Nothing

di JunghwaxLEShipper
(/viewuser.php?uid=938564)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** End ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***



In una fresca giornata di maggio, Hyojin decise di svagarsi un po’ per le strade di Seoul; poteva sentire una piacevole brezza scombinarle leggermente i suoi liscissimi capelli color castano mogano.
Si passò una mano fra i capelli per risistemarseli mentre passeggiava tranquillamente per la strada distraendosi, ogni tanto, alla visione di qualche vetrina.
Decise di fermarsi ad un café, sedersi e godersi la meravigliosa giornata: si accomodò nei tavolini posti all’entrata dell’ Hot Pink Café e cominciò a sfogliare il menù dei dolci.
Abbassò il cartoncino e Hyojin rimase folgorata nel vedere davanti a sé una ragazza alta, dai capelli neri, forse della sua stessa età; la guardò quasi a voler imparare ogni suo singolo dettaglio: delle lunghe gambe racchiuse in dei jeans neri che risaltavano i suoi fianchi stretti; risalì con lo sguardo su per la camicia bianca appena aperta così da intravedere la sua pelle candida e arrivò sino al suo viso coperto da una ciocca di capelli neri, raccolti in una piccola coda laterale. Concluse guardandola dritta negli occhi.
La ragazza era sorpresa e imbarazzata, si vedeva dal suo sguardo ricambiato, arrossì e interruppe il contatto visivo guardando verso il basso, la riguardò evitando i suoi occhi e le chiese:
“Vuole ordinare?”
“…Mhh…si” disse Hyojin riprendendosi da quello scambio di sguardi quasi ipnotico e riprendendo il menù “Vorrei un Americano e…” si fermò per rileggere rapidamente “… una fetta di cheesecake”
“Che gusto?”
“Sorprendimi!”
La ragazza arrossì nuovamente e sparì all’interno. Hyojin la seguì con lo sguardo quasi incantata nuovamente dalla sua presenza.
“Hyojin-ah!” sentì urlare;
Cominciò a guardarsi attorno e intravide una chioma rossa quasi arancio salutarla da lontano, sorrise e alzatasi dalla sedia le urlò felice:
“Solji Unni!”
Le andò incontro e l’abbracciò come se non si vedessero da anni, si avvicinarono al tavolino dove Hyojin era seduta e la invitò a sedersi ma Solji rimasse in piedi:
“Un attimo, devo prima salutare una persona che non vedo da un po’ ” disse mentre superava Hyojin e si incamminava verso l’entrata.
Le venne addosso, quasi a sbatterci contro, la ragazza con l’ordine di Hyojin.
“Mi scusi tan…”  non finì la frase che si accorse di avere di fronte una persona familiare.
“Park Junghwa! Fai più attenzione mentre cammini” disse sorridendole “Vuoi una mano? Di chi è l’ordine?”
Il sorriso di Junghwa si fece larghissimo
“Tranquilla, arrivo subito da te unni, è di quella ragazza lì” indicò con lo sguardo il tavolino di Hyojin.
Si avvicinò al tavolino appoggiando il vassoio:
“Ecco il suo Americano e la fetta di cheesecake ai frutti di bosco, spero le piaccia!”
Posò tutto sul tavolo, le fece l’occhiolino sorridendo poi corse verso la sua unni ad abbracciarla
“Unniii! Mi sei mancata tantissimo!” piagnucolò con una voce da bambina dell’ asilo.
“Mi dispiace, sono stata impegnata ultimamente. Spero di venire a trovarti appena possibile. Promesso!”
Junghwa annuì “Puoi passare anche a casa mia! Sono felice di averti visto ma adesso devo scappare: il lavoro chiama” disse mentre correva verso l’interno.
“Va bene, non esagerare!” le urlò Solji mentre ritornò al tavolo di Hyojin.
Lei bevve un sorso del suo Americano e guardò la cheesecake - Solji intanto si sedette accanto a lei incrociando le gambe  -  poi lanciò uno sguardo sorpreso alla sua unni e le chiese
“Quindii… conosci quella ragazza?”
cercò di bere un altro sorso ma prima che potesse farlo, Solji le rubò il bicchiere e rispose
“Si, si chiama Park Junghwa” bevve un sorso.
“YAH! Unni!” urlò Hyojin.
Solji rise, poggiò delicatamente il caffè e avvicinandosi a lei, le prese il mento e le sussurrò quasi a prenderla in giro
“Ti sei interessata?”
“UNNI!!” urlò più forte di prima, togliendosi la mano dal mento “No!” disse in tono serio ma un po’ colorita sulle guance;
Solji finì in una grossa risata “Sicura?”
“Ho detto no, basta così. E poi neanche la conosco” puntualizzò.
Preso finalmente un pezzo della cheesecake, sorrise prima di assaporarla; si sorprese di quanto fosse buona.
“Che fai qui unni?”
“Mi sono appena liberta da lavoro e sono venuta qui perché non vedevo Junghwa da mesi: quella ragazza è troppa tenera, abita vicino al mio appartamento”
“Capisco, e ora che farai?”
“Penso che tornerò a casa a riposarmi: sono distrutta. Tu invece che ci fai qui?”
“Mi godo la bella giornata... ma mi annoio. Finito qui penso che tornerò anch’io a casa a giocare a Diablo”
Solji sbuffò “Ancora con quel gioco!? Basta”
“Non offendere Diablo, o non ti farò più trovare il tuo peluche di Chopper” disse minacciandola con la forchetta
“Non ti azzardare!” ringhiò Solji.
Tornò a mangiare la cheesecake. Ci fu un momento di silenzio, poi Solji sbuffò
“Aish… finisci velocemente: ti do un passaggio a casa” si alzò, prese il caffè di Hyojin e si avvicinò all’ entrata e urlò “Ci vediamo, Junghwa!”.
Vide in lontananza salutare, allora uscì e si incamminò verso la sua macchina “Hyojin, andiamo!”
“Yah! Ridami il caffè o non torni a casa!”

Durante il viaggio in macchina Hyojin fece una domanda che sorprese Solji, che rimase in silenzio per un po’ prima di rispondere
“Da quanto conosco Junghwa? Perché dovrei dirtelo? Hai detto che non eri interessata” scherzò Solji
“Heo Solji, rispondi alla domanda o addio a Chopper”
“Maledetta te la farò pagare” mormorò Solji
“Cosa?”
“Niente!” disse facendo finta di nulla
“Allora?”
“Allora cosa?”
Hyojin guardò la sua unni perplessa
“La conosco da quando si è trasferita vicino da me 2 anni e mezzo fa… Mi sono presa cura di lei per tutto questo tempo. È una ragazza davvero graziosa ma combina sempre dei guai, è impensabile che a…” Rimase in silenzio a pensare
“A…?” disse Hyojin chiedendosi perché non continuasse
“Hyojin, che ore sono?”
“Le 22.13. Perché?”
Solji prese un’ altra strada e iniziò ad accelerare cercando una pasticceria            
“Unni che stai facendo? La strada non è questa!”
Parcheggiò velocemente di fronte a una pasticceria e prima di scendere disse
“Hyojin, so che non la conosci ma ti sarei immensa debitrice se tu mi aiutassi da ora in poi. Tra un paio di ore è il compleanno di Junghwa”
Scese e corse dentro la pasticceria.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chapter 2 ***



Alle 23. 38 arrivarono all’appartamento di Junghwa con scorte di soju, pollo fritto e una torta al cioccolato.
Hyojin stava addobbando il soggiorno quando vide Solji sul divano, immobile.
Arrivò di soppiatto dietro di lei, mise un braccio attorno al suo collo e strinse un po’: non voleva fare del male alla sua unni ma non le fece nessun effetto, allora avvolse anche l’altro per abbracciarla dolcemente ma Solji non fece neanche un movimento; si sporse in avanti e li si accorse che Solji si era addormentata.
“Dovevi essere davvero distrutta!” pensò sorridendo. Mollò la presa, la fece sdraiare sul divano e le baciò la fronte;

-Senti le chiavi girare nella fessura della porta-
Indossò un cappellino colorato, accese la candelina sulla torta e si piazzò davanti la porta.
“Buon compleanno Park Junghwa!” disse appena la vide aprire la porta.
Junghwa rimase terribilmente sorpresa, provò a lanciare un urlo ma venne soffocato dalla delicata mano di Hyojin che posò sulla sua bocca.
“Ti prego non urlare! Solji è qui ma si è addormentata, io sono una sua amica, Ahn Hyojin. Avanti esprimi un desiderio” disse sorridendole.
Junghwa la guardò dritta negli occhi e cominciò ad arrossire.
Hyojin ricambiò profondamente lo sguardo ma improvvisamente sentì qualcosa di umido dentro il palmo della mano …

-Lingua-

Una smorfia e un finto urlo uscirono dalla bocca di Hyojin, Junghwa scoppiò in una grossa risata che venne soffocata nuovamente dalla mano di Hyojin; cercava disperatamente di non scoppiare a ridere così da non svegliare Solji.
Le due si calmarono, si sedettero accanto e Hyojin, posata la torta, le chiese di nuovo
“Esprimi un desiderio!” la guardò sorridendo, aspettando che spegnesse la candelina;
Junghwa chiuse gli occhi in meditazione, spense la candelina e riaperti gli occhi si ritrovo davanti un bicchiere di soju
“Forza! Brindiamo ai tuoi ….. ai tuoi?” chiese Hyojin incuriosita
-in effetti era li ma non sapeva quanti anni compisse Junghwa-
“21 anni. Faccio 21 anni” rispose felice Junghwa
“Bene allora” Hyojin la fece alzare e incrociò il suo braccio con quello di Junghwa
“Love Shot per i tuoi 21 anni!”;
Junghwa la guardò bere, sbalordita: non riusciva a credere che la cliente che aveva servito qualche ora fa, era lì a festeggiare il suo compleanno e a brindare con un Love Shot
“È davvero carina; anche quando beve o cerca di trattenersi dal ridere” pensò sorridendo Junghwa mentre beveva il suo bicchiere.


Il silenzio della notte le avvolse come se nient’altro esistesse oltre loro due:
un momento magico e solitario che Hyojin e Junghwa -pur non conoscendosi- condivisero insieme come fossero amiche da sempre.
Le ore passavano e capirono di avere molto in comune ma non avevano lo stesso approccio alle cose:
Se Hyojin era molto più calma e rilassata per qualsiasi cosa -anche per le vittorie su Diablo-, Junghwa invece era sempre felice: anche se il lavoro era stancante o tornava a casa ad orari disparati a lei non importava.
“Ho la mia unni!” Indico il divano con la mano “Lei c’è sempre per me”
“ Vivi qui da sola?” chiese Hyojin
“Si, infatti è stato molto difficile. Non riesco a stare da sola …” lasciò la frase a vuoto. Junghwa si spense, ripensò per la prima volta ai momenti tristi da quando si era trasferita in quell’appartamento, a tutti i sacrifici e alle difficoltà che aveva dovuto affrontare: lasciare la famiglia, vivere da sola senza conosce nessuno, i debiti iniziali sull’appartamento …
Hyojin notò che il viso di Junghwa si fece improvvisamente cupo; era giù di morale, allora incominciò ad avvicinarsi, sempre di più, fino al suo viso.
Si avvicinò cosi tanto da poter sentire il suo respiro …
Junghwa non si mosse: sapeva perfettamente cosa sarebbe successo se si fosse mossa, anche solo di un centimetro.  Aspettò.
Anzi non aspettava altro: dal primo momento in cui la vide al Hot Pink Cafè si chiese come fosse vivere un momento come quello con una persona come Hyojin. Uno strano sentimento le era nato dal loro primo scambio di sguardi. Qualcosa di nuovo per lei, ma voleva saperne di più.
Si guardarono negli occhi: uno scambio di sguardi cosi intenso da essere in grado di comunicare tutto dell’altra senza neanche dire una parola …
Le due, a pochi centimetri di distanza vennero interrotte dal suono di un cellulare. Junghwa si alzò di scatto e prese il telefono dalla giacca. Hyojin, delusa, si versò un altro bicchiere di soju.
“Hani unni! Grazie mille … si … no, ero tornata da lavoro e ho appena finito di fare la doccia, vedrò domani cosa voglio fare …”
La telefonata continuò e Hyojin si sentì infastidita visto la rapidità che Junghwa aveva utilizzato per prendere il telefono e di come, nel rispondere, le tornò subito il buon umore. Capii che forse era il momento di andarsene anche perché era già tardi e forse Junghwa era stanca, sia a causa del lavoro, sia nel “intrattenere” la sua ospite –non del tutto- sconosciuta. Si alzò, prese le sue cose e uscì dalla porta. Junghwa sentì la porta aprirsi e subito dopo chiudersi, decise quindi di terminare rapidamente la chiamata e raggiunse il soggiorno ma non trovo nessun ‘altra oltre Solji che dormiva beatamente sul divano.
Indossò la giacca e corse fuori di casa alla ricerca di quell’unica persona che l’aveva fatta sentire bene dopo tutti quegli anni di solitudine; non le importava del tempo che scorreva, voleva continuare a parlarle, voleva trascorrere quel tempo con Hyojin.
Arrivò all’uscita del palazzo e vide Hyojin che camminava un po’ barcollante sia per l’alcol, sia per il freddo; le andò incontro e la abbracciò da dietro stringendola a sé incrociando le sue braccia attorno ai suoi fianchi.
Hyojin si fermò, voleva godersi quel momento ma poi ripensò a qualche minuto fa, a come era stata rimpiazzata da quella “Hani unni”.
“Torna dentro, per favore” le disse mentre provava a togliersi le sue braccia dai fianchi, ma Junghwa la strinse ancora più forte. Appoggiò la testa nella schiena di Hyojin.
Lei non sapeva ne cosa fare ne cosa dire, rimase in silenzio, con il suo battito accelerato e il respiro affaticato di Junghwa sulla schiena.
Hyojin si strinse a Junghwa, le loro dita si incrociarono delicatamente e Hyojin ne approfittò e si staccò dalla sua morsa e si girò verso di lei perdendosi nei suoi occhi
“È stata Solji ad organizzare tutto questo, non sapevo che oggi fosse il tuo compleanno.”  disse a malincuore
“Allora dovrò ringraziarla quando si sveglierà!” scherzò Junghwa
Hyojin sorrise subito dopo. Il suo battito era sempre più veloce ….
Di nuovo il silenzio le avvolse finché, spinta da un impeto irrefrenabile, Hyojin baciò delicatamente Junghwa: un bacio che durò per pochi secondi ma bastarono per poter provare il sapore delle sue labbra. Si spostò e disse un po’ imbarazzata
“Penso che questo sia l’unico regalo che possa darti”
Junghwa arrossì e rimase sorpresa; i suoi occhi si allargarono, fissi verso Hyojin. Non sapeva che pensare, ma sapeva bene una cosa: voleva riavere di nuovo quel contatto: le dite di Junghwa si posarono delicatamente sulle guance calde di Hyojin e la baciò intensamente: sentì l’amaro ma anche dolce sapore delle labbra di Hyojin dovuto all’alcol che avevano bevuto.
Insieme.
Le mani di Junghwa si spostarono verso la nuca mentre Hyojin la strinse a sé incrociando le sue braccia ai fianchi stretti di Junghwa.
I loro corpi si strinsero come dolcemente fecero le loro labbra, ma improvvisamente Junghwa si staccò.

- Hyojin non riusciva a credere a ciò che era appena successo, Junghwa, di fronte a lei, era terribilmente sconvolta -

Si guardarono dritte negli occhi, incredule dell’accaduto ma senza accorgersene si stavano sorridendo reciprocamente.
Junghwa prese una mano di Hyojin e le loro dita si incrociarono
“Vuoi dormire con me oggi?” Le chiese Junghwa
“Ne sei sicura? Io …”
“Idiota non in quel senso!”
Hyojin rise stringendo la sua mano; la guardò negli occhi e rispose
“Be’ ,in effetti non credo di essere in grado di tornare a casa in questo stato”
“Andiamo allora” disse felice
“Certo!”
Hyojin si incamminò verso l’entrata del palazzo e – forse per l’alcol o forse di proposito- mise un braccio attorno alle spalle di Junghwa. Arrivarono all'entrata del palazzo ma prima che riuscissero ad entrare sentirono un urlo provenire dalle loro spalle
“Ohi Maknae!”
 Entrambe si girarono e videro una ragazza dai capelli a caschetto camminare verso di loro.



****************************************************************************************************************************************
Bene, questo è il secondo capitolo della mia prima fanfiction in assouto nonchè la prima in italiano sulle mie care EXID.
La storia (come tanto potete notare dal mio nome e da questo capitolo) è incentrata sulla Tom & Jerry couple ma anche su altre ship all'interno del gruppo, come la LeSol (Le e Solji), Hajung (Hani e Junghwa) ma tranquille/i non vi anticipo nulla.
Visto che non avrò un PC a disposizione (e il tempo per pubblicare) il prossimo capitolo verrà pubblicato verso la metà di Giugno. Non disperatevi, c'è anche il comeback delle EXID e degli EXO che mi costringe a fare tutto questo.
Scrivete le vostre impressioni e EXID Fighting!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


SORPRESA! E bene si, sono riuscita a fare un terzo capitolo, non riesco a crederci
nemmeno io! Buona lettura e anche se in ritardo:
Buon compleanno Simona ♡ ♡


Junghwa e Hyojin guardarono quella ragazza raggiungerle e chiamò di nuovo
“Junghwa-ah! Che fai qui ancora in piedi? E chi è quella?”
Junghwa la ignorò, guardò Hyojin e le chiese
“Hyojin, per favore torna dentro. Ti spiego tutto appena torno”
Hyojin le sorrise, lanciò un ‘occhiata a quella ragazza ed entrò nel palazzo, incamminandosi verso l’appartamento
“Heeyeon unni, vai via per favore …”
“Heeyeon? Da quando mi chiami così?”
“HANI unni, così va meglio!? Ora va via, buonanotte”
“Aspetta un momento” si avvicinò a Junghwa
“Non hai risposto alle mie domande” si avvicinò ancora di più
“Che fai in piedi a quest’ora e chi è quella ragazza?”
Finita la domanda Hani stava tenendo il mento di Junghwa e la guardava dritto negli occhi. Junghwa guardò da un’altra parte
“Non sono affari tuoi!”
Le strattonò il viso in modo che potesse guardarla intensamente negli occhi
“Non sono affari miei? Potrei offendermi …” Le baciò il collo e poi la morse delicatamente…
“SMETTILA!” le urlò mentre la allontanava, scappò verso la porta e le disse “Non tornare più, ti chiamerò io. Buonanotte” entrò e si diresse verso il suo appartamento.
“Aigoo…. Amo troppo quella ragazza!”

Junghwa entrò a casa, affaticata; il suo battito era accelerato, come se il cuore le stesse per esplodere: non era la prima volta che Hani faceva una cosa del genere, ma fino a quel momento non le aveva dato importanza. Cosa le stava succedendo?
Raggiunse la sua stanza e vide Hyojin sdraiata in una parte del suo letto, Junghwa sorrise mentre entrava nel bagno a darsi una rinfrescata. Sentì un leggero mormorio
”JjungJjung sei qui?”
Rise per il nomignolo e rispose
“Si, sono tornata!”
Si avvicinò al bordo del letto e la vide con gli occhi aperti ma stanchi
“Mi dici chi era quella? Le chiese Hyojin
“Nessuno, adesso dormi”
“Avevi detto che me l’avresti detto appena arrivavi!” disse in un tono misto tra un rimprovero ed aegyo. Junghwa la guardò sconvolta: non riusciva a credere che una persona come Hyojin potesse essere così tremendamente tenera
“Vuoi dirmelo o no?” le chiese insistendo.
Junghwa la guardava con gli occhi spalancati, Hyojin si sedette guardandola negli occhi.
Junghwa fece lo stesso, sospirò e le disse
“Quella ragazza lavora insieme a me all’ Hot Pink, si chiama Heeyeon ma si fa chiamare Hani”
Hyojin la guardò sorpresa
“Hani unni…” mormorò
“Hai detto qualc …”
Interrupe la frase di Junghwa  “Sai cosa? Non mi importa!” Hyojin le sorrise
L’abbracciò tirandosela giù: si ritrovarono distese, faccia a faccia – più naso a naso vista la poca distanza dei loro corpi in quel momento-  e Hyojin iniziò ad accarezzarle la guancia
“Adesso, ci sono io qui”
Junghwa si unì all’abbraccio e appoggiò la testa dentro la spalla di Hyojin
“Grazie, non sai quanto lo stia apprezzando” le sussurrò
Hyojin le baciò la fronte
“Potresti ringraziarmi in altri modi” disse in modo compiaciuto
Junghwa alzò la testa e le lanciò uno sguardo assassino; iniziarono ad azzuffarsi e a ridere a crepa pelle. L’unico modo che Hyojin usò per calmarla fu un bacio che le diede sul naso. 
Alla fine Junghwa si arrese, si calmò e finì a dormire tra le braccia di Hyojin: uno attorno al collo, l'altro al suo ventre.
I loro battiti che andavano all' unisono, i respiri uniti in uno solo e i sorrisi sui loro volti erano i segni che tra loro stava nascendo qualcosa.
Il mattino seguente, le due erano ancora abbracciate e Hyojin -che fu la prima a svegliarsi- iniziò a guardare Junghwa ancora sonnecchiante; le passò una mano tra i capelli e per svegliarla cominciò a baciarla: sulla fronte, sulle guance, giù per il collo... arrivò quasi alla clavicola e lì Junghwa cominciò a muoversi e si strinse di più a Hyojin che si ritrovò con la testa incastrata nella sua spalla.

-Sorrise-

"AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH"
Hyojin si staccò e cominciò a ridere come mai aveva fatto in vita sua
"UNNIIII! PERCHÉ MI HAI MORSO!?"
Hyojin non riusciva a rispondere per quanto stesse ridendo,
"YAAAAAAAAHH!"Junghwa cercò di prenderla e di darle un pugno per vendetta invece si mise sopra di lei. Hyojin era ancora sorridente ma vagamente perplessa, Junghwa le stava tenendo le spalle, e si mordeva il labbro inferiore. Entrambe si persero negli occhi dell’altra;
Hyojin inarcò un sopracciglio  -e anche se Junghwa la stava tenendo- si alzò e raggiunse il suo viso: era cosi vicina da notare che aveva le labbra screpolate.
"Che succede JjungJjung?" le chiese con un sorriso compiaciuto;
Junghwa si stava ancora mordendo il labbro finché Hyojin le passò l'indice per segnarne il contorno, le prese il mento e iniziò a mordicchiarle le labbra per un paio di minuti.
Junghwa era incantata, come se non si fosse ancora svegliata ma tornò alla realtà quando Hyojin si staccò e le guardò le labbra
"Avevi le labbra screpolate: compra un burro di cacao o dovrò baciarti ogni volta..." guardò nei suoi occhi "Non che non mi dispiaccia...".
Junghwa spostò le sue mani sul collo di Hyojin come in un abbraccio e cominciò a spingerla giù.
Erano sdraiate l’una sull’altra: Hyojin avvolse le sue braccia sul ventre di Junghwa e la strinse a sé, continuando il loro scambio di sguardi: Junghwa era a pochi centimetri dal suo volto …
Le loro labbra si incontrarono e subito dopo, un sorriso spuntò nel bacio di Junghwa; si staccò e spostando i capelli dal viso Hyojin, le disse sorridendo
"Credo di non volerlo comprare un burro di cacao".
Continuarono a baciarsi: entrambe non volevano che quel sogno finisse, ma improvvisamente Hyojin si staccò e chiese di punto in bianco
"Oggi non devi andare a lavoro?"
Nel frattempo cercava di togliersela rapidamente di dosso; Junghwa si tolse e scese dal letto
"All' Hot Pink abbiamo deciso che il giorno del proprio compleanno si ha la giornata libera. Non é stupendo!?" Disse mentre saltellando si dirigeva verso il soggiorno,
Hyojin si sedette sul letto
"Si, soprattutto se hai qualcuno con cui passarlo” disse in modo affrettato
Junghwa, raggiunto il soggiorno, vide una scatola bianca con un biglietto di sopra, lesse il biglietto:
 
To: La mia Junghwa.
Mi dispiace essermi addormentata ieri, e adesso me ne vado senza neanche salutare.
Per farmi perdonare vi ho lasciato la colazione. Buon compleanno Junghwa-ah! ^^ e scusami tanto.
P.s.: Anche se più grande di te ho visto che hai preso molta confidenza con la tua unni, LE-ah *occhiolino*, comunque ti chiamo appena posso. Ancora auguri!  ♡ ♡ ♡ 

                                                                                                                  - Solji


"Grazie mille unni" pensò sorridendo, poi chiamò la sua unni
"LE-ah!", Hyojin entro nel soggiorno e guardò Junghwa sconvolta
"Come fai a conoscere quel nome?"
"Ho i miei segreti" scherzò Junghwa,
Hyojin intravide la scatola e si diresse verso Junghwa
"Ti ho chiesto come conosci quel nome"
"Ti conosco più di quanto pensi" disse ridendo
"Ah si?" Hyojin sorrise e iniziò a farle il solletico
"Ah...OK...UNNI... ti prego!"
Si fermò e cominciò a guardarla negli occhi
“É stata Solji?” indicando la scatola
“Già, LE-ah” rise e le diede il biglietto.
Hyojin fece un sospiro di arresa, lesse velocemente e rise, poi diede un rapido bacio sulla guancia di Junghwa
“Mi spiace ma devo andare”, prese le sue cose e si diresse alla porta; Junghwa –anche se perplessa e incuriosita da tutta quella fretta- non obiettò e annuì solamente. La vide andarsene via senza neanche voltarsi a guardarla, rimase li a guardare la porta.



Hyojin, mentre si incamminava verso casa, prese il cellulare e quando lo sbloccò –come ben si immaginava- trovo una serie di chiamate perse; digitò il numero dell’ultima chiamata persa e poggiò il telefono all’orecchio in attesa di risposta
“ Perché hai chiamato?....... Come se tu non lo sapessi dov’ero.Tu piuttosto: che facevi li?....… Se vuoi delle spiegazioni, incontriamoci ma non all’ Hot Pink: anche se Junghwa ha la giornata libera non voglio che venga a sapere che ci siamo incontrate … Va bene, ti chiamo appena sono li. A dopo”



Junghwa aprì la scatola e vide dei cornetti alla ciliegia e due Americano; nel vedere quei caffè si chiese il perché della fretta di Hyojin e divenne improvvisamente triste:
“Era solo ubriaca: per questo ha deciso di rimane con me? Forse l’ha fatto solo perché era il mio compleanno? Forse non ha mai voluto stare qui…” pensò di tutto, mentre si toccava le labbra che fino ad allora volevano solo riavere quelle di Hyojin; pensò che in fondo ciò che fece Hyojin non era tanto diverso da ciò che faceva Hani, però solo con Hyojin riusciva a sentirsi realmente bene, protetta, amata …. Era felice, davvero felice di stare con lei.
Ripensò a tutto ciò che era successo fino ad allora e nel farlo un forte dolore le arrivò al petto e delle lacrime scesero copiose dai suoi occhi.


********************************************************************************************************

Spero che questo capitolo non sia stato troppo monotono (un po’ di skinship non fa male a nessuno). È stato frutto della mia mente estremamente creativa ed “esperienze sensibili” (scusatemi, filosofia mi sa decomponendo il cervello ma chi ha studiato forse ricorda di cosa sto parlando) e spero che il finale abbia creato la suspense ideale per farvi desiderare il prossimo capitolo. Spero di iniziare a scrivere prima di morire e/o sclerare male per i comeback della bella accoppiata estiva EXID/EXO.
Lasciate qualche commento e  01.06.2016 EXID COMEBACK  ♡   09.06.2016 EXO COMEBACK

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


Eccomi qui! Prima di iniziare vorrei chiarire un aspetto: questo capitolo è diviso in diverse scene prendendo prima il punto di vista di Junghwa e poi di Hyojin.
Spero sia abbastanza scorrevole, scusate in anticipo per gli errori e soprattutto buona lettura <3






Junghwa non riusciva a smettere di piangere: non aveva idea del perché di tutto quel dolore, sentì solo un senso di abbandono trafiggerle il cuore che la faceva stare davvero male. Tutti i sentimenti che aveva provato fino a poco fa, sparirono in un istante.
Decise di essere forte –aveva 21 anni, era ormai adulta- e di richiamare Hani; prima però era il caso di risistemare casa, anche per darsi una calmata: se l’avesse chiamata in quello stato si sarebbe preoccupata e si sarebbe precipitata a consolarla.
Arrivata a quasi metà delle sue pulizie sentì il suo telefono squillare; quando vide il mittente della chiamata il suo sorrise si fece grandissimo.




Hyojin, tornata a casa, si cambiò velocemente e per non fare troppo tardi decise di prendere la sua auto. In pochi minuti arrivò a destinazione e parcheggiò l’auto all’entrata del parco, vicino alla Seoul National University. Prima di scendere dall’auto, prese il telefono e mandò un messaggio:

Dove sei?

-  Sto arrivando, tu? 

Sono in macchina di fronte l’entrata Est del parco

- Macchina nuova?


“Ma come..” pensò Hyojin; guardò nello specchietto e vide che ,da dietro la sua auto, la stava salutando una ragazza dai capelli a caschetto. Sorrideva come un idiota. La ragazza si stava avvicinando al finestrino e contemporaneamente Hyojin scese dall’auto, le prese l’avambraccio e la sbatté contro portiera dell’auto
“AHN HEEYOEN! Dimmi che ci facevi li ieri sera!”
“Per favore, datti una calmata LE unni” disse in tono calmo e rilassato.
Hyojin la lasciò andare e le diede un po’ di spazio
“Parla. Adesso”
“Oh avanti, non è meglio andarci  a sedere da qualche parte, prendere un gelato con calma?” Continuò a sorridere
Sospirò “Va bene, entriamo e sediamoci all’ombra”
Hani ­ -così Heeyeon preferisce farsi chiamare-  iniziò ad incamminarsi dentro al parco seguita subito dopo da Hyojin. Arrivarono ad un panchina: Hani corse, si sedette e invitò Hyojin a sedersi accanto a lei, ma la ignorò e rimase in piedi a guardarla dritta negli occhi, braccia incrociate al petto.
“Forza parla!”
“Mi stai trattando come se fossi una criminale. Non ho fatto nulla di male!”
Hyojin la guardò con uno sguardo molto infastidito
“Aish… Va bene, ok. Ero passata da lei perché volevo farle una sorpresa ma a quanto pare… era già impegnata. Ora è il tuo torno: che facevi insieme a lei?”
“Cosa vi siete dette dopo che me ne sono andata? E perché l’hai chiamata a quell’ora? Sai perfettamente che avrebbe avuto la giornata libera”
“Ah.Ah. Rispondi alla mia domanda prima”
“Solji, mi ha –si schiarì la voce- costretto a darle una mano ad organizzare una sorpresa a casa di Junghwa, ma alla fine si è addormentata prima che potesse vederla arrivare, quindi Junghwa mi ha chiesto di passare la notte insieme ….”
“Capisco ….. però mi chiedo” improvvisamente si alzò, si avvicinò con spavalderia a Hyojin
“Come mai non sei con lei adesso?” cominciò a stuzzicarla ed avvicinarsi di più “Sbaglio, o mi avevi detto che provavi qualcosa per lei? Non è ora che tu le dica qualcosa?”
“STAI ZITTA! QUESTI NON SONO AFFARI TUOI!” disse imbarazzata ma soprattutto molto infastidita
“Aish Jinjja…” si mise faccia a faccia con Hyojin
“Ascoltami Ahn Hyojin: questi SONO affari miei, chiaro!? Se non hai nulla da dirle, allora togliti di mezzo”
“Ora sei TU quella che si dovrebbe dare una calmata! Quello che voglio dire o fare con Junghwa, non sono AFFATTO affari tuoi!”

- Sorrise-
 
“Tu ritorna da quel Junsu e lascia Junghwa a me, intese?”
Hani rise infastidita “Tsk… Touché” (*)
“Bene, ora me ne vado. Non farti vedere più, sono stata chiara?”
Hani rimase in silenzio mentre la vide andare via





Junghwa rispose al telefono
“Unni, che bello sentirti! E grazie per la colazione”
“Sei ancora a casa?”
“Si, perché?”
“Apri la porta, per favore”
Junghwa un po’ sorpresa si avvicinò alla porta ed aprì
“Buon compleanno Junghwa!” quelle parole echeggiavano sia davanti a lei che nel suo orecchio. Si ritrovò di fronte Solji che teneva con una mano il telefono e con l’altra un peluche di Chikotita
“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA”
Junghwa chiuse la chiamata, andò incontro a Solji e si aggrappò a lei; Solji era divertita per la reazione di Junghwa –sapeva che quello era il suo Pokémon preferito- ma si sentì soffocare da quell’abbraccio. Junghwa non voleva staccarsi
“Junghwa …. Ah ….Va bene, adesso lasciami … entriamo, su!”
La lasciò andare e la trascinò dentro.
Incuriosita dal troppo ordine, Solji fece una domanda che catturò a malincuore l’ attenzione di Junghwa, attenta nell’esaminare il suo bellissimo peluche
“Hyojin …. è andata via stamattina” disse in tono serio, esitando nel dire il suo nome.
“Che succede, Junghwa? Lo sento che c’è qualcosa che non va. Forza, dimmi tutto”
Le veniva da piangere, ma si trattenne e le rispose
“Nulla unni, va tutto bene” lasciò il suo peluche e si rivolse verso Solji che la stava studiando cercando di capire cosa le stesse nascondendo
“Non prendermi in giro, Junghwa! Ti conosco abbastanza da capire se c’è qualcosa che non va. Dimmi cosa è successo: è stata Hyo ….” si fermò
“Un momento: è successo qualcosa fra voi due, ieri notte?”
“NO” esitò nel rispondere “E solo che …..”
Non riuscì più a trattenersi e le lacrime le scesero senza controllo, Solji si diresse verso Junghwa e la avvolse nelle sua braccia
“Junghwa, sta tranquilla ci sono io qui con te”.
Sedute sul divano, tra le lacrime e i singhiozzi, Junghwa raccontò a Solji tutto quello che era successo da dopo che si era addormentata fino a quella mattina: di come si scoprirono a vicenda, di come l’avesse sorpresa con quel regalo, di come, in poco tempo, entrambe non riuscivano più a stare l’una senza l’altra ma improvvisamente Hyojin se ne era andata senza dare spiegazioni e Junghwa si sentì persa e soprattutto confusa. Solji, in rigoroso silenzio, ascoltò tutto e alla fine sospirò pronta a svelare qualcosa che non si aspettava avrebbe detto a qualcuno
“Junghwa devo svelarti un segreto ma vorrei che non ne parlassi con nessuno …” Junghwa con gli occhi rossi, ancora carichi di lacrime, guardava la sua unni incuriosita:
che segreto poteva mai essere?
“Io e Hyojin ci conosciamo da molto più tempo di quanto tu possa immaginare: siamo letteralmente cresciute insieme, solo che in questi ultimi anni non siamo più legate come lo eravamo prima ….”
Junghwa si era tranquillizzata ed era diventata ancora più curiosa
“Cosa è successo tra voi due, unni?”
“Nulla direi: ho solo fatto il banale errore di dirle che mi piaceva” disse sorridendo
“E quindi lei che fece? Come reagì?”
“Ti stai appassionando alla storia?” scherzò Solji ma tornò subito seria
“Disse di aver bisogno di tempo per pensarci; quando finalmente ne riparlammo fu davvero devastante per me: disse che non poté accettare i miei
sentimenti perché oltre a pensare che fosse sbagliato disse di avere qualcun altro per la testa. Iniziò a scusarsi subito dopo, ma ormai il danno era stato fatto, non riuscivo a trattenermi dal piangere; tornai a casa continuando a piangere finché non mi addormentai”
Nel sentire ciò, Junghwa si sentì davvero triste per la sua unni ma ebbe anche un po’ di gelosia nei confronti di Solji ma soprattutto per quella ragazza che aveva preso il suo posto
Solji sospirò, il suo volto era ancora più serio di prima ed esitava nel riprendere
“Mi bastò poco, però per capire chi fosse quella persona da cui ero stata ‘rimpiazzata’ e a dire la verità ne sono anche felice. Pensai, e penso ancora ora, che sia la persona giusta per lei e sono contenta di conoscerla”
“Cosa!? Tu conosci quella persona?”
“Certo. In realtà è Hyojin che non vuole ammetterlo o forse non l’ha ancora capito”
“E perché non l’aiuti e le dici chi è?”
“Perché quella persona è nello stesso stato di Hyojin: entrambe sapete di provare qualcosa per l’altra ma non volete ammetterlo a voi stesse”
“Entrambe sappiamo? Vuoi dire che… ”
“Si Junghwa, sei tu quella persona e per convincervi dovete solo dirvi quello che pensate l’una dell’altra”
Junghwa la guardava con gli occhi spalancati, non riusciva a credere che la sua unni si fosse innamorata della stessa persona di cui lei non riusciva a fare più a meno. Ahn Hyojin: l’unica persona a cui, senza ripensamenti aveva donato le sue labbra, aveva rifiutato la sua unni per un’altra: quell’altra era lei e al sentirlo si sentì in colpa ma anche sollevata. Forse era una semplicemente cotta oppure era davvero innamorata di Hyojin ma per saperlo doveva seguire il consiglio di Solji e avere davanti quel paio di occhi che avrebbe voluto guardare per il resto della sua vita.




******************************************************************************************************************

(*) Scusate ma dovevo
Scusate il ritardo: finalmente sono riuscita ad avere un computer a disposizione e soprattutto sono sopravvisuta a scuola e QUEIMALEDETTICOMEBACKCHESTANNOROVINANDOLAMIAESTATEMANCOFOSSIDIMATURITà. 
Eccoci qui. Ho scritto questo capitolo con un po' di problemi perchè avevo delle scene cruciali in questo (o forse l'altro non ricordo) capitolo che non riuscivo a collegare tra loro, ma spero di esserci riuscita e a farvelo piacere ^---^
Bene: penso si sia capito che questo sia anche il penultimo, no? Se non si è capito..... Sorry, Not sorry
Ho in ogni caso pronto l'altro capitolo quindi preparatevi *occhilino*
Grazie per le future recensioni e al prossimo capitolo :D

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** End ***


Siamo giunti alla fine T^T
Non scrivo nient'altro oltre a: Non fate caso alla punteggiatura e ai vari errori grammaticali
Buona lettura *^*





Era diventato buio e Hyojin vagava per la città senza una meta, mentre le parole di Heeyeon continuavano a ronzarle nella testa:

Perché non sei con lei adesso? Sbaglio, o mi avevi detto che provavi qualcosa per lei? Non è ora che tu le dica qualcosa?

Hyojin conosceva Hani da molto prima che si facesse chiamare così e sapeva benissimo che, anche se frequentava Junsu, conosceva abbastanza Junghwa e, in poco tempo, se ne era innamorata alla follia: l'amava più di chiunque altro.
 E lei? Cosa provava realmente per Junghwa?
La sua era nata come semplice curiosità: era solita andare all' Hot Pink, ma non nell'ultimo periodo; quando le capitava di andarci la vedeva lavorare lì, oppure in compagnia di Solji e ogni volta si chiedeva cosa Junghwa pensasse, quali erano i suoi interessi, come avrebbe reagito se improvvisamente le fosse andata a parlare... però non aveva nessun tipo di attrazione verso di lei… Ma, si sa, non si decide di chi innamorarsi, e senza volerlo stava già provando qualcosa di più di una semplice curiosità; pensò, però che fosse sbagliato sia perché erano entrambe ragazze ma soprattutto perché non la conosceva: come poteva innamorasi di una persona di cui non conosceva nemmeno il nome? Eppure la notte del suo compleanno pensava di non essere più la stessa Hyojin: il suo desiderio di volerla conoscere era diventato realtà e più le stava accanto più voleva stare con lei, più scopriva qualcosa sul suo conto e più voleva conoscere, più il tempo passava e più capiva di voler passare quel tempo insieme a lei per giorni, anche mesi, se non per sempre. Forse se ne era davvero innamorata ….
Non capiva cosa l’avesse spinta fino a quel punto, non riusciva a trovare risposte alle domande di Heeyeon ma sapeva che non poteva più fare a meno di Junghwa: il suo corpo, i suoi capelli, i suoi occhi, le sue labbra… le mancava tutto di lei. Si pentì amaramente di averla lasciata lì, qualla mattina, senza neanche darle delle spiegazioni e si sentì davvero confusa all’idea di tutto quel miscuglio di sentimenti che provava per lei.
Capì che doveva risolvere questa situazione con la diretta interessata, quindi decise di andare a casa di Junghwa ma a precederla fu un messaggio da parte di Solji:

- Credo che tu debba parlare con Junghwa, ti sta aspettando nel suo appartamento.

Non esitò un attimo, e si diresse verso l’appartamento di Junghwa il più rapidamente possibile. Arrivò al palazzo e, all'entrata, vide Solji che sembrava la stesse aspettando. Hyojin scese dall’auto e si avvicinò a Solji
“Cosa fai qui Solji?”
Solji le sorrise
“Ero con Junghwa, le ho portato un regalo per farmi perdonare per ieri notte”
“Sicura che tu sia venuta qui solo per questo? E perché quel messaggio?”
“Be’, abbiamo anche parlato un po’ e diciamo che tu hai davvero bisogno di parlare con lei” 
Anche se con una voce tremante, cercò di far capire quanto fosse importante che andasse a parlare con Junghwa; gli occhi di Solji cominciarono a diventare lucidi. Erano forse lacrime? Probabile.
“Unni sicura di star bene?”
Si avvicinò a lei, prendendole un polso ma Solji se ne liberò subito e le strinse forte la mano
“Hyojin, sai perfettamente cosa fare e sono felice di questo, quindi si, sto benissimo”
Le sorrise dolcemente, diede un piccolo bacio sulla guancia di Hyojin e poi si incamminò verso la sua auto. Hyojin non riusciva a capire: cosa stava succedendo? Cosa aveva Solji? E di cosa avevano parlato lei e Junghwa?


Mentre si dirigeva verso l’appartamento, Hyojin pensò per un attimo a cosa le aveva detto Solji prima di andarsene

Sai perfettamente cosa fare e sono felice di questo …

Che intendeva dire? L’unico modo per avere una risposta era parlare con Junghwa quindi accelerò il passo. Arrivò alla porta e la trovò socchiusa; entrò e richiuse.
Iniziò ad esplorare ogni stanza di quel’appartamento finché, arrivata nella stanza di Junghwa, notò le tende muoversi per il vento; si avvicinò e spostandole vide quella ragazza dai capelli neri da cui, anche la prima volta, non riusciva a distogliere lo sguardo. Stava assaporando ad occhi chiusi la brezza che le arrivava in viso.
“Solji mi ha detto che mi stavi aspettando” le disse Hyojin in tono serio
“Già … ”
Junghwa si girò verso di lei ma non volle guardarla, Hyojin si avvicinò a lei ma non tanto da poter vedere il suo volto. Entrambe esitavano nel dire qualcosa
“Senti io…” dissero quasi all’unisono e un sorriso spunto sulle labbra di entrambe
“Parla tu” disse Hyojin
“No, ti prego parla tu” la pregò Junghwa
“D’accordo” Il silenzio le avvolse ma fu subito interrotto dalla voce di Hyojin
“Io … Non sono sicura di ciò che sto per dire….” Prese un respiro profondo
“Credo di provare qualcosa per te… Non chiedermi come o quando, è successo e basta. Siamo entrambe ragazze e lo capirei se tu non fossi interessata; possiamo far finta che tutto quello che ieri non sia accaduto nulla e che sia stato solo frutto….”
“Anch’io provo qualcosa per te, LE unni” Hyojin venne bruscamente interrotta da Junghwa.
“Solji mi ha raccontato cosa era successo fra voi due e ad essere sincera non mi ero accorta di nulla; forse perché non ero interessata in te, come lo sono ora” Continuò a parlare avvicinandosi sempre più a Hyojin
“Non mi importa se siamo entrambe ragazze, non vorrei mai dimenticare ciò che è successo fra noi due, anzi … ”
Hyojin si accorse che Junghwa si era avvicinata abbastanza da poter sentire il suo respiro
“Cosa? ” disse Hyojin guardandola negli occhi
“Se non ti dispiace vorrei riavere quelle tue bellissime labbra”
Detto questo, Junghwa si avvicinò ancora a Hyojin, e tirandosi i lati della sua maglietta, le stampò un bacio da cui trasmise tutti i sentimenti che a parole non era stata in grado di dire. Hyojin non fu di meno: avvolse le sue braccia attorno al collo di Junghwa e si unì a quel bacio che utilizzò per comunicare tutto quello che provava per Junghwa. Un intenso bacio che non ebbe bisogno d’altro che dell’amore che provavano l’una verso l’altra. Hyojin interruppe a malincuore quel bacio
“Volevo dirti un’ altra cosa: mi sento davvero in colpa per quel che ho fatto a Solji ma più di tutto devo scusarmi con te per averti lasciata in quel modo stamattina.”
Tolse le sue braccia dal collo di Junghwa e, prese le sue mani, continuò
“In realtà, io conosco Heeyeon e il fatto che ti avesse chiamato a quell’ora e che si fosse presentata di fronte casa tua, mi ha fatto sentire in disparte, soprattutto perché so quanto andiate d’acc-”
Venne interrotta nuovamente da un bacio e riguardandola negli occhi Junghwa le disse
“So perfettamente cosa prova Hani nei miei confronti e io l’ho più volte …” guardò imbarazzata da un’altra parte
“Rifiutata, ma a quanto pare è troppo testarda per mollare. Guardami Ahn Hyojin”
La guardò dritta negli occhi, prendendole il mento
“Non so quante volte dovrò dirglielo, ma ora ne sono certa: io voglio te e nessun altra” la baciò di nuovo.
Si guardarono intensamente negli occhi sorridendosi a vicenda, poi Hyojin accarezzò la testa di Junghwa, spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio
“Grazie Junghwa, prometto di starti accanto qualsiasi cosa succeda”
Junghwa l’abbracciò, Hyojin ricambiando l’abbraccio, la alzò di peso
“AAAAAAAAAAHHH, LE unni ti prego! ” Impaurita, Junghwa si aggrappò a lei incrociando le gambe ai suoi fianchi e nascose la testa nella spalla di Hyojin. Con tutta la forza che aveva, Hyojin riuscì a rientrare dentro la stanza facendo cadere delicatamente Junghwa sul letto.
–Junghwa era ancora impaurita, non voleva nemmeno aprire gli occhi-
Hyojin con un sorriso quasi malefico iniziò a farle il solletico e Junghwa non riuscì a fare altro che girarsi a destra e a sinistra come presa da convulsioni. Hyojin che si era seduta su Junghwa bloccandole le gambe, ginocchia vicino ai suoi fianchi, non riusciva a smettere di ridere.
Junghwa invece cercò di togliersi di dosso Hyojin, ma alla fine scelse la via migliore: cercò di alzarsi e, con le braccia incrociate al collo di Hyojin, se la tirò a sé. Una brezza arrivava da fuori la finestra, il silenzio le avvolgeva e entrambe si stavano perdendo negli occhi dell’altra, riuscivano a sentire il loro respiri affannati e i loro battiti andare all’unisono. Hyojin, si avvicinò all’orecchio di Junghwa
“Ti amo Jjung Jjung”
“Ti amo anch’io LE unni”
Le loro labbra si unirono trasmettendosi a vicenda tutto l’amore che tra loro era sbocciato.


 
**********************************************************************************************************************


Non voglio crederci.... Sono soddisfatta di questo capitolo più degli altri *Si fa un'applauso da sola*
Questa è la fine di questa fanfic ma spero che sia io, sia voi non siate stanchi/e delle EXID: amo questo gruppo e amo ogni singolo membro ma soprattutto queste due <3
Bene spero alla prossima fanfic e EXID ( ed EXO) FIGHTING 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3452190