DARK SOULS - LE AVVENTURE DI BANDITO

di lclementi2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** GIORNO 1 ***
Capitolo 2: *** Giorno 2 ***
Capitolo 3: *** GIORNO 3 ***
Capitolo 4: *** Giorno 4 ***
Capitolo 5: *** Giorno 5 ***
Capitolo 6: *** Giorno 6 ***
Capitolo 7: *** Giorno 7 ***
Capitolo 8: *** Giorno 8 ***
Capitolo 9: *** Giorno 9 ***



Capitolo 1
*** GIORNO 1 ***


Giorno 1
 
Ci troviamo nel rifugio dei non morti, e precisamente dentro una delle
celle situate al suo interno. Il nostro eroe, che chiameremo Bandito, con due spalle notevoli, inizia la sua epica avventura con una sana dose di allenamento.
L'incessante e apparentemente insensata serie di esercizi dura circa
10 minuti e prevede:
- Balzelli avanti e indietro
- Ripetuti volteggi con entrambe le braccia
- Ripetuti pugni e testate contro le mura della cella
La sessione viene poi misteriosamente interrotta da una folgorazione di
provenienza divina e per il nostro Bandito si spalancano le porte di un
mondo infinito: il Manuale delle Istruzioni!
Aperte magicamente le porte della sua mente, Bandito decide, dopo
essersi trovato una chiave tra le mani, di aprire anche le porte della
cella ed uscire. Dopo una corsa lungo una galleria e dopo aver incrociato
una specie di sinistro zombie alla sua sinistra, il nostro eroe si ritrova
di fronte ad un messaggio: 'Aggancia il bersaglio- tasto R3';
chiedendosi dove si trovi il tasto R3 sui comandi e optando disperatamente
per R2, Bandito manca miseramente il bersaglio e finisce in una grossa
pozza d'acqua, il tutto sotto lo sguardo impietrito di un altro
scheletro.
Salito su una lunga scala, il nostro eroe si trova infine davanti ad un
portone; lo apre credendo di trovare l'uscita dal rifugio, ma del
rifugio invece si ritrova il suo demone. Si tratta precisamente di un
mostro grosso come un armadio a tre ante, che saluta subito il nostro
eroe con una serie di simpatici pestoni. Poi, quando Bandito comincia a
consultare il manuale per cercare il tasto di attacco.....esce fuori un
messaggio cubitale : 'SEI MORTO'.
Ma Vaff.....Sia lodato il sole!

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Capitolo 2
*** Giorno 2 ***


Ci troviamo nel rifugio dei non morti, e chi vi parla sono proprio io, Bandito. Il risveglio, dopo le fatiche di una battaglia molto 'equilibrata', è stato piuttosto difficile; la mia schiena risulta infatti leggermente acciaccata, mentre le mie ossa leggermente compromesse, e quel che è peggio, la mia guida in console se l'è data a gambe alla vista del demone del rifugio, tra l'altro ancora là fuori in attesa di riabbracciarmi. In quel momento ho compreso che l'obiettivo del giorno 2, sarebbe stato quello di superare il giorno 1. Così, rinfrancato da un caldo focolare, mi sono fatto coraggio e ho provato ad aprire la porta; dopo aver tentato lo scontro diretto col demone per ben 10 volte, ed aver ripetutamente schiacciato i tasti di attacco e attacco potente R1, R2, R3, seguiti da tutti i tasti del joystick fino al raggiungimento dello spasmo, l'esito della battaglia è stato il seguente: scritta a caratteri cubitali in rosso 'SEI MORTO'. A seguito del successo ottenuto dai miei potenti attacchi, ho studiato qualche alternativa; la più intelligente mi è sembrata evitare gli attacchi del mostro passando attraverso il porticato e raggiungere un altro portone situato proprio di fronte al demone. Raggiunto il portone, ho alzato il dito, come per citofonare a tutto il condominio, in attesa che qualcuno mi aprisse, ma senza fortuna. Alla fine, ormai stremato e rassegnato, ho ricevuto una voce dalla console...che mi ha detto : 'Guarda che su internet c'è scritto che non devi affrontare il demone, ma basta passare per il porticato e infilarti in una porticina sulla sinistra...e il gioco è fatto!". Seguo le istruzioni alla lettera e scopro che in due secondi potevo superare un ostacolo, che in ben due ore di accaniti tentativi non ero riuscito a superare. Ma rivaff.......Sia lodato il sole.

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Capitolo 3
*** GIORNO 3 ***


Ci troviamo nel rifugio dei non morti, esattamente dove siamo rimasti negli ultimi due giorni ma, dopo essere coraggiosamente scappato a gambe levate davanti al demone del rifugio, chi vi parla è di nuovo la guida in console, tornata da una urgente riunione di gabinetto, per seguire gli imprevedibili sviluppi delle avventure di Bandito. In questo momento il nostro eroe è testardamente impegnato a perlustrare la nuova stanza raggiunta oppure, se preferite, a girarci continuamente intorno senza una meta precisa. La stanza possiede al suo interno una sottospecie di piscina e di fianco un caldo e rinfrancante falò; se non fosse così fredda e cupa, potrebbe ricordarmi tranquillamente la sala di un centro termale. Dopo vari e vani tentativi a suon di capriole per saltare dei grossi gradini ed uscire dalla piscina, Bandito si accorge che solo pochi passi più a destra ci sono dei gradini più piccoli e facilmente percorribili; tiratosi così fuori dall'impiccio, ecco apparire un messaggio divino 'Prendi lo scudo'. Non vedendo l'ombra di uno scudo tra quelle pareti, il nostro beniamino decide di percorrere la galleria proprio di fronte a sé, in questo modo troverà il proprio scudo. In realtà, invece dello scudo, Bandito trova delle frecce, due conficcate sul suo petto appena girato l'angolo, e altre tre dietro la schiena in fase di ritirata; il franco tiratore…un scheletro di passaggio, con la simpatia pari a quella di un riccio nelle mutande. Non resta che tornare al centro termale e riposarsi davanti al falò, e lì la piacevole scoperta che il falò fa sparire le frecce dal suo corpo…'Che figata!' pensa, e riparte fiducioso verso la galleria, fino a quando , appena rigirato l'angolo, non viene colpito al petto da altre due frecce. 'Che stronzo!' pensa, e preso da un raptus omicida si getta a passo deciso contro lo scheletro e inizia a colpirlo con tutti i tasti del joystick, compreso il tasto 'cerchio' che è quello delle capriole, e perfino con il tasto della televisione. Alla fine lo scheletro cade per terra e Bandito riprende, ancora imbufalito, il suo percorso. Giunge ad una strana apertura e riceve un nuovo messaggio divino 'Attraversa la nebbia'; convinto di essere finalmente al sicuro, attraversa la nebbia, poi, tanto per cambiare...un'altra frecciata dietro la schiena! Ormai rassegnato al suo destino, decide di passare oltre e giunge così davanti ad una scalinata ma, prima ancora di iniziare a salire, mi accorgo del corpo spiattellato del Bandito a causa di un grosso masso rotolatogli sopra, poi la solita scritta a caratteri cubitali ' SEI MORTO '. Ma vaff...Sia lodato il sole!

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Capitolo 4
*** Giorno 4 ***


Ovunque voi siate, ovunque decidiate di andare, sappiate che da qualche parte nel mondo c'è un eroe, un uomo che combatte valor¬osamente, sconfiggendo con coraggio mostri giganteschi, zombie e demoni pericolosi. Da qualche parte, un eroe, riesce ad affrontare e schivare agilmente le insidiose frecciate degli scheletri maligni. Da qualche parte…..ma non qui! Qui invece, nel rifugio dei non morti, il nostro Bandito, si limita a combattere testardamente contro il suo joystick, al solo e unico scopo di scoprire come funziona ma, ahimè, senza alcuna speranza di successo. Ad ogni modo il nostro intrepido uomo riprende da dove era partito ieri, ovvero tra la rinfrescante piscina e il rinfrancante falò del centro termale, e si avvia verso il tunnel, ma proprio mentre sta per girare l'angolo, con lo scheletro pronto a scagliare frecce, il joystick non risponde più ai comandi, scaricandosi proprio nel momento più difficile. Così troviamo Bandito immobile come uno stoccafisso, che riceve frecciate a raffica e tra l'altro tutte a segno. Tutto questo avviene mentre chi vi parla, ovvero la guida in console, sta cercando disperatamente di ricordarsi dove aveva appoggiato il cavo USB da attaccare al Joystick per tenerlo in carica. Quando poi il piccolissimo problema tecnico viene finalmente risolto, di Bandito resta solo il corpo leggermente stecchito e la solita scritta 'SEI MORTO'. Mosso più che altro dall'inerzia, il nostro beniamino ricomincia nuovamente la sua avventura dal centro termale; dopo uno scontro vincente contro il solito scheletro, durante il quale Bandito sferra alcuni pugni al bersaglio e altri oltre il bersaglio...ossia contro il muro, raggiunge e sale la benedetta scalinata, stendendo un altro scheletro armato di ascia. Giunge così davanti ad una porta, dove trova un messaggio divino 'Apri la porta'; ma al tentativo di aprirla, esce un altro messaggio 'La porta è chiusa'. Al secondo messaggio, Bandito pensa 'Ma va!?', poi ritenta ancora. Dopo aver litigato per cinque minuti con i due messaggi 'Apri la porta' e 'La porta è chiusa' il gioco si blocca misteriosamente. Nooo porca putt...Sia lodato il sole!

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Capitolo 5
*** Giorno 5 ***


DARK SOULS – LE AVVENTURE DI BANDITO - giorno 5 Ci troviamo, tanto per cambiare, nel rifugio dei non morti e, chi vi parla, è la guida in console. il nostro Bandito si appresta ad iniziare il giorno 5, o forse sarebbe meglio parlare di giorno 4 - parte 5, considerando che siamo intrappolati in questo accogliente rifugio da quasi una settimana. Il risveglio questa volta proietta Bandito verso un luogo a lui molto familiare, anche troppo, trattandosi infatti del fatidico portone che si affaccia sul demone del rifugio. Incredulo e sbigottito, decide di riposarsi al falò, poi si alza e corre verso il portone per aprirlo; ma il portone non si apre ed esce un messaggio divino con scritto 'Chiuso per uno strano marchingegno'. Dopo aver scosso la testa, si avvicina di nuovo al portone maledetto e gridando 'Ma perché non ti apri, stronzo!', gli sferra dei colpi di ascia nel tentativo di sfondarlo, ma quello che ottiene è solo una leggera graffiata nell'angolo in alto a sinistra. Resosi tristemente conto che con le porte proprio non si va d'accordo, Bandito opta per il piano B e nutrendo il forte e disperato desiderio di possedere una cartina, circumnaviga tutto il rifugio alla ricerca dei sacri gradini che lo riporterebbero verso l'uscita. Durante il tragitto, riaffiora un flashback della sera precedente, durante la quale, la riuscita consegna di una fiaschetta contenente un vino d'annata e soprattutto quella delle chiavi per aprire il cancellato, avevano concluso una piacevole chiacchierata con un non morto, che di lì a poco sarebbe morto, lasciandolo in balìa di un branco di scheletri di merda. Ripresosi poi dal flashback, scorge degli zombi disposti lungo le pareti di un tunnel, e capisce che sta tornando verso le prigioni, sbagliando clamorosamente strada. Finalmente, grazie ad un'illuminazione e all'inseparabile ascia in mano, il nostro eroe ritrova la scalinata giusta e di corsa si lancia verso il cancelletto, non prima naturalmente di aver sferrato un altro colpo d'ascia al solito scheletro che sta di guardia sopra la scalinata. Apre con successo il cancelletto ed esce all'impazzata per combattere altri scheletri armati; dopo aver sferrato colpi a destra e sinistra, gridando tutto esaltato 'Assaggiate la mia ascia..! ha ha ha', si ritrova a sorpresa e senza rendersene conto, ad usare solo i pugni. La disillusione avviene precisamente all'ingresso di una nuova stanza, dove il destino, come sempre, si fa beffa del povero Bandito, che intuisce di essere completamente disarmato, di fronte a un teschio armato fino ai denti, con scudo e ascia. Così, con il petto pieno di frecce ricevute due minuti prima, decide che l'unico rimedio è dribblare l'avversario, sperando alla fine di salvarsi. Solo che alla fine, invece, a salvarsi è proprio l'avversario , che con un preciso colpo di ascia lascia stecchito il nostro Bandito. Che sfiga fott...SIA LODATO IL SOLE!

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Capitolo 6
*** Giorno 6 ***


Dopo settimane di forzata e iellata permanenza in questo dannatissimo rifugio dei non morti, dopo mille disavventure e disavventure (di avventure neanche l'ombra), finalmente un nuovo giorno è arrivato, una svolta colossale che segnerà la storia di Bandito e della sua inseparabile ascia, finalmente una grande impresa epica è giunta come manna dal cielo……Peccato che il suono di quella sveglia, rovini sempre tutto! Così riprendiamo da dove eravamo rimasti, e tramite la solita guida in console, comiciamo a seguire le tappe di questa nuova giornata di Bandito. Il risveglio è sempre davanti al solito posto, il portone del demone del rifugio; dopo essersi riposato e ricaricato davanti al falò, il nostro eroe inizia la sua mattinata facendo un po' di giri di corsa intorno al lungo porticato poi, trovato finalmente il cancelletto che dà sulla sacra scalinata, si avvia con passo deciso verso i vari scheletri armati. In teoria, per avere la meglio su ciascuno di quegli scheletri, basterebbe un semplice e veloce colpo di ascia, ma Bandito giusto per essere più tranquillo e soprattutto appagato, preferisce sferrarne almeno 15 a scheletro, invitando ognuno di loro con assoluta strafottenza, ad assaggiare l'ira della propria ascia. Perciò, dopo aver fatto lo sborone per circa un quarto d'ora, raggiunge la nuova stanza dove risiede lo scheletro armato fino ai denti di ascia e scudo, ma stavolta riesce agilmente a batterlo e a raggiungere un altro cancello, dove appare il messaggio divino 'Apri la porta' e un secondo messaggio 'La porta è chiusa'. Memore della passata esperienza, Bandito intuisce che forse bisogna recuperare delle chiavi, magari rubandole al cadavere dello scheletro; peccato però che nessun messaggio divino inviti a depredare lo scheletro. Nasce allora, dopo aver bevuto la fiaschetta di vino, la folle idea di trascinare con i piedi il cadavere fino alla porta, nella assurda speranza che la porta riconosca il suo custode e decida finalmente di aprirsi. Alla fine, dopo aver testardamente trascinato con i piedi quel povero scheletro per tutto il perimetro della stanza, riuscendo tra l'altro, a pulire in modo impeccabile il pavimento, sceglie saggiamente di rassegnarsi e di uscire da quella stanza con un nulla di fatto. Dopo qualche imprecazione qua e là, Bandito scorge una coltre di nebbia sulla destra e vi passa attraverso, giungendo improvvisamente a tu per tu con il demone del rifugio, solo visto dall'alto. Gli attimi che seguono risultano piuttosto confusi ma concitati; ricordo solo la guida in console che continua a schiacciare R1 fino allo spasmo, poi compare una scritta 'VITTORIA'. Ignorando il significato di quel messaggio mai ricevuto in vita sua, Bandito corre verso un portone, lo apre e si rende conto di essere……VERAMENTE …..FUORI……....DAL RIFUGIO! A questo punto Bandito e la guida in console si guardano, poi si lasciano andare ad una pacata e contenutissima esultanza: 'EVVVAAAAIIIIIIIIII!!!! SIIIIIIIIIIII!!!!!!! E SIA LODATO IL SOLE, CAZZOOOOO!!!.' Preso dalla troppa esuberanza, Bandito si lascia scappare l'ascia, che finisce scagliata violentemente contro il pilastro portante del rifugio, del quale, a questo punto, non rimane che la cenere.

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Capitolo 7
*** Giorno 7 ***


Dopo le fatiche dell'ultima vittoriosa battaglia, la vostra guida in console è lieta, ma preoccupata al tempo stesso, di narrarvi e seguire questa nuova avventura di Bandito. Ci troviamo, infatti, davanti all'aeroporto situato appena fuori dal portone di uscita del regno dei non morti. Si tratta di una struttura molto semplice e piuttosto rustica; in pratica un tenebroso spazio aperto, con vertiginosa vista sul precipizio; in questo accogliente salotto, Bandito si sta preparando per una vacanza forzata, allo scopo di visitare un bellissimo quanto inquietante santuario. Per esigenze economiche, il nostro eroe opta per un volo low-cost a bordo di un'aquila, o per essere più espliciti, braccato comodamente dai suoi artigli. Dopo qualche minuto di sorvolo del tetro ma incantevole paesaggio, il nostro eroe atterra finalmente in cima ad una montagna e da qui inizia felicemente la sua vacanza. Dopo pochi passi, si ritrova subito a scambiare due chiacchiere con un non morto, che gli svela possibili pericolosi scenari al duplice suono delle campane; pensandolo sotto lo strano effetto di stupefacenti, Bandito si limita a dargli ragione e passare rapidamente oltre. Dopo essere salito per una breve scalinata, alla vista di un uomo armato di scudo e di spada, l'affetto indissolubile per la sua ascia, e l'incorreggibile voglia di usarla, prendono improvvisamente il sopravvento e parte inavvertitamente un colpo. Solo dopo aver colpito il malcapitato, un urlo disumano lo sveglia dalla trance agonistica e si rende conto di avere preso di mira un innocente non morto con cui un messaggio divino lo invitava semplicemente a parlare. Dopo aver combinato il danno, Bandito decide saggiamente di incamminarsi e dedicarsi alla perlustrazione di quella strana località turistica, così, per almeno un quarto d'ora continua in modo ripetitivo e quanto mai logorroico a svuotare forzieri, fino a quando, dopo aver girato in tondo per tutta la zona che circonda il santuario, anche qualcosa dentro Bandito inizia a girare e tanto, al punto di imboccare la prima stradina non ancora esplorata e indirizzarsi spedito verso l'enorme piscina di un nuovo centro termale, per correrci dentro allegramente qualche istante, prima di procedere finalmente verso qualcosa di concreto. Uscito dalla piscina, Bandito si scontra con una schiera di scheletri armati, che puntualmente combatte usando, neanche a dirlo, la sua ascia. Peccato soltanto che, una volta messi al tappeto, gli scheletri si rialzano prontamente, forse appena spettinati; così il nostro eroe, da vero eroe....prende coraggio e si da alla fuga. Nella foga della corsa, Bandito vede il miraggio di una stradina in leggera pendenza.......direi al massimo 90%, e la imbocca pensando di seminare gli scheletri; ma in realtà si tratta di un precipizio e il nostro eroe finisce per saltare nel vuoto. Poi compare la solita scritta 'SEI MORTO'; 'NO...', penso io, '....SEI UN PIRLA!' Sia lodato il sole!

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Capitolo 8
*** Giorno 8 ***


Lassù, in una valle senza nome, un uomo valoroso sta per combattere una battaglia epica contro il nemico....... 'Assaggia la mia ascia, bastardo!…..Ha ha ha ha!' 'Veramente siamo in tre contro uno, pirla!…..' 'Ah!' '….quindi se permetti, ti facciamo assaggiare la nostra, di ascia. Ragazzi addosso!' 'Noo, la vostra noooo! Aiutooo!' .....Eccolo, Bandito e la sua solita figura di merda! Ehm.., ci troviamo anche oggi in questa deliziosa valle di lacrime, che gira intorno al Santuario e, da come avrete potuto intuire,.chi vi sta parlando è Bandito in carne ed ossa, almeno per ora, e quanto avete udito sopra è un po' la giornata tipo della mia tranquilla vacanza qui. Tutto questo, mentre la guida in console, come spesso capita, ha avuto l'ennesimo attacco di dissenteria e anche oggi non può essere della battaglia. La giornata di oggi, in particolare, mi vede protagonista anche nel mondo degli affari; infatti il primo incontro è con quel poveretto armato che avevo precedentemente colpito con l'ascia. Lo sventurato, dopo un iniziale atteggiamento ostile, mi propone un patto con il suo gruppo assicurativo ed io, inizialmente interessato, accetto e sto per iniziare le contrattazioni, quando un messaggio divino mi segnala che avevo in corso un patto con un altro gruppo. A quel punto rispondo al buon uomo di parlare direttamente con la mia banca per eventuali chiarimenti in proposito. Nel frattempo proseguo la mia avventura puntando diretto verso la sacra scala, e per farlo devo ahimè passare dalla benedetta piscina termale, da cui poi imboccare una stretta stradina secondaria. La cosa importante di quella stradina è di tenersi il più possibile a destra, questo perché se provi a spostarti un po' a sinistra, finisci dritto incontro al burrone. Come faccio a saperlo? Beh, ho misurato più volte personalmente la profondità di quel burrone….e ne ho dedotto che è PROFONDO e parecchio!. Ad ogni modo, la mia corsa prosegue spedita e, dopo aver schivato uno scheletro e dribblato alcune bare nel cimitero, proprio come avrebbe fatto Alberto Tomba con i paletti durante una delle sue discese, scorgo finalmente una scala e mi accingo a salire, o meglio mi accingerei, se non mi accorgessi di essere già morto e con di fianco uno scheletro che ridacchia allegramente. Così, appena ripreso il gioco, ci riprovo e ripercorrendo sempre la medesima strada, mi ritrovo ancora ai piedi della sacra scala. Stavolta riesco a salire e fare di corsa le due rampe, con dietro quei mucchietti di ossa che mi inseguono inferociti. Purtroppo, preso dal troppo panico, prendo per errore una via a destra e finisco nuovamente nel burrone; poi in altri due o tre successivi tentativi prendo la via a sinistra che dà su un tempio, e correndo, non so come, cado di sotto e finisco nella benedetta piscina termale, ma stavolta con uno o due scheletri alle calcagna, finiti anche loro in piscina. All'ultimo tentativo, raggiungo velocissimo la scala, ma stavolta, prima ancora di iniziare a salirla, mi ritrovo tre scheletri ad aspettarmi proprio davanti al primo gradino, e appena mi vedono, iniziamo a riempirmi di sonore mazzate. Non ricordo nulla di ciò che è successo dopo….a parte la solita scritta 'SEI MORTO'. Mortacci loro!…Sia lodato il sole

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Capitolo 9
*** Giorno 9 ***


Ci troviamo anche oggi nei pressi di questo benedetto santuario, stiamo proseguendo la nostra vacanza forzata e, scheletri imbattibili a parte, Bandito se la cava alla grande; chi vi parla è di nuovo la vostra guida in console, tornata in superficie, dopo essere quasi annegata nel proprio cesso, a causa della solita dissenteria. Il risveglio di oggi (non che ieri fosse diverso!), è stavolta in cima a questa montagna e intorno a Bandito, oltre ai vari precipizi, distinguiamo nuovamente il non morto seduto su una roccia in attesa di raccontare la stessa minestra, il lungo porticato con ingresso alla piscina termale e infine il solito caloroso focolare dove recuperare le forze, spararsi un assolo e bersi tranquillamente la boccetta di brandy, conservata gelosamente dal rifugio dei non morti. Preso in mano il coraggio ed impugnata l'inseparabile ascia, troviamo ora Bandito alle prese con la sua nuova avventura. Si comincia correndo verso un pozzo, sopra il quale uno scheletro privo di vita e posizionato ambiguamente a 90 gradi, incu…….incute leggerissimo timore nel nostro eroe, che per preservare intatta la propria pelle e anche il resto, preferisce procedere rasente al muro e cominciare a salire la lunga scalinata verso l'ignoto. Durante la salita, Bandito spera ardentemente di fare amicizia con nuove forme di vita aliene, ma alla fine della prima scalinata, la sua speranza muore ignobilmente nel solito modo e, nel solito modo ecco che un nuovo attacco di dissenteria comincia lentamente a prendere piede!. Ad accogliere Bandito, invece dei tanto desiderati alieni, ci sono i soliti imbecilli terreni che iniziano a lanciare bombe da tutte le posizioni possibili, perfino a due millimetri e mezzo dalla sua faccia….riuscendo ovviamente a colpirlo! Appare evidente la grossa difficoltà del nostro eroe, che per almeno 15 minuti fatica a capire cosa diavolo stia succedendo, e di conseguenza non riesce nemmeno piangendo a prendere le misure di questo affollato esercito armato. Fino a quando, al minuto 16, l'arcano viene risolto, ed è così che l'impressionante compagine di 500.000 unità, si è in realtà rivelata solo un branco di 5 insignificanti teppistelli intenti a creare un po' di confusione per sembrare in numero maggiore. A questo punto anche Bandito inizia fare un po' di confusione e come solo lui sa fare, quindi guida la sua minacciosa ascia,o forse viceversa, scatenandosi contro i nemici. Ha inizio la cruenta guerra dei due mondi, cioè tra il mondo di Bandito e quello di quei cinque disgraziati, e tra le due fazioni è un continuo affettuoso scambio di dispetti. Da una parte i bombaroli che colpiscono a sorpresa, facendolo incazzare, dall'altra il nostro eroe che si diverte prima a colpirli con l'ascia, poi a spingerli giù nel precipizio. Diversi i tentativi di Bandito, in uno dei quali, nella foga, è riuscito anche a finire nel precipizio al posto del nemico. All'ultimo, il nostro eroe riesce ad arrivare in fondo alla lunga scalinata e ad entrare in una specie di grotta. Davanti a sé un cancello e un messaggio divino 'Apri la porta'; appena letto il messaggio Io e Bandito ci guardiamo in faccia e io gli dico 'Scommettiamo 10 euro che non si apre?!'……Ho vinto!. Successivamente l'eletto opta per una strada secondaria, che lo conduce direttamente in una grossa piazza, chiamata il Borgo dei non morti. Proprio lì si svolge l'assalto finale; Bandito da colpi d'ascia e pugni a raffica contro altri nuovi teppistelli, fino a quando, sciaguratamente non trova una grossa vasca con un'enorme falò. Inizia ad osservarlo come un deficiente e pensa che vorrebbe averne uno da mettere nella piscina termale. Proprio in quel momento una bomba a sorpresa, ma prevedibile mette definitivamente fine al gioco. Noooo! Ma che cret.... Sia lodato il sole!

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