C'era Una Volta: Emma ed Henry

di Vinny_enzo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Personaggi misteriosi. ***
Capitolo 2: *** Dove sei, Henry? ***
Capitolo 3: *** Un giorno di << pausa >> ***
Capitolo 4: *** Operazione < < Caccia al tesoro > > ***
Capitolo 5: *** Il nuovo negozio di vestiti. ***
Capitolo 6: *** Operazione < < Caccia al tesoro > > -pt2 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO BONUS ***
Capitolo 8: *** Cattive notizie. ***
Capitolo 9: *** Momenti cupi. ***
Capitolo 10: *** Ritornata dal nulla. ***
Capitolo 11: *** Misteri risolti. ***
Capitolo 12: *** Pessimo tempismo. ***
Capitolo 13: *** Giorni difficili. ***
Capitolo 14: *** Il giorno dell'incontro.-PT1 ***
Capitolo 15: *** Il giorno dell'incontro.-PT2 ***
Capitolo 16: *** Il giorno dell'incontro.-PT3/Problemi nella foresta incantata.(FLASHBACK) ***
Capitolo 17: *** Il giorno dell'incontro.-PT4/FINALE DI STORIA! ***
Capitolo 18: *** ANTICIPAZIONE DELLA DATA DI PUBBLICAZIONE DEL SEQUEL DELLA STORIA ***



Capitolo 1
*** Personaggi misteriosi. ***


-Ecco il confine, siamo quasi arrivati.

-Emma...non correre!

-Ancora mi chiami per nome?

-Scusa, mamma!

-Così va bene.

-Se lo dici tu!

La conversazione tra Emma e Henry si conclude con i due che scoppiano in una piccola risatina trattenuta.

Arrivati sulla soglia del confine, Emma infila la mano nella sua borsetta sul sedile del passeggero posteriore per prendere la pergamena di accesso a Storybrooke, e con tono un po' preoccupato dice a Henry:

-Hei ragazzino, per favore, prendi la borsetta lì dietro e cerca la pergamena, io non riesco a trovarla mentre guido.

-Ok.

Il ragazzo prende a scavare nelle cianfrusaglie che vi erano all'interno, e nascondendo una mano nella borsetta e tirando fuori l'altra esclama allarmato:

-Mamma, qui non c'è niente!

-Come può essere che non ci 
sia...-Emma subito zittisce e guarda con attenzione Henry, accorgendosi della mano nascosta del ragazzo.

-Non mi sembra questo il momento di scherzare, Henry. Dammi la pergamena.- dice Emma sogghignando.

-Giuro, qui non c'è!

-Henry!- ribatte un po' divertita.

-Ok tieni. - dice Henry ridendo.

I due, arrivati al confine, scendono dall'auto, ed insieme leggono la pergamena, che subito permette loro di poter attraversare il confine.

Poi rientrano in auto, e si avviano verso casa loro, ma dopo un piccolo tratto, qualcosa di misterioso attira l'attenzione di Henry.

-Mamma l'hai visto anche tu?

-Visto cosa, ragazzino?

-Ehm, niente.- conclude Henry, ma ancora sospettoso guarda fisso fuori dal finestrino, con la speranza che quella cosa, o quel qualcuno, si mostri di nuovo.

-Finalmente a casa- sibilla Emma sottovoce appena sulla soglia di casa -La Salvatrice è ritornata in città!- con tono sarcastico.

La ragazza poi infila le chiavi nella serratura, e ad aspettare dall'altro lato della porta, molto impaziente e preoccupato, vi trova suo padre, David, che subito si catapulta su Emma e Henry, abbracciandoli fortemente.

-Ehi, eravamo a New York, mica dall'altra parte del mondo!- dice Emma contenta di rivedere suo padre, ma allo stesso tempo quasi affogando dal forte abbraccio.

-È che mi siete mancati moltissimo!- risponde David, che poi guarda in faccia sua figlia con area preoccupata, la quale cade in un profondo istante di silenzio, e dopo aver capito che c'era qualcosa che non andava, dice ad Henry quasi con non-scalance:

-Henry, vai a disfarre le valigie di sopra!

-Ok!- ribatte il ragazzo, poi sale in camera.

-Cosa c'è David?

-Non so precisamente chi sia, o che cosa sia per l'esattezza, ma so che da quando è arrivato in città, dopo essere passato,ha lasciato dietro di sé una scia di vittime.

-Cosa? Quante?- chiede Emma preoccupata e impaurita.

-Non importa quante al momento...- risponde David costernato -Ma chi?

-Cosa vuol dire chi?- chiede ancora più preoccupata.

-Credo che voglia colpire tutte le persone a cui tu tieni.

-Dimmi chi ha ucciso!- intimida Emma a David, mentre una lacrima le scorre sul viso -Dov'è Marymargaret? Non dirmi che...

- Non preoccuparti...- la interrompe il padre -tua madre è al sicuro!- dice poi rassicurandola.

-Oh, grazie al cielo!-esclama Emma quasi risollevata -Allora se non è Marymargaret...chi ha ucciso?

-Emma...ha ucciso...

-Mamma ho...- interrompe Henry, poi chiede:

-Perché piangi, mamma?

-Io? Non sto piangendo!- dice Emma -Sono solo un po' raffreddata!

-Emma- interviene David - Sarebbe meglio se parlassi direttamente con Turchina.

-Va bene; Henry perché non vai da Regina? Ti accompagnerà il nonno.

-Ma mamma, io voglio sapere cosa sta succedendo,  sai non sono mica un' idiota che non capisce nulla!

-Ragazzino, se hai capito cosa sta succedendo,  allora fa come ti dico. Ok?- dice al figlio con molta gentilezza.

-Ok, va bene.- risponde un po' rattristato il ragazzo.

-Bravo!- ribatte Emma. 
Poi si fionda subito in auto, e pensierosa cerca di infilare le chiavi per metterla in moto ed avviarsi verso l'abitazione delle suore.

Nel tragitto, dal nulla spunta un figura scura, quasi nerastra, facendo frenare bruscamente la ragazza, e i suoi occhi brillavano di un blu intenso, che quasi sembra volessero trafiggere il cuore di Emma e strapparglielo via a morsi. Ma dopo pochi attimi, la figura scompare del tutto, lasciando Emma impietrita ed impaurita, che con fretta riparte all'istante.

Arrivata all'abitazione, scende velocemente dall'auto, e corre verso il campanello, che suona intrepidamente aspettando che una delle fate venga ad aprirle la porta.

-Arrivo!- esclama Turchina -Un'attimo!- poi la fata, frettolosamente, si dirige verso la porta, ed inizia:
-Chi è che a quest'ora della sera...- poi guarda Emma e continua -Oh, scusami; entra Emma!

-Cos'era quella cosa?- chiede la ragazza con voce tremante.

-Aspetta, andiamo a sederci in...

-No, parla, per favore!- la interrompe bruscamente Emma.

-Ok.- risponde Turchina, poi -Nessuno sa che cosa sia, e perché faccia tutto questo, ma io forse ho capito cos'è!

-Quindi?

-È una persona.

-Quella cosa è una persona?- esclama Emma sbalordita -Sembrava più un animale quando l'ho visto.

-Infatti suppongo sia un muta...aspetta...cosa? L'hai visto?

-Si, anche Henry l'ha visto.

-Cosa?

-Si!

-Dovreste essere...

-Essere cosa, Turchina?

-Essere...morti!- risponde Turchina meravigliata -Di solito uccide tutti quelli che lo vedono, apparte le persone che hanno perso la memoria e non sanno chi sono; infatti ha ucciso molti contadini e ha ucciso Da...

-Cosa? Chi ha ucciso?

-Emma mi dispiace...

-Chi?- interrompe Emma, urlando e esplodendo in lacrime.

-David...Emma...mi dispiace!- risponde Turchina triste e costernata

-No...non può essere...allora se è morto...oh mio Dio Henry è in pericolo!

-Come?

-Quando siamo entrati in casa c'era mio padre ad aspettarci.

-Mio Dio, Emma andiamo subito a cercarlo!- esclama allarmatissima Turchina.

-Mi ha ricordato lui di venire da te, deve averlo fatto per lasciarli soli! Presto sali in auto.

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Capitolo 2
*** Dove sei, Henry? ***


Le due subito corrono in auto, e si affrettano ad arrivare al più presto a casa di Emma.
 
-Emma, prova a chiamare sul cellulare di David, lui, o quella cosa, potrebbe risponderti.-consiglia Turchina.
 
-Servirebbe a poco.- risponde Emma, ansiosa di arrivare a casa.
 
-Beh, provaci almeno!
 
-Ok.
 
La ragazza chiama sul cellulare di David più volte, ma invano.
 
-Non risponde.
 
-Allora non resta che aspettare di essere arrivati a casa.- ribatte Turchina.
 
Finalmente le due arrivano, e frettolosamente salgono le scale e si dirigono verso l'entrata dell'appartamento.
 
-No, per favore apriti!
 
-Cosa succede?
 
-La porta, non si apre!
 
-Spostati, provo ad usare la polvere di fata.
 
-Si ma fà presto!
 
Turchina soffia un po' della polvere di fata sulla porta, e pronuncia l'incantesimo
<>, che però sembra non funzionare.
 
-Scusami Emma, fammi riprovare...
 
-No- interrompe la ragazza -Scostati. Non abbiamo tempo.
 
-Cosa vuoi fare?
 
-Proverò ad usare i miei poteri!
 
Emma si concentra, e prova ad aprire le serratura, senza successo.
 
-Non ci riesco.
 
-Ascolta:senti la magia fluire in te...lasciati andare a lui...ora prova di nuovo!
 
Emma prova di nuovo, ma non si limita solo ad aprire la serratura, ma sfonda direttamente la porta, scagliandola dall' altra parte della stanza.
 
-Forse l'ho sentito un po troppo in me questo potere!- esclama sarcasticamente.
 
-Forse si!-risponde Turchina, poi entrano nell' appartamento e trovano Marymargaret distesa sul pavimento priva di sensi. Immediatamente Emma si fionda su di lei, ma appena arriva vicino alla madre, il corpo sparisce, ed appare Henry, che però non sembra essere lui.
 
Emma si avvicina subito ad Henry, stringendolo a se come se fosse stata l'ultima volta che l'avrebbe visto. Ma qualcosa di strano percorre il corpo di Emma, una sensazione mista a negatività e malignità. Poi chiede al ragazzo:
 
-Henry, tutto bene?
 
-Si, Emma.- risponde Henry con tono un po' malizioso, poi continua:
 
-Peccato però che io non sia tuo figlio!
 
-Lo sapevo!- dice Emma sobbalzando via dalla persona che si trovava davanti.
 
-Cosa sta succedendo, Emma?- chiede Turchina molto confusa.
 
-È una trappola, stagli lontano! - risponde la ragazza. Poi alza una mano contro di lui e gli intima:
-Dimmi chi sei o sarà peggio per te!
 
-Cosa vorresti farmi? Scagliarmi contro un muro? Faresti davvero del male al tuo adorato figlio?
 
-Tu non sei mio figlio!- risponde Emma con rabbia
-Adesso parla; dimmi chi sei?
 
-Credimi, non vorresti saperlo!- consiglia lo sconosciuto.
 
-Beh, invece si!
 
-Insomma, se proprio insisti: le mie iniziali sono S ed O!
 
-S ed O?
 
-Basta ora; parliamo di ciò per cui siamo qui.
 
-Cosa vuoi?
 
-Voglio che tu aiuti Tremotino ad accrescere il suo potere!
 
Emma alle sue parole rimane totalmente stupita, ed dopo qualche istante di silenzio dice allo sconosciuto:
 
-Perché dovrei farlo?
 
-Perché altrimenti non vedrai mai più tuo figlio!Hai un mese.- risponde lo sconosciuto, poi scompare in una nube nera.
 
A questa intimidazione Emma rimane irrigidita e spaventata, pensando a cosa sarebbe potuto succedere a suo figlio se non avesse fatto quello che gli aveva chiesto.
 
-Lo farò!
 
-Cosa?- interviene Turchina sorpresa.
 
-Non mi importa cosa comporterà, non posso rischiare la vita di mio figlio!
 
-Qui non si tratta di tuo figlio, Emma, ma si tratta della sicurezza di tutta Storybrooke!- ribatte con nervosismo la fata.
 
-Non è un mio problema!
 
-Ma...- Emma la interrompe e con i suo poteri la scaglia con forza contro la parete, facendole sbattere la testa e perdere i sensi. Poi rimette a posto la porta, e pone un incantesimo di blocco sulla stanza.
 
-Mi dispiace Turchina, ma devo salvare mio figlio!
 
Emma esce dal palazzo, e si mette in cammino verso casa di Regina. Poi ad un tratto, sul sedile del passeggero di fianco a lei appare di nuovo Henry.
La ragazza si spaventa, e rimane a guardarlo per cinque secondi con aria furiosa, poi ritorna a guardare la strada.
 
-Su, non guardarmi con quella faccia, assomiglio pur sempre a tuo figlio!
 
-Perché? - chiede Emma ad 'Henry"
 
-Perché, cosa?
 
-Perché vuoi che aiuti Tremotino ad accrescere i suoi poteri?
 
-Questi non sono affari che ti riguardano- risponde lo sconosciuto -Piuttosto pensa al modo in cui lo farai.
 
-Perché proprio io?
 
-Troppe domande!- dice Henry,  scomparendo di nuovo.
 
Emma arriva a casa di Regina, scende dall'auto e bussa al campanello.
 
-Regina, sei in casa?
 
Regina apre la porta, e risponde:
 
-Per mia sfortuna si, cosa vuoi? Non credi di aver già fatto abbastanza? Non credi di aver già rovinato abbastanza la situazione?
 
-Regina, adesso la tua situazione non ha la priorità...
 
-Ovvio- la interrompe con tono molto seccato -Quando si tratta degli altri non è mai importante!
 
-Regina non è il momento! Devi aiutarmi!
 
Regina, alle parole di Emma, scoppia in una risata isterica, poi esclama:
 
-Aiutarti; per quale motivo?
 
-Perché si tratta di Henry! -risponde Emma.
 
-Cosa?- ribatte Regina iniziando a preoccuparsi.
 
-Quella "cosa"...l'ha rapito!
 
-Come hai potuto permettere che lo facesse?
 
-Perché appena tornata a casa era lì che ci apsettava con le sembianze di David, ed ancora non sapevamo fosse morto; ho detto ad Henry che sarebbe dovuto passare a salutarti, e che David l'avrebbe accompagnato!
 
-Allora andiamo a cercarlo!
 
-No è inutile! Mi ha costretto a scendere ad un compromesso!
 
-Che cosa?- esclama ancora più irritata Regina.
 
-In un mese, devo aiutare Tremotino a riacquistare i suoi pieni poteri.
 
-Per quale motivo?
 
-Non è questo che conta; se non ci riuscirò,  non vedremo mai più Henry,  per questo ti chiedo aiuto!
 
-Sei un idiota,  non avresti dovuto accettare! -le rimprovera Regina.
 
-Cosa avrei dovuto fare? Avrei dovuto dirgli "Ok, tieniti mio figlio, di lui non mi importa!"?- chiede sarcasticamente Emma.
 
Regina rimane in silenzio, poi Emma riprende:
 
-Regina, aiutami, è anche tuo figlio!

-Ed è solo per questo motivo che ti aiuterò!

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Capitolo 3
*** Un giorno di << pausa >> ***


Il giorno seguente, Emma si risveglia nel letto di casa sua, poi arriva Marymargaret.

-Buongiorno!

-Marymargaret!- esclama con gioia Emma.

-Tutto bene, tesoro?

-Beh, diciamo...

-Non preoccuparti, presto tutto si aggiusterà!- le rassicura la madre.

-Ho solo un mese di tempo!

-Lo so, e sarà meglio per te che faccia in tempo! -le consiglia con tono aspro Marymargaret.

-Ne sono consapevole- risponde Emma un po' seccata -Non c'è bisogno che sia così dura Marymaragaret!

-Oh, ma non io non sono Marymargaret! Quasi dimenticavo di dirtelo!

Emma di scatto si scosta da Marymargaret, poi quest'ultima scompare. Poi dopo pochi secondi, arriva la vera Marymargaret, che vede Emma irrigidita e seccata, e preoccupandosi le chiede:

-Emma, tutto bene?

-Ehm...si...sono felice di vederti!

-Anch'io!- risponde con gioia Marymargaret, poi le due si abbracciano calorosamente!

-Ho un'idea: perché non passiamo la giornata assieme?

-Mamma, non posso, devo occuparmi di Henry, quella cosa l'ha rapito...

-Lo so, Emma- la interrompe
-Ho già chiesto ad Uncino di andare da Gold con Regina.

-Ma Marymargaret...

-Niente ma, alzati, fatti una una doccia ed usciamo!

-Ok- rsiponde Emma sogghignando, ma anche un po' imbronciata.

Finito di prepararsi, Emma e Marymargaret escono a fare compere. Un nuovo negozietto di abbigliamento attira la loro attenzione.

-Da quanto ha aperto questo negozio?- chiede Emma, e Marymargaret risponde :
-Non saprei, non ci ho fatto caso, con tutto quello che sta succedendo...e che è successo.

-Beh, quel che è successo è successo,  non possiamo farci nulla!- esclama Emma addolorata.

-Hai ragione! Facciamo compere?- chiede Marymargaret per rompere il momento di tristezza.

-Ok!

Le due entrano nel nuovo negozietto, cuoriose di provare gli articoli in vendita. Il silenzio in esso viene rotto dal "Buongiorno" di Emma, segiuto da quello di sua madre.

-Posso aiutarvi?- chiede gentilmente la commessa
-Stavamo solo dando un'occhiata!- risponde con altrettanta gentilezza Emma.

-Hey, guarda questo vestito!- esclama Marymargaret-E guarda quest'altro!

-Provali!- le consiglia Emma.

-Ok!- risponde immediatamente sua madre, senza farselo ripetere una seconda volta.

-Emma fa un giro del negozietto per vedere il resto dei capi, poi Marymargaret le chiede:-Come mi sta?Oh...dove sei finita?

-Sto arrivando...eccomi!

-Come mi sta?

-Sei bellissima, mamma!

-Oh, grazie. Modestamente!- esclama con aria scherzosa Marymargaret, poi Emma si rattrista.

-Cosa c'è, Emma?

-Niente, è che...stavo pensando 
a...David...e a perché lui l'abbia ucciso...

-Beh, io non so, ma lo scopriremo...

Per un minuto, un silenzio tombale cade su di loro, poi Biancaneve chiede ad Emma:
-Allora? Lo compro?

-Ehm...si, è carino!

Le due si dirigono verso la cassa, pagano il vestito ed escono.

-Già che ci siamo, perché non andiamo a controllare la situazione al banco dei pegni?- chiede Emma a Marymargaret.

-Emma, questa è una giornata esclusivamente per noi due!

-Ma...

-Niente ma!

-Allora vorrà dire che trascorrerai la giornata da sola!

-Mhm...ok! Ma solo per poco.

-Ok.

Le due entrano nel negozio, e sentono Uncino che urla a Gold
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ed Emma interviene:-Hey Uncino, cosa succede?

-Fa troppi giri di parole...

-Perché dovrei farlo, Emma?- dice Gold.

-Perché è tuo nipote!- risponde Emma quasi urlando.

-Si, è vero, ma voglio anche un'altra cosa in cambio.

-Dici sul serio? Davvero ti interessa così poco di una persona della tua famiglia?-chiede Emma allibita.

-A me importa della mia famiglia, Emma.- risponde Gold irritato, poi continua -Ho solo bisogno di un favore in cambio.

-Sentiamo!

-Quando tutto sarà finito ti chiederò di fare una cosa per me, o meglio,  per Henry.

-Cosa?

-Non c'è bisogno che ti dica tutto adesso.

-Ho la tua parola che non si tratta di nulla di male?

-Hai la mia piena parola!

-Ok...

I due si stringono la mano, poi Marymargaret chiede sottovoce ad Emma:

-Sei sicura di ciò che stai facendo?

-No!-risponde Emma-Ma devo farlo, per Henry!

A Storybrooke, il mostro che ha rapito Henry non è l'unico ad essere avvistato. Una ragazza, con un vestito celeste a strascico ed un velo trasparente si aggira in città, come arrivata dal nulla.

Emma, finita la discussione con Gold, ritorna con sua madre a girare per la città, come promesso. Le due passano davanti ad un capannone abbandonato, e mentre parlano, un rumore sordo proveniente da lì attira la loro attenzione.

-Emma, hai sentito anche tu?

-Si- risponde Emma con area preoccupata. A piccoli passi, Marymargaret ed Emma si avvicinano sempre di più all'entrata del vecchio capannone, quando un'altro piccolo rumore arriva all'orecchio di Emma.

-Scusami, sono stata io!- dice sottovoce Marymargaret, ed Emma le lancia un'occhiataccia.
Poi la ragazza si avvicina ancora di più, dicendo alla madre di restare dov'era. Estrae la sua pistola fuori dalla fodera, la punta di fronte a sè e esclama a voce alta -Non nasconderti! Esci fuori! Non abbiamo intenzione di farti del male.

La ragazza misteriosa accenna a voler uscire allo scoperto, ma appena vede la pistola di Emma puntata verso lei, si nasconde di nuovo, e chiede: -Cos'è quella cosa?

-Cosa?- risponde in attesa che ella si mostri.

-Oh, questa è...niente...la rimetto a posto!

Emma infila di nuovo la pistola nella fodera, e nel mentre la ragazza misteriosa sporge un occhio per controllare che stia dicendo la verità, poi esce allo scoperto.

-Chi siete?- chiede la ragazza impaurita, ed Emma, vedendo il modo in cui è vestita la ragazza ride e poi chiede:

-Chi sei tu?

-Io sono...- la ragazza smette di parlare.

-Tue sei...

-Io...ehm...non me lo ricordo!

-Perfetto, ci mancava solo questo; un'altra persona misteriosa in città! Come se non fosse già abbastanza...- Emma si interrompe, e con un'aria di genialità esclama:- Tu non sai chi sei! Quindi potresti...vuoi sapere chi sei veramente?

-Ehm...si, credo.

-Allora hai trovato la persona giusta!- esclama Emma entusiasta della propria idea.

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Capitolo 4
*** Operazione < < Caccia al tesoro > > ***


-In quale modo intendi farle riacquistare la memoria?- chiede Marymargaret ad Emma.

-Beh, con l'aiuto della polvere di fata, infatti ho intenzione di chiedere aiuto a...- la ragazza si interrompe, ricordando ciò che aveva fatto alla fata turchina.

-A chi?

-Alle fate, no?...Ehm, si è fatta ora di pranzo, ed io avrei un certo languorino, andiamo da Granny?

-Ok.

-Ehi tu- dice Emma rivolgendosi alla ragazza sconosciuta-Vuoi venire con noi o...vuoi rimanere nel tuo nascondiglio?-chiede ironicamente.

-Posso?

-Certoa.

Le tre si dirigono da Granny, ed una volta arrivate si siedono ed ordinano da mangiare.

-Cos' è una bisteccia?-chiede la sconosciuta.

-Vuoi dire bistecca, forse! È carne.-risponde Enna

-Oh...

-Cosa?- le chiede Marymargaret

-Non so se tutto quello che c'è scritto qui mi piaccia o no!

-Beh, allora provala!- le consiglia Emma.

-Cappuccetto Rosso; vorremmo ordinare!

-Vengo subito!

-Grazie!

-Cosa vi porto?

-Per me pancake!-dice Emma.

-Marymargaret?

-Oh, io niente, sono apposto.

-E la ragazza?

-Una bisteccia.

-Bistecca!-le dice Emma sottovoce.

-Ehm, scusami, bistecca!

-Ok! Arrivano subito!

Appena Capuccetto Rosso se ne va, Emma chiede alla ragazza:

-So che potrebbe sembrarti inappropriato ma, posso chiederti un aiuto?

-Ehm...ok!- risponde imbarazzata la sconosciuta.

-Dovresti aiutarmi a scoprire l'identità di una persona! Questo, però, prima che tu riacquisisca i tuoi ricordi.

-Perché?

-Non importa molto...

Marymargaret la interrompe chiedendole:

-L'identità di chi?

-Di "pseudo Henry".

-Non puoi farle fare questo, la ucciderà!

-Non esattamente! Anche se senza una ragione valida uccide tutti, e per qualche altro motivo tranne me, Henry e chi ha perso la memoria.

-Ma non ha senso.

Emma tira un sospiro, poi si rivolge di nuovo alla ragazza:

-Allora? Accetti?

-No; avrò perso la memoria ma non sono mica stupida- risponde con tono alterato.

-Ti scongiuro, ho bisogno di capire chi sia e dove si trova perché ha rapito mio figlio!
Ti garantisco che tu sarai al sicuro!

La ragazza ci riflette per qualche momento, poi chiede ad Emma:

-Me lo assicuri?

-Totalmente!

-Ok...lo farò!

-Grazie mille, ti sono molto grata!- le dice Emma estasiata, poi continua:

-Grazie...posso darti un nome?

-Non ne ho! Quindi...

-Ok, allora ti chiamerò...mhm...Rose!

-Si, mi piace!

-Grazie mille, Rose!- esclama Emma con molta gratitudine.È tardo pomeriggio, ed Emma, Marymargaret e Rose sono tornate a casa.

-Bene, Rose, iniziamo a pianificare questa "caccia al tesoro". Iniziamo dal vestiario, che non è dei migliori!

-Cos'ha di male il mio vestito?

-Beh, è un po' antico rispetto ai nostri tempi!

-Ed i vostri sarebbero migliori?

-Non sto giudicando il tuo stile! Sto dicendo solo che devi uniformarti alla società di questo mondo!

-Possiamo iniziare senza altri giri di parole?- interrompe Marymardaret.

-Ok, ok- risponde Emma seccata
-Bene, iniziamo con...questa, una maglia a maniche corte celeste ed un leggins.

Rose prova i vestiti, poi chiede:
-Come sto?

-Ehm...prossimo!

La ragazza prova molte combinazioni di vestiti, fino ad arrivare a quella giusta!

-E adesso, per favore, ditemi che abbiamo finito!- dice esausta Rose.

-Sei perfetta!- le dicono Emma e Marymargaret all'unisono!

-Bene.

-Adesso passiamo alla missione; devi scoprire cosa si nasconde nel negozietto all'angolo che ha aperto da poco!

-Ehm...vi ricordo che io non conosco le strade!

-Non sarà un tuo problema, ti dirò io dove andare, il problema è che nessuno ti ha mai visto in città!

-Beh, neanche il negozio è conosciuto, basterà chiedere di lavorare lì ed il gioco è fatto!-interviene Marymargaret.

-Marymargaret, sei un genio!- le dice Emma.

-Allora è deciso: andrai al negozio e ti farai assumere come commessa, e da dietro le quinte dovrai capire cosa nascondono.

-Ok; quando iniziamo?
Finalmente è il giorno della messa in atto del piano investigativo di Emma, e Rose si incammina con quest'ultima verso il negozietto di vestiti.

-Buongiorno- esclamano Emma e Rose insieme, e la commessa:

-Buongiorno a voi! Posso aiutarvi?

-Vorremmo chiedere un informazione: dato che il negozio ha aperto da poco, avete bisogno di una commessa?- chiede Rose.

-Si, attualmente.

-Allora vorrei offrirmi per la settimana di prova.

-Certo; comunico subito al mio capo la sua disponibilità. Mi una decina di minuti.

-La ringrazio!

-Si figuri!

Le due aspettano che la commessa entri nell' ufficio del titolare, poi si dicono sotto voce:

-E se non ci riuscissi?

-Beh..almeno ci avrai provato.

-Mhm...

-Ti chiedo per favore: so che non mi conosci solo da un giorno, ma metticela tutta!

-Mi hai promesso i miei ricordi indietro,  non posso non aiutarti!

Le due vengono interrotte dalla commessa, che gli comunica:

-Mi dispiace, ma al momento non possiamo fare nulla!

-Perché? - chiede Emma rimanendoci male.

-Perché il mio titolare ha detto di ritornare Lunedì, in questi giorni è occupato con altre faccende.

-Oh...allora torneremo lunedì.

-Ok. Arrivederci!

-Arrivederci!- rispondono gentilmente le due, poi appena escono Emma esclama:

-Possiamo aspettare,  sono solo altri tre giorni!

-Emma...scopriremo dov'è tuo figlio!

-Grazie! Adesso torniamo a casa a pranzare.

-Ok.

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Capitolo 5
*** Il nuovo negozio di vestiti. ***


Questi tre giorni passano come il vento, in un batter d'occhio. 
Il fatidico giorno, che avrebbe dato finalmente inizio al piano di Emma, è arrivato!
Sono le dieci del mattino, ed Emma e Rose aspettano intrepidanti vicino alla cassa.

-Credi che ci sia qualche possibilità? Cioè, voglio dire...

-Emma- la interrompe Rose -Stai parlando da tre ore, letteralmente; calmati un po'!

-Hai ragione, dovrei calmarmi...ma non ci riesco!- le risponde Emma -Perché...se non funzionasse? Cosa ne sarebbe del mio piano? Come farei a trovare Henry?

-Emma!- quasi le urla Rose, poi la avverte -Sta arrivando!

-Ok!- dice Emma calmandosi.

La commessa arriva alla casa, e guarda le due con rammarico, poi gli riferisce:

-Mi dispiace, non abbiamo bisogno di altro personale!

-Sul serio?- chiede Rose rimanendoci male.

-No, scherzavo!- dice la commessa ridendo.

-Ah...menomale.- risponde Rose anch'ella ridendo.

-Allora: la tua settimana di prova sarà da questo pomeriggio fino a sabato pomeriggio.

-Ok, va bene!

-L'orario di oggi è dalle 16:00 in punto, non sia in ritardo. Le darò gli orari degli altri giorni oggi pomeriggio.

-D'accordo! Allora a dopo!

-Va bene! Arrivederci!

-Arrivederci!

Emma e Rose tornano a casa, Emma apre la porta ed entrano nell' appartamento, accolte da Marymargaret che le accoglie.

-Hey!

-Ciao Marymargaret!- rispondono le due

-Com'è andata?

-Bene- replica rose -Inizierò oggi pomeriggio la settimana di prova.

-Bene!

-Ancora una volta grazie mille, Rose! Se non ci fossi tu non saprei come fare!- interrompe Emma.

-Non devi ringraziarmi di niente;  tu aiuti me ed io aiuto te!-

-A proposito...sono stata dalle fate.- dice Marymargaret -Ho chiesto loro se ci fosse un incantesimo per far ritornare la menoria.

-Quindi?- chiede Rose curiosa di sapere.

-Hanno detto che non sapevano, e che avrei dovuto chiedere a Turchina, che non  pero torna a casa da alcuni giorni.

Enma alle sue parole ricorda quello che ha fatto a Turchina, ovvero l'aveva rinchiusa con un incantesimo nell'appartamento in cui adesso si trova, poi si chiede come abbia fatto ad uscire, allora dice a Marymargaret:

-Ehm...ci penso io!

-Ma Emma, tu...

-Non preoccuparti! Tu devi restare a casa con mio fratello!

-Oh...ok.

-Va bene! Adesso pranziamo, si sono già fatte le dodici!

-Ok!

Finito il pranzo, Rose inizia a prepararsi per iniziare la sua prima giornata di prova al 
"Moda & Co.", ovvero il nuovo negozio. Le ore passano, e finalmente si fanno 15:30.

-Emma, io vado!- avvisa Rose.

-Ok, metticela tutta!- risponde Emma dal salotto, mentre fa addormentare il fratello.

Rose arriva al negozio, ma trova chiuso, quindi aspetta che arrivi qualcuno ad aprire il negozio.
Passano alcuni minuti, e la ragazza guarda continuamente l'orologio che le aveva dato Emma, poi all'improvviso una voce potente le dice:

-Mi scusi, aspetta qualcuno?

-Ehm...si, la commessa che lavora in questo negozio; si chiama Sophie.

-Oh, Sophie! Beh, ti consiglio di non aspettarti che arrivi!

-Mi scusi, lei chi è?

-Sono il titolare del negozio, Simon Obey.

-Oh...

-Quindi lei è la ragazza della prova di lavoro?

-Si, signor Obey.

-Mi chiami Siamon!

-Va bene, signor Simon.- risponde Rose un po' imbarazzata, chiudendo la conversazione.

Simon apre il negozio, i due entrano e lui va in ufficio. 
La ragazza lo spetta per qualche minuto, poi Simon ritorna, e le dice dandole un foglio:

-Questi sono gli orari lavorativi di questa settimana, avrebbe dovuto darteli Sophie.

-Grazie. Ehm...lei dov'è?

-Ha avuto un contrattempo.

-Ah.

-Allora; vuole iniziare?

-Si, mi dica cosa devo fare!

-Per oggi, deve solo aiutare i clienti ad essere soddisfatti ed a pagare i vestiti. Lei sa usare una cassa?

-Sinceramente, no!

Simon le spiega velocemente come usare la cassa, verificando anche se avesse capito.

-Ha capito bene?

-Si!- risponde Rose con sicurezza. 
-Allora inizi con il girare il cartellino sulla scritta "Aperto".

-Ok.

Rose inizia a lavorare, e cerca di fare il suo meglio con ogni cliente, i quali rimangono quasi tutti abbastanza soddisfatti. Poi si fanno le 08:00, orario in cui il negozio chiude.

-Oggi è stata brava, continui così!

-Grazie, signor Simon! A domani!

-A domani!

Rose torna a casa sfinita, e subito va a letto, senza neanche salutare Emma e Marymargaret.

È il mattino seguente, e Marymargaret sta preparando la colazione per Emma ed Rose, che ancora dormono.
Nell'appartamento vi è silenzio assoluto, l'unico rumore è lo stridere del ribollitore.
Nel mentre Marymargaret sta spalmando la nutella sulle fette di pane, però sente una strana presenza, ma non ci ripensa. Poi spegne il fornello, e versa l' acqua nella tazza, dove vi immerge una bustina di thè alle erbe, il suo preferito. Invece per Emma e Rose prepara una premuta d'arancia.
Mette tutto in un vassoio, e porta tutto nella camera delle ragazze, poi ritorna in cuicina.

Si fanno le 7:00, e subito suona la sveglia, che Emma stoppa all'istante.

-Hey Rose, svegliati!- dice Emma assonnata.

-No, voglio dormire ancora!- risponde con altrettanta assonnatezza.

Poi le due si alzano, si preparano ad uscire; Rose va a lavorare ed Emma va a cercare Turchina

Per primo va a chiedere alle suore, che le rispondono

-L'ultima volta che l'abbiamo vista è stata quattro giorni fa, da allora nessuna traccia.

-Oh...ok!- risponde Emma seccata, dato che già lo sapeva essendo stata lei a rinchiuderla.

Nel frattempo si fanno le 12:00, ed il titolare del "Moda & Co." chiama Rose nel suo ufficio.

-Si, signor Simon?

-Era occupata?

-No. Voleva dirmi qualcosa?

-Volevo dirle che il suo orario è terminato per oggi, può tornare a casa.

-Oh, grazie.

La ragazza raccoglie le sue cose e torna a casa.

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Capitolo 6
*** Operazione < < Caccia al tesoro > > -pt2 ***


Emma intanto è già a casa, quando arriva anche Rose, che la saluta.

-Hey, Emma!

-Rose!

-Scusami per ieri sera, ero stanca morta.

-Non preoccuparti, era la prima giornata! A proposito...com'è andata?

-Ehm, bene credo. Solo che ad aspettarmi non c'era Sophie, ma Simon Obey, il titolare.

-Oh, e come l'hai trovato?

-Beh, direi abbastanza gentile, garbato.

-Ok. Simon Obey...

Emma, ripetendo il nome del titolare, fa caso alle iniziali, ovvero S ed O. Al che la ragazza fa una faccia sopettosa.

-Emma, cosa succede?

-Lo sconosciuto che ha rapito Henry...

-Quindi?

-Ha detto che le sue iniziali sono "S" ed "O", ed e le inizali del tuo titolare sono le stesse!

-Emma è solo una coincidenza!

-Può darsi, ma può darsi anche che non lo si, ad esempio il negozio ha aperto quando lui è comparso in città. Potrebbe essere una copertura!

-Beh, in teoria sì.

-È per questo che dobbiamo investigare più a fondo.

Rose, dopo un po', ricorda la promessa di Emma, e le chiede:

-Hai trova Turchina?

Emma, dato che ancora non sapeva dove si fosse cacciata, le risponde con un po' di nervosismo:

-Ehm...non preoccuparti, ci penso io, ognuno fa la sua parte!

-Emma, sei sicura di riuscire a mantenere la promessa che mi hai fatto?

-Si, non preoccuparti!

-Allora conto su di te!

-Puoi rimanere tranquilla!- la rassicura Emma.

-Oh, sono le 15:00, devo raggiungere Gold da Granny!- dice Emma con aria preoccupata.

-Io sono già pronta, andiamo insieme?- chiede Rose.

-Ok!

-Bene!

Le due escono di casa, e si avviano strada, fino a quando devono dividersi.

-Io devo girare qui, a dopo!- dice Emma.

-A dopo!

Emma arriva da Granny, entra e cerca Gold, ma non c'è ancora.
"È in ritardo, come sempre!" pensa la ragazza, e subito dopo arriva Gold.

-Sempre in ritardo!

-Le persone importanti si fanno attendere!

-Oh, allora sono arrivata troppo presto!- risponde con ironia Emma, e Gold si fa una risatina sotto i baffi.

-Ci sediamo?- dice Gold.

I due si siedeno e chiedono due caffè.

-Allora, come dovrei..."aiutarti" ad accrescere il tuo potere?

-Beh, in teoria, dovrebbe essere il contrario.

-Tu devi insegnarmi ad usare i miei poteri?- gli chiede Emma confusa.

-Si!

-Ma perché?

-Dovrai darli a me.

-Si certo! Contaci!

-Vuoi rivedere tuo figlio o no?

-E se dovesse attaccare anche me? O lui? O Marymargaret?
Ti ricordo che ha già ucciso mio padre.

-Vi proteggerò io!

-Chi me lo assicura? Tu?- dice ironicamente Emma.

-Devi fidarti!

Emma fa una faccia un po' indecisa, poi però risponde:

-Ok. Quando iniziamo? Prima facciamo, prima riavrò mio figlio!

-Per ora inizierà ad aiutarti Regina.

-Ma se mi odia!

-Non preoccuparti di questo, le ho parlato e l'ho convinta a collaborare.

-Oltretutto è anche suo figlio!

-Bene. L'incontro con lei è fissato per oggi pomeriggio alle 17:00 in punto.

-Ok, va bene!

I due si alzano e se ne tornano a casa.

Sono le 17:15, ed Emma non si è ancora presentata a casa di Regina, quindi decide di chiamarla.

-Emma, sono Regina, dove sei?

-Ehm, scusami Regina, arriverò in ritardo, c'è stato un imprevisto!

-Ah si? E quando non riusciremo a salvare Henry cosa dirai? C'è stato un imprevisto?- le dice Regina ironica.

-Regina, se ce l'hai ancora con me è meglio che ti passi perché non credo sia il caso!- le risponde Emma seccata.

-Sbrigati!

Emma riattacca, passa un altro quarto d'ora e finalmente arriva a casa di Regina.

-Vieni, andiamo nel retro.- le dice rigidamente.

Le due vanno nel retro della casa, uno spazio verde abbastanza grande, con al centro un albero, quello di cui Regina si era presa cura fino a quando non aveva scagliato il sortilegio. Significava molto per lei.

-Bene, devi fare tutto quello che ti chiederò di fare, e dovrai metterci molto impegno.

-Beh, ci proverò!

-Prima cosa: senti il tuo potere affluire in te?

-...no. È per questo che sono qui!

Regina le lancia uno sguardo feroce, poi continua:

-Chiudi gli occhi...libera la mente
...concentrati su di esso.
Devi sentirlo scorrere in ogni singola fibra del tuo corpo!

Emma ascolta con attenzione quello che le dice Regina.
Prova con quasi tutta la sua forza di volontà a riuscire a sentirlo, ma al primo tentativo nessun segno sembra apparire.

-Lo senti?

-Sento solo il rumore del vento!- risponde Emma rammaricata.

-Vuol dire che non ce la stai mettendo tutta. Riprova!

-Ok...

La ragazza richiude gli occhi, e cerca di liberare la mente dal suo pensiero fisso, Henry, ma per lei è molto difficile, sarà per questo che al primo tentativo non è affiorato niente. Ma adesso cerca di impegnarsi di più, ma ugualmente invano.

-Adesso?

-Ehm, mi dispiace, Regina, ce la sto mettendo tutta per...

-No, tu non ce la stai mettendo tutta!- la interrompe molto duramente Regina.

-Non ci stai neanche minimamente mettendo un po' d'impegno!

-Non urlarmi contro! Credi che sia facile per me? Credi che io non voglia indietro Henry quanto lo vuoi tu? In che modo stai agendo tu per riaverlo, eh?
Sono io che sto facendo tutto, tu non stai facendo niente!- le urla esausta Emma, mentre delle lacrime scorrono sulle sue guance.

-Beh...se è questo che pensi, allora posso andare, troverò un altro modo!

-Andiamo Regina, non volevo dire...

-Non voglio sentire altro!- le risponde infuriata Regina mentre se ne sta andando.

Emma si inginocchia a terra, e disperata ed in lacrime dice "Voglio soltanto riavere mio figlio".

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Capitolo 7
*** CAPITOLO BONUS ***


Hey! Ciao a tutti! Volevo semplicemente ringraziarvi per il numero di letture che ho raggiunto in così poco tempo! Sono rimasto shockato!! Non credevo che la storia di un novellino inesperto potesse avere così tanti lettori in pochi giorni! Grazie mille a tutti quelli che hanno letto i primi capitoli della fanfiction e che continueranno a farlo, grazie! Spero che il resto della soria vi affascini più di quanto abbia fatto finora. Di nuovo grazie mille! E' bello sapere che non poche persone apprezzano il mio lavoro da new entry! Come vedo impegnarsi dà i suoi frutti!

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Capitolo 8
*** Cattive notizie. ***


Emma si asciuga le lacrime dopo un pianto liberatorio e si alza, mentre ritorna Regina, che le dice:

-Cosa ci fai nel mio giardino?

Emma la guarda molto confusa, poi le risponde:

-Ehm...tu mi stavi aiutando con i miei poteri...

-Io? Ma se ero in casa, ignara del fatto che ci fosse una pazzoide nel retro di casa mia che sostiene fosse con una me immaginaria!

-Ma io...oh.

-Cosa? Hai capito che sei diventata pazza?

-Era lui...

-Lui chi?

-Quello che ha rapito Henry. L'ha fatto di nuovo!

-Cosa ha fatto di nuovo?

-Assume le sembianze di altre persone per confondermi, in questo caso eri tu. Non c'è un incantesimo che riveli la sua vera identità?

-Beh, potremmo provarci, ma abbiamo bisogno di qualcosa che gli appartiene. Ma a questo penseremo dopo, adesso concentrati ed iniziamo.

Emma e Regina si concentrano, e si preparano ad iniziare.

-Bene: per prima cosa, devi concentrare tutte le tue forze su di un unico obiettivo, ovvero salvare Henry.

-Perché?

-Perché è lui che ti da la forza di poter gestire il tuo potere.

-Potresti spiegarti meglio?

-È il tuo punto di forza principale!

-Oh, beh...hai ragione.

-Ok. Adesso inizia liberando la mente da ogni pensiero, tranne quello di Henry, è quello più importante!

-Ci provo!

Emma prova a svuotare la sua mente di ogni pensiero, cercando di focalizzarsi solo su Henry.

-Hai fatto?

-Si. Poi?

-Adesso immagina il tuo potere: che forma ha; che colore è; quanto è grande.

-È...bianco e...ha una forma strana; ed è grandissimo, quasi mi ingoia in esso.

-Bene, vuol dire che hai abbastanza potere da poter distruggere quella...cosa!

-Si, ma noi non sappiamo quanto sia potente!

-Ma possiamo riuscire a sentirlo quando è con noi!

-Come?

-Devi prima riuscire a sentire il tuo.

Emma prova a seguire i consigli di Regina, riuscendoci.

-Lo sento; Regina lo sento!- dice Emma entusiasta.

-Ma come...se non ti ho neanche detto come avresti dovuto fare!

-Beh quel mostro non è stato del tutto inutile!

-Bene, adesso che riesci a sentire il tuo potere prova a sentire il mio: rimani concentrata su Henry e contemporaneamente concentrati sulla mia immagine, ti permetterà di accedere alla mia fonte di potere.

Emma ce la mette tutta, e meravigliandosi ce la fa al primo tentativo.

-Il tuo punto di forza non è uno solo!

-Riesci a vederlo?- le chiede Regina curiosa.

-Sono due, Henry e Robin! Ed il tuo potere è...molto più grande del mio!

-Questo perché io gestisco i miei poteri da più tempo! Più lo usi, più cresce!

Emma apre gli occhi, e dice a Regina:

-Lo ami molto?

-Non importa, ormai tu hai rovinato tutto!

Emma si sente dispiaciuta alle parole di Regina, quindi tenta di chiederle scusa:

-Regina io non volevo...

-Basta- la interrompe -Per oggi abbiamo finito!

Emma rimane in silenzio e se ne va mentre Regina rientra in casa.

Sono le 2:30 passate di notte, ed Emma ancora non è tornata a casa. Marymargaret, dopo aver chiamato insistentemente sul cellulare della figlia, decide di vestirsi ed andare a cercarla.

Per strada c'è una fitta nebbia, quasi non si riesce a vedere niente, le uniche cose visibili sono le lucine natalizie appese sulle insegne e sulle porte dei negozi. Marymargaret prova di nuovo a chiamare Emma, ma invano, mentre incontra Cappuccetto Rosso.

-Hey, Marymargaret, cosa ci fai per strada a quest'ora?

-Sto cercando Emma, per caso l'hai vista?

-No! Vuoi che ti dia un aiuto?

-Ne avrei tanto bisogno!

Le due cercano per tutta la città Emma urlando il suo nome fino a notte fonda, fino a quando Cappuccetto Rosso scorge degli stivali da dietro un cespuglio.

-Oh mio Dio!- esclama la ragazza alla vista del corpo di Emma.

-Cosa?- le chiede allertata Marymargaret.

-È qui!

Marymargaret corre subito da lei, e finalmente ritrova sua figlia, ma non come aveva immaginato. Subito scoppia in un pianto enorme quando vede il corpo di Emma in una pozza di sangue e con ferite sulla maggior parte del corpo.

-Presto, chiama un'ambulanza!- urla disperata verso Cappuccetto.

L'ambulanza arriva dopo poco tempo e immediatamente le apprestano soccorso.

Una volta in ospedale, uno dei medici chide a Marymargaret:

-Sono il dottor Maxfield, lei sa cosa le è successo?

-No, l'abbiamo trovata ridotta in fin di vita dietro un cespuglio, non sappiamo nulla.

-Beh, allora proveremo a chiederlo a lei quando si risveglierà.

-Come sta?

-Le ferite erano gravi, ci metterà un po' a rimettersi!

Sono passate due ore e mezza da quando Emma è arrivata in ospedale e non sembra ancora dare segni di ripresa.

Marymargaret e Cappuccetto aspettano sedute nella sala d'attesa, mentre arriva anche Rose, che preoccupata chiede a Marymargaret:

-Cos'è successo ad Emma?

-L'abbiamo trovata dietro un cespuglio in una pozza di sangue in fin di vita.- risponde lei esausta.

-Beh, ma adesso come sta?

-Le lesioni erano gravi, ci vorra ancora molto prima che guarisca del tutto.- interviene Cappuccetto.

Rose si siede affianco a Marymargaret, e cerca di compiadirla, poi arriva il dottor Maxfield.

-Signorina Blanchard?

-Si?

-Potete vedere Emma, ma solo uno alla volta!

Mary margaret immediatamente si fa accompagnare nella stanza di Emma, ed alla vista di sua figlia scoppia in lacrime di gioia miste a tristezza.Entra in stanza e si siede sulla poltrona affianco al lettino.

Emma è attaccata ad un respiratore e la sua testa è avvolta da alcuni strati di bende.

Marymargaret rimane lì a fissarla per qualche minuto o poco più, poi arriva il dottor Maxfield che le dice di doversene andare, ma Emma si sveglia e mentre Marymargaret sta per uscire la chiama:

-Marymargaret!

-Emma!- le risponde contenta -Sei sveglia!

-Si!

-Ero preoccupatissima!

Emma si rivolge al dottor Maxfield, e gli chiede:

-Mi scusi dottore, può lasciarci da sole per un po'?

-Ok!

Il dottore esce dalla stanza, iniziano a parlare.

Le due stanno parlando tranquillamente, quando all'improvviso Emma si interrompe:

-Come avete...- la ragazza inizia a sputare sangue e Marymargaret molto preoccupata ed impaurita corre a chiamare il dottor Maxfield. Quest'ultimo le fa tutti gli esami possibili, accorgendosi che Emma aveva riportato una lesione interna abbastanza notevole, e che ha urgente bisogno di essere operata.

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Capitolo 9
*** Momenti cupi. ***


Quattro ore e mezzo in sala operatoria, poi il dottor Maxfield comunica a Marymargaret:

-Signorina Blanchard, devo darle una notizia.

-Mi dica. Come è andata?

-L'intervento non è andato tanto bene...

-Cosa c'è che non va?

-Dai risultati degli esami che le abbiamo fatto abbiamo scoperto che...sua figlia...ha un tumore che comprime lo stomaco da tempo, ed è per questo che ha avuto un'emorragia interna. Le ferite se le sarà procurate cadendo.

-Cos...cosa?

Marymargaret sbianca, tutta la stanza inizia a rotarle intorno.

Le parole del dottore rimbombano seguite da un eco.

Ma poi la ragazza cerca di riprendersi.

-Signorina Blanchard, si sente bene?

-Ehm...si...è curabile?

-No, è quello tra i più incurabili che ci sia!

-Ma...ma...voi dovete aiutarla, voi...

-Signorina, abbiamo asportato la maggior parte delle metastasi, ma ricresceranno, noi non possiamo far nulla! Le diamo solo una settimana e mezzo di vita, non più!

-Allora troverò io una soluzione!

Marymargaret, dopo aver detto a Rose e a Cappuccetto Rosso di rimanere in ospedale, entra in auto e si dirige verso casa di Regina. Arrivata, quest'ultima le apre la porta e le chiede:

-Cosa succede?Perché tutta questa fretta?

-Devi aiutarmi...Emma è in pericolo!

Le due si dirigono in salotto e Regina si siede, poi dice a Marymargaret:

-Pericolo?

-Sta morendo,Regina...- risponde con tono rigido.

-Cosa le è succeso?

-L'abbiamo trovata mal ridotta, ed uno dei dottori le ha fatto alcuni esami...ha un tumore che la sta uccidendo. Ha solo una settimana e mezzo di vita!- le dice Marymargaret in lacrime.

-Beh, vedrò quello che posso fare! La aiuterò!

Marymargaret è tornata a casa, dopo una giornata faticosa e che ha riservato brutte notizie. Mentre sta cucinando qualcosina da mangiare, il vaso che vi è all'entrata cade, ed affianco c'è Turchina, che l'ha appena urtato.

-Turchina?- dice Marymargaret sorpresa.

-Puoi vedermi?

-Certo che posso vederti...ma dov'eri finita?

-È stata Emma, mi ha bloccata qui con un incantesimo. Dov'è adesso?

-Beh...adesso è in ospedale. Sta morendo.

-Oh...mi dispiace!- risponde Turchina costernata.

-Hey, posso chiederti un favore?

-Certo!

-C'è un modo per guarire da un male attraverso la magia?

-Sono dispiaciuta, ma no.

-Bene!- risponde Marymargaret, poi continua:

-Non solo mia figlia sta morendo, non rivedrò nemmeno mio nipote...perfetto!

-Però potrei allungare di un po' la vita di Emma.

-Come?

-Potrei trasferire la sua essenza nel corpo di un altra persona che sia della sua stessa linea di sangue, anche se questa rimarrà cosciente ma non potrà muoversi a suo piacimento, sarà Emma a doversi muovere.

-Per quanto tempo potrà rimanere al suo interno?

-Fin quando non sarà il corpo stesso a rigettarla. Ma non preoccuparti, ce la farà in tempo!

-Allora proviamoci! Andiamo in ospedale!

-Ok, ma prima vorrei passare a casa per cambiarmi.

-Ok!

Le due vanno all' abitazione delle suore, poi, dopo che Turchina ha finito, si dirigono verso l'ospedale.

Turchina chiede ai dottori e a Marymargaret di lasciarle da sole per parlare.

-Emma...

-Turchina! Scusami per...

-Non sforzarti- la interrompe -So che l'hai fatto per tuo figlio, non hai bisogno di scusarti.

-Grazie!

-Non stai molto bene, vero?

-Beh, da quello che dicono i dottori sto morendo!

-Io ho una soluzione, ma temporanea.

-Potrò salvare Henry?- le chiede Emma felice per la notizia.

-Si, Emma, potrai salvare Henry!- le risponde Turchina.

-In che modo potrò vivere più a lungo?

-Se tu mi darai il tuo consenso, trasferirò la tua essenza nel corpo di tua madre, ma solo temporaneamente.

-Ma lei poi...

-Sarà cosciente, solo che a controllare il corpo sarai tu!

-Lei è daccordo?

-Si, già ne abbiamo parlato.

-Va bene!

Marymargaret entra in stanza, ed Emma le chiede:

-Sei sicura di voler offrire il tuo corpo?

-Emma, non preoccuparti, e poi è l'unico modo, solo un familiare può trasportare un'altro passeggero.

-Grazie mille!

Marymargaret fa per uscire dalla stanza, ma poi Emma la blocca e le chiede:

-Mamma, posso chiederti un favore?

-Certo, tesoro!

-Chiama Killian e digli di venire qui.

-Ok!

Marymargaret avvisa Killian dell'accaduto, poi dopo non molto tempo il ragazzo arriva in ospedale, dove raggiunge Emma.

-Emma!- esclama, poi si le si avvicina e le da un bacio.

-Sono felice che tu sia venuto!

-Non sapevo fossi in queste condizioni, altrimenti sarei venuto prima!

-Non preoccuparti!

A killian dopo un po' scappano delle lacrime, realizzando che presto non avrebbe più potuto stare con l'amore della sua vita. E per quale ragione? Per una stupida malattia!

-Non fare così, o altrimenti farai piangere anche me!

-Ti amo, Emma. Sappilo! – le dice dolcemente, poi la bacia di nuovo e continua: -Avrei dovuto passare più tempo insieme a te!

-Beh, a dire il vero abbiamo ancora un altro po' di tempo!

-Cosa?- le chiede Uncino confuso.

-Marymargaret non te lo ha detto? Ci scambieremo i corpi per un periodo di tempo, il tempo di porre fine a questo putiferio!

-Non ne sapevo niente! Quindi vuol dire che abbiamo del tempo per trovare un modo per salvarti!

-Non puoi, già abbiamo cercato, ovvero, hanno cercato in tutti i libri di magia esistenti a Storybrooke. La mia malattia è in uno stato avanzato, non può essere curata nemmeno dalla magia!

-Beh, allora questo è un addio!

-Perché? Abbiamo ancora altro empo a disposizione!- gli chiede Emma sconcertata.

-Perché io non restero a guardare te morire!

Unicno se ne va, lasciando Emma da sola e imbronciata.

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Capitolo 10
*** Ritornata dal nulla. ***


Marymargaret è tornata a casa, dopo una giornata faticosa e che ha riservato brutte notizie. Mentre sta cucinando qualcosina da mangiare, il vaso che vi è all'entrata cade, ed affianco c'è Turchina, che l'ha appena urtato.

-Turchina?- dice Marymargaret sorpresa.

-Puoi vedermi?

-Certo che posso vederti...ma dov'eri finita?

-È stata Emma, mi ha bloccata qui con un incantesimo. Dov'è adesso?

-Beh...adesso è in ospedale. Sta morendo.

-Oh...mi dispiace!- risponde Turchina costernata.

-Hey, posso chiederti un favore?

-Certo!

-C'è un modo per guarire da un male attraverso la magia?

-Sono dispiaciuta, ma no.

-Bene!- risponde Marymargaret, poi continua:

-Non solo mia figlia sta morendo, non rivedrò nemmeno mio nipote...perfetto!

-Però potrei allungare di un po' la vita di Emma.

-Come?

-Potrei trasferire la sua essenza nel corpo di un altra persona che sia della sua stessa linea di sangue, anche se questa rimarrà cosciente ma non potrà muoversi a suo piacimento, sarà Emma a doversi muovere.

-Per quanto tempo potrà rimanere al suo interno?

-Fin quando non sarà il corpo stesso a rigettarla. Ma non preoccuparti, ce la farà in tempo!

-Allora proviamoci! Andiamo in ospedale!

-Ok, ma prima vorrei passare a casa per cambiarmi.

-Ok!

Le due vanno all' abitazione delle suore, poi, dopo che Turchina ha finito, si dirigono verso l'ospedale.

Turchina chiede ai dottori e a Marymargaret di lasciarle da sole per parlare.

-Emma...

-Turchina! Scusami per...

-Non sforzarti- la interrompe -So che l'hai fatto per tuo figlio, non hai bisogno di scusarti.

-Grazie!

-Non stai molto bene, vero?

-Beh, da quello che dicono i dottori sto morendo!

-Io ho una soluzione, ma temporanea.

-Potrò salvare Henry?- le chiede Emma felice per la notizia.

-Si, Emma, potrai salvare Henry!- le risponde Turchina.

-In che modo potrò vivere più a lungo?

-Se tu mi darai il tuo consenso, trasferirò la tua essenza nel corpo di tua madre, ma solo temporaneamente.

-Ma lei poi...

-Sarà cosciente, solo che a controllare il corpo sarai tu!

-Lei è daccordo?

-Si, già ne abbiamo parlato.

-Va bene!

Marymargaret entra in stanza, ed Emma le chiede:

-Sei sicura di voler offrire il tuo corpo?

-Emma, non preoccuparti, e poi è l'unico modo, solo un familiare può trasportare un'altro passeggero.

-Grazie mille!

Emma e Marymargaret sono sedute al centro della cucina di casa loro. Emma è un po' debole dato il fatto che è appena stata dimessa dall'ospedale, Marymargaret invece è piuttosto preoccupata.

Turchina, appena finito di preparare tutto l'occorrente, chiede alle due:

-Siete sicure di volerlo fare?

-Procedi!- le risponde con sicurezza Marymargaret.

Turchina accende delle candele, che sono indispensabili per ogni incantesimo, poi inizia il rito di transizione.

La stanza viene improvvisamente illuminata da una bagliore di luce celeste, emanata dai corpi di Emma e Marymargaret, che sono addormentate.

Turchina, dopo qualche istante, recita più volte una formula:
"Madre, figlia ed uno scambio equo".

Terminato l'incantesimo, Turchina vuole assicurarsi che tutto sia andato bene.

-Come vi sentite?

-Hai finito?- risponde confusa Emma.

-Beh, si!

-Allora qualcosa è andato storto- dice Marymargaret -Perché io sono ancora nel mio corpo ed Emma è ancora nel suo!

-Non è possibile, ho fatto tutto quello che dovevo fare!

-Hai mai fatto questo incantesimo?- le chiede Emma.

-No, ma ho seguito attentamente tutte le procedure! Siete due persone normali, avrebbe dovuto funzionare!

-Beh, dimentichi un particolare!- le ricorda Marymargaret.

-Ehm...scusami ma non ci arrivo!- risponde imbarazzata Turchina.

-Emma non è...una persona qualsiasi.

-Giusto! Lei, è la salvatrice! Ed ha dei poteri, quindi è una creatura magica!

-Non potrebbe essere il fatto che lei sia magica ad aver annullato l'incantesimo?

-Non credo, gli incantesimi di una fata possono essere annullati solo da un altro che lo cancelli.Penso che abbia avuto un altro effetto, ma non saprei dirvi quale.

-Come faremo a scoprir...- Marymargaret si interrompe, e improvvisamente inizia a tossire sempre più, fino a sputare sangue, come è capitato ad Emma.

Quest'ultima e Turchina portano immediatamente Marymargaret in ospedale, dove le fanno alcuni esami che confermano che ha la stessa malattia di Emma, ma ad uno stadio avanzato.

Il dottor Maxfield è basito dai risultati degli esami che ha fatto a Marymargaret, come Emma e Turchina.

-Signorina Swan?

-Si, mi dica dottor Maxfield!

-Beh, volevo dirle che...che...

-Dirmi cosa?

-È alquanto sconcertante, ma...la signorina Blanchard...- il dottor Maxfield si interrompe, e dopo qualche istante riprende:

-Vorrei farle dei test!

-Oh, ok!- risponde Emma sorpresa.

In un'ora le somministra ogni esame di cui necessita, poi si dirigono nella stanza di Marymargaret, che è in compagnia di Turchina.

Emma entra nella stanza, e la madre nota da subito che qualcosa non andava.

-Cosa succede dottor Maxfield?

-Ho due notizie da darle, una buona ed una cattiva. Quale vuole sapere per prima?

-Ehm...la buona, credo.

-La buona notizia, è che Emma è miracolosamente guarita!

Il cuore di Marymargaret si alleggerisce alle parole del dottore, data la sua tristezza per l'incombente morte di Emma. La ragazza poi esclama con estrema felicità:

-Oh mio Dio, Emma sei guarita!

-Si mamma!

Le due si abbracciano, mentre simultaneamente a entrambe copiose lacrime di gioia scorrono sulle loro guance.

-Qual'è la brutta notizia invece?- chiede Turchina intrepida al dottore.

-La signorina Blanchard...ha la stessa malattia che aveva Emma in precedenza e da cui è miracolosamente guarita, solo ad uno stato molto avanzato!

In un istante le lacrime di gioia per Emma, si trasformano in lacrime di profonda angoscia e tristezza, e con tono basso chiede al dottore:

-Ma com'è possibile?

-Beh, non saprei proprio spiegarle come!- risponde il dottor Maxfield molto costernato.

-Forse posso spiegarlo io!- interrompe Turchina dopo alcuni minuti di riflessione. 

P.S: volevo scusarmi per aver pubblicato questo capitolo con un po' di ritardo. In questi giorni ho dovuto studiare in maniera costante per delle prove scritte che sto svolgendo a scuola, e ciò avverrà anche nei prossimi giorni. Quindi vi chiedo scusa in anticipo se qualche capitolo verrà pubblicato in ritardo!

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Capitolo 11
*** Misteri risolti. ***


-Beh? Qual'è la tua spiegazione?- chiede Emma a Turchina.

-Sei tu, Emma!

-Cosa significa che sono io?

-Significa che la causa del malore di tua madre sei tu!

-Non capisco...potresti spiegarti meglio?- risponde Emma al quanto confusa.

-Nel tentativo di trasferire la tua essenza nel suo corpo, la tua magia ha fatto da scudo e ti ha guarita, trasferendo la tua malattia su Marymargaret.

-Ehm...scusami, quindi la sua magia è la causa di tutto?- interrompe Marymargaret scossa.

Turchina annuisce, dispiaciuta per il danno causato, ed esclama:

-Sono costernata, Marymargaret. Perdonami!

-Non dirlo Turchina! Non è colpa tua!- risponde con tono apprensivo.

-No, invece lo è! Avrei dovuto sapere quali sarebbero stati gli effetti.

-Beh, se è questo che pensi, allora ti darò la possibilità di rimediare.

-Tutto, Marymargaret!

-Per favore, aiuta Emma a ritrovare Henry!

-Farò di tutto!

Emma si avvicina a Turchina, le appoggia una mano sulla spalla e le dice:

-Grazie, per tutto...- la ragazza viene interrotta dallo squillare del suo cellulare, a cui subito risponde.

-Pronto?

-Emma, sono Rose, devo parlarti.
Dove sei?

-Incontriamoci tra quindici minuti a casa mia!

-Ok!

Emma riaggancia ed avvisa tutti, poi va via per incontrare Rose.

-Hey Rose, sono arrivata! Ho due notizie da darti!

-Cosa?

-La prima è che...sono guarita! - le dice Emma contenta.

-Emma è fantastico! Ma...come è possibile? I medici dicevano che non avevi alcuna possibilità di guarigione!

-E da questo passiamo alla seconda notizia!

-Cos' altro è successo?

-Come già sai, oggi Turchina ha fatto un incantesimo su me e Marymargaret, che in teoria avrebbe dovuto scambiare i nostri corpi, per permettermi di salvare Henry.

-Beh, a quanto vedo non è riuscito!

-Ma in parte si!

-Cosa intendi?

-L'incantesimo funziona solo su due umani, ma dato che io sono la "Salvatrice" non ha funzionato, escludendo il fatto che la mia magia ha trasferito la mia malattia su Marymargaret!

-Cosa? Quindi...lei è...

-Sta morendo, Rose!- Emma la interrompe, poi riprende:

-Ma adesso dimmi, di cosa volevi parlarmi?

-Ehm...ho scoperto dove si nasconde il tuo nemico!

-Dove?- le chiede Emma curiosa e sollevata.

-Il suo covo è nel seminterrato del negozio dove lavoro! 

Ormai il tempo che Emma aveva per accrescere i suoi poteri sta quasi per terminare, e la ragazza ha solo un'altra settimana per riuscire nel suo obiettivo.

Nel frattempo Regina ha studiato un modo per poter raddoppiare
i poteri di Emma, ma ugualmente si sarebbe dovuta impegnare nel tutto e per tutto.
Quindi Regina ha chiamato Emma e le ha dato un appuntamento.

-Eccomi, sono arrivata!

-Si, ma con 30 minuti di ritardo.- le risponde Regina infuriata.

-Può capitare!?!

-Bene, iniziamo! Colpiscimi.

Emma esita, poi le chiede:

-Dico, sei pazza?

-Perché?- le risponde con fare spavaldo.

-Io non controllo il mio potere, potrei farti del male!

Regina risponde alle sue parole scagliandola in aria.

-Adesso?

-Non ti colpirò, Regina!- le urla con rabbia Emma.

Regina risponde ancora una volta scagliandola in aria.

-Colpisci! Usa i tuoi poteri!

Emma inizia ad infuriarsi ancora più, poi colpisce con tutta la sua potenza Regina, ferendole un braccio. Poi la ragazza corre in suo aiuto, e dispiaciuta le dice:

-Regina, sono dispiaciuta!- poi ancora una volta si ritrova in aria.

-Mai socializzare con il nemico!- le suggerisce Regina.

Il tutto continua per l'intera setrimana, fino all'ultimo giorno.

-Sei pronta a trasferire i tuoi poteri su di me?

-Vorrei non doverlo fare!

-Ti direi una bugia se ti dicessi che mi dispiace, mah...non preoccuparti, li riavrai!- la rassicura il signor Gold.

-Non sono preoccupata di riaverli indietro, ma a chi li sto consegnando!

-Grazie per la fiducia allora!- esclama Gold con ironia.

Turchina, su richiesta di Emma, inizia l'incantesimo, che va alla perfezione, come previsto.

È il penultimo giorno del mese che il misterioso mutaforma aveva dato ad Emma, e sembra essere una bella giornata di sole.
Tutto sembra tranquillo e quel mostro non aveva disturbato fino ad ora.

Le persone al parco conversano, ridono, alcune coppie si baciano, altre si lasciano, una giornata normale insomma.

Solo una cosa salta all'occhio: è troppo tranquillo, per essere una città dove succede di tutto e di più.

Intanto a casa di Emma vige il silenzio assoluto, ma ad un tratto si sente un rumore sordo provenire dal piano di sopra, poi qualcuno, a passo felpato, scende lentamente per le scale.

È Emma, che si è appena svegliata. Ha urtato contro la porta, ancora assonnata.

La ragazza fa colazione, poi, dopo essersi fatta una doccia, va da Regina per l'ultimo incontro, ma a cui ci sarà anche Gold, dato che adesso è lui ad avere i poteri di Emma.

-Ehi, Emma!

-Gold!

-A quanto pare abbiamo quasi completato ciò che ci ha chiesto quel certo S.O.!

-E bene sì!

-Non siate molto entusiasti, state per affrontare qualcosa che non conoscete.- li interrompe Regina
-Inoltre non è ancora finita, devi ancora slegare i punti cardini che collegavano Emma ai suoi poteri e fissarli su di te.

-Grazie, ma già lo sapevo, l'unica cosa di cui non so è come!

-Non preoccuparti, ti aiuterà di nuovo Turchina.

-Infatti! - li interrompe la fata dopo essere appena arrivata.

-Ma come?E poi non potevamo farlo prima?

-Beh si, ma...

Turchina viene interrotta da una potente folata di vento nero, da cui compare Henry, o meglio il loro presunto nemico.

-Bene bene! Vedo che state ultimando la cosa.

-Cosa vuoi? Abbiamo fatto tutto quello che ci hai detto!

-Vediamo...per cosa ero venuto?!-pensa ironicamente ad alta voce Henry, poi continua -Ah, si! Ero venuto per Gold! Lo porterò con me, solo per rendervi le cose un po'più difficili! - conclude il ragazzo con un ghigno sulla bocca, poi lui e Gold spariscono nel fumo nero.

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Capitolo 12
*** Pessimo tempismo. ***


Dopo che Henry a portato con se Gold, Emma sta cercando il modo di trovarlo e completare l'incantesimo. Poi le viene un idea: deve chiamare Rose!

-Pronto?

-Rose?

-Ehi Emma, come è andato l'incantesimo?

-Beh, non secondo i piani! Dove sei?

-Sono in negozio.

-Bene ti raggiungiamo!

-Aspetta, perché?

-Ti spiego appena arrivata.

Emma, assieme a Regina e Turchina, raggiunge immediatamente Rose al negozio.

-Ah, siete arrivate! Qualcuno può spiegarmi cosa sta succedendo?

-Henry, o il mostro, ha rapito Gold per rendere le cose più difficili!

-Ah...

-Presto, mostraci il suo covo, lui non sa che abbiamo scoperto dove si trova!

-Ok, di qua! Ma facciamo presto, il mio capo non rimarrà via a lungo!

-Ma lui sa che...

-No e non deve!- la interrompe Rose.

Emma e le altre due seguono Rose in un sottopassaggio del negozio, e nel tragitto Turchina riferisce a Rose:

-Ho trovato il modo di farti riavere i tuo ricordi!

-Davvero? - risponde felice Rose.

-Si!

-Come?

-È un po' complicato, ti spiegherò quando sarà tutto finito.

Finalmente giungono nel covo del mutaforma, dove trovano ciò che cercano, Gold.
È rinchiuso in una gabbia, che però è protetta da un potente incantesimo, ma non abbastanza da essere annullato dalla magia di Emma, la quale, avendo i poteri legati a Gold, tenta invano.

-Forse ho capito come puoi riuscirci!- dice Regina.

-Come?

-Devi unirti a lui!

-Ma come?

-Psichicamente; i tuoi poteri sono collegati a lui, ma sono ancora collegati alle tue emozioni, e la stessa cosa vale per lui.

-Quindi basta che in qualche modo ci connettiamo alla mente dell'altro!

-Si!

-Ok proviamoci!

Emma e Gold si concentrano chiudendo gli occhi, poi, toccando la gabbia, iniziano a sentire il potere dell'incantesimo che vi è sulla gabbia, e dopo averlo sopraffatto, lo rompono!

-Ce l'abbiamo fatta!

-Si, ma adesso andiamo via prima che torni! Regina pensaci tu!- interrompe Turchina.

Regina, con i suoi poteri, teletrasporta tutti via, e nel mentre, un attimo prima di scomparire, Emma si accorge che anche Henry, quello vero, era lì!

Da un vortice viola, grazie al teletrasporto di Regina, compaiono tutti fuori "Da Granny", un po' scossi dato che non avevano mai provato prima la sensazione di essere teletrasportati, ma si riprendono in fretta.

-Wow!- esclama Rose -questo si che è forte!

Regina fa un sorrisetto a Rose come risposta e, girandosi, si accorge che Emma era preoccupata.

-Emma, cosa succede?

-Era lì...- risponde la ragazza.

-Chi era lì?

-Lui, era lì!

-Henry?- le chiede Regina presa alla sprovvista -L'hai visto?

-Sì! Anche lui è rinchiuso in una gabbia. Dobbiamo ritornare lì!

-Non se ne parla!

-Regina...

-Non possiamo rischiare, Emma!- la interrompe.

-È anche tuo foglio, dovresti capire!- le dice infuriata Emma.

-Ed è per questo che, ti ripeto, non possiamo rischiare! Dobbiamo attenerci alle sue condizioni.

-Sul serio?!- replica sconcertata Emma.

Le due finalmente si placano, poi Turchina attira l'attenzione di tutti e propone un'idea.

-Che ne dite se riportiamo Gold in quella cella?

-Cosa? L'abbiamo appena recuperato!- controbatte Regina.

-Aspettate che finisca di parlare!- dice Emma interessata, poi Turchina ripende:

-Voglio dire, se noi riportassimo Gold in quel covo, potremmo usarlo come spia!

-Già, ma...come? Anche lui può teletrasportarsi?!- chiede ironicamente Rose, ottenendo una risposta piuttosto disorientante.

-Si, Rose.

-Ah...-esclama la ragazza ancora più sbalordita.

-Ed è questo il punto a nostro favore! Adesso la gabbia non è più protetta, quindi potrà uscirne quando vorrà.

-Ma se la gabbia non ha protezione, a cosa serve teletrasportarsi se può uscirci comodamente senza?

-La dovremo chiudere a chiave con un piccolo incantesimo, chi usa la magia può sentire se un incantesimo è stato rotto.

Rose annuisce, facendo cenno di aver capito. Poi, dopo essersi accordati, riportano Gold in cella, e dato che il turno di lavoro ancora non è terminato, la ragazza rimane in negozio.

Intanto in ospedale le cose non stanno per niente migliorando, in quanto Marymargaret sta peggiorando sempre più, infatti il dottor Maxfield è costretto a chiamare Emma e farsi raggiungere in ospedale.

-Cosa succede?

-Non avrei voluto dirglielo,ma...temo che lei debba dare il suo ultimo saluto a suo madre.- le comunica con rammarico il dottore, alle cui parole Emma rimane allibita.

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Capitolo 13
*** Giorni difficili. ***


-Aspetti, cosa intende con "ultime parole"?- chiede Emma al dottor Maxfield in un tentativo per scappare dalla verità per qualche istante.

Il dottor Maxfield prende un respiro e, rammaricato, le ripete di nuovo ma in modo più semplice:

-Sua madre non ha molto tempo, signorina Swan! Quindi vada da lei e passi i suoi ultimi momenti insieme a sua madre.

-O...ok!- risponde Emma in stato di shock. 
La ragazza raggiunge con fretta la madre, la quale, alla sua vista, scappano copiose lacrime. Era l'ultima che l'avrebbe vista, l'ultima possibilità di dirsi tutto fino agli addii.

-Mamma!- dice Emma con un nodo alla gola.

-Emma, promettimi una cosa!- risponde Marymargaret con voce esile.

-Tutto!

-Quando io non ci sarò più, promettimi di prenderti cura di tuo fratello!

-Ok!- replica Emma cercando di trattenere il pianto.

-Adesso voglio riposare!

-Va bene!

Marymargaret si poggia sul fianco girata dal lato di Emma. La guarda per qualche istante negli occhi, poi si addormenta.

Passano due ore, entrambe a guardare la madre dormire, poi un'infermiera chiede cortesemente ad Emma di uscire. La ragazza, prima di lasciare la stanza, toccando il braccio di Marymargaret cerca di svegliarla per salutarla, ma non si sveglia. 
Poi Emma inizia a chiamarla e a stringerle più forte il braccio, ma la donna non da segni di risposta.
Al che sia Emma che l'infermiera iniziano ad allarmarsi, quindi chiamano i dottori, che cercano di capire cosa sia successo: Marymargaret è morta mentre dormiva.

Emma rimane paralizzata, mentre i dottori portano via il corpo inerte della madre.

-Signorina, si sente bene?

-...

-Ehi?

-Ehm...si...mi scusi.

-Mi dispiace per la sua perdita!

-Anche a me.- risponde la ragazza insensibilmente, poi va via e rincasa.

Arrivata a casa, Emma sale di sopra e va a letto. Dorme per un gel po', ne aveva bisogno, ma viene svegliata dal suo cellulare.

-Pronto?

-Emma, sono Rose, dove sei?

-A casa.

-Cosa è successo? Ti sento giù!

Emma si prende qualche attimo di pausa, poi dice:

-È colpa mia!

-Cosa? Non capisco!

-È tutta colpa mia!

-Cosa?

-Lei...

-Chi?

-Lei è...è morta!

Rose capisce finalmente di cosa sta parlando, e non può fare a meno che sentirsi dispiaciuta.

-Emma, mi dispiace molto! Come stai?

-Come credi che stia?!- chiede ironicamente -È solo colpa mia, come lo è di tutto questo!

-Assolutamente no, Emma ti sbagli!

-Senti non ho bisogno di nessuno che mi consoli. Ci sentiamo!

La ragazza, non volendo sentire altro, aggancia, poi ritorna a dormire.

Il tempo è volato a Storybrooke, ciò vale a dire che i 30 giorni di scadenza sono finiti. Per Emma lo stress è troppo, il rapimento di Henry, la morte di Marymargaret, troppo! 
La ragazza cerca di farsi forza e metabolizzare il tutto. Deve farlo per suo figlio, per Henry! "Ce la farò!" continua a ripetersi.
Dopo essersi ripresa, va a farsi una doccia e si prepara per andare da Ragina a finire l'incantesimo.

Una volta arrivata tutti si precipitano su di lei, facendole domande per lei insensate e a cui non vuole rispondere. "Come sta", "Tutto bene?".

-Smettetela di farmi queste stupide domande senza senso ed iniziamo!- dice un po' innervosita.

-Ehi, non fingere che non sia successo niente. Noi siamo tuoi amici, e siamo qui per supportarti!- esclama Turchina.

-Non ho bisogno della vostra compassione. E poi non sto evitando un bel niente, sto solo evitando di affogare in un mare di lacrime, dato che ho ancora altro di cui occuparmi!- risponde Emma irritata.

-DOBBIAMO occuparci, Emma.
Ce ne occuperemo ins...

-Basta con queste stronzate!- la interrompe Emma ancora piu incazzata-Finiamo quello che dobbiamo finire, devo salvare l'unica persona che mi è rimasta!

Le cose procedono come pianificate, l'incantesimo su Gold ed Emma viene completato e tutti si preparano all'incontro.

Nelle tre ore rimanenti, Turchina cerca di ultimare l'incantesimo per far recuperare la memoria di Rose, la quale assiste impaziente. 
-Allora, cosa dovrò fare?- chiede molto eccitata la ragazza.

-Per adesso pazientare!- le risponde Turchina.

La fata finalmente termina i preparativi per l'incantesimo e chiede a Regina per il suo aiuto, la quale accetta.

-Solo...sbrighiamoci, ok? Sono preoccupata per Emma, credo che non sia in sè!

-Non preoccuparti, faremo in fretta.

Regina e Turchina si prendo per mano e con l'altra tesa su di una ciotola contenente dell'inchiostro, un capello di Rose ed un pezzo di carta, si concentrano e recitano ripetutamente 
"Carta ed Inchiostro : vogliamo ricordare!".

Una volta finito di pronunciare l'incantesimo, Turchina riferisce a Rose:

-L'incantesimo è stato attivato. Dobbiamo solo aspettare che sul foglietto di carta compaia il tuo vero nome. Se sarà il tuo vero nome, una volta letto, verrai travolta da tutti i tuoi ricordi. In caso contrario, non succederà nulla, ma ritenteremo!

-Ok!- risponde Rose intrepida e nervosa.

Dopo alcuni minuti, un nome inizia a comparire sul foglio, attirando l'attenzione delle tre.

-Guardate, sta succedendo qualcosa!

Compare un nome ed un cognome sul foglio: Emma Swan.

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Capitolo 14
*** Il giorno dell'incontro.-PT1 ***


-Sono, confusa...perché è apparso il nome di Emma?-chiede Rose un po sconcertata.

-Di sicuro qualcosa è andato storto!- interviene Regina.

-Allora riproviamo!- consiglia Turchina.

Ma Regina ha torto. Qualcosa non è andato storto. Rose viene improvvisamente presa da un forte dolore alla testa e cade a terra spossata e, dopo qualche minuto, si riprende ed esclama sbalordendo le altre due:

-Ricordo tutto!

-Cosa dici?!- dice Regina confusa- È impossibile! Non è così che ti chiami!

-Invece si; sono Emma Swan!

Dopo aver finalmente pronunciato il suo vero nome, le sembianze della ragazza ritornano a quelle primitive, mostrando che quella era la vera realtà.

-Ci deve essere solo una spiegazione...- dice Turchina-Tu vieni dal futuro!

-Probabile, ma non riesco a ricordare nulla che abbia a che fare con ciò!

-Scopriamolo allora!- interviene Regina.

Le tre si dirigono al luogo di incontro prestabilito in precedenza con il mutaforma, e dopo non molto, arrivano anche Gold ed Emma, quella del presente, la quale si blocca per un istante, poi di fretta prende la sua pistola dal fodero e spara all'altra Emma gridando "ALLONTANATEVI!", ma le manca la testa per pochissimo. La ragazza fa per sparare di nuovo, ma Regina la ferma in tempo, gridandole:

-Fermati, è con noi! Ti spiegherò tutto!

-Cosa stai dicendo, quella non sono io!

-Lo sappiamo, Emma!- le risponde Turchina-Infatti lei viene dal futuro!

Emma stenta nel credere alle parole della fata, ma cerca di farlo.

-Adesso sono confusa!- esclama la ragazza.

-Ascolta: lei è te, solo che viene dal futuro!

-Si, ma...perché sei tornata indietro nel tempo?

-Beh, questo non so spiegartelo.- le risponde l'altra Emma -So solamente che sono arrivata qui a causa di Killian!

Emma del presente rimane spiazzata alle parole della sua doppelganger, e sconcertata le chiede:

-Cosa c'entra Killian?

-Oh, giusto! Un mio errore! Dovevo prima mettervi al corrente di chi fosse il mutaforma!

-Cosa aspetti? Parla!- interviene Regina.

-Beh, dal mio tempo, ovvero tra tre anni, io...volevo diro Emma, diventerà la Signora Oscura, e dopo una serie di avvenimenti, anche Killian!

Tutti rimangono increduli a ciò che hanno appena sentito. Soprattutto Emma. La doppelganger sta delirando! Come può la Salvatrice prendere il posto del Signore Oscuro?! È assurdo!

-So cosa state pensando. È impossibile! Beh...mi spiace deludervi!

-Come?- chiede Emma.

-Cosa?- risponde la doppelganger.

-Come sei...sono diventa la Signora Oscura?

-Non posso dirtelo!- dice con tobo rigido.

-Perché?

-Altrimenti altererei il tempo, e sappiamo tutti che non dobbiamo farlo. Non dovrei neanche essere qui!

-Io voglio delle risposte...

-Alterando il corso del tempo?- la interrompe la doppelganger, poi continua:

-Non credo proprio!

La conversazione tra le due termina, poi Emma si accorge che Rose non era lì con loro.

-Dov'è Rose?

-Eccomi!- risponde imbarazzata Emma del futuro.

-È come pevsavo! Ha troppa paura per presentarsi.

-Emma, sono qui! Sono io, Rose!

-Non ho bisogno di scherzare!

-Infatti non scherza, Emma!- interviene Regina, poi subentra Turchina:

-È vero; abbiamo fatto l'incantesimo per rivelare la sua vera identità, è lei, è Emma che viene dal futuro.

-Sul serio?!- chiede ironicamente con tono confuso.

-Si!- rispondono tutte all'unisono.

Per un po' cala un silenzio imbarazzante, che viene rotto da un'idea di Emma del futuro.

-E se...rimanessi qui io al posto di Emma?

-Allora sei ipocrita! Hai appena detto di non poter modificare le cose e adesso vuoi prendere il mio posto?!- ribatte Emma.

-In realtà non canbierei nulla, io sono te, quindi le cose rimarrebbero come erano.

-Se così fosse, perché vuoi prendere il mio posto?

-Io ho già affrontato questa battaglia, e l'abbiamo persa! Voglio rimediare!

-Come?

-Conosco già le mosse che farà, più o meno!- risponde la doppelganger un po' insicura.

-Cosa intendi con "più o meno"?

-Voglio dire, anche lui ha già affrontato questa battaglia, ma non ha comunque perso la memoria! Sa quali sono i vostri punti deboli. Ed io so come aiutarvi!

Emma ci riflette prima un po' sopra, e così anche Regina e Turchina, poi decide di lasciare il suo posto alla Emma del futuro, dato che il suo piano le è sembrato ragionevole. Oltretutto lei avrebbe fatto la stessa cosa.
 

Mancano ancora quindici minuti all'incontro, e nel frattempo Emma chiede a Regina di farsi teletrasportare via per velocizzare le cose.

-Portami in un posto non molto distante, se succedesse qualcosa e avreste bisogno del mio aiuto non arriverei in tempo. E poi Killian non può più sapere dove sono, dato che non ho più i miei poteri!

-Non preoccuparti. Ce la caveremo!- interviene Turchina.

Regina porta via Emma velocemente, poi torna appena in tempo per l'arrivo del Signore Oscuro. Egli compare in un enorme nube di fumo nero, dal quale compare anche Henry.

-Buona sera a tutti!- esclama Killian con tono malizioso, mentre Henry corre tra le braccia delle sue due mamme, piangendo dalla gioia di rivederle!

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Capitolo 15
*** Il giorno dell'incontro.-PT2 ***


-Henry! Come stai?- chiede Regina al figlio molto preoccupata.

-Bene...credo!- risponde Henry confuso.

-Vedo che ci siete tutti!- esclama Killian, ancora sotto le sembianze di Henry, ignaro del fatto che hanno già scoperto chi fosse.

-Cosa ti aspettavi?!- dice Regina.

-Bando alle ciance; sapete perché vi ho portati qui?- chiede Uncino incuriosito.

Nessuno risponde. Tutti rimangono lì a fissarlo con uno sguardo quasi come disgustato, di cui Killian si accorge, e rivolgendosi a Regina esclama:

-Suvvia, Regina. Non guardarmi in quel modo anche tu. E poi, sappiamo entrambi che tu sei l'ultima persona che possa giudicare le mie azioni, Regina Cattiva!

-Non sono più quella persona, Signore Oscuro!- risponde Regina irritata.

-Vero...- ammette Uncino.

Egli si guarda intorno cercando Gold e, dopo averlo visto, gli si avvicina con spavalderia e arroganza, per poi esclamare:

-Eccoti dinanzi a me, Gold! O meglio, Signore Oscuro. Come ha fatto una donzella così affascinante come Bell a innamorarsi di te, un essere mostruoso!

-Ti sei guardato allo specchio?!- risponde ironicamente Gold -Sei esattamente come me, un'essere mostruoso senza un'anima. Tu hai scelto di essere me!

Dopo queste ultime parole, Killian fa dei passi indietro, in modo da avere una visione completa di tutti, Regina che stringe a sé Henry mentre Emma gli tiene la mano, Turchina finge di non essere impaurita, ma si può sentire anche da lontano il cuore che le batte all'impazzata. Poi, inaspettatamente, sul posto arriva anche Robin.

-Che ci fai qui?- gli chiede Regina sottovoce sconcertata.

-Non lascio da sola la donna che amo!- risponde lui con tono dolce.

-Ma Marion e tuo figlio...

-Non preoccuparti. Loro sono al sicuro, io resto qui con te!

-Grazie!- esclama Regina commossa.

-Oh, basta con queste smancerie!- interrompe Killian stufo delle loro effusioni d'amore.

-Dicci perché siamo qui!- dice Emma con sfrontatezza.

-Wow! Vai dritta al sodo!- esclama Uncino -Non volete sapere perché sto facendo tutto questo?

Nessuno risponde, ci sono solo sguardi furiosi che sembrano voler incenerire la persona, o meglio, il mostro che avevano davanti.

-Cosa vuoi, Uncino?- urla Emma infuriata.

-Non osare usare quel tono con me!- risponde Killian capendo del loro essere a conoscenza della sua identità, così si rivela, poi, con un gesto della mano, ostruisce le vie respiratorie della ragazza, impedendole di respirare qualche secondo, poi lascia che la ragazza respiri di nuovo.

-La prossima volta non sopravvivrai!- le dice con tono intimidatorio.

-Non ho paura di te!- risponde la ragazza

Killian le lancia un'occhiataccia, poi si rivolge a Gold:

-Per rispondere alla tua affermazione, io non ho scelto di diventare così!- esclama, poi guardando Emma continua: -Qualcun'altro lo ha fatto per me!

-Perché guardi me?

-Ah, giusto non ricordi niente, o meglio, non sai niente! Ma vi spiegherò in breve: stavo morendo per mano di Zelina, ma Emma, accecata dal suo amore, mia ha curato con il potere del pugnale del Signore Oscuro, il quale, dato che Bell lo ha obbligato a varcare il confine di Storybrooke, ha perso automaticamente i poteri. Ma nel tentativo di salvarmi, Emma, pur sapendo, ci ha trasformati in Signora e Signore Oscuro. Adesso sono qui per assicurarmi che Emma non abbia più la sua magia, in modo da non poter diventare la Signora Oscura!

Finalmente è tutto chiaro, ma a Regina sorge un'altro dubbio:

-Se volevi togliere i poteri ad Emma, allora perché hai ucciso tutte quelle persone?

Alle parole di Regina, Killian rimane in silenzio per qualche attimo, poi dice:

-Io...io ero controllato!

-Cosa intendi?- ribatte Emma in maniera aggressiva.

-Anzi, più che controllato sono stato ricattato.

-Da chi?

-Mi dispiace...

-Chi?- lo interrompe Regina.

-Era...Cora!

Regina rimane spiazzata, scioccata, ma allo stesso tempo non è sbalordita, se lo sarebbe aspettato. Ma come aveva fatto Cora a tornare? Ma ciò non importa molto per Regina, quello che le importa davvero è perché ha ordinato di uccidere David e tutte le altre vittime? Non capisce.

-Tu cosa c'entri con ciò che ha fatto Cora?- chiede Turchina.

-Abbiamo fatto un accordo.

-Quale accordo?

-Lei avrebbe aiutato me se io avessi aiutato lei!

-Ma ti è dato di volta il cervello?!

-Non era un buon momento, ed ero facilmente manipolabile!

-Non è una buona ragione!- risponde Regina irritata -E poi perché avrebbe dovuto uccidere David?

Appena Regina finisce la domanda, un vortice di nube color porpora si forma davanti ai loro occhi, dal quale spunta Cora, che esclama:

-Posso rispondere io a questa domanda!

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Capitolo 16
*** Il giorno dell'incontro.-PT3/Problemi nella foresta incantata.(FLASHBACK) ***


Biancaneve e il Principe Azzurro, in ritorno dal viaggio per sapere di più sul futuro della loro primogenita che sarebbe dovuta diventare oscura, sono in carrozza diretti verso il palazzo dove avevano passato la loro luna di miele pochi mesi prima, dato che quello era il luogo più vicino dal punto in cui si trovavano. Nel tragitto, precisamente nella foresta incantata, vi è un intoppo, ovvero una delle ruote della carrozza è danneggiata, o meglio ancora si è staccata dalla carrozza. Così, i due decidono di accamparsi nella foresta fin quando il guasto non sarebbe stato riparato.

-Biancaneve, vado a raccogliere della legna, tu resta qui!

-No, voglio venire con te.

Così i due si incamminano tra i lunghi alberi della Foresta Incantata, e strada facendo raccolgono la legna per il fuoco. Nel tragitto, Azzurro si accorge che Biancaneve era un po' imbronciata.

-Biancaneve, cosa c'è?- le chiede preoccupato.

-Beh, non è che sia così felice di essere consapevole che la mia primogenita in futuro possa diventare malvagia!

-Tesoro, non preoccuparti, troveremo un modo per evitare questa previsione!- la rassicura.

La conversazione va avanti per svariati minuti, quando poi viene interrotta dall'apparizione di Cora, la madre di Regina, meglio conosciuta come la Regina di Cuori. Ella appare da una cupa nube di fumo viola e, subito, il Principe Azzurro e Biancaneve si mettono in guardia con le propie armi, solo che appena la vedono scoppiano a ridere.

-Si, certo. Ridete pure!- esclama con tono ironico Cora.

-Scusa ma...come sei conciata?!- le chiede Biancaneve ridendo a crepapelle.

Cora, più i due ridono, più si innervosisce, così, con un gesto della mano, ottura le vie respiratorie di entrambi per qualche secondo, poi lascia la presa e ,molto irritata e seccata, dice:

-Non osate più provocarmi! Siete fortunati questa volta, ma solo perché ho bisogno del vostro aiuto...

-Hai bisogno del nostro aiuto? E perché dovremmo aiutarti?!- esclama Azzurro.

-Perché riguarda anche voi.

Le parole di Cora attirano l'attenzione di entrambi, così Bicaneve le dice di continuare.

-Io vengo dal futuro, e da un'altro mondo- dice Cora, e i due si chiedono come sia possibile -e credo sia questo il motivo per cui ridevate, dei miei vestiti...

-Sì, infatti!- la interrompe Azzurro.

-Ma il punto non è questo: mia figlia, Regina, ha intenzione di lanciare un sortilegio sul vostro mondo. Vuole vendicarsi su di voi per non avere avuto un lieto fine, sapete...la storia di quello stalliere che ho ucciso e che lei diceva di amare, è partito tutto da lì. In questo sortilegio voi non ricorderete nulla, vi saranno cancellati dei ricordi e creati nuovi, ma io, lo so, sembra strano chiederlo a voi, ma ho davvero bisogno del vostro aiuto!

I due rimangono esterrefatti e scombussolati alle parole di Cora. Ci riflettono sù per qualche attimo, poi Biancaneve le chiede:

-Beh, almeno spiegaci perché hai bisogno del nostro aiuto!

-Per ultimare questo sortilegio, l'ingrediente finale è il cuore di una persona che ami oltre ai limiti dell'impossibile la persona in questione che ha intenzione di creare il sortilegio, e chi più di un genitore può amare la propria figlia in tal modo!

-Sul serio?! Non credo che Regina possa arrivare fino a tal punto!

-Avete ragione, Regina non lo farebbe, ma la persona che adesso è divenuta grazie al Signore Oscuro ne sarebbe più che capace!

-Allora, come possiamo aiutarti?

-Regina ha intenzione di usare il cuore di mio marito, ovvero di suo padre. Ma voglio che venga fermata.- dice Cora rattristata -So di non averlo mai dimostrato, ma io amo moltissimo quell'uomo, e vorrei che voi lo salvaste!

-Dicci come!- risponde Azzurro.

-Beh, voi due siete uniti da un legame indistruttibile, che è riuscito a far risvegliare tua moglie dalla maledizione del sonno.

-Il vero amore!- esclamano i due all'unisono.

-Sì, grazie alla potenza del vostro amore, posso salvare il mio! E per farlo ho bisogno di due favori. Dovrete darmi i vostri anelli nuziali, simboli del vostro amore, i quali fonderò insieme in un unico anello. Poi dovrete fare in modo che mio marito lo indossi, facendo si che Regina non sia in grado di strappargli il cuore dal petto! Tutto ciò entro mezzogiorno.

-Ma non ci vorrà molto tempo per fondere gli anelli?

-Non preoccupatevi, datemeli adesso.

I due le cedono gli anelli, anche se contro voglia, e Cora con un incantesimo, fonde velocemente gli anelli, poi dà l'anello a Biancaneve, e dice:

-Ecco fatto, adesso fate ciò che vi ho chiesto per favore!

I due annuiscono e fanno ritorno all'accampamento. Non appena i due se ne vanno, Cora scompare, ma non perché si è teletrasportata, ma per un altro motivo sconosciuto.

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Capitolo 17
*** Il giorno dell'incontro.-PT4/FINALE DI STORIA! ***


-È così che è andata. Adesso sei al corrente del motivo per cui ho ucciso i tuoi genitori!- esclama Cora rivolgendosi a Emma.

-Beh...avrei da dire che, non è stata colpa loro se Regina sia riuscita nel suo intento!- interrompe Gold.

-Perché? Tu cosa ne sai?- gli chiede Emma.

(Inizio Flashback)

-Hai sentito Cora, dobbiamo arrivare al palazzo di Regina prima di mezzogiorno!- ricorda Biancaneve a Azzurro.

-Si lo so, adesso ci metteremo in cammino...- risponde con aria preoccupata.

-Cos'è che ti preoccupa?

-Non saprei...è che...Cora avrebbe potuto potuto costringerci a fare ciò che voleva, ma invece ci ha chiesto gentilmente di aiutarla.

-Beh, può darsi che la Cora del futuro sia cambiata, o almeno sia diventata più...buona! Davvero è questo ciò che ti preoccupa?!

-Non proprio...

La discussione tra i due viene improvvisamente interrotta dall'apparizione di Tremotino, che sorride maliziosamente ai due e dice:

-Sono venuto a prendere ciò che è mio!

-Cosa vuoi?- dice Azzurro mettendosi dinnanzi a Biancaneve per proteggerla, la quale però si sposta    -Noi non abbiamo nulla che ti appartenga!

-A dire il vero, no, non ne avete...volevo solo fare un entrata ad effetto!

-Cosa vuoi?- ripetono i due all'unisono.

-Poco fa avete intrattenuto un conversazione con la madre di Regina, Cora...

-Come fai a saperlo?- lo interrompe Biancaneve.

-Io ho occhi e orecchie dappertutto! Ma non importa. Passiamo al punto!

-Cosa?

Tremotino, con un gesto, cancella i ricordi della conversazione dei due con Cora, mormorando sottovoce "Un ostacolo in meno!" 

(Fine Flashback)

Oggi

-Perché lo hai fatto?- chiede Cora con tono accusatorio al signor Gold.

-Dovevo attenermi al piano, non potevo permettermi di farmi ostacolare!

Cora realizza il grande errore che aveva commesso, meravigliata di se stessa del fatto che ne fosse dispiaciuta.

-Emma, mi...dispiace, io...

-Oh, non farlo, non permetterti!- le risponde Emma con le lacrime al viso.

-Ma io...

-No!- la interrompe di nuovo la ragazza.

-Avrei dovuto uccidere te, Tremotino!

-Forse, ma adesso non puoi, non ne hai...il potere!

Cora riflette su ciò che che aveva fatto ai genitori di Emma, anche se non lo meritavano. Poi, ferita dal fatto che grazie a Gold era caduta di nuovo nell'oscurità, incanala tutto quello che è il suo potere in un unica sfera di fuoco che sta per scagliare contro di lui, ma Regina la ferma in tempo:

-Cora aspetta!- esclama Regina appena pochi istanti prima, poi continua rivolgendosi a Gold:

-Cosa intendi per "attenerti al piano"?

-Stavo aiutando te, ricordi?- le risponde con tono insicuro, ma Regina lo guarda con aria non convinta della sua risposta. Improvvisamente, la tensione viene rotta dal rintoccare di un orologio.

-Oh, no. Il nostro tempo qui è finito! Tra poco verremo riportati nel futuro!- dice Cora.

E non appena finisce di parlare, un'enorme tromba d'aria risucchia Cora, Emma e Killian, che vengono rispediti immediatamente nel futuro.

Dopo, tutti fanno ritorno alle proprie case, tranne Gold, che va nel suo negozio. Così, Regina coglie la palla in balzo, e lo segue senza farsi notare. 

-Cosa stai nascondendo, Gold?- gli chiede Regina, prendendolo alla sprovvista.

-Di cosa stai parlando?- risponde Gold.

-Sai benissimo di cosa sto parlando. Non fare finta di niente. E poi sei un frana nel mentire!

-Che vuoi che ti dica? Non ho nulla da nascondere!

Le parole di Gold sembrano convincenti, ma non del tutto, così Regina lo costringe a parlare con un illusione, ovvero facendogli credere di avere il cuore di Bell in mano.

-Se non parli stritolerò questo bel cuoricino, e tu sai che ne sono capace!

-Per favore, non farlo...

Regina inizia a stringere la presa, facendo in modo che Gold parli:

-Ok, ok. Ti dirò tutto!

-A quale piano dovevi attenerti?

-Quando diventai il Signore Oscuro, avevo come maestro per apprendere come usare i miei poteri il primo dei Signori Oscuri. Grazie a lui, con il tempo ho imparato ad utilizzare a pieno il pugnale che permette agli altri di controllarmi. L'ultima lezione era su come evocare tutti i Signori Oscuri esistiti.

-Quindi?- gli chiede Regina preoccupata.

-Dopo anni e anni, ci sono riuscito, e il giorno in cui li ho incontrati mi hanno dato una missione: farli ritornare in vita!

Regina rimane scioccata e impaurita alle parole di Gold, poi, dopo averci riflettuto per qualche secondo dice:

-Aspetta un attimo...è stato troppo facile farti dire la verità!

-Oh, beh...non importa, sapevo che quello non era il cuore di Bell, volevo assecondarti, tanto ormai il nostro piano è già in atto, e voi non potrete fermarci!

Le vicende si concludono con l'intera città di Storybrooke che cado in un ennesimo sortilegio, cioè viene invasa in pochi minuti da moltissimo fumo viola che travolge tutto e tutti, riportando il luogo dove prima si trovava la città allo stato primitivo, ovvero una lunga strada isolata che collega due piccole cittadine del Main, riportando apparentemente tutti i personaggi delle favole nei loro mondi. 

(APPUNTAMENTO A SETTEMBRE 2016 PER IL SEQUEL DELLA STORIA, A PRESTO!)

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Capitolo 18
*** ANTICIPAZIONE DELLA DATA DI PUBBLICAZIONE DEL SEQUEL DELLA STORIA ***


Ciao ragazzi!
Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto la mia storia fino all'ultimo capitolo. GRAZIE MILLE! Inoltre volevo chiarire una cosa:
nell'ultimo capitolo della storia avevo annunciato la data dell'uscita del sequel, ovvero settembre 2016; la data è cambiata a Lunedì 13 giugno 2016, per alcuni motivi. 
Vinny_enzo

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