diario di bella cullen

di movillina95
(/viewuser.php?uid=70847)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** La vita a Denali ***
Capitolo 3: *** La tragedia ***
Capitolo 4: *** Il bene trionfa sul male ***
Capitolo 5: *** Una lettera d'addio ***
Capitolo 6: *** La partenza di Renéesme ***



Capitolo 1
*** La partenza ***


Forks, 18 Settembre 2008 Oggi è una giornata umida e piovosa, ma nonostante questo, oggi è un giorno diverso dal solito, oggi non andrò a scuola, la valigia è pronta, è poggiata sul letto ed io immobile la fisso, se entrasse charlie in questo momento li prenderebbe un colpo, sono 2 ore che sto così ferma, senza battere ciglio, senza respirare...ad un tratto qualcuno bussa alla porta, ma non mi muovo, bussano 1-2-3 volte ed io non rispondo, sento la voce preoccupata di renée:"Bella! Bella piccola mia stai bene!? Ei Bella!"- sento mia madre armeggiare alla porta, stava tentando di aprirla, ero preoccupata, volevo alzarmi e dirgli che stavo bene senza farla entrare, ma non riuscivo a muovermi , il mio corpo era scollegato dal cervello, se mia madre fosse entrata e mia vesse visto così immobile senza respirare gli avrei dovuto dire il mio segreto e di conseguenza quello della mia famiglia, dei cullen, renée stava per aprire la porta ed io ero sempre più preoccupata, ad un tratto il campanello suonò e mia madre corse giù ad aprire, tirai un sospiro di sollievo. Sentii mia madre aprire la porta e dire:"Buongiorno Edward! Bella è quasi pronta" sentìì Edwadrd biascicare un si, mi preparai velocemente e presi la mia valigia scesi le scale ad una velocità immane mi madre mi guardò sorpresa, avevo sceso le scale a corsa con una valigia pesantissima in mano, mi voltai e vidi edward guardarmi con uno sguardo quasi di rimprovero, mi rigirai verso mia madre che si era ripresa dallo stupore iniziale. mia madre mi tenne incollata a se quasi un'ora prima di lasciarmi andare, cominciò a farmi le sue solite raccomandazioni, che ormai erano diventate inutili, uscimmo di casa mano nella mano, carlisle era appoggiato alla sua auto a braccia conserte appena ci vide, si staccò dalla'auto e ci venne incontro con un sorriso grnadissimo stampato in faccia mi salutò e la sua voce argenteea risuonò dolce:"Buongiorno Bella! Pronta alla partenza?" risposi con un cenno della testa, Edward mi aiutò a caricare la valigia, ce l'avrei aftta anche da sola ma non volevo che mia madre si accorgesse della mia "incredibile" forza, salimmo in macchina gli altri erano già pronti a partire quando arrivammo davanti alla casa che raramente avremmo rivisto, scesi dall'auto solo un secondo per salutare Alice e darle il buongiorno eppoi rimontai in macchina accanto ad Edward. Partimmo e quando passammo dal centro città la gente rimase sorpresa dalla fila di macchine di lusso di ogni genere che stavano passando molti erano intenti a scattare fotografie, durante tutto il viaggio rimasi appoggiata al petto di Edward, il viaggio verso Denali mi sembrò durare tre secondi, quando scesi rimasi stupefatta ero davanti ad una casa enorme, era bianca con delle colonne sul giallo, ripresami dallo stupore, scesi la mia valigia e mi diressi insieme agli altri verso la casa, la villa era solo per noi saremo rimasti qui qualche anno. Da questa villa iniziò la mia nuova vita da vampira, non so se avrei rivisto renée, charlie, jacob e tutti gli altri miei amici, ma non mi importava perchè ora ero con Edward e ci sarei rimasta per sempre era questo che contava ora. CONTINUA...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La vita a Denali ***


Denali, 28 Settembre 2008 Sono ormai passati 10 giorni da quando sono arrivata qui a Denali con la mia famiglia, abbiamo avuto tutti un pò di difficoltà ad abbientarci, ma dopo poco siamo diventati gli idoli della scuola, naturalmente qui nessuno sa che io ed Edward siamo sposati, anche perchè per la gente noi abbiamo 17 anni, età troppo giovanile per il matrimonio, oggi, come al solito, quell'antipatico di Jared ci ha di nuovo provato, per fortuna ho il mio angelo accanto, che come ogni giorno ha sfatato tutti i tentativi di Jared. Rose ed Emmet come al solito hanno avuto da commentare (quando mai), Alice ha cominciato subito col voler provare tutti i negozi di abbigliamento di Denali. La casa intanto è stata tutta risistemata da Alice ed Esme, adesso sembra di essere rimasti sempre a Forks, là dove tutto ha avuto inizio. CONTINUA...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La tragedia ***


Denali, 1 Ottobre 2008 Era stata come sempre una notte corta, a mio avviso, ma intensa, Edward giocherellava con i mieie capelli, io avevo gli occhi semi chiusi, non sapevo che ore erano, nella mia testa i pensieri erano confusi, pensavo alla notte appena trascorsa e al fatto che era già passato un anno dalla nascita di reneesme e un anno dalla mia trasformazione, quando questo pensiero attraversò la mia mente mi alzai di scatto e corsi in bagno, Edward mi fu subito dietro ancora sorpreso, appena mi specchiai, notai i miei occhi di un bellissimo color oro acceso, Edward notò la mia espressione sorpresa e mi cinse i fianchi, avvicinò le sue labbra al mio orecchio:" splendidi, più belli dei miei" quel paragone mi sembrava poco azzeccato , come potevano i miei occhi di vampira da un anno competere con i suoi di vampiro da 90 anni, stavo per ribattere, ma bloccandomi con entrambe le braccia mi spinse a se e mi baciò con ardore, poi mi lasciò andare e sospirò:" è tardi, dobbiamo prepararci ci aspetta un'altra giornata di studio, eppoi oggi dovrò stare attento con questi occhi, jared non esiterà a chiederti di uscire" lo guardai torva e andai a prepararmi. La giornata trascorse velocemente e come Edward aveva detto,jared non ha fatto altro che farmi i complimenti per gli occhi. Tornati a casa io, Edward e reneesme andammo a caccia, tornati a casa, sentimmo uno strano rumore provenire dal piano di sopra, allarmati salimmo velocemente le scale, e ci dirigemmo verso il rumore, che proveniva dalla camera di Alice e Jasper, entrammo nella camera spalancando la porta, lo spettacolo che si parò davanti ai nostri occhi era a dir poco sconvolgente, Rosalie era appoggiata alla parete ed Emmet era in piedi e ai suoi piedi il corpo esanime di Leah Clearwater.Io cinsi a me Reneesme e corsi giu lasciai Reneesme a Esme e corsi fuori, forse passai i confini non lo so, so solo che quando tornai tutto era a posto come se non fosse successo niente, chiesi spiegazioni e mi dissero che Leah aveva attaccato Rosalie ed Emmet e loro si sono difesi, il corpo di Leah era stato nascosto, ma non volli spaere dove, la sera tra me ed Edward non ci fu dialogo, entrambi volevamo dimenticare quel giorno maledetto. CONTINUA...

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il bene trionfa sul male ***


Era stata una notte diversa dalle altre, dopo quello che era successo ieri, Edward era sconvolto ed io più di lui, conoscevo leah da quando eravamo due neonate, eravamo inseparabili, fino a quando io ero diventata vampira, ma non sembrava tanto sconvolta, era sempre intervenuta a sostegno della mia famiglia, ma non la credevo capace di attaccare così d'improvviso Rosali ed Emmet, e se anche ora provavo un dolore immenso per la sua perdita, provavo anche una rabbia enorme per lei e per tutta la sua razza... ad un tratto Edward mi abbracciò più forte interrompendo così il filo dei miei pensieri, e sospirando mi sussurrò:" amore capisco che sei sconvolta, ma non è colpa tua, non è colpa di nessuno" lo guardai e facendo un enorme sospirò, per darmi forza, mi alzai:" andiamo la scuola ci aspetta!" cercai di essere più convincente possibile e senza aspettare la sua risposta anda a vestirmi. A scuola le oe passarono velocemente, non ascoltai nulla delle lezioni, presa com'ero dai miei pensieri, eppoi ormai le sapevo tutte a memoria.Tornai a casa, e trovai tutta la mia famiglia ad aspettarmi, mi spiegarono che Carlisle era riuscito a riportare in vita Leah non volli sapere come avese fatto l'importante era che lei fosse viva, quando ebbero finito esclamai al colmo della gioia:" il bene trionfa sempre!" un grido di gioia si levò dalla casa. CONTINUA...

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Una lettera d'addio ***


Jacob fisava quel foglio bianco da ore, sapevo che per lui era difficile staccarsi da Renéesme, ma quando il branco chiama non si può rifiutare, e ora eccoci lì, appoggiati al tavolo della cucina, per scrivere la lettera che dovrà leggere mia figlia. Passarono due ore, e alla fine mi consegnò il foglio, accuratamente piegato non volli aprirlo, dopotutto non erano affari miei, andai in camera di Renéesme e poggiai il biglietto sui vestiti, messi, accuratamente piegati, su una sedia di fianco al letto, poi me ne andai in silenzio. 2 ore dopo. Ero giù in salotto con Edward, stavamo guardando la televisione, quando ad un tratto sentimmo un urlo disumano provenire dal piano di sopra, ci guardammo ed entrambi arrivammo alla stessa conclusione: Renéesme aveva letto il biglietto di Jacob. Arrivammo nella sua cameretta e rimanemmo sconvolti, la camera era sottosopra, Renéesme era nell'angolo con la testa fra le mani, il foglietto era in terra ai suoi piedi, lo raccolsi e lo lessi ad alta voce: CARA NESSIE, IO TI VOGLIO TANTO BENE, E SO CHE ANCHE TU NE VUOI A ME, MA PURTROPPO I MIEI DOVERI DI LICANTROPO MI CHIAMANO, PR ME è DIFFICILE LASCIARTI SOLA, E SICCOME NON SONO SCURO DI RIUSCIRE A DIRTI ADDIO DI PERSONA, TI HO SCRITTO QUESTO BIGLIETTO TI PREGO DOPO CHE LO AVRAI LETTO, NON VENIRMI A CERCARE, PERCHè CERCANDOMI RECHERESTI UN GROSSO DISPIACERE A TUA MADRE, QUINDI FALLO PER ME RIMANI CON I CULLEN. TUO PER SEMPRE JACOB Quando fini di leggerlo lo ripiegai e rivolsi il mio sguardo a Renéesme, lei alzò il suo capino riccioluto e mi guardò con la sua faccia rigata di lacrime, e guardandomi mi rivolse la parola quasi urlando:" perchè mamma! perchè mi ha lasciata!? sono stata io a mandarlo via!? ho fatto qualcosa che non dovevo!?" il suo discorso era rotto dai singhiozzi, e quando ebbe finito mi saltò in braccio, sempre piangendo, io cercai in vano di consolarla:" no piccola, tu non hai fatto niente, sono stati i suoi doveri di licantropo a mandarlo via, ma tornerà te lo prometto" era una promessa facile da mantenere, perchè sapevo che lui non poteva stare senza lei. CONTINUA...

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La partenza di Renéesme ***


La sera stessa dopo la partenza frettolosa di Jacob, Renéesme si rifiutò di andare a caccia, si rinchiuse in camera decisa a non mangiare, non sapevamo cosa fare. Erano passati ormai 4 giorni da quando Nessie era andata a caccia l'ultima volta, i suoi occhi erano neri come la pece, quindi non potevamo mandarla a scuola, eppoi comunque non voleva andarci. Eravamo sempre più preoccupati per lei, la notte non dormiva o, se dormiva, aveva un sonno agitato. Dopo una settimana decidemmo di entrare in azione e così arrivammo alla conclusione ch Nessie sarebbe andata a Forkscon Rosalie ed Emmet, ed io e Edward saremmo andati a trovarla una volta ogni due settimane. Quando dissi a mia figlia della nostra decisione, smise di piangere e cominciò a fare i salti di gioia. L a notte prima della partenza Nessie rimase alzata per prepararsi e di conseguenza dormì per tutto il viaggio. I giorni passarono velocemente e arrivò il giorno in cui io ed Edward saremmo andati a Forks, quando arrivammo alla nostra vecchia casa, quanti ricodi legati a quella villa, comunque quando arrivammo, Nessie era tutta un'altra persona era sempre allegra e veva gli occhi di nuovo dorati, segno che erano andati a caccia, la sera stessa ripartimmo anche se io sarei voluta rimanere per vedere mio padre, ma era ancora troppo presto. Dopo aver fatto tutte le raccomandazioni a Nssie di comportarsi e di non far arrabbiare zio e zia, ripartimmo per Denali. CONTINUA...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=346860