justice league dark - creepy portraits' gallery

di Nightingale_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** first portrait: John Constantine ***
Capitolo 2: *** second portrait- nightmare nurse ***



Capitolo 1
*** first portrait: John Constantine ***


JUSTICE LEAGUE DARK PORTRAITS- # 1 JOHN CONSTANTINE.


 

―Mi dispiace scacco matto, mate

Swamp thing fissò sorpreso la scacchiera e poi, non contento, la guardò una seconda volta.

―Non è possibile…― mormorò con la sua voce cavernosa.

Dall’altra parte del tavolo John Constantine gli rivolse un sorriso da Stregatto.

―Invece è possibilissimo, mio buon dottore―.

L’uomo pianta, un tempo conosciuto come il dottor Alec Holland, insigne botanico della Louisiana, scosse mestamente il capo frondoso; un paio di foglie caddero a terra a causa del movimento.

―Eppure mi avevi detto che non avevi mai giocato a scacchi, prima d’ora―.

―Oh, ma è così― gli assicurò Constantine, mentre estraeva l’ennesima sigaretta dal suo trench.

Holland sollevò un sopracciglio, o meglio il rametto che lo costituiva, con fare dubbioso. Poteva anche essere vero, però. Non sembrava ma John aveva una grande intelligenza, sotto i modi da truffatore da due soldi e l'accento operario di Liverpool.

―Comunque… mi pare che ci fosse una certa posta in palio― proseguì l'inglese gongolante, esalando una zaffata di fumo dalla bocca.

Ancora piuttosto incredulo per la propria sconfitta, Swamp thing grugnì ma allungò comunque la mano verso quella, già tesa, del mago biondo.

Da essa nacquero dei viticci verdi che crebbero e si intrecciarono tra di loro, fino a creare la forma di un fungo dai colori vivaci, della grandezza circa di un pugno.

La creazione cadde poi tra le grinfie dell’umano.

Boletus muscaris. Questo cattivone è originario della foresta madagascariana ed è usato fin dall’antichità dagli sciamani per entrare in contatto col mondo degli spiriti. È praticamente introvabile, qui negli Stati Uniti― disse Constantine, soddisfatto.

―Spero che tu lo usi nelle giuste quantità e soprattutto, non per scopi… ricreativi― lo ammonì Holland.

―Tranquillo, mate. Farò il bravo e seguirò i consigli del medico― fece l’altro, alzandosi dal tavolo con il fungo in mano.

Una risposta ambigua, che poteva voler dire che John aveva davvero una buona causa dietro o che semplicemente avrebbe cercato di evitare un overdose. In nessuno dei due casi Swamp thing avrebbe potuto farci qualcosa.

L’occultista inglese lanciò un ultimo sguardo alla scacchiera e per un attimo il suo volto si distese in un sorriso genuino, come se la partita gli fosse davvero piaciuta.

―Scacchi, eh… potrebbero tornarmi di nuovo utili un giorno o l’altro― disse l'umano meditabondo mentre andava via.

Il momento era finito e il truffatore magico tornato.

Swamp thing scosse di nuovo la testa.

Mai insegnare nuovi trucchi ad una vecchia volpe…


 


 


 


 


 


 


 

mate = amico/compagno in slang inglese britannico.

Angolo dell’autrice: ciao a tutti! spero che questa prima storia vi sia piaciuta e per favore vi chiedo di lasciarmi un commentino, anche negativo.


 

A presto,

Night_

Bonus -Due paroline su JLDARK:

Perchè parlare di Justice League DARK? perchè i suoi protagonisti non sono "senza macchia e senza paura", ma esseri potenti e allo stesso tempo fragili a causa dei loro stessi poteri. Non a caso più della metà dei membri del team sono mostri, almeno di aspetto.

E se questi esseri magici, o “persone mezze pazze o in pessimo stato” non si riuniscono insieme per sventare la minaccia, un giorno diventeranno essi stessi la minaccia. Yep, c'è proprio una profezia a riguardo.

Ed è questo concept insolito che mi attrae di questo fumetto. : salvare il mondo o diventare la minaccia per esserlo, ma vissuto in senso davvero fatalistico.

(perchè se c'è una cosa che Harry Potter ci ha insegnato è che, nei mondi magici, con le profezie non si sgarra e mal interpretarle è pure peggio.) E poi perchè una serie a fumetti poco conosciuta, ma che merita.

Perchè scrivere di Justice League Dark? Forse perchè a me piace tanto, ma proprio da matti? ^_^

Quello e perchè volevo scrivere una serie di flash-fiction, dato che non sono il mio forte. (e per costringerci a fare ciò che non ci piace, niente è meglio di ciò che amiamo). L'idea era fare qualcosa di breve ma allo stesso tempo compiuto, non un pezzo incompleto. Un po' come disegnare un ritratto utilizzando meno linee possibili. Ritratto, portrait. Ecco perchè la serie si chiama portraits e cerca sopratutto di tratteggiare i caratteri dei personaggi. :)


 


 


 

 

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Capitolo 2
*** second portrait- nightmare nurse ***


Nightmare Nurse poteva dire di trovarsi molto bene nel quartier generale della Justice League Dark, la Casa dei Misteri. Certo era pur sempre un essere senziente che cambiava la disposizione delle stanze a suo piacimento e che fluttuava al centro dell'infinito cosmico, ma i centrini di pizzo erano assolutamente deliziosi.

L'unico problema era che la sua camera da letto aveva troppi specchi. Asa aveva rimediato al problema coprendoli tutti con dei panni spessi.

"Perchè lo fai?" Le aveva chiesto un giorno Deadman, mentre era capitato lì cercando vanamente il salotto. "Non dirmi che sei una di quelle donne che tremano all'idea di vedere i primi capelli bianchi o le zampe di galline" aveva aggiunto il fantasma, ridendo.

"Signor Boston Brand!" lo rimproverò lei "Mi stai dicendo che sono già così vecchia da preoccuparmi delle rughe?"

Naturalmente sapeva che non era vero, al contrario lei aveva il fisico atletico e avvenente di una trentenne. Ma non resisteva mai alla tentazione di tormentare un po' gli uomini, specialmente quelli sensibili al fascino femminile come Deadman. E poi era un buon modo per evitare argomenti pericolosi.

"Eh?...no, assolutamente no!" si affrettò a negare il fantasma, compresa la gaffe appena commessa. Se avessero potuto, le sue guance ectoplasmiche si sarebbero di certo tinte di rosso per l'imbarazzo. "Tu sei ancora giovane, Asa. E bella. Molto, molto bell..." si interruppe tossendo e cercò di cambiare discorso il più possibile.

Nightmare Nurse sorrise. Il suo Boston, così dolce, peccato che non fosse un po' più... corporeo.

Dopo che l'altro se ne fu andato, la donna sospirò e tolse il panno dallo specchio sul comò. Dall'altra parte del vetro un mostro con il muso scaglioso e i capelli fatti di serpente ricambiò il suo sguardo, una tristezza infinita negli occhi scarlatti.

E se avesse raccontato una storia a Boston ? Che c'era stata una volta una creatura di orribile ma dal cuore buono. Ella aveva la straordinaria capacità di guarire le persone, ma come poteva utilizzarla se tutti fuggivano alla sua sola vista? Così la creatura aveva deciso di rubare il corpo di una ragazza malata, già oltre ogni possibilità di salvezza. Lo aveva fatto per salvare quante più vite possibili, ma era stato un grandissimo errore perchè così un mostro dal cuore umano era diventato una donna col cuore di mostro.

Asa sospirò. Non avrebbe mai potuto dire una cosa del genere, Boston, Zatanna, Swamp thing erano degli eroi e non avrebbero perdonato il suo peccato.

La donna rimise il panno sopra lo specchio, il mostro intrappolato che ne mimava i movimenti.

Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più dannata del reame?


 

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