The Real Power of Ninja...

di SAKURACHAN_KumikoKurokawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 12: *** CAPITOLO 12 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


Ripostata perchè rimossa, non comprendendone la motivazione...

CAPITOLO 1:

Il sole era oramai sparito da un pezzo...il campo d'allenamento dove si trovava completamente deserto. Una lieve brezza che le scompigliava i capelli corti, come se quel vento fosse la sua mano, come se fosse Lui che in quel momento la stesse consolando. Chiuse gli occhi immaginando la sua presenza, la sua mano grande e calda, pregando che il suo più grande sogno si realizzasse. Poi d'improvviso il vento cessò, e una paura sfrenata le attanagliò le viscere...
Qualche cosa non andava, se lo sentiva. Il freddo della sera la pervase, del tutto incomparabile a quello interiore che provava. Si alzò e si diresse a guardare l'orizzonte, lievemente illuminato di arancio...in quel momento un flash, una schiena familiare... un probabile addio...
<< Pensarti... mi distrugge... >> sospirò tra le lacrime...

Erano passati mesi da quando avevano incontrato Sasuke, nella vana speranza di riportarlo indietro, ma come prevedibile la squadra del capitano Yamato fece un nuovo buco nell'acqua, non per incompetenza o per altro. Il problema vero e proprio era l'Uchiha. Fondamentalmente non voleva fare ritorno, non era stato plagiato aveva deciso di intraprendere quella strada.
E per i vecchi compagni era una cosa inconcepibile...

<< Coosaa??? >> la voce del ninja più imprevedibile di Konoha perforò i timpani del quinto hokage.
<< Hai capito bene, razza di idiota, da adesso in poi solo missioni di livello C, al massimo B!!!>>
La decisione di Tsunade era irremovibile, ma figuriamoci se Naruto si accontentava di ciò. Infatti, incrociando le braccia al petto e mettendo il bronci, disse:
<< Ma che razza di vecchia zitella... Sono il ninja più bravo del villaggio e lei mi tiene legato come un cagnolino??? >> Un pugno ben assestato gli arrivò improvvisamente sulla testa, impossibile non riconoscerne il proprietario.
<< Naruto!!! Quello di Tsunade-sama non è un consiglio...>> inspirò affondo gonfiando il petto per poi urlare in faccia al povero malcapitato <<... E' UNO ORDINEEEE!!! >>
Il biondo si fece piccolo piccolo, ponendo le mani avanti come se queste potessero proteggerlo da quella furia scatenate che lo fissava come se prima o poi lo potesse incenerire.
<< Non affannarti Sakura...>> proseguì Tsunade <<... Se non ha capito lo farà presto perchè io ho deciso, e se così non gli sta bene, può anche smettere di essere un ninja >>
Quelle parole lasciaro a bocca aperta Naruto, Sakura era sorpresa e confusa, tant'è che spostava lo sguardo preoccupato dalla sua sensei al suo compagno di squadra.
“Accidenti qui si mette male” pensò la kunoichi. L'aria si era fatta pesante, i pugni di Naruto erano contratti e il suo sguardo, di solito limpido e vispo, era serio e puntato su quelli della donna che lo fissava di rimando. Era come se stessero affrontando una battaglia mentale, non sbattevano nemmeno le palpebre... tutto ciò risultò inquietante a Sakura che, per cercare di rompere il ghiaccio, disse con dolcezza surreale:
<< Dai, Naruto... è solo per poco, poi tutto tor- >>
<< Ok!!! Come vuole lei Quinto Hokage! >> sbottò il ragazzo. Fece un inchino e raggiunse a grandi falcate la porta. Sakura era shoccata dal modo in cui Naruto si era rivolto a Tsunade, troppo educato e reverenziale, addirittura un inchino. Ciò stava a significare che era davvero fuori di se. Ma venne fermato da una voce piatta e fredda:
<< Uzumaki Naruto, prova a disobbedirmi e verrai considerato alla stregua di Sasuke. >>
Il volto di Naruto,non visibile alle due, si contrasse in un smorfia d'odio. Quelle parole...quel nome... No lui non sarebbe mai stato ne diventato come lui.
Uscì sbattendo la porta. Il suono sordo rimbombò per tutta la stanza, facendo sussultare Sakura che, ancora frastornata dalla piega che aveva preso la discussione, si voltò a guardare la sua maestra che, nel frattempo, si era alzata e diretta ad osservare il panorama dalla finestra. L'esperto hokage proferì parola come a voler rispondere alla domanda silenziosa della sua allieva prediletta...
<< Ho dovuto Sakura... Per adesso è ricercato dall'Akatsuki, Sasuke per poco non lo faceva fuori... >>
Fece una pausa e si voltò verso la ragazza, che era immobile come una statua. In quel momento, l'hokage, la forza del villaggio della foglia, le parve una fragile donna appesantita dagli anni che portava sulle spalle <<... Non voglio che faccia una brutta fine, tu... Sakura...puoi capire meglio di chiunque altro... >>
La rosa trasalì, e si voltò verso la porta della stanza, dove fino a poco fa c'era il suo compagna...il suo migliore amico... e in quel momento comprese le parole di Tsunade.
<< Si, posso capire perfettamente... >>

Intanto Naruto era alle prese con la sua collera nei confronti di Tsunade. Camminava come se stesse per andare a fermare una guerra. Viso contratto, pugni serrati, sguardo omicida... era infuriato, non capiva il perchè di quel freno. Eppure aveva fatto sempre il suo dovere, era sempre tornato vincitore o quasi, insomma aveva salvato Gaara...già Gaara...rallentò il passo, distese i lineamenti del volto, la morsa d'acciaio della sue mani si allentò...si fermò del tutto, abbassò il capo e sussurrò...
<< Io... non ho... io non ho salvato... >>
Dei passi interruppero i suoi pensieri, seguiti da una voce familiare, quasi paterna:
<< Ehi Naruto, che ci fai impalato in mezzo alla strada? >> disse un uomo sulla cinquantina d'anni con una folta chioma bianca.
<< Jiraya-sensei >> rispose meccanicamente senza vedere realmente il suo maestro. Jiraya, notando lo strano stato del suo allievo proseguì dicendo:
<< Non ti vedo messo bene... è forse successo qualche cosa? >>
A quelle parole il ragazzo distolse lo sguardo, era come afflitto. << Ok ho capito!!! >> esordì il sannin << Vorrà dire che ti offro del ramen che ne dici? >> Naruto abbozzò un sorriso e accettò l'invito del suo maestro. Cosa rara per di più.
Il ramen venne consumato in silenzio, troppo in silenzio... Quando si univano Naruto e ramen, la calma era seriamente compromessa, quel giorno no... e Jiraya se ne accorse.
<< Naruto, capisco che io sia l'ultima persona con cui vorresti parlare e sfogarti, però se devi continuare a stare in quel modo...bhè non ti dona il broncio sai? >> disse l'eremita dei rospi finendo i suoi spiedini. Il biondo alzò lo sguardo, e decise che alla fine poteva anche parlargliene tanto che differenza avrebbe fatto?
<< In effetti... >>

Naruto raccontò della discussione avuta poco prima con l'hokage, nonché vecchia compagna di team del suo maestro, di come gli aveva ordinato di starsene buono e di come lo aveva paragonato a Sasuke. << Ha detto veramente così? >> disse sorpreso l'uomo
<< Già, ma io non sono stato da meno... credo se ne sia accorta di averla fatta grossa, insomma che motivo c'è di tenermi fuori dalle missioni più importanti? >> disse il ragazzo piagnucolando come suo solito, poi Jiraya proseguì dicendo:
<< Se ha fatto e detto certe cose c'è un motivo...>>
Naruto sgranò gli occhi, non credeva alle sue orecchie. L'ero-sannin colui che da sempre era in contrasto con Tsunade, che avrebbe fatto carte false pur di andarle contro, adesso le dava ragione? In quel momento il biondino pensò che il mondo stesse andando al contrario. << Eh? >> disse soltanto Naruto.
<< La storia è lunga e comunque non sono affari tuoi, ma sai quando una persona prova dell'affetto verso un'altra se ne preoccupa se gli capita qualche cosa, mi capisci Naruto? >> disse Jiraya guardandolo di sottecchi.
<< C-credo di si...>> rispose il ragazzo estremamente confuso. Notando la sua incertezza, l'uomo proseguì giocherellando con gli stecchini degli spiedini abbandonati sul piatto...
<< Chi perde qualcuno di importante si lega a qualsiasi cosa possa ricordargliela...Ti rammento che sei inseguito dall'Akatsuki e che con Sasuke stava per finire male... Se ti diciamo certe cose lo faccio per il tuo bene...>>
“Per il mio bene...” Si ritrovò a ripetere mentalmente il biondo, da quando le persone si preoccupavano così tanto per lui? Un pensiero disgustoso lo pervase...e se fosse perchè lui era il jinchuuriki e quindi potenzialmente pericoloso se lasciato troppo a piede libero? Naruto si rattristò, non voleva essere messo da parte. Improvvisamente si sentì sprofondare nel baratro che lo accoglieva da piccolo circondato solo da solitudine e tristezza...
<< Naruto tutto bene? >> disse l'eremita notando lo sguardo assente del ragazzo.
<< Mh...Si...>> mugugno quest'ultimo era ovvio che non andasse per niente bene, ma da tempo Naruto aveva imparato a fingere e a celare il suo stato d'animo.
<< Va beh vorrà dire che mi accontenterò di ciò che la vecchia zitella mi propinerà...>> concluse facendo uno dei suoi soliti sorrisi << Comunque io ora vado e... >> si bloccò mentre si alzava dal tavolo << ... Grazie di tutto Ero-sannin >>
Detto questo Naruto corse via, lasciando Jiraya con un sorriso abbozzato...
“Ragazzo mio... Ma a chi vuoi darla a bere?”

Angolo dell'autrice:

Ecco a voi tutti il primo capitolo della ia prima long fic, spero che durante il corso della storia i personaggi nn diventino troppo OOC ringrazio coloro che hanno commentato le mis oneshot:
ryanforever,Ultima Weapon (mio preziosissimo amico ^^)Verya,simonachan90,Volpina90,sousuke sagara,Bibi_OnePiece (grazie per il tuo commy visto che nn recensici quasi mai mi onori di questo ^^),Neko (adoro la tua storia *ç*)
Al prossimo capitolo ^^

SAKURACHAN

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


Ecco a voi gente il secondo capitolo, non pensavo di riscuotere tutto questo successo grazie a tutti sono commossa... a presto!!!

CAPITOLO 2

Sakura intanto era appena uscita dal palazzo dell'hokage, e camminava con passo lento e indeciso, non riusciva a credere a ciò che era appena successo. Aveva visto più volte battibeccare i due, ma mai fino a quei livelli. Non si sarebbe stupita di un'eventuale reazione avventata del compagno nei confronti di Tsunade.
“Se fa qualche cosa di stupido giuro che è la volta buona che va all'ospedale per mano mia...”
L'Haruno continuava a camminare pensando a dove e come potesse stare il compagno dagli occhi cerulei, poi una scena strana e terribilmente triste catturò la sua attenzione...
<< Naruto... >>
Era seduto sull'altalena che lo aveva ospitato per tante, troppe volte mentre, da bambino, osservava i suoi compagni insieme alle loro famiglie. Il ragazzo non si accorse della presenza della rosa, era come immerso in chissà quale groviglio di pensieri.
Quest'ultima, senza un palese motivo, arrossì leggermente osservando quello spettacolo degno di un'opera d'arte. La schiena appoggiata alle corde, una gamba sull'asse di legno e l'altra lasciata penzoloni con cui dava delle leggere spinte per dondolarsi. La leggera brezza gli scompigliava quella chioma biondissima che l'ombra dell'albero, su cui vi era l'altalena, ne oscurava invidiosa la bellezza... Lo sguardo perso nell'immensità del cielo limpido...
Fece un passo poi un altro, cercando di calmare il battito cardiaco troppo accellerato per i suoi gusti. Gli poggio una mano sulla spalla, riportandolo alla realtà. Naruto si girò sobbalzando appena, si era avvicinata di soppiatto senza che lui se ne accorgesse; si ritrovò a fissare due splendidi smeraldi scintillanti, sorrise appena, quella ragazza stava diventando il centro di tutto ciò che era la sua vita.
<< Tutto bene? >> disse lei con voce morbida come una giornata di primavera.
<< Si, sto bene...>> sospirò cercando di essere il più credibile possibile, ma il luogo dove si era rifugiato era un chiaro segno del suo stato d'animo decisamente sotto le scarpe. Sakura allontanò la mano e alzò lo sguardo al cielo poi disse:
<< Io ci sarò... >>
Naruto si voltò a guardarla perplesso, che cosa voleva dire? La ragazza lo prese in contropiede e disse sogghignando:
<< Un baka come te non può fare certe missioni da solo, quindi Tsunade mi ha chiesto di sorvegliarti! >>
Non l'avesse mai detto!
Naruto si alzò di scatto dall'altalena, guardò la compagna imbronciato e disse a voce forse un po' troppo alta: << Non sono più un bambino, sono un ninja esperto oramai e se anche sono nel mirino di quei pazzi scatenati non significa che debba nascondermi o avere la balia!!!>>
Grave errore!
La kunoichi aggrottò le sopracciglia...lo sguardo si indurì e... non un pugno, ne un volo di chissà quanti metri... uno solo e con uno soltanto si può far provare tanto dolore, non fisico ma morale. Uno schiaffo in pieno volto... Naruto rimase in mobile, lo sguardo assente. << Non ti permettere... non dubitare di coloro che voglio evitarti ciò che è accaduto a Gaara... non ti azzardare...>> disse lei con adesso l'indice puntato verso il ragazzo...Poi come era arrivata se ne andò, accompagnata del vento, lasciando Naruto immobile a massaggiarsi la guancia dolorante.
<< Sakura-chan... >>

Sakura rientrò a casa, furibonda. Salì in camera senza prestare troppa attenzione alle lamentele della madre, infastidita dalla poca cortezza con cui richiuse la porta di casa. Stessa cosa con la porta della sua stanza, in quel momento le sembrava che sbattere le porte potesse essere l'unico modo per sfogare la sua rabbia.
<< Lo vorrei pestare per bene, ma che razza di scorsi fa, quell'idiota!!! >>
Si lasciò cadere esausta nel letto. Silenzio. Il volto di Naruto che la fissava dopo lo schiaffo non la voleva abbandonare, e come se stesse parlando con qualcuno, serrò gli occhi infastidita e disse:
<< Non ho niente da rimproverarmi, chiaro? Se l'è meritato. >>
Portò un braccio sugli occhi sospirando, sentiva che qualche cosa non quadrava. Troppe cose non tornavano apposto dopo l'incontro con Sasuke. Naruto inquieto, un numero spropositato di ninja feriti in ospedale... e lei... che dopo aver rivisto, l'oramai ex-compagno di team, non aveva provato ciò che si aspettava anzi tutto il contrario. Adesso era diventata paranoica nei confronti del biondo. Si, decisamente qualche cosa non quadrava. Sentendo che la stanchezza la stava cogliendo in fallo, si alzò per cambiarsi e per infilarsi sotto le coperte. Non avrebbe cenato quella sera, non aveva appetito dopo tutto quel trambusto. Sistemò i vestiti nell'armadio, mentre la mente iniziò a vagare verso ricordi pericolosamente angoscianti. Decise che era meglio rilassarsi prima di infilarsi sotto le coperte, così andò alla finestra e l'aprì per prendere un po' d'aria fresca. Si, le avrebbe fatto bene...
“ Idiota, ma non capisci che lo facciamo per te?” pensò Sakura guardando il cielo della sera contornato dalle prime stelle.
Poi all'improvviso, come se non fosse più padrona della sua mente, le immagini dell'ultima missione le tornarono in mente... di sicuro quella sarebbe stata una notte tormentata per lei.

Sangue... solo sangue e pioggia che si mischiavano su tutto ciò che li circondava, in quel momento niente aveva importanza, solo lui... la sua vita era nelle sue esili e tremanti mani...
"S-Sakura-chan...fa male...” un sussurro mosse quelle labbra livide. Il ragazzo era messo male, e aveva perso troppo sangue, che a Sakura sembrò essere tutto sui suoi vestiti, perchè lui era in quelle condizioni a causa sua...
“Baka... ma che ti è passato per la testa?” la sua voce era stridula e tremante, tipica del pianto, ma non sentiva le lacrime, queste si mischiavano inesorabilmente con la pioggia e il sangue, il suo sangue...
“Se... se non fossi... tu saresti... non potevo Sakura-chan...” non riusciva a parlare, i suoi zaffiri erano offuscati dal dolore e dalla stanchezza. E fu li che Sakura si ripromise che lo avrebbe salvato a costo della sua vita, come lui aveva rischiato la sua, che l'avrebbe fatta pagare a Sasuke, quel maledetto traditore che non ha fatto altro che cercare di distruggere quel poco che rimaneva del Team 7. Non poteva perdere anche Naruto...
“Forza, non ti addormentare...Naruto, non dormire...” disse gridando tra le lacrime.
“S-Sono stanco... Sakura...” i suoi occhi segnati dalla battaglia estenuante stavano lentamente chiudendosi, ma lei lo avrebbe salvato come sempre, lui sarebbe tornato a sorriderle come sempre, e come sempre sarebbero andati avanti... insieme...
“Scordatelo, tu torni con me al villaggio sulle tue gambe...”

E così è stato, ma da quel momento qualche cosa si era incrinato, e Sakura non riusciva a capire cosa fosse.
<< Che cosa è successo quella sera... Naruto? >>
Chiuse la finestra e si mise sotto le coperte fredde, chiuse gli occhi mentre il suo corpo era percorso da qualche brivido. Come è imperiosa la notte, unico momento della vita di una persona dove le sue più recondite paure le vanno a far visita.

Angolo dell'autrice:
Bene spero che vi sia piaciuto,e mi scuso per il chappo corto ^^", ringrazio:
Neko: carina l'idea di enirmi a trovare a cas aper saper eil seguito se la storia veniva rimossa nuovamente XD
Ultima Weapon: le tue recensioni sono sempre uno spasso hihi anche se sei naruhina (e anch se provo disperatamente a convertirti al narusaku X°D) avrai mooolte sorprese baciuzzi
Auron_san: grazie sono contenta che ti piaccia e si per adesso le parti drammatiche mi riescono davvro bene^^
Ringrazio anche coloro che hanno aggiunto ai preferiti la storia e sono davvero tanti ^^ magari lasciatemi un vostro commy cs per sapere se è di vostro gradimento!!!
Al prossimo capitolo
SAKURACHAN

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***



Salve gente, ecco a voi il terzo chappo devo dire che sono commossa dalle vostre recenzioni, e tranquilli che non mancheranno i colpi di scena ^^ a presto!!!

CAPITOLO 3

<< Stupido moccioso!!! >> gridò una donna mezza distesa su un tavolo di un bar notturno, con in mano un bicchierino di sakè.
E già, anche le autorità spesso hanno bisogno di staccare la spina, ma forse Tsunade in questi casi esagerava.
<< Vedo che ti dai alla pazza gioia senza di me, eh? >> si sedette un uomo a lei familiare, ma che non riconobbe immediatamente a causa dei fumi dell'alcool.
<< Wow, Jiraya, visto che sei qui perchè non mi offri del sakè? Questo è vuoto. >> disse lanciandogli la bottiglietta in ceramica, che fortunatamente il compagno prese al volo.
<< Si, si, va bene, continuando di questo passo rimarrò al verde... >>

Dopo essersi accomodato, Jiraya iniziò a bere silenziosamente il sakè, guardando di tanto in tanto la donna. Guance arrossate e occhi lucidi, per lui era sempre stata magnifica, ma in quei momenti era ancora più bella...
<< Non farti strane idee... sei qui solo perchè devi offrirmi da bere e basta. >> sentenziò Tsunade sentendosi osservata.
<< Vero, però non ci sarebbe gusto se facessimo passare la serata così, meglio far qualche cosa non credi? >> disse sogghignando l'eremita dei rospi. Una venuzza di ira pura apparve sulla tempia della bionda pronta a controbattere magari con un bel pugno, ma...
<< Ho saputo quello che è successo oggi... non avresti dovuto, ci sei andata giù pesante, anche se si tratta di Naruto. >> sbottò Jiraya, mentre sorseggiava la sua bevanda. La donna si ricompose come meglio poteva, la rabbia che cresceva sempre più.
<< Se sei qui per farmi la paternale puoi anche lasciare i soldi ed alzare i tacchi... non ne ho bisogno. >> replico poggiando la testa sulla mano mentre il suo viso assumeva un'espressione imbronciata. Il suo vecchio compagno di Team rise divertito da quella scena, lei lo guardò scocciata.
<< Che hai da ridere, si può sapere? >>
<< Nulla, nulla davvero... solo che volevo farti notare che quel ragazzo è capace di grandi cose, solo che se gli tarpiamo le ali... >> venne interrotto da Tsunade che disse:
<< Lo faccio per il suo bene, se forse non è chiaro! >>
<< No... >> Jiraya divenne serio come non mai << ... tu lo fai per il tuo bene. Ti ho capita sai? >>
<< Come sempre del resto... >> sbuffò avendo già capito dove voleva andare a parare l'uomo. Lui a quelle parole sorrise, e un sentimento di complicità si impadronì del suo cuore. Loro erano sempre stati in sintonia, ma in quelle situazioni, dove l'alcool faceva la sua dovuta parte, allora tutto era diverso. Viaggiavano sulla stessa lunghezza d'onda.
<< Non devi proteggerlo, sa badare a se stesso, ma sopratutto... >> fece una pausa così da dare il tempo al quinto hokage di guardarlo diritto negli occhi <<... Non essere possessiva nei suoi confronti, Naruto è un ninja... saprà cavarsela. >>
Tutto ciò che ottenne fu un grugnito contrariato da parte della donna, tipico segnale di quando comprende di aver torto su tutta la linea, e adorava anche questo di lei.

Intanto Naruto era rientrato a casa. Dopo lo schiaffo di Sakura, aveva vagato per il villaggio senza meta, non notando l'ora tarda. Si spogliò velocemente rimanendo in boxer e maglia nera, si gettò a peso morto sul letto. Lo sguardo assente...

“Non ti permettere... non dubitare di coloro che voglio evitarti ciò che è accaduto a Gaara... non ti azzardare...”

<< Oggi sono tutti strani, prima la vecchia, poi anche Sakura-chan... >> Le parole della rosa gli erano rimaste impresse nell'anima, come anche il dolore dello schiaffo; se lo sarebbe ricordato vita natural durante. Si portò una mano alla guancia, era gonfia e calda e si ritrovò a pensare che forse preferiva le volte in cui Sakura lo scaraventava a chilometri di distanza con un sol pugno. Si mise a sedere e il suo sguardo cadde su un soprammobile... una cornice, dove vi era una foto che Naruto conosceva a memoria, ogni dettaglio, ogni volto.
“ E pensare che io ti consideravo come un fratello...” pensò il ragazzo mostrando nell'oscurità un sorriso amareggiato, il ricordo di quella sera era ancora vivido nella sua mente, e faceva terribilmente male...

“Sasuke...maledizione, ti riporterò al villaggio, dovessi romperti ogni singolo osso del tuo corpo...”
sbraitò il biondo fissando il suo avversario che se la rideva sotto i baffi. Aveva cominciato a piovere da poco, il resto della squadra era rimasta indietro, ci sarebbe voluto un po' prima del loro arrivo.
“ Sei un illuso Naruto, il solito ingenuo ottimista, non ti entra in quella testa quadra che ti ritrovi che io sono quello che sono oggi perchè l'ho voluto io? “
Quelle parole, colpirono al cuore Naruto che fremeva dalla rabbia, non voleva credere che il suo amico...fratello... era perduto per sempre lasciando posto a quell'essere a sangue freddo.
“ Tu... tu non dici sul serio... “ balbettò il ninja di Konoha, mentre muoveva qualche passo verso l'Uchiha.
“ Si invece, e sappi che sto mettendo su un gruppo per far fuori il villaggio del tutto... dimostrerò al mondo di cosa è capace l'ultimo Uchiha... “ disse con un ghigno malefico stampato in volto, gli occhi sadici e assetati di potere.
“ No... “ sussurrò Naruto abbassando il capo e stringendo i pugni “.. tu non avrai... il tempo di... “ alzò gli occhi rossi, segno che il chakra della volpe stava prendendo il sopravvento “... NON AVRAI IL TEMPO DI ARRIVARE A KONOHAAA
Così iniziò quello che doveva essere l'ultimo combattimento tra i due, ma l'arrivo di Sakura, Sai e il capitano Yamato, ne modificò l'esito finale.

<< Accidenti... adesso si che sarà un problema dormire... >> sbuffò Naruto stendendosi nuovamente nel letto e gettandosi il cuscino in faccia, adesso capiva il perchè del fastidio immenso che aveva provato nell'essere paragonato a Sasuke...

“Uzumaki Naruto, prova a disobbedirmi e verrai considerato alla stregua di Sasuke...”

Lui voleva distruggere Konoha, voleva il potere, mentre Naruto, no... lui amava il villaggio e i suoi abitanti, anche se da questi non ebbe, in passato, altrettanto. Lui avrebbe dato la vita per proteggere la sua gente, la sua casa... lei...
Ecco cosa li rendeva diversi, ma allo stesso tempo uguali, entrambi si erano prefissi uno scopo da raggiungere... a qualunque costo.


Angolo dell'autrice:
Bene spero che vi sia piaciuto, ringrazio:
Ultima Weapon: ihih vero sei sempre il primo a recennsire e devo dire che le tue recenzioni sono un vero spasso mi regali smpre un sorriso quando ne ho di bisogno ^^ a prestissimo caro
Neko: visto che aggiorno velocemente? Desideravo ardentemente rendere la scena dell'altalena nel miglior modo possibile...ihih per lo schiaffo eheh povero Naruto, a ricevere sempre pugni in testa rischia di rimbambire X°D a presto cara ^^
yuna92 O___O davvero anche su sul foro narusaku? e chi sei??? spero che continuerai a seguirla da entrambe le parti X°D ciaù
Auron_san: contentissima si sapere che ti sia piaciuto, spero che anche questo non sia da meno ^^ SEMPRE WwW NARUSAKU XD
Fallen Star: Ciao grazie per il consiglio devi sapere che sono molto distratta ^^"e per certe cose ho bisogno che qualcuno me le faccia notare quindi GRAZIEEE i commenti positivi fanno bene ma quelli costruttivi non guastano mai ^^ ONLY NARUSAKU 4 ETERNITY X°D a presto

Ringrazio anche coloro che hanno aggiunto la storia ai preferiti...
angykss
dom89
Hermy_88
La_PeStIfErA
Lele 91
Logan88
musetto
nana97
QeenSerenity83
sakura182blast
sousuke sagara

Al prossimo capitolo
SAKURACHAN

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


Salve gente, ecco a voi il quarto chappo, buona lettura...

CAPITOLO 4

Il mattino arrivò come sempre sul villaggio, illuminando i volti dei kage che vegliano dall'alto la popolazione che tanto avevano amato e protetto con la loro stessa vita. La giornata sembrava favorevole per gli allenamenti che attendevano i ninja. Un raggio di sole si infiltrò, dispettoso, tra le tende chiare della stanza di Sakura. Un mugugno infastidito fuoriuscì dalle sue labbra, rivolto alla causa del suo risveglio, troppo tiepido e luminoso per i suoi gusti, ma delicato come pochi...
<< Mhm... Naruto smettila... >> disse con la voce impastata di sonno. Ma non ebbe neanche il tempo di voltarsi dall'altra parte che... si alzò a sedere di scatto. Occhi sbarrati, sudore freddo... Perchè mai aveva pronunciato il suo nome? Perchè aveva associato quella specie di terremoto vivente al sole? Non riusciva a capirlo.
<< Eh... la stanchezza fa brutti scherzi... >>
Avendo dato una spiegazione troppo razionale ed escogitata, per ciò che aveva detto, decise bene di prepararsi e recarsi, come ogni mattina, dall'hokage per ricevere istruzioni sul lavoro che avrebbe svolto quella giornata.

Stranamente, a casa Uzumaki, si sentivano i tipici rumori casalinghi. Naruto era inspiegabilmente sveglio.
<< Maledetto Sasuke, ti farò pagare anche questa nottata in bianco. >> disse scocciato mentre metteva via le ultime stoviglie. Dopo essersi infilato la sua solita tuta nera e arcione, uscì di casa senza, puntualmente, chiudere la porta per andare a trovare Jiraya, doveva scusarsi, in un certo senso, per come se l'era filata il giorno prima.
Attraversò il villaggio, osservava la gente che si preparava per aprire bottega, alcuni lo salutavano cordialmente... e lui sorrideva, lui sorrideva sempre...

“...Distruggerò il villaggio e tutti i suoi stolti abitanti...”

La voce fredda del suo ex-compagno di team gli rimbombava nella testa. Digrignò i denti in segno di fastidio, oramai quel ragazzo era diventato una specie di ossessione perenne.
<< AAARGGG!!! Basta non c'è la facciooo piùùùù!!! >> gridò al cielo mettendosi le mani hai capelli.
Una risata tuonò alle sue spalle. Naruto si voltò e con il broncio disse:
<< Si, si sghignazza delle disgrazie altrui, eremita dei miei stivali. >>
<< Il mattino ha l'oro in bocca, eh Naruto? Ma dico ti sembra il modo, la gente ti fissa come se fossi chissà quale fenomeno da baraccone. >> concluse, non riuscendo a frenare le risate.
Naruto intanto si era dato un'occhiata in giro, notando che la gente lo fissava preoccupata e voltandosi infastidito verso Jiraya, disse:
<< E mi dica, che ci fa lei in piedi a quest'ora? >>
<< Ti cercavo, Tsunade ha una missione per te. >> disse iniziando a camminare nella direzione del palazzo dell'hokage.
<< Ma davvero... >> disse sospirando <<... Devo ritrovare una cane smarrito forse? >>
Altre risate...
<< Ragazzo sai che sei uno spasso? Dai muoviti che si fa tardi, e sai come sono le donne... Per loro la puntualità è tutto, però poi si prendono la libertà di farci aspettare per ore... >>
Naruto spesso non capiva un accidente dei discorsi che faceva quell'uomo, quindi si limitava a sorridere compiacente e a non fare domande.

Arrivarono dopo pochi minuti. Bussarono alla porta, e una voce dall'interno disse loro di accomodarsi. Jiraya aprì e salutò tutti i presenti, l'hokage, Shizune, Sai e Yamato.
<< 'Giorno! >> disse con un'alzata di mano.
Naruto lo seguì con le mani in tasca la faccia seria, non si era scordato la litigata del giorno prima, era deciso a non mollare la sua battaglia ostile con la donna.
<< Buon giorno... >> disse con voce fredda...gelida. Vide con la coda dell'occhio un'esile figura trasalire... la conosceva troppo bene per non capire al volo chi fosse. Si voltò , e vide che lei lo stava già guardando.
<< Ciao, Naruto... >> disse, il suo sguardo era indecifrabile. Stettero a fissarsi per qualche secondo, poi lui come risvegliatosi, sorrise lievemente...
<< Ciao, Sakura-chan... >>
Sospiro...
Questo, unito al suo saluto e al suo sorriso, riportarono Sakura con i piedi per terra ogni timore, relativamente infondato, sparì di colpo.
<< Allora, ci siamo tutti? >> disse la voce rauca di Tsunade, che adesso che tutti si erano voltati verso di lei , notarono la sua postura scomposta.
Era quasi completamente distesa sul tavolo, mentre si teneva la testa. Gli occhi gonfi e le occhiaie... Jiraya ghignò e disse:
<< Tsunade, è evidente che non reggi più l'alcool come un tempo... >>
Lo sguardo della donna si indurì mentre una Shizune apprensiva prendeva la parola:
<< Signorina, non mi dica che ieri notte ha di nuovo bevuto... >>
Adesso la collera della bionda nei confronti dell'eremita dei rospi era triplicata, si perchè lei odiava le continue prediche della sua apprendista, non era una bambina, era anche fin troppo grande per l'età che dimostrava.
<< Si, vabbè comunque... >> cercò di sviare il discorso << ... vi ho convocati qui per affidarvi una missione... >> disse poggiando la testa sull'ampia spalliera della sedia e chiudendo gli occhi stanchi.
<< Di che livello? >> chiese opportunamente Yamato Silenzio...
Naruto era immobile, Sakura faceva saettare il suo sguardo da lui alla sua maestra, Jiraya incrociò le braccia al petto mentre Sai osservava tutta la situazione sospirando.
<< Livello C >> disse in un soffio la donna aprendo un occhio per guardare il biondo che, come previsto, la fissava serio, ma sopratutto senza controbattere come suo solito.
<< Mh... sono stupefatta, allora è vero che tutti maturano prima o poi...>> proseguì a mo di sfida, non ottenendo il risultato sperato. Naruto era apatico non rispondeva alle provocazioni della donna. Poi Sai prese la parola dicendo: << Scusi se mi permetto, Hokage... >> Bomba lanciata...
tre...
<<... volevo solo chiederle...>>
due...
<<... perchè ci assegna una missione...>>
uno...
<<... di livello C? >>
Esplosione...
<< PERCHE'??? Te lo dico io perchè...Quella vecchiaccia non vuole assegnarmi missioni di livello A, e vuole tenermi alle strette, perchè dice che è pericoloso!!! >>
Quanto doveva durare la sua ostilità nei confronti di Tsunade? Bhè molti dicono che la pazienza ha un limite, ma quella di Naruto ha livelli di sopportazione molto bassi.
<< Ingrato, sto cercando in tutti i modi di salvarti la pellaccia, perchè non cresci? >> urlò la bionda, sbattendo le mani sul tavolo.
La situazione degenerò; Jiraya decise di andarsene farfugliando qualche cosa di incomprensibile a causa delle grida, Sai sorrideva divertito dal teatrino gratuito inscenato dai due e, stranamente, anche Sakura.
“Fortunatamente non è cambiato nulla... sei lo stesso di sempre Naruto...”

<< Dunque di che missione si tratta? >> disse con cautela Yamato, dopo aver faticosamente fermato i due che erano arrivati pericolosamente alle mani.
<<... Si, la missione consiste nel ritirare dei documenti estremamente importanti da->> ma Tsunade venne interrotta da un Naruto con una guancia gonfia.
<< Se come no...sarà sicuramente carta straccia. >>.
Un fascicolo ben spesso gli arrivò dritto in faccia, stendendolo all'istante. Il gesto della bionda ebbe come conseguenza uno sguardo omicida da parte di Shizune.
“Non imparerà mai...” pensò Sai
“Quando imparerà a chiudere quella boccaccia...” pensò la rosa sbuffando
<< Dunque dicevo... dovete ritirare questi documenti, che si trovano al paese della pioggia. Sono documenti che stanno passando di villaggio in villaggio, di paese in paese, quindi fate attenzione, potrebbero seguirvi. >> Tutti si fecero seri...
<< Ma non dovrebbero esserci di questi problemi giusto? >> intervenne Sakura << Sono solo documenti... >>
<< Si, è vero, lo sono, ma non sappiamo cosa contengano, mentre già altri paesi, a noi ostili, ne sono a conoscenza. >> concluse poggiando il mento sulle mani intrecciate.
<< Bene, la partenza? >> disse Yamato dirigendosi verso il tavolo dove Shizune gli porgeva un foglio con i dettagli della missione.
<< Fra tre giorni... Bene, questo è tutto, e tu baka hai prestato attenzione? >> la donna si era sporta per vedere meglio il corpo del ragazzo appena steso con un fascicolo grosso come tre tomi di medicina.
Naruto era a terra che se la rideva come un genin alla sua prima missione.
<< Si, ho ascoltato... alla fine potrebbe essere una missione interessante... >>


Angolo dell'autrice:
Bene spero che vi sia piaciuto, ringrazio:
simonachan90,Neko,Ultima Weapon,Auron_san,Cleo92,yuna92 e Fallen Star Vi ringrazio dal profondo del cuore vedrete che ne succederanno di tutti i colori ^^
Ringrazio anche i 19 (compresi coloro che commentano XD) che hanno aggiunto i preferiti la storia e che hanno aggiunto me come loro autore preferito, davvero non lo merito XD baci a preato...Auguri di buona pasqua ^^

SAKURACHAN

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 5 ***


Salve, scusate il ritardo ma sapete l'università prende davero tanto tempo ecco a voi il quinto chappo che ho eletto come mio capitolo preferito, per ora... XD a preeesto

CAPITOLO 5

La mattinata passò velocemente per i ragazzi del team 7, Sakura a svolgere il suo turno all'ospedale, Sai ad allenarsi con Yamato e Naruto...
<< Un'altra porzione, ma questa volta al miso! >>
Ovviamente quest'ultimo era al chiosco per fare il pieno di ramen, non poteva di certo permettersi di partire in missione senza prima assaporare ogni tipo di ramen che il signor Teuchi aveva sul menù.
<< Ecco a te ragazzo, e quindi mancherai per un po'? >> disse il proprietario.
<< Si... ma non perderò troppo tempo. >>
concluse lo shinobi non alzando gli occhi dalla ciotola. Ramen cosa poteva desiderare di più dalla vita? Bhè una cosa... o meglio una persona, avrebbe potuto migliorare la sua esistenza... Pensò a lei intensamente, mentre contemplava assorto la sua ciotola di ramen...
“Sakura...”

<< ETCIU' !!! >>
<< Ehi Sakura, ti starai mica ammalando? >> disse Ino.
Entrambe avevano finito il turno di visite e stavano avviandosi verso l'uscita.
<< No, non credo... >> disse la rosa tirando su con il naso.
<< Allora questo significa che qualcuno pensa a te! >> esordì pimpante l'amica. Sakura inorridì. Chi mai poteva essere così suicida da pensare ad una kunoichi pericolosamente a piede libero, come lei?
<< Si, si certo, tu e le tue stupide credenze folkloristiche. >> tagliò corto lei.
La bionda si fece improvvisamente seria, si fermò a qualche passo da Sakura e poi disse:
<< Senti, ho sentito che Tsunade vi ha assegnato una missione... >>
<< Si infatti... dobbiamo recuperare dei documenti dal paese della pioggia e portarli qui. >> specificò lei, mettendosi le scarpe, e non perdendo di vista lo sguardo preoccupato di Ino che, iniziò a torturarsi le mani. Come sempre quella ragazza aveva bisogno di una spintarella per sputare il rospo.
<< Che c'è Ino-pig? >> disse alzandosi, l'altra sobbalzò infastidita al sentire il nomignolo e poi disse solamente: << Volevo solo dirti di stare particolarmente attenti, si dice che nei dintorni del paese della pioggia accadano cose strane, per non parlare di tutti i ninja che rientrano con ferite non consone al grado della missione da svolgere...>>
Sakura aveva capito cosa intendesse dire Ino, perchè era la stessa sensazione che aveva avvertito in quei giorni. << Dai Ino, non è che la troppa inattività da missione ti ha reso paranoica? Ricorda che io sono allieva di Tsunade-sama... Ti saluto. >> disse aprendo la porta a vetri dell'androne dell'ospedale e correndo via.
“Sta attenta...amica mia...”

<< Bene Sai, penso che per oggi possa bastare. >> esordì Yamato andando incontro al ragazzo. Il campo di addestramento era cosparso di armi e inchiostro, segno del duro allenamento che i due avevano portato avanti per tutta la mattina.
<< Certo...capitano. Allora se abbiamo finito, ci vediamo all'appuntamento... tra tre giorni. >>
Detto questo fece per andarsene, ma si fermò per poi dire guardando il cielo:
<< Capitano, Naruto riuscirà mai a esaudire il suo più grande desiderio? >>
Attese la risposta di Yamato continuando a guardare il cielo.
<< Un ninja non deve mai farsi prendere dalle sue debolezze, e il sogno che Naruto vuole realizzare è diventata la sua debolezza più grande, ma allo stesso tempo il suo più grande punto di forza... >>
Entrami ritornarono con la memoria a quel giorno... Quando sperarono che il sogno del biondo potesse realmente riuscire a diventare realtà...

“Perchè Sasuke...dimmi perchè...Come siamo arrivati a questo punto? COME?
Naruto gridò queste ultime parole con le lacrime agli occhi, rossi, che saettavano verso l'Uchiha, stremato dal combattimento.
“Io non ti ho chiesto nulla, non ho mai chiesto la vostra amicizia, non ho mai chiesto di essere compatito... Avete fatto tutto da soli.”
Ad assistere alla scena struggente sei paia di occhi...Sakura, Sai e il capitano Yamato erano finalmente giunti sul luogo dello scontro, trovandosi davanti una scena a dir poco evidente. I due combattevano da chissà quanto, kunai e shuriken era sparsi per tutto il perimetro a loro circostante...
“Naruto basta smettila, così finirai per ucciderti...“ gridò l'Haruno correndo verso di loro, non poteva permettere una cosa del genere, non poteva e basta.
Raggiunse Naruto, gli si parò davanti, le lacrime che le scendevano copiose... lui che la seguì in quel pianto silenzioso, le urla di Sai e Yamato che non li raggiungevano, Sasuke che si scagliava contro i due con la katana sguainata, Naruto che allontanava le mani di lei dalle sue braccia per poi...
“NOOO”
Sangue ovunque.
Lui aveva visto tutto, lui sapeva a cosa andava incontro eppure...
“Adesso...forse... riuscirai a trovare la pace...Sasuke?” E poi buio e dolore...

Era quasi il tramonto quando Sai e Yamato, dopo la breve ma intensa chiacchierata, si separarono. Il filo che intrecciava le loro vite era sempre più saldo ma allo stesso tempo vulnerabile ad eventuali lame in agguato, pronte a reciderlo inesorabilmente. Sarebbero stati in grado di sopravvivere ad eventuali perdite? Non lo sapevano ma, cosa più importante, non volevano pensarci.

<< Sono a casa! >> disse Sakura mentre si richiudeva la porta di casa alle spalle. Rumori di stoviglie, le fecero intendere che la madre si trovasse in cucina.
<< Tra poco si cena...>> disse in risposta la donna.
Senza dare segno di vita, la rosa salì le scale per andare nella sua stanza, era esausta. In quel periodo c'era davvero tanto lavoro, troppe visite per suoi gusti, la cosa sarebbe stata palese perfino ad un bambino.
Entrò in camera, gettò con poca grazia la borsa a terra e andò a prendere il cambio pulito. In quel momento solo una bella doccia poteva rinvigorirla del tutto, e poi il pensiero dei giorni seguenti liberi, le faceva pensare a una cosa sola...
<< Riposo, riposo e solo riposo...sono sfinita... >> sospirò.
<< Eh, si direi proprio che ti ci vuole taaanto riposo! >>
Le si ghiacciò il sangue nelle vene... si voltò di scatto per scoprire l'identità dell'intruso, di certo non sarebbe rimasto vivo alla potenza dei suoi pugni!
<< Yo, Sakura-chan! >>
Naruto era in piedi davanti la finestra, rigorosamente aperta, della sua stanza. Sakura era scivolata a terra dalla paura. Da quando si faceva sorprendere in quel modo da Naruto? Eppure era una kunoichi esperta, non poteva farsi cogliere di sorpresa in quel modo.
Riappropriatasi di lucidità, si alzò con il pugno tremante di rabbia ben in vista:
<< Naruto... >> ringhiò tra i denti << ...CHE CAVOLO C- >>
Ma il biondo, in un baleno le fu davanti e le tappò al volo la bocca.
Verde e blu... respiro smorzato contro respiro regolare... troppo vicini, Sakura non riusciva a muoversi, e tutta quella situazione non la faceva sentire a disagio anzi... la mano di lui era così calda e... profumava di ramen. Socchiuse gli occhi inebriata da quel profumo...poi...
<< Sakura-chan se gridi tua madre ti sentirà e succederebbe un grosso... ehi ma... mi stai ascoltando? >> disse Naruto allontanando la mano dalla sua bocca socchiusa, notando lo sguardo assente della compagna, che a quelle parole si ridestò.
Rabbia.
Come si permetteva quel baka a metterle le mani a dosso? Anche se, obbiettivamente, non aveva tutti i torti, se lo avesse scaraventato al muro, sua madre non sarebbe rimasta tanto indifferente ai rumori molesti, ma questo non significava che poteva permettersi certe libertà.
<< Baka, non ti permettere mai più... e poi mi spieghi che cavolo ci fai nella mia stanza??? >> disse sussurrando, cercando di controllare l'ira che cresceva sempre più. Il ragazzo abbassò lo sguardo colpevole, aveva sbagliato e lo sapeva, ma doveva incontrarla e sapeva benissimo che non sarebbe uscita di casa nei prossimi tre giorni, sapeva quanto lavorasse in ospedale, che i turni erano massacranti e nei giorni liberi lei riposava sempre.
<< Ecco io... >> mugugnò grattandosi la zazzera bionda.
<< Allora? >> lo incitò lei incrociando le braccia e andandosi a sedere sul letto.
Sentì Naruto respirare affondo prima di parlare... era strano, non era il solito Naruto, stupido e lagnoso... Ma che faceva, si preoccupava per lui? Scacciò quei pensieri e attese che il ragazzo parlasse.
<< Bhè... volevo solo chiederti scusa per il mio comportamento di ieri, non dovevo mettere in dubbio la vostra preoccupazione, è normale... quando si è “braccati” >> la voce del biondo a quella parola si incrinò pericolosamente, la testa quasi sepolta tra le spalle.
Sakura lo guardava... non credeva a ciò che stava succedendo... lui che si scusava, seriamente, che si mostrava indifeso...
“Non capisco cosa sta succedendo...ad entrambi...” pensò la kunoichi continuando a fissare Naruto che non accennava ad alzare la testa, poi la ragazza ebbe come un flash...

“Ma che hai fatto...baka...” disse la rosa mentre cercava di recuperare la situazione. Il torace del ragazzo era squarciato, il sangue si confondeva nell'oscurità della notte... Dei passi si avvicinavano ai due...
“VA VIA, SPARISCI!!!” gridò disperata Sakura. Sasuke invece rimase immobile accanto a loro, poi disse:
“Se riuscirai a salvarlo non concluderai niente... prima o poi lo uccideranno comunque... braccato come una bestia, mi fa pena...”

<< Sakura-chan??? Tutto ok? >> disse una voce preoccupata vicino a lei.
Sakura tornò con la mente al presente, notando due occhi da cucciolo che la fissavano, come se volessero leggere nel suo cuore. Naruto si era inginocchiato per poter incrociare lo sguardo della rosa.
<< Ah...? >> rispose solamente. Poi, come se non fosse padrona del suo corpo, come se stesse vivendo la scena in terza persona, prese il volto di Naruto tra le mani gli occhi verdi lucidi. Il calore che quelle guance graffiate sprigionarono improvvisamente, le fecero tremare il cuore, e con voce morbida, che sembrava non appartenerle, disse:
<< Non hai niente da scusarti, scemo, e non paragonarti ad un animale, sei solo un essere umano... >> aggrottò le sopracciglia non riuscendo a trattenere due lacrime <<... un essere umano che cerca di vivere, a differenza di altri che, invece, cercano di sopravvivere... >>
Naruto abbassò lo sguardo, aveva maledettamente ragione, perchè doveva sempre essere impulsivo e irrazionale?
Perchè doveva sempre farla piangere? Sentiva le sue piccole mani tremare, vi poggiò le proprie, e sorrise...
<< Grazie Sakura-chan... quello che dici è vero, ma sai io sono troppo baka per arrivare a certe conclusioni da solo! >>
Una risata tra le lacrime affiorò in quella bocca di fragola che lui bramava tanto. Fiero di se per essere riuscito, anche questa volta, a farla ridere, decise che era ora di filarsela, visto che la madre della ragazza l'aveva chiamata per la cena.
<< Dai su sparisci, prima che salga mia madre... >> soffiò Sakura scocciata per l'interruzione. Che quelle situazioni di intimità le stessero iniziando a piacere?
<< Ok, ok, allora ci vediamo tra tre giorni? >> disse lui pronto per saltar giù dalla finestra. La ragazza annuì e si diresse verso la porta, per poi dire senza voltarsi:
<<... Mh, magari in questi giorni ti porto qualche cosa di commestibile, visto che ti cibi di solo ramen... >> spostò il viso di tre quarti per osservare l'espressione di Naruto per quella proposta.
E ciò che vide fu...gioia pura in quegli occhi limpidi.
<< Sarebbe magnifico Sakura-chan!!! >>
E chissà perchè lei ne rimaneva sempre affascinata.

Angolo dell'autrice:
Bene spero che vi sia piaciuto, ringrazio:
Ultima Weapon: hai realizzato il mio sogno proibito, Naruto che bussa alla porta di casa mia *ç* magari al prox commy ci fai uscire insieme?!? X°D
Neko:Piaciuto il Naruto "non fiato finchè non scoppio di rabbia?" Chissà perchè io vedo il rapporto tra Naruto e Tsunade come quello che può esservi tra amici/nemici XD, a presto e grazie ^^
Cleo92: eccoti accontentata e scusa per il ritardo ^^ a presto
yuna92: bhè per cosa accadrà tra i due, se intendi qualche cosa di serio, dovrai aspettare, intanto questo capitolo soddisfa la tua sete di narusakista??? X°
Auron_san: Grazie, già povero Naruto, gliene sto facendo passare davvero tante XD il fatto è che questo è niente XD (nuoooo aiuto ndNaru) XD
simonachan90:caVa per me è sempre un onore leggere le tue recenzioni ^^ e se ti è piaciuto il 4° allora di questo cosa mi dirai? X°D a presto e baci ^^

Ringrazio coloro che hanno aggiunto ai preferiti e che leggono soltanto siente tantissimi ^^

Al prossimo capitolo
SAKURACHAN

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6 ***


Yo belle pink eccomi con il sesto chappolo, insomma per adesso sto cercando di narusakurizzare ogni cosa persona e animale intorno a me XD Per certi versi ci riesco per altri no (non si può mica chiedere la luna no?) Ecco a voi il sesto bacini bacetti, e che la saggezza giallo/rosa sia con voi :XD:

CAPITOLO 6:

I giorni passarono, giungendo al momento della partenza. Il team Yamato era già riunito davanti le porte di Konoha, pronti per partire.
<< Perfetto gente, siamo pronti? E diamoci una mossa, allora!!! >>
Come sempre Naruto era l'anima del gruppo allegro come non mai, e la cosa apparve strana visto che, oltre ad essere mattina presto, lui inizialmente non era molto favorevole a portare avanti la missione.
<< Naruto... >> disse Sai sorridendo <<... come mai tutto questo entusiasmo? >>
<< Giusto, come mai? Sbaglio o non volevi una missione di livello C? >> proseguì il capitano Yamato mentre proseguiva sempre più verso l'uscita del villaggio.
Naruto, in risposta fece un sorriso enorme, era come un bambino dopo aver aperto una montagna di regali inaspettati.
Sakura gli camminava a fianco, fissandolo senza sosta poi, non c'è la fece più, vedere quel sorriso le metteva su i nervi, perchè Naruto riusciva sempre ad essere felice, lei invece... no.
<< Si può sapere che ti prende, eh baka? >> disse prendendolo per la tuta in modo forse troppo energico. Il ragazzo si voltò a fissarla, continuando a sorridere e a ridacchiare.
Niente di più sbagliato.
<< Naruto... >> disse Sakura sull'orlo di una crisi di nervi.
Ma non ebbe il tempo di fare nulla, poiché vide il compagno voltarsi verso il resto del gruppo, ora a debita distanza, per poi notare sulle sue labbra un sorriso diverso, più caldo e... incomprensibilmente Bello...
<< Sai, sono contento... Non per la missione, ma semplicemente perchè in questi giorni mi hai preparato i pasti pur di non farmi mangiare ramen... >> si grattò la testa per poi continuare << ... e poi siamo stati molto insieme... non chiedevo altro... >>
Shock. Sakura era in uno stato di totale shock. Allentò la presa sulla tuta del ragazzo per poi dire come un ebete:
<< Ah..., è stato un piacere... credo... >> la fronte aggrottata, la mente in cerca di una spiegazione alle sue parole e a quelle di Naruto, che disse, ritornando a sfoggiare il suo solito sorriso:
<< E figurati per me! >> Incrociò le mani dietro la testa, e proseguì raggiungendo gli altri, lasciando la rosa in sospeso. Nella sua testa solo vuoto totale, per poi lasciare posto a un dolce pensiero...
“Che scemo, ha aspettato che si allontanassero gli altri, prima di parlarmi... anche se non sembra mi conosce meglio di chiunque altro...”
<< Allora, Sakura-chan non vieni? >> urlò Naruto, ormai fuori dal villaggio.
<< Si, arrivo >>
E detto questo raggiunse il gruppo correndo, il cuore leggero consapevole del fatto di non essere sola, lui era al suo fianco, e vi sarebbe rimasto per sempre.

Erano passate ore da quando il gruppo, capeggiato da Yamato, si era lasciato alle spalle le porte di Konoha.
Saltavano da un ramo all'altro come di consueto, senza dare segno di cedimento, la loro resistenza era al massimo.
<< Prima arriviamo, prima prendiamo i documenti, cerchiamo di evitare conflitti inutili, chiaro? >> disse Yamato, che dava le spalle ai tre. Un “si” detto all'unisono diede la conferma al capitano che tutto fosse chiaro, ma si voltò lo stesso verso il ninja che gli dava più da pensare e disse:
<< Chiaro, Naruto? >>
Il ragazzo sgranò gli occhi e poi offeso disse:
<< Certo che ho capito, grazie per la fiducia, capitano. >> disse sarcastico. Tutti ridacchiarono, causando l'indignazione del biondo che accelerò il passo per lasciarsi quei cori di scherno alle spalle.
<< Ehi, invece di prendermi in giro, guardate avanti che siamo quasi a destinazione. >> sentenziò senza voltarsi.
Arrivarono alle porte del villaggio, il capitano aveva dato delle precise istruzioni:
trovare un posto dove alloggiare; comprare viveri per il loro sostentamento e raccogliere informazioni non dando, possibilmente, troppo nell'occhio.
Separatisi, Yamato si allontanò dall'entrata e, nascondendosi nei boschi chiamò una sua copia, che apparve dal nulla.
<< Dimmi, è come pensavamo? >> disse il primo.
<< Si, le supposizioni tue e di Tsunade erano esatte, qualcun altro è interessato a quei documenti... >> lo informò la copia.
Yamato sospirò, la missione si stava complicando più del dovuto...

Dopo che Naruto, Sakura e Sai, lasciarono la stanza dell'hokage, Yamato venne richiamato per essere informato di un aspetto importante.
“Anche se la missione è di livello C, comprenderai bene che non sarà una passeggiata... Ho la netta impressione, per di più fondata, che quei documenti interessino a gente poco raccomandabile.”
Yamato fissava in silenzio la donna che rimuginava sul da farsi. Poi disse:
“ Questi documenti racchiudono informazioni sui bijuu, se cadessero nelle loro mani...”
“Si, sarebbe un vero problema...” la interruppe perspicacemente il jonin che concluse dicendo “ Vorrà dire che disporrò le mie risorse come se si trattasse di una missione di livello A, senza informare il resto del gruppo”
Tsunade sorrise. Yamato aveva capito tutto. Così lo congedò senza aggiungere altro.


<< Dunque, a che distanza sono? >> chiese il vero Yamato alla sua copia. Questo stette in silenzio qualche secondo poi disse:
<< Dovrebbero arrivare al villaggio domani, nella mattinata. >>
Bene. Almeno una cosa positiva c'era, non dovevano fare tutte le cose di corsa, rischiando di attirare l'attenzione e dovendo dare troppe spiegazioni. Avrebbe avuto il tempo per far credere ai ragazzi di avere tutto il tempo necessario per completare la missione.
<< Perfetto! Allora per la notte ci organizziamo così: tu rimarrai di guardia controllando tutto il perimetro delle mura di cinta del villaggio, io mi occuperò di sorvegliare l'interno. >> sentenziò Yamato.
<< Si! >> rispose la copia, che si volatilizzò allo stesso modo di come era apparsa.
Yamato tornò al villaggio, il vento si era fatto più intenso e per molti poteva essere segno di cattivo auspicio...
“Speriamo che vada tutto secondo i piani...”
Nel frattempo i ragazzi, avevano trovato un alloggio accogliente, e preso i viveri necessari. Adesso si trovavano nella stanza in attesa del ritorno del capitano Yamato, che stranamente non aveva lasciato detto cosa doveva fare di tanto urgente da doversi allontanare dal gruppo.
<< A voi non sembra strano il comportamento del capitano? >> chiese Sai a Naruto e Sakura, che si osservarono di rimando.
<< Certo è strano, non è da lui. >> disse Sakura cercando approvazione da Naruto, che era seduto sul bordo della finestra. Anche se non la guardava sapeva che lei cercava i suoi occhi come un minatore cerca l'oro.
<< Mh... non so, magari voleva un po' di tempo, forse ha qualche conoscenza in questo villaggio. >>
Solo dopo aver detto ciò, il ragazzo si voltò, e notò lo sguardo sorpreso dei compagni.
<< Che c'è? >> disse arrossendo lievemente. Si sentiva troppo osservato.
<< Niente, solo che hai detto una cosa... >> disse Sakura.
<< ... Una cosa sensata! >> concluse Sai.
Naruto si alzò di scatto, si mise le mani ai fianchi e cominciò a ridere, per poi asserire:
<< Ovvio no? Un futuro Hokage deve dire delle cose sensate, anche se non ne comprende la motivazione...! >>
“Ritiro tutto!” pensò Sai demoralizzato.
<< Baka...>> mugugnò Sakura.
Dopo ciò, arrivò in camera il capitano Yamato che ricevette delle occhiatacce dai presenti. Di certo il suo comportamento era sospetto.
<< Bene ragazzi, ho raccolto delle informazioni, e domani mattina all'alba andremo a ritirare i documenti per poi riprendere il viaggio verso Konoha. >>
<< Eh? >> fu l'espressione di Naruto, alquanto scocciato.
<< Così presto? >> disse una Sakura colta alla sprovvista Sai, invece, scrutava Yamato per cercare di cogliere ogni minimo segno di indecisione... ma niente, d'altra parte il jonin era esperto, avendo fatto anche parte della squadra AMBU, sapeva bene come comportarsi in certe situazioni.
<< Si, ragazzi, ricordate che è una missione di livello C, non dobbiamo mica perderci settimane per portarla a termine, non credete? >> disse tranquillamente, con tono che non ammetteva repliche.
Scacco. Indizio che aspettava Sai.
“Il capitano non mi convince sta succedendo qualche cosa...”
<< Come vuole, capitano! >> disse Sai fissando intensamente Yamato che gli sorrise.
Consumarono la loro cena in camera in un silenzio surreale. La tensione era palpabile, tutti osservavano qualche cosa, ma non si azzardavano a guardarsi. Andarono a letto presto, Naruto, Sai e Yamato nel salottino, Sakura invece nell'unica stanzetta presente oltre il bagno.
Nessuno riuscì a prendere sonno, troppi interrogativi. Ma da quando le missioni di quel livello erano così intricatamente contorte? L'unico che riuscì a prendere sonno all'istante fu Naruto, che russava beatamente, mentre Sai era allerta ad ogni minimo spostamento del capitano.
“Lo terrò d'occhio...” pensò il ragazzo rimanendo immobile e simulando il respiro pesante, tipico del sonno.

Fuori dal villaggio sembrava apparentemente tutto tranquillo. Strade deserte, notte serena, venticello freddo che faceva alzare un po' di polvere, facendo avvicinare delle nuvole cariche di pioggia. Si sa, nel paese della pioggia il tempo è soggetto a repentine variazioni.
Un'ombra, però, si aggirava per il villaggio addormentato. Si spostava velocemente tra i vicoli, al riparo da eventuali occhi insonni.
“Bene, il posto è questo... il maestro Orochimaru sarà fiero di me... “
L'individuo, un ninja probabilmente, aveva il volto coperto lasciando visibili solo gli occhi ed un'evidente cicatrice che gli attraversava, di sbieco, parte della fronte e del naso. Avanza indisturbato verso il centro del villaggio, non accorgendosi però di essere seguito.
“Maledizione, possibile che mi sia sbagliato? Sono già qui?”
La copia di Yamato aveva seguito l'intruso sospetto...
Intuendo che la situazione poteva compromettere l'esito della missione, avvertì telepaticamente il vero Yamato.
Quest'ultimo, essendosi accorto di non essere l'unico sveglio nella stanza, decise di delegare la copia per qualsiasi compito, che andava dal pedinamento, all'eliminazione definitiva dell'ipotetico nemico.



Angolo dell'autrice:
Bene le cose cominciano a movimentarsi, e finalmente direte voi, ma non disperate, il pink è sempre in agguato XD. Un grazie generale a tutti voi miei adoratissimi fan e soprattutto alla new entry kagome123. Ciauuz bacini bacioni >.<

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Capitolo 7
*** CAPITOLO 7 ***


Salveeeee scusate scusate scusate perl'ennesimo ritardo ma tra università, week narusaku e vita privata (da notare che l'ho messa per ulitma xD) non ho avuto tempo, ok adesso vi lascio con il chappo a presto ^__^

CAPITOLO 7:

La copia del capitano Yamato seguiva ogni movimento dell'individuo sospetto che non si era accorto di essere seguito. Questo aspetto fece pensare al jonin che non fosse un ninja così pericoloso, ma non bisognava abbassare la guardia.
Notò immediatamente la sua destinazione, il centro del villaggio, precisamente il palazzo del signore di quest'ultimo, luogo ove erano custoditi i famigerati documenti.
La situazione degenerò completamente quando l'uomo con la cicatrice irruppe nel palazzo lanciando kunai avvolti in carte bomba, creando incendi un po' ovunque.
Panico.
La gente del villaggio si riversò per le stradine che si affollarono immediatamente, come fosse giorno. Il trambusto non tardò ad arrivare all'albergo dove alloggiavano i ninja di Konoha.
Si svegliarono di soprassalto. Sakura spalancò la porta della camera e si fiondò nel salottino:
<< Ma... che sta succedendo? >> disse aprendo le tende e guardando fuori.
<< C'è stata un'irruzione al palazzo! >> disse freddo Yamato.
Solo in quel momento la rosa si accorse che il capitano e Sai erano già vestiti, pronti ad entrare in azione. Mentre Naruto ancora se la dormiva. Irata, lo sveglio con un pugno:
<< Baka, ma come fai a dormire con una confusione simile?! >>
L'Uzumaki si mise a sedere sul letto, guardandosi in giro con fare assonnato.
<< Che...? Cosa...? >>
Tipico di Naruto.
<< Naruto, Sakura! Io e Sai ci dirigiamo al palazzo voi preparatevi e raggiungeteci, ah Sakura se incontri feriti... >>
<< Si, so cosa fare capitano! >> lo precedette la ragazza che tornò nella stanza adiacente per preparasi. Naruto intanto si era alzato osservando la scena. Non ebbe il tempo di dire o fare nulla che già era rimasto solo nel salottino.
<< Ehi, qualcuno vuole spiegarmi che cavolo succede? >> gracchio scorbuticamente, non sopportava di essere svegliato nel cuore della notte. Si, era un ninja ma c'erano modi e modi di svegliare la gente.
Con passo pesante si diresse nella stanza dove era appena entrata la ragazza, senza considerare che...
<< BAKA DI UN MANIACO, ESCI DI QUIII!!! >>
... che Sakura si stava cambiando. Oltre all'urlo agghiacciante, Naruto ricevette una sedia che, fortunatamente riusci a schivare in tempo.
Decise che era meglio darsi una mossa, iniziò a vestirsi e mentre lo faceva, implorava il perdono della compagna, che continuava a inveire nei suoi confronti, progettando ogni tipo di tortura possibile.

Scesero per strada e cominciarono a correre verso il palazzo per raggiungere gli altri.
<< Sakura-chan, scusa, mi dispiace tantissimo, non volevo vederti... >> continuava a scusarsi il biondo, non facendo altro che peggiorare la sua già, precaria, situazione.
<< ZITTO!!!! Non farmelo ricordare, altrimenti giuro che ti riduco in briciole! >> lo minacciò lei, arrabbiata ma con un rossore d'imbarazzo sulle guance solitamente chiare.
<< Ok, ok... >> rispose lui, prendendo una distanza di sicurezza.
<< Adesso dobbiamo capire cosa sta succedendo... >> disse Sakura, guardandosi intorno.
Il palazzo che bruciava in lontananza, nel cuore della notte, era inquietante. La gente urlava, i bambini piangevano. L'odore acre del fumo stava raggiungendo il centro abitato. Così Sakura si fermò e disse alla gente li intorno:
<< Dovete allontanarvi, si sta avvicinando una nube di fumo, riparatevi in una zona sicura, magari fuori dal villaggio stesso! >>
La gente annuì, riconoscendo nei due ragazzi l'autorità dei ninja. Una fiumana di gente cominciò a spostarsi verso le porte del villaggio; quella scena sommata all'incendio, mise i brividi a Sakura, che deglutì sonoramente, catturando l'attenzione di Naruto.
<< Tutto ok? >> chiese premuroso come sempre
<< S-si... >> mentì lei. Sapeva che cosa non andava.
Quella missione, il comportamento strano del capitano Yamato... quella sensazione... la stessa che provò quella sera... La sera del tradimento del loro compagno...
Scosse violentemente la chioma rosata, sperando che la forza del gesto portasse via quei pensieri che la rendevano pateticamente nervosa.
<< Ecco il palazzo! >> disse il biondo accelerando il passo della corsa.
All'entrata c'erano persone ferite, forse per l'incendio, forse per i crolli della struttura instabile a causa delle fiamme.
Sakura si precipitò verso di loro, cercando, tra una cura e l'altra, di ricevere delle informazioni utili.
Ci riuscì.
<< S-siamo stati a-attaccati, da un ninja con una cicatrice... >> disse un uomo , poi un altro che era ferito lievemente disse:
<< Siete ninja della foglia vero? >>
I ragazzi annuirono silenziosamente...
<< Altri due sono entrati poco fa... noi abbiamo provato a fermarli, ma loro sono entrati lo stesso, il palazzo non reggerà per molto... >>
<< C-cosa? >> balbettò la rosa con gli occhi sgranati, perchè? Perchè provava quella sensazione di... di... << Sakura-chan, non avere paura! >>
Sempre lui. Alzò gli occhi, ormai fissi da tempo sulle mani intrise di chakra, su quelli di Naruto che le sorrideva fiducioso...
<< Io vado dentro, recupero il capitano e Sai, poi i documenti, e in un baleno saremo fuori. >> si battè il pugno chiuso sul petto in segno di sicurezza. Gesto banale forse, ma che a Sakura fece ritornare lo sguardo serio e speranzoso di sempre.
<< Si! >> disse con voce ferma << Io rimango qui a curare i feriti. >>
<< Ok! >> disse il biondo che si voltò pronto per entrare, quando una mano lo afferrò per il pantalone della tuta. Lui si voltò e, capendo che ciò che lo ostacolasse si trovava in basso, guardò verso terra.
La mano dell'uomo ferito che aveva parlato per primo disse:
<< Q-quel... l'uomo... Orochimaru ha... >> non riuscì a finire la frase che le forze lo abbandonarono e svenne.
Naruto e Sakura si guardarono, il primo confuso e arrabbiato, il vecchio nemico di sempre che gli aveva portato via l'unico fratello che aveva, si ripresentava; la seconda più preoccupata che altro, e prima di lasciarlo andare disse:
<< Naruto... fa attenzione, ok? >>
<< Tranquilla andrà tutto bene... a dopo! >> rispose lui con un sorriso, per poi voltarsi e sparire tra le fiamme.
“Si... ti credo... andrà tutto bene...”
Naruto si precipitò dentro l'edificio in fiamme.
L'aria era irrespirabile, ma doveva andare avanti, sentiva dietro se assi di legno infuocate cedere dopo il suo passaggio. Si copri naso e bocca tirando più su il colletto della tuta; riprese la sua corsa, chiamando di tanto in tanto i suoi compagni, invano.
Non sentiva nulla, eccetto il crepitare del fuoco intorno a lui. Alcuni colpi di tosse lo sorpresero durante la corsa, dovette fermarsi e cercare aria ad una finestra.
<< Merda... così non va bene... >>
Aveva caldo ma sopratutto, sentiva i polmoni saturi di fumo. Altri colpi di tosse lo costrinsero ad appoggiare il petto al bordo della finestre.
<< E dunque sarebbe questa la resistenza dei ninja di Konoha? >> disse una voce sopra di lui.
Naruto voltò la testa e vide... Un uomo sul tetto del palazzo, volto coperto si vedeva solo gli occhi e la sua cicatrice.
“E' lui...” pensò assumendo un'espressione iraconda. Era lui in tirapiedi di Orochimaru.
<< Chi sei? >> chiese il biondo.
L'uomo rise, si mise le mani in tasca per poi rispondere:
<< Sali su, che te lo dico! >> il tono di voce era uguale a quello di un sadico maniaco , il ghigno pericolosamente esteso.
Il ragazzo con un balzò fu sul tetto. I due si guardavano in cagnesco.
<< Allora? Chi sei? >> disse spazientito Naruto.
<< Chi sono non ha importanza, ciò che importa e quello che ho da riferirti! >> disse ridendo, il tessuto sopra la bocca si increspò come un lago dopo il lancio di un sasso. Naruto si preparò all'azione, prese un kunai e poi disse:
<< Perchè ha attaccato il palazzo? >>
<< Semplice >> disse sprezzante, Naruto era al limite della sopportazione << Per attirare la vostra attenzione... ma fondamentalmente... >> fece una pausa che utilizzò per mettersi in guardia.
<< La Tua! >>
Detto questo si scagliò contro Naruto. Quest'ultimo parò il colpo di kunai con quello che aveva già in pugno. Un calcio partì dall'uomo con la cicatrice che incontrò la mano del biondo.
Naruto fece forza sul braccio e con uno slancio piroettò sopra la testa del suo avversario. Adesso era alle sue spalle, gli bloccava la gola con il braccio destro e con l'altro le mani, poi disse:
<< Che diavolo vuoi? So che ti manda Orochimaru! >> disse Naruto senza troppi giri di parole.
L'uomo con la cicatrice rise divertito, poi disse:
<< Devi sapere, che una persona di tua conoscenza potrebbe essere a portata di mano, se tu solo lo volessi... >>
<< Eh...? >>
Naruto non capiva, di chi stava parlando? L'edificio era sempre più instabile, il fumo li avvolgeva, come anche il silenzio macabro dell'incendio.

<< Capitano, li ho trovati! >> urlò Sai, correndo verso l'uscita.
La stanza dove si trovava oramai era avvolta dalle fiamme, fortunatamente erano riusciti a salvare i documenti.
<< Bene, usciamo prima che la situazione si complichi più del dovuto. >> disse Yamato.
Il fumo gli impediva di vedere bene, ma dopo non troppo tempo raggiunsero l'uscita. Ad aspettarli, un'ansiosa Sakura. Aveva curato a dovere tutti i feriti che adesso si erano spostati in un luogo più sicuro. I due ninja si inginocchiarono stremati; il fumo che avevano respirato non li avrebbe uccisi ma avrebbe dato loro filo da torcere.
<< Capitano, Sai! >> disse la rosa correndogli incontro.
Tossirono più e più volte, prima di dir qualche cosa passarono minuti, sakura fremeva, perchè Naruto non era con loro? Che il suo atroce presentimento fosse fondato?
<< Capitano, dov'è Naruto? >> chiese quasi con voce isterica.
Tutti e tre si guardarono, poi Sai disse:
<< Noi, non lo abiamo incontrato, perchè? >>
Sakura si portò una mano alla bocca, gli occhi increduli... Yamato si alzò barcollando.
<< Sakura, che è successo? >> chiese quest'ultimo.
<< Lui, è entrato per venirvi a cercarvi e per prendere i documenti... >>
Silenzio, altri sguardi, altro silenzio. Poi Sakura riprese:
<< Ma la cosa che mi preoccupa di più, è che tutto ciò è stato causato da un subalterno di Orochimaru. >>
Yamato si voltò verso lo scheletro dell'edificio, il fuoco stava scemando nelle parti più esterne ma all'interno era ancora vivo. Gli abitanti del villaggio si prodigavano celermente per cercare di domare le fiamme come meglio potevano.
<< Dobbiamo rientrare! >> disse Yamato. Sai e Sakura annuirono pronti. Questa volta si prepararono a dovere: inumidirono per bene delle pezze e si bendarono naso e bocca, per proteggersi dal fumo.
Fatto ciò, corsero nuovamente all'interno per recuperare il compagno. Sparirono dietro le fiamme, mentre altre travi crollavano inesorabilmente bloccando l'uscita.

Angolo dell'autrice:
tatatadaaaaaaaaaaan mo come ne usciranno, e che vuole il misterioso uomo con l aciatrice???? hihihi a prestoooooooooo *fugge prima di ssere linciata* X°D
Bene spero che vi sia piaciuto, ringrazio:

Ultima Weapon: grazie sempre delle tue recenzioni megagalattiche a presto ^__^

Auron_san: Eh ancora è presto per sapere chi è questo tiziolino muhahaha

Neko:bhe se al cap precdente si era mosso qualche cosa, in queto penserai che più che muoversi le cose stanno degenerando xD, grazie a presto ^__^

trinity87: ma graziee dei complimenti ^W^ concordo ci sono troppe poche fic narusaku è per questo che ne ho in cantiere un paio (forse anche di più xD)Per la famosa frase non chiedermi come mi sia venuta in mente, ispirazione data da questa coppia, non posso farci nulla, per quale seguire a me farebbe piacere che lascissi una tua impronta da pink panther in tutte e due ^O^ a presto e grazie ^__^

Cleo92,:già iniziano proprio i guai, e no finiranno mica qui *ride sadica sapendo come andranno a finire le cose* xD a presto e grazie ^__^

Ringrazio anche colori che hanno aggiunto ai preferiti la storia e sono davvero tanti ^^ magari lasciatemi un vostro commy così per sapere se è di vostro gradimento!!!
Al prossimo capitolo
SAKURACHAN

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8 ***


ecco l'ottavo capitolo, scusate per il ritardo ma in questo periodo sono davvero impergnate, studio studio e ogni tanto anche un pò di tempo per me... comunque ora non vi stresso più, buona lettura! ^W^

CAPITOLO 8:

Correvano a perdi fiato, le fiamme li avvolgevano inesorabili. Le urla della gente del villaggio sempre più lontane ed ovattate... erano lontani dall'entrata, anche se non potevano esserne certi, orientarsi in quel luogo in fiamme era complicato.
<< Le scale! >> gridò il capitano facendo segno a Sakura e Sai di seguirlo. La loro folle corsa contro il tempo riprese, saltavano abilmente qualche gradino oramai completamente distrutto.
Il cuore di Sakura batteva forse troppo forte per una corsa di quelle proporzioni, il suo pensiero era rivolto al compagno di squadra che non aveva fatto ritorno, che cosa poteva essergli successo? Se c'era dimezzo Orochimaru non poteva aspettarsi nulla di buono. Ebbe un dubbio sull'incolumità del ragazzo... un mugugno di dolore soffocato tra i denti attirò l'attenzione delle due figura al suo fianco.
<< Tutto bene? >> chiese premuroso Sai fissandola circospetto.
<< Se vuoi possiamo proseguire noi...>> intervenne Yamato.
<< No! E' tutto apposto, sbrighiamoci! >> rispose superandoli di poco. Figurarsi se Sakura Haruno, allieva di Tsunade, quinto hokage della foglia, poteva essere affaticata da quella corsetta, era abituata a sopportare di peggio; ciò di cui soffriva non era di certo stanchezza... apprensione, angoscia, paura, terrore... era questo che la rendeva debole e vulnerabile in quel momento, e tutto per lui...
<< Maledizione! >> ringhiò tra i denti arrossendo. Decise che appena l'avessero trovato, dopo aver constatato il suo stato di buona salute... lo avrebbe ricoperto di pugni micidiali, talmente forti che se li sarebbe ricordati per il resto della sua esistenza.

Naruto aveva ancora sotto controllo l'avversario, mani bloccate, gola minacciata da kunai e sorriso beffardo stampato in volto, Naruto non capiva cosa ci fosse di così ilare in quella situazione poi, come risvegliatosi disse:
<< Di chi parli? Chi potrebbe essere a portata di mano? >> la curiosità cresceva in lui insieme a un senso di apprensione, chissà perchè una parte di lui sapeva di chi si trattasse.
<< Sasuke Uchiha. >> disse l'uomo con la cicatrice.
Momento di stallo.
Non dovrebbe mai esserci questo momento di totale immobilità, altrimenti poi si rischia il risvolto della medaglia.
E successe proprio questo, la situazione si ribaltò in una frazione di secondo. L'uomo, approfittando della sorpresa di Naruto causata dalla notizia appresa, gli diede una testata sul naso liberandosi dalla morsa ferrea del giovane, costringendolo a portarsi le mani al viso.
<< Errore. Mai abbassare la guardia, non te lo hanno insegnato? >> disse sprezzante battendo nuovamente alla carica contro Naruto, che nel frattempo cercava di tamponare come poteva il sangue che fuoriusciva copioso.
Parò una ginocchiata diretta al suo stomaco, ma ciò lo distrasse da un gancio proveniente da destra che lo scaraventò a distanza. In quel momento il pavimento cedette, e Naruto cadde al piano di sotto.
<< Ti sei fatto male? >> chiese beffardo l'avversario osservando il biondo al piano di sotto.
<< Ma-maledetto... >> soffiò lui di rimando. Aprì gli occhi...rossi... Kyuubi si era risvegliata, e pronta a farsi sentire.
“Quegli occhi... Meglio chiudere in fretta la questione!”
L'uomo con la cicatrice raggiunse con un balzo Naruto, che si era messo a sedere faticosamente, era forte quello strano individuo. Non ebbe il tempo di mettersi in piedi, che si sentì afferrare dal collo.
<< Dai ti do una mano a metterti su, dopotutto hai fatto un bel volo. >> disse l'uomo alzando gli occhi al soffitto aperto. La sua mano stringeva sempre più sul collo del ragazzo, gli mancava l'aria...
<< Ascoltami bene, tra una settimana l'Uchiha si troverà nei pressi del fiume Achi, so che avete delle questioni in sospeso, e quel luogo è un posto meraviglioso dove scambiarsi segreti. >> concluse ridacchiando.
Una smorfia affiorò sulle labbra di Naruto, poi con un filo di voce disse:
<< Perchè mi dici queste cose? C-chi sei? >>
<< Chi sono non ti riguarda, io ti sto solo informando... >> si avvicinò al suo orecchio per poi dire << ... Magari questa è la volta buona che lo riporti a casa, eh Naruto? >>
Il ragazzo sgranò gli occhi sia per il fatto che quell'individuo sapesse il suo nome, sapesse della storia di lui e su Sasuke, e poi perchè un pugno ben assestato lo raggiunse alla bocca dello stomaco.
L'uomo con la cicatrice lasciò la presa sul suo collo, lasciandolo cadere come una marionetta a terra, sofferente.
<< A-spetta... >> biascicò Naruto allungando una mano verso di lui, ma quella figura diventava sempre più lontana e confusa, poi capì, era la sua vista che si stava annebbiando, finché non divenne tutto buio.

<< Avete sentito? >> disse improvvisamente Sai arrestandosi. Avevano finito di scalare l'ennesima rampa di scale. Yamato e Sakura si voltarono e tesero le orecchie.
<< No, io non ho sentito nulla... >> disse la rosa tornando a fissare l'edificio in fiamme, poi una trave cadde alle loro spalle facendoli trasalire.
<< Non possiamo rimanere ancora per molto, sta per crollare. >> intervenne prudente Yamato.
Sai cominciò a correre nella direzione opposta a dove si stavano dirigendo inizialmente. Aveva sentito un rumore strano, un rumore non causato dal cedimento di travi in fiamme. Venne raggiunto dagli altri, Sakura lo guardava circospetto, mentre Yamato abbastanza serio, così li anticipò:
<< Naruto potrebbe trovarsi in questi corridoi. >>
Li freddò entrambi. Decisero di risparmiare il fiato per la corsa, anche perchè i fazzoletti che tenevano in viso erano ormai asciutti e il fumo sempre più denso e acre.
Svolta a destra, a sinistra e poi di nuovo a destra, a Sakura quei corridoi sembravano tutti uguali, non vedeva nulla se non fumo e fiamme, gli occhi le bruciavano causando la fuoriuscita di lacrime. Poi una figura le saltò agli occhi, un uomo stava fuggendo dalla finestra. Gridò di fermarsi, era certa che non fosse Naruto, i capelli erano troppo lunghi. L'uomo sentendo la presenza dei tre si voltò, sorrise malignamente e disse:
<< Dovreste preoccuparvi della vostra incolumità e quella del vostro amico... >>
Un kunai gli sfiorò la guancia, facendola sanguinare. Da quando Sai era così aggressivo?
Poi l'uomo, fissando Sakura, indicò un punto non ben preciso alle sue spalle. In quel momento capì.
<< Naruto... >> fece dietro front più veloce che mai, mentre Yamato e Sai si scagliavano contro l'uomo, che non diede loro il tempo di raggiungerlo, dandosi alla fuga.

<< NARUTO! >> gridava ad ogni angolo svoltato, ad ogni porta buttata a terra, poi un tonfo raggiunse le sue orecchie, proseguì davanti a se, girò verso l'ennesimo corridoi.
Finalmente lo trovò, le fiamme lo avvolgevano, aveva la bocca ricoperta dal sangue provocato dalla frattura del naso, il buco del soffitto cominciava a deteriorarsi.
<< NARUTO! >> gridò mentre si accovacciva accanto a lui. Niente non le rispondeva, anche se respirava, in modo poco regolare ma respirava. Doveva spostarlo da li, prima che gli crollasse tutto addosso.
Fece passare un braccio di lui attorno al suo collo esile, mentre lo afferrava saldamente al fianco sinistro. A quel contatto una smorfia di dolore fece svegliare il ragazzo.
<< Naruto... >> disse sollevata poi il suo tono di fece un po' meno dolce. << Non fare il bambino, è un graffio! >> in fondo era infuriata con lui, anche se fondamentalmente non aveva fatto nulla. Preoccuparsi per quel baka la faceva sentire colpevole di un sentimento che non conosceva, che secondo lei non le apparteneva, dunque era un ottimo pretesto riversargli la sua rabbia.
<< A-ah... Sarà anche un graffio, ma sfondare un soffitto per poi ricadere sul proprio fianco...ahu, non lo auguro a nessuno. >> disse cercando di ridere, anche se ogni movimento, ogni respiro, erano come coltellate alla cassa toracica.
<< Non sforzarti, avrai qualche costola rotta... >> disse cercando di non fargli troppo male.
Poi un istinto omicida le fece prudere le mani...
<< Bhe se il prezzo per starti così vicino sono un paio di costole rotte... allora viva le fratture! >>
<< Ringrazia che rischiamo di finire arrosto, altrimenti avrei finito il lavoro di quel tizio! >> disse imbronciata e con un leggero rossore alle guance, quelle parole non erano poi le solite frasi di Naruto, irriverenti, invasive e da far perdere le staffe, anzi era stata quasi lusinghiera. Ma una domanda, accompagnata da un tono di voce apprensivo la riportò alla realtà:
<< Hai visto quell'uomo? Ha detto nulla? >>
<< No... >> adesso lo fissava come se fosse una alieno, poi proseguì << Raggiungiamo gli altri e usciamo in fretta di qui. >>

L'uomo con la cicatrice ora mai era lontano dal villaggio, anche se l'alone rosso-arancio dell'incendio era visibile nell'oscurità della notte.
<< Finalmente, te la sei presa comoda. >> disse una voce tra la fitta boscaglia. Era fredda e piatta, metteva i brividi.
<< Si, sono desolato ma sono sopraggiunte delle complicazioni, signore! >> disse l'uomo muovendo qualche passo, poi in un secondo, una nube di fumo rivelò la vera identità dell'uomo con la cicatrice...
<< La prossima volta cerca di organizzarti meglio, mi sono spiegato... Kabuto? >> sussurrò con astio l'interlocutore.
<< Si, Orochimaru-sama... >> rispose Kabuto con un inchino degno di un attore di teatro.
<< Hai informato il jinchuuriki? >> disse Orochimaru leccandosi le labbra.
<< Si, come avevate ordinato. >> rispose il ninja fermo ancora nella posa dell'inchino.
<< Bene, adesso sapremo cosa ha in mente... >> concluse voltandosi dalla parte opposta.
Dopo quella breve conversazione, i due si dileguarono, consapevoli di aver mosso a dovere le loro pedine.

<< Abbiamo i documenti, abbiamo sistemato la situazione come meglio potevamo, direi che in mattinata potremmo rientrare al villaggio. >> disse Yamato poggiando il doppio rotolo sul tavolo della stanza d'albergo.
La tensione era palpabile. Sakura concentrata sulle ferite di Naruto; lui che ripensava alle parole di quel ninja sconosciuto e Sai...
<< Lei sapeva dell'intruso, non è così? >> chiese pacato come sempre, ma nessun sorriso cordiale sorse sulle sue pallide labbra.
Sospiri trattenuti, fu l'unico rumore, se così può essere definito, a rompere quel silenzio assordante.
<< Capitano, è la verità? >> chiese Sakura posando alcuni tamponi imbrattati di sangue e disinfettante.
Due occhi azzurri, spaesati e curiosi, si spostarono sul volto di Yamato; non poteva rivelare cosa avesse appreso da quella discussione poco amichevole, cioè adesso sapeva dove trovare Sasuke, per quanto vere potessero essere le parole di quell'uomo.
<< Si... avevo messo di guardia una mia copia, a quanto pare questi documenti non sono cosa da poco. >>
<< Perchè non ci ha avvertiti? >> chiese nuovamente Sai, l'unico che aveva fin dall'inizio controllato la situazione.
Yamato si sedette, sospirò rumorosamente chiudendo gli occhi poi parlò:
<< La missione era di livello C, ma ero consapevole del fatto che sarebbe stata più complicata del previsto. >> tornò a fissare i ragazzi. Nella sua frase aveva omesso il discorso avuto con Tsunade dopo l'assegnazione della missione, ritenendolo un particolare di poco conto e troppo allarmante, sopratutto per Naruto che, in quel momento, guardava il capitano in modo strano... preoccupato...
<< Naruto, tutto bene? >> chiese Yamato sentendosi osservato.
<< Eh? Ah S-si, qualche dolore qua e la, ma tutto bene, si. >> sorrise. Un sorriso forzato e di circostanza, Sakura notando ciò pensò che quel sorriso assomigliasse terribilmente a quello di Sai.
Gli nascondeva qualche cosa, ne era certa. Si innervosì; tra loro non vi erano mai stai segreti, e adesso ne aveva uno!? Il suo risentimento venne perfettamente espresso dall'energia con cui applicò un cerotto al biondino... con troppa energia forse...
<< AHI! >> gridò come una femminuccia.
<< Baka... >> ringhiò in risposta la rosa, fulminando con lo sguardo Naruto che si zittì prontamente, se solo avesse aggiunto altro si sarebbe ritrovato ferite ben peggiori di qualche costola incrinata.
<< Ok, allora cercate di approfittare di queste ultime ore per riposarvi, come già accennato partiremo per Konoha al più presto. >> concluse Yamato andando verso il bagno, lasciando il resto del team in silenzio a riflettere.
L'orologio segnava le tre del mattino, si potevano sentire ancora le voci concitate della popolazione che cercava di porre rimedio al grave danno riportato.
<< Ah, lo sapevo... >> sbottò Sakura guardando il fianco livido del compagno. << Dai alzati. >> disse dopo essersi alzata a sua volta dirigendosi verso la sua camera. Naruto la guardava stranito.
<< P-perchè? >> chiese arrossendo lievemente alla vista della ragazza che si soffermava davanti la porta. Chissà perchè ma ogni sogno perverso che racchiudesse sia lui che lei, iniziava sempre con l'invito in camera da parte della rosa.
Deglutì sonoramente, talmente tanto che Sakura se ne accorse, strinse i pugni, i denti e invocò i kami, li pregò di infonderle una porzione extra di pazienza.
<< Ma che hai capito, baka. In camera mia ho il resto dei medicinali che mi servono per curarti quelle ferite... MUOVITI! >> ordinò inviperita.
<< A-ah subito. >> replicò terrorizzato lui alzandosi di scatto non considerando il dolore alle costole che lo costrinse a piegarsi sulle ginocchia non appena in piedi. Uno sbuffo rassegnato uscì dalle labbra di lei che chiese cortesemente a Sai di aiutare il compagno e di condurlo nella sua stanza.
<< Si, nel letto... grazie Sai. >> disse iniziando a rovistare nello zaino cercando, oltre ai medicinali, una buona scusa per sbarazzarsi del terzo incomodo.
<< Ah senti Sai non è che... >>
Non ce ne sarebbe stato bisogno.
Sai era già sparito, aveva anche chiuso con delicatezza la porta, la rosa pensò che quel ragazzo fosse troppo perspicace per i suoi gusti, insomma aveva capito ciò che stava facendo Yamato alle loro spalle, era difficile omettergli le vere intenzioni celate dietro falsi comportamenti.
Poi si ricordò il motivo per cui aveva ricercato quel momento di privacy con Naruto. Si sedette accanto a lui, riprendendo a medicarlo.
<< Devi dirmi niente? >> chiese senza guardarlo, ma figurarsi se aveva bisogno di una risposta, il corpo di lui lo aveva già dato la sua risposta irrigidendosi a quella domanda. Ovviamente la risposta era...
<< C-certo che... no, Sakura-chan, p-perchè me lo... perchè me lo chiedi? >> disse cercando di restare il più naturale possibile, ma il suo tono di voce era alto, tipico di Naruto quando vuole nascondere qualche cosa; come i bambini, non sapeva mentire.
<< Sei strano, e il modo in cui mi hai chiesto cosa mia avesse detto il tizio con la cicatrice, mi ha fatto insospettire... >> replicò con lo stesso tono di voce cercando di concentrarsi sulle ferite, ma era la sesta volta che ripuliva lo stesso graffio.
Lo sguardo di Naruto si addolcì, avrebbe voluto dirle cosa aveva saputo da quell'uomo, avrebbe voluto condividere con lei la speranza che forse questa volta lo avrebbero riportato indietro, avrebbe voluto vederla sorridere e commuoversi mentre pronunciava il nome di colui che aveva sempre amato... anche se questo lo avrebbe fatto morire dentro... avrebbe voluto fare tante cose, e invece...
<< Sakura... non ti nascondo nulla... dico davvero. >> disse in un sussurrò fermando le sue mani, era bello per lui sentirne sul suo corpo, ma una ferita più volte ripassata con il disinfettante, avrebbe fatto pianger dal bruciore anche per il ninja più forte che potesse esistere.
<< Me lo giuri? >> chiese lei continuando a tenere lo sguardo basso, non voleva che Naruto le facesse un falso giuramento guardandola negli occhi, sapevano entrambi che era difficile dire una bugia ed accettare questa come fosse la verità. Il contatto con quelle mani grandi le diede il coraggio di stringerle, provò uno strano calore nel petto quando sentì una dolce stretta da parte di Naruto.
<< Te lo giuro! >> disse chiudendo gli occhi, il volto contratto in una smorfia di dolore, non avrebbe mai voluto mentirle, ma era necessario; se l'informazione si fosse rivelata falsa, ci avrebbe rimesso solo lui, non lei, o l'intero team. Era meglio così.
<< Ok! >> disse Sakura sciogliendo l'intreccio delle loro mani, doveva finire di curarlo, e poi era stanca, troppe emozioni, terribilmente differenti l'una dall'altra, l'avevano percorsa quella sera.
<< Grazie... >> disse Naruto con tono di riconoscenza accarezzato da quelle mani, ogni loro movimento, ogni loro emissione di chakra, per lui era come una sua carezza.
<< Non ringraziarmi baka, se non ti curassi non sarebbe etico. >> replicò lei con tono ancora serio e stanco.
Naruto sorrise tristemente... i suoi ringraziamenti erano si rivolti a lei, ma al fatto che avesse capito che lui le stava mentendo e che... avesse accettato il suo silenzio, che avesse accettato il suo falso giuramento.
“Un giorno capirai, ma per adesso... scusa e grazie, Sakura-chan...”



Angolo dell'autrice:
Coloro che erano curiosi di conoscere l'identità dell'uomo con la cicatrice, se lo aspettavano??? si, no, forse? XD fatemi sapre al prossimo capitolo (il narusaku regna in ogni chappo anche se di poco xD)
Bene gente, terminiamo la serata con un affettuosissimo ringraziamento generale a tutti voi, vi lovvo tutiiii ^W^ anche per quelli che hanno letto, apprezzato e recensito la mia oneshot Il ritorno della primavera. Grazieeee!!
Al prossimo capitolo
SAKURACHAN

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9 ***


Lo so sono senza scuse, però capitemi ho dovuto sostenere 2 esami in un mese all'uni, sto studiando per altri due che si terranno il mese prossimo, in più devo conciliare famiglia fidanzato e amici sono un pò stanca... comunque poche chiacchiere e più capitoli...ecco a voi il tanto atteso nono chappolo

CAPITOLO 9:

La mattina arrivò in un battito di ciglia, il gruppo di Yamato aveva riposato un paio d'ore. Adesso erano pronti per rientrare al villaggio, fare rapporto e consegnare quei documenti così preziosi.
Procedevano a rilento a causa della stanchezza e delle ferite riportate; più che altro Naruto risentiva dei colpi ricevuti da quel misterioso personaggio. Non riusciva a toglierselo dalla testa, anche perchè la rivelazione che gli aveva fatto era notevole; aveva la possibilità di trovare Sasuke, pestarlo di santa ragione e poi cercare di farlo ragionare. Non aveva dimenticato il loro ultimo incontro, le parole che gli aveva riservato erano state più taglienti della sua katana, più letali del veleno di un serpente a sonagli, Naruto quella volta sentì un dolore acuto al petto, qualche cosa si sera rotto... si il loro legame, considerato solo da lui come fraterno, era andato in frantumi... per sempre.
Il suo sguardo si fece cupo, velato da uno strato di lacrime impercettibile, la persona che considerava come il fratello che non aveva mai avuto lo aveva abbandonato due volte, prima come compagno di team e poi come migliore amico. Naruto si ritrovò a pensare di essere di nuovo solo, di aver perso un'altra persone importante per la sua esistenza.
<< Vuoi riposare? >>
Due parole... potevano due parole essere seta avvolgente per il suo cuore ferito? Evidentemente si...
<< No, possiamo proseguire Sakura-chan. >>
La ragazza non era tanto convinta della risposta ricevuta, e si fece, tra un salto e l'altro, più vicina al compagno per poi dire:
<< Baka, ti si legge in faccia che stai male, non fare lo spavaldo! >>
Naruto sorrise alzando il capo verso le fronde degli alberi che li sovrastavano; il sole faceva capolino di tanto in tanto:
<< Già, un dolore che mi fa impazzire... >> un sussurro ricco di rancore e rabbia, ma che Sakura non riuscì a percepire distintamente. Chiese cosa avesse farfugliato, ma ottenne solo un sorriso scemo e una battuta altrettanto poco intelligente, che causò l'ira funesta della compagna.

<< Finalmente! >> esclamò Tsunade nel vedere di ritorno i suoi ninja << Vi siete presi una vacanza? >> concluse. Aveva il volto appoggiato alla mano che le deformava l'espressione, ricordava una bambina arrabbiata a cui avevano rubato la merendina.
<< Ne sono costernato, ma abbiamo avuto un contrattempo. >> Alle parole di Yamato, l'hokage sembrò risvegliarsi, si ricompose e diede uno sguardo al resto del gruppo:
fuliggine, vestiti bruciacchiati e...
<< Naruto, ma che hai combinato? >>
Il biondino in risposta si grattò la testa, e rispose ridacchiando:
<< Oh, nulla di grave baa-chan, contrattempi... >> ma un'ombra lo sorpassò e prese parola.
<< Non è del tutto esatto. >>
<< Spiegati meglio, Sai >> disse solenne l'hokage porgendo i documenti a Shizune che prontamente uscì dalla stanza seguita dagli occhi di tutti i presenti, tant'è che Tsunade si vide costretta ad aggiungere:
<< Da adesso in poi quei documenti non sono più di vostra competenza, dimenticatevene! >>
<< Risulterà difficile, hokage-sama, visto che le condizioni di Naruto sono riconducibili ad essi. >> esordì il pallido ninja con il suo solito sorriso finto.
<< Che cosa intendi dire? >> lo sguardo ambrato della donna si assottigliò come quello di un gatto pronto a saltare addosso al topo.
<< Semplicemente che la missione era più complicata del previsto. >> intervenne Sakura, richiamando l'attenzione. La rosa fissava intensamente la sua maestra, voleva andare in fondo alla questione.
<< Ci ha affidato una missione di livello C, ma lei sapeva benissimo che non sarebbe stata tale, allora perchè non avvertirci? >>
<< S-Sakura-chan... >>
La tensione era palpabile, e Naruto trovò strano il comportamento della kunoichi, non aveva mai parlato a quel modo alla sua maestra, la sua voce era dura, accusatoria. << Non so di cosa tu stia parlando, Sakura. >>
indifferenza. Pugnalata al cuore per la piccola Sakura.
<< Shishou, mi perdoni ma lei sa benissimo di cosa si sta parlando, a causa di quei documenti abbiamo rischiato grosso, Naruto ha rischiato la vita per recuperarli e per di più non eravamo i soli... >> disse la rosa e Naruto ebbe l'impressione che fosse sull'orlo di distruggere tutto, i pugni stretti e il fiato corto, faceva paura e l'aveva vista in quello stato solo rarissime volte.
Tsunade, dopo aver ascoltato impassibile le parole della sua allieva, rivolse lo sguardo verso Yamato, che fece un cenno di assenso con il capo. La donna incrociò le mani puntellando i gomiti sulla scrivania in legno di mogano, e senza scomporsi disse:
<< I documenti recuperati sono molto pregiati, era prevedibile che altri volessero impossessarsene, se non sei stata in grado di tener testa ad una situazione del genere mi dispiace tanto ma deludi le mie aspettative, Sakura. Pensavo di averti addestrata a dovere, forse mi sbagliavo... >>
Le ultime sue parole vennero espresse con una nota di disappunto e costernata delusione. Sakura strinse i pugni talmente tanto da far fuoriuscire un rivolo di sangue da ognuno, rimase in silenzio non rispose alle parola di Tsunade, forse... forse perchè aveva ragione...
<< Ti sbagli!!! >>
Sakura si volò verso Naruto con occhi spalancati, come poteva rivolgersi a quel modo? Era forse impazzito?
<< Prego? >> disse Tsunade alzando un sopracciglio.
<< Mi hai sentito... E ti sbagli di grosso, è stata dura recuperare quei documenti, sapevamo che potevamo essere seguiti, e visto e considerata la delicatezza della missione, hai sbagliato tu ad inserirla al livello C, nonna! >>
Sakura era a bocca aperta, Yamato altrettanto, Sai...bha lui ridacchiava silenziosamente con le braccia incrociate al petto, stranamente soddisfatto.
<< TU... come osi mettere in dubbio il mio metro di valutazione? >> esordì quasi ringhiando la donna.
<< Ti sbagli di nuovo, baa-chan, non l'ho messo in dubbio, l'ho decisamente bocciato!!! >>
“Ok, va bene che Naruto può avere ragione, ma così sta esagerando...” pensò Yamato avvicinandosi al biondino che aveva il pugno alzato verso la donna che si era alzata di scatto sbattendo le mani sulla scrivania.
<< Naruto, ora basta! >> ma la voce che lo bloccò non era quella di Yamato, ma di Kakashi che aveva appena fatto il suo ingresso nella stanza seguito da un'ansiosa Shizune.
<< Ma lei ha tort- >> cercò di replicare, invano...
<< Non ha importante, la missione ha avuto successo, adesso non serve a nulla fare polemica. >> intervenne Yamato.
<< Bene! >> la voce di Tsunade tuonò imperiosa << Voi tre... >> proseguì indicando Naruto, Sakura e Sai << ...Potete andare! >>
Sakura sobbalzò, non aveva mai visto la sua maestra così infuriata, Naruto era ancora fermo a fissarla, anche lui aveva risposto in modo davvero irrispettoso, da quando avevano a che fare con quei documenti le cose si stavano mettendo sempre peggio.
<< Hokage-sama. >> disse Sai facendo un profondo inchino sorridendo amichevole. La rosa, mentre si avviava verso l'uscita, fissava preoccupata il compagno che era rimasto immobile a fissare torvo Tsunade, che non accennava a distogliere lo sguardo.
<< Naruto... >> disse Kakashi poggiandogli una mano sulla spalla <<... Va a casa, non far preoccupare la gente più del dovuto, ok? >> concluse sorridendo sotto la maschera. << Eh? >> esclamò il ragazzo non capendo a cosa si stesse riferendo.

I ragazzi uscirono dal palazzo dell'hokage. Si incamminarono in silenzio, Naruto con le mani in tasca borbottava contrariato tra se e se, Sakura camminava fissandosi i piedi come se avessero chissà che cosa di così interessante, mentre Sai se la rideva.
<< Ottimo discorso. >> disse quest'ultimo, facendoli voltare.
<< Mi prendi in giro? >> chiese stizzito Naruto, non aveva voglia di mezze frasette o doppi sensi.
<< No, dico sul serio, approvo ciò che hai detto. >>
Non stava mentendo? Sakura lo scrutava curiosa, improvvisamente l'espressione di Sai, da amichevole e sorridente, si trasformò in seria e terribilmente fredda.
<< Dico sul serio, Naruto, Tsunade ci ha omesso parti fondamentali della missione, e credo che abbia deciso di proposito di assegnarci una missione come questa sotto mentite spoglie di livello. >>
<< Effettivamente... >> disse la rosa portandosi l'indice della mano destra al mento << Non avrebbe avuto senso un ragionamento così artificioso... a meno che... >> si voltò di scatto verso Sai, stava annuendo.
<< Ci sei arrivata, finalmente, quei documenti contengono qualche cosa che riguarda qualcuno di importante. >> concluse sorpassando Naruto.
<< Oh no... >> Sakura si portò una mano alla bocca << Allora secondo te, riguardano Sasuke? >> chiese quasi sussurrando.
Sai si fermò e disse:
<< Probabile, ma non ne sono sicuro, comunque.. >> si voltò sorridendo per poi concludere << Ora non pensateci, buon riposo ragazzi. >>
Sparì in una nube di fumo, lasciando con un gran interrogativi i due compagni.
Sakura fissava il punto dove era sparito il suo compagno, Sasuke... che davvero quei documenti riguardassero lui? No, non poteva essere così, allora perchè tenerli allo scuro di tutto?
<< Io vado, Sakura-chan. >> disse Naruto continuando a darle le spalle. Poi si voltò per sorriderle e dirle: << E meglio riposarci un po'. È stata una missione dura. >> prese a camminare, la kunoichi era sorpresa poi...
<< Ah...Naruto... >>
Il ragazzo si girò...
<< Ti ringrazio per aver preso le mie difese poco fa... >> concluse con un sorriso Sakura, che contagiò lo stesso Naruto.
<< Dovere, Sakura-chan. >>
Si salutarono ed ognuno si diresse alle proprie abitazioni per ponderare su tutto ciò che era successo, e sopratutto per Naruto, ponderare sul da farsi. Le informazioni apprese dall'uomo con la cicatrice erano troppo importanti per essere tralasciate, e troppo pericolose per essere condivise con qualcuno.
Doveva agire da solo.
Rientrato a casa, si fece una doccia, i suoi movimenti erano rallentati dal dolore alle costole.
“Quel tizio, mi ha conciato per le feste...”
Si gettò nel letto come un sacco di patate, era stanco ma sopratutto tormentato, cosa doveva fare?
<< Maledizione! >> sussurrò tra i denti stretti; voltò la testa verso il comodino di fronte... verso una cornice che ritraeva tre volti sorridenti e uno celato da una maschera, sorrise tristemente... sapeva benissimo cosa doveva fare.
<< Devo andare...fosse l'ultima cosa che faccio... >> sospirò mettendosi un braccio sugli occhi stanchi << ... Magari questa è la volta buona che ti riporto a casa... >>
Con un barlume di speranza nel cuore accompagnato dalla morsa ferrea di angoscia alle viscere, cadde in un sonno tormentato da incubi.

<< Allora? >> chiese Tsunade ai presenti.
<< E' come pensavamo, i documenti riguardano i jinchuuriki, e le probabili mosse che l'Akastuki potrebbe compiere e... >> Shizune si interruppe rivolgendo lo sguardo a Kakashi e Yamato. La situazione era delicata, l'Akastuki era già in possesso di molte informazioni sui bijuu ed erano dunque in netto svantaggio.
<< Ciò che possiamo fare è evitare ogni mossa che possa favorirli ulteriormente. >> disse Yamato.
<< Giusto, è meglio che per un po' a Naruto non affidiate nessuna missione. >> proseguì pacato Kakashi fissando Tsunade, che annuì stnacamente appoggiando la schiena all'ampia spalliera della sua poltrona.
<< Si... ma non sarà facile, quel moccioso impertinente farà di tutto per disobbedire ai miei ordini... >> disse aspra << Ci trova gusto a cacciarsi nei guai. >>
<< Proprio come Minato, mia cara. >> disse una voce proveniente dalla finestra aperta.
<< Jiraya-sama! >> disse una indispettita Shizune << Oh, ecco mi chiedevo dove fossi finito, e poi perchè non usi mai la porta? >> sentenziò la bionda << Immagino tu sia già al corrente di tutto, no? >>
L'uomo si sedette sul bordo della finestra e annuì preoccupato, poi disse:
<< Concordo con Kakashi, meglio tenerlo lontano dai guai. >>
Ci furono minuti di silenzio che precedevano la sentenza dell'hokage, arrivò imperturbabile.
<< E' deciso allora! >> si alzò melliflua dalla sua postazione voltandosi, poi, verso la finestra << Naruto non metterà piede fuori dal villaggio per un po' di tempo. >>

La situazione sembra complicata, anche per me che sono l'autrice di tutto sto gran casino eheh, comunque ringrazio:
Cleo92
Neko
Ultima Weapon
Fallen Star
simonachan90
che mi sostengono e mi fanno tanti complimenti ^///////^ pucci tutti a presto con il nuovo capitolo

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 10 ***


Salve, ecco a voi il decimo capitolo, mi scuso sempre per il ritardo, ma sono sorpresa io stessa di trovare il tempo per me visto gli impegni universitari!!! Colgo l'occasione per fare gliauguri a tutti coloro che hanno sostenuto in questo periodo gli esami di maturità... Credeti la vera vita inizia ADESSO!!!
A presto ^O^

CAPITOLO 10:

L'orologio segnava le tre del mattino, e facendo un calcolo approssimativo, Sakura Haruno aveva dormito si e no qualche ora ed era sveglia quasi da dodici. Era strano che non riuscisse a prendere sonno nel suo letto dopo aver portato a termine una missione.
La verità era che l'esito di quest'ultima era stato si positivo, ma gli attriti riscontrati in seguito erano stati rilevanti.
“Quei documenti, riguardano davvero Sasuke?”
Ecco la domanda che realmente la teneva sveglia.
Il suo vecchio compagno di team era davvero implicato in cose pericolose? Era bersaglio di qualche mukenin? Le risposte a tutte le sue domande erano in quei pochi fogli che aveva avuto sottomano, eppure non le era passato per la testa di dargli un'occhiata.
Ovvio, perchè Sakura è sempre stata la ragazza giudiziosa, che segue le regole, che cura egregiamente i feriti, che porta a termine le missioni, nessuno mai avrebbe mai dubitato di lei...

“...Pensavo di averti addestrata a dovere, forse mi sbagliavo, Sakura...”

E invece quella mattina, una delle persone più importanti e più influenti della sua vita aveva dubitato di lei e dei suoi risultati. E Sakura come si era sentita? Come ci si sente quando la fiducia che gli altri ripongono in noi si incrina o scompare del tutto?
La rosa, si gettò il cuscino in faccia, voleva dimenticare le parole di Tsunade e magari dormire un po', ma se continuava a rimuginare altro che dormire, avrebbe fatto l'alba.
“Ora basta Sakura, ci penserai in seguito.” Tirò un sospiro, chiuse gli occhi in cerca di qualche ora di sano e tranquillo riposo.

<< Haruno! >> tuonò una voce da dietro le spalle della ragazza. Ella si voltò presa alla sprovvista, sgranò gli occhi nel vedere la proprietaria della voce, essendo solita chiamarla per nome.
<< Dopo il tuo turno di visite, ricoprirai il turno di Ino. >> disse sorpassandola. I capelli biondi oscillavano a ritmo del suo passo deciso.
<< Si, Hokage-sama! >> rispose Sakura aspettando che la donna sparisse nella sua stanza. Sentì sbattere la porta dietro sé. Strizzò gli occhi dallo spavento, Tsunade era davvero furiosa con lei.
<< Questa situazione non è delle migliori, ma io ho detto solo ciò che pensavo, shishiou...>>
Si incamminò verso la sala visite, per concludere il suo turno e poi fare anche il turno di Ino. Quel doppio turno le sembrava una bella ripicca più che un caso; Tsunade era buona e cara, ma quando si arrabbiava riusciva a dimostrarsi più infantile di un adolescente, e quella ne era la prova lampante.
<< Kyaaa! Sono distrutta! >> esclamò Sakura.
<< Mi dispiace che tu debba subire la sua ira, ma sai com'è fatta. >> disse Shizune avviandosi verso il suo ufficio.
<< Mmh, si... >> rispose Sakura con un sorriso accennato. Si guardò intorno, il palazzo era pressoché deserto, in quel momento di silenzi le tornarono in mente tutte le domande riguardante i documenti. Erano appena entrate nell'ufficio di Shizune quando:
<< Shizune, l'hokage vuole vederti. >> disse un AMBU apparso dal nulla.
La donna annuì lasciando Sakura sola, in attesa del suo ritorno per ultimare le restanti schede ospedaliere.
“Uff ci mancava pure questa, che perdita di temp-” Ma il filo dei suoi pensieri si interruppe quando notò un gruppo di foglio, fuoriuscire dal cassetto della scrivania, carta pregiata, ingiallita e...
<< Non può essere... >> disse la ragazza, si guardò intorno portando le mani al petto. Erano i tanto agognati documenti, quelli che aveva desiderato leggere...adesso le si presentava un'occasione, poteva lasciarli li e mantenere integro il suo senso del dovere e dell'onestà, oppure mandarli al diavolo e per una volta uscire dagli schemi e smettere di essere la brava ragazza di sempre.
<< Alla fine, non sto facendo nulla di male...sono solo documenti... >>
Prese la sua decisione, allungò il braccio, aprì il cassetto, prese i documenti e li lesse... ciò che riportavano procurò in lei una strana sensazione, sollievo seguito da paura pura e semplice.
Gli occhi viaggiavano a una velocità assurda cercando di carpire ogni informazione riportata, e il suo cervello lavorava il doppio rispetto al normale, non credeva a quello che stava leggendo.
Il suo volto, chiaro di suo, divenne cadaverico, la salivazione le si azzerò... adesso sapeva la verità.
<< I-io... no... è terribile... >> le uniche parole che le uscirono dalla bocca, mentre le braccia le ricadevano pesantemente lungo i fianchi. Ritornò alla realtà quando sentì dei passi avvicinarsi; ripose i documenti dove li aveva trovati, e corse verso l'uscita.
<< EHI! >> gridò Shizune quasi travolta dalla rosa. << Dove vai? >> le urlò dietro.
<< S-scusami devo correre a casa, mi sono ricordata di una cosa importantissima che devo fare, mi dispiace a domani. >> rispose tutto d'un fiato.
Sakura correva giù per le scale del palazzo, uscì per strada, oramai era quasi buio. Nuvole nere all'orizzonte, si avvicinavano impetuose, rispecchiando il morale della kunoichi.
Il suo respiro era smorzato dalla corsa, che doveva fare? Poteva parlare con qualcuno di ciò di cui era venuta a conoscenza?
“Facendo un ragionamento veloce, le persone che sanno di quei documenti sono: Tsunade, Yamato, Kakashi, Shizune e...”

“...Dovete ritirare questi documenti, che si trovano al paese della pioggia. Sono documenti che stanno passando di villaggio in villaggio, di paese in paese...”

<< Oh no. >> Sakura arrestò il passo, lo sguardo le si annebbiò. << No... >>
La situazione era chiara; non poteva conoscere il numero esatto, ma la maggior parte dei paesi era a conoscenza della missione dell'Akastuki, dei bijuu e dei loro jinchuuriki; di ciò che accadde a Gaara e di ciò che sarebbe potuto accadere a Naruto. Quei documenti erano l'avviso di un imminente conflitto che sarebbe sfociato in una guerra disastrosa, se questa non fosse stata fermata.
<< Naruto... >> sussurrò Sakura, riprendendo a camminare stancamente verso casa. In quel momento, dopo che aveva saputo la verità, desiderò ardentemente che in quei documenti vi fosse il nome di Sasuke e non quello del suo compagno di squadra. Adesso cominciava a capire che forse il comportamento di Naruto era dettato da questo fatto, molto probabilmente lui ne era a conoscenza, e lei? Perchè lei ne era stata tagliata fuori? Perchè Naruto non le aveva detto nulla?
Sentendo su di se le prime gocce di pioggia, si mise a correre per evitare di bagnarsi, lo sguardo duro e una luce omicida brillava nelle sue iridi verde smeraldo. Era decisa che avrebbe chiarito la situazione con il biondo, e che lo avrebbe riempito di pugni per averle taciuto una cosa così importante.

Naruto quella mattina era rimasto a casa, la stanchezza si era fatta sentire un po' troppo.
Era nella sua stanza pronto per andare dall'Ichiraku ramen. Uscì e si mise a correre a causa della pioggia.
Arrivò da Teuchi, spostò la tendina e si sedette.
<< Buona sera, Naruto. Il solito? >> chiese cordiale Teuchi.
<< Si, grazie. >> rispose lui poggiando il volto sulla mano destra e guardando fuori dal locale.
<< Che tempaccio, non trovi? >> chiese il cuoco mentre preparava l'ordine. Naruto, dopo un sonoro respiro che somigliava più a uno sbuffo, disse:
<< Già io odio le giornate così, e capitano sempre nei giorni in cui non ho gli allenamenti e potrei andarmene in giro a zonzo e... >>
<< ...E magari con la tua ragazza. >> disse Teuchi porgendo la ciotola fumante di ramen al miso davanti al volto paonazzo del biondo.
<< R-ra-ragazza? >> balbettò fissando l'uomo che ricambiava sorridendo.
<< Si, quella bella kunoichi dai capelli rosa, non è forse la tua ragazza? >> domandò iniziando a ripulire gli attrezzi utilizzati precedentemente.
Lo sguardo di Naruto si trasformò in una sequenza di emozioni, da imbarazzato a sorpreso, da sorpreso a triste, da triste a sofferente., per poi lasciare posto ad un sorriso amaro.
<< No... lei non è la mia ragazza, è innamorata di un altro. >> sussurrò prendendo le bacchette pronto per mangiare.
<< Oh, bhè... >> disse Teuchi prima di concludere << Se è così... però lascia che ti dica una cosa ragazzo. >> Naruto alzò il volto incuriosito.
<< Se per te questa ragazza conta davvero qualche cosa dovresti dirglielo, non mi sembra tu l'abbia ancora fatto, giusto? Magari la sua risposta potrebbe stupirti sconvolgendo tutte le tue certezze.
<< Mhm... >> mugugnò il biondino rimuginando su quelle parole. Magari aveva ragione, magari avrebbe potuto dirle la verità una volta per tutte.
<< Oh, chi si vede. >> una voce profonda alle sue spalle lo fece voltare.
<< Ero-sannin, che ci fai in giro con questo tempo? >> chiese Naruto.
L'uomo si sedette accanto al ragazzo, ordinò anche lui del ramen e poi disse:
<< Niente di speciale, ero in giro e mi è venuta fame! >> Risposta poco convincente. Quando Jiraya aveva fame non si fermava di certo in un locale come quello, prediligeva locali notturni con presenza abbondante di donne seminude che gironzolano intorno ai clienti. La situazione non lo convinceva.
Naruto avvicinò il viso a quello del suo maestro, lo fissava circospetto, poi disse:
<< Non è vero... tu non sei mai venuto qui, e adesso ti viene voglia di ramen? Parla che cosa vuoi? >>
Jiraya lo guardò sorpreso, da quando Naruto era così perspicace? L'uomo sorrise rendendosi conto che lui invecchiava mente il ragazzo cresceva e maturava a vista d'occhio, assomigliando sempre più a...
<< Allora? Che cosa vuoi? E' ovvio che cercavi me. >> lo incitò Naruto.
<< Effettivamente hai colto nel segno. >> disse iniziando a mangiare il ramen appena servito. << C'è una cosa di cui ti voglio parlare. >> la voce dell'eremita divenne improvvisamente seria e profonda, Naruto era fermo e lo guardava con occhi spalancati.
<< Si tratta dell'Akatsuki. >>
Il cuore di Naruto perse un battito, per poi cominciare un battito galoppante, se fosse stato un vecchietto gracilino sarebbe morto d'infarto. Jiraya non era mai stato così diretto nei suoi confronti, aveva sempre fatto mezzi discorsi, adesso invece era stato diretto come un kunai lanciato contro un bersaglio in movimento.
<< Ah... >> disse il ragazzo confuso, ma Jiraya non gli diede il tempo di dire altro perchè proseguì con il suo discorso:
<< Ascoltami bene Naruto, so che tu sei geneticamente portato per cacciarti nei guai, ma sappi che questi tizi sono vicini al raggiungere il loro obbiettivo, ovvero... Tu! >>
concluse puntandogli le bacchette addosso.
<< Lo so. >> rispose con rabbia << Ma non posso chiudermi in casa e nascondermi, devo combatterli se voglio vincerli. >> voltò con convinzione la testa verso Jitaya, trovò due occhi seri, che non ammettevano repliche.
Naruto spalancò la bocca prima per lo stupore, poi per replicare:
<< No, non avrete intenzione di... >>
<< Lo facciamo per il tuo bene, Naruto. Se ti prendono rischi la vi- >>
Ma il biondino era già balzato in piedi furioso: << No, non potete, non rimarrò ad aspettare che mi trovino o che altri rischino la vita a causa mia... >>
<< Ora mai è deciso! >> disse pacato e comprensivo Jiraya, che pagò il conto per entrambi, si alzò e fece per andarsene.
<< Perchè? >> lo bloccò Naruto << Perchè mi è toccato tutto questo? Perchè non posso avere una vita normale? >> chiese fissandosi i piedi, sentì una mano sulla spalla.
<< Perchè sei colui che ha il Vero Potere dei Ninja...>>
Naruto rimase interdetto, osservò il suo maestro andare via, e mille domande gli invasero la testa. Le parole di Jiraya sembravano più una specie di predizione solenne che si sarebbe avverata prima o poi.
Naruto strinse i pugni, per ciò che si era prefisso di portare avanti, il rimanere chiuso in casa era l'ultimo dei suoi pensieri.
“Non tornerò indietro, se il mio cammino è già deciso, io prenderò una scorciatoia farò a modo mio, perchè questo è il mio modo di essere ninja”


Note dell'autrice:
Ecco finito un nuovo capitolo, ma state tranquilli presto saprete come andrà a finire!!!
Ringrazio tutti coloro che hanno commentato, grazie siete veramente dolcissimo ^w^ e tutti coloro che continuano ad aggiungere la storia ai preferiti e alle storie seguite, grazie grazie grazie...A presto

SAKURACHAN

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11 ***


CAPITOLO 11:


<< Avverti Sasuke di preparasi, deve recarsi ad un appuntamento importante. >> disse una voce divertita nell'ombra di un semiinterrato.
<< Si maestro Orochimaru. >> obbedì Kabuto uscendo dalla stanza fredda e umida.
<< Bene tutte le pedine sono posizionate a dovere. Il ragazzo Kyubi è davvero troppo prevedibile, proprio come te Jiraya. Buffo ma la storia sembra ripetersi... inesorabilmente... >> sibilò.
Kabuto intanto aveva raggiunto la stanza dell'Uchiha. Bussò e senza aspettare il lasciapassare vi entrò.
<< E' il momento! >>
<< Bene >> disse solamente Sasuke mentre sorpassava Kabuto, che lo fermò prepotentemente per un braccio.
<< Mi raccomando Sasuke, tutto deve filare liscio, recita bene la tua parte, noi non concediamo il bis dei nostri spettacoli. >> ghignò divertito.
Sasuke per tutta risposta lo fulminò con gli occhi dove regnava lo sharingan, si liberò dalla presa sistemandosi il kimono.
<< E' sorprendentemente assurdo quante cose abbiate in comune. >> disse Kabuto sistemandosi gli occhiali ovali sul naso.
<< Io e Orochimaru non siamo poi così uguali. >> replicò atono Sasuke.
<< Oh, ma io non intendevo lui... >>
Sasuke fissò l'uomo fargli un cenno della mano in segno di saluto, per poi scomparire. Non parlava di Orochimaru? Ma allora a chi si stava riferendo?
“Naruto... la resa dei conti è vicina...”
I giorni erano trascorsi come sempre, tranquilli e senza troppi problemi. Ognuno degli abitanti di Konoha svolgeva le sue mansioni diligentemente.
Naruto, Sai e Sakura quella mattina erano ad allenarsi con il capitano Yamato. Da giorni regnava uno strano silenzio durante le esercitazioni, insomma quei tre non erano mai andati troppo d'accordo e quindi nascevano regolarmente screzi, sopratutto tra Naruto e Sai.
Ma da una settimana a quella parte, Naruto era calmo, anche troppo, Sakura sembrava avere i nervi a fior di pelle; scattava per un nonnulla e Sai... lui era il solito di sempre, anche se ogni tanto Yamato lo scopriva a fissarlo serio.
“Non me la raccontano giusta...” pensò Yamato parando un colpo appena ricevuto da Sai. Ciò non gli fece sfuggire lo sguardo assente di Sakura; durante gli allenamenti nessuno si poteva permettere di abbassare la guardia.
Così il capitano lanciò un kunai diretto ai piedi della kunoichi, che scattò all'indietro, inciampò su una pietra cadendo a terra.
<< Sakura-chan!!! >> disse sorpreso Naruto avvicinandosi alla compagna. Le porse la mano, Sakura guardò prima la mano, poi il suo viso sorridente. Le montò una rabbia potentissima ripensando a ciò che sapeva, e al fatto che...
<< Che sta succedendo, Sakura? >> chiese Yamato incrociando le braccia al petto.
La rosa allontanò con un gesto della mano l'aiuto postole da Naruto, che rimase interdetto.
<< Nulla capitano, mi sono distratta. >> rispose tirandosi su.
<< In missione non possiamo permetterci certi lussi, lo capisci? >> proseguì pacato Yamato, rivolgendosi anche agli altri. Tutti annuirono.
<< Bene, per oggi può bastare, ci rivediamo domani. >>
Così i tre ragazzi si allontanarono nella stessa direzione.

<< Waaaa!!! Mi è venuta fame! >> esclamò Naruto intrecciando le mani dietro la nuca.
<< E dove sta la novità? >> chiese affabile Sai.
<< Sta zitto! >> replicò stizzito Naruto ingaggiando una serie di battibecchi con il compagno, che non lo degnava della sua attenzione.
Sakura osservava in disparte la scena. Sentiva un certo disagio, come se dovesse succedere qualche cosa da un momento all'altro. La rosa era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse di avere di fronte un assillante Naruto.
<< Pronto? Terra chiama Sakura-chan, allora mi stai ascoltando??? >> chiese mettendo il broncio.
<< Eh? Cosa? >> balbettò lei di rimando.
<< Ti ho chiesto se volevi venire a mangiare qualche cosa con me... ma che hai oggi? >> Naruto aveva incrociato le braccia al petto un po' offeso per la poca attenzione prestatale dalla compagna, che abbassando lo sguardo rispose positivamente all'invito e superando il biondo aggiunse:
<< Però offri tu, baka. >>
Sai fissava intensamente le spalle di lei, mentre un festoso Naruto le correva dietro come un cagnolino.
“Qualche cosa la turba... “ pensò, mentre salutava i due rifiutando educatamente l'invito, seppur contro voglia, esteso gli da Naruto. Inutile dire che quest'ultimo fu contento del suo rifiuto.

<< Per me il solito!!! >> esclamò con un gran sorriso Naruto. Teuchi sorrise al ragazzo avvicinandosi al bancone.
<< Bene, allora finalmente ti sei deciso. >> disse quest'ultimo. Sakura spostava lo sguardo curiosa dall'uomo a Naruto, enigmatica.
<< Deciso a fare cosa? >> disse infine.
Naruto iniziò a sudare freddo mentre incrociava le braccia a forma di “x” scuotendo nervosamente la testa. Teuchi ridacchiò divertito tornano a trafficare con i suoi arnesi.
<< Allora? >> chiese Sakura vedendo tirare un sospiro di sollievo al compagno, che si irrigidì al sentire la sua voce.
<< Eh-eh-eh... ma nulla... era da tempo che volevo invitarti qui... e sai com'è il signor Teuchi, eh-eh... >> disse con voce isterica grattandosi la testa.
L'Haruno lo fissava sospetta, e li il biondo ebbe la sensazione di essere fissato da Tsunade... stesso sguardo inquisitorio e sottile, sghignazzò divertito, cogliendola di sorpresa.
<< Perchè ridi? >>
<< Hi-hi, per nulla tranquilla... mangiamo adesso. Itadachimasu!!! >> esclamò il biondo dividendo le bacchette.
Sakura lo fissava ingozzarsi e non poté fare a meno di sorridere, poi improvvisamente le tornò in mente il contenuto dei documenti. La rabbia le tornò feroce nelle vene come lava incandescente. Quello era il momento migliore per parlare... per avere delle spiegazioni.
<< Naruto... >> disse con voce ferma, mentre il ragazzo si voltava con ancora i tagliolini di ramen penzolanti dalla bocca stracolma.
<< Ho scoperto il contenuto di quei documenti. >> concluse fissandolo negli occhi azzurro cielo, che si sgranavano poco a poco. Lei sapeva e lui era spiazzato dal suo viso. Era irata, preoccupata, sofferente... Naruto non lo capiva. Ingoiò l'ultimo boccone per poi voltarsi direttamente verso di lei.
<< Non si tratta di Sasuke... ma di te! >> disse stringendo i pugni sulle cosce. Naruto sospirò, sopprimendo qualche fitta che prepotente si insinuava tra le sue costole.
<< Lo sospettavo... >> sussurrò melanconico. Era cupo, afflitto, non riusciva ad alzare la testa, si sentiva un macigno sulle spalle... che doveva trascinare da solo.
<< Perchè non mi hai detto niente allora? >> chiese Sakura poggiandogli una mano sul ginocchio... lo sentì tremare.
<< Non potevo Sakura-chan... >> replicò con voce colpevole fissando la sua mano ancora ferma dove lei l'aveva adagiata.
La ragazza sbuffò... poggiò il gomito sul bancone per poi poggiare il volto sul palmo della mano. Si sentì assalire da uno strano sentimento... angoscia mista a tristezza, insomma nulla di buono.
<< E adesso, puoi? >> chiese cercando di far tacere quella sensazione che non le apparteneva.
Naruto annuì, pagò il conto silenziosamente. Insieme si diressero al campo di allenamento, in quel momento deserto. Il ninja si fermò a guardare il cielo continuando a dare le spalle a colei che di li a poco sarebbe stata partecipe delle sue sofferenze.
<< Sai che dentro di me ho Kyubi, il demone della volpe a nove code; sai che sono un jinchuuriki come Gaara... >> si soffermò dando il tempo alla compagna di assimilare ogni parola.
<< Sono ciò che l'Akastuki sta cercando... sono ciò che ha quasi distrutto il villaggio diciassette anni fa... >> si voltò per guardarla negli occhi << Sono un mostro, Sakura! >>
Naruto non si sorprese di vedere Sakura immobile davanti a se, sorrise amaramente adesso anche il rapporto con lei, quel poco che poteva definirsi rapporto a parere suo, sarebbe saltato.
<< Adesso io capirò una tua... >> Ma dovette interrompersi nel vedere la ragazza avvicinarsi a lui.
<< BAKAAAAA!!! >> gridò tirandogli uno dei suoi pugni più micidiali in piena faccia, facendo rotolare il povero Naruto a chilometri di distanza. Lo raggiunse in un attimo, lo afferrò per il colletto della tuta iniziando a scuoterlo come una bambola di pezza. Naruto, oltre che dolorante era anche molto confuso. Cosa aveva mai detto per poter giustificare una reazione del genere da parte della kunoichi?
<< Baka... >> sussurrò rallentando i movimenti delle sue braccia.
<< S-sakura-chan...??? >> la chiamò ancora più confuso.
<< Non sei un mostro.... >> disse lasciando la presa, Naruto adesso forse cominciava a capire...
<< Si che lo sono. >> la corresse mostrando nuovamente il suo sorriso triste. Sakura lo guardava, non sopportava di vederlo in quel modo, voleva estinguere quella sua espressione di tristezza infinita, non s'addiceva per niente a lui.
<< NO CHE NON LO SEI! >> gridò nuovamente.
Naruto la fissava sorpreso dal basso verso l'alto non proferendo parola, sapeva che doveva ancora finire il discorso.
<< Tu non sei un mostro, tu sei un ninja di Konoha, il più imprevedibile e stravagante, sei membro del team 7, fai del tuo meglio per tutto e tutti. Ti sei guadagnato il rispetto di molta gente, ed hai il potere... >> si soffermò per prendere fiato e cercare di trattenere le lacrime in quegli occhi decisi << Hai il potere di cambiare il cuore delle persone... >>
Qualche perla salata le scivolò giù per le gote arrossate dallo sforzo del discorso e per la piccola lotta. Naruto a quelle parole non aveva mosso nessuna fibra del suo corpo, la guardava e basta. Era come affascinato da quelle parole... gli si illuminò lo sguardo. Si rialzò da terra e disse accennando un sorriso:
<< Lo pensi sul serio? >>
<< Si, baka... >> rispose ancora con le lacrime agli occhi, l'espressione dura non aveva abbandonato il suo viso.
Il biondo la guardò e la ringraziò per quelle belle parole che a le aveva donato, convinto sempre più del fatto che a breve l'avrebbe resa ancora più felice riportandogli il suo compagno, il suo amore.
<< Naruto. >> lo chiamò notando lo sguardo di lui perso nel vuoto, lo afferrò per un braccio come se dovesse perderlo da un momento all'altro, il cuore le faceva male per quanto pulsava... era la stessa sensazione di qualche hanno prima... quando Sasuke la lasciò.
Lo sguardo di Sakura divenne intriso di paura, la stretta sulla stoffa di lui sempre più spasmodica e ferrea.
<< Sakura-chan... qualche cosa non va? >> chiese preoccupato. Ma la ragazza non disse nulla... lo fissava e basta. Naruto si sentì colpevole per ciò che le aveva taciuto, per ciò che stava per fare, ma era importante e poi lo faceva per quegli occhi che in quel momento sembravano implorargli di non fare nulla di stupidamente avventato. Sorrise liberando la mano di lei e prendendola tra le sue, rassicurandola.
<< Andrà tutto bene, non mi farò acciuffare, e se capitasse... >> le sorrise convinto e raggiante come sempre << Vedrai che glielo farò rimpiangere per il resto dei loro giorni! >>
Risero insieme come se con quelle risate potessero scaricare la tensione che portavano dentro.
Decisero di rientrare a casa, si era fatto tardi. Naruto accompagnò la ragazza fino alla porta di casa, nonostante lei gli avesse ripetuto che non era necessario; era arrivato il momento di salutarsi.
<< Bene, allora 'notte... e grazie per la cena. >> disse Sakura incrociando le braccia dietro la schiena.
<< Figurati, finalmente hai accettato il mio invito, mi reputo fortunato. >> ridacchiò in risposta lui, guadagnandosi un pizzicottò sulla guancia.
<< Non montarti la testa, non avverrà così spesso. >> disse lei voltando la testa dalla parte opposta.
<< Lo so. >> ammise lui sorridendole come non mai.
“Di nuovo quella sensazione...” pensò la rosa guardandolo sorridere. Iniziò a torturarsi le mani, sentendo Naruto salutarla e tornare sui loro passi.
<< Aspetta!!! >> disse raggiungendolo in tutta fretta. Gli fu davanti e le parole le vennero meno, perchè nemmeno lei sapeva che cosa dire esattamente.
<< Io... ecco.... >> non era da lei balbettare, si fece coraggio e disse ciò che sentiva...
<< Naruto, qualsiasi cosa ti turba, qualsiasi cosa tu stia pensando di fare... cerca di non tenertela per te, io... ci sono io con te... Posso ascoltarti ed insieme possiamo trovare mille soluzioni ai problemi. >> concluse serrando i pugni.
Naruto era immobile, sapeva che non poteva essere, insomma Sakura non era mai stata così diretta con lui. Ebbe il sospetto che avesse capito ciò che voleva fare... ma se fosse stato così lo avrebbe prima picchiato e poi detto esplicitamente.
Le posò una mano sulla spalla sorridente, quegli occhi color verde giada gli sarebbero mancati, le sue labbra che pronunciano il suo nome gli sarebbero mancante, anche i suoi pugni. Intensificò la presa sulla spalla, notando un cenno di stupore da parte di lei... chissà quando l'avrebbe rivista, chissà se sarebbe tornato incolume da quella missione che si era imposto di intraprendere...
Si sentì improvvisamente una specie di condannato a morte, pronto a varcare la linea del non ritorno.
Sakura improvvisamente urtò contro qualche cosa di estremamente caldo... il petto di Naruto. L'aveva tirata a se tramite quel contatto con la sua spalla, e adesso la stava abbracciando... Naruto che abbracciava Sakura...e lei che glielo lasciava fare.
Naruto chiuse gli occhi, affondando la sua mano destra nella chioma rosea di lei, mentre il cuore lo tormentava. Accelerò il suo battito quando sentì le braccia di lei cingergli la schiena.
<< Andrà tutto bene, Sakura. >> sussurrò Naruto al suo orecchio.
Nel sentire il suo nome pronunciato in quel modo, la ragazza non poté che sentire un brivido lungo tutto il corpo.
Rimasero in quella posizione per un po', ascoltando i loro respiri, coccolandosi nel loro abbraccio... Un abbraccio che sapeva di “addio”.



_:Angolo dell'Autrice:_ Eccomi gente, mi scuso per la prolungata assenza, ma tra impegni e un luuungo blocco non ho più aggiornato questa fic, ma adesso posso affermare con certezza che l'aggiornamento avverrà in modo celere!!! Ringrazio per i commenti del capitolo 10:Ultima Weapon; Cleo92; Neko; hokkon33 deffy; deda91 e Pai. Sono commossa dai vostri complimenti, e mi scuso *fa inchino profondo* per il ritardo lo so, sono imperdonabile. Spero di guadagnarmi il vostro perdono con questo e i futuri capitoli!!!
A presto.
SAKURACHAN

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Capitolo 12
*** CAPITOLO 12 ***


TAAADAAAAAAAAANNNN!!! E dopo un anno ecco la vostra SAKURACHAAAAAN!!! si beh direi che il ritardo è imperdonabile, ma credetemi la mia vità non per niente facile. Tra separazioni, perdite... insomma dire che posso dire che la mia vita non è per niente noiosa, difficile ed estenuante, ma di certo non noiosa. Dedico questo mio ritorno a voi, coloro che recensiranno, segno che comunque non mi hanno mandata a quel paese e... beh ad una persona in particolare che mi ha ridato la gioia di vivere e mi ha mostrato il mondo secondo un aspetto migliore con una semplice frase << Meglio vivere di rimorsi che di rimpianti >> Beh grazie a Te, ho conosciuto gente fantastica con cui ho condiviso grosse gioie ma anche terribili dolori. Ora basta se no mi metto a piangere per davvero. Che dire allora??? Sono tornaa ;) più in forma che mai!!! Aspetto con ansia le vostre recensioni! VI abbraccio.
La vostra SAKURACHAN


Passò qualche giorno di calma assoluta al villaggio. Dopo quella fatidica sera, dopo quell'abbraccio così sofferto, Naruto non aveva più incontrato la sua Sakura, troppo difficile fingere che sia tutto ok, troppo difficile dirle nuovamente addio.
Quando capitava di incontrarla per strada, si nascondeva abilmente, soffocando una fitta al cuore; non poterle parlare era davvero doloroso.
Ma Naruto era disposto a tutto... Aveva preso una decisione e l'avrebbe portata a termine. Sarebbe andato nel luogo citato dall'uomo con la cicatrice; avrebbe constatato con i suoi occhi se Sasuke era davvero li... e se così fosse stato... lo avrebbe riportato al villaggio, lo avrebbe riportato da lei a costo di rompergli le ossa una per una.
<< Giuro che questa volta sarà così... >> si disse mentre, sdraiato sul tetto dell'edificio della sua abitazione, osservava il cielo. Lo sguardo perso in chissà quale strano pensiero, il cuore triste per chissà quale ragione, e lo stomaco vuoto a causa del digiuno della sera prima.
“E no, devo mangiare qualche cosa prima di partire!” pensò rientrando nel suo appartamento per recarsi, poi, dal vecchio buon Teuchi.

<< Sakura, la signorina Tsunade ti vuole vedere! >> disse Shizune alla kunoichi intenta a sistemare le utlime scartoffie prima di concludere in suo turno.
“Mi chiedo se non abbia intenzione di farmi fare i doppi turni anche oggi” pensò rabbrividendo mentre poggiava la mano sulla maniglia della porta che la divideva dall'Hokage.
<< Eccomi. Mi avete fatto chiamare, Hokage-sama? >> disse in tono formale.
<< Si, avevo bisogno di parlarti. >> continuò la donna intenta a dare le spalle a Sakura. Tsunade guardava fuori dalla finestra... vide Naruto passeggiare per le vie di Konoha, il suo sguardo si assottigliò prima di iniziare il suo discorso:
<< Ti ho convocata qui per informarti del contenuto di quei famosi documenti...>> fece una pausa molto ad effetto che fece tremare le fiscere alla rosa... lei era già a conoscenza del contenuto di quei documenti. Si sentì sprofondare, così la piccola e ingenua Sakura decise di giocare la carta “Sasuke Uchiha”.
<< A-ah... p-per caso, riguardano... S-sasu-... >>
<< Oh, andiamo non dirmi che non li hai letti fanciulla... >> la ruciò sul tempo la bionda, che la scrutava con un sorriso beffardo e compiaciuto << Davvero, non ti ho insegnato nulla??? >> sgnignazzò sonoramente.
Sakura era molto confusa, per non dire assolutamente pietrificata dal comportamente di Tsunade. Era riuscita in un certo modo, a capire che Sakura era a conoscenza di tutto...
<< Ma... Shishou, come??? >> balbetto la ragazza.
<< Come ho fatto a capirlo??? Beh diciamo che ho imparato a conoscerti, e sopratutto... >> andò per sedersi alla scrivania facendole cenno di avvicinarsi << Yamato mi ha parlato del tuo strano comportamento durante gli allenamenti, soprattutto e in particolar modo nei confronti di Naruto. >>
Sakura era spiazzata, alche... visto che dal diretto interessato non aveva avuto molte informazioni, decise di giocarsi il tutto per tutto.
<< Beh, si ho letto quei documenti. Comprendendo la gravità della situazione. Tsunade-sama... che cosa succederà adesso? >>
La donna assunse un posizione poco femminile, gettando la testa indieto per fissare il soffitto:
<< Non saprei potrebbe succedere tutto e niente: L'Akastuki potrebbe attaccare Konoha come ha fatto con Suna per arrivare a Naruto oppure no. In tutto questo c'è anche da considerare il fatto che... tutti i paesi e villaggi sono a conoscenza della situazione... non è una cosa a nostro vantaggio. >>
Sakura abbassò il capo e strinse i pugni, era ciò che temeva di più. Però un barlume di speranza le riscaldava l'anima... se Naruto non fosse andato in cerca di guai, le probabilità a suo svantaggio di sarebbero ridotte, e di molto anche...
<< Tsunade-sama, allora sarebbe meglio se Naruto non andasse in missione per un po', non crede??? >> disse ansiosa la kunoichi.
<< Tranquilla, Sakura. Abbiamo già provveduto in merito. Se rimane al villaggio, non gli succederà nulla! >> concluse la donna con un sorriso rassicurante mentre la guardava con dolcezza.
<< Ok... bene. >> sorrise sakura tirando un sospiro di sollievo. Detto questo si diresse verso l'uscita, quando venne fermata nuovamente dalla voce della donna che disse: << Ah e un'ultima cosa... >>
Sakura la osservò attendendo
<<... Sono fiera di te, Sakura! Ti ho addestrata alla perfezione! >>
Un senso di forza e orgoglio riempirono le viscere della rosa, che sorrise raggiante all'Hokage per poi chiudersi la porta alle spalle.
Era soddisfatta di se stessa, le parole della sua maestra le avevano donato nuova forza. Era cerca che le sarebbe servita di li a poco.
Salutò i colelghi con un sorriso che le incorniciava il viso. In quel momento sentì il bisogno di vederlo, coleva condividere con lui quel suo stato d'animo così simile al suo.
<< Vista l'ora, sarà sicuramente da Ichiraku a mangiare il suo amato ramen! >>
E così si incamminò, ingnara di ciò che di li a poco sarebbe successo.

<< Ok, sono quasi pronto! >> sussurrò Naruto, sistemando le utlime cose nello zaino a tracolla. Prese i rotoli e i shurike che erano adagiati sul letto, li sistemò nella borsettina allacciata alla cintura.
Osservò con meticolosa attenzione tutto il perimetro della sua stanza, in cerca di qualsiasi cosa potesse essergli utile, di li a poco sarebbe venuto a conoscenza di tante cose, e forse avrebbe raggiunto l'irraggiungibile.
“Spero di riuscire in questa che potrebbe essere o l'inizio o la mia disfatta”
E con questo pensiero nella testa, si chiuse la porta alle spalle, diretto alle porte di Konoha. La sera era giunta, il momento era arrivato, ora c'erano solo tre giorni che lo separavano dalla Verità.
<< Sasuke, arriva la resa dei conti! >>

Intanto Sakura era giunta all'Ichikaru ramen, oltrepassò la tendina e si guardo in giro.
<< Sera, cosa vuole ordinare? Oh... ma sei tu, la ragazza di Naruto! >>
<< Ehm si sono... EH??? COSAAAA???? >> si infuriò la rosa cercando di non distruggere il locale al povero vecchio, ma facendo scappare qualche cliente.
<< IO NON SONO ASSOLUTAMENTE FIDANZATA CON QUEL BAKA PATENTATOOOO!!!! >>
<< Ah... già... eh-he-eh scusa, quel ragazzo me lo ricorda sempre, solo che... ah-ah-ah sai la memoria ad una certa ètà fa cilecca, e siccome vi vedo spesso insieme ecco...>> si affrettò a rimediare il proprietario del locale.
“Devo fare attenzione a ciò che dico se no questa mi distrugge il locale e mette alla fuga la clientela “
<< Dimmi, cosa ti preparo??? >> chiese con il solito sorriso affabile.
Sakura improvvisamente riaquistò la padronanza di se, ricordandosi il motivo per cui si trovava li.
<< Ecco, io cercavo Naruto, lo ha per caso visto??? >> disse continuando a guardarsi in giro.
<< Ah, si. È appena stato qui, è andato via una decina di minuti fa. >> disse pensieroso.
<< Ah, ok molte grazie! >> disse educatamente Sakura, mentre si voltava per tornare sui suoi passi.
<< Allora tra quanto vi rivedrò???>>
Silenzio...
La kunoichi si voltò confusa << In che senso? >> chiese.
<< Mah, non state andando in missione?!? >> proseguì Teuchi ancora più confuso.
<< No, perchè? >> proseguì Sakura continuando a non capire. << Beh, perchè Naruto ha ordinato tutti i tipi di ramen che ci sono nel menù, e lo fa sempre prima di ogni missione. Quindi ho dedott- >>
<< Grazie mille! >> talgiò corto la ragazza, che si fiondò per strada correndo verso casa di Naruto.
“No... non può essere... non può davvero fare una cosa... no...”
La corsa era sfrenata, tutti i brutti presentimenti che aveva avuto i girni addietro, adesso stavano prendendo vita e forma. Sakura correva sempre più veloce, finchè non si trovò sotto casa del ninja.
<< T-tutto...sp-spento??? >> esalò.
Panico.
Riprese la folle corsa, c'era solo un posto dove poteva essere in quel momento Naruto, considerando che dieci minuti prima era a cena da Teuchi.
<< Naruto.... che diavolo hai in quella testa, baka! >> imprecò mentre urtava un passante innocente, non si scusò nemmeno, ricordi del passato affioravano mentre le lacrime la coglievano in fallo.
“Non può... non sta succendo davvero... non si sta ripento tutto!”

<< E' arrivato il momento! >> disse Naruto guardando l'enorme portone di Konoha. Si voltò verso la montagna dei Kage la guardò per un istante...
"Quando tornerò, o sarò un eroe vivo o un eroe defunto”
Un sorriso amaro gli increspò le labbra mentre si voltava per proseguire per la sua strada, una strada tortuosa, di cui non vedeva la fine, ma sapeva che ad aspettarlo c'erno due possibilità: un amico ritrovato o la morte. E lui era deciso ad affrontare tutto questo, anche perchè... glielo aveva promesso 3 anni fa alla piccola e fragile Sakura. Le aveva promesso che glielo avrebbe riportato...
<< E così sarà...>>
<< NARUTO!!! >> un urlo disperato lo raggiunge facendolo fermare. Non si voltò il biondo, rimase immobile. Quella voce straziata quante volte l'aveva sentita?
Troppe per poterla dimenticare...
Sakura gli corse incontro, le tenebre dei primi alberi al di fuori del villaggio li inghiottivano quasi completamete se non fosse stato per la luce fioca della luna.
<< S-Sakura-chan... che... che ci fai qui??? E' molto tardi. >> disse continuando a darlgi le spalle.
<< Tu... baka, che stai facendo? >> disse la ragazza cercando di regolarizzare il respiro e di fermare le lacrime. Era troppo evidende la situazione per non rendersi conto che tutto si stava ripetendo.
<< Io...ecco io... >> le parole mancarono alle corde vocali del ninja che si era reso conto che, evitarla per tutti quei giorni non aveva fatto altro che portarli fino a quel punto.
<< Naruto... che stai facendo? CHE DIAVOLO HAI INTENZIONE DI FARE??? >> gridò Sakura adesso in preda di brividi. Come averbbe mai potuto fermarlo? Non c'era riuscita con Sasuke pur essendo a conoscenza del motivo che lo spingeva tanto lontano da lei, dal team 7 e dal tutti gli altri... come avrebbe fatto con lui?
<< Sakura...>> sussurrò Naruto stringendo i pugni e voltandosi di scatto. La visione che lo attendenva lo colpì... il suo cuore andò in frantumi. Sakura lo fissava sconvolta con una mano alla bocca... i suoi occhi smeraldini, pocco arrossati e pieni di lacrime. Era arrivato il momento per Naruto di essere diretto.
“Lo faccio per te Sakura-chan” pensò socchiudendo gli occhi afflitto.
<< Sakura, io devo andare... >> disse fissandolo serio come non mai.
<< D-dove, baka? >> chiese lei cercando di non fare tremare troppo la voce.
Nessuna risposta.
<< DOVE! >> urlò prendedolo per la collottola lasciando andare qualche lacrima sul viso iracondo.
Naruto la presse sladamnete per i polsi, e ingaggiando una lotta di forza, cercò di farle lasciare la presa. Ma Sakura non mollava di certo.
<< Lasciami, Sakura. Devo andare! >> disse il biondo, stringendo sempre di più la presa. Sakura in quel momento si stupì della forza che possedeva Naruto, e in un istante capì che... in realtà lui avrebbe potuto parare qualunque suo pugno, anche il più micidiale.
All'entò la presa sulla sua tuta, e sentì diventare più leggera anche quella del compagno.
<< Mi dispiace...>> sussurrò estinguendo definitivamente il contatto << Non volevo che andasse a finire così, credimi. >>
<< Naruto... >> lo chiamò << Dove vai??? Ti prego... dimmelo... >> lo implorò piangendo. Naruto non ce la fece più... il suo voltò tradì ogni suo comportamento precedente. Piangeva... ancora...
<< Sakura-chan... vado... mi incontrerò con Sasuke, si. Il ninja che ha dato fuoco al palazzo di quel villaggio per quei docimenti, mi ha detto che lo troverò al fiume Achi tra te giorni, capisci??? Potrei riuscie a... >>
<< BAKA !!! >> gridò Sakura sconvolta afferrandolo per le braccia. Il discorso era degno di un pazzo squilibrato alle sue orecchie.
<< Sei impazzito forse? L'Akastuki è sulle tue tracce, potresti metterti nei guai, se non peggio. E ricordi come è finita l'ultima volta con Sasuke??? Cosa ti fa credere che questa volta sia diverso? COSA? >> piangeva e gridava sapeva che non sarebbe riuscita a fermarlo.
<< Niente... ma se non vado, sarà il mio più grande rimpianto; me lo rinfaccerò per tutta la vita e anche tu... >>
SI guardarono intensamente... Sakura e Naruto... lui credeva ancora in quella stupida promessa, si sentiva in dovere di mantenerla.
<< Allora vuoi proprio andare? >> chiese chinando il capo e liberando le sue braccia.
<< Mmh...>> annuì in silenziosamente lui.
<< Almeno, fammi venire con te. >> lo implorò la rosa mentre guardava vorse per l'ultima volta il viso di Naruto. << No, Sakura-chan. E' una cosa che devo sbrigarmi io da solo, così in caso qualche cosa andasse strorto ci rimett- >>
<< NO!! N-non dirlo >> lo interruppe continuando a fissarlo. Si avvicinò al suo viso, lo prese tra le sue piccole mani, lasciando interdetto il povero Naruto.
<< Noi adesso ci faremo una promessa....>> disse seria, le lacrime ormai solo un ricordo << Tu in tre giorni raggiungerai Achi, farai quello che dovrai, e in altri tre giorni tornerai qui. Non un giorno di più. Posso aspettare solo sei giorni, dopo di che lo dirò a Tsunade. >>
<< Ma, potrei mett- >>
<< NON PUOI RIBATTERE! >> lo incalzò Sakura, tenendo ancora il viso imbarazzato si Naruto tra le mani.
La fronte spaziosa di lei era a contatto con il freddo coprifronte di lui... ancora non aveva promesso.
<< Ok, Sakura. Sei giorni, e torno qui!!! >> disse sorridendo guardandola negli occhi. Chissà perchè ma, in quel momento, Naruto ebbe come la sensazione di aver vissuto tutta una vita solo arrivare a quel momento, per viverlo e sentirne il calora. Il contatto con le sue mani, il verderla così decisa a riaverlo al villaggio...
“La mia vita... sembra avere un senso adesso” Pensò tra se e se il ninja, mentre sentiva scemare il contatto con la pelle candida della kunoichi.
<< Sei giorni! >> gli ricordò.
<< Si, lo prometto sul mio credo ninja! >> rispose in modo plateale, procedendo sempre più verso la boscaglia fitta, quando... due braccia esili improvvisamente gli cinsero la schiena. Le mani tremanti si aggrapparono alla sua tuta, mentre una voce sottile diceva:
<< Fai attenzione... ti prego! >>
Naruto, coccolato e allo stesso tempo straziato da quel gesto, poggiò le sue mani su quelle di lei, dandole la forza che tanto cercavano.
<< Si, farò attenzione, Sakura-chan! >>
Lo lasciò andara forzatamente, ma quello che poteva fare lo aveva fatto. Naruto non era Sasuke. Naruto le aveva promesso che sarebbe tornato, lui lo aveva promesso.
“Si, tornetà... credo in lui”
Naruto la salutò con un gesto della mano, prima di incamminarsi dando le spalle a tutta la sua vita. Non la stava lasciando, la stava solo mettendo da parte per sei giorni, ma sarebbe tornato per riprendersela. Una vita che pensava gli avesse riservato solo sofferenza e solitudine... invece gli aveva donato la cosa più importante, un luogo dove qualcuno ti attende.


Angolo dell'Autrice: Ecco qua!!! Che ne pensate? Non male come capitolo di rientro. Ripeto aspetto i vostri commenti. Spero di leggerne tantissimi! E ringrazio tutti coloro che, un anno fa XD, hanno recensito il capitolo 11. Tranquilli non mi sono mica dimenticata di:

Uzumaki_Devil_Dario; Lady Moonlight; Hanil; Neko; Fallen Star; Pai; baby91; gademo.
A PRESTO!!! Molto presto XD non sparirò ancora!
SAKURACHAN!

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