Il mio destino è cambiato

di AngyloveMika
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



POV ANASTASIA “Su su sveglia piccola Black” mi chiamò zia Andromeda scuotendomi. “Tutto quello che vuoi, ma ancora 5 minuti”

mugugnai mettendo la testa sotto il cuscino “Ma che 5 minuti muoviti e svegliati” disse una furia di capelli rosa svolazzanti

che entrò` nella mia stanza e aprì` la finestra.“ Nooo, il sole nooooo” dissi cercando di coprirmi il più possibile con le coperte. “mica sei un vampiro!!!” rise la furia scoprendomi. “Oh ma stai zitta Tonks!”

mi lamentai cercando di continuare a dormire. “Capisco devo procedere come sempre allora” disse Tonks convinta e uscì dalla mia camera. “ Finalmente un pò di pace!” pensai

riprendendo le coperte, tolsi la testa da sotto il cuscino e mi sistemai comodamente. Ma come chiusi gli occhi sentii pronunciare alla porta “Levicorpus” “Ecco ci risiamo” pensai prima di trovarmi testa in giù` mentre svolazzavo. “Ora che scendo ti giuro che ti uccido” minacciai Tonks guardandola in cagnesco.

“ Prima devi scendere però” mi fece la linguaccia la furia dai capelli rosa “ti uccido Tonks io ti uccido!!!!”

POV DAPNE Ultimamente i miei genitori si comportavano in modo strano, come se mi nascondevano qualcosa, quindi decisi che

gliene avrei parlato stasera stessa a cena. Il resto della giornata lo utilizzai ad aiutare mia mamma in casa. Arrivato il momento della cena mi misi seduta comoda nella sedia,

non prima di aver salutato mio padre, tornato da poco da lavoro, poi iniziammo a cenare, mia madre aveva preparato zuppa di verdure, il mio piatto preferito.

Quando stavo per finire la mia porzione di zuppa, volevo chiarire i miei dubbi “mamma, papà`, ultimamente mi siete sembrati strani come se mi nascondete qualcosa!”

dopo queste parole li vidi guardarsi negli occhi per poi annuire, poi mio padre disse “Vedi, Dapne, in effetti c'è qualcosa che non ti abbiamo detto, ma è un argomento piuttosto delicato da affrontare,

non so come la prenderai.” dopo un pò, prese parola mia madre “ É successo tutto quando tu eri più piccola, i nostri amici di vecchia data, cioè i tuoi veri genitori,

si sentivano minacciati, quindi per non rischiare di metterti in pericolo, ti hanno affidato a noi, dicendoti che quando era il momento ti avremmo raccontato la verità.

Dopo una settimana abbiamo scoperto che sono morti mentre combattevano con un mago oscuro, ma ci hanno lasciato una loro foto, magari per ricordarti di loro,

comunque perdonaci se ti abbiamo nascosto la verità per tutto questo tempo.” io nel frattempo ascoltavo le loro parole digerendo la notizia “ In effetti dovrei odiarvi per avermi nascosto la verità,

ma se l'hanno fatto per proteggermi allora vi ringrazio molto, per avermi accolto in casa vostra come se fossi vostra figlia.” “In effetti lo sei stata, comunque hai un fratello più grande di nome Remus,

ah comunque due giorni fa è arrivata una lettera per te, dalla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Noi ti consigliamo di andarci, magari potresti conoscere nuovi amici,

visto che non esci molto e sei un tipo riservato, poi la decisione sta a te.” io ci pensai su e dissi “Va bene, ci penserò, magari dopo cena mi dai la lettera, così la leggo e,

valuterò se accettare di andare a Hogwarts o meno. entrambi i miei genitori adottivi annuirono e continuammo a cenare. Dopo un pò finimmo di cenare, io aiutai mia madre

a sparecchiare in tavola, e mio padre si spostò in soggiorno sedendosi sul divano a seguire qualche notizia che passavano in televisione, era un'oggetto che usavano i babbani.

Poi dopo un pò, seguii mia madre che prese una lettera e una foto e me li consegnò, io la ringraziai, passai anche in soggiorno per augurare la buonanotte a mio padre e,

andai in camera mia pronta per andare a dormire.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***



POV ANASTASIA Alla fine Tonks mi fece scendere e mi poggiò sul letto. “Vestiti e scendi, dobbiamo darti una bella notizia” disse la furia prima di chiudere la porta.

Mi alzai dal letto pensando alla buona notizia che mi avrebbero dato. Mi osservai nello specchio dell'armadio e notai i miei capelli che presero il colore che mi piaceva di più, un rosso molto scuro, tendente quasi al castano, mentre i miei occhi erano verdi.

Ero un metaformagus, proprio come Tonks, abilità che avevo ereditato da mia madre. Il bello di questa abilità è che il colore degli occhi e dei miei capelli cambiavano con l'umore che avevo,

e la cosa più esilarante e che con un pò di esercizio potevo prendere le sembianze di un altra persona.

Mi misi la prima cosa che trovai nell'armadio e scesi di corsa in salotto dove trovai, Andromeda, Tonks e un signore con una barba lunga e bianca,

Albus Silente. Tonks mi aveva tanto parlato di Albus Silente e mi aveva parlato anche di Hogwarts, solo che io non potevo frequentarla,

per alcuni problemi che Andromeda mi avrebbe rivelato in seguito.

“Andrò ad Hogwarts?” dissi eccitata entrando. “Hai azzeccato tesoro” mi disse zia Andromeda. “Buongiorno Signore”

dissi rivolgendomi a Silente prima di sedermi accanto a Tonks. “È venuto lui in persona, per convincere la mamma a mandarti ad Hogwarts” mi sussurrò Tonks.

“Ma io sono fuori corso” dissi delusa “ormai è da tre anni che dovrei essere a scuola!” ricordai a Andromeda.

“Non devi preoccuparti con Andromeda abbiamo preso una decisione potrai frequentare da quest'anno anche essendo fuori corso&rdquo disse Silente col suo tono saggio e calmo.

“Ma è magnifico” dissi eccitata. “Ma a una condizione” intervenne Andromeda preoccupata “Non dovrai avvicinarti per nessun motivo a Draco Malfoy” “Non lo farò promesso” dissi diventando seria.

“Adesso si può anche festeggiare!” disse Silente sorridendo e con un gesto di bachetta fece apparire, quattro bicchieri, due con del wisky incendiario e le altre due con della burrobirra.

Io e Tonks bevemmo la burrobirra con gusto mentre Andromeda e Silente bevvero il loro wisky incediario. “Dopo questo piccolo aperitivo, posso anche consegnarti la tua lettera, signorina” mi disse Silente e nella sua mano apparve una lettera che mi porse.

“Grazie tante” dissi prendendola. “Adesso io vado, grazie tante per l'ospitalità” disse Silente alzandosi dalla poltroncina.

“Aspetti signore, l'accompagno alla porta” disse Andromeda alzandosi per accompagnare Silente. Quando la porta si chiuse aprii la lettera eccitata.

“Carissima Signorina Anastasia Black, lei ha il diritto di frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, i corsi inizieranno il 1 settembre aspettiamo una risposta Minerva McGrannit” La lettera poi proseguiva con il materiale da portare ad Hogwarts.

“Per il materiale andremo a Diagon Alley domani, so che è ancora Giugno ma hai 3 anni di scuola da recuperare, non preoccuparti ti insegneremo solo le cose essenziali” disse Andromeda rientrando in salotto. “Io vado a rispondere alla McGrannit” dissi andando in camera mia,

ero felicissima, ora i miei capelli erano diventati azzurri. Finalmente sarei andata ad Hogwarts, un sogno che si avvera, era stata la mattinata più felice della mia vita.

POV DAPNE Il giorno dopo mi risvegliai al suono della sveglia, che mi affrettai a spegnere, subito dopo scostai le coperte e scesi dal letto stiracchiandomi e allo stesso tempo sbadigliando,

mi diressi in cucina dove trovai mia madre alle prese con i fornelli, mentre mio padre lo trovai intento a leggere il giornale, aspettando che la colazione venisse servita in tavola,

non tardai ad aspettare molto, perchè mia madre mise in tavola il succo di frutta, dei pancake con sopra sciroppo d'acero, e per mio padre versò nella sua tazza del caffè, io li salutai dandogli il buongiono a entrambi,

subito dopo li raggiunsi a tavola, versandomi nel bicchiere un pò di succo di arancia e prendendo un paio di pancakes, mangiandoli con gusto.

Verso le 8:00 mio padre salutò me e mia madre perchè doveva andare a lavorare, lo salutai con un bacio sulla guancia, dopodichè salutò mia madre e uscì di casa.

Dopo aver finito la colazione aiutai mia madre a sparecchiare tutto quanto e poi mi diressi in camera mia per togliermi il pigiama visto che ero troppo assonnata per cambiarmi,

allora mi avvicinai verso l'armadio e presi una maglietta a maniche corte di colore azzurro e un pantalone bianco, dopodichè, sistemai il disordine che c'era in camera mia.

Ci misi un'ora per completare il tutto, poi dal cassetto del comodino presi tra le mani, la lettera che avevo ricevuto e mi sdraiai sul letto pensando se aprirla oppune no, alla fine la aprii e la lessi. La lettera riportava lo stemma della scuola di Hogwarts e diceva

“Cara signorina. Siamo lieti di informarla che lei ha diritto a frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri e le attrezzature necessarie. L'anno scolastico avrà inizio giorno 1 Settembre. Restiamo in attesa del suo gufo entro e non oltre tale data. Distinti saluti Minerva McGranitt, la vicepreside”

dopo aver letto la lettera mi alzai dal letto raggiungendo la mia scrivania e guardai il calendario per vedere che giorno era “Ancora è giorno 14 Giugno, ho ancora un pò di tempo per dare una risposta alla vicepreside della scuola di Hogwarts” dissi ad alta voce,

poi mi soffermai sulla foto che mi aveva dato mia madre adottiva, osservandone i dettagli dei miei veri genitori, ad un certo punto non mi accorsi di piangere fino a quando una lacrima non mi bagnò la mano, ad un certo punto mi sentii abbracciare da dietro, non avevo bisogno di sapere chi fosse, mia madre era li per me.

“Lo so che stai pensando, tu volevi incontrarli almeno una volta per abbracciarli, ma non ti preoccupare, loro ti osservano da lassù, e saranno orgogliosi di te e della ragazza che sei diventata oggi, comunque se vuoi possiamo andare a trovarli, sempre se te la senti” la ringraziai, ancora senza parole annuì, quindi mi asciugai le lacrime e la seguii.

Uscimmo di casa e camminammo per un pò, per strada ci fermammo in un negozio di fiori e comprammo un mazzo di gigli, dopo aver pagato, io e mia madre, ci dirigemmo al cimitero, e appena arrivate alla tomba dei miei genitori,

mi inginocchiai cosi da poter vedere anche li i loro visi, che mi sorridevano. Erano felici, nuove lacrime calde scesero dai miei occhi mentre dividevo i fiori, che poggiai sopra le lapidi.

“vi voglio bene, anche se ricordo poco e niente di voi” sussurrai appena mentre mia madre adottiva mi stringeva una spalla.

Loro erano maghi e io lo ero, ripensai alla lettera e la decisione mi fu chiara.

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