Alec sei sveglio?

di Phoenix12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Izzy ***
Capitolo 2: *** Max ***
Capitolo 3: *** Jace ***
Capitolo 4: *** Magnus ***



Capitolo 1
*** Izzy ***


Alec era sdraiato sul proprio letto quando un’Isabelle di 8 anni aprì la porta della sua camera per rifugiarsi dentro subito dopo.
“Alec sei sveglio?” chiese bisbigliando
“Izzy, è successo qualcosa? Non riesci a dormire?” chiese gentilmente
La bambina abbassò lo sguardo fissando il pavimento sussurrando qualcosa.
“Cosa?”
“Posso restare a dormire con te? Solo per questa notte.” quasi lo supplicò con gli occhi, quasi, era pur sempre una Lightwood
Alec sorrise.
“Certo Izzy, puoi venire qui ogni volta che vuoi.” disse scostando le coperte facendole cenno di salire
Lei sorrise raggiante e corse a raggiungerlo sotto le coperte.
“Grazie fratellone.” Disse stringendosi forte a lui
Alec sorrise accarezzandole una guancia.
“Notte Iz.”
“Notte Alec.”

 

 

Gli anni erano passati, Isabelle di anni ora ne aveva 16, non aveva più paura di restare da sola nella propria stanza.
Ma a volte la bambina che era in lei riaffiorava con prepotenza.
Come ora.
Si trovava ancora davanti a quella porta indecisa se bussare o tornare nella sua stanza.
Decise di buttarsi.
Bussò.
“Avanti.”
Entrò e trovò Alec steso sul letto, intento a leggere un libro, appena la vide lo appoggiò sul comodino e le sorrise.
“Posso restare qui?”
Il suo sorriso parve allargarsi
“Certo Izzy, vieni qui.” Rispose facendogli spazio sul letto.
Sorrise rincuorata; non erano più i demoni a farle paura, né la consapevolezza di morire da un giorno all’altro -con quella ci era cresciuta-, ma il Mondo, ciò che comportava portare avanti un nome come quello dei Lightwood.
Si sdraiò accanto a lui appoggiando la testa sul suo petto.
“Grazie fratellone.”
“Puoi venire da me ogni volta che vuoi, lo sai vero?”
Annuì sorridendo contro il suo petto per poi addormentarsi cullata dalle forti e calde braccia del fratello.

 

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Capitolo 2
*** Max ***


“Fratellone dormi?”
Una vocina risvegliò Alec dal suo dolce stato di dormiveglia dove era caduto dopo un’estenuante giornata di allenamenti con Jace.
“Max? È successo qualcosa? Stai bene?” chiese tirandosi a sedere.
Il bambino scosse la testa.
“Ho fatto un brutto sogno.. c’erano dei demoni che mi inseguivano ed ero solo..”
Alec lo guardò dolcemente “Vieni qui.” disse captando la muta richiesta.
Il più piccolo dei Lightwood sorrise correndo a rifugiarsi sotto le coperte del letto e stringendosi al petto del fratello maggiore.
Alec gli accarezzò dolcemente i capelli “I mostri qui non ti raggiungeranno Max, lo sai vero?”
Il bambino annuì felice stringendo nei piccoli pugnetti la maglia del maggiore e appoggiando il viso sul suo petto tonico “Si. Grazie Alec.”
Il maggiore gli sorrise “Dormi tranquillo Max.” disse guardando gli occhietti del fratellino chiudersi per cadere in sonno senza incubi.

 

 


“Non sono riuscito a proteggerti da tutti i mostri Max. Mi dispiace, mi dispiace davvero tanto.” sussurrò il moro davanti alla tomba del fratellino.
Le lacrime gli scorrevano copiose giù dalle guance, ma il ragazzo non se ne curò neppure.
Sentì dei richiami lontani e si affrettò ad asciugarsele, si inginocchiò ad accarezzare la foto del bambino “Buona notte Max.” disse sentendo le lacrime premere insistentemente per uscire di nuovo.
Questa volta è per sempre.
 

Il bambino guardava la schiena del ragazzo raggiungere gli altri.
Sorrise tristemente.
Quanto avrebbe voluto poterlo abbracciare ancora una volta, bearsi di quel calore e quell’amore che solo le braccia di Alec sapevano donargli.
“Ci vediamo Fratellone.”

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Capitolo 3
*** Jace ***


“Ehi Alec, domani diventeremo finalmente Parabatai! Ti rendi conto?” disse sorridendogli “Da domani saremo una cosa sola! Ci saremo solo io e te. Si, anche Izzy, Max e gli altri, ma è un’altra cosa. Saremo noi, Alec, che staremo insieme per sempre. Ci pensi?”
“Sempre. Dovrò sopportarti fino alla fine dei miei giorni.”
“Ah ah molto divertente. Se è per questo anche io.” disse tirandosi il lenzuolo fin sopra la testa scomparendo sotto di esso.
Alec alzò gli occhi al cielo ridacchiando sommessamente.
In qualche modo fece uscire Jace dal suo nascondiglio bianco.
“Eddai stavo scherzando. È da quando me l’hai proposto che non faccio che pensarci.” confessò arrossendo leggermente “Dove andrai tu, andrò io. Sarò la tua ombra così come tu sarai la mia. Continuerò ad allenarmi con te per raggiugere il tuo livello. Andremo insieme a caccia e combatteremo come un’unica persona. Ti coprirò ogni volta che ne combinerai una delle tue, ma non mancherò neppure a farti una bella lavata di capo dopo.” finì ridendo, Jace notò che i suoi occhi brillavano di un azzurro ancora più intenso del solito, si ritrovò a pensare che avrebbe fatto di tutto per vedere sempre quella luce negli occhi dell’altro.
Si riscosse scrollando la testa “Guarda che anche tu sei forte, forse non tanto nella lotta a corpo a corpo, ma sei imbattibile con l’arco. L’ultima vota che ho provato io a tirare con quell’affare ho quasi colpito Hodge.”
“Ma se era dietro di te.”
“Appunto!” scoppiarono entrambi a ridere.
Calò il silenzio mentre i due ragazzini inciampavano nel sonno.
“Sai Alec.” sussurrò Jace ormai sull’orlo del mondo dei sogni “Restare con te per il resto della mia vita è l’unica cosa che voglio.”

 

 

“Ehi Alec stai dormendo?”
“Adesso non più Jace.”
“Ah ah divertente.” rispose il biondo chiudendosi alle proprie spalle la porta della camera del moro “Senti.. dovrei parlarti..” disse cercando di evitare il suo sguardo.
Alec fece segno all’amico di avvicinarsi mentre lui si metteva a sedere.
Jace lo raggiunse sedendosi a gambe incrociate sul letto del moro, davanti a lui.
“Si tratta di Clary..”
Alec chiuse gli occhi cercando di mandare giù il groppo che gli era salito in gola, si appoggiò alla tastiera del letto sospirando.
“Parla.”

 

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Capitolo 4
*** Magnus ***


A Magnus piaceva osservare Alec mentre dormiva.
Il ragazzo dormiva rannicchiandosi leggermente su se stesso, in una posizione che ricordava quella fetale.
I capelli scuri sparsi sul cuscino, le lunghe ciglia nere che proiettavano ombre sulle guance piene alla luce della luna, luce che faceva risaltare la pelle chiara lasciata scoperta dalle coperte.
Le sue labbra così invitanti erano socchiuse, da cui leggero usciva il suo respiro.
Ma ancora di più Magnus amava dormire abbracciato ad Alec.
Amava avvolgergli un braccio intorno alla vita, sentire il suo corpo snello a contatto con il proprio.
Amava sentire il suo respiro che si infrangeva sulla propria pelle e sentire il ragazzo più piccolo aggrapparsi a lui nel sonno.
Il suo piccolo e dolce Alexander..

 

 


Alec stava guardando una Brooklyn avvolta tra le scure braccia della notte appoggiato con una spalla alla finestra.
Si era rigirato così tate volte nel letto, incapace di prendere sonno, che si era alzato non volendo rischiare di svegliare Magnus.
Così tanti pensieri gli vorticavano per la testa; la guerra appena conclusa, Edom, la morte di Max, la delicata e pracaria situazione che si era creata tra lui e i suoi genitori…
Immerso com’era nei suoi pensieri non si accorse di Magnus finché questi non gli avvolse le braccia attorno alla vita appoggiando il mento sulla sua spalla.
“Fiorellino che ci fai ancora sveglio? Vieni a dormire.” disse tirandolo delicatamente fino al loro letto dove lo fece stendere.
Alec appoggiò la testa sul petto di Magnus, sospirando.
Con Isabelle e Max doveva essere il fratello maggiore, saldo e sicuro, un punto di appoggio; con Jace doveva essere quello razionale e attento ai pericoli, quello che ti impediva di finire nei guai data l’indole spericolata e testarda del biondo.
Ma con Magnus… con Magnus si sentiva libero e spensierato come mai era stato.
“Notte Magnus.”
“Buonanotte Alexander.” rispose lo stregone avvolgendogli i fianchi con un braccio, tirandoselo ancora più vicino.
Alec sorrise contro il suo petto; con lui poteva tornare ad essere Alec, solo Alec.

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