seconda lettera
Caro Gid.
Ho solo 17
anni e ho già perso nostro padre e adesso sei morto pure tu. Al solo pensiero
che è stata colpa della loggia mi fa salire il nazismo.
La stessa
società segreta che nostra madre ti affidato facendo in modo che crescessimo
separati. Avevo bisogno di mio fratello quando papà se ne è andato, ma lei era
troppo spaventata da quel gene che la nostra famiglia si tramanda da
generazioni. Diamine eri suo figlio e io crescendo con lei ho sempre cercato di
giustificarla che idiota sono stato.
Cercavo di venirti a trovare quelle poche volte che mamma veniva a Londra. Ogni
tanto fuggivo da casa per poterti raggiungere e mi facevo beccare, infondo sono
una testa vuota.
Purtroppo ero
solo un bimbo quindi non pratico di certe bravate, ma il tempo aiuta. Crescendo
tra marachelle e cattive compagnie cercando di attirare l’attenzione di mamma e il
suo nuovo compagno mi sono fatto espellere da scuola. Potevo pensarci prima.
Quando
sono giunto a Londra tu sapevi del mio arrivo, mi sarebbe piaciuto
farti
un’improvvisata. Certo che nella nostra famiglia è sempre
stato tutto segreto. Vederti così felice mi riempì di
gioia un sentimento che non
provavo dalla morte di nostro padre. Per me fu un grande stupore
vederti tanto
in vena di complimenti quanto sbadato, non attento ai minimi dettagli
dei tuoi
viaggi temporali. Fu troppo facile capire che ti eri innamorato non
occorreva
la telefonata di zio William che mi avvisava di tenerti lontano da
rubino.
Te
lo
immagini :” Raphael, tu devi allontanare rubino da tuo fratello?
Comportati
come un bravo De Villiers! Sì degno del cognome che
porti.” Da quando essere un De Villiers è significato
essere il cagnolino di un vecchio antenato morto da secoli?
Sono
incazzato per aver provato a seguire le direttive di nostro zio, ma tu eri
troppo innamorato da Gwendolyn per seguire il tuo fratellino in giro per
locali, per svagarti, per andare a donne. Solo a scuola capì cosa stavi
provando perché proprio lì incontrai minigonne come potevo tenerti lontano
dalla tua partner!
Non dovevo
allontanarti dalla viaggiatrice nel tempo ma aiutarvi e così ho fatto. Durante
le ore trascorse con Leslie a decodificare quei codici ogni tanto le chiedevo
della sua amica.
Quando
ritornavo a casa anche se eri arrabbiato con lei ti si illuminavano gli occhi
nel sentir parlare di lei. Ti riuscivo a capire al volo e ora mi ritrovo a
consolare la tua ragazza, la mia piccola Sherlock, Charlotte e progettare un
modo per nascondere Gwen da quei maledetti.
Sto aiutando
la tua ragazza a fuggire depistando quella fottuta società segreta ed ho
intenzione di rivelare i loschi traffici dei tuoi assassini. Ti prometto che ti
vendicherò. Loro non sanno con chi hanno a che fare…
Angolo
tutto mio: Siccome non so come si concluderà il film sto
cercando di seguire una certa logica e la mia fantasia. Spero che
questa seconda lettera vi piacerà...
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