#Angel

Durante la loro avventura, Tiz si ritrovò molto spesso ad ammirare la popolarità Ringabel.

Farsi notare dalle ragazze non era semplice, eppure l'albino ci riusciva benissimo, anzi, molto spesso erano loro che tentavano di farsi notare da lui.

Ma la cosa che più colpiva Tiz era il modo con cui l'amico si comportava con loro, senza imbarazzarsi o frenarsi.

Per questo il ragazzo si accorse di provare una forte gelosia.

Dopotutto, mentre l'albino dichiarava il proprio amore a tutte le ragazze che incontrava, Tiz non riusciva neanche a dire ad Agnès che ai suoi occhi era bella come un angelo.

#Boyfriend

Agnès non sapeva cosa dire.

Non era mica facile chiedere a qualcuno di diventare il proprio ragazzo!

Al solo pensiero le guance della ragazza arrossirono vistosamente.

«Agnès?– chiese Tiz –Stai bene?– aggiunse poi, posandole una mano sulla fronte –Non pare tu abbia la febbre...»

La castana fece un passo indietro, allontanando Tiz con tutte le sue forze.

«N-non è nulla! Lascia stare!» urlò poi, correndo via.

Doveva aspettarselo, dopotutto per lei era impensabile riuscire a dichiararsi e poi Tiz non l'avrebbe certo ricambiata...

Per questo, quando il ragazzo la fermo, afferrandole il braccio e baciandola, Agnès pensò di stare sognando.

#Christmas

Agnès osservò il regalo che stringeva tra le sue esili dita.

Aveva fatto bene a comprarlo?

Ripensò a Tiz e a come il ragazzo aveva confidato a Ringabel che come regalo di natale voleva un bacio...

«Agnès, eccoti!»

La voce di Tiz la fece sussultare.

La ragazza si voltò, tendendo poi il piccolo pacchetto al ragazzo.

«Il tuo regalo... quello di cui parlavi con Ringabel.»

Il viso del ragazzo andò in fiamme.

«Agnès...– sussurrò poi, aprendo il regalo –N-non è proprio quello che intendevo...» aggiunse, osservando la scatola di cioccolatini con su scritto “Bacio”, sotto lo sguardo confuso della castana.

#Dream

Ogni volta che le accolite le chiedevano quale fosse il suo sogno, Agnès non sapeva come rispondere.

Aveva passato la sua vita a pregare per il cristallo del vento, chiusa tra le mura del tempio senza poter uscire.

Quindi, quale poteva essere il suo sogno?
Continuare a difendere il cristallo? Conoscere nuove persone? Visitare il mondo esterno? Uscire da quel maledetto tempio?

Non aveva una risposta, aveva troppi desideri per la testa e non riusciva a trovarne uno che spiccasse tra di essi.

Ma, quando i suoi occhi incrociarono quelli di Tiz, la castana capì: lei voleva sposare quel ragazzo.

#End

Tiz sapeva che quel momento sarebbe arrivato, il momento in cui tutte le sue forze vitali sarebbero definitivamente scomparse.

«Tiz me l'avevi promesso!»

Le parole della castana arrivavano dal frammento del ciondolo al collo di Yew, le lacrime ben visibili sul volto.

«M-mi dispiace Agnès...»

«TIZ!»

Un sorriso gli solcò il volto, mentre posava gli occhi sulla figura della ragazza che si trovava in quel piccolo cristallo.

«Grazie per aver creduto in me... fino alla fine...» sussurrò, le palpebre che si facevano sempre più pesanti.

«No!»

L'ultima cosa che sentì fu l'urlo disperato di Agnès.

Poi, tutto sprofondò nel buio.

#Future

«Hai finito il tuo lavoro?»

Tiz sorrise alla ragazza che l'aveva raggiunto sulla cima della collina della città di Caldisla.

«Sì, adesso possono pensarci le accolite.» gli rispose Agnès, mostrando al ragazzo il suo meraviglioso sorriso.

«Cosa farai adesso?»

«Pensavo di lasciare il nome “Oblige”» disse la castana, avvicinandosi a lui, mentre le guance le si tingevano di rosso.

«C-come?»

«Vorrei prendere il nome “Arrior”!– concluse, abbassando lo sguardo –S-sempre se per te va bene ovvio!»

Tiz sentì il cuore accelerare.

«C-certo che va bene!» esclamò, unendo le loro labbra in un tenero bacio, dando inizio al loro futuro insieme.

#Goal

Agnès non riusciva a capire cosa avessero sbagliato.

Avevano salvato il mondo, erano riusciti a fermare i piani malvagi di Airy... ma le cose non erano andate come lei aveva desiderato.

Sì, aveva raggiunto il suo traguardo... ma a che prezzo?

Accarezzò delicatamente la teca di vetro di fronte a lei, osservando il ragazzo immerso nel liquido al suo interno.

Tiz l'aveva abbandonata e questo non era minimamente ciò che lei aveva voluto. Forse, se lo avesse saputo prima, avrebbe desiderato di continuare a passare da una dimensione all'altra per sempre, piuttosto che mettere fine a quel loro lungo viaggio.

#Heart

Tiz era da sempre riuscito abbastanza facilmente a rubare il cuore delle persone che gli stavano intorno.

Non sapeva come, ma, come gli aveva fatto notare Ringabel, tutte le ragazze che lo incontravano finivano per trattarlo con interesse, facendo spesso anche ingelosire il suo amico.

Eppure, il ragazzo non riusciva a vedere il vantaggio di ciò.

Dopotutto, che senso aveva avere un potere del genere se non si poteva scegliere su chi usarlo?

Non gli interessavano gli interessavano le altre.

Era il cuore di Agnès che voleva.

E, per averlo, sarebbe anche arrivato a barattare tutti i cuori presenti nell'universo.

#Impossible

Agnès sapeva quale fosse il significato della parole "impossibile", eppure, ogni volta che gliela ripetevano, la ragazza la ignorava.

Non era la prima volta che le succedeva di andare contro quella forte impossibilità di cui gli altri parlavano dopotutto.

Nonostante tutti le avessero detto che non ce l'avrebbe fatta, era riuscita a riportare la luce nei cristalli.

Anche se tutti glielo ripetevano, lei era riuscita a salvare il mondo e a cambiare la mentalità del ducato.

Per questo, mentre gli scienziati di Eternia continuavano a dirle che era impossibile salvare Tiz, la ragazza non aveva intenzione di perdere la speranza.

#Journey

Tiz non si era mai pentito di aver accettato di aiutare Agnès quel giorno.

A ripensarci adesso, forse quella decisione poteva essere stata avventata.

Dopotutto, lei era piombata nella sua vita all'improvviso e lo aveva portato via dalle sue terre, in giro per il mondo.

Eppure, lui non aveva mai pensato di aver fatto la scelta sbagliata.

Anzi, più continuavano a viaggiare insieme e più il ragazzo voleva stare al suo fianco.

Per questo, nonostante sapesse che in gioco c'era la salvezza dell'intero universo, Tiz non poteva far altro che pregare che il loro viaggio durasse più al lungo possibile.

#Kidnapped

Agnès era stata rapita.
Questa era l'unica cosa che occupava la mente di Tiz da quando il ragazzo aveva riaperto gli occhi, dopo due anni di sonno profondo.
Nonostante sapesse che la lei stesse bene (ci aveva anche parlato dopotutto) il ragazzo non riusciva minimamente a prendere la situazione con la sua solita calma, così come Edea gli aveva fatto notare più volte.
Ma cosa poteva farci?
Il pensiero che le succedesse qualcosa lo tormentava giorno e notte.
Per questo, Tiz avrebbe fatto di tutto per velocizzare il loro cammino, anche se questo avrebbe significato essere odiato dai suoi compagni.

#Love

Agnès non era il tipo da urlare i propri sentimenti, neanche quando ne sentiva il bisogno.

Provava una punta di gelosia ogni volta che vedeva Ringabel decantare ciò che provava per Edea, chiedendosi come facesse il ragazzo a trovare tutto quel coraggio che lei aveva da sempre cercato ma mai era riuscita a scovare.

Aveva desiderato fin troppe di essere capace di compiere quel gesto, soprattutto in quei momenti in cui si trovava da sola con Tiz. Ma non c'era mai riuscita.

Per questo, continuava a sussurrargli l'amore che provava per lui, sperando che un giorno il ragazzo la sentisse.

#Map

Agnès guardava la mappa nelle sue mani, cercando di capire di fossero finiti.

Tutto era così confuso in quella cartina che per lei era praticamente impossibile capire quale fosse il sentiero da seguire.

Secondo quello che lei stava vedendo, alla sua destra dovevano esserci delle alte montagne, mentre davanti a lei doveva esserci un lago.

Ma loro si trovavano in una pianura in cui non c'era un filo d'acqua.

Esasperata, la ragazza stava per accartocciare quel pezzo di carta e gettarlo.

Ma, quando Tiz le girò la mappa di 90 gradi, ridacchiando, Agnès sentì le sue guance andare a fuoco.

#Night

«Non riesci a dormire?»

Quando Tiz sentì la voce di Agnès, si voltò.

«No, e tu?»

Lei scosse la testa, avvicinandosi alla ringhiera dell'aeronave e poggiando le sue braccia sulla ringhiera.

«Pensi che ce la faremo, Tiz?»

L'indomani avrebbero raggiunto il pilastro di luce e, con questo, anche la loro ultima battaglia.

«Sì, se saremo insieme.» le disse, tornando a guardare la distesa di nuvole.

Agnès non rispose.

L'unica cosa che fece fu poggiare la testa sulla sua spalla.

E fu così che rimasero: uno accanto all'altra, a darsi forza in quella che poteva essere la loro ultima notte insieme.

#Ok

«Tutto ok?»

La voce con cui Tiz le aveva posto quella domanda era un sussurro, un qualcosa che solo lei poteva sentire.

Si trovavano sul pavimento dell’aeronave, l’una sopra l’altro.

Agnès annuì leggermente, tentando di nascondere il proprio viso che stava andando a fuoco da qualche secondo oramai, esattamente dal momento in cui lei era inciampata, cadendo su di lui.

«Scusami...»

«Non scusarti, sto bene.»

Agnès si rese conto solo in quel momento di quanto fossero vicini. Se avesse voluto avrebbe anche potuto baciarlo.

«Che state facendo?»

Ma, quando Edea parlò, la vestale si tirò immediatamente su, distogliendo lo sguardo.

#Protection

Tiz era da sempre stato un tipo pacifico.

Fino a quel momento non aveva mai preso una singola arma in mano, neanche se la sua stessa vita era quella in pericolo minacciata.

Da quando aveva incontrato Agnès però, un fortissimo sentimento di protezione aveva iniziato a farsi strada dentro di lui, trasmettendogli una sensazione che non aveva mai sentito prima.

Tiz voleva proteggerla, tenerla al sicuro da tutti coloro che avevano intenzione di ferirla, farle anche da scudo se necessario.

Per questo il ragazzo continuava a stare al suo fianco, pronto a sguainare il suo pugnale in caso di necessità.

#Quiet

Agnès sapeva che Tiz era un tipo silenzioso.

Da quando lo aveva incontrato, il ragazzo aveva parlato solo quando era necessario, lasciando che fossero gli altri a fare i discorsi più lunghi.

Ma, anche se a tanti non piaceva quella sua caratteristica, la ragazza l’adorava.

Stando insieme a Tiz, Agnès aveva capito che il suo essere silenzioso non andava minimamente a nascondere la sua gentilezza che, anzi, veniva accentuata e mostrata agli altri proprio grazie a quell’aspetto del suo carattere.

Per questo adorava stare con lui, così come le piaceva il silenzio con cui lui le mostrava il suo amore.

#Regret

«Agnès attenta!»

Il corpo di Tiz si mosse più velocemente che potesse, mentre si frapponeva tra Agnès e il nemico, prendendo in pieno il colpo che l'orco aveva indirizzato verso di lei.

Aveva sentito la ragazza urlare mentre lui cadeva a terra, privo di sensi a causa dell'attacco troppo potente.
Che stupido era stato. Avrebbe potuto fermare facilmente la mazza del mostro e invece si era fatto colpire, preso com'era dal solo pensiero di doverla proteggere.

Ma, quando si risvegliò con la testa sulle gambe di Agnès che, dolcemente, gli curava la ferita, Tiz decise di non aver alcun rimpianto.

#Sacrifice

Tiz sapeva che facendo quel passo sarebbe andato incontro a morte certa. Ne era pienamente consapevole, fin dal momento in cui aveva osservato il nemico puntare il suo potente colpo in quella direzione, il punto in cui Agnès era rimasta completamente paralizzata dalla paura.

Nonostante questo, non si era tirato indietro. Anzi, si era lanciato su di lei, spingendola via prima che l'attacco la colpisse e prendendolo in pieno al suo posto.

Ma non si pentiva minimamente del suo sacrificio.

Infatti, anche se adesso si trovava in fin di vita, vedere che la ragazza stava bene lo rendeva enormemente felice.

#Time

Tiz non era per niente un ragazzo che prendeva facilmente l’iniziativa. In tutta la sua vita, l'aveva sì e no presa due volte e in entrambi casi non era andata a finire bene.

Per questo, continuava ad aspettare per dire alla ragazza di cui era innamorato quello che provava.

E se poi lei non l'avesse ricambiato? Se ci fosse rimasta male?

Ogni volta che Tiz si faceva coraggio, quei pensieri gli affollavano la mente, facendolo desistere.

Ma, quando Agnès fu la prima a fare il grande passo, Tiz capì che era stato uno stupido per aver aspettato tutto quel tempo.

#Unknown

Quando Agnès aveva lasciato il tempio, si era ritrovata in un mondo completamente sconosciuto.

Fino a quel momento aveva passato quasi tutto il suo tempo all’interno del suo santuario, uscendo solo quando era strettamente necessario e allontanandosi comunque molto poco dal luogo in cui risiedeva.

Per questo non aveva potuto nascondere il terrore che l’aveva invasa non appena era salita su quella nave mercantile, abbandonando il suo continente.

Nessuno l’avrebbe aiutata.

Dopotutto chi si sarebbe messo contro il Ducato?

Così, quando Tiz le tese la mano, dicendo che sarebbe stato al suo fianco la ragazza non potè che sentirsi sollevata.

#Victory

Tiz aveva gareggiato ben due volte contro la morte e in entrambi i casi ne era uscito vincitore.

Non sapeva neanche lui come avesse fatto a non perdere la sua vita in quei momenti così terribili, mentre la forza abbandonava il suo corpo.

Solo di una cosa era certo: l'unica cosa a cui riusciva a pensare in quegli istanti che potevano essere gli ultimi era il viso sorridente di Agnès, mentre lei chiamava il suo nome.

Per questo, poter adesso stringere il corpo della ragazza tra le sue braccia, era una vittoria ancora più desiderata di quella contro la morte.

#Wish

Agnès cercò di alzarsi in piedi, combattendo contro le fitte di dolore che gli lanciava il suo corpo, per raggiungere il ragazzo che si trovava inerme poco lontano da lei.

«T-Tiz...»

Fece solo un passo prima di cadere nuovamente a terra, respirando oramai a fatica.

Avevano fallito, Airy era riuscita ad avere la meglio.

Allungò il braccio, arrivando a fatica a stringere la mano del ragazzo che tanto amava e a cui mai avrebbe potuto dirlo.

«V-vorrei tanto un'altra possibilità...» sussurrò e, mentre i suoi occhi si chiudevano, non si rese conto che quel suo desiderio avrebbe potuto davvero avverarsi.

#Xtal

Prima di partire per il loro viaggio, Tiz aveva già sentito parlare dei cristalli che risplendevano nei tempi di Luxendarc, permettendo così ai quattro elementi di mantenere un equilibrio perfetto.

Da quello che aveva appreso dalle chiacchiere che vi erano nel suo villaggio, i cristalli erano come creature divine capaci di risplendere di luce propria.

Molti studiosi li consideravano addirittura lo spettacolo più bello della natura.

Ma, dopo aver visto il modo in cui Agnès risplendeva durante la cerimonia, Tiz capì che avessero torto: in quel momento quella ragazza era più molto bella di qualsiasi cristallo che avesse di fronte.

#Yo-yo

Nonostante Agnès sapesse di essere sempre più vicina a Tiz, era come se in realtà i suoi progressi fossero nulli.

Se avesse dovuto descrivere con una sola parola il suo rapporto con il ragazzo, lei sapeva che niente sarebbe stato più azzeccato di "yo-yo".

Non sapeva come spiegarlo ma, ogni volta che le sembrava di essere ad un soffio per poterlo afferrare, era come se lui le sfuggisse tra le dita.

Ma la ragazza non demordeva.

Per questo, ogni volta che il filo di quello yo-yo era abbastanza teso, lei allungava la mano, sperando che, un giorno, lui l'avrebbe afferrata.

#Zero

Se c’era una cosa che Agnès desiderava, era di poter finalmente riuscire ad avvicinarsi maggiormente a Tiz.

Ogni volta che ci provava infatti, la ragazza si ritrovava Airy tra i piedi, che le ricordava di doversi sbrigare per completare la missione.
Come se lei non lo sapesse.

Era a conoscenza del fatto che dovesse salvare il mondo e che non avesse tempo per quelle cose.

Ma, quando lui le si mise accanto, durante la battaglia finale, la ragazza afferrò la sua mano, facendo così in modo che la distanza tra di loro, anche se per poco, fosse uguale a zero.


NOTE:
Dopo anni sono riuscita a scrivere le 20 drabble rimanenti XD
Le ho scritte tutte durante il COW-T9 indetto da Lande di Fandom, tenutosi due mesi fa.
Quindi, dopo averle rilette, ho deciso di pubblicarle tutte così da avere finalmente questa raccolta completa.
Spero vi siano piaciute!