Me + Te

di HappyLife
(/viewuser.php?uid=943493)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sognando ***
Capitolo 2: *** Una sorpresa per me ***
Capitolo 3: *** Prime gelosie ***
Capitolo 4: *** Kiss And Light ***
Capitolo 5: *** " Che cosa vuoi da me? " ***
Capitolo 6: *** Un numero per Nami ***
Capitolo 7: *** Solo Tu ***
Capitolo 8: *** Gelosie e mal d'amor ***
Capitolo 9: *** Restare ***
Capitolo 10: *** Siamo in un film horror? ***
Capitolo 11: *** Segreti e cambiamenti ***
Capitolo 12: *** Mi ama? ***
Capitolo 13: *** Me + te ***



Capitolo 1
*** Sognando ***


Benvenuti nella mia vita fatta di tristezza!

In questo squallido bagno del locale sto cercando di mettermi il mascara, riempirmi di trucco e poi tornare a casa per pulirmi.

Non so quanto tutto cio' dovrà durare ma spero che presto avrò abbastanza soldi per aiutare la mia cara nonna.

" Sei pronta, Alma? " mi chiede Nami, la mia migliore amica, l'unica cosa decente che ho trovato in questo posto.

" Non lo sono mai stata " ammetto sincera.

Come sempre, uomini di tutte le età si avvicinano a noi. Cerco di tirare la gonna il più giù possibile finché Monet, la segretaria di quel gran schifoso, mi guarda male. Non so perché mi odia.

Mi metto a ballare su un cubo lasciando che la musica si impossessi di me, forse l'unica in grado di farmi dimenticare tutto.

Vengo disturbata dal braccio destro del capo, Diamante.
" Ehi bambolina, guarda quell'uomo facoltoso e ricco. Ti vuole per una notte, scendi da qua e fallo divertire " mi dice viscido.
Lo guardo: uomo di mezza età con i capelli tinti di biondo e una camicia slacciata. 
Senza dire niente, scendo e vado da lui.
" Mi hanno detto che hai chiesto di me  " mi muovo sensuale verso di lui facendo finta di essere entusiasta all'idea di passare una notte con lui.
" Si infatti " si lecca la lingua e mi guarda dall'alto al basso.
Lo prendo per mano e con il miglior sorriso finto lo trascino vero una delle camere.

Per fortuna è mattina, vuol dire che per oggi è tutto finito.
Passo davanti allo specchio: i miei occhi verdi sono spenti mentre i capelli neri sono tutti arruffati. Il trucco è colato per la guancia forse perché ieri non sono riuscita a nascondere le mie emozioni.
Mi praparo per andare all'università: una canotta bianca, un pantalone nero e le mie classiche converse nere. Mi trucco un po' per nascondere la notte precedente e faccio una coda alta dove appoggio i miei occhiali neri e sono pronta.

Vedo la nonna dormire quindi decido di non disturbarla, povera la mia dole nonnina, se sapesse cosa sto facendo per lei ne soffrirebbe troppo.

Arrivata all'università trovo Usop, il mio migliore amico. Ci conosciamo da quando siamo piccoli.
" Oi, Alma " mi saluta tutto energico. 
" Buon giorno Usop, come stai? "  da altro canto io devo sforzarmi.
" Benissimo ora che ci sei...Cioè...bene " balbetta in modo strano ma ormai ci sono abituata.
" Ne sono contenta " 
" E tua nonna? " il suo tono cambia anche lui ci tiene a lei.
" Come sempre ma sto trovando i soldi " abbasso gli occhi.
" Mi dispiace...fammi un sorriso, forza " e non posso che non accontentarlo.

Dopo il corso di biologia andiamo a mensa.
Ci sediamo al solito posto ma questa volta non siamo soli.
" No, ci dobbiamo sedere per forza vicino a quei perdenti  " Perona, la sua voce da oca la riconoscerei fino a Marte.
" Purtroppo sono gli unici posti liberi Perona-ya " 
Un gruppo di ragazze e ragazze si siedono a semi cerchio vicino a noi. 

" Scusate, potete sedervi da un'altra parte? " questa volta a parlare è Bonney.
" Ci siamo seduti noi per prima qui, andatevene voi " rispondo a tono.
" Come ti permetti di rispondermi male a me? Ho la borsa di studio da Cheerleader, mentre tu chi saresti? " mi chiede con sfida.
" Alma Cruz, piacere, miss voce stridula " allungo la mia mano verso di lei che ovviamente non accetta.
" In che corso sei, Alma- ya " una voce che ho già sentito prima. Il mio nome, pronunciato da lui mi fa perder un battito.
" Biologia " verde nel grigio.
" Non ti ho mai vista " 
" Neanche io " ora il mio tono è più calmo quasi ipnotizzato da quegli occhi.
" Sicura? Mi ricorderei di una ineducata come te " mi sveglio dal mio stato di trance.
" Cosa hai detto? "  alzo leggermente la voce.
" Che non si risponde in maniera ineducata. Ma da una così che  cosa posso pretendere? " il suo sorrisetto strafottente.
Questa è troppo.
Mi alzo e con il bicchiere in mano di aranciata mi avvicino a lui e glielo tiro dritto in faccia!
Lui mi guarda con sguardo omicida.
" Ho ragione sei ineducata " la sua voce e diventata sadica ma non mi fa paura, ho visto ben peggio.
" Fottiti " gli sputo dura.
" Che succede? Scusate il ritardo, mi sono perso " spunta fuori un ragazzo dai capelli corti verdi.
" Andiamo Usop, mangeremo fuori. "

" Non lo sopporto e purtroppo facciamo pure biologia insieme " arrabbiata urlo con Usop, poverino.
" Cerca di dimenticarti di lui e pensa alla lezione di nuoto. Ti va di uscire stasera? "
" No, non posso almeno questa sera devo riposare " abbasso il capo stanca, stanca di tutto.
" Perché ieri che cosa hai fatto? " mi chiede curioso.
" No, no niente " 
" Cambi tono quando menti " mi conferma con il suo sguardo indagatore.
" Ehi Usop, la lezione di arco è cominciata! " Grazie prof, grazie.
" Arrivo! E tu, occhio " detto ciò se ne va.
Guardo l'acqua della piscina cercando di dimenticare quella volta in cui ho perso i miei genitori. 
Metto solo la punta del piede destro quando sento due braccia spingermi.
Non so ancora nuotare bene e mi sento affogare.
" Così impari a insultare me e al mio ragazzo " Bonney, Perona e una ragazza dai capelli celeste, ridono di gusto e se ne vanno.
Chiudo gli occhi e vedo mia mamma e mio padre, finalmente sorrido, quando qualcuno mi prende e mi porta su, a respirare.
Il ragazzo di prima, quello della mensa.
Sento il suo respiro vicino alla mia bocca.
" Stavi affogando in una piscina dove si tocca? Divertente! Al contrario tuo, io non porto rancore verso d te " mi soffia sulle labbra.
Non riesco a muovermi ipnotizzata di nuovo dai suoi occhi.


Leggimi: ciao ragazze spero che questa nuova storia vi piaccia. 
Se ci fossero errori vi chiedo scusa di nuovo per la mia doppia etnia ma se volete aiutarmi, io lo accetto.
Un bacioooo


 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Una sorpresa per me ***


Dopo quello che è successo sono corsa a casa e senza mangiare mi sono buttata nel letto.
Sento ancora le sue mani che mi sfiorano la guancia per poi togliermi i capelli dal viso bagnato, in quel momento le mie gambe molli non reggevano tanto che mi sono dovuta aggrappare al suo petto.
Mi alzo, accendo il computer e cerco di scoprire qualcosa su di lui.
Come foto profilo c'è lui con un ragazzo che sorride e una cicatrice sotto l'occhio, impegnato con Bonney e aspirante dottore. Trafalgar Law.
Spengo tutto e vado a cucinare qualcosa per la nonna, io non ho fame.
In sala mensa Usop continua a fare battute su quello che è successo ieri.
" Io, il grande Usop un giorno comanderò 100 mila uomini e gli farò vedere chi sono! Come hanno potuto buttarti nella piscina, tu non sai notare! Quelle stupide ragazze..."
" Dai non importa, fa niente. Mi sono rialzata e sono tornata a casa senza alcun problema " in realtà non è andata proprio così ma non voglio parlare di Law con lui.
Non fa in tempo a rispondermi che la carica dei 101 fa il suo ingeresso in mensa. Si comportano come divi del cinema quando in realtà non valgono niente!
Nel vedere Bonney attaccata al suo braccio, sento una fitta al cuore.
" Andiamocene, non voglio altri problemi " per fortuna il mio migliore amico mi ascolta e viene fuori con me.
Per tutto il tempo ho cercato in tutti i modi di evitarlo.
Ma non sempre la vita va come vuoi tu!

Passeggiando per il lungo corridoio, la lezione mi annoiava, trovo Law vestito con un camice bianco insieme al ragazzo dai capelli verdi e quello della foto.
Non sapendo che cosa fare mi nascondo nel primo posto che trovo che per mia sfortuna è il bagno degli uomini.
Purtroppo entrano anche loro e chiudo la porta a chiave sperando che non scelgono proprio questo bagno.
" Oggi ci divertiremo al locale " non so chi sia ma la sua voce è molto allegra, molto.
" Ah, io preferirei dormire " 
" Sarà interessante stasera " questa è la sua voce.
Qualcuno cerca di aprire la porta.
" Occupato " camuffo la voce in modo più dura e maschile.
Sento una leggera risatina.
" Pensavo che stasera ti avrei fatto io la sorpresa ma, evidentemente, l'hai fatta tu a me " 
Spalanco gli occhi e alzo lo sguardo incontrando il suo grigio. Si è arrampicato, sapeva che io ero qui, sbruffone.
" Che c'è? Non posso entrare nel bagno degli uomini? " faccio finta di niente e distolgo o sguardo.
Mi tornano in mente le sue parole.
" Quale sorpresa? " 
" Lo scoprirai stasera " ghigna e se ne va lasciandomi sola.

Il mio abito consiste in reggiseno e pantaloncino di jeans corto, molto elegante e raffinata!
Mi guardo allo specchio e vedo solo l'ombra della brava ragazza che ero.
" Ehi cucciolina, non guardarti troppo se no ci stai male " Robin, che farei senza di te.
" Nami è già arrivata? " 
" Si, sta gia contrattando con un ragazzo " dice mentre si mette il rossetto fucsia.
" Allora andiamo! " la prendo per il braccio e la trascino fuori.
Infatti Nami sta guardando come una felina il ragazzo dai capelli verdi.
Il ragazzo dai capelli verdi? L'amico di Law? Sbianco.

" Oi, il signorino vuole parlarti " Diamante mi sussurra all'orecchio.
Entro nella camera dove Doflamingo mezzo nudo e Monet, la segretaria gli accarezza il petto. Disgusto.
" Il mio figlioccio mi ha chiesto di te, ti aspetta nella camera numero 4, la suite. Comportati bene!  " mi ammonisce.
" Certo, nessun problema! Passerà una notte indimenticabile " mi fingo felice ma in realtà non lo sono.
" Comunque aspetto anche io la mia notte indimenticabile, tu sei mia lo sai? " calca il mia, provo un brivido freddo.
Non rispondo, apro la porta ed esco.
" Forse, è un ragazzo giovane, lo spero. Basta vecchi " penso tra me e me.
Arrivata alla suite 4 passo la carta ed entro. Le luci sono accese ma di lui non c'è traccia.
" C'è nessuno? " chiedo timorosa. Non ricevendo risposta penso di andarmene, quando una mano imi impedisce la vista.
" Stai tranquilla, rilassati " che voce roca e sensuale!
Fa passare l'altra mano sulla pancia scoperta, tocca un mio seno e arriva al collo. Poi appoggia la sua bocca e mi lascia una scia di baci.
Sento che sto per perdere la cognizione della realtà. Nessuno mai mi aveva toccato in questo modo.
Mi giro verso di lui e lo bacio con passione.
Un bacio capace di togliermi il fiato e farmi aggrappare a lui disperatamente.
Il corpo è giovane e ben allenato, quindi deve essere un ragazzo di circa la mia età.
Mi spinge indietro e mi adagia dolcemente sul letto, facendomi passare un braccio dietro la schiena e una mano sotto la testa. Si fa spazio aprendomi leggermente le gambe e mette il suo ginocchio.
Mi sento impazzire mentre bacia di nuovo il mio collo. Gli tolgo la maglia per sentirlo meglio.
Voglio risentire di nuovo la sua voce.
" Chi sei? " gli chiedo.
" Chiunque tu vuoi che io sia " mi soffia sulla bocca ormai gonfie per via dei baci.
" Voglio vederti " gli sussurro mentre lui lascia scie di baci sul mio petto.
" Ne sei sicura? "
" Si " rispondo convinta più che mai.
Si alza leggermente da me e mi toglie la benda.
Ci metto un po' a mettere a fuoco: capelli neri spettinati, un tatuaggio a forma di cuore sul petto, jeans chiari e degli occhi grigi. Trafalgar Law.
Spalanco gli occhi e mi sento sbiancare. Tutta la magia del momento è andata distrutta.
" Ti è piaciuta la sorpresa? " ghigna.
Lo scanso e grido a più non posso cercando di uscire velocemente da quella stanza.


Leggimi: Ringrazio tutte le persone che visitano, e a chi recensisce. Mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate, io ci metto tutta me stessa. Un baciooo

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Prime gelosie ***


" Dove scappi? Torna qui! " 
Non sento ragioni, scappo a più non posso verso la porta di uscita.
Per fortuna non ho dovuto rivestirmi.
Il corridoio mi sembra infinito, cosa ci faceva li Law? Il figlioccio di Doflamingo? Non riesco a pensare lucidamente, ho bisogno di tornare a casa.
" Nami, per favore puoi dire al capo che sono dovuta andare via per colpa di una brutta emicrania? " la voce mi trema ancora.
" Sicura di stare bene? " incrocia le braccia e sbuffa.
" Che ti è successo? Come mai sei arrabbiata? "
" Zoro, il ragazzo di prima mi ha rifiutata! A me! Gli uomini fanno follie per me e lui preferisce il sakè! Tsk! " è decisamente arrabbiata.
" Possiamo parlarne domani? Ora devo correre via "
" Ma è successo qualcosa di grave? " mi chiede apprensiva.
" No, stai tranquilla. " 
Dopo aver finto un sorriso esco di tutta fretta.
" Doflamingo non sarà felice di sapere che mi hai deluso " mi provoca ghignando.
Mi giro verso di lui e lo trovo ancora senza maglietta appoggiato a braccia conserte sul davanzale della finestra.
Alzo il dito medio e corro in direzione di casa.

Arrivata mi butto sul letto, annuso la pelle del braccio e sento ancora il suo profumo su di me. Scosso la testa cercano di scacciare questi brutti pensieri dalla mia testa, domani è un'altro giorno.

Mi sveglio per colpa della sveglia, avrei preferito dormire ancora un po'.
Dopo essermi fatta una doccia: un po' di trucco, lascio i capelli sciolti indosso un jeans e una maglietta a maniche lunghe marrone.
" Buon giorno nonnina " le do un bacio sulla guancia.
" Giorno a te, oggi me sento un po' meglio e ti ho preparato la colazione " sorride debole.
" Grazie, ma non dovevi. " 
" Ieri sera...dove sei stata? " Mi pietrifico all'istante.
" Lavoro come cameriera, lo sai " mi sistemo un ciuffo dietro l'orecchio.
" Non starai lavorando per quel bastardo di Doflamingo, vero? " mi domanda preoccupata.
Quasi non mi strozzo con i biscotti.
" Ma no, cosa stai dicendo? Per carità, io lavorare per l'uomo che ha fatto andare in prigione mamma e papà? " ridacchio cercando di allentare la tensione.
" Meno male, ho avuto paura, sai " mi sorride dolce.
Scusami nonna.

Arrivata a scuola, Usop mi saluta sempre a suo modo.

" Buon giorno, tutto bene? Mi sembri pensierosa. " 
" No, no tutto apposto, sono solo un po' stanca per ieri " metto le mani a mo di difesa.
" Se lo dici tu..." dice poco convinto.
Lo prendo per un braccio e cercando di sorridere lo trascino all'interno dell'edificio..
Purtroppo non ho la lezione con Usop e mi sento sola. La sua allegria era un toccasana ora come ora.
Scienze, che palle.
Dalla parte opposta dell'aula, Bonney schiamazza come sempre. Sbuffo.
" Law, amore mio " alzo gli occhi dal libro e lo vedo mentre si avvicina alla sua fidanzata.
Ci guardiamo per un attimo, poi, prende Bonney per la vita e la bacia.
Sento lo stomaco contorcersi. Di tanto in tanto guarda verso di me, ma, schifata e orgogliosa torno a guardare le immagini del libro.
Sei felice a farmi del male, eh? Te la faccio pagare!
" Wow amore, era da tempo che non mi baciavi in questa maniera. "
Schifo.
Per fortuna non avevo lezione con lui.
" Alma, aspettami " mi chiama Usop.
" Andato bene il compito di fisica? "
" Sisi, tutto apposto, se non mi avessi aiutato non credo che ci sarei riuscito. Sei la migliore "
" Smettila di adularmi " ridiamo insieme.
Mentre ascolto Usop che mi racconta del compito vedo Law avvicinarsi verso di me.
Hai riso prima, ma io rido sempre per ultima.
Prendo il viso del mio migliore amico e lo avvicino al mio, baciandolo con la stessa passione con il quale ho baciato lui ieri. Beh, non proprio come con lui, quel bacio mi aveva mandato in tilt il cervello!
Quando mi stacco gli sorrido vittoriosa mentre lui ha le sopracciglia aggrottate.
" Alma " mi chiamano in coro entrambi ma con due toni differenti.
Snobbo lui e mi giro ancora sorridendo trionfante verso l'amico di sempre.
" Sono contentissimo che tu mi abbia baciato, ancora non ci posso credere! Ho sempre creduto che tu mi vedessi come un amico e invece mi hai baciato! Anche io ti amo Alma, da sempre. "
Strabuzzo gli occhi e mi volto verso Law che ormai la rabbia e il nervoso hanno preso parte in lui.


Leggimi:  salve ragazze, come state?
Spero che il capitolo vi piaccia e mi farebbe davvero piacere sapere che cosa ne pensate anche per il fatto che mi sto impegnando molto con la lingua.

Un baciooo


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Kiss And Light ***


Che cosa ho combinato? Mi sono bevuta il cervello?
Povero Usop, non credevo che fosse innamorato di me. 
Come ho potuto fare del male proprio a lui che è la quarta persona al mondo che voglio più bene?
Busso alla porta di casa sua sperando che non sia arrabbiato con me. 
Appena apre la porta mi abbraccia.
" Usop, dobbiamo chiarire il bacio di ieri" lo guardo negli occhi seria.
" Entra e dimmi pure, sai che puoi dirmi tutto. "
Mi siedo sul divanetto bianco panna mentre lui si accomoda sulla poltrona davanti a me.
" Beh, vedi. Ti ho baciato per fare dispetto a Law, non credevo che tu fossi innamorato di me. Perdonami, perdonami per non saperti amare come tu meriti. Tu non mi meriti, se solo sapessi..." mi fermo incapace di proseguire.
" Non devi dire niente, ho sempre saputo che tu non sei innamorata di me. Siamo amici e a me basta questo " so che mente, è un bravo bugiardo.
" Usop, non è vero. So che stai mentendo e ti chiedo scusa. "
" Basta così " mi interrompe.
Abbasso la testa delusa da me stessa.
" Non importano i miei sentimenti, voglio sapere che lavoro fai " 
Rimango stupita dalla sua richiesta.
" Faccio la cameriera, come ti ho già detto " mi arriccio un capello tra le mani senza guardarlo negli occhi.
" Ora sei tu quella che mente! " 
" Devo andare " mi alzo dal divanetto ma lui mi blocca per un braccio.
" Lo devo scoprire io o me lo dici tu? " 
" Dammi del tempo e te ne parlerò, te lo prometto. "
" Aspetterò. "
Esco da casa con il magone in gola.
Respiro l'aria fresca di fine marzo e mi chiudo nel giubotto di pelle nero.
Non so da quanto tempo sto camminando per strada; come dirgli di Doflamingo, dei miei genitori...
" Ti preferivo più il reggiseno e pantaloncini " abbassa il finestrino delle sua macchina nera.
" Zitto Law, non ho voglia di parlare con te " gli rispondo stanca.
" Sali, ti porto a casa "
Non gli rispondo e continuo a camminare ma, lui continua a seguirmi.
" Sali forza. "
Scuoto la testa.
" Non fare la bambina, sai che posso sempre raccontare a Doflamingo come mi hai trattato " ghigna strafottente.
Sbuffo e dopo averci pensato salgo in macchina.
" Mi metto dietro però. Devi andare dritto poi dopo il piazzale giri a destra e sei arrivato. "
Lui mette in moto ma dopo un po' mi accorgo che ha imboccato una strada diversa.
" Dove stai andando? Fammi scendere subito! " urlo contro di lui.
Stavolta e lui a non rispondere.
" Questo è un rapimento! Ti denuncio per rapimento e molestie! " 
Sembra che le mie parole piuttosto che impaurirlo lo fanno sorridere.
" Dai, rilassati. Ti porto in un posto tranquillo " dice facendomi sussultare.
" Sappi che chiamo i carabinieri se tu ti permetti di farmi del male, eh " incrocio e braccia e metto il broncio.


Dopo un oretta di viaggio siamo arrivati.
Mi ha portato su una collina dove c'è un ristorante fatto di legno. Ci sono dei fiori ad ornare l'insegna che recita " Kiss And Light ", non so perché ho accettato.
Qui fa più freddo e mi stringo di più nel giubotto; per fortuna ho indossato degli stivaletti neri ma zoppico un po' per via del legger tacco.
" Hai bisogno di aiuto per camminare? " mi prende in giro.
" No, tranquillo " gli rispondo male.
Si avvicina a me e mi prende in braccio caricandomi su una spalla.
" Mettimi subito giù, forza " quanto può essere forte? Non sente il mio peso?
" Mi rallenti. " 
Ci sediamo ad un tavolo fatto di legno così come le sedie. Vicino alla finestra siamo faccia a faccia.
Stiamo mangiando io, una bistecca alla griglia con le patatine, mentre lui penne al sugo.
" Ora - dice mentre ingoia il morso - o mi dici perché hai paura di Doflamingo o glielo chiedo personalmente " 
" Tu la devi smettere di minacciarmi " uso la forchetta come arma.
" Allora parla. "
" Non penso che siano affari che ti riguardano " cerco di liquidarla.
" No, mi riguarda. Devo far pagare a Doflamingo ciò che ha fatto a una persona a me cara e se tu sai qualcosa faresti bene a parlare " il suo tono si fa più minaccioso, più autoritario.
" Dimmi prima tu che cosa ha fatto. "
" Ha ucciso suo fratello, la persona che io volevo più bene " per poco non mi va di traverso il boccone.
Rimango senza parole, come può essere così viscido?
" Quando abbiamo finito di mangiare ti racconterò ogni cosa, va bene? " 
Mi guarda per un attimo poi torna a mangiare.

Siamo usciti e ci troviamo seduti sul davanti della sua auto.
" Una promessa è una promessa. Mio padre, Smoker, è un tenente. Aveva come caso quello di mettere il bastardo in prigione ma, qualcosa è andato storto. Ha agganci con la malavita e ha fatto rapire sia mio padre, sia mia madre, Hina. Anche lei è un agente. Mia nonna è molto malata e ha promesso che, se avessi lavorato per lui, avrebbe pagato le cure per mia nonna e fatto rilasciare i miei genitori. Sinceramente non so se credergli " stringo i pugni per la rabbia.
" Ti sta mentendo " mi interrompe gelido.
Lo guard con gli occhi spalancati.
" Come puoi essere così ingenua? Doflamingo è la persona più perfida che esiste, non rilascerà mai i tuoi genitori. "
" Sta pagando le cure di mia nonna. "
" Ma non libererà mai i tuoi genitori. Ti ha fatto del male? " 
" Per ora no " abbasso gli occhi, sapendo che molte volte mi ha proposto di passare la notte insieme.
" Vattene, stagli alla larga " 
" E i miei genitori? " trattengo le mie lacrime.
" Lui è un uomo senza scrupoli, ti sta solo usando. " 
" Credi che io sia stupida? Lo so molto bene, fidati " mi giro dal lato opposto.
Prende il mio viso tra le sue mani.
" Non voglio che ti faccia del male " respira sulle mie labbra.
Sento le farfalle nello stomaco, in quel momento ho paura che Doflamingo faccia del male anche a lui.
" Neanche io voglio che ti faccia del male " ammetto sincera.
Avvicino il mio viso al suo e aspetto la sua reazione che non tarda ad arrivare. Unisce le sue labbra alle mie in un bacio dolce, diverso da quello dell' altro ieri.
Mi sento rispettata, voluta davvero.
Sento che mi sto innamorando.


Leggimi: e bacio vero fu! Vorrei sapere che cosa ne pensate ma nel frattempo ringrazio per la recensione e le visite.
Ciaoooo

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** " Che cosa vuoi da me? " ***


Mi agrappo a lui a più non posso e approfondisco il bacio.
Non ho mai provato ciò per un semplice bacio e per di più per una persona che conosco da quattro giorni.
Si appoggia alla macchina mentre io allaccio le mie gambe sui suoi fianchi.
Mi sento mancare e il cuore mi batte fortissimo; chissà che cosa prova lui per me? Gli piacerà o penserà a Bonney?
Scaccio dalle mente questi pensieri e mi concentro solo sul mio bel moro dagli occhi grigi.
Si stacca lentamente da me e riapriamo gli occhi.
" Andiamo, si sta facendo tardi " mi dice stranamente freddo.
Strabuzzo un po' gli occhi e cerco di capire questo suo cambio di umore.
Senza dire neanche una parola mi accomodo sul sedile dietro e con silenzio imbarazzante mi riporta a casa.
Il giorno dopo decido di non andare a scuola, non ho voglia di vederlo, non voglio affrontare Usopp. Mi sento una codarda.
Mi giro e rigiro nel letto e il sapore della sua bocca è ancora dentro di me.
Stasera devo lavorare e non ho proprio voglia di vedere quel bastardo, dopo il racconto di Law, lo odio ancora di più se possibile.

Non riesco a ballare come dovrei e Diamante mi guarda male; le parole di Law mi risuonano nelle orecchie.
Vedo Trebol avvicinarsi al braccio destro del boss e sussurrargli parole. Ogni tanto guardano verso di me.
Spero che non sia un vecchio puzzolente!
Mi fanno verso di scendere e mi avvicino a loro scocciata.
" Chi c'è per me? " 
" Sei stata richiesta, ti aspetta fuori " parla Trebol.
Faccio spallucce, prendo la mia giacca nera e esco fuori.
L'aria fresca mi fa provare un brivido, mi guardo intorno alla ricerca del mio cliente; l'unica cosa che c'è qui fuori è una macchina che mi risulta familiare.
Esce dalla portiera...Law, chi altri altrimenti.
Si avvicina a passo svelto.
" Vieni forza " mi prende per un braccio.
" Eh no, aspetta. Che cosa vuoi da me? Prima mi parli, poi stai zitto, mi baci e poi mi tratti male. Che cosa vuoi da me? Non sono un tuo giocattolo! " sbotto arrabbiatissima.
" Calmati, ti sono venuto  prendere proprio per proteggerti. "
" Ah, davvero? Allora lasciami stare " faccio per girarmi, ma lui più veloce di me mi precede prendendomi il braccio.
" Perché oggi non sei venuta a scuola? " 
" Non sono affari che ti riguardano " 
Sta zitto per un
po' e mi scruta con i suoi occhi glaciali.

" Bene, l'hai voluto tu " non capisco cosa vuole dire, mi prende in braccio come aveva fatto il giorno prima e mi porta in macchina, ma senza che prima  non mi sia dimenata.
" Ma sei impazzito? Che cosa vuoi da me? " 
Mette in moto senza rispondermi e parte.


Mi porta a casa sua: l'appartamento dove abita è modesto, una cucina, un tavolo e una libreria.
" Vieni in camera mia. "
" Non mi concederò a te, sappilo. "
Mi sorride e sparisce nel corridoio.
Sbruffone!
La camera è molto spoglia: il muro è dipinto di blu, c'è una scrivania, un computer e il letto.
Al posto dell'armadio c'è una sedia.
Avrei scommesso che fosse benestante ma in realtà mi sbagliavo.
" Non ti piace la mia cameretta? " si butta sul lettino.
" Sinceramente...no " rispondo sincera.
" Ma ti piace ciò che c'è su questo letto " sorride guardandomi.
" Troppa convinzione frega, tesoro mio " mi avvicino a lui.
" Quindi ora sono il tuo tesoro? " si mette a sedere.
" Ti odio " ma ciò che faccio non è esattamente la realtà.
Mi accomoda tra le sue gambe; girata di schiena contro il suo petto.

" Che cosa vuoi da me? " 
Lui non risponde e comincia a deporre dei piccoli baci sul mio collo scoperto.
" Che cosa vuoi da me? " domando per la seconda volta.
Lui continua il suo trattamento.
Mi giro verso di lui e gli chiedo per la terza volta.
" Che cosa vuoi da me? " 
Ci guardiamo entrambi negli occhi e mi ci perdo in quel ghiaccio.
" Voglio te. "

Intanto....
" Come sarebbe che ha chiesto di Alma? Che vuole quel mociosetto? " Doflamingo urla contro i suoi agenti esecutivi.
" Mi ha detto che voleva divertirsi un po' con lei a casa sua e che tu avevi accettato " Pica cerca di farlo calmare.
" Io non gli ho proprio accordato niente! Mi sembrava strano che avesse chiesto di lei già una volta ma, alla fine, Alma è una bella ragazza. C'è qualcosa che non mi piace in tutto ciò. Seguiteli, cercate indizi e se stanno insieme fate in modo che si separino, non posso permettere che quei due si alleino, non posso."

Leggimi: ringrazio a tutti sia per le visite, sia per le recensioni. Se avete consigli da darmi sono sempre ben accetti. Un abbracciooooo

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Un numero per Nami ***


Mi sveglio ancora assonnata, ho dormito tutta la notte abbracciata a Law.
So che lui è un tipo freddo e distaccato ma non posso farci niente, mi attrae come una calamita, siamo uguali ma diversi.
Non so come svegliarlo quindi opto per dei leggeri baci sul volto, sul pizzetto, sotto gli occhi, vicino alla bocca.
" Sei proprio cotta di me, ammettilo " che sfacciato!
" Ti ho solo voluto svegliare dolcemente. "
Ridacchia.
" Ti accompagno a scuola " 
" Non credo che possa andare a scuola così " gli rispondo indicando il mio " abito ".
" Mettiti la mia felpa e un mio jeans " mi risponde con far ovvio.
" Stai scherzando? Non mi vesto come un uomo " e invece ho dovuto accettare.
" Spero che i prof non facciano storie per i tacchi. " 
Indosso una sua felpa nera e un paio di jeans chiari.
" E se la tua fidanzata si accorge che indosso i tuoi vestiti? "
" Ti fai troppe paranoie, e poi...non l'ho mai reputata la mia fidanzata, anzi..." 
" Per quale motivo stai con lei? " gli chiedo mentre salgo in macchina.
Lui mi guarda senza rispondere e poi sale anche lui.


Il viaggio è abbastanza silenzioso, poche volte ci siamo detti qualche parola.
" Qualcuno ci sta seguendo " dice più a se stesso.
" Chi? " domando un po' impaurita.
Fa un respiro abbastanza rumoroso " Non lo so. "
Sento un brivido lungo il corpo.
" Potrebbe essere? " non ho il coraggio di continuare.
Annuisce.
Abbasso la testa impaurita. Perché Doflamingo ci segue?
" Sarà uno dei suoi scagnozzi. "
" Sono stanca di quel bastardo " dico esausta.

Oggi Usop non c'è e io mi sento male.
Tutta colpa mia, se forse non avrei incontrato Doflamingo, ne Law...
Mi suona il cellulare, Nami.
" Scusami, non ho potuto chiamarti " dico sperando che non sia arrabbiata con me.
" Tranquilla, so che hai problemi " dal tono è un po' arrabbiata.
" C'è qualche problema? "
" Conosci Zoro? "
" No, mi dispiace " cerco di pensarci su.
" Lui ha detto che ti conosce, che è andato al locale solo per te. " 
" Cosa? Non conosco nessun Zoro. Com'è fatto? " 
" Capelli verdi, occhi neri, e gli piacciono le spade. "
" Ora ricordo, è  un amico di Law. "
" Law? Il figliocco di Doflamingo? " 
" Conosci Law? " chiedo stupita.
" Diciamo..."
In quell'istante mi viene una forte paura, che sia andata a letto con lui?
" Sei stata con lui? " domando con paura.
" No, assolutamente. Certe volte lo vedo andare nella camera del boss. "
Tiro un sospiro di sollievo.
" Perché ti piace? " domanda furba.
" A me? No, per niente - risata nervosa - cosa vuoi sapere di Zoro? " cerco di cambiare discorso.
" Voglio che gli chiedi il suo numero per me " mi chiede euforica.
" Non penso di poterci riuscire " le rispondo sincera.
" Tu lo fai in nome della nostra amicizia " mi chiude il telefono in faccia.
Sospiro rassegnata.
La campanella suona, mi alzo dal mure da cui sono seduta e mi avvio verso storia dell'arte.

Nell'orario di mensa cerco Zoro ovunque ma senza riuscirci.
Sto quasi per abbandonare il mio intento quando lo trovo nella palestra di kendo.
Per fortuna il maestro non è ancora arrivato e sperando che quei ragazzi non faccaino la spia, mi avvicino a lui.
" Ehi ciao, sono Alma piacere " mi presento educatamente.
Lui mi guarda un po' burbero.
" Zoro " prende la spada e inizia a fare esercizi.
" Posso avere il tuo numero? " 
" Non posso dartelo " risponde mentre continua a fare i suoi esercizi.
" Perché? " 
" Law, mi ucciderebbe " questa frase da un lato mi rende felice e dall'altra mi inquieta.
" Oh, ma non è per me ma, per una mia amica. "
" Stai sempre con il nasone, non stai mai con delle ragazze. " 
" Si chiama Usop e poi... è per Nami " a quel nome si blocca.
" Non darò mai il mio numero a quella mocciosa impertinente " prende una seconda spada e continua.
" Ma ha detto che non sarà più mia amica " cerco di convincerlo.
" Non è un problema mio " metto il broncio.
" Che cosa ci fai qua? " la sua voce.
"  Vai a prepararti che la lezione sta per cominciare " mi scavalca Zoro.
" Che cosa vuoi da Zoro? " 
" Il suo numero di cellulare " gli rispondo innervosita senza manco guardarlo.
Sento che mi sta attraversando il corpo con lo sguardo.
" Perché vuoi il suo numero? " chiede leggermente irritato.
" Per una mia amica. "
" Nami-ya? " 
" Come fai a sapere il suo nome? " mi giro di scatto verso di lui.
" Cosa credi? Io ti tengo d'occhio."
" Tu ora mi spieghi che cosa vuoi da me. " 
" Mi spiace ma ora ho da fare, puoi dare via? " mi prende in giro.
Un brivido mi attraversa per ogni membra.
" Ehi ragazzi, mettetevi ai vostri posti. Per favore! " A parlare è una ragazza dai capelli neri raccolti in una coda e con degli occhiali. 
Poi si ferma e mi guarda.
" Dimmi che vuoi frequentare il corso, sono l'unica donna qui " abbassa la testa triste.
" No, mi spiace, dovevo solo parlare con Zoro. "
" Perché devi parlare con il mio ragazzo? " mi guarda male.
Spalanco gli occhi, Nami non sarà felice. Zoro intanto cambia faccia e diventa imbarazzato.
Faccio per andarmene ma, ricordo che ho una domanda in sospeso. 
" Sai? Rimango, voglio apprendere l'arte della spada "
" Bene, ne sono felice, vieni in camerino, ti darò il mio in più " mi accompagna mentre io mi giro verso Law sorridendo.



Leggimi: A qualcuna piace la Runami? Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un bacioneeee.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Solo Tu ***


" Allora, io sono Tashigi e ti aiuterò con l'arte della spada. Ok? " mi spiega la mia maestra.
Annuisco con imbarazzo.
Cosa mi tocca fare per starti accanto. Sospiro.
" Prima di tutto devi presentarti " con un cenno di mano fa segno per continuare.
Sento tutti gli occhi puntati su di me.
" Mi chiamo Alma, ho 20 anni e frequento l'università perchè voglio diventare una biologa. "
" Tutto qui? Lavori per mantenerti con gli studi? " mi chiede Tashigi. Domanda peggiore non poteva farmela.
Guardo Law negli occhi ma evidentemente non mi vuole aiutare.
E va bene, non ho mai avuto bisogno dell'aiuto di nessuno.
" Si, faccio la cameriera " abbasso gli occhi incapace di mentire.
" Sei fidanzata? "
"Quali sono i tuoi hobby? "
" Ti piaccio? Mi lasci il tuo numero? "
Ok, capisco che in questo corso, come donne, ci siamo solo io e Tashigi, però...
Mi volto verso di lei che sospira rassegnata, sarà abituata.
" Sarai affiancata da Cavendish, è un ottimo spadaccino dopo il mio fidanzato " manda un bacio in direzione di Zoro che a sua volta rabbrividisce.
" Qui è Cavendish, bellezza. Tutte le donne della scuola mi conoscono e sono pazze di me. Sarai onorata scommetto. "
" Veramente non so manco chi sei " rispondo sincera.
" So che non è vero e menti " scoppia a ridere.
Che hanno i ragazzi in questa scuola che non va?


La lezione è cominciata da una ventina di minuti e Law non mi ha guardata manco una volta.
In compenso Cavendish fa lo stupido.
" Senti un po, stasera sei libera? " mi domanda lasciandomi sorpresa ma, poi penso che potrei divertirmi.
" Certo, Cavendish. Ho proprio voglia di uscire con te stasera " alzo il tono facendomi sentire da lui.
" Perché urli? Comunque alle 20.00 in pizzeria del porto? "
" Va bene, ci vediamo alle 20.00 davanti alla pizzeria del porto! " continuo a parlare ad alta voce.
" Ovvio, urli perché sei troppo contenta di uscire con me, vero? " 
Lo guardo come se avesse appena detto una grandissima fesseria.
Infatti l'ha detta.
Sono le 20.00, non ho proprio voglia di uscire con quel narcisista. Se mi tocca lo faccio diventare parte integrante della pizza.
Ho arricciato i miei capelli neri e ho indossato una semplice maglia nera e un pantalone bianco. Un po' di trucco e sono pronta.
Ovviamente è in ritardo.
Sbuffo.
Entro nel ristorante e sento una fitta al cuore, l'ultima volta che sono stata ad un ristorante ero con Law.
Mi siedo ad un tavolo poco distante dal bancone: la tovaglia è a pois blu e ed tutto arredato di blu. Sulle pareti ci sono disegnati dei pesciolini tropicali.
" Posso servirle? " chiede una cameriera anziana.
" Sto aspettando un ragazzo " Le rispondo sorridendo.
" Ok, quando arriva chiamami. " mi sorride e se ne va.


20.15, lo ammazzo. Manco una donna ci mette tanto.
Ho finito di mangiare tutto il pane e tra poco mi mangio la tovaglia.
Mi passo la mano in faccia quando entra qualcuno.
" Buona sera, abbiamo prenotato un tavolo " sbianco e spalanco gli occhi.
" Oggi è serata di coppie " risponde la cameriera.
" Ma io sono con il ragazzo più bello del mondo " B O N N E Y.
Prendo il menù e cerco di nascondermi.
" Il vostro tavolo è quello vicino alla balconata, venite " meno male, è lontanissimo da me.
" No, voglio sedermi a quel tavolo la, odio la brezza. "
Muovo leggermente gli occhi e senza farmi scoprire sbircio.
Cavolo, Law ti odo.
" Come volete, prego. "
" Io vado un attimo in bagno, aspettami qui amore " sento lo schiocco di un bacio.
Sento la sedia muoversi e per mia fortuna non è quella accanto alla mia.
" Oggi è una bella serata, non è vero? " 
Farabutto.
" Lo sa che è maleducazione non rispondere, signorina? "
" Mh, carina " rispondo solamente ancora nascosta dietro il menù.
" Mi può consigliare lei, visto che sta guardando da così tanti tempo il menù? Sono indeciso tra la pizza classica o ai quattro formaggi, che mi dice? " 
" Direi ai quattro formaggi " 
" La mia preferita " ghigna.
" Davvero? " 
" No " si sta prendendo gioco di e si sta pure divertendo.
Toglie il menù dalle mie mani e ora non ci sono bariere tra me e lui.
Tra me e i suoi occhi.


Leggimi: mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate, come va l'italiano e soprattutto se vi piace la storia.
Ciaoooo

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Gelosie e mal d'amor ***


" Chi stai aspettando? " chiede a un soffio da me.
" Cavendish. "
" Quel eccentrico che si crede il miglior spadaccino del mondo? " alza un sopracciglio dubbioso.
" E allora? " 
" Alma- ya, non me lo aspettavo proprio da te. " si alza e si siede di nuovo al suo tavolo.
" Che bugiardo che sei, lo sai fin troppo bene che uscivo con lui e sei venuto qui per farmi dispetto " metto il broncio e incrocio le braccia al petto.
" Si, perché tu hai gridato apposta per farmi sentire. "
" Cos- cosa? No, figuriamoci se volevo che tu sentissi, figurati " ridacchio nervosa mentre mi giro tra le dita una ciocca di capelli.
" Io ho accettato il vostro invito a quattro ed eccomi qua. " 
Ti odio.
Lo guardo imbronciata mentre lui si mangia un grissino.
" Scusa il ritardo " arriva per fortuna il mio cavaliere.
" No, no, figurati " fingo un sorriso ma in realtà vorrei strozzarlo.
" Ah, Trafalgar ci sei pure tu? " si avvicina a me per darmi un bacio sulla guancia. 
Mi sposto subito e Law lo guarda infuriato.
" Cavendish, che cosa ci fai qua? " 
Oca Queen è arrivata.
" Sono ad un appuntamento con questa graziosa ragazza. "
Si gira a guardarmi.
" Tu? Che cosa ci fai qua? "
Ma è stupida?
" Il mio accompagnatore ti ha appena detto che è ad un appuntamento con me." 
Porta le braccia sotto il seno mettendo in mostra la canotta nera scollata. Molto scollata.
I suoi capezzoli mi fanno " ciao, ciao ".


Mi ero sbagliata sul conto di Cavendish: è gentile, simpatico, per nulla vanitoso ed è una persona coon cui si può parlare piacevolmente.
Scherzo!
Si sta ammirando in riflesso grazie al coltello.
Mentre taglio un' altra fetta di pizza vedo Law che ghigna.
Lo guardo malissimo.
Alla fine ha scelto la pizza ai quattro formaggi.
" Sai, sento un'aria pesante e puzzolente in questo ristorante, così opprimente..."
" Chi la sente l'ha fatta! " so che si riferisce a me.
" Cosa? " mi domanda.
" Cosa? " le rispondo.
Mi guarda con occhi assassini.
" Allora amore, stasera stiamo insieme? Sono due settimane che non facciamo l'amore. "
Soffoco la voglia di vomitare e il male che sento al cuore. Dentro di me spero con tutta me stessa che lui dica di no.
" Va bene. " Ok, posso dire addio al mio cuore, sento che sto per piangere.
Alzo gli occhi dal piatto e mi asciugo una lacrima e lo guardo, anche lui sta guardando me.
" Andiamo? " le chiede mentre si alza.
" Certo " si alza pure lei e lo segue a ruota.

Io rimango li, con Cavendish, tre vecchietti e un morso che non mi vuole scendere.
Devo impedirlo, ma come?
" Cavendish, grazie per la serata ma devo andare " mi alzo e lascio i soldi sul tavolo.
Non aspetto la sua risposta che prendo il cellulare e chiamo Nami.
" Pronto? " risponde sempre allegra.
" Raggiungimi alla piazza dove c'è il gelataio con cui stavi. " Dico veloce.
" Perchè? "
" Dobbiamo impedire una cosa. Ti prego vieni, ti spiegherò tutto appena arrivi. " Stacco la chiamata e metto in moto l'auto.

" Mi puoi spiegare perché mi hai fatto correre qui? Che cosa dobbiamo impedire? "
" Law vuole fare zic e zac con Bonney " le rispondo mentre aspetto che arrivino.
" Tu sei completamente pazza " e scoppia a ridere.
Mi giro e la guardo male.
" Che cosa facciamo? Gli teniamo una trappola e poi li chiudiamo in una gabbia? " mentre continua a ridere.
" Io lo amo, mi sono innamorata di lui e mi fa stare male vederlo con quella cosa antipatica. " 
In tutto questo piango urlando.
Lei smette subito di ridere e mi abbraccia.
" Cucciola mia, prima che Doflamingo mi prendesse ero una ladra, entriamo nel suo appartamento e nascondiamogli degli oggetti così lui si arrabbierà e non vorrà più fare niente. "
" Il piano più stupido del mondo ma, in mancanza di idee, ci sto. " Come delle gatte ci intrufoliamo nella sua casa.

" Non fare rumore " prende una forcina dai capelli e apre la porta, meglio dei film d'azione!
" Chi siete? " una voce da dietro ci ferma.
" Ehi, ciao. Sai, abbiamo deciso di fare una sorpresa al nostro amichetto quindi shh..." mentre si toglie la maglietta rimanendo in reggiseno.
Come prevedibile il tizio rimane a bocca aperta e i suoi occhi incantati sul decoltè di Nami.
" Il vostro segreto è al sicuro tranquille " si toglie gli occhiali e si aggiusta la barba.
" Ma, gradirei anch'io questa sorpresa " dice languido guardandoci tutte e due facendoci sentire a disagio.
" Poi vediamo " prendo Nami per il braccio e entriamo.

Abbiamo nascosto un po' di oggetti poi Nami è uscita mentre io mi sono nascosta da dentro l'armadio dei giubotti.
Se dovessero fare qualcosa uscirò dalla finestra, visto che è aperta di proposito ed è lontana dalla camera. Intanto Nami è giù ad aspettarmi.
Sento le chiavi che cercano di aprire la porta, stanno entrando.
Il cuore mi batte a mille e le mani sudano.
Le chiavi vengono buttate rumorosamente sul tavolino ma sento i passi di una sola persona.
E se avessero fatto tutto in macchina? Alla fine ci hanno messo troppo tempo.
Apro un pochino la porta e lo trovo da solo che sta bevendo dell'acqua presa dal frigorifero.
Si siede sul divanetto ma è di spalle.
" Oi, Rufy, sono io " mette il viva voce.
" Oi Torao, perché hai chiamato a quest'ora? " 
" Posso chiederti di venire? "
" Sempre per colpa di Alma? " 
Spalanco gli occhi e trattengo in respiro.
" Si. "
" Torao, sei innamorato vero? " gli chiede ridendo.
" Ma che cavolo dici? " gli risponde freddo.
Abbasso gli occhi.
" Allora perché quando vi siete baciati hai detto che è stato il bacio migliore della tua vita? " 
Li rialzo subito.
" Di- dimenticati tutto. Vieni solo un attimo " stacca la chiamata e sbuffa.
" Cappelaio mi farai impazzire " sussurra piano.
Apro silenziosamente la porta e con passo felpato mi avvicino a lui che ha gli occhi chiusi.
Mi avvicino alla sua bocca e lo bacio con tutta la passione e l'amore che sto provando per lui.
Apre gli occhi di scatto e si sposta.
" Che cosa ci fai qui? Come sei entrata?  Non eri con Cavendish? " mi chiede cercando di realizzare quello che è appena accaduto.
" Sono entrata grazie alle abilità di Nami come ladra e sono entrata perché ero pazza di gelosia. Ora voglio regalarti il tuo miglior secondo bacio della tua vita. "

Leggimi: ciaooo ragazze come vanno le vacanze? Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Un abbracciiooo

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Restare ***


Ormai è quasi l'alba e sono rimasta per tutta la notte tra le braccia di Law sul divano.
Non abbiamo dormito ma, abbiamo parlato della faccenda di Doflamingo e di me e di lui. Non credo di aver provato così tanto amore in tutta la mia vita, il primo uomo che mi ha fatto davvero battere il cuore al contrario di tanti altri.
Posa le sue labbra sulla mia testa e mi da un bacio.
" Cazzo, Nami. " 
Salto dal divano e mi dirigo verso il cellulare.
" Che succede? " 
" Ho chiesto a Nami di aspettarmi giù e non sono più scesa. " 
Mi metto le mani nei capelli preoccupata per la mia amica.
" Stai tranquilla, Nami-ya per quanto possa sembrare un'iresponsabile non è una sciocca " cerca di calmarmi ma non ci riesce.
Digito il numero e aspetto una risposta.
" Pronto " per fortuna risponde con la voce impastata dal sonno.
" Nami, tutto bene? " Domando molto preoccupata.
" Si,si tranquilla. Ho incontrato un ragazzo ieri sotto casa di Law. Ti spiego tutto dopo ora lasciami dormire " chiude la chiamata e riattacca.
" Visto? Ti preoccupi troppo." 
" No, non capisci. Nami fino a poco tempo fa veniva trattata come una schiava da un tipo losco e questi ha giurato di vendicarsi di lei un giorno. Per questo ha accettato di prostituirsi per il bastardo, per avere la sua protezione! " mi trema la voce mentre glielo racconto.
" Non lo sapevo. "
" Tranquillo amore mio " gli do un leggero bacio sulle labbra.
" Ha detto di aver trovato un ragazzo sotto casa tua e adesso è con lui. "
" Rufy? Nah, non è il tipo..." 

Oggi nessuno dei due andrà a scuola ma passeremo la giornata insieme.
" Stasera devo lavorare, lo sai. " Mi trema la voce.
" E io verrò a prenderti, non permetterò a nessuno di toccarti nemmeno con un dito. " Mi stringe forte a se; lui appoggiato alla mia schiena mentre io guardo fuori il sole sorgere.
" Andiamo a dormire? Ho sonno. " Mi sento una bambina con lui.
" Ok ma, prima il latte nel biberon. "
" Mi prendi in giro? " Alzo un po' il tono fingendomi arrabbiata.
" No, ma ti canterò una ninna nanna. " Mi da un pizzicotto sulla guancia e io scoppio a ridere mentre ci avviamo verso la camera da letto.

Non so quanto tempo sia passato ma mi sveglio ancora assonnata.
Apro piano piano gli occhi e vedo Law che mi guarda. Non ha dormito?
" Non hai dormito? " Gli chiedo mentre sbadiglio.
Lui non risponde ma si alza dal letto.
Mentre ero nel mondo dei sogni mi sono sentita sfiorare il viso e forse non era la mia immaginazione.
Mi dirigo verso la cucina e lui sta bevendo un po' d'acqua.
" Dove sono le pentole? "
" Che vuoi fare? " Mi chiede mentre posa l'acqua in frigorifero.
" Cucino, semplice..." 
" Guarda che poi mi inizio ad abituare. " 
Si avvicina a me e mentre sfiora sensualmente il mio braccio apre lo sportello sulla mia destra e prende una pentola.
Brividi.
Visto i pochi ingredienti che possedeva gli ho preparato pasta al tonno e al formaggio, credo che gli piaccia vista l'enorme quantità.
" Hai mangiato tutto, bravo il mio bambino, ora fai il ruttino. "
" Un'altra battuta simile e ti caccio di casa. " Mi manaccia.
Faccio spallucce e mi alzo per andarmene.
" Sto andando via, eh. "
" Hai dimenticato il giubotto sul divano. " Mi farà impazzire, davvero vuole che me ne vado.
" Ok, allora vado via. " Prendo il giubotto, me lo metto e aspetto una sua mossa che però non arriva.
Se ne sta tranquillo a guardarsi la televisione un programma trash sulle automobili.
Arrabbiata mi dirigo verso la porta, la apro e la chiudo senza uscire.
Niente.
Si è davvero arrabbiato con me per questa stupidata?
Faccio per andarmene veramente quando sento il suo petto contro di me.
" Resta....per sempre. "

Leggimi: Buone vacanze...
E anche questo capitolo è andato e Law vuole vivere con Alma. Che dolce...peccato che nel manga non so se Law innamorato è così.
Fatemi sapere cosa ne pensate, anche solo due parole.
Un abbracciiioooo

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Siamo in un film horror? ***


" N-non posso restare, c'è mia nonna a casa da sola e non sta molto bene. "
" Puoi portare anche lei, sto studiando medicina. " 
Lo scanso  e me ne torno in cucina.
" Ci penserò. " No, non lo farò. Non possiamo stare in tre in questo piccolo appartamento e in più mia nonna conosce Doflamingo molto bene.
" So che hai già deciso, potrai sempre cambiare idea. " Mi risponde freddo.
" Puoi venire tu da me, eh! " 
Mi guarda e sorride leggermente. Mi innervosisce.
" Ascolta Alma-ya, indossa il giubotto che ti porto in un certo posto. " Prende la sua giacca nera e se la mette.
" Dove mi porti? " Balzo dalla sedia come una bambina.
Lui come al solito non mi risponde e si avvia verso l'uscita.
Incrocio le braccia intorno al petto e metto il broncio.
Ho già detto che mi innervosisce soprattutto quando non mi risponde?

In macchina, decido di chiamare la mia migliore amica, Nami.
" Pronto? " risponde più allegra del solito.
" Nami, sono Alma, volevo chiederti - guardo Law che sghignazza - per caso sei in compagnia di Rufy? "
" Rufy? No è appena andato via ma non è successo niente. " Dal tono la sento imbarazzata.
Lei imbarazzata? Lei che si toglie la maglia e rimane in reggiseno per strada senza alcun problema?
" Sei nervosa, ti piace! " canzono io prendendola in giro.
" E a te non piace Law? " ha vinto lei.
" Law è con me e sei in viva voce. " Sento un nodo in gola.
" Ah ma davvero? Chi di spada ferisce, di spada perisce, bella mia. " si mette a ridere lasciandomi in imbarazzo.
" Ci sentiamo dopo? " mi chiede.
" Si, si " rispondo incapace di continuare, guardo Law che purtroppo per me mi sta guardando.
Metto giù la chiamata e si respira un'atmosfera imbarazzante.
" Sapevo di piacerti..."

Ormai è più di un ora che girovaghiamo per la montagna.
" Ma quando arriviamo? "  Chiedo esausta.
" Puoi stare due minuti zitta, adesso sono esattamente 47 secondi dall'ultima volta che me l'hai chiesto. "
" Antipatico..."
Mi appoggio al suo braccio ma lui i respinge.
" Non riesco a guidare se ti appoggi come un koala. "
Arrabbiata e delusa dal suo comportamento mi rilasso contro il vetro.
" Perchè hai fermato la macch- " non riesco a finire la frase perché le sue labbra sono sulle mie.
Un bacio bellissimo come sempre, capace di mandarmi in tilt il cervello.
" E ora stai un po' zitta. " Dice dopo essersi staccato da me.
" Rovini sempre tutto. " Sentenzio io.

Mi ha portato in un paese chiamato Flevance, inquietante.
Sembra Silent Hill.
Sento che uscirà un mostro da un momento all'altro.
" Questo è il mio paese natale. Sono nato e cresciuto qui finchè non sono andato da quel bastardo. "
Annuisco.
Non c'è anima viva.
Strano.
" No-non c'è nessuno qui? "
" Poche persone, pochissime. " Dice freddo e con la mano leggermente tremante di rabbia.
" Buono a sapersi. " Mi stringo a me.
Sento un rumore strano e salto in braccio a Law ma per fortuna era solo un gatto nero. Solo un gatto nero poteva vivere in questo film horror.
" Hai paura? Lo so è un po' spettrale ma prima non era così: adesso è nuvoloso ma quando il sole faceva capolinea al mattino, i raggi illuminavano i fiori e i bar si riempivano. Vedi quella piazza? Li giocavo sempre con i miei amici e con la mia piccola sorellina. Stavo davvero bene qui. "
Rimango meravigliata, adesso è tutto decaduto, le case sono spente e intorno si aleggia un'aria triste.
" Vieni ti porto nella mia vecchia casa. Comincia a piovere. "
Ci mancava solo più la pioggia....

Entriamo in casa sua.
Le luci sono spente e le pareti grigie. I mobili sono impolverati e c'è un quadro che rappresenta la famiglia Trafalgar sorridente.
Che belli che sono.
Mi viene nostalgia nel ricordarmi i miei genitori a non voglio farmi vedere triste.
" Ti porto nella mia cameretta. " Sale le scale e io lo seguo al piano superiore.
Le scale di legno scricchiolano un po'.
" Ci saranno dei topi, ovviamente. "
Spalanco gli occhi, io odio i topi.
Apre la porta della sua camera : dipinta di azzurro con due lettini vicino alla finestra. C'è una piccola scrivania con dei pastelli e dei fogli colorati. Mi avvicino e li prendo in mano.
Come disegno c'è un corpo umano, una rana e due bambini che si tengono per mano. Voleva molto bene alla sua sorellina.
" Scusa la domanda ma la tua famiglia dov'è? " 
Mi giro e lui ha le lacrime agli occhi.
Mi avvicino a lui e lo stringo forte a me accarezzandogli la testa.
Lo sento tirare su con il naso.
" Siediti sul mio letto. " Indica quello con le coperte gialle.
" Ti racconterà tutto. "


Leggimi: Buon Giorno ragazze, tutto bene?
Come sono andate le vacanze?
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e un bacioooo.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Segreti e cambiamenti ***


" Quando ero piccolo odiavo tutti, desideravo la morte di  ogni singola persona per ciò che mi è stato fatto. Il Governo Mondiale, governato da quei cani hanno invaso il mio paese e hanno portato un flagello, una malattia che solo al respirarne ti avrebbe provocato tosse, spasmi, febbre e infine la morte. Vidi uno a uno della mia famiglia morire: mio padre era un medico stimato e io e mia sorella Lamy volevamo diventare come lui ma purtroppo non fu così. " 

Law si ferma e prende un respiro mentre stringe forte i pugni sulle ginocchia.
" Morirono tutti nel mio villaggio e io mi finsi deceduto per poter scappare. Anche io ero stato contagiato. Incontrai Doflamingo pensando di potermi così vendicare di quei poliziotti corrotti visto che lui li odiava ma, invece non fu così.
Incontrai il fratello di quel bastardo, Corazon. Inizialmente lo odiavo perché lo reputavo un buono a nulla nonstante io fossi un bambino di dieci anni ma sbagliavo. Lui era molto di più. Lo odiavo e volevo cominciare a uccidere proprio da lui anche se sapevo che Doflamingo odiava chi faceva del male alla sua famiglia. Lo colpii a tradimento ma lui straordinariamente non fece il mio nome. Passarono gli anni e io scoprii che la malattia peggiorava.
Corazon mi prese con se e mi portò in tantissimi ospedali per farmi guarire fino a pagare una cifra incredibile per salvare me. Io lo odiavo invece lui mi voleva proteggere. Cominciai a considerarlo un fratello finchè il bastardo fece un spiacevole scoperta.
Corazon faceva parte del Governo Mondiale, un soldato. Lo uccise davanti a me e io non lo perdonai mai. " 
Piangevo come una bambina a cui hanno tolto il ciuccio.
" Mi dispiace, che storia triste. " Lo abbracciai forte.
Lui appoggiò la sua testa sulla mia spalla.
Restemmo non so quanto tempo in quella posizione, non c'erano bisogno di parole, io c'ero per lui e lui c'era per me.

3 mesi dopo.

Io e Law stiamo insieme anche se non lo sa praticamente nessuno.
Lui continua a vedersi con Bonney per non far sospettare Doflamingo ma ha giurato che non l'avrebbe mai baciata anche perché gli ho promesso che se fosse successo lo avrei fatto a pezzi buttato in un luogo sperduto.
Bonney ama solo la popolarità.
Ci sono stati cambiamenti: Law è il mio sole e per questo ho tinto i capelli di biondo per togliere tutto il buio a cui ero abituata. Da ora in poi solo la luce.
Nami si sta frequentando con Rufy e ha lasciato perdere Zoro.
Usop mi ha perdonata e sa del mio segreto. Per dimenticarmi sta uscendo con una ragazza conosciuta su facebook, Kaya.
Stanno molto bene insieme.
" Rufy è un idiota comunque. " Nami si siede su una panchina ormai stanca per il suo nuovo lavoro: la parrucchiera.
" Però lo ami. " 
" Tantissimissimo. " Che tenera.
" Non mi piace che Doflamingo ha accettato così volentieri le tue dimissioni.
" Neanche a me ma, Rufy ha giurato di protegger- "
Buio.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Mi ama? ***


Buio.
Non vedevo nulla.
Avevo le mani legate e anche i piedi.
" T-ti sei svegliata. " Mi dice una voce che conosco. La voce di Nami.
Da come parla sembra che abbia pianto.
" Nami? Cosa succede e cosa ci facciamo qua? " Chiedo spaesata mentre tento ti slegarmi inutilmente.
" Non lo so ricordo solo..."
" Bene bene. Le due traditrici si sono svegliate. "
Dalla porta entra un uomo che anche senza vederlo posso riconoscere.
" Diamante, immaginavo che foste stati voi a rapirci. " Sputa arrabbiata Nami.
" Sapevate che non dovevate tradire il signorino e invece... Una lavora come parrucchiera e l'altra." Sì avvicina pericoloso a me. Si posiziona all'altezza della mia faccia inginocchiato vista la sua altezza da King Kong. " Tu stai con il figlioccio del capo nonostante sai che il signorino è una persona molto gelosa delle sue proprietà. " Mi dice viscido mentre mi accarezza la faccia.
" Non mi toccare, schifosi verme. "
Cerco di dimenarmi ma non concludo nulla. "Questa sera alle ore 21.00 il signorino sarà pronto per te. Non deluderlo altrimenti puoi solo immaginare la tua famiglia che fine farà. "
Ride ma io non gli faccio vedere che sono preoccupata.
Se ne va ghignando.
"Non andrai vero? " Mi domanda la mia amica preoccupata. "Ho altre opzioni? So che sia Law sia Rufy ci stanno cercando. Non preoccuparti che andrà tutto bene. "
Fingo un sorriso.


Alle ore 21.00 in punto sono davanti alla porta del mostro.
Passando per la sala ricordo quando intrattenere gli ospiti e ciò mi da la nausea ma, passando per la stanza dove io e Law ci siamo baciati per la prima volta sento un senso di pace.
Aiutami amore mio.
Trebol apre la porta e ritrovo il bastardo seduto su una sedia di legno ad un tavolo apparecchiato per due.
"Ti stavo aspettando bimba mia. " Esclama viscido.
" Non sono una bimba e ancora meno tua. " Rispondo schifata.
Trebol mi obbliga a sedere al posto vuoto.
Sono faccia a faccia con la persona che più odio.
" Non puoi immaginare quanto sia felice di vederti. Ho aspettato tanto il tuo ritorno. Guarda..."
Sì alza e si dirige verso l'armadio.
Tira fuori un cartonato e poi me li fa vedere.
" Sei uno psicopatico. "
" Tu non hai capito che tutto ciò che ho fatto l' ho fatto per te. Quando eri piccola venivo a trovare tuo padre Smoker. Tu avevi solo 10 anni ma eri bella. Di più. Meravigliosa. Una sera, tu eri a casa da sola. Come potevano lasciare il mio fiorellino da sola? Venni da te ma non entrai. Bella come sempre cucinavi con le tue dedicate manine ma per sbaglio lasciasti il gas aperto e sei svenuta. Corsi da te e ti portai fuori casa.
Abbracciai il tuo corpicino e lo strinsi forte a me. Annusai il profumo dei tuoi capelli che odoravano di miele, il tuo corpo era il più potente afrodisiaco. Non ti toccai più.
Aspettai anni e nel frattempo trovai grazie alla stupidità di tuo padre un modo per tenerti con me. Ti amo bimba. '
Non sopportai quel racconto è caddi svenuta.



Chiedo scusa per il ritardo ma spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non ci siano errori anche se l' ho letto mille volte.
Un bacio e buone vacanze!!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Me + te ***


9 mesi dopo.

So che Law mi sta cercando. Non può averci abbandonato.
Si perché porto in grembo nostro figlio.
Doflamingo ha deciso di fare da padre al nostro piccolo.
Nostro.
Perché amore mio non sei qui? Perché non mi stringi a te?
Sono in questa stanza buia con Nami. L'unico appoggio che mi è rimasto.
Sconsolate ci abbracciamo quando all'improvviso aprono la porta e due agenti della polizia ci prelevano. Ci chiediamo cosa succede ma nessuno risponde.
Vediamo Doflamingo e i suoi con le manette ai polsi.
Ci dimeniamo perché pensiamo che ci vogliono imprigionare anche a noi, finché, vedo lui.
Tutto si ferma.
Amore.
Sapevo che non mi avresti lasciata.
Nami corre dal suo Rudy e io da lui.
Vede la mia pancia e sorride, non c'è bisogno che parliamo.
"Ecco cosa abbiamo fatto me + te " mi dice prima di baciarmi.

Chiedo scusa se l'ho finita un po' brusca ma per impegni sono stata costretta. Non mi piaceva lasciarla con il finale aperto. Spero che gradiate ugualmente.
Buona domenica

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3469430