Mirai Nikki: Time Crash

di Amano Yukiteru
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Conoscenze ***
Capitolo 3: *** Indecisione ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO


[Stanza dello spazio e del tempo. Secondo mondo.]

"Deus!! Deus Terzo è morto!" urlò impaurita la piccola Dea.
"Morto?" ripetè con tono calmo e quasi indifferente l'imponente figura seduta sul trono "
"Sì, sì, sì, sì accidenti!" sputò freneticamente MurMur "Sembra che sia stato ucciso, ma non riesco ad avere immagini chiare! Non riesco a vedere chi è stato!"
"Ucciso eh? Beh...quand'è così" scandì lentamente il Dio "dobbiamo trovare qualcuno che lo sostituisca."
Ci fù un attimo di silenzio, interrotto dall'impazienza di MurMur.
"Ma non rischiamo di compromettere il continuum? Voglio dire...nel primo mondo i partecipanti erano dodici, ma se adesso ne sostituissimo uno non rischieremo di far collassare lo spazio-tempo?" chiese con voce curiosa e allo stesso tempo nervosa la Dea, che nel frattempo aveva preso a torturare un ciuffo dei suoi lunghi capelli bianchi.
"Rischieremo di comprometterlo comunque se facessimo iniziare il gioco con un partecipante in meno" spiegò Deus. "Dobbiamo fare in modo che le cose si aggiustino da sole, dobbiamo inventarci un piano che sia perfetto nei minimi dettagli"
Di nuovo il silenzio. Un lungo silenzio. Rotto solo ogni tanto da un sospiro del Signore dello spazio e del tempo, che stava seduto sul suo trono, con la testa piegata all'indietro nel tentativo di riflettere.
"Dobbiamo inserire qualcuno che agirebbe come Terzo. Deve essere qualcuno vicino a Gasai, e deve morire oggi stesso. Ma se non funziona, a gioco iniziato, non potremo più ucciderlo. A quel punto dobbiamo solo sperare che il nuovo Terzo non modifichi eccessivamente il corso del survival game" annunciò Deus. "Ricordi quel ragazzo che stavamo osservando? Quello che frequenta la stessa scuola di Gasai?"
"Kaito Shitoku?!" quasi urlò la piccola Dea, in un'espressione che sembrava un misto fra domanda ed esclamazione. "Quel ragazzo non è assolutamente come Terzo! E' un fifone, e sapendo che morirà non si recherà mai sul tetto dove Gasai dovrà ucciderlo!"
"Hai ragione MurMur. E' troppo fifone e legato alla vita. Inoltre è intelligente. Ma è troppo vicino a Gasai. Lei lo farà fuori comunque. Credo che i nostri problemi siano risolti."
CHE IL GIOCO ABBIA INZIO

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Capitolo 2
*** Conoscenze ***


Capitolo 1 - Conoscenze

Apro a fatica gli occhi, infastiditi dai raggi del sole che filtrano dalla tenda color ocra.
"Hey Reiko" chiamo il nome di mia sorella con la voce ancora impastata dal sonno, ma girandomi su un fianco e guardando nella direzione del suo letto mi ricordo che Reiko non c'è. 
Mi alzo dal letto trascinandomi in cucina. Ci siamo trasferiti a Sakurami da poche settimane per il lavoro dei miei genitori. Questa piccola città è così diversa da Tokyo.
Reiko aveva cominciato la scuola a Sakurami prima di me, visto che i documenti per il trasferimento dall'università richiedevano meno tempo dei miei che invece erano per le scuole medie.
"Vado a fare un giro con delle amiche dell'università, non farò tardi Kaito, ma non rimanere tutta la notte sveglio a leggere manga!" mi aveva raccomandato prima di uscire di casa correndo.
Non è più tornata. Ricordo che la mattina dopo mi sedetti sul divano, accesi la TV, e sentì un servizio che parlava di una ragazza uccisa da un serial killer che agiva nel nostro quartiere.
"Non si hanno molte informazioni, ma la ragazza è stata identificata con il nome di Shitoku Reika". Poco dopo è arrivata una telefonata. I miei genitori non sono mai a casa, troppo impegnati col lavoro per ricordarsi di avere due figli. E dovetti incassare la notizia da solo.
Con la mente offuscata da questi pensieri, che invece dovrei cercare di eliminare, finisco di preparami e in un attimo sono pronto per uscire.
Aspetto alla fermata l'autobus che dovrebbe portarmi davanti scuola.
Ah già. Da sempre scrivo un diario sul mio cellulare.

[21/04 7:09
Mi sto preparando, oggi è il mio primo giorno di scuola qui a Sakurami!

21/04 7:23
Sono alla fermata dell'autobus. Sarà strano, ma ho una voglia matta di andare a scuola e conoscere i miei nuovi compagni!]


Il mio diario non ha uno scopo ben preciso; inizialmente mi serviva per tenere impegnate le dita, e ci scrivevo solo quando mi annoiavo. Poi pian piano ho iniziato a scrivere più spesso; scrivevo di ogni cosa che mi succedeva. Non credo che mi sarà utile nella vita, ma per ora voglio tenerlo.
In realtà ho notato una cosa. Scrivo solo ciò che accade a circa quindici metri da me. Sembra una di quelle coincidenze un po' strane, ma la maggior parte degli eventi che ho scritto sul mio diario sono fatti accaduti in una circostanza spaziale molto ridotta. Si può dire che il mio diario ha un raggio di influenza di circa quindici metri.
Chiudo gli occhi un secondo, e quando li riapro mi ritrovo fuori della porta della mia nuova classe, col sangue gelato e il corpo irrigidito per l'ansia. Non pensavo di sentirmi così a dover presentarmi in una nuova scuola.
"Entra pure!" sento la voce solenne del professore invitarmi ad aprire la porta.
Con un movimento secco faccio scorrere la piccola porta dipinta di verde, facendola urtare contro il muro e attirando su di me gli sguardi di tutti, anche di chi inizialmente si era disinteressato dell'arrivo di un nuovo compagno di classe.
Avanzo verso la cattedra. Credo di essere rossissimo.
"B-b-buongiorno! Io mi chiamo Kaito! Shitoku Kaito!" alla pronuncia del mio cognome sento levarsi un brusio generale. Probabilmente hanno sentito parlare di mia sorella alla TV, ma continuo "Mi sono trasferito qualche settimana fa da Tokyo. Sono contento di far parte di questa classe, e spero che potremo andare d'accordo!"
Il professore batte due volte la mano sulla cattedra per far tacere il brusio che ho scatenato. Poi mi mette una mano sulla spalla.
"Benvenuto Kaito, vai a sederti. C'è un posto libero vicino ad Amano"
Amano è l'unico della classe a non avermi ancora degnato di uno sguardo. A dir la verità lo vedo abbastanza distratto. Cammino attraverso i banchi, cercando di non apparire color porpora ed evitando gli sguardi dei miei nuovi compagni di classe. Mi siedo al mio posto. Come avevo pensato, Amano sta usando il suo cellulare.
"Silenzio per piacere! Inizia la lezione!"
Mi annoio già prima di cominciare.
Amano continua a pigiare i piccoli tasti del suo cellulare.
"Un gioco?" Sussurro, evidentemente troppo forte, perchè Amano smette di premere sul telefono e si volta verso di me.
"In realtà no. Scrivo un diario"
"Ah?" accenno. "Sai, anche io ho un diario sul mio cellulare"
Vedo i suoi occhi azzurri, leggermente più chiari dei miei, brillare dopo aver udito la mia risposta.
"Sul serio? Pensavo di essere l'unico a farlo!"
C'è un attimo di silenzio. In realtà il professore sta continuando a spiegare, ma fra me e Amano c'è un silenzio di qualche secondo, molto imbarazzante.
"Mi chiamo Yukiteru" dice porgendomi la mano destra sorridente.
"Io sono Kaito"
Il resto della giornata passa fra chiacchiere sui diari, sulla scuola e sulle ragazze. Mi ha fatto notare che di tanto in tanto qualche ragazza si voltava per fissarmi, ma non ci facevo caso. Non mi sembrava il caso.
"Hey belloccio, occhio a non farti divorare" mi dice durante la ricreazione "Le ragazze ti puntano già gli occhi addosso"
"Mi sembra che ce ne sia anche una per te" rispondo con tono ricco di finta saccenza "Chi è quella ragazza dai capelli rosa che ti fissava?" chiedo indicando con la testa la fanciulla del quarto banco "E' molto carina" concludo.
"Gasai Yuno. Ottimi voti, molto popolare. Non fa per me"
Metto la mano in tasca per estrarre il telefono. Sento il mio cuore fermarsi per due secondi. Aprendo il diario mi accorgo che ci sono delle note che non ho scritto io.

[21/04 12:30
Suona la campanella. La ricreazione è finita.

21/04 12:37
Il professore mi ha quasi beccato a usare il telefono. Per fortuna sono risucito a nasconderlo in tempo]


Sono le 12:25.
'Una nota scritta con un'ora futura? Com'è possbile? Uno scherzo? Ma di chi? L'unico a cui ho parlato è stato Yukiteru, e sono sicuro che non mi abbia sottratto il cellulare. E anche se fosse, come avrebbe potuto scrivere una nota di 5 minuti avanti nel tempo? Ma che sta succedendo?'
Penso mentre guardo il ragazzo intendo ad allacciarsi una scarpa.


La giornata passa. Ma non riesco a smettere di pensare a quello che ho letto sul diario. Non ho più avuto il coraggio di aprirlo. Spero che fosse un qualche errore, e che non si ripeta. Ciò che più mi inquieta è il fatto che quello che c'era scritto è vero. Il prof mi ha veramente beccato a usare il telefono...
"Kaito-kun!"
La voce di Yukitieru mi distoglie dai miei pensieri.
"Ti va di andare a casa inseme? Vicino casa mia c'è una fermata del bus, così puoi arrivare a casa tranquillamente anche tu!"
"Va bene Yukiteru!" accetto, cercando di sembrare meno preoccupato possibile.
"Okay allora! Aspettami qui, prendo lo zaino in classe e poi andiamo!" corre via prima che possa rispondere.
Mi faccio coraggio e apro di nuovo il diario.

[21/04 16:01
Yukiteru mi ha chiesto di andare a casa insieme. Ho già un nuovo amico!

21/04 16:03
Yukiteru è strano. Mi ha detto che deve scappare a casa]

E' tutto quello che riesco a leggere, prima di vedere la faccia pallida di Yukiteru davanti alla mia.
"Hem...Kaito...scusami devo scappare" quasi urla mentre corre verso l'uscita "Sarà per un'altra volta okay?!" stavolta urla, dall'altro lato del corridoio.
E' strano. Vedo la ragazza del quarto banco uscire dalla classe. Si accorge della mia presenza.
"A domani, Kaito-kun" dice sorridendomi, per poi scappare anche lei verso l'uscita.
Decido di seguire Yukiteru, senza farmi notare.
Lo vedo entrare di corsa in un palazzo in costruzione.
Varco l'ingresso, spingendo il portone e cercando di non inciampare nei numerosi sacchi di cemento appoggiati a terra.
Non riesco a capire quello che sto vedendo.
La ragazza del quarto banco, Gasai. Blocca l'ascensore, riesco a vedere Yukiteru schiacciato contro la parete.
"Non vorrà mica fargli del male?!"
La vedo premere il pulsante più in alto, poi le porte si chiudono.
Appena torna al piano terra, entro nell'ascensore e premo il tasto del quattordicesimo piano. Passano attimi interminabili. Attimi che trascorro guardando fuori dalla piccola finestrella dell'ascensore, che da sul cortile. Arrivo finalmente sulla terrazza. Spalanco la pesante porta e avanzo. Non c'è nessuno. Possibile che abbia sbagliato piano?
Tiro fuori il mio telefono. Se sta veramente prevedendo il futuro mi dirà cosa fare.

[21/04 16:43
Sono solo, sul terrazzo di un palazzo in costruzione. Che ci faccio qui?

21/04 16:44
Yukiteru ha colpito il mio telefono con una freccetta

DEAD END]
'DEAD END? Cosa significa?!' mi sforzo di capire. Sento i battiti cardiaci aumentare d'improvviso, nel momento in cui Gasai sbuca da dietro un muro urlando "Adesso!"
La vedo correre verso di me, e faccio un passo indietro. Un movimento mi distrae da Yuno. E' Yukiteru, sbucato da dietro una transenna di cemento. Lo vedo tirare indietro il braccio, cercando di raccogliere tutta la sua forza, per poi lanciare la sua freccetta. Avanza velocemente verso di me. Giro su me stesso, evitando la freccetta. La sento fendere l'aria mentre mi passa affianco. Yuno si ferma prima di raggiungermi.
"Cosa?!" La sento gridare.
Un suono strano, direi un interferenza, proviene dal mio cellulare.
"Il segnale di prima è sparito..." sussurro. "Yukiteru! Cosa significa?!" girdo verso il castano.
"Cosa ci fai tu qui Kaito?!" mi ringhia contro Yuno.
In un secondo tutto quello che avevo attorno a me svanisce. Non vedo più nulla. Poi una stanza. Enorme. Dodici piattaforme attorno ad un trono.
"Benvenuti" l'imponente seduta sul trono parla con voce solenne. "Possessori dei Mirai Nikki!"

Angolo autore:
Heyla :)
Scusatemi se il capitolo è arrivato così tardi, ma non ho avuto proprio tempo. Mi spiace se questi capitoli introduttivi sono  un po' noiosi, ma vi prometto che dai prossimi comincerà l'azione!
Cosa ne pensate della mia storia? Me lo fareste sapere con una recensione? Continuate a seguirmi, a presto!
P.S. Il prossimo capitolo arriverà il più presto possibile, lo sto già scrivendo!

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Capitolo 3
*** Indecisione ***


Capitolo 2 - Indecisione

"Mirai Nikki?!" Sussurro. Che diamine succede?
La figura sul trono mi guarda con un'espressione schifata.
"Scusatemi se ho interrotto le vostre faccende quotidiane da umani, ma avevo qualcosa di veramente importante da dirvi"
Sto veramente sentendo la sua voce? Ma chi è questo?
"Io sono Deus, Dio del tempo e dello spazio"
Sento il cuore perdere un battito, per poi iniziare a correre. Le gambe tremano, e le mani sono congelate. Sento il sudore freddo scendere verso la schiena.
"Vi sarete sicuramente accorti che ho apportato delle modifiche ai vostri diari. Ora sono in grado di prevedere il futuro"
Spalanco gli occhi. Mi volto e mi muovo freneticamente sperando di svegliarmi nel mio letto e realizzare che sta roba è solo un sogno, e riconosco su due delle dodici piattaforme Yuno e Yukiteru. Ma cosa significa?
"Ho in mente un gioco di sopravvivenza. Usate i vostri diari per scovare gli altri possessori" si ferma. Si alza, prende fiato, rivolge le mani verso lo strano soffitto viola della stanza.
"E uccideteli! Uccidete prima di essere uccisi, questa è l'unica regola, e chi vince avrà il mio posto, il trono di Dio del tempo e dello spazio. Sappiate comunque che i vostri diari sono il vostoro punto di forza, ma anche la vostra debolezza. Se un diario viene distrutto, il proprietario muore." Si ferma. "E se volete un mio consiglio"
Punta il dito verso di me. Non riesco quasi a respirare. Le sagome sulle piattaforme mi guardano.
"Io eliminerei prima Terzo!"
'Cosa?!'
"Terzo eh? Staremo a vedere" dice la sagoma di quello che credo essere un uomo sulla quarantina.
"Pf, quel ragazzo cosí carino?" domanda una ragazza con aria quasi dispiaciuta. Tutto si dissolve e mi ritrovo di nuovo sulla terrazza.
Metto una mano sul petto trattenendola con l'altra mano. Sento che il cuore potrebbe esplodermi da un momento all'altro.
"Kaito!!" sobbalzo per l'urlo di Yuno. La vedo correre e fermarsi a due passi da me per caricare un calcio che sferra nel mio stomaco. Sputo del sangue a terra, subito dopo essermi accasciato su un fianco per il dolore.
Sento le sue mani delicate afferrarmi il collo, per poi sbattermi ripetutamente addosso al caldo muro di cemento. Continuo a sputare sangue, e inizio a vedere sfuocato per la mancanza di ossigeno. Probabilmente la mia "avventura" nel gioco dei Mirai Nikki si conclude già qui. Ma forse è meglio cosí...in fondo Deus mi voleva morto giusto? E poi raggiungerò Reiko..
"Yuno!!" Yukiteru urla con tutta la sua forza. Sento la sua voce riecheggiare nella mia testa per quella che credo sia l'ultima volta. Ormai l'ultimo anelito di vita sta fuggendo dal mio corpo. Ma atterro violentemente sulle piastrelle della terrazza, e ricomincio respirare.
Metto a fuoco tutto quello che ho attorno. Cerco di alzarmi. Non riesco a sentire, ma vedo che Yuno e Yukiteru stanno parlando, e sembra che il ragazzo stia urlando. Tossisco cercando di attirare la loro attenzione. Yuno si volta con aria ancora più infuriata.
"Gasai io non ucciderò nessuno! E poi si può sapere cosa vuoi da me? Mi hai trascinato fin qui senza dire una singola parola, e stavo per uccidere Kaito!"
"Ma Yukki! Hai sentito Deus! Se non lo uccidi lo farà prima lui!" prova a replicare la ragazza.
"Io.." quasi sussurro, ma i due riescono a sentirmi, e Yukiteru sembra quasi sorpreso di vedermi in piedi "Io non ucciderò Yukiteru, nè nessun altro dei possessori. So che avete sentito di mia sorella. Non ho nessuno qui, diventare un Dio, e anche solo prendere parte a questo gioco sarebbe inutile per me" riesco a completare la frase con la voce di chi sembra aver corso per ore. 
"Ascoltami bene Shitoku" urla Yuno "Ti dico questo al solo scopo di farti esporre, e sperare che ti uccidan; perchè a quanto ho capito Yukki ti vuole vivo. Ma sappi che con i poteri di un Dio puoi fare tutto quello che vuoi, tutto quello che noi umani non possiamo fare"
"E allora?" replico curioso ma cercando di sembrare disinteressato
"Non vuoi riabbracciare tua sorella?" chiede Yuno con una voce colma di finta pietà. Ma all'udire delle ultime due parole mi risveglio dallo stato di trance in cui mi aveva lasciato quella ragazza. Mia sorella?
Come ho fatto a non pensarci? Voglio davvero arrendermi senza neanche provarci?
"Ma dovrai uccidere delle persone Kaito! Vuoi veramente farlo?!" chiede Yukiteru impaurito.
Abbasso la testa. Guardo il pavimento, e il sole proietta un'ombra che copre i miei occhi. Voglio veramente uccidere delle persone, per farne rivevere un'altra? Anche se l'altra è Reiko? Forse sono veramente troppo vigliacco per fare certe cose. Chi sono per togliere la vita ad una persona?
"Ti arrendi così Kaito Shitoku?" domanda Yuno con voce tranquilla, quasi dolce. Ha cambiato totalmente carattere. E' come se avesse una doppia personalità. Ma non ha importanza, ora è mia nemica.
"Yukiteru, voglio veramente rivedere mia sorella"
Il castano sgrana gli occhi.
"Tuttavia, non ho il coraggio nemmeno di pensare di togliere la vita ad una persona"
Il viso di Yukiteru si illumina.
Posso tentare di sopravvivere finchè non saranno morti tutti quanti. Ma alla fine resteremo comunque in due e non avrò comunque il coraggio di uccidere l'altro finalista...
"Come pensavo, sei un povero idiota senza spina dorsale. Ma sembra che il mio Yukki ti voglia vivo, perciò per ora facciamo squadra. Ma sappi che non ci penserò due volte ad abbandonare un peso morto come te appena me ne capita l'occasione biondino"
Come faccio a non saper decidere una cosa del genere? E' perché sono umano. Ci sono i miei sentimenti di mezzo. Non dovrei nemmeno pormi questa domanda, uccidere è sbagliato a prescindere. Ma cos'è più forte? La paura di trasformarci in qualcosa che non vorremmo essere, o la voglia di rivedere qualcosa che abbiamo perso?
"Kaito" mi chiama Yukiteru, trascinandomi nel mondo in cui vivo, l'unico mondo che conosco. 
"Non importa se Yuno non vuole aiutarti. Io non sono un granchè, ma cercherò di proteggerti, di proteggere il mio unico amico in qualsiasi modo"
Si ferma, e mi guarda con espressione interrogativa.
"Noi siamo amici vero?"
Sono contento di aver trovato un amico che tenga a me. Forse è l'unica cosa che mi tiene attaccato a questo mondo orribile. Conosco Yukiteru da appena qualche ora, ma sento già che siamo uguali. E' strano che dal non conoscerlo neanche sia diventato l'unico motivo per cui non mi sono arreso. Ma forse è vero. E devo ancorarmi a quest'unica speranza.
"Sì. Sì, siamo amici" gli rispondo. Sul suo volto compare un sorriso.

22/04 07:57     Scuola Media di Sakurami

Sfreccio verso il castano, partendo dal cancello d'entrata della scuola.
"Hey Kaito! Giusto in tempo, mancano appena tre minuti!" ride Yukiteru, vedendomi respirare affannosamente
"L'autobus è arrivato tardi" sputo parole a raffica mentre cerco di riprendere fiato.
Torno a respirare normalmente.
"Buongiorno Yuno, dormito bene?" saluto la ragazza accennando una smorfia, visto che so che non ricambierà.
E invece...
"Buongiorno Shitoku" ricambia con un freddo saluto.
Suona la campanella e ci rechiamo ai nostri posti. Vorrei evitare di controllare continuamente il diario, se fra i possessori c'è anche qualcun altro della nostra classe oltre a me, Yuno e Yukiteru potrebbe insospettirsi. Ma ogni tanto devo pur controllarlo, e le lezioni sono veramente noiose.
Sembra non ci sia nulla di interessante, almeno in un raggio di quindici metri. Ora che ci penso, questa cosa dei quindici metri potrebbe essere un ostacolo. Dovrei trovare un modo per aggirarlo.
Suona la campanella, ora abbiamo educazione fisica! Almeno avrò un'ora di svago da questa tempesta di pensieri negativi.
"Yukiteru ci vediamo in palestra, io intanto vado!"
Il castano risponde con un semplice "Okay!"
Esco dalla classe, e vedo entrare una ragazza vestita come una bambola. Sarà una bidella un po' fanatica? Mah.
Percorro il lungo corridoio dalle pareti verdi, finché non sento un rumore di passi velocissimi provenienti dalle scale. Vedo Yuno sfrecciare a tutta velocità verso la nostra classe con un estintore in mano.
"Yuno ma dove..." non finisco la parola in tempo che la ragazza ormai è troppo lontana per sentirmi. Le corro dietro fino all'aula. Mi nascondo dietro il muro, e noto che Yuno ha fatto lo stesso.
"Cosa stai facendo qua?" Le chiedo sussurrando.
"Fa silenzio Shitoku!" urla sottovoce dall'altro lato del muro.
"Devi essere tu Primo! Amano Yukiteru!" sento gridare da una voce femminile da dentro l'aula.
Ci hanno già trovati?!
Rumore di interferenza.

[22/04 09:04
Quella strana tipa vestita da bambola è una terrorista!

22/04 09:04
Yuno ha cercato di colpirla con l'estintore, ma la terrorista ha schivato il colpo!

22/04 09:05
Ci sono esplosioni ovunque. Quella tipa vuole far saltare in aria la scuola!]


Cosa?!
Vedo Yuno prepararsi a fare irruzione in classe.
"Yuno aspe-" non riesco a terminare la frase, Yuno è già entrata.
E da qui è tutto una serie di immagini e suoni. Sento la terrorista urlare "Io sono Ninth, Uryuu Minene. E ora muori, Primo!"
Sento delle esplosioni. Vetri rotti, i frantumi a terra, Yuno che trascina Yukiteru fuori dalla classe.
"Shitoku! Shitoku alzati!"
Cosa?
"Shitoku!" Yuno mi tira una sberla. Sento la guancia pulsare, ma almeno mi sono ripreso. Sento caldo, e c'è puzza di fumo. Yukiteru seduto alla mia destra contro il muro piange.
"Ascoltatemi bene mocciosi, insegnanti e chi altro!" è un messaggio da un altoparlante. Viene dal cortile. "Ho piazzato bombe in tutta la scuola, e posso farle esplodere quando voglio. Portatemi Amano Yukiteru, e nessuno si farà male"
Non ci credo. E' passato solo un giorno e ci hanno già scoperti.
"Kaito ascoltami! Aiutami a salvare Yukiteru e renditi utile, o ti lascio qui a morire fra le bombe!" mi urla Yuno ad appena cinque centimetri dal mio viso.
"S-Sì" rispondo sforzandomi inutilmente di non balbettare.
La paura sta prendendo il sopravvento. Ogni passo potrebbe essere l'ultimo. Prendo il telefono per controllare il diario.
"Fermati!" Yuno mi toglie il cellulare di mano "Se modifichi il futuro di conseguenza si modificherà anche quanto predetto sul suo diario. In questo modo capirà le nostre mosse, e trovarci sarà un giochetto!"
Ha ragione. La paura non mi fa ragionare. Cazzo sono inutile!
"Controllerò io il diario di Yukki, solo per capire come evitare le esplosioni. Yukki non è in grado di camminare, e sebra svenuto. Caricalo in spalla e andiamo. Se provi anche solo a-"
"Yuno muoviti! Stiamo rischiando tutti la pelle!" riesco a controbattere prima che lei possa finire la frase. Prendo Yukiteru in spalla e inizio a correre seguendo la ragazza.

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