Story of my life

di valedia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi presento ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Mi presento ***


Salve a tutti, mi chiamo Alessia Rossi, ho 24 anni e vengo dalla Campania. Questa storia non è frutto della mia immaginazione, ma la realtà dei fatti che sono accaduti da quando avevo 15 anni.  

Spero di cogliere nel segno raccontandovi tutta la mia vita. I nomi non sono reali per motivi di privacy. Detto questo vi auguro una buona lettura. ............  

2 giugno 2006   

Era un caldissimo pomeriggio d'estate, come ogni giorno da cinque mesi andavo a trovare la mia all'epoca migliore amica Giada, quando incontrai lui: Francesco, capelli neri, occhi cerulei e corporatura muscolosa.  

Stavo fumando una sigaretta affacciata alla finestra mentre aspettavo Giada che finiva di vestirsi quando, mentre lanciavo la sigaretta finita giù dalla finestra, per poco non colpivo Francesco.   

Imbarazzata entrai in casa, ma le sue parole le sentii lo stesso " Chi è stato a buttare la sigaretta rischiando di colpirmi? "   

Mi affacciai di nuovo e risposi " Sono stata io, problemi? "  

" Si, per poco non mi bruciavi l'orecchio! " disse lui.  

Scoppiai a ridere " Addirittura, non l'ho fatto volontariamente " dissi con le lacrime agli occhi per le risate .  

" Va bene, non è successo niente. Come ti chiami? "  disse lui avvicinandosi alla finestra. 

" Alessia, tu? " risposi sedendomi sul davanzale.  

" Francesco. Ma tu sei l'amica di Giada? " chiese lui. 

" Si, e tu non dirmi che sei l'amico di Antonio " risposi io 
" Si, se vi sbrigate a scendere andiamo a farci un giro " disse ancora lui.  

Io entrai in casa e iniziai a chiamare Giada urlando per farmi sentire Finalmente, dopo dieci minuti scendemmo e andammo a fare questo dannato giro, non l'avessi mai fatto!   

In macchina ci fu un silenzio imbarazzante, da sottofondo solo la musica neomelodica quando Francesco parlò " Giada, mi trovi un bel ragazzo? "   

Giada guardò me e io lei, poi guardai Francesco " E lo chiedi a me, chiedilo ad Alessia" disse Giada.   

Gli occhi di Francesco mi guardarono dallo specchietto retrovisore quando " Non sei un bel ragazzo, sei strabono! " risposi.   

Giada e Antonio iniziarono a ridere mentre Francesco mi guardava, io abbassai la testa imbarazzata.   

Parcheggiammo la macchina, Giada e Antonio scesero mentre io e Francesco rimanemmo dentro.  

L'atmosfera si surriscaldò quando, facendo l'ennesima figura di merda della giornata dissi " Ti posso baciare? "   

Francesco mi guardò per qualche secondo, poi si avvicinò e ci baciammo. Ammetto che non fu il mio primo bacio, ma fu diverso dagli altri, le nostre lingue si cercarono e si attorcigliarono in un bacio nuovo, dolce.   

Ci staccammo e Francesco mi accarezzò la guancia " Sai, sei davvero una bella ragazza. Ti va di frequentarci? "   

Nella mia mente da quindicenne già facevo i filmini mentali, già immaginavo come era stare tra le sue braccia e posso dirvi che avevo gli occhi a cuoricino! Arrivato l'orario dovetti tornare a casa, io e Francesco ci scambiammo i numeri di telefono e promettemmo che ci saremmo mantenuti in contatto. 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


11 settembre 2006
Era il giorno del mio compleanno, ero andata come al solito a casa di Giada per stare con lei, e diciamocelo, anche per vedere Francesco. Arrivai puntuale, erano le cinque di pomeriggio e faceva ancora caldo, quando i miei occhi furono attratti da Francesco che era appoggiato alla macchina con le braccia conserte.
" Ciao " lo salutai con un bacio sulla guancia, ma non fu contento del mio gesto, mi attirò a se e mi stampò un bacio sulle labbra
" Auguri, piccola " mi disse. Sgranai gli occhi, non pensavo se ne ricordasse! Si sporse in macchina e prese una rosa
" Questo è un piccolo pensiero per te, spero ti piaccia! " disse porgendomela. Mi emozionai, i miei occhi si fecero liquidi
" Perchè adesso piangi? Non ti piace il regalo? " disse mortificato. Se solo avrebbe saputo che mi ero innamorata di lui!
" Ma scherzi? E' bellissima, grazie " dissi baciandolo sulle labbra.
Dopo aver " festeggiato" il mio compleanno con lui, mi sedetti in macchina e accesi lo stereo. La canzone che passò per radio in quel momento mi fece riflettere; stavo bene con lui, ero felice e mi faceva sentire amata, ma avevo un brutto presentimento. Sapete quando hai un vuoto alla bocca dello stomaco? Ecco, mi sentivo cosi, avevo una specie di sesto senso, e non mi sbagliavo mai! Mi affiancò in macchina
" Ti va se andiamo a fare un giro? Devo parlarti! " Io annuii e mise in moto. Si fermò giusto qualche metro più avanti, in modo che potessimo stare da soli
" Ale, devo dirti una cosa. Capirò se non vorrai più vedermi! " In quel momento nella mia testa le peggiori cose si materializzarono: che mi avesse " tradito" ? Lo incitai a parlare
" Vedi, io sono fidanzato da quattro anni " il mondo mi crollò addosso. Avevo voglia di andarmene, avevo voglia di dargli un pugno in faccia, ma non feci niente di tutto questo, anzi
" Vuoi continuare a vedermi? " mi disse. Avrei potuto rispondergli di andarsene a fanculo, che mi aveva preso in giro, che mi aveva illusa. E invece no
" Si, per me va bene! " risposi, che stupida! Ma infondo, ditemi voi, cosa potevo fare se il mio cuore ormai si era innamorato di lui? I suoi occhi si sgranarono
" Vuoi continuare a stare con me, nonostante io sia fidanzato? " mi avvicinai e lo baciai
" Si, ormai ti appartengo" gli dissi. Sono sempre stata il tipo di ragazza che non si tira indietro quando ha da dire qualcosa, bella o brutta che sia.
Passammo la giornata a baciarci, a ridere e scherzare quando ad un certo punto il suo telefono squilla:la sua ragazza
" Che vuoi? Si, dieci minuti e vengo " disse e staccò la chiamata. Mi guardava e io guardavo lui, mi ero messa nei guai da sola!
" Io vado, ci sentiamo stasera? " mi disse a fior di labbra.
" Si, a stasera " e ci salutammo.
Ero appena tornata a casa e mamma stava preparando la cena quando mi arriva un messaggio
" Piccola, che fai? " sorrisi e gli risposi
" Sono appena tornata a casa, tu? " inviai e indossai il pigiama.
" Ho appena finito di cenare e ti pensavo. Mi manchi, piccola " lessi il messaggio e risposi
" Adesso devo cenare, ci sentiamo dopo, ti voglio bene "
Mi ero appena messa a letto, guardavo la tv quando il cellulare squilla
" Ehy, dimmi. "
" Stavi dormendo? " mi disse sussurrando.
" No, stavo guardando la tv. E' successo qualcosa? " risposi a bassa voce per non farmi sentire
" No, volevo solo sentirti prima di andare a dormire" Era davvero dolce.
" Adesso che mi hai sentito, io vado a dormire che domani ho scuola. Buonanotte, ti voglio bene "
" Buonanotte, piccola " staccai e mi addormentai.
Il giorno dopo mi svegliai alle sei di mattina, mi feci la doccia e mi lisciai i capelli, mi vestii e andai a scuola. Davanti la fermata del bus presi il telefono e notai un messaggio.
" Buongiorno, piccola. Buona scuola " Era un semplice messaggio, ma al solo pensiero che si fosse svegliato presto per mandarmi un messaggio, sorrisi. Poteva sembrare un maleducato cafone, ma se lo conoscevi bene scoprivi che era l'esatto opposto
La giornata di scuola finì e tornai a casa, mangia e andai in camera a fare i compiti, non vedevo l'ora di vederlo.
Ero davanti la fermata del bus che mi avrebbe portato da Giada, ascoltavo la musica con le cuffiette quando mi arrivò una chiamata
" Dimmi " risposi.
" Dove sei? " chiese abbassando la musica dello stereo
" Sono davanti la fermata, tra poco sarò la " risposi e staccai. Dopo cinque minuti lo vidi alla guida della macchina di Antonio.
" Sali " mi disse. Non persi tempo e salii
" Come mai sei venuto a prendermi? " chiesi abbassandomi sul sediolino, non potevo rischiare di farmi scoprire
" Non potevo aspettare, avevo voglia di vederti " mi disse
Arrivammo sotto casa di Giada e scesi dalla macchina seguita da lui, si sedette sulla panchina e mi fece sedere addosso a lui.
" Mi sei mancata " disse baciandomi.
" Anche tu " risposi al bacio.
" Ti amo, lo sai? " disse. Non sapevo se essere felice per quello che aveva detto o piangere per la situazione in cui mi trovavo, cosi decisi di non rispondere, ma lo baciai con tutta la passione che potevo avere!

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


23 dicembre 2006 Mancavano due giorni a Natale e dire che ero euforica, era un'eufemismo! Mi alzai dal letto, feci colazione e pulii casa. Ero da sola a casa, cosi decisi di chiamare Francesco. Una , due, tre volte ma non rispondeva. Mentre mi stavo facendo la doccia il mio telefono squillò,lo lasciai suonare e ripresi a lavarmi, ma quando finalmente lo risposi, aveva un diavolo per capello! " Dimmi, mi stavo lavando " risposi alla chiamata " E tre ore per rispondere? " chiese arrabbiato " Ci ho messo il tempo necessario, ti è andato di traverso qualcosa oggi? " risposi accigliata per i suoi modi " Non mi rispondevi e mi sono preoccupato " mi disse, dolce " Comunque il tempo che mi vesto, mi liscio i capelli e scendo " gli dissi appena finita di vestirmi " Ti passo a prendere io, a dopo " e staccò. Eravamo sotto casa di Giada e stavamo parlando di stronzate quando all'improvviso mi baciò " E questo? " gli dissi staccandomi dal bacio " Mi sei mancata " rispose baciandomi ancora. Dopo che mi aveva detto che mi amava, lo vedevo più dolce, si preoccupava se non lo rispondevo, veniva a prendermi sotto casa e mi faceva i regali più incredibili. Passammo le feste natalizie sentendoci per gli auguri e messaggiandoci a notte fonda, ma con l'arrivo dell'anno nuovo, mai avrei pensato che le cose fossero cambiate! Era il giorno dell'Epifania e come al solito mi stavo preparando per farmi la doccia quando il mio cellulare suonò: numero privato " Pronto? " risposi, mi tremava la voce, sapevo chi era! " Ciao, sei Alessia? " disse l'altra voce " Si, sono io. Tu sei? " dissi io " Sono Roberta, e sono la fidanzata di Francesco! " non sapevo che rispondere, mi si era seccata la bocca e il cuore batteva forte " Piacere, ma cosa vuoi da me? " chiesi, facendo la finta tonta " Non prendermi in giro, so che tu e Francesco vi vedete e sentite " disse sprezzante e fredda " Io non conosco nessun Francesco " " La smetti di prendermi in giro? Adesso ti passo Francesco " paura totale " Pronto? " disse lui, sorrisi anche se non poteva vedermi " Ciao, ma lo sai che noi ci frequentiamo, ma lo sa la tua ragazza e no noi? " dissi " Ma io non ti conosco, e tu neanche, quindi come possiamo frequentarci? " chiese lui " Domandalo alla tua ragazza. E' stato un piacere conoscerti " e staccai. Anche se in quel momento non seppi cosa mi spinse a negare tutto, in cuor mio sapevo che stavo sbagliando e che stavamo facendo soffrire una ragazza. Mi lavai, misi il pigiama e gli mandai un messaggio " Scusami, ma stasera non ci vedremo " inviai e senza aspettare la risposta mi addormentai. La mattina seguente mi preparai per andare a scuola e appena arrivai me lo trovai lì davanti con un cornetto a cioccolato in mano " Buongiorno " dissi solamente " Adesso perchè ce l'hai con me? " disse baciandomi " Perchè mi sono stancata, io non sono così.Ho i miei 16 anni e voglio godermeli a pieno, e no innamorarmi di un ragazzo, fidanzato per giunta. Quindi è meglio che la finiamo qua " dissi con gli occhi lucidi. Lui in risposta mi diede un'ultimo bacio e se ne andò. Che grandissima giornata di merda! La giornata di scuola finì e tornai a casa, senza salutare nessuno andai in camera mia e mi misi a fare i compiti,qualunque cosa pur di non pensarlo! Dopo aver fatto tutto, feci la doccia e scesi, diretta da tutti tranne che da lui. Ma il Destino mi giocò un brutto scherzo. Arrivata da Giada mi sedetti sulla panchina e accesi una sigaretta quando Francesco mi si parò davanti " Non vuoi più vedermi ne sentirmi? " chiese sedendosi accanto a me " No se hai la ragazza " risposi facendo l'ultimo tiro e buttandola a terra. Mi prese il volto tra le sue mani e mi voltò verso di lui " Io ti amo, e non voglio smettere di vederti " mi baciò. Dimenticai che non volevo più vederlo, dimenticai che eravamo alla luce del sole e risposi al bacio.Eravamo come due pezzi di puzzle che si completavano, i pezzi di un mosaico che servivano per completarlo. Dopo il bacio si staccò e mi abbracciò, mi accoccolai al suo petto e piansi, mi alzò la testa e asciugò le lacrime " Perchè adesso piangi? Lo sai che mi piace quando ridi! " " Perchè non voglio lasciarti, mai " dissi baciandolo ancora " Non succederà mai " rispose Tornai a casa sorridente, mi spogliai indossando il pigiama e mi buttai a letto sorridendo come una scema. Francesco mi amava e voleva avermi al suo fianco, cosa avrei potuto desiderare di più?

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


1 luglio 2007

L'estate era arrivata, il sole splendeva caldo nel cielo, la scuola era finita ed ero pronta per festeggiare il compleanno di Francesco. Mi alzai dal letto alle sette e mezza, ero abituata a svegliarmi presto per la scuola, feci colazione e mi vestii per andare da Giada.
Indossavo un leggins nero lungo, una maglia beige a maniche corte e dei saldali del medesimo colore, avevo i capelli lisciati e attaccati in una coda di cavallo, con qualche filo di trucco leggero, arrivai da Giada e mi sedetti sulla panchina fumando una sigaretta. Finalmente lo vidi, indossava un jeans chiaro, una maglietta a maniche corte bianca e delle nike grigie, era lo spettacolo più bello che avessi mai visto. Appena mi vide si sedette accanto a me e mi baciò.
" Ciao, piccola " disse staccandosi dal bacio.
" Ciao a te. Auguri " dissi porgendogli un piccolo bracciale in argento con sopra le nostre iniziali.
" E' bellissimo " disse indossandolo " Grazie " e mi baciò di nuovo. Vi starete chiedendo: ma non avevi deciso di non vederlo più? E io vi rispondo che all'amore non si comanda! Si perchè mi ero innamorata follemente di lui, ero disposta a tutto pur di stare con lui, ma ahimè, le cose non sempre vanno come vorremmo!
Stavamo festeggiando il suo compleanno tra baci, risate e birre, quando il suo cellulare squilla: Roberta. Francesco si spostò per rispondere e mi sentii sola, avevo i nostri amici intorno, ma senza di lui ero sola! Dopo dieci minuti tornò e mi abbracciò, un'abbraccio di scuse. Passata la serata era arrivata l'ora di rientrare in casa, mi lasciò al nostro posto e mi baciò
" Domani ci vediamo? " chiese mettendo in moto la macchina
" Non lo so, ti faccio sapere domani. Buonanotte " risposi e me ne andai
Ero una ragazzina immatura che si innamorava facilmente, sapevo che con lui non avrei avuto una storia tutta rose e fiori, ma mi piaceva credere che il lieto fine, quello che narrano tutte le favole, esisteva anche per me! Mi spogliai, infilai il pigiama e andai a dormire, sperando che la notte potesse consigliarmi una volta per tutte su cosa fare.

8 settembre 2007

Era passato un'anno da quando io e Francesco ci conoscemmo e decidemmo di frequentarci. Erano cambiate molte cose, io ero cambiata, tanto che la situazione iniziava a starmi stretta! Un bel giorno andai da Giada come sempre e la stavo aspettando, quando arrivò Antonio.
" Ale, ciao " disse sedendosi vicino a me
" Ciao " risposi
" Non sai niente? " chiese. Cosa dovrei sapere?
" No, cosa è successo? " chiesi,sperai che non fosse successo niente a Francesco
" Giada, quella troia, ha chiesto a Francesco di lasciarti, e mettersi con lei " credetemi se vi dico che vedevo tutto nero davanti agli occhi. Scese Giada e mi salutò
" Ale, che hai? " chiese mettendosi di fronte a me
" Niente, dimmelo tu " dissi fredda " Tu sei una troia, una puttana. Come ti sei permessa di dire a Francesco di lasciarmi per te. Ma ti sei vista allo specchio? " ero incazzata nera. Lei non rispose e abbassò la testa, ma quando sentì la voce di Francesco subito la rialzò.
" Ma tu il telefono ce l'hai solo per dire stronzate? " dissi verso Francesco, avevo il fumo che mi usciva dalle orecchie
" Io non ho fatto niente, e poi secondo te, potevo mai lasciarti per lei? " disse. Non mi reputavo Megan Gale, ma di certo ero più bella e carina di Giada!
Dopo il litigio con Giada me ne andai, non volevo più vederla davanti agli occhi. Giustamente ci stavo male, eravamo migliori amiche, ma forse per lei ero soltanto una delle tante.
Passò una settimana da qual giorno e Giada non si fece ne sentire, ne vedere.Io e Francesco continuammo a vederci in un'altro luogo avendo cosi la possibilità di stare da soli, mentre Antonio ci faceva da tassista.
Ero davvero sicura della scelta che feci? Ero sicura che Francesco fosse il ragazzo giusto per me? Non seppi darmi risposta, ma mi godetti a pieno tutti i momenti, belli e brutti che furono.
La vita è fatta di scelte, giuste o sbagliate che siano, e sta a noi farle. Il destino è dettato dalle nostre scelte.
ANGOLO ME SALVE, SCUSATE SE è PICCOLO MA HO RACCHIUSO IN UN CAPITOLO I MOMENTI, DICIAMO, PIù SALIENTI DELLA MIA STORIA CON FRANCESCO E DELLA MIA AMICIZIA CON GIADA. MA NON FINISCE QUI, HO ANCORA TANTO DA RACCONTARE! AL PROSSIMO CAPITOLO. BUONANOTTE SMAK

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


2 giugno 2008

Alessia's pov

La mia storia con Francesco era finita, ero caduta in depressione per un'amore non corrisposto. Vi chiederete come mai non era corrisposto se mi amava? Oltre me e Roberta, ne aveva un'altra, ed io ci ero cascata con tutte le scarpe!
Quel giorno avevo l'influenza e stavo parlando a telefono con il mio migliore amico Marco
" Sorellina, che stai facendo? " mi chiese
" Sto a casa con l'influenza, tu? " risposi
" Sono in giro con Angelo, vuoi che ti porti qualcosa? " mi chiese. Marco mi voleva bene davvero, e io ne volevo a lui. Ci eravamo conosciuti quando Francesco e io ci mettemmo insieme.
" Certo, voglio le noccioline zuccherate " risposi allegra, erano le mie preferite
" Ok, allora tra dieci minuti sono sotto casa tua " e riattaccò. Abbottonai una felpa sul pigiama, mi aggiustai i capelli e scesi giù al portone dove attesi Marco.
Ero seduta sulle scale del pianerottolo quando Marco e Angelo arrivarono, scesero dalla macchina e ci salutammo.
" Piacere, Alessia " dissi porgendo la mano a Angelo, che lui strinse leggermente
" Piacere Angelo "
Stavamo mangiando le noccioline, io seduta e Marco e Angelo di fronte a me in piedi. Mi sentivo osservata, cosi mi voltai e vidi che Angelo mi guardava.
" Sono sporca da qualche parte?" chiesi
" No " rispose Angelo. Scrollai le spalle e continuai a mangiare le noccioline, ma quella sensazione non spariva, Angelo mi guardava ancora!
" Ma perchè mi guardi e ridi? " chiesi ad Angelo.
" Niente, sei una bella ragazza " risposi. In quel momento il mio viso assunse tutti i colori possibili, ero imbarazzatissima al massimo.
Era trascorsa un'ora quando Marco e Angelo se ne andarono
" Sorellina,noi andiamo. Ci sentiamo domani, buonanotte " mi salutò Marco
" Ci possiamo scambiare i numeri? " mi azzardai a chiedere a Angelo. Lui estrasse il suo cellulare e segnò il mio numero
" Ci sentiamo, buonanotte " mi disse e se ne andarono.

21 agosto 2008

Erano tre mesi che io e Angelo ci sentivamo telefonicamente. Mi chiamava e stavamo a parlare ore sane a telefono. Un giorno, visto che avevo i corsi di recupero a scuola, mi venne a prendere e mi accompagnò a casa, mi salutò e se ne andò. All'inizio lo vedevo come amico, era il classico ragazzo dolce, simpatico e gentile, e poi non volevo affezionarmici troppo, non volevo soffrire ancora!

11 settembre 2008

Ero a casa mia che guardavo la tv quando il cellulare mi squillò: Angelo
" We " dissi, non serve dire che ero emozionata ancora dopo tre mesi
" Ciao, che fai? " chiese.
" Guardo la tv, tu? " risposi sistemandomi sul letto.
" Sono sotto casa tua e ho una sorpresa per te! " disse. A quelle parole saltai dal letto e scesi a volo. Lo trovai sotto il mio portone con un pacchetto azzurro
" E' per me? " chiesi una volta di fronte a lui
" Si, auguri " disse baciandomi sulla guancia
Lo aprii e dentro trovai una tazza da latte di Winnie the Pooh, ne andavo matta
" Grazie mille, la cercavo da tanto " risposi, saltandogli addosso.
Quello fu il compleanno più bello della mia vita, non solo ricevetti la tazza di Winni the Pooh, ma quel giorno capii che il ragazzo che avevo davanti sarebbe diventato il mio ragazzo per la vita.



ANGOLO ME

Scusate se è piccolo, ma sono talmente impegnata che non ho tempo di scrivere niente. In questo capitolo è racchiusa la fine della mia storia con Francesco e l'inizio di una favola con Angelo, spero vi piaccia. Alla prossima!

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


12 settembre 2009
Era arrivato il momento:stavo per diventare maggiorenne. Quel giorno pioveva molto, ma il mal tempo non mi impedì di festeggiare come era giusto.
Quel giorno mi svegliai più felice che mai, ero felice che stavo per raggiungere la maggior'età, avevo trovato un ragazzo che mi amava per come ero, ma mi mancava qualcosa. Quel giorno Francesco non mi fece gli auguri, ma in fondo cosa mi aspettavo? Ero stata presa in giro ed ancora che speravo in un suo messaggio o chiamata!
Era tutto pronto:il vestito, gli invitati, il cibo, la sala e la musica, mancavo solo io. Arrivai nel luogo della festa bendata e accompagnata da mio fratello. Quando mi tolse la benda non credevo ai miei occhi: la sala era addobbata con palloncini di winnie the pooh, festoni di buon compleanno erano attaccati ovunque e al centro della sala c'era un tavolo grande addobbato con ogni ben di Dio, c'erano persino le piramidi di bicchieri!
Arrivò il momento della torta: una torta rettangolare farcita al cioccolato con l'immagine di winnie the pooh e pimpi ( per chi non lo sapesse pimpi era il maialino rosa migliore amico di winnie ). I miei occhi si fecero liquidi: era tutto quello che avevo sognato per i miei diciotto anni!

13 settembre 2009

Mi svegliai diversa: era come se qualcosa fosse cambiato, ma cosa? Forse ero diventata più adulta, o forse fingevo di esserlo. La mia parte infantile prendeva possesso del mio corpo nei momenti meno opportuni, mentre la mia parte matura andava a farsi un giro, dividendomi cosi a metà. Tra me e Angelo andava bene, più o meno. La parte infantile pensava ancora a Francesco e faceva di tutto per vederlo e sentirlo, mentre la parte matura voleva stare con Angelo e vivere la favola, portandomi cosi a litigare con Angelo sette giorni su sette. Chi disse che il primo amore non si scorda mai, non aveva un cazzo da fare!

21 agosto 2010

Era passato un'anno da quando io e Angelo stavamo insieme e per festeggiare il nostro primo anno insieme, Angelo mi portò a cena fuori.Mi vestii con un jeans chiaro, una maglietta nera e dei tacchi neri, lisciai i capelli e mi truccai leggera. Dopo cena andammo a fare un giro e poi mi portò a casa sua:già sapevo come sarebbe finita la serata! Iniziammo a baciarci mentre piano piano ci portava in camera sua, mi adagiò sul letto e ci spogliammo. Essendo la prima volta per me, avevo paura:paura che non potessi piacergli, paura che dopo averlo fatto mi avrebbe lasciata, paura che potessi sbagliare qualcosa. Ma con un suo bacio ed un suo " andrà tutto bene " le mie paure sparirono. Mi penetrò dolcemente, strinsi gli occhi e le gambe:il dolore era forte, ma spingendo lentamente il piacere prese possesso di me: Raggiungemmo l'apice insieme e ci addormentammo. Quella fu la serata più bella della mia vita!
8 anni dopo La storia tra me e Angelo procede bene, stiamo insieme da 8 lunghi anni e stiamo pensando di sposarci. Francesco non l'ho più visto ne sentito dal giorno del mio diciottesimo compleanno, e forse è stato meglio cosi. Giada è sparita chissà dove mentre Marco si è sposato e ci siamo persi di vista. Ho perso tutte queste cose, ma ci ho guadagnato un ragazzo che mi ama, una vita felice e la realizzazione dei miei sogni. Cosa posso volere di più?



Grazie per aver letto la mia storia e per averla recensita. E' corto lo so, ma non avevo il tempo di scrivere. Giuro che la prossima storia che scriverò sarà migliore di questa. Ancora grazie a tutti baci

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