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di anarchist
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Pancakes ***
Capitolo 2: *** 2. Risvegli traumatici ***
Capitolo 3: *** 3. Netflix and chill ***
Capitolo 4: *** 4. Bacio rubato ***
Capitolo 5: *** 5. piccolo inconveniente ***
Capitolo 6: *** 6. Pranzi domenicali ed allegria spontanea ***
Capitolo 7: *** 7. Family ***



Capitolo 1
*** 1. Pancakes ***


Note: ho pensato di ripiegare su una raccolta di flashfic carina carina (siccome non so portare avanti le long e manco le os) e come inizio mi è uscita sta cosa. 
Spero che almeno vi piaccia e, che sì, vi faccia anche ridere. Ci si vede il prossimo giovedì con una nuova drabble, ciao ciao. *saluta con la manina*
Disclaimer: i personaggi non sono frutto della mia fantasia e non mi appartengono in alcun modo (purtroppo), inoltre non scrivo a scopo di lucro. 
|Parole: 203.|

1. Pancakes



Un trambusto echeggia tra i corridoi del bunker e Dean, spaventato ed assonato, si alza per andare a vedere cosa succede là fuori. 
Arriva davanti la cucina dove trova un indaffarato angelo del Signore che, tra padelle ed utensili sporchi, cerca di preparare dei pancakes. 
Seriamente? pensa il biondo mentre abbozza un sorriso. 
Lancia un'occhiata divertita a Castiel, che non si è ancora accorto di lui, e si siede al tavolo della cucina sorseggiando del buon caffè. 
"Mi hai spaventato, Dean." Castiel, dopo aver vegliato tutta la notte su di lui, decide di sorprenderlo preparandogli dei pancakes.
"Eppure dalla tua faccia non si direbbe. Ma comunque, che cazzo combini Cas?" 
L'angelo lo scruta con i suoi occhi blu e sorride appena, si volta verso i fornelli e poi torna dall'uomo con un piatto di pancakes. 
Non hanno un bell'aspetto. Constata nella sua mente mentre li tasta con la forchetta. 
"Serviti pure." Il biondo comincia a divorarli voracemente ma poi si blocca e fa una faccia schifata; prende un tovagliolo e ci sputa dentro tutto il cibo,  ferendo così l'animo del povero angioletto. 
"Castiel?"
"Dimmi Dean."
"Se riprovi a cucinare giuro che ti rispedisco a calci in culo in paradiso." 

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Capitolo 2
*** 2. Risvegli traumatici ***


note: Heya! Sono  tornata con una flashfic nuova di zecca, essa stavolta è incentrata sul Wincest (solo bromance ovviamente). Non ce l'ho fatta ad aspettare giovedì ops quindi sono di nuovo qui ahaha e niente spero vi piaccia! [Ambientata prima dell'inizio]
|Parole:
314.|


2. Risvegli traumatici 


Sam boccheggia in cerca di aria, non riesce a respirare. Apre gli occhi di colpo e, dopo aver fatto dei respiri profondi, si siede sul materasso dell'ennesimo motel dove lui e Dean allogiano. 
Il ragazzino si volta verso il letto del fratello e lo osserva dormire, Dean ha il volto rilassato ed è difficile vederlo così da quando il padre è partito per la solita caccia; Sam si alza e sveglia il fratello colpendolo ripetutamente sul bicipite destro. Dean si sveglia e lo guarda interdetto. 
"Cos'è successo?" Gli occhi di Sam sono pieni di lacrime e malinconia. Sa che può dire tutto a Dean ma stavolta è difficile da spiegare quello che ha appena sognato, anzi più che altro è doloroso.
"Ho sognato la mamma." Dean sbianca ma, alla fine,  ci è abituato perchè non è la prima volta che Sammy sogna la loro madre. Gli sorride appena e lo sprona a raccontargli il sogno. 
"E cosa faceva?" 
"Moriva." Il ragazzino china la testa e nasconde qualche lacrima sfuggita al suo controllo, Dean sospira e gli da una pacca sulla spalla. 
Povero Sammy. Pensa il maggiore mentre tenta di confortarlo. Dean odia vedere suo fratello triste, odia pensare di non essere abbastanza per lui a tal punto da non riuscire a confortarlo; delle volte pensa di fare proprio schifo come fratello ma poi Sammy, il suo Sammy, gli sorride riconoscente ed allora non pensa di fare poi così schifo. 
"Dean?" Il silenzio che si era venuto a creare tra loro viene spezzato dalla vocina di Sam.
"Mh?" 
"Posso dormire qui?" Dean alza appena gli angoli della bocca ed annuisce. Scosta le lenzuola e gli fa un po' di spazio, il piccolo Sammy si corica nel letto del fratello e gli si spalma addosso. 
Sei il mio eroe, Dean. Aggiunge Sam nella sua mente per poi ricadere tra le braccia di morfeo. Dean era, è e sarà sempre il suo eroe. 



Angolo autrice: 
vorrei spendere due parole su questa flashfic. 
Inanzittutto spero che non li shipperete in quel senso perchè ho voluto dare libero sfogo al loro solido e profondo rapporto fraterno, e poi spero capiate quanto la bromance tra Dean e Sam sia importante per me. 
A proposito ho visto che tre persone hanno messo questa raccolta tra le seguite ed una ragazza ha recensito la prima drabble! Tutto ciò mi rende molto ma molto felice. Come ho detto nelle note spero che vi piaccia, see you soon. 

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Capitolo 3
*** 3. Netflix and chill ***


note: salve salvino vicini! Sono tornata con un'altra flashfic per farmi perdonare la "lunga" assenza. Ho avuto un po' di problemi e sono stata parecchio giù di morale quindi, purtroppo, mi era un tantino difficile mettermi a scrivere; comunque questa nuova flashfic sarà incentrata sui Destiel (amori miei). 
Spero, come al solito, che vi piaccia! [ambientata tra la decima e la undicesima stagione, no spoiler.]
|Parole:
359. |

3. Netflix and chill


Dean ha seriamente bisogno di staccare la spina per un po' quindi, dopo aver preso un paio di birre ghiacciate, decide di guardarsi un film su netflix. 
Si siede sul letto ed accende la tv ed è qui, mentre inizia a sorseggiare la sua birra, che il suo angelo preferito appare; Castiel lo guarda incuriosito e gli si siede vicino. 
"Cosa stai facendo?" Il timbro profondo del moro fa venire i brividi a Dean, quella voce sarebbe stata sempre un suo punto debole.
"Stavo per guardare un film. Vuoi unirti a me?" Si volta verso di lui e se ne pente subito perchè Castiel, quello stramaledetto pennuto angelico, è fin troppo vicino a lui. Dean cerca di non perdersi nei suoi occhi blu e deglutisce rumorosamente. 
Uno a zero per lui. Pensa il biondo e cerca di non dare troppa importanza alla fin troppa vicinanza che c'è tra loro due. 
"Stai bene?" Il tocco leggero dell'angelo sulla sua spalla lo manda in tilt ma Dean, ovviamente, fa finta di niente; si gira l'ennesima volta verso di lui per dirgliene quattro e per lamentarsi, perchè vuole solo godersi un buon film in santa pace, ma stavolta succede qualcosa di sconvolgente. Castiel lo bacia e Dean pensa che le sue labbra fossero una fetta di Paradiso.
Ok forse due a zero per lui. 
Dean si perde totalmente in quel gesto e, non facendocela più, ricambia con una passione che neanche sapeva di possedere. Castiel lo attira a se il più possibile perchè ha seriamente bisogno di lui, Dean è come una droga e lui ne è decisamente dipendente. 
Dopo pochi minuti decidono di staccarsi ed il maggiore dei Winchester sospira estasiato, sente la testa leggera e la labbra vogliono ancora un po' di quel paradiso; ma alla fine Dean cerca di stare calmo e passa una birra a Cas. 
"Ti va di restare?" Cas annuisce e si sistema ancora più vicino a lui, sente finalmente di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. D'altro canto Dean, quello cento per cento etero, manda a farsi fottere tutti i suoi buoni propositi e si gode quel momento di pace e relax col suo Cas. 

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Capitolo 4
*** 4. Bacio rubato ***


note: innanzitutto mi scuso un casino per il ritardo e la lunga assenza ma, seriamente, con questo caldo la mia voglia di vivere scende sotto lo zero. Inoltre mi passa pure l'ispirazione ed è un guaio perchè tengo a questa raccolta. 
Comunque buonsalve a tutti! Vi state godendo le vacanze? Io sì e no, non esco spesso ma spero di rimediare presto. Arrivo al sodo spiegando brevemente da dove è nata l'idea per questa nuova flashfic; praticamente volevo inserire qualcosa riguardante Sam perchè ho paura di lasciarlo ai margini quindi ho deciso di aggiungere la Sabriel alle ship di questa raccolta. Ora me ne vado giuro! Come al solito spero vivamente che vi piaccia, ciao ciao. 
[Ambientata in un contesto vago e non specificato] 
|Parole:
434.


 

4. Bacio rubato 


"[...]'Cause it's the heat of the moment
Heat of the moment, the heat of the moment
Shone in your eyes [...]"

Sam si sveglia di soprassalto, spaventato dalla sveglia del suo cellulare. Ma aspettate un attimo. Sveglia? Sam non si ricorda di aver impostato nessuna sveglia e soprattutto non avrebbe mai, e dico mai, messo Heat Of The Moment degli Asia. Dopo l'ultima volta non vuole più sentire quella canzone. 
"Buongiorno Samuel." Gabriel, l'arcangelo, si gira verso di lui e gli scosta una ciocca di capelli dal viso. Il moro impallidisce e spalanca gli occhi. 
"Perchè sei nel mio letto? Non abbiamo mica-" Gabe scoppia a ridergli in faccia e gli da un buffetto sulla guancia, oh quanto adora il suo caro Sammy. 
"Andiamo Sam non dirmi che non ti è piaciuto!" Sam rosso in viso e lievemente incazzato si alza di colpo dal letto e se ne va verso il bagno. E' stufo dei trucchetti di quell'arcangelo da quattro soldi. 
"Hey Sam ma dove vai." L'arcangelo gli si materializza davanti e gli blocca la strada, con un sorrisetto sghembo si avvicina a lui ed incatena i loro sguardi. 
"Non fare lo stronzo dai. Non ti ricordi cosa è successo ieri?" Sam si perde nei luminosi occhi dell'arcangelo e cerca di ricordarsi qualcosa. Tutto quello che ha nella testa è un vuoto totale. 
"Non mi ricordo niente." 
"Ti sei ubriacato di brutto ieri e mi hai chiamato. Era strano che cercassi me, proprio me, ma quando sono arrivato mi hai detto che ti sentivi tremendamente solo. Dean ti ha lasciato  a fare le ricerche e tu, una volta finito tutto, ti sei ubriacato per passare il tempo. Diciamo che quando sono arrivato mi- beh ecco mi hai baciato. E ti dirò hai lasciato più sopreso te stesso che me, sapevo che avessi un debole per me da tanto tempo! Insomma come darti torto sono meraviglioso." 
Sam sbianca completamente, ha bisogno di sedersi. Cos'ha fatto? Lui ha- ha baciato Gabriel? Improvvisamente flash della scorsa notte compaiono nella mente dell'uomo e capisce che l'arcangelo non mente. E' tutto vero. 
Quei due si sono baciati, lui lo ha baciato e gli è pure piaciuto
"Gabriel io- scusami per averti baciato. Non ero in me." Gabe spalanca lievemente la bocca, Sam si accorge che c'è qualcosa che non va in lui. Che l'avesse ferito? No, impossibile. 
"Oh beh non ti preoccupare sono cose che capitano." E sparisce. Sam cerca di aggiungere qualcosa ma è troppo tardi. 
"Cazzo." Sospira e se ne va in bagno per prepararsi. Delle volte, pensa Sam, sono proprio un coglione. 







Angolo autrice: 
Ciao di nuovo! 
Mi è sembrato carino inserire una flashfic Sabriel perchè volevo "regalare" un compagno anche al nostro caro Sammy. Comunque come avrete notato ho modificato le caratteristiche (solo alcune eh) della raccolta perchè vorrei inserire altre ship/personaggi e per farlo dovevo modificare, appunto, le caratteristiche; questa raccolta mi sta proprio piacendo, sono contenta di come stia venendo e sono felice che un tot di persone l'abbiano messa tra le ricordate! 
Grazie a LucyWinchester per recensire sempre ogni flashfic e grazie ai lettori silenziosi per leggere questa raccolta. Sinceramente mi farebbe piacere ricevere recensioni anche da altre persone per capire un attimo se tutto ciò vi piace o meno quindi, se vi va, non abbiate paura a recensire. Giuro che non vi mangio. 
Detto questo me ne vado e cerco, anzi, provo a tornare il prima possibile. 

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Capitolo 5
*** 5. piccolo inconveniente ***


note: salve salve salve! Come ve la passate? Io sto alla grande ed infatti sono di nuovo qui con un'altra flashfic. Come avrete notato tra le note della raccolta ho aggiunto what if? proprio per questa flashfic qui! Ebbene sì, mie care lettrici, avrete un assaggio di fem!Destiel oggi; ho sempre desiderato cimentarmi in una cosa del genere sinceramente e questa raccolta me ne ha dato la possibilità. 
By the way volevo informarvi che mancano poche flashfic per concludere la raccolta, in totale sono otto. Finito tutto ciò ho intenzione di mettermi a lavorare su una nuova fanfiction (una destiel ovviamente ma con possibili accenni di sabriel), proverò a scrivere una long con pochi e non molto lunghi capitoli. 
Detto ciò vi lascio , come sempre, spero vi piaccia. Ci si vede!  
(Fem!Destiel!) [Ambientata durante nona stagione]
|Parole:
299. |
 

5. piccolo inconveniente


Castiel è agitato, anzi nervoso. Questa è una di quelle situazioni critiche in cui non sa cosa fare. Inizia un andirivieni dalla cucina ai vari corridoi del Bunker e, con la testa piena zeppa di pensieri, non riesce a fermarsi. 
Dean, o dovrei dire Deanna, lo raggiunge e lo fulmina con uno sguardo a dir poco incazzato. 
"Che cazzo mi è successo?!" Urla il biondo contro il suo amico (o fidanzato? Dean non sa come definirlo) e lo manda bellamente a quel paese, Castiel trema un poco ed indietreggia verso il muro. Il maggiore dei Winchester vuole picchiarlo, tirargli una raffica di pugni ma sa che, essendo umano, potrebbe fargli fin troppo male.
"Dean posso spiegarti, ok? Non è colpa mia." Esordisce Castiel e Dean, anche se incazzato, gli crede. 
"Ti do un minuto." 
"E' stata una strega a farci questo." Il biondo ridacchia e si passa una mano sul viso, è decisamente frustrato. E poi se c'è una cosa che odia di più al mondo sono proprio le streghe, quelle stronze non le regge proprio. Perchè una di quelle stronze si è permessa di fare loro una cosa del genere?
"Dammi nome, cognome e recapito che le vado a dare fuoco!" Castiel gli passa una mano sul viso e Dean lo guarda confuso, non è certo il momento giusto per delle smancerie ma il tocco di Cas è così delicato che lo fa sospirare.
"Penseremo a lei più tardi. Ti va di- beh hai capito." Gli occhi verdi di Dean si spalancano ed un sorrisetto malizioso compare sul suo viso. Dopo questo potrò dire di aver provato tutto esordisce sarcasticamente nella sua mente mentre Castiel, o meglio Castielle, lo trascina nella sua stanza. Lo bacia con passione, una passione che brucia i loro animi, e lo spinge sul letto.
Avrebbero pensato alla strega dopo il sesso. 
 

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Capitolo 6
*** 6. Pranzi domenicali ed allegria spontanea ***


note: hola! Ho scoperto una cosa importante: queste non sono drabble. Ora vi spiego subito. Praticamente mi sono informata sul regolamento di EFP ed ho scoperto che le drabble devono essere lunghe dalle 90 alle 110 parole e queste superano le 200! Quindi adesso mi tocca trasformare la raccolta in una di flashfic (che vanno dalle 110 alle 500 parole se non erro.) Spero non vi dispiaccia questo cambiamento e, inoltre, mi scuso per l'errore. Comunque come avrete notate ho iniziato ad aggiornare di domenica perchè mi risulta più semplice. Durante la settimana esco, vado in giro e cazzeggio quindi sto poco e niente a casa. Eccomi qui con la sesta flashfic (ci si avvicina alla fine!) quindi adesso la smetto di parlare- anzi scrivere e vi lascio alla lettura. Spero, come al solito, vi piaccia. 

[Ambientata in un contesto generale/vago]

|Parole:
426. |
 

6. Pranzi domenicali ed allegria spontanea 


Dean vede bianco ovunque. E' il colore che domina sulla tavola imbandita, tutto è bianco lì sopra. La semplice tovaglia, i tovaglioli, i piatti e via discorrendo. Dean non vede una tavola così bianca  da quando è morta sua madre; i pranzi domenicali sono una tradizione della loro famiglia e da quando Mary non c'è più sono morti insieme a lei. Il maggiore dei Winchester è spaventato dal bianco, per alcuni candido e puro come la vita ma per lui freddo e vuoto come la morte. 

Il suono prepotente del timer da cucina lo riporta alla realtà e, proprio in quel momento, Sam arriva e tira fuori dal forno una teglia. 
"Che roba è?" Dean lo guarda inarcando le sopracciglia chiare e Sam sorride appena, posa la teglia sui fornelli spenti e si sfila i guanti da forno. 
"Lasagne." 
"Lasagne? Non le mangio da quando-" Ma Sam lo interrompe e finisce la frase per lui. 
"Da quando la mamma non c'è più, lo so Dean." Il maggiore gli da una pacca sulla spalla e sorride sincero, Dean sorride sincermante solo a chi vuole bene. 
"Che cosa fate?" Castiel fa capolino in cucina spaventando Dean e facendo ridacchiare Sam. 
Ed ecco il suo fidanzatino. Pensa Sam scuotendo la testa e facendo una delle sue "facce da stronzo". 
"Samantha ha deciso di cucinarci qualcosa." Dean sorride sghembo come al suo solito e prende una birra dal frigo. Nel frattempo Castiel gli fa cenno di seguirlo un attimo fuori dalla cucina e lui lo fa. 
"Dean." 
"Cas." 
E basta uno sguardo, un semplice sguardo per dare il via ai giochi. Dean afferra Cas per la cravatta e lo bacia con passione- Dean, inoltre, pensa che non possono andare avanti così tenendo tutto nascosto a Sam. 
Decidono di darsi un piccolo e passionale bacio perchè, come dice sempre il biondo, avrebbero lasciato il meglio per dopo. 
Sam li richiama e li invita a sedersi perchè il pranzo è ormai pronto, così quei due tornano in cucina ed iniziano a mangiare. 
Sam guarda il volto del suo eroe e sorride appena. E'  felice di sapere che il fratello sia rimasto vicino a lui per tutto questo tempo e lui gliene è grato. Cosa farebbe senza suo fratello proprio non lo sa; poi guarda Castiel e sorride ancor di più per la faccia stranita dell'angelo, a quanto pare non ha mai mangiato le lasagne. Si sofferma sul suo volto e pensa che Dean sia fortunato ad avere una persona come lui accanto. Quei due sono fortunati ad aversi. Ma lui è ancor più fortunato ad averli come famiglia. 

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Capitolo 7
*** 7. Family ***


 Note:  mi ero ripromessa di concludere la raccolta con otto flashfic e non sette ma sinceramente non mi va. Capitemi ho voglia di lavorare a qualcos’altro ma finchè non finisco la raccolta non voglio andare avanti, soprattutto perché ci tengo un sacco e voglio concluderla come si deve.  Comunque spero vi piacerà l’ultima flashfic e ringranzio chi l’ha commentata, chi l’ha letta silenziosamente, chi l’ha messa tra le seguite/preferite/ricordate. Grazie per essere passate, mi ha fatto davvero molto piacere! Vi lascio alla flashfic e come sempre spero vi piacca, ok bye.  (Destiel con accenni di Sabriel) [Contesto generale/vago]
|Parole:
 441. |
 

7. Home


Castiel e Sam vanno a comprare qualcosa per cena e lasciano così un Dean, più strano del solito, nel motel da solo.
Dean prende una birra dal minibar e si siede sul letto, mette le gambe incrociate sulla trapunta da quattro soldi e si perde tra i suoi pensieri.
Perché è così maledettamente sempre presente nella mia mente? 
Perché il pensare a lui offusca tutti i miei altri- molto più importanti- pensieri?
Cosa cazzo mi sta succedendo?
Il biondo si preme due dita sulle tempie e cerca di farli smettere. Tutti quei pensieri contrastanti lo stanno facendo uscire pazzo e lui non ce la fa più.
Dean non vuole restare da solo ad aspettare ed ha urgente bisogno di parlare con una certa persona quindi, fanculo la cena,  chiama Castiel al cellulare. Prega di raggiungerlo subito.
Dopo qualche secondo l’angelo compare nella loro stanza del motel e lo guarda con la solita espressione accigliata, quella che caratterizza l’angelo.
“Castiel dobbiamo parlare.” Dean inizia a tremare e si da mentalmente del figlio di puttana per mostrarsi così debole.
“Va bene, Dean. “
“Oggi ho capito una cosa, o almeno ci ho messo un po’ a capirla-“ Dean tentenna appena ma si fa forza e cerca di continuare “Ho capito cosa significhi per me e, soprattutto, cosa provo per te.”
Castiel non mostra nessun tipo di emozione, il suo viso incolore lo rende titubante ma va avanti.
“So solo che ho bisogno di te, amico. Ho bisogno di te in quel senso, e poi sei parte di questa famiglia. Tu sei la mia famiglia, Cas.”
Cas non fiata e Dean si sente morire, ha mandato tutto a puttane se lo sente.
Ma l’angelo lo raggiunge e si avvicina di molto al suo volto, Dean sente il respiro dell’altro sulle labbra.
“Per me è lo stesso.” E Dean rimane sorpreso quando Castiel lo bacia e, nel frattempo, gli tiene la mano.
 
 
 
Sam torna al motel ma, prima di rientrare nella camera, qualcosa lo blocca.
Sammy.
Quella voce. Non promette niente di buono, pensa Sam mentre si avvicina al misterioso interlocutore.
“Gabriel.”
“Andiamo fiorellino sono io, puoi anche smetterla di fingere.”
E Sam, per la prima volta in vita sua, è seriamente sorpreso.
“Fingere? E per quale motivo, se posso chiedere?”
Gabe ride e si avvicina al ragazzo, gli poggia una mano all’altezza del cuore e lo guarda negli occhi.
“Smettila di mentire a te stesso e baciami.” E Sam, sempre per la prima volta in vita sua, manda a quel paese la razionalità e lo bacia. Comunque Il prossimo step è capire la situazione.
“Io penso che dovremmo parlarne.”
“Lo penso anche io, fiorellino.”
 
Fine. 

Angolo autrice:
FINITA! 

Sono troppo contenta di come sia venuta la raccolta e soprattutto questa flashfic qui. Tornerò presto con una nuova storia (una long destiel a cui sto lavorando, probabile avrà accenni Sabriel) quindi sentirete ancora parlare di me. 
Ora vi lascio, alla prossima! 

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