La pioggia ha smesso di cadere

di Ori_Hime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambiamenti in vista ***
Capitolo 2: *** Al risveglio ***
Capitolo 3: *** Tensioni ***
Capitolo 4: *** Il ballo ***
Capitolo 5: *** Invito inaspettato ***
Capitolo 6: *** Verso l'evento ***
Capitolo 7: *** Scambio di coppie ***
Capitolo 8: *** Felicità ***
Capitolo 9: *** Colazione per due ***
Capitolo 10: *** Pic-nic interrotto ***
Capitolo 11: *** Sentimenti alla luce del sole ***
Capitolo 12: *** Mani ***
Capitolo 13: *** Vacanze al mare ***
Capitolo 14: *** Esprimi un desiderio ***
Capitolo 15: *** Bollori ***
Capitolo 16: *** Promesse ***
Capitolo 17: *** Dichiarazioni ***
Capitolo 18: *** Distacchi ***
Capitolo 19: *** Richieste di perdono ***
Capitolo 20: *** La pioggia ha smesso di cadere ***
Capitolo 21: *** Epilogo - Natale a Karakura ***



Capitolo 1
*** Cambiamenti in vista ***


Cambiamenti in vista

 

Ichigo e Rukia avevano avuto una giornata intensa: avevano combattuto insieme diversi hollow che li avevano distratti più volte dalle lezioni, per di più gli impegni scolastici in quel periodo erano più numerosi del solito ed erano tornati a casa Kurosaki distrutti.

Dopo essersi messi il pigiama, rigorosamente in ambienti separati, si ritrovarono pronti per andare a nanna: avevano proprio bisogno di un buon riposo.

Rukia aprì l'armadio di Ichigo per rinchiudersi dentro, quando lui la fermò con un secco “no” e chiuse l'anta mettendosi in mezzo. La prese tra le braccia come una bambina e capì dal suo sguardo che Rukia aveva bisogno di spiegazioni per il suo comportamento, così, infilandola sotto le coperte del suo letto, le disse che aveva combattuto molto e che doveva dormire in un posto comodo. Si distese accanto a lei su di un fianco, stringendola a sé, come per proteggerla da qualsiasi eventuale pericolo.

Rukia era rimasta sorpresa da questo improvviso gesto di Ichigo, non si era mai lamentata di dover dormire nel suo armadio e per lei che era piccola di statura non era scomodo, ma rimase tra le sue braccia che in quel momento emanavano un calore nuovo. Mai prima di allora era stata nel suo stesso letto: le sue braccia le mettevano sicurezza e le pulsazioni regolari del suo cuore e il suo respiro la rilassavano, nonostante fosse tutto insolito.

Si immaginò le facce che avrebbero fatto le loro compagne se avesse osato raccontare loro di quella notte: tutte perplesse, che non potevano crederci, tranne quella di Orihime che avrebbe voluto compiere un omicidio... e questa immagine la fece sorridere. Sentiva che qualcosa stava cambiando tra di loro, che la parola “amici”, anche se era sempre stata riduttiva per descrivere il loro rapporto, ormai non bastava più. Che lo avesse capito anche Ichigo?!

Intanto lui dormiva beatamente, o almeno così sembrava a Rukia, stringendola al suo petto con le braccia che le circondavano la schiena. Si sentiva così tranquillo, come se la sua presenza fosse un calmante naturale, e in nessun altro modo avrebbe voluto passare la notte. Era tanto che lo avrebbe voluto fare, in fondo perché doveva dormire in quell'angusto armadio? Ci stava quando ancora non la conosceva e quando l'idea di averla in camera lo turbava... ma ora non erano più due conoscenti, nemmeno due compagni. Erano amici, no? Poi la sua mente venne assalita da un pensiero: si immaginò come avrebbero reagito i suoi amici se avesse detto che aveva dormito con una ragazza. Nessuno gli avrebbe creduto e gli avrebbero fatto domandine un po' imbarazzanti... Si chiese quindi se avrebbe fatto dormire con sé qualsiasi altra sua amica e la cosa gli sembrò ripugnante. Lei era l'unica con cui si sentiva di passare la notte, l'unica che lo conosceva nel profondo e che lo avrebbe sempre sostenuto. Non era una semplice amica, era qualcosa di più.

E se lo avesse capito anche lei? Possibile che non si fosse ribellata quando lui l'aveva presa in braccio e portata nel suo letto? Eppure giaceva serena tra le sue braccia come se lo avesse desiderato anche lei... sorrise al pensiero di averla lì e si addormentò.

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Note:
Finalmente ho pubblicato il primo capitolo! Spero vi sia piaciuto!

 

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Capitolo 2
*** Al risveglio ***


Al risveglio

 

La mattina seguente entrambi si svegliarono ancora sorpresi di essere accanto, e, per non svegliare l'altro, stettero zitti, godendosi gli ultimi secondi di pace.

Rukia inspirava lentamente il profumo di lui, stretta al suo petto. Era così buono che sapeva le sarebbe mancato appena si fossero separati... Ma perché aveva permesso che le cose tra loro finissero così?! Perché lo aveva lasciato fare?! Non era da lei, perciò diede la colpa alla stanchezza e ad Ichigo che gli era parso molto deciso. E, ammise a sé stessa, era così bello avere qualcuno accanto che ti stingeva come se fossi la cosa più preziosa al mondo... e si sentì arrossire perché la persona più preziosa al mondo per Rukia stringeva proprio lei! Con questa consapevolezza richiuse gli occhi, sperando che Ichigo non si accorgesse che era sveglia perché non sapeva che reazione avrebbe potuto avere.

Ichigo si svegliò con i capelli di lei appena sotto il suo mento e gli venne un'incredibile voglia di accarezzarglieli, ma se si fosse mosso l'avrebbe di certo svegliata e non voleva rompere quel momento perfetto. Sembravano così morbidi... non ci aveva mai fatto caso. Le sue mani tenevano ancora stretta Rukia dietro la schiena e improvvisamente sentì il suo battito accelerare. Capì che doveva essere sveglia, oppure stava avendo un brutto sogno. Istintivamente la strinse più forte, come per consolarla, e lei si mosse, stirandosi per stare più comoda nella nuova posizione.

-Potevi anche dirmelo che eri sveglia.- Le disse.

Questo brusco “buongiorno” non piacque a Rukia e, ormai sveglia da quel bel sogno che era stato quella notte, si separò dalle braccia di Ichigo. Si chiese perché l'aveva tenuta con sé a dormire per poi essere così brusco. Si chiuse in bagno, guardando bene che non ci fossero le sorelle e il padre di Ichigo in giro, e si mise la divisa scolastica.

Lui rimase sconcertato dalla reazione di lei: cosa aveva fatto di male?! Che lei non volesse passare la notte con lui? Che si fosse sentita costretta? Si sentì improvvisamente a disagio, cosa che con lei non succedeva mai, e si chiese perché avesse complicato tutto.

Rukia rientrò in camera improvvisamente, quando lui era ancora fra le coperte sconcertato, e salì sul davanzale della finestra. - Che ci fai ancora lì?! Muoviti, idiota, che tra poco iniziano le lezioni!- e saltò fuori. Era chiaro che non avrebbero condiviso il percorso verso la scuola.

Ichigo si alzò, vide l'ora sulla sveglia e scattò alla ricerca dei vestiti. Passò in cucina, mangiò qualcosa al volo, ma ebbe la premura di prendere la colazione per Rukia, quella matta era partita senza nemmeno mangiare.

 

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Capitolo 3
*** Tensioni ***


Tensioni

 

A scuola tutti notarono la strana tensione che si era creata tra Ichigo e Rukia: era palese a tutti che qualcosa non andava tra di loro. Rukia si sentiva salire l'odio addosso tutte le volte che le si nominva Ichigo e lui faceva il menefreghista nei suoi confronti per volersi dimostrare indifferente. Lei usava sempre un tono irritato con lui ogni volta che doveva comunicargli la presenza di qualche hollow nei paraggi e lui con fare svogliato la seguiva.

Distruggerli era stato più faticoso del solito, era come se l'armonia tra loro creata si fosse sgretolata in un attimo, anzi, in una notte. Erano scoordinati, ognuno combatteva per conto suo, senza sentire le esigenze dell'altro e subirono molte ferite, quando sconfiggere hollow era il loro pane quotidiano. Tornarono ancor una volta sfiniti, a pezzi, fisicamente e emotivamente. Ognuno si medicò per conto suo, senza dire una parola.

Dopo cena Ichigo le portò del cibo, ma lei disse di non avere fame.

- È tutto il giorno che non mangi, hai bisogno di forze!

- Penso che andrò a letto senza cena, se non ti dispiace!- rispose seccata.

- Bhe, allora aspetta che mi prepari così...- non riuscì a chiederle se volesse dormire nel suo letto che lei si era già chiusa nell'armadio. Lo aprì e Rukia urlò, sorpresa mentre si toglieva la maglia per mettersi quello che era ormai diventato il suo pigiama a scacchi. Lui le richiuse subito l'anta, continuando a scusarsi. Poco dopo suo padre spalancò la porta della camera e gli chiese chi era stato ad urlare. -Vedi qualcun altro oltre a me in questa stanza?!- rispose Ichigo.

- O bhe non si sa mai... magari eri con qualche ragazza... magari quella Rukia che mi sta così simpatica...- rispose il padre ridendo sotto i baffi. Ichigo lo cacciò fuori a calci nel sedere e potè tornare ad occuparsi di Rukia.

Questa volta bussò sull'anta per assicurarsi che non fosse nuda. Lei rispose con un “indietro” deciso, chiaro segnale che non voleva parlare. Ichigo aspettò ancora qualche secondo e aprì. Lei lo prese a pugni, cercando di cacciarlo via, ma lui si infilò

nell'armadio e nel tentativo di farla smettere finì sopra di lei, a pochi centimetri dal suo volto. Entrambi si bloccarono, guardandosi profondamente negli occhi. Negli occhi di lui si leggeva il desiderio di comprensione e in quelli di lei la determinazione nel non voler lasciar trasparire nulla di quello che provava. Lui si avvicinò a lei, facendo sempre più diminuire la distanza tra i loro volti... e Rukia, infastidita dalla troppa improvvisa confidenza in un momento simile, lo fece cadere di lato, contro la parete dell'armadio. Ichigo prese una bella botta alla testa e sempre più infastidito dal suo comportamento le disse: - Ma che ti ho fatto?! Me lo puoi dire?! È tutto il giorno che parliamo a malapena...

-Non certo per colpa mia, ora lasciami dormire. Da sola.

Ichigo capì che quest'ultimo era il problema, che lui forse aveva sbagliato la notte prima, eppure era stato così bello... cercò di affrontare il discorso con lei: - Ma se ieri volevi tornare nell'armadio non ti avrei costretta...-

Rukia fece un profondo respiro, arrendendosi al fatto che lui non aveva capito il punto della questione. Non era stato quello, quanto il “dopo”. Anche i motivi per cui l'aveva portata con sé le erano poco chiari così cercò di chiarire almeno l'ultimo punto. -Perché mi hai portato con te nel letto la notte scorsa? E non dirmi per farmi stare comoda!-

-Perché ti volevo vicina. Mi sembra stupido che tu debba dormire in un armadio: sembra che tu debba nasconderti da me quando sei la persona che conosca meglio di tutte.-

Questa risposta sorprese Rukia per la sua profonda sincerità e, anche se se non era esattamente quello che si aspettava, ammirò la sua franchezza e la dolcezza con cui la guardava negli occhi mentre glielo diceva: come un cucciolo che non voleva essere abbandonato e che implorava perdono. Si sentì in colpa per avergli fatto male e per essere stata imbronciata con lui tutto il giorno. Lo strinse a sé, accarezzandogli la testa come per fargli passare la botta e chiuse gli occhi, addormentandosi con Ichigo al suo petto.

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Capitolo 4
*** Il ballo ***


Il ballo

 

La vita di Ichigo e Rukia ricominciò ad essere tranquilla, quella di sempre, con battibecchi e piccoli litigi di poco conto (a parte un piccolo problema di Ichigo che si ritrovò con un bernoccolo alla testa e dolori dappertutto perché l'armadio era troppo stretto per lui, ma avrebbe sopportato tutti i mali del mondo per avere un'altra notte al petto di Rukia). Negli scontri con gli hollow erano tornati ad essere una squadra: reattivi, pronti all'attacco e a sostenere l'altro.

La sera era diventato il momento in cui lasciavano tutto alle spalle e diventavano loro stessi: passavano la notte sempre insieme nel letto di Ichigo, una tra le braccia dell'altro oppure semplicemente accanto a raccontare le proprie preoccupazioni o scherzando. Notte dopo notte divennero sempre più confidenti, la scuola stava finendo e con le vacanze avrebbero potuto rilassarsi anche di giorno, tra una battaglia e l'altra.

Durante le lezioni fu dato l'avviso che l'ultimo giorno di scuola si sarebbe tenuta una festa da ballo di beneficenza e tutti gli studenti erano invitati a partecipare.

Orihime scattò dal banco in piedi per l'eccitazione, facendo girare tutti i suoi compagni verso di lei. La sua amica Tatsuki la rimise a sedere, smorzandole l'entusiasmo, così la lezione poté continuare.

Rukia era incuriosita dall'evento e chiedeva a tutti come sarebbe stato, Orihime le disse che sarebbe stato elegante: ci si doveva vestire bene e chiedere a qualcuno di fare da accompagnatore per poi ballare assieme... e cominciò a fantasticare di come doveva essere ballare con Ichigo... I ragazzi le risposero che era qualcosa di noioso, Ishida però sembrava un po' imbarazzato a parlare dell'argomento e se ne stava in disparte senza dir nulla.

Tornando a casa Rukia chiese a Ichigo se sarebbe andato al ballo e lui le rispose che non gli interessava. Lei se ne dispiacque ma pensò che forse era meglio, così sarebbero stati pronti in caso di eventuali attacchi.

- Tu sai ballare Ichigo?- gli chiese prima di andare a letto. Lui non fece in tempo a rispondere che lei gli aveva già preso le mani e fatto roteare per la stanza, improvvisando un ballo senza musica. -Sembri un po' goffo!- scherzò lei.

- Goffo a chi?! Sei tu che non sai nemmeno come si balla, qui. -

-E come si balla?!-

Lui portò la mano sinistra di lei sulla sua spalla e con la sua mano sinistra prese la destra di lei e la avvicinò a sé mettendole la mano destra dietro la schiena e provò a danzare un valzer. Rukia poteva sentire vicino a lei il cuore di Ichigo che pulsava e si lasciò trasportare dai suoi movimenti lenti. Dovette ammettere che non era affatto male quel ballo e anche lui se la cavava... ma non glielo avrebbe mai detto per il gusto di non dargli quella soddisfazione! Appoggiò la testa contro il petto di lui e Ichigo si fermò, sorpreso, e l'abbracciò.

-Hei, piccola romantica, che ne dici di andare a nanna?- Rukia gli tirò subito un calcio, per averla chiamata “piccola” e “romantica” e lo fece cadere a terra, lui allora cercò rifugio sotto le coperte, trascinandola con sé. Rukia si strinse a lui per lasciarsi cullare dal ritmo del suo battito, in fondo faceva tanto la dura, ma aveva un cuore dolce. Ichigo stette ancora un po' sveglio a pensare al ballo precedente: era stato piacevole in fondo, perché non sarebbe potuto essere altrettanto quello scolastico?! “Perché ci sarebbero i nostri compagni a fare battute imbarazzanti su di noi” pensò e non sapeva se avrebbe avuto il coraggio di affrontare la situazione, doveva pur sempre mantenere la sua reputazione di uomo duro, no?


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Note: mi scuso per non essere puntuale nell'inserire nuovi capitoli: esami universitari e scarsa connessione purtroppo mi impediscono una certa regolarità!
Ringrazio coloro che nel frattempo hanno recensito e mi seguono! I vostri commenti mi colmano di gioia! Arigatou!!!
Un ringraziamento speciale va a Flos Ignis che corregge le mie bozze e anche a altri due miei amici che hanno letto le mie anteprime e mi hanno stimolato a contiunare!

 

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Capitolo 5
*** Invito inaspettato ***


Invito inaspettato

 

Il mattino seguente Orihime prese il coraggio di chiedere a Ichigo di accompagnarla al ballo. Non poté scegliere momento migliore, o peggiore: Rukia stava avvisando Ichigo di un hollow appena comparso e di prepararsi a diventare shinigami. Nel frattempo Inoue stava facendo il suo invito a Ichigo, così quando lui esclamò a Rukia “certo!” lei lo prese per un “sì” e se ne andò via tutta contenta.

Sia Ichigo che Rukia non compresero subito il malinteso, ma, quando tornarono dalla missione, l'innamorata era ancora presa dai suoi sogni, raggiante, e tutti sapevano che Ichigo l'avrebbe accompagnata al ballo.

Rukia quando lo seppe sentì un colpo al cuore: possibile che proprio quell'Ichigo che le aveva detto che non sarebbe andato alla festa l'avesse davvero invitata?! Si sentì tradita, un'illusa che sperava vivessero quest'esperienza assieme come tutte le altre... e invece aveva scelto Orihime. Perché?! -Beh, è molto più carina di me.- pensò guardandosi nel riflesso di una portafinestra della scuola. Vedeva una ragazzina minuta, bassa, con un seno leggermente abbozzato, un corpo poco femminile. Inoue era tra le più belle ragazze della scuola: aveva un seno prosperoso e lunghi capelli castani le incorniciavano il suo viso dolce. Le scese una lacrima che asciugò con la mano: non doveva fasi vedere in quello stato. Che le succedeva?! Perché Ichigo doveva farle quell'effetto?!

Quando lui si rese conto del malinteso era già troppo tardi perché potesse tirarsi indietro: che uomo sarebbe stato se le avesse detto che c'era stato un fraintendimento e non voleva andare al ballo con lei?! Si sarebbe offesa e avrebbe fatto brutta figura davanti a tutta la scuola... Le avrebbe fatto da accompagnatore: in fondo era sua amica e ci teneva. Non potè fare a meno di pensare che avrebbe preferito andarci con Rukia: con lei aveva molta più confidenza e non si sarebbe poi sentito così tanto a disagio ad avercela tra le braccia, c'era abituato in fondo no? L'abbracciava tutte le notti... Lei era la sua roccia, il faro nella tempesta, il sole che aveva fatto cessare la pioggia nel suo cuore e avrebbe desiderato averla con sé anche in quella circostanza. Come avrebbe reagito se lo avesse saputo?!

Nel frattempo Rukia tornò in sé: se Ichigo si sarebbe divertito con un'altra, lei avrebbe fatto altrettanto. Con chi sarebbe potuta andare al ballo?! Chad era già impegnato con Tatsuki e Ishida era perso per Orihime, glielo si leggeva in faccia quando la vedeva, e non sarebbe andato con nessun altra. Le venne un'idea: con chi altro ci sarebbe potuta andare se non con Renji? Questo suo lampo di genio le piacque molto e poteva anche essere un modo per far ingelosire Ichigo... Una nuova espressione dipinse il suo viso: sete di vendetta! Dopo la scuola s'incamminò verso un negozio per acquistare un abito: se vendetta doveva essere doveva farla bene!

La commessa le fece provare tre vestiti: uno bianco, elaborato con pizzi sulla gonna lunga ma somigliava decisamente ad un abito da sposa. Uno rosa, fine e delicato, con del tulle sulla gonna e dettagli floreali... un abito che avrebbe scelto Yuzu, la sorellina di Ichigo, non certo lei! La scelta ricadde quindi sul terzo: un vestito corto blu, con scollo a “V” che le evidenziava quel poco di seno che aveva, con volant sulla gonna e perline ricamate sul corpetto creando una spirale.

Si era fatta sera, ma non poteva tornare da Ichigo, non se la sentiva di vederlo, anche se le sue accoglienti braccia erano una tentazione. Camminando passò davanti all'Emporio di Urahara e chiese ospitalità per quella notte.

Ichigo intanto l'aspettava e non vedendola più arrivare si chiese che fine aveva fatto: era dalla fine delle lezioni che non la vedeva. Si infilò nel letto, rimanendo con la schiena appoggiata al muro per tenere gli occhi puntati sulla finestra, pensando che prima o poi sarebbe tornata. L'attese tutta la notte, tanto che gli si chiusero gli occhi qualche volta, poi improvvisamente si risvegliava, illudendosi di avere accanto a sé Rukia, rimanendoci male quando si accorgeva che non era così.

 

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Capitolo 6
*** Verso l'evento ***


Verso l'evento

 

A scuola il giorno dopo Rukia non si presentò e Ichigo divenne sempre più ansioso. Temeva che le fosse capitato qualcosa di brutto e senza di lei la scuola era troppo noiosa. Non riusciva a godersi quello che doveva essere il giorno più bello delle lezioni: l'ultimo. A fine lezioni andò in tutti i posti che conosceva a cercarla, compreso l'emporio di Urahara che gli disse che era passata di lì ma era ripartita, mentre Rukia si nascondeva ancora al suo interno. Ichigo tornò a casa, ancora più preoccupato di prima, con l'idea che lei avesse voluto tornare nella Soul Society senza avvertirlo.

L'ora della festa si avicinava e Ichigo si arrese al fatto che Rukia non sarebe tornata di certo per quella sera. Si vestì con camicia bianca, giacca e cravatta rigorosamente nere, non desiderando in realtà che starsene a casa. Da bravo accompagnatore passò a prendere Inoue per andare assieme al ballo e lei tutta eccitata si presentò con un vestito leggermente ampio che cadeva a balze bianche e rosa, da principessa con un bella sollatura a cuore. I capelli erano raccolti in un elegante chignon stretto in un fermaglio argentato e degli orecchini abbinati le illuminavano ancora di più il viso.

Non sapeva che dirle, era davvero bella ma a lui mancava la semplicità di Rukia... Il silenzio per fortuna fu rotto dall'arrivo di Chad, che indossava anche lui un completo nero ravvivato da un fiore nell'occhiello: una rosa color pesca. Era venuto a prendere Tatsuki che invece indossava un kimono rosso fuoco con ricami floreali colorati e i capelli erano stretti in una corta treccia. Erano due antipodi, pensò Ichigo, e si chiese come mai ci andassero assieme: probabilmente perché non avevano trovato nessun altro. Il tragitto fu animato dalle due coppie di amici: Ichigo ringraziò il cielo di essere con Chad che lo distraeva dall'imbarazzo di uscire con Inoue e anche Chad probabilmente si sentiva sollevato dal non essere rimasto solo con Tatsuki.

Arrivati a scuola Ichigo notò subito una figura alta a lui nota con capelli rossi raccolti... che ci faceva lì Renji?! Non fece in tempo ad avvicinarsi per assicurarsi che fose lui quando dietro a Renji sbucò una ragazza magra, con un corto vestito blu che le aderiva al corpo e lo risaltava, con tacchi alti, corti capelli neri sistemati con qualche molletta. Quando questa si girò, Ichigo esclamò: -Rukia?!- senza credere ai propri occhi. Rimase a bocca aperta: probabilmente non l'aveva mai vista così bella, ma così era anche troppo appariscente, specialmente se doveva andare la ballo con Renji. Per lui era bella anche in kimono da shinigami, era bella quando sorrideva, era bella quando aveva quell'espressione attenta quando disegnava coniglietti ed era bella anche quando lo guardava male. Le corse incontro, lasciando i suoi amici e la sua compagna. – Che ci fai qui Renji?! E tu (rivolgendosi a Rukia) che fine avevi fatto?! Ti ho cercata tutto il giorno e perché sei qua al ballo con lui?!-

-Lui è qui perché l'ho invitato io! Non dovrebbe essere un problema per te, visto che hai già una compagna.- replicò lei guardando Inoue da lontano.

-Ma... ma... io...

“Bip-bip” il cellulare segnalatore di Hollow di Rukia squillò.

-Hollow nel parco vicino la scuola, muoviamoci!- Ichigo la seguì, seguito anche da Chad che nel frattempo stava osservando la scena tra i due e voleva calmare le acque, mentre Renji invece si era allontanato per non stare in mezzo ai due fuochi.

 

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Capitolo 7
*** Scambio di coppie ***


Scambio di coppie

 

D'un tratto Ichigo si fermò, si ricordò che avrebbe lasciato Orihime da sola, così mandò Chad avanti e deviò il percorso andando a casa di Ishida. Gli suonò il campanello e lui si affacciò dalla finestra, stupito di vedere Ichigo che lo suplicava di andare al ballo con Inoue. Lui non ne voleva sapere: se aveva scelto Ichigo è perché non era interessata a lui.

- Dai, non fare il pappamolle, sei o non sei un Quincy?! È la tua chance! E poi non vorrai lasciare Inoue sola e indifesa?! - toccato sull'orgoglio, Ishida si vestì velocemente con un abito da cerimonia bianco e corse dalla sua amata, senza dimenticare di dire a Ichigo di smetterla di fare il fifone e di invitare Rukia a ballare.

Ichigo andò al parco dove Rukia e Chad si trovavano un po' in difficoltà, lui sorpese l'hollow da dietro e con un balzo scagliò Zangetsu contro la sua testa, sconfiggendolo.

Rukia allora si riavviò alla festa, ma Ichigo la fermò, trattenendola per il polso. Chad interpretò il gesto come un bisogno di privacy e rientrò da solo. Ichigo prese la piccola mano di Rukia e la tenne tra le sue: le spiegò che non aveva invitato Inoue ma che per errore aveva accettato il suo invito e non se l'era sentito di spezzarle il cuore in quel modo. -L'unica ragazza a cui avrei mai voluto chiedere di farmi da compagna sei tu, Rukia.-

Lei arrossì, quasi non ci redeva di avere udito quelle parole.

-Davvero?!-

-Davvero!- e per confermarglielo, tirò fuori dalla tasca interna della giacca una scatolina con un bouquet da polso. -Doveva essere per Inuoe, ma non ce l'ho fatta a darglierlo perché pensavo solo a te, a quanto sarebbero stati bene con i tuoi occhi... li ho scelti pensando a quelli!- Era composto da tre roselline viola chiaro al centro e due lillà che si chiudevano intorno al polso. Staccò una delle rose e e gliela mise tra i capelli e mentre le infilò il bouquet al polso le chiese: -Vuoi venire al ballo con me?-

-Non so che dire!- era rimasta colpita da quei dolci gesti e gli occhi le brillavano.

-Di' di sì allora! - lei non disse niente ma approfittò del fatto che Ichigo fosse ancora inginocchiato per appuntargli una delle roselline del bouquet sulla giacca e per tirarlo a sé. Quando i loro nasi furono abbastanza vicini, chiuse gli occhi e gli stampò un bel bacio sulle labbra. Rimase un po' scioccato dalla reazione di Rukia ma non ebbe abbastanza tempo per pensarci che lei gli aveva afferrato la mano e lo stava già trascinando dentro la festa.

Lì Ishida ballava con Orihime che comprendeva bene che il legame tra Ichigo e Rukia era troppo forte perché potesse ostacolarlo, perciò si era lasciata trasportare dalle note con Ishida che in fondo aveva sempre trovato simpatico.

Renji intanto aveva sostituito Rukia con Tatsuki, quando Chad era andato ad aiutare Rukia e Ichigo, e sembravano una bella coppia, fatti l'uno per l'altra.

Chad, ritrovandosi senza compagna, aveva invitato a ballare Mahana che era rimasta senza compagno e non sembravano dei ballerini provetti ma per lo meno si divertivano.

Quando videro Rukia e Ichigo arrivare non poterono far altro che fischiare gioiosi e brindare a loro. I due per eliminare l'imbarazzo si nascosero nella folla danzante. Non si sa dire se per la bravura dei due ballerini o per la vittoria finalmente conquistata dei loro cuori ma erano in perfetta sincronia, un perfetto ballo che non avrebbero mai dimenticato.

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Note: la rosa viola significa "amore a prima vista" e il lillà "prime emozioni d'amore", secondo "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh, e li ho trovati perfetti per descrivere l'amore di Ichigo per Rukia. La rosa color pesca dello scorso capitolo invece significa "modestia" e l'ho trovato indicato per il carattere tranquillo e taciturno di Chad, opposto a quello di Tatsuki, così come il colore indossato: lei con un rosso deciso e lui una rosa dal colore delicato.

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Capitolo 8
*** Felicità ***


Felicità
 

Ichigo e Rukia s'incamminarono verso casa a tarda ora, continuando a scherzare su quanto potessero essere stati buffi in alcuni balli ma soddisfatti di com'era andata la serata.

A Rukia dopo un po' fecero male i piedi, una shinigami non era certo abituata ai tacchi alti, così Ichigo la prese in braccio e si mise a correre fino a casa. Lei si aggrappò forte a lui e poté annusare di nuovo quel profumo che le era tanto mancato. Quanto era stato difficile la notte precedente dormire su una brandina senza le sue braccia a tenerle caldo! Ora si sentiva a casa, al sicuro, amata. Cosa poteva volere di più?!

Ichigo nel frattempo anche se era arrivato all'appartamento non aveva fatto scendere Rukia e la portò in camera, sedendosi sul letto ed appoggiandola sulle sue gambe.

La guardò intensamente: aveva ancora il vestito che luccicava nonostante la poca luce nella stanza, ma ciò che più brillavano erano i suoi occhi: nemmeno le stelle potevano vantare così tanta luce. Le sue labbra non avevano mai smesso di sorridere per tutta la notte e, anche se gli dispiaceva dover porre fine al suo sorriso, si sarebbe sentito in colpa se non avesse provato a renderla ancora più felice. Con le mani le prese il viso, immerse lo sguardo negli occhi di Rukia e non resistette più: si avvicinò alle sue labbra. Lei intuì le sue intenzioni e raggiunse a metà strada le labbra di Ichigo per dar vita al loro primo bacio. Se prima era piena di felicità, ora scoppiava di gioia. Le sue labbra erano arrivate proprio al momento giusto, completando la serata: Ichigo era stato un perfetto cavaliere, dolce, divertente e romantico, non immaginava potesse esserlo e le piacque ancora di più il fatto che si fosse mostrato così solo a lei.

Il primo bacio fu timido e inizialmente Rukia lo aveva stretto a sé, avvolgendo le braccia dietro al suo collo e Ichigo le accarezzava i capelli dietro la nuca, poi man mano i baci divennero sempre più intensi, come per volersi conoscere più in profondità, le mani di entrambi si spostarono verso la schiena, per sentirsi ancora più vicini. Il vestito di Rukia le lasciava mezza schiena scoperta e le mani fredde di Ichigo la fece rabbrividire, ma non si distrasse da lui. Erano sempre più alla scoperta del corpo dell'altro, Rukia iniziò ad alzare la camincia a Ichigo, mentre lui le stava per abbassare uno spallino del vestito, quando un improvviso rumore venne dalla finestra. I due si staccarono e videro cadere sul letto un buffo peluche a forma di leone.

-Kon?!- esclamarono insieme.

-Vedo che ho interrotto qualcosa... - disse con vocetta maliziosa il pupazzo -e che non vi sono mancato per niente!- scoppiò poi a piangere.

Ichigo lo scagliò sul pavimento, indispettito dalla sua presenza che aveva rotto quel magico momento. Rukia invece era ancora troppo di buon umore per prendersela con lui e lo raccolse per stringerlo a sé per calmarlo, colmandolo così di felicità. Ichigo, frustrato, lo strappò dal petto di Rukia e lo rinchiuse nell'armadio dove non avrebbe più dato fastidio. Si girarono di schiena per mettersi in pigiama ma Rukia non riusciva ad abbassare la zip del vestito e gli chiese aiuto. Vedendole la schiena nuda e senza reggiseno per un attimo pensò di baciarla e spogliarla, riprendendo dove si erano lasciati, ma poi pensò che le cose fra loro si erano già evolute abbastanza per una sola notte. Quando andarono a letto lei gli prese la mano sinistra e la baciò, tendendola vicino alle sue labbra. Ichigo invece le diede un bacio sulla fronte e la strinse a sé con la destra.

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Scusate la mia lunga assenza, spero che il capitolo vi sia piaciuto e ne sia valsa la pena di aspettare!
Un bacio,
 Ori_Hime

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Capitolo 9
*** Colazione per due ***


Colazione per due

 

Addormentarsi fu difficile: avrebbero avuto molte cose di cui parlare, ma si era fatto molto tardi e non vollero più rompere quell'atmosfera perfetta che si era creata tra di loro. Rukia si addormentò per prima, grazie al calore di Ichigo che la rassicurava, mentre lui fu il primo a svegliarsi. Guardò Rukia dormire con una nuova strana consapevolezza: dopo la scorsa notte si sentiva nuovo, rinato, come se stesse riscoprendo sé stesso grazie a Rukia. La sentiva sua, come se la sua felicità dipendesse un po' da lui. Si alzò, cercando di non svegliarla e andò in cucina.

Rukia si svegliò, non sentendo più la presenza di Ichigo che la sosteneva, e si accorse di essere sola. Dov'era Ichigo?! Di solito si alzavano sempre assieme, incentivati dall'uno o dall'atra a seconda da chi era più sveglio, lei si cambiava, poi lui le portava la colazione, mentre Ichigo andava in bagno a cambiarsi e a lavarsi. Si sentì abbandonata. Che avesse cambiato idea? Che l'avesse solo accontententata la sera prima? Tutta la strana felicità provata al risveglio stava svanendo sempre di più. Perché quel ragazzo doveva sempre rovinare tutto?!

Rimase nel letto, sdraiandosi nel lato di Ichigo, quello attaccato al muro, a pancia in giù per sentire meglio il profumo che aveva lasciato sentedosi così meno sola. Ormai si sentiva una cosa unica con lui... ma lui la pensava allo stesso modo?!

Improvvisamente la porta si aprì e apparve un vassoio e subito dietro Ichigo. -Buongiorno Rukia!- esclamò vedendola sveglia. Rukia si girò sorpresa, fece per alzarsi ma lui la fermò, la fece accomodare nel letto dandole il vassoio con la colazione per due. Era sbalordita: non era certo la prima volta che faceva colazione in camera sua, ma questa volta era diverso. Ichigo emanava energia e entusiasmo da tutti i pori e si era messo accanto a lei, nel letto. -Forza, coraggio, l'ho preparata io per te, anzi per noi. - la incoraggiò Ichigo, vedendola ammutolita. Quel “noi” suonava strano, insolito ma bellissimo da sentire da lui, pensò Rukia. Iniziò a mangiare, riprendendo il buon umore via via che riempiva la bocca. -Vedo che sei affamata e che ti piace! Ne sono contento! - Era la prima volta che facevano colazione a letto e che la preparava lui, era Yuzu a cucinarla solitamente.

Finendo il riso, Rukia si voltò verso Ichigo per ringraziarlo ma scoppiò a ridere, vedendolo sporco di salsa vicino al labbro inferiore. -Che hai da ridere, nana?!- Improvvisamente era tornato quello di sempre, che per ogni piccola cosa se la prendeva, e le mise tenerezza perché aveva cominciato ad apprezzarlo così. Si avvicinò e lo baciò dove si era sporcato. Lui sentì un brivido percorrergli tutto il corpo: non si aspettava una reazione così, di solito cominciavano a discutere e non finivano più. Gli venne voglia di baciarla, ma lei nel frattempo era già scattata fuori dalle lenzuola e stava correndo in bagno. Rimase ancora un po' impietrito, toccandosi il labbro inferiore con le dita, come se i baci della notte prima non fossero mai avvenuti. Era ancora imbambolato quando Rukia rientrò con indosso un vestitino estivo giallo e un cappello di paglia in mano. -Che ne dici se ci facciamo un giro? Ma sei ancora in pigiama?! Muoviti!- Subito seguì i suoi ordini, felice di inizare una nuova giornata solo in compagnia di Rukia, e si tolse la maglietta. Lei si voltò arrossendo per averlo visto a petto nudo, lo aveva visto numerose volte così ma questa volta era diverso: era il “suo” Ichigo.

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Note: eccomi con un nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto!
Con affetto,
 Ori_Hime

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Capitolo 10
*** Pic-nic interrotto ***


Pic-nic interrotto

 

-Dove andiamo?- Chiese Ichigo per strada tenendo in mano un cestino da pic-nic.

-Che ne dici del parco? Quello vicino al fiume!-

-D'accordo!-

Era una splendida giornata di sole, gli uccellini cantavano e riempivano i silenzi tra Ichigo e Rukia. Entrambi avrebbero voluto parlare dei propri sentimenti, ma non sapevano da dove iniziare, non trovando le parole adatte.

Arrivati alla riva, Rukia stese la coperta ed entrambi si sdraiarono a guardare il cielo nella penombra di un albero.

-Che programmi hai per le vacanze?- chiese lei.

- Non ho mai particolari programmi... e l'ultima volta è stato salvarti, perciò spero di non doverlo più fare... - le rispose girandosi su di un fianco verso di lei.

- Magari toccherà a me salvarti, anche se spero non debba essercene il bisogno...- disse voltandosi verso di lui.

- Tu mi hai già salvato...- disse lui, avvicinando il viso a quello di lei. Non riuscì nemmeno a sentire il respiro di Rukia su di lui che fu interrotto da un caloroso saluto di Inoue, Ishida, Chad, Tatsuki e Renji. Avevano zaini e cestini: anche loro avevano avuto la stessa idea.

Entrambi si ricomposero. Rukia salutò dolcemente, con quella vocetta che di solito usava con i compagni e che Ichigo non sopportava, facendo finta di essere felice di vederli. - Ma che coincidenza! Anche voi qui?!-

-Sì, ci siamo messi d'accordo ieri sera durante il ballo! Quale modo migliore di iniziare le vacanze se non con un pic-nic al fiume?!- esclamò Orihime e gli altri annuirono. -Oh, ma magari abbiamo interrotto qualcosa e volevate stare soli...-

-No, no, tranquilla, in compagnia ci si diverte di più, accomodatevi pure!- disse facendo spazio sulla coperta. Guardò Ichigo con occhi dispiaciuti e lui ricambiò con uno sguardo rassegnato.

Renji fulminò con lo sguardo Ichigo: da solo con Rukia?! A fare un pic-nic?! Se Ichigo avesse osato infastidire Rukia gliel'avrebbe di certo fatta pagare, così si sedette accanto a lei, come per farle da guardia del corpo, seguito da Tatsuki, Orihime, Ishida e Chad che finì vicino a Ichigo, completando il cerchio. Quest'ultimo si scusò con Ichigo per l'intrusione, l'unico che aveva ben compreso la situazione tra i due.

Giocarono a carte, a turno vinsero un po' tutti tranne Rukia e Ichigo, il quale era sempre più irritato dalla loro presenza. -Sfortunati nel gioco, fortunati in amore, eh?- scherzò Tatsuki che amava vincere. Entrambi arrossirono.

“Perché oggi non c'è stato nessun hollow nei paraggi?” pensò Ichigo, così gli venne un'idea.

-Rukia, non senti? Suona il tuo cellulare! Non vai a rispondere?- e per sembrare più veritiero le prese il segnalatore di hollow, prima che lei capisse il suo trucco. Rukia stava per rispondergli che non sentiva nulla che lui l'aveva già trascinata con sé, dietro ad un cespuglio, allontanandosi dagli altri.


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Note: so che è tantissimo che non pubblico, ne apro il mio profilo efp. Chiedo umilmente perdono.
Oggi so che è il compleanno di Miki2911 e questo mi ha ricordato che vorrebbe che pubblicassi ogni tanto... e cosi ti accontento facendoti questo regalo e ti auguro buon compleanno, mia affezionata lettrice! Spero sia stato di tuo gradimento! E ovviamente anche di tutti voi altri lettori! ;-)
Ricordo inoltre il compleanno di Flos Ignis che è stato la settimana scorsa e che abbiamo festeggiato assieme questo week-end: è stato bellissimo e non posso che continuare a ringraziarti per la tua preziosa amicizia e per il tuo sostegno!!!
Un bacio,
 Ori_Hime

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Capitolo 11
*** Sentimenti alla luce del sole ***


Sentimenti alla luce del sole

 

- Perché hai fatto in modo che restassero?- Iniziò Ichigo irritato.

- Cosa dovevo fare?! Dire che dovevano andarsene?!

Quei bei sentimenti così puri che provavano l'uno verso l'altra, ma così repressi a parole si stavano ritorcendo contro di loro: la mancanza di coraggio di dire le cose come stavano, di parlare di ciò che sentivano li aveva resi nervosi e fatti chiudere in sé stessi.

Ichigo: - Avevi architettato tutto, non è vero? Ieri hai detto tu loro di trovarci qui oggi senza dirmi nulla!

Rukia: - Ma che stai dicendo?! Perché avrei dovuto farlo?!

Ichigo: - Perché non vuoi restare sola con me!

Rukia: - Che cosa?! Ma se te l'ho proposto io!

La discussione stava continuando, se uno dei due non avesse ceduto presto si sarebbero tenuti il muso per il resto della giornata. Erano una perfetta squadra quando si trattava di combattere, ma la testardaggine li rendeva ottusi sul piano personale.

Discutere aveva rafforzato il loro legame in passato, ma in quel momento li stava solo allontanando sempre di più, quando i loro cuori erano più vicini che mai.

Ichigo: - Tu non vuoi rimanere sola con me perché non provi nulla!

Rukia: - Nulla che?!

Ichigo: - Non fare la finta tonta, hai capito benissmo...

Nessuno dei due voleva fare quel passo e spingevano l'altro a dichiararsi esplicitamente.

Rukia; - Se non provassi nulla per te non sarei qui a parlare, ma me ne starei a divertirmi con gli altri.

Ichigo: - Con Renji magari, eh?!

Rukia: - Parla lui con Inoue...

I risentimenti provati stavano tornando a galla. Era più facile discutere che ammettere cos'erano l'uno per l'altra.

Ichigo: - Te l'ho già detto com'è andata!

Rukia: - E allora cosa sono io per te?!

Ichigo non ce la faceva più, se non avessero terminato lì la discussione non sarebbero rimasti nemmeno amici e fece ciò che aspettava da tempo di fare e che era stato interrotto. Spinse Rukia contro un albero, così che non potesse scappare, e la baciò.

Il ghiaccio che aveva imprigionato il cuore di Rukia si sciolse in pochissimi secondi. Chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalle labbra di Ichigo. Con quel bacio ruppero le mura che si erano create nelle ultime ore e, quando non ebbero più fiato, con un fil di voce Rukia lasciò cadere l'orgoglio e disse: - Io ti ho sempre desiderato come mio ragazzo...-

Ichigo sorrise mentre ascoltava quelle parole e la guardava negli occhi, sprofondando in quelle immensità viola dalle quali non voleva più uscire. Finalmente, per la prima volta si sentì davvero parte di Rukia e l'abbracciò forte, prendendola in braccio e facendola roteare. Rukia si strinse a lui intrecciando le gambe intorno al suo corpo per non cadere e poteva così sentire il cuore di Ichigo battere sempre più veloce.

-E per te cosa sono?- gli chiese nell'orecchio.

-Tu sei stata la mia salvezza Rukia, è grazie a te che la pioggia ha smesso di cadere!- Lei gli diede un leggero colpo sulla spalla e lo incitò a continuare il discorso. -Vorrei considerarti la mia ragazza da ieri sera!-

-Allora si può dire che stiamo assieme?- chiese Rukia con uno sguardo un po' malizioso.

-No, guarda, sei solo una piccola nana insolente!- Scherzò Ichigo, ricominciando a girare. Lei si strinse a lui, contenta di poter dire che quelle spalle e quelle braccia fossero sue come sperava.

-E agli altri che diciamo?- chiese Rukia. - Perché penso che ci considerino una coppia già da un po'...-

-Beh, lasciamoglielo credere!- rise Ichigo.

Nel frattempo l'aveva fatta tornare a terra e si stava riabbassando per baciarla, quando l'arrivo di Chad, preoccupato che ci fossero Hollow, interruppe il momento di privacy. Tutti si stavano chiedendo che fine avessero fatto. Orihime aveva un'espressione abbattuta, Renji aveva le braccia incrociate come per chiedere spiegazioni, Tatsuki era divertita e Ishida curioso.

La giornata continuò senza battute imbarazzanti e finalmente anche Ichigo e Rukia poterono divertirsi.


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Note: ne approfitto per ringraziare Miky2911 per aver inserito la mia storia tra le preferite e Flos Ignis, Miky2911, Kurai95, M_2, PrincessRory, Soly Dea, Yu Uchiha e yukii96 per aver inserito la mia storia tra le seguite! Arigatou gozeimas, ovvero, grazie mille! :-)
Mi riempie il cuore di gioia sapere che apprezzate! Un bacio a tutti!
 Ori_Hime

 

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Capitolo 12
*** Mani ***


Mani

 

Tra una risata e l'altra arrivò sera. Il sole cominciò ad arrossire, come Rukia prese il colore del tramonto quando Ichigo la prese per mano rientrando verso casa, stando dietro agli altri. Si sentì avvampare: non sapeva se per il caldo, per un colpo di sole... qualunque cosa fosse Ichigo le aveva sicuramente scaldato il cuore: forse non gli interessava davvero che gli altri sapessero di loro, anzi! Gliela strinse di più, Ichigo si voltò verso di lei che lo guardò con quel particolare sorriso che stava imparando a conoscere e che rivolgeva solo a lui. Arrossì e ricambiò il sorriso.

Quando ormai mancava poco a casa Kurosaki, Inoue si voltò verso di loro per fare una proposta a tutti: i suoi zii avevano una casa al mare e gliel'avrebbero prestata per le vacanze, ma da sola non aveva voglia di andarci ed era abbastanza grande per poter ospitare tutti. Ichigo e Rukia si staccarono appena lei si girò e rimasero ad ascoltarla in silenzio, imbarazzati. Tutti sembravano interessati, Ichigo rispose che le avrebbe fatto sapere e così Rukia.

Rientrarono in camera pensierosi. Quando si diedero le spalle per cambiarsi per andare a dormire, Rukia fu la prima a esternare i propri dubbi.: -Hai intenzione di andare da Inoue per le vacanze?-

- Pensavo di sì, ci farebbe bene un po' di mare.- Si rigirarono, lui in maglietta e pantaloncini corti e lei in camicia da notte bianca: per il pigiama a maniche lunghe faceva ormai troppo caldo. - Ed anche il sole ti farebbe bene, così non ti confondi con quel bel vestitino che indossi!- scherzò lui afferrandola come un sacco di patate, mentre lei si dimenava picchiandolo sul petto e sulla schiena e scalciando a più non posso. Ichigo la mise sotto il lenzuolo e Rukia tornò seria. -Pensavo che se ci andassimo non potremmo dormire assieme, condividere questi piccoli momenti tra noi...- gli prese una mano che era chiusa a pugno e cominciò ad aprirgliela, un dito alla volta.

- Troveremo un modo, te lo prometto- rispose Ichigo chiudendo le dita tra le sue, stringendole la mano. Entrambi le guardarono: quel giorno era davvero stato speciale e le loro mani intrecciate erano il simbolo di ciò che avevano creato. Non più un “io e te”, ma un “noi” aveva preso forma: erano una cosa sola. La piccola mano di Rukia dentro quella forte di Ichigo ricordava loro che non importava quante avversità avrebbero trovato: ci sarebbero stati sempre l'uno per l'altra a sostenersi, a credere l'uno nell'altro e non sarebbe di certo cambiato nulla se per qualche notte non sarebbero stati assieme. Avevano passato periodi più lunghi separati: sarebbero di certo sopravvissuti anche a questo.

Ad Ichigo Rukia sembrava ancora perplessa: era forse per la stanchezza? In ogni caso le diede un bacio sulla guancia per rassicurarla. Lei, allo schiocco delle labbra, si rizzò tutta, risvegliandosi improvvisamente dai suoi turbamenti. Si girò verso di lui e lo baciò appassionatamente come per ringraziarlo. Tra un bacio e l'altro disse: -Alla fine un programma per l'estate ce l'hai...-

- Ce l'abbiamo- la corresse lui, riprendendo a baciarla.

- E al mare che si fa?!- chiese, accorgendosi di non sapere come si comportassero gli umani in vacanza.

-Si prende il sole, si nuota, si fanno castelli di sabbia, si gioca...- le disse nell'orecchio quasi bisbigliando, per proiettarle quelle immagini nella mente.

-E poi?!- la curiosità di Rukia a volte era peggio di quella di un bambino, ma voleva abituarsi all'idea di una nuova avventura. -Si fanno i dispetti alle nane come te!- le rispose mordendole l'orecchio. Rukia stava per lanciare un urlo ma lui glielo soffocò con un altro bacio, allora gli tirò un ceffone, stringendosi poi a lui in un abbraccio e intrecciando le dita tra le sue. Si addormentarono assieme sognando il mare.

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Note: vacanze al mare quando manca poco alle vacanze di Natale! Pazienza, spero che comunque il capitolo vi sia piaciuto! In caso avessi problemi ad aggiornare nelle prossime settimane ne aprofitto per farvi già gli auguri di buon Natale e buon anno! Che possano essere giorni speciali!
 Un bacio,
   Ori_Hime
 

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Capitolo 13
*** Vacanze al mare ***


Vacanze al mare

 

I giorni passarono e le vacanze al mare arrivarono velocemente.

Rukia si svegliò nell'abbraccio di Ichigo con entusiasmo per la nuova avventura che l'aspettava: non aveva mai visto il mare. Questo purtroppo significava anche che lei e Ichigo non avrebbero potuto condividere il letto e la stanza per un po' e, sapeva già, le sarebbe mancato terribilmente. Si strinse stretta a lui e lo svegliò. Ichigo ricambiò l'abbraccio e si immerse nei capelli di lei, sperando di poter farsi bastare quel momento di paradiso per il resto delle vacanze.

-Facciamoci coraggio e alziamoci, ti va?- le disse dolcemente. Lei annuì, già malinconica. Si prepararono e salutarono la camera trasportando due enormi valigie: Rukia aveva un trolley grande quasi quanto lei e Ichigo un borsone a tracolla così ingombrante che non riusciva a passare dalla porta.

Si trovarono con Orihime, Tatsuki, Ishida, Chad e Renji in mattinata e nel tardo pomeriggio erano già a destinazione. La casa era un appartamento non molto distante dalla spiaggia: aveva una camera da letto matrimoniale, una con un letto a castello e un divano letto in soggiorno che si trovava all'ingresso. Le ragazze presero quella matrimoniale per stare tutte e tre in un unico lettone per raccontarsi i propri segreti, per la gioia di Rukia che non ne voleva sapere di raccontare i propri. I ragazzi dovettero spartirsi i letti e, non sapendo decidere, tirarono a sorte: il letto a castello se lo aggiudicarono Ishida e Chad, mentre a Ichigo e Renji toccò condividere il divano letto. “Che fortuna dormire accanto a Renji: mi mancava solo questa!” pensò Ichigo. Il sogno di stare con Rukia la notte sembrava irraggiungibile, specialmente se c'era lui a fargli da guardia.

In seguito si accorse che anche di giorno era impossibile stare solo con Rukia: bagni, giocare a beach volley, fare castelli di sabbia e prendere il sole avvenivano tutti sotto la stretta sorveglianza dei loro amici. Cosa si aspettava in fondo? Non era certo una vacanza di coppia!

Rukia al contrario era presa dalla novità: il mare le piaceva, anche se non si allontanava troppo dalla riva per timore dell'acqua alta, era rinfrescante nuotare in quelle giornate afose. Anche il torneo di beach volley che avevano organizzato tra loro era divertente: lei e Tatsuki erano molto brave assieme ed erano in squadra contro Ichigo e Renji, cosa che faceva salire il loro spirito di competizione perché erano i più forti dei quattro. Ishida e Chad si davano il cambio e chi non giocava faceva l'arbitro, mentre Orihime stava nelle squadra delle ragazze, ma era abbastanza maldestra. Prendere il sole la annoiava, senza qualche lettura che rendesse il tutto più piacevole. Più i giorni passavano, più questa nuova routine cominciò a stancarla. Le prime notti si addormentava profondamente perché distrutta dai divertimenti e dal caldo, poi però dovette fare i conti con cosa significava condividere il letto con Tatsuki e Orihime, per quanto la prima non fosse femminile, doveva comunque cercare di essere disponibile e carina con loro tutto il tempo e la stressava parecchio, più di stare sotto il sole a far niente. Ichigo le mancava, non sapeva cosa avrebbe dato per avere un momento tutto loro. Questa convivenza di gruppo iniziava a starle stretta, ora che stava con Ichigo, e non era abituata ad avere così tante persone attorno per tanto tempo, aveva bisogno dei suoi spazi...

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Note:
Con questo capitolo feriale vi auguro buon Natale e buone vacanze! Che possiate passare questi giorni con i vostri cari! Spero di non farvi venire voglia di estate, ma questo capitolo era un'idea che ho avuto mesi fa e che ha avuto luce solo poche settimane prima della pubblicazione! Spero vi piaccia e che continuerete a leggere!
La prossima settimana sarò via qualche giorno, perciò non credo di pubblicare fino al prossimo anno, così ne approfitto per augurarvi anche un 2017 strepitoso, pieno di affetto e serenità!
 Baci,
  Ori_Hime

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Capitolo 14
*** Esprimi un desiderio ***


Esprimi un desiderio

 

Una notte Rukia sentì il suo cellulare squillare: un hollow era nei pressi della spiaggia! Cercando di non svegliare le ragazze, furtivamente uscì dalla camera e raggiunse il soggiorno. Dovette scuotere Ichigo cercando di non farsi scoprire da Renji che si sarebbe senz'altro alzato anche lui per andare con loro, se non avesse addirittura insistito per lasciare Ichigo a casa. Lui mugugnò qualcosa come “Rukia” e, nonostante il brusco risveglio, era felice di vederla.

Si avviarono fuori casa, un po' tesi per la situazione, anche se familiare un hollow era pur sempre un hollow, ma sollevati perché erano finalmente soli. Altre volte in quei giorni avevano avuto a che fare con quegli esseri, ma era difficile trovare una buona scusa per cui la loro assenza sarebbe stata lunga. Questa volta era notte: avrebbero avuto tutto il tempo che volevano. In armonia come non mai, con le direttiva di Rukia e qualche colpo di Zangetsu, l'hollow fu sconfitto.

Rukia abbracciò Ichigo e lui la strinse a sé. L'abbraccio fu come un respiro profondo, come quando ci si accorge di poter tornare a respirare: entrambi erano il respiro dell'altro. Si sedettero su una panchina in riva al mare e, guardando le stelle, si scaldarono prendendosi la mani a vicenda e allungando il braccio verso l'altro per stringersi da dietro. I loro respiri erano in sincronia con le onde e silenziosi come le stelle.

All'improvviso una scia luminosa rischiarò il cielo: -Esprimi un desiderio- la incitò Ichigo. -Perché?- chiese lei. -Quella è una stella cadente e si dice che possa esprimere un desiderio!- spiegò. Rukia chiuse gli occhi e unì le mani in posizione di preghiera. “Vorrei che questi momenti magici con Ichigo non finissero mai.”

Quando li riaprì, Ichigo la stava fissando con un sorriso divertito per la buffa serietà di Rukia che la faceva sembrare una bambina. Ovviamente lei esordì con un “che hai da guardare?!” e poi si sciolse nella stretta di Ichigo che scoppiò a ridere, prendendola in braccio e cullandola dolcemente come una neonata. Le loro fronti si unirono e si guardarono negli occhi: se avessero potuto unire le loro pupille lo avrebbero senz'altro fatto.

-Ti prego, vediamoci qui tutte le notti!- iniziò a dire Rukia.

- E se ci scoprissero?- rispose apprensivo Ichigo.

- Sono stufa di nasconderci da loro...-

- Anch'io!-

- E me lo avevi promesso! - disse Rukia incrociando le braccia e facendo il broncio.

- E va bene, allora quando ti svegli la notte vienimi a svegliare che usciamo!- esclamò Ichigo che non la lasciò ribattere, fiondarsi sulle labbra di lei che si unirono come due pezzi di un puzzle fatti per combaciare. Si staccarono solo quando ormai erano senza fiato, continuando a stringersi e scorrendo le dita tra i capelli dell'altro. Cominciarono a parlare di quei giorni, dei loro amici, del mare, di tutto, come avevano sempre fatto prima di addormentarsi, solo sotto una coperta di stelle che erano infinite come la loro voglia di condividere le loro emozioni.

Rimasero lì così a lungo che videro il sorgere del sole: chiaro segnale che dovevano rientrare, prima che li scoprissero. Si avviarono verso casa, tenendosi per mano.

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Note: Buon anno a tutti! Spero che questo 2017 sia iniziato bene e possa continuarvi a piacere la mia storia! Purtroppo la sessione sta arrivando e non so se avrò molto tempo per postare... Intanto vi lascio con questa notte stellata che possa realizzare anche i vostri sogni!
Baci
  Ori_Hime

 

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Capitolo 15
*** Bollori ***


Bollori

 

Alle otto erano già tutti in piedi, ma Rukia ed Ichigo proprio non ce la facevano ad alzarsi. Si inventarono che Rukia aveva la febbre, perciò Ichigo si offrì di restare a curarla. La bugia era una mezza verità, visto che Rukia aveva davvero un forte mal di testa, forse dovuto alla stanchezza. Ichigo le portò una bottiglietta d'acqua per rinfrescarsi, che appoggiò sul comodino, e una pastiglia da prendere in caso non stesse meglio con un po' di riposo.

Appena tutti uscirono di casa, si infilò sotto le coperte con lei, accogliendola tra le sue possenti braccia. Lei si lasciò andare, abbracciandolo a sua volta, addormentandosi profondamente da tanto era rilassata. Finalmente poterono dormire assieme, come avevano sempre fatto, sentendosi finalmente a casa tra le braccia dell'altro e sentendo il loro profumo che era il migliore al mondo.

Si svegliarono giusto per non farsi trovare nel letto assieme ed Ichigo si alzò per andare a pranzare con gli altri, anche se la cucina di Orihime non era certo la migliore: era la cosa meno piacevole delle vacanze. Portò qualcosa anche a Rukia che non stava ancora bene, tanto che preferì rimanere ancora a casa e prendere la medicina. Ovviamente Ichigo obbligò gli altri ad andare a divertirsi senza di lui e rimase con Rukia, facendola accomodare sul suo petto.

Rukia non riusciva più ad addormentarsi, così Ichigo le diede un bacio sulla fronte e la strinse sotto il seno cullandola. Lei gli prese il viso tra le mani e lo baciò, lui ricambiò dolcemente e, preso dal bacio e dal calore dell'abbraccio, si levò la maglietta e ricominciò a baciarla. Lei allora cominciò a scorrere le mani lungo il suo torace, sentendosi sempre più calda, non sapeva se era la pastiglia che faceva effetto o per la situazione che si faceva bollente. Decise anche lei di togliersi la maglia del pigiama, rimanendo in reggiseno.

Ichigo si sorprese anche se ormai l'aveva vista spesso in costume: portava un bikini a righe sottili bianche e blu alla marinaresca che risaltava le sue lievi ma armoniose curve. In biancheria intima era un'altra cosa: era un passo in più verso l'intimità fisica. Lei prese a baciarlo nell'incavo del collo, per poi baciargli il petto, gli addominali e stendersi sotto di lui. Lui si protese su di lei, baciandole gli spallini del reggiseno bianco con un velo di pizzo, poi il collo, le labbra e la fronte... scottava ancora. Non poteva farla sua in quelle condizioni e senza pigiama rischiava di prendere freddo. Si ristese accanto a lei, coprendola con il lenzuolo.

Rukia si voltò verso di lui, scostandole: -Perché mi hai coperta?! Sto morendo di caldo!-

-Rukia, credo che tu sia seriamente malata, stai bollendo! È meglio che ti rimetta e stai al caldo!- rispose Ichigo serio.

-Allora vattene, se no ti ammali! - urlò lei irritata, credendo che non la volesse. Aveva iniziato lui a spogliarsi, perché di colpo aveva cambiato idea?! Tutte le sue insicurezze di colpo tornarono a colmarle la mente, come se il mal di testa non bastasse. Pensava che lei non potesse attrarlo fisicamente, che era troppo piatta, che forse aveva bisogno di biancheria più provocante, che lei non lo meritasse.


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Note:
Ciao a tutti! Sono tornata momentaneamente tra un'esame e l'altro con questo capitolo un po' piccante che spero possa piacervi! ;-) Fatemi sapere cosa ne pensate!
La vostra affezionata,
   Ori_Hime

 

 

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Capitolo 16
*** Promesse ***


Promesse

 

Ichigo capì al volo cosa turbava Rukia e prese il tappo della bottiglietta di plastica, staccandone quella parte che la teneva attaccata al collo.

Si infilò sotto il lenzuolo, cercando di non cadere dal letto per tutti calci che Rukia gli lanciava, e le prese la mano sinistra, che lei ritrasse con un movimento rapido. Allora la imprigionò tra le sue braccia, facendo aderire la schiena di lei al suo petto, sentendo la loro pelle nuda a contatto. Rukia si dimenò ancora finché non si arrese, allora Ichigo prese l'anello di plastica ricavato e glielo infilò al dito anulare della mano sinistra, come un anello di fidanzamento.

Colta dallo stupore, Rukia si voltò verso di lui: il suo volto trasmetteva perplessità, voleva che Ichigo spiegasse a parole ciò che aveva espresso con quel gesto. Lui, imbarazzato, le baciò il dito con l'anello e le disse che un giorno avrebbero senz'altro raggiunto più intimità e magari avrebbero avuto anche dei bambini. A queste parole Rukia arrossì all'idea di un futuro da genitori assieme, anche se non ne aveva mai parlato con lui, lo aveva sognato ancora: due piccoli marmocchi, un maschio e una femmina.

Ichigo continuò il discorso, indicando l'anello: -Questa è la mia promessa che tutto questo avverrà, ma penso che debba succedere una cosa alla volta, non ti pare? E per prima cosa dovresti pensare alla tua salute!- disse dolcemente, chinandosi verso la sua testa per baciarla sui capelli. Rukia rimase senza parole: Ichigo le prometteva una vita assieme con un anello! Era più di quanto potesse aspettarsi e non sapeva come ricambiare. Le scesero le lacrime dagli occhi per la commozione, lui glieli asciugò e glieli baciò.

Rukia balzò su di lui per stringerlo forte, ma, così facendo, un filo del lenzuolo che si era impigliato nel gancio del reggiseno si strappò. Ichigo se ne accorse e cautamente staccò il filo dal reggiseno di Rukia, facendo attenzione a non aprirlo. Lei, che non aveva capito cos'era successo, si sentì arrossire per l'imbarazzo: non si aspettava più che quell'intimità fisica proseguisse quel giorno, dopo aver sentito quelle parole. Ichigo le mostrò il filo e lei, ancora più a disagio per il disguido, prese tra le sue mani quel sottile filo rosso e guardò il suo “anello”: ecco con cosa avrebbe ricambiato! Prese la mano sinistra di Ichigo e circondò il migliolo con il filo rosso, chiudendo con un fiocco: -Ora siamo legati, anzi, lo siamo sempre stati... dal filo rosso del destino. Lo sapevi?- sorrise Rukia maliziosamente.

-Dal giorno che ti ho incontrata!- rispose Ichigo, avvicinandosi a lei, restituendole il sorriso malizioso. La baciò e mentre si baciavano Rukia scorreva le mani sulla schiena di Ichigo, come per memorizzarne ogni millimetro, e Ichigo fece altrettanto con lei, fin quando non le prese la maglietta e gliela infilò a tradimento.

-Sei bellissima anche con questa, lo sai?- le disse con lo stesso tono provocante di lei poco prima.

Si rivestì appena in tempo, prima che arrivassero gli altri, preoccupati per la salute di Rukia. Appena lei guarì, ricominciarono a vedersi al chiaro di luna da soli, tutte le notti.

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Note: Ed eccoci con la continuazione del capitolo precedente! Spero lo gradiate e che non mi maledirete! Ne aprofitto per ringraziare tutti coloro che mi seguono e che recensiscono, in particolare Fandoms_Are_Life che ha inserito la mia storia tra le ricordate! Un abbraccio di cuore a tutti voi che mi riempite di gioia con i vostri complimenti e che mi spronate a continuare a pubblicare e ringrazio anche per tutte le critiche che ho ricevuto: mi faranno cresce e migliorare! Avviso già che arriverò a venti capitoli più uno di epilogo!
Baci,
 Ori_Hime

 

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Capitolo 17
*** Dichiarazioni ***


Dichiarazioni

 

Notte dopo notte Rukia aspettava che Orihime e Tatsuki si addormentassero per svegliare Ichigo e uscire per stare un po' assieme, ma tornando una notte trovarono in soggiorno Renji sveglio: li stava aspettando!

-Che ci facevate fuori a quest'ora?!- iniziò, con tono sospettoso.

-Hollow, Renji, sta' calmo, o sveglierai gli altri!- rispose Rukia, seccata.

-E perché non hai chiesto a me di accompagnarti?!- replicò Renji, sempre più irritato.

-Perché è Ichigo che se ne deve occupare in quanto sostituto shinigami, da quando gli ho trasferito i miei poteri è responsabile della zona.- disse Rukia, cercando di mantenere la calma.

-E pensi che io non ne sia capace?! Dopo tutti questi anni trascorsi assieme?! Potevi chiederlo anche a me!- rispose il rosso, deluso e amareggiato.

-Rukia ha il diritto di chiedere a chi vuole!- intervenne Ichigo.

-E tu che intenzioni hai con Rukia?!- esclamò Renji, come se si fosse accorto solo in quel momento della sua presenza.

-Come?!- Ichigo era senza parole, cosa aveva capito Renji?!

-Ho due occhi sai? Collegati ad un cervello!- replicò indicando prima i propri e poi i suoi, come per dire “sta' attento!”

- Lo vedo...- bisbigliò Ichigo sottovoce, prendendolo in giro.

-Allora? Mi rispondi?!- rispose aumentando sempre più il tono della voce Renji, facendo svegliare Ishida e Chad che raggiunsero il soggiorno.

-Che hai da urlare a quest'ora Renji?!- iniziò Ishida, tra uno sbadiglio e l'altro.

-Ichigo e Rukia erano fuori stanotte, anzi, tutte le notti escono!- vuotò il sacco.

-E allora? Perché tutto questo baccano per delle scappatelle?- disse non curante Ishida.

-Ah, allora tu sapevi tutto di loro, non è così?!- si sentì tradito Renji.

-So solo che si piacciono e che sono una bella coppia. - ammise Ishida, anche se forse non stava a lui dire la verità su di loro, ma essendosi sentito tirato in ballo non si trattenne.

In quel momento entrarono nella stanza anche Tatsuki e Orihime e quest'ultima nell'udire le parole di Ishida cominciò a preoccuparsi. Era vero che erano una bella coppia, ma sperava nel profondo del suo cuore che un giorno Ichigo si si sarebbe accorto di lei, che l'avrebbe ricambiata. Tatsuki aveva capito cosa provasse la sua amica e appoggiò una mano alla sua spalla per sostenerla, incuriosita però dal discorso di Renji: le sembrava piuttosto geloso di Ichigo: che provasse qualcosa per Rukia? Se fosse stato così le sarebbe un po' dispiaciuto perché conoscendolo in quei giorni si era accorta di stare bene con lui, come lo era con Ichigo da bambini, provando un interesse oltre l'amicizia. Stette così in disparte, ascoltando la conversazione, ma non partecipando: voleva capire i sentimenti di Renji.

Chad si mise in mezzo a Renji e a Ichigo come per fare da tramite tra i due e evitare un'ipotetica rissa.

-Allora stanno così le cose, Rukia?- continuò con un velo di rassegnazione e desiderio di capire la verità.

-Renji, io ti voglio bene ma...- iniziò dispiaciuta la ragazza.

-Ma cosa?!- insistette l'amico.

-Io sto con Ichigo- terminò lei, prendendo sotto braccio il suo ragazzo.

Gli occhi di Renji si spalancarono e così anche quelli di Tatsuki, Orihime e Ishida, anche se quest'ultimo era il più tranquillo ma comunque colpito dalla notizia. Orihime iniziò a piangere e Tatsuki l'abbracciò.

-Non vorrai certo usarla vero?!- riprese Renji, sempre più protettivo nei confronti della ragazza che era sempre stata al suo fianco.

-Io la amo, Renji, non ho nessuna cattiva intenzione. - rispose coraggiosamente lui, prendendole la mano. Rukia si voltò verso di lui: era il suo primo “ti amo”. Tornò alla realtà quando sentì il pianto di Orihime sempre più forte tanto che andò a rifugiarsi in camera, sbattendo la porta. Tatsuki fece per seguirla ma Inoue voleva rimanere sola. Renji sei sentì come se la terra sotto i piedi fosse improvvisamente crollata.

-Se è così allora è meglio che mi tolga dai piedi- disse, e uscì dall'appartamento.

Rukia gli corse dietro ma Tatsuki la fermò e disse che sarebbe andata lei a parlargli e si complimentò con Rukia e Ichigo per essersi messi assieme. Ishida tornò a dormire, ma sentendo ancora Orihime piangere entrò in camera sua per tentare di calmarla. Chad rimase con la coppia, felice per loro, anche se preoccupato per come si sarebbero messe le cose.

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Note:
Finalmente riesco a pubblicare un nuovo capitolo! :-) Ringrazio tutti coloro che mi supportano con le loro recensioni! Vi voglio bene! <3
 Baci,
   Ori_Hime

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Capitolo 18
*** Distacchi ***


Distacchi

 

Nonostante Rukia avesse appena ricevuto la sua prima vera dichiarazione d’amore esplicita da parte di Ichigo, era abbattuta per la situazione tesa che si era creata. Ichigo l'abbracciò mentre lei iniziò a piangere: era il suo migliore amico e capiva come si potesse sentire. -Non voglio stare con te se non ho l'approvazione dei nostri amici.- disse lei tra singhiozzi. Chad cercò di calmarla dicendo che lui era contento per loro e sapeva dei loro sentimenti e così Tatsuki e Ishida. Gli unici che non volevano accettare la realtà erano coloro emotivamente coinvolti, Renji e Inoue. Nell'udire il secondo nome Ichigo sobbalzò: non aveva capito ciò che Orihime provava davvero per lui. -Se parlassimo loro dicendo che li vogliamo come amici e che non li escluderemo mai?-

-Non lo so Ichigo, per me Renji è come un fratello... e so già che ora si allontanerà da me... per te Orihime è stata sempre semplicemente un'amica. Io non voglio più voler mentire davanti a loro: non ha senso stare assieme, se non possiamo condividere la nostra gioia con loro!-

-E quindi mi vuoi lasciare?- Chiese Ichigo con un tono tra l'incredulo, il preoccupato e il nervoso.

-Forse semplicemente non è il momento per noi due di stare assieme, sto pensando...- la voce di Rukia diventava sempre più bassa e incerta ad ogni parola che pronunciava.

-Non troverai mai qualcuno che sarà sempre felice per te, ci sarà sempre qualcuno che non condividerà le tue scelte.. Non puoi lasciarti sfuggire l'occasione di essere felice solo perché qualcuno non lo è!- replicò Ichigo alzando la voce, convinto. Anche Chad annuì.

-Io... credo che avrò bisogno di una pausa per pensare.- continuò Rukia, con un tono opposto a quello di Ichigo. Le sue parole erano come il suo cuore: a pezzi, frammentate, taglienti.

-Una pausa?! E da cosa?! Da me?! Da Renji?!- Ichigo non voleva farsi ferire da quelle parole, anche se erano dei duri colpi da digerire.

-Da tutto. Forse tornerò nella Soul Society per un po'... chi lo sa...- Rukia era sull'orlo di un pianto, ma cercava di controllare le lacrime in quanto per lei erano segno di debolezza e una shingami non poteva permetterselo.

-E mi lasceresti a eliminare gli hollow da solo?! - Ichigo non poteva crederci: lei, a cui doveva tutto per avergli dato i poteri, l'avrebbe lasciato una volta per tutte da solo, lei, che era stata la sua guida, lo avrebbe abbandonato. Le nubi stavano tornando nel cuore di Ichigo e non si vedeva uno spiraglio di luce.

-Ci sono Chad e Ishida con te, finché sarete uniti non ci saranno hollow che non potrete sconfiggere.- terminò in modo pacato Rukia.

Chad tenne fermo Ichigo che voleva seguire Rukia, che aveva appena aperto una finestra e si era calata da lì. Se ne stava andando. -Addio Ichigo- salutò, tirando su con il naso la shingami.

Ichigo riuscì solo a pronunciare il suo nome, ma lei era già scomparsa. Lacrime gli rigarono il viso: non poteva credere che in pochi minuti la loro storia fosse già finita.

Era proprio vero che le gioie hanno vita breve come le farfalle...

Nel frattempo gli altri avevano sentito il grido di Ichigo ed erano venuti in suo soccorso e tutti, in particolare Renji, erano preoccupati per Rukia.

Non capivano cosa fosse successo se non che lei se n'era andata e che le vacanze ormai erano terminate. Il giorno dopo fecero i bagagli e ripartirono per Karakura, in una strana atmosfera di silenzio e raccoglimento.


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Note:
Spero non mi ucciderete dopo questo capitolo dal finale così triste e spero che continuerete a leggere come andrà a finire la storia di Ichigo e Rukia! Il finale si avvicina...
Baci,
 Ori_HIme

 

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Capitolo 19
*** Richieste di perdono ***


Richieste di perdono

 

Le vacanze continuarono senza molti divertimenti: Ichigo si chiuse in casa e gli altri non uscirono più in gruppo, ma solo a coppie: Ishida con Chad e Orihime con Tatsuki. Renji sembrava sparito.

Rukia aveva chiesto ospitalità a Urahara che gliela concesse in cambio di aiuto in negozio. Continuava a pensare a Ichigo, restando sulla Terra, e questo le faceva male: che senso aveva rimanere se non poteva stare con lui! La Soul Society era la sua vera casa, ma se ci fosse tornata si sarebbe sentita troppo lontana da Ichigo e stare con lui era essere sempre a casa. Era combattuta: si trovava in un momento in cui non sapeva scegliere la felicità personale ed egoistica o un felicità apparente ma che avrebbe fatto star meglio tutti. Tornare a essere la shinigami di buona famiglia oppure la studentessa con tanti amici? Seguire la ragione o il sentimento?

E poi: avrebbe avuto un futuro continuando a rimanere con Ichigo? In fondo era un umano, mentre lei una shinigami e non aveva mai sentito di coppie come loro: forse era stato meglio così, chiudere senza preoccuparsi di tanti problemi che la loro storia avrebbe creato.

Ichigo invece era semplicemente con il cuore spezzato: teneva stretto il filo rosso che gli aveva legato al dito Rukia, oppure lo lanciava a terra, a seconda del sentimento che lo dominava: tristezza o rabbia. Passava le sue giornate così, sdraiato sul letto di camera sua, ricordando ogni singolo istante passato assieme. Aveva anche smesso di eliminare hollow: aveva lasciato ai suoi amici l'arduo compito di occuparsene, come se senza Rukia non avesse più poteri, né forza, né coraggio, né sorriso. Com'era strano l'amore, pensava, prima ti fa sentire l'uomo più felice della Terra e poi ti spezza il cuore quando meno te lo aspetti.

Anche Rukia riguardava spesso l'anello di plastica: Ichigo le mancava troppo, più della Soul Society, e con questo sentimento ripercorreva i luoghi in cui erano stati insieme: il parco in riva la fiume, la strada per andare a scuola, il luogo in cui si erano conosciuti e dove avevano combattuto.

Nell'angolo di una strada vide Ichigo: era passato così tanto tempo dall'ultima volta che lo aveva visto che pensò di aver avuto un'allucinazione. Strizzò gli occhi, li sfregò e li riaprì: era proprio lui in compagnia di Orihime... e sembravano intimi. Lui le aveva detto “ti amo” e ora usciva con Inoue? Aveva fatto presto a dimenticarsi di lei... pensò che era meglio che non lo avesse visto e corse nella direzione opposta, prima che si accorgesse della sua presenza e delle lacrime che uscivano dagli occhi come fontane.

-Ichigo, ti ho chiesto di vederci per chiederti scusa del mio comportamento nei confronti tuoi e di Rukia e temo che il fatto che lei non ci sia più sia un po' per colpa mia. Avrei dovuto appoggiare la vostra scelta di stare assieme, in fondo lo sapevo, e mi mancate: è dalle vacanze che non ci vediamo più e sono uscita solo con Tatsuki, mancate tutti quanti e senza te e Rukia non c'è più il gruppo! Ti prego, perdonami, spero che tutto possa tornare come prima!- queste erano le parole che Orihime stava dicendo ad Ichigo, e in quel momento il ragazzo scorse Rukia lontana.

Si mise a seguirla, con Orihime dietro di lui. Rukia corse dentro l'emporio e cercò un modo per aprire un portale per tornare alla Soul Society, quando improvvisamente comparve Renji.

-Dove sei stato?! Sono mesi che non ti vedo!- iniziò sorpresa lei.

-Sono stato nella Soul Society per un bel po' dopo che tu sei sparita, ma lì non ti ho trovata e allora sono tornato a cercarti, sapendo che ti saresti potuta nascondere qui...-Renji parlava con affanno e agitazione, come se l'avesse cercata per tutto questo tempo.

-Perché mi stavi cercando?- disse Rukia, incrociando le braccia.

-Volevo chiederti scusa... temo sia colpa mia se sei fuggita quella volta e non volevo causarti questo: sei importante per me e vederti con Ichigo mi ha fatto ingelosire, ma se è ciò che desideri non posso impedirti di essere felice con lui. Sono stato egoista, la Soul Society è triste e vuota senza te e i tuoi sorrisi: voglio che rimaniamo amici!- Rispose con convinzione Renji facendo il discorso più serio e sentito della sua vita.

-Per me sei e rimarrai sempre l'amico più importante che ho e ti perdono. Sono felice di rivederti, ma per quanto riguarda Ichigo non devi preoccuparti: sta con Inoue a quanto pare...- lo sguardo di Rukia si rabbuiò.

-Cosa?! Ma sei sicura?!- Renji invece aveva un'espressione incredula.

-Sì, li ho visti assieme...- A quelle parole lui tirò un sospiro di sollievo, capendo che probabilmente erano solo strane idee che la sua amica si era fatta e volle farla ragionare: -Come? Mano nella mano? Abbracciati? Che si baciavano?-

-Erano assieme e da soli-

-Ah, ecco, quindi è un'invenzione della tua mente! Rukia, Ichigo ti ha detto che ti ama, perché non torni da lui? Orgoglio? O non lo ami?- lo shinigami assunse uno sguardo severo, per quanto potesse riuscirci con lei.

-Io lo amo!- rispose con convinzione e guardandolo negli occhi Rukia.

-E allora corri a dirglielo!- Insistette lui, sentendosi fiero delle proprie parole.

Rukia realizzò di non aver mai risposto alla dichiarazione d'amore che il ragazzo che le aveva rivolto e che poco dopo lo aveva lasciato. Se anche fosse stato con Orihime avrebbe dovuto prima sistemare le cose tra loro e lottare per riaverlo, no? Altrimenti che shinigami era?! Ritrovò la determinazione e si mise a correre: il sostituto shinigami doveva essere suo.


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Note:
Capitolo più lungo rispetto al solito... ma ci sta visto che ormai siamo quasi alla fine! ;-) Spero che vi rimanga la curiosità di leggere il finale! Alla prossima... e buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie! :-)
Baci,
 Ori_Hime

 

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Capitolo 20
*** La pioggia ha smesso di cadere ***


La pioggia ha smesso di cadere

 

Ichigo aveva corso ovunque alla disperata ricerca di Rukia, dividendosi ad un bivio da Orihime. Quando si ricongiunsero nessuno dei due l'aveva più vista e Inoue lo salutò, notando un temporale in arrivo. Ichigo non sapeva più dove cercare e decise allora di confortarsi andando al cimitero, sulla tomba di sua madre. Appena arrivò iniziò a piovigginare e il cellulare segnalatore di hollow cominciò a squillare. Era fuori forma, ma si trasformò comunque in shinigami, facendosi coraggio. L'hollow era troppo forte e più volte Ichigo dovette arretrare, subendo diversi danni. Quando tutto sembrava andare per il peggio e Ichigo non riusciva più a reagire, una macchiolina nera si materializzò sulle spalle del mostro e con poche ma abili mosse lo mise fuori gioco. Era la piccola Rukia.

-Cosa ci fai qui?!- esclamò Ichigo meravigliato dalla sua improvvisa apparizione, ma tanto felice di vederla.

-Ti stavo cercando e sapevo che avrei potuto trovarti qui!- rispose avvicinandosi a lui.

-Ma come facevi a saperlo?!- Ichigo non credeva ai propri occhi.

-Zitto!- Ribattè lei e, per farlo terminare di parlare una volta per tutte, gli prese il viso tra le mani e lo portò a sé, baciandolo appassionatamente.

Tutte le lacrime versate in quei giorni da parte di entrambi si riversarono su di loro sottoforma di pioggia, ma il bacio continuò per un tempo che sembrava infinito perché il sole era finalmente tornato a splendere nei loro cuori. Si baciarono per tutto il tempo perso stando lontani, baci così ardenti che non sentivano il freddo, così avidi da desiderare sempre di più.

Quanto si erano mancati! Quanto era mancato ogni singolo centimetro di loro, ogni singola espressione, ogni singola parola, ogni singolo litigio... Tornarono in sé solo quando si sentì un tuono così forte da farli sussultare e rabbrividire per il freddo, ormai erano bagnati fradici.

Ichigo le prese la mano e ridendo si avviarono verso casa Kurosaki. Dovevano essere tutti alla clinica, perché non trovò in casa né il padre né le sorelle, e poté far entrare Rukia senza preoccuparsi di loro. Chiuse la porta della sua camera da letto e ripresero a baciarsi, come se non avessero mai smesso.

Prendendo un attimo fiato Ichigo le fece notare che avrebbero potuto prendere un bel raffredore con i vestiti bagnati, Rukia annuì e lo ribaciò, facendo scorrere le sue mani sulla camicia di lui, sbottonandogliela dall'alto verso il basso. Lui l'assecondò e se la tolse, continuanndo a baciarla, sollevandole la maglietta fino all'altezza del reggiseno, dopodiché se ne liberò lei. Togliendosi a vicenda gli indumenti inferiori fu più difficile, ma quando furono entrambi in biancheria intima si strinsero ancora di più per scaldarsi e si infilarono velocemente sotto le lenzuola.

I baci non terminarono e dalle labbra si spostarono al collo, al petto, al ventre per dire all'altro quanto era mancato. Quando Ichigo la stava baciando all'altezza dell'ombelico, Rukia si ricordò perché era tornata da lui e prendendogli il volto gli disse quelle parole così scontate per lei, ma così importanti per lui: -Ti amo Ichigo!-

 

 

Note:
E così terminerebbe la mia storia! Spero che per voi sia valsa la pena continuare a leggere! :-)
Ma... come vedrete non è ancora conclusa del tutto, devo terminare di scrivere un capitolo extra, una sorta di epilogo per concludere in bellezza che sarà ambientato qualche mese più avanti! Vi aspetto anche nel prossimo, anche se ancora non so quando riuscirò a pubblicarlo! Nel frattempo... Grazie a tutti per essere arrivati fin qui!
La vostra devota,
 Ori_Hime

 

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Capitolo 21
*** Epilogo - Natale a Karakura ***


- Epilogo -

 

...Qualche mese dopo...

 

Natale a Karakura

 

I giorni passarono e i nostri due protagonisti erano ancora assieme, più uniti che mai.

Si erano raccontati cos'era successo mentre erano separati: il gruppo diviso, i dubbi di Rukia, le scuse di Inoue e Renji. Ora tutto era tornato come prima, uscivano ancora assieme e Ichigo e Rukia non dovevano più fingere, anche se non facevano sicuramente la coppietta sdolcinata davanti a tutti gli altri, non era nel loro carattere.

Tatsuki e Renji avevano iniziato ad uscire come coppia e Ishida faceva spesso compagnia ad Orihime, il che faceva presumere la nascita di un sentimento più profondo. Chad era soddisfatto di come si era evoluta la loro amicizia e non poteva desiderare di meglio.

Ichigo e Rukia avevano reso ufficiale la loro storia anche alla famiglia Kurosaki: Isshin l'accolse come una terza figlia, mentre Karin e Yuzu come una sorella maggiore e Rukia sperava di non presentare mai Ichigo a Byakuya come suo ragazzo perché, sapeva già, avrebbe avuto vita breve.

Passarono i mesi e Natale era arrivato: Ichigo e Rukia decisero di festeggiare con una passeggiata mano nella mano per Karakura innevata, cogliendo quell'atmosfera romantica per farsi delle confidenze. -Dimmi Ichigo, quando ti sei accorto di amarmi?- chiese curiosa Rukia, ricordando le loro prime dichiarazioni di quell'estate.

Ichigo ci pensò un po' e disse: -Credo di averlo capito quando ho sentito la tua mancanza, quando eri stata riportata con la forza nella Soul Society: il desiderio di ritrovarti era troppo forte. Inconsapevolmente però, ho provato qualcosa fin dall'inizio, dal nostro primo incontro, quando mi hai passato i tuoi poteri: non potrò mai ringraziarti abbastanza per ciò che ha significato per me! E tu Rukia? Quando lo hai capito?- ridomandò Ichigo incuriosito, con lo sguardo più innamorato che Rukia potesse desiderare di vedergli in volto: il sorriso dolce e gli occhi splendenti, come solo lui aveva.

-Credo di averlo capito poco prima di te, ma solo questione di pochi giorni: quando le nostre compagne mi avevano chiesto se fra me e te ci fosse qualcosa più di un'amicizia. In quel momento sono scoppiata a ridere, sputando tutto quello che stavo bevendo, ma per giorni quell'idea mi si è arrovellata in testa, rendendomi conto che stavo diventando troppo umana per soffrire di questa malattia. Non fraintendermi, anche nella Soul Society ci si innamora, ma iniziavo a sentire il gigai come un vero corpo: fremevo solo a sentire il tuo nome o alla tua presenza. Capivo anche che non avrei potuto rimanere a lungo con te e che tutto questo non era giusto, essendo una shingami e tu un umano. Avrei dovuto pagare la mia pena, ma se non fosse stato per te sarei morta, perciò tu non hai nessun debito da saldare.- e gli strinse ancor più forte la mano, terminando il suo racconto.

Ichigo l'abbracciò e le chiese come mai poi inizialmente avesse preferito rimanere nel suo mondo. Rukia spiegò che, pensando che quel sentimento fosse sbagliato, quello fosse l'unico modo per reprimerlo, ma la sua mancanza si era fatta sempre più acuta e ogni occasione era stata buona per tornare a Karakura.

-Sono felice che tu l'abbia fatto!- rispose Ichigo che la baciò sollevandole il mento con le dita per avvicinarla a sé. Fu un bacio intenso, pieno di ricordi felici e carichi di gratitudine. Si separarono sorridendo, rimanendo con i visi vicini e gli occhi chiusi, semplicemente restando a sentire il respiro e il profumo dell'altro.

Fu Ichigo a ricominciare la conversazione: -Ho una sorpresa per te!- Rukia non ebbe il tempo per capire cosa volesse fare che Ichigo la trascinò verso una pista di pattinaggio allestita da pochi giorni. -Ti ricordi?- disse indicandogliela. Lei si illuminò: -Certo che sì, ma non so se mi ricordo come si fa a pattinare...-

-Non c'è problema, ti aiuto io!- la incoraggiò.

E così assieme entrarono nella pista, si presero per mano e iniziarono a pattinare. Rukia procedeva tremolante, ma grazie a Ichigo che le restituiva l'equilibrio non cadeva mai. Ogni tanto lui la lasciava andare perché potesse cavarsela da sola e poi, come una bambina, l'abbracciava quando faceva progressi e per non farla cadere. Nonostante migliorasse Rukia preferiva sempre tenere la mano di Ichigo: le metteva sicurezza e, sì, era anche un po' romantica ma non voleva ammetterlo!

-E tu ti ricordi la battuta che avevi fatto su Karakura in primavera?!- Disse la shinigami. -Quella sul fatto che con Byakuya si può avere fiori di ciliegio tutto l'anno?!- chiese Ichigo imbarazzato. Era davvero pessima e Rukia glielo ricordò ancora, ma questa volta ridendo: Ichigo aveva una faccia buffissima!

Si fece presto sera e dopo essersi scambiati i regali, il peluches di Chappy da parte di Ichigo e un bigliettino che ritraeva loro due in sembianze conigliesche disegnato da Rukia (che Ichigo una volta tanto apprezzò) si infilarono a letto per stare abbracciati al calduccio.

-Hey, ti ricordi la prima volta che ho dormito con te?- Rukia era proprio in vena di ricordi oggi, pensò Ichigo, e le rispose che aveva tirato calci tutta notte. -Non è vero!- rispose arrabbiata lei -Piuttosto sei stato tu a mettermi di cattivo umore la mattina seguente!- ricominciò con i vecchi rancori. -Ma cosa ti avevo fatto poi?! Sai che non l'ho ancora capito?!- Ichigo era esasperato: perché bisognava rivangare il passato? -Perché tu mi hai svegliato con un tono poco carino!- e Rukia si voltò, come per non volergli più parlare. -Pensi l'abbia fatto con cattive intenzioni? Ero mezzo addormentato pure io! A proposito... ti ricordi di quando mi hai detto “Ti amo” la prima volta?- cambiò discorso con voce maliziosa il sostituto shinigami.

Il suo tentativo di riconciliazione funzionò e Rukia si voltò, prendendogli il volto tra le mani: -Che ne dici di riprendere da lì?- Ichigo rispose solo con un bacio e ridiedero vita al loro presente, pieno di nuove emozioni.


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Note:

Eccoci finalmente arrivati alla conclusione, giusto un anno dopo aver iniziato a pubblicare su Efp!

Questa fan fiction, sebbene la prima che abbia mai scritto e pubblicato, mi ha dato tante soddisfazioni: le vostre recensioni a fine capitolo, i messaggi in chat privata, e leggere i nomi di chi ha seguito la mia storia mi hanno fatto molto piacere! So che devo migliorare ancora molto e che questa storia è stato il mio punto di partenza, ma anche solo riuscire a scriverla, pubblicarla e terminarla nonostante ci abbia impiegato un anno... per me è stato un traguardo! Nel frattempo ho pubblicato anche una una storia romantica e ho iniziato a scrivere una fan fiction su “Your name”, ma la prima serie pubblicata, anche nei suoi difetti, rimarrà sempre speciale! Non sapete che tristezza aver inserito la spunta “Completa” nell'aggiungere il capitolo...

Nel corso di quest'anno ho imparato ad apprezzare sempre più la coppia Ichigo e Rukia, nonostante mi abbiano rivelato che, spoiler, non si metteranno mai assieme e con Miky2911 e CillyScarlet ho ragionato ancora al riguardo sul perché... E sono giunta alla conclusione che fan parte di due mondi diversi e sarebbe come perdere una parte di loro se avessero rinunciato alla Terra o alla Soul Society per stare con l'altra/o. Probabilmente è per questo che Kubo li ha fatti mettere con Orihime e Renji, per la loro gioia, che comunque sono stati molto importanti per loro nella serie, anche se continuo a pensare che sarebbero stati bene assieme: chi potrebbe escludere che mentre Rukia era a Karakura qualche episodio romantico non ci sia stato? ;-) (In realtà probabilmente è più un mio sogno che altro... e anche per questo ho scritto la mia storia! :-))

Spero che vi abbia soddisfatto la conclusione che ho dato, anche se il tempismo temporale non è il mio forte , ma l'idea iniziale l'ho avuta mesi fa in pieno inverno! So di essere troppo romantica e che loro non lo sono per niente, ma provo ad immaginarmi questo tipo di scene tra loro... ed ecco quello che ne esce! Mi mancheranno i “miei” Ichigo e Rukia, ma chissà, magari potrei scrivere ancora su di loro più avanti... Non lo escludo più dato che l'anime non l'ho ancora concluso (sì, dopo un anno! Sono piuttosto lenta... Ci sono momenti in cui mi prende tantissimo e altri in cui inizio a perdere interesse, specialmente quando sembra che i combattimenti siano interminabili) e che ho pubblicato nel frattempo “Di sogni e di futuro”, sempre su Ichigo e Rukia.

E ora i ringraziamenti! Non posso non ringraziare per prima Flos Ignis che ha corretto tutte le mie bozze, mi ha incitato a continuare, nonostante per me la storia poteva fermarsi al primo capitolo, e a pubblicare. Mi ha fatta crescere e migliorare in questo anno: arigatou gozeimas carissima Beta!!! A te devo davvero molto, più di quanto possa esprimere: prima o poi ti dovrò davvero offrire qualcosa! ;-)

Per seconde ringrazio le mie “fan” Miky2911 e CillyScarlet per aver inserito la mia storia tra le preferite, aver recensito e per lunghe chiacchierate in chat! Mi avete fatto sentire orgogliosa e piena di gioia leggere i vostri commenti affettuosi e scriverci ancora in chat privata su Efp! È stato bello condividere i miei pensieri con altre ragazze che come me stimano questa coppia e conoscervi un po'! :-* Mi mancherete! Spero avremo ancora opportunità di sentirci!

Ora ringrazio chi mi ha seguito, recensito e ricordato, in particolare l'ultima che ha inserito “La pioggia ha smesso di cadere” tra le seguite: Martolilla96! Grazie per il supporto che mi avete dato in quest'anno, per le critiche, i complimenti e l'affetto che avete trasmesso! Siete stati importanti anche con un semplice “clic” e ancora di più con una recensione!

E grazie a te, che anche se non hai lasciato un segno, hai continuato a leggere e sei arrivata/o fin qui! Ogni lettore è speciale, ed è bene ricordarlo, perché senza di te la mia storia rimarrebbe solo frutto della mia mente e se hai letto... significa che almeno un po' hai gradito! :-)

Gli ultimi ringraziamenti, anche se non meno importanti vanno a Giordy_95_ che mi ha aiutato a creare l'account su Efp e a pubblicare quando ero ancora incapace e a chi mi ha passato le puntate di Bleach, anche se probabilmente non leggerà mai questa storia, a chi ha condiviso con me questo anime e a chi mi ha incentivato a scrivere, condividendo con me questa passione! Grazie a tutti voi!

E ora... concludo questa mia lunghissima annotazione (più lunga dei miei capitoli... ma ci voleva!) con un caloroso abbraccio e bacione di saluto a tutti!

Ori_Hime

Ps: per chiarimenti e suggerimenti rimarrò sempre a vostra disposizione! :-)

 

 

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