Sogni e desideri

di Aurora_Maria1004
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo ***
Capitolo 2: *** RICORDI ***



Capitolo 1
*** Primo ***


sogni e desideri

Sogni e desideri.

Avevo una storia da portare a termine , e per quanto io ce la mettessi tutta, quel libro non voleva saperne di esser portato a conclusione. Triste e demoralizzata mi abbandonai alla soffice poltrona che mi faceva da sfondo ,e con un solo gesto tolsi la giacca che mi stava innervosendo. Guardai il computer che lampeggiava, segno che mi era arrivata un e-mail , e mi risedetti composta per vedere chi mi disturbasse.

Lessi il mittente ed un dolce sorriso mi si posizionò sulle labbra. Aprì velocemente il contenuto ,come fa una bambina il giorno di natale con i suoi regali , e non appena la lessi provai tanta felicità e voglia di gridare!

Da: Ryo

Per: Ichigo

Ore:  08:17 a.m.

Oggetto: (RW)

Ciao, mi raccomando non farti sentire troppo!

Sono arrivato ora in albergo visto che casa mia è devastata da Keii e moglie.

Stasera c’è la cena con i rappresentanti e finisce alle dieci.

Vorrei vederti,vorrei parlarti,vorrei baciarti.

Vorrei sfiorare nuovamente la tua pelle, poter accarezzare ogni tua singola parte.

Riempire di baci ogni zona non ancora vista , ma che so di poter vedere, toccare, amare, solo io.

Mi manchi ,forse un po troppo, dal momento che non ci vediamo solo da quasi due giorni.

Mi hai reso parte di te e ciò fa paura.

Desiderarti e toccarti e averti tra le mie braccia, chissà perché, ora è il mio unico volere ,se non desiderio e destino.

Vorrei vederti stasera sempre che tu abbia finito di lavorare.

Spero che non mi voglia render matto e che ci sia stasera.

Le parole che speri che io scriva te le dirò solo se verrai.

Ryan!

La rilessi piu volte , in cerca di qualcosa che mi fosse sfuggito, peccato però che era sempre la solita!

Ero felice, e ciò equivaleva per me, ad entrare in un mondo di fantasticherie e non piu concentrazione. Ai ai, cosa mi accadeva?Io innamorata?Ah ah, sapete, all’inizio di ciò ero contro questo sentimento che ora mi devasta, sempre scostante , irraggiungibile, menefreghista, eppure ora, non averlo qui, di fianco a me, e la cosa che mi rende matta.

Buffo come tutto possa cambiare nell’arco di quasi un anno vero?

Ci sono sensazioni, emozioni, che ha parole sembrano impossibili da definire, ed infatti io dico alle volte che esprimere certi sentimenti non si può, eppure chissà perché alla fine, anche la piu piccola e insulsa frase ci manda in confusione rendendoci felici e spensierati.

-Buongiorno signorina, oggi è in anticipo!- Mi disse il portinaio con il suo solito sorriso.

Trovai in un lui una persona molto dolce e gentile con tutti, che, nonostante detestasse quel lavoro, lo faceva con un sorriso.

-Buongiorno Jean , sempre di buon umore lei eh?- Lo rincalzai io .

-Che ci vuole fare signorina Momomyia, sarà che la giornata porta buone notizie.-

Lo guardai un po’, titubante. Che voleva dire con “porta buona notizie” ??A lui , o a me ?

Lo guardai per alcuni secondi  cercando di capire ma notando l’ora sul suo orologio decisi che era meglio inizia la giornata.

Presi l’ascensore, una volta salutato, e poggiai la schiena nella fredda vetrata ,una volta premuto il 5°.

Sospirai, pensando poi dolcemente alla sera di stasera. Ero curiosa di rivederlo , ero curiosa di riaverlo, ero curiosa e basta. Gli aggettivi per definire tale cosa erano tanti, troppi.

Le porta dell’ascensore si aprirono e notai che lo studio era completamente in confusione.

Bene,dissi tra me e me, ecco che il lavoro duro inizia.

Mi videro giungere per poi salutare cordialmente ogni dipendente. Erano tutti bravi, e soprattutto gentili , e con loro mi trovavo abbastanza bene .

C’era un rapporto di, si di amicizia ma anche di serietà.

Giusto, che sbadata, vi parlo di come inizia la mia giornata, di cosa faccio, delle mie emozioni, e poi?Non vi dico ne chi sono, ne cosa faccio , nulla!

Scusate. Rimedio subito.

Piacere a tutti, mi chiamo Momomyia Ichigo. Ho ventidue anni, alta, non piu di tanto quasi un metro e sessantasette. Grazie a dio, anche se mangio un po’ troppo , sono magra, e come dice il mio ragazzo, ho le curve al posto giusto. Capelli sul rosso scuro , a boccoli, un viso normale con lineamenti fini e sottili. Mentre gli occhi abbastanza notevoli, sono di un color nocciola.

Come ho detto prima, ho un lavoro, che secondo me è alquanto bello. Lavoro come scrittrice e chi vi ho citato prima solo le persone che si occupano di ricordarmi impegni, capitoli da finire, da rileggere , da riscrivere , controllare la struttura. E’ una famiglia, la mia famiglia che pian piano ho costruito con tanta volontà e pazienza.

Il mio ragazzo. E si , vi dico una cosa, se dico che è una specie di dio mi credete?

Si chiama Ryan, Shirogane Ryan. Lui ha la mia stessa età, ventidue anni. E’ altro , dio se è alto, alle volte non riesco neanche a dargli un bacio senza avere difficoltà eccessive. Ha dei capelli biondi, tipo il colore del sole . Al contatto si possono notare quanto morbidi essi siano. Hanno una lucentezza incredibile, alle volte al sole danno un po’ di fastidio.

Ha un viso non giapponese come il mio , infatti ha origini Americane. Ha il tipico viso da angioletto, tipo quelli che si trovano sulle immagini in internet, mentre gli occhi. Gli occhi, sono stupendi. Il loro blu è magnetico, vi vien voglia di guardarli fissi , per ore e ore , per non perder alcun azione ; e alle volte se devo essere sincera lo faccio, li guardo si sottecchi per ore senza che lui se ne renda conta, anche se so che lo sa.

Se credete che essendo americano sia , che ne so, un po’ grasso o roba simile, beh ricredetevi, è incredibilmente in forma , magrissimo con i muscoli, secondo me, al posto giusto e quantità giusta.

Che dire di noi, molti giornali dicono che saremmo la coppia migliore che fin ora si sia vista, peccato però che loro non sanno quanto abbiamo lottato per poter stare insieme.

Ops, nuovamente mi dimentico di dirvi alcune cose. Sapete che lavoro fa?Non lo indovinerete mai .

Il mio ragazzo fa…

Eylà, buona sera a tutti. E rieccomi qui, la Kittymew, torna con una nuova storia. Ok, ne ho una da concludere e una da continuare, ma sapete come accade, alle idee mai si dice no, e io stavolta ho colto la palla al balzo.

Rientrata da scuola mi è venuta l’idea e stavolta voglia scrivere sino a quando potrò.

^___^ Beh, questo è il primo capitolo, non  gran che , anche perche sono tornata un ora fa dal compito di recupero di latino <___< una cosa orribile , e ora di nuovo a studiare Biologia, uff , che noia , odio i compiti ç__ç comunque, spero che mi diciate le vostre opinioni, e soprattutto critiche, voglio migliorare ^_^ e voi siete gli unici ad aiutarmi!

Però, signorine e anche signorini se ci sono xD. Vi voglio trarre in tranello , o meglio voglio vedere cosa mi dite : che lavoro fa Ryan??

Eheheh bella domanda vero?Bhe dite voi cosa volete fargli fare, io ho la mia idea però non mi dispiacerebbe sentire pareri vostri.

Fate sapere ok?ciauu!!!

La Kittymew

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** RICORDI ***


Sogni e desideri

Sogni e desideri

Capitolo secondo:Ricordi

Prima parte:2209 Parole

 

Facevo avanti e indietro da piu di mezzora ma l’ansia che avevo non voleva saperne di andare a disturbare qualcun altro. Ero particolarmente teso, se non isterico di li a pochi minuti. Erano le undici e quella stupida ragazzina ancora non si vedeva. Diventavo matto davvero così!

Ero entrato in casa ,dal momento che non rispondeva , ma di lei neanche l’ombra. Cellulare , era sopra il tavolino!

Perfetto , mi dissi.

Undici e dodici. Ancora niente. Sentivo chiaramente il nervoso su per il collo.

Attimi dopo sentii un rumore d’auto, mi affacciai alla finestra e la vidi scendere allegramente da un auto del tutto nera. Uscì anche un ragazzo, moro, alto , sembrava la mia copia a parte i capelli e chissà ,forse, anche gli occhi.

Le fece il baciamano augurandole una dolce notte, e io a quell’affermazione non potei far altro che prender a calci la prima cosa che mi era capitata.

Sentii la chiave girare e poi la porta aprirsi. Aveva un aria distrutta!

Mi notò solo quando mi mossi nella stanza.

Mi fece un sorriso, dolce!

-Ciao Ryan!- Disse abbracciandomi.

Seppur vederla e sentirla tra le mie braccia fosse ciò che desideravo da giorni, l’arrabbiatura non era ancora passata.

-Dovevamo vederci alle dieci- Le dissi con un tono distaccato.

-Lo so- Disse lei ,allontanandosi e svestendosi.

Si tolse la giacca  che aveva e andò in cucina a prendere una bottiglietta d’acqua per poi sistemarsi nel divano!

-Ma vedi, stamattina mi ha chiamato il capo direttore, dicendomi che voleva vedere il lavoro , almeno le bozze, così mi ha chiesto di vederci stasera e così ho fatto-

-Finito?- Le chiesi.

-Si, è tutto!-

Mi avvicinai al divano per poi tenderle la mano in segno di alzarsi. Lo fece senza fare domande.

Eravamo abbracciati, dopo tempo lo eravamo di nuovo. Sapeva quanto io fossi geloso di ogni ragazzo che l’aveva per se anche per piu di 5 minuti , e lei di ciò rideva. Non sapeva l’effetto che faceva, non sapeva che piu passava il tempo piu diventava bella, non sapeva tutto ciò.

-Mi senti mancata- Lo dissi come se mi stessi strozzando, come se tenermi dentro tale frase fosse un reato.

Mi abbracciò un po’ piu forte , poggiando il viso sul mio petto. Respirava il mio profumo e io il suo. Una fragranza che mi punzecchiava il naso talmente era forte e dolce, proprio come lei. Adoravo la vaniglia, anche perché mi ricordava lei, ma alle volte se sentivo un altro profumo simile ma non su di lei mi nauseava. Sino a questo punto mi hai ridotto? Certo.

Ci staccammo per guardarci in viso e notai le sue guancie leggermente rosse e chissà forse anche piu calde del normale. Sorrisi a tale pensiero tanto che mi chiese che avessi da ridere dal momento che lo feci guardandola.

-Niente niente, e solo che le tue guance sono rosse e mi chiedevo se fossero anche bollenti- Le dissi ironico

-Ma che ti frega?!- Mi disse scostandosi da me e tornando seduta sul divano.

Alle volte era tanto dolce che non sapevo se fosse umana , ma altre volte era così suscettibile che non sapevo neanche che dire.             

Mi sedetti di fianco a lei e inizia a parlare, chissà ,forse qualcosa di buono ne sarebbe uscito dalle mie labbra.

-Ho parlato con i rappresentanti-

Mi guardò come per dirmi  -E allora?-

-Hanno detto che saranno lieti di avermi come ospite dopodomani nella loro trasmissione-

Mi fece un sorrisone enorme dicendomi –Congratulazioni!Sono felice Ryan!-

La guardai anche io sorridendo.

-Però, cara mia ,c’è sempre un però … -

Il sorriso che aveva sparì del tutto ,iniziando a pensare al peggio, lo sapevo , era fatta così.

-Parlando, sai com’è, vogliono vedere anche colei che ha rubato il mio cuoricino- Le dissi abbracciandola e strofinando i nostri nasi.

Era vero, volevano avere me e la mia ragazza!E io non appena sentii tale notizia accettai subito, infondo, credo sia ora di dichiarare il nostro amore no?La volevo mia, mia , mia e di nessun’altro, volevo guardarla solo io e poterla avere solo io. Già una volta ti ho persa ma ora non accadrà.

-Io?-Mi chiese titubante.

La guardai stralunato. –Scusa perché vedi altre Strawberry in giro?-

-Ah … -

-Tutto cui?-

-Beh, vengo, se ti fa piacere.- Disse con menefreghismo,come se la cosa non la toccasse.

Ok, c’è qualcosa che non va. Di solito gridava , urlava, e …

Fermai il flusso di pensieri non appena capii che la ragazza che faceva così era la vecchia lei, ora era una scrittrice era ovvio che non l’entusiasmasse più di tanto, era abituata.

-Ey Ryan?-

-Mmh?- La guardai per poi vederla sorridere.

-Beh?Sei in catalessi? Sei da cinque minuti zitto e fermo!-

-Niente ,pensavo!-

-A cosa?- Mi chiese toccandomi i capelli e poggiando la sua testa nella mia spalla.

-Niente, pensavo che fossi stata felice di venire con me, invece … L’hai detto come se la cosa non ti toccasse, come se non volessi farti vedere con me – Le dissi tutto ciò che pensavo , non solo da stasera ma gia da tempo.

Sembrò prenderla male, lo vidi dal suo sguardo. Piu vuoto, piu assente. Non volevo forzarla, non volevo sfiorarla ,avevo sempre paura che mi si potesse frantumare nelle mani da momenti. Avevo paura di tutto, ma chissà se lei ne avesse.

Il silenzio era assurdo. C’era una mosca che gironzolava per la sala e pensai a quanto fosse fortunata, libera, senza una meta precisa, senza lavoro, senza niente. Viveva come le diceva l’istinto.

Chiusi per un secondo gli occhi e chissà perché e come , mi trovai avvolto in un passato che ,sinceramente, accettato non lo era!

 

-Allora ti muovi??-

-Uffa, si arrivo, accidenti calmati cazzo!-

-Ryan!Si più educato!-

-Certo mamma.-

Guardai il mio amico , tutto felice, e non potei non pensare quanto fosse stupido con quel sorriso stampato in faccia.

-Cazzo Mark togliti quel sorriso idiota dal viso-

-Ma perché?Almeno io sorrido , non come te che regali sorrisi a chissà chi!-

-Se ok-

Camminammo per un paio di metri giungendo a scuola. Era già affollata alle 8?Wow.

Guardai un po’ in giro in caso scorgessi una certa persona, ma di lei neanche l’ombra.

 

Il lupo perde il pelo ma non il vizio infondo!

 

La stridula campanella mi ricordò di come oggi, quelle sei ore di scuola, dovessero iniziare.

Mi girai indietro in caso di vederla , ma niente.

-Ma che hai ?E’ da dieci minuti che ti giri verso il cancello!Stai aspettando qualcuno?- Mi chiese Mark.

-Mmmh!Anche se fosse?-

-Niente, Oggi sei strano, sei piu freddo del solito-

-Mi sarò alzato male?!- Dissi. Sembrò piu una domanda che affermazione.

-Va beh, forza pensa ad entrare, il compito di latino ci aspetta!-

-Uffa…-

-Ehehe-

Entrammo nel grande palazzo che, secondo me, sembrava piu che altro una prigione, solo che questa era colorata almeno.

Salimmo due piani ,superammo 5 classi, e alla fine giungemmo nella nostra. Sapevamo di essere due dei quattro ragazzi più popolari e carini della scuola, infatti non appena aprimmo la porta gli sguardi furono su di noi.

Molte ragazzine, non le consideravo compagne dal moment che ci sbavavano dietro, ci guardavano come si guarda un gelato in piena estate.

Mi diressi al mio banco, fregandomene dei loro sguardi. Sentii il professore entrare e dire buongiorno come era solito fare.

Poi … I nostri sguardi furono sulla porta che si aprì cercando di non attirare l’attenzione, peccato che facendo così era notata ancor di più.

-Signorina Momomyia , quante volte le ho detto di essere puntuale? Se continua così sarà rimandata solo per i suoi ritardi e nulla più, forza invece di stare li ferma a fissarmi perché non si siede?- Era veramente arrabbiato, lo si vedeva in faccia, le rughe dei suoi 53 anni s’intravedevano e lo sguardo furente era da brivido, ma lei, era li ,ferma sulla porta. Non era triste, ne dispiaciuta, era solo, se stessa.

-Ha finito?Sta perdendo solo tempo perciò veda di piantarla e mi lasci sedere in santa pace, infondo è appena entrato dal momento che mi ha visto cinque secondi fa-

Vedemmo il professore zittirsi di botto , così lei potè sedersi in santa pace. Il suo banco era di fianco al mio, vicino la finestra. Faceva sempre così, era distante dal mondo , priva di legamenti dentro questa classe, e senza problemi. Rimaneva a guardare fuori dalla finestra , ed io, per quelle volte che mi fermavo a rimirala , vedevo in lei , solo uno sguardo triste e malinconico. Tante volte avevo provato a parlarle, dirle –Ciao, tutto bene?Fatto i compiti- e così via, ma per qualche strana ragione, mai le ho rivolto la parola.

Si trasferì qui in prima liceo, e da allora sono passati quattro anni e mezzo, eppure lei, è sempre stata distaccata con tutti. Alle volte la vediamo in giro con un ragazzo, alle volte diverso altre volte uguale a quello precedente. E nel guardarla noto sempre una ragazza diversa. Più, libera.

-Signorino Shirogane ci rende partecipe dei suoi pensieri?Sono stanco , prima Momomyia e ora anche lei, ma che avete voi giovani? – Disse il professore in stile teatrale.

-Momomyia ci degna della sua attenzione?Parliamo di lei sa?-

Guardai la ragazza e la vidi voltarsi verso il professore. Era seccata, se non irritata. lentamente prese la sua borsa e ci mise il libro uscito precedentemente, poi si alzò dirigendosi alla porta.

-Vado a farmi una visita dal preside, almeno lui sa essere meno rompiscatole si lei- E detto ciò se ne andò.

Nella classe calò il silenzio e il professore per la seconda volta rimase zittito. Mi sa che a punzecchiare quella ragazza prima o poi ci si rimetteva.

E la giornata trascorse così. Noi facendo lezione, mentre lei chissà dove.

Le ultime due ore avevamo supplenza e infatti il professore che sostituiva quello di italiano ci portò in biblioteca. Era enorme, molti ragazzi seppur non leggevano ci andavano per la quiete e tranquillità che c’era.

Ogni uno di noi prese un libro o si sistemò ad un computer cercando di non creare confusione. Mark andò alla ricerca di qualcosa di nuovo da leggere mentre io, rimasi fermo all’entrata della sala in cerca di qualcosa da fare d’interessante. Poi, la vidi , era seduta sopra la finestra , o meglio , era seduta nel muretto della finestra. Sembrava che il cielo fosse il suo mondo , o che li ci fosse la sua libertà.

Mi avvicinai, pensando già a come mi avrebbe risposto.

-Ciao!- Dissi sedendomi di fronte a lei.

Mi guardò di sottecchi rispondendo al mio saluto.

Bene, questo è già un inizio no?

-Io sono Ryan- Le dissi porgendole la mano.

La guardò un po’, come dire , dubbiosa sul da farsi , ma poi, la prese.

-Piacere Strawberry!-

Sapevamo già i nostri nomi, o meglio io sapevo il suo, ma forse era meglio iniziare per bene no?!

La nostra prima conversazione finì li, rimanemmo per mezzora in silenzio ,io che guardavo lei e lei che guardava fuori, sino  quando mise fine al silenzio.

-La vuoi smettere di fissarmi?Mi da fastidio-

-Scusa, è che sei carina, e mi piace fissarti-

-Tsk-

La guardai storto, anche perché, seppur pensavo ciò che avevo detto , mi seccava dirlo. Era carina, molto carina.

Aveva i capelli rossi, tendenti allo scuro, un visino angelico, che se avrebbe sorriso scommetterei che era stupenda. Gli occhi castani , o meglio nocciola erano visibilissimi dal momento che erano abbastanza grandi. Era magra, e aveva le curve al posto giusto. Trovai in lei un tipo di ragazza perfetta che era giusta secondo i miei criteri!

-Senti ,se facciamo una chiacchierata che fai?Mi sbrani?- Le chiesi un pochino ironico.

-Può darsi, dipende dalle domande che fai!-

-Bene, è già un inizio. Fumi?-

-Si!-

-Bene- le dissi – Allora se per te va bene che ne dici di parlare dove nessuno ci fissa e ci facciamo un tiro?-

-Ok-

Sgattaiolammo fuori dalla biblioteca e giungemmo sul tetto. Era uno spazio che a parer mio ero l’ideale per quando non si voleva stare in classe.

-Tieni!- Dissi lanciandole un pacchetto di Diana Rosse. Lo prese al volo , come se avesse previsto tale mossa.

-Diana Rosse?Scusa ma non fumo questo tipo!- Mi ritirò il pacchetto e prese dai suoi jeans un pacchetto che non conoscevo.

-Chesterfield?-

-Si, problemi?-

-No no-

Mi sedetti sotto un albero che era sistemato non lontano dalla porta mentre lei si appoggiò alla ringhiera. Era bella, e i capelli mossi dal vento mi davano conferma. Fissai per un po’ le sue labbra , mi chiesi se coloro che l’avessero baciata avessero assaporato il loro gusto, ma poi riflettendo bene su ciò che stavo pensando mi diedi dello scemo!

Che pensieri facevo?Non lo so.

-Come mai non parli quasi mai ?-

-Perche non credo che vi dovrei dire qualcosa!-

-Mmm, come mai parli con me?-

-perché so che tanto non ti saresti arreso e ci avresti provato altre volte, come vai sempre, solo che ti tiri indietro-

Merda!Allora lei sapeva che io la volevo parlare, ah che bello da sapere.

-Ah … -

-Altre domande?-

Ci pensai un po’ su, domande?

-No , al massimo una richiesta, e non accetto no!-

Fece una faccia , come dire, strana.

-Cioè?-

-Voglio uscire con te!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine Prima Parte

 

 

 

Salve a tutti!Ed ecco il secondo capitolo parte prima. Volevo farlo unico però so che sarebbe uscito almeno di 5000 se non 6000 parole, così blocco il mio flusso di pensieri e vi mando la prima parte. Tra un po’ ci saranno vacanze, o meglio, dove abito io faccio da venerdì 24 sino il 28 e dal 30 sino il 4 vacanza. Pensate voi che bello! Poi se è un ponticino il 29 e sono fortunata. La seconda parte la manderò quando avrò tempo dal momento che minimo mercoledì diranno com’è andato biologia , il compito di recupero e fidatevi sono da venerdì sera in stato di paura per l’esito, così come per latino , storia e italiano -__- materie da me odiate (latino e storia arggg!!!!)

Comunque, ringrazio a chi ha commentato ^___^ Seppur pochi mi rendono felice, e ringrazio anche a chi ha letto, seppur non danno pareri spero che leggano il secondo ^_^.

Dico una cosa per Ryanforever : Cavoli ma tu sei sempre la prima a commentare? Sei colei che commenta sempre^___^ e fidati, mi fa piacere, sembri un angelo pronto a dire la sua  , ihihih. Certo che nelle storie che scrivo in questa categoria tu sei presente nei miei commenti ^___^ che bello!!!!Beh, vediamo che ne dici di questo capitolo u_u. A presto (=

 

 

Per tutti gli altri … Grazie! ^___^

Piccolo avvertimento: Siamo all’inizio della storia, perciò per ora è chiaro che non si capisca un gran che degli avvenimenti e tutto il resto, per ora solo io e la mia mente malata e un po’ contorta sappiamo la storia, e non vi dico le idee quando mi spuntano -___- !

Comunque, oltre a questo non credo di dover dire altro xD …

Tanti saluti!

Grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti e storie seguite!

A presto …

 

Kittymew

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