Future Choice

di Scorpius_M1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo e Regole ***
Capitolo 2: *** Primo capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo e Regole ***


"Future Choice"
-storia interattiva-


Le nostre valige battute erano ammucchiate
di nuovo sul marciapiede,
avevamo una lunga strada davanti.
Ma non importava, perchè
la strada era la vita.
-Jack Kerouac
 

 
È il loro ultimo anno.
Neanche dodici mesi, e tutto sarebbe finito -puff, trasportati nel mondo reale. In quello degli adulti. Nella guerra.
Sembra tutto così assurdo ai loro occhi: non è possibile che ben sei anni siano già volati davanti a loro, senza neanche accorgersene del tutto.
Sei anni in cui hanno trovato una casa, una famiglia, degli amici.
Sei anni che per loro rappresentano tutta la loro vita, come se tutto ciò prima e dopo Hogwarts non sia altro che uno sbiadito ricordo.
Non riescono a concepire che prima o poi tutto questo finirà: la crocchia della McGonogall, gli occhiolini di Dumbleadore, l'inquetudine di Argus Filch. Tutto per lasciare spazio ad un futuro incerto, fuori da quel posto che ogni alunno -chi più, chi meno- ha considerato Casa.
Cosa dovrebbero fare?
In ben pochi, in realtà, sanno la risposta.
 
***
 
L'unico suono che si sente nella stanza è il fruscio di una pagina voltata in maniera incerta, quasi il proprietario non volesse veramente abbandonare le parole lette in precedenza.
La stanza è piccola, si direbbe spoglia se non fosse per i libri che strabordano dagli scaffali, schiacciati tra loro quasi a dover entrare per forza; i mobili sono di terza o quarta mano, ma fin troppo insignificanti per essere considerati "vintage". Il letto è all'angolo, un piccolo spazio ricoperto da una coperta che sembra prudere al sol guardarla e un cuscino pieno di bozzoli che difficilmente potrebbe essere scambiato per piuma d'oca, così come il comodino in legno al suo fianco, ricoperto di pergamene e macchiato di inchiostro, quasi a coprire il materiale leggermente tarlato.
Non è una bella stanza, ad essere onesti, l'armadio sembra quasi collassare da un momento all'altro e la finestra sopra il letto lascia fin troppi spifferi per chi ci dorme, così come il tappetto che copre quasi interamente il pavimento, di un color prugna neanche lontanamente guardabile; eppure appare come una stanza vissuta, una stanza dove il proprietario si sente veramente libero di essere se stesso.
Remus Lupin, seduto a gambe incrociate sul letto, il libro babbano che sta leggendo con tanta attenzione sopra di esse, pensa che in qualche modo gli è mancata la sua stanza. Ciò nonostante, in questo momento, la cosa che più gli manca è, in realtà, Hogwarts.
Il sesto anno è ormai terminato e, neanche una settimana, che sarebbe entrato nel settimo. Il loro ultimo anno.
Guardandosi indietro, non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato ad un traguardo simile: un lupo mannaro che termina il suo ciclo scolastico…chi l'avrebbe mai detto? Lui no di certo.
Eppure Dumbleadore gli ha dato un'occasione, una di quelle che solo una volta nella vita possono capitarti. E, grazie a questa occasione, ha incontrato Loro. I Malandrini. I ragazzi che gli hanno spiegato il concetto di amicizia, che l'hanno Accettato.
E, fra poco, tutto questo sarebbe finito. Non sa cosa sarà della sua vita dopo Hogwarts, senza l'appoggio di Dumbleadore e dell'aiuto dei suoi amici. Ancora tutto sembra così incerto ai suoi occhi, come una cortina di fumo che gli copre la visuale.
Il ticchettio alla finestra lo distrae fortunatamente dai suoi pensieri.
Il rapace dietro il vetro lo fissa -per quanto un gufo possa farlo- con affetto: è incredibile la sua somiglianza con il padrone. Infatti, il gufo reale dal piumaggio scuro e disordinato, gli occhi di un impossibile color grigio in stampato Black, è fin troppo simile a Sirius. Persino nelle espressioni.
Porta al becco una lettera -una delle migliaia che si sono scambiati in queste vacanze- aspettando i suoi quotidiani biscottini. Ruffiano!
"Ecco a te, Puff" Gli sorride quieto, per poi afferrare la lettera e leggerla avido.

 
"Caro Messer Moony,
È fin troppo tempo che non ci sentiamo, non pensi? Il mio animo sta navigando nella disperazione di questa scoperta, mentre sono qui a sorbirmi la presenza fin troppo ingombrante di Prongs.
Salvami! Tu, cavaliere dalla lucente armatura, salvami da questo supplizio! Ormai sento le voci nella mia testa di lunghi capelli rossi! A me non piacciono neanche i capelli rossi!
Ieri sera -orrore degli orrori- ho dovuto ascoltare Jam mentre recitava una poesia. Una poesia! -scritta da lui, poi…
Puoi comprendere il mio tormento?
Così, giusto per fartelo comprendere meglio, te ne scriverò un pezzo:
*Oh mia Dea, che con la tua spilla da Prefetto illumini il mondo,
Concedimi l'onore di osservare i tuoi lunghi capelli ramati,
Coloro che risplendono nella luce lunare e prendono vita propria ad ogni tuo urlo;
Tu, mio dolce Corallo Marino…etc"
Puoi capirmi?
Dovevo scappare a casa tua, altrochè!
Comunque, come va? Come hai risolto il tuo ultimo problemino peloso?
Sarei voluto...Saremmo -io, James e Peter- voluti essere con te.
Che mi racconti, poi? Hai sniffato abbastanza i tuoi vecchi libri polverosi? Ti sei fatto la tua overdose estiva di coltura?
Spero proprio di sì, perché quando arriveremo ad Hogwarts non ti farò neanche entrare in Biblioteca: è il nostro ultimo anno e lo dovremmo vivere al massimo!...questo significa che farai parte attiva di ogni scherzo, altroché, muahahaha
Ti volevo anche di-
 
Hey ciao Moony, sono io, Messer Prongs Lo Splendido! Ho interrotto Sir perché è sempre lui a scriverti, ma ti volevo salutare anch'io… non pensi che sia egoistico da parte di Pad tenerti tutto per sé? Ed io? Eh, ci sono anch'io!
Comunque, hai sentito Lily per caso? Gli ho mandato ogni giorno una lettera, ma lei non ha mai risposto! Cosa dovrei fare Rem, dimmelo tu!
Lily è la cosa più meravigli-
 
Okay, ho tolto a James il foglio. Non dirmi grazie, non ce n'è bisogno! So di essere perfetto.
Ti stavo dicendo, per l'appunto, se ti va di vederci il 30 Agosto alla gelateria di Fortebraccio, per rivederci prima che inizi Hogwarts. Non accetto un no come risposta. È un obbligo.
Aspetto la gentile partecipazione, eh.
 
Con il nostro grande cuore,
Padfoot&Prongs
 
p.s: togli pure Prongs dalla firma!"

 
Finita di leggere la lettera, il ragazzo scoppia a ridere. Una di quelle risate che fanno sembrare anche la stanza più bella, una di quelle risate che conservi gelosamente nel cuore. Perché non sei solo. E non lo sarai più.
Si affretta a scrivere una risposta, gettando un ultimo sorriso al pacco di lettere sopra il comodino.
 
***
 
"E smettila Pad!"
"Zitto James, tu non puoi proprio parlare!"
"A cosa ti riferisci, eh?!"
"Oh, mia amata, mio Giglio profumato.."
"Smetti immediatamente di farmi il verso!"
"Altrimenti che fa il nostro Prince Charming?"

Compressi in un intrigo di braccia e gambe talmente aggrovigliate da non capire a chi appartengano l'una e a chi appartengano l'altra, James Potter e Sirius Black sono persi nella loro lotta quotidiana.
Ormai Dorea Potter non ci fa neanche più caso, abituata alle risse giocose di quelli che considera i suoi due figli. Sirius, ormai, si può dire parte della famiglia, inscindibile da loro.
Non sarebbe più casa Potter senza gli urli dei due ragazzi, le discussioni sulla musica babbana fra Charlus e Sirius e la presenza insostituibile di quest'ultimo.
"Allora io vado a Diagon Alley, ragazzi!" Urla dal piano inferiore la donna, infilandosi velocemente un giacca per uscire.
Il rumore di pugni, calci e quant'altro si stoppa per qualche secondo.
 
"Okay, mamma!"
"A dopo Dorea!"
 
Per poi ritornare peggio di prima. La donna rilascia un sospiro ed esce dall'abitazione, sperando che i due non distruggano casa.
 
Nella camera del rampollo Potter, sembra essere scoppiato un uragano di proporzioni gigantesche, che ha fatto esplodere magliette ovunque e messo in disordine qualsiasi cosa si trovasse nel suo cammino. Libri, fogli, coperte e persone comprese.
Non sembra esserci un ordine preciso dietro al casino persistente, i poster che tappezzano ogni angolo della parete e stemmi rosso-oro posizionati ovunque, tanto da rendere la stanza ancora più Grifondoro della loro stessa Sala Comune.
James e Sirius, il centro dell'uragono, stanno ancora cercando di staccarsi, tirando gomitate e calci a destra e a manca, nella speranza di separarsi l'uno dall'altro.
"Ahia, mi stai schiacciando la mano!"
"E tu la costola, siamo pari!"
Persino le parole, perse nell'intreccio, sembrano non trovare un proprietario.
Questo, succede ogni giorno da quando Black ha deciso di scappare di casa per trasferirsi in pianta stabile a quella di James.
Un picchiettare interrompe le loro urla schizzinose, entrambi che alzano lo sguardo verso la finestra, dove Puff li guarda, come a rimproverarli. Persino lui! Quel gufo sta passando troppo tempo con Remus…
Gli occhi di Sirius si illuminano all'istante "è Moony!"
E, fra nuove gomitate, senza curarsi di far del male all'amico, si libera dall'intreccio per correre verso la finestra. Fa un veloce grattino al gufo, per poi afferrare la lettera senza cura, preso dall'affanno.
James si affaccia dalla sua spalle, per leggere anche lui.

 
"James, Sirius,
Siete pazzi, lo sapere?
…certo che lo sapete, perché solo dei pazzi potrebbero scrivermi una lettera del genere.
Ci siamo sentiti ieri Pad, non chissà quanto tempo fa… non so quanta disperazione tu possa covare in un solo giorno.
Tra l'altro, Sirius, i tuoi punti esclamativi valgono più di mille parole.
Comunque, mi dispiace molto per la tua triste sorte messere, ma questa è la vita: Prongs non sarebbe Prongs senza le sue lodi sperticate a Lily.
Carina la poesia!
Anche se penso che sia meglio non spedirgliela: non so, sinceramente, quanto potrebbero piacerle quelle frasi sui capelli…
…libri, Sir. Se fossi venuto a casa mia ci sarebbero stati un sacco di libri: sicuro che saresti voluto venire?
Sono vivo.
È andata abbastanza bene, anche se Moony ha sentito la vostra mancanza…è stato un po' più 'entusiasta' del solito, ma è andata bene.
Per ricordo, ho una cicatrice molto carina che mi percorre tutta la guancia e parte del naso…molto sexy, veramente. Vi allego una foto per capire meglio.
Hai ragione, è il nostro ultimo anno… questo significa che è anche l'ultimo anno che posso stare tranquillamente in Biblioteca: non mi schioderai da lì tanto facilmente, Sir. È un avvertimento.
 
Sì, James, ho sentito Lily.
Ad essere sincero, non direi che è tanto entusiasta delle lettere… in realtà me ne ha mandate indietro alcune: come puoi paragonare il tuo amore a quello di un cinghiale per le proprie mele rosse?
Veramente, lasciala stare. O mandale poesie di Keats. Scegli te, ma non darti più alla scrittura di poesie libere… segui il consiglio di un amico, perfavore.
 
Grazie del libero arbitro, veramente.
Ci sarò, comunque. È un obbligo, no?

Con esasperazione,
Moony"

 
La prima cosa che nota James, è il labbro di Sirius. Alza gli occhi al cielo.
E poi è lui quello ossessionato da Lily?
"Non mi ha considerato" Per l'appunto.
Si stringe nelle spalle "Se non fossi convinto della tua eterosessualità, penserei che sei in pena d'amore per Rem.."
Le sopracciglia del rampollo Black si aggrottano, confuse. "Vediamo la foto, vah"
Quando estraggono la foto, però, il fiato si mozza ad entrambi. La cicatrice descritta dall'amico, è ben peggiore di come è stata detta.
"Moony…" è il sospiro che esce dalle labbra di Sirius, mentre si rigira la foto, incredulo.
James, dietro di lui, stringe le labbra "Non dobbiamo più lasciarlo"
La promessa rimbomba per la camera.
Non importa se è l'ultimo anno, non importa se dopo dovranno lasciare la scuola… loro rimarranno uniti. Sempre.
Sirius annuisce.
 
***
 
Si spinge piano, l'altalena che ormai cigola dalla vecchiaia ad ogni movimento, che sia anche il leggero dondolarsi come in questo caso.
La distesa dei fiori davanti a lei le ha sempre messo una sorta di felicità, le margherite a cui cambiava colore dei petali sempre nell'aria, così come le risate con la sorella. E Lui. Ne cancella subito il ricordo.
Ora invece, attraverso i suoi occhi verdi, non c'è altro che una semplice distesa di attimi dolceamari, ormai non più nascosti dalla cortina dell'innocenza.
Si sente stupida.
Non è una sensazione che prova spesso, ad essere onesti, e apprende presto che non è una sensazione che vuole riprovare nell'immediato futuro: ha una famiglia che la ama, ha care amiche e, adesso, anche una brillante spilla da Caposcuola.
Merlino, chi si dovrebbe lamentare è quel deficiente di Black con la sua famiglia psicopatica, o il povero Remus, che fra malattia e povertà non si sa più dove mettere mano.
Non lei. Non lei, che i suoi unici problemi sono una sorella con cui non va d'accordo e un migliore amico che tanto amico non è.
Eppure…'sporca Mudblood' continua a risuonare nei suoi orecchi come una una litania.
È il loro ultimo anno, il suo ultimo anno ormai, è mai avrebbe pensato di troncare così con Severus, la sua ancora: non gli interessava se era a Serpeverde, non gli interessava se litigava con quei cretini di Potter e Black, non gli interessava di niente se non di essere sua amica.
Eppure, quando si supera un confine sottile, è ben difficile tornare indietro. E Severus, beh…l'ha superato eccome.
Le sue parole hanno ancora il potere di bruciare nella sua mente e farle tornare le lacrime agli occhi… a lei, che non piange mai!
La stessa ragazza inflessibile che prende il tea con Minerva e che non esita a fare una lavata di capo a Potter, ora si sente una bambina stupida per due semplici parole.
Continua a spingersi lentamente.
Questa doveva essere l'estate delle promesse, dei progetti futuri, delle risate condivise… e, invece, si è rivelata una triste isolazione, fatta di sguardi evitati e di strade tagliate per non passare più davanti a quella casa.
Sospira leggermente, portando gli occhi al cielo, quando nota qualcosa venirle incontro: una Civetta delle Nevi. La stessa che ormai, ogni giorno, viene a trovarla regolarmente.
Sbuffa sonoramente, e stavolta la tristezza viene sostituita da cosa? -forse esasperazione, un pizzico di rabbia, ma anche divertimento e un qualche affetto malamente nascosto anche a se stessa.
La carta che tiene nel becco è ormai insostituibile per lei, il profumo di Giglio persistente e lo stesso materiale da famiglia altolocata. Alza gli occhi al cielo.
Eppure non può esimersi dal leggerla.

 
"Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto, tranne che di rivederti:
La mia vita sembra che si arresti lì,
Non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
Come di dissolvermi:
Sarei estremamente triste
Senza la speranza di rivederti presto.
 
Il tuo non tanto sconosciuto,
Ammiratore Segreto.
(p.s: un uccellino mi ha consigliato che era meglio Keats.
Se ho sbagliato riprenditela con lui)"
 

Un sorriso le increspa le labbra a quelle frasi conosciute: che lo avrebbe mai detto che uno zoticone come Potter conoscesse Keats?
Scuote leggermente la testa, i capelli rossi che ondeggiano leggermente, un sorriso ancora sulle labbra. Lascia un ultima carezza alla Civetta e poi la lascia andare via, senza risposta.
"E così Remus, sei diventato un uccellino?" Commenta, con lieve esasperazione e divertimento.
C'è da dire che Potter sa essere insistente, quando vuole.
 
***
 
"Sei solo una puttana!"
"Tobias, perfavore, smettila! C'è Severus…"
"Non me fotte un cazzo!"
 
Gli urli risuonano nella casa come condanne di morte. È tutta l'estate che ormai va avanti così…ad essere onesti, comunque, è tutta la vita che va avanti così.
Osserva con macabro interesse il bel volto di sua madre diventare da roseo a rosso e poi viola, in una successione veloce ed inarrestabile. L'impronta della mano fin troppo visibile.
Non muove un muscolo in suo aiuto. Cosa dovrebbe fare, a conti fatti?
Ogni volta che ha provato a mettersi in mezzo fra Eileen e Tobias, è sempre andata peggio… meglio rimanere così, e non peggiorare la situazione.
Stringe il pugno della mano, un guizzo alla mascella, mentre abbassa il volto, i capelli unticci che gli ricadono davanti al viso.
Non doveva andare così. Non è questa la sua vita.
Avery l'ha detto, come lama intinta nel miele, Lucius l'ha confermato, con il suo solito ghigno scaltro. Tutti hanno annuito, concordi.
'Non è questa la tua vita'
In un lampo, il volto tumefatto di sua madre ed il suo pianto infantile, si sostituiscano in visioni di gloria e voci di trionfo.
'Questa è la tua vita'
Rialza lo sguardo, osserva le due creature che l'hanno messo al mondo, per poi girare le spalle ed uscire da quella casa infernale.
Sua madre ama ancora suo padre: ha abbandonato gloria, un titolo sicuro e purezza di sangue, in cambio di cosa?… botte e urla, semplicemente.
Se questo è l'amore, Severus è ben sicuro di non volerlo provare: l'amore è una di quelle cose che può logorarti da dentro e ammazzarti in maniera consenziente per beffa.
È nutrito da un vasto senso di autoconservazione, per questo ha fatto quello che ha fatto con Lils.
Non era sua intenzione, naturalmente, ma prima o poi avrebbe dovuto tagliare i ponti con lei: il tumulto al petto, il sorriso persistente, la felicità erano sintomi più che compromettenti per dimostrargli quello che non doveva provare, in realtà.
È giusto così, alla fine.
Eppure…
Nei suoi ricordi rimane ancora lo sguardo duro di Lily, i suoi occhi verdi e duri come l'avada kedavra che lo trafiggono come una lama, velati di lacrime maltrattenute.
Stringe le labbra in una linea sottile. Ormai non ha più importanta.
Nella sua tasca giace ormai un biglietto
 
"Fatti trovare tu-sai-dove, per tu-sai-cosa."
 
Ormai è questo il suo unico scopo.
Ancora un anno, e si sarebbe potuto unire alle Sue fila.
 
***

Il vestito le sta stretto.
Questo è il primo pensiero che le passa per la testa, mentre il lungo tubino verde smeraldo le fascia il corpo come una seconda pelle, impedendole persino di respirare.
I capelli sono acconciate in morbide onde ramate che le cascano delicatamente sopra il seno, il volto perfettamente truccato, i tacchi alti che la slanciano ancora più di quanto già non sia lei di suo.
E tutto questo per quattro o cinque vecchiacci assetati di potere.
Il fine di tutto ciò non la rende particolarmente entusiasta, tanto che va a stringere le labbra rosse in una linea sottile.
Victoria Cunnigham è il fiore all'occhiello della famiglia, elegante e perfetta come solo una Purosangue può essere, fieremente smistata a Corvonero per la sua intelligenza. Questo non è mai stato motivo di ripudio per la famiglia Serpeverde, ma anzi, non ha fatto altro che aumentare la sua rarità, come un diamante prezioso.
Un diamante prezioso ormai venduto, in realtà.
Il contratto matrimoniale, infatti, è ormai stato ormai compilato e sottoscritto in ogni sua minima parte, senza possibilità di errore. Subito dopo la fine della scuola, avrebbe sposato uno degli esponenti della più antica famiglia Purosangue irlandese in circolazione.
Che non l'abbia mai conosciuto, poi, non è granché importante.
Porta gli occhi in basso, rispettosa, e si allontana dalla Sala… sente lo sguardo bruciante di suo fratello su di lei, che la segue.
Appena esce nell'enorme giardino del Manor, sospira, socchiudendo gli occhi.
Un anno. Un solo anno di libertà.
Una mano si poggia sulla sua spalla nuda, calda e conosciuta. Il tocco la rilassa all'istante, mentre si volta con un sorriso triste, incontrando lo sguardo di suo fratello Ethan.
Ha la stessa espressione di sempre, il mezzo ghigno, l'espressione irritante, eppure per lei questa è Casa.
Ethan è sempre stato il perfetto Serpeverde e questo, per paradosso, l'ha reso il soggetto più difficile da gestire in famiglia.
Ha sempre avuto le sue idee e mai si è lasciato abbindolare ma, anzi, è sempre stato lui ad abbindolare gli altri.
Eppure stavolta non c'è riuscito.
"Ho fatto di tutto, sai…"
"Lo so."
Non possono farci niente, lo sanno entrambi: non esiste un matrimonio con l'amore, per loro. E, se Ethan è abbastanza forte per fare di testa sua e scegliersi la donna migliore in circolazione, lei non è dello stesso avviso.
Ad essere onesti, si sente schiacciare dall'enormità di quest'oggi.
Altri passi si avvicinano a loro, felpati ma non per questo meno conosciuti.
"Reg.." Sospira la ragazza, in un sorriso.
Il ragazzino arriva, li guarda, ma non sa che fare "Dicono che non sia male, questo Melchiorre.." se ne esce.
Ethan lo fulmina.
Victoria ridacchia "Speriamo"
"Vic, io non so che dirti. Sono le nostre famiglie. Vorrei dirti che puoi fare le tue scelte… ma non puoi" Il minore dei Black si avvicina all'amica incerto e risoluto nello stesso tempo, mentre va ad abbracciarla.
"L'unica cosa che posso sperare è che sia una brava persona" Finisce per dirle, addolcendo il tono.
Anche il suo contratto, infatti, è stato inaugurato da una fierissima Walburga Black. In realtà è ancora troppo giovane, ma per vari vicessitudini, tra cui il ripudio di suo fratello Sirius, ha finito per beccarsi la sua, di moglie programmata.
Persino nel futuro matrimonio, è la seconda scelta.
Ethan li guarda, lì, abbracciati, entrambi senza possibilità di scelta e la lettera nascosta nel suo taschino sembra quasi bruciare nell'attesa di una risposta.
 
"Io potrei aiutarti, giovane Cunnigham.
Albus"
 
 
 
 

 
Angolo Autrice:

Okay, è da tanto che mi frulla in testa quest'idea, perciò mi sono messa d'impegno e l'ho scritta, creando… questo.
Ora, visto che ho in mente una traccia ben programmata nella mia testa, penso che continuerò questa storia, a differenza delle altre ora sospese, sebbene non prometta l'aggiornamento regolare, almeno una volta ogni due settimane conto di riuscirci ^^
Ah, tra l'altro, ho deciso di mantenere i nomi originali per il semplice fatto che li preferisco così.


 
Ora, passando alle regole, sono semplici:
  1. I personaggi verranno scelti da me in quanto utili alla trama, non è ho un numero preciso, suddivisi in caso in principali e secondari. Le schede dovranno essere mandate entro la sera del 21 Aprile. Vi prego di non prenderla se i vostri personaggi non saranno scelti, ma non è facile neanche per me.
  2. Potete presentare un massimo di 2 personaggi.
  3. Non prometto aggiornamenti regolari.
  4. Più dettagliati e ricchi di spessore saranno i personaggi, più possibilità avranno di essere presi in considerazione.
  5. Niente Mary Sue o Gary Stu. Perfavore, siate originale, niente perfezione assoluta, eh?!
  6. La storia è ambientata nella Vecchia Generazione e potrebbero essere presenti alteramenti della trama originale.
  7. La storia è a reating arancione con tutte le dovute avvertenze. Perciò ci saranno scene in cui verranno toccati argomenti come la droga, i vizi, la morte e tutto ciò che ne è collegato. Certo, non in maniera pesante.
  8. La scheda dovrà essere mandata per messaggio privato, mentre la prenotazione per recensione con sesso, Casa, ruolo e relazione.
  9. Possibilmente non solo relazioni etero. Voglio anche tanto slash e femslash. Viva l'amore XD
  10. Inviatemi la scheda con oggetto: OC INTERATTIVA-Nome Personaggio. Grazie ^^
     
 
Personaggi:
 Remus Lupin -settimo anno- Grifondoro- Prefetto (libero per flirt, poi Occupato)
Sirius Black -settimo anno- Grifondoro- Battitore (libero per flirt, poi Occupato)
Peter Pettigrew -settimo anno- Grifondoro (libero per relazione)
James Potter -settimo anno- Grifondoro- Cercatore (Occupato)
Lily Evans -settimo anno- Grifondoro -Caposcuola (Occupata)
 
Severus Snape -settimo anno -Serpeverde (libero per relazione)
Ethan Cunnigham -settimo anno -Serpeverde -Cercatore (libero per relazione)
Regulus Black -quinto anno -Serpeverde (libero per relazione)
 
Victoria Cunnigham -settimo anno- Corvonero -Prefetto (libera per relazione)


'Scheda'

NOME:
SOPRANNOME:

COGNOME:
ETA' E DATA DI NASCITA:
STATO DI SANGUE:
CASATA:
ASPETTO:
PRESTAVOLTO*:
STORIA FAMILIARE: (dettagliata)
CARATTERE: (dettagliato)
COSA AMA:
COSA ODIA:
SPECIALITA'/ABILITA'*: (tutto ciò che sa fare, che lo contraddistingue e che lo rende a suo modo speciale)
PAURE/DEBOLEZZE:
SEGRETI*:
COSA VUOLE FARE DOPO HOGWARTS:
ORDINE DELLA FENICE, MANGIAMORTE O NEUTRALE: (a cosa apparterrà in futuro, dopo Hogwarts, qual è il suo schieramento dopo la guerra e per quale ragione dovrebbe fare una scelta simile)
BACCHETTA*:
PATRONUS*:

AMORTENTIA*:
MOLLICCIO*:
ANIMALE*:
RUOLO*: (scolastico o sportivo e di che tipo)
MATERIE ODIATE ED AMATE:
AMICIZIE: (con che tipo di persone andrebbe d'accordo e anche i nomi precisi, possibilmente anche in che modo si sono conosciuti)
INIMICIZIE: (stessa cosa delle amicizie)
ORIENTAMENTO SESSUALE:
RELAZIONE*: (dettagliata)
ALTRO: (qual è il suo luogo preferito, oggetti a cui è legato particolarmente, vicende del suo passato scolastico, episodi della sua infanzia che lo hanno colpito particolarmente, modi di dire, strani tic o modi di fare, primi amori, vecchi ricordi… insomma, in questo spazio potete sbizzarrirvi)

 


 

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Capitolo 2
*** Primo capitolo ***


Personaggi Scelti:

Maeve Shafiq -Serpeverde- VII anno- membro del Lumaclub
Milo Dionis Dikiy Von Bezzhalostnyy -Grifondoro- VII anno- membro del Lumaclub (Robert Dawney Jr)
Hamal Valentine -Serpeverde -VII anno- Caposcuola e membro del Lumaclub (Samuel Larsen)
Fina Casterville -Grifondoro -VII anno -Cacciatrice (Cristina Ricci)
Eltanin Lancaster -Grifondoro -VII anno -Cacciatore (Ian Somerhalder)
Robert Tesla -Grifondoro -VII anno (Michael Fjordbak)
Monica Landa -Tassorosso -VII anno -Battitrice (Isabelle Furhman)

 
*leggete anche l'Angolo Autrice, grazie ^^*


 

"Future Choice"
-storia interattiva-
 
 
Scalpicci di gente intenta in più mansioni, chi a fare commissioni e compere, chi di fretta e privi di pazienza, chi con la semplice voglia di svagarsi un'ultima volta. Diagon Alley pullula di persone nell'ultimo giorno d'Agosto, periodo più redditizio per i mercanti, dove alunni di Hogwarts di tutte le età possono tranquillamente comprarsi le cose mancanti per scuola e passare finalmente un giorno in piena libertà prima dell'inizio delle lezioni e dello stress che ne consegue.
Sembra tutto tranquillo, il sole estivo brilla luminoso sopra di loro, donando un piacevole torpore che rende tutte le persone più bendisposte, soprattutto se con un gelato in mano; ha un che di utopico la visione d' insieme, la Guerra che non ha ancora sporcato tutto con le sue grinfie nere, rimanendo semplicemente un sottofondo latente, un brivido freddo sulla schiena di chi adesso sa.
Ma non è questo il caso, ancora.
Remus picchietta le dita su uno dei tavoli all'esterno di Florian Fortebraccio -non proprio pulitissimi, ad essere onesti- nella speranza di scorgere volti a lui noti. Tipico di quei tre dare appuntamenti e poi presentarsi in ritardo…
Sospira, gli occhi di un particolare oro che seguono svogliatamente il via vai frenetico delle persone davanti a lui, senza reale interesse, quanto per mancanza di altre attività. Almeno finché non la vede. E lei vede lui.
I capelli riccissimi si muovono a balzi insieme alla ragazza, mentre saltella allegramente anziché camminare, il suo aspetto basso e rotondetto che ispira fiducia al sol guardarla, i grandi occhi color cioccolato che lo scrutano anche da lontano, mentre si allontana dal suo gruppetto Serpeverde per dirigersi verso di lui.
Mantiene un sorrisetto tranquillo, Remus.
"Ti hanno lasciato solo, eh" Non sembra tanto una domanda, quanto un'affermazione incisa nel veleno quella che esce dalle labbra della ragazzina apparentemente simpatica.
"Maeve" la saluta Remus, portando gli occhi al cielo, pur mantenendo l'aspetto rilassato. Porta alle labbra la palettina azzurra con il suo amato gelato al cioccolato -tre gusti: cioccolato fondente, al latte e bianco- per poi sorridere alla nuova arrivata "Vuoi?" indica la coppetta di gelato con il cucchiaino in plastica.
La ragazza mulatta stringe le labbra, guardandolo male "Perché ti ostini a stare con quei perdenti?"
Il Grifondoro si stringe nelle spalle, completamente a suo agio "Perché qualcuno che li tiene fuori dai guai ci deve essere…e a quanto pare nessuno vuole prendersi questo pesante fardello, tranne me"
Pur non volendo, la ragazza fa un minuscolo sorrisetto "Ti stai sprecando, Lupin"
Esattamente, le dinamiche del rapporto fra i due non sono molto chiare, si sa che Maeve Shafiq ha una tiepida predilezione per Remus, riconoscendone le grandi capacità, mentre quest'ultimo è…Remus. Prima che una persona gli stia antipatica ne deve passare di acqua sotto i ponti.
"Lasciali perdere" è un consiglio che sottintende milioni di cose, dette con il tono di chi, chiaramente, non è abituato a sentire un no come risposta.
"Non posso" Si stringe nelle spalle, continuando a mangiare il suo gelato come se nulla fosse "Sono miei amici"
Remus Lupin, a primo impatto, può sembrare un ragazzo debole, non all'altezza di stare con i fantomatici Malandrini, un topo da Biblioteca che, sinceramente, può dare molto poco e, dal suo punto di vista, alcune di queste cose sono anche vere ma, fra tutto, non è debole. Persino in quelle parole dette quasi per caso, il tono di fondo, quello da Alpha, si può sentire risuonare più di qualsiasi altra cosa.
E forse è questo che spinge Maeve a voler far passare il ragazzo dalla sua parte: non è un leccapiedi senza spina dorsale come tutti i ragazzi della sua corte, ma neanche uno sbruffone maleducato come un qualunque Grifondoro.
"Pensaci" Risponde infine, senza cambiare il suo tono, come se stesse comunque parlando con un bambino dell'asilo.
Ad interrompere la discussione, però, è l'arrivo di Milo Dionis Dikiy Von Bezzhalostnyy -detto da tutti Milo o, in caso, Dikiy.
Lo sguardo che intercorre fra quest'ultimo e Maeve, dal parere imparziale di Remus, è fulminante. Sembrano lanciarsi Avada Kedavra con una semplice occhiata, le labbra di entrambi atteggiate in una smorfia disgustata.
L'odio fra i due, in effetti, è cosa nota: partendo dal semplice non piacersi a pelle, al contendersi la Torre di Astronomia la notte. Ne sono volate di maledizioni fra i due, altroché…
Non ci mette molto a far tornare il suo tipico sorrisetto distratto e un po' sbilenco, Milo, quell'espressione del classico bambino che ti frega non appena ti giri, mentre si siede senza neanche chiedere il permesso nel tavolo di Remus, spaparanzandosi sulla sedia, pur continuando a fulminare la ragazza davanti a lui con lo sguardo "Finito di fare la grossa, Shafiq? Avrei da parlare con un mio amico" Liquida la questione con un gesto della mano, da tipico ragazzetto viziato. Ciò che vuole far sembrare, non per forza ciò che è.
Maeve e Milo si conoscono da beh, fin troppo tempo: entrambi provenienti da famiglie Purosangue altolocate, non hanno potuto esimersi dall'incontrarsi più volte. Peccato che in lei Milo veda solo una ragazzina -perdente- che cerca di tutto per farsi notare e che si lamenta fin troppo, mentre lei vede nel ragazzo sbruffone e spiritoso, uno che ha scelto di diventare Grifondoro nonostante avesse tutte le carte in regole per appartenere alla nobile Casata di Serpeverde.
"Almeno io non deludo i miei genitori" Alza un angolo delle labbra la ragazza, mentre lancia la frase con noncuranza.
Assottiglia gli occhi, Milo, pur mantenendo il sorriso scanzonato e abbassando il tono di voce "Io non ho mai deluso nessuno… non sei forse te la ragazzina debole che tutti pensavano non adatta per essere una Serpeverde?"
Entrambi sanno esattamente dove colpire, come serpenti pronti a balzare sulla preda.
Remus continua a mangiare il suo gelato, alternando lo sguardo fra i due.
È Maeve, alla fine, che alza il mento con supponenza, mentre commenta con un "te ne pentirai" e gira le spalle al Grifondoro; poi, come ripensandoci, torna a guardare unicamente Remus "Un impacco di erbe essenziali sarebbe ottimo per quella ferita, Lupin" e, finalmente, se ne va.
Milo guarda l'amico alzando un sopracciglio "non capisco perché continui a parlarci".
"Penso di avere una vena masochista, ad essere onesti" Commenta il Malandrino con un ghigno ed un saggio stringersi nelle spalle "frequento troppa gente psicopatica".
L'altro Grifondoro risponde al ghigno, capendo che la frase è rivolta anche a lui. Si passa una mano sui capelli scuri, legati in un codino color carbone, il gesto che evidenzia il drago nero avvolto intorno al braccio sinistro, il quale si stringe fino al gomito, mentre, con un sorrisetto da stregatto, espone "Gli altri hanno incontrato Hamal, fra poco arrivano…"
Il lieve stringersi delle labbra di Remus dice all'altro ragazzo più di qualsiasi altra cosa. Per carità, a Remus Hamal Valentine sta veramente simpatico, è un suo caro amico, ma…c'è quella cosa, con Sirius, fra quei due, che non gli è mai andata a genio.
Milo inclina la testa, studiandone la reazione, porta le mani dietro la spalliera e, con tono ambiguo e sibillino commenta fintamente distratto "Ah, chissà cosa staranno facendo quei due…"
Milo Dionis è così, gli piace lanciare l'esca e aspettare che l'interlocutore abbocchi, sfumando sempre le proprie frasi in affermazioni sibilline, senza sapere mai quando scherza o quando è serio.
E, Merlino, Remus lo conoscere fin troppo bene per cadere in quei tranelli da quattro soldi, ma quando si parla di Sirius difficilmente la ragione sta dalla sua parte.
"Quei due chi?" Per l'appunto.
"Sirius e Hamal, ovvio" Aumenta il sorrisetto "Non capisco come fanno gli altri ragazzi di Hogwarts a pensare che Sir sia etero… Merlino, c'è una carica sessuale fra quei due che potresti sciogliere la lava…" Si avvicina, poggia i gomiti sul tavolinetto e posa il viso sulle mani, mentre guarda l'amico sbattendo le ciglia, ironico "Non credi?"
La palettina in plastica azzurra va in frantumi. Remus arrossisce di botto, osservando i resti del proprio cucchiaino nelle mani. Borbotta uno "scusa", senza sapere esattamente a chi è rivolto.
La fortuna vuole che sia interrotto miracolosamente in tempo… per poi accorgersi che non è affatto fortuna: Sirius ed Hamal lo scrutano dall'altro lato del tavolo, curiosi.
"Ehm, Remus, tutto okay?" Con molta poca delicatezza il rampollo dei Black va avvolgere con le braccia il collo dell'amico, spettinandogli poi i capelli color miele, divertito.
Il rossore si accentua. "Sirius. Hamal. Passate belle vacanze?"
Alzano entrambi gli occhi al cielo "Come se non lo sapessi, ci siamo sentiti praticamente tutta l'estate…"
Il ridacchiare di Milo in sottofondo lo fa sprofondare ancora di più sotto terra, mentre gli lancia un'occhiataccia che ha ben poco di occhiataccia. Sembra più un cane -pardon, lupo- bastonato.
Senza chiederne neanche il permesso, l'Animagus va a derubare una parte della sedia all'amico, seguito dallo sbuffare del giovane Lupin "Ci sono tante sedie libere, sai…"
"Giammai!" Esclama il moro con un sorriso malandrino, passandosi una mano fra i capelli e tirando, di conseguenza, una gomitata all'altro "Fra poco arriveranno anche James e Fina, non vorrei mai lasciarli senza posto… sono un galantuomo, io!" Finisce la filippica con un occhiolino, il ridacchiare degli amici in sottofondo.
"Stramboide" Conclude urbanamente Remus, arrendendosi e tornando all'amato gelato, ormai in parte sciolto.
"Avete sentito le ultime notizie?" A continuare il discorso, stavolta, è Hamal, l'espressione greve ed i grandi occhi grigi improvvisamente seri.
Sanno tutti a cosa si sta riferendo.
Il Serpeverde, infatti, nonostante quello che molti possono pensare, è sempre stato attento ai fatti di cronaca, sempre troppo responsabile e profondo per poterlo evitare e non fare qualcosa.
Prima che qualcun altro possa dire qualcosa, è Milo a commentare con un poco delicato "E' ritornata la tua fase da 'tutto il mondo è sulle mie spalle ma io sono disposto a portarne il peso'? Dimmelo in anticipo, così posso scappare in tempo…" Il tutto condito dalla solita espressione da bambino birbante.
L'amico alza gli occhi al cielo "Stronzo"
Riceve in risposta un elegante linguaccia.
"Sì, è strano" A riportare la conversazione sul giusto binario è Remus, anche lui con l'espressione più seria, fissando gli altri.
"Soprattutto perché sono Nati Babbani" Continua Sirius, corrucciato "Chissà come sarà felice la mia amata famiglia…" Commenta in un sussurro rabbioso.
"Ormai siamo troppo in mezzo… questa cosa non finirà bene" Conclude Hamal, l'espressione persa.
I nomi delle ultime famiglie babbane uccise sono ormai una macabra lista sulla cima della Profeta.
"Cosa sono tutte quelle facce serie?" Interrompe la discussione James Potter con espressione malandrina, portandosi appresso una saltellante Fina, che praticamente si butta fra le braccia di Milo.
"Allegria. Allegria." Esclama pimpante, portando le mani sul viso del migliore amico, obbligandolo a tenere un sorriso sorretto dalle sue dita.
Gli occhi di un nero velato sono luminosi, l'espressione stampata in faccia da pazza esaltata che la classifica immediatamente come Grinfondoro.
"Casterville" La saluta con un ghignetto Sirius, alzando un sopracciglio scuro.
"Black" Risponde l'altra.
"Ci risiamo" Commenta spassionato James, andandosi a sedere accanto ad Hamal e completando così il tavolo.
"Pronta per gli allenamenti? Quest'anno non ti daremo tregua!" Allarga il ghignetto il moro.
La ragazzina dai lisci capelli scuri gonfia le guance, guardandolo male "Sono nata pronta, che ti credi?"
"Sarà.."
1, 2, 3.
Fina mette il broncio, incrociando le braccia al petto e alzando il mento in direzione dell'ormai non più rampollo Black.
Tutto il resto del gruppo alza mentalmente gli occhi al cielo. Conoscono fin troppo bene il rapporto dei due, fatto di punzecchiamenti e frasi ironiche varie, pertanto ormai ne sono abituati.
Ciò non toglie a Remus di tirare una gomitata all'altro Malandrino, che lo guarda oltraggiato. Il licantropo si limita a fargli un cenno con la testa. Sirius mette anch'esso il broncio, mentre con un gesto della mano scaccia qualcosa di invisibile
"Sì sì, non lo metto in dubbio, sarai perfetta…" Si arrende, donando un ultimo sguardo rancoroso all'"amico".
"Mi inquetate quando fate così…" Commenta urbanamente Hamal, nel seguire lo scambio silenzioso degli amici. I due si stringono le spalle, senza sapere esattamente che rispondere.
Nel frattempo Fina monta un enorme sorriso, scoppiando a ridere "Ci sei cascato"
Sirius si limita a rispondere con una molto matura linguaccia.
I due insieme hanno il potere di dimezzarsi a vicenda la propria età anagrafica, diventando entrambi bimbi di otto anni.
"Peter?" Si guarda intorno James, nella speranza di vedere l'amico.
"L'avevo lasciato al Paiolo, poi non è più tornato", risponde distrattamente Sirius, senza neanche alzare lo sguardo.
È quando però che riceve in risposta il silenzio, che il Malandrino inizia a preoccuparsi. Nota l'espressione dell'altro "Oh, no" Finisce per esclamare, disperato.
Fina lo guarda incuriosita, aggrottando le sopracciglia "Che succede?"
L'espressione di Padfoot sembra diventare sempre più bianchiccia, per poi correre ai ripari sotto il tavolo. Dalla sua posizione strategica esclama un chiarificatore "Emergenza Evans!"
Remus sbuffa.
Il resto del gruppo schiude le labbra, non capendo. Un "Che?" sfugge dalle labbra dell'unica ragazza presente. Riceve in risposta un educato "Shhh!" dal tavolo.
Tutto il gruppo, attenti alle azioni del Purosangue, non si sono accorti però della scomparsa di un ragazzo.
"Dov'è finito James?" Si guarda intorno il giovane Lupin, dubbioso.
"Ecco, ci siamo, ora quella megera lo ammazzerà" Sono le lugubri parole provenienti da sotto il tavolo.
"Sirius!"
 
James, nel mezzo della confusione, ne approfitta per scappare via dal gruppo di amici e dirigersi verso la celestiale visione che aveva avuto pochi istanti fa, mentre, con sguardo distratto, cercava di individuare il suo quarto Malandrino. Fortuna che ha visto molto meglio.
Capelli color rosso sangue, tenuti legati da una coda fatta alla bell'e meglio per via del calore estivo, sono il suo obbiettivo principale. "Sirius può pensare quello che vuole, non ho questo GRANDE fetish per i suoi capelli…mi piacciono e basta, ecco.."
L'ha vista di sfuggita, una macchia vermiglia che si dirigeva verso il Ghirigoro -fra lei e Remus non sa qual è messo peggio con la fissazione dei libri- per poi seguirla senza perdere tempo.
Elettrizzato come un bambino, cerca di imitare una di quelle spie babbane conosciute grazie a Moony -008 o qualcosa di simile- per andare incontro alla sua bella con movimenti silenziosi e felpati. Dovrebbero chiamarmi Padfood, altroché…
"Potter, smettila immediatamente!"
O forse no...
Riesce giusto ad entrare nel negozio pieno di libri, prima di essere scoperto dalla ragazza, che ora lo guarda con espressione furibonda.
"Lily!" Il sorriso si allarga considerevolmente "Sai che sei ancora più sensuale con quell'aria arrabbiata? Mette in risalto i tuoi capelli…"
Se gli sguardi potessero uccidere, James Potter sarebbe morto all'istante, un mucchietto di polvere all'entrata del negozio.
"Sentimi bene Potter, vanno bene le lettere, ti passo anche le frasi scontate, ma pedinarmi? Giuro su Merlino, alla prossima ti denuncio come stolker!"
Di tutta la frase pronunciata dalla ragazza, solo una cosa il giovane Malandrino riesce a capire "Allora le lettere ti vanno bene?" Commenta, allargando il sorriso.
Lily Evans non sa se mettersi a ridere, piangere, o urlargli contro finché la voce non le finisce. Intanto opta per spalmarsi una mano in faccia, disperata "Potter, sei un idiota" il tono di chi sta parlando con uno strano essere che non comprende le cose basilari.
"Lils, non nascondere il tuo amore per me.."
Riceve in risposta uno sguardo raggelante, con un chiarificatore "Solo Evans, per te, Potter" incamminandosi lontano dal ragazzo.
Peccato che venga pedinata all'istante "Okay, Miss. Evans, allora posso farle almeno compagnia?" Il ragazzo si guarda intorno "Sei sola, no? Una compagnia ci vuole… ed io sono più che disponibile"
La rossa ruota gli occhi, sconfitta, almeno finché non nota la sua salvezza: una schiena imponente, capelli corvini leggermente mossi, la postura da perfetto Purosangue. Eltanin Lancaster.
Ecco l'illuminazione.
Fa un sorriso di scuse -falso- mentre commenta, con strana gentilezza "Mi spiace Potter, ma non sono sola"
Occhi sgranati, coperti dalle lenti degli occhiali, sono la risposta che riceve "e con chi saresti, sentiamo?"
Mai una volta che non indaga, quel ragazzo…
Si avvicina al ragazzo visto prima -la sua salvezza- prendendolo alle spalle "Con Eltanin, no?"
Lo sguardo dubbioso di Potter, e quello sbigottito di Lancaster, non appena si gira, valgono più di mille parole.
"Reggimi il gioco, per favore" Abbassa la voce ai minimi storici, mentre si rivolge al ragazzo a cui si è affiancata, ricevendo in risposta un cenno della testa e uno strano sguardo curioso dai suoi occhi solitamente di ghiaccio.
"Sì, infatti ti aspettavo, Lily" Che poi i due si siano parlati solamente in biblioteca e che il loro rapporta consista in sguardi curiosi e chiacchierate nel cortile della scuola, non è dato saperlo a James, che infatti li guarda stralunato.
"Ah…non sapevo foste così amici" Il Malandrino alterna lo sguardo fra i due, non capendo: Eltanin Lancaster non è mai stato un Grifondoro modello -Merlino, lui lo riesce a vedere soltanto come un Serpeverde mancato- pertanto non ha mai dato chissà quanta confidenza al ragazzo -come se lo volesse poi, vive da isolato cronico…
Stringe le labbra: Mi sa che lo dovrò osservare più da vicino, 'sto Lancaster…
Lily continua, con il suo strano tono zuccheroso "Beh, credo che dovresti andare Potter, io ed Eltanin dovremmo parlare del "Trattato contro le Mandragole Selvatiche" se non ti dispiace.."
L'Animagus spalanca gli occhi, per poi incassare le spalle, sconfitto "Okay, allora ci vediamo a scuola, Evans…"
Per una volta il viso della ragazza sembra distendersi, il sorriso più morbido "Sì, ci vediamo a scuola, Potter" la schiena del ragazzo che si allontana "Comunque Keats non era male" commenta infine, quando il ragazzo si è allontanato.
Le spalle di James Potter si raddrizzano, mentre esce dal Ghirigoro, saltellando. Ops, probabilmente avrà sentito.
Fa un sorrisetto, mentre la voce di un altro ragazzo la riporta alla realtà "Evans, tu hai un rapporto strano con quel ragazzo".
Si gira, incontrando gli occhi di un particolare azzurro che la fissano come se volesse leggerle dentro. Arrossisce leggermente in zona guance "Cosa dici? Quello è Potter" come se spiegasse tutto.
Il ragazzo scrolla le spalle, dubbioso "Sarà…"
Poi Lily sorride, veramente, e nebulosamente Eltanin pensa di capire come mai Potter sia così fissato con quella ragazza: quando sorride, sembra avere uno scorcio del sole "Grazie per prima, non eri tenuto a reggermi il gioco.."
Alza gli occhi al cielo, come se la cosa fosse scontata, seguita dalla risata di Lily "Hey, è vero, non eri tenuto"
Quando è con la ragazza, perde un po' il suo lato asociale e può parlare serenamente, trovando in Lily un'amica attenta ed onesta. Non saranno proprio intimi -più per suo volere, che per altro- ma insieme stanno bene.
Non ci mettono molto ad iniziare ad instaurare una conversazione sui libri, sulle loro letture estive, perdendosi in un mondo diverso quanto affascinante.
Almeno finché un urlo non interrompe la loro discussione. Un "Vandalo!" rimbomba nel Ghirigoro, la gente che si ferma a guardare un uomo di mezz'età, dal volto pieno e rubicondo, di un grazioso color fragola, che sbraita di qua e di là di un "Ragazzino, o forse è la Progenie del Diavolo… trovatemi quel disgraziato che mi ha rovinato le mie pregiate stoffe disegnandoci sopra segni osceni!"
Eltanin e Lily si guardano, interrogativi, seguendo i movimenti dell'uomo.
Un respiro caldo si infrange contro il collo del giovane Lancaster, che si gira di scatto, incontrando gli occhi divertiti ed il sorrisetto a canaglia di un suo compagno di Casa. Robert Tesla.
"Nascondetemi!" Esclama il ragazzo, rifugiandosi dietro le spalle nerborute del compagno.
"E chi altro poteva essere stato, se non Tesla…" Borbotta infastidita Lily, riconoscendo immediatamente la sua più grande piaga da Prefetto. Tesla è forse anche peggio dei Malandrini…
Coglie di sfuggita un "Ciao anche a te, Rossa" seguito da un veloce occhiolino ironico, prima che si appiattisca ancora di più fra il muro ed Eltanin.
Il Purosangue, ad essere onesti, non ha mai avuto un rapporto con l'indisciplinato ragazzo -non che ne abbia avuti chissà quanti di rapporti con le persone, all'esclusione di Lily ed Ethan- ma conosce la fama di Robbie: una canaglia, non collega mai il cervello alle parole, per non contare le azioni sconsiderate, che sembrano essere un suo marchio di fabbrica. È fuoco, quel tipo di fuoco che sai ti brucerà.
"Ti avverto Tesla, sparisci o chiamo immediatamente quel signore tanto gentile che ti sta cercando" Il tono di Lily è fermo, nonostante la situazione sia un po' ridicola. Sta infatti guardando Eltanin, dato che il destinatario delle sue parole è nascosto dietro la schiena di quest'ultimo.
"Oh, insomma Rossa, sii un po' più gentile o Potter non te lo darà mai!" Il tutto espresso dietro la schiena di un altro.
Lily diventa di cinquanta sfumature di rosso…e non sicuramente per il piacere.
"Tesla!" Se c'è una persona che riesce a farle perdere la testa più di Potter, quello è Robert.
È Eltanin che alla fine sbuffa leggermente ed esclama un "Senti, lo copriamo, aspettiamo che l'uomo se ne vada, e poi tutti per la propria strada, okay?... Lily, rilassati"
Se non fosse dietro di lui, avrebbero potuto vedere gli occhi di Robert spalancarsi, colto alla sprovvista da un ragazzo che per una volta cerca di difenderlo. Ma così non è, e la reazione passa del tutto inosservata.
La ragazza porta gli occhi al cielo, mentre risponde con un infastidito "Okay".
Nel mentre aspettano, i gridi dell'uomo che mano mano scemano, per poi vederlo uscire nuovamente dal Ghirigoro, infuriato per la ricerca infruttuosa del vandalo.
"Se n'è andato" Commenta atono il giovane corvino, mentre Robbie esce dal nascondiglio dietro di lui, ritrovandoselo faccia a faccia.
Beh, bello è bello… pensa distrattamente Robbie, un sorrisetto scaltro che si forma sulle sue labbra. "Beh, Lancaster, grazie di avermi coperto" E, velocemente, si avvicina a lui, sfiorandogli le labbra con le proprie.
Si è già detto che è un ragazzo che non collega il cervello alle proprie azioni?
Velocemente si allontana, l'espressione scanzonata, e fischiettando volta le spalle a tutti e se ne va "Allora ci vediamo" Alza una mano e sparisce.
In tutto ciò, Elantin rimane con gli occhi spalancati, indeciso se prendere o meno a pugni il ragazzo sfacciato.
L'ultima cosa che vede, è l'occhiata saputa di Lily, i cui occhi verdi brillano in maniera inquietante.
"Non è come credi."
"Sarà.…" Riporta infine le parole dell'altro.
Entrambi alla fine si allontanano, il ragazzo ancora shoccato, la ragazza alle prese con la ricerca di un libro essenziale per lei.
 
 
"Non ti azzardare a fare niente di simile!"
Sbatte i palmi delle mani contro il tavolo lurido del locale "Testa di Porco", tutti gli altri clienti fin troppo sinistri e persi nel loro per far caso alla discussione che sta avvenendo in uno dei posti più isolati dell'osteria.
Ethan, gli occhi freddi che hanno una luce di cui aver paura, osserva silenzioso lo sfogo dell'amico, ora in piedi, il respiro accelerato, il cuore che gli pompa all'impazzata.
"Cosa ti salta in mente, Ethan?" Regulus ha gli occhi spalancati talmente tanto che sembrano tazzine da tea, ma così scuri che sembrano un tunnel infinito.
"Ascoltami Reg… mi è stato promesso un aiuto: perché rifiutarlo?"
"Perché? Perché mi chiedi?" Il ragazzo si guarda intorno, disperato "La tua famiglia? La mia? Mia madre! Non vorrebbero, lo sai…!"
Il ragazzo dagli occhi chiari, sospira, tenendo a bada le emozioni, sembrando soltanto una lastra di ghiaccio. Una lastra di ghiaccio dalle idee anticonformiste, però. "Io. Noi. Non siamo la nostra famiglia."
Regulus si affloscia, tornando seduto contro la sedie lurida del posto. Se non fosse stato così disperato, avrebbe guardato con disprezzo la mobilia. "Non posso, lo sai…"
"Non ti stiamo obbligando Reg, ti stiamo solo dando un'altra opzione…" è la voce delicata di Victoria quella che interrompe i due, ora nascosta da un mantello scuro per non farsi riconoscere.
"Lo so Vic… ma voi state giocando forte, e non vorrei…" Si ferma, boccheggia come a corto d'aria, per poi chiudere gli occhi e sussurrare con un filo di voce "diventare nemici, ecco…"
I due lo guardano stoici, non mostrando nessun segno di parole a quella frase. Troppo Purosangue per permettere uno sgarro simile.
"Questa è la tua scelta Reg, sta a te scegliere da che parte stare…" La ragazza si alza, andandosene in un movimento svolazzante, il mantello che evita agli altri di riconoscerla mentre oltrepassa la porta, allontanandosi completamente.
"Regulus, sei sotto giuramento, ricordatelo." E, con quest'ultimo avvertimento, anche Ethan si allontana, seguendo la sorella.
Il secondogenito rimane come imbambolato nel suo posto, fissando il vuoto. La conversazione, tenuta segreta da un Voto Infrangibile, sarebbe rimasta segreta nel suo cuore e in quello dei suoi amici. Che, ormai, non sa neanche più come considerare.
Si alza, ancora scosso, lasciando qualche moneta sul tavolo, per poi uscire, il sole che gli ferisce gli occhi.
Ironico come il tempo quasi mai rispecchia il mio umore…
Si infila le mani in tasta, osservando distrattamente il via vai delle persone, mentre si incammina senza una meta precisa, perso nei pensieri. Possibile che lo vogliano fare davvero?
Lo sguardo corre verso il terreno, le spalle incassate, per non incontrare sguardi felici e superficiali, in netto contrasto con i suoi. In questa posizione, però, non fa caso a chi ha davanti… non ci mette molto a finire addosso a qualcuno.
Alza gli occhi, pronto a scusarsi, finché non riconosce la persona davanti a lui. Sorride leggermente, l'espressione che si distende "Monica" la saluta, più tranquillo.
La ragazza castana lo fissa per qualche secondo con i suoi occhi color cioccolato "Hey Reg, non sembri in gran forma.." Le parole sono enfatizzate da un accento aspro, che rimandano alle sue origini austriche. L'espressione rimane neutrale, senza essere attraversata da nessuna emozione, ma il Purosangue la conosce talmente bene da non prendersela.
Si stringe nelle spalle, senza rispondere veramente "Cosa ci facevi qui?"
"Oh, dovevo incontrare Sirius…"
Bang. "Ah" Quando le giornate possono andare di male in peggio.
"Comunque, non cambiare discorso… tutto bene?"
Il ragazzo si guarda intorno -ci manca che incontri quello screanzato di mio fratello- per poi sbuffare "Ho avuto dei problemi con Ethan e Victoria…"
Monica, nonostante sia una Tassorosso, non è mai stata particolarmente brava a consolare le persone, né a donare più emozioni del necessario, per questo l'unica risposta che il ragazzo riceve è un "Ehm".
Anche stavolta, Reg continua a conoscerla troppo bene per prendersela. Sospira, scalcia un sassolino e "Si stanno cacciando in grossi guai". Non può dire niente di più, ma fissa la ragazza in cerca di una muta comprensione, che fortunatamente riceve.
Regulus è innamorato da sempre di Monica, dal suo quarto anno, quando ha conosciuto quella ragazza un anno più grande di lui, non particolarmente appariscente o popolare, forse un po' sulle sue ed inespressiva, ma comunque fin troppo speciale ai suoi occhi. Peccato che per Monica lui non sia altro che un fratellino, oltre ad un parente del fantomatico Sirius. Se ne è geloso? Ovvio. Lo dirà mai? Certo che no.
Scalcia un altro sassolino, si morde il labbro, mentre entrambi rimangono in silenzio per qualche momento.
"Andrà tutto bene" Rompe il silenzio Monica, e non è frase detta per cortesia, ma qualcosa di vero e sincero. Forse per questo a Regulus piace tanto, perché non mente, nonostante tutto.
Sorride in direzione dell'amica e stavolta l'attimo di silenzio è riconoscente. Non hanno mai avuto bisogno di parlarsi particolarmente, entrambi che si capiscono nel loro stesso silenzio.
Lo sguardo fra i due dura più di qualche secondo, denso di qualcosa a cui nessuno dei due sa dare un nome, prima che la ragazza distolga lo sguardo, come se stesse facendo qualcosa di male.
"Devo andare, i Malandrini mi aspettano…"
Ovvio. "Okay, tranquilla."
La vede andare via e Regulus, improvvisamente, sente come se ogni cosa della sua vita gli stesse sfuggendo di mano come della sabbia tra le dita.
Chiude gli occhi e sospira. Mai come in questo momento ha desiderato non essere un Black ed abitare lontano.
Un aereoplanino di carta si infrange contro di lui: "Troviamoci al solito posto."
Sev… chi altro potrebbe essere? Sorride triste e si incammina.
 
 
 
 
 
 
____________________________________________
Angolo Autrice:
 
…. *Aspetta di venire trucidata.*
Okay, veramente, mi spiace per tutto il tempo che ci ho messo a pubblicare,
ma volevo prendermi del tempo per pensare alla storia, decidere come impostarla e
come buttare giù il tutto… alla fine sono arrivata a questo, che non è proprio il massimo.
Comunque, almeno vi rassicuro dicendovi che non ho nessuna intenzione di abbandonare la storia, anzi.
Ora, al di là di tutto, spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto ^^.
 
*Ah, tra l'altro, sono ancora alla ricerca di due OC maschi e un OC femmina.
Chiunque voglia partecipare, può seguire la scheda del Prologo.
*
 
Per varie questioni, suddividerò i personaggi come Principali e Secondari
solo con l'evolversi della storia,
poiché neanche io so come si muoveranno in futuro. Sembrano avere vita propria XD
Anche per le relazioni, sono altalenante: cercherò di seguire l'input che mi avete mandato,
ma i nostri personaggi sono ragazzi, è normale che avranno più di una cotta
o comunque ci saranno intrecci di relazioni.
Spero che vi vada bene.
 
Un'altra cosa importante
  mi potreste mandare la scheda con quello che i vostri OC hanno fatto durante gli anni ad Hogwarts?
E sarà così suddivisa:
 
-Primo Anno:
-Secondo Anno:
-Terzo Anno:
-Quarto Anno:
-Quinto Anno:
-Sesto Anno:
 
So di chiedere tanto, ma voglio fare le cose con cura.
Spero apprezzerete, ecco.
 
Passando alle domande:
-Cosa ne pensate?
-Il vostro OC è come immaginavate o vorreste un altro atteggiamento?
-Chi altro vi ha colpito?
-Il prossimo capitolo lo vorreste con i personaggi così uniti o divisi invece in gruppi più piccoli?

 
 
 
   Al prossimo capitolo:
Hogwarts.

 
 
 
 

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