Otto parole per dire famiglia

di Inveterate Dreamer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fiducia ***
Capitolo 2: *** Aiuto ***
Capitolo 3: *** Meraviglioso ***
Capitolo 4: *** Importanti ***
Capitolo 5: *** Grazie ***



Capitolo 1
*** Fiducia ***


Otto parole per dire famiglia




 Fiducia, che viene accordata sempre senza esitazioni.



Per quanto indiscutibilmente utili, i Frutti del Diavolo portano anche diversi problemi, come ad esempio la straordinaria capacità di attrarre tutti i guai da un chilometro di distanza.
La seccatura principale, tuttavia, resta l’incapacità di nuotare: per chi viaggia per mare, il rischio di cadere in acqua è sempre alto.
Eppure 
Monkey D. Rufy, detto Cappello di Paglia, e parecchi tra i pirati più forti ne hanno mangiato uno. La maggior parte di costoro è ancora viva grazie a una costante attenzione e ad un'estrema prudenza, perché in caso di capitombolo in mare sarebbero spacciati.

Rufy!

Ma questo il pirata di gomma proprio non riesce a capirlo.

– Dannazione, Rufy! Quante volte dobbiamo ripeterti di stare lontano dal parapetto? –

Ciò nonostante è ancora vivo 
vegeto e il motivo è uno solo.

– Shishishi, tanto ci siete voi a prendermi! –


 



Note:
Salve, ciurmaglia.
Sono ancora io. Questa sarà una piccola raccolta che
, temo, aggiornerò saltuariamente. Gli impegni a scuola in questo periodo sono decisamente pressanti.

Comunque, devo fare una precisazione sulla storia in generale e su questo capitolo in particolare. L'idea mi è venuta qualche tempo fa, mentre leggevo le fantastiche storie di a k u r o s a che Ania M Grace così gentilmente traduce. Questa flashfic qua, specialmente, ho paura che sia venuta troppo simile al primo capitolo di Moments like this (che, a proposito, consiglio assolutamente). In caso non vada bene, provvederò a toglierla o modificarla, ma vi assicurò che i prossimi capitoli saranno molto più farina del mio sacco.

Come sempre un grazie in anticipo a chi volesse recensire, ogni suggerimento e/o commento saranno i benvenuti.

Baci, bacetti, saluti e dolcetti,
Dreamer



 

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Capitolo 2
*** Aiuto ***


Otto parole per dire famiglia
 


Aiuto, che giunge a chi ne ha bisogno.


Grida nelle orecchie.
Sangue sulle mani.
Qualcuno ringrazia.
Un tonfo.
Un urlo silenzioso, che si propaga nell’anima.

Rufy si sveglia, ansimante, artigliandosi la cicatrice sul petto. Per un attimo crede di essere ancora inginocchiato tra la polvere della battaglia, poi si accorge del vento tra gli alberi e del riflesso del fuoco.
È a Rusukaina. Rayleigh è già partito e da un paio di settimane a questa parte Rufy si sente sempre più solo, specie di notte. Sa che non riuscirà più a dormire, non è certo la prima volta, quindi per distrarsi decide di andare sulla spiaggia, ormai d’altronde non manca molto all’alba.
Si mette a guardare il mare. All’improvviso si alza un forte vento e, tra il mormorio delle onde, sente delle voci.
Non è sicuro di essere ancora sveglio, quando sente la prima. È Brook, che canta “Il sakè di Binks” (e sono applausi, quelli in sottofondo?).
Dopo di lui sente Franky, che sta gridando uno dei suoi soliti SUPER! (perché c’è odore di bruciato?).
Sente anche il mormorio tranquillo della voce di Robin (quello è lo sferragliarre di un treno?), i sussurri rassicuranti che Chopper riserva ai pazienti (che in questo caso devono essere uccelli, almeno a sentire i versi), le grida che Sanji emette quando è infuriato (chi è che lo insegue? La voce suona famigliare), quelle che fa Usop quando deve farsi coraggio (perché c’è anche il rumore di una mascella gigante?), il silenzio denso di rumori quando Nami è concentrata (cos’è questo improvviso odore di pioggia?) e, infine, il russare di Zoro (un russare un po’ raschiante, come quando è fasciato da capo a piedi).
Alza la testa e osserva la luna, che è poco meno luminosa del sorriso umido che gli attraversa la faccia.
È stato uno stupido, non avrebbe dovuto dimenticarlo.
Lui non è mai solo.
Quando si assopisce ancora, gli incubi non tornano più.

 


Note:
Salve a tutti.
Questo era il secondo capitolo, spero vi sia piaciuto.

Grazie infinite a chi ha recensito e chi ha seguito/preferito/ricordato questa storia.
A presto,
ID


 

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Capitolo 3
*** Meraviglioso ***


Otto parole per dire famiglia
 


 Meraviglioso, che è la prima cosa che viene loro in mente.

Le persone comuni sono strane. Non riescono a guardare al di là delle apparenze. In un certo senso, per loro il mondo è estremamente semplice.
Zoro è un demone assetato di sangue.
Nami è una ladra.
Usop è un bugiardo.
Sanji è un semplice cuoco, violento e cascamorto fino all’inverosimile.
Chopper è un mostro.
Robin è un’assassina.
Franky è un criminale.
Brook è un abominio.
La Going Merry e la Thousand Sunny  sono solo navi.

Semplice ed evidente. Tanto evidente, che ormai ci credono
 pure loro.
Quando però nelle loro vite appare un giovane pirata con un sorriso tanto grande da sembrare assurdo e un sogno tanto folle da sembrare possibile, tutto viene ribaltato.
La solitudine diventa compagnia.
La distruzione diventa creazione.
La violenza diventa protezione.
L’incredibile diventa realtà.
E l’unica cosa a cui riescono a pensare, è che mai avrebbero osato sperare tanto.
 











 
Note
 Salve salve.
Spero sia piaciuto, come al solito ringrazio chi ha recensito e recensirà, chi aggiunge e chi anche solo legge.
A presto,
ID.


P.S. (Aggiunto in data 08/08/16): Mi sono accorta di aver sbagliato il titolo di questo capitolo, ma ora è corretto. Scusate. 

 

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Capitolo 4
*** Importanti ***


Otto parole per dire famiglia


Importanti, ciò che sono gli uni per gli altri.
 
Rufy non scappa.
Mai.
Non è nella sua natura voltare le spalle, che sia ad un nemico, ad un amico, ad una nuova avventura o altro, e i suoi compagni lo sanno bene. Per questo, quando a Sabaody viene dato un ordine disperato, nessuno riesce a credere alle proprie orecchie.
Quello che capiranno solo più tardi, è che Rufy aveva otto buoni motivi per farlo.













 




Note:
So di essere terribilmente in ritardo e so anche che questo capitolo non vale l'attesa. Mi dispiace. 
Spero comunque che vi sia piaciuto. Come al solito ogni commento è ben accetto. 
Tornerò presto, promesso.
ID

 
 
 

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Capitolo 5
*** Grazie ***


Otto parole per dire famiglia
 


Grazie, che è l’unica parola che non ha bisogno di essere pronunciata 

Se Rufy entra correndo in cucina, il motivo normalmente è uno solo e Sanji comincia subito a cucinare. Cinque minuti dopo, il capitano corre fuori, riuscendo in qualche maniera a urlare qualcosa ad Usop anche con la bocca piena. Il cuoco sospira, ma sta sorridendo.
Rufy non ha detto una parola, ma un piatto vuoto è il miglior complimento, per un cuoco.

***

Anche se la notte è fredda, i venti spazzano il ponte della Merry e su in coffa si gela, Usop non si preoccupa, sa che di lì a poco giungeranno un paio di coperte. Quando arrivano, il cecchino le prende senza una parola.
Dopotutto, se insieme alle braccia non sono fiorite anche delle orecchie, un motivo ci sarà.

***

Quando Nami è esausta per aver passato tutta la notte a disegnare cartine, solitamente è anche molto più distratta, così, quando l’onda gigante si abbatte sulla tolda, rischia seriamente di finire in mare. Quando l’agitazione passa, gli altri vedono che Zoro è riuscito ad afferrarla in malo modo, a quanto sembra dalle urla. Se Nami è stanca è anche facilmente irritabile, e nessuno si meraviglia quando lo spadaccino riceve un bel pugno come ringraziamento.
Se il suddetto pugno è più leggero del solito, 
non è Zoro a commentarlo.


 



Note:
Sì, lo so, sono di nuovo in ritardo. Mi dispiace. Davvero.


 

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