La Pietra Acquamarina

di kisspiece99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Aggiunta ***
Capitolo 3: *** Selezione OC ***
Capitolo 4: *** Vita di bordo- Ciurma Argentata ***
Capitolo 5: *** vita di bordo- Ciurma del Ritorno ***
Capitolo 6: *** vita di bordo- Ciurma dell'Arciere ***
Capitolo 7: *** Incontri con sconosciuti-Everyone ***
Capitolo 8: *** A spasso per Peaceful Island ***
Capitolo 9: *** Brutte notizie ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


LA PIETRA ACQUAMARINA
PROLOGO
Nel mare orientale una ragazzina e due ragazzini sedevano uno affianco all’altro su uno scoglio. Mentre guardavano l’ennesima onda infrangersi contro lo scoglio la bimba ruppe l’atmosfera di serenità che si era creata “Questo mare sarà lo stesso che solcheremo tra 10 anni, ognuno con la propria ciurma, ma tutti con lo stesso obiettivo: trovare la pietra Acquamarina, come fecero mamma e papà!” i due ragazzini guardarono la sorella sorridendo, pensando a quanto quelle semplici parole rispecchiassero il futuro che desideravano. La bimba si scostò una ciocca di capelli castani dietro all’orecchio e riprese parola “Io Viktoria Almanser, giuro sulla cosa a me più cara, di ritrovare la Pietra Acquamarina!” Il fratello alla sua destra, che aveva i capelli castani come i suoi, sorrise e tirò fuori dal feretro una freccia “Io Aiden Almanser, giuro sulla cosa a me più cara, di ritrovare la Pietra Acquamarina!” L’ultimo fratello si alzò, si sistemò i capelli corvini scompigliati dal vento, tirò fuori dal suo marsupio una fiala e disse “Io Nicholas Almanser, giuro sulla cosa a me più cara, di ritrovare la pietra Acqumarina!” Viky sorrise afferrò la freccia, si fece un piccolo taglio sul dito e fece cadere alcune gocce nella fiala, fu imitata dai fratelli e successivamente si recarono al promontorio dove era situata la tomba dei genitori. Aiden fece un piccolo solco nel terreno e vi seppellì la fiala in modo tale che solo i loro genitori sapessero della loro promessa.
^*^*^*^*^*^*^*^*^
Minuscolo spazio vitale di Kiss:
Salve gente!
Che ne pensate? Era già da un po’che mi frullava l’idea di scrivere una storia interattiva, il fatto che ultimamente ne sto leggendo parecchie mi ha dato la spinta per scriverla e pubblicarla. Tralasciando la storia della mia vita vi illustro il regolamento:
  1. Potete partecipare con il massimo di due OC a testa.
  2. Potete creare OC maschili e femminili, ma vi prego di non mandarmeli tutti femminili
  3. La scheda del personaggio gradirei che mi fosse inviata tramite Messaggio Privato, chiunqueme la invii tramite la recensione sarà automaticamente fuori dalla selezione.
  4. Vi prego di non mandarmi OC con un passato troppo complicato o particolarmente asociali, nonostante siano misteriosi dopo un po’ diventa complicato capirli.
  5. Non accetto OC inviati dopo il 25 maggio.
       6.Inoltre vi chiedo, se siete stati selezionati, di farvi vivi ogni tanto, magari ogni                 due capitoli, se no sarò costretta a farvi lasciare la ciurma e inserire un’altro OC.           Se volete cimentarvi nell’ardua arte della recensione e recensire ogni capitolo la           mia storia è ben disposta a farvi da assistente.
Vi prego inoltre di essere clementi, visto che non aggiornerò regolarmente, in questo periodo la scuola mi vuole particolarmente male.
Detto questo vi lascio la scheda, la ciurma di cui potrete scegliere di are parte.
Nome:
Cognome:
Secondo nome*:
Soprannome per l’avviso di taglia:
Berry per la taglia (Non deve superare i 150 milioni di Berry):
Età ( Compresa tra i 16 e i 20 anni):
Compleanno (mese e giorno):
Aspetto fisico (dettagliato):
Segni particolari*:
Frutto del diavolo*:
Arma*(facoltativa se scegliete di avere il frutto del diavolo):
Carattere (Dettagliato, ma non deve essere troppo asociale ne troppo Mary Sue/Gary Stu):
Passato:
Famiglia (Mi interessa sapere chi sono i suoi genitori che dovete inventare, se volete che abbi un fratello o una sorella, questa/o deve essere l’altro OC a vostra disposizione):
Possibile relazione con (Prenderò in considerazione la vostra scelta e selezionerò l’OC che preferisco, ma se ce ne è più di uno che mi interessa cercherò di metterlo con un/a altro/a ragazzo/a. Sotto metterò le possibili scelte. Tranquilli, sono i personaggi di Oda ;) ):
Sogno:
Ciurma (Sotto metterò le tre ciurme disponibili):
Ruolo nella ciurma (Sotto metterò i ruoli disponibili):
Strumento*(Se siete interessati al ruolo di musicista):
Altro*:
Voilà e ora le ciurme
 
CIURMA ARGENTATA (Ciurma di Nicholas):
Capitano: Nicholas
Vicecapitano: OCCUPATO
Navigatore: OCCUPATO
Carpentiere: Nicholas
Cuoco: OCCUPATO
Musicista: OCCUPATO
Medico: OCCUPATO
CIURMA DEL RITORNO (Ciurma di Viktoria):
Capitano: Viktoria
Vicecapitano:
Navigatore: OCCUPATO
Carpentiere: OCCUPATO
Cuoco: Viktoria
Musicista: OCCUPPATO
Medico: OCCUPATO
CIURMA DELL’ARCIERE (Ciurma di Aiden):
Capitano:Aiden
Vicecapitano: OCCUPATO
Navigatore:Aiden
Carpentiere: OCCUPATO
Cuoco: OCCUPATO
Musicista: OCCUPATO
Medico: OCCUPATO

^*^*^*^*^*^
 
Potete avere una relazione, sia con i capitani delle navi che con i personaggi di Oda qui sotto elencati:
Ragazze:
Nami, Nico Robin, Bonney, Perona, Bibi, Violet e Alvida
Ragazzi:
Rufy, Zoro, Sanji, Law, Ace, Marco e Eustass Kidd
^*^*^*^*
E ovviamente non possono mancare i miei OC!

Vicktoria Almanser, capitano della ciurma del ritorno, è armata di boomerang, ha una taglia di 102 milioni di berry

Aiden Almanser è capitano della ciurma dell’arciere, ha mangiato il frutto arrow-arrow, che gli permette di creare frecce dal nulla, ha una taglia di 115 milioni di berry
 

Nicholas Almanser è capitano della ciurma d’argento, è armato di un enorme martello d’argento, ha una taglia di 105 milioni di berry

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Capitolo 2
*** Aggiunta ***


AGGIUNTA
Scusatemi davvero, nel precedente capitolo mi sono dimenticata di dire che accetto personaggi sia etero che omosessuali, come ruolo è disponibile anche il medico e che possono utilizzare una sola ambizione, se lo desiderate. Inoltre mi sono dimenticata di chiedervi cosa ama e cosa odia il vostro OC. Scusate ancora per questa dimenticanza. Per farmi perdonare aggiungo un'altra parte della storia, purtroppo corto pure questo. ^^"
^*^*^*^*^*^
Nel mare Orientale, su una piccola isoletta sperduta, in una casa altrettanto sperduta, un ragazzino dai capelli neri, sui diciotto anni, osservava il sole sorgere, godendosi quei pochi minuti di quiete che erano rimasti. Chiuse gli occhi, inspirò a pieni polmoni e contò mentalmente "5... 4... 3... 2... 1..." e alla fine della conta due sagome umane si catapultarono in cucina come delle furie. La ragazza stava per afferrare l'unico cornetto alla crema presente sul tavolo, ma fu preceduta dall'altro che senza pensarci due volte infilò il dolce in bocca. Il moro sorrise "Un cornetto è più importante di vostro fratello?" I due gemelli si voltarono verso il moro "Ciao Nick!" Il ragazzo abbracciò i due e disse "Auguri Terremoti!" "Nick lo sai che detesto questo soprannome!" Protestò il ragazzo castano "Oh mi scusi Messer Aiden, dimenticavo che preferisce essere chiamato Fogna." Aiden lo fulminò con lo sguardo e disse con voce minacciosa "Forse il tuo cervello non ha capito che detesto i soprannomi in generale!" La ragazza che fino ad ora era rimasta in silenzio sbottò "Basta voi due, se cominciate già di prima mattina alla sera non ci arrivate intatti." "Ma Viky è lui che ha cominciato!" dissero entrambi. Viktoria scoppiò a ridere e disse "Su, adesso i regali!" I gemelli si sedettero sul divano e scartarono prima i regali di Nicholas. Viktoria ricevette un fermaglio a forma di farfalla mentre Aiden dei guanti senza dita. Dopo aver ringraziato il fratello aprirono i regali di zia Linsey, l'unica persona sopravvissuta della loro famiglia, oltre alla loro nonna paterna che viveva nel mare Settentrionale. Viktoria ricevette una collana con un ciondolo a forma di farfalla di un vivace color rosa, Aiden invece teneva in mano una bussola "Finalmente zia Linsey ha capito cosa desideravo da 10 anni!" Infatti ogni anno riceveva delle sciarpe alquanto strane dato che la zia accostava i colori più improbabili. Nicholas si avvicinò ad un baule e ne tirò fuori 3 oggetti avvolti da carta un po' giallognola. "Mamma e papà mi dissero che avremmo dovuti aprirli al compimento dei nostri 17 anni." I tre fratelli scartarono i pacchetti. Nicholas aveva trovato una clessidra, Viktoria una collana con un ciondolo a forma di 'V' al contrario e Aiden aveva trovato il pezzo di una mappa sul cui retro erano scritte le seguenti parole
"Viktoria, Aiden e Nicholas, la pietra Acquamarina è là fuori da qualche parte, dovete trovarla prima che il Demone dei Mari lo faccia. Su ogni pezzo di mappa sarà segnata una meta dove si troverà un'altro pezzo di mappa. quando questa sarà completa potrete trovare la Pietra. Vi vogliamo un mondo di bene 
                     Mamma e Papà" 
Scusatemi ancora ^^" 
 

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Capitolo 3
*** Selezione OC ***


SELEZIONE OC
Ecco a voi gli OC che ho scelto! Mi dispiace per due motivi:
1)Gli OC non hanno le foto come avrei desiderato, ma non si vedono. Io e il computer siamo due cose completamente diverse -.-"
2) Mi dispiace veramente per tutte le persone che non sono state selezionate, mi dispiace veramente, avevate prenotato in tanti lo stesso posto, così tanti che il mio cervellino non sa più comporre una frase di senso compiuto @_@. 
Evitando di dire ulteriori cavolate vi elenco le varie ciurme:
^*^*^*^*^*^


PER LA CIURMA ARGENTATA HO SCELTO:

OC DI ELLY_CHAN18: Ellen D. Esnaet detta “L’imperatrice del cielo” è la vice capitano della ciurma argentata, ha mangiato il frutto Aera-Aera che le permette di controllare l’aria e ha una taglia di 100.000.000 berry. Nella storia ha 20 anni.
AcexEllen

OC DI ILCANTODILORELEI: Maryam Abir detta “Fragranza mortale” è la navigatrice della ciurma argentata, utilizza i veleni per combattere e ha una taglia di 100.000.000 berry. Nella storia ha 17 anni.
Eustass Kidd x Maryam

OC DI DRAGUN95: Lulu Ossidier detta “L’antilope calciante” è la cuoca della ciurma argentata, ha mangiato il frutto zoo zoo modello antilope e ha una taglia di 22.000.000 berry. Nella storia ha 18 anni.
MarcoxLulu

OC DI MISS ALL SUNDAY: Scarlett Reed detta “La regina del Caos” è la musicista della ciurma argentata, ha mangiato il frutto Hex-Hex che le permette di creare confusione e ha una taglia di 100.000.000 berry. Nella storia ha 18 anni.
OC DI MISS ALL SUNDAY: Chris Reed detto “Il trapezista” è il medico della ciurma argentata, utilizza tutti i tipi di armi ma in particolare quelle da taglio e ha una taglia di 100.000.000 berry. Nella storia ha 18 anni.

PER LA CIURMA DEL RITORNO HO SCELTO:

OC DI DRAGUN95: Haiked Daiker detto “La nuvola folgorante” è il vice capitano della ciurma del ritorno, ha mangiato il frutto del diavolo Cloud-Cloud che gli permette di controllare e di trasformare il suo corpo in nuvola ed è armato di una catena a spina di pesce, ha una taglia di 88.000.000 berry. Nella storia ha 20 anni.
OC DI  GOST RAIDER: “Red” Obata è il navigatore della ciurma del ritorno, utilizza armi da fuoco bianche e in casi particolari fa uscire il “demone” che è in lui, ha una taglia di 130.000.000 berry. Nella storia ha 19 anni.
RedxViktoria

OC DI VIO 19: Jun Nobunga è il carpentiere della ciurma del ritorno, ha mangiato il frutto zoo zoo Leo-Leo che gli permette di trasformarsi in leone, ha una taglia di 65.000.000 berry. Nella storia ha 20 anni.
JunxNico Robin 

OC DI VIO 19: Shizuka Nobunga detta “La musicista grigia” è la musicista della ciurma del ritorno, è armata di tre pugnali e in casi speciali usa degli shuriken, ha una taglia di 50.000.000 berry. Nella storia ha 20 anni.
ZoroxShizuka

OC DI  _LEOPARDO DELLE NEVI_: Karl Lathsveiz detto “Il pirata demoniaco” dalla marina e Bad Boy dagli amici è il medico della ciurma del ritorno, ha mangiato il frutto Akuma-Akuma che gli permette di controllare le menti degli avversari provocando illusioni, ha una taglia di 110.000.000 berry. Nella storia ha 20 anni.
KarlxTrafalger Law


PER LA CIURMA DELL’ARCIERE HO SCELTO:

OC DI IMOTO: Tae Ngai Akuro detto “L’onore Scarlatto” è il vice capitano della ciurma dell’arciere, è armato di una piccola spada, ha una taglia di 100.000.000 berry. Nella storia ha 16 anni.
OC DI NAKURAMI: Gerald Douglas detto “Il pirata matto” è il cuoco della ciurma dell’arciere, è armato di armi ninja, ha una taglia di 110.000.000 berry. Nella storia ha 19 anni.
GeraldxBibi

OC DI IMOTO: Aghatis Akuro detta “Shi Hiiro” ovvero morte scarlatta, è la carpentiera della ciurma dell’arciere, è armata di due piccoli pugnali, ha una taglia di 100.000.000 berry. Nella storia ha 16 anni.
RufyxAghatis

OC DI ALE_CHAN22: Stefaine Laine detta “La furia” è la musicista della ciurma dell’arciere, suona il pianoforte, è armata di 30 coltelli, che tiene nascosti, alcuni nel giacchetto e altri sotto la gonna, ha una taglia di 92.000.000 berry. Nella storia ha 17 anni.
AidenxStefaine

OC DI TENSI: Monica Kyolansky detta “Stange Sword” è il medico della ciurma dell’arciere,è armata di una spada che cambia lama, ha una taglia di 95.000.000 berry. Nella storia ha 20 anni.
MonicaxSanji
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Scusatemi ancora se potete. Se l’avete fatto e volete recensire i capitoli seguenti vedendo la storia da un’altro punto di vista sappiate che potete farlo e che io sarò felicissima di poter leggere i vostri commenti e di rispondere a ogni domanda. Se siete stati selezionati vi dico solo una cosa,
OC STRAORDINARI! ^^
Bene con questa frase ho firmato la mia condanna a morte T^T. Se ritorno viva dalla “Caccia a Kiss” ci vediamo nel prossimo capitolo, se no in un posto migliore. T^T

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Capitolo 4
*** Vita di bordo- Ciurma Argentata ***


LA PIETRA ACQUAMARINA
VITA DI BORDO
CIURMA ARGENTATA
La prua della Silver Lady infrangeva le onde della Red Line. Il capitano della ciurma Argentata, Nicholas, era seduto sul parapetto della nave mentre osservava i componenti della sua ciurma dilettarsi in vari passatempi. Ellen, la sua vice, era in cucina a preparare l’ennesima torta al cioccolato per Ace. Il capitano ricordandosi di tutte le torte cucinate dalla ragazza pensò “Presto o tardi i Cappelli di Gabbiano dovranno cambiare la foto della taglia. A furia di mangiare quelle torte diventerà più grasso di Alvida.” Improvvisamente Elly venne sbattuta fuori dalla cucina da Lulu. Istintivamente il capitano sorrise. Ogni volta che Ellen doveva preparare una torta e Lulu la scopriva le due cominciavano a lottare per la cucina. Alla fine vinceva  sempre la cuoca, ma scendevano sempre a compromessi in modo tale che la vice capitano potesse finire il dolce e spedirlo. Mentre osservava la scena si accorse, troppo tardi, che nella sua direzione stava arrivando un mattarello. “Ahia!” Afferrò l’oggetto e lo rilanciò alla cuoca che lo afferrò senza problemi, visto che aveva dei riflessi più pronti del capitano. Dopo tutti gli anni in cui è stato coinvolto nelle guerre di boomerang di Viktoria e Aiden non ha ancora sviluppato dei riflessi degni dell’antilope calciante. “Scusa capitano.” Mormora la cuoca. Nonostante in battaglia fosse una vera furia, nella vita di tutti i giorni arrossiva per un non nulla. “Cos’è tutto questo baccano? Io sto disegnando! E se non volete finire sull’isola sbagliata vi conviene diventare più muti di un pesce!” La porta della sottocoperta si aprì rivelando la figura slanciata di Maryam, la navigatrice. I suoi occhi eterocromati, verde e blu, osservarono immediatamente Ellen e Lulu. Minacciosa si avvicinò alle due “Voi due! Non avete niente da dire?” Entrambe deglutirono a fatica e balbettarono delle scuse. La castana soddisfatta si voltò e ritornò nella sua cabina. “Però, deve essere in quel periodo.” Dalle scale stava scendendo Chris, il medico di bordo. Essendo anche l’unico maschio, insieme a Nicholas, della ciurma i due si sono sempre dovuti difendere dagli sbalzi d’umore delle compagne. Mentre i due compagni ridevano furono colpiti da uno stivaletto “Ti ho sentito stupido!” ruggì la navigatrice. “Mi sa che hai ragione amico.” Sussurrò Nicholas. Dalla postazione di vedetta scese Scarlett, la musicista della ciurma e gemella di Chris. Nonostante i fratelli Reed fossero gemelli avevano caratteri differenti: lui era abbastanza impulsivo mentre lei riusciva a mantenere la calma anche nelle situazioni più drastiche. L’unica cosa che gli accomunava era l’affetto l’uno per l’altra. “Che succede?” Chiese Scarlett con voce pacata mentre aiutava il fratello a spalmare una pomata per evitare che si formasse un bernoccolo. Ellen, con le mani ancora sporche di cioccolato, le chiese “Vuoi un riassunto o una spiegazione nei dettagli?” L’albina la scrutò, e intuendo il suo precedente passatempo le rispose “ Un riassunto, non mi serve sapere a cosa stavi pensando mentre preparavi la torta.” La vice capitano arrossì e disse “Abbiamo semplicemente infastidito Maryam mentre disegnava una cartina.” Scarlett sorrise mestamente pensando alle reazioni esagerate della compagna. “E tuo fratello ha infierito aggiungendo che era in quel periodo.” Concluse la bionda. Il sorriso scomparve dalle labbra della musicista e tirò uno scappellotto al fratello. “Allora Myr ha fatto bene a lanciarti lo stivaletto!” E detto ciò se ne ritornò alla postazione di vedetta. “Ahia! Adesso avrò una testa piena di bernoccoli!” “Non dirlo a me amico. Prima mi sono beccato un mattarello.” Lulu balbettò “T-ti ho d-detto che mi d-dispiace!” Il moro sorrise “Tranquilla, lo so. A proposito, che fine ha fatto Elly?” La cuoca riprese il mattarello e con voce supplicante disse alla vice “Ellen! Ti ho detto che devi avvisarmi quando cucini! Abbiamo le provviste contate!” La diretta interessata uscì dalla cucina con in mano un oggetto strano, che assomigliava alla clessidra di Nicholas, con la differenza che la sua aveva la sabbia bianca, mentre questa era azzurra e vi erano incise le lettere D e M. La ragazza la porse al capitano, che appena la vide impallidì. Lui sapeva che cos’era quell’oggetto, come sapeva cosa significassero le lettere. Allungò la mano per afferrare l’oggetto, ma appena lo toccò emanò una luce azzurrina e sul ponte comparvero delle lettere, inizialmente confuse, che pian piano formarono il seguente messaggio
“Nicholas Almanser.
Tu sai cos’è quest’oggetto, come lo sanno i tuoi fratelli. Immagino che tu sappia cosa farò a voi, che intralciate il mio cammino. Quindi a voi la scelta, vivere, o morire come fecero i tuoi genitori?
Pensaci Nicholas. Tu sei sempre stato razionale, non penso che farai la scelta sbagliata.
Spero di rivederti in un mondo di disperazione
Demone dei Mari.,,

 
Angolo di Kiss:
Lo so che state pensando “Hai impiegato due mesi per scrivere sta roba cortissima?” Però vi dico subito che essendo un capitolo introduttivo l’ho scritto per inquadrare i personaggi, doveva venire per forza corto.  Poi per le altre due ciurme non so quanto dovrete aspettare, ma saranno anche per loro capitoli introduttivi. Beh, detto questo vi saluto e fatemi sapere che cosa ne pensate.
A presto
By
Kiss
P.s.: Per chi non aveva un OC in questa ciurma non è obbligatorio recensire, ma se lo volete fare non c’è nessun problema. ^^  
P.P.S: Per voi è più comodo essere avvisati quando posto il capitolo o no? Fatemelo sapere o nelle recensioni o tramite MP

 

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Capitolo 5
*** vita di bordo- Ciurma del Ritorno ***


LA PIETRA ACQUAMARINA
VITA DI BORDO
CIURMA DEL RITORNO


 
Sull’albero della Blue Butterfly sventolava una bandiera nera, con un teschio e due boomerang incrociati dietro. Questo era il simbolo della ciurma del ritorno capitanata dalla diciottenne Viktoria Almanser. La ragazza era in cucina, come ogni mattina intenta a preparare la colazione. Come sempre si svegliava un po’prima della ciurma anche per godersi il rumore delle onde che si infrangevano contro la chiglia. Mentre stava mettendo sul fuoco la caffettiera la porta della cucina si aprì facendo entrare Red, il navigatore della ciurma. Il giovane prese posto e biascicò un “Buongiorno” indirizzato al suo capitano. Lei servendogli caffè latte e biscotti rispose al saluto in modo più energico “Buongiorno Red! Dormito bene?” Lui la osservò e rispose “Dovresti metterti gli occhiali di Shizuka se non vedi le occhiaie.” La castana aguzzò la vista e solo allora le notò, due occhiaie profonde segnavano il volto del ragazzo “Fammi indovinare, Karl.” L’altro sorrise e rispose “Che intuito capitano.” Mentre si preparava il tè al gelsomino in cucina fecero capolino le teste bionde dei gemelli Nobunga. Jun, come il compagno, aveva delle occhiaie mostruose e la sorella cercava di capire come se le fosse procurate. Shizuka appena posò i suoi occhi color nocciola su Red capì al volo “Karl, non è vero?” Il gemello sorrise mentre il castano rispondeva “Che intuito che avete voi due.” Le due ragazze risero e si accomodarono al tavolo poco dopo in cucina entrò Haiked, il vice capitano, chiedendo “Vik, fammi tre tazze di caffè.” Inutile dire che anche lui era ridotto come i suoi compagni.
Per una buona mezz’ora i cinque passarono il tempo sorseggiando le loro bevande e parlando del più e del meno. Nell’istante in cui i pirati stavano per riordinare, pensando che ormai Karl si sarebbe fatto vivo per i pranzo, il ragazzo fece il suo ingresso in cucina. Con un ghigno stampato sulle labbra salutò tutti “Buongiorno ciurma!” I ragazzi lo fulminarono con o sguardo mentre le ragazze cercavano di trattenere le risate pensando ai progetti omicidi dei loro compagni nei confronti del medico. Karl, ignaro dei pensieri dei suoi compagni si sedette al tavolo e smangiucchiò un biscotto. Dopo di che a Viktoria venne in mente qualcosa per animare la mattinata “Ehi Bad Boy, dormito bene?” Il moro tinto di biondo si girò verso il capitano e guardandola scettico rispose “Certo, non sai che sogno che stavo facendo. Ho sognato quella ragazza che mi sono porta...” Non terminò la frase perché Jun gli aveva tirato in testa un boomerang che aveva momentaneamente preso in prestito dal capitano “Razza di trombone! Hai una vaga idea di che notte ci hai fatto passare?” Il medico ignorando completamente la domanda disse “Jun, non pensavo che tu facessi simili doppio sensi.” Il ragazzo con le gote leggermente rosse gli diede una gomitata nello stomaco “Razza di cretino, non intendevo quello! Comunque cerca di fare qualcosa per il tuo russare che se no ti facciamo dormire fuori!” Il medico spalancò gli occhi e incredulo chiese “Russo??!” I ragazzi annuirono energicamente e il ragazzo si precipitò fuori dalla cucina per trovare un rimedio al suo difetto. Viktoria mise su il broncio, si era immaginata Haiked, Red e Jun che infuriati inseguivano Karl per tutta la nave, ma dopotutto anche l’espressione di Karl le andava bene. Dietro di lei Red  e Haiked sapevano benissimo cosa significasse quell’espressione, visto che erano stati i primi due ad entrare a far parte della sua ciurma. I due la fulminarono con lo sguardo e dissero “Viky, devi dirci qualcosa?”  La ragazza fece vagare i suoi occhi marroni scuro sui due compagni e con aria innocente disse “Io? Devo dire qualcosa?” Nonostante la ragazza avesse diciotto anni si comportava a volte come una di cinque anni. Ma forse era proprio per questo che i due avevano seguito quella scavezzacollo in mare. Dopo aver fatto finta di rifletterci seriamente rispose “Sì, devo dire che quelle occhiaie vi donano proprio.” E fece loro una linguaccia per poi dirigersi sul ponte.
Dopo la colazione la ciurma si accingeva a svolgere qualche passatempo. Jun lucidava la lama della sua spada, Shizuka leggeva un libro,  Haiked si allenava cercando di potenziare il frutto, Red discuteva con Viktoria del futuro sbarco e Karl molto probabilmente era in infermeria a trovare un qualcosa per rimediare al suo russare. Poco dopo il medico uscì dal so studio stringendo qualcosa in mano e con un espressione abbastanza seria si diresse sul ponte. “Viktoria, quante volte ti ho detto di non lasciare le tue collane in infermeria?” La ragazza indicò il suo collo “Io ho tutte le mie collane”  “M-ma è impossibile.” Sul suo volto era comparsa un espressione incredula. La castana, seguita dal resto della ciurma si avvicinò al medico di bordo. In mano teneva una collana con una “V” al contrario, in oro, simile a quella dl capitano. Lei si irrigidì, quella collana l’aveva vista tantissime volte, forse troppe, sui libri di Nicholas che parlavano di quel bastardo che le aveva portato via i suoi genitori. Afferrò l’oggetto ma prima che potesse scagliarlo in mare il ciondolo emanò una luce azzurrina e, come era accaduto a Nicholas, sul ponte comparve un messaggio:

“Viktoria Almanser.
La bambina infantile si diverte ancora a lanciare boomerang contro suo fratello? Immagino che nonostante tutto tu sappia cos’è questo ciondolo, e immagino che tu sappia anche che cosa faccio alle persone che si mettono sul mio cammino, come state facendo tu e i tuoi fratelli. Ma saprete fare la scelta giusta? Viktoria pensaci, vivere, o morire come fecero i tuoi genitori?
Cresci e fai la scelta giusta piccola.
Spero di rivederti in un mondo di disperazione.
Demone dei Mari.,,

 
Angolo di Kiss:
Salve gente! Non vi ho fatto aspettare mesi, quindi penso che domani potrebbe nevicare nonostante sia luglio. Spero di aver rappresentato bene i vostri OC e che il capitolo vi sia piaciuto. Vi ricordo che se non avete un OC in questa ciurma potete anche non recensire, ma se lo farete non c’è nessun problema! Beh, visto che non ho molto da dire vi saluto.
A presto
By
Kiss

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Capitolo 6
*** vita di bordo- Ciurma dell'Arciere ***


LA PIETRA ACQUAMARINA
VITA DI BORDO
CIURMA DELL'ARCIERE

Sulla Speed Arrow i componenti della ciurma dell'arciere erano intenti ad andare a dormire, dopo una giornata passata a battere i marine dilettanti, che pensando di intascare la loro taglia, li avevano sfidati.
Nella camera dei ragazzi tutti stavano rivivendo i momenti della battaglia, o meglio, il cuoco stava rivivendo i momenti clou della battaglia.
Il capitano mentre si rigirava tra le dita una freccia che grazie al suo frutto aveva creato, ascoltava le parole di Gerald. "Aiden dovevi vederlo quel marine, si stava per buttare in mare dalla disperazione, poi sono arrivato io che gli ho detto "Buh!" e quello è svenuto!" Il cuoco mentre riviveva con la mente la scena si teneva la pancia per il troppo ridere. Aiden sorrise, pensando che l'amico non avrebbe smesso di ridere finché non avesse raccontato la sua impresa a tutta la ciurma. Se Bibi fosse stata lì forse sarebbe stata la prima a saperlo. Alle loro spalle la porta si aprì rivelando la figura slanciata di Tae, il vice capitano. "Stefaine mi ha appena dato il cambio." Il ragazzo si buttò sull'amaca con l'intento di dormire, ma Gerald non glielo permise. Lo buttò giù dal giaciglio chiedendogli "Sai cosa mi è successo oggi nella battaglia?" Il castano lo guardò di sbieco, afferrò il cuscino poco lontano da lui e lo lanciò addosso al compagno che aveva osato interrompere sul nascere il suo sonno, strascicando un "No" secco. Il moro non si lasciò abbattere e continuò a raccontare "Allora, se me lo chiedi così te lo racconterò. Oggi un marine si stava per buttare in mare perché era disperato, io mi sono parato davanti a lui e gli ho detto "Buh!" E lui è svenuto!" L'altro annuì poco convinto e dopo aver recuperato il cuscino si rimise sull'amaca. Però fu nuovamente buttato giù "Ma tu riesci a dormire dopo quello che ti ho raccontato? Ma come fai?" Tae roteò gli occhi "Beh tu non vieni da due ore di vedetta." "Ma cosa centra?" Il ragazzo emise uno sbuffo e guardò l'amaca sconsolato, sapendo che non  l'avrebbe raggiunta molto presto. Poi voltò lo sguardo verso il capitano che aveva osservato la scena silenziosamente "Aiden fai qualcosa per favore!" Il diretto interessato scoppiò a ridere e rispose "Nelle prossime due ore dovrai sopportarlo tu, io vedo a dare il cambio a Stef." Lui buttò la testa indietro arrendendosi all'idea che Gerald lo avrebbe tormentato ancora per molto.
Il castano si incamminò verso il ponte accompagnato dal suono dei suoi anfibi che battevano sul legno. Una volta fuori inspirò a pieni polmoni l'aria, mentre l'odore della salsedine gli solleticava le narici. Riaprì gli occhi di scatto quando una lama fredda toccó il collo "Non fare un passo falso." Sussurrò una voce femminile al suo orecchio "Stef s-sono io, Aiden." La ragazza si allontanò di scatto e ripose il pugnale nel giacchetto. "Sc-scusami, non ti avevo riconosciuto." Il capitano sorrise, scompigliò i capelli alla musicista e le disse "Non fa niente, adesso vai a dormire prima che qualcun'altro si ritrovi un coltello alla gola." Lei annuì e si diresse verso la camera delle ragazze.
Una volta entrata ignorò Monica che le chiedeva come fosse andato il turno e, come Tae, si buttò sul letto. Nella sua visuale entrò Aghatis, che la stava osservando con i suoi occhi neri "Guance rosse, capelli scompigliati..." Batté un pugno sul palmo aperto "Aiden!" La bionda mugolò "Sì" la carpentiera si sedette di fianco a Stefaine "Sentiamo, che hai combinato questa volta?" Lei spostò i suoi occhi azzurri sul soffitto e ripensò a quello che era successo "Gli ho puntato un pugnale alla gola scambiandolo per un nemico." La castana  scoppiò a ridere "Se fosse questo il problema! Una volta io ho rubato il cibo a Rufy, non ti dico come si è arrabbiato." Monica che fino a quel momento era rimasto in silenzio disse "In realtà il biondino ti ha salvato dalla sua ira." La carpentiera guardò Monica con sguardo furbo "Tra te e quel biondino, se non mi sbaglio, c'è qualcosa." Lei roteò gli occhi arrossendo lievemente e rispose "Non c'è assolutamente niente tra me e lui, anche se ci fosse che cosa ci troverebbe in me? E poi mi sembrava che ci stesse provando con quella rossa, Nami. Ma é normale, lei è molto più bella." Il medico continuava a tormentarsi con questi discorsi inutili su bellezza e simili, sotto lo sguardo sconsolato della piccola carpentiera e quello comprensivo di Stefaine. Ad un certo punto gli occhi neri di Aghatis si appoggiarono su uno strano oggetto azzurrino. Si alzò dal letto e una volta afferrato cominciò a studiare la bussola azzurrina con su incise le lettere 'D.M.' . Stefaine incuriosita si avvicinò all'amica "Sembra quella di Aiden." Disse afferrandola. Quando toccò l'oggetto questo cominciò a librarsi in aria e come un fulmine, buttando giù la porta, uscì dalla stanza e prese la direzione per il ponte. Le tre si guardarono confuse e corsero dietro alla bussola. Una volta sul ponte la luce azzurrina dell'oggetto illuminava il viso terrorizzato e pallido di Aiden. Lui rassegnato prese la bussola che emanò una luce ancora più intensa e sul ponte, sotto gli sguardi sbigottiti dei presenti, si creò una frase:
"Aiden Almanser.
Stupito di vedermi dopo così tanto tempo? Beh, mi auguro che tu abbia un po' di sale in zucca per capire che se mi sono fatto vivo è per metterti in guardia su quello che potrei fare se tu e i tuoi fratelli mi intralcerete il cammino. Quindi a te la scelta Aiden, vivere, o morire come fecero i tuoi genitori?
Pensaci Aiden.
Spero di rivederti in un mondo di disperazione.
Demone dei mari.,,
 
Angolo di Kiss:
Uff, e con questo si concludono i capitoli introduttivi. Spero vi siano piaciuti e che sia riuscita a rappresentare bene i vostri OC.
Ora passiamo alle faccende burocratiche: io quest'anno comincio il liceo, quindi gli aggiornamenti saranno moooooolto lenti, penso che il prossimo sarà per le vacanze di Natale. Quindi chiedo venia e tanta tanta pazienza.
E ora una piccola domanda.
Visto che nel prossimo capitolo le ciurme si incontreranno,il/i vostro/i Oc che rapporti avranno con gli altri pirati?
Detto ciò vi saluto.
A presto
By
Kiss

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Capitolo 7
*** Incontri con sconosciuti-Everyone ***


LA PIETRA ACQUAMARINA
INCONTRI CON SCONOSCIUTI
EVERYONE

 
N.d.A: Mi scuso con acuni di voi perchè nel capitolo alcuni Oc saranno nominati o diranno solamente qualche battuta, mi dispiace veramente tanto ma gestire 15 OC, per di più nello stesso capitolo, è abbastanza difficile, spero di farmi perdonare con i prossimi capitoli.
Dopo questa piccola presmessa iniziale ci vediamo in fondo al capitolo e vi auguro una buona lettura.




 
In tre diversi punti dell'oceano tre ragazzi, o meglio, i tre capitani, stavano annunciando alle rispettive ciurme la prossima meta: Peaceful Island.
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Due settimane dopo a Peaceful Island, più precisamente al porto, una nave con una bandiera a sfondo nero sulla quale era disegnato un teschio con un grande martello alle spalle, stava attraccando.
"Nick ricordami perché siamo qui." Chiese per l'ennesima volta Scarlett. Da quando la ciurma aveva saputo dell'imminente incontro con la ciurma dell'arciere e con la ciurma del ritorno, Scarlett era diventata più impaziente del capitano. "Siamo qui perché è arrivato il momento che anche voi capiate." Rimase sul vago Nicholas. "Amico dammi retta, se continui a fare il misterioso mia sorella potrebbe decidere che per te è arrivato il momento di subire la sua ira." Scherzò Chris mentre lanciava un'occhiata alla sorella. Nel frattempo dalla cucina uscirono Maryam, con i nervi a fior di pelle, e Ellen, che, a intervalli di cinque secondi, domandava alla navigatrice tra quanto potessero sgranchirsi le gambe girando per il paese. I tre risero per le smorfie che faceva Maryam per trattenersi dal colpire con il primo oggetto che le sarebbe capitato sotto mano la vice-capitano. I due ragazzi cominciarono a scommettere per quanto ancora la castana avrebbe resistito e, mentre questa stava per cedere all’istinto di dare un pugno dietro la nuca della vice, la ciurma vide una freccia conficcarsi nell'albero maestro. Mentre lo sguardo dei presenti era concentrato su quell'oggetto, sul ponte fece la sua comparsa una figura avvolta in un mantello blu notte. Poco dopo alle sue spalle comparvero altre cinque figure avvolte in un mantello identico al primo. Sul volto del capitano e della navigatrice apparvero dei sorrisi divertiti. Quest'ultima prese parola:"Aiden, levati quel mantello di poco gusto, ormai sei l'unico in tutta la Red Line che si ostina a fare entrate ad effetto." La prima figura si levò il cappuccio, mostrando un volto incorniciato da ciuffi di capelli castani. "Maryam, non è giusto! Così mi togli tutto il divertimento!" "Onestamente sono d'accordo con lei. E poi si può sapere che ti è venuto in mente??! Girare con dei mantelli del genere ad agosto è da matti!" Questa volta a parlare era stato il vice-capitano della ciurma dell'arciere, Tae. All'inizio il ragazzo, anche se con scarso successo, si era opposto ma in seguito si era lasciato travolgere dal l'euforia del suo capitano. "L'idea non era male. Siete voi che siete dei guastafeste!" Dissero in coro Aghatis e Gerald indicando Tae, Monica e Stefaine. Scarlett, che era rimasta in disparte, osservò i volti della ciurma che era salita sulla nave ed esclamò:" Voi siete la ciurma dell'arciere!" Aiden spostò i suoi occhi castani sull'esile figura dell’albina e affermò:"Bingo! Siamo proprio noi! Tu invece sei…?" Stefaine alle spalle del castano scosse la testa sconsolata:"Andiamo Aiden! È possibile che non te la ricordi? Eppure hai passato due settimane a ripetermi i nomi dei componenti delle ciurme dei tuoi fratelli per evitare figuracce simili!" Il ragazzo si concentrò e dopo un po' si colpì le tempie con l'indice ed esclamò:" Ma certo tu sei Scarlett Reed, la regina del Caos! Sai, nell'avviso di taglia hai il volto parzialmente oscurato, per questo non ti avevo riconosciuta." Si giustificò Aiden. Ellen, sia per evitare che la compagna strozzasse il malcapitato per non averla riconosciuta, sia per curiosità, chiese :"Nick, non avevi detto di avere anche una sorella?" Il moro scrollò le spalle:"Vicky è la solita ritardataria." Nel momento in cui Nicholas terminò la frase un boomerang dai bordi affiliati gli passò davanti tagliandoli qualche ciocca di capelli. Con un tonfo una ragazza atterrò sul ponte. I suoi occhi esprimevano tutt'altro che gioia alla vista del fratello.Dopo di lei salirono anche Shizuka, Jun, Red, Haiked e Karl. I primi tre avevano un espressione preoccupata sia per la reazione del capitano sia per la sorte di Nicholas. Gli altri due invece avevano un ghigno divertito per la piega che avrebbe potuto prendere la situazione. La ragazza fece per scagliarsi sul fratello con l’intenzione di fargli rimangiare ciò che aveva appena detto, ma la catena di Haiked le si avvolse attorno alla caviglia facendola cadere di faccia sul ponte della nave. “Haiked mollami! Devo fargli capire chi è il ritardatario!” il vice sorrise, ormai abituato agli ascessi d’ira del capitano. Aiden si avvicinò alla gemella e inginocchiandosi di fronte a lei le scompigliò i capelli, come quando erano piccoli. Il gesto ebbe l’effetto di calmarla e appena tornò in sé si rese conto di ciò che era appena successo. Il suo volto andò dal rosa pallido alle sfumature più accese del rosso e dopo essersi alzata si scusò prima di tutto con il fratello e successivamente con gli altri per la pessima immagine data di sé. Nick l’abbracciò per farle capire che non era nulla. Dopo qualche secondo Karl si schiarì la voce e chiese:”Mi dispiace veramente interrompere questa rimpatriata, ma è da due settimane che stai facendo la misteriosa capitano, ci piacerebbe capire perché siamo dovuti venire qui con tanta urgenza. Sai, non mi dispiaceva affatto continuare a rompere il muso a qualche Marine.”  A lui si unì Scarlett:”Già capitano, se voleva farci conoscere volti nuovi bastavano gli avvisi di taglia e i rompiscatole che si credono chissà chi per affrontare la temuta ciurma argentata.” I tre fratelli sorrisero e Aiden rispose:” Non è questo il posto adatto per parlarne, qui anche le assi hanno le orecchie. Vi sarà spiegato tutto sta sera al Hunters Bar.” Dal gruppo di pirati si levò un brontolio generale, ormai ne avevano piene le tasche di tutto questo mistero. “Bene, se non vi dispiace io me ne torno al mercati. Ho visto una bancarella che vendeva bracciali niente male.” Disse Viktoria. “Ehi aspettami! Lì vicino ho visto un’uomo che vendeva strumenti musicali, magari avrà anche un violino, visto che il mio si è ‘misteriosamente’ rotto.” Dicendo queste ultime parole lanciò un occhiataccia al fratello, a Red e a Karl. I tre infatti qualche giorno prima avevano deciso di improvvisare un coro e Red per accompagnare gli amici aveva preso in ‘prestito’ il violino della musicista e purtroppo lo strumento non aveva fatto una bella fine.
Le due ragazze scesero dalla nave lasciando gli altri a bordo a guardarsi, dopotutto erano perfetti sconosciuti. Magari un pomeriggio tra le bancarelle poteva renderli più uniti.

 
Angolo di Kiss:
Hello people!
La folla inferocita che vedo in lontananza non mi piace per niente. Lo so, avete tutto il diritto di avercela con me. Dopo quasi un anno mi rifaccio viva con un capitolo in cui non succede nulla. T^T
In ogni caso è in parte anche colpa vostra, nello scorso capitolo avevo fatto una domanda riguardo i rapporti che volevate avere con gli altri OC e in pochi mi hanno risposto, quindi non sapendo bene come organizzarmi ho scritto questo capitolo per darvi un altra possibilità per rispondere perché magari il mio ultimo aggiornamento risale all’inizio di settembre quando magari siamo tutti presi dagli ultimi ripassi prima che l’inferno alias scuola ricominci. Quindi oggi vi rifaccio la domanda dello scorso capitolo più quella nuova.


-Che rapporti ha il vostro OC con i componenti delle altre ciurme?
-Che cosa farà il vostro OC in giro per il paese?

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Capitolo 8
*** A spasso per Peaceful Island ***


LA PIETRA ACQUAMARINA
A SPASSO PER PEACEFUL ISLAND


"Shi-chan! Guarda questa! Non è bellissima questa conchiglia? E di questa invece, che ne dici? Ci sono troppe perle per te?" Chiese Viktoria alla musicista che, pazientemente, cominciò a elencare i pregi e i difetti delle quindici collane che la castana le stava mostrando. Quando stava per spiegarle che la decima collana le avrebbe sicuramente rotto l'osso del collo per via delle pietre che la decoravano, i suoi occhi color nocciola si posarono sulla figura slanciata di Scarlett che, a qualche bancarella di distanza, stava passando l'indice sulla copertina di un libro. "Ehi Vicky, guarda, c'è Scarlett!" le fece notare la bionda. L'amica distolse l'attenzione dalle collane e guardò nella direzione che le stava indicando Shizuka. Storse il naso quando la sua compagna di ciurma si diresse verso l'albina. Non che le stesse antipatica, ma c'era qualcosa nei suoi occhi azzurro chiaro che la metteva in soggezione, come se ogni volta che la guardasse la stesse analizzando, e Viktoria odiava quella sensazione. Riluttante seguì l'amica che nel frattempo, messa da parte la sua timidezza, aveva porto la mano alla vice-capitano della ciurma argentata per presentarsi meglio. Mentre stava per iniziare Scarlett la precedette "Shizuka Nobunga, nota come la Musicista Grigia." e le strinse la mano. Dopo un iniziale momento di sorpresa per essere stata preceduta, Shizuka chiese:"Cosa stai cercando? Magari io e Viktoria possiamo darti una mano, abbiamo visto queste bancarelle un bel po' di volte." Scarlett sorrise riconoscente "Beh, effettivamente c'è una cosa che potreste dirmi. Prima ti ho sentita dire che dovevi recarti da un liutaio per delle corde per il tuo violino. Mi è venuto in mente che a me servono delle nuove corde, dato che le mie sono abbastanza consumate, e della pece per l'archetto, solo che non ho la più pallida idea di dove andare." Shizuka si batté la mano sulla fronte ricordandosi improvvisamente il motivo per cui era lì "Le corde! Me ne ero completamente dimenticata!" Poi rivolgendosi all'albina le chiese:"Se vuoi, visto che so, o meglio Viktoria sa" si corresse mentre si malediceva mentalmente per il suo scarso senso dell'orientamento. "dove è il liutaio, possiamo andarci insieme."L'altra annuì e insieme si recarono verso la bottega scambiandosi qualche consiglio come ad esempio su quanto allentare la vite dell'archetto, quando e come pulire la cassa e il manico, o parlando di aneddoti nei quali il loro strumento era stato usato o come chitarra o come arma. Qualche passo dietro di loro Viktoria le ascoltava fingendo di capire ciò di cui stavano parlando. A quanto pareva le sue adorate collane avrebbero dovuto aspettare.
 
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Maryam si sistemò la gonna a pieghe nera che aveva indossato. Compiaciuta osservò il suo riflesso sulla vetrina. Lo sapeva che non doveva dare ascolto a Lulu. Quella gonna era stata un vero affare, nonostante la cuoca sostenesse che 120 berry per uno 'straccio' erano troppi. Stava per riprendere il suo cammino verso il bar quando una mano sulla sua spalla la fece sobbalzare. D'istinto portò la mano ad uno dei suoi pugnali avvelenati che per sicurezza aveva portato con sé. Una voce a lei nota però la tranquillizzò, ma in compenso le fece venire un fastidioso prurito alle mani. "Maryam, mi deludi. Non si attacca un compagno di ciurma!" La ragazza sbuffò e riprese la sua camminata con passo spedito. Chris le corse dietro e proseguì:" Stavo pensando ad una cosa." Con un gesto della mano la navigatrice lo esortò a continuare "Io ho fame, e tu vestita così non andrai di certo in quella chiesa laggiù." Disse il moro indicando la chiesa che si trovava fuori dalla città, ai piedi del unico monte dell'isola. "Arriva al punto Trapezista!" Rispose infastidita la castana, anche se aveva capito dove l'amico volesse andare a parare. "D'accordo Maryam ho-perennemente-le-mie-cose Abir. Volevo chiederti se ti andasse di venire al bar con me. Da amici ovviamente, so che non sei la tipa da appuntamenti." Concluse il medico osservando soddisfatto le gote della compagna di ciurma andare letteralmente in fiamme per la collera. Dopo un respiro profondo Maryam prese parola:"Accetto. Ma sappi che lo faccio solo perché voglio avere la soddisfazione di essere presente nel momento in cui ti strozzerai con chissà quale pietanza e perché pagherai tu." Chris rise cercando di mascherare il tutto con un colpo di tosse. Sapeva che la ragazza era fatta così e non sarebbe cambiata nemmeno per tutto l'oro del mondo. O forse sì?
Quando entrarono nella locanda si guardarono intorno alla ricerca di un tavolo. Lo trovarono in fondo al locale, nell'angolo e di fronte ad una finestra che in quel momento era spalancata per far sì che l'aria, pregna di fumo di sigari, cambiasse. Poco dopo essersi accomodati una cameriera dai capelli rosso fuoco e gli occhi verdi gli diede i menù e prima di andarsene guardò in maniera provocante Chris, che le sorrise in risposta. La castana fissò i suoi occhi eterocromati sul moro che sedeva di fronte a lei e sollevando un sopracciglio chiese:"Tradisci la tua amata e adorata Kori?" Il ragazzo la guardò serio, sollevò una mano mentre l'altra la portò sul cuore e rispose:"La mia Kori può stare tranquilla. Ho un debole per le rosse ma lei sa che ho un forte debole per una sola rossa." Poi un ghigno gli si stampò sulle labbra:"Non sarai mica gelosa?" La ragazza esasperata si alzò e, facendosi largo tra gli avventori, raggiunse il bancone. Richiamò l'attenzione del barista e ordinò una birra. Dopo qualche attimo di attesa l'uomo al di là del bancone le porse un boccale di birra ghiacciata. Dopo aver pagato allungò la mano verso la bevanda, ma qualcuno fu più rapido di lei e le soffiò da sotto il naso il boccale. La ragazza si girò verso l'uomo che aveva appena firmato la sua condanna a morte. Le sue iridi verdi e azzurre ne incontrarono un paio rosso sangue circondati da una sottile linea di matita. Dopo i suoi occhi ciò che attirò la sua attenzione furono i suoi capelli: anch'essi rossi erano acconciati in maniera tale che ricordassero una fiamma. Era impossibile non conoscerlo: Eustass Kidd. La ragazza però non si lasciò intimorire dalla pessima fama del pirata e con tono minaccioso e lento disse:"Quella è la mia birra." Il pirata distese le sue sottili labbra viola in un ghigno provocatorio. "Le marmocchie non possono bere." Se c'era una cosa che faceva arrabbiare Maryam più di Chris era il fatto che qualcuno la ostacolasse nel bere la sua amata birra ghiacciata. La navigatrice rispose a Kidd con tono canzonatorio:"Scommetto che tra i due il marmocchio sei tu." Il rosso corrugò la fronte e strinse il manico tra le dita:"Marmocchia, mi stai sfidando?" La ragazza annuì. Kidd posò il boccale con veemenza, tirò fuori un sacchetto che tintinnava di berry e lo poggiò di fronte a Maryam:"Tu quanto scommetti Marmocchia?" la navigatrice della ciurma argentata fece finta di non notare il fatto che il rosso avesse calcato l'ultima parola e tirò fuori a sua volta un sacchetto pieno di monete, una volta destinate a pagare il suo pasto. Sul volto di Eustass Kidd si dipinse un espressione stupita. "Marmocchia, sicura di non volerti ritirare?" La castana gli lanciò uno sguardo di sfida:"Maryam Abir non si ritira mai." E detto ciò entrambi afferrarono il primo boccale di una lunga serie per trangugiare il liquido ambrato.

 
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" Sull'isola non è presente una base dei Marine, quindi potete girare per il paese senza dovervi nascondere."
Queste erano le parole che Aiden aveva rivolto agli altri prima di scendere dalla nave insieme a suo fratello Nicholas. Solo che adesso non era più così sicuro di poter girare liberamente per l'isola. O almeno, non adesso che Aghatis stava escogitando mille modi per seguire il medico della ciurma del ritorno. Non se uno dei mille modi era quello di travestirsi da samurai o ninja. A Tae era bastata la brutta esperienza di quella mattina con i mantelli, per fargli decidere che non si sarebbe separato dai suoi bermuda e dalla T-shirt bianca per nessuna ragione al mondo. "E se invece indossassi un pitone è un paio di tacchi? Saresti sicuramente irriconoscibile!" Affermò Aghatis allungando al gemello gli indumenti appena citati. Tae storse il naso e riappoggiò i tacchi e il pitone sulla bancarella dalla quale erano stati presi. "Non capisco perché tu voglia pedinare quel povero ragazzo. Cosa ti ha fatto?" La sorella alzò le spalle e rispose:"I suoi capelli non me la raccontano giusta." Il castano scosse la testa sconsolato. Purtroppo per lui sua sorella, quando si improvvisava spia della marina, era impossibile da fermare. "Eccolo è laggiù! Seguimi!" Esclamò Aghatis lasciando perdere il sombrero che aveva adocchiato per mascherarsi. La ragazza si accucciò dietro una bancarella e dietro di lei prese posto il fratello. I due notarono Karl osservare la vetrina di un negozio la cui insegna era rovinata e illeggibile. "Avviciniamoci!" esclamò la castana afferrando il fratello per la manica, per impedirgli di svignarsela. Quando i due ragazzi raggiunsero la loro nuova postazione il biondo non era più lì. "Sarà sicuramente entrato." Ipotizzò Tae, sbuffando. Aveva deciso di fare il pirata, non la spia della marina! "Mi dispiace deluderti, sono qui invece!" I due membri della ciurma dell'arciere sobbalzarono. Dietro di loro Karl li stava guardando con un ghigno stampato sulle labbra e le braccia incrociate al petto. Il primo a parlare fu Tae:"Non è come sembra!" esclamò. Karl, senza smettere di ghignare guardò i due e rispose:"Quindi voi due non mi stavate assolutamente spiando per scoprire il segreto per avere capelli così belli?" Tae boccheggiò a corto di scuse che non li facessero sembrare due spie. Allora intervenne in suo aiuto Aghatis:"Quindi nascondi qualcosa!" disse puntandogli l'indice contro. Il fratello si sbatté una mano sulla fronte pregando che sua sorella non avesse fatto ciò che purtroppo aveva fatto. Tae si preparò al peggio, dopotutto quello che avevano difronte era "Il ragazzo demoniaco". Le loro taglie differivano di poco, ma le voci che giravano sul suo conto facevano rabbrividire anche i marine di un certo grado. Aghatis si sarebbe aspettata una confessione sui suoi segreti più oscuri, mentre Tae aveva già fatto mentalmente le sue ultime preghiere. Contro ogni aspettativa il pirata scoppiò a ridere. I due lo guardarono stupiti. Karl, dopo aver terminato di ridere, guardò i due con ilarità e con tono sincero disse:"Come spie non avete molte possibilità. Avete spifferato i vostri piani ad un tono di voce sufficientemente alto per essere udito da una persona a cinque metri di distanza da voi." Aghatis incrociò le braccia al petto indispettita e lanciò un occhiataccia al fratello, come per dirgli che la colpa era tutta sua. Il medico della ciurma del ritorno infine ammise:" Però piccoletta, in compenso, hai un ottimo sesto senso. Non sono biondo naturale. E ora, se volete scusarmi, devo andare. Non posso deludere tutte quelle fanciulle che non hanno neanche un briciolo del tuo sesto senso." E detto ciò fece l'occhiolino ad Aghatis. Poi si voltò verso Tae e, osservandogli critico i capelli, aggiunse:"Potresti farmi compagnia. Credo che l'intervento di una forbice possa solo giovare a questo bel faccino." E accompagnò le sue parole con un buffetto  a sulla spalla di Tae. I due componenti della ciurma dell'arciere si guardarono perplessi e con un alzata di spalle seguirono il loro nuovo amico.

 
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Monica scese dalla Speed Arrow dopo aver convinto Gerald a rimanere di guardia alla nave. Si sistemò meglio la tracolla di cuoio che si era portata dietro e dentro la quale avrebbe risposto i suoi futuri acquisti. Stava per incamminarsi verso il mercato quando Stefaine la richiamò:" Monica, hai dimenticato questi." E la bionda le porse un sacchetto contenente dei berry. Il medico di bordo lo afferrò e ringraziò l'amica. "Ti dispiace se vengo in paese con te? Dovrei acquistare alcuni spartiti e non mi va di andarci da sola." Monica scosse la testa e insieme si avviarono verso il mercato.
Su ogni bancarella c'erano prodotti di vari tipi: dai libri ai giocattoli, da mobili antichi a cappelli pieni di piume. Monica si osservava intorno turbata. Ciò non passò inosservato a Stefaine che le chiese spiegazioni. "Mi sento in colpa per aver lasciato Gerald solo soletto a custodire la nave. Avrei potuto farlo io ma avevo bisogno di comprare delle erbe, purtroppo sto per esaurire le scorte." La ragazza annuì e la guardò teneramente. Sapeva che la compagna di ciurma avesse un buon cuore e che non sopportasse l'idea di escludere qualcuno " Potremmo comprare qualcosa per Gerald." Propose la musicista. Monica annuì con un sorriso sulle labbra. Aveva già un idea del regalo che avrebbero potuto fargli. La bionda si guardò intorno alla ricerca di una bancarella che vendesse ciò che faceva al caso suo. Quando la notò afferrò Stefaine per il braccio e, facendosi largo tra la gente che affollava la piazza, le mostrò ciò che voleva donare al cuoco della ciurma. "Dei coltelli?" Chiese la musicista alzando un sopracciglio perplessa. "Non ne ha già a decine?" Monica si grattò la nuca in imbarazzo "Qualche giorno fa ho casualmente origliato una conversazione tra Aiden e Gerald. Lui si stava lamentando del fatto che i suoi coltelli non potessero tagliare neanche il burro, per quanto la lama fosse smussata." L'altra ragazza annuì e disse:"Allora gli compreremo un set, così lascerà in pace le orecchie del povero Aiden per un po'." E le due scoppiarono a ridere.
Dopo aver comprato il set e averlo fatto impacchettare, le due si divisero per cercare ciò per cui erano andate lì.
Monica adocchiò un banco pieno di erbe e cominciò a trattare sul prezzo di alcune e sull'uso di altre con l'anziano che stava dall'altra parte. Nel frattempo Stefaine aveva invece trovato alcuni spartiti che avrebbe potuto suonare in futuro in occasione di qualche vittoria. La proprietaria della bancarella guardò attenta la ragazza e quando stava per pagare i suoi acquisti la donna, insieme agli spartiti, le consegnò una locandina. "Mi sembri una che se ne intende di musica." La ragazza perplessa osservò la locandina. In alto, a caratteri cubitali , si notava la scritta "Concorso musicale a Onpu Shima" la ragazza fece scorrere i suoi occhi celesti sul volantino finché non incontrò il premio per il vincitore: cinquecentomila berry. A quanto ne sapeva la ciurma aveva bisogno di un po' di soldi. "Cos'è?" Chiese curiosa Monica che nel frattempo l'aveva raggiunta con la tracolla piena di erbe medicinali. La musicista le porse il foglio. Dopo qualche minuto glielo riconsegnò con un sorriso:" Dovresti partecipare! Sei la musicista più brava che io conosca, meriti il primo posto." Stefaine sorrise all'amica e ripose il volantino in tasca. Dopotutto non sarebbe stata una brutta idea partecipare.

 
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Aiden e Nicholas stavano camminando a passo svelto per le vie secondarie di Peaceful Island. Il maggiore precedeva il fratello di qualche metro. In tutta sincerità non voleva essere guardato con sospetto perché di fianco a lui un ragazzo girava con la faccia pitturata con colori mimetici. A quanto pareva avevano due concetti diversi di massima discrezione. "Mi vuoi spiegare perché non hai nemmeno gli occhiali da sole?" Domandò Aiden che con qualche falcata lo aveva, sfortunatamente, raggiunto. Il moro roteò gli occhi disperato. Suo fratello non sarebbe mai cambiato. "Aiden, mi vuoi spiegare che cosa farai quando sarai di fronte a Meredith? Hai pensato che già senza maschera non ti riconoscerà, quindi con quella roba sarà impossibile farlo per lei?" Domandò passando un dito sulla guancia del fratello, rovinando la maschera. Aiden si grattò la nuca e con un'alzata di spalle gli fece capire che avrebbe improvvisato al momento dell'incontro. Il corvino non fece in tempo a rammentare al fratello la delicatezza della questione che quest'ultimo si era bloccato all'improvviso. I suoi occhi color nocciola fissavano l'insegna di un bar. La targa verde riportava in cubitali caratteri bianchi la scritta "chez Meredith". I due si guardarono e si lanciarono uno sguardo d'intesa. Avevano trovato ciò che cercavano.
 
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Haiked era di fronte alla Silver Lady e stava aspettando Lulu. Le ragazza infatti, dopo che la maggior parte dei pirati aveva deciso di andare a fare un giro dell'isola, lo aveva avvicinato e timidamente gli aveva chiesto se potessero allenarsi insieme.
Dopo qualche minuto scorse la ragazza sulla passerella che collegava la nave e il pontile. A metà percorso però la ragazza venne scaraventata in mare da un'ombra. Haiked vide la ragazza guardarlo con occhi imploranti prima di cadere nelle scure  acque del porto. Da quel poco che sapeva la ragazza, come lui, aveva mangiato un frutto del diavolo. Portò le mani alla catena che teneva legata al fianco. Anche se non poteva gettarsi in acqua poteva ripescarla. "Non ti preoccupare Nuvola folgorante, tra poco la raggiungerai anche tu." Lo fermò una voce roca alle sue spalle. Il ragazzo si voltò e guardò in cagnesco l'uomo di fronte a lui. Era alto una spanna in più di lui, i capelli castani e lunghi erano legati in una coda bassa, sul volto si notavano diverse cicatrici e la corporatura robusta era completamente coperta da una tunica nera con un cinturino azzurro legato in vita. Alle sue spalle c'erano esseri neri come la notte dalla sagoma indefinita circondati da un alone verde.
Il vice capitano della ciurma del ritorno non si fece intimorire e senza perdere tempo fece schioccare in avanti, in direzione dell'uomo, la sua catena. Il rivale schivò agilmente il colpo, nonostante la sua mole, e con un gesto annoiato della mano cinque delle ombre alle sue spalle si scaraventarono sul ragazzo. Nonostante avesse assunto la consistenza gassosa, grazie al frutto, le ombre riuscirono a colpirlo. Una gli assestò un pugno nello stomaco, facendolo inginocchiare, mentre le altre quattro lo immobilizzarono a terra.
La stretta si faceva sempre più stretta ad ogni suo tentativo di fuga. L'uomo si avvicinò e si inginocchiò al suo fianco. "Cercherò di chiudere un occhio sulla tua maleducazione per non avermi chiesto di presentarmi. Sono Kage shisai, un'alleato del Demone dei mari. Prima di permetterti di andartene definitivamente vorrei che tu lasciassi un messaggio ai tuoi amici da parte sua." Detto ciò l'uomo sghignazzò. Tirò fuori dalla bisaccia un bracciale che legò al polso del ragazzo. Dopodiché estrasse un pugnale di algalmatolite e trafisse il petto del ragazzo per poi osservare sadicamente Haiked morire.



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Minuscolo spazio vitale di Kiss:
Rieccomi qui gente!
Come penso abbiate capito i personaggi di Lulu e Haiked sono out.
Mi dispiace ma all'inizio della storia l'avevo detto: ogni due capitoli un commento giusto per farmi capire se la storia vi sta piacendo, al terzo fuori dai giochi. Per gli OC che non sono comparsi non preoccupatevi. Non sono morti, sono solo rimasti sulla nave per evitare che qualche malintenzionato lasciasse a nuoto i nostri eroi. Ho dovuto fare così, non sapendo cosa fare.
Anyway, spero che il capitolo vi sia piaciuto.^^
Ora vi lascio due domande a cui dovete risponde tramite MP, per favore rispondete!


-Come reagisce il vostro OC alla morte di un suo compagno di ciurma?(domanda abbastanza urgente per i componenti della ciurma argentata e del ritorno, ma gli OC della ciurma dell'arciere non sono esentati! Altrimenti farò fare al vostro OC la parte del pezzo di ghiaccio. u.u)
-Qual'é l'oggetto più importante per il vostro OC?
-(Domanda per Ale_chan22) Stefaine vuole partecipare al concorso? Perché?

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Capitolo 9
*** Brutte notizie ***


LA PIETRA ACQUAMARINA
BRUTTE NOTIZIE

Jun sbuffò per l'ennesima volta. Haiked gli aveva detto che gli avrebbe dato il cambio alle quattro, ma erano le cinque e del vice capitano neanche l'ombra. Poi sentì dei passi risalire la passerella. Jun corrugò le sopracciglia perplesso. Era sicuro che Haiked avesse una camminata pesante e sicura, non veloce e leggera. Il ragazzo si nascose dietro l'albero maestro e si trasformò parzialmente in leone, grazie al potere del suo frutto del diavolo. Quando sentì i passi avvicinarsi a lui balzò fuori dal suo nascondiglio, pronto a fronteggiare il nemico. Ma la persona che si trovava di fronte a lui era tutt'altro che un nemico. Infatti i passi che aveva udito erano di Ellen che ora, con il fiato corto e le gote leggermente arrossate per la corsa appena fatta, lo guardava con gli occhi color nocciola pieni di lacrime. Jun tornò normale e alzò un come per chiedere spiegazioni. La ragazza con la voce rotta dal pianto gli disse un'unica parola, o meglio, un unico nome:"Haiked."
Bastò quello ad allarmare il carpentiere. Senza dire nulla percorse velocemente la passerella e cominciò a correre schivando i marinai che incontrava. Al suo fianco Ellen gli stava indicando il luogo in cui aveva lasciato il suo amico. Una volta arrivato Jun guardò ad occhi spalancati la scena che gli si parava davanti: vicino al bordo del molo giaceva inerme il minuto corpo di Lulu, con i capelli e i vestiti ancora bagnati. A qualche metro di distanza invece c'era Haiked, disteso in una pozza di sangue. Il biondo si avvicinò cautamente all'amico, come se avesse paura di svegliarlo da quel sonno eterno. Qualcosa attirò l'attenzione del biondo. Intorno al polso del vice capitano c'era un braccialetto azzurro che non gli aveva mai visto portare. Poi l'immagine di Viktoria davanti alla collana azzurra del Demone dei Mari gli fece sorgere dei dubbi. E se... Il ragazzo non terminò il pensiero perché Ellen aveva richiamato la sua attenzione. "Dovremmo chiamare gli altri per dirglielo." Disse la ragazza con tono triste. Lui annuì e entrambi si diressero verso la città.

 
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Stefaine e Monica stavano guardando le ultime bancarelle sulle quali erano riposti in ordine alfabetico vari libri. All’improvviso il lumacofono di Stefaine squillò e la ragazza, allontanandosi, rispose. Dall’altro capo Gerald, senza nemmeno salutarla, le disse solo ti tornare alla nave. La bionda non fece in tempo a chiedere spiegazioni che il compagno di ciurma dall’altro capo riattaccò. Ripose il lumacofono nella tracolla e preoccupata tornò dall’amica che la stava aspettando con un cipiglio perplesso. L’espressione di Stefaine la allarmava non poco. “Era Gerald. Ha detto di tornare alla nave immediatamente. Mi auguro solo non ne abbia combinata una delle sue.” E insieme si diressero al porto.
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Maryam e Kidd appoggiarono il boccale vuoto per l’ennesima volta in contemporanea. Era da un po’ che la sfida andava avanti e nessuno dei due sembrava intenzionato a darla vinta all’avversario. Nel frattempo, intorno a loro, si era radunato un piccolo gruppo di uomini che avevano cominciato a scommettere. Tra questi c’era anche Chris che, all’insaputa della castana, aveva puntato su Kidd. Se non fosse stata impegnata a bere birra glielo avrebbe reso noto solo per infastidirla. Mentre i due si facevano riempire nuovamente il boccale il lumacofono di Chris suonò. Il ragazzo sbuffò, infastidito dal fatto che probabilmente avrebbe potuto perdersi qualche scena imbarazzante con cui avrebbe potuto ricattare Maryam in futuro. Uscì dal locale e rispose. “Chris, per favore, torna! Lulu... c’era e poi non c’era... Il mare, lei non può nuotare...” Ellen con voce sconvolta stava cercando di formulare delle frasi sensate per far capire a Chris la gravità della situazione, ma ciò confuse sono il moro. “D’accordo Ellen. Non ho capito nulla, ma sembra una cosa importante. Recupero Maryam e arriviamo.” Il carpentiere della ciurma argentata rientrò e, con poca grazia, afferrò per un braccio Maryam. Sapeva che se glielo avesse chiesto con le buone la castana non avrebbe abbandonato a sfida per nessuna ragione. Così i due tra gli sghignazzi della ciurma di Kidd e le proteste della castana lasciarono la locanda.

 
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Viktoria sbadigliò per l’ennesima volta. Era seduta fuori dalla bottega del liutaio da almeno mezz’ora e si stava stufando di aspettare. Non era entrata nella bottega poichè, secondo la compagna di ciurma, avrebbe sicuramente rotto qualche violino nel vano tentativo di strimpellarlo per scacciare la noia del momento. Sorrise pensando a quanto fosse fortunata ad avere un’amica come lei, che era in grado di prevedere le sue mosse e capirla. L’unico che prima di lei riusciva a farlo era Aiden, ma perchè erano legati da quella che Nicholas aveva soprannominato ‘Telepatia tra esseri dotati di un neurone solo’. Osservò dalla vetrina le due musiciste parlottare, deducendo che si stessero ancora dando consigli. Spalancò nuovamente la bocca, sta volta fregandosene di coprirla con la mano. Quanto avrebbe voluto che un miracolo la portasse via da quella attesa. Quel miracolo si manifestò sotto forma di un Jun affannato. La ragazza lo guardò perplessa, dopotutto il carpentiere insieme a Red e Haiked doveva sorvegliare la Blue Butterfly. “Dimmi che quello che ti ha spinto ad abbandonare la nave sia un buon motivo.” Il biondo di fronte a lei annuì la testa, riprendendo fiato. “Allora perchè sei qui? Se mi dici che dovevi comprarti un nuovo pacchetto di sigarette non ti credo, ne hai comprati una marea nella scorsa isola!” Jun scosse la testa:”Si tratta di Haiked.” La castana inarcò un sopracciglio con fare interrogativo. Il compagno di ciurma proseguì:”E’ morto. E credo che ci sia lo zampino di quell’Anemone di mare.” “Demone dei meri.” Lo corresse la ragazza precipitandosi all’interno del negozio, seguita dal carpentiere. “Ti avevo detto di aspettare fuori.” Sbottò Shizuka in direzione del suo capitano. “E tu che ci fai qui?” chiese in direzione del fratello. Lui la guardò un attimo prima di comunicarle la notizia. La sorella si irrigidì e mollò la presa dall’archetto, e se Scarlett non avesse avuto dei buoni riflessi sarebbe sicuramente caduto a terra. Poi guardò preoccupata la musicista della ciurma del ritorno. Inaspettatamente le si avvicinò e la abbracciò, lasciando l’altra ragazza di sasso. Non si aspettava un gesto del genere da una persona che aveva conosciuto circa tre ore prima. “Scarlett, anche Lulu è morta.” Lo sguardo della ragazza si incupì. I quattro, dopo aver pagato i pochi articoli, uscirono dalla bottega e si diressero al porto.
 
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Tae osservo il biondo  che di fronte a lui si specchiava nella vetrina. Era la quinta volta che si fermava davanti ad una qualsiasi superficie riflettente per osservare soddisfatto i suoi capelli. Aghatis al suo fianco lo guardava perplesso. Erano abituati agli attacchi di egocentrismo e protagonismo del loro capitano ma avvenivano sporadicamente. Improvvisamente i lumacofoni dei tre suonarono. Gerald disse ai gemelli di tornare alla nave accennando ad un avvenimento sconvolgente. Karl invece sentì dall’altro capo la voce di Viktoria che gli comunicava che di tornare alla nave perchè Haiked e Lulu erano morti. Il trio cominciò a correre verso il porto. Quando arrivarono videro i corpi dei due pirati distesi per terra. Karl si avvicinò a Viktoria che stringeva spasmodicamente il ciondolo a forma di ‘V’ mentre al suo fianco Scarlett cercava di rassicurarla:”Vedrai che saranno qui a momenti. Conosco Nicholas, sicuramente starà facendo il possibile per raggiungere il porto il più velocemente possibile.” Red guadò il suo capitano, era raro vedere la ragazza così preoccupata e lui voleva che su quel volto spuntasse nuovamente quel sorriso malandrino che la contraddistingueva. Il vicecapitano della ciurma del ritorno si posizionò davanti a Vicktoria e, poggiandole le mani sulle spalle disse:”Vado a cercare i tuoi fratelli.” La ragazza lo guardò interdetta, avrebbe voluto dire che non glielo avrebbe permesso perchè non sapeva a cosa andava incontro, ma l’unica parola che le uscì dalle labbra fu un semplice:”Ritorna.” Red sorrise e le scompigliò affettuosamente i capelli, prima di voltarsi e incamminarsi verso la città. Dopo neanche tre metri Karl lo affiancò con un ghigno sulle lebbra e per dare una spiegazione disse;”Sia mai che ti lasci il divertimento di una caccia al tesoro!”
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Aiden guardò il fratello che aveva uno sguardo smarrito e cupo. Sapeva quanto Nick tenesse a Lulu, era stata una dei primi ad unirsi alla sua ciurma e, conoscendolo, sapeva che le faceva da custode. Li aveva visti combattere insieme e si guardavano le spalle a vicenda. Aiden sollevò lo sguardo pensieroso al cielo, che nel frattempo aveva cominciato a tingersi di calde sfumature arancioni e rosse.
Se uno dei suoi compagni di ciurma fosse morto non sarebbe riuscito a controllare la rabbia. "Mi chiedo perché loro." Il castano guardò il fratello. "Dopotutto loro non sapevano nulla, per lui non erano una minaccia. Eppure li ha uccisi." Riprese Nicholas con un tono di voce basso "Se adesso li informassimo il Demone dei Mari ci darebbe ancora di più la caccia, metteremo ancora più in pericolo le loro vite!" Aiden incrociò le braccia al petto, nemmeno lui impazziva all'idea di mettere al corrente dei fatti i suoi amici, ma sapeva che se non l'avesse fatto avrebbe rischiato di vederli morire uno ad uno senza mai aver detto loro tutta la verità. "Vedrai che capiranno. Quando hanno deciso di seguirci sapevano che la morte avrebbe potuto attenderli ad ogni angolo." Il commento del capitano della ciurma dell'arcere lasciò il corvino senza parole. Sapeva che Aiden e i sensi di colpa fossero due cose completamente diverse, ma non immaginava fino a questo punto. L’attenzione dei due fu attratta da una folla di gente che correva allarmata verso un unico punto. Incuriositi i due si fecero largo tra la folla e ciò che videro al centro dello spiazzo fece gelare il sangue ai due Almanser. Giacevano a terra i corpi di Red e Karl ed entrambi avevano una bandana azzurrina legata al braccio sinistro. Il demone dei Mari li aveva raggiunti,  e se non lui i suoi scagnozzi lo avevano fatto. “Andiamo gente! Non c’è nulla da vedere qui! Non faccia quella faccia quella faccia signora Yukimura! Ha sicuramente già abbastanza di cui parlare domani con la signora Devon.” Man mano, grazie al giovane che aveva appena parlato, la folla si dissipò. Intorno ai due corpi dei pirati rimasero i due capitani e il ragazzo. I due fratelli osservarono meglio il terzo: aveva un fisico slanciato e asciutto. I capelli castani e lievemente lunghi erano mossi dal vento e gli occhi verdi, nei quali si poteva notare una nota di tristezza, erano puntati sui corpi di Red e Karl. Il particolare che però attirò l’attenzione dei due fu la cicatrice sotto l’occhio sinistro. “E’ bello rivedervi ragazzi.” Le labbra del ragazzo si distesero in un sorriso sincero. Dalle labbra di Nicholas sfuggì un solo nome:”Felikz.”

 


Minuscolo spazio vitale di Kiss:
Ciao gente.
Scusate per il ritardo ma scrivere questo capitolo è stato davvero faticoso, l’avrò cancellato almeno quattro volte. ^^”
In ogni caso, purtroppo  anche a questo giro due OC ci hanno abbandonato, credetemi è veramente brutto doverli far fuori.
A questo giro niente domande, ma se non avete risposto a quelle dei capitoli precedenti PER FAVORE FATELO PER MESSAGGIO PRIVATO!
A presto
By
Kiss

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