Caro Marvel,
con te dovrei scusarmi di tante cose.
Sei stata la prima persona che ho
ucciso con l'intenzione di farlo, e la
cosa mi fa sentire un mostro.
Ma io sono un mostro.
Non sono la ghiandaia imitatrice,
sono solo una ragazza di diciassette
anni con un talento per l'assassinio.
Non capisco davvero come facciate voi
Favoriti.
Uccidete a sangue freddo, come se
fosse un gioco.
Prendi Cato, ad esempio.
Per lui uccidere era divertente,
la normalità.
Non che tu fossi da meno.
Mi chiedo ancora oggi cosa provassi
nel momento in cui la tua lancia ha
colpito lo stomaco di Rue.
Come ci si sente a togliere la vita a una
bambina di soli dodici anni?
Certo, te lo dice una che ha perso il conto
delle sue vittime.
Ma questi sono i giochi.
Uccidi o muori.
Tu hai ucciso, e sei morto.
Io ho ucciso, e sono viva.
Ma a quale prezzo?
Incubi costanti nei quali rivedo le
mie vittime.
Ho perso tutte le persone a cui tenevo
di più.
Io e Peeta non siamo vincitori.
Siamo solo sopravvissuti all'inferno.
Ma certe volte vorrei esserci morta,
in quell'inferno.
Tu non meritavi la vittoria, eri un
Favorito, ma eri una pedina del
gioco come tutti gli altri tributi.
Ora i giochi non esistono più,
e io non posso non pensare a te,
alla mia prima vittima.
L'eliminazione dei giochi compenserà
i vostri addii, forse.
Ma io rimango un mostro lo stesso.
Con affetto,
Katniss Everdeen

Caro Marvel...
beh, cosa si può scrivere in una lettera al
proprio assassino?
Ma io ora non posso vedere in te un
assassino.
Vedo solo un ragazzo steso a terra con
una freccia alla gola, senza vita.
Un colpo di cannone rimbomba nell'arena,
e so già che fra poco ne seguirà un altro
per me.
Ma non è colpa tua.
Tu hai solo seguito le regole del gioco.
Hai ucciso, e sei morto.
Chissà cosa starà succedendo ora nel tuo
distretto.
Ho sentito dire che nei distretti ricchi i loro
tributi non valgono niente, sono importanti
solo in caso di vittoria.
Ma io non credo che sia così.
Tutti hanno un cuore, perchè voi favoriti
dovreste fare un'eccezione?
Mentre Katniss canta cerco di ricordare i
momenti più belli della mia vita, ma non ci
riesco.
Riesco solo a fissare l'hovercraft che porta
via il tuo corpo, e che fra poco verrà a
prendere il mio.
Almeno in paradiso incontrerò gli altri tributi.
Forse ci sarai anche tu, lo spero.
Con affetto,
Rue

Caro Marvel,
sono passati pochi minuti da quando il tuo
volto è stato proiettato in cielo, e io voglio
solo il cadavere di chi ti ha ucciso.
Ma è stata la deficiente in fiamme, ne sono
sicuro.
Clove è convinta che siano state lei e la
bimbetta del Distretto 11 ad accendere i
fuochi, e probabilmente ha ragione.
Fatto sta che siamo senza provviste, molte
armi sono state distrutte e soprattutto
abbiamo perso un alleato.
Ma per me eri più di un alleato, eri un amico.
Lo so che durante i giochi è sconveniente
fare amicizia con gli altri tributi, ma tu eri un
Favorito e stavi nel mio gruppo.
Senza le tue battute avremmo passato le serate
a sentire le cavolate che diceva Lux, e avrei
finito col torturare le lucertole insieme a Clove.
E senza te Lux e Clove si sarebbero scannate a
vicenda, visto che senza i tuoi interventi litigavano
per la minima cazzata.
Ma ora non ci sei più, di te non mi rimane niente.
Io tornerò a casa, vincitore.
Ucciderò i deficienti in fiamme e tornerò al Due
con la corona da vincitore.
E non ti dimenticherò mai, amico mio.
Con affetto,
Cato.

Caro Marvel,
forse non sai nemmeno chi sono, e la cosa non mi stupirebbe affatto.
Sono Finch, la ragazza del Cinque meglio conosciuta come Faccia di Volpe.
Per quale motivo una ragazza di uno dei distretti più poveri di Panem dovrebbe scrivere una lettera a un ragazzo del distretto 1, Favorito in piena regola?
Beh, forse perchè un po' mi piaci.
I tuoi occhi verdi mi hanno subito affascinata, ma c'era qualcosa di te che mi attirava.
Forse il fatto che eri diverso dagli altri Favoriti.
Quando lanciavi le lance vedevo nei tuoi meravigliosi occhi una luce strana, come se fossi pentito di qualcosa.
Chissà, forse il tuo rimpianto era quello di essere nato in un Distretto favorito.
Oppure non saprei, non sono mai stata brava a immedesimarmi negli altri.
Davanti a me c'è un cesto di morsi della notte.
Sono bacche letali, abbastanza diffuse nel mio Distretto.
A poca distanza da me c'è il ragazzo del 12.
D'impulso raccolgo una manciata di bacche e senza pensarci due volte le ingoio.
Non sento più nulla, vedo solo i tuoi occhi.
Ci vediamo in paradiso Marvel.
Forse ci conosceremo, forse no.
Ma non credo che la mia per te sia una semplice cotta.
Con amore,
Finch

ANGOLO AUTRICE:
in questa nuova raccolta ho immaginato delle lettere scambiate tra tributi, e ho deciso di iniziare con Marvel.
Vi chiedo con tutto il cuore di recensire, accetto recensioni di tutti i tipi purchè costruttive, sia perchè per me sapere cosa ne pensate sia perchè le vostre recensioni mi danno una carica speciale che fa aumentare la mia scarsa autostima.
Grazie comunque a tutti i lettori silenziosi.
Buona serata, un abbraccio,
Bianca

Caro Cato...
no, non ce la faccio.
Non riesco a scriverti una lettera
senza rivedere il tuo corpo dilaniato
da quelle bestie.
Sono passati anni dalla mia prima
arena, ma io rivedo quell'inferno
ogni notte.
Il fiato mostruoso degli ibridi...
e i loro occhi.
Erano quelli dei tributi morti.
Ma quelli di Capitol, a dimostrare la
loro sadicità, hanno inserito anche
il carattere dei tributi in quei mostri.
Questo l'ha notato Peeta.
Non tutti gli ibridi ti hanno attaccato.
C'era un ibrido, in disparte.
Con la pelle scura, gli occhi verde scuro,
le lentiggini e un collare col numero 2.
E' stata in disparte tutto il tempo, ma
ti fissava.
Chi l'avrebbe mai detto che anche quelli del
Distretto 2 provano sentimenti?
Nell'arena, sia tu e Clove che Brutus e Enobaria
vi siete comportati come macchine per uccidere,
e anche quando sono venuta nel vostro distretto
ho avuto la conferma.
Però mi ricordo la scena del festino.
Mentre Thresh recuperava il tuo zaino, tu 
supplicavi Clove di restare con te.
La cosa mi fa ancora venire i brividi.
Innamorati sventurati...per quanti mesi abbiamo
finto io e Peeta?
Baci per le telecamere, discorsi sui bigliettini
distribuiti da Effie...
Sai, a volte mi chiedo cosa sarebbe successo se
aveste vinto tu e Clove.
Sicuramente non avreste dovuto tirare fuori i
morsi della notte...eravate Favoriti, sicuramente
avreste vinto insieme.
E non ci sarebbe stata nessuna rivolta.
Beh, questa sarebbe stata una cosa sia negativa
che positiva.
Certo, senza rivolta ci sarebbero ancora i giochi, e
Snow continuerebbe a tiranneggiare Panem...però
senza rivolta non avrei perso un sacco di persone
che amo.
La tua morte è stata terribile.
Nemmeno Snow meritava di morire così.
Ora i giochi sono finiti, e tutti gli ibridi sono stati
distrutti.
Anche se tu continuerai a torturarmi ogni notte.
Con affetto,
                     Katniss      

Caro Cato...
beh, in questo momento non sei tanto caro
visto che la tua lancia continua a lacerarmi lo
stomaco.
Urli qualcosa, ma non ci faccio caso.
Spero solo che tu la faccia finita e che mi 
uccida definitivamente.
Ma so già che non sarà così.
Voi Favoriti siete famosi per i vostri modi
creativi con cui uccidete gli altri tributi,
e tu hai un motivo particolare per avercela
con me.
Ho ucciso la tua compagna di Distretto, e ho
anche preso il tuo zaino al festino.
Ma non l'ho nemmeno aperto.
Nel mio zaino c'erano delle medicine e una
spada, che tento di impugnare.
Ma non ce la faccio.
Urli qualcosa relativo a Clove, dici che l'amavi.
Poi dici che non era stata lei a uccidere Rue.
Questa frase mi fa venire una fitta allo stomaco.
Ho ucciso ingiustamente.
Sono un mostro.
Ero solo accecato dalla rabbia, non vedevo altro
che il sorriso innocente di quella bambina.
E non ci ho pensato due volte a scagliare
quel sasso e a salvare Katniss.
Vedevo qualcosa di speciale in lei.
Speranza, forse.
Ma a te che te ne fotte di queste cose?
Sei un favorito, sicuramente avrai sempre
avuto un piatto sulla tavola e una casa
stabile in cui vivere.
Non sento più dolore ormai, forse sono morto.
Allora spero che vincano i due del 12, 
ci saranno dei cambiamenti dei distretti.
Nascerà una ribellione, forse.
Magari non esisteranno più i giochi.
Certo, tu moriresti.
Però raggiungeresti Clove.
Cosa scegli? L'amore o l'onore?
Con affetto,
Thresh
 

Caro Cato,
perchè non sei qui?
Perchè non mi salvi mentre le punture 
mi dilaniano, mi rendono un mostro?
Perchè hai preferito scappare, metterti in
salvo.
Ho provato a chiamarti, ho provato a chiamare
Marvel, ma è tutto inutile.
Avrei potuto chiamare Clove, ma sicuramente
se ne sarebbe fregata.
Dopo tutti gli insulti e altro, per quale motivo 
dovrebbe salvarmi?
Senza contare che lasciandomi qui ti avrebbe 
tutto per sè.
Sai, mi piaceva immaginare noi due vincitori
insieme, mano nella mano acclamati a Capitol.
Che cazzate.
Il vincitore è solo uno, perchè dovrebbero cambiare
le regole proprio quest'anno?
Per giunta con due tributi di distretti diversi.
E poi, nonostante cercaste di nasconderlo, tra te e 
Clove c'era qualcosa.
Anche se vi siete costruiti una maschera da senza
cuore, so che provate dei sentimenti.
Le occhiate durante la sfilata.
Gli sguardi carichi di odio (?) durante l'addestramento.
Clove che si mangiava le unghie mentre il
ragazzo del 12 si dichiarava in diretta davanti all'intera
nazione...magari voleva che ci fossi tu, al posto
suo, con una dichiarazione d'amore per lei.
E niente, ho perso l'unica persona di cui mi sia mai
veramente innamorata.
So però che rimani con una persona a cui tieni davvero.
E per quanto la cosa mi faccia star male, un po' mi
consola.
Con affetto,
                    Lux

Caro Cato,
non vedo nulla, è tutto annebbiato,
ma ho riconosciuto subito i tuoi occhi
glaciali.
Quegli occhi che mi hanno incantato sin dalla
prima volta che ti ho visto.
Certo, eravamo solo bambini...tu avevi otto anni,
io cinque, ed ero appena entrata in accademia.
E per darmi il benvenuto mi buttasti a terra,
fra le risate di quei coglioni dei nostri
compagni di allenamento.
Eri davvero un bastardo.
Beh, non che ora sia tanto cambiato...
ho perso il conto di quante volte sono stata
male per colpa tua.
Hai idea di quanto sia stata male quando
abbracciavi la gallina?
Ogni sorriso a quell'oca era una pugnalata
al cuore.
Ma sono stata davvero una stronza.
Anzi non una stronza.
Un'illusa.
Credevo che tu fossi mio, anche se in
cuor mio sapevo che tu non eri innamorato
di me.
Fino all'annuncio dei due vincitori...
io stavo guardando la luna, c'era una stella
cadente, e tu mi prendesti in braccio per poi buttarmi
sul prato.
Mi feci un male cane, ma ero felice.
Ma quel dolore non è paragonabile a quello
che provo ora.
Sento una fitta alla schiena, probabilmente sarà
rotta.
Mi sfiori la guancia, e mi sposti i capelli dalla
fronte.
Cavolo, sei davvero tu?
Questo non è il Cato che ho conosciuto in accademia,
arrogante e pieno di sè.
Questo è un ragazzo diverso, che mi sta
supplicando di restare con lui.
Come se fosse possibile.
Mi stringi la mano e mormori qualcosa, ma non
ci faccio caso.
Cerco di rivedere gli ultimi eventi, ma la testa mi
fa troppo male.
Rivedo la stronza del 12, l'avevo quasi uccisa, 
stavo per dare al pubblico un bello spettacolo, come
ti avevo promesso...
E poi è arrivato Distretto 11.
Non ero stata io a uccidere la sua amichetta, questo
lo sai benissimo.
Ma niente, non mi ha creduto.
Non vedo più niente, solo il tuo sorriso.
Voglio avere un ultimo ricordo di te.
Addio Cato.
Torna al Distretto vincitore, fallo per me.
E fai soffrire la stronza del 12, e anche il
ragazzo innamorato.
Come se non stessero fingendo, come se non 
me ne fossi accorta...
Falli soffrire, è una promessa.
Ti amo.
Con amore
Clove
 

ANGOLO AUTRICE:
ed ecco le lettere a Cato, fra cui quella di Clove *ricomincia a piangere*...scusate ma non potevo non inserire della Clato.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, per favore fatemi sapere cosa ne pensate.
Comunque grazie mille per le 8 (8! *-*) recensioni...non posso crederci che questa schifezza vi piaccia davvero, grazie *-*
Buona serata, a presto,
un abbraccio,
Bianca