Life is heavy

di Hydro_Warner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Amici...?!? ***
Capitolo 2: *** Per un pelo... ***
Capitolo 3: *** UN GELATO ?? ***



Capitolo 1
*** Amici...?!? ***


Life is heavy


1. Amici ?!?

Non so dove sono,non conosco questo luogo....,ma sembra una darkroom.
Eppure...continuo a non capire, un attimo fa ero alla ricerca dell'assassino dell'origami...
Bah.
Ora,invece,sono legato ad una fottutissima sedia,con un tipo che è di spalle,quindi non capisco chi sia.
È un tipo: Alto,corporatura media,capelli corti color castano chiaro.
Porta: degli occhiali con le bacchette bianche,una camicia bianca fatta su a 3/4,dei guanti in lattice (immagino per maneggiare la droga senza lasciare impronte digitali), paio di jeans blu con i risvoltini,scarpe eleganti.
Quel tipo alquanto subdolo sta maneggiando...UNA SIRINGA ?!?...e anche...DELLA DROGA ?!?...no,no,porca trota,NOOOOOOO !!, meno male che è ancora alla scrivania...spero ci rimanga ancora per un po'.
[Momentaneamente caro il mio Norman, devi trovare il modo di uscire da qui...]
[Sei incoraggiante pensiero...]
Ad un certo punto quel tipo si dirige verso di me con la siringa in mano.
Ha: Degli occhi castano chiaro(maliziosi),  il pizzetto e la parte davanti degli occhiali è di color nero.
si mette a ridere...
"Ciao Norman..."
Non mi pare di conoscerti...
"Chi sei ?..."
"Di certo non sono l'assassino dell'origami,non ti pare ??"
Sto cominciando a credere che tutto ciò sia solo un effetto collaterale dell'ARI o della triptocaina che uso sempre,o quasi.
"No,non sei sotto effetto allucinogeno,ne a causa della triptocaina ne a causa dell tuo ARI..."
C'è solo una persona che sa della mia dipendenza dalla triptocaina,ma non penso sia lui,non penso sia lui Mark Jefferson...voglio altri indizi,sono o no Norman Jayden dell'FBI ??
"Meno male che non saremmo mai dovuti entrare a far parte della polizia o dell'FBI"
C'è solo una persona con cui avevo stretto quel patto all'età di 15 anni...Mark Jefferson...
Porca trota.
Non può essere lui,non Mark...,non può avermi fatto tutto questo...
Devo parlare.
Prima di poter spiaccicare parola mi accorgo che mi scendono lacrime dal viso. Tanto hanno tutte lo stesso destino,schiantarsi al suolo sparpagliandosi in giro come mille goccioline di acqua salata, infondo è ciò che sono,è il loro destino.
Sto piangendo ?...Cosa ?...Io,piangere ?
Bah,mondo strano.
"C-come..."
"Norman,sei talmente stupito che non riesci a parlare,vero ?"
"P-perché...tutto questo..."
"Devo ricordarti chi sei ora ?...O ci riesci da te ?..."
"Si,sono un agente dell'FBI...e quindi ?"
"Sei un pericolo per me,fortunatamente già di tuo assumi droga,percui è facile mandarti in overdose,anzi,è stato difficile fare i dosaggi per raccontarti tutto da cosciente e non mandarti immediatamente in overdose..."
"Sarò anche un ostacolo per te e i tuoi piani da "spalla dell'assassino dell'origami",ma anche se sei come un fratello per me,NON CREDERE CHE QUESTA LA PASSI LISCIA MARK !!"
"Ah...Norman,Norman,Norman...non hai  imparato che senza il tuo ARI o il tuo distintivo dell'FBI non sei nulla,e quindi non hai potere ?"
[Cazzo,ha ragione Mark...]
[Pensavi avesse torto ?]
[Non sei di aiuto pensiero,smettila]
[Sei tu che non cogli l'aiuto che ti offro, Norman,lo sai che se non avessi mai accettato di entrare nell'FBI ora non saresti qui...??...]
[Si,ma non si può cambiare il passato...]
[*Suono bottone rosso*...sbagliato,Mark può,è per questo che è riuscito a portarti via dalle indagini dell'assassino dell'origami...]
[Porca miseria...]
[Ed ora muoviti a trovare una via d'uscita...]
[Ok...]
[Per Shaun Mars...]
[Per Shaun...]
Mi guardo intorno in cerca di una via d'uscita.
Dovrei innanzitutto slegarmi,ma come?, Mark è davanti a me che mi osserva senza battere ciglio.
"Norman...è inutile cercare una via d'uscita,tanto non riuscirai ad uscire di qui, perlomeno...VIVO..."
"Vaffan-"
*BEEP...BEEP...BEEP...*
Il telefono di Mark squilla.
Lui risponde girandosi di spalle contemporaneamente.
Non so cosa stia dicendo o con chi stia parlando, e sinceramente non me ne frega un CAZZO,devo tornare nella mia dimensione,devo salvare la vita di Shaun Mars.
Perfetto,ora cerco di slegarmi e poi si vedrà.
[Polso sinistro !]
Dimeno il polso sinistro,ma ottengo solo un rossore e bruciore tremendo al polso.
[Quello destro !]
[Spero di riuscire a liberarlo !!]
Dimeno come non mai il polso destro,e non volendo slaccio la cinghia che stringeva la caviglia destra.
Almeno quello diamine !!!.
[Dai Norman dai !!!]
Ce la posso fare !! Ce la devo fare !!
Dimeno il polso destro,e dopo svariati sforzi e dolorosi movimenti,riesco a liberare il polso destro.
Devo raggiungere il carrellino con gli aghi, in modo da poterne prendere uno e bucare le cinghie fino a slegarmi...
Ok,può funzionare...
"Ok...si,si,certo...ciao..."
Mark chiude la chiamata,si gira e mi vede mentre sto per prendere un ago dal carrellino.
Mi accorgo di essere fissato ma non mi fermo,non mi interessa cosa mi fa,ora mai per me può morire male.
"Mark..."
"Cosa stai facendo Norman ?!?"
"MUORI MALE MARK !!!!"
[Penso di averlo fatto arrabbiare...opss]
[OPSS ?!?...SEI MATTO ?!?]
[Forse]
[Touché...]
Mark prende un treppiede di una macchina fotografica.
Mi si avvicina.
E tenta di darmi un colpo in faccia per farmi svenire,ma riesco ad evitarlo chinando la testa verso il basso.
"Sono o no un agente dell'FBI ?!?"
"Fanculo Norman..."
Altro tentato colpo,sta volta dalla parte opposta rispetto a quella di prima.
Mi becca in piena testa.
Vaffanculo.
Mi sveglio un po' di tempo dopo.
Riprendo lentamente i sensi,un bagliore mi acceca alla sola apertura degli occhi.
Cazzo,DOLORE.
Sono totalmente legato.
Noooo,ero riuscito a slegarmi...Nooo.
Mi guardo in giro,Mark sembra non esserci...momento buono.
Un momento,c'è una ragazzina di fianco a me...chi è ?
"Hei...psss...mi senti ragazzina ?!?"
"Mmmm...c-chi...sei...??"
"Norman Jayden,FBI..."
"Oh...si,finalmente qualcuno che sbatterà in prigione quel dannato figlioccio di Jefferson..."
"Non posso credere che mi abbia fatto questo,nonostante sapesse che è sempre stato come un fratello per me..."
"Cosa ??,tu conosci quel figlioccio schifoso ???..."
"Si,purtroppo..."
"Mi spiace per te..."
Rumore,sento qualcuno entrare.
"Fingiti svenuta !"
La vedo fingersi svenuta,è brava come attrice.
Entra Mark...seguito da un'altra figura che gli punta alla tempia la pistola.
                         SCOTT SHELBY ??
"Mark ??"
"Norman,vedi...è tutta colpa sua...colpa di Shelby,lui è l'assassino dell'origami..."
"Cosa ??"
Shelby:
"Esatto Mark...ero io a ordinargli di fare tutto ciò,io sono l'assassino dell'origami !"
"Vaffanculo !!!"
Mark:
"Norman mi dispiace,non volevo vederti morire..."
"Cosa ?!?"
Shelby:
"Basta ha detto troppo,Jefferson..."
*Sparo*
Mi alzo in preda alla rabbia.
"NOOOOOOO !!!"
Vedo davanti ai miei occhi il mio migliore amico morire per uno sparo alla tempia dall'assassino dell'origami.
Fanculo,MUORI MALE !!.
Mi dimeno talmente violentemente che spezzo le cinghie liberandomi.
Mi dirigo pronto a fare il culo a quel pezzo di merda di Shelby.
Arrivo ad un metro da lui, e mi spara in pancia.
Cado sulle ginocchia,ma mi rialzo come nulla fosse 2sec dopo intento a farlo morire malamente per ciò che ha fatto.
Vado,gli tolgo la pistola dalle mani,la getto a terra,lo prendo per la giacca e lo sbatto contro il muro.
"Shelby,morirai malamente per ciò che hai fatto !!!"
"H-hei,calmiamoci, ragioniamo,parliamone..."
"NO,NON PARLO CON UN ASSASSINO CHE HA UCCISO IL MIO MIGLIORE AMICO E UN SACCO DI ALTRI BAMBINI SOLO PER VEDERE SE TUTTI I PADRI FOSSERO COME IL SUO...PAGHI ORA...PER TUTTE LE VITTIME..."
Gli tiro un gancio destro che lo fa finire a terra con l'occhio nero.
Comincio a pestarlo a sangue.
Cazzo,non pensavo di poter fare il culo a qualcuno,in genere sono io la prima persona che preferisce parlare con calma.
[Cosa sto facendo,di solito sono io la persona razionale...Cazzo...]
[Norman !...basta,non lo vedi,Cazzo è ridotto malissimo e sta implorando pietà, basta !...fermati !...NORMAN FERMATI !!]
"B-basta...t-ti...p-prego..."
Mi fermo e realizzo quanto è successo:
Ho picchiato Scott Shelby,l'assassino dell'origami,quasi fino alla morte...cosa CAZZO ho fatto...è la prima volta che perdo la calma,non sono abituato a non ragionare prima di fare qualcosa,come è successo tutto ciò ?!?
Mi stacco da Scott Shelby e vado da Mark per vedere come sta.
Prendo Mark tra le mie braccia nella speranza di una risposta.
"Mark...?"
Nessuna risposta.
Comincio a piangere,sta volta lo decido io.
Non so cosa fare.
Estraggo il proiettile dalla tempia e lo butto via,so che lo dovrei prendere come prova,ma Mark è morto e preferisco non prendere come prova l'arma del delitto.
"Norman..."
Mi giro per vedere chi mi ha chiamato.
È la ragazzina di prima che sta strisciando per venire da me.
Appoggio delicatamente Mark sul pavimento e abbasso la voce.
"Scusa..."
Gli abbasso le palpebre,come si usa fare ad un morto.
Vado verso la ragazzina e la slego abbastanza velocemente.
La faccio sedere e le parlo.
"Non ci siamo ancora presentati,io sono Max Caufield,studentessa alla Blackwell Accademy..."
"Norman Jayden,criminologo dell FBI..."
Cominciano a scendermi lacrime silenziose dal viso...
"Norman so come ti senti,Mark era il mio professore preferito...ho perso un sacco di persone nella mia vita..."
"Anche persone come amici talmente stretti,o familiari a te cari ??"
"Amici stretti si,familiari a me cari no"
"Ecc-"
Sento qualcosa e mi giro per vedere.
Shelby si è rialzato prendendo la pistola.
Vaffanculo.
Mi alzo prendo la pistola e la punto contro Scott Shelby
"Scott,butta a terra la pistola !!!"
"No..."
"FANCULO..."
Gli sparo in testa.
"Che cazzo ho appena fatto.Merda.
Adesso mi solleveranno dall incarico di criminologo e mi sbatteranno in prigione per omicidio...CAZZO..."
"T-tanto...sbatteranno pure me in prigione..."
Vedo una figura alzarsi a fatica, è Mark...
Corro verso Mark e gli salto addosso abbracciandolo.
"Piano Norman...ho sempre uno sparo alla tempia..."
"S-sono...incredulo,come hai fatto a sopravvivere...??"
" 'Boh...' È una valida risposta ??"
"Penso di si..."
Max:
"Sembrate due fratelli..."
Mark:
"Max...mi dispiace..."
Max:
"Non si preoccupi,tutto ok..."
Max si rialza e prende le sue cose.
Fa per uscire quando io la fermo
"Max...non puoi uscire,scusa ma devi rimanere come testimone..."
"Non chiamerai l'FBI,vero ?"
"Max...Norman in quanto criminologo dell'FBI ne è obbligato..."
"Ok,se la mettete così,mi tocca rimanere"

(Passano 2 mesi)

Norman è stato processato per omicidio, e in quanto agente dell'FBI gli è stata aumentata la condanna,che è arrivata a 6 anni di condanna.
Mark è stato processato e accusato per:
Plurice omicidio;Utilizzo di sostanze illegali sulle vittime;rapimento minorenni; e altri crimini...
"Il signor Mark Jefferson è quindi condannato all'ergastolo"
Mark a Norman
"Menomale che ho sviato la pena di morte..."
"Davvero...per un po' saremo insieme in prigione..."
"Sempre che non muoio prima..."
"Non essere pessimista Mark..."
"Hai ragione..."
"Dammi il cinque...*Battito di un cinque*"


Angolino autore...
Spero vi sia piaciuto,ci ho messo tre giorni a scrivere questa storiella...

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Capitolo 2
*** Per un pelo... ***


Life is heavy


2. Per un pelo...

Mi sveglio.
Un bagliore di luce bianca mi acceca...
Mi sento le braccia e le gambe che mi formicolano.
Ho una sensazione di nausea pazzesca.
Vedo tutto sfuocato.
Distinguo solo un colore,il bianco.
Comincio a distinguere qualcosa...
Distinguo alcune forme,ma non in modo preciso.
Dopo alcuni secondi mi si riaggiusta la vista.
Sono legata ad una sedia con delle corde.
No,non è vero,sono delle cinghie.
Mi sporgo per vedere se ho le caviglie legate...si sono legate...
"Porca trota...No..."
"Cosa hai detto Max ??"
Alzo lo sguardo e vedo...
PROF ?!?...PROF MARK JEFFERSON ?!?...
"È una presa per il culo,vero...??"
"Perché dovrebbe esserlo,Max...??"
Uso un tono di voce da persona arrabbiata e allo stesso tempo stupita
"Boh...,FORSE PERCHÉ FINO A QUESTA MATTINA PENSAVO CHE LEI FOSSE UNA DELLE POCHE PERSONE SANE DI MENTE CHE CI SONO AL MONDO,PROF..."
"Conosci il detto 'Non giudicare un libro dalla copertina', Max...??"
"Si..."
Devo uscire di qui...ORA !!
"Devo trovare un modo di uscire di qui...
oppure corro il rischio di diventare un cadavere...CAZZO..."
"Non pensare che sia così facile uscire di qui,Max..."
Mi accorgo di aver pensato ad alta voce... Merda...Merda...Merda...Merda.
Devo pensare un piano per uscire di qui.
Non è così semplice...
Non voglio morire per mano di questo schifoso...
Parlo in modo curioso ma allo stesso tempo indignato e deluso
"Prof...Perché...??"
"*Risata soffocata* Beh...semplicemente perché voglio catturare le persone nel momento in cui la loro innocenza viene contaminata da emozioni,ricordi di momenti,pensieri o rimorsi.
Come si fa con le tavole monocromatiche, che passano dal nero,al grigio,fino ad arrivare al bianco..."
Riesco a pensare solo a definizioni negative per il mio EX-Prof di fotografia, come:
Bastardo pervertito,Malato di merda, Psicopatico di merda,...
cose del genere...
"Lei è malato prof...ha dei problemi mentali...ma gravi..."
"MAX,...NON SONO IO CHE HO PROBLEMI MENTALI,MA COLUI CHE STA SCRIVENDO QUESTA STORIA,HYDRO WARNER...
[Come fate a sapere di me ?!?]
SI,LO SO CHE SEI STUPITO HYDRO...MA CONOSCI LA TEORIA DEL CHAOS...??"
"Teoria per cui cose pazzesche capitano alle persone meno aspettate...?"
"Esatto,di fatti questa è una cosa pazzesca,non è vero ??"
"Ti aspetti che io ti risponda...??"
"No,era ovviamente retorica..."
[Che figura di M***a]
"Norman...adesso...!!!"
"Chi è Norm-"
Sento la porta blindata sbloccarsi...spero in ciò che dice Hydro,spero che un certo Norman mi salvi.
Un tizio con camicia bianca,giacca nera, pantaloni neri,cravatta e scarponcini neri, si precipita all'interno della darkroom impugnando la pistola e puntandola verso Mark.
Quel tipo entra dicendo:
"Mani in alto,Norman Jayden FBI..."
Fa vedere il pass dell'FBI
Mark sussurra un:
"Oh,cazzo..."
Vorrei dirgli in faccia un bel:
"Ah,adesso sono cazzi tuoi..."
Opss...ho paura di averlo detto veramente
perché Mark mi sta guardando male.
Norman si avvicina a Mark e gli dice:
"Faccia al muro e mani dietro la schiena"
Gli mette le manette,ripone la pistola in tasca e conclude dicendo:
"Ti dichiaro in arresto,hai il diritto di rimanere in silenzio, ma ricorda che ogni singola azione o parola potrà essere usata contro di te"
"Dici...?"
Mark fa un sorrisino malizioso,abbassa le mani per poi fare un veloce passo all'indietro prendendo dalla tasca la pistola di Norman.
Le manette avevano un anello della catenella che le collegava leggermente allentato,si vede,perché,Mark una volta presa la pistola di Norman si è girato e ha strattonato gli anelli delle manette da due parti opposte separandoli.
"Adesso sono io a dirti: Faccia al muro dietro di te e mani dietro la schiena..."
Norman obbedisce.
Mark prende il nastro adesivo,che era a destra di Norman,e gli lega i polsi con il nastro adesivo.
Lo prende per il colletto della giacca e lo fa sedere di fianco a me.
"Muoviti e ti sparo,giuro...sono in grado di farlo tranquillamente senza rimorsi..."
Si mette la pistola in tasca e poi viene da me.
"Allora,cara Max,dove eravamo rimasti ?"
Spero non voglia vendicarsi per la frase di prima...altrimenti sono davvero cazzi, ma per me...
"Devo rispondere...??"
"No,era retorica,so perfettamente dove eravamo rimasti..."
"Che senso avrebbe avuto allora la mia risposta...??"
"Nessuno,ero solamente curioso di sapere se ti ricordassi..."
Hai dei problemi mentali...GRAVI...
"Bah..."
"Adesso,Max rimani tranquilla mentre io vado a prenderti l'ultima dose..."
"No,la prego prof,non lo faccia..."
Si avvia in direzione della scrivania, quando gli squilla il cellulare...
Speranza di salvezza !!!
Non so cosa stia dicendo o con chi stia parlando,e sinceramente non mi interessa granché.
"Norman..."
"Si...??"
"Come usciamo di qui...??"
"Ci stavo già meditando,ma per il momento non ho nulla di efficace..."
Jefferson dice stupito:
"Cosa...?!?...consiglio di classe straordinario...?!?...ok,sto arrivando"
Termina la chiamata e conclude dicendo:
"Voi due se vi muovete siete morti,vi avviso,torno subito..."
Esce dalla darkroom e si chiude la porta blindata alle spalle.
"Dobbiamo trovare un modo per uscire di qui..."
"Spero solo non abbia chiuso con il lucchetto la botola..."
"Hai un piano,Max...??"
"Si,ma non possiamo attuarlo senza prima esserci slegati..."
"Ho un idea che potrebbe funzionare..."
"Per quanto riguarda lo slegarsi ??"
"Esatto..."
"Forza,spara..."
"Vedi il carrellino di fianco a te...??"
"Si..."
"Ho notato appena sono entrato,che tu hai la caviglia destra con la cinghia allentata,per cui puoi provare a strattonare finche non si slega..."
"Sei un genio,ma una volta che avrò la caviglia slegata,cosa dovrei fare ??"
"Avvicinati il carrellino e poi passamelo, per il resto ci penso io..."
"Ok..."
"Sopporta la sindrome di stoccolma e non parlarne a Jefferson,potrebbe usare la tua sindrome a suo vantaggio..."
"Come sai della sindrome...??"
"Ne ho passate anche di peggio nella vita, come: Serial killer che ti sparano in pancia e poi cercano di rivoltarti gli organi,e come vedi sono ancora qui..."
"Cosa ?!?"
"Dobbiamo muoverci se vogliamo uscire di qui..."
Do degli strattoni alla cinghia della caviglia destra e la slego.
Avvicino il carrellino e lo passo a Norman.
Norman si fa passare le mani legate da dietro la schiena a davanti.
Che genio.
Prende un ago e ne usa la punta facendo dei buchini uno di fianco all'altro per potersi slegare.
Dopo un minuto cica si slega del tutto.
"Si..."
"Norman puoi aiutarmi...??"
"Certo..."
Mi slega dalle cinghie.
Rimetto il carrellino dov'era.
Prendo le mie cose.
Norman prende la pistola e se la infila in tasca.
Ci dirigiamo verso l'uscita, e quando arriviamo alla porta blindata questa si apre.
Chi ti aspetti che sia ??.
È Mark Jefferson,ovviamente...
Ci vede,chiude la porta,estrae la pistola e la punta addosso a Norman.
"Sbaglio o vi avevo detto di non muovervi, altrimenti vi avrei ucciso...??"
Sto per spiaccicare parola quando Norman mi fa segno di no con la testa.
"Tornate di là..."
Andiamo nuovamente nella stanza da me soprannominata "Stanza perversa".
Non di nuovo.
"Siete due spine nel fianco..."
"Mi fa piacere,perché verrà arrestato seduta stante,prof..."
"Carino da parte tua Max,ma mi dispiace per te,non è ancora il momento del mio arresto...ma ora...Mani in alto ragazzi..."
La porta blindata si apre nuovamente.
Entra un tipo,Norman dice con disprezzo:
"Blake..."
E il tipo risponde con altrettanto disprezzo:
"Jayden..."
Poi Jefferson dice:
"Lei chi è...??"
Il tipo tira fuori il distintivo da poliziotto e dice:
"Agente di polizia Carter Blake..."
"Oh,perfetto,prima uno dell'FBI che mi sventa i piani,ora anche l'agente di polizia, evvai..."
Jefferson spara in testa a Blake e Norman dice:
"Grazie...era ora che qualcuno uccidesse quel coglione..."
"Torniamo a noi..."
"..."
"Vi avevo avvisati,vi avevo detto chiaramente che se vi foste mossi sareste morti...bene,sono un uomo di parola,per cui addio..."
Spara a Norman in testa.
Norman cade per terra morto con una pozza di sangue sotto di lui.
No,non Norman,non Norman Jayden...
"Per quanto riguarda te,Max,avrei preferito tenerti ancora un po' per alcune sessioni fotografiche,ma,come ho detto prima,sono un uomo di parola,quindi ciao, è stato bello conoscerti..."
Mi spara in testa...
Questa è la cattiveria del mio prof Mark Jefferson...
Aveva ragione:
"Non giudicare un libro dalla copertina"




Angolo dell'autore...
Ok,ammetto che è molto cruda questa fan fic,ma a mio parere è onesta,perché mostra la vera natura di Jefferson...
Che morte crudele a Norman Jayden.
E dire che è il mio personaggio di Heavy Rain preferito,quello di life is strange è Mark Jefferson...LOL

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Capitolo 3
*** UN GELATO ?? ***


LIFE IS HEAVY


3. UN GELATO ??

Avevo 18 anni quando conobbi un bambinetto di 6 anni di nome Norman Jayden.
Diventammo inseparabili da quel momento,io ammiravo la sua innocenza bambinesca e lui ammirava me tanto quanto ammirava le mie fotografie.
Non pensavo fosse possibile che un bambino ammirasse le mie fotografie,era ancora un bambino,cosa poteva saperne del mondo degli adulti ?.
Ma lui era diverso,era una persona calma e razionale con un'intelligenza spettacolare e una fantasia pazzesca.
Era divertente giocare con lui ai giochi da tavolo in cui si dovevano risolvere indovinelli o misteri,perché faceva delle battute per tirarti fuori in modo ambiguo le soluzioni o gli indizi che avevi trovato.
                          ..............
Sono passati un po' di anni da quando ho conosciuto Norman Jayden,lui ora ha 10 anni e io 32,ed è oramai 3 mesi che non gli do più mie notizie,e riguardando tutte le lettere che mi ha scritto durante questi 3 mesi mi sento in colpa...vorrei dimostrargli,in qualche modo,che siamo ancora amici.
Norman è uno dei pochi bambini che scrive ancora le lettere,è bello da parte sua,nonostante viva dall'altra parte della città.
Mi accorgo di avere ancora una lettera da leggere...ma non è da Norman...non capisco di chi sia,non c'è il mittente.
La lettera è dall'assassino dell'origami.
Norman è prigioniero dell'assassino dell'origami !!.
Devo fare qualcosa,devo chiamare il padre di Norman.
Esito un minuto...
"Devo salvarlo io...devo fargli sapere che ci tengo ancora a lui..."
Vado avanti a leggere la lettera...
Il padre di Norman era già in azione,ma è morto solo dopo la 1* prova,per cui tocca a me raccogliere gli indizi di suo padre e andare avanti con le prove.
"Vado all'azione...Norman tieni duro, arrivo..."
Dopo 2 giorni arrivo all'ultima prova.
Scopro di dovermi avvelenare.
Vado davanti al tavolo bianco,prendo la boccetta e ne bevo il veleno.
Prendo l'orologio che c'è sul tavolo che segna 60min di tempo per salvare Norman Jayden.
Metto l'orologio al polso e lo aziono.
Parte il conto alla rovescia.
Mi arriva un messaggio con un indirizzo.
So dove si trova la base operativa dell'assassino dell'origami,vorrei dirlo alla polizia,ma non mi crederebbero mai, percui agisco da solo.
Esco dalla  stanza e corro verso l'indirizzo ottenuto.
Sono praticamente a qualche centinaio di metri dalla base operativa dell'assassino dell'origami.
Corro.
Corro.
Devo andare a salvare Norman.
Ma devo salvarlo io non qualcun'altro.
Arrivo,dopo 15min,alla base operativa dell'assassino dell'origami.
Mi catapulto dentro gridando
"Norman..."
Nessuna risposta.
Continuo a perlustrare in giro gridando
"NORMAN..."
Arrivo davanti ad una grata e vi trovo dentro Norman Jayden.
Sono felice,finalmente l'ho trovato,adesso lo tiro fuori e ce ne andiamo.
"Norman !!"
Sento arrivare qualcuno dietro di me.
"Oh...finalmente..."
Mi giro e vedo Scott Shelby.
"Signor Shelby ??"
"Finalmente ho trovato qualcuno in grado di salvare uno dei tanti bambini che ho dovuto imprigionare.
Ti ho cercato per molti anni...e finalmente eccoti qui,oggi davanti a me nel tentativo di recuperare il piccolo Jayden..."
"Lo lasci andare signor Shelby..."
"Solo se giuri di non denunciarmi alla polizia..."
"Ok...lo giuro..."
"Bene,apri la grata..."
Scott mi punta la pistola in fronte e fa per spararmi,quando una trave di legno gli colpisce la gamba destra.
Cavoli suoi,adesso deve soffrire come tutte le sue vittime.
Prendo un bastone di ferro e rompo il lucchetto che teneva salda la grata,tiro via il lucchetto e apro la grata.
C'è Norman che sta per annegare.
Lo tiro fuori.
Lo stendo sul pavimento e tento di rianimarlo.
Gli metto le mani incrociate sopra la cassa toracica e comincio a fare pressione per fare uscire l'acqua dai polmoni.
"Non funziona...
Sono arrivato tardi...*Comincio a piangere in silenzio*...Norman...no,ti prego...no..."
Tento ancora.
Mentre faccio pressione sui polmoni dico con le lacrime agli occhi
"Tu...non puoi morire...non puoi lasciarmi da solo in questo mondo...NON PUOI...
...mi dispiace di non averti fatto sapere nulla negli ultimi tre mesi...MA ADESSO NON PUOI MORIRE...NON QUI !!...DEVI VIVERE...NON PUOI MORIRE COSÌ GIOVANE...HAI ANCORA TANTE COSE DA SCOPRIRE...NON PUOI MORIRE ORA !!!"
Dopo molti tentativi finalmente lo vedo posare le sue mani sulle mie e riaprire lentamente gli occhi.
È vivo...non ci credo...
*Piango dalla gioia* lo abbraccio.
"Oh...Norman,sei vivo..."
Lo distanzio per paura di soffocarlo.
"M-Mark...??"
"Sì...sì,sono io Norman..."
"Sapevo che saresti venuto e non mi avresti lasciato morire..."
Scoppio in lacrime.
"Non avrei mai permesso che sarebbe accaduto...non me lo sarei mai perdonato..."
Sono dannatamente contento che Norman sia vivo,non sarei resistito se lo avessi perso.
Lo abbraccio.
Guardo l'orologio.
Ancora 15sec di tempo per spiegare tutto.
Mi strappo l'orologio dal polso e lo lancio il più lontano possibile da noi.
"Norman...adesso ascoltami bene: Non ti scoraggiare mai,insegui i tuoi sogni fino a che non li avrai raggiunti,sii forte,ti chiedo scusa se non ti ho dato mie notizie negli ultimi mesi...mi dispiace Norman..."
Mi abbraccia.
"Ti ho già perdonato da molto..."
Scadono i 15sec e comincio a sentirmi male.
Mi gira la testa,perdo coerenza con il mondo che mi circonda e mi sento un dolore acutissimo nella zona dello stomaco.
Fatico a respirare.
È così che ci si sente dopo aver bevuto una boccetta di veleno ?? Ok,non lo rifarò mai più...nemmeno se mi pagano.
"Mark io chiamo l'ambulanza..."
Non rispondo,non ne ho le forze.
Norman mi tira fuori il cellulare dalla tasca destra e compone il numero dell'ambulanza per farmi venire a prendere.
"Pronto ??...si,ci sono due persone tra cui una gravemente ferita e l'altra si sente male...siamo al *indirizzo della base operativa dell'assassino dell'origami*...."
"Mark resisti,tra poco arrivano i soccorsi"
Cerco di muovermi,ma cado nella grata aperta.
Sto annegando,quando sento delle braccia prendermi e cercare a fatica di tirarmi fuori.
Dopo alcuni secondi mi trovo fuori dall'acqua.
Sono confuso,bagnato fradicio e sotto effetto di veleni evidentemente potenti.
Sono disteso sul pavimento Norman ha le braccia bagnate,deduco sia stato lui a tirarmi fuori.
Incrocia le mani, le mette sulla mia cassa toracica e comincia a fare pressione.
Sento,in modo abbastanza chiuso,Norman dire
"Mark !!"
Chiudo gli occhi.
Vedo tutto nero.
Mi risveglio subito dopo in ospedale collegato ad apparecchi strani.
"Mark !!...finalmente ti sei svegliato...!!"
"Quanto tempo è passato ??"
"Circa tre giorni..."
"Grazie Norman..."
"Non potevo e non volevo lasciarti morire...ci tengo troppo a te..."
"Sarai ancora il mio eroe la prossima volta che avrò bisogno di te ??"
"Solo se tu sarai il mio"
"Ovvio !!"
Sono felice che Norman sia vivo.
Per quanto riguarda Scott Shelby...non mi interessa,sarebbe dovuto morire,ma Norman è un po' diverso da me,percui lo ha voluto salvare.
"Sarai un eroe per tutta la nazione un giorno,me lo sento..."
"Invece tu sei già l'eroe di qualcuno..."
"L'eroe di chi ??"
"Il mio,Mark..."
"Come tu il mio..."
"Perché ?"
"Non sei stato tu a tirarmi fuori dalla grata mentre stavo annegando ??"
"Sì,ma con un piccolo aiuto da parte del signor Shelby"
Non ci credo...cosa ho appena sentito ??
Shelby ?? Scott ?? Quel Scott Shelby ??
"Ciao Mark"
Scott Shelby con le stampelle.
"Ciao...Ti volevo ringraziare...per ciò che hai fatto..."
Non ne sono convinto al 100%,secondo me Shelby non me la racconta giusta.
"Andiamo a prendere un gelato ??"
"Ok"
"Certo Norman"


Angolo dell'autore
Sdolcinato ??
Ho cercato di non spoilerarvi nulla,come l'indirizzo della base operativa dell'assassino dell'origami...
Mi sono accorta ora che non volendo ho inserito degli elementi che spiegherebbero anche il perché Scott Shelby zoppica.
OMG.
Non avreste mai pensato che Shelby avrebbe potuto salvare Mark ? Lo so, nemmeno io,non so neppure come mi sia saltato in mente di fare una cosa del genere.BAH.
Comunque è una storia fantastica.
Spero vi sia piaciuta...alla prossima.

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