Le Alice dei sogni

di Harry Fine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** C'era una volta Alice ***
Capitolo 2: *** Delle voci dal passato ***
Capitolo 3: *** La storia di una guerriera di picche ***
Capitolo 4: *** La storia di un cantante di quadri ***
Capitolo 5: *** Storia di una fanciulla di fiori ***
Capitolo 6: *** Il piano del piccolo Sogno: prima parte ***
Capitolo 7: *** Il piano del piccolo Sogno: seconda parte ***
Capitolo 8: *** Finale con sorpresa ***
Capitolo 9: *** Tra rose rosse, fiamme e sangue ***
Capitolo 10: *** Tra rose blu, musica e scheletri ***
Capitolo 11: *** Tra rose verdi, bellezza e spine ***
Capitolo 12: *** Tra rose gialle, luci e ombre ***
Capitolo 13: *** Il risveglio tanto atteso ***



Capitolo 1
*** C'era una volta Alice ***


C’era una volta il mondo di un piccolo Sogno. In questo luogo meraviglioso, i desideri della gente che lo visitava diventavano realtà, ma le persone che vi si addentravano, chiamate Alice, non tornavano mai più indietro. La prima Alice fu una valorosa guerriera di picche, che creò il suo mondo con il sangue e con la spada, lasciando un lungo sentiero rosso sulle strade da lei percorse. Ma quell’Alice si addentrò nel folto della foresta, dove l’attendeva una prigionia eterna. La seconda Alice fu un abilissimo cantante di quadri, che creò il suo mondo grazie alla musica e al canto, portandoli alla gente. Ma quell’Alice per quelle melodie perse la ragione, ponendo irrimediabilmente fine alla sua vita. Al suo posto, nacque una meravigliosa e solitaria rosa. La terza Alice fu una bellissima fanciulla di fiori, che creò il suo mondo con la dolcezza e la beltà, diventando la regina di quel regno. Ma quell’Alice della vanità diventò schiava, smarrendosi per sempre per colpa dell’invida verso gli altri, rimanendo imprigionata in un corpo marcio. La quarta Alice furono due giovani gemelli di cuori, che crearono il loro mondo con la curiosità e l’affetto reciproco. Dopo molte porte, erano vicini alla scoperta più importante, ma una guerriera sanguinaria e una vecchia regina posero fine al loro viaggio. Dai loro sogni magici mai più si poterono svegliare, restando prigionieri del Sogno stesso. Oramai, sorge una sola domanda. Chi sarà la prossima Alice? Ma se ci fosse un modo, in cui le quattro già esistenti si possano liberare?

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Capitolo 2
*** Delle voci dal passato ***


All’interno del mondo dei sogni, in un posto decisamente bello, ma anche molto strano, un grande prato color verde speranza si mostrava sotto un sereno cielo azzurro e un sole splendente. In mezzo al campo, due ragazzini gemelli, un maschio e una femmina, dai capelli biondi e gli occhi dorati di circa quattordici anni erano ai piedi di un grande albero, avvolti dolcemente da una pianta di stupende rose gialle. La più grande si chiamava Rin, i suoi capelli raggiungevano le spalle e avevano un fiocco bianco in mezzo. Ma la cosa più particolare del suo aspetto era che, sulla sua mano sinistra, c’era disegnata la metà di un cuore dorato. Il più piccolo, invece, si chiamava Len e lui aveva i capelli legati in un codino e, sulla sua mano destra, c’era l’altra metà del cuore. La prima aveva un viso solare e allegro, il secondo sembrava più pacato e calmo. Ad un certo punto, una piccola figura umana stilizzata di colore bianco con una grande testa rotondeggiante e una lunga cicatrice sull’occhio sinistro si avvicinò a loro. 《Ciao bambini miei. Come state?》《Ciao Piccolo sogno.》 Risposero i due con un sorriso al padrone di quel mondo. Le rose che li avvolgevano li liberarono all’istante e i due si alzarono di buon grado. 《Che cosa volete fare oggi?》《Che ne dici di visitare un po’ il tuo mondo?》 《Va bene. Cominciamo dalla selva sanguinante?》《Certo.》. I due quattordicenni si presero per mano e si avviarono dietro al sogno, raggiungendo il confine del prato. Una volta arrivati, si trovando di fronte una porta di colore giallo. Tirarono la maniglia e una potente luce dorata cominciò ad irradiarsi dall’apertura. Appena la attraversarono, si ritrovarono in una specie di sentiero nella foresta, costituito da degli alberi neri, morti, fitti ed intricati con ai piedi delle bellissime rose rosse. Il cielo era nero e screziato di rosso scuro. Sul terreno, sempre arido e spoglio, c’era una lunghissima scia di sangue scintillante. I tre visitatori avanzarono su quel terribile sentiero senza problemi o timori, come se conoscessero già quella strada e l’avessero percorsa tante e tante volte. Quando arrivarono alla fine del sentiero, videro il grande cancello arrugginito di una gabbia bloccato da delle catene scarlatte. Ai suoi piedi, c’era una lunga ed elegante spada medievale. Dietro le sbarre, si potevano vedere dei movimenti convulsi, come se qualcuno stesse cercando di scappare per poter raggiungere l’arma. 《Che cosa c’è la dentro piccolo Sogno?》《Una persona con cui non dovrete mai parlare se volete evitare che il vostro sangue non si aggiunga a quello sulla strada Rin. È una ragazza veramente malvagia, che è stata rinchiusa lì per suoi crimini orrendi.》. I due gemelli biondi si voltarono ancora verso le sbarre e riuscirono a vedere la prigioniera. Era una diciottenne dal viso duro e pallido, con i corti capelli castani e la pelle incrostati di sangue. Gli occhi rossi erano assetati di guerra e malvagi. Indossava un’armatura rugginosa, incrostata e coperta di crepe. Appena li vide, cominciò ad agitarsi ancora di più e ad urlare. 《Voi! Voi! Maledetta quarta Alice! Mi vendicherò per quello che mi avete fatto! Ad uno di voi l’ho già fatta pagare, ma non ho ancora finito!》. I due ragazzini rimasero interdetti e spaventati per quell’affermazione, ma anche incuriositi. Stavano per chiederle delle spiegazioni, quando una rassicurante luce rossa cominciò ad irradiarsi dal fondo della cella ed entrambi sentirono un’altra voce femminile quasi uguale a quella della guerriera prigioniera parlargli in modo supplice. 《Vi prego, aiutatemi. Perdonami Len. Ti giuro che non volevo. Sono stata una stupida a fare ciò che ho fatto. Non abbandonatemi.》. Quella voce riportava alla mente dei due gemelli biondi tante emozioni diverse, ma non riuscivano a rievocare dalla memoria ciò che era accaduto. Si sentivano felici, come se avessero ritrovato una vecchia amica, ma anche traditi e amareggiati. Videro che anche quella presenza voleva avvicinarsi alla spada ai loro piedi, ma non riusciva a raggiungerla. Stavano per chiedere qualcos’altro a quella luce, ma il piccolo Sogno li fermò. 《No. Non avvicinatevi. Continuiamo a visitare il mio reame.》. Il fantasma non poteva permettere ai due gemelli di capire chi e che cosa fosse quella presenza misteriosa. Trascinò i due quattordicenni verso un’altra porta di colore blu. Appena abbassarono la maniglia, una potente luce cobalto li avvolse. Entrarono in una enorme sala dalle pareti azzurre con uno scintillante bagliore zaffirino che si sprigionava dal soffitto, come se fosse un lampadario, mettendo in risalto un grande palco nero con una gigantesca fioritura di rose blu sopra. Proprio in mezzo a quei bellissimi fiori, ne spiccava uno tinto quasi completamente di rosso, il più bello di tutti, da cui si poteva udire una lieve e spettrale melodia. I ragazzi e il sogno si sedettero per terra per rilassarsi un po’. Ad un certo punto, un ragazzo dal corpo completamente nascosto da un lungo mantello azzurro comparve in mezzo ai fiori e cominciò a cantare una canzone triste e rilassante, facendo fluttuare e vorticare nell’aria le note musicali della sua canzone. L’atmosfera in quel luogo era calma e misteriosa come al solito, ma i due gemelli si sentivano inquieti, come se sapessero che lì era successo qualcosa di brutto, ma non erano in grado di ricordarlo. Si alzarono, salirono sul palco e si avvicinarono alla corolla musicale, che si era improvvisamente illuminata di una scintillante luce blu. Una voce maschile e molto malinconica cantava all’unisono con il ragazzo sul palco. I ragazzi non capivano. Anche quella voce gli donava la piacevole sensazione di rincontrare un caro amico, ma trasmetteva loro anche una grande tristezza. Spinti dalla curiosità, stavano per toccare il bellissimo fiore, quando il piccolo Sogno li richiamò. 《Rin, Len. Andiamo.》. Il fantasmino li trascinò via di quasi di peso, cercando di impedirgli di continuare ad ascoltare quella musica. Tutti e tre si diressero verso un’altra porta di colore verde. Tirarono la maniglia e una delicata luce smeraldo li avvolse. Si ritrovarono in un prato verde, costeggiato da delle siepi di spinose rose verdi. Il cielo era blu, trapuntato di stelle brillanti e illuminato dalla luna piena. Nel sentiero davanti a loro, volavano tranquille tantissime lucciole. Pian piano che avanzavano, si ritrovarono di fronte un gigantesco ed elegante castello medievale di marmo bianco e verde con un grande portone di legno massiccio. Appena ci entrarono, l’ombra aumentò ancora di più, nascondendo le pareti marmoree ricoperte di incredibili affreschi colorati. I tre visitatori videro, proprio in mezzo al grande salone, un trono semi distrutto su cui dormiva una figura di donna molto gracile e dai lunghi capelli bianchi. Il sogno bisbigliò 《Non dobbiamo assolutamente svegliarla. Andiamo.》. Insieme, salirono per un enorme scalone e raggiunsero il corridoio del piano superiore. Appena aprirono la porta più in fondo, videro una grande stanza da letto che, un tempo, doveva essere stata bellissima. Ora, invece, si poteva vedere che le stesse rose verdi del giardino avevano invaso la stanza, distruggendo con le loro spine gran parte degli specchi sulle pareti, spargendo frammenti scintillanti sul terreno. Le piante avevano ricoperto e distrutto il grande letto a baldacchino, sfondato le pareti e abbattuto il soffitto. A terra scintillava una coroncina d’oro e smeraldi, stretta dai rovi. I ragazzini, sempre più curiosi, provarono a raccoglierla, ma non ci riuscirono. Le spine impedivano alle loro dita di toccare l’oggetto, ma non bloccavano le loro orecchie. Infatti, una scintillante luce verde accese l’oggetto ed entrambi sentirono una voce femminile dolce e triste parlargli attraverso la corona. 《Perdonami Rin. Ti giuro che non volevo. È stata la mia vanità e la mia gelosia a convincermi.》. La ragazzina, piuttosto confusa, chiese 《Chi sei?》 《Mi hai dimenticata? Forse è meglio così. Non voglio che tu mi odi. Non lo vuole nessuna di noi due.》. Len stava per chiedere delle spiegazioni, ma il fantasma bianco li trascinò via ancora una volta. “Quei tre stanno cercando di far ricordare loro cosa è successo, ma non posso permetterlo. Ne va della sicurezza mia e del mio mondo. Di quei tre me ne occuperò più tardi.” Pensò con malignità. Appena tornarono sotto l’albero con le rose gialle, il piccolo Sogno se ne andò, lasciandoli soli. 《Senti Rin, non ti pare che quelle voci fossero in qualche modo…familiari?》《È vero. Poi, secondo te, perché la prima e la terza ci chiedevano perdono?》《Io credo, sorellina, che sia arrivato il momento di esplorare.》. Il volto della ragazzina si illuminò. I due si presero per mano e corsero di nuovo verso la porta gialla.

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Capitolo 3
*** La storia di una guerriera di picche ***


I due gemelli biondi vennero avvolti dal consueto lampo luminoso e attraversarono la porta gialla. Appena varcarono la soglia, rientrarono nella selva sanguinante, per poi dirigersi di corsa verso la gabbia in fondo al sentiero. Come prima, la lunga spada medievale era a terra, sopra il sentiero di sangue, e, nella cella, la guerriera prigioniera era addormentata sul terreno e legata dalle rose rosse. La flebile presenza di colore scarlatto che gli aveva parlato era relegata nella zona più in ombra della prigione. I due quattordicenni si avvicinarono alle sbarre e la chiamarono.《Hey. Siamo noi, Rin e Len. Dobbiamo parlarti.》 Bisbigliarono. La presenza si voltò e la luce, per un secondo, sembrò diventare più brillante, ma poi si affievolì di nuovo. 《Chiedetemi tutto quello che volete. Voglio aiutarvi.》《Perché sei stata rinchiusa qui dentro insieme a quella guerriera? Che cosa hai fatto?》. La presenza si rabbuiò di colpo. 《Per via dei molteplici crimini che ho commesso qui sette anni fa, quando ero ancora viva.》《Ti trovi nel mondo del piccolo Sogno da così tanto tempo?!》 Chiesero i due, sorpresi. 《Si. Ma non sono l’unica. Anche altre persone a cui volevo molto bene sono rimaste intrappolate qui per lo stesso lasso di tempo, solo che voi due non potete ricordare nulla. Comunque, non odiatemi se ho fatto quello che ho fatto. Soprattutto tu, Len.》《Che cosa?》《Vedete, ho creato io stessa questa parte del mondo del piccolo Sogno. All’inizio, era la cosa migliore che mi fosse mai successa. Ero diventata una forte e coraggiosa guerriera come avevo sempre sognato di essere. Ma poi, quando ho completato il mio compito, il sogno non aveva più bisogno di me. Mi sono aperta la strada in questa selva uccidendo degli esseri oscuri che si sono rivelati le mie paure. Per queste uccisioni, venni rinchiusa qui e il piccolo Sogno prosciugò la mia vita con l’aiuto di quelle stesse creature, generando la guerriera prigioniera dai miei peggiori difetti e relegando tutto quello che era rimasto della vera me all’interno del suo corpo, per sostentarla e permetterle di obbedire agli ordini del suo creatore. Ma questo non è il fatto più grave.》. Si interruppe, con un'espressione piena di romorso.《Aspetta. Puoi dirci il tuo nome prima di continuare? Vogliamo finalmente ricordarci di te.》 Disse Rin.《Il mio nome? Siete davvero sicuri di volerlo sapere?》《Si.》 Risposero i due in coro. La presenza sorrise debolmente. 《Io sono Meiko Sakine, la prima Alice.》. Al sentire quel nome, i due gemelli vennero assaliti da una spirale di ricordi. Si ricordarono di come avevano conosciuto quella ragazza al parco giochi, quando erano due bambini di cinque anni e avevano fatto amicizia con lei, che ne aveva nove. Gli ritornò in mente la sua personalità agguerrita e testarda e la sua grande passione per lo sport, i guerrieri e le armature scintillanti. Ma, soprattutto, gli tornò in mente l’ultimo momento in cui avevano avuto accanto la loro amica quando erano ancora liberi e felici. Ovvero, quando si erano addormentati in un grande letto a baldacchino sette anni prima. Gli parve anche di sentire altre due voci in sottofondo nelle immagini che avevano rievocato dalla memoria, ma non erano ancora in grado di ricordare i loro proprietari. Ma, in mezzo a quei ricordi felici, i due avvertivano sempre quella sensazione di tradimento che guastava l'allegria di aver ritrovato la loro migliore amica. Rin e Len, abbastanza sorpresi per quello che avevano visto, si rivolsero di nuovo a Meiko.《Ora ricordiamo tutto di te. Com’è possibile?》《Non lo so.》. I due gemelli biondi si scambiarono uno sguardo.《Puoi continuare la tua storia?》. Meiko si rabbuiò ancora, cercando il coraggio per poter raccontare ciò che aveva fatto.《Io…io sapevo che…che anche voi quattro sareste entrati nel mondo del piccolo Sogno prima o poi. Per i primi due, il destino non fu molto diverso dal mio, ma per voi era molto diverso. Voi avevate ricevuto la simpatia del padrone di questo mondo e lui aveva deciso di tenervi con se e di farvi vivere per sempre al suo fianco in questo luogo. Questo non potevo assolutamente accettarlo. Ero…io ero…invidiosa. Invidiosa della vostra fortuna. Mi chiedevo perché a voi sarebbe stato permesso di continuare a fare tutto quello che volevate e a me no. Infatti, quando il piccolo Sogno venne a cercarmi e mi propose di uccidervi per relegarvi in eterno dentro questo luogo tremendo, io accettai di buon grado e uccisi te, Len, senza che te accorgessi. Ma quando sono tornata qui e la vera me stessa, ovvero quella con cui state parlando in questo momento, si è separata dalla guerriera prigioniera, io ho compreso la gravità e la crudeltà della mia azione. Ma, ormai, era troppo tardi. Non potevo cambiare quello che avevo fatto. Voi eravate i miei migliori amici e io vi ho traditi senza pensarci un secondo. Mi dispiace. Forse, ho meritato di essere dimenticata da voi. Non sono più degna di definirmi vostra amica.》. Calde lacrime cominciarono a sgorgare da quelli che dovevano essere i suoi occhi, mescolandosi con il sangue sulla strada e cadendo sulla lama della spada. Rin e Len rimasero scioccati e orripilati da quella notizia.《No. Non è possibile. Eravamo tuoi amici! E poi, non sapevamo cosa ti era accaduto. TU CI HAI UCCISI PER UNA RAGIONE FUTILE ED EGOISTA COME L'INVIDIA! NOI TI AVREMMO AIUTATA A FUGGIRE SE FOSSI STATA AL NOSTRO POSTO!》 Urlò Len, con una faccia furiosa e disperata allo stesso tempo, sentendo le lacrime spuntare ai lati dei suoi occhi. La presenza continuò a piangere, non trovando scuse per difendersi da quelle taglienti verità. 《Sono stata egoista. Lo so. Merito il vostro disprezzo. Io vi volevo bene. Ma ero accecata dall'invidia e dell'egoismo dati dalla sensazione di potere che derivava da questo mondo. Volevo solo dirvi che...》《BASTA!》 Le interruppe bruscamente Len. 《FA SILENZIO, TRADITRICE. SPERAVAMO DI RITROVARE E SALVARE UN'AMICA. INVECE, ABBIAMO SOLO UNA SPORCA ASSASSINA TRA LE MANI. Andiamo Rin.》. La ragazzina annuì e si allontanò dalla cella con un'espressione furiosa, anche se, come il fratello, sentiva il senso di colpa ingigantirsi dentro di lei come un macigno. Ad un certo punto, il piccolo Sogno comparve davanti a loro. Abbracciò i due ragazzini come se fosse la loro madre.《Vi avevo detto che sarebbe stato meglio se non ci aveste parlato.》《Hai ragione. Non avremmo mai dovuto disobbedire.》. Il sogno sorrise. 《Tranquilli bambini miei. Ora ci penso io.》. Una fredda luce biancastra cominciò ad avvolgerli. Rin e Len si sentivano a disagio e cercarono di allontanarsi, ma non ci riuscirono. 《State calmi.》 Ripetè il sogno. I due gemelli sentivano uno strano sonno impadronirsi di loro, ma una rassicurante luce blu allontanò il piccolo Sogno e li risvegliò da quella trance. Il bagliore zaffirino li condusse via e i due giunsero davanti alla porta blu con un'aria infelice che non gli apparteneva. 《Cosa è successo?》《Non lo so. Ma temo che dovremo scappare. Svelta Rin.》. I due annuirono e oltrepassarono la soglia.

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Capitolo 4
*** La storia di un cantante di quadri ***


Rin e Len entrarono nella sala con il palco invaso dalle rose blu e dalla luce azzurra. La quattordicenne, con una faccia piuttosto scombussolata, chiese a suo fratello 《Len, secondo te cosa voleva farci il piccolo Sogno con quella strana luce? E che cosa è stata quella forza di colore blu che ci ha salvati e portati qui dentro?》《Non lo so sorellina. Temo che quella traditrice di Meiko avesse ragione. Dobbiamo stare molto attenti.》《 Sono d’accordo con te.》. I due ragazzini dai capelli biondi iniziarono a girare per la stanza. Quando arrivarono davanti al palco, ci salirono sopra e cominciarono ad osservare i bellissimi fiori che lo ricoprivano. Ad un certo punto, notarono che l’unico tinto di rosso, che sprigionava sempre quella bellissima e lugubre melodia attraverso la sua corolla, si era flebilmente illuminato di blu. I due gemelli si avvicinarono di più e il fiore si accese di un’intensa luce color zaffiro, che prese la forma di una vaga figura umana. Una voce maschile, limpida e malinconica gli parlò. 《 Rin? Len? Allora state bene. Sono così felice per voi, amici miei.》 Disse la presenza con un tono leggermente sollevato. I due gemelli si scambiarono uno sguardo d’intesa. 《Noi dovremmo farti una domanda importante.》 Dissero infine. 《Chiedete pure.》 Rispose la voce con gentilezza. 《Perché sei stato intrappolato nel mondo del piccolo Sogno?》. La voce del ragazzo diventò ancora più triste di prima. 《Vedo che avete dimenticato tutto. Non mi sorprende affatto. È tutta colpa di quel maledetto fantasma. Comunque, per rispondere alla vostra domanda, sono stato imprigionato per sempre in questo mondo perché lui aveva bisogno della mia musica.》《Cioè? Che ti è successo?》《Vedete, io adoravo cantare e suonare. Era l’unica cosa che mi piaceva davvero fare. E quindi, quando sono entrato qui, mi si è presentata l’occasione che avevo sempre sognato di avere. Vedendo che in questa stanza avevo un palco tutto per me e un grande pubblico adorante sempre pronto ad ascoltare tutte le mie canzoni, mi sembrò di poter toccare il cielo con un dito. Una volta che sono salito su questo palco, il piccolo Sogno e la folla mi invitarono a cominciare e io li accontentai di buon grado. Iniziai a cantare al meglio delle mie capacità e la folla mi ascoltava con ammirazione, rendendomi orgoglioso di me stesso e finalmente felice. Le note musicali fluttuavano nell’aria e vorticavano velocemente intorno a me, mandando la folla in estasi e io la pensavo come loro. Mi sentivo benissimo, quello che stava succedendo era tutto ciò che avevo sempre desiderato. Ma poi, le cose hanno cominciato a precipitare.》《In che senso?》《Prima di attraversare la porta blu, ho visto il sangue sulla strada, ripensando subito alla nostra amica Meiko, poi, per caso, mi sono visto riflesso nella maniglia e mi era sembrato di vedere una pistola puntata alla tempia e, quando ho varcato la soglia, mi è parso di avere le mani occupate. Infatti, nella destra avevo degli spartiti, ma non guardai mai la sinistra, perché non volevo avere conferma dei miei timori. All’inizio, però, non ho fatto molto caso a questi segnali, ero troppo felice per aver finalmente realizzato i miei sogni. Ma poi, le persone hanno lentamente cominciato a trasformarsi in scheletri e la musica era letteralmente impazzita, creando un gigantesco uragano e diffondendo il caos ovunque. Io cercavo di mantenere la calma e il controllo di me stesso, ma era un’impresa titanica. Gli scheletri mi chiamavano, mentre il piccolo Sogno rideva malvagio per la mia sorte, che avevo già intuito in cuor mio. Le note mi colpivano continuamente e io non riuscivo più a pensare. Era l’inferno di quella folle musica e degli scheletri pronti ad accogliermi tra le loro braccia. Alla fine, compresi che la visione che avevo visto nel riflesso della maniglia era vera e ho capito che, nella mano sinistra, avevo una pistola. Spinto dalla follia che ormai dominava in questa stanza, me la sono puntata all’occhio destro e ho sparato un colpo.》. Rin e Len erano rimasti completamente scioccati per quella storia. 《Perché lo hai fatto!?》 Chiesero i due quattordicenni. 《Ero impazzito per colpa della mia stessa musica e dei miei stessi desideri. Purtroppo, non sono riuscito a comprendere il piano del piccolo Sogno in tempo.》 Rispose lui con quello che sembrava un sorriso amaro. 《Tu, almeno, non hai fatto del male a nessuno altro.》 Affermò il ragazzino biondo con altrettanta amarezza. 《Cosa vuoi dire? Non capisco.》《Semplice. Meiko ha ucciso Len a sangue freddo e solamente per la sua invidia.》 Disse Rin con rabbia. La presenza sembrava esprimere sorpresa. 《Meiko vi ha fatto del male? Ma eravate i suoi migliori amici.》《Allora, è solo una traditrice. Senti, puoi dirci il tuo nome? Vogliamo capire se anche tu eri o meno un nostro amico.》. La presenza sorrise ancora. 《Io sono Kaito Shion, la seconda Alice.》. Come era successo con Meiko, anche sentendo quel nome i due gemelli furono improvvisamente assaliti dai ricordi. Rividero se stessi insieme a lui, un ragazzo di tredici anni che consideravano quasi come un fratello maggiore, che gli sorrideva con la sua solita aria serena e leggermente malinconica mentre suonava un violino per loro. Ricordarono anche la sua perenne calma e la sua passione per la musica e i racconti di fantasia. Anche con lui, poi, videro il grande letto a baldacchino in cui si erano addormentati insieme a lui e Meiko, ma sentivano comunque un’altra voce, leggermente ovattata, però senza riuscire a distinguere il suo proprietario. Quei ricordi, a differenza di quelli rievocati dal nome della prima Alice, non gli trasmettevano nessun senso di tradimento o amarezza, ma solo la sensazione di vuoto che sopraggiunge dopo aver perso qualcuno di veramente importante. I due ragazzi si sentirono profondamente tristi per lui. 《Possiamo aiutarti in qualche modo? Non vogliamo lasciarti per sempre imprigionato dentro questa rosa.》 Dissero con aria triste, ma anche speranzosa. La figura sorrise mestamente. 《Mi dispiace molto. Io ormai sono prigioniero qui, non posso più andarmene. Ma c’è una cosa che potreste fare per me.》《Quale? Faremo qualunque cosa.》. La presenza sorrise. 《Grazie amici miei. Dovete semplicemente andare oltre la porta verde e parlate con l’ultima Alice.》《Perché? 》《Fatelo. È molto importante.》. I due ragazzini si rialzarono. 《Te lo promettiamo Kaito.》. I due stavano per dirigersi verso la porta verde, ma la voce del ragazzo li fermò. 《Rin, Len, mi dispiace di avervi abbandonato la prima volta. Non sapevo cosa vi sarebbe successo. Vi devo dire un’ultima cosa. Diffidate dalle rose verdi.》 La luce blu si spense e la figura di Kaito scomparve. I due gemelli si guardarono negli occhi con aria interrogativa. 《Che cosa avrà voluto dire? Le rose verdi non ci hanno mai fatto niente di male quando attraversavamo la loro porta.》《Non saprei Rin, ma credo che dovremmo fidarci di Kaito. Lui non ci ha traditi come ha fatto Meiko. E poi, credo proprio che ci sia un motivo se ci ha fatto quella raccomandazione sulle rose.》《Giusto. Ora andiamo. Sei pronto fratellino?》《Assolutamente si. Dobbiamo capire che cosa ci è veramente successo e quello che è accaduto anche a Kaito, Meiko e all’ultima Alice.》 Affermò Len risoluto. Rin gli sorrise dolcemente e prese la sua mano. Il gemello intrecciò le loro dita e le due immagini che avevano disegnate sui dorsi delle mani si unirono, creando un cuore dorato. I due ragazzini raggiunsero la porta verde e tirarono la maniglia.

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Capitolo 5
*** Storia di una fanciulla di fiori ***


La luce smeraldina sprigionata dalla porta avvolse Rin e Len e li condusse di nuovo nel giardino di siepi di spinose rose verdi davanti al castello reale. I due gemelli biondi stavano per dirigersi verso il pesante portone del palazzo, quando sentirono degli strani rumori provenire dal dietro il passaggio da cui erano entrati. Gli parve anche di udire la voce del piccolo Sogno che parlava in tono rabbioso con Kaito. Stavano per voltarsi e correre in soccorso del loro amico, ma una specie di barriera rossastra avvolse l’entrata e li respinse. I due gemelli rimasero sbigottiti. 《Cosa sta succedendo?》《Non lo so. Non riusciamo più a passare.》. Sua sorella guardò con apprensione la porta. 《Dobbiamo assolutamente parlare con l’ultima Alice. Sbrigati Len. Temo che non avremo molto tempo per farlo.》《Si Rin. Facciamo presto.》. I due corsero dentro al palazzo reale e attraversarono la sala del trono, facendo attenzione a non svegliare la vecchia regina addormentata sullo scranno. I due si diressero senza esitazioni verso la camera da letto distrutta dalle rose verdi. Quando ci entrarono, iniziarono a cercare qualche oggetto luminoso, ma non trovarono niente. Ad un certo punto, Len notò che, in mezzo ai rovi che avevano invaso la stanza, si intravedeva una flebile luce verde. I due si avvicinarono. Attraverso le spine, si poteva sentire una debole voce femminile che esprimeva un grande senso di colpa. 《Perdonami Rin. Non volevo farti questo.》. Facendo attenzione alle spine, i due strapparono i rovi e videro una coroncina d’oro e smeraldi. Il bagliore si intensificò ancora di più, facendo apparire una figura femminea di colore verde. Rin prese coraggio e, anche se temeva profondamente la risposta, chiese 《Aspetta. Perché mi stai chiedendo perdono?》《Perché sono stata io ad ucciderti ed intrappolarti qui.》. La quattordicenne sentì il suo cuore ghiacciarsi com’era successo con Meiko. 《MA PERCHÉ!? ERI MIA AMICA!》《Hai ragione, io ero una vostra amica. Ho agito così per colpa della mia invidia e dell’oscurità vanità che mi ha posseduta in questo luogo. Non vi avrei mai fatto del male, ma le persone cambiano in questo posto. I loro sogni sembrano avverarsi, ma non è così. Io, un tempo, ero una bambina che adorava fantasticare sulle favole, sulle principesse e sui castelli reali. Quando sono entrata in questo mondo, ho visto tantissimi specchi che mi riflettevano, ma ero diversa. Apparivo come una bellissima fanciulla vestita riccamente e con una corona da regina sul capo. Rimasi sorpresa da quei riflessi e, proprio a causa loro, mi fu detto che il posto in cui mi trovavo sarebbe diventato il mio regno, perché io ero l’unica che potesse donargli la sovrana giusta e la bellezza che meritava di possedere. Così, iniziai ad esplorare questo luogo con spensieratezza e allegria. Osservavo tutte le meraviglie di cui era composto e le adoravo all’istante. Vidi le rose rosse, gli alberi neri e il sangue sulla strada nella parte creata dalla prima Alice e mi affascinarono, anche se mi impaurirono un poco. Osservai le rose blu, la musica e il palco creati dalla seconda Alice, accrescendo sempre di più il mio desiderio di diventare la regina di quel regno. Infine, giunsi davanti alla porta che permette di accedere qui ed entrai nel mio castello senza pensarci un secondo. Una volta dentro, vidi tantissime persone vestite con abiti da ballo che si inchinavano al mio cospetto e che mi chiamavano regina. Io mi sedetti sul trono che avete visto nel salone principale e ho guardato il ballo che stava per cominciare. Quando è terminato, sono salita in questa stessa camera. Mi sentivo benissimo. Tutto era assolutamente perfetto. Ad un certo punto, però, mi sono guardata di nuovo nello specchio. Quella che vedevo era una donna molto bella, ma troppo adulta. Le rughe avevano già incominciato, anche se molto lievemente, a solcare il suo volto. Non era quella la regina che avevo sognato di essere, ma non era ancora arrivato il peggio. Il mio riflesso aveva iniziato ad invecchiare a vista d’occhio, diventando orribile all’inverosimile. Le rughe si facevano sempre più profonde, la pelle sempre più macchiata e inutile, le ossa erano molto evidenti, i denti storti, le braccia gracili e i capelli erano diventati bianco-giallastri e gli occhi completamente neri. Io ero terrorizzata, cercai di fuggire, ma non ci riuscì. Ad un certo punto, le rose verdi iniziarono a distruggere le pareti della stanza. Io riprovai a scappare, ma non servì a nulla. Il mio riflesso era diventato uno scheletro e i rovi mi intrappolarono. Poi, la vecchia regina è uscita dallo specchio. È stata lei a farvi del male, ma ha agito spinta dalla mia invidia per la vostra possibilità di continuare a vivere in questo luogo mentre io ero destinata alla morte. Rin, Len, io vi volevo bene. Tutto ciò che volevo era continuare ad essere quella bellissima regina su cui avevo sempre fantasticato. Sono stata una stupida a pensare di non poter invecchiare e morire come tutti, ma non mi sono accorta in tempo di quanto fosse fragile quell’illusione di bellezza e di che cosa ci fosse nascosto dietro.》. I due gemelli biondi le voltarono le spalle. 《Tu e Meiko siete due traditrici. CI AVETE FATTO DEL MALE PER UN MOTIVO ORRIBILE. SIETE SOLO DUE STUPIDE! L’unico che non ci ha fatto niente, anzi, ci ha addirittura aiutato, è stato Kaito e anche lui è morto qui dentro.》 Dissero i due con tutta la rabbia e il rancore che possedevano. 《Lo so. Sono stata una sciocca. È solo che, tutto ciò che avevo sempre desiderato si stava avverando e io non mi sono accorta della trappola che stava per chiudersi su tutti noi, finché non è stato troppo tardi.》. I due ragazzini si scambiarono uno sguardo. 《Dicci chi sei.》 Dissero con tono imperioso e privo di qualsiasi gentilezza. 《Io sono Miku, la terza Alice.》 Rispose la presenza. Come era successo con gli altri, anche a sentire quel nome i due ricordarono tutto. Si videro in compagnia di una bellissima bambina che adorava fantasticare ad occhi aperti su castelli incantati, principesse e balli spettacolari. Ricordarono anche la sua gentilezza ed innocenza. Anche con lei, videro se stessi, Kaito, Miku e Meiko nel grande letto a baldacchino in cui si erano addormentati nella loro ultima notte di libertà. Quando erano ancora amici. Come per Meiko, in quei ricordi avvertivano sempre quella sensazione di un amaro tradimento nei loro confronti, accompagnato dalla tristezza per aver perso un’amica. Stavano per ricominciare ad urlare tutto il loro disprezzo contro la presenza, ma una specie di scossa di terremoto fece tremare il palazzo. La voce si fece agitata e impaurita. 《Oh no! Ragazzi, dovete scappare. Svelti, fuggite. Lui è qui!》《Lui chi? E perché dovremmo fidarci di te traditrice!?》 Chiese Rin con sospetto. Miku stava per rispondere, quando la parete del castello crollò e il piccolo Sogno comparve davanti a loro. Il volto tagliato dalla cicatrice aveva un’espressione talmente furiosa, da mettere paura a chiunque. 《Siete due traditori. Io vi ho dato tutto, ma voi non avete voluto ubbidire. Dovevate per forza ritrovare i vostri amichetti e cercare di salvarli. Devo ammettere anche che il vostro amico blu e la vostra amica rossa mi hanno dato del filo da torcere. Non mi sarei mai aspettato il loro intervento dopo quello che vi aveva fatto la prima Alice.》. Rin e Len sentirono una scossa di panico nei loro petti. 《Che cosa hai fatto a Kaito e Meiko!?》《Diciamo che hanno avuto ciò che meritavano, ma adesso tocca a voi.》 Disse con un sorriso malvagio. I due gemelli cercarono di scappare, ma i rovi spinosi delle rose gli bloccarono la strada. 《Non azzardarti a toccare i miei amici.》. La figura verde di Miku si levò dalla corona e si scagliò verso il sogno. Lui, colto di sorpresa, venne colpito e buttato contro uno dei tanti specchi appesi alla parete, mandandolo in frantumi, ma si riprese subito. Una strana luce biancastra cominciò ad avvolgere tutto il suo piccolo corpo. Stava per lanciarla contro i due gemelli, ma la presenza si mise davanti a loro, fermando l’attacco. 《Maledetta reginetta verde!》 Urlò il sogno. Lei gli rispose in tono serio 《Se devo morire per mano tua, almeno stavolta lo farò per un motivo giusto. Non sono più degna di definirmi cun’amica di Rin e Len e so che loro non mi perdoneranno mai, ma espierò comunque la mia colpa, per quanto sia orribile, proteggendoli fino all’ultimo respiro.》. Una potente luce verde avvolse i due quattordicenni. Entrambi si sentivano leggeri e al sicuro. Il bagliore li teletrasportò fino al loro albero e i due rimasero lì, avvolti da un sonno protettivo.

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Capitolo 6
*** Il piano del piccolo Sogno: prima parte ***


Rin e Len si risvegliarono di colpo. 《Chi!? Cosa!? Come!?》 Si chiesero a vicenda e piuttosto rintronati. Il ragazzino biondo scosse la testa e si guardò attorno. Erano tornati ai piedi dell’albero nella loro parte di mondo. Fuori si sentivano degli strani rumori lontani, come quelli delle catene che si muovono. I due si alzarono. 《Cosa ci è successo Len? Mi ricordo che eravamo davanti a Miku e poi il piccolo Sogno è entrato nel castello e ha detto qualcosa su Kaito e Meiko, poi nient’altro.》. I due sentirono un gelido panico impadronirsi di loro. 《OH NO! Dobbiamo aiutarli Rin. Il piccolo Sogno si vendicherò di sicuro su di loro.》. La ragazzina era restia a voler aiutare le sue ex amiche dopo tutto quello che era successo. 《Salveremo Kaito, ma non ho nessuna intenzione di rischiare la pelle per quelle due traditrici. Ci hanno uccisi per invidia e noi eravamo i loro amici. Il piccolo Sogno può farne ciò che vuole.》. Il ragazzino rimase molto sorpreso dal comportamento della sorella, di solito allegra e gentile. 《Senti Rin, anche io sono arrabbiato con loro per ciò che ci hanno fatto, ma non possiamo comportarci così. Il piccolo Sogno ha detto che Kaito e Meiko lo hanno sfidato per permettere a noi di parlare con Miku e lei ci ha salvati per un soffio. Non possiamo abbandonarli in questo modo. Sei con me?》 Le chiese tendendo la mano. Lei lo guardò e sorrise. 《Io sarò sempre con te fratellino. Ti voglio bene.》. Prese la mano del gemello e le metà del cuore dorato si unirono. Entrambi corsero verso la porta gialla, senza accorgersi che tantissime rose gialle stavano rapidamente sbocciando in mezzo all’erba. Appena varcarono la soglia, si ritrovarono nella selva sanguinante. La guerriera prigioniera era uscita fuori dalla sua cella e ora affiancava una donna molto alta dai lunghi e mossi capelli verde acqua, molto simili a quelli di Miku. Davanti a loro c’era la spada medievale e la presenza di Meiko che ne scaturiva. I due gemelli biondi si nascosero dietro uno degli alberi neri e osservarono la scena. La donna si era rivolta alla presenza luminosa. 《Te lo chiederò solo una volta. Come faccio a riaverli indietro?》. I due gemelli si guardarono. La voce di quella tipa, così limpida e musicale, gli ricordava vagamente Kaito.《E io ti risponderò solo una volta. Non lo dirò mai a te. Vuoi solo sfruttarli.》 Rispose la ragazza con tono strafottente. La donna scosse la testa. 《Voi tre non siete mai riusciti a vedere quanto io punto in alto.》《Puntare in alto? Sei solo un maledetto che ha sfruttato i miei amici per un motivo orribile.》《Sai che sei veramente un’ipocrita? Proprio tu, che hai ucciso Len, mi accusi di aver fatto del male lui e a sua sorella.》《Ma è questo il punto. Noi tre li proteggeremo da te con tutte le nostre forze per espiare questa colpa.》《Queste forze non sono molte sinceramente.》《Io direi che ti stai sbagliando. Miku te l’ha fatta in barba senza che tu potessi muovere nemmeno un muscolo. E io e Kaito ti abbiamo bloccato abbastanza a lungo per permettere ai nostri amici di fuggire. E comunque, da me non otterrai niente di niente.》. La voce della donna si fece rabbiosa. 《E va bene. Eliminala.》 Disse alla guerriera. Lei fece un sorriso sadicamente divertito. 《Certo padrone.》. A quel punto, i due gemelli si sporsero dal loro nascondiglio e videro le due figure. Quella accanto alla ragazza in armatura si era voltata e si potevano distinguere benissimo i suoi lineamenti. Il suo fisico era formoso e proporzionato, la pelle era di un bianco cadaverico, l’occhio sinistro era azzurro, mentre sul destro c’era una rosa blu. Indossava un abito dorato lungo fino a metà polpaccio e sotto portava un’armatura scarlatta. La cosa che rese inconfondibile l’identità della figura, fu il suo unico difetto. L’occhio sinistro era attraversato da una lunga cicatrice nerastra. 《Il piccolo Sogno!》 Dissero entrambi sorpresi. Forse il tono fu più alto del dovuto, perché le tre ragazze si voltarono verso di loro. 《Rin! Len! Che ci fate qui!? Andatevene via!》 Urlò Meiko. I due la ignorarono. La guerriera puntò la sua spada arrugginita contro di loro. 《Posso farli diventare tuoi per sempre padrone?》《Pazienta mia cara. Pazienta. Rin, Len. Cosa ne dite di questo nuovo aspetto? Io lo adoro.》《Come mai sei così cambiato?》《Grazie a voi quattro Alice. I vostri poteri sono miei ora.》 《Poteri?》 《Si. Grazie alla vostra energia e ai vostri sogni, sono stato in grado di diventare immortale. Purtroppo non ho ancora raggiunto lo stato di eternità per colpa della vostra ribellione e di quella dei vostri amichetti. All’inizio, mi stavate veramente simpatici per il vostro affetto reciproco e la vostra curiosità. Speravo di potervi tenere per sempre accanto a me, cancellando la vostra memoria, ma voi non avete voluto ubbidire. La vostra parte del mio mondo è l’unica a non essere corrotta proprio per il fatto che io non vi ho ucciso. Ma, tra poco, lo sarà. Voi farete la stesa fine delle altre Alice e io sarò finalmente libero di inglobare tutti i sogni degli umani fino al compimento del mio piano. Ma forse, se deciderete di aiutarmi, vi lascerò vivere. Lo farete?》《Neanche per sogno.》 Risposero i due all’unisono. Il sogno sorrise malvagio. 《Se voi due non volete vivere al mio fianco, allora lo faranno le personificazioni dei vostri difetti peggiori. Vai mia guerriera, è arrivato il tuo momento. Io mi godrò lo spettacolo.》 Disse, facendo comparire un trono accanto alla cella. La ragazza in armatura non se lo fece ripetere due volte. Si lanciò rapidissima addosso a Rin, ma Len le fece lo sgambetto e la colpì al volto con un ramo. 《Non azzardati a toccare mia sorella.》 《Allora sarai tu il primo a tirare le cuoia.》. Lei si buttò contro di lui con la spada in pugno, tentando di infilzarlo come uno spiedino. Il quattordicenne evitava i colpi con difficoltà, ma gli venne un’idea. Prese un po’ di terra macchiata di sangue e gliela lanciò in faccia. Lei, colta di sorpresa, venne colpita in pieno. Mentre lei cercava di togliersi quello strano grumo dalla faccia, i due gemelli iniziarono a correrle contro . 《Ragazzi, prendete.》 Disse Meiko. La presenza rossa sollevò a fatica la spada in volo e la lanciò in mano al ragazzino. 《Che cosa ci dovrei fare con questa?!》 《Usatela per combattere. Ma non sulla guerriera, usatela sul piccolo Sogno.》. I due non erano del tutto convinti. 《Lo so che non vi fidate di me, e lo capisco benissimo, ma dovete farlo se volete liberarvi di lui per un po'.》. Rin e Len annuirono e si scagliarono contro la donna. Lei ridacchiò e scosse la mano. Rami neri si attorcigliarono attorno alla e la bloccarono. Rin cercò di liberarla, ma era bloccata. 《Molla questa spada maledetto.》 Disse Meiko. L’arma si incendiò letteralmente e i rami morti bruciarono in un secondo. Impugnando la lama fiammeggiante, Len si lanciò contro il creatore di quel mondo. Lui lanciò un raggio bianco che spense la lama. La potenza dell'attacco era talmente grande, che minacciava di spezzare la spada da un momento all’altro. La ragazzina corse in soccorso del fratello. Impugnarono l’elsa insieme. 《Pronto Len?》《Si.》. La lama fendette l’aria e provocò un lungo taglio sul braccio del Sogno. Lui emise un urlo disumano e sparì. I due gemelli si abbracciarono. 《Grazie Rin e grazie anche a te, Meiko.》 Disse Len rivolto alla spada. La presenza sorrise debolmente. 《Prego. Io credevo che foste arrabbiati con me.》《Lo siamo infatti, e anche tanto, ma quello che hai fatto per noi è un buon inizio per farti perdonare.》 Disse Rin. 《Grazie.》《Ora dobbiamo andare. Se ha attaccato te, allora aggredirà anche Kaito e Miku. A proposito, dov’è finita la guerriera?》《È scappata insieme al piccolo Sogno. Temo che la rivedremo molto presto.》 Disse Meiko. Len si assicurò la spada alla cintura e corse, insieme alla gemella, verso la porta blu.

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Capitolo 7
*** Il piano del piccolo Sogno: seconda parte ***


Non appena i due gemelli con la spada attraversarono la porta blu ed entrarono nella sala della musica, videro il piccolo Sogno seduto in mezzo alle rose zaffirine che invadevano il palco. Tra le lunghe ed eleganti dita teneva il fiore tinto di rosso che racchiudeva la presenza di Kaito con un'aria noncurante. Li guardò entrambi e, con un sorriso, disse 《Benvenuti bambini miei. Sono lieto che abbiate deciso di venire qui. Ora, visto che siete arrivati, non vi dispiacerà rimanere qui ancora per un po' giusto?》. Schioccò le dita e la guerriera e il ragazzo con il mantello blu fecero la loro comparsa davanti all'entrata, sigillandola, per poi spostarsi al fianco del loro creatore. Rin e Len si guardarono e dissero 《Perchè stai facendo tutto questo? Meiko, Kaito e Miku non ti hanno fatto niente di male. Perché vuoi distruggerli a tutti i costi?》《Perchè io non voglio perdere il mio mondo per colpa loro o per colpa vostra, stupidi ragazzini. All’inizio, io ero un semplicissimo sogno che non veniva mai sognato da nessuno e che non voleva, così come non vuole ora, scomparire per sempre. Così, decisi che, se gli umani non volevano essere accolti nel mio mondo di loro iniziativa, li avrei fatti entrare io, volenti o nolenti. Quindi, cominciai a far visitare e creare il mio mondo, facendo entrare le prime persone e tramutandole in delle Alice del mondo dei sogni. Portarono tantissime caratteristiche nuove e affascinanti a questo posto, come l'arte, l'allegria, la crudeltà, l'intelligenza e tanto altro ancora. Ma c'era sempre lo stesso problema. Non appena queste persone si svegliavano e, di conseguenza, uscivano dal mio mondo, i loro poteri di Alice e i loro ricordi del mio mondo svanivano, impedendogli di rietrarvi, e ciò che mi avevano regalato scompariva irrimediabilmente nel nulla. Quando voi cinque siete entrati in questo luogo, ho capito che l'unico modo che avevo per tenervi per sempre qui e rendere immortale me e il mio reame era uccidervi e rinchiudere ciò che restava di voi in oggetti che potessi facilmente controllare. Poi ho dato vita ai tre guardiani dai vostri peggiori difetti e contaminato i luoghi da voi creati in questo reame. Voi due eravate gli unici a starmi simpatici, all'inizio. Infatti, siete stati gli unici a non scomparire. Credevo che aveste dimenticato quei tre, ma mi sbagliavo. Appena avete ricordato qualcosa, non potevate più smettere di cercare di salvare i vostri amici e vi siete rifiutati di seguirmi, costringendomi ad uccidervi, cosa che farò tra pochissimo tempo. Non posso permettere che la vostra curiosità e la vostra lealtà verso gli amici distruggano tutto il mio lavoro. Ora, godetevi la distruzione di quello stupido cantante di quadri.》. Le sue dita iniziarono a stringere la rosa musicale con forza, mentre Kaito gemeva di dolore. La luce blu emanata dal fiore si stava indebolendo rapidamente e presto si sarebbe spenta. 《Smettila!》 Dissero all'unisono Rin, Len e Meiko. 《Di voi mi occuperò dopo. Per ora, credo che ci penserà il mio personale cantore a sistemarvi per le feste.》 Disse il piccolo Sogno. Ad un suo cenno, il ragazzo in blu si fece avanti con la sua solita ed inquietante calma. Una cuffia con microfono comparve su quello che sembrava il suo orecchio. Lui prese fiato e iniziò la sua "performance canora". Un urlo potentissimo travolse Rin, Len e Meiko, scaraventandoli contro il muro dietro di loro e facendo impazzire le loro povere orecchie, che minacciavano quasi di esplodere. La tremenda onda sonora li teneva tutti saldamente incollati alla parete, che aveva addirittura iniziato ad incrinarsi. 《Smettila maledetto! Smettila!》 Urlò Kaito. Le lunghe dita del piccolo Sogno si chiusero ancora di più intorno alla fragile rosa, minacciando di distruggerla. 《Tu non ti immischiare. Sei solo un inutile fiore. Non puoi fare più niente per loro.》《Scommettiamo?》 Chiese lui con un improvviso sorriso. La luce blu pulsò molto più intensamente e le radici della rosa crebbero di colpo, avvolgendo il piccolo Sogno, la guerriera e l'urlatore ammantato con i suoi lunghissimi e spinosi rovi e iniziando a stritolarli per bene. 《Come si suol dire, la situazione si è invertita.》. L'urlo provocato dal ragazzo con il mantello blu si interruppe di colpo e i gemelli e la spada crollarono con la faccia sul pavimento. 《AHI! CHE MAL DI TESTA!》《SONO D'ACCORDO!》 Urlarono Rin e Len, tenendosi le mani premute sulle orecchie. Kaito li guardò con un'aria abbastanza sorpresa. 《Perchè state urlando così?》《CHE COSA HAI DETTO!? NON RIUSCIAMO A SENTIRE NIENTE!》 Urlarono i due di rimando. L'urlatore, approfittando della distrazione di tutti, provò a riutilizzare l'attacco, ma Kaito se ne accorse in tempo. Un lungo rovo si attorcigliò attorno alla gola e alla bocca del suo avversario, impedendogli di gridare. La guerriera e il piccolo Sogno cercarono di tagliare le piante di rose blu, che si erano letteralmente animate, che li stavano stritolando senza pietà, ma, per ogni rovo tagliato o spezzato, almeno altri erano pronti a sostituirlo, stringendo sempre di più i tre nella loro terribile morsa spinosa. Rin, Len e Meiko, dopo essersi ripresi dal tremendo attacco sonoro, e dall'altrettanto tremendo mal di testa causato da esso, iniziarono a darsi da fare. I gemelli corsero rapidissimi verso di loro. Il ragazzino, con la spada in pugno, colpì la guerriera con forza, per poi lanciare l'arma verso sua sorella. La ragazzina la prese al volo e colpì l'urlatore sulla testa con l'elsa. I due si passavano la spada e attaccavano con essa in maniera rapidissima, provocando lunghissimi tagli sui corpi dei loro avversari. L'unico occhio buono del piccolo Sogno si illuminò di bianco e i rami di rose blu caddero a pezzi, lasciando libere le tre creature oniriche e scaraventando i due gemelli biondi sul pavimento. La donna si alzò in volo, avvolta da una luce biancastra. 《Non siete abbastanza potenti per battermi. Due di voi non hanno più un corpo e gli altri due non sono abbastanza pratici con i poteri della quarta Alice. Voi Alice siete inutili se non siete tutte insieme. E temo che, anche se riusciste a salvare anche Miku, non sarete mai abbastanza forti per sconfiggermi. Riuscirò presto ad uscire dal mondo dei sogni e ad espandere il mio reame delle meraviglie, facendolo dilagare nel mondo reale. Non mi potrete ostacolare in nessun modo.》《Questo è quello che pensi tu. Sei un povero illuso se speri che ce ne staremo buoni buoni mentre tu cerchi di realizzare le tue folli idee.》《Bene, ma temo che dovrete prendermi se volete fermarmi.》 Disse il piccolo Sogno con il suo solito ed inquietante sorriso stampato in faccia. Un potentissimo lampo di luce avvolse tutto e i due gemelli e le due presenze luminose si sentirono afferrare all'altezza della vita da qualcosa di lunghissimo e ricoperto di grosse spine.

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Capitolo 8
*** Finale con sorpresa ***


Quando il potentissimo bagliore si spense, Rin e Len videro che erano stati avvolti come due salami da dei rovi neri e molto spinosi, esattamente come la rosa blu e la spada. La ragazzina cercò di afferrare l'arma, ma le piante spinate crebbero di colpo e lei si ritrovò letteralmente con le mani legate. Suo fratello, invece, era rimasto tranquillo come al solito. 《Len, ma come fai ad essere così calmo!?》《È perché ho trovato la soluzione sorellina. Kaito, mi serve il tuo aiuto.》. La presenza blu, intuendo l'idea del suo amico, annuì. 《Certo.》. La rosa crebbe all'istante, distruggendo i rovi neri, che avevano iniziato a stringere i corpi dei due gemelli, con i propri e liberando i suoi amici appena in tempo. 《Grazie Kaito. Non respiravo più.》《Prego, ma dove sono finiti il piccolo Sogno, la guerriera e l'urlatore?》. Solo allora i quattro si accorsero di essere finiti nel giardino di rose verdi, che avevano ricoperto tutto il prato con le loro spine, che si trovava davanti al palazzo di fiori e anche della totale assenza delle tre presenze oniriche nemiche. 《Prendiamoli!》 Urlò Rin, prendendo la spada e la mano di suo fratello. Len si assicurò la rosa sul petto ed entrambi corsero a tutta velocità verso l'imponente portone, sempre con le dita intrecciate. Una volta entrati nel castello, videro che il trono nel salone era vuoto. 《Questo non è un buon segno. Temo che avremo molte brutte sorprese.》 Commentò Len. I due gemelli ripresero la loro corsa, salendo rapidissimi sopra lo scalone di marmo. Quando entrarono nella camera da letto distrutta dai rovi, si trovarono di fronte una figura femminile dai lunghissimi capelli quasi totalmente avvolta dalla penombra. Si rigirava tra le mani ricoperte di rughe la coroncina d'oro che racchiudeva la presenza di Miku. Appena anche lei si accorse di loro, sorrise, mettendo in mostra i suoi denti storti, e uscì dalla penombra. I suoi lunghissimi capelli erano bianchi e con qualche piccola striatura verde acqua. La schiena e le spalle erano ingobbite e tutto il suo gracile corpo, avvolto da un abito nero-verdastro, era ricoperto di tantissime rughe e macchie. L'unica cosa veramente impressionante, però, erano i suoi occhi. Completamente neri, iridi e cornee. Lei disse 《Benvenuti amici miei. Sono lietissima di avervi qui. Sono anni che nessuno si ferma a parlare con me. Perché non vi fermate qui per un po' di tempo? Sono certa che starete benissimo qui. È il posto perfetto per riposare e insieme possiamo curare il giardino》. Tutto questo lo disse sempre con uno strano sorriso sulle labbra. l due gemelli biondi si sentivano strani, quasi storditi, come se avessero ricevuto una forte botta in testa. 《Che cosa sta succedendo? Mi sento strano. E dove sono il piccolo Sogno, la guerriera e l'urlatore?》《Non sta succedendo niente mio caro. E poi, chi state cercando? Qui non c'è nessuno, tranne noi, naturalmente.》. Rin e Len iniziavano a sentire ovattati i suoni circostanti, come se fossero stati sommersi dall'acqua. 《Ragazzi, non dovete ascoltare le sue parole. Ragazzi? Ci sentite?》 Dissero preoccupati Meiko e Kaito, senza essere uditi dai loro amici. La vecchia si alzò e si diresse verso di loro. 《Bene. Ora che siete in mio potere, il mio padrone mi...》. Un potentissimo bagliore verde sprigionato dalla coroncina le impedì di terminare la frase e la scaraventò per terra. 《Non azzardarti a toccare i miei amici!》. La luce risvegliò di colpo i due gemelli dal loro torpore. 《Cosa è successo?》 Chiese Rin, prendendo in mano la coroncina. 《Miku vi ha salvati appena in tempo.》 Disse Kaito sollevato. 《Maledetti ragazzini! Vi farò a pezzi!》《Ne dubito molto se vuoi la mia.》 Dissero all'unisono Rin e Meiko. La vecchia si alzò in piedi e, accanto a lei, comparvero il piccolo Sogno, la guerriera e l'urlatore. 《Finalmente ci siete tutti. Stavo aspettando da tantissimo tempo questo momento.》 Disse il sogno con un sorriso malvagio sul volto. Ad un suo cenno, i tre guardiani si misero in posizione di combattimento. La vecchia schioccò le dita e le rose verdi crebbero di colpo, cercando di stritolare i due ragazzi tra le loro tremende spine. Rin fece appena in tempo a tagliare i rovi con la spada, che la guerriera cercò di colpirla con la sua arma. Rin si fece avanti di sorpresa e la colpì al volto con un pugno e Len le tirò contro la rosa blu. Questa la intrappolò all'istante e la mandò a gambe all'aria. Ad un certo punto, l'urlatore riutilizzò i suoi poteri sonori, facendole sfuggire di mano la spada e la coroncina. L'occhio del piccolo Sogno si illuminò. 《Prendete quegli oggetti.》《Si.》 Rispose la vecchia. Si gettò verso l'arma e la corona, ma Miku le sollevò grazie alla sua luce, lasciando la donna con un pugno di mosche. Il ragazzo ammantato di blu se ne accorse e lanciò un grido che spedì entrambi gli oggetti ancora più in alto. 《Li prendo io. Li prendo io. Li prendo io.》 Dissero tutti i presenti, cercando di acchiapparli al volo. Alla fine, fu Len a prenderli, recuperando anche la rosa. Sua sorella si avvicinò a lui e gli prese di nuovo la mano con un sorriso. Le due metà del cuore dorato si unirono. Per il fratello era incredibile come sua sorella fosse sempre tanto dolce e allegra, anche in situazioni come quella e le sorrise di rimando. 《Ohhh, sono talmente commoventi.》 Disse la vecchia con finta tenerezza.《Io odio commuovermi.》 Commentò la guerriera. Solo l'urlatore rimase zitto. L'orribile donna fece di nuovo crescere i rovi e li lanciò contro la ragazzina, ma la corona si illuminò e una barriera avvolse i due quattordicenni. 《Ma che succede?》《Finché uno di voi indossa la mia corona nessuno dei vostri nemici potrà toccarvi.》 Rispose Miku. La guerriera ringhiò e cercò di colpirli, ma lo scudo respinse anche lei. Il piccolo Sogno si fece avanti tra i suoi guardiani e si rivolse ai due gemelli biondi.《Non dovete rendere tutto così complicato. Vi concederò la possibilità di tornare indietro e di fare le scelte giuste. Non serve che voi moriate come è successo a Meiko, Kaito e Miku. Potete tornare indietro con noi. Appena la spada, la rosa e la coroncina in cui sono intrappolate le loro anime saranno distrutte, loro cesseranno definitivamente di esistere nel mondo reale e in quello dei sogni e voi due diventerete i padroni, insieme a noi quattro, delle dimensioni oniriche.》《Un secondo, cesseranno di esistere nel mondo reale? Vuoi dire che sono in qualche modo vivi?》《Certo Len. Come sempre, sei uno dei bambini più intelligenti che io conosca. Voi cinque non siete morti. Fuori dal mio mondo, vi trovate in uno stato comatoso in una stanza di ospedale da sette anni. Tutti voi siete cresciuti, ma non avete mai mostrato segni di miglioramento. Ormai, tutti i medici hanno rinunciato alla possibilità che voi possiate svegliarvi, ma i vostri genitori no. Potreste rivederli. I vostri continuano a pregare perché possiate tornare da loro. Ma anche gli altri lo fanno. Dovreste sentirli. "La mia Meiko tornerà indietro. Lei è sempre stata una bambina forte, riuscirà a vincere anche questa sfida". Oppure, "Kaito non ha mai mostrato problemi. Lo vedevo poco, ma non era un ragazzino debole". E anche "la mia Miku. La mia Miku! Rivoglio la mia bellissima bambina. La rivoglio con me".》 Imitò il piccolo Sogno. 《Solo i vostri genitori hanno abbastanza sale in zucca per capire che voi non tornerete. Ma possiamo farlo insieme. Permettetemi solo di distruggere quei tre e io vi aiuterò a tornare in vita.》. Rin e Len si guardarono e poi osservarono i tre oggetti. 《Accettate.》 Disse Miku. I due rimasero un po' confusi. 《Cosa hai detto?》 《Accettate. Io e Meiko siamo pronte. Vi abbiamo fatto del male, quando invece avremmo dovuto aiutarvi in tutti i modi per farvi fuggire. Ci dispiace. Quello che il piccolo Sogno ha appena detto è la prova che i vostri genitori vi stanno aspettando.》《 Possiamo espiare la nostra colpa donando la nostra vita per renderla a voi.》 Dissero Meiko e Miku. I due gemelli e Kaito non potevano credere alle loro orecchie. 《Ma siete forse impazzite!? Noi non vi permetteremo di scomparire.》. Stavolta, toccò alle due ragazze rimanere senza parole. 《Ma dopo tutto quello che vi abbiamo fatto...》 《È vero, ci avete fatto del male e noi eravamo molto arrabbiati. Ma ciò non toglie che siete nostre amiche. La colpa non è vostra, ma del piccolo Sogno.》 《Noi vi perdoniamo.》 Dissero i due con un sorriso. A quelle parole, successe qualcosa di strano. Le due metà del cuore giallo raffigurate sulle mani dei gemelli si accesero di una sfavillante luce dorata. Questa investì la spada, la rosa e la coroncina, che, a loro volta, liberarono una luce rossa, blu e verde che avvolse tutto. Pian piano, tre figure stilizzate iniziarono a comparire nel bel mezzo della stanza. I loro lineamenti si fecero sempre più nitidi, fino a che non comparvero del tutto. La prima era una ragazza sui diciotto anni. Aveva capelli corti castano-rossicci, gli occhi rossi e la pelle pallidissima. Sulla sua mano, scintillava una picca rossa. Il suo viso e l'armatura che indossava, però, erano incrostate di sangue e tutta la sua figura era quasi traslucida e delle strane catene rossastre la avvolgevano da capo a piedi. Al fianco, aveva la spada medievale. Il secondo era un bel ragazzo molto alto sui vent'anni. I capelli corti, con un ciuffo più lungo che gli copriva l'occhio sinistro, erano blu e gli occhi erano della stessa tonalità e la sua pelle era candida. Come per la prima ragazza, anche lui aveva un simbolo sulla mano, un quadro blu e sembrava quasi traslucido. Lui indossava una camicia bianca, dei pantaloni candidi e una sciarpa blu. Lui sembrava non avere niente di strano. La terza, infine, era una bellissima ragazza sui sedici anni. I lunghi capelli, raccolti in due codini, erano verde acqua, esattamente gli occhi, le forme del corpo erano armoniose e proporzionate. Indossava un lungo abito dal corpetto con lo scollo a cuore e dalla gonna verdi e le maniche nere e a rete. La coroncina scintillava tra i suoi capelli. Anche lei, come tutti gli altri, aveva un segno sulla mano, un fiore verde. Attorno al suo collo, ai suoi polsi e alla sua vita, sul suo torace, però, c'erano attorcigliati dei lunghissimi e spinosi rovi neri e anche il suo corpo sembrava traslucido e trasparente. I tre ragazzi poggiarono di nuovo i piedi a terra con uno sguardo sbigottito.《Che cosa è successo!?》 Chiesero tutti i presenti.

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Capitolo 9
*** Tra rose rosse, fiamme e sangue ***


Meiko, Kaito e Miku non riuscivano a credere a ciò che gli era appena successo, esattamente come Rin, Len, il piccolo Sogno, la guerriera, l'urlatore e la vecchia. 《Non è possibile! Il nostro signore aveva ucciso e sigillato le anime delle prime tre Alice. Non è possibile che si siano liberati! Il suo potere non può essere sconfitto in questo modo!》 Disse il ragazzo con il mantello blu, uscendo per la prima volta dal suo eterno stato di apatia.《Invece c'era una possibilità. Mi ero dimenticato del potere della quarta Alice. Avendo portato al mio mondo l'amore e la curiosità, i loro poteri sono in grado di fare cose che nessuno si aspetterebbe mai se loro proiettano i loro sentimenti positivi su qualcosa o qualcuno. Quei due sono l'Alice più potente. Questo mi obbligherà a velocizzare la loro distruzione.》. Stava per attaccare di nuovo i due quattordicenni, ma la spada medievale della prima Alice volò rapidissima accanto al suo volto e si piantò nella parete dietro di lui, tagliandogli di netto qualche ciocca di capelli e lasciando un taglio sul suo zigomo destro. Meiko si era alzata per prima e si era avvicinata ai suoi amici, mettendosi davanti a loro. 《Non azzardarti a toccarli tu. Io non te lo permetterò.》 Disse. Kaito e Miku si misero accanto a loro. 《Anche noi due non ti consentiremo di sfiorarli.》 Disse la ragazza dai capelli verde acqua. I tre guardiani del piccolo Sogno si fecero avanti. 《Adesso vi distruggeremo noi, in nome del nostro padrone. Sarete fatti a pezzi tutti e cinque.》 Disse la guerriera con un sorriso feroce.《Ne dubito molto.》 Disse il ragazzo dagli occhi blu con freddezza. La ragazza con l'armatura arrugginita si infuriò per quel commento e cercò di colpirlo con la sua arma, ma venne bloccata da dei rovi di rose verdi, che la avvolsero come se fosse un salame, permettendo a Meiko di disarmarla facilmente. Tutti i presenti si voltarono e videro chi era l'artefice della crescita improvvisa delle piante. Miku aveva inavvertitamente teso le dita al massimo per la tensione e lo spavento, facendo crescere di colpo le piante. La terza Alice si guardò le mani con aria sorpresa.《Ma cosa...?》. La guerriera si liberò a fatica e cercò di colpire anche lei, ma Rin le fece lo sgambetto appena in tempo e lei cadde per terra. Tentò subito di rialzarsi, ma la ragazza castana la inchiodò rapidamente a terra con la sua spada. 《Sta ferma tu. Devo proporre una cosa molto interessante al tuo padrone, quindi non intrometterti.》. Il piccolo Sogno la guardò, incuriosito. 《E che cosa potresti mai proporre che possa interessarmi? Ho già i mondi da voi creati e voi siete prigionieri qui dentro. Non avete nulla da offrirmi.》《È vero, ma quello che voglio chiederti ti piacerà sicuramente. Ti propongo una sfida tra noi e te.》 《Cioè?》《Semplice. Io, Kaito e Miku affronteremo tre scontri singoli all'ultimo sangue con i tuoi guardiani. Se vinceranno loro, noi cinque rimarremo per sempre qui con te.》《CHE COSA!? Meiko! Ma cosa ti passa per la testa!?》 Urlarono Rin e Len, seriamente preoccupati. 《Ma se vinceremo noi, saremo tutti liberi di andarcene e tornare in vita. Ci stai?》. Il piccolo Sogno si grattò il mento e poi sorrise con malignità. 《Certo che sai come trattare. Accetto. Cominciamo subito.》. Una potente e abbacinante luce rossa avvolse tutto e si ritrovarono nella selva sanguinante. 《Bene, mia piccola Meiko, visto che hai proposto tu questi scontri, sarai tu stessa ad aprire le danze.》 Disse il padrone di quel mondo, spostandosi insieme a Kaito, Miku, Rin, Len, l'urlatore e la vecchia proprio dietro di lei. Le due ragazze in armatura si schierarono una davanti all'altra, pronte alla battaglia. La prima ad attaccare fu la guerriera maligna, che cercò di trafiggerla la sua avversaria, ma la diciottenne parò il colpo con facilità e la sbilanciò per il contraccolpo. Approfittando del momento propizio, lei la colpì con una potente ginocchiata allo stomaco. Quando lei si rialzò, i rami neri degli alberi crebbero di colpo e si chiusero attorno a Meiko come se fossero una gabbia, stringendo sempre di più la presa sul suo corpo, facendola urlare di dolore. La guerriera credeva di aver vinto, ma la prima Alice smise di gridare di colpo e la sua spada medievale tagliò i rami neri senza problemi, liberando la sua padrona. 《Essere imprigionata di nuovo come un topo? Una volta può anche starci, ma due assolutamente no. Ora, ricominciamo.》 Disse con la sua solita aria battagliera. L'elsa della sua arma colpì con forza la tempia della sua avversaria, che, essendo stata colta di sorpresa, non ebbe il tempo di scansarsi. Quando si alzò, contraccambiò con un pugno sul mento. La diciottenne si rialzò, piuttosto furiosa, e lanciò la sua spada contro la sua nemica. Questa colpì il braccio destro della guerriera, lasciandoci un lungo taglio sanguinante e facendole sfuggire la spada arrugginita di mano. Lei cercò di recuperarla, ma Meiko aveva previsto questa mossa. Le saltò addosso con foga e iniziò a prenderla a calci e pugni dappertutto e senza pietà. L'altra contraccambiò, tirandole una violenta spallata par allontanarla e poi si illuminò di una luce rosso cupo. Le catene che sigillavano quella che prima era stata la loro cella si animarono e cercarono di legare Meiko. Questa, avendo lanciato la sua spada per disarmare l'avversaria, fu costretta ad evitarle saltando e rotolando velocissima sul sentiero insanguinato. Ad un certo punto, una delle catene si attorcigliò attorno al suo polso ed iniziò a tirarla verso la guerriera del piccolo Sogno. Lei, che aveva recuperato la sua arma, era pronta ad infilzarla come uno spiedino, ma successe una cosa stranissima. Meiko si illuminò di rosso e catena che la legava si fece rovente, fino a raggiungere il punto di fusione, e si liquidificò in un lampo, lasciando la ragazza in armatura arrugginita senza parole. Una volta libera, la diciottenne con la picca sulla mano si appoggiò un secondo al tronco di un albero per riprendere la concentrazione, ma vide che il legno nero aveva preso fuoco sotto i suoi polpastrelli, senza che questi subissero danni. 《Questo si che è interessante.》 Disse lei con un sorriso deciso sulle labbra. Con la mano ancora avvolta da quell'aura fiammeggiante, la prima Alice si lanciò di nuovo contro la sua nemica. Lei, dopo un breve momento di smarrimento, cercò di rispondere con la stessa moneta, ma Meiko fu più rapida e le tirò un pugno dritto allo stomaco, deformando istantaneamente il metallo dell'armatura arrugginita per colpa del calore. L'altra la colpì con un calcio alle costole, buttandola a terra e cominciando a tirarle tantissimi calci al mento, mentre la ragazza dagli occhi rossi cercava di pararli con le braccia. L'ultimo calcio la spedì contro le sbarre della prigione, dove le catene la bloccarono, avvolgendo si attorno a lei, trasformandola in un gigantesco bozzolo metallico. La prima Alice cercò di liberarsi, ma non aveva abbastanza forza per sfuggire alla tremenda morsa che la bloccava. Ad un certo punto, vide che la sua spada era a pochi passi da lei. Mentre cercava di allungarsi verso l'arma, la sua avversaria si mise a ridere. 《Visto ragazzina? Non hai abbastanza potere per sconfiggermi. Ti do un consiglio spassionato. Ti conviene arrenderti. Risparmiati qualche sofferenza.》 Commentò con un'espressione di perversa allegria, puntandole contro la sua arma. A quel punto, Meiko finse di non riuscire più a resistere, facendo abbassare leggermente la guardia della sua avversaria, ma poi lei si accese come una torcia, fondendo le catene che la avvolgevano e recuperando la sua spada.《Sai, non penso che seguirò il tuo consiglio cara.》. Colpì la guerriera del piccolo Sogno grazie al suo controllo sulle fronde degli alberi, bloccandola contro il terreno, ma i rami bruciarono in un secondo. Lei si rialzò, con il fiatone e muovendosi in modo leggermente barcollante per tutti i colpi subiti durante lo scontro. 《Maledizione. Io sono in possesso di tutti i tuoi poteri di Alice e della forza del mio padrone. Come può una stupida anima prigioniera e morta essere alla pari con me!?》. Meiko sorrise con spavalderia. 《Non importa quanti o quali poteri tu abbia. Resti comunque una copia incompleta di me. Non puoi sperare di sconfiggermi.》. La guerriera rimase un attimo sorpresa. 《Che intendi dire con "incompleta"?》 《Semplice, tu sei stata creata dai miei peggiori difetti. Non puoi essere totalmente viva in questo modo.》. Lei sollevò un sopracciglio, ma cercò di non prestare attenzione alle parole della sua avversaria. 《Ma fammi il piacere. Stai solo cercando di distrarmi. Adesso sentirai il mio vero potere.》. Una luce rosso cupo si sprigionò nuovamente dal suo corpo e il sangue sulla strada si sollevò e si solidificò in tante frecce infuocate che vennero scagliate contro Meiko. Anche lei decise di darsi da fare e il sangue ubbidì anche a lei, creando un muro rossastro davanti a lei, proteggendola. Ormai, le due guerriere avevano entrambe il fiatone. Sembrava che quello scontro fosse destinato ad andare avanti all'infinito. Le ragazze se ne accorsero e decisero che era arrivato il momento di finirla. I loro corpi ricominciarono a brillare e il terreno iniziò a tremare per via di alcune violente scosse di terremoto e dalle crepe che vi comparvero sopra eruttarono con forza lava e magma. La sostanza fiammeggiante prese la forma di due giganteschi leoni che iniziarono a scontrarsi con i loro artigli, spargendo fiamme ovunque e dando fuoco a tutta la selva sanguinante. Ad un certo punto, I due colossi si scontrarono in aria ed esplosero come bombe. La guerriera del piccolo Sogno sorrise. 《Incredibile. Mi chiedevo quanto avresti resistito, ma ti ho sottovalutata. Sei molto abile.》《Anche tu non sei da meno. Anzi, sei senza alcun dubbio un'avversaria di tutto rispetto, ma sappiamo entrambe che soltanto una di noi uscirà viva e vincitrice da questo scontro.》 Rispose Meiko con la sua solita espressione battagliera. La sua nemica di buttò contro di lei, ma era proprio quelloChe la prima Alice voleva. Le rose rosse crebbero di colpo sotto i suoi comandi e bloccarono la corsa della ragazza in armatura arrugginita. Questa le bruciò facilmente, ma Meiko le rifilò un calcio volante all'altezza dello stomaco, buttandola per terra, e poi la inchiodò al suolo con le catene che avvolgevano il suo corpo. 《Questa è stata una grande sfida, e tu una grande avversaria, ma, come ho già detto, solo una di noi uscirà vincitrice da qui.》 A queste parole, i fiori scarlatti ai lati del sentiero si accesero di una scintillante luce rossa e dalle corolle eruttarono delle altissime colonne di fiamme che avvolsero il corpo della guerriera senza permettere di scansarsi. Lei Urlò disperatamente di dolore e implorò il suo creatore di salvarla. 《Mi aiuti mio signore. La scongiuro!》. Il piccolo Sogno la guardò con aria beffarda. 《Sei solo un peso inutile, hai perso. Quindi vai eliminata. Addio.》 Disse con noncuranza. 《Cosa? No! No! Qualcuno mi aiuti!》 Urlò disperatamente la guerriera mentre il suo corpo svaniva lentamente, divorato dalle fiamme. Non appena fu scomparsa del tutto, il piccolo Sogno, l'urlatore e la vecchia si diressero verso la porta blu davanti a loro. 《Vi aspetteremo per il secondo scontro nella sala della musica.》 Dissero tutti insieme. Dopo che ebbero varcato la soglia, il paesaggio intorno a Meiko, Kaito, Miku, Rin e Len iniziò a cambiare. Il cielo, da nero, diventò della sfumatura rosso-arancio dorato di un tramonto. Sul terreno, germogliò velocemente l'erba e il sentiero di sangue diventò fatto di semplici foglie arancioni, gialle e rosse, esattamente come quelle che erano spuntate sugli alberi, che ora sembravano degli aceri in autunno. La gabbia che tempo prima era stata la prigione della prima Alice scomparve e i ragazzi poterono vedere una statua di marmo bianco alla fine del sentiero. Incuriositi, si avvicinarono e la videro meglio. Era una statua che raffigurava Meiko con un'elegante armatura da cavaliere addosso, gli occhi chiusi, l'espressione fiera e teneva tra le mani una lunga spada rivolta verso il basso. 《Wow Meiko. Questo posto è veramente splendido. Non ho mai visto un posto così bello.》 Disse Rin. Quando la quattordicenne guardò la sua amica, sgranò gli occhi per la sorpresa. Anche lei era cambiata. Era tornata come prima. Una diciottenne atletica dai capelli castani e gli occhi rossi, senza tracce di sangue o di catene sulla sua armatura. 《Sei tornata te stessa Meiko. È incredibile!》 Disse Len. Anche gli altri due sorrisero. I cinque amici si avviarono con passo deciso verso la porta blu. Quando la varcarono, la prima Alice disse《Bene. Ora tocca a te Kaito. Fatti onore.》《Certo.》

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Capitolo 10
*** Tra rose blu, musica e scheletri ***


Non appena Meiko, Kaito, Miku, Rin e Len attraversarono la porta blu ed entrarono nella sala della musica, videro che il piccolo Sogno, l'urlatore e la vecchia regina erano già sul posto e li aspettavano sopra il palco invaso dalle rose con aria impaziente. Non appena il ragazzo ammantato di blu vide il ventenne con il simbolo di quadri, scese dal palcoscenico e gli fece un cerimonioso inchino. 《Salve a voi, seconda Alice. Sono molto lieto di rivederla. Spero che il nostro scontro si riveli una battaglia degna di questo nome.》. Kaito incurvò le sue labbra in un lievissimo sorriso e anche lui fece un inchino davanti al suo avversario. 《Lo spero vivamente anch'io.》. Entrambi si misero in posizione e incominciarono. Dietro di loro apparve un'orchestra composta completamente da scheletri con flauti traversi, violini, clarinetti e chitarre tra le loro mani. Alla vista delle loro ossa bianche rese bluastre dalla luce che inondava la stanza, Kaito fu colto da un brivido di paura, ricordando che cosa gli era capitato la prima volta che era entrato in quella sala. Gli inquinanti musicisti si misero in posa e incominciarono a suonare una "melodia" scordata e dissonante. Accompagnato da quel suono graffiante, anche l'urlatore incominciò a cantare una canzone talmente alta e distorta, che una potentissima scarica di onde sonore travolse le quattro Alice e le incollò alla parete. 《KAITO! FALLO STAR ZITTO!》 Urlarono Rin e Meiko. Il ragazzo dai capelli blu mantenne la sua solita espressione stoica e fredda, mentre il suo corpo si illuminava di blu. Le rose si alzarono in volo, cominciando a girare vorticosamente per la stanza, generando un vero e proprio ciclone. Anche se colto di sorpresa, l'urlatore provò di nuovo a cantare, dando il segnale alla scheletrica orchestra di ricominciare a suonare, ma i petali, scagliati a gran velocità dall'attacco di Kaito, tagliarono in un attimo le corde di violini e chitarre e fece volare via flauti e clarinetti. Ritrovandosi all'improvviso senza accompagnamento musicale, il ragazzo ammantato di blu rimase un attimo spiazzato, ma si riprese quasi subito, sorridendo. 《Sei un ottimo avversario, seconda Alice. Anche se sono i tuoi amici biondi a possedere il potere più grande fra voi Alice dei sogni, tu sei un combattente di tutto rispetto.》. Anche il ragazzo dai capelli blu gli sorrise.《Ti rigrazio. Anche tu sei un validissimo guerriero. Non posso certo dire che non sei in grado di mettere in difficoltà chi ti sta di fronte.》《È vero. Mi vanto di avere molti assi nella manica. Letteralmente.》 Disse con uno strano tono. Ad un certo punto, dalle ampie maniche della sua tunica sbucarono le due braccia di uno scheletro che volarono verso Kaito, cogliendolo di sorpresa. I due arti lo bloccarono e lo sollevarono in volo. Lui, però mantenne la sua solita espressione distaccata. Emise un acuto petentissimo e le due braccia vennero scagliate via. Il loro proprietario rimase impietrito per lo sconcerto, permettendo alla seconda Alice di mettere a segno un colpo pericolosissimo. Attorno a lui comparve un'orchestra identica a quella precedente, solo che i musicisti erano ragazzi e ragazze dai capelli blu. 《Ora sentirai una canzone molto particolare. Ragazzi, vi consiglio di tapparvi le orecchie.》 Disse a Meiko, Miku, Rin e Len. Loro eseguirono senza esitazione e Kaito incominciò a cantare. 《Bara yori mo utsukushiku tsuki yori mo nayamashiku. Taisetsu na inochi naraba kono te de sakasetai. Ankoku no sekai tobira ga ima hirakareru yo. Mou ichido unmei azukete umarekawaru sa. Sono mabuta tojite mitsumete mayonaka no MASUKAREEDO. Ima yami ni suberi ochite yuku saa oide! Obienakute ii yo Soshite eien ni nare. Ayashige ni yuragu kaze kugurinuketa shunkan. Junjou na aijou nado wasuresasete ageru. Ankoku no sekai atarashii toki kizamou. Dareka no tame nayandari kokoro o itamenakute ii. Sono mabuta tojite mitsumete Mirai kara yobu koe ga. Ima yami ni suberi ochite yuku Oshieteru tsubasa ni tsukamatte Kitto eien ni naru Mabuta tojite mitsumete Ima yami ni suberi ochite yuku Sono mabuta tojite mitsumete Kokoro goto ubaisare. Ima yami ni suberi ochite yuku Nazomeita yofuke ni kuchidzuke o. Soshite eien ni naru.》. Mentre il ragazzo cantava, le note musicali iniziarono a staccarsi dagli spartiti che aveva davanti agli occhi e a vorticare rapidamente per la stanza, diffondendo l'effetto della bellissima canzone dal tono affascinante e quasi cullante. Questa ebbe uno strano effetto su tutti i presenti. Tutti cominciarono a sentirsi rilassati di colpo e a dondolare sul posto, guardando il vuoto. Anche l'urlatore cadde in quella specie di trance in pochissimo tempo. Kaito sorrise e scostò rapidamente con la mano il lungo ciuffo di capelli che gli copriva la parte sinistra del volto e quello che i suoi amici videro li lasciò senza parole per la sorpresa. Al posto dell'occhio c'era un'orbita vuota nella quale cresceva la rosa blu macchiata di rosso che, fino a poco tempo prima, era stato il suo corpo. Da essa crebbero dei lunghissimi rami di rosa che si avvolsero attorno agli arti e al collo del ragazzo vestito di blu. Lui, ancora troppo stordito dall'influsso ipnotico della canzone, non reagì e questo permise alla seconda Alice di sbatterlo dappertutto come se fosse una bambola di pezza. Quando l'urlatore si riprese dallo stordimento, l'apatia era completamente scomparsa dallo scorcio del suo volto visibile sotto il cappuccio, lasciando il posto ad una enorme rabbia.《Ti pentirai amaramente di avermi sfidato ragazzino.》 Disse, spedendo di nuovo le due braccia da scheletro contro di lui. 《Ragazzino? Guarda che io ho vent'anni.》 Ribattè lui, parando le due braccia scheletriche senza scomporsi. Per il fastidio di essere stato giocato così facilmente, il cantante del piccolo Sogno iniziò ad urlare con un tono di voce talmente alto, che i muri si ricoprirono di crepe. Kaito fu sbattuto contro una parete, ma, quando si schiantò contro il muro, il suo corpo esplose in un vortice di petali color zaffiro. Meiko, Miku, Rin, Len, l'urlatore, la vecchia e il piccolo Sogno guardarono la scena con gli occhi sgranati per la sorpresa. Le tre entità oniriche maligne stavano per cantar vittoria, ma successe un'altra cosa altrettanto strana. Le rose blu che ricoprivano il palco si alzarono in volo e incominciarono a vorticare rapidissime per la stanza, creando un'enorme uragano che catturò l'urlatore tra le sue spire. Mentre si trovava al suo interno, gli parve di sentire il canto di qualcuno e una figura maschile muoversi in mezzo alle rose come se fosse un fantasma. Ad un certo punto, sentì un pugno arrivargli in faccia, seguito da un'enorme quantità di botte, amplificate anche dai petali taglienti dei fiori zaffirini. All'ennesimo pugno, il tornado scomparve e lui capitolmbolò a terra. Quando alzò lo sguardo, Kaito era ricomparso e mostrava la sua solita espressione calma. 《Come riesci a fare questo!? Non è possibile che io non ne sia capace!》《Invece è possibile. L'ho capito osservando il combattimento di Meiko. Noi Alice abbiamo creato questi mondi, quindi siamo in grado di fare tutto ciò che vogliamo quando ci troviamo in essi. Per quanto voi tre possiate essere potenti, non potrete mai vincere.》. L'urlatore rimase senza parole. 《Non...non è...vero. Il mio signore mi aveva detto che...non importa. È arrivato il momento di vincere. Non mi importa niente di quello che dici. Io ti distruggerò.》. La seconda Alice scosse la testa e vide che lui stava per attaccarlo nuovamente. Il suo corpo si trasformò di nuovo in un vortice di petali e lo travolse con tutta la sua forza. Il mantello blu si strappò completamente dal suo corpo e tutti videro il suo vero aspetto, facendo fare un salto per il ribrezzo a Meiko, Kaito, Miku, Rin e Len. Il suo aspetto era quello di uno scheletro come quelli che componevano la sua orchestra, solo che aveva dei folti capelli blu sulla testa e una rosa come quella di del suo avversario cresceva dentro la sua orbita destra. Lui ricominciò subito ad urlare, ma il ragazzo dagli occhi azzurri fece altrettanto. I musicisti suonavano a pieno regime, accompagnando i due avversari. Era chiaro che lo scontro stava giungendo alle battute finali. Ad un certo punto, il ventenne smise di cantare e riprese per la terza volta la sua forma di vortice di petali, rendendosi immune al suono. L'urlatore fu colto di sorpresa e Kaito, una volta ripreso il suo vero aspetto, utilizzò i poteri della sua rosa per legarlo completamente. Nella sua mano comparve la stessa pistola con cui si era suicidato la prima volta che aveva visitato quel mondo e la puntò verso l'orbita destra del suo nemico. 《Direi che abbiamo finito.》 Disse con assoluta freddezza e sparò un colpo. Il proiettile distrusse il fiore e bucò il cranio dello scheletro. Lui crollò letteralmente a pezzi, riducendosi in polvere. Dal punto in cui era sparito, si sprigionò una forte luce che avvolse tutto. Quando svanì, i cinque amici videro che la sala era cambiata. Le pareti erano diventate di un blu più chiaro, il pavimento era ricoperto di tappeti pregiati azzurri e oro, il soffitto era dipinto con un motivo che ricordava tantissimo una gigantesca moltitudine di pentagrammi, rose blu e note musicali intrecciati tra loro. Sul palco ricoperto dagli stessi fiori color cobalto troneggiava una statua di Kaito. Aveva la bocca aperta nel gesto di cantare, gli occhi chiusi, l'espressione rilassata e teneva in una mano degli spartiti e l'altra la teneva alzata come se stesse declamando dei versi. Dalla sua bocca sembrava avere origine la splendida melodia in cui era immersa tutta la stanza. Anche il vero Kaito era cambiato radicalmente. Il suo corpo non era più traslucido e la rosa era scomparsa dal suo viso, ritrasformandosi nel suo occhio e il suo volto sembrava molto meno infelice di prima. 《È meraviglioso.》 《È vero Len. Questo posto è assolutamente stupendo.》 Dissero Meiko e Len. Miku sorrise. 《Ragazzi, siamo molto vicini alla nostra libertà. Non dobbiamo mollare ora.》 《Certo. Adesso tocca a te, Miku. Rendici fieri di te.》 Disse Rin. La terza Alice sorrise di nuovo e annuì. 《Farò del mio meglio per soddisfare la tua richiesta.》. Attraversarono la sala in fretta e, in un attimo, tutti e cinque erano di fronte alla porta verde, pronti all'ultima battaglia.

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Capitolo 11
*** Tra rose verdi, bellezza e spine ***


Non appena le quattro Alice varcarono la soglia verde e entrarono nel roseto del castello, notarono subito che c'era qualcosa di strano. Infatti, il piccolo Sogno e la vecchia regina non si vedevano da nessuna parte. 《Dove sono finiti quei due? Voi li vedete?》 Chiese Rin.《No.》 Risposero gli altri all'unisono. I cinque amici cominciarono a cercarli per tutto il giardino, ma senza trovare nessuna traccia dei loro nemici. Ad un certo punto, Miku vide qualcosa che luccicava in mezzo alle lunghe spine dei fiori. La bellissima ragazza si chinò e vide che si trattava dei frammenti di uno specchio. Ne prese uno in mano, ma si accorse di una strana patina verdastra che ricopriva il vetro. Incuriosita, guardò il pezzo e vide il suo riflesso. Quello che vide le fece fare un salto per lo spavento. L'orribile volto della vecchia regina era impresso nel vetro. Meiko, Kaito e i gemelli, vedendo il palese sconcerto della loro amica, corsero subito da lei, ma fu un grosso errore. I pezzi di vetro si levarono in volo e ognuno di questi si trasformò in uno specchio intero, bloccando i cinque ragazzi dentro una specie di gigantesco prisma riflettente simile ad una sala degli specchi. 《Che cosa è questo!? È un incubo!》 Urlarono la prima e la terza Alice. I cinque amici cercavano di cogliere movimenti sospetti che potessero rivelare la presenza della vecchia, ma ogni volta che credevano di aver visto qualcosa, scoprivano che si trattava solo del loro stesso riflesso, moltiplicato e distorto dagli specchi all'interno di quell'inquietante sala. 《Maledizione. Vecchia! Fatti vedere!》 Urlò Miku. 《Mi dispiace mia cara, ma temo che dovrai cercarmi tu. Da sola.》. Le superfici di vetro si aprirono e Len fu scaraventato con estrema violenza fuori dal prisma. Rin, per la sorpresa, rimase ferma e questo le fece fare la stessa fine del gemello. Meiko, Miku e Kaito cercarono di capire da che parte guardare, ma il terreno si aprì e la prima e la seconda Alice furono buttate all'esterno, lasciando la sedicenne da sola. Le pareti del prisma si chiusero di nuovo come una gabbia attorno a lei.《Ora che finalmente sei da sola, la danza può cominciare davvero.》 Disse la voce della vecchia. La ragazza cominciò ad essere colpita in ogni singola parte del corpo. Cercò di reagire, ma non riusciva a capire da dove provenissero i colpi. Ovunque guardasse, vedeva solo riflessi. 《Come speri di sconfiggermi se non puoi neanche capire dove sono?》 Chiese la vecchia in tono trionfante. Ad un certo punto, delle strane figure nere uscirono fuori dalle superfici liscie degli specchi e mostrarono il volto della giovane, facendolo raggrinzire e ricoprire rapidamente di profonde rughe. Miku ripensò con orrore al momento in cui, la prima volta che era stata lì, uno stupido riflesso l'aveva portata alla follia e permesso al piccolo Sogno di consumare la sua anima e usarla, insieme a quelle di Kaito e Meiko, per poter cancellare la memoria dei suoi amici. Ripensando a questo, la paura si trasformò in rabbia. 《Basta con questi maledetti specchi! Non mi importa più se un giorno diventerò vecchia e non sarò più giovane o bella come prima! Preferisco di gran lunga invecchiare come tutti gli altri, piuttosto che essere per sempre intrappolata in questo dannato posto. Sono stanca di essere la prigioniera di tutti. Ora, è il momento di finirla!》. La vecchia regina cercò di colpirla con i suoi riflessi, ma degli spinosi rovi di rose verdi penetrarono senza difficoltà il prisma. Le spine ruppero le superfici riflettenti in un secondo, facendo esplodere quella scintillante prigione. La vecchia regina si alzò con rabbia da terra. Non poteva concepire che la sua trappola fosse stata distrutta in maniera così facile.《Maledetta ragazzina. Non mi farò piegare da una come te!》《Buffo. Sai che ti stavo per dire lo stesso, vecchia megera?》 Rispose a tono la terza Alice. Meiko, Kaito, Rin e Len fecero per avvicinarsi, ma la ragazza dai capelli verde acqua fece loro segno di stare indietro. 《Aspettate. Voglio combattere le mie battaglie da sola come avete fatto voi.》《In questo caso, buona fortuna amica mia. Siamo tutti certi che vincerai.》 Disse la gemella bionda, facendole l'occhiolino. Felice di essere stata finalmente perdonata da lei, Miku si fece avanti. La vecchia sorrise, mettendo in mostra i denti storti. 《Bene. Vieni qui tesoro mio, ti sto aspettando.》. La ragazza non si fece attendere. Ad un suo comando, le lucciole che volavano lì attorno si illuminarono di colpo come fari e abbagliarono la vecchia, permettendo ai rovi che avvolgevano i polsi della terza Alice di crescere e travolgerla. Quando lei si rialzò, rimase sbigottita nel constatare che il suo corpo marcio era legato come un salame dalle piante di rose verdi. 《Come puoi fare tutto questo, si può sapere!?》《Lo ha già detto Kaito mentre combatteva. Noi quattro Alice abbiamo creato questo mondo. Quindi, possiamo controllare tutto a nostro piacimento. Voi, invece, possedete un controllo molto più limitato di noi.》《Come sarebbe!? Come osi paragonarmi a te!?》《Perché tu sei solo l'anima del mio più grande difetto, che il piccolo Sogno ha sfruttato per crearti e per tenermi sotto controllo. Tu non sei altro che uno strumento nelle sue mani. Appena vedrà che non gli servirai più, ti getterà via come se fossi una bambola rotta.》. La vecchia non sembrava minimamente impressionata dalle parole della giovane. 《Come no. Sei tu che non servi a niente. Sei solo una debole e inutile ragazzina che è stata uccisa da un semplicissimo riflesso. Non sei degna di essere chiamata Terza Alice.》. Neanche Miku sembrò essere particolarmente turbata dalle parole della sua avversaria. 《Neanche tu puoi definirti umana.》 《BASTA!》 Urlò la vecchia con la sua voce sgraziata. Gli spinosi rovi neri delle siepi si attorcigliarono attorno al corpo della ragazza, iniziando a stringere. 《Stai tranquilla tesoro, sentirai solo un piccolo pizzicotto.》 Disse la donna. Ad un certo punto, un sorriso beffardo ornò le labbra della sedicenne. Le piante spinose persero di colpo tutte le spine e diventarono verdi e sane, liberando la ragazza. La vecchia, sempre più vicina ad una crisi isterica per la continua inutilità dei suoi attacchi, tirò fuori dal nulla un mazzo di carte. 《Ogni regina ha bisogno dei suoi cavalieri.》 Commentò, lanciando in aria i rettangoli di carta. Ciascuno si trasformò in un cavaliere che si schierò di fronte alla vecchia. 《Vedo che vuoi giocare. Bene. Anche io sono brava in questo.》 Disse Miku, con in mano un altro mazzo di carte. I cavalieri fecero la loro comparsa. 《Noi siamo qui per servirla e proteggerla, mia regina.》 Dissero tutti all'unisono. I due fronti iniziarono subito a far cozzare le loro spade nel tentativo di schiacciarsi a vicenda. La vecchia si mise comoda, pensando di avere la situazione in pugno, ma la ragazza le arrivò addosso, scaraventandola per terra con tutta la sua forza, bloccandole braccia e gambe al suolo con le sue piante. L'orribile donna era scioccata dalla forza della ragazza.《Come osi continuare a combattere!?》《Sai, ho riflettuto su quella storia di essermi fatta ingannare da un riflesso. E ti devo dare ragione. Sono stata una debole quella volta. Ma ho deciso che non sarò mai più una donzella in pericolo. Cercherò di assomigliare di più a Rin e Meiko. E dimostrerò questo mio cambiamento sconfiggendoti qui.》 Disse con fierezza. Le piante che avvolgevano la vecchia la scagliarono in aria come se fosse un sacco, per poi bloccarla di nuovo al suolo con forza, schiacciandola, impedendole anche di usare i suoi poteri. Questo permise a Miku di intrappolare tutti i cavalieri della sua avversaria, permettendo ai propri di distruggerli in fretta. Una volta fatto, fecero tutti un inchino alla loro regina, che a sua volta fece una riverenza, e tornarono alla loro forma di carte. Ad un certo punto, la ragazza sentì uno strano rumore. Si voltò e vide che la vecchia era libera. Per la collera, incominciò a lanciare spine acuminate contro la giovane, che le evitava tutte con estrema grazia. All'ennesimo colpo schivato, la guerriera del piccolo Sogno diventò più rossa degli occhi di Meiko e si lanciò verso la terza Alice con tutta la sua forza. Miku rivolse i suoi occhi stellati sulla sua avversaria e si concentrò. Le rose verdi, sotto il suo comando, sprigionarono uno strano polline che avvolse la vecchia, solidificandosi all'istante e, nonostante i suoi tentativi di reagire, bloccandone la corsa. Soddisfatta dall'effetto sortito dalla sua trappola, Miku fece comparire tra le sue mani una frusta con un diamante in cima e la puntò contro la sua avversaria. 《Stai tranquilla tesoro, sentirai solo un piccolo pizzicotto.》 Disse la sedicenne, fendendo l'aria con la frusta. Quando l'arma colpì la vecchia, questa andò letteralmente in frantumi, come uno specchio che si rompe. Non appena l'ultima guerriera del piccolo Sogno svanì, il paesaggio circostante cominciò a cambiare. La notte sembrò farsi molto più limpida e serena, le lunghe siepi di rose verdi persero completamente le spine e i fusti neri ridiventarono smeraldini, mentre il castello incominciò a ricostruirsi da solo, diventando più bello che mai. Appena i cinque amici ci entrarono, videro che, in mezzo al grande salone, c'era un trono con sopra una statua con le sembianze di Miku. Gli occhi chiusi e il dolce sorriso sul suo viso perfetto le davano un'aria spensierata e serena. Tra i suoi capelli si poteva vedere una coroncina e il suo corpo era avvolto da un bellissimo vestito da regina. 《Ora capisco perché il piccolo Sogno aveva bisogno di te per dare la bellezza a questo mondo Miku.》 Disse Kaito, facendo leggermente arrossire la ragazza. 《E direi che c'è anche un'altra bella notizia per te. Guardati.》 Le disse Len. Quando la ragazza si osservò, si accorse con felicità che i rovi che avvolgevano il suo collo e i suoi polsi erano scomparsi, portandosi dietro il sangue delle ferite causate da loro. I due gemelli quarta Alice si sorrisero a vicenda, felici perché i loro amici avevano finalmente riottenuto la possibilità di ritornare alla vita che gli era stata tolta ingiustamente e prematuramente. 《FERMI! BASTA COSÌ!》 Urlò la voce del piccolo Sogno, cogliendo tutti di sorpresa. Lui comparve un istante dopo davanti a loro, accecandoli con un potente flash luminoso.

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Capitolo 12
*** Tra rose gialle, luci e ombre ***


Quando la luce si affievolì, Meiko, Kaito, Miku, Rin e Len si ritrovarono di nuovo nella valle del sole. Il piccolo Sogno era proprio davanti a loro e aveva un'espressione più furiosa che mai. 《Voi! Siete solo degli stupidi ragazzini che mi servivano per realizzare i miei progetti. Non vi permetterò di mandare a monte i miei piani. Tanto non importa a nessuno di voi. Anche i vostri genitori si stanno arrendendo all'evidenza. Voi tutti sarete cancellati per sempre e finalmente io non avrò più ostacoli e potrò avere accesso al mondo dei sogni di chiunque, facendolo mio.》《Certo, certo. Tutto molto bello, peccato che noi cinque siamo ancora qui. Quindi, credo che dovrai aspettare ancora tanto tempo prima di realizzare questo tuo progetto.》 Disse sarcasticamente la ragazza in armatura.  Questo fece infuriare il sogno, che cercò di lanciarle contro un raggio biancastro, prontamente riflesso dalla lama della sua spada. La castana stava per lanciarsi all'attacco, ma il ragazzo cantore la fermò, per poi rivolgersi ai gemelli. 《Rin, Len, noi abbiamo combattuto i nostri avversari da soli. Quindi, ora tocca a voi.》. I due annuirono e si fecero avanti. 《Venite bambini miei. Ora è il momento della resa dei conti.》 Disse il piccolo Sogno. I gemelli, per istinto, allacciarono di nuovo le loro mani, sorridendosi a vicenda. Il sogno rivolse le mani verso il cielo. Di colpo, il sole brillante e il cielo limpido vennero oscurati da una spessa ed innaturale coltre di nubi nere. 《Ora vedremo come ve la caverete, bambini miei.》 Disse il piccolo Sogno con scherno. Abbassò il braccio di colpo e un fulmine violaceo precipitò verso di loro. Fortunatamente, Len se ne accorse in tempo e alzò una barriera per proteggere lui e sua sorella. 《Bene. Ha fatto proprio quello che volevo.》 Rise la presenza onirica. 《Cosa...?》 Stava chiedendo Rin, ma fu interrotta dalle urla di dolore del gemello. Alzò lo sguardo e vide che le scosse stavano attraversando la barriera e colpendo il ragazzino. Lui opponeva tutta la resistenza di cui era capace per bloccare l'attacco, ma, dopo un po', cadde svenuto a terra e senza più forze. La sua gemella guardò con orrore il fratello finire al suolo.《LEN! ACCIDENTI, PERCHÉ DIAMINE LO HAI FATTO!?》 Chiese in preda allo shock la ragazzina dai capelli biondi. Il piccolo Sogno sorrise maligno, osservando divertito la scena. La quattordicenne si alzò nuovamente in piedi, più furibonda che mai. 《Tu! Me la pagherai!》 Urlò, buttandosi contro di lui. Una potente luce dorata la avvolse e lei, acquistando sempre più velocità, travolse come una meteora il sogno, buttandolo a terra, ma senza infliggergli alcun danno. 《Scusa tanto bambina, ma io ho un potere pari a quello di tutte le quattro Alice messe insieme. Quindi, non hai la minima possibilità di sconfiggermi da sola. E poi, hai solo la metà dei poteri della Quarta Alice. Non sei in grado di fare niente.》 《Beh, mi dispiace, ma io sono una tipa molto più cocciuta di quanto credi.》 Rispose Rin. Alzò la mano verso il cielo, che incominciò a vorticare sempre più in fretta, scaricando un enorme fulmine giallo sul piccolo Sogno. Lui cadde di nuovo a terra, ma non riuscì a rialzarsi perché le rose gialle che avvolgevano l'albero lo legarono come un salame. La presenza onirica si voltò e vide che era stato Len. 《Adesso siamo pari.》 Disse, prima di essere travolto da un abbraccio della sorella. 《LEN! Allora stai bene! Non sai che spavento mi sono presa!》《Scusa Rin. Adesso diamoci dentro.》 Disse il ragazzino biondo con un sorriso. I due tornarono subito all'attacco, uno che difendeva e l'altra che colpiva. Ma, nonostante la loro perfetta e sincronica armonia, il piccolo Sogno era sempre in grado di bloccare o incassare i loro colpi senza procurarsi il minimo danno. 《Arrendetevi all'evidenza ragazzini. Non sarete mai abbastanza forti per battermi. Potete provare quanto volete. Anche se riuscite ad evitare o neutralizzare molti dei miei attacchi, non siete in grado di mandarne a segno neanche uno.》 Li canzonò la malvagia presenza onirica. Credeva di avere la vittoria in pugno, ma non aveva ancora fatto i conti con l'estrema testardaggine di Rin. La ragazzina si illuminò di nuovo e le rose gialle crebbero di colpo, avvolgendo il sogno con tutta la loro forza e splendendo ad intermittenza, crearono e colpirono il piccolo Sogno con piccoli, ma potenti, fuochi d'artificio. Subito il piccolo Sogno, probabilmente vedendo la mala parata, schioccò le dita e di colpo le rose appassirono, rilasciando uno stranissimo polline nell'aria, creando una densa nuvola giallastra. I due gemelli incominciarono a sentire la testa pesante, mentre il loro campo visivo si distorceva sempre di più. Ma, anche stavolta, il loro nemico aveva fatto i conti senza l'oste. Infatti, Len, utilizzando tutto il suo autocontrollo e tutta la concentrazione di cui era capace in quel momento, disperse la nuvola velenifera, liberando se stesso e anche la sorella. 《Grazie mille Len.》《Di niente sorellina.》 Rispose il gemello. 《Che scenetta commovente. Ma adesso è il momento di finirla. Non ho più intenzione di sopportare nessuno di voi cinque un secondo di più.》《La cosa è reciproca, razza di brutto scarabocchio onirico.》 Rispose Meiko con rabbia. Il piccolo Sogno decise di tenere subito fede a ciò che aveva appena detto. La sua statura aumentò in maniera smisurata, raggiungendo i quindici metri di altezza. 《Adesso come la mettete?》 Chiese, mentre le nuvole nere avevano iniziato a creare un grande ciclone che scatenò in breve tempo tutta la sua furia sulla valle del sole, cercando di spazzare via i due gemelli biondi, ormai troppo stanchi per resistere sul serio ai suoi tremendi attacchi. 《Vi annienterò tutti quanti!》《Perché non chiudi il becco piuttosto!? Vai Kaito!》 Urlò la ragazza in armatura. Il ventenne sorrise leggermente e si ritrasformò nell'uragano di rose blu. 《Mai sentito che un turbine ne annulla un altro?》 Chiese beffardo, mentre la potenza del vento diminuiva senza sosta fino a che non svanì del tutto. Il sogno cercò di colpire i cinque ragazzi con il suo mastodontico pugno, ma dei rovi di rose verdi bloccarono di colpo l'attacco. Miku era stata abbastanza veloce da evitare a tutti loro di essere ridotti come frittelle. 《Ragazzi, non possiamo farcela da soli. Aiutateci.》 Chiese Rin, stremata. 《Noi siamo tutti pronti a combattere al vostro fianco.》《Ben detto Meiko. Le Alice hanno il compito di proteggere il mondo dei sogni. Quindi, è arrivato il momento di svolgere il nostro dovere.》 Disse la ragazza dai capelli verde acqua. Rin e Len sorrisero e utilizzarono di nuovo i loro poteri. Tutti e cinque si alzarono in volo e incominciarono a darci dentro. Kaito fu il primo ad attaccare, cominciando a cantare di nuovo. 《Ora ascolterai uno dei miei primi brani. Questo è il mio mondo fatto di tristezza. Qui la luce non c'è, non puoi sentire alcun suono e...io sono qui ad aspettarti padre. Perché lo hai fatto a me? Lasciarmi solo così. Portami via, io ho già promesso. Diventerò bravo, sarò degno del tuo amor. Non ho bisogno di libri o altre cose. Dimmi sol perché non sei qui con me. Chi sei straniera con la rosa in mano? Tu sai mi piaci già. Diventa mia amica dai giochiam. Non ho mai chiesto di aver questa casa, ma spero che, alla fine, resterai qui con me. Non spaventarti, ho buone intenzioni. Voglio star con te per dimenticar tutto. Son stanco di essere rinchiuso qui. Oh, dimmi perché questo uomo è con te. Scendon le lacrime, fa così male. Non ti ho fatto niente, perché questo odio? I muri in fiamme son la tua risposta? Lo so, dormirò anch'io per sempre così.》. Quella bellissima canzone esprimeva una tristezza infinita e l'effetto fu ancora più strano del testo. Il corpo del piccolo Sogno iniziò a diventare grigiastro, mentre i suoi movimenti si erano fatti legnosi e lenti. 《MA che diamine mi sta succedendo!?》《Si tratta dell'effetto della canzone "Puppet". Spero sia di tuo gradimento.》 Rispose Kaito. Anche Miku e Meiko decisero di rallentare il loro avversario. Lunghe catene scarlatte e lunghi rovi di rosa legarono il piccolo Sogno come se fosse un salame. A quel punto, i gemelli ne approfittarono. Il cielo tornò di nuovo limpido e il sole tornò più scintillante di prima, creando potenti raggi di luce che colpirono il sogno con forza, facendolo crollare pesantemente per terra. Quando si rialzò era più furibondo che mai. 《ME LA PAGHERETE CARA!!!》 Urlò, provocando una potentissima onda d'urto che scaraventò le quattro Alice per terra. Sempre sotto il suo comando, il cielo si oscurò di nuovo, creando un'incredibile tifone climatico. Il vento spazzava via ogni cosa che incontrava, accompagnato da una vera e propria bufera di neve, grandine e pioggia, che rendevano quasi impossibile ai ragazzi di vedere ad un palmo dal loro naso e che rallentava in maniera considerevole i loro movimenti. I fulmini e i tuoni squarciavano il cielo e rischiavano di colpirli. Anche il terreno incominciò a franare e a spaccarsi per colpa di alcune violentissime scosse di terremoto. Miku cercò di "rattoppare" le crepe con i suoi poteri sulla terra, ma non aveva abbastanza tempo per richiuderle tutte. Ad un certo punto, Meiko perse l'equilibrio e rischiò di precipitare dentro una delle voragini. 《AIUTOOO!》Urlò in preda al panico. La ragazza dai capelli verde acqua se ne accorse e cercò di tirarla su, ma il sogno la colpì con un potente pugno che la fece cadere per terra. La presa della castana stava per cedere, quando le mani di Rin e Len presero le sue e iniziarono a tirarla su. 《Tieniti forte. Tieniti forte!》《Lasciatemi andare ragazzi. Non serve che voi mettiate a rischio la vostra vita per salvare la mia.》《Ti senti ancora in colpa?!》《Si. Ho fatto qualcosa di troppo...》《Non ci importa quello che hai fatto. Io e Rin abbiamo perdonato te e Miku per una ragione. E cioè perché sappiamo che siete entrambe degne della nostra fiducia. Anche Kaito lo pensa.》 Le disse il ragazzino biondo, continuando a tirare.《Noi possiamo tornare indietro e riavere la nostra libertà, ma solo se resteremo tutti insieme!》 Rincarò la dose Rin. Meiko, profondamente colpita da quelle parole, non si era accorta che il simbolo di picche disegnato sulla sua mano aveva iniziato a brillare di rosso. Esattamente come i simboli di cuori dei gemelli stavano risplendendo di luce gialla. Quando i tre tornarono su, videro che la terza Alice e la seconda Alice erano state prese in mano dal piccolo Sogno, che li stava stritolando con tutta la sua forza. 《Lasciali stare!》 Urlarono all'unisono i loro amici. I marchi di cuori dei due ragazzini brillarono ancora più intensamente, annullando di colpo la tempesta e la ragazza in armatura usò le sue fiamme per costringere il sogno a lasciar andare i suoi amici. Kaito e Miku atterrarono senza danni e si avvicinarono ai loro amici. 《Grazie ragazzi.》《Di niente.》. I cinque si voltarono verso il piccolo Sogno, furibondo per il colpo subito. 《Cavolo. Quello non molla. Dobbiamo fare qualcosa!》《Noi abbiamo un'idea.》《Bene. Kaito, Len, a voi l'onore di dircelo.》《Non riusciremo mai a batterlo attaccando singolarmente o in coppia. È troppo potente.》《Questo significa che dovremmo farci ammazzare e basta!?》《Certo che no. Non possiamo batterlo in questo modi e non possiamo ucciderlo alla vecchia maniera, ma, se attaccassimo tutti insieme, c'è una speranza di riuscire a bloccarlo e distruggerlo.》《Ne siete sicuri? Questo piano mi sembra leggermente avventato.》《Hai ragione Miku, ma non ne abbiamo altri al momento.》 Disse Rin, conciliante. Tutti si rimasero in posizione davanti alla mastodontica figura del piccolo Sogno.《Avete ancora abbastanza forza per combattere? Poco male. Vi distruggerò comunque.》《Io aspetterei prima di cantar vittoria se fossi al posto tuo. E ora, per il volere della prima Alice, ordino agli spiriti della mia selva di alzarsi e venire qui a combattere al mio fianco!》 Disse Meiko con la spada in pugno. Subito dal terreno emersero delle figure bianche simili alle paure che prima infestavano la selva sanguinante. Queste si avvolsero attorno al corpo del piccolo Sogno,  mentre delle catene fiammeggianti lo paralizzavano del tutto. 《Ora tocca a me. Per il volere della seconda Alice, ordino agli spiriti della mia sala di destarsi e venire qui a combattere al mio fianco!》 Disse Kaito. Questa volta emersero dei ragazzi e delle ragazze dai capelli blu e gli occhi coperti da delle maschere. Iniziarono ad attaccare anche loro, mentre le melodie provenienti dalla sala della musica creavano un vortice attorno al piccolo Sogno. 《Svelta Miku. È il tuo momento.》《Sono pronta. Per il volere della terza Alice, ordino agli spiriti del mio castello di animarsi e venire a combattere al mio fianco.》. Di colpo, dal cielo iniziarono a piovere delle carte da gioco. Quando queste toccarono terra, si tramutarono in cavalieri che si aggiunsero all'assalto, mentre i rovi di rose verdi immobilizavano ancora di più il piccolo Sogno. 《Ora basta!》 Urlò lui, scatenando delle potentissime onde d'urto che travolsero tutto e rischiavano di far volare via i ragazzi. 《Rin! Len! Ora tocca a voi!》《Proviamo Len. Sei pronto?》《Certo.》. I due si presero per mano e dissero 《Per il volere della Quarta Alice, ordiniamo agli spiriti della nostra valle di nascere e combattere al nostro fianco.》. Un potentissimo flash luminoso travolse tutto e delle figure simili a dei maestosi uccelli fecero la loro comparsa e colpirono nuovamente il piccolo Sogno. Anche la luce avvolse il suo corpo e avvolgendo come una camicia di forza. 《Credete sul serio che basti così poco per battermi?》《Si.》 Risposero all'unisono tutti e cinque, mentre i simboli di picche, quadri, fiori e cuori sulle loro mani si illuminavano di luce rossa, blu, verde e gialla. Quello stranissimo bagliore iniziò a cancellare tutta la valle del sole. 《Ma che cosa sta succedendo!?》 Urlò il piccolo Sogno, mentre l'abito dorato iniziava a dissolversi, esattamente come il paesaggio circostante. La luce del sole si spense, il cielo diventò grigio e l'albero delle rose gialle svanì, mentre il campo riduceva sempre di più le sue dimensioni, fino a scomparire del tutto. 《Che cosa state facendo!? Il mio regno! NOOO!》《Esattamente come noi ti abbiamo donato questi mondi, siamo in grado di toglierteli.》 Dissero Kaito e Len. 《E tu non puoi fare più niente.》Rincararono Meiko, Miku e Rin con un sorriso sarcastico sul viso. Di colpo, tutti si ritrovarono davanti al castello di fiori. Anche questo iniziò a crollare, mentre le rose verdi appassivano rapidamente e il cielo si faceva sempre più cupo. Il castello si ricoprì di crepe e, alla fine, non rimasero che macerie sull'erba, che aveva già iniziato a scomparire. Anche i capelli verde acqua e il bellissimo corpo femminile del piccolo Sogno erano svaniti con quel mondo, lasciandolo senza più alcun lineamento sul viso. Poi, attorno a loro si delineò la sala della musica. Lì dentro, la melodia che aleggiava iniziò ad attutirsi, fino a  tacere del tutto. Il colori diventarono spenti e uniformi, mentre gli affreschi e le rose blu si seccavano, sparendo nel nulla, portandosi dietro il palco. Il piccolo Sogno potè solo osservare impotente la rosa sul suo occhio e l'altro occhio scomparire, lasciandolo con solo due orbite vuote e una cicatrice sul volto. Infine, videro di essere tornati nella selva sanguinante. Le rose rosse presero subito fuoco, travolgendo anche gli alberi, mentre il fumo creato dell'incendio oscurava il cielo e l'erba si seccava completamente. 《NOOO!! NON OSATE!》 Urlò il piccolo Sogno, mentre la sua armatura scompariva nel nulla, ritrasformandolo fino a farlo ritornare il minuscolo e bianco fantasmino di un tempo. 《Che cosa avete fatto!? Maledetti ragazzini! Io...》《Tu cosa? Razza di brutto sputo onirico che non sei altro, non servi a niente. Sarebbe stato meglio se tu non fossi mai esistito.》 Gli sputò in faccia Meiko. Ad un certo punto, Rin notò che erano finiti in uno spazio completamente nero e che una strana luce bianca proveniva dall'alto.《Ma che cosa sta succedendo? Cos'è questo posto? E, cos'è quella luce?》 Domandò. 《Semplice. È la nostra possibilità di tornare indietro.》 Disse Len. Tutti incominciarono a volare verso l'alto, ma il piccolo Sogno afferrò Meiko e Miku per le caviglie, tirandole verso il basso. 《Non vi permetterò di andarvene. Voi due vi siete arrese completamente a me. Siete mie. Se devo svanire per sempre, voi due verrete con me!》《Scordatelo!》 Urlarono all'unisono Rin, Len e Kaito. I tre corsero verso le loro amiche e le afferrarono. Era un vero e proprio tiro alla fune con le due ragazze nel ruolo della fune. Alla fine, i loro tre amici usarono i loro poteri, scaraventando sul piccolo Sogno onde sonore e luminose di grande intensità, aumentando sempre di più l'intensità dei colpi. Questo lo costrinse a molare la presa sulle due ragazze.《Molto bene. E adesso, direi che è arrivato il momento di calare il sipario su questa maledetta storia.》 Commentò in ragazzo dai capelli blu. Ma qualcuno non era d'accordo.《No. Direi proprio di no. Forse il controllo che avevo su voi tre si è indebolito, ma non i vostri obblighi di Alice. Voi siete miei!》 Urlò il piccolo Sogno, travolgendo Meiko, Kaito e Miku con tutta la sua forza, mentre delle strane catene avvolgevano i loto corpi. 《E invece io dico che i loro obblighi sono sciolti esattamente come il tuo controllo.》 Ribatté Rin. 《Dobbiamo aiutarli. Sei pronta sorellina?》《Certo.》 Rispose lei. I due gemelli si presero per mano e una potentissima luce liberò i tre ragazzi e indebolì ulteriormente il sogno maligno. Appena i loro tre amici tornarono indietro, sorrisero ai due biondini. 《Grazie.》《Prego. Ora direi che è ora di finirla.》 Dissero i gemelli. Tutti e cinque alzarono la mano con il proprio simbolo di Alice e dissero 《Per il volere delle Alice dei sogni, noi ordiniamo ai nostri poteri di rinchiudere per sempre questo essere negli abissi più oscuri dell'inconscio, dove verrà dimenticato e da cui non c'è ritorno.》. Gli stemmi di picche, quadri, fiori e cuori svanirono dai dorsi delle loro mani, mentre una potente luce avvolgeva il sogno maligno. 《NO! NO!  NON VOGLIO RIMANERE DA SOL.....》  Cercò di dire mentre l'abisso dell'inconscio lo avvolgeva e cancellava e le quattro Alice erano finalmente libere di tornare alla vita.

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Capitolo 13
*** Il risveglio tanto atteso ***


In una fredda stanza di ospedale, in cui i corpi di Meiko, Kaito, Miku, Rin e Len dormivano profondamente nello stato comatoso indotto dal potere del piccolo Sogno, cinque adulti, tre donne e due uomini, stavano discutendo animatamente con un dottore e con un’infermiera. Una di loro, una donna molto attraente sui trentotto anni con dei grandi occhi acquamarina e fluenti capelli verde acqua lunghi fino alle ginocchia, fu la prima a prendere la parola. 《Non potete farlo! Abbiamo sborsato tutti quanti un sacco di soldi per impedirlo! I nostri figli possono ancora svegliarsi! La mia bambina, la mia piccola Miku! Non voglio rinunciare a lei! Non voglio perderla! E non sarete certo voi a portarmela via!》 Disse con voce irata e disperata. Il medico, un uomo di mezza età pelato dell’aria piuttosto seria, anche se in quel momento sembrava piuttosto intimorito, rispose 《Mi dispiace signora Hatsune, ma non possiamo continuare così. Quando una persona rimane in coma per un tempo lungo come sette anni, decidere di lasciarla attaccata alle macchine ospedaliere solamente perché non si riesce ad accettare la sua perdita è solo un grande atto di egoismo e una mancanza di rispetto nei suoi confronti.》. A questo punto, si fece avanti il più alto del gruppo, un uomo avvenente e distinto dagli ordinati capelli blu notte e con indosso un elegante completo gessato nero, che disse 《Mio figlio rimarrà attaccato a quelle macchine, o voi due verrete entrambi radiati dall’albo in maniera immediata!》 Disse con tono freddo e inflessibile, mettendo leggermente in soggezione i dipendenti dell’ospedale. 《Ma…ma…ma…》《Niente “ma”. Io sono uno dei membri più importanti del governo giapponese. Quindi, posso farlo e vi giuro che, se non rispetterete la nostra volontà, manterrò la parola senza rimorso.》《Però, signor Shion, sia ragionevole. Se cinque ragazzi sani come pesci cadono in coma così, di colpo, anche se non hanno mai subito traumi o incidenti, significa che non c’è nessuna speranza di risvegliarli.》 Disse l’infermiera, cercando di placare gli animi, ma riuscendo solo ad infiammarli ancora di più. Infatti, la donna con dei lunghi capelli castani accanto all’uomo disse 《Se la situazione era questa, perché diavolo non ci avete detto subito che i nostri figli non avrebbero più potuto tornare da noi!? Solamente per sfilarci sempre più soldi dai portafogli vero? Bene, allora, io rivoglio tutto, fino all’ultimo spicciolo, o giuro che farò causa a lei e a tutto questo dannato ospedale! E giuro che vi toglierò tutto il denaro che possedete! E non sto scherzando, sappiate.》《E anche noi lo faremo! I nostri figli possono ancora svegliarsi!》 Proseguì la coppia vicino a lei, costituita da una donna bionda dai tratti delicati e un Uomo dai capelli castani e gli occhi dorati, che accarezzavano tristemente le teste dei gemelli. 《Ma... signori… non possiamo...》《Lei stia zitto! Noi…》. La madre di Meiko venne interrotta da uno strano verso. Tutte le persone presenti nella stanza si voltarono increduli, non riuscendo a credere alle loro orecchie. Nei lettini, con le braccia collegate agli elettrocardiogrammi, i cinque ragazzi si stavano leggermente muovendo, ma non stavano ancora aprendo gli occhi. Sembrava che fossero tutti dentro ad una specie di limbo tra il sonno e il risveglio. La madre di Miku corse rapidissima verso il capezzale della figlia e prese il suo bel viso tra le mani. 《Forza tesoro mio. Svegliati. Svegliati! Ti sto aspettando. Ti scongiuro, torna da me. Ti prego!》 Disse, mentre lacrime di speranza e felicità le scendevano dagli occhi. Anche gli altri, soprattutto i genitori dei gemelli, andarono dai loro figli, pregandoli di tornare indietro, piangendo calde lacrime sui loro volti. 《Per favore bambini miei, io e papà vi stiamo aspettando da tanto tempo. Vi prego, non abbandonateci. Rin, Len. Vi vogliamo entrambi troppo bene per vedervi andare via così!》《Forza Meiko! Sei sempre stata una ragazza tenace e determinata. Quindi, sono abbastanza sicura che tornerai indietro. Che tornerai da me.》 Disse anche la madre di Meiko, desiderosa come gli altri di vedere gli occhi scarlatti della figlia aprirsi di nuovo, ma non voleva piangere, dato che voleva accogliere la ragazza con un sorriso. 《Kaito, non posso più attendere oltre. Devi risvegliarti adesso, ti sto aspettando da troppo tempo.》 Continuò il padre del ragazzo, anche lui in trepidante attesa. Come se avessero sentito le suppliche dei loro genitori, i cinque amici iniziarono a muoversi lentamente e i loro versi divennero leggermente più forti. Sembravano sul serio pronti a tornare indietro, ma era come se ci fosse ancora qualcosa che glielo impediva. Solo allora i cinque adulti si accorsero di una strana luce rossa, blu, verde e gialla sprigionata dai dorsi delle mani dei loro figli. Osservandoli bene, notarono i simboli di picche, di quadri, di fiori e di cuori disegnati su di essi. Tutti i presenti erano piuttosto sorpresi. 《Cosa sono questi segni? Li avevate mai visti?》 Chiese la madre dei gemelli agli altri. 《Sinceramente non saprei. Non ho mai dato il permesso a mia figlia di fare un tatuaggio, visto che era ancora una bambina, ma questo segno non lo avevo mai notato fino ad adesso. Non capisco cosa…》. Un altro lampo di luce colorata non permise alla madre di Meiko di terminare la frase. I tatuaggi iniziarono a sbiadire sotto i loro occhi, mentre i visi dei loro figli acquisivano una sfumatura rosea che era mancata alle loro guance per sette anni e il loro sonno era diventato molto più leggero di prima. Tutti questi segnali erano come fari nell’oscurità per i cinque uomini, che aspettavano il compimento del miracolo con il fiato sospeso. Quando i simboli scomparvero del tutto, a tutti parve che nell’aria risuonassero le voci dei loro figli e anche un’altra che urlavano con furia, come se stessero combattendo tra di loro per potersi imporre le une sulle altre. Ad un certo punto, la voce estranea sembrò farsi supplichevole, ma la sua richiesta di pietà durò solo un attimo prima che si spegnesse del tutto e sparire. Quando questo accadde, le palpebre di Meiko, Kaito, Miku, Rin e Len si strinsero leggermente, per poi aprirsi, rivelando i loro occhi. Tutti quanti si misero seduti, stiracchiandosi come se poco prima stessero davero solo dormendo. Dopo uno sbigottimento iniziale, i loro genitori si lanciarono letteralmente addosso ai loro figli, quasi soffocandoli con i loro abbracci e dalle loro parole affettuose e commosse per il loro risveglio. Anche i ragazzi, non appena riuscirono a metabolizzare quello che era successo, ricambiarono le strette, felici di rivedere finalmente i loro genitori che tanto gli erano mancati in quei sette anni di prigionia dentro il mondo delle meraviglie del piccolo Sogno. 《MEIKO! Oh, tesoro mio, non sai quanto mi sei mancata in questi anni. Avevo quasi perso la speranza di riabbracciarti. Ma ora sei qui. Quasi non riesco a crederci!》《Anche tu mi sei mancata molto mamma.》 Rispose la ragazza, con gli occhi umidi, abbracciandola. 《Anche tu mi sei mancato Kaito. Non immagini quanto. Sono veramente felice che tu sia tornato. Non ho più intenzione di lasciarti solo. Io e te saremo di nuovo una famiglia. Una vera famiglia.》 Disse il signor Shion con calore, sorprendendo il figlio, che poi si aprì anche lui in un sorriso felice, mentre qualche lacrima di gioia sfuggiva dagli angoli dei suoi occhi. 《Grazie papà. Non sai quanto ho desiderato rivederti in questi anni. Ora, possiamo stare di nuovo insieme.》. Anche la madre di Miku e i genitori dei gemelli corsero dai loro figli. 《Oh santo Cielo! Miku! Miku, tesoro mio. Sei sveglia! Mio Dio, sei tornata da me! Non posso crederci. Finalmente ho di nuovo la mia splendida bambina accanto a me!》 Urlò la donna al colmo della gioia, accarezzando delicatamente i fluenti capelli d sua figlia. I due fratelli biondi erano senza dubbio i più felici di tutto il gruppo, visto che sembravano irradiare luce propria e anche perché si stavano facendo letteralmente stritolare dai loro genitori senza opporre la minima resistenza, godendosi quel momento da loro tanto atteso, esattamente come per tutti i loro amici. 《Anche voi due siete qui! Oh, Rin, Len! Non sapete quanto abbiamo aspettato il ritorno dei nostri gemellini. Ci siete mancati veramente molto, anzi, troppo in questi sette anni. Avevamo quasi perso la speranza di riavervi, ma siamo veramente contenti di non esserci arresi. Ora potremo stare di nuovo tutti insieme. Sembra un sogno!》《Non sarete mai felici quanto noi.》 Disse Len con un sorriso gioioso sul volto. 《Ha ragione lui. Non sapete quanto volevamo tornare da voi. Ma non ne avevamo la possibilità per colpa del piccolo…》 Stava iniziando a dire Rin, ma il suo gemello le tappò la bocca con una mano appena in tempo. 《Che cosa dicevi tesoro?》 Chiese suo padre. 《Niente! Assolutamente niente di importante. Te lo assicuro.》 Si sbrigarono a dire tutti e cinque, cercando di sviare il discorso. Quando l’orario delle visite terminò, le ex Alice si ritrovarono soli. 《Non posso crederci. Abbiamo sconfitto il piccolo Sogno e siamo tornati indietro, riavendo le nostre vite.》 Dissero i gemelli. 《Già. E tutto grazie a voi amici miei. Se non fosse stato per voi, noi tre non ci saremmo mai liberati dalle prigioni del piccolo Sogno e avremmo perso tutto.》 Disse Kaito ai due biondini. 《Soprattutto, io e Miku siamo molto più in debito con voi di quanto lo sia Kaito.》《Ha ragione lei. Voi ci avete perdonate entrambe nonostante quello che vi avevamo fatto. Solo grazie a questo abbiamo trovato la forza per contrastare il piccolo Sogno.》《Vi ringraziamo veramente tanto anche noi. Se non fossimo rimasti tutti insieme non avremmo potuto sconfiggere i nemici che abbiamo incontrato. E poi, anche voi ci avete salvato più volte. Ci siamo aiutati a vicenda.》 Risposero Rin e Len.《Amici?》 Domandò Meiko tendendo la mano. 《Certo. Amici.》 Risposero Rin e Len con un sorriso, unendo le loro mani alla sua. 《Ovviamente.》《Non c’è neanche bisogno di chiedere.》 Ribadirono Kaito e Miku, aggiungendo le proprie. Durante questa azione, tutti e cinque avevano lo stesso pensiero fisso in mente. Finalmente erano di nuovo liberi. Liberi dalla loro condizione di Alice. Liberi dal piccolo Sogno. Liberi di essere nuovamente dei ragazzi normali e di vivere la loro vita fianco a fianco.

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