When
the heart speak
Sequel
di Blood in the heart tears in the soul
Premessa:
Allora gli avvenimenti si riconducono al primo cappy quindi è
un po' un sequel.
Questa
ficcy è dedicata in primo punto a Daniele e alla mia
grandissima maestra Bulma83 (VVB tesori miei!!!)
Parole
di Vegeta
Parole
di Bulma
CAPITOLO
1: ROUTINE E STRANEZZE
Non
aveva neanche potuto terminare la frase che quello zuccone era già
andato ad allenarsi. Aveva ripreso la vecchia navicella costruita al
tempo del viaggio per Namek e l'aveva fatta potenziare con una
“gentile” richiesta. Si era allenato anche quel giorno...
si quel giorno, quello del loro matrimonio. Aveva aspettato una
decina di minuti l'arrivo dello sposo ma non vedendolo arrivare aveva
subito capito. Si era diretta come una furia, vestita da sposa e con
dietro due “sfortunatissime” bambine che erano state
obbligate a tenere il lunghissimo velo, alla GR.
Il
signorino stava seduto a terra durante uno dei suoi allenamenti
mentali.
Erano
volate parole e non solo... vasi, pentole, quadri e per poco una
delle due bambine.
Nonostante
quel brutto inconveniente la cerimonia era stata bellissima anche se
lo sposo aveva quasi ucciso il prete e aveva spazzolato tutto il
tavolo dei rinfresci.
A
quel pensiero le scappò una risatina. Quante battaglie aveva
affrontato con lui!
Nonostante
gli anni però lui era ancora freddo e distante.
Poche
erano le volte in cui si scioglieva mostrando quel lato dolce e
romantico al punto giusto.Era diverso solo con una persona anche se
cercava di negarlo in tutti I modi: con il piccolo Trunks.
Molte
volte lo aveva visto accudirlo o accarezzarlo dolcemente mentre
dormiva.
Bastava
però che lei si avvicinasse che il Principe, come imbarazzato,
riprendese gli atteggiamenti di prima o addirittura elargisse
critiche nei confronti suoi e del bimbo. Però... c'era una
cosa che turbava la donna: un fatto che era accaduto molto tempo
prima, durante il party organizzato da Chichi per Gohan.
L'aveva
visto piuttosto scosso.
Aveva
allora deciso di seguirlo e quando l'aveva raggiunto... l'aveva visto
bene, non poteva sbagliarsi
Lui
stava piangendo... avrebbe messo la mano sul fuoco.
La
domanda che la tormentava da allora era:
-Cosa
aveva spinto un uomo orgoglioso fino alla morte ad abbandonarsi a
quella cosa così poco dignitosa per la sua folle razza? -
Lui
l'aveva abbracciata. Durante quel magico momento lei però
aveva sentito un'emozione stranissima.
Le
era sembrato che qualcosa o meglio qualcuno li stesse osservando.
Quell'emozione l'aveva provata varie volte.
Due
erano state la conferenza che veramente non era sola.
Una
volta quando era incinta si era ritrovata a scapicollarsi giù
per le scale per non fare tardi a una riunione. Durante la corsa era
inciampata.
Proprio
mentre cadeva qualcuno l'aveva afferrata impedendole di precipitare
nel vuoto.
Quando
si era girata per ringraziare non c'era nessuno.
L'altro
avvenimentob era avvenuto quando erano iniziate le doglie durante la
corsa in ambulanza si era sentita osservata e durante il parto
proprio durante l'ultima spinta aveva sentito una voce femminile
-Forza! - e una mano che la stringeva. Si...
era
sicura che quella presenza centrasse con il suo tenebroso compagno.
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