Everything about you

di _R5er
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Why you and I? ***
Capitolo 2: *** Seriously Ross? ***
Capitolo 3: *** I did not expect! ***
Capitolo 4: *** Incredibly different from the usual. ***
Capitolo 5: *** You let me down, Lynch. ***
Capitolo 6: *** It is dangerous to fall in love with you, Laura. ***
Capitolo 7: *** A kiss for that madness love. ***
Capitolo 8: *** You're my anchor, stay with me, please. ***
Capitolo 9: *** Brother, you're in love. ***
Capitolo 10: *** -Non è un capitolo! ***
Capitolo 11: *** Don't want to lose you. ***
Capitolo 12: *** Finally happiness? Maybe.. ***
Capitolo 13: *** I'm not perfect. ***
Capitolo 14: *** I'm perfect with you, you love me like nobody else. ***
Capitolo 15: *** Magic night. ***
Capitolo 16: *** Storia completa su Wattpad; xcutielynch ***



Capitolo 1
*** Why you and I? ***


Laura pov.
Con il suono di una sveglia odiosamente rumorosa inizia un'altra giornata.
Sento la stanchezza su tutto il corpo, e le palpebre pesanti non mi danno la forza di levarmi quelle calde coperte da dosso che in quel momento sembrano il paradiso. Sì, sono terribilmente pigra. Mi alzo e vado in bagno cercando di svegliarmi definitivamente, indosso i miei soliti jeans con la felpa enorme che copre tutto il mio orribile corpo.
Mi chiamo Laura Marano, ho 17 anni ormai, e vivo con i miei genitori e mio fratello più grande. Frequento ormai il terzo anno di liceo, che sarebbe stato il quarto se non mi avessero bocciato per la mia enorme timidezza.
Non ho amicizie, l'unica amica che avevo se ne è andata circa tre settimane fa dall'altro capo dell'america.. quanto mi manca.
Cammino nel cortile della scuola, con la testa bassa, mi avvio per trovare la mia classe e non posso fare a meno di notare Spancer e Ross che fanno i prepotenti con qualche novellino, e con qualche ragazzina che passa di li. Che idioti.
Sono in classe, non ci capisco nulla, è tutto così pesante.. mi perdo nei miei pensieri, penso se potrei essere carina per qualcuno, penso a come potrei rigare la macchina della prof qui d'avanti, colei che mi bocciò.. la campanella mi fa tornare alla realtà, e tra una lezione e l'altra riesco finalmente ad uscire da quell'inferno. Metto tutto nello zaino, auricolari alle orecchie e accendendomi l'ultima sigaretta del pacchetto, butto quest'ultimo senza curarne la mira. 
Presa dalla musica che i miei auricolari trasmettono non mi rendo conto che qualcuno mi chiama,così la mano di qualcuno sulla mia spalla mi spiazza. Ah, è Spancer, il moro. Cosa vorrà ora?
-hey Marano!- il suo tono era quello di quando qualcuno vuole attaccare qualche discussione inutile,e così fu.
Non risposi, mi limitavo a guardarlo con aria disprezzante dalla testa ai piedi.
-hai colpito il mio amico con quel pacchetto vuoto-
-e quindi?-
-quindi non dovevi colpirmi.-
Una voce dietro di me mi fece sobbalzare, mi girai e la prima cosa che vidi furono gli occhi di quell'altro idiota biondo di Ross. Potevi perderti in quelle meraviglie color miele.
-okay,addio.-
Mi allontanai disprezzante, quando sento la voce del biondo che mi urla -tanto non ti prenderà mai nessuno- e con una fragorosa risata si allontana insieme all'amico. Le lacrime rigarono il mio orribile viso.
Sapevo bene che le cose che aveva detto erano vere, a chi sarebbe mai importato di una cosi.. così.. odiosa e butta come me?

Ross pov.
Vidi che si allontanava infischiandosene, quella sfigata era davvero sicura di se, anche se non so bene perchè facevo del male a persone a caso. Decisi che era l'ora di tornare a casa, e a questo pensiero mi si gelò il sangue. Odiavo la mia casa, ero solo, sempre.

Laura pov.
Diciamo che passai tutto il pomeriggio a piangere, anche se mi chiedevo perchè quella reazione, visto che tutte le volte che mi ferivano me ne infischiavo altamente.

La settimana di scuola era quasi al termine, così sarebbero iniziate le vacanze invernali che volevo godermi al massimo.
La voce squillante della prof. mi riportò alla realtà.
-bene ragazzi, visto che tra un po ci sarà il teatro scolastico vorrei incaricare tutti voi di almeno una parte, dalle principali alle comparse.
Cominciò a spiegare che si trattava di uno spettacolo d'amore inventato dalla scuola, e non la solita scena di un libro scolastico. 
Speravo con tutto il cuore che non mi scegliessero per una parte principale, già parlare davanti a tutti è una sfida per me.. al solo pensiero rabbrividisco!
Cominciò ad elencare i nomi, a caso.
''..Duncan, scena del maggiordomo.. mhh poi vediamo.. Marano, scena della principessa.. Ryan..." Ecco, lo sapevo, non poteva andare peggio.
"..e per finire Lynch, scena del principe!"
Un tuffo al cuore mi prese di soprassalto. Non poteva andare peggio eh? Meglio che sto zitta.

Narratore pov.
-NO, RECITARE CON LA SFIGATA NO!- le parole di Ross vennero fuori come se gli avessero fatto un'invito al patibolo. La dolce castana si sentì parecchio offesa, ma certo non aveva mai pensato di offenderlo.
-Lynch, non discutere con me.-
La fanciulla lo osservava con rassegnazione, lui se ne accorse, ed entrambi erano molto a disagio con ciò che stava accadendo.
La campanella suonò per segnare la fine della giornata scolastica, e tutti gli alunni si diressero fuori tra spintoni e risate fragorse.
Mentre Laura metteva a posto le ultime cose, Ross le si avvicinò parecchio teso.
-senti, nemmeno io sono tanto contento di tutto questo, okay?- le sue parole uscivano dalla sua bocca come un sussurro. -quindi vediamo di..- Laura lo interruppe.
-ascolta, io non prenderò un'ennesimo voto pessimo da aggiungere alla collezione di quelli che già ho solo perchè TU non vuoi sprecarti a fare questa roba del teatro. Che c'è? Sei par caso troppo bello? Ti sciupano se ti guardano troppo?.- disse, con un tono abbastanza alterato, stupita di se stessa e si chiese dove aveva trovato tutta quella forza in lei.
Ross rimase muto alle sue parole, scioccato anche lui dato che mai prima d'ora la bella Marano gli aveva rivolto la parola in quel modo.
-allora?- riprese lei.
-allora.. bhè.. okay va bene.-
Laura non potè nascondere quel sorriso compiaciuto, lui sembrava davvero un cagnolino bastonato.
Prima di andarsene si scambiarono i numeri, solo per mettersi d'accordo su quando incontrarsi.

SPAZIO AUTRICE:
Heeey a tutti! Questa è la mia prima fanfiction, spero che vi piaccia e.. perdonate se c'è qualche erroruccio! Bacii <3

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Capitolo 2
*** Seriously Ross? ***


Laura pov.
Ma le giornate potevano andare meglio? Stavo tutto il giorno a letto o sul divano a rilassarmi, dimenticandomi avvolte del mondo intero. Queste vacanze erano iniziate nel migliore dei modi.
-Laura potresti gentilmente alzarti da quel divano e lasciare la TV anche a noi comuni mortali?- Tyler, mio fratello, sembrava disperato. Sono le 14:15, e a quest'ora c'è sempre il suo programma preferito.. credo si tratti di sport, ma non mi interessa poi così tanto.
-Sarò buona stavolta- gli lanciai il telecomando. -vado a prepararmi qualcosa, tu hai fame?-
-Già mangiato.- si fiondò sul divano.
Una cosa che non sopporto di questa famiglia è che mamma e papà scompaiono spesso per una settimana o due, lasciando me e mio fratello a badarci da soli. Anche se infondo non era poi così male la loro mancanza si sentiva.. la risata di mamma, il borbottare di papà..
Ero in cucina mentre mettevo una fetta di pizza a riscaldare, così mi venne la brillante idea di accendere il mio telefono e controllare i messaggi.. non l'avessi mai fatto! Nemmeno il tempo di accendere il telefono che una montagna di messaggi lo mandò in tilt.
Per lo più erano pubblicità e messaggi promozionali, quando mi soffermai su uno diverso.
«Oggi alle 16:30 da me, per studiarci quelle battute di scuola. Okay? .Ross»
Era tra i più recenti. Stamattina.
Non potendo rifiutare, visto che quelle stupide battute valevano il mio voto, risposi al messaggio;
«Ci sto. Ad oggi! .Laura»
Mangiai la mia pizza e cominciai a prepararmi.

MA STIAMO SCHERZANDO? Davvero non ho nulla da mettere? Continuo a scavare nel mio armadio, in preda alla disperazione.. manco fosse un appuntamento!
Come per miracolo trovai dei jeans chiari e misi una maglia a maniche lunghe, per il fresco che c'era fuori, mi sistemai i capelli e con una leggera linea di eyeliner e il mio solito gloss alla pesca ero finalmente pronta. Presi il copione con le battute e le chiavi di casa mentre mi dirigevo fuori.
-Dove vai?- Mio fratello era spaparanzato sul divano peggio di come ci stavo io! Si vede che siamo fratelli.
-Da Ross, roba scolastica-
-Sai vero che stasera tornano mamma e papà? A casa per le 20:00, mi raccomando.-
-Tranquillo.-

Okay Laura, calma. La scuola, ricorda la scuola.
Ero arrivata fuori casa sua. Non volevo entrare.. avrei sempre potuto scappare.. ma ormai avevo già bussato. 

Narratore pov..
Ross stava sistemando gli ultimi cuscini del divano, sembrava tutto così in ordine... magari era meglio non aprire il ripostiglio.
Laura bussò alla porta e venne aperta quasi subito. Lui vide la castana come non l'aveva mai vista prima.. di solito indossava felponi grandi il doppio, se non il triplo di lei, ma con quella maglia che segnava il suo esile corpo alla perfezione aveva qualcosa di particolare.. Forse Ross non si era mai soffermata a guardarla bene. Si rese conto che era.. come dire.. carina. E non solo per l'abbigliamento. Nei pensieri del biondo, il suo viso era così angelico.. sembrava così perfetta.
Si sentii quasi in colpa per averla sempre derisa, per averle sempre fatto torti su torti.. Scosse la testa. Questo non era lui. Avrebbero dovuto solo imparare quelle cavolo di battute.
-P..posso entrare?- La voce delicata di Laura risvegliò lui da tutto cio che gli era passato per la mente. Scosse nuovamente la testa.
Si sedettero sul divano bianco e soffice ma nessuno proferì parola. Un silenzio imbarazzante. Certo, non si erano mai trovati solo loro due, ma qualcosa era cambiato. Lo si sentiva molto bene tra i due giovani che cercavano, invani, di cominciare a ripassare il copione.
-uhm.. allora vediamo..- Laura era tremendamente in imbarazzo, e borbottava a testa bassa qualcosa di indecifrabile.
-Frena, frena, frena dolcezza. allora, non capisco un'accidenti di quello che dici.. -
Laura si schiarì la voce. 
-Okay.. cominciamo..- La castana, in tremendo imbarazzo, iniziò a ripetere le parole dello scritto che stringeva nelle sue manine delicate, Ross la seguiva a ruota cominciando a memorizzare il tutto.

-Ti prego, basta, continuiamo la prossima volta..- Il biondo era sfinito e Laura altrettanto.
-Va bene, anche io ne ho leggermente piene le tasche per oggi..-
-Oh, la ragazzina usa termini più pesanti- scherzava lui.
Lei istintivamente abbassò la testa, non avrebbe saputo rispondergli.. era troppo timida.
-Credo che sia meglio che io vada..- Laura fece per alzarsi.
-Ferma! E ancora presto, sono solo le 18:30.. ti va di rimanere a parlare?-
Rimase spiazzata. Parlare? Avrebbe voluto rispondergli ''Di cosa? Di quanto sei bello?'' Si limitò ad un ''no'' freddo, prese le sue cose e con un cenno della mano e un flebile ''ciao'' uscì di corsa.

Laura pov.
Mentre chiudevo la porta dietro di me cominciai a borbottare a voce alta.. -Parlare? Oh certo, dopo tutto quello che mi fa passare ogni giorno, lui voleva fare che cosa? PARLARE? Davvero Ross, davvero? Imbecille!-
Tornai a casa, non mangiai perchè gia sapevo che avrei rimesso tutto, mi bastava la fetta di pizza di oggi, quindi mi feci una doccia e indossai il mio pigiama enorme e comodo.
Attendevo l'arrivo dei miei genitori. Mio fratello ed io eravamo abbracciati sotto la coperta del comodo divano in pelle a guardare la TV, finalmente un programma che interessava ad entrambi! Finchè qualcuno non bussò alla porta. Erano mamma e papà? A quest'ora chi poteva essere Laura, se non loro? Avvolte sembro stupida come Ross.
A quel pensiero scoppiai a ridere, ''stupida come Ross'' Dio, non c'era affermazione migliore.
-Tyler ti stai perdendo la parte migliore! Ma chi è alla porta?-
-Lau è per te!-
Chi poteva mai essere a quest'ora?
-Tyler chi...- Ross. Era li, ad osservarmi dalla testa ai piedi. Cosa aveva da guardare? Percaso il mio pigiamone con le fragoline non era sexy?
-Vi lascio soli- Prima di sparire, mio fratello mi fece un'occhiolino che io ricambiai con un gesto della mano per intendere un ''dopo ti faccio vedere io''.
La mia concentrazione si rivolse su Ross.
-Che ci fai qui?-
-Oggi, prima di andartene, hai lasciato questo- mi tese la mia collanina con il micofono d'oro.
-G..grazie!- abbozzai un sorriso -deve essemi caduta mentre mi alzavo-
-Felice di avertela riportata, spero di non averti.. disturbato- Sembrava quasi turbato.
-Tranquillo, io e mio fratello aspettiamo i miei- Mi parve di vederlo leggermente sollevato a quella affermazione. -Okay, ci vediamo.- Sorrise.
Okay Laura, ha solo sorriso, calma. E' un deficiente, ricordi? Un deficiente così carino..
Sorrisi a mia volta e chiusi la porta.
Quando tornai in salotto mio fratello stava parando al telefono. Mimai un ''chi è?'' e lui mi fece cenno di aspettare.
Chiuse il telefono.
-Laura vieni in cucina, dobbiamo parlare.- L'espressione formatasi sul viso di Tyler mi faceva pensare a qualcosa di brutto, ma non capendo cosa lo seguii.
-Che succede? Mi spaventi fratellone- sorrisi a mala pena.
-Mamma e papà non tornano.-
-Vuoi dire che resteranno fuori un'altra settimana?-
-No Laura.- La sua voce si fece dura. Guardò verso il basso. -hanno avuto un'incidente stradale e.. non.. c'è l'hanno.. fatta.-


SPAZIO AUTRICE!
Buonciao fanciulle!
Allora, ho notato che il capitolo è piaciuto.. mi fa tanto piacere, non me lo aspettavo.. grazie di cuore, mi emoziono troppo! Ahahahah** 
Piaciuto questo capitolo invece? Dite la vostra! 
Ps. Ho notato che è piaciuto tanto anche 'Lettera di una mamma', ringrazio per tutti i complimenti che mi hanno fatto, davvero, grazie di cuore! 
A presto! Bacetti<3

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Capitolo 3
*** I did not expect! ***


Laura pov.
Il viso di Tyler si riempì di sofferenza e lacrimoni, intanto io mi stavo ancora rendendo conto di ciò che era successo, e quando finamente riuscii a comprendere pienamente non fu una bella cosa.. Il mio viso cominciò a bagnarsi di lacrime salate, non ragionavo, tremavo, e all'improvviso diventò tutto nero. Buio.

Correvo, ero nel panico, ma di cosa avevo paura? D'un tratto una luce, che si spostava avanti e indietro, cercavo di raggiungerla, ma sembrava sempre così lontana, come se stessi correndo a vuoto. Raggiunta, la luce si tramutò in un'anziana signora, che, coperta da un telo nero, farfugliava qualcosa, quando d'un trattò alzò il capo notandomi e squadrandomi dalla testa ai piedi. Sorrise, poi tornò seria.
-La tua salvezza, speranza, è proprio sotto al tuo naso. Devi solo rendertene conto.- Dette quelle parole, col dorso della mano mi accarezzò la guancia poi svanì.

Tornai alla realtà, ero nella mia camera.. come ci ero finita? Erano le 9:12 del mattino.. Mi guardai intorno, mi girava fortissimo la testa, mio fratello era accanto a me, seduto a terra con la testa sul letto. Dormiva. Non volevo svegliarlo, ma appena ricordai l'accaduto cominciai a singhiozzare rumorosamente, lui sobbalzò e si guardò intorno, poi si voltò a guardarmi. Aveva gli occhi rossi dal pianto. Gli feci segno di sdraiarsi vicino a me, poi sprofondai nelle sue braccia e senza farlo apposta gli bagnai la maglietta, ma non ci fece molto caso, mi stringeva come se fossi la sua unica salvezza.
Salvezza.
Mi ricordai del sogno strano di prima e, tra un singhiozzo soffocato e la mancanza d'aria causata dal dolore emotivo, mi promisi che appena fossi stata meglio ci avrei pensato.
Il tempo passò più lento del solito, quella giornata fu inutile, non mangiammo, non bevemmo, non andammo in bagno. Niente.
Passo una settimana. Il dolore sembrava calmarsi.. e invece no, pareva sempre peggio.
Passò la seconda settimana, di li a poco avrei dovuto tornare a scuola, e sapevo che il mio voto sarebbe stato pessimo, ma non ce la facevo, c'erano cose più importanti di cui dovevo preoccuparmi.. tipo il mio stato mentale.
Un giornata come le altre, girando per casa a vuoto, decisi di mettere in carica il telefono e come al solito era pieno di messaggi pubblicit.. aspetta un momento! Era pieno di messaggi da parte di Ross! Ma che diavolo..
Cominciai a leggerne alcuni, chiedeva quando vedersi per finire il progetto scolastico assegnatoci e che fine avevo fatto.. non risposi. Poggiai il telefono sul mio comodino, mi stesi e chiusi gli occhi. Quest'ultimo si mise a suonare. Imprecai, dovevo ricordarmi di spegnerlo..
Ross.
Rispondere o lasciar suonare? 
Presi coraggio e risposi.
-..P..pronto?-
-Laura, Cristo santo! Che fine avevi fatto? Lo sai che tra meno di una settimana c'è scuola? Ma che diamine, prima dici che vuoi un buon voto e poi abbandoni tutto? Mh, credo che quella sera non avrei dovuto riportarti la collana, così non ci troveremmo in questa situazione e..- Al solo ricordo di quella tremenda e devastante sera i miei occhi si riempirono di lacrime. Volevo mandarlo a quel paese, ma lui che ne poteva sapere?
-Devo a..andare..-
Chiusi velocemente e mi buttai con la faccia nei cuscini. Non potevo sopportare tutto questo.

Ross pov.
-No Laura aspett..- Mi chiuse il telefono in faccia. Stava piangendo? Stavolta non era per colpa mia, ne di Spancer. Cosa mi importava? Perchè ci pensavo?
Decisi di provare a proseguire da solo, ma senza Laura era davvero complicato. Mi distraevo in continuazione, perdevo il segno, non ricordavo nulla.. Voglio andare da lei per ripassare. Mi importa solo questo, ripassare.. vero? 
Prendo il telefono, la giacca e apro la porta.
-Mamma sto uscendo!- abbassai la testa -mi manchi.. anche tu papà..- uscìì.
Ero per strada, verso casa di Laura, quando in lontananza vidi Spancer ed altri.. cercai di non farmi vedere ma con scarsi risultati.
-Hey amico!- il tocco del bruno mi fece voltare
-Oh, ciao, non vi avevo visto!- cercai di essere più indifferente possibile.
-Io e Chris andiamo a farci due birre, vieni con noi?-
-Avrei delle commissioni da sbrigare e.. Oh! Guarda! Mi stanno chiamando.. ci si vede!- Cominciai a camminare velocemente, intanto quei due già erano spariti.
Ripresi la passeggiata e mi incamminai nuovamente verso casa di Laura.

Laura pov.
Il sangue colava da i miei polsi tagliuzzati, era stupido, mi ero ripromessa di non farlo più, Abby si sarebbe arrabbiata di brutto, ma che poteva saperne lei dato che era dall'altro capo dell'America? Ed ora eccomi qui, punto e da capo.
Entro in doccia, l'acqua calda mi rilassa, il sangue diminuisce, mi sento meglio? Credo di si. O forse no? Chiudo gli occhi, e mi lascio trasportare da i miei pensieri...

Narratore pov.
Ross era fuori la porta, bussò e ad aprirlo fu Tyler a testa bassa.
-Hey Ross- il suo timbro di voce era trabballante
-Ciao Ty, tua sorella è in casa? Dovrei parlarle- 
-C..credo sia di sopra. Entra.- Il fratello maggiore di Laura era molto freddo, ma Ross non ci fece tanto caso. Salì le scale due per volta e si ritrovò a bussare alla porta della camera di Laura. Nessuna risposta.
-Marano, sei in camera?- 
Nessuna riposta.
Ross abbassò la maniglia ed entrò lo stesso, poi si chiuse la porta dietro le spalle. La stanza era quasi tutta rosa, con foto ovunque, ma di Laura nemmeno l'ombra. Ross si sedette sul letto, cosa doveva fare ora? L'avrebbe aspettata.
La castana uscì dalla porta di fronte al suo grande letto, il suo bagno in camera, avvolta da un'asciugamano. Inizialmente non si accorse che Ross era li, a fissarla come un demente.. Appena alzò la testa si spaventò vedendo il biondo nella sua camera, arrossì, e cominciò a gridargli contro.
-Sei impazzito? Cosa ci fai qui? Lo sai che sarei potuta uscire nuda?- L'imbarazzo era forte, da entrambi.
-Ho bussato, ti ho chiamata, nessuna risposta e sono entrato.. ti stavo solo aspettando- Ross era sincero, tanto da far addolcire l'espressione della ragazza. 
-Va bene, mi fai cambiare allora? O devo prenderti a calci per farti uscire?-
Ross rise, si avviò fuori ed attese che Laura avesse finito di cambiarsi. Quando lei aprì la porta per farlo entrare, indossava il suo solito jeans e la felpa grossa il doppio di lei. Ma perchè Ross la vedeva in modo differente da come l'aveva sempre vista? Non fece caso a quel pensiero insinuatosi insintivamente nella sua testa.
Il pomeriggio passò tra una chiacchiera e l'altra, tra risate e battute. Laura non credeva che sarebbe riuscita a parlare così pacificamente e sinceramente con quella 'testa di gallina' che si ritrovava d'avanti, si rese conto che alla fine non era solo quel ragazzo da una notte e via. Lui riuscì a distrarla da ciò per cui soffriva.
Quest'ultimo invece, rimase parecchio colpito dalla splendida personalità che la castana aveva sempre nascosto, non era quel tipo di ragazza aspra e antipatica che credeva lui, era.. diversa.
Quel ''diversa'' passava nella mente di entrambi da un bel po di tempo.
-Senti.. ma per le battute?- Disse il biondo.
A lei vennero tutti ricordi orribili in mente, e per non far vedere che stava versando qualche lacrima abbassò il capo con i suoi capelli avanti.
-Non.. non lo so.-
Lui non si accorse di niente, e dopo un'altra mezz'oretta decise di tornare a casa.
-Sono stato davvero bene con te-
-Anche io.. grazie di tutto-
-Ma figurati.. sono io che devo ringraziarti.. okay, ci vediamo.-

Laura pov.
Chiusi la porta, e misi le mani in tasca.. wow, soldi! Sapevo già come spenderli.
Sperando che nessuno mi vedesse, uscìì di casa. Con passo svelto raggiunsi il tabaccaio a pochi metri e comprai delle sigarette. Quando mi sarei tolta questo vizio orrendo?
Tornai a casa, senza farmi vedere mi chiusi in camera. Mio fratello gia dormiva, ma per me la sera era giovane.. Accesi la prima sigaretta e rimasi seduta fuori al mio balcone, con gli incubi che invadevano le mie notti come avrei potuto riposare?
Ripensavo alla giornata con Ross.. chissà se lui stava facendo lo stesso.. 


SPAZIO AUTRICE;
Saaaalve mie adorate lettrici! **
Come state? Spero bene! Eccovi il terzo capitolo della mia fanfiction! Vi piace?:3
Come al solito ringrazio chi mi segue e chi recensisce ciò che scrivo! Siete fantastiche! Vi adoro.
Un abbraccio fortissimo a tutte! <3
Ps. Nel prossimo capitolo ci saranno novità! 

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Capitolo 4
*** Incredibly different from the usual. ***


Narratore pov.
Sia Ross che Laura erano entusiasti della piega che la loro ''quasi amicizia'' aveva preso, ed i giorni rimasti prima della scuola li impiegarono entrambi per quello spettacolo scolastico. Laura riusciva a distrarsi dall'accaduto dei suoi genitori, e Ross, dato che era sempre solo, riusciva a stare lontano da casa il più possibile. Odiava stare solo.

Essendo il giorno dello spettacolo, i nostri protagonisti si ritrovarono a dover indossare stravaganti costumi del '700, pieni di colori e strani merletti. 
Preparatasi, Laura uscì dallo stanzino per cambiarsi, alias ''camerino'', sperava che nessuno l'avesse riconosciuta..
Ross la incrociò dopo poco, e dopo essersi squadrati dalla testa ai piedi, scoppiarono dal ridere.
-Ma ti sei vista?! Mi sembri mia nonna!-
-Bhè.. tua nonna è sicuramente più moderna di questo!-
Ad interromperli fu la loro prof., la quale aveva organizzato tutto questo.
-Ragazzi bene siete qui.. allora, avete presente la scena dove lui conquista finalmente lei e prendendola per mano vi dirigete fuori scena? Ecco, prima di questo, voglio un bacio.-
E senza che i due ragazzi, cominciassero ad esprimere il loro disappunto, la donna si dileguò. I loro sguardi erano pieni di imbarazzo e ansia. 

Finalmente in scena! Tra varie battute, varii costumi, e risate da parte del pubblico, Ross e Laura cercavano di non pensare a ciò che sarebbe successo dopo.
Ecco che tocca nuovamente a loro, ormai è quella la scena.

Laura pov.
L'ansia mi faceva star male, ma mi incamminavo verso il palco. Mi blocco di colpo, mi giro verso Ross, il suo viso sembra meno teso del mio.. come biasimarlo, con tutte quelle che si porta a letto! Vorrei scappare, non mi piace la situazione, ma ormai ci sono dentro fino al collo!
Ross blatera le sue battute. Tocca a me. Che devo dire? L'ansia prende il sopravvento e mi blocco nuovamente guardando il biondo in segno di aiuto.. Comincia ad improvvisare per farmi guadagnare tempo. 
Calma Laura, è un bacio! Si, lo so che è il mio primo dopo quel traditore.. ma è solo un bacio. Mi calmo. Dico la mia battuta, ed ecco Ross avvicinarsi a me.. non posso fare altro che chiudere gli occhi e.. mi accorgo che fa solo finta di baciarmi! Posa le sue rosee e morbide labbra su un'angolo della mia bocca.

Ross pov.
Era così in ansia che non mi pareva proprio il caso di baciarla sulle labbra, chissà che cosa sarebbe successo dopo.. e non ci voglio pensare! Non voglio pensare a cosa sarebbe successo se mi fossi lasciato trasportare da quelle labbra così invitanti.. Basta! Prendo Laura per mano, e corriamo dietro le quinte. E' tutto finito ..perfortuna, credo.
Saluto e me ne torno a casa, anche se odio stare da solo, non avrei mai pensato che per una volta l'odiata dimora mi avrebbe salvato. Devo riprendermi dall'accaduto, quindi per stasera film horror e pizza!
Chiamo la pizzeria, arriverà tra 30 minuti.. ottimo, così intanto mi faccio una doccia e dopo essermi infilato i pantaloni della tuta ed una canottiera, bussano alla porta.. ecco la mia pizza!
Vado ad aprire e.. NON CI POSSO CREDERE. 
-Laura che fai qui?- 
-Avevo pensato di venire a trovarti.. ti dispiace?- 

Laura pov.
Avevo pensato di andare a trovare Ross, giusto per compagnia e poi alla fine non mi sembrava giusto non ''festeggiare'' il nostro ''successo''. Che strane parole.
Alla mia vista, Ross, sembrava parecchio sorpreso, anche se mi fece entrare senza problemi.
-Hai mangiato?-
Come gli dicevo che io non volevo/potevo mangiare? -Io non..- 
-Perfetto! Ordino la pizza anche per te!- 
Ma che diavolo.. avrei finito per vomitare tutto, ma non potevo deluderlo.. sembrava così entusiasta.
-Vieni- disse lui, sedendosi sul divano. Sembrava così cordiale e.. direi quasi dolce. Mi avvicinai a lui con timidezza, mi sedetti e cominciammo a parlare.
Il tempo volò, ed arrivarono le nostre pizze.
-Ma tu vivi da solo?- Chiesi, mentre presi un'altro, e l'ultimo, morso di pizza.. domanda parecchio indiscreta, visto che Ross ha appena abbassato la testa e posato la sua fetta. -Scusa se ho detto qualcosa che non dovevo..-
-Non preoccuparti, io vivo da solo un po per scelta un po per obbligo, diciamo che odio questa casa solo perchè sono da solo. Vedi io sono sempre stato abituato ad avere tutta la mia famiglia intorno.. Fino a quando un giorno, dovevamo andare a fare un giro in barca ed io e mio fratello maggiore Riker non volevamo, andarono solo mamma, papà, Ryland, Rydel e Rocky. Poi successe la catastrofe, si bloccò la porta della cabina e la barca aveva perso la traiettoria, finirono per andare a sbattere contro delle rocce e.. bhe, ti lascio immaginare. Ora mio fratello abita a due o tre isolati da qui, ci vediamo qualche volta, ma niente di che..-
Non avevo mai sentito Ross parlare così in quel modo, ora riesco a capire perchè è sempre stato così duro con gli altri..
-..i miei sono morti in un'incidente stradale quella sera stessa che mi hai consegnato la collana- sputai tutto d'un fiato. Non potevo credere di averlo detto.
Alzò lo sguardo, i suoi occhi miele erano posati sulla mia persona, tanto da farmi arrossire violentemente.
Dopo questo spiacevole episodio, fu una serata abbastanza tranquilla. Non vedendo che ore erano, mi appoggiai sulla spalla di Ross mentre guardavamo la tv sul divano e chiusi gli occhi per un attimo..
Aprii gli occhi per via della luce che penetrava dalla finestra, ero stesa sul petto di Ross mentre lui dormiva come un angioletto, coperti da una leggera copertina blu notte.
Mi alzai di scatto, e silenziosamente cercavo di scendere da quel divano per tornare a casa.. quando la presa di Ross su i miei fianchi ebbe la meglio e mi ritrovai abbracciata da lui che ancora dormiva..
Okay, devo svegliarlo, infondo anche lui deve andare a scuola, no? Scostai una ciocca bionda dal suo viso e delicatamente pronunciai il suo nome..
-Ross..- Niente.
-Ross, devi andare a scuola-
-Mamma ancora 5 minuti, poi mi faccio bello per...- riprese a dormire senza continuare la frase.
Mi liberai dalla sua presa e lui finalmente aprì gli occhi.
-Oh. Buongiorno Laura.-
-Ehm.. buongiorno.. è tutto così imbarazzante, torno a casa e mi preparo.. ci vediamo a scuola..-
-Ferma! Ho detto qualcosa che non avrei dovuto dire nel sonno?- Il rossore sul suo viso era più che evidente.
-No, solo che ti devi fare bello per.. e non hai continuato.-

Varcai la soglia della scuola, e mi dirigevo verso il mio armadietto. Pensavo e ripensavo a come mi ero potuta addormentare tra le braccia della persona che non sopportavo? 
Imbecille. Imbecille. Imbecille.
Sia io che lui, sia chiaro.
Non lo vidi arrivare, MA COSA MI IMPORTA? Perchè parlo di lui? Entrai in classe, intenta a concentrarmi sulla lezione, ma con scarsi risultati, dato che non c'ero con la testa.. come al solito.
Finite le lezioni uscìì per andare a casa.. ed ecco che mi ritrovo il biondo avanti ai miei occhi. Ci guardiamo per un paio di minuti abbondanti, poi lui viene affiancato dal suo amico, Spancer.
-Lynch, per la miseria, eccoti qua. Che stai..- lo sguardo di Spancer si rivolse verso di me, seguendo quello di Ross. -..ohoh, Marano! Sempre più brutta ti fai ogni giorno.-
Abbassai la testa, perdendo così il contatto visivo con Ross. Non so perchè, ma avevo una piccola speranza che Ross si sarebbe fatto avanti per difendermi.. speranze che andarono in fumo quando le parole di quest'ultimo mi colpirono come una lama incandescente.
-Gia, pensino la scopa del bidello è più attraente di quella castana senza forme. Dovresti far vedere cosa c'è di bello in te, tipo il tuo petto o il tuo sedere, Marano.-
Che stava succedendo? Perchè faceva questo? Dopo quello che ci eravamo detti, quello che era successo.. lo spettacolo, ieri sera.. e adesso?
Le lacrime cominciano a scendermi veloce sulle guance.. non capisco.. che è successo?

SPAZIO AUTRICE:
Heeeeey mie adoratissime lettrici!
Questo è il mio nuovo capitolo, sono consapevole che FA SCHIFO, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! Scrivete tutto qui sotto :3
Ringrazio chi recensisce i capitoli, awawawww mi rendete così felice.. vi abbraccerei una ad una ** <3
Continuo a 3 recensioni:3 Come sempre vi mando un bacio enorme! ** Siete tutte nel mio cuoricino awwu<3
Al prossimo capitolo!:3

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Capitolo 5
*** You let me down, Lynch. ***


Ross pov.
*FLASHBACK*
Cammino tranquillo per la strada che faccio di solito per andare a scuola. Quella mattina mi sentivo così in pace con me stesso, non avevo ne crisi di pianto improvvise, come al mio solito, ne insicurezze che dovevo coprire con una durezza fasulla.
Sarà stata colpa di Laura? In un certo senso, quella ragazza era unica da tutte le altre.. lo si poteva ben notare.
Mi sentivo finalmente il ragazzo che la mamma aveva curato fino a che non mi ha detto ''addio''. Meglio saltare questa parte, o sennò dovrò dire addio al mio senso di pace interiore.
Senza nemmeno notarlo, i miei amici di sempre che non vedevo da un po' di tempo, mi venivano in contro.
-Hey Lynch!- Disse uno di loro, con aria altezzosa. Io, per non farmi mettere i piedi in testa gli risposi con molta poca modestia.
-Hey ragazzo che non sei me.-
Rimase zitto, e come al solito sfoggiai il mio sorriso trionfante. 
-Ragazzi, perchè vi mettete a paragone di uno così inutile come lui?- Spancer, che doveva essere il mio ''migliore amico'', mi stava percaso pugnalando? Perchè?
-Okay. Mi sono perso qualcosa?-
-No. Ora torna dalla tua Lauretta cara.-
Quelle parole mi spiazzarono completamente. Ero convinto che non sapessero dei pomeriggi che io e Laura avevamo passato insieme, per ripetere.
-Cosa vai blaterando?- Nessuno doveva saperlo.
-Ti ho visto sai.. non provare a mentire! Eri con Laura un pomeriggio scorso. Ti ho visto che uscivi da casa sua, non provare a negarlo Lynch!-
Spiegai la situazione della scuola e di ciò che avrei dovuto fare, cercando ad ogni costo di mascherare tutti quei pensieri ambigui che mi erano passati per la mente in questi giorni.
Convinsi tutti, un po meno il mio ''ex migliore amico'' e ci dirigemmo nuovamente verso la scuola.
*FINE FLASHBACK*

La vedo scappare via con le lacime agli occhi. Le avevo fatto davvero male, e anche se avessi potuto rimediare, non avrei saputo proprio cosa fare.
Guardo disgustato Spancer, mentre lui era compiaciuto dall'accaduto. Ma che divolo aveva contro Laura? Sapevo che aveva fatto tutto apposta, bastardo!
Avevo rovinato quel poco di amicizia formatasi tra me e quella fragile ragazza dal profumo dei fiori, e con questo era tornata anche la solita crisi di pianto e di panico che dovetti trattenere fino al mio ritorno a casa. Non ne avevo mai parlato con nessuno, avrebbero potuto giudicarmi e sotto questo profilo sono parecchio fragile.. Vi chiederete ''Fragile? Impossibile! Tu sei Ross Lynch.'' Beh, sotto questa portata da duro, e tutta questa figaggine pazzesca, c'è una personalità davvero imbarazzante.. da ragazzina schizzinosa.
Mi rintanaii sotto le coperte, avrei voluto rimanere li per sempre. Non c'era posto migliore, in quel momento mi sarebbe piaciuto che qualcuno fosse stato li a consolarmi, a dirmi che sarebbe andato tutto bene.. invece mi ritrovo solo, stringendo il mio cuscino e versando qualche ultima lacrima mentre sprofondo nel sonno..

Laura pov.
Qualcosa mi si è spezzato dentro. Piango a dirotto, mi sento terribilmente ferita dentro.. per fortuna c'è mio fratello, che mi stringe forte, sussurrandomi che tutto passerà.. lo adoro per questo. Mi accoccolo sul suo petto, mentre mette addosso ad entrambi una copertina.
-Dimmi, sono così brutta?-
-Tu sei perfetta sorellina. Sono gli altri che sono sbagliati, credimi, fai invidia al mondo.-
Mi fece sorridere, lo strinsi più forte che potevo, poi aggiunse -Qualsiasi altra cosa chiama me, dimmi chi sono, li riduco in poltiglia. Non ti possono trattare così, alla fine tu non hai fatto niente di male a nessuno di loro.- Diventò duro per un attimo.. poi mi diede un bacio sulla fronte e cominciai a distrarmi. Era il fratello migliore del mondo, con lui tutto il dolore spariva, o quasi, fin da bambini. Ricordo che una volta una bambina mi rubava sempre la bicicletta, lui allora la rincorse fino a perdere il fiato facendosela restituire e quando tornò da me con essa, il suo sorriso era vittorioso e pieno di affetto nei miei confronti.

Non andai a scuola per un po di tempo, circa una settimana credo. Stavo bene a casa, e stavo decidendo forse di cambiare se non addirittura abbandonare la scuola. Ma ovviamente mio fratello me lo impediva.. insomma, dovevo aspettare altri due anni.
Cucinavo per me e per Tyler, quando il mio cellulare, ormai dimenticato in qualche angolo della casa, squilla senza sosta.
-Pronto?-
-Laura! Mia sorelluccia adorata!- La voce della mia migliore amica mi fece emozionare dalla gioia.
-Abby! Sorelluccia, come stai?-
Che dire? Parlammo tutto il tempo fino a sera.. mi era mancata tantissimo. Le raccontai tutto, e lei fece lo stesso. Evitai di parlare della scocchezza commessa una settimana fa sotto la doccia..
Aveva trovato un fianzato, Christopher, e anche tante amiche.. ma mi disse che nessuna era come me. La adoravo perchè dal primo giorno che ci eravamo conosciute ci sapevamo capire con uno sguardo, come nessuno al mondo.. Risi così tanto di gusto con lei, mi sentii meglio.
Finito di chiacchierare mi diressi in salotto, c'era mio fratello che fissava una foto di mamma e papà, mi avvicinai a lui e senza dire parola sorridemmo debolmente.

Prima di addormentarmi completamente sul divano, mi alzai per andare al piano di sopra a dormire.. 
-Lau- Mio fratello era sveglio
-Che c'è Ty?-
-Non credi che domani sia giusto andare a scuola?-
Ci riflettei un'attimo, poi annuii. Non potevo di certo oppormi agli studi per due idioti qualunque, in mente mia ringraziai la forza che la mia migliore amica assieme a mio fratello mi avevano regalato. Diedi un bacio sulla fronte a quest'ultimo e salii di sopra preparandomi per la notte.

Ross pov.
Era una settimana che non vedevo Laura, i sensi di colpa mi stavano divorando dall'interno, dovevo in qualche modo scusarmi.
Ero in giro come al solito, attendendo l'inizio delle lezioni quando mi caddero gli auricolari.. fu allora che la vidi! Era più bella del solito, ora si che avrei avuto occasione di farmi perdonare.. ma non finìì il pensiero che sparì dalla mia vista. Probabilmente, dato che ero ancora accovacciato a terra, non si era nemmeno accorta di me.
Avrei aspettato la fine delle lezioni, ma giuro, che mi sarei scusato, in qualche modo. Dovevo trovare le parole. Così mi ritrovai avanti ad uno specchio a ''provare'' delle scuse perfette per lei.. perchè ammettiamolo, con lei ci vuole qualcosa di molto più che speciale.. qualcosa di perfetto.
Le lezioni erano noiosissime, odiavo la lentezza delle ore che non passavano mai, così decisi di uscire per una boccata d'aria fresca.. cosa che mi si bloccò in gola quando la vidi dinanzi a me, stupita quanto me, ed intenta ad ignorarmi.
-Laura..- Cercai di dire, ma il suo passo era svelto. Approfittai della situazione che eravamo solo io e lei per scusarmi finalmente.
-Aspetta ti prego- la presi per il suo debole polso -devo.. parlarti-
Mi guardava disprezzante, e piena di delusione.. come biasimarla.
-Che vuoi Lynch? Ho gia perso troppo del mio prezioso tempo con te.- Le sue parole erano ferme, dure e piene di acidità.
-Scusa.- tagliai corto, non riuscendo più a pronunciare altre parole.
-Tardi Lynch. Avresti potuto fare di meglio una settimana fa.- Con questo si liberò dalla mia presa e non la rividi per il resto della giornata.
Mi sentivo un verme. Come avevo potuto? Ero in preda ai sensi di colpa fino a che mi resi conto della cosa più ovvia che potevo fare. -Ma certo!- Esclmai, avviandomi verso casa di Laura.. non mi importava delle conseguenze, avrei saputo difendermi da tutti, meno che da lei. Mi resi conto che lei era diventata il mio punto debole, era in grado di farmi sentire speciale, ma poteva benissimamente farmi cadere a pezzi.. e che in un certo senso poteva anche piacermi! Ero su di giri per i pensieri che passavano nella mia mente quando qualcosa, o meglio qualcuno, bloccò il mio tragitto..

SPAZIO AUTRICE:
Belle bimbe! Come buttaa? *Alla Austin e Dez* ..okay no.
Ecco a voii.. *Rullo di tamburi* il quinto capitolo! :3
Non è dei migliori, ma prometto che farò di meglio nei prossimi! Come avete ben notato ho cambiato il rating.. per quello che ho da scrivere nei prossimi, il giallo non mi sembrava adatto ahahah!
Fatemi sapere tutto ciò che pensate nelle recensioni, qui sotto:3
Uhmm.. non mi resta che salutarvi mie adorate lettrici, e al prossimo capitolo! <3
Ps. Ci sono Larry Shipper come me qui? Avrei intenzione di scrivere qualcosa su Larry ** Fatemi sapere se vi piace l'idea! <3

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Capitolo 6
*** It is dangerous to fall in love with you, Laura. ***


-Guarda un po chi incontriamo.. per andare dove, scusa?-
-Che vuoi Spancer? Sono affari miei!- Oh no, non ora, devo andare da Laura!
-Mh.. allora non ti dispiace se veniamo con te.. a casa di Laura?-
Okay, merdaccia, mi aveva scoperto. Comincio a sentirmi a disagio, e cerco un modo per scappare, poi mi volto sentendoli blaterare cose parecchio fastidiose su di lei.
-Mi dite cosa avete contro quella ragazza?!- Cercai di avere un tono fermo e deciso, non dovevo far notare che avevo.. timore? Ma quale timore! Io sono Ross Lynch!
-Bhè.. lo sai molto bene! E' la sfigata della scuola- A quelle parole avevo il sangue ribbollermi dentro. -e non possiamo permetterci di farci vedere con quella.- Strinsi i pugni.
-Nemmeno se ti facesse schifo!-
-Mh.. si, mi fa schifo, Lynch. Ed ora se vuoi essere così gentile da tornartene a casa..-
-Va al diavolo, Spancer!- Ripresi la mia strada, ma venni bloccato nuovamente e mi ritrovai a terra grazie ad un pugno di quell'idiota. Il labbro spaccato e un occhio nero. Cosa c'è di peggio?
-Che ti serva da lezione!- Mi disse, mentre continuava a calciarmi la pancia, poi si dileguò.
Non riesco ad alzarmi da terra, ho dolori ovunque, quell'idiota!
La rabbia aumentava, e con essa i crampi che popolavano il mio stomaco preso brutalmente a calci.

Laura pov.
Ero appena uscita da un supermercato, avevo comprato la cena per stasera, quando mi imbatto in un Ross dolorante, a terra. Era avanti a me, appena si accorse che io ero li fece per alzarsi ma si accasciò nuovamente a terra per il dolore.
Ed ora che dovevo fare? Avrei dovuto aiutarlo? ..ma certo che si, sciocca! 
Mi accovaccio accanto a lui, gli faccio mettere il braccio intorno le mie fragili spalle senza fare domande, e quando lui alza il capo per ringraziarmi ci ritroviamo ad una vicinanza pazzesca. Mi guarda fisso, come se avrebbe voluto fare qualcosa.. Ero io che non sapevo che fare, tutt'un tratto mi sentivo.. come dire.. attratta più del solito.
-A-andiamo..- farfugliai, mentre ci avviavamo verso casa.
Aprii la porta, mio fratello non c'era.. mh, strano.
Feci sedere Ross su una sedia in cucina, presi acqua ossigenata e ovatta e cominciai a medicarlo.
-Ahi! Mi fai male!- disse lui, mentre tamponavo con l'ovatta il suo labbro inferiore.
-Arrangiati, devo medicarti, ritieniti fortunato che ti ho trovato!-
Lo sguardo del biondo si fece amorevole, e non si oppose più a nessuna cura io gli stessi facendo.
-Perchè mi guardi?- chiesi, curiosa.
-Sei bella. Ed io guardo sempre le cose, o meglio persone, belle.-
Adesso il mio cuore batteva rumorosamente, avevo timore che lui potesse sentirlo. Poi mi ricordai del episodio a scuola e svanì tutto il mio senso di felicità.
-Si, certo..stai delirando- mormorai.
Finito di medicarlo, mi misi a smistare la spesa che avevo fatto.
 Un post-it attaccato al frigo ebbe la mia attenzione..
«Lau, non torno oggi, ci vediamo domani.. ho bisogno di distrarmi, scusa se ti lascio sola. Ty.» 
Mi limitai a prendere il figliettino, imprecare sottovoce e buttarlo nella spazzatura.. quando mi resi conto che eravamo solo io, ed il biondino dolorante sulla sedia. C'era un silenzio imbarazzante, lui aveva la testa bassa, io lo guardavo.
Alzando il capo, incastrò il mio sguardo con il suo. Provò ad alzarsi, ma con scarsi risultati.

Narratore pov.
Ross avrebbe voluto dire quanto gli dispiaceva,ma riusciva solo a perdersi negli occhi color cioccolato della bruna. Quest'ultima, aveva così tanta voglia di stargli vicino, ma certo non si era scordata che il ragazzo li presente l'aveva messa in ridicolo avanti tutta la scuola affermando quanto era brutta.
Il biondo prese coraggio. Non aveva mai dovuto fare fatica per dire qualcosa ad una ragazza, perchè con lei si?
-Ascolta Laur, mi dispiace per quello che è successo, non volevo.. ma vedi..- Si bloccò di colpo. Sarebbe stato meglio non dirle nulla di ciò che era successo, per non intimorirla, pensò lui. -..non volevo. Mi dispiace. I pomeriggi con te sono stati più belli, diversi, e non li dimenticherò mai, credimi. Giuro eh.- Ross accennò un sorriso, che venne subito ricambiato dalla ragazza parecchio sorpresa.
-Ross.. non ti preoccupare, non fa niente.- Il tono di lei era morbido, accompagnato da una punta di interesse che era come una scintilla negli occhi dei due giovani.
Dopo che il biondo si sentì meglio, si tolse la giacca nera che portava, la maglietta bianca rifiniva alla perfezione il suo petto scolpito, e Laura non potè fare a meno di rimanere a bocca aperta. 
Salirono in camera di lei, Ross cominciò a riguardare attentamente le foto attaccate in camera. L'ultima volta non ci aveva fatto molto caso, ma sembrava davvero interessato. Si soffermò su una foto dove Laura era in costume da bagno.
-Questa mi piace!- Esclamò lui.
Laura si voltò a guardare cosa aveva attirato l'attenzione di Ross, vide la foto, la staccò dalle pareti e la stropicciò.
-Ma che..-
-E' orrenda.- Ricompose la foto -guarda, smagliature, grasso, e pancia. Cosa ci vedi di bello? Sinceramente mi fa venire da vomitare.- Il tono di lei era serio, gettò la foto nel cestino. Ross, senza parole, osservò le altre. Gli si bloccò il fiato, quando vide la foto della ragazza baciarsi con un ragazzo moro.
-..è.. è il tuo..-
-Ross, ma che hai?-
-E' il tuo ragazzo?-
-Quello? Fai una cosa, butta quella foto, stracciala, bruciala. No, non lo è più.- Laura abbassò il capo, quasi dispiaciuta.
-Che è successo? Se non sono troppo indiscreto eh..-
La bruna cominciò a raccontare del suo ex, che la tradì quando lei si ritirò alla loro prima volta.
-Che schifo di ragazzo, Laur. Mi dispiace.- Detto questo, il biondo l'abbracciò stringendola. Lei non si ritirò a quell'atto d'affetto, le sembrava sprofondare tra le braccia forti di lui.
Si sedettero sul letto, Laura cominciò a raccontare a Ross della sua amica, Abby, soffriva per la sua distanza. Lui fece altrettanto, raccontandole alcune cose che credeva non avrebbe mai detto a nessuno.
Dalla serietà passarono allo scherzare, ridevano, stavano benissimo insieme.
Si fece sera, ora di cena, ed i due erano ancora li, era come se il resto del mondo non aveva importanza.
-..ah, e così credevi che io fossi un completo idiota?- Rideva lui.
-Ma lo credo ancora ora!- La risata di Laura non era mai stata così sincera e divertita.
-Ah si?- Ross la guardò in tono di sfida -Vieni qui!- 
Cominciarono a correre per casa, quando finirono sul divano insieme.. 
-Ti ho presa, Laur.-
Erano vicini, molto vicini..Lui cercò di non appoggiarsi completamente addosso, per non schiacciarla.. Lei, invece, era abbagliata dalla bellezza del giovane, altrettanto quest'ultimo.
Ross sentì il bisogno di unire le sue labbra con quelle della bruna. Si piacevano, era ovvio ormai, e a quanto pare si piacevano anche molto poichè nessuno dei due voleva staccarsi da quella posizione.
Erano così vicini.. Ross non potè fare a meno di avvicinarsi tanto da sfiorarle le labbra. Era parecchio indeciso, se non le fosse piaciuto? Se l'avesse respinto?

SPAZIO AUTRICE:
Hey girls!
Come butta? lol
Eccovi il nuovo capitolo della fanfiction! Che ne pensate? Sinceramente, mi sembra migliore degli ultimi due, quelli erano pietosi lo so, sorry. :c Ma c'è Raura!**
Scrivetemi tutti i vostri pensieri qui sotto! Continuo se vedo delle recensioni! u.u Sono cattiva, lo so. :3
Ci vediamo al prossimo capitolo, byeee! xx

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Capitolo 7
*** A kiss for that madness love. ***


Narratore pov.
Le labbra dei due ragazzi si sfioravano, il biondo non era sicuro di poter compiere il gesto di baciare quell'incantevole ragazza sotto di lui, e se lei lo avesse respinto? Se si fosse tirata indietro? Se avesse detto che non avrebbe voluto vederlo mai più? Erano questi i pensieri che tormentavano il giovane, ed intanto la castana era sotto di lui, ed il desiderio di quel bacio tanto atteso ardeva nel cuore accellerando i battiti ogni secondo che passava.
Senza pensarci, andando per istinto, Ross premette le sue labbra su quelle morbide di Laura.
Le sensazioni erano uniche, i battiti del cuore di lei erano come un terremoto, e lui invece non avrebbe voluto baciare altre labbra meno che quelle, mentre il bacio si approfondiva sempre di più.
Ora sapevano che erano indispensabili l'uno per l'altra. Era ormai tempo che si desideravano a vicenda, desideravano che quel momento accadesse. Non avrebbero voluto staccarsi per nulla al mondo, era tutto magico e.. perfetto. 
Si guardarono negli occhi, ed accennando un sorriso si sedettero composti sul divano, con le teste basse ed i sorrisi stampati in viso.
-E' stato.. bello.- Mormorò lui, senza distogliere lo sguardo da terra.
Laura non rispose, le sue gote prendevano man mano fuoco e si chiedeva perchè facesse caldo in pieno gennaio.
Ross cominciò a squadrarla, pretendendo una risposta, ma si accorse subito dello stato in cui era, così le si avvicinò lentamente cingendole con un braccio la vita. Laura, in risposta, sobbalzò unendo i loro sguardi.
-Hey..- il biondo aveva un tono così morbido, da far rilassare quella ragazza dal profumo dei fiori, come la definiva lui.
-Si, è piaciuto anche a me- disse decisa, ed un sorrisone spuntò sulle bocche dei nostri protagonisti che si abbracciarono stritolandosi.
Laura guarda l'orologio che segna le 19:42. Ora di cena, pensa lei, ed in risposta lo stomaco di Ross brontola.
-Ehm..-
-Non fa niente, preparo qualcosa.- E subito cominciò a preparare la cena. Un profumino niente male si aggirava per la casa, quando i due si sedettero a tavola per mangiare, l'uno difronte l'altra.
Il piatto di lei era piccolo rispetto a quello di lui, che mangiava con gusto.
-Perchè tu così poco?- Un Ross con la bocca piena si rivolge a Laura.
-Non si mangia con la bocca piena!- Dice quest'ultima, con una piccola risata.
-Scusa mamma!- Risero.

{Ross POV
Uscii da casa di Laura che era tardi, avevo passato la serata migliore della mia vita. Mi sentivo come in paradiso! Mi ero dichiarato, cioè, non mi è mai successo con nessuna. Pensare che quella ragazza veniva sempre maltrattata anche da me, ed ora io farei di tutto per farla stare bene.
Mi stavo incamminando a piedi quando sento una strana sensazione alla bocca dello stomaco.. No, non la fame. Mi manca già. 
Mi viene un'idea fantastica e decido di tornare indietro, così ribusso alla sua porta. Apre, e nemmeno il tempo di capire chi ero, mi fiondo sulle sue labbra perfette.
Ne rimane piacevolmente sorpresa.

Laura pov.
E' nuovamente giorno, ed un piccolo fascio di luce del sole mi colpisce dolcemente il viso. Mi alzo e comincio a far funzionare la testa ricordandomi piacevolmente del trascorso di ieri sera.. Un sorriso mi si forma sulla bocca.
Mi vesto veloce, una sistemata ai capelli e scendo con lo zaino in spalla. La musica che trasmettono i miei auricolari sembra diversa dal solito, mi fa sentire sopra le nuvole e tutto ciò che mi circonda prende un colore particolare. E' una bella giornata!
Quel giorno sapevo che Ross non sarebbe venuto a scuola, o è quello che aveva accennato.. come mi sarei dovuta comportare semmai l'avessi incontrarlo? Cioè, sarebbe cambiato tutto, da maschilista buffone a ragazzo innamorato nei miei confronti da un giorno all'altro. Strano, no?
Metto via gli auricolari, raggiungo il mio armadietto e mi guardo intorno. Lui non c'è.
Apro quella porticina di metallo e ci rovisto dentro, alla fine prendo il libro di storia, poichè la prima materia era quella.
Nel chiudere l'armadietto, noto una figura di fianco a me.
-Ross!- Esclamo sorpresa.
-Hey dolcezza- Accarezza delicatamente la mia guancia col dorso della mano. Ha lo sguardo perso nei miei occhi, non mi bacia, ma è come se volesse farlo. In quel momento ci concentriamo talmente tanto l'uno sull'altra che il suono stridulo che la campanella compie ci fa sobbalzare.
-Vado in classe- bisbiglio
-A dopo dolcezza.-
Prime due ore di storia, tornerei volentieri a dormire dato che è tutto così noioso, così chiudo gli occhi per circa uno, due minuti..
-Signorina Marano! Non si dorme in classe!-
La prof. mi fa spaventare, mi risveglio dal mio mondo e sussurro un 'mi dispiace'. 
Finita storia, passo da una classe all'altra per altre materie, mentre le ore scorrono normalmente.
A quella di ginnastica fingo di star male per poi mettermi in un angolo a leggere, sperando di non venir disturbata da nessuno.
-Ciao!- Una voce maschile mi fa perdere il segno. Ma ti pareva che non mi lasciassero stare. Impreco in mente.
Mi volto a guardarlo. Un ragazzo bruno, alto, con occhi verdi mi sorride beatamente. Mi alzo e ricambio il cordialmente il saluto.
-Ci conosciamo?-
-No,ma io ti vedo sempre in giro.. ed ho notato che sei la ''vittima'' preferita di Lynch e i suoi amici- udìì un risolino fastidioso provenire da lui, aggiunto al gesto con le mani per mimare le virgolette mi aveva fatto innervosire terribilmente. Ma giusto, sono un imbecille, nessuno sa della mia pseudo-storia con il biondino.
Abbassai il capo.
-Ho detto qualcosa che non avrei dovuto? Scusami..-
-Non ti preoccupare, piuttosto.. desideravi qualcosa in particolare?-
-Nulla, solo che ti ho vista qua tutta sola, allora ho pensato di venirti a parlare. Piacere, Jake- Sorrise nuovamente. Provo a conoscerlo, magari non è poi così male..
-Laura-
-Bel nome, per una ragazza davvero bella-
-Grazie..- Arrossìì. E' davvero gratificante ricevere un complimento, anche se arriva ogni morte di papa.
Il suono della campanella segna la fine delle lezioni, e attira l'attenzione mia e di Jake.
-Allora ci vediamo in giro, okay?- Mi fece un'occhiolino e sparì tra la folla di gente che si era creata per tornare a casa.
Attraversai i corridoi e mi trovai fuori scuola, ma di Ross nemmeno l'ombra. Sarà tornato a casa, pensai, così mi avviai per la mia strada.
Mi piace camminare, mi schiarisce le idee e posso rilassarmi respirando aria fresca..
-Guarda chi c'è!- La voce che odiavo si era fatta strada per arrivare alle mie orecchie -L'orrenda ragazzina grassa.-
Mi giro, consapevole del fatto che sarei tornata a casa piangendo. Non rispondo.
-E così credevi che tra te e Lynch ci fosse mai stato qualcosa? Ma che illusa. Sai che mi ha detto? Che gli servivi solo per scuola, tutto qui.- Evidentemente non sapeva la realtà dei fatti, e non sapeva niente della sera prima, ne avrei voluto dirglielo.
-Lasciami in pace Spancer!- Mi voltai e me ne andai.
Il rombo di una moto mi seguì, ed una mano tirò i miei capelli. Scese dalla moto e mi fece cadere, sempre tenendo i miei capelli in mano, poi si chinò verso di me.
-Alle stronzette come te serve una lezione.- 
Uno schiaffo mi lasciò un livido, e avrebbe anche continuato, quando una voce terribilmente familiare lo bloccò sul colpo.
-Lasciala in pace!- Gridò il ragazzo.

SPAZIO AUTRICE:
What's up? Capitolo sette! **
Avrei dovuto pubblicarlo prima, ma non ho potuto, sooorry. awuu. :cc
Anyway, fatemi sapere che ne pensate, così posso continuare! :)
Secondo voi il ragazzo è Ross? Hmmm, non credo, ma.. shhhh. Non voglio spoilerare nulla ahahah xD
Al prossimo capitolo, baci a tutte! xx

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Capitolo 8
*** You're my anchor, stay with me, please. ***


Qualcuno gridò di lasciarmi in pace, una voce che era terribilmente familiare, ma non riuscii a voltare il capo per vedere chi era a causa della presa stretta che quel coglione di Spancer teneva ai miei capelli.
-E adesso hai anche i protettori, eh?- Gridai per via di uno strattone che mi fece avvicinare a lui, tanto da sentire il suo fiato sul mio viso -Faremo i conti un'altra volta.- e con questa ultima frase mi scaraventò a terra, mentre il rombo della sua moto si faceva sempre più lontano.
Prima che potessi fare qualsiasi altra mossa, il ragazzo che prima aveva tantato di difendermi si avvicinò a me, rivelandosi essere Jake.
-Avrei voluto fare qualcosa.. mi dispiace tantissimo!- Cercò invano di aiutarmi, io non voglio aiuto. Nessuno avrebbe dovuto vedere che subivo quel tipo di violenza, tantomeno un tizio conosciuto meno di un'ora fa.
Mi sedetti alla panchina li vicino, con ovviamente la compagnia di quel ragazzo che poco a poco diventava irritante.
-Dovremmo fare qualcosa per questo lividuccio sulla tua guancia- No, seriamente, ''dovremmo?''.. cosa vuole ora questo.
-Non preoccuparti, so come cavarmela, grazie del tuo aiuto.- Cercai di liquidarlo, ma senza risultati dato che continuava ad essere li che mi cingeva le spalle.
Perchè la gente deve essere così invadente? Non si nota che desidero stare da sola? Avvolte mi chiedo cosa succederebbe se mi chiudessi in casa a vita. Ovvio, nulla. Altre volte credo che se non ci fossi farei solo un favore all'umanità, odio essere di peso, come ora. Se non ci fossi io in questo stato, ora questo perfetto sconosciuto non starebbe qui accanto a me porgendomi il suo aiuto.
-Bhè, oggi sono stato la tua salvezza.- Salvezza. Quella parola continuava a comparire ovunque. Nei film che guardavo, nei libri che leggevo, sui cartelloni pubblicitari per strada, nella musica.. e tutto mi riportava a quello stranissimo sogno, la vecchietta coperta di nero, che feci un paio di settimane fa. Se fosse stata lui la salvezza di cui parlava la vecchia? Nah, io non ho bisogno di nessuno, sto benissimo con mio fratello.
-Grazie- mugugnai. -ora se non ti dispiace vado a casa e..-
-Ti ci accompagno io- pronunciò sorridendo.
Ci mancava solo questa, ora voleva anche accompagnarmi. Senti bello, come te lo devo dire che sei un fottuto rompiscatole?! ..Okay no, meglio che non mi sblanci troppo. 
-Come ti pare- 
E così mi ritrovai con questo ragazzo, Jake, che mi cingeva le spalle mentre ci avviavamo verso casa mia. Per lo più durante il tragitto parlavamo di lui, cominciava a fare battute per farmi ridere, e in effetti non era così male avere un 'amico', ma non appena girammo l'angolo per raggiungere casa mia, trovai seduto di fianco la porta il biondino più bello del mondo. Alzò lo sguardo che teneva a terra, credo mi avesse sentito ridere, e sorrise a malapena. Mi chiedevo perchè, e solo dopo un minuto buono mi accorsi del braccio di Jake intorno le mie spalle.
Mi scostai da lui con la velocità di un fulmine, ero in totale imbarazzo.
-Che ci fa Lynch fuori la tua porta?- Ma questo ragazzo, davvero, non si sa fare per cinque minuti i fatti suoi? Va via! Sei fastidioso! ..menomale che sono i miei pensieri..
-Facciamo così, ci vediamo domani, okay? Ciao Jake!- Gli sorrisi e stetti a fissarlo, finchè lui non capì, finalmente, che se ne doveva andare. Grazie al cielo. Si, okay, sarai pure simpatico e tutto, ma sei troppo invadente!
Coprii la mia guancia con i capelli e mi avvicinai a Ross, abbassai lo sguardo, si era alzato  poggiandosi al muro con le braccia conserte, sentivo il suo sguardo addosso man mano mi avvicinavo. 
Non riuscivo a guardarlo in viso, e personalmente avrei tanto voluto unire i nostri sguardi, mi era mancato. Non sapevo come dirglielo, o almeno farglielo capire.
Udìì un sospiro da parte di lui, poi una stretta intorno al mio corpo forte e calda, e ricambiai quasi subito. Mi era mancato, per la miseria. 
Ad abbraccio finito, mise due dita sotto il mio mento, così da fare in modo che potessi guardarlo in faccia. Penso abbia notato il livido sulla faccia, perchè cambiò espressione.
-Che ti è successo?- Non volevo dirglielo, avevo il presentimento che avrebbe fatto qualcosa stavolta, e tutto per causa mia. Sono sempre io che causo i problemi in un modo o nell'altro, e che diamine!
-M-mi sei mancato- L'ho detto davvero? Bhe si, dato che si è addolcito subito e mi ha lasciato un dolcissimo bacio a fior di labbra.
-Anche tu-
Lo feci entrare in casa, come immaginavo Ty non c'era, perfetto.
Posai la borsa sulla sedia, segno che mio fratello avrebbe capito che ero in casa al suo rientro, e mi diressi in camera con Ross che mi seguiva. Dopo un po, eravamo stesi insieme sul letto, lui poggiato allo schienale di quest'ultimo, ed io in mezzo le sue gambe poggiata al suo petto. Giocava con i miei strani capelli, ed io mi godevo il momento.
-Allora dolcezza, mi dici chi era quello che ti ha accompagnata a casa? E come ti sei fatta quel livido?- Stavo per aprire bocca, avevo una scusa perfetta, quando mi bloccò ancor prima che potessi iniziare a parlare -che sei caduta, non ci credo nemmeno sotto tortura!-
-Ah si? Allora dovrai credermi!- Mi girai verso di lui, e misi le mie manine sotto le sue ascelle. A quel movimento scoppiò a ridere, potevo benissimo immaginarlo che soffre il solletico li, succede anche con Ty.
Sta per liberarsi, quando mi metto a cavalcioni su di lui bloccandolo, senza via di scampo.
-Non così in fretta Ross Shor Lynch!- Risi, era la prima volta dopo tanto tempo che mi sentivo bene, non c'era nessuna preoccupazione in quel momento.. era da tanto che aspettavo un po di tempo trascorso così! Da quella orrenda serata di circa un mese fa, dopo quella notizia tremenda arrivata tramite telefono, questa era la prima volta che riuscivo a stare bene. 
-Come conosci il mio secondo nome?- Riuscì a pronunciare tra una risata e l'altra. Mi soffermai a guardarlo, fermando il movimento con le mani che compievo. Aveva i capelli leggermente scompigliati, che rimise apposto passandosi la mano in quella chioma biondissima come era solito fare. 
E' grazie a questo ragazzo che mi ha sempre trattata male, che ho odiato ma che ora amo e mi trovo addosso a lui, che mi sento così bene? Non è la prima volta con lui, e mi chedo se sia lui quella 'salvezza'. Mi chiedo se è lui che mi aiuterà a superare tutto il mio trascorso tragico. Ross è la mia ancora? Ma soprattutto, lui rimarrà con me? O sparirà alla prima occasione?

SPAZIO AUTRICE: 
Salve mie lettrici! 
Mi scuso per il tremendo ritardo che ho fatto, avrei voluto postarlo prima, ma non ce l'ho fatta, così mi ritrovo a scriverlo di notte e pubblicarlo di giorno quando ho un po di tempo libero! :) Tranquille, tra poco arrivano le vacanzee! *-* Quante eccitate come me? Che riceverete per Natale? Voglio sapere tutto, scrivetemelo qua sotto! :3 (Okay, sto facendo tipo la parte di Jake che non si fa i fatti suoi.) Sempre se vi interessa, io riceverò il plettro degli R5, con la maglia 'Smile'. :'D
Anyway, come vi sembra il capitolo? Io l'ho riletto troppe volte, perchè non voglio che faccia schifo come i primi.. x.x
Mi scrivete sotto cosa ne pensate? :3
Voglio bene ad ognuna di voi. Un bacionee! xx <3

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Capitolo 9
*** Brother, you're in love. ***


Mi mancava. 
Quella ragazza profumata e fragile mi mancava, ed erano solo tre giorni che non ero a contatto con lei, per lo più le mandavo messaggi di buongiorno.
A casa è sempre così noioso, eppure da più piccolo pensavo che vivere da solo sarebbe stato il massimo! Ed invece eccomi qui. Chissà cosa penserà Laura su di me quando non ci vediamo.. Che vado a ballare? Che me la faccio con la prima che me la da? No di certo, una volta capitava, ora non penso ad altre che lei.. sembra impossibile, ma è la pura realtà, la migliore che io potessi vivere. Stasera sono a casa a guardare, non ridete vi prego, Romeo e Giulietta. Lo adoro! ..voi non potete capire. (!)

Mi risveglio sul divano con i vestiti di ieri, non ricordo nemmeno quando mi sono addormentato, la tv era ancora accesa e la signorina che leggeva le notizie mattutine mi cominciava a dare sui nervi con quella sua voce stridula.
L'eccitazione si fa sentire quando mi rendo conto che sto per andare a scuola, e di conseguenza avrei incontrato lei, strano eh? Mi cambio, e in un batter d'occhio sono gia a contare i passi che mancano per arrivare a scuola.
La cerco in ogni angolo di quell'edificio, poi la vedo. Indossa una di quelle magliettine strette che mi piacciono tanto -lei non lo sa-, e una felpa con la zip aperta. Cerca qualcosa nel suo armadietto, quindi mi avvio verso di lei, quando schiaccio un quadernino con delle note musicali sopra. Hey, ma è di Laura! Lo prendo e arrivato dietro lei, glielo metto avanti il viso.
-Cercavi questo?-
I suoi occhi si illuminarono alla vista di quel quaderno!
-Si, grazie!-
-Che cos'è?- 
-Oh, semplicemente un quaderno per la scuola..-
Senza sfiorarla, mi avvicinai a lei, tanto da farla rabbrividire. Era incredibile l'effetto che le facevo.
-Ross..-
-Ripetilo.- 
-Cosa?-
-Il mio nome. Mi piace quando lo dici- 
Abbassò subito la testa, segno che era arrossita, a me piaceva tanto quando arrissiva. A dir la verità a me piaceva tutto di lei.
-Hey Ross- Una voce maschile interruppe il bellissimo momento creatosi.
Voltai la testa, e chi poteva essere se non Spancer?
-Che vuoi?-
-Il brutto anatroccolo qui non ti ha detto di venirmi a fare lo stesso trattamento facciale che ho riservato a lei?-
-Ma che cavolo stai..- associai tutto. Ora non so come fece Laura a trattenermi in quel momento, mi sussurrava cose che io capivo a malapena, ma la rabbia non era svanita, ed ora avevo un validissimo motivo per dare una lezione a quel grandissimo coglione.

Laura pov.
Le prime lezioni furono insieme a Ross, sottovoce continuavo a ripetergli che sarebbe stato tutto inutile, che ormai non mi importava nulla, ma pareva non ascoltarmi. 
A fine giornata cominciai a cercare Ross per tornare a casa, ma non lo trovai. Rimasi più del previsto li fuori a chiamarlo e cercarlo. Speravo fosse tornato a casa, e con un angoscia in petto tale da farmi piangere, tornai a casa. Non volevo che si facesse male per colpa mia, ecco, son sempre la causa.
Entro a casa, mio fratello era in cucina con un bicchiere d'acqua avanti a lui. 
-Hey- Mi chino ad abbracciarlo e poggio la mia guancia sulla sua testa
-Hey- Mi risponde in tono non particolarmente allegro.
-Che succede?-
-Niente..-
-Andiamo! Sai che puoi dirmi tutto! Mhh.. fatti guardare..- un mezzo sorrisetto compare sul suo viso. -ommioddio! Tu sei innamorato!-
-hey! Basta leggermi nel pensiero!- Quell'aria amareggiata fu sostituita da un sorrisetto colpvole.
-Aaawww, le ragazze se ne intendono, non potevi tenermelo nascosto! Dimmi, e lei com'è?-
-Lei è.. speciale!Non ho mai conosciuto nessuna come lei, e ti posso assicurare che la sua dolcezza mi fa dimenticare il mondo intero. Avvolte, quando siamo solo io e lei, credo di sentirle battere il cuore.. oh, e una cosa che amo è quando si appoggia al mio petto per sentir battere il mio di cuore, e mi imbarazza un po quando accellero i battiti involontariamente e lei mi stringe sorridendo- Il suo sguardo non era così da parecchio tempo, si creò un silenzio armonioso, basato sull'espressione innamorata di mio fratello. Alla fine, fu lui stesso a spezzare quel silenzo. -Pensi che a mamma sarebbe piaciuta?-
-Oh certo, se piace a te ovvio che l'avrebbe adorata.- Mi venne da pensare se a papà sarebbe piaciuto Ross..
-Che hai detto?- mio fratello, incredulo, mi guardava da capo a piedi.
-Ho pensato ad alta voce? Pfft, nieente..- Alzò un sopracciglio, mi misi a sedere di fronte a lui -Okay, stiamo insieme e sono innamorata al punto di esplodere! Sento una sensazione di felicità mai provata.. mi completa.- 
Non mi piaceva la sua espressione, abbassare il capo non è tra i segni migliori.. eppure credevo gli piacesse..
-Lau, ti dico solo di stare attenta, non sia mai succeda qualcosa, o ti faccia soffrire e quel poverino capiti sotto le mie mani..- Strinse i pugni.
-Aspetta, tu sei geloso!- Provai a buttare la situazione sul ridere, ma di divertente c'era poco e niente.. almeno finchè Tyler non diventò tutto rosso in viso. Così lo strinsi forte a me. 
-Ti voglio un mondo di bene fratellino!-
-Come quando eravamo piccoli.. 'un mondo'-

La sera non cenai, mio fratello uscì con quella ragazza e andai in camera mia a cercare di chiamare Ross per vedere che fine avesse fatto.
Fissavo lo schermo del telefono, c'era come sfondo una foto mia e di Abby. Eravamo al parco, ricordo benissimo quel pomeriggio, lo avevamo trascorso a contare nuvole. Lo so sembra assurdo, ma lei migliora anche la sciocchezza più inutile.
Mi sentìì tremare le mani, e solo dopo mi accorsi che qualcuno mi chiamava. Risposi di fretta -Ross?!- 
-No, sono tuo fratello.- le mie speranze, puff, sparirono.
-Dimmi, è successo qualcosa?- 
-Ti va se domani sera porto a casa la ragazza di cui ti ho parlato? Così puoi conoscerla-
-Si! Proverò a preparare qualcosa di buono!- Davvero l'ho detto? Io non so cucinare!
-Perfetto, ci vediamo domani!-
-Non torni a casa?-
-Semplicemente tornerò quando tu sarai nel pieno del sonno.-
Chiusi il telefono e cercai nuovamente di chiamare Ross. Tutto inutile, squillava ma non rispondeva. Socchiusi gli occhi, sentivo che stavo per addormentarmi ma lo squillo del campanello mi fece spaventare tanto da cadere giù dal letto.
-Perfetto, ci mancava solo questa- 

Narratore pov.
Laura si avviò alla porta massaggiandosi la testa, e si soprese tristemente quando vide il suo biondo alla porta conciato malissimo. Cioè, era felice di vederlo, ma sapeva benissimo cosa era successo.
-Dolcezza!- Ross aprì le braccia camminando verso lei, ma quest'ultima mise una mano sul petto per fermarlo.
-No. Ti avevo detto che non dovevi fare nulla, e te ne torni così.-
-Ascolta Laur, io non potevo lasciar passare.. questo!- Le sfiorò col dorso della mano la guancia leggermente violacea. L'espressione della castana era ancora dura nei confronti del giovane di fronte a lei.
-Piccola, su..- Si avventò su di lei e la strinse in un abbraccio protettivo. Laura si fece scappare un sospiro e ricambiò. 
-Vieni imbecille, che ti medico. Sei una testa di rapa.-
Prese dal bagno del disinfettante e ovatta, andarono nella stanza di lei, e facendolo sedere sul letto cominciò a medicarlo.
-Ah! Brucia!- 
-Zitto e fermo, te l'avevo detto io. E fortunatamente te ne sei uscito solo con un occhio nero e un labbro spaccato-
-Ovvio, ho vinto io.- 
-Non hai vinto nulla coglione.-
-Lo sai che sei la più bella del mondo?- 
Laura non rispose, finendo di medicarlo. Posò quello che aveva usato e quando tornò nella stanza trovò Ross che guardava il suo telefono.
-Che fai?-
-Guardo questa foto. Chi è lei?-
-Abby, la mia migliore amica. Mi sembra che te l'ho raccontato che si è trasferita dall'altra parte dell'America, e che mi sento terribilmente sola senza lei.- 
Ross sentiva come il bisogno di stringerla a se, di farle capire che lui per lei c'era sempre. Unì le sue labbra con quelle morbide ma mangiucchiate di lei, cinse i suoi fianchi con le mani, mentre Laura mise le braccia intorno al collo di lui.
Quello sarebbe stato il momento perfetto per fare qualcosa in più, pensò Ross, ma quei pensieri si cancellarono in un attimo sostituiti dall'unico di starle semplicemente accanto. Di solito, in certe situazioni si sarebbe già buttato, ma con lei no. Lei era la più speciale che avesse mai incontrato e non intendeva sfiorarla senza che l'avessero voluto entrambi alla stessa maniera.
Si erano sdraiati sul letto, lei tra le braccia di lui che la stringeva, così Laura sbadigliò.
-Hai sonno?-
-Un pochino..-
-Vuoi andare a dormire?- 
-No, non voglio che tu te ne vada.- 
-Oh, ma io non me ne vado.-
Si misero sotto le coperte, e dopo un quarto d'ora a chiacchierare caddero in un sonno dolcissimo. 

SPAZIO AUTRICE;
Buona vigilia di Natale a tutti! Ci tenevo a farvi gli auguri!:3
E' da tanto che non aggiorno, ho approfittato di stamattina per pubblicare questo nuovo capitolo! Che ne pensate? Scrivetemi, non aspetto altro!
Ad ogni modo, mi sono aperta una pagina Facebook sugli R5! Sono la mia vita. Se andate sulla mia pagina di EFP lo trovate sicuramente! (la casellina con i due omini.. ahahahhah xD)
Trascorrete un buon Natale e ci sentiamo alla prossima! Bacioni xx

 

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Capitolo 10
*** -Non è un capitolo! ***


Heylà splendori! Come vi sarete accorte questo non è un capitolo :c
I'm sorry.
Ora vi chiederete però il perchè di questo piccolo spazio nel mezzo della storia.. Semplice, volevo fare gli auguri anche qui al nostro
biondino preferito! *-*
Happy birthday, Ross! :3
Praticamente, è da tutta la giornata che gli invio auguri poemi e foto su ogni tipo di social:') Spero solo li legga.. altrimenti continuerò a mandarglieli. xD Ho anche cambiato il nick di Twitter con ''happy birthday Ross'' ..più amore di questo. xD
Anyway, voi gliel'avete fatti? In che modo? :3
Fatemi sapere xD Quando si tratta di Ross sono la prima!*w*

Alla prossima dolcezze! xx

_R5er

Ps; se volete seguirmi su Twitter sono @R5er_rsl

 

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Capitolo 11
*** Don't want to lose you. ***


Mi risvegliai con gli occhi impastati dal sonno profondo che avevo preso ieri sera, inizialmente non riuscii a ricordare cosa fosse successo la sera prima, ma non appena vidi Ross di fianco a me che dormiva come un ghiro mi tranquillizzai.
L'orario portava le 7:34, perciò decisi di lasciare Ross riposare ed andarmi a fare una doccia veloce, al mio ritorno Ross ancora dormiva. Incredibile.
Avevo indossato il mio solito outfit, felpa e jeans, così mi chinai piano piano a frugare nel cassetto del mio comodino in legno. Ero sicura di averne almeno qualcun'altra.. ma eccole! Estrassi con molta cautela una delle poche sigarette rimaste e appena appoggiata sulla ringhiera verde bottiglia del balconcino fuori la mia stanza, presi a fumare.
Tiro dopo tiro. Mi aiutava a pensare, e rilassarmi. 
E se Ross mi avesse lasciato, perchè effettivamente portavo solo guai? Era solo colpa mia se lui aveva fatto a botte. Mi alzai le maniche della felpa, un calore improvviso mi aveva improvvisamente 'intrappolato', e sentivo che stavo per mettermi a piangere da un momento all'altro. Io lo amavo, si, ma non volevo che abbandonasse il suo stile di vita se è così che piaceva vivere a lui. Per me, che ero una qualunque.
''Sai quante c'è ne sono li fuori miglior di me?'' ''E allora perche me?'' Queste domande mi tormentavano, e con il polso tagliuzzato mi asciugai qualche lacrimuccia facendo un lungo tiro di fumo.
Delle mani forti mi strinsero la vita e sobbalzai pietrificandomi, ma la voce profonda e rassicurante di Ross mi tranquillizzò.
-Hey- Risposi. 
-Non ti ho trovato vicino a me, mi sono preoccupato.. che fai con questa cosa in mano? Buttala- Aveva notato, ovviamente, ciò che stringevo tra le dita.
Buttai la sigaretta, ormai finita, e lo fissai negli occhi mettendomi le mani dietro la schiena, ma lui non ci mise molto a capire che qualcosa non andava. Mi prese per un braccio e mi portò dentro, si tolse la giacca nera che aveva addosso e rimase con la sua solita maglia bianca tanto aderente da fargli apparire evidente la sua muscolatura perfetta.
-Fa vedere- disse, con tono severo.
-Cosa?- Aveva capito bene, e anche io. Non volevo si immischiasse.
-Lo sai bene cosa, dammi la mano-
Da dietro la schiena abbassai le maniche e gliene porsi una, stranamente la prese e la baciò. Rimasi confusa, e lui approfittò di quell'attimo di distrazione per prendere entrambe le mani e tenerle strette per i polsi. 
-Lasciami Ross! Mi fa male!- 
Mi dimenavo, ma lui alzò le maniche della felpa e rimase senza parole, poi mi lasciò i polsi quasi con violenza e io mi coprii.
Mi guardava in un modo che non saprei nemmeno descrivere. Abbassai la testa, vergognata, sapevo che stavo per mettermi a piangere ma trattenni le lacrime più che potevo.
Un silenzio agghiacciante echeggiava per tutta la stanza, alla fine non ce la feci più a trattenermi e dei singhiozzi disperati ruppero il silenzio, avevo paura.
Che sarebbe successo ora? Ero sicura che gli stavo facendo ribrezzo, e sapevo che tra qualche istante avrebbe varcato la soglia di casa dicendomi 'addio'.

SPAZIO AUTRICE:
Buon anno, yeeeeey! Con 6 giorni di ritardo, ma vabbè.. 
Mi dovete perdonare per questo assurdo ritardo, ma ho passato la maggior parte delle feste con la mia migliore amica, e ieri sono andata a comprare i primi due libri della trilogia ''uno splendido disastro'', che ho già finito ma che voglio rileggere!
Adoro leggere. 
E poi mi sono innamorata di Travis Maddox. Mio Dio, la testa non mi aiuta. :') 
Innamorarsi di qualcuno che non esiste? FATTO.
Ross rimane il mio amore però, eh.
Anyway, appena avrò finito questa ff ne ho un'altra in mente, intitolata ''Sei ciò che aspettavo'' o qualcosa del genere..!
Un bacione grandissimo a tutti! Fatemi sapere che ne pensate, a presto! xx
Ps. Scusate se è corto, il prossimo sarà migliore:3

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Capitolo 12
*** Finally happiness? Maybe.. ***


In piedi, l'uno di fronte l'altra, e palesemente sconvolti, c'eravamo io e Ross.
Stringevo le braccia al petto, le lacrime che ormai avevano rigato il mio volto, mi tenevo pronta per una reazione negativa di Ross.
Sebbene sapevo che dal momento che stavamo insieme avrei dovuto raccontargli tutto, non l'ho mai fatto, fino a quel momento. Perchè? Perchè mi vergogno del fatto di non avere rispetto per me stessa, e non volevo che anche la persona che amo di più al mondo si aggiungesse alla fila di persone che hanno questo stesso pensiero su di me, e adesso avrei solo potuto mettermi a piangere, perchè in cuor mio sapevo che non avrei voluto rimanere da sola, sapevo che l'unico di cui avevo bisogno era lui.. quel lui che ora mi guardava come avesse visto qualcosa di orrendo, ma lo era.. era orrendo. Sarei dovuta abituarmi a quegli sguardi straniti nei miei confronti, mi capitavano tutti i giorni, ma con lui aveva tutto un effetto diverso. Lui è diverso per me.
Abbassai il capo, strinsi gli occhi convinta che quando sarebbe uscito da quella porta avrebbe fatto meno male, ma invece mi sento improvvisamente protetta, e al caldo. Riapro gli occhi, e Ross mi stringe a sé, come se fossi l'unica ancora della sua vita.
Che sta succedendo?
Lo guardo, lui fa la medesima cosa e mi stampa un bacio sulle labbra.
-Non voglio perderti, okay? Quindi non farlo mai più- dice lui, con lo sguardo gonfio di sofferenza. 
Nel momento in cui stavo per rispondergli sento una macchina entrare nel vialetto di casa.
-Ross, è arrivato mio fratello, devi andartene. Lui non sa che sei qui, e se lo sapesse, bhè..- Mimai un gesto con il pollice segnando una linea immaginaria sul mio collo.
Lo feci scendere dal balconcino di camera mia e appena si fù allontanato scesi per accogliere mio fratello.
Aprì la porta con un sorrisone, e mi abbracciò.
-Siamo teneri stamattina, eh?-
-Ehm..- Si fece rosso in viso, era imbarazzato.
-Non dovevi tornare quando io ''ancora dormivo''?- Mimai il gesto con le virgolette, imitando il suo tono basso di voce.
-Bhè, io.. mi sono.. addormentato.- Si grattò la nuca e io mi misi una mano in faccia
-Dai, facciamo colazione..-

-Ti dico di no!- ribattè mio fratello.
-E io di si, chi è la donna qui?-
Eravamo indecisi su cosa cucinare la sera, e non so come ma finimmo per lanciarci la farina contro.
-Ty serve per il dolce!- 
-Lo vado a prendere in pasticceria, così non combini casini!-
-Stai insinuando che non so cucinare?-
Prima di schiacciargli le uova in testa, il mio cellulare cominciò a suonare per tutta casa.
Corsi in salotto dove risposi, ma Tyler mi prese in spalla portandomi di peso in cucina.
-TY METTIMI GIU'! Pronto?- Cercavo di non ridere, ma situazione era comica, mentre invece mio fratello, grandissimo coglione, se la rideva come un pazzo.
-Che succede Laur?-
-Succede che stasera deve venire la fidanzata di Ty a casa, e nessuno dei due sa cucinare.. quindi immagina!-
Dal cellulare sentii solo una grossa risata, il che mi fece capire che non era troppo preoccupato per stamattina.. magari s'è l'era dimenticato.
Messa a sedere su una sedia, mi venne rubato il cellulare dalle mani, corsi per prenderlo aggrappandomi a mio fratello che parlò al posto mio.
-Ross, sei tu?-
-TY RIDAMMI IL TELEFONO- 
Perchè mio fratello si divertiva a farsi i fatti miei?
-Si.. si, è Laura che cerca di riprendersi il cellulare.. è aggrappata a me come una cozza-
-SEI TU LA COZZA! DAMMI IL CELLULARE!-
-Dice Ross che si sta spaventando, ha paura di essersi innamorato di una folle-
Innamorato? O mio Dio, come faccio a non sciogliermi?
Rimane il fatto che quei due se la stavano ridendo tra loro, mentre Tyler comincia a camminare per casa con il mio cellulare. Ma che..? 
Lo inseguo e prima di scaraventarmi addosso a lui, mio fratello mi ferma con una mano sulla testa.
-Ross, ti va se vieni anche tu stasera?- Spalancai gli occhi e rimasi shockata da ciò che avevo appena sentito. -..certo, fantastico, grazie Ross! Credo sia ora di restituire il cellulare a mia sorella.. a tra poco!- 
Lo presi, e lo poggiai all'orecchio. 
-Vado a finire la cena Lau, appena hai finito raggiungimi!- 
Feci cenno di si, non potevo credere alle mie orecchie, dovrei essere felice, no? E invece perchè ho quest'ansia che mi fa innervosire? Poi Ross fece il mio nome facendomi sussultare.
-D-dimmi-
-Mh, non male come prima chiacchierata con tuo fratello. Ad ogni modo, io sto arrivando, sono già per strada.. poi parleremo di stamattina, vero?-
Ed ecco la cosa che non avei mai voluto sentire in vita mia. Col cavolo che s'è l'era dimenticato.
-Certo- 
Lui chiuse la chiamata ed io tornai in cucina. In qualche strano modo tornai a sorridere per la goffagine di mio fratello, poi il campanello suonò, e Ty andò ad aprire.
Una voce si sentì per il corridoio, poi una chioma biondissima fece capolino nella cucina.
-Ciao dolcezza- La vista di Ross mi fece dimenticare qualsiasi pensiero, corsi ad abbracciarlo e lui non eistò un attimo a stringermi.
Tyler si schiarì la gola. -Ehm.. ricordatevi che ci sono io.- Imbarazzati ci staccammo e io ripresi a tagliare le verdure.
-Gesù, ma che avete combinato?-
Io e mio fratello ci puntammo col dito nello stesso momento, e gridammo all'unisono -Colpa sua! ..Hey!-
Ross rise, poi ci aiutò a pulire, mezz'ora dopo finimmo di preparare, e nemmeno a farlo apposta arrivò la ragazza di mio fratello.
-Ragazzi, lei è Jessica. Jess, mia sorella Laura e il suo ragazzo.- 
Finite le presentazioni, ci sedemmo a tavola per mangiare.
Fu una serata tranquilla, Jessica si congratulò con noi per la buonissima cena, tralasciando poi il fatto che Tyler si mostrò geloso quando Ross mi cingeva la vita con il braccio.
Scoprii che Jessica non era tanto male, una ragazza d'oro, ed una cosa che adoravo di lei erano i suoi capelli rossicci e il suo sorrisone.
-Sei proprio innamorato- Jessica si riferì a Ross, io mi voltai per vedere la sua espressione ma ritrovai il suo sguardo già puntato su di me.
-Certo, tanto innamorato- disse, senza staccare gli occhi.
-Ehm.. Jess, mi aiuti a sparecchiare?- Feci, alzandomi, raccogliendo varie posate sporche.
-Ma certo!- 
Lasciai a Ross un bacetto veloce sulla sua guancia, per poi dedicarmi a lavare piatti vari con la ragazza di mio fratello.
-Allora.. come ti tratta Ty?-
-E' un amore, davvero, mi sono innamorata di lui dal primo momento che lo vidi.. ed ora che ho conosciuto la sua famiglia, cioè te e il tuo ragazzo, vi trovo semplicemente irresistibili!-
-Oh, grazie Jess! Conta molto per me quello che hai detto, sia per il fatto che io e Ross siamo la sua famiglia, e anche perchè sei davvero innamorata di lui. Non serviva che lo dicevi, te lo si legge negli occhi.. Sono felice, mio fratello abbia trovato una ragazza eccezionale come te-
Ci abbracciammo. Ora sapevo bene che a prendersi cura di Tyler eravamo in due, lei lo amava davvero.
A fine serata, Ty accompagnò Jess a casa e mi ritrovai sola con Ross.
-Ora sono confuso, non so se tuo fratello mi odi o mi voglia bene. Mi ha detto che non ti devo mai far soffrire, ma come potrei mai farlo..- Mi accarezzò la guancia. 
-Tesoro, lo sai che lui è geloso- dissi con la massima naturalezza.
-Come mi hai chiamato?- Il suo sorriso partiva da un orecchio all'altro.
-Ehm.. ops- Diventai rosso peperone e abbassai la testa lasciando che i miei capelli ondulati mi coprissero la faccia.
-Vieni qui!- Mi attirò a se con le sue grandi mani, e prese a baciarmi dolcemente accarezzandomi la schiena.
Le sensazioni che mi dava erano pazzesche, non avrei voluto altro che lui. Era come il mare, infinito. Non mi ero mai fidata di nessun ragazzo, perchè nessuno mi aveva mai trattata così.. il fatto che venivo derisa per qualsiasi cosa mi portava a vergognarmi e a fare cose che non dovevo.. Ma ora avevo trovato qualcuno che mi amava, che c'era sempre per me.. e che io amavo con tutto il cuore. 

Mi svegliai proprio dove ricordavo di essere ieri sera, con Ross di fianco a me.
Mi ero addormentata sul divano, e Ty? Senza fare rumore, mi affacciai alla camera di mio fratello, lo trovai dormire come un sasso, mi tranquillizzai e tornai sul divano accoccolandomi al petto di un Ross nel mondo dei sogni.
Chiusi gli occhi, ma il suo telefono cominciò a squillare.
-Ross, il cellulare..- 
Non si svegliava.
-Ross.. ti squilla il telefono!- 
Niente, non si svegliava, ci sarebbero volute le cannonate! Decisi di rispondere io.
-Pronto?-
-Chi sei? Ehm.. c'è Ross?-
-Sta dormendo e..- In quel momento due braccia forti e accoglienti mi strinsero.
-Buongiorno amore mio- Mi stampò un bacio e poi fece caso al suo cellulare nelle mie mani.
-E' per te-
Lui lo prese guardando il numero, sbuffò, e rispose in tono non molto garbato.
-Che vuoi? .. No, non sono affari tuoi. ... Si, e con ciò? La amo troppo. .. Come?! Ma è ovvio che sono finite le serate che trascorrevamo insieme! .. Stammi bene.- Chiuse la chiamata e lo guardai nei suoi occhi nocciola.
-Che serate?- 
-Ehm.. niente di cui devi preoccuparti. Ricominciamo, allora: Buongiorno amore mio-
Mi stampò un altro bacio e ci accoccolammo nuovamente sotto la copertina del divano. 
Dopodichè, parlammo dell'accaduto dell'altra mattina, gli spiegai i problemi e cose varie, ma a differenza delle mie aspettative negative, Ross risultò davvero molto comprensivo. Nessuno mi aveva mai capito, lui si. Era speciale, eravamo speciali insieme.
-Non voglio vederli mai più quei segni, siamo intesi?- 
-Con te al mio fianco come potresti vederli ancora?- 


SPAZIO AUTRICE:
I'm back.
AHAHAHAHAH okay no. 
BUOOOONSAAALVE mie lettrici preferite aw. Come va?
Volevo pubblicarlo prima il capitolo, ma il computer era andato, e temevo di aver perso tutto, ma.. MIRACOLO, è tutto qui lool. 
Spero vi piaccia, non so, a me fa impazzire questo capitolo aw lol
ANYWAY, come avrete notato, chi si e chi no, ho cominciato una nuova fanfiction.. "L'amore è per sempre. Noi siamo per sempre".
Per chi non l'avesse ancora letta gliela consiglio vivamente, è una roba strappalacrime, ma vi assicuro che non ve ne pentirete. Ci sarà l'Auslly, ovviamente, e taante cose sdolcinose(?) aww.
Bhè, io sparisco:')
Mi fate sapere che ne pensate di questo capitolo?
Un bacione, a tutte, e grazie davvero per seguirmi!:) xx

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Capitolo 13
*** I'm not perfect. ***


Laura.
Mi sveglio di buon umore, e prendo il cellulare per controllare i messaggi.
Uhm, c'e ne uno sconosciuto.. 
<>
Guardo il tempo fuori, dato che avevo poco e niente da fare mi avrebbe fatto bene una passeggiata con qualcuno. Rispondo di si e mi preparo.
Mio fratello sta dormendo, quindi gli salto addosso svegliandolo.
-LAU MA NON STAI BENE?-
Rido fragorosamente, poi mi scuso tra una risata e l'altra. E' davvero bello stare con mio fratello, non so che farei senza lui.
-Devo uscire con un amico, volevo avvisarti-
-Tutto qui? Mi hai spaventato nel sonno per dirmi questo? Vai và.- Gli lasciai un bacio sulla guancia, e lui non potette nascondere un sorrisetto.
Solito outfit, chiavi e scendo. Incontro Jake al parco.
-Hey ciao bellissima- Mi fa l'occhiolino.
-Niente complimenti per favore..- Abbasso la testa.
-Perchè non dovrei dirti che sei bellissima?-
-..cos'è che non hai capito nelle parole ''niente complimenti''?-
Facemmo il giro del parco, Jake mi offrì un cornetto, devo dire che oltre ad essere azzeccoso era gentile, poi ci sedemmo su una panchina del parco sotto ad un albero. I raggi del sole erano tiepidi da far riscaldare leggermente, senza morire di caldo. Era piacevole.
Notai che cominciava a prendersi un po troppa confidenza, all'inizio lasciai correre, ma dopo la terza volta che volle avvicinarsi alle mie labbra, mi stufai.
-No senti, devi smetterla di avvicinarti come se volessi un bacio. Cioè, a parte che mi da fastidio, ma mi dispiacerebbe per te. Finiresti davvero male, e sei un ragazzo fragile.-
-..male?- Ingoiò saliva, cercando di sorridere.
-Dal momento che sono fidanzata, si, finiresti male.-
-Bhè.. ma io non ci stavo provando..-
-Tutte balle-
-Okay, è che.. mi devo trasferire e visto che ti ho conosciuta, volevo avere un bel ricordo di noi.-
-Ma non c'è nessun "noi"- Mimai le virgolette con le mani.
-Perdomani, okay?- Ci abbracciammo. 
Tornai a casa senza parole da qiesta strana uscita, non che io uscivo sempre, ma è stato tutto davvero molto strano.
Decisi di andarmi a fare una doccia, presi la mia crema per il corpo, l'asciugamano e mi chiusi nel bagno della mia camera.

Ross.
Da quando io e Laura stiamo insieme mi sembra tutto così irreale.. io innamorarmi di lei? oh, wow. Eppure era accaduto, il nostro bacio, la cena con suo fratello, le nostre dormite insieme.. le due settimane migliori della mia vita! Ma mi rendo subito conto che non ho ancora fatto qualcosa per lei.. oltre a picchiare quell'imbecille del mio ex migliore amico.
Volevo stupirla in qualche modo, qualcosa che facesse in modo di farle capire quanto la amo..
Ci sono!
Prendo cellulare, chiavi e giacca, e scendo di casa.
Sono in giro per comprarle qualcosa per cui resterà a bocca aperta, ma non ho idea di cosa prenderle.. Insomma, cosa piace alle ragazze? Cosa piace a Laura, soprattutto!
Mi avvicino ad una vetrina per osservare meglio, quando sento una mano sulla mia spalla.
Mi volto rimanendo piacevolmente stupefatto.
-Riker!-
-Ross! Come mai da queste parti? Non sei il tipo da centro commerciale..-
-Sto cercando.. uhm.. un vestito per la mia ragazza e..-
-La tua che cosa? NON CI CREDO. Cioè, Tu fratellino, TU che non perdevi tempo a cambiare una ragazza nel giro di due ore, ti sei fidanzato?- Non poteva crederci, bhè le persone cambiano.
Ora il fatto che l'unico della mia famiglia lo sapesse e dirlo ad alta voce, l'aveva reso più reale di quanto già non fosse.
-La dovresti conoscere! E' speciale, è dolce, è profumata.. è.. diversa.-
-Allora vi invito da me stasera!-
-Oh, perfetto! Allora ci vediamo stasera!-
Salutato mio fratello, mi diressi a casa di Laura, ero così entusiasta che anhe lei potesse conoscere la mia.. bhè, mio fratello.
Bussai con forza, ad aprirmi fu Tyler.
-Ross! Ma che diavolo..-
-Devo parlare con tua sorella-
-E' in camera sua.. è successo qualcosa?- Si fece cupo in volto, ma lo rassicurai che non c'era nulla che poteva andare storto.
Mi disse che Laura era in camera sua, così mi ci avviai e spalancai la porta.
Pensavo sarebbe stata una bella idea, prima di trovarla in asciugamano che cercava i vestiti. Appena mi vide strinse le braccia, imbarazzata.
-Ah bhè ma se tra me e te deve andare così ogni volta, dovrò murarla questa porta, Cristo eh!-
Presi a ridere fino ad arrivare ad avere le lacrime agli occhi.
-Non è divertente! Esci Ross!-
Cominciai a sbattere i pugni sulla porta non riuscendo a smettere di ridere. Devo ammettere che la situazione era comica, ed era già la seconda volta che capitava.
Laura si avvicinò a me con fare minaccioso, ma la presi con un braccio per la vita e l'avvicinai a me.. Respiravamo all'unisono, e una tensione piacevole si era creata tra noi, e quando mi avvicinai per baciarla venimmo interrotti da suo fratello.
-Ho sentito dei rumori e.. CHE STA SUCCEDENDO?- 
Presi a ridere come un imbecille, finchè Tyler non mi portò in salotto quasi di peso per lasciar vestire la sorella in pace.
-Ross, puoi salire!- Dal piano di sopra la voce di Laura mi chiamava, non persi tempo e andai da lei.
Preso dall'emozione, le raccontai subito quello che Riker mi aveva proposto, ma lei non ne sembrò tanto felice..
-A cenare, Ross? Non potremmo fare tipo dopo cena..-
Capì che qualcosa non andava, mi sedetti sul letto facendola appoggiare a me.
-Dimmi tutto.-
-Dirti cosa? Va tutto bene..-
-Non è vero, sai quante volte mi sono chesto che problemi avessi con il cibo? Non ti vedo mangiare mai! Avvolte penso che quello che hai davanti non sia di tuo gradimento, ma a quanto vedo non mangi nemmeno a casa, e se lo fai è con le briciole.-
-Ross.. non è niente-
-Bhè, a me non pare nulla. Voglio dire, il cibo è così buono e..-
Venni interotto da Laura che cominciò a gridare alzandosi dal letto.
-Se pensi che per me sia facile ti sbagli di grosso! Credi che qualche parolina mi faccia cambiare idea? No! E sai perchè? Perchè io- disse, mettendosi una mano sul petto, indicandosi -non voglio più avere problemi con il cibo. Mangio, mi sento in colpa, vomito. Credi che per me sia facile?! Non lo è. Ecco, l'ho detto..-
Rimasi senza parole. Letteralmente. Continuavo a fissarla, lei era in piedi di fronte a me, che mi guardava con le braccia conserte e gli occhioni che stavano per esplodere di lacrime. Non persi tempo, mi alzai, e l'avvolsi in un abbraccio.
Scoppiò a piangere, il che mi fece stringerla automaticamente più di quanto non stessi già facendo.
Sussurrò al mio orecchio,con la voce impastata dalle lacrime, che voleva solo vedersi bella.. essere bella come tutte le altre.
Ma non capiva che era la ragazza più perfetta che esisteva?!
-..Ross, ora non metterti a dire che non è vero, perchè mi è stato detto in più occasioni e..-
La scostai da me, guardandola negli occhi..
-Se ti riferisci a Spancer, lo faceva solo per farsi forte, in modo da farsi vedere intemibile da tutti.-
La strinsi di più a me finchè non smise di piangere.
-Laur, mi aspetti solo un attimo?-
-Certo, ma dove vai?-
Ora sapevo cosa fare, scesi di casa e mi diressi al negozio più vicino..

SPAZIO AUTRICE:
Guardate chi si fa sentire? Lo so di fare schifo, ma la scuola mi ha tipo.. distrutta, ecco. Dato che ho perso un anno ce la sto mettendo tutta per non perdere nemmeno questo.. aw :3
Anyway, cooooooome state? 
Nuovo capitolo! Ross ha qualcosa in mente.. che sarà mai?:')
LO SCOPRIRETE PRESTO.
Dato che ho più o meno tutta la fanfiction pronta, posterò un capitolo a settimana (ogni martedì credo).. yee aw *festeggiamo tutti* ..(?)

Alla settimana prossima, ragazze! Grazie per seguirmi sempre, di cuore. 
bacii x

(Scusate per eventuali errori)

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Capitolo 14
*** I'm perfect with you, you love me like nobody else. ***


Laura.
Ross era sceso via di corsa, ha detto che dovevo aspettarlo, ma sinceramente non capisco cosa stia succedendo.
Sono ancora leggermente scossa, non credo di aver mai reagito in così malo modo, ma purtroppo non riesco a non infuriarmi quando le persone non mi capiscono. Mi asciugo le lacrime e aspetto Ross seduta sul letto, il quale torna un quarto d'ora dopo con una busta enorme.
Mi guarda divertito, chissà che aveva in mente, e prima che io potessi fare qualche domanda, tirò fuori un vestito tutto azzurro lungo fino al ginocchio, con un adorabile fiocco sotto al seno, senza spalline.
Rimasi incantata da tanta bellezza in un vestito, ma subito dopo i dubbi si fecero spazio nella mia mente.
Perchè aveva preso quel vestito? Per chi era? Era per me?
-Ho visto questo vestito prima di venire qui da te, e te l'ho immaginato addosso. Ho lottato con una ragazza per averlo, ho vinto io ovviamente. Il mio fascino, beh, colpisce.- Si passò una mano tra i capelli biondi, come era solito fare. -Ad ogni modo, volevo dartelo per una sorpresa che ti sto preparando, ma ho pensato che fosse più opportuno fartelo avere ora, voglio che ora lo provi, senza discutere. Voglio mostrarti una cosa.-
-Cosa? Ma sei uscito fuori di testa? Non mi starebbe bene quel vestito.. lo sai.-
-Io so che se non te lo provi potrei morire, posso confessarti apertamente che ho quasi sbavato immaginandolo indosso a te.-
-Sei proprio un..- Prima che potessi finire la frase mi ritrovo sbattuta in bagno con un magnifico vestito tra le mani. Ora la battaglia era solo con me stessa, non riuscivo ad indossare quel vestito.. era così perfetto su un'imperfezione come me.
Uscii dal bagno con le gambe che tremavano, le braccia portate e strette al petto e il vestito che avevo addosso mi sembrava una tovaglia.

Narratore.
Appena Ross si voltò a guardare Laura ne rimase incantato. Lei continuava a coprirsi, invece lui continuava a squadrarla dalla testa ai piedi.
Si avvicinò alla dolce castana imbarazzatissima, le alzò il capo facendo incastrare i loro sguardi, mentre intanto le prendeva le mani facendole così smettere di tremare le gambe.
-Lo sai che sei l'esatto esempio di 'perfezione'?-
Laura non sapeva che dire, non si era mai trovata in una situazione del genere.
-Seguimi Laur.- Ross la riportò in bagno, e la mise di fronte lo specchio lungo dietro la porta. Si mise dietro di lei, spostandole i capelli su una spalla, poi mise le sue mani sulla vita.
-Guarda, sei semplicemente magnifica.- Sussurrò al suo orecchio, mentre le baciava il lato del collo scoperto. Passò le mani sulle leggere curve di lei facendola rabbrividire. -ti sta benissimo, e voglio che tu lo tu lo tenga per la mia sorpresa.-
Laura annuì, non ne era del tutto convinta che le stesse bene, ma quelle parole.. quei movimenti.. il modo sensuale di sussurrare di Ross.. la fecero ricredere, cominciando ad accettare la situazione. Si ripromise che avrebbe provato a mangiare, perchè con Ross al suo fianco, lei poteva tutto.

Alla fine Laura, cambiatasi, si decise ad andare da Riker con Ross, dopo cena. Aveva davvero una grande casa, rimase meravigliata, invece Ross pensò che la sua non era nulla a confronto.
Fu una serata abbastanza interessante, poichè la bella Marano si ritrovò a pensare che Riker fosse davvero una persona d'oro.
Per lo più le conversazioni si basavano su lavoro e scuola, qualche battuta, un po' di vita propria.. nulla di più. 
A fine serata, Riker accompagnò i ragazzi all'uscita della sua enorme casa, abbracciò laura sussurrandole che era una ragazza straordinaria, perfetta per il fratello.
I ragazzi uscirono, e si misero in auto.

Laura.
Ero davvero molto felice di aver conosciuto il fratello di Ross, era una persona davvero buona di cuore, e soprattutto davvero molto simile al mio biondino. Avevano gli stessi capelli, lo stesso modo di fare, le stesse smorfie.. wow.
Sentii Ross sussultare, quindi mi voltai per guardarlo in viso. Aveva un sorrisone, come se gli fosse venuta un'idea.
-Ho una splendida idea!-
Come non detto. Annuii in modo da farlo continuare.
-Visto che è presto, che ne dici di fare un giro insieme?-Rimasi stupita.
Continuò -Magari una passeggiata romantica al parco.. sotto le stelle-
Era davvero la persona più romantica del mondo.
Scesi dalla macchina, passeggiavamo con una leggero venticello fresco,il parco di notte era davvero magico. Ross si fermò facendomi voltare verso di lui, mentre pian piano annullava le distanze tra di noi.. tutto romantico, tutto perfetto.
Ma come ben sappiamo, i momenti così perfetti durano poco dato che ad interromperci fu una ragazza.
Era alta, portava un vestito verde che la copriva a stento, con un paio di tacchi vertiginosi, belle gambe, capelli nero corvino, e un abbondante rossetto rosso acceso. Era davvero molto bella.
-E così mi hai rimpiazzato con lei- disse la ragazza, con voce strdula.
-Non sono affari tuoi Julie, lasciami in pace- Rispose Ross, con un tono davvero irritato.
Ed ora questa chi era? Feci un passo indietro, guardando prima lei, poi lui. Ero confusa, mi sentivo in imbarazzo, Ross fece un passo verso di me, prendendomi per mano. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò che era meglio andare, era in preda all'esasperazione.
Ci girammo per tornare indietro, quando la ragazza, Julie, urlò una frase che mi ferì.
-Non ti capisco, potevi avere di meglio che una sardina!-
Ross si bloccò di scatto, mi lasciò la mano e andò verso di lei con aria molto determinata e sicuro di se. Con un dito le alzò il mento così da guardarsi negli occhi, in quel momento mi sentii svenire, e pronunciò parole che la fecero rimanere muta.
-La "sardina" è la mia ragazza, bada a come parli, prima cosa. Secondo, sai perchè l'ho scelta? Non è di certo come tutte le troiette come te che portavo a casa quasi ogni sera. Lei ti fa innamorare solo guardandola negli occhi, ecco perchè avvolte ho paura di perderla. Ah, e vuoi sapere la cosa più importante? Sono innamorato della curva più bella del suo corpo; il suo sorriso.-
Quelle parole.. Dio, mi commossi seriamente, mi misi le mani sulla bocca, incredula di quello che avevo sentito, ma tanto grata per l'amore che provava per me. Volevo una prova? Eccola.
-Ha una bella figa, vero?- si ritrovò a dire la ragazza, ormai con le spalle al muro.
-Vuoi sapere la verità? Non ci sono mai stato a letto, lei mi soddisfa con una carezza, sai vero che vale più del sesso?-
Adesso volevo andargli in contro, stringerlo a me, dirgli che lo amo, l'avrei anche fatto, se una voce non rubò l'attenzione di tutti e tre..
-Lascia stare Julie! Smettila di dar fastidio a Ross, le vostre serate sono finite!-
Ross concordò con lo sconosciuto, aveva un'aria così familiare..
Quando il ragazzo mi guardò gli brillarono gli occhi.. che vuole pure questo adesso?
-Laura?!- 
Okay, spiegatemi come sapeva il mio nome.. -Non ti ricordi di me?!-
Scossi la testa per intendere un no..
-Sono...- ..poi mi ricordai.
-David?!-
Sorrise.
Era davvero lui? Non è possibile..

Spazio autrice:
Eccomi con un giorno di ritardo.. ma sono qui!
*volano le mosche* a nessuno importa, okay AHAHAH.
Ed ora chi sarà mai questa Julie? uhmm.. lo scoprirete al piu' presto!
Anyway, vi piace il capitolo? FATEMI SAPERE!
Ora vi mando bacioni grandi, alla settimana prossima! 
x

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Capitolo 15
*** Magic night. ***


Narratore.
Era la situazione più strana che Laura aveva mai vissuto. Insomma, come era ricomparso David? Quest'ultimo si avvicinò a lei, con fare amichevole, seguito dallo sguardo colmo di gelosia di Ross. Julie stava per ricominciare a parlare, voleva ancora lamentarsi con Ross, lei lo rivoleva indietro, ma lui, sempre fissando David, le tappò la bocca con la mano. Il rapporto che c'era tra Ross e Julie era puramente di sesso, lui la chiamava e lei era li apposta per soddisfare i suoi bisogni, ecco perchè Ross non si era mai innamorato prima d'ora. Le ragazze, per lui, spalancavano sempre braccia e gambe.
-David che ci fai qui?- chiese Laura, incuriosita e meravigliata.
-Ehm, a due passi- indicò con la mano -ci vivo.-
Laura si limitò a sorridere, non avendo argomenti di cui parlare, ma David rimediò subito, era davvero così entusiasta di aver incontrato nuovamente la bella ragazza che si ritrovava di fronte.
-Dimmi Laura, come sta Tyler? E i tuoi genitori? Mi manca la vita che facevamo una volta.. ricordi?-
Eccome se ricordava, alcuni erano momenti fantastici, ma nessuno dei due dimentica quello che era successo, specialmente Laura. Ricordava benissimo, e non voleva assolutamente tornare a quella vita.
Laura abbassò il capo, volendo dimenticare la domanda fatta da David.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- chiese lui.
-Giusto, tu non lo puoi sapere che mamma e papà non ci sono più, ma tranquillo.- Lo guardò negli occhi e sorrise.
A quel punto David non sapeva che dire, si trovò in difficoltà e cominciarono a sudargli le mani, aveva fatto una grossa figuraccia. Si grattò la nuca.
Balbettò un 'mi dispiace', e a quel punto arrivò Ross seguito da Julie.
-Dato che avete rovinato un nostro bellissimo momento, che ne dite se ve ne andate e ci lasciate continuare da soli?- disse Ross, stranamente nervoso, mentre cingeva la vita di Laura con un braccio.
-E' il tuo ragazzo?- domandò David a Laura.
-Si- rispose lei, fiera di dirlo. Questo rese Ross più calmo.
-Allora con me non ci torni?!- domandò Julie, tirando Ross per un braccio. Lui se ne liberò, ma il gesto catturò l'attenzione di Laura, la quale strinse il suo biondo ancor di più. Temevano entrambi di perdersi.
-Ehm, credo sia il caso di lasciarvi da soli, andiamo Julie.- Fecero per andarsene, quando ad un centro punto David tornò da Laura. 
-Abiti sempre li?- chiese
-E dove potrei mai stare altrimenti?-
-Allora in questi giorni aspettati una mia visita sicura.- le fece l'occhiolino, poi sparì trascinanosi Julie che si lamentava.
Tornarono in macchina, ma prima che Ross potesse dire qualsiasi cosa, il telefono di Laura cominciò a squillare. 
-Ty sto tornando-
-COSA? NONO, NON PUOI TORNARE-
-E' anche casa mia.-
-Stasera no, ti prego, lasciami la casa.. va bene?-
Laura chiuse la chiamata, sconvolta.
-Che succede?- domandò Ross.
-Succede che Ty mi ha proibito di tornare a casa, starà sicuramente con Jess..-
-Stai con me!- Ross cominciò a cantare allegramente, mentre con la macchina si dirigevano verso casa.
Le chiavi nella serratura fecero due scatti, poi la porta si aprì. Ross posò quest'ultime levandosi anche la giacca, mentre Laura rimase con le mani nelle tasche della felpa. Salirono in camera di lui, sedendosi sul letto. Poi il biondino diede un bacio veloce alla sua ragazza.
-Ross, non ho un pigiama-
-Ti do una mia maglia-
-Allora vado in bagno a cambiarmi- 
Laura si fece una doccia veloce, indossò la maglia di Ross e si guardò allo specchio. Ogni tanto doveva alzarsi la spalla della maglietta, poichè troppo larga per lei. Prese i suoi indumenti e li portò con sè.
Si presentò in stanza di Ross, che intanto si era tolto la maglietta, e stava per indossare i pantaloni di una tuta. Appena si voltò verso Laura, inciampò e cadde sul letto, senza staccare gli occhi.
-Sei.. wow.- buttò la tuta in un angolo della stanza, si avvicinò e l'abbracciò, ma Laura era in super imbarazzo, poichè lui indossava solo i boxer..
-Senti Ross, hai dei boxer bellissimi, questo rosa forforescente ti dona, ma coprirti no eh?-
-Senti Laura, sei stupenda, e la mia maglia ti sta un incanto, ma togliertela no eh?-
-Hai vinto coglione-
Ross cominciò a ridere, poi i suoi occhi si puntarono sui vestiti che aveva tra le mani.
-E questo?- disse, prendendole il reggiseno, il quale gli venne subito strappato di mano da Laura, tutta rossa in viso.
-E' privato Ross.-
-Dormi senza quello?-
-E' scomodo tenerlo la notte, se ti crea problema io..-
-NO AFFATTO!-
-Come immaginavo..- disse sotto voce. -..coglione- sussurrò sogghignando.
-Ti ho sentita-
Laura cominciò a ridere posando i panni e buttandosi di peso sul letto fissando il soffitto scuro, seguita da Ross, che aveva spento la luce, il quale si mise sopra di lei cominciandola a baciare dolcemente.
Le esperte mani di lui si facevano spazio sul corpo minuto di Laura, la quale aveva ben capito le intenzioni del fidanzato, e seppur inesperta, aveva aspettato questo momento, poichè accanto aveva la persona della sua vita.
Ross passò dalla bocca al collo di lei, fino a scendere più in basso, a quel punto provò a chiedere permesso a Laura per continuare.. permesso che non gli fu affatto negato. 
Le tolse la maglietta, poi continuò con la scia umida di baci, indugiando un po' sul seno.
Laura fece per accarezzargli la schiena, passargli le mani tra i capelli, lasciandosi trasportare da quella piacevole sensazione, non riuscendo a rimanere composta.
Lui mise una mano sotto la schiena di lei, così da tirare e coprire entrambi con le coperte del letto. Laura divaricò le gambe, facendo mettere Ross al centro. Ora gli unici intralci erano gli indumenti intimi, i quali il biondo se ne liberò immediatamente. La dolce Laura era tesa, e strinse una mano di Ross. Non appena si accorse che era pronta, lui entrò molto delicatamente in lei. 
Inizialmente era tutto così atroce per lei, sentiva parecchio dolore, e Ross era così in colpa, non sapeva se continuare o fermarsi, furono i primi due minuti peggiori del mondo, poi cominciò ad alleviarsi sia il dolore che la tensione negativa.
I movimenti si fecero più profondi, tra i baci sfuggiva qualche gemito, e i respiri erano irregolari. 
Il nervosismo di Ross passò, per lui era stato difficile sfiorare Laura, la vedeva così delicata e il pensiero che potesse farsi male lo torturava. Anche se era stato con molte di loro, nessuna gli aveva mai fatto provare delle sensazioni così profonde.
Per Laura, invece, era la prima volta, e non avrebbe voluto nessun'altro se non fosse stato Ross. 
I movimenti fecero accaldare i loro corpi, e ormai i gemiti non si potevano trattenere. 
Un ultimo bacio, poi arrivarono al culmine insieme.
Ross si mise di fianco Laura, e abbracciandola le diede qualche altro bacio sulla guancia. Lei, inevece, aveva appena vissuto l'esperienza più bella della sua vita e dopo poco caddero entrambi in un dolce sonno.

SPAZIO AUTRICE:
Bhe.. capitolo particolare no? 
Saaaaaaaaalve! Come va?
Allora, David è un vecchio amico di Laura e nel prossimo capitolo ne saprete di più.. intanto ecco il momento più intenso della storia! 
Che ne pensate? Fatemi sapere anche con una piccola recensione! :)


Ora vado, alla settimana prossima! bacionii xx

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Capitolo 16
*** Storia completa su Wattpad; xcutielynch ***


Salve a tutte!
Non so se vi ricordate di me, ma non importa, credo. 
E' più di un anno che non scrivo o altro, e ho fatto lo stesso anche su Wattpad. 
E' successo tutto per una cavolo di depressione, e mano a mano ne sto uscendo.. diciamo che prima di mollare tutto, ho finito questa fanfiction su Wattpad, quindi, [ANCHE SE IN REVISIONE] se volete leggerla, potete trovarmi anche li!
[Sono xcutielynch]
Vi chuederete perchè non la continuo qui.. pura noia? Forse. 
Ringrazio veramente tutti quelle che qui sopra l'hanno seguita. 
Vi mando un bacio, anche perchè tra non molto pubblicherò una fanfiction la quale sto lavorando anche su Wattpad. (Ma quante volte ho menzionato Wattpad? Aiuto)
tsubaki x

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