The Prophecy's Daughter

di LilianaP11
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO: LA CREPA ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1: CORSA CONTRO IL TEMPO 1° PARTE ***
Capitolo 3: *** CORSA CONTRO IL TEMPO 2° PARTE ***



Capitolo 1
*** PROLOGO: LA CREPA ***


                                      The Prophecy's Daughter 
PROLOGO: CREPA

I miei figli sono felici così di rado. E io... vorrei che tu fossi un'eccezione.Figlio mio.

Una voce mi riscosse dal lungo sonno che mi opprimeva, come un'eco che si prolunga anche dopo che la sua potenza si esaurisce.
-Bob...- domandai, aspettandomi la sua calorosa voce. Ma niente. Mi si ritorse contro il silenzio che mi aveva a poco a poco distrutto l'anima, scindendola pezzo per pezzo, bruciandola. 
Il Leone e la Sfinge mi avevano procurato non poche ferite, ma tutto sommato ero una semidea, di cui l'Olimpo non sapeva nulla e ho avuto la forza di resistere al precedente attacco solo grazie al sorriso di Bob, che ammiravo quando parlava del suo desiderio di rivedere le stelle, ma che si oscurava, seppur di poco,appena ricordava il suo passato. 
Già, il passato che entrambi avremmo voluto cancellare, per sempre.
Bob,mi manchi tantissimo...

Ma grazie al caos che qualcuno ha creato, sono riuscita ad individuare una crepa nella cupola di cristallo oscuro,una gabbia in cui Lui mi ha rinchiusa ,per paura di una vecchia profezia rimasta incompleta,uccidendo colui che più amavo al mondo: un essere umano dolce e gentile, dalle mille doti e pronto a condividerle per far crescere il mondo attorno a lui.
Sapeva bene chi fossi, così ci spostavamo di continuo per sfuggire agli attacchi dei mostri, ma alla fine ci hanno trovati e mi hanno separata dal mio compagno di viaggio... 
Tutto accadde 8 anni fa e da medesimi anni sono bloccata in questo antro buio, ma grazie a Bob ero riuscita ad imparare il greco antico, anche se mi veniva naturale, imparare le arti magiche pure e di guarigione, ma soprattutto da lui ho imparato cos'era l'amore, l'amicizia e... una famiglia, che avevo perso da tanto tempo.

Sento dei gridi felini. Quindi sono tornate.
Cavolo, dopo neanche un giorno si rifanno vive, quel gattone troppo cresciuto e quella sottospecie di parodia di un gattino con la faccia da faraone.
Ma non riposano mai!?!?
Riescono a ferirmi brutalmente e anche fin troppo in fondo, sebbene Lui non voglia che mi si faccia troppo del male e per male, intendo sfogarsi a sangue sulla propria vittima fino a quando non si annoiano ed essa non perde i sensi per lo sfiancamento, seppur raddoppiato perchè la mia magia è al 5% ed equivale quasi a morire.
Ma non posso permettere che scoprano di chi sono figlia o sarei in guai ancor più grossi di quelli in cui sono adesso.
Ma tra poco più di quattro o cinque mesi riuscirò a distruggere la crepa ed ad uscire da qui.
E finalmente sarò libera!




Angolo autrice:
ciao ragazzi, ci ho messo un pò a scriverlo, anche perchè le idee non scendono dal cielo come vorrei.
Se la storia vi sta piacendo e volete vedere come va a finire,anche perchè credo che se andrà bene scriverò il seguito.
Se avete qualche preferenza cercherò di inserirla nella storia come meglio posso.
IMPORTANTE: La storia la aggiornerò una volta ogni 4-5 giorni, dipende da come si sviluppa. 
Con questo vi lascio.
Alla prossima.

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1: CORSA CONTRO IL TEMPO 1° PARTE ***


CAP 1: CORSA CONTRO IL TEMPO 1° PARTE


L'Anima dell'eroe l'orrida lama strapperà ( l'ultima volta in cui è stata enunciata questa parte di profezia).


Sono passati cinque mesi dall'ultima volta in cui ho sentito quella voce paterna ed ho preparato tutto l'occorrente per quando uscirò di qui.
La crepa della cupola l'ho quasi completamente distrutta,manca pochissimo, poi dovrò correre come se avessi un branco di mostri alle calcagna, che in realtà sarà peggio.
La cupola è come una nera rete abnorme attraversata da una striscia di luce bianca, che ho provveduto ad espandere per la mia fuga e che nascondo alla vista di Leone e Sfinge con la Foschia. L'unica mia arma è un anello d'argento con un'ossidiana incastonata, con sopra dei diamanti che formano il simbolo del Sagittarius ,che cambia forma in qualsiasi arma a seconda della mia esigenza, se lo perdo ricompare all'anulare destro; fu un regalo del mio compagno di viaggio e che poi Bob ha completato con il simbolo in diamanti.
Ho usato una spada lunga, con iscrizioni greche, per ampliare la spaccatura, l'ho chiamata Crystalya ;ho imparato ad usare le armi da Bob, era eccezionale in tutto. Giro su me stessa in senso orario e con la spada alla mano destra colpisco la fenditura con tutta la forza che possiedo...
Crack...Si apre un varco davanti a me, è ora di correre.
Stando alle mappe del posto, se giro a destra vedrò tre grotte, due sono oscure e portano al centro mentre l'altra porta all'uscita,che è più vicino al Palazzo di Ade, ma devo sbrigarmi, questo posto cambia come se fosse vivo!
Corro a più non posso verso la porta a sinistra, ma alle mie spalle sento un ruggito seguito da uno stridio.
-Roarrrr, Monia torna qui da noi, non vogliamo farti nulla (a parte ucciderti, Lui ci ha dato il permesso di farlo, sarà una goduria, chissà che sapore ha la semidea, eheheh)- mi urla Leone, mentre Sfinge annuisce con gradita approvazione, credo già assaporandomi.
Bleah, che schifo. -Non ci penso nemmeno Leone-gli urlo mentre corro.
Attraversata la porta la chiudo con un masso che ho trovato prima, evoco Crystalya e girandomi vedo il palazzo di Ade; wow, credo che la porta sia un collegamento tra l'antro oscuro e gli Inferi.
Il palazzo è stupendo in un modo alquanto contorto,entrando c'è un cortile di melograni (Persefone , immagino), salgo la lunga scalinata e vedo un grosso portone d'ossidiana con ai lati due scheletri che fanno la guardia dell'epoca fascista.
Appena avvertono la mia presenza li tramortisco con il piatto della spada,poi impugno le maniglie di teschio ed entro.



CIAO RAGAZZI, allora, la frase che ho scritto nel prologo proviene dall'ultimo libro di Eroi dell'Olimpo: il Sangue dell'Olimpo; quando Ade incontra suo figlio Nico e gli dice che gli piacerebbe che fosse felice(<3 ).
Il capitolo 1 è più corto rispetto alla seconda parte, perchè contiene poche cose rispetto al 2.
Prometto che il secondo lo farò più lungo, spero che vi sia piaciuto, quindi se SI recensite.
Alla prossima!!

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Capitolo 3
*** CORSA CONTRO IL TEMPO 2° PARTE ***


CAPITOLO 2 : CORSA CONTRO IL TEMPO 2° Parte 

Ciò che appartiene al mare, al mare farà sempre ritorno.


Entrando, mi rendo conto che mi trovo nella stanza più grande di tutte: la Sala del trono di Ade, ma noto che affianco al suo ce ne sono 2, uno a sinistra con delle piccole scanalature che formano delle rose scolpite in modo da  sembrare  reali e uno piccolo a destra con dei teschi sui braccioli, tutti i troni sono in marmo nero così lucidato che ci si poteva specchiare.
-Chi osa entrare nella mia dimora quando mio marito è assente?-tuona una voce femminile, in fondo alla destra di una statua che raffigura Ade mentre giudica i morti personalmente( quel caso accadeva solo quando era una morte difficile da collocare), la donna è di una bellezza abbagliante, ma ciò che mi attira sono gli occhi, intensi come miele sciolto, che carpisce in fondo all'anima.
-Persefone, giusto? Ti prego, non ho molto tempo e...- 
-Puzzi- mi interrompe.
-Cosa??!!- sbotto infastidita.
-Puzzi... di morte, ne sei impregnata dalla testa ai piedi.Cosa hai combinato per ridurti così, mia cara?-mi chiede dolcemente avvicinandosi(strano che cambia tono così velocemente, ma in fondo è Persefone, la Dea della natura).
-Davvero?-chiesi interessata, non me n'ero mai resa conto.
-Si, ma non hai tempo vero? Lo percepisco dai tuoi occhi e dall'urgenza del tuo corpo e della tua voce.Ma vorrei almeno sapere il tuo nome, dolcissima ragazza. E.. purtroppo per te,mio marito non è in casa in questo momento, ha una riunione all'Olimpo con i suoi fratelli e non credo che tornerà tanto presto, quindi ci possiamo seder...-
-Non è possibile!!!- Romba una voce improvvisamente. Cavolo, vogliono farmi prendere un infarto in questo modo.
Ade entra furiosamente dal portone laterale, a sinistra di quello principale,lamentandosi dei suoi fratelli e di quanto siano suscettibili, quando si accorge di una presenza fuori posto nella stanza.
Me, malauguratamente.
-Persefone quante volte ti ho detto che non voglio ospiti non graditi, desiderati e che non avvisano? Specialmente un semidio!-urla schifato e adirato, per la riunione (devo assicurarmi di ringraziare Zeus e Poseidone per questo), verso la moglie.
In quel momento mi piego in avanti in preda ad un dolore troppo forte,è come se mi stringessero il cuore in una morsa, così forte da impedire l'aria di passare attraverso la trachea.
-Tu! Quanto tempo sei stata nell'Ade?-mi chiede improvvisamente spaventato il signore dei morti.
-Magari sapessi Ade, quanto tempo sono stata e per quanto non avrei voluto scomparire.-rispondo tristemente, poi ricordo che ho giusto una manciata di mostri alle calcagna, nulla di che.
-La tua energia nel corpo però è diversa da tutti i semidei, è come se tu fossi debole ma non abbastanza da impedirti di camminare.Ma bando alle chance, perchè sei qui...semidea dal nome sconosciuto?!-dice in una maniera frettolosa e che si capisce, strano.
Raddrizzo le spalle, schiarisco la voce...
-Io Harmonya, figlia di una Dea, non ricordo quale, chiedo formalmente ad Ades Signore degli Inferi, di aiutarmi a raggiungere un certo campo Mezzosangue ed Io in cambio porrò un favore.-dico tutto d'un fiato, quel poco che mi rimane, perchè da quando sono uscita da quelle grotte, l'aria è diventata più pesante e irrespirabile di quanto non lo sia mai stata.
Ade mi guarda allibito, come se non credesse alle proprie orecchie, è come se nessuno gli abbia mai chiesto qualcosa formalmente.
-Bene, Harmonya ti aiuterò...-si ferma.
-A patto..- prendo la parola per aiutarlo.
-A patto che tu aiuti mio figlio, è un bravo ragazzo ma non riesce a capire quando uno gli vuole bene davvero e quanto.-risponde.
-Ok, Giuro sullo Stige che gli sarò amica, per davvero e...-
BOOOMMM.
Un esplosione distrugge tutto il portone principale.
-MONYYYYYYY-gracchia una voce che riconoscerei, purtroppo, tra mille.
-Merda. Ma perchè dovete sempre rovinarmi i piani!!!- impreco, sottovoce.
Mocciosa bastarda ed impertinente, la prossima volta non ci sfuggirai. Questa volta noi ti uccid..-
-No,No,No. Voi non farete proprio niente. Oltre ad andarvene, sia chiaro.-Tuona Ade. Mentre i mostri si ritraggono per la furia omicida del Dio, quest'ultimo mi lancia una piccola perla blù.
-Spero davvero che tu possa liberarti dalle catene che ti opprimono. Quando ti farò un segno, tu schiaccerai la perla sotto i piedi. E ricorda, ciò che appartiene al mare, al mare farà sempre ritorno- mi dice Ade facendo segno sulla perla, spingendomi verso la moglie e mettendosi davanti.
-Tesoro, credo che sia arrivato il momento di andartene. Ma ricorda, se vuoi vivere, devi alzare il potere che hai dentro di te, altrimenti morirai- mormora Persefone, con ciglio preoccupato.
-Mia Regina, non posso. Se lo facessi... verrei distrutta.-dico voltando mi verso Ade, per non vedere lo sguardo d'orrore impressosi.
-ORA.-Urla il signore degli Inferi.
Metto la perla sotto i piedi e ,mentre faccio un gesto non poco signorile nei confronti di Sfinge e Leone, la schiaccio.
Volo verso l'alto.
E improvvisamente vengo sommersa dall'acqua.
Nuoto fino alla superficie.
Con il volto esco sul pelo dell'acqua.
-Nereidi, vi prego, aiutatemi-urlo mentre annaspo in cerca di aria.
Una ragazzina molto più piccola di me con lunghi capelli d'acqua, emerge e mi aiuta ad arrivare fino alla spiaggia, stendendomi.
-Siamo sulle spiaggie di Long Island- mi dice una voce melodiosa.
-Ti prego, dimmi che siamo vicino il campo Mezzosangue- imploro.
Annuisce e scompare nell'oceano.
-SIIIIII- urlo mentre inizio a correre vorso l'erba.
Mi fermo, mi guardo intorno e a sinistra noto un sentiero molto lungo...che porta ad una collina, con a guardia un Drago.
-Cavolo, sono arrivata, ma c'e un bel tratto. Bhe, meglio iniziare a correre, prima che...-vengo interrotta, mentre corro per giunta.
-Finalmente nostra- grida alle mie spalle una voce.
Corro verso la collina ed evoco Crystalya, ma vengo fermata dai mostri che mi accerchiano, pregustandomi.
Ok, calma e concentrazione.
Stringo l'elsa della spada, ruoto su me stessa sguainandola e decapitando centinaia di mostri...
-ARGGGGG- ruggisce il Drago, avvisando i semidei che fuori c'e pericolo.
Bene, così non mi devo sprecare a lanciare qualcosa nel cielo.
Approfitto di quel momento di distrazione, salto sulla testa di una Gorgone, decapitandola quando raggiungo terra.
Corro, scalando la collina ed evitanto alberi, quando intravedo un ragazzo con una maglia nera con l'immagine di un teschio, poi vedo anche altri ragazzi dietro di lui, cerco di aguzzare la vista, ma un dolore lancinante alla schiena mi fa cadere in avanti ,picchio rovinosamente la testa su una superficie dura.
-AHI- mormoro, ma è come se urlassi.
Mi giro sulla schiena e vedo che Leone è pronto ad avventarsi su di me per un ultimo attacco, dato le mie condizioni precarie.
Ma, per mia grande fortuna, viene fermato da una spada nera, che lo ferisce ma non lo uccide.
Mi si avvicina un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi di un azzurro così limpido da poter essere scambiato per il cielo.
-Ehi.Tranquilla, non è grave. Ti curo in un attimo- mi dice dolcemente il ragazzo biondo.
-So che menti- riesco a rispondere con voce gracchiante.
-WILL, SBRIGATI!-urla il ragazzo con la maglia nera.
Ma in quel momento Leone si avventa sul ragazzo, con artigli affilati, pronto a staccargli la testa a morsi. Mi alzo scostando il biondo, lasciando cadere Cristalya che scompare non appena tocca terra, apparendo all'anulare destro...
-FIGLIA MIA, PROVA A RICORDARE-mi riscuote una voce.
Un potere abbagliante,che non sapevo di possedere, sgorga  attraverso la mia mano destra e colpisce Leone, dritto al cuore.
Una nube si propaga al suo posto.
Ma non riesco a gioire come dovrei.
Il mio corpo mi sta abbandonando, non riesco più a sentire le gambe.
Cado in avanti, ma forti braccia mi reggono.
Sento un braccio che passa sotto le mie gambe e un altro sotto la mia testa, alzandomi e credo portandomi all'entrata del campo.
Riesco solo a scorgere un ciuffo nero, un lampo blù, poi il buio. 



ANGOLO AUTRICE:
BUONASERA, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. ci ho messo un po, anche per la revisione, spero recensiate, nel bene o nel male.
Allora: per lo scorso capitolo la frase è tratta dall'ultimo libro di Percy Jackson Lo Scontro Finale, quando Percy si accorge che l'eroe non è lui ma il nostro povero figlio di Ermes, Luke.
Spero di pubblicare il prossimo capitolo entro lunedì prossimo, dato che questa settimana sono rovinata con gli esami.
A presto.

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