Kill Em With Kindness

di MahaMejri2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter I ***
Capitolo 2: *** Chapter II ***
Capitolo 3: *** Chapter III ***
Capitolo 4: *** Chapter IV ***



Capitolo 1
*** Chapter I ***




Afferrai il vero senso della frase dopo circa due minuti.
Alzai la testa verso mio padre e lo fissai sperando di aver sentito male.
" Questa volta non si discute e verrai a studiare nel mio istituto. Che ti piaccia o no, sono davvero stanco del tuo comportamento!"
sgranai gli occhi e apri la bocca in  cerca delle parole giuste per dissuaderlo dalla sua pazza decisione.
Andare nell'istituto di mio padre equivaleva a sotterrare la mia vita per sempre.
Dedussi che nessuna delle mie parole lo avrebbe convinto a lasciarmi, sembrava piuttosto incazzato e le rare volte in cui succedeva era caldamente consigliato consigliato stare zitti ma in quel momento, a mio rischio e pericolo, dovevo in qualche modo cercare di salvare la situazione.


"Papà è stato solo un incidente, ero in ritardo e allora ho pens-"

"Basta dire cazzate!" urlò furioso. 

Mia madre, che era seduto dietro di lui, alzò di scatto la testa spaventata.
Mio padre non diceva parolacce.
Non ne aveva mai dette o probabilmente non lofaceva davanti a noi, si limitava a dei semplici 'cavolo' e 'dannazione'.

"Ho parlato con il preside Wallis, mi ha detto che in tutto hai accomolato 35 ore di assenza"

il mio cuore si fermò. Ero nella merda. Quel bastrado del preside non aveva creduto alle mie giustificazioni false che gli avevo rifilato e cosi aveva spifferato tutto a mio padre.
Ingoai il gruppo che mi si era formato in gola.

"Cosa diamine facevi invece di andare a scuola? Eh?"

domandò avvicinandosi di più a me.
Ero terrorizzata ma sapevo che non avrebbe alzato le mani su di me.

"Rispondimi!" urlò.

Mi torturai il labbro inferiore cercandouna risposta che mi parasse il culo, ma non ne trovai.
Ero fottuta.
Avrei dovuto accettare la sua decisione e basta,
Cadde il silenzio assoluto mentre mio padremi guardava cercando di capire dove avesse sbagliato con me.

"Vai in camera tua e prepara le tue cose, tra due giorni partiamo"




Aspettai che i miei andassero a dormire prima di mandare un messaggio a Isac e avvisarlo che sarei uscita nel giro di due minuti.
mi alzai dal letto, indossai velocemente una felpa e mi avvicinai alla finestra dando un'ultima occhiata alla porta dietro di me.
Feci tutto con il minor rumore possibile, e una volta che ebbi toccato il suolo del giardino di casa mia tirai un sospiro di sollievo.
Il mio cuore batteva all'impazzata, l'avevo fatto mille volta ma quella volta era diverso.
Probabilmente sarebbe stata l'ultima.
Mi strinsi nella felpa e m'incamminai verso il cancello d'entrata, una volta li scorsi una figura incappuciata girata di spalle.
Camminai ancora per pochi passi poi lui si girò e mi guardò. 
Presi le chavi dalla tesca e apri il cancello lentamente.
Una volta entrato mi fissò per diversi secondi prima di sorridere lievemente.
Dopodiche mi avvicinai e lo abbracciai sentendo immediatamente le lacrime salirmi agli occhi. 

"Hey Layla, cosi mi stritoli" sussurrò stringendomi a lui.

Poggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi.
Non volevo pensare al fatto che avrei dovuto abbandonare il mio migliore amico, Isac faceva parte di me da sempre ed era l'unica persona che mi conosceva davvero.
Non avevo amici, avevo sempre avuto solo Isac.

"ti porterà via davvero?" chiese prendendomi il viso tra le mani.

Il suo sguardo era attento ma triste, sapeva già la risposta ma doveva sentirlo dire ad alta voce.
Guardai i suoi occhi blu e annuì lentamente.
Qualcosa nel suo sguardo cambiò e il mio cuore si spezzò, stava soffrendo.
Appoggiai le mani sopre le sue.

"Tornerò, dammi due mesi e tornerò. Non può tenermi lì per sempre." 

"Si che può, lui è tuo padre Layla. Può far"

"Isac, per  favore" lo interruppi pregandolo con lo sguardo di crederci almeno un pò.

"è già difficile così" sentivo le lacrime pronte a scendere ma non volevo piangere davanti a lui, o sarebbe davvero sembrato un addio.
E io avevo bisogno di sapere che l'avrei rivisto presto.

"lo so, mi spiace" si allontanò di colpo da me e si girò dandomi le spalle mentre mentre intrecciava le mani dietro la testa.
respirai profondamente.

 "Isac" lo chiamai.

"dammi un attimo Layla" 

Fissai le sue spalle larghe e cercai di controllarmi e non piangere, lui stava cercando di fare lo stesso.
C'eravamo stati sempre solo io e lui, avevo bisogno di Isac e non sapere quando l'avrei rivisto mi distruggeva.
Passarono diversi minuti e lui tornò da me, cercai di non guardarlo in viso ma avevo notato i suoi occhi lucidi e sentì una morsa allo stomaco.
Mi afferrò per la vita e mi abbracciò forte.
mi godetti quel momento e dimenticai tutto per un pò.

 "Presto Layla, presto.
"







hey :)
sono nuova qui, cioè è la prima storia che scrivo e spero che il primo capitolo sia uscito qualcosa di decente.
mi lascereste un recensione? Giusto per sapere se vi piace o se c'è qualcosa che non va, ve ne sarei molto grata.
un bacio, Maha. 


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Capitolo 2
*** Chapter II ***


MAHA La macchina si fermò e mi ritrovai davanti all' Harris Columbian Institute.
Era incredibilmente strano come una scuola da quattro soldi si fosse trasformata in uno degli istituti più prestigiosi d'America, non che non conoscessi le capacità di mio padre, era sempre stato bravo nel suo lavoro e si vedeva quanto ci tenesse. 
L'ultima volta che ci ero stata, ovvero tre anni fa, la struttura comprendeva l'edificio della scuola e gli alloggi per gli studenti ora era tutto decisamente più grande.
Si era aggiunto un enorme campus e altri due edifici laterali che dedussi fossero piccoli appartamenti per gli studenti.

"Sono cambiate un pò di cose" disse mio padre affianco a me. 

Mi girai a guardarlo e notai che anche lui stava guardando quello che era riuscito a fare, probabilmente orgoglioso del risultato finale. Chi non lo sarebbe stato?
Non risposi e scesi dalla macchina, fuori faceva incredibilmente caldo per essere febbraio.
Mentre facevo il giro dell'auto per recuperare le mie valigie vidi un uomo dirigersi verso di noi, indossava una divisa blu e ricordai vagamente di averlo già visto.
Mio padre scese dall'auto e lo salutò.

"buongiorno signor Harris, com'è andato il viaggio?" sorrise mentre mio padre gli porgeva le chiavi della macchina.

"stancante ma bene, lei come sta?" 

"bene grazie" rispose mentre mi lanciava un occhiata.

"lei è mia figlia Layla, starà con noi per un pò" lanciai un'occhiata a mio padre mentre ripensavo alle parole di Isac.

"molto piacere" mi sorrise.

Feci un piccolo sorriso per non sembrare scortese ma non dissi nulla.
Successivamente entrammo lasciando tutto a Rob, lui mi avrebbe portato le valigie in camera e per questo gliene fui grata.
Attraversammo il campus e cercai con tutta me stessa di non alzare il dito medio a tutti quei coglioni che mi fissavano, chiedendosi chi fossi.
Non ci voleva molto a fare due più due dato che ero con il preside della scuola, pensai.

"avanti Layla, datti una mossa" mio padre si girò a guardarmi mentre lanciavo occhiatacce agli studenti che continuavano  a tenere lo sguardo su di noi.
Non lo ascolti, continuai a camminare lentamente. Che fretta c'era di entrare la dentro?
Non che fuori fosse più gradevole visto tutti gli sguardi che avevo attirato, odiavo essere fissata e più volte Isac mi aveva detto che era per il mio aspetto.
Me ne rendevo conto anch'io, ero sempre stata soggetto di attenzioni da parte dei maschi ma mai una volta mi ero interessata realmente a qualcuno.
Solo ed esclusivamente ad Isac, il mio migliore amico da sempre.
Pensare a lui mi fece male e mi annotai mentalmente di chiamarlo non appena sarei stata sola.
Entrammo nell'edificio est, quello per gli alunni delle superiori, mentre quello ovestper quelli del college.
Non mi era mai piaciuto il fatto che questo istituto si comportasse anche come da college, in realtà nulla di questo istituto mi andava a genio.
Anche dentro la vita degli studenti non si fermava, era un via vai continuo.

"Layla!" mi sentì chiamare cosi girai il viso e vidi una signora con un vestito a fiori venire verso di me.
Ellen.
Sorrisi per la prima volta da quando ero lì.
Una volta davanti a me mi abbracciò e fui contenta di ricambiare l'abbraccio.

"Oh bimba, come sei cresciuta!" mi teneva per le spalle mentre mi guardava da testa a piedi.
sentì mio padre dietro di me ridere.

"come stai Ellen?" chiesi sorridendole.

Mi accarezzò la guancia "Bene bimba mia, tu?"

lanciai un'occhiata a mio padre "tutto apposto"

fu in quel momento che Ellen si accorse di lui, troppo concentrata su di me.

"oh Preside Harris, bentornato"

"buongiorno Ellen, non è una bellissima giornata oggi?" le sorrise mettendo in mostra le fossette che le donne adoravano. In effetti erano adorabili.

Ci dirigemmo verso l'ufficio di Ellen, che era la custode dell'appartamento per prendere le chiavi della mia stanza.

"grazie" mormorai mentre me le porgeva. Mi guardò e poi mi sorrise dolcemente, sapeva che non sopportavo l'idea di essere lì.

"sta sera salgo da te okey? So che hai tante cose da raccontarmi" annuì debolmente.

Poi mio padre mi condusse fuori 

"beh, benvenuta all'Harris Columbian Istitute."






Hey,
ecco il secondo capitolo.
lo so, è noiosetto ma questi capitoli iniziali mi servono per far capire come stanno le cose e presentarvi generalmente Layla.
cosa ne pensate di lei? Come ve la immaginate?
sarei davvero contenta se mi lasciaste una piccola recensione, mi piacerebbe sapere se questa storia potrebbe interessarvi.
Ne sarei davvero contenta.
probabilmente nei capitoli successivi Layla conoscerà qualcuno che a me personalmente piace da morire...
ahahahah ma chi sarà mai.
Anyway grazie per le 27 visualizzazioni ahaha, tengo particolarmente a questa storia e ho tante idee carine.
ora vado, recensite mi raccomando.
Un bacio, Maha.

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Capitolo 3
*** Chapter III ***


ju Quando mi svegliai fu per colpa del mio cellulare.
Era in vibrazione ma faceva un casino della madonna ugualmente.
Lo presi e guardai chi mi cercava, mia madre.
chiusi gli occhi e mi girai dall'altra parte ignorando il telefono.
Prima o poi avrebbe smesso.
Non mi andava di parlare con lei, non mi andava di parlare con  nessuno in realtà.
Non avevo mai avuto un bel rapporto con mia madre, e il fatto che non avesse mosso un dito per dissuadere papà dalla sua decisione non migliorava la situazione.
Le volevo bene ma a volte non la capivo proprio.
Era così dannatamente fragile, ed era sempre triste.
Non ricordo nemmeno l'ultima volta che l'ho vista sorridere, ed era così snervante vedere mia madre così.
Tante volte avevo cercato di parlarle ma ogni volta lei mi aveva trattato come se non capissi, e di conseguenza mi arrabbiavo.
Che problemi poteva mai avere?
Mi sembrava di non conoscerla affatto.
Cercai di riaddormentarmi ma non ci riuscì, intanto però il telefono aveva smesso di suonare.
Guardai l'ora e notai di aver dormito per ben 3 ore.
Stavo per alzarmi quando sentì la porta di camera mia aprirsi.

"Penso dorma, non so prim-" comparvero una ragazza e un ragazzo.

Entrambi mi fissavano come se avessi qualcosa in faccia, il che era probabile dato che mi ero appena svegliata e dovevo avere un aspetto orribile
.
"ciao" fece la ragazza sorridendo. Aveva lunghi capelli biondi e un viso paffutto.

"hey" risposi mentre spostavo sul ragazzo.Aveva le labbra schiuse e mi fissava. Mi venne quasi da ridere ma stetti zitta e mi complimentai con me stessa.

"io sono Kaylee, e lui è Adam" si presentò dandogli una leggere gomitata.Lui sembrò riprendersi ed io sorrisi divertita "Layla".

"ti abbiamo svegliato?" chiese Kaylee mentre si toglieva la giacca.

Scossi la testa e prima di poter aggiungere qualcosa Adam si sedette sul letto di Kaylee,che era di fronte al mio "Layla, non sei americana vero?"

"mio padre è americano, mentre mia mamma è spagnola"
spiegai legandomi i capelli.

"spagnola! ecco perchè sembri.." inarcai un sopraciglio "sembro?"

Lui arrossì di colpo "no, nulla"

Era un bel ragazzo, aveva i capelli castani ricci e due occhi verdi luminosi.
Gli lanciai un'occhiata divertita e spostai la mia attenzione sulla porta del bagno, avevo bisogno di una doccia.

"Layla, noi stiamo andando a mangiare qualcosa. Ti va di venire?"  propose Kaylee mentre si spazzolava i capelli.
La fissa per vari secondi  chiedendomi se fosse salita solo per pettinarsi i capelli.
Avevo una certa fame ma non mi andava di uscire per ora.

"Ho bisogno di farmi una doccia e poi credo che metterò apposto le mie cose" spiegai alzandomi.
entrambi annuirono ed io senza aggiungere nient altro presi quel che mi serviva ed entrai in bagno.
                                                                                                ****

Passai il resto della serata a disfare le mie cose e a parlare al telefono con Isac.
Mi era mancato così tanto in quei due giorni e decidemmo che ogni sera ci saremmo sentiti al telefono. Un modo per aggiornarci su tutto quello che ci succedeva, ma mi sembrò subito strano.
Di solito non avevo bisogno mai di raccontargli nulla, lui era sempre lì con me.

"ti voglio bene Layla, fai la brava"

"Sempre, a domani Isac" e staccai.

Mi stesi sul letto e guardai il soffito. Erano le 11 di sera e fuori sembrava che i ragazzi si stessero parecchio divertendo. Si sentivano risate, grida tra amici e musica. Nulla di fastidioso. Mi sorpresi che papà non avesse imposto qualche regola ferrea sull'orario per poter stare in giro, ma immagino che lui stesso si fosse accorto che passare la propria vita in un istituto era già parecchio snervante.
Anche se l'istituto in questione era uno dei più famosi e ricercati dalle famiglie Americane, che pagavano un'occhio della croce per poterci mandare i propri figli.
Ciò significava che erano tutti figli di papà,una motivazione in più per cui odiavo quel posto.
Il che detto da me era ironico ma sapevo che in me non c'era assolutamente nulla che potesse portare la gente a chiamarmi  "figlia di papà".
Vivevo in una villa enorme ma gli unici soldi che chiedevo a mio padre erano quelli che mi servivano quando uscivo con Isac.
Non avevo nemmeno una macchina, non ne avevo mai sentito il bisogno.
C'era quella di Isac e a me piaceva guardarlo guidare.
Sentì un vuoto nel petto ma non piansi.
Rimasi stesa sul letto per non so dire quanto, probabilmente per ore.
Kaylee tornò verso l'una di notte e non so perchè mi aspettai di vederla ubriaca.

"Ciao Layla, ancora sveglia?" mi sorrise gentile perfettamente sobria.

"come funziona qui?" chiesi.

Si sedette sul letto mentre si toglieva le scarpe, mi lanciò un'occhiata interrogativa e chiese "cosa intendi?"

"potete stare in giro quanto volete?"
mi spiegai meglio.

"Mezzanotte è il limite, ma se qualcuno si trattene fuori il più del dovuto non succede nulla. L'importante è non dare fastidio"

Aveva senso.

"capisco" mormorai e appoggiai la testa sulla parte fresca del cuscino. Odiavo quando diventava bollente.

"io vado a farmi una doccia" m'informò e subito dopo si chiuse in bagno.

Spensi la luce e rimasi ad ascoltare il rumore dell'acqua fin quando non mi riaddormentai.


Quella mattina fu un trauma svegliarmi, ero tremendamente stanca sebbene avessi passato la giornata a dormire.

"Forza Laylina, oggi inizia la tua nuova vita" disse allegramente Ellen mentre mi porgeva il foglio dei corsi che avrei dovuto seguire.

Per quanto amassi quella donna le rifilai un'occhiataccia.

"Questa non è la mia nuova vita" scandì bene le parole.

Il suo sorriso scomparve immediatamente "mi spiace, vedo che dopo tre anni non è cambiato nulla"

"no"
confermai uscendo dal suo ufficio, mi sistemai la tracolla sulle spalle e m'incamminai verso il campus.

"hey, aspetta! Non volevo farti arrabbiare" Ellen mi affiancò e mi rivolse un sorriso carico di scuse.

Dannazione.

"si, lo so. Mi spiace..." mormorai. "è solo che tutto  questo non mi piace" circondai tutto quello che avevo intorno con un gesto della testa.

"non è così male, fidati" era così male invece ma non dissi nulla.


Mi feci accompagnare al bar e mi diedi appuntamento con Ellen dopo le lezioni, si sarebbe fatta scusare dato che ieri non era potuta salire da me.
Notai con mio grand disappunto che il bar era pieno, c'era una fila infinita ed io avevo bisogno di un dannato caffè.
Mi misi dietro a dei ragazzi, aspettando con impazienza il mio turno.
Uno di loro si girò a gridare qualcosa a qualcuno alle mie spalle poi posò lo sguardo su di me.
Feci un piccolo sorriso che agli occhi di qualcuno sarebbe potuto risultare malizioso.

"hey" dissi fissando i miei occhi nei suoi.

Lui sembrava essere caduto in trance.

"Idiota muoviti, non ho tempo da perdere" pensai.

"Michael cosa f-" un altro ragazzo si girò.

"ma buongiorno splendore" disgustoso.

"posso chiedervi un favore?" misi in mostra il mio miglior sorriso

Entrambi annuirono immediatamente.

"non è che posso passarvi davanti? sono davvero in ritardo"

"che domande, certo piccola"
ignorai come mi aveva chiamato o gli avrei assestato un bel pugno in faccia. Il mio amore per la caffeina salvò la faccia da culo di quell'idiota.

"grazie mille" smisi di sorridere e passai davanti a loro.

Non era esattamente una conquista considerato che c'erano altre 73827981 persone davanti a me ma ancora una volta ero riuscita a dimostrare a me stessa cosa ero capace di fare con un sorriso.
La giornata proseguì in modo veloce, con mia grande sopresa non mandai a fanculo nessuno.
Avevo capito tre cose:
1)mi erano piaciute quasi tutte le lezioni, sopratutto quelle di filosofia.
2)il bar faceva un caffè da sballo.
3)avevo bisogno di fumare una sigaretta.


Tornai in camera che erano le sette ebbi il tempo di posare i libri sul letto che Ellen si presentò alla mia porta con un'enorme pizza.
Passammo tutta la serata insieme e solo quando se ne andò mi resi conto che Kaylee non era tornata in camera per tutta la giornata.
Quella mattina mi aveva lasciato il suo numero ma non avevo intenzione di chiamarla.
Andai in bagno e mi guardai allo specchio.
Mi lasciai i capelli e osservai il mio viso senza trucco, Isac mi preferiva così e da un paio di mesi avevo deciso di abbandonare i trucchi.
Mi feci una veloce doccia e dopodichè indossai un paio di jeans stretti  e una canottiera.
Avevo intenzione di fare un giro giù al campus e vedere se riuscivo a procurarmi una sigaretta.
Asciugai i capelli e uscì subito dopo essermi infilata una giacca di pelle nera.
Fuori non faceva per niente freddo, amavo quel tempo mite.
Notai che la gente passeggiava tranquilla, alcuni si erano messi seduti nell'erba in mezzo al campus e c'era persino chi suonava la chitarra.     Tutti sembravano rilassarsi, fatta eccezione per me. Mi sarei rilassata solo quando avrei avuto una sigaretta tra le labbra.
Andai al bar e ordinai una coca cola, mi sedetti sul tavolino e presi a fissare i ragazzi che passavano di lì.
Stavo ben attenta a non farmi scappare nessuno e dopo circa un'ora iniziai ad innervosirmi.
Non so perchè ma aspettavo di vedere qualcuno con un pacchetto di sigarette in mano quando sarebbe stato più facile chiedere in giro chi lo avesse.
Così decisi di chiedere al primo che passava, intravidi una ragazza dai capelli rossi entrare nel bar così mi alzai lanciando un ultimo sguardo davanti a me.

Fu così che lo vidi.

Non avevo idea di come e quando fosse comparso.

Era appoggiato al muretto di fronte al bar.
 
Era vestito di nero, e il tutto faceva a botte con i suoi capelli color biondo.
Tutto,dal suo abbigliamento al suo ciuffo ribelle, gli davano quell'aria da cattivo ragazzo.
Il suo sguardo ero fisso su di me, per la prima volta non mi dava fastidio lo sguardo di qualcuno.
Qualcosa mi diceva che avrei dovuto guardare altrove, andare dalla ragazza rossa e chiederle se avesse una sigaretta.

Ma non lo feci.

Non distolsi lo sguardo.

Non andai dalla ragazza dei capelli rossi.

Il biondo senza smettere di guardarmi si accese una sigaretta e giurai  di averlo visto accennare un sorriso quasi a sfidarmi di avvicinarmi.

In contro in tutto a quello che avevo sempre fatto, andai verso di lui.

E non per la sigaretta.






Okey, eccomi.
Ho postato subito il terzo capitolo, e credo che in linea massima mi piaccia.
Sopratutto la parte finale, gne.
Anyway le visualizzazioni della storia  crescono ma ho ricevuto una sola recensione, I'm so sad.
Ahahah vabbè, aspetterò con ansia che vi facciate vive.
Allora cosa ne pensate? Io sinceramente adoro Layla (scontato Maha, scontato)
e ora non vedo l'ora di scrivere i momenti hbcbdcg tra lei e Bibs.
Mi farebbe tanto piacere se lasciate una piccola recensioneeee, piccina.
Comunque come Layla pensavo a Cindy Kimberly, non so se la conoscete.
E la ragazza di cui Justin aveva postato la foto tempo fa chiedendo chi fosse, è di una bellezza assurda quella ragazza.
Ora mi dileguo, un bacio.

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Capitolo 4
*** Chapter IV ***


has they


Non avevo la più pallida idea di quel che stavo facendo, mi sentivo come una ragazzina delle medie che aveva bisogno di un pretesto per avvicinarsi al ragazzo che le piaceva.

La cosa che mi sorprese era che non sapevo nulla di quel ragazzo, sapevo solo che il suo viso era di una bellezza assurda.
E ne ebbi conferma quando fui ad un passo da lui.
Lui continuava a fumare ma il suo sguardo stava studiando il mio viso attentamente.
Sentì una stretta allo stomaco e  capì di essere dannatamente nervosa.

"Layla riprenditi" pensai.

"hai percaso una sigaretta?" chiesi cercando di tenere la voce ferma.

Sembravo una stupida bambina.
Lui fece un piccolo sorriso, non capivo se mi stesse prendendo in giro o se la cosa lo divertiva.
Entrambe le cose non erano buone.
S'inumidi le labbra ed io non feci altro che fissarlo ipnotizzata.

Poi prese un altro tiro "Come ti chiami?" chiese guardandomi negli occhi.

La sua voce era bassa, e roca. Una strana sensazione di calore mi scaldò il corpo.

"Layla, tu?"

"Non dovresti essere a letto?"

Lo  fissai incredula, non l'aveva detto davvero.
Gli avevo davvero dato l'impressione di essere una fottuta bimba?
Mi maledì mentalmente.

"E tu invece dovresti darmi quel pacchetto" indicai il pacchetto di sigarette appoggiato sul muretto accanto a lui.

Di certo non si aspettava quella risposta, il suo sguardo inchiodò il mio e non sembrava divertirsi più.

Credevo mi stesse per mandare a fanculo invece si avvicinò a me, portò le labbra vicino il mio orecchio e disse "Ti darò una sigaretta ma solo perchè mi piaccino da morire i tuoi occhi, ed è raro che qualcosa mi piaccia Layla"

Rimasi immobile mentre  un brivido mi passava lungo la schiena.
Sentì il cuore battermi all'impazzata e nella mia testa continuavo a ripetere il modo in cui aveva pronunciato il mio nome.
Si allontanò da me, mi porse la sigaretta ed io senza nemmeno ringraziarlo me ne andai completamente stordita.



                                                                                            *****

Presi un altro tiro buttando fuori il fumo. Erano le due di notte e avevo aspettato che non ci fosse più nessuno in giro per godermi quel momento di tranquillità. Ma non ero affatto tranquilla, sebbene stessi fumando.
L'incontro con quel tizio mi aveva scosso, e non poco.
Che cavolo avevo in testa? Perchè mi ero avvicinata a lui?
In quel momento, quando lo vidi, pensavo a tutto tranne che alla sigaretta.
Il suo sguardo era tanto profondo da farmi perdere la ragione, i suoi occhi  mi erano sembrati quasi dorati e il suo profumo mi aveva fatto girare la testa.
Ero completamente andata, da quando mi comportavo come una fottuta marmocchia?
Non era il primo bel ragazzo che vedevo ma c'era qualcosa in lui che mi attirava da morire.
Subito con la mente andai al momento in cui mi aveva detto il motivo per cui mi stava dando la sigaretta, e potei fare altro che rabbrividire ripensando a come aveva pronunciato il mio nome.
Presi un altro tiro e scossi la testa cercando di concentrarmi, dovevo smetterla.
Finì di fumare la sigaretta e decisi di tornare in camera.
Trovai Kaylee addormentata, la guardai per pochi secondi poi andai in bagno e mi svestì.
Mi feci una doccia veloce e subito andai a letto.
Guardai il telefono e vidi che Isac mi aveva cercato, gli mandai un messaggio per dirgli che lo avrei chiamato domani.
Mi girai verso la finestra e presi a guardare il cielo completamente coperto di stelle e immprovisamente mi vennero in mente gli occhi del ragazzo.
Chiusi di scatto gli occhi ma non servì a nulla.
Quella notte non dormì per niente.






Hey girls, rieccomi.
Si sono incontrati yeee. Cosa ne pensate del banner? Vi piace?
Comunque sto continuando a non ricevere recensioni e probabilmente questa storia non vi interessa quindi boh, posterò questo capitolo e vedremo.
Sennò penso che  smetterò.
Anyway ditemi che ne pensate pls.
Kiss, Maha.



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