Iris e i misteri del ciondolo magico!

di _Ely_BM
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Missione. ***
Capitolo 2: *** Cascata. ***
Capitolo 3: *** Grotta. ***
Capitolo 4: *** Casa abbandonata. ***
Capitolo 5: *** Labirinto. ***
Capitolo 6: *** Con me per sempre. ***



Capitolo 1
*** Missione. ***




Capitolo uno) MISSIONE.

...POV HECTOR...

Sono seduto sulla mia sedia di pelle nera dietro la mia scrivania nel mio ufficio, mentre leggo dei fogli; sento bussare alla porta del mio ufficio.

Distolgo lo sguardo dai fogli che tengo in mano e lo poso sulla porta.

"Avanti."-dico fissando la porta e la vedo aprirsi ed entrare nel mio ufficio Travis,un mio scagnozzo-

"Signor Evil l'abbiamo trovata."-dice  Travis avvicinandosi alla mia scrivania e io sorrido con un ghigno-

"Perfetto,prendetela e portatemela qui."-ordino e lui facendo un inchino, esce dal mio ufficio-

Mi alzo dalla mia sedia di pelle nera e mi avvicino alla finestra che da alla città e sorrido maligno.

"Finalmente governerò il mondo!"-affermo per poi ridere con malvagità-

...POV IRIS...

'Mi chiamo Iris Taylor, e ho 19 anni.

Sono alta 1.63m, capelli castano scuro, magra e ho gli occhi eterocromatici.

Cosa significa eterocromatico?

Significa che ho gli occhi di due colori; uno verde e l'altro color miele.

Sono una ragazza simpatica, gentile, allegra e testarda.

Vivo con mia madre Alexis in una casa al mare ereditata dai miei nonni materni, che purtroppo non ci sono più.

Mia madre è una donna bellissima di 47 anni, alta 1.60m, magra, con capelli lunghi castano scuro e occhi verdi.

Siamo molto legate e ci vogliamo molto bene.

Mio padre?

Non l'ho mai conosciuto.

E' morto quando ero molto piccola annegando per salvare una bambina al mare.

Il mio papà è un eroe!

Il mio sport preferito è il nuoto.

Infatti in estate passo quasi tutto il giorno al mare a nuotare.

Oltre al nuoto adoro raccogliere conchiglie in riva al mare per poi farci un sacco di cose; collane, braccialetti, cornici per foto e altro ancora.

La mia migliore amica si chiama Caren, e ha la mia età.

Siamo cresciute insieme e siamo come sorelle.

E' alta 1.58m, capelli corti a caschetto neri, occhi anch'essi neri e magra.

E' una ragazza molto simpatica e vivace e mette sempre di buon umore; l'adoro.

Adesso sono in spiaggia, con la mia migliore amica a prendere il sole, sotto il sole cuocente di luglio, mentre ascoltiamo della musica dal suo mp3 e cantiamo a squarciagola.'

"Iris tesoro."-sentendomi chiamare da mia madre, mi giro verso di lei e la vedo sbracciarsi-"Vieni a casa."-dice guardandosi intorno-

"Perchè?"-le chiedo non capendo-

"Vieni e basta Iris, muoviti."-mi ordina con tono duro mia madre e io sbuffo-

"Che palle."-dico alzandomi dal mio sdraio e Caren se la ride-

"Ci vediamo più tardi."-mi dice la mia migliore amica mentre mi incammino verso mia madre alzando il pollice all'insù-

"Forza Iris, muoviti."-dice mia madre afferrandomi il braccio e strascinandomi a passo svelto verso casa nostra-

"Mamma non tirare."-quasi urlo, mentre mia madre mi strascina dentro casa e prima di chiudere la porta d'ingresso si guarda intorno, per poi chiuderla a chiave- "Si può sapere che succede?"-le chiedo guardandola stranita-

"E' arrivato il momento."-dice mia madre, mentre si incammina verso il seminterrato e io la seguo-

"Mamma ma di che parli?"-le chiedo sempre più stranita-

"E' arrivato il momento Iris."-mi dice mamma guardandomi negli occhi, mentre afferra uno zainetto-

"Mamma non capisco di che parli."-le dico sincera guardandola con un sopracciglio alzato-

"Tuo nonno ha aspettato con ansia questo giorno e finalmente è arrivato."-parla mia madre in fretta- "Tieni."-afferma mamma porgendomi un foglio rotolato su se stesso ingiallito e un po strappato e io lo afferro-"Questa è una mappa."-mi spiega, ritornando su in casa e io la seguo-"La mappa ti porterà a casa di Storm."

"Storm?"-le chiedo non capendo chi fosse-

"Si tesoro,ti aiuterà; raggiungi casa sua, seguendo la strada della mappa, chiedi di Storm e presentati, lui capirà tutto e ti aiuterà."-mi spiega velocemente mamma-"Prendi anche questa."-mi dice porgendomi una penna-

"Una penna?"-le chiedo stranita e lei annuisce-

"Ti servirà tesoro."-mi dice mamma e io alzo le sopracciglia-

"Mamma è una penna."-le faccio notare-

"Ascoltami tesoro."-dice mamma prendendomi il viso tra le mani, mentre iniziano a bussare alla porta ripetutamente- "Non fidarti di nessuno, fidati solo di te stessa e di Storm,hai capito?"-annuisco-"Non dare a nessuno il tuo ciondolo, tienilo stretto a te."-mi dice mentre continuano a bussare alla porta-

"Chi sono alla porta mamma?"-le chiedo spaventata-

"Non pensarci e adesso scappa dalla porta del seminterrato e corri da Storm tesoro."-mi dice mia madre e io annuisco, mentre lei mi bacia la guancia-"Ti voglio bene tesoro."

"Anche io mamma."-le dico-"Starai bene?"-le chiedo e lei annuisce sorridendomi-

"Si tesoro e adesso corri,vai."-annuisco e scendo nel seminterrato velocemente, mentre sento mia madre parlare con le persone che bussavano-

Apro una porticina, per poi uscire fuori e salire i pochi scalini; mi guardo intorno e inizio a correre, allontanandomi da casa.

Guardo la mappa con il cuore a mille e vado dove mi dice la mappa, guardandomi intorno.

"ECCOLA,PRENDETELA."-mi giro e vedo degli uomini correre verso di me-

Inizio a correre il più veloce che posso guardandomi indietro.

"Parta,parta."-urlo al taxista salendo in auto e lui parte velocemente, mentre mi guardo indietro e vedo quegli uomini alzare le mani al cielo guardando il taxi allontanarsi-"Mi porti qui per favore."-dico al taxista, mostrandogli la mappa e lui annuisce-

'Non ci sto capendo più nulla.

Che sta succedendo?

Chi erano quegli uomini che mi stavano seguendo?

Perchè mio nonno aspettava con ansia questo giorno?

Chi è Storm?

Perchè mi devo fidare solo di lui?'

"Signorina non posso proseguire con l'auto."-mi dice il taxista fermandosi in mezzo al nulla e io mi guardo intorno- "Deve continuare a piedi."-mi dice e io annuisco capendo mentre continuo a guardarmi intorno-"Se vuole l'aspetto qui."

"No,grazie."-gli dico aprendo la portiera-

"E' sicura?Questo posto non è sicuro."-mi dice il taxista guardandomi-

"Sono sicura."-gli dico pagandogli la corsa e lui senza dire altro, fa la retro e va via-

Mi guardo intorno un po impaurita e mi incammino seguendo il sentiero dove mi dice di andare la mappa.

'Dove cavolo sono finita?

Spero che quel taxista non abbia sbagliato strada.

Sono in mezzo al nulla.

Cammino per un sentiero di un bosco dove intorno è pieno di alberi e un'infinità di insetti insopportabili.'

Da lontano intravedo una piccola casa e allungo il passo.

Mi guardo intorno dove vedo due auto parcheggiate, una moto di grossa cilindrata e un casino assurdo di legna, attrezzi vari e molto altro.

Salgo i tre scalini, per poi bussare alla porta rovinata in legno.

Dopo poco mi apre la porta un ragazzo molto carino, alto, con capelli neri ricci e spettinati, con occhi blu e sorridente.

"Ciao meraviglia."-mi saluta il ragazzo malizioso-

"Storm?"-gli chiedo guardandolo e lui sbuffa-

"Storm è per te."-urla scocciato, andando a sedersi sul divano, mentre io curiosa guardo dentro casa-

Dopo poco il mio sguardo si immobilizza su un ragazzo che si sta avvicinando alla porta, con capelli scompigliati e biondi, occhi color ghiaccio, con solo addosso un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia e con degli addominali scolpiti, mentre beve da una bottiglietta d'acqua.

'Oddio che visione meravigliosa.

E io che credevo che Storm fosse un vecchio decrepito.'

"Chi cazzo sei?"-mi chiede Storm mentre io lo ammiro incantata-"Oh bella addormentata."-mi chiama schioccandomi le dita davanti al viso e io mi riprendo guardandolo negli occhi e cavolo che occhi meravigliosi-

"Chi cazzo sei?"-mi chiede acido di nuovo-

"Sono Iris Taylor."-mi presento e lui capendo immediatamente, mi afferra il braccio e mi tira con poca grazia dentro casa sua, per poi uscire la testa fuori dalla porta e guardarsi intorno e chiudere la porta guardarmi-

"Tu sei Iris?"-mi chiede Storm sbalordito e io annuisco-

"E tu che ti sei sempre immaginato una racchia."-dice ridendo il ragazzo di cui non conosco il nome avvicinandosi a me- "Ciao, non ci siamo ancora presentati, io sono Robbie, il suo migliore amico."-si presenta porgendomi la mano sorridendo-

"Io sono Iris."-mi presento sorridendo stringendogli la mano e lui mi fa l'occhiolino-

"Io sono Storm, il tuo guardiano."-si presenta Storm incamminandosi non so dove e io lo seguo-

"Il tuo che?"-gli chiedo non capendo e lui mi guarda, mentre entra, credo, nella sua camera da letto-

"Il tuo guardiano."-ripete guardandomi-"Non ti ha detto nulla tua madre?"-scuoto la testa, mentre gli guardo i suoi addominali scolpiti, sparire dalla sua maglietta nera-"Beh io sono il tuo guardiano, quello che ti deve proteggere e aiutare in questa missione."-dice mentre si mette dietro nella schiena, infilata nei pantaloni una pistola, per poi coprirla con la maglietta-

"A che ti serve?"-gli chiedo indicandogli la pistola-

"Per grattarmi se mi viene prurito."-mi risponde sarcastico-"Secondo te una pistola a cosa può servire?"-mi chiede acido, mettendosi dentro gli anfibi neri di pelle lucida un coltellino-

"Io non ci sto capendo niente; di che missione stai parlando?"-gli chiedo guardandolo, mentre mi toglie dalle mani il mio zainetto e ci infila dentro una torcia, per poi lanciarmelo e io lo afferro, guardandolo male-

"La missione riguarda il tuo ciondolo e gli altri."-mi risponde mentre si infila dentro la tasca dei jeans dei proiettili-

"Altri?"-gli chiedo e lui annuisce passandomi un volchi tochi-

"Prendilo, può servire."-mi dice e io lo afferro, per poi uscire dalla sua camera da letto-

"Storm l'hanno seguita."-dice Robbie guardando di nascosto fuori dalla finestra-

"Cazzo."-afferma a denti stretti Storm-

"Voi scappate, a loro ci penso io."-dice sorridendo Robbie caricando la sua pistola-

"Grazie amico."-lo ringrazia  sorridendo Storm afferrandomi la mano e mi strascina nella porta sul retro, mentre esce fuori la sua pistola guardandosi intorno tenendola davanti a se pronto a sparare, mentre si sentono degli spari e capisco che Robbie e gli altri uomini abbiano iniziato a sparare- "Giù."-dice a bassa voce e ci abbassiamo dietro l'auto nascondendoci-"Shh."-mi dice guardandomi e io annuisco terrorizzata-

Lo guardo mentre lentamente sbuca la testa da dietro l'auto, per poi sparare all'uomo che ci stava cercando, uccidendolo.

"Corri."-dice Storm alzandosi in piedi afferrandomi la mano e strascinandomi con lui nella corsa-

'Non ci sto capendo un bel niente.

Non capisco che cosa centro io con tutto questo.'

Dopo aver corso allontanandoci da casa sua di un bel po, ricominciamo a camminare con respiro accelerato per via della corsa, in mezzo al bosco.

"L'hai ucciso."-gli dico guardandolo e Storm mi guarda-

"Preferivi morire te?"-mi chiede acido e io abbasso lo sguardo-

"Cosa centro io con tutto questo?"-gli chiedo camminando e stando attenta a dove metto i piedi-

"Mio nonno collaborava con tuo nonno."-mi dice e io lo guardo sorpresa-"Erano degli scienziati e un giorno hanno creato quel ciondolo che hai al collo"-mi indica il ciondolo e io abbasso lo sguardo, guardando esso-
"Solo che qualcosa è andato storto; il ciondolo ne ha creati altri 4, disperdendoli nel bosco, ottenendo dei poteri, che uniti tutti e 5 insieme ti permettono di governare il mondo e renderti immortale."-mi spiega- "Quel ciondolo da solo ti permette di esprimere 3 desideri, invece gli altri 4 da soli sono nulla."-annuisco capendo-

"E io cosa dovrei fare?"-gli chiedo, mentre continuiamo a camminare per il bosco-

"Tuo nonno ha scelto te; sei destinata a distruggere tutti i ciondoli e mio nonno ha scelto me come tuo guardiamo."- mi spiega-

"Io?"-chiedo incredula-

"Tu."-conferma-

"Cosa vogliono quegli uomini da me?"-gli chiedo guardandolo negli occhi-

"Lavorano per Hector Evil e vogliono il tuo ciondolo."-mi dice-

"Perchè?"-gli chiedo non capendo-

"Secondo te? Vuole quel ciondolo per trovare gli altri quattro, per poter governare il mondo e rendersi immortale."- annuisco capendo- "Adesso dobbiamo trovare gli altri 4 ciondoli e distruggerli definitivamente."-annuisco guardandolo- "La mappa?"-mi chiede-

"Ce l'ho."-dico tirandola fuori dal mio zainetto, per poi srotolarla e lui si avvicina a me, per poter guardare la prossima destinazione e io lo guardo, mentre lui è concentrato a guardare la mappa, scorrendo il suo indice su di essa-

"Dobbiamo anda"-dice girandosi verso di me e ci guardiamo negli occhi fermandosi nel parlare-"Re verso la cascata."- finisce la frase smettendo di guardarmi e allontanarsi da me-"Andiamo."-dice incamminandosi e io lo guardo-

"Andiamo."-sussurro seguendolo-

 Iris

 Storm


Spazio autrice:
 
Buongiorno a tutte care lettrici ^_^
 
Ed eccomi qui con la mia nuova storia : )
 
Come vi sembra come primo capitolo? Vi piace? Vi incuriosisce?
 
Fatemi sapere ^^
 
A presto.
 
-Elisa.

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Capitolo 2
*** Cascata. ***




Capitolo due) CASCATA.

...POV IRIS...

"Andiamo." -sussurro seguendolo-

Lo seguo mentre cammina davanti a me, verso la cascata e io alterno lo sguardo tra la mappa e Storm.

'Mio nonno ha scelto me.

Me per questa missione.

Credo che doveva pensarci molto meglio, insomma io non sono adatta a questi tipi di missioni.

Sono molto fifona e non sono fatta per queste avventure.

Per non parlare del mio guardiano.

Mamma mia quanto è bello!

I suoi occhi, madonna che occhi.

Incantano chi li guarda.

Caratterialmente non riesco a inquadrarlo molto bene; sembra uno di quei ragazzi che sanno di essere belli, quindi credo che sia presuntuoso, poi va beh è coraggioso, sembra non aver paura di nulla, sembra essere un po freddo, almeno mi da questa impressione quando mi parla e poi boh.. piano piano lo conoscerò meglio.'

...POV STORM...

'Ho aspettato questo giorno da molto, moltissimo tempo e cazzo, finalmente è arrivato.

Amo le missioni difficili, quelle pericolose, amo le avventure.

Da piccolo mi inoltravo nel bosco con il mio migliore amico Robbie e giocavamo ad essere eroi, a uccidere mostri immaginari e ci divertivamo un casino.

Sono sempre stato molto coraggioso, fin da bambino e credo che sia per questo che mio nonno mi abbia scelto come guardiamo di Iris.

Iris..

Cazzo ma quanto è bona!

Io mi sono sempre immaginato una ragazza bruttina, non so perchè e invece.

Mi hanno affascinato molto i suoi occhi.

Cazzo ha un occhio verde e l'altro color miele, fantastici.

Per non parlare delle sue gambe.

Cazzo ha dei pantaloncini così corti, che gli si intravede per fino il suo fantastico culetto.

Le sue tette?

Madonna che visuale quando si china; sono grosse, ad occhio direi una terza abbondante.

Il fisico, cazzarola.

Ha delle curve che mi fanno a dir poco impazzire.

Poi quella canottiera bianca che indossa, che le lascia la pancia scoperta mi lascia vedere per benino il suo fantastico fisico e dove ho notato che ha un piercing all'ombelico.

Questa ragazza è a dir poco fantastica.

Scusate, ma non mi sono nemmeno presentato.

Il mio nome è Storm Davies, e ho 21 anni.

Sono alto 1.80m, capelli biondi e leggermente lunghi, occhi color ghiaccio ereditati dal mio caro nonnino scienziato che adesso non c'è più, magro con fisico atletico.

Sono un tipo testardo, come ho detto prima coraggioso, un po presuntuoso (non più di tanto, me la tiro un pochino, insomma so di essere bello e con le donne vado alla grande), sono freddo e acido solo perchè voglio tenere le persone lontane da me, per evitare di affezionarmi troppo, perchè?

Perchè la vita con me è stata cattiva, davvero cattiva.

Mi ha portato via i miei genitori quando avevo 6 anni e mi hanno cresciuto i miei nonni paterni.

Adesso anche i miei nonni non ci sono più.

Ero molto legato a loro, erano come i miei secondi genitori e adesso non ci sono più nemmeno loro e io sono rimasto solo, beh non proprio solo.

Ho con me il mio migliore amico Robbie, che è come un fratello.

Adesso per non soffrire più e per evitare di perdere qualcun'altro di davvero importante per me, evito di affezionarmi troppo alle persone, ed è per questo che sono freddo e acido, solo per farle allontanare.'

Giro la testa per guardare dietro di me, per guardare Iris e la vedo concentrata a leggere la mappa e a guardarsi intorno, per capire se stiamo sbagliando strada.

"La mappa dice un'altra strada." -mi dice ritornando a guardare la mappa- "Per la cascata è da quella parte." -mi dice guardandomi, indicandomi con l'indice verso sinistra-

"No, è da questa parte." -dico incamminandomi verso destra-

"La mappa dice sinistra." -mi dice fermandosi e guardandomi; mi fermo e mi giro verso di lei e ci guardiamo, mentre tiene il braccio teso verso sinistra-

"Conosco questo bosco meglio delle mie tasche, la cascata è da questa parte." -le dico convinto, indicandole la destra e lei scuote la testa-

"Dobbiamo seguire la mappa Storm." -quasi urla-

"La cascata è da questa parte Iris." -dico indicandole la destra e lei guarda la mappa e io sbuffo-

"Dice che dobbiamo andare alla sinistra." -mi dice guardando la mappa; sbuffando mi avvicino a lei e guardo la mappa- "Vedi che dice di andare a sinistra?" -mi chiede indicandomi con l'indice la strada della mappa-

"E' al contrario." -le dico sospirando guardando davanti a me e lei mi guarda con un sopracciglio alzato-

"Eh?" -mi chiede non capendo e io la guardo negli occhi-

"La mappa..è al contrario." -le indico la mappa e lei la guarda, per poi metterla sul verso giusto-

"Oh." -afferma ridendo imbarazzata e mi guarda negli occhi- "Scusa." -si scusa imbarazzata, tirando un sorriso e io sospiro iniziando a camminare verso destra- "Dobbiamo andare verso destra." -le sento dire venendo dietro a me-

'Mamma mia che testa dura.

Conosco questo bosco meglio delle mie tasche.'

"Storm." -quasi urla correndo verso di me e mi abbraccia il braccio e io la guardo alzando le sopracciglia, mentre si guarda indietro-

"Che ti prende?" -le chiedo stranito-

"Shh." -dice guardandomi- "Qualcuno ci sta seguendo." -sussurra spaventa e io mi fermo di colpo, mettendomi davanti a lei per proteggerla, tirando fuori la mia pistola, guardandomi intorno- "Ho paura." -sussurra stringendo la mia maglia dalla schiena-

"Nasconditi dietro quell'albero e fai silenzio." -le dico a bassa voce e lei annuendo corre a nascondersi-

Mi incammino con la pistola stesa davanti a me, per poi nascondermi dietro un'albero, vedendo uno scagnozzo di Hector nascondersi anche lui.

Sbuco lentamente la testa, per poi sparare a quel bastardo e ucciderlo e sorrido vittorioso.

"Storm dietro di te." -sentendola mi giro di scatto e sparo uccidendo un'altro scagnozzo, per poi fare un sospiro di sollievo-

Mi guardo intorno, ma non vedo più nessuno.

"AHH." -sentendo urlare Iris, mi giro verso di lei a la vedo lottare, beh lottare un parolone, con un'altro scagnozzo, mentre tenta di toglierle il ciondolo-

Punto la mia pistola verso di lui e sparo, uccidendolo sul colpo.

Mi avvicino a lei velocemente e mi inginocchio al suo fianco e la vedo guardare l'uomo steso a terra morto, con gli occhi leggermente sgranati.

"Stai bene?" -le chiedo appoggiando una mia mano sulla sua spalla e lei scuote la testa- "Che hai? Ti ha ferito?" -le chiedo preoccupato-

"Voglio tornarmene a casa; mio nonno ha sbagliato persona, non sono fatta per queste tipo di cose, non fanno per me." -parla velocemente e io le afferro entrambe le spalle e la costringo a guardarmi negli occhi e sento che sta tremando per la paura-

"Tuo nonno non ha sbagliato; se ha scelto te è perchè ha visto in te quel qualcosa che può distruggere questi ciondoli." -le dico guardandola negli occhi- "Devi credere in te Iris; tuo nonno crede in te, tua madre crede in te...io credo in te." -fa un piccolo sorriso guardandomi negli occhi e io le accarezzo il mento-

"E se non riuscissi a distruggere questi ciondoli?" -mi chiede-

"Sono sicuro che ci riuscirai." -le dico sorridendo-

"Ok." -dice alzandosi in piedi e io faccio lo stesso-

La guardo mentre si avvicina all'uomo morto e afferra la sua pistola.

"Che ci devi fare con quella?" -le chiedo serio ma divertito; si gira verso di me e ci guardiamo negli occhi-

"Per grattarmi se mi viene prurito." -mi dice sarcastica- "Secondo te a cosa può servire una pistola?" -mi chiede sorridendo-

"Non copiarmi le battute." -l'ammonisco serio indicandola con l'indice-

Ci guardiamo seri, per poi scoppiare a ridere.

'Mi piace il suono della sua risata.

Mi ha fatto uno stranissimo effetto, tipo perdita di un battito o qualcosa del genere.

Boh.'

"La sai usare?" -le chiedo indicandole la pistola che tiene in mano e lei la guarda-

"E che sarà mai? Non ci vuole molto, devi solo premere il grilletto." -dice portandosi la pistola davanti a se, sotto il mio sguardo divertito-

Spara e talmente il colpo è forte, che cade all'indietro con il suo bel culetto e io scoppio a ridere.

"Non ridere." -mi ammonisce guardandomi malissimo e dolorante-

"Ti sei fatta male?" -le chiedo aiutandola a rialzarsi-

"Un po il polso." -mi risponde guardandosi e massaggiandosi il polso-

"Questa la prendo io." -le dico sorridendo, togliendole la pistola dalla mano e lei annuisce guardandoci negli occhi- "Tu prendi questo." -le dico afferrando il mio coltellino da dentro il mio anfibio e passarglielo- "Lo sai usare?" -le chiedo e lei guarda il coltellino-

"Beh credo che sia meno complicato di una pistola." -annuisco guardandola mentre osserva il coltellino- "C'è un piccolissimo problema." -mi dice continuando ad osservare il coltellino-

"Quale?" -le chiedo non capendo-

"Non c'è la lama." -mi fa notare guardandomi negli occhi e io rido- "Che c'è da ridere? Mi spieghi come faccio a infilzare qualcuno senza la lama?" -mi chiede guardandomi malissimo-

"Ma dove vivi? Nel paese delle meraviglie?" -le chiedo ridacchiando, togliendole il coltellino e le faccio vedere come fare uscire la lama-

"Ahh." -dice capendo-

"Ahh." -le faccio il verso sorridendo e lei mi guarda male, togliendomi il coltellino- "Adesso ti insegno come difenderti, ok?" -annuisce guardandomi-

Le spiego ogni mossa per difendersi se qualcuno l'aggredisce e come colpire con il coltellino.

"Hai capito?" -le chiedo dopo averle insegnato delle mosse di difesa e lei annuisce guardandomi- "Proviamo; io sono il tuo aggressore e cercherò di rubare il tuo ciondolo, tu devi difendere te stessa e il tuo ciondolo, devi colpirmi con il coltellino, mi raccomando non tirare fuori la lama." -annuisce- "Ti avverto, ci vado pesante."

"Anch'io." -mi dice con sguardo di sfida e io sorrido-

"Ok, pronta?" -annuisce- "Fai finta di camminare che io ti aggredisco, ricordati ogni mossa che ti ho insegnato." -annuisce e inizia a camminare davanti a me e io mi lecco le labbra con la lingua, guardandole il suo fantastico culetto-

Mi avvicino a lei e l'aggredisco alle spalle cercando di rubarle il ciondolo e lei, da brava alunna, mette in atto tutti i miei insegnamenti, colpendomi con il coltellino e io fingo di accasciarmi a terra.

"Sono stata brava." -quasi urla gioiosa, battendo le mani e io rido guardandola-

"Sei stata brava." -confermo alzandomi- "Adesso riprendiamo a camminare; dobbiamo raggiungere la cascata." -le dico incamminandomi e lei gioiosa, mi viene dietro-

'E' stata davvero brava.

Sono un ottimo insegnante e lei è un'ottima allieva.

Ha imparato in fretta e non ho dovuto spiegarglielo più di una volta, ma è bastata una sola spiegazione.

Per questo suo nonno ha scelto lei.

E' una ragazza molto sveglia.'

...POV IRIS...

'Non sono portata per la lotta, ma quello che mi ha spiegato Storm l'ho capito in fretta e sono riuscita a metterlo in pratica senza alcuna difficoltà e mi ritengo molto soddisfatta.

Quelle 4 semplici parole di Storm.

Io credo in te.

Quel 'io credo in te', mi ha dato la forza di rialzarmi e di non tornarmene a casa.

Non voglio deludere mia madre, mio nonno.. Storm.

Non voglio deluderli e voglio portare al termine questa missione e distruggere questi ciondoli.'

Lo guardo, mentre si arrampica con facilità su dei massi, dove portano all'entrata della cascata.

Sospirando inizio ad arrampicarmi con difficoltà.

"Ce la fai?" -mi chiede Storm e io alzo la testa verso di lui e lo vedo guardarmi-

"Diciamo." -gli rispondo, facendo forza sulle mie braccia e salire su un'altro masso-

"Dammi la mano." -lo guardo e lo vedo con la mano tesa verso di me-

Allungo la mia mano verso la sua e lui me l'afferra e mi tira su con la forza, fino al masso dov'è lui e mi tiene stretta a se, per non farmi cadere.

"Grazie." -lo ringrazio guardandoci negli occhi e lui tira un sorriso, guardando verso l'alto e io gli ammiro il suo profilo e il suo collo fantastico-

"C'è ancora molto prima di arrivare alla cascata." -mi dice guardando verso l'alto, continuando a tenermi stretta- "Ce la fai a continuare? Oppure vuoi aspettarmi di sotto e ci penso io a recuperare il ciondolo?" -mi chiede guardandomi negli occhi-

"Si." -gli rispondo incantata, guardandolo negli occhi-

"Si cosa?" -mi chiede alzando le sopracciglia e io mi disincanto, guardando verso l'alto-

"Ce la faccio." -affermo annuendo-

"Ok." -lo guardo e mi fa cenno di iniziare a salire-

Sospiro e inizio ad arrampicarmi su questi massi.

...POV STORM...

Mi gonfio le guance, passandomi una mano tra i capelli, per poi mordermi il labbro inferiore, guardando la bella visuale che mi da arrampicandosi.

'Madonna santissima aiutatemi.

Mi sta facendo impazzire.

Non poteva mettersi dei pantaloncini più lunghi?

Cazzo, le si vede quasi tutto.'

Smettendo controvoglia di guardarla, inizio ad arrampicarmi.

"Ci sono." -alzo lo sguardo e Dio, che visione- "Ce l'ho fatta." -dice felice, saltellando e battendo le mani, arrivata in cima alla cascata; sorrido guardandola, per poi ritornare ad arrampicarmi e raggiungerla-

Appena arrivo anch'io in cima, mi salta addosso abbracciandomi e io rimango immobile sorpreso dal suo gesto.

"Sono stata brava." -dice sorridendo allontanandosi da me, guardandoci negli occhi e io le sorrido-

"Dai andiamo." -le dico indicandole con il capo l'entrata della cascata, incamminandomi e lei mi viene dietro-

Entriamo in una specie di grotta, nascosta dietro l'acqua della cascata e ci guardiamo intorno.

"Come facciamo a trovare il ciondolo?" -mi chiede guardandosi intorno-

"Il tuo ciondolo ci porterà all'altro, facendolo illuminare." -le spiego e lei annuisce-

"Eccolo." -dice gioiosa vedendo l'altro ciondolo illuminarsi-

Sorridiamo e ci avviciniamo al ciondolo e lei lo prende e lo guarda.

"E' stato facile." -mi dice sorridendo e io annuisco, mentre lo mette dentro lo zainetto-

"Qual'è l'altra tappa?" -le chiedo e lei prende la mappa e guardiamo-

"Una grotta." -mi dice indicandomi la strada della mappa con l'indice e io annuisco-

...POV IRIS...

'Finalmente il primo ciondolo lo abbiamo trovato ed è stato perfino facile.

Ma dubito che saranno così facili da trovare anche gli altri.

Abbracciare Storm mi ha fatto uno stranissimo effetto.

E mi è piaciuto.

Questo ragazzo mi sta facendo provare delle cose strane, mai provate, ma stupende.'

"Perfetto, andiamo." -mi dice uscendo dalla cascata e io gli vado dietro seguendolo-



 

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Capitolo 3
*** Grotta. ***




Capitolo tre) GROTTA.

...POV IRIS...

"Perfetto, andiamo." -mi dice uscendo dalla cascata e io gli vado dietro seguendolo-

Lo guardo davanti a me, mentre si incammina verso la grotta stando attento a dove mette i piedi e sorrido.

'Questo ragazzo mi piace molto.

Però non è il mio tipo di ragazzo.

A me piacciono i ragazzi dolci e lui non sembra essere così dolce, mi piacciono i tipi che ridono sempre e lui non ride molto spesso, mi piacciono i ragazzi molto diversi da lui.

Però il suo essere così protettivo nei miei confronti, così coraggioso, non so, mi affascina e parecchio.

Non so che diavolo di poteri abbiano i suoi occhi, ma mi incantano e mi rendono stupida.

Chissà se è fidanzato.'

"Sei fidanzato?" -gli chiedo senza pensarci e un'attimo dopo mi mordo la lingua; lui si gira verso di me, continuando a camminare verso la grotta-

"Perchè ti interessa?" -mi chiede guardando davanti a se-

"Era solo una domanda, per conoscersi un po meglio." -rispondo seguendolo, camminando con fatica su questo terreno un po scivoloso-

"No." -dice tenendosi su un ramo, per poter passare dall'altra parte, senza scivolare di sotto-

"No cosa?" -gli chiedo non capendo guardandolo dall'altra parte e lui mi guarda sospirando-

"No, non sono fidanzato." -risponde e io faccio un piccolo sorriso annuendo- "Tu?" -mi chiede guardandomi e io scuoto la testa e lui fa un cenno con il capo capendo- "Ce la fai a passare senza scivolare di sotto?" -mi chiede e io guardo di sotto-

"Non lo so, credo di sì." -gli rispondo guardandolo-

"Dai afferra questo ramo e vieni da questa parte." -mi dice indicandomi il ramo e io lo afferro- "Tienilo con for" -non finisce la frase che io urlando scivolo di sotto- "IRIS." -lo sento urlare-

"STO BENE." -urlo da sotto pulendomi, dato che mi sono sporcata di terra e schifezze varie che ci possono essere in un bosco-

Alzo lo sguardo verso l'alto, sentendo qualcosa scivolare e vedo Storm raggiungermi.

"Stai bene?" -mi chiede preoccupato guardandomi dappertutto per vedere se mi fossi fatta male-

"Sto bene Storm, mi sono solo sporcata tutta." -gli rispondo sorridendo, guardando i miei vestiti sporchi e tutto d'un tratto sento le braccia forti di Storm, intrecciarsi intorno al mio collo abbracciandomi  e stringendomi a se e io per la sorpresa sgrano leggermente gli occhi, per poi sorridere e ricambiare l'abbraccio-

"Non ti sei fatta niente, allora?" -mi chiede conferma, guardandomi negli occhi e io gli sorrido-

"Niente di niente." -gli rispondo guardandoci dritto negli occhi-

"Ok." -dice con sollievo, accarezzandomi il mento-

"Come facciamo a tornare di nuovo la sopra?" -gli chiedo guardando verso l'alto-

"Il terreno è scivoloso e non riusciremo mai a salire, dobbiamo trovare un'altra strada." -mi risponde e io lo guardo e lo vedo guardarsi intorno-

"Mi dispiace, è tutta colpa mia." -gli dico sentendomi in colpa e lui mi guarda-

"Tranquilla, troveremo una via d'uscita." -mi rassicura sorridendo accarezzandomi il braccio, facendomi rabbrividire-

"Andiamo." -dice incamminandosi e io gli vado dietro, sorridendo-

'Questo ragazzo mi fa impazzire.'

...POV STORM...

'Mamma mia che spavento mi ha fatto prendere.

Credevo che si fosse ammazzata o rotta qualche osso, invece non si è fatta niente e sta bene.

L'ho abbracciata.

E mi è piaciuto.

Tanto.

Questa ragazza mi fa sentire strano, mi fa provare delle emozioni strane, mai provate e che mi piacciono.

Credo che mi stia affezionando a lei e non so perchè, ma mi rende felice.

Questa ragazza è molto strana, diversa da tutte quelle che ho avuto.

Quando gioisce inizia a saltellare e a battere le mani come una bambina felice e questo suo lato mi fa sorridere e mi piace molto.'

"Stai attenta qui, c'è un sasso nascosto dall'erba." -la informo guardandola e come se non le avessi detto nulla, inciampa nel sasso e cade a terra e io guardandola alzo le mani al cielo-

"Che male." -si lamenta per il dolore-

"Ma hai problemi d'udito?" -le chiedo avvicinandomi a lei e lei mi guarda-

"No, perchè?" -mi chiede mentre l'aiuto a rialzarsi da terra-

"Ti avevo avvertita che c'era un sasso." -la informo-

"Non ti ho sentito, ero concentrata a guardami le spalle, credo che ci sia qualcuno." -mi dice a bassa voce e io guardo dietro di lei-

"Che palle." -dico sbuffando, vedendo altri uomini di Hector e tiro fuori le due pistole- "Nasconditi." -dico ad Iris e lei corre a nascondersi-

Inizio a sparare con entrambe le pistole contro quei bastardi, nascondendomi dietro a degli alberi, mentre loro sparano contro di me.

'Ma quanto sono forte!

Mamma mia mi sto gasando al massimo.

Uno contro una decina.

Mamma mia sono una forza.'

Dopo aver sparato a tutti gli uomini, mi giro verso Iris e noto da lontano un'altro uomo puntare la pistola ad Iris, che lo guarda terrorizzata.

"NO!" -urlo correndo verso di loro, per poi lanciarmi davanti ad Iris, mentre il bastardo spara, colpendomi al bicipite con il proiettile e io sparo a mia volta contro l'uomo con entrambe le pistole uccidendolo-

Mi accascio a terra, mettendomi una mano sul punto che mi ha sfiorato di striscio il proiettile, mugolando di dolore.

"Storm." -quasi urla allarmata Iris, raggiungendomi velocemente- "Oddio." -dice guardando la sua mano con del mio sangue-
"Storm." -mi chiama guardandomi e io le sorrido dolorante-

"Sto bene Iris." -la rassicuro facendo delle smorfie di dolore, mettendomi seduto-

"Non stai bene, ti hanno sparato." -urla tra le lacrime-

"Non piangere, mi ha preso solo di striscio." -la rassicuro, accarezzandole il viso e asciugandole le lacrime-

"I desideri." -sussurra e io aggrotto la fronte non avendo capito-

"Cosa?" -le chiedo guardandola-

"I tre desideri." -mi dice guardandomi-

"Non sprecare un desiderio per me, il proiettile mi ha preso di striscio, non è grave." -dico guardandola-

"Non mi importa, rischi di morire dissanguato." -mi dice guardandomi e io ridacchio-

"Non esagerare, è solo un graffio." -dico guardandomi la ferita al bicipite- "Diciamo." -sussurro vedendo che non è proprio un graffio-

"Esprimerò un desiderio." -la guardo di scatto e la vedo mettere una mano sul suo ciondolo e chiudere gli occhi-  "Ciondolo desidero che il braccio di Storm guarisca." -dice con occhi chiusi e io sgrano gli occhi nel vedere il ciondolo illuminarsi, per poi guardare immediatamente il mio bicipite e vedere la ferita sparire come per magia-

"Ha funzionato." -sussurro sorridendo guardando il mio bicipite, per poi guardare lei e la vedo aprire gli occhi, per poi guardare il mio bicipite e aprire le sue labbra in un grandissimo sorriso-

Ci guardiamo negli occhi e lei urlando gioiosa, mi salta addosso abbracciandomi, facendomi sdraiare a terra, con lei sopra di me e io sorridendo la stringo a me.

"Grazie." -le sussurro e lei lentamente si allontana da me e ci guardiamo negli occhi e mi sorride dolcemente, mentre le metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio-

"E' stato un piacere." -dice sorridendo e io ricambio il sorriso- "Riprendiamo a camminare?" -mi chiede guardandoci negli occhi-

"Si." -rispondo e sorrido- "Devi toglierti da sopra di me." -dico ridacchiando-

"Oh si certo." -dice sorridendo imbarazzata, togliendosi da sopra di me e alzandosi in piedi e io faccio lo stesso- "E' tornato come nuovo." -dice sfiorandomi il braccio con i polpastrelli, facendomi rabbrividire-

"Grazie a te." -dico sorridendo stampandole un bacio sulla guancia e lei sorride guardandoci negli occhi- "Andiamo." -dico riprendendo a camminare verso la grotta-

'Grazie a lei il mio bicipite è tornato come nuovo, grazie a quel ciondolo magico.

Non so cosa cazzo mi sta succedendo con questa ragazza ma mi piace.

Mi piace quando ridiamo insieme, mi piace quando sorride, mi piace proteggerla e prendermi cura di lei.

Mi piace semplicemente lei.'

...POV IRIS...

'Oddio non posso crederci che il ciondolo esaudisca veramente i tuoi desideri.

Adesso ho altri due desideri e li userò bene, no che il primo desiderio l'ho usato male, anzi l'ho fatto volentieri, era per colpa mia se l'avevano sparato.

Per proteggermi si è lanciato davanti a me per prendersi lui il proiettile e mi ha salvato la vita, anche se ha rischiato la sua.

Stare troppo vicino a lui mi fa battere forte il cuore e sento le farfalle nello stomaco.

Mi sto innamorando di Storm.'

Mi fermo al suo fianco, vicinissimi ad un burrone, dove di sotto c'è un meraviglioso lago.

"Come facciamo ad andare dall'altra parte?" -gli chiedo guardandolo e lui osserva l'altra sponda-

"C'era un ponte sospeso, che ti permetteva di andare dall'altra parte, ma come puoi vedere si è rotto in due." -mi dice indicandomi il ponte e annuisco-

"E quindi? Che facciamo?" -gli chiedo guardandolo-

"La penna." -mi dice guardandomi-

"La penna?" -gli chiedo aggrottando la fronte-

"Tua madre non ti ha dato una penna?" -mi chiede guardandomi negli occhi-

"Oh la penna, si ce l'ho." -dico ricordandomi della penna, prendendola da dentro lo zainetto- "Ecco." -dico passandogliela e lui l'afferra- "Ma cosa può servire una penna?" -chiedo stranita guadandolo, mentre punta la penna davanti a se, per poi schiacciare il bottoncino e subito fuoriesce una corda con un gancio, dove si infilza dall'altra parte e io spalanco la bocca-

"Ecco a cosa serve la penna." -mi dice guardandomi con un sorriso a 32 denti- "Aggrappati a me." -mi dice allargando un braccio, tenendolo a mezz'aria e io sgrano gli occhi-

"Che vuoi fare?" -gli chiedo timorosa-

"Lanciarci dall'altra parte." -mi risponde come se nulla fosse-

"Tu sei pazzo." -dico guardandolo male-

"Lo so." -afferma sorridendo intrecciando il suo braccio destro intorno alla mia schiena, stringendomi forte a se, guardandoci dritto negli occhi- "Stringiti forte a me." -sussurra guardandomi dritto negli occhi e io incantata dai suoi occhi, mi stringo fortissimo a lui, intrecciando le mie braccia intorno al suo collo e lui fa forza con il braccio intorno alla mia schiena e mi tira su e io immediatamente intreccio le mie gambe intorno ai suoi fianchi- "Non mi lasciare Iris." -mi dice guardandomi negli occhi, indietreggiando e io scuoto la testa-

Guardando davanti a se, inizia a correre il più veloce che può, per poi lanciarsi nel vuoto gridando con entusiasmo e io gridando per il terrore.

Atterra dall'altra parte in piedi ed esulta gridando tenendomi in braccio e stringendomi a se, mentre io rido stringendomi a lui.

"E' stato pazzesco." -dice lui con entusiasmo e io sorrido guardandoci negli occhi-

Mi mette a terra, continuando a guardarci e mi accarezza il viso.

"Pauroso ma pazzesco." -dico sorridendo e lui sorride-

"Andiamo." -dice incamminandosi verso la grotta-

"Storm di qua." -lo chiamo e lui si gira verso di me e ridacchiando mi raggiunge annuendo-

'E' un pazzo.

Mamma mia me la sono fatta addosso per la paura.

Quanto mi piaceva mentre esultava urlando, mamma mia è stupendo.'

"Di qua Iris." -mi dice indicandomi con il capo l'entrata della grotta-

Entriamo e ci guardiamo intorno.

E' buia e fredda e mette paura.

"Prendi la torcia Iris." -mi dice e io la tiro fuori dallo zainetto, per poi accenderla e fare luce intorno nella grotta-

"Storm non c'è." -dico guardandomi intorno, non vedendo il ciondolo-

"Qua Iris." -lo guardo, mentre si avvicina ad una parete della grotta-

"Come facciamo a prenderlo?" -gli chiedo vedendo la parete della grotta illuminata, dove all'interno c'è il ciondolo-

"Ci deve essere un pulsante o qualcosa del genere." -mi dice tastando tutta la parete- "Ecco." -dice premendo una roccia sulla parete, facendola entrare e facendo aprire la parte della parete, dove all'interno c'è il ciondolo-

Sorridendo afferro il ciondolo, per poi saltare addosso a Storm che mi stringe, mentre sorridiamo.

"Senza di te non ci sarei arrivata." -dico sorridendo guardandoci negli occhi-

"Senza di me non ci saresti nemmeno arrivata qui." -mi corregge e io offesa gli tiro un colpo al petto- "Che fai? Ti offendi?" -mi chiede ridendo dandomi un pizzicotto sul naso, facendomi ridacchiare-

"Hai ragione, senza di te non ci sarei arrivata qui." -e lui sorridendo mi fa l'occhiolino-

"Prossima tappa?" -mi chiede uscendo dalla grotta, mentre io guardo la mappa-

"Dobbiamo raggiungere una casa abbandonata." -gli rispondo e lo guardo- "Non mi piace." -dico terrorizzata-

"Dai cacarona, andiamo." -dice divertito incamminandosi e io sospirando lo seguo-

...POV HECTOR...

Afferro il mio cellulare e chiamo Travis, il mio aiutante affidato.

"Pronto signor Evil." -risponde Travis alla mia chiamata-

"Ci sono novità?" -gli chiedo guardando la città dalla finestra del mio ufficio, bevendo un bicchierino di whisky-

"No signore." -mi risponde-

"Ancora non l'avete presa?" -gli chiedo bevendo un goccio di whisky-

"No signore; è aiutata da un ragazzo e non riusciamo a prendere quel ciondolo." -mi dice-

"Fatemi capire, voi che siete in parecchi, venite sconfitti da un ragazzo, UN solo ragazzo?" -gli chiedo sconcertato-

"Sissignore; è molto forte il ragazzo, sa come muoversi e ha fatto fuori molti dei nostri uomini." -mi dice-

"SIETE DEGLI INCAPACI." -urlo furioso- "Fate fuori quel ragazzo e recuperate i ciondoli." -ordino con tono duro-

"Sissignore." -obbedisce e io attacco la chiamata, per poi bere tutto d'un fiato il whisky-

"Incapaci." -sussurro furioso, guardando la città, che presto governerò, insieme a tutto il resto del mondo-

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Capitolo 4
*** Casa abbandonata. ***




Capitolo quattro) CASA ABBANDONATA.

...POV IRIS...

"Dai cacarona, andiamo." -dice divertito Storm incamminandosi e io sospirando lo seguo-

'Non mi piace l'idea di andare in una casa abbandonata nel bosco, in mezzo al nulla.

Non so questa idea mi terrorizza, ma allo stesso tempo mi sento al sicuro, perchè con me c'è Storm.

Con Storm al mio fianco mi sento protetta e al sicuro.'

...POV STORM...

'Dobbiamo raggiungere una casa abbandonata.

Già mi sento gasato nell'entrare in una casa abbandonata.

Da adolescente ci entravo molto spesso in case abbandonate con il mio migliore amico Robbie.

Ci cagavamo sotto per la paura, ma allo stesso tempo ci divertivamo un casino.'

Giro la testa per guardare Iris dietro di me e sorrido nel vederla concentrata a guardare la mappa.

"Occhio Iris." -quasi urlo e lei alzando lo sguardo per guardarmi, va a sbattere contro un albero e io scoppio a ridere, mentre lei si massaggia la fronte dolorante-

"Non ridere." -mi ammonisce dolorante, massaggiandosi- "Che male." -si lamenta per il dolore e io mi avvicino a lei, prendendole il viso tra le mani e guardandole la fronte-

"Mi sa che ti uscirà un bel bernoccolo." -dico ridacchiando e lei sbuffa- "Sarà meglio riprendere a camminare, si sta facendo sera e di conseguenza buio." -dico ricominciando a camminare-

"Dobbiamo passare la notte in mezzo al nulla?" -mi chiede timorosa-

"Beh se troviamo la casa abbandonata, possiamo passare la notte li." -rispondo guardandola-

"Passare la notte nella casa abbandonata?" -mi chiede ancora più timorosa e io la guardo-

"Si." -le rispondo continuando a camminare-

'Che figata!

Passare la notte nella casa abbandonata.

Da paura.'

...POV IRIS...

'Oddio ma questo è davvero pazzo.

Dormire in mezzo al nulla, in una casa abbandonata, nel bosco?

Dice sul serio?

Sono sicura che non dormirò nemmeno mezzo minuto in quella casa.

E se ci sono presenze strane?

Oddio no, che paura.'

Mi guardo intorno, ma di Storm nemmeno l'ombra e già è abbastanza buio e inizia a battermi forte il cuore per la paura.

"Storm." -lo chiamo guardandomi intorno-

Afferro la torcia dal mio zainetto e l'accendo, facendo luce in mezzo al bosco.

"Storm se è uno scherzo non è divertente." -dico impaurita, guardandomi intorno, ma di Storm nulla- "Storm." -lo chiamo ma nulla, sento solo rumori che ci possono essere in un bosco e che non sono piacevoli, anzi ti mettono paura-  "Storm." -lo chiamo di nuovo, ma nessuno mi risponde-

Mi avvicino ad un albero e mi metto seduta, abbracciandomi le gambe, mentre mi scivolano delle lacrime per la troppa paura che provo.

'Storm dove sei?'

...POV Storm...

"Iris accendi la torcia." -le dico continuando a camminare con cautela, per evitare di andare a sbattere da qualche parte o di inciampare, ma Iris non dice nulla- "Iris." -la chiamo girandomi, ma essendo buio non si vede molto, però la sagoma di Iris non la vedo- "Iris." -quasi urlo guardandomi intorno- "Dove cazzo è finita?" -mi chiedo guardandomi intorno, con la paura di non trovarla o che le sia successo qualcosa- "IRIS." -urlo il suo nome, ma non ricevo risposta-

'Cazzo.

Dove diavolo è finita?

Dovevo stare attento.

Evidentemente abbiamo preso due strade diverse, dividendoci e nemmeno ce ne siamo accorti.'

Afferro il mio volchi tochi che avevo appeso alla cintura e lo accendo e provo a chiamarla attraverso quello, ma lei ce l'ha spento, quindi non mi riceve.

"Cazzo." -dico a denti stretti, guardandomi intorno- "IRIS." -la chiamo urlando ritornando indietro-  "Rispondi Iris, ti prego." -dico guardandomi intorno e per fortuna c'è la luce della luna, che mi fa vedere non benissimo, ma meglio di niente-  "IRIS." -la chiamo-

...POV IRIS...

'Ho una paura terribile.

Sono in mezzo al nulla, nel buio e ci sono strani rumori che mi mettono ancora più paura.

Storm non so dove sia finito e io me la sto facendo sotto per la troppa paura.'

Sono ancora seduta, vicino ad un albero che piango come una fontana in silenzio.

"IRIS." -mi guardo intorno sentendo la voce di Storm-

"Storm." -sussurro sorridendo alzandomi in piedi-

"IRIS." -sento ancora Storm chiamarmi e sorrido-

"STORM." -lo chiamo guardandomi intorno con la luce della torcia- "STORM SONO QUI." -urlo muovendo la torcia, in modo che veda la luce-

"Iris." -pronuncia il mio nome con sollievo e io sentendolo dietro di me, mi giro accecandolo con la luce della torcia, per poi correre verso di lui, saltandogli addosso intrecciando le mie braccia intorno al suo collo e premendo le mie labbra contro le sue-

Sgrano gli occhi, continuando a premere le mie labbra sulle sue.

"Ehm." -dico imbarazzata allontanandomi da lui, capendo solo adesso ciò che avessi fatto, mentre lui si gratta la nuca imbarazzato?-

'Oddio l'ho baciato.

Ho premuto le mie labbra sulle sue.

Ci siamo baciati.

Beh certo non è stato un bacio vero e proprio, ma pur sempre un bacio.

Oddio ha delle labbra così morbide.

Mi è piaciuto tanto.'

"Stai bene?" -mi chiede dopo essersi ripreso anche lui, per la sorpresa del mio bacio, accarezzandomi il braccio, facendomi rabbrividire-

"Ho avuto solo tanta paura." -gli rispondo mentre mi scendono delle lacrime-

"No tranquilla, va tutto bene, adesso ci sono io." -mi dice abbracciandomi e io ricambio, stringendoci- "Non piangere Iris." -mi sussurra stringendomi-

Ci allontaniamo reciprocamente l'uno dall'altro  lentamente e ci guardiamo negli occhi.

Mi accarezza il viso, asciugandomi le lacrime e mi sorride.

"Andiamo, dobbiamo trovare la casa abbandonata." -mi dice togliendomi la torcia dalla mano e afferrando la mia mano, intrecciando le nostre dita e ricominciamo a camminare mano nella mano, mentre fa luce con la torcia-  "Non deve essere lontana e qui da qualche parte." -mi dice e io stringo la sua mano e lui per quel mio gesto mi guarda di scatto-

"Ho paura." -sussurro guardandolo-

"Non devi averne, ci sono io con te." -mi sussurra rassicurandomi-

"E se non la troviamo? Non voglio passare la notte in mezzo al bosco." -gli dico guardandolo-

"La troviamo Iris, siamo vicini è quello che dice la mappa." -mi rassicura guardandosi intorno con la luce della torcia-

'Non voglio passare la notte in mezzo al bosco.

Certo non voglio nemmeno passare la notte in quella casa abbandonata che nemmeno vedendola mi mette il terrore.

Però se devo scegliere tra passare la notte in mezzo al bosco o in quella casa abbandonata, scelgo la casa abbandonata.'

...POV STORM...

'Mi ha baciato e cazzo se mi ha fatto battere forte il cuore.

Credo di essermi innamorato di Iris.

Non posso crederci.

Storm Davies si è innamorato.

Quel contatto con le sue labbra mi è piaciuto, eccome se mi è piaciuto.

Certo avrei preferito un bacio un po più bacio, insomma magari con la lingua, ma mi è piaciuto anche quel contatto con le sue labbra.'

"Eccola Iris." -le dico illuminando con la torcia la casa abbandonata-

"Non mi piace." -dice timorosa avvicinandosi a me e abbracciandomi il braccio- "Avrei preferito trovarla di giorno." -dice timorosa e io sorrido-

"Dai, sono troppo gasato." -dico guardando la casa da fuori- "Mi sto cagando addosso, ma sono gasato." -dico ridacchiando e lei mi stringe ancora di più il braccio-

'E' una casa vecchia, vecchissima.

Sta quasi cadendo a pezzi ed è messa parecchio male.

Poi vista di notte mette ancora di più il terrore.'

"Dai, entriamo." -le dico incamminandomi verso la porta d'ingresso mezza staccata e sento Iris tremare come una foglia per la paura-

Entriamo in casa e il pavimento inizia a scricchiolare, mentre io faccio luce con la torcia.

'All'interno è messa forse peggio del fuori.

Ci sono mobili antichi e rovinati, polvere, ragnatele.

Insomma uno schifo di casa.'

"Chi diavolo è il pazzo che viveva in questa casa, in mezzo al nulla?" -mi chiede lei sussurrando e io la guardo-

"Un pazzo." -confermo sorridendo- "Magari c'è lo spirito del pazzo che ci viveva." -dico ridacchiando e lei mi fulmina impaurita- "Dai, sto scherzando." -dico divertito-

"Non è divertente Storm." -mi dice terrorizzata e io sorrido guardandomi intorno con la torcia-

"Guarda Iris." -le dico indicando con la luce della torcia un baule illuminato dal ciondolo-

Ci avviciniamo al baule e ci chiniamo.

"E' chiuso con il lucchetto." -dice lei vedendo il lucchetto- "Come facciamo ad aprirlo e a recuperare il ciondolo?" -mi chiede-

"Dobbiamo trovare la chiave." -dico ovvio-

"Storm." -mi chiama lei in un sussurro con tono terrorizzato e io giro la testa verso di lei e la vedo fissare un punto davanti a lei-

Giro lo sguardo dalla sua stessa parte e sgrano gli occhi nel vedere una donna che vola, semitrasparente e illuminata da una luce che ci sorride.

Mi alzo di scatto in piedi, mettendomi davanti ad Iris per proteggerla.

"Che cazzo sei?" -chiedo a quella specie di fantasma?-

"Sono Keira, la fata guardiano del bosco." -si presenta Keira, per poi scomparire nel nulla e io ed Iris ci guardiamo in giro, per poi saltare in aria, dato che Keira ci compare davanti all'improvviso- "Vi aspettavo." -ci dice guardandoci sorridendo-

"Ah si? E perchè?" -le chiedo stando davanti ad Iris, sempre per proteggerla-

"Ho la chiave del baule." -ci dice Keira mostrandoci la chiave e io cerco di afferrarla ma Keira la sposta per non farmela prendere- "Dovete trovare la soluzione del mio indovinello se volete la chiave del baule." -ci dice sorridendo-

"Ok, qual'è l'indovinello?!" -le chiedo guardandola-

"Io prima entro e poi apro, chi sono?" -ci dice l'indovinello, per poi scomparire nel nulla e ricomparire dietro di noi, facendoci saltare in aria-

"Puoi smetterla di scomparire e comparire così, come se nulla fosse?" -le chiedo guardandola male e Keira sorride-

"Come volete." -dice sorridendo Keira, volando davanti a noi guardandoci-

"Quanto tempo abbiamo per trovare la soluzione?" -chiedo a Keira-

"15 minuti." -mi risponde e io annuisco-

"Ok." -dico e guardo Iris terrorizzata-  "Io prima entro e poi apro, chi sono?" -le chiedo e lei sospira-

"Storm è facile, che cosa prima entra e poi apre?" -mi chiede Iris guardandomi e io ci penso su un'attimo- "La chiave."-risponde ovvia e io sorrido-

"Brava." -dico sorridendo ad Iris e guardo Keira, che continua a volare davanti a noi- "La chiave, la soluzione è la chiave." -dico guardandola e Keira sorride-

"Bravi." -ci dice sorridendo porgendoci la chiave del baule che afferro, per poi scomparire nel nulla-

"Dai, apri quel baule." -mi dice Iris spingendomi verso il baule-

Mi chino davanti al baule, per poi aprire il lucchetto con la chiave e aprirlo.

Sorridendo afferro il ciondolo e lo mostro ad Iris che sorridendo batte le mani gioiosa, facendomi sorridere.

Metto il ciondolo dentro lo zainetto che tiene aperto Iris.

"Adesso saliamo al piano di sopra." -dico guardando le scale davanti a noi-

"Perchè al piano di sopra?" -mi chiede Iris e io la guardo-

"Per vedere se c'è un letto per dormire." -le rispondo ovvio-

"Non possiamo dormire qui?" -mi chiede indicandomi la grande stanza-

"Se vuoi dormire sul pavimento, accomodati pure, io mi cerco un letto." -le rispondo andando verso le scale con la torcia in mano e lei dopo qualche secondo rimasta ferma, mi corre incontro, salendo anche lei le scale- "Cambiato idea?" -le chiedo salendo le scricchiolanti scale-

"Non voglio rimanere da sola." -mi risponde in un sussurro e io sorrido-  "Mi mette il terrore questa casa." - sussurra mentre ci incamminiamo nel lungo corridoio del secondo piano-

"Iris questa casa è abitata dalle fate." -dico per tranquillizzarla-

"Come fai ad esserne sicuro?" -mi chiede mentre entriamo in una stanza illuminata dalla luce della luna, polverosa con mobili antichi e rovinati e in mezzo alla stanza un letto e io sorrido-

"Perchè prima ci è apparsa una fata." -le rispondo guardandola e lei sospira non tanto convinta-

Mi avvicino al letto, appoggiando a terra le due pistole per poi buttarmi sul materasso polveroso e scomodo.

"E' duro." -si lamenta lei sdraiandosi sul materasso, dritta come un tronco di un albero, lontanissima da me e io la guardo-

"Più comodo del pavimento lo è." -dico guardandola e lei guarda il soffitto-  "Iris." -la chiamo e lei gira la testa verso di me e ci guardiamo- "Non ti mangio se ti avvicini." -la rassicuro-

"Lo so, ma sto bene qui." -dice ritornando a guardare il soffitto-

"Come vuoi." -dico guardandola-

Si sistema, solo che nel girarsi cade dal letto e io trattengo le risate avvicinandomi a lei, rimanendo sul materasso.

"Tutto ok?" -le chiedo e lei alza lo sguardo verso di me dolorante, mentre si massaggia la testa-

"Stavo meglio prima." -mi risponde mentre l'aiuto ad alzarsi e ritorna sul materasso, stando sempre lontana da me-

"Iris." -la chiamo e lei mi guarda- "Avvicinati." -sussurro guardandola e lei guardando il soffitto, si avvicina di un centimetro- "Ma che cazzo Iris." -dico quasi urlando, allungando la mia mano verso di lei e la tiro avvicinandola a me- "Non ti mangio." -dico guardandoci negli occhi e lei annuisce imbarazzata-

Mi sdraio al suo fianco e guardo il soffitto.

...POV IRIS...

'Sono così imbarazzata nel dormire con Storm.

Mi batte forte il cuore e averlo così vicino non aiuta.'

Sento le dita di Storm sulla mia guancia accarezzandomi.

Giro la testa verso di lui lentamente e ci guardiamo negli occhi.

Con il pollice scende ad accarezzarmi le labbra, guardandoci dritto negli occhi.

Si avvicina lentamente alle mie labbra, per poi sfiorare le mie con le sue guardandoci negli occhi, mentre il mio cuore ha preso a battere ancora più forte.

Si avvicina di nuovo, baciandomi a fior di labbra e io ricambio il bacio, mentre Storm mi tira dal braccio mettendosi seduto sul materasso continuando a baciarci e facendomi mettere a cavalcioni sopra di lui.

Ci baciamo con passione ma anche con dolcezza, mentre io gli accarezzo e tiro leggermente i suoi capelli e lui mi accarezza le cosce arrivando sul mio sedere e stringerlo.

Mi allontano dalle sue labbra guardandoci negli occhi e afferrando l'orlo della sua maglietta gliela sfilo e rimango a contemplare i suoi magnifici pettorali ben scolpiti, per poi baciarlo sulle labbra, accarezzandogli quel petto fantastico.

Scendo con i baci sul suo collo e lui inizia ad avere il fiato pesante, mentre scendo a baciargli e mordicchiargli il petto.

"Dio Iris." -sussurra con voce roca e io salgo con i baci sul suo collo, poi sulle sue labbra e lui ricambia il bacio per un secondo, per poi mordermi il labbro inferiore guardandoci negli occhi e dopo poco libera il mio labbro dai suoi denti, scendendo a baciarmi il collo e io buttando la testa all'indietro, gli accarezzo i capelli-

Lo guardo mentre smette di baciarmi il collo e un'attimo dopo mi sfila la canottiera e riprendere a baciarmi il collo, mentre slaccia i lacci del mio costume, per poi togliere anche quello e contemplare il mio seno, leccandosi con la lingua le labbra.

Guardandomi negli occhi, si avvicina al mio petto, stampandogli bacetti umidi e facendomi chiudere gli occhi, mentre mi accarezza dolcemente dappertutto, facendomi venire il respiro pesante.

Ritorniamo a guardarci negli occhi baciandoci sulle labbra dolcemente, mentre Storm mettendo un braccio intorno alla mia schiena, cambia posizione, facendomi sdraiare sul materasso, con lui sopra di me, in mezzo alle mie gambe.

Scende a baciarmi il collo, poi il petto e poi ancora la pancia, mettendosi in ginocchio sul materasso, sempre in mezzo alle mie gambe iniziando a sbottonare i miei jeans a pantaloncino, per poi sfilarmeli e stamparmi bacetti umidi sulle mie cosce, facendomi impazzire.

Mi metto seduta sul materasso e lui mi guarda di scatto, per poi avvicinarmi e baciarlo sulle labbra e lui ricambia, prendendomi il viso tra le mani, mentre io inizio a slacciare la sua cintura, per poi sbottonargli i jeans.

Lo guardo alzarsi dal letto e sfilarsi i jeans e Dio quanto è bello con solo addosso quei boxer blu notte.

Mi raggiunge di nuovo sul materasso, posizionandosi in mezzo alle mie gambe riprendendo a baciarmi sulle labbra e io ricambio il bacio accarezzandogli la schiena, mentre ci strusciamo reciprocamente, impazzendo ancora di più.

"Storm." -sussurro con voce roca e lui sorridendo mi guarda negli occhi, stampandomi un bacio sulle labbra-

"Subito piccola." -sussurra con voce roca e quel piccola mi fa perdere un battito-

Ci togliamo gli ultimi indumenti e facciamo l'amore.

'Sono innamorata di Storm.'

...POV STORM...

Sono sdraiato sul materasso, messo in un fianco, sotto un lenzuolo recuperato sopra un mobile che lo copriva, dopo aver fatto l'amore, ancora nudi e che ci guardiamo negli occhi, anche lei messa in un fianco, mentre io le accarezzo dolcemente i capelli.

"E' stato meraviglioso." -le sussurro accarezzandole la spalla, scendendo sul suo braccio e lei facendo un piccolo sorriso annuisce-

"E' stato solo sesso per te, vero?" -mi chiede guardandomi negli occhi e io le accarezzo il viso-

"E' stato speciale, magico, amore, ma non sesso." -le rispondo stampandole un bacio sulla punta del naso e lei sorride- "Mi sono innamorato di te Iris." -le confesso guadandola negli occhi e lei alza di scatto la testa dal materasso guardandomi sorpresa-

"Cosa?" -mi chiede credendo di aver capito male-

"Sono innamorato di te." -le dico di nuovo guardandola negli occhi e lei sorridendo, preme le sue labbra sulle mie e io metto intorno al suo collo il mio braccio e approfondisco il bacio, unendo le nostre lingue-

"Storm." -sussurra allontanandosi dalle mie labbra e ci guardiamo negli occhi-

"Cosa?" -le chiedo accarezzandole il mento-

"Mi sono innamorata anch'io di te." -mi confessa sorridendo, guardandoci negli occhi-

Sorrido e l'abbraccio e lei mi stringe.

Mi allontano da lei, stampandole un bacio sulla spalla, per poi sdraiarmi sul materasso e lei appoggia il suo viso sul mio petto e io la stringo a me con un braccio, mettendo l'altro sotto la mia testa.

"Notte Iris." -sussurro accarezzandole dolcemente il fianco-

"Notte Storm." -sussurra lei stampandomi un bacio sul petto e io sorrido-

'E' innamorata di me.

E io sono innamorato di lei.

Sono felice.

Fare l'amore con lei è stato fantastico, la notte più bella, più magica e più speciale della mia vita.'

...POV IRIS...

Sorrido felice, chiudendo gli occhi, appoggiata sul suo petto.

'Non posso credere che sia innamorato di me.

Credevo che per lui fosse stato solo sesso, invece.

Sono felicissima e fare l'amore con lui è stato meraviglioso.

Lui è meraviglioso e sono innamorata.'

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Capitolo 5
*** Labirinto. ***




Capitolo cinque) LABIRINTO.

...POV STORM...

La mattina seguente apro gli occhi lentamente cercando di non accecarmi dalla luce del sole che entra dalla finestra.

Sbadiglio passandomi una mano sul viso, mettendomi seduto, per poi allungare entrambe le braccia e stiracchiarmi.

Giro la testa verso Iris e sorrido nel vederla dormire beata in pancia in giù, con tutti i capelli scompigliati.

Mi avvicino a lei e stampandole un bacio sulla schiena, le tolgo delle ciocche di capelli da davanti il viso.

Le accarezzo dolcemente la schiena, stampandole un bacio sulla guancia, per poi alzarmi e rivestirmi.

'Madonna che notte.

Ho dormito benissimo e io che pensavo che non avrei chiuso occhio in questa casa.'

Aggrotto la fronte sentendo degli strani rumori fuori dalla casa.

Mi avvicino alla finestra e nascondendomi dietro la tenda tutta strappata, guardo fuori e vedo gli uomini di Hector.

Afferro immediatamente le due pistole e le carico, per poi uscire da quella stanza e scendere cautamente le scale con entrambe le pistole tese davanti a me.

Mi avvicino alla porta d'ingresso e nascondendomi guardo fuori di casa dove vedo quei bastardi.

"Dobbiamo controllare dentro la casa." -dice l'uomo più alto degli altri-

"Non credo che siano dentro quella casa." -dice un'altro uomo un po grassottello-

"Quindi? Non controlliamo?" -gli chiede uno con i baffi-

"Secondo me è meglio controllare." -dice quello più alto-

...POV IRIS...

Apro lentamente gli occhi, per abituarmi alla luce del sole che entra dalla finestra, ma alzando la testa dal materasso non vedo al mio fianco Storm.

Mi metto seduta guardandomi intorno nella stanza ma di Storm nemmeno l'ombra.

'Dove diavolo è andato?'

Mi alzo di scatto dal letto e inizio a vestirmi velocemente.

Dopo essermi vestita, esco dalla stanza guardandomi intorno un po impaurita e arrivata vicino alle scale sento parlare qualcuno.

Inizio a scendere le scale piano piano, cercando di non fare rumore e davanti la porta d'ingresso, vedo Storm con le pistole in mano, girarsi di scatto verso di me e con il capo della testa mi fa segno di tornare di sopra e io obbedisco, salendo di nuovo le scale.

Entro nella stanza dove abbiamo passato la notte insieme e facendo piano mi avvicino alla finestra nascondendomi dove vedo degli uomini di Hector parlare tra di loro.

Mi metto seduta a terra abbracciandomi le gambe e chiudo gli occhi sentendo un'inizio di spari e prego che non sparino a Storm.

Dopo qualche minuto non sento più nessuno sparo, apro gli occhi e sento dei passi venire verso la stanza e il mio cuore inizia a battere forte per la paura di non sapere chi sia.

Dopo poco vedo entrare in stanza Storm e io sorridendo felice di vedere che sia lui, mi alzo di scatto e corro verso di lui saltandogli addosso abbracciandolo e lui mi stringe a se, andando a sbattere contro l'armadio.

"Ho avuto tanta paura." -gli sussurro stringendolo e lui mi stringe-

"Per me?" -mi chiede in un sussurro e io annuisco, mentre mi scivola una lacrima-

Ci allontaniamo l'uno dall'altro e lui sorridendomi mi asciuga la lacrima con una carezza.

"Buongiorno piccola." -sussurra lui sorridendo-

"Che buongiorno orribile." -dico facendo una smorfia e lui ridacchiando, mi bacia a fior di labbra-

"Meglio?" -mi chiede divertito-

"Buongiorno." -sussurro sorridendo e lui ridacchia facendomi l'occhiolino-

"Prossima tappa?" -mi chiede e io mi avvicino al mio zainetto e afferro la mappa-

"Dentro un albero?" -chiedo stranita guardandolo e lui alzando le spalle usciamo da quella camera- "Che significa dentro un albero?" -gli chiedo scendendo le scale e sgrano gli occhi nel vedere gli uomini di Hector stesi a terra morti-

"Significa che il ciondolo è dentro un albero." -mi risponde uscendo fuori da quella casa-

'Dentro un albero?

Va beh, non è strano.

Da quando abbiamo iniziato questa avventura ne sono successe di cose strane.

La più strana?

La fata.

Non credevo che esistessero davvero.'

"Prima di andare alla ricerca dell'ultimo ciondolo." -dice Storm guardandomi e io ricambio- "Un bel bagno?" -mi chiede indicandomi il laghetto e io sorridendo inizio a spogliarmi e lui sorridendo inizia a spogliarsi dietro a me-

Con solo addosso il mio costume, entro in acqua e urlo essendo fredda.

"E' congelata." -affermo sorridendo guardando Storm e lo vedo con solo addosso i suoi boxer blu notte, per poi correre ed entrare in acqua-

"Woh." -quasi urla lui a contatto con l'acqua fredda e io ridacchio-

"Adoro l'acqua, adoro nuotare." -dico sorridendo e Storm sorridendo inizia a schizzarmi con l'acqua e io ridacchiando ricambio-

Dopo qualche minuto rimasti a schizzarci, sento le grandi mani di Storm sui miei fianchi e facendo forza, mi tira su e io appoggio le mie mani sulle sue spalle e ci guardiamo negli occhi sorridendo.

Lentamente mi fa scendere giù, immergendomi di nuovo nell'acqua e io lo bacio sulle labbra e lui ricambia, intrecciando le sue braccia intorno alla mia schiena, stringendomi forte a se e io le intreccio intorno al suo collo, scambiandoci un dolce e lento bacio, sfiorandoci dolcemente le lingue.

Dopo qualche minuto ci stacchiamo dal bacio e ci sorridiamo dolcemente, mentre mi accarezza il viso.

Premendo le sue labbra sulle mie, si immerge completamente sotto l'acqua, continuando ad avere le nostre labbra premute una contro l'altre, guardandoci negli occhi.

Senza fiato, riemergiamo prendendo aria, mettendomi i capelli tutti all'indietro.

"Cosa succederà tra noi quando finirà tutto questo?" -gli chiedo seria e lui si passa una mano sul viso, salento sui suoi capelli-

"Non lo so Iris." -risponde lui uscendo dall'acqua e io gli vado dietro- "Ho sempre pensato di andarmene via dopo che sarebbe arrivato il giorno di questa avventura e che sarebbe finito tutto." -mi spiega infilandosi i suoi jeans neri strappati-

"Andartene via?" -gli chiedo guardandolo, mentre indosso i miei pantaloncini e lui annuisce, infilandosi la sua maglietta-

"Si, con il mio migliore amico abbiamo sempre pensato di andarcene via dopo che si sarebbe conclusa questa missione." -mi risponde infilandosi gli anfibi e io la mia canottiera-

"Te ne andrai via dopo tutto quello che è successo tra noi, dopo che mi hai detto di essere innamorato di me? Te ne andrai via lo stesso?" -gli chiedo con le lacrime agli occhi-

"Lo avevamo deciso prima che tutto questo accadesse." -mi risponde non guardandomi e a me mi scivolano delle lacrime-

"Ok." -sussurro incamminandomi asciugandomi le lacrime-

"Iris." -mi chiama venendomi dietro-

"Dobbiamo trovare quel ciondolo, quell'ultimo ciondolo e poi potrai andartene e non farti vedere mai più." -dico fredda continuando a camminare con lui dietro di me-

'Partirà..

Se ne andrà via, lasciandomi dopo aver fatto l'amore con me, dopo avermi detto di essere innamorato di me.

Se ne andrà via.'

...POV STORM...

'Che posso fare?

Lo avevamo deciso molto tempo prima che tutto questo iniziasse.

Lo avevamo deciso prima che io mi innamorassi di lei.

Non posso abbandonare il mio migliore amico.

Non posso, anche se non voglio abbandonare nemmeno lei.'

"Iris." -la chiamo e lei girandosi verso di me, le indico un albero che si illumina-

Ci avviciniamo all'albero e vediamo sotto le radici degli scalini.

Iniziamo a scenderli ed entriamo dentro l'albero, ritrovandoci davanti il ciondolo.

Iris lo afferra e un'attimo dopo con delle piccole radici la via per uscire dal quell'albero si chiude, non facendoci più uscire.

"Mi sembrava troppo facile." -dico guardandomi in giro, mentre intorno a noi si alzano delle mura, creando un labirinto illuminato-

"Come facciamo ad uscire?" -mi chiede lei guardandosi intorno-

"Dobbiamo trovare la via d'uscita."-rispondo iniziando a camminare verso il labirinto-

"E se non la troviamo?" -mi chiede timorosa, girando verso destra-

"Moriremo qui sotto." -le rispondo mostrandole uno scheletro umano e lei sgrana gli occhi-

"Non voglio morire qui sotto e tanto meno così." -dice continuando a camminare e ritrovandoci la strada chiusa, torniamo indietro-

"E come vorresti morire?" -le chiedo guardandola girando verso sinistra-

"Con i capelli bianchi all'età di 90 anni e anche di più." -mi risponde camminando dritto-

'Non mi piace nel modo in cui mi guarda.

E' molto diverso il suo sguardo da quello che aveva giorni fa, da quello che aveva mentre facevamo l'amore, da quello che aveva prima che le dicessi quelle cose.

Non mi piace per niente lo sguardo che ha adesso, ma io non posso abbandonare il mio migliore amico, anche se quella che dovrò abbandonare è lei.'

...POV IRIS...

'Ci sto male.

Appena troveremo l'uscita da questo labirinto e distruggeremo questi ciondoli, non lo rivedrò più.

Lui partirà chissà per dove con il suo migliore amico e mi lascerà qui.

Se ne andrà e non lo rivedrò più.

Dopo esserci confessati che siamo innamorati l'uno dell'altro, credevo che saremo stati insieme per sempre e invece lui partirà, se ne andrà via.'

"Storm e da un'ora che cerchiamo l'uscita e a me inizia a mancare l'aria." -dico sventolandomi la mano davanti al viso e lui mi guarda-

"Tranquilla la troveremo." -mi rassicura accarezzandomi la spalla ma io mi sposto e lui mi guarda rimanendoci male, ritornando a guardare davanti a se-

"Storm." -lo chiamo non sentendomi bene appoggiandomi ad un muro del labirinto-

"Che ti prende?" -mi chiede preoccupato avvicinandosi a me-

"Non respiro." -sussurro respirando a fatica-

"Tranquilla, va tutto bene." -dice accarezzandomi il viso- "Perchè non c'ho pensato prima." -dice colpendosi la fronte con la mano- "Esprimi un desiderio." -mi dice facendomi aria con entrambe le mani e io annuendo, mi porto la mano sul ciondolo e chiudo gli occhi-

"Ciondolo desidero che mi mostri la via d'uscita." -dico per poi riaprire gli occhi e vedere il mio ciondolo illuminarsi e lasciare una scia color oro, dove ci mostra la strada-

"Dai, seguiamo la scia." -dice Storm sorridendo prendendomi la mano, ma io la tolgo di malo modo iniziando a seguire la scia e lui sospirando fa lo stesso-

'Non voglio che mi tocchi.

Lui partirà e tra noi due non ci può essere niente.'

Dopo aver seguito la scia del ciondolo, finalmente usciamo dal quel labirinto e io sorridendo inizio a saltellare battendo le mani, mentre Storm mi guarda sorridendo.

"Che gioia." -sentendo una voce molto grossa, da uomo, io e Storm ci giriamo di scatto- "Prendetelo." -ordina Hector a dei suoi scagnozzi e Storm non facendo in tempo a prendere le pistole, lo afferrano tenendolo forte e lui tenta di liberarsi con scarsi risultati- "Allora mia piccola fanciulla." -dice Hector sorridendomi con un ghigno- "Facciamo un accordo, che ne dici?" -mi chiede avvicinandosi a Storm- "Tu mi dai tutti e 5 i ciondoli e il tuo amichetto vivrà, se non me li darai" -lascia la frase in sospeso-

"Se non te li darò?" -gli chiedo guardandolo e lui con un ghigno, tira fuori una pistola-

"Morirà." -dice Hector con un ghigno e io guardo Storm con le lacrime agli occhi e lui mi sorride-

"SCAPPA IRIS, SCAPPA." -urla Storm e io inizio a indietreggiare guardandoci negli occhi e lui sorridendomi mi fa l'occhiolino-

Mi giro, dandogli le spalle e inizio a correre scappando via.

Dopo poco sento uno sparo e girandomi, guardando indietro mi scivola una lacrima.

"Maledetto." -sussurro riferendomi ad Hector, continuando a correre tra le lacrime-

Spazio autrice:
 
Buongiorno carissime lettrici ^_^
 
Innanzitutto voglio ringraziare tutti.. chi ha recensito la mia storia, chi l'ha messa nelle ricordate, chi nelle preferite e chi nelle seguite.. grazie a tutti di cuore ^^
 
Siamo arrivati quasi alla conclusione di 'IRIS E I MISTERI DEL CIONDOLO MAGICO!', questo è il penultimo capitolo, domani pubblicherò l'ultimo : )
 
Allora, come vi sembra questo capitolo? Fatemi sapere ; )
 
Per chi interessi leggere altre mie storie, conclusa 'Iris e i misteri del ciondolo magico!', inizierò a pubblicare un'altra mia storia dal titolo 'AMORE PROIBITO!' : )
 
GRAZIE ANCORA DI CUORE A TUTTI!
 
Vi mando un enorme bacio.
 
A presto.
 
-Elisa.

 

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Capitolo 6
*** Con me per sempre. ***




Capitolo sei) CON ME PER SEMPRE.

...POV IRIS...

"Maledetto." -sussurro riferendomi ad Hector, continuando a correre tra le lacrime-

'Gli ha sparato.

Storm è morto.

Storm non c'è più.

Adesso devo distruggere questi ciondoli per sempre.

Devo farlo per Storm.

Devo distruggerli per lui.'

Sentendomi seguire, giro lo sguardo indietro continuando a correre e vedo un uomo di Hector seguirmi.

Mi fermo nella corsa e mi giro verso di lui e lui si ferma a pochi metri da me.

"Forza ragazzina, dammi quei ciondoli." -dice l'uomo serio guardandomi, mentre io dalla tasca dei miei pantaloncini tiro fuori il coltellino, per poi far uscire la lama e lui ride- "Credi di farmi paura?" -mi chiede avvicinandosi-

"AHH." -urlo furiosa dandomi la carica andando verso di lui e metto in pratica ciò che mi ha insegnato Storm-

Dopo minuti interminabili di lotta, finalmente riesco a infilzare la lama del coltello sul suo addome e un'attimo dopo tiro fuori la lama e lui cade a terra.

Guardo il coltellino che tengo in mano pieno di sangue e inizio a tremare come una foglia.

Indietreggio facendo cadere a terra il coltellino, per poi dare le spalle all'uomo steso a terra e correre via.

'L'ho ucciso.

Ho ucciso una persona.'

Corro il più veloce possibile verso l'ultima tappa.

Il seminterrato di casa mia.

Il seminterrato di mio nonno.

Dopo una lunghissima corsa, attraverso la folla che c'è sulla spiaggia, andando addosso a molte persone che mi mandano a quel paese.

Corro di corsa verso casa mia ed entro e continuando a correre scendo nel seminterrato.

"Tesoro." -mi giro di scatto e sorrido tra le lacrime rivedendo mia madre-

Le corro incontro e ci abbracciamo fortissimo, piangendo come due fontane.

"Ce l'hai fatta tesoro mio." -dice mia madre prendendomi il viso tra le mani e riempirmelo di baci-

"Non ancora mamma." -dico mostrandole tutti i ciondoli dentro il mio zainetto-

"Perchè non li hai distrutti?" -mi chiede mentre li tiro fuori dallo zainetto-

"Perchè vanno distrutti qui." -le rispondo iniziando a infilare ogni ciondolo nella propria casella di un quadro- "Formano il mondo messi tutti insieme." -dico a mia madre guardando il quadro con tutti i ciondoli incastrati nelle proprie caselle-

"Il mio mondo." -sentendolo ci giriamo di scatto e guardiamo Hector- "Datemi quel quadro." -ci dice con tono duro scendendo lentamente le scale-

"Distruggi quei ciondoli tesoro." -dice mia madre e io mi giro verso il quadro, appoggiando la mano sul mondo che formano insieme e chiudo gli occhi-

"Ciondoli desidero che vi distruggiate per sempre." -esprimo il mio terzo desiderio, mentre Hector urla un 'no' molto acuto-

Apro gli occhi e indietreggio, mentre tutti i ciondoli si illuminano in una fortissima luce che ti fa mettere le mani davanti agli occhi con insieme una fortissima aria, che se non ti tieni forte da qualche parte voli via.

Dopo qualche secondo svanisce tutto nel nulla e io sorrido felice, dopo essere riuscita a distruggere quei maledetti ciondoli.

"Il mio mondo." -afferma Hector e io e mamma lo guardiamo, mentre sentiamo il suono delle sirene dei carabinieri-

Hector sentendo le sirene, inizia a salire le scale per scappare.

"Vai da qualche parte?" -gli chiede Robbie con un ghigno, bloccandogli la strada, mentre Caren scende velocemente le scale e mi abbraccia-

"Oddio quanto mi sei mancata." -dice la mia migliore amica e io sorrido stringendola-

"Anche tu." -le dico sorridendo mentre Hector viene portato via dai carabinieri-

"Tesoro Storm?" -mi chiede mia madre e io mi allontano da Caren guardando mia madre e tirando un sorriso triste scuoto la testa e mia madre si mette una mano davanti alla bocca-

"Cosa?" -chiede sorpreso Robbie e io mi giro di scatto verso di lui e ci guardiamo- "Storm è morto?" -mi chiede con occhi lucidi-

"Mi dispiace." -gli dico abbracciandolo e lui mi stringe-

"No." -dice tra le lacrime Robbie e io lo stringo piangendo in silenzio-"E' impossibile." -dice allontanandosi e ci guardiamo negli occhi- "Storm non è morto." -dice asciugandosi le lacrime-

"Gli hanno sparato Robbie." -gli dico guardandolo e lui scuote la testa-

"Storm è vivo." -dice convinto Robbie e io lo abbraccio-

'Anche io vorrei tanto che fosse vivo, ma purtroppo Storm non c'è più.

Quel bastardo di Hector gli ha sparato.

Quel bastardo di Hector mi ha portato via per sempre il mio Storm.

Avrei preferito non rivederlo più partendo chissà per dove con il suo migliore amico e magari un giorno ritrovarci, invece che non rivederlo più per sempre.

Storm è morto.

Il mio Storm non c'è più e sto male.

Già mi manca.

Mi mancano i suoi sorrisi, la sua risata, la sua voce, le sue carezze, i suoi baci, i suoi abbracci, il suo prendermi per il culo.

Mi manca semplicemente lui.

Forse ho sbagliato ad andarmene.

Avrei dovuto dare quei maledetti ciondoli ad Hector e far vivere Storm.

Invece sono stata stupida nell'ascoltare la richiesta di Storm, quando mi urlava di scappare.

Dovevo rimanere lì, con lui e dare i ciondoli a quel bastardo.

Invece sono scappata via e lui non c'è più.

Lui non c'è più per colpa mia.

Si, è tutta colpa mia.

E' colpa mia se Storm è morto e non me lo perdonerò mai.

Mai!'

Dopo un pomeriggio passato con mia madre, con la mia migliore amica Caren e Robbie, dove ho raccontato tutto quello che abbiamo fatto io e Storm, mi sono fatta un rilassante bagno pensando tutto il tempo a Storm.

Adesso sono le sette di sera e sono seduta sulla spiaggia, a guardare il mare e a giocare con i granelli di sabbia, pensando a Storm.

'Non faccio altro che pensare a lui.

Al suo corpo steso a terra, privo di vita.'

Lungo il mio viso, scende una silenziosa lacrima e mettendomi le gambe al petto, me le abbraccio e altre silenziose lacrime, scendono lungo il mio viso.

Dopo qualche minuto, vedo una mano appoggiarsi davanti ai miei occhi e mi irrigidisco.

"Chi è?" -chiedo, ma nessuno mi risponde, continuando a tenere la sua mano davanti ai miei occhi- "Caren sei tu?" -chiedo sfiorando la mano che ho davanti agli occhi-

Dopo qualche secondo sento questo qualcuno, sempre tenendomi gli occhi coperti dalla sua mano, stamparmi baci sulla mia spalla, seguendo la via verso il mio collo e mi si riempiono gli occhi di lacrime, riconoscendo i baci.

"Storm." -sussurro, mentre mi scendono le lacrime-

"Piccola." -sussurra lui dietro di me, togliendo la sua mano dai miei occhi e io di scatto mi giro verso di lui e ci guardiamo negli occhi-

Mi sorride dolcemente e io scoppio a piangere, coprendomi il viso con le mani.

Poco dopo sento il forte braccio di Storm intorno alle mie spalle e stringermi forte a se.

"Sei vivo." -sussurro tra le lacrime intrecciando le mie braccia intorno alla sua schiena e ci stringiamo forte-

"Sono qui piccola." -mi sussurra lui stringendomi, mentre io piango sul suo petto-

Ci allontaniamo l'uno dall'altro e ci guardiamo negli occhi, mentre io gli accarezzo delicatamente il viso non credendo che fosse davvero qui, davanti a me.

"Credevo che fossi morto, ho sentito lo sparo." -gli sussurro e lui mi sorride accarezzandomi il viso-

"Mi ha sparato." -mi dice sfilandosi la sua maglietta e gli vedo una fasciatura intorno alla spalla- "Ma non è riuscito ad uccidermi." -mi dice sorridendo e io gli sfioro delicatamente la fasciatura- "Ho avuto la meglio contro gli uomini di Hector, mentre lui scappava." -mi racconta guardandoci negli occhi- "Sono fiero di te piccola." -dice accarezzandomi il viso e io sorrido, facendomi subito seria-

"Adesso partirai con il tuo migliore amico." -dico abbassando lo sguardo-

"Chiedimelo." -mi chiede e io alzo lo sguardo verso di lui e ci guardiamo negli occhi- "Chiedimi di restare Iris." -mi sussurra accarezzandomi il viso-

"Non voglio rovinare i piani che hai con Robbie." -gli dico con le lacrime agli occhi-

"Chiedimelo Iris." -mi sussurra e io scuoto la testa, mentre mi scivola una lacrima- "Chiedimi di restare."-mi dice guardandomi dritto negli occhi, accarezzandomi il viso-

"Resta." -sussurro tra le lacrime- "Resta con me Storm." -sorride e mettendo una mano tra i miei capelli, mi bacia-

Un bacio dolce e lento, che mi rende felice, che mi fa provare forti emozioni, che mi fa battere forte il cuore.

"Resto." -mi sussurra tra un bacio e l'altro, facendomi mettere a cavalcioni sopra di lui- "Resto con te piccola." -mi sussurra tra un bacio e l'altro, intrecciando un suo braccio intorno alla mia schiena e io intreccio le mie intorno alla sua- "Resto perchè ti amo."-mi dice allontanandosi dalle mie labbra e io lo guardo sorpresa da quel ti amo- "Ti amo piccola." -mi sussurra sorridendo accarezzandomi il viso e io sorrido con le lacrime agli occhi e premo le mie labbra sulle sue, guardandoci negli occhi, mentre mi scivolano delle lacrime- "Ehi tu, mi ami?" -mi chiede ridendo e io ridacchiando annuisco-

"Tantissimo." -gli dico sorridendo e lui sorride accarezzandomi il mento- "Ti amo tantissimo Storm." -sussurro per poi baciarlo a fior di labbra-

'Lo amo tantissimo.

Lui mi ama.

E sono la donna più felice di questo mondo.

Il mio amore è vivo.

E' vivo ed è qui con me.

Con me per sempre.'
               
                                                                     -FINE-

Spazio autrice:
 
Buongiorno care lettrici ^_^
 
Ed eccoci qui all'ultimo capitolo di 'IRIS E I MISTERI DEL CIONDOLO MAGICO!'.
 
Come vi sembra come finale? Vi è piaciuto? Oppure vi ha delusi?
 
Fatemi sapere ^_^
 
Per chi interessi leggere altre mie storie, domani inizierò a pubblicare un'altra mia storia dal titolo 'AMORE PROIBITO!'.
 
Voglio ringraziare ancora tutti per aver letto questa mia storia, per averla recensita, per averla messa nelle ricordate, nelle preferite e nelle seguite.
 
GRAZIE MILLE A TUTTI, DI CUORE : )
 
A presto.
 
-Elisa.

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