Labyrinth

di POPster
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Frank e i suoi amici disagiati ***
Capitolo 2: *** 2. Compagni di disavventure e psicofarmaci ***



Capitolo 1
*** 1. Frank e i suoi amici disagiati ***


Siamo tutti in un labirinto, ok? 
Cioè, intendo, la vita no, è proprio come un labirinto. 
Non voglio dire che siamo tutti nello stesso labirinto, ovviamente. 
Anche se, poi, volendo, potrei dirlo. 
Si, forse siamo tutti nello stesso labirinto. 
Perfetto, ho cambiato idea: siamo tutti in un labirinto. Nello stesso labirinto. 
Ma è un labirinto così grande che spesso vaghiamo da soli cercando... Ah, fantastico, cos'è che cerchiamo, comunque? 
Vabbè, ognuno cerca qualcosa. 
Magari non per tutta la vita, comunque ognuno di noi cerca qualcosa. 
Ci sono quelli come Ray, che cercano la libertà. 
Si, sono abbastanza sicuro che Ray sia uno di quelli che cercano la libertà. 
Quindi alla fine del labirinto, per lui, ci sarà la libertà. 
E magari uno pensa che alla fine di un cazzo di labirinto, è proprio quello che uno vuole trovare: la libertà.
Ma non è così. È così per Ray, chiaramente. 
Poi ci sono quelli come Bob, e per loro l'uscita dal labirinto è il cibo. Infatti Bob è proprio come uno di quei topi cavia, quelli da laboratorio che vengono messi in un labirinto e devono trovare il formaggio e quando lo trovano sono felici e contenti e non gliene frega proprio niente se sono rinchiusi in quel labirinto ogni giorno della loro vita, no? Perché se alla fine trovano il loro pezzo di formaggio, va bene così, vivere in un labirinto. E quel formaggio è la libertà di Bob. Ed anche il motivo per cui pesa così tanto. Ma non diteglielo, sennò mi spacca la faccia. 
Giuro che lo fa. Ha delle mani enormi, e tira pugni come Cassius Clay. 
E siccome fa male, quando si arrabbia e tira pugni, io mi tengo sempre qualche snack nascosto sotto al materasso, così gli do il suo biscottino e lui mi sorride e mi lascia perdere. 
La libertà di Jamia sono le ossa. 
Le sue bellissime ossa. 
Oh, quanto le piacciono. 
Vorrebbe proprio diventare uno scheletro, e lei è felice quando il numero sulla bilancia dall'infermeria è inferiore a quello della settimana precedente.
Certo, perché lei trova così belle quelle ossa sporgenti, quel viso scavato. Una volta l'ho osservata mentre si specchiava e contava le sue costole. Oh, Dio, erano proprio evidenti. Sotto quella pelle bianca, le sue ossa sembrano risplendere. 
È proprio bella, anche se le dicono che deve mangiare perché altrimenti è brutta. 
Ma non è vero, ed io gliel'ho detto. 
Una persona è brutta se tutti gli dicono che è brutta, no? 
Cioè se uno si sente dire ogni giorno "Sei brutto" allora diventa per forza brutto. Perché si sente brutto. 
Invece dovete vederla, la faccia di Jamia che risplende quando si guarda allo specchio e vede le ossa spuntarle fuori dal corpo. E magari non è sana. Però è bella. 
Che è tutta un'altra cosa, ovviamente. 
Comunque io le dico sempre che è bella.

E dico a Bob che è davvero un bel ragazzone alto e robusto. 
Insomma bisogna sempre essere gentili con le persone.

Sopratutto con le persone fragili.
Quelle che altrimenti rischiano di frantumarsi tra le tue mani, in mille pezzi. 
E quando una cosa si rompe, poi è un vero casino rimettere insieme i pezzi. 
Insomma, noi ne siamo l'esempio, no? 
Cioè, noi siamo guasti. Siamo rotti. Qualcuno o qualcosa ci ha distrutto, e portiamo le ferite sui nostri corpi e nelle nostre teste. 
E io non voglio fare niente del genere, a nessuno.

Non dico di essere un santo - non sarei certo qui se lo fossi. E non voglio nemmeno essere Arianna che col suo filo porta le persone fuori dal labirinto. Col cavolo che voglio essere Arianna. 
Però se uno deve stare in questo posto, che ora chiamo labirinto, anche se prima quando parlavo di labirinto, intendevo tutt'altra cosa, ma insomma, stare nella mia testa non è affatto semplice quindi adesso per labirinto intendo questa clinica in cui ci troviamo tutti noi, intendo io, Ray, Jamia, Bob e tutti gli altri fragili come noi...
Ops, ho perso il filo del discorso. Ecco perché non potrei essere Arianna.
Ok, dicevo, se uno deve stare in un posto come questo, allora io voglio provare a farlo diventare un bel posto. A trovare qualcosa di bello per me e per tutti. 
E' come quando uno compra una casa nuova ed è della misura giusta, con le stanze giuste e le pareti giuste, ma poi non è arredata e quindi sembra triste e vuota, ma tu sai che puoi farla diventare bella ed accogliente perché devi solo trovare qualcosa di bello con cui riempirla.

Certo, non è facile, eh. Affatto.
Per esempio, ci sono quelli come Lynz che sono proprio pazzi. 
Sssh! Non dovete mai dire a qualcuno che è pazzo. Lynz dice di essere pazza, ma lei può dirlo perché ha il diritto di dire di sé stessa quello che vuole.
Ma la parola "pazzo" qui non si può dire, o tutti cominciano ad innervosirsi, e i medici e gli infermieri ci rimproverano e per esempio Mikey inizia a sbattere la testa contro al muro e si fa male, perché quando si agita lui fa così, sbatte la testa contro il muro e si fa male.

E poi gli esce il sangue e quando Brandon vede il sangue inizia a strillare e a correre ovunque e gli infermieri devono rincorrerlo per fermarlo, e l'ultima volta Tyler e Josh si sono arrabbiati tantissimo e lo hanno messo in punizione, e poi ci hanno rimproverato perché abbiamo riso ed abbiamo detto che sembravano due giocatori di football che cercavano di placcare l'avversario e tutte quelle cose che fanno nelle partite di football...

...ho detto football?
Scusate, non ho più voglia di parlarne, voglio restare solo.

___
Olè! Scusate, ma a causa della monotonia della mia vita fatta di lavoro, figli, marito, gatti e serie tv, caldo insopportabile e demenza, sentivo il bisogno di scrivere sta cosa che non so ancora dove porterà ma da qualche parte andrà (yo!).
Se non si è capito, hanno tutti dei problemi psicologici, perché avevo bisogno di crearmi qualche amico XD
Comunque, se sto parlando con qualcuno e non da sola come una pazza, tanti saluti, baci e abbracci, pace e amore
XO

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Capitolo 2
*** 2. Compagni di disavventure e psicofarmaci ***


La mattina il primo controllo è alle 7.
Tyler è sempre gentile con me, e mi dice cose tipo "Frank, la colazione è pronta" e mi fa l'occhiolino ed io gli sorrido e sono contento che sia così gentile con me. 
Come ho detto, è molto importante essere gentili con le persone. 
Tyler bussa alla porta della mia camera e infila dentro la testa. 
Mi dice che la colazione è sul tavolo e mi sorride complimentandosi per la mia maglietta ed io sono contento ed esco nel corridoio. 
Aspetto qualche minuto mentre osservo Tyler e Josh che passano per ogni stanza a svegliare i miei amici. 
Quando tutte le porte delle camere sono aperte, percorro il corridoio. 
Ray è seduto sul suo letto e sta scrivendo sul suo diario. 
Credo che stia pianificando una fuga, ma non ne sono sicuro. 
So che sul suo diario ci scrive un sacco di cose. 
So che ha anche disegnato una piantina di questo posto. Per questo credo che stia progettando un piano di fuga. 
Spero che non sia così. 
Mi dispiace quando qualcuno lascia questo posto. 
Perché non sai mai se torneranno o meno. 
Se non tornano è perché stanno bene, ed io ne sono contento ovviamente. Però sento la loro mancanza. 
Quindi un po spero che non stiano così bene da andarsene.
Però poi mi sento cattivo, ed io non sono una persona cattiva, giusto? 
Quindi se stanno bene tanto meglio per loro. 
Bob è già seduto nel refettorio. È sempre il primo a sedersi a tavola, e sul suo vassoio ci sono sempre cose dietetiche che lui mangia con gusto anche se poi mi chiede se può prendere un po dei miei cereali e del mio toast, ed io aspetto che gli infermieri siano distratti e gli do qualcosa del mio cibo.
Anche Jamia arriva presto, ed è sorridente perché oggi può sedersi a tavola con noi e non deve stare con la dottoressa.
Non le piace stare a tavola con la sua dottoressa perché deve mangiare per forza e quando deve mangiare per forza ha sempre lo sguardo triste e spento. 
Sul suo vassoio ci sono una mela ed un pacchetto di crackers. Non credo che mangerà entrambi. 
Anche Mikey si unisce a noi. 
Mikey è ok, anche se a volte è davvero difficile parlare con lui, perché ha la mania delle parole e allora non fa altro che interrompere le conversazioni per elencare i sinonimi di una parola o per dire una parola associata ad un'altra parola o cose del genere e a volte perdo il filo del discorso e mi succede già abbastanza spesso senza che ci si metta in mezzo Mikey quindi a volte preferisco non parlare con lui. 
Anche Ray ci raggiunge e finalmente il nostro tavolo è al completo.
Tranne per il posto alla mia sinistra. 
Il posto alla mia sinistra è vuoto. 
Vuoto. 
Ray ci racconta di aver sognato Gesù. Proprio quel Gesù sulla croce. Ci tiene a sottolinearlo perché magari pensiamo che stia parlando di chissà quale altro Gesù mentre lui intende proprio il Gesù della Bibbia. 
Dice che Gesù gli ha detto di stare molto attento. Gesù gli ha detto di non prendere le medicine e di stare attento a qualcosa ma Ray non ricorda cosa perché dice che mentre Gesù lo metteva in guarda lui provava a spiegargli che non può non prendere le medicine perché altrimenti Tyler deve chiamare Josh e Josh gliele fa prendere con la forza e non è piacevole. 
Bob scuote la testa, poi manda giù la sua galletta di riso e scuote la testa di nuovo. 
«Non dovevi parlargli sopra! Lui è Gesù, lo sa già che se rifiuti di prendere le medicine passi i guai!» lo rimprovera, e Ray fa un smorfia. 
Mikey si illumina in volto «Gesù, Signore, il figlio di Dio, la Santissima Trinità, Gesù di Nazareth, Gesù Bambino».
Credo che Bob abbia ragione comunque. Non ne sono sicuro, perché non sono sicuro che Gesù sappia tutto, ma se è così Ray ha perso un'ottima occasione per capire a cosa deve stare attento. 
Jamia sospira, passandosi la mela da una mano all'altra. 
Non l'ha ancora morsa. 
«Secondo te da cosa voleva metterti in guardia?» gli domanda. 
Ray scrolla le spalle e si mette le mani tra i capelli, sembra disperato. 
«Non lo so! Non lo so! Dovevo ascoltarlo, dovevo stare zitto ed ascoltarlo!».
Io gli metto una mano sulla spalla per farlo calmare. 
«Se è qualcosa di grave sono sicuro che tornerà nei tuoi sogni e potrai capire meglio» cerco di rassicurarlo. 
Jamia mi sorride e mi fa l'occhiolino. Sono contento. 
Credo di aver detto la cosa giusta. Infatti Ray sembra essersi calmato. 
«Posso prenderli?».
Vedo Jamia annuire piano, mentre Bob allunga la mano verso il pacchetto di crackers sul suo vassoio. 
Sembra proprio una bella giornata. 
Tyler e Josh ci consegnano le nostre pillole. 
Ray fa un po di storie prima di mandare giù le sue dosi, ma quando Josh lo guarda con aria severa si rassegna e manda giù tutte le pasticche in un colpo solo. 
«Bravo Ray, così si fa» si complimenta con lui Josh. 
Ray gli sorride e quando Josh volta le spalle gli fa il segno con il dito medio e Bob scoppia a ridere ed anche Jamia ride e allora rido anche io. 
Sembra proprio una bella giornata. 
«Vi va di fare una passeggiata fuori?» propongo e tutti sembrano contenti della mia idea. 
Mi piace avere buone idee. 
Il giardino è recintato, e a mezzo metro dalla prima rete c'è un'altra rete ancora, e sopra le reti c'è il filo spinato.
Ray guarda ogni centimetro della recinzione e so che vuole trovare la sua via di fuga. 
Il giardino è sempre molto curato e nelle aiuole sono cresciuti dei fiori. 
Sono molto belli. 
Ne raccolgo uno e lo do a Jamia e lei mi ringrazia e lo mette tra i capelli e fa una piroetta e mi chiede come sta ed io le dico che è bellissima perché è davvero la verità, ed anche Bob annuisce e dice che è bellissima anche secondo lui e Jamia arrossisce e ci ringrazia molto. 
Camminiamo un po, tutti insieme e facciamo il giro del cortile un paio di volte. 
Ray e Bob si divertono a chiedere a Mikey quali siano i sinonimi e i contrari di alcune parole, e Mikey li elenca tutti, felice. 
Sembra proprio una bella giornata. 
Poi Tyler esce fuori e chiama Bob e Jamia e gli dice che è ora della pesata. 
«Perché Josh non è con te?» gli domanda Jamia e Tyler risponde che Josh è impegnato con un arrivo. 
«Arrivare. Venire. Comparire. Contrario di arrivare, andarsene. Sparire. Svanire».
Ray si complimenta con Mikey e poi guarda Tyler «Chi è arrivato? Possiamo venire a vedere?» chiede curioso. 
Jamia prende Bob sotto braccio e camminano insieme verso l'infermeria, seguiti da Tyler. 
Che non ha risposto a Ray. 
«Forse è al nuovo arrivo che devo stare attento. Forse Gesù voleva dirmi questo. Ah, perché non l'ho ascoltato? Andiamo a vedere di chi si tratta! Devo conoscere il nemico per poterlo sconfiggere» dice ansioso. 
Io e Mikey lo seguiamo. 
Provo a dire a Ray che non è detto che il nuovo arrivo sia il nemico. Ma lui non vuole ascoltarmi. Accelera il passo ed io faccio fatica a stargli dietro perché tra me lui e Mikey io sono quello con le gambe più corte.
Entriamo nel corridoio e Lynz se ne sta poggiata con la schiena contro lo stipite della porta della mia camera e mi guarda sorridendo ed i suoi occhi sembrano sempre spiritati. 
Fa una smorfia e poi scoppia a ridere e sembra una strega cattiva e Mikey le dice di smetterla ma lei sembra si stia divertendo. 
Si passa le mani sul corpo, alzandosi la maglietta e mostrandoci la pancia, facendo dei movimenti sexy che catturano l'attenzione di Ray.
«È tornato il tuo amichetto, Frank» mi dice, poi si avvicina a Ray e gli lecca la faccia e so che lui è eccitato perché non parla più di nemici né niente del genere. 
Io mi alzo sulla punta dei piedi per provare a vedere chi c'è nella segreteria ma la tendina è abbassata e comunque io lo so gia ma sapere una cosa senza vederla non è come saperla e vederla con i propri occhi. 
Infatti quando poi Josh esce dalla segreteria al fianco di Gerard sento una fitta al cuore. 
È proprio bello. 
I capelli scuri sono spettinati come al solito e i suoi occhi sono del tono di verde più bello del mondo. 
Giuro che se non avete mai visto i suoi occhi non potete davvero capire di cosa sto parlando. 
E comunque Gerard sorride e mi guarda e mi manda un bacio mentre Josh lo tiene per un braccio. 
«Ciao zuccherino» mi dice passandomi accanto ed io arrossisco e lo seguo con lo sguardo mentre Josh lo accompagna nella sua camera. 
Un po mi dispiace che Gerard sia di nuovo qui, perché significa che non sta bene. Ma un po sono contento. 
Non c'è bisogno che vi dica perché.

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