New Hope

di Zio Maddy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New Hope.Saga dei membri della gilda. Capitolo 1 – Il super velocista pigro. ***
Capitolo 2: *** New Hope. Capitolo 2 – Il piromane smemorato. ***
Capitolo 3: *** New Hope.Capitolo 3 – La limpida romantica. ***
Capitolo 4: *** New Hope. Capitolo 4 – L’infermiera vivace. ***
Capitolo 5: *** New Hope. Capitolo 5 – La principessa isolata. ***
Capitolo 6: *** New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 6 - Prima riunione. ***
Capitolo 7: *** New Hope. Capitolo 7 – Corsi. ***
Capitolo 8: *** New Hope. Capitolo 8 - Felicity è nei guai, arrivano i rinforzi. ***
Capitolo 9: *** New Hope. Capitolo 9 – Inizia lo scontro di Willow. ***
Capitolo 10: *** New Hope. Capitolo 10 – Un duro prezzo. ***
Capitolo 11: *** New Hope. Capitolo 11 – Lyra in campo. ***
Capitolo 12: *** New Hope. Capitolo 12 – Water Queen. ***
Capitolo 13: *** New Hope. Capitolo 13 – Jack vs Hugo. ***
Capitolo 14: *** New Hope. Capitolo 14 – Sabbia. ***
Capitolo 15: *** New Hope. Capitolo 15 – L’arma segreta. ***
Capitolo 16: *** New Hope. Capitolo 16 – Ultimo scontro. ***
Capitolo 17: *** New Hope. Capitolo 17 – Due forze al limite. ***
Capitolo 18: *** New Hope. Capitolo 18 – Resa dei conti. ***
Capitolo 19: *** New Hope. Capitolo 19 - Una nuova gilda. ***
Capitolo 20: *** New Hope. Capitolo 21 - Un nuovo inizio. ***
Capitolo 21: *** New Hope. Capitolo 22 - Partenza. ***
Capitolo 22: *** New Hope. Capitolo 23 - Nuove conoscenze. ***
Capitolo 23: *** New Hope. Capitolo 24 - Nature Blast. ***



Capitolo 1
*** New Hope.Saga dei membri della gilda. Capitolo 1 – Il super velocista pigro. ***


New Hope – Saga dei membri della gilda. Capitolo 1 – Il super velocista pigro.
 
Era appena sorta l’alba sulla villa di famiglia degli Hearts; nobile famiglia che ha segnato la storia di Rising, grazie alle loro donazioni per i poveri e per i soldati. Il giovane ragazzo, Jack, dormiva nel suo letto singolo di colore verde speranza, nel buio della stanza quel verde sembrava nero. Sullo sfondo della camera apparve una luce rettangolare, segno che la porta era stata aperta, un maggiordomo; alquanto anziano con la classica divisa, nera e bianca, pelato se non per alcuni capelli ai lati e alcune rughe sul viso, le quali segnavano la sua anzianità, finendo con dei baffi grigio chiaro e occhiali piccoli e perfettamente rotondi. Si spostò dalla porta, con passo svelto e militare, raggiunse la spaccatura della tenda in mezzo e l’aprì. I primi raggi di sole colpirono il viso del povero ragazzo, ridestandolo dal suo sonno e sogno.
-“Karl dai è ancora presto…, non puoi svegliarmi alle …, alle …,” Disse Jack, alzandosi a metà dal letto e guardandosi in giro in cerca della sveglia.
-“Signorino sono le sette e mezza, mi scuso per averla svegliata a quest’ora ma la signora Chatrine, nonché sua madre, la desidera nella sala da pranzo.” Disse il maggiordomo continuandosi ad inchinare e dandosi qualche buffetto come sorta di auto penitenza.
-“Tranquillo Karl …, tu fai soltanto il tuo lavoro. Sei un grande maggiordomo e non chiamarmi signorino, per te sono Jack. Ci conosciamo da tredici anni, ormai siamo padre e figlio, già… padre e figlio …” Disse Jack, abbassando lo sguardo e trattenendo il più possibile le lacrime.
-“Mi spiace per suo padre, lei … cioè Jack hai preso la sua pigrizia e il suo carisma nel socializzare. Adesso andiamo, si cambierà dopo.” Disse Karl mentre poggiava la sua mano destra sulla spalla sinistra del ragazzo. Pochi secondi dopo, entrambi uscirono dalla stanza dirigendosi alla sala da pranzo.
-“Signorino!!!!” Disse una donna in lontananza urlando a Jack e correndo verso di lui.
“Oh no …, la signora Burtery devo darmela subito a gambe!” Pensò il ragazzo guardando la donna che si avvicinava velocemente ad egli. La signora Burtery, Molly Burtery; moglie del maggiordomo Karl e cuoca della villa, piatti buonissimi con la sua ricetta segreta, indossa nella casa sempre gli abiti da chef per nascondere la sua corporatura robusta, chiunque glielo fa notare viene ucciso da quest’ultima.
-“Le ho preparato una buonissima colazione a base di: latte, fette biscottate, uova, pancetta, biscotti e cioccolata!” Disse Molly felice mentre reggeva in mano un mestolo. Karl si avvicinò all’orecchio di Jack e gli intimò di darsela a gambe e il ragazzo acconsentì.
-“Eccola signorino! Venga da me non le farò nulla, mi creda.” Disse la donna lanciandosi su Jack, pronta ad acchiapparlo.
-“Troppo lenta…” Disse Jack seriamente e sottovoce, dopodiché sparì e riapparve al piano di sotto.
-“Signorino è vietato utilizzare poteri all’interno della villa, appena ti prendo.” Disse la donna rialzandosi da terra, squadrò il marito alcuni secondi e corse dietro al ragazzo che ormai si trovava nella sala da pranzo.
-“Cosa c’è mamma, volevi parlarmi giusto?” Disse Jack sedendosi a tavola e iniziando a mangiare le prelibatezze di quella colazione regale.
-“Ti ho iscritto all’accademia Redemption, hai bisogno di aiuto per controllare i tuoi poteri e poi non puoi rimanere a poltrire e fare sempre le solite cose.” Disse Chatrine sorseggiando una tazza di te verde, con tanto di fogliolina di menta all’interno.
-“Ma…, sai che mio padre non sarebbe d’accordo riguardo a questo cioè…, il mio potere lo so usare facilmente e poi a che mi serve andarci?” Disse Jack che smise di mangiare e poggiò il mento sulla tavola, stampando sul suo volto l’espressione addormentata e annoiata.
-“Mi spiace figliolo ma non c’è cura al tuo potere, la tua temperatura sale a dismisura e possiamo misurarla grazie al bracciale del calore, l’accademia ti aprirà nuove porte verso il futuro e cosi potrai camminare con le tue gambe. Noi non siamo la solita famiglia che raccomandiamo, no! Noi ti abbiamo educato e io ho pagato l’accademia ma tu adesso puoi compiere una scelta molto importante, puoi diventare la persona che hai sempre desiderato figliolo.” Disse la madre, la quale aveva creato un poema per il figlio senza dire bugie. Poggiò la sua mano destra sulla spalla sinistra di Jack e sorrise per poi baciarlo sulla guancia. Poche ore dopo il ragazzo si trovava sul treno “Rising – Redemption“ pronto ad iniziare la sua nuova vita, un nuovo inizio lo aspettava. Il super velocista pigro stava per raggiungere l’accademia e scrivere la sua storia. 

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Capitolo 2
*** New Hope. Capitolo 2 – Il piromane smemorato. ***


New Hope – Saga dei membri della gilda. Capitolo 2 – Il piromane smemorato.
 
-“Torna qui farabutto!” Disse un uomo, che correva con un mattarello in mano.
-“Se ti prendiamo ti facciamo vedere noi!” Disse un altro che reggeva un coltello da macellaio.
-“Ahahahah, acclamatemi come Pyro il ragazzo delle fiamme.” Disse il ragazzino che scappava da una folla inferocita di gente, con in mano un sacchetto che conteneva: pane, vino, salsicce e quant’altro.
-“Ora vi mostro il potere delle fiamme amici miei, ahahahah.” Disse Pyro creando delle fiammelle su delle corde, le quali spezzandosi fecero cadere le casse del magazzino bloccando la strada alla folla e causando la distruzione di qualche negozio. Svoltò a destra e poi prese una viuzza, quasi invisibile; nascosta dalle pareti delle case e dagli abiti appesi. Raggiunse una casa in fondo alla strada, si trovava al centro di una piazza, pareti spoglie e una porta che si reggeva a malapena, a causa dei perni arrugginiti.
- “Mamma, papà. Ecco vi ho portato il cibo che vi avevo promesso.” Disse il ragazzo dai capelli rossi, poggiando la busta di alimenti sul tavolo di legno tremolante, ormai consumato dalla vecchiaia.
- “Figliolo io e tuo padre stiamo bene…, non farti tanti problemi per noi. Oggi è il tuo compleanno, quindi abbiamo qui qualcosa che ti aiuterà nel tuo sogno.” Disse la donna, abbastanza anziana, seduta sulla sedia di fronte a Pyro.
-“Cosa mamma? Dimmi tutto, lo sai benissimo che il mio sogno è: diventare il capo di una gilda nell’accademia Redemption e portarla al massimo livello.” Disse il giovanotto, con gli occhi luccicanti e un po’ di bava sulla bocca.
-“Noi siamo riusciti ad iscriverti all’accademia che tanto desideri figliolo.” Disse la donna piangendo dalla gioia, alla vista della felicità del figlio mentre ascoltava le sue parole.
-“Mamma grazie mille davvero, grazie io vi prometto che ripagherò la vostra generosità e tutto ciò che avete fatto per me, grazie.” Disse Pyro piangendo dalla gioia e abbracciando sia la mamma che il papà, il quale si era svegliato da poco.  Il giorno seguente preparò le sue cose e partì alla volta della stazione, per prendere la linea ferroviaria “Rising – Redemption”. Sul tragitto dovette scappare dalla folla di negozianti: panettieri, macellai, baristi e quant’altro. Li semino grazie al suo potere del fuoco e tramite la sua conoscenza dei vicoli di Dopton State; città famosa di Rising per i suoi grandi commerci ma anche, negativamente, per l’alto tasso di povertà che l’affligge. Entrò all’interno dello stesso vagone di Jack; il quale si trovava nella zona dei sedili a quattro, nel lato sinistro del treno in fondo, scrutando i paesaggi dalla finestra.
-“Ehi capelli rossi, si vede da lontano che sei un poveraccio. Stai andando all’accademia, vero? Beh se fossi in te scenderei alla prossima, lì ci vanno le persone per bene e ricche.” Disse un ragazzo alquanto grassottello, che si pavoneggiava davanti ai suoi amici bulli. Pyro venne aggredito alle spalle da un tizio alto e robusto, un palestrato in poche parole, che aprì con un calcio, tramite un pulsante, la porta del treno e lo gettò fuori. Nel momento in cui lo gettò Jack afferrò il ragazzo e lancio il tipo muscoloso fuori, richiudendo dietro di se la porta.
-“Ma tu sei Jack Hearts, quel ragazzino famoso dell’isola di Rising!” Disse il cicciottello, sorpreso e terrorizzato per essere stato lo spettatore della scena che aveva coinvolto il suo amico. Pochi attimi dopo venne lanciato anch’esso fuori dal treno, insieme ai suoi altri amici.
-“Ma…, ma…, tu chi sei?” Disse Pyro, guardando sorpreso Jack.
-“Uhm …, Jack Hearts ma puoi chiamarmi Jack, beh buon viaggio.” Disse il ragazzo dai capelli grigi, risiedendosi di nuovo sul suo posto e addormentandosi.
“Quel ragazzo entrerà nella mia gilda, si è deciso. Da oggi tu sarai mio amico, nonché mio compagno!” Pensò Pyro, con gli occhi luccicanti e la bava alla bocca che colava. 

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Capitolo 3
*** New Hope.Capitolo 3 – La limpida romantica. ***


New Hope – Saga dei membri della gilda. Capitolo 3 – La limpida romantica.
 
Lacrime rigano il viso di una ragazza dai capelli viola, immersa all’interno di un campo di fiori, un amore finito e niente all’orizzonte. Come può questo sentimento prendere le redini della nostra vita e distruggerla nel momento in cui ci abbandona? Forse Lyra conosce la risposta a tale domanda ma nessuno gliela farebbe. Era un giorno di primavera quando la ragazza perse il suo vero amore, il ragazzo era ammalato di Ulcis; malattia molto rara ma molto grave contro di lei c’è un’unica medicina, il fiore Seikatsu. Lei lo aveva scoperto troppo tardi ma la cosa peggiore, molti la penserebbero cosi, era che lui non voleva farsi curare. Dopo quel pianto amaro, uno di quei pianti che non ti sfoga ma peggiora la situazione lasciandoti soltanto un vuoto all’interno del tuo corpo, abbandonò quel campo, non ci lasciò soltanto le lacrime ma anche il suo passato, raggiunse la sua città natale, Lion Park; altra città famosa di Rising per il suo parco enorme e la più grande distesa di fiori dell’arcipelago Lunaria. Forse stava esagerando ma conosceva quel ragazzo, da sempre, era suo amico da neonata ed è sempre rimasto con lei ed ora non c’era più.
-“Mamma ricordi quel volantino dell’accademia Redemption?” Disse Lyra Tyler, facendo svolazzare un foglio con scritte nere su uno sfondo bianco davanti agli occhi della madre.
-“Lo so ma ti ho già iscritta…, se ti stai chiedendo come lo so beh…, semplicemente ne hai parlato con grande gioia, prima che accadesse il fatto.” Disse la mamma di Lyra, anche lei sfortunata in amore per via di un tradimento e della scappatoia del marito.
-“Grazie…, perché succede tutto a me…, sembra che la sfortuna dell’amore mi perseguiti e ora ho perso l’unica persona che mi rendeva felice.” Disse la ragazza con le lacrime agli occhi, i quali vennero coperti dalle mani.
-“No tesoro non è cosi, per quanto la vita sia difficile dobbiamo sempre avere speranza in noi stessi e non dobbiamo mai arrenderci. Rialzati figlia mia a testa alta e diventa più forte.” Disse la madre di Lyra, dopo averla abbracciata e coccolata riprese.
-“Io ci sarò sempre per sorreggerti figlia mia e anche gli amici che ti farai staranno sempre con te, perché se ti vorranno davvero bene stai più che certa che sarai tra i loro pensieri.” Concluse la donna, la quale continuava ad abbracciare la ragazza che non smetteva di piangere. Il giorno seguente la ragazza venne accompagnata dalla madre alla stazione, quest’ultima portava la grande borsa della figlia; piena di vestiti, oggetti e un paio di soldi. Quando raggiunsero la ferrovia erano in anticipo di qualche minuto e nello stesso luogo si trovavano anche altri studenti, forse della stessa accademia forse di un’altra.
-“Sei agitata per questa nuova vita?” Disse la mamma di Lyra voltandosi verso di lei e guardandola negli occhi sorridendo felicemente.
-“Si mamma…, anche se non so cosa mi attende.” Disse la ragazza, che era seduta sulla panchina della stazione in attesa del treno.
-“Beh si prospetta davanti a te una bella strada Lyra e ricordati di essere sempre te stessa. Eccolo che arriva.” Disse la madre mentre faceva segno con la mano alla figlia richiamandola al suo cospetto come un re. Appena il treno, il quale era color bianco con alcune strisce acquamarina, si fermò e aprì le porte, la ragazza dai capelli viola si lanciò all’interno velocemente con la borsa grande dietro. Dopo il saluto a sua madre si guardò intorno, in cerca di un posto ma erano quasi tutti occupati e cosi prese il posto vicino a Pyro, il quale si trovava nei posti a quattro con Jack che dormiva.
-“Salve anche voi all’accademia?” Disse Lyra guardando Pyro e poi guardò Jack, rimanendo sorpresa.
-“Si, voglio diventare un grande capitano di gilda e per farlo devo andare all’accademia. Quel ragazzo è Jack Hearts, lui diverrà mio amico e farà parte della mia gilda.” Disse Pyro sorridendo con la bava alla bocca per poi guardare fuori dalla finestra, concludendo la discussione.
“Ma dove mi sono seduta, cavolo. Vabbe alla fine non si sta male qui, ora spero che andrà tutto bene…” Pensò la ragazza guardando il fermaglio di capelli, il quale era a forma di croce bianco con strisce blu, mentre il treno viaggiava nella sua corsa avvicinandosi all’accademia Redemption.

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Capitolo 4
*** New Hope. Capitolo 4 – L’infermiera vivace. ***


New Hope – Saga dei membri della gilda. Capitolo 4 – L’infermiera vivace.
 
-“My heart is broken…” La voce di Willow Trust si espandeva nella stanza come la canzone che stava ascoltando tramite le cuffie. Faceva molto caldo a Paradise Town; città minore di Rising con l’importanza di avere una torre di avvistamento per incursioni da parte di navi dell’emisfero aereo. Quel giorno casa sua era vuota come le altre giornate; i suoi genitori morirono in mare, cercando di oltrepassare l’arcipelago di Lunaria. Willow passava le giornate ascoltando canzoni e lavorando in nero, per l’età da ragazza. Faceva la veterinaria e curava, grazie ai suoi poteri, i problemi di salute degli animali, i quali venivano consegnati a lei e nel giro di alcuni minuti li rimetteva in sesto, in cambio riceveva un piccolo compenso per vivere. Quella mattina ricevette la visita di uno strano individuo, il quale non aveva con se nessuno animale.
-“Tu sei Willow…, Willow Trust?” Disse l’uomo, poggiando le mani sul banco della veterinaria.
-“S-si…, sono io perché?” Rispose la ragazza con voce alquanto tremante e iniziando a sudare dalla fronte.
-“Sono Razzy, guardia reale del Re Lucente.” Disse l’uomo con voce altezzosa come un pavone che mostra le sue piume.
-“Perché è venuto da me? Cosa ho fatto di male?” Disse la ragazza smettendo di tremare, calmandosi e sorridendo.
-“Beh lavori in nero e ciò è contro la legge, inoltre, sappiamo della tua grande abilità di cura e quindi vorremmo assoldarti nel nostro regno. Cosi diverrai la nostra infermiera personale. Ahahahah” Disse l’uomo concludendo in una risata grossolana e fastidiosa.
-“Scordatelo, non mi unisco a gente del genere ahahahah, al massimo posso curarvi il cervello ma non credo abbiate tale organo.” Disse la ragazza ridendo a crepapelle mentre componeva a fatica le parole.
-“Maledetta. Adesso ti mostro io di cosa sono capace!” Disse l’uomo estraendo la spada e partendo con un fendente, il quale venne schivato dalla ragazza che saltò dall’altro lato del bancone di ferro e lo colpì con il palmo della mano destra allo stomaco. In pochi secondi l’uomo cadde a terra, piangendo e contorcendosi dal dolore.
-“Ho creato un veleno in pochi secondi e l’ho iniettato nel tuo stomaco, tramite i pori della mia pelle. Ahahahah l’antidoto e il tempo, durerà per un ora.” Disse la ragazza, prendendo un borsone e correndo via il più velocemente possibile.
“Con il denaro accumulato in questi anni sono riuscita ad iscrivermi all’accademia e alcuni giorni fa ho ricevuto la lettera, la quale mi ha avvertito dell’iscrizione accettata e ora posso realizzare il mio sogno. Divenire l’infermiera migliore del mondo.” Pensò la ragazza mentre correva con grande fretta tra le strade di Paradise; le quali erano piene di gente che si recava a casa mentre altre si soffermavano ai bar, sparsi in lungo e in largo della strada.
-“Devo sbrigarmi, a breve arriverà il treno e io sono quasi arrivata. Ahahahah finalmente dimostrerò a tutti la mia forza.” Disse tra se e se la ragazza, raggiungendo finalmente la stazione e notando da lontano il treno bianco con strisce acquamarina. Quando fu a bordo del treno, il quale ormai era completamente pieno, emise un respiro di sollievo e si rilassò. Si guardò un po’ intorno e dopo aver attraversato diversi vagoni decise, infine, di sedersi vicino a Jack, il quale si era da poco svegliato e aveva lo sguardo sorpreso e perso nel vuoto.  Finalmente il quartetto era al completo e nessuno di loro si conosceva, ma all’appello mancava una di persona.

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Capitolo 5
*** New Hope. Capitolo 5 – La principessa isolata. ***


New Hope – Saga dei membri della gilda. Capitolo 5 – La principessa isolata.
 
Il treno era appena passato per l’isola del Fiore; isola molto piccola, collegata unicamente a Rising con i binari. Quest’isola non contiene molto d’importante, possiede un’auto governo e gli abitanti vivono in modo agiato economicamente, inoltre, sulla stessa isola vi è la nobile famiglia Light con capo una principessa, Felicity Light. I genitori gli donarono il potere della famiglia e grazie a quest’ultimo potenziò e migliorò la condizione degli abitanti. Quel giorno la ragazza perse il treno dell’accademia, tutto ciò dovuto per il suo sonno pesante, quando si svegliò era troppo tardi, infatti, era passata un’ora dal passaggio del veicolo nell’isola e a quell’ora si trovava già all’Isola del Fiore.
-“Signorina Light, mi spiace non averla svegliata. Purtroppo sono stata vittima di una dimenticanza, mi perdoni la supplico.” Disse una donna, la quale si trovava vicino alla porta.
-“Ma no tranquilla, non preoccuparti.” Rispose la Felicity arrossendo dall’imbarazzo.
-“Signorina devo rimediare in qualche modo, devo farlo subito.” Rispose la donna, la quale si mise sugli attenti in attesa di ordini.
-“Uhm…, forse posso ancora farcela. Molly prepara una scialuppa, raggiungerò via mare l’accademia. Non vorrei sbagliarmi ma c’è un passaggio per le navi.” Disse la ragazzina mentre si spogliava per cambiarsi di abiti, indossando un vestitino rosso e bianco con tanto di fiocco nero, come la cinta. 
-“Ma…, vuole andare da sola all’accademia?!” Disse la donna, rimanendo stupita per le parole della Light.  
-“Si Molly, sei stata la mia preziosa insegnante in tutti questi anni e ora che andrò via voglio che tu, insieme ai componenti di questa casa, prendiate il mio potere e portiate avanti il mio sogno. Di rendere l’Isola di Fiore la più bella isola del mondo. Io sono troppo debole e andrò all’accademia per diventare più forte.” Rispose la ragazza, uscendo fuori dalla stanza e dirigendosi alla porta della casa, dopodiché riguardo la donna e sorrise.
-“Mi accompagni al porto oppure vuoi rimanere lì per sempre?” Continuò Felicity uscendo di casa, dopo un po’ la raggiunse anche la donna; la quale aveva il fiatone, per aver raggiunto la ragazzina correndo. In pochi minuti raggiunsero la parte bassa dell’isola; la parte bassa altro non è che la costa, formata da: alcuni negozi di pesce, un molo per far attraccare le barche, ed un porto minore per le imbarcazioni piccole.
-“Bene…, Molly tu ti prenderai cura di quest’isola bellissima come ho fatto io. Mi fido completamente di te.” Disse Felicity, salendo sulla scialuppa ormeggiata al porto.
-“Signorina, manterrò la sua promessa poiché anche questo è il mio sogno. Grazie mille, si fidi di me.” Rispose la donna, iniziando a piangere e guardando la piccola imbarcazione allontanarsi.
-“Grazie mille Molly, lo sapevo già del tuo sogno.” Disse la ragazza, salutando con la mano e sorridendo in direzione della donna. Dopo tale addio, commovente, la ragazza si ritrovò in mare aperto più o meno, visto che le coste di Rising erano molto visibili.
-“Oh cavolo, è cosi dura remare però…, vedo l’isola…, si è l’isola!” Disse la ragazza sorridendo e urlando verso l’accademia. Finalmente dopo varie peripezie; caduta del remo in mare, correnti marine e navi alquanto giganti; Felicity raggiunse la sponda dell’accademia e risalì la costa tramite le scale, di marmo bianco, che la portarono direttamente all’entrata della struttura. Anche il treno era arrivato da poco e lì vicino si era formata una calca di persone tra cui: Jack, Pyro, Lyra, Willow e Felicity. Finalmente erano giunti a destinazione, la meta tanto agognata, l’accademia era lì ad un passo dai cinque e dagli innumerevoli iscritti di quell’anno.   

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Capitolo 6
*** New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 6 - Prima riunione. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 6 - Prima riunione.
 
Finalmente i cinque si erano riuniti, inconsapevoli del fatto di ciò che sarebbe successo, oltre a loro innumerevoli studenti si trovavano vicino al cancello, in attesa che giungesse il preside e l’inizio dell’accademia.
 “Ah che noia, io non volevo nemmeno venirci ma ora è troppo tardi.” Pensò Jack, sedendosi sul suo borsone e fissando, con sguardo perplesso, il cielo azzurro macchiato da alcune nubi di colore bianco puro.
-“Ehi ti volevo ringraziare per l’aiuto nel treno, contro quegli idioti.” Disse Pyro, avvicinandosi lentamente a Jack; il quale notò poco dopo il ragazzo dai capelli rossi, poiché era assorto nei suoi pensieri.
-“Ah…, di nulla tranquillo. Mi danno noia i tizzi ricchi so tutto io…, dovrebbero morire tutti.” Disse Jack, smettendo di fissare il grande azzurro e alzandosi da terra.
-“Beh che farai all’accademia?” Disse Pyro, cercando di cambiare argomento e avvicinarsi, sentimentalmente, a Jack.
-“Non so, non era una mia priorità venire qui ma ora devo darmi da fare e controllare il mio potere.” Rispose freddamente Jack; prima fissando il suo ascoltatore e poi fissando il borsone, prendendolo in mano.
-“Scusatemi…,  sapete quando i cancelli verranno aperti?” Disse Felicity, guardando negli occhi Jack.
-“No, non lo sappiamo neanche noi. Però credo che a breve apriranno.” Disse Pyro, fissando la ragazza dai capelli argentei quasi bianchi.
-“Ehi tu!” Disse in lontananza Lyra, correndo verso il ragazzo dai capelli rossi.
“Oh cavolo, che ho fatto adesso.” Pensò il piromane, il quale si guardò intorno cercando di fuggire ma si fermò di scatto non sapendo dove andare.
-“Hai rubato la mia spilla per capelli!” Disse la ragazza dalla lunga chioma color ciliegio, premendo con l’indice destro sul petto di Pyro.
-“Ah si eccola ahahahah.” Disse una voce che poi si rivelò essere Willow, la quale apparve dalla folla di studenti dietro Lyra. Poco dopo la ragazza lanciò la spilla nelle mani dell’altra.
-“Ah…, scusa ehm…” Disse Lyra mentre si rimetteva la forcina tra i capelli con sguardo curioso rivolto al piromane.
-“Ah…, si mi chiamo Pyro, piacere!” Disse il ragazzo dai capelli rossi, sorridendo.
-“Piacere sono Lyra, scusami per averti accusato.” Disse la ragazza con la croce sui capelli, sorridendo imbarazzata come un pomodoro.
-“Visto che già ci siamo presentiamoci tutti ahahahah. Sono Willow Trust ma per voi solo Willow!” Disse la ragazza con le cuffie, che non smetteva di ridere.
-“Ah va bene…, sono Jack Hearts. Ma potete chiamarmi Jack.” Disse il ragazzo dagli occhi rossi, con tono tranquillo, poggiando, poco dopo, lo sguardo su una delle ragazze, l’unica che non si era presentata.
-“Ehi perché non ti presenti, siamo ehm…conoscenti. Dopo Pyro si arrabbia.” Disse Jack, mettendo un broncio.
-“Si è vero, tu chi sei?” Disse Pyro, il quale compose di nuovo un sorriso sul viso a fine domanda.
“Io…io gli importo davvero? Forse non conoscendomi mi stanno prendendo dal lato sbagliato…, mai nessuno ha osato parlarmi amichevolmente, poiché essendo nobile mettevo paura per il potere che potevo esercitare.” Pensò la principessa, abbassando lo sguardo che poi rialzò subito.
-“Sono Felicity, piacere di conoscervi.” Disse la ragazza con il vestitino rosso e tendendo la mano in avanti, come una forma di piacere.
-“Piacere!! Ahahahah!” Disse Willow, la quale strinse rapidamente la mano di Felicity; agitandola rapidamente.
-“La fai male!” Disse Lyra gridando e agitandosi, cercando di liberare la ragazza.
-“Ahahahah, dovreste vedere le vostre facce.” Disse Pyro, che si buttò a terra ridendo all’impazzata.
“Ma dove diavolo sono finito…, beh diversamente dagli altri non sono male anzi sono amichevoli.” Pensò Jack, il quale prese da dietro Willow e la staccò da Felicity.
“Non mi hanno trattata da principessa ma da amica…, che cosa…strana…” Pensò Felicity, dimenticando i suoi problemi da nobile e fissando Lyra, la quale sgridò Willow mentre quest’ultima rideva senza sosta. Poco dopo i cancelli si aprirono e dopo il discorso monotono del vicedirettore, i ragazzi si divisero augurandosi buona fortuna. Purtroppo la creazione della gilda era ancora lontana e l’unico che credeva che quel gruppo sarebbe divenuto un team era Pyro.

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Capitolo 7
*** New Hope. Capitolo 7 – Corsi. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 7 – Corsi.
Erano passate due ore dal primo incontro tra i cinque che si erano divisi e ognuno aveva preso la sua strada. Jack si diresse all’ufficio dei dormitori ma scoprì che era ancora chiuso, quindi, raggiunse l’ufficio più vicino per venire a conoscenza dei corsi; materie che specializzano un utilizzatore nel suo potere. Pyro aveva già mostrato le sue abilità e aveva ricevuto il foglio con i corsi, gli orari e i luoghi.
-“Ah…ma cos’è tutta questa roba…, non ci capisco nulla. Io volevo le missioni…uhm…cos’è questo foglio.” Disse il ragazzo dai capelli rossi, vedendo un foglio bianco a terra.
-“Ci sono i vari gradi di missioni e…il foglio per creare una gilda!” Disse Pyro mentre saltellava da una parte all’altra. Intanto Willow aveva trovato il ristorante dell’accademia e stesso lì aveva incontrato Lyra, la quale aveva già i fogli dei corsi.
-“Ehi ma tu sei Lyra, ahahahah” Disse la ragazza con i capelli rossi, ridendo a crepapelle.
-“Eh si sono io, sei andata all’ufficio dei corsi? Altrimenti non potrai iniziare le lezioni e non potrai nemmeno iscriverti in una gilda. Io m’iscriverò in una gilda potentissima, così otterrò molti punti.” Disse Lyra, con gli occhi che gli brillavano e la bava alla bocca.
-“Ah è vero ahahahah, beh a me piacerebbe stare in una gilda divertente e amichevole. Che non abbandona i propri compagni.” Disse Willow, divenendo temporaneamente seria e fissando Lyra.
-“Si anche a me piacerebbe ma non è cosi che vanno le cose. Non esistono gilde di questo tipo. Beh adesso vado, ci si vede in giro Willow. Mi piacerebbe molto parlare di più con te.” Disse Lyra, alzandosi dal tavolino per poi dirigersi fuori, dopo aver pagato.
“Io invece credo che c’è una gilda cosi, anzi credo di aver conosciuto qualcuno che la creerà. Il sorriso di quel ragazzo e stato il legame che ha unito noi cinque…” Pensò Willow alzandosi e uscendo dal bar, correndo in giro per l’accademia. Jack intanto era riuscito nel suo intento e aveva acquisito il foglio dei corsi. Tutti i corsi sarebbero iniziati dopo una settimana, poiché si tendeva a far creare nell’accademia l’amicizia tra i vari studenti e far nascere cosi nuove gilde e ciò comportava un boom economico. Per quanto fosse losco, l’accademia doveva pur sopravvivere, e poi si creavano stretti contatti tra gli alunni.
-“Uhm…, ematologia…, sangue, cuore, anatomia, atletica leggera, corsa, combattimento eccetera.” Disse Jack mentre si sedeva sotto un albero, per poi guardare l’orologio.
“Temperatura corporea 80° in aumento…” Pensò il ragazzo velocista, rimanendo seduto e gettandosi un po’ d’acqua fredda sui polsi, facendo calare la temperatura ai 70°.
-“Che ci fai qui tutto solo…?” Disse Felicity, sbucando dall’altro lato del tronco; la quale teneva in mano il foglio del corso e della gilda.
-“Uh…tu sei Felicity, beh mi stavo riposando.” Disse Jack, guardando l’occhio scoperto della ragazza.
-“Sono andata a prendere i corsi, tutto basato sulla mente…sarà una noia…” Disse la ragazza dai capelli argentei, stringendo il foglio dei corsi.
-“Qual è il tuo potere?” Disse il ragazzo dai capelli del medesimo colore della ragazza, dopodiché, bevve un po’ d’acqua.
-“Controllo gli oggetti, cioè posso spostarli ovunque grazie alla mia mente.” Disse Felicity sorridendo prima di allontanarsi salutando con la mano, venendo ricambiata da Jack.
“Quel ragazzo pensavo fosse il più isolato dei cinque, invece alla fine è amichevole e mi ha trattata d’amica.” Pensò la ragazza, sparendo dietro l’angolo. Purtroppo per lei non era l’unica che si aggirava l’intorno. In meno di alcuni secondi venne accerchiata da 4 ragazzi, più grandi di lei catturandola e facendola svenire. Mentre accadeva il rapimento nel cortile centrale Willow leggeva e rileggeva i fogli con i corsi.
-“Uhm…, biologia, medicina e robe varie. Ahahahah che spasso davvero, ahahahah.” Disse la ragazza con le cuffie, iniziando a scompisciarsi delle risate e cadendo a terra. Alcune ore dopo, tramite i megafoni posti in ogni zona dell’accademia, si sentì la voce del vicepreside.
-“A tutti gli studenti, ho ricevuto una lettera, anonima, nella quale si parla di un rapimento appena avvenuto all’interno dell’accademia. La ragazza rapita è Felicity Light, la scuola verrà chiusa e il colpevole si troverà chiuso all’interno. A tutti gli studenti appena arrivati raggiungete l’entrata dell’accademia.” Disse la voce del vicepreside, scomparendo poco dopo. I quattro ragazzi vennero a conoscenza del messaggio dell’uomo e invece di rifugiarsi insieme agli altri, i quali correvano a perdifiato nella folla, iniziarono a cercare la ragazza.

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Capitolo 8
*** New Hope. Capitolo 8 - Felicity è nei guai, arrivano i rinforzi. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 8 – Felicity è nei guai, arrivano i rinforzi.
Felicity era stata rapita dai quattro ragazzi, tutti più grandi di lei, visto che il furto era avvenuto al primo cancello dell’accademia, i cancelli in totale sono sei, tutti gli studenti raggiunsero il secondo ad eccezione di: Jack, Pyro, Lyra e Willow. I quattro si misero alla ricerca di Felicity, la quale si trovava nascosta in qualche zona del primo cancello. Proprio in una di quelle zone i criminali stavano organizzando un piano, per usare Felicity come riscatto che li avrebbe arricchiti.
-“Bene…, ora che abbiamo la ragazza possiamo chiedere molti soldi e andarcene da questa accademia, anche se i Light non sono cosi tanto ricchi. Ahahahah.” Disse uno dei quattro, forse il capo,  ridendo e guardando Felicity, la quale era legata con delle catene anti-potere e imbavagliata. Mentre ridevano la porta della stanza si aprì e comparve un altro tizio, infatti nella stanza erano in tre in quel momento.
-“Capo…capo…, sono rimasti altri quattro ragazzi; due maschi e due femmine. Cosa facciamo?” Disse l’uomo che era appena entrato, gettandosi ai piedi del suo capo come uno schiavo.
-“Beh gli faremo dimenticare l’accaduto, andiamo a dargli una bella lezione. Ahahahah.” Disse il boss ridendo di nuovo e baciando sulla guancia la sua prigioniera. Poco dopo uscii fuori dal luogo, seguito dai quattro.
“Pyro…Jack…Willow…Lyra…, vi prego non venite a salvarmi…, starò bene di sicuro.” Pensò la ragazza, iniziando a piangere e cercando di dimenarsi senza riuscirci. Intanto al di fuori della stanza i quattro decidevano sul da farsi scendendo ad una soluzione radicale. Dividersi e bloccare i ragazzi, per poi metterli al tappeto.  La più vicina alla zona del furto era Willow, infatti, fu la prima ad essere trovata da uno dei tizzi.
-“Bene, bene. Guarda chi abbiamo qui. Una piccola donzella in pericolo, ahahahah. Dove stavi andando, dalla ragazza?” Disse uno dei quattro rapinatori, ridendo malignamente.
-“Cosa vuoi? Sei di sicuro il ladro!” Disse Willow seriamente mentre continuava a guardarlo negli occhi.
-“Si sono il ladro ma non sono l’unico, altri tre miei compagni partecipano a tale piano. Insieme siamo la gilda dei Gold Sayer e ora ti sconfiggerò, preparati.” Rispose il ragazzo, mostrando un sorrisino altezzoso. Intanto anche Lyra aveva incontrato uno dei quattro, sul tetto del ristorante.
-“Oh guarda chi c’è, una bellissima ragazza come te cosa ci fa qui?” Disse il più magro del quartetto mentre rimaneva seduto sul cornicione.
-“Sei il ladro, vero? Beh meglio se ti sposti, non vorrei farti male.” Disse la ragazza dai capelli viola, guardandolo con sguardo vuoto negli occhi.
-“Ahahahah, beh non mi sposto quindi vedremo chi farà del male a chi. Ad ogni modo si, se vuoi raggiungere la tua amichetta devi battermi, naturalmente è impossibile.” Disse di nuovo il tizio; il quale oltre ad essere magro, aveva i capelli brizzolati verdi e gli occhi nero pece. Oltre alle due ragazze anche i ragazzi si erano dati da fare. Pyro era arrivato alla stanza, dove era tenuta Felicity, ma venne sorpreso dal capo del quartetto. Il ragazzo di fuoco fissò il volto dolorante di Felicity e poi guardò il tizio dai capelli lunghi di colore rosso.
-“Cosa le hai fatto?!” Disse ad alta voce il ragazzo dai capelli corti cremisi mentre alcune lacrime gli rigavano il viso.
-“Che fai piangi? Ahahahah diciamo che “l’ho presa sotto custodia” ahahahah ci farà fare tanti soldi ma prima devo toglierti di mezzo.” Disse il capo ridendo e guardandolo con un’occhiata altezzosa.
-“No…non piango, perché ora ti prenderò a calci nel culo.” Disse Pyro, mentre le sue mani vennero avvolte dalle fiamme più intense. L’ultima zona di guerra era la più lontana di tutte. Jack aveva trovato il ladro di guardia, il quale in quel momento si era addormentato ma aveva notato Jack per via del rumore dei passi.
-“Pensavi stessi dormendo vero? Ahahahah, bene metterò fine alla tua misera vita con la mia forza. Preparati, non ti lascerò un attimo di tregua.” Disse il tizio con i capelli neri e gli occhiali mentre si dava alcune pacche sulla guancia per svegliarsi dal sonno.
-“Bene…, non vedo l’ora d’iniziare. Ormai sto bollendo…dall’eccitazione.” Disse Jack, mascherando il suo potere e guardandolo con sguardo annoiato. Gli scontri per la libertà di Felicity erano iniziati. Nessuna delle due fazioni voleva arrendersi e nessuno di loro si sarebbe trattenuto.

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Capitolo 9
*** New Hope. Capitolo 9 – Inizia lo scontro di Willow. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 9 – Inizia lo scontro di Willow.
Tra i vari scontri nella zona del primo cancello, in cui non vi era anima viva se non le nove persone rimaste, quello che partì subito fu quello di Willow contro uno dei quattro ladri.
-“Posso sapere come ti chiami? Strano individuo.” Disse Willow guardando seriamente il tipo losco, con aria seria.
-“Ma certo, il mio nome è Alan…Posso creare chiodi di ferro, ovunque sul terreno. Quindi preparati, stai per divenire una mazza chiodata versione umana.” Disse il ragazzo mentre alcuni chiodi, alti sui due cm, comparvero ai suoi piedi.
-“Tsk…, pensi di farmi paura, ahahahah. Beh è ora di iniziare!” Disse Willow mentre correva a cerchio intorno al suo avversario.
-“Non mi fai paura, inoltre, sei anche molto lenta. Presa!” Disse Alan, creando dei chiodi alcuni secondi prima che Willow poggiasse la scarpa a terra. In pochi secondi la ragazza si ritrovò a terra, con i chiodi infilzati nel piede sinistro.
-“Ahahahah, niente male…” Disse Willow ridendo e rialzandosi da terra, con gran velocità, dopodiché si allontanò dal tizio.
-“Ah…, questo scontro è perso in partenza…” Disse il ragazzo, con un sospiro di stanchezza finale, poco dopo guardò negli occhi Willow.
-“Beh questo lo pensi tu, io posso sconfiggerti quando voglio ahahahah.” Disse la ragazza, la quale aggiungeva sempre una risata nelle sue frasi.
-“Ah…, basta cosi. Ago inseguitore!” Disse Alan mentre alzava il piede di alcuni centimetri e poi sbattendolo a terra, provocando inizialmente una debole scossa. Fece partire un avanzata di chiodi alti almeno 30 cm contro Willow. La ragazza riuscì a sfuggire all’offensiva, con un grande movimento, poggiando la mano su uno dei tre chiodi giganti e usarlo come rampa per allontanarsi.
-“Maledetta ma non finirà qui…stalagmiti di chiodi!” Disse di nuovo il ladro mentre poggiava la mano destra sul terreno e creando dei chiodi, alti sempre sui 30 cm, dal terreno che colpirono e bucarono su più parti il corpo di Willow.
-“Bene, ho vinto.” Disse Alan, dopo aver ritirato i chiodi nel terreno.
-“Sicuro di aver vinto? Ahahahah!” Disse Willow, alle spalle del ragazzo mentre la copia della ragazza, davanti agli occhi del tipo, divenne di colore verde e si sciolse.
-“Ma come è possibile?!” Disse l’uomo voltandosi di scatto e sorprendendosi.
-“Inoltre ho scoperto che i chiodi che lanci, tramite il terreno, sono collegati a te essendo espansioni del tuo corpo. Quindi ho creato una sorta di veleno ma non un veleno ma una paralisi. Si non riesci neanche a muoverti ahahahah.” Disse Willow ridendo e scoprendo la sua tattica.
-“E’…è…è impossibile!” Disse Alan mentre cercava di muoversi, il quale non accumulò molti risultati.
-“Bene è ora…, Pugno della cura! Ti curerà ma ti farà un male cane.” Disse la ragazza dai capelli rossi mentre correva verso il ladro e preparando il suo pugno destro, che divenne verde acceso, colpendo alla guancia sinistra dell’individuo, spedendolo contro un albero.
“C’è l’ho fatta…c’è l’ho fatta davvero?” Pensò tra se e se Willow mentre respirava affannata prima di poggiarsi a terra per poi rialzarsi. All’improvviso la terra iniziò ad essere soggetta di alcune scosse e dopo un po’ partirono alcuni chiodi dal terreno, i quali cercarono inutilmente di colpire Willow.
-“Sei stata brava lo ammetto ma ora…” Disse Alan, il quale era sparito nell’ombra dell’albero, respirando un po’ a fatica, a causa del pugno.
-“Ah…, grazie mille. Ahahahah.” Rispose la ragazza con la sua solita risata vivace.
-“Bene è ora…, armatura di chiodi!” Disse il ragazzo saltando via dall’ombra dell’albero, il quale venne tagliato in due, e lanciandosi su Willow, la quale riuscì ad evitarlo all’ultimo momento. Alan aveva tramutato il proprio corpo in un’armatura di chiodi, i quali erano di ferro ma erano le sue parti del corpo che avevano preso quella forma.
-“Ma che cavolo ti è successo?” Disse Willow alquanto stupita dall’accaduto mentre tremava dalla paura.
-“Questo, ahahahah è la mia arma finale. Fino ad ora sei stata forte ma ora si fa sul serio, quindi preparati ragazzina perché non ti lascerò spazio libero.” Disse il ragazzo, saltellando sul posto, pronto all’offensiva. 

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Capitolo 10
*** New Hope. Capitolo 10 – Un duro prezzo. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 10 – Un duro prezzo.
 
Willow si trovava in pericolo, ora che Alan aveva tirato fuori la sua arma segreta, anche lei era a conoscenza di non potercela fare. Il ragazzo con gli occhiali iniziò l’offensiva, con un salto sulla ragazza mentre avanzava un calcio destro ricoperto di chiodi.
-“Sei spacciata stupida!” Disse il ladro colpendola alla guancia, poiché Willow in parte era riuscita a schivare il colpo, e poi ruotando, cosi da spedirla lontana da lui.
-“Ah…che male…” Disse la ragazza mentre cercava di rialzarsi ma senza risultati.
-“Vuoi una mano per alzarti?” Disse Alan tendendo la mano, la quale poco dopo divenne piena di aculei, dopodiché la richiuse a pugno e la colpì senza sosta, alternando anche con l’altro.
“Non è possibile…, io non morirò, io non perderò lo scontro…, io voglio vincere…io voglio vivere…” Pensò la ragazza mentre incassava tutti quei colpi senza sosta.
-“lasciami…lasciami…lasciami…lasciami…lasciami…lasciami…lasciami…lasciami!!” Disse Willow, bloccando il pugno di Alan e facendolo ruotare per poi lanciarlo lontano contro un albero.
-“Ma che cosa…” Disse il ragazzo alzandosi mentre si reggeva vicino al tronco.
-“Cura del corpo…aumento muscolare.” Disse Willow mentre i suoi occhi divennero verdi.
-“Ma che stai dicendo…, che stai usando…e perché i tuoi occhi sono diventati verdi.” Disse Alan staccandosi dall’albero e ricreando la corazza di chiodi.
-“Cura del corpo…aumento della velocità.” Continuò la ragazza dai capelli rossi mentre ai suoi piedi si alzò una tenue nube di terra.
-“Ah…basta chiacchiere ora ti faccio vedere cosa significa combattere, stupida ragazzina.” Disse l’occhialuto lanciandosi verso di lei, portando in avanti il pugno destro su cui vi erano alcune macchie di sangue di Willow.
“Pyro…, Jack…, Lyra…, Felicity. Grazie…” Pensò la ragazza, ricordando le risate che si erano fatti davanti all’accademia, con una lacrima che gli rigò la guancia destra.
-“Cura del corpo…aumento della resistenza” Disse la ragazza; la quale schivò il colpo spostando il viso verso destra e poi prendendolo al collo, senza subire l’effetto degli aculei, sbattendolo con forza a terra.
-“Ah…” Disse Alan sputando del sangue dalla bocca e non riuscendo più a parlare.
-“Fatti avanti…” Disse con voce particolarmente fredda la ragazza. Il tipo che non riusciva più a parlare si lanciò contro la ragazza, questa volta a vuoto però. La scarlatta si trovava alla sua sinistra e lo afferrò con la mano opposta,  senza soffrire per le borchie, lo lancio nel terreno, facendogli sbattere la testa e poi contro un albero.
-“Tutto qui…, mi sto già stufando.” Disse Willow secca e senza aspettare la reazione del ladro, il quale non riusciva a rialzarsi e respirava a stento, e dopo averlo preso alla maglia gli diede un pugno allo stomaco.
-“Questo è per aver toccato la mia amica Felicity.” Disse la ragazza con gli occhi verdi, dopodiché lo sbatte a terra e poggiò il suo piede destro sullo sterno del ragazzo.
-“Cura del corpo…Pugno della terza tonalità” Disse la donna mentre il suo pugno destro divenne rosso fiamme e lo colpì al viso, creando un cratere di piccole dimensioni, anche se Alan aveva da poco perso i sensi.
-“Grazie amici…, siete stati grandi…” Disse Willow mentre usciva dal cratere mentre dei rivoli di sangue uscivano dalla bocca. Poco dopo svenne sul terreno erboso di quella zona, con un debole sorriso.
“Ah…, si mi chiamo Pyro, piacere!” Ripensò la ragazza, a quando il fuochista si era presentato a lei.
-“G…g…grazie per avermi dato una possibilità…capo gilda…” Disse infine la ragazza, chiudendo gli occhi e continuando a sorridere.
Intanto anche gli altri stavano combattendo da molto ma nessuno era arrivato ad un punto decisivo, la prossima sarebbe stata Lyra e come gli altri non si sarebbe arresa per nulla al mondo.

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Capitolo 11
*** New Hope. Capitolo 11 – Lyra in campo. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 11 – Lyra in campo.
 
Lo scontro tra Willow e Alan si era concluso da poco tempo, con la vittoria di Willow che però aveva rimesso se stessa. Ora era il turno di Lyra, la quale si trovava sul tetto del ristorante, che doveva scontrarsi contro uno dei tre ladri, poiché il quarto era già stato sconfitto.
-“Bene bene, sei molto forte davvero eheheheh. Però devo dirti che non mi hai fatto nulla, cosi come io non ho fatto nulla a te.” Disse il ragazzo magro; quest’ultimo aveva un corpo asciutto ma con i pochi muscoli dettagliati.
-“Tsk…, non mi hai detto ancora come ti chiami.” Disse Lyra squadrandolo e rimanendo in posizione difensiva.
-“Il mio nome è Arcii e come hai visto beh…controllo il vento.” Disse il ragazzo dai capelli verdi mentre rideva con la mano davanti alla bocca.
-“Ehm…, io sono Lyra e da come hai visto controllo l’acqua. Quindi preparati, perché perderai.” Disse la ragazza dai capelli viola mentre si preparava a lanciare contro il ragazzo alcune sfere, pressurizzate, di H2O contro l’avversario.
-“Tsk…tutto qui quello che sai fare, tu e le tue stupide bolle.” Disse il ladruncolo tendendo le mani in avanti, incrociandole, creando una barriera di vento, la quale deviò i proiettili di acqua che scoppiarono in più punti del tetto; quest’ultimo era molto ampio con una vetrata al centro, dalla quale si poteva vedere da dentro a fuori e non viceversa, il pavimento di cemento, colorato di beige.
“Maledizione…, ho esaurito tutta l’acqua che avevo nella bottiglia e adesso sono senza…” Pensò Lyra tra se e se guardando arrabbiata Arcii che non perse tempo e si lanciò sulla ragazza, creando delle lame di vento all’estremità delle mani lunghe sui 10 cm. La ragazza non fu in grado di schivarle venendo colpita al fianco destro e alla gamba destra, con risultato finale di due tagli profondi con emorragia esterna all’altezza del fegato e del femore. Dopodiché venne colpita alla guancia sinistra e alla gamba sinistra, provocando come sempre dei tagli profondi. Sull’ultimo colpo la ragazza riuscì a schivarlo sfruttando l’onda d’urto della lama, la quale impattando con il cornicione lo tagliò in due, riuscendo così ad allontanarsi a gran velocità.
-“Ahahahah, sei abbastanza fortunata ma la prossima volta non ti andrà tanto bene.” Disse Arcii mentre pressurizzava le lame d’aria, dopodiché avanzò verso la ragazza; quest’ultima completamente insanguinata, per via dei tagli su quattro parti del corpo.
“Devo fare qualcosa…, non ho più acqua…”
Pensò Lyra mentre cercava di comporre qualche tattica ma senza risultati.
-“E’ adesso muori!” Disse il ragazzo che creò un fendente all’altezza del viso della ragazza.
-“No!” Rispose la ragazza con il fermaglio ad “X” creando una barriera di acqua per poi allontanarsi dal tizio.
-“Ma come hai fatto?!” Ripose Arcii alquanto sorpreso per la mossa della ragazza.
-“Molto semplice, sudore. Per via dello scontro ho perso tanta acqua, sottoforma di sudore e l’ho utilizzata contro di te.” Disse la ragazza sorridendo altezzosamente che cercava di camuffare la sua sconfitta che si avvicinava sempre di più.
-“Sei molto furba, devo ammetterlo davvero ma ora faccio sul serio.” Disse il ragazzo mentre ai suoi piedi si creò una patina trasparente, la quale si notava per via della rifrazione con la luce.
“Cosa vuole fare adesso…” Pensò la ragazza mentre cercava di scoprire le mosse del tipo con i capelli brizzolati. All’improvviso il ragazzo sparì dalla vista di Lyra e ricomparve nel momento in cui la colpi con una ginocchiata allo stomaco, spedendola contro il cornicione rischiando di farla cadere dal settimo piano.
-“Ora sono super veloce e non credo che riesci a stare al mio passo…no aspetta non lo sei mai stata ahahahah.” Disse Arcii ridendo in modo maligno e camminando verso la ragazza, ormai immobile ,appesa al confine del tetto, per il forte dolore allo stomaco.
“Avrei dovuto usarlo da subito…, sono stata cosi idiota. Pensavo di potercela fare e invece ho perso ma questa volta vincerò per voi.” Pensò Lyra ancora cosciente che sopportava a stento il dolore, riuscendo comunque a risalire e a riportarsi di nuovo sul cornicione.
-“Ah…, sei molto dura di testa, perché non capisci mai quando è il momento di arrendersi.” Disse il ragazzo ridendo a perdifiato.
-“Non mi arrenderò mai perché io combatto per la mia amica Felicity, è vero la conosco da poco ma a differenza di molte persone che ho conosciuto lei era diversa. Uno sguardo diverso, un tono diverso e inoltre si era avvicinata ad un gruppo molto strano. Non ha avuto timore di questo ma si è aperta, è vero ha detto soltanto il suo nome ma in quella frase di piacere ha detto tante cose e io non la lascerò mai in balia di voi quattro stupidi. E’ adesso…Water queen!” Disse Lyra mentre un’aura azzurra l’avvolgeva completamente.

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Capitolo 12
*** New Hope. Capitolo 12 – Water Queen. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 12 – Water Queen.
 
-“Il Water Queen e cos’è? Cosa sta succedendo al tuo corpo?” Disse Arcii sorpreso, il quale non riusciva più a ridere ma soltanto a tremare.
-“Non ti beffi più di me? Beh…lo scontro è appena iniziato.” Rispose Lyra senza rivelare il proprio potere ed evitando le domande del ragazzo.
-“Bene! Ti farò vedere di cosa sono capace, stupida ragazzina.” Disse prontamente e dispettosamente il ladro mentre la fissava dritto negli occhi. Dopo aver creato di nuovo la patina di vento sotto la suola delle scarpe, nel suo caso sandali; infatti il tempo di quel giorno sereno con poche nubi all’orizzonte, al massimo c’era un po’ di venticello caldo del deserto. Si lanciò contro Lyra che schivò con abile prontezza il calcio destro di Arcii, portando all’indietro la testa per poi portarsi a debita distanza.
-“Devo dire che da prima sei migliorata tantissimo ma è tutto qui il Water Queen?” Disse il ragazzo dai capelli verdi il quale spazientito per l’attacco andato a male si lanciò di nuovo sulla ragazza.
“Ora ti mostro la vera forza del Water Queen.” Pensò la ragazza tra se e se mentre tendeva il palmo della mano sinistra davanti a se, creando una sfera d’acqua che galleggiava ad alcuni centimetri dal palmo. Dopodiché dalla bolla fuoriuscirono tanti proiettili di acqua solida pressurizzata, riuscendo comunque a colpire Arcii che si spostava ad alta velocità grazie al vento e riportandolo a terra.
-“Come fai a creare quell’acqua? Non è…possibile…” Disse il ladruncolo, steso a terra agonizzante per il colpo e interrompendosi per sputare sangue dalla bocca.
-“Grazie al Water Queen posso portare l’umidità nell’aria allo stato liquido, solido o gassoso se mi trovo in presenza di acqua; liquida o solida che sia!” Disse Lyra mentre intorno al suo corpo si crearono due cerchi acquatici: uno all’altezza del seno e l’altro alle ginocchia.
-“C…che cosa vuoi fare?” Disse Arcii impaurito mentre cercava di rialzarsi dal caldo pavimento del tetto.
-“Ti mostrerò che noi non perdoniamo coloro che fanno del male ai nostri amici. Water Queen: Draghi dell’acqua.” Disse mentre i due cerchi s’innalzarono e presero le forme di due draghi per poi lanciarsi contro l’avversario inerme.
-“No…aspetta…NO!!!” Urlò spaventosamente il ragazzo prima di essere surclassato dai mostri marini. Intanto Lyra, dopo aver annullato il Water Queen, cadde a terra esausta, prima di precipitare nello svenimento.
-“P…pensi davvero di avermi sconfitto? No…io…io posso farcela, stupida ragazzina. Posso ancora combatterti!” Disse Arcii rialzandosi, sudato completamente in viso sotto il sole cocente, creando due sfere d’aria una per ogni mano. Lyra era completamente svenuta, a causa del Water Queen, dunque era senza difese, pronta ad essere ingoiata dall’aria.
-“Araldo del deserto.” In meno che non si dica il corpo del ragazzo con i capelli verdi, il quale non si era reso conto della presenza di un’altra persona, venne avvolta da uno spesso strato di sabbia, gialla come l’oro e dura come il ferro, che proveniva da un uomo alquanto adulto con una bandana rossa; vestito con una maglia a maniche corte e dei pantaloni lunghi con muscoli ben visibili. Il ladro venne lanciato via dal tetto, dopo una rottura di ossa.
-“Bene, ho trovato anche la seconda, Willow e Lyra…mi mancano gl’altri…: Jack…, Pyro…, Felicity.” Disse l’uomo di sabbia, afferrando la ragazza dai capelli viola, dopodiché guardò il viso degl’altri che mancavano e poi guardò i cielo, sospirando annoiato e tossendo un po’.
-“Oggi fa più caldo del solito…ma almeno non piove. Io non sopporto la pioggia…, fra tutti gli agenti atmosferici che odio, la pioggia è quella che odio di più. Proprio non la sopporto ed ora andiamo alla ricerca degl’altri tre.” Disse l’uomo parlando a se stesso per incoraggiarsi, dopodiché salto dal tetto atterrando sulle gambe e dirigendosi ai confini della foresta. Proprio verso la direzione dove si sarebbe svolto lo scontro tra Jack e il suo nemico.

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Capitolo 13
*** New Hope. Capitolo 13 – Jack vs Hugo. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 13 – Jack vs Hugo.
Anche lo scontro tra Lyra e Arcii era terminato, con una sconvolgente vittoria da parte della ragazza acquatica che l’aveva portata allo svenimento e dal salvataggio dell’uomo. Nello stesso momento del combattimento della ragazza anche Jack che si trovava molto lontano dagl’altri, s’intratteneva in uno scontro.
-“Come hai detto che ti chiami?” Disse il velocista mentre lo guardava dritto negli occhi, sbadigliando poco dopo.
-“Io sono Hugo della gilda Gold –“
-“Si…si certo! Poco m’importa del nome della tua gilda.” Interruppe il ragazzo dai capelli grigi, con sguardo un po’ rilassato e un po’ addormentato.
-“Maleducato!” Rispose subito il ciccione con la magia nera e i pantaloncini corti verdi, completamente rosso in viso. Non lasciò neanche il tempo di rispondere al ragazzo che lanciò una palla di fuoco che schivò spostandosi a destra.
-“Ehi…, attento non vorrei che ti esplodesse la pancia.” Disse  Jack guardandolo dritto negli occhi.
-“Ahahahah, presuntuoso si sa che la pancia rende belli.” Rispose Hugo ridendo mentre il suo rossore svaniva.
-“E’ vero ma tu sembri gravido di un parto trigemellare.” Continuò l’occhialuto lanciando una miriade di sfere di fuoco.
-“Aha, adesso si ragiona!” Disse il ragazzo dai capelli grigi mentre si spostava rapidamente da una parte all’altra schivando le palle di fuoco.
-“Bene…la temperatura corporea è diminuita a centoottanta gradi, ora mi sento più fresco.” Pensò Jack che si trovava a mezz’aria e dopo un po’ atterrò sull’erba verde del cortile, dove si vedevano alcune bruciature che rendevano il terreno una fusione tra nero e verde con chiazze di terra battuta.
-“E’ cosi controlli il fuoco sei davvero forte ma non sei stato molto utile. Cioè non ho neanche un graffio dunque dovresti iniziare a fare sul serio.” Disse il ragazzo magro mentre fissava il cielo in attesa della reazione del suo avversario.
-“Mi stai facendo davvero arrabbiare però neanche tu mi hai ferito e poi fino ad ora hai soltanto schivato e mai attaccato.” Rispose Hugo velocemente mentre alcune fiamme iniziarono a prendere il sopravvento, sulle sue mani, pronto per un nuovo attacco.
-“Ah…bene…” Disse Jack mostrando un ghigno maligno e apparendo alle spalle di Hugo, colpendolo alla schiena e lanciandolo contro un albero di quercia. Passarono alcuni secondi prima che un leggero rumore, il quale andava aumentando, distruggesse il silenzio di quel piccolo giardino; composto da alcuni alberi, un grande spiazzo d’erba, alcuni fiori e alcuni animaletti come farfalle, api e scoiattoli.
-“Mi hai sorpreso…dico sul serio, non pensavo fossi cosi veloce. Adesso ho capito il tuo potere. E’ come quello di Arcii, tu controlli il vento. Ahahahah.” Disse il ciccione mentre si liberava dall’albero, il quale rompendosi era caduto sul capo del ladro, ridendo di gusto e dopo aver finito il lavoro di rimozione, durato pochi secondi, guardò negl’occhi il velocista, con il viso ricoperto di graffi e sangue che partiva dalla fronte, dal naso e dalle labbra.
“Oltre ad essere ciccione è anche stupido. Anche se avessi il vento non sarei lo stesso tanto veloce da rendere la mia presenza invisibile. Non ci vuole un genio per arrivare a questa deduzione.” Pensò il ragazzo dai capelli grigi, sospirando per rilassarsi e riprendendosi dalle sciocchezze dette dal suo avversario.
-“La prossima volta farò più attenzione e adesso, sfere di fuoco.” Disse Hugo concludendo la frase con un ghigno altezzoso e sparando come una mitraglia numerose palle di fuoco.
-“Ah…ci risiamo…” Disse Jack a bassa voce e portandosi in alto, velocemente, per poi avvicinarsi al ciccione, con sorprendente velocità, colpendolo alla guancia sinistra, grazie al suo gancio destro, sbattendolo al suolo.
“Non sei cosi potente dopotutto…, forse dovevo andarci leggero…” Pensò il ragazzo dai capelli argentei, toccando il suolo che si trovava a pochi centimetri. Diede un rapido sguardo al grassone e lo vide senza sensi, completamente immerso nel sangue, con la bocca aperta e gli occhi bianchi.
-“Ah…guarda che cosa hai combinato al mio subalterno…” Disse l’uomo che reggeva in braccio sia Willow che Lyra. Jack richiamato dalla voce del tipo si voltò e notò le due ragazze.
-“E’ tu chi sei…?” Disse il ragazzo che aveva sconfitto Hugo, senza pochi sforzi.
-“Io…sono il capo della gilda Gold Sayer…, ho lasciato l’incarico al mio vice e ho trovato tre dei miei uomini al tappeto…, le cose non vanno bene…” 

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Capitolo 14
*** New Hope. Capitolo 14 – Sabbia. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 14 – Sabbia.
Dopo la sconfitta di Hugo, da parte di Hearts, un’altra persona era comparsa nella zona est del primo cancello; il capo della gilda dei quattro ladri che reggeva in mano Lyra e Willow.
-“E’ cosi sei il capo di questi individui. Agisci nell’ombra?” Chiese Jack che continuava a guardare, preoccupato, lo stato pietoso delle ragazze, le quali per i danni subiti erano inconsci su quello che stava accadendo.
-“Diciamo di si, non adoro combattere e soprattutto non amo vedere le donne in fin di vita, dopotutto sono una sorta di galantuomo.” Rispose l’uomo che per confermare la sua tesi, sulle ragazze, poggiò a terra le due, accarezzando i loro capelli.
-“Quindi non combatterai?” Disse lentamente il ragazzo dai capelli argentei come se avesse paura di ascoltare la risposta alla domanda, sempre se il capo avrebbe risposto.
-“Non ho detto questo in fin dei conti sei comunque un nemico, dopo averti sconfitto andrò dal mio vice e lo aiuterò. Dopo aver sconfitto ehm…Pyro, farò fuori il mio compagno e prenderò tutto per me.” Disse il capo della gilda mentre un sorriso malvagio, a trentadue denti, compariva sul volto di quest’ultimo.
-“Sei proprio crudele…beh prima però dovrai vedertela con me. Ad ogni modo qual è il tuo nome?” Disse Jack mentre si portava in difesa, aguzzando di molto la concentrazione.
-“Il mio nome? Gold Sayer, da cui deriva anche il nome della gilda.” Disse il muscoloso che lasciava cadere qualche granello di sabbia, cosi da far intendere di voler iniziare a combattere.
“Beh hai avuto molta fantasia a dare questo nome alla gilda.” Pensò Jack con aria perplessa e alquanto addormentata.
-“Ehi…, non addormentarti. Non ignorarmi!” Disse Gold alzando la voce e diventando tutto rosso.
“Ma cos’è, fa parte della gang; Prima-donna.” Pensò il ragazzo, schifando la reazione dell’uomo sabbia.
-“Ah…basta chiacchiere! Devo sconfiggerti e poi dovrò pensare al ragazzo accendino.” Disse l’uomo facendo segno con la mano di attaccare. Jack non perse tempo e con gran velocità lo colpì al petto bucandolo, quest’ultimo contornato da sabbia, dopodiché sferrò un calcio destro alla guancia sinistra, creando un foro semi-circolare sempre contornato da sabbia. Dopo il secondo tentativo si portò a circa cinque metri da lui, sospirando per la stanchezza.
“La temperatura è calata a 110°…, è completamente inutile. Qualsiasi attacco io cerchi di fare è completamente inutile, dico ma con tutta la sabbia che hai perché non costruisci castelli in spiaggia e ti fai pagare? Uomo inutile.” Pensò il velocista irritato per la situazione in cui si trovava.
-“Se non attacchi tu beh vado io…” Disse Gold, creando un’onda di sabbia; alta 3 metri, larga 5 e spessa 2. Jack senza pensarci due volte schivò l’attacco portandosi in alto e spostandosi a destra, atterrando a terra. Neanche il tempo di guardarsi intorno che venne colpito da alcuni proiettili di sabbia, dal diametro di 8 cm, venendo scagliato abbastanza lontano.
-“Ahahahah, tutto qua? Mi aspettavo di più.” Disse il capo ridendo malvagiamente e voltando le spalle alla vittima.
-“Dove vai? Pensi di aver già vinto? Ti sbagli di grosso mio caro.” Disse il ragazzo con la maglia nera rialzandosi e pulendosi dal sangue che aveva sul labbro.
-“Uh…sei resistente ma se ti fossi arreso adesso non sarei costretto ad ucciderti.” Disse Gold voltandosi verso il ragazzo e creando un tornado di sabbia alto quanto un albero che si trovava lì vicino, creatosi dall’onda precedente, si diresse verso di lui, attraendo a se tutto diventando sempre più grande.
“No! Mi sta tirando nel vortice…e adesso come ne esco…” Pensò Jack mentre rimaneva aggrappato alle radici di un frassino lì vicino.
-“Ahah…non aver paura ragazzo, durerà pochissimi minuti.” Disse l’uomo di sabbia con le braccia alzate e con un sorriso pazzoide.
“Forse so come fermare questa mossa.” Pensò l’argenteo lasciando le radici dell’albero, per farsi risucchiare dal vortice, prima di entrare nel turbine, Jack, poggiò i piedi a terra e dopo aver individuato la rotazione del tornado che era di senso orario iniziò a correre intorno alla corrente  di sabbia, in senso antiorario, risucchiandola.
-“Ma come hai fatto?! Non può essere!” Disse Gold spiazzato dalla tattica del suo avversario.
-“Ah…sorpreso, vero? Beh per farmi fuori ci vuole molto e tu di sicuro non mi sconfiggerai per una bazzecola cosi.” Disse Jack rialzandosi da terra e togliendosi la sabbia di dosso.
-“Me la pagherai, stupido inetto. Ti mostrerò il vero potere della sabbia.” Disse l’uomo, diventando rosso mentre un turbine iniziò ad avvolgerlo.

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Capitolo 15
*** New Hope. Capitolo 15 – L’arma segreta. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 15 – L’arma segreta.
Nella zona della periferia, al primo cancello, Jack stava intrattenendo Gold, il capo della gilda dei ladri. Il ragazzo, per quanto fosse enorme il divario di esperienza tra lui e l’uomo sabbia, continuava a resistere. Il suo avversario, ormai adirato per i suoi attacchi a vuoto, aveva tirato fuori tutto il suo potenziale.
“Ah…, adesso che m’invento contro il creatore di castelli di sabbia.” Pensò l’argenteo digrignando i denti e concentrandosi sul da fare.
-“Ora ti mostrerò di cosa sono capace…, cosi la smetterai di prenderti gioco di me.” Disse l’uomo che scomparse all’interno del turbine di sabbia, il quale ruotava intorno a lui.
“Se solo avessi dell’acqua ma non c’è ne qui in giro! Soltanto il boschetto alle mie spalle che corre intorno alla zona, il prato e qualche chiazza di terra.” Pensò Jack guardandosi intorno in cerca di un aiuto. Pochi secondi dopo dal turbine fuoriuscì il pugno destro dell’uomo che rimaneva unito tramite una scia di sabbia al corpo. Il ragazzo schivò il colpo portandosi alla destra del suo avversario ma non ci rimase per molto infatti, sempre dal turbine, partì il gancio sinistro mentre il destro venne ritirato.
“Oh…no.” Pensò l’argenteo, notando troppo tardi il pugno, venendo colpito al viso e scagliato alcuni metri indietro.
-“Ahahahah…non fai più lo sbruffone.” Disse Gold mentre il turbine spariva lentamente, rivelando sempre di più il corpo dell’uomo. Senza perder tempo Jack, con la sua notevole velocità, colpì il viso del suo avversario, creando il solito buco di sabbia.
-“E’ tutto inutile come devo fartelo capire?” Disse il ladro ridendo malvagiamente, per poi scomparire in un tornado di sabbia e apparire alle spalle del velocista, il quale rimase confuso e a causa di ciò venne colpito alla schiena con un calcio destro. Dopodiché lanciò la sua mano destra verso il ragazzo con la maglietta nera e lo tirò a se, stringendolo per la gola.
-“La..lasciami…” Disse Jack dando un pugno sul polso dell’uomo che divenne sabbia, cosi da liberarsi dalla morsa e allontanarsi senza incorrere in pericoli.
-“Maledetto bastardo, adesso me la paghi.” Disse Gold sferrando un pugno destro a distanza, verso il velocista che riuscì a schivarlo portandosi velocemente in alto. Lo scontro si alternò tra i pugni di Gold e le schivate di Jack, le quali iniziarono ad indebolirsi.
“La mia temperatura adesso è sui 40°…, ora non posso più schivare…se lo faccio mi esplode il cuore.” Pensò il ragazzo che ormai inerme venne colpito allo stomaco e poi al fegato ed infine una mitraglia di colpi di sabbia.
-“Ahahahah, mi spiace per te ma adesso morirai. Addio ragazzino, mi ha fatto piacere combattere con te ma adesso ho altre cose a cui pensare.” Disse l’uomo sabbia mentre torturava il povero Jack che subiva i pugni di sabbia senza sosta. Passarono alcuni minuti prima che la mitraglia smettesse di uccidere l’argenteo.
-“Tsk…, sei durato anche troppo ecco il colpo decisivo.” Disse Gold mentre ingigantiva il suo pugno destro, riempiendolo di sabbia, per poi colpire il velocista.
-“Ahahahah, addio ragazzino. Beh…, non avevi speranze di vittoria” Disse il ladro, alzando i tacchi e andando via senza degnare di uno sguardo lo sconfitto.
-“Ehi…dove vai? Se non mi sbaglio il tuo pugno è andato alla cieca, signor sabbia-man.” Disse Jack mentre si alzava da terra, perdendo sangue dalle braccia e dal viso, mantenendo l’equilibrio con i piedi saldi a terra.
-“Ah!!! Perché non muori!” Gridò il robusto voltandosi, guardando il velocista, completamente impazzito.
-“Uh…ora ti mostrerò la mia tecnica segreta ma la vedrai per un secondo.” Disse il ragazzo portandosi il pollice destro alla bocca e mordendolo, facendo fuoriuscire il sangue.
-“Bloody Body.” Disse a bassa voce Jack mentre un fumo rossastro molto tenue lo circondava. Sfuggì alla vista di Gold che si ritrovò con un buco al petto, questa volta contornato di sangue, mentre alle sue spalle il velocista era tornato normale. Dopo il tonfo dell’uomo a terra anche il ragazzo si sedette, per prendere un po’ d’aria e riprendersi dallo scontro.
“Chissà come se la sta cavando Pyro, ah…appena si svegliano le due vado con loro ma se non si riprendono le porto in braccio.” Pensò il ragazzino, sdraiato sul tappeto verde, mentre guardava il cielo sbadigliò concludendo definitivamente lo scontro. 

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Capitolo 16
*** New Hope. Capitolo 16 – Ultimo scontro. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 16 – Ultimo scontro.
Nel luogo del rapimento e in tutta la zona era rimasto solamente Pyro contro il capo del piano. Nello stesso momento anche Jack che portava in braccio Lyra e Willow si avviava verso l’interno alla ricerca dei due. Intanto nel magazzino abbandonato il ragazzo di fuoco intratteneva un dialogo con il ladro.
-“Dimmi chi sei, prima d’iniziare lo scontro e dimmi perché questo piano.” Disse il ragazzino che si portò davanti a Felicity per difenderla.
-“Ah…il mio nome è Ice…strano, vero? Ho rapito la ragazza per trovare una via di fuga da questa vita senza ricchezza…grazie al riscatto riuscirò ad allontanarmi da tutto questo. Ho dovuto utilizzare i miei compagni ma alla fine sapevo che avrei trovato degl’intoppi in questo piano. Questo sistema della rapina l’avevo concepito io e non il mio superiore.” Disse l’uomo che si ergeva sulla trave di ferro, guardando il suo avversario senza mostrare alcuna emozione.
-“S…superiore?!” Disse il ragazzo dai capelli rosso fuoco mentre continuava a fare da schermo alla ragazza.
-“Si…superiore. Pensavi fossi il capo della gilda? No… ma sono comunque più forte di te e più forte del mio leader. Questo piano mi farà cambiare vita e andrò via dall’accademia.” Disse Ice che rafforzava il suo monologo con i gesti, mostrando un sorriso sadico.
-“Tsk, non ti lascerò vincere anzi non vincerai sicuramente. Ti mostrerò quanto sono potente.” Disse Pyro mentre alcune fiammelle iniziavano a comparire sul bordo delle mani.
-“Ahahahah, lo vedremo ragazzino lo vedremo.” Disse il ladro mentre si spogliava dei suoi guanti, mostrando le mani completamente bianche. Dopo un po’ iniziò l’attacco, composto da proiettili di ghiaccio, completamente cristallizzati con lunghezza di 5 cm e larghi 2. Quest’ultimi lanciati all’altezza del petto e gambe.
-“Scudo di fiamme.” Disse il ragazzo dai capelli rossi mentre creava con le mani avvolte dal fuoco un cerchio davanti a se, dalla forma di uno scudo, sciogliendo i cristalli.
-“E’ bravo Pyro, sei molto forte e io credo di averti sottovalutato. Bene adesso però niente giochetti.” Disse l’uomo dai capelli azzurri mentre forgiava sulla mano destra una lama di ghiaccio; lunga 50 cm, larga 20 cm e spessa 10 cm.
-“Questa può tagliare qualsiasi cosa e tu sei il mio obbiettivo…, preparati.” Disse Ice sorridendo malignamente mentre si lanciava su Pyro, con un fendente dall’alto verso il basso, il quale venne schivato dal ragazzino con un rapido movimento verso destra.
“Quella lama è pericolosissima…e anche il suo utilizzatore.” Pensò il fuochista mentre osservava il taglio profondo, provocato dall’attacco del primo.
-“Cosa c’è, hai paura adesso?” Disse il vicecapo della gilda con una risata trionfante e allegra.
-“Tsk, lo scontro è appena iniziato e pensi già di aver vinto?” Disse Pyro digrignando i denti e guardando negl’occhi il ladro.
-“Bene…allora preparati perché si ricomincia e stavolta riuscirò a tagliarti in due.” Disse l’uomo mentre creava una seconda una lama di ghiaccio, dalle stesse caratteristiche della prima, dopodiché si lanciò contro il suo avversario. Un fendente orizzontale all’altezza del diaframma che venne schivato con un salto e ci fu anche il fendente di sinistra, il quale era mirato alla medesima spalla. Pyro che si trovava in aria, poggiò i piedi sulla spalla destra di Ice e riuscì a darsi una spinta all’indietro, cosi da schivare la lama, portandosi a circa 5 metri dal suo avversario.
-“Ahahahah bene…arrivato a questo punto utilizzerò tutto il mio potere. Ice Power.” Disse l’uomo mentre un’aura azzurra, tendente al celeste, gli coprì l’intero corpo.
-“Beh…io non sarò da meno, ora ti mostrerò cosa so fare. Fire Body.” Disse Pyro che iniziava a sparire dietro un’armatura di fiamme che gli circondava tutto il corpo.
“Bene è ora di fare sul serio…non lascerò che Felicity muoia ne che venga rapita un’altra volta o ferita.” Pensò il ragazzo avvolto dalle fiamme mentre si preparava ad attaccare, sperando di riuscire a farcela.

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Capitolo 17
*** New Hope. Capitolo 17 – Due forze al limite. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 17 – Due forze al limite.
Ormai il magazzino di ferramenta andava verso la distruzione da un lato Ice avvolto da un aura azzurra e dall’altro Pyro avvolto completamente dalle fiamme più intense.
-“Bene iniziamo lo scontro!”
Disse il ladro lanciando contro il suo avversario due draghi; uno al petto e l’altro alla testa; lunghi 2 metri, larghi 20 cm e spessi 15 cm. Vennero distrutti con un pugno sinistro, quello alla testa, e l’altro con il destro, quello che mirava alla pancia venendo colpito come il precedente al collo, rompendosi in mille pezzi di ghiaccio. Poco dopo il ragazzo dai capelli rossi, ormai avvolto dalle fiamme, si lanciò contro l’uomo con un gancio destro, dritto al petto che venne deviato dal polso sinistro per poi partire con il suo di pugno destro, verso il viso, parato dal palmo sinistro di fiamme.
“Siamo in una situazione di stallo…”
Pensò Pyro mentre cercava un modo per abbattere la difesa del suo avversario, senza successo. Passarono pochi secondi prima della rottura, causata dal pugno destro del piromane, che portò i due ad allontanarsi di circa 3 metri. Intanto nelle vicinanze si trovava Jack che perlustrava la zona, per capire dove fosse Felicity, la quale era svenuta oramai.
-“Ah…dovrebbe essere da qualche parte eppure non riesco a trovare quel forno e la bianca, inoltre queste due stanno dormendo. Dovevo chiamarmi facchino e non Jack.”
Disse il ragazzino continuando la ricerca dei due. Nella fabbrica invece i due continuavano a combattere tra pugni e calci, senza riuscire ad abbattere l’altro.
-“Non demordi ma adesso basta andare sul leggero.”
Disse Ice mentre creava le due lame di ghiaccio.
-“Già da adesso ti farò male sul serio.”
Rispose Pyro portandosi in volo, continuando ad essere avvolto dal fuoco.
-“Ice Blade!”
Disse l’uomo lanciando, con le lame, delle onde celesti contro Pyro che riuscì a schivarle per poi avvicinarsi al suo avversario mentre le due lame tagliarono a forma di “X” il muro alle spalle del fiammeggiante. Lo scontro ripartì di nuovo stavolta però con i pugni di fuoco di Pyro e le lame di Ice che in quattro e quattr’otto distrussero il magazzino di ferramenta; creando una discarica di ferro e quant’altro con tanto di rovine dell’edificio.
“Ha ridotto questo posto in macerie, quelle lame sono pericolose.”
Pensò il ragazzino guardandosi prima intorno e poi osservando il ladro, il quale lanciò un’altra onda orizzontale verso il suo avversario che riuscì a schivarla portandosi in alto. Passarono pochi secondi e capelli rossi si lanciò contro il suo nemico con un gancio destro che venne parato dalla medesima lama, per poi deviarlo, e utilizzando la sinistra, colpendolo alla spalla destra raggiungendo il petto. In pochi istanti le fiamme cessarono, mostrando il corpo senza vita del ragazzo con il polmone forato.
-“Ahahahah…, penso che non ci sarà un secondo round. Addio.”
Disse Ice dando un calcio al ragazzo, cosi da staccare la lama ormai rossa, lanciandolo via per poi dirigersi verso la ragazza che in quel momento stava dormendo e non si era accorta di nulla.
-“Do…dove vai? Non sono ancora morto.”
Disse Pyro sputando sangue, dalla bocca, e tappando parte del taglio con la mano destra mentre si rialzava da terra, digrignando i denti dal dolore.
-“Ah…dovresti capire quando stare giù e questo è uno di quei momenti. Quando capisci che l’avversario è troppo potente l’unica cosa che puoi fare è arrenderti. Visto che sei cosi tenace, avrai il privilegio di morire per mano mia, sciocco ragazzino.”
Disse Ice camminando verso il ragazzo dai capelli rossi e affilando la lama destra, sfregandola con la sinistra, con un sorriso sadico sul viso.
“Non riesco neanche a muovermi…è cosi questa è la paura e la morte? Sto per perdere il mio sogno che ho coltivato da bambino e sto per perdere anche i miei amici, anche se li ho conosciuti da poco sono diventati importanti. Il rumore dei passi che si avvicinano…sto per morire.”
Pensò il ragazzo mentre guardava le pietre del terreno come se volesse essere lui stesso pietra, cosi da non subire i pesi di quel momento. Nello stesso istante il suo carnefice si preparava a decapitarlo.
-“Sarà un taglio veloce e non sentirai nulla. Addio!” Disse ad alta voce l’uomo con un ghigno sinistro sul viso. All’improvviso il colpo venne annullato e il ladro venne scaraventato via da un calcio sul fianco destro.
-“Bene…sono arrivato giusto in tempo.” Disse Jack sulle rovine di ferro vicino a Pyro.

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Capitolo 18
*** New Hope. Capitolo 18 – Resa dei conti. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 18 – Resa dei conti.
In soccorso di Pyro era arrivato, giusto in tempo, Jack che non aveva con se le due ragazze, le quali si trovavano sotto uno dei tanti alberi lì in giro a dormire.
-“J…Jack, che ci fai qui?” Disse il piromane che continuava a perdere sangue dalla bocca, reggendosi a malapena.
-“Ah…sono venuto per aiutarti incendiario, guarda come sei conciato. Spetta ti curo io.” Disse il velocista mentre estraeva una siringa dalla tasca per poi piantarsela nel braccio ed estrarre il sangue.
-“C…che f…fai?” Disse il giovane dai capelli rossi mentre le sue condizioni peggioravano, anche perché il sangue dalla bocca aumentava sempre di più.
-“Te l’ho detto, ti curo.” Disse l’argenteo staccando la siringa e infilandola nel braccio del rosso, iniettandogli il suo sangue. In pochi attimi le ferite iniziarono a ricucirsi e con esse anche gli organi colpiti.
-“Ma…come è possibile tutto questo?” Disse il fuochista mentre riprendeva colore e salute.
-“Il mio sangue circola velocemente e, inoltre, ho circa 100milioni di piastrine e globuli bianchi al secondo…in pratica adesso hai un esercito di piastrine e globuli bianchi, più i miliardi di globuli rossi che viaggiano in tutto il tuo corpo. “Disse Jack mentre staccava la siringa dal petto del suo amico. Pochi secondi dopo si sentì il rumore delle macerie che vennero lanciate via, scoprendo l’adulto dai capelli azzurri.
“Quello è il nostro avversario?” Chiese il ragazzo con la maglia nera all’altro con la felpa a righe bianche e rosse.
-“Si è Ice e controlla il ghiaccio.” Disse Pyro mettendosi in difesa e fissando i movimenti del nemico, il quale era molto ferito per i danni che aveva subito.
-“E’ tu chi sei? Un suo amico? Vuoi perdere anche tu la vita insieme a lui?” Domandò l’uomo che stava ricreando le due lame di ghiaccio.
-“Sorbetto a limone fai troppe domane…Pyro combattiamo insieme e mostriamogli cosa sappiamo fare.” Disse l’adolescente con i capelli argentati che venne risposto con l’annuire del suo compagno, il quale infiammò le mani.
-“Basta mi sono scocciato. Ice Blade!” Disse ad alta voce il vice capo della gilda lanciando un’onda orizzontale, azzurra tendente al blu.
“Ci sarà da divertirsi…contro il ghiacciolo al limone.” Pensò Jack afferrando il braccio di Pyro e spostandosi a destra del loro avversario che non tardò a sparare altre onde, tutte schivate con i rapidi movimenti del velocista; il quale si portava dietro il fuochista.
-“Non pensate mica di stare tutto il giorno a schivare?!” Disse Ice lanciando altri squarci; i quali andavano a tagliare le macerie alte o il bosco.
-“Che facciamo Jack?” Domandò il piromane che rimaneva ancorato alla presa del suo amico.
-“Da ora collaboriamo…io rompo la sua difesa e tu lo colpisci.” Rispose l’argenteo, lasciando la presa, mentre si portava dietro l’avversario colpendolo alla schiena e lanciandolo verso Pyro che lo colpì con il suo pugno di fuoco alla pancia scagliandolo verso il basso, poiché si trovava in aria. La caduta venne interrotta dalla gomitata del velocista che lo sparò verso sinistra in diagonale, sempre in alto, dopodiché afferrò il braccio del ragazzo di fuoco e si portarono ad un metro da Ice, il quale era ancora confuso con il sangue che fuoriusciva dalla bocca, e ruotando su stesso fece avanzare Pyro che lo colpì con i calci, lanciandolo di nuovo in basso, venendo interrotto dal calcio alla spina dorsale di Jack e poi venendo colpito per l’ultima volta al petto, all’altezza del cuore, dal pugno di fuoco del piromane.
-“Pugno del drago solare! Questo è per Felicity!” Dalla mano destra comparve il viso del drago che divenne grande quanto il ragazzo, tutto rosso fuoco con occhi gialli; il quale premeva sul corpo dell’uomo senza vita. Pochi minuti dopo lo scontro entrambi i vincitori erano collassati a terra; Jack poggiato con la schiena vicino ad una roccia di granito e Pyro steso a terra vicino ad Ice, ormai svenuto completamente.
-“Ce l’abbiamo fatta, finalmente abbiamo finito questa fatica…abbiamo salvato la nostra amica!” Disse il ragazzo dai capelli rosso fuoco agitando la mano al cielo e piangendo dalla gioia.
“Che scemo…eh già…ce l’avete fatta…” Pensò l’argenteo fissando il cielo e chiudendo gli occhi poco dopo. 

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Capitolo 19
*** New Hope. Capitolo 19 - Una nuova gilda. ***


New Hope – Saga della creazione della gilda. Capitolo 19 – Una nuova gilda.
-“E’ cosi ce l’hanno fatta…le cose si fanno interessanti.” Disse una voce nell’ombra, dalla chioma dell’albero,  prima di sparire. Nello stesso momento Pyro stava liberando Felicity dalle catene e Jack stava soccorrendo le altre due ragazze. Finalmente era ritornata la calma al primo cancello.
Era passata una settimana dagli avvenimenti del furto da parte della Gold Sayer e i 5 ragazzi, ormai guariti  dopo esser rimasti in infermeria, avevano ripreso le loro abitudini quotidiane, fino a quel fatidico giorno. Un Giovedì della settimana con nuvole grigie all’orizzonte; quelle che ti distruggono la giornata o la rischiarano, in base all’agenda o al carattere. S’incontrarono inconsapevolmente alla stessa lezione, psicologia del corpo umano, nessuno di loro però aprì bocca, tranne Pyro.
-“Ciao amici!” Disse il piromane guardando i suoi compagni, i quali poco prima stavano cercando un posto a sedere.
-“Mi è mancato parlarvi…come state?” Continuò il ragazzo, cercando di creare un filo che li collegasse nella discussione, sorridendo. Purtroppo dalla domanda uscirono solo visi tristi e ammutoliti.
-“A dirla tutta mi siete mancati…” Disse Lyra con voce vuota e fredda quanto il ghiaccio. Con quella frase tutti gl’altri annuirono a loro modo, chi più chi meno, tranne per il fuochista che continuava ad avere un sorriso speranzoso.
-“Ehi! Perché non fondiamo una gilda? Che ve ne pare?” Disse Pyro mettendo la mano destra al centro.
-“Uhm…si perché no…” Disse Jack mettendo la sua su quella del piromane.
-“Si! La nostra gilda!” Disse Lyra poggiando la sua di mano sulle altre due.
-“Ahahahah, ma certo!” Urlò Willow, in tutta l’aula si sentiva solo la sua voce, tastando con forza le altre al centro.
-“V…va bene. Ci sto.” Disse Felicity arrossendo mentre poggiava la sua su tutte le altre. Ci fu un grido glorioso e infine una risata di gruppo, prima dell’entrata del professore in aula; la quale enorme come le altre, a semicerchio e nella zona della curva piena di banchi e posti a sedere mentre dal lato opposto una cattedra con una lavagna 100x300 e con tappezzeria rossa. Dopo la lezione tutti e 5 si diressero all’ufficio gilde che si trovava al primo cancello. Un edificio a 3 piani, esternamente dipinto di blu cielo, un insegna al neon, accesa la notte e spenta di giorno, l’interno era colorato diversamente in base al piano, verde al secondo piano dove si creavano le gilde, pieno di uffici e scrivanie con diversi addetti, in giro da qualche parte una o due piantine sbucavano dagli angoli della stanza. Tra i tanti commessi d’ufficio solo uno attirò l’attenzione del piromane. Un vecchietto con un cespuglio di capelli bianchi, occhiali scuri, un naso a pellicano e una bocca a denti di squalo. Vestito sportivo con giacca e cravatta viola con camicia bianca, il disotto non era visibile a causa della scrivania.
-“Salve, vuole creare una gilda?” Domandò il vecchietto sorridendo con un ghigno malefico.
-“Si esatto…vogliamo fondare una gilda.” Disse il fuochista mentre si sedeva sull’unica sedia libera, le altre non c’erano.
-“Il mio nome è Fagin, ecco il foglio da compilare per la creazione della gilda. Ci vuole il nome del capo della gilda più la sua firma, i membri della gilda più le loro firme e il nome della gilda.” Disse l’anziano mentre porgeva un foglio bianco con una tabella, alcune scritte, il nome dell’accademia e il timbro con firma del preside.
-“Ah…grazie mille…allora..:
Capo della gilda…” Disse il ragazzino guardando i quattro che lo indicavano con gl’indici della mano.
-“Si va bene…farò come volete voi" Finirono tutti di scrivere e davanti alla casella del nome della gilda nacque un punto interrogativo. Nessuno tra i presenti sapeva come chiamare la gilda e cosi passò il tempo fino a quando non uscì fuori Jack.
-“Uhm perché non la chiamiamo New Hope…una nuova speranza in questo schifoso mondo.” Disse il velocista mentre tutti gl’altri iniziarono ad annuire, accettandola con gran piacere.
-“Bene è deciso…il nome della gilda sarà New Hope!” Urlò Pyro mentre scriveva il nome all’interno della casella, sorridendo di gioia.

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Capitolo 20
*** New Hope. Capitolo 21 - Un nuovo inizio. ***


New Hope – Saga di Dopton State: Il tiranno della città di Pyro. Capitolo 21 – Un nuovo inizio.
 
Dagl’ultimi avvenimenti erano passati 2 mesi e la gilda New Hope aveva iniziato le missioni, gli esami e la ristrutturazione della casa, inoltre, vi erano stati dei disguidi tra Jack e Pyro, portando all’allontanamento del primo dalla gilda. Quel giorno   ,i 4, stavano tornando all’accademia, trascinando un uomo svenuto tutto ferito.
-“Pyro sicuro sia questo tizio?” Domandò Lyra sbadigliando mentre fissava il tizio che veniva trascinato dal colletto della maglia a maniche corte verde.
-“Si è lui…un ricercato di 1000 $olid. Inoltre il suo viso corrisponde, quindi ritiriamo quei soldi…” Rispose il piromane, mostrando il manifesto del ricercato.
“Da quando ha litigato con Jack non è più lo stesso…inoltre si sente tutto il peso mentale dei combattimenti e non più la voce addormentata. Infine è molto più dura in quattro, abbiamo perso la mente del gruppo.” Pensò Felicity, dopo aver notato lo sguardo serio e triste del ragazzo di fuoco. Dopo un po’ raggiunsero l’ufficio missioni, dove consegnarono il ricercato venendo ricompensati di 500 $olid poiché una metà andava all’accademia, dopodiché salirono al quinto cancello dirigendosi alla loro casa, tagliando tramite i prati verdi, senza seguire il sentiero di mattonelle. La casa era cambiata notevolmente, ora composta da 3 piani con le riparazioni esterne e la riverniciatura in blu elettrico e lo stemma della gilda, dentro erano stati riparati più letti e cambiate le poltrone. Rispetto a come era all’inizio, adesso, si poteva dire che quella era una casa accogliente.
-“Non vedo l’ora di farmi una bella doccia, sono stanca morta.” Disse Willow sbadigliando mentre si dirigeva in bagno e incontrando Jack che scendeva le scale.
-“Siete tornati…riuscita la missione?” Domandò il velocista verso la psichica.
-“S…si. Abbiamo altri 500 $olid, ahahahah.” Disse Felicity ridendo e grattandosi i capelli dalla vergogna.
-“Ah…ecco i 1000 $olid per l’affitto, tutti tuoi Pyro.” Disse l’argenteo poggiando i soldi sul mobile e salendo di nuovo le scale, scomparendo. Il fuochista si avvicinò alla piccola mazzetta, cercando di trattenere le lacrime vicino alle due compagne.
-“Pyro…andrà tutto bene…dispiace anche a me questa situazione ma devi essere forte, dopotutto sei il capo della nostra gilda.” Disse Lyra abbracciandolo e consolandolo sulla dura decisione di eliminare Jack dalla gilda, il quale poteva solamente abitare in quella casa pagando l’affitto a Pyro.
-“E’ dura…neanche 2 mesi è siamo già in questa situazione…se non avessi perso contro Jack ora sarebbe tutto diverso.” Disse il piromane rilassandosi nell’abbraccio per poi riprendersi.
-“Dai tranquillo, ti lascio qua da solo…io e Felicity andiamo a lavarci. Tu non fare casini.” Disse l’adolescente dai capelli viola, prendendo il braccio dell’altra e correndo in bagno. Intanto al 3° piano, luogo in cui erano affissi tutti post dei ricercati, alcuni con una “X” rossa che significava la loro incarcerazione o morte ed altri senza ma che non superavano i 50mila $olid tranne uno: Seb Kura 150mila $olid un elemento che non era ancora alla portata della New Hope. Jack si stava riposando, senza badare alla facce dei giornalini affissi sulle mura, ma non riusciva ancora ad eliminare la lite che aveva avuto con il suo amico, dalla divisione dalla gilda e per aver fatto del male al suo primo compagno. I pensieri dell’uno e dell’altro vennero interrotti come l’attenzione verso il campanello di casa quando suona, era il piccione delle lettere che oltre ai manifesti dei ricercati, recava anche una lettera.
-“Uhm…c’è posta stamattina…” Disse Pyro a se stesso mentre si alzava dalla sedia della tavola da pranzo, e raggiungeva la cassetta delle lettere bianca. Dopo aver dato una rapida occhiata ai manifesti e dopo averli affissi al 3° piano, evitando la presenza di Jack, diede una rapida scrutata alla busta della lettera, la quale non conteneva niente se non la scritta della casa e destinatario: Pyro. Dopo averla aperta ci fu il sussulto del piromane con un grande urlo. La lettera conteneva le immagini delle due teste mozzate, dei genitori di quest’ultimo e la lettera scritta dalla madre prima che ella venisse uccisa. Jack fu il primo ad accorrere, dopo aver sentito lo straziante grido, arrivò Willow, Lyra e infine Felicity. Un nuovo problema aveva bussato alla porta della New Hope, un tragico episodio aveva segnato la giornata di Pyro.

 

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Capitolo 21
*** New Hope. Capitolo 22 - Partenza. ***


New Hope – Saga di Dopton State: il tiranno della città di Pyro. Capitolo 22 – Partenza.
 
Dalle immagini tutti rimasero scioccati, senza riuscire a dire una parola, la mano tremante di Pyro afferrò la lettera cercando di leggerci qualcosa ma senza successo. Il più razionale tra i 5, Jack, strappò di mano il foglio, al fuochista, iniziando a leggere.
-“Caro Pyro,
sono la tua dolce mamma, spero che tu te la stia cavando bene all’accademia e non finire nei pasticci, testa calda che non sei altro. Ti scrivo questa lettera come prima e ultima ma non perché io provi noia a scrivere, anzi se fosse per me te ne avrei già spedito diecimila, ma per la fine che incombe su di me. Sai alcuni giorni dopo la tua partenza si è presentato un uomo in città con una schiera di soldati, conquistando l’intera Dopton State e dichiarandosi: ”Tiranno di Dopton State.” Figlio mi spiace cosi tanto per il tuo passato, presente e futuro. Mentre ti scrivo questa lettera cerco di trattenere le lacrime ma non posso farcela…tuo padre è stato ucciso per aver fomentato la rivolta e io a breve verrò deportata come schiava alla miniera, tutti quelli come noi lo diverranno. Vedi che succede a darmi un foglio e una penna? Non la finisco più di scrivere, vorrei avere più tempo ma non posso…proprio ora stanno bussando alla porta con veemenza, ciao figlio mio ti ho sempre amato…
                                                     - Annae Red.”
Disse Jack leggendo il contenuto della lettera che in alcune parti era macchiato da chiazze di acqua, le lacrime della madre. Dopodiché posò il foglio sul tavolo da pranzo e si sedette sulla prima sedia che gli finì a tiro, nascondendo il proprio volto dentro le mani.
-“Pyro…” Disse Lyra cercando di essere fredda ma scoprendosi in più punti, liberando un pianto di angoscia e tristezza.
-“A…amici…” Disse Pyro sottovoce senza attirare l’attenzione delle altre che cercavano di calmarsi crogiolandosi nelle lacrime.
-“Amici!” Urlò il piromane attirando le ragazze mentre Jack continuava a rimanere per se. Lo sguardo perso del ragazzo di fuoco divenne serio in pochi istanti.
-“Andiamo a Dopton State, preparatevi immediatamente.” Disse il fuochista con tono serio e distaccato mentre nei suo occhi albergava la vendetta.
-“Ma…” Disse Felicity contrariata per la lunga distanza da percorrere, senza avere neanche un mezzo, venendo interrotta dal capo.
-“Niente ma, si va a Dopton State ho alcuni affari da sbrigare…chi vuole venire mi segua. Non avrò nulla contro chi rimarrà qui.” Disse il comandante della gilda mentre si preparava uno zaino da viaggio per poi uscire dalla casa e dirigersi verso il quinto cancello, pochi secondi dopo lo seguirono tutte e 3 le ragazze raggiungendolo con una scattante corsa. Jack nello stesso tempo rimase completamente solo ad osservare le foto del padre e della madre, silenziosamente.
“Mi spiace amico mio e porta al termine la tua missione, scusa di non esserci in un momento come questo.” Pensò il velocista rimanendo seduto mentre una lacrima rigò il suo viso. Intanto la New Hope era appena uscita dall’accademia quando si sentirono alcune risate provenire alle loro spalle.
-“Ahahahah, ma guarda chi c’è…i neofiti. La New Hope! Ditemi andate a raccogliere fiori.” Disse l’adolescente dai capelli grigi, molto somigliante a Jack se non per i vestiti alquanto balneari. Una t-shirt arancione, dei pantaloncini blu con alcuni disegni e infine delle scarpe blu elettrico basse.
-“E’ tu chi sei?” Chiese Willow che per tutto il tempo non aveva aperto bocca.
-“Il mio nome è Grey capo della gilda Black Orizon. Allora dove andate di bello?” Domandò il grigio poggiandosi con la schiena sul muro di mattoni del primo cancello.
-“Non sono affari che ti riguardando, andiamo.” Disse Pyro freddamente e distaccandosi dal gruppo continuando a camminare per poi essere raggiunto dalle altre ragazze.
-“Va bene…miei cari amici.” Disse silenziosamente Grey dirigendosi all’interno dell’accademia con un sorriso malvagio. I 4 erano appena entrati nei meandri della foresta azzurra. Chiamata cosi per le lucciole che emanano un colore azzurro, invece della solita luce, che mostra tutto del medesimo colore, dalla chioma degli alberi alle zolle di erba che costeggiano il sentiero di terra, anche a causa del poco filtraggio di luce, dove di notte è completamente in balia del blu, geograficamente la foresta si trovava vicino all’accademia e si estendeva verso sud, raggiungendo le vallate del rock. I 4 si trovavano all’inizio della foresta e seguivano lo stretto sentiero di terra che li faceva costeggiare vicino ai giganti alberi, alti più di 10 metri, i cespugli ricchi di bacche blu, per via della luce, ed alcuni conigli che saltellavano di qua e di là nell’erba incontaminata.
-“Bene che il viaggio abbia inizio!” Disse ad alta voce Pyro cercando di eliminare la tensione e farle rilassare nel grande verde della foresta con i rumori di quest’ultima, tra ronzii d’insetti e il vento della foresta che si univa ai versi degl’animali.

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Capitolo 22
*** New Hope. Capitolo 23 - Nuove conoscenze. ***


New Hope – Saga di Dopton State: Il tiranno della città di Pyro. Capitolo 23 – Nuove conoscenze.
Era passata un ora dall’entrata nella foresta e i 4 non si trovavano nemmeno a metà, ma avevano appena raggiunto delle rovine: in passato abitate da una popolazione colta, ciò che era rimasto, il marmo degl’edifici, crepato in alcuni punti e in altre zone sommerso dalla vegetazione, con rampicanti e animali selvatici, inoltre, gli alberi diventavano sempre più grandi man mano che s’inoltravano nella foresta. Intanto, all’accademia, più precisamente al quinto cancello, Jack incontrava una persona familiare.
-“E’ cosi tu sei Jack?” Domandò Grey, sorridendo malignamente, mentre rimaneva seduto sulle scale dell’uscio di casa della gilda.
-“Si…chi mi desidera?” Rispose il velocista ponendo un’altra domanda rimanendo calmo con gli appunti tra le mani.
-“Il mio nome è Grey, piacere di fare la tua conoscenza. Senti voglio parlarti di un affaruccio.” Disse il grigio mostrando un ghigno diabolico. Nella foresta, in quel momento, la New Hope era alla fine delle rovine, dopo aver superato una sorta di labirinto, pronta a rientrare nella foresta quando venne attaccata con delle frecce.
-“Ma che sta succedendo?! Pyro che facciamo?” Disse Lyra in preda al panico mentre evitava le armi con gran prontezza fisica.
-“Guardatevi intorno in cerca di un riparo, sbrigatevi!” Disse ad alta voce il piromane mentre si nascondeva dietro ad un muro e come lui anche le altre si nascosero tra le macerie.
“Hanno smesso?” Pensò Felicity, non sentendo più il rumore delle frecce scoccate. All’improvviso apparve un uomo adulto; sui 40 anni, con i capelli lunghi azzurri, racchiusi in una lunga treccia, occhi del medesimo colore e orecchie a punta. Indossava una veste di vari colori, tutti molto spiccanti, e dei sandali marroni.
“Ma chi sarà quello…e poi cosa sono quelle orecchie a punta?” Pensò Willow sporgendosi e intravedendo l’uomo con la mano destra alzata, come ad indicare un comando.
-“Venite fuori stranieri, il mio nome è Elysium e sono il capo degl’elfi dell’ovest.” Disse l’individuo, abbassando il braccio e sedendosi su un blocco di marmo caduto. Improvvisamente dalle macerie spuntò fuori Pyro, avvicinandosi al signore che in quel momento sorrideva con aria felice.
-“B…buongiorno. Il mio nome è Pyro capo della gilda New Hope, mi spiace averla disturbata noi stiamo andando a Dopton State e dovevamo per forza passare di qua. Ragazze potete uscire!” Disse il piromane con un richiamo finale, per il suo team, facendole sbucare come le talpe quando escono dal terreno.
-“Capisco, beh so che andate di fretta ma se volete potete soggiornare, anche per poco, non vi faremo del male, inoltre posiamo anche aiutarvi a raggiungere la vostra destinazione in pochi minuti.” Disse Elysium mentre si rialzava da terra, poggiando la sua mano destra sulla spalla sinistra del fuochista.
-“Uhm va bene ma per un’ora e poi come potete aiutarci?” Domandò Pyro con aria sorpresa e  un tono curioso.
-“Con il Nature Blast.” Rispose l’elfo con una voce molto tranquilla e profonda che provocava un leggero rilassamento.
-“N…Nature Blast?” Balbettò il piromane, non conoscendo cosa fosse quest’oggetto.
-“Si…ma a dopo le spiegazioni. Quest’oggi sarete i benvenuti nel regno della natura. Dovete sapere che noi siamo gli unici che si nascondono mentre tutte le altre tribù hanno creato delle città e colonizzato più zone di Lunaria, ma adesso basta racconti, seguitemi.” Disse Elysium addentrandosi nella foresta, seguito dalla New Hope. Intanto all’accademia i due grigi stavano ancora discutendo, raggiungendo l’epilogo.
-“Allora che te ne pare di questo accordo?” Chiese Grey, alzandosi dagli scalini dell’uscio della casa della New Hope.
-“Molto interessante, beh accetto.” Disse Jack mentre entrava all’interno della casa, lasciando fuori l’altro. Nello stesso momento i 4 erano arrivati al villaggio degl’elfi. Nascosto nella foresta, con piccole case, un ruscello che tagliava in due la zona e diverse bancarelle; nelle quali si vendeva di tutto: dal vasellame alle armi, dalla frutta alla carne, dai libri alle pergamene e molto altro.
-“Ma è grandissimo.” Disse Willow, rimanendo a bocca aperta davanti a quel bellissimo panorama.
-“Grazie, ci fa piacere che ti piaccia il nostro villaggio. La mia residenza è quella, certo non è un granché ma basta e avanza per gli ospiti.” Disse il capo villaggio, indicando l’edificio e dirigendosi verso di esso.
-“La ringrazio per quello che sta facendo ma perché tutto questo?” Domandò Pyro fermandosi, prima che entrassero all’interno.
-“Beh, gl’elfi hanno sempre aiutato chi era in difficoltà e a differenza delle altre tribù noi non facciamo del male. Gl’altri purtroppo si sono allontanati dal sentiero della pace ed ora vogliono soltanto il denaro.” Rispose Elysium mentre apriva la porta di casa sua.

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Capitolo 23
*** New Hope. Capitolo 24 - Nature Blast. ***


New Hope – Saga di Dopton State: Il tiranno della città di Pyro. Capitolo 24 – Nature Blast.
 
La casa di Elysium non era né tanto grande né tanto piccola. Due piani, con tante finestre e circondata da infiniti alberi, su cui erano affisse varie lanterne, infine, come la foresta anche la casa era azzurra tranne per la porta in legno classico. L’interno, invece, era molto spazioso; piano terra formata da cucina ed una grande tavola da pranzo, forse per 9 persone mentre al piano superiore il bagno e la stanza da letto, il tutto rivestito da legno e parquet. Dopo il grande pranzo formato da cibo locale tra cui: insalata di ali di farfalle, carne di talpa, succo di radici amare, antipasto d’insetti; i 4 s’interessarono al Nature Blast.
-“Bene vi parlerò del Nature Blast. Dovete sapere che noi Elfi abbiamo il potere della natura, quindi riusciamo a comunicare con quest’ultima. Alcuni di noi possono creare dei ponti temporali tra la nostra natura e quella del passato o del futuro, portando qualcosa di estinto o ancora inaccessibile a noi. Ora vi starete chiedendo, ma ciò cosa centra con il nostro caso? Beh dal portale possiamo far arrivare degl’animali preistorici che saranno in grado di portarvi a Dopton State.” Disse l’elfo mentre ripuliva la tavola da pranzo.
-“Capisco…allora ci serviremo di questi animali, sperando che vadano bene.” Disse Pyro seriamente per poi perdersi nei proprio pensieri. Non passò molto tempo e i 4, insieme ad Elysium, si spostarono di nuovo nel villaggio, questa volta però raggiungendo un luogo abbastanza distante dal centro popolato: una sorta di caserma. In giro, naturalmente, vi erano tutti soldati elfi, chi con archi e frecce e chi con spada e scudo che guardavano di cattivo occhio il ragazzo di fuoco, tra i tanti soltanto uno attirò l’attenzione del capo tribù. Un uomo, sempre con i lunghi capelli ma castano scuro, una corazza più appariscente e diversa dalle altre con doppie spade: un generale.
-“Vorrei utilizzare il Nature Blast signor Generale.” Disse Elysium guardandolo dritto negl’occhi, cercando di essere più freddo del suo ricevente.
-“Ma…ma certo eheheh. Aprite il portale!” Ordinò il generale ai suoi subalterni, i quali colti impreparati iniziarono ad agitarsi ritardando il processo. Passò poco più che una mezz’oretta, tra soldati che correvano e gl’ordini del generale, prima dell’apertura del portale; un cerchio dal diametro di 100 metri con un contorno rosso. Inizialmente non accadde nulla ma all’improvviso apparve una creatura; verde, con due ali enormi, composto da alcune gemme rosse posizionate in più parti del corpo e una chioma grigia che arrivava alla coda. Uscì velocemente dal portale, portandosi in alto per poi piombare su quest’ultimo distruggendolo e ruggendo fragorosamente.
-“Chi…chi sei tu?” Domandò Pyro senza ricevere risposta, ma soltanto uno sguardo dal basso verso l’alto.
-“Elysium…cos’è questa patetica chiamata?” Domandò la creatura verde mentre si avvicinava all’elfo.
-“Senti Demon ho bisogno del tuo aiuto, devi portare quei 4 ragazzi a Dopton State, tutto qua. Non ti chiedo molto.” Disse il capo tribù mentre supplicava il drago.
-“Chi è questa creatura Elysium?” Chiese Pyro entrando rapidamente nella discussione.
-“Sono un drago e il mio nome è Demon, drago demoniaco. Accetterò il favore di Elysium solo perché siamo amici, altrimenti vi avrei sbranati tutti.” Disse l’alato distendendosi a terra, in modo da prepararsi per il carico.
-“Demon la città e oltre la vallata del Rock, tu continua a volare senza fermarti. Confido in te amico mio.” Disse Elysium mentre si allontanava dal drago. Pochi secondi e la creatura, senza aspettare, si lanciò in aria, distruggendo alcuni rami degl’alberi. La vista da lassù era mozzafiato. Si vedeva la foresta e alle loro spalle svettava l’accademia, con le sue numerosissime strutture, il vento in faccia e le nuvole, dove toccandole le attraversavi.
-“S…signor drago io sono Willow, piacere.” Disse l’infermiera sorridendo e affacciandosi, mettendosi davanti all’occhio sinistro della creatura.
-“Ehi cosi non vedo quasi nulla, spostati altrimenti…oh no!” Urlò Demon incappando in una corrente unica. Una nuvola che crea un’unica direzione obbligatoria, senza via d’uscite, portando il più delle volte alla caduta verso il basso.
-“Dobbiamo uscire da questo incubo.” Disse Pyro accorgendosi di quello che stava accadendo, anche perché la velocità era aumentata ancora di più e si stavano allontanando dal loro obbiettivo.
-“ Che facciamo capo?!” Disse ad alta voce Lyra, iniziando a tremare dalla paura.
-“Felicity riesci a controllare il corpo umano, oltre agl’oggetti?” Domandò il piromane, cercando di rimanere razionale.
-“Ehm si, perché cosa vuoi fare?” Chiese la psichica senza però ricevere risposta se non un sorriso dal ragazzo, il quale si butto giù senza però cadere per via della corrente.
-“Ma cosa fai Pyro!!” Urlò colei che controllava l’acqua, ormai completamente impaurita dalla situazione.
-“Felicity al mio 3 tirami verso la tua posizione.” Disse il fuochista colpendo la pancia del drago, così da spingerlo fuori dalla corrente e attuando il suo piano. Utilizzare il potere della ragazza per salvarsi e spostare la creatura, fuori dalla corrente d’aria.
-“E…3! Vai Felicity!” Gridò il ragazzo venendo tirato fuori dalla nuvola e cadendo insieme agl’altri nel vuoto.                         

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