La vita è come l'acqua, scorre.

di Fannyy24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Prima lezione. ***
Capitolo 3: *** Elizabeth. ***
Capitolo 4: *** Josh. ***
Capitolo 5: *** Resa. ***
Capitolo 6: *** Amici. ***
Capitolo 7: *** Stelle. ***
Capitolo 8: *** Passi avanti. ***
Capitolo 9: *** Cedere. ***
Capitolo 10: *** Nuove consapevolezze. ***
Capitolo 11: *** Un pomeriggio indimenticabile. ***
Capitolo 12: *** Libera di amare. ***
Capitolo 13: *** Delusione. ***
Capitolo 14: *** Segreti. ***
Capitolo 15: *** Serata particolare. ***
Capitolo 16: *** Tradimento. ***
Capitolo 17: *** Un nuovo capitolo della mia vita. ***
Capitolo 18: *** Lo stesso dolore. ***
Capitolo 19: *** Vecchie e nuove amicizie. ***
Capitolo 20: *** Malore. ***
Capitolo 21: *** Festa di compleanno. ***
Capitolo 22: *** Puntino. ***
Capitolo 23: *** Una verità che fa male. ***
Capitolo 24: *** La miglior cosa che potesse capitarmi. ***
Capitolo 25: *** La mia famiglia non sei tu. ***
Capitolo 26: *** Un problema per Bella. ***
Capitolo 27: *** Inferno. ***
Capitolo 28: *** Impazzita dal dolore. ***
Capitolo 29: *** Lettura in compagnia. ***
Capitolo 30: *** Meriti di essere felice. ***
Capitolo 31: *** Un pomeriggio tra amiche. ***
Capitolo 32: *** Addii. ***
Capitolo 33: *** L'album dei ricordi. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Ciaoo a tutti, avevo promesso che avrei postato presto un'altra storia, so che non è stato proprio presto visto che vi ho fatto aspettare tanto ma adesso sono qui.
Volevo innanzitutto chiarire che questa storia ha un sequel e un finale che probabilmente molti non di voi non apprezzeranno, quindi mi scuso da adesso per tutti coloro che amano il finale fiabesco da tutti felici e contenti ma in questa storia non ci sarà, ma sarà nel sequel che pubblicherò subito dopo questa e che ho già cominciato a scrivere. 
Non pubblicherò una volta a settimana perchè odio tenervi sulle spine ma più spesso se vedrò che la storia ha successo.
Ora vi lascio immediatamente alla lettura scusandomi da ora per eventuali errori di battitura!
A presto!


Prologo
 
"No preside la prego, davvero non sono la persona giusta per questo compito..."cercai di supplicarlo.
"Invece signorina Swan lei è più che adatta! È la miglior studentessa dell'istituto, è sempre sorridente e solare e soprattutto ha un carattere forte che può tener testa a Cullen...non sono mai stato più convinto di così di aver fatto la scelta giusta!"
"Ma dove troverò il tempo per fare tutto? Devo studiare e poi sono la presidentessa del comitato studentesco, sa di quante attività mi occupo..."
"Sono sicuro che ce la farà!" sbuffai ma capii di non avere scelta.
"Non posso proprio rifiutare vero?"
"No mi dispiace...senta ,Edward può sembrare un cattivo ragazzo ma non è così, creda a me che lo conosco..."
"E ci credo che lo conosce, sta più qui in presidenza che in classe!"
"Deve solo avere un po' di pazienza con lui, magari diventerete buoni amici!"
"Non credo proprio! Comunque visto che non ho scelta..."
"Bene! Perfetto direi...Edward la aspetta in biblioteca"
"Cosa?? A-Adesso?"
"Si adesso, prego vada pure"sbuffai di nuovo, salutai sempre educatamente e me ne andai anche se ero molto contrariata.
Non riuscivo ancora a crederci! Mi aveva praticamente costretta a dare ripetizioni a un troglodita, ignorante, bullo e chi più ne ha più ne metta! E non dovevo limitarmi solo a questo...mi aveva addirittura chiesto di aiutarlo ad integrarsi! Ma se erano 6 mesi che stava in questa scuola ed era riuscito a farsi odiare da tutti! Che facevo io i miracoli? Sbuffando e con la testa immersa nei miei pensieri non mi resi conto di essere arrivata in biblioteca...stava per cominciare il mio inferno! Entrai in biblioteca, mi girai attorno e lo vidi seduto ad uno dei banchi vicino alla finestra, mi avvicinai con passo deciso.
"Ciao Edward" dissi fermandomi di fronte a lui, alzò per un attimo lo sguardo, strabuzzò gli occhi nel capire chi fossi e poi lo riabbassò senza salutarmi.
"Mi chiamo Isabella Swan" continuai ma mi interruppe.
"So chi sei" disse continuando a guardare il cellulare.
"Bene, forse quello che non sai però è che sarò io ad aiutarti a superare gli esami!"
"Non ce n'è bisogno ma grazie del pensiero" rispose in modo sarcastico e alzai gli occhi al cielo, cominciavamo proprio bene!
"Purtroppo per entrambi il preside non la pensa così, quindi saremo costretti a sopportare la reciproca presenza..."alzò nuovamente lo sguardo guardandomi come a dire che io della vita non capivo niente e mi ricominciò a guardare il cellulare. Appoggiai i libri sul banco e mentre stavo per sedermi lui si alzò e stava per andare via, con un gesto fulmineo mi posizionai davanti a lui, ero più bassa e gli arrivavo più o meno al mento nonostante i tacchi che indossavo ma si fermò comunque. Lo guardai fisso negli occhi e notai che erano di un verde smeraldo stupendi ma non dovevo perdermi in sciocchezze, avevo un discorso da fare!
"Ascoltami bene Edward Cullen, a nessuno dei due fa piacere trascorrere del tempo insieme e questo lo abbiamo capito però dobbiamo sforzarci, quindi faremo così...tutti i pomeriggi ci vedremo qui dopo scuola e studieremo per almeno tre ore, credi di poter sopportare la mia presenza per tre ore? Perché sappi che io non mi arrenderò!"dissi decisa.
"Allora proprio non ci arrivi!"disse lui sorpassandomi ed andandosene.
Non sapevo perché ma ero convinta che il giorno dopo ci sarebbe stato al nostro appuntamento! Raccolsi le mie cose e tornai a casa anch'io!
 
 
Pov Edward
Non era possibile, come avevo fatto a mettermi in quella situazione? Non volevo assolutamente prendere ripetizioni da un maestrino del cavolo presuntuoso e secchione. Perchè il preside mi stava facendo una cosa del genere? Come se la mia vita non facesse già abbastanza schifo! Restai seduto in biblioteca perso nei miei pensieri finchè non sentii una voce salutarmi anzi non una voce ma quella voce. La guardai per un secondo sorpreso e poi riabassai lo sguardo senza rispondere. Che ci faceva LEI qui? Si presentò ma sapevo benissmo chi fosse, chi non lo sapeva? Mi disse che sarebbe stata lei a darmi ripetizioni e non potevo davvero crederci, cercai di essere indifferente, non la guardavo ne rispondevo, continuavo a giocare ad uno stupido giochino che mio fratello mi aveva scaricato sul cellulare. Quando si sedette accanto a me capii che era il momento di andarmene, non potevo permettere che si avvicinasse a me così mi alzai ma con un movimento fulminio mi si parò davanti. Ci guardammo negli occhi, non so cosa vedesse nei miei ma i suoi erano bellissimi, color cioccolato fuso.
"Ascoltami bene Edward Cullen, a nessuno dei due fa piacere trascorrere del tempo insieme e questo lo abbiamo capito però dobbiamo sforzarci, quindi faremo così...tutti i pomeriggi ci vedremo qui dopo scuola e studieremo per almeno tre ore, credi di poter sopportare la mia presenza per tre ore? Perché sappi che io non mi arrenderò!"disse. Ma non capiva? Non riusciva a vedere quello che provavo? Certo che no, come avrebbe potuto? Non mi conosceva e avevo di tutto per farmi odiare in quella scuola e tenere la gente lontana da me.
"Allora proprio non ci arrivi!"dissi e me ne andai.
Bella ti prego allontanati da me, finchè sei in tempo....

Aspetto vostre notizie!
Baci

Fannyy24

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Capitolo 2
*** Prima lezione. ***


Capitolo 1
Prima lezione.


Il giorno dopo arrivai a scuola con largo anticipo perché avevo una riunione per il ballo di primavera ma notai con mio disappunto che non c'era ancora nessuno, solo un'altra macchina parcheggiata accanto alla mia ed era la Volvo di Edward. Andai in cortile e lo trovai seduto su una panchina mentre fumava una sigaretta ed ascoltava musica dal suo iPod. Era indiscutibilmente bello, con quel capelli tenuti sempre un po' spettinati e quella sua aria da duro, ricordavo che appena arrivò tutte gli sbavavano dietro ma lui sin da subito si era mostrato indifferente e scortese con tutti fino a che avevano iniziato ad ignorarlo e iniziai a pensare che il suo scopo fosse proprio quello. 
Decisi di adottare un metodo diverso con lui così mi avvicinai, gli presi la sigaretta dalle mani e mi feci un tiro, non fumavo molto ma a volte mi piaceva.
"Hey ma che fai?"chiese togliendosi una cuffia.
"Sono solo venuta a dirti che ti aspetto dopo in biblioteca!"
"Non credo che ci siamo capiti ieri"
"Oh io invece credo che ci siamo capiti benissimo, perciò ci vediamo dopo!" dissi facendo un altro tiro per poi restituirgli la sigaretta, la prese dalle mie mani, ebbi l'impressione che stesse trattenendo un sorriso ma non ci feci molto caso, mi voltai ed entrai nell'istituto sentendo il suo sguardo sulla mia schiena. Forse aveva ragione il preside, solo io con la mia testardaggine avrei potuto aiutarlo.
La mattinata passò velocemente, avevo avuto tantissimi impegni, avevo fatto il compito di storia e l'interrogazione di biologia dovevo ovviamente avevo preso una A+ , avevo aiutato Angela, la mia migliore amica,  in un progetto e presieduto a due riunioni del comitato ma non ero stanca, mi piaceva essere occupata. Inoltre avevo tenuto un po' d'occhio Edward, era stato solo per tutto il giorno sia alle lezioni che a pranzo ma per ora non potevo fare niente, dovevo andarci con calma con lui.
"Ragazze torniamo insieme?"chiese Jessica, vicepresidente del comitato e mia cara amica.
"Non posso, ho un impegno"
"Ancora? Ma non ti fermi mai Bella?"chiese Angela ridendo.
"No, non ho tempo per fermarmi"dissi ridendo anch'io e mi avviai in biblioteca.
Quando entrai lo notai immediatamente seduto al medesimo banco del giorno precedente.
"Ciao, scusa il ritardo" dissi nonostante fossero solo due minuti ma cercavo di essere gentile.
"Figurati fai con calma" disse sarcastico e mi sedetti.
"Okay visto che hai già pronto il libro cominciamo da matematica se per te non è un problema"
"Fa' come vuoi" sospirai ed aprii il libro.
"Allora, siamo arrivati al capitolo quattro, sai dirmi dove hai difficoltà o dobbiamo cominciare dal capitolo uno?"chiesi senza ottenere risposta. Così aprii il libro al primo capitolo ed iniziai a spiegargli le cose principali che gli sarebbero servite per la verifica della settimana successiva. Per tutto il tempo non mi degnò di uno sguardo fissando solo il libro speravo almeno mi stesse ascoltando. Quando finii la mia spiegazione circa un'ora dopo, facemmo insieme un esercizio che svolse alla perfezione.
"Ottimo! Bravo ora però ho bisogno di una pausa, vuoi un caffè?" negò così mi avviai da sola verso la macchinetta e presi un caffè macchiato poi mi diressi fuori e mi sedetti sul prato con la schiena appoggiata ad un albero, un raggio di sole mi veniva proprio addosso così chiusi gli occhi per rilassarmi, adoravo le belle giornate come quella. Dopo qualche minuto aprii gli occhi e trovai Edward a fissarmi con un mezzo sorriso sulle labbra.
"Accidenti sei impazzito? Vuoi farmi prendere un colpo?"
"No, cercavo solo di capire se per caso ti fossi addormentata..."mi prese in giro, alzai gli occhi al cielo e feci per alzarmi per tornare dentro ma mi fermo e mi offrì una sigaretta.
"Grazie" dissi prendendone una, ne avevo proprio bisogno.
"Così almeno non prendi la mia"disse facendomi sorridere. Si sedette accanto a me e iniziammo a fumare in silenzio, mi piaceva quella situazione, era rilassante ed intima ma non mi sentivo in imbarazzo.
"Se sei stanca possiamo anche fermarci qui, non lo dirò al preside"
"Non ci pensare neanche...e non lo faccio per paura che tu faccia la spia ma perché ho peso un impegno e lo porterò a termine!"
"Ma non ti stanchi di avere impegni dalla mattina alla sera? Non ti fermi mai!"non era il primo che me lo diceva.
"E tu invece?"
"Io cosa?"
"Non ti stanchi a stare sempre da solo?"
"Questi non sono affari tuoi!"disse gettando la sigaretta ed andandosene. Feci lo stesso anch'io e pensavo avesse preso le sue cose per andare via invece si era seduto e mi stava aspettando.
"Scusa per prima"
"Lasciamo perdere"
"D'accordo continuiamo!"dissi e ci immergemmo di nuovo nella matematica, Edward era strabiliante, davvero bravo, bastava spiegargli una sola volta una cosa che l'apprendeva immediatamente e non capivo perché in aula non facesse lo stesso.
Dopo quasi due ore e mezza, avevamo anche superato le tre ore e ci fermammo.
"Direi che per oggi basta così..."
"Okay"
"Edward puoi ascoltarmi due minuti senza mandarmi a quel paese o zittirmi?"annui e sorrisi.
"Volevo dirti solo che sono sinceramente dispiaciuta per quello che ti ho detto prima, hai ragione non sono affari miei e non avrei dovuto dirti quelle cose...scusa"
"Non fa niente, ci vediamo domani?"
"Si ci vediamo domani" risposi e se ne andò.
Sistemai le mie cose e mi avviai verso la macchina.
"Hey secchiona!"mi voltai verso quella voce.
"Jacob! Che ci fai qui?"chiesi felice di vederlo e lo abbracciai.
"Mi mancava la mia ragazza, sono due giorni che non ti fai vedere!"
"Hai ragione amore scusa ma non puoi capire quanto sono stata occupata!"dissi avvicinandomi alle sue labbra.
"Oh sì che lo so! Tu sei il mio genietto impegnato nel sociale!"rispose e annullò la distanza tra le nostre labbra.
Jacob ed io stavamo insieme ormai da due anni, suo padre è il miglior amico di mio padre Charlie, ed io e Jake siamo praticamente cresciuti insieme fino a che due anni fa non ci siamo resi conto di provare qualcosa di più di una semplice amicizia...in realtà lui è stato il primo a capirlo, io non riuscivo ad accettarlo, l'avevo sempre visto come un fratello e mi sembrava strano anche solo baciarlo, inoltre temevo che se fosse andata male anche la nostra amicizia sarebbe finita e non potevo permetterlo. Poi però l'amore ha vinto su tutto e ci siamo arresi e i nostri genitori non potevano che essere più contenti.
"Ti porto a cena ti va?"
"Certo che mi va, però..."
"Si lo so, devi passare a casa a cambiarti!"
"Esatto! Sei splendido amore mio!"dissi baciandolo ancora e in quel momento stesso ci passò accanto Edward, ma non era andato via prima di me? Gli sorrisi ma non mi degnò di uno sguardo.
"E quello chi è?"
"È un mio compagno di scuola..."
"Non dovete essere molto amici, non ti ha neanche salutata"
"Edward è un po'...particolare!"risposi difendendolo inconsciamente.
"Va bene, vogliamo andare?"annuii e andai a prendere la macchina.

Dopo essermi preparata Jacob mi portò nel mio posto preferito, un ristorante italiano spettacolare, ci andavo almeno due volte a settimana, io adoravo la cucina italiana.
Da vero gentiluomo Jake mi aprì la portiera ed insieme entrammo nel locale.
"Ciao Bella! Come stai?"
"Victoria! Benissimo grazie e tu ?"Victoria era una ragazza di circa 20 anni, lavorava in quel ristorante da quando avevo memoria ed eravamo diventate amiche.
"Tutto bene"
"Il piccolo Lucas?"
"Fa i capricci come sempre"rispose facendomi sorridere, Lucas era il figlio di Victoria lo aveva avuto a 18 anni da un tipo che l'aveva lasciata appena lo aveva saputo, Laurent.
"Seguitemi il vostro tavolo è pronto!"ringraziammo e ci accomodammo.
"Allora com'è andata la tua giornata?"mi chiese Jake.
"Benissimo...ho preso A+ in biologia, sto organizzando il ballo di primavera quindi ho presieduto a due riunioni oggi e poi ho un nuovo progetto sociale.."
"E di cosa si tratta?"
"Ricordi Edward?"
"Il ragazzo che abbiamo incontrato oggi?"
"Esatto, gli sto dando ripetizioni, il preside mi ha chiesto di aiutarlo a superare gli esami di quest'anno"
"Ah la mia Bella! Gli impegni per te non sono mai troppi!"disse con tenerezza, Jacob era fantastico! Sapevo che non si sarebbe arrabbiato ne ingelosito, si fidava ciecamente di me ed io di lui.
"A te invece com'è andata oggi?"chiesi
"Solita giornata noiosa...ho seguito i corsi e il prossimo esame ce l'ho tra venti giorni!"
"Tanto prenderai il massimo come sempre"lo elogiai sorridendo, Jacob studiava ingegneria meccanica ed era davvero bravissimo.
"Posso?"chiese Victoria e annuii.
"Certo, tesoro cosa prendi?"mi chiese Jake.
"Stasera sono davvero affamata quindi comincerei con un bel antipasto della casa"
"Due"disse Jacob.
"Da bere?"chiese poi.
"Un'acqua naturale per me"
"È una birra piccola per me"
"Perfetto" 
"Grazie Vic"dissi prima che si allontanasse.
Cenammo in totale tranquillità, stare con Jacob mi faceva sentire veramente bene, e quando non ci vedevamo mi mancava davvero tantissimo. Finito di cenare decidemmo di andare a mangiare un gelato e di fare una passeggiata.
"Sono stata davvero benissimo stasera"dissi cingendogli il collo con le braccia ed avvicinandomi a lui.
"Anch'io amore mio mi sei mancata davvero da morire"
"Lo so, anche tu e ti prometto che riuscirò a trovare più tempo per noi"
"Va bene ci conto!"rispose sorridendomi e baciandomi.
Baciare Jake era come tornare a casa dopo una giornata stressante, mi sentivo bene, rilassata e in pace con il mondo, ero davvero convinta che fosse l'amore della mia vita. Quando ci staccammo era davvero molto tardi ed il giorno dopo mi aspettava una giornata piena.
"Ti va di restare a dormire da me?"
"Vorrei tanto tesoro ma domani ho tantissimi impegni e non posso davvero..."
"D'accordo sarà per la prossima volta"disse un po' dispiaciuto ma comprensivo.
Mi riaccompagnò a casa 
"Buonanotte amore mio, grazie per la splendida serata!" dissi baciandolo.
"Quando vuole signorina" rispose sorridendo, ci scambiammo un altro bacio e poi rientrai in casa.
"Bella sei tu?"
"Papà? Cosi ci fai ancora sveglio?"
"Quando mai mi sono addormentato prima che rientrassi?" chiese facendomi sorridere.
"Vuoi una tisana?"
"Si ma una digestiva, ho mangiato da far schifo!"dissi ridendo.
"Menomale che non ingrassi!"
"Grazie papà"
"Figurati quando vuoi" scoppiammo a ridere entrambi e gli baciai una guancia, mio padre era la persona più importante della mia vita, certo amavo anche mia madre ma con mio padre avevo sempre avuto un rapporto speciale, dicono che i figli siano più legati alla madre infondo è lei che li ha portati dentro di se per 9 mesi per poi darli alla luce ma per me era sempre stato un po' diverso, se mai avessi avuto qualche problema sarei andata da mio padre sempre e comunque e so per certo che lui ci sarebbe stato, di qualsiasi cosa si fosse trattato.
Dopo aver bevuto la tisana e visto un po' di tv, gli diedi la buonanotte e andai a dormire, mi aspettava una lunga giornata.


Ciao a tutti =)
Come state?
Come promesso ecco a voi il primo capitolo, ovviamente è un capitolo di presentazione difatti abbiamo visto il  rapporto di Bella con il padre, con gli amici e con Jacob che crede di amare molto ma cosa accadrà quando conoscerà meglio Edward?
Inoltre ho parlato della prima lezione di Edward e Bella, che ne pensate? Io amo già tantissimo questi due personaggi, spero davvero che piaceranno anche a voi!
Spero di ricevere le vostre opinioni, è molto importante per me sapere cosa ne pensate! Intanto ringrazio AleSwan90 e DeAnna per aver recensito il prologo, grazie per la vostra fiducia, spero di risentirvi presto! 
Ringrazio poi tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite, le ricordate ed anche coloro che hanno solo letto!
Mi farò sentire presto, promesso!
Baciii

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Capitolo 3
*** Elizabeth. ***


Capitolo 2
Elizabeth.



Il giorno dopo mi svegliai rilassata e riposata, ero felice, forse era merito della serata trascorsa con Jake il giorno precedente. Mi alzai molto presto e dopo essermi lavata mi vestii meglio del solito, indossai un jeans stretto scuro, il mio preferito, ci abbinai un top e una giacca chiara sopra e poi indossai degli stivaletti con un piccolo tacchetto. Quando ero più piccola non amavo molto vestirmi bene, ero sempre in tuta e scarpe da ginnastica poi un giorno andai a fare shopping con una mia cugina dell'italia e lì cambiò tutto, scoprii il piacere di indossare vestiti alla moda e non me ne sono più liberata. Mi truccai leggermente, sciolsi i capelli che caddero sulle mie spalle con piccoli boccoli solo sulle punte e fui finalmente pronta per scendere a fare colazione.
"Buongiorno tesoro, sei raggiante!"mi salutò mia madre.
"Buongiorno mamma, effettivamente mi sento molto bene stamattina"
"Sarà merito di ieri sera?"
"Può darsi" risposi e sorrise dolcemente.
Facemmo colazione in armonia e poi andai a scuola, prima però mi fermai dal tabaccaio e comprai un pacchetto di sigarette, quelle che fumava Edward ovviamente.
Non appena arrivai, parcheggiai e raggiunsi i miei amici.
"Buongiorno ragazzi"
"Buongiorno splendore!"mi rispose Mike, quel giorno mi squadravano tutti dalla testa ai piedi ma non ne capivo il motivo.
"Ho qualcosa che non va? Mi guardano tutti!"chiesi ai miei amici.
"Non hai niente che non va, solo che stamattina sei splendida...devi dirci qualcosa per caso?"chiese Angela con sguardo malizioso.
"No, sono solo in gran forma stamattina"risposi ma non mi credettero.
"E dai Bella dicci che ti succede..."disse Jessica.
"Si dai siamo tutti curiosi"disse Eric.
"Ragazzi davvero...state farneticando!"risposi e ridemmo.
"Comunque cambiando discorso, noi oggi pomeriggio andiamo al centro commerciale sei dei nostri Bella?"
"Mi dispiace ragazzi ma oggi non ci sono..."
"Dai che hai da fare?"
"Il preside mi ha dato un compito che mi terrà occupata per molti forse troppi pomeriggi...però possiamo vederci in serata se vi va..."
"Per me va bene, dopo lo shopping possiamo prendere un aperitivo"disse Jessica e gli altri annuirono.
"Okay, allora ci vediamo alle 19.30 al solito posto"dissi salutandoli e me ne andai. 
Avevo degli amici davvero fantastici: Angela era in assoluto la mia migliore amica, dolce e sempre disponibile, poi c'era Jessica un po' più appariscente e pettegola ma un'ottima amica, Mike che sospettavo avesse una cotta per me ma non ci aveva mai provato e questo bastava per rendere anche lui un buon amico ed Eric, fidanzato di Angela e quasi fratello per me. Questo era il mio gruppo e rappresentavamo i "popolari" della scuola, quelli con cui tutti avrebbero voluto uscire e tutte quelle cretinate così a cui io non davo peso, non mi piaceva essere un'esclusiva, io adoravo stare tra la gente, chiunque fosse ed aiutare il prossimo. Dall'altro lato invece c'era il gruppo di Tanya e della oche che facevano di tutto per farsi notare ma nessuno le poteva vedere!
Del suo gruppo facevano parte Kate, Irina e la peggiore di tutte Rosalie, una ragazza davvero bellissima ma altrettanto insopportabile.
Mentre entravo nell'istituto vidi Edward seduto sulla stessa panchina del giorno prima a mi avvicinai.
"Buongiorno" lo salutai sorridendo e lui alzò lo sguardo verso di me, si soffermò qualche minuto a guardarmi e poi lo riabbassò.
"Buongiorno" rispose solo.
"Ti ho portato una cosa" dissi sedendomi accanto a lui.
"Perché lo avresti fatto?"
"Perché si...non deve sempre esserci un motivo!"risposi e gli porsi il pacchetto di sigarette.
"Guarda che non te le ho offerte per farmele comprare!" era particolarmente acido quella mattina ma dovevo tenere duro. 
"Questo lo so Edwrad okay? Sto cercando di essere gentile visto che passeremo tutti i pomeriggi insieme ma tu me lo rendi difficile! E' solo un stupido regalo e potevi accettarlo e basta invece di fare il maleducato!"dissi un po' stizzita e feci per andarmene.
"Bella aspetta!"mi fermò e sorrisi, aveva funzionato.
Prese il pacchetto dalle mie mani, lo apri e me ne offrì una. Sorridendo la accettai e mi sedetti di nuovo accanto a lui. 
"Siamo compagni di fumo ormai!"dissi e sorrise leggermente, diciamo che alzò solo un angolo della bocca.
"Va bene allora io vado, ci vediamo oggi" dissi quando suonò la campanella ed entrai in classe.
Mentre seguivo la lezione di spagnolo mi vibrò il cellulare , lo presi e vidi che era un messaggio di Jessica.

-Cosa c'è tra te e Cullen?- alzai gli occhi al cielo e sorrisi.
-Assolutamente niente- risposi
-E perché prima vi ho visti parlare?-
-Perché può capitare che due ragazzi che frequentano la stessa scuola parlino-
-E questo sarebbe corretto se non stessimo parlando di Cullen, lui non parla con nessuno-
-Con me deve per forza!-
-E perché?-
-Te lo spiego dopo! Segui la lezione o sarò costretta a rispiegartela :P -
-Si va bene, ma dopo voglio sapere tutto!-
-Okay-


Tornai a seguire la lezione ma non appena fini fui assalita da Jessica ed Angela.
"Allora?" mi chiese la prima.
"Ma lo sai che sei proprio una pettegola?"
"Si lo so però adesso sputa il rospo!"
"Ricordate il compito che mi ha assegnato il preside? Ve ne ho parlato stamattina..."annuirono.
"Mi ha chiesto o meglio obbligato ad aiutare Edward a superare gli esami di quest'anno."
"Quindi giocate alla maestrina e allo studente...interessante!"
"Che stupida che sei Jess"disse Angela ridendo e noi la seguimmo.
"No comunque sul serio, ti piace?"
"Ma che dici Jessica?"
"Non capisco perché ti sei avvicinata oggi! Non hai detto che vi vedete nel pomeriggio?"nessuno fermava la curiosità di Jessica quando ci si metteva!
"Vedi Edward ha un carattere abbastanza difficile ed io sto cercando di essere gentile così magari riesce anche ad integrarsi un po'..."
"E questa è un'idea tua?"chiese Angela, era troppo intelligente.
"In effetti no, è stato sempre il preside a chiedermelo!"risposi sincera.
"Ora vado ragazze, ho la lezione di mate, a dopo!" dissi salutandole contenta che l'interrogatorio fosse finito.
Quando entrai in aula Edward era seduto al solito posto da solo ed io decisi di osare quel giorno quindi invece di prendere posto accanto ad Eric come sempre, mi avvicinai a lui.
"Ti dispiace?"chiese indicandogli il posto accanto a lui e strabuzzò gli occhi ma dopo qualche secondo acconsentì e mi fece posto.
Stava iniziando a sciogliersi un po' ma si ostinava a non dirmi una parola.
Trascorremmo l'intera lezione solo scambiandoci qualche sguardo ogni tanto ma nulla di più. In compenso avevo capito perché Edward non capiva il professore, non lo ascoltava minimamente, ad un certo punto il prof ci assegnò un esercizio ed iniziammo a svolgerlo e notai che stava sbagliando un passaggio.
"No aspetta, qui c'è un errore vedi?"dissi ma senza accorgermene poggiai la mano sul suo braccio. Mi allontanai immediatamente.
"Scusa" dissi ma non rispose,corresse l'errore e mi guardò.
"Che c'è?"
"Grazie" disse solamente ma per me fu davvero molto e gli sorrisi, il preside aveva ragione Edward non era niente male.

Quel pomeriggio fu molto stancante ma riuscimmo a metterci in pari con il programma di matematica, dopo circa tre ore e mezza di studio erano le 18.30, appena terminato appoggiai la testa sul banco distrutta...
"Sono stanchissima!"era un pensiero ma lo dissi ad alta voce.
"Non sei costretta a farlo!"era tornata l'acidità.
"Ma di cosa stai parlando?"
"Di questo ovviamente! Di pure che non funziona...il preside si arrenderà!"
"Ma come fai a non vedere che a me fa piacere darti una mano? Okay ero un po' scettica all'inizio ma ti sto rivalutando non puoi farlo anche tu? Sai non sono così stronza come immagini..."dissi sbuffando.
"Non ho mai pensato che fossi stronza..."
"Be scusa se te lo dico ma non sembra da come mi parli!" mi faceva male pensare che Edward mi vedesse in quel modo anche perché ce la stavo mettendo tutta per essere gentile con lui nonostante mi ignorasse completamente.
"Sarà meglio che vada ora!"
"No Edward per favore..."
"Che c'è ancora?"
"Stiamo cercando di avere una conversazione o almeno io ci sto provando...puoi tentarci anche tu senza scappare?"
"Guarda che io non sto scappando da niente ma è tardi e non voglio rubarti altro tempo..."
"Un pensiero carino, davvero ma preferisco comunque finire il discorso prima..."
"Va bene allora dimmi"disse sbuffando e sedendosi di nuovo.
"Vorrei che ti mettessi in testa che sto provando ad avere un rapporto civile con te...magari potremmo diventare amici..."dissi ma mi scoppiò a ridere in faccia.
"Si come no amici noi..."disse quasi schifato e lì mi offesi per davvero, non aveva ragione il preside, avevo ragione io! Edward era uno stronzo di prima categoria ed io non volevo averci niente a che fare! Senza dire una parola mi alzai e me ne andai...non mi aspettavo che mi seguisse e infatti non lo fece, mi voltai solo un'ultima volta, avevo gli occhi lucidi e non sapevo neanche perché, infondo Edward non era nessuno per me! Mi guardò e per un solo istante parve dispiaciuto ma non gli diedi il tempo di fare niente e me ne andai.



Edward


Ero davvero un cretino, stavolta l'avevo ferita per davvero e avrei voluto tanto rimediare ma proprio non ci riuscivo! Dio solo sa quanto avrei voluto correrle incontro ed abbracciarla ma non l'avrei mai fatto. Tornai a casa ed andai direttamente nella mia stanza, lanciai lo zaino a terra e mi stesi sul letto. Perchè diavolo mi stavo comportando in quel modo? Bella ce la stava mettendo tutta per avere un rapporto civile con me ed io non facevo altro che farle del male, ed era proprio quello che volevo evitare. 
Pensavo e ripensavo a quello sguardo ferito e non riuscivo a fare che altro che maledirmi ma almeno così avrebbe capito che non avrei mai potuto essere suo amico, non ce l'avrei mai fatta. Non ero davvero in grado di instaurare dei rapporti stabili dopo la morte di Elizabeth mia madre, avevo il terrore costante che la persona che amavo potesse abbandonarmi di nuovo ed era per quello che cercavo di tenere Bella lontana da me. L'unica che era riuscita ad abbattere il mio muro era stata mia sorella Alice. Ricordo ancora il giorno in cui Esme e Carlisle mi adottarono, per una settimana stetti chiuso in camera senza parlare con nessuno e a stento mangiavo, soffrivo ancora tantissimo per la perdita dell'unica persona che mi aveva mai amato. Un giorno però Alice bussò e senza aspettare il permesso che non le avrei concesso entrò, mi guardò per un attimo poi si avvicinò, si tolse le scarpe e si stese nel letto accanto a me. Non parlammo, io continuavo a guardare la televisione senza dirle nulla, ogni tanto la guardavo e lei mi sorrideva. Ripetè la stessa cosa, il giorno dopo e quello successivo ancora. Per una settimana intera trascorsi i pomeriggi nel letto con lei ma non riuscivo proprio a lasciarmi andare. Finchè un giorno non venne, rimasi sorpreso ma anche deluso, pian piano Alice mi stava entrando dentro e mi accorsi che avevo bisogno di lei, mi mancava...
 Così uscii dalla mia stanza e andai nella sua ma mi bloccai fuori alla porta perché la sentii piangere nella sua camera, stava parlando con Esme, diceva che ce l'aveva messa tutta ma che io non le volevo bene e non gliene avrei mai voluto. In quel momento scattò qualcosa in me e senza neanche bussare spalancai la porta della sua camera, vedere i suoi occhi rossi e gonfi mi fece male. Esme mi sorrise e se ne andò appena mi vide e quel giorno fui io a togliermi le scarpe e a stendermi accanto ad Alice. Mi guardò con occhi lucidi e si buttò tra le mie braccia ed io non potei fare altro che stringerla a me. Da quel giorno Alice ed io diventammo inseparabili e poco a poco riuscii ad avvicinarmi anche ad Emmett che era davvero un grande, a Carlisle che oramai era come un padre con me, la sua vicinanza fu fondamentale perché non avevo mai avuto un padre ne' una figura maschile che mi guidasse e consideravo Carlisle non solo un gran padre ma un grande marito e soprattutto un grande uomo. Esme era l'unica con cui avevo ancora difficoltà, ogni volta che facevo un gesto verso di lei mi sembrava di tradire la memoria di mia madre anche se sapevo esattamente che non era così, io avrei sempre amato mia madre con tutto il mio cuore. Quando Alice ci disse che sarebbe partita per Parigi mi cadde il mondo addosso, pensai che un'altra persona che amavo mi stava abbandonando. Quella sera senza dire una parola mi rinchiusi in camera, Alice mi corse dietro e continuò a bussare alla porta per non so quanto tempo ma non le aprii, mi sentivo tradito. Il giorno dopo,però, aprii la porta e la trovai lì per terra addormentata, mi sentii davvero un verme. La presi tra le braccia e l'appoggiai sul mio letto, si svegliò e mi strinse forte.
"Non abbondarmi Ali"sussurrai tra le lacrime.
"Non lo farò mai fratellone mio"rispose piangendo anche lei e ci addormentammo abbracciati. I primi tempi fu davvero molto difficile, con Alice parlavo, mi confidavo ed ero tornato anche a sorridere dopo tanto tempo e la sua mancanza si setiva tantissimo, ma lei era sempre presente, ci sentivamo tutti i giorni anche più volte al giorno e tutte le sere ci vedevamo su Skype, mi mancava certo ma la vedevo felice, stava realizzando il suo sogno e non potevo che essere contento per lei. Nonostante però Ali mi avesse aiutato così tanto avevo ancora tremendamente paura di soffrire e tenevo le persone lontane da me, compresa Bella.

Ciaoo  a tuttiii =)
Come state? Piaciuto il capitolo?
Questo è già un po' più profondo del precedente, Edward ha finalmente rivelato la sua storia e cosa lo tormenta, chissà se Bella sarà in grado di aiutarlo a superare finalmente il lutto. Per quanto riguarda i piccioncini hanno già avuto la loro prima lite pesante, Bella da tutta se stessa per raggiungere i suoi obiettivi e per aiutare le persone ma Edward l'ha ferita parecchio, speriamo che riescano a chiarire il prima possibile!
Ringrazio AleSwan90, DeAnna e Vane_Love per aver recensito il primo capitolo, spero di risentirvi presto! Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate ed anche a tutti coloro che hanno solo letto.
A prestooo
Bacii
Fannyy24

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Capitolo 4
*** Josh. ***


Capitolo 3
Josh.




Tornai a casa che erano le 19.15, stanca ma soprattutto molto triste. Inviai un messaggio ad Angela scusandomi e dicendo che non avrei potuto raggiungerli perché non mi sentivo molto bene e senza neanche cenare decisi di farmi un bagno caldo e mettermi a letto.
Le parole di Edward ma soprattutto la sua espressione quasi disgustata mi aveva fatto male e molto anche...forse perché lo vedevo come un fallimento, ce l'avevo messa tutta per instaurare un minimo di rapporto con quel ragazzo ma non era servito a niente e ne ero rimasta molto delusa.
Ero convinta che con la mia testardaggine e immensa volontà sarei riuscita a fare tutto e invece mi sbagliavo, con Edward non c'era nulla da fare...aveva deciso come svolgere la sua vita: solo ed infelice ed io non potevo aiutarlo se lui non voleva che lo facessi.
Credevo davvero di aver visto qualcosa in lui, in alcuni momenti avevo addirittura pensato che saremmo riusciti a diventare amici ma mi ero sbagliata su tutto ed ora ne pagavo le conseguenze. In quel momento avevo solo bisogno di non pensare così presi il mio iPod e il mio libro preferito e mi misi nel letto! Pochi minuti dopo mio padre bussò ed entrò nella mia stanza.
"Tesoro è pronta la cena!"
"Non ho fame papà, non mi sento molto bene..."
"Che hai?"chiese sedendosi accanto a me sul letto.
"Solo un po' lo stomaco sottosopra, sta girando un'influenza a scuola e mi avranno contagiata..."mentii ma mio padre mi conosceva meglio di me stesso.
"Hai litigato con Jacob?"
"No affatto, in realtà non l'ho proprio sentito da stamattina, sarà impegnato con l'Università..."
"Ma non è questo che ti preoccupa vero?"chiese e negai.
"Allora cos'è?"
"Sto solo provando il sapore amaro della sconfitta, doveva capitare prima o poi!"risposi vaga.
"Spiegati meglio..."
"Ma niente papà davvero, il preside mi aveva assegnato un compito ma ho fallito e non mi è mai capitato prima d'ora quindi sono un po' giù di morale ma vedrai che domani starò già meglio!"dissi cercando di convincerlo ma forse non ci riuscii abbastanza bene.
"Va bene tesoro non voglio forzarti più di tanto...se vuoi parlare io ci sarò sempre ma è inutile che te lo dica perché questo già lo sai..."
"Si lo so, posso sempre contare su di te"
"Esatto! Sei la mia ragione di vita e mai e poi mai permetterò che qualcuno ti faccia del male!"
"Ti voglio bene papà!"
"Anch'io amore mio!"disse baciandomi la fronte e poi uscì dalla mia stanza.
Quella notte mi addormentai dopo molto tempo e il giorno dopo stranamente non sentii la sveglia, era tardissimo ed avevo perso già la prima ora di scuola. Scesi in cucina e trovai mia madre indaffarata con le pulizie, era giovedì ed aveva il giorno libero, lavorava come segretaria presso uno studio ginecologico.
"Mamma.."
"Buongiorno piccola come ti senti?"chiese sorridendo.
"È tardi...non ho sentito la sveglia perché non mi hai chiamata?"
"Tuo padre mi ha detto che ieri sei stata poco bene e ho pensato che ti facesse bene riposare un po'..."
"D'accordo tanto ormai è tardi, resterò a casa!"
"Brava la mia bambina, non ti prendi mai un giorno di pausa ed ogni tanto ne avresti bisogno quindi ora fai colazione e poi riposi un po' va bene?"
"Si va bene" le baciai una guancia e anche se non avevo molta voglia mangiai qualcosa dato che stavo digiuna dal pranzo del giorno precedente.
Dopodiché mi feci una bella doccia calda e mi vestii comoda, pulii la mia stanza, sistemai la libreria riordinando tutti i libri e anche tutti i cassetti, poi passai a quella dei miei genitori e infine pulii i bagni mentre mia madre si era occupata del piano inferiore. Per ora di pranzo avevamo finito.
"Ma non dovevi riposare tu?"chiese mia madre.
"Sai che non so stare senza fare niente!"
"Si lo so"disse alzando gli occhi al cielo, quello lo avevo preso da lei.
"Ora però fila a vedere un po' di TV almeno starai un po' seduta mentre preparo il pranzo!"
"D'accordo!"dissi sbuffando e andai in salotto.
Quando mio padre tornò pranzammo tutti insieme.
"Allora come ti senti oggi?"mi chiese mio padre.
"Meglio, stranamente non ho sentito la sveglia stamattina!"
"Certo perché non ha suonato!"
"Che intendi dire?"
"L'ho staccata io stamattina, ho pensato che avessi bisogno di riposare..."
"Non avresti dovuto!"lo rimproverai.
"Ehi, non puoi sgridare tuo padre!"disse facendomi ridere.
"Comunque grazie, in effetti ne avevo bisogno! Ora se non vi dispiace vado a studiare, domani ho un test.."
"Certo cara vai..."rispose mia madre e andai in camera mia.
Studiai un paio d'ore e poi vennero a trovarmi i miei amici, erano preoccupati perché non mancavo quasi mai a scuola.
"Allora che ha la nostra presidentessa?"mi prese in giro Eric.
"Un po' di influenza ma sto molto meglio!"
"Bene..allora puoi uscire con noi stasera"disse Mike.
"Non lo so ragazzi..."
"Si dai per favore Bella!!"disse Angela e alla fine decisi di accettare.
"Va bene datemi 10 minuti!"dissi e mi andai a preparare. Indossai un pantalone blu scuro stretto, una camicia beige, giacca e scarpe col tacco ovviamente e dopo essermi truccata e sistemata i capelli fui pronta.
"Eccomi ragazzi!"
"Alla buon'ora!"
"Scusatemi andiamo?" annuirono, salutai i miei e uscii.
"Prendo la mia macchina?"chiesi.
"No, vieni con noi"disse Jess e annuii.
"Okay, dove andiamo?"
"Inaugurano un nuovo locale stasera, il New Moon, si mangia, si balla e soprattutto si beve!!!"disse Mike facendomi ridere.
"Va bene andiamo a vedere di che si tratta!"dissi e partimmo in direzione New Moon!

Il locale era davvero molto carino, i mie amici decisero di mangiare prima di riempirsi di alcolici ed io li seguii anche se ero astemia e non bevevo. Il cibo era veramente squisito, ordinai una superporzione di patatine fritte con bacon, provola,salsiccia e würstel! Era divina e poi passai direttamente al dolce. Quando finimmo di cenare le ragazze mi trascinarono in pista a ballare, ci stavamo veramente divertendo. Alcuni ragazzi si avvicinarono ma Eric  era lì pronto a farli sgombrare e noi ridevamo come le pazze. Quando cominciai a sentirmi molto accaldata decisi di andare a prendere qualcosa da bere, ordinai una coca e uscii un po' fuori, avevo davvero bisogno d'aria.
"Ciao bellezza! Io sono Josh"disse un tizio avvicinandosi, era alto, moro e ubriaco ma non ero preoccupata, c'era un sacco di gente lì fuori.
"Non m'interessa chi sei..."
"Oh andiamo non fare l'antipatica, voglio solo offrirti da bere!"
"Non bevo ma grazie comunque!"
"Allora potremmo ballare...ho visto come ti scatenavi!"disse avvicinandosi ma non potevo muovermi, ero con le spalle al muro.
"Senti lasciami in pace chiaro?"forse iniziavo ad essere un po' preoccupata, nessuno sembrava accorgersi di cosa stesse accadendo, probabilmente erano tutti ubriachi.
"Su non fare la difficile!"disse prendendomi per un braccio.
"Non mi toccare!"urlai ma il tipo non demordeva, iniziavo a sentire la puzza del suo alito, si stava avvicinando sempre di più, chiusi gli occhi per riflettere, dovevo pensare a una mossa per allontanarmi da lì...ma ad un certo punto mi sentii libera, aprii gli occhi e davanti a me non c'era più nessuno.
"Non toccarla stronzo!"avevo sentito poche volte quella voce ma la riconobbi subito. Josh era terra ed Edward lo teneva fermo.
"Edward..."
"Torna dai tuoi amici Bella!"era veramente incazzato e non aveva intenzione di lasciarlo andare. Mi avvicinai e lo presi per un braccio.
"Andiamo Edward, lascialo!"dissi cercando di strattonarlo ma era davvero fortissimo, vidi Josh annaspare in cerca di aria, Edward lo teneva per la gola.
"Ti prego Edward basta!"dissi ormai con le lacrime agli occhi, la voce mi tremò e finalmente Edward mi guardò e lo lasciò andare!
"Non azzardarti più ad avvicinarti a lei, hai capito?"chiese ma Josh non rispose così gli diede un calcio prima che potessi fermarlo.
"Ti ho fatto una domanda!"urlò.
"S-si si ho capito!"
"Bene!"disse e finalmente si allontanò.
"Volevi per caso ucciderlo?"gridai isterica.
"Probabilmente!"
"Non è divertente Edward!"dissi e mi guardò così seriamente da farmi quasi paura.
"Ed io non sto scherzando!"rispose
"Dio mio!"sussurrai lasciandomi cadere su una panchina, mi tremavano le gambe e mi girava leggermente la testa così chiusi gli occhi.
"Bella stai bene?"chiese e sembrava quasi preoccupato.
"Che ti frega?"
"Tieni bevi..."disse porgendomi una bottiglina d'acqua naturale, feci un lungo sorso e mi sentii subito meglio.
"Va meglio?"chiese e annuii.
"Non volevo spaventarti ma...dovevo fermarlo!"disse e lo guardai negli occhi.
"Perché? Infondo non siamo amici..."avrei voluto non dirgli quelle parole, mi aveva appena aiutata ma l'amarezza e la delusione del giorno prima tornarono  a galla immediatamente.
"Non c'entra, l'avrei fatto per chiunque!" giusto, di me non gliene fregava nulla, voleva solo aiutare una ragazza indifesa.
"Perfetto allora grazie e ciao"dissi alzandomi per andare dai miei amici.
Ma mi bloccò prendendomi per un braccio e per un solo momento sentii una strana vibrazione che partiva dal punto in cui Edward mi stava toccando per espandersi in tutto il mio corpo. Restammo per qualche secondo a guardarci negli occhi ma non appena mi resi conto della situazione mi allontanai.
"Che c'è?"chiesi.
"Mi dispiace..."
"Per cosa?"
"Per tutto! Per ieri, per non essere stato gentile con te e soprattutto per le parole che ho usato"
"Sei stato solo sincero, pensi che non possiamo essere amici e lo hai detto, quindi va bene così..."
"No...io non..."
"Tu cosa Edward?" perché non riusciva a parlare con me?
"Niente, lascia stare!"
"Mi arrendo! Buona serata Edward!"dissi e me ne andai.


Edward
Avevo deciso di parlarle e chiederle scusa per il giorno precedente ma lei non venne, né a scuola ne alle ripetizioni. Rimasi lì fino alle 19 con la speranza che cambiasse idea ma non lo fece, mentre stavo per andare via incontrai il preside.
"Edward..."
"Buonasera preside!"
"Bella dov'è?"chiese e abbassai lo sguardo involontariamente.
"Non è venuta..."risposi solo.
"È successo qualcosa?"
"Si, sono un cretino e la ringrazio per la possibilità che mi ha dato ma...l'ho sprecata purtroppo, Bella è davvero una persona splendida ed io non merito la sua amicizia ne qualsiasi cosa voglia offrirmi...mi dispiace!"dissi e senza aspettare che mi rispondesse me ne andai.
Tornai a casa peggio del giorno prima e di nuovo mi chiusi in camera mia, bussarono alla porta ed entrò Emmett.
"Hey"
"Hey"
"Va tutto bene?"chiese e annuii.
"So che era Alice quella con cui ti confidavi ma lo sai che per qualsiasi cosa io sono qui vero?"
"Si, grazie fratello!"
"Figurati"rispose dandomi una pacca sulla spalla.
"A proposito, stasera inaugurano un nuovo locale, ti va di venire con me?"chiese sorridendo.
"Non lo so Emm, ci penso!"risposi
"D'accordo!"disse e se ne andò.
Aveva proprio ragione in quel momento solo Ali poteva aiutarmi. Aprii Skype e la chiamai.
"Ciao fratellino!"mi rispose sorridendo
"Ciao folletto!"
"Sai che non mi piace quel nomignolo!"
"Ma è per questo che lo uso!" risposi e sbuffò.
La guardai a pensai che mi mancava da morire.
"Che ti succede Edward?" chiese capendo il mio stato d'animo.
"Sono un cretino! Ecco cosa succede!"
"È successo qualcosa con Bella?"annuii e le spiegai tutto.
"Mi dispiace Edward ma devi lasciarti un po' andare o finirai solo per ferirla come stai già facendo!"
"Io non la merito Ali!"
"Non è vero! Sei una persona splendida e da come me ne parli anche lei lo sembra, prova sola a darle una chance...non ti farà del male!"
"E se lo facesse?"
"Nessuno muore per una storia andata male! Ci starai male certo ma poi passa! Inoltre che ci sono a fare io? Sarei pronta a consolarti se non dovesse funzionare..."
"Mi manchi"le dissi.
"Anche tu! Dalle una possibilità okay?"
"Ci provo..."
"Di Emmett invece che mi dici?"
"È sempre lo stesso! Stasera va in un locale!"
"E tu che farai?"
"Niente..."
"Perché non vai con lui?" Già perché non andavo?
"Me l'ha chiesto e gli ho promesso che ci avrei pensato!"
"Bene, ora ci hai pensato! Preparati e va' con lui!"
"Agli ordini capo!"risposi facendola ridere.
"Ora devo andare! Ciao fratellino ti voglio bene!"
"Ciao nanetta! Anch'io!"risposi e staccai.
Avvisai Enmett che sarei andato con lui e andai a vestirmi. Alle otto eravamo già li, Emmett iniziò subito a bere e offri un drink anche a me, mi presentò i suoi amici ma ero distratto, il mio sguardo fisso sulla pista.
Stavo immaginando tutto o era davvero Bella? Si voltò e non ebbi più dubbi, era bellissima e si stava divertendo! Ormai non c'erano più dubbi, non era venuta a causa mia e non perché non stava bene... Mi distrassi un attimo e non la vidi più, la cercai in tutto il locale ma niente così decisi di andare a vedere fuori, ci misi un po' ad uscire, c'era gente accalcata ovunque e mi si gelò il sangue quando vidi quella scena: Bella bloccata ad un muro con un tipo ubriaco che la stava importunando.
Non ci vidi più dalla rabbia, mi scaraventai sul quel bastardo, iniziai a pestarlo e lo bloccai a terra, le mani attorno alla sua gola, lo vedevo annaspare in cerca d'aria e avrei voluto ucciderlo per aver solo provato a mettere un dito addosso a Bella.
Lo liberai solo quando vidi gli occhi di Bella lucidi mentre m'implorava di lasciarlo andare, gli assestai un ultimo calcio per assicurarmi che avesse capito che doveva starle lontano e me ne andai.
Vidi Bella pallida, doveva essersi spaventata molto, la feci sedere, le diedi dell'acqua e sembrò iprendersi.
 Non volevo spaventarti ma...dovevo fermarlo!" già era tanto che non lo avevo ucciso!
"Perché? Infondo non siamo amici..."rispose e capii che l'avevo ferita troppo per cercare anche solo di recuperare.
"Non c'entra l'avrei fatto per chiunque!"risposi come l'idiota.
"Perfetto allora grazie e ciao" disse e fece per andarsene ma non potevo permetterlo e la fermai per un braccio, il contatto con la sua pelle liscia e morbida mi provocò un brivido, era stupenda.
"Bella aspetta..."
Che c'è?"chiese allontanandosi.
"Mi dispiace..."
"Per cosa?"
"Per tutto! Per ieri, per non essere stato gentile con te e soprattutto per le parole che ho usato"
"Sei stato solo sincero, pensi che non possiamo essere amici e lo hai detto, quindi va bene così..."
"No...io non..." Ma perché non riuscivo a parlarle? Perché continuavo a farle del male?
"Tu cosa Edward?"
"Niente, lascia stare!"mi arresi.
"Mi arrendo! Buona serata Edward!"disse e se ne andò.
Entrai nel locale per cercare Emmett, dovevo andarmene immediatamente da lì, lo trovai in pista che ballava con una ragazza.
"Emm io me ne torno a casa"urlai per farmi sentire, quella musica mi stava uccidendo i timpani.
"È successo qualcosa?"
"No, sono solo stanco!"
"D'accordo prendi la macchina, torno in taxi"
"Sicuro?"
"Si tranquillo!" meglio così, era brillo.
Lo salutai e me ne tornai a casa, mi buttai sul letto sospirando ma prima di andare a dormire inviai un messaggio ad Ali.

-non c'è niente da fare, sono solo un idiota- non mi aspettavo che mi rispondesse e invece lo fece
-ti sbagli, sei speciale! Lasciati andare e lo capirà anche lei-
-buonanotte sorellina-
-buonanotte Ed, ricordati che io sono sempre con te-
-si, lo so-
risposi e andai a dormire.
Come avrei voluto che mia madre fosse ancora viva...


Ciaooo a tuttiiiii =)
Come state?
Rieccomi qui con un nuovo capitolo, spero vi piaccia! So che all'inizio la storia può sembrare come una delle tante che avete già letto ma vi assicuro che tra un pò inizieranno le cose interessanti! Abbiate solo un po' di pazienza!
Ringrazio AleSwan90 e DeAnna per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, le preferite o le ricordate.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto
Bacii
Fannyy24

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Capitolo 5
*** Resa. ***


Capitolo 4
Resa.



Dopo essere rientrata nel locale e aver spiegato la situazione ai miei amici furono d'accordo con me nel tornare a casa immediatamente.
"Grazie ragazzi e scusatemi ancora!"dissi quando arrivammo sotto casa mia.
"Figurati ci dispiace tanto per stasera, dovevamo tenerti più sotto controllo"disse Eric.
"Non datevi colpe che non avete, non sarei dovuta uscire da sola quindi non preoccupatevi, mi faccio una bella dormita e domani sarà tutto dimenticato!"dissi mostrando una serenità che non mi apparteneva in quel momento.
Li salutai tutti ed entrai in casa.
Quella notte non chiusi assolutamente occhio, verso le 5 del mattino ,poco prima di cadere  finalmente nelle braccia di Morfeo, staccai la sveglia! Al diavolo tutto:il test, il ballo, Edward e anche il preside. E finalmente mi addormentai.
"Bella? Svegliati è tardi!"
"No papà ti prego!"mugugnai.
"Hai il test oggi ricordi?"
"Ma mi sono appena addormentata!" mi lamentai. 
Aprii piano gli occhi.
"Lo recupererò il test!"
"Non è da te Bella! Che ti succede?"
"Sono solo stanca, non ho proprio dormito stanotte!"dissi scostando leggermente le coperte che mi stavano opprimendo.
"Bella ma cos'hai sul braccio?" guardai dove mi aveva indicato mio padre e notai dei lividi piccoli ma abbastanza evidenti... La sera prima non avevo sentito molto dolore mentre Josh mi stringeva, forse la paura era stata più forte del dolore.
"Niente avrò sbattuto!"dissi rimettendo il braccio sotto alle coperte ma mio padre mi fermò, era arrabbiato.
"Non prendermi in giro Bella, chi ti ha fatto questo?"
"Nessuno papà davvero!"
"Adesso basta, non mentirmi!"
"Un ragazzo ieri era ubriaco ma non è successo niente te lo giuro papà, un mio amico mi ha difesa!" vidi mio padre diventare livido di rabbia.
"Perché non me lo hai detto?"
"Perché non era davvero niente papà, non credevo neanche che mi avesse lasciato dei segni...non mi ha fatto male!" provai a convincerlo ma ormai non mi ascoltava più!
"Dobbiamo sporgere denuncia..."
"Ma non so neanche chi sia..."
"Non m'importa...adesso ti vesti e vieni con me in centrale! Subito!"urlò e se ne andò sbattendo la porta.

Venti minuti dopo eravamo in centrale dove lavorava mio padre.
"Bill vieni qua!"urlò appena entrammo.
"Dica capo!"
"Porta Bella al computer, deve fare un identikit"disse e se ne andò.
"Certo vieni con me Bella..."mi disse ed annuii.
Dopo circa mezz'ora avevamo finito...
"O mio Dio!"disse Bill.
"Che succede?"chiesi.
"Bella tu sei proprio sicura che sia stato questo ragazzo ad aggredirti?"
"Si, si chiamava Josh..."risposi preoccupata.
"Bill che c'è? Lo conosci?"annuì.
"Tutti lo conosciamo..."
"C-che vuoi dire?"
"È il figlio di un nostro collega Bella..."
"C-cosa?"
"Si è il figlio di Fred, se tuo padre lo venisse a sapere succederebbe un finimondo..."
"Facciamo così...cancella tutto e di' a mio padre che purtroppo non ricordo molto e non riesco ad essere d'aiuto!"
"Ma se dovesse scoprirlo..."
"Non lo scoprirà !"sussurrai per non farmi sentire da nessuno.
"Infondo non è successo niente, mi ha solo preso un braccio lasciandomi qualche ematoma niente di più!"cercai di convincerlo.
"Non posso farlo Bella mi dispiace..."
"Bill ti prego.."stava per controbattere ma arrivò mio padre.
"Allora?"chiese.
"Abbiamo fatto"rispose Bill.
"Lo hai riconosciuto?"chiese ed annuì.
"Fa' vedere!"disse sporgendosi verso il computer, vidi il viso di papà contrarsi una una smorfia di rabbia e delusione.
"Che aspettiamo?Andiamo!"
"Ma papà..."
"Tu va' a casa, ne parliamo dopo..."
"Ti prego ascoltami..."
"Ho detto va' a casa Bella!"urlò e non potei fare altro che obbedirgli.

Tornai a casa e scoppiai a piangere, dovevo smaltire tutta la tensione accumulata. Ero sola perché mia madre era già andata a lavoro, così quando mi fui calmata mi feci una tisana e aspettai notizie di mio padre.
Senza neanche accorgermene crollai sul divano.
Quando mi risvegliai era pomeriggio, avevo anche saltato il pranzo ma di mio padre neanche l'ombra così decisi di telefonargli ma non mi rispose.
Così chiamai mia madre.
"Pronto? Bella?"
"Ciao mamma!"
"Che succede?"
"Niente volevo sapere se avevi notizie papà..."
"No perché?"
"Dovevo parlargli ma non mi risponde..."
"Bella mi spieghi che c'è che non va?"
la stavo facendo preoccupare e non volevo.
"Niente davvero mamma, dovevo solo chiedergli una cosa, ci vediamo dopo a casa ti voglio bene!"dissi e riattaccai prima che rispondesse, non sapevo più cosa dirle e alla prossima domanda avrei ceduto.
Cercai di studiare un po' ma non ero concentrata e non ci riuscivo, ad un certo punto finalmente sentii rientrare mio padre.
"Papà finalmente!"dissi ma quando lo vidi rimasi a bocca aperta.
"Che ti è successo??"chiesi vedendo una ferita sotto l'occhio destro e sul labbro.
"Non ti preoccupare sto bene!"
"Vieni che ti disinfetto..."dissi facendolo sedere sul divano e prendendo la cassetta del pronto soccorso.
Iniziai a tamponare la ferita.
"Papà io..."
"Mi hai molto deluso Bella!"disse interrompendomi.
"Ho sempre pensato di avere la tua piena fiducia così come tu la mia...ma mi sbagliavo..."
"No, non è vero!"
"Allora perché non me ne hai parlato? Sei mia figlia e ho il diritto di sapere e il dovere di proteggerti..."
"Non volevo farti star male, infondo non era successo niente..."
"Un ragazzo ti ha aggredito! E se non fosse stato per quel tuo amico Dio solo sa cosa sarebbe successo!"
"Mi dispiace, ho sbagliato"ammisi.
"Non farlo mai più okay?"
"Promesso"dissi abbracciandolo.
"Ora mi dici che hai combinato?"chiesi.
"Fred..."
"Cosa??"
"Ha detto che eri una bugiarda, che suo figlio non era uscito di casa e che probabilmente eri ubriaca.."
"Che figlio di..."
"Hey!"
"Scusa.."dissi facendolo ridere.
"Comunque non ci ho visto più...menomale che c'era Bill!"
"L'hai licenziato?"
"Sì e il figlio invece ha 100 lunghe ore di lavori sociali da compiere! E non può avvicinarsi a te sennò lo metto dentro sul serio questa volta!"
"Grazie papà!"
"Basta smancerie e ordiniamo una pizza che non ho pranzato!"
"D'accordo..."dissi, ordinai due pizze e trascorsi la serata in compagnia di mio padre, mangiando davanti alla TV come quando ero piccola mentre mia madre era stata bloccata a lavoro. Andai a dormire presto poiché il giorno dopo dovevo obbligatoriamente andare a scuola.

Il giorno successivo a scuola la prima cosa che feci fu scusarmi con il professore per il test che avevo perso e mi concesse di farlo quel giorno stesso e poi decisi di andare a parlare con il preside, non potevo continuare ad aiutare Edward, non me la sentivo...
Bussai ed entrai nell'ufficio del preside ma non mi aspettavo di trovare Edward lì.
"Buongiorno, scusi non sapevo fosse impegnato, torno più tardi..."
"Non serve, si accomodi pure signorina Swan"disse e feci come mi aveva detto.
"Di cosa voleva parlarmi?"
"Io...vorrei interrompere le lezioni con Edward"dissi imbarazzata.
"Come mai?"
"Ho troppi impegni e non riesco a gestire la situazione...mi dispiace!"risposi.
"È davvero questa la ragione?"chiese ma non si stava riferendo a me bensì ad Edward.
"No, la verità è che non voglio ripetizioni e non le do retta, è solo una perdita di tempo!"rispose facendomi rimanere a bocca aperta.
"Ma che dici?"chiesi sorpresa.
"La verità!"
"Ma non è vero...sei migliorato tantissimo in matematica.."non capivo perché lo stavo difendendo ma non mi andava che si prendesse tutte le colpe davanti al preside.
"Ragazzi io credo che dobbiate chiarire questa cosa da soli, vi lascio cinque minuti!"disse il preside uscendo dal suo studio.
"Ma che ti prende?"mi chiese.
"Che mi prende? Non potevi assecondarmi e basta?"
"No..."
"Ma hai mentito!"
"Anche tu lo hai fatto.."disse e non aveva tutti i torti.
"Senti Bella a nessuno dei due faceva piacere questa situazione ed ora ce ne stiamo liberando, non sei contenta?"
"No, non lo sono! Non avevo bisogno che mi difendessi né tantomeno che ti prendessi tutte le colpe..."
"Perché non è colpa mia?"
"No! Sono stata io a fallire, credevo di aver visto qualcosa in te...ma mi sbagliavo..."dissi guardandolo negli occhi e per un attimo vidi un'ombra di tristezza sul suo volto.
"Comunque non importa quello che diciamo...l'importante è liberarsi da questa situazione..."disse.
"Ma che problemi hai?"chiesi "perché ti comporti in questo modo con chi vuole solo aiutarti?"
"Non voglio essere aiutato! Non ho bisogno di te..."
"Certo come no! Sai che ti dico? Rimani solo a vita non sono affari miei...ma te ne pentirai un giorno!"dissi andandomene e sbattendo la porta. 
Ero davvero stufa!



Ciaoo a tutti, come state??
Scusate se non mi faccio sentire da un po' di giorni ma ho avuto dei problemi e non ho potuto pubblicare!
Spero che il nuovo capitolo vi piaccia e vi anticipo anche che nel prossimo le cose andranno meglio e cercherò di pubblicarlo il prima possibile!
Scusatemi ma vado un pochino di fretta!
Ringrazio AleSwan per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro che hanno inserito la mia storia nelle preferite, seguite e ricordate.
Un bacione a tutti
Fannyy24

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Capitolo 6
*** Amici. ***


Capitolo 5
Amici.
 
 
 
Fu un giorno infernale, il test non era andato come mi aspettavo, ero intrattabile e non avevo voglia di presiedere alla riunione di quel giorno.
"Signorina Swan?"
"Preside mi dica..."
"Non so cosa le stia succedendo ma volevo solo dirle che lei non si è mai arresa e non ci credo che voglia farlo proprio ora..."
"Non posso fare altrimenti...Edward non vuole essere aiutato!"
"Tutti coloro che hanno bisogno di aiuto non ammetteranno mai di necessitarne...lo ricordi sempre!"disse e se ne andò.
Ma cosa pretendeva? Che obbligassi Edward ad essermi amico? Non potevo e non volevo farlo! 
Pensai tutto il giorno alle parole del preside e quando la giornata scolastica finì, non so perché ma andai in biblioteca e con mia enorme sorpresa trovai Edward seduto al solito banco, non sapevo se mi stesse aspettando ma senza neanche pensarci mi avvicinai.
"Ciao"fu lui a salutarmi e rimasi a bocca aperta.
"Ciao"
"Come mai qui?"chiese.
"E tu?"
"Rispondi sempre ad una domanda con un'altra domanda?"
"Okay facciamo così, non dobbiamo diventare amici, infondo non siamo qui per questo...ma posso continuare ad aiutarti nelle materie in cui sei in difficoltà e lo farò, che ti piaccia o meno!" mi aspettavo che rifiutasse e invece mi sorprese per la terza volta in cinque minuti.
"Va bene"
"Perfetto..."mi sedetti accanto a lui.
"Con matematica mi sembra che tu ti sia messo in pari, sono mancata due giorni ma ho recuperato quindi se ti serve posso spiegarti gli ultimi due argomenti..."
"Non ce n'è bisogno, li ho capiti..."
"Perfetto, allora che materia vogliamo fare?"
"Non capisco niente di francese..."
"Va bene cominciamo!" trascorremmo le due ore seguenti a ripetere tutta la grammatica francese, alla fine ero stanca ma soddisfatta. Mentre uscivamo incontrammo il preside.
"Signorina Swan cosa fa ancora qui?"
"Stavamo studiando"dissi indicando Edward e me e il preside sorrise.
"Comunque la cercavo perché c'è un ragazzo fuori che l'aspetta!"disse e fui sorpresa, avevo sentito Jacob quella mattina e mi aveva detto che sarebbe stato impegnato tutto il giorno quindi non poteva essere lui ma magari mi aveva fatto una sorpresa.
"D'accordo grazie preside a domani"
"Arrivederci"
"Edward, usciamo insieme?"chiesi e annuì.
Uscii fuori convinta di incontrare Jake e invece mi trovai davanti Josh.
"Che ci fai tu qui? Non puoi avvicinarti a me!"dissi
"Lo so! E questo perché tu mi hai denunciato brutta stronza! E per colpa tua hanno anche licenziato mio padre!"
"Tuo padre ha fatto tutto da solo...non è stata colpa mia!"
"Invece è tutta colpa tua!"urlò e si avvicinò ma Edward fu più veloce e si mise davanti a me.
"Ancora tu? L'altra volta ero ubriaco ma questa volta le prenderai!"disse ad Edward e provò a dargli un pugno ma Edward lo scansò e gli diede un calcio nello stomaco.
"Edward ti prego..."
"Bella va' via!"
Josh si rialzò e provò a colpirlo di nuovo ma Edward fu più veloce e gli assestò un pugno in pieno viso. Non potevo guardarli mentre si ammazzavano di botte così provai a fermarli ma l'unico risultato che ottenni fu che Edward si distrasse e Josh riuscì a colpirlo, si posizionò sopra di lui e iniziò a colpirlo sempre più forte, temevo che lo uccidesse e mi lanciai su Josh che mi diede un pugno, mi scaraventò a terra e persi i sensi. Non so dopo quanto tempo mi risvegliai, sentivo solo Edward che mi chiamava e volevo rispondergli ma non ci riuscivo.
Lentamente aprii gli occhi.
"Bella? Mi senti?"
"S-si.."
"Dobbiamo andare in ospedale!"
"Ma che è successo?"chiesi non ricordando nulla.
"Josh..."rispose e annuii.
"Dov'è ora?"
"Se ne sta occupando il preside, non ti preoccupare."
"Devo chiamare mio padre"dissi cercando di mettermi seduta e mi aiutò.
"D'accordo aspetta"aprì la mia borsa, prese il cellulare e chiamò mio padre.
"Tieni sta squillando"disse passandomi il cellulare.
"Pronto Bella?"
"P-papà, puoi venire a scuola?"
"Che succede?"
"Niente di grave però dovresti raggiungermi"
"Arrivo subito."disse e riattaccò.
Provai ad alzarmi ma la testa mi pulsava così forte che dovetti fermarmi.
"Aspetta ti aiuto io"disse, mi prese praticamente in braccio e mi aiutò a sedermi su una panchina.
"Mi dispiace tanto"dissi.
"A te dispiace? Ti ha colpito ed è colpa mia che non sono stato in grado di..."si bloccò , si mise le mani nei capelli e li tirò quasi volesse strapparli.
"No Edward guardami"dissi prendendogli le mani.
"Non è colpa tua...se non mi fossi immischiata non ti avrebbe colpito...mi dispiace!"dissi e inevitabilmente gli occhi mi si riempirono di lacrime. Mi voltai perché non volevo che mi vedesse così...debole ma inaspettatamente si porse verso di me e mi abbracciò, forse voleva solo consolarmi , gli dispiaceva per me tuttavia stavo benissimo in quell'abbraccio e appoggiai la testa sulla sua spalla.
"Grazie di tutto! È la seconda volta che mi difendi e non eri obbligato per come mi sono comportata in questi giorni"
"Volevo farlo"disse solo e si allontanò, mi sentii quasi vuota e non capivo cosa mi stesse succedendo.
"Che dici possiamo essere amici adesso?"chiesi per scherzare un po'.
"Siamo già amici"rispose e ne fui felice. In quel momento arrivò mio padre e non appena mi vide sbiancò.
"Bella! Ma che..."
"Non è niente papà tranquillo..."dissi mentre mi abbracciava.
"Dov'è?"chiese.
"È dentro con il preside"rispose Edward e mio padre lo guardò.
"Papà lui è Edward, mi ha aiutato per la seconda volta oggi"
"Grazie ragazzo ma non accadrà più, puoi starne certo!"disse ed entrò nell'istituto per uscirne dopo dieci minuti con Josh in manette.
"Bella dobbiamo andare in ospedale, hai sbattuto la testa!"disse Edward ma io odiavo gli ospedali.
"Ti prego no..."lo supplicai.
"Che hai?"
"I-io...be insomma gli ospedali non mi piacciono!"
"Dovevi pensarci prima di immischiarti in una rissa!"rispose facendomi ridere e mi aiutò ad alzarmi.
"Guarda che ce la faccio, sto bene!"
"Sicura?"annuii.
"Non c'è bisogno di andare in ospedale..."
"Non se ne parla, avvisa tuo padre che andiamo a fare un controllo e andiamo!"disse con un tono che non ammetteva repliche.
Feci come mi aveva detto.
"Pronta?"
"Insomma"
"Non fare la fifona!"
"Forse preferivo quando non mi parlavi!"dissi e sorrise. Andammo con la sua macchina, per la mia ci avrebbe pensato mio padre a riportarla a casa e in pochi minuti arrivammo all'ospedale. In quel posto Edward sembrava quasi famoso, tutti lo conoscevano e lo salutavano.
"Ciao Edward"
"Ciao Emily, potresti chiamare mio padre per favore?"chiese e rimasi sbalordita.
"Tuo padre lavora qui?"sussurrai ed annuì.
Dopo poco un uomo di bell'aspetto ed anche abbastanza giovane ci raggiunse.
"Edward figliolo che succede?"
"Ciao papà, ti presento Bella Swan!Bella mio padre Carlisle Cullen" 
"Piacere Dottor Cullen"
"Il piacere è mio! Sto conoscendo la figlia del capo Swan?"chiese ed annuii.
"Papà Bella è stata aggredita, come vedi ha un occhio nero ma ciò che mi preoccupa è che ha battuto la testa!"
"D'accordo seguitemi che facciamo immediatamente una visita"disse, era davvero una persona gentile.
Salimmo al terzo piano e ci fermammo davanti ad una stanza.
"Bella io ti aspetto qui..."disse Edward ed iniziai ad andare in panico.
"M-ma.."
"Sta' tranquilla non ti toccheranno neanche!"cercò di tranquillizzarmi.
"Okay..."seguii il dottor Cullen che mi fece sedere su un lettino ed iniziò a pormi delle domande.
"Ricordi come ti chiami?"
"Isabella Marie Swan
"Dove siamo?"
"In ospedale.."risposi ovvia e sorrisi.
"Perfetto, ti fa male la testa?"
"Tantissimo"risposi, gli indicai dove mi faceva male ed era presente un'ematoma. Continuava a parlare e cercava di controllare la mia attenzione, io mi sentivo molto stanca e avrei solo voluto dormire.
"Hai sonno?"annuii, ad un certo punto mi diede un pizzicotto ed urlai.
"Ahi!"
"Scusa, dovevo farlo"disse sorridendo e risi.
Dopo non so quanto tempo mi spostarono in un'altra stanza, vedevo a malapena dove andavo perché l'occhio ormai si era completamente gonfiato e non riuscivo a tenerlo aperto, mi fecero sedere su un lettino, mi misero della pomata, me lo bendarono e mi diedero del ghiaccio da poggiare in testa.
"Abbiamo finito quindi se vuole può aspettare fuori, arriverà subito il dottore"disse un'infermiera.
"D'accordo, grazie"risposi e tornai da Edward che come me era stato medicato.
"Allora com'è andata?"mi chiese
"Bene..."
"Visto?"
"Okay avevi ragione ora basta però!"mi lamentai "Piuttosto quanto dobbiamo aspettare?"
"Non lo so..."
"Se devi andare chiedo a mio padre di passarmi a prendere..."
"Tranquilla non ho nulla da fare!"
"Grazie davvero!"dissi veramente grata.
"Ora sei noiosa però!"disse facendomi ridere.
Stemmo qualche minuto in silenzio ma stavo morendo di fame dato che non avevo neanche pranzato.
"Tra un po' svengo..."
"Stai male?"chiese allarmato e negai.
"Sono solo affamata!"risposi.
"Ci credo non hai neanche pranzato!"
"E tu che ne sai?"chiesi curiosa.
"È una supposizione, non ti ho vista a pranzo"rispose ma era in imbarazzo.
Continuammo a chiacchierare finché non tornò il dottor Cullen.
"Allora Bella, hai una lievissima commozione cerebrale ma non è grave, ti ho prescritto questo antidolorifico per i mal di testa, devi essere tenuta sotto controllo per almeno 24 ore e se vuoi dormire devi essere svegliata ogni 15 minuti per le prime due ore, quindi ogni 30 minuti per le due ore successive poi ogni ora. Chi ti sveglierà dovrà farti qualche domanda come quelle che ti ho fatto io d'accordo?"annuii
"Inoltre devi stare a riposo per qualche giorno, quindi nessun'attività fisica...chiaro?"
"Chiarissimo dottore, grazie mille è stato davvero gentilissimo"
"Figurati, ho fatto solo il mio lavoro! A presto Bella però mi raccomando la prossima volta vienimi a trovare a casa e non in ospedale!"disse facendomi ridere.
"Senz'altro dottore, arrivederla!"risposi e andammo via. Ero stanchissima e volevo solo mangiare e dormire. 
"Che ne dici di andare a mangiare un panino ti va?"mi chiese Edward un po' in imbarazzo ma fui molto felice di accettare.
"Accetto volentieri"risposi.
 
 

Ciaoooo a tuttiii come state??
Finalmente un po' di pace per i nostri protagonisti, siete contenti? Spero proprio di si!
Mi scuso per eventuali errori e ringrazio tutti per il sostegno, in particolare a AleSwan, DeAnna e Jenny80_big per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro hanno inserito la ff tra le preferite, ricordate e seguite, grazie a tutti di cuore!
Nel prossimo capitolo vedremo il loro primo appuntamento :D
Fatemi sapere che ne pensate!!
Bacii
Fannyy24

 

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Capitolo 7
*** Stelle. ***


Capitolo 6
Stelle.
 
 
 
Avvisai mia madre che non sarei tornata a casa per cena.
"Allora dove andiamo?"chiesi.
"Cosa vuoi mangiare?"
"Va bene tutto però preferirei stare all'aria aperta, è una bellissima serata"
"Allora conosco il posto giusto!"disse, stemmo in macchina per una ventina di minuti, spensi lo stereo perché mi faceva davvero male la testa.
Quando arrivammo rimasi veramente colpita, eravamo in un parco fuori città.
"È bellissimo!"dissi.
"Si chiama il parco delle stelle perché ogni sera vengono tantissime persone per guardare le stelle" infatti vidi coppie, famiglie e anche amici seduti su delle coperte a guardare il cielo. Inoltre c'era un enorme chiosco al centro del parco che vendeva di tutto: hot dog, panini, insalate e pizze e c'erano anche dei tavolini dove potersi sedere per mangiare e delle coperte che potevi usare invece per sederti sul prato. Prendemmo qualcosa da mangiare e ci sedemmo sull'erba fresca.
"Come conosci questo posto?"
"Mi ci ha portato mia madre per la prima volta quand'ero piccolo..."
"Mi piacerebbe conoscerla...tuo padre è fantastico!"dissi e lo vidi rattristarsi.
"Non credo sia possibile..."
"Perché?"
"Mia madre è morta 5 anni fa di cancro!"
"Mi dispiace tantissimo, non lo sapevo scusa"
"Tranquilla!"
"Non deve essere stato facile per te e Carlisle..."
"Carlisle non è il mio vero padre, quello non l'ho mai conosciuto, scappò appena seppe che mia madre era incinta quindi sono cresciuto solo con lei, quando morì 5 anni fa rimasi completamente solo, mia madre era figlia unica e i miei nonni erano morti e la famiglia di mio padre non la conoscevo quindi andai in orfanotrofio essendo minorenne finché Carlisle e sua moglie Esme non mi adottarono 3 anni fa..."rimasi completamente senza parole, non avrei mai immaginato che avesse avuto una vita così difficile ed ora riuscivo a capire tanti suoi comportamenti.
"Non devi dire niente...non so neanche perché te l'ho raccontato!"
"Sono contenta che tu l'abbia fatto! Mi hai dimostrato quello che già pensavo Edward..."
"Ovvero?"
"Che sei speciale, non sei assolutamente ciò che vuoi far credere, stai sempre lontano da tutti , non dai confidenza a nessuno ed io con la mia immaturità pensavo di riuscire a diventare tua amica con un pacchetto di sigarette, in realtà il tuo comportamento è tutto dettato dal dolore che hai dovuto sopportare e adesso so che devo fare molto di più per conquistare la tua fiducia e ci riuscirò ma non per sfida come all'inizio ma perché credo che tu sia davvero una bella persona e vale la pena conoscerti!"dissi guardandolo negli occhi e sembrava quasi commosso.
"Grazie...di tutto"rispose distogliendo lo sguardo e gli sorrisi, sembrava un bambino indifeso ed era davvero molto dolce.
"Allora...sei pronto per il test di matematica di domani?"chiesi per stemperare un po' la tensione che si era creata in seguito al suo racconto.
"Direi di sì, ho avuto un'ottima insegnante!"disse sorridendo.
"Ed io un allievo molto obbediente e disciplinato!"risposi.
Mi stesi e iniziai a guardare le stelle ma non ne capivo molto, Edward invece era bravissimo, si stese accanto a me ed iniziò ad elencarmi tutte le costellazioni e a mostrarmele. Non gli chiesi dove avesse imparato perché ero sicura che fosse un insegnamento della madre quindi lo ascoltai in silenzio facendogli solo qualche domanda di tanto in tanto. Ad un certo punto mi squillò il cellulare, era Jacob e nel prendere il cellulare mi resi conto che si era fatto davvero tardi, erano le 23 passate ed i miei si stavano sicuramente chiedendo che fine avessi fatto.
"Devi andare?"chiese.
"Dobbiamo...è tardissimo e domani abbiamo scuola!"risposi ed annuì.
Salimmo in macchina e partimmo, qualche minuto dopo mi addormentai,  non ce la facevo proprio più.
"Bella?? Su svegliati" aprii gli occhi controvoglia.
"Come ti chiami?"chiese e risi.
"Isabella Marie Swan"
"Quanti anni hai?"
"Non ti hanno mai detto che non si chiede l'età ad una donna?"domandai facendolo ridere.
"Puoi tornare a dormire, stai meglio di me!"rispose e ridemmo.
Tornammo a casa per mezzanotte.
"Grazie per questa splendida serata"
"Sono stato bene anch'io!"
"Buonanotte Edward..."
"Buonanotte Bella!" scesi dalla macchina, lo salutai un'ultima volta e rientrai in casa.
"Bella! Finalmente!"
"Jake? Ma che ci fai qui??"chiesi sorpresa ma comunque felice di vederlo e lo abbracciai.
"Ho saputo da tuo padre quello che era successo, come stai?"chiese stringendomi.
"Adesso bene..."risposi.
"Io lo uccido!"disse riferendosi a Josh.
"Lascia perdere ne ho abbastanza di lui!"risposi.
"Ma dov'eri?"
"Edward mi ha accompagnato in ospedale, il padre è il primario e poi siamo andati a mangiare qualcosa..."
"È stato lui ad aiutarti con Josh?"annuii.
"Mi aiuti a cambiare la benda?"chiesi per cambiare discorso.
"Certo!" l'occhio iniziava a darmi fastidio, Jake mi mise la pomata e mi cambiò la benda.
"Bella? Sei tornata?"
"Si papà..."in quel momento venne anche mia madre e mi abbracciò stritolandomi.
"Tesoro mio! Mi dispiace tantissimo!"
"Mamma...mi soffochi.."dissi facendo ridere mio padre e Jacob.
"Scusa scusa scusa!"
"Tranquilla sto bene..."gli spiegai ciò che mi aveva detto il padre di Ed e mia madre cominciò a piangere.
"Mamma dai non sto morendo...è solo una precauzione, il dottor Cullen ha detto che sto bene davvero..."cercai di consolarla ma fu tutto inutile.
"Posso restare io se volete..."si offrì Jacob ed io diventai rossa come un pomodoro.
"C-cosa?"chiesi.
"Si potrei stare nella camera degli ospiti e verrò a svegliarti quando necessario!"disse 
Guardai i miei in attesa di una risposta, quando eravamo piccoli dormivamo spesso insieme ma da quando ci eravamo fidanzati lo facevamo solo di nascosto...non volevamo che pensassero male di noi!
"Noi ci fidiamo di te lo sai Jake!"disse mio padre.
"Lo so e vi ringrazio!"
"Quindi per noi va bene"terminò mia madre dopo un'occhiata d'intesa con mio padre.
Così dopo aver salutato i miei e Jacob che andò nella stanza degli ospiti mi misi il pigiama e andai a letto crollando immediatamente.
"Bella??Dai svegliati!"
"Papà no..."
"Fortunatamente non sono tuo padre ma il tuo fidanzato , dai solo cinque minuti!"ricordai la situazione e mi alzai.
"Uff ho sonno!"mi lamentai.
"Dai solo cinque minuti...vediamo ricordi il tuo nome?"chiese.
"Ricordo che sei uno scemo!"risposi ridendo.
Dopo qualche minuto tornai a dormire e ovviamente non permisi a Jake di andare nell'altra stanza ma mi accoccolai  sul suo petto e mi riaddormentai subito.
La cosa si ripeté non so quante volte finché finalmente non fu mattina.
"Buongiorno amore mio!"mi salutò Jake.
"Va' via, sono arrabbiata con te!"
"Che ti ho fatto stavolta?"
"Non mi hai fatto dormire in pace!"risposi e rise.
"Non fare la bambina e dammi un bacio!"disse e lo accontentai subito. Ci baciammo dolcemente per qualche minuto finché mio padre non bussò alla porta. Ci mettemmo entrambi seduti e lo feci entrare.
"Vieni papà!"
"Allora com'è andata?"chiese dandomi un bacio sulla fronte e salutando Jake con una pacca sulla spalla.
"Male! Mi svegliava in continuazione!"
"Lo dici a me che non ho proprio dormito?"chiese mentre mio padre rideva.
"Su venite a fare colazione!"disse e lo seguimmo, dopodiché ci preparammo e Jacob mi accompagnò a scuola.
"Come torni dopo?Oggi pomeriggio purtroppo non ci sono!"
"Chiederò a mio padre passarmi a prendere non ti preoccupare!"
"Va bene buona giornata tesoro a dopo!"
"A dopo amore!"dissi e ci scambiammo un bacio dolcissimo, amavo tantissimo quel ragazzo.
 
 
 
Edward
Accompagnai Bella e tornai a casa, non riuscivo a credere a quello che era appena successo. Alice aveva ragione aprirsi con lei era la cosa giusta, non sapevo neanche come fosse successo. All'inizio ero solo arrabbiato e nervoso perché non ero riuscito a proteggerla, aveva una commozione cerebrale e un occhio nero ed era tutta colpa mia! Quando ci siamo seduti sul prato a mangiare spesso la guardavo, era veramente bellissima anche con un occhio bendato ma quello che mi colpiva di lei era la sua solarità, Bella sorrideva sempre anche quando non ne aveva motivo ed era di quello di cui mi stavo innamorando, del suo splendido sorriso e della sua spontaneità. Mi sentivo finalmente più leggero, mi aveva fatto davvero bene raccontarle la mia storia ma temevo che da adesso in poi sarebbe stato più difficile mentirle riguardo ai miei sentimenti, era per questo che non volevo diventare suo amico perché sapevo già che non sarei riuscito a stare lontano da lei, desideravo baciarla e accarezzarla ogni momento che trascorrevamo insieme e mi stupivo di come lei non se ne accorgesse minimamente, anzi sembrava addirittura stare bene con me...
Tornato a casa accesi il computer e chiamai Alice.
"Ciao fratellone"
"Ciao Alice.."
"Ti vedo felice..."
"Lo sono!"rispose e sorrise anche lei.
"Che è successo?"chiese e le raccontai della mia giornata.
"E come ti senti ora?"
"Libero, come se mi fossi svuotato di un peso, credo che mi abbia fatto veramente bene raccontarle la mia storia!"
"Quindi chi aveva ragione ancora una volta?"scherzò e risi.
"Tu come sempre sorellina!"
"Esatto!"rispose soddisfatta.
"Sono sicura che da desso in poi la strada sarà tutta in discesa Edward, hai fatto il passo più difficile ora devi solo permetterle di avvicinarsi a te e magari sarete anche più che amici..."
"Non è cosi semplice..."
"E perché?"
"Perché lei ha un fidanzato tanto per cominciare che ama e si vede..."
"Non ti fidare molto delle apparenze! Sono già sicura che provi qualcosa per te..."
"Sai dare ottimi consigli questo è vero ma non sei ancora una veggente Ali"
"Questo lo dici tu..."rispose facendomi ridere.
Parlammo ancora un po' e poi decisi di andare a dormire, non vedevo l'ora di rivederla, Bella oramai era il mio pensiero fisso.
 
 
 
 
Bella
Arrivata a scuola tutti mi fissavano o meglio fissavano il mio occhio bendato e mi sentivo molto imbarazzata così senza neanche salutare i miei amici entrai in classe e mi sedetti all'ultimo banco. Poco dopo mi raggiunse Edward.
"Hey che ci fai qui tutta sola?"
"Niente non mi andava di conversare!"risposi solamente.
"Com'è andata stanotte??"chiese sedendosi accanto a me.
"Oh non ne parliamo! Avrei voluto uccidere Jacob ogni volta che mi svegliava!"dissi senza rendermene conto è lui abbassò lo sguardo, probabilmente lo avevo messo in imbarazzo...così cambiai argomento.
"Comunque..oggi continuiamo con francese?"
"Va bene"rispose solo e temevo che fosse tornato nel suo mutismo.
"C'è qualcosa che non va?"domandai.
"No niente..."disse e poi entrò il prof che iniziò la lezione.
A fine lezione le mie amiche si stavano avvicinando ma sapevo che mi avrebbero riempito di domande a cui non avevo voglia di rispondere così sgattaiolai in bagno e rientrai in classe solo quando il prof di matematica era già entrato e stava distribuendo i test, mi sedetti di nuovo accanto a Edward e iniziammo il compito. Adoravo la matematica e mi risultò davvero facile rispondere alle domande e svolgere gli esercizi ed anche Edward se la cavò molto bene, gli avevo suggerito solo due risposte. Consegnammo insieme ed uscimmo dall'aula.
"Perché eviti i tuoi amici?"chiese di punto in bianco.
"Non li evito!"
"Bugiarda!"disse e sbuffai.
"Diciamo che non sono molto discreti e non mi va di rispondere alle loro domande"
"Non potrai scappare per sempre!"
"Non per sempre, solo un paio di giorni!" risposi e sorrise.
"Ti va una sigaretta?"chiese e annuii.
"Volentieri!" uscimmo fuori e ci sedemmo alla solita panchina un po' più appartata, presi la sigaretta che mi porse e feci un lungo tiro, mi piaceva fumare ma odiavo essere dipendente da qualcosa quindi mi davo un limite.
"Vorrei chiederti una cosa ma sentiti libero di rifiutare okay?"chiesi e mi guardò curioso.
"Non mi va di restare a scuola oggi, ti dispiace se studiamo a casa mia?"non rispose subito e pensavo stesse per rifiutare.
"Va bene"disse infine.
"Sicuro? Se per te è un problema..."m'interruppe.
"Tranquilla ho detto che va bene...piuttosto se non te la senti possiamo vederci direttamente domani!"
"No tanto comunque dovrei studiare e in compagnia è più divertente!"dissi e annuì.
"Signorina Swan"
"Preside...buongiorno!"
"Non ho ancora avuto l'occasione per scusarmi con lei per ieri...non sapevo chi fosse ma non avrei dovuto farlo entrare, mi dispiace!"
"Non è colpa sua, dispiace a me se le ho creato problemi..."risposi
"Assolutamente! Non deve neanche pensarlo."disse e gli sorrisi.
"Alla fine vedo che avete deciso di continuare..."disse.
"Sì a quanto pare si!"
"Ne sono molto contento, ora vi lascio buona giornata ragazzi!"
"Arrivederci e buona giornata anche a lei!"risposi e se ne andò.
Trascorsi il resto delle ore seduta accanto ad Edward ed evitando i miei amici, più tardi gli avrei mandato un messaggio di scuse ma in quel momento non mi andava proprio di parlare.
"Mangiamo qualcosa prima di andare da te?"mi chiese Edward alla fine delle lezioni.
"Ti fidi se cucino io qualcosa?"
"Mmm...insomma!"rispose e misi il muso.
"Non sai che ti perdi!"gli dissi ridendo.
"Vabbè dai rischio, tanto ho padre medico"disse facendomi ridere.
"Non vedo la tua macchina..."
"Mi hanno accompagnata stamattina, sai non è il massimo guidare con un occhio solo!"
"Hai ragione sono un idiota..."
"Solo un pochino!"
"Hey!!"si lamentò e risi, più passavo del tempo con lui e più stavo bene!
Ero rilassata, spensierata e ridevo tantissimo.
"Sali prima che ti lasci a piedi!"disse e non me lo feci ripetere due volte, mentre uscivamo dal parcheggio vidi i miei amici guardarmi delusi.
 
 


Ciaoo a tuttiii, come state??
Ecco a voi il nuovo capitolo, finalmente Ed e Bella stanno instaurando un bel rapporto, lui si sta innamorando sempre più di Bella, lei invece crede di amare ancora molto Jacob, ma sarà davvero così?
Lo scoprirete solo leggendo!
Grazie a tutti per il sostegno, in particolare ad AleSwan, De Anna e Jenny80-big per aver recensito il capitolo precedente ed anche a tutti coloro che hanno inserito la ff tra le seguite, le preferite e le ricordate!
Attendo con ansia le vostre opinioni.
Un bacio
A presto
Fannyy24

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Capitolo 8
*** Passi avanti. ***


Capitolo 7
Passi avanti.
 
 
 
Mentre Edward guardava la televisione in salotto visto che non sapeva fare neanche un uovo fritto io preparai spaghetti con pomodorini freschi, petto di pollo tagliato a strisce  cotto con limone e verdure grigliate. Mi piaceva tanto cucinare e poi avevo dovuto imparare per forza dato che mi madre era una frana. Quando fu pronto lo chiamai e ci sedemmo a tavola.
"Ma viene qualcun altro a mangiare?"chiese.
"No, siamo solo noi perchè?
"Hai cucinato per un esercito Bella e noi siamo solo in due..."
"Non sapevo quanta fame avessi!"risposi un po' imbarazzta.
Iniziammo a mangiare mentre chiacchieravamo della scuola, dei test e degli esami e con mio enorme piacere e soddisfazione Edward spazzolò via tutto.
"Ma non era troppo cibo?"
"No se qualcuno cucina cosi bene, complimenti davvero!"
"Ti ringrazio" risposi felice.
"Dovesti davvero conoscere Esme, andreste d'accordo anche lei ama cucinare!"ricordai subito che Esme era la moglie di Carlisle e non ci volle molto a capire perché non la chiamava mamma mentre a Carlisle riusciva a chiamarlo papà infondo non aveva mai avuto un padre mentre una madre l'aveva avuta e  da quello che ero riuscita a capire la amava immensamente.
"Con molto piacere, ma tu hai fratelli o sorelle?"ovviamente mi riferivo ad altri figli di Esme e Carlisle ma per delicatezza non glielo precisai.
"Si, Emmett di due anni più grande ed Alice che ha la mia stessa età!"
"Che fanno?"
"Emmett studia architettura all'università, sai anche Esme è un architetto, Alice invece  sta frequentando una scuola di moda a Parigi!"rispose rattristandosi un po', doveva volere molto bene ai fratelli.
Mi raccontò un po' di come trascorreva il tempo con i fratelli mente sparecchiavamo e lavavamo i piatti, erano davvero legati nonostante non avessero lo stesso sangue, erano stati tutte e tre adottati perchè Esme non poteva avere figli. Dopodichè cominciammo a studiare perché si era fatto tardi, ci sedemmo a terra sul tappeto in salotto e riprendemmo con le noste lezioni di francese. In quella materia aveva più difficoltà rispetto alla matematica e non era semplice fargli capire le regole di grammatica. Dopo solo un'ora e mezza mi scoppiava la testa, stavo sforzando molto l'occhio destro non potendo usare l'altro quindi mi scusai con Edward ed andai un attimo in cucina a prendere l'antidolorifico che mi aveva prescritto Carlisle ma lui, avendo capito qualcosa, mi seguì.
"Che hai?"sembrava preoccupato.
"Niente, tranquillo!"
"E dai Bella non mentirmi per favore"disse sbuffando.
"Un po' di mal di testa tutto qui!"risposi e presi la compromessa.
"Che ne dici di fermarci qui?"chiese
"Ma no davvero ce la faccio!"
"No che non ce la fai! Mio padre ha detto che devi riposare ricordi?Quindi ci fermiamo qui adesso e non si discute più, recupereremo in un altro giorno!"disse con un tono che non ammetteva repliche.
"Va bene"risposi chiudendo gli occhi e massaggiandomi e tempie.
"Dai vai a riposare noi ci vediamo domani okay?"
"Che ne dici se invece vedessimo un film?"proposi, non mi andava di restare sola e mi faceva piacere stare in sua compagnia.
"Non è meglio se vai a dormire?"
"Sono troppo iperattiva per addormentarmi alle cinque del pomeriggio!"dissi ridendo.
"Per un attimo avevo dimenticato quanto fossi instancabile!"rispose ridendo anche lui.
"Però prima mettiamo la pomata e cambiamo la benda!"
"Si papà" dissi alzando gli occhi al cielo.
Mi sedetti sul divano e lentamente tolsi la benda ma non riuscivo a staccarla del tutto ed Edward se ne accorse.
"Posso?"chiese ed annuii, quella vicinanza con Edward mi metteva un po' in soggezione ma cercai di fare finta di niente. Con una delicatezza estrema Edward mi tolse la benda e mi mise la crema per poi mettermi una benda pulita. Quando finì praticamente il mio cuore batteva all'impazzata, non sapevo cosa mi stesse accadendo ma non era una sensazione brutta anzi...
Quando terminò restammo per qualche secondo a guardarci finchè non mi ripresi dal mio momento di trance e mi alzai di colpo dal divano.
"Vado a fare i popcorn!"dissi sgattaiolando in cucina, mi appoggiai al lavandino per cercare di calmarmi e quando il mio cuore ricominciò a battere con regolarità presi la padella e feci i popcorn, dopodichè feci un lungo respiro e tornai da Edward.
"Hai scelto il film?"chiesi ed annuì senza guardarmi.
"Che ne dici di Divergent?"
"Dico che è il mio film preferito!"risposi sorridendo e cercando di essere il più naturale possibile.
Ci sedemmo sul divano e iniziammo a vedere il film e a mangiare popcorn, dopo un iniziale imbarazzo ci rilassammo entrambi ed iniziammo anche a scherzare.
 Non mi accorsi del momento in cui chiusi gli occhi e mi addormentai ma soprattutto non mi resi conto di essermi appoggiata sulla spalla di Edward.
"Bella?"mi chiamò ad un certo punto.
"Mmm..."
"Penso che siano arrivati i tuoi genitori.."disse e mi svegliai di colpo.
"Che è successo?"chiesi strofinandomi l'occhio buono.
"Ti sei addormentata, il tuo mal di testa ha sconfitto la tua iperattività!"disse prendendomi in giro e risi.
"Stupido!"il film era appena finito ed io avevo dormito per più di un'ora.
"Scusa mi dispiace, spero che almeno il film ti sia piaciuto!"
"Davvero bello, hai buon gusto!"
"Oh grazie!"risposi e scoppiammo a ridere senza un reale motivo e in quello stesso momento entrò mio padre.
"Buonasera!"salutò papà.
"Ciao papà!Ti ricordi di Edward?"
"Certo, piacere di rivederti ragazzo."
"Il piacere è tutto mio capo Swan"
"Come stai?"chiese rivolgendosi poi a me.
"Ho un po' di mal di testa ma tutto bene!"risposi.
"Va bene vado a farmi una doccia, a dopo!"disse e ci lasciò di nuovo soli.
"Credo sia ora di andare"disse Edward alzandosi e lo seguii. Lo accompagnai alla porta.
"Ci vediamo domani a scuola!"disse ed annuii.
"Va bene a domani!"risposi e lo guardai andare via.
Mi sentivo un po' scombussolata da quel pomeriggio trascorso con Edward, avevo provato delle cose che mai avevo sentito nella mia vita ma questo non metteva in dubbio i miei sentimenti per Jacob che erano forti e solidi.
Per distrarmi e non pensare preparai la cena ma fu tutto inutile Edward non voleva uscire dai miei pensieri e i mal di testa stavano tornando più forti di prima.
"Hey hai già preparato la cena?"chiese ed annuii.
"Si non avevo niente da fare e mi sono anticipata, dobbiamo solo aspettare la mamma"risposi.
"Dovrebbe tornare tra una mezz'oretta, ti va di vedere un po' di tv nel frattempo?"
"Certo!"dissi e ci sedemmo sul divano e iniziammo a vedere il telegiornale.
"Mi sembra un bravo ragazzo Edward"disse all'improvviso lasciandomi basita.
"Lo è, ha avuto una vita abbastanza difficile e non è facile conquistare la sua fiducia ma è un bravissimo ragazzo!"
"Tu però ci sei riuscita..."
"Ci sto provando..."
"Trascorrete molto tempo insieme"mio padre stava indagando ed io lo avevo capito ma facevo finta di nulla.
"Ricordi il compito che mi aveva assegnato il preside in cui non riuscivo?"chiesi ed annuì.
"Si ma perché cambi discorso?" 
"Non lo sto facendo, il mio compito era lui, devo aiutarlo a superare gli esami e soprattutto ad integrarsi un po' e all'inizio non ci riuscivo perchè sbagliavo il modo poi ci siamo avvicinati grazie a Josh, lui mi ha raccontato la sua vita ed io ho capito tanti suoi atteggiamenti e piano piano stiamo diventando amici!"decisi di essere completamente sincera con lui così da non farlo preoccupare e non fargli venire dubbi.
"Va bene sta' attenta!"disse e capii che aveva chiuso il discorso.
Pochi minuti dopo arrivò mia madre e cenammo mentre ci raccontavamo le nostre giornate.
"Mamma per te è un problema se Edward ed io studiamo qui?"
"Mi fido di te Bella quindi no, nessun problema!"
"Grazie mamma!" Dopo cena salii in camera mia e decisi di inviare un messaggio ad Angela.
 
Ciao Angela, volevo scusarmi per come mi sono comportata oggi con voi sono stata una stronza lo so ma sto passando un periodo un po' difficile, ieri mi è successa una cosa ed io non ero pronta a parlarne oggi. Spero che possiate perdonarmi, vi spiegherò tutto domani. Ti voglio bene.
 
Il preside ci ha detto tutto, e ci dispiace volevamo solo starti accanto ma non ce l'hai permesso però ti capiamo e non hai niente di cui farti perdonare piuttosto noi dobbiamo essere degli amici migliori per te, purtroppo a volte il tuo ruolo da presidentessa ci fa dimenticare che grande amica sei e non ci fa comportare da amici nei tuoi confronti. Comunque sta' tranquilla ne parliamo meglio domani tutti insieme. Ti voglio bene anch'io.
 
Ero sollevata nel leggere quel messaggio, credevo di aver rovinato tutto e invece mi sbagliavo. Chiamai Jacob e parlammo per un po' delle nostre giornate, avevo davvero bisogno di sentirlo, di capire che tra noi non era cambiato niente e che lo amavo ed era veramente così. Dopodiché andai a dormire.
 
 
Il giorno dopo non potendo ancora guidare mi accomoagnò mio padre a scuola e non appena arrivai andai dai miei amici.
"Ciao ragazzi"
"Bella!"disse Angela e mi abbracciò.
"Come stai?"
"Meglio"risposi stringendola. Quando ci staccammo mi rivolsi a tutti.
"Vorrei scusarmi per il mio comportamento di ieri, sono stata una stupida ma vorrei rimediare"
"Non hai niente da farti perdonare"disse Eric.
"Si ha ragione anzi dovremmo essere noi a scusarci per non esserti stata accanto."disse Mike
L'unica a non dirmi una parola fu Jessica, era arrabbiata.
"Jess...mi dispiace"
"No, non dire altro io non  credo alle tue motivazioni, semplicemente ti sei fatta nuovi amici e non hai più bisogno di noi!"
"Ma che dici? Non è vero!"
"Credi che non ti abbiamo visto con Edward ieri?"
"Edward non c'entra! Lo sto solo aiutando!"
"Tu non gli stai solo dando ripetizioni Bella, siete diventati amici, si vede!"
"E se anche fosse quale sarebbe il problema?"chiesi sbalordita.
"Lui ci odia! Odia tutti in questa scuola e tu te la fai con lui!"urlò.
"Lui non odia proprio nessuno e tu non dovresti parlare così di qualcuno che neanche conosci?"
"E tu? Tu lo conosci?"
"Ci sto provando e se lo facessi anche tu ti renderesti conto delle stupidaggini che stai dicendo!"risposi arrabbiata.
"Non voglio più starti a sentire, me ne vado!"disse e se ne andò.
"Bella mi dispiace! Non credevamo..."
"Non è colpa vostra Mike, dispiace anche a me ma vi giuro che non è per Edward che..."
"Lo sappiamo!"m'interruppe Eric.
"Si e vedrai che lo capirà anche lei!"disse Angela ed annuii poco convinta.
Entrammo in classe, salutai Edward e mi sedetti vicino a Eric come sempre, mi voltai ed Edward mi fece l'occhiolino per farmi capire che andava tutto bene ed io gli sorrisi.
Finite le lezioni salutai i ragazzi ed Edward ed io andammo di nuovo a casa mia a studiare e così facemmo anche le settimane seguenti.
Passò un mese e Jessica purtroppo non tornò sui suoi passi anzi iniziò a fare parte nel gruppo di Tanya e delle oche, i ragazzi cercavano di non farmelo pesare ma io mi sentivo in colpa. Edward ed io invece eravamo sempre più affiatati, ridevamo tantissimo, con lui ero completamente a mio agio e avevamo preso l'abitudine di fare sempre qualcosa dopo aver studiato: una volta vedevano un film, un'altra andavamo a prendere un gelato o facevamo una paseggiata e via dicendo. Ci eravamo legati tantissimo e spesso mi veniva a prendere per andare a scuola esattamente come quella mattina.
"Mamma, papà io vado!"urlai e uscii fuori dove trovai già Edward ad attendermi in macchina.
"Buongiorno!"mi salutò.
"Buongiorno"ricambiai sorridendo.
"Vedo che siamo allegre stamattina!"
"Ti dispiace?"
"Assolutamente no, ma così mi fai venir voglia di saltare la scuola per andare in qualche luogo più divertente e adatto al tuo bellissimo sorriso di stamattina."
"Sei un adulatore e tutto questo solo perchè non vuoi andare a scuola! Muoviti che abbiamo il test di biologia oggi!"risposi e ridendo mise in moto.
"E' arrivato il momento di fare un passo avanti nella nostra amicizia!"dissi e mi guardò sbalordito.
"C-che  intendi dire?"chiese facendomi ridere.
"Tranquillo non ti sto chiedendo di sposarmi!"risposi ridendo ma notai che lui invece s'imbarazzò.
"Comunque volevo solo chiederti di passare un pò di tempo con me..."
"Ma veramente stiamo insieme gran parte della giornata!"disse interrompendimi.
"Che ne dici di farmi finire?"chiesi sbuffando e continuai "dicevo che mi piacerebbe che passassi un po' di tempo con me mentre sono con i miei amici!"
"Bella io..."
"Aspetta ascolta, non dobbiamo uscire insieme stasera okay? Prova solo ad avvicinarti quando siamo a scuola e a pranzare con noi, non ti chiedo altro e se non ti troverai bene lasceremo perdere che ne dici?"
"Dico maledetto il giorno in cui ti sei presentata in quella biblioteca e che con la tua testardaggine mi hai convinto a frequentarti perché adesso sono arrivato al punto che non so neanche piu dirti di no!"disse e senza pensarci lo abbracciai di slancio.
"Siiiiii, grazie grazie grazie!!"urlai come una bambina ma quando mi resi conto che ero praticamente tra le sue abbraccia mi allontanai di scatto.
"Ops scusa mi sono fatta prendere la mano" dissi facendolo ridere.
"Dai su andiamo dai tuoi amici!"disse parcheggiando ed io non potevo essere più felice.
Ci avvicinammo ad Angela e Eric ma non c'era Mike.
"Hey ragazzi buongiormo!"
"Ciao Bella"risposero distrattamente e notai che stavano fissando qualcosa, mi voltai anch'io e vidi Jessica e Mike litigare animatamente davanti a tutta la scuola.
"Ma che sta succedendo?"chiesi alquanto sconcertata.
"Mike non ci ha visto più quando Jessica stamattina si è presentata vestita come una poco di buono ed ha deciso di andare a parlarle perchè pensa che lei non sia cosi ma che lo faccia solo per dispetto a noi" mi rispose Angela continuando a fissare la scena.
"Jessica non è mai stata bene con voi"disse all'improvviso Edward e ci voltammo tutti e tre verso di lui.
"Che vuoi dire scusa?"chiesi.
"Una volta l'ho sentita parlare con Irina le stava chiedendo di intercedere per lei con Tanya perchè voleva entrare nel loro gruppo, non sopportava di stare nel vostro perché non riusciva a brillare come voleva, era gelosa di te Bella..."disse lasciandoci senza parole.
"Non è vero, eravamo amiche!"dissi.
"È quello che ho sentito, non so dirvi altro..."
"Se è come dici significa che Tanya non ha accettato la sua proposta altrimenti se ne sarebbe andata prima..."disse Eric
"Penso che sia così"rispose Edward.
"E perché ha deciso di accettarla proprio adesso?"chiese.
"Questo credo di saperlo io"s'intromise Angela.
"Tanya vuole a tutti i costi Edward ma lui era inavvicinabile, ora invece è diventato amico di Bella e Tanya vuole informazioni da Jessica su di lui..."
"E tu questo come lo sai?"chiesi.
"Hey sono capace anch'io ad origliare non solo il tuo amichetto qui!"disse facendoci ridere.
"Ma se anche fosse così, Jessica non sa nulla di Edward!"dissi.
"Questo lo sappiamo noi ma non Tanya, se è vero quello che dice Edward allora Jessica avrebbe fatto qualsiasi cosa per entrare nel loro gruppo e sapendo che Tanya aveva un debole per Edward, perchè da stupida che sono gliel'ho detto io, ha deciso di giocarsi questa carta."ci spiegò e in effetti tutto filava.
"Ho sempre pensato che la motivazione del vostro litigio fosse stata strana ma adesso tante cose quadrano."disse Eric ed annuii.
"Hai proprio ragione!"risposi e poi ci zittimmo perchè stava tornando Mike.
"Che nervi!!"disse sedendosi e sbattendo lo zaino a terra.
"Amico calmati!"cercò di tranquillizzarlo Eric.
"Non potete capire le cose assurde che mi detto..."
"Possiamo immaginarle, anzi dobbiamo spiegarti tante cose che riguardano Jess e che abbiamo scoperto grazie ad Edward!"disse Angela e poi gli raccontò tutto.
"Non ci credo ragazzi mi dispiace, Jess è sempre stata nostra amica, Edward neanche lo conosciamo perché dovremmo fidarci di lui?"
"Non ci stiamo fidando alla cieca Mike, abbiamo le prove!"disse Eric.
"Va bene mostratemele..."
"Te le ha mostrate Jessica, ha litigato con Bella per un motivo assurdo e poco dopo è entrata a far parte del gruppo di Tanya e si comporta come se non fosse più lei e questo sai perchè? Perché ci ha mentito praticamente da sempre, abbiamo sempre saputo che adorava stare al centro dell'attenzione ma pensavamo fosse solo un desiderio invece credo fosse una necessità di cui noi non ci siamo resi conto e che l'ha spinta a desiderare tutto questo!"disse Angela indicandola, era veramente una scena squallida, Jess con una gonna cortissima e una maglietta tutta scollata e trasparente mentre faceva l'oca in mezzo ad almeno sei ragazzi che sbavavano guardandole il seno.
"Non posso restare a guardare scusatemi!"disse Mike e se ne andò.
"Deve capire che non possiamo farci niente!"disse Eric.
"Scusate se mi intrometto ancora ma non lo capirà, non mi dite che non ve ne siate resi conto!"disse Edward e di nuovo ci voltammo verso di lui.
"Ma di che parli adesso?"chiesi e alzò gli occhi al cielo.
"Come fate a non vedere che è innamorato di lei?"chiese lasciandoci di nuovo senza parole.
"E questo da chi l'hai sentito?"chiese Angela facendolo ridere.
"Da nessuno, l'ho solo visto nei suoi occhi!"rispose.
"Mi piace questo ragazzo, benvenuto nel gruppo Edward!"disse Angela, sapevo che l'avrebbe accettato subito perchè anche se non sembrava Edward era un ragazzo molto profondo e Angela adorava le persone così.
"Benvenuto Edward!"disse anche Eric e gli feci l'occhiolino. 
Poi suonò la campanella e dovemmo entrare in classe dove ci aspettava il test di biologia.
 
 
 
 
Ciaoo a tuttiiiii , come state? =)
Che ne pensate del nuovo capitolo??
Siete contenti dei passi avanti che stano facendo i nostri protagonisti?
Bella sta già iniziando a sentire emozioni e sensazioni nuove ma ancora deve rendersi conto di cosa significa, è ancora convinta di essere molto legata sentimentalmente a Jacob.
Di Jessica invece che ne pensate? Non mi è mai piaciuto particolarmente questo personaggio e probabilmente si nota xD
Vi ringrazio come sempre del vostro appoggio, in particolare ringrazio AleSwan e Jenny80_big per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite!
Pubblicherò presto il prossimo capitolo!
Bacii
Fannyy24

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Capitolo 9
*** Cedere. ***


Capitolo 8
Cedere.
 
 
 
 Quel pomeriggio dopo studiato Edward ed io ci mettemmo sul divano a parlare di quello che era successo quella mattina.
"Perché non mi hai mai detto quello che sapevi di Jess?"
"Sinceramente?"annuii.
"Non volevo che ci rimanessi male, tu non hai mai fatto niente per far sentire Jessica inferiore e non era giusto che ti sentissi in colpa per una sua problematica" Edward era dolcissimo, metteva sempre il bene degli altri prima del proprio.
"Non riesco ancora a crederci..."
"A me dispiace più per Mike!"disse lui ed effettivamente aveva ragione.
"Ma tu sapevi di Tanya?"
"Intendi che ha un debole per me?"chiese ed annuii.
"Diciamo che me l'ha fatto capire qualche volta..."
"Che vuoi dire?"lo imbarazzava parlare di quella cosa ma ero troppo curiosa.
"Mi fa delle avances di tanto in tanto."
"Dai Edward non farti tirare le parole da bocca e sputa il rospo, voglio saperee"mi lamentai e rise.
"Sei una ficcanaso lo sai?"
"Sono solo curiosa"mi giustificai e sbuffò.
"Una volta...si è presentata in intimo nel bagno degli uomini ed ha cercato diciamo di...sedurmi!"disse e scoppiai ridere mentre lui era diventato praticamente bordeaux.
"Scusa, scusa"dissi quando mi calmai "e poi?"
"No adesso basta, sai anche troppo!"rispose e lasciai perdere.
"E tu Edward? Hai mai ceduto?"chiesi seria e speravo davvero in una risposta negativa.
"Perché ti interessa tanto?"
"Perche siamo amici no?"
"Si ma io non ti chiedo quello che fai con il tuo ragazzo!"ci credo di Jake non parlavamo quasi mai , anzi in realtà mai.
"Ma Tanya non è la tua ragazza!"ribattei.
"No okay? Non ho fatto sesso con Tanya! Sei contenta ora?"chiese arrabbiato alzandosi dal divano e mettendosi di spalle.
"Mi dispiace non volevo farti arrabbiare!"
"Allora non avresti dovuto insistere!"disse senza guardarmi, non sopportavo che non mi guardasse, era dai suoi occhi che io capivo quello che provava.
"Hai ragione, ti prego Edward scusa..."dissi alzandomi e facendolo voltare, ci trovammo cosi faccia a faccia, i nostri nasi a pochi centimetri di distanza mentre ci guardavamo negli occhi, non era la prima volta che capitava una situazione del genere ed avevo paura di quei momenti perché sentivo un'elettricità tra di noi che non doveva esserci tra due amici, eravamo sicuramente attratti ma non tanto fisicamente quanto mentalmente e quella era la cosa peggiore. Mi accarezzò una guancia e chiusi gli occhi, non mi resi conto che a differenza delle altre volte  in quel momento desideravo che mi baciasse e percepivo il suo stesso desiderio nei miei confronti e probabilmente sarebbe successo se mio padre non fosse entrato nella stanza interrompendoci.
"Bellaa sei qui?"ci allontanammo immediatamente ed ero sicura che mio padre non avesse visto niente.
"Ciao papà!"
"Salve capo Swan!"
"Ciao Edward, avete finito di studiare?"
"Si ed io stavo per andare"disse Edward.
"Bella tu ceni qui?"
"No papà, stasera esco con i ragazzi....tu vieni?"chiesi ad Edward che annuì, il mio cuore batteva ancora all'impazzata per quello che era successo pochi minuti prima.
"Okay allora ci vediamo dopo..."
"Ti passo a prendere?"
"Va bene"risposi e lo accompagnai alla porta, eravamo imbarazzati ma quella sera gli avrei parlato, non volevo perdere la sua amicizia ci tenevo troppo a lui oramai quindi dovevamo risolvere quella situazione. Non appena se ne fu andato stavo per chiudermi in camera mia per preparami ma mio padre mi fermò.
"Bella possiamo parlare?"chiese ed annuii.
Ci sedemmo sul divano e mi prese le mani.
"Che succede tesoro?"
"Niente perché?"
"Ti conosco Bella, dimmi la verità provi qualcosa per Edward?"chiese lasciandomi basita.
"Ma che dici papà? Siamo solo amici!"
"Non è quello che sembrate dall'esterno!"
"Io amo Jacob!"dissi convinta ma oramai non ero più così sicura.
"Questo lo so piccola ma devi sapere che ci sono tanti tipi di amore, tu e Jake siete sempre stati insieme ed eravate praticamente fratelli, questi tipi di legame  sono così forti che spesso vengono scambiati per amore ma l'amore che si prova verso un fidanzato è un po' diverso...tu riesci a distinguerli?"ma che stava dicendo? Non era affatto come diceva lui, io non amavo Jake come un fratello, oppure si?
"Si papà li distinguo e posso assicurarti che per me Jacob è tutto, un fratello, un amico, un fidanzato e molto altro ed io non ci rinuncerò!"risposi.
"Sappi che anche se voglio bene a Jacob come un figlio TU sei mia figlia ed io voglio solo la tua felicità! Per me conta solo quella!"
"Non posso far soffrire Jake, non se lo merita."
"Sono d'accordo ma neanche tu meriti di soffrire."
"Ma io non sto soffrendo!" protestai.
"Questo solo perché non hai ancora la reale consapevolezza dei tuoi sentimenti..." perché dovevo avere un padre cosi saggio??
"Sta tranquillo papà, so cosa provo! Ora vado a prepararmi che è tardi! Ti voglio bene"dissi andandomene.
"Te ne voglio anch'io"sussurrò ma lo sentii ugualmente.
 
Mio padre mi aveva messa completamente in crisi, tutto quel discorso sui diversi tipi di amore mi aveva davvero mandata in confusione. Cercai di non pensarci ma era difficile, mi feci un bagno caldo e mi preparai con calma, indossai un vestitino blu elettrico con una giacca beige abbinata alle scarpe, mi truccai, sistemai i capelli e fui pronta. Non me ne resi conto ma era tardissimo, Edward mi stava aspettando da almeno venti minuti per non parlare di tutte le telefonate che non avevo sentito persa nei miei pensieri. Salutai i miei e corsi fuori.
"Hey finalmente! Pensavo non venissi più..."disse.
"Scusa ho fatto davvero tardi, andiamo?"
"Si certo andiamo!"rispose.
Eravamo soliti chiacchierare in macchina ma quella sera non ne avevo nessuna voglia, ero troppo combattuta tra quello che avrei voluto fare e quello che avrei dovuto fare quindi misi un po' di musica e mi persi nei miei pensieri guardando fuori dal finestrino. Quando arrivammo neanche me ne accorsi, Edward parcheggiò e mi guardò.
"Tutto bene?"chiese facendomi sobbalzare.
"Si, tutto bene"risposi sorridendogli.
"Va bene andiamo"disse scendendo dalla macchina e venendomi ad aprire la portiera.
"Grazie"sussurrai.
Entrammo nel locale dove c'erano già Eric ed Angela ad attenderci.
"Scusate il ritardo ragazzi è colpa mia!"dissi.
"Non avevamo dubbi su questo!"rispose Eric.
"Mike?"
"Non se la sentiva di venire..."disse Angela ed annuii.
Ci accomodammo ed iniziammo a parlare del più e del meno, dopo pochi minuti ordinammo da bere e la serata passò tranquilla tra chiacchiere e risate ma io non riuscivo a togliermi dalla testa il discorso di mio padre.
"Vado a prendere un po' d'aria, scusatemi ragazzi!" dissi e uscii, avevo bisogno di tranquillizzarmi. Sentii la porta aprirsi e sapevo già chi fosse, senza dire niente mi porse il pacchetto di sigarette, ne presi una e la accesi.
"Bella? Volevo scusarmi con te per oggi, non accadrà più, è stato solo un momento di defiance. So che ami Jacob e lo rispetto e so anche che siamo amici e va bene così davvero."disse e in teoria sarei dovuto essere contenta di quelle parole ma in realtà non lo ero. Desideravo quel bacio quanto lui e non potevamo tornare indietro.
"Non voglio perderti Edward!"dissi con le lacrime agli occhi, mi  voltò versò di lui e mi strinse tra le braccia. Non mi ero mai sentita così bene come in quel momento, mai avevo provato tutto quello con Jake e mi dispiaceva ammetterlo ma forse mio padre aveva ragione, come sempre d'altronde.
"Non mi perderai te lo giuro Bella!"disse e non riuscii più a trattenere le lacrime che gli bagnarono il collo.
Quando mi fui calmata sciolse l'abbraccio e mi guardò negli occhi.
"Va meglio?"chiese dolcemente ed annuii.
"Torniamo dentro di va?"
"Si" rientrammo e senza accorgermene lo presi per mano, a differenza di quello che mi aspettavo non mi rifiutò anzi mi strinse la mano e tornammo al tavolo.
"Tutto bene?"chiese Angela ed annuii.
"Qui invece un po' meno!"disse Eric guardando un punto del locale, ci voltammo anche noi e vedemmo il gruppo di Tanya seduto a qualche tavolo di distanza dal nostro. Ovviamente c'era anche Jessica con loro, vestita in un modo assurdo.
"Ignoriamoli!"disse Angela e tornammo alla nostra serata.
Dopo un po' squillò il cellulare di Edward che si scusò e rispose. Da quello che avevo capito era il fratello.
"Non lo so Emmett un attimo che chiedo..."disse e si rivolse a noi.
"Ragazzi vi dispiace se ci raggiunge mio fratello?"
"No, nessun problema!"rispose Angela e Edward guardò me che annuii, mi faceva piacere conoscere Emmett.
"Ok Emmett a dopo allora!"disse e riattaccò.
Ad un certo punto sentimmo delle urla, ci voltammo e vedemmo Jessica litigare con Rosalie.
"Basta non ne posso più, o lei o me!"disse Rosalie guardando Tanya.
"Rose su siediti!"disse quest'ultima.
"No basta Tanya, non la sopporto più me ne vado!"urlò alzandosi e andando fuori dal locale. Ci guardammo sconvolti, Rosalie era sempre stata il punto di riferimento di Tanya , la sua per così dire beta e non riuscivamo a credere che Jessica fosse riuscita a farla fuori dal gruppo.
"Avete visto?"chiese Angie.
"Era impossibile non farlo!"rispose Ed.
"Non ho parole!"dissi distrattamente.
"Bella vieni un secondo con me?"chiese Angela.
"Certo!"aveva sicuramente notato il mio strano atteggiamento e voleva parlarne da sole.
Ma quando uscimmo fuori trovammo Rosalie in lacrime e ci avvicinammo.
"Va tutto bene?"chiesi.
"Lasciatemi in pace!"rispose singhiozzando.
"Ci dispiace per Jessica"disse Angie.
"È solo una stronza poco di buono"disse e non potevamo darle tutti i torti.
"Ti va di unirti a noi?"chiesi ed Angela mi guardò spaesata, Rosalie ci odiava da sempre senza alcun motivo e non avrei dovuto farle quella proposta ma mi ero fatta prendere dalla situazione.
"Dite davvero?"annuii.
"Ma vi ho sempre trattato male!"
"Perché non ci hai mai conosciuto davvero!"risposi.
"D'accordo, vado un attimo al bagno a sistemarmi e vi raggiungo"disse ed entrò.
"Ma sei impazzita?"chiese Angela.
"Scusa non so che mi è preso!"risposi sincera.
"Oramai il danno è fatto, andiamo ad avvisali per lo meno!"disse e rientrammo.
Dicemmo ai ragazzi quello che era successo ed ebbero più o meno la reazione di Angela.
"Mi dispiace ragazzi è che l'ho vista piangere ed io lo sapete come sono no?"
"Si la paladina della giustizia!"disse Eric facendoci ridere mentre Edward mi guardava con uno strano sguardo.
"Che c'è?"gli sussurrai.
"Niente"
"Perché mi guardi cosi?"
"Ne parliamo dopo"disse indicandomi Rosalie che si avvicinava a noi.
"Ciao ragazzi!"salutò, sembrava un agnellino niente a che vedere con la Rosalie che conoscevamo noi.
"Vieni siediti"dissi e notai che Tanya  ci fissava con disprezzo. Ci aspettava un lunga serata!
Continuammo a chiacchierare ed io ogni tanto cercavo di integrare Rosalie nella conversazione, dopo una mezz'oretta ci raggiunse anche Emmett e fummo al completo. Entrammo immediatamente in sintonia, era davvero simpatico e ci faceva morire dal ridere, notai anche che guardava spesso Rosalie ma non riuscivo a vedere un ragazzo come Emmett accanto ad una come Rosalie.
Verso mezzanotte decidemmo di tornare a casa, salutammo Emmett che riaccompagnò a casa Rosalie ed Angela e Eric.
 In macchina il mio stomaco brontolò dato che ero andata avanti tutta la sera con patatine e noccioline.
"Andiamo a mangiare qualcosa? Sto morendo di fame anch'io!"
"Vorrei tornare a casa se non ti dispiace"dissi e annuì.
"Posso chiederti perché mi hai guardato in quel modo prima?"chiesi riferendomi al locale.
"Perché anche se i tuoi amici ti prendono in giro per il tuo modo di fare, io adoro come sei, non ci hai pensato neanche un attimo ad invitare Rosalie con noi nonostante non ti avesse mai sopportata! Penso che tu sia davvero una persona splendida..."rispose ed io non dissi più nulla, avrei solo voluto abbracciarlo in quel momento e ringraziarlo per quelle parole ma non mi sembrava il caso dopo quello che era successo quel pomeriggio.
Quando fummo sotto casa mia, Edward stava per salutarmi ma lo fermai.
"Ti faccio un panino ti va?"chiesi ed annuì.
Non volevo anche separarmi da lui, nonostante sapevo che sarebbe stato meglio lasciarlo andare.
Parcheggiò ed entrammo in casa, era tutto in silenzio dato che i miei già dormivano e la tensione era palpabile. Preparai due panini ,ci sedemmo in salotto e accesi la TV abbassando la voce per non svegliare i miei.
"Mi sono divertito stasera!"
"Si, tuo fratello è fantastico!"risposi e poi ricademmo nel silenzio.
Non sapevo che fare, cosa dire e neanche dove guardare così fissavo la televisione senza dire una parola.
"Bella non va bene così!"
"Come scusa?"
"Ti ho detto che mi dispiace per oggi...non ignorarmi!"disse guardandomi ma non mi voltai perché sapevo che se l'avessi fatto il desiderio di baciarlo sarebbe tornato anche se in realtà non era mai andato via.
"Non ti ignoro Edward."
"Ma se non mi guardi neanche! Ti prego non essere arrabbiata con me, ti ho detto che non si ripeterà più!"
"Ma non capisci che non sono arrabbiata?"chiesi guardandolo anch'io.
"E allora che hai?"non risposi.
"Vabbè io vado!"disse alzandosi e fu in quel momento che mi scattò qualcosa dentro, non volevo che andasse via soprattutto ora che era arrabbiato. Mi alzai anch'io e si voltò verso di me, ci guardammo, sapevo che lui non avrebbe fatto nulla perché me l'aveva promesso e mi fidavo purtroppo però non potevo fidarmi di me stessa. Le sensazioni che provavo erano troppo forti e non potei fare altro che cedere, mi avvicinai e appoggiai le labbra sulle sue, non mi mossi gli diedi il tempo di tirarsi indietro ma lui mi strinse e mi baciò con un desiderio e una passione che mi stavano sciogliendo. Baciarlo per me era come respirare una boccata d'aria fresca, dopo settimane che avevo represso quel bisogno adesso potevo dargli sfogo e mi sentivo bene, felice, leggera ed eccitata. Approfondì il bacio, le nostre lingue s'incontrarono ed iniziarono a danzare insieme, non avrei mai voluto smettere. Ci staccammo dopo un po' per assenza di ossigeno. Appoggiò la sua fronte alla mia ed io volevo piangere e ridere contemporaneamente, ero felice per quello che era successo ma mi sentivo tremendamente in colpa e soprattutto confusa.
"Scusa, non so che mi è preso..."
"Ti sei pentita?"
"No"risposi immediatamente.
"Ti avevo promesso che non sarebbe accaduto più!"disse 
"Io però non ti avevo promesso niente ed era di me che non mi fidavo, non di te!"
"Adesso che si fa?"chiese ma io non ne avevo la più pallida idea.
"Non lo so Edward, sono in totale confusione, fino a stamattina ero convinta di amare Jacob, poi mio padre che mi fa i discorsi sui vari tipi di amore e adesso questo...io non ci sto capendo più nulla!"dissi sedendomi sul divano e prendendomi la testa tra le mani.
Si sedette di fronte a me e mi prese le mani.
"Prenditi tutto il tempo che vorrai, qualsiasi cosa deciderai io sono qui!"
"Pensi di riuscire ad essere ancora mio amico dopo questo?"
"Non lo so, so solo che ci voglio provare! Tengo tantissimo a te e neanch'io voglio perderti."
"Non possiamo tornare indietro..."dissi.
"No, ma possiamo andare avanti!"
"Che provi Edward? Ti prego dimmelo!"lo supplicai in lacrime.
"Se vuoi sapere se ti amo quanto Jacob o se ti renderò felice quanto lui non posso dirtelo perché non lo so!"rispose capendo che era quello che volevo sentirmi dire.
"Ho bisogno di stare un po' da sola!"
"Va bene, però non scomparire okay? Preferisco che ne parliamo! Ti vengo a prendere domattina!"disse ed annuii. Ci salutammo restando lontani per evitare altri danni e se ne andò. Andai in cucina presi qualcosa per il mal di testa, ogni tanto mi capitava di avere ancora fastidi dopo la botta presa a causa di Josh e mi misi nel letto restando sveglia tutta la notte a pensare a quel bacio stupendo con Edward.
 
 
 
 
Ciaooo a tuttiiiii??
Avete visto che sorpresona che vi ho fatto???
Non so voi ma io adoro questo capitolo, non vedevo veramente l'ora di pubblicarlo, ovviamente Bella adesso è ancora molto confusa ma direi che Edward sta iniziando a conquistarla del tutto!!
Vi prego aspetto con ansia le vostre recensioni, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!
Grazie a tutti che continuate a seguirmi, sono veramente contenta, in particolare ringrazio AleSwan, Jenny80-big, De Anna e AlmaRed per aver recensito il capitolo precedente ed anche carmen16 che non ho potuto ringraziare nel capitolo precedente.
Inoltre ringrazio a tutti coloro che hanno inserito la ff tra le seguite, le ricordate e le preferite.
A presto!
Baciii
Fannyy24
 

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Capitolo 10
*** Nuove consapevolezze. ***


Capitolo 9
Nuove consapevolezze.
 
 
 
 
Il giorno dopo i miei mal di testa erano peggiorati tanto anche a causa della notte insonne.
"Papà?"lo chiamai vedendolo passare fuori dalla mia camera ed entrò.
"Buongiorno!"
"Buongiorno, non ce la faccio ad andare a scuola ho dei mal di testa tremendi, potesti avvisare Edward? Starà per arrivare!"
"Certo! Sei molto pallida..."
"Mi sento uno schifo!"risposi.
"Riposa ma oggi pomeriggio andiamo dal dottore va bene? É la seconda volta in tre settimane e non è normale!"
"Okay, però ti prego portami qualcosa per alleviarlo e lasciami al buio!"dissi rimettendomi sotto alle coperte.
Fece ciò che gli chiesi e mi lasciò sola. Sentivo che stava per scoppiarmi la testa, mi faceva così male che vomitai. Mia madre se ne accorse e mi aiutò a sciacquarmi e a rimettermi a letto.
Non riuscivo ad addormentarmi, dopo un po' sentii di nuovo la porta che si apriva, restai ferma perché il dolore sembrava aumentare ad ogni mio movimento.
Sentii il letto alla mia destra abbassarsi sotto il peso di qualcuno e una mano fresca sulla fronte, un vero toccasana.
Lentamente mi voltai trovando Edward accanto a me.
"Come ti senti?"
"Uno schifo!"risposi.
"I miei?"chiesi.
"Sono andati a lavoro, gli ho promesso che mi sarei occupato di te..."
"Ma devi andare a scuola!"
"Un giorno di assenza non fa male a nessuno!"non gli risposi, stavo troppo male però mi spostai per fargli un po' di spazio e si stese accanto a me, iniziò ad accarezzarmi i capelli ma non si avvicinò più di tanto ed io finalmente rilassata mi addormentai.
Non so dopo quanto tempo mi risvegliai, notai che mi ero spostata  ed ero appoggiata sul petto di Edward mentre lui continuava ad accarezzarmi probabilmente sovrappensiero. Non sapevo che fare se spostarmi, fare finta di dormire, chiedergli scusa, non lo sapevo, ero in panico. Alla fine decisi, mi misi a pancia in sopra e feci finta di svegliarmi in quel momento, stropicciandomi gli occhi, la testa pulsava ancora ma andava leggermente meglio.
"Buongiorno"disse sorridendo.
"Ciao"dissi ancora con la voce impastata dal sonno.
"Che ore sono?"chiesi.
"E mezzogiorno!"disse e spalancai gli occhi.
"Non e possibile!"
"E invece si..."
"Mi dispiace ti sarai annoiato da morire"dissi.
"Affatto, mi piace guardarti dormire"rispose facendomi imbarazzare.
"Smettila!"dissi e rise.
"Torno subito" mi alzai ed andai in bagno. Mi feci una doccia e mi cambiai anche se non di molto, dal pigiama passai ad un pantaloncino e una canotta. Ovviamente essendoci Edward scelsi uno dei pantaloncini più lunghi che avevo ma volevo comunque restare comoda. Tornai in camera ed Edward mi squadrò facendomi diventare rossa.
"M-mangiamo qualcosa?"chiesi ed annuì.
"Vado a preparare allora!"
"Non ce n'è bisogno"disse,
"Non mi dire che hai cucinato!"dissi divertita.
"Sarebbe stato impossibile dato che non potevo muovermi quindi no, ma ho ordinato qualcosa!"
"Ah...vabbè allora aspettiamo che arrivi!"dissi sedendomi di nuovo sul letto sempre più imbarazzata.
Accesi la tv e guardai un po' di telegiornale, non mi piaceva ma mio padre mi aveva fatto prendere l'abitudine a guardarlo almeno una volta al giorno.
"Bella?"
"Si?"
"Mi hai chiesto un po' di tempo da sola, quindi se preferisci torno a casa, volevo solo assicurarmi che stessi bene...tuo padre era piuttosto preoccupato stamattina!"
"Non voglio che te ne vada!"dissi solo sperando che non aggiungesse altro e fortunatamente lui annuì e basta.
Stavo troppo male quel giorno per combattere il mio istinto così mi appoggiai alla sua spalla ma lui mi spostò leggermente per potermi abbracciare e sorrisi, era davvero dolcissimo.
"Non sapevo ti piacesse il telegiornale!"
"Lo odio infatti!"
"E perché lo stiamo guardando?"
"È colpa di mio padre e delle sue teorie..."
"Dovrai spiegarmele queste teorie, prima quellla sui tipi di amore di cui mi parlavi ieri e oggi questa..."
"Semplice secondo lui l'informazione salva e libera quindi sin da piccola mi ha abituata a vedere almeno un telegiornale al giorno..."
"E l'altra invece?"non volevo rispondere, non ricordavo neanche di averla menzionata fortunatamente ci pensò il campanello a salvarmi.
"Te la spiegherò più tardi!"dissi sgattaiolando via, salva per un pelo.
Quando aprii la porta non riuscivo a credere ai miei occhi, Edward aveva praticamente ordinato tutto il ristorante italiano della città. Portai tutto dentro con l'aiuto di Edward che nel frattempo era sceso, ringraziai ma Edward non mi permise di pagare assolutamente nulla.
"Ma che hai combinato?"chiesi sconvolta.
"Non sapevo cosa preferissi, ogni volta adori ordinare qualcosa di diverso e ho preso un po' di tutto!"disse facendomi davvero emozionare, Edward era un ragazzo fantastico. Lo abbracciai per ringraziarlo e gli diedi un bacio sulla guancia anche se avrei voluto darglielo altrove ma mi contenni.
Apparecchiai la tavola ed iniziammo a mangiare.
"Mio padre vuole che io vada dal dottore oggi.."dissi.
"E ci andremo, ho già preso appuntamento con mio padre oggi pomeriggio!"
"Grazie per avermi avvisata!"dissi alzando gli occhi al cielo.
"Dai non te la prendere, tuo padre mi ha chiesto di farti fare una visita visto che soffri spesso di mal di testa ed io ho chiamato il mio per prendere appuntamento! Non pensavo ti desse fastidio..."
"Vedo che andate d'accordo tutti e due!"
"Be si, vogliamo entrambi la stessa cosa quindi credo sia per questo!"
"Cioè?"chiesi.
"Che tu stia bene...è questo l'importante per me!"
"Non pensavo potessi essere così sdolcinato!"dissi prendendolo in giro.
"Oh potrei esserlo molto di più!"disse facendomi ridere.
Quando finimmo di pranzare, avremmo dovuto studiare ma nessuno dei due ne aveva voglia così vedemmo un film sul divano abbracciati come fossimo due fidanzati e questa cosa da una parte mi rendeva felice dall'altra mi scombussolava sempre di più.
"A cosa pensi?"chiese vendendomi sovrappensiero.
"Un po' a tutto, mi sento un po' scombussolata..."
"Di cosa hai paura?"
"Di tutto, di lanciarmi in una cosa nuova che non comprendo, di far soffrire Jacob, te e di soffrire io! Vorrei tanto che qualcuno avesse il coraggio di prendere le decisioni al posto mio in questo momento..."dissi in tutta sincerità.
"Nessuno può decidere se non te..."
"Lo so ma non è semplice..."
"Sicuramente ma non lo è stato neanche per me quando ho deciso di aprirmi a te, anch'io mi sono lanciato in una cosa nuova...quello che sto provando a dirti è che non sempre nuovo significa peggiore..."
"Certo che no ma significa sconosciuto!"
"Le cose che non si conoscono bisogna scoprirle per evitare di rimanere con l'amaro in bocca per non averci neanche provato..."sicuramente aveva ragione però non era così semplice come la faceva lui.
Non ribattei, dovevo riflettere per conto mio nonostante i consigli sicuramente fossero utili ma lui era comunque di parte!
Quando finì il film mi disse di andarmi a preparare poiché suo padre ci aspettava in ospedale. Ci alzammo contemporaneamente e di nuovo ci ritrovammo faccia a faccia, nonostante io provassi ogni volta ad evitare quella situazione puntualmente si ricreava, riuscii a trattenermi ma non fu lo stesso per lui.
"Scusa"disse ed io non capii subito finché non si avvicinò e mi baciò, non lo allontanai anzi lo strinsi a me e approfondii il bacio, avevo bisogno di lui in quel momento, delle certezze che solo lui sapeva darmi e mi lasciai andare.
Mi prese tra le braccia stendendomi sul divano e mettendosi sopra di me, non ero preoccupata perché lo conoscevo abbastanza da sapere che non si sarebbe spinto oltre e se anche lo avesse fatto in quel momento probabilmente non avrei avuto la forza per tirarmi indietro ed era in quei momenti che mi faceva paura perché mi rendevo conto che era quello di cui avevo bisogno, di lui , delle sue carezze , dei suoi baci perché nonostante non volessi ammetterlo io mi stavo innamorando di Edward.
"Se non vuoi Bella fermami perché non ne ho la forza!"disse tra un bacio e l'altro ma non lo feci, non avrei mai potuto , come risposta invece lo strinsi di più a me. I baci da dolci stavano diventando passionali, ci desideravamo e non ce la facevano più a trattenerci. Introdussi le mani sotto alla sua maglietta accarezzandogli la schiena e in quello stesso momento sentimmo la porta aprirsi. Edward si alzò immediatamente e si sistemò i capelli tutti arruffati a causa delle mie carezze ed io feci lo stesso. Avevo il cuore che mi batteva a mille e il respiro corto. Mi guardò, mi sorrise e feci lo stesso ma quello stesso sorriso mi morì sulle labbra quando dalla porta oltre a mio padre entrò Jacob.
"Jake! Che ci fai qui?"chiesi.
"Che bella accoglienza!"disse sarcastico.
"Tuo padre mi ha detto che sei stata poco bene, ancora mal di testa?"chiese ed annuii, era ancora vicino alla porta e non aveva visto Edward, guardai mio padre che probabilmente aveva capito tutto prima di me.
Si avvicinò per darmi un bacio ed io all'ultimo secondo mi girai così da permettergli di baciarmi una guancia, non potevo baciarlo ora che avevo ancora il sapore di Edward sulle labbra. Fu in quel momento che vide Edward, dovevo fare qualcosa.
"Jake ti presento Edward! Edward lui è Jacob" li presentai cercando di essere il più naturale possibile. Edward educatamente gli porse la mano e Jake dopo un attimo di esitazione gliela strinse.
"Jake scusa ma devo andare a prepararmi, ho un appuntamento col dottore!"dissi.
"Posso accompagnarti?"chiese a quel punto non sapevo davvero cos'altro fare.
"Va bene io vado, Bella avviso mio padre che state arrivando!"disse, lo guardai con un sguardo pieno di scuse e se ne andò.
"Adesso me lo dai un bacio?"chiese avvicinandosi.
"Jacob per favore siamo in ritardo!"dissi sciogliendo l'abbraccio e correndo in camera mia. Ma cosa stavo facendo? Dovevo parlare con Jacob, non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi come potevo fingere di essere la sua solita Bella?
Mi preparai e andai in ospedale, chiesi a mio padre di accompagnarci perché non volevo rimanere sola con Jacob, ero cattiva ed ingiusta ma non riuscivo a fare altro. Arrivammo in ospedale dove il dottor Cullen ci stava aspettando, non mi chiese di Edward e gliene fui grata, chissà cosa gli aveva raccontato Edward e cosa pensava di me vedendomi con Jake. Mi fece una visita molto accurata e degli analisi assicurandomi che i risultati sarebbero arrivati in un paio di giorni. Quella visita era durata un'eternità ed io ero molto più ansiosa senza Edward ma fortunatamente finì e tornammo a casa dove era arrivata anche mia madre che era tornata da lavoro. Abbracciò Jake come al solito e senza chiedermi nulla lo invitò a cena, lei non avrebbe accettato facilmente se io avessi lasciato Jacob , stravedeva per lui. Fu una serata lunga e difficile, Jake propose anche di rimanere a dormire da me ma rifiutai dicendo che avevo mal di testa e che avevo bisogno di stare sola al buio e riposare, il che era vero ma il motivo vero per cui non volevo che rimanesse era ovviamente Edward. Quando se ne fu andato salutai anche i miei ma prima di andarmene in camera abbracciai mio padre, tanto aveva capito tutto ed io avevo bisogno di lui.
"Scusa papà..."sussurrai per non farlo sentire alla mamma.
"Sii felice Bella"disse invece lui e mi si riempirono gli occhi di lacrime così corsi in camera, mi misi a letto ma mi addormentai dopo tanto.
 
 
 
Edward
Erano settimane ormai che Bella ed io trascorrevamo tantissimo tempo insieme, eravamo diventati amici cioè quello che lei desiderava ma a volte era così difficile, io la amavo e alcune volte mi sembrava di uscire fuori di testa da quanto desideravo stringerla a me e baciarla, non ce la facevo più. Ma mai mi sarei aspettato che sarebbe stata lei a fare il primo passo, quando mi ha baciato la prima volta ero così felice che mi sembrava che mi stesse scoppiando il cuore. Se non fosse arrivato il padre quel giorno Dio solo sa cosa sarebbe successo su quel divano, io la desideravo tantissimo e da quello  che avevo capito   per lei era lo stesso, non riuscivamo più a trattenerci e a fare finta di niente e neanche capivo perchè lo facevamo. Capivo la sua titubanza e confusione ma ormai era chiaro ad entrambi che non potevano più fare finta di nulla! Ero convinto che oramai si fosse arresa e che volesse stare con me ma vedere Jacob  il giorno prima e soprattutto guardarla mentre se ne andava con lui aveva fatto crollare tutte le mie certezze, Bella aveva un fidanzato ed io per lei non ero niente se non un ragazzo verso cui provava una forte attrazione. Restai chiuso in camera mia tutta la serata e scesi solo per chiedere a mio padre della visita di Bella, mi disse che i risultati delle analisi sarebbero arrivati entro un paio di giorni e mi richiusi nella mia stanza per tutta la sera senza mangiare e il giorno dopo non andai neanche a scuola. Avevo voglia di vederla certo ma non volevo sapere cosa fosse successo tra lei e Jacob, non volevo sentirmi dire che non ce la faceva a lasciarlo e che dovevamo dimenticare quello che era successo tra di noi perché sapevo che non ci sarei mai riuscito. Era dal primo giorno in cui l'avevo vista a scuola che provavo qualcosa per lei e quando me la ritrovai davanti in quella biblioteca non potevo crederci! Amavo tutto di lei...il suo sguardo, il suo sorriso, la sua sincerità e spontaneità ed era per questo che cercavo di starle lontano perché sapevo che mi avrebbe conquistato completamente. Ed ora pagavo le conseguenze delle mie scelte, ero sicuro che Bella non ce l'avrebbe fatta a lasciare Jacob e non perché non avessi fiducia in lei ma perché Bella non si sarebbe mai perdonata  il fatto di far soffrire una persona a cui teneva molto. Mi ero lasciato andare con la persona giusta, ne ero sicuro, perché non avrei mai trovato un'altra ragazza come lei ma il destino ci aveva remato contro mettendo sul suo cammino un altro ragazzo prima di me. Restai a letto per gran parte del giorno, Esme mi portò qualcosa da mangiare e mi misi a guardare un po' di televisione per non pensare ma non era possibile, Bella mi era entrata dentro e sarebbe stato difficile se non impossibile dimenticarla.
 
 
 
 
Ciaooo a tuttiii, che ne pensate??
Bella ha una nuova consapevolezza, si sta innamorando di Edward, ma che ne sarà di Jacob?
Continua ad essere molto confusa e nonostante abbia capito di amare Edward è molto combattuta sul da farsi, innanzitutto perché vuole molto bene a Jake e non vuole farlo soffrire ma ha anche paura di soffrire lei stessa, è tutto nuovo ciò che sta vivendo, quindi credo sia comprensibile la sua titubanza!
Jacob si fida ciecamente di Bella, è davvero convinto che non gli farebbe mai del male ma cosa accadrà quando scoprirà tutto?
Charlie invece è sempre e comunque dalla parte di sua figlia, è più una sorta di migliore amico che di padre mentre Renèe tiene tanto a Jake, come la prenderà quando scoprirà il tradimento di Bella?
Spero tanto che il capitolo vi piaccia, grazie a tutti coloro che leggono la mia ff, in particolare a AleSwan, AlmaRed, Carmen16 e Jenny80_big per aver recensito il capitolo precedente e a tutti coloro che hanno inserito la ff tra le seguite, le preferite e le ricordate!
Un bacione a tuttiii
A presto!
Fannyy24

 

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Capitolo 11
*** Un pomeriggio indimenticabile. ***


 
Capitolo 10
Un pomeriggio indimenticabile.
 


Bella
Avrei voluto che Edward fosse venuto a prendermi ma non lo fece così presi la macchina ed andai a scuola, salutai i miei amici e cercai Ed ovunque ma quel giorno non si presentò. La giornata sembrò interminabile e finite le lezioni decisi di andare a casa sua, avevo bisogno di parlargli, di dirgli quello che sentivo. Non ero mai stata a casa sua ma sapevo dove abitasse così mi ci recai.
Parcheggiai e con le mani tremanti suonai il campanello, venne ad aprirmi una bellissima donna, doveva essere Esme.
"Salve signora, sono Isabella Swan!"
"Ciao Bella! Finalmente ti conosco, sei la figlia del capo Swan giusto?"chiese con un sorriso dolcissimo.
"Esatto"risposi cordiale.
"Carlisle ed Edward mi hanno parlato molto di te, ma non stare qui sulla porta, vieni entra"disse facendomi accomodare.
"In realtà cercavo Edward, è in casa?"chiesi.
"Si ma è una giornata no, sta chiuso in camera sua da ieri sera!"rispose e mi dispiacque molto perché sapevo che era tutta colpa mia.
"Vieni ti accompagno"disse e annuendo la seguii.
Avevano una casa davvero molto bella, era grande ,luminosa , spaziosa, veramente fantastica. Mi complimentai con Esme che mi disse di averla arredata lei stessa. Arrivammo davanti alla camera di Edward ed Esme bussò.
"Edward hai una visita!"disse.
"Esme non ora..."rispose e stavo per andarmene ma Esme mi fermò.
"Entra ugualmente, credo che gli farà piacere!"sussurrò e se ne andò.
Bussai ed aprii la porta che fortunatamente non era chiusa a chiave.
"Esme ho detto di no!"disse ma si bloccò nel vedermi. 
"Ciao Edward!"
"Bella...che ci fa qui?"chiese sorpreso ma non dispiaciuto come mi aspettavo.
"Non sei venuto a scuola, non hai avvisato ed io....avevo veramente bisogno di parlarti!"risposi ma tremavo, ero molto tesa.
"Entra"disse e mi avvicinai.
"Io...volevo scusarmi per ieri...'
"Non ti preoccupare ho già capito!"
"Cos'hai capito?"
"Hai scelto di restare con Jacob e mi va bene ma ho bisogno di un po' di tempo per dimenticare quello che è successo, ma tranquilla non dimenticherò la mia promessa, saremo sempre amici!"
"Non hai capito proprio niente allora!"dissi un po' infastidita che avesse tratto troppo velocemente le conclusioni sbagliate.
Feci un lungo respiro e mi sedetti sul letto di fronte a lui.
"Non è facile per me quindi cerca di ascoltarmi senza interrompermi!"dissi ed annuì.
"Ieri mi hai detto che non sempre sconosciuto significa peggiore e che nella vita bisogna rischiare, ti dico subito che per me non è facile, Jake ed io siamo cresciuti insieme, mai avrei pensato che potessimo innamorarci ma è successo perché nonostante tutto io Jacob lo amo Edward e tu questo devi capirlo."
"L'avevo già capito!"disse.
"Avevo detto senza interrompermi!"
"Scusa"
"Dicevo...io amo Jacob ma mentirei se ti dicessi che non provo qualcosa per te e posso mentire a chiunque ma non a me stessa, ovviamente non è la stessa cosa, non si possono provare gli stessi sentimenti per due persone così diverse e grazie ad un piccolo aiuto ho capito che non provo per Jacob quello che si dovrebbe provare per un fidanzato, mi butterei sotto ad un tram per lui sia chiaro ma quando sto con te sento delle cose, delle vibrazioni, un'elettricità mai sentita prima d'ora. Quando stiamo insieme io sono felice Edward e...non voglio o meglio non posso rinunciarci, ho bisogno di tutto questo perché credo di essermi innamorata di te Edward."disse e vidi un bagliore nei suoi occhi che non avevo mai visto.
"Ma devi darmi tempo, non voglio che Jacob soffra e voglio fare le cose nel modo giusto!"
Si avvicinò e mi prese il viso tra le mani.
"Faremo come vuoi tu, prenditi il tempo necessario..."disse con un sorriso enorme, era felice e anch'io lo ero perché finalmente avevo esternato i miei sentimenti per lui. Si avvicinò piano e mi baciò, non era un bacio passionale come le altre volte ma dolce , sentito e intrinseco d'amore. Fu proprio in quel momento che capii di aver preso la decisione giusta! 
Trascorremmo la maggior parte del pomeriggio così a coccolarci ed io non ero mai stata così bene anche se avevo paura di tutto quello che stavo provando, infondo erano sensazioni nuove per me. Chiacchierammo molto come al solito e avrei voluto che il tempo si fermasse, iniziavo a pensare davvero che fossimo fatti l'uno per l'altro, tutto di lui mi faceva impazzire, la sue carezze, il suo sfiorarmi distrattamente mentre parlava, era come se avesse bisogno costantemente del contatto con me ed io non potevo che esserne felice.
Per non parlare dei sui baci, sempre dolci, ogni volta che si avvicinava il mio cuore iniziava a battere così forte che temevo che potesse uscirmi dal petto...mai avevo provato delle sensazioni così intense.
Ad un certo punto mi squillò il cellulare e per un attimo temetti che fosse Jake invece era Angela  che ci chiedeva se ci andava di uscire con loro e rispondemmo affermativamente.
"Ti va qualcosa da mangiare?"chiese ed annuii subito dato che non avevo pranzato.
Appena uscimmo dalla sua camera sentii un profumo incredibile, sembrava una torta e ci precipitammo in cucina.
"Ah siete qui!"disse Esme  vedendoci entrare e sorrise vedendoci per mano, non me ne ero neanche accorta e gliela lasciai subito.
"Avete fame? Ho appena sfornato una torta al cioccolato!"a quelle parole mi brillarono gli occhi, era la mia torta preferita ed Edward rise guardandomi.
"Anche Bella è bravissima in cucina!"disse facendomi diventare rossissima.
"Davvero? Che bello! Allora qualche volta dobbiamo cucinare insieme, in questa casa amano solo mangiare!"disse e risi.
"Certo ma non si aspetti chissà che...me la cavo semplicemente!"
"Oh nononono perché mi dai il lei? Ti sembro tanto vecchia!"
"Assolutamente no!"risposi e sorrise.
"Bene allora eliminiamo questo signora perché mi chiamo Esme e adoro il mio nome e poi dammi del tu. Intesi?"
"Va bene, grazie Esme."la conoscevo da poco ma mi sembrava davvero una persona fantastica e poi quella torta era squisita! Esme me ne diede due fette perché sosteneva che fossi troppo magra ed io le mangiai entrambe ma mi opposi alla terza perché stavo per scoppiare.
"Esme stasera usciamo con degli amici quindi non ceno a casa..."
"Devi proprio?"chiese.
"C'è qualche problema?"
"No nessuno!"rispose ma non era vero.
Dopo qualche minuto Esme chiese ad Edward di prenderle una cosa in garage ma a me sembrava tanto una scusa e non mi sbagliavo infatti!
"Bella devo chiederti un favore..."
"Certo, dimmi"
"Stasera torna Alice, la sorella di Edward..."
"Sì mi ha parlato tanto di lei! "dissi.
"Ecco vedi...lei vorrebbe fare una sorpresa ai fratelli e al padre, lo convinceresti a non uscire per favore?"chiese.
"Nessun problema ci penso io!"dissi e mi ringraziò poi tornò Edward.
Inviai un messaggio ad Angie per spiegarle la situazione ed avvisarla che non saremmo potuti andare.
"Bella a che ora stasera?"chiese Ed.
"Veramente sto parlando con Angela, Eric non sta molto bene quindi facciamo un'altra volta!"risposi in modo naturale ma ero una pessima bugiarda.
"Peccato! Vabbè facciamo qualcosa noi?"chiese e andai in panico, cosa m'inventavo ora?
"Perché non restate a cena qui? Preparerò una cena con i fiocchi!"propose Esme vedendomi in difficoltà.
"Che ne dici?"mi chiese Edward.
"Perché non rimani tu? È una cena in famiglia...noi ci vediamo domani..."risposi a bassa voce ma Esme mi sentì ugualmente.
"Non dire sciocchezze ! Sei la benvenuta!"disse e non potei fare altro che accettare e sorridere.
Ma dovevo assolutamente cambiarmi, innanzitutto ero in tenuta da scuola e poi avevo gli stessi vestiti da quella mattina. Così tornai a casa, mi preparai facendo un bel bagno caldo con tanti sali e indossai un vestitino informale ma carino al punto giusto verde smeraldo, un paio di tacchi non troppo alti e fui pronta. Avvisai i miei che sarei uscita ed Edward mi venne a prendere alle 19 in punto.
Quando arrivammo, casa di Edward si era popolata, c'era Emmett che non appena mi vide mi abbracciò nonostante ci fossimo incontrati una sola volta.
"Bellinaaa!!!! Come stai???"
"Bene! Tu invece?"
"A meraviglia! Anche grazie a te"rispose.
"Che vuoi dire?"
"Te lo spiego più tardi!"disse facendomi l'occhiolino.
Salutai il dottor Cullen e anche lui mi chiese di chiamarlo per nome e dargli del tu.
"Come va con i mal di testa?"chiese.
"Sto bene"
"Ti hanno mai detto che non si dicono bugie ad un dottore?"disse facendoci ridere tutti.
"Mamma ma a chi stiamo aspettando? Io ho fame!!"si lamentò Emmett.
"Sei sempre il solito"disse Edward dando inizio ad una lite scherzosa tra fratelli che mi divertì  molto.
"Va bene iniziamo ad accomodarci!"disse e ci spostammo nella sala da pranzo.
"Esme c'è un posto più!"disse Edward.
"Questo perché non consideri la tua sorellina adorata!" disse quella che doveva essere Alice entrando nella stanza.
Corsero tutti a baciarla, abbracciarla ed io mi sentii un po' fuori luogo.
"Alice ti presento Bella, Bella mia sorella Alice!"disse presentandoci.
"Piacere di conoscerti!"dissi.
"Il piacere è mio! Non ho mai conosciuto una ragazza di Edward!"disse sorridendo.
"Ali non cominciare per favore!"disse Ed sbuffando. In tutto questo io non riuscivo a smettere di pensare a Carlisle, chissà che idea si era fatto di me dopo che il giorno prima mi aveva visto con Jake.
Dopo essersi salutati ci mettemmo a tavola e cominciammo a mangiare, erano davvero una famiglia fantastica ed io stavo benissimo, Alice ci raccontò di tutto il tempo trascorso a Parigi ed era davvero molto interessante. Ad un certo punto mentre eravamo a tavola mi squillò il cellulare, era mio padre. Fissai lo schermo preoccupata, mio padre non mi chiamava quasi mai quando ero fuori.
"Tutto bene?"chiese Ed.
"Non lo so...è mio padre e solitamente non mi chiama mai, deve essere successo qualcosa!"sussurrai ma mi sentirono comunque perché eravamo vicini.
"Tranquilla Bella rispondi!"disse Carlisle.
"Scusatemi!"dissi alzandomi, uscii fuori al balcone e risposi.
"Papà che succede?"chiesi preoccupata.
"Bella c'è Jake, sta dando in escandescenza perché gli avevi detto che non stavi bene ed era venuto a trovarti ma non ci sei..."
"Digli che sono da Angela, inventati qualcosa!"dissi.
"L'ho fatto ma lui ha detto che vuole aspettarti!"
"Ma papà, sono a cena da Edward come faccio?"
"Non lo so, ma devi parlargli al più presto!"
"Lo farò te lo prometto perché non ne posso più!"
"Faccio il possibile per farlo andare via, ti faccio sapere!"
"Grazie papà sei il migliore ti voglio bene!"
"Non serve arruffianarmi mi devi un favore!"rispose riattaccando e tornai dentro.
"Chiedo scusa era urgente!"dissi e mi riaccomodai.
"Tutto apposto?"chiese Esme.
"Sì tutto apposto grazie..."
"Se devi andare ti accompagno."disse Edward.
"Non serve non ti preoccupare!"risposi sorridendo e si tranquillizzò.
Continuammo la cena in tranquillità, quando finimmo aiutai Esme a sparecchiare nonostante avesse cercato in tutti modi di convincermi a restare ferma e dopo fu il momento in cui Alice consegnò tutti i pensierini acquistati a Parigi.
Restammo ancora un po' a chiacchierare dopodiché i signori Cullen ci salutarono e si recarono a letto mentre noi ragazzi rimanemmo.
"Allora Bella, come hai conosciuto Edward?"chiese.
"Alice..."
"Tranquillo fratellino farò la brava!"disse facendomi ridere.
"A scuola!"risposi.
"Mmm...immaginavo qualcosa di più interessante "disse.
"Scusami Alice!"disse Edward mentre Enmett ed io ce la spassavamo.
"E quando vi siete messi insieme?"
"Non stiamo insieme..."rispose Ed ed io ci rimasi un po' male ma infondo era la verità, il mio fidanzato era un altro e mi stava aspettando a casa.
"Vogliamo andare Edward? Si è fatto piuttosto tardi!"annuì.
Salutai Emmett con un abbraccio.
"Torna a trovarci presto Bella!"
"Lo farò."
"Ciao Alice, è stato un piacere!"dissi e sorrise.
"Anche per me!"rispose e ce ne andammo.
 
In macchina ero un po' silenziosa, stavo riflettendo su tutto quello che era accaduto quel giorno.
"Va tutto bene?"chiese ed annuii.
"Che è successo con tuo padre?"
"Jacob, era a casa e voleva che tornassi!"
"Ma sei rimasta..."
"Sembra di sì!"dissi sempre senza guardarlo.
Arrivammo sotto casa mia, gli diedi la buonanotte e scappai dentro.
Stavo sbagliando tutto! Per tutto il giorno mi ero comportata come se Jacob non esistesse, avevo fatto la fidanzatina, la nuora e cognatina perfetta ma non c'era niente di perfetto in me; in realtà ero una bugiarda, un'egoista e stavo per ferire l'unica persona che non mi aveva mai fatto del male! Mi sentivo uno schifo! Edward mi inviò vari messaggi a cui non risposi, spensi il cellulare e andai a dormire per poter dimenticare tutto almeno per qualche ora!
 
 

Ciaoo a tuttii =)
Come state? Spero bene!
Finalmente Bella si è dichiarata e abbiamo assistito ad una bella cena con la famiglia Cullen che però non è proprio terminata nel migliore dei modi.
Vi dico subito che Bella non è pentita di aver detto ad Edward cosa prova ma si sente molto in colpa per quello che sta facendo a Jake ed Edward non l'ha aiutata con quella frase!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, come avete visto la famiglia Cullen adora già Bella, ora non ci resta che aspettare per vedere come andrà a finire tra i due e come reagiranno Jacob e Renèe.
Come sempre ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia, in particolare AleSwan, AlmaRed e Jenny80_big per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro che hanno inserito la ff tra le preferite, seguite e ricordate.
Un bacio a tutti!
A presto!
Fannyy24

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Capitolo 12
*** Libera di amare. ***


Capitolo 11
Libera di amare.
 
 
 
 
Il giorno dopo mi alzai con l'umore a terra! Dovevo assolutamente parlare con Jacob, la sera prima mi aveva inviato un messaggio in cui diceva di essere deluso e amareggiato, che ero cambiata e voleva sapere cosa mi stesse accadendo. Non potevo più aspettare così gli mandai un messaggio e decidemmo di incontrarci dopo la scuola.
Dopo essermi lavata e vestita scesi a fare colazione e trovai mio padre tranquillo a leggere il giornale, mia madre invece era su tutte le furie.
"Buongiorno"li salutai.
"Buongiorno tesoro"rispose papà.
"Buongiorno un corno! Dov'eri ieri?"chiese mia madre.
"Mamma ma che ti succede?"chiesi allibita.
"Mi succede che quel povero Jake è stato tutta la sera ad aspettarti e quando tuo padre ti ha chiamata avevi il cellulare spento!"gridò come una pazza.
"Non mi aveva avvertito che sarebbe passato e sono uscita!"risposi semplicemente ma continuò.
"Perché gli hai mentito? Gli avevi detto che non stavi bene!"
"Mamma basta! Non sono affari tuoi!"urlai anch'io e ci rimase male , non l'avevo mai risposta male prima d'ora.
"Me ne vado a scuola!"dissi e me ne andai senza neanche fare colazione.
Appena arrivai i miei amici mi raggiunsero e c'era anche Rosalie con loro, ormai non faceva più parte del gruppo di Tanya e non era così male come appariva quando stava con loro.
"Hey Bella! Sembri arrabbiata!"disse Angie, mi conosceva troppo bene.
"Lasciamo perdere guarda...ho discusso con mia madre!"risposi ma fortunatamente non mi chiese altro.
Salutai gli altri e dopo poco arrivò anche Edward che ci raggiunse.
"Ragazzi oggi vi va di andare al cinema?"chiese Mike.
Si era un po' ripreso dalla storia di Jessica anche se di tanto in tanto ancora litigavano.
"Non ci sono ragazzi mi dispiace!"
"Devi vederti con Jacob?"chiese Angie ed Edward s'irrigidì ma non volevo mentirgli quindi annuii.
"Perché non fai venire anche lui?"chiese Mike.
"Avevamo già un impegno, mi dispiace davvero ragazzi!"dissi e non insistettero più.
Suonò la campanella ed entrammo in classe, Edward mi trascinò facendomi sedere accanto a lui.
"Perché non mi hai risposto ieri?"chiese arrabbiato.
"Avevo il cellulare spento!"risposi.
"Bella io davvero non ti capisco!"
"Che c'è da capire Edward? Sto tradendo il mio fidanzato e mi sento uno schifo!"
"Credi che non sia difficile per me?"
"No Edward, sei bravo a far finta che non ci sia niente tra di noi!"dissi.
"E' per ieri vero? Perché ho detto ad Alice che non stavamo insieme? Tu non la conosci! Se non l'avessi fatto ti avrebbe riempito di domande..."
"Tranquillo infondo hai detto la verità!"
"No che non l'ho detta! Io voglio stare con te Bella!"disse guardandomi negli occhi.
"Lascia stare!"mi alzai dissi al prof che non stavo bene ed uscii. Angela mi seguì.
"Bella tutto bene?"
"No! Non va bene proprio niente!"dissi scoppiando a piangere e mi abbracciò.
Aspettò che mi calmassi, andammo fuori e ci sedemmo sull'erba.
"Ti va di raccontarmi tutto?"chiese ed annuii.
"Sto tradendo Jake..."dissi ma non mi sembrò sorpresa.
"Con Edward non è vero?"
"Come fai a saperlo?"
"Vi vedo...siete innamorati! Vi guardate, vi sorridete, non vi staccate mai! Non era difficile da capire..."
"Non credo che lui sia innamorato! Ed io sto buttando all'aria tutta la mia vita per lui!"
"Butteresti all'aria la tua vita se restassi con Jacob! Tu non lo ami Bella, non come dovresti almeno...state insieme per inerzia e non dovrebbe essere così! Se anche non dovesse andar bene con Ed credo che faresti comunque bene  a lasciare Jake perché non sei felice con lui..."
"Fino a l'altro giorno credevo di esserlo.."
"Perché non ti eri mai innamorata veramente, adesso sai cosa significa e credimi se ti dico che non potrai rinunciarci più!"aveva ragione e lo sapevo.
"Ci sto malissimo!"dissi.
"Lo so ma Bella devi essere coraggiosa e fare la cosa giusta! So che puoi farcela..."
"Grazie Angie"dissi abbracciandola.
"Puoi sempre parlare con me!"
"Lo so!" risposi.
 
Evitai Edward per tutto il giorno e finite le lezioni tornai a casa dove venne a prendermi Jacob.
"Ciao" lo salutai entrando in macchina.
"Ciao"rispose mettendo in moto.
"Dove vuoi andare a mangiare?"chiese ma avevo lo stomaco chiuso.
"Dove vuoi!"risposi.
Andammo in un ristorante nelle vicinanze, parcheggiammo, entrammo e ci accomodammo tutto in un religioso silenzio.
Avrei preferito andare da un'altra parte dove potevamo parlare tranquillamente ma non avevo voluto contraddirlo.
Ordinammo ed io presi solo un'insalata che ero sicura non sarei riuscita a mangiare.
"Posso sapere dov'eri ieri?"
"Angela aveva organizzato una serata a casa sua e dato che stavo meglio li ho raggiunti" mentii.
"E non potevi chiamare me? Cosi ci saremmo visti..."
"Non ci ho pensato okay? Non credo che dobbiamo farne un affare di Stato!"dissi.
"È proprio questo il problema! Tu non ci pensi Bella...il tuo primo pensiero ieri avrei dovuto essere io e invece non ti è interessato minimamente!"disse arrabbiato.
"Ti va di parlare fuori di qui?"chiesi e annuì.
Pagammo quello che avevamo ordinato ma non avevamo toccato ed uscimmo.
Facemmo una passeggiata in un parco lì vicino.
"Hai ragione Jake..."dissi.
"In che senso?"
"Sono cambiata ma non è affatto colpa tua! Tu sei stupendo e lo sei sempre stato ma io...credo sia meglio che ci lasciassimo! Purtroppo non provo più quello che credevo di provare e non puoi capire quanto faccia male ma non ci posso fare niente! Se fosse dipeso da me non avrei mai permesso che accadesse ma non ho potuto controllarlo purtroppo..."dissi e vidi dolore nei suoi occhi specchio dei miei.
"Mi stai lasciando?"
"Mi dispiace"
"Ti dispiace? No Bella! Per favore...non puoi! Siamo sempre stata una sola cosa noi due!"
"Ti prego Jake non rendere le cose ancora più difficili!"lo pregai.
"Dimmi la verità! Hai un altro?"chiese e mi sentii morire, dovevo mentirgli e risparmiargli almeno questo dolore o essere sincera? 
Il tempo che mi presi per pensare lo interpretò come una risposta affermativa.
"È Edward non è vero?"chiese infuriato adesso.
"Jake Edward non c'entra..."
"Allora chi Bella?"
"Nessuno! Io non ti amo più...e non è colpa di nessuno..."dissi e con quelle lo distrussi definitivamente distruggendo un po' anche me stessa.
"Vattene allora! E non farti vedere più..."disse e iniziai a piangere.
"Spero che un giorno riuscirai a perdonarmi..."dissi e me ne andai.
Casa mia era vicino quindi me ne andai a piedi, una volta arrivata mi chiusi in camera e piansi per ore.
Dovevo stare bene perché finalmente ero libera di amare Edward ma non era così! Stavo malissimo! Non riuscivo a togliermi dalla testa lo sguardo addolorato e deluso di Jacob.
E piangendo crollai addormentandomi. 
 
 
 
 
Edward.
Ero stato un vero coglione, come avevo potuto ferirla in quel modo? Aveva deciso di stare con me , mi aveva scelto nonostante il bene che volesse a Jacob ed io che avevo fatto? L'avevo allontanata ancora una volta...
Non volevo dire quella cosa, lo avevo fatto solo per evitare che Alice la bombardasse di domande spaventandola, adoravo mia sorella ma sapeva essere un po' troppo insistente e invadente a volte e non volevo che si sentisse sotto interrogatorio dato che comunque stava facendo una scelta difficile, volevo solo proteggerla e invece l'avevo ferita...ancora. 
Quando si presentò a casa mia il giorno prima dicendomi quelle cose ero sorpreso ma anche felice, mai avrei creduto che Bella potesse fare questo per me, aveva detto che si stava innamorando di me ed io non riuscivo davvero a crederci ma avevo rovinato tutto.
"Edward va tutto bene?"chiese Ali entrando nella mia stanza.
"No, non va per niente bene!"dissi arrabbiato.
"Che succede?"
"Ho rovinato tutto!Bella mi ha detto che si sta innamorando di me e ci siamo baciati...anche più di una volta!"
"Ma è stupendo Ed! "
"Si questo era ieri, prima che ti rispondessi che non stavamo insieme ...l'ho ferita Alice e ora non vuole parlarmi! Ha il cellulare staccato da ieri e oggi doveva pure vedersi con Jacob..."
"Jacob sarebbe il fidanzato?"chiese ed annuii.
Stette per qualche secondo in silenzio e poi sbottò.
"Io non capisco Edward!"
"Cosa c'è da capire?"chiesi.
"Che diavolo ci fai ancora qui, ecco cosa non capisco! E' stato solo un malinteso non puoi arrenderti così!"
"Ma che dovrei fare secondo te?"
"Be mi sembra che tu sappia dove abiti...perché diavolo non vai a parlarle?"chiese ed aveva ragione.
"E se avesse cambiato idea?"domandai spaventato da quella ipotesi.
"Oh insomma Ed ti ha detto che era innamorata, non è una cosa su cui si può cambiare idea!"aveva ragione di nuovo.
"D'accordo allora vado!"dissi alzandomi e sorrise.
"Grazie sorellina"le baciai una guancia e corsi fuori direzione casa di Bella.
 
 
 
 
Bella.
Mi risvegliai verso le 19 quando mio padre venne a chiamarmi per la cena.
"Bella va tutto bene?"avevo ancora gli occhi rossi e gonfi per il pianto.
"Non proprio!"
"Hai parlato con Jacob?"chiese ed annuii.
"Ma non mi sento come mi aspettavo..."dissi.
"E' normale che tu non sia felice ora Bella, Jacob nonostante tutto è importante per te "
"Non puoi capire il male che mi ha fatto vederlo soffrire per colpa mia!"
"Certo che posso capirlo tesoro ma passerà, col tempo anche lui si renderà conto che era meglio così per entrambi. Edward invece l'hai sentito?"
"No, ho spento il cellulare perché volevo stare sola."
"Va bene ma ora vieni a cena che sono sicuro che non hai neanche pranzato oltre a non aver fatto colazione!"disse.
"D'accordo" andai in bagno prima a sciacquarmi il viso e poi scesi in cucina.
Ignorai mia madre che continuava a fare l'offesa per quello che era successo la mattina e dopo cena io e mio padre andammo in salotto a vedere un film mentre lei stava al computer a fare non so che. Ad un certo punto suonarono alla porta e mia madre andò ad aprire.
"Buonasera signora Swan, Bella è in casa?"sentii e quella voce l'avrei riconosciuta tra mille.
"Edward non è un po' tardi?"chiese acida ed io guardai mio padre sbalordita.
"Ha ragione mi scusi ma ho davvero bisogno di parlarle..."corsi di la.
"Ci penso io mamma grazie"dissi arrabbiata e se ne andò.
Per evitare altre discussioni invece di farlo entrare uscii io e mi chiusi la porta alle spalle.
"Scusa non volevo fare arrabbiare tua madre!"
"Lasciala perdere! Stiamo litigando da stamattina e se l'è presa con te senza motivo!"
"Volevo sapere come stavi..."disse.
"Potrei stare meglio"risposi.
"Bella ascolta, mi dispiace tantissimo per ieri sera non avrei dovuto dire che non stiamo insieme ma temevo tutte le domande che avrebbe potuto farti Alice"si scusò ma non ero più arrabbiata, era una sciocchezza ma mi ero fatta prendere dalla tensione per via di Jake.
"Forse avrei preferito tutte le sue domande piuttosto che sentire quelle parole da te in quel momento che avevo bisogno di certezze per quello che stavo per fare..."risposi.
"Hai perfettamente ragione e mi dispiace tantissimo!"
"Fortunatamente la certezza l'ho trovata nei miei sentimenti..."
"Che vuoi dire?"
"Ho lasciato Jacob"
"E come ti senti ora?"mi fece piacere quella domanda perché Edward ogni volta mi dimostrava che metteva me prima di tutto, anche in quel momento invece di gioire per se stesso si preoccupava di come stavo io.
"Non benissimo, sapere che sta soffrendo per colpa mia fa male! Spero solo che un giorno trovi qualcuna che lo renda felice come non ho saputo fare io..."non mi rispose ma mi abbracciò ed io mi lasciai andare facendomi stringere. Si stacco un po' per baciarmi e finalmente sentii una sensazione nuova, quella della libertà, finalmente potevo baciare Edward senza sentirmi in colpa e ne ero davvero felice.
"Ora sarà meglio che io vada prima che tua madre si arrabbi di nuovo..."disse sorridendo ed annuii anche se avrei voluto che rimanesse con me.
"Buonanotte Edward"
"Buonanotte Bella"rispose mi diede un ultimo bacio e andò via.
Quando rientrai andai a salutare i miei per andare a dormire ma mia madre mi attaccò di nuovo.
"Che voleva Edward?"
"Sapere come stavo dato che stamattina a scuola non mi sono sentita bene..."risposi.
"Dimmi la verità Bella, stai tradendo Jake? Sai che non se lo merita!"
"Non sto tradendo proprio nessuno mamma! E sono veramente stufa delle tue accuse! E' la mia vita ed io faccio quello che mi pare, se voglio uscire senza avvisare Jake non è un tuo problema ma mio quindi basta !"mi stavo davvero arrabbiando.
"Tu non meriti un ragazzo come Jacob!"disse ferendomi davvero.
"Renèe per favore, stai esagerando"intervenne mio padre.
"E tu la giustifichi troppo Charlie! Ma non vedi come si sta comportando?"
"Basta tutti e due!" dissi non volevo che litigassero per colpa mia.
"Sai mamma pensavo che fossi dalla mia parte perché sono tua figlia ma vedo che non è cosi, comunque sta' tranquilla io non tradisco nessuno perché Jacob ed io ci siamo lasciati!"dissi sganciando la bomba e dopo un attimo di silenzio mia madre ricominciò ad urlarmi contro ma non l'ascoltai, mi chiusi in camera, misi le cuffiette del mio ipod e mi riaddormentai.
 
 
 
 
 
Ciaoo a tuttiiii =)
come state??
Spero che il capitolo vi piaccia!
So che vi aspettavate il colpo di scena e che Jacob lo scoprisse prima che Bella glielo dicesse ma non mi piaceva come idea, preferivo che Bella si prendesse le sue responsabilità ed ora eccola qui! Ha lasciato Jake e come c aspettavamo Renèe non l'ha presa molto bene, ma sarà veramente solo questo il motivo del comportamento della madre di Bella? Lo scopriremo presto!
Edward perfetto come sempre, ha sbagliato è vero ma l'ha fatto in una buona fede e Bella l'ha capito, Alice invece sempre pronta a dare consigli al fratello e ad aiutarlo a fare la cosa giusta, dovremmo farle una statua d'oro! XD
Ringrazio tutti coloro che leggono la mia ff, in particolare AleSwan, AlmaRed, DeAnna e Jenny80_big per aver recensito il capitolo precedente ma anche tutti coloro che hanno inserito la ff tra le preferite, seguite e ricordate!
Un bacione a tutti, spero di sentirvi!
A presto!
Fannyy24

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Capitolo 13
*** Delusione. ***


Capitolo 12
Delusione.





Il giorno dopo mi alzai prima del solito, non volevo incontrare mia madre e cominciare un'altra discussione così uscii senza fare colazione. Chiamai Edward e ci demmo appuntamento in un bar.
"Hey"mi salutò con un bacio a stampo ed era bello farlo alla luce del sole.
"Buongiorno"risposi sorridendo.
"Come mai sei scesa così presto?"chiese.
"Volevo evitare di incontrare mia madre e dare inizio ad un'altra discussione, le ho detto di aver lasciato Jacob e non l'ha presa molto bene..."risposi.
"Mi dispiace! Tuo padre invece che dice?"
"Mio padre ha capito prima di me quello che stava succedendo e mi ha aiutato ad affrontarlo perché a differenza di mia madre pensa alla mia felicità."dissi ed annuì.
"Adesso basta parlare di questo, che facciamo oggi?"chiesi.
"Perchè non organizziamo qualcosa con i ragazzi visto che rifiutiamo sempre?"
"Si, mi piace come idea" dissi.
"E poi stasera ceni da me, mia sorella non resterà ancora per molto e dobbiamo dirle che sei la mia ragazza!"rispose facendomi ridere.
"Ma tieniti pronta! E' insopportabile quando ci si mette..."
"Tranquillo saprò cavarmela!"
Facemmo colazione ed andammo a scuola, ci avvicinammo ai nostri amici mano nella mano, Angie ci sorrise appena ci vide e corse ad abbracciarci.
"Ce l'avete fatta finalmente!"disse Eric.
"Ce ne avete messo di tempo" disse invece Mike.
"Voi avevate capito tutto?"chiesi.
"Non ci voleva una maga Bella, si vedeva lontano un chilometro!"disse Angela facendoci ridere.
L'unica che non disse niente fu Rosalie che però continuava ad osservarci.
La ignorai e organizzammo un pomeriggio al centro commerciale tutti insieme.
"Posso portare qualcuno?"chiese Rosalie e rispondemmo affermativamente, chissà chi era.
La giornata trascorse abbastanza tranquilla, a tutte le lezioni ero stata accanto ad Edward ed a pranzo eravamo stati con i nostri amici per organizzare il pomeriggio al centro commerciale.
Dopo pranzo il preside mi chiamò nel suo ufficio.
"Buongiorno preside"
"Buongiorno Bella, siediti pure" il preside dava del lei agli studenti e non li chiamava per nome tuttavia si era affezionato a me come io a lui e quando eravamo soli si concedeva il tu.
"Volevo complimentarmi con te, Edward è migliorato in tutte le materie e ho visto che va d'accordo con i tuoi amici..."
"È con lui che deve complimentarsi, Edward non aveva bisogno di una mano a studiare, è bravo di suo, ci voleva solo qualcuno che lo spronasse un po'!"
"Vedo che l'hai rivalutato!"
"Si, è veramente una bella persona ma ha sofferto molto e ha solo bisogno che qualcuno gli voglia bene"
"E tu gliene vuoi molto, sembra che ne sia innamorata..."
"Le voci girano!"dissi.
"Non do retta alle voci ma guardo nei tuoi occhi e brillano, quando parli di lui s'illuminano"disse e sorrisi.
"Credo che abbia ragione"risposi.
"Va bene adesso puoi andare e buona fortuna!"
Uscii dalla presidenza e trovai Edward ad aspettarmi.
"Com'è andata?"chiese.
"Benissimo"risposi e lo baciai, avevo sempre voglia di baciarlo e stargli accanto.
Raggiungemmo gli altri e andammo al centro commerciale, ci divertimmo un mondo e comprammo tantissime cose, acquistai un vestitino bordeaux senza spalline che arrivava un po' sopra le ginocchia, un pantalone beige stetto come piaceva a me, una giacca blu scuro e qualche maglioncino. Dopo circa tre ore stanchi ma soddisfatti ci sedemmo ad un bar  per una cioccolata.
"Ragazze ci avete distrutto!"disse Eric.
"Non lamentarti sempre, non abbiamo neanche girato tutti i negozi!"disse Angela.
"E menomale!"disse Mike.
"Ma abbiamo ancora tempo!"dissi facendo sbiancare i ragazzi e scoppiammo a ridere.
"Rose ma non aspettavi qualcuno?"chiese Angela, erano diventate abbastanza amiche, io invece non riuscivo a fidarmi del tutto.
"Si, arriverà"rispose.
Dopo un po' mentre ridevamo e chiacchieravamo vidi Emmet da lontano e lo chiamai. Mi avvicinai ci abbracciammo e gli chiesi di unirsi a noi.
"In realtà sono già stato invitato al vostro tavolo!"disse.
"Edward non mi aveva detto niente!"mi lamentai.
"Edward non lo sapeva..."rispose ci misi pochi secondi a capire.
"Rosalie..."sussurrai e annuì.
"Oh...non me lo aspettavo!"
"Ti dispiace?"
"No certo che no, però vacci piano con lei, non mi fido del tutto"gli dissi ed annuì, poi raggiungemmo gli altri.
Ci sedemmo, Angela mi guardò per avere conferma e annuii. Non mi piaceva quella situazione, volevo molto bene ad Emmett e Rosalie  non m'ispirava per niente fiducia ma lui era felice ed innamorato e dovevo essere contenta per lui.
Trascorremmo un altro po' di tempo al bar poi decidemmo di andare dato che si era fatto tardi.
Salutai tutti ed Edward mi accompagnò a casa per prepararmi.
"Che pensi di Rosalie?"chiesi.
"Non mi piace"rispose senza neanche pensarci.
"Neanche a me ma Emmett sembra davvero preso!"
"Si l'ho notato"disse.
Arrivammo a casa e dato che non c'era nessuno Edward salì, si mise sul mio letto a guardare la tv ed io mi andai a preparare per andare a cena a casa sua. Mi feci una doccia e indossai il vestitino acquistato quel pomeriggio, ci abbinai una giacca e delle scarpe non troppo alte , terminai con un po' di trucco e mi feci qualche boccolo in più sulle punte con l'arricciacapelli. Dopo un'ora o qualcosa in più fui pronta. Uscii dal bagno, Edward si voltò a guardarmi e rimase a fissarmi per qualche secondo.
"Sono pronta"dissi un po' imbarazzata, si alzò e si avvicinò.
"E sei bellissima"disse baciandomi in un modo che dovrebbe essere dichiarato illegale.
"Credo sia meglio che usciamo"sussurrai sulle sue labbra anche se avrei voluto dire altro.
Si staccò leggermente e appoggiò la sua fronte alla mia.
"Si altrimenti quel vestito finisce sul pavimento"disse facendomi imbarazzare ed eccitare allo stesso momento.
Sospirò, mi prese per mano e uscimmo dalla mia stanza e nello stesso momento  rientrarono i miei.
"Che ci fai qui?"disse subito mia madre ad Edward.
"E' venuto a prendermi!"risposi, non smetteva di guardare le nostre mani intrecciate.
"Buonasera"salutò educatamente Ed anche se mia madre proprio non se lo meritava.
"Ciao Edward"salutò mio padre e mi sorrise.
"Noi stiamo uscendo, non aspettatemi in piedi!"dissi.
"Non vai da nessuna parte con lui!"urlò mia madre mentre mio padre cercava di farla ragionare.
"Renèe basta con questa storia!"le disse Charlie ma lei non demordeva.
"Bella se esci da quella porta non rientrare più!"disse e rimasi davvero senza parole, non me l'aspettavo proprio. Guardai mio padre che aveva la mia stessa espressione.
"Spero che tu stia scherzando"disse.
"No, per niente Charlie...non scherzo!"
"Bene allora...ciao"dissi e me ne andai con le lacrime agli occhi per la rabbia, la delusione e tanto dolore, non riuscivo a credere che mia madre si stesse davvero comportando in quel modo.
Chiusi la porta di casa ed entrai in macchina, trattenevo a stento le lacrime ed Edward mi abbracciò.
"Bella se vuoi tornare dai tuoi per parlargli rimanderemo la cena."
"No! Andiamo..."dissi staccandomi e voltandomi verso il finestrino. Titubante mise in moto e ci recammo a casa sua.
Li l'accoglienza era sempre fantastica, Esme mi abbracciò subito contenta di vedermi, Carlisle anche mi salutò affettuosamente mentre Alice mi fissava da lontano, la guardai e poi guardai Ed perchè non capivo.
"Tranquilla, semplicemente adora il tuo vestito"disse.
"Lo adoro si, è fantasticò!"urlò e venne ad abbracciarmi.
"Ciao Bella, sono contenta di rivederti"
"Anch'io!"risposi abbracciandola a mia volta. Avevo proprio bisogno di tutto quell'affetto dato che mia madre mi aveva appena cacciata di casa senza un motivo valido d'altronde. Infatti mi si fecero di nuovo gli occhi lucidi, se ne accorsero ma fecero finta di nulla per fortuna.
Ci sedemmo a tavola dov'era già tutto pronto.
"Emmett?"chiese Ed.
"Ha avuto un contrattempo, ci raggiungerà più tardi"rispose Esme e un po' mi preoccupai, era sicuramente con Rosalie.
Iniziammo a cenare e come al solito era tutto buonissimo.
"Bella dopo vorrei parlarti un attimo nel mio studio"disse Carlisle e capii che riguardava i risultati degli esami che avevo fatto qualche giorno prima.
"Va tutto bene?"chiesi ed annuì.
"Tutto bene, tranquilla!"rispose e continuammo a cenare e chiacchierare del più e del meno.
"Bella, Ed mi ha detto che sei presidentessa del comitato studentesco!"
"Si è vero!"risposi soridendo,
"Organizzi anche i balli?"
"Si, tre ogni anno!!"risposi 
"Davvero?"chiese con gli occhi quasi a cuoricino facendomi sorridere.
"Si, il ballo d'autunno, di primavera e di fine anno!"
"Woooow"esclamò facendoci ridere.
Stava per chiedermi altro ma sentimmo sbattere la porta e vedemmo Emmett correre su per le scale.
Guardai Edward, eravamo entrambi preoccupati.
"Vado a chiamarlo!"disse Edward e se ne andò, tornò poco dopo.
"Non vuole parlare, ne scendere!"disse
"Ti dispiace se vado io?"chiesi e negò.
"Scusatemi"dissi alzandomi da tavola e andai da Emmett, bussai alla porta della sua camera.
"Edward ti ho detto non ora!"urlò.
"Emm sono Bella!"dissi e poco dopo la porta si aprì.
"Ciao..."dissi.
"Cieo Bella scusa per prima"disse.
"Non fa niente"risposi sedendomi sul letto accanto a lui.
"Va tutto bene?"
"No, avevi ragione!"disse stringendo i pugni.
"Che ha fatto?"chiesi.
"Mi ha ingannato! Ha ingannato tutti Bella..."rispose con le lacrime agli occhi.
"Cosa?"
"È sempre stata amica di Tanya, il litigio quella sera era solo una scenata, Tanya ti conosce, sapeva che ti saresti intenerita a vederla piangere e ha fatto tutto questo per far si che si avvicinasse a te ma soprattutto ad Edward!"disse e non potevo veramente credere a quelle parole, era un piano davvero subdolo.
"Che stronza..."dissi e annuì.
"Dice di sapere qualcosa di te che potrebbe rovinarti, ma ha promesso di non utilizzarlo contro di te...non so se crederle Bella!"
"Non m'interessa cosa possa avere contro di me, non può farmi nulla, mi dispiace solo che si sia comportata così con te"risposi e ci abbracciammo.
"Grazie di tutto Bella e scusa se non ti ho dato ascolto"
"Non scusarti, voglio solo che tu stia bene"dissi e annuì.
"Ti va di scendere con me? Sono tuti preoccupati!"
"Va bene..."rispose e tornammo dagli altri, tutta la sua famiglia lo osservò ma non gli chiese nulla, mangiò a malapena senza dire neanche una parola mentre gli altri si sforzavano di fare finta di nulla. Durante la cena mio padre mi aveva bombardato di messaggi chiedendomi di tornare a casa e affermando che la mamma fosse dispiaciuta ma se così fosse stato mi avrebbe telefonato lei, invece ero convinta che quello dispiaciuto fosse solo mio padre. Quando finimmo di cenare sparecchiammo e ci spostammo in salotto, neanche il tempo di sedermi che mi squillò il cellulare, era mio padre e riattaccai. Pochi minuti dopo una seconda telefonata.
"Bella per favore rispondi..."disse Edward e annuii.
"Scusatemi"dissi alzandomi e spostandomi per rispondere.
"Papà..."
"Bella tesoro finalmente, dove sei?"
"A cena da Edward!"risposi.
"Ti prego piccola torna a casa"
"Papà mi dispiace non posso, stavolta ha davvero esagerato!"dissi.
"Lo so e mi dispiace, avrei tanto voluto impedirlo...ti prego Bella!"
"Papà sai quanto ti voglia bene e non vorrei mai stare separata da te ma ho bisogno di tempo...ci vediamo domani a pranzo va bene?"chiesi e lo sentii sospirare.
"Ma dove dormirai stanotte?"
"Starò in albergo ma non ti preoccupare ne ho visto uno qui vicino...se dovessi aver bisogno di qualcosa chiamerò Edward..."risposi.
"Non posso fare nulla per farti cambiare idea?"
"No papà.."
"D'accordo almeno chiamami quando arrivi in albergo okay?"
"Te lo prometto"
"Ti voglio bene Bella!"
"Anch'io papà...sempre!"dissi e riattaccai.
Stavo per tornare in salotto ma quando mi girai trovai Edward a fissarmi e sobbalzai.
"Hey! Mi hai spaventata!"dissi.
"Dov'è che hai intenzione di andare stanotte?"chiese, era un po' arrabbiato.
"Avevo chiesto ad Angie di ospitarmi ma dormiva dalla cugina quindi..."m'interruppe.
"Tu non andrai in albergo Bella!"disse con un tono che non ammetteva repliche.
"Preferisci che io dorma sotto i ponti?"chiesi.
"No, resterai qui!"
"Non esiste Ed!"dissi guardandolo ma capii subito di non avere scampo...
"Andiamo a chiederlo ai miei..."mi prese per mano, cercai di fermarlo ma era troppo forte.
"Esme, Carlisle volevo chiedervi un favore..."
"Dicci pure figliolo"rispose il padre.
"Bella può restare qui stanotte?"ero rossa di vergogna.
"Siiiiiii potrebbe dormire con me mamma!!"urlò  Alice che iniziò a saltellare come una bambina.
"Edward ti prego..."sussurrai ma non mi diede retta.
"Bella se preferisci c'è anche la stanza degli ospiti però!"disse Alice.
"Per noi non ci sono problemi!"rispose Esme.
"Vi ringrazio ma davvero non ce n'è bisogno!"dissi imbarazzata.
"Fa come se fossi a casa tua!"rispose Esme abbracciandomi, la strinsi immaginando che fosse mia madre e di nuovo mi venne da piangere.
"Grazie davvero!"sussurrai.
"Per qualsiasi cosa, anche una chiacchiera io ci sono!"disse e poi si staccò.

Dopodiché Carlisle dovette correre in ospedale per un'emergenza, Esme doveva finire un progetto ed Emmett si richiuse in camera.
"Allora Bella dove preferisci dormire?"chiese Alice.
"Ali va bene ovunque davvero..."
"Perfetto allora vado a preparare il letto! Dormirai con me!"disse felice e dopo aver baciato Edward sulle guance se ne andò.
Neanche il tempo di farle salire le scale che Edward mi baciò, mi strinse così forte che non avevo la possibilità di muovermi e mi piaceva, mi sentivo al sicuro, protetta. Edward era tutta la mia vita adesso e non potevo più farne a meno oramai.
"Dormi con me..."disse tra un bacio e l'altro.
"Non posso Ed, i tuoi genitori sono troppo gentili con me e non voglio che credano che gli manchi di rispetto"spiegai e annuì poi continuò a baciarmi. Mi prese in braccio e si sedette sul divano facendomi mettere a cavalcioni su di lui. Le mie mani che viaggiavano da sole, accarezzavano i suoi capelli, il petto, la schiena e lui faceva lo stesso con me.
"Edward sta scendendo qualcuno..."sussurrai sentendo dei passi ma non si fermò, continuava a baciarmi famelicamente e neanch'io riuscivo a fermarmi. Esattamente due secondi prima che Alice entrasse nel salotto Edward mi mise seduta accanto a lui.
"Bella pronta?"chiese Alice sorridendo ma io non capivo niente e non risposi, vidi Edward sorridere e aggiustarsi i capelli.
"Bella allora?"era impaziente.
"S-si Ali, arrivo"risposi balbettando.
Ci alzammo dal divano e diedi un ultimo bacio a timbro a Edward prima che Alice mi trascinasse su per le scale.
"Muovitiii"urlò facendomi sbuffare ed Ed se la rideva.

Salimmo in camera e mi prestò un pantaloncino e una canotta per la notte, mi feci una doccia e li indossai poi ci mettemmo nel letto a guardare un film divertente facendoci venire il mal di pancia dalle risate. Dopodichè decidemmo di dormire  ma mentre Ali crollò quasi subito io non riuscii a prendere sonno. Ero ferita e delusa, stavo male sia per mia madre sia per la questione di Rosalie, mi giravo e rigiravo nel letto e per evitare di svegliare Alice decisi di andare a prendere un bicchiere d'acqua. Notai la luce accesa in cucina e vidi Emmett seduto mentre beveva un po' di latte.
"Bella, non riesci a dormire?"chiese vedendomi e negai.
"Ne vuoi un po'?"
"Si, grazie"risposi e prese una tazza e ci mise dentro del latte con un po' di cioccolato. Me lo porse e ci andammo a sedere in salotto.
"E' per Rose che non riesci a dormire?"chiese.
"Anche e perchè mia madre mi ha cacciata di casa!"risposi.
"Che è successo?"
"Adorava il mio ex Jacob e quando l'ho lasciato è andata su tutte le furie, ieri quando mi ha visto uscire con Edward mi ha detto di non tornare più!"spiegai.
"Mi dispiace..."
"Anche a me, mi dispiace soprattutto per mio padre, sta soffrendo per questa situazione e non se lo merita!"
Contiuammo a parlare per circa una mezz'oretta poi decidemmo di tornare a letto ma non andai in camera di Alice ed entrai in quella di Edward che era profondamente addormentato. Mi avvicinai piano per non svegliarlo e mi misi sotto alle coperte accanto lui che aprì gli occhi.
"Scusa non volevo svegliarti!"
"Sono contento che tu l'abbia fatto"disse voltandosi verso di me e abbracciandomi. Mi accocolai tra le sue braccia e finalmente mi addormentai.



Ciaoo a tuttiiiii =)
Come state??
Allora innanzitutto vi devo dare una brutta notizia...be diciamo brutta per voi ma bella per me: DOMANI FINALMENTE PARTOOOOOO!!!
Purtroppo per questo motivo non potrò aggiornare per una settima ma tranquilli dovrei tornare a pubblicare lunedì massimo martedì...mi manchereteee!!
Tornando al capitolo, cosa ne pensate? Renèe ha cacciato Bella di casa, che le starà passando per la testa? Charlie è distrutto per la decisione di sua moglie! Edward invece ,così come la sua famiglia, è sempre dolce e disponibile, quei due insieme sono bellissimi, non siete d'accordo con me?? E che ne dite di Rosalie? Si è comportata davvero male ma ha confessato...riuscirà Emmett a perdonarla? E cosa avrà scoperto su Bella??
Spero che commentiate in tanti, sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensate! Intanto ringfrazio tutti coloro che leggono la mia ff, AleSwan e Jenny80_big per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro che l'hanno inserita tra le preferite, seguite e ricordate!
Un bacione a tutti!
Pubblicherò non appena tornerò, promesso!
Fannyy24 

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Capitolo 14
*** Segreti. ***


Capitolo 13
Segreti.
 
 
 
 
 
Mi risvegliai il giorno dopo con l'odore del caffè e dei cornetti caldi, mi voltai aprendo gli occhi e trovai Edward sorridente con in mano un vassoio con la colazione.
"Buongiorno"dissi sorridendo.
"Buongiorno" rispose, appoggiò il vassoio sul comodino e si mise accanto a me, lo strinsi e lo baciai.
"Devi dormire più spesso qui..."disse rispondendo al bacio.
Non avevo mai provato quelle sensazioni con Jacob ed era per quello che non mi ero mai lasciata andare completamente con lui. Quello era un altro problema:come avrei detto ad Ed che ero ancora vergine? Gli sarebbe dispiaciuto? Non volevo pensarci in quel momento. Continuai a baciarlo con sempre più desiderio, si posizionò sopra di me e presa da un attimo di frenesia gli sfilai la maglietta e cominciai ad accarezzarlo, era bellissimo, non eccessivamente muscoloso ma perfetto.
Mi guardò negli occhi per chiedermi il permesso di fare quello che io avevo fatto qualche secondo prima e come risposta alzai le braccia, mi tolse la maglietta e rimase a fissarmi per qualche secondo.
"Sei bellissima"disse prima di baciarmi il collo e farmi impazzire per poi scendere sempre più giù fino ad arrivare alla mia pancia che accarezzò e baciò in ogni punto.
"Oh Edward"sospirai e lo sentii sorridere.
Invertii le posizioni e lo baciai con un ardore che non immaginavo di possedere. Gli baciai il petto e la pancia e sentivo che stavo per prendere fuoco.
"Bella sei qui??"sentii chiamarmi, era Alice.
Mi alzai immediatamente e mi rivestii e lo stesso fece Edward. Mi rimisi sotto alle coperte ed Ali entrò proprio mentre stavo per prendere il vassoio della colazione.
"Eccoti!"
"Buongiorno"la salutai imbarazzata.
"Posso unirmi a voi?"chiese e annuii.
"Certo, vieni!"dissi e capii subito perche lo aveva fatto infatti poco dopo vennero i genitori di Edward trovandoci tutti e tre nel letto a ridere e fare colazione.
"Buongiorno!"ci salutarono e ricambiammo.
"Hai dormito bene Bella?"chiese Esme gentile.
"Benissimo, grazie Esme!"risposi.
Finimmo di fare colazione dopodichè Alice mi prestò dei vestiti e mi preparai per andare a scuola.
 
Raggiungemmo i miei amici che ci stavano aspettando per entrare, li salutammo e vidi da lontano Rosalie avvicinarsi a noi. 
"Che vuoi?"chiesi quando si fu avvicinata abbastanza.
"Spiegare..."rispose.
"Non voglio sentire le tue stupide spiegazioni! Sei una falsa e ci hai usati tutti, non meriti niente!"dissi veramente arrabbiata.
"Bella per favore..."
"No Rosalie! Sono stata stupida io a credere alle tue lacrime false come te! Dovevo lasciarti sola esattamente come meriti di stare...e ora torna dalle tue amiche oche e non farti più vedere!"urlai mentre i miei amici mi guardavano allibiti, non mi avevano mai sentita parlare in quel modo.
"Stai giocando col fuoco Bella, non ti conviene parlarmi così!"disse e a quelle parole scattai, mi avvicinai fini a trovarmi faccia a faccia con lei.
"Non ti azzardare a ricattarmi! Non m'interessa quale informazione fasulla ti sia inventata su di me, puoi anche spifferarla alle tue amiche io non ho paura di te!"risposi e lei indietreggiò.
"Te ne pentirai!"disse andandosene.
Sospirai e i miei amici si avvicinarono.
"Ma che diavolo succede?"chiese Mike e gli spiegai tutta la situazione.
"Stronza!"disse subito Mike.
"Non ci credo..."rispose Eric.
"Povero Emm..."disse Angela.
"Già ma la pagherà!"risposi, Edward fu l'unico a non dire una parola.
 
Finite le lezioni avevo appuntamento con mio padre nel nostro ristorante preferito, non appena entrai lo vidi e mi avvicinai. Mi abbracciò così forte da stritolarmi.
"Okay papà, basta dai...sediamoci"dissi ridendo.
"Scusa mi sei mancata tanto"
"Papà sono stata via solo una notte..."
"Questo significa che tornerai a casa?"
"No..."
"Perchè?"
"Perchè la mamma mi ha cacciata..."
"Si ma è molto dispiaciuta!"rispose e alzai gli occhi al cielo.
"Allora perchè non c'è lei qui?"chiesi.
"Perchè la conosci, è estremamente orgogliosa..."
"Si papa ma io non sono un'amica con cui può mantenere il punto, sono sua figlia e ha sbagliato, mi dispiace ma non tornerò finchè non mi chiederà scusa!"dissi ostinata.
"Sembri una bambina Bella.."
"Io papa?? E lei invece?"chiesi innervosendomi.
"Senti..."
"No papà! Pensavo fossi dalla mia parte e invece non è cosi quindi posso anche andarmene..."dissi alzandomi ma mi fermò.
"No ti prego Bella, resta..."disse e mi sedetti di nuovo.
"Voglio solo che torni a casa..."
"Lo voglio anch'io ma stavolta ha esagerato e non ha neanche un valido motivo..."
"Proverò a farla ragionare!"
"Spero che tu ci riesca!"dissi.
 
Dopodichè pranzammo parlando un pò della scuola, di come avevo trascorso la notte e ovviamente gli dissi che avevo dormito con Alice. Dopo un po' mio padre dovette tornare a lavoro e ci salutammo.
"Ci sentiamo più tardi okay?"
"Certo a dopo papà!"dissi abbracciandolo e se ne andò.
 
Sapendo che a casa non c'era nessuno decisi di andare a prendere qualche vestito e la mia macchina, appena finii non sapevo davvero dove andare e mi recai a casa di Angela.
"Bella, ciao che ci fai qui?"chiese quando bussai alla sua porta.
"Avevo bisogno di parlare con qualcuno..."risposi.
"Ma certo, vieni entra"disse facendomi accomodare.
Sapeva già ciò che era successo con mia madre perchè le avevo chiesto di ospitarmi la sera precedente ma non conosceva bene i motivi e quando le raccontai tutto era un bel po' sorpresa...in effetti chi madre caccerebbe di casa la propria figlia solo perchè aveva lasciato un ragazzo che non amava?
"Mi dispiace tanto Bella, purtroppo non posso ospitarti neanche stasera..."
"Tranquilla Angie, non sono venuta qui per questo, volevo solo parlare un po'!" dissi e annuì.
Parlammo ancora un po' dopodichè studiammo per un paio d'ore e verso le 19 me ne andai.
"Grazie di tutto!"
"Non dirlo neanche per scherzo!"disse abbracciandomi.
 
Non avevo alcuna intenzione di disturbare la famiglia di Edward, così andai in quell'albergo che vidi la sera prima e una volta in camera mi feci un bel bagno rilassante, circa dieci minuti dopo squillò il cellulare.
"Pronto?"
"Bella...ma che fine hai fatto?"
"Ciao Edward, scusa sono stata da Angela!"
"Sei ancora lì? Ti vengo a prendere?"chiese dolce come sempre.
"No, sono andata via...sono passata a prendere la mia macchina oggi!"
"Ah va bene allora ti aspetto a casa!"
"No Ed, veramente io..sono in albergo!"dissi e non parlò per qualche secondo.
"Quale?"chiese poi.
"Tranquillo davvero prometto di chiamarti se ho bisogno di qualcosa..."risposi cercando di tranquillizzarlo ma non funzionò.
"Ho detto quale Bella!"
"L'eclipse.."
"Arrivo!"disse
""Edward no..." dissi ma riattaccò.
 
Giusto il tempo di asciugarmi e vestirmi che la reception mi avvisò che era arrivato, aprii la porta e lo aspettai seduta sul letto.
"Hey"lo salutai quando lo vidi entrare, era davvero arrabbiato.
"Perché sei qui?"
"Perché mia madre mi ha cacciato di casa!"risposi.
"Questo lo so! Voglio sapere perché sei in uno squallido albergo e non a casa con me!"quasi gridò. Arrabbiarmi e gridargli contro crebbe peggiorato la situazione così cerai di restare calma.
"Vieni qui per favore!"dissi chiuse la porta e si sedette sul letto accanto a me.
"Edward devi capire che non so per quanto tempo durerà questa situazione e non posso restare a casa tua a tempo indeterminato!"
"Perché no?"chiese.
"Perché non è giusto! La tua famiglia ha bisogno dei suoi spazi ed io sono pur sempre un'estranea, lo capisci questo?"
"No, proprio non lo capisco!"disse mettendosi le mani nei capelli, gesto che faceva quando era nervoso.
"Non puoi pretendere che me ne vada a casa e ti lasci qui da sola, tu questo lo capisci?" si, lo capivo.
"Puoi sempre rimanere con me se ti va..."dissi e annui, si era tranquillizzato.
"D'accordo ma ad una condizione"
"Cioè?"chiesi.
"Da domani verrai a stare da me e non si discute, per tutto il tempo necessario! Tu non sei un'estranea e la mia famiglia ti adora quindi niente scuse..."disse e capii che non avevo altra scelta così annuii.
"Adesso me lo dai un bacio?"chiesi e sorridendo si avvicinò e mi baciò. Mi era mancato da morire, eppure eravamo stati lontano a stento mezza giornata. Lo trascinai sopra di me e lo baciai appassionatamente.
"Mi sei mancato oggi!"sussurrai.
"Anche tu"rispose e riprese a baciarmi.
Avevo veramente voglia di fare l'amore con lui, erano giorni che sentivo la necessità di donarmi completamente a lui e in quel momento nessuno poteva interromperci.
Gli sfilai la maglietta e lui fece lo stesso con me poi passammo ai pantaloni. Eravamo in intimo stretti l'uno all'altra, non c'era sensazione più bella di quella.
Mi sganciò il reggiseno lanciandolo da qualche parte nella stanza, iniziò a torturami il seno, baciandolo mordendolo e stavo andando davvero in estasi. Continuò a baciarmi, scendendo sempre più giù e facendomi ansimare sempre più forte.
"Oh Edward!"
"Bella...fa l'amore con me!"disse e tutta la sicurezza che avevo provato fino a quel momento sparì e m'irrigidii, se ne accorse subito e si fermò.
"Che succede?"chiese guardandomi, ma mi vergognavo troppo per dirglielo.
"Niente"risposi.
"Non mentirmi ti prego..."mi misi seduta e mi coprii con la coperta.
"Devo dirti una cosa..."
"Mi stai facendo preoccupare!"
"È che io non ..."mi bloccai e sospirai.
"Sono vergine!"dissi tutto d'un fiato e lo vidi bloccarsi e fissarmi senza dire una parola.
"Mi dispiace, io forse avrei dovuto  dirtelo prima ma non ne avevo il coraggio, e che io..."mi zittì mettendomi una mano sul bocca.
"Zitta!"disse e riprese a baciarmi.
"Non sei arrabbiato?"chiesi tra un bacio e l'altro.
"No,sono l'uomo più felice della terra!"disse emozionato e lo ero anch'io.
"Vuoi farlo con me?"chiese e non avevo il minimo dubbio.
"È tutto ciò che voglio!"sussurrai trascinandolo sopra di me e baciandolo con passione.
In pochi minuti eravamo completamente nudi, avevo paura ma desideravo davvero tanto fare l'amore con lui. Si posizionò tra le mie gambe e guardandomi negli occhi con amore e devozione entrò dentro di me, il dolore fu forte, strinsi le lenzuola tra le mani e alcune lacrime riuscirono a fuggire dal mio controllo, Edward me le asciugò con dei baci e fu il gesto più dolce del mondo.
"Va tutto bene?"chiese ed annuii, restava fermo in attesa che mi abituassi a lui e che il dolore passasse. Pian piano si trasformò in un semplice fastidio e cominciò a muovessi dentro di me, non riuscivo a credere a tutte le emozioni e sensazioni che stavo provando: felicità, commozione, eccitazione, passione, amore...mi sentivo completa, ed ogni volta che Edward spingeva dentro di me mi sembrava di toccare il cielo con un dito. Accarezzava e baciava ogni lembo di pelle che riusciva a raggiungere ed io facevo lo stesso con lui, mai avrei immaginato che fosse così bello fare l'amore con qualcuno anche se infondo sapevo che con Edward sarebbe stato stupendo, perché io lo amavo, lo amavo da impazzire. Tutti i problemi in quel momento scomparsero, esistevamo solo noi due in quel letto che ci stavamo amando per la prima volta , ad un certo punto sentii una sensazione diversa, più forte di qualsiasi cosa avessi provato nella e mia vita e tra ansiti e gemiti raggiungemmo entrambi l'apice del piacere urlando i nostri nomi.
I nostri cuori battevano all'impazzata ed i nostri respiri erano irregolari, restò fermo dentro di me ancora qualche minuto e quando ci fummo leggermente calmati si spostò accanto a me, mi prese tra le braccia e mi accoccolai sul suo petto.
"Edward?"lo chiamai ma non lo guardai.
"Mmh?"
"Ti amo"sussurrai ma non rispose e temetti che non mi avesse sentito finchè non mi alzò il mento per guardarmi negli occhi specchio dei miei,aveva lo sguardo felice.
"Ti amo anch'io Bella, più di quanto tu possa immaginare!"disse e mi baciò di nuovo, un bacio completamente diverso da quelli che ci eravamo scambiati poco prima, era dolce, lento e romantico. Non so per quanto tempo restammo nel letto a coccolarci, ci alzammo solo quando il mio stomaco iniziò a brontolare e ridendo andammo a farci una doccia. Fu una cosa dolcissima, Edward m'insaponò con delicatezza,accarezzandomi spalle, schiena, pancia... sembrava stesse toccando una statua di cristallo e poi mi risciacquò con acqua calda e dopo toccò a me, non avrei mai dimenticato le sensazioni stupende di quella sera.
Dopodichè ci rivestimmo ma non avevamo nessuna voglia di uscire così gli chiesi di ordinare la cena in camera e feci un grave errore perché come al solito ordinò per un esercito.
"Dobbiamo rimetterci in forze!"si giustificò facendomi ridere.
Mangiammo allegramente scherzando e imboccandoci a vicenda e dopo cena crollammo in un sonno profondo, ovviamente mi addormentai tra le sue braccia e col sorriso sulle labbra.
 
Il giorno dopo fortunatamente era sabato e non c'era scuola, così ce la prendemmo comoda, ci alzammo veramente tardi cosa che non mi era mai successa, puntualmente anche il sabato e la domenica alle 8 in punto mi svegliavo. Mi lavai mentre Edward era profondamente addormentato e scesi a prendere la colazione, avevo una fame da lupi così presi graffe, cornetti, cupcakes, caffè, cappuccino e succo di frutta e risalii in camera. Poggiai tutto sul tavolo e mi avvicinai ad Edward cominciando a baciargli il viso, occhi, guance, naso, fronte per poi lasciargli un bacio a stampo sulle labbra. Feci per allontanarmi ma sorrise e mi trascinò sopra di lui.
"Buongiorno amore mio"dissi baciandolo.
"E che bel buongiorno!"rispose facendomi sorridere.
"Ho preso la colazione!"
"Interessante ma stavo pensando ad un'altra cosa!"disse baciandomi.
"Mmm...forse la tua idea e più interessante!"risposi.
"Lo credo anch'io!" mi tolse le scarpe e mi fece infilare nuovamente sotto alle coperte con lui.
La voglia di lui si fece risentire subito.
"Come ti senti? Senti dolore da qualche parte?"chiese apprensivo.
"Non sono mai stata meglio"risposi, in realtà mi sentivo leggermente indolenzita ma non m'importava. Mi rimisi sopra di lui e cominciai a spogliarlo lentamente e poi mi spogliai io. 
"Non puoi fare così"sussurrò guardandomi incantato. Sorrisi e lo baciai, eravamo già entrambi eccitati cosi tolsi ad entrambi gli ultimi indumenti che ci erano rimasti e lentamente gli permisi di entrare di nuovo dentro di me, fu ancora più bello di come lo ricordavo, iniziai a muovermi lentamente su di lui finchè non fu lui a dettarmi il ritmo, era così travolgente ed emozionante...
E per la seconda volta feci l'amore con l'uomo che amavo più di chiunque altro al mondo e non avrei permesso a nessuno di separarci, neanche a mia madre.
 
Dopodichè facemmo colazione e poi ci recammo a casa sua, ero così felice che più che camminare saltellavo come se stessi volando perchè era così che mi sentivo, leggera e serena.
Lasciai le valigie in macchina perchè non volevo imporre la mia presenza a nessuno, entrammo e trovammo Esme seduta in cucina a lavorare ad un progetto.
"Ciao Esme"
"Buongiorno"la salutai.
"Edward!!"disse alzandosi ed abbracciandolo "Ma dov'eri? Ti ho chiamato e mandato messaggi!"
"Scusa è che Bella ha la testa un po' dura!"rispose facendomi imbarazzare.
"Ciao Bella"mi salutò Esme abbracciandomi e ricambiai.
"Ti trovo bene..."disse e sorrisi.
"Sono felice"risposi guardando Edward, gli brillavano gli occhi ed ero sicura che fosse lo stesso per me.
"Vieni che dobbiamo parlarti"disse Edward e ci sedemmo in salone.
"Che succede ragazzi?"chiese.
"Nulla però volevamo chiederti se Bella poteva restare qui per un po'..."disse.
"Esme non voglio crearvi problemi davvero, in realtà è stato Edward ad insistere perchè nonostante io stia benissimo qui con voi non voglio creare disturbo a nessuno di voi..."dissi.
"Ascolta Bella, tu non disturbi per niente e puoi restare per quanto tempo vorrai è chiaro?"annuii.
"Grazie davvero!"dissi con occhi lucidi.
"Però Bella io non posso andare contro i tuoi genitori, quindi se non ti dispiace vorrei parlarci" capivo le sue motivazioni.
"Non credo sarà possibile con mia madre ma mio padre accetterà sicuramente..."
"D'accordo, perchè non lo inviti a pranzo da noi oggi?"
"Va bene, lo chiamo subito!"risposi , gli telefonai e accettò subito.
Edward mi aiutò a sistemare le mie cose nella camera degli ospiti e ci preparammo per il pranzo. Ero veramente agitata, scesi in cucina e aiutai Esme in cucina.
"Emmett è a lavoro?"chiesi e negò.
"È ancora a letto, stanotte è tornato in condizioni davvero pietose e non ti nego che sono un po' preoccupata! Tra poco vado a svegliarlo..."ripose.
"Posso andare io?"
"Ma certo cara...va' pure!"disse e andai in camera di Emm, bussai un paio di volte ma non mi rispose così entrai, dormiva profondamente.
"Emm?"lo chiamai ma niente.
Mi sedetti sul letto accanto a lui e gli toccai il braccio.
"Emm svegliati! Il pranzo è quasi pronto!"dissi e lentamente aprì gli occhi ma subito li richiuse, doveva fargli male la testa.
"Fa piano o la testa ti scoppierà!"dissi e annuì.
Pian piano aprì di nuovo gli occhi.
"Mi spieghi perché ti sei ridotto così?"chiesi un po' arrabbiata.
"Verrai a stare da noi?"
"Che c'entra questo ora? Comunque si, sta venendo mio padre a pranzo per parlare con i tuoi..."risposi.
"Sono contento!"disse.
"È per Rosalie che ti sei ubriacato Enm?"
"Lei è una delle cause si..."rispose.
"Mi prometti una cosa?"chiese poi è annuii.
"Cerca di stare più tempo possibile qui con noi e...non istigare Rosalie okay?"ma che stava dicendo? Stava delirando...
"Credo che tu stia delirando! E comunque ti ho già detto che non m'interessa ciò che ha scoperto su di me, sono tutte menzogne Emm, io non ho fatto niente!"dissi
"Lo so Bella, ma il problema non sei tu!"rispose e capii che era ancora troppo ubriaco.
"D'accordo, ora va' a farti una doccia, gelida cortesemente io nel frattempo ti prendo qualche compressa per i mal di testa!"dissi uscendo dalla sua stanza.
Mentre scendevo giù sentii delle voci e riconobbi subito quella di mio padre.
"Bella! Stavamo per venirti a chiamare, è arrivato tuo padre!"disse Carlisle.
"Eccomi, ciao papà!"dissi abbracciandolo.
"Ciao tesoro, come stai? Ti vedo dimagrita!"
"Sta' tranquillo, sto benissimo!"risposi.
"Ed ti dispiacerebbe portare qualcosa a Emmett? Ha dei terribili mal di testa!"chiesi e annuì.
Mentre Charlie e Carlisle chiacchieravano Alice ed io apparecchiammo e quando finimmo anche Edward ed Emmett scesero e ci sedemmo a tavola.
Iniziammo a mangiare e a chiacchierare ma ero molto nervosa, mio padre sembrava andare davvero d'accordo con la famiglia Cullen e gli piaceva anche Edward ma temevo comunque che m'impedisse di restare lì con loro. 
"Complimenti Esme, è tutto buonissimo!"disse mio padre.
"Grazie Charlie, merito anche di Bella!"
"Ma no, non è vero, non ho fatto nulla..."risposi sorridendo.
Edward continuava a stringermi la mano sotto al tavolo, aveva capito che ero tesa e mi lanciava sguardi pieni d'amore e rassicurazione. Quando terminammo di mangiare passammo al dolce che aveva portato mio padre, ovviamente aveva preso la torta al cioccolato, la mia preferita. La mangiammo in salotto e quando finimmo capii che era arrivato il momento che tanto temevo.
"Charlie nonostante la tua compagnia ci faccia molto piacere, ti abbiamo fatto venire per un motivo"disse Carlisle e mio padre annuì, aveva già capito tutto.
"Ditemi pure"
"Vedi Edward ci ha chiesto di poter ospitare Bella per un po' e per noi non c'è alcun problema, Bella può stare qui con noi quanto vuole! Starà nella camera degli ospiti o in quella di Alice ma non vogliamo creare problemi alla tua famiglia, per questo volevamo parlarne con te prima..."
"Immaginavo che fosse questo il motivo"disse e sospirò. A quel punto non sapevo più cosa pensare, lo conoscevo benissimo eppure non riuscivo a capire quale sarebbe stata la sua risposta.
"Io vi ringrazio, si vede immediatamente che siete delle persone splendide e non potrei desiderare di meglio per mia figlia...per quanto dolore questo mi causi sono contento che sarete voi a prendervi cura di lei ma ad una condizione..."
"Certo qualsiasi cosa!"rispose Esme.
"Non dovrete in nessun caso pensare a lei economicamente, mi occuperò di tutto io! Bella ed io abbiamo dei conti cointestati e non voglio che pesi economicamente su di voi!"
"Non è un peso per noi Charlie"disse Carlisle.
"Comunque non voglio che accada"
"D'accordo!"disse Esme.
Finalmente sollevata lo abbracciai.
"Grazie papà!"sussurrai e mi strinse.
"Perdonaci Charlie ma tua moglie? Sarà d'accordo? Non vorremmo causarle dispiaceri..."chiese Esme e mi gelai sul posto.
"Ultimamente non parliamo molto..."rispose e capii che era tutta colpa mia.
"No papà!"
"Non è colpa tua Bella, davvero..."disse ma non gli credevo, quella che mi sembrò strana fu la reazione di Emmett che abbassò lo sguardo e strinse i pugni. Chissà a cosa stava  pensando!
"Quindi è ufficiale? Vieni a stare da noi?"urlò Alice e annuii. Mi abbracciò e gridò più forte rompendomi un timpano mentre tutti ridevano. Per fortuna era andato tutto bene ma i miei genitori dovevano far pace o non me lo sarei mai perdonata!
Dopo un po' mio padre dovette tornare a lavoro, mi abbracciò a lungo prima di andarsene, stava soffrendo ed io mi sentivo terribilmente in colpa per tutto ciò che stava succedendo. Appena se ne fu andato mi chiusi in camera dato che stavo per scoppiare in una crisi di pianto, bussarono alla porta ed era Emmett.
Mi abbracciò e piansi tutte le lacrime di cui disponevo. Non parlammo, restammo così finchè non mi calmai e mi addormentai stremata. La vita era così ingiusta, avevo appena trascorso la notte più bella della mia vita e ora mi sembrava di stare all'inferno. Mi risvegliai tra braccia diverse da quelle in cui mi ero addormentata, Edward doveva avermi messo sotto alle coperte e mi stringeva forte, mi sentivo in pace tra le sue braccia.
"Hey"disse quando capii che ero sveglia.
"Hey"risposi "Da quant'è che dormo?"
"Un paio d'ore"ultimamente ero sempre molto stanca e affaticata, ero sicura fosse lo stress e in quel momento mi erano tornati anche i mal di testa.
"Come ti senti?"
"Uno schifo"risposi
"Vedrai che le cose si aggiusteranno"
"Si, certo"risposi alzandomi e andai in bagno. Sentii Edward parlare con qualcuno, mi lavai la faccia presi una compressa per i mal di testa e tornai di la, avevo anche una nausea tremenda.
"Mio padre vorrebbe vederti nel suo studio"disse, annuii ed andai senza rispondere. Non volevo ferirlo ma stavo davvero male e avevo bisogno di stare sola.
Raggiunsi Carlisle che mi stava aspettando.
"Ciao Bella"
"Ciao Carlisle, posso?"
"Certo, accomodati!" Mi sedetti sula poltrona di fronte a lui.
"Allora Bella, avrei domande da porti..."
"Dimmi..."
"Quando è stato l'ultima volta che hai avuto mal di testa?"
"Prima di oggi dici? La settimana scorsa"
"Hai mal di testa ora?"annuii.
"Quanto è durato il mal di testa la settimana scorsa?"
"Un paio di giorni, cioè l'ho avuto forte per un giorno e il giorno dopo faceva ancora male ma di meno"risposi cercando di essere il più chiara possibile. Annuì e passò alla domanda successiva dopo aver segnato qualcosa sull'agenda.
"Oltre al mal di testa hai avuto altri sintomi?"chiese e negai.
"Sicura? Niente vomito ne nausea?"
"Ah si....ho rimesso la settimana scorsa ed ora ho la nausea..."
"Hai notato anche qualche difficoltà nel dormire o eccessiva stanchezza?"chiese ancora.
"Effettivamente la notte ci metto un po' ad addormentarmi ma credo sia per i troppi pensieri e mi sento sempre un po' affaticata ultimamente..."
"Un'ultima cosa:dov'è che ti fa male esattamente?"chiesi e gli mostrai la parte destra della testa.
"Solo quella parte quindi?"
"Si"risposi
"Okay Bella ascoltami bene, soffri della sindrome post-commozione cerebrale, non è una cosa grave è solo un termine usato per descrivere un insieme di sintomi che possono persistere per settimane o mesi dopo la commozione cerebrale ed i sintomi sono proprio quelli che hai ed anche altri che per fortuna non ti interessano. L'unico problema è che non esiste un trattamento specifico per curarla ma molti farmaci utilizzati per curare l'emicrania si sono dimostrati efficaci anche nel trattamento del dolore alla testa. Ti è tutto chiaro?"chiese ed annuii.
"Bene quindi ti prescrivo una cura e vediamo un po' come va, però devi dirmi se hai sintomi diversi okay?"
"Va bene"
"Un'altra cosa...prendi per caso la pillola?"chiese ed arrossii
"S-si " balbettai.
"Quando hai iniziato?
"Tre anni fa, la ginecologa me la prescrisse per problemi con il ciclo mestruale estremamente doloroso ed irregolare"
"Okay e in questi tre anni non l'hai mai staccata?"
"Sisi, l'ho staccato per circa sei mesi e ho ricominciato un paio di mesi fa"risposi, Carlisle era molto professionale e cercava d non mettermi in imbarazzo.
"D'accordo allora dopo se mi dai lo scatolo ti prescrivo una cura che non faccia contrasto con la pillola"
"Va bene te lo vado a prendere"
"Tranquilla puoi darmelo anche dopo, tanto la cura la inizierai da domani..."disse e annuii.
"'È tutto allora!"
"D'accordo...grazie mille Carlisle!"
"Non dirlo neanche, è il mio lavoro e soni felice di poterti aiutare!"rispose.
"Per il resto Bella, come ti senti?"chiese e capii che si riferiva alla situazione che stava vivendo la mia famiglia.
"Un po' scombussolata, io non credevo che potesse accaderci una cosa del genere..."
"Bella devi capire una cosa estremamente importante, tutta questa....situazione non è affatto colpa tua!"
"Sei gentile a dirlo"dissi.
"Non lo dico per gentilezza, lo dico perchè lo penso e prima lo capirai, prima sarai in grado di aiutare i tuoi genitori a risolvere la questione"disse ma non compresi esattamente quello che voleva dirmi.
"D'accordo"risposo solo e gli sorrisi, Carlisle era veramente una persona splendida, mi faceva pensare tantissimo a mio padre.
"Va' da Edward ora prima che vada in panico!"disse e risi. Mi alzai ma invece di andarmene lo abbracciai.
"Grazie per tutto"sussurrai mentre un'altra lacrima scendeva.
"Figurati"rispose sorridendo e me ne andai.
 
Tornai in camera e trovai Edward sdraiato sul letto a guardare un po' di TV.
Mi stesi accanto a lui e lo abbracciai.
"Scusami per prima, non volevo ferirti, è che tutta questa situazione mi manda in crisi..."
"Tranquilla non sono arrabbiato..."rispose stringendomi ma sentivo che c'era qualcosa che non andava.
"Non sarai arrabbiato ma qualcosa c'è..."
"Non è niente "
"Per favore Edward"dissi guardandolo negli occhi e sospirò.
"È che non so come aiutarti Bella, ti vedo stare male e non posso fare niente...mi sento impotente..."
"Non è così! Tu mi stai già aiutando tantissimo Edward, oltre al fatto che mi hai dato un posto dove stare che non è poco, in ogni secondo mi fai sentire la tua vicinanza e il tuo amore e non puoi pensare che questo non mi aiuti!"risposi e annuì.
Non avrei potuto fargli capire cosa intendevo a parole così lo baciai, dolcemente e a lungo, volevo che sentisse quanto lo amavo e quanto gli ero grata per quello che stava facendo per me.
"Ti amo Bella"sussurrò.
"Ti amo Edward"
 
 
 
 
Charlie
Tornai a casa dopo una giornata infernale e trovai la stessa situazione che ormai vivevo da quando Bella era andata via, Renèe era in cucina al computer, non aveva preparato la cena e neanche mi salutava.
"Ciao"dissi
"Ciao"rispose senza neanche guardarmi.
Le cose non potevano continuare così, dovevamo risolvere quella situazione una volta e per tutte.
"Possiamo parlare?"chiese sedendomi di fronte a lei.
"Dimmi"rispose continuando a non staccare gli occhi da quel maledetto aggeggio.
"Puoi posare il computer almeno per un secondo?"domandai, lo chiuse quasi annoiata e finalmente mi guardò.
"Ma che ci sta succedendo Renèe?"
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire che non parliamo più, mi ignori come se non esistessi, sembriamo due estranei nella stessa casa, ma che ti sta succedendo?"
"Eh certo! Le cose non vanno bene ed è sempre colpa mia giusto?"chiese arrabbiandosi.
"Io non ho detto questo..."
"Perché non ce n'era bisogno!"urlò alzandosi per andare via.
"Eh no, basta scappare ora! Stiamo parlando!"urlai anch'io.
"Credo che non abbiamo più niente da dirci!"
"Ti sbagli! Abbiamo ancora tante cose da dirci..."risposi e si sedette di nuovo
"Il problema non è Bella vero?"chiesi.
"Certo che no!"
"Allora perché non la lasci tornare a casa dov'è giusto che stia?"
"Vuoi che assista a tutto questo Charlie? Be io no!"
"Ma non c'erano questi problemi prima che la cacciassi di casa!"
"E invece c'erano ma tu non volevi o meglio non vuoi vederli!"urlò di nuovo e rimasi davvero basito, com'ero potuto arrivare a quel punto con mia moglie senza accorgermene? Certo era un più fredda e distante nelle ultime settimane ma continuava a dirmi che era stressata per via del lavoro ed io le avevo creduto, forse l'errore era stato proprio quello.
"Hai un altro Renee?" 
"Tu proprio non capisci!"
"Cosa non capisco?"urlai e sbattei un pugno sul tavolo facendola saltare.
"Il punto non è questo!"gridò anche lei.
"E qual è allora questo maledettissimo punto? Come cazzo possiamo risolvere questa situazione se non mi dici che problema hai?"chiesi.
"Non c'è più niente da risolvere, è troppo tardi oramai.."rispose e se ne andò nonostante le avessi urlato di tornare indietro, la seguii ma si chiuse in camera a chiave.
Capii che quella sera non avremmo più parlato e come facevo ormai da due notti andai in camera di Bella e mi stesi nel suo letto. La mia famiglia stava andando a rotoli ed io non sapevo neanche perché.
 
 
 
 
Ciao a tuttiii =)
come state???
Piaciuto il capitolo? Sono successe molte cose...
Edward e Bella hanno fatto l'amore ed è stato molto dolce, lei si è trasferita a casa Cullen ed Emmett nasconde qualcosa, cosa sarà?
Piaciuto il pov Charlie?
Mi siete mancati questa settimana, purtroppo non ho avuto modo di rispondere alle recensioni ma lo farò sicuramente ed ora vi devo un'altra brutta notizia...sto per partire di nuovo, è stata una sorpresa quindi non ne sapevo nullo anch'io, non so quando tornerò penso una decina di giorni! Vi prego siate pazienti, pubblicherò appena metterò piede in casa, lo prometto!!
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!
Intanto ringrazio tutti coloro che leggono, AleSwan,  Jenny80_big e crepuscolo1 per aver recensito ed anche tutti coloro che hanno inserito la storia tre le preferite, le seguite e le ricordate!
Un bacione a tutti!
A presto
Fannyy24

 

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Capitolo 15
*** Serata particolare. ***


Capitolo 14
Serata particolare.
 
 
 
 
Bella
Ero a casa di Edward da una settimana ormai, una settimana in cui non sentivo ne vedevo mi madre mentre tutti giorni m'incontravo a pranzo con mio padre, stava parecchio male anche se cercava di non farmelo vedere, era dimagrito parecchio e non vedevo più quella luce nei suoi occhi, quella spensieratezza che l'aveva sempre caratterizzato e che io avevo ereditato.
"Bella dove sei?"sentii Ali chiamarmi.
"Sono in cucina"risposi.
"Hey, che ci fai qui tutta sola?"chiese sedendosi accanto a me.
"Pensavo..."
"Ai tuoi genitori?"annuii.
"Devi smettere di fartene una colpa Bella!"
"Ma è colpa mia!"risposi.
"Ma che avresti dovuto fare scusa? Restare con Jacob ed essere infelice? Non credo che vogliano questo!"
"Forse mio padre no.."
"E neanche tua madre Bella! Fidati...nessuna madre vorrebbe vedere sua figlia infelice..."anche se aveva ragione non riuscivo proprio ad accettarlo.
"Inizio a pensare che il problema non sia neanche Edward..."dissi riflettendo ad alta voce.
"Ma tu hai notato qualcosa di strano tra i tuoi negli ultimi giorni?"chiese e negai.
"Niente di diverso del solito...lavoravano tutto il giorno, cenavamo insieme e poi mia madre si metteva davanti al computer...spesso neanche tornava per cena ed eravamo solo mio padre ed io, ma mia madre è sempre stata così...presa dal suo lavoro!"dissi ed annuì.
"D'accordo senti che facciamo...stasera noi ce ne usciamo un po', invita anche i tuoi amici così almeno ti distrai un po', che dici?"chiese e non era una cattiva idea.
"Va bene"risposi e sorrise.
"Ti voglio bene Bella!"disse abbracciandomi e la strinsi.
"Te ne voglio anch'io Alice"risposi.
 
Mi sentivo leggermente meglio dopo aver parlato con Alice dopodiché salii in camera da Edward, entrai ma non c'era, sentii il rumore dell'acqua e capii che stava facendo la doccia. Senza fare rumore mi diressi verso il bagno, mi spogliai ed entrai nella doccia con lui.
"Hey"mi salutò vedendomi e mi abbracciò.
"Ciao"risposi.
"E tu che ci fai qui?"chiese.
"Ti dispiace?"
"Assolutamente no!"rispose e mi baciò, avevo così tanto bisogno di lui..era solo in quei momenti in cui riuscivo a non pensare.
Il bacio divenne sempre più passionale e mi prese tra le braccia, sentii la sua eccitazione e anch'io ero alquanto eccitata.
Uscii dalla doccia con me in braccio e mi poggiò sul letto.
"Bagneremo tutto"sussurrai.
"Non m'interessa! Ti voglio Bella!"
"Anch'io Edward...chiudi la porta però!"
"Tranquilla tanto i miei non torneranno prima di cena ed Alice non entrerà!"rispose ed annuii.
Baciò ogni singola parte del mio corpo facendomi impazzire e quando fui davvero al limite entrò finalmente dentro di me...ogni volta erano sensazioni nuove, emozioni bellissime che mai avrei dimenticato. Edward ed io eravamo una sola cosa ed io mi sentivo completa. Non ci misi molto a raggiungere l'apice del piacere ed Edward mi seguì poco dopo. Dopodiché si stese accanto a me e lo abbracciai.
"Adoro questa tue improvvisate!"disse facendomi ridere.
"Bellaaaa!!" di nuovo Alice che mi chiamava.
"Ali non ora!"urlai e la sentii sbuffare mentre Edward rideva.
"Che palle!!! Entro un'ora ti voglio fuori di lì, dobbiamo prepararci!"gridò e stavolta fui io a sbuffare.
"Dove dovete andare?"chiese Ed.
"Dove dobbiamo andare, vorrai dire..."
"Oh okay, dove dobbiamo andare?"
"Non lo so, Alice vuole che usciamo stasera, per distrarci un po' dato che domani non c'è scuola!"
"Mmm...però se non ho capito male abbiamo ancora un'ora no?"chiese facendomi ridere.
"Ma tu se insaziabile!"
"Mai quanto te..."rispose baciandomi e lo strinsi a me. In quei momenti ero chiusa nella mia bolla di felicità e nessuno avrebbe potuto distruggerla o meglio nessuno che non fosse Alice che un'ora dopo infuriata mi portò via da Edward con la forza.
 
Nelle due ore successive fui praticamente una bamboline nelle mani di Alice, l'unica cosa che mi permise di fare da sola fu la doccia, dopodiché mi truccò e mi sistemò i capelli.
"Ali ma non so ancora cosa mettere, molte delle mie cose sono ancora a casa mia!"
"Tranquilla, ci ho pensato io"rispose andando nel suo immenso armadio a muro e uscendo con un vestito davvero fantastico. Era color verde tiffany, senza spalline, con scollatura a cuore e che arrivava un po' sopra al ginocchio. Inoltre la scollatura era abbellita con dei brillantini.
"Ali ma è stupendo!"
"Ti piace davvero?"
"No Alice. Io lo adoro!" dissi e sorrise felice.
"Dove l'hai comprato?"chiesi.
"Non l'ho comprato...l'ho fatto io!"rispose e restai letteralmente a bocca aperta.
"M-ma sei bravissima!"dissi ancora sconvolta.
"Adesso basta che mi metti in imbarazzo, su fammi vedere come ti sta!" mi aiutò ad indossarlo e mi calzava a pennello.
"È perfetto!"dissi guardandomi allo specchio.
"Si...è perfetto indosso a te!"
"Vuoi vedere il mio?"
"Certo che voglio vederlo!"risposi e mi mostrò un vestito nero incantevole , era solo leggermente più corto, aveva le spalline ed una scollatura più audace.
"Sarai uno schianto!"dissi e ridemmo.
Alle otto in punto fummo pronte, Emmett ed Edward ci aspettavano da un po' ormai e quando scendemmo rimasero tutti a bocca aperta, Ed non mi tolse gli occhi di dosso  neanche un attimo.
"Wow!"disse Emm.
"Smettila di guardare la mia ragazza!"rispose Ed facendoci ridere.
"E tu guarda un attimo tua sorella e dubito che la farai uscire di casa!"
"Smettetela voi due e andiamo o faremo tardi..."dissi prendendo per mano Ed. Salutammo Esme e Carlisle e dopo qualche raccomandazione uscimmo.
Dopo un'oretta arrivammo in un locale fuori città, era davvero molto carino, la musica era bella e c'erano tantissime persone.
Fuori al locale c'erano i miei amici che ci aspettavano, ci salutammo ed entrammo tutti insieme. I ragazzi andarono a prendere da bene e noi ci scatenammo in pista. Mi divertii davvero tantissimo, Ali aveva ragione mi faceva bene distrarmi. Mentre ballavo con Angela sentii due braccia avvolgermi, delle braccia che avrei riconosciuto sempre ed ovunque. Mi voltai verso Edward e gli allacciai le braccia al collo, lo baciai e iniziammo a ballare. Ero così fortunata ad averlo incontrato, era un ragazzo fantastico ed io lo amavo da morire.
"Sei bellissima"mi sussurrò all'orecchio e sorrisi.
"Anche tu, ti amo!"dissi avvicinandomi e mi baciò con una passione che avrebbe potuto incendiare il locale.
"Hey! Fatela finita voi due o prendetevi una stanza!"ci prese in giro Emmett.
"Sei solo invidioso!"rispose Ed.
"Bella vieni con me!"disse Alice trascinandomi via.
"Ali che succede?"urlai per farmi sentire.
"È qui!"rispose.
"Chi è qui?"
"Andiamo fuori!"disse e ci recammo fuori dal locale.
"Si può sapere che hai?"chiesi guardando il suo viso sconvolto.
"C'è Jasper!"rispose come se io lo conoscessi.
"Dovrei sapere chi è?"domandai e sospirò.
"È il mio ex!"
"Oh...è finita male?"chiesi e negò.
"Ci amavamo ancora molto quando ci siamo lasciati!"
"E allora perché vi siete lasciati?"
"È stata una decisione mia! Quando mi presero alla scuola di moda di Parigi non potevo assolutamente rinunciarci, era il sogno di una vita capisci?"
"Certo e suppongo che lui non l'abbia presa bene!"
"No Bella tutto il contrario! Jazz era felicissimo per me!"
"Scusa Ali ma proprio non capisco allora!"
"Vedi lui...disse che non poteva stare lontano da me e che mi avrebbe seguita ovunque, io ero contentissima, preparammo tutto e ci organizzammo per partire insieme ma qualche giorno prima si presentò sua madre a casa mia e mi disse che Jasper aveva ricevuto un'offerta che non poteva rifiutare, suonava la chitarra ed era stato preso in una delle scuole di musica più importanti d'America ma che per colpa mia aveva rifiutato! Così io gli dissi che non lo amavo più e che volevo partire da sola..."mi spiegò e rimasi davvero sbalordita dal suo racconto, era una persona splendida e per amore aveva fatto una delle cose più difficili del mondo che io probabilmente per egoismo non sarei riuscita a fare.
"Oh Alice mi dispiace tantissimo!"la abbracciai e cominciò a piangere.
In quel momento uscì Edward che ci stava cercando.
"Che è successo?"chiese preoccupato.
"Vi lascio soli!"risposi e Alice si buttò tra le braccia del fratello che la strinse.
Raggiunsi gli altri seduti al tavolo e dopo un po' ci raggiunsero anche Edward ed Alice che mi sorrise per tranquillizzarmi. Il peggio sembrava passato. 
Lasciammo il locale verso le 3 del mattino. Mentre stavamo per raggiungere il parcheggio vidi l'unica persona che non mi sarei mai aspettata di incontrare.
"Jake"sussurrai "che ci fai qui?"
"Quindi è per stare con lui che mi hai scaricato?"
"Jacob per favore..."
"Per favore un cazzo Bella! Sei solo una poco di buono!"disse e i miei occhi si riempirono di lacrime, come poteva dirmi una cosa del genere? Proprio lui che mi conosceva così bene...
"Andiamo Bella, lascialo perdere!"disse Angela trascinandomi via ma Jacob mi prese per un braccio.
"Jake lasciami mi fai male!"
"Mai quanto tu ne hai fatto a me!"disse e sapevo che era la verità.
"Mi dispiace..."sussurrai piangendo.
"Troppo tardi per le scuse Bella!"
"Jacob basta lasciala stare!"disse Edward avvicinandosi.
"Perché altrimenti che fai? Mi prendi a pugni?"
"Basta Jake, lasciami andare!"urlai ancora ma non mi ascoltò. Fu tutta questione di un attimo e Jacob venne scaraventato lontano da me ma non fu Edward che rimase accanto a me bensì Emmett.
"Lasciala subito stronzo!"
"Ma chi diavolo sei tu?"chiese Jake.
"Qualcuno che ti farà molto male se non la lasci in pace per sempre!"disse arrabbiato.
Jacob si rialzò e provò a colpirlo ma Emm fu più veloce e gli diede un pugno. Edward, Eric e Mike corsero a dividerli mentre Alice e Angela restarono accanto a me e mi abbracciarono.
Per fortuna riuscirono a separarli ed mi rivolsi a Jacob.
"Non volevo farti del male Jake ma non potevo fare altrimenti...io lo amo!"dissi e mi guardò.
"Un giorno incontrerai qualcuna e capirai cosa voglio dire!"capii dai suoi occhi che non mi avrebbe fatto del male e mi avvicinai.
"Ti vorrò sempre bene Jake...sei stato tutto per me da quando eravamo bambini e un giorno spero che potremo tornare ad essere amici anche se ora sembra una follia!"mi accarezzò una guancia, mi asciugò una lacrima e mi abbracciò.
"Mi manchi Bella"sussurrò stringendomi.
"Mi dispiace tanto, perdonami se puoi!"
"Ti ho già perdonata...ti amo troppo per portarti rancore!"disse,sciolse l'abbraccio mi guardò un'ultima volta e se ne andò.
"Stai bene?"chiese Angie e annuii ma non era vero.
"Andiamo a casa!"dissi
Salutammo tutti e tornammo a casa. Avrei mai avuto un po' di pace? Forse no...
 
Non appena fummo a casa Edward ed io neanche fingemmo di andare in camere separate come facevamo di solito bensì mi prese per mano e mi portò direttamente nella sua. Ero ancora sconvolta per quello che era successo, mai avrei pensato di fare del male a Jake, io gli volevo bene, avevo addirittura pensato di amarlo e vederlo in quelle condizioni a causa mia mi aveva distrutta, Edward mi aiutò a spogliarmi e ad indossare una sua tuta. Era dolcissimo mi trattava come una bambina bisognosa d'aiuto ed era proprio così che mi sentivo, avevo bisogno di lui, della sua dolcezza e del suo amore e nonostante questo non riuscisse a cancellare i miei sensi di colpa mi faceva sentire leggermente meglio. Ci stendemmo nel suo letto ed Edward mi tenne stretta per tutta la notte...mi addormentai soltanto in mattinata...
 
 
 
 
Ciaooo a tuttiiii =)
sono tornata, contenti???
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, è un po' di passaggio, nel prossimo accadrà qualcosa di davvero sconvolgente!
Jacob ha finalmente scoperto di Edward e Bella e nonostante la rabbia iniziale ha capito, speriamo che vada tutto per il meglio!
Grazie a coloro che leggono,che hanno inserito la ff tra le ricordate, le preferite e le seguite e soprattutto ad AleSwan, Jenny80_big ed AlmaRed per aver recensito il capitolo precedente!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Baciii
Fannyy24

 

 

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Capitolo 16
*** Tradimento. ***


Capitolo 15
Tradimento.
 
 
 

Spalancai gli occhi quando sentii la porta spalancarsi e delle urla.
"Edward Cullen e Isabella Swan alzatevi immediatamente!"gridò Esme, poche volte l'avevo vista arrabbiata e mai con me quindi mi spaventò parecchio.
"Mamma non è come pensi!"disse subito Edward alzando le mani come se Esme gli stesse puntando una pistola contro. Era una scena alquanto comica e avrei riso se la mia attenzione non fosse stata concentrato su altro: uno...Esme era di fronte a noi fuori di sè ed io ero spaventata, due...Edward l'aveva appena chiamata mamma!" Esme se ne accorse subito e i suoi chi divennero immediatamente lucidi, Edward probabilmente ancora assonnato e preoccupato non se ne rese conto. 
"Edward..."sussurrammo contemporaneamente guardandolo.
Si alzò e andò accanto ad Esme.
"Hey che succede? Perché piangi?"chiese ma Esme non riusciva a parlare dalla commozione e mi guardò come a chiedermi di aiutarla.
"L'hai chiamata mamma Ed..."dissi e solo in quel momento sembrò rendersi conto di quello che aveva fatto ,per un attimo fu sconvolto, guardò me, guardò Esme ed infine sulle sue labbra spuntò un sorriso dolce e timido. Ero commossa dalla scena, eravamo tutti e tre lì, immobili e piangevamo per l'emozione. Racimolai le forze per lasciare la stanza e lasciarli soli, avevano bisogno di tempo e spazio.
Scesi in salotto e piansi anch'io, per la commozione, la felicità ma anche per tristezza...tutto ciò non poteva non farmi pensare a mia madre. Era giusto quello che stavamo facendo? Non ci vedevamo, non ci sentivamo, e per cosa poi? 
Sentii Edward ed Esme piangere, ridere, baciarsi ed ero davvero felice per loro. Non so dopo quanto tempo scesero le scale ma avevo ancora gli occhi umidi, Edward dovette subito capire il mio stato d'animo perché corse da me e mi abbracciò. Non volevo...non potevo rovinargli quel momento, ero stupida ed egoista ma anch'io avevo bisogno di mia madre.
"Scusa Edward...mi dispiace, io...sono egoista! Non ti merito!"dissi tra le lacrime.
"No Bella...hey amore...per favore...shh..non piangere...tranquilla..."
"Ti amo Edward! Tu lo sai che ti amo!"dissi guardandolo e mi sorrise.
"Ti amo anch'io ma adesso calmati!"rispose abbracciandomi. Nel frattempo il salotto si era affollato con gli altri componenti della famiglia, Esme continuava a guardarmi dispiaciuta ed io non volevo perché ero davvero felice loro...davvero maledizione!
Mi staccai leggermente da Edward, mi alzai e mi avvicinai ad Esme abbracciandola, mi strinse.
"Esme ti prego perdonami...io...non volevo rovinarvi questo momento...te lo giuro..."piansi e pianse con me.
"Oh piccola non hai rovinato niente tesoro...posso capire come ti senti e non potrei mai essere arrabbiata con te per questo...davvero Bella guardami..."disse e lo feci.
"Ti voglio bene bambina e non devi sentirti in colpa capito?"chiese ed annuii. Ci volle un po' perché mi calmassi, tutti mi guardavano preoccupati e Carlisle per evitare che mi sentissi a disagio li trascinò tutti in cucina lasciandomi sola con Edward.
"Va meglio?"chiese ed annuii.
"Devo dirti una cosa Bella..."disse ed alzai lo sguardo verso di lui.
"Io...si insomma...devo ringraziarti!"
"Cosa? E perché mai?"domandai stupita. Temevo che fosse arrabbiato e invece voleva ringraziarmi!
"Vedi...io ho sempre saputo che Esme era una persona speciale così come Carlisle...ma...quando ho visto come ti ha accolta, come...ti è stata accanto e ...ti ha aiutata"sospirò perché non sapeva come continuare.
"È grazie a te che è successo quel che è successo oggi...Bella...tu non devi sentiti in colpa...tu devi essere orgogliosa! Perché è grazie a te che riesco a considerare Esme una madre senza provare dolore per Elizabeth...cioè lei..sarà presente sempre nel mio cuore e sarà sempre mia madre ma sei stata tu...tu che mi hai permesso di aprire il mio cuore anche ad Esme!" piansi di nuovo ma stavolta non per la tristezza.
"Il tuo cuore è grande Edward...e c'è posto per entrambe, io lo so...l'ho sempre saputo!"dissi e ci scambiammo un bacio dolcissimo.
 
 
Un quarto d'ora dopo eravamo tutti in cucina.
"Allora ragazzi, volete spiegarmi perché vi ho trovato nello stesso letto questa mattina? Credevamo di esserci spiegati quando abbiamo accettato che Bella venisse a stare da noi"disse Esme e abbassai lo sguardo.
"Hai ragione mi dispiace, non accadrà più"disse Ed
Non avevamo mai parlato a Carlisle ed Esme di Jacob ne Carlisle aveva mai fatto domande sul ragazzo che mi aveva accompagnato in ospedale per un controllo.
"E' colpa mia!"dissi ad un tratto, gli occhi di tutti furono su di me in meno di un secondo ma quello che notai fu lo sguardo preoccupato di Edward, sapeva che non volevo parlarne, non volevo che i suoi genitori si facessero una cattiva idea di me ma non potevo permettere che Edward si prendesse la colpa solo per proteggermi, non avevo bisogno di sentirmi in colpa anche per lui oltre che per Jacob. Così gli raccontai di quando ero piccola, della mia amicizia con Jacob fin da bambini, della sua dichiarazione di anni fa, di quando ci siamo messi insieme e di come credevo di amarlo. Mi fermai più volte nel corso del mio discorso ed Edward ogni volta mi stringeva la mano per infondermi coraggio. Continuai dicendogli di come avevo conosciuto Edward, del nostro inizio burrascoso e di come mi era entrato dentro sin da subito e terminai raccontando cos'era successo la sera prima.
"Ero terribilmente sconvolta, mi sento così in colpa nei confronti di Jake e Edward non ha fatto altro che consolarmi per tutta la notte...ve lo giuro...credetemi, non è successo nulla...non voglio che pensiate che vi manchiamo di rispetto, io vi voglio bene, mi avete dato la possibilità di rimanere con voi e voglio meritarla...mi dispiace così tanto..."risposi sempre con lo sguardo basso.
"Non c'è bisogno di giurare Bella, noi ti crediamo..."rispose Carlisle ed Esme annuì.
"G-grazie davvero...per la fiducia e...per...tutto...davvero"
"Ti crediamo" disse Esme "ma le regole di questa casa non devono cambiare Bella, dovete capire che facendoti stare qui noi ci siamo presi una responsabilità soprattutto nei confronti dei tuoi genitori..."
"S-si certo...lo capisco"
"Quindi promettete che non accadrà più?"chiese Esme ed entrambi annuimmo.
"Bene...ora facciamo colazione che sto morendo di fame!"disse Carlisle facendoci ridere.
"Ah Bella?"chiese Esme.
"Si?"
"Quando t'innamori non è mai una colpa...se avessi ignorato i tuoi sentimenti continuando ad illuderlo e a mentirgli allora avresti dovuto sentirti in colpa...ma hai agito da persona matura e Jacob capirà che hai fatto la cosa giusta!"disse.
"Grazie Esme"dissi e tutti sorridemmo, quella era davvero una famiglia splendida come quella che avevo io e che avevo intenzione di rimettere in piedi.
 
Trascorsi tutta la mattina con Esme, la aiutai a pulire casa e insieme preparammo il pranzo e dopo aver mangiato la aiutai a sistemare la cucina. Quel giorno Ali era strana, si era chiusa nella stanza dei disegni, probabilmente a causa di ciò che era accaduto la sera prima.
La raggiunsi, bussai e mi diede il permesso di entrare.
"Hey"la salutai sorridendo.
"Ciao Bella"
"Come stai Ali?"
"Bene...tu come ti senti? Mi dispiace per quello che accaduto stamattina...avrei voluto starti più accanto ma..."
"No Alice...non dirlo neanche!"dissi avvicinandomi .
"Ti va di parlare?"chiesi ed annuì.
"Bella è così...difficile!"
"Cos'è difficile?"
"Averlo rivisto...mi ha fatto capire che non l'ho mai dimenticato... ma l'ho ferito irrimediabilmente e non mi perdonerà mai..."
"Questo non puoi saperlo...se gli spieghi ciò che è successo vedrai che capirà!"
"Può darsi ma a che servirebbe? Sto rimandando la partenza Bella ma prima o poi dovrò andarmene di nuovo...la mia vita e lì ormai...la scuola...gli amici...Mark..."
"Frena, frena chi?"chiesi.
"Mark...Non stiamo proprio insieme ma usciamo da un paio di mesi, mi ha fatto la corte per un anno e alla fine ho ceduto...mi sentivo sola...mi mancava Jasper e ho pensato che Mark fosse un buon amico...poi però si è dichiarato ed io avevo paura di perderlo così usciamo da un po'...sono una persona orribile vero?"
"No affatto! È comprensibile quello che stai passando Ali però...ricordi vero le parole che mi ha detto Esme stamattina?"chiesi ed annuì.
"Non puoi prendere in giro questo Mark se ami ancora Jasper..."
"Non posso tornare con Jasper Bella lo capisci?"
"No in effetti non lo capisco...non vedo impedimenti nella vostra storia Ali...perché non provi a parlargli? Perché non gli spieghi la situazione? Magari anche lui ti ama ancora...voglio dire...voleva seguirti a Parigi...non credo sia cosa da poco!"
"Ieri in quel locale Jasper non era solo..."
"C-che?"
"Era con una ragazza, gli ho già rovinato una volta la vita Bella, non lo farò di nuovo...ho deciso che la settimana prossima partirò e continuerò con la mia vita! Jasper è un capitolo chiuso!" sapevo che non era convinta di ciò che diceva ma aveva bisogno di tempo per riflettere, da sola. La abbracciai e poi uscii dalla sua stanza.
Vidi Edward in corridoio e gli sorrisi.
"Come sta?"chiese riferendosi a sua sorella.
"È un po' confusa..."risposi ed annuì, Edward ed Ali erano legatissimi...si vedeva da chilometri di distanza ed era normale che si preoccupasse per lei.
"Edward ho deciso di andare a parlare con mia madre oggi..."
"Davvero?"chiese felice.
"Si...non possiamo andare avanti così! Non dico che tornerò a casa ma...dobbiamo chiarire questa situazione e deve far pace con mio padre assolutamente!"
"Sono contento Bella davvero! Spero che riusciate a chiarire...vuoi che ti accompagni?"chiese e negai.
"No, sarà meglio che vada da sola..."
"Si hai ragione!"disse e mi abbracciò.
"Buona fortuna amore...ti aspetterò qui!"disse e lo baciai.
Ero terribilmente nervosa, mi chiusi in camera e feci una doccia lunga e rilassante, mi vestii lentamente e mi recai a casa mia. Non sapevo come avrebbe reagito mia madre, speravo solo che accettasse almeno di parlarmi...mi ero intestardita a voler aspettare che facesse lei il primo passo e così facendo stavo distruggendo la mia famiglia. Parcheggiai nel vialetto di casa e notai che non c'era nessuno...mia madre non lavorava il sabato ma magari era uscita per una commissione così entrai e decisi di aspettarla. Aprii il frigo per prendere un succo ma notai che era completamente vuoto tranne per qualche bottiglietta d'acqua e un insalata confezionata...ecco forse mia madre era andata a fare la spesa, di solito me ne occupavo io e probabilmente neanche si erano accorti che non avevano più niente da mangiare. Bevvi un po' d'acqua e decisi di recarmi nella mia stanza, mi mancava casa mia, il copriletto viola nella mia stanza, tutti i miei libri e le mie foto appese su tutta la parete. Entrai e notai che non era stato spostato nulla ma soprattutto che non veniva spolverata da un po' di giorni...era strano perché il sabato mattina mia madre si dedicava alle pulizie ma forse in camera mia non era proprio entrata. Presi qualche libro mettendolo in borsa ed uscii dalla mia stanza. Per tornare al piano di sotto passai necessariamente davanti alla stanza dei miei e subito capii che c'era qualcosa di strano ma non riuscivo a capire cosa, poi lo notai... Il comodino di mia madre era vuoto, erano scomparse tutte le sue creme, il suo portagioie e anche la foto che scattammo al mio 1 compleanno...non c'era più nulla! Entrai confusa e preoccupata ed aprii l'armadio...anche i suoi vestiti non c'erano più! Ma che diavolo stava succedendo? Forse era andata a trovare mia nonna a Jacksonville, ma  perché mio padre non mi aveva detto nulla? Aprii il comodino di mio padre per vedere se almeno le sue cose ci fossero ancora e la prima cosa che vidi fu una lettera, c'era scritto per Charlie e la scrittura era quella di mia madre...sapevo che era sbagliato e che non avrei mai dovuto leggerla ma l'angoscia e la preoccupazione per ciò che stava accadendo ai miei mi spinse ad aprirla.
 
 
Edward.
Bella ultimamente stava avendo sempre più crisi, ieri sera era crollata vedendo Jacob e stamattina pensando a sua madre. Speravo davvero che le cose nella sua famiglia potessero aggiustarsi, Bella era abituata a una famiglia felice proprio come lo era la mia adesso e vederla sgretolarsi la stava distruggendo.
Mi sedetti sul divano accanto ad Emmett che giocava con la play.
"Hey Ed! Dov'è Bellina?"chiese sorridendo.
"A casa sua..."
"Cosa?"chiese voltandosi immediatamente verso di me.
"Ha deciso di andare a parlare con sua madre...vuole mettere a posto le cose!"spiegai mentre mio fratello mi guardava con occhi sgranati, ma che gli prendeva?
"No Edward no!"disse lanciando il joystick sul divano e mettendosi le mani tra i capelli.
"Ma che ti prende Emm?"
"È un problema questo lo capisci?"gridò preoccupato.
"No Emm non lo capisco! Dov'è il problema??"chiesi ormai gridando anch'io.
"Lo tradisce Ed!"
"Cosa? Chi?"chiesi davvero non capendo.
"Renee tradisce Charlie!"disse e il mondo mi cadde addosso.
"No no no no! Ma che cazzo dici?"domandai sconvolto.
"È il segreto che Rosalie ha scoperto su Bella...con il quale l'ha ricattata!"non potevo credere alle parole di mio fratello.
"Cazzo cazzo cazzo!"urlai sbattendo un pugno sul muro!
"Ma che diavolo sta succedendo?"chiese Esme entrando nel salone.
"Sei sicuro Emm? T-tu come fai a sapere che non sia una bugia?"
"Ho visto le foto...non ci sono dubbi purtroppo..."
"Dobbiamo andare da lei!"dissi prendendo il giubbino ma Emmett non si muoveva.
"Vuoi alzare quel culo o no?"
"Insomma ragazzi ma dove state andando?"chiese Esme preoccupata.
"Tranquilla mamma ti raccontiamo tutto dopo!"disse Emm prendendo il giubbino e raggiungendomi in macchina.
Bella sto arrivando...
 
 
 
Bella.
Le mani mi tremavano mentre aprivo la lettera e iniziavo a leggerla...
 
Caro Charlie,
Sono qui a scriverti perché sono troppo codarda per parlarti a quattr'occhi e per questo ti chiedo scusa ma non è l'unico motivo per cui tu debba scusarmi.
Le cose tra noi stanno peggiorando sempre più e nonostante tu provi a farle ritornare come prima questo non accadrà mai e mi dispiace te lo giuro ma proprio come hai capito Bella quando si è innamorata di Edward ora devi capire me che amo un altro uomo! Non avrei mai voluto che accadesse ma nonostante io mi sforzi di non distruggere la nostra famiglia lo sto facendo comunque...
Per questo motivo ho deciso di andarmene, preferisco non dirti dove per ora, ho bisogno di tempo per riflettere e stare da sola ma mi farò sentire presto e parlerò con Bella, te lo prometto, per il momento però non me la sento...
Oh Charlie mi dispiace così tanto averla mandata via ma non volevo che vedesse ciò che ci stava succedendo...ne resterebbe distrutta ed io non potevo permettere che la mia bambina soffrisse in quel modo per colpa mia, di sua madre, l'unica persona che avrebbe dovuto sempre proteggerla ed invece che la sta annientando con il suo egoismo...tu sai che non sono mai stata bene qui, quando ci siamo sposati ero convinta che con il nostro amore avremmo potuto vivere ovunque ma non è così...questo posto è come una gabbia ed io non potevo più  sopportarlo ed è anche per questo che ti ho tradito, perché sognavo di non essere intrappolata in una vita che mi faceva sentire come se avessi il guinzaglio al collo.
So che le cose che ti sto dicendo sono terribili ma sei l'uomo più buono e onesto che conosca ed è per questo che meriti la verità.
Appena me la sentirò invierò un messaggio a Bella, le dirò che sono andata a trovare mia madre e poi decideremo insieme quando parlarle...
Mi dispiace tanto davvero...
Addio 
Renèe.

 
 
Strinsi la lettera fra le dita...non era possibile...non ci credevo. Avevo sicuramente letto male, mia madre non poteva aver tradito Charlie! Non poteva essersene andata così...
Caddi a terra piangendo e singhiozzando, perché ci aveva fatto questo? Come aveva potuto innamorarsi di un altro uomo? Come poteva non essere felice con una famiglia come la nostra? Ma soprattutto com'era riuscita a mentire per così tanto? Fingendo che fosse felice, che ci amasse...
Era tutto un'enorme bugia, lei non ci voleva, non ci amava e ci aveva abbandonati...
Come diavolo avevo fatto a non rendermene conto prima?
Provai ad alzarmi per andarmene da quella stramaledetta casa che amavo tanto ma ricaddi a terra, mi sentivo debole, impotente e mi girava la testa.
Non so come ma riuscii ad arrivare al piano di sotto, mi sembrava di essere in un film, mi sentivo come se non fossi io quella che scendeva le scale e apriva la porta per andare via. Non riuscivo a vedere nulla, le lacrime mi appannavano la vista e i singhiozzi mi scuotevano il corpo, il cuore stava andando in mille pezzi. Uscii finalmente da quella casa e proprio mentre stavo per crollare sentii due braccia forti afferrarmi e stringermi a se. Poi il buio...
 

 
 
 
Ciaooo a tuttiii =)
come state?
Avrei dovuto pubblicare questo capitolo domani ma non ce l'ho fatta a resistere... e poi mi avete aspettato a lungo mentre ero in vacanza quindi mi sembrava giusto così!
Ecco spiegato il comportamento di Renèe e come molti avevano capito Edward non c'entrava un bel niente, era solo una scusa per allontanare Bella da casa e per non farle vedere ciò che stava succedendo. Ma cosa c'entra Rosalie in tutto questo? Come ha fatto lei a scoprirlo? E cosa faranno d'ora in poi Charlie e Bella?
Scopriremo tutto prestissimo!
Ringrazio tutti coloro che leggono, che hanno inserito la ff tra le preferite, seguite e ricordate e soprattutto DeAnna, Jenny80_big, FlaR e AlmaRed per aver recensito il capitolo precedente.
Spero di sentirvi!!
Un bacione!
Fannyy24

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Capitolo 17
*** Un nuovo capitolo della mia vita. ***


Capitolo 16
Uno nuovo capitolo della mia vita.






 
Edward 
Riuscii ad afferrare Bella giusto in tempo, era scossa, piangeva disperatamente ed ero preoccupatissimo. La presi tra le braccia e la misi in macchina.
"Bella? Bella? È svenuta Emm!!"
"Tranquillo Ed...chiama papà digli che la stiamo portando in ospedale!"disse e feci come mi aveva detto.
"Pronto?"
"Papà? Stiamo venendo lì...Bella...Bella..."non riuscivo a parlare, a dire quello che stava accadendo, Emmett se ne accorse e mi strappò letteralmente il telefono da mano.
"Papà...Bella è sotto shock, è svenuta e la stiamo portando in ospedale!"disse mentre io continuavo a tenerle la mano, ero terrorizzato.
"Ed?"
"Che c'è?"risposi.
"Mi dispiace...avrei dovuto dirlo almeno a te ma...non volevo che soffrisse, speravo che le cose si sistemassero!"disse ma non ero arrabbiato con lui ma solo con me stesso, non ero riuscito a proteggerla.
"Ne parliamo più tardi Emm...voglio pensare solo a lei ora!"dissi e annuì.
Arrivammo in ospedale in pochi minuti e trovammo mio padre ad aspettarci fuori, uscii dalla macchina e presi Bella tra le braccia, in pochi secondi arrivarono due infermieri che la poggiarono su un lettino.
"Portatela nel mio studio"disse Carlisle e lo seguimmo.
"Aspettate qui..."
"Ma papà..."
"Ed tranquillo, ci penso io ora a lei!"disse e annuii sconfitto. Non potevo fare nulla per lei ma era in buone mani. Mi sedetti su una sedia e attesi notizie di mio padre, Emm era al mio fianco e teneva una mano sulla mia spalla.
Dopo un tempo che mi sembrò infinito mio padre uscì dal suo studio e mi avvicinai immediatamente.
"È sveglia..."
"Come sta?"chiesi.
"È sconvolta ma sapete dirmi che è successo?"domandò e gli raccontammo ciò che Emmett sapeva.
"Ma non sappiamo cosa abbia scoperto anche perché mi sembrava non ci fosse nessuno in casa!"disse Emm.
"Papà posso andare da lei?"chiesi.
"Si certo..."disse ed entrai nella stanza
"Edward..."
"Bella amore!"dissi abbracciandola.
"Mia madre...mia madre...lei ha..."
"Shh...Bella...sta' calma."la strinsi mentre continuava a piangere.
Entrò Carlisle con un bicchiere.
"Tieni Bella bevi...è solo una camomilla..."le porse il bicchiere, Bella lo prese e fece un piccolo sorso.
"Devo parlare con mio padre..."sussurrò.
"Lo farai ma ora andiamo a casa, hai bisogno di riposare!"dissi e stranamente annuì, non provò neanche a controbattere.
Restammo ancora un po' in ospedale, Bella terminò la camomilla e la portammo a casa. La aiutai a stendersi e dopo un po' si addormentò tra le lacrime.
Scesi in cucina dove Emmett aveva raccontato tutto ad Esme ed Alice.
"Come sta?"chiese Ali.
"Dorme..."risposi solo sedendomi accanto a loro.
"Ma gliel'ha detto sua madre?"
"Non lo sappiamo, non è riuscita a raccontarci niente..."
"Povera piccola!"disse Esme.
"Posso andare a farle un po' compagnia?"chiese Ali e annuii.
"Cerca di non svegliarla"
"Certo...tranquillo!"rispose e andò da Bella.
 



Bella.
Mi risvegliai dopo non so quanto e trovai Alice stesa accanto a me.
"Ciao Bella...come ti senti?"chiese.
"Ed...dov'è Edward?"
"È in cucina...te lo vado a chiamare!"disse ma la fermai.
"No resta..."risposi, mi sorrisi e si sedette di nuovo accanto a me.
"Mia madre se n'è andata...ha preso tutte le sue cose ed è sparita senza dirmi nulla ti rendi conto?"
"Ma...perché?"chiese.
"Ha un altro uomo!"risposi ricominciando a piangere.
"Mi dispiace tanto Bella!"disse abbracciandomi e la strinsi.
"Lo ha lasciato con una lettera Ali ti rendi conto? Gli ha scritto che si sentiva in gabbia...che era infelice e per questo lo aveva tradito! Non riesco ancora a crederci..."dissi singhiozzando.
"Capisco il tuo dolore Bella e credimi mi dispiace tantissimo...vorrei fare qualcosa, qualsiasi cosa per farti stare meglio ma non posso! Tutto ciò che posso dirti è di stare accanto a tuo padre, lui può capirti sicuramente meglio di me...dovrete farvi forza a vicenda!"annuii perché sapevo che aveva ragione, sapevo che mio padre stava soffrendo, lo avevo visto dimagrire sotto ai miei occhi ed anche se fingeva di stare bene con me io sapevo che non era la verità.
"Puoi farmi un favore?"chiesi.
"Certo...tutto quello che vuoi!"
"Puoi chiedere ad Edward di chiamare mio padre? Vorrei vederlo..."dissi ed annuì.
"D'accordo!"mi lasciò un bacio sulla guancia e si alzò per andare a chiamare Ed.
"Alice?"
"Si?"
"Ti voglio bene sorellina!"dissi e la vidi commuoversi.
"Anch'io Bella...te ne voglio tanto!"rispose e uscì dalla stanza.
Ali aveva ragione, dovevo essere forte, dovevo farlo per mio padre...aveva bisogno di me! 
 
Dopo un po' la porta si riaprì ed entrò Edward.
"Hey"
"Hey"
"Come ti senti?"chiese premuroso.
"Meglio..."risposi
"Alice mi ha raccontato tutto"disse e annuii.
"Già...ancora non riesco a crederci...si è anche paragonata a me sai?"
"In che senso?"
"Ha scritto che come aveva capito che io mi ero innamorata di te dovevamo capire anche lei che amava un altro uomo!"spiegai e mi guardò allibito. Mi abbracciò e mi lasciai stringere come solo lui sapeva fare.
"Tu non sei come lei Bella..."
"Lo so...lei non ha avuto neanche il coraggio di dirlo in faccia a Charlie...è stata una codarda, io almeno con Jacob ci ho parlato!"dissi ed annuì.
"Ti va di mangiare qualcosa?"chiese e negai.
"Più tardi, voglio prima parlare con mio padre..."risposi.
"L'ho chiamato, sta arrivando!"
"Grazie Ed...per tutto quello che tu e la tua famiglia state facendo per me...ve ne sarò sempre grata!"
"Non devi ringraziarmi Bella, io ti amo e farei qualsiasi cosa per te!"
"Ti amo"risposi baciandolo.
Sentimmo bussare alla porta ed Esme ci avvisò che era arrivato mio padre.
"Esme ti dispiace sa parliamo un attimo qui da soli?"chiesi.
"Certo che no! Lo faccio salire subito!"disse e la ringraziai.
Edward rimase accanto a me e mi tenne la mano ma quando arrivò mio padre si scusò e andò via, gli sorrisi mentre usciva dalla porta e mi fece l'occhiolino.
"Bells piccola, che succede non stai bene?"chiese preoccupato.
"Siediti papà...dobbiamo parlare!"fece come gli avevo detto, era dimagrito ancora, aveva due enormi occhiaie e mi veniva da piangere solo a guardarlo ma non potevo...dovevo essere forte.
"So tutto papà..."
"C-che intendi dire?"chiese con gli occhi sbarrati.
"Della mamma...sono venuta oggi perché volevo parlarle e ho visto la lettera!"
"Oh no Bella mi dispiace tanto... non doveva finire così!"disse mettendosi le mani nei capelli e lo abbracciai.
"Non devi essere tu a scusarti papà!Non hai fatto niente e non è colpa tua! Ci hai sempre dato amore incondizionato, protezione e non sei tu che ti devi dispiacere chiaro?"dissi ed annuì poco convinto.
"Sapevo che c'era qualcosa che non andava ma..."
"Non potevi immaginare..."terminai io per lui.
"Ti capisco papà neanch'io riesco ancora a crederci..."
"Bella so che è difficile ma...i problemi che abbiamo tua madre ed io non devono in nessun modo influire sul vostro rapporto...potremo anche non stare più insieme ma lei è e rimarrà per sempre tua madre!"
"Non puoi chiedermi questo...non ora per lo meno! Lei non ha tradito solo te, ha tradito anche me! Mi ha cacciata di casa...mi ha fatto sentire in colpa per aver scelto Edward e per la vostra crisi! Ero convinta che fosse tutta colpa mia! E invece..."
"Non è mai stata colpa tua tesoro..."
"Adesso lo so ma non puoi pensare che io possa perdonarla...non ha avuto neanche il coraggio di dirci quello che stava accadendo...ha detto che era infelice...ci ha mentito!" 
"Non possiamo fargliene una colpa...ognuno ha un sogno...il suo era quello di viaggiare e probabilmente adesso lo farà!"
"Già...probabilmente avrebbe voluto che non fossi mai nata!"dissi abbassando lo sguardo.
"No, no, no! Non puoi e non devi pensare questo! Tu sei la miglior cosa che ci sia capitata tesoro...non devi mai dubitarne!"
"La miglior cosa capitata a te magari...a lei invece ho rovinato i piani!"risposi e mi guardò, era così triste che non riuscivo a tenere lo sguardo su di lui.
"Capisco che tu sia arrabbiata ora ma non dubitare mai dell'amore di tua madre per te! " al momento non riuscivo a vedere nessun amore se non quello per il suo amante.
Lo abbracciai e mi strinse.
"Siamo rimasti io e te ora...dobbiamo andare avanti insieme e ti prometto che ce la faremo!"dissi
"Non puoi capire quanto sono fiero di te e della donna che stai diventando!"sussurrò.
"Anch'io sono fiera di te...sei sempre stato il mio eroe.."risposi e lo sentii sorridere. Sciogliemmo l'abbraccio dopo un po'.
"Ti va di mangiare qualcosa?"chiesi ed annuì. 
"Vieni, andiamo..."lo presi per mano e scendemmo in cucina dove tutta la famiglia Cullen ci stava aspettando. 
"Oh eccovi qui… Avete fame? Ho preparato le striscette di pollo al limone come piacciono a te Bella... e anche una torta al cioccolato...sarà pronta tra un quarto d'ora" disse Esme senza respirare neanche un secondo.
"Mamma respira..."disse Emm facendoci ridere.
"Grazie Esme...sei davvero un perdona splendida!"dissi facendola commuovere.
"Allora che aspettiamo? Si mangia?"chiese Emm.
"Certo accomodatevi pure… Carlisle sta per arrivare" disse Esme, prendemmo posto e dopo qualche minuto sentimmo rientrare Carlisle e cenammo tutti insieme.
Avevo lo stomaco completamente chiuso ma mi sforzai...lo facevo per mio padre! Edward accanto a me mi tenne la mano per tutto il tempo ed io di tanto in tanto mi voltavo e gli sorridevo.
Per fortuna tutto procedette bene, non ci furono silenzi imbarazzanti ne vuoti da colmare soprattutto grazia alla famiglia di Edward.
Mentre mangiavamo il dolce presi la parola per dire una cosa importante.
"Scusate vorrei dirvi una cosa importante!"mi guardarono tutti e ciò che mi sorprese fu lo sguardo di Edward, mi sorrise come a farmi capire che sapeva ciò che stavo per dire.
"Esme, Carlisle...volevo ringraziarvi ancora una volta per tutto ciò che avete fatto per me… Non sono molte le persone che avrebbero fatto tutto questo e ve ne sarò sempre grata!
Alice, Emmett...ormai siete mia sorella e mio fratello, mi siete stati accanto in ogni circostanza e spero di avervi dato almeno un minimo di ciò che voi avete dato a me!"
"Perché mi sembra un addio?"chiese Alice.
"No, non è un addio... continueremo a vederci finché sarai qui e ci sentiremo quando tornerai a Parigi!"
"Ma tornerai a casa vero?"
"Sì..."
"Torni a casa?"chiese mio padre, era l'unico sorpreso.
"Si papà...a meno che tu non voglia che io resti qui..."
"Ascolta Bella, io...sono felice se torni ma non voglio che tu torni in un posto che ti faccia stare male...devi pensare anche a te stessa..."disse ed ancora una volta capii che grande uomo fosse mio padre.
"Non importa quando possa far male quel posto papà...dobbiamo ricominciare...tu ed io...ci faremo forza a vicenda, supereremo le difficoltà  è ancora una volta ne usciremo vincitori...no?"dissi ed annuì.
"Si...com'era quando eri piccola? Io con te...tu con me..."
"Sempre!"lo interruppi completando la frase che mi diceva da piccola quando ero in difficoltà.
"Ti voglio bene bambina mia!"
"Anch'io"risposi.
Mi voltai a guardare Edward e tutto ciò che vidi fu uno sguardo pieno di orgoglio rivolto a me.
Lo abbracciai e mi sussurrò all'orecchio.
"Sei una persona fantastica e sono davvero contento di essermi innamorato di te..."gli sorrisi e gli lasciai un leggero bacio a stampo.
Terminata la cena Charlie rimase a parlare un po' con i genitori di Edward e noi invece andammo nella mia stanza per preparare le mie cose...si tornava a casa!
"Hai preso tutto?"chiese Ali ed annuii.
Ci sedemmo tutti sul mio letto a chiacchierare ancora un po'.
"Bella devo dirti una cosa..."disse all'improvviso Emmett.
"Certo dimmi..."
"Io lo sapevo..."non capii subito a cosa si riferisse poi compresi.
"C-cosa? C-come?"chiesi ma ci vollero pochi secondi per collegare.
"Rosalie..."sussurrai ed annuì.
"Si...mi dispiace tanto Bella avrei dovuto dirtelo ma volevo solo..."
"Proteggermi..."conclusi per lui ed annuì.
"Ed? Anche tu?"
"No,no...lo sapevo soltanto io...a lui l'ho detto oggi quando ho saputo che avevi deciso di andare a parlare con tua madre."
"Perciò eravate li?"chiesi.
"Si..."
Ero un po' confusa, avrei dovuto essere arrabbiata con Emmett ma non ci riuscivo perché in fondo probabilmente avrei fatto la stessa cosa.
"Va bene"risposi e mi guardarono come fossi un aliena.
"Va bene?"chiese Ali.
"Si va bene...avresti dovuto dirmelo è vero ma lo hai fatto per me e poi sei stata sincero...hai detto la verità ora ...quindi va bene!"dissi e mi sorrise.
"Ora sarà meglio andare...domani sarà una giornata molto lunga!"
"Ma è domenica!"disse Edward
"Già...ma non ha visto le condizioni di casa mia! Devo fare le pulizie ed anche la spesa!"
Scendemmo al piano di sotto, salutai e abbracciai tutti, dopodiché tornai a casa con mio padre...stava iniziando un nuovo capitolo della mia vita.





Ciaoo a tuttiii =)
Come state?
Scusate il ritardo ma mi sono bloccata con la schiena e non ho potuto pubblicare il nuovo capitolo.
Che ne dite? Vi è piaciuto?
Bella è una ragazza molto forte ed anche se ha avuto un crollo per la terribile notizia adesso sembra intenzionata a rimettere in piedi la sua vita ed aiutare anche suo padre a farlo. Inutile dire che Edward e la sua famiglia le staranno sempre accanto, sono semlicemente splendidi.
Grazie a tutti voi che leggete, a chi ha inserito la storia tra le ricordate, preferite e seguite ed in particolare ad AlmaRed, Jenny80_big e DeAnna per le loro recensioni.
Un bacione a tutti
A prestissimo.
Fannyy24

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Capitolo 18
*** Lo stesso dolore. ***


Capitolo 17
Lo stesso dolore.






 
Il giorno dopo mi svegliai con una nuova consapevolezza, ero più forte di quello che pensassi...pensavo fosse stato difficile alzarmi dal letto sapendo che non ci sarebbe stata più mia madre in cucina ad aspettarmi e a darmi il buongiorno. Invece con una forza che non credevo di avere mi svegliai prima del solito, scesi in cucina decisa a preparare la colazione per me e per mio padre ma dimenticai che avevamo praticamente frigo e dispensa vuote. Così velocemente mi lavai, mi vestii e andai a comprare la colazione al bar di fronte. Presi qualche cornetto, un cappuccino per me e un caffè per mio padre ed anche qualche ciambella.
Quando tornai a casa mio padre era ancora a letto così ebbi il tempo di apparecchiare la tavola.
"Buongiorno!"dissi vedendo papà che scendeva le scale ancora in pigiama...d'altronde oggi era domenica non doveva andare a lavoro.
"Buongiorno ma che hai combinato?"
"Abbiamo bisogno di fare un po' di spesa, nel frattempo sono andata al bar di Max per la colazione!"dissi e sorrise.
"Ah...ti ho preso anche il giornale!"glielo porsi sapendo che gli piaceva leggerlo mentre beveva il caffè ma invece di aprirlo mi ringraziò e lo poggiò sul tavolo.
"Lo leggerò più tardi...che programmi hai per la giornata?"chiese.
"Per prima cosa andrò a fare la spesa, poi devo pulire un po' casa, preparerò il pranzo e oggi pomeriggio non lo so...mi rilasserò un po' e magari studierò qualcosina!"dissi sorridendo.
"Bella non voglio che ti occupi da sola della casa..."
"Tranquillo papà...lo facevo anche prima!"dissi per tranquillizzarlo ma non ci riuscii.
"Posso accompagnarti a fare la spesa?"chiese dopo un po'.
"Certo...vatti a vestire io nel frattempo sistemo qui!"dissi sorridendo e lui annuì e salì di sopra.
Sistemai la cucina ed inviai un messaggio ad Edward per augurargli il buongiorno. Pochi minuti dopo il cellulare iniziò a squillare ed era proprio lui.
"Buongiorno amore!"risposi.
"Buongiorno a te...sei allegra vedo!"
"In forze direi...ho un mucchio di cose da fare!"
"E tra queste cose c'è anche per caso venire a dare un bacio al tuo bellissimo fidanzato?"chiese facendomi ridere.
"Sapevo di avere un fidanzato ma non ricordavo che fosse bellissimo!"risposi.
"Mi hai davvero ferito con queste tue parole! Ed io che credevo di essere attraente..."disse e sapevo che stava sorridendo...
"Be diciamo che sei carino!"
"Basta così! Pretendo le tue scuse ed anche un bacio!"
"Te lo darò oggi pomeriggio! Ora devo andare...mio padre mi aspetta per andare a fare la spesa!"
"D'accordo amore a dopo"
"A dopo Ed"lo salutai riattaccando. 
 
"Papà che ne dici se oltre alle schifezze compriamo anche qualcosa da mangiare a pranzo?"chiesi ridendo. Avevamo preso di tutto: patatine, biscotti, merendine e tutto ciò che di calorico c'era lì dentro. Non pensavo che fare la spesa con mio padre potesse essere così divertente.
Dovetti praticamente trascinarlo nel reparto delle verdure per comprare qualcosa di più sano...
Dopo un'ora riuscimmo ad uscire ed eravamo soddisfatti del lavoro compiuto. Una volta a casa sistemammo tutto ciò che avevamo acquistato.
"Ora va' pure da Billy che io ne avrò per un po'!"dissi ma non sembrava volersi muovere.
"Che c'è papà? Non dirmi che hai litigato con Billy per colpa mia!"infondo era pur sempre il padre di Jacob oltre ad essere il suo migliore amico.
"No,no...non è questo!"
"Allora cosa?"chiesi avvicinandomi.
"Non voglio lasciarti sola a pulire casa di domenica..."rispose e gli sorrisi.
"Tranquillo davvero papà! Ci vediamo più tardi per il pranzo!"dissi ed annuì poco convinto.
"A dopo allora!"
"A dopo"dissi salutandolo con un bacio sulla guancia.
Appena fu uscito mi misi all'opera.
Fui interrotta un'oretta dopo da una telefonata di Edward che mi chiedeva di andare a pranzo da loro ma rifiutai...mio padre ed io avevamo bisogno di costruire una nostra quotidianità e dovevamo iniziare subito e per fortuna i Cullen capirono senza offendersi. Tre ore dopo la casa brillava e mi misi all'opera per preparare il pranzo.
Mentre tagliavo le zucchine e sbucciavo i gamberetti sentii la porta aprirsi.
"Bella?"
"Papà! Sei già tornato?"
"Si pensavo di darti una mano a preparare il pranzo..."
"Certo vieni...metti una padella sul fuoco con aglio e olio...oggi mangiamo la pasta con le zucchine e i gamberetti!"dissi sorridendo.
"Ho già l'acquolina in bocca!"rispose e fece ciò che gli avevo chiesto.
Charlie era una vera frana in cucina ed anche per quello mi divertii molto...
 
Nel pomeriggio venne a trovarmi Alice.
"Allora come va?"
"Meglio di quanto mi aspettassi...siamo andati a fare la spesa, abbiamo preparato il pranzo e devo dire che mi sono anche divertita...certo in alcuni momenti non è stato facile, ad esempio ho notato che a pranzo a volte mio padre fissava il posto di mia madre però...credo che ce la faremo Ali...riusciremo ad andare avanti insieme!"
"Mi fa tanto piacere Bella! Ieri ci siamo preoccupati tanto quando sei svenuta.."
"Lo shock è stato forte...non me l'aspettavo proprio!  Ma infondo credo che andrà bene anche perché non è una novità ritrovarmi a cena da sola con mio padre dato che Renee spesso faceva tardi a lavoro oppure la sera eravamo sempre Charlie ed io a fare qualcosa insieme...lei preferiva starsene al computer!"
"Capisco.."
"Non sto dicendo che sia stata una cattiva madre però ho sempre sentito mio padre più vicino, si tratta di carattere probabilmente. Insomma lui è sempre stato più comprensivo, mi ha sempre sostenuta quando avevo delle difficoltà e so che ci sarà quando ne avrò bisogno!"
"Forse un giorno anche tua madre ci sarà...credo che adesso sia difficile anche per lei!"
"Non m'interessa cosa prova lei ora, non è di certo la vittima qui..."
"Certo che no!"disse Ali.
"Basta adesso! Parliamo d'altro ti va?"chiesi e sorridendo annuì.
Chiacchierammo ancora un po' poi andò via.
Telefonai Edward per dirgli che ero troppo stanca per vederci, preparai la cena per mio padre ed andai a letto distrutta.
 
Il giorno Edward mi venne a prendere ed andammo a scuola. Ero molto giù, non avevo neanche dormito bene durante la notte.
"Stai bene?"chiese Edward sempre premuroso e annuii.
"Certo tranquillo!"dissi senza convincerlo.
Eravamo leggermente in ritardo quindi entrammo direttamente in aula.
Il professore di biologia mi chiamò alla lavagna per risolvere un esercizio ma per la prima volta in tutta la mia vita mi giustificai, dissi di avere mal di testa ed uscii dall'aula.
Era proprio una giornata NO! Girovagai per la scuola per poi chiudermi nell'aula di musica, mi sedetti su uno dei banchetti e mi presi la testa tra le mani iniziando a piangere senza neanche sapere il motivo.
"Bella?"sentii chiamarmi e vidi l'unica persona che non mi sarei mai aspettata di vedere.
"Che vuoi Rosalie? Lasciami in pace!"dissi.
"Scusa volevo solo sapere se stavi bene..."
"E perché dovrebbe interessarti?"
"Hai ragione...me ne vado!"disse e si voltò ma poi tornò indietro.
"Volevo solo dirti...che so quello che ti è successo e mi dispiace!"
"Tu non sai un cazzo Rosalie!"urlai tra le lacrime.
"E invece si...so esattamente quello che stai provando!"
"Certo! Era quello che volevi no? Ricattarmi con questa storia! Hai raggiunto il tuo obiettivo!"
"Non lo avrei mai fatto!"
"Ma che vuoi Rosalie? Perché sei qui?"
"So che tua madre è andata via di casa e volevo solo starti vicino tutto qui..."
"Te l'ha detto Emmett non è vero?"chiesi arrabbiata ma negò.
"Non ce n'era bisogno, lo sapevo già!"
"E come?"
"Perché anche mio padre è andato via!"
"Ma di che diavolo stai parlando?"domandai.
"Quando ho scoperto di tua madre non stavo seguendo lei per ricattarti...stavo seguendo mio padre, vedi io...sapevo che c'era qualcosa che non andava e decisi di pedinarlo, fu lì che scoprii che tradiva mia madre con la tua! Lo ricattai, gli dissi che se non avesse smesso immediatamente lo avrei detto a mia madre e lui promise che avrebbe smesso di vederla, gli ho creduto Bella e poi da un giorno all'altro se n'è andato con lei, lasciandoci con una lettera completamente distrutte!"l'ascoltai in religioso silenzio, non potevo credere a quello che mi stava dicendo. Mia madre e suo padre...no, non poteva essere vero!
"Dimmi che è uno scherzo ti prego!"sussurrai, non rispose ma sapevo che non stava scherzando.
"Per questo sono qui, per dirti che mi dispiace, che so quello che stai provando e che mi sento uno schifo per quello che ho fatto a te, ai tuoi amici e soprattutto ad Emmett! Ti giuro che non volevo ma Tanya mi ha costretto dicendo che se non lo avessi fatto non avrei potuto più stare con loro ed io credevo che fossero davvero mie amiche, poi ho conosciuto te e i tuoi amici e ho capito che era quella l'amicizia che volevo, per questo ho rivelato tutto ad Emmett...non volevo vivere nella menzogna!"rivelò 
"Come posso crederti ora?"chiesi cominciando a piangere di nuovo.
"Non lo so..."rispose piangendo anche lei.
Non sapevo il perché lo feci ma mi alzai e l'abbracciai, piangemmo insieme, stavamo soffrendo allo stesso modo e non riuscivo proprio ad odiarla!
Fu lei a sciogliere per prima l'abbraccio, si asciugò le lacrime e mi sorrise debolmente.
"Ora devo andare, spero di rivederti Bella..."
"Ci rivedremo sicuramente"risposi sorridendo anch'io.
"Ciao"
"Ciao Rosalie!"




Ciaoo a tutti,
come state?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, forse è un po' più breve degli altri ma credo abbastanza ricco, abbiamo visto come Bella e Charlie stanno tentando di acquistare una loro quotidianità e sembra che ci stiano riuscendo anche se non è facile e le lacrme di Bella lo dimostrano. Che ne pensate invece di Rosalie?? Forse non è così cattiva come sembra!
Grazie a tutti voi che leggete, che avete inserito la ff tra le preferite, seguite e ricordate ed in particolare a Jenny80_big ed AlmaRed per aver recensito.
Un bacione a tutti, spero di sentirvi.
A presto
Fannyy24 

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Capitolo 19
*** Vecchie e nuove amicizie. ***


Capitolo 18
Vecchie e nuove amicizie.






 
Il giorno dopo andai a scuola e poi trascorsi il pomeriggio da Edward.
Stavamo sul divano a guardare un po' di televisione quando tornò Emmett.
"Ciao sorellina!"
"Ciao orso! Come stai?"
"Bene tu?"
"Tutto bene..."risposi.
"Com'è andata la tua giornata?"chiesi
"Sarebbe potuta andare meglio..."rispose.
"È successo qualcosa?"chiese Ed.
"Ho incontrato Rose..."
"E avete chiarito?"domandai.
"No assolutamente! Si è scusata di nuovo ma non ho intenzione di perdonarla...mi ha mentito..."
"Emm...forse dovresti darle l'opportunità di spiegarsi!"
"Dici davvero?"mi chiese Edward ed annuii.
"Non è una cattiva ragazza...si è solo fatta influenzare da quelle oche ma sono davvero convinta che abbia capito i suoi errori..."risposi ed entrambi mi guardarono basiti.
"Credo che la tua ragazza abbia perso la testa!"disse Emm.
"No ragazzi parlo sul serio!"
"Che ti ha detto Bella? Avete parlato no?"chiese Emm.
"Si...non posso dirti quello che mi ha raccontato ma posso dirti che non sta passando un bel momento! Credo ti voglia bene davvero Emm...ed è pentita per quello che ha fatto!"
"Come fai a crederle?"
"Non lo so mi è sembrata sincera..."
"Si anche a me quando mi ha detto che le piacevo...ma non era vero!"rispose risentito.
"Invece credo che fosse vero...non dico di uscire di nuovo con lei ma...dalle solo la possibilità di spiegarsi okay?"annuì poco convinto.
"Ci penserò...ora vado a farmi una doccia! A dopo..."
"A dopo!"risposi e se ne andò.
"Credevo non ti piacesse Rosalie..."disse Edward.
"È vero non mi piaceva ma ho cambiato idea!"risposi, capii che almeno a lui dovevo delle spiegazioni e gli raccontai tutto lasciandolo a bocca aperta.
"T-tua madre e suo padre?"chiese sconvolto.
"Già..."
"È...è incredibile!"
"Lo so! Però è vero e quando me l'ha detto ho visto in lei lo stesso dolore che sto provando io Edward...credo davvero che meriti un'altra possibilità! Sento che è cambiata...che non è la più la ragazza superficiale ecattiva di prima, anzi credo non lo sia mai stata...probabilmente si comportava così solo per sentirsi accettata da quelle...Dio non so neanche come definirle!"
"Forse hai ragione ma non sarà così semplice...Emm credeva davvero nel loro rapporto...credo si stesse innamorando e non è bravo come te a perdonare ed andare avanti!"
"Tuo fratello è una persona splendida e sono sicura che quando lei gli avrà detto tutto lui capirà..."risposi ed Ed annuì.
"Speriamo!"rispose.
 
Quella sera quando tornai a casa c'era una sorpresa ad attendermi, notai immediatamente l'auto di Billy nel vialetto di casa ma non mi aspettavo che venisse anche Jacob. Entrai e li trovai tutti e tre a guardare la partita di football.
"Buonasera"salutai.
"Ciao Bella!"mi salutò Billy e lo abbracciai.
"Come stai?"gli chiesi.
"Bene grazie!"rispose e gli sorrisi.
"Vado a preparare la cena!"dissi e scomparii in cucina. Mi misi all'opera preparando le lasagne di nonna Swan. Dopo circa una mezz'oretta Jacob entrò in cucina.
"Vuoi una mano?"chiese facendomi sobbalzare dato che ero girata di spalle.
"No grazie, le lasagne devono cuocersi...sto preparando qualche stuzzichino!"risposi spalmando la mayonnaise sulle tartine.
"Posso tagliare il formaggio!"disse ed annuii.
"D'accordo!" gli porsi un coltello e cominciò. Restammo per qualche minuto in silenzio presi dai nostri compiti ed anche dall'imbarazzo.
Finite le tartine presi le olive e le misi in una scodella.
"Bella?"
"Si?"
"Sarà sempre così tra noi da oggi in poi?"chiese e mi voltai a guardarlo.
"Che intendi dire?"
"Questo silenzio...questo imbarazzo...non è mai stato così tra noi!"disse e mi sentii davvero una stupida.
"Mi dispiace Jake e che...mi sento così in colpa nei tuoi confronti!"risposi e si avvicinò.
"Se io non sono più arrabbiato...tu puoi smettere di sentirti in colpa non credi?"
"Credo di sì ma non è così semplice...ti guardo e penso a quello che ti ho fatto e mi dispiace Jake perché non lo meritavi...sei sempre stato splendido con me...ma non ho potuto evitarlo!"
"Lo so, si vede..."
"Cosa?"
"Che lo ami..."rispose triste .
"Già..."
"So che non ti aspettavi di trovarmi qui e ti capisco perché neanch'io pensavo di venire...ma ho saputo di tua madre e volevo starti accanto!"disse sinceramente, era davvero speciale e più si comportava in modo perfetto più mi sentivo in colpa per il dolore che gli avevo causato.
"Grazie...significa tanto per me!"
"Ti va di parlarne?"chiese.
"Non ora...più tardi magari!"risposi ed annuì.
"Vieni portiamo questi di là!"dissi prendendo i vassoi e mi seguì.
Billy e Charlie ci osservarono mentre entravamo in salotto sorridendo e si rilassarono, probabilmente credevano che sarebbero volati piatti. Jake ed io ci sedemmo uno accanto all'altra e cominciammo a mangiare e a vedere la partita con loro.
La serata trascorse tranquilla, ogni tanto c'era ancora un po' di imbarazzo ma andò molto meglio di ciò che mi sarei mai potuta aspettare.
Dopo cena Jake m'invitò a fare una passeggiata ed accettai.
"Tuo padre mi ha detto che l'hai scoperto per caso"disse ed annuii.
"Non ha neanche avuto il coraggio di dircelo in faccia..."
"Tu cosa provi?"
"Rabbia, delusione, amarezza, dolore..."risposi ma senza più lacrime, non volevo più versarne per lei.
"Mi dispiace tanto...non me lo sarei mai aspettato!"
"Nessuno se lo sarebbe aspettato..."non mi andava molto di parlarne e dovette capirlo.
"Con la scuola come va?"
"Bene...certo avrei bisogno di più concentrazione ma per un po' posso anche campare di rendita..."
"Ce la farai, sei sempre stata bravissima"disse e gli sorrisi.
"A te invece l'università?"
"Il professore della tesi mi sta dando qualche problema ma sono forte anch'io!"rispose.
"Non conosco nessuno più forte di te Jake...e più buono anche!"
"Non sono un santo Bella!"
"A volte lo sembri..."
"Non è così! Ma ti amo e sono disposto a fare un passo indietro e starti vicino come tu vorresti..."
"Ma non voglio questo Jacob, non se ti fa soffrire...ho fatto già abbastanza danni..."
"Le cose si fanno sempre in due...e poi non è mica colpa tua se ti sei innamorata? Edward è riuscito a darti qualcosa che io non ti ho dato e non posso prendermela con nessuno!"
"No Jake, non è così!"dissi guardandolo negli occhi.
"Non darti colpe che non hai...non si tratta di quello che è riuscito a darmi o meno...tu sei sempre stato splendido con me e continui ad esserlo...io ti adoro Jacob e sarà così per sempre perché tu sei parte di me ma l'amore...quello che provo per Edward è una cosa diversa...io credevo davvero di amarti ed è anche così in realtà...però si tratta di un amore differente...se avessi avuto scelta non ti avrei mai fatto soffrire ma non potevo mentirti...non a te che sei così importante!"
"Lo so Bella ma fa male comunque..."
"Lo so e non puoi capire quanto mi odio per questo!"
"Non devi...passerà! Ma non allontanarmi definitivamente...per favore..."
"Io...non voglio farlo! Ma non voglio neanche infliggerti più dolore del necessario e soprattutto non voglio illuderti Jacob perché anche se è passato poco tempo i miei sentimenti per Edward sono forti!"risposi e sospirò.
"Dammi solo una possibilità...voglio provare ad esserti amico come una volta e se non dovesse funziona sarò io stesso a farmi da parte, te lo prometto!"
"Va bene"mi arresi, speravo davvero che potesse funzionare.
"Ti va di rientrare ora? Stai tremando!"chiese ed annuii.
Tornammo a casa e Billy e Jake stettero ancora un po' con noi poi tornarono a casa loro.
"Tutto bene?"chiese mio padre.
"Si, tutto bene"risposi sorridendo.
"È ancora arrabbiato?"
"No tutt'altro!"dissi.
"Sul serio?"
"Già...mi ha chiesto di essere amici..."
"Credi che possa funzionare?"
"Non lo so..."
"Io non credo..."
"Cosa?"
"Penso che tu sappia che non funzionerà...ed è per questo che non capisco perché hai accettato!"
"Non ti ho detto di aver accettato!"dissi.
"Non ce n'era bisogno!"
"È va bene hai ragione ma non volevo che soffrisse! Gli ho fatto già abbastanza male..."
"E credi che così non soffrirà?"
"Non lo papà! Ma non mi costa nulla provare!"dissi innervosita, ma perché faceva così? Pensavo gli avrebbe fatto piacere!
"Mi dispiace non volevo farti arrabbiare è che non voglio che stiate male..."
"Neanch'io.."
"Stai solo rimandando una cosa che accadrà!"
"In che senso?"chiesi perplessa.
"Dici che hai accettato per non farlo soffrire ma sai che questa cosa lo farà soffrire comunque quindi stai solo rimandando l'inevitabile!"disse e come al solito aveva ragione.
"Mi manca papà...sai quanto gli voglio bene e voglio dargli questa possibilità e mi sento egoista anche perché davvero non voglio più farlo soffrire ma ha insistito tanto perché dovrei negarglielo?"
"D'accordo piccola...io mi fido di te e so che farai la cosa giusta!"
"Grazie papà!"dissi e ci abbracciammo.
"Su andiamo a dormire ora..."disse e annuii.
 
Da quella sera trascorse un mese, durante quel periodo mi avvicinai ancora di più a mio padre anche se non lo credevo possibile ero già convinta che fossimo una cosa sola e invece mi sbagliavo. Legai parecchio anche con Rosalie, ci eravamo viste più di una volta, lei si era definitivamente allontanata dalle sue vecchie compagnie e cercava di farsi accettare di nuovo da miei amici ed io la aiutavo anche se loro non capivano il perché tranne Angela che ovviamente sapeva tutto. Rosalie era l'unica con cui riuscivo a parlare di mia madre e per lei era lo stesso, non sapevamo dove fossero, non avevamo più visto né sentito i nostri genitori ma entrambe eravamo convinte che prima o poi si sarebbero fatti vivi. Con Edward invece andava tutto alla grande, se possibile ci amavamo anche più di prima e mi incoraggiava in quest'amicizia con Rose mentre cercava di non dimostrare quanto gli desse fastidio il tentativo che Jake ed io stavamo facendo per riavvicinarci senza causare danni permanenti. 
Jacob cercava di starmi molto accanto ma io frenavo un po' le cose, sapevo che non eravamo ancora pronti per tornare ad essere quelli di una volta, in un mese ci eravamo visti un paio di volte per un caffè o un gelato e avevamo parlato qualche volta al telefono ma avevo rifiutato di vederci la sera da me per vedere un film e le tante volte che mi aveva invitato a casa sua...avevo bisogno di procedere lentamente per costruire un rapporto sano e volevo che lo capisse. 
In quel mese era accaduta anche un'altra cosa, un pomeriggio prima di uscire con Rose mio padre mi aveva chiesto di questa nuova amicizia, aveva dei dubbi perché sapeva che non eravamo mai andate d'accordo e lì scoprii che lui, attraverso delle indagini, aveva scoperto con chi era scappata la mamma. Fu un giorno difficile per entrambi ma avevamo superato anche quello insieme.
"Bella c'è Edward!"
"Arrivo papà!"risposi prima di scendere a salutare il mio splendido fidanzato.
Erano entrambi seduti in salotto a parlare, Ed si alzò non appena mi vide per salutarmi con un bacio a stampo.
"Come stai?"chiese sempre premuroso.
"Sto bene, tu invece?"
"Tutto bene"lo presi per mano e ci sedemmo di nuovo sul divano.
"Va bene, io vado a lavoro e vi lascio studiare! A dopo ragazzi!"
"A dopo papà"
"Buon lavoro Charlie"lo salutò Edward.
Quando se ne fu andato Edward mi guardò per un attimo prima di darmi un bacio molto passionale, risposi con piacere facendolo stendere su di me.
"Così non studieremo mai..."sussurrò sulle mia labbra.
"Già..."risposi prima di riprendere a baciarlo.
Edward mi prese tra le braccia e mi portò in camera mia...aveva ragione quel giorno non avremmo studiato.
 
Fare l'amore con Edward era sempre meraviglioso, ma il momento che amavo di più era quando dopo mi abbracciava, quando ero tra le sue braccia sentivo di essere al sicuro e non avevo bisogno più di nulla.
"Mi sei mancata..."
"Anche tu ma ora siamo qui!"risposi e gli diedi un bacio a stampo per poi accoccolarmi di nuovo tra le sue braccia.
"Tuo padre torna sempre alle nove?"chiese ed annuii, avevamo ancora un po' di tempo prima di alzarci.
E rilassata tra le sue braccia mi addormentai.
Dopo un'oretta Ed mi svegliò dolcemente, ci facemmo una doccia e tornammo in salotto dove mio padre arrivò poco dopo.
Cenammo tutti e tre insieme  e poi decidemmo di andare a prendere qualcosa al bar con i nostri amici.
Fu una serata semplice ma ci divertimmo.




Ciao a tuttiiii =)
Come state??
Avrei voluto pubblicare questo capitolo ieri, ma sono stata tutto il giorno a lavoro e non ho potuto.
Che ne dite??
So che è un po' breve e che non ci sono grandi svolte ma era anche giusto descrivere un po' la situazione dalla scomparsa di Renèe.
Jacob è tornato da Bella, è ancora innnamorato di lei ma le ha chiesto di essere solo amici...ci credete?
Bella invece ha accettato anche se cerca di frenare un po' le cose per non farlo soffrire, pensate che stia facendo la cosa giusta?
Poi c'è il nosto adorato Charlie che come al solito cerca di far ragionare la nostra protagonista che ha la testa dura ma che sa sempre che suo padre ha ragione!
E del nuovo rapporto tra Bella e Rose, cosa ne pensate?
 Nel prossimo capitolo verrà descritto meglio :)
C'è anche un piccolissimo momento tra Edrwad e Bella, spero vi piaccia.
Grazie a tutti voi che continuate a leggere e seguirmi, grazie a quella persone che hanno inserito la ff tra le ricodate, le preferite e le seguite e ad AlmaRed e Jenny80_big per le vostre recensioni.
Siete tutti importantissimi per me.
Un bacione, spero di risentirvi presto!
Fannyy24

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Capitolo 20
*** Malore. ***


Capitolo 19
Malore.

 
 




Da quel giorno trascorse un altro mese, le cose andavano bene e mi sembrava di essere quasi di nuovo felice.
"Buongiorno papà"
"Buongiorno tesoro, vedo che sei già pronta! Devi uscire?"chiese vedendomi vestita.
"Si, vado a fare colazione con Rose e poi andiamo al centro commerciale a comprare gli abiti per il ballo!"
"Credevo volesse fartelo Alice!"
"Già, purtroppo mi ha detto che non ce la farà a venire tra due settimane, la scuola di moda la sta impegnando molto, ha iniziato uno stage molto importante per lei e non può mollare adesso!"risposi un po' triste, mi mancava molto Ali, ci sentivamo spessissimo, almeno una video chiamata al giorno...ormai eravamo grandi amiche.
"Non essere triste, magari quest'estate potresti andarla a trovare tu se non riesce proprio a liberarsi!"risposi e rimasi molto sorpresa.
"Non ti lascerò solo papà!"dissi piccata.
"Andiamo Bella! Posso cavarmela per qualche giorno senza di te...non sono solo qui!"
"Ah no?"chiesi curiosa alzando un sopracciglio.
"Smettila con quello sguardo! Intendevo solo che ho i miei amici e anche se mi mancherai perché sei la mia figlia adorata, sopravviverò per un po! A patto che ritorni sempre da me..."
"Su questo non devi avere dubbi"sorrisi e lo abbracciai.
"Sul serio tesoro, voglio che tu sia felice! Non voglio essere un peso per te!"
"Papà ma che dici? Tu non sei un peso...tu sei la mia famiglia ed io non ti lascerei mai...per nessuna ragione al mondo!"dissi guardandolo ed annuì.
"D'accordo, ora va' o farai tardi!"
"A più tardi"lo salutai baciandogli una guancia.
"Ti aspetto per pranzo?"
"Si, torno per pranzo"risposi uscendo di casa.
 
"Allora come vanno le cose?"chiese Rose. Eravamo al bar del centro commerciale a fare colazione con un ottimo cappuccino e un muffin delizioso.
"Direi bene, l'anno è quasi finito e ne ho passate tante ma mi sento...bene! Sul serio!"risposi e sorrise.
"Sono contenta! Con Edward sei felice non è vero?"
"Più che felice! Lui è splendido...non ho altre parole per descriverlo!"sorrisi pensando al mio fidanzato, era tutto ciò che desideravo, dolce, premuroso, intelligente e anche molto bello.
"Quello non lo mangi?"chiesi a Rose, vedendo metà cupcake nel piattino.
"No prendilo pure! Ma che hai stamattina? Hai già mangiato due muffin!"disse ridendo.
"È che questo bar fa dei dolci spettacolari e poi ho bisogno di energie per la nostra sessione di shopping!"
"Già, ma non esagerare o non entrerai in nessun vestito!"disse e ridemmo ma ad un certo punto la vidi bloccarsi e fissare un punto dietro di me, mi voltai per capire cosa stesse accadendo e vidi passare Emmett.
"Perché non gli parli?"chiesi ed arrossì.
"È ancora arrabbiato con me!"rispose.
"È normale che lo sia! Non gli hai ancora dato alcuna spiegazione!"
"Non ne ho il coraggio Bella! L'ho ferito troppo!"
"Ascolta Rosalie, considero Emm mio fratello e posso dire di conoscerlo molto bene...è una persona splendida e sono sicura che se gli raccontassi tutto capirebbe!"
"Ma io non voglio che mi perdoni solo perché gli faccio pena!"
"Ma che diavolo dici? Diamine Rose sei così intelligente ma a volte dici delle sciocchezze assurde lo sai?"dissi ed abbassò lo sguardo.
"Non ti ho detto che devi fargli pena! Ti ho solo detto di spiegargli com'è andata la situazione, come sapevo di mia madre e come sei caduta nella trappola di Tanya! Vedrai che capirà..."
"Ci penserò! Te lo prometto!"rispose e le sorrisi.
"Dai muoviamoci adesso o gli abiti migliori verrano presi da qualcun'altra molto meno bella di noi!"dissi facendola ridere, pagammo il conto ed iniziammo a girare per i negozi.
Dopo una mezz'oretta in cui vedemmo solo un negozio dovemmo fermarci, dovevo andare un attimo in bagno.
Rose mi accompagnò, non mi sentivo molto bene in verità, avevo lo stomaco sottosopra, sentivo che stavo per vomitare.
"Hey stai bene? Mi sembri un po' pallida!"chiese.
"Si, dammi un attimo e mi riprendo!"dissi prima di rimettere tutta la colazione.
Rosalie mi aiutò ad alzarmi e a sciacquarmi.
"Scusa...credo di aver mangiato troppo!"
"Direi proprio di sì!"rispose ridendo.
Mi sentii subito meglio, Rose insistette per tornare a casa ma stavo bene e preferivo non rovinarmi la giornata così continuammo nella ricerca dell'abito perfetto!
 
"Sei sicura di star bene?"chiese Rosalie per l'ennesima volta.
"Sto magnificamente Rose, smettila di chiederlo!"risposi alzando gli occhi al cielo e sorrise, sapevo che si stava solo preoccupando per me ma non ne potevo più.
"Okay scusa non te lo chiederò più ma se dovessi sentirti male..."
"Sisi te lo dirò!"risposi interrompendola.
"Ora però andiamo in quel negozio, devi assolutamente provare quel vestito rosso! Ti starà un incanto...lo so!"dissi trascinandola con me.
Chiesi alla commessa del vestito in vetrina e mandai Rose in un camerino a provarlo mentre io cercavo qualcos'altro.
"Bella?"mi sentii chiamare e mi voltai.
"Emmett...c-ciao...che ci fai qui?"chiesi nel panico, a momenti Rosalie sarebbe uscita e non sapevo davvero che fare! 
"La settimana prossima è il compleanno di Esme ricordi? Sono venuto a comprarle un regalo...solitamente se ne occupa Alice ed io non so davvero cosa acquistare!"disse preoccupato e mi venne  da sorridere.
"Perché non torni a casa e ci pensiamo domani? Potrei accompagnarti...d'altronde devo comprarle anch'io qualcosa!"ero molto nervosa e dovette capirlo.
"Va tutto bene Bella? Ma con chi sei?"
"C-con un amica!"risposi immediatamente.
"Allora che ne dici? Torniamo domani insieme?"domandai spingendolo verso l'uscita.
"Bella ma che ti prende?"
"N-niente!"
"Potrei aggiungermi a voi!"disse e spalancai gli occhi.
"Non credo sia il caso, vedi noi..."stavo per inventarmi qualcosa ma in quel momento uscì Rosalie dal camerino.
"Bella che ne dici?"chiese per poi paralizzarsi quando vide Emm.
Guardai Emmett e lo vidi completamente incantato da Rose, in effetti era davvero stupenda. Il vestito le calzava perfettamente, era rosso fuoco, lungo, con delle bretelle sottili e un ampia scollatura tutta decorata con brillantini.
Si guardarono per un'infinità di tempo senza dire nulla finché non fu Rose ad interrompere quel silenzio.
"C-ciao Emmett"
"Ciao"rispose cercando di essere freddo ma si vedeva che avrebbe voluto abbracciarla.
"Io vado Bella, ci vediamo domani allora!"disse voltandosi e scappando.
"Emm aspetta!"lo rincorsi e lo fermai. Si voltò a guardarmi e aveva gli occhi lucidi.
"Mi dispiace"dissi e mi abbracciò.
"Non è colpa tua!"sussurrò.
"Dalle la possibilità di spiegarsi Emmett, vedo che ci tieni ancora a lei e se solo sapessi le sue motivazioni sono sicura che capiresti..."
"Mi ha fatto troppo male!"
"Lo so, non dico di perdonarla e basta dico solo di ascoltarla...capiresti cose che non riesci a spiegarti ora!"annuì e sciolse l'abbraccio.
"Ci penserò!"disse dandomi la stessa risposte di Rose e sbuffai.
"Siete davvero testardi!"
"Già...ora vado sul serio, ci vediamo domani allora?"
"Certo! A domani"lo salutai con un bacio sulla guancia e se ne andò.
Tornai nel negozio e trovai Rosalie in lacrime che cercava di togliersi il vestito, entrai nel camerino e l'aiutai.
"Mi odia non è vero?"chiese.
"Non potresti più essere lontana dalla verità!"risposi solo.
La convinsi a comprare quel vestito spettacolare, pagammo e uscimmo dal negozio.
"Cavolo! Si è fatto tardissimo! Avevo detto a mio padre che sarei tornata per pranzo!"
"Dai andiamo allora..."disse ma non volevo lasciarla sola ora.
"Ti va di pranzare con noi?"
"Io...non lo so, forse non è il caso!"
"Oh andiamo Rose! Mio padre non ce l'ha mica con te! È intelligente sai?"
"Scusa, io non volevo di certo dire questo!"si affrettò a dire e sorrisi.
"Bene, allora andiamo!"
 
"Ciao papà sono tornata!"dissi entrando in cucina.
"Ciao Bells, com'è andata?" chiese senza voltarsi, quindi non vide Rosalie con me.
"Papà...volevo presentarti Rosalie, pranzerà con noi!"
"Salve capo Swan, è un piacere conoscerla!"
"Ciao Rosalie, il piacere è mio"rispose mio padre stringendole la mano.
"Chiamami Charlie però okay?"la mia amica sorrise ed annuì.
"Bene, ora preparo il pranzo!"
"In realtà ho scongelato le tue magnifiche lasagne, avevi detto di conservarle per le emergenze e be...tu non tornavi e mi sembrava un'emergenza!"disse e scoppiammo a ridere.
"Certo! Un'emergenza davvero grande!"risposi ancora tra le risa.
Quando ci calmammo controllai la cottura e apparecchiammo la tavola.
Dopo una mezz'oretta era tutto pronta e pranzammo tranquillamente, fu molto piacevole, mio padre si impegnò per mettere Rose a suo agio e ci riuscì in pieno.
Rosalie ed io restammo insieme tutto il pomeriggio, studiando un po' e poi vedendo un film. Mi aiutò a prepararmi per andare a casa di Edward e poi ci salutammo.
"Allora papà, la cena è pronta...ti ho fatto il pollo con i peperoni, mi raccomando non mangiarne troppo che poi ti appesantisci e non riesci a dormire!"
"D'accordo mamma!"rispose facendomi ridere.
"Sicuro di non voler venire? Sai che ad Esme farebbe piacere!"
"Vai tranquilla Bella! Probabilmente dopo verrà Billy"
"D'accordo allora a dopo papà"
"Ciao tesoro!"
 
Scesi dall'auto e trovai già Edward fuori alla porta ad aspettarmi. Non appena mi avvicinai mi prese tra le braccia dandomi un bacio mozzafiato.
"Wow"dissi quando ci staccammo.
"Mi sei mancata...e sei stupenda!"
"Mi sei mancato anche tu"risposi prima di dargli un altro bacio.
"Adesso entriamo prima che Emmett ci venga a prendere!"
"Già..."disse ridendo.
Salutai la famiglia Cullen e ci sedemmo a tavola per cenare.
La serata fu tranquilla anche se sentivo di nuovo qualcosa che non andava, mi alzai per aiutare Esme a sparecchiare ma mi sentivo debole e mi girava leggermente la testa.
"Bella va tutto bene?"chiese Emm ed annuii.
"Sì tutto bene!"risposi ma non era vero.
"Scusatemi solo un attimo!"dissi andando alla toilette.
Mi sciacquai un po' il viso e mi sembrò di stare meglio. Dopo cinque minuti sentii bussare alla porta.
"Si?"
"Amore sono io, posso entrare?" aprii la porta e mi risedetti sulla vasca.
"Che succede?"
"Solo un capogiro...sta già passando!"
"Ti capita spesso?"
"No però stamattina ho vomitato...pensavo di aver mangiato troppo ma forse non è così!"
"Quando hai preso l'ultima compressa per l'emicrania?"
"Due giorni fa..."
"Dobbiamo parlarne con mio padre."
"D'accordo"dissi e tornammo in salotto dove ci stavano aspettando tutti preoccupati.
"Stai bene tesoro?"
"Si Esme va tutto bene grazie"risposi.
"Ti avevo già detto che non si mente in presenza di un medico?"chiese Carlisle e annuii sorridendo.
Gli spiegai quello che mi era successo sia la mattina sia pochi minuti fa.
"Credo che le compresse che ti ho dato non vadano bene...te ne prescrivo altre però domattina vieni in ospedale e facciamo le analisi okay?"
"Ma domani è domenica! Non dovresti lavorare..."dissi e sorrise.
"Non lavoro infatti, faccio le analisi alla mia seconda figlia!"disse e lo abbracciai.
"Grazie"
Edward ed io dopo la cena andammo a prendere un gelato dato che stavo meglio e parlammo un po' delle nostre giornate, gli raccontai tutto quello che era successo tra Rose ed Emmett e promise di aiutarmi a far ragionare il fratello senza dirgli niente del padre di Rosalie.
Eravamo in un bel parco ampio, Edwrad si sedette sull'erba fresca ed mi sistemai tra le su gambe poggiando la schiena al suo petto. Sarei potuta rimanere in quella posizione a vita, era rilassante e mi sentivo davvero in pace.
"Quindi domani andrai a fare shopping con Emmett?"chiese ridendo.
"Già...non ho neanche trovato un abito per il ballo!"
"Tranquilla, lo troverai!"
"Perché non vieni con noi domani? Potresti darmi qualche consiglio sia per il regalo di tua madre che per il vestito! Che dici?"
"D'accordo!"rispose e sorrisi felice.
Mi voltai per baciarlo, fu un bacio lento e dolce, pieno di adorazione e di amore. Edward era tutto per me e non avrei mai potuto sopportare di perderlo. 
"Mi manca dormire tra le tue braccia"sussurrai ancora sulle sue labbra.
"Anche a me! Vorrei tanto che Alice tornasse, così potete organizzare i vostri splendidi pigiama party!"disse facendomi ridere.
"Scemo"risposi dandogli un leggero schiaffo sulla spalla.
"Comunque vorrei tanto anch'io che fosse qui...mi manca!"dissi.
"Tornerà presto, ne sono sicuro!"
"Papà ha detto che potrei andarla a trovare per l'estate"
"Davvero?"chiese ed annuii.
"Non sono ancora convinta...non vorrei lasciarlo solo"
"Non lo lasceresti per molto, credo che se la caverà!"
"È la stessa cosa che ha detto lui!"
"Vedi?"
"Dovrei preparargli la cena per una settimana e congelargliela!"dissi ridendo e gli raccontai la sua emergenza di oggi e della lasagna facendolo morire dal ridere.
"Comunque credo che mia madre non lo lascerebbe mai senza cena!"disse quando si fu calmato.
"Già...mio padre adora quando gli porto gli avanzi della cena di Esme! La sua cucina è insuperabile!"
"Non fare la modesta! Sei un'ottima cuoca anche tu!"
"Sei di parte!"dissi baciandolo di nuovo.
Restammo lì ancora un po', poi Edward preferì accompagnarmi a casa con la sua macchina, avrei ripreso la mia il giorno dopo.



Ciao a tuttiiii =)
come state?
Scusate il ritardo ma il lavoro mi sta impegnando molto e non ho proprio più tempo comunque tranquilli, cercherò di essere sempre il più puntule possibile!
Allora che ne dite? Bella si preoccupa sempre molto per suo padre e Charlie la rassicura, non vuole che sua figlia sacrifichi la sua vita per lui ma sappiamo bene il rapporto che c'è tra i due, non si separeranno mai!
Rosalie è una buona amica per Bella e mi è piaciuto molto descrivere la loro intesa. Cosa accadrà tra Emmett e Rose?
Bella ha di nuovo problemi di salute, speriamo solo non sia nulla di grave!
Edward è dolcissimo come al solito.
Scusate ma devo davvero scappare!
Grazie a tutti coloro che leggono la ff, a chi l'ha inserita tra le preferite, seguite e ricordate e soprattutto ad AlmaRed e Jenny80_big per le loro recensioni.
Spero di risentirtvi prestissimo!
Un bacione

A presto
Fannyy24.

 
 

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Capitolo 21
*** Festa di compleanno. ***


Capitolo 20
Festa di compleanno.






 
Il giorno dopo andai in ospedale da Carlisle, accompagnata da Edward, e feci le analisi, da lì passammo a prendere Emmett e ci dirigemmo al centro commerciale.
Fu una giornata memorabile, mi divertii tantissimo e riuscimmo anche a trovare dei regali per Esme.
Le facemmo un completo di Swarovski: collana, orecchini e braccialetto. Ci coordinammo così da non sbagliare. Per il vestito invece niente da fare, ce n'erano stati diversi che mi stavano piuttosto bene ma Edward continuava a bocciarli tutti mandandomi al manicomio. Sembrava che lui ed Emmett si divertissero parecchio a farmi impazzire. Tornai a casa la sera distrutta ma felice e dopo aver cenato con mio padre crollai.
 
La settimana successiva arrivò il compleanno di Esme, ero molto emozionata ma anche agitata, avrei incontrato i nonni di Edward ed alcuni zii...ero in panico in realtà! 
Mi feci un lungo bagno rilassante e mi cosparsi di tutte le creme che avevo, dopodiché mi asciugai con cura il corpo ed i capelli per poi arricciarli sulle punte. Infine indossai un completino intimo blu, il preferito di Edward, un abito corto con ampia scollatura sempre blu, giacca e scarpe beige. Mi truccai un po' più del solito, uno spruzzo di profumo e fui pronta.
Scesi le scale e trovai mio padre già pronto da un pezzo.
"Ce l'hai fatta finalmente!"
"Scusa papà, ero agitata!"
"Woow, ho la figlia più bella del mondo!"disse e risi.
"Grazie papà, anche tu stai molto bene"risposi.
"Grazie...vogliamo andare?"
"Certo!" mi prese sottobraccio facendomi ridere e ci recammo a Villa Cullen per la cena.
 
Entrando in casa Cullen rimasi davvero senza parole, era tutta addobbata con dei fiori che emanavano un odore meraviglioso.
Venne subito ad accoglierci Carlisle che mi abbracciò calorosamente seguito da Emmett e dal mio splendido fidanzato.
"Sei splendida"disse dandomi un bacio a fior di labbra.
"Anche tu! Sono un po' nervosa..."
"Tranquilla ti adoreranno!"annuii poco convinta.
Entrammo nella grande sala da pranzo, corsi subito da Esme abbracciandola e facendole i miei migliori auguri. Esme mi presentò i suoi genitori Claire e Philip che mi trattarono con estrema gentilezza. D'altronde Esme era la persona più dolce che conoscessi, doveva per forza avere dei genitori splendidi.
Trascorsi un po' di tempo a chiacchierare con loro finché Edward non venne a reclamarmi per altre presentazioni. Conobbi suo zio Thomas, fratello di Carlisle, e la moglie Ellen che avevano un bellissima bambina di 9 mesi, Penny. I nonni paterni Margareth e Harry, che furono un po' più freddi rispetto ai genitori di Esme ma comunque cordiali ed altri parenti.
Ad un certo punto Edward scomparse dopo aver ricevuto una telefonata ed iniziai a preoccuparmi finché non tornò e richiamò l'attenzione di tutti.
"Scusate, ascoltate tutti! Prima di iniziare con la cena volevo fare un augurio speciale a mia madre" mi accorsi che alcuni di loro rimasero un po' sorpresi, probabilmente Edward non aveva mai mostrato così palesemente il suo amore per Esme davanti agli altri parenti.
"Inoltre avrei un regalo speciale per te mamma, puoi avvicinarti?" Esme lo fece e comparse un'Alice super sorridente che non stava più nella pelle. Si abbracciarono piangendo e facendomi commuovere. Erano davvero una famiglia splendida. Restai lontana in attesa che si liberasse per salutarla ma dopo aver abbracciato i parenti più vicini, Ali corse direttamente da me stringendomi in un abbraccio.
"Mi sei mancata tantissimo!"dissi con le lacrime agli occhi.
"Oh anche tu sorellina! E scusa se Edward ed Emmett ti hanno fatto impazzire ma non potevo permettere che comprassi un abito!"disse e sorrisi.
"Ti voglio bene!"
"Anch'io Bella! E ho tantissime cose da raccontarti! Vieni andiamo!!"
 
Iniziò la cena e mangiammo tranquillamente, chiacchierai tantissimo con Ali che mi raccontò le ultime novità e ad anche con Ellen che era molto gentile.
Inoltre mi innamorai della piccola Penny, dopo aver giocato un po' con lei mentre era tra le braccia di sua madre iniziò a piangere pretendendo che la prendessi io. Era davvero una bambina dolcissima, mi voltai e vidi Carlisle guardarmi pensieroso, gli sorrisi e mi sorrise di rimando ma sembrava preoccupato.
Anche Charlie sembrava divertirsi molto, andava molto d'accordo con Philip, il padre di Esme, ed alcuni amici di Carlisle che conosceva già, essendo il capo della polizia ne vedeva di gente.
 
Dopo la cena arrivò la torta, Esme spense le candeline mentre tutti applaudivano. Mangiammo la torta che era deliziosa e i primi invitati iniziarono ad andare via data l'ora tarda.
"Ciao Bella! È stato davvero un piacere conoscerti!"
"Il piacere è stato tutto mio Ellen!"
"Vieni a trovarci mi raccomando!"
"Lo farò sicuramente! Ciao piccola Penny, ci vediamo presto!"dissi rivolgendomi alla piccola che mi sorrise e mi mandò un bacio.
Pian piano la sala si svuotò e rimanemmo solo Charlie ed io oltre alla famiglia Cullen.
"Grazie ragazzi, è stato tutto splendido!"
"Sono contenta mamma che ti sia divertita!"rispose Emmett.
"Charlie posso chiederti una cosa?"chiese Ali e ci voltammo verso di lei.
"Certo Alice dimmi"
"Bella potrebbe restare qui con me stanotte? Mi è mancata tanto ed ho tantissime cose da raccontarle ancora!"disse facendo gli occhioni dolci e mio padre sorrise.
"Nessun problema per me!"a quelle parole Ali iniziò a saltellare come la pazza e mi costrinse a farlo con lei.
"Ali fa piano!"la sgridò Carlisle e ci voltammo tutti verso di lui.
"Scusa papà!"
"Non fa niente! Non mi ha fatto male!"risposi sorpresa dalla sua reazione.
"Charlie anch'io avrei una cosa da chiederti!"
"Dimmi pure Carlisle!"
"Domani arrivano gli esami di Bella e preferirei che venisse in ospedale con me, è un problema se salta la scuola per un giorno?"
"No ma...c'è qualcosa che non va?"
"No, non credo ma vorrei che fosse con me quando leggiamo le analisi nel caso avesse bisogno di altri esami"
"Okay d'accordo, fatemi avere notizie però okay?"
"Certo papà tranquillo!"risposi.
Ero un po' stranita dall'atteggiamento di Carlisle, c'era forse qualcosa che non sapevo? Stavo male sul serio? Ero un po' spaventata ma non diedi a vederlo!
Salutai mio padre che tornò a casa e dopo aver dato la buonanotte anche agli altri Alice ed io andammo in camera a cambiarci per la notte.
"Stai bene? Ti vedo un po' pensierosa!"chiese Ali.
"Si...no...cioè non lo so! Tuo padre mi ha un po' spaventata!"
"In effetti l'ho visto un po' strano! Ma non mi sembra il caso di fasciarsi la testa prima di rompersela Bella, domani saprai tutto!"
"Hai ragione"risposi sorridendo.
"Allora come va a Parigi?"
"Bene"
"Ali?"
"Okay scusa...Ora ti racconto tutto!" Ci sedemmo sul letto ed iniziò.
"L'altra sera litigai con Mark perché lo stage mi sta prendendo moltissimo tempo e diceva di sentirsi trascurato, non abbiamo parlato per giorni ed ero convinta che fosse finita finché ieri non me lo ritrovai sotto casa!"
"E?"
"Si è scusato per come si è comportato e mi ha chiesto di andare a vivere con lui così che potessimo avere più tempo da trascorrere insieme!"disse lasciandomi completamente senza parole.
"Di' qualcosa Bella, ti prego!"
"T-tu cosa hai r-risposto?"balbettai ancora confusa.
"Che ci avrei pensato, gli avrei dato una risposta una volta tornata da questo viaggio a casa!"
"Oh..."
"Smettila mi stai snervando!"
"Hai ragione scusa, sono una pessima amica! È che...non lo so, sono confusa, penso...be...non credi sia una cosa un po' affrettata?"
"Forse..."
"T-tu lo vuoi davvero?"
"Non lo so!"
"Ora sei tu che stai snervando me!"dissi e sorrise.
"Sai cos'ho pensato quando me l'ha chiesto?"
"Cosa?"
"A Jasper..."
"Ah..."
"Vedi Bella...Jasper ed io avevamo fatto tantissimi progetti, trasferirci a Parigi, andare a vivere insieme, trovare un lavoro, sposarci...e questa cosa con Mark...non prendermi per pazza ma mi sembra così sbagliata!"
"Alice scusa se te lo dico ma ti voglio bene e non posso mentirti! Credo...che tutta questa storia con Mark sia sbagliata! Tu ami Jasper e se era disposto a seguirti a Parigi sono sicura che anche lui ama te...un amore come questo non finirà mai...è come la storia tra Edward e me, se anche dovessimo lasciarci io non riuscirei mai ad amare qualcun altro come ho amato lui!"
"Questo lo so...ma lui è andato avanti e devo farlo anch'io!"
"Tu non sai niente di lui! L'hai visto una sera con una ragazza che potrebbe essere chiunque! Non vale la pena parlarci? Vedere cosa pensa? Cosa prova ancora per te?"
"Non ce n'è bisogno...io so cosa pensa! Mi odia Bella, me l'ha detto chiaramente per mesi...continuava a mandarmi messaggi dicendomi che gli avevo rovinato la vita! Non avrei mai il coraggio di farmi di nuovo avanti..."
"Chi ama sa perdonare Ali, persino Jake è riuscito a perdonarmi per averlo tradito ed è disposto ad essere mio amico pur di non perdermi...ti sembreranno stupide queste mie parole ma l'amore non finisce Alice, ricordalo sempre!"dissi e la vidi con le lacrime agli occhi.
"Non so che fare!"disse scoppiando a piangere e l'abbracciai.
"Fa' la cosa giusta per te per una volta, hai ascoltato la madre di Jasper, ti sei allontanata da lui per permettergli di crearsi il suo futuro ed adesso tu sei infelice e probabilmente anche lui quindi dimmi...che senso ha avuto tutta questa sofferenza?"sussurrai stringendola mentre singhiozzava.
"Dai una possibilità a te stessa, dai una possibilità a voi! Probabilmente ti chiuderà la porta in faccia ma sarà sempre meglio di non sapere cosa avrebbe fatto, di restare col rimorso, col dubbio... Questo potrebbe ucciderti Ali!"
"Hai ragione, so che hai ragione ma è così...difficile! Credo che anche un rifiuto potrebbe uccidermi!"
"Non ti ucciderà, ti farà soffrire ma non ti ucciderà! Perché saprai che hai fatto tutto quello che potevi per non perderlo...lasciarlo andare così invece ti logorerà dentro e sarai infelice per sempre!"
"Mi dispiace tanto"
"Per cosa?"chiesi.
"Per averti rovinato la serata così...v'a da Edward, so che ti sta aspettando!"
"Non dire sciocchezze! Innanzitutto non hai rovinato assolutamente nulla, io ti voglio bene Ali come se fossi mia sorella e ci sarò sempre per te e comunque non andrò da nessuna parte, non stanotte!"sorrise debolmente ed annuì.
"Vuoi vedere il tuo vestito per il ballo?"disse dopo un po'.
"Certo che voglio vederlo! Che aspetti?"si asciugò le lacrime e sorridendo prese un cruccia con un abito strepitoso.
Era lungo, verde smeraldo senza spalline decorato con degli strass. Semplice ma spettacolare.
"Wow Ali!"
"Ti piace?"
"Da morire!"sussurrai incantata.
"Avanti provalo!"
"D'accordo" mi spogliai e lo indossai, ovviamente mi stava a pennello.
"Grazie Alice, sei grande!"dissi abbracciandola.
"Sono contenta che ti piaccia."
Restammo a parlare un altro po' e poi ci addormentammo abbracciate.
 
Il giorno dopo fui svegliata da Esme dolcemente.
"Tesoro svegliati"
"B-buongiorno Esme"sussurrai ancora addormentata.
"Alzati che Carlisle ti aspetta!"
"Arrivo Esme grazie"dissi alzandomi.
Non sapevo neanche che ora fossero. Mi lavai e indossai dei vestiti che mi aveva presto Ali la sera prima, feci tutto in silenzio per non svegliarla, aveva bisogno di riposarsi e poi scesi in cucina trovando Edward, Carlisle ed Esme ad attendermi.
"Buongiorno" li salutai.
"Buongiorno Bella, dormito bene?"
"Benissimo grazie!"
"Se vedevi com'erano carine Carlisle! Dormivamo abbracciate!"disse Esme facendomi arrossire.
Baciai Edward su una guancia.
"Andiamo?"chiesi.
"No, devi fare colazione prima!"disse Carlisle.
"Credevo che dovessimo fare altre analisi..."
"Non credo sia necessario ed è meglio se mangi qualcosa prima"rispose gentile.
"D'accordo" feci colazione con Edward e dopo aver lavato i denti uscimmo per andare in ospedale.
 
Aspettammo una mezz'oretta in sala d'attesa e poi Carlisle mi fece entrare lasciando Edward fuori. Ero completamente nel panico e nel momento in cui vidi l'espressione di Carlisle capii che avevo dei validi motivi per essere preoccupata.

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Capitolo 22
*** Puntino. ***


Capitolo 21
Puntino.






 
 
"Vieni Bella, siediti..."feci come mi aveva detto, stavo tremando.
"C'è qualcosa che non va vero?"chiesi.
"Sei in perfetta salute!"disse e sospirai di sollievo.
"Ah menomale, mi ero preoccupata!"dissi sorridendo ma il sorriso morì quando vidi la sua espressione seria.
"Carlisle che succede?"
"Sono appena arrivate le analisi che hanno confermato i miei sospetti!"
"Cioè?"
"Vedi quando mi hai parlato dei tuoi disturbi ho subito pensato alle medicine per l'emicrania, ma vedendoti in questi giorni ho pensato che la causa potesse essere diversa, molto più comune..."
"Carlisle ti prego parla chiaro!"
"Sei incinta Bella!"disse e mi crollò il mondo addosso.
Carlisle si avvicinò, mi mancava il respiro e il cuore mi martellava nel petto, stavo avendo un attacco di panico in piena regola! 
"Bella devi calmarti...respira!"mi ordinò e provai a fare come diceva senza successo.
"Non...Carlisle io...è..."
"Jenny vieni qui e porta un bicchiere d'acqua!"ordinò chiamando la segreteria.
Pochi minuti dopo una signora sulla quarantina mi porse dell'acqua che bevvi in un sorso.
"Va meglio?"chiese ed annuii.
"Non è possibile Carlisle! Prendo la pillola lo sai anche tu!"gridai isterica.
"Credo...sei sicura di averla presa correttamente?"
"Sicurissima! Non l'ho mai dimenticata e l'ho sempre presa alla stessa ora tutte le sere!"dissi iniziando a piangere.
"Mi dispiace Bella...forse qualche medicinale che ti ho dato ha intaccato il suo funzionamento...non so che dirti!"dissi dispiaciuto.
"No! Non è colpa tua Carlisle, dovevo comunque stare più attenta!"dissi coprendomi il viso con le mani.
"Dottor Cullen? Suo figlio vorrebbe entrare..."
"No!"dissi nel panico. " per favore Carlisle ho bisogno di tempo!"annuí.
"Jenny digli che sto visitando Bella e che ho quasi finito!"
"Va bene"disse andandosene.
"Grazie"sussurrai.
"C-che hai intenzione di fare?"
"Non lo so! Mi sembra tutto così...irreale! Ti prego non dirlo a nessuno finché prima non riuscirò a capirci qualcosa io!"
"Tranquilla Bella! Ho il segreto professionale"rispose ed annuii.
"Ho paura"disse e mi abbracciò.
"Lo so piccola, è una grande responsabilità ma tu sei forte...hai affrontato la perdita, il dolore, il tradimento e sono sicura che saprai affrontare anche questo!" Aveva ragione, avevo superato cose ben peggiori, d'altronde Edward ed io ci amavamo, eravamo felici e questa era una cosa bella! Cercai di convincermi ma non ci riuscii, ero troppo spaventata.
"Di quanto?"
"Credo quattro settimane più o meno...vuoi fare un'ecografia?"chiese ed annuii.
"D'accordo"
"Dovrò farti quella interna perché è ancora troppo presto per vedere qualcosa con quella normale"
"Va bene"ero troppo sconvolta per pensare all'imbarazzo in quel momento e poi Carlisle era un dottore.
Mi spogliai ed iniziammo l'ecografia.
"Eccolo qui!"disse mostrandomi un puntino, mio figlio, il figlio di Edward...il nostro bambino.
Premette un pulsante ed iniziai a sentire un battito, spalancai gli occhi quando capii che era il cuore del mio bambino. Guardai Carlisle che mi sorrise commosso, d'altronde era anche il suo primo nipote. Finita l'ecografia mi sentivo ancora più confusa di prima, si poteva amare un puntino?  
 
Uscimmo ed Edward era nel panico.
"Bella!"urlò prima di stritolarmi.
"Sto bene Edward!"
"Ma che è successo? Perché ci avete messo tutto questo tempo?"
"L'ho visitata solamente Edward, sta' tranquillo è in ottima salute!"rispose Carlisle cercando di tranquillizzarlo.
"E perché Jenny è entrata come una furia nel tuo ufficio con dell'acqua?"chiese sospettoso.
"Carlisle mi ha prescritto delle vitamine che ho iniziato a prendere subito."dissi sperando che mi credesse.
"Oh...d'accordo!"l'aveva davvero bevuta?
"Andiamo a casa ora?"chiesi ed annuì.
"Certo andiamo!" 
 
Arrivammo a Villa Cullen e dopo aver tranquillizzato tutti sulle mie condizioni di salute mi scusai e andai a riposare dicendo di essere molto stanca.
Vidi Carlisle guardarmi preoccupato mentre salivo le scale, arrivata in camera mi buttai sul letto e mi addormentai, ero distrutta fisicamente ed emotivamente.
 
 
Una settimana dopo.
Era trascorsa una settimana da quando avevo scoperto di aspettare un bambino e non l'avevo ancora detto a nessuno. Edward aveva notato la mia distrazione di quest'ultima settimana ma non ne aveva fatto parola nonostante la sua preoccupazione, passava molto tempo con me cercando di capire cosa mi stesse succedendo ed io cercavo di tranquillizzarlo con sorrisi forzati ed estremamente finti. Anche Charlie ovviamente aveva notato che c'era qualcosa che non andava e più volte aveva provato a parlarne ma io continuavo a non dargli risposte, avevamo persino litigato qualche giorno prima ed io invece di dirgli la verità mi chiusi in camera per un giorno intero. Carlisle era l'unico a sapere e questo mi metteva in soggezione, sapevo che non approvava quello che stavo facendo e nonostante fosse molto comprensivo più di una volta avevo notato che mi guardava con sguardo ammonitore, così avevo ridotto le mie visite a Villa Cullen. Sapevo che era solo preoccupato per me ma soprattutto per Edward e anch'io credevo che aveva il diritto di sapere la verità ma non proprio non ci riuscivo, avevo paura! 
Quella mattina andai a scuola come tutti i giorni con la differenza che sapevo che Edward non ci sarebbe stato e mentre una volta questo mi avrebbe reso triste quel giorno mi sentivo sollevata! Non dovevo per forza fingere che andasse tutto bene . Mi avvicinai ai miei amici che stavano prendendo un caffè alla mensa, non appena mi vide Angela mi abbracciò ma così facendo l'odore del suo caffè colpì dritto il mio stomaco debole, me la scrollai di dosso e corsi in bagno a vomitare.
Mi sciacquai il viso e presi una delle compresse che Carlisle mi aveva dato per combattere la nausea.
"Bella?"
"Oh...ciao Rose, scusa ma stamattina mi sento uno schifo!"
"Me ne sono resa conto"rispose sorridendo.
"Hai bisogno di qualcosa?"chiese e negai.
"Tra un po' starò meglio!"
"Allora vuoi parlare di quello che ti sta succedendo?"
"Non mi sta succedendo niente Rose!"
"Ti voglio bene Bella e ormai ti conosco...vedo come sei cambiata da una settimana a questa parte, sei distante, fredda, persino con Edward! E pensi che non abbia notato tutte le volte che sei corsa qui a vomitare? Sono preoccupata..."sussurrò alla fine.
"Sono solo queste maledette pillole per l'emicrania! Carlisle mi aveva avvisato che per le prime settimane sarebbe accaduto!"mentii.
"Mi dispiace"disse e stavo per ribattere credendo che mi avesse creduta ma m'interruppe.
"Mi dispiace Bella, ma non me la bevo! Non questa volta!"forse avrei dovuto smettere di mentire almeno ora, almeno con Rose.
Mi abbracciò e scoppiai a piangere.
"S-scusa, è che io..."
"Shh...tranquilla tesoro, andrà tutto bene!"disse stringendomi ed io mi lasciai cullare dalle sue braccia.
"Io ci sarò Bella, qualsiasi cosa accada io sono qui con te"sussurrò e capii che non c'era bisogno che le spiegassi nulla, aveva già capito tutto. Mi sentii un po' sollevata, mi lasciò andare e mi asciugai le lacrime prima di risciacquarmi il viso.
"Va meglio?"chiese sorridendo ed annuii cercando di ricambiare ma il mio fu solo un sorriso debole.
"Dovremmo andare in classe!"dissi
"Potremmo anche non farlo per oggi"rispose ed annuii, non avevo per niente voglia di seguire le lezioni.
 
Eravamo al parco sedute sull'erba fresca.
"Perché non l'hai detto ad Edward?"
"Ho paura..."sussurrai.
"Edward ti ama Bella, non ti abbandonerebbe mai"
"Questo lo so! Rose io...non voglio rovinargli la vita! E' giovane...siamo giovani! Diamine!"
"Questo non cambia le cose..."
"E credi che non lo sappia?" chiesi alzando la voce.
"Scusa"sussurrai poi.
"Non fa niente!"
"Hai pensato di..."voleva sapere se avevo pensato di abortire ma non aveva il coraggio di dirlo.
"Forse all'inizio! Ero così sconvolta quando Carlisle me l'ha detto! Ma...ho visto quel puntino Rose, ho sentito il suo battito...non potrei farlo mai!"
"Tu lo ami"disse sorridendo.
"Penso di sì...è strano io...non sapevo neanche che esistesse una settimana fa, non lo volevo neanche ed ora..."
"Ed ora lo ami..."
"Già, mi è bastato sentire il suo cuore per capire che io ero quella che doveva proteggerlo a costo della vita non quella che doveva ucciderlo!"dissi rabbrividendo all'ultima parola.
"Devi parlarne con Edward, Bella! Io ti sarò vicina ma tu hai bisogno di lui per affrontare tutto questo..."
"Lo so e ti prometto che lo farò presto!"
"Ecco, brava!"disse sorridendo.
"Ora però avrei un po' fame! Mi piacerebbe un muffin al cioccolato!"dissi imbarazzata.
"E chi sono io per dire di no a una bellissima mamma???"chiese facendomi ridere ma anche emozionandomi, sarei stata una mamma e avrei fatto il possibile per essere una brava madre! Certo le difficoltà sarebbero state tante ma forse potevamo superarle insieme.





Salve a tutti, eccomi qui!
Purtoppo anche oggi vado molto di fretta, questa vita frenetica mi ucciderà!
Comunque volevo avvisarvi che per non abbandonarvi può capitare come la scorsa volta che avendo poco tempo io possa pubblicare senza scrivere note. Vi prego non vi offendete ma lo faccio per voi, cerco di trovare cinque minuti per pubblicare anche se non ho il tempo per scrivere qualcosa qui sotto!
Bene, adesso torniamo alla storia: come molti vi aspettavate Bella è incinta, forse un po' prevedeibile ma posso assicurarvi che quello che accadrà dopo non lo è affatto!
Ci tengo inoltre a ricordarvi che la storia non avrà un lieto fine ma anche che il sequel è gia stato scirtto, manca solo l'ultimo capitolo che ho già nella mia testolina malata, quindi non vi preoccupate se molte cose resteranno irrisolte perché ho pensato a tutto!
Okay adesso passo direttamete ai ringraziamenti perché devo veramente scappare quindi GRAZIE!
Grazie a tutti voi che leggete, che avete inserito la ff tra le preferite, le ricordate e le seguite, grazie ad Almared, Sorelle, Jenny80_big ed a Giulia per aver recensito il capitolo precedente!
Un bacione
A prestissimo
Fannyy24

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Capitolo 23
*** Una verità che fa male. ***


Capitolo 22
Una verità che fa male.

 








Erano trascorsi altri cinque giorni e finalmente avevo deciso di dire la verità ad Edward. Ero nella sua stanza ad attenderlo. Lo aspettai per circa dieci minuti e poi arrivò.
"Ciao amore"disse baciandomi.
"Ciao"sussurrai.
"Va tutto bene?"chiese ed annuii.
"Mi sei mancata molto!"disse baciandomi in modo passionale, avrei dovuto cercare di non farmi distrarre...noi dovevamo parlare! E poi non sapevo se potevamo fare l'amore, forse saremmo dovuti essere più accorti per i primi mesi.
"Edward...aspetta"dissi ma non mi dava retta, mi stese sul letto appoggiandosi su di me.
"Edward no!"dissi scostandolo. L'espressione di Edward sembrò prima sorpresa e poi ferita, si allontanò bruscamente.
"Ma si può sapere che diavolo ti succede?"urlando e spaventandomi.
"Edward.."sussurrai.
"Edward un corno! Sono stanco Bella! Sono settimane che sei strana, io mi avvicino, tu ti allontani! Mi dici che stai bene ma vedo che non è così! Voglio sapere che succede!"urlò ancora e vidi tutta la sua frustrazione. Calde lacrime scapparono al mio controllo, continuavo a restare seduta sul letto immobile, Edward invece se ne stava in piedi davanti a me! 
"Mi dispiace"
"Ti dispiace? Questo è tutto ciò che hai da dire?"chiese sempre più arrabbiato.
"Per favore calmati"
"No Bella! Non riesco a calmarmi! Sono furibondo!"gridò.
A quel punto sentii qualcuno aprire la porta senza neanche bussare, era Carlisle preoccupato per le urla che aveva sentito.
"Ragazzi ma che sta succedendo?"
"Perché non ce lo dici tu?"chiese Edward sorprendendo entrambi.
"Figliolo ma che..."
"Non chiamarmi figliolo! So che sai cosa sta accadendo a Bella! Sei strano anche tu proprio come lei!"
Carlisle mi fissò e negai per fargli capire che non ero ancora riuscita a dirglielo.
"Io vado di sotto! Tu calmati e lasciala parlare!"disse autoritario ad Ed e se ne andò.
"Avanti allora parla!"non si era mai rivolto a me in quel modo.
"Ti prego siediti accanto a me"era titubante ma lo fece.
"Innanzitutto scusa, hai ragione su tutto! Mi sono comportata malissimo con te e non solo ma ero spaventata e confusa."
"Non tergiversare Bella...dimmi tutto!"
Ci guardammo negli occhi per un tempo che mi sembrò indefinito, mi armai di tutto il coraggio che sapevo di avere e tra le lacrime glielo dissi.
"Sono incinta!"lo osservai attentamente ma nonostante lo conoscessi meglio di chiunque altro non avevo idea di cosa gli passasse per la mente, era rimasto lì immobile, con lo sguardo perso.
"Edward..."lo chiamai ma non ottenni risposta.
"Di' qualcosa ti prego..."feci per prendergli le mani ma mi scostò.
"Da quanto lo sai?"chiese.
"Da quel giorno in ospedale..."sussurrai poi di nuovo silenzio. Stava per lasciarmi? Era arrabbiato? Felice? Che stava succedendo?
"Io..."
"Non dire più neanche una parola!"disse lasciandomi a bocca aperta.
"Come hai potuto nascondermi una cosa del genere?"ricominciò ad urlare.
"Avevo paura..."
"Paura dici? Ma per chi cazzo mi hai preso Bella? Credevi che ti avrei abbandonata? Che non lo avrei accettato? Avanti dimmi! Che cazzo pensavi?"gridò cominciando a scuotermi mentre piangevo. 
"Rispondi!!!"non riuscivo più a capire se fosse ancora lui a scuotermi o i singhiozzi.
"Ma che cazzo stai facendo? Levale subito le mani di dosso!"sentii urlare un'altra voce e poi Edward fu allontanato da me.
"Emmett..."sussurrai mentre mi abbracciava.
"Stai bene Bella?"annuii.
"Non sono affari tuoi Emm! Vattene fuori dai coglioni!"rispose Ed avvicinandosi ma il fratello lo spinse via di nuovo.
"Carlisle porta via quest'idiota immediatamente finchè non si sarà calmato!" Carlisle, che nel frattempo ci aveva raggiunti insieme al resto della famiglia, fece come gli aveva detto Emmett ed Edward scomparve dalla mia vista.
Continuavo a piangere disperata, sentii Emm allontanarsi e le sue braccia furono sostituite da altre più esili...Alice.
"Bella...calmati adesso! Tutti fuori di qui!"disse poi rivolgendosi agli altri che se ne andarono prontamente.
Mi fece sdraiare accanto a lei e mi cullo finché non riuscii a calmarmi.
Dopo non so quanto mi addormentai. 
 
Quando mi risvegliai Ali era ancora lì che mi accarezzava i capelli.
"Hey"
"Ciao"sussurrai.
"Come ti senti?"
"Scombussolata"
"Ti ho portato una tisana"
"Grazie"dissi iniziando a bere.
"Ti va di dirmi cos'è accaduto?"
Non sapevo che dire così dissi la prima cosa che mi veniva in mente.
"Credo che dovrai allargarmi il vestito  del ballo!"
"Che..."stava per chiedermi qualcosa ma si paralizzò, forse capendo ciò che intendevo dire.
"Già...aspetto un bambino!"dissi sorridendo debolmente.
"Che idiota!"disse e spalancai gli occhi.
"Nono scusa! Non intendevo tu, ma mio fratello! Per come si è comportato..."
"Non aveva tutti i torti Ali! Non mi sono comportata bene, lo so da due settimane e non solo non gliel'ho detto ma l'ho anche tenuto a distanza facendolo preoccupare molto!"
"Avrà avuto tutte le ragioni del mondo Bella ma non doveva comportarsi in quel modo!"
"Grazie" sussurrai.
Restammo in silenzio per un momento finché non la vidi sorridere a dismisura.
"Che c'è?"chiesi.
"Quindi sarò zia?"gridò in modo isterico e annuii sorridendo anch'io.
"Siiiiiii"disse urlando e abbracciandomi e non potei far altro che essere felice anch'io nonostante tutto quello che era successo.
Sentimmo bussare alla porta ed entrarono Esme ed Emmett.
"Ciao ragazze"
"Ciao Esme, sai già tutto?"chiesi ed entrambi negarono.
"Edward non è ancora tornato e neanche Carlisle"rispose Emm.
"Posso dirglielo io?"chiese Alice davvero felice. Forse avrei dovuto farlo io ma non me la sentivo e poi Ali era così contenta che annuii.
"Tu Esme...sarai nonna e noi Emmett diventeremo ziiiiiii" disse urlando di nuovo.
Aspettai le reazioni di entrambi, vidi Emmett sbiancare ed Esme sorridere come se avesse già capito tutto da tempo.
"T-tu sei incinta?"chiese Emm.
"Già...."
"Oddio! Wow...io proprio non me lo aspettavo! E che si fa ora?"avevo capito che era nel panico e non sapeva che dire così sorrisi.
"Aspettiamo che nasca suppongo"risposi facendoli ridere.
Esme mi abbracciò.
"Lo sapevi vero?"
"Lo avevo intuito, Carlisle non sa nascondere molto bene le cose a sua moglie...inizialmente credevo stessi male da come si preoccupava e come mi chiedeva sempre di te, poi ho capito, non so come esattamente ma lo sentivo..."
"Sei arrabbiata?"
"Sono solo preoccupata Bella ma so che andrà tutto bene"rispose e le sorrisi.
"Grazie...grazie a tutti voi"
"Aspetta ma che si dice in questi casi? Congratulazioni?"chiese Emm ancora confuso.
"Si...credo che andrà bene"risposi e mi abbracciò anche lui.
"Ti voglio bene sorellina"
"Te ne voglio anch'io, ne voglio a tutti voi"
 
Tornai a casa, non ero ancora pronta ad affrontare Edward di nuovo, meritavo la sua rabbia e la sua delusione ma proprio non ce la facevo in quel momento e poi dovevo parlare anche con mio padre.
"Ciao papà"lo salutai mentre guardava la televisione.
"Ciao Bella, come stai?"
"Bene"risposi e alzò gli occhi al cielo.
"In realtà non sto proprio così bene!"mi guardò stupito, credeva che anche questa volta gli avessi mentito e me ne sarei andata ma non lo avrei fatto.
"Vuoi parlarne?"annuii e mi sedetti accanto a lui.
"Che ti succede piccola mia? È per tua madre?"negai.
"So che ti sentirai deluso e ferito papà ma devo dirtelo...non posso più tenermi tutto dentro!"
"Certo che devi dirmelo amore, non importa quanto possa ferirmi quello che hai fatto! Sei mia figlia..."era il padre migliore del mondo.
Cominciai nuovamente a piangere, speravo fossero gli ormoni e che questa cosa scomparisse presto perché non ce la facevo più ad essere così sensibile.
"Aspetto un bambino papà!"
"U-un bambino? Nel senso che sei..."
"Incinta...si"
"Oh..."
"Mi dispiace" di averlo deluso ovviamente non per mio figlio, ora non riuscivo ad immaginare la mia vita senza quel puntino.
"Edward...che ne pensa?"chiese
"Non lo so"
"Non gliel'hai detto?"
Sospirai e gli raccontai quello che era accaduto il pomeriggio saltando la parte in cui mi strattonava, Charlie avrebbe potuto davvero sparargli se avesse saputo che mi aveva messo le mani addosso anche se entrambi sapevamo che Edward non mi avrebbe mai fatto del male.
Mi abbracciò e mi sussurrò che sarebbe andato tutto bene.




Ciao a tuttii =)
sono sicura che non vi aspettavate di rivedermi così presto, beh invece eccomi qui!
Come era giusto che fosse Edward non l'ha presa molto bene, ha esagerato certo ma non me la sento di dargli tutte le colpe, si è sentito tradito  e ferito e Bella adesso pagherà le conseguenze delle sue azioni.
Vi anticipo che nel prossimo capitolo ci sarà un Pov Edward, giusto per farvi capire anche il suo punto di vista! Vi prego non odiatelo adesso, cercate di caprilo, è sempre il nostro dolcissimo Edward ma è stato ferito dalla persona che più ama e che credeva non gli avrebbe mai fatto del male.
Direi invece che è andata nettamente meglio con il resto della famiglia Cullen e Charlie, ma sarà davvero così semplice?
Grazie a tutti voi che leggete, a chi ha inserito la ff tra le preferite, seguite e ricordate ed ad AlmaRed, cens e Jenny80_big per aver recensito il capitolo precedente!
A prestissimo
Baciiii
Fannyy24

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Capitolo 24
*** La miglior cosa che potesse capitarmi. ***


Capitolo 23
La miglior cosa che potesse capitarmi .
 







Edward.
Erano due giorni che non vedevo Bella dopo quello che era successo, mi sentivo tradito, deluso ma soprattutto in colpa per quello che le avevo fatto. Come avevo potuto trattarla in quel modo? Aveva sbagliato certo ma io avevo assolutamente esagerato.
Quando mi aveva detto che era incinta ero sconvolto, non tanto per il bambino in se', ma avevo ripensato a tutte le volte che le avevo chiesto se stava bene e mi aveva detto di sì, tutte le volte che le avevo chiesto cosa stava succedendo e mi aveva risposto niente...come aveva potuto mentirmi così? Era una cosa così importante perché aveva deciso di non dirmela? Aveva davvero paura che potessi abbandonarla? Aveva così poca fiducia in me?
Ero così...arrabbiato che non riuscivo a ragionare, avrei dovuto starle accanto e invece non facevo niente.
"Edward, c'è una visita per te"mi avvisò Alice, la guardai speranzoso.
"Non è lei però"disse prima di andarsene, ne fui molto deluso ma non potevo biasimarla per come l'avevo trattata.
Di certo però non mi aspettavo di trovare lei nella mia stanza.
"Ciao Edward"
"R-Rosalie? Che ci fai qui?"chiesi sorpreso.
"Sono venuta per parlare con te..."
"E di cosa?"
"Di Bella, ovviamente..."
"Accomodati"dissi solo e si sedette sull'unica sedia della stanza mentre io rimasi sul letto.
"Ti rendi conto della sciocchezza che state commettendo? Che risolvete a non parlarvi?"domandò e sapevo che aveva ragione.
"Io..."
"Si lo so, sei arrabbiato perché lei non te l'ha detto ma sai una cosa Edward? Non l'ha detto neanche a me, ma l'ho capito da sola! Bella non è una che sa nascondere molto bene le cose quindi evidentemente anche tu non hai voluto vedere!"disse e mi sentii spiazzato, cosa avrei potuto rispondere? Tutto mi aspettavo ma non una cosa del genere, poteva incolparmi di come l'avevo trattata ma non del fatto che non me ne fossi accorto! Come potevo sapere quello che le stava accadendo? Come si permetteva di dirmi che non avevo voluto vedere?
"Come ti permetti di dirmi una cosa del genere? Chi sei tu per venire in casa mia e intrometterti così?"chiesi arrabbiato.
"Lo faccio perché voglio bene a Bella, è la miglior cosa che mi sia capitata ed anche a te...come puoi comportarti in questo modo?"era sincera, Bella l'aveva aiutata davvero tanto perché lei era così, dolce, disponibile, era la migliore persona che conoscessi e sicuramente la miglior cosa che potesse capitarmi.
"T-tu come l'hai capito?"
"Dal suo sguardo perso, dal fatto che vomitava tutte le mattine, che si accarezzava la pancia quando era nervosa o sovrappensiero, dal fatto che era spaventata!"rispose erano tutti segnali che non avevo colto, come avevo fatto? 
"Io...non me ne sono accorto!"
"Appunto! Quindi non è solo colpa sua!"disse convinta.
"Rosalie lei non si fida di me! Aveva paura che potessi abbandonarla!"
"Questo è stato lei a dirtelo?"chiese.
"Si"risposi anche se non aveva usato proprio queste parole.
"Io non credo proprio!"
"Pensi che ti stia mentendo?"
"No! Penso che tu abbia sentito solo quello che volevi e ti dirò un'altra cosa, Bella era convinta che tu non la lasciassi ed era per questo che aveva così paura...paura per te, per la tua giovinezza che andrà persa per stare dietro a un bambino che non avevate programmato! Ecco di cosa aveva paura Bella!"non poteva dire sul serio.
"Questo te l'ha detto lei?"chiesi ed annuì.
"Già e se le avessi parlato e l'avessi ascoltata, l'avrebbe detto anche a te!"
"Sono un coglione!"
"Vero!"disse sorridendo e sorrisi anch'io.
"Devo andare da lei! Subito!"
"Buona idea! Io me ne torno a casa! Ciao Edward"disse alzandosi.
"Ciao Rosalie, grazie"
"Figurati"
 
 


Bella.
Dopo due giorni dalla discussione con Edward non ero più uscita di casa, la nausea mi impediva di andare a scuola, continuavo a vomitare tutto il giorno, Edward non si fece più vedere e neanch'io. Era sicuramente arrabbiato perché gli avevo mentito ma credevo anche che non fosse pronto per un bambino e forse era anche per quello che si stava allontanando.
In quei due giorni mi erano venute a trovare Angela che sapeva che avevo una terribile influenza, Rosalie, Alice ed anche Emmett. Erano stati tutti molto gentili con me ma il tasto Edward non era mai stato toccato.
"Bella scendi a mangiare!"
"Arrivo papà!"
Scesi in cucina dove mio padre aveva ordinato le pizze.
"Scusa papà domani cucinerò te lo prometto"
"Devi solo riposare ora, quando starai meglio ne riparleremo" mio padre era molto preoccupato per me soprattutto dato che non avevo voluto farmi visitare, non ce la facevo a vedere Carlisle in quel momento. Charlie però non era solo preoccupato era anche deluso nonostante cercasse di non mostrarlo, si era sempre fidato ciecamente di me ed io stavolta l'avevo combinata grossa. Mangiai due fettine di pizza in assoluto silenzio e il resto lo lasciai, avevo ancora lo stomaco sottosopra.
"Non ne mangi più?"
"No grazie"dissi alzandomi e sparecchiando.
"Vuoi un po' di gelato?"chiese.
"Sto bene così"
"Ascolta Bella, volevo dirti che non sono arrabbiato con te okay? Non me l'aspettavo e devo ancora abituarmi all'idea però...non ce l'ho con te davvero!"
"Sapevo che non sarebbe stato facile, ho sbagliato ed è giusto che tu sia deluso! Avrei solo voluto evitarti questo dispiacere ma ormai è fatta ed io non posso tornare indietro! Posso solo dirti che mi dispiace, che farò il possibile per non farti pesare questa situazione...te lo prometto!"dissi guardandolo e vidi il suo viso farsi sempre più dispiaciuto. Aspettai che dicesse qualcosa ma visto che non lo fece mi girai per andarmene.
"Scusa"disse all'improvviso e mi voltai.
"Cosa?"
"Io...mi dispiace! Non voglio che pensi che la situazione possa pesarmi, io ci sarò sempre per te anche se non te l'ho dimostrato in questi giorni e per questo ti chiedo scusa! Tu se la cosa più importante della mia vita e adesso lo sarà anche lui...dammi solo un po' di tempo per abituarmi al fatto che la mia bambina non è più una bambina okay?"disse sorridendo e sorrisi a mia volta.
"Certo papà, tutto il tempo che vuoi"risposi abbracciandolo. Ci staccammo quando sentimmo il suono del campanello ed andai ad aprire.
"Edward"sussurrai vedendolo.
"Possiamo parlare?"annuii e mi spostai per farlo entrare.
"Buonasera Charlie"
"Ciao Edward"rispose mio padre più freddamente del solito e gli lanciai un'occhiataccia.
"Vieni, andiamo di sopra"dissi precedendolo.
Andammo nella mia stanza e mi sedetti sul letto, lui restò in piedi di fronte a me proprio come il giorno che litigammo.
"Perché non ti siedi?"chiesi e titubante lo fece.
"Come stai?"
"Bene"risposi ma capii immediatamente di aver fatto un errore, non avrei dovuto mentire dato che avevamo litigato proprio a causa delle mie bugie.
"Solo un po' di nausea"aggiunsi subito ed annuì.
"Mi dispiace"
"Già..."
Silenzio.
"Papà potrebbe darti qualcosa per quella...per la nausea intendo"
"Mi ha già dato delle compresse"
"Oh...okay"
Ancora silenzio.
"Perché non mi dici quello per cui sei venuto?"chiesi.
"Giusto..."
Altro silenzio.
Non sopportavo più quella situazione.
"Edward?"
"Scusami e che io...sono nel panico!"disse passandosi la mano tra i capelli come faceva quando era nervoso.
"Mi dispiace di averti messo in questa situazione, io...capisco se non sei pronto"sussurrai.
Di nuovo silenzio.
Stavo per perdere la pazienza.
"Come puoi pensare che io possa lasciarti?"chiese.
"Io...non lo penso però so che non è facile immaginarsi genitore alla nostra età e so che per te non è la stessa cosa!"
"Che intendi dire?"
"Solo che...io lo porto dentro di me. Avevo paura anch'io, ero confusa e lo sono ancora se per questo. Ma sento di amare già quel puntino alla follia!"
"Quel puntino?"chiese con tenerezza e sorrisi.
"Si è solo un puntino per ora..."dissi.
"Mi dispiace, sono stato uno stronzo! Mi sono comportato in modo deplorevole e non ho scusanti per questo! Io credevo che tu non ti fidassi di me, che avessi voluto nascondermelo per paura ch potessi lasciarti ma adesso so che non è così!"
"E come lo sai?"
"Potrebbe avermelo detto un uccellino"rispose e capii immediatamente di chi stesse parlando.
"Devo scusarmi anch'io, io...non volevo mentirti ero solo confusa e spaventata, non volevo che ti rovinassi la vita a causa nostra e che un giorno potessi pentirtene e...odiarmi"
"Bella io non potrei mai odiarti! Io ti amo con tutto me stesso, sei la persona più importante della mia vita come puoi pensare questo?"
"Io...non lo so"sussurrai.
"Vieni qui"disse aprendo le braccia e non me lo feci ripetere due volte, finalmente tra le sue braccia mi sentii a casa dopo giorni.
"Andrà tutto bene"sussurrò
"Va già bene"risposi finalmente felice.
"Mi sento in colpa!"disse dopo un po'.
"Non devi, eri arrabbiato ed era giusto così e comunque non mi hai fatto male...so che non l'avresti mai fatto!"
"Non per quello! Cioè anche ma non solo"
"E per cosa allora?"
"Io...avrei dovuto capirlo! I segnali c'erano ma sono stato completamente cieco! Insomma Rosalie l'ha capito ed io no!"disse frustrato.
"Non te ne faccio una colpa, nessuno l'ha capito Ed a parte Rose e tua madre...credo si tratti di carattere e poi...sono donne, riconosciamo prima queste cose!"dissi prendendolo un po' in giro.
Sorrise ma non era convinto.
"A me non interessa che tu non l'abbia capito! Sono solo contenta che ora tu sia qui con me!"
"Ci sarò sempre"
"Lo so"dissi ed era vero.
 
Il giorno dopo finalmente riuscii ad andare a scuola senza nausea, ero davvero al settimo cielo.
"Ciao Bella come stai?"chiese Eric e sorrisi.
"Stiamo bene!"risposi senza neanche accorgermene finché non vidi tutti fissarmi.
"Voglio dire...sto molto meglio! È stata proprio una brutta influenza"dissi mentre Ed e Rose ridevano sotto i baffi.
Edward era diventato ancora più protettivo di prima, mi ordinava di mangiare, non mi lasciava stare in piedi per più di cinque minuti ed ogni tanto mi accarezzava la pancia. Dovevamo assolutamente dirlo ai nostri amici prima che se ne accorgessero da soli e che facessi altre gaffe.
"Ragazzi vi va di uscire stasera?"chiesi.
"Si! Hanno aperto un nuovo locale, dobbiamo assolutamente vederlo!"rispose Mike 
"Veramente intendevo qualcosa di più tranquillo, possiamo andare a mangiare un panino e chiacchierare un po'"proposi.
"Io ci sto"dissero contemporaneamente Angie e Rose.
"Per voi va bene?"chiesi ad Eric e Mike che annuirono.
"Perfetto!"così avrei avuto l'occasione per dirlo a tutti.
 
Alle otto ci ritrovammo tutti al pub scelto e ci accomodammo. Dopo aver ordinato chiacchierammo tranquillamente per un po', mi ero resa conto che Angela ci osservava parecchio e capii che era il momento di parlare.
"Ragazzi scusate ma Edward ed io volevamo dirvi una cosa!"
"Non diteci che vi sposate già!"disse Mike facendoci ridere ma negammo.
"No niente matrimonio per ora amico"rispose Edward.
"Oh menomale"
"Però una notizia c'è!"disse Angela guardando la mano di Edward poggiata sul mio grembo insieme alla mia.
"Si, una notizia c'è!"dissi e guardai per un attimo Edward negli occhi che mi sorrise.
"Aspettiamo un bambino" ovviamente l'unica a non avere reazioni fu Rosalie che sapeva tutto, il resto erano pietrificati.
"Lo sapevo..."sussurrò dopo un po' Angela abbracciandomi.
"Congratulazioni!"disse per poi abbracciare anche Edward.
"Wow amico ci vai giù pesante! Forse era meglio il matrimonio!"disse Mike per poi congratularsi con noi ed anche Eric ne fu felice.
Ci fu un momento di confusione dopo la mia rivelazione, i ragazzi a parte Angela non si aspettavano una cosa del genere e nonostante ne fossero felici era una notizia destabilizzante. Ma quel momento passò presto e tornammo a ridere e scherzare per tutta la sera.
 
Mi sentivo la donna più felice del mondo! Ero incinta dell'uomo che amavo, avevo una nuova famiglia, una nuova amica, e tutti quelli vecchi. In più tutti loro mi appoggiavano, chissà cosa avrebbe detto invece mia madre! 






Ciao a tutti! Rieccomi qui =)
Allora cosa ne dite del capitolo? 
La nostra carissima Rosalie ha fatto ragionare Edward che si è precipitato da Bella, inizialmente avevo pensato ad un chiarimento più lungo in modo che parlassero di più ma credo che non ci sia miglior modo di chiarire se non con un abbraccio. Edward come avete visto si sente molto in colpa per come ha trattato Bella nel capitolo precedente ma anche per non aver capito ciò che stava accadendo alla donna che ama quando c'erano un po' tutti i segnali.
Il rapporto tra Bella e Charlie ha avuto un momento di crisi ma sembra stia già passando, tutti vorremmo un padre come lui ma è anche normale che lui si senta un attimo confuso ed anche deluso.
Infine Bella ha rivelato tutto ai suoi amici che l'hanno presa abbastanza bene!
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, ringrazio tutti voi che leggete, chi ha inserito la ff tra le preferite, le seguite e le ricordate ed in particolare ad AlmaRed, Jenny80_big e Vasco752 per aver recensito!
Un bacione a tutti!
A prestissimo!
Fannyy24

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Capitolo 25
*** La mia famiglia non sei tu. ***


Capitolo 24
La mia famiglia non sei tu.






 
Le cose procedevano molto bene, ero appena entrata nel terzo mese di gravidanza, finalmente la nausea non mi dava più così fastidio ma stavo mangiando veramente tanto e temevo che sarei ingrassata molto prima che il bambino crescesse realmente dentro di me.
"Bells sei pronta? Edward ti sta aspettando!"
"Eccomi!"dissi scendendo le scale in fretta.
"Hey fa' piano! Non vorrai mica cadere e farti male"mi rimproverò mio padre.
"Hai ragione scusa! Sei sicuro di non voler venire con noi?"
"Si tranquilla...fammi sapere però come va!"
"Certo a dopo papà!"lo salutai con un bacio sulla guancia e uscii. 
Edward mi stava aspettando in macchina, entrai e lo baciai.
"Ciao"dissi felice.
"Ciao! Che bel sorriso!"
"Grazie...sono contenta! Andiamo?"
"Certo!"
Partimmo in direzione dell'ospedale, dovevo fare l'ecografia, stavolta con una ginecologa però.
 
"Buongiorno tu devi essere Bella e tu Edward giusto?"annuimmo sorridendo.
"Bene, io sono la dottoressa Taylor, da oggi seguirò io la tua gravidanza! Come ti senti?"
"Bene"risposi e sorrise.
"Okay, iniziamo l'ecografia allora"
Mi fece stendere, applicandomi il gel sulla pancia per poi iniziare l'esame.
"Eccolo qui!"disse mostrandomi il mio adorato puntino che non era più tanto un puntino. Essendo al terzo mese era quasi del tutto formato e ci mostrò le varie parti del corpo, era presto però per sapere il sesso.
Quando sentii di nuovo il suono dolce del suo battito ero al settimo cielo, guardai Edward accanto a me che era completamente assorto, guardava lo schermo e aveva gli occhi lucidi. Gli presi la mano e me la strinse.
"Ti amo"sussurrai.
"Vi amo"rispose lui facendo commuovere anche me.
"Direi che va tutto bene, entrambi siete sani e la gravidanza procede perfettamente!"disse la dottoressa sorridendo.
 
 
Subito dopo andammo da mio padre a mostrargli l'ecografia e fu la prima volta che vide il suo nipotino.
"Oh..."sussurrò vedendolo.
"È così...piccolo!"
"Già...quando l'ho visto io per la prima volta era solo un puntino, ora direi che è cresciuto un bel po'!"
Charlie continuava a guardare l'ecografia senza fiatare.
"Papà, stai bene?"chiesi.
"Si...sono solo felice!"
"Oh papà! Lo siamo anche noi!"
E poi tutto insieme andammo a cena a Villa Cullen.
Mostrai anche a loro l'ecografia e sembravano davvero tutti contenti per noi.
"Bella tra quanto è il ballo?"chiese Ali.
"Tra due mesi"
"Mmm...quanto credi di ingrassare tra due mesi?"chiese.
"Alice!"la sgridò sua madre
"Ma mamma devo allargarle il vestito!"disse sbuffando facendoci ridere.
"Non lo so Ali! Spero di non diventare una balena!"
"Sarai splendida come sempre!"rispose Edward facendomi arrossire.
"Oh quante smancerie!"ci prese in giro Emm.
"Sei solo invidioso!"rispose Ed.
"Siete fantastici!"disse invece Esme sorridendoci dolcemente.
Cenammo tranquillamente e poi papà ed io ce ne tornammo a casa.
"Papà hai dimenticato le luci accese!"lo rimproverai.
"Ero convinto di averle spente tutte!"
"Sei il solito sbadato!"lo presi in giro.
Scendemmo dall'auto ed entrammo in casa. Era davvero strano però che mio padre avesse dimenticato accese tutte le luci del piano terra, me ne sarei accorta.
Controllai la cucina ed era tutto in ordine...solo un bicchiere d'acqua nel lavandino che non ricordavo di aver lasciato ma magari era stato Charlie.
Non riuscivo a spiegarmi molte cose finché non andai in salotto e la vidi, seduta sul divano come se non fosse mai accaduto nulla con quel dannatissimo computer in mano.
"Che diavolo ci fai tu qui?"chiesi e poco dopo arrivò anche mio padre.
"Ciao Bella..."
"Renèe...perché sei qui?"chiese anche mio padre.
"Io...volevo rivedervi!"
Guardai mio padre sconvolta.
"Stai dicendo sul serio?"chiesi sbigottita e dovette fraintendermi, credeva che fossi felice.
"Certo tesoro che dico sul serio, oh Bella...quanto mi sei mancata!"disse avvicinandosi ma arretrai.
"Tu non ci sei mancata per niente!"risposi dura.
"C-cosa?"
"Già...stiamo molto meglio senza di te!"
"Bella..."mi richiamò mio padre ma stavolta non l'avrei ascoltato.
"Quindi te ne puoi anche tornare da dove sei venuta!"continuai mentre la vedevo farsi sempre più scura in volto.
Ad un certo punto la vidi osservarmi, vedeva che c'era qualcosa di diverso in me, oltre a quel che chilo in più che avevo messo ormai il rigonfiamento sul ventre era notevole e sicuramente oltre alla rabbia riusciva a vedere quella luce particolare che avevo negli occhi.
"S-sembri diversa..."dissi infatti.
"Sono diversa!"risposi solo.
"Stai bene?"
"Alla grande! Ora se non ti dispiace dovresti andartene, papà ed io siamo stanchi e abbiamo bisogno di riposare!" Effettivamente mi sentivo più stanca del solito e debole anche, mi girava un po' la testa.
"Tesoro stai bene? Sei diventata pallida!"chiese mio padre avvicinandosi.
"S-si"
"Vieni siediti..."
"Charlie..."
"Renèe vattene!"la interruppe mio padre.
"No diamine! Voglio sapere cos'ha mia figlia!"
"Se ti fosse interessato non te ne saresti andata di casa come una ladra!"urlò mio padre e lo appoggiavo in pieno. Mi passò un bicchiere d'acqua che bevvi tutto è cominciai a sentirmi un po' meglio.
"Renèe te lo dico un'ultima volta...va' via! Bella non deve subire stress e non vuole vederti ora! Quindi vattene!"non avevo mai visto mio padre così furioso mentre Renèe aveva gli occhi lucidi.
"Non me ne vado senza sapere che ha..."sussurrò.
"Vuoi sapere cos'ho? Bene te lo dico!Sono incinta e sarò una madre migliore di te! Ora vattene!"dissi arrabbiata facendola rimanere senza parole.
Mi guardò per un'ultima volta prima di uscire di casa.
"Come ti senti?"chiese mio padre.
"Meglio"
"Chiamo Carlisle?"
"No papà tranquillo, andiamo a dormire e domani starò bene!"
"Non vuoi parlarne?"
"No...voglio dimenticare! Però vorrei chiederti un favore se non ti dispiace"
"Certo, dimmi..."
"Domani quando andrò a scuola vorrei che la chiamassi e le dicessi che non voglio assolutamente vederla mai più! Se un giorno vorrò mi farò viva io! E dobbiamo cambiare la serratura!"
"D'accordo."rispose.
Mi aiutò a salire di sopra e a mettermi a letto, domani sarebbe stato un altro giorno e sarebbe andato meglio anche se quello sarebbe stato perfetto se non me lo avesse rovinato.
 
 
Il giorno dopo mi svegliai più stanca di prima, avevo trascorso tutta la notte a fari incubi che riguardavano Renèe ed ogni volta ci avevo impiegato ore a riaddormentarmi.
Mi alzai ed andai a fare colazione con mio padre che era già sveglio.
"Buongiorno"lo salutai.
"Buo...oh non hai dormito!"
"Solo qualche incubo"
Lo vidi trattenere la rabbia e mi fece tanta tenerezza, stavo per diventare madre e ancora si preoccupava per me, perché non dormivo.
"Bella ricordi che ha detto Carlisle? I primi tre mesi sono i più difficili e devi fare attenzione, devi mangiare, riposare e stare tranquilla!"
"Lo so papà, ma non c'è un modo per impedirmi di sognare!"risposi e sospirò.
"No purtroppo no, comunque oggi per te niente scuola!"
"Ma papà..."
"Niente ma! Resterai a casa e riposerai!"mi ordinò e non potei fare altro che annuire.
Avvisai Edward che come mi aspettavo corse subito a casa da me.
"Buongiorno, che succede? Sei stravolta!"disse vedendomi.
"Non sono riuscita a dormire"
"Come mai? Eri così felice ieri!"
Già...lo ero.
Lo abbracciai e mi strinse a se'.
"Bella io dovrei andare a lavoro ma se preferisci..."
"Va' pure Charlie, resto io con lei!"disse Ed e mio padre lo ringraziò.
"Non sono una bambina, posso restare a casa da sola!"
"Falla riposare!"disse mio padre ad Edward facendo finta di non avermi neanche sentita e sbuffai.
"Certo! Puoi stare tranquillo!"
"Bene...a più tardi"disse lasciandomi un bacio tra i capelli e se ne andò.
Ci sedemmo sul divano e mi accoccolai a lui.
"Ti va di raccontarmi che è successo?"chiese ed annuii anche se non ne avevo voglia ma avevo promesso che non gli avrei mai più nascosto nulla.
Così gli dissi tutto quello che era accaduto la sera precedente.
"Mi dispiace amore"disse stringendomi.
"Va tutto bene ora...devo solo dimenticare, far finta che non si sia mai presentata! Charlie la terrà lontana da me..."
"Sei sicura che è quello che vuoi?"
"Sicurissima!"rispose ed annuì.
"Va bene"
Mi fece fare colazione quando sentì il mio stomaco brontolare e poi mettemmo un film che in realtà non stavamo guardando, io mi bravo delle sue coccole e lui delle mie finché non sentimmo bussare alla porta.
Mi paralizzai, e se fosse stata di nuovo lei?
"Vado io"disse Edward capendo il mio timore.
"Se è lei non farla entrare per favore!"
"Tranquilla, ci penso io"rispose ed andò.
Lo sentii parlare con qualcuno e poi sentii dei passi, Ed non mi avrebbe mai tradita lo sapevo e infatti lo vidi rientrare col sorriso seguito da Rosalie.
"Rose"dissi felice e feci per alzarmi ma non me lo permise, si sedette accanto a me e mi abbracciò.
"Come stai?"chiese e sembrò preoccupata.
"Tranquilla sto bene ma mio padre è iperprotettivo, non sono riuscita a dormire stanotte e non mi ha permesso di venire a scuola!"dissi ed annuì come se capisse di cosa stessi parlando , poi ci arrivai.
"Ma certo! È tornato anche lui non è vero?"chiesi.
"Già...ieri sera"
"Incredibile!"
"Non è incredibile che lui sia tornato, sapevo che l'avrebbe fatto! Quello che non riesco proprio ad accettare e che mia madre l'abbia perdonato!"
"Che cosa?"chiesi.
"Non è tornato solo per vedere me...ha chiesto a mia madre di dargli un'altra possibilità e lei ha accettato! Perché tua madre no?"
"Probabilmente lo avrebbe chiesto anche lei a Charlie ma noi l'abbiamo cacciata senza darle la possibilità di parlare!"
"Non posso accettarlo questo..."disse piangendo e fui io ad abbracciarla.
"Mi dispiace tanto Rose..."
"Non posso tornare in quella casa! Mi hanno tradito entrambi lo capisci?"
"Certo che lo capisco tesoro, puoi restare qui! Puoi restare quanto vuoi!"dissi consolandola.
"Ho già prenotato un albergo per stasera..."disse.
"Non esiste Rose, resti qui! La casa non è grande ma possiamo stare insieme nella mia camera...non ti lascerò andare in uno squallido albergo da sola!"dissi con un tono che non ammetteva repliche.
"Ne parleremo con Charlie quando tornerà e sono sicura che non avrà nulla in contrario"aggiunsi.
"Grazie Bella! Tu mi hai salvata..."
"Non dire sciocchezze per così poco..."
"Non solo per questo! Tu mi hai insegnato che cos'è l'amicizia, mi hai aiutata ad affrontare uno dei periodi più bui della mia vita ed io non saprò mai ringraziarti abbastanza!"
"Lo fai già Rose, tutti i giorni standomi accanto e poi anche tu mi hai aiutato in molte situazioni...ti voglio bene"
"Te ne voglio anch'io"rispose.
 
Trascorremmo tutta la mattinata insieme a vedere un film e a chiacchierare poi mi aiutarono a preparare il pranzo e quando mio padre tornò mangiammo tutti insieme.
Gli spiegai la situazione e ovviamente accettò volentieri di ospitare Rosalie a patto che i genitori sapessero dove fosse. Inoltre avevo preso una decisione, non potevo permettere che Renèe facesse ancora del male a mio padre perciò decisi di parlarle.
"Papà hai già chiamato Renèe per quella questione?"chiesi sperando che non l'avesse fatto.
"Non ancora, lo farò più tardi"
"No, lascia stare ho deciso di parlarle io"
"Cosa? Sei sicura Bella? Ricordati che non devi subire stress"
"Sta tranquillo papà, saprò cavarmela"
"Ti accompagno!"disse immediatamente Edward.
"Va bene, però aspetterai in macchina"risposi ed annuì.
Non mi andava di sentire la sua voce così le inviai un messaggio per darle appuntamento in un bar, mi telefonò e rifiutai la chiamata e mi mandò un messaggio di conferma.
"Bella posso venire anch'io? Potrei fare compagnia a Edward in macchina"
"Certo Rose"
 
Alle 17 in punto arrivai al bar scelto e la trovai già li.
"Ciao Bella, sono contenta che tu abbia deciso di vedermi!"
"Non sono qui per far pace"dissi immediatamente.
"Ma certo tesoro, è giusto che tu voglia delle spiegazioni prima..."
"Non chiamarmi tesoro! E comunque ti sbagli, non ho bisogno di alcun chiarimento! Sono qui solo per dirti che non ti permetterò di fare ancora del male a mio padre! Non voglio assolutamente che tu ti avvicini a lui e a noi! Sono stata chiara?"
"N-noi?"chiese balbettando.
"Credevi che stessi scherzando ieri? Aspetto un figlio Renèe, un bambino che non saprà neanche che faccia avrai perché ti voglio lontana da noi!"
"Bella ti prego ascoltami...due secondi non di più.."
"Va bene parla!"dissi solo per togliermela dalle scatole.
"Io...non volevo farvi del male! Mi dispiace così tanto! Mi sono pentita nel momento stesso in cui sono andata via ma non avevo il coraggio di tornare ma adesso basta! Vi amo troppo per rinunciare a voi...siete la mia famiglia!"
"Sbagli ancora! Noi non siamo più la tua famiglia e tu non sei più la nostra...la mia famiglia è mio padre, Edward e nostro figlio. Tu non ne fai più parte! Spero di non rivederti mai più e ti ripeto: stai lontana da Charlie o la pagherai cara! Ci abbiamo messo tanto per tornare a sorridere ed ora siamo felici, anche più di prima quindi sparisci intesi?"dissi alzandomi ma mi fermò per un braccio.
"Tu...non puoi dire sul serio!"sussurrò piangendo.
"Non toccarmi!"dissi allontanandola.
"Sono più che seria! Ora devo andare, mi stanno aspettando!"mi voltai e me ne andai il più lontana possibile da quella che un tempo era mia madre.
 
Purtroppo quella che credevo fosse stata una buona idea non lo fu per niente, trascorsi tutta la sera a letto senza neanche riuscire ad alzarmi! Carlisle venne a visitarmi, disse che stavamo bene ma che il forte stress subito poteva creare danni quindi riposo per una settimana, accettai malvolentieri ma lo feci per il mio bambino.
Ovviamente papà, Edward e Rosalie non mi lasciarono mai sola finché non mi addormentai.

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Capitolo 26
*** Un problema per Bella. ***


Capitolo 25
Un problema per Bella.

 
 



Non ne potevo veramente più! Erano quattro giorni che non mi permettevano di fare nulla, mio padre, Edward, Rosalie, Emm, Ali e tutti i miei amici compresi Esme e Carlisle mi venivano a trovare regolarmente e trascorrevano del tempo con me ma non mi facevano neanche scendere per prendere un bicchiere d'acqua! Ero costretta a letto come una paralitica! 
"Adesso basta! Sono stufa! Voglio scendere al piano di sotto!"
"Bella non fare la bambina, devi stare a riposo"mi rimproverò Edward.
"Andiamo! La aiuteremo a scendere e la faremo sedere sul divano!"disse Rose, la ringraziai con lo sguardo e mi fece l'occhiolino.
"No!"rispose categorico Edward.
"Non capisci che così uscirò pazza?"urlai.
"Amore non fare così...non devi agitarti!"
"Allora fammi scendere, non succederà niente te lo prometto!"dissi supplicandolo.
"Va bene ma ad una sola condizione?"
"Tutto ciò che vuoi!"dissi ma sapevo che me ne sarei pentita, infatti mi prese in braccio.
"Ma che fai? Edward!"protestai.
"Ti porto giù!"rispose con noncuranza facendomi sbuffare e facendo ridere Rosalie. 
Trascorsi il pomeriggio sul divano a chiacchierare con Rose che mi aggiornava su tutto quello che era accaduto a scuola in quei giorni, ormai la voce che fossi incinta si era diffusa, già dal mese scorso circolavano voci sul fatto che stessi ingrassando ormai era inutile nasconderlo.
"Tanya è andata su tutte le furie e se l'è presa con Jessica cacciandola dal gruppo!"
"Che c'entra Jessica?"chiesi sorpresa.
"Era convinta di poter avere delle informazioni su Edward da lei e invece Jessica ne sapeva anche meno della stessa Tanya, ha giocato molto male le sue carte!"
"Già..."
"E...ha provato a riavvicinarsi a Mike!"
"Che faccia tosta!"dissi.
"Si! Ma Mike l'ha allontanata dicendo che non era la stessa ragazza di cui si era innamorato!"
"Coooosaaaa???"
"Si! È stato un vero scoop per tutti! Poi se ne sono andati entrambi..."
"Cavolo! Mi sono persa tutto questo?"
"Non è niente Bella! Domani se ne saranno già dimenticati tutti! 
"Allora che state spettegolando voi due?"chiese Ed entrando in salotto con il mio pranzo.
"Cose nostre!"risposi facendolo ridere.
"Va bene, va bene, mi faccio gli affari miei!"
"Bravo"risposi
"Ma adesso mangia! Stai dimagrendo!"
"Oh ma per favore! Mi fate mangiare dieci volte al giorno è impossibile che io sia dimagrita anche di un grammo!"protestai sbuffando.
"Non m'interessa, ti vedo magra quindi mangia!"mi ordinò e alzai gli occhi al cielo ma mangiai tutto quello che mi aveva portato dal primo al dolce.
 
Trascorsi un'intera settimana a letto e dopo una visita dalla ginecologa potei tornare a scuola, all'inizio non fu facile ma non m'interessavano i loro sguardi curiosi e le loro chiacchiere, io ero felice ed avevo i miei amici e tutte le persone che amavo dalla mia parte.
Passarono i mesi e le cose andavano sempre meglio, decidemmo di non sapere il sesso, volevamo scoprirlo alla fine anche se all'inizio eravamo troppo curiosi ma alla fine ce l'avevamo fatta e mancava davvero pochissimo.
"Buongiorno ragazzi"salutai i miei amici che mi stavano aspettando fuori scuola.
"Ciao mamma ma non dovresti essere a casa?"chiese Eric mentre Angela era intenta ad accarezzarmi il pancione diventato ormai enorme.
"Mancano ancora tre settimane non ci sono rischi che io partorisca qui davanti a tutti, tranquillo!"risposi sorridendo.
"Non vedo davvero l'ora di vederlo!"disse Angela
"A chi lo dici! Sta diventando davvero troppo grande per me!! Non c'è più spazio!"mi lamentai facendolo ridere.
"Manca poco amore"mi sussurrò Ed nell'orecchio dolcemente.
"Già...e poi sarà tra le nostre braccia!"risposi guardandolo con occhi lucidi.
Mi sorrise e mi baciò, ogni volta che lo faceva era come se tutto ciò che ci circondava scompariva, eravamo solo Edward ed io e il nostro puntino che ormai non aveva più niente del puntino che avevo visto la prima volta, era uno splendido bambino.
Qualcuno tossì facendoci staccare.
"Ragazzi, volete per caso farne un altro subito?"chiese Mike e diventai rossa come un peperone mentre Edward sorrise.
"Tranquillo! Tra qualche anno magari!"rispose.
"Piuttosto Bella, hai pensato al nome? Non puoi chiamarlo puntino...lo sai vero?"chiese Rose prendendomi in giro.
"Abbiamo qualche idea..."risposi
"Dai non tenerci sulle spine!"si lamentò Angela.
"Be...ci piacerebbe Sophia se fosse una femmina!"
"Mi piace molto...e se fosse maschio?"domandò Rose.
"Non lo so ancora, siamo molto indecisi!"
"Già perché Bella è convinta che sia una femmina!"disse Ed imbronciato.
"E tu invece vuoi un maschio!"
"Non è vero! Io non faccio preferenze!"si lamentò.
"D'accordo basta piccioncini! Andiamo in classe!"ci riprese Rose e ridendo la seguimmo.
Le uniche cose che mi facevano star male era la distanza da Ali che era dovuta tornare a Parigi e il silenzio di Jacob. Qualche mese prima gli avevo chiesto di vederci e gli avevo parlato della mia gravidanza sperando che non gli causasse troppo dolore ma così non fu...iniziò ad urlare che ero una poco di buono, che mi ero fatta mettere incinta e che aveva sperato fino alla fine che potessimo tornare insieme. Lì capii che avevo fatto un errore enorme a permettergli di riavvicinarsi, sapevo che sarebbe andata a finire così eppure non avevo fatto niente per evitarlo. Da quel giorno non l'avevo più visto né sentito. Per quanto riguardava mia madre invece anche lei era scomparsa di nuovo ed era meglio così sia per me che per mio padre, cosa che non accadde invece col padre di Rosalie che era rimasto con sua madre, infatti Rose era rimasta da me per tutti quei mesi.
 
Rose ed io tornammo a casa e mio padre era sul divano, era così distratto da non accorgersi neanche che ero rientrata.
"Ciao papà"
"Ciao tesoro...scusa non ti avevo sentito"
"Ho notato...c'è qualcosa che non va?"
"Nono va tutto bene! Vado ad apparecchiare la tavola!"disse alzandosi, quando faceva così dovevo preoccuparmi.
Rose mi si avvicinò.
"Che c'è?"chiese.
"Non lo so"risposi solo.
Vidi che mio padre aveva lasciato incustodito il suo cellulare e nonostante mi sentissi in colpa lo presi.
"Bella che fai?"
"Shh Rose! Vuoi farmi scoprire forse?"
Aprii velocemente le chiamate recenti e lo vidi...Renèe.
Che diavolo voleva ancora da noi?
Posai il cellulare poco prima che mio padre ci chiamasse per la cena.
"Bella è pronto! Vieni?"
"Arriviamo"rispose Rosalie al posto mio.
"Dai andiamo!"dissi.
"Che hai visto?"domandò.
"Mia madre l'ha chiamato!"
"Glielo dirai?"
"No, devo scoprire cosa vuole prima di capire perché mio padre me lo sta nascondendo!"
"Credo voglia solo proteggerti!"
"Lo so...ora andiamo o si insospettirà"dissi ed annuì.
"Va bene" 
 



Charlie.
Ero seduto sul divano ad aspettare Bella e Rosalie quando squillò il cellulare, non appena vidi il nome di Renèe mi gelai. Cos'altro voleva ancora? Ci aveva rovinato le vite e non aveva nessun diritto di continuare a sconvolgerle.
"Pronto?"risposi.
"Charlie"
"Che vuoi?"
"Dirti solo una cosa...poi sparirò per sempre!"
"Avresti già dovuto farlo tempo fa! Avanti parla!"
"Volevo solo dirti che non permetterò a mia figlia di fare il mio stesso errore!"
"Ma di che diavolo stai parlando?"
"Oh insomma Charlie non ci arrivi? Quel bambino è un problema per Bella! Ha tutta la vita davanti a sè e non posso permettere che resti incastrata com'è successo a me!"
"Quindi era così che ti sentivi con noi? Be lascia che ti dica una cosa: per fortuna Bella non ti assomiglia neanche un po'! Ama suo figlio e farebbe di tutto per la sua famiglia!"risposi furioso.
"Non m'interessa quello che pensi! Bella merita di più, ora magari non se ne accorge ma lo farà e se ne pentirà amaramente..."
"Com'è successo a te non è vero? Sta' tranquilla Renèe, Bella non è un'egoista come sua madre!"
"Ripeto...non m'interessano le tue opinioni, farò tutto quello che è in mio potere per evitarlo!"
"È tardi ormai Renèe, Bella ama Edward...veramente e non rinuncerebbe al loro figlio mai!"
"Staremo a vedere!"disse e riattaccò.
Ma che diavolo aveva in testa quella pazza? Una cosa era certa non si sarebbe mai avvicinata né a mia figlia né a mio nipote.




Ciao a tutti =)
Come state?
Scusate se la scorsa volta non ho scritto alcuna nota ma avevo la febbre alta ed a stento sono riuscita a mettermi al pc per pubblicare il capitolo!
Tornando al capitolo, avrete già capito che è di passaggio però è comunque importante anche se non per ora.
E' un capitolo leggero, con un po' di pettegolezzi tra amiche, un Edward super protettivo ed un bel quadretto tra amici. Per quanto riguarda il pov Charlie, che ne dite? Cosa avrà in mente Renèe?
Non manca molto alla fine della storia ed io spero davvero che vi siate divertirti a seguirmi e che vi sia piaciuto ma questo discorso lo faremo più avanti, quando pubblicherò il fatidico epilogo!
Intanto ringrazio tutti coloro che leggono la mia ff, che l'hanno inserita tre le preferite, le seguite e le ricordate ma soprattutto un grazie a voi che commentate: AlmaRed, Jenny80_big, Viky74 e Vasco 752, è importante per me sapere cosa ne pensate!
Un bacione a tutti!
A prestissimo
Fannyy24

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Capitolo 27
*** Inferno. ***


Capitolo 26
Inferno.





 
"Sta tranquilla amore andrà tutto bene!"
"Edward porca miseria smettila!"urlai mentre cercava di consolarmi ma il dolore era atroce.
"Edward lascia fare a me okay?" disse Rose e si spostò.
"Bella tesoro, va tutto bene, ora però devi respirare...ti ricordi quando abbiamo fatto le prove a casa?"chiese ed annuii.
"Bene allora rifacciamo insieme...su...inspira...espira...brava così continua!"
"Fa male!"urlai.
"Lo so...ma devi resistere! Non vuoi vedere il tuo bambino?"
"Certo che voglio!"
"Allora fa' come ti dico!"
"Ok..."sussurrai stanca e dolorante.
"Scusa"dissi ad Edward che mi sorrise.
"Sono qui"disse solo, era così perfetto.
Arrivò un'altra contrazione e strinsi la mano di Edward stritolandola.
Respirai come mi aveva detto Rose e dopo un po' passò. Non ci potevo ancora credere che stavo per mettere al mondo il mio primo figlio, ero emozionatissima nonostante il dolore lancinante. Quella mattina mi ero svegliata e non mi sentivo molto bene, avevo dei mal di pancia ma non avevo detto niente a nessuno per non allarmarli anche perché mancava ancora una settimana! Poi però erano iniziate le contrazioni e avevo avvisato Rosalie che aveva chiamato Edward ed ora eravamo tutti qui, la mia famiglia, la famiglia di Edward ed i nostri amici.
"Allora Bella come va?"chiese Carlisle entrando e gli lanciai un'occhiata di fuoco.
"Okay scusa hai ragione, posso controllare?"chiese ed annuii.
"Ci siamo quasi tesoro, una mezz'oretta e ti porto in sala parto...chi vuoi con te?" Edward ovviamente, volevo che vedesse nostro figlio/a nascere anche se avrei tanto voluto che ci fosse anche Rose...avevo bisogno di lei.
"E-Edward"dissi mentre un'altra contrazione mi uccideva.
Guardai Rosalie che mi sorrise, aveva capito.
"Amore se vuoi avere Rosalie con te..."
"Voglio te"dissi solo guardandolo negli occhi e mi abbracciò.
 
Mezz'ora dopo ero in sala parto con la mia ginecologa, Edward e Carlisle. Mi sentivo più al sicuro con loro due vicino a me.
"Allora Bella ci siamo...al mio via devi spingere chiaro?"annuii esausta.
"Perfetto...vai ora Bella...spingi, spingi più che puoi!"
"Aaaaaaaaah"
"Bravissima Bella, continua così dai un'altra spinta!"
"Non ce la faccioooo!!!"
"Sì che ce la fai amore..."mi sussurrò Edward e ripresi a spingere.
"Stai andando benissimo Bella! Vedo la testa! Ancora un piccolo sforzo!"disse la mia ginecologa e dopo un profondo respiro spinsi ancora.
Bruciava e mi sentivo esausta ma non vedevo l'ora di vedere mio figlio che già amavo con tutta me stessa.
Non so quanto tempo passò, ero allo stremo delle forze ma finalmente sentii il pianto di un bambino o meglio una bambina...era Sophia.
Edward ed io ci guardammo per un momento e scoppiammo a piangere dalla felicità e con noi anche Carlisle.
Un'infermiera me la appoggiò sul seno ed io le baciai la testolina, era bellissima.
"Ciao amore mio, sei la mia bambina più bella del mondo!"sussurrai tra le lacrime, Edward baciò prima sua figlia e poi me prima che me la togliessero dalle braccia per pulirla e farle i controlli di routine ma a me sembrava sanissima e meravigliosa.
Ad un certo punto la mano che tenevo stretta a quella di Edward ricadde sul lettino, sentii la testa girare veloce, le gambe cedere e il buio avvolgermi.
"Bella? Papà che succede?"sentii urlare Edward.
Vidi tutti attorno a me e qualcuno che portava via la mia bambina che non piangeva più, poi il buio.
 



Edward.
Ero in panico, non capivo più nulla sentivo parole come emorragia...battito debole... e mi sentivo perso , vuoto.
"Edward va' fuori!"mi ordinò mio padre ma io rimasi immobile al centro della stanza.
"Figliolo"mi chiamò mettendomi una mano sulla spalla e mi voltai a guardarlo in trance "Esci fuori, me ne occupo io! Starà bene, te lo prometto!"disse ed alcune infermiere mi trascinarono fuori dove c'era tutta la nostra famiglia e i nostri amici.
"Edward? Edward che è successo?"chiese Charlie preoccupato.
"Emorragia, battito debole"dissi e li vidi sbiancare tutti.
"La bambina? Dov'è la bambina?"chiesi 
Ma nessuno l'aveva vista uscire.
Mi sembrava un inferno! Come stava Bella? E mia figlia? Crollai a terra e iniziai a piangere come un bambino.
"Edward! Edward sono qui!"
"Ali sei tu?"
"Sì Ed sono io, sono qui per te! Andrà tutto bene!"rispose abbracciandomi e mi strinsi a lei.
Ero un uomo distrutto.
 



Carlisle.
Bella era veramente in condizione critiche, avevo voluto operarla io stesso ma la situazione era grave, aveva perso tanto...troppo sangue.
"Dottore? Ce la farà?"chiese un'infermiera.
"Deve farcela! Non posso fare più niente per lei, mettetela in terapia intensiva!"ordinai ed annuì.
Mi lavai le mani e mi asciugai il sudore dalla fronte, non mi capacitavo di come era potuto accadere tutto quello, Bella era stata bravissima ed era sana.
"Dottore devo dirle un'altra cosa..."
"Che succede?"chiesi preoccupato.
"La bambina..."
"Che ha?"chiesi preoccupato.
"N-non so come dirglielo dottore..."
"Gina per favore! Mi stai facendo preoccupare!"
"Ha avuto una crisi respiratoria appena l'abbiamo portata al nido! Mi dispiace dottore ma non ce l'ha fatta!"
"C-come? C-cosa? Ma io l'ho sentita piangere!"urlai.
"Ha smesso di respirare e non siamo più riusciti a riprenderla!"restai un attimo immobile, in trance prima di scoppiare in un pianto disperato e non me ne vergognavo, era mia nipote, la mia prima nipotina ed era morta! Non l'avrei mai presa in braccio, non l'avrei mai viziata e poi piansi per Bella che stava lottando tra la vita e la morte! Come le avrei detto una cosa del genere? 
"Voglio vederla..."sussurrai.
"Ma..."
"Gina! Ho detto che voglio vederla!"la interruppi urlando ed annuì.
"Certo dottore, venga!"
Uscii dalla sala parto e seguii Gina.
"La lascio solo"disse quando arrivammo nella stanza in cui c'era la piccola Sophia.
Era così piccola e già avvolta in un lenzuolo senza vita. La presi tra le braccia e piansi ancora. Le accarezzai la testolina, la cullai e la strinsi a me. Era bellissima eppure era già andata via! Non ero stato in grado di salvarla, mio figlio e tutta la nostra famiglia ne sarebbe uscita distrutta da quella tragedia. Perché? Perché era successa una cosa del genere? 
Dovevo trovare la forza per andare fuori e dire tutto ciò che era successo! Dovevo farlo! Toccava a me! Diedi un bacio sulla fronte di mia nipote e la avvolsi di nuovo nel lenzuolo.
"Mi dispiace tanto piccola"sussurrai e uscii dalla stanza per affrontare l'inferno.




Ciao a tutti =)
Vi prego, non uccidetemi!
Questo capitolo, insieme a quelli che verranno sono stati i più tristi che io abbia mai scritto, ho pensato tante volte di cambiarli ma la storia è uscita così ed io proprio non ce l'ho fatta a modificarla!
Bella per ora è in terapia intensiva ma dobbiamo essere fiduciosi come Carlisle, il quale si sente già molto in colpa per quello che è successo alla sua piccola nipotina anche se sappiamo che non è colpa sua, quindi non permetterà che accada qualcosa a Bella, questo posso assicurarvelo.
Ciò che vi chiedo da questo capitolo in poi è di essere comprensivi con i nostri protagonisti, credo che questa sia una delle situazioni più brutte, dolorose e dure da gestire quindi è normale che si perdano un po' nella loro confusione e nel dolore.
Detto ciò, non mi sento di aggiungere nulla, vorrei solo ringraziare tutti coloro che leggono la ff, che l'hanno inserita tra le preferite, seguite e ricordate e soprattutto AlmaRed, Jenny80_big, Viky74 e Vasco752  per le loro recensioni.
Un bacione a tutti!
A prestissimo!
Fannyy24
 
 

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Capitolo 28
*** Impazzita dal dolore. ***


Capitolo 27 
Impazzita dal dolore.







 
Edward
Ero seduto su una delle sedie della sala d'attesa, ero finalmente riuscito a raccontare a tutti ciò che era successo e non ero mai stato così in ansia, il non sapere come stavano Bella e mia figlia mi stava davvero uccidendo.
Vidi da lontano Carlisle e mi alzai immediatamente, Alice mi sorresse e ci avvicinammo.
"Papà..."sussurrai, aveva il viso stravolto.
"Carlisle , come sta mia figlia?"chiese Charlie ormai distrutto.
"La situazione è critica ma sono riuscito a fermare l'emorragia e  a stabilizzarla, è in terapia intensiva adesso..."
"Ce la farà?"chiese poi Charlie tra le lacrime.
"Bella è forte Charlie"rispose mio padre mettendogli una mano sulla spalla e Charlie annuì.
"Posso vederla?"
"Solo per pochi minuti"
"Va bene"
"La bambina?"Rose fu l'unica ad avere il coraggio di fare quella domanda e mio padre impallidì visibilmente.
"Papà...mia figlia sta bene?"riuscii alla fine a domandargli, Alice mi aiutò a sedermi perché non mi reggevo in piedi.
"Edward, devi essere molto forte figliolo per te ma soprattutto per Bella..."che significava? 
"Carlisle dov'è Sophia?"urlai.
"Mi dispiace figliolo..."Rose, Esme, Angela ed Alice iniziarono a singhiozzare.
"Che diavolo significa?"gridai ancora di più, ma non avevo le forze per alzarmi.
"Sophia non ce l'ha fatta Edward...ha avuto problemi respiratori...mi dispiace tanto!" 
"C-che...n-non...io..."non riuscivo a pensare , a formulare una frase, mi sentivo annientato! Se mi avessero sparato o investito con un camion non mi sarei sentito come mi sentivo in quel momento.
"Non puoi dire sul serio..."dissi alla fine.
"Dimmi che non è vero!"urlai.
"DIMMELO!" mio padre se ne restava lì in piedi di fronte a me con le lacrime agli occhi.
"TU DOVEVI SALVARLA!"urlai alzandomi e spingendolo.
Emmett mi prese immediatamente tenendomi fermo.
"Fratello...calmati!"
"SEI UN DOTTORE! DOVEVI SALVARLA!NON DOVEVI PERMETTERE CHE MORISSE!"
"Figlio mio ti prego"disse Esme abbracciandomi ma io rimasi fermo dov'ero, non ricambiai l'abbraccio e continuai a piangere per poi crollare di nuovo, perdendo i sensi.
Avevo perso mia figlia.
 



Carlisle
Dopo tre giorni da quella giornata infernale Bella si stava riprendendo bene, era ancora in terapia intensiva ma i valori erano abbastanza positivi.
Edward era distrutto, passava tutto il tempo accanto a Bella a parlarle di Sophia e piangeva. Nessuno di noi mangiava da giorni, l'ospedale era diventato ormai la nostra casa.
"Carlisle...si sta svegliando!"mi avvisò un'infermiera e corsi da Bella dove ovviamente trovai Edward.
Stava aprendo gli occhi molto lentamente.
"Bella...amore, come ti senti?"
"Edward..."sussurrò.
"Bella mi senti?"chiesi ed annuì.
"Come ti senti?"domandai ma non rispose.
"Sophia?"chiese e ci gelammo sul posto.
"Ne parliamo dopo amore, rispondi alle domande di mio padre okay?"
"Ma sta bene?"insisté.
"Sta bene"risposi ed Edward mi guardò come se fossi pazzo, non avrei dovuto mentirle lo sapevo ma non poteva agitarsi.
"Posso vederla?"
"No Bella, devi riprenderti prima! Devi dirci come ti senti..."
"Indolenzita, mi fa male tutto come se una macchina mi fosse passata addosso"
"Passerà amore, sei stata brava e forte! Sono fiero di te!"
"Edward ti prego p-portami Sophia..."sussurrò.
"Non può entrare qui..."rispose.
"V-voglio vedere mia figlia!"si stava agitando e non andava bene, feci un segno all'infermiera che le fece un'iniezione per farla riposare, il suo corpo era devastato, aveva bisogno di riposo per riprendersi.
Uscii ed Ed mi seguì.
"Perché diavolo le hai mentito? Come faremo dopo a spiegarle tutto eh?"
"È troppo debole Edward! Il suo cuore potrebbe cedere, deve riposare!"
"Non dovevi mentirle!"
"Edward basta!"urlai e s'immobilizzò, non se l'aspettava.
"Devo salvarla lo capisci?"chiesi distrutto ed annuì.
"Glielo diremo quando sta meglio!"rispose ed annuii.
"Vado a chiamare Charlie, vorrà vederla"
"Va bene"e se ne andò.
 





Bella.
Non sapevo quanto tempo fosse passato, mi sentivo ancora tutta indolenzita, provai ad aprire gli occhi ma fui accecata dalla luce che mi costrinse a richiuderli. Ci riprovai lentamente e finalmente ci riuscii. La prima cosa che notai fu la mano di Edward stretta alla mia, mi voltai a guardarlo e lo vidi che stava riposando accanto a me, chissà quanto tempo era stato qui vicino  a me, ero più che sicura che non mi aveva mai lasciata sola. Notai immediatamente che non ero più in terapia intensiva ma in una normale stanza del reparto. Sentii un rumore e mi voltai dall'altra parte scorgendo mio padre che leggeva un giornale.
"Papà..."sussurrai appena.
"Bella!"disse alzandomi immediatamente ed abbracciandomi.
"Come ti senti?" avevo la gola secchissima e non riuscivo a parlare così mi toccai la gola, Charlie capì subito dandomi un bicchiere d'acqua. L'acqua fresca nella mia gola arsa mi riempì di sollievo.
Edward si svegliò e gli sorrisi.
"Amore mio"sussurrò con le lacrime agli occhi, mi prese il viso tra la mano e mi sfiorò delicatamente le labbra.
"Come ti senti? Hai dolore?"negai.
Volevo solo mia figlia.
"Sophia?"chiesi e lo vidi impallidire mente gli occhi di mio padre si riempivano di lacrime.
"Dov'è mia figlia?"chiesi ancora
"Voglio vederla!"
"Non puoi tesoro...."disse Ed.
"Per favore Edward, non le farò male, so di essere debole...voglio solo vederla!"
"Mi dispiace amore non puoi..."insistè.
"Ma perché?"chiesi alzando la voce.
"Bella tesoro non puoi agitarti"disse mio padre facendomi innervosire di più.
"Chiama l'infermiera..."dissi.
"L'ho già fatto"rispose Charlie.
"Richiamala! E dille di portarmi immediatamente mia figlia!"urlai
In quel momento arrivò Carlisle con un'infermiera.
"Finalmente Carlisle!"
"Ciao Bella, come ti senti?"
"Basta! Smettetela di chiedermelo! Voglio vedere Sophia! Per favore..."dissi quasi piangendo. Ma perché si comportavano così? Perché non volevano farmi vedere mia figlia?
"Dimmi la verità Carlisle, sta male?"
"No Bella..."
"Allora perché non posso vederla?"Carlisle ed Edward si guardarono e mi sembrava che Ed gli stesse chiedendo qualcosa con lo sguardo.
"Faccio io"disse alla fine mio padre.
Si sedette accanto a me stringendomi tra la sue braccia come faceva quando ero solo una bambina.
"Ascolta tesoro mio"sussurrò.
"Affronteremo tutto questo insieme, ti darò tutto l'aiuto che posso e non ti lascerò mai sola ma tu devi essere forte, devi affrontare il dolore e andare avanti..."
"Papà ma che..."
"Sophia ha avuto una crisi respiratoria...non ce l'ha fatta Bella!"disse interrompendomi ma non capii, non realizzavo le parole. Cosa significava? Io l'avevo sentita piangere, l'avevo vista , l'avevo presa in braccio e stava bene! 
Restai in trance per non so quanto tempo finché non mi ripresi dallo shock e iniziai a urlare come una dannata.
"NOOOOOOOOOOOOO" mio padre continuava a stringermi mentre io mi dimenavo ed urlavo.
Sembravo una pazza ma non m'interessava, il dolore che sentivo in quel momento era immenso, atroce, mi sentivo svuotata, persa...mi sentivo di morire...
Continuai ad urlare finché non sentii un pizzico sul braccio e l'unica cosa che vidi prima di addormentarmi furono tutti i miei parenti che piangevano.
 





Edward
Era trascorsa una settimana e Bella stava sempre peggio, ogni volta che si svegliava mio padre era costretto a sedarla perché ricominciava ad urlare e a dimenarsi. Non riuscivo a vederla in quello stato, mi sentivo impotente.
"Hey fratellino..."disse Ali sedendosi accanto a me.
"Ciao"
"Dorme ancora?"
"Già..."
"Tu come stai?"chiese dolce.
"Sono distrutto..."
"Dovresti riposare!"
"Non dalla stanchezza Ali! Dal dolore! Da quello che provo io per la morte di mia figlia e per le condizioni di Bella, da quello che prova lei, da quello di papà che si sente in colpa...sento che tutto questo dolore mi sta schiacciando!"
"Sono sempre stata brava a consolarti Edward ma questa volta non riesco a trovare le parole perché non riesco ad immaginare come ti senti, deve essere una cosa orribile e non so come aiutarti..."sussurrò dispiaciuta.
"Stammi solo accanto va bene?"
"Questo sempre fratellino mio" le sorrisi e la abbracciai, mi lasciai stringere da lei, avevo bisogno di quell'abbraccio e di quell'amore che solo lei sapeva darmi, non servivano le parole perché quelle non avrebbero mai potuto farmi stare meglio, il suo calore invece si.
Restammo per circa due ore lì vicino a Bella in silenzio mentre lei mi accarezzava la schiena, Chalie e Rosalie riposavano, sarebbero venuti tra un po' per darmi il cambio, avevo bisogno di una doccia.
"Edward..."guardai Bella che si era svegliata ancora, stava dormendo da due giorni.
"Ciao amore..."
"Ho fatto un sogno terribile..."ecco di nuovo la scena che si era ripetuta già tre volte, ora le avrei detto che non era un sogno, lei avrebbe ricominciato ad urlare e papà l'avrebbe sedata ancora.
"Non era una sogno piccola..."
"C-cosa? Significa che m-mia figlia è d-davvero morta?"chiese piangendo ed annuii.
"No! No! No!"
"Bella ti prego non di nuovo...."sussurrai mentre Ali mi abbracciava.
Non mi ascoltò e ricominciò ad urlare, Carlisle e le infermiere corsero con il sedativo ma una voce li bloccò.
"No!"ci voltammo, era Rosalie.
"Adesso basta!"
Mi spostò avvicinandosi a Bella che nel frattempo continuava ad urlare e a dimenarsi, sembrava davvero impazzita.
"Bella guardami!"urlò scuotendola ma nulla, ci bloccammo tutti quando sentimmo un rumore fortissimo, non ebbi il tempo di fermarla mentre Rose le stava dando quello schiaffo così forte da farle voltare la testa.
Solo quando mi ripresi dallo stupore mi resi conto che Bella aveva smesso di urlare.
"Devi smetterla o ti sederanno di nuovo! Vuoi sfogarti? Bene, piangi! Ma basta urlare e farti del male! Questo non cambierà le cose! Tua figlia non tornerà!"urlò, avrei voluto prendere Rosalie e sbatterla fuori per come la stava trattando ma mi resi conto che aveva ragione e soprattutto funzionò.
Bella la guardò con occhi pieni di lacrime prima di scoppiare in un pianto disperato ma la smise di tirarsi i capelli e graffiarsi, piangeva solo come stavo facendo io da due settimane ormai.
Rosalie la abbracciò e restarono così per non so quanto tempo, accanto a me avevo Esme e Carlisle che mi sostenevano.
"La sederete ancora?"chiesi a mio padre.
"No, se continua così no! Deve affrontare il dolore, non può continuare a dormire o impazzirà sul serio!"
"Rosalie è stata brava"sussurrò mia madre ed annuii.
Più di me pensai.
Ma non era quello il momento per fare quei pensieri, l'importante era che Bella stesse meglio.




Ciao a tutti!
Come vi avevo detto questi saranno capitoli molto duri, Bella fisicamente sta meglio ma emotivamente è distrutta! Edward e tutta la sua famiglia cerca di aiutarla ma senza successo, Rosalie è  l'unica che sembra capire come prenderla, non la sottovaluta e le sbatte in faccia la realtà e questo per ora sembra aiutare! Alice invece ovviamente da conforto al fratello che ne ha davvero bisogno in questo momento.
Scusate ma mi mancano davvero le parole, preferisco pubblicare alla svelta così da non lasciarvi in sospeso.
Grazie a tutti voi che continuate a leggere la ff, che l'hanno inserita tra le preferite, le seguite e le ricordate e soprattutto ad AlmaRed, Jenny80_big, Viky74 e Vasco752 per le loro recensioni.
A prestissimo!
Bacii
Fannyy24

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Capitolo 29
*** Lettura in compagnia. ***


Capitolo 28
Lettura in compagnia.





 
Bella
Dopo una settimana venni dimessa e potei tornare a casa, fisicamente infatti non avevo niente che non andava erano il mio cuore e la mia anima ad essere distrutti. 
Avevo tante persone intorno che mi coccolavano e cercavano di farmi stare meglio ma tutto ciò che volevo era stare da sola e piangere fino a morire. L'unica che riuscivo leggermente a tollerare era Rose perché era la sola a non dirmi le solite frasi, semplicemente si sdraiava accanto a me e mi faceva compagnia senza dire né fare nulla. Amavo ancora la mia famiglia e i miei amici ma proprio non riuscivo a sopportare che cercassero di consolarmi, volevo soffrire perché mia figlia era morta e non volevo vederli sorridenti come se nulla fosse accaduto.
"Bella ti ho portato la cena"disse Edward ma non gli diedi retta, non volevo mangiare.
"Lasciala sul comodino"rispose Rosalie per me.
"Deve mangiare!"le disse.
"Quando ne avrà voglia"
"Ma la vedi come sta dimagrendo? Vuoi farla morire di fame?"
"Basta! Andatevene entrambi!"dissi.
"Scusa"disse Rose andandosene, Ed invece non mi ascoltò.
"Amore mio, so che è difficile..."
"Edward per favore lasciami sola!"dissi interrompendolo, mi guardò un'ultima volta e se ne andò.
 
Trascorsero due mesi e le cose non erano cambiate, non ero più andata a scuola, le cose con Edward non andavano affatto bene, solo a vederlo mi sentivo male ripensando alla mia piccola Sophia, mio padre era così preoccupato che andava raramente a lavoro e tutti i miei amici credevano che fossi impazzita, il che era vero...ero impazzita dal dolore.
"Bella devo parlarti..."disse Edward sedendosi sul letto accanto a me, lo guardai senza rispondere sperando che non volesse ricominciare con le prediche.
"È venuta una persona che vorrebbe parlare con te"
"Chi è?"
"Lavora con mio padre"
"Non ho bisogno di un dottore!"
"Non è proprio un dottore...aspetta!" disse uscendo e tornando con una donna dai capelli scuri e lineamenti molto belli.
"Ciao Bella, io sono Sue"non le risposi e continuò.
"Ti va di parlare un po' con me?"
"Chi se tu?"chiesi.
"Una psicologa"
"Lo immaginavo...vattene via!"
"Ma Bella..."cercò di dirmi Edward.
"Anche tu Edward! Andate via tutti e due! Non voglio parlare con nessuno!"dissi arrabbiata.
"No Bella! Adesso basta! Credi di essere l'unica a soffrire? Tu lo sai vero che ho perso una figlia anch'io? Solo perché l'hai tenuta dentro  per nove mesi non significa che io non l'amassi! Era anche MIA figlia!"urlò Edward.
"Ah si? E allora perché ti comporti come se niente fosse? Perché sei tutto sorrisi? Se soffrissi come sto soffrendo io non avresti neanche la forza di alzarti dal letto la mattina!"gridai anch'io.
"Perché ti amo! Perché sto cercando la forza per entrambi...per andare avanti!"
"Io non ce l'ho questa forza Edward! Mi sento annientata lo capisci? Ora sparite!"
"Fatti aiutare allora! Appoggiati a me ma non chiuderti in te stessa, starai solo peggio..."
"Ma se non riesco neanche a guardarti? Tutto di te mi ricorda lei e mi fa soffrire!"
"V-vuoi che me ne vada? Che me ne vada per sempre?"chiese con le lacrime agli occhi e mi sentii uno schifo per quello che gli stavo facendo ma non riuscivo a reagire in altro modo.
"No, resta pure! Me ne vado io!"dissi alzandomi e andandomene, non mi seguì e Charlie non mi vide uscire. Iniziai a correre più veloce che potessi finché non mi ritrovai in mezzo al bosco stremata, caddi a terra e non ebbi la forza di rialzarmi poi il buio mi avvolse. 
 
Mi risvegliai ma non ero più nel bosco, ero in una camera calda ed accogliente, in un letto comodo che non era il mio e credetti di aver immaginato tutto finché non sentii una voce del tutto nuova per me.
"Finalmente ti sei svegliata!"
Mi sedetti spaventata, chi era quel ragazzo?
"C-chi sei?"
"Tranquilla, non ti farò del male. Mi chiamo Seth, ti ho trovato nel bosco, eri lì da almeno un'ora, hai preso una brutta febbre e hai dormito per due giorni!"
"Due giorni?"chiesi spalancando gli occhi dalla sorpresa.
"Già! Ora però vedo che stai meglio, come ti senti?"
"B-bene"
"Ti hanno mai detto che non sei brava a mentire?"
"Si...tante volte"risposi sospirando.
"Ti ho portato un brodo caldo, ti va?"
"Grazie" avevo davvero bisogno di qualcosa di caldo.
"Dovrei chiamare mio padre, sarà fuori di testa!"
"Non ti preoccupare, l'ho chiamato io"
"C-come facevi a sapere chi ero?"
"Oh andiamo, vivo qua da anni credi che non sappia chi sei o chi è tuo padre?"
"Giusto..."
"Se mio padre sa che sono qui...come mai non mi ha portato a casa?"chiesi curiosa.
"Mi ha spiegato cosa ti ha spinto a fuggire e ho pensato che potesse esserti d'aiuto allontanarti un po' da tutti e gli ho detto che potevo ospitarti per un po', tuo padre mi conosce bene, si fida di me" 
"E impossibile! Mio padre non avrebbe mai permesso che rimanessi qui."
"No infatti hai ragione, non voleva ma la tua psicologa ha detto che poteva esserti di aiuto cambiare un po' aria"
"Non è la mia psicologa!"affermai innervosita.
"Scusa non volevo offenderti..."
"Non fa niente, comunque ti ringrazio per tutto ma voglio tornare a casa"dissi anche se non era per niente vero, mi allettava tanto l'idea di poter stare da sola a soffrire per conto mio senza che nessuno mi rompesse.
"Sei tu a decidere, non ti costringerò a fare nulla! Però...nel caso tu voglia pensarci questa è la mia offerta: non ti romperò le scatole, potrai fare quello che vuoi anche piangere tutto il giorno a patto che mangerai quello che ti porterò perché tuo padre mi ucciderebbe se ti lasciassi morire di fame e poi dovrai sopportarmi almeno per un'ora al giorno, adoro leggere ma odio farlo da solo quindi mi metterò su questa poltrona e ti leggerò qualcosa!"
"È assurdo..."sussurrai.
"Si lo so, sono un po' strano! Ma so essere un buon amico se lo vorrai"
"Non voglio amici, voglio solo starmene in pace"
"Bene...quello che vorrai! Ora mangia il brodo e pensaci, io sono di là se hai bisogno di qualcosa!"disse e se ne andò.
Presi il brodo e lo finii, avevo ancora lo stomaco chiuso ma quel brodo caldo mi faceva sentire meglio, forse avevo ancora la febbre.
Era una situazione così...surreale! Ero a casa di uno sconosciuto che chissà per quale motivo voleva prendersi cura di me, perché lo faceva? Cosa ci guadagnava? E chi mi diceva che fosse sincero? E se fosse tutta una menzogna? Se mio padre non sapesse dove fossi? Se avesse voluto farmi del male?
Erano tutte domande che mi stavo ponendo ma delle quali conoscevo già le risposte...Seth non mi avrebbe fatto del male, lo avevo capito dal suo sguardo che non era solo gentile ma anche estremamente sincero! 
Avevo bisogno di rinfrescarmi ma non avevo nulla da mettermi, così mi alzai, andai in bagno e trovai le risposte che già sapevo...mio padre sapeva davvero dove fossi, doveva per forza essere stato lui a portar tutti i miei prodotti che si trovavano in quel bagno. Tornai in camera e aprii l'armadio, c'erano anche i miei vestiti, non tutti ovviamente ma qualcuno ed anche i cassetti erano pieni della mia biancheria e delle mie cose.
Mi feci una doccia veloce e mi vestii, mi rimisi nel letto ma sentivo che l'angoscia si stava nuovamente impossessando di me così mi alzai e uscii dalla stanza. La casa era piccola ma accogliente, c'era un'altra camera accanto alla mia che doveva essere di Seth, dopo un lungo corridoio alla destra c'era la cucina mentre alla sinistra la sala da pranzo connessa al salone dove Seth stava leggendo un libro sul divano. Era tutta in legno, sembrava una di quelle baite in montagna dove andavo da piccola con i miei genitori.
Palesai la mia presenza con un colpo di tosse.
"Oh...sei qui! Giusto in tempo per la nostra lettura!"disse indicandomi la poltrona di fronte a lui.
"Non ho ancora accettato la tua offerta!"disse sedendomi.
"Non importa, io leggerò se vorrai potrai andartene!"annuii ed iniziò a leggere.
Man mano che andava avanti con la lettura mi resi conto che ero rilassata e che mi ero distratta dal mio enorme dolore cosa che però non potevo permettermi! Dovevo soffrire per la morte di mia figlia, non distrarmi come se nulla fosse accaduto.
"Va bene, direi che basta così...sono due ore che andiamo avanti ed io avevo promesso di rubartene solo una!"
Due ore? Guardai l'orologio appeso alla parete della stanza e mi resi conto che aveva ragione! Non mi ero accorta che fosse trascorso tutto quel tempo.
"Si infatti sono stanca"dissi e mi rinchiusi  in camera a pensare a tutto quello che era successo. Come potevo sentirmi meglio con uno sconosciuto che con tutta la mia famiglia? Seth non era invadente, non mi tartassava chiedendomi come mi sentissi e non mi obbligava a parlare di quello che era accaduto, si limitava a farmi compagnia e leggendo mi distraeva dai miei problemi. In quel momento però da sola in quella stanza il peso del dolore mi ricadde come un macigno sul cuore e piansi, anche se non credevo di avere più lacrime. Perché te ne sei andata piccola mia? 
La mamma ti amerà per sempre...






Ciao a tutti =)
scusate il mio grandissimo ritardo ma sono stata molto impegnata tra studio e lavoro.
Purtroppo neanche oggi ho molto tempo quindi andrò un po' di fretta, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che la ff continui ad intrigarvi, manca davvero poco alla fine.
Ho introdotto un nuovo personaggio Seth che sembra davvero una brava persona ma sarà davero così o anche lui nasconderà dei segreti?
Nei prossimi capitoli scopriremo molto su di lui.
Purtroppo Bella al momento non capisce la grande fortuna che ha, cioè quella di avere tante persone accanto che la amano e che farebbero qualsiasi cosa per lei, al momento è troppo concentrata sul dolore per vedere altro...credete che ce la farà?
Speriamo propri di sì!
Scusatemi devo proprio scappare, grazie a tutti coloro che leggono la ff e che l'hanno inserita tra le preferite, le seguite e le ricordate e soprattutto grazie a Viky, AlmaRed e Jenny80_big per aver lasciato una recensione!
Un bacione a tutti!
A prestissimo
Fannyy24


 

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Capitolo 30
*** Meriti di essere felice. ***


 Capitolo 29
Meriti di essere felice.

 
 




Era un mese che stavo da Seth, non avevo mai accettato ufficialmente la sua offerta ma non gli avevo neanche mai chiesto di riaccompagnarmi a casa.
Ormai avevamo una nostra routine, all'inizio mi portava i pasti in camera ma dopo una settimana iniziai ad andare in sala da pranzo e mangiavamo insieme, chiacchierava di cose futili mentre io me ne stavo in silenzio e lo ascoltavo. I momenti che preferivo erano però quelli della lettura, a volte trascorrevamo anche interi pomeriggi mentre lui leggeva ed io lo ascoltavo, me ne vergognavo ma in quelle ore io stavo bene, non pensavo e la morsa che mi stringeva il petto si attenuava tornando solo la sera quando ero in camera da sola. Il dolore però non era scomparso così come gli incubi che tutte le notti mi tormentavano, mi svegliavo spesso di soprassalto a volte urlando, Seth mi raggiungeva e mi preparava una tisana standomi accanto finché non mi riaddormentavo, la sua presenza mi faceva più che bene, era solare, dolce, simpatico e gentile.
"Bella posso parlarti?"
"Dimmi Seth"
"Volevo solo darti questo..."disse mostrandomi un oggetto, era il mio cellulare.
"È un po' che non senti nessuno dei tuoi familiari o amici e ho pensato che potessi averne bisogno!"
"Da quanto ce l'hai?"
"Dal giorno in cui è venuto tuo padre a portarti anche le altre cose ma ho pensato che non fossi pronta!"
"Perché pensi che ora lo sia?"
"In realtà non so se sei pronta ma penso che tu stia un pochino meglio e potresti aver voglia di sentire qualcuno..."rispose.
Non stavo meglio per niente, il dolore era sempre lì e non dovevo permettere che scomparisse perché era l'unica che mi faceva ricordare che mia figlia era esistita per davvero, l'avevo vista mezza volta, non avevo foto oltre alle ecografie e a stento ricordavo che faccia avesse.
"Non devi sentirti in colpa perché stai meglio Bella...tu sei viva e sei una bella persona...meriti di essere felice!"
"Ti sbagli! Mia figlia è morta! Non merito di essere felice..."
"I figli sono una gioia immensa Bella e perderli è una grande disgrazia  ma si può superare, non dimenticare ovvio, ma affrontare e superare..."
"Che ne sai tu? Hai mai perso un figlio?"chiesi sarcastica.
"Ho perso molto di più.."non riuscii a rispondere nulla, volevo sapere la sua storia ma non avevo il coraggio di chiedere.
"A 18 anni m'innamorai di una ragazza bellissima, capelli neri, occhi blu come l'oceano, si chiamava Meredith ed era la cosa più bella che mi fosse capitata, non riuscivo mai a parlarle ero troppo timido e lei troppo bella per notare uno insignificante come me. Una sera mio cugino Jared mi obbligò ad uscire con lui per divertirmi un po' e andammo in una discoteca, la trovai lì che parlava con un ragazzo e mi sentii uno schifo, credevo di averla persa per la mia codardia, me ne tornai a casa ancora una volta senza parlarle. Il giorno dopo mia madre mi chiese di andarle a fare la spesa, mentre cercavo i cereali che tanto le piacevano mi scontrai contro qualcuno e non potevo credere che fosse davvero lei. Fu la prima volta che mi parlò, uscimmo insieme dal supermercato e la aiutai a portare la spesa in macchina poi finalmente mi feci coraggio e le chiesi di uscire, non riuscivo a crederci ma accettò! Eravamo fatti l'uno per l'altro, dopo due mesi eravamo inseparabili, mi sentivo in paradiso ogni volta che ci sfioravamo. Dopo nove mesi le chiesi di sposarmi, non potevo immaginare una vita senza di lei e ancora una volta lei mi sorprese accettando. Ci sposammo tre mesi più tardi, uno anno dopo il nostro incontro a quel supermercato. La nostra vita era splendida, svegliarmi tutti i giorni accanto a lei, tornare a casa dal lavoro e trovarla lì ad aspettarmi era tutto quello che desideravo della vita o almeno credevo finché non mi disse di aspettare un bambino! Fu una gioia immensa per noi, ero l'uomo più felice della terra. Nove mesi dopo nacque la piccola Marie ed io m'innamorai per la seconda volta. Eravamo giovanissimi Bella ma avevano tutto ciò che volevamo."si fermò sospirando un attimo, sapevo che stava per arrivare il peggio e gli accarezzai un braccio, mi sorrise e continuò.
"Decidemmo di fare una vacanza tutti e tre in macchina, facemmo un giro dei posti che più desideravamo vedere...fu un mese splendido! Durante il viaggio di ritorno però a due ore da casa un camion ignorò il semaforo a rosso e ci travolse in pieno..."si bloccò incapace di continuare e non fu difficile capire quello che era successo. 
"Le ho perse entrambe Bella!"disse con le lacrime agli occhi.
"Per due anni ho desiderato di morire anch'io in quell'incidente, la vita senza di loro non è vita! La mia famiglia cercava di starmi accanto in tutti i modi ma io non avevo bisogno di loro, volevo mia moglie e mia figlia!"
"Ti capisco"sussurrai.
"Poi una notte la sognai, era così bella...ma era triste perché io non riuscivo ad andare avanti con la mia vita! Mi chiese di ricominciare, di essere felice..."fece un'altra pausa.
"Io non so se sarò mai di nuovo felice Bella e se m'innamorerò di nuovo, di sicuro non amerò nessuno come ho amato lei, ricorderò per sempre i nostri momenti e soffrirò sempre per la morte di mia figlia ma lasciarmi morire non serve, loro non torneranno e non riusciranno a riposare in pace. Dopo quel sogno ho ripreso in mano la mia vita, ho ricominciato a lavorare e a frequentare la mia famiglia ed ora riesco a ricordare gli amori della mia vita senza piangere ogni volta, riesco a ricordare i bei momenti con loro senza sentire il bisogno di distruggere tutto! Non sono felice, forse è ancora presto, ma sono sereno!"
"Mi dispiace..."dissi.
"Non ti ho detto questo per farmi compatire Bella! Te l'ho detto per farti capire che nonostante la cosa orrenda che ti e capitata c'è chi sta messo peggio, tu hai ancora Edward, lui ti ama e tu lo ami e siete fortunati perché non tutti riescono a trovare l'amore della loro vita, voi ce l'avete...TU ce l'hai! E sta solo aspettando che ritorni da lui...io ho dovuto affrontare tutto da solo, senza nessuno che mi capisse tu puoi affrontarlo con lui che sta provando le stesse cose che provi tu...potete farvi forza a vicenda!"sapevo che aveva ragione, ma non riuscivo ancora ad affrontare la cosa! A lui erano trascorsi due anni perché da me pretendevano che in due settimane mi passasse tutto?
"Non sono ancora pronta..."sussurrai.
"Non lo sarai mai"rispose lui.
"I-io...vado a dormire!"dissi alzandomi ed andandomene. Seth mi lasciò andare senza aggiungere niente e capii di essere una bambina egoista! Seth mi aveva raccontato una cosa dolorosa e personale ed io per non affrontare i miei demoni ero scappata quando probabilmente aveva bisogno di me! Lui mi stava aiutando ed io gli voltavo le spalle! Bell'amica che ero e non mi stavo comportando così solo con lui ma con tutta la mia famiglia e i miei amici. Mi addormentai di nuovo tra le lacrime ma con una nuova consapevolezza...dovevo provare a stare meglio non per me ma per le persone che mi stavano accanto e che io stavo facendo soffrire, Sophia non mi avrebbe certo odiato per questo.
 
Il giorno dopo mi svegliai presto ed andai in cucina, Seth non si era ancora svegliato così preparai io la colazione.
"Buongiorno"disse sorpreso.
"Buongiorno"risposi un po' imbarazzata.
Si sedette e si versò del caffè.
"Seth io...volevo scusarmi con te per come mi sono comportata ieri sera..."
"Non ce n'è bisogno davvero Bella!"
"No per favore ascolta...tu mi hai aiutato tanto e stai continuando a farlo non meritavi che mi comportassi in quel modo, mi dispiace di non poterti essere di aiuto in questo momento, credo sia ancora troppo presto per questo però voglio che tu sappia che ti sono infinitamente grata per quello che stai facendo e che vorrei esserci in futuro per te..."mi guardava con un sorriso ampio e uno sguardo come se fosse...fiero.
"Grazie"disse.
"Ti va di uscire un po' questa mattina?"chiesi.
"Dove vorresti andare?"
"Non lo so, sono mesi che non esco...magari a fare una passeggiata."
"D'accordo, va' a prepararti"mi sforzai di sorridergli, gesto ancora difficile da fare spontaneamente, e andai a farmi una doccia.
 
"Io pensavo ad una passeggiata in un bel parco veramente..."dissi quando vidi che eravamo al centro commerciale.
"Ci andremo dopo...prima devo comprare una cosa, ti dispiace?"
"No è solo che..."
"Hai paura di incontrare qualcuno che conosci..."terminò la frase al posto mio.
"Già..."
"Tranquilla faremo subito te lo prometto!"annuii poco convinta e lo seguii all'interno del centro commerciale.
Mentre facevamo un giro per i negozi vidi quello in cui avevamo comprato tutte le cose per Sophia, tutine e giochini che non avrebbe mai usato, una lacrima sfuggì al mio controllo ma subito l'asciugai.
"Andiamo via"disse Seth.
"Ma non hai comprato nulla!"
"Ci tornerò domani"annuii e lo seguii sollevata.
"Bella?"mi sentii chiamare mentre uscivamo dal centro commerciale e mi paralizzai.
Mi voltai molto lentamente e la vidi di fronte a me con le lacrime agli occhi
"R-Rose?"
"Ciao..."disse, voleva avvicinarsi ma temeva che l'avrei respinta.
"Ciao"dissi a mia volta facendo un passo verso di lei.
Nessuna delle due sapeva che dire, era sciocco chiederci se andava tutto bene perché sapevamo entrambe che non era così. Feci l'univa cosa che c'era da fare, mi avvicinai e l'abbracciai, mi strinse forte a sè e piangemmo insieme.
"Tesoro mio...mi sei mancata tantissimo!"disse.
"Anche tu"risposi ed era vero.
"Per favore"sussurrò "non escludermi dalla tua vita Bella! Sei la mia famiglia...tutto ciò che ho!"
"Scusami Rosalie ti prego io...non sapevo cosa fare! Ero distrutta e allontanarmi da tutto e tutti mi sembrava l'unica alternativa valida"
"Lo so..."
Ci staccammo asciugandoci le lacrime e sorridemmo, il primo vero sorriso da mesi.
"Vieni, ti presento Seth"
"Oh ma io conosco Seth..."
"Davvero?"
"Non ti avrei mai lasciato nelle mani di uno sconosciuto! Tuo padre lo conosceva già ma io gli ho fatto un test prima di lasciarti lì con lui"rispose ridendo e anche Seth rise.
"Già! È proprio tosta la tua amica"disse quest'ultimo.
"Non è mia amica! E mia sorella..."dissi facendo commuovere Rose.
"Quando possiamo rivederci?"chiese lei.
"Puoi venire con noi...stavamo andando a fare una passeggiata!"
"Veramente ora non posso...non sono sola!"
"Con chi sei?"chiesi.
"Non ci credo! Bella sei tu?"
"C-ciao Emmett!"lo salutai.
"Ciao? È così che mi saluti? Hai idea di quanto mi sia mancata?"disse prendendomi in braccio e stritolandomi nel suo abbraccio da orso.
"Emm smettila! La spaventi!"disse Rose ed Emmett mi lasciò andare.
"No davvero va bene!"dissi piangendo di nuovo, mi erano mancati da morire ma non me m'ero accorta prima di vederli.
"Perdonatemi vi prego...mi siete mancati da morire"dissi stringendo di nuovo Emm.
"Tranquilla sorellina, va tutto bene!"mi sussurrò all'orecchio.
"Sono contenta che vi siate chiariti"dissi poi sciogliendo l'abbraccio.
"È tutto merito tuo!"rispose Rose.
"Mi racconterai tutto okay? Vienimi a trovare quando vuoi!"
"Va bene"
"A proposito Rose, dove abiti ora?"chiesi poi.
"Veramente...sono rimasta a casa tua! Non volevo lasciare Charlie solo..."rispose imbarazzata.
"Oh..."
"Bella nessuno ce l'ha con te chiaro?"chiese Emm ed annuii ma mi sentivo una stronza egoista comunque.
"Ora vado ragazzi, ci vediamo presto okay?"annuirono e abbracciai di nuovo entrambi poi ci separammo, vidi Emmett abbracciare Rosalie e sorridendo pensai che almeno tutto questo dolore era servito anche a qualcosa.
"Andiamo a fare la nostra passeggiata?"chiese Seth.
"No!"risposi.
"Portami da mio padre...ho bisogno di vederlo!"

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Capitolo 31
*** Un pomeriggio tra amiche. ***


Capitolo 30
Un pomeriggio tra amiche.

 
 




Ero un po' ansiosa, sapevo che Alice mi voleva bene ma era comunque la sorella di Edward e temevo fosse arrabbiata con me.
Dopo qualche minuto Alice bussò ed entrò.
"Ciao ragazze"ci salutò.
"Ciao Ali"disse Rose
"Ciao"sussurrai imbarazzata io.
Mi guardava e non riuscivo a capire cosa stesse pensando, mi odiava? Le ero mancata? Che voleva che facessi?
"Posso abbracciarti?"mi chiese all'improvviso ed annuii con le lacrime agli occhi.
Ci stringemmo per qualche minuto poi ci staccammo, stavamo piangendo entrambe.
"Mi sei mancata"
"Anche tu Ali, mi dispiace, credevo di aver bisogno di staccare da tutto"
"Lo capisco"
"Davvero?"
"Certo anche se mi è dispiaciuto averti lontana"disse sorridendo.
"Anche a me è dispiaciuto stare lontana da tutti voi ma non ero pronta a ricominciare prima, ora forse potrei provare..."
"Ben detto! E noi ti aiuteremo come potremo"disse Ali, quella era la parte che adoravo di lei, era sempre solare, sorridente, ti rendeva la giornata migliore.
"Posso aiutarvi con i bagagli?"annuii e trascorremmo il resto della giornata insieme, nel pomeriggio  chiamammo anche Angela che come gli altri era contenta che fossi tornata.
"Ragazzi ora vado, si chiederanno che fine abbia fatto!"disse Ali verso le 19.
"Perché i tuoi non sanno ch sei qui?"chiese Angela ingenuamente.
"Si loro si"risposi Ali abbassando lo sguardo.
Capii subito che era Edward che non lo sapeva.
"Non sa che sono tornata?"chiesi all'improvviso.
"Non sapevamo se volevi che glielo dicessimo quindi per ora abbiamo preferito non riferirgli nulla"
"Va bene"
"Vuoi che glielo diciamo?"
"Dovrà saperlo prima o poi, non voglio che se la prenda con voi se dovesse scoprirlo da qualcun altro quindi si, diteglielo"risposi ed annuì.
"D'accordo allora vado, ci vediamo domani?"chiese speranzosa.
"Certo!"risposi sorridendole e se ne andò.
Dopo un po' andò via anche Angie e rimanemmo Rosalie ed io, preparammo la cena e verso le 21 tornò mio padre.
"Che odorino"
"Pasta con le verdure"disse Rose.
"Brave le mie ragazze!"disse mio padre e Rosalie quasi si commosse. 
Dopo cena mi misi un po' sul divano, Rose stava facendo una doccia e mio padre era in cucina al telefono. In quel momento mi sentii sola, ripensai a tutto quello che era successo, ero stata fortunata ad avere Seth ma non aveva guarito tutte le mie ferite, nessuno avrebbe potuto farlo mai, il dolore per la morte di mia figlia mi avrebbe seguito come un'ombra...sempre.
Sapevo che anche Edward stava soffrendo ed ero stata una stronza con lui, avevamo entrambi perso la cosa più cara al mondo ma mentre lui aveva provato a starmi accanto io lo avevo distrutto di più con le mie parole e la mia indifferenza. Sapevo che non ero pronta per tornare con lui, vederlo e stargli accanto mi avrebbe fatto pensare in ogni momento la perdita che avevamo subito e non potevo mentirgli, non più.
"Hey va tutto bene?"chiese mio padre vedendomi pensierosa.
"Si, tutto bene"risposi distrattamente.
"Tesoro...con me puoi parlare, lo sai vero?"
"Si papà è che...pensavo ad Edward..."
"Già...lo immaginavo..."
"Gli ho fatto male...tanto male..."
"Lui sa che non l'hai fatto volontariamente! Ti ama Bella e vedrai che tutto si sistemerà!"
"E' questo il punto! Non sono pronta per sistemare le cose, non possiamo far finta che non sia successo nulla, che non...abbiamo perso una figlia! Io non ce la faccio!"
"Bella non è così! Non dovete far finta di nulla, dovete ricominciare da capo e mi rendo conto che non sarà facile ma io vi conosco, so l'amore che provate l'uno per l'altro e che prima o poi in qualche modo le cose si sistemeranno!"
"Lo spero papà, lo spero!"risposi.
 
 
Il giorno dopo mi risvegliai con l'odore del caffè e dei cornetti caldi, aprii gli occhi e mi trovai una Rosalie sorridente di fronte.
"Che bello svegliarsi di nuovo con te! Buongiorno tesoro!"disse e le sorrisi
"Buongiorno anche a te" la salutai.
Andai un attimo al bagno e poi facemmo colazione insieme nel mio letto.
"Ma tu non dovresti essere a scuola?"domandai.
"Mi sono presa un giorno libero per stare con te"rispose.
"Per oggi va bene, ma domani torni a scuola!"
"Va bene, va bene! Allora hai programmi per oggi?"chiese.
"Veramente si..."risposi imbarazzata.
"Cosa Bella?"
"Io vorrei...andare a parlare con Edward..."dissi.
"Oh...se vuoi ti accompagno!"
"Va bene, ma tu per caso sai se...è andato a scuola oggi?"
"Non va da mesi a scuola Bella..."
"Oh..."
"Vatti a vestire mentre porto questo in cucina e andiamo okay?"annuii e se ne andò senza aggiungere altro.
Restai sotto alla doccia almeno per una mezz'ora, cercavo di rilassarmi ma non funzionava per niente! Uscii sbuffando e mi vestii velocemente senza neanche asciugarmi i capelli, col caldo che faceva si sarebbero asciugati da soli in poco tempo.
Mio padre era già andato a lavoro così aprii il primo cassetto del comodino e presi una sigaretta, forse quella mi avrebbe aiutata. Uscii fuori al balcone e la accesi.
"Bella ma dove sei?"chiese Rose.
"Sono qui fuori!"
"Ma che stai facendo? Fumi?"
"Già..."
"Sei nervosa?"chiese ed annuii.
"Non devi, Edward sarà felice di vederti!"
"Certo! Come no! Dopo le cose orribili che gli ho detto prima di andarmene sarà già tanto se non mi caccerà via a calci!" Rose si avvicinò e mi abbracciò.
"Non lo farà Bella...fidati di me..."annuii sorridendo e spensi la sigaretta.
"Sei pronta?"
"Sono pronta!"
Ma lo ero davvero? Proprio no!



Ciao a tuttiii, eccomi di nuovo qui!
Scusate per l'ultimo capitolo ma non avevo proprio tempo per scrivere delle note.
Tornando al capitolo, so che siete molto arrabbiati con Bella ma come vedete non è vero che non pensa ad Edward ha semplicemente paura, ha sbagliato e ne è consapevole e come giusto che sia si sente in colpa per quello che ha fatto ad Edward.
Tutti gli altri invece sembrano essere molto comprensivi con lei.
Che ne dite?
Volevo anche avvisarvi che il prossimo capitolo sara l'utimo e che poi ci sarà l'epilogo!
Grazie a tutti che continuate a seguirmi, a coloro che hanno inserito la ff tra le preferite, le seguite e le ricordate e soprattutto ad AlmaRed, Jenny80_big e Viky74 per aver recensito!
Un bacione a tuttiiii
A prestissimo
Fannyy24

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Capitolo 32
*** Addii. ***


Capitolo 31
Addii.







 
"Chiamami quando hai finito, io sarò qui intorno va bene?"chiese Rose.
Eravamo a villa Cullen ed io tremavo dalla paura.
"D-d'accordo"
"E sta' tranquilla! Andrà bene!"annuii velocemente e uscii dalla macchina.
Mi avvicinai alla porta e bussai immediatamente così da non poter avere ripensamenti, venne ad aprirmi Esme che mi sorrise dolcemente non appena mi vide.
"Ciao Bella!"mi salutò abbracciandomi e mi beai del suo calore che mi tranquillizzò un pochino.
"Ciao Esme"ero contenta che non fosse arrabbiata con me per quello che avevo fatto a suo figlio ma sapevo che avrebbe reagito in quel modo, lei era madre e poteva capire quello che avevo e stavo provando.
"Vieni cara entra"disse facendomi accomodare e portandomi un limonata.
"Come stai?"chiese sedendosi di fronte a me.
"Tiro avanti"risposi ed annuì.
"Me lo aspettavo! Siamo tutti molto contenti che tu sia tornata tesoro, mi dispiace che non c'è Carlisle, sarebbe stato felice di salutarti"
"Avremo altre occasioni per farlo Esme, non ti preoccupare"la tranquillizzai.
"Comunque i-io volevo parlare con Edward...è in casa?"
"No, è uscito un'oretta fa ma potresti aspettarlo qui ti va?"
"Certo"risposi sorridendo.
"Bene"disse e chiacchierammo per un'altra mezz'oretta.
La dolcezza di Esme mi faceva davvero benissimo, era una persona splendida ed io la consideravo davvero una madre anche se non avevo idea di che fine avesse fatto Renèe, ma non me ne fregava minimamente.
Sentii la porta principale aprirsi e l'ansia prese di nuovo possesso di me.
Mi alzai in piedi di riflesso e pochi minuti dopo me lo ritrovai davanti, era tutto sudato, probabilmente era andato a correre. Si bloccò vedendomi, era bellissimo come sempre ma era anche dimagrito parecchio, aveva delle occhiaie nere sotto agli occhi e lo sguardo più triste che avessi mai visto.
"Ciao Edward"dissi dopo un tempo che mi sembrò infinito.
"C-ciao..."
"Ho bisogno di parlarti!"
"Va bene, vieni con me"disse salendo le scale e lo seguii. 
Andammo nella sua stanza, si sedette sul letto ed io mi misi sulla sedia di fronte a lui.
"Come stai?"chiese.
"Come vuoi che stia Edward? Soffro...ogni minuto della giornata ma adesso provo ad affrontarlo"risposi ed annuì.
"Senti io...volevo dirti che mi dispiace per quello che ti ho fatto passare, so che stai provando quello che sto provando io, il nostro dolore e lo stesso e non è vero che credo che io abbia più diritto a soffrire! Quindi scusa per tutto..."
"Scuse accettate"rispose.
Aveva lo sguardo basso ma sapevo che i suoi occhi erano lucidi, come avevo fatto a comportarmi in quel modo? Come avevo potuto non pensare al dolore che anche lui stava provando? Aveva perso una figlia anche lui ed io ero stata un'egoista!
Mi sedetti accanto a lui e lo abbracciai. Pianse tra le mie braccia ed io mi sentii impotente e soprattutto molto in colpa.
Quando si calmò alzò lo sguardo verso di me e fu un attimo, le sue labbra catturarono le mie in un bacio pieno di dolore, frustrazione e come sempre...amore.
Ci allontanammo quando rimanemmo senza fiato, i suoi occhi fissi sui miei.
"Edward io...non posso!"dissi piangendo.
"Cosa non puoi Bella?"
"Non ce la faccio a...stare con te adesso..."
"Perché?"
"Io..."
"Te lo dico io!"disse interrompendomi.
"Non è vero che non credi alle parole che mi hai detto Bella e lo sappiamo entrambi, tu in me vedrai sempre lei ed è per questo che non puoi stare con me non è vero?"
"Edward cerca di capire..."
"Basta"urlò "sono stanco di capire! Ho bisogno che tu capisca me ora! Non ne posso più! Sono mesi che ti aspetto, che mi chiedo che fai, a cosa stai pensando, se mi ami ancora...io ti amo Bella ma neanch'io posso andare avanti così! Sei tutto per me, sei la mia vita ma mi stai distruggendo lo capisci questo?"annuii piangendo.
"Quindi ora devi fare una scelta...decidi Bella o con me o senza di me!"
"Mi dispiace..."sussurrai tra le lacrime.
"Dispiace di più a me, potevamo affrontare tutto questo insieme e superarlo, avremmo avuto tante difficoltà ma ce l'avremmo fatta, tu ,però, hai deciso di escludermi, di soffrire da sola costringendo anche me a farlo e non sono più disposto ad aspettarti Bella! Quindi va bene così, buona fortuna per tutto!"
"Edward no!"dissi ma non si voltò, se ne andò per non tornare mai più ed io rimasi lì, seduta sul letto sul quale tante volte avevamo fatto l'amore a piangere disperatamente.
Sentii dei passi e un abbraccio che riconobbi come quello di Esme.
"Shh tesoro...sta' tranquilla! Andrà tutto bene!"
"N-non stavolta! Ha ragione su tutto, ho rovinato l'unica cosa bella della mia vita e non posso più fare nulla ormai..."
"Ascoltami bene Bella, voi vi amate ed io sono sicura che prima o poi le cose si sistemeranno, ora magari lo credi impossibile ma quante volte accadono cose che non credevamo possibili? Avresti mai pensato di lasciare Jacob? Di innamorarti di Edward? Di rimanere incinta? No! Questo è il destino Bella e qualche volta dobbiamo arrenderci ad esso per essere felici!"
"Non avevo neanche mai pensato di perdere mia figlia! E questo mi ha reso infelice per sempre..."
"Non sarai infelice per sempre tesoro, se ci credi, se trovi il modo per essere felice riuscirai a sopportare tutto questo dolore e a renderlo la tua forza!"
Esme era sempre stata molto saggia ed io mi fidavo ciecamente di lei.
"P-potesti chiamare Rose per farmi venire a prendere per favore?"
"Certo, torno subito"disse e mi lasciò di nuovo sola. 
 
Per il resto della giornata mi chiusi in camera senza voler vedere nessuno, Rose era sdraiata sul letto accanto a me senza parlare, mi teneva la mano, mi accarezzava i capelli e mi faceva compagnia nel modo in cui solo lei sapeva fare, senza stancarsi o spazientirsi.
La porta si aprì mostrandomi un Seth dispiaciuto, mio padre gli aveva sicuramente raccontato tutto, si avvicinò e mi abbracciò senza dire nulla.
"Sei pronta?"chiese ed annuii capendo subito di cosa parlava.
Rosalie stava per uscire dalla stanza ma la fermai per il braccio.
"Resta"sussurrai e sorridendo si stese di nuovo accanto a me.
Seth invece si sedette sulla sedia e cominciò a leggere ed io mi sentii subito rincuorata, avevo delle persone splendide accanto che sapevo mi avrebbe aiutato ad andare avanti. 
 
Passarono settimane io cominciai a prendere lezioni private che mi tenevano occupata durante la mattina, poi preparavo il pranzo che Charlie, Rose ed io consumavamo insieme, il pomeriggio rassettavo un po' casa e studiavo, o uscivo con Rosalie ed Ali, o lo trascorrevo con Seth. 
Cercavo di tenermi sempre occupata per non pensare, il problema era solo la notte, era difficile prendere sonno, continuavo a pensare a Sophia e a Edward, erano il mio chiodo fisso, la mia sconfitta più grande e la mia immensa sofferenza.
"Bella sei in casa?"
"Rose sono in cucina!"
"Oh ciao"disse salutandomi con un bacio "ho una sorpresa per pranzo"
"Ah sì?"chiesi ed annuì sorridendo.
"Vieni fuori!"disse.
"Ciao Ali! Come stai?"chiesi vedendola e abbracciandola.
"Bene grazie"rispose un po' nervosa.
"Charlie mi ha avvisato che non riuscirà a tornare per pranzo quindi siamo solo noi tre"disse Rose.
"Ora avvisa te?"domandai.
"No è che....lui....si be insomma non...voleva disturbarti, sapeva che stavi facendo lezione e..."nonostante fosse divertente vedere Rosalie in difficoltà la interruppi.
"Tranquilla sto scherzando!"dissi ridendo e facendo ridere anche loro.
"Allora mangiamo?"chiesi ed annuirono.
Dopo pranzo ci sedemmo sul divano e capii che c'era qualcosa che davvero non andava in Alice, aveva a mala pena detto due parole e si toccava continuamente i capelli, segno che era nervosa.
"Che hai Ali?"
"Niente"rispose di getto.
"Ok, la verità invece qual è?"chiesi di nuovo.
"Hai ragione scusa, devo...darti una brutta notizia!"
"Lo immaginavo...allora?"
"Devo tornare a Parigi..."
"Oh...e...quando?"chiesi triste.
"Devo partire domattina..."
"Mi mancherai tanto Ali! Ma ci rivedremo presto no?"
"S-si..."
"C'è qualcos'altro?"
"A dire il vero si...non partirò da sola Bella!"
"Ah no?"domandai curiosa, aveva per caso conosciuto qualcuno e non me l'aveva detto?
"Edward verrà con me!"disse e il mondo mi cadde addosso, Edward se ne sarebbe andato?
"Oh..."
"Ho pensato che dovessi saperlo, ha bisogno di allontanarsi un po' e gli ho proposto di venire a stare da me..."
"Capisco"
"Non fare così Bella!"
"Così come?"
"Fingere che non ti interessi e soffrire! Se ti manca perché non corri a dirglielo? Perché non risolvi la cosa?"
"Ali..."la richiamò Rose.
"No Rose! Non può rimanere in questo stato per sempre, non è giusto né per lei né per mio fratello!"
"Adesso basta tutte e due! Alice se Edward ha bisogno di allontanarsi dovrebbe farlo! Io l'ho fatto e sono stata meglio quindi no, non lo fermerò!"dissi.
"Fa' come ti pare Bella ma credo che te ne pentirai...siete due stupidi, vi amate così tanto eppure decidete di star male invece che essere felici insieme!"
"Lascia stare Alice non puoi capire!"
"Ti sembro forse stupida?"
"No! Ma non puoi capire il mio dolore okay? "
"Ti ricordo che anch'io ho dovuto lasciare Jasper e sappiamo entrambe com'è andata a finire!"
"Be Ali, direi che la cosa è un po' diversa non credi? Tu non sai che significa perdere un figlio! Nessuno qui lo sa! Quindi smettetela di dirmi cosa devo fare chiaro?"urlai arrabbiata.
"Hai ragione! Tranquilla non ti dirò più nulla! Buona fortuna..."disse e se ne andò.
Adesso avevo perso anche Alice.
 
Dopo aver trascorso la notte in bianco appena si fece giorno corsi da Rosalie.
"Rose svegliati!"
"Mmm..."
"Avanti Rosalie! Alzati!"dissi chiamandola più forte.
"Che c'è Bella?"
"A che ora parte Alice?"
"Alle 7"rispose ancora assonnata.
"Cavolo sono le 6,30, muoviti Rose vestiti! Dobbiamo andare!"
"Bella ma sei impazzita?"chiese guardandomi.
"Ti prego...non voglio perdere anche Alice, ho bisogno di parlarle!"dissi con le lacrime agli occhi.
"D'accordo andiamo!"disse andando in bagno.
Mi vestii velocemente e 5 minuti dopo eravamo in macchina.
"Va' più veloce o non arriveremo in tempo!"
"Non posso Bella o ci schianteremo! Vuoi forse morire?" Be più di una volta ci avevo pensato ma no, non in quel momento.
Arrivammo in aeroporto alle 6.55, iniziai a correre finché non la vidi, stava per imbarcarsi.
"Aliceee!!!"urlai.
La vidi voltarsi, mi stava cercando così alzai le mani per farmi vedere.
"Bella!"urlò correndomi in contro.
"Che ci fai qui?"chiese sorridendo.
La abbracciai.
"Mi dispiace, ti prego scusami, io...non voglio perderti!"sussurrai piangendo.
"Non ci perderemo Bella! Anche a me dispiace per tutto!"rispose stringendomi.
"Pace fatta?"chiesi ed annuì.
"Ci vediamo presto okay?"
"È una promessa?"domandai.
"Si lo è! Ti voglio bene..."disse.
"Te ne voglio tanto anch'io...a presto."risposi prima di lasciarla andare, se ne andò con le lacrime agli occhi mentre ci salutava.
Le mandai un bacio e nello stesso momento vidi due occhi verdi fissarmi da lontano, lo guardai, sembrava distrutto ma prima che potessi fare qualsiasi cosa si voltò e se ne andò.





Ciao a tuttiiii , come stateee??
Spero che non siate molto arrabbiati con me! Questo era l'ultimo capitolo, tra qulche giorno pubblicherò l'epilogo.
So che preferivate che Bella ed Edward tornassero insieme e che affrontassero i problemi insieme ma Bella non è stata in grado, il suo dolore è troppo forte e vedere Edward in questo momento le fa ricordare solo di più ciò che ha perso per sempre.
Alice ha provato a farla ragionare ma non ci è riuscita, Rosalie invece l'appoggia sempre e comunque, chi credete faccia meglio per Bella?
Esme è sempre dolcissima e molto saggia!
Spero che anche se triste il capitolo vi sia piaciuto!
Grazie mille a tutti coloro che mi hanno seguito fin qui, a tutti quelli che hanno inserito la ff tra le preferite, le seguite e le ricordate ed un ringraziamento particolare a AlmaRed, Jenny80_big, Vasco752 e Viky74 per aver recensit
o il capitolo precedente!
Un bacione grandissimo a tuttiii!
A prestoo!
Fannyy24

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Capitolo 33
*** L'album dei ricordi. ***


Epilogo.
L'album dei ricordi.









Cinque anni dopo.

Erano trascorsi cinque anni da quando Edward era andato via ed erano successe davvero tantissime cose.
Innanzitutto mi ero diplomata e poi laureata in economia nell’ambito del turismo. Subito dopo la laurea avevo ottenuto un posto di lavoro in un azienda di New York e mi ero trasferita. Con me era venuta anche Rosalie che era oramai la mia ombra, si era laureata nel campo nella moda e per i primi tempi aveva fatto la modella prima di capire che il suo sogno era di diventare una famosa stilista e ci stava riuscendo alla grande.
Convivemmo per il primo periodo poi però Emmett capì che non riusciva a vivere lontano da Rose e si trasferì anche lui, adesso vivevano nell’appartamento di fronte al mio ma eravamo sempre insieme.
“Bella ci sei?”
“Si, sono sul divano” risposi alla mia amica che era appena rientrata, aveva ancora le chiavi del mio appartamento , voleva ridarmele ma avevo rifiutato, quella casa sarebbe sempre stata di entrambe.
“Che fai?” chiese vedendomi con l’album dei ricordi in mano.
“Nulla”
“È di nuovo uno di quei momenti?” chiese sedendosi accanto a me.
“Ultimamente accade sempre più spesso...”
“Bella…”
“No Rose, so di aver fatto la scelta giusta, so che se fossi rimasta con Edward ci saremmo distrutti a vicenda ma non posso fare a meno di pensarci…soprattutto quando sento Esme e Carlise”dissi interrompendola. 
Ero rimasta in contatto con i genitori di Edward, nonostante a volte sentirli mi creava momenti di confusione e nostalgia non volevo rinunciarci, Esme era stata come una madre per me, mi aveva aiutata e sostenuta nel periodo in cui Renèe non c’era stata e Carlisle era come un secondo padre…erano parte della mia famiglia. Sapevo che continuavano a sperare che un giorno Edward ed io potessimo tornare insieme ma non me lo facevano pesare, erano sempre attenti e premurosi nei miei confronti.
“So che non è facile tesoro ma hai preso la decisione migliore per te, sono passati cinque anni…devi andare avanti con la tua vita…”
“Ci sto provando”risposi ed annuì.
“Lo so”
Restammo per un po' in silenzio. Io ce la stavo mettendo davvero tutta per superare tutto quel dolore ma a volte mi sentivo molto fragile, mi ero buttata a capofitto nel mio lavoro ma sentivo che mi mancava sempre qualcosa.
“Charlie invece l’hai sentito?”
“Si”sorrisi pensando a mio padre.
Ero così contenta che fosse finalmente felice, qualche settimana dopo quel giorno in aeroporto Seth ed io scoprimmo che sua madre Sue era stata molto vicino a mio padre nel periodo in cui avevo vissuto da Seth e che tra i due stava nascendo qualcosa, non fu facile farglielo ammettere ma quando ci riuscimmo eravamo tutti molto felici, Sue aveva ridato l’amore e la felicità a mio padre ed io gliene sarei stata per sempre grata.
“Lo sento sempre così felice, certo continua a ripetermi che gli manco ma Sue è davvero perfetta per lui!”
“Già, sono bellissimi insieme!”concordò Rosalie.
“Quando andrai a trovarli?”mi chiese.
“Tra un paio di settimane, vieni con me?”
“Certo, ho tanta voglia di vederli, mi manca molto scherzare con Seth”rispose facendomi ridere.
Seth era ormai mio fratello a tutti gli effetti ed io non potevo essere più fiera di così di lui, era riuscito a riprendere in mano la sua vita ed aveva aiutato me a farlo, era molto importante per me.
“Già, manca anche a me”
Sfogliammo qualche altra fotografia insieme, in silenzio.
“Sai? A ventiquattro anni credo di aver affrontato difficoltà e dolori insormontabili ma è solo grazie a voi se sono qui oggi!”le dissi guardando una nostra foto.
“Tu sei forte Bella, lo sei sempre stata!”
“No Rose, io credevo di essere forte, in realtà la mia forza siete voi!”risposi e la vidi commuoversi.
Sfogliai un’altra foto e c’eravamo Edward ed io, lui era bellissimo, come sempre.  Non l’avevo più visto né sentito da quel giorno ma avevo saputo che era diventato un bravissimo chirurgo ed ero molto fiera di lui.
“Tutto questo dolore mi ha insegnato davvero tantissimo, ho capito che la vita è come l’acqua, scorre e a volte bisogna seguire la corrente per scoprire dove ci condurrà, in quali luoghi e in quali circostanze, non è per niente semplice anzi il percorso è pieno di ostacoli ma con l’amore delle persone importanti si può davvero affrontare tutto!”dissi guardando quella foto mentre una lacrima scappava dal mio controllo, Rosalie me l’asciugò e mi sorrise.
“Ti voglio bene Bella, io ci sarò sempre per te”disse abbracciandomi.
“Anch’io ti voglio bene, sei mia amica, la mia confidente, il mio supporto e più di tutto sei mia sorella”risposi stringendola.
Su di una cosa ero sicura, lei e tutti gli altri non mi avrebbero mai abbandonata…la famiglia era l’unica cosa su cui si poteva contare ed io tutto questo lo avevo imparato attraverso il dolore, perdendo le due persone più importanti della mia vita...Edward e Sophia.
La mia piccola bambina sarebbe rimasta nel mio cuore per sempre e così anche Edward, non avrei mai dimenticato tutti i bellissimi momenti trascorsi insieme, purtroppo quelli brutti avevano preso il sopravvento ma una cosa era certa, Edward sarebbe rimasto sempre importante per me, era stato il mio primo grande amore, il padre di nostra figlia, il mio tutto e niente avrebbe mai potuto cancellare tutto questo, non l’avrei permesso.

The End.



Ciao a tuttiii 
Innanzitutto volevo dedicare questo capitolo a Viky e Ros, vi sono vicina anche se lontana.
E’ un epilogo molto nostalgico lo so ed anche triste, ci ho messo tanto a pubblicarlo perché nonostante lo avessi già scritto da tempo l’ho riletto e modificato tantissime volte! So anche che ho lasciato molte cose in sospeso, Renèe, Alice, Jacob…ma questo solo perché la ff non è davvero finita qui, i nostri protagonisti dovranno affrontare anckra tante altre cose sia brutte che belle!
Spero che vi piaccia e di avervi suscitato qualcosa con questa mia storia, sia in positivo che in negativo!
È mio dovere ma lo faccio con molto piacere ringraziare tutti voi che mi avete seguita fin qui, mi avete sostenuta ed aiutato ad andare avanti.
Un ringraziamento particolare va ad AlmaRed che mi ha sempre aiutata a guardarmi dentro e a fare le cose nel modo in cui le avevo pensate, sei stata fondamentale per me, GRAZIE!
A Jenny80_big che mi ha sempre sostenuta, qualsiasi cosa scrivessi sapevo che ci sarebbe stata lei a dirmi cosa ne pensava, è entrata così tanto nell’anima dei personaggi che spesso mi ha anche anticipata, sapeva già come avrebbero reagito, GRAZIE!
Inoltre in questo periodo mi sento molto ma molto vicina a Viky74 e Ros , grazie per aver letto tutta la mia ff, per averla recensita ma soprattutto per l’affetto che mi avete dimostrato. Non mi dimenticherò di voi, GRAZIE!
Ad AleSwan che mi ha molto sostenuta all’inizio e questa storia è nata un po' anche grazie a lei, GRAZIE!
A Vasco, DeAnna, Carmen e tutti coloro che hanno recensito sporadicamente, le vostre recensioni sono state tutte molto utili e apprezzate, GRAZIE!
Alle 58 persone che hanno inserito la ff tra le seguite, le 7 tra le ricordate e le 20 che l’hanno inserita tra le preferite, GRAZIE!
E GRAZIE anche tutti coloro che hanno solo letto la mia storia!
Scusate se ho dimenticato qualcuno!
Un bacione grande a tuttiii !
Prestissimo pubblicherò il sequel, spero che non mi abbandoniate proprio adesso!
Fannyy24 ♡♡

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