(My) World Upside Down

di __aris__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Reale (Sarah, Jareth) ***
Capitolo 2: *** Credo nei sogni (Sarah, Jareth) ***
Capitolo 3: *** Sognare (Jareth) ***
Capitolo 4: *** Realtà e sogno (Jareth, Sarh) ***



Capitolo 1
*** Reale (Sarah, Jareth) ***


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Sarah invoca il re dei troll, questa volta per suo figlio

 
Reale, 232 parole

 


“Spero che il re di Goblin ti porti via. In questo istante.” Disse guardando il bambino che dormiva nel proprio lettino.
Una mano guantata raccolse la lacrima che era scivolata lungo la guancia d Sara pronunciando quelle parole. Nessuna folata di vento, nessun segno aveva annunciato l’arrivo di Jareth ma lui era arrivato immediatamente. “Sapevi che questo momento sarebbe arrivato.”
“Cinque anni … era tutto ciò che potevo avere. È troppo poco …”
“Non può restare oltre: c’è magia in lui e presto si manifesterà.”
Sara si gira verso il Re “Promettimi che non mi dimenticherà!”
 “Non accadrà mia preziosa. Ti prometto che nostro figlio non si dimenticherà mai di sua madre.” Jareth la strinse tra le braccia. Erano molti anni che non lo faceva, che non respirava il profumo dei suoi capelli ed il pensiero che quella poteva essere l’ultima volta era straziante. “Vieni anche tu. Vivrai per sempre al mio fianco ed ogni tuo desiderio sarà un ordine.”
Sara si allontanò bruscamente. “No … non posso …”
Gli occhi di Jareth si assottigliarono “Perché ti ostini Sara? Sai anche tu di non essere fatta per un mondo che non crede nei sogni e nella magia!” 
“Questo mondo è reale!”
“Anche il Labirinto lo è. Anche il mio amore lo è.” con gentilezza le prese il volto tra le mani “Vieni con me e vivrai la vita che hai sempre sognato.”

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Capitolo 2
*** Credo nei sogni (Sarah, Jareth) ***


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Labyrith AU! Dove Jareth é un insegnate di teatro e Sarah la nuova arrivata.

Credo nei sogni, 310 parole
 


Se lo era ripetuto decine di volte quella mattina: ci poteva riuscire. In fondo aveva recitato i passi dei suoi libri preferiti migliaia di volte vestita come un personaggio fantasy. Poteva riuscire a entrare in quella stanza ed entrare nel corso di teatro!
Con un profondo respiro richiamò tutto il suo coraggio e aprì la porta.
“Chi sei?” nella stanza c’era un ragazzo biondo di qualche anno più grande. Era seduto su una poltrona accavallando le gambe su un bracciolo e giocava assorto con una sfera di cristallo tra le mani. Si chiamava Jareth, molti lo chiamavano barbagianni perché aveva gli occhi strani, quasi policromi.
“Mi chiamo Sara … Sara Williams e vorrei entrare nel gruppo di teatro.”
Solo all’ultima frase l’altro si girò per scrutarla dalla testa ai piedi con un sopracciglio alzato. “Non mi sembri il tipo adatto.” Disse divertito.
“Mettimi alla prova!”
Il biondo sospirò alzandosi in piedi. Lentamente si avvicinò a Sara continuando a far scorrere la sfera dal dorso al palmo della mano e viceversa.
“Come ci riesci?” gli chiese Sara ammaliata dai suoi movimenti sinuosi.
“Questo è il club teatrale, qui noi creiamo sogni e ciò che vedi e solo un sogno.” Disse facendo sparire la sfera in una manica “Tutti coloro che ne fanno parte hanno dovuto affrontare una prova. Che dici, Sara, sei in grado di creare sogni?”
“Mettimi alla prova!”
“Chiudi gli occhi.”
Sara ubbidì sentendo una benda coprirle gli occhi.
“Avanti Sara: dimmi perché saresti in grado di creare sogni!”
“Perché io ci credo … nei sogni.” Iniziò timidamente “Io credo che esistano le fate, i trolls ed un mondo di magia che non possiamo vedere. Io credo che esista tutto questo e credo che se non esiste allora dovrebbe.”
La benda scomparve e Jareth sorrise davanti a lei “Sai una cosa Sara? Anch’io credo nella magia e nei sogni.”

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Capitolo 3
*** Sognare (Jareth) ***


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Jared rivoleva per se la Campionessa, ma questo non era possibile.

Sognare, 165 parole
 

 

Le creature come lui non sognano, è questo che li rende diversi dai mortali. Jareth era della stessa sostanza dei sogni, se non proprio un sogno, ma cosa volesse dire sognare non lo aveva mai saputo. Nemmeno dormiva, come avrebbe fatto a sognare?
Poi qualcosa era cambiato: Sara. Era stato battuto al suo stesso gioco da una creatura che viveva di sogni. Certo lei era umana, per cui aveva bisogno di mangiare e dormire come chiunque altro, ma smettere di sognare sarebbe stato come smettere di respirare. Fu allora che Jareth iniziò a sognare: facendo volteggiare una sfera di cristallo sul dorso della mano vedeva Sara diventare donna, giocare con il fratellastro o fare qualsiasi altra cosa e per un solo istante anche il re dei goblin sognava: sognava che Sara tornasse da lui per dirgli che anche lei lo amava. Ma Jareth sapeva che non sarebbe mai successo e la sfera sfuggiva dl suo controllo per infrangersi sul pavimento senza che potesse mai fermarla.

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Capitolo 4
*** Realtà e sogno (Jareth, Sarh) ***


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Prompt: Labyrinth Sarahx Jareth "sogni e sfere di cristallo"

Realtà e sogno,  171 parole
 


Erano passati anni o forse giorni da quando se ne era andata?
Probabilmente anni, visto il numero di bambini di cui si era impossessato.
In tutto quel tempo la sua mente era rimasta focalizzata su un unico pensiero: Sarah. Se solo l’avesse sognato almeno una volta! Ma non succedeva mai. La osservava attraverso una sfera di cristallo, di giorno e di notte, vivere una vita in cui si era dimenticata di lui. Un’esistenza detestabile fatta di realtà e cose incomprensibili come le bollette. Perché diamine gli umani facevano delle piccole bolle a forma di busta non lo aveva mai capito. Che poi se le inviavano reciprocamente causando infelicità nel prossimo gli sembrava solo un’altra dimostrazione della loro stupidità.
Sarah era diversa: i suoi sogni erano potenti, la sua immaginazione poteva creare l’impossibile. Un potere simile l’avrebbe resa la sua degna sposa. Ma lei continuava a preferire quella grigia realtà in cui si ostinava a vivere e Jareth a sperare che un giorno capisse che il suo posto era accanto a lui.

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