Beauties and sorrows of a look

di Idontwriteanymore
(/viewuser.php?uid=942310)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La depressione ***
Capitolo 2: *** Depressione ***
Capitolo 3: *** Dove andiamo? ***



Capitolo 1
*** La depressione ***


Era estate, in un palazzo di città,c’era un bambino con gli occhiali, costui nascondeva un grosso segreto. Aveva un alter-ego .Tutto incominciò con un’uscita ad un parco di divertimenti con la sua amica d’infanzia Ran.  Shinichi , un detective liceale, si era imbattuto in un omicidio .Dopo un’ora di ricerche e sospetti, Shinichi aveva già risolto il caso ed aveva mascherato il colpevole. Tra i sospetti, c’erano due uomini vestiti di nero,i quali incuriosirono Shinichi,e li inseguì senza farsi notare. Rapito dalla scena che gli si era mostrata davanti, Shinichi non si era accorto che un uomo dai lunghi capelli biondi e vestito di nero gli era dietro,l’uomo misterioso lo colpì e Shinichi cadde a terra. Proprio mentre stava per svenire i due uomini vestiti di nero gli fecero ingoiare una pillola,la quale gli avrebbe causato una miriade di problemi …
Al suo risveglio, Shinichi si era rimpicciolito,trasformandosi in un bambino di elementari. Spiegò tutto al Dottor Agasa, il quale all’inizio non li crebbe ma poi si rese conto della sua vera identità grazie all’intuito infallibile di Shinichi. Il dottor Agasa gli consiglio di non rivelare a nessuno la propria identità per proteggere le persone a sé più care. Questo significava mentire anche alla sua amata Ran. Assumendo l’identità di Conan Edogawa , si trasferì a casa di Ran e di suo padre,un fallito detective. Per risolvere i casi più complicati, anestetizzava Goro e usava il papillon cambia-voce per risolverli. Infine fece uno strano incontro con una donna dell’organizzazione che l’aveva trasformato in bambino, lei per scappare da l’organizzazione ingoiò la pillola costruita da lei e si rimpicciolì. La ragazza prese il nome di Ai Haibara…
Shinichi
Uffa! E da mezz’anno che sono rimpicciolito in forma di Conan Edogawa.Non ne posso più,inoltre Ai non ha fatto  progressi nella creazione dell’antidoto.”Conan era infastidito quella giornata,e si continuava a tormentare mentalmente .Fino a quando un suono stranamente acuto lo separò da i suoi brutti pensieri,era la campanella. Conan fece un balzo enorme quando la sentì e nonostante la sua ricaduta fu rumorosa solo una persona lo sentì. Era Ai . Conan si accorse del suo sguardo solo quando si fece più intenso .A quel punto Shinichi si alzò e chiese:” Come mai mi guardi con quel sorrisetto?” infatti Ai aveva un piccolo sorriso, ma quando Conan le pose la domanda, il famoso “sorrisetto” scomparì.
“Io non avevo nessun sorrisetto.”dibattè Ai
“Invece si. L’ho visto quando mi sono alzato”Insistette Conan. Ne sono sicuro aveva un sorriso,anche se è molto raro visto che non sorride mai.
“Non ti sfugge niente,eh? Mio abile detective”Ai si arrese, strano perché di solito controbatte tutto quello che dico, finchè non mi arrendo io. A pensarci è da stamattina che Ai sembra stanca,chissà come mai …
“Ho sorriso perché eri molto buffo durante tutta l’ora di matematica. Stavi lì a pensare a chissà cosa, mentre il resto della classe faceva caos, Ayumi ti ha perfino chiamato e tu l’hai ignorata!Ahah”continuò Ai ,finendo burlandosi di me.
Perfetto! Già mi ero svegliato di malumore ed  ora Ai si burla di me. Calma Conan è solo una brutta giornata. Ora torno a casa di Ran e mi riposo. E così fece. Subito dopo la fine delle lezioni salutò i Detective Boys ed Ai ,mentre tornava all’agenzia si rese conto di quante volte aveva già percorso la stessa strada per andare a visitare o prendere Ran quando era Shinichi. Stavolta non era arrabbiato, ma semplicemente triste ,finalmente arrivo all’agenzia e trovo Ran allenandosi con i pesi e qualcosa che non riconobbe subito.
“Ciao Conan! Scusa se non è pronto il pranzo ,ma ero impegnata ad allenarmi”mi disse Ran,me lo disse con un sorriso in volto,un bellissimo sorriso.
“Non importa Ran-necchan! Ma dimmi perche ti stai allenando così duramente?”In effetti non  è da lei allenarsi con i pesi tutta la giornata.
“Bè,perché ultimamente in ginnastica sono calata e, mi pare anche che sia un po’ ingrassata”Ran disse questo un po’ imbarazzata e arrabbiata allo stesso tempo. Comunque io non penso ASSOLUTAMENTE che sia ingrassata!
“Non è vero! Non sei ingrassata per niente!” le dissi arrabbiato, non mi piace che si sforzi così tanto per una sciocchezza non vera.
“Grazie. Comunque Conan, lo sai che il mio professore di ginnastica si è sposato?Io non lo credevo affatto invece…”
“Ma dici quello scimmione? Be neanche io credevo si sposasse con quel suo brutto carattere!”Passo qualche secondo di silenzio e non mi accorsi di quello che dissi davanti a Ran.
“C-cona-n… “Notai che la sua voce era spaventata e silenziosa, ma quando continuò :
“TU COME FAI A CONOSCERE IL MIO PROFESSORE!”mi urlò Ran che si trovava dietro di me immobile. Il mio cuore si fermò per un secondo,sentendo le parole di Ran e diventai subito nervoso.
“St-tai tranquilla Ran! Lo conosco perché ti sento molte volte parlare di lui, inoltre Shinichi mi parla spesso di lui lamentandosi!” Era la scusa più valida che avessi in quel momento, notai che Ran non mi contraddì ,forse l’avevo convinta.
CLAP!
“AHIA!Ran mi hai fatto male! Perché mi hai colpito?” Le dissi sorpreso.
Infatti Ran gli aveva dato un pugno sulla testa e ora era indietreggiata forse per lo spavento
“Scusami Conan è solo che gli somigli così tanto … non posso fare a meno di pensarci ogni giorno … Non ce la faccio più! Ormai sono sei mesi che è via, non ci mette mai tanto per risolvere un caso! “ Rispose Ran con le lacrime agli occhi.
Mi accorsi di quanto era triste solo in quel momento,solo quando pianse per me,ed io che mi disperavo perché ero così,non ho mai pensato a quanto stava soffrendo Ran.Il viso di Ran era rigato da Lacrime che sembravano gocce di pioggia ,l’unica differenza era che le sue lacrime erano provocate da un enorme dolore chiamato SHINICHI.
“Ran… scusami per tutto …” presi un fazzoletto e glielo diedi ,lo  accettò senza discutere. Poi  triste dentro,mi diressi in camera mia. Devo assolutamente chiamarla e rassicurala da Shinichi … è così triste, non sopporto di vederla così.
Intanto a casa del Dottor Agasa …
“Ai non puoi continuare così! Sei troppo stanca, almeno prenditi un giorno di riposo!” Era il dottor Agasa a parlare, stava rimproverando  Ai per tutto il lavoro che la portava alla stanchezza a scuola ed agli incubi di notte.
“Dottore non lo capisce,vero? Ogni giorno che perdo senza fare nulla, senza provare a creare l’antidoto … sono sempre più giorni in cui Shinichi resta Conan e quindi più giorni in cui il veleno distrugge le cellule che potrebbero garantire la buona riuscita dell’antidoto … non posso … dopotutto sono stata io a creare la medicina … sono stata io a causare tutti i suoi problemi … è colpa mia …” Ai era arrabbiata, ma stava anche per piangere, si trattene solo perché non voleva mostrare la sua parte debole di fronte al Dottore. Dopo questa risposta piena di sentimento, Ai riprese a lavorare all’antidoto nonostante il professore la stesse guardando con pena.
Salve a tutti, questo è il primo capitolo della mia fanfiction. Bella, Grazie a tutti.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Depressione ***


Il professore molto triste per Ai , decise di chiamare Conan, magari lui poteva rassicurarla o almeno provarci.
“ Pronto?Dottore come mai mi chiama ? ”disse Conan
“ Shinichi, vieni qui a casa mia, Ai sta molto male, è stanca vorrei che tu provassi a parlarci… continua a lavorare all’antidoto senza sosta. ”
“ Va bene. Vengo subito ” rispose Conan chiudendo la chiamata.
Più tardi a casa del Dottor Agasa- _Shinichi Uffa, ora ci si mette anche Ai . Vabbè almeno mi distrarrò dal pensare a quello che è successo con Ran alcune ore fa. Ancora mi tormenta il pensiero che ora stia piangendo per me. Oh! Sono arrivato finalmente. “TOC!TOC”
si sentì l’eco dentro casa,probabilmente il Dottor Agasa è impegnato in un’altra delle sue strane invenzioni … Invece il Dottore stava aspettando Shinichi,ma si era addormentato sul divano per quanto era anche lui stanco. E si sveglio alla seconda volta che Conan bussò alla porta.
“Arrivo SUBITO!”
si nota che il Dottore è proprio uno sbadato dai rumori che provengono da dentro sembra che faccia cadere tutto quello che tocca. La porta si aprì e Conan dopo aver salutato il Dottore si recò di nascosto in laboratorio,dove Ai stava ancora lavorando duramente all’antidoto. Non avevo mai notato quanto era grande questo laboratorio,ci sono fiale da ogni parte . Alcune fiale contengono strani liquidi di colore rossastro,altre invece sono vuote e si scorge un piccolo riflesso di luce prodotto da una finestra in alto.
La stanza era buia ,e solo una luce molto forte illuminava una parte del laboratorio e degli scaffali con le fiale. La luce abbagliante proveniva da un vecchio computer acceso ,davanti ad esso c’era una ragazza dai capelli castano ramati, si vedeva che era molto concentrata al contenuto del computer .
La ragazza continuava a digitare i tasti di esso e ogni cinque minuti batteva piano un pugno contro il tavolo,si vedeva che era frustrata, delusa e triste. Quest’ultima soprattutto. Ai a quanto vedo anche tu soffri ,come Ran per colpa mia.
Non voglio che un’altra persona soffra per me, già è molto doloroso vedere la ragazza che amo piangere davanti ai miei occhi. Devo convincerla a smetterla, a non essere così stanca per questo. Devo.
Mi avvicino ad Ai,che ancora non si è accorta di me. E mi accorgo di quanto sono belli i suoi capelli ,sono di un colore indescrivibile si fondono sia il castano che il dorato,formando lievi ciocche leggermente più chiare.
Decido di farle uno scherzo molto banale per tirarla su di morale. Mi avvicino ancora di più e metto le mie mani negli occhi in modo da coprirglieli e dico:
“Chi sono?”le dico sperando che capisca lo scherzo .
Scusate se questo capitolo è corto ma ho avuto qualche problema a suddividere in capitoli.Risolto.
 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Dove andiamo? ***


Qualche minutò di silenziò passò e si stava creando della tensione tra i due giovani, quando….
“Shinichi Kudo, detective impiccione che mi sta disturbando o  anche nominato il “Detective dell’Est” , inoltre trasformato in Conan Edogawa che ha il suo stesso caratterino! “Gli rispose Ai prendendolo in giro ancora una volta.

Fortunatamente Ai ha capito lo scherzo. Ora non mi interessa più se mi prende in giro,basta che sia un pochino più felice.

“Allora ora mi spieghi perché sei qui?”
Ai me lo domandò guardandomi negli occhi. Il suo viso,e i suoi occhi erano pieni di borse probabilmente a causa della stanchezza .Nonostante tutti quei segni, i suoi occhi risaltavano molto nel suo viso, avevano un colore che variava dall’azzurro al grigio chiaro,quel bellissimo colore che aveva la capacità di incantare tutti, ma allo stesso tempo la rendevano così misteriosa.
“Semplice curiosità” Le dovettì mentire , non volevo farla preoccupare di più.
“Menti.”
“EH?!” Come ha fatto a scoprirmi?!
“Lo si capisce dalla tua faccia, inoltre batti piano il piede contro il pavimento quando sei nervoso o menti.”
Certo che in questi sei mesi mi ha osservato molto, nonostante io non la osservassi più di tanto.
“Si capisce che … mi hai molto osservato in quest’ultimi mesi, non è che ti interesso?”Le dissi ,per prenderla in giro come aveva fatto con me.
“C-COSA!?ma cosa stai dicendo!? P-perchè dovrei interessarmi ad un comico detective il quale sei!?

Notai che Ai era diventata tutta rossa, lo si notava di più sulle guance e nella fronte. Ma subito dopo aver incrociato i miei occhi, che la continuavano ad osservare stupiti,si girò di scatto e continuò a lavorare. Intento fallito. Ho un’idea! Si ma prima di tutto devo farla calmare, è ancora furiosa.

“Dai, Ai lo Sai che stavo scherzando. Non c’era bisogno di reagire così.” Glielo dissi con calma in modo da non farlo sembrare un rimprovero.
“Da quando sei diventato così impertinente? Inoltre se ci ragioni sopra, la domanda che mi hai fatto è abbastanza imbarazzante!” Ai sembrava essersi calmata, infatti il suo tono di voce era calato rispetto a prima. Per fortuna, così le potrò parlare con calma.
“Va bene, ammetto che era un po’ imbarazzante, ma non ti arrabbiare altrimenti diventerò ancora più impertinente.”Stavolta la mia risposta fu immediata e le risposi in modo ironico.
“Comunque … ancora non mi hai detto perché sei qui.”
La domanda mi prese alla sprovvista che quasi mi strozzai con la mia stessa saliva. Decisi di raccontarle la verità tralasciando i dettagli più importanti.

“ Sono venuto qui, perché il dottore mi ha chiamato dicendo che tu eri molto depressa e stanca, perché lavori giorno e notte all’antidoto”
“Già, in effetti il Dottore mi ha fatto una bella ramanzina stamattina, sappi che non smetterò di lavorare all’antidoto” Ai era diventata fredda come al solito, nelle sue parole percepivo un po’ di fastidio e tristezza che fecero stare male anche me.
“Perché ti ostini tanto a continuare! Sono sicuro che se continui a lavorare così duramente, un giorno svenirai o ti sentirai male,potresti anche ammalarti!” Non poteva continuare, non dormiva da varie notti e lo si capiva dalle profonde borse sotto agli occhi. Inoltre a scuola e a casa è sempre debole, triste e cupa. Sta male.
“Vuoi davvero che ti dica il perché?!” Si vedeva che era infastidita e spaventata dalle mie domande. Io non so se voglio veramente sapere il perché, ma se questo è l’unico modo per farla stare meglio, lo farò. Inoltre se si tiene tutto dentro un giorno queste sue sofferenze la soffocheranno e non resisterà più al dolore.Ed anch'io ho bisogno di distrarmi per non pensare a Ran.
“Si voglio saperlo,” Le dissi fermamente
“ Ok … “La sua voce era un sussurro e andava crescendo.
“Ma ci sono tre condizioni:La prima  non dire niente a nessuno;
 La seconda dobbiamo andare in un luogo più tranquillo e riservato;
L’ultima non provare a fare niente per me,sarebbe tutto inutile.” Dicendo queste parole Ai diventò sempre più fredda e arrabbiata, probabilmente per il fatto che l’avessi spinta a dirmi le sue preoccupazioni.
“ Va bene le accetto tutte e tre. Allora dove vuoi andare di bello?” Glielo domandai con un sorriso in faccia.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3458974