No Control

di BrightIncubus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Like everyday ***
Capitolo 2: *** They can’t know ***
Capitolo 3: *** Central Intelligence Agency ***
Capitolo 4: *** In Love ***
Capitolo 5: *** Complicate love ***
Capitolo 6: *** Doubts ***
Capitolo 7: *** Change Of Plan ***
Capitolo 8: *** Is it the end? ***
Capitolo 9: *** Just getting started ***



Capitolo 1
*** Like everyday ***


Like everyday

Los Angeles, Venice, 24 settembre
 
Juliet’s pov
 
Il mattino è sempre traumatico per tutti. Il lavoro, la scuola, il traffico e migliaia di studenti che corrono da una parte all’altra per non fare tardi a scuola. Non mi ha mai preoccupata il fatto di arrivare tardi, ma questo succedeva prima di incontrare Blair Winston, la persona che si spaccia per la mia migliore amica. È una ragazza abbastanza bassa, con capelli lunghi castano scuro e occhi nocciola. È una ragazza solare, simpatica, intelligente, altruista, ma è una ritardataria incallita. Ora sapete vita, morte e miracoli di Blair, ma io sono Juliet Montgomery, una ragazza piuttosto anonima. Sono alta un metro e ho tanta voglia di crescere, ho i capelli lunghi fin sotto le spalle di colore castano, come i miei occhi. Mi ritengono calcolatrice e viziata, ma io la chiamo solo furbizia. Nonostante tutto, sono molto sfacciata ed esiste solo una persona che riesce a far uscire il lato timido di me: James Maslow. Lui, Logan Henderson, Carlos Peña, Kendall Schmidt e Dustin Belt sono i ragazzi più carini della scuola ed io, ho la fortuna di conoscerli grazie a Blair che è la ragazza di Logan.
«Buongiorno Juliet» dicono Gabrielle, Lucy e Jade. Loro sono le mie amiche di una vita, ci conosciamo da sempre, infatti tutto il vicinato ci conosce come il “quartetto magico”, ma poi si è aggiunta anche Blair e quindi siamo diventate il “quattro più uno, cinque”.
«Buongiorno ragazze» rispondo io sorridendo come sempre.
«È in ritardo anche oggigiorno?» chiede Lucy inarcando il sopracciglio. Adoro quando lo fa, fa risaltare i suoi magnifici occhi verdi. Lei è una ragazza molto minuta, con i capelli lunghi fino alle spalle castano chiaro e qualche ciocca bionda. Pur essendo riservata e stando molto sulle sue, è una ragazza affascinante e sono sicura che Carlos (il ragazzo citato prima) abbia una cotta per lei.
«Eccomi ragazze, scusate il ritardo, ma proprio non riesco a sentire la sveglia!» esclamò Blair uscendo dal cancello di casa sua. 
Noi, che conosciamo bene la nostra amica, ci vestiamo comode perché per colpa del suo ritardo dobbiamo fare la maratona tutti i giorni. Corriamo da casa sua fino alla scuola senza sosta e anche se non è un lungo tragitto, è abbastanza per affaticarti già di prima mattina.
«Però guardiamo il lato positivo ragazze: senza Blair prenderemmo peso invece lei, con i suoi ritardi, ci permette di fare ginnastica tutte le mattine e di smaltire le calorie» dice Jade con il fiato corto mentre corriamo. Lei è sempre stata la simpaticona del gruppo, ha sempre la battuta pronta e trova qualcosa per cui ridere anche in queste drastiche situazioni. La adoriamo per questo, ma la cosa che amo di lei sono i suoi capelli neri lucenti con qualche riflesso blu. Un po’ tutte noi siamo innamorate dei suoi capelli e lei non ha nessun problema se ci divertiamo a giocarci.
Ecco, finalmente la scuola e la campanella non è ancora suonata. Che fortuna sfacciata che ogni volta ci bacia.
«Anche oggi avete fatto jogging ragazze! Non si può dire che non vi teniate in forma!» esclama Kendall abbracciando Jade. Erano migliori amici e avevano un’intesa perfetta. Hanno pensato la stessa cosa, ogni volta rimaniamo impressionate da quanto feeling ci sia tra loro.
Ovviamente Kendall non è da solo, con lui ci sono anche Logan che è corso subito da Blair dopo un “ciao” generale, Carlos che ha dato due baci sulle guance a tutte, James che la mattina è intrattabile e saluta sempre con un cenno della testa e Dustin che si concentra sempre a guardare Gabrielle che è veramente molto carina.
Blair e Logan sono spariti e così anche Jade e Kendall. Rimaniamo solo io, Lucy e Gabrielle in compagnia di Carlos e Dustin. In realtà c’è anche James, ma si sta ancora svegliando quindi non è di compagnia, ma il problema scompare quando suona la campanella e iniziano i corsi. Ci rivedremo tutti insieme per pranzo quindi posso respirare per qualche ora, ma devo assolutamente parlare con Lucy. Lei è Carlos si scambiavano sguardi... Complici? 

Lucy’s pov 
 
Oggi sono tutti strani. Carlos che mi manda messaggi strani alle tre del mattino, Kendall e Jade che spariscono, Juliet che non è concentrata su James ma su di me e mi guarda in maniera strana... Il mondo sta impazzendo! 
«Lucy, c’è qualche problema?» mi chiede Juliet mentre camminiamo verso l’aula di letteratura.
«No sorellina, è tutto ok» rispondo io senza guardarla negli occhi. Io e lei siamo gemelle eterozigote, ma nessuno lo direbbe mai, molti credono che siamo semplici amiche con lo stesso cognome.
«Ti conosco come le mie tasche. Qual è il problema?» ormai è partita all’attacco, non riuscirò più a fermarla o meglio, non si fermerà fino a quando io non sputerò il rospo.
«Ne parliamo a casa» rispondo mentre mi metto le auricolari per ascoltare un po’ di musica prima che arrivi l’insegnante. La cosa migliore di lei è che mi conosce talmente bene che le cose che faccio, che agli occhi degli altri possono sembrare innaturali e da mal educata, per lei sono normali e infatti quando lo faccio mi fa uno dei suoi sorrisi e si concentra su altro.
Oggi è una giornata un po’ particolare per me, tra Carlos e i vari impegni che ogni giorno mi opprimono non ho tempo per concentrarmi sui miei bisogni personali. 
Sto ascoltando la musica dal cellulare, ma questa si blocca con l’arrivo di una chiamata. Mi giro verso mia sorella per avvisarla della telefonata, ma lei si è già precipitata fuori con il telefono in mano. Perfetto, ci stanno convocando, ma ogni volta si dimenticano che noi abbiamo anche la scuola.
«Ho poco tempo, fate in fretta» dico io cercando di far in modo che orecchie indiscrete potessero sentire.
«Stasera alle cinque» risponde la voce metallica dall’altra parte del telefono. Appena ricevuta la risposta, chiudo la telefonata e rientro in classe scambiando uno sguardo di intesa con mia sorella che poi mi avvisa che anche le altre sono state chiamate e il che mi fa allarmare perché ci convocano tutte solo per le occasioni delicate e importanti.
Dopo le estenuanti lezioni di letteratura, matematica, inglese e fisica sono seduta in sala pranzo con Jade e stranamente stiamo in silenzio. Lei sta evidentemente pensando, ma non credo che possa farlo ancora a lungo. Juliet, Gabrielle e Blair stanno arrivano con Carlos e Logan e sicuramente anche Dustin, James e Kendall stanno arrivando.
«Eccoci, scusate ma la prof di chimica non voleva farci andare via. Ma Dustin, Kendall e James dove sono?» chiede mia sorella guardandosi intorno alla ricerca dei tre mancanti.
«Avevano lezione di educazione fisica, sicuramente staranno arrivando» dice Logan tirando Blair fino a farla sedere sulle sue gambe.
Carlos viene vicino a me, non sono molto a mio agio. «Ho bisogno di parlarti, va bene stasera alle cinque?» mi sussurra all’orecchio. Io nego con la testa e cerco di infilarmi nel discorso tra Blair, Juliet e Gabrielle al quale sembra che anche Jade stia partecipando, ma non ne sono così sicura.
«Eccoci – dice James sorridendo, accompagnato da Kendall e Dustin – Ciao mia bella principessa» dice a mia sorella dandole un bacio sulla guancia. Lei diventa rossissima perché anche se sa perfettamente che lui sta solo scherzando, a lei piace quando lui la chiama così.
«Ciao James, la tua principessa avrebbe fame. Andresti a comprarle da mangiare?» chiede lei sapendo che lui puntualmente sarebbe andato a comprare tutto ciò che lei desiderava.
«Jamie, prenderesti qualcosa anche per me?» chiede Kendall facendo gli occhioni da cucciolo.
«Certo, quando sarai la mia principessa» risponde James andando a prendere il cibo per lui e Juliet.
Mia sorella è incantata a guardarlo, credo che non si renda neanche conto del fatto che la sua cotta per lui è palese. Ora però abbiamo delle cose più importanti a cui pensare, i ragazzi aspetteranno. 
Mentre sto rientrando in classe mando un messaggio alle ragazze per avvisarle del fatto che ci incontreremo a casa mia alle quattro e mezzo.
 
Juliet’s pov
 
Finalmente questo stressante giorno di scuola è finito. Ora mi aspetta una doccia calda e poi dobbiamo andare all’appuntamento e sicuramente andremo con la mia macchina. Ora stiamo camminando tutte e cinque e oltre qualche battuta di Jade, nessuno parla. Per Lucy è normale, ma per Blair e Gabrielle no.
«Stanotte vi va di cenare in un ristorante italiano? Magari ci mangiamo una bella pizza» propongo io che non riuscivo a stare zitta neanche un secondo. Lucy si limita ad annuire e con lei anche Blair.
«Dipende da ciò che ci dicono stasera, ma a parte questo, non dovrebbero esserci intoppi» risponde Gabrielle, saggia come sempre.
«Io ovviamente ci sto!» strilla Jade prendendomi sotto braccio e scatenando una risata a tutte. Riesce perfettamente a farci ridere sempre, anche con poco.
«Ragazze? Via quei musi lunghi dalla faccia, non è nulla, siamo abituate no?» sbotta Jade, seccata da quella situazione.
«Si ma ogni volta che veniamo chiamate tutte, bisogna preoccuparsi, non è mai una bella cosa» risponde Blair mentre prende il suo cellulare in mano.
«Sapevamo a cosa stavamo andando incontro quindi se non vi sta bene rischiare, potete saltare la porta. Nessuno vi costringe a restare, siete padrone di voi stesse e delle vostre scelte. Detto questo, decidete se venire o meno stasera e fatecelo sapere» dice mia sorella in tono glaciale. Non la sentivo dire una frase così lunga da mai visto e considerato che lei è di poche parole, però ha proprio ragione, non ha senso lamentarsi, noi abbiamo scelto ciò che siamo oggi.
Arriviamo a casa di Blair e la salutiamo, poi anche io e Lucy arriviamo a casa e le altre proseguono.
«Ma perché ogni volta andiamo a piedi a scuola?» chiede Lucy entrando in casa.
«Perché siete giovani e belle» risponde nostra madre mentre ci prepara la merenda.
«Sì, ma io ho la patente! Comunque mamma, oggi non facciamo in tempo a fare merenda, ci hanno chiamate» dico io mentre verso un po’ di acqua per me è mia sorella.
«Ok! Io vado a prendere Rachel a casa di una sua amica e poi cerco di rintracciare vostro fratello» dice lei sorridendo e prendendo le chiavi della sua macchina e mandandoci un bacio.
Si, abbiamo una madre pazza. Eleanor Black in Montgomery è una pediatra che adora il suo mestiere quasi quanto ama i suoi quattro figli Michael, Juliet, Lucille e Rachel. È una donna molto dolce e lo si può percepire quando guarda le persone con i suoi occhi verdi, simili a quelli di Lucy. È abbastanza alta, i capelli biondi sono lunghissimi, ma lei li tiene sempre legati in un’alta coda di cavallo. 
«Ok mamma è uscita, ma papà? In genere fischietta e pulisce il soggiorno a quest’ora» mi dice Lucy mentre si guarda intorno. Sta sicuramente controllando che lui non sia nascosto da qualche parte, ha la brutta abitudine di farci perdere dieci anni di vita con i suoi scherzi idioti.
«Sembra che non sia in casa. Stasera possiamo uscire con quei due bellissimi ragazzi» dico io sorridendo a mia sorella che trattiene una risata.
«Avete degli impegni stasera, non potete uscire a divertirvi» dice mio padre uscendo dalla stanza dove teniamo le provviste. 
«Tranquillo papà, era solo per farti uscire dal nascondiglio» risponde Lucy mentre sgrana gli occhi guardando l’orologio che abbiamo appeso in cucina. «Cacchio!» esclama facendo girare anche me è nostro padre.
«È tardissimo, ciao papà a dopo!» esclamo cercando le chiavi della mia macchina e correndo verso di essa con Lucy.
Papà ci guarda e dopo aver urlato uno “fate attenzione” chiude la porta ed io ne approfitto per accelerare e passo a casa di tutte le mie amiche che sembra abbiano resettato la giornata è sono abbastanza tranquille.
«Penso che dirò a Logan la verità su di noi» dice Blair di punto in bianco facendo prendere un colpo a tutte.
«Ma sei impazzita o cosa?» urla Jade senza mezzi termini, è quasi assurdo quanto riesca ad essere diretta. Lucy ghiaccia Blair con lo sguardo e Gabrielle è sconcertata.
«Spero che tu stia scherzando!» esclamo io cercando di non togliere gli occhi dalla strada.
«Io lo amo, lui mi ama ed io sono stanca di tenergli nascosta metà della mia vita» dice Blair alzando un po’ la voce.
«Non puoi dirglielo, distruggeresti tutti gli sforzi di questi anni per tenerlo nascosto a tutti. Non sono disposta a sacrificarmi per i tuoi sensi di colpa, ricordati che tutte abbiamo qualcuno che meriterebbe di sapere la verità, ma non si può. Lo facciamo per il loro, ma soprattutto per il nostro bene» dico io accelerando un pochino, ho bisogno di adrenalina e la velocità riesce a darmela. Lucy mi guarda e riesce subito a calmarmi ma le altre continuano a discutere animatamente.
Arrivate al posto  parcheggio l’auto e tutte insieme entriamo nella sede. 
«Salve ragazze, vi presento Bruce – dice guardandoci, poi sposta lo sguardo su di lui e continua – loro sono Baileys, Sherry, Ambrosia, Millefiori e Lime». 

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Capitolo 2
*** They can’t know ***


They can’t know

Jade’s pov
 
Ok, chi è questo tipo? Io e le mie amiche ci guardiamo perplesse ed io spero che non vogliano inserire questo tipo come membro aggiuntivo della squadra, noi andiamo bene così. Non abbiamo bisogno di un armadio di muscoli, siamo forti comunque, ma sentiamo cosa hanno da dirci, magari mi sto sbagliando.
«Allora ragazze, Bruce vi fornirà del materiale su tre individui che voi dovreste conoscere bene, ma non sapete propriamente tutto di loro, hanno dei segreti che non credo vi farebbero piacere» termina il capo.
«Non fateci stare sulle spine, sparate!» rispondo io, mi stanno facendo saltare i nervi queste allusioni a persone di cui non conosco né il volto né il nome.
«Andiamo nella sala riunioni, gli altri agenti ci stanno aspettando» risponde Bruce o come cavolo si chiama.
Durante il tragitto e dopo aver superato i vari controlli per entrare nella struttura sono ancora più ansiosa e non mi era mai successo prima. Anche Juliet e Blair sono nervose, mentre Gabrielle e Lucy non mostrano un particolare stato d’animo.
«Sedetevi ragazze!» esclama il capo appena mettiamo piede all’interno della sala riunioni. Caspita, c’è proprio un sacco di gente! Juliet e Lucy si siedono subito e così anche noi.
«Allora, molti di voi mi conoscono e altri no, sono Bruce Parker e sono stato mandato qui da Longley per svolgere un compito di massima segretezza con tutti voi e con il direttore generale di questa sede abbiamo scelto i cinque principali agenti che si occuperanno dell’operazione insieme a me. Gli agenti scelti sono stati selezionati perché sono a stretto contatto con i soggetti che dobbiamo sorvegliare e analizzare» dice il tizio mentre guarda insistentemente verso la nostra parte. Non mi piace quando mi osservano così, se non smette mi alzo e gli dò un pugno ben assestato sullo stomaco e credo che Blair e Juliet siano d’accordo con me, mentre Gabrielle e Lucy ascoltano attentamente e si guardano come se avessero ricevuto l’illuminazione divina.
«Gli agenti scelti sono Blair Winston, Juliet Montgomery, Lucille Montgomery, Jade Russel e Gabrielle Armstrong, mentre tutti voi sarete il contorno. – fece una piccola pausa per riprendere aria e poi riprese – Ora ragazze, seguitemi nel mio ufficio insieme a Bruce, faremmo la prima ispezione dei soggetti» disse il capo alzandosi e facendo segno di seguirci.
È veramente molto strano vedere il capo in due modalità diverse. A casa fa il padre pazzo mentre qui fa l’uomo tutto d’un pezzo. Chi non lo conosce veramente pensa sempre a come la dolce Eleanor possa stare con lui. Eccolo qui, Andrew Montgomery: capo dell’associazione e padre di Juliet e Lucy. Guardando sue figlie non puoi fare a meno di notare la somiglianza, già le due sorelle si somigliano tantissimo, ma con lui vicino possono sembrare tre persone identiche. Lui ha gli stessi occhi di Juliet e gli stessi capelli di entrambe, è un po’ più alto e muscoloso di loro, ma sono convinta che senza potrebbe interpretare la parte del terzo gemello.
Comunque, dopo mille corridoi arriviamo all’ufficio di Andrew che ci fa accomodare e subito, senza dire una parola, fa partire il video. Ciò che vedo mi lascia sconvolta e così anche le mie amiche. Blair sta piangendo, Juliet è diventata una lastra di ghiaccio e se ora la pungessi con un ago, non uscirebbe un minimo di sangue. Lucy è scioccata e Gabrielle si porta una mano alla bocca cercando di coprirla. Lo stupore è davvero troppo.
Non può essere vera una cosa del genere, io mi rifiuto di crederci, c’è sicuramente un errore. È così vero? Mi ripeto mentalmente questa frase è rimango immobile, ormai Juliet sta abbracciando Blair che piange come una fontana, poverina, è rimasta veramente sconvolta. 
 
Carlos’ pov
 
Ieri notte penso di aver fatto la follia del secolo, ho mandato seriamente quel messaggio demenziale a Lucy! Non posso averlo fatto sul serio, sono uno stupido con la S maiuscola. Non ho detto nulla ai miei amici, ma credo che tra non molto glielo dirò. Stiamo andando a casa di Kendall e i suoi non ci sono, berremo come spugne ed io dirò la verità, come sempre del resto. Ogni volta che cerco di nascondere loro qualcosa capitano queste occasioni irripetibili e la finiamo sempre a bere e giocare alla play tutta la notte, fortunatamente domani è sabato quindi non ci sarà il problema della scuola.
«Los? Los! Ci sei?» mi chiede James mentre guida e gli altri ridono, io sbuffo sonoramente «Sì, certo che ci sono. Dove altro dovrei essere?» chiedo con ovvietà.
«Magari vorresti essere con la tua bella Lucy» dice Kendall con uno sguardo malizioso ed io non posso far altro che sospirare e lasciar perdere il discorso.
«Comunque Los, dovresti dirglielo. Non puoi fare semplicemente l’amico e soffrire» dice Dustin e James fa sì con la testa per farmi capire che condivide il pensiero del nostro amico.
«Cosa dovrei dirle?» chiedo. Non ho ancora ammesso che lei mi piace, ma loro lo hanno intuito da un pezzo.
«Che sei cotto di lei!» esclama Logan e tutti applaudono e fischiano, tranne James che sta guidando.
Dopo circa un quarto d’ora arriviamo a casa di Kendall, James parcheggia la macchina, scendiamo e corriamo verso la casa che oggi sarà testimone della nostra pazzia e infatti, appena entriamo mettiamo gli alcolici in freezer e iniziamo a saltare da una parte all’altra. Ho la sensazione che questa volta la playstation aspetterà.
«Allora Logan, dove sta la tua bella?» chiede James lanciandogli un cuscino in piena faccia.
«Insieme alla tua principessa Jamie» risponde Logan mentre cerca la giusta posizione per rendere la cuscinata a James.
«Jade mi ha detto che sarebbero state tutte insieme stasera» dice Kendall, offrendoci una Coca-Cola perché gli alcolici sono ancora caldi. Ecco perché Lucy non è uscita con me, doveva vedersi con le sue amiche, quindi non mi sta evitando! Questa notizia mi solleva quindi prendo la Coca-Cola e ne bevo un lungo sorso, mi ricarica le energie.
«Vorrei sapere che fanno, manderò un messaggio a Juliet» dice James, prendendo in mano il cellulare. Manderò anche io un messaggio a Lucy.
“Ehi tutto bene? Che state combinando?”
«Che ne dite se invitiamo le ragazze qui? Kendall potrà stare con Jade, Logan scambierà effusioni con Blair, Dustin guarderà Gabrielle senza dire nulla e James potrà corteggiare Juliet. È perfetto!» propongo, e tutti fanno cenno di sì con la testa mentre Dustin da una gomitata sullo stomaco a Logan mentre Kandall e James sghignazzano.
“Niente di speciale” ecco la risposta di Lucy, non capisco perché è sempre così glaciale. Sembra la Regina delle Nevi.
“Raggiungeteci a casa di Kendall. Ci sono io, Logan, James, Dustin e ovviamente Kendall” rispondo velocemente.
“Ok arriviamo” risponde ed io sorrido come un ebete.
 
Lucy’s pov
 
Se Juliet e Blair non avessero insistito, probabilmente non saremmo andate a casa di Kendall, ma loro ci tenevano e credo che neanche a Jade e Gabrielle dispiacesse poi così tanto. Alla fine hanno vinto Juliet e Jade, abbiamo comprato la pizza e ora stiamo parcheggiando l’auto fuori dalla casa di Kendall. Io e Gabrielle prendiamo i cartoni delle pizze e le altre si precipitano a suonare il campanello di casa Schmidt al quale risponde Kendall e ci invita ad entrare.
«Ciao a tutti» dicono Juliet e Jade. Blair urla un “ciao” ridendo perché Logan ha iniziato a farle il solletico. Subito dopo entriamo io e Gabrielle con cinque cartoni di pizza a testa e salutiamo con un “ciao” generale per poi poggiare subito le pizze nel tavolo della cucina.
Appena mi giro vedo James che abbraccia Juliet da dietro e le sta sussurrando qualcosa all’orecchio. La scena è molto tenera, ma se lui continua così, mia sorella finirà per crederci davvero e si illuderà. Credo che io e Maslow ci scambieremo due chiacchiere stasera.
«Allora ragazzi a chi va un po’ di lime?» chiede Kendall tirando fuori il liquore dal freezer, Jade ha già i bicchieri in mano. Al nome dell’alcolico noi ci guardiamo, ma le ragazze guardano soprattutto me. Fortunatamente i ragazzi non si sono accorti di niente perché sono troppo impegnati a correre per farsi versare da bere.
Dopo la rivelazione di stasera, sentire il mio nome in codice, non mi fa sentire molto bene, ma comunque abbiamo deciso che penseremo al da farsi domani, oggi ci concentreremo a divertirci.
«Principessa ne vuoi?» chiede James porgendo un bicchiere a Juliet e lei annuisce ed inizia a bere il liquido.
«Maslow, possiamo parlare un secondo in privato?» chiedo a James che annuisce dubbioso e mia sorella mi guarda senza capire, ma del resto, lo stanno facendo anche tutti gli altri tranne Carlos. Lui sembra che sia geloso, ma dopo, parlerò anche con lui.
Io e James ci spostiamo nel giardino. «Che intenzioni hai con mia sorella?» chiedo senza girarci troppo intorno.
«Lei è molto carina, ma siamo amici» risponde lui come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
«E se magari lei provasse qualcosa per te? Continueresti a dedicarle tutte le attenzioni che le dedichi ora?» chiedo io e lui mi guarda per un secondo stando in silenzio.
«Lei prova già qualcosa per me, me ne sono accorto, però io non sono ancora sicuro dei miei sentimenti. Lei mi piace, ma non so ancora se tra noi potrebbe nascere qualcosa» mi risponde tranquillo, ma a me questa risposta non piace per niente.
«Stalle lontano Maslow, mia sorella non si merita di soffrire quindi gira al largo» dico voltandomi di spalle e andando via, ma lui mi blocca.
«Lei mi fa star bene, e io la faccio stare bene» mi dice guardandomi negli occhi.
«Ma se la illudi quella a stare male sarà lei, non tu, quindi lasciala stare e torna quando sarai sicuro, sempre che lei ti voglia ancora. Ci vediamo dentro» questa volta non mi ferma, ma va bene così. Devo pensare a mia sorella non ad uno stupido insicuro.
Quando entro vedo tutti che ballano tranne Juliet e Gabrielle che stanno parlando. Quando Juliet mi vede mi fa un sorriso strano e vedo che si è scolata una bottiglia di vodka alla pesca da sola e Gabrielle è a metà di quella alla fragola. Mia sorella non beve e non regge l’alcol, ma si sta divertendo e se sta bene lei, sto bene pure io. Mi concedo un bicchiere e Carlos mi chiede se possiamo parlare. Io acconsento e lo seguo all’interno della stanza dei signori Schmidt.
 
James’ pov
 
Le parole di Lucy mi hanno lasciato perplesso, ma mi fanno pensare. Cosa voglio veramente?
Quando rientro dentro la scena che mi si presenta davanti è surreale. La mia principe... Juliet, è ubriaca fradicia e mi corre incontro abbracciandomi ed io, non posso far altro che ricambiare la stretta.
«Sei bellissimo – mi dice ad un orecchio e poi continua – andiamo a fare un giro in macchina»
Io mi guardo intorno e non vedo Lucy quindi rispondo di sì, avviso Kendall che stiamo facendo un giro e prendo Juliet per mano guidandola verso la macchina.
«Come mai questa voglia improvvisa di girare in macchina?» chiedo mettendo in moto.
«Avevo voglia di stare con te» risponde mentre mi guarda, ma la vera Juliet non avrebbe mai avuto il coraggio di dirmi una cosa simile.
«Molto interessante... Come mai?» chiedo. So che è sbagliato e lei non è sobria, ma credo che la sua presenza possa aiutarmi a chiarire con me stesso.
«Mi piaci moltissimo» risponde senza pensarci, è davvero molto, molto carina. Io rimango zitto e guardo la strada. La porterò un po’ in spiaggia per fare una passeggiata.
«Dai principessa, scendi che facciamo una passeggiata» dico aprendo il mio sportello. Lei annuisce e scende dall’auto, la prendo per mano e ci incamminiamo verso la spiaggia. 
Di punto in bianco lei si ferma, si toglie la maglia, gli shorts, le calze e le scarpe e correi verso il mare entrando in acqua e facendosi un bel bagno.
«Dai James raggiungimi, l’acqua è fantastica ed anche molto calda» dice tutto questo mentre ride.
«Dai principessa esci dall’acqua, puoi ammalarti» dico mentre mi avvicino. Lei esce e mi corre incontro abbracciandomi. È completamente bagnata e sta bagnando anche me. «Ho raccolto i tuoi vestiti, devi asciugarti un pochino, andiamo in macchina» lei annuisce e mi segue.
«Jamie, possiamo stare fuori ancora un po’? Puoi accendere il riscaldamento in macchina, ma non voglio tornare nella mia vita stressante» mi chiede con gli occhi lucidi.
«D’accordo, stiamo pure in macchina» le dico sorridendo.
 
Un’ora e mezzo dopo rientriamo a casa di Kendall, ci ha aperto lui che è l’unico sveglio insieme a Jade. I vestiti di Juliet si sono asciugati quindi è vestita per fortuna. Jade mi guarda malissimo, che sia alleata di Lucy?
«Che avete fatto fino ad ora?» mi chiede Jade guardandomi sospettosa.
«Nulla di ciò che pensi Jade. Abbiamo fatto solo un giro» rispondo io sostenendo Juliet che sta iniziando a smaltire la sbornia.
«Ho sonno. Jamie andiamo a dormire nella stanza dei genitori di Kendall, sono sicura che è stata riservata per noi» dice Juliet tirandomi verso la stanza dei genitori di Kendall. Io guardo il mio amico che mi fa un cenno d’assenso e Jade mi guarda, ma non dice nulla, penso che abbia capito che non ho cattive intenzioni e soprattutto che non approfitterei mai di lei.
Appena entriamo nella stanza, Juliet si toglie i vestiti e si butta sul letto, io entro un secondo in bagno per lavarmi la faccia e quando ritorno lei sta già dormendo. Mi tolgo i pantaloni e la maglietta e mi sdraio nel letto accanto a lei, ha una faccia angelica mentre dorme.
 
Jade’s pov
 
Li guardo entrare in camera e guardo Kendall «Ma cosa ti è saltato in mente? E se dovessero fare qualcosa? Non posso permettere che James faccia qualcosa alla mia amica!» dico sotto voce per non svegliare gli altri.
«Stai tranquilla, non succederà nulla, andiamo a dormire anche noi» dice lui guardandomi e prendendomi per mano per salire nella sua stanza, io lo seguo senza riserve. Kendall mi porge una sua maglia e vado in bagno a cambiarmi e Kendall si cambia in stanza. Quando torno ci sdraiamo nel suo letto e dopo una buonanotte sussurrata crollo nel mondo dei sogni.

Angolo autrice
Ciao a tutti, la scorsa volta ho completamente dimenticato l’angolo autrice anche perché non sono particolarmente brava a scriverlo. Ogni volta mi trovo perplessa e quindi non ci presto una particolare intenzione, ma se vi fa piacere ditemelo, cercherò di provarci.
Comunque, questo è il nuovo capitolo, spero che vi piaccia anche se per ora, è solo un capitolo di “passaggio” che ci prepara al cuore della storia.
Sinceramente non so che altro dire, quindi, grazie mille per chi la scorsa volta ha recensito, a chi ha letto e a chi recensirà ancora. Ci sentiamo prestissimo.
BrightIncubus

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Capitolo 3
*** Central Intelligence Agency ***


Cantral Intelligence Agency
 
James’ pov
 
I raggi del sole filtrano dalla finestra e mi costringono ad aprire gli occhi. Il letto è vuoto, davanti a me c’è Juliet che si sta vestendo e appena vede che sono sveglio diventa tutta rossa.
«Buongiorno Jamie, qualsiasi cosa abbia detto o fatto ieri, sappi che non ero in me» dice in preda all’imbarazzo e un po’ mi dispiace che non si ricordi nulla.
«Stai tranquilla, non ricordo neanche come siamo arrivati in questo letto, immaginati se riesco a ricordarmi il resto della serata» mento io, non voglio che si creino situazioni imbarazzanti fra noi, è meglio che non sappia che ha spiattellato tutto.
Mi alzo e mi vesto anche io poi usciamo dalla stanza e andiamo in cucina, ho una fame da lupi e spero che Carlos abbia preparato una colazione con i fiocchi.
«Buongiorno» diciamo io e Juliet nello stesso momento. Tutti mormorano qualcosa di simile ad un buongiorno tranne Lucy che con un sorriso smagliante che non avevo mai visto, viene ad abbracciare la sorella accompagnandola con un «Buongiorno sorellina».
«Buongiorno Lulù!» esclama Juliet felice abbracciando la sorella.
«Ti ho preparato la colazione come piace a te. Fette di pane con Nutella e succo d’arancia» dice Lucy mostrando la colazione per Juliet che sorride e si siede.
«James per te non l’ha preparata nessuno. Le uova e il bacon sono in frigo e le salsicce sono poggiate lì» dice Carlos ridendo alla mia faccia delusa, ma poi mi mostra la mia colazione. Non mi lascerebbe mai senza mangiare.
«Allora, Kendall ha chiesto se restiamo a pranzo qui, ma noi abbiamo bisogno di una doccia e vestiti puliti, che si fa?» domanda Jade.
«Possiamo andare a casa mia, ci facciamo una doccia e poi potete usare i miei vestiti e anche quelli di Lucy» dice Juliet dopo un lungo sorso di succo. Le ragazze dicono tutte di sì e dopo mezz’ora rimaniamo solo noi maschi.
«Allora Jamie, come mai avete dormito insieme?» mi chiede Logan malizioso.
«Eravamo stanchi e ci siamo addormentati. Tutto qui» rispondo io mentre vado alla ricerca del telecomando. «Allora è per questo che quando abbiamo controllato stamattina eravate in mutande abbracciati come due koala» risponde lui ridendo. Io dormivo, non mi sono accorto di nulla quindi mi limito e sorridere.
«Lasciando perdere chi ha dormito con chi, ho scoperto la password della cassaforte dei miei» dice Kendall con un sorriso vittorioso aprendo la porta dello studio. Tutti lo seguiamo e quando apre troviamo dei soldi e tantissimi documenti con un CD accorpato. C’è scritto CIA, ma dubito che sia la CIA vera e propria, sarà una sigla come un’altra. Kendall però prende il CD e lo porta in soggiorno, noi lo seguiamo a ruota non sapendo che fare.
«Io sono curioso, quando arrivano le ragazze guarderemo il contenuto del disco» dice Kendall mentre inizia a passarci i joypad per fare una partita alla play.
 
Jade’s pov
 
Finalmente anche Gabrielle esce dal bagno lavata e vestita, il signor Montgomery ci ha riunite in salotto per una “riunione straordinaria”. Elle si siede accanto a Lucy nel divano in attesa che inizi a parlare.
«Ieri siete state a casa Schmidt e avete sicuramente un’idea chiara di come è sistemata la casa» dice il padre delle gemelle in tono serio.
«E quindi?» chiede Lucy che come tutte noi non ha capito cosa c’entra conoscere casa Schmidt.
«Kent Schmidt ha un video che vi ritrae, non si vedono i vostri volti, ma si sentono le vostre voci e non solo, si vede Juliet che disinnesca la bomba, Jade, Lucy e Gabrielle che picchiano gli scagnozzi senza nessuna pietà e Blair che cerca di staccare le telecamere. Però non è finita, si sentono i vostri nomi in codice e si vedono i profili e i vostri capelli. Lui sta studiando quel video per trovarvi quindi dovete prenderlo e cercare di far sparire tutte le altre copie. Inoltre, tu Blair sei un’hacker, devi entrare su tutti i suoi computer e cancellare ogni cosa» conclude il nostro capo.
«Oggi pranzeremo a casa Schmidt, è l’occasione giusta» dice Gabrielle e tutte annuiamo.
«Cercate anche documenti, dovrebbe esserci un intero volume sulla Central Intelligence Agency e dobbiamo prendere tutto, non possiamo lasciarlo fare» dice il signor Montgomery preoccupato, non è facile come compito e non siamo ancora agenti esperte, ma siamo le più vicine agli obbiettivi.
Usciamo dalla casa di Lucy e Juliet saliamo in macchina per tornare a casa di Kendall.
«Allora, come ci organizziamo?» chiede Blair.
«Jade è la migliore amica di Kendall, quindi cercherà di farsi dire dove tengono le cose importanti, io e Gabrielle terremo impegnati i ragazzi mentre Juliet e Blair troveranno tutti gli oggetti che potrebbero aver ripreso anche accidentalmente una di noi, e poi con Jade prenderanno tutti i documenti che ci riguardano» propone Lucy e noi annuiamo. Lei e Gabrielle sono le strateghe del gruppo, sono sempre organizzatissime e ognuna ha un compito importante.
«Mi raccomando ragazze, massima discrezione, non devono accorgersi di nulla» dice Gabrielle quando intravediamo casa Schmidt. «Ma non facciamo prima ad entrare quando non c’è nessuno?» chiede Blair con ovvietà. «Desteremo troppi sospetti, invece così facciamo la parte delle amiche che stanno con gli amici e nel frattempo svolgiamo la missione» risponde Juliet e noi condividiamo il suo pensiero, sarebbe troppo rischioso anche perché questo compito dobbiamo svolgerlo da sole, gli altri ci aiuteranno prima di completare la missione.
Eccoci davanti alla casa di Kendall, suoniamo il campanello e il padrone di casa viene ad aprirci solo dopo qualche minuto.
«Scusate ragazze, stavamo giocando alla play» si scusa Kendall. «Per questa volta passi Schmidt» rispondo io e lui mi abbraccia. Amo i suoi abbracci, mi fanno sentire così bene.
«Allora? Chi cucina per il pranzo?» chiede Carlos mentre da un bacio sulla guancia a Lucy. Questi due non me la contano giusta, poi parleremo anche di questo con Lucy.
«Io, tu, Gabrielle e Dustin!» risponde Lucy mentre ci scambiamo uno sguardo di intesa.
«Perfetto! Allora io, Juliet e Blair sistemeremo un po’ il disastro che abbiamo fatto ieri e voi maschietti rimanenti potete giocare alla play» dico avvicinandomi alla console, ma ciò che vedo mi lascia paralizzata. «Ragazze, andiamo a pulire» dico mantenendo la calma. Juliet e Blair mi seguono e subito mi chiedono cosa è successo. «Ho visto un CD con scritto CIA sopra i giochi della play, però potrebbe essere solo una casualità» dico subito per far rilassare le mie amiche.
«Entriamo nelle stanze, sai per caso dove si trova la cassaforte? È il primo posto che dobbiamo controllare» dice Juliet ed io indico lo studio. Lei entra dove le ho indicato, Blair nello sgabuzzino ed io nella stanza dei signori Schmidt.
 
Juliet’s pov
 
Sono dentro lo studio, ora devo cercare la cassaforte. Generalmente sta dietro i quadri ma Kent Schmidt non è così stupido. Apro il mio zaino e prendo i miei attrezzi, punto tutto sul retro del cassetto. Inizio a smontarlo, ci sono un sacco di cianfrusaglie inutili, ma ecco la cassaforte. Ora devo lavorare per aprirla, credo che sarà parecchio difficile, ha la password digitale. 
Prendo il cellulare e mando un messaggio a Blair “Trovato. Ha la password digitale, bisogna entrare nel sistema operativo” scrivo e la sua risposta non tarda ad arrivare “Arrivo” ed infatti ecco che la porta si apre e lei inizia a lavorare tramite il cellulare.
«È troppo rischioso Juls, andiamo in soggiorno, lavorerò da lì» dice Blair avviandosi verso la porta. Io risistemo il cassetto e poi insieme andiamo a chiamare Jade per spiegarle tutto. Più tardi lo diremo anche a Elle e Lucy.
«Cosa si mangia di buono?» chiede Jade allegra. «Abbiamo pensato ad un’insalata leggera» risponde Lucy mostrandola.
«È uno scherzo?» chiedo io agitata. «Certo principessa, credo che abbiano preparato degli hamburger e l’insalata sia solo il contorno» dice James sbucando dietro di me, indicando il piatto con gli hamburger sul tavolo, e guadagnandosi un’occhiataccia da mia sorella. Devono ancora spiegarmi cosa si sono detti, ma dubito che James me lo dirà, lo chiederò a Lucy.
«Iniziate a sedervi, io credo di aver dimenticato il cellulare in soggiorno» dice Jade mentre di incammina, ma Kendall la ferma «Lo hai in tasca, scema» le dice sorridendole. Jade sorride di rimando e si siede a tavola. Sono sicura che volesse recuperare il CD, proveremo dopo. Nel frattempo ci sediamo tutti a tavola e iniziamo a mangiare.
«Kendall ha trovato un CD nella cassaforte dei suoi e sopra c’è scritto CIA, non sarà la vera CIA, ma siamo curiosi e vi abbiamo aspettato per guardarlo, ma poi ci siamo dimenticati. Lo guardiamo dopo pranzo?» dice Logan e i ragazzi annuiscono. Noi ci scambiamo occhiate disperate, e Carlos lo nota subito. «Qualcosa non va ragazze?» chiede curioso.
«Nulla, tranquillo. Solo che non siamo appassionate di spionaggio» rispondo tranquilla. «Tanto non sarà realmente un video della CIA quindi rilassatevi, al massimo ci facciamo due risate» mi dice James con un sorriso che mi fa sciogliere.
Abbiamo tutti finito di mangiare e stiamo ritirando il tavolo. «Io vado ad accendere il computer e attaccarlo al televisore» annuncia Kendall correndo verso il soggiorno. Tutto questo entusiasmo e non sanno neanche cosa c’è nel video. Spero che sia un video sbagliato o se è quello giusto, spero che non ci riconoscano.
«Ragazze andiamo un secondo in bagno a sistemarci?» chiede Blair. Noi siamo famose per il fatto che andiamo in bagno tutte e cinque insieme e per fortuna non destiamo sospetti.
Appena arriviamo in bagno io e Lucy ne approfittiamo per lavarci le mani. «Se è il filmato giusto, che si fa?» chiede Gabrielle sedendosi sul pavimento.
«Blair è un’hacker, entrerà nel programma del computer e arresterà il sistema momentaneamente» risponde Jade. «Dal cellulare non posso fare tanto, sto già cercando di accedere alla cassaforte, non posso fare altre, ma tu Juls te la cavi con le piccole cose. Prova ad entrare tu» dice Blair mentre lavora al cellulare. Io annuisco e cerco di connettermi mentre andiamo a raggiungere gli altri. 
«Finalmente ragazze sedetevi che facciamo partire il video» noi ci sediamo e le mie amiche mi guardano. Io mi limito ad un cenno d’assenso.
«Sta iniziando – inizia Kendall, ma si blocca quando vede che è solo l’androne di un grattacielo – È solo un androne!» ma rimane perplesso quando vede cinque figure vestite di nero, tre delle quali picchiano gli inseguitori, una si arrampica verso le telecamere e una cerca di disinnescare una bomba. «Forza Sherry!» dice una delle figure del video che dovrebbe essere Elle. La sua voce non si riconosce tanto. «Fatto! Quel bastardo voleva farci saltare in aria!» dico io nel video.
Fortunatamente riesco ad arrestare tutto e il computer si spegne, come se fosse morto. Tutti i ragazzi si guardano. «Sarà sicuramente la scena di qualche film!» dice Dustin ridendo. Noi ridiamo con lui e anche gli altri ridono. Sembra che non abbiano fatto particolarmente caso a tutti i dettagli, così Kendall stacca il computer e lo poggia sopra il tavolo e propone di giocare a nascondino. Ovviamente tutti accettiamo.
«Il più piccolo conta per primo» annuncia Dustin che sa perfettamente che la più piccola è Gabrielle, infatti lei si fa avanti ed inizia a contare.
Io mi sto nascondendo dentro l’armadio dei signori Schmidt, ma non sono sola, James è proprio accanto a me e mi sta fissando.
«Jamie, siamo stretti qui, perché non hai cercato un altro posto?» chiedo arrossendo per la troppa vicinanza.
«Volevo stare con te» mi risponde abbracciandomi, ma mi sembra di aver già vissuto questa scena, è una strana sensazione.
Ora lui ha le mani nei miei fianchi e ci guardiamo negli occhi per quanto il buio dell’armadio ce lo permetta. Lui si sta avvicinando pericolosamente, ma non mi sposto, voglio che succeda ed infatti ecco le sue labbra sulle mie. È uno sfioramento appena percettibile, ma io mi avvicino di più e faccio in modo che le nostre labbra aderiscano alla perfezione. Subito dopo lui disegna il contorno delle mie labbra con la lingua ed io concedo l’accesso alle mie labbra. È un momento magico, nessuno potrebbe mai rovinarlo.
«Trovati!» nessuno tranne Gabrielle che ci guarda sconcertata e mormora un “scusa” per poi correre via. Ora io e James siamo soli e non so che dire, che fare, non so cosa ha significato per lui quel bacio. «Mi dispiace» mormoro e lui mi prende per i fianchi e mi scocca un altro bacio sulle labbra per poi uscire dalla stanza.
Qualche secondo dopo esco anche io e vedo Jade e Blair che sorridono e andiamo in salotto.
«Per noi si è fatto tardi, è ora di andare» dice Blair andando verso Logan per dargli un bacio.
«Ciao!» diciamo noi ragazze ed i ragazzi ci salutano nello stesso modo.
Saliamo subito in macchina, devo sapere perché Blair e Jade sorridevano in quel modo e poi devo parlare con Elle, non sarà stato sicuramente un bello spettacolo.
«Sono entrata nel sistema operativo della cassaforte e l’ho aperta, dentro la borsa ho tutti i fascicoli che riguardano noi e gli altri agenti. Ho cancellato le nostre immagini dalle piccole videocamere nascoste nella casa e Jade ha recuperato il CD. Inoltre sono entrata nel sistema del computer e ho salvato nel mio pc che sta a casa tutti i file e poi li ho eliminati» dice Blair entusiasta. «E non solo, Blair è stata così brava da mantenere l’accesso a tutti i computer di casa Schmidt, possiamo vedere anche quelli degli esterni che accedono nella casa» completa Jade.
«Ottimo, anche se, ho avuto paura quando è partito il video» confessa Gabrielle.
«È andata ragazze, ora non ci resta che passare alla fase due» dico mettendo in moto la macchina.
 
Kendall’s pov
 
«Ragazzi, qualcosa non mi torna» dico di punto in bianco. «Cioè?» mi chiede Logan guardandomi interessato e subito dopo, lo fanno anche tutti gli altri.
«Quel video aveva qualcosa di strano. Quella ragazza, o ragazzo, ma sembrava una donna, veniva chiamata Sherry e stava disinnescando una bomba. Ma la cosa più assurda è che quella voce era familiare» espongo tutto ai miei amici. «Se era un’attrice è ovvio che la sua voce ti fosse familiare, però devo dire che ha dato la tua stessa sensazione anche a me» risponde Carlos.
«Secondo me vi state facendo film mentali, riguardiamo il CD e chiariamo tutti i dubbi» propone Dustin ed io vado a prendere il computer che ha misteriosamente ripreso a funzionare, ma non c’è nessun CD, c’è solo un dischetto di plastica. «È sparito!» esclamo e tutti vengono a vedere.
«Come ha fatto a sparire? Tuo padre ci ucciderà!» dice Logan in preda al panico.
«Il problema è un altro. Chi è stato a prenderlo?» chiede James scrutandoci.
«Oltre a noi c’erano solo le ragazze, quindi, dobbiamo parlare con loro» dice Dustin e tutti siamo d’accordo. 
Saliamo sulla macchina di James e la destinazione può essere una sola: casa Montgomery. Infatti, in venti minuti siamo fuori da una graziosa villetta. Scendiamo dalla macchina, suono il campanello e ad aprirmi è una graziosa bambina che avrà sì e no dodici anni. «Ciao, siete amici di Michael?» chiede restando sulla porta, ma non abbiamo il tempo di rispondere che sentiamo la voce di Juliet «Rachel, chi è alla porta?» dice raggiungendo quella che suppongo sia la sua sorellina.
«Ciao ragazzi, che ci fate qui?» chiede perplessa.
Abbiamo un po’ di domande ed è meglio entrare per parlare, ma sembra che Juliet non voglia farci entrare.

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Capitolo 4
*** In Love ***


In Love

Blair’s pov
 
Proprio ora non dovevano arrivare i ragazzi! Noi quattro stiamo cercando di nascondere tutte le cose prese a casa Schmidt e Juliet li tiene sulla porta, ma non credo che riuscirà a trattenerli. 
Finalmente Lucy prende tutti i documenti e corre in camera mentre io e le altre ci sediamo nel salotto.
«Juls non lasciare i ragazzi sulla porta, falli entrare» Lucy pronuncia queste parola mentre si affaccia alla porta ed infatti ecco la comparsa delle mie amiche, i ragazzi e la piccola Rachel.
«Chi è questa bambina?» chiede Kendall mentre si siede sul divano ed io abbraccio Logan.
«Oh, lei è la nostra sorellina, si chiama Rachel e ha dodici anni!» esclama Juliet mentre controlla in giro che non ci sia nulla.
«Rachel, loro sono Kendall, Carlos, James, Logan e Dustin» dice Lucy per finire le presentazioni.
«Io invece sono Michael e ora io e Rachel dobbiamo andare» dice Mike, il fratello di Juliet e Lucy entrando nel soggiorno. «Dove andate?» chiede Juliet.
«Porto Rachel dalla nonna, stasera esco e mamma e papà non ci sono» risponde lui e poi sparisce con Rachel. Poco dopo sentiamo il rumore dell’auto di Michael che parte.
«Avete anche un fratello maggiore?» chiede Carlos stupito e mentre Lucy sta per rispondere, Kendall lo interrompe. «Non siamo qui per fare la conoscenza della loro famiglia. Dobbiamo parlare». Noi ci guardiamo perché sappiamo benissimo di cosa vuole parlare.
«Coraggio biondo! Spara!» dice Jade tranquilla come sempre, mi stupisce ogni giorno.
«Avete presente il video che abbiamo visto a casa mia? – dice Kendall guardandoci e noi annuiamo – Il CD è sparito e siccome nella casa c’eravamo solo noi dieci, abbiamo supposto che foste state voi» conclude squadrandoci per captare le nostre reazioni.
«Mi pare che Juliet ti abbia detto che non siamo appassionate di spionaggio e di conseguenza neanche di film di quel genere. Inoltre, non avremmo mai fatto una cosa del genere, non avresti dovuto neanche sospettare» dico io acida citando le parole di Juliet.
L’aria è tesa, Kendall ci guarda sospettoso e si concentra su Jade, altro che migliori amici! James ci guarda, ma non credo che sospetti di noi, ma la cosa che più mi stupisce è che lui e Juls non si guardano negli occhi. Altra cosa che deve spiegarmi. Dustin è troppo concentrato su Elle e credo che non gli importi molto di questa storia e lo stesso vale per Carlos, con la differenza che lui guarda Lucy. Kendall ci riserva un’ultima occhiata «Si certo, non avrei dovuto sospettare di voi! Mi sono appena ricordato di aver preso io il dischetto per rimetterlo a posto» dice sorridendo.
Sono perplessa. Noi abbiamo preso il CD e ne abbiamo anche fatto qualche copia, Kendall non me la conta giusta e credo che lo pensino anche le altre. 
«Amore, ti va se usciamo?» mi chiede Logan rompendo il silenzio che si era creato. Io annuisco, mi alzo e lo prendo per mano. Ho proprio bisogno di stare un po’ con lui, il lavoro mi sta rubando tutto il tempo.
Usciamo dalla casa e Logan mi schiocca un bacio a stampo, ma poi si avvicina e me ne da uno vero ed io rispondo, quanto mi manca in questo periodo.
«Dove ti va di andare piccola?» mi chiede appena si stacca. «Andrei ovunque con te» rispondo e lui ride. Siamo a piedi perché loro sono venuti con la macchina di James e alla fine optiamo per una passeggiata, magari mangeremo in qualche fast-food e ci concentreremo su di noi anche perché io vengo assorbita dal lavoro, mentre lui dai suoi amici.
«Amore, c’è qualcosa che non va?» mi chiede notando che non sto parlando. «No, è tutto ok. Non mi sembra vero che siamo riusciti ad uscire insieme da soli» dico sorridendogli e dandogli un bacio sulla guancia. Lui mi stringe per la vita è mi da un bacio sui capelli. 
 
Jade’s pov
 
Blair e Logan sono usciti e noi stiamo bevendo Coca-Cola  seduti tranquillamente sul divano di casa Montgomery. Vorrei scattare una foto perché la situazione rasenta l’assurdo! Se il signor Montgomery vedesse una scena del genere si violenterebbe psicologicamente per trattenersi e non cacciare questi “animali” che ci provano con le sue bambine.
«Ragazzi, io devo andare. Devo aiutare mia madre a fare una cosa» dice Gabrielle alzandosi e prendendo le sue cose. «Ti accompagno!» esclama Dustin. La tartaruga si è svegliata dal letargo finalmente, non sopporto più la loro situazione, scambi di sguardi e poche parole quando sono cotti l’uno dell’altra. Valli a capire, ma almeno lui si sta finalmente svegliando. 
«Ci sentiamo dopo Elle. Ciao!» dice Juliet facendo l’occhiolino alla nostra amica che arrossisce. Tutti noi salutiamo i ragazzi che escono dalla casa. Siamo rimaste solo io, Juliet e Lucy con Kendall, James e Carlos.
«Ragazze, oggi resto a dormire qui» dico. Adoro stare in questa casa e ho l’esclusiva, sono l’unica che può auto invitarsi a dormire, a mangiare e fare quello che voglio. Loro annuiscono contente.
«Ma ti inviti così?» chiede James sconvolto dalla situazione.
«Certo! Questa è anche la sua casa. È la nostra sorellina adottiva» risponde Juliet abbracciandomi.
«Se lo dite voi» risponde lui prendendo in mano il cellulare.
«Alla fine te la sei fatta quella tipa o vi state ancora sentendo perché non te l’ha data?» chiede Kendall ridendo. Juliet si congela subito e sale in camera. Io e Lucy ci guardiamo ed io raggiungo la mia amica nella sua stanza.
«Juls, posso entrare?» chiedo aprendo la porta e vedendola in lacrime.
«Voglio stare sola!» esclama mettendo la testa sotto il cuscino. A questo punto, io entro comunque, tolgo il cuscino dalla faccia e la abbraccio. Lei risponde al mio abbraccio e piange. Juliet è molto sensibile per certe cose ed è soprattutto fragile, è innamorata di James e quelle parole l’hanno ferita parecchio.
«Juls, sai che ti adoro e non voglio che stai male, soprattutto per James» dico cercando ci consolarla. «Non doveva farmi questo, non dopo quello che è successo» dice lei tirando su con il naso. «Cosa è successo?» le chiedo curiosa. «Niente davvero, andiamo giù, è tutto ok» dice evitando di rispondere mentre si asciuga le lacrime e apre la porta. Ora si logorerà dentro, ma non lo darà a vedere. Credo che Lucy pesterà James questa volta, se tutto va bene sua madre non lo riconoscerà, mentre se va male... Dovrei preoccuparmi, ma penso che la aiuterò! 
«Scusate ragazzi, ero al telefono con mia madre. A proposito Lucy, la mamma ha detto di mangiare pizza altrimenti di cucinare qualcosa» dice Juliet sorridendo. Come sa mascherare lei i sentimenti, non credo che lo sappiano fare tutti.
«Cucini tu?» chiede Lucy per far stare Juliet un po’ da sola e riprendersi, infatti lei annuisce. «La aiuto io!» esclama James. Io e Lucy non sprizziamo felicità, ma comunque non possiamo metterci in mezzo.
«Ok, io e Carlos andiamo a sistemare le cose nella sala pranzo» dice Lucy prendendo Carlos per il colletto della maglietta e trascinandolo via. 
«Io e te che facciamo J?» mi chiede Kendall avvicinandosi. «Niente di quello che vuoi fare tu K» dico utilizzando l’iniziale del suo nome come ha fatto lui. Sa che lo odio e continua imperterrito a fare quello che vuole. «Ma siamo soli» dice lui con una faccina triste. «Si ma ti ho già detto che noi siamo solo amici e tra noi non ci sarà altro. Quel bacio, che tra l’altro era solo uno sfioramento di labbra, è stato solo un errore» dico allontanandomi. Lui si siede e tra noi cala il silenzio più totale. Noi siamo amici e in più ora come ora, non posso avvicinarmi troppo a lui, è rischioso soprattutto dopo la balla stratosferica che ha detto.
 
Lucy’s pov
 
Sto preparando il tavolo della sala pranzo con Carlos che non smette di farmi il solletico, è bello aver chiarito con lui, era una situazione troppo imbarazzante per rimanere tale.
«Ma ci pensi che se non mi avessi mandato quel messaggio assurdo dove dicevi di essere pazzo di me ora le cose sarebbero normali?» chiedo ridendo mentre Carlos mi abbraccia da dietro pronto a riprendere la sua tortura. «Ma noi non siamo normali e questa situazione è divertente in un certo senso» dice dandomi un bacio nel collo. «Se lo dici tu» dico liberandomi dal suo abbraccio e andando a prendere i piatti e le stoviglie per la cena. Carlos mi segue e notiamo che si respira un’aria molto pesante in cucina. Juliet e James sono in silenzio, lei taglia le verdure e lui osserva una padella come se fosse la cosa più interessante di questo mondo. Io prendo le cose e ne passo qualcuna a Carlos. «Jamie, visto che non stai facendo nulla, aiutaci» dico sorridendo e trattenendomi per non prenderlo a calci nel punto più sensibile di qualsiasi maschio.
«Perché mia sorella taglia le verdure come se stesse tagliando il collo di qualcuno?» chiedo poggiando i piatti sul tavolo. «È complicato» risponde lui spostando i piatti e sistemando la tovaglia. «Penso che dovresti renderlo semplice. Ti ho già avvertito Maslow, fai soffrire mia sorella e io ti uccido» rispondo minacciosa, qualcuno lassù deve voler particolarmente bene a questo ragazzo visto che non l’ho ancora malmenato.
«Te lo racconterà lei» risponde tranquillo. «Me lo racconterai tu ora!» rispondo avvicinandomi a lui. «Ragazzi che succede?» chiede Jade entrando nella sala pranzo. Io le faccio segno di seguirmi in cucina da Juliet.
«Allora, puoi spiegarmi che succede?» chiedo calma a mia sorella. «Ci sono problemi?» chiede Jade dopo di me. «Tutto ok ragazze, James è un idiota, solo questo» risponde condendo l’insalata.
«Questo lo sapevamo già» dico prendendo un pomodoro.
«È pronto. Andiamo a sederci!» esclama Juliet in tono nervoso. «Il discorso non è finito» dico seguendola e invitando Jade a fare altrettanto.
La cena si sta svolgendo in maniera tranquilla per ora, stiamo ridendo e scherzando. Peccato che solo io, Carlos e Jade siamo interessati a farlo, gli altri hanno tutti il muso e la voglia di far del male a James aumenta ogni secondo di più.
«Facciamo un gioco! Si chiama: Non ho mai...» dice Juliet. «Non lo conosco, come si gioca?» chiede Jade. Kendall, Carlos e James lo sanno, sono sbiancati subito.
«Funziona così: dopo che i giocatori si sono disposti in cerchio, il primo giocatore deve fare un’affermazione che cominci con “Non ho mai”. Tutti i giocatori che hanno fatto ciò che il giocatore dice di non aver mai fatto, devono bere e se nessuno beve, il giocatore che ha detto la frase, deve bere. Una regola comune afferma che, nel caso in cui una sola persona beva in seguito all’affermazione, tale persona deve spiegare dettagliatamente il motivo per cui beve. Il gioco prosegue con il giocatore successivo, che dice una sua frase a sua volta, e così via, finché il turno non torna al primo giocatore. A questo punto si può decidere se continuare per un altro giro o terminare il gioco» spiega Juliet. Ovviamente io e Jade ci stiamo e anche Carlos e Kendall, quindi, prendiamo gli alcolici dal frigorifero di mio padre e Juliet annuncia di voler iniziare lei, così andiamo tranquillamente in soggiorno, tutti tranne James, ha qualcosa da nascondere? 
Juliet si siede, accanto a lei si siede Carlos, poi Kendall, Jade, James e in mezzo a lui e Juliet mi siedo io. Tutti si versano del Jack Daniel’s nel bicchiere.
«Non ho mai preso in giro una ragazza solo per portarmela a letto» dice Juliet. Kendall e James bevono e su loro non avevo alcun dubbio. Ora è il turno di Carlos, speriamo che non dica niente di stupido. «Non ho mai baciato un ragazzo» dice e quindi io, Jade e Juliet beviamo. Ovviamente ha detto una cosa stupida. «Non ho mai tenuto nascosto una doppia vita» dice Kendall e anche se noi l’abbiamo fatto e continuiamo a farlo non beviamo, quindi Kendall è costretto a bere il secondo bicchiere di whisky. «Non ho mai fatto sesso» dice Jade. Vuole sicuramente far ubriacare i ragazzi e per Kendall è già il terzo bicchiere. 
«Non ho mai dormito in mutande e reggiseno con un mio amico» ecco James che tira fuori il suo lato stronzo. Juliet è l’unica a bere e quindi deve spiegare il motivo per il quale lo sta facendo.
«A casa di Kendall, ieri notte ho dormito in mutande e reggiseno nello stesso letto con James» dice Juliet mentre scola il contenuto del bicchiere in un secondo. Ora è il mio turno.
«Non ho mai guidato con una ragazza ubriaca seduta nel sedile del passeggero accanto a me» prendi questa James. Però non è il solo a bere come mi aspettavo, anche Kendall sta bevendo.
«Continuiamo?» chiede Juliet. «Direi che basta così» rispondo io ritirando il whisky.
 
James’ pov
 
Mi sento uno schifo, ma devo parlare con lei, non la sto prendendo in giro! «Juliet, possiamo parlare?» lei mi fulmina con lo sguardo e mi invita a salire al piano di sopra con lei sotto gli sguardi omicida che mi riservano Jade e Lucy.
«Dimmi» dice con un tono di voce gelido. Io non rispondo subito e mi soffermo un attimo a guardare la sua stanza. È veramente molto carina e femminile e soprattutto, credo che le piacciano particolarmente il bianco e il celeste. Tutto in questa stanza è caratterizzato da questi due colori.
«Per quello che ha detto Kendall...» inizio, ma lei mi interrompe «Ti ho già detto che non mi interessa. Io e te non stiamo insieme, siamo semplicemente amici e tu puoi fare quello che ti pare con chi vuoi. Però ho una cosa da chiederti: stammi lontano, non voglio avere accanto una persona che mi bacia e mi tratta come una principessa mentre sente altre ragazze solo per farci sesso, ma alla fine era la stessa cosa che volevi da me, vero?» chiede ed io mi sento un verme, l’essere più schifoso che esista al mondo. «Non volevo fare sesso con te, o per lo meno, non subito. Tu mi piaci!» esclamo è quasi mi sorprendo delle mie stesse parole. Ma cosa mi stai facendo Juliet?
«Se ti piacessi sul serio, non faresti lo stupido con le altre. Detto questo, non ho più nulla da dirti» mi dice mentre si avvia verso la porta, ma io la prendo per la vita è la abbraccio. «Dammi una possibilità» sussurrò al suo orecchio.
«È tardi» risponde sorridendo tristemente e aprendo la porta.
Sono arrivato tardi, mi sono accorto troppo tardi di essere innamorato di lei, ma avrebbe senso dirle ora che la amo? Non credo.
La guardo scendere le scale e prima di entrare nel salotto dove sono gli altri mi guarda e viene verso di me, mi da un bacio sulle labbra ed io la stringo a me ricambiando il bacio. Se il tempo si fermasse ora, ne sarei felice, ma il nostro momento termina appena lei si stacca. «Ti amo, ma non posso» dice mentre è ancora tra le mie braccia. «Ti amo anche io» rispondo senza neanche rendermene conto. «Se siamo fatti per stare insieme, un giorno accadrà, ma il nostro momento per ora è passato» dice prima di entrare nel soggiorno.
Ti sbagli Juliet, il nostro momento non è passato e te lo dimostrerò, farò il possibile per fartelo capire. 
Entro nel soggiorno e lei ride mentre sta seduta sulle gambe di Lucy. Le è tornato il buon umore alla mia principessa, o almeno sembra, in realtà sta male per la nostra situazione, ma le dimostrerò che si sbaglia.
«Allora Jamie, che avete fatto di sopra?» chiede Carlos con un sorriso malizioso.
«Abbiamo parlato, noi siamo amici e avevamo bisogno di parlare, vero principessa?» chiedo guardandola negli occhi. «Già» risponde lei sorridendo leggermente ed arrossendo.
«Ragazzi stanotte dormite da me, ok?» chiede Carlos a me e Kendall. «Io non posso, ho un impegno» rispondo. Kendall invece annuisce, quindi, ci congediamo dalle ragazze e accompagno i ragazzi a casa, poi torno a casa di Juliet e la chiamo al cellulare. «Principessa sono sotto casa tua, ti va di farci un giro?» chiedo e lei risponde con un “sto arrivando” sussurrato. Jade e Lucy si saranno già addormentate?
Eccola che arriva, ha dei semplici leggins neri e una felpa azzurra. «Che ci fai qui?» mi chiede mentre si tortura le mani. «Lo stesso che ci fai tu suppongo. Voglio stare con te» dico e lei ride leggermente. «È tutto così surreale» sussurra ed io le do un bacio in fronte. «È tutto vero» rispondo dolcemente. È come una droga per me, dopo la prima dose, non riesco più a fermarmi.
 
Angolo autrice
Eccoci qui con il nuovo capitolo, questa volta vi ho fatto aspettare troppo vero? Vi giuro che mi farò perdonare presto :)
In questo capitolo abbiamo Kendall Pinocchio, James carino e coccoloso, Dustin che si da una svegliata e Blair e Logan che fanno i fidanzatini, ma Carlos? Lui e Lucy non me la contano giusta e neanche Jade e Kendall... Che personaggi complicati!
Ok, ho finito di vaneggiare, come sempre grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono. Se vi va, fatemi sapere che ne pensate di questo nuovo capitolo.
Un bacio
BrightIncubus 

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Capitolo 5
*** Complicate love ***


Complicate love
 
Juliet’s pov
 
È l’alba ed io ho dormito per circa due ore sull’auto di James. Mi fa malissimo il collo, però è stato bello stare con lui, ma non è il nostro momento. 
«Buongiorno principessa» mormora lui avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra, ma io mi giro e il bacio va a finire sulla guancia.
«Si può sapere che ti prende?» mi chiede sbuffando.
«Non è il momento Jamie. Possiamo essere amici e trascorrere del tempo insieme, ma non è il caso diintraprendere una relazione ora. Ho bisogno di riflettere» dico poggiando la testa sulla sua spalla. C’è uno spettacolo fantastico e guardarlo con lui lo rende ancora più bello. Forse un bacio potrei anche concederglielo, vedremo dopo.
«Ehi Jamie, per quanto la tua auto sia scomoda per dormirci sopra, sono stata bene» dico attaccata a lui. 
«Anche io sono stato bene. Ti va di mangiare qualcosa?» mi chiede.
«Dubito che troveremo qualche locale aperto a quest’ora» rispondo sbadigliando. 
«Possiamo andare a casa mia, se vuoi» mi propone, ma il fatto di andare a casa sua mi mette a disagio. 
«E con i tuoi genitori?» chiedo per debellare il primo problema che mi impedisce di andare a casa sua. 
«Vivo da solo dall’anno scorso» mi dice mettendo in moto la macchina e avviandosi verso casa sua, suppongo. Non gli ho dato alcuna risposta, ma credo che farà a modo suo.
Infatti, dopo poco, ci troviamo davanti ad un palazzo, «Non è enorme e ordinata come casa tua, ma è confortevole» dice prendendomi per mano.
Effettivamente non è grande, ma per una o anche due persone può andare bene ed è arredata con un gusto che sembra vagamente femminile. 
«Hai scelto tu i mobili?» chiedo dubbiosa. 
«No, mia sorella Alison. Vieni accomodati in cucina» mi invita a seguirlo. «Cosa ti preparo?» mi chiede tirando fuori uova, bacon, salsicce varie, burro d’arachidi e tante altre cose. Per dire che vive da solo ed è un ragazzo, è abbastanza organizzato.
«Io non mangio di queste cose a colazione, ho sempre avuto la tendenza per non fare una colazione normale» gli dico e lui mi sorride tirando fuori un piccolo vasetto di Nutella e accendendo il tostapane. Se la nostra situazione non fosse così strana, lo sposerei all’istante.
«La Nutella piace anche a me, non per colazione certo, però se a te piace, serviti pure» dice porgendomi il vasetto per poi mettersi a preparare il caffè. 
Facciamo una colazione tranquilla. Lui mangia le uova ed io pane e Nutella e, tra una chiacchiera e l’altra, è già ora di rientrare. Se Mike dovesse vedermi con un ragazzo si arrabbierebbe eccessivamente. 
«Jamie, per me è ora di tornare. Se torna prima Mike devo litigarci e non ne ho nessuna voglia» dico alzandomi. 
«Geloso?» dice lui cercando le chiavi. 
«Non immagini quanto, a volte è peggio di papà» rispondo sbuffando.
Siamo seduti in macchina e ascoltiamo la musica dei Maroon 5, il suo gruppo preferito, ma il tempo passa troppo fretta. Siamo già fuori da casa mia e sto dando un bacio sulla guancia a James, ma lui prende il mio volto e mi stampa un bacio sulle labbra al quale io non mi sottraggo e rispondo. 
«Buona giornata» soffia sulle mie labbra scoccandovi un ultimo bacio. Sono sicura di essere diventata viola, mi avvio verso la casa e dopo un cenno con la mano entro dentro.
«Si può sapere dove sei stata?» urla Lucy appena entro dentro casa. 
«Con James» rispondo quasi bisbigliando. 
«Con James? Dobbiamo sorvegliarli, non stare allegramente con loro! Devo per caso ricordarti che abbiamo visto un video dove suo padre, quello di Kendall e di Logan sparano ai nostri agenti? Vogliono prendere il controllo della CIA e sarebbero disposti ad ammazzare tutti quelli che sanno più del dovuto e, notizia dell’ultimo minuto, tu sai più del dovuto!» mi grida contro, ma come ha fatto ad urlare per così tanto tempo?
«James non ne sa nulla, ne sono più che sicura e appunto. Dobbiamo sorvegliarli per proteggerli dai loro genitori» rispondo sedendomi sul divano. 
So fare bene il mio lavoro e, anche se il mio sentimento potrebbe influenzare la mia opera, sono certa che lui non c’entri nulla.
«Lucy ha ragione, ma non penso che sia l’unico da cui dobbiamo guardarci le spalle, Kendall ha detto una balla stratosferica!» aggiunge Jade.
«Chiamo Blair e Elle, dobbiamo ragionare sul da farsi» dice Lucy prendendo il cellulare.
«Che avete fatto? Raccontami da ieri a stamattina possibilmente» dice Jade.
«Allora, ieri ci siamo baciati, ma non ne abbiamo parlato. Di sera abbiamo discusso e io ero decisa ad allontanarlo, ma non riesco quindi stiamo vivendo una relazione strana. Ieri notte abbiamo fatto un giro e ci siamo addormentati sulla sua auto e stamattina abbiamo fatto colazione a casa sua. Tutto qui» dico semplicemente, avrei voluto tenere tutto questo per me, ma le mie amiche sono le mie amiche.
«Interessante, vi siete dichiarati?» mi chiede curiosa ed io annuisco arrossendo fino alla punta dei capelli. 
«Ma tu con il biondo?» chiedo per cambiare protagonista nel discorso.
«Noi niente, poi dopo la balla enorme di ieri, non so che fare o pensare» risponde incrociando le braccia. 
«Stanno arrivando» dice Lucy sedendosi nel salotto con noi.
Passiamo circa mezz’ora a parlare del più e del meno e ad un certo punto spunta Gabrielle dalle scale, io e le altre ci guardiamo scandalizzate. 
«Non sarai entrata dalla finestra del bagno del primo piano?» chiede Lucy osservandola. 
«Jade lo fa sempre e quindi ho pensato che potesse essere divertente» dice lei accomodandosi insieme a noi. 
Jade ride insieme a me, mentre Lucy è sempre più scandalizzata, le nostre amiche sono troppo pazze. Mentre rido mi arriva un messaggio di Blair “Ho passato la notte con Logan, potresti scusarti con tutte da parte mia? Vi raggiungo stasera”. 
«Blair ci raggiunge stasera, è con Logan» dico e tutte annuiscono, anche se Lucy e Jade sono contrariate, ma per una volta che si prendono un po’ di tempo per loro non dobbiamo prendercela.
«Allora, Bruce mi ha mandato il materiale sui soggetti da controllare e su quelli da sorvegliare e, siccome sono otto, tre di noi devono occuparsi di due di loro, mentre le altre due solo di uno» dice Jade posando i documenti sul tavolo.
«Io mi occuperò di Carlos, Gabrielle di Dustin, Jade di Kendall e Kent, Juliet di James, Logan e i loro padri vale a dire Mike Maslow e Jeffrey Lynn Henderson» annuncia Lucy. Blair non compare nel piano, non credo l’abbiano esclusa anche se magari è troppo vicina ai soggetti. «Ma Blair che ruolo avrà?» chiede Gabrielle dando voce ai miei pensieri.
«Blair è troppo coinvolta sentimentalmente, non potrebbe svolgere al meglio il suo compito. Non è stata tagliata fuori, ma parteciperà in maniera “indiretta” alla missione» le risponde Lucy.
«Tutte noi siamo coinvolte sentimentalmente per quanto mi risulta» rispondo io, è pur sempre della mia migliore amica che stiamo parlando. 
«Sì, siamo coinvolte, ma non al punto da sbandierare tutto sull’associazione» mi risponde Jade. Effettivamente ha ragione, ma non trovo giusto il fatto di escluderla, siamo una squadra e dobbiamo stare unite, però non posso neanche contestare troppe decisioni soprattutto se prese dai piani alti.
«Jade sarà il tuo supporto principale, ma anche Gabrielle ti darà una mano» dice Lucy ed io annuisco insieme alle mie amiche. Non mi fa impazzire questa cosa, ma c’è in gioco la nostra vita, quella di tantissimi agenti e quella di miliardi di persone.
«Sappiamo cosa vogliono, ma non sappiamo fin dove possono spingersi per ottenerlo» dice Jade mentre controlla una pila di documenti, sicuramente quelli presi dalla cassaforte di casa Schmidt.
«Vostro padre ha detto che il loro obbiettivo è quello di avere pieno controllo della CIA e del FBI per controllare il traffico della droga al meglio. Anche se è brutto da dire, dobbiamo usare i ragazzi per arrivare ai genitori. Chi di noi vuole tirarsi indietro, deve farlo adesso» dice Elle molto seriamente, ma nessuna di noi rinuncerà alla missione, è inutile dirlo.
 
Kendall’s pov
 
Non mi tornano troppe cose sulle ragazze, c’è qualcosa che non vogliono far sapere, ma cosa? Sono convinto del fatto che abbiano preso loro il disco, ma a che scopo?
Mi aspetta anche una ramanzina da parte di mio padre, fantastico! La fortuna è sicuramente dalla mia parte.
«Bentornato Kendall» mi dice mio padre appena apro la porta di casa. Non sono neanche entrato praticamente e lui mi sta già aspettando. Meglio fare l’indifferente. 
«Ehi papà ben tornato! Come è andato il viaggio?» chiedo sedendomi accanto a lui.
«Il viaggio alla perfezione, ma da quando sono rientrato a casa e ho controllato la cassaforte non va più bene» mi dice severo. 
Che faccio ora? Spiattello tutto e accuso le ragazze oppure dico semplicemente come sono andati i fatti senza parlare dei miei sospetti?
«Ero con i ragazzi e abbiamo trovato il CD così lo abbiamo guardato con alcune nostre amiche, ma pochi secondi dopo l’inizio si è spento tutto e quando ho controllato il computer, il CD era scomparso» dico agitato, si infurierà. 
«E come si chiamano queste ragazze?» mi chiede tranquillo. Ok, è sicuramente il primo segno dell’apocalisse, ho aperto la cassaforte e preso un CD e lui non si è arrabbiato. 
«Le gemelle Lucille e Juliet Montgomery, Jade Russel che conosci già, Gabrielle Armstrong e Blair Winston» dico più rilassato.
«Montgomery e Russel? Mi sono familiari» dice pensieroso e va nello studio lasciandomi come un pesce lesso. Stiamo scherzando? 
Vado verso lo studio, ma sento papà parlare al telefono e capisco solo una frase simile a “credo di averle trovate”. Le stranezze aumentano, chiamerò James e Carlos, Logan e Dustin sono “impegnati”.
James e Carlos arrivano subito, ma stavano aspettando dietro l’angolo di essere chiamati?
«Allora, qual è la cosa urgente per cui ci hai chiamati?» chiede Carlos sedendosi sul divano. «Non qui, andiamo a casa di James» dico alzandomi.
Siamo seduti sulla macchina di James, il quale è stranamente molto felice, mentre Carlos sembra pensieroso.
«Allora, quale sarebbe il segreto di stato di cui non potevi fare parola a casa tua?» chiede James aprendo una lattina di energy drink per tutti.
«Ho raccontato a mio padre della stranezza del video e del fatto che eravamo con le ragazze. Lui mi ha chiesto i nomi e, dopo che io glieli ho detti, lui è andato nel suo studio e ho sentito la frase: “credo di averle trovate”» dico e sembra di essermi tolto un macigno dallo stomaco.
«A proposito del CD, perché lo hai preso ed hai inscenato tutta la farsa?» mi chiede Carlos.
«Volevo vedere la reazione delle ragazze, non so dove sia quel disco, ma il punto non è questo! Dobbiamo concentrarci su ciò che è successo con mio padre» dico alzando un po’ la voce.
«Dici che tuo padre le conosce?» mi chiede James. 
«Credo proprio di si, ma dobbiamo scoprire come fa a conoscerle» dico guardando i miei amici.
«Come faremo con Logan e Dustin?» mi domanda Carlos mentre sorseggia la sua bibita.
«Logan è concentrato su Blair e Dustin su Gabrielle, non potrebbero essere molto utili, anche se Logan potrebbe indagare tramite Blair» dice James ed io non posso fare a meno di dargli ragione.
«Domani c’è scuola, possiamo parlarne durante la pausa pranzo» propongo io, ma Carlos e James fanno no con la testa. 
«Stiamo sempre con le ragazze durante la pausa pranzo!» esclama James.
«Per una volta lascerai che la tua principessa si prenda il pranzo da sola» dico.
«Assolutamente no! Devo dimostrare a Juliet che noi possiamo stare insieme!» risponde lui.
«Cosa vuol dire questa storia?» gli chiede Carlos, ma se non lo avesse fatto lui, lo avrei fatto io.
«Quando avrò certezze, vi parlerò di tutta la storia, ora vorrei che restasse tra me e lei» dice James. 
«Rimarrà tra te, lei, Jade, Lucy, Gabrielle e soprattutto Blair» rispondo io ridendo e lui mi guarda storto.
 
Lucy’s pov
 
Finalmente Blair si decide ad arrivare, sono indecisa se dirle o meno che starà fuori in maniera parziale dalla missione, ma credo che lo farò. Condividiamo tutte questo pensiero, vedrò come indorare la pillola. 
«Abbiamo delle novità» dice Juliet anticipandomi.
«Sono pronta a tutto!» esclama Blair sorridendo e Juliet fa un sorriso sforzato, dovrò prendere in mano io la situazione.
«Diciamo che abbiamo parlato e tu sei troppo coinvolta sentimentalmente quindi, non parteciperai alla fase riguardante la sorveglianza dei soggetti. Per te non cambierà nulla, il tuo ruolo sarà quello di continuare la tua vita normale, ma se ti accorgi che qualcosa non va, devi intervenire o avvisare noi» dico con voce ferma, è importante che capisca l’importanza e la delicatezza della situazione in generale.
«Perché?» domanda urlando. 
«Sei troppo coinvolta, potresti fare qualcosa che potrebbe distruggere il lavoro di tutte, è importante che ciò non accada» le risponde Elle.
Blair non l’ha presa per niente bene, tant’è che prende la sua borsa e va via, ma Juliet la segue. Forse in questo momento è l’unica che può farla ragionare.
«Forse avete un pochino esagerato» ci fa presente Jade ed io e Gabrielle ci guardiamo.
«Non credo, abbiamo fatto ciò che è giusto per noi e per lei» dice Elle.
«A proposito di te Elle, non hai nulla da raccontarci?» chiede Jade maliziosa, alludendo sicuramente alla passeggiata che ha fatto con Dustin.
«La missione non mi sembra particolarmente difficile, la svolgeremo senza intoppi» risponde lei rimanendo ferma sul nostro argomento principale. 
«Ma Jade non si riferiva a quello, si riferiva a Dustin» dico e, appena pronuncio il suo nome, lei arrossisce come un’aragosta. Sono curiosa di sapere se lui si è fatto avanti.
«Si, Dustin... Beh, si ecco, noi...» cerca di dire, ma Jade la blocca «Non girarci intorno Elle, vogliamo i dettagli!» strilla ed io penso che abbia assunto qualche sostanza strana.
«Mi ha detto che gli piaccio e mi ha chiesto di uscire!» dice senza mai prendere fiato, è imbarazzata fin sopra i capelli. Povera Elle, la opprimiamo.
«Finalmente, quasi quasi non ci speravo più» dico allegra, mi iniziavano a dare sui nervi.
Ora Jade la sta torturando con domande di ogni genere e Elle risponde sempre più imbarazzata, ma se Jade non ci fosse stata, avremmo dovuto inventarla.
«Dai Jade, basta così, morirà di infarto a breve se continui» faccio presente io e loro due ridono, era da tanto che non parlavamo di Dustin e della sua cotta per Elle.
“Ehi, ti va di vederci adesso, sono fuori di casa tua” un messaggio di Carlos, ma non posso dire alle ragazze di andare via perché devo uscire con lui, oppure si? 
«Ragazze fuori c’è Carlos... Vi spiace se lo accompagno a comprare il regalo di compleanno per sua madre?» dico. Una bugia gigante, ma non sono riuscita a dire la verità.
«Tu e Carlos siete parecchio... Intimi!» esclama Jade andando verso la porta con Elle che ridacchia ed io sbuffo.
«Ciao Los» dico entrando in macchina e sorridendo.
«Amore eccoti» mi dice lui dandomi un bacio sulla guancia.
«Allora, fast-food?» chiedo allegra e lui sorride. 
«Avevo pensato ad un pranzetto romantico nella mia casa al mare, ma se vuoi passiamo al fast-food e portiamo il cibo a casa» dice lui sempre con un sorriso ebete sulle labbra. «Los, ma lo diremo agli altri?» chiedo.
«Ora va bene così, non sopporterei le domande invadenti dei ragazzi» dice mentre parcheggia l’auto fuori dal fast-food. Non mi chiede neanche cosa voglio, sono abitudinaria e prendo sempre lo stesso panino. 
Sorprendentemente Carlos è fuori dal fast-food in venti minuti. «Possiamo andare» dice mettendo in moto e in mezz’ora siamo alla sua casa al mare. Non mi lascia neanche il tempo di chiudere la porta che poggia le buste sul pavimento e si avventa sulle mie labbra ed io ricambio il bacio, morivo dalla voglia.
«Mi piaci tantissimo, sono completamente pazzo di te» mi dice staccandosi dalle mie labbra ma rimanendo molto vicino. 
«Me lo dirai seriamente tutti i giorni?» chiedo alludendo alla promessa che mi ha fatto. 
«Ho promesso che ti avrei detto tutti giorni di essere pazzo di te e lo sto facendo» dice mentre mi abbraccia. Credo che il pranzo aspetterà, ora abbiamo bisogno di coccolarci.

Angolo autrice
Ciao a tutti :)
Scusatemi perchè il capitolo era pronto da un pezzo, ma non ho avuto tempo per pubblicarlo prima. Vi lascio con un Kendall che vuole scoprire cosa nascondono le ragazze, ma gli altri? Vorranno aiutarlo?
Blair è stata un po' allontanata dalla missione per via del fatto che è troppo coinvolta sentimentalmente, ma anche le altre non scherzano, no?
Se vi va, fatemi sapere che pensate di questo nuovo capitolo :)
A presto
BrightIncubus

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Capitolo 6
*** Doubts ***


Doubts
 
Gabrielle’s pov
 
Fantastico! Lunedì mattina, ore sette. 
Generalmente a quest’ora mi alzo dal letto, invece sono appostata fuori di casa Henderson con Jade e Juliet aspettando che tutti escano per intrufolarci. A volte mi chiedo se il padre delle gemelle sia pazzo, ha queste idee assurde alle quattro del mattino e sveglia noi per renderci partecipi. 
«Credo che oggi salteremo la scuola» dice Jade sbadigliando.
«Almeno una cosa positiva c’è ragazze!» esclama Juliet che, come sempre, è di buon umore. A volte invidio il fatto che lei riesca ad essere sempre allegra.
«Ma siamo sicure che usciranno tutti?» chiedo poggiando la testa sul cruscotto. 
«Si, papà ha detto che la madre di Logan lavora dalle nove a mezzogiorno, mentre suo padre sta fuori dalle nove e trenta circa alle cinque del pomeriggio» risponde Juliet.
«Scherzi? Ci ha fatte appostare qui due ore prima?» dico io con voce acuta, è assurdo! 
«Dobbiamo controllare se ci sono movimenti sospetti» dice Jade cercando di tranquillizzarmi.
Sembra che queste ore non vogliano passare. Juliet è attaccata al cellulare che manda messaggi e sorride come un’ebete, Jade sta pensando con lo sguardo perso nel vuoto, oggi non sono proprio di compagnia. 
Ecco finalmente il signor Henderson che esce, possiamo entrare nell’abitazione. Scendiamo dall’auto e quando la strada è vuota saltiamo dal muretto per entrare ed ovviamente le telecamere riprendono tutto. Juliet è già intenta ad entrare nel sistema per cancellare tutte le prove e nel frattempo entriamo dentro la casa, che è stranamente aperta.
«Da dove iniziamo? Questa casa è enorme e dobbiamo perlustrarla tutta» dice Jade aprendo quella che apparentemente è una credenza. 
«Credo che lì non troverai nulla» dice Juliet ridacchiando. 
«Io direi di sistemare le cimici e le nostre videocamere in modo da controllare dove il caro Jeffrey nasconde le cose preziose» propongo e Jade e Juliet annuiscono. Forse facciamo pure in tempo per le lezioni pomeridiane.
Sono già le undici e mezzo e stiamo andando a casa di Juliet per prepararci e andare a scuola. Diremo che Jade aveva una visita medica e noi la abbiamo accompagnata, è la scelta migliore.
Quando arriviamo a scuola, troviamo già tutti seduti in mensa. 
«Ciao a tutti» dice Juliet allegra e poi abbraccia Lucy. 
«Principessa, un abbraccio anche per me?» chiede James e Juliet lo accontenta subito. 
«Che avete fatto stamattina?» chiede Kendall sospettoso.
«Abbiamo accompagnato Jade a fare una visita dal ginecologo» rispondo prontamente. Stai giocando con qualcuno più furbo di te Schmidt.
«E che vi hanno detto?» chiede Dustin che sembra molto preoccupato, più di quanto dovrebbe.
«Ritirerò gli esiti fra qualche giorno» risponde Jade.
«Noi dobbiamo fare una cosa» dice Lucy prendendo Juliet a braccetto e avviandosi verso l’uscita della mensa. James e Carlos le guardano estasiati, credo che anche loro diranno di avere da fare ed infatti, ecco che si alzano mormorando una scusa che sembri plausibile, ma palesemente non ci crede nessuno.
“Stasera ti va di vederci?” è un messaggio di Dustin. “Ok” rispondo io impassibile, non voglio cedere subito, voglio farlo penare un po’.
 
Carlos’ pov
 
Io e James stiamo camminando alla ricerca delle ragazze, ma non le troviamo da nessuna parte.
«Proviamo in giardino» propongo per evitare di fare giri inutili per la scuola, lui annuisce e ci avviamo in giardino. Sembra che non siano qui. 
«Sono nascoste dietro il muro, andiamo ad ascoltare che si dicono» dice James trascinandomi.
«Abbiamo messo cimici e telecamere, sarebbe stato inutile controllare tutta la casa, vedremo che fa e, quando sapremo dove sta il materiale, andremo a prenderlo» bisbiglia Juliet.
Ma che assurdità sta dicendo? 
«Siete state attente? Avete cancellato qualsiasi prova che possa condurre a voi?» le chiede Lucy, ovviamente a bassa voce. Vorrei sapere di cosa stanno parlando e credo anche James visto che sta morendo dalla curiosità. 
«Sono entrata nel sistema delle telecamere e ho eliminato tutto. Apparirà come un semplice blackout momentaneo e siamo state attente a tutto» dice Juliet e mentre sto per uscire da dietro il muro e chiedere spiegazioni, James mi trattiene per un braccio e mi fa cenno di fare silenzio.
«Ragazze vi stavamo cercando!» esclama James sbucando da dietro il muro insieme a me.
«Eravamo qui, ma mi pareva di aver detto che io e mia sorella dovessimo parlare» dice Lucy gelandolo con lo sguardo. «Sì, ma io dovrei dire una cosa a Juliet, ti spiace?» lei nega con la testa e James si allontana con Juliet.
«Di che parlavate?» chiedo facendo finta di niente. 
«Cose da sorelle» risponde. Io con i miei fratelli non parlo di cimici e telecamere, ma questo non posso dirglielo.
«Oggi non mi hai salutato a dovere» mormoro prendendola per i fianchi, lei ridacchia e mi da un bacio sulle labbra. 
Purtroppo la pausa pranzo è finita e non abbiamo potuto parlare con gli altri dei sospetti di Kendall, suppongo ci vedremo stasera.
“Stasera alle sei a casa di James” ecco il messaggio di Kendall, non avevo dubbi sul fatto che lo avrebbe fatto come non ho dubbi sul fatto che James dirà ciò che abbiamo sentito, io preferirei parlarne con le ragazze prima di raccontarlo ai ragazzi.
“James, ma lo dirai a Kendall e gli altri stasera?” spedisco il messaggio e aspetto la risposta che non tarda ad arrivare.
“No, prima ne parleremo con Juliet e Lucy, poi vedremo che fare”.
«Finalmente Logie, ti sei fatto aspettare» dice Kendall quando Logan entra a casa di James. Siamo tutti seduti tranne Dustin che aveva un impegno “irrevocabile” a detta sua.
«Stavo trascorrendo un po’ di tempo con Blair» risponde Logan ghignando, a me non interessano i dettagli, quindi spero che avrà il buon gusto di risparmiarceli.
«Ragazzi, mi dispiace, mia madre mi ha chiamato e devo assolutamente raggiungerla a casa sua» dice James prendendo le chiavi della sua auto. 
«Allora racconterò da solo dei miei sospetti a Logan» dice Kendall alzandosi ed uscendo dalla casa con Logan.
«Prendiamo la mia macchina?» mi chiede. 
«No ho la mia, appena hai finito da tua madre avvisami» dico prendendo le mie chiavi. 
«Ma cosa hai capito? Andiamo da Juliet adesso e ci facciamo spiegare le parole di stamattina» mi dice e mi fa sentire incredibilmente stupido.
Eccoci fuori dalla casa delle ragazze, non sono sicuro che sia una buona idea, «James, sei sicuro che sia una buona idea? Insomma, magari stavano scherzando perché ci hanno visto».
«Dubito che ci abbiano visto, su andiamo» mi dice scendendo dall’auto ed io sospiro, Lucy si arrabbierà veramente tantissimo, ma non possiamo tornare indietro perché James ha già suonato il campanello.
«Ciao! Siete gli amici delle sorelline!» esclama quella che mi ricordo essere Rachel edito e James annuiamo. «Accomodatevi pure, le chiamo subito» dice.
«Juls! Lucy! Scendete!» grida la bimba e devo dire che ha delle corde vocali notevoli ed ha solo dodici anni. 
«Siamo in cucina a sistemare il casino che hai fatto tu!» grida una voce che riconosco essere quella di Lucy. 
«Lasciala perdere Rachel, arrivo subito» urla Juliet.
«Che ti serve?» chiede entrando nel soggiorno e ghiacciandosi appena ci vede. Sono imbarazzato pure io, ha dei pantaloncini cortissimi e una maglietta legata sotto il seno e per peggiorare la situazione arriva anche Lucy vestita nello stesso identico modo. Penso che sverrò a momenti.
«Potevi avvisarci» dice Juliet guardando male la sorellina. 
«Scusa Juls» mormora la bimba.
«Andiamo a cambiarci Juls – dice rivolta alla sorella – arriviamo subito» prosegue guardando noi.
«Siete i loro fidanzati vero?» chiede Rachel. 
«Siamo loro amici» risponde James scompigliandole i capelli che sono uguali a quelli delle sorelle. 
«Non ci credo» dice lei sorridendo e proprio in quel momento arrivano le ragazze vestite in maniere decente. Juliet ha dei leggins neri e una canottiera verde, mentre Lucy ha degli shorts chiari e una canottiera gialla.
«Come mai da queste parti?» chiede Lucy. 
«Volevamo parlarvi di una cosa» risponde James tenendo lo sguardo dritto sui loro occhi e loro due annuiscono.
«Stamattina vi abbiamo sentito parlare di cimici e telecamere, cosa significa?» chiede andando dritto al sodo.
«Ciao raggi di sole!» esclama un uomo entrando e a giudicare dall’incredibile somiglianza, suppongo sia il loro padre. 
«Papà!» esclama o in coro andando e danno un bacio sulla guancia al genitore. 
«Papi!» esclama Rachel correndo verso il padre che la prende in braccio.
«Chi sono questi ragazzi?» chiede. 
«Piacere signore, mi chiamo Carlos e sono un amico delle sue figlie» dico e subito dopo si presenta anche James «Io sono James».
«Sono Andrew Montgomery, ma potete chiamarmi An» dice stringendoci la mano in modo ferreo o sorridendo. «Ora io e la mia principessina andiamo a costruire una casa sull’albero» dice prendendo Rachel per mano.
«Si deve essere bevuto il cervello» mormora Lucy e Juliet annuisce vistosamente.
«Vi va una red bull?» chiede Juliet alzandosi. 
«Ti do una mano» dice James alzandosi e andando in cucina con lei.
«Tuo padre è un gran figo!» esclamo. 
«È solo un quarantacinquenne bizzarro» risponde Juliet arrivando con due bibite in mano e alla sua affermazione scoppiamo a ridere. L’ha detto con una tale serietà. 
«Tornando a noi, volete spiegarci che succede?» chiede James sorseggiando la sua bibita.
«Ciao!» esclama il fratello maggiore delle ragazze entrando nel soggiorno e prendendo la bibita dalle mani di Juliet. «Le cose che bevi tu sono sempre le più buone» dice e lei sbuffa.
«Ciao Mike, sei tornato presto oggi» dice Juliet riprendendo la sua bibita. 
«Anne deve averlo lasciato a secco» dice Lucy ridendo e Juliet la segue contagiando anche noi, sono tutti bizzarri in questa famiglia.
«Non siete divertenti mie adorate vergini vestali» dice lui ghignando. «Chi ti assicura che noi siamo vergini?» chiede Juliet e Lucy cerca di non affogarsi con la red bull. James è sbiancato e io sono divertito, anche io prenderei in giro mio fratello in questo modo se fossi una ragazza.
«James ad esempio è il mio fidanzato e abbiamo trascorso notti di fuoco insieme» dice Juliet sedendosi sulle gambe del mio amico, ma credo che ora debba fermarsi, Mike non lo sta guardando in maniera amichevole. 
«Carlos è il mio» dice Lucy sedendosi sopra le mie gambe e dandomi un bacio sulla guancia, credo che vogliano provare le forze a questo povero ragazzo, ma proprio mentre lui sta per parlare loro ridono e lo abbracciano. 
«Su fratellone non prendertela sempre» dice Juliet, Lucy ride come me e James, il loro fratello invece esce dal soggiorno sorridendo, sembra che il nervoso sia passato subito.
 
James’ Pov
 
Sembra che siano tutti coalizzati per impedire questa conversazione, sono curioso. Ora vorrei anche sapere se Juliet è vergine però. 
«Che ne dite di fare una passeggiata?» propone Carlos e le gemelle annuiscono, riprenderemo il discorso più tardi.
Salutiamo il padre, il fratello e la sorella di Juliet e Lucy e ci incamminiamo verso il parco dietro casa Montgomery. 
Appena arriviamo Carlos e Lucy corrono verso le altalene, sembrano due bambini si cinque anni. 
«Ti va di sederci?» propongo a Juliet indicando una panchina. 
«Ok» risponde prendendomi per mano.
«Juls, ecco, dovrei chiederti una cosa» dico non trovando le parole adatte, come cavolo glielo chiedo? 
«Si dimmi» risponde sorridendomi.
«Non è facile, però, riguardo ciò che hai detto a tuo fratello prima...» cerco di dire qualcosa e lei scoppia a ridere. 
«Non ci hai creduto vero?» dice ridendo e tenendosi la pancia, devo avere una faccia particolarmente divertente se sta ridendo così. 
«Stai tranquillo Jamie» mi dice cercando di frenare le risate e sorridendomi teneramente.
«Stamattina di che parlavate?» chiedo guardandola dritta negli occhi per capire se mente.
«Juls, dobbiamo tornare a casa» dice Lucy interrompendoci. 
«Sì certo, ciao ragazzi» dice e Lucy ci saluta con la mano. 
 
Lucy’s pov
 
«Sei arrivata al momento giusto» mi dice Juliet. 
«Devi ringraziare la mia arte nel leggere il labiale» dico ridendo.
«Siamo a casa» dice Juliet entrando poco prima di me. 
«Ragazze non cambiatevi, abbiamo un ospite a cena» dice mio padre ed io e Juliet annuiamo salendo su.
Circa un’ora dopo suona il campanello e nostro padre ci chiama, così io e Juliet scendiamo le scale di corsa. Quando arriviamo in soggiorno troviamo nostro padre è un ragazzo di spalle.
«Ragazze lui è Gin, vi affiancherà nella missione» dice nostro padre ed il ragazzo si gira.
«Carlos?» diciamo insieme io e mia sorella.
 
Kendall’s pov
 
Ho raccontato tutto a Logan, ma si è messo a ridere. Che mi abbia preso per pazzo? Credo di sì, ma troppe cose non tornano. In più, che c’entra mio padre in tutto questo? Penso proprio che dovrò indagare da solo con Carlos e James, Dustin sarà con noi? 
«Figliolo, ben tornato» mi dice mio padre. Che accoglienza calorosa, erano anni che non lo faceva. 
«Ehi! Dov’è la mamma?» chiedo imbarazzato. 
«È uscita con la mamma di Logan per fare shopping, ma credo che a breve sarà qui» mi dice. 
«Va bene, credo che andrò nella mia stanza» rispondo.
«Io e tua madre andremo con i genitori di Logan e James in vacanze per una settimana e voi tre potete vivere insieme, magari nel weekend potete invitare anche quelle vostre amiche» mi dice sorridendo ed io annuisco. Sono tutti pazzi! Ed io che dubitavo di me stesso.
Chiamerò Jade. 
«Ehi» mi dice Jade aprendo la chiamata. 
«Ciao, hai un po’ di tempo per me?» chiedo titubante, questo non è un buon periodo per noi.
«Veramente non ho tempo neanche per me, ma per questa volta potrei fare un’eccezione e concederti un po’ del mio preziosissimo tempo» risponde.
«Ma che ti prende questo periodo?» chiedo. Non mi piace questa situazione, provo qualcosa per lei ma mi accontenterei di essere un semplice amico. 
«Nulla, ho tante cose per la testa» mi risponde sbuffando. 
«Eravamo migliori amici un tempo Jade...» dico in tono triste.
«Si è vero, prima che tu mi baciassi» risponde. 
«Senti Jade, mi dispiace, pensavo che avesse fatto piacere anche a te» rispondo alterandomi.
«Pensavi male Schmidt» mi risponde con freddezza ed io non posso fare altro che starci male, ma sono sicuro che questa non è la Jade che conosco, scoprirò cosa mi nascondono lei e le sue amiche, costi quel che costi.
«Magari possiamo vederci domani per parlare di tutta questa situazione a parer mio, molto ridicola» propongo ed esternando ciò che penso della situazione che si è creata da quando loro sono state qui quella sera.
«Ho da fare domani e anche adesso, ciao» dice e non mi lascia neanche il tempo di rispondere perché ha già chiuso la telefonata.
Jade... Perché non ti fidi di me? Perché non vuoi darci una possibilità?
Con questi dubbi mi addormento e spero di poter fare qualcosa. 

Angolo autrice
Ciao a tutti! Scuatemi per il terribile ritardo, ma vi giuro che prima o poi mi farò pernare! Spero più prima che poi :)
Se avete qualsiasi tipo di dubbio, perplessità e curiosità fatemi sapere e per farmi perdonare cercherò di fornirvi tutte le risposte che aspettate! Vi voglio bene, un bacio :*
A presto,
BrightIncubus

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Capitolo 7
*** Change Of Plan ***


Change Of Plan

Juliet’s pov
 
Che ci fa Carlos nel mio soggiorno e soprattutto perché mio padre lo ha chiamato Gin? Io e Lucy ci scambiamo sguardi sorpresi e confusi, la situazione è pazzesca, rasenta l’assurdo!
«Non fa ridere papà, perché mai Carlos dovrebbe chiamarsi Gin e far parte di una missione nella quale siamo coinvolte anche noi? Stai per caso impazzendo?» chiede Lucy cercando di recitare per nascondere la sua confusione.
«No ragazze, Carlos Roberto Peña Junior è un agente della CIA da quattro anni. Suo padre faceva parte della CIA nel mio stesso periodo, ma poi ha abbandonato il suo ruolo per dedicarsi alla famiglia, ma ha lasciato a Carlos le sue stesse abilità di spia e per questo, dopo attente esaminazioni fin dalla tenera età, Carlos è risultato idoneo» risponde mio padre.
«Certo, ma perché non lo avete inserito subito?» chiedo. 
«Carlos era troppo vicino ai soggetti, ma dopo che siete uscite stasera mi ha telefonato per darmi delle informazioni riguardo le scoperte di Kendall che sta indagando su di voi e, allo stesso tempo, lo sta facendo anche suo padre» mi risponde ed io annuisco.
«Anche James si sta incuriosendo parecchio, è opportuno lavorare tutti insieme ed ora che Blair è momentaneamente fuori gioco la sostituirò io» dice Carlos.
«Sarai una sorta di “talpa” per noi?» chiede Lucy e Carlos annuisce seguito da papà.
Mentre sto per chiedere come dobbiamo proseguire, mi squilla il cellulare: è James. Papà mi guarda storto. 
«So cosa inventarmi tranquilli» dico sorridendo e salendo nella mia stanza per rispondere. «Ehi» dico aprendo la chiamata. 
«Ciao, ti andrebbe di mangiare qualcosa da me? Magari ci fermiamo a prendere un panino e guardiamo un film. Prometto che ti riaccompagnerò a casa presto» mi dice ed io non posso fare a meno di sorridere. 
«Ok, ti aspetto» dico chiudendo la chiamata. «Uscirò con lui ora, so cosa dire e cosa fare» dico sedendomi vicino a Lucy che mormora un “ok” appena percettibile ed io le sorrido.
Dieci minuti dopo arriva James così esco fuori di casa e salgo in macchina. 
«Ciao Jamie» dico dandogli un bacio sulla guancia. 
«Ciao principessina, ho preso due panini al volo, ero fuori dal fast-food quando ti ho chiamato» dice partendo e dirigendosi verso la sua casa.
«Amo casa tua, è così carina, potrei anche viverci» dico entrando e sedendomi sul divano come se fosse casa mia. 
«Già potresti...» dice lui poggiando la busta con la nostra cena sul tavolino davanti a me ed avvicinandosi alle mie labbra. 
«Forse non è il caso» dico cercando di tenere acceso l’ultimo neurone della mia testa rimasto in funzione. 
«Io dico di si» mi risponde azzerando le distanze. Il mio cervello è ufficialmente andato, amo baciarlo e inoltre lui sa farlo così bene. Quando il bacio finisce mi ritrovo seduta sulle sua gambe e lui mi stringe la vita.
«Lo so che mi vuoi anche tu» mormora con voce roca. 
«Sì, ti voglio, ma ti ho detto che ho bisogno di tempo» rispondo e lui mi sorride tornando a baciarmi. Questo bacio dura di meno e appena ci stacchiamo James si allunga e prende la busta porgendomi un panino. 
«Mangiamo sul divano?» chiedo e lui annuisce come se fosse tutto normale. «Si mangia sul tavolo!» esclamo alzandomi e tirando il suo braccio.
«Amore, ma quindi di che parlavate tu e tua sorella stamattina?» mi chiede ed io so perfettamente cosa rispondere. 
«Anche se ho detto che a noi non piace lo spionaggio, in realtà lei è una grande appassionata. Infatti, sta scrivendo le battute di un film ed io sono la sua “cavia”». Lui scoppia a ridere, immagino che se la sia bevuta, un punto per me.
«Che film guardiamo dopo?» chiedo prima di dare un gigantesco morso al mio panino. 
«Non lo so, possiamo anche solo parlare se ti va» mi risponde ed io sorrido come un’ebete, spero che lui non si accorga mai della faccia da pesce lesso che ho quando sono con lui.
James è così gentile con me. È davvero il figlio di Mike Maslow? Lui non farebbe mai ciò che sta facendo suo padre, ne sono più che convinta.
«Ma non vai mai a casa dei tuoi?» chiedo per raccattare informazioni. 
«Si passò ogni tanto nel pomeriggio, ma loro viaggiano parecchio quindi non ci vediamo spesso» mi risponde.
«Mi piacerebbe conoscerli» dico sorridendo e lui mi sorride di rimando annuendo con la testa, mi piacerebbe parecchio conoscere i suoi genitori e prima o poi li conoscerò perché arriverà il giorno in cui arresterò suo padre. Avrei preferito conoscerli in un’altra situazione, magari perché la storia tra me e loro figlio andava bene e voleva ufficializzare le cose.
Ora sto ritirando il tavolo e James sta seduto ad osservarmi, sembriamo una coppia di sposini, non vedo l’ora di poter stare con lui tranquillamente.
 
Logan’s pov
 
Dopo la dichiarazione dei sospetti di Kendall e il blackout delle telecamere a casa mia, ci sono troppe cose che non tornano. È un puzzle al quale mancano troppi pezzi, ma le ragazze c’entreranno sul serio con questa situazione inverosimile?
«Amore a che pensi?» mi chiede Blair guardandomi.
«A nulla amore, ti spiace se ora ti accompagno a casa? Ho delle cose da fare con Kendall e gli altri» dico e lei annuisce intristendosi.
Arrivo a casa sua e dopo un bacio veloce riparto verso casa di Kendall, penso che poi raggiungeremo James insieme a Dustin.
«Ehi amico» mi dice Kendall salendo in macchina ed io mi limito a fare un cenno con la testa. 
«Andiamo a casa di James, ho la chiave di scorta» mi dice ed io mi dirigo verso l’abitazione del nostro amico.
«Sei sicuro che sia solo?» chiedo mentre parcheggio la mia auto. 
«No, ma tanto male che vada potremo vedere qualche bella ragazza» mi risponde ridendo. Ok, se lo dice lui...
Eccoci davanti all’appartamento di James, Kendall non riesce ad infilare la chiave nella toppa, il che è parecchio preoccupante. Oh ecco, finalmente ci è riuscito! Entriamo molto silenziosamente e quando arriviamo nel soggiorno vediamo James che sta baciando una ragazza che non riesco a focalizzare bene, ma poi riconosco Juliet. Hai capito questi due! Fanno come Romeo e Giulietta, si vedono di nascosto.
«Ciao!» esclama Kendall e Juliet si stacca immediatamente diventando tutta rossa. Avevamo capito che tra loro sarebbe nato qualcosa prima o poi, ma vederlo è un altro paio di maniche.
«C-ciao» cerca di balbettare Juliet, cavolo è troppo imbarazzata poverina, non si aspettava una sorpresa del genere sicuramente. 
«Che ci fate qui?» chiede James stringendo Juliet a se.
«Volevamo parlare, ma a quanto sembra sei impegnato» risponde Kendall lasciandosi sfuggire un sorrisetto malizioso. 
«Già, volevo stare un po’ con la mia ragazza» risponde lui.
«Ci sentiamo dopo allora!» esclamo io tirando Kendall per portarlo fuori di lì.
«Hai capito la piccola Juliet?» mi chiede Kendall salendo in macchina.
«Ha una cotta per lui da quando l’ha visto la prima volta, prima o poi sarebbe dovuto succedere» rispondo io mettendo in moto l’auto.
«Dustin che fine ha fatto?» chiedo a Kendall, che è visibilmente pensieroso. 
«Mi ha scritto che ci raggiunge a casa mia, quindi torniamo» risponde ed io svolto verso destra per andare a casa Schmidt.
Kendall non parla, ma è solamente questa storia che lo fa stare così o c’è anche altro sotto? Non so che pensare sinceramente, sembra quasi che ognuno vada per la sua strada, ma noi ci siamo promessi che, qualsiasi cose fosse successa, ci saremmo sempre stati gli uni per gli altri.
Ora sto parcheggiando l’auto e vedo Dustin che ci sta aspettando, non sa cosa lo aspetta poveraccio, Kendall sta uscendo fuori di testa e sta portando anche me. Finirà per farci dare l’infermità mentale a tutti.
«Allora, quali sono le grandi notizie?» chiede Dustin battendoci il cinque e Kendall fa cenno di seguirlo dentro casa e appena salutati i suoi genitori, ci chiudiamo in camera sua.
«Ragazzi, forse è meglio andare a casa mia. Dus, poi ti spiegheremo» dico constatando che il padre di Kendall potrebbe ascoltare tutto. Loro fanno sì con la testa e ci avviamo verso casa mia.
«Salve signori Henderson» dice Dustin, mentre Kendall fa un cenno che interpreto come saluto, ma personalmente non potrei descriverlo.
 
Jade’s pov
 
«Tanto i genitori di Logan non stanno dicendo nulla, ascoltiamo i ragazzi!» esclamo e Gabrielle fa cenno di no con la testa, ma io sono più cocciuta di lei e mi connetto.
Sembra una conversazione già iniziata. «Quindi hai detto una cazzata solo per scoprire se mentivano?» chiede sicuramente Dustin, devo riconoscere le voci visto che non riesco ad attivare il programma per attivare le telecamere.
«Ci tengono nascosto qualcosa quello cinque bugiarde» dice Kendall. Elle sbuffa e schiaccia un pulsante per attivare le telecamere e vediamo chiaramente Logan, Kendall e Dustin nella stanza del primo. 
«Non stai un po’ esagerando? Cosa potrebbero nasconderci cinque diciottenni? Inoltre non sono neanche tenute a dirci tutto quello che fanno» dice Dustin ed Elle sorride.
«Facciamo dei turni e controlliamole. Loro sono cinque e anche noi, ognuno ne sorveglierà una e scopriremo cosa ci tengono nascosto» propone Kendall. Devo dire che è abbastanza sveglio, ma noi non siamo principianti, siamo agenti della CIA e noi spiamo le persone, non ci facciamo sicuramente spiare.
«Più sveglio di quanto credessi» dice Elle. 
«Avviso le altre» dico prendendo il cellulare.
“S.O.S Schmidt più sveglio del previsto” scrivo. La risposta di Lucy non tarda ad arrivare e mi comunica che sta arrivando con una novità, mentre Juliet dice che arriverà tra poco. Speriamo.
Il campanello di casa mia suona, così corro ad aprire sperando che sia una delle mie amiche, ma quando apro vedo che effettivamente c’è Lucy ed è in compagnia di Carlos, che vuol dire questa storia?
«Lucy sarà una riunione tra ragazze» dico. 
«È dei nostri» mi risponde e in quel momento non posso mascherare il mio stupore, mi starà prendendo in giro?
Ad ogni modo poco dopo suona il campanello ed è Juliet, ci siamo tutte e c’è anche Carlos.
«Allora, Juliet lo sa già invece per voi è una novità. Carlos è un agente della CIA e il suo nome in codice è Gin. È una sorta di sostituto di Blair» dice Lucy ed io sono ancora più sorpresa, una novità alquanto destabilizzante, ma speriamo che ci sia di aiuto.
«Io e Elle stavamo sorvegliando la famiglia Henderson e sono arrivati Logan, Kendall e Dustin. Elle non voleva controllarli, ma io ho fatto di testa mia e ho acceso i microfoni, poi lei successivamente ha acceso le telecamere e abbiamo scoperto che Kendall vuole sorvegliarci per capire cosa nascondiamo» dico e Juliet, Lucy e Carlos scoppiano a ridere.
«Lui vorrebbe sorvegliare noi?» mi chiede Juliet asciugandosi le lacrime e lì scoppio a ridere anche io. Questa storia ha seriamente del comico.
«Dobbiamo piazzare le cimici anche a casa Schmidt e Maslow» dice Elle. 
«Dobbiamo riuscirci anche se sono in casa e appena abbiamo tutte le prove, li arrestiamo» dico immaginandomi la scena. 
«Secondo me Carlos potrebbe occuparsi di questo, è amico sia di James che di Kendall e anche se James vive da solo, conosce i suoi genitori» dice Juliet ed io condivido insieme a Elle, Lucy è un po’ titubante ma poi annuisce anche lei.
«È deciso allora!» esclama il nuovo collega, mi fa ancora strano chiamarlo così.
«Ben venuto in squadra» dice Gabrielle e noi sorridiamo, avere Carlos dalla nostra parte, è assolutamente un vantaggio.
 
James’ Pov
 
“Tuo padre ti farebbe dormire a casa mia?” chiedo a Juliet tramite messaggi, vorrei dormire con lei su un letto, possibilmente da sobri. 
“Si, mi passi a prendere tu?” Risponde dopo circa venti minuti, avevo perso le speranze. 
“Arrivo” spedisco e parto verso casa sua.
«Ciao principessa» le dico sorridendo e dandole un bacio sulla guancia. 
«Ciao principe» risponde lei. 
«Vuoi andare da qualche parte o direttamente a casa?» chiedo.
«Casa! Domani c’è scuola» dice lei con ovvietà. Io esco anche quando c’è scuola, ma se vuole andare a casa non mi fa differenza, ci possiamo coccolare sul divano.
Appena entriamo a casa, Juliet mi guarda spaesata. «Ecco, si... Dove sta la tua camera? Io, se non ti dispiace, vorrei poggiare le mie cose» mi dice visibilmente imbarazzata ed io non posso fare altro che sorridere intenerito da lei. Sono pazzo di lei, completamente.
«Vieni» le dico prendendola per mano e portandola dentro la mia stanza. 
«Ora puoi uscire, devo mettermi il pigiama» mi dice indicandomi la porta, mi sta cacciando da camera mia, incredibile.
«Vorresti privarmi della gioia di vederti nuda?» chiedo sorridendo e per poco riesco ad evitare il pugno nello stomaco che mi stava per dare. «Stavo scherzando!» esclamo dandole un bacio sulle labbra ed uscendo dalla stanza.
Mi siedo in salotto, ma dopo un quarto d’ora Juliet non è ancora uscita, aspetterò cinque minuti e poi andrò a chiederle se ci sono problemi. 
«Eccomi» mi dice sedendosi accanto a me. Che mi venga un colpo! Lei non può dormire accanto a me svestita così, ha dei pantaloncini neri cortissimi è un top dello stesso colore, potrei non sopravvivere.
«Vieni, guardiamo un po’ di tv? Oppure vuoi guardare me?» domando serio. 
«La prima opzione è molto più allettante» risponde dandomi un bacio sulla guancia. 
«Mi daresti un bicchiere d’acqua per cortesia?» mi chiede. 
«Certo, oppure preferisci del succo?» chiedo io e lei fa cenno di no con la testa.
 
Juliet’s pov
 
“Sei lì per sorvegliarlo altrimenti papà non ti avrebbe mai fatto andare, svolgi al meglio il tuo dovere sorellina” ecco l’ennesimo messaggio di Lucy, è noiosa quando fa così. 
“Stai tranquilla, stanotte piazzerò cimici e telecamere anche qui, keep calm baby” rispondo poggiando il cellulare.
«Ecco a te l’acqua, ma in cambio mi devi dare un bacio» mi dice James con un ghigno sulle labbra.
«Credo che morirò di sete allora» rispondo incrociando le braccia e mettendo il broncio. Lui si avvicina e mi dà un bacio a tradimento e poi mi porge l’acqua.
«Amore ho sonno» dico e mi pento subito appena mi accorgo di aver pronunciato la parola “amore”, mentre James mi guarda vittorioso. 
«Ripetilo» mi dice.
«Ho sonno» dico io capendo a cosa si riferisce in realtà.
«Mi piace quando mi chiami amore» mi dice lui avvicinandosi troppo. Le nostre labbra si sfiorano, ma non ci baciamo, rimaniamo così mentre le nostre labbra si sfiorano e ci guardiamo negli occhi. Ma, al diavolo tutto! Lo bacio io questa volta e lui è sorpreso, ma ricambia subito. Mentre ci baciamo lui mi guida verso la sua stanza e appena entriamo mi spinge sul letto.
È sopra di me e ci stiamo baciando, ma lui si stacca e mi dà un ultimo bacio a stampo. 
«Buonanotte amore mio» mi dice stringendomi. 
«Notte Jamie» rispondo io respirando il suo profumo, spero di avere altri di questi incarichi e di sorvegliarlo più notti possibili.

Angolo dell'autrice
Allora, ciao a tutti! Scusami, per l'ennesima volta, per il ritardo, ma per un motivo a me sconosciuto non sono riuscita ad aggiornare prima :(
Comunque, spero che il capitolo vi piaccia almeno un pochino di quanto piace me :)
Dedico il capitolo ai membri di DISAGIOLAND che condividono il mio stesso problema mentale ahahah
Ora vi saluto, un bacio :*
BrightIncubus

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Capitolo 8
*** Is it the end? ***


Is it the end?

Jade’s pov

Sono già passate due settimane da quando abbiamo iniziato a lavorare con Carlos e devo dire che è piuttosto divertente, ormai ci siamo abituate ad avere un maschio in squadra e, per la felicità di tutte, ma soprattutto di Juliet, Blair fa di nuovo parte della missione.
La cosa più divertente di tutta questa storia sono i ragazzi che cercano di spiarci, si nascondono nei posti più improbabili, ma non si può spiare una spia. Kendall ormai si è abbonato all’auto del mio vicino di sessantacinque anni e mi spia da lì dietro credendo che io non mi accorga e nel frattempo che lui fa lo stupido, o meglio "il Kendall", io controllo casa sua all’interno e all’esterno. Credo che il momento dell’arresto sia quasi arrivato.
“Riunione a casa mia, ci sono novità” un messaggio di Juliet. Generalmente mi faccio una passeggiata per andare a casa Montgomery, ma oggi mi sento cattiva e andrò in auto, voglio proprio vedere come farà Kendall a seguirmi, non può correre per tutto il tragitto.
Il brutto di vivere a Los Angeles è che il caldo è perenne, i sedili della macchina sono assolutamente bollenti, ma devo andare, quindi non ci penso e mi siedo tranquillamente e metto in moto
Oh cavolo! Mi sta sul serio seguendo correndo, è veramente certo di resistere? Lo metterò alla prova, infatti accelero un pochino e dopo cinque minuti non c’è neanche l’ombra di Kendall, mi viene da ridere poveraccio.
«Jade, eccoti!» esclama Juliet accogliendomi sulla porta, fa sempre piacere essere accolti calorosamente. I ragazzi sono sicuramente al parco dietro la casa e avranno già avvisato Kendall, meno male che Carlos sta con loro e ci avvisa di tutto ciò che fanno e dicono, sarebbe stato pesante dover spiare anche loro.
«Ciao Juls, come sei raggiante oggi. James ti ha fatta contenta?» chiedo maliziosa e lei non risponde e si avvia verso il soggiorno, devo averla fatta imbarazzare, però deve raccontarmi tutto.
«Ciao a tutti! Quali sono le novità?» chiedo sedendomi e le mie amiche rispondono tutte con un sonoro “ciao” e un sorriso malizioso. 
«Juls ci tiene a dirtelo, non vuole che lo faccia nessun’altra» dice Blair abbracciando appunto la sua migliore amica. 
«Analizzando i risultati, abbiamo bisogno di una spia interna alla famiglia Schmidt e siccome tu e Kendall siete migliori amici, tu saresti la candidata perfetta» dice Elle, ma quel sorrisino non mi piace per niente. 
«So che non è tutto, forza Juls» dico incitando la mia amica.
«Dovrai diventare la ragazza di Kendall!» esclama felice ed io sono sconvolta, la mia mascella sta per toccare il pavimento. 
«Cosa? Ma perché io?» domando.
«Perché Juls va in brodo di giuggiole per James, Blair sta con Logan, io non sono tagliata per queste cose e Elle, anche se lo nega, si vede con Dustin» dice Lucy.
«Non se ne parla!» grido. 
«Sarebbe tutto normale se in casa entrasse una normale ragazza che frequenta Kendall piuttosto che una vestita di scuro che si intrufola di nascosto» dice Blair come se fosse ovvio. In questo momento sento di odiare profondamente le mie amiche.
«Non ci sono altre soluzioni?» chiedo nella speranza che tornino in loro. 
«No!» mi rispondono tutte in coro, lanciandomi gli sguardi che ho appena imparato ad odiare.
«E va bene, mi sacrificherò io» dico infine e Juliet con Blair applaudono contente, ma io le voglio smontare subito, prima che pensino male «È solo lavoro» dico, ma la mia affermazione non toglie quel sorriso ebete dalle loro facce. 
Ok, ora arriva la parte difficile. Devo dire a Kendall che voglio stare con lui dopo che l’ho trattato come uno scarto dell’umanità e l’ho friendzonato. Fantastico Jade! Continua così!
«Su, mandagli un messaggio» mi dice Lucy facendomi risvegliare dal mio stato di incoscienza momentanea. Io prendo il mio cellulare e cerco le parole giuste da scrivere, non saprei.
Mi interrompo prima di scrivere «Verrete con me, vero?» domando alle mie amiche che dopo la mia domanda ridono nervose.
«Io ho un appuntamento con James» dice Juliet, «Io devo vedere Logan» dice subito dopo Blair, «Io ho un impegno irrevocabile» le segue Gabrielle e quindi la mia ultima possibilità è Lucy, infatti sposto lo sguardo su di lei.
«Mi dispiace, io e Carlos andiamo al cinema stasera» dice Lucy. Se in questo momento mi dovessero pungere con un ago, sono sicurissima che non uscirebbe una goccia di sangue. Dovrò affrontare Kendall da sola, completamente sola. Se vado a casa sua non lo troverò perché è appostato qui, dovrei mandargli un messaggio? Mi sembra l’unica soluzione.
”Ciao Kendall, ti dovrei parlare subito, possiamo vederci?” scrivo il messaggio e lo spedisco.
«Leggete, va bene così?» chiedo mostrando il messaggio alle mie amiche che annuiscono.
«Ora devo proprio andare! Buona fortuna Jade» mi dice Juliet dandomi un bacio sulla guancia e fuggendo, è proprio innamorata. 
«Si, anche io e Elle andiamo, facciamo un pezzo di strada insieme» dice Blair e ci salutiamo. 
“Tra venti minuti al parco sulla spiaggia” ecco il messaggio di Kendall. 
«Devo andare anche io, buon divertimento con Carlos» dico salutando Lucy ed uscendo da casa sua.
Credo che porterò la macchina a casa e andrò a piedi così potrò pensare a cosa dirgli. Salgo sulla macchina e sulla radio danno “Live While We’re Young” degli One Direction, diciamo che mi rispecchia, sto facendo pazzie.
Ecco casa mia, mia madre non è ancora tornata ed io parcheggio la macchina nel garage, oggi sarà lei a parcheggiarla fuori. Così mi incammino verso il parco di Venice Beach. 
«Ciao» dico appena vedo Kendall che mi stava già aspettando. 
«Ciao, ti confesso che il tuo messaggio mi ha a dir poco stupito» mi dice ed io annuisco.
«Ho bisogno di parlarti. Tempo fa ti ho detto che non provavo nulla e mentivo spudoratamente» dico subito perché non voglio girarci intorno, non è una vera dichiarazione.
«Quindi tu provi qualcosa per me?» mi chiede ed io annuisco arrossendo all’inverosimile, ma lui non può farmi questo effetto solo perché ha dei bellissimi occhi verdi, dei capelli morbidi da toccare, un sorriso che farebbe sciogliere i ghiacci al polo... Jade riprenditi, tu non sei innamorata di lui, ti stai calando troppo nel personaggio!
«Io non provo più nulla» mi dice ed io ci rimango veramente male, sento le lacrime che premono per uscire quindi mi volto per andare via, ma lui mi trattiene e mi dà un bacio. Questo bacio non è come l’altro che è stato solo uno sfioramento di labbra, questo è così vero, così dolce, non mi vorrei staccare mai. Infatti, mi ritrovo a rispondere al bacio e lo stringo a me. 
«Wow» mi dice quando ci stacchiamo. 
«Già, ma che significa?» chiedo in preda all’imbarazzo.
«Che stiamo insieme e che sei una stupida a pensare che io non ti voglia più» dice abbracciandomi, mi ero scordata di quanto fosse bello stare abbracciata a lui. 
Mi sei mancato Kendall, ma non te lo dirò, godiamoci il tempo che abbiamo.

Gabrielle’s pov

«Buon divertimento tesoro» mi dice Blair andando verso Logan che la sta aspettando all’angolo della strada poggiato alla sua macchina. 
«Ciao stupida!» rispondo ridendo.
Ora devo vedermi con Dustin, è così strano. Siamo molto più che amici ma molto meno che fidanzati, è un rapporto particolare. Inoltre il mio avvicinamento è dovuto alla missione non solo al fatto che vogliamo costruire qualcosa insieme. 
Eccolo lì, bello come sempre che mi aspetta, chissà cosa vorrà fare oggi. Sinceramente sono stanca di nascondermi da tutto e da tutti, ogni volta facciamo cose in cui nessuno può vederci, sentirci o sospettare di noi, sono stanca di questa situazione e credo che gli parlerò.
«Ciao» mi dice sorridendo e io rispondo con un cenno della mano. «Se fai meno la persona acida non è un delitto» mi dice pungente. 
«Sei tu che dici che dobbiamo nasconderci, io mi attengo ai piani» rispondo con tutta l’acidità che ho in corpo e lui ci rimane malissimo, ma peggio per lui, non deve fare battute fuori luogo come queste.
«Ho pensato che oggi possiamo stare a casa mia, non c’è nessuno» mi dice ed io annuisco semplicemente, gli parlerò a casa sua. 
Saliamo nella sua macchina e nella radio parlano a vanvera senza neanche trasmettere una canzone, la cosa positiva è che Dustin non ha oscurato i vetri e ha distrutto le mie convinzioni, ero sicurissima che lo avrebbe fatto. 
«Attenta quando scendi, c’è un gradino da quella parte» mi avvisa ed io non rispondo. Ci avviamo verso l’ingresso e lui apre, entriamo e poggia subito le chiavi sul tavolo facendo rumore.
«Si può sapere che hai?» mi chiede accarezzandomi la guancia, ma io mi sposto subito.
«Odio questa situazione di doverci nascondere da tutti. Sono stufa di mentire alle mie amiche, ai miei genitori e di non uscire come le ragazze normali che vedono i ragazzi che frequentano alla luce del sole. Chiariamo questa situazione» dico sedendomi sulla sedia.
«Elle, io ti voglio bene e mi piaci tantissimo, ma non voglio che nessuno sappia di noi. Voglio fare con calma» mi dice e mi sto iniziando ad innervosire parecchio.
«Possiamo fare con calma anche facendoci vedere dalle persone, non necessariamente rintanandoci come due talpe» strillo e lui mi bacia. Il mio cuore mi dice di rispondere, ma la mia testa non è d’accordo infatti gli do uno schiaffo in pieno volto. «Non permetterti mai più!» grido iniziando a piangere e uscendo fuori dalla sua casa, non voglio vederlo per ora.
Compongo il numero di Juliet, sono sicura che risponderà. 
«Juls, volete il terzo incomodo?» chiedo alla mia amica. 
«È successo qualcosa?» mi chiede lei preoccupata. 
«Nulla, lascia stare» dico chiudendo la telefonata e ignorando tutte quelle che mi fa dopo.
Sto passeggiando da un’ora, tra poco farà buio e le mie amiche non fanno altro che chiamarmi. A distrarmi dallo schermo del cellulare è il rumore di un clacson, mi volto e vedo Jade alla guida della sua auto con Lucy, Blair e Juliet. 
«Sali, hai un bel po’ di cose da dirci» dice Jade abbassando il finestrino  ed io prendo posto nei sedili di dietro accanto a Blair.

Kendall’s pov

«Credo che sia successo qualcosa a Gabrielle. Io ero tranquillamente a casa mia con Juliet e ci stavamo facendo le coccole ed ad un certo punto Elle l’ha chiamata e lei è andata via dicendo che aveva bisogno di lei» dice James per rispondere al dubbio di tutti.
«Blair ha ricevuto la chiamata da Juliet ed è corsa via» dice Logan dispiaciuto. 
«Appurato che il problema è di Gabrielle, che dite di una partita alla play? Per oggi basta spiarle, provo a rintracciare anche Dustin» dico e gli altri annuiscono. Siamo solo noi tre, Carlos è scomparso e non si fa sentire e Dustin lo stesso.
Arrivati a casa mia, chiedo ai ragazzi di fare silenzio perché si sentono delle strane urla provenienti dalla casa. Ci dirigiamo verso l’interno e ci fermiamo fuori dallo studio, sembra che le urla provengano da lì.
«Sei uno stupido! Dovevi avvicinarla non farla scappare da te, idiota!» questa è la voce di mio padre. 
«Non merita di soffrire!» risponde un’altra voce che sembra... Dustin! Io e gli altri ci guardiamo sconcertati, ma con un muto accordo decidiamo di ascoltare ancora.
«È tuo padre meritava di morire ucciso per mano loro? Ora non si tratta di giocare alle Totally Spies con mio figlio, si tratta di vendicare tuo padre e quella ragazzina era il tuo biglietto da visita per la CIA» grida mio padre, non si è mai arrabbiato così per me, deve averlo proprio fatto infuriare, ma che c’entra Dustin e soprattutto cosa c’entra la CIA?
«Gabrielle mi piace e inoltre non sono sicuro che lei e le sue amiche abbiano ucciso mio padre in quella sparatoria!» esclama Dustin. Le ragazze e la CIA? Ma cosa si sono fumati?
Proprio adesso però sentiamo dei rumori provenienti dalla porta e ci nascondiamo nel bagno. Dal buco della serratura vedo due uomini che stanno per entrare nello studio, sono i genitori di James e Logan! Ma cosa sta succedendo?
«Ci sono i vostri padri» sussurro ai miei amici. 
«Ma che ci fanno qui?» domanda Logan bisbigliando. 
Usciamo dal bagno e torniamo alla vecchia postazione per ascoltare meglio quello che dicono. 
«Come abbiamo perso il contatto con la CIA?» chiede il signor Maslow e James è assolutamente sconvolto. Sto per parlare quando degli uomini ci tappano la bocca e il naso con dei fazzoletti e perdiamo i sensi.

Lucy’s pov

«Forza, sputa il rospo! Abbiamo capito da un pezzo che tra e Dustin c’era qualcosa, stavamo solo aspettando che tu ce n parlassi» dico cercando di far calmare Gabrielle che piange a dirotto. In anni di amicizia non l’ho mai vista piangere, questa è la prima volta! 
«Grazie per aver rispettato i miei tempi» dice Elle finalmente più calma. 
«Su coraggio» dice Juliet abbracciandola.
«Allora, è iniziato tutto quando Dustin mi ha accompagnata a casa quella sera, mi ha detto che era interessato a me e ovviamente, penso che vi siate accorte, anche io ero parecchio interessata quindi abbiamo deciso di frequentarci di nascosto. All’inizio era divertente, ma io volevo uscire alla luce del sole e smettere di mentire a voi e alla mia famiglia, ma a quanto pare non la pensiamo allo stesso modo, quindi, abbiamo litigato ed eccomi qui» dice Elle rattristandosi ancora di più ad ogni parola.
«È un idiota! Andiamo a castrarlo!» propone Jade avviandosi verso la porta. 
«Spero che tu stia scherzando!» esclama Juliet cercando di trattenerla perché come tutte noi, sa che lo farebbe sul serio. Lei in tutta risposta fa cenno di no con la testa e Blair va in soccorso di Juliet per riportare Jade a sedere sul mio letto.
«Sarebbe stata la soluzione migliore» borbotta Jade scatenando una risata generale anche da parte di Gabrielle.
“SOS Becker street, Schmidt è fuori controllo, hanno portato i ragazzi lì, ci vediamo in sede e poi andiamo” il messaggio di Carlos arresta la mia risata e di conseguenza anche quella delle altre.
«Che è successo?» chiede Blair avvicinandosi ed io le giro il mio cellulare, lei rimane sconvolta.
«È arrivato il momento» dice Blair guardando le altre e passando loro il mio cellulare.
«Non c’è tempo da perdere» dice Juliet e corre verso il piano di sotto. 
«Juls papà è alla sede, andiamo lì» dico raggiungendola e passandole le chiavi della sua macchina. 
Con lei salgono Blair e Jade e con me Elle, è meglio avere due mezzi di trasporto e anche Carlos verrà con la sua auto, ho solo paura che Juliet non sia abbastanza tranquilla da poter guidare bene, ho paura che non mantenga il sangue freddo. Ti prego Juls, non mollare.
Per fortuna arriviamo alla base sane e salve, Carlos è già qui e ci viene incontro insieme a Bruce e a mio padre, hanno una faccia molto scura.
«È la volta buona che li incastriamo!» esclama Bruce. 
«Ci divideranno in tre squadre e ognuna avrà un compito diverso» mi dice Carlos per tranquillizzarmi.
«Sherry e Baileys si occuperanno di tutte le possibili bombe presenti nell’edificio e di disattivare tutte le telecamere presenti nella zona» dice mio padre indicando Juliet e Jade.
«Ambrosia e Millefiori si occuperanno di localizzare i tre soggetti e i loro figli più Dustin Belt che è un loro alleato, nessuno deve uscire dall’edificio» dice indicando Blair e Elle che rimane un po’ scossa dalle sue parole.
«Infine Lime e Gin si occuperanno di tutti gli uomini in nero – dice indicando me e Carlos – Poi, quando ve lo dirò io li arresterete e arriveranno gli elicotteri con agenti pronti ad aiutarvi, ovviamente circonderemo la zona» conclude.
«Speravo di non dover arrivare a questo, ma credo che ne avrete bisogno» dice Bruce porgendomi il giubbotto antiproiettile e le pistole. 
«Buona fortuna ragazzi, tornate vittoriosi, siete agenti della CIA» dice mio padre cercando di sorridere e noi saliamo nelle auto dell’associazione, direzione: Becker street.

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Capitolo 9
*** Just getting started ***


Just getting started

Logan’s pov 
 
Io, Kendall e James ci siamo appena svegliati. Qualcuno ci ha portati nello studio del padre di Kendall, ma ora come ora non c’è nessuno. 
«Finalmente vi siete svegliati!» esclama mio padre sbucando dal nulla con Kent e Mike.
«Papà, ma cosa sta succedendo?» domanda Kendall. I nostri genitori si guardano e alla fine sospirano, mi stanno facendo venire ansia.
Il padre di Kendall ci porge una pila di fogli che Kendall prende subito e inizia a sfogliarli. Mentre li sfoglia iniziamo a vedere delle cose sconvolgenti che risalgono a circa dieci anni fa, come se fosse un salto nel passato. In ogni documento appare un nome: Bruce Parker. Sembra che questo tipo ne abbia combinate di tutti i colori, ma la cosa che più mi sconvolge è che lui è attualmente il capo della Central Intelligence Agency.
«La CIA?» domanda James guardando tutti i presenti, ma suo padre si limita a fare un cenno con la mano come per dire di proseguire e infatti lo facciamo.
Oltre alle malefatte di quest’uomo troviamo un foglio con scritta una grande lista, ma sei nomi saltano all’occhio poiché sono evidenziati. Armstrong Gabrielle, Montgomery Lucille Nichole, Montgomery Juliet Stephanie,Peña Carlos Roberto Jr., Russel Jade Estelle e Winston Blair. L’ultimo nome mi fa ghiacciare il sangue nelle vene.
«Questa è una lista di agenti della CIA coinvolti in questo caso» annuncia mio padre. Io e i ragazzi ci guardiamo e l’unica cosa che ci viene da fare è ridere. Questo si che è uno scherzo organizzato bene!
«Sei grande papà! Ti giuro che non me lo sarei mai aspettato da un tipo come te» dice James tra una risata e l’altra. Credo che morirò dal mal di pancia!
«James ascolta...» prova a dire Kent, ma viene prontamente fermato da Kendall «Papà abbiamo scoperto dello scherzo, non ha senso fare quella faccia» 
«Ma Dus, tu eri un complice?» chiedo ridendo al mio amico. Non capisco che senso ha tenere il muso lungo. Abbiamo scoperto dello scherzo e stiamo ridendo. Perché non ridono pure loro?
«Non è uno scherzo. Ciò che vi hanno detto è reale» dice Dustin e per un attimo noi tre ci guardiamo stupiti, poi riprendiamo a ridere. Non riescono neanche a fare uno scherzo senza farsi scoprire!
«Ragazzi basta! Ascoltateli» dice c'è Dustin troppo seriamente, è serio al punto da farci smettere di ridere istantaneamente e farci spostare lo sguardo verso i nostri padri.
«Non è semplice da spiegare, ma ci proverò - annuncia Kent – Allora, noi tre, insieme al padre di Dustin e di Carlos eravamo agenti della CIA, so che è difficile da credere, ma è così. Comunque, dieci anni fa Alexander Armstrong, glorioso agente segreto è leader della CIA è morto senza una vera e propria causa e il potere è passato al suo braccio destro, ovvero, Bruce Parker»
«Noi abbiamo continuato a fare il nostro lavoro, ma qualche tempo dopo abbiamo scoperto che Alexander è stato ucciso e il mandante dell’omicidio non era altri che Bruce. Di conseguenza noi abbiamo indagato e abbiamo appurato che lui sta solo usando la CIA per coprire i suoi traffici illeciti» prosegue Mike e noi siamo stregati dal racconto.
«Così ci siamo ritirati e abbiamo continuato ad indagare. Bruce ha continuato a fare i suoi affari e faceva cancellare le prove ai suoi agenti, ma poi ha scoperto che noi tre sappiamo tutto quindi ha mandato sei dei suoi agenti a controllarci per portarci via tutte le prove che abbiamo contro di lui. Il punto è che i suoi agenti pensano che i reati commessi da Bruce, siano stati commessi da noi» finisce mio padre.
«Ma che c’entrano le nostre amiche e Carlos?» domanda James perplesso.
«Sono loro gli agenti che si occupano di questo» dice Dustin abbassando lo sguardo come se questa realtà, detta a voce alta, gli avesse fatto crollare il mondo addosso.
«No aspetta! Mi stai dicendo che Jade lavora per la CIA e sta indagando su di voi e non mi ha detto nulla?» domanda Kendall e suo padre fa un cenno d’assenso con la testa. Io e James siamo nella sua stessa situazione. Ma è surreale tutto ciò.
«Non possono dirlo, hanno giurato fedeltà agli Stati Uniti» dichiara Mike poggiando una mano sulla spalla di suo figlio.
«Ma allora le voci familiari presenti in quel video erano le loro? Ecco perché lo hanno fatto sparire!» esclama Kendall e i nostri genitori annuiscono.
«Quel video ritraeva la loro prima missione, avevamo bisogno di conoscerle visto che avrebbero lavorato contro di noi. Però sono migliorate parecchio! Blair da un cellulare ha aperto la mia cassaforte mentre Juliet ha fatto impazzire il sistema operativo del computer. Hanno piazzato cimici e telecamere ovunque» dice Kent.
«Lo avete sentito?» domando riferendomi al rumore proveniente sicuramente dal soggiorno. Tutti annuiscono e ci alziamo per andare a vedere.
 
Blair’s pov
 
Trovo abbastanza ridicolo il fatto che abbiamo tre macchine differenti! Quello stupido dice di non dare nell’occhio e ci fa arrivare sul posto con tre auto. Bravo chi lo capisce.
«Blair eccolo! Sia Carlos che Jade si sono fermati» mi dice Gabrielle ed io i parcheggio dietro gli altri due. Che strano, sembra deserto... Ma siamo sicuri che sia il posto giusto?
Carichiamo la pistola ed entriamo da tre angolazioni differenti dell’edificio. Io e Gabrielle siamo entrate da quello centrale, ma sembra che non ci sia nessuno. 
«Libero!» dico al walkie-talkie e poco dopo anche Juliet e Lucy dicono la stessa cosa, quindi, decidiamo di tornare alle macchine.
Non capisco però perché non ci sia nessuno. Bruce ha detto chiaramente che il posto era questo. Non so perché ma non mi fido molto di quel tipo, è strano.
«È stato un buco nell’acqua» mormora Elle.
«Perlustriamo la zona» propone Jade tirando fuori il computer dell’auto.
«Io e Carlos cerchiamo di captare qualcosa all’interno dell’edificio» dice Lucy prendendo il palmare. Si avviano all’interno e noi sistemiamo tutto per verificare. Juliet e Jade stanno controllando l’interno e l’esterno, mentre io e Gabrielle controlliamo il circondario con scarsi risultati visto che in questo posto dimenticato da tutto e tutti ci sono solo insetti strani e qualche volatile.
«Uscite subito dall’edificio! Avete quattro minuti prima di saltare in aria! C’è una bomba composta di dinamite con innesco chimico e un involucro nucleare di ribosomi. Si trova a qualche metro dalla vostra testa, evacuate!» strilla Juliet al suo walkie-talkie. Pochi secondi dopo vediamo Carlos e Lucy uscire e correre verso le auto. Noi saliamo sui nostri mezzi e appena arrivano partiamo a tutto gas, ma non siamo troppo lontani dal posto, infatti riusciamo a sentire l’esplosione.
«Ti è arrivato un messaggio da Logan. Dice che non potete vedervi perché è stato trattenuto dal padre» mi comunica Elle ed io mi allarmo.
«Anche James e Kendall ci hanno detto la stessa cosa» dice Jade dal suo microfono sull’altra auto. È divertente poter parlare così, se solo non fossimo in questa situazione ovviamente.
«Controllo con il gps dove sta James» dice Juliet e questa sua affermazione non può far altro che farmi sorridere.
«Hai sul serio attaccato una cimice al suo cellulare?» domanda Gabrielle sconvolta.
«Non è una cimice, è solo il suo gps del suo cellulare sempre attivo che è connesso al mio ventiquattro ore su ventiquattro – risponde Juliet – È  a casa Schmidt! Gli faranno del male!» strilla.
«Avvisa Carlos!» dico a Gabrielle mentre accelero verso la casa di Kendall. Ho paura che anche Logan si trovi lì...
Eccoci davanti ala casa di Kendall, ora dobbiamo organizzarci per entrare e arrestarli tutti, credo che utilizzeremo le pistole.
«Allora, io e Blair entriamo dal soggiorno, Carlos e Lucy entrano dal piano di sopra, mentre Elle e Jade dalla cucina, ok?» domanda la nostra nuova stratega, alias Juliet.
«Ok perfetto! Le pistole sono pronte?» domanda Lucy. «Si anche se francamente spero di non usarla» dice Jade ed io condivido a pieno questo pensiero.
Silenziosamente entriamo. «Juls... È il padre di Logan» mormoro e lei mi abbraccia. Proprio in quel momento Carlos inciampa e fa un baccano assurdo. Ci ritroviamo tutti a nasconderci perché la porta dello studio si è aperta e sta uscendo qualcuno. Vedo Kent, Mike, Jeffrey, Dustin e ci sono anche Kendall, James e il mio Logie. 
«Figliolo sei suggestionato e ha suggestionato pure noi!» esclama suo padre.
«Si sbaglia signor Henderson» dice Lucy mentre ci alziamo in piedi e puntiamo le pistole verso il gruppo di uomini.
«Kent Schmidt, Mike Maslow, Jeffrey Henderson, in nome degli Stati Uniti d’America io vi dichiaro in arresto! Avete il diritto di rimanere in silenzio» dice Juliet sotto lo sguardo stupito di James.
«Aspetta!» esclama il signor Maslow.
«Fate spostare i ragazzi verso di noi e alzate le mani» mormoro a mezza voce. Mi dispiace Logie, non volevo che lo scoprissi così, ma non posso tornare indietro.
Dustin, Logan, Kendall e James guardano i loro genitori che con un cenno li spronano a venire verso di noi. Non riesco neanche a guardare Logan in faccia, vorrei piangere dal nervoso, questa situazione mi fa schifo.
«Vado a chiamare Bruce. Verrà con gli altri a terminare la missione» annuncia Lucy con il suo solito tono glaciale.
«Forse dovreste ascoltarli e ascoltare anche me – annuncia una voce profonda, maschile. Noi ci voltiamo e non possiamo fare a meno di sgranare gli occhi dalla sorpresa, pensavamo fosse morto. Lui ci guarda attentamente, poi sposta lo sguardo sulla mia amica – Mi dispiace Jade, non potevo fare altrimenti» dice l’uomo in direzione della figlia. 
Succede tutto in qualche secondo, ma Jade lancia la pistola e si butta sull’uomo e non per dargli una dimostrazione d’affetto. Kendall si precipita per tenerla, ma è una furia. Fortunatamente Kendall riesce a prenderla e spostarla, altrimenti credo che non si sarebbe fermata.
«Dopo parleremo tesoro, ora è importante che spegniate tutto ciò che vi collega alla CIA, tutte le telecamere e i microfoni presenti in questa casa è che tu Lucy, non chiami Bruce» dice il padre di Jade. Non so perché, ma mi fido di quest’uomo, quindi posò la pistola, stacco tutti i collegamenti e tolgo l’anti proiettili. Juliet e Gabrielle mi imitano, Carlos e Lucy ci seguono a ruota.
«Ti ascolto e staccherò tutto, ma scordati che io poggi la mia pistola. Tu non meriti fiducia quindi scordati la mia» le dice Jade e lui annuisce abbattuto.
«Ciò che mi ha spinto ad allontanarmi è stato proprio Bruce. Io, insieme ai miei colleghi – dice indicando i genitori dei ragazzi – abbiamo subito nutrito dei sospetti su di lui da quando ha preso il posto del nonno di Gabrielle. Successivamente abbiamo scoperto che il mandante dell’omicidio di Alexander Armstrong non era altri che Bruce Parker, quindi abbiamo continuato ad indagare e abbiamo scoperto che lui utilizza la CIA per coprire i suoi traffici illeciti. Così, io, Kent, Mike, Jeffrey e Carlos ci siamo ritirati. Il padre di Dustin è stato eliminato per mano di Bruce, io sono dovuto sparire, Carlos non ne ha voluto più sapere e loro tre hanno continuato ad indagare. Io partecipavo, ma passivamente, era troppo pericoloso uscire allo scoperto. Voi siete solo le sue pedine ed Andrew lo sa bene, solo che ha deciso di assecondarlo» racconta il signor Russel.
«Mio padre sa di questa storia?» domanda Juliet e loro annuiscono.
«Se vi fidate, ora dobbiamo far finta che questo incontro non sia mai avvenuti, dobbiamo giocare d’astuzia e prendere Bruce con l’effetto sorpresa» dice Jeffrey e noi ragazze annuiamo. L’unica un po’ contrariata è Jade.
«Ora penso che voi ragazze abbiate bisogno di parlare con loro. Domani ci vedremo per organizzare tutto e ovviamente verrà anche Andrew» dice Kent. Successivamente si ritirano nello studio mentre io mi giro verso Logan. Nessuna di noi ha idea di cosa fare, non è una situazione normale questa.
«Ti va di fare due passi?» mi chiede accennando ad un piccolo sorriso.
«Prima dobbiamo andare a fare rapporto, non possiamo sparire così, andiamo» dice Jade prendendo le chiavi.
«Ci vediamo dopo amore, torno qui e parliamo» dico scoccando un bacio sulle labbra di Logan.
 
James’ pov
 
Troppe cose tutte insieme, non riesco ad assimilare ciò che è accaduto. Il loro avvicinamento era dovuto alla missione o al fatto che provassero veramente qualcosa per noi? Ormai non sono più sicura di nulla.
«Non riesco a crederci» mormora Kendall lasciandosi cadere a peso morto sul divano.
«Neppure io» mormoro a mia volta, è troppo strano tutto questo, sembra un sogno.
«Io non so cosa dire, ho solo bisogno di parlare con lei per chiarire la situazione» dice Logan spostandosi da un lato all’altro del soggiorno.
«Io lo sapevo» ammette Dustin. «Se lo sapevi, perché non ci hai detto nulla?» domanda Kendall.
«Loro dovevano proteggervi e se voi aveste saputo, avreste rischiato voi e anche loro. Non potevo permettere che Bruce scoprisse tutto e facesse a tutti del male» risponde Dustin alla domanda di Kendall. Io vorrei solo parlare con lei e farmi spiegare bene ogni cosa, ho bisogno di sapere se mi ha mentito tutto questo tempo oppure stava con me perché le piaceva, mi scoppia la testa.
«Prendiamoci un bel caffè, abbiamo bisogno di riprenderci» dice Kendall andando in cucina e Dustin lo segue.
«Se pensi al fatto che potrebbe non essere stata con te per amore, posso capirti. Anche io per qualche secondo lo ho pensato, ma nessuno sarebbe stato in grado di recitare così bene. Ti accorgi se una persona ti ama o meno ed io sono sicurissimo che la mia Blair mi ama quasi quanto io amo lei» mi dice Logan per tirarmi su il morale, ma ora l’unica che potrebbe confermarmi queste parole è a fare rapporto alla CIA.
«Penso di aver bisogno di parlare con lei» dico prendendo in mano il cellulare come se potesse aiutarmi in questo momento.
«Anche io ho bisogno di spiegazioni, ma dobbiamo fidarci, non ci hanno detto nulla per una buona ragione» dice Kendall ed io annuisco, forse hanno ragione.
Dustin accende il televisore e passa un caffè a tutti, magari riusciamo ad ammazzare l’attesa. A parte Lucy e Carlos devono tutte tornare per risolvere la situazione con noi, o almeno spero che lo facciano.
Dopo aver consumato i nostri caffè sentiamo il rumore di un’auto, ci affacciamo alla finestra che dà sulla strada e vediamo le quattro ragazze, vestite in maniera normale, che si guardano mentre si avviano al portone di casa Schmidt.

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