Memories

di fratos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Lost Diary ***
Capitolo 2: *** Snake ***
Capitolo 3: *** Kreacher ***
Capitolo 4: *** Muggle ***
Capitolo 5: *** Ring ***
Capitolo 6: *** Check ***
Capitolo 7: *** Family ***
Capitolo 8: *** Secret ***
Capitolo 9: *** Bud ***
Capitolo 10: *** Whisper ***
Capitolo 11: *** You see ***
Capitolo 12: *** The one-eyed witch ***
Capitolo 13: *** Buon Ferragosto! ***
Capitolo 14: *** Confidence ***
Capitolo 15: *** Snow ***
Capitolo 16: *** To the Limit ***
Capitolo 17: *** Begings ***
Capitolo 18: *** Thunderbirds ***
Capitolo 19: *** Summer ***
Capitolo 20: *** Home ***
Capitolo 21: *** Buon Natale! ***
Capitolo 22: *** Run ***



Capitolo 1
*** The Lost Diary ***


"Nei libri si legge di molti eroi forti e impavidi, la cui immagine viaggia nel tempo e le cui gesta rimangono impresse nella storia. Ci sono eroi ,però, dimenticati. Eroi che non hanno compiuto gesta eclatanti. Eroi di contorno senza i quali però i grandi non avrebbero potuto compiere le loro mirabolanti gesta. Eroi che rimangono nell'ombra soddisfatti per aver adempito al loro dovere senza comprendere davvero l'importanza delle loro gesta. Eroi che semplicemente si trovavano dalla parte sbagliata della lotta e si sa...la storia la scrivono i vincitori. Con questo diario, voglio farti capire l'importanza dei ricordi. Non dimenticare mai."

Finì di leggere Hermione mentre  si rigirava tra le mani un quadernino rosa, dai motivi floreali e le rifiniture babbane che stonava decisamente troppo nella stanza di un puro sangue seguace di lord Voldermord.  Lo aveva trovato in camera di Regulus  Arcturus Balck, lo sconosciuto R.A.B che aveva sostituito il medaglione di Salazar Serpeverde ,usato dall'oscuro signore come Horcrux , e sostituito con un falso. Era entrata nella Stanza del erede Black per cercare proprio l'originale ma mai si sarebbe aspettata di trovare,sotto il letto in un baule ben sigillato, una cosa cosi fuori luogo. Ancora più sospetta fu la lettera che aveva trovato insieme al diario che sembrava una dedica, forse era indirizzato a alla stessa persona a cui era destinato il quadernino?

Lo stupore non gli aveva ancora permesso di aprire l'oggetto dei suoi pensieri  quando arrivò Harry  in suo soccorso. Si accigliò nel vedere la sua migliore amica maneggiare con tanta cura un oggetto così estraneo a quella stanza e cosi tanto semplice.

《Ehm... Hermione? 》

la ragazza si voltò verso di lui ma prima che Harry potesse aggiungere altro, una serie di imprecazioni verso Kreacher  annunciò l'arrivo di Ron. Hermione si affrettò a indossare la sua espressione più severa per accoglierlo.

《Quel maledetto elfo..!!!》

si bloccò nel notare lo sguardo dell'amica  e arrossì fino alle orecchie per poi brontolare qualcosa di incomprensibile. Harry si limitò a sorridere consapevole. Già da un po' i suoi migliori amici avevano iniziato a comportarsi diversamente tra loro. Nessuno li conosceva come lui, anche se  tutti avrebbero potuto capire come la loro amicizia stava evolvendo. Hermione parlò riportando l'attenzione sul problema reale:

《 ho trovato questo in un baule sotto il letto》

alzando il quadernino. Ron arricciò la bocca rendendosi finalmente conto del perché i suoi amici fossero là.

《Che ci fa una cosa del genere qui? 》

mentre si avvicinava ai suoi amici, scrutando l'oggetto della discussione. Hermione assunse la sua classica espressione ovvia prima di rispondere:

《 è quello che cerchiamo di capire, Ronald》.

appena i suoi amici le si sedettero vicino, cercò di aprire il quaderno che sembrava non voler sapere di aprirsi. Sembrava sigillato con una fattura incollante o, vista la sua origine babbana, con la supercolla.

《Deve esserci un incantesimo. Non si apre》

Disse girandosi il quadernino tra le mani. Ron tiró fuori la sua bacchetta, con aria esperta.

《Risolvo subito il problema》

sicuro di se, agitò la sua bacchetta ma quello che ottenne fu solo una grossa spinta addosso a un mobile, facendosi cadere addosso le foto di Regulus e altri oggetti. Harry rise alla scena ricomponendosi subito dopo l'occhiataccia omicida di Ron. Intanto Hermione si chiuse nei suoi ragionamenti: Sembrava uno stupido quaderno babbano eppure aveva un incantesimo protettivo. Era nascosto in un baule sotto il letto...doveva averlo nascosto Regulus allora. Hermione si mise ad osservare le foto, sparse sul pavimento, raffiguranti il giovane Black  rivolgergli un sorriso sghembo. Lui poteva leggerlo? Mentre il suo cervello fabbricava ipotesi Harry timidamente le prese il quaderno dalle mani provando lui ad aprirlo. Qualcosa successe: Una leggera luce e il quaderno sì apri. Hermione lo guarò stupita e perplessa poi la soluzione gli cadde addosso. 

《 Ma certo! Evidentemente solo un Black poteva aprirlo》

esclamò Hermione.

《Ma io non sono un Black》

precisò Harry.

《Sì ma sei l'erede di casa Black evidentemente al quaderno basta》

Rispose Hermione avvicinandosi a lui.

《 Al quaderno basta?!》

Esclamò Ron ormai ripresosi dalla precedente botta.

《 Vuoi dirmi che ha volontà propria? Ci ricordiamo l'ultimo quaderno simile cosa era? 》

pallido guardava i suoi amici riflettere su tale affermazione.

《 Se così fosse Ron, allora non abbiamo altra scelta che indagare》

gli rispose Harry serio, mentre una calligrafia femminile iniziò a coprire le pagine ingiallite. Hermione la studiò attentamente ma non corrispondeva a quella della lettera. Iniziarono a leggere le prime parole quando una luce li avvolse, trascinandosi in un vortice di fumo che Harry riconobbe essere la consistenza dei ricordi versati nel pensatoio. Sbuffi di fumo si innalzarono da terra formando ombre di persone muoversi agitate in  un luogo a loro famigliare. Si trovarono alla stazione di king's Cross, binario 9¾. Una bambina dai lunghi capelli castani, raccolti con cura in una treccia, guardava il passaggio magico per raggiungere il lato babbano della stazione. Una donna  non molto alta e dal sorriso gentile le  accarezzò la testa.

《Non preoccuparti Aria, papà accetterà tutto questo un giorno》

la bambina si voltò verso la madre sorridendo.Madre e figlia si assomigliavano molto tranne che per gli occhi; la bambina,infatti, aveva dei grandi  occhi grigi che doveva aver ereditato evidentemente dal padre tanto atteso. Un'altra differenza era la costituzione minuta e esile della figlia in quanto la madre rimaneva più robusta e formosa. Il vestito giallo pastello unito al maglioncino color pesca accentuavano la carnagione chiara della piccola, donandogli l'aspetto di una bambolina.

《 Aria hai preso tutto? A breve il treno partirà. Ecco ti lascio anche il violino》

mentre la madre controllava le ultime cose, Aria guardava nervosa il treno. I tre amici capirono perfettamente cosa stessa provando la ragazza,in particolare  Hermione ed Harry che si scambiarono uno sguardo complice.

《 È una nata babbana》

Hermione annuì alle parole dell'amico. Ron che era rimasto a curiosare in giro colpì velocemente la spalla di Harry.

《 Harry! Guarda quello è...! 》

Non fece in tempo a finire la frase che un gruppo di ragazzi gli attraversò, finendo per andare addosso alla bambina  che cadde a terra travolta. Il colpo che Harry ebbe al cuore fu più grande di quello della povera Aria. Il tornado che gli aveva appena attraversati erano i malandrini che avranno avuto, più o meno,12 anni. Non ebbe tempo di razionalizzare quello che aveva appena visto che un altro colpo al cuore  gli tolse il respiro. Sua madre stava aiutando  quella che ormai conoscevano come Aria ad alzarsi.

《Oh , tu non sei Lily Evans? 》

Lily annuì sorridendo.

《 Tu sei Aria Davidson, giusto? Mia sorella prende lezioni di piano da tua madre. 》

la signora Davidson sbucò da dietro il grosso carrello portabagagli e sorrise nel vedere una conoscente.

《 la piccola Lily! Ah è questa la famosa scuola privata che frequenti fuori città? 》

la donna fece l'occhiolino a Lily, la quale salutò educatamente con un sorriso.

《 adesso anche Aria frequenterà questa scuola esclusiva, non si preoccupi signora Davidson la aiuterò io》

la donna parve sollevata  nel sapere che la figlia avrebbe avuto un amica. Alcontrario Aria rimase in silenzio  leggermente rossa in viso e lo sguardo basso,mentre  timidamente torturava la manica del  suo maglioncino color pesca.Il treno fischiò,attirando L'attenzione di tutti gli studenti e non che si trovavano ancora sulla banchina. La signora Davidson diede un Ultimo bacio alla figlia, la quale venne accompagnata da Lily sul treno. Harry era ancora sotto shock quando Ron lo prese per la maglietta trascinandolo dietro alle due ragazze. Le seguirono sul treno affollato, continuando ad essere trapassati da studenti più o meno grandi, fino a un vagone vuoto. Ron ringraziò Godric della fine di quella tortura: essere attraversati era abbastanza fastidioso. Entrate nella cabina, Lily si sedette tranquilla vicino al finestrino e Aria gli si accomodò davanti. Lily iniziò a spiegare delle case di Hogwarts, del cappello parlante, dei professori e le materie, lasciando la compagna di viaggio sempre più curiosa e stupita.

《 Io sono una Grifondoro e sto per iniziare il secondo anno. Spero che il cappello parlante ti metta nella mia casa!》

allegra continuava a parlare. Più  che un discorso poteva definirsi un monologo in quanto Aria si limitava ad annuire timidamente senza mai azzardarsi a guardarla in faccia. Quando Lily si accorse effettivamente di parlare da sola, la guardò cercando di invitarla a dare un opinione. Aria alzò lo sguardo insospettita dell'improvviso silenzio e si accorse dell'invito. Arrossì e prese fiato per provare a dire qualcosa. Non voleva sembrare antipatica o scortese.

《Io non sono coraggiosa. 》

  Disse sorridendo appena e sistemandosi una piccolissima ciocca di capelli fuggita dalla treccia. Lily gli sorrise raggiante e soddisfatta ma non fece in tempo a rispondere che la porta del vagone si aprì di scatto, spaventando i passeggeri. Un ragazzo biondino, coetaneo di Lily e con già la divisa dai colori di Grifondoro, si appoggiò alla porta sfoderando un bel sorriso.

《Ehi Evans! 》

fece un cenno con la testa.
Aria arrossi nel vederlo, era un bel ragazzo con dei profondi e sicuri occhi blu, sembrava uno di quei ragazzi che piacevano alle persone e che non faticava a farsi amici. Il biondino non fece molto caso ad Aria , troppo impegnato a guardare la compagna dai capelli rossi.

《 Ehi Ras! Passata una bella estate? 》

il ragazzo si passò una mano fra i capelli color paglia e volutamente ribelli.

《 Si! Se non fosse che ho dovuto passarla a rispondere alle domande di mio fratello. Sai è il suo primo anno e... entra Vin. 》

 Rispose voltandosi  dietro di se e lasciando libero il passaggio. Alla chiamata un ragazzino magrolino, dei capelli scuri si presentò alla porta. Aveva un aspetto molto più serio e tranquillo, molto pacato e forse un po' troppo sulle sue ma gli stessi occhi blu del fratello.

《Salve》

un'altra differenza era il suo spirito di osservazione.Infatti si accorse anche di Aria e salutò entrambe le ragazze con lo stesso tono indifferente di chi è costretto ad essere educato. A quel punto anche Ras si accorse di lei salutandola con un saluto energico che venne ricambiato con un timido gesto della mano.

《 Oh un'altra del primo anno! Molto piacere, io sono Ras Prewett e lui mio fratello Vin. 》

Si presentò pieno di energia. Ron spalancò la bocca a sentire quel Nome.

《 Prewett come mia madre! devono essere dei cugini che non conosco...》

Esclamò meditabondo grattandosi la zazzera rossa che lo contraddistingueva. Hermione ,però, non aveva distolto l'attenzione dalla scena e gli fece segno di tornare in silenzio.

《molto piacere io...》

Prima che Aria potesse presentarsi, il ragazzo aveva già riportato la sua attenzione su Lily e l'aveva invitata nella sua cabina a vedere una "cosa incredibile". Lei stava per declinare l'invito quando la sua  attenzione venne catturata da una figura famigliare che correva via seguita da quelli che Harry riconobbe come suo padre, il suo padrino e il traditore. Un giovane Lupin si affacciò e fece segno a Lily di seguirli, rendendo chiaro al trio cosa stava succedendo. La ragazza non se lo fece ripetere due volte e, seguita da Ras, uscì di corsa dalla cabina lasciando Aria e Vin da soli. Harry cercò di seguire la madre ma qualcosa lo bloccava, era quello che doveva vedere e, con grande rammarico rimase a guardare. I due ragazzi guardarono confusi la scena per poi finire a guardarsi a vicenda,almeno finchè Aria non riabbassò lo sguardo. 

《 scusa mio fratello. È un idiota. Come ti chiami? 》

Aria sorrise rialzando lo sguardo.

《Aria Davidson》

Rispose timidamente, con un filo di voce.

《Non è un nome da mago, sei una nata babbana ?》

gli chiese  Vin tranquillamente mentre si sedeve davanti a lei, nel posto che poco prima occupava Lily. Aria si limitò ad annuire mettendo involontariamente fine alla conversazione. Ogni minuto che passava quel ragazzo sembrava totalmente insofferente al mondo, dal quale si estraniava rinchiudendosi in non si sa quale pensiero e guardando il paesaggio.

《 tu sei...mago mago? 》

tentò Aria di riprendere la conversazione.

il ragazzino rise, cosi spontaneamente che sorprese tutti, mettendo in discussione l'idea che si erano fatta su di lui.

《 sono un puro sangue si, ma non di quello fanatici》

Aria arricciò il naso a sentire "puro sangue".

《 cosa siete cavalli?》

disse con molta naturalezza. Vin rise di nuovo e con più gusto, facendo arrossire Aria che pensò di aver detto qualcosa di stupido.

  《 sei davvero e incredibilmente divertente 》 

le sorrise gentilmente facendola rilassare.

《 Ma.. che intendi per fanatici?》

 Azzardò allora  e il ragazzino si fece serio.

《beh, ci sono famiglie purosangue orgogliose del loro status che denigrano quelli come te..》

Aria rimase turbata e anche un po' confusa. La porta si aprì di nuovo e Ron non si risparmiò un commento.

《 parli di purosangue megalomani...》

Un giovane Regulus Black entrò nella cabina. Era anche il suo primo anno, come si poteva vedere dalla sua divisa di prima mano priva ancora di ogni simbolo. Sul suo viso non traspirava quella gioia ed eccitazione classica che avrebbe colpito qualsiasi bambino in quel momento. Al contrario, si comportava con orgogliosa non chalance, come fosse la cosa più normale del mondo e meritata sopratutto. Si sedette ben distante dai due senza degnarsi di salutare o chiedere il permesso.

《 a-ahm... Salve》

salutò incerta Aria, cercando di essere educata perlomeno.  Il ragazzo rispose con un annoiato gesto della mano e aprì il libro che teneva sotto braccio.

《 il mio nome è Regulus Black. Entrerò in Serpeverde e non ho voglia di parlare. 》

Vin e Aria si guardarono perplessi e decisero di lasciarlo in pace.

《Vin, pensi di essere smistato in Grifondoro come tuo fratello ? 》

Cercò di riaprire una conversazione Aria tentando di non farsi scoraggiare dal nuovo giunto.

《Spero di no, preferirei una casa più tranquilla. Tu in quale pensi di finire? 》

Aria ci pensò un attimo prima di rispondere picchiettandosi il mento con l'indice.

《 credo..che mi vada bene una qualsiasi》

 esclamò molto semplicemente con un enorme sorriso. Regulus ridacchiò, attirando L'attenzione di entrambi i compagni di viaggio.

《 ti ho fatto ridere?》

Chiese Aria leggermente offesa.

《Già da come parli è chiaro che sei una Tassosfigata, la casa dei perdenti》

Aria lo guardò male mentre Vin si era subito perso nei suoi pensieri, ignorando la conversazione.

《 Cosa ti rende cosi sicuro di te? 》

Regulus la guardò con aria sufficiente abbandonando appena il libro sulle gambe.

《 non dico nulla di cui non sono certo. Se la verità non ti piace puoi pure far finta dì non sentirla》

Aria rimase con la bocca leggermente aperta per un po', non riuscendo a dire nulla fino a  che una voce si intromise.

《 La verità ha mille sfaccettature, Black. Dipende da chi la guarda 》

Concluse Vin che non distolse lo sguardo del finestrino. Regulus parve infastidito da quell'intromissione perdendo l 'espressione imperturbabile che lo accompagnava e chiudendosi nella sua lettura. Nella cabina cadde il silenzio. Per un bel po' nessuno parlò: Vin perso nel panorama e Regulus intanto a sfogliare il suo libro con aria snob. I tre Videro Aria prendere fiato, probabilmente con l'intenzione di spezzare il disagio che si era creato.

《 Vin hai altri fratelli oltre a Ras?》.

IL ragazzo scosse il capo. 

《 e tu?》

Aria sorrise ,soddisfatta di aver aperto una conversazione.

《 no, sono figlia unica. E....tu Regulus? 》

Azzardò a coinvolgerlo, sperando magari di risanare l'astio. Regulus la ignorò accentuando la sua aria snob, come a far intendere che non meritasse la sua attenzione e  ferendo visibilmente la ragazza. Ron espresse il suo desiderio di dare un pugno a quel ragazzino vanitoso beccandosi un ammonizione di Hermione. Harry guardò l'espressione ferita di Aria per poi guardare Vin che prendeva parola.

《 Ne ha uno. È dello stesso anno  e della stessa casa di Ras. Strano che la famiglia non l'abbia ancora ripudiato. 》

sussultarono tutti quando Regulus chiuse violentemente il libro e Il suo volto perse l'indifferenza e la superiorità che lo distingueva per lasciar spazio alla rabbia. Da parte sua Vin lo guardò imperturbabile mentre con la mano afferrava qualcosa in tasca. 
《 Vin Prewett, giusto?》

Regulus sputò quel nome con disprezzo e si alzò in piedi mentre Vin si limitava a un cenno di assenso con il capo.

《 non sporcare il buon nome della mia famiglia con la tua lingua da traditore! 》

Aria scattò in piedi quando vide Regulus sfoderare la bacchetta, l'unico ancora seduto era Vin che si limitava a guardare negli occhi il mago che gli puntava la bacchetta al viso.

《 per favore, calmatevi! 》

sì frappose fra loro poggiando una mano sul petto di Regulus.

《 e tu chi sei per intrometterti?》

La guardò con rabbia.

《 Aria Davidson, colei che cerca di non farvi finire nei guai》

lo sguardo di Regulus passò dalla rabbia Al disprezzo.

《 Davidson? un nome babbano... Non toccarmi sanguemarcio! 》

Con una colpo, non molto delicato,le tolse la mano dal petto. Hermione tremò. Harry se ne accorse ma venne preceduto da Ron nello stringere  la mano della ragazza. Aria non fece in tempo a capire l'insulto che vide la bacchetta di Vin sfrecciargli vicino al viso e fermarsi al naso di Regulus. La porta della cabina si aprì di scatto e una giovane Narcissa si affacciò per nulla turbata dalla scena.

《Regulus, vieni ti stavo cercando.》

Regulus trattenne il respiro  guardando prima Vin poi Aria ,la quale non distolse lo sguardo nonostante trasparisse la paura che provava. Abbassò la bacchetta e si ricompose, seguendo docilmente la cugina. Vin aspettò che uscisse dalla cabina prima di abbassare la bacchetta e  poi sedersi in silenzio.

《 Che voleva dire esattamente con "sanguemarcio"? 》

Chiese Aria dopo un po' guardando Vin,  il quale ricambio lo sguardo.

《 È un termine molto dispregiativo per quelli che, come te, sono nati babbani. Ultimamente sta tornando in voga. Ma tu...》

gli prese la mano e gli sorrise facendo arrossire non poco la compagna.

《 non considerare chi ti chiama così. Ha solo paura e un cervello molto piccolo. 》

Aria sorrise a quelle parole gentili. Anche Harry e Ron stringevano la mano di Hermione e la guardarono annuendo alle parole del bambino facendole intendere che anche loro la pensavano in quel modo  e lei gli sorrise allo stesso modo di Aria.

Tutto si fece di nuovo fumo.

Intorno a loro tornò a mostrarsi la stanza di Regulus. Loro tre si tenevano ancora per mano mentre il quadernino gli si chiudeva davanti, tremando leggermente.

Hermione si avvicinò all'oggetto misterioso per raccoglierlo,  quando notò una piccola figura vicino alla porta. Kreacher scappò prima che la mezzosangue potesse parlargli. Lo avevano trovato ma Kreacher aveva promesso. Hermione era ancora fissa a guardare la porta quando la voce di Harry la distrasse.

《questa cosa è strana. 》

Ron annuì guardando il soffitto.

《 Questo quaderno deve essere di Aria》

disse Hermione alzandolo in aria ad osservarlo nella sua interezza.

《 ..che è legata ai miei genitori e a Regulus》

aggiunse Harry.

《 la domanda è : a cosa porta tutto questo? A che scopo? 》

Chiese retorica Hermione.

《 Io voglio saperne di più.》

Harry allungò la mano sul quadernino che venne intercettato da Ron.

《 Non per dirvi niente ma è tardi. Dobbiamo mangiare e non possiamo permetterci debolezze. Vi ricordo che siamo fuggiaschi. 》

Hermione sorrise Fiera a Ron e Harry annuì controvoglia. Tutto quello che riguardava i suoi genitori lo attirava e I suoi amici lo sapevamo. Sapevano anche che ora non serviva un altra  ossessione per lui. Hermione guardò di nuovo la porta torva riprendendo il quadernino e stringendolo a se.

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Capitolo 2
*** Snake ***


 Si addormentarono  poco dopo aver racimolato l'ombra di una cena e promettendosi di concentrarsi sulla ricerca del medaglione l'indomani. Il "viaggio" nel quaderno aveva risucchiato loro parecchie energie e il sonno li colse molto in fretta. Il mattino seguente arrivò in un lampo,  insieme ai tiepidi raggi di sole che si stagliavano sul volto di  Hermione, svegliandola. Appena aprì gli occhi si trovo  mano nella mano con Ron e l'imbarazzo si destò sulle sue guance.

 Sorrise.

 Il rosso si mosse improvvisamente,  spaventandola. Istintivamente ritirò subito la mano col terrore che si fosse svegliato in quel momento, con le dita ancora intrecciate. Sospirò sollevata quando lo vide rigirarsi mostrandoli le spalle. Il panico, però, si manifestò di nuovo sul suo viso: Il quadernino era sparito. Si alzò di scatto,  rivoltando il divano polveroso su cui aveva trovato riposo, non preoccupandosi di poter svegliare i suoi amici.
Niente, non c'era.
Scattò in cucina pensando al peggio. Kreacher non era nella sua cuccia e la cosa la preoccupò notevolmente.Si morse il labbro e  salì velocemente al piano di sopra sperando di trovare il quadernino o l'elfo. Fu attirata da dei rumori nella camera di Sirius, verso la quale scattò immediatamente. Dentrò  trovò Harry,con il quaderno tra le mani  e con il chiaro intento di aprirlo. Nella disperata ricerca non aveva notato l'assenza del suo amico, che in questi casi era sicuramente più pericoloso di Kreacher. Nemmeno Harry si accorse della presenza di Hermione che fece appena in tempo a toccargli una spalla prima di essere avvolti entrambi da un esplosione di luce. 
Di nuovo fumo che si intrecciò a formare  immagini scolorite, per poi delinearsi nel chiostro interno di Hogwarts. Hermione tirò per il bracciò il suo amico spaventandolo e pronta per iniziare la sua ramanzina quando lui l'azzittò indicandole l'arrivo di Aria. La ragazza indossava una pesante sciarpa  giallo-nera, le cui estremità venivano sballottate dal vento autunnale, portando fiera lo stemma dei Tassorosso sul petto. Hermione ed Harry  furono costretti ad ammettere che Regulus aveva ragione, almeno in una parte del discorso. Loro non consideravano affatto i Tassorosso sfigati e subito il pensiero volò a Cedric. La piccola Tassorosso, intanto, si stava sistemando i lunghi capelli sciolti che  gli andavano sul viso , quando sorrise nel notare Vin  seduto sotto un arcata intento a leggere un enorme libro. Il ragazzo mostrava la solita espressione disinteressata mentre sfogliava l'enorme tomo, dal quale si staccava solo per sistemarsi la sciarpa blu e nera sul viso arrossato dal vento. Aria si avvicinò allegra al Corvonero e lesse il titolo del libro:

 《 storia della magia... uhmmm noiosa non trovi? 》

 Vin non la guardò, sfogliando annoiato la pagina.

《 È un passatempo interessante. Mi piace il passato,ti  fa capire il futuro. 》

 Aria rise piano.

《 ma te hai davvero 11 anni? O sei un vecchio nel corpo di un marmocchio? 》

 Chiese scherzosa mentre si sedette davanti a lui. Vin per tutta risposta alzò lo sguardo su di lei sorridendo.

 《 come va con la tua compagna di stanza? Sei riuscita finalmente a farla smettere di russare?》

 Aria scosse il capo sconsolata.

《 magari. Ma almeno abbiamo risolto il malinteso e adesso si siede vicino a me durante le lezioni. Anche se poi non ero solo io a lamentarmi, ma le altre due non avevano coraggio di dire niente... 》 

Vin alzò le spalle chiudendo il vecchio tomo, per potersi concentrare completamente sull'amica.  Hermione dedusse fosse nata una bella amicizia tra i due e la confidenza con cui scherzavano lo dimostrava. Mentre  Aria e Vin parlavano dei compiti di pozioni, una Narcissa con la spilla da prefetto sfilava orgogliosa con un gruppetto di Serpeverde, tra cui ovviamente anche Regulus. Lo sguardo gelido del giovane Black si concentrò su i due ragazzi. Solo Aria parve accorgersene ricambiando così lo sguardo turbata, quasi fosse ipnotizzata da quei occhi grigi come suoi ma decisamente più freddi e taglienti. 

《 Ce l'ha con me.》

Esordì Vin, liberando Aria da quel contatto gelido che gli lasciò un leggero brivido sulla schiena.

《 hai capito chi è il fratello? 》

Aggiunse una volta che l'amica si voltò verso di lui.

《 Si, quel Sirius Black che finisce sempre in punizione con James Potter il giocatore di Quidditch.》

rispose Aria, spostandosi una ciocca di capelli dal viso.

《 ..e con il suo gruppetto. Regulus,come tutta la sua famiglia, lo considera un traditore  e la cosa non gli va di certo giù . Ora mi odia perché glie l' ho ricordato e l'ho offeso. Ho scalfito il suo nobile orgoglio. Inoltre sono anche sicuro che la cosa lo ferisca più di quanto ammetterà mai》

Aria tornò a guardare il Serpeverde, ormai quasi fuori dalla sua visuale. Lo incuriosiva era evidente.

《 Non deve avere una bella situazione a casa》

Si lasciò sfuggire la ragazza in preda ai suoi pensieri.

《 No, direi di no》

concluse secco Vin, scendendo dal muretto e portandosi in piedi difronte all'amica. 

《 Ho lezione con i Grifondoro.》

Disse mentre  sistemava la borsa.  

《 e io con i Serpeverde》

rispose Aria depressa. 

《 Dopo ti aiuterò con trasfigurazione. Tu sopravvivi ai sotterranei》

Vin rise appena, appoggiandogli una mano sulla spalla. Aria sospirò sconsolata e si congedò con il suo amico.

Il chiostro venne inghiottito nel fumo. 
Dopo poco, Harry ed Hermione si ritrovarono nell'odiata aula di pozioni un po' meno tetra ma pressoché identica. Ad aspettarli,però, non vi era Piton bensì un Lumacorno leggermente deperito, intento a spiegare ed adocchiare nuovi possibili talenti. Harry e Hermione osservavano con nostalgia i banchi, i Calderoni e i quei strani fumi puzzolenti...la scuola gli mancava molto. Individuarono presto Aria, seduta in terza fila  accanto ad una ragazzina cicciotella da una riccia chioma bionda,due enormi occhi nocciola e appartenente alla sua stessa casa. Si avvicinarono alle due tassorosso, scoprendo dalle conversazione, tenute maggiormente dalla riccia, che lei si chiamava Astria Gallager ed era la sua famosa compagna di stanza.  Aria si impegnò per tutta la lezione,con qualche commento non sentito di Hermione, la quale non riusciva proprio a trattenersi nel correggere o ad aggiungere precisioni all'azioni della Tassorosso.  Harry sorrise al fare della sua migliore amica, notando poi come ogni tanto Aria portava lo sguardo su Regulus. Dal canto suo, il minore dei Black non sembrava notare la ragazzina, impegnandosi invece nel fare bella impressione con il suo direttore di casa. Al termine della lezione la sua compagna di banco scappò nella loro stanza per recuperare il compito di erbologia scordato sul letto. Rimasta sola, la piccola Tassorosso Impiegò un po' di tempo per sistemare le sue cose ed uscire dall'aula. La classe era quasi deserta quando finalmente  oltrepassò la porta. Appena mise piede nel corridoio,  si  imbatté in un austero  Regulus Black che  la scrutava quasi spazientito dall'attesa. Lei sussultò sorpresa e abbassò lo sguardo mostrando un evidente disagio. 

<<  Mi hai guardato tutta la lezione con quello sguardo triste. Cos'è? Provi compassione per me? >>

Gli chiese con un tono leggermente infastidito costringendola a guardarlo e incatenandola al suo sguardoi.Aria, sorpresa dallo scoprire che lui l'aveva notata, distolse lo sguardo facendo aumentare la superbia del giovane davanti a lei, il quale gli si parò davanti  quando lei cercò di oltrepassarlo per sfuggire dal disagio che quel ragazzo gli provocava. 

《 Perché ...so come farti cambiare idea. Sanguemarcio...》

Disse con un sibilo minaccioso. Aria allora alzò la testa e lo guardò con determinazione questa Volta.

《Non potrei mai avere pena per te, Black.》

Regulus fece una smorfia che ricordò un ghigno e si allontanò. 

《 Inquietante vero? 》

La voce di Lily la sorprese in un sussulto. Aveva i libri di pozioni in mano evidentemente avrebbe avuto lei lezione ora.

《 Oh è un po' strano.》

 Disse sorridendo alla Grifondoro e lasciandosi andare in un sospiro liberatorio.  Appena si rilasso notò  un ragazzo a lei famigliare alle spalle della sua amica.

《 Piton..》

Disse Harry con rabbia.

《Tu sei Severus...Vero? 》

il ragazzo annuì accennando un saluto striminzito. Dalla conversazione che seguì, Harry capì che i tre erano vicini di casa e abitavano nello stesso quartiere anche se non  giocavano insieme. Infatti, Lily e Severus  sembravano sempre chiusi nel loro mondo, Un mondo che ora Aria conosceva.

Il fumo avvolse tutto trasportandoli altrove. 
Il pianto di una ragazza anticipò la formazione della piccionaia innevata.Harry ed Hermione ci misero poco a capirne  l'origine. Aria era accucciata in un angolo della struttura con il viso arrossato nascosto nello spazio lasciato tra le gambe e il petto. In mano stringeva una lettera inviata dalla madre. Harry piegò la testa per leggerne il contenuto ignorando le regole della buona educazione che Hermione gli stava gentilmente elencando. Riuscì a leggere che la madre aveva litigato con il padre e che a Natale sarebbe stato meglio per lei rimanere a scuola. Si spostò appena rivelando la custodia del violino che teneva sulle spalle. Lo prese e iniziò a suonare : Una melodia lenta, sofferente, come doveva essere il suo animo in quel momento. Hermione dovette concordare con Harry che aveva talento la ragazza. Harry sentì dei passi dietro di lui. Voltandosi riconobbe il Ras, il biondino rumoroso del treno e che doveva essere il fratello di Vin. Stava fermo all'entrata ascoltando anche lui la musica del violino di Aria. Quando terminò si lasciò andare in un energico applauso.

 《 Complimenti! Sei brava》

Aria trasalì spaventata dall'applauso improvviso e si voltò verso il Grifondoro imbarazzata.

《 D-Da quanto sei là? 》

Lo interrogò con un tono più aggressivo di quanto avesse voluto. Ras però rise, non sembrando per niente toccato o offeso. Si avvicinò a lei inoltrandosi nella struttura.

《 Da abbastanza. Non sapevo suonassi》

Aria lo guardò neutra, non era dell'umore di parlare con qualcuno ma non voleva essere scortese.

《 dubito che tu sappia anche solo come mi chiamo》

gli fuggì con lieve ironia . Ras rise di rimando. Harry ed Hermione iniziavano a chiedersi se quel ragazzo fosse stupido o solo molto gentile.

《 Aria!...Vin mi parla spesso di te. 》

rispose come se avesse appena risposto correttamente a una domanda.

Aria lo guardò per un attimo attonita. Poi ripose il Violino e se lo portò in spalla.

《 Ringrazia Vin allora》

fece per andarsene ma Ras gli si piazzò davanti.

《 anche io ho iniziato a suonare la chitarra. Bill, il mio migliore amico, ha il padre babbano E ci insegna a entrambi l'estate. 》

Aria lo guardò perplessa, non capiva proprio perché tutta quella confidenza. Ras si accorse della sua titubanza.

《 ti dico questo perché...》

si affrettò ad aggiungere quando la vide dirigersi verso l'uscita.Aria allora si fermò decidendo di ascoltare quello che aveva da dirgli ma il ragazzo si zittì. Era evidente che non era abituato a pensare prima di parlare, l'esatto opposto del fratello. Vin non proferiva parola senza aver prima analizzato ogni aspetto della conversazione.

《 Beh ogni tanto potremmo suonare insieme. Tu suoni da tanto? 》

Liquidò la sua precedente affermazione con un rapido gesto della mano. Aria annuì, rinunciando all'idea che avrebbe potuto concludere la conversazione molto presto.

《 da quando avevo 3 anni. Mia madre è una musicista. 》

Il Grifondoro sorrise sbalordito facendo arrossire leggermente la Tassorosso .

《 tu dovrai assolutamente darci qualche consiglio》

E si portò direttamente vicino a lei, troppo vicino. Aria arrossi ancora di più per via dell'impeto del ragazzo e nascose il viso nella sciarpa giallo e nera,annuendo all'esuberante biondino.

<< Perfetto! ci conto! a presto mia splendida violinista! >>

e scomparve lasciando l'immagine teatrale di se con la mano in cielo e il viso adorante. Aria rimase incapace di comprendere cosa fosse appena accaduto ma temeva di essersi messa, involontariamente, in un guaio.

 Di nuovo il  fumo fece da sipario al cambio di scena. 

Questa volta videro Aria con un Libro in mano, seduta nel posto occupato in precedenza dall'amico Corvonero. Era completamente immersa nella lettura quando Astria si sedette vicino a lei sbuffando sonoramente.

<< Non è possibile!>>

la Ragazza sbuffò ancora,costringendo l'amica  ad alzare gli occhi dal libro.

<< Ciao anche a te, Astria. Qualcosa non va?>>

chiese con un leggero sorriso ironico.

<< SI! Non mi sono ancora abituata a quelle scale maledette! Mi sono persa 3 volte!  dico..TRE VOLTE! "Alle scale piace cambiare" tsk ! >>

scimmiottò il prefetto che le aveva accolte il primo giorno. Aria non riuscì a trattenersi e rise dell'imitazione della sua compagna.

<< tu che leggi?>>

Astria dimenticò subito la sua polemica sulle scale e allungò il naso sul libro di Aria. Hermione lo riconobbe subito, lo aveva letto più e più volte.

<< La storia di Hogwarts>>

rispose girando il libro per mostragli la copertina.

<< non lo avevi già letto questa estate?>>

chiese l'amica, incrociando le gambe e aggrottando la fronte. Hermione storse il naso ricordandosi come la ragazza aveva lasciato Lily raccontargli tutto, possibile non avesse avuto semplicemente il coraggio di interromperla?

<< Vero,ma mi affascina. Ogni fondatore ha una sua storia, un suo segreto e...>>

Si bloccò nel Vedere Severus Piton camminare spedito dall'altra parte del chiostro, inseguito dai Malandrini. Posò il libro sul muretto e si sedette in modo da poter guardare meglio.

<< uhhh prevedo guai per il Serpeverde. Ho sentito che Potter sia molto dotato con la bacchetta quasi quanto con i guai!>>

commentò Astria quasi eccitata.

Il gruppetto di Grifondoro circondò Piton, il quale si strinse sui Libri che portava in mano guardandoli sprezzante, peccato il corpo lo tradisse mostrando un leggero tremore . Harry sentì il padre parlare

<< Allora Mocciosus, hai finito di strisciarci intorno?>>

Sirius comparì subito al fianco dell'amico stringendo ancora di più Il bersaglio.

<< lo sai cosa succede alle spie? Mocciosus? >>

Sirius tirò fuori la bacchetta, seguito da James e incitato dal paffuto Minus. Lupin rimase in disparte ma il suo voltò era contrariato. Aria scese dal muretto, dopo essersi scambiata uno sguardo con Astria ma, come poggiò  i piedi a terra sbiancò, portandosi una mano sulla fronte e suscitando grande spavento nell'amica. Istintivamente Harry la imitò, portando la mano dove lui aveva la cicatrice. Il gesto non sfuggi ad Hermione, che guardò l'amico serrando le labbra e mettendo su la classica espressione seria e preoccupata. Harry si avvicinò, non riuscendo a togliere la mano dalla fronte. Hermione lo seguì subito venendo attraversata da una Spaventata Astria. Le gambe di Aria cedettero, Astria gli prese subito un braccio non riuscendo  però  a reggerla,lasciando che si inginocchiasse  sulla pietra fredda del chiostro. Harry, intento a toccarsi ancora la cicatrice, riconobbe subito i sintomi che attanagliava la Tassorosso, gli stessi che spesso attanagliavano lui. La sentiva bruciare, aprirgli la testa eppure lei non presentava segni di saetta sulla fronte. Una cosa fece impallidire Hermione che si abbassò per guardarla in faccia, senza però riuscire a parlare con l'amico distratto  da quello che intanto stava succedendo nel ricordo. Astria aveva iniziato a chiamare l'amica  sempre più ad alta voce preoccupandosi ogni volta che non ricevette risposta. Attirò così l'attenzione dei presenti, i quali accorsero verso di loro. James si era avvicinato subito ad Aria ,ormai pallida, cercando di tirarla su insieme a Sirius mentre Lupin era corso subito a chiamare un professore portandosi dietro uno spaventato e goffo Minus. Severus,invece, rimase in disparte a controllare ogni azione dei soccorritori. AL contatto con I due Grifondoro, Aria strinse violentemente le loro maniche prima di svenire del tutto. Le loro immagini esplosero in una nuvola di fumo lasciando Harry ed Hermione attoniti e tesi. 

In un Attimo l'infermeria si materializzò intorno a loro. Ebbero un tonfo al cuore quando, ai piedi del letto di Aria, un Albus Silente con la barba un po' più corta e il viso meno segnato dalle rughe, offriva delle cioccorane alla ragazza. La studentessa sorrise al preside che la osservava con il suo solito sguardo gentile ,nascosto dietro agli occhiali a mezza luna.  Ad Harry affiorò subito il ricordo del primo anno, quando, dopo il primo incontro con Voldemort, Silente era venuto a trovarlo e ritrovandosi a mangiare una gelatina al cerume.

<< Allora signorina Davidson, come si sente?>>

sorridendogli gentile.

<< Meglio. Ma non capisco cosa sia successo.>>

inconsciamente si strofinò la fronte dove, in quella di Harry, si trovava la cicatrice. Il gesto,ovviamente, non passò inosservato al preside.

<< Se mi racconta cosa è successo, signorina, potrei aiutarla a trovare una soluzione>>

il suono calmo e gentile della voce di Silente fece pizzicare gli occhi di Hermione e stringere i pugni ad un sofferente e arrabbiato Harry. Aria sorrise alla gentilezza del preside per poi incupirsi.

<< ho visto....serpenti. Molti serpenti. Poi un urlo agghiacciante riempirmi le orecchie mentre la testa mi bruciava, qui sulla fronte. Poi... un immagine,Un disegno. Ma non ricordo come era fatto.>>

La confessione rese Silente taciturno ma Aria non se ne accorse persa come era  nei suoi ricordi.

<< Ma..>>

esordi la ragazza guardando negli occhi del preside.

<< i serpenti andavano verso James Potter e quando mi ha toccato ho visto la morte su di lui>>

LA ragazza aveva preso la manica del lungo vestito argento del preside e lo guardava terrorizzata. Il preside di rimando le sorrise e gli accarezzò la testa.

<< Grazie a te, Aria, potremmo aiutare il Signorino Potter ad evitare un brutto incidente>>.

<< Lei mi crede??>>

chiese sbalordita la ragazza. Quella situazione era così assurda anche per lei che la stava raccontando, figurarsi per chi stava solo ascoltando. Il preside gli sorrise di nuovo.

<< Nella mia lunga vita ho imparato una cosa, Signorina Davidson : Mai sottovalutare il minimo segnale. Ci sono forze sconosciute che muovono la magia di questo mondo e non tutti possono comprenderle o usufruirne.>>

la ragazza lo guardò ammirata e confusa.

<< Per questo, gli chiedo la cortesia di parlarmi di ogni altra strana visione la colga, signorina>>

aggiunse facendo l'occhiolino ad Aria che subito annuì sorridente. L'immagine si allontanò velocemente dagli occhi di Harry ed Hermione che dopo un vortice di fumo e luce, tornarono nel presente. Ad accoglierli nella stanza di Regulus vi era un furente Ron, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo saettante . 

****************************************

Eccomi qua! questo capitolo è più corto ma il prossimo sarà immensamente lungo  non temete XD. come vedete pubblicherò tutti i giovedì per motivi di tempo ovviamente. La storia sta prendendo forma appena adesso  però  spero che potrò avere presto dei vostri pareri! dite tranquillamente tutto quello che pensate, accetto volentieri le critiche! :D Ho pubblicato questa storia proprio per sapere cosa ne potesse pensare il resto del mondo quindi commentate please! >.<

al prossimo giovedi!  <3 

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Capitolo 3
*** Kreacher ***


Ron li guardava furioso, con una scintilla di tradimento negli occhi azzurri in attesa di un spiegazione. Harry si sentiva scoppiare la testa per le troppe emozioni e informazioni che aveva avuto e non diete nemmeno molto peso al migliore amico. Hermione,invece, guardava Ron con un gran senso di colpa dovuto all'equivoco che lo stava facendo soffrire. Nessuno pareva voler aprir bocca. Fu Hermione a farsi coraggio spinta dalla volontà di chiarire la situazione.

《Ron, questa mattina ho trovato Harry con il quaderno in mano e prima che potessi prenderlo si è attivato》

non era sicura fosse il termine giusto ma era sicura che quello che aveva detto non aveva calmato Ron . Guardò Harry per chiedergli una mano visto che era per colpa sua che il loro migliore amico era arrabbiato. Harry si rese conto della gravità della situazione e prima che il rosso potesse scoppiare aggiunse la sua versione.

《 Si Ron è colpa mia. Questa mattina ho visto il quaderno vicino al cuscino di Hermione e non ho resistito. Sapete quanta voglia ho di conoscere i miei genitori e volevo leggerlo da solo. Hermione non era prevista ma lo sappiamo che lei è sempre un passo avanti a tutti》

guardò la ragazza sperando che con il complimento appena fatto gli perdonasse il suo gesto infantile e quando lei gli sorrise comprensiva si sentì meglio. Lei si sentì sollevata invece quando vide le orecchie di Ron perdere il colorito dei suoi capelli e la sua bocca piegarsi in un sorriso imbarazzato. Si sentiva uno sciocco per aver pensato male. Harry ed Hermione gli sembravano sempre avanti a lui, si capivano al volo, era questo che  lo feriva e lo ingelosiva . Era sciocco pensare queste cattiverie sui suoi migliori amici eppure gli piaceva quando Hermione guardava solo lui.

《 beh avete scoperto qualcosa di utile? 》

Harry guardò Hermione annuire.

《 aveva un dono, questa Aria. È questo dono credo sia l'occhio interiore della Cooman. 》 

spiegò Hermione . 

《 ma la Cooman è incosciente delle sue visioni. Cioè va come in trans e non ricorda nulla di quello che vede.》

Aggiunse Harry perplesso ricordando il 3 anno quando la professoressa di divinazione gli aveva predetto l' incontro di Minus con il suo padrino e la fuga del traditore verso il suo padrone.

《 la Cooman ha un potere latente. Se ricordi bene sua nonna riusciva ad avere visioni e a prevedere il futuro più facilmente. Aria è chiaro che aveva una grande...vista》

conclude incerta su come poteva definire certi avvenimenti così surreali per lei. 

《Hermione Granger la regina della logica crede a queste cose?》

 La stuzzicò Ron accompagnato dal ridacchiare di Harry. La regina della logica si lascio apparire un'espressione da finta offesa e sorridendo rispose

《dopo tutto quello che abbiamo visto e vedremo non dubito più di nulla e poi non avete visto i suoi occhi. 》

si fece seria spegnendo i sorrisi dei suoi amici.

《 erano completamente bianchi.》calò il silenzio. Harry interruppe il flusso di pensieri dei suoi amici.

《 dovremmo cercare il medaglione.》 

Prese il falso lasciato da Regulus nella caverna osservandolo. Ron si preoccupò nel vedere Hermione sgranate gli occhi e poi colpirsi la fronte maledicendosi. 

《 c'era un medaglione simile che nessuno riusciva ad aprire.》

 Harry sbianco ricordandosi di quel medaglione e di averlo visto nella pattumiera seguito da Ron  preso visibilmente dal panico. Hermione scattò subito in piedi presa da un illuminazione. 

《 Kreacher! Aveva raccolto molti oggetti e nascosti nella sua cuccetta  》

I tre corsero velocemente verso la cucina e frugarono nella cuccetta dell'elfo domestico. Il panico salì pericolosamente quando non trovarono nulla. Kreacher comparve accompagnato dal solito pop quando Harry lo richiamò. Il panico diede un gancio sulla bocca dello stomaco al trio quando l'elfo l'informò che il medaglione era stato rubato, come altre cose, da Mundungus Fletcher. Non ebbero il tempo di elaborare bene la situazione che l'elfo scoppiò in lacrime e raccontò la storia del medaglione. Voldemort aveva usato l'elfo di Regulus per testare le protezioni della caverna, sottovalutando i poteri di quella razza a lui inferiore grazie ai quali però Kreacher poté tornare dal padrone e raccontargli tutto. Tra un singhiozzo e una "punizione" gli raccontò come il caro padron Regulus si fece accompagnare dall'umile elfo alla caverna dove, dopo aver bevuto la pozione velenosa, sostituito il medaglione e ordinato a Kreacher di tornare a casa e di distruggerlo senza rivelare nulla alla famiglia, morì nel lago in preda agli inferi. L'elfo pianse più forte dopo aver detto che aveva fallito nel distruggere il medaglione nonostante tutti gli sforzi continuando però ad elogiare il signore oscuro. Questo provocò una forte rabbia in Harry che iniziò ad urlare contro l'elfo venendo interrotto da Hermione. La ragazza gli ricordò l'errore di Sirius nel trattare male l'elfo e gli suggerì di essere gentile con lui per avere un suo aiuto. Harry allora fece una cosa che sconvolse l'elfo. Gli regalò il finto medaglione. Mentre Kreacher tremava dalla sorpresa e la gioia Harry gli affidò il compito di cercare Mundungus e l'elfo accetto ben volentieri il compito partendo subito.

Passò un giorno e di Kreacher nessuna traccia. Ron giocherellava spegnendo e accendendo il Deluminatore seduto vicino ad Hermione la quale leggeva "le storie di Beda Il Bardo". Harry non riusciva a smettere di guardava il quadernino venendo divorato dalla voglia di leggerlo. Stava per cedere alla tentazione quando lo  sfogo di Hermione contro Ron che gli fece staccare l'attenzione sul quaderno" proibito".

<< la smetti?! Non puoi trovare qualcosa di utile da fare?!>>

<< come leggere fiabe per bambini?>>

<>
<< e a me questo Deluminatore , quindi forse devo usarlo!>>

Harry sospirò pesantemente infastidito dal battibecco.

<< Sentite: leggiamo il quadernino. Abbiamo capito tutti quanto è importante e invece di irritarci a vicenda "potremmo fare qualcosa di utile">>

Harry guardò Hermione serrare le labbra preoccupata mentre Ron annuiva alla proposta.

<< Hermione, Harry ha ragione. Che altro possiamo fare?>>

Hermione si arrese e posò il libro nella borsa dalla quale ormai era inseparabile e fece spazio ad Harry sul divano mentre prendeva il quadernino. Guardò entrambi gli amici per poi aprirlo appena ebbe il loro assenso.

Fumo.

Iniziava ad essere famigliare come quel apparire lento di colori e forme. Un candido tappeto bianco gli accolse in un Hogwarts addobbata a festa. Dai suoni e odori era chiaro che fosse arrivato il natale. Hagrid aveva già portato l'enorme Albero in sala grande dove Aria stava pranzando con Astria.

<< Non vedo l'ora di scartare i regali! Quest'anno vengono anche i miei zii dalla Scozia! Sai che vuol dire? Più regali!>>

Aria si limitava ad annuire abituata ai lunghi monologhi dell'amica mentre mangiava un budino alla vaniglia.

<>

Anche Astria si dedicò finalmente al suo. Dopo aver bevuto un sorso di succo di zucca Aria rispose con un alzata di spalle.

<< nulla di speciale. Mi manderai le foto dei regali?>>

L'amica Annui eccitata e gli promise di scrivergli spesso facendo arrossire Aria. Una mano battè sulla spalla della ragazza azzittando l'amica.

<< ciao Aria, come stai?>>

Un giovane Remus Lupin gli sorrideva gentile, inutile dire che tutti avevano gli occhi su di lui.

<< bene, grazie.>>

Aria si sforzava di tenere un tono fermo e poco imbarazzato ma la sua timidezza gli rendeva tutto molto difficile.

<< Passa un buon natale allora>> con un leggero cenno si allontanò permettendo ad Astria di liberare tutte le sue idee al riguardo.

<< dopo quell'incidente passa spesso a salutarti>>

<< lo farei anche io, è molto gentile>>

<< Anche Potter e Black ti sono venuti a trovare ma, una volta che hanno capito essere solo un capogiro, non sono venuti più a cercarti>>

Aria alzo le spalle incapace di comprendere le allusione della compagna.

<< Lupin sarà molto più gentile di loro. Non capisco i tuoi dubbi>>

Astria la guardò maliziosa pronta a esporre le sue teorie ma fu interrotta dai Libri che Vin lascio cadere violentemente sul tavolo, proprio tra le due amiche. Astria arrossì di rabbia mentre Aria sussultò appena spaventata.  Non curandosi dell'occhiataccia della biondina, il Corvonero si sedette.

<< ho preso i libri per il ripasso di oggi>>

Aria deglutì a vedere lo spessore dello "studio" che avrebbe dovuto affrontare il pomeriggio.

<< senti un po', questo non è il tavolo per i corvi, perché non voli via con i tuoi libri polverosi?>>

Lo cacciò acida Astria, accompagnando la frase con uno sfarfallio delle mani, evidentemente infastidita dalla sua interruzione. Vin la guardò appena, voltandosi e mostrandole le spalle e con la sua classica espressione insofferente tornò su Aria.

<< te li lascio. Ci vediamo tra un ora in biblioteca?>>

Aria annui. Intravide un lieve sorriso sul volto di Vin che se ne andò rubando un bicchiere di succo a Astria ormai rossa dalla rabbia.

<< io non capisco come fai a sopportarlo! Quel secchione! Che senso ha lasciarti i libri se tanto devi andare in biblioteca?>>

<< spera che li dia un occhiata prima cosi che arrivo già preparata. Ma...ogni volta non lo faccio >>

 rise grattandosi la guancia. Il suo sorriso scomparve quando incrociò lo sguardo gelido di Regulus. i due si guardarono per qualche secondo finché una mano magra, dalla pelle diafana, non si appoggiò alla spalla del Serpeverde. Lucius Malfoy guardò le due Tassorosso con un disgusto e superiorità che fece serrare le mascelle dei tre. Aveva i capelli meno lunghi, legati in un elegante coda che gli ricadde sulla spalla quando portò Regulus verso di lui ad allontanarsi dal quel insulso tavolo.

<>

Furono le uniche parole che riuscì a dire Astria mentre Aria li seguiva con lo sguardo seria.

<< lui detesta quelle come te e me>>

Astria parlò facendo girare la compagna la quale non comprese bene il discorso. 

<< Anche se mio padre è un mago...mia madre non lo è, sono dunque una mezzo sangue. Per i più puristi mio padre è un traditore del suo sangue e io...lasciamo perdere! sai che dicono? che per mantenere il sangue puro si sposino tra parenti! che schifo! io non sposerei mai mio cugino...ah! e poi spesso fanno matrimoni compinati! manco fossimo nel medioevo... non possono nemmeno scegliersi gli amici...sai che c'è? sono contenta di non essere " nelle sacre 28" devono essere veramente infelici! non trovi?>>

Aria annui. Riflettendo su quello che gli aveva appena raccontato Astria si accorse che effettivamente non dovevano avere molte libertà. Tornò istintivamente a guardare il tavolo verde e argento. Lucius stava facendo sedere Regulus vicino a lui, mentre una giovane Narcissa gli aspettava sorridente.

<< Narcissa Black è la cugina di Regulus Black e con Malfoy si sposeranno dopo la scuola. Il matrimonio ovviamente è combinato però pare che lui l'abbia comunque corteggiata.>>

Mentre Astria teneva aggiornata Aria, lei tornava con lo sguardo al suo tavolo incontrando  quello di Piton. La Tassorosso fu sicura di vederlo sorridergli appena prima di assumere un'espressione fredda e raggiungere altri due Serpeverde che ispiravano tutto tranne fiducia. Dovevano essere quei due tipi poco raccomandabili di cui Lily si lamentava spesso. Nemmeno l'avesse chiamata comparve Lily  seguita da un giovane James Potter. Harry impazzì dalla gioia nel vedere entrambi i genitori. Era strano vederli più piccoli di lui ma era sicuramente una cosa che non avrebbe mai perso. Hermione lo guardò torva lasciandolo comunque godere del momento come suggerito dalla pacchetta e occhiata di Ron. Piton divenne viola dalla rabbia nel vedere la sua migliore amica con quel Potter e fece per alzarsi quando vide Lily salutarlo amabilmente. Rispose al saluto un po' freddamente tornando alla conversazione con i suoi compagni. Lily ne rimase visibilmente dispiaciuta e cacciò in malo modo James per andarsi a sedere vicino a una ragazza della sua casa. Harry rimase interdetto dalla scena. In quel momento entrò anche Ras che tra i vari saluti non perse l'occasione di salutare anche Aria.

<< Cara, ti sei scelta il fratello sbagliato. Ras si che è bello!>>

Sottolineò Astria facendo sorridere Aria  che finse di essere esasperata per poi scoppiare a ridere con l'amica.

Un esplosione di fumo si portò via la scena accompagnata dalle risa sempre più lontane delle ragazze.

Si ritrovarono davanti una bella casa, il cielo era coperto dalla polvere di alcune fabbriche non molto lontane. Aria era davanti al vialetto con il baule poggiato vicino a lei. Sembrava aver paura di entrare.

<< Che gli prende?>> chiese Ron avvicinandosi.

<>

Spiego Hermione con voce Amara.

<< Evidentemente ha preferito disobbedire alla madre e venire lo stesso facendogli una sorpresa.>>

Aggiunse prima che Ron potesse chiedergli altro.

<< Evidentemente non era così facile come credeva>> aggiunse Harry mentre la Ragazza di cui parlavano fece un profondo respiro e trascinò il baule fino alla porta.

Bussò. La porta si aprì rivelando una Signora Davidson più magra e con profonde occhiaie. Il voltò della signora si illuminò e cadde ad abbracciare la figlia lasciando cadere qualche lacrima.

<< ti avevo detto di restare a scuola.>>

<< io volevo stare con la mia mamma.>>

Quelle parole fecero scoppiare la donna in un lungo pianto consolato dal dolce abbraccio della figlia.

Hermione si lasciò fuggire delle lacrime e Anche Ron aveva gli occhi lucidi.

<< se ne è andato>>

<< lo so. >>

Aria asciugò le lacrime della madre.

sapevo fosse colpa mia. Mio padre non era per niente d'accordo di mandarmi a Hogwars. Lui mi vedeva Medico, come lui. Pensava che fosse stupido assecondarmi non capendo che io ero così. Poteva mandarmi in qualsiasi altra scuola ma io ero pur sempre una Strega. Mia madre appoggiava sempre le mie decisioni, questo deve aver portato alla fine del loro matrimonio."

A quelle parole anche Harry senti gli occhi pizzicare, ricordandosi quante volte i Dursley cercarono di impedire a lui di essere quello che era.

Dopo qualche secondo entrarono in casa e tutto tornò fumo.

****************************************************

Eccoci al terzo capitolo!

intanto, grazie per chi si sta interessando alla mia storia!

poi, come vi avevo detto questo capitolo è più lungo, anche se non è successo nulla di rilevante, fa conoscere meglio la protagonista. Spero questa storia possa piacervi. I personaggi nonostante la loro età dimostrano una certa maturità e non è un errore ma è voluto. I ragazzini, anche se di 11/12 anni, possono essere molto maturi sopratutto se costretti a crescere in fretta per via di certe situazioni.

Voglio portare a riflettere su questo: non sottovalutate i bambini, capiscono e , spesso, sanno comportarsi meglio dei propri genitori.

Dopo questo lungo monologo angosciante e triste vi prometto che già nel prossimo capitolo si faranno più intriganti i rapporti tra vari personaggi. 

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Capitolo 4
*** Muggle ***


I tre si ritrovarono in salotto con il diario che cadde ai loro piedi richiudendosi.

Per qualche secondo ci fu silenzio. Non avevano scoperto molto se non della sofferenza che Aria aveva nascosto per tutto il periodo pre-festa. La sua famiglia era andata a pezzi e se ne sentiva responsabile.

<< i babbani possono essere davvero idioti>> commentò Ron.

<< anche i maghi>> gli ricordò un Hermione palesemente irritata dal commento del rosso il quale abbassò la testa senza rispondere.

<< Vediamo se è arrivato Kreacher>> tagliò Harry dirigendosi verso la cucina. Dell'elfo nessuna traccia, ancora.

<< e quelli?>>

<< Devono essere mangia morte>>

I tre erano affacciati alla finestra del salotto, mentre due loschi figuri coperti da lunghi mantelli neri passeggiavano per il vialetto poco fuori la dimora Black.

<< dite che ci vedono?>> chiese Ron pallido, mentre deglutiva.

<< no. Sarebbero già entrati ma sanno che stiamo qui intorno. I testamenti vengono conservati al ministero e sanno che Sirius ti ha lasciato questa casa, Harry.>>

Il ragazzo annui preoccupato mentre con i suoi occhi verdi controllava i due.

<< Dobbiamo fare in fretta. Dove diavolo sarà Kreacher?!>>

<>

Hermione appoggiò una mano sul braccio dell'amico e gli sorrise incoraggiante. Intanto Ron prese il diario e lo portò alla vista degli amici.

<< un altro giro?>>

I due si guardarono e poi annuirono seguendo Ron in un'altra stanza, come per paura che venissero visti dai i due di fuori.Entrarono in quello che doveva essere un vecchio studio dalle pareti decorati con disegni tanto eleganti quanto vecchi. Spostarono delle vecchie poltrone di pelle nera e polverose e si sedettero sulla moquette leggermente ammuffita. Presero un profondo respiro e quando Ron ebbe il consenso di entrambi i suoi amici apri il diario. Delle scritte comparvero sulle pagine ingiallite per poi esplodere in un gran lampo di luce.

Il fumo li trasportò dal grigiore dello studio a una giornata calda e assolata.

L'estate stava arrivando. Gli studenti correvano per il prato vicino al lago nero. I ragazzi del quinto anno festeggiavano la fine dei G.U.F.O, quelli dell'ultimo la fine dei M.A.G.O e il resto la fine degli esami finali. Harry, Ron ed Hermione ricordarono i loro primi esami e un sorriso nostalgico comparve sui loro volti.

Videro Aria camminare con Vin verso il lago sorridenti mentre parlavano dei loro risultati.

<< grazie a te Vin, sono sicura di aver preso dei bellissimi voti>>

<< lo so>> 

un lieve sorriso tradì il suo tono altezzoso. Aria gli diede una leggera spinta con la spalla facendolo ridere. I due vennero fermati da Lily Evans in compagnia di Severus Piton anche loro felici per la fine degli esami. Il cuore di Harry perse un battito e inconsciamente si avvicinò alla madre osservandola. Aveva davvero i suoi occhi.

<< come sono andati gli esami?>> chiese una Lily sorridente.

<< bene, ovviamente>> rispose sicuro Vin.

<< e a voi?>> aggiunse Aria.

<< bene! Vero Severus? Abbiamo studiato molto ma alla fine ne è valsa la pena!>>

Piton si limitava ad annuire e a sorridere squadrando Vin, il quale rimaneva rilassato e disinteressato.

La conversazione tra le due ragazze andò avanti con la promessa di vedersi quell'estate, visto che vivevano vicine. Un gruppetto di Serpeverde gli passo vicino, ridacchiando mentre li squadravano. Lily li fulminò con lo sguardo mentre Piton si mortificava.

<< Mi sono ricordato che alcuni compagni ci saluteranno quest'anno e noi Serpeverde avevamo organizzato di salutarli>>

Piton non diede modo di Rispondere che era già corso dietro il gruppetto che era appena passato. Un Serpeverde gli passo un braccio sulla spalla e gli disse qualcosa mentre guardava i tre ragazzi rimasti basiti, tranne Vin che pareva ancora nel suo mondo.

<< Lily, Severus sta per prendere un'altra strada lo sai?>>

Aria e Lily sussultarono. Vin faceva sempre cosi: sembrava immerso nei suoi pensieri , lontano dal mondo eppure osservava molto e riusciva a capire sempre tutto per primo. Lily abbassò la testa triste consapevole. Harry aveva ancora più voglia di uccidere quel viscido traditore appena lo avesse avuto tra le mani.

<< non preoccuparti, ti vuole bene. Sono sicura che lo aiuterai a capire quali sono le cose importanti>> Aria sorrideva a Lily poggiandole una mano sulla spalla. Harry scosse la testa: "quanto ti sbagli Aria".  Tutti e tre si avvicinarono al lago dove, Astria li aspettava seduta tranquilla sotto un albero.

<< finalmente! Ho preso l'albero migliore>>

Disse fiera di se come se avesse fatto l'unica cosa veramente importante. Salutò le ragazze gioiosa di vederle per poi mugugnare un saluto forzato al Corvonero. Stavano per sedersi quando videro arrivare Lucius Malfoy, la sua dama e tutta la corte. Camminavano fieri, come se tutto quello che toccavano fosse loro. Ron rise con Harry ritenendo il tutto molto ridicolo.

<< fortunatamente è l'ultimo anno di Malfoy. Mi mette i brividi vederlo, sarebbe anche affascinante se non fosse per quell'aura di...bah!>>

Astria non perse l'occasione di commentare ciò che vedeva.

<< Effettivamente non capisco tutta questa importanza che si danno>>

Rispose Lily iniziando con Astria un discorso sull'idiozia Serpeverde. Vinsi estraniò come al solito perdendosi ad  osservava una foglia mentre Aria seguiva silenziosa il discorso.

<< dovrà dare le ultime istruzioni ai rampolli purosangue.>>

Aggiunse Lily indicando con la testa il giovane Black seguire la cugina e il futuro marito facendolo notare alle Tassorosso. Vin non accennava a smettere di studiare quella foglia, nemmeno ci fosse scritto il segreto dell'universo sopra.

<<... e la tranquillità fini>> 

parlò improvvisamente il ragazzo, richiamando l'attenzione delle ragazze sui nuovi arrivati.Suo fratello, Ras, stava venendo verso di loro accompagnato da un altro ragazzo dai capelli castani, con occhi verdi e un bel faccino, anche lui Grifondoro.

<< ehi Evans!>>

 Gridò energicamente Ras facendo girare un po' di persone. Lily lo riprese per il troppo impeto mentre Astria li guardava estasiata come se fossero la cosa migliore da vedere. Aria arrossì imbarazzata non nascondendo però un sorriso.

<< Ciao Vin, Aria e...>>

 Ras e il suo amico si sedettero difronte a Lily. Ras si soffermò su Astria che avvampò.

<< Astria!>>

rispose lei alla domanda implicita del biondino con un tono di voce decisamente troppo alto.

<< Bene, Io sono Ras, il fratello di Vin e lui è Bill>> indicò il compagno che fece un saluto generale.

<< Lei è Aria, la ragazza del violino>> Ras indicò Aria, che arrossì ancora di più di Astria.

<< Ah! Bene! Quest'estate dovrai imparare a suonare il basso eh!>> Bill gli regalò un sorriso che gli fece perdere un battito.

<< ma sa suonare così bene il violino, perché fargli cambiare strumento?>>

<< Perché ci serve un bassista Ras! Abbiamo Vin come batterista, io e te come chitarre...fai te il conto!>>

Mostrava il conto sulla mano. Aria era pietrificata, Lily sorrideva della naturalezza con cui i suoi compagni decidevano della vita altrui e Astria si godeva lo spettacolo di due bei ragazzi così vicini a lei.

<< Da quando io saprei suonare la batteria?>> 

chiese Vin alzando un sopracciglio e distogliendo per la prima volta l'attenzione dalla sua foglia.

<< da questa estate. Sei un secchione, imparerai subito!>> Ras colpi una gamba del fratello incoraggiante.

<< bello vedere come disegni il mio futuro a mia insaputa>>.

rispose ironico il fratello minore facendo alzare gli occhi al fratello maggiore.

<< sii collaborativo ogni tanto...>>

<< Volete formare un gruppo?>>

 Lily si intromise distraendo  Ras che iniziò a sorridere come un ebete, emozionato nell'aver attirato le attenzioni della rossa.

<<  Si. La musica babbana è incredibile, vogliamo provare a farne della nostra>>

<< Sono curioso di sentirla>> 

La voce di James Potter interruppe la conversazione. Harry sussultò dalla sorpresa mentre il padre si fermò davanti alla compagnia.

<> dissero insieme Lily e Ras.

<< E Black!>> 

annucciò il suo arrivo Sirius che appena raggiunto l'amico gli poso il braccio su una spalla e regalò un sorriso sghembo a tutti i presenti.

<< ed ovviamente il resto del gruppo>> precisò Bill.

Lupin e Minus  erano poco più dietro e li stavano raggiungendo proprio in quel momeno. Lupin Salutò gentilmente tutti mentre Minus si mise subito alla sinistra di James.

<< bene ora che siamo tutti?>>

 chiese Vin sospirando perdendo ormai ogni speranza di riuscire a rilassarsi.

<< non so... vogliamo divertirci un po'?>> chiese Sirius  guardando verso i serpeverde sostenuto da James e Minus.

<< Non tutti amano divertirsi come voi>> rispose Lily acida.

<< Nessuno sa divertirsi allora>>

Rispose Sirius infastidito dal tono della rossa.

<< non tutti sono stupidi da farsi mettere in punizione anche l'ultimo giorno di scuola >>

Rispose pungente Lily affiancata da Ras e Bill che sostenevano ogni sua risposta.

James fece un mezzo sorriso e si abbassò all'altezza di Lily.

<< Non tutti hanno il coraggio di rischiare>>

I suoi occhi fronteggiavano quelli di Lily che parve essere punta nell'orgoglio. Non si accorsero che tutti rimasero ad osservare il loro scambio di sguardi aspettando una qualsivoglia evoluzione.

<< attento a non confondere il coraggio con l'incoscienza, Potter.>>

Dopo questa risposta, James sorrise e si alzò.

<< Occhio a te Ras.>> il Biondino lo guardò beffardo mentre James ,con il resto dei malandrini, si allontanava.

<< ma sono tutti belli i Grifondoro?>>

 si lasciò sfuggire Astria facendo scoppiare a ridere tutti i presenti mentre lei sprofondava sull'erba del prato coprendosi il viso rosso.

Fumo.

SI ritrovarono nella casa di Aria ed era ormai estate. Aria Indossava un adorabile vestito rosa pallido a tema floreale e i lunghi capelli castani venivano raccolti in una treccia dalle mani affusolate della Signora Davdison.

<< Sei bellissima>> gli sussurrò la madre mentre gli metteva un nastro bianco a coronagli la testa. Aria si guardò allo specchio ansiosa.

<< Farai una bella figura. Mi raccomando comportati bene con tuo padre e...la sua amica>> le ultime parole gli morirono in bocca, Aria l'abbracciò.

<< Sarai orgogliosa di me, lo farò pentire di averci lasciato. Ti aspetto alla fine del campo musicale.>>

Diede un bacio alla madre e andò in camera a prendere le sue cose.

<< Quanto vorrei poter usare la magia anche qui>> 

sbuffò tra se e se Aria strappando un sorriso ai tre.La videro guardare il baule di scuola dove chiuse bacchetta e tutto ciò che era legato alla magia.

<< Ci rivedremo a settembre. Ora devo tornare una normale bambina babbana.>> si guardò allo specchio come a convincersi del suo ruolo.

<< ridicolo>> 

scappò a un Ron accigliato che ricevette una gomitata da Harry.

<< ouch! Tanto non ci sente!>>

<< ma noi si, Ron>> 

precisò Hermione che indicava Aria che scendeva.

Dalla macchina appena arrivata nel vialetto scese un uomo Alto, dal viso severo e con gli stessi occhi grigi di Aria. Il trio dedusse fosse il padre di Aria. La ragazza si avvicinò al padre con un lieve sorriso come aspettando il permesso di poterlo salutare. Il signor Davidson, si abbassò facendosi dare un leggero bacio dalla figlia e l'aiutò a portare i bagagli in macchina. Partirono lasciando la madre di Aria sulla porta di casa.

 Fumo.

 Altra casa. La macchina si inoltrò nel vialetto per raggiungere il garage. L'uomo frenò e si voltò verso la figlia.

<< Mi raccomando Aria, loro sanno che vai a un importante scuola di Musica. Niente stranezze o allusioni>>

La ragazza sorrise e annuì.

<< Non ti deluderò papà.>> 

il padre gli accarezzò la testa stando attento a non spettinarla.

Una donna Bionda, snella e decisamente giovane li attendeva alla porta . A fianco a lei vi era un ragazzo poco più grande di Aria, alto, magro dai capelli biondo cenere e bellissimi occhi azzurri. Aveva i capelli ordinati e ben vestito come anche la donna a fianco a lui, ricalcando decisamente i gusti del signor Davidson. I due sorrisero ad Aria e la donna l'abbracciò fin troppo calorosa.

<< Aria sei bellissima! Non è bella Matthew?>> il ragazzino si fece avanti porgendomi la mano gentile.

<< io sono Matthew Anderson, chiamami Matt>>

<< Aria>> 

strinse a sua volta la mano, sorridendo timida e leggermente intimidita.

<< Io sono Melanie Anderson non vedo l'ora di passare queste due settimane insieme. Vieni ti faccio vedere la tua stanza.>>

<< ci penso io, mamma. Ti ricordo l'arrosto.>>

<< oh cielo! L'arrosto!>> 

la donna corse in casa seguita da un sorriso comprensivo del figlio. Aria sorrise pensando che forse non aveva senso tanta preoccupazione. Sembravano due persone a posto.

<< bravo, Matthew. Affido Aria a te.>> l'uomo gli diede un buffetto ed entro in casa con i bagagli della figlia.

<< grazie, Rayner. Vieni ti faccio vedere.>>

Il ragazzo la portò di sopra, in una piccola stanza ben arredata tutta in tema floreale  che ricordava la stanza di una bambolina. Mentre Aria si guardava intorno curiosa non notò lo sguardo che gli diede il ragazzo. Tale sguardo non sfuggi però ad Harry, Ron ed Hermione che si accigliarono per nulla contenti. 

<< Sai io non ho mai conosciuto mio padre, si fortunata ad averne uno come Rayner.>>

Aria si voltò sorpresa mentre lui si sedette sul letto a baldacchino di Aria, coperto da lenzuola rosa come il tool che copriva la struttura.

<< Ah..mi sp-.>>

<< non lo dico per aver compassione. Mia madre ci tiene a farti piacere ti chiedo di aiutarla.>>

la interruppe Matt con durezza. Aria si intimorì un po' e serrò appena le labbra studiando gli occhi di Matthew che la guardavano inespressivi. Alla fine sorrise cercando si non appesantire la situazione e con tono gentile gli rispose.

<< non ho pregiudizi. E non farò mettere in cattiva luce nemmeno te>>

Il ragazzo fece un mezzo sorriso.

<< non c'è pericolo>> 

e se ne andò lasciando Aria la da sola, perplessa. La ragazza si avvicino alla specchiera e si guardò di nuovo allo specchio. Si massaggiò le guance cercando di far sparire l'angoscia appena sopraggiunta e si preparò per la cena montando un bel sorriso.

improvvisamente una voce si manifestò nella stanza.

  "riuscivo a essere 'normale' anche se mi mancava la magia. Era difficile nascondere i gufi quindi chiesi a tutti di scrivere a casa mia, Dove avrei letto le lettere una volta tornata a casa. Ero isolata da tutto quello che poteva essere del mio ' mondo'. Ormai mi sentivo un extraterrestre trai babbani. Eppure anche loro erano la mia famiglia...era sempre più difficile capire qual era il mio posto"  

Tutto divenne fumo.

<< tanti Auguri!>>

 La voce di Melanie annunciò l'arrivo della torta dove Aria spense 12 candeline. Era il 17 luglio e c'era un bel sole di fuori, cosi festeggiarono in giardino. Melanie gli regalò una collana da "signorina", il padre gli diede dei soldi per il nuovo anno scolastico e Matt un libro. Aria sorrise a tutti e li ringrazio per i bei regali. Mentre la coppietta prendeva il sole in giardino, i due ragazzi mangiavano un ghiacciolo sotto il portico.

<< com'è la tu ascuola?>> 

chiese Matt dopo un lungo silenzio.

<< speciale>> 

sorrise Aria. Matt la guardò perplesso.

<< io andrò al St. Thomas. Tuo padre mi ha iscritto la.>>

<< è dove avrebbe voluto mandare me.>>

Aria sorrise amaramente. Matt la guardò qualche secondo  per poi trascinarla in camera sua.Aprì un Armadio e ne tirò fuori una custodia.

<< è il basso di mio zio. Mi piace suonarlo ma adesso non avrò più tempo. Te lo regalo. >>

Aria rimase stupita e un leggero rossore gli si presentò sulle guance, mentre ripensava alle parole di Bill.

Matt gli passò la custodia, molto pesante, guardandola come per capire cosa stesse pensando. Aria al sentire il peso dello strumento si riprese.

<< ma io non posso accettarlo.>>

<< devi. Io sto facendo quello che avresti dovuto fare tu e tu farai qualcosa che dovevo fare io. Siamo pari>>

Aria cercò di capire quel ragionamento contorto e prima che potesse arrivare a una conclusione, il ragazzo la fece accomodare sul letto e le iniziò a spiegare qualcosa. Mentre suonava le prime note entusiasta Aria ebbe un capogiro, o meglio, stava per succedere ancora. Prima che Matt potesse capire cosa stesse succedendo, Aria affondò il viso nel petto del ragazzo. Matt rimase imbarazzato dall'improvvisa confidenza ma fortunatamente  non si accorse di nulla. La ragazza si riprese subito questa volta ed, anche se un po' scossa riuscì a mantenere un contegno.

<< Tutto bene?>>

gli chiese Matt.

<< soffro di pressione bassa>> 

Mentì e il ragazzo parve credergli assicurandosi comunque che fosse tutto passato. Furono sorpresi dal Signor Davidson che li stava cercando per fare non si sa cosa. Quando il padre vide Aria con il basso , lei  notò lo sguardo contrariato del padre abbassò la testa. Avendo detto a Matt che lo avrebbe aiutato con suo padre, non lo contraddì quando Matt disse che era stata lei a chiederglielo e lui gentilmente, visto il giorno speciale, acconsentì. Il padre sorrise al ragazzo e gli scompigliò gentilmente i capelli. Tutto svanì lasciando un ultima immagine di Aria davanti lo specchio, in tenuta da notte, che sospirava e si esercitava a sorridere. Quando tornarono sulle poltrone, un disegno cadde dal nulla.

Hermione lo raccolse portandosi una mano sulla bocca. Harry e Ron si affacciarono sul foglio e sbiancarono. Harry prese il foglio e lo rigirò come per essere sicuro di quello che vedeva. Dietro la data corrispondeva con il giorno appena visto. Davanti vi era disegnata la camera dei segreti, precisamente il luogo dove Harry uccise il basilisco, un diario a terra e una scritta in rosso: " la camera dei segreti è stata aperta. Tremate amici dell'erede"

****************************************************

ecco qua il 4 capitolo! grazie ancora per chi mi sta seguendo e vi prego, commentate ! Anche se volete dirmi fa schifo, va bene! per me è importante la vostra opinione! >.< AIUTATEMI a migliorare la mia storia!
Alla prossima settimana!

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Capitolo 5
*** Ring ***


<< ha visto la camera! Ha visto quello che ti è successo!>>

Harry non sapeva più cosa pensare. Possibile che avesse visioni solo su di lui? Troppo presto per dirlo, ma la curiosità cresceva e l'attrazione verso quello stupido quadernino si faceva sempre più opprimente. Ron seguiva il migliore amico che non smetteva di girare per la stanza, su e giù, in preda alle sue teorie. Hermione invece restava in silenzio guardando un punto indefinito del tappeto.

<< C'è qualcosa di più Harry. La tua cicatrice, la morte di tuo padre, il diario di Tom, la camera....non è tutto cosi semplice. C'è di più ne sono sicura.>>

<< La cosa si fa inquietante, lo sapete?>> Ron Guardava i suoi amici turbato. Prima che potessero aggiungere altro sentirono scattare la trappola messa a protezione dell'ingresso. Gli si gelò il sangue.

Scesero le scale freneticamente, mentre il quadro di madama Black strillava. Rimasero stupiti, e decisamente sollevati, nel vedere Remus Lupin sorridergli appena. Dopo essersi accertati che fosse lui, si diressero in cucina dove si dedicarono a una burrobirra portata dall'ex insegnante.

<< Ehm Remus, Lei si ricorda di una certa Aria Davidson, Tassorosso, un anno più piccola e molto amica di Lily?>>

Chiese improvvisamente Hermione lasciando perplesso il lupo mannaro.

<< uhm no, non ricordo nessuno con questo nome. Non ero io quello interessato a Lily, non so chi frequentasse>> fece l'occhiolino ad Harry che sorrise imbarazzato.

<< Perché questa domanda? Chi è questa persona?>> chiese poi accigliato Remus.

<< No, ne avevo letto il nome per caso, pensavo fosse importante. Ma ci aggiorni, cosa è successo dopo il matrimonio?>>

Il depistaggio funzionò e Remus Raccontò che il Primo ministro era morto e sostituito da Pius Thickness. Il ministero e la gazzetta del profeta era in mano dei Mangiamorte. Come scusa per cercare Harry e indagare su di lui lo avevano accusato di essere" una persona informato sui fatti relativi alla morte di Albus silente", così recitava la copia del giornale che "la persona informata" gettò via indignato. Lupin riprese il giornale e gli fece notare un articolo inquietante. Si era dimostrato, secondo il ministero, che la magia poteva essere trasmessa solo per via riproduttiva e , quindi, chiunque non avesse come parente un mago, poteva definirsi "un ladro" di questo titolo e privato della propria bacchetta. I tre rimasero scioccati ma la notizia che gli diede Lupin dopo gli portò una grande amarezza dentro. Hogwarts era obbligatoria ma solo per i maghi che aveva dimostrato la loro ascendenza magica. Ron già stava pensando a come aiutare Hermione quando Lupin chiese ad Harry quale missione Silente gli avesse affidato. Lupin era strano, non fece una piega quando Harry gli disse che non poteva parlarne ma ansi, si propose di seguirlo. Hermione gli chiese di Tonks , e lui li informò che diventerà padre. La cosa rese felici tutti tranne, Remus che rimase freddo. Quando, sempre Hermione, gli chiese se qualcosa non andasse, l'uomo sbottò: Aveva fatto un enorme errore a sposare Tonks e a condannare cosi suo figlio con la sua stessa maledizione. Harry si infuriò. Litigarono fino a tirar fuori le bacchette. Non poteva lasciare cosi suo figlio e sua moglie. Dopo essere stato scaraventato contro un muro, Harry lascio andar via un Lupin indignato e furioso.

<< I genitori, non dovrebbero mai abbandonare i loro figli a meno che... a meno che non siano costretti.>>

Harry sapeva di aver esagerato, ma se fosse servito per far tornare Lupin da sua moglie e suo figlio andava bene. Chissà se suo padre lo avrebbe sostenuto o rimproverato..? prese la Gazzetta del Profeta ancora sul tavolo. Lesse un articolo sulla biografia di Albus Silente di Rita Skeeter dove, Bathilda Bagshot raccontava dell'arrivo della famiglia Silente a Godric's Hollow. Harry guardò di nuovo la foto della bella famiglia felice, Era tutto vero? Moriva dalla voglia di andare a parlare con Bathilda, visitare il luogo dove era nato. Posò il giornale con poca gentilezza guadagnandosi gli sguardi preoccupati dei suoi migliori amici.

<< dovremmo riposare>>

 tutti acconsentirono.

Il giorno dopo ancora nessuna traccia di Kreacher. I tre si ritrovarono in cucina, la voglia di parlare era minima, quasi nulla, cosi rimasero in silenzio a mangiare una zuppa di pane ammuffito.

<< Dovremmo fare qualcosa. >>

Ron richiamò l'attenzione dei suoi amici, guardandoli incoraggiante. Harry tornò alla sua zuppa poco convinto ed Hermione sospirò.

<< Andiamo. Se ci abbattiamo cosi non otterremo nulla. Ritorniamo nel quaderno>>

<< io non capisco.>> esordì Hermione.

<< beh intendevo aprire il quaderno e...>>

<< Lupin non si ricordava di Aria>> Aggiunse Hermione prima che Ron gli regalasse una spiegazione inutile.

Harry si interessò alla conversazione abbandonando per un attimo il malumore.

<< Eppure, nel diario si preoccupava di salutarla, insomma aveva un interesse.>> 

Constatò Il prescelto.

<<  Esatto, Harry. Possibile che se ne sia dimenticato?>>

<< è passato molto tempo, e vista la situazione, nemmeno io ricorderei tutti i compagni di scuola, Hermione>>

Concluse Ron scettico, La ragazza non rispose ma rimase comunque perplessa. Quel diario nascondeva un mistero.

<< Leggiamolo>> 

disse alla fine. Harry accettò con poco entusiasmo  ancora scosso dalla visita di Lupin e segui i suoi amici nel solito studio.

La solita onda di luce lasciò spazio al solito Fumo che si dissipò in Ombre e alla fine nel chiostro interno dove un forte vento colpì il trio facendogli arrivare qualche foglia addosso. Era iniziato il secondo anno per Aria e il tappeto di foglie rosse-gialle del giardino interno dove si trovava, faceva intendere fosse Ottobre. Si arricciava una ciocca dei lunghi capelli castani, i cui boccoli morbidi ricadevano sulla schiena. Era una bambina normale dopotutto ma i suoi capelli avevano un certo fascino, forse per le cure che gli riservava. Il suo viso si illuminò quando arrivò il suo migliore amico. Vin era cresciuto di qualche centimetro, i capelli scuri leggermente più lunghi ma sempre ordinati.

<< Oggi, visto che è Halloween, niente studio>>

La scuola, infatti, sembrava abbastanza tranquilla,coperta dalle decorazioni tipiche della festa delle streghe. Gli studenti più grandi erano già ad Hogsmeade a fare il carico di dolci mentre ,quelli più piccoli, festeggiavano in sala comune.

Aria esultò mentre il suo amico si sedeva vicino a lei sorridente.

<< non fraintendermi, ritengo lo studio molto importante>>

Si sforzo di sembrare seria ma l'espressione scettica di Vin la fece scoppiare in una risata che coinvolse anche il Corvonero.

<< Che quadretto romantico.>> 

la voce acida di un ragazzino alto e smilzo gli interruppe. Sfoggiava i colori dei Serpeverde, Era accompagnato da un altro tipo poco Più grosso e Regulus che li osservava da dietro i due compagni.

Era più preciso dire che osservava Vin, il quale guardava i tre annoiato.

<< Stavo pensando lo stesso di voi>> 

alzò leggermente le sopracciglia mantenendo un'espressione annoiata. I primi due Serpeverde rimasero stizziti da quell' allusione, fu Regulus allora a controbattere portandosi avanti a fronteggiare Vin.

<< Con che coraggio un traditore del proprio sangue osa rispondere. >>

Il Corvonero rimase seduto a guardarlo non perdendo la calma che, invece era sfuggita al rampollo Black difronte a tale indifferenza. Gli altri due Serpeverde si affiancarono a spalleggiare il compagno che aveva ingaggiato un duello di sguardi con Vin.

<< ho saputo che tra i Black va di moda tradire il proprio sangue>> 

si limitò a dire Vin con un mezzo sorriso. In un attimo, troppo veloce per cui Aria potesse fare qualcosa, Regulus sfoderò la bacchetta portandola al petto dell'avversario.

<>

Vin venne scaraventato via come se una mano gigante lo avesse spinto con violenza. Aria corse subito dall'amico mentre i due Serpeverde si congratulavano con Regulus, il quale, non accennava a voler abbassare la bacchetta.

<< non osare mai più sporcare il buon nome dei Black con la tua lurida lingua! Ti avevo avvertito!>>

Aria guardò furente Il Serpeverde. Distolse lo sguardo solo quando vide il suo amico rialzarsi dolorante.

<< il problema Regulus è che, io sarò un traditore, un amico dei babbani Ma almeno sono apprezzato per quello che sono, non devo dimostrare niente a nessuno>> 

gli occhi di Vin si erano incatenati a quelli del giovane Black. Regulus strinse ancora di più la presa sulla bacchetta mentre gli occhi mostravano un alone di qualche indecifrabile sentimento.

<< Regulus>>

 la voce calma di Narcissa risuonò tra i presenti, facendo sussultare anche il trio visitatore. Avanzò elegante e con una calma estranea al luogo.

<< Hai dimostrato il tuo valore ora andiamo, ci stanno aspettando.>>

A quel punto, abbassò la bacchetta e seguì docile la cugina. I due compagni di Regulus lo seguirono solo dopo aver dato un'altra occhiataccia trionfante ai due malcapitati.

<< Vin, ma cosa ti prende? >>

 Aria gli si parò davanti guardandolo preoccupata. L'amico scrollò le spalle per poi pulirsi la divisa.

<< avrò anche io un po' di quell'incoscienza dei Grifondoro.>>

 ridacchiò per poi guardare Aria negli occhi.

<< Non sarò un Tassorosso ma nessuno ferisce i miei amici, volevo finirla. Ora ha avuto la sua vendetta, spero ci lasci in pace.>> 

Gli occhi di Aria ed Hermione si umidirono. Quando la Tassorosso abbracciò Il Corvonero istintivamente anche i tre si strinsero. Tante volte, Harry e Ron, avevano provato quello che provava Vin ed Hermione, dal canto suo, capiva esattamente i sentimenti di Aria. Mentre si crogiolavano in quella bella dimostrazione di Affetto tutto cambio. Di nuovo il fumo si impadronì della scena per poi ricomporsi in altre immagini, altri luoghi. Aria stava camminando difronte all'ufficio del preside. Era più giusto dire che stava temporeggiando; Camminava avanti e dietro davanti al gargoyle chiaramente turbata.

Prima che potesse prendere una decisione il fato decise per lei. I tre videro chiaramente il Preside poco lontano osservarla Sorridente. Quando la raggiunse la ragazza sussultò.

<< B-buonasera, professor Silente>>

<< Buona sera a lei signorina Davidson, è una bella serata non trova?>>

La ragazza annui timidamente non alzando lo sguardo ma stringendo ancora più forte quello che riconobbero come il "diario misterioso"

<< Ha per caso qualcosa da dirmi?>>

 Il preside sfoderò quel sorriso dolce e comprensivo che i grifoni conoscevano bene. Il tono della voce calmo e incoraggiante non ti permetteva di restare in silenzio.

Infatti Aria alzò gli occhi sul viso del preside e annui sorridendo appena. A quel gesto il preside la fece salire nel suo ufficio. Per Harry fu un altro tonfo al cuore. Quell'ufficio cosi accogliente e famigliare gli fece pizzicare gli occhi.

<> Prese tremante un foglio dal diario, che Hermione riconobbe subito. IL preside lo prese e lo squadrò criptico.

<< N-n so che vuol dire. Ma l'ho sognato spesso durante il mio soggiorno a..>> le parole gli morirono in bocca. Il preside la guardò da dietro il foglio quel poco che gli permise di non farsi notare dalla ragazza.

<< Interessante Signorina Davidson, interessante. Credo sia saggiò iniziare a prendere seriamente in considerazione questi suoi presagi>> 

Passò il foglio a una incredula Ragazzina che non smetteva di sorridere grata alla comprensione dell'uomo. Quando le loro mani si sfiorarono però Aria tremo appena per poi cadere sulla sedia con gli occhi rigirati e le labbra che si muovevano in un muto discorso. Il preside la raggiunse dall'altro lato della scrivania affiancandosi alla sua studentessa. Lei si riprese dopo qualche secondo, il viso pallido e gli occhi spaventati.

<> Deglutì agitata.

<< Cosa hai visto Aria?>> Il preside rimase tranquillo prendendogli una mano cercando di tranquillizzarla.

<< Morti...almeno credo fossero morti. Un anello vorticare. Lo stemma dei Serpeverde squarciato da Godric Grifondoro e la sua spada. Un boccino e poi...dalla sua mano>> la ragazza abbasso lo sguardo proprio sulla mano che la teneva in quella stretta confortante.

<< la morte si è impossessata di lei facendola cadere in un cielo stellato>> si asciugò delle goccioline di sudore che si erano presentate prepotenti sulla sua fronte. Il preside rimase In silenzio analizzando le parole della ragazza. Poi gli Sorrise.

<< Si dobbiamo prendere seriamente in considerazione queste sue percezioni.>>

Poi le strinse la mano con delicatezza ma fermezza,incatenando i suoi dolci occhi blu a quelli grigi della ragazza.

<< Aria, non dovrai parlarne con nessuno ma anzi, dovrai venire da me appena succede ancora>>

Senza batter ciglio la Tassorosso annuì. Dopo avergli offerto una tazza di thè il preside la riaccompagnò fuori al suo ufficio.

I tre rimasero pietrificati. Ron giurava di sentire il cervello di Hermione friggere per i mille ragionamenti che aveva iniziato a fare . C'era sempre quel particolare che gli sfuggiva, eppure era sicura che tutte quelle visioni erano un grande aiuto per la loro ricerca. Prima che se ne accorgesse erano di nuovo tutti nello studio di casa Black.
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Eccomi! Grazie di essere arrivati fin qui! Come dicevo, la storia, inizia a prendere forma adesso. Essendo lunga ci saranno molti capitoli di passaggio che, spero, non vi annoieranno >.< 
Come sempre, vi invito a commentare e farmi sapere cosa ne pensate! Alla prossima settimana!

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Capitolo 6
*** Check ***


Ron si portò istintivamente alla finestra per controllare che fosse tutto sicuro. Hermione ed Harry rimasero ancora sospesi nei loro pensieri.

<< Hermione>> La voce del Rosso fece riscuotere la ragazza facendola riportare alla realtà.

<< Cosa credi significano quelle visioni?>> Interruppe Harry ignorando l'espressione offesa dell'amico.

Hermione sospirò appena prima di poter rispondere ma un grosso "crac" la interruppe.

<< Lasciatemi! Ahia! Toglimi le mani di dosso!>>

I tre corsero subito in cucina dove trovarono un groviglio di membra agitate che capirono poi essere Kreacher e Mundungus.

<< Kreacher è tornato con il ladro Mundungus, padrone>>

Mentre l'elfo si inchinò, il ladro tirò fuori la bacchetta intercettato dal" Expelliarmus" di Hermione. Ron corse subito a bloccarlo quando, preso dal panico, Mundungus cercò di scappare per le scale. Cercò di dimenarsi fermandosi solo quando si ritrovò la bacchetta di Harry puntata al proprio naso. Dopo essersi congratulato con Kreacher, il quale rispose con un profondo inchino, da arrivare a toccare il pavimento, Harry iniziò l'interrogatorio.

<< Mi dispiace per Malocchio! Ho avuto paura va bene?! >>

<< non è per questo, sappiamo benissimo che sei un codardo. Quando hai svaligiato questa casa..>>

<< Sirius non teneva alle cose di casa...>> un gong risuonò per la cucina. Kreacher aveva colpito il ladro con una grossa padella ed era pronto a replicare il gesto. Con il sottofondo delle risate di Ron, Harry convinse l'elfo ad lasciare la padella, anche se questo non smetteva di guardare minaccioso il ladro.

<< A noi interessa un medaglione. Che fine gli hai fatto fare?>>

<< Perché? é prezioso?>> chiese Mundungus.

<< Ce l'hai ancora tu!>> Urlò Hermione.

<< No non ce l'ha. Si sta chiedendo se poteva farci più soldi.>> La corresse Ron, con l'aria di chi la sa lunga.

Fu quello che Mundungus gli raccontò dopo che fece gelare il sangue ai tre. Brividi di rabbia percorsero la schiena del prescelto quando venne a sapere che il medaglione, per evitare una denuncia al ministero, era stato dato a Dolores Umbridge. Le cicatrici della mano bruciavano ancora e gli occhi dei suoi due amici non potevano evitare di cadere proprio sul quel dorso dolorante.

Mandato via il ladro decisero di sorvegliare il ministero a turno, fino a che non avrebbero creato un piano abbastanza sicuro per poter prendere quel medaglione dalla rana rosa.

Passarono due giorni di osservazione prima che il diario tornò alla loro attenzione. Fu Ron ha prenderlo dalle mani di Kreacher, sorpreso a buttarlo nella pattumiera visto che era un disgustoso oggetto babbano.

<< Harry, il diario. >>

Il rosso lo passò all'amico, il quale lo prese tra le mani, scrutandolo da dietro le lenti rotonde dei suoi occhiali. Si era scordato di quell'oggetto tanto misterioso quanto comune e la cosa lo sorprese.

<< aspettiamo Hermione e leggiamolo>>

La ragazza arrivò poco dopo con una lunga lista di appunti. I due amici ascoltarono tutte le informazioni che l'amica aveva da riferirgli, la fecero sedere e solo dopo aver mangiato qualcosa, posarono il diario sul tavolo.

<< giusto il diario. Eravamo cosi contenti di aver ritrovato il medaglione che ce lo siamo dimenticati.>>

Hermione accarezzò appena la copertina del Diario ed annui quando l'amico gli propose di leggerlo ancora.

I tre tornarono al solito studio, si misero comodi e si immersero nei ricordi di Aria.

Fumo.

Faceva freddo nel tragitto per le serra di erbologia. Era inverno inoltrato e gli studenti di Tassorosso e Grifondoro si stringevano nei loro mantelli. Astria aveva le guanciotte tutte arrossate ma non si fermava dal suo solito chiacchiericcio. Aria, dal canto suo, si strofinava il naso arrossato cercando conforto nella lana dei guanti annuendo ogni tanto per dar segno di partecipazione. Non aveva ancora nevicato ma il cielo minacciava neve da un momento all'altro. Erano da poco usciti dal castello quando una ragazzina dai lunghi capelli rossi, con i colori di Grifondoro si avvicinò a loro.

<< Aria Davidson? >>

Aria si intimorì allo sguardo poco cordiale della coetanea. La guardava con sguardo curioso e indagatore che la lasciò interdetta.

<< s-si, sono io >>

Astria si affiancò all'amica, guardando torva la rossa Grifondoro passargli un bigliettino poco entusiasta. La videro tornare nel suo gruppo di amiche, senza nemmeno averle salutate, per poi unirsi a loro in chiacchiere e sguardi verso le due Tassorosso. Astria alzò il mento fiera verso di loro per poi girarsi con aria snob verso l'amica.

<< Che odiosa..! uhm cosa ti ha dato?>>

Aria aprì il bigliettino. La scrittura era frettolosa ma decisa e lasciò le due un attimo di perplessità prima di poterlo leggere correttamente.

<< Ci vediamo dopo pranzo nella vecchia aula di trasfigurazione, al terzo piano. Firmato Ras >>

Astria si lasciò sfuggire uno strilletto eccitato che gli procurò un occhiataccia dalla professoressa costringendo Aria a nascondere il bigliettino ed arrossire.

<< Ora capisco perché Lisa Silon era cosi nervosa a consegnartelo!>>

Gli sussurrò l'amica eccitata.

<< C'è qualcuno che non conosci te?>>

Chiese ironicamente Aria non nascondendo una risata ma abbassando la voce. L'amica gli fece l'occhiolino e si strofinò il naso.

<< Esiste un fan club per lui come anche per Potter e Black. I Grifondoro sono molto gettonati. Pensa che spesso litigano per determinare il più bello in assoluto. Inutile dirti che Lisa è nel fan club di Ras>>

Aria rimase a guardare il suo archivio personale di informazioni con espressione attonita e incredula.

<< ma che cosa spaventosa>>

Esordì Ron con la bocca piegata in una smorfia di disgusto misto a incredulità.

<< Ne avevano fatto uno anche per Cedric Diggory ricordi? >>

Intervenne Harry.

<< Le ragazze sono pazze e spaventose>>

Rispose annuendo sempre più convinto della sua opinione. Hermione tossi ,chiaramente per richiamare l'attenzione.

<< Ronald, devo ricordare Fleur? E la tua reazione?>> ricordò con un tono di voce un po' troppo acido. Ron arrossì ma prima che potesse rispondere e creare una discussione inutile Harry lo riportò alla scena davanti a loro.

Le due ragazze stavano ancora discutendo sulla assurdità della cosa quando arrivarono alla serra.

<< che faccio? Ci vado? >>

Chiese aria non molto sicura.

<< no..tu DEVI andare e poi ovviamente raccontarmi OGNI cosa.>>

Passando dal sorriso alla severità dell'obbligo. La professoressa le azzittì di nuovo per fare entrare tutti gli studenti nelle serre a far lezione.

Fumo.

Aria si trovava davanti all'aula dismessa un po' incerta. Si tormentava la manica del maglione evidentemente spaventata da quello che poteva aspettarla al di là della porta. Fu il sentire più di una voce, provenire dall'aula a convincerla ed a incuriosirla quanto bastava per spingerla ad entrare. I tre la seguirono prima che chiudesse la porta. LA stanza era stata liberata dai banchi, appoggiati tutti a una parte, AL centro una batteria con sopra appoggiato un Vin poco entusiasta, vicino a lui Bill lucidava una chitarra nuova di zecca e Ras camminava verso di loro con le braccia aperte e un enorme sorriso stampato in faccia.

<< Eccoti! Lo sapavo che saresti venuta! >>

Le strinse le mani con energia facendola arrossire subito. Come sempre il Grifondoro non ci fece caso e iniziò uno sproloquio eccitato.

<< Ho già parlato con il preside e ci lascia la stanza, poi ho già pensato a un paio di testi e generi a cui ispirarci e poi tu- >>

<< Ras, stai calmo o la spaventi. Lasciala almeno entrare.>>

Intervenne Vin a salvare Aria da quel tornado di felicità del fratello.

<< Giusto. Una cosa alla volta.>>

Lasciò le mani della ragazza che non accennava a voler tornare al suo colore naturale.

<< Intanto, ciao Aria, tutto bene?>>

Chiese Bill sorridente.

<< S-si Grazie. Voi...che state facendo qui?>>

Vin sbuffò sonoramente per essere poi oscurato dal fratello.

<< stiamo per dare inizio alla più grande Band rock del mondo magico e babbano!>>

Gli occhioni grigi di Aria seguirono la mimica esasperata del Ragazzo che gli strappò un sorriso.

<< è meraviglioso. Vi verrò a sentire sicuram->>

<< Ovvio! Tu sarai la bassista!>>

Aria spalancò gli occhi che corsero subito sul suo amico Corvonero. Lui di rimandò grugni e alzò le spalle senza distogliere lo sguardo da terra.

<< Mi dispiace ma io non suono quello strumento>> rispose gentilmente cercando di nascondere il disagio.

Ras la guardò con uno sguardo che una mamma potrebbe fare al proprio figlio quando sente una bugia di cui conosce la verità.

<< Vin mi ha detto che ne hai ricevuto uno per compleanno e che lo suoni ogni tanto>>

Aria guardò Vin con espressione tradita. Il Corvonero per tutta risposta si mise a giocare con il piatto della batteria facendo finta di non sentire le mille pugnalate che la sua migliore amica gli lanciava con gli occhi.

<< M-mi dispiace ma io non credo si essere in grado di->>

Questa volta fu Bill ad interromperla poggiando la sua chitarra su un banco ed avvicinandosi.

<< Aria, nessuno di noi è un esperto. Tu sei l'unica che conosce la musica e ci servirebbe molto il tuo aiuto. - gli regalò un sorriso che fece arrossire anche Hermione- è un modo come un altro per stare insieme se poi diventeremo davvero bravi conquisteremo le classifiche mondiali, che ne dici?>>

Gli appoggiò la mano sulla spalla incoraggiante mentre non distoglieva lo sguardo dalla ragazza. Aria si rilassò e dopo un leggero sospiro annuì. Ras esplose in un esulto che fece innervosire il fratello il quale venne Raggiunto dall'unica ragazza presente.

<< sei un traditore>> gli sibilò a denti stretti mentre prendeva il basso che l'amico gli porgeva.

<< Non potevo soffrire da solo. Voi tassi non abbandonate un amico in difficoltà no?>>

Gli sorrise con lo sguardo da cucciolo che non ingannò la ragazza mentre si sedeva dietro il suo strumento.

Fumo.

I tre si ritrovarono in sala grande vicino ad Aria e Vin che giocavano a scacchi.

<< Facciamo pena.>>

Esordì Vin mentre spostava la torre. Ron si avvicinò subito alla scacchiera iniziando una serie di comenti che ovviamente non potevano essere ascoltati.

<< abbastanza>>

Confermò Aria dispiaciuta.

<< Abbiamo iniziato solo da una settimana. Ci vuole un po' di pazienza, siamo tutti principianti.>>

Ron se uscì con un " te lo avevo detto" quando l'alfiere della ragazza venne distrutto.

Vin sbuffò portando alla termine la partita con una sua vittoria lasciando la ragazza interdetta.

<< mi sa una perdita di tempo>>

<< Perché continui ad assecondare tuo fratello? Se non hai voglia non devi costringerti a farlo>>

Si fermò a guardarlo sistemare i pedoni con la bacchetta.

<< sai che vuol dire rifiutare Ras? Ti tormenta per settimane, non ti lascia nemmeno andare in bagno, con il suo fare petulante. Con gli anni ho imparato a dirgli subito si, spendere quell'oretta e vivere in pace il resto delle giornate.>>

Aria piegò la testa e lo studiò un attimo prima di parlare.

<< Quindi lo fai solo per stare tranquillo.>>

Vin annui.

<< Tanto è una persona molto volubile. Gli passerà presto questa fissazione. Un'altra?>>

Questa volta fu Aria a sbuffare consapevole della sua incapacità nel gioco ma annui.

Fu l'arrivo scalpitante di Astria interrompere il silenzio dovuto alla concentrazione sul gioco.

<< Non sapete cosa è successo!>>

Poggiò dei libri sul tavolo con poca grazia e si sedette vicino alla compagna di stanza.

<< no ma sono certo che ci illuminerai presto>>

Rispose Vin scocciato.Astria lo fulminò con lo sguardo e, senza farsi intimorire dall'indifferenza del ragazzo si affrettò a spiegare.

<< Hanno visto alcuni Serpeverde sgattaiolare verso la foresta proibita. - deglutì nervosa- Dicono che non fosse la prima volta, e...beh fanno dei rituali oscuri.>>

I due Compagni la guardarono incerti. Sapevano che le notizie di Astria, anche se pettegolezzi, erano sempre fondate ma questa sembrava un po' assurda.

<< è risaputo che tra gli studenti di Salazar c'è una perversa passione per le arti oscure e poi...avete letto la gazzetta no? Stanno rifiorendo gli ideali purosanguistici.>>

Aggiunse la Ragazza con espressione seria e un po' preoccupata.

<< Non pensavo conoscessi questi termini>>

Esordi sorpreso Vin dallo sprazzo di intelligenza della , poco simpatica, amica.

<< me lo sono preparato. Voglio diventare una giornalista, da grande>>

Disse fiera scuotendo i riccioli biondi. Aria rise alla scena mentre Vin schioccò la lingua poco convinto per poi tornare seri.

<< Aria, dobbiamo stare attente. Sono quasi sicura che potrebbero diventare aggressivi con noi.>>

Aria si incupì e per la prima volta, i tre videro anche Astria cupa.

Fumo.

Aria saliva le scale con una sacca che doveva contenere il suo strumento quando queste decisero di cambiare. La ragazza sospirò frustata cercando di capire come poter raggiungere il terzo piano senza perdere troppo tempo. Aspettò all'inizio di un corridoio del secondo piano, la scala che la raggiungesse quando senti delle voci. Istintivamente si nascose dentro una nicchia coperta da una armatura, forse i discorsi di Astria l'avevano influenzata troppo. Stava per riuscire sentendosi ridicola quando riconobbe i due Serpeverde che l'avevano aggredita quel giorno, insieme a Regulus, accompagnati questa volta dal suo vicino Piton.

<< Quel tuo incantesimo è bellissimo, Piton. Grandioso >> Rideva quello più alto.

<< Grazie Mulciber>> rispose timidamente Il Serpeverde.

<< Dovremmo testarlo come si deve, vero Avery?>> chiese al compagno più tarchiato.

<< ovviamente>> Ghignò in risposta per poi scoppiare tutti e tre a ridere.

Aria si rimpicciolì il più possibile dietro all'armatura che, infastidita, gli tirò una gomitata rischiando di farla scoprire. Appena portò di nuovo gli occhi su i tre accadde di nuovo. SI portò la mano alla fronte gli occhi divennero di nuovo bianchi e piccoli spasmi la costrinsero a scivolare per terra.

Fu Lily Evans a soccorrerla. La trovo svenuta in quella nicchia con l'armatura che la spingeva lontano.

Quando si riprese confusa, l'abbracciò, scatenando un timido rossore alla soccorritrice, sorpresa da questo slancio di affetto.

<< Aria cosa è successo?>>

Gli accarezzò la testa dolcemente.

<< io...-si guardò intorno per cercare una scusa- mi sono nascosta dietro questa armatura che non ha gradito e mi ha colpito in testa facendomi svenire>>

E guardò male il mucchio di ferro antipatico.

<< capisco. E da cosa ti nascondevi?>> chiese ovviamente perplessa la rossa.

<< ecco..>>

Aria si morse un labbro indecisa se parlarne poi alla fine si arresse.

<< Ho visto Mulciber ed Avery ....e Piton>>

LA Grifondoro si accigliò non contenta della notizia.

<< Quei due mi inquietano e non lo so... mi è venuto istintivo nascondermi>>

Lily la fece alzare sospirando.

<< La penso come te. Sono brutte persone convinte di poter fare quello che vogliono solo per il loro sangue. Lo dico sempre a Severus di stargli lontano.>>

Aria gli appoggiò una mano sulla schiena accarezzandola gentile.

<< Sei un ottima amica Lily, capirà, spero.>> il suo sguardo era nervoso incerto ma si lasciò accompagnare al terzo piano sperando che la presenza di Lily potesse attutire lo sproloquio di Ras sul suo ritardo.

<< Evans!>>

Come sperava Ras si concentrò sulla rossa che rimase piacevolmente contenta di sapere del loro progetto.

Mentre Ras parlava con Lily, Bill rimaneva appiccicato alla sua chitarra, Vin si avvicinò ad Aria.

<< che è successo? Hai una pessima cera>>

Chiese a bassa voce, guardando il fratello indifferente.

<< Nulla. Un capogiro>>

E sul suo volto Harry riconobbe il senso di colpa che si prova quando nasconde dei segreti al proprio migliore amico.

<<  Un po' frequenti.>>

Si limitò a dire Vin mettendo in difficoltà la ragazza che si limitò ad alzare le spalle e sorridere.

Fumo.

Lo studio tornò a comparire tutto intorno a loro e gli occhi acquosi dell'elfo domestico gli accolse alla realtà.
********
Ecco a voi un altro capitolo! Ultimamente sto faticando molto a scrivere, per impegni mooolto importanti ..ma! Per i pochi ,ma buoni , vi prometto una continuità! Spero la storia vi stia piacendo e che commentiate!
Alla prossima settimana!

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Capitolo 7
*** Family ***


Harry chiuse il diario sbuffando prima di accorgersi di Kreacher che lo guardava con il solito grugno.

<< Devi dirmi qualcosa, Kreacher?>>

Hermione ed Ron rimasero in silenzio aspettando la risposta dell'elfo che serrava le vecchie labbra.

<< Kreacher vuole solo pulire lo studio, padrone>>

I tre si guardarono intorno. Le pareti ricoperte da ragnatele mostravano una vecchia carta da parati ingiallita e la polvere era tornata padrona della stanza ricoprendo la vecchia scrivania, la libreria e i busti in marmo di vari componenti della famiglia. Nonostante le pulizie forzate di Molly Wesley, casa Black pareva volere tenere fortemente l'immagine di vecchia e inquietante dimora oscura.

<< capisco. Dovresti andare a dormire e pensarci domani mattina.>>

Disse Harry comprensivo ma con la speranza che se ne andasse per poter parlare con i suoi amici.

<< come vuole padrone, Kreacher va>>

E lasciò lo studio con il suo solito brontolio sconnesso per compagnia. Appena se ne usci i tre si guardarono.

<< Questa volta abbiamo visto poco.>> Ammise Ron deluso.

<< Secondo me dovremo fare un resoconto dei fatti.>> 

Esclamò Hermione iniziando a percorrere lo studio a grandi passi.

<>

 Aggiunse con espressione leggermente scettica.

<< Come la Cooman >> Precisò Harry.

<< Direi meno Miope >> ridacchiò Ron seguito da Harry.

<< Fino ad ora ha visto la morte di tuo padre e la tua cicatrice.

prese a elencare con le dita Hermione.

 << Ha visto la camera dei segreti e il diario di Tom Readdle, ovvero il primo Horcrux . Ha visto....la morte di Silente>>

<< Ah si?>>

 la interruppe Ron confuso ed Hermione alzò gli occhi al cielo.

<< Si Ronald, Il cielo stellato in cui l'ha visto cadere deve essere la torre di astronomia. Inoltre l'anello potrebbe essere->>

<< Quello che Silente mi ha fatto vedere nel suo studio >> la interruppe Harry illuminato.

Ron li guardò perplesso ed Hermione aggiunse:

<< Era un Horcrux>>

Aveva le labbra serrate con un lieve sorriso nascosto e soddisfazione negli occhi quando Ron capì.

<< Tu pensi che siano tutte visioni Legate->>

<< Agli Horcrux, si.>>

Questa volta fu la ragazza ad interrompere il prescelto che si ritrovò a sorridere eccitato per poi incupirsi.

<< Ma che centra la morte di mio padre?>>

Hermione lo guardò triste.

<< è un ricordo collegato a....Voldemort. Non sappiamo poi se ha avuto anche altre visioni legate ad altro. Ma sono sempre più convinta che potrà darti grandi aiuti questo diario. Non dobbiamo sottovalutarlo.>>

Era tornata determinata alla fine del discorso. I suoi migliori amici concordarono con lei e, insieme, decisero di rimandare l'indagine al giorno seguente.

Quella mattina toccò Ad Harry l'osservazione del ministero e i due suoi amici, o almeno Hermione, era in salotto a tracciare una prima bozza di un piano. Ron spingeva casualmente dei tasti su un vecchio pianoforte. Era visibilmente annoiato ed Hermione decise di lasciar stare gli appunti per fargli compagnia.

Quando Harry tornò li trovò a ridacchiare davanti allo strumento con un Hermione intenta a insegnare a Ron qualche canzone. Con enorme disagio li interruppe con un colpo di tosse.

<< H-Harry! Novità? >>

Scattò l'amica per andargli incontro. Harry rispose con un leggero movimento del capo, deluso, non aveva novità rilevanti.Dopo mangiato si ritrovarono nel vecchio studio, chiedendo a Kreacher di non entrare finché non avessero finito. Si accomodarono e aprirono il diario.

Il fumo li avvolse per poi diventare un piccola sfumatura di uno strano congegno.

Si ritrovarono nello studio del preside. Aria era seduta al posto che, negli ultimi anni, era solito occupare Harry.

<< Raccontami di questa nuova Visione>>

Gli chiese Il preside con voce calma e gentile.

<< è stato Severus Piton a...credo...farmela avere. Insomma ho visto lui ed è successo>>

La ragazza era molto agitata e Ron si chiedeva come faceva a non avere tutte le maniche dei maglioni allentate visto quanto frequentemente le tormentasse.

<< Non è molto rilevante in realtà...>>

<< Ogni cosa è importante , signorina Davidson. I dettagli non vanno mai trascurati.>>

Gli sorrise passandogli un cioccolatino. La ragazza si rilassò appena e, girandosi il dono per le mani, riprese.

<>

Nella stanza cadde il silenzio. Il preside si portò le mani giunte sotto il mento, nella chiara azione di analizzare il racconto della studentessa. Dall'altra parte del tavolo, la ragazza, serrava le labbra tesa, aspettando un parere.

<< Nella vita bisogna fare delle scelte, e Il signorino Piton ne affronterà alcune molto dure. Le consiglio di non dire niente al diretto interessato come anche ai suoi amici.>>

Gli occhi azzurri del preside si posarono su Aria, che si morse un labbro prima di parlare.

<< Si ma che significa tutto questo? Perché mi succede? Cosa dovrei fare?>>

SI era portata sempre più verso la scrivania,appoggiandosi ai braccioli della poltrona.

<< Non sempre c'è un perché alle cose. Lei ha questo dono, ed è molto importante usarlo con saggezza. Ahimè non posso ancora dargli delle risposte precise ma ho già in mente qualcosa. Si rilassi e si godi questi ultimi giorni prima di natale.>>

Silente si alzò accompagnando Aria alla porta e regalandogli un caldo sorriso. La ragazza sospirò profondamente appena si ritrovò nel corridoio, riprendendo controllo di se. Sussultò appena quando vide quegli occhi grigi che la facevano tremare. Infine, si diede della stupida quando si accorse che i colori della sua cravatta erano sbagliati. I fratelli Black si assomigliavano molto ma Sirius aveva gli occhi vivi, mossi da una energia e un rancore che incantò Aria. Inoltre era decisamente più affascinante, un fascino che però non impressionava la ragazza. Quel sorriso arrogante gli dava solo i nervi.

<< Davidson..?>>

chiese per conferma il maggiore dei Black.

<< Non mi sverrai anche oggi vero?>> 

Ridacchiò beffardo.

<< Non temere Black, non ti aiuterò a saltare la tua punizione>>

Rispose automaticamente Sorprendendo i tre estranei abituati a vedere un Aria timida e remissiva. Forse aveva il cervello troppo stressato, Harry sapeva perfettamente che l'educazione la gentilezza e sopratutto la calma vanno un po' a farsi fottere quando hai cose più....pesanti a cui pensare.  Sirius  evidentemente non la conosceva abbastanza per carpirne la differenza e non se ne curò mettendo su una finta espressione di rammarico.

<< Peccato. Vorrà dire che affronterò questa battaglia con il coraggio che solo un Grifondoro può avere!>>

E con movenze teatrali si avvicinò alle statue, si posizionò  con un pugno sul cuore e un altro alzato al cielosulle scale a chiocciola  che presero a vorticare facendolo sparire nel muro.

Aria sbatté le palpebre, in silenzio per qualche secondo per poi scuotere il capo e sorridere.

Fumo.

Il fischio del treno fece sobbalzare il trio e una serie di figure gli attraversò prima che presero forma in studenti imbacuccati sotto la neve. Riconobbero il treno per le vacanze natalizie appena arrivato sulla banchina che si fermò per permettere agli studenti di prepararsi a salire.

Aria era insieme a Vin, intenti a posizionare i bauli nel treno. Appena finito, Il ragazzo mise una mano in tasca per estrarre un pacchetto, un po' troppo grande per la tasca della sua giacca.

<< Tieni. So che da tuo padre non puoi scrivermi, quindi te lo do ora ma prometti che non lo aprirai prima di natale>>

Aria guardò il pacchetto con gli occhi lucidi e l'amico l'abbracciò prima che potesse piangere in mezzo alla folla.

<< Troppo sensibili voi donne>>

Ron concordò in pieno ricevendo uno sguardo da Hermione che ,se gli sguardi potevano uccidere, era morto tre volte.

<< Scusa,hai ragione. A questo punto, ti do anche il mio regalo >>

Poi si ricordò di avere il baule sul treno e si colpi la fronte.

<< Appena saliamo sul treno>> aggiunse sorridendo imbarazzata.

Vin sorrise appena liberandola dall'abbraccio. La loro attenzione, come quella del trio, venne catturata dalla voce non troppo bassa di Lily Evans. La Grifondoro era davanti l'entrata di un vagone con i malandrini, radunati di fronte a lei, visibilmente agitati.

<< Non è una spia né una persona cattiva. Dovete lasciarlo stare!>>

Il viso di Lily era rosso come i suoi capelli mentre agitava il dito accusatorio verso James Potter e Sirius Black.

<< è lui che ci sta sempre dietro. È una viscida serpe, non capisco come puoi essergli amica visto le idee che ha su quelli come te.>> gli rispose acido Sirius, facendo trasalire James e perdere le staffe alla Rossa.

<< Occhio a quello che dici Black! Anche tuo fratello è nel circoletto oscuro lasciato da Malfoy,come anche tua cugina!>>

Se non fosse stato per James, che si frappose ,Lily era finita proprio sotto il viso del compagno di casa.Harry rimase affascinato dal coraggio e dall' audacia della madre. Si riconobbe in quello scatto di Ira e si senti veramente suo figlio. Molti gli avevano raccontato di lei e di come si assomigliassero ma vederlo, faceva tutto un altro effetto.

<< Quelli non sono Parenti! L'unica famiglia che ho è James e i miei amici! Per me quella gente non vale nulla!>>

Si dovette interporre  anche Lupin per fermare l'amico furente. Per i fratelli Black ,la famiglia, era un argomento scottante.

Aria e Vin si avvicinarono per cercare di sedare la situazione ma, la faccia di Lily anticipò il freddo che spense il fuoco della discussione. Il gelò calò del tutto ,quando, Regulus salì sul vagone, passando vicino al fratello, impassibile, con la solita aura di nobile purosangue. Harry quasi dubitò che avesse sentito ma, la sua razionalità, gli fece ricordare che era poco dietro il suo padrino prima che esplodesse. Sirius, di fatto, non parve pentirsi delle sue parole ma fece retrofront, lasciando Lily davanti al treno attonita. James gli lanciò uno sguardo veloce prima di seguire l'amico, portandosi via l'intero gruppo.

<< Lily>>

Alla voce di Aria, la ragazza sussultò sorridendo verso la fonte della voce.

<< Aria, Vin! Avete già sistemato i bagagli?>>

Vin la guardò neutro annuendo mentre Aria faticava a nascondere l'imbarazzo.

<< Aria ci vedremo durante le vacanze? L'anno scorso, Vin, abbiamo fatto un pupazzo di neve enorme!>>

Aria deglutì. Guardò l'amica sorridendo lievemente.

<< Quest'anno verrà da me per natale>>

Intervenne Vin senza troppo entusiasmo . Lily sorrise maliziosa guardando i due, poi salutò augurandogli buone feste.

<< Grazie>>

Si limitò a dire Aria, Prima che Astria gli raggiunse offesa.

<< Non mi avete aspettato!>>

Vin la guardò annoiato e se ne andò verso il vagone dove avevano lasciato i bagagli.

<< Scusa Astria, ma Vin doveva consegnare dei libri in biblioteca e so che ti saresti annoiata>>

L'amica sbuffo per poi sorridere.

  <<  Hai ragione. Non sarei venuta. Anche quest'anno vai da tua nonna e non potrai usare il gufo?>>

Aria annui visibilmente in colpa.

<< Mi spiace ma non capirebbe>>

Astria alzò le spalle e sorrise cingendola con un braccio.

<< appena torni a casa scrivi>>

La Ragazza annuì ancora sorridendo e Insieme raggiunsero Vin nel vagone.

Fumo.

Aria  comparve mentre si stava intrecciando i capelli, decorando la treccia con un nastro rosso e uno verde. La stanza dalle pareti rosa che aveva da suo padre comparve piano intorno a lei. Il calendario al muro della sua cameretta segnava la vigilia di natale insieme all'odore di biscotti.

<< Ariaaaa! Vuoi venire a decorare i biscotti ???>>

La voce di Melanie riecheggiò per la casa.

<< Arrivo!>>

<< Mattew! Vieni anche tu!>>

Appena usci dalla porta incontrò Matt, con aria infastidita. Le loro camere erano adiacenti da quando, suo padre, aveva finito i lavori nella "nuova casa", poco fuori città.

<< Io non capisco. Non si è mai messa a fare queste cose, vuole proprio piacerti>>

Il tono amaro del ragazzo intenerì Aria,  fulminata subito  da uno di quegli  sguardi che, Matt, riservava solo a lei.

"Matt era così. Buono , gentile, premuroso e giudizioso ,ma solo in presenza di mio padre. Appena rimanevamo soli calava la maschera, mostrandosi un ragazzo sprezzante, autoritario e contraddittorio. Geloso dei suoi spazi e poco incline alla condivisione. Io però non mi sento di giudicarlo. Non ha mai avuto un padre e ,da quel che ho capito, sua madre ne ha passate tante. Fa quello che faccio io. Cerco di far felice i miei genitori, sforzandomi di essere un orgoglio per loro. Ho deciso cosi di essere la custode del suo vero io, aiutandolo a farsi apprezzare da mio padre. E io so quanto questo sia difficile!"

La scrittura semplice di Aria si presentò davanti ai loro volti,facendo pizzicare gli occhi di Hermione. Perfino la sfera emotiva di Ron , di cui Hermione ne dubitava l'esistenza, venne toccata da tali parole.In questo turbinio di emozioni, i tre si ritrovarono in cucina, circondati dall'odore di biscotti e glassa.Il quadretto che avevano davanti poteva definirsi da cartolina, ma i tre sapevano quanto fosse falso.

Un vortice di fumo li portò al momento di aprire i regali. Aria ricevette un fermacapelli e Matt una penna stilografica con il quale avrebbe dovuto portare altri buoni risultati. Aria rimase in disparte nel vedere lo sguardo fiero del padre , uno sguardo che, probabilmente, da un paio di anni non cadeva più su di lei.

Un altro vortice li catapultò nella stanza di Aria.

<< Un altro giro cosi e vomito>>

Si lamentò Ron,mentre Aria si affrettò ad aprire il regalo di Vin. 

Dal pacchetto usci una scheggia di luce che iniziò a vorticare nella stanza, facendo cadere dei morbidi fiocchi di neve che si illuminavano appena entravano in contatto con gli oggetti. Dopo lo stupore e l'eccitazione, la ragazza riportò l'attenzione sul regalo. Tra le mani stringeva una palla di vetro; dentro il castello di Hogwarts sotto la neve e l'immagine di una ninfa delle nevi, pattinava allegra per la sfera. Era un immagine bellissima. Delle lacrime scesero sulle guance di Aria quando la porta della sua stanza si chiuse, rivelando la figura di Matt, attonita ,guardarsi attorno. Il panico pervase il volto della strega. Matt aveva visto.Suo padre gli aveva detto di non fare nulla del genere. Il ragazzo la guardò curioso e spaventato.

<< Sei tu..?! come fai?!>>

Non accennava a muoversi dalla porta Aria si alzò di scatto nel panico. Non poteva essere un po' meno sveglio e più discreto?!

<< Matt,per favore, non dire niente a nessuno. Io non sapevo...sennò non lo avrei aperto! Per favore Matt!>>

Il ragazzo la guardò attentamente notando l'evidente terrore sul viso della sorellastra, valutando la situazione.

<< sapevo nascondevi qualcosa. Raccontami tutto e io manterrò il segreto >>

La neve aveva cessato di cadere, quando i due si sedettero sul letto e Aria raccontò tutto. Matt ascoltava curioso e incredulo il suo racconto.

<< Non mi stai mentendo? Provamelo. Fammi una magia>>

<< Mi è proibito fare magie fuori scuola>>

Il ragazzo guardò il soffitto per qualche secondo ,prima di guardarla di nuovo.

<< non dirò niente, per ora. Non farmelo usare come arma contro di te>>

Aria non sapeva se essere sollevata o preoccupata, poi decise di liberare i pensieri.

<< Matt io e te non siamo in guerra. Io voglio esserti a->>

<< Ero venuto per questo>>

La interruppe poggiandoli un vinile dei " Pink Floyd" sulle gambe.

<< Ascoltalo. Ti farai una cultura>>

Aria si girò il disco tra le mani ,e prima che potesse ringraziarlo, era già uscito.

tutto esplose di nuovo in fumo.

I tre si ritrovarono nello studio, questa volta più stanchi del solito. I viaggi nei ricordi di Aria iniziavano ad essere più lunghi e a richiedere più energie. Decisero quindi di parlarne il giorno dopo, raggiungendo l'ormai consueto giaciglio.
****** 
CHiedo umilmente perdono per la mia assenza! T.T
come già annunciavo, alla fine, i miei numerosi impegni mi hanno impedito la pubblicazione! mi rifaccio intanto con questi due capitoli, nella speranza che non vi siete scordati di me! T.T ricomincerò a scrivere subito! a presto!

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Capitolo 8
*** Secret ***



Il giorno seguente fu un altro fallimento : della Umbridge nessuna traccia. 
Harry si accasciò sul divano sconsolato, ascoltando il resoconto di Ron sulle entrate e uscite del ministero.

<< Non stiamo facendo progressi. Né per quanto riguarda il diario ,né per quanto riguarda Il rospo !>>

Sbuffò Il rosso prendendo dalla tasca il deluminatore.

<< Ron, non iniziare per favore>>

Gli intimò Hermione, palesemente innervosita dalle ovvie intenzioni dell'amico. Ron la guardò stranito ,e sbuffando, ripose l'eredità di silente nella tasca.

<< Non abbiamo altra scelta, dobbiamo continuare a indagare.>>

Riprese Harry alzandosi dal divano e iniziando a camminare per la stanza, fino a portarsi alla piena attenzione degli amici.

<< Sono sicuro che abbiamo tutto quello che ci serve- fece una pausa bagnandosi le labbra- dobbiamo solo vederlo>>

Hermione e Ron lo guardarono per qualche secondo, dopo essersi scambiati un'occhiata seria.

<< Hai ragione Harry, dobbiamo continuare le indagini>>

Si limitò a dire Hermione, che chiuse "le fiabe di Beda il bardo" e le ripose nella sua magica borsa. Da quest'ultima, prese il diario e si incamminò nello studio, testimone fedele di tutte le loro letture.

Luce. Fumo.

furono colpiti dal clima estivo Londinese. Il sole brillava alto nel cielo nascosto da leggere nuvole,non era nemmeno molto umido.
Con quel tempo, qualsiasi bambino non sprecherebbe nemmeno un minuto dentro casa.
Qualsiasi bambino ma non Aria e Matt. Loro stavano sdraiati sul pavimento, nella stanza della ragazza, a godersi la musica che usciva dal vinile.

<< Questi sono i Led Zeppelin>> 

Affermò Hermione sorridendo. Harry la guardò sorpreso ,mentre Ron alzò un sopracciglio.

<< Chi?>>

La ragazza portò gli occhi al cielo.

<< un gruppo musicale babbano molto famoso. Mio padre gli ascoltava spesso>>

Un sorriso amaro comparve sul viso della ragazza. Prima che i suoi amici potessero dire qualcosa, portò di nuovo l'attenzione sul ricordo che stavano osservando.
Matt si alzò, appena finita la canzone, e alzò il braccetto della puntina di lettura, per riporre il vinile nella sua custodia.

<< Tuo zio è forte ! Ti ha fatto conoscere tutta questa bella musica.>>

Esclamò Aria, portandosi a sedere con le gambe incrociate. Il ragazzo le regalò un mezzo sorriso, prima di nascondere il vinile nel baule sotto il letto.

<< Stanno per tornare, alzati e andiamo fuori.>>

Aria annui e si alzò lisciandosi la gonna del vestito estivo, Il ragazzo l'osservava appoggiato alla porta impaziente.

<< Muoviti ! Se ci vedono dentro casa potrebbero fare domande.>>

<< Arrivo.>>

"quando i nostri genitori non ci sono, io e Matt ascoltiamo spesso i vinili che lo zio gli manda. Questo è un altro nostro segreto. Se mio padre lo venisse a sapere brucerebbe tutti questi dischi peccaminosi ,che distraggono dallo studio. Solo non capisco perché Matt gli condivida con me. Forse perché sa che non farei mai la spia, o forse perchè è una cosa che ci accomuna. Potremmo andare d'accordo se difronte agli altri mi trattasse bene"

Come previsto, dopo 5 minuti i loro genitori arrivarono. I ragazzi sfoderarono i loro sorrisi migliori ma, solo Matt ricevette un segno di approvazione. Aria rimase congelata cercando di far finta di niente. 

<< Ragazzi,aiutateci con le buste>>

Disse Melanie emergendo dal portabagagli dell'auto. I due corsero ad aiutare e la famiglia si avviò dentro casa. Aria, però, rimase indietro ad osservare suo padre conversare amabilmente con Matt. Si girò verso di lei solo quando, arrivati in cucina, Melanie gli chiese di come andava a scuola. Aria tentennò un attimo prima di rispondere, concentrata sul volto severo del padre ,che gli ricordava di stare attenta.
<< Bene.>> 

si limitò a dire sperando chiudesse presto il discorso.

<< Tua madre, l'altro giorno, ci ha detto che sei tra i migliori del tuo anno>>

Le disse allegra la donna ,mentre riponeva del prosciutto nel frigo.

<< mi impegno molto>>

Rispose imbarazzata guardando il padre, sperando di vedere orgoglio nei suoi occhi.
Il signor Davidson ,però,non cambiava espressione, il suo fastidio era evidente.

<< quest'anno sono stato il migliore in matematica>>

Si intromise Matt,distogliendo le attenzioni su di lei. Quello che vide,ferì profondamente Aria.
Suo padre ascoltò fiero, i discorsi di Matt sui suoi traguardi scolastici. Si voltò ignorando la scena e continuò ad aiutare Melanie.

<< Ma che Bas->>

Prima che Ron finì la frase,il fumo gli aveva portati alla stazione di King's cross, affollatissima come sempre. La ormai ex Signora Davidson era molto più magra e smunta. Aria si allungò a dare un dolce bacio alla madre, la quale sorrise amorevolmente. Le due vennero interrotte dall'arrivo, rumoroso, di Astria. 

<< Salve Signora->>

<< Chiamami Bess>>

 la interruppe la donna sorridente.

<< Ah va bene, BESS >> 

Astria, dopo un primo attimo di confusione,tornò a parlare con Aria, lasciando Bess ad osservarle serena.

<< Aria, prima che ti dimentichi di me, hai controllato tutto?>>

Chiese ironica la madre, guardando il carrello. La ragazza ,dopo un rapido controllo, annuì.

<< Bene. Allora, visto che ormai sei al tuo terzo anno e la mamma non serve più, ti lascio con Astria>>

Bess diede un altro bacio sulla fronte alla figlia e lanciò un occhiolino all'altra ragazza.

<< Questa estate sarò Ben lieta di ospitarti, se avrai voglia di venirci a trovare >>

<< Sarebbe meraviglioso!>>

Le due amiche sorrisero eccitate, quando vennero spinte da qualcosa alle loro spalle.
Astria si girò,preparandosi a sfogare la sua irritazione addosso una ragazzina occhialuta,e un po' stravagante, ma Aria l'anticipò.

<< Tutto bene?>>

La ragazzina ci mise un po' per metterla a fuoco, sistemando gli occhiali spessi sul naso.

<< Non ha qualcosa di famigliare?>> 

Ron osservò bene la malcapitata, voltandosi verso i suoi amici.

Ogni dubbio volò via, quando una voce anziana richiamò la undicenne distratta.

<< Sybill!>>

Harry rise insieme ad Hermione per l'espressione incerta e scioccata del loro amico.
Una dolce vecchietta, molto stravagante anche lei, si avvicinò alle gruppo, fissandosi su Aria.
La ragazza si senti leggermente a disagio, ma mostrò un sorriso educato.

<< Scusate mia nipote, è il suo primo anno>> 

Appoggiò la mano sulla spalla della piccola Cooman, la quale, chinò il capo in segno di scusa.
Astria si ricompose nel giusto atteggiamento da tenere di fronte a un adulto  mentre Aria non riusciva a staccare i suoi occhi da quelli della vecchia signora. 
Erano proprio gli occhi di Aria, almeno così sembrava, essere l'oggetto di interesse della signora. Prima che la proprietaria dei ricordi si accorse, la vecchia signora se ne era andata con la nipote, scambiando i dovuti saluti con Bess. 

Fumo.

Un vociare ,non troppo contenuto, anticipava l'entrata nella sala grande dove non c'erano molti studenti. Le giornate erano ancora belle e le lezioni non dovevano essere iniziate da molto era ovvio che molti preferivano passare il pomeriggio fuori.
Aria, invece, era seduta al tavolo dei Tassorosso, intenta a scrivere su un pezzo di pergamena, quando un ammasso di riccioli biondi si fermò vicino a lei.

<< Ho scoperto chi era quella strana signora.>>

Disse tutta di un fiato, eccitata per la sua scoperta.

<< Quale signora?>>

La voce di Vin fece girare gli occhi al cielo ad Astria, che si girò infastidita verso di lui.
Vin si era alzato davvero molto : non era più il ragazzino magro e pallido , ma anzi, mostrava un fisico poco meno robusto del fratello e il viso leggermente più squadrato. Era ancora lontano dal eguagliare la bellezza del fratello, ma iniziava ad avere il suo fascino. 
In realtà erano tutti cresciuti.
Anche Astria iniziava a slanciarsi un po' di più, perdendo quella rotondità che la caratterizzava. Aria manteneva quell'aspetto molto ordinario e ordinato da bambolina di porcellana, ma si intravedevano le prime curve sotto la divisa.

<< La nonna della Cooman, quella del primo anno, Corvonero >>

 Rispose acida Astria, gesticolando un po' troppo.

<< Ah si. La signora un po' troppo interessata ad Aria.>>

Rispose il ragazzo, per nulla piccato dal tono della Tassorosso. 

<< Allora? Che hai scoperto?>>

Interruppe Aria, più interessata alle notizie che ai soliti bisticci dei suoi amici. 

<< Si chiama Patricia Cooman. E' la nipote della Famosa Veggente Cassandra Cooman, l'ultima ad avere questo potere in famiglia, almeno cosi si vocifera. C'è chi dice che anche la vecchia signora lo abbia, ma sembra che, via via, tale dono stia andando disperso nella famiglia.>> 

Un sorrisetto eccitato si dipinse sul volto di Astria. Vin schioccò la lingua scettico, non perdendo quell'aria distratta e fuori dal mondo.

<< Per fino per i maghi ,le veggenti sono ciarlatane. Il futuro è cosi controverso che non si può "vedere" con nessun incantesimo. >>

Hermione si trovò pienamente d'accordo con il Corvonero. Aria si limitò a spostare il suo sguardo sulla pergamena davanti a lei un po' ferita dallo scetticismo dell'amico.

<< Chissà. Magari avrà avuto qualche strana visione su di te>>

Astria agitò le mani in maniera mistica e scoppiò a ridere seguita, forse per la prima e unica volta, da Vin.
Aria montò una risatina ,sperando di non far trapelare il suo nervosismo.

<< Eppure lei vede davvero nel futuro.>>

Esclamò improvviso Harry. 

<< Deve essere brutto non essere creduto dagli amici.>>

Hermione e Ron guardarono il gruppo davanti a loro, prima di spostarsi su Harry. I tre si guardarono intensamente mentre il fumo cambiava di nuovo la scena.

Una vecchia stanza ,non più tanto polverosa, si disegnò intorno a loro. I banchi ammucchiati in un angolo e gli strumenti musicali, non lasciarono dubbi su dove si trovavano.

<< Bene ragazzi, siamo sempre meglio! Mercoledì alla stessa ora!>>

Urlava eccitato Ras ,mentre i suoi compagni ,sistemavano l'attrezzatura e si affrettavano ad uscire.

<< Io scappo ragazzi! Ho una Corvonero che mi aspetta>>

Li salutò Bill sorridendogli malizioso e strizzando l'occhio. Ras si scioccò e corse dietro di lui,determinato a scoprire di più sulla ragazza che l'amico gli aveva nascosto.

Vin e Aria rimasero soli a sistemare tutto il resto.

<< due idioti. Due idioti egoisti>>

si limitò a brontolare Vin facendo ridere, ovviamente di nascosto, Aria.

Uscirono dall'aula parlottando di quanto fossero, o meno, schifosi come Rock Band.

<< Spero vivamente che passi presto a mio fratello, la cosa si sta facendo ridicola.>>

Sbuffò aspramente Vin , Aria gli diede una leggera pacca sulla spalla. Continuarono a parlare muovendosi per i corridoi quando una voce gli interruppe.

<< Signorino Prewett, vedo che ha adempiuto alla mia richiesta>>

Un poco più giovane Professor Vitius ,gongolava soddisfatto di fronte all'aula di musica.Aria guardò confusa prima il professore, poi l'amico intento a sorridere al suo direttore.Quando realizzò,si voltò indignata verso il ragazzo.

<< Traditore..>>

<< Suvvia signorina, dopo i suoi rifiuti, ho chiesto gentilmente al mio studente più brillante, di convincerla almeno a venire a vedere l'aula,non se la prenda con lui>>

<< é stato sicuramente uno studente diligente. Professore, come le ho già detto, non mi sembra il caso di aggiungere un violino al già splendido coro>>

Mentre parlava cordialmente al professore di incantesimi, lanciava sguardi di fuoco a Vin. Il ragazzo,però, guardava dritto difronte a lui irrigidendosi.

<< Professore, siamo in ritardo.>>

Un Serpeverde di un anno più grande, dai capelli scuri ,come lo sguardo enigmatico, che lanciò a Vin, si affacciò richiamando l'attenzione.

<< Arriviamo subito, Signorino Bulstrode. Venga Signorina,il suo violino l'attende.>>

<< Ecco a chi assomigliava. Deve essere il padre della Bulstrode>>

Esclamò Ron incrociando le braccia portandosele al petto, Aria nel frattempo veniva trascinata nella stanza incapace di ribellarsi.

Una nuvola di fumo risucchiò la scena. 

I fili della nebbia grigia ondeggiarono a formare il corridoio del cortile interno, sporco delle prime foglie di autunno. Aria e Astria percorrevano il corridoio parlottando serie.

<< La situazione sta peggiorando. hai letto la gazzetta? Le prove dell'esistenza di un gruppo di maghi oscuri è sempre più evidente, il loro obiettivo è quello di eliminare tutti...i sanguemarcio...>>

Disse Astria con ribrezzo. Entrambe trattennero il respiro, rallentando e guardandosi spaventate.

<< inoltre>>

riprese Astria 

<< si dice che molte famiglie puro sangue appoggino questo signore oscuro. Le serpi stanno diventando più prepotenti, scommetto che non ce n'é uno che se ne salvi>>

Le due continuavano a guardarsi intorno.

<< Non ci sono puro sangue solo tra i Serpeverde. >>

Fece notare Aria.

La perdida di colore di Astria, la costrinse a correggersi.

《 come non ci sono solo megalomani tra i purosangue. Hogwarts è un posto sicuro,non dobbiamo preoccuparci》

Aria sorrise incoraggiante, ricevendo un debole ,ma grato sorriso dall'amica.
Astria ricominciò a parlare ma si interruppe nel notare Vin ricevere una spallata dal giovane Bulstrode, facendogli cadere i libri. Il Serpeverde se ne andò ridacchiando con i suoi amici,come se non lo avesse nemmeno notato, lasciando il Corvonero stranamente turbato.

《 che tipo!》

 Esclamò Astria, mentre, Aria,aiutava Vin a raccogliere le proprie cose.

《 tutto bene?》

Il ragazzo annuì, ma il suo viso non nascondeva il malumore.
Aria,Allora, lanciò uno sguardo che non lasciava dubbi ad Astria.

《 Beh ,visto che stai con la cornacchia, posso andarmene a scoprire di più su questa nuova fiamma di Bill 》

Aria annui, rispondendo con un muto " grazie ", mimato con le labbra. La bionda strizzó l' occhio e se ne andò lasciando i due ragazzi da soli nel corridoio.

《 non serviva che la mandassi via.》

Esclamò il ragazzo che aveva ripreso tutti i suoi libri, anche quello raccolti dalla sua migliore amica.

《 speravo che, nella solitudine, mi spiegassi che succede. 》

lo guardò speranzosa, assumendo una buffa espressione che fece scoppiare a ridere il ragazzo.

《 ma che faccia fai! Ahah》

Aria arrossi finendo per ridare anche lei,felice di aver tirato su il morale dell' amico.

《 Allora, c'entra quel serpeverde?》

Vin la guardò per qualche secondo ma alla fine scrollò le spalle.

《 eravamo molto amici da piccoli. Non lo vedevo da quando i nostri genitori hanno discusso,sai.. opinioni divergenti sull' importanza del sangue. Mi ha fatto strano rivederlo.》

Aria alzò lo sguardo a riflettere.

《 Non lo avevi visto prima?voglio dire in due anni...》

《 ora è diverso. Tu, invece, a salute come sei messa? Hai avuto più quei cali di pressione?》

Aria si irrigidi. Scosse la testa dicendo che aveva iniziato a prendere degli integratori, medicine babbane, e sembravano spariti. Calò uno strano silenzio tra i due, un silenzio carico di parole non dette e emozioni nascoste. Il fumo raccolse la sciena nel suo abbraccio vaporoso, facendo ritrovare Harry, Ron ed Hermione nel vecchio studio Black.

*********
Ok è anche oggi sono riuscita a pubblicare! La prossima non assicuro, ma ci provo! Sono piena di cose da fare, spero che questo capitolo vi soddisfi e che commentiate con il vostro parere. La storia sta andando piano perché vorrei farvi conoscere tutti i personaggi ( che spero vi piacciano) e i vari legami. Se pensate sia noioso o qualsiasi altro motivo per cambiare ditemelo! Non voglio dilungarmi nelle mie paranoie, alla prossima settimana!

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Capitolo 9
*** Bud ***


Erano passati due giorni dopo l' ultimo viaggio nei ricordi di Aria Davidson, e i tre fuggiaschi stavano seduti in cucina a delineare sempre più un piano per recuperare il medaglione di Salazar. Non ottenendo risultati dal Diario ,preferirono concentrarsi sul recupero del medaglione. Ogni piano che veniva proposto presentava sempre troppi punti deboli, non potevano essere catturati al primo Horcrux trovato, dovevano essere impeccabili.

<< Credo dovremmo sorvegliare ancora. Dobbiamo conoscere il più possibile.>> Concluse alla fine Hermione, accompagnata da un sospiro di Ron .

<< Beh abbiamo scoperto che per entrare nel ministero servono delle strane monetine, non è stata proprio una giornata persa.>> Esclamò Harry, più per incoraggiare se stesso che gli altri.

<< sono felice che hai visto mio padre. >>

Ammise il Rosso con aria rammaricata .

Hermione gli prese la mano e l' accarezzò dolcemente.
Harry, sia per imbarazzo che per voglia di solitudine, se ne andò in salotto con una scusa.
Si sedette sul Divano, non più polveroso,e si fermò a guardare il soffitto. Si ritrovò a pensare a Ginny, alla Tana, tutto quello che gli era successo fino ad ora è a Silente. Silente, la persona che pensava di conoscere, che gli ha lasciato un compito così difficile e con così poche informazioni. Sentì, di nuovo, tutta la pressione su di lui soffocarlo, schiacciarlo. Tutti credevano che lui sapesse cosa fare, che Silente gli avesse lasciato un piano ben preciso ma si sbagliavano. Anche Ron ed Hermione si aspettavano da lui qualcosa di più, qualcosa che non poteva dargli e la sicurezza di una delusione era sempre più forte. Si sentiva così solo, in quel momento vicino a lui,avrebbe voluto avere Sirius, ricevere un consiglio o solo un abbraccio. Il pensiero lo riportò al passato e al Diario. Lo aveva ignorato per due giorni ma, forse, tuffarsi in un epoca lontana poteva essere utile. Allontanarsi dalla realtà , riassaporare la leggerezza della scuola...quanto gli mancava Hogwars. A settembre non avrebbe preso il treno che ,ormai, attendeva tutte le estati da lì a sette anni prima. Tornò in cucina , dove trovò Hermione in piedi con l'idea di venirlo a cercare.

《 apriamo il Diario》

Hermione fece per ribattere, lo sguardo determinato di Harry ,però, la fece desistere e annuì.I tre si diressero nel vecchio studio e si immersero nella luce del passato.

Fumo.

Aria usciva dall'aula di divinazione. Evidentemente, pensava che fosse giusto studiare tale materia, per riuscire a capire meglio le sue doti. Scese tranquillamente le scale a chiocciola e si incamminò per i corridoi del castello. Canticchiava allegra una canzone di Janis Joplin più precisamente Move over; Hermione sembrava essere anche una enciclopedia della musica babbana degli anni 70. Proseguì per il corridoio fino a quando un mano gli prese la spalla, facendola sussultare. Due famigliari occhi blu incrociarono i suoi, Ras gli sorrideva energicamente come sempre.

<< Ehi! Oggi sola ?>> Si Guardò intorno a cercare qualcuno.

<< si, Astria non stava molto bene . Tu che ci fai da queste parti? >>

il Grifondoro arrossi appena, grattandosi la testa e sorprendendo di non poco la ragazza.

<< te lo faccio vedere. Ma non dire niente a nessuno!>>

Aria ebbe appena il tempo di annuire, prima che Ras gli prese la mano e la portò poco più in là , appena fuori un aula. La fece nascondere dentro una rientranza del muro e lei allungò la testa per vedere meglio. Ras, però, la buttò subito dietro di lui, poco prima che un gruppo di ragazze dai colori rosso oro uscissero.
Aria si acciglió, cercando di capire l'origine dell'imbarazzo dell' esuberante Grifondoro.

《 eccola..》

Indicò una ragazza dai lunghi capelli scuri e dai grandi occhi color cioccolato. Era molto bella, non c 'era che dire, sembrava essere poco più grande di Ras.

<< Ma non ti piaceva Lily? >> Chiese confusa la Tassorosso.

<< Troppi pretendenti >> liquidó il discorso con un gesto della mano 

<<  Lei si chiama Electra Tunderbolt. È del 5 anno, bravissima negli incantesimi di cura e grande appassionata di Quiditch》

Aria lo guardò spaventata e divertita.

《 Merlino...mi sembri Astria, anche voi ragazzi fate così???》

Il ragazzo sospirò, troppo preso dalla sua musa per dar retta alla piccola Amica. Lei, di conseguenza, rise alzando gli occhi al cielo, tirandolo per il braccio.

《 terra chiama Ras, Terra chiama il grifone innamorato》

《 E-eh???》 

i due scoppiarono a ridere, procurandosi qualche occhiataccia da Gaza. Se ne andarono prima di scatenare la sua rabbia, non smettendo di ridere.

《 mi raccomando Aria, è un segreto. Non lo sa nemmeno Bill.》

Gli appoggiò una mano sulla spalla a richiamare ancora di più l' attenzione .

《 perché non lo sa?》 

Gli chiese piegando un sopracciglio , ingenuamente perplessa. Lui sospirò, guardandola come soppesando l' idea di confidarsi con lei.

《 Aria, io e te siamo amici ormai. Sei forse la prima è unica ragazza che considero solo un amica. 》

Lei lo guardò indecisa se offendersi o sentirsi onorata ma non lo interuppe.

《 e sei una ragazza onesta, non riveleresti mai un segreto...quindi credo di potermi fidare di te.》

Aveva dato sfogo ai suoi tormenti interiori e Ron chiedeva esasperato di arrivare al punto, ovviamente non poteva essere ascoltato, ma lui era più ottuso di Ras.

<< insomma, Bill è un altro fratello per me ma con le ragazze vince sempre lui. Non lo fa a posta ma... finiscono per scegliere lui! Lei vorrei tenermela per me..capisci? Voglio arrivarci io prima che...>>

<< ho capito.>> lo interruppe. 

 

<< Terrò il segreto ma tu muoviti a invitarla! Io cercherò, se lo vedrò, di impedire a Bill di conoscerla.>>

Il viso del Grifondoro si illuminò e subito si buttò su di lei per abbracciarla . Dall' altra parte non trovo resistenza ma un grande imbarazzo.

《 grazie! Grazie! Ti bacerei ma non sarebbe opportuno.》

《 no! Direi proprio di no》

 

Aria agitava la mano tra loro, ormai rossa come la sciarpa del ragazzo che la guardava divertito.
La scena si tramutó in un filo di fumo lattiginoso ,che subito ridisegno un altro corridoio.

Aria era di nuovo sola e passeggiava tranquilla, poco lontano dalle cucine. I capelli raccolti in due lunghe trecce, legati da due fiocchi gialli a pois neri. Sembrava allegra, canticchiava non curandosi di chi avesse intorno.
Percorse qualche corridoio, quando si fermò nel sentire delle voci. Si nascose istintivamente dietro il muro e si affacciò appena. Vin stava parlando con Bulstrode, il serpeverde con cui era molto amico da piccolo.
Rimase a spiarlo ,anche se non sapeva cosa la spingeva a farlo. Forse lo strano atteggiamento che avevano: sembrava avessero paura di essere visti e i loro movimenti erano molto rapidi e furtivi. Aria trattenne il fiato quando vide le loro teste avvicinarsi. Prima che potesse capire che cosa stesse succedendo, un gruppetto di Serpi del 4 anno ,si avvicinò rumoroso costringendo i due ad allontanarsi velocemente, ma non abbastanza. Il Serpeverde tirò fuori la bacchetta quando notò lo sguardo indagatore dei compagni di casa, puntandola verso Vin.

<< Stai lontano da me, Depravato!>>

Aria stava per intervenire quando vide arrivare il preside borbottante.
Subito il gruppo si disperse, lasciando Vin da solo. Era di spalle e Aria non riuscì a vedere che espressione avesse,Quando Il preside lo invitò a sgranocchiare qualcosa nelle cucine. I tre seguirono Aria nascondersi dietro una rientranza del muro, lasciando passare il preside e il suo studente. Li seguì con lo sguardo mordendosi le labbra preoccupata ,prima di voltarsi e scontrarsi contro qualcuno. Regulus si sposto sprezzante, lanciando uno sguardo così freddo e distaccato, da far venire i brividi.

<< sta attenta,sanguemarcio. Non riesci nemmeno a guardare dove vai?>>

Aria lo guardò intimorita. Quegli occhi cosi simili ai suoi La fecavano tremare ma non riusciva a distogliere lo sguardo . Regulus la guardó per qualche secondo, studiando il volto della ragazza. Alla fine sospirò scocciato e se ne andò dandogli una spallata poco elegante. SI fermò a sentire un gemito provenire dalla ragazza. Quando si voltò la trovò tremante e con la testa fra le mani, sicuro che stesse bisbigliando qualcosa. Si avvicinò, ma prima che potesse sfiorarla lei si voltò di scatto verso di lui. Rimase basito dal pallore e gli occhi lucidi della Tassorosso, in realtà spaventò anche Hermione che si strinse alla spalla di Ron.

<< ..Inferi...>>

Fu l'unica cosa che si percepì nel lungo borbottare sconnesso di Aria. Regulus fece per aprir bocca quando la ragazza si mese a correre via, attraversando i tre osservatori. Regulus ovviamente non la seguì. Seguirono Aria che sembrava intenta ad andare nel sua camera, ma si bloccò. Subito cambiò direzione, senza correre ma con passo ben spedito.

<< Perchè questo cambio di direzione?>>

Chiese Ron frustato dalla stancante corsa.

<< C'è Astria malata in camera. Ha bisogno di solitudine, lo capisci?>>

Gli rispose ovvia Hermione, scuotendo appena la testa. Ron guardò Harry in cerca di sostegno e lui si limitò ad alzare le spalle, come a fargli capire di lasciar perdere.

Seguirono la corsa disperata di Aria attraverso filamenti lattiginosi che minacciavano lo sparire del ricordo ogni volta che rallentavano. Si fermarono finalmente quando lei raggiunse la torre di astronomia. Li, si buttò in un angolo e si lasciò andare in un pianto disperato. Ai tre, gli si strinse il cuore ed Hermione provò quasi ad accarezzarla, ottenendo solo un brivido quando la sua amano attraversò la schiena della ragazza.

<< Cosa potrà aver visto mai...inferi..Regulus..>> HArry si ghiacciò.

<< Si Harry, credo proprio abbia visto la Morte di Regulus Black>>

confermò Hermione facendo deglutire Ron nervosamente.

<< Forse è da qui che inizia tutto...>>

Alle sue parole un enorme esplosione di fumo biancastro li circondò accecandoli.

Quando aprirono gli occhi erano tornati alla realtà, lo studio era buio e l'odore di stufato riempiva la casa.

****************************************************************

ed eccomi qua! dopo troppo tempo con un nuovo capitolo! ok...forse non sarò mancata moltissimo e ammetto che questo capitolo non mi entusiasma granché . Il prossimo sarà sicuramente migliore lo giuro! adesso vi chiedo di accontentarvi di questo ,è un po' di passaggio ma necessario per varie tematiche future. Come sempre vi chiedo di commentare, non abbiate paura di dire cose spiacevoli, sempre nel limite del rispetto ovviamente, accetto ogni tipo di critica! Riprenderò a pubblicare ogni Giovedi quindi dopo domani aspettatevi un altro capitolo ;) a breve!

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Capitolo 10
*** Whisper ***


I tre rimasero per un po' a fissarsi immobili nelle posizioni in cui si sono trovati appena usciti dal diario. Tutti troppo concentrati a riflettere per accorgersi dell'arrivo di Kreacher, il quale, senza troppo garbo, li desto suonando con il mestolo un coperchio. I tre sobbalzarono spaventati mentre l'elfo domestico li guardava con il suo solito cipiglio poco amichevole:

<< La cena è pronta, padron Harry.>>

e grugnendo se ne usci dalla stanza, portandosi dietro le maledizioni di Ron.

<< Ascoltate, mangiamo e torniamo nel diario. Piano, piano stiamo scoprendo più cose. Quesa cosa dovrà portare da qualche parte>>

Ron rimase a guardarlo pensieroso, ma sempre più convinto. Hermione sospirò prima di rispondere.

<< Ammetto che sono curiosa anche io. Tutto questo ha motivo ben chiaro ed è legato a Regulus che a sua volta, abbiamo visto, è legato Agli horcrux. Però non dobbiamo dimenticarci la realtà e...>>

<< Dopo cena>> La interruppe Ron acconsentendo a Harry che sorrise annuendo di rimando.

Come Accordato i tre si ritrovarono nello studio, con la pancia piena e le teste confuse ben determinate, però, a raccapezzarci qualcosa.

Fumo.

l'odore di inchiostro e il rumore di piume che scorrevano su fogli di pergamene gli accolse nell'aula di incantesimi nel bel mezzo di una relazione. Hermione sospirò nostalgica , gioendo al ricordo di quelle belle lezioni. Nella classe, come al solito, c'erano i più diligenti,chi perdeva tempo a scarabocchiare, e c'era chi provava a copiare beccandosi le occhiatacce del professore. Tra tutti c'era anche Aria e Vin. Quel giorno i Tassorosso e i Corvonero avevano la lezione insieme e, con il malumore di Astria, Aria non si era fatta perdere l'occasione per stare con il suo migliore amico. Il Corvonero scriveva concentrato e senza sosta, Ricordando ad Harry e Ron la loro migliore amica che annuiva soddisfatta dal ragazzo. Astria al contrario, scrivecchiava distrattamente, guardandosi ogni tanto in giro come se, prima o poi,l'ispirazione gli piombasse addosso. Aria, dal canto suo, scriveva la sua relazione tormentandosi una ciocca di capelli. Sussultò quando il calamaio minacciò di cadere sulla pergamena, facendogli perdere 3 anni di vita.Quando si accorse di aver evitato il peggio sospirò di sollievo, grata di aver salvato il suo compito, poi alzò lo sguardo sull'amico che, ovviamente, non si era accorto di nulla, per quanto impegnato a scrivere. Scosse appena la testa sorridendo quando si accorse di alcuni ragazzi della propria casa guardare Vin e poi mandare dei bigliettini ad altri due Corvonero. Aria si acciglio e continuò ad osservare il gruppetto, incuriosita dalle loro attenzioni verso il suo amico.I passaggi di pergamena continuarono, cosi come le loro occhiate di sfuggita e le risatine.Aria stava per perdere la pazienza, quando la testa del suo amico si alzò di scatto oscurandogli la vista. Vin aveva appena terminato, prima del tempo e pienamente soddisfatto. La guardò severamente quando la sorprese a guardare altrove invece di terminare il suo compito e lei si limitò a sorridere dando una rapida occhiata al gruppetto ormai tornato ai propri compiti.

La lezione terminò e Vin rimase a parlare con il suo direttore di casa della relazione appena svolta. Aria non ebbe il tempo di decidere se aspettarlo o meno che Astria la rapì portandola fuori.

<< Ho visto tutto>>

Gli disse mentre, tenendola a braccetto stretta a se, la portava lontano dagli altri studenti.

<< E so anche di che parlavano>>

Annunciò appena si ritrovarono abbastanza lontane e al sicuro da orecchie indiscrete.

Aria si fece seria per poi stupirsi quando l'amica, con un ghigno terrificante, aprì la mano mostrando dei ritagli di pergamena.

<< tu...come hai fato?!>>

anche i tre rimasero sbalorditi, Astria aveva preso i messaggi che si erano scambiati.

<< shhh non è importante questo ma quello che dicono questi, e mi duole ammetterlo, sono voci che girano già da un paio di giorni.>>

Aria prese i bigliettini. Più leggeva e più la rabbia si faceva viva sul suo viso.

Il trio si affacciò sbirciando il contenuto: " è Vero. L'hanno visto baciare un Serpeverde."

<< Aria, non voglio allarmarti ma sta diventando argomento unico a scuola. tutti parlano di Vin e del fatto che..>>

<< Chi l'ha detto? chi ha messo in giro questo pettegolezzo?>>

la interruppe Aria, bruciando i foglietti con un movimento di polso.

Astria respirò profondamente serrando appena le labbra prima di rispondere.

<< Bulstrode. Dice che VIn l'abbia baciato, e altre serpi confermano di averlo visto.>>

Aria sussultò.

<< Che si tratti del precedente ricordo?>>

Hermione ed Harry annuirono a Ron.

Astria Studiò per un po' la sua amica portandosi le mani ai fianchi.

<< tu sai niente di questa storia?>>

Aria la guardò ritrovando il suo autocontrollo e scuotendo la testa gli rispose:

<< Sinceramente non credo alle cattiverie di quattro serpi, sono anni che lo tormentano. Deve essere un altro dei loro scherzi poco divertenti.>>

Astria sorrise,sciogliendo la tensione che si era creata.

<< Mi informerò e cercherò qualcosa di più interessante su cui spostare l'attenzione>>

gli fece l'occhiolino e insieme si immersero in una nuvola di fumo.

Il fumo mutò in un altro corridoio,più precisamente quello che circondava il chiostro interno.

Se non fosse per il sole un po' più caldo e la conversazione delle due ragazze, la scena sembrava riprendere da quella precedente .

<< Ammiro davvero il coraggio di Vin, nonostante i pettegolezzi continua la sua vita non curante di tutto. Devo ammettere, che fino a due settimane fa, temevo il peggio per lui. Pensavo non reggesse la cosa invece sembra totalmente al di sopra di queste sciocchezze.>>

Continuò il discorso Astria, Mentre si spostava una ciocca di capelli portata al viso dal vento.Aria sospirò prima di rispondere.

<< Si. ma sono lo stesso preoccupata per lui>>

La bionda portò gli cocchi al cielo per poi concentrarsi sull'amica.

<< Scusa, avete parlato, ti ha detto che sono solo sciochezze no?>>

Aria sospirò prima di rispondere.

<< Può dire quello che vuole e far finta quanto vuole ma io credo che sia ferito. Lo conosco. Lo tormentano più di quanto mi dice, ho visto come hanno ridotto i suoi libri >>

Gli occhi gli brillavano e non ebbe il coraggio di sostenere lo sguardo di Astria che stava per ribattere quando delle voci le interruppe.

Ras stava litigando con un Serpeverde del 3 anno. La discussione era molto accesa fino a costringere Bill, che era con il ragazzo, a tenere l'amico per la spalla. Aria corse verso di lui, seguita da Astria, cercando di aiutare Bill a tenere fermo Ras, sempre più furioso.

<< Riprova a dire cose del genere su mio fratello e ti spacco la faccia! Schifosa serpe!>>

<< calmati Ras!>> Bill lo prese da entrambe le spalle mentre la serpe ghignava sentendosi al sicuro.

<< Non è colpa mia se tuo fratello ama i maschi. Dovresti tenerlo lontano da noi "sani". Oltre che traditore del proprio sangue è anche un finocchio!>>

Ras tirò come una furia, riuscendo a lanciare un pugno, che colpi la serpe in pieno sul naso. Ormai gli studenti erano tutti intorno ai ragazzi e a breve sarebbe comparso un professore. Un altro Grifondoro accorse ad aiutare Bill nel portare via Ras per impedirgli di prendere una punizione. La serpe si rialzo ghignando, aiutato da alcuni suoi compagni mentre si asciugava il sangue che gli cadeva sul labbro. Gli studenti , che erano accorsi per non perdersi lo spettacolo,si dispersero già pronti a spettegolare sul fatto appena accaduto.

<< dannazione Ras! non è facendo a botte con tutta la scuola che farei smettere di girare queste voci>>

Lo rimproverava Bill mentre, con l'altro Grifondoro di nome Griffin, lo trascinavano via, seguiti dalle due Tassorosso.

<< Bill ha ragione. Ti farai espellere e basta. Non farci più recuperare ok?>>

disse Griffin appena raggiunta una torre abbastanza solitaria, Poi diede una pacca a Ras e si allontanò con un cenno di saluto.Il ragazzo si buttò su uno scalino ancora nervoso e Bill si appoggiò al muro aspettando che il suo amico si ricomponesse.

<< Beh devo dire che gli hai dato un bel pugno, molto babbano direi ma efficace.>>

Esordì Astria facendo sorridere i presenti. Aveva allentato un po' la tensione, e tutti ne furono grati. Ras gli regalò uno di quei suoi sorrisi mozzafiato e di fatto, Astria quasi cadde se non fosse per la sua amica rimasta dietro di lei.

<< Se mi capita tra le mani quel Bulstrode...>> Ras si immaginava già le sue mani intorno al collo del ragazzo.

<< Ras, facendo cosi dai solo più preoccupazioni a Vin. Dobbiamo aiutarlo si, ma in maniera inteligente>>

Esordì Aria uscendo da dietro Astria ormai ripresa del tutto dal batticuore precedente.

<< E come? >>

Il Grifondoro si buttà la testa fra le mani, stanco di tutta quella situazione.Tutti rimasero in silenzio per un po' pensando a una soluzione. Aria si avvicinò a Ras accucciandosi fino a ritrovarsi viso a viso.

<< troveremo una soluzione, ora pensiamo a Vin>>

la scena sfumò con i due ragazzi che si sorrisero. Il trio si lascio andare nel vortice di fumo, scossi da tutte quelle emozioni.

Aria usciva dall'aula di studio individuale con un enorme pila di libri e pergamena che minacciava il suo equilibrio. Nel chiudere la porta però un foglio gli volò a terra, cercò dunque di prenderlo senza far cadere il resto richiamando a se tutta la sua concentrazione.

<< Dannazione..!>>

<< Davvero molto divertente....>>

Quella voce la fece tremare provocando cosi la caduta dei vari libri, rendendo vani tutti gli sforzi precedenti. Guardò il disastro intorno a lei prima di notare le scarpe eleganti , di un nero lucido, avvicinarsi. Alzò gli occhi sempre più consapevole di chi avesse davanti. Appena Vide quell'espressione dura e quegli occhi carichi di superbia non riuscì a trattenere un sospiro che fece innervosire Regulus.

<< Cosa c'è? Ti infastidisco, sanguemarcio?>>

Il volto di Aria si corrugò stranito.

<< Non ho voglia di ascoltarti, Black.>>

Il Serpeverde la osservò risistemare le sue cose infastidita.

<< Non mi interessano i tuoi desideri. Vorrei capire cosa è successo l'ultima volta.>>

Aria si ghiacciò, e la cosa non sfuggi al ragazzo che si fece scappare un leggero sorriso.

<< Non so di che parli>>

Iniziò a risistemare le cose più velocemente chiaramente a disagio. Regulus allora sfoderò la bacchetta e con un semplice incantesimo gli fece lievitare le sue cose in maniera ordinata e lasciandogliele cadere tra le braccia.

<< Sei cosi babbana ancora, che non ti viene proprio in mente di usare la bacchetta eh? ad ogni modo, ora che ho la tua attenzione...>>

Aria si alzo guardandolo con tutto il disprezzo e la frustrazione che poteva provare, l'aveva umiliata ancora.

<< ..cosa Farneticavi su di me l'ultima volta? Cosa sai tu degli inferi? >>

Aria apri la bocca per poi chiuderla di nuovo, aveva perso la pazienza,non lo sopportava più.

<< Ascolta Black, non gira tutto intorno a te. Quello che so o non so sono solo affari miei. Ora, spostati che ho da fare cose " troppo babbane" per interessarti.>>

Regulus cercò di nascondere la sorpresa per quella presa di posizione ma contrattaccò subito portandosi davanti a lei.

<< Non ti ho detto che puoi andare. Cos'è sei triste perché il tuo fidanzatino preferisce altre compagnie invece che te?>>

Aria tremò e lo guardò dritto negli occhi, furiosa come non mai. Il Serpeverde sostenne lo sguardo, tradendo questa volta le sue emozioni: Non si aspettava tanta grinta da quella ragazzina che fino al giorno prima cambiava strada al suo passaggio.

<< Non osare insultare Vin, Black. Non sei degno nemmeno di lucidargli le scarpe. Ora spostati ho farò uscire un po' del tuo prezioso sangue.>>

Il viso di Regulus si irrigidì e la rabbia riempì i suoi occhi che non si staccavano da quelli di Aria.I tre trattennero il respiro quando entrambi presero le bacchette ma la voce di Astria ruppe il contatto.

<< Aria! Finalmente so dov...tutto bene?>> Astria guardava i due preoccupata, mentre riponevano le bacchette.

<< si. Andiamo.>> Regulus se ne andò dando una spallata alla Ragazza che rimase ferma a guardare davanti a se.

<< Aria cosa è successo?>>

<< Vin >>

Astria serrò le labbra senza aggiungere altro. SI fece dare un po delle cose dall'amica e camminarono senza una meta precisa per un po', in silenzio.

Alla fine Aria si fermò e guardò Astria sorridendogli.

<< Allora cosa hai scoperto? >>

Astria sorrise appena, non convinta di quella finta serenità ma mise su un sorrisetto malizioso cercando di allentare la tensione. Aria rise ascoltando le nuove news dell'amica attraversando corridoi a caso. Sorrise ancora di più quando vide Vin. Il ragazzo camminava tranquillo, tra una folla di studenti che non facevano altro che bisbigliare appena lo vedevano. Eppure lui rimaneva nella sua bolla di indifferenza. Le ragazze decisero di raggiungerlo ma prima che potessero attirare la sua attenzione, un gruppo di Ragazzi, sempre Serpeverde, gli si avvicinarono schernendolo di fronte a tutti. Vin si irrigidì mentre quelli si fermarono dietro di lui ridacchiando.

<< Non gli danno tregua... Se avesse una fidanzata, dubito che ancora crederebbero a queste cattiverie >>

Disse Astria dispiaciuta, pronta a seguire l'amica in difesa del Corvonero. Ma Aria esitò, qualcosa in lei era scattato.Quelle parole dette con leggerezza fecero agire Aria, in un modo che sorprese tutti. Prima ancora che potesse rendersene conto era corsa verso il suo amico, lasciando tutti i libri ad un attonita Astria. Era il cambio di lezione, quindi il corridoio era affollatissimo e proprio davanti a quel mucchio di studenti Aria stava baciando Vin. Astria rimase con la bocca spalancata, I Serpeverde di prima guardarono la scena basiti e tra la folla scoppiarono dei fischi e degli applausi.

Hermione si coprì la bocca mentre Ron ed Harry sorridevano.

<< Che coraggio! Potrebbe essere un Grifondoro.>> esclamò Ron

<< Un Tassorosso tira fuori l'artigli quando si tratta degli amici>>

Hermione si lasciò andare alle risate dei due.Quando si separarono, Vin ed Aria erano rossi come peperoni. Prima ancora che potessero dire qualcosa Gaza arrivò facendo sciamare la folla senza capire però cosa l'avesse procurata. Vin prese la mano di Aria trascinandola via approfittando della confusione. Appena rimasero soli si volto verso l'amico ancora rosso in viso e visibilmente imbarazzato.

<< Lo so. Non lo immaginavo cosi il mio primo bacio.>>

Aria portò le mani avanti ancora più imbarazzata di lui. Vin rise.

<< Ma Aria io..>> provò a giustificarsi il ragazzo chinando leggermente il capo.

<< So anche questo. Io...ti ho visto quel giorno>> La faccia del Corvonero da rossa diventò pallida ed La ragazza ebbe tutte le conferme. Sospiro per poi sorridergli e riprendere.

<< non l'ho fatto volontariamente sia chiaro. A me non interessa quello che è successo nei sotterranei ti voglio bene lo stesso, sei mio amico e ti difenderò sempre. Per questo ti ho baciato. Ora la smetti di men..>> Vin l'abbracciò forte, affondando il viso tra i suoi capelli. Aria sorrise e gli accarezzò i suoi quando lo sentì piangere. Aspettò qualche secondo per lasciarlo sfogare per poi togliersi tutti i dubbi.

<< ti piaceva?>>

Il ragazzo annui e Aria lo strinse più forte,come a impedirgli di crollare.

<< sarò la tua "fidanzata" finchè non sarai pronto a dirlo. Cosi nessuno potrà più farti del male>>

I suoi occhi iniziarono a inumidirsi, portandosi dietro anche Hermione, ormai totalmente commossa.

<< Aria non..>>

Vin riemerse dai capelli castani della amica cercando i suoi occhi. Lei però glielo impedì, riportandolo sulla sua spalla e interrompendolo.

<< LO SO. Non è giusto, non è corretto bla bla. Chi se ne importa? Per ora va bene cosi.>>

I due rimasero abbracciati ancora per un po'. Nessuno dei due pareva voler rompere quella pace.

<< Chissà che peso sia stato tenersi dentro tutto questo..>>

commentò Ron mentre osservava perso la scena. Hermione sussultò e lo guardò piacevolmente sorpresa.

<< Non dirmi Ron che hai una sfera emotiva anche tu.>>

Harry rise mentre l'amico si accigliava non comprendendo il motivo di tale affermazione.

tutto tornò fumo. Il vortice lattiginoso si trasformò in luce e li riportò allo studio, completamente sfiniti.
******************************
Ecco a voi un altro capitolo! Questa volta non mi sono regolata ^^'  eheheh. Spero di avere ancora così tanta ispirazione per il prossimo e che ne sia valsa la pena. Vi invito a commentare e vi ringrazio infinitivamente per chi segue la mia storia. Alla prossima settimana e buon week-end!

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Capitolo 11
*** You see ***


Passarono altri Tre giorni di indagini e controlli al ministero della magia. I mangiamorte non  accennavano a rinunciare a cercare l'entrata del loro nascondiglio e l'ansia del trio iniziava ad essere palpabile.

<< Non si arrendono proprio  eh?!>>

Ron era affacciato alla finestra scrutando l'esterno  mentre Harry  stava seduto vicino ad un Hermione intenta a rimuginare sui suoi appunti.

<<  Se ti concentri ancora forse si sentiranno minacciati e scapperanno >> ridacchiò Harry  rimediando un occhiataccia di sbieco dall'amico.  I due vennero interrotti da uno sbuffo non molto controllato di Hermione. 

<< Ancora troppe falle! >> Si scompigliò la chioma già arruffata presa dallo stress.

<< Hermione, se continui cosi ci affumicherai con tutto quel fumo che ti esce dalla testa. Ferma il cervello.>>

la riprese Harry, portandogli una mano sulla spalla. Lei la guardò ancora agitata lasciandosi andare a un sbuffo liberatorio.

<< Davvero Hermione, rischi di farti esplodere la testa>> 

Ron si sedette dall'altra parte, non troppo vicino a lei,sorridendogli.

<< Se voi prendeste le cose più seriamente..>> 

i due ragazzi  si guardarono complici, sapendo già che stava per arrivare uno di quei rimproveri tipici dell'amica.  Fu così che Harry la interruppe mentre Ron le portò la mano sul dordo di quella della ragazza.

<< Hermione, credici noi ci pensiamo. Ma se continui così brucerai l'unico cervello che funziona davvero. >>

e gli sorrise, costringendola a sciogliersi e a sorridere a sua volta.

<<  Avete ragione. Solo che è veramente importante e..insomma non dobbiamo rilassarci troppo.>>

Si lasciò cadere sul divano, permettendo a Ron di togliere tutti i fogli e appunti per poggiarli sul tavolinetto davanti a loro.

<< Sentite, visto che non abbiamo altro da fare,  "leggiamo" il diario?>>

La proposta di Ron sorprese un po', visto che ultimamente sdegnava quel piccolo quadernino.

Alla fine accettarono e si diressero allo studio. 

<< Inizio ad affezionarmi ad Aria, l'ammiro.>>

A quanto pare,il rosso, era in vena di esprimersi. Cosa che i due suoi amici non gli fecero notare ma assecondarono con piacere.

<< Chissà cosa ci riserverà questo nuovo capitolo>>

Disse con sguardo complice verso di loro, che risposero sorridendo. Arrivati nello studio, si sedettero e si lasciarono catapultare nell'ormai famigliare vortice di fumo.

la sala grande si formò davanti a loro, dopo vari intrecci di questo fumo lattiginoso.  C'era un' aria carica di emozione e agitazione tra gli studenti e il trio non ci mise molto a  capirne l'origine. I due ragazzi risero , quasi inconsciamente, ricordando l'adrenalina e l'ansia che pregava la sala prima di una partita. Quella mattina, infatti, ci sarebbe stata una partita di Quidditch, e i loro sorrisi si allargarono a dismisura quando videro il tavolo Grifondoro particolarmente vivace. Harry senti il cuore battere all'impazzata quando realizzò che avrebbe visto il padre giocare. Tale pensiero raggiunse anche Hermione che lo prese a braccetto, sorridente.

<< Era un cercatore vero?>>

Il prescelto annui emozionato, fiondandosi al tavolo Grifondoro. Ron li seguì, curioso di sentire le strategie e le loro considerazioni. Tutti i ragazzi erano intorno a James Potter, il quale, senza troppo contegno, si godeva le attenzioni ed esplicava fiero le sue previsioni sulla partita . Ai suoi lati, Minus e Sirius assecondavano e si godevano tutta quella popolarità. Harry si soffermò a fissare quello schifoso traditore guardare, in maniera a dir poco imbarazzante, il padre come una ragazzina innamorata. Hermione invece cercava Lupin, il quale però non sembrava trovarsi con loro. Notò invece Lily e tirò Harry per la manica, indicandogli la direzione dove si trovava la madre.  Lei non sembrava per niente interessata a tutta quella confusione che aveva contagiato il suo tavolo, al contrario sembrava infastidita. La ragazza vicino a lei sembrava sorridere dell'atteggiamento della amica.

<< Quanto è spocchioso e ridicolo>> 

Si limitò a brontolare Lily mentre affondava, abbastanza violentemente, il cucchiaio nel soufflé al cioccolato. l'amica scoppiò a ridere guadagnandosi un'occhiataccia dall'amica. 

<< Parli di Potter vero? eppure l'attenzione che gradirebbe di più sono proprio le tue..>>

un sorriso malizioso si dipinse sulla sua faccia ma la sua affermazione confuse la rossa.

<< Mary ma cosa vai dicendo? quell'idiota si comporta così con tutte. Gli piace essere adorato e ammirato, farebbe di tutto per essere al centro dell'attenzione.>>

Mary si limitò a scuotere il capo e a sospirare lasciandola  cuocere per bene nel suo nervosismo.  Harry rimase un po' interdetto da tutta la situazione non riuscendo a capire bene cosa provare o pensare.

<< ahhh si scontreranno con le serpi! spero proprio di poter assistere alla partita!>> 

Ron interruppe i suoi dilemmi emotivi riportandolo al ricordo. Anche Harry era decisamente interessato a vedere giocare Grifondoro e Serpeverde con suo padre come cercatore ed il cuore iniziò a battere di nuovo a mille. 

<< Harry ecco Lupin, ma sta andando da tutt'altra parte..>>

i tre videro il loro vecchio professore dirigersi verso il tavolo dei Tassorosso con tutta tranquillità, per niente preso dall' eccitazione che si percepiva quella mattina. I tre lo seguirono, Harry meno volentieri ma, infondo, era per quello che erano li. 

<<  Ciao >>

Lupin si era fermato davanti ad Aria che, insieme ad Astria stavano mangiando e parlottando, in realtà più la bionda, della partita imminente. Il Grifondoro gli sorrise mentre le due ricambiarono il saluto.

<< Non vai dai tuoi amici a incoraggiarli per la partita?>> 

chiese Aria posando la forchetta e pulendosi il viso. Il ragazzo rise e si voltò verso il suo tavolo.

<< Non credo gli serva il mio incoraggiamento. James è abbastanza sicuro di se e ha già tanti compagni a gonfiare il suo ego, non si accorgerebbe nemmeno di me >>

Riportò la sua attenzione sulle ragazze non perdendo il sorriso.

<< il fatto è che può permetterselo! voglio dire è il migliore, lui e la sua scopa sembrano una cosa sola!>> 

Questa volta fu Astria a parlare riportando l'attenzione sul tavolo rosso ed oro. 

<<  Non ti si può dare torto è indiscutibilmente eccezionale. Non dubito della vittoria >>

Il ragazzo sorrideva orgoglioso dell'amico. Aria si portò a guardare il tavolo antagonista della tanto attesa partita. Al contrario del tavolo rivale, i Serpeverde sembravano più risoluti mantenendo una certa eleganza nel loro modo di scambiarsi raccomandazioni. L'isteria e la confusione la lasciavano ai Grifondoro, loro si limitavano ad escogitare solo Salazar sa cosa.

Gli occhi di Aria non poterono finire per trovare quelli di Regulus, anche egli cercatore. Era apparentemente tranquillo, l'idea di scontrarsi con l'incredibile James Potter non pareva scalfire quella sua aria di nobile altezzoso, eppure era il suo primo anno nella squadra. Quando però i loro occhi si incontrarono cambiò espressione, iniziando a ricambiare lo sguardo con tale intensità che costrinse la ragazza a girarsi frettolosamente.

<< tutto bene? >> 

Lupin ed Astria la guardarono perplessi e lei si affrettò a tranquillizzarli.

<< Buongiorno>>

Vin arrivò e guardò per qualche secondo Lupin come a chiedersi che faceva la, ma si limitò a salutarlo con un cenno del capo.  SI portò a sedere vicino ad Aria regalandogli un bacio sulla guancia che fece arrossire Aria, sorridere  Lupin e roteare gli occhi ad Astria. 

<< Vi lascio finire la colazione, spero di vedervi nelle tribune a tifare per noi>>

Così Lupin si congedò dopo aver ricevuto la conferma e i saluti dai tre.

<< Come può non ricordarsi di lei..!>>

Hermione si lasciò sfuggire quel commento con forse troppa enfasi ma i due amici non potevano che confermare la sua perplessità.

<< Non sapevo fossi cosi amica di Remus Lupin>>

costatò vin mentre iniziava a mangiare.

<< Geloso Prewett?>>

SI intromise subito Astria pungente, non gli andava giù di essere venuta a sapere per ultima di quella cotta dell'amica e inoltre non scorreva buon sangue tra loro anche prima ora si tolleravano proprio poco. 

<< Perdi sempre l'occasione di stare zitta e fare belle figura? se chiudessi il becco forse troveresti un ragazzo anche te..>>

Astria si gonfio e divenne tutta rossa mentre il ragazzo dava più attenzione al suo bicchiere di succo che a quello che aveva provocato.

<< Brutta cornacchia...!!!>>

Stava pericolosamente alzando la voce quando Aria si intromise.

<< Ragazzi per favore!  se continuate vi lascio qua e me ne vado da Ras e Bill>>

Astria fece la linguaccia ad Vin mentre Aria spostava prima lo sguardo su di lui e poi sulla compagna di casa. Vin la ignorò e si limitò ad alzare le spalle cambiando discorso.

<< Andrai davvero alla partita? >>

Aria annui mentre guardava l'amica offesa e si ritrovò ad alzare gli occhi al cielo consapevole che a breve gli sarebbe passata. 

<< Tu non vieni? ci saranno anche tuo fratello, Bill...>>

<< Appunto>>

La interruppe secco il ragazzo. Poi si riprese forse accorgendosi di essere stato troppo duro nella risposta e si fermò a guardare l'amica.

<< Non amo il Quidditch e la confusione>> 

poi si fece seguire da Aria verso il tavolo delle serpi e la lei si accorse che nella squadra c'era anche Buldstrode, come battitore.

<< Beh non sei costretto posso andare con Astria>> 

La bionda fece uno strano grugnito che costrinse Aria a trattenersi dal ridere ma capì che era una conferma. Alla fine Vin accettò e si diedero appuntamento dopo la partita in biblioteca.

A quanto pare nessuno messe in dubbio la loro relazione, in quanto venivano speso visti insieme e presto le voci cessarono anche se qualche scettico, sopratutto fra le serpi, rimase. 

le solite esplosioni di fumo smaterializzarono  la scena per ricomporsi nel campo di Quidditch con somma gioia di Harry e Ron.

Nonostante il freddo era una bella giornata e il sole torreggiava nel cielo riscaldando ben poco.

Aria, Astria, Bill e Ras avevano preso posto negli spalti Grifondoro pronti al tifo. Astria non si perse certamente l'occasione per mettersi in mezzo ai due ragazzi che, neanche tanto di nascosto, ammirava, permettendo cosi a Ras di stare vicino ad Aria. Da quando la ragazza era diventata sua "cognata" Il Grifondoro non gli mancava di attenzioni rafforzando molto il loro rapporto, tollerato dalle fan solo per il loro" legame famigliare". I ragazzi erano fissi a guardare il campo nell'attesa delle squadre quando Ras diede una leggera gomitata ad Aria attirando cosi la sua attenzione. 

<< Ehi! guarda la! >>

gli sussurò mentre indicava una lunga chioma scura che Aria riconobbe come Electra.

<< Se vinciamo, gli vado a chiedere di uscire >>

Aria sorrise annuendo, augurandogli poi buona fortuna e rassicurandolo di tenere Bill fuori portata. Le Squadre scesero in campo e presto la partita ebbe inizio.  Come spesso succedeva tra le due squadre, il punteggio era pressoché pari portando cosi tutto il peso sui cercatori che parevano ben concentrati. Harry guardava ammirato il padre, Il suo sguardo era determinato e serio, ed era ben lontano da ricordare il ragazzo borioso ed egocentrico di poco prima. Poi vide Regulus, cosi simile e cosi diverso dal suo padrino, scattare da una parte facendo cadere in trappola il padre. Perchè si era una trappola, Harry aveva ben visto il lampo d'orato schizzare dalla parte opposta.

<< Maledetta serpe!>> 

Ron e Bill si fecero eco mentre Regulus volava a tutta velocità dietro il boccino. Harry rimase sorpreso dall'agilità e freddezza del Serpeverde ma rimase ancora più sorpreso dalla velocità di recupero del padre. In un attimo si trovò dietro la serpe, la quale si voltò per un attimo prima di aumentare la velocità. Era una sfida formidabile. Tutti rimasero sorpresi dal nuovo cacciatore che riusciva a tenere testa al magnifico e sorprendente James Potter.  Gli dava sfida ed Harry scommise di vedere il padre sorridere, forse dopo tanto aveva trovato qualcuno che gli poteva dare quel gusto della lotta e della conquista. Tutti guardavano quell'inseguimento che avrebbe determinato la vittoria trattenendo il fiato quando per poco Regulus non prese Il boccino che in una deviazione improvvisa lo fece quasi sbilanciare. Questo permise a James di sorpassarlo e guadagnare terreno verso il suo obbiettivo. Era incredibile. Harry aveva sentito dire che il padre era eccezionale sulla scopa, ma vederlo era sicuramente un'altra cosa. Conosceva meglio il fuggiasco d'oro e riusciva a prevedere i suoi scatti, Regulus però non era da meno. Rimase attaccato alla scopa di James per tutto il tempo, dando parecchio filo da torcere al campione rosso ed oro.  Alla fine le tribune Grifondoro esultarono: James aveva preso il boccino e volava per il campo godendosi la gloria. Regulus  rimase sulla sua scopa silenzioso, mantenendo la calma mentre la sua squadra imprecava. Aria lo guardò per un po' prima di seguire il suo sguardo che la portò verso Sirius. Egli era sceso in campo ad abbracciare l'amico e ha festeggiare con la squadra la vittoria. Ras  trascinò Aria di sotto per fare i complimenti al cercatore dei miracoli, e la vide anche Regulus poggiare i piedi a terra scendendo dal suo manico di scopa. La cosa non sfuggi a James che si staccò dal gruppo degli ammiratori per raggiungerlo.

<< Ehi! complimenti Black, sei stato bravo! mi hai dato filo da torcere>>

IL Grifondoro gli porgeva la mano ancora stanco e con un bel sorriso a decorargli il viso gioioso.

Regulus rimase per qualche secondo a indugiare, prima sulla mano poi sul ragazzo che gliela offriva, quando giunse Sirius. Quest'ultimo lo guardava serio spalleggiando il compagno, curioso di vedere la risposta del fratello. Regulus allora alzò il viso irrigidendo la sua espressione.

<< tieniti i tuoi complimenti Potter. La prossima volta ti strapperò il Boccino e quel sorriso fastidioso>>

così facendo voltò le spalle e se ne andò lasciando James come un idiota con la mano tesa.

<< Accidenti Black, fatico a credere che quello sia tuo fratello>>

commentò Ras mentre si avvicinava, con dietro Aria ed Astria.

<< Infatti non lo è>> 

Rispose secco mentre diede una pacca all'amico che intanto si era ricomposto. Aria non potè  che seguire Regulus andar via, seguito poco dopo da Piton. Lo vide avvicinarsi al compagno più giovane con un sorriso malefluo  e dirgli qualcosa che scatenò un'animata conversazione. Sembravano essersi trovati in un nemico comune. Aria scattò, però, quando vide Bill intrattenersi con Electra. La ragazza prese subito Ras per la sciarpa, rischiando quasi di strozzarlo, ricordandogli che avevano vinto e di cercare subito la ragazza dei suoi sogni.

Il ragazzo alzò subito il collo a cercala, quando la trovò però il suo viso si incupì.

<< Non preoccuparti ci penso io! tu corri subito da lei appena ho fatto>>

vide appena in tempo le labbra del ragazzo mimare un grazie prima di ritrovarsi difronte ai due Grifondoro. Lei stava giocherellando con i capelli e lo guardava interessata mentre lui mostrava il suo sorriso migliore. Aria respirò profondamente e agì, non aveva molto tempo.

<< Bill! eccoti finalmente, ti stavo cercando da tutte le parti!>>

rise abbastanza scialbamente, non era un granché in queste cose ma il ragazzo non ci fece molto caso.

<< Aria, ora sono un po' impegnato non possiamo..>>

Il ragazzo la guardava eloquente ma lei fece finta di non capire e lo prese per un braccio tirandolo via

<< Scusa se te lo rubo ma è davvero urgente!>> 

La ragazza sorrise appena ed Aria trascinò via il ragazzo, ignorando le sue proteste.Diede un segno con la testa a Ras di scattare quando usci dal campo di fretta.

<< Aria spero per te che sia veramente importante, per avermi portato via da una cosi bella ragazza!>>

<< Suvvia Bill, avrai altre occasioni e tante altre belle ragazze>>

Il ragazzo annuì ancora infastidito, lei lasciò il braccio e lui la segui in un luogo ancora non ben precisato, in quanto lei ancora non aveva pensato a una scusa plausibile. Camminò molto sperando in un idea, che non arrivò. Quando il ragazzo si spazienti decise di portarlo in biblioteca, dove doveva trovarsi Vin il quale l'avrebbe potuta aiutare.  Non ci misero molto a trovarlo, la biblioteca era deserta ed era anche plausibile visto la recentissima partita. Era seduto in un angolo, immerso in un vecchio tomo polveroso alquanto inquietante.

<< Vin..ecco ti ho portato Bill come mi hai chiesto>>

Il ragazzo la guardò al quanto perplesso e confuso, fortunatamente conosceva  bene la sua amica e il suo viso supplichevole gli fece afferrare il concetto: doveva reggergli il gioco.  Chiuse il libro in maniera scenica, prendendosi tutto il tempo per pensare a qualcosa. Bill, dal canto suo, lo guardava irritato chiedendosi con ansia per quale motivo fosse stato trascinato li.

<< Ti avevo chiesto di portare anche Ras ,ma va bene, con lui ci parlo dopo>>

Prese parola Vin, indicando ai due di sedersi.

<< Ho parlato con il professor Vitious e mi ha detto che se non recuperate le vostre medie, ci impedirà di provare ancora in quella vecchia aula>> 

Bill sbianco e strillò un "eh?!" che gli costò un richiamo da Madama Pince.

<< Non può farlo! è ingiusto!>>

Il ragazzo abbassò la voce e incredulosi sporse verso Vin.

<< Se tu e mio fratello vi impegnaste di più non rischieremo tanto.  Per quanto non mi interessi la fine di questo complesso ridicolo, so già che mio fratello mi tormenterebbe quindi...mi occuperò personalmente dei vostri voti>>

Un sorrisino al quanto pericoloso si disegnò sul volto del Corvonero che non rassicurò Bill ed Aria; Sembrava quasi provasse un sadico piacere di rivincita. Bill si accasciò sul tavolo depresso e Aria gli iniziò  a dare delle leggere pacche di consolazione sulla schiena mentre ringraziava Vin.

La scena venne sovrastata dal fumo che prese a ondeggiare fino a riformare una via innevata.

Hogsmeade  sotto la neve era sempre un spettacolo mozzafiato. I tre rimasero fermi ad osservare con nostalgia quel luogo tanto bramato durante il periodo passato a scuola. Sarebbero rimasti imbambolati ancora per un po' se non fossero attraversati da una coppietta felice. Mentre realizzavano chi fossero quelle due figure famigliari, la voce di Vin attirò la loro attenzione.

<< Alla fine stanno insieme. Se non ci fosse riuscito gli avrei fatto scontare il fastidio in cui mi hai trascinato la scorsa settimana.>>

Vin camminava vicino ad Aria, entrambi avvolti dalla sciarpe di due colori diversi, guardavano verso la coppia appena passata.

<< Ma sta zittò! che la possibilità di torturare quei due con i compiti ti ha ben ripagato.>>

Aria rideva e Vin dietro di lei, senza nemmeno provare a smentirla. 

Electra e Ras camminavano poco più avanti , intenti ad abbracciarsi e lanciarsi sguardi dolci  immersi in un mondo tutto loro.

<< e pensare che avrei potuta conquistarla io, peccato.>>

Bill si era avvicinato ai due compagni più giovani e teneva le mani nelle tasche dei pantaloni mentre guardava il suo amico.

<< Ma te non avevi già un altro appuntamento oggi?>>

Il Grifondoro fece l'occhiolino ad Aria e gli indicò una Tassorosso che si era fermata a dare qualcosa a una compagna di casa. Quando questa ebbe finito lo richiamò e Il Grifondoro se ne andò salutando frettolosamente.

Lasciati alle spalle i due amanti , Vin ed Aria, si immersero nelle meraviglie di Mielandia. Uscirono di li pieni di leccornie dopo molto tempo. Passeggiarono ancora, prendendosi per mano quando Bulstrode passò vicino a loro. Vin lo guardò ma lui non ebbe il coraggio di sostenere il suo sguardo e scivolò via tra la folla. Aria si strinse all'amico per dargli forza e lo convinse ad andare a prendere una Burrobirra.  Preso l'ordine e accomodati ad un tavolo videro entrare Lily Evans in compagnia di Piton. La rossa si avvicinò a loro seguita dal Serpeverde, il quale non si preoccupava di nascondere il mancato entusiasmo.

<< ciao Lily e Severus>>

Aria salutò entrambi con la stessa tranquillità mentre il suo compagno Corvonero salutò la rossa Grifondoro ignorando Piton.

Harry strinse i pugni. Non sopportava proprio vedere quel viscido assassino cosi vicino a sua madre.

<< uhm immagino stiate nel bel mezzo di un appuntamento allora tolgo subito il disturbo>>

Li guardò Maliziosa mentre Aria arrossiva e anche Vin tradì dell'imbarazzo. La giornata trascorse serena e  quando Vin ed Aria decisero di tornare a scuola era già buio. Usciti dal tre manici di scopa ritrovarono Lily, sola, stretta nel suo mantello con aria preoccupata.

<< Tutto bene Lily?>>

La ragazza sussultò a sentire la voce della vicina di casa. Gli sorrise appena prima di rispondere.

<< Severus si è allontanato con dei compagni di casa e ci eravamo dati appuntamento qui per tornare insieme ma non lo vedo ancora.>>

La rossa si alzò la sciarpa a coprirsi il naso ormai rosso quanto i suoi capelli ed la rabbia di Harry scoppiò.

<< Quello schifoso assassino ha anche il coraggio di farla aspettare qui al freddo !>>

<< Harry calmati!>>

Hermione si aggrappò al sui braccio che aveva alzato durante lo scoppio di ira. 

<< é solo un ricordo. Non puoi fare niente.>>

Hermione aveva dannatamente ragione, ma sapere che tempo fa quell'untoso e viscido mangiamorte l'avesse trattata cosi non gli andava giù. 

<< Avrà quello che merita Harry, fidati.>> 

Ron gli si affiancò e lo guardò deciso. Harry annui e si riconcentrò su quello che accadeva davanti a loro.

<< Lily  non tornerà, immagino ormai ci sarai arrivata anche tu.. ed è quasi ora di rientrare.>>

Vin vide la ragazza sospirare e strofinarsi il viso per poi riemergere sorridente.

<< Lo aspetterò ancora un po' ,magari è solo in ritardo>>

I due si scambiarono un sguardo scettico poi sorrisero alla Grifondoro.

<< Ti faremo compagnia allora, se ti va bene>>

Lily sorrise ed annui. 

i minuti passarono ma di Piton nessuna traccia. Aria abbastanza irritata dal comportamento del ragazzo decise, con una scusa, di allontanarsi a vedere se riusciva a trovarlo. Era veramente freddo e il buio non aiutava e ormai quasi tutti gli studenti erano rientrati, trovarlo non sarebbe dovuto essere difficile e invece non vi era traccia . Stava per tornare indietro, convinta che fosse rientrato, quando vide scendere da una collina un gruppetto di Serpeverde, tra cui anche la persona che cercava. Severus camminava vicino ai Serpeverde con cui lo aveva visto nel corridoio,la  volta che aveva avuto quella visione su di lui. Poco dopo emerse anche Regulus  avvolto in un lussuoso mantello che lo distingueva dagli altri compagni. Il gruppo sembrava preso dalla loro conversazione e si accorsero di Aria solo quando ci si ritrovarono praticamente davanti. Mulciber si portò avanti guardandola con un  inquietante ghigno.

<< Che ci fa una sanguesporco tutta sola? i tuoi amichetti si sono accorti dell'errore che facevano nel portarti con se?>>

Avery ridacchiò alla battuta del compagno mentre Severus e Regulus rimasero imperturbabili.

Aria respirò profondamente e si fece coraggio

<< Io..Sono venuta a cercarti Severus, Lily...>>

<< Severus?! cos'è tutta questa confidenza mezzosangue!>>

Mulciber la interruppe e si avvicinò pericolosamente verso di lei. Aria indietreggiò spaventata e questo fece ghignare la serpe che venne affiancato dal compagno Avery. Aria si sporse a cercare  Piton che però puntava il suo sguardo altrove. 

<< Quando parli con noi purosangue devi chiamarci padroni, lurida mezzosangue>>

Aria indietreggiò ancora più spaventata quando vide Mulciber prendere la bacchetta. I suoi occhi si fecero lucidi e cercarono ancora in direzione di Piton che non accennava a volerla guardare. Vide avanzare Regulus, quando il suo compagno aveva portato la bacchetta al suo volto. Entrambi aprirono la bocca come per dire qualcosa ma una voce molto gutturale e poco gentile li interruppe.

<< Ehi ragazzini! il vostro tempo è finito, tornate a scuola invece di bloccare l'entrata nel mio pub!>>

tutti alzarono la testa e si accorsero di trovarsi sotto l'insegna del Testa di porco, il cui proprietario si trovava alla porta  continuando a guardarli in cagnesco.

<< Mulciber, Avery andiamocene.>> 

Li richiamò Regulus e i due lo seguirono lanciando un ultima occhiataccia ad Aria.

<< E tu ragazzina? che aspetti?>>

Aria lo guardò con gli occhi  lucidi evidentemente ancora agitata e il vecchio proprietario si lasciò andare in un grugnito.

<< hai una bacchetta?>>

Aria annui confusa.

<< Allora dovresti iniziare a usarla o quelli ti tormenteranno per sempre>>

cosi dicendo scomparve dentro il locale. La ragazza lo seguì istintivamente, ritrovandosi in un vecchio e sudicio stanzone.

<< Grazie! ...signore>>

L'uomo la guardò di sbieco poi si portò una mano intasca tirando fuori una busta. Meditò affondo prima di darla alla ragazza.

<< chissà se ci azzecchi una volta...prendila ragazza, sono quasi sicuro sia per te. Non farmi domande corri a scuola o ti espellono>>

Aria ebbe appena il tempo di prendere la busta prima di essere buttata fuori. La sentì pesante ma quando la toccò non vi era niente dentro .Iniziò a correre verso scuola, passando davanti ai tre manici di scopa. Corse ancora di più quando vide che i suoi amici erano rientrati sapendo già di doversi aspettare tante domande e una bella punizione. 

 Arrivata al castello vide ad aspettarla la Sprout, la sua direttrice di casa, che picchiettava il piede  a terra molto adirata.

<< Signorina Davidson! sa quanto ci ha fatto preoccupare il suo ritardo?! oh avrà sicuramente una bella punizione! intanto, a lei saranno vietate le prossime due uscite e verranno tolti 50 punti alla sua casa!>>

Aria teneva la testa bassa talmente si vergognava di essere ripresa cosi dalla sua insegnante.

<< Da lei non me lo sarei mai aspettato, mi delude al quanto. Entri adesso o congeleremo>>

Aria la seguì e la scena venne risucchiato in altro vortice di fumo.

Si ritrovarono nella camera di Aria la quale, distesa sul letto, si rigirava la busta datagli dal proprietario di quello squallido pub. Alla fine si portò a sedere e decise di aprirla.

Il trio si era accomodato intorno a lei, curiosi come non mai di scoprire cosa conteneva. Aria estrasse un biglietto:

" chi solo può vedere può capire. mi fido di te, saprai cosa farne"

appena finito di leggerlo si senti uno strano rumore all'interno della busta che sembrò riempirsi di qualcosa. Aria posò il biglietto sul letto, più precisamente sulle gambe di Ron che vennero attraversate e portò la mano dentro la busta. Hermione trattenne il fiato quando vide, un Giratempo ciondolare dalle dita della ragazza che lo guardava dubbiosa.

<< Ma che cos'è?>> 

lo studiava con giusta curiosità mentre Harry e Ron guardavano Hermione come a chiedere...

<< Non credo fosse quello che ho usato io, voglio dire..me lo ha dato la Mcgranitt..come può..>>

Ron si avvicinò al giratempo allungando le dita quasi a toccarlo quando il diario avvertì la fine del viaggio e con il classico lampo di luce li riportò alla realtà.

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ed eccomi qua! se avete notato ho cambiato un po' stile e modo di scrivere, facendo diventare i capitoli veramente eterni XD  Ho deciso di rinunciare  certe logiche per dedicarmi più alla descrizione degli ambienti, delle persone e delle emozioni che provano i protagonisti. voi che ne pensate? sto facendo bene? se cosi fosse parto per una lunga spedizione " correzione capitoli precedenti"( ad aver tempo XD) . chiedo scusa per eventuali errori ma non ho davvero tempo di riguardarlo per bene! >.< ci penserò domani, promesso! 

spero davvero che iniziate a commentare e a farmi sapere cosa ne pensate D: 

a presto! buon fine settimana!

 

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Capitolo 12
*** The one-eyed witch ***


Harry stringeva il quadernino tra le mani mentre guardava i suoi amici, i quali ricambiavano con lo stesso sguardo impaurito, confuso ma vivo. Avevano scoperto qualcosa e in quei giorni, cosi pesanti,era un caldo raggio di sole in un pomeriggio invernale. Era notte fonda  con solo la luna come illuminazione per quella stanza caduta in una immobilità surreale e innaturale. Volevano tutti e tre la stessa cosa ma nessuno aveva il coraggio di parlare.

<< Leggiamo, ancora.>>

Disse alla fine Ron, deglutendo poco dopo. Harry annui per poi voltarsi verso l'unica persona che avrebbe sicuramente rifiutato l'offerta e gli avrebbe esortati a riposare per l'indomani.

<< si, facciamolo>>

Harry rimase stupito e trovò la stessa espressione sul volto del suo migliore amico che si limitò ad alzare le spalle ed ad avvicinarsi a lui. Lo stesso fece Hermione ,la quale non si era resa conto delle titubanze  dei suoi amici su quel suo atteggiamento e di certo loro non gli avrebbero fatto domande che la portasse di nuovo in lei. Aprirono il quaderno e si riemersero nel passato.

fumo.

un profumo di biscotti e cannella impregnava il corridoio che si stava disegnando intorno a loro dagli ultimi fili lattiginosi. L'enorme quadro di un cesto di frutta gli fece capire di essere davanti alle cucine quindi vicino all'entrata della sala comune dei Tassorosso.

<< Che brutti Bastardi maledetti!>>

La voce di  Astria rimbombava nel corridoio, fortunatamente deserto o si sarebbe beccata una bella punizione per quel linguaggio scurrile.

<< Shhh Astria! o ti farai mettere in punizione anche tu>>

ecco che anche Aria usciva fuori da una botte, sovrastata da altre botti identiche.

<<..quel Piton poi!  com fa Lily a perdonarlo! non solo i suoi amichetti ti hanno minacciato e non ha mosso un dito ma per colpa della sua mancata educazione hai preso anche una punizione!  e io che volevo portarti con me  ha scegliere il regalo di natale per Bill.>>

Lo sfogo violento di Astria si trasformò in lamento rassegnato mentre sorpassarono i tre che si misero subito al suo inseguimento.

<< Non dirlo a Lily o a Vin, alla fine non è successo niente.. ma se lo venissero a sapere si scatenerebbe di nuovo una brutta faida e non voglio vedere litigare nessuno, non ancora>>

un flash accecò il trio spettatore. Quando tornarono a vedere, la immagine delle due ragazze venne sovrapposta da una foto di famiglia di Aria: I suoi genitori erano felici e sorridenti e una bambina tutta capelli gli abbracciava entrambi, con un enorme sorriso sdentato.

I tre Grifondoro trattennero il respiro per poi essere riportati alla scena davanti a loro.

<< Ma Aria! potevano farti del male! non è successo niente solo grazie a quello strano tizio! loro devono sapere..>>

Astria si portò davanti a lei,fermando la camminata e la guardò sbalordita.

<< Non dirlo. Per favore, ci sono fin troppi litigi fuori e dentro la scuola, è un segreto che affido a te>>

Aria la guarda dritta negli occhi, non era triste, non era felice nemmeno supplichevole, la guardava e basta attendendo una sua risposta.

Astria la guardò e si ricompose, sospirando appena prima di risponderle.

<< Lo farò. Sei la mia migliore amica e non tradirei mai un tuo segreto  ma non sono comunque d'accordo e ti tormenterò per convincerti a parlare.>>

Aria sorrise e l'abbracciò venendo subito ricambiata dall'amica.

<< ...Ti dirò sapere qualcosa che quel corvaccio del tuo ragazzo non sa mi da una certa euforia.>>

e entrambe si ritrovarono a ridere, camminando fino a raggiungere la Sala grande.

L'umore quella mattina non era dei migliori, tutti i ragazzi parlottavano tra loro e non sembravano molto interessati ai dolci della colazione. Le due ragazza avanzarono verso il proprio tavolo preoccupate, voltando lo sguardo verso il tavolo dei Corvonero, dove Vin non staccava gli occhi dalla Gazzetta del profeta. Appena si sedettero, Astria si avvicinò ad un ragazzo dai capelli rossi e un po' corpulento:

<< ehi Mills, che succede? che hanno tutti questa mattina?>>

Milss storse la bocca e la guardò incredula.

<< non hai ancora letto la gazzetta?>>

cosi dicendo gli passò una copia del famoso giornale, osservandola leggere l'articolo. Anche Aria la guardò aspettando che finisse ,per poi sapere cosa turbava cosi tanto tutti.

Più si inoltrava nella lettura più le mani della bionda si stringevano su quelle pagine e il suo viso si fece pallido. Poi alzò lo sguardo spaventato e tornò sulla compagna di stanza, anch'essa preoccupata.

<< Aria, ci sono state altre scomparse...non solo tra i maghi ma anche tra i babbani. Su tutte le sparizioni c'era questo in cielo...>>

Aria portò le mani sul giornale a guardare l'immagine, portandolo istintivamente quasi attaccato al viso.

<< Il marchio nero...>>

disse Ron con un filo di voce, prendendo istintivamente la mano di Hermione che lo fece a sua volta con  Harry.

Astria e Aria si guardarono, consapevoli che la situazione stava seriamente precipitando, ma non parlarono si guardarono e basta, come per infondersi coraggio. Mills gli passò dei biscotti e gli sorrise debolmente, venendo ricambiato da Aria che sicuramente apprezzava il gentile tentativo del ragazzo di risollevarle il morale. Astria invece aveva spostato lo sguardo sul tavolo Grifondoro dove, un'altrettanto preoccupata,  Lily  parlottava con una sua amica, che il trio riconobbe essere Mary. Poi come se l' avessero percepito entrambe le ragazze alzarono gli occhi verso le due Tassorosso. Si scambiarono lo stesso sguardo per poi sorridere, non debolmente ma con coraggio, il coraggio che solo le Grifondoro sanno dimostrare e con orgoglio alzarono la testa e si rimisero a mangiare. Harry non potè che sorridere orgoglioso del coraggio della madre mentre le due Tassorosso, dall'altra parte, risero. Risero perchè avevano bisogno di ridere, risero perchè la paura era troppa e risero perchè Lily e Mary avevano ragione: non si vergognavano di essere quello che erano. Una mano si poggiò sulla spalla di Aria e quando si girò vide Vin, in piedi di fronte a lei preoccupato.Lei gli prese la mano e lo fece sedere al suo fianco, addentando un biscotto passatogli prima dal compagno di casa.

<< Insomma ve la ridete?>>

disse il Corvonero con un mezzo sorriso appoggiandosi con entrambi i gomiti al tavolo.

<< Anche le serpi se la ridono>>

aggiunse Mills , indicandogli il tavolo verde e argento con un cenno del capo.Sia il trio seduto al tavolo che il trio dietro di loro si voltarono tutti verso quel tavolo, ma solo il trio "fantasma" sapeva cosa aspettarsi,forse.

Infatti sembravano essere l'unico tavolo tranquillo, quasi allegro. Parlottavano tra loro più vividamente e ogni tanto guardavano verso gli altri tavoli ridacchiando e parlottando  di nuovo.

Aria strinse i pugni e serrò le labbra prima di abbassare la testa, aveva gli occhi lucidi di certo non voleva dargli soddisfazione di farsi vedere così, non dopo quello che era successo.Alzò di nuovo lo sguardo su di loro e si ritrovò un arcigno Severus Piton ghignare vicino a quello che doveva essere il suo gruppetto. Infatti ormai era solito girare con Mulciber, Avery e a volte anche Regulus che questa volta ,però, era impegnato a parlare con un compagno più grande, dai cappelli scuri e occhi affilati . Lui non sembrava molto scosso dalla notizia ma rispondeva gentilmente al compagno più piccolo, il quale sembrava aver preso la notizia con un atteggiamento più maturo. Aria però non riusciva a non guardare Severus. Lily era una nata babbana ed era una sua grandissima amica, come poteva essere felice di quello che stava succedendo? Delle dita si intrecciarono alle sue e la ridestarono dai suoi pensieri. Si voltò verso Vin, che l'abbracciò senza lasciarli la mano.

<< Non sei sola >>

si limitò a sussurragli per poi richiamarla a guardare il preside che prendeva parola.Harry, Hermione e Ron lo guardarono con grande nostalgia. Faceva male ogni volta rivederlo vivo. Sapere che quello era l'inizio di tutti gli dava una grande impotenza, erano li  ma non potevano cambiare nulla. Silente chiese l'attenzione con un gesto della mano e man mano il vociferare si affievolì fino a diventare silenzio.

<< Come avrete già letto sulla Gazzetta del profeta, grandi avvenimenti stanno scuotendo il mondo magico e non.>>

Silente scrutava la sala attraverso i suoi fedelissimi occhiali a mezzaluna.

<< Non vi nasconderò che la situazione sia pericolosa, tuttavia, vorrei rassicurarvi che il ministero sta lavorando per catturare questi criminali>>

e si soffermò maggiormente sul tavolo erede di Salazar .

<< Inoltre Hogwarst è ben protetta e sicura, finché sarete qui non dovrete temere nulla. Pertanto vi invito a godervi la vostra colazione mentre vi informo che le gite ad Hogsmaede non saranno annullate ma saranno vigilate ,comunque, maggiormente dai professori e prefetti>>

Poi augurò una buona giornata di studio e si risedette al tavolo dei professori. Il corpo insegnati si comportava il più normale possibile, cercando ovviamente di far sembrare tutto sotto controllo e sicuro. Solo il professor Lumacorno tradiva un po' di agitazione: era tre volte che si faceva cadere un pezzo di pancetta dalla forchetta poco prima di addentarlo.

Aria e Vin se ne erano accorti ovviamente e se la ridevano sotto i baffi. La situazione tornò pressoché tranquilla prima che tutto fu risucchiato da un grosso vortice di fumo. Filamenti argenti vorticarono intorno a loro fino a formare delle scale che portavano a una piccola torre, dalle cui finestre si vedeva il lago nero.  Seduta sul davanzale di una di esse vi era Aria, Con le stesse lunghe trecce del ricordo precedente per cui i tre dedussero essere lo stesso giorno. La ragazza prese dalla tasca del suo mantello Il giratempo donatogli dal proprietario del Pub più squallido che avesse mai visto. Se lo rigirò tra le mani molto delicatamente  facendo sussultare Hermione quando, per sbaglio, lo fece girare nel verso per farlo funzionare.  Aria sbuffò.

<< Solo chi vede...forse dovrei avere una visione con questo?>>

parlottava tra se e se, portandosi il medaglione a sfiorarsi le labbra.

<< Forse...>>

Cosi dicendo chiuse gli occhi e strinse il Giratempo tra le mani, con la schiena ben dritta appoggiata al freddo muro di pietra. Rimase cosi per un bel po', espirando e inspirando con regolarità, cercando forse di cadere in una sorte di meditazione. Un sbuffo sgraziato annunciò il fallimento della ragazza che aprì poco dopo gli occhi, guardando quello strano ciondolo frustrata. Non riusciva a gestire quella, che sempre più,riteneva una maledizione più che un dono.Si appoggiò al Muro e guardò fuori: Due studenti dell'ultimo anno stavano passeggiando in riva al lago, sicuramente era una sorta di appuntamento. Anche lei aveva avuto vari "appuntamenti" se cosi si potevano definire. Uscire con il proprio migliore amico, gay, di cui non sei innamorata, potevano definirsi appuntamenti?mentre rimuginava fece scattare appena la rotellina del giratempo questo iniziò a girare. Hermione istintivamente si buttò su di lei ma, ovviamente, non servì a nulla. Aria spalancò gli occhi nel vedere ,tutto intorno a lei, scorrere velocemente indietro: gli uccelli, le onde del lago mosse dal vento, le fogli degli alberi e perfino la coppietta che era appena uscita dalla sua visuale. Quando tutto si fermò, Aria aveva il viso appiccicato alla finestra, incredula osservava tutto tornare al suo posto. Improvvisamente dei passi riecheggiarono in quel corridoietto a chiocciola. Istintivamente, la Tassorosso salì qualche scalino finendo per nascondersi poco più in alto. Il suo stupore aumentò costringendola a portarsi le mani davanti alla bocca: era lei. Si vide sedersi proprio dove era fino a poco prima e ripercorrere tutti i suoi gesti. Prese il ciondolo e lo guardò spaventata, il suo petto non accennava ad abbassarsi ed alzarsi ad un'andatura normale. Hermione sperò che non si spostasse da li, se solo le due Aria si fossero viste...non voleva nemmeno immaginarlo.

<< Quel vecchio scellerato! come gli viene in mente di dare un oggetto così pericoloso a una studentessa senza nemmeno spiegargli come funziona!>>

Hermione sbraitava in mezzo alle due ragazze mentre Ron osservava il tutto curioso.

<< Allora è cosi che funziona, voi siete riapparsi in infermeria?>>

Harry annui mentre Hermione iniziava a calmarsi. Fortunatamente aveva girato poco la manovella e l'Aria del passato scomparve nel turbinio del tempo. L'altra, allora, scese le scale spaventata e istintivamente gettò quel gioiello a terra. Passò poco prima che lo raccogliesse e lo nascondesse per bene in tasca, era meglio metterlo via.I tre scattarono su un altro scalino per evitare che la ragazza gli attraversasse durante il suo passeggiare continuo. Si strofinò il viso per poi tirarsi le guance e  dopo massaggiarsele, assumendo espressioni assai buffe.

<< ok,ok. Ragioniamo. Se giro la manipola torno indietro nel tempo...Ho una collana che fa tornare indietro nel tempo. Divertente...>>

Infilò di nuovo la mano intasca prendendo il giratempo tra le dita.

<< Adesso che so che fai...posso cercare meglio in Biblioteca>>

Si riportò il ciondolo in tasca per poi scendere gli scalini e scomparire dietro un altra folata di fumo.

<< Ma stiamo scherzando? non la vuole usare?!>>

Harmione si voltò verso Ron indignata.

<< Meno male che ha un Briciolo di buon senso in più di te, Ronald. Anche se in Biblioteca poteva andarci benissimo prima.>>

Il Fumo intorno a loro intanto si stava delineando prendendo forma.

<< Non tutti vivono in Biblioteca come te e poi andiamo! con le cose che puoi fare>>

Hemrione lo guardò furiosa e Ron arrossi capendo, forse, che era meglio non aggiungere altro.

<< ehm..ragazzi, credo di essere  arrivati>>

Li richiamò Harry che osservala la stanza circolare dal soffitto basso appena formata intorno a loro. La stanza era estremamente luminosa nonostante le piccole finestre circolari, piena di piante colorate e decorata con allegri colori giallo e nero. Il viso dipinto di Tosca Tassorosso salutava i suoi studenti brindando a loro con una piccola coppa d'oro a due manici. Non c'erano dubbi su dove si trovassero. Harry si incantò a guardare dei cactus ballare quando qualcuno passava vicino a loro e scoppiò a ridere quando un ragazzo del primo anno ebbe una "lavata di capo" da alcuni viticci ed edere. 

<< Harry eccola.>>

Lo richiamò Hermione indicando una delle porte, anch'esse circolari e di legno, che pportavano ai dormitori aprirsi. 

Aria seguiva Astria che a differenza dell'amica era ben coperta e pronta per uscire.

<< Che noia! vorrei che venissi anche tu! Stupide serpi....>>

La bionda  sbuffava quando si fermò davanti il camino, proprio sotto al quadro di Tosca.

<< Astria non importa, troverò altro da fare. Mi raccomando fai un bel regalo e hai la lista si?>>

La ragazza tirò fuori una pezzo di pergamena dalla tasca della mantella e gliela mostrò.

<< Si non mi scorderò nemmeno un dolce ma...forse dovrei rimanere..>>

Mentre guardava la sala comune svuotarsi piano piano.

<< Sei matta? e poi cosa mangiamo quando tu mi aggiorni sulle ultime novità? su su o farai tardi!>>

Aria rideva mentre spingeva di prepotenza l'amica fino le scale che l'avrebbero portata all'uscita. Questa l'abbraccio e gli regalò un sorriso prima di salutarla e andarsene.

Aria si lasciò cadere su una sedia di legno color miele, come anche il tavolo su cui poggiò i piedi.Guardò il soffitto arricciando le labbra, sapeva fare davvero espressioni buffa quando pensava. Ormai era sola nella sala e presa dallo sconforto si lasciò scivolare  fino al pavimento sbuffando sonoramente.

<< Coraggio! andiamo a fare un giretto per il castello..magari avrò un illuminazione>>

Si alzò e si spolverò la gonna della divisa, si non dovendo uscire non si era preoccupata di cambiarsi. Usci dalla solita botte e si incamminò per i corridoi di Hogwarts. Harry ricordò lo sconforto di quando fu costretto a rimanere a scuola per la mancanza di un permesso scritto. Rise, ricordandosi di quanto quello, al tempo, gli sembrò un problema gravissimo. Seguirono Aria bighellonare sulle scale, lasciandosi guidare dal loro continuo cambiare. Si fermò al terzo piano iniziando a percorrere il corridoio senza meta.

<< Che facciamo bighelloniamo?>> 

Pix il Poltergeist  era sbucato da una porta di una vecchia aula in disuso. 

<< Pix! non ho voglia dei tuoi scherzi..>>

L'avvertì Aria abbastanza scocciata dalla presenza fastidiosa di Pix.

<< ahhh non hai voglia di giocare... allora ti punirò! >>

ed iniziò a lanciargli oggetti  e a tirargli i capelli.La povera sventurata iniziò a correre via lanciandogli poi degli incantesimi per allontanarlo. Riuscì quasi a seminarlo quando salì le scale per andare nell'aula di difesa contro le arti oscure quando inciampò su qualcosa, o meglio qualcuno. Prima che potesse comprendere chi o cosa gli faceva da cuscino, si sentì avvolgere da un mantello e vedere Pix volare oltre. SI voltò verso la persona che le stava tappando la bocca e quasi perse un battito prima di capire che quegli occhi grigi non erano del Black che temeva. Sirius la portò dietro la statua di una strega orba senza togliere ancora quello strano mantello. Gli fece segno di tacere con l'indice davanti la bocca quando sentirono Pix riscendere le scale con tanto di una lunga serie di imprecazioni assai colorite. Solo dopo essersele memorizzate un paio ed assicurato che la via fosse libera, Sirius tolse il mantello. Aria ne fu grata, lo spazio era minimo e per quanto sapeva che molte ragazza a scuola avrebbero pagato oro  per essere state nella sua situazione, lei non poteva che sentirsi a disagio e in imbarazzo.

<< Accidenti quel fantasma, fastidioso non trovi?>>

Sirius gli sorrideva togliendosi qualche boccolo scuro dal viso.

<< che ci fai qui Black? e perchè mi hai avvolto in questo...mantello?>>

Aria stava tirando su il pezzo di stoffa, un po' vecchio, nero con dei strani ricami argentati.

<< Ahhh voi donne..sempre con queste domande...ti ho salvata! dovresti ringraziarmi>>

Sirius alzò il viso altezzoso,strappandogli dalle mani il mantello per poi guardarla con un sorriso che farebbe venire voglia a chiunque di prenderlo a schiaffi.

<< Grazie Black, ma sono sicura che sei qui per ben altri motivi...visto che non sei ad Hogsmeade immagino tu sia in punizione.>>

Anche Aria sorrideva adesso e si portò le braccia incrociate al petto.

<< Anche te mi pare...ho sentito della tua malefatta della scorsa settimana. Hai fatto perdere ben 50 punti alla tua casa...e per questo ti ringrazio>>

fece un mezzo inchino accompagnato da un roteare di mano che fini al suo petto. Aria lo guardò innervosita mentre veniva gratuitamente presa in giro da quel sbruffone.

<< Io sono quasi sicura che tu invece abbia il completo divieto di gironzolare per il castello. Non sei l'unico a tenerti informato sulle punizioni degli altri.>>

Gli sorrise beffarda mentre lui rimaneva piacevolmente sorpreso.Poi allungò un mezzo sorriso e, in maniera troppo teatrale, alzò le braccia al cielo.

<< OH! mi hai scoperto! - Aria assottigliò gli occhi e lui rise tornando normale-  Va bene, Va bene, è vero! non potrei essere qui ma grazie a  questo mantello, posso andare dove voglio...anche a Hogsmeade>>

teneva il mantello per una mano sicuro di aver scatenato la curiosità di Aria che in quel momento lo guarda con un sopracciglio alzato, un po' confusa. Per rendere la cosa ancora più chiara vi mise una mano sotto e questa scomparve, divenne invisibile. A quel punto la bocca della ragazza si spalancò dalla sorpresa e si gettò su quel mantello alzandolo e controllando che la mano fosse ancora li. Sirius scoppiò a ridere sonoramente facendo arrossire la ragazza.

<< é un mantello dell'invisibilità. Il mio amico James me lo ha prestato per poterlo seguire ad Hogsmeade. Qui sotto non ti vede nessuno.>>

cosi dicendo si avvolse nel mantello, lasciando fuori solo una testa riccioluta e fluttuante. 

<< Incredibile...e come pensi di uscire dal castello? i cancelli sono chiusi>>

Il ragazzo la guardò con espressione furba.

<< Te lo dirò solo se mi prometti di mantenere il segreto, questo e quello del mantello ovviamente. Se scoprissero che abbiamo un oggetto magico così...sarebbe la fine>>

Aria lo guardò titubante poi guardò oltre la statua proiettandosi un intera giornata in quel castello, da sola.

<< Ok, manterrò il segreto a patto,però, che mi porti con te>>

Sirius arricciò la bocca e la guardò curioso.

<< Sai che se ti scoprono ci passi i guai?>>

<< Si.>>

<< sai...dovrai fare tutto quello che ti dico>>

<< Va bene.>>

<< D'accordo>>

Il Grifondoro alzò le spalle e prese la bacchetta. L'appoggiò sulla gobba della statua e pronunciò un Dissendium . La gobba si aprì rivelando un cunicolo che scendeva verso il basso.

<< Come lo conoscevi?!>>

Chiese Aria incredula.

<< Nessuno conosce il castello meglio di noi malandrini. Ci è costato un bel po' di punizioni ma ne è valsa la pena, vieni>>

le indicò il passaggio aiutandola ad entrare seguendola poco dopo e chiudendo il passaggio.

<<  Lumus  >>

Aria accese una piccola luce sulla punta della sua bacchetta e si avviò per quel cunicolo. 

Hermione zittì i suoi due amici che si erano messi a parlare di quando Harry percorse lo stesso cunicolo.Dopo un bel po' di cammino arrivarono a delle scale. Qui Sirius fermò Aria e si avvicinò a lei per nascondersi entrambi sotto il mantello.

<< Bene. Qui sopra c'è la cantina di Mielandia, da adesso dobbiamo stare molto attenti a non far rumore. Non ci vedono ma ci sentono.>>

Aria annui cercando di coordinarsi ai suoi movimenti. Salirono le scale e Sirius aprì lentamente la botola che li separava dalla cantina. Una volta accertato che non ci fosse nessuno, l'aprì maggiormente facendo uscire lui e la compagna di scuola il più in fretta possibile per poi richiuderla.  Si trovarono in una piccola stanza piena di  barili colmi di dolci  con una scala di legno che portava al piano superiore. Il Grifondoro prese una manciata di zuccotti di zucca e se lo portò uno in bocca.

<< Ehi! quello è rubare!>>

Lo riprese Aria  e lui sussultò facendogli segno di abbassare la voce.

<< Lascerò cadere dei soldi nella cassa o sul bancone, come sempre. Stai tranquilla..malfidata di una Tassorosso>>

Aria arrossi appena, mentre Sirius la guidava su per le scale. Sembrava davvero esperto, sia nei movimenti che nelle azioni: lo aveva fatto sicuramente molte volte. La porta della cantina si aprì rivelando un enorme quantità di studenti intenti a comprare e assaggiare ogni tipo di dolce. Sirius lasciò cadere dei soldi nella cassa sempre aperta per via dei numerosi clienti per poi fare l'occhiolino ad Aria, sempre più in imbarazzo. Evitarono un Grifondoro del 3 anno  che aveva appena ingoiato delle piperille incendiando la spalla del compagno, slittarono tra dei Corvonero del 4 che inseguivano una cioccorana e uscirono dal negozio. Il freddo li attanagliò, Aria non si era preoccupata di coprirsi, di certo non pensava di ritrovarsi li, fuori da scuola. Sirius la vide tremare e, dopo aver preso la sua bacchetta dalla tasca posteriore dei pantaloni, pronunciò un incantesimo riscaldante. Aria si rilassò al tepore che si estese per tutto il loro nascondiglio.

<< Non pensavo sapessi fare incantesimi cosi avanzati>>

Sirius ridacchiò e senza voltarsi gli rispose:

<< cosi tanto sorpresa? io imparo solo quello che mi serve>>

Aria rimase abbastanza confusa e sorpresa da quel ragazzo, non sapeva più che pensare  di lui.Harry era contento di conoscere il suo padrino sotto quell'aspetto allegro e spensierato,senza i segni di Azkaban. Evitarono altri passanti, studenti e poi...Astria! Aria riconobbe l'amica chiacchierare con un paio di Grifondoro e fece per andare verso di lei quando la mano di Sirius le tirò il braccio.

<< Dove pensi di andare?>>

Gli sussurò abbastanza agitato.

<< Quella è una mia amica, voglio salutarla.>> 

Gli rispose la Tasorosso leggermente infastidita da quella prepotenza.

<< No  mia cara, se adesso vai da lei scoprirà il mio segreto e poi avevi detto di eseguire ogni mio ordine>>

Aria arricciò il naso e lo guardò abbastanza innervosita. 

<< ho detto che avrei fatto come dicevi non eseguito ogni tuo ordine come un cagnolino. >>

tirò il braccio per liberarsi dalla sua presa e lo guardò offesa. Sirius roteò gli occhi e sorrise.

<< Attaccati a tutte le parole che vuoi, hai promesso. E adesso seguimi.>>

Il Grifondoro aveva ragione e lei non potè ribattere, si  limitò  quindi a seguirlo chissà dove.

Si allontanarono sempre più dalle vie principali, per raggiungere una piccola boscaglia in cima una collinetta. L'attraversarono, trovandosi in un altopiano dal quale si poteva ammirare una vecchia catapecchia fatiscente.  Il resto dei malandrini stavano seduti su alcune rocce poco distanti, aspettando sicuramente il loro amico. Sirius Allora si tolse il mantello e corse verso di loro, lasciando aria mezza visibile e mezza no. 

<< Sei in ritardo amico! problemi?>> 

lo rimbeccò  James mentre arrotolava il suo braccio al collo dell'amico. Quest'ultimo fece un cenno in direzione di Aria che si pietrificò imbarazzata limitandosi a sorridere appena.

<< Stava scappando dal quel rompi pluffe di Pix e mi ha scoperto. Ho dovuto portarla con me alla fine.>>

I malandrini la guardarono e poi sorrisero. Lei ricambiò la gentilezza non sapendo però bene come comportarsi e si avvicinò a loro.

<< Mi spiace disturbarvi...>>

La ragazza riprese a tremare, l'incantesimo di prima doveva essere terminato. 

<< Non importa! avrai l'onore di passare del tempo con noi! ti divertirai!>>

Si pavoneggiava James, appoggiato dal cicciottello Peter mentre Remus si avvicinò alla ragazza e gli porse la sua sciarpa.

<< fa molto freddo. Mi spiace... ti sei ritrovata impreparata>>

Aria prese la sciarpa e se la portò al collo ringraziando il ragazzo che gliel'aveva offerta.I malandrini si guardarono e uno per uno diedero qualcosa alla ragazza per coprirsi. Alla fine si ritrovò addosso : la Sciarpa di Remus, i guanti di Peter , il cappello di James e il mantello di Sirius. Si era deciso che fosse lui a sacrificarsi maggiormente in quanto sarebbe stato strano se uno di loro, improvvisamente,non avesse più un indumento addosso.

<< Grazie Mille, ve le restituirò al castello>>

I ragazzi fecero una smorfia e si misero a parlare tra di loro per decidere cosa fare, finendo per discutere e a lanciarsi palle di neve. Aria rise lasciandosi coinvolgere in quel gioco semplice ma divertente. Si ritrovò a sudare, nonostante il freddo. Si sedette su una di quelle rocce, esausta e si mise ad osservare il panorama. La vecchia casa aveva un aspetto lugubre e di certo non rassicurante.

<< Quella è la stamberga strillante. Dicono sia infestata, la notte si sentono strilli e grida strazianti provenire da li>>

Remus Lupin si sedette vicino a lei, anch'egli sudato e stanco.IL trio sorrise all'ironia che fosse proprio lui a raccontargli quelle legende e bugie.

<< Tu ci credi?>>

Gli chiese la ragazza che però non ebbe risposta, visto che una palla di neve prese in pieno la testa del suo interlocutore. Sirius scappava dall'amico infuriato che lo prese e lo buttò a terra. I due si misero a lottare sulla neve, mentre Peter si allontanava da loro. L'immagine si sfocò ed Aria si tené la testa mentre qualcosa bruciava nella sua tasca. Quando toccò il giratempo tutto si bloccò e dalla stamberga si sentirono degli strilli. Aria cadde a terra e tutto tornò a scorrere. James fu il primo a soccorrerla seguito da gli altri.  Tutto si sfumò si mosse a scatti come una vecchia videocassetta rovinata. Il fumo ricoprì tutto per poi ricomporsi poco dopo nello stesso punto ma con una situazione ben diversa. Aria si era ripresa e stava mangiando della cioccolata offertagli da Remus mentre gli altri ragazzi si erano seduti la intorno. 

<< Il solito Lupin>> 

commentò Hermione facendo ridere i suoi due amici. Era bello vedere che certe cose non cambiano mai.

<< Sto bene davvero. Soffro di pressione bassa e mi capita spesso, devo solo essermi affaticata troppo>>

cercava di giustificarsi Aria, palesemente a disagio. Sirius sospirò per poi alzarsi.

<< Su andiamo, è ora di tornare al castello>>

e gli porse la mano. Aria lo guardò tremendamente dispiaciuta non voleva costringerlo ad andarsene.

<< Sto bene. Non serve che ce ne andiamo>>

Si alzò anche lei, forse per far vedere che stava davvero bene. Gli altri la guardarono per poi spostarsi su Sirius.

<< che tu stia bene o meno ti ricordo che siamo "clandestini".Non possiamo stare troppo tempo lontano dal castello o ci scoprono. Sai io sono molto ricercato >>

Assunse un'espressione che doveva essere da duro e gli voltò le spalle per riprendere il mantello dell'invisibilità. Peter squittì una risata, perché quel ragazzo sembrava un topo era un mistero per la ragazza,  James si trattenne dal ridere mentre Remus la incoraggiava a seguirlo. Alla fine si salutarono e, dopo essersi coperti con il mantello, Aria e Sirius si incamminarono verso Mielandia.  Aria vide Vin uscire dal ghirigoro e il sorriso malizioso di Sirius gli ricordò che non poteva salutarlo. Incontrarono anche Ras e la sua fidanzata,  poi Lily ,insieme a  Mary, uscire dai tre manici di scopa. Passarono anche vicino a un gruppo di Serpeverde a cui Sirius fece delle fatture, tra cui un tarantallegra che fece andare uno contro un gruppo di studenti più grandi. I due ragazzi risero, sicuri che in tutta quella confusione non potevano sentirli. Sirius si bloccò improvvisamente  facendo sbattere Aria addosso alla sua schiena.

<< Ma che fai?!>> 

sussurò la ragazza mentre si massaggiava il naso. Non ricevendo risposta si affacciò da dietro una spalla del Grifondoro e capì. Regulus era in compagna di Piton e un altra ragazza Serpeverde dello stesso anno. Non facevano nulla di strano, parlavano e camminavano mentre Piton mostrava loro un libro di pozioni che Harry conosceva benissimo. Sicuramente si stava vantando con loro di qualche incantesimo appena inventato, ma Aria e Sirius non potevano saperlo quindi tirarono dritto evitandoli. Benché  non avrebbe di certo perso l'occasione di seguire Mocciosus e fargli qualche dispetto, la presenza di suo fratello infastidiva  Sirius ed Aria preferì non far domande. Raggiunta la cantina si intrufolarono nel cunicolo e si liberarono del mantello. Camminarono per un po' in silenzio mentre Aria guardava la schiena del moro davanti a lei. Voleva fargli qualche domanda e, dopo un po' di esitazione, prese coraggio.

<< Non andate molto d'accordo tu e tuo fratello, eh?>>

Che domanda idiota! certo che non andavano d'accordo ma ormai lo aveva chiesto e poteva solo aspettare la sua reazione.

<< non è mio fratello. Quella non è proprio la mia famiglia, l'unica vera famiglia che ho sono i miei amici>>

Aria si ritrovò a riflettere su quanto effettivamente poteva essere doloroso crescere in una famiglia che si aspettava da te una persona che non eri, poi si ricordò di suo padre e comprese perfettamente. Sirius era più simile a lei di quanto si immaginasse.

<< hai davvero un bel coraggio a ripudiare la tua famiglia.>>

Il ragazzo si voltò sorridendogli.

<< Sono pur sempre un Grifondoro no?>> 

e scoppiò a ridere da solo. Aria capì che era meglio lasciar perdere e accettò volentieri la sua mano per uscire dalla statua della strega orba.Si guardarono bene intorno ed uscirono da dietro la statua. 

<< Bene mia cara, è ora per me di tornare in punizione>>

gli fece l'occhiolino e si nascose sotto il mantello, scomparendo dalla vista della ragazza.

<< Grazie e stai attento..ah! aspetta, ti ridò le cose dei tuoi compagni..>>

Ma non ricevette risposta. Insospettita iniziò a dare manate all'aria accorgendosi poi di essere stata lasciata la, sola. Sbuffò innervosita da tanta maleducazione per poi mettere la mano in tasca. Estrasse nuovamente Il giratempo e lo guardò pensierosa. Aveva avuto un altra visione e doveva assolutamente parlarne con il preside.Adesso sapeva cosa doveva fare... aveva visto. Affondò il viso nella sciarpa rossa-oro e il profumo di Lupin la fece sussultare. Era davvero diventata brava a mentire. 

mentre il trio si domandava cosa avesse visto, tutto scomparve in rapide esplosioni di fumo fino a una più grande esplosione di luce. Lo studio della famiglia Black si palesò davanti a loro. illuminato dai primi raggi del mattino.

*******************************************

Eccomi qua! mezza sciolta per il caldo afoso di questi giorni tremendi! >.<

Allora è un capitolo bello pieno questo e può sembrare un po' strano ma apre porte molto importanti per il futuro. Ci sono delle imprecisioni e, lo ammetto, sono fatte a posta perché mi servivano per mandare avanti la trama, chiedo umilmente perdono! >.< 

Spero comunque che vi sia piaciuto, che sia riuscita a mantenere i personaggi OC e di avervi incuriosito con la giratempo! ammetto che me la sto rischiando molto con un argomento delicato come il tempo ma...ehi! è solo il primo pezzo poi capirete...muahahah 

Una cosa che mi chiedo  da molto tempo è: vi siete mai accorti dei tanti piccoli riferimenti/ Estereggs che ho disseminato qua e la nei miei capitoli?

Se si, quali??   Se no, sorpresi??? 

fatemi sapere con i vostri commenti/ recensioni  qualsivoglia forma di comunicazione vogliate ma, per favore,  DITEMI QUELLO CHE PENSATE!!!! >o<

oltre a questo un BUON FERRAGOSTO e fine settimana a tutti! un bacio!

ps
se per qualsisi motivo non ve la sentite di lasciare una recensione ( almeno per capire se vi piace) potete lasciarmi anche un "+ 1"..grazie!!!!

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Capitolo 13
*** Buon Ferragosto! ***


 Prendo due minuti per augurarvi un BUON FERRAGOSTO a tutti!
spero stiate passando una bella giornata, rilassante e divertente! 
avendo scoperto da poco, tipo ieri ^^'', come vedere chi segue le mie storie vi ringrazio solo oggi, scusate!!! Grazie davvero a tutti addirittura chi l'ha aggiunta trai preferiti!!! wow!! grazie ancora e ancora una buona giornata!!!

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Capitolo 14
*** Confidence ***


Avendo fatto mattina, decisero di riposare e rimandare la loro indagine al ministero l'indomani.Le domande si facevano sempre più affollate nella loro mente e il desiderio di crollare accresceva sempre più. Come potevano fare tutto da soli? quante cose ancora dovevano sapere? troppe, veramente troppe e più scavavano e più gli mancava l'aria.Harry si rigirò più volte prima di arrendersi al fatto che ormai era sveglio, anche se poteva riposare ancora. Si diresse in cucina, dove trovò Kreacher intento a scrostare delle padelle. L'elfo era tornato a prendersi cura della casa e dei suoi ospiti, preoccupandosi subito dell'appetito del suo nuovo padrone. Harry si grattò la testa e si sistemò gli occhiali mentre osservava curioso l'elfo a lavoro. Si sedette al tavolo, appoggiò entrambi i gomiti e sbadigliò. 

<< Il padroncino Harry si stanca troppo nello studio di padron Orion. Dovrebbe pensare più alla sua salute>>

Disse l'elfo in maniera al quanto melensa che fece insospettire il ragazzo che si drizzò sulla sedia.

<< Ti ringrazio Kreacher. Ma è necessario che...studi delle cose>>

l'elfo non parve toccato dal tono poco fiducioso del padrone e continuò a cucinare.

<< Il passato è passato. Dovrebbe rimanere tale>>

ok, quella affermazione fu davvero strana. L'elfo è vissuto per anni attaccato al proprio passato non poteva certo uscirsene cosi. Harry si alzò del tutto e fece per parlare quando lo sbadiglio di Ron lo interruppe. 

<< Uaaam! pancetta?! ohh ho una fame tremenda.>>

Il rosso tirò verso di se una sedia e ci si lasciò cadere. Kreacher ,allora, con uno schiocco di dita fece levitare dei piatti su cui poggiò la pancetta  e le uova, per farle arrivare difronte hai due maghi.

<< Ronald sei un maiale...>>

si presentò Hermione con i capelli più indisciplinati che mai . Guardava Ron con espressione leggermente disgustata ma con malcelata tenerezza affogarsi nella colazione, mentre lei prendeva posto a tavola e ringraziava l'elfo del piatto appena volatogli  difronte . Tutto quel baccano permise all'elfo di dileguarsi.

<< Kreacher ci sta nascondendo qualcosa>>

essordì Harry, attirando l'attenzione di entrambi.

<< Pefchè?>>

chiese il suo migliore amico ancora con la bocca piena. Hermione gli schioccò un occhiataccia prima di accodarsi al dubbio del rosso.

<< Ha fatto delle strane affermazioni sul passato...che deve rimanere passato...insomma non dovrebbe dirlo proprio lui>>

Hermione rimase pensierosa mentre Ron si limitò ad alzare le spalle.

<< Quello è tutto matto. Dice sempre cose strane, lo mangi quello?>>

Harry portò l'attenzione al suo piatto ancora pieno e si fiondò a mangiare. Ron grugnì guardando poi Hermione, la quale però non gli dava attenzione.

<< Potrebbe nasconderci molte cose effettivamente. Lui sa, era presente...ma credo che abbia fatto anche molte promesse. Dovremmo fargli le giuste domande o non otterremo nulla, sarà matto ma è leale, su questo non si può ribattere.>>

I due ragazzi annuirono. Appena ebbero finito di mangiare  se ne andarono in salotto: Harry si sedette su una poltrona a osservare il suo boccino, Hermione si accomodò sul divano immersa nei suoi pensieri e Ron si mise a vedetta, confermando la presenza dei soliti mangiamorte.

<< Perfetto!>> 

Esclamò Hermione, dopo un po' di tempo passato su quel divano.

<< presente e passato sono collegati. Dobbiamo leggere quel diario, ancora.>>

Guardò entrambi i suoi amici, dritta in piedi nel mezzo del salotto. I due annuirono senza nemmeno guardare l'altro. Infondo non è che potessero fare molto e il desiderio di scoprire l'ultima visione di Aria si faceva sempre più sentire. Si diressero nello studio, chiusero la porta e si immersero nei ricordi.

Fumo. 

Da esso emersero subito delle figure, quasi  delle ombre, che si muovevano all'interno di quello che sembrava prendere la  forma di un corridoio. Le ombre si rivelarono presto studenti che si affrettavano a raggiungere ognuno la propria lezione. Doveva fare molto freddo quella mattina perché nessuno sembrava aver voglia di mostrare il proprio naso, ben coperto sotto le sciarpe dei vari colori.Anche Aria si era premurata di coprirsi bene, infatti oltre la sciarpa si stringeva stretta al proprio mantello. Si muoveva veloce con la testa dritta come a cercare qualcuno, e cosi infatti era. Si fermò davanti alla professoressa McGranitt, la quale non si accorse subito di lei mentre dettava gli ultimi accorgimenti a un Corvonero del secondo anno.

<< Professoressa McGranitt>>

la richiamò la studentesse più grande. L'insegnante si voltò verso di lei, dando un rapido cenno di saluto all'altro studente. 

<< Posso fare qualcosa per lei signorina Davidson?>>

Il tono della professoressa era molto calmo e risoluto, mentre un leggero sorriso gli illuminava il volto severo.

<< Volevo sapere se il professor Silente fosse tornato. Avrei delle cose da dirgli..>>

Lasciò appena cadere il discorso e la strega più anziana la guardò sospettosa.

<<  Riguarda qualcosa in cui posso aiutarti anche io? in assenza del Professor Silente faccio io le sue veci..>>

Aria abbassò lo sguardo agitandosi leggermente.
《 Non si preoccupi non è una cosa molto urgente. Appena torna gli parlerò》
La professoressa alzò un sopracciglio soppesando la situazione. Alla fine decise di non chiedere oltre e la rassicurò dicendogli che, appena il preside fosse tornato, l' avrebbe subito fatta chiamare. Ad Aria non rimase che andarsene sconsolata. Troppo peso sul cuore, troppi segreti e dubbi da non poter condividere nemmeno con il suo fidanzato/migliore amico.
《 Aria!》
Ras gli corse incontro allegro, no...non solo allegro ma proprio al settimo cielo. La ragazza improvvisò un sorriso  poco credibile, ma fortunatamente Ras non era un ottimo osservatore.
《 ti devo ringraziare! La prossima gita ti offro una burrobirra da Madama Rosmerta! No! Non basta.. ti offro il pranzo, tutti i dolci che vuoi da Mielandia e anche qualche scherzo di Zonko ! Ah...Aria..Sono così felice...innamorato! Lei è la ragazza giusta! La sposerò avremo tanti figli..》
《 Ras!》
Lo richiamò la ragazza al limite dell'imbarazzo.
《 non farai nulla di tutto ciò se non mi lasci le mani...ci guardano tutti..》
Ras,infatti, teneva strette le mani della ragazza tra le sue e gli si era avvicinato molto. La posa ambigua destava l'attenzione degli studenti più pettegoli e il ragazzo arrossì, passandosi una mano fra i capelli  al quanto imbarazzato.
《 scusami Aria...Ma davvero vorrei abbracciarti per quanto sono felice! Grazie a te posso stare con la ragazza più bella della scuola! 》
Aria sorrideva contenta della felicità del suo amico e, quasi inconsciamente ,diede  voce ai suoi dubbi.
《 è così bello essere innamorati, eh?》
Il ragazzo la guardò perplesso facendo prendere coscienza alla sua amica di quello che aveva detto.
《 certo! è lo stesso con  te e mio fratello,no?》
La ragazza si affrettò ad annuire, presa dal panico.
《 ovviamente..eheh》
Il Grifondoro parve ancora dubbioso quando il suo orologio da taschino prese ad urlare.
《 È TARDI!!! HAI DIFESA CONTRO LE ARTI OSCURE TRA 5 MINUTI!!!! È TARDI!!!》
Il ragazzo, imbarazzato, prese l'orologio è lo sbatacchiò un po' prima di doverlo silenziare con un incantesimo.
《 Regalo di Vin...dolce il mio fratellino vero? 》
I due risero, per poi salutarti. Aria prese la sua strada verso l'aula di studio, evidentemente non aveva lezioni in quel momento. Trovò un tavolo abbastanza tranquillo, abbastanza isolato e ci si accomodò tirando fuori un paio di quaderni, una piuma e un calamaio. L'aula non era molto affollata e la maggior parte degli studenti erano degli ultimi anni, non davano certo attenzione a lei. Prese a risolvere degli esercizi di Aritmanzia, con l'attenta sorveglianza di Hermione che non resisteva a dare consigli anche se consapevole di essere ignorata.  Hermione si zittì quando, la Tassorosso, iniziò a scarabocchiare un albero molto simile al platano picchiatore. Harry e Ron la raggiunsero. Rimasero a guardare l'immagine di quel "dolce e innocente" albero ,che quasi non li uccise al secondo anno, con delle figure entrare al suo interno e una bella luna piena disegnata al disopra.I tre sobbalzarono quando vennero attraversati da qualcuno. 

<< Aria..cosa stai disegnando?>>

Vin gli si era appostato dietro e la guardava dall'alto in basso costringendola ad alzare la testa per guardarlo.

<< N-niente di che..mi ero persa negli esercizi di Aritmanzia...sono davvero difficili non trovi?>>

la ragazza mise via la pergamena portando avanti gli altri esercizi. Vin, al contrario del fratello,sapeva osservare e conosceva bene la Tassorosso. Sospirò per poi sedersi vicino a lei.

<< Aria...per quanto vuoi tenermi fuori dai tuoi problemi? io sono tuo amico e sai che sono sempre pronto ad ascoltarti. Cosa sta succedendo?>>

il Corvonero stava quasi sussurrando per mantenere la discussione il più possibile privata.

Aria lo guardò con la bocca schiusa dalla sorpresa. Non si immaginava avrebbe affrontato il discorso cosi presto, sperava di avere altro tempo per nascondersi. Il ragazzo la guardava intensamente con i suoi profondi occhi blu, non aveva certo intenzione di arrendersi e lei faticava davvero a trattenersi dallo scappare. Alla fine sospirò e stinse i fogli con le mani.

<< Vin...va tutto bene io..- le labbra gli tremavano, non riusciva a mentirgli- non posso dirti niente. Ho promesso. >>

e distolse lo sguardo colpevole. Il Corvonero rimase imperturbabile poi gli prese la mano.

<< appena potrai me ne parlerai? io voglio solo sapere se stai bene per adesso.>>

Lei lo guardò con gli occhi lucidi e annui trattenendo il respiro per evitare di piangere.

<< Sto bene..mi dispiace non potertene parlare ma fidati di me>>

Il ragazzo sorrise e gli sbatté un altro Libro davanti a lei.

<< Sapevo avresti avuto difficoltà con gli esercizi così sono passato in biblioteca. Questo ci aiuterà. Prestami una pergamena.>>

Così i due si misero a studiare. Il fumo portò via quell'immagine per ricostruirla un altra. Aria portava un grosso fagotto in mano e questa volta i tre non avevano dubbi su dove stava andando. Riconobbero le scale e i corridoi che portavano alla loro torre. Si fermò proprio davanti alla signora grassa la quale la guardò abbastanza interdetta. 

<< Sto aspettando Remus Lupin>> 

Disse Aria a giustificare la sua presenza ricevendo dei brontolii da parte del quadro riguardanti la gioventù e le sue stagioni. Cose veramente assurde. Il quadro si interruppe solo per permettere a delle ragazze del 5 anno di uscire. Inutile dire che la guardarono incuriosite prima di andarsene, ma non furono loro a pietrificare la ragazza. Fu la figura sorpresa di una rossa di sua conoscenza a preoccuparla.

<< Ciao Lily!>>

si affrettò a dire per non dar spazio a troppe domande.

<< Ciao Aria, cosa ci fai qui?>>

Lily era accompagnata da una altra ragazza dai capelli medio-lunghi e scuri. Mary, che stava spesso con la rossa, la salutò con un lieve gesto della mano.

<< Aspetta Remus Lupin >>

Ridacchiò il quadro pettegolo facendo imbronciare Aria verso di lei. Lily guardò prima una poi l'altra per poi portare l'attenzione sul fagotto che aveva in mano. Quel giorno non sembrava andarle una dritta.

<< Dovrei dargli delle cose che mi aveva prestato, sai dov'è?>>

Lily, ancora perplessa annuì.

<< é in  infermeria. Sta mattina non si è sentito molto bene.>>

Harry guardava la madre con molta attenzione come se volesse memorizzare ogni suo dettaglio.Si, aveva proprio i suoi occhi. Aria si preoccupò venendo subito rassicurata dall'altra Grifondoro.

<< Non preoccuparti. Ha una salute molto fragile, capita spesso che si stanchi troppo e lo portino in infermeria>>

Aria sorrise a Mary e le salutò per dirigersi in infermeria.Trotterellava a tutta fretta verso l'infermeria, forse cercando di sfuggire al forte imbarazzo provocato da quello stupido quadro. 

<< se corre cosi andrà addosso a qualcuno.>> Si preoccupò Hemrione.

Schivò diverse persone prima di arrivare davanti al portone che si aprì prima che lei riuscisse a frenarsi.No non era proprio la sua giornata. Si teneva la testa con il quale aveva colpito il malcapitato uscito in quel momento. Hermione sospirò, vedendo quello che temeva succedesse.

<< ma non è possibile..!!! dovrebbero impedirti di girare nei corridoi da sola, sanguesporco. Mi vuoi forse dire che quelli come te non sanno nemmeno camminare senza investire qualcuno?>>

Regulus Black la guardava mentre si massaggiava il petto, furioso per quella ridicola caduta. Aria alzò gli occhi al cielo disperata, ci mancava solo lui.

<< sai Black..se smettessi di girare con il naso tanto all' insù ti accorgeresti prima di quello che ti circonda>> 

Entrambi si risistemarono cercando di prendere le proprie cose.

<< Non osavi parlare tanto l'ultima volta ad Hogsmaede, sanguesporco. Che sia io a non suscitarti il giusto rispetto?>>

Il tono del Serpeverde era pungente ed Aria si congelò ricordando l'episodio.Questa distrazione gli impedì di nascondere il contenuto del fagotto che saltò subito all'occhio del coetaneo. 

<< Uuhmm interessante..>>

Disse Regulus mentre tirava fuori un mantello da cui sporgeva una sciarpa  dai colori oro e rosso. Lasciò disegnarsi un ghigno sul suo volto quando la ragazza cerco di strapparglielo dalle mani.

<< Se non erro Lupin è in infermeria, quindi è sua questa roba? Prewett non è capace nemmeno di tenersi una sanguesporco? deprimente...>>

Disse sempre con il suo tono sprezzante ma controllato non smettendo però di ghignare. 

<< ma che bastardo! sicuri che poi si redime questo qui?!>> esclamò Ron irritato. I due suoi amici però gli fecero segno di azzittirsi ed osservare.

Aria divenne completamente rossa dalla rabbia. Aveva davvero esagerato. Gli diede una spinta che sorprese Regulus e permise alla ragazza di riprendersi il mantello. 

<< NON OSARE DIRE UN ALTRA PAROLA SU VIN! STUPIDA SERPE!>>

Lo guardava con gli occhi pieni di rabbia e disprezzo e lui ricambiò lo sguardo con altrettanto Odio e furia. Entrambi portarono la mano alle bacchette. Di certo Regulus non avrebbe sopportato oltre tanta impudenza e lei non gli avrebbe più permesso di sputare sentenze. Anche il trio spettatore si tese, come se la battaglia potesse riguardare anche loro.Quando ormai la tensione stava per scoppiare la porta dell'infermeria si aprì.

<< Che sta succedendo?>>

Sirius guardava accigliato entrambi portandosi però subito in mezzo guardando il fratello negli occhi. Non parlarono, non si mossero e i presenti dubitavano anche che stessero  respirando. Aria abbassò istintivamente la bacchetta capendo che non era più una sfida che la riguardava. Harry, Hermione e Ron si irrigidirono per la tensione ancora più palpabile della precedente. Regulus abbassò la bacchetta, ma non cambio lo sguardo contrastato da mille emozioni verso il fratello che non accennava a lasciare quella determinazione che brillava nei suoi occhi.

<< Sempre pronto a fare l'eroe>> disse improvvisamente Regulus.

<< Tu sempre pronto a ubbidire>> Rispose il fratello maggiore. Il minore fece un mezzo sorriso e abbassò lo sguardo per poi rialzarlo, mostrando una luce diversa.

<< Non esistono eroi senza i cattivi, vero?>>

Sirius si ritrovò punto da quella affermazione e lascio andare via il fratello mentre portava lo sguardo su Aria che,intanto, era rimasta la ferma ,stringendo il  mantello del futuro padrino di Harry.

<< Grazie Aria! mi hai riportato IL MIO mantello!>>

Disse Sirius a voce un po' troppo alta e sottolineando "il mio". Aria, arrossita come sempre, capì il perché di quel gesto quando vide Regulus irrigidirsi e fermarsi qualche secondo prima di ripartire a passo svelto. Sirius ghignava. Un ghigno amaro però che saltò subito all'occhio della ragazza ma che non ebbe comunque il coraggio di chiedere. Aria gli consegnò i vari indumenti prestati dai Malandrini con un leggero sorriso cercando di non calcare la situazione.

<< Insomma che ha fatto?>>

Gli chiese Sirius con tono serio ma neutro.

<< Ma..in realtà sono io che gli sono andata addosso, ancora...>>

Abbassò lo sguardo imbarazzata dalla sua goffaggine.

<< Ancora?>>

Il Grifondoro scoppiò a ridere. In un primo momento Aria rimase perplessa poi si fece contagiare dalla risata.

<< Si sono molto distratta e tendo ad andare addosso alle persone. Scusami per averti portato in ritardo le tue cose. Lupin come sta?>>

Sirius gli sorrise e scosse il capo facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli neri. 

<< Sta benissimo! è un po' mingherlino..e con l'arrivo del freddo ha preso un leggero raffreddore babbano, nulla di preuccupante! vuoi andarlo a salutare?>>

Aria annui sollevata, tutta la tensione di prima era sparita e si fece accompagnare da Sirius dentro l'Infermieria. Con il chiudersi delle porte tutto tornò fumo. 

Il fumo si disperse con l'aprirsi di un altra porta. La port portava a una stanza circolare che stava prendendo forma man mano che loro si addentravano. Harry sorrise, quando dei fili di fumo crearono delle mensole su cui venivano a formarsi tanti strani oggetti magici. L'ufficio di silente si finì di formare sotto i loro occhi, mostrando il vecchio preside voltato di spalle a parlare con il quadro di un suo precedessore. Il quadro in questione era quello di  Phineas Nigellus Black e la discussione sembrava abbastanza importante. Non ebbero la possibilità di scoprire cosa dicessero perché Aria entrò nello studio interrompendoli.

<< Professore..>>

Si limitò a dire la studentessa mentre prendeva posto difronte a lui. Silente diede da mangiare alla sua fenice Fanny per poi sedersi e regalare un lieve sorriso alla giovane strega.

<< Immagino mi abbiate cercato per via...>>

<< SI! è successo ancora>>

Aria lo interruppe. Dare un nome a quella "cosa" la rendeva reale e sentirla dire da un adulto la rendeva seria. Non era ancora pronta per questo. Il preside lasciò cadere leggermente la testa in avanti, per guardarla oltre i suoi fedeli occhiali a mezza luna. La ragazza aveva lo sguardo basso, ovviamente a disagio e il preside gli porse dei zuccotti di zucca.Aria accettò e sorrise all'umo che la invitò a raccontare.

<<  Ecco...-iniziare era sempre molto difficile-  Tutto è iniziato con questa..>>

Posò la Giratempo sulla scrivania attendendo la reazione del preside che tardò ad arrivare. Lui, infatti, rimase seduto sul tavolo a fissare l'oggetto qualche secondo poi lo raccolse con le dita e guardò Aria molto sorpreso. 

<< Dove lo hai preso? questo è un oggetto molto potente,pericoloso e..>>

<< Illegale, lo so.>>

Lo interruppe facendo sorride l'insegnate.

<< Era insieme a questa. Me l'ha consegnata il proprietario di un pub ad Hogsmeade...mi pare si chiamasse "La Testa di Porco" >>

L'espressione di Silente si irrigidi per un attimo e uno strano lampo volò attraverso i suoi occhi chiari.

<< Hai detto La Testa di Porco?>>

Aria annuì  mentre il preside leggeva il bigliettino.

<< Evidentemente qualcuno vuole darti un messaggio. Cosa ti ha fatto vedere questa?>>

chiese con tono tranquillo mostrando la Giratempo stretta tra le sue dita.

<< Da sola nulla. Mi ha "detto " qualcosa quando mi sono ritrovata difronte alla Stamberga strillante..insieme a Remus Lupin, James Potter , Peter Minus e  Sirius Black>>

Si morse il labbro. Non sapeva quanto fosse giusto dire quei nomi visto che, in teoria, non sono persone che frequenta e , probabilmente, fosse difficile che fossero tutti insieme viste le numerose punizioni che si divertivano a collezionare. Il preside non nascose un sorriso ma non fece domande esortandola a continuare.

<< Beh stavamo giocando a palle di neve quando Lupin e Black si sono azzuffati e la, La giratempo mi ha bruciato e ho...visto.>>

fece un profondo respiro abbassando lo sguardo come per ricordare meglio.

<<  Notte, la luna piena e due animali, uno era più grosso dell'altro,  combattersi sotto di essa. Poi il platano fermo come congelato, tre ombre scendere sotto di esso e poi la stamberga. Dopo ho visto la giratempo girare. Una ragazza e un ragazzo , lui sembrava James Potter,correre vicino alla casa di Hagrid. Una grossa Ascia cadere a terra provocando il volo di molti uccelli. Di nuovo la giratempo.  Un grande fascio Argentato a forma di cervo e poi..la professoressa McGranitt che consegnava la giratempo a qualcuno>>

Elencò tutto d'un fiato come per assicurarsi di non dimenticare nulla.La Bocca di Hermione rischiò di staccarsi dallo stupore provocato da quello che aveva appena sentito.

<< Ha visto NOI. Al terzo anno! Fierobecco, lo scontro tra Sirius e Lupin...noi!>>

Anche Harry e Ron rimasero sbalorditi.

<< Molto interessante.>>

Aria guardò il preside supplichevole. Non poteva limitarsi a dire interessante, doveva aver capito qualcosa di più. L'uomo si alzò e iniziò a camminare nell'ufficio costringendo Aria a girarsi per seguirlo.

<<  é evidente che qualcuno voglia spingerti verso..come si fanno chiamare? Ah si malandrini!- si lasciò sfuggire un risolino divertito- è interessante notare, infatti, come la maggior parte delle tue "visioni" le abbia avute in loro compagnia.>>

Continuava a camminare per lo studio accarezzandosi la bianca barba e borbottando fra se e se. 

《 il motivo particolare per cui avvenga proprio con loro non è ben chiaro, anche se le tue premunizioni sono confuse, credo che ben presto avremo un quadro ben più delineato. 》

Aria stringeva i bracciali della sedia non perdendo un suo movimento. Effettivamente dei suoi amici o cari non aveva mai visto nulla e la cosa poteva essere considerata strana. Solo con quel gruppo di ragazzi questo suo "dono" si manifestava oppure..

《Professore, mi è successo anche con altre persone.》

Silente si fermò a gli dedicò tutta la sua attenzione.

《 ad esempio con Piton e prima di questa ne ho avuta una piccola piccola con Regulus Black》

Il quadro di Phineas Black si lasciò sfuggire un grugnito attirando l' attenzione della ragazza che cercò dì capire da chi provenisse. Silente attirò di nuovo la sua attenzione.

《 non me ne avevi parlato》

Si limitò a dire il preside.

《È  vero. Ma ho ritenuto più importante la giratempo, inoltre quello che ho visto...Non mi è piaciuto..》

Si giustificò Aria mostrando il suo senso di colpa e confusione.
Il preside si avvicinò a lei e gli parlò con voce calma, confortevole.

《 tutto è importante. Quando non sai con cosa stai trattando è doveroso non sottovalutare nessun minimo dettaglio. Inoltre i due studenti sono legati, chi più  o chi meno, al signorino Potter e i suoi amici. 》

Aria guardò un alto visibilmente sorpresa.

《 Vero. Non ci avevo fatto caso, perché?》

Guardò il preside curiosa. Una curiosità innocente e spontanea che fece sorride il vecchio mago.

《 Con il signorino Black cosa hai visto?》

Si limitò a chiedere e Aria sbiancò leggermente tendendo le labbra.

《 ho visto lui...inghiottito dal lago nero con molte mani tenerlo...mi sembravano..inferi..》

Le ultime parole gli uscirono più come un sussurro, non riusciva a parlarne. Le sensazioni che provò durante quel breve flash erano veramente devastanti e contraddittorie, non riusciva a identificarle. Silente non si scompose  Ma ripresa a camminare.

《Professore..》

Ma venne interrotta da un suo gesto con la mano.

《 Ho dei sospetti e so, forse, con chi parlare. Sarebbe opportuno che ti avvicinassi ai ragazzi in questione,  anche se credo che sia inevitabile- ridacchiò- e continuare a mantenere segreta la faccenda.》

Fu la ragazza ad alzarsi questa volta. Aveva il volto cruciato e un gran senso Di colpa che gli riempiva gli occhi.

《 Professore io non  riesco più a mentire ai miei amici.Non mi piace, inoltre avvicinarmi alle persone con secondo fini...io non ...dannazione! Io non  potrò continuare a nascondere la cosa, non a Vin. Lui si fida di me è tenerlo così all'oscuro, tagliarlo fuori dalla mia vita io...Non posso! Vorrei spiegargli, parlargli ma..》

Il preside gli poggiò una mano sulla spalla facendola sussultare. La guardava comprensivo e con un dolce sorriso sulle labbra. Aveva alzato la voce e espresso le sue paure con così tanta foga che arrossi.

《Temo di doverti delle scuse, Aria. Sei molto matura, per questo tendo a dimenticarmi che sei solo una ragazza. Ti chiedo solo di attendere un altro po' prima di confidarti con il tuo amico, vorrei accettarmi  di alcune cose. Ti chiedo di fidarti di me》

Aveva appoggiato entrambe le mani sulle spalle di Aria e la guardava dritto negli occhi lucidi. La studentessa annuì  prima di parlare di nuovo istintivamente.

《 lei si fida di me?》

Quella domanda lasciò basiti tutti i presenti, del passato e del futuro. Il trio supponeva fosse scontato credergli in quanto consapevoli della vericità dei fatti ma, riflettendoci, potevano anche essere considerate fantasie  di una ragazzina. Temi come premunizioni, profezie e visioni sono molto delicate e discusse anche nel regno magico. Eppure Silente non aveva messo in dubbio nemmeno una volta quello che gli veniva raccontato da Aria. Harry molte volte si chiese come mai Il preside si fidasse di lui, nonostante ne fosse felice e grato,quindi poteva ben capire il dubbio della ragazza.

《Certo》

Rispose diretto Silente senza smettere di sorridere.

《 perché? 》

Aria voleva certezze. Se un uomo importante come il suo preside gli credeva doveva avere delle ottime ragioni e lei doveva conoscerle per aggrapparsi a qualcosa, per non sentirsi strana o pazza . Silente guardò un attimo in su come a pensarci bene, in maniera anche un po' giocosa.

《 La tua domanda è più che lecita ma, vedi... nella vita ho imparato a capire quando una persona crede in quello che dice, inoltre sei una persona onesta e leale. Poco fa me l'hai dimostrato, quindi non mi hai dato mai motivo di dubitare delle tue parole. Inoltre anche se i fatti raccontati non sono facili da comprendere e ,almeno per ora,  non hanno un senso logico ben preciso il fatto stesso che qualcuno voglia farti "vedere" rende la cosa vera, concreta. Non devi avere paura di questa cosa, fa parte di te. Non sei strana ma speciale e anche se credi che va tutto storto ,che tutto diventi difficile e complicato hai degli amici speciali, una grande forza...》
Aria lo guardava con occhi lucidi ma sorridenti .

《 Io non mi sento così forte..》

《Presto lo dimostrerai, ne sono sicuro. Appena avrai fiducia in te lo vedranno tutti. Credi in te stessa e in me adesso. Le mie porte saranno sempre aperte quando ne hai bisogno.》

Aria sorrise lasciando cadere una lacrima. Il professore si ricompose e gli diede un altro dolcetto. Aria si congedò dopo essersi asciugata il volto è mangiato il gustoso regalo del preside. Il fumo li avvolse ancora  lasciandolo poi alla luce che anticipava il loro ritorno al presente.

*******************
Eccomi! Scusate il ritardo e sopratutto la grafica o alcuni errori! Per vari problemi non ho il pc sottomano e ho aggiornato dal telefono piuttosto che non pubblicare, ecco il perché di questi errori! Questo capitolo non doveva nascere così, doveva essere diverso ma la mia storia a preso vita e ha deciso di svolgersi a suo piacimento. Azzardo allora a pubblicarlo lo stesso e a vedere cosa succede. Spero vi piaccia e che non sia strano XD faremo sapere che ne pensate, un bacio!

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Capitolo 15
*** Snow ***


Harry, Hermione ed Ron erano sdraiati sul vecchio e muffito pavimento dello studio. Erano stanchi, consumati e dalla poca luce che illuminava la stanza dedussero fosse da poco passato il crepuscolo.Harry si portò a sedere,asciugandosi la fronte sudata. Non capiva come fosse possibile ma sembrava privo di energie, come se avesse corso una maratona.Quando si voltò verso i suoi amici notò in loro la stessa sua condizione. Hermione si sistemò, per quanto possibile, i capelli portandoli dietro alle orecchie mentre Ron si scapigliava i suoi, forse per par condicio dell'amica.

<< Mi sento finito..>>

si lagnò appena il rosso lasciando cadere le braccia dalla testa al pavimento, appoggiandosi ad esse e guardando in alto.

<< Credo..credo che qualsiasi magia sia legata a questo diario, si alimenti di noi, della nostra energia>>

disse Hermione con un filo di preoccupazione. Ron sgranò gli occhi e guardò Harry con la bocca aperta.

<< Vuoi dire che ci divorerà? cioè...ci risucchierà la magia?>>

Chiese Harry prima di far entrare il suo amico nel panico.

<< Non credo sia possibile, Harry.  Dico solo si servi della nostra energia vitale, che recupereremo con la notte. Infondo siamo in tre..non gli servirà certo l'energia  completa di tutti, non è da sottovalutare ma nemmeno da preoccuparci troppo. >>

disse tranquillamente mentre si alzava dandosi una rapida pulita. 

<< dovremmo fare un punto della situazione più che altro.>>

Ron sembrava ancora abbastanza scosso ma si rialzo poco dopo Harry che, sistemati gli occhiali, prese il quaderno tra le mani dedicandogli le sue attenzioni. Sembrava meno Rovinato, accarezzandone la copertina ebbe un leggero brivido, una strana sensazione che gli partiva dallo stomaco. Qualcosa indecifrabile gli attraversò il cuore, doveva sapere...doveva conoscere..doveva trovare...

<< Harry?>>

Ron lo richiamò impensierito dall'alienamento del suo amico.

<< Scusate. Ho solo avuto una strana sensazione...non lo so..>>

<< Dovremo riposare. >>

Lo interruppe Hermione.

<< Domani non solo riprenderemo a controllare il ministero ma faremo anche un reso conto di tutti i fatti appena accaduti.>>

Concluse imperativa, non era una richiesta ma un ordine.  Harry concordò, era stanco e confuso come tutti loro in realtà. Ron brontolò qualcosa sul caratteraccio di Hermione ma non si oppose e segui l'amica fuori da Li.

***

Il mattino seguente si svegliarono di buon ora, freschi e riposati. Ron provò a fare subito qualche incantesimo, ancora impaurito dall'idea che quello strano oggetto potesse avergli risucchiato il suo potere magico, e si rassicurò nel vedere che era tutto apposto. Quella mattina partirono Harry e Ron, lasciando Hermione ai suoi piani e progetti. Tornarono solo intorno il primo pomeriggio con scarsissime novità. Hermione, invece, sembrava aver lavorato moltissimo, viste le numerose pergamene impilate sul tavolo della cucina.

<< Ho pensato a quello che ha detto Silente, oh grande uomo davvero, sa darci consigli anche dal passato>>

li salutò così, appena misero piede nella cucina.

<< Ciao anche a te Hermione>>

ridacchiò Harry venendo azzittito da uno sfarfallio di mano da parte della ragazza.

<< Ho analizzato ogni particolare, ogni cosa che abbiamo visto.>>

I due si sedettero, consapevoli che era iniziata una lunga spiegazione.

<< cosa sappiamo fino adesso? Aria era una ragazza che viveva nella stessa città di tua madre e Piton. Aveva un dono particolare che si manifestò con il suo arrivo ad Hogwarst, più precisamente a contatto con tuo padre e i suoi amici.>>

i due annuirono cercando di riordinare tutto quello che avevano visto fino adesso nel passato.

<< abbiamo capito che  le prime visioni erano legate agli Horcrux: Il diario, L'anello la Visione di Regulus e gli inferi si collega benissimo al medaglione. Inoltre la visione che ebbe con Piton si può collegare a quella della morte di tuo padre. Piton era molto amico di Lily e la comparsa del serpente sul suo braccio legato alle macerie potrebbe stare a significare il loro litigio e la sua scelta di unirsi ai mangiamorte. E' sempre più chiaro che il suo "occhio" - lo disse abbastanza schifata- è puntat su tutto ciò che riguarda Harry e la sua battaglia contro...Lui. >>

Per quanto coraggiosa non riusciva a dire quel nome senza avere i brividi, quindi evitava se possibile.Harry teneva le mani chiuse una sull'altra, concentrato sul discorso dell'amica mentre Ron la guardava accigliato.

<< E la giratempo? chi gliel'ha data? e perchè?>>

Hermione tirò fuori il solito sorrisino soddisfatto di quando conosceva la risposta alle domande che gli proponevano.

<< Non chi...molto probabile che il Proprietario della Testa di Porco sia più un messaggero...lo scopo però è certo. Chiunque gliel'ha mandata voleva che vedesse noi, e il nostro terzo anno. Voleva che la consegnasse al preside che poi, tramite la McGranitt, la passasse a noi. Ero convinta che la giaratempo datami dalla professoressa venisse direttamente dal ministero, almeno così mi disse lei, ma a questo punto credo che la realtà sia ben diversa. Ciò significa che il donatore misterioso era al corrente di cosa successe a noi quell'anno...>>

<< Cielo come è complicato...>>

Ron si portò una mano fra i capelli e se li tirò indietro,scoprendo il viso pallido e gli occhi azurri  fissi sul tavolo.

<< é complicato perchè ci mancano ancora dei pezzi ma di una cosa sono sicura: questo diario è un grande aiuto per noi. Dobbiamo esplorarlo tutto , Aria e le sue visioni sono sempre più spinte verso di noi...>>

 

<< Potremmo avere le risposte che cerchiamo..>>

concluse per lei Harry, ricevendo un cenno di assenso da parte della ragazza.

<< Immagino dal ministero nulla.>>

chiese Hermione seccamente, come se sapesse già la risposta.

<< credo di aver visto di più in una di quelle palle di vetro della Cooman che oggi al ministero, tutto uguale.>>

Harry si lasciò sfuggire un sorrisino seguito da uno sbuffo della riccia.

<< Bene. Allora speriamo di trovare qualcosa di più nei ricordi della nostra amica Aria.>>

Disse la ragazza facendo scomparire tutti i suoi piani e appunti nella piccola borsa a perline che portava sempre con se. Si diressero verso lo studio Black dopo aver mangiato qualcosa e si accomodarono al solito posto.

Fumo. 

Una grossa folata di vento lo spazzò via lasciando sotto di loro un grande tappeto bianco. Il fumo fuggì  fino a imbattersi nelle colonne e gli archi del cortile interno. Il sole scaldava appena quella fredda giornata di dicembre , severamente colpita da un vento gelido che si abbatteva sulle vecchie mura del castello. Il cortile era deserto, se non per una figura completamente coperta che se ne stava seduta su una panchina. Aria era immobile e si guardava i piedi dondolanti che formavano de piccoli cerchi sulla neve. Improvvisamente un altra figura, più alta e più mascolina accorse verso la studentessa. Il rumore dei passi sulla neve le fece alzare la testa e voltare verso  Il suo migliore amico, al quale regalò un sorriso. Lui si fermò davanti a lei, scostando la sciarpa dal viso per prendere fiato e appoggiando le mani alle ginocchia piegandosi.

<< Scusa il ritardo ma... Il professor Lumacorno mi ha trattenuto per invitarmi ha un suo party natalizio. >>

A Ron partì un grugnito infastidito. Lui, a differenza dei suoi due amici, non era mai stato invitato e la cosa lo irritava. Vin si ricompose avendo ripreso fiato e si sistemò di nuovo la sciarpa blu e argento sul viso.

<< un party natalizio?>>

Aria sorrise un po' sorpresa e si alzò prendendo da vicino a se il suo strumento, che il trio non aveva notato. Vin sorrise vanitosamente, alzando il mento.

<< a quanto pare, lui è consono organizzare festicciole private con i suoi studenti migliori. ah mi ha detto che posso portare qualcuno con me e  ovviamente io porto te >>

Aria lo guardò gonfiando le guance.

<< Non ho scelta vero?>>

<< no>>

disse con un sorrisetto malvagio. Lei si limitò a sospirare con finto disappunto.I due si incamminarono, addentrandosi nel castello.  Vin gli prese il basso, portandolo al suo posto per  scusarsi  del ritardo e del freddo eccessivo che gli aveva fatto subire.

<<  Siamo in ritardo per le prove, Ras si farà sentire>>

Disse vin con tono leggermente sofferente. Si stava già preparando a subire le inutili riprese del fratello, per non parlare delle accuse che gli lanciava ogni volta, affermando che lui non ci mettesse passione o un minimo di interesse in quel gruppo cercando di fare leva su i suoi sensi di colpa. Ovviamente lui non poteva sentirsi in colpa perché veramente non gli interessava niente di quel progetto idiota in cui lo aveva trascinato il fratello maggiore, procurandogli ogni volta solo un gran mal di testa e scocciature.

<< Non preoccuparti , dirò che è colpa mia. Da quando "grazie a me" si è fidanzato con la sua dolce Electra non osa dirmi niente, sono intoccabile>>

Aria rise della cosa. Effettivamente era buffa come situazione ma anche dolce, Ras le era veramente grato e ci teneva a dimostrarglielo. Aria non poteva che assecondarlo e godere di tanta premura e affetto.

<< Electra...Sono sicuro sarà presente anche oggi>>

Disse Vin prendendo una scala che cambio posizione appena Aria toccò il primo scalino.

<< Non ti piace? a me non da fastidio>>

Aria lo guardava mentre entrambi si scoprivano leggermente i volti.

<< é perfetta>>

Il tono di Vin era pericolosamente atono facendo accigliare l'amica.

<< Non è un bene?>>

Era veramente confusa. Vin si voltò verso di lei posando i suoi profondi occhi blu su quelli grigi e confusi dell'amica.

<< Aria non esistono persone perfette>>

Non ebbero modo di approfondire il discorso perché giunsero alla stanza dove ogni mercoledì, dopo le lezioni si fermavano a provare. Come previsto erano gli ultimi. Bill era già sul suo banco a giocare con le corde della sua chitarra mentre Ras lasciò il banco su cui era seduto con la sua fidanzata per correre verso di loro. Sempre come previsto, Ras iniziò a rimproverare il fratello e si fermò quando Aria si prese la colpa, lasciando cadere il discorso. Electra rise salutandoli poi con uno splendido sorriso, facendo tornare anche Bill al presente. Si accomodarono e si scaldarono le dita. Erano diventati molto bravi, la tecnica era sempre più precisa e anche i tempi erano giusti, ma le canzoni erano prive di emozioni e grinta. Ras propose qualche testo e canzone, che però suonate insieme risultarono davvero banali.

<< Per oggi basta. >> 

disse rassegnato Ras e tutti si prepararono per andarsene.

<< Andiamo a farci una passeggiata?>>

Gli chiese Electra con la sua voce armoniosa e uno splendido sorriso in viso. Ras si trovò a sorridere come un imbecille, era completamente cotto di quell'angelo dai capelli scuri. Salutò il resto del gruppo e se ne andò con la sua dolce metà. 

Con lui anche l'immagine scomparve nel fumo etereo dei ricordi. Subito dopo ,il fumo, formò una piccola stanza circolare illuminata da una luce calda proveniente da delle lampade in rame.  Due letti a Baldacchino , con le loro trapunte patchwork,si formarono nella stanza dai colori giallo-nero non lasciando cosi alcun dubbio su dove si trovassero. Un dolce profumo di biscotti si insinuò nelle narici del trio ormai totalmente avvolto da un piacevole calore. Ron si godette quel buon profumo che gli stuzzicò subito l'acquolina mentre Hermione invece ne trovò l'origine. Astria era sdraiata sul suo letto, a pancia in sotto, con le gambe incrociate che dondolavano in aria e  sgranocchiava biscotti mentre sfogliava una rivista di moda babbana. Aria usci dal bagno portandosi  dietro un buon odore di fiordaliso, ancora coperta dall'asciugamano. Harry e Ron portarono istintivamente gli occhi altrove, erano comunque dei gentil'uomini. 

<< Ahhh quanto ti invidio! A quella festa ci sarà Anche Clark Cunnigam, il cercatore dei corvo nero con i suoi dolci occhioni marroni... ah! per non parlare di Jacob Rosemberg Il nostro caposcuola con quei Splendidi capelli ricci e selvaggi...ahhh!>>

E si rotolò sul letto.Aria alzò gli occhi al cielo ridacchiando mentre si preparava.

<< Astria, se ti concentrasti tanto nello studio come nello studiare i ragazzi saresti la prima della classe>>

Astria si  fermò a guardare il soffitto  e lasciò andare  un sospiro.

<< Madre natura ci ha dato un cosi bel di dio... sarebbe uno spreco non approfittarne! Ma tu sai poi che io amo solo Bill, per quanto guardi gli altri ragazzi è solo lui che voglio>>

Aria la guardò da dietro l'anta dell'armadio diventare seria e perdersi nei suoi sogni amorosi. Sorrise dolcemente all'amica e scosse la testa per poi chiedere un suo parere.

<< Allora posso andar Bene?>>

Indossava un abito color prugna dalle maniche corte e gli orli neri. Il collo era anche esso bordato di nero con un nastro che andava a formare un fiocco sul davanti fermato da due spille. La gonna dell'abito si apriva ampia fino a poco sotto le ginocchia, stringendosi solo poco sotto il seno. Per ripararsi dal freddo scelse un semplice giacchetto di lana nero ,come il fiocco legato tra i capelli a mo' di frontino. I lunghi capelli castani ricadevano liberi per la schiena in Morbidi boccoli donandogli, insieme alle calze bianche e le scarpe di vernice nera, un aspetto molto dolce. Astria si alzò dal letto e si avvicinò a lei prendendola per le mani,facendogli allargare le braccia e la osservò.

<< Le scarpe potresti cambiarle, sono un po' infantili.. ma sei comunque bellissima! Hai dei capelli stupendi, dovresti iniziare a vestirti più da donna>>

e gli sposto un ciocca di  capelli dietro l'orecchio. Aria sorrise con un leggero colorito sulle guance, dovuto ai complimenti e alzò le spalle.

<< ti ricordo che vado al Party di un professore ,non voglio mica essere volgare>>

questa volta fu Astria ad alzare gli occhi al cielo.

<< ahhh sei ancora cosi piccola, Aria. Sono comunque sicura che Vin rimarrà senza fiato, divertiti anche per me e goditi tutto quel ben di dio>>

L'abbracciò e andò ad aprirgli la porta della stanza. Aria ringraziò con un piccolo inchino e usci.Il trio la segui ritrovandosi direttamente fuori la sala comune dei Tassorosso, incontrando subito un elegante Vin in un abito blu scuro e dai capelli perfettamente pettinati. 

<< Sei bellissima>>

Sorridendogli gli porse il braccio che venne subito preso dall'amica, la quale ricambio il sorriso.

<< anche tu, uhmm che buon profumo hai messo >>

Vin si impettì, tradendo un leggero rossore sulle guance pallide. Aria fece finta di niente e si incamminò con lui alla festa. Si ritrovarono nella stessa stanza in cui si svolse il party natalizio al quale parteciparono Harry ed Hermione. Gli fece caso che le decorazioni, il menù e la musica fossero uguali a più di 30 anni di distanza, Lumacorno aveva dei gusti conservatori. I due nuovi arrivati riconobbero  Il cercatore Corvonero che diede il benvenuto a Vin, seguito subito dal Professor Lumacorno. Entrambi vennero invitati ad assaggiare gli stuzzichini prima della cena, e mentre addentava una tartina, Aria venne investita da un uragano dai capelli rossi.

<< Lily! anche tu qua?>>

La rossa la lasciò dall'abbraccio e gli sorrise. Harry ammirò la bellezza della madre in quel semplice vestito verde dalla gonna morbida poco più corto di quello di Aria. Ron invece non perdeva occasione per bofonchiare qualcosa a proposito di quanto trovasse noiose questo genere di "secchia party", rimediando occhiatacce da Hermione. 

<< Sono una delle studentesse migliori nel corso del professor Lumacorno, tu che ci fai qui?>>

Vin era rimasto a parlare con Clark e un altro studente Corvonero, probabilmente loro coetaneo.

<< Accompagno Vin- indicandolo appena con l'indice- non sono ancora degna dell'attenzioni del professore>>

Lily piegò la testa in un espressione gentile e la portò a conoscere altri studenti. Nel suo lungo  Tour Aria conobbe dei Grifondoro: Tara Sullivan,caposcuola, Il capitano della squadra di Quidditch Mark Giles  e le Gemmelle Loren e Cassandra Bennet che chiacchieravano Amabilmente con Elctra.  Lei giustificò l'assenza di Ras raccontandogli che quel pomeriggio era stato sfidato da un altro Grifondoro in una gara a chi riusciva a mangiare più dolci. Il suo fidanzato vinse,beccandosi però una bella indigestione che la costrinse a venire sola. Aria rise della goffaggine di Ras e lasciò Lily tra i suoi compagni per raggiungere Vin. attraversando la  stanza notò notevoli Serpeverde, non che si potesse aspettare diversamente da un party organizzato dal rettore di quella casa. Effettivamente la sala era colma di Grifondoro e Serpeverde con qualche eccezione Corvonero. Di Tassorosso erano solo lei e il caposcuola tanto decantato da Astria, Jacob Rosemberg, e la cosa la offese un tantino. Lui però sembrava perfettamente ambientato e parlava con una studentessa dell'ultimo anno Serpeverde, una caposcuola al dire della spilla che portava al petto. In un angoletto vi erano Regulus Black, accompagnato da una coetanea dai capelli corti e neri come i suoi occhi,dall'aria decisamente altezzosa ed entrambi elegantemente vestiti. Accanto a loro vi erano Severus Piton e Il capitano della loro squadra di Quidditch ,Evan Rosier ,in compagnia di una formosa e biondissima Lara Fawley, molto popolare tra i ragazzi.Vennero raggiunti da Buldstrode, accompagnato da una elegantissima compagna di casa dai capelli biondi e gli occhi felini, con un abito decisamente succinto.Aria sospirò. Sapevano certo come colpire e farsi notare con quegli abiti di alta sartoria, rispetto a loro sembrava davvero una bambina. Alzò comunque la testa fiera di se stessa e raggiunse Vin che stava scambiava convenevoli con una delle gemelle Bennet. Appena la vide, il  Corvonero gli passò uno dei due calici che teneva in mano e gli sorrise. Aria gli prese la mano, stringendola forte e si voltò notando gli occhi di Buldstrode puntati su di loro. Li guardava gelido, stringendo a se la sua bellissima accompagnatrice mentre si affrettava a dire qualcosa ai suoi amici, con un ghigno dipinto in volto. Si voltarono tutti verso di loro e si misero a ridacchiare e a parlottare. Persino Regulus si scompose ghignando,poi li guardò duramente, mostrando questa volta un attenzione maggiore verso Aria.Evidentemente non aveva ancora digerito lo scontro davanti l'infermeria e le insinuazioni di suo fratello. Aria ricambiò lo sguardo per poi preoccuparsi di Vin, voltandosi dunque a guardarlo. Lui li guardava sorridendo e, dopo averla stretta a se,alzò il calice in direzione delle serpi per bere un sorso alla loro salute. Non gli diede il tempo di vedere la reazione del simpatico gruppetto che Vin la guidò lontano presentandogli altri due compagni Corvonero. Aria passò cosi la serata con Il bellissimo Clark Cunnigam e un interessante Sefton Maclay, di un anno avanti a loro, il quale donò non pochi sguardi particolari a Vin.Aria notò la cosa e , quando Cunnigam li lasciò per parlare con Mark Gilse, anche lei si allontanò con la scusa di andare a bere qualcosa. Erano si ufficialmente fidanzati ma, insomma, Vin e lei non provavano altro che un grande affettò e gusti troppo simili in amore.Era giusto che entrambi potessero trovare la persona giusta e quel Maclay sembrava apposto. Prese quindi da bere e si mise a cercare Lily, cosi che potesse giustificare la sua assenza. Girovagò per la stanza, notando anche l'assenza di Piton al che  il collegamento fu spontaneo. Tentennò sull'idea di cercarla ancora, anche lei aveva molto da discutere con il suo amico. Fu però il ricordo di Hosgmaede e l'assenza di Regulus a convincerla a cercarla.Iniziò a cercare i luoghi più isolati e li trovò, più esattamente li sentì, dietro una tenda a discutere animatamente. 

<< é vero che hai iniziato a praticare le arti oscure, Severus? Ho sentito che hai lanciato strani incantesimi a Potter e i suoi amici>>

La voce di Lily era indagatoria e indignata.

<< Vuoi davvero credere a Potter?! quel maiale..mi ha schiantato in bagno l'altro giorno! lui e quel traditore di Black.>>

Piton, che fino a prima teneva un tono sommesso e lamentoso, ora si era inalberato alzando notevolmente i toni. La cosa non piacque alla rossa che iniziò a rispondergli per le rime. A quel punto Aria capì che era meglio lasciarli stare, Lily avrebbe saputo difendersi benissimo da sola.  Si voltò per andarsene quando si bloccò davanti al petto di qualcuno.

<< Non si origliano le conversazioni altrui, sanguesporco.>>

Regulus la guardava sprezzante, con un calice in una mano e l'altra nella tasca dei pantaloni. Aria sospirò esasperata, irrigidendo la postura ma cercando di non farsi vedere colpita.

<< Non si compare nemmeno improvvisamente alle spalle delle persone, Black.>>

Lui ghignò appena prima di guardarla dall'alto in basso.

<< Hai detto bene..persone. Io qui vedo solo una sanguesporco.>>

Gli occhi di Aria si inumidirono e distolse lo sguardo da quegli occhi vincitori. Regulus bevve un sorso prima di portare lo sguardo sul duo dietro di loro, in preda ancora al litigio. Scosse la testa a quella scena patetica e tornò sulla ragazza davanti a lui.

<< Comprendo che per una come te, ambire a un purosangue sia un sogno irrefrenabile ma.. lascia che ti spieghi una cosa. Finché è uno come Prewett non avrai problemi e, per quanto capisco il desiderio di unirti a un Black, ti consiglio di volare basso. Noi Black siamo una stirpe antichissima, per quanto mio fratello sia "confuso", la mia famiglia non permetterebbe un imbastardimento del ramo....>>

poi si avvicinò di più a lei riducendo la voce a un sussurro, quasi un sibilio.

<< ... e i Black quando un ramo è malato, lo amputano.>>

A quelle parole la ragazza impallidì, sgranando gli occhi e schiudendo la bocca. Regulus tornò a bere il suo succo di zucca soddisfatto dell'effetto che aveva ottenuto.Lei si ricompose solo quando la ragazza dai capelli corti, accompagnatrice del Serpeverde, lo richiamò.

<< Spero che ascolterai i miei consigli, non tutti i purosangue sono pazienti. Stagli alla larga>> 

e con quel tono minaccioso raggiunse la sua dama per sparire nella confusione della festa. Aria aveva perso. Credeva di essere diventata più forte, di riuscire a rispondere a persone come lui invece si sbagliava. Era sempre stata salvata da qualcuno, lei era rimasta sempre come era ora: Immobile, ferita e spaventata. E fu con quell'immagine di lei  che i tre lasciarono il ricordo della festa che prese a esplodere in nuvole di fumo etereo pronto a formare un altro ricordo. Quelle nuvole divennero le nuvole dell' Hogwarts express che portava gli studenti a casa per le vacanze natalizie.Una gran folla di studenti accorreva ai vagoni mentre la neve scendeva in candidi fiocchi su di loro. Alcuni studenti più piccoli si lanciavano qualche palla di neve prima di essere sgridati dai prefetti e invitati a salire sui vagoni in fretta se non volevano rimanere alla stazione per natale. Il trio si guardò intorno cercando la proprietaria del ricordo. Si imbatterono in Ras ed Electra, intenti a salutarsi con un dolce bacio. La ragazza sarebbe rimasta a scuola per le feste e, nonostante le suppliche, non aveva permesso al fidanzato di restare con lei. Harry, seguito da Hermione e Ron, li oltrepassò continuando a cercare intorno. Sebbene gli altri stessero sicuramente cercando Aria, lui era sua madre o suo padre che voleva vedere. Alla fine la trovarono. Era già seduta in un vagone, vicino al finestrino dal quale il trio riusciva a vederla. Aveva la testa china su qualcosa e non sembrava avere compagnia. Salirono sul treno raggiungendo la cabina scelta da Aria. Lei stava seduta con una lettera in mano, dalla quale non alzava lo sguardo. 

<< Eccoti>>

La voce di Vin risuonò nella cabina e i tre si spostarono, evitando di essere oltrepassati dal ragazzo. Lei alzò la testa verso di lui mostrando un luminoso sorriso. Lo segui con lo sguardo mentre si sedeva difronte a lei.

<< beh? cos'è quella lettera?>>

Aria allargò il sorriso e piegò la testa di lato.

<< é mia madre. Non mi aveva ancora risposto ma sta mattina mi ha  inviato questa lettera scrivendomi che questo natale starò con lei, senza andare da mio padre. Andremo anche a pattinare, come facevamo un tempo. Ah! sarà un natale stupendo, solo io e lei.>>

Si voltò verso il finestrino tutta eccitata: ormai la stazione  si era svuotata e tutti gli studenti erano saliti sul treno; a breve sarebbero partiti. Vin si abbandonò al sedile sorridendo, godendo della felicità della sua migliore amica.

<< Mi piacerebbe conoscerla tua madre. Sembra una  donna intelligente e sensibile.>>

Aria spostò di nuovo lo sguardo sul suo amico e annuì entusiasta.

<< Si, sarebbe fantastico! anche lei sarà entusiasta di conoscerti. Questa estate tieniti libero allora! perché chiederò a mia madre di ospitarti le settimane che sono con lei.>>

Vin annuì sorridendo prima che l'arrivo degli altri mise fine a quella atmosfera tranquilla e rilassata. Astria irruppe nella cabina furiosa, lamentandosi per il fatto che, secondo lei, venisse sempre abbandonata dai due. Fortunatamente arrivò Bill, allegro come sempre, che fece tornare Astria buona e composta. Subito dopo di lui vi era un depresso Ras, sconvolto dalla già terribile mancanza della sua fidanzata.

il ricordo sfumò in fumo nero. 

Le dolci note di un pianoforte gli accolse in un salotto ampio. La stanza era piena di decorazioni natalizie con un grosso albero all'angolo tra la finestra e la libreria. Un grosso cammino riscaldava l'ambiente. Sui di esso e i vari mobili varie foto di famiglia  che dipingevano l'infanzia felice di Aria.Quelle note vennero presto accompagnate da quelle di un violino. Molto meno sicure ed esperte ma degne accompagnatrici delle precedenti. Aria e sua madre stavano suonando insieme. Una canzone dolce, piena di speranza e amore. I tre estranei non poterono che restare immobili a godere di quella melodia.Quando essa fini Hermione fu costretta ad asciugarsi le guance. Bess, era quello il nome della madre di Aria, guardò la figlia orgogliosa.

<< Sei migliorata moltissimo, tesoro. E dire che pensavo abbandonassi questa passione.>>

Aria abbassò il violino con le guance completamente rosse.

<< Non potrei mai. Io amo suonare, sopratutto con te mamma>>

E si avvicinò a la madre per abbracciarla. La donna l'accolse dolcemente tra le sue braccia e le accarezzò i capelli.

<<  ance se sono una strega io sono sempre io, ciò non cambia che..>>

<< no, è vero.>>

La interruppe la madre allontanando la figlia quanto bastava per guardarla in volto. 

<< é proprio questo che ti rende speciale. Tu eri cosi fin da quando eri nella mia pancia ovvio che non potrà mai cambiarti, è la tua vera essenza.>>

Aria sorrideva beata delle carezze che la madre gli regalava mentre gli sistemava i capelli.

<< Mamma,questa estate possiamo invitare qui Vin?>>

Bess rise.

<< Il famoso Vin! uhm credo sia anche arrivata l'ora di conoscerlo...anche se dubito tuo padre sarebbe d'accordo all'idea che un ragazzo passi con te l'estate.Ovviamente non gli diremo nulla e passeremo delle splendide giornate con il tuo amico.>>

Harry guardava la scena con una grande amarezza nel cuore. Avrebbe sempre voluto provare la carezza di sua madre, il calore di un suo abbraccio e il tocco di un suo bacio. Non si accorse però di quello che saltò all'occhio di Ron.

<< Certo che è cambiata parecchio...>>

Osservandola bene, Bess era sicuramente più smunta e pallida dell'ultimo ricordo in cui la videro. I capelli erano meno folti e quando si alzò per andare a cenare si resero conto della sua magrezza. Aria la rimproverò per questo promettendo che l'avrebbe fatta mangiare di più. Cenarono e si misero insieme a lavare i piatti. La figlia aggiornò la madre sulla sua vita scolastica,delle mille cose imparate e scoperte del mondo magico. Sorvolò ovviamente su le minacce dei cosi detti "mangiamorte" e compagni di scuola prepotenti. Si soffermò a pensare un po' prima di azzardare una domanda.

<< Mamma...come sapevi che io fossi speciale? che fossi una strega?>>

la madre alzò gli occhi in alto come a ricordare poi rise tra se e se.

<< fin da piccola era come se sapessi le cose in anticipo. Sapevi quando papà tornava prima o tardi dal lavoro. Sapevi quando stavo per perdermi qualcosa, sapevi anche quando il tempo sarebbe cambiato. Con il tempo si affievolì, ma rimasi sempre molto sensibile. Quando quei maghi sono venuti qui a spiegarmi il perché di queste tue capacità non potevo che non credergli.>>

Aria la guardava incredula con la bocca spalancata. Allora era davvero una cosa che aveva da sempre.

<< Se non chiudi la bocca ti ci fanno il nido le mosche>>

Entrambe scoppiarono a ridere. Era davvero una serata speciale per Aria. Stare con sua madre era cosi liberatorio. Lei l'amava, sempre. Qualsiasi cosa lei facesse, sognasse o pensasse lei non la avrebbe mai smesso di sostenerla. Era la sua isola di pace. Il rumore di un piatto rotto la portò alla realtà. Sua madre era a terra svenuta. Accorse su di lei scuotendola, cercando di richiamarla ma lei non rispose. Tutto divenne muto, non vi erano più suoni. I ragazzi videro solo uno scorrere veloce di immagini: Aria chiamava l'ambulanza, il viaggio in ospedale, lei che piangeva in sala d'aspetto, l'arrivo del padre qualche ora dopo, lui che veniva informato del cancro avanzato della donna. Aria era raggomitolata  su una sedia. Il mondo gli era appena caduto addosso. Harry si sentì in colpa per la gelosia che ebbe provato poco prima e provò un moto di affetto per lei che se avesse potuto l'avrebbe abbracciata. Infondo, chi meglio di lui poteva sapere cosa si provava?

il ricordò prese piano piano il ritmo giusto e i suoni tornarono a farsi sentire quando l'infermiera informò Aria di poter entrare a vedere la madre. Aria si alzò e ,senza guardare il padre, la seguì nella stanza.

Sua madre era distesa sul letto con degli orribili macchinari attaccati. Aria si avvicinò piano, con il viso contorto dalla rabbia e dolore. Si fermò al lato del letto cosi che la madre poté prendergli una mano e guardarla.

<< Aria mi spiace, speravo di avere più tempo.>>

Le disse con voce fiebile e sofferente.

<< Perchè? Perchè non mi hai detto nulla, mamma!?>>

La madre gli accarezzò il dorso della mano e sorrise appena.

<< Non volevo angosciarti più di quanto non facesse già tuo padre. Volevo che con me stessi bene...non piangere tesoro>>

con l'altra mano gli asciò le lacrime che ormai uscivano senza pietà.

<< Non è giusto...io potevo aiutarti, potevo...>>

Niente. La realtà è che lei non poteva fare nulla. Aveva la magia ma era inutile, non vi era un incantesimo in grado di salvarla. Aveva il "dono" di prevedere le cose ma non aveva previsto la sofferenza della madre. La rabbia si disegnava sul volto di Aria. La consapevolezza che tutto quello che credeva incredibile era inutile la distruggeva..la realtà è che lei era inutile e l'impotenza accresceva con la rabbia.

 

<< Aria. Guardami>>

la donna prese il viso della figlia tra le mani, spostando delle ciocche di capelli ,bagnati dalle lacrime, dal viso.

<< Non è colpa tua. La malattia mi stava mangiando già da tempo ed ora è giunta la mia ora. La morte tocca tutti,non si può scappare da essa. Ascoltami però, io fino alla fine sono stata me stessa. Sono sempre stata libera, sia perdendo che vincendo non ho mai permesso a qualcuno di decidere per me. Tu devi fare lo stesso. Non permettere a questa cosa di cambiarti, di distruggerti. Non permettere a nessuno di decidere per te chi devi essere. La vita è una sola, io sono fiera di averti donato la tua e voglio che tu la viva a pieno. Non vivere in funzione degli altri ma solo in funzione di te stessa. Sei speciale e bellissima.. io sono e sarò sempre fiera di te.Promettimelo Aria, inizia a scegliere...inizia a vivere.  Non aver paura di affermare ciò che sei,di dire quello che provi. Si Aria sempre. L'aria non la puoi fermare e maneggiare a tuo piacimento. L'aria è libera e vola via, al di sopra di tutto. Promettimelo..ti prego.>>

Aria singhiozzava, non perdendo però nemmeno una parola della madre e promise. Tutti in quella stanza non potevano che piangere. Hermione si lasciò abbracciare da Ron che si asciugo di fretta il viso. Harry era immobile vicino ad Aria, riflettendo su le ultime parole della donna.

<< te lo prometto mamma..>>

<< Grazie...>>

e con un ultimo abbraccio la donna si spense, lasciando la figlia al suo capezzale, in lacrime e con tre amici con cui  non avrebbe mai potuto parlare ma che gli stavano donando tutto il loro affetto. 

Il fumo divorò tutto lasciandoli nel turbinio lattiginoso ed etereo. Esplose  tutto in una forte luce che preannunciava il loro ritorno alla realtà.

********

ed ecco qui...questo è un capitolo molto importante e devo dire che ho avuto sia ansia che desiderio di scriverlo. Spero di avervi toccato, di essere riuscita a elaborarlo nel migliore dei modi. Ammetto che lo immaginavo più lungo ma non servono tante parole, alla fine quello che volevo è stato espresso. Posso affermare che la storia inizia a partire da qui. Ovviamente nulla sarà come prima tante cose aleggiano nell'aria e la nostra protagonista dovrà affrontare molto altro. Speriamo che le parole di sua madre le siano da guida.. 

Ci vediamo la prossima settimana e fatemi sapere cosa ne pensate! un bacio <3

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Capitolo 16
*** To the Limit ***


Non era semplice. Stavano vivendo pezzo per pezzo la vita di quella ragazza , così lontana e non più sconosciuta. Stavano assaporando sempre di più le sue sensazioni, le sue emozioni ed non affezionarsi era impossibile. Non ci avevano mai parlato, lei non sapeva della loro esistenza  e, forse mai l'avrebbe conosciuti ma loro la conoscevano. Sapevano ogni aspetto della sua vita e mano a mano che si introducevano nel suo diario, scendevano sempre più nel profondo del suo cuore. 

il suo cuore...

Erano più che certi di averlo sentito andare in pezzi in quella fredda notte di Natale. Come non capirlo? anche il loro cuore aveva percepito il dolore che l'attanagliava, anche se solo in piccola parte rispetto al suo. Harry lo capiva. Non tanto per la morte di sua madre ma per quella di Sirius. Il suo padrino era stata la prima persona a fargli sentire il calore di una famiglia. Per quanto amasse i suoi genitori, non li aveva mai conosciuti e la sicurezza che poteva dare l'amore di un famigliare la poté conoscere solo da Sirius. Per Aria sua Madre era tutto come Sirius lo era per Harry. Avrebbe mai superato il dolore? no, Harry lo sapeva. Il dolore non scompare mai, si affievolisce ma non se ne va, sarà il tuo fedele accompagnatore per tutta la vita.Rimasero in silenzio nello studio, stanchi e sofferenti. Avrebbero voluto scoprire cosa fosse successo poi alla, ormai, loro amica ma questa volta il diario aveva succhiato loro parecchie energie. La mattina seguente vennero svegliati da un brontolante Kreacher, il quale non concepiva il loro comportamento cosi poco dignitoso da farli dormire sul pavimento dello studio. Si erano addormentati li e le loro schiene ne pagarono le conseguenze. Fecero colazione in silenzio, le emozioni di Aria si facevano sempre più influenti su di loro come anche l'assorbimento di energie. Quella mattina però partirono lo stesso  alla volta del ministero. Settembre era sempre più vicino e loro non avevano ancora fatto progressi, se non in direzione del Diario.Fu di nuovo una giornata infruttuosa, del vecchio rospo in rosa nessuna traccia l'umore dei ragazzi era ancora più cupo. Ron si lasciò cadere sul divano esausto, seguito da una nervosa Hermione e un impaziente Harry.

<< Hermione dovremmo provare uno dei tuoi piani.>>

esordì il prescelto. Hermione schiuse leggermente le labbra sorpresa per poi serrarle e rispondere.

<<  Harry non possiamo è ancora troppo presto. Abbiamo troppe falle ancora, troppi margini di errore..>>

Iniziò a spiegare mentre il prescelto si mostrava sempre meno propenso ad assecondarla.

<<  Aria...>>

Esordi Ron interrompendo i due. Si alzò dal divano e si stiracchiò le braccia lunghe. Hermione perse qualche secondo per guardarlo e ammirare il suo corpo ormai adulto. 

<< Cosa Ron?>>

Fu Harry a far riprendere Hermione.

<< Leggiamo il Diario. Vorrei sapere come è andata e...>>

Il rosso arrossi senza finire la frase facendo nascere un sorriso sincero sulle  labbra di Hermione. Harry sospirò leggermente e acconsenti. Non potevano fare nient'altro e poi.. quel diario era l'unica cosa in cui sembravano progredire, appagando leggermente quel senso di inutilità e inadeguatezza. 

Fumo.

IL buio  e il silenzio della stanza di Aria li circondò. Intravidero la sua figura seduta di fronte alla finestra ad osservare un cielo piatto da cui fitti fiocchi bianchi cadevano fino ai giardini del quartiere di periferia. I suoi occhi erano ancora più grigi di quel cielo invernale che stava pian piano odiando e le sue mani stringevano quasi inconsciamente la stoffa bianca della vestaglia. Non piangeva. Guardava semplicemente nel vuoto, le lacrime ormai erano finite ora era solo...vuoto. Hermione guardò istintivamente l'orologio sulla scrivania della ragazza per notare che erano ormai le 3 passate, il che voleva sicuramente dire che avrebbe passato la notte insonne. Se non fosse stato per la neve incessante che si intravedeva oltre la finestra, la stanza sembrava immobile, ferma nel tempo e nello spazio. Harry si avvicinò alla ragazza e istintivamente le poggiò una mano sulla spalle, la quale attraverso il corpo di lei come fosse un fantasma. La rabbia si fece viva come anche la frustazione, voleva davvero consolarla. Si fermò dalle sue imprecazioni nel vedere una figura sotto la finestra fermarsi. Aria non sembrava averci fatto caso, ma il ragazzo la stava guardando incurante della neve che si appoggiava sul di lui. Harry provò a guardarlo meglio ma, oltre ad essere ben coperto in volto, fuggì via in direzione del lato est della casa.

<< Speriamo non sia un ladro...>>

sussurò anche se non aveva motivo di farlo.

<< Di che parli Harry?>>

Hermione e Ron si avvicinarono alla finestra cercando di capire cosa avesse visto l'amico.

<< Ho visto un ragazzo..non se ne è andato ma a proseguito per di qua. Spero non sia un ladro..>>

I suoi due amici si guardarono preoccupati ma l'arrivo improvviso del padre di Aria  gli spaventò, facendoli letteralmente saltare sul posto.

<< Aria, cosa ci fai ancora in piedi? è tardissimo devi andare a dormire>>

La voce autoritaria del l'uomo non parve raggiungere la ragazza che continuava a guardare la finestra. La cosa fece innervosire il padre che la raggiunse a passo svelto prendendola per le spalle e obbligandola a guardarlo. Hermione osservò parecchio l'uomo che continuava a richiamare l'attenzione della figlia. Aria dal canto suo si limitava a guardarlo senza però rivolgerli parola.

<< Rayner...>>

Melanie si era affacciata alla porta, avvolta in una calda vestaglia rosa e con la preoccupazione in volto.

<< Cosa c'è Melanie?>>

gli rispose l'uomo con tono irritato. Lei sussultò appena ma non rispose a quel tono cosi amaro.

<< Ho sentito un rumore nel capanno degli attrezzi>>

a quel punto L'uomo lasciò andare la figlia e si diresse verso la compagna per farsi accompagnare a controllare la situazione.

<< Aria, non muoverti da qui>>

disse prima di sparire. La ragazza parve riscossa dalla notizia e, invece di obbedire ovviamente, si affacciò nel corridoio appena fuori la sua stanza.Incontrò lo sguardo serio di Matt, anche egli in vestaglia, il viso arrossato e il respiro appena accelerato.

<< forse un ladruncolo..>>

si limitò a dire alzando le spalle, come se non fosse una gran cosa.

<< stai bene Matt?>>

Aria lo scrutò avvicinandosi a lui. Il ragazzo la guardò infastidito ma la lasciò fare.

<< che razza di domande sono? sei tu il fantasma qui..>>

Aria gli poggiò una mano sulla fronte sudata ignorando il tono arrogante del fratellastro.

<< Dio Matt, sei gelido...>>

Il ragazzo scostò la mano di Aria senza tanta delicatezza e si avvicinò al suo volto.

<< Tu sei pallida come uno straccio e hai delle orrende occhiaie- poi le prese una mano- e sei anche gelida. Io mi preoccuperei per te, tuo padre non ti tollererà  ancora per molto e mia madre ha già troppa pena per te. Vattene nella tua tomba e lasciami in pace>>

detto questo se ne ritornò nella sua camera chiudendogli la porta in faccia, lasciando la ragazza sola nel corridoio buio e freddo.

Il solito vortice di fumo risucchiò la scena per poi vorticare in un'altro luogo, un altro ricordo.

Il trio si ritrovò in un ampio salotto riscaldato da un grande camino decorato dagli addobbi natalizi. Appoggiato ad esso  vi era un serio e preoccupato signor Davidson, il quale fissava il fuoco scoppiettante stringendo nel pugno una lettera, meditando forse se bruciarla o meno. Un rumore dietro di loro gli fece voltare. Aria stava scendendo le scale che portavano al corridoio di ingresso, a cui si affacciava l' entrata del salotto. Stava girando verso la cucina, forse per prendere qualcosa da bere, quando notò il padre. Si avvicinò lentamente, evitando di fare rumore, come se si stessa avvicinando ad un animale feroce. L'uomo rimase fisso sul fuoco non accorgendosi della figlia che stava prendendo coraggio per chiamarlo.

《 papà. .?》

L'uomo sussultò stringendo ancora di più il la lettera che aveva in mano, facendola così notare alla ragazza.

《Aria, torna a letto.》

Il tono autoritario dell'uomo non lasciava dubbi: era un ordine al quale non si doveva disobbedire.  Aria però strinse i pugni e non si mosse, la scena era troppo famigliare.

《 cosa dice quella lettera?》

Il padre lasciò l'appoggio del camino e si portò dinanzi la figlia.

《 ho detto di andare a letto》

《 e io ho chiesto cosa dice quella lettera》

Tale padre tale figlia. Entrambi impettiti e con lo sguardo, lo stesso sguardo, duro che non cedeva all'altro. L'atto di sfida non piacque all'uomo che perse la pazienza.

《 questa...lettera, la stava per leggere Melanie》

E mostrò il sigillo di Hogwarst. Aria alzò un sopracciglio dubbiosa sul perché di quella lettera.

《 sono le condoglianze del tuo preside...》

Aggiunse il padre per chiarire.

《 non posso permettere che queste...cose avvengano in casa mia. Non posso permettere ancora che questa cosa strampalata vada avanti. Adesso che vivi con noi rischia di uscire fuori e non accetto che venga scoperto che tu...》

《 sia una cosa strampalata?》

Aggiunse Aria palesemente ferita. Il padre si piegò leggermente all'indietro indurendo ancora di più la sua espressione.

《 lascerai la scuola. Ti iscriverò alla scuola di Mattew è tornerai a una vita sana e dignitosa. Hai perso fin troppo tempo dietro a queste...scemenze.》

Il volto di Aria era segnato da indignazione, rabbia e incredulità. Gli occhi lucidi minacciavano un pianto rabbioso, incentivato dal tremore delle labbra.

《 queste scemenze...Sono io! Queste cose strampalate sono sempre io! Non puoi impedirmi di andare a scuola! Mamma non..》

《 tua madre era troppo debole con te, doveva darmi retta e impedire di..》

La interruppe il padre indignato da tanta impudenza .

《 MAMMA ACCETTAVA QUELLO CHE SONO! Tu continui a non voler capire, a non voler vedere che io non sono quello che tu vuoi! Posso fare l'impossibile ma tu non mi accetterai mai! Io sono l'errore da correggere a cui però non dai possibilità!》

Questa volta fu Aria ad interromperlo . Il viso, ormai rigato dalle lacrime, bruciava sotto la pressione della rabbia e i toni, fino a prima tenuti bassi, iniziarono ad alzarsi.

《 Tu sei mia figlia! E farai quello che ti dico! So io quello che è  meglio per te! 》

Il signor Davidson non tollerava oltre e il suo sguardo minacciava tempeste.

《 no...tu non sai nemmeno chi sono...Non mi conosci e non ti interessa farlo! 》

Aria si impettì ancora di più serrando i pugni lasciati cadere lungo il corpo.

《 so perfettamente chi sei: sei mia figlia, ti ho visto nascere e ti ho comprato il primo libro di scienze, per non parlare del violino..》

L' uomo cercava di tenere le brighe della discussione, avendo ormai perso ogni contegno.

《 no! Io ho smesso di essere quella figlia la mattina che ho preso il primo treno per Hogwarst e tu devi accettarlo! Io...Non posso essere quello che tu vuoi...》

Le ultime parole uscirono più flebili, come se fossero più rivolte a se stessa che al padre. Quest'ultimo sembrò colpito dall ' ultima affermazione e divenne una maschera di fredda indifferenza.

《 non andrai più in quella scuola. Ormai ho deciso. Torna a letto prima di svegliare il resto  della famiglia.》

Il tono atono  e severo fece scattare definitivamente Aria. Lo guardò con rabbia ceca è si voltò  verso l' ingresso.

《 famiglia...la MIA famiglia è  morta 5 giorni fa!》

detto ciò prese il cappotto attaccato all'attacca panni vicino alla porta e se ne andò. Corse. Corse moltissimo, affondando i piedi, protetti solo dalle pantofole, nella neve umida. Non avrebbe più messo piede in quella casa, non avrebbe permesso a nessuno di decidere per lei. Lei era una strega  e lui doveva accettarlo. Si fermò solo in prossimità di un parco. I piedi bagnati aumentavano la sensazione di gelo che la stava attanagliando ma era ancora troppo arrabbiata per dargli peso. Si sedette su un altalena, portando le mani tremanti a cingersi in un abbraccio riscaldante. Il trio si portò vicino a lei sperando che presto sarebbe successo qualcosa che impedisse ad Aria di morire assiderata . 

<< Anche i Dursley la pensano così e volevano impedirmi di andare a scuola...anche io alla sua età sono scappato...>>

Hermione e Ron si avvicinarono all'amico stringendosi in un abbraccio. Il suono di un applauso rimbombò nell'aria. Era giusto definirlo come un applauso solitario in quanto era solo una persona a battere le mani in quel giardino desolato. Matt si avvicinò quanto bastava per permettere al lampione di illuminarlo.

<< Bella scena. Devo ammettere che non mi aspettavo tale performance da te.>>

Aveva in  mano un paio di scarponcini da uomo e si appoggiò al lampione in attesa di una risposta. 

<< A-avete sentito tutto?>>

Non si capiva se il pallore di Aria era dovuto al freddo o alla paura di aver svelato tutto anche a Melanie.

<< sei fortunata che mia madre non riesca a dormire senza tappi per le orecchie. Per mia sfortuna ti ho sentito benissimo.>>

Alzò le spalle mostrando uno sorrisetto divertito abbastanza fastidioso.Aria tirò un sospiro di sollievo anche se non avrebbe più dovuto importargli, anzi ora gli dispiaceva non aver svegliato Melanie. Il ragazzo si avvicinò lanciandogli le scarpe che finirono goffamente sulle ginocchia delle sorellastra.

<< Mettili o ti ammalerai e davvero non tornerai nella tua tanto amata scuola.>>

Aria prese leggermente colore e lo guardò stupita.

<< Ma sono enormi...>>

Non riusci a dire nulla di meglio. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo scocciato.

<< Ovvio sono i miei! non ho avuto tempo di sceglierti le scarpe adatte. Accontentati ingrata.>>

aggiunse con tono sarcastico mentre si sedeva sull'altalena vicino a lei. 

<< Perchè sei qui?>>

Lo guardò sinceramente sorpresa e il ragazzo sospirò.

<< Qualcuno doveva farti tornare in te e...dannazione mettiti quelle scarpe!>>

Vedere Matt perdere la sua falsa aria di composto e pacato ragazzo la faceva sorridere. Decise comunque di obbedire, i piedi iniziavano davvero a fargli male.

<< Non tornerò a casa>>

<< Lo so>>

Aria lo guardò confusa e lui ghignò.

<< Lo so che avresti detto così..-specificò- ma io ti porterò comunque a casa>>

Aria ridacchio amaramente scuotendo appena la testa.

<< Il capitano Reyner ha dettato ordini?>>

questa volta fu lui sorpreso del sarcasmo e si irrigidì a tale accusa.

<< mettila così se vuoi ma non puoi comunque rimanere qui, al freddo, sola e in piena notte. >>

Aria abbassò la testa stringendo la stoffa del cappotto con i pugni.

<< Io andrò a scuola, non può impedirmelo. Se torno lui...>>

<<  non farà niente se non glielo permetti. Anche se lui te lo proibirà tu lo farai lo stesso...di nascosto>>

Aggiunse notando la sua imminente domanda.

<< Ma come?>>

Aria era veramente esasperata. Non capiva come Matt potesse trovare la cosa così semplice.

<< Semplice: intanto torni a casa e il giorno della partenza vai alla stazione con o senza di lui.>>

disse con tono semplice e logico, come se fosse un ragionamento davvero elementare.

<< ..tu fai sempre così?>>

lui ghignò.

<< Io ho la loro completa fiducia...se tu conquisterai la mia ti spiegherò un paio di cose. Ora andiamo?>>

si alzò dalla altalena con un piccolo salto e si portò davanti alla ragazza aspettando che lo seguisse.

<< io...non voglio più fingere...io non so se..>>

Non riuscì a finire che Matt gli  prese la mano e la alzò di forza.

<< Dimostralo. Non scappare e afferma ciò che dici>>

Aria lo guardò con lo sguardo tremante e le labbra violacee per poi prendere un profondo respiro e seguirlo verso casa.

Un rapido turbinio nero lattiginoso li portò subito davanti a casa Davidson. Aria si bloccò istintivamente senza in realtà una vera  motivazione. Matt la guardò accigliandosi,per poi lasciar cadere la questione quando lei lo liquidò con un rapido movimento del capo. Quando entrarono in casa si aspettavano di trovare Rayner sulla porta ,eppure, l'unica cosa che trovarono fu una lieve luce proveniente dal salotto accompagnata da un vociferio. Entrambi i ragazzi, seguiti dal trio fantasma, si diressero verso l' origine delle voci dopo essersi scambiati uno sguardo confuso e sospettoso. Le loro teste fecero capolino dalla porta ed entrambi sgranarono gli occhi, anche se per motivi diversi, nel vedere un vecchio uomo vestito di una lunga tunica verde con ricami floreali oro , una lunga e bianca barba, con dei particolari occhiali a mezza luna. L'uomo in questione era comodamente seduto sul divano  mentre sorseggiava una tazza di thé gentilmente offerta dal padrone di casa. Il padre di Aria, infatti, nonostante la visibile tensione dipinta in volto, non mancava certo gli onori di casa, anche se l'ospite non era molto graditi.

《 professor Silente...?》

Sussurrò appena Aria. Matt che sembrava avere un udito da lince,la senti e ghigno soddisfatto di conoscere un vero mago.

《 Davvero squisito signor Davidson, davvero squisito. Con questo freddo un thè caldo è proprio quello che ci vuole》

Borbottava il preside con un love sorriso rilassato in volto.

《 la ringrazio molto signor Silente, ma sarei davvero felice di conoscere il motivo della sua visita a quest'ora della notte》

Reyner ricambiò il sorriso del mago mentre a sua volta si accomodava sulla poltrona difronte.

《 oh certo,certo. Adesso che siamo tutti direi possa spiegare tutto》

Così dicendo si voltò verso la porta dove si nascosero subito i giovani. Il signor Davidson guardava perplesso  il luogo indicato dal suo ospite, chiedendosi se non fosse davvero pazzo. Si ricredette quando, dopo aver dato un leggero colpo di tosse, figlia e figliastro uscirono allo scoperto. Aria entrò goffamente per via delle grosse scarpe che aveva ai piedi mentre Matt ostentata una sicurezza innaturale per un ragazzino della sua età.

《 bene bene, lei deve essere il Signorino Mattew Anderson, molto lieto io sono Albus Silente preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts》

Dicendo così porse la mano al ragazzo che la prese nascondendo il disagio provocato dallo scoprire che quel'uomo sconosciuto lo conoscesse. Aria vide il padre serrare la mascella: Matt non avrebbe mai dovuto sapere di tutto questo.

《 lei è davvero un mago? Me lo mostri》

Chiese sfrontatamente il ragazzo, non scomponendo però il preside che, invece, sorrise. Improvvisamente le luci iniziarono a sfarfallare fino a spegnersi.

《 potrebbe essere tranquillamente un trucco. Non ci vuole niente a far saltare la luce》

Sai Aria che Harry, Hermione e Ron guardavano indignati il ragazzo talmente sfrontato e maleducato, che osava rivolgersi in quel modo al mago più potente dell' ultimo secolo. Il preside,però, lo guardò da dietro gli occhiali e, dopo un leggero ghigno, un globo di luce si palesò tra loro, levitando intorno al ragazzo scettico. Matt rimase piacevolmente sorpreso , come se non vedesse l ora di vedere una vera magia.

《 se abbiamo finito...》

La voce irritata del signor Davidson riportò i presenti alla realtà e subito le luci tornarono alla loro forma originaria.

《 certo, siamo venuti a conoscenza che ha intenzione di non far tornare la signorina Aria a scuola dopo le vacanze》

L'uomo si irrigidì non riuscendo a capire come diavolo facesse quello strano uomo a sapere tutto ciò.

《 non concordo con questo tipo di educazione e vorrei una formazione scolastica diversa per mia figlia》

Disse imperativo il signor Davidson.

《 capisco perfettamente la sua apprensione per l'educazione di sua figlia ma la invito a considerare che sarebbe controproducente allontanare sua figlia da una brillante e già avviata carriera scolastica, per introdurla in un altro ambiente scolastico del tutto estraneo alla ragazza. Inoltre, visto il recente lutto, sarebbe una pessima scelta allontanarla ancora di più dalla normalità e dall'ambienti a lei quotidiani.》

Aria strinse i pugni altamente nervosa e a col tempo speranzosa che Silente riuscisse a far cambiare idea a suo padre. Anche il trio dietro di lei tratteneva il respiro attendendo  l'esito della conversazione.
Il signor Davidson rilassò il volto è accennò un sorriso quando risposte.

《 so perfettamente cosa intende signor Silente ma sono più che sicuro dì sapere cosa sia meglio per mia figlia. Per come mi conferma anche lei, Aria è una studentessa brillante e capace, quindi sono più che sicuro sappia recuperare. Comprenderà anche che adesso ha una nuova famiglia che vorrei rimanesse al di fuori del vostro mondo. Anche se ammetto che ormai solo un membro di esse ne è all'oscuro.》

《Non ne parlerò con nessuno, nemmeno con mia madre 》

Si affrettò a specificare Matt ricevendo un sorriso soddisfatto dal patrigno. Silente non parve sorpreso della risposta ma si concentrò nella degustazione dei biscotti Danesi tanto amati da Melanie. Dopo un espressione di felice sorpresa, il preside si affrettò a rispondere.

《 oh, trovo giustificabili le sue motivazioni ma devo informarla che anche il nostro mondo ha delle leggi ben specifiche. Aria,avendo frequentato la scuola per più di due anni , è regolarmente registrata al ministero della magia e,dunque, è considerata una strega e tutti gli effetti.  Questo comporta che è obbligata a terminare la carriera scolastica affinché affini le sue arti e non diventi un pericolo anche per voi. Se lei impedisse tutto ciò andrebbe a infrangere la legge magica con le eventuali conseguenze. Per quanto riguarda la segretezza mi prendo l'incarico e la responsabilità di Preservarla. 》

A Ron tutto quel discorso stonava  e la sua espressione contrariata e confusa sottolineava la sua confusione.

《  Ma questa legge non esiste..! Vero?》

Si voltò verso Hermione che se la rideva sotto i baffi vicino ad un Harry perso, intento a grattarsi la testa.

《 no Ronald, è ovviamente inventata 》

E tutti e tre risero mentre il vecchio preside si voltò verso di loro è fece un occhiolino. Si bloccarono immediatamente prima di capire che non fosse rivolto a loro ma ,ovviamente, alla giovane strega davanti a loro. Aria non riusciva a trattenere la felicità, anche se aveva capito fosse una bugia sapeva che suo padre non si sarebbe informato e, benché magica, per lui infrangere la legge sarebbe stato troppo degradante. Infatti l'uomo tornò a serrare la mascella sapendo di aver perso e di doversi piegare alla situazione.

《 Bene. Se queste sono le vostre leggi non saremo certo noi ad infrangerle. Sia chiaro però- e qui guardò entrambi i maghi- non tollererò una sola fuga di notizie.》

Silente si alzò compiaciuto dal divano e si sistemò la lunga veste.

《 Ho dato la mia parola signor Davidosn》

E strinse la mano del padrone di casa che si era a sua volta alzato.
Silente si voltò,allora, verso i due giovani, stringendo prima la mano a Matt per poi fare un lieve inchino ad Aria.

《 ci rivedremo a scuola allora,  signorina Davidson》

《 si, professor Silente》

Rispose ricambiando il saluto con un enorme sorriso. Il vecchio mago uscì di scena portandosi via l'intero ricordo.
La lunga scia di fumo si contorse per poi esplodere tutta intorno al trio. La stanza di Aria si formò di nuovo intorno a loro. Era una fredda mattinata invernale  ma aveva smesso di nevicare e Il sole, benché debole, illuminava il baule appena chiuso dalla giovane strega. Aria, infatti, era intenta a prepararsi per il ritorno a scuola dopo la breve e intensa vacanza natalizia. Poteva definirsi pronta a scendere ma perse qualche istante a guardare la sua stanza che stava sempre più prendendo la forma di una prigione per lei. Il suo sguardo cadde sulla sua specchiera, dove notò il suo volto ancora segnato dal lutto. Vi si avvicinò non distogliendo l'attenzione dal suo riflesso e chinò la testa guardandosi: era dimagrita molto ma aveva il solito aspetto ordinario, ben vestita, la classica brava ragazza di periferia educata e femminile come piaceva a suo padre. I capelli lunghi e ben pettinati in una treccia...

Un flash colse il trio:

" Aria, amore di papà, una vera donna ha sempre i capelli lunghi e ordinati. Oh e tu hai davvero dei bei capelli, come la mamma, promettimi che ne avrai sempre cura?"

Un Giovane e sorridente Rayner Davidson accarezzava la lunga chioma di una piccola e dolce Aria. La bambina lo guardava innamorata e promise.

" lo farò papà sarò la più bella per te!"

il flash finì con l'abbraccio dei due.

Aria guardava duramente quel suo aspetto. Era il ritratto perfetto di quello che piaceva al padre eppure non bastava, non sarebbe mai bastato e lei...Era veramente lei quella?
Non lo sapeva ma non gli importava più, non voleva essere più la bambolina di suo padre, lei voleva essere solo Aria.
Si avvicinò di corsa alla specchiera e si sedette cercando qualcosa nel cassetto. Un ultimo sguardo, un ultima lacrima  e... Zack!
Con le forbici si tagliò  di netto la traccia ad altezza del collo lasciando liberi i capelli castani ormai corti. Si diede una sistemata con il pettine e si guardò ancora, questa volta sorridente. Mise via la treccia nel cassetto insieme alle foto di famiglia, quella che ancora sperava si ricomponesse, quando bussarono. Aria si alzò e fece entrare Matt che aveva il compito di aiutarla con le valige. Quando la vide si stupì appena mal celando un sorrisetto divertito e si avvicinò al baule.

《 hai proprio deciso di far invecchiare tuo padre prima del solito insomma..》

Disse divertito mentre iniziava a trascinarlo fuori la porta.

《 ho semplicemente deciso di essere me stessa. Aspetta ti aiuto》

E insieme portarono all'ingresso i bagagli della ragazza. 
Appena scesero l'urlo di Melanie si propagò per tutta casa mentre Rayner si irrigidì alla nuova immagine della figlia.

《 c-cosa...?! Perché ti sei tagliata i tuoi meravigliosi capelli?!》

Chiese disperata la giovane donna mentre girava intorno alla ragazza, toccando la ormai corta chioma, come per accettarsi che quello che stava vedendo fosse vero. Lei non gli diede spago ma rimase immobile a guardare il padre aspettando una sua reazione. L'uomo fece un profondo respiro poi si voltò ad aprire la porta di casa.

《 Mattew , porta  i bagagli alla macchina per favore》

E si incamminò per il vialetto di casa seguito dal figliastro.
Aria lasciò un profondo respiro, come se fino a quel momento non avesse respirato, poi si voltò verso la matrigna e la salutò con un abbraccio. La donna la lasciò uscire senza fargli domande ma rimase a guardarla preoccupata per tutto il tempo che impiegò a salire in macchina ed andarsene.

Fumo.

Aria spingeva il carrello dei bagagli verso il varco magico che la separava dal treno per Hogwarst. Suo padre la seguiva in silenzio, fermandosi quando fu il momento per lei di attraversare.

《 Aria》

La richiamò con il suo classico tono duro, costringendola a voltarsi.

《 io non so a che cosa mi stai sfidando, ma ricordati che sei mia figlia e...》

《 devo portarti rispetto? Non preoccuparti papà, non ho intenzione di mettermi nei guai ne di metterti in cattiva luce. Voglio solo mantenere una promessa. 》

I due si guardarono per un po'. Entrambi rigidi e orgogliosi, con lo sguardo fisso in quello dell'altro  e con tanti desideri e parole incapaci di essere espressi . Alla fine Aria si stufò di aspettare quel qualcosa che sapeva non sarebbe arrivato e si buttò oltre il varco. I tre la seguirono trovandosi direttamente sul Hogwearts express, intenti a correre dietro ad Aria. Si fermarono appena lei raggiunse una cabina da cui proveniva un forte chiacchiericcio. Lo aprì e vi si addentrò salutando i suoi amici.
Bill, Ras, Astria e Vin la guardarono, chi più chi meno, basiti.

《 Aria che hai fatto ai tuoi capelli?》

Astria gli andò incontro a toccare le punte di quella ormai corta chioma.

《 ho deciso di cambiare. Come sto?》

Scosse appena la testa per far vedere meglio il suo nuovo look. Bill e Ras gli fecero i complimenti divertiti, affermando che fosse più rock così. Anche Astria affermò che, con una leggera sistematina, sarebbero stati perfetti e poi..i cappelli lunghi erano sopravalutati. Vin la guardò intensamente senza pronunciarsi molto, si limitò a concordare con gli altri. Alla fine Aria si sedette tra loro e si lasciò andare alle chiacchiere, anche se sapeva di dover affrontare il suo migliore amico prima o poi, preferì rimandare. Non si sentiva di parlarne subito, non ora.
Fu con questa immagine che il trio venne catapultato fuori il diario, accecati dalla solita luce che annunciava il buio di casa Black.

**********************************************

chiedo scusa di aver saltato la pubblicazione la scorza settimana ma nella mia città vi era la festa della santa patrona, ergo la mia vita sociale mi ha impegnato molto. Il lato positivo è che in queste due settimane ho avuto più tempo per impegnarmi e scrivere questo capitolo molto importante e che ammetto adoro. Non vedevo l'ora di raggiungere questo punto e Wow è stato davvero emozionante. Spero di avervi trasmesso anche a voi le emozioni che ho vissuto io a scriverlo. Finalmente Aria si è svegliata e ha deciso di dare un "taglio" alla sua vita XD cosa comporterà questo???? ehehe ma sopratutto Matt....strano personaggio non trovate??? spero di aver dato il giusto onore a Silente non rendendolo ridicolo o occ XD fatemi sapere cosa pensate e.. alla prossima settimana!!! BACI :*

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Capitolo 17
*** Begings ***


 I piccoli granelli di polvere svolazzavano davanti agli occhi stanchi di Harry mentre il suo petto si alzava e abbassava velocemente per l'affanno. Era decisamente sfiancante. L'incantesimo legato a quell'oggetto richiedeva un enorme energia come sacrificio per inoltrarsi nei segreti che celava. Questa volta però, sui volti affaticati dei tre avventurieri vi era disegnato un sorriso felice. Dentro di loro pulsava uno strano senso di rivincita e di rivalsa. Si sentivano persi ma vivi. Rimasero in quello stato di trans elettrizzata per un bel po' prima che Ron riuscì ad dar vita a quello che pulsava dentro di loro.

<< Finalmente! Aria ha tirato fuori le unghie ah! doveva dargli un pugno a quel bastardo, non trovate?>>

Harry ed Hermione risero mentre si portavano a sedere sul pavimento come aveva già fatto il rosso.

<< Si Ron, ma ancora mi sa strana la figura di Matt. Non riesco a capirlo è...>>

Hermione si fermò a cercare il giusto termine per definire quel ragazzo.

<< Una serpe>>

terminò per lei Harry ridacchiando. La ragazza gli sorrise prima di asciugarsi la fronte e riprendere a parlare.

<< Potrebbe essere la definizione giusta, Harry. E' talmente incoerente da essere coerente nella sua incoerenza.>>

Ron la guardò con un espressione ebete e confusa prima di rivolgere parola al suo migliore amico.

<< Ma che lingua sta parlando?>>

Harry rise mentre Hermione alzò gli occhi al cielo: Ron sapeva davvero essere dolce, premuroso e divertente quanto stupido a volte. Continuarono a scambiarsi opinioni sugli ultimi fatti visti nei ricordi della loro lontana amica Aria mentre andarono a mangiare qualcosa per poi coricarsi. Il giorno dopo fu come tutti gli altri: inconcludente. Era quasi un mese che vivevano la stessa routine di insuccessi, l'unica cosa che sembrava evolversi era proprio il Diario. Per questo motivo era diventata un abitudine anche quella di rinchiudersi nello studio di Orion Black e perdersi nei ricordi di quella misteriosa ragazza. Per quanto il loro sempre più intenso coinvolgimento emotivo ed energico spaventava Hermione, riusciva anche a darli speranza e allegria, due cose di cui avevano estremamente bisogno. Fu per questo che, dopo un bel respiro, si lasciarono avvolgere di nuovo dall'intensa luce che preannunciava i fili di fumo nero lattiginoso che andava a formare i luoghi ed eventi da visitare. Questa volta toccava al parco del castello. Il sole era più caldo, anche se ancora timido, riusciva comunque a far sciogliere la neve facendo cosi gocciolare le varie piante, statue e panchine del parco. Aria era seduta su una di queste e lanciava dei sassolini nella neve. I'unica compagnia che aveva erano le piccole nuvolette di vapore che si formavano dal suo respiro, ma la cosa non sembrava turbarla,anzi, forse era la solitudine quella che cercava. I tre rimasero a guardarla per un po': i capelli,leggermente più lunghi, erano raccolti in una piccola e frettolosa coda di cavallo, anche la sciarpa era legata molto distrattamente e a mala pena gli copriva il collo. Era cambiata, non tanto nel modo di acconciarsi ma nello sguardo, nel volto. Gli occhi non brillavano più, erano grigi come il cielo invernale che stava lasciando spazio alla primavera, I lineamenti più calcati dalla sofferenza che attanagliava il suo cuore e il suo semplice ma luminoso sorriso era solo un lontano ricordo. Dei passi fecero destare il trio ed Aria. La ragazza si sforzò di addolcire il suo viso quando vide il suo migliore amico avvicinarsi.

<< Sei sparita, di nuovo. >>

disse semplicemente mentre si accomodava vicino a lei.

<< e come al solito mi hai trovato.>>

continuava a lanciare sassolini a caso senza guardare l'amico, che a sua volta guardava davanti a se inespressivo.

<< non è difficile, sei sempre qui.>>

Aria si lasciò andare in una lieve risata, destinata a terminare subito in un sorriso amaro.

<< Allora, per quanto ancora vuoi viverti questa cosa da sola? capisco la tua volontà nel non parlarne con gli altri e tenerla segreta ma chiuderti anche con me non serve a molto.>>

Questa volta Aria si voltò verso l'amico che la guardava serio ma non con rimprovero, con semplice attesa. Distolse ancora lo sguardo per portarlo sulla neve mezza sciolta ai suoi piedi.

<< Non c'è molto da dire Vin. Mia madre è morta e mio padre è uno stronzo. Questa estate sarà un inferno e per di più....>>

Lanciò più forte un sasso lontano da loro, con un marcato moto di rabbia.

<< ... Ho fatto una promessa che non so come mantenere.>>

Vin appoggiò le mani dietro di se e si distese con tutto il corpo.

<< a volte bisogna perdersi per poi ritrovarsi>>

Aria lo guardò perplessa. Per una volta non poteva essere più schietto,meno criptico?!

sbuffò prima di alzarsi e stropicciarsi il viso. Vin la guardò voltarsi verso di lui e porgerli la mano. Lui la prese e assecondò il tirare dell'amica, ritrovandosi così in piedi di fronte a lei mentre lo guardava con gli occhi lucidi, per poi sorridergli come faceva un tempo.

<< sto meglio ora! andiamo in biblioteca che sono in ritardo con rune antic->>

fece per voltarsi ma Vin la prese per il polso facendola vorticare verso di lui, dove la accolse in un abbraccio. Il gesto sorprese la ragazza che si ritrovò a piangere ed ad aggrapparsi a lui con tutte le sue forze.

<< Non farlo. Non tagliarmi fuori, Aria. Smettila di preoccuparti per me, io sono pronto a sostenere anche il tuo dolore, fidati di me.>>

Aria singhiozzò più forte. Era così.Lei non voleva far preoccupare nessuno, non voleva essere consolata, non voleva la compassione o preoccupazione degli altri ma Vin aveva ragione. Stava per scoppiare e quel pianto era il primo segno.

<< I-io...Mi manca Vin! l'idea di non vederla più mi lacera dentro! io non riesco a non sentirmi vuota...sola...non capisco più nemmeno chi sono, cosa voglio...!!>>

Vin la strinse più a se, appoggiando il mento alla sua testa mentre lei dava sfogo ai suoi pensieri e dolore.

<< Tu non sei sola, mettitelo in testa. Non passerà ma imparerai a conviverci. Tu sei forte, so che ci riuscirai.>>

Harry non poteva che concordare: il dolore per la morte di Sirius era ancora cosi vivido come quella di Silente. Non sarebbe mai finito il dolore o la nostalgia ma sicuramente il tempo avrebbe permesso ad entrambi di trovare altra felicità e serenità. Il ricordo sfumò mentre Aria ancora piangeva e si sfogava tra le braccia di Vin.

Il fumo dei ricordi danzò fino a formare il corridoio che portava all'infermeria. Il sole filtrava forte dalle ampie e vecchie finestre del castello. Era un sole caldo ed illuminava fieramente una delle poche vere belle giornate che possa offrire il clima scozzese. Aria si fermò un attimo a farsi scaldare da quei teneri raggi, non riuscendo però a trovarne giovamento. Era primavera e presto sarebbe giunta l' ora di tornare a casa e lei non voleva affatto tornare. Come succedeva ogni anno anche ad Harry, l' arrivo del sole preannunciava un lungo periodo triste. Dei passi incerti rimbombarono per l' ampio corridoio. Aria parve sorpresa, effettivamente, vista la posizione del sole, tutti gli studenti erano nel pieno delle lezioni, il che voleva dire fosse o un professore o il frutto di  un incidente. Si accigliò non poco nel vedere Remus Lupin, smunto e pallido come uno straccio, sorridergli con il suo solito sorriso gentile.

《 Ciao》

Si limitò a salutare la ragazza, sforzando il più possibile un sorriso.

《 ciao, che brutta cera ..》

Anche la Tassorosso, infatti, era pallida e segnata da profonde occhiaie. Inoltre aveva perso quell' aspetto estremamente curato che la distingueva.

《 tu non sei da meno》

Ridacchiarono entrambi. Poi si guardarono, sempre sorridenti, e capirono che non avevano la forza di mentirsi .

《 ho avuto una nottataccia. Volevo andare da Madama Chips con la speranza che  potesse farmi riposare in infermeria e magari farmi qualche tonico...》

Lasciò il microfono della confessione ad Aria che lo prese gentilmente.

《 ho difficoltà a dormire ultimamente. Non faccio incubi, in realtà non sogno proprio, però ho sempre una forte ansia e paura che mi fa svegliare e non dormire più finché non esce il sole. Spero anche io in una qualche pozione miracolosa di Madama Chips o almeno in un lettino per riposare.》

Scoppiarono a ridere per le loro patetiche situazioni,così simili da essere assurdo. Si fermarono insieme, per un po' rimasero in silenzio senza guardarsi, poi, dopo un grande sospiro comune, si fecero coraggio ed entrarono in infermeria. Qua, vennero visitati e fatti accomodare ognuno in un lettino, mentre Madama Chips compilava le loro giustificazioni. Durante la visita di Remus, Aria notò dei graffi sulle sue braccia, notevolmente recenti. Remus aveva spesso delle cicatrici che, ha detta di molte ragazze, lo rendevano misterioso e affascinate, immaginandone chi sa quale origine. Aria non si era mai posta questa domanda ma vederne di altre e nemmeno poco recenti, la fecero preoccupare. Non ebbe modo di approfondire che il ragazzo si addormentò. Lei rimase un po' a guardarlo prima di lasciarsi andare alla stanchezza. Parve un attimo,un battito di ciglia,anche per il trio che era lì a sua insaputa, ma il sole era più basso e l'orologio indicava fosse già passata l'ora di pranzo. Un gran trambusto svegliò Aria , che non poté capirne subito l'origine a causa delle tendine del lettino chiuse, probabilmente da Madama Chips per dargli un po' di privacy. Le voci però non lasciavano dubbi su chi fossero arrivati. I malandrini al completo erano seduti tutti intorno al letto del loro compagno, lasciando cadere una enorme quantità di dolciumi ai piedi del letto.

《 nottataccia questa vero? Io ..Uhm buono!..ci ero molto vicino, anche a Peter mi è sembrato di vedere spuntare una coda !》

Sirius Black si stava vantando di un altra marachella probabilmente , mentre scartava dei cioccolatini babbani,ma quando accennò alla coda Aria si incuriosì davvero molto.

《 ouch!》

Fu sempre Sirius a lamentarsi, seguito da vari "shhh" rivolti probabilmente al suo lettino. Di qualsiasi cosa parlassero lei non avrebbe mai potuto sentirlo. Decise allora di alzarsi e aprì di scatto le tendine fingendo sorpresa nel vedere il gruppetto.

<<  ciao >>

Cercò di essere il più allegra possibile ma ultimamente il buon umore la evitava come la peste.

<<  wow che allegria! >>

esclamò James rimediandosi un occhiataccia da Remus.

<<  sarà per colpa della tua brutta faccia James  >>

Lo punzecchiò Sirius beccandosi un pugno sulla spalla. Aria sorrise leggermente alla scena, quei due erano davvero infantili ma simpatici.

<< come stai? Dormito bene?>>

Chiese gentilmente Lupin mentre Sirius cercava di salvare più dolci possibili dallo "schifoso traditore" Minus.
Aria sorrise annuendo mentre si portava seduta sul letto e gli regalava un sorriso sincero.

<< tu? >>

Anche il Grifondoro annuì sempre sorridendo e guardando la ragazza iniziare a sistemarsi per andarsene. 

<< Decisamente meglio, peccato per il pranzo non trovi?>>

Lei fece un finta espressione sconsolata facendo ridere il ragazzo davanti a lei. 

<<  ahm ahm! >>

James era appoggiato al letto dell'amico con il gomito e si reggeva il volto malizioso cennando a Sirius che si voltò a guardarli allusivo.

<< ooh dici siamo di troppo???>>

  Rispose con finta preoccupazione l'erede della famiglia Black ,mentre lanciava sguardi espliciti all'amico allettato.  

<< speriamo di non averli disturbati! >>

rincarò la dose Peter. Il sentirlo scherzare cosi con suo padre e il suo padrino fece scattare una rabbia ad Harry che Ron fu costretto a placcarlo per non farlo andare contro a un ricordo, come stava sottolineando Hermione.

<<  e noi che pensavamo di consolarlo con la nostra riserva di dolci speciale!>>

drammatizzò James seguitò da una perfetta imitazione di delusione di Peter e Sirius. Aria li guardò torva mentre Remus, imbarazzatissimo,li rimproverò ottenendo ovviamente altri schiamazzi e allusioni. Fu Madama Chips a far cessare il baccano cacciando tutti, compresa Aria e Remus evidentemente ristabiliti. La ragazza, appena uscita dall'infermeria,venne letteralmente assalita da Ras, che gli concesse un rapido saluto al gruppetto prima di trascinarla via. Il trio vide Sirius dare delle leggere pacche sulla spalla del loro vecchio insegnante mentre James e Peter lo incoraggiavano a non arrendersi, poi fumo.

Riapparvero come materializzarsi da una nuvola di fumo dietro alle due sagome, inizialmente scure, di Aria e Ras.

<< Ras!! mi dici che è successo???>>

chiese disperata Aria con la voce spezzata dal fiatone.

<< Dobbiamo fare un saggio con il coro! se andiamo male potrebbero farci smettere! dobbiamo provare di più!>>

disse imboccando una rampa di scale che iniziò a muoversi. Aria strattonò il braccio liberandosi dalla presa del Grifondoro, il quale rimase interdetto dal gesto e la guardò perplesso.

<< Ras è inutile provare ancora>>

gli disse severa la Tassorosso, quel giorno non riusciva proprio ad essere accondiscendente.

<< Non dire cosi! possiamo farcela siamo migliorati moltissimo, suoneremo davanti alla scuola e..>>

<< Faremo schifo>>

concluse Aria per lui. Ras la guardò ferito ignorando che la scala aveva ripreso a muoversi facendo loro perdere il piano giusto. 

<< Aria che cos'hai? non è da te essere cosi..così..>> 

iniziò a pensare il termine giusto mentre con la mano la indicava 

<< sincera?>>

chiese sarcastica vedendo per la prima volta Ras serio.

<<  Allora di veramente quello che provi>>

il tono duro con cui parlò fece sussultare Aria, abituata  al tono allegro e gentile dell'amico. Lo guardò negli occhi e prese coraggio: doveva cambiare davvero non solo a parole ed era giusto che iniziava ad essere sincera con le persone a cui teneva.

<< Ras, ci manca la motivazione. I grandi gruppi rock suonano con passione, amore e voglia di suonare. Possiamo diventare i musicisti migliori del mondo, a livello pratico, ma se ci manca il cuore non andremo da nessuna parte.>>

Lo guardò riflettere mentre teneva la mano sul suo petto, proprio all'altezza del cuore.

<< Tu ci credi?>>

gli chiese con un sguardo cosi dolcemente intenso che le guance di Aria ed di Hermione si imporporarono. 

<< si. Io... amo la musica e...anche se in questo periodo sono un po' confusa voglio farlo. Ho già in mente qualcosa per aiutarci ma dovrai chiedere anche se gli altri ci credono e rispettare i pareri altrui, senza costringerli o sarà inutile.>>

la prima incertezza sparì nel resto del discorso che trasmesse un leggero incoraggiamento all'amico che, dopo avergli sorriso l'abbracciò.

insieme raggiunsero la "sala prove" dove Bill e Vin li aspettavano già da un po'.  Ras lasciò la parola ad Aria che gli spiegò la situazione e il problema. Quando chiese chi voleva restare e suonare fu sorpresa di vedere Vin alzare la mano ma ne fu veramente contenta, mai quanto Ras che prese ad esultare per tutta la stanza. Aria appellò diversi vinili che fece sentire al resto del gruppo, che rimase letteralmente estasiato. 

<< Prima di iniziare canzoni nostre dobbiamo prendere spunto dai grandi. Direi di scegliere qualche canzone di queste e riproporla al saggio, cosi saremo certi che le canzoni sono belle e già strutturate.>>

i ragazzi iniziarono a passarsene alcuni per scegliere il pezzo migliore. Il ragionamento di Aria era giusto, tutti i gruppi iniziano come Cover Band fino a trovare il loro stile e segno distintivo.

<< Dici basterà? mi dispiacerebbe se venissimo obbligati a smettere...insomma queste canzoni sono da paura ma se non le riproducessimo al meglio?>>

la interrogò Bill mentre prendeva gli enormi dischi neri che gli passava Ras.

<< Bill non abbiamo molta scelta. O lo facciamo o non lo facciamo in ogni caso rimaniamo bloccati nel nulla.>>

disse decisa Aria.

<< Ha ragione lei. In questo momento non andiamo ne avanti ne indietro, ha più senso buttarsi>>

concordò Ras carico di energia mentre Vin, che non aveva detto parola fino a quel momento, alzò la mano mentre leggeva il retro di una delle copertine lasciate vicino a lui da Bill. 

<<  io avrei una domanda che ritengo assai rilevante>>

disse appena ebbe l'attenzione di tutti.

<< Quale?>>

chiese il vicino Bill.

<<  come vogliamo chiamare questo gruppo?>>

tutti si ammutolirono. Nessuno aveva mai pensato alla cosa più ovvia e importante: il nome della Band. I quattro rimasero a pensare per un bel po' quando il ricordo sfumò in altro fumo portando i giorni più avanti e molto più vicini al saggio finale. Era una calda ma nuvolosa giornata di Maggio e gli studenti girovagavano per gli spazi aperti della scuola, cercando  un po' di svago dalle sempre più impegnative lezioni che anticipavano gli esami finali. Aria e Vin passeggiavano per il giardino parlottando ancora dell'indeciso nome della Band. Aria sembrava  aver ripreso colore in viso anche se le occhiaie non erano ancora del tutto sparite ma la Band sembrava distrarla quanto bastava per farla mangiare normalmente.

<< Devo ammettere che mi hai sorpreso Vin, non pensavo rimanessi in questo progetto " tanto ridicolo" >>

Gli disse con tono pungente sottolineando ridicolo. Lui alzò la testa sorridendo sotto i baffi prima di rispondergli.

<< Neanche tu sembravi veramente interessata, se è per questo. Sai alla fine mi sono abituato alle prove, ai pomeriggi altrimenti noiosi passati insieme e non sono di certo abituato ad abbandonare una cosa perché incapace di portarla avanti. >>

Aria rise, finalmente più viva e con più entusiasmo degli ultimi tempi.

<< perchè ovviamente tu sei perfetto in ogni cosa! >>

Vin la guardò alzando un sopracciglio osservandola con attenzione.

<< Vedo che però la cosa ti interessa...ti fa bene devo dire>>

Aria si riprese e guardò in un punto non ben precisato difronte a lei.

<< Si, non so se la mia strada sia la musica o lo faccio solo per imitare mia madre, in realtà credevo di non suonare più...eppure, tutta questa storia mi da un obbiettivo, qualcosa su cui concentrarmi ed impegnarmi, mi fa sentire meno vuota.  Fino adesso ho sempre seguito il programma di mio padre: lui mi diceva chi dovevo essere, come, quando e in che tempi. Adesso che sono libera di essere me stessa, non so più niente, non so nemmeno se le mie passioni sono veramente le mie passioni. Però se devo iniziare da qualcosa sono di certo i miei amici e la nostra musica >>

Vin gonfiò il petto per poi lasciarsi andare in un sospiro liberatorio.

<< Sono contento. Stavi diventando davvero imbarazzante, ti ricordo che per gli altri sei ancora la mia fidanzata e a nessuno piacerebbe essere accoppiato a uno zombie>>

Aria spalancò la bocca offesa, per poi rifilargli un leggero schiaffo sul braccio che strinse a se continuando la passeggiata. Fecero ancora qualche metro quando una folta chioma bionda attirò la loro attenzione. Astria era appollaiata dietro una siepe con accanto Mills, il compagno Tassorosso che gli aveva passato La Gazzetta Del Profeta il giorno del comparsa del marchio nero. Astria sembrava intenta a sbirciare qualcosa di assai interessante al di là degli arbusti mentre il povero ragazzo si teneva semplicemente nascosto.

<< Astria...?>>

La ragazza sussultò e si voltò facendo segno di silenzio e di sedersi vicino a loro, mentre Mills salutava educatamente entrambi i nuovi arrivati. Vin fu letteralmente trascinato a sedere prima che potesse protestare a una cosa cosi ridicola ed Astria diede un ultima occhiata prima di parlare.

<< mi raccomando fate piano..>>

si premurò di dire a bassa voce.

<< Ma che diavolo sta succedendo?>>

chiese Vin con tono normale ignorando la premura della bionda

<< SHHH!>>

lo azzittò lei mentre controllava di nuovo dietro la siepe. Allora Vin guardò Mills con la speranza che lui potesse dargli una spiegazione.

<<  l'ho incontrata mentre venivo qua e abbiamo iniziato a parlare fino ad arrivare qui. Improvvisamente mi ha buttato a terra e si è messa a guardare di là>>

spiego a bassa voce e con un tono un po' triste verso la fine.

Aria, allora decise di affacciarsi a sua volta, e quasi si strozzò quando vide Bill dolcemente addormentato sotto un albero, con un libro sul petto e il vento che gli scompigliava i capelli. Astria lo guardava in adorazione come fosse un'angelo sceso in terra. Va bene era sicuramente molto bello e faceva bene agli occhi guardarlo ma stava esagerando. Astria venne trascinata giù dalla compagna di stanza e prima che potesse protestare, Aria la guardò male e gli parlò.

<< Astria questa cosa ti sta sfuggendo di mano>>

<< Ma che cosa c'è di la?>>

chiese Vin esasperato.

<< Credo tu stia esagerando Aria>>

disse l'amica alzando la testa sicura di se.

<< Io esagerando?? siamo tutto qui nascosti perchè tu stai spiando Bill!!>>

<< Cosa?!>>

disse a voce alta Vin indignato, ricevendo un sonoro "shhh" dalle due ragazze. Il Corvonero guardò Mills in cerca di un sostegno maschile, ricevendo una rassegnata alzata di spalle.

<< Aria..è amore!>>

provò a spiegare la bionda innamorata.

<< No è ossessione!>>

<< No è malattia!!>>

dissero insieme  Vin ed Aria facendo arrossire il viso di Astria dallo stress.

<< Ragazzi, cosa state facendo?>>

tutti e quattro alzarono la testa, coperta dall'ombra di un ragazzo non più addormentato. Bill li guardava curioso e confuso mentre si grattava la testa scapigliata. Tutti scattarono in piedi completamente imbarazzati, se avessero potuto sparire in quel momento lo avrebbero fatto. Vin era l'unico indispettito più che imbarazzato e si pulì la divisa scaricando alle ragazze il compito di spiegare. Astria sembrava congelata mentre Aria era più rossa dei capelli dell compagno Tassorosso vicino a lei.

<< Beh?>>

incitò a rispondere il Grifondoro sbadigliando.

<< mi ero perso la mia ricordella >>

Si intromise Mills prendendone una dalla tasca e ricevendo sguardi grati da entrambe.

<< oh..perdersi la ricordella è un po' da sfigati non trovi? stacci più attento >>

Il rosso annuì grattandosi la guancia  mentre al trio non potè che tornare in mente quando, al primo anno, grazie proprio alla ricordella di Neville Harry era diventato il cercatore più giovane del secolo.

<< Beh Aria, Vin idee per il nome? io ci ho pensato molto ma sono finito per addormentarmi >>

rise Bill mentre Astria non staccava gli occhi da lui .  I due lo informarono dei loro insuccessi e il ragazzo si rattristì un po' prima che venne richiamato da una Corvonero del 5 anno. Se ne andò come era comparso, lasciando un alone di tristezza sul trio "spia". Astria  si mordeva il labbro mentre vedeva l'amore della sua vita andare via con una sexy rossa del 5 anno. Mills la guardava rigirandosi la ricordella in mano per poi rimetterla in tasca sconsolato. Vin si era ricomposto e guardava Aria interrogativo.  Aria lanciò un grande sospiro e si voltò verso di loro.

<< Sentite, visto che siamo qui facciamo una cosa: ci sediamo sotto quell'albero e ci mangiamo questi biscotti che ho preso questa mattina in sala grande >>

Mills ed Astria annuirono allegri Vin la guardò di sbieco.

<< Ma voi tassi siete davvero dei mangia biscotti>>

rise beccandosi entrambi i pugni delle Tassorosso, con dietro un Mills ridente. 

Tutto sfumò di nuovo, il sole lasciò spazio al buio e le voci chiassose degli studenti vennero sostituite dai richiami delle civette lasciate libere per cacciare. Il lago nero era increspato da un leggero vento che a soffiate leggere scompigliava i prati e il cielo, oscurate da bianche nuvole il giorno, era libero e illuminato dalle stelle. L'immagine si increspò oscurandosi per poi tornare di nuovo chiara, mostrando a ogni increspatura un simbolo che non riuscivano a mettere a fuoco. Questo accade ancora e ancora ma per quanto ci provassero, ne Harry ne Hermione o Ron riuscirono  a mettere a fuoco il disegno che veniva oscurato da lampi spettrali. Tutto terminò quando Aria si alzò di scatto, inalando una grande boccata d'aria, come se fino a prima fosse stata in apnea. Scattò in piedi, scalza e in camicia da notte, con il viso perlato di sudore, cercando di capire dove si trovava. Il lago nero...? come era arrivata qui? quando? il panico si manifestò sul suo viso già pallido. Si portò la testa tra le mani e chiuse forte gli occhi cercando di capire. Di nuovo un flash indecifrabile dello stesso simbolo di prima. Le sue gambe cedettero e si ritrovò a toccare l'erba umida della brina notturna. 

<< Erano finite...>>

si disse tra se.

<< non ho più visto niente...ora non può accadere di nuovo, non cosi. Era finita!>>

colpi il terreno con Rabbia e la frustrazione scivolò via sulle sue guance in lacrime amare. Pianse tutto quello che poteva piangere fino a quando la luce di una lanterna in lontananza la sorprese. Ecco ora anche Gaza! come concludere l'anno scolastico in bellezza, con una bella punizione. Il trio esterno però erano di tutt'altro avviso e sorrisero contenti e rilassati quando videro il loro amico Hagrid.

 

<< e che ci fai tu qui? gli studenti dovrebbero stare a nanna da un  bel po'>>

Aria si asciugò in fretta il viso e si alzò tremante, era si primavera ma la sera faceva ancora freddo.

<< toh! mettiti questo o mi muori congelata....ma piangi?>>

il mezzo gigante avvicinò la lanterna alla ragazza che si coprì timidamente, notando adesso della sua tenuta da notte.

<< Ma ti hanno fatto un dispetto? sono state quelle serpi vero? ultimamente ne stanno combinando di tutte e di più.>>

Il vocione di Hagrid era cosi famigliare che i tre dietro ad Aria non riuscivano a non sentirsi felici e al sicuro, un po' meno la protagonista del ricordo che non sapeva se avere timore o no di una punizione. Lo seguì buona buona, attendendo il suo destino mentre il guardacaccia gli faceva domande che non ricevevano risposta.

<< che ti ci hanno tagliato anche la lingua? se è successo qualcosa  ce lo dico subito al Professor Silente, lui si che è un uomo tutto d'un pezzo.>>

Aria non sapeva proprio che dire, cosa spiegare...non sapeva nemmeno lei come era arrivata li, ma al sentire il nome di Silente azzardò una parola.

<< io...Voglio parlare con il Professor Silente >>

disse cosi piano che Hagrid dovette abbassarsi per sentirla ripetere meglio.

<< AH! certo, certo...dovrebbe esserci ancora nel suo ufficio, lui non dorme mai presto >>

gli fece l'occhiolino. Aria si rilassò un attimo e gli sorrise sembrava tranquillo dopo tutto non come Gazza che l'avrebbe subito trascinata dal primo professore sveglio. La portò fino al castello facendola entrare per prima, da vero gentiluomo e portandola fino all'ufficio del vecchio preside. Hagrid, nonostante gli anni in meno, era sempre il solito buono e simpatico mezzo gigante e lo capì anche Aria con la quale, alla fine, parlò per tutto il viaggio. L'accompagnò fino all'ufficio del preside ancora vuoto, se non per  Fanny appollaiata sul suo trespolo che non si trattenne dal lamentarsi appena i due illuminarono la stanza, disturbandola dal suo sonno.

<< Buona bella! non sono belle le fenici?>>

Hagrid guardava innamorato quella creatura magica cosi particolare che non sdegnava le carezze ricevute dal mezzo gigante.

<< Grazie Hagrid di avermi accompagnato e avermi portato subito qua>>

Hagrid si impettì fiero e dondolò appena sugli enormi scarponi.

<< Dovere, signorina! anche io sarei andato subito dal Professor Silente, mica scemo che mi ci fido degli altri se ho un problema>>

<< Ne sono davvero onorato, Hagrid.>>

Il vecchio preside si presentò da dietro una porta, con una lunga vestaglia celeste e un cappellino da notte coordinato.

<< Buona sera, professor Silente>>

 dissero in coro il guardia caccia e la studentessa.

<< Grazie del ottimo lavoro svolto, Hagrid. Ora parlo io con la studentessa qui..oh ovviamente so che terrai in confidenza questa esperienza>>

Gli lanciò uno sguardo di intesa da dietro gli occhiali a mezza luna che riempi di orgoglio il guardia caccia e non esitò ad confermare, salutando prima di uscire goffamente dalla porta troppo piccola per lui.Appena soli, Il preside si accomodò sulla sua poltrona invitando a sedere anche la ragazza. Aria si sedette, sentendosi stranamente a disagio: era ora di una altra strana spiegazione. Iniziava davvero ad avere paura che prima o poi il preside si sarebbe stancato di tutte quelle storie assurde. L'uomo, però, sembrava sereno e tranquillo mentre aspettava una spiegazione dalla ragazza. 

<< Mi sono risvegliata sulla riva del lago nero cosi, in pigiama, scalza e non so come ci sono finita. Ho solo sognato...? si credo fosse un sogno, un simbolo che però non riesco a ricordare o a mettere a fuoco. >>

raccontò sconsolata mentre si lasciava cadere sulla poltrona. L'uomo congiunse le mani portandosele sotto al mento a meditare.

<< Hai avuto più visioni?>>

La ragazza negò con la testa.

<< Da quando..>>

<< ...é morta >>

tagliò corto. L'uomo si alzò iniziando a camminare per poi fermarsi vicino a Fanny che si era nuovamente accoccolata.

<< Credo sia legato al tuo stato d'animo. Sei ancora bloccata dal lutto ma il tuo  dono spinge per uscire vuole raggiungere la tua mente e il tuo cuore ancora sofferente>>

Aria schioccò la lingua frustata. Dono, come poteva definirlo dono era un incubo che stava diventando sempre più molesto. 

<< Aria...>> 

le si avvicinò con voce rassicurante.

<< Capisco perfettamente quello che stai pensando ma devi credere che lo sia. Devi essere forte ed accettarlo, più lo combatterai più ti distruggerà>>

le appoggiò la mano sulla spalla e le sorrise incoraggiante. Aria fu costretta a far sfuggire una lacrima di stanchezza e rassegnazione. Silente si alzò e gli portò dei pasticcini rubando così un sorriso alla ragazza.

<< Grazie..>>

e lo addentò uno.

<< Informerò Hagrid e Gaza di portarti subito da me se dovesse accadere di nuovo. Non preoccuparti andrà tutto bene.>>

e si riaccomodò alla sua poltrona.

<< Quello che mi spaventa è a casa. Se dovesse accadere li come faccio?>>

Silente si lasciò sfuggire un sorrisetto fin troppo sfacciato per il suo ruolo.

<< Sono sicuro che il signorino Matt, giusto? saprà aiutarla.>>

Aria scoppiò a ridere rischiando di strozzarsi con il dolcetto alle more che aveva scelto.

<< Matt...sempre se non decida di ricattarmi quel giorno>>

Il preside si lasciò andare in un sospiro nostalgico e mangiò un pasticcino al cioccolato.

<< uhm niente male. Dovrebbe fidarsi di più dei suoi famigliari ad ogni modo è meglio che torni nelle sue stanze, non incontrerà Gaza ,stia tranquilla, l'ho già mandato a sistemare una cosa al settimo piano >>

e ridacchiò trascinando anche la ragazzina che, una volta finito di mangiare si alzò e si congedò. Silente la fermò poco prima di attraversare la porta del suo ufficio.

<< AH bella pettinatura, signora Davidson>>

e le fece l'occhiolino provocando in lei una risata che si propagò nella stanza svegliando i quadri dei vecchi presidi. 

<< Buona notte Professore>>

<< Buona notte>>

E tutto esplose in fumo e luce, vorticando in un turbine nero lattiginoso che scaraventò il trio dei miracoli alla fredda e dura realtà del pavimento di casa Black.

***********************************

ecco a voi un altro capitolo!!! vi ringrazio per avermi seguito fino a qui! sto riscrivendo i primi capitoli e dandogli una sistemata ( sono davvero inguardabili D:) la storia posso dire inizia da qui XD  o meglio iniziano i fatti davvero interessanti. Sono più bambini ma sono Ragazzi e questo inizierà a complicare le cose ( si diano inizio alle Ship!) e la maturità porta consapevolezza. Questi capitoli letti fino adesso diciamo sono stati una presentazione dei vari personaggi e legami. Anche la storia principale inizierà ad evolversi andando avanti e portando ad altre cose ...più o meno nascoste XD insomma, spero di avervi incuriosito e  alla prossima settimana! bacio! 

ps

tengo a ringraziare tutti coloro che mi hanno aggiunto alle storie preferite! GRAZIE DAVVERO non me lo aspettavo e ne sono davvero, davvero onorata! grazie dunque a:

Ariannal

Darkslitherin

Directioner_Potteriana21

perchabeth

_grifone31

ovviamente ringrazio anche tutte le persone che mi seguono (siete più di 20!!! *cerca di non svenire*) GRAZIE A TUTTI. 

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Capitolo 18
*** Thunderbirds ***


Fu davvero una notte agitata per Harry. L'euforia che continuava a pervaderlo si contendeva il posto con il dubbio e l'ansia, impedendoli di chiudere occhio presto. Quella mattina toccava ad Hermione l'esplorazione quindi poté dormire qualche ora più, rifacendosi della nottataccia. Quando si svegliò trovò Ron in cucina a mangiare del pane tostato mentre accarezzava la copertina del Diario di Aria.

<< Buon giorno>>

L'amico alzò la zazzera rossa e lo salutò amichevolmente, passandogli il piatto con sopra altro pane tostato. Harry ne addentò una fetta mentre cadde anche lui in contemplazione di quelle non più cosi vecchie pagine.

<< Harry io mi sento sempre più vicino ad Aria. >>

Disse Ron alzando gli occhi azzurri dalla copertina del quaderno a incontrare quelli verdi dell'amico.

<< Anche io ,Ron>>

Sorrise Harry , intenerito dalla sua dolcezza .

<< No sul serio, Harry. Mi sembra di sentire personalmente quello che prova, quello che pensa. E' inquietante, non trovi?>>

Lo sguardo serio di Ron, insieme alle sue parole fecero irrigidire Harry. In realtà anche lui sentiva quello che sentiva il suo migliore amico ma credeva fosse semplice empatia o comunque il fatto di conoscere ogni aspetto di lei li stava facendo affezionare particolarmente. Ma Ron sembrava prendere sul serio la cosa e, effettivamente, sembrava quello più coinvolto nella faccenda. Anche negli ultimi giorni sembrava leggermente diverso a tratti anche confuso. Lo strillo del fantasma di silente gli avvisò del ritorno di Hermione. Entrò in cucina con un bel sorriso e i capelli ancora più arruffati. Ron ed Harry la guardarono sedersi davanti a loro più rilassata e con una luce di eccitazione negli occhi.

<< beh?!>>

fece Ron impaziente di sapere cosa avesse scoperto l'amica, evidentemente entusiasta.

<< Beh...Ho scoperto dove si trova l'ufficio della Umbridge!>>

disse allargando il suo sorriso insieme a quello dei due suoi amici.

<< Grande Hermione! e dove si trova? >>

chiese fiero di lei Harry.

<< Ho sentito dire da un uomo Barbuto dire al suo collega che La Umbridge lo stava aspettando nel suo ufficio al primo livello! >>

disse guardando prima uno e poi l'altro, prendendo i suoi fogli per aggiornare i piani fatti fino adesso. Non era molto, è vero ma per loro fu una cosa importantissima. Si lasciarono andare alle loro teorie, piani e anche risate. Il sorriso di Harry si spense solo quando vide Kreacher sistemare uno strano calendario magico, ultimamente aveva davvero preso sul serio l'idea di rendere viva la casa. Il calendario era simile a un quadro che cambiava paesaggio a seconda del tempo che avrebbe caratterizzato la giornata e luogo a seconda del mese, mostrando nel cielo il giorno esatto. Quel giorno il sole era leggermente coperto da delle nuvole sopra una bella spiaggia ormai quasi deserta. Mancava una settimana a settembre e questo significava anche l'inizio del suo ultimo anno a scuola, o meglio quello che sarebbe dovuto essere il suo ultimo anno. Non avrebbe preso l'Hogwarts express, ne Hermione o Ron, avrebbero continuato quella estenuante ricerca.

<< Vi va un altro capitolo?>>

chiese improvvisamente alzando il quadernino. Hermione e Ron lo guardarono dubbiosi ma alla fine acconsentirono ed Harry li aiutò a mettere a posto le carte prima di chiudersi di nuovo nello studio.

Fumo.

Era un caldo pomeriggio, il cielo sereno e il vento dava un leggero frescore sulla pelle dei pochi studenti che passeggiavano in giardino. Molti infatti erano costretti in biblioteca a ripassare prima degli esami finali che si sarebbero tenuti a breve. Una testa bionda era accasciata su uno dei tavoli della biblioteca, mentre gli occhi blu del fratello lo guardavano sdegnati.

<< Ras non ti abbattere dai, te la caverai meglio quest'anno. Vin è da novembre che ti prepara, abbi fiducia.>>

Provò a consolarlo Aria, la quale si era appena seduta vicino al suo" ragazzo". Insieme a lei, dall'altra parte del tavolo, dove si trovava Ras, si sedette Bill con in mano una lunga pila di Libri.

<< Dai Ras! Aria ha ragione, non abbiamo mai studiato cosi tanto come quest'anno, tuo fratello è un dittatore spietato.>>

Vin alzò lo sguardo imperturbabile sull'altro biondo seduto al tavolo, chiudendo il libro che stava sfogliando.

<< prego >>

si limitò a dire prendendo un altro dalla pila appena portata da Bill. Aria rise sotto i baffi mentre quest'ultimo guardava il Corvonero turbato.

<< Non sono gli esami il problema.>>

disse Ras ancora spalmato sul tavolo. I suoi tre compagni si guardarono perplessi quando un ultima testa Bionda e riccia li raggiunse.

<< Ha discusso con Electra, questa mattina>>

disse sedendosi vicino alla compagna di stanza e regalando un sorriso imbarazzato a Bill.

<< come fai a saperlo?!>>

Ras alzò di scatto la testa a guardare la ragazza che scambiava saluti con i presenti.

<< Ras, non c'è un solo segreto in questa scuola. Basta che apri un po' le orecchie e saprai sempre tutto.>>

Disse con fare fiero e capace mentre Vin sbuffava consapevole che la sua piacevole lettura di ripasso era forzatamente finita.

<< Perché avete discusso?>>

chiese Bill all'amico, il quale si lasciò cadere depresso sulla sedia.

<< é triste perché ultimamente stiamo poco insieme. Ho provato a spiegargli che è per il gruppo e che è una cosa molto importante ma non ha voluto sentire ragioni. Se ne è andata indispettita senza nemmeno darmi il bacio del buon giorno.>>

disse scapigliandosi la chioma color fieno.

<< oh dio...>>

lo interruppe disgustato Vin, procurandosi un occhiataccia del Fratello.

<< Dai Vin, mica vorrai dire che non Baci mai Aria>>

Si intromise Bill malizioso, appoggiandosi al tavolo con un gomito e avvicinandosi al Moro. Aria e Astria arrossirono, anche se per motivi diversi mentre Vin lo guardava per nulla scosso dalla provocazione.

<< Lo facciamo più di quanto pensi.. ma non per motivi cosi stupidi>>

gli rispose il moro con un mezzo sorriso malizioso. Aria divenne ancora più rossa, scivolando sempre di più dalla sedia mentre Astria la guardava felicemente sorpresa e Bill, insieme a Ras, guardavano orgogliosi Vin. OK non era vero, non si baciavano mai ma l'idea che tutti adesso lo pensassero la faceva morire di vergogna. Diede un calcio al polpaccio del suo migliore amico che incassò abbastanza agilmente da non farsi scoprire dai presenti.

<< comunque sia Ras, stai tranquillo capirà quando gli dedicherai una canzone al concerto di fine anno.>>

gli suggeri Bill dando una pacca sulla spalla del suo compagno, il quale lo guardò inizialmente confuso poi si illuminò annuendo e ringraziando l'amico per l'idea.

<< Rimane comunque il problema del nome.>>

disse seccamente Vin portando i presenti nello sconforto.

<< sei sempre un guastafeste, Corvaccio >>

lo ammonì Astria, incrociando le braccia al petto.

<< Ha ragione, Astria. Manca solo una settimana e non abbiamo cavato un ragno dal buco. Oggi dobbiamo impegnarci a trovarne uno! tanto siamo messi bene tutti no?>>

Tutti annuirono ad Aria e si misero a pensare a qualcosa di davvero accattivante e figo per caratterizzare il loro gruppo. Il trio non capi quanto tempo passò, il tempo nei ricordi era molto relativo: sembrava andare avanti o fermarsi come in un video registratore. La scena riprese mostrando Bill sfogliare svogliatamente un Libro con cosi poca attenzione che non si accorse di averlo aperto al contrario. Vicino a lui, Ras aveva la testa china e si teneva le mani tra i capelli, cosi scompigliati da fari invidia a quelli di Harry. Difronte a loro Aria guardava persa nel vuoto giocherellando con una matita e tenendo davanti a se un foglio di pergamena ancora bianco. I Il trio rimase sorpreso dal vedere perfino Vin, sempre impeccabile e controllato, aver allargato il colletto della camicia ed allentato la cravatta mentre tamburellava nervoso i piedi. L'unica rilassata sembrava Astria, la quale si beava della vista del suo tanto amato Grifondoro,cosi disordinato,cosi concentrato, così accaldato...Astria avvampò violentemente ridestandosi dalla trans e iniziò a sventolarsi con la mano.

<< Apro la finestra che dite? si soffoca qui...eheh>>

rise nervosamente e si alzò senza aspettare i grugniti di risposta che ricevette poco dopo dai suoi amici persi nel loro sconforto.

<< Ehi, non vi esaltate cosi troppo o madama Pince vi caccerà! >>

Il gruppetto sconsolato alzò contemporaneamente gli occhi su una allegra e luminosa Lily Evans. Harry rimase ad ammirare la sua vitalità e solarità costatando quanto quelle caratteristiche le donavano...oh si se non fosse stata sua madre ma una sua coetanea se ne sarebbe innamorato di certo. Lily si spostò una lunga e liscia ciocca ramata dietro l'orecchio quando Aria le parlò.

<< Siamo in piena crisi creativa>>

<< Dobbiamo cercare un nome per il nostro gruppo >>

Aggiunse Bill strofinandosi il viso mentre Ras annuiva afflitto. Hermione costatò che Ras avesse un espressione che assomigliava molto a Ron quando cercava di fargli pena prima di un esame per il quale , ovviamente,non era preparato. Le sfuggì un sorriso, cancellato da uno suo diniego con la testa quando Ron la guardò interrogativo.

<< Ah, quindi suonerete dopo il coro! che bello! almeno avremo un po' di musica decente..sapete- abbassò il tono di voce-il professor Vitious non è proprio al passo coi tempi..>>

tutti risero rilassandosi un poco finalmente e fermandosi solo quando altre risate si unirono alle loro.

<< Wow che bel gruppetto! ci siamo persi l'invito alla festa?>>

<< Ciao Evans!>>

Sirius e James si fermarono vicino alla rossa, con Il primo con il braccioappoggiato alla spalla dell'altro. Dietro di Loro, Minus e Remus, il quale salutò tutti gentilmente irrigidendosi appena incontrando lo sguardo di Vin che ricambiò il saluto educatamente.

<< Strano vederti da sola Evans >>

disse con voce suadente cercando evidentemente dietro di lei Piton, scatenando la risatina melliflua di Minus.

<< Strano vederti in biblioteca,Potter.>>

nessuno riusci a trattenere una risata alla risposta pungente di Lily.

<< Avanti Evans! non fare l'acida..! >>

corse in aiuto Sirius visto che James sembrò congelarsi, intanto Remus sospirava dietro di loro sapendo già che le cose sarebbero finite male.

<< E tu Black non essere cosi sciocco. Credi di riuscirci? >>

Se tollerava appena James, Sirius non riusciva proprio a digerirlo. Ras e Bill si alzarono quando il padrino di Harry guardò sua madre Torvo, senza però intimorirla; Lei infatti continuava a sostenere lo sguardo sicura di se, con quegli occhi verdi che più avanti avrebbero guardato quel giovane combina guai con ammirazione.

<< Dai Evans, volevamo solo salutarti e scherzare un po'>>

Disse James un po' deluso per poi guardare duramente i due ragazzi dietro di lei.

<< Quindi Ragazzi, che ne dite di risedervi prima che ci scappino le bacchette? >>

concluse Sirius, sempre spalla a spalla con James e senza risparmiare occhiate poco gentili.

<< é una minaccia, Black? >>

Chiese duro Ras, assumendo un espressione irritata che stupì e preoccupò Aria, in piedi anche lei, con Astria accanto.

<< Sapresti raccoglierla, Prewett?? >>

i due si guardarono in cagnesco e si avvicinarono, scostando entrambi i genitori di Harry.

Quest'ultimo si tirò parecchio, aspettando solo il momento che tirassero fuori le bacchette che tenevano strette nelle tasche dei pantaloni.

<< Non mi tiro certo indietro!>>

Disse guardandolo con ancora più enfasi.

<< Accuccia Morris! non è leale due contro uno>>

aggiunse James quando Bill si affiancò a Ras con la bacchetta già stretta in mano.

<< Per questo so che ci sei tu, Potter, a pareggiare le cose>>

Astria si strinse al braccio di Aria che si scambiava sguardi con Lily, pronta a intervenire insieme a Remus che si stava già per frapporsi. Tutti i contendenti avevano sfoderato le bacchette quando un battito di mani attirò l'attenzione di tutti.

<< Adesso che avete dimostrato la vostra virilità, che ne dite di tornare tutti alle proprie faccende? prima che arrivi Madama Pince,sicuramente già allarmata da tutta la vostra sceneggiata>>

disse Vin seccato, terminando l'applauso sarcastico. Remus colse al volo l'occasione per portare via i suoi amici, ricordandogli non si sa bene quale "affare" dovevano portare a termine. Evidentemente doveva essere qualcosa di davvero importante visto che li fece desistere. James salutò timidamente una furiosa Lily che lo ignorò, lasciandolo andare via sconsolato dietro i suoi amici. Lupin salutò tutti velocemente, lanciando sguardi dispiaciuti alle ragazze. Il resto dei presenti fece per riprendere posto quando Sirius, evidentemente non soddisfatto, diede un rapido movimento di bacchetta che fece cadere una serie di libri dagli scaffali sopra la testa di Bill e Ras.

<< Brutto figlio di...>>

fecero per seguirli incontrando però lo sguardo torvo di Madama Prince, evidentemente allarmata dal precedente caos, proprio come aveva detto Vin. Si beccarono il rimprovero della vecchia strega che gli ordinò di mettere subito a posto tutto e ricordando che la biblioteca era in chiusura.

<< Quel Black! giuro che lo fatturo la prossima volta!>>

brontolò Ras seguito da Bill che non risparmiava insulti.

<< Voi Grifondoro...sempre a cercare lotta! >>

gli ammonì Aria ovviamente contrariata all'idea che quei due tornassero a cercare il conflitto, magari proprio nella loro sala comune.

<< mi spiace che per colpa mia vi siate ritrovati in questa situazione>>

Disse Lily dispiaciuta raccogliendo alcuni libri anche lei.

<< Non scherzare, quei quattro si credono i padroni della scuola!>>

disse Ras, tornato gentile come sempre.

<< Hai ragione! sono insopportabili, però vi prego di non cercare nuovamente la lite con loro. Vi mettereste solo nei guai>>

gli chiese dopo aver posato i libri nel proprio scaffale.

<< Ha ragione, ragazzi. Se vi fate mettere in punizione niente concerto>>

rincarò la dose Aria che aveva iniziato a sistemare le cose di tutti aiutata da Astria

<< e tutto lavoro sprecato>>

Aggiunse Vin seccato all'idea di aver buttato le sue energie inutilmente.

<< Già..il gruppo non abbiamo trovato nulla.>>

disse Ras portando lo sconforto di nuovo su di loro.

<< Attento Bill!>>

lo avvertì Astria, quando questo stava per calpestare un libro aperto malamente sul pavimento. Il ragazzo la ringraziò con un sorriso da far fermare il cuore di qualsiasi ragazza, sopratutto Astria che si congelò.

<< Un libro di Mostrologia ...>>

disse il ragazzo grattandosi la testa mentre guardava l'immagine di un grosso uccello in un cielo pieno di fulmini.

<< ThunderBird... ..THUNDERBIRDS!!!>>

disse tutto contento con un enorme sorriso sulle labbra. Presto anche gli altri concordarono che fosse un nome davvero adatto a un gruppo rock magico! cosa meglio di tuono alato potesse rappresentare la forza e la libertà a cui anelava il loro gruppo. Perfino Vin si lasciò andare a una risata liberatoria. Tanto stress e fatica quando la risposta era cosi semplice.

<< Dovremo ringraziare quei quattro! ah! la risposta ci è caduta letteralmente dal cielo!>>

<>

Madama Pince li cacciò infastidita dalle loro troppe grida ma ai ragazzi non importò. Finalmente avevano trovato la soluzione ai loro problemi e si diressero in sala grande a festeggiare. Fu con il chiudersi delle porte della biblioteca che tutto esplose di nuovo in fumo.

il fumo prese vita insieme al classico chiacchiericcio che contraddistingueva La sala Grande durante i pasti. Infatti, il fumo si divise in quattro lunghe strisce nere che, come spazzate via da un forte vento, corsero via lungo i quattro tavoloni emersi da esso. Dalla fitta coltre lattiginosa sparsa ai loro piedi, piccoli zampilli di fumo si alzarono andando a formare studenti eccitati presi ognuno nel proprio tumulto. Quando la luce illuminò completamente la scena, il trio capì di trovarsi nel bel mezzo della cena per festeggiare la fine dell'anno scolastico e tutti erano eccitatissimi per scoprire i risultati della competizione più grande: la coppa delle case. Il coro del professor Vitious scese dal palco ordinatamente, dovevano aver appena terminato il loro concerto. L'unica a rimanere fu Aria, che poggiò il violino e, aiutata dallo stesso professore di incantesimi iniziò a preparare gli strumenti per il loro debutto. Era una sera molto importante per I Thunderbirds, come avevano deciso di chiamarsi nell'ultimo ricordo, era la loro prima apparizione pubblica e la tensione era ben visibile sui volti del resto del gruppo appena riunitisi con l'unica ragazza della Band. Lei sembrava la più rilassata, infondo non era la prima volta che si esibiva in pubblico, aveva anni e anni di saggi alle spalle quindi toccò a lei smorzare l'ansia. Hermione e Ron la videro sorride e incoraggiare i ragazzi che stavano assumendo un aspetto ancora peggiore dell'ultimo ricordo in biblioteca. Vin continuava a battere i piedi nervoso stringendo a morte le bacchette che aveva in mano ostentando comunque sicurezza mentre Rass e Bill sembravano usciti da uno scontro con il dolce e prezioso platano picchiatore. Aria gli diede una rassettata mentre gli studenti iniziavano ad alzare il collo curiosi. Erano girate delle voci su una loro interpretazione e tutti non vedevano l'ora di vedere cosa avessero combinato. In tutto questo Harry era rimasto a guardare sua madre incoraggiare i ragazzi dal proprio tavolo con suo padre depresso e invidioso di tutta l'attenzione che stavano rubando alla sua rossa preferita. Il suo padrino mangiava pigramente dell'uva mentre ,con un ghigno da far venire voglia di schiaffeggiarlo, guardava il palco accompagnato dagli schiamazzi di Minus. Remus Lupin invece faceva compagnia a Lily nell'incoraggiare il gruppo e a lanciare sguardi amichevoli alla sua amica di sventure Aria. I Tassorosso, guidati da Astria, avevano già preparato striscioni e cartelli per il nuovo gruppo mentre i più tranquilli Corvonero si limitarono ad attendere con curiosità l'evento. Inutile dire che Il tavolo verde e argento non stava nascondendo il suo sdegno e scherno verso quella cosa così ridicola e non vedevano l'ora che iniziassero solo per prenderli in giro. Regulus ghignava annuendo qua e la a qualche commento di qualche suo compagno non perdendo di vista Aria, sperando che sia lei che il suo fidanzatino facessero una figura bislacca. Fu la voce del preside a richiamare l'attenzione dei presenti e non.

<< Bene, siamo quasi alla fine di questa splendida serata prima di salutarci per l'estate. Prima di comunicare i vincitori della coppa delle case, sono lieto di presentarvi un giovane gruppo rock, formato proprio tra queste vecchie e antiche mura>>

Il preside sembrava davvero felice nel presentare i giovani musicisti e, forse per il troppo vino speziato chi lo sa, aveva anche un leggero colorito acceso sulle guance.

<< sono dei giovani studenti proveniente da più case e dopo molto impegno hanno avuto la possibilità di potersi mettere alla prova, vi chiedo dunque di fare un grosso applauso ai THUNDERBIRDS! >>

Gli studenti applaudirono , chi più o meno convinto, ovviamente il tavolo Tassorosso si fece sentire per bene, mentre il preside lasciava il posto ai ragazzi. Erano davvero emozionati, anche Aria trattenne per un po' il fiato guardando tutti gli studenti guardare loro. Le candele si abbassarono e i ragazzi si diedero un segno di assenso, l'ultimo incoraggiamento prima di iniziare. 1,2,3,4...Vin diede il tempo e le chitarre iniziarono a suonare Bill e Ras erano coordinatissimi e Aria attacco con la Voce di Ras, seguito infine dalla Batteria. La tensione e concentrazione iniziale lasciò piano piano spazio al divertimento, facendoli rilassare quando i primi applausi iniziarono a raggiungili.

" He's a Pinball wizard

There has to be a twist.

a Pinball wizard

He's got a such a supple wrist! "

I The Who, grandiosi. Hermione sorrise iniziando a seguire il ritmo non ancora del tutto pulito dei giovani musicisti seguito da Ron, sorpreso dalla musica babbana. Harry vide gli studenti venir coinvolti in quella musica allegra insieme anche ai professori. Avevano sicuramente da migliorare, non rendevano ancora bene come l'originale ma, considerato la giovane età. si potevano definire quasi dei piccoli fenomeni e inoltre la loro coordinazione era davvero impressionante. Al Termine della canzone la sala grande esplose in un applauso coinvolgendo anche qualche Serpeverde mentre il resto del tavolo applaudiva per cortesia pur non ammettendo la piacevole sorpresa ricevuta.

<< Grazie a tutti! grazie davvero! questa era dedicata a tutti gli amici che ci hanno sostenuto>>

e lanciò un veloce occhiolino ad Astria e Lily.

<< La prossima canzone- disse ancora leggermente affaticato- la dedico alla ragazza più paziente di tutti, che ha sopportato tutto lo stress del sottoscritto prima di arrivare ad oggi. E' per te Electra>>

Le amiche di Electra esplosero vicino a lei circondandola e schiamazzando eccitate mentre la ragazza si reggeva il viso rosso con le mani bollenti per l'imbarazzo.

Il gruppo iniziò a suonare Sunshine of Your Love molto meno agitati e più sicuri di se. Ras continuava a guardare fisso la sua amata ormai completamente appesa alle sue labbra. La voce di Bill si accodò a lui mentre i suoi occhi spazzavano a tutte le altre ragazze, colpite improvvisamente da forti vampate di calore. Aria e Vin si guardarono ridacchiando: i loro amici si sentivano già Rock Stars. Il preside, insieme anche al professor Vitious e Hagrid, muovevano i piedi a tempo di musica, apprezzando notevolmente quel nuovo genere giovanile. Hermione si ricordò di quanto Silente amasse la musica definendola la vera magia dell'universo, non nascondendo il suo apprezzamento per i brani di Sting.

<< Bene per l'ultimo pezzo-Ras fece una pausa- andremo su qualcosa di più spinto ed energico per scaricare un po' l' ansia per la coppa, che ne dite? Professore possono alzarsi? questa è da ballare>>

Si voltò verso al vecchio preside che annui gioviale facendo muovere appena le tavole per lasciare un po' di spazio a chi volesse scatenarsi.

Quando iniziarono a suonare un ritmo molto Rock and Roll, Hermione ci mise un po' a riconoscere I Led Zeppelin, fortunatamente avevano scelto una canzone contenuta ma l'idea che già potessero aver sentito altre canzoni la fece sorridere.

Anche se inizialmente rimasero tutti quasi intimiditi, piano piano lo spazio lasciato libero per ballare si riempi mentre il gruppo scaricava l'ultima parte di tensione rimastagli addosso dando il meglio di se. Solo i Serpeverde rimasero seduti, indignati da quella musica Babbana mentre la pista si andava piano piano affollando. Era davvero una serata piacevole ed Harry vide entrambi i genitori, anche se lontani, ballare e divertirsi esprimendo al massimo la loro giovinezza e, senza rendersene conto, anche lui, accompagnato dai suoi amici, avevano iniziato a muoversi sorridenti, lasciandosi trascinare dal clima sereno e leggero del ricordo. Harry si gelò appena nel vedere lo sguardo pieno di gelosia e frustrazione che Piton lanciava a sua madre aumentando quell'aura cupa che lo circondava sempre. Vicino a lui , un più dignitoso Regulus guarda schifato il fratello ballare con una Corvonero totalmente disinibito, lanciando addirittura dei gli urli di incoraggiamento al gruppo. Tutti applaudirono al termine dell'esibizione riempendo di complimenti i giovani studenti presi totalmente dall'euforia ed entusiasmo. Si Abbracciarono prima di scendere dal palco, accolti dai propri tavoli con pacche orgogliose e complimenti vari.Ras ricevette anche un Bacio dalla sua amata, opportunamente nascosto da Bill e l'amiche di lei. Era stato grandioso per loro, davvero grandioso. Aria non riusciva a smettere di ridere, troppo emozionata ancora per capire cosa i suoi compagni le stessero dicendo esattamente. Completamente sconvolta dall'emozioni e l'adrenalina non riusciva a dare una definizione a cosa aveva provato ma una cosa era certa, i suoi occhi erano pieni di energia e voglia di vivere. Si era sentita forte e...semplicemente viva. Un boato si alzò dal tavolo dei Corvonero quando l'intera sala venne decorata con i suoi colori e la Coppa consegnata a loro. Applaudirono tutti, chi più chi meno deluso ma quell'anno se lo erano meritato, grazie anche ai Malandrini che avevano fatto perdere parecchi punti ai Grifondoro che li stavano guardando un po' delusi. Il fumo raccolse tutta quella felicità cosi lontana, per ritrasformare l'ambiente in un parco giochi completamente avvolto dal sole, ricoperto da tratti erbosi ingialliti a piccoli tratti acciottolati. Aria dondolava pigramente su un' altalena, lisciandosi la gonna del vestito giallo pastello con temi floreali. I capelli corti ordinati e tenuti fermi con delle mollette ai lati, uniti a quel dolce vestitino la riportavano all'anno precedente, evidentemente almeno sul vestiario vinceva ancora il padre. La cosa peggiore è che non aveva più quell'aspetto vivo visto pochi secondi prima. Il viso era adombrato da solitudine, tristezza e..dolore..?

<< Tuo padre stava per dare di matto non trovandoti a casa>>

Come succede a quella età, Matt aveva assunto un tono di voce più profondo anche se ancora leggermente acuto in alcuni tratti. Il viso si era squadrato e la mascella presentava i segni di una recente rasatura. Inoltre era diventato molto più alto e le spalle si erano allargate donandogli un aspetto più virile, e decisamente piacevole.

<< Chi se ne importa>>

Si limitò a dire lei cercando di darsi un aria decisamente più insofferente e sicura di quanto avesse prima. Matt ghignò spettinandosi la chioma bruna e arrotolandosi le maniche della camicia, prendendo posto sull'altalena vicino.

<< Ti ho coperto dicendo che mi eri andata a prendere un Libro>>

Aria lo guardò sinceramente sorpresa e perplessa procurando nel ragazzo un moto di risa.

<< Perché lo avresti fatto? >>

Veramente non capiva quel ragazzo. Lui si voltò piegandosi verso di lei reggendosi alle catene dell'altalena.

<< Cosi sei in debito con me, no? >>

e le fece un occhiolino accompagnato da un ghigno sicuro. Aria lo guardò sconvolta, non credeva potesse essere cosi calcolatore ed egoista.Prima che potesse almeno mandarlo a quel paese un gruppo di ragazzi lo richiamarono. Non erano certo i suoi compagni di scuola, o almeno non sembravano. Erano vestiti di pelle e decisamente molto distanti dall'alta borghesia inglese. Il suo fratellastro si alzò di scatto dall'altalena e li raggiunse scambiando saluti fraterni e accettando da loro una sigaretta.

<< Matt! >>

Aria scattò in piedi incredula a quello che vedeva, attirando l'attenzione del gruppo che non si preoccupò di nascondere gli sguardi esaminatori con il quale percorrevano il corpo della ragazza.

<< Sei in debito Aria, ricordatelo. Senti, vai in Biblioteca, prendi un libro e aspettami qui. ci vediamo tra un po'>>

e cosi dicendo accese la sigaretta, per poi prendere i suoi amici e andarsene chi sa dove.

<< Ma chi è quella?>>

<< Solo la mia sorellastra>>

Mattliquidò il suo amico mentre si allontanarono, non risparmiando un occhiataccia a quest'ultimo, forse per un apprezzamento di troppo. Aria si ritrovò cosi sola, in quel parco giochi desolato piena di rabbia e sorpresa.

<< Come si perette di trattarmi così quell'idiota! oh è fortunato solo perché sono troppo onesta IO....Appena lo vedo...dio lo uccido!>>

Non capirono bene come, ma era già il tramonto e Aria stava percorrendo lo spazio davanti all'altalena con un libro in mano e tante parole amare da buttare fuori.

<< Sono proprio curioso di sapere come.>>

La voce di Matt la fece trasalire, sorprendendola da dietro un cespuglio.

<< da quanto sei li?>>

Gli disse lei con gli occhi grigi in fiamme

<< Un po'. eri davvero buffa>>

Ammise senza problemi mentre si ripettinava i capelli e si spruzzava del profumo.

<< Sei in ritardo>>

Sibilò la ragazza a denti stretti.

<< Dovremo essere già a casa>>

Lui le prese il libro dalle mani e le sorrise compiaciuto.

<< Stai tranquilla. Basterà dire che ci siamo fermati a parlar con un mio professore mentre tornavamo a casa>>

Cosi dicendo sputò una gomma da masticare e le diede le spalle, incamminandosi verso casa.

<< Non farò di nuovo il tuo cagnolino sappilo! non ti coprirò più, il mio debito è saldato>>

correndogli dietro e sbattendo contro la sua schiena quando questi si fermò improvvisamente, girandosi appena verso di lei.

<< Peccato. Cosi facendo non avresti più una scusa per stare in giro tutto il giorno e fare come ti pare ma dovresti invece stare a casa con tuo padre o , se ti dice bene, mia madre.>>

La fissò intensamente negli occhi per un po' fin quando lei non cedette e sbuffò.

<< D'accordo, ci sto. Ma mi spieghi chi diavolo sei tu? >>

Matt scoppiò a ridere di gusto, piegandosi letteralmente in due e lasciando Aria basita accanto a lui, anche leggermente imbarazzata.

<< Oh Aria ci sono tante cose che devi ancora capire. Io avrò anche preso il tuo posto ma converrai che essere esattamente il figlio perfetto per tuo padre è stressante! ogni tanto mi devo sfogare..>>

Aria storse la bocca e guardò in su concordando silenziosamente con lui, assumendo però un espressione molto buffa che fece scoppiare di nuovo a ridere il ragazzo.

<< No ma prego ridi pure di me, tanto non ho dei sentimenti!>>

scoppiò la ragazza esasperata dal fratellastro. Lui si ridiede un contegno poi si soffermò a guardarla.

<< Stai bene con questi capelli.>>

Aria arrossi sorpresa dal complimento improvviso.

<< Anche se vesti sempre come una bambina dell'asilo >>

Sputò con una leggera punta di disgusto guardando il suo vestitino e trasformando il rossore di Aria da quello per l'imbarazzo a quello dovuto alla rabbia. Lui non la degnò di attenzione aumentando il passo e costringendola ad accelerare per non rimanere indietro. La porta di casa Davidson si aprì rivelando tutt'altra scena. La casa completamente illuminata dalla calda giornata estiva, era pervasa da un dolce profumo di dolci e prelibatezze mentre una leggera musica proveniva dalla cucina. Il trio si addentrò nell'abitazione cercando di capire cosa fosse quello che dovevano vedere. Decisero di seguire la musica ed andare in cucina, da cui sentivano vari rumori di utensili e piatti. La vi era Melanie, intenta a preparare un banchetto per almeno dieci persone. Ron non riusci a trattenere un " che fame.." mentre si aggirava intorno a le leccornie già preparate, ignorando la figura di Melanie che lo attraversava, intenta a cucinare ancora altre pietanze. Harry si avvicinò al calendario notando fosse il 17 Luglio, il compleanno di Aria.

<< Harry guarda! quello è un gufo>>

Lo richiamò Hermione affacciata alla finestra della cucina che dava sul cortile interno. Il gufo si era fermato proprio alla finestra di Aria che la apri frettolosamente e con certa urgenza.Il trio corse allora al piano di sopra per raggiungere la ragazza e scoprire le notizie portate dal gufo. La trovarono in camera sua, della quale riuscirono ad attraversare facilmente la porta, con gli occhi lucidi a leggere varie lettere. Il trio si avvicinò a lei mentre posava la lettera di auguri di Vin e apriva il suo regalo: un piccolo orologio magicosegna tempo, come quello che aveva regalato al fratello. La ragazza scosse la testa ridendo della premura non dovuta dell'amico e appoggiandolo insieme al braccialetto di Astria e il kit di corde nuovo di Bill. Stava leggendo gli auguri impiastrati di Ras quando notò un pacchetto a se stante. Poggiò la lettera a terra, premurandosi di aprire subito dopo il suo regalo, per prendere quello strano pacchetto giallo pergamena senza alcuna intestazione. Lo aprì sempre più curiosa e con una certa cautela non sapendo esattamente che aspettarsi. Guardò a lungo quella piccola stecca di metallo appoggiata su un piccolo cuscinetto di ovatta, sotto il quale uscivano fuori degli angoli di foglio. Tirò uno degli angoli rivelando un bigliettino:

Il primo."

Aria guardò crucciata quel messaggio battutto a macchina davvero strano, girando il foglio e il pacchettino più volte, cercando qualche indizio in più. Sospirò nervosa. Qualsiasi persona sana di mente lo avrebbe lanciato via da qualche parte, ma qualcosa dentro di lei gli imponeva di conservarlo...di aspettare..ma cosa?!

<< Ieri sera giravi per casa come uno zombie>>

Aria scatto spaventata facendo cadere tutto quello che aveva in mano.

<< Non si bussa più?! Non si entra cosi di soppiatto nella camera di una signora!>>

Matt rise ignorando la predica ed entrando, ovviamente senza chiedere il permesso, chiudendo poi la porta dietro di se.

<< Fidati non troverei nulla che già non ho visto..comunque ti ho riportato in camera, sei di nuovo in debito con me.>>

Aria assottigliò gli occhi mentre lui si sedeva difronte a lei e allungò le mani verso la lettera di Ras. Lei la prese prima che potesse toccarla e lo fulminò.

<< Cos'è oggi ti sei scordato le buone maniere al parco? non si legge la corrispondenza altrui.>>

Lui sorrise malizioso.

<< Ho visto la calligrafia di un ragazzo...è il tuo fidanzato?>>

disse fastidiosamente ironico. Aria iniziò a mettere tutto via, lontano da quel ragazzo impiccione che doveva essere un suo famigliare.

<< No è il fratello>>

Disse con una punta di rivincita che non ebbe appena vide l'espressione di finta sorpresa sul volto del fratello.

<< Non mi dire! sei una mangia uomini! non ti basta uno solo e te la fai anche con il fratello>>

Aria gli lanciò un pugno sulla coscia e si alzò di scatto lasciandolo dolorante sul pavimento.

<< Non so cosa ti è preso ma preferivo il sibilante ragazzino che mi ignorava bellamente, puoi farlo tornare indietro?>>

Lui si alzò costringendola ad alzare lo sguardo per non perdere il contatto con i suoi occhi.

<< A me, invece, diverte di più questa Aria confusa ma non più un cagnolino sottomesso e timoroso. Le persone cambiano, arrenditi subito alla cosa. Ripeto mi devi un favore, quindi domani preparati che "usciamo", tu dovrai solo reggermi il gioco.>>

cosi dicendo si avvicinò alla porta per poi girarsi prima di andarsene.

<< ah, buon compleanno >>

Aria sbuffò vedendolo chiudere la porta. Si era quasi dimenticata di quel macigno che aveva nel petto, quello procurato dal fatto che fosse il primo compleanno senza sua madre. Quest'anno avrebbero dovuto festeggiarlo insieme, con Vin, Astria e...Le lacrime segnarono il suo viso senza che riuscisse ad accorgersene. Pianse per un po' dimenticando che suo padre era sicuramente già rientrato e la festa sarebbe iniziata a breve. Bussarono alla porta, non era il solito bussare di Matt o del padre quindi si asciugò a meglio le lacrime e si preparò a sorridere alla sua matrigna.

<< Ciao.. Possiamo iniziare la tua festa>>

Le disse dolcemente la donna passandogli un pollice sulla guancia a cancellare la traccia di una lacrima dimenticata dalla figlioccia.

<< Si..scusami.>>

Aria non riusciva a guardarla per il troppo imbarazzo quando questa l'abbracciò.

<< Non preoccuparti. Spero solo di riuscire a farti divertire un po' questa sera. Ho fatto tutti i tuoi piatti preferiti e un dolce che amerai sicuramente!>>

Aria sorrise, liberata dall'abbraccio della donna. Era davvero una brava donna, non riusciva proprio a capire cose trovasse in suo padre, possibile solo i soldi? non sembrava il tipo...

<< Mamma mia che brutta faccia...>>

Le sussurrò Matt passandogli vicino e lasciando un bacio alla madre mentre scendevano le scale. Ma sopratutto come diavolo avesse potuto dare alla luce una iena come suo figlio, era un quesito che tormentava la festeggiata. Aria spense le sue 14 candeline con finto entusiasmo regalando sorrisi sinceramente grati a Melanie ed evitandolo sguardo paterno. L'uomo era rimasto abbastanza silenzioso per tutta la festa, osservando la figlia sempre più grande, sempre più donna e sempre più simile a suo madre. Matt aveva rimesso la maschera del ragazzo perfetto e diligente mostrando fin troppa finta gentilezza e premura verso la ragazza, che non riusciva a nascondere un certo disprezzo e rifiuto per quelli atteggiamenti. Si gettò sul letto sfinita, appena poté liberarsi delle sua famiglia. Rimase a guardare il soffitto per un bel po' ricacciando indietro più volte le lacrime. Si alzò di scatto dal letto e si spettinò i capelli, togliendo l'abito della festa e rimanendo a guardarsi allo specchio per un po'. Harry ed Ron si attrapparono subito gli occhi imbarazzati mentre Aria studiava il suo corpo magro sempre più formoso e più simile a quello che ammirava di nascosto a sua madre. Non aveva molto seno ma era più che sufficiente a costringerla a tenere non più un semplice top ma un vero e proprio reggiseno, come quello che gli aveva regalato di nascosto Melanie.

<< Ha fatto Hermione?>>

<< NO>>

Gli ammoni subito la ragazza, quando Harry stava per far scivolare la mano dagli occhi smeraldini.

Aria stava proprio provando il completino intimo regalato dalla matrigna rimanendo stupita. Sembrava una Donna, non più una bambina. Dei rumori fuori la finestra la fecero riscuotere, così prese al volo la vestaglia e si affacciò a vederne l'origine.

<< Ora potete, presto!>>

l'informò Hermione mentre seguiva la ragazza alla finestra.

<< Matt!>>

Lo richiamò la sorellastra con voce contenuta ma abbastanza alta che lui potesse sentirla. il ragazzo vestito con una giacca di pelle, jeans attillati e capelli spettinati la guardò sorridente e portandosi l'indice davanti alla bocca a mimare un "shhh"

<< Domani! >>

così dicendo se ne andò nell'oscurità lasciandola affacciata alla finestra, curiosa e turbata come non mai. Arrossi violentemente notando la vestaglia aperta quanto basta per far intravedere il reggiseno rosa.

<< speriamo non se ne sia accorto...>>

con quella frase tutto esplose per poi essere investito la luce che anticipava il ritorno al freddo presente.

****************************

grazie di aver letto fino a qui! parto subito dicendo che questo capitolo è dedicato a Marzia, la mi più grande sostenitrice, che ha perso tempo a darmi consigli e correzioni su questo capitolo anche dall'ospedale! sei davvero fantastica e ti voglio un mondo di bene!

Abbiamo trovato un  nome! mi ci aggiungo anche io perchè non avevo la minima idea di come chiamare una Band Rock eheheh! Alla fine ho optato per un animale magico ispirandomi proprio ai gruppi di quel periodo, che spesso sceglievano nomi di animali. Ho scelto Thunderbirds perchè mi sembra il meglio animale che possa descrivere la grinta e l'energia che voglio dare a questo gruppo e in più ha anche una doppia valenza che scoprirete mooolto più in là! ( e si lo ammetto è anche la mia casa di Ilvermory XD). Come  già detto, iniziano ad entrare nell'adolescenza e si inizia  a prendere una certa coscienza del proprio corpo, ecco perché ho voluto dedicare quelle poche righe per descrivere Aria davanti allo specchio. Credo che tutti noi almeno una volta in quella età ci siamo fermati a guardarci e sorprendersi, incuriosirsi del proprio corpo e dei suoi cambiamenti. Se a livello caratteriale rimane sempre più confuso e caotico il cambiamento, almeno a livello fisico rimane molto più  chiaro e visibile. Importante come state notando e la figura di Matt, già adolescente che vive anche lui la ribellione che sta sentendo Aria anche se in modo differente. Giusto per specificare, nel caso non si fosse capito, Il ragazzo in questione ha già 15 anni e se non vogliamo credere alle solite cavolate da telefilm per ragazzi, sopratutto in quegli anni, ha già una maturità ed esperienze più ampia rispetto ad Aria per questo ho pensato a un cambiamento non solo fisico ma anche espressivo, anche se poi fondamentalmente rimane lo stesso.  Ad ogni modo, i giochi sono fatti e anche se sembra abbia abbandonato l'aspetto mistico e misterioso, posso assicurarvi che è sempre presente con piccoli indizi anche se ammetto di voler lasciare maggiore spazio alla vita di Aria in questi capitoli a seguire. E' un periodo davvero molto delicato e ci voglio mettere la massima attenzione. Avendo parlato fin troppo, vi saluto e rinnovo l'invito a commentare con un vostro pensiero, anche piccolissimo, per farmi capire se la storia vi sta piacendo o se cambiereste qualcosa o se semplicemente vi fa schifo. Non fate i timidi! alla prossima settimana,un bacio!

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Capitolo 19
*** Summer ***


Sapevano che un altra giornata infruttuosa si era conclusa, quando videro la faccia sconsolata di Ron attraversare l'ingresso. Avendo ormai esaminato da cima affondo ogni foglio e appunto raccolto da Hermione, la riccia aveva iniziato a  interrogare un sempre più nervoso Ron così Harry propose di leggere il Diario di Aria, sperando di alleggerire la tensione. Il lato più pettegolo di loro era curioso di sapere cosa aspettava il giorno dopo alla ragazza, mentre quello più razionale rifletteva ancora sul dono misterioso, sperando dunque di trovare altri indizi. 

La luce li immerse tra i fili del passato che presero ad ondeggiare intorno a loro. La voce acuta e un po' frivola di una donna anticipò la sala da pranzo di casa Davidson, dove gli abitanti stavano consumando il pranzo. A parlare era Melanie. Era intenta a raccontare l'emozionante incontro di una sua amica con un certo Gene Kelly, grande ballerino e attore in molti Musical. Matt si dimostrava veramente interessato al racconto della madre e non mancava mai di essere gentile e servizievole. Il trio lo osservò mangiare compostamente al tavolo, elegantemente vestito e con i capelli ordinatamente pettinati, ben lontano dal ragazzino ribelle in cui si trasformava appena fuori casa. 

<<  Reynar, posso andare alla lettura del nuovo libro del professor Peck, giù in centro? Potrei portarci anche Aria, cosi che possa conoscere un uomo così  ispirante. >>

Si affrettò ad aggiungere nel vedere una leggera punta di incertezza da parte del Patrigno.

<< Oh sarebbe meraviglioso, non trovi caro?>>

Lo supportò la madre, mentre il compagno si puliva la bocca con il tovagliolo.

<< Perchè no? potrebbe essere veramente ispirante per lei>>

e lanciò un occhiata severa alla figlia che stava tagliando, forse con troppo impegno, la sua bistecca, senza però abbassare lo sguardo intrecciato con il padre. Matt gli lanciò un calcio sotto al tavolo rimanendo dolcemente sorridente. Aria subì,  trattenendo l'imprecazione che gli avrebbe detto più tardi e sorrise forzatamente.

<< Oh sarebbe davvero emozionante..>>

<< Perfetto!>>

Esordì Melanie congiungendo le mani eccitata, nemmeno dovesse andarci lei. Il perchè di tanta emozione venne colta dai ragazzi al termine del pasto, quando la videro sussurrare qualcosa al compagno, con espressione dolcemente maliziosa accompagnata da un sorriso placido del uomo. I due ragazzi non trattennero il disgusto, mentre raccoglievano i propri piatti per fuggire il prima possibile da quella scena orribile. 

Fumo.

<< allora ci vediamo sta sera! non fate tardi! >>

Melanie li salutò dalla grande porta bianca mentre loro attraversarono il vialetto per raggiungere la fermata dell'autobus, poco dopo la curva. Erano entrambi vestiti al meglio: Aria con un vestitino a gonna ampia sui toni del pervinca e cardigan bianco e Matt con una camicetta leggera allacciata da un cravattino abbinato ai  pantaloni scuri coordinati a sua volta  alla giacca che portava al braccio.

<< Allora qual'è la reale destinazione? >>

Si fermò davanti alla fermata dell'autobus sistemandosi il nastro che decorava la sua corta chioma castana. 

<<  Al Marquee Club. >>

Disse compiaciuto dell'espressione perplessa che assunse la sua accompagnatrice.

<< Il locale più invoca del momento! ci hanno suonato gruppi del calibro dei Rolling Stones, dei yardbirds ed Eric Clapton. Sei proprio fuori dal mondo! >>

Rise mentre Aria lo guardava per nulla offesa.

<< Genio, io vivo in un altro mondo se ben ti ricordi >>

Il ragazzo si azzittì per poi ghignare e sussurrare come la sorellastra.

<< Hai ragione, scusami streghetta. Se potessi fare magie fuori la scuola potresti convincermi a portarti con me. Spero tu ti sia organizzata la serata>>

Disse distrattamente mentre guardava l'orologio da polso regalato al suo 15 esimo compleanno proprio da Reyner.

<< Ma io non ho bisogno della magia per convincerti..basta ricordarti una certa fuga notturna vista da me proprio ieri>>

compiaciuta si dondolò sulle scarpe bianche, sicura di poter in quel modo ricattare il fratellastro. Aveva davvero voglia di visitare un locale dove tante celebrità avevano suonato e magari sentirne qualcuna anche dal vivo. Se il prezzo era sopportare il fratellastro e qualche suo amico, era disposta a pagare lasciando anche la mancia. 

<<  ah giusto,  il rosa ti dona >>

Aria avvampò, sperava davvero non avesse notato lo scollo della vestaglia. Non ebbe tempo di dire niente che l'autobus arrivò e  Matt ci saltò subito sopra seguito poco dopo dalla ragazza. 

<<  A-ad ogni modo lo sai che ti seguirei comunque?>>

cercò di sembrare più sicura mentre lo seguiva tra i vari passeggeri fino a raggiungere due sedili poco lontani dal fondo del mezzo.

<< Lo so, come sapevo anche che mi avresti ricattato, per questo mi sono premunito>>

Aria si accigliò mentre il ragazzo si immerse nel panorama della periferia che si stava allontanando sempre di più per raggiungere il centro di Londra. Non scesero direttamente dove avrebbero dovuto, ma qualche quartiere prima. Aria si guardò intorno cercando di capire il piano del fratellastro che aveva smesso di parlare per tutto il viaggio. 

<< Che facciamo qua?>>

gli chiese mentre si inoltravano in una via più isolata.

<< Recuperiamo i vestiti>>

Aria si fermò un secondo per poi raggiungerlo aumentando appena il passo.

<< Vestiti?>>

<< Non vorrai mica andare vestiti cosi? per favore! >>

gli disse ovvio, come se fosse stupida a non capire un concetto cosi tanto semplice. La ragazza avrebbe voluto rispondere male ma preferì lasciar perdere, alla fine non aveva tutti torti anche se temeva comunque il tipo di vestiti scelti dal ragazzo. Arrivarono davanti all'entrata di un palazzo abbastanza nascosto e Matt bussò abbastanza energicamente, come faceva di solito con lei. Un ragazzino smilzo, dalla capigliatura rossa e un paio di occhiali molto spessi aprì la porta rossa della palazzina.

<< Sei in perfetto orario >>

disse con voce nasale, passandogli uno zaino di tela abbastanza gonfio.

<< Ne dubitavi, Steve? ci sono anche quelli per la ragazza?>>

chiese mentre apriva lo zaino per controllare il contenuto.

<< Ovvio, per chi mi hai preso? allora affare fatto si? mi terrai lontano Mallary ? >>

ovvio, era un suo compagno di scuola decisamente sfigato vittima di qualche bulletto.

<< Lo sai che me lo rigiro come voglio. Tu tienimi la roba per tutta l'estate e avrai la mia protezione, siamo chiari? ci vediamo all'una.>>

Il ragazzino smilzo annui e si rintanò in casa mentre Matt fece segno ad Aria di seguirla, ignorando il suo sguardo sbigottito.

<< Ma cosa sei a scuola? un Boss mafioso?>>

sbottò alla fine scatenando le risate del moro ribelle conosciuto come Matt.

<< Più o meno, che credevi di avere solo tu dei segreti? mi farai morire prima o poi. vieni cerchiamo un vicolo per cambiarci>>

Aria lo prese per un braccio e lo obbligò a girarsi.

<< IO non mi spoglio in un vicolo, sia chiaro>>

Gli intimò abbastanza minacciosamente provocando solo un sorriso ironico sul volto del ragazzo.

<< Allora rimani pure qui. Se temi tanto il mio sguardo sarà il caso che ti tieni lontana da quel posto, non è per principessine>>

Non sapeva bene cosa fosse stato, se la provocazione di Matt , se l'idea di essere ancora considerata quella che nemmeno lei sapeva se essere o meno oppure la semplice incoscienza giovanile a convincerla, ma Aria si ritrovò a spogliarsi dietro un cassonetto mentre il fratellastro faceva da palo. 

<< Ma questa sarebbe una gonna?! è cortissima!>>

Matt rise allungando un po' lo sguardo sul corpo semi nudo della ragazza. girandosi prima che lei potesse scoprirlo.

<< Sbrigati o non starò qui tutto il giorno, forse vuoi che mi giri?>>

<>

Lo fermò con le mani mentre faceva finta di girarsi.  Quando alla fine entrambi furono pronti uscirono dal vicolo, completamente diversi da prima. Matt mostrava la canotta bianca e la giacca di pelle appoggiata alla spalla, indossando i pantaloni neri della sera prima mentre Aria aveva spettinato i capelli e indossato una gonna nera di pelle veramente corta per lei con una giacca di pelle annessa. Erano davvero una bella coppia a vederli dall'esterno mentre passeggiavano per il centro di Londra con delle pesanti scarpe in cuoio borchiato. Aria, nonostante un primo disagio, sembrava sempre più felice di quella nuova veste, come se per quella sera avesse potuto essere qualcun'altro. Raggiunsero il gruppo di Matt, poco dopo una caffetteria abbastanza spocchiosa. Gli amici di Matt iniziarono a squadrarla senza ritegno mentre la presentava. Quello più insistente fu Jacob Prince  che di nobile aveva solo il cognome. Era un tipo alto, ben piazzato e dallo sguardo scuro , viscido come i suoi capelli neri  ingelatinati. Le ragazze la guardarono in tralice per poi avvicinarsi curiose quando scoprirono che tra lei e Matt c'era solo un legame "di sangue". Hanna Luis fu quella più gentile con lei, nonostante la maschera di trucco che la invecchiava, non sembrava una brutta ragazza. Il gruppetto di una decina di ragazzi si spostò per raggiungere un supermercato che vendeva alcolici ignorando il documento falso di Martin Hobs, il più grande della comitiva. Aria rimase colpita di quanta popolarità godeva il bravo e giudizioso Matt che proprio in quel momento aveva buttato una cicca per terra ignorando i richiami del Bobby da cui si erano ritrovati a scappare improvvisamente. Era emozionante, doveva ammetterlo: infrangere le regole, fare completamente quello che si voleva era inebriante.  Quando gli passarono la bottiglia di rum, nel vicoletto nascosto in cui si erano nascosti Matt la guardò scettico, sapendo che non avrebbe mai fatto una cosa del genere. E Aria si sentì una stupida Grifondoro a farsi prendere da quella sfida prendendo una grossa sorsata che la fece tossire ma avendo la soddisfazione di vedere la faccia sconvolta di Matt.

<< Prima volta eh?>>

Le chiese Hanna mentre mandava quel liquido di fuoco giù per la gola come fosse acqua.

<<  Si...>>

Disse timidamente mentre gli altri ridacchiavano.

<< Dovresti portarla più spesso, Matt. >>

Gli disse Michael Jonson, un ragazzo dai capelli biondo-cenere ,gli occhi verdi, poco meno robusto di Matt a cui diede una gomitata e il ragazzo sorrise sibilando un " forse.." 

<< Adesso sei peccatrice quanto me, non potrai mai ricattarmi lo sai?>>

gli sussurrò quando rimasero indietro per uscire fuori dal vicolo e incamminarsi verso il locale.

<< Sei troppo egocentrico , Matt. Non ho pensato a te o a qualche stupido ricatto per un solo momento. Lo faccio solo perchè voglio farlo.>>

Il ragazzo serrò la mascella mentre gli occhi grigi della ragazza sfuggivano dai suoi per raggiungere la nuova amica ed abbracciarla. Era brilla. Jacob doveva averlo notato visto che si avvicinò improvvisamente alla ragazza. Una folata di fumo portò il buio del locale tanto desiderato dove i giovani si lasciavano andare alle note dei Deep Purple. Hermione si emozionò a pensare di poterli vedere dal vivo,anche se in realtà era solo un ricordo. Laurenne e Mirelle, due gemelle dalla chioma ossigenata e selvaggia, si aggiunsero alla compagnia portando altro alcol.  Aria perse poco tempo a notare come entrambe si dedicarono a strusciarsi sul suo fratellastro, per nulla scosso dalla cosa e completamente preso dalla scollatura delle loro maglie. Con un alzata di spalle si lasciò assecondare da Hanna a bere altro Wisky, perfettamente mimetizzato nella confezione di succo di mela con il quale si era presentata. La presenza di Jacob si faceva sempre più insistente ma la cosa non turbò la ragazza che ansi iniziava a ridere fin troppo sguagliatamente. Quando questi le propose di uscire a prendere una boccata d'aria fuori il locale, Aria si dedicò a una rapida ricerca di Matt, il quale ovviamente sembrava scomparso nel nulla.

<< Starà con Hanna, Loro hanno una specie di relazione sai?>>

gli disse Jacob a voce alta all'orecchio per sovrastare il volume della musica. Aria annuì leggermente ritenendosi sorpresa oppure offesa. Non ebbe tempo per pensarci che si ritrovò l'aria dell'esterno rinfrescargli il viso sudato per via del tanto ballare e bere. 

<< Sembri cosi diversa da quel giorno al parco, devo ammettere che eri adorabile>>

Aria si ricordò di lui come il ragazzone che Matt riprese poco prima di andarsene, sussultando appena quando lui gli spostò un ciocca di capelli dietro il viso.

<<  Vuoi fumare? >>

Lei negò l'offerta con un leggero movimento di testa e un sorriso appoggiandosi al muro del locale per fermare le vertigini. Aveva bevuto molto, troppo per essere la prima volta. 

<< Sei silenziosa- mentre aspirava la sua sigaretta appena accesa- e ubriaca >>

rise nel vederla barcollare appena. Lei rise con lui reggendosi la fronte e non si accorgeva di quanto il ragazzo si stesse avvicinando a lei. Quando aprì gli occhi se lo ritrovò  a pochi centimetri dalla faccia chiusa al muro dalle sue braccia. Il puzzo del fumo della sigaretta unito all'alcol, la nauseava mentre il ragazzo si avvicinava sempre più insistente al suo viso.

<< Prince!>>

La voce di Matt lo fece scattare. Poco dietro di  lui vi era Michael, decisamente accaldato e compiaciuto mentre  si avvicinò spalleggiando l'amico.

<< Non ci si approfitta delle ragazze ubriache non ti pare? è da maleducati >>

Gli disse semplicemente Matt, con un ghigno spavaldo e allargando le braccia.

<< Suvvia Matt, non ti starai davvero preoccupando?>>

Gli disse Jacob mentre Aria veniva trascinata via da Michael a cui dedicò un sorriso confuso.

<<  E tu non ti starai davvero approfittando delle mia sorellastra? >>

Il ragazzone abbozzò un sorriso e buttando via la sigaretta se ne rientrò nel locale scuotendo il capo. Matt sorrise per poi congelare i suoi occhi blu sulla sorella con uno sguardo che avrebbe bruciato tutto se ne avesse avuto la possibilità.

<< Cosa ti viene in mente? seguire cosi uno sconosciuto?>>

Le disse furente mentre si avvicinò minacciosamente alla ragazza, bloccata al petto di Michael.

<< Ansi che Michael ti ha visto e mi è venuto a chiamare! non pensavo avessi cosi tanto bisogno di un baby  sitter..>>

Aria guardò per tutto il tempo le labbra del ragazzo cercando di rimanere in piedi senza l'ausilio del giovane cavaliere che lo  aveva avvisato.

<< é rossetto quello?>>

e con l'indice indicò l'angolo destro della sua bocca, dove Matti si affrettò a passare il dorso della mano per pulirlo.

<< Andiamo a casa. Per oggi hai vissuto abbastanza>> 

Tagliò corto il ragazzo prendendo Aria per il polso e tirandosela dietro. 

<< Ciao Michael! >>

Squittì Aria mentre salutava Il ragazzo che non aveva smesso di ridere dalla battuta del rossetto e stava ricambiando il saluto anche lui con la mano. Il fumo sfumò tutto in un vicolo dove i mugolii e lamenti di Aria annunciarono la  splendida visione di lei che vomitava dietro un cassonetto con Matt che gli reggeva la fronte disgustato dall'odore del luogo. 

<< Hai voluto divertirti eh? lasciarti andare, fare la Bad Girl...oh attenta cosi ti sporchi le scarpe>>

La spostò appena mentre la rimproverava con una nota stranamente premurosa per il ragazzo.

<< Dio...che schifo...>>

disse la ragazza ribelle mentre si puliva la bocca con un fazzoletto appena offerto dal suo infermiere.

<< La prima sbornia è così...in realtà anche le altre...mala prima è traumatizzante>>

Gli spiegò mentre si portava le braccia al petto e si accertava che stesse meglio.

<< Non berrò mai più! >>

mugolò la "non più" ragazza ribelle di poco prima.

<< Dicono tutti così, stai meglio?>>

 Aria annuì stropicciandosi poi il viso  mentre lui la portava lontano da quell'orribile vicolo.

<< la prossima volta..>>

<< Non ci sarà una prossima volta! io non posso farti da Baby sitter dannazione..! >>

La interruppe bruscamente Matt prendendola per un braccio.

<< Non sei mica obbligato a farlo.>>

Ribatté offesa lei. Non si era mica preoccupato tanto quando l'ha abbandonata per seguire Hanna in uno stanzino.

<< Se tu fossi capace di badare a te stessa...>>

<< Io so badare perfettamente a me stessa. >>

diede uno strattone liberandosi dalla presa del famigliare forzato.

<< Ho visto...>>

rispose lui sarcastico.

<< Oh sei riuscito a vedere mentre infilavi la lingua nella bocca di Hanna? cavolo! il mago tra i due sei tu allora!>>

Alzò le braccia assumendo un espressione ironica quanto il tono della sua voce. Matt allora sbuffò palesamente irritato e si incamminò a passo svelto verso il vicolo dove avevano lasciato i vestiti. Rimasero in silenzio per tutto il tragitto un più furioso dell'altro. 

<< Hai fame?>>

Disse improvvisamente il ragazzo mentre si infilava la giacca del completo e  Aria si risistemava i capelli.

<< Un po'....sai ho vomitato anche l'anima>>

Matt rise seguito dalla ragazza alla quale porse la mano per aiutarla a sistemarsi una scarpa. Consegnarono il vestiario incriminato a Steve, sorpreso che per una volta il ragazzo fosse arrivato in anticipo invece che in ritardo, però senza far domande e lasciando andare i due verso una caffetteria poco lontana da li.

<< Mi hai sorpreso>>

Disse Matt difronte al suo caffè, accompagnato da un Sandwich di dubbia origine.

<< Non pensavo ti saresti lasciata trascinare cosi, voglio dire, sei sempre cosi precisa, impeccabile e...pudica>>

Aria posò la sua tazza di caffè dopo aver fatto un boccaccia per il sapore amaro della bevanda che si stava però rivelando molto utile per la sua sbornia.

<< Anche tu all'apparenza sei cosi, ti ricordo. Io mi sono stancata di essere la figlia perfetta, tanto a mio padre non vado bene lo stesso, voglio essere me stessa. Anche se non so bene ancora chi sono...quindi tanto vale provare tutto quello che ho davanti e provare a scoprirlo. non voglio più dire " no">>

Matt la fissò a lungo con i gomiti appoggiati al tavolo e le spalle morbide, leggermente incurvato verso di lei. 

<< é per tua madre?>>

Lei si irrigidì dando muta conferma al ragazzo che si stiracchiò prima di riguardarla.

<< ahhh mi sono preso un cucciolo! e va bene ti porterò ancora con me, ma alle mie regole.>>

disse alla fine con un leggero sorriso e battendo l'indice sul tavolino.

<< Ti ho detto che so badare a me stessa>>

ribadì leggermente irritata dalla poca stima che aveva verso di lei.

<< Lo so, MA sei anche molto ingenua e fuori dal mondo e, il mondo, è popolato da squali. Se vuoi provare qualsiasi cosa- e qui abbasso la voce avvicinandosi molto a lei- ci penserò io. Fidati di me, sarò la tua guida per l'infermo.>>

E con un occhiolino si ributtò di peso sulla sedia di plastica dura della caffetteria, lasciando Aria intontita ma con una leggera smorfia divertita.

il fumo raccolse di nuovo l'immagine librandosi sopra le teste del trio a formare un cielo estivo inquinato solo da qualche nuvola. Un leggero vento caldo faceva cigolare le vecchie altalene del desolato parchetto preferito di Aria. La ragazza ,infatti, era distesa dietro un cespuglio, poco lontano dal centro del parco giochi, a guardare le poche nuvole che si muovevano sopra di lei. Non si sorprese quando l'ombra di Matt le oscurò la vista.

<< Sei davvero prevedibile lo sai? >>

Disse sedendosi vicino a lei. Entrambi avevano i soliti vestiti da bravi ragazzi e un aspetto decisamente migliore del ricordo appena passato.

<< Me lo dice sempre Vin>>

Si limitò a dire senza smettere di guardare il cielo.

<< Il tuo ragazzo?>>

chiese mentre prendeva qualcosa dalla tasca.

<< Più o meno...è complicato>>

Matt ridacchiò mentre posò una scatoletta sulle sue gambe incrociate e si guardò intorno.

<< Vi siete baciati? >>

<< Si>>

Rispose accigliandosi, non capendo bene dove volesse arrivare.

<< Allora gli piaci, magari non si vuole impegnare>>

Aria rise confondendo il suo vicino che la guardò con quegli occhi blu come il cielo sopra di loro.

<< io direi più il contrario. Matt è complicata>>

Il ragazzo sospirò aprendo la scatola e armeggiando con delle cartine e un sacchettino con dentro delle inconfondibili foglie secche.

<< ahh non ci siamo, mia cara. Devi essere sincera con me, fidarti. Non potrò guidarti verso l'oblio se non tieni salda la mia mano>>

Aria si puntellò sui gomiti alzandosi leggermente per guardarlo in faccia e solo allora notò cosa stava facendo.

<< quello...quello è uno spinello?! >>

Matt annui mentre lei si portò completamente seduta a guardarlo sconvolta.

<< ah-ah, ti ho detto che se proprio devi fare qualcosa preferisco che la fai con me, cosi stai sicura che ho ottimi motivi per riportarti a casa intera e inoltre- chiuse la cartina dello spinello con la lingua-  sono in grado di non farti scoprire o farti mettere nei guai. >>

diede un ultima occhiata in giro e l'accese con un dei fiammiferi appena tirati fuori dalla stessa scatoletta da cui aveva preso il resto. Dopo un paio di tiri l'aria si impregnò di quell'odore pungente di Marijuana che saltò subito al naso di Aria.

<< Sarò custode delle tue esperienze e trasgressioni>>

disse con voce roca provocato dal fumo e gli porse lo spinello. Dopo rapide istruzioni, Aria ispirò tossendo quasi subito con il sottofondo delle risate del fratellastro.

<< é forte! >>

dopo essere riuscita a dare un paio di tiri come si deve lo ripassò a Matt, il quale si sdraiò beato sul prato. Aria lo raggiunse poco dopo, rimanendo entrambi a guardare il cielo e a fumare Marijuana.

<< Ci sta dando dentro la ragazza>>

commentò divertito Ron mentre Hermione ,accigliata, gli dava una gomitata. Harry cercava di capire cosa stesse passando per la testa di quei ragazzi.

<< é gay >>

disse improvvisamente  Aria.

<< Chi?>>

chiese quasi distrattamente Matt.  

<< Vin. io sono una copertura>>

Matt rise passando di nuovo lo spinello alla ragazza che aspirò più profondamente, riuscendo a non morire.

<< Hanna è venuta con me per ingelosire Michael, che invece, preferisce le brave ragazze...come te>>

Aria rise incredula perdendosi nel cielo.

<< é il momento delle confessioni?>>

chiese lei sempre ridendo.

<< Tanto a chi potremmo dirlo? >>

Chiese retoricamente Matt voltandosi verso di lei

<< Nessuno ci crederebbe>>

Concluse Aria voltandosi a sua volta, incrociando cosi i loro occhi. Si guardarono per un po' prima che Matt interruppe in contatto rubandogli lo spinello.

<< ti piace Michael? se tanto con questo Vin è solo una copertura...>>

<< Ma eri serio allora?>>

chiese sorpresa lei alzandosi di nuovo sui gomiti e guardarlo bene in faccia.

<< Abbiamo appena detto che io e te non ci mentiamo>>

Aria scosse il capo con un "tsk" che innervosì il ragazzo.

<< quel'è il tuo problema? pensi davvero che visto che l'unico ragazzo ad averti baciato ama il pendaglio allora tu non possa piacere a nessuno?>>

Aria rimase sorpresa di quella perdita di controllo ingiustificata del ragazzo che si ributtò su prato riprendendo controllo di se.

<< Aria, Aria...devi avere più consapevolezza di te. L'altra sera Jacob mica voleva perdersi nei tuoi bellissimi occhi color tempesta>>

disse con voce fintamente smielata e poetica scoppiando poi a ridere per l'espressione contrita della ragazza.

<< Mi stai facendo un complimento o mi stai prendendo in giro?>>

Lui la guardò sorridente con una espressione cosi rilassata e genuina che la fece arrossire.

<< Allora ti piace o no?>>

Lei distolse lo sguardo da lui, non riuscendo a calmarsi poi alzò le spalle.

<< Non lo conosco>>

<< Guardami>>

Aria guardò il suo polso avvolto dalla mano del ragazzo e percorse lentamente, con imbarazzo anche, il braccio fino a raggiungere il volto del ragazzo, più vicino di quanto si immaginava.

<< Stai arrossendo>>

Lei sgranò gli occhi arrossendo ancora di più a sentire la voce cosi bassa e intensa mentre i suoi occhi blu la scrutavano. Improvvisamente Matt lasciò andare il polso irritato e si gettò di nuovo sul prato, appoggiando la testa sulle braccia incrociate dietro la nuca.

<< ti ho detto di non mentire..>>

Aria si accigliò confusa sentendo ancora il polso andare in fiamme proprio nel punto dove prima c'erano le sue dita.

<< non sto mentendo.>>

<< parlavamo di lui e sei arrossita >>

disse secco facendo sospirare la ragazza che si buttò vicino a lui ridendo. Questa volta fu il ragazzo a guardarla perplesso e leggermente offeso.

<< sai, non sei poi cosi tanto intelligente>> 

Matt non disse nulla questa volta. Forse stava cercando di capire cosa gli fosse sfuggito, odiava non capire qualcosa. Il sospiro di Aria lo riscosse, facendolo voltare verso di lei, la quale si reggeva la fronte. Sorrise, mettendosi una mano in tasca. Aria si trovò un barretta di cioccolato davanti al naso, facendola storcere gli occhi prima di prenderla e guardare il donatore di tanta dolcezza. 

<< Ti farà stare meglio>>

Aria sorrise e la scartò addentandola. Con quel morso tutto esplose in fumo, di nuovo. 

Il trio rimase in balia di quel fumo per parecchio, illuminato da qualche lampo di luce, come tanti piccoli flash. Un immagine cercava di comporsi davanti a loro ed Hermione ebbe la sensazione di essere una cosa a lei famigliare, se solo avesse potuto vederla chiaramente. Invece quei continui lampi di luce che fendevano la nebbia lattiginosa nel quale erano completamente immersi non davano possibilità di vedere nulla. Harry stava quasi per temere che fosse successo qualcosa, un danno al diario magari, che gli avesse intrappolati in quel limbo, senza più vie di fuga. Improvvisamente il buio si palesò tutto intorno a loro e una sempre meno flebile voce maschile li richiamava alla realtà. Si ripresero improvvisamente nella stanza di Matt, seduto sul pavimento e tra le braccia una sempre più cosciente Aria.

<< Aria!>>

la scosse finché lei non lo bloccò toccandogli il petto.

<< Che succede? dio la testa>>

cercò di alzarsi ma un capogiro la riportò tra le braccia del ragazzo.

<< Ti ho trovato a girovagare nel corridoio, con gli occhi spiritati e ti ho portato qui, dove sei svenuta e hai iniziato ad avere le convulsioni. Stavo quasi per chiamare tuo padre...>>

Aria si morse il labbro, ringraziando non sa quale divinità che gli ha permesso di svegliarsi prima di farsi scoprire dal padre.

<< Non serve, se mai succedesse di nuovo non chiamare mio padre, per favore.>>

Il ragazzo la guardò accigliato mentre l'aiutava a sedersi sul proprio letto, ancora pallida e sudaticcia.

<< succedesse di nuovo? Aria che cosa ti succede cosi spesso?>>

La ragazza deglutì nervosamente, intrecciando le mani in maniera convulsa e  scappando dallo sguardo indagatore del fratellastro. Poteva dirglielo? sarebbe stato il primo a saperlo, oltre al preside. Nemmeno Vin aveva avuto questa possibilità perchè concederla a lui..eppure non aveva molta scelta o si inventava qualcosa o...

<< Dimmi la verità. Se mi menti lo scopro subito, quindi non ti sforzare nemmeno>>

  Disse con tono stizzito sedendosi accanto a lei.Si guardarono per un po', lei terrorizzata e combattuta e lui serio e imperscrutabile.  Alla fine Aria cedette come anche i suoi occhi, non riuscendo più a tenere a freno le lacrime che da un po' gli bruciavano il viso.

<< H-ho....io vedo delle cose...non è un dono comune ma ho delle percezioni, o meglio v-visioni...del futuro...>>

Ogni parola usci come lame dalla sua bocca. Non sapeva se fosse sensato, forse si era lasciata prendere troppo dalla confidenza acquisita da poco o più semplicemente voleva sfogare quel peso che aveva nel cuore. Matt non disse nulla, aspettando che lei sfogasse tutto quello che aveva trattenuto. Quando finalmente i singhiozzi cessarono lasciando solo un naso tappato e viso arrossato lui la guardò per poi dirigersi verso la finestra e voltargli le spalle.

<< Ora capisco. Hai visto cose brutte?>>

Lei si avvicinò a lui asciugandosi il volto rimanendo a guardare la sua schiena sempre più larga.

<<  Si, ma nulla di personale. Non so ancora bene come interpretare i segnali...Matt io ho promesso...>>

<< Non dirò nulla a nessuno.>> 

Poi scosse il capo iniziando a ridacchiare.

<< Sai essere davvero tonta a volte. A chi potrei dirlo? ti sei scordata che nessuno ci crederebbe mai? è questo il bello del nostro accordo...>>

si voltò donandogli un sorriso tanto spontaneo quanto amaro, cosi insolito per lui che la fece sorridere a sua volta. Solo allora si fermò a guardare il panorama dalla finestra di Matt, soffermandosi a notare che fosse meno emozionante del suo, affacciandosi proprio sopra il capanno dell'attrezzi . Si voltò di scatto verso il ragazzo, il quale si era appoggiato al telaio della finestra assumendo quel suo classico sorrisetto compiaciuto, accompagnato dall'espressione di chi sa già cosa stai per dire.

<<  A te basta saltare per finire sul capanno dell'attrezzi e svignartela...quindi il ragazzo sotto la finestra...il ladro..>>

rise mentre lei lo guarda imbarazzata e sconcertata.

<< Ce ne hai messo di tempo per capirlo. Ti ho visto spesso affacciata alla finestra e non è che tu fossi molto criptica ansi, sei di una trasparenza imbarazzante>>

disse incrociando le braccia a prendersi gioco di lei mentre gli occhi della sorellastra venivano attraversati da un altro dubbio.

<< Perchè?>>

Lui alzò le spalle voltandosi verso l'esterno, non stancandosi  però dal telaio della finestra.

<< Devi essere sincero, ricordi? niente segreti tra noi>>

Lui assunse un espressione schifata.

<< Cosi la fai sembrare più profonda di quello che è...Ad ogni modo, prima che ti offendi, tuo padre sa essere uno stronzo e se io perdessi mia madre....>>

si morse il labbro  per poi stiracchiarsi e andare a stendersi sul letto, seguito dagli occhi grigi e inteneriti di Aria. Lui si irriggidì e le dedicò uno sguardo che le fece ricordare la prima volta che lo vide senza gli adulti intorno. 

<< Non montarti la testa comunque. Ricorda che io non ho problemi a usare i tuoi segreti  e ora lasciami dormire domani ho da fare.>>

Gli fece un rapido segno con la testa di uscire e si buttò sotto le coperte non dando possibilità di ribattere. Aria per tutta risposta non aveva voglia di intrattenersi ancora con lui, ne tanto meno si era illusa in qualsiasi tipo di rapporto, sapeva bene come era realmente.  Lui aveva deciso che per quella sera era troppo, ormai lei sapeva riconoscere i cambi di personalità di quel ragazzo e i tempi o i modi giusti per parlarci, ci avrebbe riprovato l'indomani.
Il fumo raccolse di nuovo tutto per poi farlo sfumare di nuovo nel parchetto preferito dei ragazzi. L'aria umidiccia si appiccicava alla pelle rendendo il luogo poco gradevole, essendoci pochissimi angoli ombreggiati. Forse proprio per quello, e anche per le condizioni per niente ottimali del luogo stesso, rimaneva sempre deserto. Il che era perfetto per una giovane strega che voleva leggere in pace "La gazzetta del profeta" mangiando dei dolci  appena ricevute da Vin, nascosta dietro il suo fidato cespuglio. Le notizie non erano rassicuranti. Il ministero aveva sempre più difficoltà a contenere Lord Voldemort e i suoi mangiamorte che non si fermavano dal seminare terrore e morte nel regno magico. In più aumentavano le sparizioni di babbani , di strege e maghi nati babbani, il nemico del nuovo signore oscuro più potente e temuto dai tempi di Grindewall. Hogwarts sembrava ancora l'unico baluardo di speranza, in quanto voci affermavano che fosse proprio Silente l'unico mago a incutere paura a Lord Voldemort.  Addirittura si affermava che le persone iniziassero a temere anche solo di pronunciare il suo nome, in quanto ogni volta che qualcuno osasse parlarne venisse preso di mira e, nel peggiore dei casi, fatto scomparire. SI iniziava a temere più lui che il ministero, il quale aveva sempre più difficoltà a reperire informazioni e a proteggersi da spie. Era molto probabile, che questi mangiamorte, coperti da maschere d'argento, potessero essere infiltrati tra le famiglie più antiche e magari anche proprio nei membri del ministero.

<< Quella foto si sta muovendo?!>>

Aria chiuse di scatto il giornale spaventata a morte dalla comparsa improvvisa di Matt che, senza troppe cerimonie si era già seduto accanto a lei e rubato una gelatina a tutti i gusti +1.

<< Arghh che schifo! sa di merluzzo! ma che razza di gelatine sono?!>>

Aria rise divertita mentre il ragazzo sputava per togliersi il più possibile quell'orribile sapore dalla bocca.

<< Sono le gelatine tutti gusti +1, dolci da Maghi puoi trovarne anche al gusto di cerume o caccola, almeno così dicono. Non sai mai che aspettarti, mangia questo e rifatti la bocca.>>

Disse senza smettere di ridere e passandogli uno zuccotto di zucca che il ragazzo accettò mal volentieri, dubitando forse della sua bontà.

<< Che gusti strani voi maghi...uhm qfuesto non fè male. Beh che cofa è quello?>>

fece un cenno al giornale e Aria si premurò di piegarlo e metterlo via non volendo certo fargli vedere le splendide notizie che raccontava. Anche se avevano detto di non dire mai niente a nessuno delle loro confidenze, non poteva essere sicura che, visto la pericolosità della sua situazione, Matt si sarebbe fatto prendere da un atto di coscienza e comunicare al padre che forse era meglio non far tornare Aria a scuola.

<< Solo un giornale da Maghi, racconta le ultime vicende del ministero della magia, delle celebrità magiche ecc. ecc.>>

Matt annuì, per nulla stupito da quello che gli disse la sorellastra, Il trio dovette dedurre che avessero passato molto tempo in quel parco insieme, a scambiarsi segreti e raccontarsi esperienze proprie.

<< uhm mio Zio mi ha mandato un album di un gruppo Australiano molto forte, si chiamano AC/DC, ricordami di fartelo ascoltare dopo, potrebbe essere utile per il tuo gruppo.>>

Aria guardò i suoi zuccotti sparire senza che riuscisse ad assaggiarne uno , ma non disse nulla e si limitò a sorridere. 

<< Tuo zio si trova in Australia ora , vero?>>

Il ragazzo annuì tirando fuori uno spinello giù pronto dando una rapida occhiata intorno.

<<  Hanna sembra non avercela più con te per la storia con Michael. >>>

Aria si buttò all'indietro accavallando le gambe in modo da poterne dondolare una appoggiando la testa sulle braccia giunte mentre Matt iniziava a fumare.

<< Spero abbia capito che non ho interesse per quel ragazzo, anche se mi ha baciato l'altra sera, ho sentito più emozione nel bacio con Vin>>

Matt tossì battendosi con il pugno chiuso il petto facendo preoccupare la sua vicina che si alzò iniziando a dargli delle leggere pacche sulla schiena.

<< Ti ha cosa?!>>

Il viso rosso per il fumo incastrato in gola lo rendeva davvero buffo facendo ridere la ragazza che provocò cosi l'ira del ragazzo.

<< Pensavo lo sapessi...Ma è stato gentile, non come Jacob, e ammetto che io ho voluto provare. Quindi non prendertela con lui, non si è approfittato. Peccato solo che....non... non ho sentito i fuochi d'artificio>>

Il ragazzo la guardò indignato e leggermente perplesso, mentre gli passava lo spinello appena riacceso.

<< Sta tranquilla che non mi perdo in scenate, non è il mio stile...e poi, i fuochi d'artificio? >>

rise  dell'ultima affermazione non provocando però Aria che alzò il viso sicura e sorridente.

<< Si...così Jessica mi ha raccontato il suo primo Bacio>>

Matt rise di gusto buttandosi anche lui sul prato e portandosi le mani alla pancia. Aria si voltò a guardarlo male non capendo il motivo di tanta ilarità.

<< Mi stupisce che Jessica ancora si ricordi il primo Bacio, che tra parentesi lo ha dato a me>>

Disse pomposo per rispondere al dubbio che aveva letto in faccia alla compagnia di svaghi e confessioni. Questa volta fu Aria che rise di gusto guadagnandosi un occhiataccia.

<< Mi fa strano che TU ti ricorda un bacio con Jessica, e che gli abbia fatto sentire i fuochi d'artificio! >>

Matt la guardò malizioso e con un sorriso sghembo che la fece fermare.

<< IO faccio sempre sentire i fuochi d'artificio e poi, non dimentico nessuna delle mie donne>>

Lei lo guardò scettica per poi rubargli lo spinello e aspirarlo per bene. Matt socchiuse gli occhi prima di buttarsi su di lei per riprendersi ciò che gli era stato rubato. Il fumo raccolse quella dolce scena felice lasciandosi dietro solo l'eco delle loro risa . I tre spettatori si strinsero la mano prima che il vortice dei ricordi gli trasportò nel vialetto di casa Davidson. 
Era una bella serata di fine estate. Il cielo era limpido, coperto di stelle e un leggero vento accarezzava i visi della sempre più numerosa folla che popolava il quartiere. Questo era decorato a festa, con tante piccole lanterne appese tra i banchetti e gli alberi che gli donavano una aspetta romantico grazie alla loro tenue luce. Un odore dolciastro stuzzicò il naso di Ron che venne attirato subito verso a un banchetto che preparava strano batuffoli bianchi,quasi fossero nuvole, avvolgendolo attorno a un bastoncino di legno.

《 zucchero filato.》

Lo raggiunse Hermione con un sorriso dolce a decorargli il viso.

《 uhm, sembra buono. Ma cos'è questa? Una festa babbana ?》
Gli chiede guardandosi intorno e cercando e evitare la folla. Hermione sorrise, raggiunta da un curioso Harry  che continuava ad  allungare la testa sulla folla da degno erede di sua zia petunia. Quando Hermione presa fiato per rispondere alle curiosità del Rosso, venne interrotta da una voce allegra e famigliare.

《 Ah! Adoro la festa di fine estate organizzata in questo quartiere! È così romantica e piena di allegria!》

Melanie uscì dalla porta di casa avvolta in un leggero tubino azzurro che esaltava al meglio la sua giovane e nella figura. Accanto a lei, la figura austera e ben più matura di Reyner Davidoson le cingeva delicatamente il fianco.

《 Assolutamente d'accordo. È una bella festa da passare in famiglia, vero Aria?》

Matt era appena apparso dietro la figura della madre, anch'esso ben vestito di un completo casual e disgustosamente simile a quello del patrigno. Ron ed Harry arricciarono il naso, lasciandosi sfuggire  un grugnito prima di essere ripresi da Hermione. Aria era proprio accanto al fratellastro a cui regalò un sorriso tirato mentre attraversava il vialetto di casa avvolta in un vestito color pesca.

《 Si, sarà una bellissima serata in famiglia che non verrà di certo rovinata da nessuno》

Reyner non guardava la figlia, anche se lei sapeva perfettamente a chi erano rivolte quelle raccomandazioni. Si era fissata a guardare torva la schiena del padre allontanarsi piano piano,  quando ricevette una spallata da Matt.

《 attenta, non stare impalata in mezzo la strada o penseranno che sei matta.》

Gli soffiò vicino al viso guardandola con un sorrisetto ironico prima accodarsi ai genitori. Aria sorrise con un leggero torpore sulle guance per poi seguirli immergendosi  nella folla. Il trio li seguì per i viottoli della quartiere i  festa assaporando quel clima allegro e Pacifico, completamente ignari del caos che stava travagliando il mondo magico. Ron si guardava intorno estasiato, riempendo di domande i suoi amici, prestando particolare attenzione alle delizie culinarie tipiche di tali fiere. 
Hermione si era appena messa a spiegare la funzione di una calamita a forma del Palazzo reale quando Harry la richiamò. Aria e Matt si stavano allontanando dai genitori per un oretta di svago prima dei fuochi d'artificio, che avrebbero dovuto vedere tutti insieme.

《 oh che palle! Non ne potevo più...troviamo in posto tranquillo, ho bisogno di fumare》

Così dicendo fece segno ad Aria di seguirlo. Evitarono non poche persone prima di finire dietro il cammioncino di un Fish and Chips, per poi tirare dritto verso la casetta sull'albero dei Rogers.

《 odio queste stupide feste 》

Sputò fuori Matt mentre accendeva uno spinello già pronto, appoggiato al muro di legno. Aria si sedette vicino a lui, evitando la piccola finestrella che affacciava sulla strada.

《 veramente noiose ! Io poi non capisco perché mio padre deve rompere tanto, come se facessi esplodere tutto quello che mi circonda!》

Così dicendo prese la mano del ragazzo che reggeva lo spinello e l' aspiró profondamente, come Se stesse riprendendo aria.

《 beh se consideri i gufi molesti che sganciano lettere sulla moto di tuo padre e becchettano sulla finestra della cucina, è difficile nascondere la verità a mia madre.  Fortunatamente è molto ingenua...》
Aria si lasciò cadere sul muro scortecciato, lasciando tra lei e Matt solo la finestrella, facendo poi spallucce.

《 ho molti amici. Tua madre è una brava persona.》

Matt sorrise mormorando un "lo so" ,dando due ultime aspirate per poi lasciare il resto ad Aria prima di avviarsi fuori l'ingresso della casetta.

《 dove vai?》

Lei fece per alzarsi quando lui si voltò sorridendogli malizioso e gli fece l 'occhiolino, per poi sparire oltre la piccola fessura di entrata . Aria si bloccò con il viso imporporato e un dolce batticuore di sottofondo. Deglutì sfregandosi le guance e si sedette aspettando il ritorno di Matt. Hermione sospirò un "oh..." suscitando lo sguardo perplesso di Ron e il conseguente risolino di Harry. La riccia alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa, invitando i suoi amici a tornare sul ricordo. Aria aveva appena terminato lo spinello quando scattò in piedi, colpendo la testa sul soffitto basso, sentendo qualcuno arrampicarsi sulle scalette che portavano fino al suo nascondiglio.

《 ahahah! Quanto sei imbranata streghetta》

Matt entrò con due bottiglie di sherry in mano a il suo classico sorrisetto strafottente dipinti in volto.

《 Crepa!》

Aria si accarezzò la testa tornando a sedersi  notando poi le bottiglie.

《 dove le hai presa quelle? Poi.. Sherry ?! 》
Lo guardò indagatoria mentre prendeva una bottiglia studiandola bene. Matt si accomodò  ridacchiando per poi aprire la sua e berne un goccio, tutto sotto lo sguardo accogliamo della sorellastra.

《 il signor Stones ne nasconde alcune dietro la sua rimessa.  Sai sua moglie non vuole che beve..e poi non lamentarti! Apprezza il gesto》

Aria lo guardò sorpresa per poi scoppiare a ridere e concedersi quel liquore non molto amato ma funzionale. La serata andò avanti tra prese in giro e chiacchiere vacue fino ad arrivare a un placido silenzio.

《 domani me ne ritorno a scuola 》

Esclamò improvvisamente Aria, rimanendo a fissare le travi di legno inchiodate tra loro molto 
Grossolanamente. Il silenzio da piacevole divenne pesante e Matt diede una profonda sorsata. L'estate era finita e così anche quei giorni. Erano diventati una costante,un patto implicito di serenità. L'inverno sarebbe stato noioso.

《 Non dovresti bere allora》

Così il ragazzo allungò la mano sulla bottiglia che finì rapidamente sulla labbra di Aria. Rimase a guardala mandare giù lunghe sorsate per poi lasciarsi andare  espressioni sofferenti e decisamente buffe.

《 dovremmo andare..È  quasi mezzanotte》

Riuscì a dire sopra le risate dell'amico guardandolo illuminata dalla flebile luce delle lanterne che filtrava dalla piccola finestra.

《 Non voglio vederli. Rimaniamo qua.》

Disse con voce bassa incatenato gli occhi di Aria ai suoi.

《 ci cercheranno, ci metteremo nei guai se non ci presentiamo..》

Lui sorrise sicuro di se mentre lei si morse appena il labbro colpevole.

《 ci inventeremo qualcosa》

Aria lo guardò sospirando e lasciandosi sfuggire un sorriso quando si vide offrire la bottiglia di Alcol. Un boom attirò la sua attenzione. I fuochi erano iniziati e loro erano nel guai ma non gli importava. Sorrise. Matt la guardò osservare lo spettacolo pirotecnico con gli occhi illuminati da quelle esplosioni di luci. Quando lei si voltò per sorridere tutto fu chiaro. Una grande esplosione d'orata illuminó le loro labbra unite in u bacio inaspettato e desiderato. I battiti che fendevano il cielo non  erano nemmeno paragonabili a quelli che  solcavano il petto di Aria ormai totalmente insensibile a ciò che era o sarebbe stato. Il bacio prosegui sempre più affamato.Sapeva di  paura della realtà, del perdersi ma allo stesso tempo di voglia di amare, di essere felici, di essere solo loro. Nulla importava in quel momento.La scintille colorate continuavano ad illuminarli mentre si lasciavano cadere sul pavimento in legno ormai completamente immersi. Un  esplosione di luce più grande illuminó la casetta accedendo il trio del futuro. Un vortice di fumo e di luce li strappò da quel momento è lo portò alla cupa realtà di Gremmeauld Place.

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SONO TORNATAAAAAA

chiedo scusa della mia lunga assenza ma sto passando un momento un po' particolare quindi non posso promettervi più una pubblicazione costante :(

Ad ogni modo vi ho lasciato un capitolo molto pieno ;) ehehe  

questa estate è stata molto particolare per Aria. Vive ancora il lutto della madre e, lontana dai suoi amici, trova appiglio nella figura più lontana per lei ma fondamentale, Matt. Può sembrare strano forse ma entrambi vivono questa situazione particolare ed entrambi sentono il peso della aspettative e della solitudine...si salveranno a vicenda o si distruggeranno? 

inoltre siamo ormai al 5 anno dei malandrini e sappiamo tutti cosa succede vero?? 

anche se in questi due capitoli la magia è stata un po' accantonata, vi assicuro che dal prossimo capitolo sarà fondamentale. Era giusto e necessario ( e magari anche piacevole) approfondire meglio la vita di Aria e le sue esperienze quindi spero non avervi annoiato con questo capitolo  >.< . fatemi sapere se preferite altri capitoli cosi, magari con più approfondimento su qualche personaggio o meno. Un grande bacio e abbraccio a chi continua a seguirmi ( anche in silenzio) e anche a chi mi ha appena scoperta, a presto!

Frankie <3

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Capitolo 20
*** Home ***


Hermione rimase distesa sul pavimento completamente esausta, come se gli fosse stata risucchiata ogni energia vitale. Aveva la vista appannata, il viso pallido e un grande senso di nausea. Ron,con la fronte imperlata di sudore e il fiatone, si avvicinò alla sua amica pallido come un cencio per la preoccupazione, ignorando la spossatezza che lo aveva pervaso. Harry sembrava stare meglio nonostante anche lui fosse stanco, sudato e con uno strano formicolio alle gambe. Si voltò asciugandosi la fronte, notando le pessime condizioni di Hermione,ormai svenuta tra le braccia del suo migliore amico. SI trascinò subito verso di loro aiutando Ron a portarla in cucina, dove la distesero sul tavolo. Ron continuava a scuotere Hermione in preda al panico mentre Harry si passava una mano tra i capelli sconvolti dalla sua irruenza, quando alla fine chiamò Kreacher.  Un pop annunciò l'arrivo del vecchio elfo che, dopo una rapida occhiata alla ragazza, si voltò verso il padrone con l'ombra di un sorriso.

<<  é solo molto stanca. Ha superato il suo limite esaurendo tutte le sue energie...mmm non sapevo che al padrone interessassero certe pratiche oscure..>>

si lasciò andare un risolino infido che fece scattare Ron tenuto subito da Harry.

<< Bisogna saper usare certe cose...o si arriva ad essere assorbiti...>>

Con questo Kreacher scese dalla sedia per avviarsi a una piccola credenza mai notata dai nuovi abitanti della casa, poco vicina alla sua cuccia e  piena di strane boccettine impolverate. I due ragazzi si lanciarono uno sguardo confuso e preoccupato quando Kreacher , dopo una breve ricerca, tornò sulla sedia brandendo una piccola boccetta dal'aspetto inquietante e poco invitante. Ron non lo perse di vista nemmeno un secondo costretto a fidarsi di quell'essere poco propenso alle cure dei sanguesporco. Infatti , l'elfo, si avvicinò con Disgusto e disapprovazione verso Hermione, brontolando qualcosa sulle punizioni che la sua padrona gli avrebbe inflitto se lo avesse visto fare una cosa cosi ignobile e versando il liquido misterioso nella bocca di lei.

Hermione tremò appena prima di smettere di respirare per qualche secondo, facendo perdere un battito ai suoi amici che si ripresero  solo quando la videro riprendere colore e a respirare con regolarità. 

<< C-cosa gli hai dato?>>

chiese Ron preoccupato offendendo profondamente l'anziano elfo che scese stizzito dalla sedia.

<< Solo un ricostituente...siete fortunate che Kreatcher tenga ancora la scorta della padrona...piccoli stolti che giocano con cose che non comprendo...>>

concluse brontolando mentre usciva dalla cucina. Harry e Ron portarono Hermione sul divano del salotto in modo che potesse riposare meglio e si accasciarono a terra ancora più stanchi. Ron rimase tutta la notte accanto ad Hermione che dormì serena e tranquilla. Quando lei si svegliò non riuscì a trattenere un sorriso nel vedere il suo rosso preferito, accasciato scomposto su una sedia accanto a lei. Si alzò stiracchiandosi ormai completamente rigenerata e si avvicinò a Ron con cautela, sfiorando le ciocche rosse appiccicate alla fronte ancora umida. Proprio in quel momento entrò Harry che si bloccò imbarazzato e provando un enorme disagio. Il prescelto era ancora sulla porta quando lei si accorse di lui e si allontanò dal viso del rosso come scottata. Si guardarono entrambi imbarazzati per poi scoppiare a ridere svegliando cosi il loro migliore amico.

<<  Ahhh che dolore! sono tutto bloccato...!>>

Si lamentò Ron mentre si massaggiava il collo dolorante. Hermione ed Harry si scambiarono uno sguardo complice nascondendo un sorriso sotto i baffi venendo però fraintesi dal loro amico. Quando Hermione iniziò ad analizzare l'accaduto, infatti, Ron la stava ancora guardando imbronciato. 

<<  é una cosa molto grave, Harry. A sentire le parole di Kreatcher potrebbe essere un manufatto oscuro e gli effetti aventi su di me ne confermano la tesi>>

Harry guardava a terra pensieroso mentre camminava nervosamente per la cucina.

<< Ma Hermione, Aria sembra tutto tranne che una strega oscura e poi...voglio dire..che motivo avrebbe  di prendersela con una nata babbana come lei? non ha senso...>>

La riccia assottiglio le labbra assumendo un espressione che preoccupò e azzittì il bambino sopravvissuto. 

<<  Vero, ma ricordo che lo abbiamo trovato tre gli oggetti di Regulus Black, nella sua stanza.>>

Ron seguiva preoccupato il dibattito massaggiandosi il collo.

<< E sappiamo che i Black...>>

 commentò facendo poi un cenno alla casa lasciando ben intendere che si riferiva alle abitudini poco ortodosse degli abitanti. Harry si innervosì iniziando a tormentarsi i capelli.

<< si ma sappiamo tutti che aveva cambiato idea! insomma ha rubato l'horcrux e....>>

<< Harry, non sappiamo quando è entrato in possesso di quel diario e da chi...>>

Lo riprese prudentemente ma decisa, con una giustificabile preoccupazione sul viso. 

<< e se glielo avessero rubato? ad Aria..? lei potrebbe...>>

Ron li guardò sbiancando man mano prendeva coscienza dei suoi pensieri, mugulando di dolere dopo un movimento involontario e sbagliato. Harry sbuffò scuotendo la testa cercando di cacciare via l'idea per poi fermarsi davanti a loro deciso.

<<  Per questo dobbiamo continuare! troppe cose non sappiamo, troppe domande...se Regulus teneva questo Diario in camera sua deve esserci un motivo e dobbiamo scoprirlo!>>

Hermione sospirò profondamente, come faceva sempre quando abbandonava la sua razonalità per seguire i piani , pericolosi, ma giusti di Harry. Alla fine acconsenti ma solo se avessero incluso anche lei visto le continue proteste di Ron. Decisero comunque di rimandare al giorno dopo in modo di recuperare completamente l'energia e assicurarsi di stare completamente bene. Kreacher si fece vedere poco, giusto lo stretto necessario e la cosa insospettì Hermione che ancora non aveva esposto tutti i suoi dubbi. Non lo faceva per una mancanza di fiducia ma non amava lanciare teorie a caso senza avere qualcosa di concreto per le mani, inoltre non voleva dare preoccupazioni inutili ai suoi amici. 

l'indomani mattina si ritrovarono direttamente nello studio Black, senza andare a osservare il ministero. Quel giorno si sarebbero concentrati solo sul Diario. Harry aprì il quadernino immergendosi ,insieme ai suoi amici,nel passato di Aria. Un tunnel di fumo nero gli accolse e  un fischio seguito da un tremolio, gli accolse nei corridoi dell' Hogwarts express appena partito.

iniziarono a guardarsi intorno, venendo intanto attraversati dai ritardatari  ancora in cerca di un posto, quando la videro. Aria attraversava il corridoio con passo deciso e nonostante fosse vestita come al solito, sembrava completamente diversa. Era indubbiamente cresciuta ma la cosa che risaltava maggiormente era quella strana luce che emanava, l'enorme sorriso e lo sguardo sicuro.  Continuava a camminare verso di loro con quella scintilla negli occhi sembrando quasi che li vedesse..che gli stesse andando incontro. Harry e Ron si sorpresero ad arrossire, rilassandosi quando lei si voltò con una leggera piroetta ad aprire la cabina davanti la quale, inconsapevolmente, si erano fermati. Aria salutò tutti i suoi amici investendoli di quella luce, lasciandoli piacevolmente sorpresi.

<<  Ariaaa!!!>>

Astria gli saltò addosso stringendola forte per poi guardarla per bene, esaminandola in tutto e per tutto senza tanti scrupoli.

<<  Wow...sei uno schianto! cosa ti è successo questa Estate? sei così...>>

<<  Diversa! uhm in senso buono eh!>>

si aggiunse Ras alzandosi per andare a salutare l'amica in un abbraccio. Abbraccio al quale non rispose timidamente come al solito ma ben si con affetto e partecipazione. Si voltò anche a salutare Bill che rispose con un cenno della testa e un sorriso che fece arrossire Astria. 

<<  Grazie a entrambi ma sono sempre io...non capisco cosa...>>

<< Luminosa.  Sei luminosa>>

la voce di Vin attraversò la cabina e tutti si spostarono per dare la possibilità ai due di vedersi. IL sorriso di Aria si allargò ancora di più se possibile e subito si buttò fra le braccia del suo migliore amico, al quale aveva davvero tanto da raccontare.Lui la strinse forte, come per dargli tutto l'affetto che tramite le lettere non era riuscito a dare quell'estate e gli sussurrò un "mi sei mancata".   Dopo qualche secondo si ricomposero e Aria si sedette tra Astria e  lui, rigorosamente vicino al finestrino. 

<< Allora ragazzi! io questa estate ho pensato a un sacco di progetti per la band e....woo faremo il panico ne sono sicuro! spaccheremo Hogwarts! >>

Ras saltò sul posto carico di energia e allegria come al solito.

<< Ahh e sei riuscito a trovare del tempo per pensare tra le braccia di Electra?>>

Gli chiese canzonatorio Bill con un filo di malizia in volto, facendo ridere le ragazze e imbarazzare il suo migliore amico.

<< Beh...si! è stata solo qualche settimana e...ragazzi è stato...>>

<< Da vomito. >>

Vin interruppe il fratello che lo guardò male ,per poi guardare Aria e sorridere comprensivo lasciando delle pacchette sul suo ginocchio.

<< Mi spiace che tu non hai potuto vedere Aria ma non essere geloso, sii felice per il tuo fratellone!>>

Aria scoppiò a ridere , lasciando basito Ras mentre Vin alzò gli occhi al cielo, deciso a ignorare il fratello. Quest'ultimo stava per aprir bocca quando la porta della cabina si aprì all'immprovviso. Electra si presentò più bella e formosa dell'anno prima, invadendo tutto il locale con il suo intenso profumo di rose.

<< Amore mio!>>

Ras scattò in piedi giusto in tempo per accogliere la sua amata  che lei si era letteralmente gettata addosso. Aria e Bill erano riusciti a togliere le gambe prima di essere travolti dai due amanti, ormai uniti in un lungo bacio dal quale Astria non riusciva a distogliere lo sguardo. Solo Vin continuava imperterrito a volersi estraniare dal mondo mentre anche la sua migliore amica e Bill avevano iniziato a guardare i due amanti divorarsi.

<< Prendetevi una cabina!>>

Urlò scherzoso quest'ultimo. Scoppiarono tutti  a ridere e i due amanti si staccarano imbarazzati, per poi fuggire subito , mano nella mano, per seguire il suo consiglio.

<< Ciao eh! incredibile...>>

Astria si sporse a salutare i due fuggiaschi, scuotendo la testa quando non venne nemmeno ascoltata ma non smettendo di ridacchiare. Rientrò  non perdendosi l'occasione di sedersi vicino a Bill, il quale aveva tirato fuori la sua unica donna: la sua chitarra nuova.

<< Oh è una nuova chitarra quella?>>

Si affrettò a chiedere la bionda godendo del sorriso che ricevette da Bill. Il ragazzo non sembrava aspettasse altro che qualcuno glielo chiedesse, iniziando così a parlare a raffica di cose che, ovviamente, Astria non conosceva  e tanto meno capiva. Lei finse enorme interesse , annuendo e sorridendo alle parole del ragazzo, stimolando cosi Bill a continuare aumentando il suo ego. Lei pendeva dalle sue labbra ma non per il motivo che credeva Bill, troppo impegnato a parlare di chitarre per capire l'effetto che aveva su di lei. Aria la guardava con tenerezza perdendosi in qualche ricordo recente.

<< ho visto una persona questa estate...>>

Disse improvvisamente Vin senza distogliere lo sguardo dal finestrino e facendo riscuotere Aria dal suo pensare. Aria lo guardò stupita prima di voltarsi a guardare gli altri due, ancora presi nel monologo del Grifondoro.

<< Non ci ascolteranno, tranquilla. Lui chi è?>>

Aria schiuse la bocca basita, completamente spiazzata dall'acutezza del suo migliore amico, non riuscendo ancora però a vedere oltre che la sua nuca.

<< Potrei farti la stessa domanda...>>

Lo incalzò  avvicinandosi al suo orecchio  facendolo così sorridere .

<< Lo hai incontrato...alla festa di Natale>>

Aria sorrise compiaciuta e riprese a guardare la nuca di Vin con un filo di malizia.

<< Sportivo o intellettuale?>>

Vin questa volta si voltò a guardarla con un mezzo sorriso .

<<  é il tuo turno adesso...>>

I loro sguardi si incatenarono, complici e consapevoli di dover scoprire qualcosa di molto interessante, quando vennero interrotti dalla porta della cabina apertasi di nuovo.Harry non trattenne un enorme sorriso nel vedere il nuovo arrivato. Lily si affacciò sorridente con i lunghi capelli rossi legati in una treccia laterale molto dolce e gli occhi verdi luminosi.

<< Possiamo sederci con voi? la nostra cabina è stata invasa da..>>

<< Troppo amore...vomitevole!>>

Mary Mcdonald terminò la frase della compagna appoggiandosi allo stipite della porta scorrevole e accennando un saluto. Per un momento gli occhi smeraldini di sua madre si intrecciarono con quelli di Harry che parve perdere ogni capacità cognitiva. Quando le due Grifondoro vennero invitate ad entrare,il contatto si interruppe permettendo al prescelto di tornare a respirare.

<< Sono innamorati che vuoi farci..>>

Bill provò a giustificare l'incapacità di contenere gli ormoni del suo migliore amico mentre le ragazze prendevano posto.

<< Si è vero ed è molto bello! speriamo solo ci lascino intatta la sala comune..>>

Disse allusiva la rossa facendo ridacchiare i presenti. Aria sorrise non riuscendo però a smette di pensare alla conversazione interrotta con il suo migliore amico.

<< Ehi Aria certo che sei cresciuta molto! hai fatto qualcosa ai capelli per caso? sembri cosi...>>

<< ..Diversa, vero! Hai un aspetto più maturo. >>

Lily e Mary la guardavano curiose di capire cosa la rendesse cosi meravigliosamente diversa e la cosa iniziava a infastidire un po' la ragazza. Lei si vedeva la stessa, possibile fosse evidente che...

<<  N-no..! cioè gli ho risistemati ma nulla di diverso. >>

Rispose toccandosi nervosamente i capelli, cercando di nascondere l'imbarazzo e il disagio che gli procuravano quelle assidue domande.

<< Forse è perchè ha le tette più grosse >>

Disse innocentemente Bill guardando il petto di Aria velocemente coperto dalle braccia intrecciate della ragazza.

<< Bill!>> 

dissero in coro le ragazze guardandolo con sguardo torvo e severo, come se avesse detto la cosa peggiore che avesse potuto dire. Lui le guardò perplesso mimando un " che c'è?!" non comprendendo quella reazione tanto esagerata,mentre Vin si limitò ad osservare meglio la sua migliore amica.

<< Vin! tu non dici nulla?!>>

Astria l'aveva decisamente presa sul personale così Vin, dopo un piccolo sospiro annoiato, prese la mano di Aria e si Alzò.

<< vieni Aria. Voglio seguire l'esempio di mio fratello.>>

Bill annui compiaciuto dandogli una pacca di incoraggiamento, mentre le ragazze si guardavano sorprese e felici di tanta audacia.  Aria lo seguì volentieri, non interessandosi di quello che avrebbero pensato, a lei interessava conoscere tutto del ragazzo misterioso di Vin. L'unico dispiaciuto era Harry , infelice di lasciare la visione di sua madre cosi allegra e non poter più godere delle sue risate. Vin trascinò la sua migliore amica per il corridoio ,ancora mano nella mano mentre cercavano un po' di privacy. Ogni tanto qualcuno si fermava a guardarli, chi ridacchiando o chi semplicemente ammirandoli. Aria si accorse di quando fosse veramente cresciuto il suo amico quando,per evitare due del primo anno, sbatté con il naso sulla sua schiena. Si era fatto davvero imponente, aveva quasi sicuramente superato Ras in altezza e messo su delle belle spalle larghe, forse per il continuo esercizio alla batteria. Delle risatine le fecero notare che non fosse l'unica ad essersi accorta del fisico niente male del suo migliore amico.  Si sentì subito orgogliosa e iniziò a camminare a testa alta, fiera della sua compagnia. Lui sorrise imitandola, altrettanto orgoglioso di lei. Non avevano più paura o vergogna di loro stessi, era questo che li rendeva cosi luminosi. Erano sicuri, forti e fieri, pronti ad affrontare il mondo, anche se Vin aveva ancora qualcosa da affrontare. Ma non c'era fretta.  Si stavano guardando sorridenti quando dell risatine infide e derisorie gli giunsero alle orecchie. 

<<  Guarda chi abbiamo qui...La buffa coppia! >>

<< Il finocchio e la sanguemarcio! >>

Mulciber e Avery si erano fermati in mezzo al corridoio bloccando il passaggio, deridendo la coppietta. Aria strinse maggiormente la mano di Vin quando Buldstrobe comparve dietro i due Serpeverde con un sorriso beffardo, soffermandosi sulle loro mani giunte.

<< Vedo che ami davvero disonorare la tua famiglia, Prewett. >>

Quel nome calcato con tanto disprezzo da Buldstrobe infuocò Aria che venne bloccata subito dalla stretta di Vin.

<< Io amo essere coerente...>>

la frecciatina arrivò dritta a segno, ignorando i due Serpeverde ghignanti e completamente estranei al discorso.

<< Cos'è questa confusione?>>

Ed ecco la persona che meno avrebbe voluto incontrare Aria. Regulus Black si fece strada in un completo elegante nero come i suoi capelli mossi che gli sfioravano elegantemente il collo. Gli occhi grigi incontrarono quelli di Aria, notando quella strana scintilla che tanto ammaliava gli altri quanto innervosiva lui.

<< Oh Black!  abbiamo un problema di infestazione qui..Piton perchè non ci dai qualche tua perla per liberarcene?>>

Solo in quel momento Il trio, Aria e Vin si accorsero della viscida e untuosa figura di Piton, rivelata dal passaggio di Regulus. 

<< Forse potrei...>>

Inizio con quel tono infido e strascicato che tanto irritava Harry. Aria trattenne il respiro, cercando di prendere con cautela la sua bacchetta. Vin non cedeva lo sguardo di Buldstrobe portandosi avanti alla sua compagna.

<< Ehi, che succede qui?>>

Remus Lupin arrivò alle spalle del Corvonero e della Tassorosso con  la sua nuova  spilla da prefetto attaccata al petto. Remus si fermò un attimo a guardare Aria prima di concentrarsi sul vero problema.

<< Devo chiedervi di liberare il passaggio e accomodarvi nelle vostre cabine.>>

Chiese educatamente e con un lieve sorriso.I Serpeverde ghignarono per nulla preoccupati del nuovo prefetto, guardandolo dall'alto in basso e provocatori.

<< hai fatto carriera Lupin, complimenti. Ora potrai coprire i tuoi amichetti come e quando vuoi>>

Disse Piton con una lieve vena di rivincita sentendosi spalleggiato dai suoi compagni. Remus sorrise senza scomporsi passando lo sguardo su tutti loro prima di soffermarsi di nuovo su Piton.

<< Pivellus...vedo che stai prendendo le loro abitudini nel non rispettare le autorità>>

Aria sorrise compiaciuta a quella risposta decisa e pungente, Vin invece non aveva ancora finito la sua battaglia personale. 

<< Non paragonarmi a voi. Prima di quanto pensi dovrete voi rispettare la nostra autorità>>

Piton sputò con certezza quella che sembrava una minaccia. Gli altri si avvicinarono a lui impettiti, mostrando dei ghigni maligni e allusivi.Tutti tranne Regulus, un Black non si sarebbe di certo scomposto a certe misere dimostrazioni. Lui era ben consapevole della sua superiorità e la dimostrava nella sua compostezza limitandosi a un leggero sorriso.

<< Fino a quel giorno siete pregati di togliervi dai corridoi o dovrò provvedere a un richiamo>>

Lupin non raccolse di nuovo la provocazione mantenendo la sue gentilezza e dimostrando di non aver paura di loro. La cosa fece ovviamente innervosire i Serpeverde che vennero invitati da Regulus a proseguire, ignorando l'insulso Grifondoro. Aria e Vin si spostarono, lasciandogli  libero  il passaggio. Ovviamente non evitarono di lasciare qualche spallata al prefetto e sopratutto al Corvonero, stando ben attenti a non toccare la sanguemarcio. Regulus fu l'unico a guardarla passando per ultimo dietro i suoi compagni. Lei sostenne lo sguardo stando ben attenta a evitare ogni tipo di contatto. L'ultima cosa che voleva era rischiare una visione proprio in quel momento. Black ,però, decise di infrangere il suo codice di purezza sfiorando volontariamente la mano della ragazza, senza distogliere lo sguardo dal suo. Lei ritrasse la mano come scottata sgranando gli occhi quando lo vide ghignare appena. Lo aveva fatto volontariamente,la stava studiando. Il gesto parve averlo soddisfatto , proseguendo per la sua strada seguito dallo sguardo preoccupato di Aria che non riusciva a non sentire la mano bruciare. 

Cosa aveva capito?

Aria si toccò la mano preoccupata non riuscendo a smettere di guardare nel punto in cui il Serpeverde scomparve.

<< Tutto bene?>>

Lupin chiese a entrambi i ragazzi ricevendo un cenno di assenso da parte di Vin e un sorriso di Aria. Doveva riprendere controllo di se, non doveva far trapelare la sua preoccupazione. 

<< Così... sei prefetto eh?>>

Improvvisò, sperando di distogliere l'attenzione da lei.

<< Oh si! sarà un duro lavoro conoscendo i miei amici. Forse Silente mi ha voluto punire così>>

Rise strofinandosi appena  il naso.

Neanche avesse lui la capacità di vedere il futuro, un enorme frastuono tuonò dal fondo del vagone. Una bolla di studenti esplose lasciando passare un barbagianni furioso che puntava diritto verso di loro. Vin tirò immediatamente Aria a se mentre Remus si abbassò appena in tempo per evitare gli artigli del rapace impazzito.

<<  prendilo! non farlo scappare! >>

James Potter correva disperato verso di loro, il viso arrossato dalla corsa e i capelli ancora più scompigliati del solito.  Alle sue spalle, colpito da un grave attacco di ridarella acuta, Sirius Black correva spostandosi una ciocca ribelle dei suoi capelli scuri e sempre più lunghi, avrebbe dovuto iniziare a legarli. Un quasi morto Peter Minus, sempre più simile al lurido ratto qual'era, cercava di stare faticosamente al passo. Una strana ironica metafora del loro rapporto. 

<< James! >>

Lupin era ancora più pallido del normale quando i suoi migliori amici gli sfilarono davanti lasciando una scia di piume marroncine.

<< é colpa di Sirius!>>

<< Non è vero è colpa di James! >>

Aria e Vin rimasero basiti mentre guardavano Il nuovo prefetto Grifondoro affondare nella consapevolezza che quello sarebbe stato un anno duro per lui.

<< A-aspettatemi vi prego..! >>

Quando anche la figura grassoccia di Minus si allontanò Lupin scattò dietro di loro, come se avesse realizzato solo ora il grande guaio in cui si stavano cacciando. Il trio intruso non riuscì a trattenersi dalle risate, la scuola con loro era davvero piena di sorprese.

<< Anno duro per i Grifondoro, meglio per noi>>

Sogghignò Vin mentre si toglieva una piuma dalla spalla.  Aria scoppiò a ridere sorprendendo il suo migliore amico. 

<< ti diverte?>>

Lei scosse appena la testa per poi appoggiarsi alla spalla del suo migliore amico.

<< mi è mancato tutto questo...>>

Lui sorrise avvolgendola con il suo braccio.

<< Ben tornata a casa >>

Il fumo avvolse tutto sfumando quel dolce momento e addensandosi in una fredda scalinata in pietra.

<< Ne sei innamorata? >>

La voce di un ragazzo riecheggiò nel fumo che ne stava disegnando i contorni.

<< E tu..?>>

La voce di Aria gli rispose. Tutto rimaneva sfocato ancora. La figura slanciata di Vin era appoggiata a quello che sembrava un palo, forse quello del ponte sospeso. 

<< sennò non lo avrei fatto, non credi? >>

La figura della Tassorosso si voltò verso i tre spettri del futuro ma il suo volto rimase avvolto dal'ombra. La testa china e la chiusura delle spalle era tipica di quando si tormentava di qualcosa.

<< Non eri tu che volevi buttarti nella vita e "provare tutto"? >>

Vin incrociò le braccia piccandola , provocandola e lei sospirò.

<< Si. Sono stata felice, è stata un estate meravigliosa e non mi pento di nulla. Non avrò rimpianti>>

Adesso la ragazza aveva alzato la testa e si era rivolta di nuovo verso al suo amico. Lui rimase fermo per un po' ma, se i tre avevano imparato a conoscerlo bene, stava sicuramente sorridendo con quel suo fare irriverente di chi sa già tutto e aspetta solo che tu confessi. Harry non si capacitava di non riuscire a vedere bene il ricordo. Perché il fumo non si dissipava come sempre?

<< Sai cosa comporterà?>>

Alla fine parlò.

<<  Si. Sono pronta.>>

Aria lo guardava tesa e fiera. La figura scura e sfumata di Vin si alzò prendendo quella che sembrava essere  la sua  borsa sempre stracolma di libri.

<< anche io. >> 

Lui le porse la mano. Lei lo guardò stringendo appena i pugni intorno alla tracolla della sua borsa.

<< e se...>>

Lui alzò le spalle tendendo sempre la sua mano verso di lei.

<< Non ho paura. Non più.>>

La presa della ragazza si allentò e subito  prese la mano del suo migliore amico. In un attimo tutto il fumo volò via, come quando si soffia su un pesante cumulo di polvere e settembre si palesò nei suoi colori.  Ed allora i tre Grifondoro videro gli occhi lucidi di Aria brillare di coraggio e gratitudine. Vin stringeva forte la sua mano mentre attraversavano il ponte per raggiungere il castello. 

<< Ma cosa...?! >>

Ron si grattò la zazzera rossa confuso da quello strano fenomeno.

<< Credo..credo che i ricordi siano influenzati un po' dall'emotività di Aria. Oggi si sono confidati qualcosa che probabilmente non è ancora pronta a condividere.>>

Disse Hermione con fare ovvio, come se fosse una cosa logica e sensata. Ron guardò Harry con la sua buffa e tipicaa espressione da " dice sul serio o è matta?"  ed Harry alzò le spalle confuso.

<< Condividere con chi...?!>>

Hermione sospirò appena alzando le spalle.

<< Con Noi, non è ovvio?>>

dalle facce dei suoi migliori amici capì che non lo era e si dilungò in una spiegazione più dettagliata.

<< Più precisamente con chiunque volesse condividere il suo passato. Sono sempre più sicura che tutto questo sia diretto a qualcuno..>>

Harry non fece in tempo a ponderare bene quella teoria che un vortice di fumo scuro li avvolse facendoli vorticare in un altro ricordo.

Harry si piegò su se stesso tappandosi le orecchie per sfuggire dal suono che più lo tormentava e lo feriva. Lo strillo disperato di sua madre echeggiava nel buio per trasformarsi poi in un altro urlo. Un urlo di dolore, un urlo di donna seguito da un pianto di un bambino e poi...

Aria si alzò dal suo letto grondante di sudore e bianca come la camicia da notte che indossava. Il petto si alzava e si abbassava disperatamente in cerca di ossigeno. Ron ed Hermione aiutarono Harry a rialzarsi mentre scrutavano la stanza buia di Aria. Le sue compagne di stanza dormivano beate. Aria non aveva strillato o fatto alcun rumore non rovinando il sonno a nessuno. Si incastrò le dita tra i capelli umidi a causa della copiosa sudata che si era fatta. Ron si guardò intorno costando che le compagne di Aria erano fortunate: Harry era un urlatore provetto nelle sue notti tormentate. La ragazza usci di fretta dal suo letto cercando di darsi una sistemata. Era agitata, lo si capiva dal tremare delle sue mani e l'irregolarità del suo respiro trattenuto per non svegliare nessuno. Doveva calmarsi. Doveva uscire di li. Prese il mantello e la bacchetta, si infilò degli stivaletti marroni e usci di fretta dalla sua stanza. Quando usci dalla botte che faceva da entrata per la sua sala comune, l'adrenalina guizzò nella stretta più ferrea della sua bacchetta. 

<<  Lumos >>

non sapeva ancora dove andare ma di sicuro avrebbe tanto voluto quel mantello magico che aveva usato Black per andare a Hogsmaede. Ci mancava solo che venisse scoperta da Gaza  dopodiché avrebbe potuto affermare che qualcuno le avesse fatto il malocchio. Girovagò per il castello per un po', scattando per ogni ombra e rumore, desiderando fermamente un posto dove poter stare tranquilla lontano da tutti. Harry e i suoi amici si accorsero di dove fossero solo quando si apri la porta della loro cara stanza delle necessità.  Aria la guardò perplessa, sicura di non aver mai visto quella porta in quel piano, e ci era appena passata. Un rumore la fece raggelare, facendole mandare al diavolo la logica e tutto il buon senso che aveva sgattaiolando nella stanza. Quando entrò  rimase sorpresa di trovare una copia della sua stanza con tanto di cammino acceso. 

<< Nox >>

con un rapido gesto spense la luce scaturita dalla sua bacchetta e iniziò a vagare per la stanza curiosa e sospettosa. La sua bocca si spalancò ancora di più quando trovò un vassoio dei suoi biscotti preferiti appoggiato su il grosso e morbido tappeto steso proprio davanti al focolare. 

<< Questo castello...è incredibile!>> 

Disse con un sorriso mentre addentava un biscotto al burro. Rimase per un po' a fissare il fuoco lasciandosi attraversare dal suo calore e assaporando il dolce e famigliare sapore dei biscotti. Per un momento si dimenticò anche il perché fosse li ma durò poco.  L'incubo che l'aveva svegliata gli piombò addosso pesante come la paura che quella potesse essere un altro modo di vedere...magari stavano ricominciando..

Le sue paure rimbombavano nel petto del trio così come i suoni si ripeterono nelle loro orecchie. Harry di nuovo si sentì schiacciare ma cercò di resistere almeno questa volta, non voleva essere sempre debole. Odiava lo sguardo dispiaciuto dei suoi amici quando si accorgevano di quello che lo attraversava. Lui non era una vittima da consolare, non lo sopportava. Era per questo che Aria non ne aveva parlato con Vin, ne era certo. La ragazza in questione si era portata istintivamente le mani al ventre  chiudendosi su se stessa. Come al solito non aveva la più pallida idea di cosa significasse tutto ciò e aveva smesso di chiedersi il perché. Sapeva che avrebbe dovuto informare il preside, quello si, era ovvio. Eppure...qualcosa le stringeva il petto. Qualcosa in quella voce le sapeva famigliare...e la cosa le gelava il sangue. Si strinse le gambe al petto e nascose la testa tra esse, sperando che tutto finisse presto. 

Di nuovo fumo. Questa volta il profumo delle foglie autunnali li avvolse, trasportandoli nel cortile interno del castello,coperto dai mille colori della stagione. I capelli castani e mossi di Aria ballavano al soffio del vento, mentre il suo viso cupo si rifugiava nella lana della sua sciarpa giallo-nera. Le sue gambe dondolavano dalla panchina su cui era seduta, intenta a fissare la piccola asticella d'argento che teneva in mano. Un gruppo assai rumoroso di ragazze attirò la sua attenzione, facendole alzare il viso da ciò che ormai contemplava spesso quando era sola.  In testa riconobbe immediatamente Electra, con i suoi splendidi capelli neri pettinati in un elegante treccia alla francese che risaltava i morbidi lineamenti del suo viso. Sorrise quando si voltò verso di lei,accennando un saluto e la ragazza ricambiò gentile. Aria si soffermò a guardare il gruppo di streghe che la circondavano. Vi era una ragazza bionda dal viso lungo e i colori di Corvonero, erede di una famosa famiglia di maghi irlandesi. Vicino a lei una Grifondoro molto alta e dai capelli scuri e lisci come spaghetti e anche lei veniva da una famiglia facoltosa. Insomma, Electra amava l'élite ed alla Tassorosso stonava sempre più vicino al confusionario e pasticcione...

<< Ras..!>>

<< EHi Aria, che fai tutta sola? dov'è quell'idiota di mio fratello?>>

Aria aggiunse inopportuno alla lista degli aggettivi con cui poteva descrivere il ragazzo. 

<< Lui...>>

"Sta in giro con il suo ragazzo... "

 il pensiero attraversò le menti del trio.

<<... doveva parlare con il suo coordinatore. Pff cose da secchioni>>

Liquidò lei con un gesto della mano. La cosa funzionò perché Ras alzò gli occhi al cielo mormorando un " solito noioso.." per poi  parlare di ciò che più lo preoccupava.

<< Allora, ci hanno annullato il permesso di usare la stanza delle prove...ma! >>

si affrettò a dire prima che la tristezza e la rabbia avvolsero completamente il volto della sua amica.

<< Ne ho trovata un altra, dobbiamo solo chiedere a Lumacorno il permesso visto che si trova nei sotterranei.>>

<< NEI SOTERRANEI?!>>

Gli studenti attorno a loro si voltarono a guardarli curiosi e Ras pregò Aria di abbassare la voce.

<< Lo so, lo so ma non abbiamo altra scelta o questo o dobbiamo aspettare dopo natale>>

Aria increspò le labbra per nulla felice della situazione.

<< No. Non ci possiamo fermare. Va bene parlerò con Vin, Lumacorno lo adora. >>

<< Grande!>>

e l'abbracciò fortissimo, troppo forte e con troppo impeto.

<< Ras...Ras! mi spezzi la schiena così>>

il ragazzo la lasciò andare subito preoccupato per poi sorridere quando lei le sorrise.

<< scusa. Mi faccio ancora trasportare..eheh>>

E si grattò la testa imbarazzato per poi fermarsi a guardare la mano dell'amica.

<< Che hai li?>>

Si, decisamente inopportuno. Lei sapeva benissimo a cosa si riferiva perciò ignorò la domanda lanciando un esca che sapeva infallibile. 

<< Ho visto Electra poco fa, andava di là. >>

Il ragazzo allargò un enorme sorriso,poi la guardò leggermente sospettoso ed Aria temette di aver fallito ma alla fine il suo amico si congedò lasciandola sola. A quel punto si mise in tasca il dono insolito quanto misterioso e si incamminò verso l'interno del castello. Aveva appena messo piede nel corridoio, al di là degli archi in pietra ,quando ebbe un sussulto al cuore. Si appoggiò a una colonna in cerca di sostegno e si voltò istintivamente dietro di lei. Gli occhi grigi di Regulus Black la guardavano studiandola e cercando...cosa? cosa sospettava? 

Aria cercò di nascondere il nervosismo e ignorando il suo sguardo insistente che sapeva gli stava perforando la testa. Richiamò a se le poche forse che stranamente avevano iniziato ad abbandonarla e si drizzò in piedi, fiera e pronta per affrontarlo. Non era la sua destinazione ma gli avrebbe camminato accanto per dimostrargli che non la spaventava, che non funzionavano quei giochi con lei. Lui continuava a guardarla impassibile ignorando i discorsi dei suoi amici mentre lei si avvicinava sempre di più sostenendo lo sguardo. Erano vicini, qualche passo e lo avrebbe attraversato, quando il suo braccio sinistro inizio a bruciare. Istintivamente si portò la mano all'altezza del suo avambraccio dove qualcosa pareva pulsare, aggitarsi sotto la sua pelle. Sapeva di essersi tradita, di non essere riuscita a nascondere la smorfia di dolore, ma rimase sorpresa dal leggero lampo di terrore e incredulità che colpi il Serpeverde. Lei strinse i denti e affrettò il passo attraversandolo il più velocemente possibile. A diavolo il suo piano, si era mostrata vulnerabile, di nuovo. Ignorò i commenti poco gentili degli altri Serpeverde e corse via, cercando di mantenere il più possibile la sua dignità. Appena raggiunse un angolo abbastanza isolato e tranquillo si alzò la manica del maglione rivelando una semplice arrossatura sull'avambraccio.

Il bruciore era passato, eppure la strana oppressione allo stomaco no. Aria rimase qualche secondo ferma, dopo esserci risistemata la manica e poi la luce accecò il trio accompagnata dal  fumo che li avvolse riportandoli alla realtà, al presente.

**************************************************************

FINALMENTE! eccomi qua! CHIEDO ENORMEMENTE SCUSA per la mia assenza ma ho avuto davvero molti problemi e casini che non mi hanno dato modo di dedicarmi alla storia e si, inoltre ho avuto un blocco. Finalmente sembro esserne uscita ma non posso ancora promettere la stessa continuità dell'inizio ma PROMETTO il massimo impegno. Questo capitolo è strano, nel senso che non me lo aspettavo così.  E' molto introspettivo e ho voluto introdurre un aspetto più psicologico della storia, cosa ne pensate? vi è piaciuto? può andare? non lo so evolvo e cambio stile continuamente ma forse è meglio no? fatemi sapere cosa ne pensate e sopratutto cosa pensate dell'evolversi della trama. Insultatemi per l'attesa se volete, me lo merito T.T ma ditemi anche se volete conoscere meglio qualcosa, qualcuno insomma...VOGLIO I VOSTRI PARERI  daiii stimolatemi a scrivere...fatemi sentire che il mio impegno vale qualcosa T.T detto questo vi saluto e un bacione!

a presto!! 

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Capitolo 21
*** Buon Natale! ***


Buon Natale e tutti! Spero passiate buone feste e di vincere le tombolate! Avrei voluto regalarvi un capitolo ma non riesco proprio a trovare il tempo e con la rottura del pc tutto si fa difficile...Ma! Non temete , non abbandonerò questa storia, rassicuratevi( non vi libererete di me!). È un progetto a cui tengo molto e, anche se pochi, visti i bei giudizi ricevuti da voi voglio arrivare fino alla fine. Vi ringrazio per avermi seguito fino a qui ma sopratutto aspettarmi! Spero di pubblicare presto e ricevere altri vostri feed che per me sono importantissimi e motivanti! Un grande bacio e abbraccio! -Frankie -

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Capitolo 22
*** Run ***


Settembre era arrivato e con lui anche l'enorme folla di Mangiamorte. Hermione chiuse la tenda del salotto stizzita. Come potevano pensare che fossero tanto stupidi da prendere il treno e raggiungere....Hogwarts . Si portò una mano al petto, all'altezza del cuore, dove quel nome gli portava tristezza. A rincuorarla c'era la pioggia che torturava quelle sentinelle maledette, sempre più frustrate e deluse dalla loro sorveglianza infruttuosa. Sciolse la tensione con un profondo respiro e si diresse in cucina, dove Ron accarezzava, meditabondo,  la copertina rosa del "diario". Era passato un po' dall'ultima lettura e , anche se lei stessa fu tentata più volte, non ebbe difficoltà a tenere i suoi amici lontani dal quel quadernino, sicuramente grazie allo spavento che presero l'ultima volta. Tutti e tre, infatti, scelsero saggiamente di limitare la lettura per evitare altri svenimenti o indebolimenti, in più, sarebbe stato meglio fare qualche ricerca. Hermione ovviamente aveva subito aggredito la libreria Black, non avendo però ancora trovato molto, non che ci si fosse concentrata molto in realtà. Aveva ancora la questione "ministero" che le impegnava gran parte del suo cervello. Non dovevano sbagliare. 

<< Ancora nessuna traccia di Harry? >>

Ron vide Hermione ridestarsi da chissà quale ragionamento che infestava quella sua testolina riccioluta. Lei gli regalò un sorriso lieve, prima di scuotere la chioma disordinata che da un po' non faceva altro che incantarlo. 

<< Sta facendo tardi, non trovi?>>

questa volta fu lei a ridestarlo. Il rosso annuì,voltandosi istintivamente alla porta. Hermione indugiò sulle tante lentiggini del ragazzo, per poi salire a studiare le ciglia rosse che nascondevano quegli occhi azzurri come il cielo estivo.  Il rumore dei piatti che Kreacher appoggiò sul tavolo attirò l'attenzione di entrambi. Ron si illuminò pregustando la cena, Hermione invece si fece più cupa e preoccupata per il suo migliore amico. Il profumo della cena invase la cucina quando finalmente si senti il grido del fantasma di Silente.

<< Non ti ho ucciso io >>

Harry si precipitò in cucina con il mantello dell'invisibilità ripiegato sul braccio e una copia della gazzetta del profeta stretta in mano.

<< Ho delle notizie, e non vi piaceranno>>

Annunciò, prima che Kreacher gli corse incontro per prendergli il mantello e le scarpe sporche. Harry indugiò un attimo sull'elfo, ormai irriconoscibile con quello strofinaccio candido e i peli delle orecchie vaporosi e puliti. Con lui anche la casa aveva riacquistato il suo vecchio splendore. Vedendo come il finto medaglione di Serpeverde ciondolava al collo dell'elfo, non poteva che sentirsi fiero della sua scelta.

<< che cosa è successo? >>

chiese Ron preoccupato. Lui e la ragazza erano chini su gli appunti di Hermione mentre lo guardavano impazienti. La copia che Harry stringeva in mano, ricadé sui fogli scarabocchiati e sparpagliati.

"SEVERUS PITON CONFERMATO PRESIDE DI HOGWARTS"

<< NO! >>

esclamarono Ron ed Hermione. Quest'ultima prese subito il giornale e lesse l'articolo ad alta voce.

 <<  ' Sono lieto dell'opportunità di tenere alti i nostri più nobili valori e tradizioni magiche...' Come commettere omicidi e tagliare le orecchie alla gente, immagino! Piton Preside! Piton nello studio di Silente...Per le mutande di merlino! >>

Strillò facendo sussultare i suoi amici. 

<< Torno subito! >>

si alzò di scatto dal tavolo e usci di fretta dalla stanza.

<< ' per le mutande di merlino' ?>>

ripetè Ron diverito. 

<< Deve essere sconvoltà>>

Avvicinò il giornale e rilesse l'articolo su Piton. 

<< Gli altri insegnanti non lo tollereranno. La McGranitt,  Vitiuos e la Sprite sanno la verità, sanno come è morto Silente. Non accetteranno Piton come preside. E chi sono questi Carrow?>>

<< Mangiamorte. Erano in cima alla torre quando Piton ha ucciso Silente, Sono tutti pappa e ciccia.E poi..>>

continuò Harry amareggiato, prendendo una sedia.

<< gli altri insegnanti non hanno alternative. Se dietro c'è il ministero e Voldemort, dovranno scegliere di restare o Askaban. Secondo me resteranno per proteggere gli studenti.>>

Le ciotole  davanti a loro si riempirono di zuppa che colava dalla grossa terrina stretta tra le dita ossute di Kreacher. Cominciarono a mangiare con gusto la sempre più deliziosa cucina dell'elfo.

<< é pieno di Mangiamorte la fuori. Come se si aspettassero di vederci uscire coi bauli di scuola pronti a prendere l'Hogwarts Express >>.

Ron guardò l'orologio.

<< E' tutto il giorno che ci penso. E' partito quasi sei ore fa. Strano non esserci,eh?>>

Harry pensò subito alla locomotiva a vapore scintillante tra campi e colline. A Ginny, Luna e Neville, seduti nello stesso scompartimento, intenti a pensare un modo per sabotare il regime di Piton. 

<< Oh,eccola. Per nome dei più consunti slip di Merlino, cosa succede?>>

Chiese Ron nel vedere ritornare Hermione con un grosso quadro sulle mani.

<< Mi è venuta in mente una cosa>>

Iniziò la ragazza, mentre faceva entrare,faticosamente, il quadro nella sua borsetta di perline.

<< Phineaus  Nigellus. Piton potrebbe usare il suo quadro nello studio di Silente per spiarci. >>

Spiegò Hermione  sedendosi.

<

Esclamò Ron, colpito.

<< Grazie >> 

Hermione sorrise, avvicinandosi la ciotola della zuppa. Harry si dedicò a dare le solite notizie: Dell'Umbridge nessuna traccia.  Si subì anche la litigata serale tra Hermione e Ron, il quale aveva scordato di dire che gli uomini vestiti in blu erano della manutenzione.

<< Lo faremo domani>>

Li interrompe Harry.

 Lo faremo domani

Quelle parole gli rimbombavano tutt'ora in testa. Non suonavano più cosi tanto sicure adesso, in quella foresta, con Ron gravemente ferito e Grimmauld Place scoperta dai Mangiamorte. Avevano perso quella che in quelle settimane era sembrato l'unico luogo sicuro. Avevano un letto, tre pasti caldi al giorno da quando avevano "fatto pace" con Kreatcher e adesso....adesso avevano il medaglione. Il primo horcrux, il primo passo concreto in quella missione lasciatagli da Silente. Silente....quante domande avrebbe potuto fargli. Dopo la sua morte, Harry si rese conto di conoscere per niente l'uomo che lo ha guidato fino a qui. Un rumore improvviso fece riprendere Harry dai suoi pensieri. Era il suo turno di guardia alla tenda,la stessa che usarono alla finale dei mondiali di Quidditch, finita insieme alle mille cose utili per un eventuale fuga contenute nella borsa a perline di Hermione. Con lei, Harry aveva lanciato diversi incantesimi di protezione e camuffamento ma non era comunque sicuro rilassarsi troppo ora che erano militanti in fuga. Harry alzò la sua bacchetta nel tentativo di illuminare il più possibile il sentiero boscoso davanti a lui. Nulla. Rimase in allerta per qualche minuto ma nulla. Sollevato all'idea che fosse solo un animale tornò al suo posto. La, dove vi erano ancora le foglie schiacciate dal suo peso, vi trovò Hermione, con una faccia che non lasciava dubbio del suo stato d'animo.

<< é il mio turno>>

Lo liquidò spiccia e lui non se la sentì di replicare. 

Entrò nella tenda dove Ron si era addormentato con la radiolina accesa, che adesso trasmetteva qualche canzone rock molto spinto, rovinata dalle mille interferenze. La spense e si gettò nel suo letto. Appena appoggiò la schiena sentì qualcosa dargli fastidio. Mise la mano sotto le coperte e tirò fuori il Diario di Aria. Se lo portò d'avanti al viso e distese le gambe sul letto. Cosa doveva farci con lui? era utile? era il momento di pensare anche a questo?

GNFFFSSHHH..

La radio si riaccese e di nuovo quella musica riecheggiò nella tenda, più forte e chiara, tanto da far sobbalzare Ron e avvicinare Hermione alla tenda.

<< Ron spegni immediatamente quella radio! >>

<< EH..?>>

rispose Ron intontito e confuso. Harry spense la radio in fretta e furia proprio mentre la voce maschile si stava cementando in un acuto a pieni polmoni.

<< Vi ricordo che siamo ricercati! Dormite!>>

Hermione tornò alla sua postazione furente, lasciando Ron ancora interdetto e scombussolato. Cercò aiuto in Harry che dopo un alzata di spalle torno a guardare il Diario.

era un segno?

guardò Ron rigirarsi nel suo giaciglio, mugolando addolorato. Il sonno non si faceva vedere e Harry sapeva di essere famoso per il suo istinto quindi apri il diario senza pensarci ancora.

La luce che lo avvolse fu meno forte a differenza del fumo che fu più denso, quasi da renderti difficile respirare.

silenzio.

Il silenzio venne increspato da dei passi accelerati come il respiro del proprietario. Improvvisamente delle siepi presero corpo intorno a lui, in un attimo si ritrovò nel labirinto del torneo tre maghi e subito il cuore di Harry si fermò. Tutto iniziò a scorrere velocemente vicino a lui, l'unica cosa che rimase costante fu il rumore dei passi in corsa e il panico che si percepiva nel respiro affaticato del corridore. Improvvisamente si fermò di nuovo tutto. Quando Harry aprì gli occhi avrebbe voluto richiuderli di nuovo. Era Quel cimitero. Lo stesso dove Voldemort era tornato grazie al suo sangue... lo stesso dove Cedric morì. Harry si voltò verso la tomba. Un tasso giaceva morto vicino a una coppa, che Harry sospettò fosse la famosa coppa dei Tassorosso. 

<< ...ah! >>

La voce di Aria lo fece voltare verso di lei. La ragazza era avvolta da una leggera veste bianca e i piedi scalsi. Ricordava quasi un angelo in quel luogo buio e oscuro. Teneva le mani davanti alla bocca, sconvolta da quel presagio. Fece un passo incerto verso il cadavere del tasso. Harry era impietrito. La mano della ragazza si avvicinava tremante all'animale mentre piano si abbassava vicino a lui. Prima che potesse toccarlo Harry vide la veste bianca di Aria coprirsi di sangue all'altezza del ventre per poi correre inesorabile per le gambe nude e pallide. Aria si accorse poco dopo Harry e scattò in piedi, talmente spaventata che un urlo gli morì in gola. Il sangue iniziò a coprire l'intero vestito che raggiunse ormai un aspetto terrificante dalle tonalità scarlatte.  Aria si buttò improvvisamente a terra tappandosi le orecchie prima che l'urlo disperato della madre di Harry raggiunse anche i timpani del ragazzo. Di nuovo la voce si mischio a quella di un altra donna...Harry chiuse gli occhi disperato.

Quando gli riapri senti del vento gelido colpirgli il viso. Le rive del lago nero sembravano immobili, se non fosse stato per quel leggero venticello che increspavano le sue acque, rovinando il riflesso del cielo invernale. Harry si trovava di nuovo al fianco di Aria, avvolta in un mantello e con ai piedi due enormi stivali borchiati. La sua espressione era vuota e il suo viso pallido come la luna di quella notte.LA ragazza fece un leggero sospiro e si voltò verso Harry posando i suoi grandi occhi grigi in quelli smeraldini del ragazzo. Harry trattenne il fiato.

 Lo stava guardando davvero? lo vedeva? era un contatto?

Harry provò il gusto dell delusione quando ella lo attraversò ignorandolo completamente. Lui Fece per seguirla ma entrambi si fermarono di colpo, dopo aver sentito dei rumori da alcuni cespugli. Aria prese la bacchetta e la puntò in direzione dei rumori. 

<< CHi va là?.. Hagrid? >>

Disse con meno convinzione di quanto si fosse promessa.

Sussultarono entrambi quando una pelliccia nera si intravide uscire a formare...un cane?

rimasero interdetti dalla visione di quel grosso cane nero, anche se per motivi diversi.

<< ....e tu? come sei arrivato qui?>>

Aria abbassò appena la bacchetta per rialzarla appena il cane si avvicinò a lei.

<< ..F-Fermo! tu non dovresti essere qui...! a-almeno che non sei un nuovo animale di Hagrid...?lo sei? >>

Il cane prese a scodinzolare ed Aria parve tranquillizzarsi.

<< è un si?>>

Il cane gli si buttò a terra mostrandole la pancia e scodinzolando felice. Harry non poté non costatare quanto suo zio fosse un gran bel figlio di...si trattenne per educazione.

<< ahah...quale altra risposta potrei ricevere da un cane? Aria mia sei messa proprio male...>>

e si abbassò ad accarezzare l'animale che non perse tempo a leccargli una guancia e a saltargli addosso quasi a fargli perdere l'equilibrio. Harry scosse la testa ridacchiando.

<< Buono! Buono! ahahah sei un coccolone>>

il cane si fermò improvvisamente quando leccò una lacrima fuggita improvvisamente.

<< Scusami bello...è ora che torni a dormire. Buona notte >>

Gli lasciò due carezze e si alzo, prendendo la strada del ritorno. Harry e il padrino rimasero guardarla andar via nel buio della notte.

Fumo.

Harry si ritrovò attraversato da tanti studenti che presero via a comparire in piccoli sbuffi di fumo. I corridoi di Hogwarts la mattina erano cosi frenetici e Harry non poteva far altro che rimanere là...come un idiota, in piedi, invisibile, in un corridoio del passato. Davanti a se vide arrivare Vin, con dei libri in mano, e al suo fianco un altro Corvonero, poco più basso di lui, dai morbidi capelli castani come i suoi occhi e dai lineamenti dolci. Harry strinse appena gli occhi a ricordare il nome del ragazzo già visto nei ricordi di Aria.

<< Mcclay!>>

Bulstrode poggiò la mano sulla spalla del Corvonero, ignorando del tutto Vin che non parve scosso dal suo arrivo.

<< Bulstrode...posso aiutarti?>>

gli rispose gentile il coetaneo, accompagnando il tutto con un sorriso. 

Il Serpeverde sorrise viscido a sua volta, appoggiandosi alla spalla del ragazzo e avvicinando un po' troppo  il viso. Harry notò una leggera reazione in Mcclay, tutta quella confidenza lo stava mettendo a disagio.

<< Dopo pranzo dobbiamo iniziare la ricerca di rune antiche..te lo ricordi?>>

Sefton Mcclay fece un passo indietro costringendo il Serpeverde a spostarsi, rimettendo cosi una certa distanza tra loro. 

<< Certamente. Non dimentico una ricerca. Va bene per le 15,00? prima dovrei fare un altra ricerca personale >>

gli rispose pacato e gentile, non lasciando spazio ad obbiezioni e infatti il Serpeverde fu costretto a un sorriso contrito prima di congedarsi. Solo allora lanciò un occhiolino a Vin il quale lo ignorò girandosi subito nella direzione di Harry. Sefton si girò verso il compagno studiandolo.

<< Non devi preoccuparti. Non succederà nulla.>>

cercò di tranquillizzarlo.

<< Non sono geloso...>>

<< lo so>> 

il rapido scambio di battute fu nascosto da uno scambio di libri molto naturale mentre ripresero a camminare in mezzo alla folla sempre più rada.

<< quando butterai quella maschera di apatia...amore? >>

La voce di Aria sorprese di nuovo Harry alle spalle. Era sempre stata là?

<< Quando riuscirai a starmi dietro con i tempi>>

rispose il Corvonero canzonatorio. E si scambiarono il solito bacio di cortesia. Sefton distolse lo sguardo in apparenza per imbarazzo ma Harry notò un leggero fastidio.

<< Ciao Sefton! che idiota quella serpe...>>

<< Ciao Aria, per far morire una serpe basta non dargli da mangiare>>

Gli rispose sempre con quel tono gentile e tranquillizzante che non lascia spazio ad ansie e paure.  Aria rise.

<< Hai ragione..certo che con te, Sefton, non si può temere nulla.>>

poi si voltò verso il suo migliore amico.

<< Immagino a pranzo non ci sarai..>>

lui sorrise appena guardando Sefton.

<< No ma possiamo vederci alle 15,00 così mi eviti un omicidio >>

la risata copri il volto di tutti e tre  i quali si salutarono e si diressero ognuno in una direzione diversa. Harry segui ovviamente Aria che aveva notato aver preso una via molto famigliare per lui. L'ufficio del preside era diventata una seconda casa anche per la Tassorosso a quanto pare e Harry sapeva già di cosa doveva parlare.

<< Signorina Davidson, si accomodi>>

Silente era seduto alla sua scrivania intendo a sferragliare con uno dei suoi strani aggeggi sbuffeggianti. Aria si sedette sulla solita poltrona davanti a lui e prese uno dei cioccolatini già posizionati vicino ad essa.

<< Si stanno facendo frequenti, gli incubi>>

Silente lasciò perdere il suo congegno e dedicò tutta la sua attenzione alla ragazza.

<< Non ho.." visioni" quotidiane...ma solo incubi. Non sempre li ricordo ma quando accade....>>

la ragazza scrollò un attimo la testa come a scacciare via brutte sensazioni e si abbuffò di altri cioccolatini. 

<< ce ne è uno che si ripete spesso...>>

Il preside si appoggiò alla sua poltrona sistemandosi gli occhiali a mezza luna sul naso adunco.

 << Inizia in questo labirinto, con alte siepi e...sono inseguita o meglio qualcuno è con me. Non so da chi ma corro, sento che devo correre al centro esatto del labirinto, là è la mia vittoria. Quando ci giungo...trovo un tasso...morto, davanti a questa tomba e vicino la coppa di Tassorosso...il sangue scorre ma la coppa non si sporca...>>

<< La tomba...>>

La interruppe per la prima volta il preside.

<< a chi appartiene?...>>

Aria rimase interdetta poi provò a concentrarsi.

<< Riddle>>

Il preside piegò i lati della bocca in un cruccio ben visibile alla ragazza. Harry sapeva esattamente  cosa significava. Lui era li. Ma se Silente sapeva....possibile non avesse capito?

<< Come continua il sogno?>>

si limitò a dire mantenendo un tono sereno. Lei prese coraggio, sapeva che era il pezzo più brutto.

<< Di nuovo..il mio corpo si ricopre di sangue e l'urlo di quella donna mi rimbomba nelle orecchie>>

Il preside si portò le mani giunte davanti al volto pensieroso e si chiuse in silenzio per qualche minuto, lasciando Aria nelle sue ansie.

<< Posso solo dirti, per ora, signorina Davidosn, che qualcosa di molto brutto sta per accadere. Quel nome....non porta nulla di buono. Stia molto attenta, finchè è qui ad Hogwarts nulla di male può accadere. Tempi bui stanno per avvenire...e credo che debba tenere ancora più al sicuro il suo dono. >>

Aria usci da quell'ufficio con ancora più ansia e paura. Lo sapeva. Lei lo sapeva che presto qualcosa sarebbe successo ma ,a differenza di Silente, sapeva anche che sarebbe arrivato anche a Hogwarts. 

il fumo fece scomparire il suo volto angosciato per poi farlo riapparire affannato, nel pieno di una corsa nei sotterranei. I capelli castani ondeggiavano a ritmo di quella corsa disperata tipica di chi è moolto in ritardo.  il mantello della divisa era coperto da una leggera brina facendo intendere che fosse stata da poco fuori. 

<< Cosa ci fa un topolino nella tana del serpente?>>

fece una voce arcigna e fastidiosa. Da un corridoio uscirono fuori Mulciber e Regulus Black, impettiti nelle loro divise. Aria sospirò fermandosi e riprendendo fiato. Esitò per qualche secondo poi decise di tirare avanti ignorando i due e assicurandosi di passare ben lontana da Regulus. Non si era dimenticata dell'ultimo episodio e sicuramente nemmeno lui. Mulciber evidentemente non voleva perdersi l'occasione di tormentarla un po' e gli chiuse la strada ponendosi proprio di fronte a  lei. Aria provò a evitarlo ma il Serpeverde continuava a mettersi in mezzo.

<< Vi annoiate cosi tanto qui sotto?>>

rispose innervosita la Tassorosso alzando lo sguardo sul suo importunatore. 

<<  per questo esistono i sanguesporco...o sbaglio Balck?>>

Regulus rimase nella sua solita espressione snob indeciso se intervenire o meno. Si limitò ad un alzata di spalle. Mulciber ridacchiò, tornando con lo sguardo su Aria.

<< Mulciber...gentilmente puoi andare a prendermi il mio libro di Storia della magia?>>

Il Serpeverde lo gurdò perplesso e interdetto, anche un po' infastidito in realtà. Non capiva perchè dovesse togliergli ora il suo divertimento. Quando Black lo sollecitò con lo sguardo, sbuffò e acconsenti andandosene. Aria si impettì capendo che i guai erano ora che erano rimasti da soli. Non aveva dubbi su cosa voleva andare a parare.

<< Allora....Aria. >>

Sentire il suo nome pronunciato da lui e con quella veemenza gli fece bollire il sangue. Non gli andò per niente bene la confidenza che il purosangue si prese e non lo nascose, facendo ghignare il ragazzo.

<< Dimmi...REGULUS.>>

cerco di ricambiarlo con la stessa moneta ma la cosa non lo scalfì per niente e di certo non frenò il suo avvicinamento pericoloso. Non voleva assolutamente che la toccasse. Non voleva che succedesse proprio ora. Il serpeverde non rispose e allungò la mano verso quella della ragazza, che si ritrasse subito lasciandogli però la presa della lettera che aveva fino adesso nascosto.

<< oh oh...corrispondenza babbana? potrei infettarmi? >>

terminò con un espressione schifata ma derisoria.

<< Ridammela Black! non sono affari tuoi! >>

cercò di riprendersela allungandosi e lui alzò il braccio.

<< Occhio che cosi potresti toccarmi>>

gli fece notare in un ghigno. Lei si congelò. Lo aveva notato. Aveva notato l'ironico capovolgimento delle parti. 

<< Matt...uhm....cos'è Prewett non ti soddisfa? o magari non ti tocca...forse è vero quello che dice Bulstrode >>

Aria arrossì di rabbia. Stava andando fuori ogni limite.

<< Black non hai una vita? lasciami in pace! >>

Gli saltò addosso per riprendersi ciò che era suo fregandose del resto. Lui si  dimostrò più atletico di quel che Aria si aspettava e riusci a tenersi la lettera in mano.

<< Potrei leggerla...o ma ancora non l'hai letta? che peccato allora se la perdessi prima di sapere cosa Matt ha da dirti>>

<< Cosa vuoi Black? >>

chiese Aria a denti stretti e conoscendo già la risposta.

<< Tu mia cara sanguesporco....sai qualcosa...non so come ma è il caso che mi spieghi come fai...>>

i due si guardarono negli occhi, entrambi seri. Regulus aveva smesso di ghignare e adesso pretendeva una risposta.

<< Non so di che parli....forse stai troppo nei sotterranei. Dovresti respirare più aria pulita e ossigenare quel nobile cervello che ti ritrovi>>

Regulus non prese bene la risposta della ragazza. Si fece serio per poi ghignare e prendere la sua bacchetta. Aria sussultò appena la vide comparire vicino al suo volto. 

<< Bene...lo sai cosa alimenta l'Aria? il fuoco...>>

e una scintilla parti dalla sua bacchetta per colpire la lettera che fini a terra in fiamme.

Aria guardò la lettera impietrita. Con gli occhi lucidi  si voltò verso il soddisfatto Serpeverde e gli lanciò uno schiaffo. 

secco e diretto.

Si rese conto del gesto quando Regulus si copri ila guancia arrossata.

<< Tu..! Lurida Sanguemarcio! >>

Il giovane rampollo Black, dall'alto della sua umiliazione, la guardò con puro odio. 

Aria, nonostante il tremore delle sue gambe, non abbassò la testa e non si spostò quando si gli avvicinò minaccioso. La afferrò per il polso con violenza e la sbatté al muro facendogli male. Harry si gettò istintivamente su Regulus per attraversarlo.Dei passi fecero desistere il Serpeverde e diedero un attimo di speranza in Aria. Quando Mulciber ricomparve con il libro che gli era stato chiesto Il panico si impadronì della Tassorosso. Il Serpeverde appena arrivato rimase un attimo sorpreso dalla situazione.

<< Che mi sono perso? >>

disse ridacchiando. Regulus lasciò la presa su Aria e si ricompose.

<< Ci hai messo un eternità. Andiamocene>>

disse imperativo. Mulciber arrangiò delle scuse e si affrettò a seguirlo non sottraendosi a un derisorio " bu" nei confronti della ragazza. 

<< Ah...non credere che si finita qui...i Black non lasciano conti in sospeso>>

Disse regulus senza nemmeno voltarsi per poi sparire nel buio dei sotterranei.

 Aria rimase sola nel corridoio, appoggiata al muro dove prese a scivolare fino al pavimento freddo di pietra. Il polso aveva ancora i segni della stretta del purosangue. Se lo portò al petto per poi guardare la cenere della sua lettera.

il ricordo sfumò con il pianto esausto e sommesso della ragazza. 

"Tempi bui stanno arrivando...."

La luce non può esistere senza il buio...corri...e porta la luce....

Harry riusci solo a percepire quelle parole quando la luce lo avvolse e determinò la fine del suo viaggio...o forse l'inizio.

********************

E ALLA FINE RIECCOMI QUAAAA

*evita lancio di oggetti vari e pericolosi*

Lo so, Lo so. Sono sparita per molto, troppo tempo e sono sicura che qualcuno ha anche perso la speranza...e invece no! 

non sono la tipa che lascia le cose incompiute ed adesso che ho un po' di tempo ma sopratutto un pc sotto mano, ho tutta l'intenzione di sfruttarlo per portare avanti questo racconto. Non so se rispetterò di nuovo l'ordine di uscita...sono stata via cosi tanto che vorrei mettermi in paro il più possibile. VORREI anche risistemare tutti i capitoli ( quante cose vorrei fare T.T )....Spero che possa farmi perdonare e riprendere la vostra fiducia. 

invito come sempre di farmi avere un vostro parere, bello o brutto non mi importa.Sono curiosa di sapere quale personaggio amate o odiate, o cosa avreste voluto vedere, o CHE NE SO!

un bacione e un saluto! 

al prossimo capitolo!

 

 

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