Soul's Robot

di Overfire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Soul ***
Capitolo 2: *** Altheas Evans ***
Capitolo 3: *** Phil Carter e Nick Tyson ***
Capitolo 4: *** L'incubo ***
Capitolo 5: *** Cuore Che Batte ***
Capitolo 6: *** Il Coniglietto Pasquale ***
Capitolo 7: *** Ricordi Di Un Tempo Passato ***
Capitolo 8: *** Il Cumulo Di Macerie ***
Capitolo 9: *** Tunnel ***
Capitolo 10: *** L'altra Mia Metà ***
Capitolo 11: *** Consiglio Di Guerra ***
Capitolo 12: *** La Notte ***
Capitolo 13: *** L'attacco ***
Capitolo 14: *** La Fine Dei Giochi ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Soul ***


Chi sono ? Non lo so. 
Apro gli occhi. Dove sono ? Cosa è successo ? 
Sento un enorme vuoto all'altezza del petto. Dove sta il cuore. Attorno a me ci sono quattro pareti metalliche, il pavimento è di piastrelle bianchissime, talmente immacolate da dare il voltastomaco. Cerco di muovermi, ma incontro resistenza, sono legata. La porta in fondo alla stanza emette un cigolio e si apre, lasciando passare un uomo dai cortissimi capelli scuri e gli occhi marroni, coperti da un paio di occhiali da vista dalla montatura blu scuro. È alto e indossa un camice bianco da laboratorio. 
"Soggetto  117" si rivolge a me con fare indifferente, sembra studiarmi.
Cerco di parlare e nessun suono esce dalle mie labbra.
"Il trasferimento celebrale è andato a buon fine. Credo che 117 abbia perso la memoria e la facoltà di parlare, a causa della morte il cervello deve essersi danneggiato un po', nulla di irreparabile" pronuncia, con chi parla ?
"Capisco. Donald, portala ai laboratori, falle fare un giro. È necessario che si ambienti" una voce risponde da chissà dove, magari se riuscissi a parlare potrei scoprire di più. 
"Chi...? Dove...? Cosa...?" Farfuglio finalmente qualcosa dopo interminabili istanti di tentativi
"117, sei in un laboratorio di ricerca. Abbiamo trapiantato il tuo cervello in questo corpo meccanico. Adesso ti slego e verrai con me dalla vecchia Baba, ti darà dei vestiti e ti spiegherà come funziona qui" spiega, il mio none è 117 ? 
L'uomo fa come detto. Mi slega e mi conduce in un corridoio dalle pareti metalliche, tinte di bianco accecante. Svoltiamo a destra, andiamo a dritto e poi ancora destra, per poi entrare nella seconda porta sulla sinistra. Si tratta di un appartamento in stile rustico e un po' country credo. Non conosco troppo bene l'utilizzo di questi termini, ma mi sembra di stare in una vecchia casa di campagna, invece che in un centro ricerche. Una signora, bassa e con i capelli bianco sporco ci accoglie con aria pacata. Sembra che il suo fisico sia acciaccato, ma i suoi occhi sono vispi. 
"Ti lascio 117, distraila un po', fa' in modo che si adatti" l'uomo ci lascia ed io aspetto che la signora dica qualcosa. 
"Ciao cara. Mi chiamo Baba" dice sorridendo con tenerezza al mio senso di smarrimento, non riuscendo a parlare anche sta volta, mi inchino leggermente per far capire di aver ricevuto il messaggio.  
"Quello che ti ha portata qua è il signor Stardust. Vieni con me, ti darò uno specchio, così deciderai cosa fare del tuo aspetto" la seguo ed entriamo in una camera da letto. C'è un letto in legno scuro, coperto da lenzuola lilla, credo sia un colore carino, mi piace. Baba apre l'armadio e si scosta lasciandomi davanti ad uno specchio che riflette la mia intera immagine. Il mio corpo è grigio scuro. Sembra il corpo di un umano, ma so che non lo è, lo sento. Picchio le nocche sulla mia pancia per accertarmene, avevo ragione. Si sente un eco metallico. I miei occhi sono più grandi di quelli umani, sono più arrotondati e non hanno ciglia. Sono di uno strano azzurro chiaro e fluorescente. Dove termina la fronte inizia una specie di cupola trasparente, attraverso la quale si vede il cervello collegato ad una moltitudine di fili argentati, che luccicano ora che sto cercando di elaborare un'opinione sul mio aspetto.
"Guarda cara" mi fa cenno di osservare l'interno dell'armadio. È stracolmo di vestiti, ma vestiti giovanili. 
Le rivolgo uno sguardo interrogativo
"Vedi cara, io mi occupo delle persone che vengono sottoposte agli esperimenti. Ogni tanto esco da questo posto e vado in città a comprare vestiti per voi, qualche ninnolo eccetera. Scegli quello che più ti piace e tienilo. Un giorno usciremo assieme a fare shopping" Baba mi fa l'occhilino e per la prima volta dal mio strano risveglio, sorrido. 
"Grazie signora Baba" biascico a forza, ancora mi viene difficile parlare, ma ci sto lavorando.
"Che ne dici se ti diamo un nome ? 117 suona male e ti fa sembrare un oggetto. Immagino tu non ricordi il tuo" dice l'anziana mentre io frugo nel guardaroba. Mi volto con una canotta nera e dei pantaloni militari in mano annuendo. Baba mi passa della biancheria intima, anche se non sono proprio sicura che mi serva, visto che a quanto pare sono un robot. Mi cambio velocemente sotto i suoi occhi.
"Che ne dici di Soul ? Il tuo silenzio (anche se involontario), mi fa pensare ad un'anima molto profonda con tante cose celate da scoprire" sorride sincera
"Mi piace" mi sento appagata e rilassata. Questa signora sembra quasi una madre, mi sento al sicuro, anche se ho tante cose incerte davanti e tantissimi punti domanda a cui rispondere. 
"Questo posto è come una piccola città fortificata, c'è di tutto, posti di lavoro, un supermarket e perfino qualche negozio di abbigliamento (anche se non c'è confronto con quelli della città qua fuori intendiamoci)" Baba ride all'ultima sua frase ed io con lei.
"Posti di lavoro ?" Chiedo incuriosita
"Si può lavorare nei laboratori come il signor Stardust, nell'elite di sicurezza, nella sala di controllo, nei negozi, nell'ospedale, nell'hangar che fa da officina multiuso e nell'amministrazione. Molto presto dovrai scegliere anche tu un lavoro" mi risponde
"Lei ha anche parlato di 'persone che si sottopongono agli esperimenti'. In che senso ?"
"Chiamami nonnina e NON mi dare del lei. In sostanza sono le persone che fanno da cavie, volontariamente si intende e dopo un'accurata introduzione agli scopi ed ai dettagli dell'esperimento. Ma tu sei un caso a parte Soul. Ti hanno trovata morta da poco, davanti all'ingresso della cittadella. Per salvarti, hanno trapiantato il tuo cervello dentro un corpo meccanico, il numero 117" mi spiega paziente Baba
"Nonnina, credi che recupererò la memoria ?" Mi incupisco un po', mi turba l'idea di non ricordare ciò che ero, ed ancora di più non poterlo mai venire a sapere.
"Ma certo cara ! Ho fiducia nel tuo successo !" La nonnina mi abbraccia con trasporto, non posso fare a meno di pensare che lei sarà una figura di riferimento importante.
"Soggetto 117, andiamo. Devi visitare i laboratori" il signor Stardust ci interrompe trascinandomi con lui
"Torna quando vuoi cara" mi dice la nonnina prima che l'uomo si chiuda la porta alle spalle. 
"Ti sto portando al laboratorio da Evans, ti farà un check up completo" dice Stardust atono
"D'accordo" annuisco e credo di vedere un lampo di sorpresa nei suoi occhi, non si aspettata una risposta.

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Capitolo 2
*** Altheas Evans ***


~~La donna è persino più alta di Stardust. Indossa un camice come lui, ma sul taschino posto sul petto c'è il disegno di un coniglietto stilizzato che esce dalla tasca. Evans ha i capelli molto lunghi e fini, legati in una sottile coda alta. I suoi occhi sono azzurro intenso e le sue forme sono prosperose al confronto con le mie, quasi inesistenti.
"Allora, 117. Spogliati e siediti sul lettino" mi dice, annuisco incerta, non mi piace il fatto che ci sia un uomo nella stanza.
"Avanti caro, esci dalla stanza. La metti in imbarazzo" Evans lo spinge fuori dalla stanza ed io tiro un sospiro di sollievo.
"Baba ti ha dato un nome vero ?" Mi chiede la donna, come fa a saperlo ?
Vedendo il mio sguardo perplesso sorride in modo dolce, devo essere un libro aperto per lei, così per come tutti gli altri.
"Tutti quelli sottoposti ad esperimenti, prima vengono portati da Baba, poi da me. Allora, quale bellissimo nome ti ha dato ?" Mi dice mentre attacca degli elettrodi sul mio petto e sulla schiena.
"Soul" rispondo accennando un sorriso "lei prova qualcosa per il signor Stardust ? Scusi la scortesia. Non ho fatto a meno di notare come lo ha chiamato" credo proprio che ritornerò a parlare bene entro oggi
"Già ! È mio marito. Ahahaha non mi offendo ! Credo sia abbastanza evidente ! E poi alla tua età, anche io ero curiosa" mi risponde ridendo, Evans sembra una persona molto spensierata, come se non avesse pesi da portare. Quella sua risata contagia anche me e ci ritroviamo a ridere come pazze.
"Aspetta ! Questo è strano !" Esclama Evans all'improvviso osservando il monitor collegato agli elettrodi
"Cosa è strano ?" Domando mentre il sorriso si spegne sulle mie labbra metalliche
"Tu hai due nuclei energetici. È come se avessi due cuori ! Ogni corpo meccanico ne ha solo uno ! Inoltre qui rilevo altre anomalie diverse, ma tutte quante rendono il tuo corpo più forte ! Le strutture degli arti sono fatte in modo che tu possa muoverti più velocemente e colpire più forte, i sensori sono più affinati e sono presenti anche il gusto, il tatto e perfino l'olfatto !" Mi spiega la dottoressa tutta effervorata
"In sostanza sono una macchina da guerra" sospiro, non mi piace per niente, per che cosa io dovrei combattere, per chi ? Io non ho nessuno e niente da proteggere.
Dopo una serie infinita di esami e mille ipotesi senza certezza, Evans mi lascia alle mani di Stardust, che mi accompagna verso il mio nuovo alloggio.
Si tratta di un semplice appartamento, si entra dall'ingresso direttamente in cucina. È piccola ma confortevole, dai mobili neri ed un enorme frigo con tanto di mini distributore di lattine e ghiaccio. Il tavolo è una specie di bancone stile bar, ricavato da un'apertura nel muro, attraverso la quale si vede il salotto. Sotto il bancone, in uno scomparto ricavato sempre dal muro, ci sono delle mensole che potrei usare come dispensa. Il pavimento è in piastrelle nere, mentre le mura sono bianche, in metallo. Oltrepassiamo una porta scorrevole ed entriamo in corridoio, alla destra c'è la porta che conduce al salotto, mentre accanto la porta del bagno, affiancata da quella della camera da letto. In fondo al corridoio invece si accede ad uno spazio abbastanza grande, adibito a studio. Entriamo in salotto. Al centro c'è un divano in pelle nera, dietro di esso c'è una cassettiera, mentre invece, davanti c'è la tv. In un angolo si trova una stufa, dal lato opposto al tavolo stile bar, un'enorme finestra da cui entra molta luce. La camera da letto è un po' più piccola ma comunque spaziosa. Il letto è a due piazze, con delle coperte blu scuro ed i cuscini e le lenzuola nere. In fondo alla stanza ci sono due porte, una per un bagno assestante con la vasca (nell'altro bagno ci dovrebbe essere la doccia), mentre l'altra conduce ad una cabina armadio (che non riempirò neanche a metà). Il bagno accanto alla camera è abbastanza largo ed i mobili sono blu scuro, così come il lavandino ed il water ed anche le piastrelle, intercalate da righe nere (non so come si chiama quella pasta che si mette tra mattonella e mattonella, che di solito è bianca).
Ora che ci faccio caso, il pavimento nel resto della casa è di parquet scuro, quasi nero. Lo studio infine, è la stanza più vuota di tutte. C'è solo una scrivania in fondo, di metallo nero, sovrastata da mensole ed affiancata da una finestra. Troverò il modo di risistemare questa stanza, voglio farne il mio spazio ricreativo.
Stardust mi lascia da sola, dicendomi che c'è della
Carne in frigo che posso cuocere, dell'olio in uno degli scomparti sopra il piano cottura ed il sale da qualche altra parte. Guardo fuori dalla finestra del salotto, seduta sul divano in modo scomposto, si vede solo un enorme distesa arida, siamo nel deserto. Lentamente sta calando il sole su questa strana giornata ed io comincio ad avere sonno. Gli occhi mi si chiudono senza che io possa opporre resistenza alcuna. E cado tra le braccia di morfeo.

Angolino dell'autrice !
Allora, mi presento ora perche dal telefono non sono riuscita a scrivere e sto pubblicando dal computer di mia madre T.T (il mio pc è stronzo e non vuole fungere T.T).
Sono Overfire ed è la prima volta che scrivo in questa sezione ^-^ ! Spero tanto che mano a mano che vado avanti la storia continui a piacervi !
Fatemelo sapere con una piccola recensione ^^ !
Baci !

 

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Capitolo 3
*** Phil Carter e Nick Tyson ***


~~Mi risveglio con una fame brutale. È mattina presto, credo sia passata da poco l'alba. Vado in cucina trascinando i piedi, poi mi ricordo che non ho nulla da mangiare se non la carne di cui parlava Stardust. Non è proprio l'ideale, ma di certo non posso digiunare. Ma essendo un robot, non dovrei soffrire la fame, dovrei tipo andare a taniche di benzina o a corrente elettrica, che ne so ! Continuando ad essere perplessa, metto a cuocere il petto di pollo. Se è stato Stardust a dirmi della carne, vuol dire che lui sa qualcosa !
"117" parli del diavolo, spuntano le corna !
"Stardust, tu sai delle anomalie di questo corpo meccanico non è vero ?" Domando subito, senza aspettare che dica qualcosa.
"Sì. Proviene da una razza aliena estinta. Seppur continuando a studiarlo non siamo riusciti a replicarne la struttura ed il funzionamento. Abbiamo deciso di utilizzarlo su di te" risponde, come se avesse detto una cosa da nulla ! Dopo un momentaneo raptus di rabbia, lascio perdere l'argomento, sono abbastanza sicura che non mi svelerà altro se non a tempo debito. Mangio in silenzio, sotto il suo sguardo inflessibile.
"Ti unirai all'elite di sorveglianza. Oggi parteciperai alle selezioni" dice all'improvviso Stardust
"Che cosa ?!" Esclamo facendomi quasi andare di traverso il boccone
"Testeremo le capacità di quel corpo meccanico, se poi non vorrai continuare a fare la guardia (in caso ti prendano) sceglierai un altro lavoro" spiega, annuisco e finisco la mia insolita colazione.
Prima di andare alle selezioni, passo da Baba a prendere degli altri vestiti per cambiarmi.
Il campo di addestramento è appena fuori dal centro ricerche. Il sole colpisce la terra arida come una schiacciasassi e fa un caldo terribile. Il capo del Team Nebulae, Nick Tyson, farà da giudice e sarà l'istruttore delle nuove reclute. Tyson è alto, biondo con dei profondi occhi scuri. Gli altri membri del suo team invece, faranno da avversari per noi esaminati e ci sottoporranno ad alcune prove.
Davanti a me si sistema un ragazzo alto e muscoloso. Ha i capelli castani chiari e due occhi di uno strano verde che non saprei definire. Mi guarda dall'alto in basso
"Beh ? Qual è il tuo nome, cadetto ? Io sono Phil Carter" Chiede con una punta di strafottenza
"Mi chiamo Soul" dico atona, per la prima volta mi presento a qualcuno con questo nome.
"Bene, Soul. Partiamo dalle basi della lotta a mani nude. Attaccami" dice e sorride con aria superiore, si aspetta che non riesca a batterlo. Allora mi butto su di lui caricando un pugno, ma all'ultimo secondo mi abbasso ed eseguo una spazzata, facendogli perdere l'equilibrio e mandandolo a gambe all'aria. Queste mosse di combattimento devono essere nelle memorie del mio vecchio corpo, almeno qualcosa ricordo, anche se solo al livello motorio.
"Non male non male ! Schiva questo !" Carica un diretto verso il mio viso, ma io lo allontano col polso ed il contemporanea gliene restituisco uno diretto al petto, che va a segno.
"Mica male per una bella addormentata di recente tornata sveglia !" Commenta Carter, beccandosi una mia occhiata di stupore. Come fa a sapere del mio risveglio ?
"Diciamo che Altheas Evans non sa tenere esattamente la bocca chiusa" sorride divertito. La sua espressione dolce però ritorna poco dopo al sorriso beffardo che tiene dall'inizio dell'addestramento.
Mi fa cenno di segurlo. Arriviamo ad un'area discretamente grande e recintata. Ci sono vari percorsi al suo interno, simili a quelli di un campo militare. La sicurezza di questo fantomatico laboratorio deve essere molto preparata.
"La qui presente signorina dovrà rompersi le unghie che non ha, e senza fiatare, fare ogni singolo percorso ad ostacoli che c'è qua dentro" il suo sorriso si fa ancora di più un ghigno che ha una vena di sadismo, decisamente intimidatoria. Faccio come chiesto. Salto gommoni a destra, scalo la parete in fondo, le corde in cima, la camminata nel fango, tutti quanti gli ostacoli che ci sono, sotto lo sguardo compiaciuto di Carter.
A dispetto di quanto mi aspettavo, riesco a controllare abbastanza bene questo corpo, ho svolto il mio compito senza difficoltà, ma dire che sono esausta è un eufemismo.
"Un'ultima cosa" si arrampica sulla parete da scalata per poi lasciarsi appeso con una sola mano, la destra. Me ne accorgo solo ora, il suo braccio sinistro è meccanico, sembra sostenere tutto il suo peso senza sforzo, lottando contro la gravità.
"Ed io cosa dovrei fare ? Venire a salvarti, donzella in pericolo ?" Domando scettica incrociando le braccia
"Esattamente" nei suoi occhi c'è uno strano luccichio. Allora mi arrampico fino in cima e cerco di tirarlo sù, ma lui mi porta giù con se. Lascia andare la mano con cui si tiene appeso mentre io lo sorreggo per l'altro braccio.
"Ma sei matto ??!" Gli lancio un'occhiata di fuoco e con un grido di battaglia, do fondo a tutta la mia forza sollevandolo di peso, fino alla cima.
"Ottimo lavoro ! Test superato !" Esclama Carter con un sorriso furbo
"Ma io ti prendo a mazzate !" Dico furiosa, quel suo improvviso teatrino sul salvataggio all'ultimo secondo mi ha spaventata ! Ero quasi sul punto di andare nel panico, ma la rabbia ha preso il sopravvento ! Carter scoppia a ridere
"Reagiscono tutti così" dice piegandosi in due teatralmente, gli mollo un pugno sulla spalla sinistra, lui mi spinge e cado sul materasso sotto la parete.
"Questa me la paghi !" Cerco di sembrare arrabbiata, ma in realtà rido sotto i baffi
"Arrivo !" Phil si butta cercando di travolgermi, ma mi lancio di lato e lui si spiattella a mezzo metro da me. Mi afferra la caviglia e mi tira verso di se
"Dove scappi ? Non si può sfuggire al malefico Phil Carter !" Ghigna divertito
"Il 'malefico Phil Carter' ? Mai sentito. Forse non è così malefico come dice" scoppio a ridere davanti alla sua espressione finta imbronciata
"Ma come ? Com'è possibile ?" Dice incurvando gli angoli della bocca verso il basso
"Non sei così 'malefico' Phil Carter" lo stuzzico sperando in una buffa reazione, ma veniamo interrotti.
"Per quanto avete ancora da fare i piccioncini voi due ? Le selezioni sono finite da un pezzo !" Ci voltiamo all'unisono verso chi ha parlato, Nick Tyson.
"Hey Nick ! Quanti ne hai raccolti ?" Chiede Phil curioso
"Tre, se ne occuperanno Samantha, Tim e Darry. Mentre tu te ne stavi qua a cazzeggiare" Tyson gli punta il dito contro con una punta accusatoria nella voce
"È riuscita a fare il numero del salvataggio disperato" il bruno non è per nulla turbato dalla provocazione
"Non ci credo ! Glielo hai fatto fare davvero ?!" Esclama l'altro strabuzzando gli occhi
"Ehem ! Ci sarei anche io !" Tossicchio teatralmente per farmi notare, stanno parlando di me e neanche mi interpellano !
"Ti allenerò io. Domani devi essere qui per le nove" dice Tyson autoritario
"Neanche per idea ! Il test lo ha fatto con me, quindi la alleno io !" Protesta Phil
"Phil non contestare i miei ordini, sono io il capitano, ricordi ?" Lo sbeffeggia il biondo con aria di superiorità
"Solo perché sono inciampato durante quel test ! E mi hai preso in squadra con te pur sapendo che avrei sempre e comunque fatto di testa mia !" Risponde l'altro, si sta infuriando, si vede lontano un chilometro.
"Ehi ehi ehi ! Fermi un dannatissimo secondo ! Quanti anni avete ?" Esclamo guardandoli inquisitoria
"Diciassette" dice Tyson
"Venti" bofonchia Phil
"Bene, allora smettetela di fare i bambini ! Mi allenerò con entrambi ! Contenti ?" Dico con tono di rimprovero
"Va bene" si arrendono tutti e due.


Angolino dell'autrice !
Ed eccoci al terzo capitolo !
Spero non sia troppo corto ^.^* !
Comunque ecco che fanno capolino nuovi personaggi !
Spero che vi piaccia ^^ e la storia prosegue !!
Baci !

 

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Capitolo 4
*** L'incubo ***


Mi trovo in un corridoio. Sembra infinito, guardandolo da qua. Delle voci provengono dal fondo del corridoio. Sono poche, ma confuse, sembrano allarmate. Mi passa accanto una troupe di medici che corrono, spingendo un lettino. Anche io comincio a correre accanto a loro. Sulla barella c'è un ragazzo. Non distinguo il suo volto. Ha perso una gamba e la ferita è ancora aperta. La sua mano afferra la mia in un gesto disperato. Mi terrorizza. All'improvviso sento questa paura viscerale, ho paura di perderlo, ma non so chi sia. Urlo, urlo così forte da lacerarmi le corde vocali. Gli dico frasi rassicuranti che nemmeno io comprendo, ma so che hanno il loro effetto, perché lui lascia la presa. Mi sorride. Non era lui quello da rassicurare, ma io e deve averlo capito molto bene. La mia corsa finisce davanti ad una sala operatoria e la luce rossa sopra la porta si accende.
Mi sveglio di soprassalto, nella mia camera. Quello era forse uno dei miei ricordi perduti ? Chi era il ragazzo e perché io avevo paura di perderlo ?
Guardo l'orologio. Sono le tre e mezza del mattino. Sono passati due mesi da quando ho fatto quella selezione. Mi sono allenata senza tregua dopo aver deciso di restare nel corpo di sorveglianza. Phil è diventato il mio migliore amico in tempo zero, mentre Nick ci ha messo un po' di più ad abituarsi alla mia presenza in squadra. Ho ottenuto una specie di copertura per la teca in vetro che ho sulla testa, del resto, non potevo mica andare in giro a terrorizzare la gente. Phil non ha mai detto niente al riguardo. Non riesco a capire se l'idea di vedere il mio cervello ogni santa volta, lo turbasse o no.
Mi dirigo in cucina, attenta a non fare rumore. Sia Phil che Nick, sono rimasti a dormire da me dato che ieri sera siamo tornati tardissimo da una ronda e nessuno di loro due aveva voglia di tornare al proprio alloggio. Hanno litigato su chi dovesse dormire sulla branda che c'è nella mia zona creativa e alla fine ha vinto Nick, quindi Phil dorme sul divano.
Entro in cucina senza fare il minimo rumore, voglio prendere del latte per rilassarmi e poi tornarmene a letto. Dopo quello strano incubo, sento una strana angoscia aleggiarmi nel petto. Apro il frigorifero e prendo la bottiglia svitando il tappo e portandomela alla bocca.
"Ehy" il latte mi va quasi di traverso, mi volto di scatto e vedo Phil in canottiera, appoggiato con i gomiti sul tavolo-bancone.
"Non-lo-fare-mai-più !" Scandisco in un sibilo "stavo per strozzarmi con il latte !" 
"Scusami. Ero sveglio e ti ho sentita entrare in cucina e mi chiedevo perché fossi sveglia" sorride teneramente, ma sembra preoccupato.
"Ho avuto un incubo, nulla di preoccupante. Così sono venuta a prendere del latte" spiego cercando di rassicurarlo
"Ti va di raccontarmelo ?" Mi chiede tra la curiosità ed un velo di tristezza
"Va bene" annuisco e gli racconto a grandi linee.
"Potrebbe essere uno dei tuoi vecchi ricordi" dice guardandomi con aria pensierosa e quasi cupa
"Parlando di te. C'è qualcosa che ti turba" cambio argomento, certo, non è raro vedere Phil imbronciato, ma quando che con me sembra un'altra persona. È più estroverso e meno impulsivo.
"Scusa Soul, ma ripensavo ad un periodo non troppo bello della mia vita. Sto bene" devia la mia domanda implicita senza troppa fatica, sta cercando di sembrare calmo ai miei occhi, ma non funziona. Lascio la bottiglia mezza vuota vicino al piano cottura e mi avvicino a lui.
"Phil. Non voglio sapere nulla del periodo di cui hai parlato, ma riesco a leggertelo in faccia che non stai bene" lo abbraccio lentamente, come se fosse di cristallo e avessi paura di romperlo. Phil si irrigidisce, sorpreso dal mio gesto, ma poi ricambia. Non so se sono riuscita a infondergli almeno un po' di conforto, non sono proprio brava a consolare le persone.
"Grazie Soul" mormora lui, mentre io annuisco piano, rimanendo ad assaporare quello strano momento di intimità.
A malincuore, ci stacchiamo, un po' imbarazzati.
"Avanti, torna a dormire bambinona" mi prende in giro, in risposta gli faccio la linguaccia
"E se non volessi ?" Lo guardo con aria di sfida
"Domani niente pausa perfeit" proclama deciso dopo averci pensato qualche secondo
"Cattivo !" Metto il broncio. Phil mi conosce bene e sa quanto amo i dolci. Quando facciamo una pausa dall'allenamento, andiamo sempre a mangiare un perfeit alla pasticceria che c'è nel cortile centrale del laboratorio. Il cortile centrale, è una specie di grosso giardino all'interno della base ed è circondato da negozi; è la parte commerciale del laboratorio, si può dire.
Gonfiando le guance gli lancio un'occhiata indispettita ed esco dalla cucina. Faccio dei passi sul posto per cercare di imbrogliare Phil e fargli credere che me ne sono tornata in camera. Poi mi appresto ad aprire la porta del salotto, quando questa si spalanca di tutto punto.
"Na-ha ! Non riuscirai ad imbrogliarmi ! Fila a letto !" Mi guarda beffardo
"Non ho sonno !" Protesto
"E va bene ! Io me ne torno a dormire" Phil me la da vinta e girando sui tacchi se ne torna sul divano. Lo guardo addormentarsi quasi subito, con un'espressione stizzita in volto, non gli piace proprio perdere.
Alla fine torno nella mia stanza, ripensando alla discussione in cucina. Vorrei davvero sapere cosa turba Phil in modo così viscerale.
Con tutti questi pensieri per la testa, mi addormento di nuovo.
"Melanie !" Qualcuno grida nella notte. Mi trovo ad assistere alla scena come spettatore sta volta. Due ragazzi, uno castano e l'altro biondo, si stanno combattendo a colpi di pistola. Ma una ragazza con dei corti capelli castano chiaro si mette in mezzo, beccandosi al fianco la pallottola proveniente dal castano.
"Ora basta ! Ne ho abbastanza dei vostri litigi ! Mi dispiace, ma ho già fatto la mia scelta"  la sconosciuta guarda il biondo con dispiacere, per poi voltarsi verso il castano.
"Così vi fate del male e basta, io non voglio che nessuno di voi due si ferisca nella lotta per conquistarmi" dice ancora la ragazza
"Non calpesterò oltre i tuoi sentimenti Melanie, ma quello che provo per te non cambia" le dice il biondo con decisione
"Lo so, mi dispiace di non poterti ricambiare".
Il bruno sembra rilassarsi ed abbassa l'arma lentamente.
"Dobbiamo portarti in infermeria" proclama subito
"Andiamo" concorda il biondo e la ragazza non riesce a protestare
.


Angolino dell'autrice !
Massalve !! Sto aggiornando al ritmo più veloce della storia !!
Phil: Hai i capitoli già pronti U.U
Io:Guasta feste !!
Non ha tutti i torti ^-^* ! Posterò tutti i capitoli che ho già scritto e poi riprenderò un ritmo normale (che non garantisco sarà regolare ^-^*).
Baci ! 

 

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Capitolo 5
*** Cuore Che Batte ***


Osservo Phil che dorme come un sasso sul divano. Mi sono alzata presto, il secondo sogno mi ha tolto dell'altro sonno. Ho controllato la zona ricreativa e Nick non c'era. Lui è il più mattiniero tra noi tre, probabilmente se ne sarà tornato nel suo appartamento. Phil è l'esatto opposto. Ci vogliono le cannonate per svegliarlo alla mattina, ma stranamente a notte fonda è più facile svegliarlo. Questo lo dico perché una sera era rimasto a dormire da me insieme a Nick come questa notte. Andavo verso il bagno e sono inciampata. È arrivato di corsa subito, invece Nick è venuto verso di noi stropicciandosi gli occhi. Ora che ci penso, credo che Phil soffra di insonnia, anche se non ne sono proprio certa, dato che l'ho visto dormire più volte.
"Qualcosa non va ?" Salto sul posto dalla sorpresa, mi sono persa nei miei pensieri e nel mentre ho continuato a guardarlo, che scema che sono ! Gli sarò sembrata una maniaca !
"Nulla ! Mi ero incantata" sorrido un po' imbarazzata, ora però è lui a fissare me e mi sento a disagio. Sento i nuclei che pulsano velocissimi, ho quasi caldo, se potessi arrossire sarei diventata del colore di un pomodoro.
"Andiamo ? Dobbiamo allenarci" Phil sorride sereno, sembra non essersi accorto di nulla. Sorrido a mia volta annuendo e lo seguo fuori dalla porta. Ci dirigiamo verso il campo di allenamento con calma. Non appena ci togliamo le scarpe, saliti sui tappeti da allenamento, ogni cosa riguardante la vita reale ed i problemi sparisce. Mi piace questo aspetto dell'allenamento, mi rilassa e mi permette di concentrarmi su qualcosa che non sia cercare di capire cosa frulla nella testolina di Phil, che è quello che occupa gran parte della mia giornata. Attacco per prima con un diretto, che lui prontamente schiva e contrattacca con una spazzata. Non può di certo fregarmi con la mia mossa preferita ! Salto evitando lo sgambetto e mi getto su Phil con foga, atterrandolo. Mi siedo sulla sua pancia a braccia conserte con aria di trionfo, ma è troppo presto. Phil con un gesto veloce, si libera e ribalta la situazione. Avvampo subito, ma cerco di non darlo a vedere. Perché così all'improvviso mi sento destabilizzata da lui ? Non ho tempo per pensarci ora ! Lo spingo via rialzandomi e la lotta prosegue in piedi. Phil tenta con un calcio diretto al mio fianco, gli afferro la gamba e mi porto di lato. Lo atterro una seconda volta con una proiezione
"Oggi ti stai facendo battere troppo facilmente 'malefico Phil' !" Lo canzono ghignando
"Tu dici ? A me" ribalta la situazione buttandomi a terra di nuovo "sembra che sia il contrario !" Di qui in poi cominciamo a prenderci a pugni senza tregua, un calcio a destra, uno a sinistra, una spazzata, un ceffone.
Ci fermiamo col fiatone
"Sei migliorata molto in questi due mesi" Phil sorride soddisfatto, lo scontro è finito in parità
"Credo sia grazie alle conoscenze motorie che avevo prima di morire" gli rispondo prima di scolare mezzo litro di acqua d'un fiato
"Ti sminuisci troppo. Andiamo a prendere un perfeit ? Mi è venuta fame" il mio amico mi guarda per un istante con aria severa, ma poi torna alla sua aria serena.
"Siiii !" Gli salto addosso e lo abbraccio, come una bambina a cui è stato promesso un nuovo giocattolo.
"Andiamo bambinona, il cibo ci attende !" mi prende in giro Phil, senza preavviso mi solleva da sotto le ginocchia
"Ma che fai ?!" Sgrano gli occhi sorpresa ed in imbarazzo, non aveva mai fatto una cosa del genere.
"Ti porto io, non si vede ? Altrimenti rimani una vita a cazzeggiare e col cavolo che soddisfo il mio povero stomaco !" Mi risponde per nulla serio, gli scoppio a ridere in faccia
"Non sai fare la persona seria !" Continuo a sghignazzare finché non veniamo interrotti.
"Ehylà piccioncini !" Chi se non Nick, poteva trovarci come siamo messi adesso ? Vedo Phil diventare paonazzo, allora per stuzzicarlo ancora di più gli lascio un bacio sulla guancia e poi mi libero dalla sua presa, atterrando in piedi.
"Ciao Nick" saluto il biondo con fare innocente, sento il mio migliore amico imprecare a bassa voce indispettito dal mio precedente gesto e sul mio volto compare l'ombra di un ghigno.
"Ma guarda, ciao Phil, ciao Nick...e tu chi saresti nullità ?" Una tizia con i capelli neri, tutta tette e culo, palesemente rifatti, arriva davanti a noi e mi squadra dall'alto in basso.
Le scocco un'occhiata di fuoco, se potessi, anche se non la conosco, la brucerei viva per partito preso.
"Ciao Thabitha" dice Phil con sufficienza
"Dovresti smettere di atteggiarti a regina del mondo Thabitha" ecco la voce della coscienza, Nick
"Zuccherino, io faccio quello che mi pare e poi, vi faccio presente che siete semplici soldatini e lei probabilmente ancora peggio" giuro che le spacco la faccia ! La rabbia cresce dentro di me come uno tsunami.
"Scommetto che se ci attaccassero, non sapresti nemmeno dove andare a nasconderti, le tue tette sono talmente finte che ti scoprirebbero ad un chilometro di distanza" ghigno con una punta di cattiveria
"Gelosa ?" Thabitha sembra soddisfatta della sua risposta, ma io di certo non mi fermo davanti alle sue frecciatine.
"Di una scrofa mestruata come te ? Stai scherzando !? Sei talmente disperata che vieni a prendertela con dei poveri soldati ed una 'anche peggio' perchè nessuno vuole farlo con te" guardo vittoriosa la sua faccia scioccata, Phil sta ridendo piegato in due, mentre Nick è diventato paonazzo nel tentativo di evitare di imitare l'amico.
"E sentiamo, come potresti essere superiore alla sottoscritta ?" Mi domanda Thabitha riprendendo una finta sicurezza, l'ho colpita forte, di certo non tornerà quando sarò nei paraggi.
"Oh beh, non saprei. Magari il semplice fatto che se mi buttassero fuori di qui saprei sopravvivere senza il paparino che mi da tutto quello che voglio quando voglio, oppure, il fatto che potrei farti fuori seduta stante e non sapresti muovere un dito" voglio spaventarla per bene, infatti, mi muovo velocemente alle sue spalle e stringo il braccio destro attorno alla sua gola. Nick e Phil smettono di ridere e mi guardano stupiti. Io faccio l'occhiolino per fargli capire che sto solo facendo scena, poi comincio a stringere la presa attorno al collo, Thabitha trema, crede che io faccia sul serio. Soddisfatta dell'effetto avuto su di lei la lascio.
"Ti conviene scappare prima che venga a cercarti, figlia di papà, vai pure a dirlo ai tuoi" proclamo e lei scappa via piangendo.
"Sei stata veramente perfida, Soul. Hai esagerato" dice Nick guardandomi con aria severa
"Lo so, volevo solo spaventarla, di certo non tornerà ed è questo che volevo ottenere. Quella se lo stava mangiando con gli occhi !" Indico Phil in un attacco di gelosia
"Me ne sono accorto. Sei gelosa per caso ?" Sul suo volto compare l'ombra di un ghigno, mi vuole provocare.
"Hai qualche problema se sono gelosa ?" Lo guardo con sfida
"Non saprei" rimane vago allargando il suo sorriso, ma che non è più un ghigno. Ancora quella strana sensazione di calore e le mie pulsazioni accelerano, cosa mi sta succedendo ??

Angolino dell'autrice !
La nostra povera Soul è confusa DX ! Poverina *^* !
Spero che il capitolo vi sia piaciuto !
Dato che non ho molto da dire vi saluto !!
Baci !

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Capitolo 6
*** Il Coniglietto Pasquale ***


Stanotte non ho dormito quasi per niente (indovinate perché ?). Non riuscivo a liberarmi da tutti questi pensieri e pippe mentali di troppo e quindi non ho chiuso occhio fino alle tre e mezza. Mi sveglia il suono del campanello. Apro svogliatamente gli occhi e biascico
"Arrivo !" Mi alzo scalciando le coperte, chi è che rompe a quest'ora ?!
Mentre entro in cucina mi rendo conto che sono le dieci passate. Oggi nel cortile c'è una specie di caccia al tesoro, organizzata dall'elite di sorveglianza, che consiste nel cercare uova e oggetti di cioccolato, che noi abbiamo il compito di nascondere nel grosso parco. Avrei dovuto incontrarmi dieci minuti fa con Phil e Nick per poter andare a nascondere gli oggetti, presumo sia uno di loro due alla porta. Mi affretto ad aprire e mi trovo davanti un grosso e morbidoso coniglio color crema, con un enorme fiocco viola al collo. Mi butto tra le sue braccia estasiata
"Ma è stupendo !!" Strofino la faccia contro la sua pancia
"Sei ancora in pigiama ?! Muoviti che Agatha e Nick hanno già cominciato a preparare da un pezzo !" Dal testone del coniglio, viene fuori la voce di Phil
"Scommetto che hai perso a morra cinese !" Lo prendo in giro e poi rientro in casa veloce come un razzo a cambiarmi. Indosso il costume che mi hanno dato, il mio compito nella caccia al tesoro è quello di dare l'indizio a chi risolve il mio puzzle. Il costume consiste in un body senza spalline con la gonna ed un batuffolo appena alla fine della schiena, bianco, delle calze che arrivano sopra il ginocchio, delle ballerine con il laccio ed una parrucca corta riccia con delle orecchie da coniglio anch'essi bianchi. Teoricamente dovrei essere il bianconiglio. Corro fuori dalla porta
"Wow" esala Phil, sorrido imbarazzata
"Andiamo !" E lo trascino con me verso il parco, entusiasta.
Quando arriviamo, Agatha ci passa davanti e ci saluta. Ha il mio stesso costume, ma lilla pastello. Agatha è la ragazza di Nick, è un tipo particolare e contraddittorio, per esempio le piacciono le cose carine, ma anche quelle gotiche, che sono l'esatto opposto. Penso che sia per questa sua caratteristica che piaccia a Nick, deve intrigarlo in qualche modo. Credo sia un po' come quando io cerco di decifrare cosa pensa Phil.
In fretta e furia sistemiamo i tavoli e quello che ci serve per i giochi per ottenere indizi. Purtroppo non abbiamo gli altri compagni di squadra a darci una mano, ovvero Samantha, Darry, Tim e Thomas, sono stati chiamati dal team Ursula come supporto per una missione fuori dal laboratorio, di cui non so nulla purtroppo.
Appena finito di sistemare, apriamo il cancello del parco. Ci sono molti bambini che attendono di iniziare la caccia e la cosa mi mette di buon umore, nonostante stia morendo di sonno. Poter soddisfare questi bimbi mi da la carica per affrontare la giornata.
Phil inizia a spiegare loro le regole, sembrano adorarlo. Ci sa fare con i bambini.
"Soul, lo hai proprio stregato" mi sussurra Nick, accanto a me
"Cosa ?!" Lo guardo stupita, sempre tenendo la voce bassa
"Devi sapere che Phil non l'ho mai visto così spensierato da quando è scomparsa Melanie. Era sempre facilmente irritabile e di cattivo umore, sebbene siano già passati due anni, la sua vera svolta è avvenuta il giorno della selezione, all'improvviso è ritornato quello che era un tempo" nei suoi occhi si cela un velo di tristezza
"Chi era Melanie ?" Chiedo, seppure esitante
"Era la ragazza di Phil. Una persona stupenda, di cui mi innamorai anche io. Mi ricordo come se fosse ieri, il giorno in cui litigammo per averla, e lei scelse Phil. Un giorno sparì, nessuno ebbe più sue notizie, abbiamo continuato a credere che sia morta" dopo questa risposta, sento un senso di angoscia opprimermi l'anima, era forse il periodo subito dopo la scomparsa di Melanie il periodo orribile di cui parlava Phil l'altra notte ?
"Oh Dio..." esalo, non so che altro dire mi sento quasi fuori luogo e non avrei dovuto chiedere a Nick di raccontarmi di Melanie, avrei dovuto sentirla da Phil questa storia quando se la sarebbe sentita di raccontarmela.
Scaccio via questi pensieri velocemente e corro verso Phil, attanagliato dal gruppo di bambini. Dopo quello che ho sentito da Nick non voglio lasciarlo solo, mi sembra quasi di essere più vicina a capire cosa provo.
"Ehi Bianconiglio !" Mi saluta appena mi vede
"Oh no sono in ritardo ! Sono in ritardo ! La regina mi taglierà la testa !!" Esclamo fingendo un tono drammatico, Phil scoppia a ridere divertito
"Bene, è ora di cominciare. Vi divideremo a gruppi di in gruppi di cinque" dice il mio amico e si appresta a separare i bambini con un numero.
Mi porto dietro un gruppo, accompagnato da un genitore e comincio il puzzle.
Verso fine mattinata ho visto tutti i gruppi, così decido di andare da Phil, che deve fare il gioco delle mele. C'è un gruppo con lui, sembra divertito dai tentativi dei bambini di prendere le mele nell'acqua con la bocca, anche se non posso vedere il suo volto a causa del costume.
"Ehilà !" Scuoto il braccio in segno di saluto
"Ciao Soul !" Mi risponde per poi abbassarsi ad aiutare uno dei bambini, caduto durante la corsa verso la ciotola in cui mettere le mele
"Serve una mano ?" Gli chiedo
"No, grazie. Vai a vedere se Agatha ha bisogno, doveva fare il gioco della bandierina" mi dice e riprende il gioco.
Mi dirigo verso la zona del parco dove c'è la mia compagna. Quando la vedo sembra in difficoltà. È sotto il sole cocente senza il cappello, mentre tutti i bambini ne hanno uno. Respira affannosamente.
"Agatha ! Stai bene ?" Interrompo il gioco, poggiando le mani sulle sue spalle e lei cade come se avesse le gambe di gelatina.
"Andiamo, ti porto da Nick, dove c'è lui c'è una grossa quercia così potrai riposare all'ombra" mi passo il suo braccio attorno alle spalle e la aiuto ad alzarsi, poi lancio un'occhiata all'uomo che accompagna il gruppo di bambini "Signore, ha un insolazione, la accompagno in un posto all'ombra e torno subito" gli dico per poi levare le tende.
"Agatha ! Soul ! Cos'è successo ?" Nick corre verso di noi preoccupato
"Ha avuto un'insolazione, la lascio a te, falla riposare all'ombra" gli rispondo e gli lascio Agatha, per poi correre di nuovo verso la postazione di bandierina.
Riprendo il gioco, tranquillizzando i bambini e dicendo loro che Agatha sta bene.
Il gioco finisce, ma il gruppo non riesce ad ottenere l'indizio.
È ormai ora di pranzo e tutti tornano a casa con la cioccolata ottenuta. Ci riuniamo alla postazione di Nick. Agatha se ne sta seduta all'ombra della quercia, beandosi del venticello fresco.
"Com'è andata ? Abbiamo fatto fiasco o no ?" Chiede proprio lei
"Direi che è andata abbastanza bene. Secondo me il gioco di Soul era troppo difficile" scherza Phil
"Ti ricordo che ho finito prima io !" Gonfio le guance fingendo stizza
"Perché tutti si arrendevano !" Il castano scoppia a ridere ed io gli salto addosso sghignazzando a mia volta. Intravedo con la coda nell'occhio Nick svignarsela con Agatha in braccio, infame ! Poi però mi sfiora l'anticamera del cervello, che sono sola con Phil...

Angolino dell'autrice !
Non è pasqua per niene XD ma non importa ! I coniglieti sono carini e la cioccolata è troppo buona !
Quindi, perchè non metterli in un capitolo ?! XD
L'atmosfera si scalda UvU !
Al prossimo cappy !
Baci !

 

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Capitolo 7
*** Ricordi Di Un Tempo Passato ***


Ci stendiamo sull'eraba, l'uno accanto all'altra. Poggio la testa sulla sua spalla.
"Senti Phil, se tu sentissi battere il tuo cuore all'impazzata non appena vedi una certa persona, fossi felice in sua presenza e vorresti sempre stare al suo fianco, sapresti dire che sentimento provi ?" Gli chiedo facendomi coraggio, forse il suo parere può aiutarmi.
"Ho già provato qualcosa di simile. È stata la vecchia Baba a dirmi che sentimento era. Ha detto che era amore" mi risponde, io sono innamorata di Phil ?
"Perché mi fai questa domanda ?" Il castano mi lancia un'occhiata curiosa
"Perché mi sento così quando sono con te" dico a bruciapelo, temendo di non riuscire a dirglielo più se perdo l'occasione. Mi sollevo per vedere la sua reazione, è paonazzo e sorride dolcemente. La mia faccia è a pochi centimetri dalla sua e mi bacia, piano, incerto, ma carico di dolcezza. Dentro di me è il caos, mi sento così felice, ma allo stesso tempo insicura. Phil si solleva, portandomi con sé e mi abbraccia.
Una cascata di ricordi mi avvolge, prepotente e lentamente chiudo gli occhi, poggiata contro la spalla di Phil.
"Hei Melanie !" Phil mi abbraccia.
"Melanie ! Attenta !" Vengo gettata di lato da Agatha appena in tempo per evitare una scheggia metallica.
Mi ritorna in mente il sogno del ragazzo ferito e finalmente riconosco il volto. Quella volta Phil perse la gamba sinistra a causa di una bomba e non molto tempo dopo il braccio sinistro per lo stesso motivo, entrambi rimpiazzati da protesi bioniche costruite da Altheas. Durante quel periodo non faceva che allenarsi, sebbene le ferite non si fossero fuse ancora con gli arti bionici, l'ho sentito più volte singhiozzare da solo, cercava di nascondermi in tutti i modi il dolore che provava.
"Stardust, andrai in missione al Cumulo di Macerie assieme a Carter" dice il colonnello Zayi, un uomo alto con i capelli a spazzola e due impenetrabili occhi scuri. Impossibile scordare l'angoscia che ho provato quando ho visto i palazzi distrutti e le strade massacrate dai bombardamenti. La terza battaglia della terza guerra mondiale.
Un bacio sulle labbra, parole dolci mormorate nella notte, nello stesso letto, la prima notte condivisa con Phil.

Tutti questi ricordi, sono i ricordi di Melanie Stardust, figlia di Donald Stardust e Altheas Evans, facente parte del corpo di sorveglianza, la ragazza di Phil, IO, la mia vera identità.
"Soul ! Stai bene ?" Piombo di nuovo alla realtà
"Quella notte eri nel mio stesso letto. Credevi che io stessi dormendo ed hai pianto, ma in realtà ero sveglia. Ti ho sentito farfugliare qualcosa come proteggermi, nascondermi la tua frustrazione per non rattristare anche me. Ricordi ?" Dico fissandolo negli occhi di quel verde così strano. La sua espressione da preoccupata, diventa stupita, poi mesta, poi commossa. Trema come una foglia
"Oddio, Melanie...! Sei di nuovo con me ! Credevo di averti persa per sempre !" Mi abbraccia con foga, nascondendo il volto nella mia spalla e rompendosi in un pianto disperato.
"Sono qui" dico piano accarezzandogli la nuca, adesso mi sembra che il resto del mondo non ci sia più.
"Phil dobbiamo andare a parlare con mio padre. Prima di morire, sono finita in un'ala segreta del laboratorio ed ho visto Zayi, la sotto fanno cose proibite ed orribili, di cui non riesco a ricordare bene i dettagli purtroppo. Inoltre devo farmi dire tutto quello che sa su questo corpo" scuoto Phil per le spalle, incitandolo ad alzarsi. Lui mi guarda ed annuisce.
"Prima vorrei togliermi questo, è scomodissimo e sto morendo dal caldo" si asciuga le lacrime e mi bacia con dolcezza.
Siamo nel laboratorio di Altheas, riuniti. Mio padre è accanto a mia madre, seduta sulla sua sedia con le ruote, Phil alla mia destra e stringe la mia mano nella sua, Nick alla mia sinistra, Agatha accanto a lui. Lei era con me quando abbiamo scoperto Zayi in quell'ala segreta, ma anche lei sembra non ricordare nulla. Deve averci fatto qualcosa.
"Inizierò sul perché ti abbiamo messa in quel corpo. Vidi con i miei occhi Zayi che ti sparava. Con l'aiuto di alcuni scienziati, attivai quel corpo metallico alieno. Sapevamo da un documento trovato nella sua astronave, che il suo corpo è stato progettato per ospitare due esseri che vivono in simbiosi, per questo hai due nuclei e se funzionano entrambi vuol dire che l'alieno a poco si risveglierà, non dovrebbe darti problemi, anche se farà un po' male dovrebbe essere pacifico. Ti abbiamo tenuta in ibernazione per due anni per evitare sospetti da parte di Zayi. Non si tratta solo di lui oltretutto. È un complotto per rovesciare quello che resta delle forze segrete americane, che prendono prototipi di ogni genere da questo laboratorio. Inoltre fanno esperimenti su cavie umane non volontarie, rapiscono i civili presenti in questo laboratorio. Tra una settimana, quando verranno a ritirare il prototipo di una capsula salvavita, Zayi ed i suoi attaccheranno" inizia mio padre
"Come lo sai che ci attaccheranno ?" Interviene Phil
"Io e Altheas siamo due agenti del governo americano sotto copertura. Ci fingiamo loro alleati e diffondiamo i loro progetti ai piani alti. Questa volta però non possiamo intervenire, abbiamo le mani legate, non si fidano più così tanto di noi. Per questo vi chiederò di andare a stringere alleanza di nascosto con le bande del Cumulo di Macerie. Scappate e rimanete da loro fino al giorno dell'attacco, rischiereste la vita restando qui" continua Stardust.
"La banda del Drago e la banda del Piede ? Nick, ricordi dove si trova la base di quelli del Piede ?" Phil lancia un'occhiata al biondo
"Agatha ?" Nick scarica il barile alla sua ragazza
"Sì, lo ricordo. Certo che se ti affidi a lui per trovare la strada, sei un pazzo Carter" commenta Agatha sogghignando e non posso fare a meno di imitarla.
"Farò in modo che vi mandino in missione di ricognizione. Falserò le registrazioni di un fenomeno anomalo nella zona del cumulo di macerie, attenti ai trasmettitori che potrebbero mettervi addosso" conclude mio padre
"Va bene" annuisco, in qualche modo ho uno sgradevole presentimento, come se qualcosa stesse per abbattersi su di noi. E non mi sto riferendo all'attacco imminente. Stringo di più la mano di Phil, in cerca di sicurezza. Lui capisce e risponde alla mia stretta
"Andrà tutto bene" mi sussurra mentre usciamo dal laboratorio di mia madre, seguiti da Nick ed Agatha.

Angolino dell'autrice !
E Soul ha ricordato del suo passato ! Stardust ci confida importanti rivelazioni e si preannuncia un attacco da parte di Zayi !
Quanto sono pucciosi Phil e Melanie ?? *V* OMG Mi sciolgo !! *V*
Baci !

 

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Capitolo 8
*** Il Cumulo Di Macerie ***


Siamo davanti alla porta del mio appartamento. Nick e Agatha ci hanno lasciati alla penultima svolta.
"Allora io vado, devo preparare le mie cose" Phil mi lascia mu bacio sulla fronte e fa per andarsene, ma io lo trattengo guardandolo speranzosa
"Dopo ritorna da me" gli dico con un sorriso timido a fior di labbra
"Va bene, bambinona" mi prende in giro ancora una volta, per poi incamminarsi verso il suo appartamento.
Entro e mi chiudo la porta alle spalle. Piano piano, la mia vecchia vita si sta fondendo con quella nuova. È un po' strano essere trattata come Melanie e non come Soul, anche se in fondo siamo la stessa persona. Mi dirigo verso la mia camera e prendo uno zaino, cominciando ad infilarci dei vestiti di ricambio e cose di prima necessità. Una volta finito mi metto il pigiama, nero con delle ciliegie sopra e vado a sedermi sul divano. Mi porto le ginocchia al petto e accendo la tv, mettendo il canale dove danno anime tutto il giorno. Adesso ne stanno trasmettendo uno chiamato Kyashan Sins, è veramente triste ed oscuro. Il protagonista ha perso la memoria e tutti lo odiano per aver ucciso una tipa, detta 'il sole chiamato Luna'.
Dopo la fine dell'episodio, arriva Phil, con il suo zaino verde in spalla.
"Ci avrei scommesso che stavi guardando quel canale" ridacchia abbracciandomi
"Sono così prevedibile ?" Gli domando rispondendo al contatto
"Già. Dovresti essere meno abitudinaria" mi risponde
"Ah sì ? Parla quello che la mattina, rigorosamente alle 7:21 è già in piedi e vestito e che alle 7:33 inizia a fare colazione" lo prendo in giro e gli do un pugnetto sulla spalla.
"Ma io posso, tu no" scoppia in una fragorosa risata ed io lo seguo.
"Dai, andiamo a letto. Domani dovremmo alzarci presto" mi dice Phil col volto ancora rosso per colpa delle risate, andiamo in camera mia e ci stendiamo sul letto. Non ci credo che sono accadute tutte queste cose in una sola giornata. È forse solo un sogno ?
Presto il sonno si prende sia me che Phil, che mi abbraccia inconsciamente.

Quando mi sveglio siamo ancora abbracciati, Phil ha un'espressione serena, la luce che viene dalla finestra gli illumina debolmente il viso.
Guardo l'orologio, sono le sette di mattina. Vorrei dormire ancora, ma dobbiamo lasciare la base e vorrei prendere un paio di oggetti prima di andarmene.
Lentamente, mi scosto dalla stretta di Phil e vado nella stanza in fondo al corridoio.  Sulla scrivania ci sono alcune foto che abbiamo scattato in questi due mesi. La prima volta che abbiamo fatto un pic nic nel parco, quando abbiamo fatto la festa a sorpresa a Tim, tutti frammenti di ricordi. Apro il cassetto appena sotto il tavolo e ne prendo un quaderno con la copertina a fiori viola. In questo quaderno ci sono tutti i racconti che ho scritto. Ci tengo molto, perché sono una parte di me.
"Quel quaderno è molto importante vero ?" Salto sul posto
"Phil ! Mi hai fatto prendere un accidente !" Esclamo mettendomi una mano sul petto
"Scusa, Mel" sorride colpevole "Non mi hai risposto"
"Te ne avevo già parlato, non ricordi ? È il quaderno dove scrivo le mie storie" gli rispondo
"La vecchia Mel me ne ha lasciato uno completo, vuoi che te lo porti ?" Una strana ombra attraversa per un istante gli occhi di Phil
"No, se la vecchia me te lo ha affidato, vuol dire che ci teneva che lo avessi tu. Attualmente non ricordo quando te l'ho lasciato quel quaderno" cerco di suonare rassicurante, quel quaderno devo averglielo lasciato quando ha perso la gamba, forse è per questo che si è rabbuiato all'improvviso. Infilo il quaderno nello zaino assieme ad una penna e seguo Phil in cucina.
Siamo nell'hangar secondario. Prenderemo la moto di Phil ed una jeep. Il piano è di fare un pezzo di strada insieme e poi dividersi, io e Phil a sud mentre Nick ed Agatha a nord. Il Cumulo di Macerie è diviso tra la banda del Drago e la banda del Piede.
"Buongiorno !" Nick scuote il braccio appena ci vede, accanto a lui c'è Agatha, ha i capelli scuri legati in una coda corta ed indossa una canotta bianca sovrastata da una giacca nera con le tasche e dei pantaloni larghi dello stesso colore, infilati dentro un paio di scarponi in cuoio.
"È ora di andare. Ho contattato i capi banda, discuteremo con loro al nostro arrivo" Nick è fiducioso, io sono in ansia. Non riesco a ricordare quasi nulla delle due bande. Ricordo che sono già stata alle loro basi, ma il resto è tutto confuso. Certo, ho recuperato la mia memoria, ma in gran parte e si da il caso che le bande del Cumulo di Macerie siano tra i ricordi che ancora non ho ripreso. Phil mette in moto la sua moto d'epoca, una vecchia Gilera nera. Ormai non si trovano più le moto di questo tipo. Io salgo dietro di lui e schizziamo fuori dall'hangar, seguiti da Agatha, che sta guidando la jeep, e Nick, seduto al suo fianco.
Il sole cuoce il deserto roccioso che circonda la base, sebbene sia mattina presto. Serve un'ora di viaggio per raggiungere quel che resta della città.
Appoggio la testa tra le scapole di Phil, coperte dalla giacca di jeans che sta indossando, quel mio brutto presentimento si ripresenta, ma più forte. È quasi una cosa viscerale, talmente forte che mi sento male.
"Mel tutto bene ? Stai tremando" Phil se ne accorge, non riuscirei mai a nascondergli qualcosa.
"Non lo so. Sento ancora quel brutto presentimento. È così forte che mi sento male" gli rispondo quasi urlando per sovrastare il vento
"Siamo quasi arrivati" Phil non parla fino a che non vediamo in lontananza i resti della città, so che si sta arrovellando su quello che gli ho detto, il fatto che si sia chiuso nel suo mutismo fino ad adesso ne è prova.
Il Cumulo di Macerie è quel che resta della città, ci sono palazzi sfregiati ovunque, pezzi di lamiere e tubature scoperte, ormai in disuso. Le bande organizzate, si nascondono spesso in posti come questi, il mondo ne è pieno ormai, a causa della terza guerra mondiale. La banda del Drago, ha la sua base nelle fogne, al riparo nel sottosuolo. Dobbiamo lasciare la moto nel loro hangar, per evitare che la rubino, quindi Phil gira a destra in un viottolo. In fondo alla strada c'è una vecchia fabbrica con le finestre sbarrate e le saracinesche abbassate. Scendo dalla moto e busso prima quattro volte, poi una ed infine sette volte, come mi ha indicato Phil.
La saracinesca si solleva e noi entriamo.


Angolo dell'autrice !
Sono entrati alla base dela banda del Drago, accetteranno una temporanea alleanza ?
Cosa sarà il  brutto presentimento di Mel ?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto !


 

 

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Capitolo 9
*** Tunnel ***


Cammino avanti ed indietro mentre mi do dell'idiota.
Stavo seguendo Phil ed una donna, alta, con i capelli tinti di viola ed un fucile a tracolla. Ma ad un certo punto, ho sentito un rumore e mi sono voltata più volte per capire cos'era e quando ho visto che era un topo, Phil e la tizia non erano più davanti a me.
Sbuffando di rabbia, mi siedo sul bordo del canale, a gambe incrociate. Visto che non conosco il posto, non è una mossa furba tentare di ritrovarli, mi perderei.
Saranno loro a trovare me, se rimango dove sono sarà più facile trovarmi.
All'improvviso qualcosa di cilindrico e gelido viene puntato dritto alla mia schiena.
"Cosa ci fa un robot così vicino alla nostra base ?" La voce mi suona familiare...
"Earl !" Scatto in piedi, ho ricordato il nome del ragazzo che ora ho davanti
"E tu come fai a sapere il mio nome ?" È più basso di me, ha i capelli color rame ingellati a banana sopra la testa e gli occhi scuri.
"Beh, è una lunga storia" faccio le spallucce, sto giocando con il fuoco "ero presumibilmente morta, ma hanno trapiantato il mio cervello in questo corpo. Un po' mi sento il mostro che ha creato il dottor Frankenshtain. Sono Melanie, tontolone !" Gli faccio la linguaccia, come facevo ogni volta nella mia vecchia vita
"Non ti credo !" Credo sia sconvolto. Gli tremano le mani e ricordo che aveva una mira impeccabile, quindi deve essere un sintomo di insicurezza. Gli parte un colpo che mi passa accanto, mancandomi di poco.
"Ma sei scemo ?! Ho mandato un messaggio dieci minuti fa ! Avevo detto di scortare la ragazza robot all'anticamera se l'aveste trovata !" La donna dai capelli viola, Haku, adesso ricordo, tira un ceffone ad Earl senza troppi complimenti.
"Ahia !!" Protesta lui massaggiandosi la nuca, la parte lesa.
"Melanie stai bene ?" Da dietro l'angolo sbuca Phil di corsa
"Ce ne avete messo di tempo ! Comunque sì, sto bene" mi lascio avvolgere dal suo abbraccio
"Dopo un po' che proseguivamo non ti abbiamo più vista, così abbiamo fatto il giro a ritroso. Haku però ha cambiato le ultime due svolte ed è successo un putiferio !" Mi racconta gesticolando, lo trovo carino quando fa così. Sembra un bambino appena tornato dalla gita scolastica. Purtroppo per me è raro vederlo in modalità 'bambino delle elementari', dev'essere felice di essere tornato qui.
Ci incamminiamo verso l'anticamera, la stanza delle guardie. Là ci perquisiscono i nuovi arrivati e ovviamente anche noi. Mai fidarsi troppo.
Davanti a me si para come uno stoccafisso, Daniel, il secondo in comando della sicurezza. Ha i capelli neri e gli occhi azzurri, è alto e la canotta nera che indossa, lascia in bella vista le braccia muscolose. Credo sarà lui a perquisirmi.
Phil gli lancia un'occhiata di fuoco, ma io gli faccio cenno di stare tranquillo. È abbastanza geloso di me anche se non sembra.
Daniel mi perquisisce con nonschalance, ma ad un certo punto si ferma sui miei fianchi e lancia un'occhiata di sfida a Phil. Lo sta palesemente provocando.
Afferro il moro per i polsi e gli faccio mollare la presa dai miei fianchi.
"Niente giochetti amico" dico atona, poi lo lascio andare.
"Niente male Mel, mi aspettavo reagissi così" come ha fatto a riconoscermi ? Io non mi sono ancora presentata
"Carter ha raccontato tutta la storia ad Haku e lei l'ha raccontata a noi. Ho un dubbio però: perchè siete venuti qui ?" Per lui devo essere un libro aperto a quanto pare, Daniel si appresta a perquisire anche Phil
"Ci serve supporto militare. Zayi vuole attaccare il laboratorio e sta facendo esperimenti con cavie illegali" gli rispondo lapidaria.
"E noi cosa ci guadagniamo ?" Domanda Haku dopo qualche secondo di silenzio
"Potrete spostare la vostra base al laboratorio, che è più grande, e non dover andare a cercare provviste ovunque" si intromette Phil
"Potrebbe essere un buon affare. Quando attaccheranno e perché vogliono attaccare" la donna continua il suo interrogatorio
"Nel laboratorio risiedono alcune spie del governo americano, Zayi vuole rovesciare lo stato e prenderne il comando attraverso lo scambio di prototipi che fa col laboratorio" spiego in breve quello che ha riferito mio padre "l'attacco avverrà tra una settimana. Di mercoledì"
"Bene. Avete degli alleati. Avete già contattato mio fratello ? Aspetta, se siete solo voi due-" Haku viene interrotta
"Vuol dire che Nick ed Agatha, sono da Lii" a parlare è Daniel, mi torna alla mente che la donna dai capelli viola è il capo della baracca, nel momento esatto in cui rifila un pugno in testa al suo subordinato.
"Cretino ! Non mi interrompere ! Venite, vi scorteremo alla mensa e poi, quando vi sarete rifocillati discuteremo dell'attacco e di mio fratello" Haku ci scorta per i corridoi con sicurezza. Ad ogni passo che faccio qua dentro, ricordo di qualcuno o qualcosa.
Il brutto presentimento si fa sempre più vivo e più forte.
Comincio a pensare che non sia un brutto presentimento.
Mi gira la testa, ho la nausea ed il fianco sinistro mi brucia e fa male da morire.
Mentre stiamo per svoltare verso la mensa, inciampo sui miei stessi piedi e finisco lunga distesa per terra.
"Mel stai bene ?" Domanda Daniel, mentre Phil mi si affianca, sono incapace di alzarmi, tutto mi vortica intorno e non ci capisco più niente. Provo a sollevarmi sugli avambracci, ma sembrano fatti di gelatina e ricado a terra.
"Carter, portala da Christine, forse può fare qualcosa" dice Haku, Christine è il medico/scienziato della banda del drago
"L'infermeria è sempre al solito posto ?" Domanda Phil mentre mi solleva da sotto le ginocchia e dietro le spalle
"Sì, la prima a destra, la quarta a sinistra. La porta in fondo" schizziamo via come schegge, lasciandoci alle spalle i tre membri della gang.
Il dolore al fianco peggiora sempre di più. Sembra che lo stiano squarciando dall'interno con gli artigli, che abbia una mente propria e si voglia staccare.
All'ennesima fitta caccio un urlo e mi agito, facendo cadere rovinosamente Phil, ed io con lui.
Continuo ad urlare in preda al panico, cosa sta succedendo ?? Perché ?? La vista mi si annebbia a tratti. Sento la maglia che si lacera e in un momento di lucidità, vedi Phil diventare cadaverico ed una smorfia di agitazione e preoccupazione si scolpisce sul suo volto. Tendo la mano verso di lui e si avvicina, incerto. Perché esita ?
Mi accarezza la guancia in un gesto rassicurante, anche se probabilmente è lui quello più agitato.
"Cosa s-sta succedendo...?" Domando, la mia voce è ridotta ad un mormorio spezzato
"Melanie, penso che l'alieno di cui ha parlato Stardust si stia svegliando. E forse vuole separarsi dal tuo corpo. Il tuo fianco non è proprio un bello spettacolo" sorride dolcemente "andrà tutto bene. Sono qui" annuisco. Vorrei sorridere anch'io, ma il dolore è così forte e continuo che le lacrime scendono da sole. Caccio un lamento e mi aggrappo ai pantaloni grigi di Phil, inginocchiato vicino al mio viso. In poco tempo scoppio a piangere disperata. Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia. Phil mi accarezza le spalle con dei movimenti lenti e circolari
"Shh...andrà tutto bene amore mio. Finirà presto" trovo conforto nei suoi gesti e nelle sue parole, in questo momento è la mia roccia, il mio faro nella nebbia.

Angolino dell'autrice !
Mel 1 - Topi 0 ! XD
L'alieno si sta svegliando ! Cosa succederà a Mel ? Come reagirà Phil all'apparizione dell'alieno ?
Questo è il penultimo capitolo che ho già scritto ^-^ ! Quindi dopo il prossimo dovrete aspettare un pochino ^-^* !
Baci !

 

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Capitolo 10
*** L'altra Mia Metà ***


Sento il metallo che si lacera e si stacca dal mio corpo. Urlo di dolore.
Phil sussulta, colto di sorpresa. Sento che sto per svenire, sono al limite dello sforzo. Così com'è iniziato, il dolore cessa e mi sento svuotata. Con una mano tremante, arrivo a toccarmi il fianco e con mia sorpresa è ancora al suo posto ! Sono sicura di averlo sentito staccarsi.
Una strana massa informe si avvicina al mio petto, sembra mercurio liquido. Inizia a formarsi un corpicino, sta prendendo la forma di un neonato. Alla fine si appoggia tra le mie braccia, riesco a sentire il suo nucleo pulsare lentamente. Apro bocca per dire qualcosa, ma scivolo nel sonno, cullata da questo strano contatto. Mi sembra di avere un piccolo mondo tra le braccia.

Apro gli occhi lentamente. Sono in una stanza dalle pareti bianche, stesa su una specie di lettino. Qualcuno mi deve aver cambiato la maglietta, non è più lacerata ed è verde pisello (odio questo colore).
"Melanie !" Phil si affianca al lettino, è pallido come un cencio ed ha le occhiaie, ma sembra sollevato.
"Phil...stai bene ? Sei uno straccio" mi volto sul fianco buono per guardarlo meglio
"Non è nulla, sto bene. Tu piuttosto, come ti senti ?" Mi rigira la domanda
"Come se mi avessero appena buttata giù da un balcone. Mi fa male tutto. Phil, dov'è l'alieno ?" Una strana preoccupazione si impossessa di me
"Tranquilla, se ne sta occupando Christine" Phil sorride dolcemente "sembri una madre che si preoccupa per il proprio figlio"
"Se è mio figlio è anche tuo figlio" diventa paonazzo e mi guarda stupito, mentre io scoppio a ridere della sua reazione.
"Posso...posso vederlo ?" Domando un po' incerta, dopo aver smesso di ridere
"Ma certo" Phil mi bacia con dolcezza "vado a chiamare Christine" e lo vedo sparire dietro la porta. Mi giro e mi metto seduta, appoggiandomi ai cuscini. Sento di sapere qualcosa su quell'alieno, ma non riesco a ricordare. Deve essere nelle memorie di questo corpo.
Dopo poco, riappare Phil, con un fagotto di stoffa bianca tra le braccia ed un sorriso tenero sulle labbra.
Mi mette in grembo l'esserino. Non riesco a descrivere questa sensazione, ma è stupenda. Mi sembra di tenere in braccio un piccolo universo e sono inspiegabilmente felice e protettiva nei confronti di questo piccolo alieno. Senza che le controlli, delle lacrimucce di commozione fanno capolino sul mio viso. Mi sento così in pace.
"È una sensazione bellissima" dico con la voce che mi trema
"Lo so. L'ho sentita anche io quando ho preso in braccio quel bimbo" mi risponde Phil per poi baciarmi la fronte.
"Questo piccolo alieno, è nostro figlio" dico in un sussurro, Phil sussulta "Le memorie di questo corpo, dicono che il secondo alieno, si genera da un sentimento molto forte tra il possessore e qualcun altro. Poi si stacca dal corpo e inizia una vita propria, utilizzando il secondo nucleo come sostentamento" dopo che ho finito di parlare, cala il silenzio. Questo fagotto si è fatto strada tra di noi ed è comparso all'improvviso. Sono veramente felice, ma anche preoccupata. Come farò il giorno dell'attacco ?
I nostri pensieri vengono interrotti dalla porta che si apre e si chiude.
Entra una donna con i capelli bianchi e gli occhi celesti. Non è molto alta e porta gli occhiali.
"Non dovete preoccuparvi per l'attacco. Mi occuperò io dell'alieno. Rimarrò qui" dice sorridendo
"Grazie Christine, ci saresti d'aiuto" le rispondo ricambiando il sorriso.
"Quando ero agli inizi come medico nella banda del drago, si presentò una donna. Non era umana e non la conoscevamo, ma era debole e malconcia e teneva tra le braccia un fagotto. Ci disse che sarebbe morta a breve e che dovevamo prenderci cura della figlia. La bambina, era un alieno, ci spiegò. Una volta cresciuta, avrebbe vissuto per altri quarant'anni, poi si sarebbe spenta e trasformata in un vessillo per accogliere un altro individuo in difficoltà. Quando accadde, spedimmo il suo corpo al laboratorio, sapendo che qualcuno l'avrebbe usato a buoni fini" Christine racconta, dimostra una trentina d'anni, ma in realtà ne ha più di sessanta. È una persona molto saggia e sa un sacco di cose.
"Vuoi dire, che il corpo di Melanie era la figlia di quella donna ?" Domanda Phil
"Esatto. La stessa cosa succederà a vostra figlia, anche se non so tra quanto, solo Melanie può dirlo e non è detto che lo sappia seduta stante" continua la donna. Rimango di sasso. Non voglio sapere quando morirà mia figlia, non voglio !
"Quindi è una femmina" Phil cambia prontamente argomento
"Tutte le progenie di questi alieni sono femmine. Non si riproducono tra di loro ma con altri alieni sparsi per l'universo e l'avere figlie femmine permette di mantenere la razza" Christine parla con sicurezza, vorrei almeno la metà della sua disinvoltura.
"È successo tutto così in fretta" borbotto, sta succedendo tutto troppo velocemente. Mi sembra di essere sulle montagne russe.
Ho paura di non fare le scelte giuste, di perdere le persone che amo, di perdere il mio piccolo universo ancora una volta. Mi sento più insicura che mai.
Le mie lacrime di gioia si trasformano in un pianto di paura e tristezza. Aumento un po' la stretta sul neonato, in cerca di sicurezza.
"Melanie, andrà tutto bene" Phil deve aver capito almeno in parte la mia paura
"No che non andrà tutto bene ! Come fai ad esserne così sicuro ?" Singhiozzo "potrei morire durante l'attacco, Zayi potrebbe ucciderci tutti quanti ! Soul rimarrà da sola ! E non so nemmeno da dove iniziare a fare la mamma ! Non so nulla al riguardo ! Come potrei essere una buona figura di appoggio per lei ?!" Mi accorgo con sorpresa che ho chiamato l'alieno col mio nome provvisorio, è come se affidassi quella parte di me, quella che si è svegliata dal nulla, alla bimba.
"Non sei sola Melanie" Phil mi abbraccia piano "È vero potremmo morire, come potremmo restare in vita. Impegniamoci a restare in vita per lei, per Soul" lo sento sorridere contro la mia spalla "Soul è il nome perfetto, non credi ?"
"Oh Phil ! Aiutami !" Cerco disperatamente un appoggio in lui
"Mel, tu non hai bisogno di sapere come so educa un bambino. Sei una persona stupenda. Sono sicuro che riuscirai a trasmettere a Soul i tuoi principi senza che qualcuno ti dica come fare" mi consola, ci riesce sempre, in un modo o nell'altro.
Le sue parole rinnovano la mia determinazione
"Phil, io ci riuscirò" mi asciugo le lacrime con il dorso della mano "tornerò a riprendere Soul dopo l'attacco ! Tornerò con la vittoria ! Torneremo insieme ! Saremo una famiglia !" Proclamo fiera e lapidaria.


Angolino dell'autrice !
Level pucciosità a mille ! *V*
Mel è determinata a vincere, ce la farà ? XD
Questo era l'ultimo capitolo già scritto ! ^.^*
Spero di riuscire ad aggiornare presto !!
Baci !

 

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Capitolo 11
*** Consiglio Di Guerra ***


Ho scoperto da Christine che ho dormito un giorno intero dopo il risveglio di Soul e che oggi si tiene il consiglio di guerra. Guerra è un parolone, ma i tre generali sotto il comando di Haku lo chiamano così anche se si deve andare in ricognizione. Dopo aver lasciato Soul alle cure dell'albina, mi incammino verso la sala del consiglio.
Alla penultima svolta incrocio Phil, che arriva dalla destra. Mi avvolge in un caldo abbraccio
"Come stai ?" Mi chiede
"Sto bene" sorrido "grazie a te" non importa quante volte lo neghi, quante volte mi dico che posso farcela da sola, lui è la mia roccia. È la mia forza quando sono debole, la mia spalla su cui piangere, il mio appoggio quando non riesco a camminare.
"Ti amo Mel" mormora Phil stampandomi un bacio sulle labbra
"Anche io, non sai quanto" lo stringo forte, non sono mai stata brava a parlare dei miei sentimenti agli altri, quindi ho imparato a comunicarli coi gesti del corpo.
"Ma quanto siete carini ! Piccioncini, il consiglio sta per iniziare !" Alle nostre spalle spunta Haku, col suo sovrapposto sempre a tracolla. Saltiamo sul posto dalla sorpresa, ma poi la seguiamo nella sala.
I tre generali sono seduti da un tavolo posto al centro della stanza. A sinistra è seduto un uomo sulla cinquantina, con i capelli grigi e gli occhi scuri, Alexander. Al centro una donna abbastanza giovane con la rasa dal lato sinistro della testa, i capelli tinti di vari colori bizzarri (rosa, viola, rosso, blu, verde, arancione e acquamarina) e gli occhi di uno scintillante e particolare giallo ambrato, la chiamano Neko, ma in realtà non si sa quale sia il suo vero nome. Infine a destra c'è il più giovane, un ragazzo dalla pelle olivastra, i capelli scuri e gli occhi verdi chiarissimi, Ed. Oltre a loro tre nella stanza ci sono Daniel ed Earl. Ci sediamo tutti al tavolo.
"Dato che non sappiamo dove sia l'ala segreta del laboratorio, mi sono fatta procurare da dei ricognitori, una vecchia mappa del laboratorio. Come potete vedere, questa parte qua non è presente nella piantina più nuova, ma fisicamente è ancora parte del laboratorio, come risulta dalle foto satellitari" Neko, mette sul tavolo due piantine ed alcune foto del laboratorio scattate dal satellite.
"Ehi ! Iniziate il consiglio senza di noi ?! Non è corretto !" Nella stanza irrompono un uomo con dei lunghi e lisci capellini neri, dai tratti asiatici e gli occhi marroni, Lii, affiancato da una ragazzina, bassa e magrolina, con i capelli tinti di rosa chiaro, un paio di occhiali dalla montatura rossa e degli occhietti furbi color nebbia Shìon, i due, tallonati da Nick ed Agatha.
"Come al solito in ritardo, eh, fratellino ?" Interviene Haku
"Abbiamo delle informazioni importanti ! Ascoltate comuni mortali !" Grida Shìon in tono autoritario, anche lei è un alieno, per la precisione è per metà alieno e possiede il DNA di un Minos. Un Minos è un alieno piccolo (20-30 cm di altezza) dalla pelle grigia, con degli enormi occhi neri ed intelligentissimo. Shìon ha più di mille anni e per questo ci chiama 'comuni mortali'.
"Di che si tratta ?" Dice calmo Alexander, sembra che nulla possa turbarlo fino in fondo.
"Una nostra spia al laboratorio è entrata nelle grazie di Zayi, che gli ha mostrato come accedere all'ala segreta, inoltre abbiamo accertato che il team che collabora con il colonnello è il team Ursula" mi cade la mascella, che cosa ?! Il team Ursula ??
"Ma il team Ursula ? Come avete fatto a scoprirlo ?" Esclama Phil col mio stesso stupore dipinto in faccia
"Esatto ! Mortali, stupidi e senza cervello ! Hanno cercato di entrare nella nostra base ma li abbiamo catturati ! Con loro c'erano anche i vostri compagni soldatini ! Li avevano convinti che Nick, Agatha, Soul, anzi, Melanie e Phil, fossero nostri prigionieri !" Shìon fa una pausa
"Non appena hanno scoperto la verità, il capitano del team Ursula, li ha uccisi uno ad uno sotto i nostri occhi, nel modo più brutale e senza che potessimo fare qualcosa per fermarlo" si intromette Nick, nei suoi occhi c'è rabbia, accompagnata da tristezza. Agatha gli accarezza piano la spalla per confortarlo
"Il team Ursula è ancora sotto la vostra custodia ?" Domanda Ed
"Sì" risponde Lii "adesso parliamo di come si svolgerà l'attacco" anche il capo della banda del Piede si siede al tavolo, seguito dagli altri tre.
Lii prende la vecchia piantina in mano.
"Si entra nell'ala segreta da qui. Formeremo delle squadre di salvataggio per le cavie mischiando le forze delle due bande" inizia il capo della banda del piede
"Per quanto riguarda la mossa di Zayi, abbiamo contattato gli Stardust su una linea di sicurezza e ci hanno riferito i dettagli dell'attacco" prosegue Ed
"Zayi farà esplodere il prototipo della capsula salvavita, uccidendo una parte degli agenti del governo. Manderò due delle mie squadre, una di artificieri ed una di protezione"  dice Neko
"Infine, tre squadre creeranno un diversivo facendo esplodere un missile a breve gittata non troppo lontano dalla base ed assaltando l'ala nord, dove risiede la sicurezza. È necessario neutralizzare tutti, non sappiamo chi è con Zayi"
"Mortali, vi siete scordati dei ricercatori e dei civili !" Esclama Shìon
"Carter, ti occuperai dell'evacuazione. Tyson, Earl ed Agatha, voi guiderete una squadra ciascuno per il diversivo. Lii tu invece dirigerai le squadre di soccorso delle cavie nell'ala segreta, schiererai la tua squadra di medici più i miei uomini. Shìon, coordinerai l'attacco da qui servendoti dei tuoi piloti di droni, uno per ogni squadra, più uno che seguirà le azioni del governo. Voi generali, assieme ai vostri prescelti, assalterete la scorta e gli uomini di Zayi a contatto con lui. Infine, Sturdust, Daniel ed io, neutralizzeremo il colonnello" ordina Haku, tutti annuiamo
"Il consiglio è concluso per adesso. Ci ritroveremo dopo cena ogni giorno per gli aggiornamenti. Earl, chiama i gemelli Aiden ed Ethan, voglio che facciano di nuovo l'inventario dell'armeria e si procurino quante più armi e munizioni riescono a trovare ! Non importa quanti soldi ci vorranno !" Mentre usciamo dalla stanza, la donna dai capelli viola inizia ad organizzare la propria armeria, dovrà essere tutto pronto per mercoledì alle una.

Angolino dell'autrice !
Salve !
Haku è sul piede di guerra *V* ! Di certo con lei non si scherza XD !
Il piano di attacco è pronto, manca solo la preparazione !!
Come andrà a finire ?
Baci !

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Capitolo 12
*** La Notte ***


Quando usciamo dalla stanza, mi cade l'occhio sull'orologio davanti alla porta. Sono le nove e mezza. Sto letteralmente morendo di fame, se fossi ancora umana il mio stomaco farebbe casino quanto un cannone che spara. Arriva Christine con la bambina in braccio che piange
"Mi dispiace, ma non riesco a farla smettere" dice con un sorriso un po' colpevole sulle labbra, passa Soul a Phil e poi tira fuori dalla tasca del camice un panino, mettendomelo in mano "immaginavo avessi fame" non ho avuto il tempo materiale di passare alla mensa dato che dopo che l'albina ci ha raccontato quella storia sul mio corpo e abbiamo parlato, mi sono riaddormentata come un sasso. Quando mi sono svegliata era sera e Christine mi ha detto del consiglio di guerra, che sarebbe cominciato a breve.
Addento il panino mentre osservo Phil che si cala nel ruolo di padre. Ha un sorriso dolce sul viso mentre culla Soul per calmarla. I pianti della piccola si affievoliscono a poco a poco, fino a trasformarsi in una debole risata. Sembra quasi che abbia fatto una magia.
Ad un tratto mi sento osservata e mi volto alle mie spalle. Agatha mi sta fissando con uno strano sorriso ammiccante sul volto, è sicuramente all'oscuro di tutta la situazione di Soul e credo che mi toccherà fare i maglioncini stasera. Lei ama spettegolare e di certo non si farà sfuggire l'occasione. Nick la guarda di traverso, ma so che muore dalla curiosità anche lui.
"Che ne dite se ci spostiamo in un altro posto a parlare ?" La voce di Phil risuona nel silenzio del corridoio, ormai tutti se ne sono andati tranne noi quattro.
"Andiamo" risponde Nick ed io guido tutti verso una stanza libera. Entrati, Agatha chiude la porta mentre io sposto i cuscini del letto a due piazze e mi metto semidistesa. Phil mi mette in braccio Soul e si sistema accanto a me con la schiena contro la testiera. Agatha e Nick si siedono davanti a noi.
"Allora, direi che dovreste dirci qualcosa su quel pargolo" la castana ghigna
"È l'alieno di cui parlava Stardust" inizia Phil, io proseguo raccontando tutta la vicenda e dando tutti i dettagli della storia di Christine e quelli su Soul.
"Quindi è come se fosse vostra figlia" azzarda Nick
"Già" gli risponde Phil
"Stai rispondendo a monosillabi, Carter, non è che sei in imbarazzo ?" Agatha lo prende in giro e lui diventa paonazzo
"Non è vero !" Tutti scoppiamo a ridere, persino Soul, anche se non credo capisca quello che stiamo dicendo.
"Mi ci figuro Phil come papà modello !" Esclama Nick, è divertente mettere in imbarazzo Phil, è buffo quando risponde per i versi, non sembra per niente convincente, oltre che ad essere dannatamente tenero. Mi scioglierei se fossi gelato.
La conversazione si sposta su altro ed io mi limito ad ascoltare. Sento il mio nucleo e quello di Soul che pulsano all'unisono, è rilassante. Forse è la mia vicinanza che la rende così calma, così come la sua vicinanza calma me. Piano piano, mi si chiudono gli occhi. Non posso dormire ! Sono due giorni che non faccio altro ! Devo aiutare a preparare l'attacco !
"Mel stai dormendo ?" Agatha si sporge verso di me
"No ! Sto riposando gli occhi !" Biascico con la voce impastata
"Come fai ad avere ancora sonno ?" Nick sembra curioso
"È Soul che le fa questo effetto" risponde per me Phil, lo ha notato anche lui "la vicinanza di Soul la rilassa a tal punto da farla addormentare. È successa la stessa cosa stamattina, mentre la teneva in braccio si è addormentata" sorride divertito ed è l'ultima cosa che intravedo prima di addormentarmi definitivamente.

Mi sveglio di soprassalto. Sono le otto di mattina, la sveglia sul comodino proietta l'ora sul soffitto. Sono ancora sul letto, ma girata su un fianco. Soul dorme al centro del letto come se niente fosse, mentre Phil sta con il braccio destro sotto la testa a fare da cuscino. Poverino, ha dormito senza perché l'altro l'avevo io e non voleva svegliarmi.
"Buongiorno Mel" Phil sorride con dolcezza, da fuori può sembrare uno scorbutico, ma è la persona più zuccherosa che esita sulla faccia del pianeta.
"Ciao Phil" mi sporgo verso di lui e lo bacio, mi tira verso di se con gentilezza, finché non finisco distesa di fianco a lui e mi abbraccia. Tra le sue braccia mi sento fuori dal mondo, protetta da tutto e da tutti, come se nulla potesse toccarmi veramente.
Soul inizia a ridere, sembra quasi che capisca quello che proviamo in questo momento, che percepisca i nostri sentimenti.
Con delicatezza la sollevo e la metto tra di noi.
"Sembra quasi che percepisca i nostri sentimenti" dico distrattamente mentre lascio che Soul afferri il mio indice con la manina
"Sono sicuro che li sente. Fino a due giorni fa il suo nucleo era nel tuo corpo, ci deve essere una connessione" Phil mi guarda giocare con la bambina con un'espressione serena sul volto
"È come una piccola magia" sorrido "Soul è arrivata due giorni fa, eppure mi sembra di averla con noi da sempre"
"Le mie due donne" lui ridacchia e mi abbraccia di nuovo, ma assieme alla piccola sta volta, vorrei che questi momenti non finissero mai, mi sento la persona più felice dell'universo.

Sbuffo di stizza. Ho dovuto lasciare Soul a Christine per venire in armeria. Haku mi ha chiesto di aiutare Earl ed i suoi compagni a fare l'inventario delle munizioni e delle armi.
In un certo senso è quello che volevo. Volevo dare una mano a preparare l'attacco, beh eccomi con le mani in pasta. Finisce che poi, invece che stare a contare pistole e mitragliatrici, devo pesare le sostanze per preparare il missile e la bilancia mi sta dando dei problemi. Non posso sbagliare nemmeno di un centigrammo ! Altrimenti faccio saltare in aria il povero Earl, a cui è toccato il lavoro sporco di mettere insieme tutti questi componenti.
Questa è una delle tre bilance da laboratorio che abbiamo, le altre le stanno usando per produrre dei panetti di c4.
"Earl ! La bilancia non funziona !" Grido al rosso dall'altra parte della stanza
"Cerca Chuck o Lucky, dovrebbero riuscire a ripararla ! Sono nella stanza di fianco !" Mi risponde.
Mentre esco dalla stanza vado a sbattere contro Lucky, una ragazza bassa, con un camice nero, con tante tasche, la maggior parte stracolme, dei corti e ricci capelli castani e gli occhi marroni, con qualche venatura verde.
"Lucky ! Scusami !" Esclamo in tono dispiaciuto
"Fa nulla Mel, ho sentito che ti stavi lamentando con Earl della bilancia" Lucky ha un udito estremamente fine, non mi sorprende che si sia fermata dal suo lavoro per venire a controllare.
La ragazza sistema la bilancia e poi ritorna nella stanza accanto.
Ed io riprendo a pesare sostanze, fino a che Earl non mi ferma.
"Ehi Mel, basta così ! Mi servirebbe una mano qui !" Raggiungo il rosso alla sua postazione, deve assemblare il missile e la sua forza da sola non basta. Alla fine me ne esco dalla stanza esausta.
"Cavolo !" Sbotto mentre mi dirigo in mensa per andare a fare pranzo
"Ciao Mel !" Spunta dietro di me Lucky trotterellando
"Ehi Lucky !" Alzo la mano e lei salta battendomi il cinque
"È finito il missile ?" Domanda con occhi luccicanti mentre fruga distrattamente in una tasca
"Più che pronto, ma oggi pomeriggio ne faremo un altro, giusto per stare sicuri" dico stropicciandomi gli occhi
"Sonno ?"
"Nah ! È solo che quella cosa non voleva stare insieme e ci abbiamo dovuto mettere un sacco di fatica ! Ho una fame brutale !" Mi stiracchio, il pensiero di dover fare un'altra volta una fatica del genere oggi pomeriggio, non mi rallegra per niente, ma del resto, nulla è peggio delle missioni che Zayi ci dava di solito.


Angolino del'autrice !
La nostra Mel è alle prese con gli esplosivi XD !
Non potevano mancare i momenti super zuccherosi XD !
Inoltre, diciamo, che Lucky è un po' la mia caricatura *V* ! Mi sento un po' scienziata dentro XD !
Agatha e Nick poi, erano in vena di fare maglioncini ! (per chi non lo sapesse, fare i maglioncini, significa pettegolare XD)
baci !

 

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Capitolo 13
*** L'attacco ***


Oggi è mercoledì.
Durante i giorni che ci rimanevano, non abbiamo fatto altro che sgobbare. Abbiamo rifatto l'inventario dell'armeria e dell'equipaggiamento almeno dieci volte, abbiamo fatto la revisione ai droni, o meglio, Lucky assieme a Chuck, ha fatto la revisione.
Lucky guiderà il drone della squadra di evacuazione.
Mentre Chuck, il nostro.
Adesso ho un quarto d'ora di scarto, prima di dover ripartire a corsa ad accaparrarmi qualche arma decente e prepararmi per la partenza. Sono con Christine e Soul, che non vuole saperne di smettere di piangere. Sente la mia ansia, di sicuro. Ed io non riesco a stare calma. Tengo Soul all'altezza del petto, vicino al nucleo, nella speranza di riuscire a calmare entrambe.
Contro le mie aspettative, funziona.
Soul è il mio piccolo sole, qualunque cosa succeda, il pensiero di poter tornare da lei e da Phil, mi carica di determinazione ! Io tornerò ! Tornerò a riprendermi la mia bambina ! Costi quello che costi !
Il tempo di scarto passa veloce, mi si stringe il cuore, anzi, il nucleo, a dover lasciare Soul, non la potrò rivedere fino alla fine dell'attacco. Le bacio la fronte e a malincuore, la lascio alle cure di Christine.
Corro verso l'armeria. Vedo Phil appoggiato al muro accanto alla porta che osserva distrattamente la piantina della zona residenziale del laboratorio.
"Phil !" Gli salto letteralmente addosso
"Ehi Mel !" Mi strige forte ed io affondo il viso nell'incavo del suo collo, adoro il suo profumo, ha l'odore della biancheria appena lavata ed un non so che di particolare.
"Carter ! La bomba è stata caricata sul furgone ! La faremo esplodere dopo aver salvato le cavie !" Earl ci interrompe.
Sento il mondo che mi cade addosso.
"Una bomba ? Nell'ala segreta ?" Chiedo sconcertata, nessuno mi ha detto nulla al riguardo e tantomeno Phil !
"Mi dispiace, Melanie. Avrei dovuto dirtelo. Vogliono distruggere l'ala segreta e la bomba, è un po' instabile a causa delle riduzioni e alcuni elementi chimici che ci hanno messo. Sarò io a piazzarla" mentre lascia lentamente la presa sui miei fianchi, china il capo mortificato.
"Lo farò io" dico
"No ! Non posso lasciartelo fare !" Phil si esaspera, si aspettava una reazione del genere
"Invece si ! Sono fatta di un misterioso metallo alieno ! Ricordi ? Il proiettile di quello squilibrato ieri l'altro mi è rimbalzato contro ! Se quella cosa esplode ho più probabilità di restare in vita !" Due giorni fa, andando a cercare dei materiali per il missile per le strade, un bandito ci ha presi di sorpresa e ha tentato di spararmi, ma il proiettile mi è rimbalzato contro, ormai ho deciso ! Phil può urlarmi contro in tutte le lingue che conosce ! Prenderò il suo posto !
"Non mi importa ! Non posso perderti di nuovo !" Urla così forte che mi spaventa, non ha mai reagito così nei miei confronti
"Tornerò ! È una promessa !" È arrabbiato con me di sicuro, ma non mi importa.
"Melanie ! Ti prego !" La voce di Phil si riduce ad un mormorio mentre tenta di persuadermi
"Phil, è una promessa" ripeto con sicurezza
"Mel, voglio vederti corrermi incontro alla fine dell'attacco, sentirti gridare di gioia, ritorna da me viva" mi bacia con passione e dolcezza, non posso descrivere quanto lo amo.
"Devo andare adesso. La squadra di evacuazione parte prima" Phil mi lascia un ultimo bacio per poi entrare in armeria.
Ne esce poco dopo con due calibro 9x18  agganciate sottobraccio, un giubbotto antiproiettile nella mano destra ed un casco nella mano sinistra. In un religioso silenzio, carico di pensieri e sentimenti, lo aiuto ad agganciare il giubbotto ed il casco. E poi sguiscia via dal mio sguardo come acqua tra le mani.
Con il morale a terra, entro anche io in armeria. Dentro c'è Haku, che pulisce con cura maniacale il suo sovrapposto argentato.
"Haku" la chiamo
"Vi ho sentiti discutere. Earl parla troppo" mi risponde atona
"Sarò io a piazzare quella bomba" dico decisa
"Va bene. Stai molto attenta. La piazzeremo dopo che avremo neutralizzato Zayi ed evacuato l'ala segreta" Haku non sembra minimamente preoccupata della cosa, ha piena fiducia in me.
"La nostra squadra sarà stealth. Assalteremo la sala di sorveglianza e poi Zayi, alle spalle" mi spiega il piano "Entreremo dai condotti di areazione e raggiungeremo la sala, per poi rintracciare Zayi. Uno di noi rimarrà alle telecamere per controllare i movimenti di tutti" annuisco e mi metto a rovistare in giro alla ricerca del fucile a pompa che avevo visto mentre facevo l'inventario. Una volta preso, cerco un paio di pistole e poi prendo il casco ed il giubbotto antiproiettile. Anche se non mi servono per via del mio corpo è meglio stare tranquilli.
Mi riempio le tasche del giubbotto e dei pantaloni, di caricatori per le pistole e proiettili per il fucile a pompa (in genere i fucili di questo tipo si caricano a mano, un proiettile alla volta ed hanno un caricatore interno ridotto).
Con calma, mi aggancio il giubbotto ed il casco. Mi metto a tracolla il fucile e le due pistole, nelle fondine appese ai fianchi.

Mi butto nel condotto di areazione. Siamo saliti sul tetto una volta terminata l'evacuazione.
Striscio con calma, per evitare di fare rumore. Il drone è subito dietro di me, al mio seguito ci sono Haku e Daniel, armati fino ai denti di pistole coltelli da lancio (loro sono gli unici due in grado di lanciare coltelli). Strisciamo dentro i condotti per una mezzoretta, fino a che non ci troviamo davanti l'ennesima grata.
Sotto di noi c'è la sala di sorveglianza, ci sono tre uomini dentro. Lentamente e senza far rumore, apro la grata. Avvito il silenziatore alla pistola e sparo agli uomini, che cadono a terra come sacchi di patate. Mi calo giù e blocco la porta, poi do il via libera agli altri.
Sentiamo il botto del missile, la terra trema leggermente
"È iniziata !" Dice Haku, poi si sente un altro boato
"Ragazzi ! Quelli di Zayi hanno fatto esplodere la capsula salvavita !" La voce di Chuck proviene dal nostro drone
"I civili ?" Domanda Daniel
"Tutti salvi, così dice Lucky" risponde il nostro pilota.
Cerchiamo Zayi con le telecamere. Sta andando verso l'ala segreta.
Così, lasciamo Daniel nella sala sorveglianza e ci arrampichiamo nei condotti un'altra volta.


Angolino dell'autrice !
Mi sono scordata di scriverlo nel primo capitolo in cui è apparsa Haku, quindi lo scrivo adesso, anche se siamo in fondo ^.^* !
L'arma prediletta di Haku, è un sovrapposto, ovvero un fucile a doppia canna. Ci sono due modi di disporre le canne su un fucile, una di fianco all'altra, ed in questo caso prende il nome di doppietta (il classico fucile da caccia e che si vede sempre nei film); oppure una sopra l'altra e quello è un sovrapposto (li usano principalmente per il tiro al piattello).
Dopo questo spiegone, Zayi, va verso l'ala segreta, Mel discute con Phil ed il momento decisivo si avvicina XD !
Io adoro *V* la scena del giubbotto antiproiettile XD ! Non so voi, ma a me pare molto simbolica e piena di sentimenti XD ! (e non lo sto dicendo perchè l'ho scritta io ;) ! Se vedessi una cosa del genere in un film penserei la stessa cosa XD !
Baci !

 

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Capitolo 14
*** La Fine Dei Giochi ***


Ad ogni grata che passiamo, controlliamo se Zayi è nelle vicinanze.
Sentiamo qualcuno urlare di rabbia e ci precipitiamo giù nel corridoio per poi cercare la fonte del suono.
Un uomo con i capelli bianchi e la mimetica indosso, Zayi, è davanti alle porte dell'ala segreta, spalancate. Le luci all'interno sono accese e si vede lo stanzone, è completamente deserto. Ci sono solo degli uomini a terra, svenuti o morti, non riesco a dirlo da dietro l'angolo in cui mi sono nascosta. Haku si fa avanti per prima e gli punta il suo adorato sovrapposto, ma Zayi si volta. La vede e le spara ad una gamba, facendola cadere.
"Ma guarda, allora qualcuno si è azzardato a cercare di uccidermi" le punta la pistola alla testa, io mi paro in mezzo al corridoio e lo tengo sotto tiro con il fucile a pompa.
"Lasciala andare bastardo !" Urlo, ma mi pento di essere uscita allo scoperto, Zayi può usare Haku per ricattarmi.
"Cara Soul, cosa ti spinge ad attentare alla mia vita ?" Sul volto del colonnello c'è un sorriso di scherno
"Sono tornata dai morti per ucciderti con le mie stesse mani !" Gli sputo contro le parole con più veleno che posso
"Dovevo immaginarlo, Stardust non è uno stupido. Ha cercato di salvare la propria figlia mettendola in un corpo alieno" sposta la sua pistola, puntandola alla mia testa, io gli punto il fucile al cuore
"Volevo ucciderti per farti tacere, dopo aver provato a cancellare la tua memoria e quella della tua amichetta. Su di lei ha funzionato, ma su di te no. Ti dirò una cosa, adesso voglio ucciderti solo per il piacere di farlo" l'espressione di Zayi diventa di puro sadismo. 
Il nostro scontro sarà a chi spara prima.
Miro al cuore e sparo.
Nello stesso istante, il proiettile di Zayi mi colpisce alla testa e cado all'indietro.
Mi fa un male boia la testa, ma sono ancora viva, mentre il bastardo è a terra in un lago di sangue che sussulta come se lo avessero defibrillato. Mi alzo e calcio via la sua pistola. L'ho colpito al cuore, morirà, ma prima che provi a fare qualcosa, è meglio prendere precauzioni.
Dopodichè, mi precipito ad aiutare Haku, che si sta rimettendo in piedi faticosamente, aiutandosi col sovrapposto.
"Abbiamo vinto !" Sentiamo Chuck esultare attraverso il microfono del drone, adesso in volo sopra le nostre teste.
"Chuck, potresti chiedere a Lucky se Phil sta bene ?" Domando mentre appoggio Haku al muro e le controllo la ferita (contro le sue proteste)
"Lucky dice che hanno avuto alcuni problemi perché dei civili erano alleati di Zayi, ma per il resto stanno tutti bene" mi risponde e tiro un sospiro di sollievo.
"Chiama la squadra di Earl, faremo esplodere la bomba" dico, sento un verso di assenso e dopo una decina di minuti, spunta Earl da dietro l'angolo, portando il mano la bomba.
Entro nel laboratorio segreto con passi lenti. Sento l'ansia come una doccia fredda.
Mi avvicino alla parete opposta alla porta e sento un rumore.
"Ma sei matta ?! Vuoi farmi saltare in aria qui ?!" Salto dalla sorpresa mentre Tabitha mi spunta davanti. Il timer della bomba parte e gelo sul posto. Tremante, l'appiccico al muro e mi avvicino a Tabitha. La tiro per il polso con violenza cercando di esortarla ad uscire, abbiamo meno di un minuto.
"No !" Si libera dalla mia presa e si allontana verso destra
"Sei matta ?! La bomba sta per esplodere ed è colpa tua che mi hai fatto saltare sul posto scuotendola !!" La aggredisco
"Perché c'è una fottuta bomba ?!" La sua voce è salita di un'ottava
"Perché cazzo lo chiedi ora ?! Muoviti ad uscire !!"  Esclamo, ma è troppo tardi. Il timer inizia ad emettere un suono sempre più veloce, fino a che non cade il silenzio.
Urlo, un misto tra terrore, rabbia e determinazione. Ed una luce azzurra si accende attorno a me e Tabitha, che ho avvicinato in una frazione di secondo.
Sento i capelli crescermi sulla testa fino a raggiungermi il fondoschiena, celesti neon, delle righe dello stesso colore, luminose, si allungano sulle mie braccia, gambe e petto. Quest'ultimo si apre, mostrando il nucleo pulsante e brillante di azzurro. Una sfera ci avvolge. Il tutto in quei nano secondi in cui l'esplosione si propaga. Sollevo di peso Tabitha e la costringo a camminare davanti a me. I pezzi di soffitto ci crollano addosso e rimbalzano con dei tonfi sordi sulla sfera. Il soffitto davanti a noi frana ed impreco.
O tento o sono morta. Mi arrischio a provare la telecinesi, se posso creare una barriera, magari posso spostare massi. La mia mano destra si illumina di azzurro e la muovo da una parte all'altra. I massi si muovo in contemporanea con i miei gesti e riusciamo a passare.
Quando siamo fuori dalla porta, perdo ogni briciolo di potere e cado in ginocchio. I capelli, che ora sono diventati bianchi, così come i segni sul mio corpo, ricadono in avanti.
Dei membri della banda del Piede mi aiutano a spostarmi e mi appoggiano al muro.
Tabitha mi guarda con un misto di pietà e paura.
"Stupida gallina ! Potevamo morire te ne rendi conto ?! Se ti dico cammina, cazzo muovi il culo !!" La rimprovero, scaricandole addosso tutta la mia furia, lei non ha la forza di controbattere.
"Mamma !" Qualcuno grida dalla fine del corridoio alla mia destra
"Melanie !" Riconosco la voce di Phil e mi alzo barcollante.
Arriva di corsa Phil, affiancato da una ragazza robot, con i miei stessi capelli bianchi, ma molto più corti e disordinati ed i miei stessi occhi, con solo una maglietta lunga indosso.
"Soul ?" Domando incredula
"Quando hai attivato il tuo potere ho assunto questo aspetto e sono stata trasportata qui. Mamma !" Soul mi abbraccia con foga ed io ricambio, con delle lacrime di sollievo che mi bagnano il viso. Phil si unisce a noi, abbracciandoci entrambe.
"Papà, non c'è forse una cosa che volevi chiedere alla mamma ?" Dice Soul in un tono innocente mentre si scosta da noi due. Phil diventa paonazzo
"Accidenti a te ! Monella !" Le tira un buffetto sul naso "volevo aspettare il momento giusto dannazione ! E non ho nemmeno un anello" diventa ancora più rosso se possibile, mentre io inarco un sopracciglio confusa, ma di che stanno parlando ?!
"Beh ecco... Mel, vorresti sposarmi ?" Cosa ?! O mio dio !
Rimango a bocca aperta, mi aspettavo le peggio cose, tutto, ma non questo !
"Sì !" Scoppio a piangere come una bambina, sono la persona più felice di questo mondo ! Phil mi bacia, sento gli applausi dei presenti in sottofondo, non posso credere che stia succedendo davvero !
In men che non si dica veniamo sommersi dalle grida degli altri intorno a noi.
Sento le gambe molli, ad un certo punto non mi reggono più e devo aggrapparmi a Phil per non cadere.
"Mel stai bene ?!" Esclama sorpreso e preoccupato
"Tranquillo, sono solo esausta. È a causa del potere che ho usato" gli poggio una mano sul petto per tranquillizzarlo
"Andiamo a casa" Phil mi prende in braccio ed io appoggio la testa sulla sua spalla, piano piano, tutto si fa confuso ed il mondo si oscura davanti ai miei occhi.

Angolino dell'autrice !
Eeeeeee, siamo alla fine !! Posterò un altro capitolo, sarà un epilogo !
Ma quanto è dolcioso Phil imbarazzato XD !
Zayi è un po' morto sul pavimento e nessuno se ne cura XD ! Eh, si chiama Karma XD !
Soul ha meno di un anno e già sembra una diciottenne *lacrimuccia* come crescono in fretta XD !
Baci !

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Capitolo 15
*** Epilogo ***


Sono cambiate molte cose da quando Zayi è morto.

A cominciare dalla struttura del laboratorio. L'entrata dell'ala segreta è stata sigillata, mentre la maggior parte delle ricerche su cavie umane, anche se volontarie, sono state smantellate. Entrambe le bande si sono trasferite qui e si sono mescolate senza problema con gli abitanti della struttura.

Un altro evento ha scosso la mia vita dal profondo.

Due settimane dopo l'attacco, la vecchia Baba è morta. L'abbiamo trovata stesa a terra, senza vita. Un'infarto l'aveva presa quando era da sola e nessuno l'aveva sentita emettere un solo fiato. Soffriva di cuore e non solo, sembra che stesse uscendo lentamente di senno. Il fatto che mi avesse parlato di andare in città a fare shopping, la prima volta mi sembrò normale, ma poi ho ricordato che il Cumulo di Macerie è l'unica città nel raggio di chilometri e chilometri.

Baba non ha mai detto a nessuno di stare male e nessuno ha potuto aiutarla nel momento del bisogno.

Vi potrà sembrare assurdo, ma Tabitha non è una persona così terribile come credevo. Forse l'essere scampata per un soffio dalla morte ha fatto scattare qualcosa in lei.

Due giorni dopo l'attacco è venuta parlarmi e mi ha mostrato la sua debolezza, il suo lato ferito, la sua paura.

Sono riuscita a schiarire le sue idee ed i suoi dubbi, per non parlare del fatto che Agatha mi ha trascinata con sé per seguire Tabitha al suo primo appuntamento serio.

È stata una cosa assurda. Tanto per cominciare, parliamo del pretendente, Daniel.

Non credevo che Tabitha potesse interessare ad uno come Daniel, ma mi sbagliavo. Il suo cambiamento l'ha resa una persona nuova e migliore.

Mi è giunta voce, indovinate da chi, che Chuck ha baciato Lucky.

Chi se non la nostra pettegola per eccellenza, poteva trascinare la povera artificera a fare i maglioncini la sera dopo cena ?

Agatha ha tirato fuori con le pinze, ogni singola informazione da Lucky, in collaborazione con Tabitha. La mia povera amica è diventata rossa come un segnale di divieto d'accesso, ma poi ha sputato tutto, colta dall'entusiasmo.

"Dove cazzo è il foglioooooo !!!" Urlo in preda all'isteria, corro avanti ed indietro in mutande e reggiseno

"E calmati un secondo ! È sul tavolo mamma ! Papà ti ama lo stesso anche se perdi il foglio su cui hai scritto le promesse !" Esclama Soul. È seduta sullo sgabello, appoggiata al tavolo bancone, accanto a lei c'è il foglio. Indossa un abito che le arriva fino alle ginocchia, con delle cordicelle a fare da spalline ed un collier, tutto verde scuro, con dei fiori lilla dipinti sopra. L'ha scelto Phil, così come gli abiti delle damigelle, mentre Lucky ha ci ha dipinto dei fiori lilla e viola, mettendoci il suo tocco di artista.

Soul sarà la mia damigella d'onore, mentre Agatha, Tabitha e Lucky, le altre damigelle.

Se non si fosse capito, oggi mi sposo e non so descrivere quanto sono nervosa. È un misto tra ansia e paura.

Adesso non riesco a smettere di fare avanti ed indietro, mentre aspetto che le mie damigelle portino l'abito, le scarpe e l'assetto per sistemarmi i capelli. Ovviamente, per non farlo vedere a Phil, lo ha tenuto Tabitha, quindi stanno arrivando dall'altra parte del laboratorio. Sinceramente, non sono così scaramantica, non era necessario nascondere l'abito, anche se non mi dispiace far cadere la mascella a Phil dalla sorpresa.

Sarà una cerimonia veloce, non siamo credenti, nessuno lo è da tanto tempo. Ci saranno i nostri amici più stretti, dalla banda del Drago, da quella del Piede e anche dal laboratorio, ovviamente ci saranno i miei genitori e anche quelli di Phil.

Non li ho mai conosciuti, sono sempre stati all'estero, in europa. La cosa che mi rende ancora più nervosa è il fatto che sua madre verrà assieme ad Agatha, Tabitha e Lucky. Ho molta paura di farle avere una brutta impressione di me. La porta si spalanca e salto sul posto cacciando un urletto di sorpresa.

"Relax babe ! Mica siamo venute per stuprarti !" Tabitha fa il suo ingresso con l'abito in mano e Agatha, Lucky ed una signora dai capelli castani e gli occhi di un verde indescrivibile alle spalle.

"Babe, abbiamo l'onore di presentarti Anna, la madre di Phil" sono completamente in imbarazzo

"Ciao cara, piacere di conoscerti" mi sciolgo come gelatina al sole quando mi porge la mano. Phil e sua madre sono identici, persino nei modi di fare. E c'è qualcosa nei modi di fare di Anna che mi rassicura, che mi fa sentire a casa.

"Il piacere è mio signora Carter" sorrido cordiale

"Non c'è bisogno che tu mi chiami sognora, sto per diventare tua suocera, chiamami soltanto Anna" la donna mi abbraccia con fare affettuoso, prima che Agatha si metta in mezzo, porgendomi l'abito. È abbastanza semplice. È verde come il vestito di tutte le damigelle, senza spalline e con lo scollo a cuore. In vita c'è un nastro, legato con un fiocco sul retro dell'abito. La gonna non è ne troppo ampia ne troppo stretta ed il corpetto mi fascia l'addome, mettendo in risalto le mie forme (quel poco che ho).

Lucky ha dipinto gli stessi fiori anche qui. Ricoprono il corsetto e con una striscia obliqua che si allarga sempre più, scendono fino all'orlo del vestito.

Mi aiutano a metterlo e poi mi fanno sedere su uno sgabello. Mentre Agatha mi infila le scarpe, un paio di francesine dello stesso colore dell'abito, Tabitha mi lega i capelli in un grosso chignon non troppo composto.

Anna parla con mia figlia come se nulla fosse, Soul le sta probabilmente raccontando della proposta di matrimonio e di tutti i momenti romantici di cui è stata involontariamente spettatrice.

Non credo che Anna sappia che sia io che mia figlia siamo alieni, ma il nostro aspetto non sembra turbarla affatto.

Tabitha fa per mettermi il velo, ma le faccio segno di no.

"Non ho bisogno di nascondergli il viso, Tab" un sorriso dolce mi si forma sul viso

"Come vuoi, Babe" Tabitha fa le spallucce e lascia il velo sul tavolo.

Sono già pronta, ma mancano ancora quaranta minuti, che passo a raccontare ad Anna, come ho conosciuto Phil e tutte le vicende che ci sono capitate.

La porta si apre ancora una volta, sono mio padre e mia madre.

"Pronta tesoro ?" La mia tanto agognata tranquillità temporanea si spezza e ritorno ad essere ansiosa. Scoppio in lacrime sotto lo sguardo stupito di tutti, sento troppa pressione, perché devo sentire tutto questo cumulo di emozioni quando voglio semplicemente non stare più nella pelle dall'emozione ?!

Mio padre mi asciuga le lacrime, mentre mia madre e Anna, mi poggiano le mani sulle spalle.

"Va', ti sta aspettando" mia madre sorride con dolcezza

"Andrà tutto bene cara, non hai nulla da temere. Rendilo il più bello giorno della tua vita" mi dice Anna ed incoraggiata dalle loro parole, prendo a braccetto mio padre, con la determinazione negli occhi.

Mentre ci spostiamo verso il parco, il nucleo mi pulsa impazzito nel petto. Mano a mano che mi avvicino, la paura lascia il posto ad un'immensa felicità.

Quando entro nel parco rimango a bocca aperta. Phil ha insistito per occuparsi di allestire la cerimonia e non ha voluto rivelarmi nessun particolare, quindi per me è una sorpresa questo posto.

Le sedie sono rivestite da stoffa verde scuro con dei fiocchi lilla a tenere fermo il tessuto. È stato steso sopra una passerella provvisoria, un tappeto lilla che conduce fino ad un arco dello stesso colore con i fiori che ho dipinti sull'abito e che ho anche come buquet.

Phil sta alla destra dell'arco, mentre Lii, che svolgerà la cerimonia, ci sta sotto. Phil indossa una camicia bianca, sovrastata da un gilet nero, dei pantaloni dello stesso colore ed una cravatta verde scuro. Ha i capelli ingellati all'indietro e mi sorride non appena mi vede percorrere la passerella. C'è silezio. Si sentono solo il fruscio degli alberi ed il canto degli uccellini. È tutto semplicemente perfetto.

"Sei bellissima" mormora Phil non appena arrivo accanto a lui, sorrido felice della sua reazione, mentre mio padre va a sedersi in uno dei posti in prima fila, di fianco a mia madre.

Lii inizia a parlare, il tempo sembra volare via come vento.

Mano a mano che la cerimonia va avanti le lacrime di gioia minacciano di uscire. Mentre ci scambiamo le promesse mantengo il mio sorriso, ma piango, commossa, felice, emozionata.

Soul ci porge le fedi con un gran sorriso, che noi ricambiamo, è arrivata dal nulla, all'improvviso, ed è la cosa più bella che ci potesse capitare.

Arriva il fatidico 'puoi baciare la sposa', Phil neanche aspetta che Lii finisca di dirlo e mi stringe forte a sé mentre mi bacia. È un bacio dolce e carico di amore, un bacio speciale per un giorno speciale.

Sento gli applausi dei presenti scrosciare intorno a noi, ma non me ne curo, esiste solo lui adesso.

Quando ci stacchiamo, rimaniamo a fissarci negli occhi per qualche istante, poi do le spalle ai presenti e lancio il bouquet alla cieca. Mi volto a vedere chi lo ha preso e quasi scoppio a ridere alla situazione che vedo. Lucky e Chuck hanno preso il mazzo di fiori nello stesso istante e le loro mani si toccano. Entrambi diventano paonazzi, ma poi si baciano ed io mi sciolgo come gelato al sole, sotto sotto sono una romanticona.

Il ricevimento passa tra le risate e gli scherzi, Tabitha e Agatha che torturano Lucky con domande inconvenienti, Haku che prende a pugni in testa Earl, ma poi lo stritola in un abbraccio. Daniel si avvicina alle casse poste in un angolo della pista da ballo provvisoria e fa partire la musica. I primi a buttarsi in pista sono Lii e Shìon, l'una seduta sulle spalle dell'altro, che sembra reggerla senza sforzo, nonostante il suo aspetto apparentemente mingherlino. Si aggiungono i miei genitori, Agatha e Nick, i genitori di Phil, Tabitha raggiunge Daniel vicino alle casse e dopo poco manchiamo solo io e Phil.

Non poteva mancare il classico valzer lento. Non sono troppo sicura di ricordarmi i passi, ma non appena parte la musica, Phil mi avvicina a sé, stringendomi per i fianchi e come per magia i miei piedi si spostano da soli. Non sto realmente pensando a quali passi sto facendo, è il mio uomo che mi guida, mentre mi fissa negli occhi con un sorriso dolce sul volto.

"Non potrei essere più felice di così, sposata con l'uomo che amo e con una figlia stupenda" dico ad un soffio dalle sue labbra

"Non riuscirei ad immaginare di essere più felice di come sono adesso, mentre sei tra le mie braccia Melanie" mi bacia con dolcezza, ed io ricambio.

Non so dire se e quanto cambierà la nostra vita d'ora in poi, ma una cosa la so. Qualsiasi cosa succeda, Phil e Soul saranno al mio fianco. Sono le mie rocce ed io la loro.

Tutto è cominciato con un proiettile e tutto è finito con un proiettile.

Ho passato brutti momenti, dubbi ed incertezze, ma lui c'era sempre, Phil ci sarà sempre, non importa dove, come e quando.

Soul, mi ha stravolto la vita nei tre mesi dopo l'attacco. Quando è apparsa, avevo paura di non riuscire ad essere una buona madre, ma mi sbagliavo e lei me lo ha provato prendendosi cura di me, come io mi sono presa cura di lei.

Phil mi bacia, io bacio lui. Tra un passo e l'altro ci scambiamo sguardi e ci rubiamo baci, incuranti della musica che cambia ritmo, incuranti degli sguardi su di noi, incuranti del tempo che passa, incuranti della perfezione di questo momento, incuranti del resto ed incuranti di noi stessi.


Angolino dell'autrice !
Bene ! è finita ! Qesto era l'ultimo capitololo ^.^ !
Melanie e Phil si sposano *V* ! Che cucciolosi *V* !
Forse scriverò un sequel, ma non è certo ^.^* !
Spero che la storia vi sia piaciuta e che l'abbiate letta volentieri !
Alla prossima !
Baci !

 

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