In cucina con Nico

di Ombra_Luna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pasta? ***
Capitolo 2: *** Delizioso ***



Capitolo 1
*** Pasta? ***


Pasta

Come al solito il tavolo di Ade aveva solo un occupante, il quale dopo il solito pasto (hamburger e patatine) se ne tornava come ogni giorno alla sua cabina. Stava passando distrattamente vicino ad un tavolo straripante di persone e il suo sguardo si soffermò su di un piatto. Rimase a fissarlo sbigottito per un tempo non definito quando si accorse a chi apparteneva quel piatto.
"Emm...cosa c'è Nico?" chiese imbarazzato il figlio di Apollo.
"Will. Cos'è?"
"Cos'è cosa?"
"Quello sul piatto!"
"È pasta. Dovresti conoscerla, sei italiano" disse uno sconcertato Will.
"So cos'è la pasta e quello non lo è" disse con lo sguardo truce rivolto al semidio.
"Come la definiresti allora?" chiese con ilarità Will.
"Sottospece di pasta scotta al ketchup. E non dirmi che ti piace davvero!?"
"Ovvio. Non la mangerei se fosse altrimenti. Come dovrebbe essere secondo il tuo dolce palato?" rispose scettico Will.
"Semplice pasta non troppo cotta ne troppo cruda accompagnata da un delizioso ragù" disse con aria trasognante Nico.
Will rimasto imbambolato ad ammirare il ragazzo immerso nei suoi pensieri affollati di pasta e sughi vari  ad un certo punto disse: "Fammela provare e poi giudico io quale sia migliore".
"D'accordo. Domani, ora di pranzo, nella mia cabina" rispose Nico appena senza pensarci notando un lieve rossore sulle guance del semidio che non si aspettava una risposta affermativa. Senza aggiungere altro continuo verso la sua cabina con un lieve sorriso stampato in viso.

~Mia prima fanfiction! Siate clementi, please :3~

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Capitolo 2
*** Delizioso ***


Pasta?

Delizioso

Era l’una meno cinque. Mentre gruppi di semidei affamati si dirigevano verso la mensa uno se ne stava fermo davanti ad una cabina indeciso se bussare o meno.
“Mi ha davvero invitato a pranzo? Era un invito? O solo un modo per insultare i miei gusti culinari?” pensava Will ciondolandosi sulla soglia.
L’invito improvvisato il giorno prima lo aveva sorpreso. Non si sarebbe mai aspettato una proposta simile dal cupo figlio di Ade. Nico aveva da sempre destato la sua curiosità ed interesse, chissà per quale motivo. Ed ora si trovata sulla sua soglia.
Nell’esatto momento in cui Will si decise di bussare la porta si apri e il ragazzo rimase con il braccio alzato e la mano chiusa a pugno a pochi centimetri dal viso di Nico.
“Contento che apprezzi il design della porta ma ci stavi mettendo troppo tempo”.
“… da quanto sapevi che ero qui fuori?” chiese imbarazzato Will
“Beh, ti avevo visto arrivare e volevo vedere quanto ci mettevi a bussare, ma alla fine mi iniziavo ad annoiare. Entra ora”
La prima cosa che colpì Will fu la luce presente dentro la cabina. Non era come appariva all’esterno buia e cupa. Ampie finestre illuminavano il semplice mobilio (ovviamente di colore nero) e rendevano l’ambiente accogliente.
Il biondo si ritrovò a seguire spaesato il moro che svoltò a destra rivelando una bella cucina di legno scuro pulita e ordinata.
“Perché hai una cucina se poi mangi in mensa con tutti noi?” disse Will sempre più curioso mentre il più piccolo si avvicino al frigo e iniziò a prendere gli ingredienti.
“Ognuno ha i suoi Hobby. Il mio è questo. Vieni aiutami a preparare il sugo” disse allungandogli una confezione di pomodori.
“Ma quando hai fatto spesa?”
“Ieri. Con i viaggi nell’ombra è un attimo”
“Come tuo dottore ti avevo proibito di utilizzare i viaggi nell’ombra” disse Will incrociando le braccia e gettando un’occhiataccia al suo paziente ribelle.
“Si, si ma ora renditi utile e taglia quei pomodori. Intanto io mi occupo del soffritto e metto a bollire l'acqua”.

~ Dopo qualche ora, dopo piccoli incidenti e taglietti sulle mani del figlio di Apollo ~

“Allora Will” incominciò Nico con un ghigno soddisfatto sul volto“Che ne pensi? Tutta un’altra storia rispetto al piatto di ieri vero?”.
Il biondo, che era totalmente immerso nel suo piatto, sollevo il viso e annui  con la bocca piena di pasta. A quel punto, con un sorriso stampato sul viso, anche il figlio di Ade iniziò a mangiare.
Per diversi minuti gli unici rumori che regnarono nella cucina furono il fruscio delle posate sui piatti. Solo quando i piatti furono vuoti vi regnò il silenzio. Ad un certo punto Will si mise a fissare il più piccolo che, arrossito per le attenzioni del ragazzo, si chiedeva se iniziare a parlare con il suo ospite o mettersi a sparecchiare, ignorando completamente il giovane che aveva creato quell’imbarazzante momento.
Stupendo completamente il Nico, il biondo si alzò e avvicinò una mano sul viso dell’altro e gli pulì con un dito una macchietta di sugo rimasta su un angolo della bocca. Lo stesso dito poi fini nella bocca di Will che sussurrò dolcemente la parola “delizioso”.

~ Spero vi piaccia il nuovo capitolo, nel prossimo pensavo di concentrarmi di più sulla preparazione (della pizza :3) ~

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