La mia nuova vita di lucyette (/viewuser.php?uid=69252)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Epilogo ***
Capitolo 2: *** nuove conoscenze ***
Capitolo 3: *** tutti a casa ***
Capitolo 4: *** vita scolastica ***
Capitolo 5: *** In palesta!! ***
Capitolo 1 *** Epilogo ***
EPILOGO
Cosa
fareste se un giorno vostra madre rientrando da lavoro vi direbbe
“tesoro, mi sposo!”
*************
Ecco questo è
quello che è successo a me, mi presento sono Emily Mars,
chiamata da tutti Emi, sono una ragazza, snella dai capelli biondi e
gli occhi verdi, allegra, vivace,punta di diamante della squadra di
pallavolo femminile della scuola, a cui piace il cibo, (preferisco i
dolci però), la mia migliore amica, Liliana Porter (Lili),
ogni volta si rimane sbigottita, infatti per quanto io mangi, non
prendo molti chili, (forse perché la mattina faccio tutto di
corsa per arrivare puntuale) tutti i ragazzi mi fanno la
corte, tranne due, uno è il mio migliore amico Nicola Ston,
chiamato semplicemente Nik, e
l’altro.……… bè
l’altro, non riesco a dire il suo nome senza arrossire, Carlo
Perry, il ragazzo più bello della scuola
(sbavo)…. Ehm…. Ritornando a me, nonostante sia
una ragazza allegra, mi piace la tranquillità, starmene a
casa a leggere un buon libro, o se è sera, a guardare le
stelle, non so quante buche ho dato hai miei amici per starle a
guardare, ma loro mi conoscono e sanno che so farmi perdonare. Ma
ritornando a mia madre, ma vi sembra normale!! Non sapevo neanche che
frequentava qualcuno!! Ah è vero non vi ho spiegato chi
è mia madre, Ginger Mars una pazza trentatreennEcco questo è
quello che è successo a me, mi presento sono Emily Mars,
chiamata da
tutti Emi, sono una ragazza, snella dai capelli biondi e gli occhi
verdi, allegra, vivace,punta di diamante della squadra di pallavolo
femminile della scuola, a cui piace il cibo, (preferisco i dolci
però),
la mia migliore amica, Liliana Porter (Lili), ogni volta si rimane
sbigottita, infatti per quanto io mangi, non prendo molti chili, (forse
perché la mattina faccio tutto di corsa per arrivare
puntuale) tutti i
ragazzi mi fanno la corte, tranne due, uno è il mio migliore
amico
Nicola Ston, chiamato semplicemente Nik, e
l’altro.……… bè
l’altro, non
riesco a dire il suo nome senza arrossire, Carlo Perry, il ragazzo
più
bello della scuola (sbavo)…. Ehm…. Ritornando a
me, nonostante sia una
ragazza allegra, mi piace la tranquillità, starmene a casa a
leggere un
buon libro, o se è sera, a guardare le stelle, non so quante
buche ho
dato hai miei amici per starle a guardare, ma loro mi conoscono e sanno
che so farmi perdonare. Ma ritornando a mia madre, ma vi sembra
normale!! Non sapevo neane
dai capelli castano chiari e gli occhi verdi (almeno quelli li ho presi
da lei), molto affascinante, (dice sempre che il mio fascino lo devo a
lei), perché pazza? Secondo voi come potrei chiamare una
persona, che al mattino si mette ad urlare a squarciagola
“è giorno sveglia tesorino!”, che quando
entra in casa la prima cosa che fa, dopo aver stritolato le guance di
sua figlia, è spaparanzarsi sul divano, mettendo qualcosa di
congelato in forno, per la cena, e che quando cucina, la casa diventa
un campo di battaglia, e che arrivata a casa ti dice mi sposo? Be credo
che l’unico aggettivo sia pazza!, Lili dice che è
speciale, per me scusate se mi ripeto è una pazza!
****************
-allora
cara? Non dici niente- mi disse, mentre io la fissavo sbigottita
-ma…..
Mamma stai scherzando vero?- dissi
-no
cara, è tutto vero, non sei emozionata adesso anche tu avrai
un padre!- disse lei sorridendomi
-MA
COSA DICI!- urlai
-MA
DA QUANTO HAI UN FIDANZATO?-
Ah
dimenticavo di dirvi, che mio padre non l’ho mai conosciuto,
mia madre mi ha sempre detto che era uno in gamba, lavorava sodo, e
sapeva benissimo come divertirsi, ma prima che nascessi ebbe un
incidente d’ auto, e non superò
l’intervento. Ma io vi giuro, che non avevo nessun problema a
stare solo con mia madre, comunque di lui ho solo una foto, (la pazza,
ha lasciato tutte le sue foto alla nonna) ha detto che lo fece per non
soffrire più, (come se sbarazzarsi delle foto potesse
servire), lui aveva i miei stessi capelli biondi, e a quanto pare,
visto che non assomiglio alla mamma, doveva avere il mio stesso
carattere (se no io da chi avrei preso?)
-be
lo conosciuto un mese fa! E abbiamo deciso di sposarci la settimana
prossima!- mi rispose lei ancora con quel sorriso che in quel momento
detestai
-un
mese fa?- sussurrai -LA PROSSIMA SETTIMANA!- urlai
-si
tesoro! Ci saranno tutti! La nonna i suoi genitori, e anche i suoi
figli!- disse ancora tranquilla, ma un po’ meno di prima,
finalmente si era accorta che io non ero del tutto d’accordo
-i
suoi figli? Ma quanti ne ha?- chiesi
Ecco
adesso non solo un padre mi ritrovo, ma anche dei fratelli
-due,
una femmina, ha 8 anni, ma è quasi una ragazzina,
è così carina!! Devi proprio vederla!- mi spiego
lei
-bè
su questo, devi stare tranquilla, lo farò la settimana
prossima, al matrimonio- dissi acida
-si
hai ragione!- disse facendo finta di non essersene accorta
-il
secondo e maschio ha la tua età, ma non l’ho
ancora conosciuto, l’ho farò al matrimonio-
continuò
La
discussione finì li, avevo ancora molte domande, ma lei se
la squagliò lasciandomi ancora in piedi davanti alla porta.
****************
E
così in una settimana mi ritrovai con due fratelli e un
padre! Se volete sapere il continuo leggete il prossimo cap.
recensite!! e la
prima volta che scrivo qualcosa di simile, non mi ero mai allontanata,
da una tematica di anime, o favole, però ho avuto quest'idea
e lo subito scritta! spero vi piaccia recensite plese! XD
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Capitolo 2 *** nuove conoscenze ***
1 Capitolo
-è
giorno sveglia tesorino!-
Quella
mattina mi risvegliai, come ogni mattina, come ogni giorno, ma non era
come ogni giorno.
Mi
stropicciai gli occhi, e mi voltai dalla parte del comodino, dove come
sempre la sveglia faceva le 8:30
-oh
no! MAMMA PRECHè NON MI HAI SVEGLIATO PRIMA- urlai alzandomi
dal letto e indossando la divisa in un lampo, poi mi diressi al bagno
dove lavai faccia e denti, in 30 secondi, scesi le scale, di corsa,
quasi perdevo l’equilibrio, e mi sedetti a tavola per la
colazione
-tesoro
devi cominciare a svegliarti prima la mattina- disse mia madre con un
sorriso
-mamma,
potevi svegliarmi prima tu no?- chiese collerica
-sbrigati,
non fare storie Lili e Nik ti stanno aspettando da 10 minuti-
continuò lei
-MA
PERCHE NON LI HAI FATTI ENTRARE- gridai
-non
anno voluto, e non gridare, i vicini si lamentano- rispose
-gree!
Haaaa! Perché ho una mamma così- dissi mentre mi
avviavo alla porta, e la aprì, ad aspettarmi come sempre
c’erano davvero Lili e Nik
-tesoro!
Ricordati che alle 5:30 devi venire in chiesa! Io andrò
prima per i preparativi- gridò la mamma mentre uscivo.
Quella
frase mi ricordò che non era un giorno come tutti gli altri,
ma era la mattina del giorno del matrimonio di mia madre, e anche il
giorno in cui avrei incontrato i miei nuovi parenti
-wow!
Non vedo l’ora di essere al matrimonio- disse lili un
po’ troppo euforica per i miei gusti
-ma
di quale matrimonio parli, non è altro che una cerimonia con
una festicciola dopo a casa- dissi acida
-devi
cominciare a fartene una ragione Emi, tra poche ore avrai dei fratelli
e un padre!- disse il sapientone di Nik, quando faceva così
lo avrei strozzato, giuro
-basta
parlare di questa imminente disgrazia, andiamo a scuola se no faremo
tardi- finì avviandomi con un andatura più veloce
*************
ricreazione
-allora
Emi, ci vieni con me al cinema domani sera?- alzai lo sguardo e risposi
-no
te lo detto Mick non ci vengo con te al cinema-
Mick
era un ragazzo della mia classe, sedeva due banchi dietro di me, e ogni
volta che poteva mi chiedeva un appuntamento, e io ogni volta rifiutavo
-Mick
ma tu non ti arrendi mai?- gli chiese Nik -devi fartene una ragione,
non sei il suo tipo
-be
e poi da domani, dovrò stare con i suoi fratelli- disse
lili, per farmi innervosire
-grazie
lili, mi serviva la pubblicità- le risposi acida
-ma
come tua madre è incinta?- chiese Carlo, un altro ragazzo
vicino che stava ascoltando la conversazione
-come
fai ad avere amici così intelligenti?- chiese cinica a Nik
che si stava sedendo vicino a me per il pranzo
-wow!
Mars sei davvero di buon umore questa mattina vero?- disse Stella, la
ragazza che odiavo di più al mondo, per il suo fare da star
-oggi
la madre si sposa, e a lei non va giù l’idea di
dover abitare con gente nuova- spiego lili
Gli
feci un occhiataccia, e per tutta risposta lei mi sorrise, sapeva bene
come comportarsi con me quando ero nervosa
-stai
tranquilla piccola ti consolo io- disse, scansando tutti quelli intorno
a me Peter, il ragazzo più attraente del secondo anno,
almeno per le altre, per me era solo un pallone gonfiato che ci provava
con tutte
-no!
Grazie, se cerco affetto abbraccio teddy il mio peluche, piuttosto che
avere dietro te- risposi nervosa, menomale che in quel momento
suonò la campanella, e mi evitò altre domande, a
cui davo le mie risposte sgarbatamente.
La
scuola finì e velocemente mi diressi verso
l’uscita, erano già le 5:00, e dovevo ancora
vestirmi, e avviarmi in chiesa
-Emi?
Oggi non vieni agli allenamenti?- chiese Catrine il mio mister
-mi
scusi mister, ma devo andare a un funerale!- le risposi scappando
-chi
è morto?- urlò
-nessuno,
sua madre si sposa!- le disse lili che era dietro a me
-a
ho capito!- disse il mister, aveva capito perché mi ero
riferita al funerale, mi conosceva bene, e sapeva cosa mi piaceva e
cosa no!
*******************
-ehi
emi sei bellissima!- mi disse Nik per addolcirmi
-grazie
nik, ma non cè bisogno di farmi complimenti, non riuscirai a
farmi calmare così- dissi
-eh
dai! Sei davvero bella, e dovresti essere felice, che tua madre si stia
sposando- mi disse lili con un po’ di rimprovero nella voce
-si
hai ragione e solo….. Solo, che io non lo conosco neanche
chissà come sarà non mi fido molto della gente lo
sai!- dissi cominciando a calmarmi. Eravamo nel corridoi dietro la
chiese, e stavo aspettando mia madre che uscisse da una delle tante
stanze, quando mi si avvicinò un ragazzo molto carino,
snello, con gli occhi color topazio, e con i capelli castano chiaro e
un ciuffo biondo, era accompagnato da altri due
-ciao,
come va?- disse sorridendomi
-scusa
non parlo con gli sconosciuti!- dissi fredda
-ah
si hai ragione, piacere sono Dilan Potter, per gli amici Din-
Quel
cognome mi diceva qualcosa poi ricordai cosa
-sei
il figli dello sposo!- dissi sorpresa
-si
è tu devi essere Emi giusto?- chiese lui, stavo per
rispondere, ma alla discussione si intromise una bambina
-piacere
io sono Perla Potter, e sono felice di conoscerti- disse, era davvero
carina, aveva gli stessi occhi e capelli del fratello, ma i tratti
erano diversi, mi fece sorridere, e per la prima volta in quella
giornata risposi con il sorriso
-piacere!
Io sono Emi-
-Perla
dovremmo darti il nobel, sei l’unica che ha fatto sorridere
Emi oggi- disse Nik, che per tutta risposta ricevette una gomitata
dalla sottoscritta
-scusalo-
dissi verso la bambina -lui è il mio migliore amico Nik, e
lei invece- dissi indicando -è lili, anche lei migliore amica
-piacere!-
dissero guardandosi
in
quel momento uno dei ragazzi che affiancava Dilan disse
-ehi!
Topino, che ne dici di presentarci, visto che tuo fratello non lo ha
fatto
-ma
certo!- disse la bambina -quello a destra e pizza!, l’altro e
snodi-, in quel momento mi scappò una risatina, che mi fece
cadere la corazza da dura che mi ero creata la mattina
-piacere
pizza e snodi- dissi divertita, per la verità non ridevo per
i loro nomi ma soprattutto perché non credo che con
“presentaci” loro intendessero quello
-ma
che dici topino?- disse Dilan -quello alla mia destra è Sam,
mentre l’altro è suo fratello Matt- erano della
nostra età, e si somigliavano davvero molto, avevano i
capelli scuri, e gli occhi marrone chiaro, una combinazione strana
-piacere!-
dissero in coro
-hai
già conosciuto mio padre?- disse din
-no!
E tu mia madre?- chiesi
-no!,
credo che la conoscerò appena uscirà da quella
stanza- disse con un sorriso,
mi
fece una strana impressione, sembrava che la cosa di vivere con altre
persone non gli desse fastidio, e i suoi sorrisi sembravano sinceri,
finalmente la mamma uscì da quella stanza, era bellissima
con quel vestito bianco, notai che era lo stesso del primo matrimonio,
ma con qualche piccola differenza, per renderlo diverso, e dovevo
ammettere che era felice, ci avvicinammo a lei
-signora
Ginger, è stupenda- disse galantemente il mio amico
-nik
quante volte ti ho detto che non devi chiamarmi signora, mi fai sentire
vecchia, e io non ci sono!- disse repentina lei -ah! Tu devi essere
Dilan, è un piacere conoscerti- continuò
voltandosi verso il ragazzo, -e tu tesoro non mi dici niente?- si
rivolse a me
Sei
bellissima mamma- risposi
La
cerimonia si svolse in un ora, io ero seduta nello stesso banco con
Perla e Dilan, dietro di noi c’erano i nostri amici, e
dall’altro lato c’erano, pazzesco ma vero, i miei
nonni che non vedevo da 2 anni, e i genitori dello sposo, che non avevo
ancora conosciuto.
Uscimmo
dalla chiese e presi una boccata d’aria pulita. Finalmente la
giornata si era finita, no aspetta! C’erano ancora i
festeggiamenti (che pizza!)
spero vi sia
piaciuto!! non ho avuno nessuna recensione, questo vuol dire che non
è interessante? fatemi sapere quello che ne pensate, anche
se non e bello, le critiche fanno crescere!! kiss!
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Capitolo 3 *** tutti a casa ***
2 Capitolo
Finalmente, ero uscita
dalla chiesa, e presi un gran respiro
-ciao Emily io
sono Massimo, piacere, scusa se non mi sono presentato prima, ma ero
nel panico più totale- disse lo sposo che si era avvicinato
a me
-ciao!- dissi
imbarazzata, mi aveva fatto un gran sorriso, e in quel momento, avevo
visto che era anche un gran……fico (ma non ditelo
alla mamma) aveva lo stesso colore di capelli dei figli, ma i suoi
occhi erano più scuri di quelli dei figli
-scusa, forse
dovevo essere io a salutarti per prima, ma l’aria era
così bella che mi sono soffermata- mi scusai,
chissà per quale motivo mi stavo addolcendo
-ehi! Tesoro!
Non monopolizzarmi il marito, vieni facciamo la prima foto familiare-
disse la pazza della mia mamma, ma per qualche ragione, non mi
lamentai, forse perché vidi nel suo sorriso quella
felicità assoluta che aveva solo in poche occasione, mi
avvicinai alla sua sinistra, mentre a destra c’era Massimo, e
dall’altro lato dello sposo c’erano i suoi figli,
in quel momento lili e nik facevano cenno con la mano con un sorriso
che mi diceva solo “te lo avevo detto”, comunque
dopo le foto, ci avviammo alla macchina, dove ci fermammo a parlare con
i nonni
-eccola qui la
cosa migliore che ha fatto Ginger- disse mio nonno aprendomi le braccia
Mio nonno, un
uomo, dal carattere deciso, forse è meglio dire forte, per
lui la disciplina era la cosa più importante, era severo, ma
sapeva essere giusto, e a volte sapeva farmi ridere, molto spesso mi
sono chiesta come lui e la nonna potessero andare d’accordo,
infatti la nonna aveva lo stesso carattere della mamma sempre pimpante,
e faceva le cose più strane, e soprattutto quello che gli
passava per la mente, erano totalmente diversi, ma andavano
d’accordo, al contrario di mia madre, mio nonno e mia madre
non potevano stare più di un giorno nella stessa stanza che
litigavano come matti, per questo li vedevo molto raramente. Da bambina
chiedevo spesso alla mamma se si odiassero, ma lei rispondeva, che i
loro litigi erano un modo per dirsi che si volevano bene, (stano modo!)
pensavo sempre
-ehi nonnino!-
dissi con un sorriso forzato, mi mise in imbarazzo con quel
gesto, non proprio per l’abbraccio, ma per il gesto in se,
stava li con le braccia aperte come si fa con le bambine, forse non si
era accorto che ero cresciuta?
-Gion! Non vedi
che la stai mettendo in imbarazzo!- disse la nonna dandogli un colpo al
petto -ciao tesoro, come stai?- aggiunse abbracciandomi
-sto bene
grazie- risposi
-oh! Ma quelli
sono lili e nik?- chiese indicando i miei amici
-si, nonna sono
loro, sono cresciuti vero?- dissi
-be allora
volete restare li tutto il giono?- gridò la mamma entrando
in auto
-bel modo di
rivolgerti hai tuoi genitori- gridò mio nonno entrando in
auto, mentre io salivo nell’auto dei genitori di lili,
*****************
-ecco
questa è la nostra casa!- disse la mamma, appena entrati in
casa ai nuovi inquilini -le camere da letto sono di sopra, ognuno di
voi avrete una camera, anzi tesoro, perché non vai a
fargliele vedere?- si rivolse a me
-si
certo mamma, ma non so dove hai messo chi- dissi un po’
scocciata
-lo
capirai subito, tu fagli vedere le camere- rispose
Salimmo,
al piano di sopra, in fondo a sinistra c’era il bagno, le
scale erano al centro quindi c’erano stanze sia a destra che
a sinistra, ma tutte da un lato, la mia era proprio di fronte le scale,
la mattina, mii faceva comodo, averle a due passi, la stanza a destra
dalla mia, c’era la camera da letto della mamma, mentra a
sinistra, credevo di trovare quella di Perla, ma non fu
così, la mamma mise Dilan, nella stanza accanto alla mia, e
accanto alla sua quella della piccola, entrambe le stanze erano state
imbiancate, (vi assucuro che la cosa fece restare a bocca aperta anche
me)
-bel
colore!- disse Dilan con un sorrisino in volto
-non
so cosa ha combinato la pazza, te lo assicuro- risposi io, ancora
esterrefatta
-la
pazza?- chiese lui guardandomi con curiosità
-a
si, e vero non ti ho avvertito, che a volte chiamo mia madre la pazza,
perche vedete……- indicai la stanza bianca davanti
a me -queste cose le fanno solo i pazzi-
Ritornammo
al piano di sotto dove tutti stavano brindando, e ci unimmo a
loro,appena la serata si finì, i miei nonni se ne andarono
-meglio
andarcene, prima che inizino le liti- disse la nonna per giustificare
la loro fuga (perché di quella si trattava), anche i
genitori di Massimo se ne andarono, e dopo di loro anche i miei amici,
finalmente soli potei sfogarmi contro mia madre
-mamma
posso chiederti una cosuccia?- dissi con un tono un po’
isterico
-dimmi
tesoro cosa?- disse con quel sorriso che mi urtava i nervi
-perché
le stanze di sopra sono bianche?- chiesi cercando di calmarmi, con
pessimi risultati se posso dirlo
-ma
non è logico tesoro? Così potranno sceglierlo
loro il colore- disse lei sorridendo
-ma
si è logico- dissi collerica, ma non reagì ero
stanca, e volevo andare a dormire
-buona
notte- dissi andandomene. Arrivata in camera, mi misi il pigiama, e e
prima di andare a letto, mi misi a guardare le stelle, mi fecero
calmare, così potei andare a dormire finalmente.
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Capitolo 4 *** vita scolastica ***
4° Capitolo
Toc
toc qualcuno bussava alla finestra, io ero sdraiata sul letto, a
pensare alla mia nuova strampalata famiglia, sentito quel continuo
bussare mi sono alzata, e sono andata ad aprire, davanti ai miei occhi
ho trovato, il ragazzo più bello del mondo, il mio Carlo, si
era arrampicato grazie ad una scala, ed era a pochi centimetri dal mio
viso, i centimetri piano piano si diventarono sempre di meno, fino a
quando………
-è
giorno sveglia tesorino!!-
-HAAAAAAAA-
gridai cadendo dal letto -era solo un sogno…- pensai triste
-tesoro?
Che cosa è successo?- disse la mamma precipitatasi nella mia
camera
-ehm…..
Non era niente- dissi imbarazzata, ancora in terra
-ok,
sbrigati o farai tardi- disse con il suo solito sorriso
-farò
tardi ma che ore sono?- pensai, guardai la sveglia, erano
già le 8:15!!! Come al solito, mi preparai in un baleno e
scesi in cucina, mi fece strano vedere più persone al
tavolo, ma la cosa più strana furono il caffè, il
latte, le fette biscottate e la marmellata, di norma c’erano
solo due cornetti alla crema
-ma……ma
cosa è successo qui?- chiese sbalordita, ancora sulla porta
-cosa
vuoi dire? Noi facciamo sempre colazione così- disse la
piccola Perla, guardandomi
-dovè
il mio cornetto alla crema?- chiesi quasi disperata
-è
qui tesoro- disse la mamma prendendo il sacchetto del bar di fronte casa
-grazie
mamma!!- dissi con i luccichini negli occhi, non riuscivo a cominciare
la giornata senza il mio cornetto mattutino, anche oggi, che finalmente
dopo una settimana avevo sognato il mio Carlo
-
hai sognato qualcosa di bello tesoro?- mi chiese mia madre, in fondo
aveva ragione, in un’altra situazione mi sarei solo arrabbiata
-no
ma che dici?- dissi imbarazzata da morire
Dlin
dlon in quel momento suonarono alla porta, io mi alzai di scatto
-saranno
lili e nik, io vado ci vediamo questa sera ciao ma!- dissi scappando,
aprì la porta
-ciao
emi, come va oggi?- chiese nik
-tutto
ok, ma ora andiamo che facciamo tardi- dissi spingendoli di fuori,
avevo troppa fretta di andare a scuola
-ah!
O capito!- disse lili
-hai
capito cosa?- chiesi
-hai
sognato il tuo Carlo- rispose con il suo solito sarcasmo
-non
sono affari vostri- dissi facendo la finta offesa
-ci
ho preso!- esclamò lili vittoriosa
-e
va bene è vero, adesso la smetti di prendermi in giro?-
dissi arrossendo
-la
capisco sai…… è troppo divertente
prenderti in giro ahahahahahah- aggiunse nik ridendo
-grazie
siete proprio degli amici- dissi alterandomi, e cominciando ad avviarmi
con un passo più veloce
-e
dai non ti arrabbiare stavamo scherzando!- dissero nik e lili
raggiungendomi
-e
va bene vi perdono, ma solo perché oggi sono troppo felice-
finì con uno sguardo sognante
*****************
-ehi
siete finalmente arrivati!-disse Sandra, una compagna di classe, con
cui a volte uscivamo
-si
Sandra siamo appena arrivati, purtroppo qualcuno a fatto di nuovo
tardi- disse nik rivolgendosi a me
-e
dai nik! Lo sai che non lo faccio a posta!- dissi per scusarmi, ma non
funzionò poi molto
-oggi
sei di buon umore vero emi?- chiese Mick avvicinandosi a me
-si
Mick, oggi sono proprio di buon umore- risposi allontanandomi da lui e
andando alla finestra
-quindi
oggi vieni al cinema con me?- chiese lui con le mani congiunte
-mi
dispiace, ma non esco con te, e non pregarmi, non sono mica dio- gli
risposi con un po’ di rimprovero nella voce, mi era
simpatico, ma era troppo insistente. In quel momento dalla finestra
vidi il mio mito……. Carlo, mentre parlava con il
mister Nakato, il mister della squadra di palla canestro
-emmmmmm-
sospirai sognante, in quel momento arrivò il prof. Di
matematica
-ragazzi!
Mettetevi a sedere forza! Vi devo presentare il vostro nuovo compagno-
-un
nuovo compagno?- pensai -chissà come sarà?-
Vieni
entra ragazzo!, lui è Dilan Potter- disse il prof
-Din
per gli amici- aggiunse svelto lui
-MA
TU CHE CI FAI QUI?- gridai senza pensarci
-Mars
lei lo conosce?- mi chiese il prof
-è
stata la pazza non è vero?- chiesi rivolto a din senza stare
a sentire il professore
-signorina
Mars allora lei lo conosce?- richiese il prof
Non
sapevo che rispondere, non avevamo parlato del fatto di come chiamarci,
intendo se amici, o fratelli
-si
professore, ci conosciamo- rispose din con un sorrisino -è
mia sorella!-
-COSA?!?-
gridò la classe
In
quel momento mi misi le mani ai capelli
-non
ci posso credere Mars, non ci avevi detto che il tuo nuovo fratello
fosse così carino- disse Stella piena di se
-bene
ora basta! Tu Dilan va a sederti in quel banco laggiù, e voi
cercate di non fare confusione- disse il prof, cominciando la lezione.
Per
tutta la mattinata, i miei compagni continuavano a guardarci, e Dilan
mi sorrideva divertito
-ehi
Mars! Come è possibile che tu sia sempre circondata da dei
bellissimi ragazzi- mi disse appena iniziata la ricreazione Stella, con
il suo fare da star
-ti
prego Stella, non dire sciocchezze- gli dissi un po’ scocciata
-mi
dispiace, non sapevo cosa dire, non mi aspettavo che tu ti
mettessi ad urlare- mi disse din che si era avvicinato a me
-non
ti preoccupare, l’errore è stato mio- dissi
annoiata
-non
ci posso credere! Si vede che questo è il tuo giorno si!-
disse inopportuno nik, lo guardai con un’ occhiataccia e mi
affacciai di nuovo alla finestra
-sappi
che oggi non mi farai arrabbiare nik, qualsiasi cosa tu dica- gli dissi
superiore, lili e nik non credevano alle loro orecchie.
-ehi
smettila di tirare- si sentiva dall’esterno, era il mio Carlo
che come sempre scherzava con i suoi amici, io lo continuavo a guardare
con la mia aria sognante, poi vidi una bambina che aggirava, nel
cortile, la guardai meglio
-PERLA!-
dissi stupita
-che
cosa vuoi dire con Perla?- chiese din avvicinandosi alla finestra
-guarda
lì, ma quella non è Perla?- gli dissi
indicandogli la bambina
-si
hai ragione, ma cosa ci fa qui?- disse, avviandosi giù verso
in cortile, io……. Non so perché lo
seguì, non me ne ero ancora resa conto, ma volevo
già bene a quella bambina
*********************
-topolino!
Cosa ci fai qui?- chiese din preoccupato
-ciao
din! Ma cosa ci fai qui?- disse lei confusa
-ma
cosa vuoi dire piccola?, sei tu che sei al liceo- gli feci capire, con
un sorriso, con lei non riuscivo ad essere severa
-ma
questo non è il cortile della scuola elementare?- chiese lei
un po’ confusa
-ma
cosa?….- disse din
-ah!
Ho capito, tu frequenti le elementari, di questa scuola!- dissi io,
mentre din mi guardava stupito -il tuo cortile è
dall’altro lato, vicino al padiglione della tua scuola-
spiegai, quindi la presi per la mano e la portai nel giusto cortile.
Lì,
c’erano un sacco di bambini, in quel momento una donna ci si
avvicinò
-oh
Perla, meno male stai bene!- disse lei, dalle sue parole capimmo che
era la maestra
-credo
che abbia sbagliato padiglione- dissi facendogli capire dove si era
diretta
-scusate,
mi sono messa ad esplorare qua e la e mi sono allontanata, dagli altri,
trovandomi alle superiori- si scusò Perla, din non
riuscì a trattenersi e cominciò a ridere
-hahahahahah,
ma come hai fatto a perderti ahahahahahah-
-smettila
di ridere scemo- lo rimproverò la piccola.
La
campana cominciò a suonare
-sbrighiamoci
se no facciamo tardi- dissi agitata
-si
hai ragione ciao topolino!- disse din cominciando a correre, tirandomi
per la mano, non avevo mai visto una persona correre più di
me, e mi colpì, riuscimmo ad arrivare in classe in tempo
-Mars,
sei sempre in ritardo!- disse il mister Catrina
Avevo
dimenticato, che avevamo educazione fisica, (il mio mister,
è anche il mio prof di fisica)
-mi
scusi mister, abbiamo fatto tardi- mi scusai
-cosè
vi siete andati ad imboscare da qualche parte?- disse cattiva Stella
-non
dire fesserie! Quelle cose le fai tu non io- gli risposi per le rime
A
quella risposta lei sbuffò ma non riuscì
controbattere. Quel era proprio la mia giornata, ero felice, avevo
visto il mio Carlo, e cosa più importante, ero riuscita a
dare una lezione a Stella, meglio di così.
vorrei
tanto sapere cosa ne pensateeeeee!!! recensite
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Capitolo 5 *** In palesta!! ***
5° Capitolo
Scendemmo,
giù in palestra, e per mia sorpresa, e felicità,
si giocava a pallavolo, infatti dopo il riscaldamento, decidemmo di
fare una partita ragazzi contro i ragazze, e con me, non sarebbe stata,
una facile partita
-bene!
Ragazzi siate cauti, non voglio slogature di gambe e braccia, quindi
non vi fate prendere dalla rivalità, e questo discorso, per
te Mars vale il doppio- ci avvertì la prof. La quale mi
conosceva bene, quando mi ci mettevo potevo anche diventare troppo
aggressiva
-ok
mister, ho capito- dissi arresa
Quindi
cominciammo a giocare, la battuta fu fatta da lili, la quale
fu intercettata da din, in quel momento mi resi conto, che non solo era
veloce quanto, o forse più di me, ma era anche bravissimo
nel mio sport, per qualche strano motivo una scintilla si accese in me,
e così in poco più che 10 minuti restammo a
giocare solo io e lui, mentre la prof. Mi guardava, con uno sguardo di
rimprovero
-sei
bravo! Non mi avevi detto che eri uno sportivo- dissi mentre continuavo
a giocare
-non
me lo avevi chiesto, e poi non abbiamo parlato poi tanto- rispose lui
con il solito sorrisino
-sappi,
che non ti lascerò vincere solo perché sei mio
fratello- dissi per stuzzicarlo
-preferisco
amico, almeno fino a che mi abituo- mi rispose con il suo solito tono
La
partita continuava, era raro che ci lasciavamo passare la palla, e
quando uno dei due faceva un punto, l’altro il turno dopo lo
ricambiava, quella partita fu quella più divertente, era
raro che mi divertissi tanto nelle partite di fisica, non avevo mai
trovato qualcuno che riusciva a uguagliarmi, almeno nella mia classe,
generalmente mi annoiavo, oppure mi facevo prendere dalla foga, senza
divertirmi veramente, adesso invece, forse per il mio carattere
competitivo, forse per la passione che mettevo in quello sport, ma una
strana luce avevo negli occhi, fino a quanto la prof ci interruppe
-allora!
Cosa vogliamo fare- ci rimproverò
-mister,
stiamo solo giocando- dissi
-solo
voi due?- chiese lei ancora con le braccia sui fianchi
-ma
quale noi due? Ci siamo tutti- dissi girandomi, e solo allora mi resi
conto che ero sola in squadra
-ok,
mi scusi prof.- dissi imbarazzata, con lo sguardo abbassato
-e
ora che ci hai rovinato tutto? Cosa facciamo noi- disse la smorfiosa di
Stella
-non
è il caso di attaccarla così, ricominciamo una
nuova partita, senza Mars questa volta- disse la prof. Guardandomi
-mister
ma non è giusto- mi lamentai
-tu
è il tuo amico, farete un giro del cortile- ci
ordinò senza proposito di obbiettare, quindi ci trovammo a
correre per il cortile
-mi
dispiace, ti ho messo nei guai- mi disse din scusandosi
-ma
no!, ti dovrei io le mie scuse, quando trovo un avversario che mi da
filo da torcere, mi illumino, per la verità non è
la prima volta che mi faccio giri di cortile, mi succede sempre- ammisi
imbarazzata
-quindi
sei una ribelle?- mi chiese stupito
-no!
Sono solo una ragazza che quando si mette a giocare lo fa con una certa
foga- chiarì
Lui
mi fece un dolce sorriso, che per mia sorpresa mi fece sobbalzare il
cuore.
-meno
parole e più corse!- ci incitò la prof. Quindi
cominciammo a avanzare il passo
-ma
dimmi una cosa- gli chiese -da quanto tempo sapevi che tuo padre
frequentava la mamma-
-credo
da subito, mio padre, ci ha sempre detto se e quando frequentava
qualcuno, certo, è stata una sorpresa sapere che si sposava,
e per giunta con una donna che aveva già una figlia, ma lo
trovato felice, e quindi non mi sono opposto- rispose lui
Lo
guardai stupita, non lo credevo così maturo,
-e
tu? Come hai preso il fatto che tua madre uscisse con qualcuno?- mi
chiese curioso
-no!,
io ho saputo della vostra esistenza solo la settimana scorsa- risposi
con tono di rimprovero verso mia madre
-ahahahah
ma stai scherzando?- disse ridendo di gusto
-posso
chiederti cosa ti diverte?, comunque no non stavo scherzando- risposi
un po’ seccata
-scusa,
non volevo ridere, ma stavo pensando che tua madre è davvero
divertente, non credevo che esistessero persone del genere- disse
sincero
-si
hai ragione, non ci sono molte persone come la mamma, però
per essere sincera, non saprei cosa fare senza di lei, e la confusione
della mia vita- ammisi senza troppi broblemi
-ragazzi
rientrate adesso!!- urlo il mister, facendoci rientrare e sedere,
eravamo davvero stanchi
-state
bene? Tu Mars?- ci chiese la prof, vedendoci sfiniti
-sisi
sto bene mister, lo sa, io sono dura a crollare- la rassicurai
-si
lo so, ti conosco bene, ma so anche che questo pomeriggio ci sono gli
allenamenti, e ti voglio al meglio- precisò -e tu? Ti
andrebbe di unirti alla squadra di pallavolo maschile?- chiese verso din
-no
mi spiace prof. Preferisco giocare a basket- rispose secco lui
-bene!
Quindi non ti dispiace se ti iscrivo nella squadra di basket giusto?-
insistette il mister
-no,
non mi dispiace!- disse lui con il solito sorriso
-ALLORA
RAGAZZI COMINCIATE A SISTEMARE LE ATREZZATURE, L’ORA STA
TERMINANDO- gridò la prof per radunare tutti
-quindi
tu sei un cestista?- dissi scherzosa
-be
si, mi posso definire così- rispose lui -ma dimmi sai quando
sono gli allenamenti di basket?- mi chiese
Io,
sapevo tutto degli allenamenti di basket, ma cercai di essere vaga
-credo
ci siano il lunedì, il mercoledì, e il
venerdì, il mercoledì sono sicura,
perché ci dividiamo la palestra, quindi se vuoi sapere
qualcosa, puoi venire con me questo pomeriggio, lì troverai
i ragazzi che si allenano- gli risposi
-si
grazie, mi risparmi tante domande- rispose lui per tagliare corto
*********************
-bene
ragazzi, io vi ho accompagnati in classe, ora voi aspetterete la
prossima lezione nel massimo silenzio- ci avvertì il mister
-ah Mars, Porter (lili) e Potter, vi aspetto questo pomeriggio per
l’allenamenti- ci avvisò
-certo
mister!- risposimo, quasi come soldati
-ehi
Emi, oggi lo farai?- mi chiese nik
-non
scherzare nik, non lo farò ne oggi ne mai- risposi
imbarazzata
-di
cosa parlate?- chiese din curioso
-parlano,
di dichiararsi al ragazzo che gli piace- si intromise lili
-smettetela
di ripeterlo, non voglio farlo, punto e basta!- dissi io adesso
rossissima
-non
capisco perché?- chiese din stupito
-lui
ha ragione, non ce motivo, sei la ragazza più corteggiata
della scuola, perché per lui non dovrebbe essere lo stesso?-
disse nik
-ho
detto di no! E non cambio idea, lui è il ragazzo
più ambito della scuola, non si sarà neanche
accorto di me, e poi…….. Dicendoglielo potrei
rovinare la nostra amicizia- risposi decisa
-ma
di quale amicizia parli?, a malapena vi passate la palla agli
allenamenti- mi precisò lili
-be,
quello stesso non voglio rovinarlo- risposi con un aria da gattino, un
po’ stupido da parte mia, ma cercavo di sviare la questione,
non mi piaceva che qualcuno si intrometteva tra me e il mio sogno
romantico, per fortuna in quel momento arrivò il prof e
quindi i ragazzi si rimisero a sedere
-comunque
dovresti dirglielo- incitò da lontano lili, e io per tutta
risposta mi voltai dall’altra parte.
commentate!!!
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