Creepy Fangirls Attack!

di Troki_98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Slenderman si allentò il nodo della cravatta e andò in cucina a controllare quanto cibo fosse rimasto; non che lui avesse problemi con il cibo, erano gli altri che avevano bisogno di mangiare ma continuavano a dimenticarsi di fare la spesa.
Masky e Hoodie erano spariti nella loro camera mentre Ticci Toby era crollato sul divano, la tv ancora accesa sul notiziario del mattino.
Osservando il frigo vuoto Slenderman pensò che avrebbe aspettato un paio d'ore prima di svegliare qualcuno e mandarlo al supermercato. 
Tornò nel soggiorno per spegnere la tv e mentre valutava se svegliare o meno Toby in modo che potesse andare a dormire nel suo letto sentì un familiare raschiare alla porta d'ingresso.
Nell'aprire la porta The Rake sgusciò dentro silenziosamente trascinandosi dietro uno zaino nero.
-A che ti serve lo zaino?- chiese Slenderman curioso.
-Mi serve per sopravvivere, per evitare che loro mi scoprano.- sussurrò The Rake con la sua solita voce roca.
-Smettila di essere paranoico, loro non ti creano neanche la metà dei problemi che creano a tutti gli altri... me compreso.- sbuffò Slender.
-La mia non è paranoia, la mia è prevenzione. Non voglio fare la fine di Jeff.- sibilò la creatura curva dai grandi occhi rotondi -Ad ogni modo ho un nuovo avvistamento e stavolta sembra una cosa seria. Si stanno organizzando Slenderman, loro verranno a prendervi, vi daranno la caccia finchè...-
-Per favore, Rake, i tuoi falsi allarmi fanno entrare tutti nel panico.- lo interruppe Slender portandosi una mano alla tempia.
-Falsi allarmi? Falsi allarmi? Quella volta vi ho salvati, vi ho salvati tutti. Il mio è un gesto di altruismo, dovresti apprezzarlo!- esclamò The Rake in un tono basso e rauco che avrebbe dovuto essere un urlo.
-Che diavolo succede?- mugugnò Toby svegliandosi con uno sbadiglio, nel momento in cui vide The Rake a pochi metri da lui balzò in piedi improvvisamente sveglissimo.
-Non avevo intenzione di farti nulla.- spiegò Rake infastidito da quella reazione.
-Scommetto che lo dici a tutte le tue vittime.- ribattè il ragazzo liberandosi degli occhiali e della maschera che non si era preoccupato di togliersi quando si era addormentato.
-Dico molte cose alle mie vittime ma di sicuro non le illudo.-
-Stammi lontano.
-Ma che ti ho fatto?-
-Che mi hai fatto? L'ultima volta che sei venuto eri sul mio letto quando mi sono svegliato e mi bisbigliavi cose incomprensibili all'orecchio mentre dormivo. Non so se te ne rendi conto ma è parecchio inquietante.-
-Mi annoiavo e tu eri l'unico che stava ancora dormendo...-
-Non m'interessa. Te lo ripeto, stammi lontano.-
-Ehi, perchè non...-
-Suvvia, calmatevi.- intervenne Slenderman in tono conciliante, Toby rivolse allora uno sguardo sospettoso a The Rake e si rifugiò nella sua camera.
Rake afferrò un lembo della giacca di Slender, lo trascinò in cucina e si arrampicò su una sedia. L'uomo alto prese posto di fronte alla strana creatura e intrecciò le dita in attesa.
-Ho trovato questo sotto il cuscino di una mia vittima due giorni fa.- disse The Rake tirando fuori un piccolo registratore e posizionandolo sul tavolo, proprio in mezzo ai due interlocutori.
Slenderman lo prese e lo avviò, mandò avanti la registrazione finchè non si udirono dei suoni, erano i bisbigli di Rake ma a un certo punto si sentì una voce umana femminile impastata dal sonno.
"Li prenderemo... tutti... la rana... voglio la rana... tutti... li vogliamo tutti."
-Rake,- esordì Slender nel suo tono più delicato -la ragazza parla di una rana. Una rana. Cosa ha a che fare tutto questo con noi?-
-Non capisci? Gli umani adorano i linguaggi in codice. Deve essere uno di noi, uno che piace molto alla ragazzina in questione.- sibilò The Rake. -Ho sostituito questo registratore rubato con uno dei miei in modo da non farmi scoprire.- aggiunse poi mostrando a Slender lo zaino pieno di altri registratori.
-Che ne farai della ragazza?-
-Aspetterò un paio di giorni per vedere se parla ancora nel sonno prima di ucciderla.-
-Bene... ma non posso dare l'allarme senza prove concrete e una rana non è una prova concreta.-
-Slenderman, ti ritroverai la casa piena di fangirl e non te ne renderai nemmeno conto.-
L'uomo alto rabbrividì sentendo nominare i loro nemici più spaventosi, la prospettiva era così terrificante che cedette con un sospiro.
-D'accordo, dirò agli altri di stare in guardia.-
The Rake annuì soddisfatto e Slenderman lo accompagnò alla porta. Quando la creatura fu andata via Ticci Toby riemerse dai meandri dell'appartamento.
-Problemi?-
-Il solito presunto avvistamento di Rake.- rispose Slender in tono stanco.
-Anche quella volta avevamo pensato che fosse un avvistamento fasullo ma ti ricordi cos'è successo dopo?-
-Non mi ci fare pensare.- disse cupamente Slenderman -Invierò un'e-mail a coloro che sono più a rischio ma dubito che una ragazzina che parla di rane nel sonno sia presagio di un nuovo assalto.-
-Rane?-
Slenderman fece ascoltare la registrazione anche a Toby che ridacchiò.
-Chissà chi è lo sfigato a cui hanno assegnato una rana come nome in codice...-
-Speriamo che la rana sia solo una rana e, Toby, dato che se sveglio perchè non esci a fare la spesa?-
-Va bene.- sbuffò il ragazzo.

Ore più tardi Slenderman si trovava disteso nel suo letto armeggiando col tablet. Aveva passato l'ultima ora cercando di trovare le parole giuste per non allarmare troppo gli altri ma facendo capire che era meglio non abbassare la guardia. Alla fine aveva scritto una soddisfacente e-mail dai toni distaccati che aveva inoltrato a parecchi dei suoi contatti.
Poco tempo dopo, mentre smanettava svogliatamente su Internet, gli arrivò un messaggio.

Jeff: CHE CAZZO VUOL DIRE?

Slenderman represse l'impulso di spegnere tutto e fingere di non averlo letto.

Slender: Ti riferisci alla mia e-mail?
Jeff: OVVIAMENTE, vecchio demente. Si tratta di una cosa seria o no?
Slender: The Rake sostiene che loro si stiano organizzando per darci la caccia, rapirci, ecc... ma non lo prenderei troppo sul serio. Ad ogni modo è meglio se rimani in guardia.
Jeff: Mi stai dicendo che non devo preoccuparmi ma devo preoccuparmi lo stesso? QUAL È IL TUO CAZZO DI PROBLEMA?
Slender: Sono più interessato a sapere quale sia il tuo di problema...
Jeff: Vaffanculo, stronzo sottile, lo sai benissimo qual è il mio problema.
Slender: Non risolverai nulla andando nel panico.
Jeff: Andrò nel panico quando avrò delle certezze ma avendo solo dei dubbi il mio non è panico, è ansia.
Slender: E allora?
Jeff: L'ANSIA UCCIDE PIÙ DEL MIO COLTELLO.
Slender: ???
Jeff: Di' al mostro dei sussurri che se questo è un altro falso allarme me ne dovrà rendere conto.

Slenderman lasciò cadere il tablet sul letto e si coprì il volto con entrambe le mani in un gesto esasperato.


Alloooora, fatemi notare eventuali errori e, dato che sono nuova nel fandom, se c'è qualcosa che non quadra coi personaggi perdonatemi u.u
Spero che riusciate ad apprezzare questa roba creata dalla mia mente malata di fangirl e spero che vi sia piaciuta la chat tra Slendy e un Jeff parecchio impanicat... ansioso, volevo dire ansioso XD
Alla prossima!


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Masky, Hoodie e Ticci Toby arrancarono verso l'ingresso dell'edificio dove abitavano, stanchi dopo una lunga notte nei boschi. 
Occupavano un appartamento al terzo piano di un immobile in un vecchio quartiere abitato perlopiù da gente rigorosamente anziana, in modo che la presenza di bambini fosse minima e non portasse nessuno in tentazione. Purtroppo però gli anziani abitanti del palazzo avevano la fastidiosa abitudine di passare più tempo davanti allo spioncino delle loro porte che sulle sedie a rotelle nelle quali avrebbero dovuto essere relegati, per cui i tre erano costretti a cambiarsi i vestiti sporchi di sangue nello stanzino della cisterna che dava sull'atrio dell'edifico.
Hoodie fu il più veloce e sgusciò prontamente fuori salendo le scale di corsa mentre Masky gli lanciava dietro un'imprecazione, adesso sarebbe stato il solo a sopportare Toby che rivolgeva un gioviale cenno di saluto ad ogni spioncino che incontrava strada facendo. Toby si spacciava infatti per il figlio del padrone di casa, il signor Slender, ed era il solo ad avere dei contatti coi vicini che erano, comunque, molto curiosi e pettegoli riguardo gli altri due ragazzi silenziosi che abitavano l'appartamento; la loro curiosità era aumentata dal fatto che non avevano mai visto il misterioso signor Slender.
Date queste circostanze Slenderman non poteva tornare a casa passando per l'ingresso principale e si teletrasportava dentro l'appartamento alle prime luci dell'alba; fece così anche quel giorno, facendo sobbalzare dallo spavento il ragazzo seduto sul divano.
-Porca troia, Slendy, perchè cazzo devi sempre apparire così all'improvviso?-
Slenderman rimase pietrificato a guardate Jeff stravaccato sul divano a scolarsi quella che, a giudicare dalle bottiglie vuote sul pavimento, era la sua quinta birra, un'unica bottiglia ancora piena giaceva sdraiata sulla poltrona.
-Come diavolo hai fatto ad entrare? Questa è una proprietà privata.- disse Slender abbastanza irato. Jeff si limitò a fare un cenno con la testa verso la porta d'ingresso e Slenderman notò con orrore che la serratura era stata praticamente staccata dal resto della porta con violenti colpi di un'arma affilata, quando tornò a guardare furentemente Jeff questo gli mostrò il suo coltello come un macabro trofeo. 
L'uomo alto aveva davvero voglia di togliergli quel ghigno dalla faccia a suon di ceffoni ma l'arrivo di Hoodie, che aprì cautamente la povera porta pronto a reagire contro un eventuale nemico, lo distrasse a sufficienza da non fargli compiere atti violenti.
Dopo che anche Masky e Toby si unirono al gruppo Slenderman si decise a chiedere a Jeff, che nel frattempo era passato alla sua sesta birra, perchè fosse venuto. Il killer fece una smorfia e si alzò, un po' traballante, per dirigersi in cucina, sul tavolo infatti si trovava un grosso cesto festivo riempito con una bottiglia e tante scatolette colorate tra cui, notò Slenderman orripilato, c'era una scatola di cioccolatini rossa a forma di cuore.
-Cosa sarebbe quello?- domandò Slender anche se indovinava da sè la risposta.
-L'ho trovato stanotte davanti al mio nascondiglio.- disse Jeff in tono non molto felice.
-Come nascondiglio intendi il bidone della spazzatura dove passi la notte?- chiese allegramente Toby, parando con una delle sue accette la coltellata Jeff cercò di dargli.
-Jeff, vuol dire che ti hanno trovato?- Slenderman si era avvicinato al cesto per esaminarne il contenuto.
-No, Slendy, è solo il barbone in fondo al vicolo che voleva farmi un regalo per avergli ucciso la figlia.- rispose sarcastico il killer.
-Quindi ammetti di vivere in mezzo ai barboni?- chiese di nuovo Toby, scansando stavolta la coltellata invece di pararla.
-Toby, smettila.- sbottò Slenderman -Hai detto di averlo trovato stanotte?- aggiunse rivolto a Jeff che lo guardava disgustato mentre rovistava dentro il cesto.
-Sì, mi sono addormentato verso le dieci di sera e quando a mezzanotte mi sono svegliato c'era questo...-
-Come diavolo fai a dormire se non hai le palpebre?- domandò Toby per la terza volta, fuori portata dal coltello di Jeff.
-Ragazzi, perchè non andate tutti a dormire?- la proposta di Slender sembrava più un ordine.
-No, Slendy, io voglio sapere come fa.- protestò Toby.
-Anch'io me lo sono sono sempre chiesto...- diede man forte Hoodie.
-Secondo me è possibile ma non è scomodo?- chiese Masky, una volta che fu a debita distanza da Jeff, il quale sembrava indeciso su chi sgozzare per primo.
-A letto.- disse Slender infessibile, i tre cercarono di protestare ma Slenderman urlò un imperioso -ADESSO.- e si dileguarono delusi e offesi.
-Dunque te lo hanno portato mentre dormivi?-
-Sei sordo o cosa?- gli ringhiò contro il killer. -E si può sapere che minchia stai facendo?- aggiunse avvicinandosi malvolentieri al cesto dentro cui Slenderman stava ancora frugando.
-Controllo che non ci siano telecamere, microfoni nascosti o un qualsiasi altro aggeggio che possa essere localizzato a distanza. Per tua fortuna, però, sembra pulito.- spiegò l'uomo alto.
-Per mia fortuna?-
-Se avessi condotto le fangirl fino a qui ti avrei ucciso col tuo stesso coltello.-
-Tu credi che mi farei uccidere da un coglione come te?- lo schernì Jeff ma, prima che potesse reagire, Slender gli aveva tolto il coltello di mano con un tentacolo.
-Direi di sì.- disse piano puntando il coltello alla gola del killer -Oppure avrei potuto disarmarti e venderti alle fangirl in cambio della libertà mia degli altri.-
-Vaffanculo, non lo faresti.- le parole di Jeff oscillavano fra la sfida e un serio e spaventoso dubbio che Slendy fosse effettivamente in grado di fare una cosa del genere.
-No, non lo farei ma non mi tentare.- Slenderman allontanò il coltello dal ragazzo -Se rivuoi la tua arma, però, dovrai prima aggiustarmi la porta e se vuoi stare qui per un po' dovrai trovarmi i soldi per una porta nuova. Coraggio, al lavoro!-
L'uomo alto spinse fuori dalla cucina un Jeff che protestava ferocemente e lo insultava parecchio mentre cercava di arrampicarsi su di lui per raggiungere il coltello tenuto in alto da un tentacolo.

Deborah vedeva solo delle ombre nell'appartamento dall'altro lato della strada, le spesse tende bianche di quella che probabilmente era la cucina non le permettevano di scorgere altro; ma riconobbe che era quello giusto perchè una delle ombre era altissima.
Guardò i due anziani abitanti dell'appartamento nel quale si trovava, la fissavano un po' incerti e sospettosi. 
Il capo era riuscito in un altro dei suoi miracoli, le aveva trovato un tesserino da poliziotta e lei lo aveva mostrato a quei due vecchi per convincerli a farla entrare. Aveva fatto la stessa cosa coi tizi al primo e al secondo piano, dicendo loro che si sospettava la presenza di un gruppo di criminali nell'edificio di fronte, il che non era esattamente falso.
-Bene signori, credo che i nostri uomini siano nell'appartamento di fronte al vostro.- disse ai due anziani che sembrarono spaventati e incuriositi al tempo stesso. 
-Bisognerà che io mi apposti qui per controllare i loro movimenti.- annunciò Deborah tornando a guardare fuori dalla finestra col suo binocolo.
-Come? A casa nostra? Non capisco...- disse l'anziana signora.
-Mi scusi ma credo che per fare una cosa del genere ci voglia un documento proveniente dal commissariato o qualcosa di simile.- aggiunse il marito, era lui il più sospettoso perchè Deborah sembrava solo una ragazzina e non capiva come potesse essere una poliziotta.
-Non si preoccupi, farò in modo che il documento arrivi.- Deborah estrasse il suo taser dalla borsa.
-Cosa intende fare con quell'affare?- chiese il marito intimando alla moglie di stare indietro, Deborah si limitò a sorridergli.
-Lo sapevo che non era della polizia. Tesoro, vai a chiamare...- la scarica elettrica del taser lo stordì e lo fece cadere a terra con un tonfo sinistro, la moglie venne stordita prima che potesse gridare.
Deborah rimise il taser nella borsa ed estrasse il walkie-talkie dallo zaino che aveva posato sul divanetto; un filo uscente dal walkie-talkie era collegato a uno strano cubo metallico sul fondo dello zaino. Impostò la giusta frequenza e diede il suo messaggio:
-Qui è Deborah. Qui è Deborah. Abbiamo il cerbiatto. La rana è nello stagno, ripeto, la rana è nello stagno.-
Dal congegno uscì una voce distorta:
-C'è qualche coniglio nello stagno?-
-Credo di sì.-
-Bene. Ottimo lavoro.-
-Ho bisogno di aiuto per liberarmi delle mosche.- disse Deborah guardando i corpi dei due anziani.
-Ti manderò degli scacciamosche stanotte.-
-Grazie capo-
Deborah comunicò la sua posizione e andò in cucina a prepararsi qualcosa da mangiare.


Bene, abbiamo l'entrata in scena della prima fangirl armata di taser (^o^), chi tra i nostri creepy si ritroverà vittima di quel coso? *ridacchia malignamente strofinandosi le mani*
Spero amiate Toby in questo capitolo quando lo amo io e sì, mi piace far incavolare Jeff OuO
Fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto e se anche voi desiderate avere un taser (mi è venuta la fissa per i taser, che ci posso fare v.v).
Grazie per aver perso tempo leggendo questa roba :3



 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Deborah aveva fissato una telecamera su un cavalleto davanti alla finestra, era puntata verso l'ingresso dell'edificio di fronte e stava sempre accesa. Di giorno avrebbe anche potuto spegnerla ma il capo insisteva per tenerla accesa in caso fosse accaduto qualcosa al di fuori dell'ordinario; le riprese più interessanti erano quelle della notte. 
Nei cinque giorni che seguirono Deborah aveva studiato degli orari di Ticci Toby, Masky e Hoodie. I tre uscivano non appena il cielo diventava nero e tornavano all'alba, Slenderman non era mai con loro perchè, secondo il capo, si teletrasportava direttamente dentro l'appartamento per non farsi vedere in giro.
La telecamera era collegata, come il walkie-talkie, allo strano cubo metallico inventato dal capo che annullava gli effetti di Slenderman sui dispositivi elettronici sebbene quegli effetti non si fossero mai manifestati sugli altri dispositivi presenti nella casa.
Il capo era una tipa previdente.
La sera del suo arrivo tre scacciamosche avevano fatto a pezzi i due anziani abitanti dell'appartamento e li avevano portati via dentro dei sacchi neri in poco più di un'ora, avevano anche ripulito le mattonelle del bagno dagli schizzi di sangue.
Deborah rimaneva sempre stupita di come le fangirl fossero ben organizzate questa volta, il precedente tentativo di catturare i creepy era stato una carneficina e non si erano mai nemmeno avvicinate a prenderne seriamente uno. Era stato durante uno dei loro assalti, circa due anni prima, che Deborah si era trovata di fronte al suo Jeff the killer... si era anche trovata la lama del suo coltello piantata parecchi centimetri dentro al braccio sinistro ma ne era valsa la pena, quella cicatrice era il suo orgoglio. Chissà se lui si ricordava di averla accoltellata nonostante la folla di fangirl urlanti che gli stavano addosso...
Ad ogni modo era a causa di Jeff che non poteva introdursi di nascosto nell'appartamento di Slenderman, il killer aveva degli orari irregolari e imprevedibili. Deborah aveva una cartella nel suo pc piena delle registrazioni in cui lui entrava e usciva dall'edificio, la guardava nostalgica ogni volta che si annoiava.
Avrebbe davvero voluto sapere che cosa Jeff ne avesse fatto del suo cesto, l'aveva portato di corsa da Slendy e Deborah si chiedeva se anche gli altri avessero assaggiato le cose che c'erano dentro. Lei si era assicurata che fosse tutta roba di qualità ma, nonostante avesse scelto lei il contenuto, l'idea del cesto era del capo, un'altra delle sue idee geniali. Il capo sperava che Jeff, una volta ricevuto il cesto da una fangirl, si fosse precipitato da qualche altro creepy e così aveva fatto.
Il capo riusciva sempre a prevedere le loro mosse.
Deborah si lasciò sfuggire un gridolino di gioia mentre una figura si avvicinava all'edificio di fronte, qualcun altro era caduto nella loro trappola.

Jeff sbattè sul tavolo un altro gruzzolo di soldi.
-Allora? Questi ti bastano?-
Slenderman li prese e li contò per poi metterli dentro un barattolo di vetro contenente già dei soldi ed etichettato "Porta".
-Ci sei quasi.-
-Quanto cazzo costa una porta nuova?- sbottò Jeff frustrato dando un calcio a una sedia.
-Pare che tu non sia un buon ladro.- gli fece notare Toby riparandosi dietro Slender per evitare il coltello di Jeff.
-Sono un killer non un ladro di merda. Uccido le persone, non mi preoccupo di quanti soldi hanno in tasca.-
-Effettivamente se fossi bravo a rubare quanto lo sei ad uccidere a quest'ora avremmo già sostituito le porte di tutta la casa.- disse Slenderman tornando elegantemente a sedersi.
-Vaffanculo.-
-Potresti derubare una persona ricca invece della gente di strada.- suggerì Masky sorseggiando il suo caffè.
-Basso profilo.- gli ringhiò contro Jeff.
-Mica devi ucciderlo per forza...- tentò Hoodie beccandosi un'occhiataccia che gli fece nuovamente abbassare la testa sulla sua tazza.
-Sono disposto a derubare sono la gente che uccido, chiaro?-
-Sono passati cinque giorni, se stanotte non saldi il conto ti sbatto fuori.- disse Slenderman amorevolmente, ne aveva abbastanza di sopportare Jeff ubriaco tutte le mattine e di vedersi sventolare contro quel coltello ogni santa volta che gli parlava, quindi una parte di lui sperava davvero che non trovasse il resto dei soldi, l'altra parte, quella più testarda, voleva una porta nuova. Jeff era riuscito in qualche modo a riattaccare la serratura al legno della porta distrutta usando quantità industriali di silicone ma Slender non si sentiva tranquillo, la porta così conciata poteva essere aperta con un calcio e per di più c'erano le fangirl in giro.
Toby stava lavando i piatti del pranzo quando suonò il campanello, si tolse guanti e grembiule e andò a guardare fuori dallo spioncino. Si ritrovò a fissare un grande mazzo di fiori.
Quando Eyeless Jack entrò dentro, i due si scambiarono un cinque.
-Ciao, Slendy.- esordì il ragazzo facendo il suo ingresso in cucina col suo enorme mazzo di fiori.
-Fantastico, altri ospiti.- sbuffò Slenderman -Ti prego, dimmi che quei fiori li hai comprati tu.-
-Fangirl.- spiegò EJ.
Slenderman si sbattè una mano in faccia.
-Jeff, tu che ci fai qui?- chiese EJ sorpreso.
-A me hanno portato quello.- rispose il killer indicando il cesto abbandonato in un angolo della cucina.
-Meglio i cioccolatini che le margherite.- affermò il nuovo arrivato gettando il mazzo di fiori sul tavolo.
-C'è anche un biglietto.- rilevò Masky orripilato. Hoodie lo tirò fuori dall'intrico di fiori come se potesse esplodere. Era un biglietto rosa a forma di cuore con scritto "Ti amo EJ" con un pennarello rosso, la scritta era decorata da cuoricini e faccine felici.
-Potrei vomitare.- commentò Jeff aprendo il frigo in cerca di alcolici.
-Oltre al biglietto c'era anche questo.- disse EJ mostrando un piccolo portachiavi a forma di rene.
-Ci hai messo anche le chiavi?- Jeff lo guardò semplicemente disgustato mentre usciva fuori una bottiglia di champagne.
-Sì, dai, è carino.-
Jeff stappò la bottiglia col suo coltello e ne bevve un lungo sorso ignorando la schiuma.
-Che diavolo stai facendo col mio champagne?- domandò Slenderman stizzito cercando di rubare la bottiglia a Jeff.
-È l'ultimo alcolico rimasto!- protestò lui abbracciandola possessivamente.
-Questo perchè ti sei scolato tutto tu.- lo rimbeccò Toby.
-Che bello vedervi così uniti... Slendy posso rimanere anch'io per un po'?-
-EJ, questo posto non è un albergo.-
-Ti faccio le pulizie.-
-Sei dentro, puoi dormire sul divano.-
-Ci dormo già io sul divano!- esclamò Jeff.
-Ma tu come fai a dormire?- chiese EJ.
-E tu come fai a vedere?- gli rispose Jeff infastidito.
Toby, Masky e Hoodie stavano già dicendo che anche loro erano interessati alle risposte di entrambe le domande quando Slender urlò: -SILENZIO.-
Le voci si acquietarono.
-EJ dorme sul divano.-
-Ma...-
-Dovevi pensarci due volte prima di ridurmi la porta in quello stato, Jeff. Puoi dormire sul tavolo o sulla poltrona, comunque.-
Jeff si rivolse imbronciato EJ.
-Prova ad accoltellarmi nel sonno e dovrai iniziare a preoccuparti per i tuoi reni.- lo avvertì Eyeless Jack andando a stendersi sul divano.
-Credo di avere un sacco a pelo da qualche parte.- disse Toby.
-Trovalo.- gli ordinò Jeff.
Slenderman si chiese quante altre persone si sarebbero ancora presentate prima che le fangirl cominciassero a fare sul serio.


Ho citato Severus Piton tramite Jeff the killer, mi merito un applauso e una statua d'oro v.v
Ticci Toby che lava i piatti con guanti e grembiule, invece, mi fa meritare il premio per la pucciosità :3
Abbiamo Deborah che stalkera i nostri creepy e fa accenni al famigerato capo delle fangirl che, come potete vedere, li sta fregando alla grande.
Poi c'è la floreale entrata in scena di Eyeless Jack col suo fighissimo portachiavi a forma di rene... Ci siamo posti nello scorso capitolo la domanda su come faccia Jeff a dormire senza palpebre, la domanda di questo capitolo invece è: come fa EJ a vedere senza occhi? Oppure non vede proprio nulla e usa gli ultrasuoni come i pipistrelli?
Propongo di fare una colletta e pagare Adam Kadmon per ricevere delle risposte.
Jeff dormirà in un sacco a pelo, solo io lo trovo divertente? XD
Il povero Slenderman dovrebbe trasformare casa sua in un B&b, perlomeno ci guadagnerebbe qualcosa perchè no, non finisce mica qui... XD






 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


I funesti pensieri di Slenderman si avverarono due giorni dopo.
Era tardo pomeriggio e regnava una strana calma; Jeff era sdraiato sul divano momentaneamente libero di EJ, Masky e Hoodie erano invece seduti sullo spesso tappeto bianco, Slenderman stava leggendo un libro nella sua poltrona.
La tv era accesa sul notiziario, tutti i creepy avevano una passione per il notiziario, per vedere se venivano citati i loro crimini o quelli di qualcuno che conoscevano.
Eyeless Jack stava mantenendo fede alla sua promessa e stava pulendo il bagno mentre Ticci Toby era in cucina a preparare la cena.
Tutti erano tranquilli e Slenderman si stava godendo la sua lettura, stava per scoprire chi era l'assassino quando una strana sensazione lo pervase, il classico brutto presentimento che si sente un secondo prima che accada la disgrazia. Infatti, un secondo dopo, sentì un improvviso spostamento d'aria e si ritrovò addosso un tizio urlante.
-Slendy, mi hanno aggredito! Come hanno fatto ad aggredirmi? Non sono nemmeno umano. Slendy, sono nei guai, mi hanno rubato la scatola. Slendy, di' qualcosa.-
Mentre Laughing Jack lo scuoteva per le spalle Slender pensò che l'unica cosa che avrebbe potuto rendere peggiore la situazione sarebbe stato l'arrivo in massa di tutti i suoi parenti.
-Togliti di dosso.- sbottò l'uomo alto dando una forte spinta a LJ che non andò a ruzzolare sul tappeto solo perchè era in grado di fluttuare.
-Che ti è successo? Racconta nei dettagli.- disse stancamente Slenderman.
-Una fangirl mi ha aggredito!-
-Come cazzo ha fatto una sola fangirl ad aggredirti?- chiese Jeff mettendosi seduto.
-Non lo so, mi ha dato la scossa.-
-La scossa?-
-Con una specie di pistola.-
-Un taser?- suggerì EJ, era entrato nel salone dopo aver sentito le urla e reggeva ancora in mano una scopa.
-Qualsiasi cosa fosse non avrebbe dovuto avere effetto su di me.- replicò LJ rannicchiandosi sul divano vicino a Jeff. -Mi ha anche fatto male.- pigolò in tono lamentoso.
-Perlomeno non sei svenuto, i taser di solito fanno svenire le persone.- lo informò EJ.
-Io non sono una persona e non sono umano, come ha fatto quel coso a farmi male?-
-Se hanno trovato un modo per ferire un non umano o quantomeno stanno cercando di trovarlo sarebbe un vero problema.- disse Slenderman preoccupato.
-Scusa, ma non possono vederti solo le tue vittime?- chiese Toby dalla soglia della cucina con ancora addosso il grembiule.
-Credo che possano vedermi tutti quelli che credono in me.- 
-Un po' come una fatina!- esclamò Toby beccandosi un'occhiataccia da tutti i presenti.
-Come sarebbe "credo"?- domandò Slender.
-Di solito mi vedono solo le mie vittime ma dato che questa fangirl mi ha visto credo che possano vedermi tutti quelli che credono in me.- rispose LJ.
-In poche parole non sai nemmeno tu come ha fatto a vederti.- riassunse EJ.
-Dev'essere così per forza.- ribattè LJ con aria di sfida.
-Mentre ero impegnato con questa fangirl qualcuno ha rubato la mia scatola. Come facciamo a riprenderla? Probabilmente è stata un'altra fangirl a...-
-Col cazzo che ti aiutiamo a recuperare la tua stupida scatola. Togli pure il "facciamo" dalla frase. È finita in mano alle fangirl, è perduta e nessuno è così idiota da rischiare per recuperarla.- gli spigò Jeff in tono definitivo e tutti gli altri annuirono.
-Mi dispiace LJ.- gli disse Hoodie.
-È troppo rischioso, scusaci.- disse Masky dandogli una pacca consolatoria sulla gamba.
Laughing Jack sembrava abbastanza sconvolto.
-Spero abbiate delle caramelle, ho bisogno di sfogarmi in qualche modo.- e fluttuò tristemente verso la cucina.

Con l'arrivo di Eyeless Jack Deborah aveva trovato una coinquilina, la fangirl che pedinava EJ. Era l'esatto opposto di Deborah, una ragazza cicciottella, dalla pelle rosea, gli occhi azzurri e dei boccoli biondi, sembrava una bambola in sovrappeso. Si chiamava Claire ed era un po' tonta ma aveva una vera e propria venerazione per Eyeless Jack da quando questo aveva rubato un rene a suo fratello gemello.
Deborah, invece, era una ragazzina piccolina, magra come uno stecco, dalla pelle abbronzata e coi capelli e gli occhi marroni. Riuscì a sopportare a stento Claire perchè, da quando le aveva mostrato la cicatrice del coltello di Jeff, la grossa ragazza la guardava con un'ammirazione esagerata. Deborah l'aveva beccata un paio di volte a guardarsi sconsolata la tonda pancia rosea come se rimpiangesse che EJ avesse preso il rene del suo gemello e non il suo.
All'inizio Deborah era rimasta un po' sorpresa che una persona del genere fosse stata assegnata al pedinamento di Eyeless Jack ma, dopo una conversazione col capo tramite walkie-talkie, aveva scoperto che Claire era molto brava a eseguire gli ordini sebbene non fosse un gran chè nel prendere l'iniziativa. Il capo aveva detto che Claire aveva svolto perfettamente il suo compito e, se lo diceva il capo, doveva essere così.
Due giorni dopo seppero che la farfalla era arrivata nell'appartamento di Slenderman perchè si presentarono altre due fangirl, Karen e Vicky.
Karen era una ragazza bassina, robusta, con una lunghissima treccia nera. Sulla sua pelle nivea spiccava un brutto livido sopra l'occhio destro, che era gonfio e iniettato di sangue, l'occhio sinistro era grande e grigio-azzurro.
Vicky, invece, era molto alta, aveva i capelli scuri, molto corti e ricci, gli occhi marroni e portava gli occhiali. Indossava una giacca di pelle marrone sopra una camicia grigia e teneva tra le mani dotate di guanti senza dita una scatola incredibilmente simile a quella di...
-Oddio, oddio, ODDIO.- strillò Deborah strappandogliela di mano e rigirandosela tra le dita, anche Claire si aggiunse a lei con un gridolino gioioso.
Karen raccontò loro di come il capo l'avesse scelta per affrontare Laughing Jack, pensando che lei potesse essere in grado di uscire viva dallo scontro. Così Karen aveva smesso di seguire Bloody Painter, lasciando quel compito a una sostituta, e aveva incontrato Vicky che pedinava già LJ.
Le due avevano ideato un semplice piano in cui, mentre Karen teneva impegnato LJ nel giardino sul retro della casa della sua vittima, Vicky s'intrufolava nella casa vuota e rubava la scatola per ordine del capo. Il piano aveva funzionato, Karen era riuscita a resistere per ben cinque minuti di combattimento sfruttando le sue conoscenze sulle arti marziali. Infine aveva cercato di stordirlo col taser senza riuscirci ma lui era rimasto talmente sorpreso di ricevere la scossa che la fangirl aveva avuto tutto il tempo per scappare, seguita a ruota da Vicky con la scatola.
-È stato uno scontro utile perchè, oltre a prendere la scatola, siamo anche riuscite a scoprire che il Power del capo non funziona come dovrebbe coi non umani.- concluse Karen mentre Claire le passava del ghiaccio da mettere sul livido.
-Il Power è il cubo?- chiese Deborah.
-Il nome non è ufficiale ma sì, è il cubo. Io e il capo l'abbiamo progettato insieme.- rispose Vicky.
-Tu hai lavorato insieme al capo?- Claire sembrava ammirare il capo quanto quasi quanto un creepy.
-Esattamente. Mi ha assegnato il compito di trovare un modo per aprire la scatola usando la stessa tecnologia del Power così nel frattempo potrei anche trovare il difetto. Anche il capo, nonostante sia molto impegnata al quartier generale, cercherà di capire perchè il taser collegato al Power non ha fatto svenire la farfalla.- Vicky aveva posato la scatola di LJ sul tavolo e la fissava attentamente.
Quella sera contattarono il capo col walkie-talkie di Deborah.
-La farfalla è arrivata?- domandò loro.
-Sì, è qui.- rispose Karen.
-Confermo.- aggiunse Vicky.
-Con la rana, l'aquila e gli altri avete tutto sotto controllo?- chiese la voce distorta del capo.
-Affermativo.- risposero Deborah e Claire.
-Bene. Tra poco passeremo alla seconda fase dell'operazione. Passo e chiudo.-
Calò il silenzio.


Ho scritto il capitolo un po' di fretta quindi se ci sono degli errori, magari degli errori di battitura, fatemelo notare così li aggiusto.
Dopo un momento di apprezzamento per Eyeless Jack e Ticci Toby nella loro modalità casalinghi, spostiamo la nostra attenzione sul povero Laughing Jack reduce da un'aggressione e da un furto che si materializza praticamente sopra Slenderman per chiedere aiuto.
Povero, mi sento quasi cattiva :C 
(Mi riferisco a Slendy che deve sopportare tutto questo casino u.u ...quasi quasi faccio davvero arrivare i suoi parent... *un tentacolo le si attorciglia minacciosamente attorno al collo* Meglio di no, lasciamo stare. *il tentacolo si allontana* Ho altro in serbo per te, caro Slendy *sogghigna e Slenderman si allontana lentamente spaventato*)
Ok, ho finito il mio delirio, adesso parliamo di Karen e Vicky che sono ispirate a *rullo di tamburi* due delle mie recensitrici! :D
Non chiedetemi il perchè di questi nomi, non lo so nemmeno io, fatemi sapere se vi è piaciuto come vi ho rappresentate v.v
Ah, dimenticavo di dirvi che sì, Laughing Jack è la farfalla XD





 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Dei Masky e Hoodie piuttosto contrariati si sbatterono la nuova porta alle spalle; gli abitanti dell'appartamento erano quasi raddoppiati e, per giunta, servivano pesanti dosi di alcol e caramelle per tenere tutti tranquilli... almeno finchè Jeff non si fosse ubriacato, dunque i riluttanti Masky e Hoodie avevano dovuto accompagnare Toby a fare la spesa.
EJ, ormai, passava tutto il tempo a pulire e Slenderman si sentiva un po' in pena per lui perchè era l'unico che stesse facendo qualcosa per guadagnarsi l'ospitalità del padrone di casa e perchè quei due incivili di Jeff ed LJ lasciavano bottiglie vuote e carte di caramella appiccicose in tutti i luoghi possibili.
Slender era seduto nella sua poltrona fissando ancora la nuova porta laccata di bianco che aveva recentemente acquistato coi soldi rubati da Jeff e da cui il trio era appena uscito quando uno sbuffo snervante attirò la sua attenzione. LJ si aggirava per la casa in cerca di qualcosa da fare e sbuffando per la noia e non sarebbe stato così grave se quello spettacolo non fosse iniziato più di un'ora prima.
-Di grazia, cos'è che vorresti fare?- gli domandò Slenderman spazientito.
-Non lo so, non c'è niente da fare qui... e a differenza vostra non posso nemmeno andare a uccidere qualcuno per divertirmi, in questo quartiere non c'è nemmeno un bambino.- si lamentò quello in risposta.
-Pedofilo.- sbottò Jeff mentre cambiava le pile del telecomando. LJ lo guardò un po' confuso.
-Che vuol dire?- chiese.
-Significa che...-
-Jeff, sta' un po' zitto, per favore. LJ, smettila di sbuffare e vagare senza meta o te ne farò pentire.- disse Slenderman alzandosi e meditando di teletrasportarsi a fare una passeggiata rilassante in qualche bosco.
-Ah, dimenticavo che anche tu sei un pedofilo.- disse Jeff con una smorfia provando con successo a cambiare canale, lanciò poi le vecchie pile scariche a terra in direzione della cucina dove si trovava EJ; Slender non seppe se si sentisse irritato per la frase o per il gesto ma sì, una passeggiata rilassante era ciò di cui ora aveva assolutamente bisogno. Purtroppo non poteva lasciare che Jeff spiegasse a LJ il significato di "pedofilo" mentre lui non c'era o l'inevitabile colluttazione che ne sarebbe seguita gli avrebbe distrutto l'appartamento. Slenderman si sedette nuovamente con aria depressa.
-EJ, butta via le pile scariche!- gridò Jeff, facendo zapping alla ricerca di un notiziario. EJ uscì dalla cucina e quasi cadde mettendo un piede su una delle pile che Jeff aveva lanciato per terra. Il killer ridacchiò e per Slenderman fu abbastanza, gli strappò di mano il telecomando e spense la tv dicendogli che avrebbe potuto guardarla solo dopo aver raccolto le vecchie pile e averle buttate nella spazzatura. Dopo la solita scarica di insulti e imprecazioni Jeff eseguì l'ordine mentre EJ lo guardava a braccia conserte, in un atteggiamento molto soddisfatto.
-Slendy, perchè cazzo non ti sei ancora sbarazzato di quel cesto di merda?- mugugnò Jeff rientrando dalla cucina e prendendo il telecomando dal tentacolo.
-Quale cesto?-
-Quello che mi hanno dato le fangirl.-
-Ah, quello. Pensavo che Toby se ne fosse liberato.-
-No, è ancora in un angolo della cucina.-
-Ci sono delle caramelle dentro?- intervenne LJ.
-Sì.- gli rispose Slenderman, felice di avergli trovato qualcosa da fare -Vai a mangiarle, non credo che Jeff oserà anche solo scartarne una.-
Jeff emise un grugnito ed LJ si precipitò in cucina per poi tornare subito dopo col cesto, poggiandolo sul tappeto. Si sedette lì vicino e iniziò a uscire i pacchetti sotto lo sguardo nauseato di Jeff. 
Il contenuto del cesto, oltre alla scatola di cioccolatini a forma di cuore, consisteva in un pacchetto di caramelle artigianali, un pacco di torroncini, un tortino al pistacchio, dei dolcetti al cacao e cocco e una bottiglia scura che LJ non si diede nemmeno la pena di guardare.
Aprì tutto contento il pacchetto di caramelle artigianali e ne tirò fuori una, la scartò e fece per gettare l'involucro blu per terra prima di sentirsi addosso lo sguardo di Slendy e cambiare idea mettendolo nel cesto. Stava per mangiare la caramella marrone quando si bloccò osservandola sospettoso.
-Non è che sono avvelenate?- 
-Possibile.- rispose Jeff -Comunque non sei umano e il veleno non dovrebbe ucciderti.-
-Non mi uccide ma mi fa venire il mal di pancia.-
-Non credo che le fangirl vogliano ucciderci, al massimo potrebbero averci messo del sonnifero.- ragionò EJ.
-Allora la mangio, il sonnifero non mi dà problemi.- concluse LJ ingoiando la caramella e strillando di gioia perchè era buonissima .
Qualche tempo dopo Toby, Masky e Hoodie tornarono carichi di sacchetti ed LJ aveva già spazzolato via le caramelle artigianali per dedicarsi ai torroncini. Mentre lui s'ingozzava e Jeff reclamava la sua birra qualcuno suonò al campanello. Toby guardò fuori dallo spioncino ma non vide nessuno, eppure quando si allontanò il campanello suonò di nuovo; anche Masky e Hoodie guardarono fuori, aprirono addirittura la porta ma non c'era nessuno.
Allora Slenderman si avvicinò e, dopo l'ennesimo suono del campanello, si chinò fino allo spioncino ed ebbe solo la fugace visione di un'ombra. Colto da un improvviso quanto spiacevole dubbio spalancò la porta così repentinamente da costringere tutti gli altri ad allontanarsi con un balzo, gettò appena un'occhiata sul figuro che si ritrovò davanti e gli sbattè la porta in faccia.
-Non è possibile...- mormorò tenendo ancora la mano sulla maniglia e appoggiando la testa al muro sopra l'uscio.
-Fangirl?- domandò Toby. Jeff saltò in piedi col coltello pronto, LJ rischiò di strozzarsi con un torroncino ed EJ si guardò intorno alla ricerca di una via di fuga alternativa o un nascondiglio. 
Nel frattempo chiunque fosse dall'altro lato della porta iniziava a suonare un motivetto allegro col campanello.
-No,- rispose Slenderman con voce atona in preda a terribili pensieri su cosa sarebbe successo se avesse davvero permesso a quel tizio di entrare nel suo appartamento -forse anche peggio.-


La nuova fangirl appena arrivata aveva l'aria isterica ed esasperata. 
Entrando, dopo aver farfugliato la parola d'ordine, aveva appena detto di chiamarsi Miriam per poi dirigersi spedita in cucina a prepararsi una tazza di caffè. Secondo Debora sembrava aver piuttosto bisogno di una camomilla o di un calmante.
Miriam era una ragazza dagli scuri occhi a mandorla, delle leggere lentiggini e degli improbabili capelli grigio-bianchi con delle rare ciocche castano chiaro, sembravano decolorati però data l'aria nervosa e le incredibili occhiaie della ragazza nessuno le aveva chiesto nulla in merito. Claire stava per fare qualche sciocca domanda ma Deborah la zittì con una gomitata.
Miriam passeggiava avanti e indietro davanti al fornello con la caffettiera rigirandosi tra le mani una tazzina e borbottando cose senza senso.
-Io ho fatto come diceva lei... ho rimediato... sì, ho rimediato, non ho più motivo di continuare... mi ha detto che adesso posso smetterla... posso smetterla... finalmente libera... sì, libera da quel mostro. Niente più giochi, niente più divertimenti, mai più.- alzò lo sguardo notando come le altre ragazze la osservassero confuse.
-Ho fatto uno sbaglio e mi sono fatta scoprire.- disse lei con una risatina nervosa -Quindi mi sono dovuta assicurare che non lo dicesse a nessuno e ho eseguito gli ordini del capo.- fece un'altra risatina, stavolta con una nota isterica -Ho giocato con lui per tutto questo tempo... tantissimo tempo... troppo tempo. La mia missione è finita, però, non dovrò più stare con lui. Non lo voglio mai più rivedere.- fece un piccolo sorriso come se fosse veramente felice a quella prospettiva -Volevo addirittura uscire dal giro ma...- il suo sguardo si perse nel vuoto.
-Ma...- la incoraggiò Claire.
-Ma il capo me lo ha impedito.- concluse Miriam e con un moto di rabbia lanciò la tazzina contro il muro mandandola in frantumi.
-Voglio ancora andarmene e abbandonare quest'assurdità- continuò -ma il capo non vuole. Alla fine mi ha convinto a restare... anche se lei mi ha minacciata. Mi ha convinto a restare a patto che io non debba più vederlo, no, mai più, non lo vedrò mai più.- 
Mentre Miriam cercava febbrilmente un'altra tazzina dentro uno scaffale della cucina, Karen e Vicky si scambiarono un'occhiata d'intesa e fecero la morra cinese per decidere chi avrebbe posto la domanda; vinse Karen ma Vicky non aveva affatto voglia di parlare così suggerì a Claire cosa dire sussurrandole nell'orecchio.
-Chi stavi pedinando?- chiese allora Claire.
La risata di Miriam fu pura isteria.
-Il gatto.- rispose.


Bene... dai, avete già abbastanza indizi per indovinare chi ci sia dietro quella porta u.u
Se lo avete indovinato capirete anche che il povero Slendy non avrà un attimo di pace (non che fin'ora l'abbia avuto), credo che alla fine della ff manderà tutti a 'fanculo...
LJ scoprirà cosa vuol dire "pedofilo"? Poverino, avrà uno shock XD
Vi annuncio che con il personaggio misterioso abbiamo concluso la serie di persone che prenderà dimora nell'appartamento di Slenderman.
Slendy: Era ora.
Io: Non essere così felice, non sai cosa succederà dopo.
Slendy: Merda!
Jeff: Ma tu non eri quello elegante e io quello volgare?
Io: Tranquillo Jeff, nel prossimo capitolo sarai moooooolto volgare XD
Jeff: *frasi che non posso trascrivere perchè dei minori potrebbero leggerle*
Nel prossimo capitolo vedrete Jeff sclerare come mai prima d'ora, vi do questo piccolo anticipo ;)
Alla prossima!

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Ticci Toby era stato mandato indietro da Slenderman, quando Masky e Hoodie si erano rifiutati di tornare all'appartamento, trasformando una baracca abbandonata in mezzo al bosco in un alloggio di fortuna, l'uomo alto aveva colto l'occasione per rimanere anche lui nel bosco per controllare che nessuno facesse loro del male. Considerando che il bosco era un luogo abbastanza deserto e che da quando aveva adottato questa politica Slender non faceva altro che passeggiare tra gli alberi, invece di badare a Masky e Hoodie, Toby si sentiva preso in giro e offeso da quel complotto; per questo stava sprofondato nella poltrona di Slenderman leggendo un manga e rifiutandosi di intervenire sul casino che stava succedendo in cucina.
Da quando Kagekao era diventato un nuovo abitante dell'appartamento quel posto era diventato il caos e Jeff aveva tirato fuori spergiuri che Toby non aveva mai sentito. Kage, infatti, sembrava divertirsi parecchio nel vedere Jeff incazzato quindi, dopo i primi terribili giorni in cui aveva fatto degli scherzi un po' a tutti, si era concentrato sul killer.
In quel momento Jeff gli stava sproloquiando contro parole di cui Toby non sapeva nemmeno il significato, anche se non potevano significare nulla di buono, e le sue urla erano interrotte solo dalla fastidiosa e divertita risata del demone:
-Hehehehehehehe.-
-Non ridere grandissima testa di cazzo! Porca puttana, se ti prendo ti squarto vivo dopo averti lentamente spellato.-
-Hehehehehehehe.-
-Pezzo di merda, quella maschera sorridente te la ficco su per il culo!-
 Dei rumori di passi e sedie spostate suggerirono a Toby che i due si stessero rincorrendo attorno al tavolo. LJ guardava divertito dalla soglia della cucina masticando un dolcetto al cacao e cocco e sforzandosi di non ridacchiare per non attirare l'attenzione di Jeff.
All'improvviso Kagekao si precipitò fuori dalla cucina abbracciando una bottiglia di vino rosso, l'ultimo alcolico sopravvissuto poichè il demone aveva riempito tutte le altre bottiglie d'acqua per far incavolare Jeff, riuscendo perfettamente nel suo intento. Jeff tentò di afferrarlo ma Kage sparì e gli ricomparve alle spalle, iniziando a sparire e riapparire per non farsi prendere.
-Hehehehehehehe.-
La parte nera della sua maschera esibiva un sorriso allegro e un occhio felice, almeno finchè Jeff riuscì a prevedere dove sarebbe apparso il demone e gli saltò addosso per strappargli di mano la bottiglia. La bottiglia però si fracassò a terra versando il vino sul pavimento e schizzando il divano.
A quel punto il sorriso e l'occhio felice sparirono e sulla parte bianca della maschera comparvero un occhio arrabbiato e una brutta smorfia.
-Anata ga baka!*- gridò e gli si avventò contro. I due cominciarono ad azzuffarsi tra i cocci della bottiglia, smisero solo quando EJ cominciò a tirare su di loro la sostanza nera che gli colava dagli occhi.
-Smettila, smettila!- protestò Jeff riparandosi dietro al divano, EJ smise per non sporcare ulteriormenti il divano e perchè sarebbe toccato a lui pulire tutto.
-Oddio, che schifo.- disse il killer mentre si toglieva gli schizzi di quella roba dalla faccia e dalla felpa.
-EJ, ti auto a pulire!- esclamò Toby temendo che Slenderman potesse arrivare e trovare il suo salotto in quelle condizioni. I due cominciarono a darsi da fare, anche LJ li aiutò un po' continuando a sgranocchiare i suoi dolcetti. Kagekao si era chiuso nella stanza di Masky e Hoodie per evitare la sostanza di EJ ma quando Toby andò a controllare non c'era traccia del demone, Jeff si era fiondato a fare una doccia dopo aver rivolto un'occhiata schifata a EJ.
Parecchi minuti dopo Jeff riemerse dal bagno coi capelli ancora umidi e una boccetta di collirio tra le mani.
-Da quando usi il collirio?- domandò Toby incuriosito.
-Non ho le palpebre, mi si seccano gli occhi, idiota.-
-Io non ho questi problemi.- annunciò EJ con una scrollata di spalle, LJ e Toby ridacchiarono.
Borbottando qualcosa Jeff si sedette sul divano per mettersi le goccie negli occhi. Mentre EJ e Toby spostavano il sacco a pelo di Jeff, anche questo schizzato di vino, si sentì un grido:
-Cazzo! Cazzo, cazzo, CAZZO!- Jeff era saltato all'improvviso in piedi con un occhio arrossato e lacrimante.
-Hehehehehehehe.-
-FIGLIO DI PUTTANA, IO TI AMMAZZO!-
Jeff saltellava avvicinando la mano all'occhio per poi allontanarla come se non sapesse bene cosa fare.
-Fammi indovinare, dentro la boccetta non c'era il collirio.- disse Toby.
-Complimenti, pezzo di demente, che perspicacia. LJ, CHE CAZZO HAI DA RIDERE?-
LJ, che ridacchiava sommessamente, scoppiò in una vera risata.
-Jeff, sei proprio sfigato.- disse poi riprendendo fiato.
-VAFFANCULO, MI BRUCIA L'OCCHIO, CAZZO.-
-Hehehehehehehe.-
-Strofinalo o bagnalo.- gli suggerì Toby.
-Non le palpebre!-
-Beh, è colpa tua.- lo ribeccò EJ.
-Eh, già.- convenne LJ continuando a ridacchiare.
-ANDATE TUTTI A 'FANCULO.- Jeff corse in bagno per provare a bagnarsi l'occhio.
-Merda, mi brucia ancora.- l'occhio di Jeff piangeva e stonava con la faccia arrabbiata del ragazzo.
-Hehehehehehehe.-
-DOVE SEI, BRUTTO STRONZO?-
Kagekao apparve seduto sul davanzale della finestra e Jeff non tentò di buttarlo giù solamente perchè le forze unite di Ticci Toby, Eyeless Jack e Laughing Jack lo tennero fermo.
-Omoshiroi datta yo!**- esclamò il demone battendo le mani contento.
-Cosa cazzo c'era là dentro?- ringhiò Jeff, afferando la boccetta del collirio e svitando il tappo. Odorò il contenuto.
-Menta.- decretò.
-Credo possa essere colluttorio.- disse Toby dopo aver a sua volta odorato il liquido.
-Hai***, hehehehehehehe.- confermò Kage, da quando era riapparso la sua maschera presentava nuovamente il sorriso e l'occhio felice. Quella doveva probabilmente essere stata una vendetta per la fine che aveva fatto la bottiglia di vino rosso a causa di Jeff.
-Me la paghera, me la pagherai molto cara. Parola di Jeff the killer.- lo minacciò Jeff prima di uscire fuori di casa portandosi dietro una sciarpa per coprirsi il volto solcato dalle cicatrici.

Jeff s'incamminò per le vie del quartiere e stese un paio d'ore a gironzolare senza metà aspettando che il bruciore all'occhio sparisse.
Quando il sole cominciò a calare nel tardo pomeriggio e le ombre si allungarono sull'asfalto liberò il viso dalla sciarpa, impugnò il suo coltello e andò in cerca di una vittima.
Non si accorse però delle figure che lo seguivano da lontano, avvicinadosi sempre di più strisciando nelle ombre dei palazzi circostanti.

*: Tu sei stupido!
**: È stato divertente!
***: Sì.


Se non avete letto la creepypasta di Kagekao FATELO ADESSO e amatelo quanto me ^^
La vera risata di Kage sarebbe "kekekekekekeke" ma siccome non sembra affatto una risata per noi italiani, l'ho tradotta "hehehehehehehe" come nella creepypasta in italiano su DeviantArt.
Allora, so che il capito è un po' corto ma non avevo intenzione di finirlo così, in realtà volevo anche aggiungere cosa sarebbe successo dopo però, se avete già capito di che si tratta, converrete con me che i prossimi avvenimenti meritano un capitolo solo per loro.
Jeff: TU, BRUTTA PUTTANA, TI UCCIDO STANOTTE.
Io: ...
Jeff: NON TE LA CAVERAI FACILMENTE, PRIMA AMMAZZO TE E POI QUEL BIPOLARE DI KAGEKAO.
Io: ...
Slendy: Jeff, preoccupati... Questo suo silenzio è inquietante...
Jeff: ME NE FOTTO, DEVE ANDARSENE A 'FANCULO.
Io: Jeff, mi sento offesa :)
Jeff: ...
Slendy: Te l'avevo detto.
Io: Lo sai cosa succede nel prossimo capitolo, vero Jeff? :)
Jeff: No, ti prego c.c
Io: Dovevi pensarci due volte prima di insultarmi :)
Jeff: No, no, scusa. TI CHIEDO SCUSA.
Io: Troppo tardi :)
Slendy: Ok, adesso puoi smetterla con quel sorriso inquietante.
Io: Come vuoi... MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH.
Jeff: Sono nella merda T^T

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Ticci Toby quasi correva attraverso il bosco ma era incredibilmente silenzioso, Laghing Jack, che lo seguiva fluttuando, faceva molto più rumore sbattendo contro i rami degli alberi che gli intralciavano la strada. 
I due trovarono Masky e Hoodie seduti davanti l'entrata della baracca intenti a giocare a carte, Slenderman era in piedi assistendo al gioco ma gli bastò gettare un'occhiata all'espressione di LJ alle spalle di Toby per capire che c'erano delle brutte notizie in arrivo. 
Ciò che gli fu comunicato confermò i suoi dubbi e cercando di mantenere il sangue freddo si teletrasportò nel suo appartamento insieme a tutti gli altri.

Jeff svoltò in un vicolo nel quale trovò una barbona; squadrò per un attimo la ragazza alta coi capelli ricci e corti che rovistava in un cassonetto senza essersi accorta della sua presenza e decise che avrebbe potuto cominciare con lei. Mentre si avvicinava di soppiatto, mancavano solo un paio di metri per raggiungerla, sentì un rumore a mala pena percettibile che lo fece rabbrividire.
Un passo.
Un singolo leggero passo alle sue spalle, difficilmente udibile se non si era abituati a stare in allerta. 
Fu così che Jeff the killer capì di essere in trappola.
Scartò immediatamente di lato, lontano dalla barbona che con la stessa velocità aveva tirato fuori un taser dal suo vecchio zaino sudicio. Quando si voltò si trovò davanti tre fangirl armate di taser, di cui una vestita di stracci in perfetto stile da barbona che lo guardava divertita.
Le altre due erano basse, una aveva una lunga treccia corvina e corrispondeva alla descrizione della tizia che aveva aggredito e fulminato LJ, l'altra era una mocciosetta scheletrica e con fin troppo mascara.
Jeff le fissò un po' spiazzato e molto irritato, sibilando un'imprecazione e interponendo il coltello nello spazio tra lui e loro.
Scattorono insieme verso di lui, che arretrò per evitare i tre taser che tentavano di raggiungerlo. Alzò il braccio con l'intenzione colpire la ragazzina col mascara che lo guardava come se volesse saltargli addosso e fargli qualcosa di poco casto quando sentì altri frettolosi passi alle sue spalle.
Stavolta non fece in tempo a girarsi, due paia di mani lo bloccarono per il tempo necessario che servì loro a prendergli il coltello, poi Jeff riuscì a liberarsi a forza di gomitate e andò a sbattere contro il cassonetto nella fretta di sfuggire ai taser che si erano fatti pericolosamente vicini.
Con le spalle contro il cassonetto sibilò un'altra imprecazione tra i denti guardando malevolo le due nuove fangirl che si erano unite al gruppo, una cicciona bionda e una ragazza asiatica coi cappelli... grigi? e le occhiaie che impungnava il suo coltello. Entrambe erano armate di taser come la altre tre.
Era disarmato e circondato da cinque fangirl armate quindi, a meno che il gettarsi dentro al cassonetto non fosse una qualche via di salvezza, si vide spacciato.
-Fottetevi, tutte quante.- sbottò irato.
-Dovresti preoccuparti di chi vorrebbe fottersi te.- gli rispose la ragazza alta vestita di stracci ridacchiando divertita nel vedere l'espressione livida del killer e beccandosi un'occhiataccia dalla tizia magra col mascara.
Per Jeff fu abbastanza, si avventò su quella nel momento stesso in cui distolse lo sguardo da lui, spedendola a terra. Sfruttò la sorpresa delle altre per scattare in direzione della tipa asiatica, strappandole senza difficoltà il coltello dalle mani prima ancora che lei riuscisse a reagire.
Qualcuno si avvicinò alle sue spalle e lui allungò il braccio all'indietro, sentendo il coltello affondare nella carne con soddisfazione. Aveva dato una profonda coltellata nella pancia della fangirl cicciona e ruotò il coltello mentre lo usciva, facendola urlare per il dolore; uno spesso rivolo di sangue le scivolava tra le mani mentre se le premeva sulla ferita. Jeff tentò di fuggire ma la ragazza con la treccia gli si piazzò davanti cercando di colpirlo col taser, essedo impegnato a schivare i colpi il killer non riuscì a impedire che la ragazzina col mascara e quella asiatica gli bloccassero il braccio destro sfilandogli ancora una volta il coltello dalle dita; l'asiatica si beccò un pugno in faccia e Jeff un calciò nello stomaco dalla tizia con la treccia.
Mentre si piegava in due dal dolore e senza fiato quelle riuscirono a buttarlo a terra e a bloccarlo, mantendo la presa con difficoltà poichè lui si dimenava parecchio.
-Eh eh, non sei mai stato uno dei miei preferiti.- gli disse la barbona con un ghigno divertito, si abbassò e gli punto contrò il taser.
-Vaffancul...- una scossa dolorosa lo fece svenire.

Slenderman apparve nel salotto assieme a LJ, l'unico a non sentire gli effetti collaterali del teletrasporto, Toby, Masky e Hoodie. Toby barcollò fino al divano, dove si lasciò cadere con l'aria di chi avrebbe vomitato da un momento all'altro, Masky cadde a terra scosso dalla tosse e Hoodie si appoggiò al muro tossendo lievemente e in preda alla nausea.
-Umani.- sbuffò LJ.
-EJ, sei proprio sicuro che non possa essersene andato di sua spontanea volontà?- domando Slenderman
-È uscito ieri pomeriggio, sono passati due notti e un giorno e non si è ancora fatto vivo. Se fosse andato via definitivamente credo che lo avrebbe detto.- rispose EJ con una scrollata di spalle.
-Con Jeff non si può mai sapere... Magari ha deciso che non avrebbe sopportato oltre Kagekao.- disse l'uomo alto, più per convincere se stesso che per una effettiva speranza in quell'ipotesi, data la situazione.
-Hehehehehehehe.- rise Kage elegantemente seduto nella poltrona di Slender a sorseggiare del vino rosso da un bicchiere di cristallo.
-Lo avete chiamato? Gli avete mandato dei messaggi?-
-Sia io che Toby; ha visualizzato ma non ha risposto, conoscendo Jeff ci avrebbe risposto, quantomeno per dirci di smetterla di rompergli le palle.- EJ riprese a sfogliare la rivista che stava leggendo mentre Toby annuiva per confermare le sue parole.
-Hai ragione.- sospirò Slender rassegnato.
-Non sembra che tu sia preoccupato per lui.- osservò Hoodie rivolto a EJ.
-Perchè dovrei? Adesso qui è un posto tranquillo.- rispose quello.
-Hontou?* Hehehehehehehe.-
-Non credo che durerà ancora per molto.- lo avvisò Masky rivolgendo a Kage uno sguardo sospettoso. EJ guardò Kagekao a sua volta con aria preoccupata.
-Slendy, forse dovresti inviare tu un messaggio a Jeff.- propose Toby.
-Ottima idea.- Slenderman prese il suo tablet.

Slender: Jeff, si può sapere dove diavolo sei finito?
Jeff: Più vicino di quanto tu possa pensare.
Slender: Cosa significa?
Jeff: Lo capirai quando sarà il tuo turno.
Slender: Non sei Jeff, vero?
Jeff: No, affatto.
Slender: Chi sei?
Jeff: Il capo delle fangirl.
Slender: Che ne hai fatto di Jeff?
Jeff: Tranquillo, Slendy, lui sta benone. Adesso è qualcun altro che dovrebbe preoccuparsi...
Slender: Cosa? Ti riferisci a me?
Jeff: Arriverà anche il tuo turno, puoi starne certo.
Slender: A CHI TI RIFERIVI?

Come risposta gli arrivò un'inquietante serie di cuoricini.
L'uomo alto mostrò agli altri lo scambio di messaggi ed LJ andò a fiondarsi su un pacco di caramelle mou per placare la paura.
-Ci serve aiuto.- decretò Slenderman fissando ancora il tablet.
-Che tipo di aiuto?- chiese EJ.
-Credo che potremmo chiedere a Ben di darci una mano.-

*: Davvero?



Bene, bene, che la tortura del povero Jeff abbia inizio e.e
Con l'inizio della scuola ci vorrà un po' più di tempo per pubblicare i capitoli quindi dovrete pazientare v.v
Scusate se anche questo è un capitolo leggermente più corto del solito ma... Come dite? Vi sembra strano che un serial killer si faccia catturare da cinque ragazzine armate di taser? Devo forse ricordarvi che noi fangirl siamo disposte a tutto per i nostri scopi? Nessuno può batterci! *^*
Capo delle fangirl: Mi piace il tuo pensiero, vuoi unirti alla nostra causa?
Io: Beh... Ti ho inventato io perciò... Sono già parte della tua causa (?)
Capo: Mah, se lo dici tu...
Io: Non possiamo parlare troppo o rischio di spoilerare qualcosa su di te.
Capo: Ok, ma ho bisogno di nuovi rifornimenti di taser, vedi di aggiungerli nel prossimo capitolo.
Io: Va bene o.0
Fatemi sapere con una recensione le vostre impressioni e cosa pensate che succederà a Jeff XD


 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 Ben Drowned comparve nello schermo del tablet di Slenderman pochi secondi dopo che questo ebbe mandato il solito messaggio in codice su Cleverbot.
-Ehi, Slendy, come va?- esordì.
-Ciao Ben.- rispose Slender stancamente. Il resto delle creepy era seduto attorno al tavolo e si divideva fette del tortino al pistacchio presente nel cesto di Jeff, LJ aveva assaggiato la prima per assicurarsi che nemmeno quello fosse avvelenato o contenesse droghe soporifere.
-Mi sembri un po' giù.- osservò Ben preoccupato, come risposta Slenderman voltò il tablet in modo che l'elfo potesse vedere anche gli altri.
Dopo un cupo coro di "Ciao Ben", l'uomo alto riportò l'attenzione di Ben su di sè.
-Ben, se ti ho chiamato c'è un motivo. Abbiamo bisogno del tuo aiuto, ci devi fare un grande favore.-
-Altri problemi col wi-fi?-
-No, problemi con le fangirl.-
Ben fece per uscire dallo schermo ma Slender usò i suoi poteri per creare un'interferenza sulle immagini del tablet e quello fece un salto indietro.
-Così non è valido!- protestò.
-Aspetta almeno di sentire tutta la storia.- disse Slenderman picchiettando sulla testa di Ben con un dito.
-Ok,- sbuffò lui -però piantala con quel dito.- fece un gesto col braccio come per scacciare via una mosca molesta in direzione del dito picchiettante e borbottò qualcosa riguardo ai fastidi del touch screen.
-Bene,- iniziò Slenderman, soddisfatto di averlo convinto a restare -le fangirl hanno preso uno di noi e tu dovresti cercare di scoprire che fine ha fatto, così possiamo mettere su un piano per salvarlo.-
-Chi hanno preso?- domandò Ben sospettoso.
-Jeff.-
-...-
-Ben?-
-Col cazzo.-
-Come, scusa?-
-Col cazzo che vi aiuto a salvare Jeff dalle fangirl. Non voglio rischiare per quell'idiota.-
-Andiamo, Ben, le fangirl non possono nemmeno catturarti, non hai un corpo fisico.-
-Questo non vuol dire che non mi dia fastidio quando baciano o leccano lo schermo del computer ogni volta che compaio.- sentenziò Ben. 
-Sul serio?- chiese Toby ridacchiando.
-Slendy, gira il tablet verso Toby, per favore.- Slenderman fece come aveva detto Ben e lui fece un gesto volgare a Toby, che sembrò ancora più divertito.
-Ben, devi solo scoprire dove si trova.- Slenderman non poteva credere di star quasi supplicando quell'elfo per salvare Jeff.
-Non se ne parla. L'ultima volta che ho parlato con quel cretino ha scagliato il suo cellulare sul cadavere in fiamme di una sua vittima perchè non voleva ascoltarmi.- replicò Ben, ancora offeso da quel gesto.
-Ho paura che Jeff, se abbastanza arrabbiato, potrebbe rivelare qualcosa che possa portare le fangirl da noi.- in realtà Slender aveva la bruttissima sensazione che le fangirl sapessero già dove si trovassero ma non poteva permettersi che gli altri cedessero al panico o che loro si allarmassero e accelerassero i loro piani.
Dopo averci pensato su per qualche momento Ben chiese, piuttosto di malavoglia:
-Mi assicuri che non ci sono rischi? Me lo assicuri al cento per cento?-
L'uomo alto diede un calcio sotto il tavolo a LJ che sembrava già pronto a raccontare la storiella del taser che gli aveva dato la scossa e quello si riempì la bocca di tortino al pistacchio per restare muto.
-Te lo assicuro. Non possono farti nulla.- mentì Slendermen che non ne era sicuro per niente.
-Se è una bugia, giuro che ovunque tu andrai non avrai mai più una connessione ad Internet degna di questo nome.- minacciò Ben e uscì con aria seccata dallo schermo.

Jeff si svegliò una volta sola durante il viaggio ma rimase cosciente quel tanto che gli bastò per capire di essere legato, dentro un camion in movimento e con una fangirl che gli accarezzava i capelli prima che una nuova scarica elettrica lo rimettesse a dormire.
La fangirl che si era finta una barbona lo risvegliò con un forte schiaffo.
-Non fargli male!- esclamò la tipa magra con gli occhi pieni di mascara.
-Non mi ha fatto male.- ringhiò Jeff cercando di rimanere calmo per evitare un'ennesima scossa.
-Sai che sei orribile da incosciente? Senza palpebre e con gli occhi rovesciati... Bleah!- gli disse la barbona sorridendo. Jeff sperò con tutto il cuore che l'occhiataccia che le rivolse sarebbe bastata ad ucciderla ma non fu così.
-Portiamolo fuori.- disse la fangirl con la treccia nera e per la prima volta Jeff si rese conto di essere in un camion pieno di taser ancora incatolati. Mentre lo facevano scendere con un taser puntato alla schiena si presentarono come se niente fosse.
-Io sono Deborah.- disse la ragazza-mascara che gli stava sempre troppo vicino -Ti ricordi l'aggressione in quel vicolo sotto il ponte, quando ti abbiamo quasi preso?- 
Jeff si lasciò sfuggire un grugnito di frustrazione ma riuscì a inghiottirsi gli improperi perchè si era reso conto di quanto disperata fosse la sua situazione e non voleva peggiorare le cose, soprattutto non voleva nemmeno pensare a cosa Deborah gli avesse fatto o gli avrebbe potuto fare da incosciente.
Deborah prese il suo grugnito come un sì e le si illuminarono gli occhi:
-C'ero anch'io e tu mi hai accoltellato. É stato bellissimo.-
-Beh, Karen ha fatto di meglio, vero?- disse la finta barbona rivolgendosi alla fangirl con la treccia.
-Ho affrontato Laughing Jack.- affermò quella gonfiandosi il petto d'orgoglio -Comunque sì, mi chiamo Karen e stenderti con quel calcio è stato un piacere.- concluse rivolgendosi al killer.
-E io, amico, sono Vicky.- la finta barbona gli diede un pugno amichevole sulla spalla con la mano libera, con l'altra gli puntava il taser a due centimetri dalla felpa e sembrava parecchio contenta di farlo.
-Benvenuto al quartier generale delle fangirl!- gli annunciò entusiasta Deborah, indicandogli quella che sembrava una fattoria persa tra le campagne, intorno non c'erano altro che campi e in lontananza si intravedeva il profilo verde di un bosco.
-Porca puttana.- sibilò Jeff, non lo avrebbero mai trovato in quel posto, la strada da cui erano arrivati probabilmente non compariva nemmeno sui GPS.
-Già, non verranno mai a cercarti qui.- disse soavemente Vicky.
-Tu sarai la prima a morire.-
-Hai superato lo shock?-
-Vaffanculo, andate tutte maledettamente a 'fanculo.- urlò furente, peggio di così non poteva andare.
-Tranquillo, tra poco avrai compagnia.- lo rassicurò Karen picchiettando sulla scatola che teneva sotto braccio, la scatola di LJ.
-Merda.- ciò significava che avevano  trovato il modo di mettre KO i non umani.
-Ma nel frattempo,- Vicky si esibì in un sorrisetto malevolo -mentre aspetti che LJ arrivi potrai godere di tutte le attenzioni delle fangirl del quartier generale.-
Jeff credette di sentirsi male e, se avesse potuto, sarebbe impallidito. Rimase in silenzio, immerso nel panico per tutto il tragitto fino alla fattoria, mentre delle figure col viso coperto da un passamontagna, apparentemente comparse dal nulla, scaricavano il rifornimento di taser in un capannone lì vicino che fungeva da deposito.





Dopo mesi torna Creepy Fangirls Attack! che potremmo anche chiamare CFA, WOOHOO! *le lanciano pomodori*
Chiedo scusa per i non so quanti mesi di pausa, pausa tra l'altro ingiustificata poichè non so neanch'io perchè ho smesso di scrivere questa ff.
Pigrizia: Colpa mia, scusa.
Io: Vai via è.é
Ad ogni modo prometto che d'ora in poi mi impegnerò per pubblicare almeno un capitolo a settimana, il sabato o la domenica, perchè ho ritrovato l'ispirazione *coro angelico*
Vi regalo questo capitoletto per festeggiare la fine di uno stressante quadrimestre scolastico e vi anticipo che il prossimo capitolo sarà probabilmente incentrato su Jeff e la sua, ehm, nuova vita tra le fangirl e nuove fangirl, tra cui anche il misterioso capo (forse v.v), faranno la loro comparsa.
Fatemi sapere con una recensione che ci siete ancora, vi prego T^T
P.S. L'idea di contattare Ben tramite Cleverbot mi è stata data da una recensitrice del capitolo precedente.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Durante il tragitto verso la fattoria Jeff cercò di essere razionale e trovare un modo per fuggire ma non gli veniva niente in mente.
Vicky gli stava alle spalle e lo pungolava col taser ogni volta che rallentava il passo, Deborah lo teneva a braccetto e blaterava di quanto lo adorava e altre cose inquietanti come questa e Karen guidava il gruppo abbracciando la scatola di LJ.
Jeff sentiva che tra poco tutta quella rabbia mista a paura repressa che stava provando sarebbe scoppiata in qualche atto violento, purtroppo aveva i polsi legati così stretti che gli facevanno male anche senza che provasse a liberarsi.
Arrivati alla recinzione di legno che attorniava la fattoria videro lì seduto un ragazzo smilzo, dai capelli color sabbia e le lentiggini che saltò in piedi e si parò davanti a Jeff invadendo il suo spazio personale, già abbondantemente violato da Deborah.
-Non ci credo! Ci siete riuscite! Come avete fatt...?- Jeff gli piantò una ginocchiata in mezzo alle gambe e quello si afflosciò a terra con un gemito.
Le tre fangirl alzarono gli occhi al cielo.
-La prossima volta sarà un coltello.- gli disse Jeff con un ghigno, perlomeno adesso si sentiva un pochino meglio.
-Devi stare più attento, Andy.- disse Karen aiutandolo a rialzarsi.
-Hai ragione, dovevo aspettarmelo.- rispose quello con aria imbarazzata, rivolgendo un'occhiata offesa al killer, che notò con soddisfazione che l'idiota aveva le lacrime agli occhi.
-É arrivato da poco.- spiegò Deborah, guardando Jeff con aria melensa.
-Però è un fanboy, una specie rara.- aggiunse Vicky con rispetto.
-Già,- disse Andy allegro, apparentemente ripresosi ma stando a debita distanza dal killer -Il mio nome completo è Andrew.-
-Ma non mi dire.- gli rispose sarcastico Jeff, pensando che se in quel posto erano tutti così stupidi magari sarebbe riuscito a scappare.
La porta dell'edificio principale si aprì e ne uscì fuori una ragazza con una coda di cavallo bionda e degli occhiali neri che le davano l'aspetto di una dottoressa.
-Perchè ci state mettendo tanto?- chiese.
-Arriviamo! Sylvie, ci sono tutte?- esclamò Vicky. Jeff si voltò a guardarla e la vide sistemarsi gli occhiali sul naso come se volesse essere sicura di veder bene la scena, un brivido di paura gli salì lungo la schiena.
-Sì, sbrigatevi.- le esortò Sylvie rientrando nell'edificio.
Karen diede la scatola di LJ a Andy, che la prese come se potesse scoppiargli in mano e se la rigirò curioso tra le dita, poi lei e Deborah portarono quasi di peso un Jeff riluttante dentro l'edificio principale.
Jeff ebbe pochi secondi per osservare la grande sala piena di scrivanie e computer all'avanguardia, ebbe appena il tempo di chiedersi come diavolo facessero ad avere il wi-fi in quel posto quando fu sommerso.
Il suo campo visivo si riempì di volti femminili urlanti e insieme ad essi vennero pure le mani, non poteva vederle ma le sentiva, soprattutto in posti in cui non avrebbero dovuto esserci.
Karen lo abbracciava per tenerlo fermo, in una sorta di placcaggio, mentre Deborah non gli teneva più il braccio e Jeff sospettava che almeno una delle mani in posti scomodi fosse sua.
-Lasciatemi, stronze.- cercò di scalciare via alcune fangirl ma gli presero una gamba e lo spedirono a terra, a quel punto Karen gli lasciò il busto per tenergli ferme le gambe e permettere alle fangirl di aggredirlo senza rischi.
Jeff si sentiva soffocato e stava avendo seri problemi a respirare mentre tutti quei corpi lo seppellivano come una palla da rugby. Fu salvato da una voce che sovrastò le altre:
-Spazio! Spazio! E levatevi, per la miseria. Fatemi passare, galline!-
Le fangirl si calmarono e si spostarono con dei borbottii contrariati. 
Jeff riuscì a mettersi seduto e respirare normalmente, sicuro che quello che era appena successo lo avrebbe segnato per sempre. Se quella non era un'esperienza traumatica lui non era un assassino.
-Accidenti, quanto sei brutto.- disse la voce. 
Jeff rivolse uno sguardo seccato alla fangirl che aveva parlato, ancora troppo sotto shock per rispondere col giusto insulto. La tizia era strana e avrebbe potuto essere il capo di una gang di motocicliste se fosse stata più alta. Aveva i capelli lunghi, tinti di rosso sangue e rasati sulla parte sinistra della testa, gli occhi erano coperti da degli occhiali da sole a specchio, blu e rotondi che ricordavano quelli arancioni di Ticci Toby e in faccia aveva stampato il ghigno di malevolo piacere che usano i delinquenti dei bassi fondi prima di picchiarti a sangue.
Indossava delle converse nere, dei pantaloncini sportivi neri e una giacchetta di jeans usurata e senza maniche sopra una maglietta bianca, anch'essa senza maniche, su cui spiccava in nero il simbolo di Slenderman. Aveva le mani fasciate in perfetto stile combattente e Jeff aveva la sensazione che quella tipa lo volesse picchiare.
-Sono Naomi e se il capo mi darà la sua approvazione potremo fare a pugni.- disse accovacciandosi davanti a Jeff.
-Che cazzo di problema avresti tu con me?- le domandò Jeff fissandola torvo.
-Nessuno, voglio solo vedere se riesci a tenermi testa.-
-Non dire cazzate, semmai sei tu che devi preoccuparti di tenere testa a me.-
Il ghigno della fangirl si allargò e prima che Jeff potesse reagire gli scagliò un pugno incredibilmente forte per una ragazza di un metro e sessanta che gli fece sbattere la testa a terra. Una doppia botta.
-Puttana, ti ammazzo!- le ringhiò contro.
-Ah, non vedo l'ora che ci provi.- rispose le rialzandosi e guardandolo dall'alto in basso -Il capo non vuole farmi partecipare alle missioni in cui serve la violenza. Karen è fortunata, io ho sempre voluto stenderti. Se tutto va bene però dovrei essere nel gruppo che prenderà Laughing Jack.- sembrò contentissima della cosa -Magari arriverò anche a scontrarmi con Slenderman...- battè le mani per porre fine al proprio flusso di pensieri e, sempre col ghigno stampato in faccia, lo tirò su a forza.
Jeff scorse Vicky che lo guardava divertita da un angolo, vicino a Sylvie che, seduta dietro un computer, non sembrava per niente interessata a ciò che stava accadendo.
-Portatelo nella sua nuova stanza.- ordinò Naomi a Deborah a Karen che ripresero a braccetto Jeff e lo condussero verso una porta. Allora Jeff notò l'enorme quadro di Nina the killer sopra di essa.
-Ma che cazz...?-
-La prima fangirl dei creepy.- spiegò solennemente Karen e Jeff le rivolse uno sguardo basito.
Deborah e Karen, guidate da Naomi, lo spinsero lungo un corridoio fino a una porta anonima, dietro la quale Jeff vide con orrore che non c'era nulla se non delle catene attaccate al muro di fronte a lui. Aveva la spiacevole sensazione che fossero destinate ai suoi polsi e alle sue caviglie, infatti così fu.
Si ritrovò incatenato, le catene abbastanza lunghe da permettergli di sdraiarsi per dormire.
-Stavo quasi per dimenticarmi di una cosa.- disse Naomi e, con un ghigno che fece seriamente preoccupare Jeff, uscì lasciandolo solo con le altre due che lo fissavano felici.
-Come va?- Vicky fece capolino dalla porta e rivolse a Jeff un'occhiata divertita.
-Vaffanculo, stronza. Goditi la vita che ti rimane.- Jeff si appoggiò al muro, arrabbiato, rassegnato e imbronciato, non c'era nulla potesse fare per liberarsi.
-Miriam ha lasciato Claire in ospedale, gli scacciamosche si prenderanno cura di lei, e noi dobbiamo andare a prenderla.- annunciò Vicky, Deborah e Karen rivolsero un orrido sguardo triste a Jeff, come se avrebbero preferito restare, e lo lasciarono solo.
Pochi minuti dopo Naomi spalancò la porta facendolo sobbalzare e gli si avvicinò mostrandogli vittoriosa un secchio di plastica verde prato.
-Fattelo bastare, spero che tu sopporti l'odore.-
Il ghigno di Naomi si allargò lentamente mentre in Jeff si faceva largo la consapevolezza, gli lanciò il secchio e lui lo prese al volo.
-Il capo verrà a farti visita quando si sarà liberata dei suoi impegni.- Naomi se ne andò e Jeff sentì l'impulso di lanciare quell'affare contro il muro per sfogarsi ma rinunciò perchè altrimenti si sarebbe ritrovato letteralmente nella merda.




Due nuove fangirl introdotte in questo nuovo capitolo e un raro esemplare di fanboy :3
Spero vi sia piaciuto, Jeff mi ha fatto quasi pena, QUASI... *ghigna insieme a Naomi*
Riguardo a Naomi volevo fare una precisazione, cioè che è fisicamente ispirata a una mia compagna di scuola che si chiama Noemi (la mia fantasia è meragliosa, lo so XD) ma il ghigno e il carattere sono stati inventati dalla sottoscritta v.v
Mi dispiace per non aver introdotto il capo delle fangirl, volevo ma non mi è sembrato il caso, pazienza...
Nel prossimo ci sarà di sicuro, promesso!
Ho riletto i capitoli precedenti e ho trovato alcune cose che non mi piacciono quindi ho intenzione di aggiustarli un po' (quando avrò tempo, dunque potrebbero passare mesi), rimarranno gli stessi ma cambierò qualche espressione e sostituirò qualche parola, cose così...
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e se avete intuito l'implicito uso del secchio verde dalla battuta finale, mi è venuta spontanea e vi chiedo scusa XD


 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Un raschiare alla porta informò i creepy che The Rake era finalmente arrivato. Era notte fonda e Masky, Hoodie e Ticci Toby dormivano nelle proprie stanze, solo Slenderman, Laughing Jack ed Eyeless Jack aspettavano il mostro dei sussurri nella penombra del salotto.
Slender aprì la porta e Rake iniziò subito a parlare con la sua voce roca:
-Ci ho provato ma nessuno mi ha ascoltato.- annunciò e l'uomo alto si sentì sprofondare. LJ si fiondò in cucina a recuperare la scatola di cioccolatini a forma di cuore del cesto di Jeff, aveva bisogno di zuccheri per affrontare il resto del discorso.
-Proprio nessuno?- domandò EJ sconsolato.
-Jane stava per accettare prima che le dicessi che dobbiamo salvare Jeff.- disse Rake arrampicandosi sul divano vicino a EJ mentre LJ tornava con la scatola di cioccolatini e si accomodava sul tappeto. Slenderman si accasciò sulla sua poltrona e si prese la testa tra le mani.
-Sei sicuro di aver chiesto a tutti?-
-Mi hai incaricato di convincere più creepy possibili ad aiutarvi a combattere le fangirl e così ho fatto. Ho chiesto a tutti, anche ai meno conosciuti come Lonely* ma non volevano correre il rischio o, nel caso di Lonely e Sadie, erano troppo depressi per farlo.-
Dopo una pausa durante la quale si guardò intorno come per assicurarsi che nessuno li stesse spiando aggiunse:
-Però ho delle informazioni interessanti.-
Slenderman si rianimò e gli domandò di cosa si trattasse.
-Di Offenderman, per cominciare.- esordì Rake e Slender sospirò rassegnato -Mi ha letteralmente sbattuto fuori dalla sua magione quando gli ho detto che volevamo combattere le fangirl, dicendo che a casa sua saranno sempre le benvenute e che con loro si diverte tantissimo.-
-In che senso si diverte con loro?- chiese LJ.
Ci fu un silenzio imbarazzante.
-Te lo spiegheremo quando sarai più grande.- disse divertito EJ e  Slenderman placò le proteste di LJ dandogli un colpo in testa con un tentacolo.
-Che altro?- l'uomo alto tornò a rivolgersi a The Rake.
-Ho pensato che gli altri tuoi fratelli sarebbero potuti tornare utili in uno scontro ma non sono riuscito a contattare Splendorman, sembra sparito, e Trenderman... beh, sono fuggito via quando ha cercato di infilarmi dentro un maglione e non ho avuto tempo di parlargli.-
-Non avrebbe comunque accettato di aiutarci. Hai detto che Splendy non si trova?-
-Già.-
-Quell'idiota si sarà fatto abbindolare dalle fangirl.- Slenderman sprofondò il viso in una mano.
-E c'è un'ultima cosa, una domanda che mi sono fatto.- disse Rake.
-Kagekao?- chiese EJ.
-Esatto, te lo sei domandato anche tu?-
-Sì, da quando Jeff è scomparso mi è venuto questo dubbio.-
-Di cosa state parlando?- chiese Slenderman impaziente.
Rake fece segno di parlare a EJ.
-Perchè Kagekao è venuto qui? Lui non è stato contattato dalle fangirl o, almeno, non l'ha mai detto.-
Slender avrebbe voluto picchiarsi per non essersi posto quell'interrogativo. LJ iniziò a ingurgitare i cioccalatini più velocemente preso dall'ansia.
-Hehehehehehehe.- Kagekao apparve sulla soglia della cucina con in mano l'ultima vivanda del cesto di Jeff, una bottiglia scura di liquore pregiato. La stappò con un artiglio.
-Kage, perchè sei venuto qui?- domandò Slenderman teso.
-Ano kanojo ga omoshiroii datta yo, sorekara boku ha koko ni kita**.-
-È stata quella ragazza a dirti di venire qui?-
-Hai***, hehehehehehehe.- detto questo buttò giù mezza bottiglia di liquore in un sorso.
-Oddio.- commentò EJ -Era una trappola. Sapevano che qualcuno non lo avrebbe retto e si sarebbe esposto per evitarlo come è successo a Jeff, era uscito dopo uno scherzo di Kage il giorno in cui lo hanno preso.- 
-Sono furbe, il loro capo è furbo e noi non abbiamo alleati.- borbottò cupo Slenderman.
-So che è una magra consolazione ma io vi aiuterò.- disse Rake.
-Grazie.- mugugnò sincero LJ con la bocca piena di cioccolato.
-Avete avuto notizie di Ben?- domandò poi Rake con un sussurro rauco.
-Non ancora.- disse Slenderman con un pessimo presentimento.

Ben era bloccato nei computer del quartier generale delle fangirl.
Era stato facile trovarle e infiltrarsi nei loro pc ma non riusciva più ad andare via e sospettava che quegli strani cubi metallici collegati a ciascun computer fossero la causa di tutto ciò. Sembravano apparecchi tecnologici con dei pulsanti e dei cavetti ma qualunque cosa fossero non erano affatto tecnologici o lui sarebbe riuscito a controllarli.
Maledicendo quel bugiardo di Slenderman, quel coglione di Jeff e se stesso per aver accettato quell'impresa masochista, aveva esplorato tutti i file di tutti i computer ed era rimasto agghiacciato dall'efficiente organizzazione delle fangirl.
Aveva scoperto che l'appartamento di Slenderman era tenuto d'occhio da una certa Eliza, dall'immagine con cui era stata registrata tra le fangirl vide che si trattava una ragazzina dai capelli biondo scuro con una ciocca bianca e gli occhi color ghiaccio, e che Claire, la fangirl accoltellata da Jeff, era ricoverata in un clinica privata.
Non c'erano foto degli scacciamosche, i misteriosi individui incappucciati che svolgevano il lavoro sporco delle fangirl, o del capo delle fangirl, a cui ci si riferiva sempre con la parola "capo" in tutti i documenti.
Dei misteriosi cubi metallici trovò solo i risultati di un sondaggio per decidere il nome di quegli aggeggi, "Power" aveva ricevuto il 60% dei voti.
Ben credeva che sarebbe impazzito se fosse rimasto ancora lì, bloccato in quei computer pieni di fanfiction dal rating rosso.
Passava la maggior parte del tempo nel computer di Sylvie, la ragazza che aveva l'aspetto di una psicologa o una dottoressa, perchè era l'unica che leggeva le fanfiction dal suo tablet e dunque i suoi file erano puliti, innocui e lui non rischiava di imbattersi in fan art imbarazzanti.
In più Sylvie sembrava essere in diretto contatto col capo, che le inviava spesso delle email con gli aggiornamenti dei pedinamenti. Ben avrebbe sacrificato il suo cappello per riuscire a rintracciare il capo partendo dall'email ma non ci riusciva, quei cubi o Power o qualunque fosse il loro nome non lo lasciavano andare.
Proprio in quell'istante tutti i computer ricevettero un'email vuota dal capo delle fangirl, il cui oggetto era:

Controllo settimanale

Dopo averla letta tutte le fangirl premettero un pulsante del cubo e Ben si rese conto con orrore di essere bloccato nel computer di Sylvie e di non riuscire più a spostarsi da un pc all'altro.
Tutte le fangirl fecero un back up dei dati su un dischetto e poi fecero una formattazione completa del computer eliminando tutto... ma proprio tutto.
Ben cadde nel panico perchè non aveva più un file dove nascondersi e presto si ritrovò solo sullo schermo.
-Il virus!- esclamò eccitata Sylvie.
-Ehi, a chi hai dato del virus?- ribattè Ben indignato.
Come risposta Sylvie emise una serie di inquietanti gridolini e abbracciò il computer.
-Cosa succede?- chiese qualcuno.
-Abbiamo il virus!- urlò Sylvie, spingendo indietro tutte le fangirl che si accalcavano dietro di lei per vedere l'elfo.
-Non chiamarmi virus!-
-Toglietevi dai piedi.- Naomi, la ragazza ghignante, si fece spazio e lasciò avvicinare una fangirl che Ben non aveva mai visto; dalla soddisfazione che lesse in quegli occhi calcolatori non ebbe dubbi su chi fosse e mentre quella lo salutava cortesemente promise a se stesso che, se mai fosse fuggito da quel posto, Slenderman non avrebbe mai più visto uno streaming veloce in vita sua.

*: Lonely è il mio OC, troverete la sua storia nel mio profilo :3 (lo so, ho usato questo capitolo per farmi pubblicità, sono una persona spregevole XD)
**: Quella ragazza era divertente, poi io sono venuto qui. (la ragazza è Miriam, ovviamente)
***: Sì.




Altra vittoria per le fangirl ^o^
Slenderman e Rake hanno tentato di formare un esercito di creepy ma hanno fallito u.u *ghigna*
Vi prego di apprezzare l'ingenuo LJ che si domanda come Offendy si diverta con le fangirl, poverino, cercate di capire che lui uccide i bambini e queste cose non le capisce...
Ben è lo sfigato di turno che si ritrova coinvolto nella faccenda per colpa di Slendy (che spero non sia un telefilm addicted perchè altrimenti si sarebbe appena condannato all'inferno XD).
La fangirl Eliza, che tornerà nel prossimo capitolo, è ispirata a una recensitrice come Vicky e Karen e so che vi avevo prosso che in questo capitolo sarebbe apparso il capo quindi eccolo qui, apparso per due righe, TADAN! *scansa i pomodori*
No, allora, preferisco presentarvelo come si deve quando andrà a far visita a Jeff (si spera nel prossimo capitolo).
E per concludere sì, mi diverto un sacco a creare le frasi in giapponese per Kagekao, ho impiegato mezz'ora per assicurarmi che quella misera frase avesse senso e fosse grammaticalmente corretta (ho provato a studiare giappo per due estati e anche se poi ho rinunciato qualcosina me la ricordo v.v).

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Deborah stava ancora blaterando di cose che le avrebbero sicuramente riservato una morte lenta e dolorosa una volta che Jeff fosse riuscito a liberarsi.
Era seduta di fronte a lui, fuori dalla portata di un eventuale calcio che Jeff le avrebbe dato volentieri.
Il killer era lì da quasi cinque giorni e sentiva la poca sanità mentale che gli rimaneva scivolare via. Non credeva di essere ancora in grado di sopportare le chiacchiere di Deborah e di Karen o l'umiliazione quando quest'ultima prendeva il secchio e lo andava a svuotare. Per non parlare di Vicky che veniva di tanto in tanto a deriderlo o di Naomi che si affacciava alla porta rivolgendogli un ghigno malvagio ogni mattina per controllare che non fosse fuggito o che non si fosse suicidato come aveva pensato di fare un paio di volte. 
Il momento peggiore però era stato quando aveva dovuto farsi il bagno.
Naomi e Karen avevano trascinato dentro la stanza una tinozza piena d'acqua insaponata, abbastanza grande da poter contenere una persona seduta, e due secchi di acqua pulita, verde prato come quello che usava Jeff.
Aveva intuito che qualcosa non andava dal fatto che il ghigno di Naomi aveva un che di sadico e Vicky, entrata subito dopo, era felice come LJ davanti a un pacco di orsetti gommosi.
La gravità della situazione gli apparve chiara quando Deborah e Karen entrarono seguite da almeno altre venti fangirl, altamente selezionate in base alla loro adorazione per Jeff the killer, come Vicky tenne a precisare. Non aveva alcuna intenzione di spogliarsi e farsi il bagno davanti a tutte quelle ragazzine eccitate ma, quando iniziò ad opporre resistenza a Deborah che sembrava impaziente di mettergli le mani addosso per togliergli i vestiti, Vicky l'aveva storidito con una leggera scarica elettrica del suo taser e prima che la testa di Jeff smettesse di girare si ritrovò in boxer davanti a tutte quelle fangirl urlanti.
Deborah stava per togliergli anche quelli ma Naomi le disse di non esagerare e, afferrando Jeff per un braccio, lo spinse violentemente dentro la tinozza facendo schizzare l'acqua ovunque. Il contatto con l'acqua fredda lo fece riprendere dalla scossa elettrica e riuscì ad evitare che la schiuma gli finisse negli occhi.
Non si era mai sentito più umiliato e, sproloquiando una sfilza di insulti, si lavò velocemente quanto le catene ai suoi polsi gli permettessero di fare.
Dopo che Naomi ebbe spinto a forza anche l'ultima delle fangirl fuori dalla stanza, Jeff aveva voglia di uccidere qualcuno come mai prima di allora.
Poche ore dopo Deborah e Karen lo informarono, tra vari gridolini di gioia, che Ben era stato catturato e che il capo sarebbe venuto a trovarlo non appena avrebbe finito di parlare con l'elfo.
Jeff si sentì vagamente sollevato, perlomeno non era l'unico coglione che si era fatto fregare dalle fangirl ma Ben si trovava sicuramente in una situazione migliore della sua, dubitava che dentro un computer si potessero subire le stesse molestie che subiva lui.
Il capo ritardò e venne a trovarlo la sera di quel giorno.
Deborah, Karen e Vicky giocavano a carte e Jeff, guardandole annoiato, quasi rimpiangeva di aver rifiutato l'invito a unirsi a loro. La porta venne spalancata con la violenza che ormai aveva imparato ad associare a Naomi, che entrò col solito ghigno sotto le lenti blu seguita da un'altra ragazza.
Le tre fangirl che giocavano sedute a terra balzarono in piedi.
La nuova fangirl era bassa come tutte le altre, solo Vicky svettava sul gruppo. Aveva i capelli castani dai riflessi color mogano che le arrivavano alle spalle circondandole il viso a forma di cuore su cui spiccavano due occhi verde-azzurro dall'aria fredda e calcolatrice. Indossava dei semplici jeans e una maglietta nera, Jeff non avrebbe mai detto che quella comune ragazza potesse essere il mostro che aveva organizzato tutto quello.
-Salve, Jeff.- lo salutò avvicinandosi ma restando sempre fuori dalla portata di un possibile calcio.
-Tu saresti il capo delle fangirl?- la domanda retorica di Jeff trasudava indignazione, non poteva essersi fatto fregare da una tizia così insignificante.
-Sono Linda, piacere di conoscerti.- continuò imperturbabile, esaminandolo con lo sguardo.
-Avete fatto un ottimo lavoro, a parte per il suo orgoglio non sembra ferito in modo grave.- Linda si congratulò con le tre fangirl autrici del suo rapimento e Jeff vide Naomi sbuffare come se non approvasse la mancanza di ferite mortali.
-Tutto merito dei taser e di un favoloso calcio di Karen.- escalmò Vicky.
-L'importante è che la rana sia nelle nostre mani.- disse modestamente Karen.
-La rana?- domandò Jeff confuso.
-Sei tu.- gli disse amabilmente Linda.
-Come? Senti un po' brutta puttana, se...- Jeff si interruppe per schivare un potente calcio di Naomi, che aveva un'aria molto minacciosa, il ghigno trasformato in una smorfia.
-Mai insultare Linda davanti a me!- gli ringhiò contro e Jeff capì che se avesse continuato ciò che stava per dire gli avrebbe come minimo rotto qualche costola. Se solo fosse stato libero da quelle catene e avesse avuto il suo coltello avrebbe dato a quella fangirl una bella lezione.
-Posso essere io a dirgli perchè lo chiamiamo "rana"?- chiese Vicky che non vedeva evidentemente l'ora di farlo.
Linda annuì accennando un sorriso.
-Perchè non hai le palpebre e io tuoi occhi sembrano rotondi come quelli di una rana!- esclamò Vicky.
-Dov'è il mio coltello?- ruggì Jeff infuriato, se si fosse liberato doveva pur sapere dove andare a cercarlo per prenderlo e squartare Vicky dalla clavicola all'inguine.
-Ce l'ha Miriam, purtroppo però è rimasta in clinica accanto a Claire e non credo che verrà qui molto volentieri dopo le mie minaccie.- spiegò Linda guardandolo con pietà, come se capisse perfettamente il suo bisogno di trucidare Vicky in quel preciso istante.
-Fottetevi tutte quante.- sibilò Jeff fra i denti tenendo d'occhio Naomi che però non diede segno di volerlo colpire di nuovo.
-Suppongo che tu ti sia stancato di avere sempre la solita compagnia.- disse Linda inclinando la testa verso Deborah e Karen che la fissarono sconvolte.
-Noi vogliamo restare con Jeff!- protestarono.
-Lasciategli qualche ora di pausa.- ribattè con calma Linda e Jeff desiderò quasi abbracciarla.
-Ovviamente, non possiamo lasciarti da solo.- uno strano luccichio negli occhi di Linda gli fece capire che forse sarebbe stato meglio tenersi le due fangirl invece di qualsiasi altra persona stesse per arrivare.
-Splendy, puoi entrare.- aggiunse Linda alzando la voce e Jeff pensò nuovamente al suicidio.
-Ciao, Jeffy!- esclamò allegramente Splendorman, entrando saltellando e stringendo tra le mani uno stereo e dei CD di canzoni per bambini -Linda ha detto che possiamo divertirci cantando insieme!-
Jeff rivolse uno sguardo disperato al capo delle fangirl, era pronto anche a supplicarla pur di non rimanere solo con Splendy e le sue canzoni per bambini.
-Ho promesso a Splendy un premio per il suo aiuto come mio assistente personale.- disse lei prima che lui potesse parlarle -Così lo lascerò giocare con un suo vecchio amico per un po'.-
-Perchè?- chiese Jeff lamentoso.
-Perchè Linda ha detto che porterà qui tutti gli amici di Slendy, così anche lui verrà e faremo una festa tutti insieme! Non è grandioso?- rispose Splendy azionando lo stereo.
Mentre la vocetta di un bambino iniziava a cantare una filastrocca le fangirl uscirono, Naomi con un ghigno soddisfatto, Vicky ridendo, Karen con un sorriso divertito e Deborah con un'espressione triste.
Linda gli rivolse uno sguardo furbo prima di chiudersi la porta alle spalle e Jeff capì che in fondo non era solo una ragazzina insignificante: il suo piano era diabolico.
Mentre Splendy lo incitava a cantare insieme a lui Jeff sperò che Slenderman si rendesse conto della trappola in cui rischiava di cadere.




Prima di tutto mi scuso con Becky perchè non sono riuscita a inserire Eliza nel capitolo x.x (abbi pazienza XD)
Finalmente ho introdotto Linda, il capo delle fangirl, avrete modo di conoscerla meglio più avanti e rendervi conto di come sia fredda, calcolatrice e senza scrupoli u.u
Poi vi auguro di godervi le "torture" che subisce il povero Jeff, tra il bagno col pubblico e le canzoni per bambini di Splendy (immaginatevi Splendy che cerca di convincere Jeff a cantare roba in stile Zecchino D'oro, tipo "Il coccodrillo come fa? Parappappà, non ce nessuno che lo sa..." XD)
Per quanto riguarda i messaggi subliminali potteriani, sappiate che ho fatto citare Hagrid a Naomi: "Mai insultare Linda davanti a me!" is the new "Mai insualtare Albus Silente davanti a me!"
Splendy si è fatto abbindolare dalle fangirl come Slendy aveva subito pensato e ha brevemente esposto il piano di Linda, interpretandolo male ma pazienza... è Splendy, mica un genio XD
Vi ho finalmente svelato chi è la rana di cui si parlava nel primo capitolo e perchè viene chiamato così mostrandovi a pieno il mio disagio mentale u.u
Alla prossima!

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Ben era stato traferito in un computer portatile e posizionato su un carrellino nella stanza di Jeff. Avevano litigato per quasi tutto il tempo da quel momento ma erano entrambi segretamente grati della presenza dell'altro.
Insultarsi a vicenda li distraeva da Sylvie, che teneva il naso incollato allo schermo del pc per la maggior parte del tempo, da Deborah, che aveva scoperto di poter abbracciare Jeff senza molti problemi minacciandolo con varie scosse di taser, e da Splendy, che veniva ogni pomeriggio con canzoncine per l'infanzia, cartoni animati come Peppa Pig o stupidi trucchi di magia.
Quel pomeriggio però i due creepy osservavano in silenzio Naomi insultare pesantemente Andy mentre costruivano con difficoltà specie di gabbia nella stanza; Karen li aiutava avvolgendo ogni sbarra della gabbia metallica con dei fili collegati a  parecchi Power sparsi sul pavimento.
Vicky lanciava di tanto in tanto qualche istruzione mentre improvvisava un balletto insieme a Splendy col solo scopo di infastidire Jeff e bloccargli la visuale sulla costruzione in corso.
Ben si fece coraggio e fece la sua domanda all'enorme volto di Sylvie schiacciato contro lo schermo:
-Per chi è la gabbia?-
Sylvie gli rispose indicando svogliatamente l'oggetto che Vicky aveva abbandonato vicino la porta e Ben maledisse di nuovo quel cubo collegato al portatile che gli impediva di avvisare la prossima vittima.

Eliza era stufa di fissare la porta dell'edificio di fronte, soprattutto quando sapeva che Eyeless Jack era già uscito e non sarebbe venuto fuori da un momento all'altro. Il capo le aveva detto di non perdere d'occhio quel portone finchè il resto della squadra non fosse arrivato, dovevano essere sicure che nessuno sarebbe rientrato prima del previsto quella notte.
Il sole era tramontato da poco, Masky, Hoodie, Toby ed EJ, che ultimamente si univa al gruppo di Slenderman per andare a uccidere qualcuno e sentirsi più al sicuro, erano usciti da una decina di minuti.
Eliza soffiò allontanando dagli occhi la ciocca bianca dei suoi capelli. 
Aveva letteralmente supplicato il capo per farsi dare quell'incarico ma non pensava che sarebbe stato così noioso e per di più doveva trattenersi dal correre giù in strada e assaltare EJ ogni volta che usciva dall'edificio; però era contenta che Jeff avesse accoltellato quella stupida di Claire che le aveva soffiato il posto per pedianare EJ, se lo meritava, il karma aveva fatto giustizia. Quella tizia aveva avuto la brillante idea di regalare a EJ dei fiori quando Eliza gli avrebbe cucinato con maestria un paio di reni, per fortuna era riuscita a convincerla ad aggiungere il portachiavi a forma di rene fatto da Eliza in persona per il suo amore; aver visto che EJ lo aveva usato per metterci le chiavi dell'appartamento di Slenderman le aveva causato il peggior attacco di fangirling della sua vita.
Pochi minuti dopo suonarono alla porta e Vicky, Karen e Naomi entrarono nell'appartamento trasportando una pesante scatola dall'aria tecnologica e il Power più grande che Eliza avesse mai visto, grande almeno il triplo rispetto a uno normale.
-Bene,- esodì Naomi con un grosso ghigno sotto le lenti blu -se è tutto regolare direi che possiamo andare.- 
-Tutto secondo i piani.- confermò Eliza armandosi di taser e mettendosi lo zaino col Power sulle spalle.
Il gruppo scese silenziosamente in strada, forzò la porta del palazzo di fronte e salì piano le scale fermandosi davanti all'appartamento di Slenderman.
-Qualche ultima incertezza?- domandò Vicky svuotando il suo zaino pieno di pacchi di caramelle sul pianerottolo, scossero tutti la testa.
Si nascosero sulle scale e suonarono il campanello.
Uno spiraglio si aprì.
Laughing Jack ebbe appena il tempo di sporgere la testa per guardare meglio le caramelle sul pavimento prima di essere rispedito dentro con forza da un calcio di Karen. Le fangirl si riversarono nell'appartamento mentre LJ si rendeva lentamente conto di cosa stava succedendo.
-Non è valido! Le caramelle non si usano per ingannare le persone!- protestò schivando un nuovo colpo di Karen.
-Detto da uno che le usa per adescare i bambini suona poco credibile.- gli disse Naomi saltandogli addosso con un balzo felino, Karen tornò contemporaneamente all'attacco. LJ era confuso perchè non sapeva di chi dovesse preoccuparsi prima, Karen cercava di colpirlo col taser e Naomi si arrampicava sopra di lui lanciandogli pugni e calci che sembravano troppo forti per una ragazzina della sua taglia.
-Karen, ADESSO.- gridò Vicky, lei ed Eliza avevano trascinato dentro la scatola collegata al taser gigante. Karen si allontanò cominciando ad armeggiare col suo zaino lasciando Naomi a combattere contro LJ.
Quest'ultimo stava per riuscire a scollarsi la fangirl di dosso, le aveva graffiato le braccia e inflitto un profondo taglio sulla coscia ma quella gli afferrò una ciocca di capelli e si lasciò cadere a peso morto, poichè LJ stava ovviamente fluttuando i due caddero a terra.
Naomi gli ficcò un dito dentro l'occhio e lui si allontanò con un gemito coprendoselo con una mano.
-Ehi, LJ!- Vicky si sbracciò per attirare la sua attenzione, accanto a lei c'era Karen che gli mostrava la sua scatola.
-Ladre!- LJ si gettò verso di loro ma Naomi gli saltò nuovamente addosso, stavolta sulle spalle, apparentemente incurante delle sue ferite. Gli graffiò la faccia, gli tirò i capelli e tentò nuovamente di colpirlo sugli occhi. Karen si unì alla lotta colpendolo col taser ed LJ gemette per il bruciore che le scosse gli causavano in tutto il corpo.
Alla fine Naomi riuscì ad accecarlo anche sull'altro occhio ed LJ, momentaneamente cieco, entrò nella sua scatola per sfuggire ai suoi aggressori.
-Vittoria!- urlò Vicky prendendo la scatola di LJ e chiudendola dentro l'altra scatola dopo aver azionato l'enorme Power.
-Quel coso è così grosso solo perchè LJ non è umano?- chiese Eliza curiosa.
-Sì, ma secondo il capo il potere di questo Power non durerà molto. Dobbiamo sbrigarci.- disse Vicky uscendo fuori per raccogliere i pacchetti di caramelle.
-Ok, ma prima io devo fare una cosa.- detto questo Eliza scomparve nelle profondità dell'appartamento.
-Ah, ottima idea. Vado anch'io.- Naomi si alzò a fatica, il taglio sulla coscia le aveva imbrattato una gamba di sangue.
-Sicura di star bene?- le domandò Karen preoccupata.
-Mai stata meglio.- rispose la fangirl con un ghigno selvaggio e seguì Eliza.
Poco dopo le due tornarono cariche di vestiti, Eliza sembrava aver trafugato l'intero armadio di EJ e aveva il viso sepolto in una felpa per sniffarne l'odore.
Invece Naomi teneva tra le mani, facendo attenzione a non sporcarlo di sangue, un gigantesco smoking nero che gettò tra le braccia di Karen.
-Figo, è di Slenderman?- chiese Vicky rientrando con lo zaino pieno.
-Sì, è per Linda.- Naomi uscì un'ultima volta dalla stanza e rientrò con le braccia piene di felpe di Masky e Hoodie e un paio delle grandi lenti arancioni di Ticci Toby che indossò sopra le proprie lenti blu.
-Non sapevo che ti piacessero i proxy.- affermò Eliza riemergendo dalle felpe di EJ.
-Proxy è un termine un po' generico. Diciamo solo che sono una grande fan di Marble Hornets e che Toby non mi dispiace.- il ghigno di Naomi si fece enigmatico.
Le fangirl stavano per lasciare l'appartamento quando una risata le interruppe.
-Hehehehehehehe.- Kagekao apparve nella stanza.
-Ti sei goduto lo spettacolo?- Naomi tirò fuori una bottiglia di vino rosso dal suo zaino -Miriam ti aveva detto che ti avremmo fatto divertire, no?-
Gli porse la bottiglia e lui l'accettò volentieri.
-Se continuerai ad assecondarci ti divertirai ancora di più, il bello comincia adesso.-
-Hehehehehehehe, wakatta.- rispose allegramente il demone e si avviò verso la cucina per procurarsi un bicchiere.

*: Ho capito.




Nuova vittima delle fangirl! *sventola una bandiera*
Se avete letto bene quel che ha detto Naomi: "il bello comincia adesso", avete capito bene, adesso comincia l'azione *^*
Dopo il rapimento di LJ Slenderman&co. dovranno prendere dei seri provvedimenti e le cose nel quartier generale delle fangirl evolveranno a causa di nuovi\vecchi arrivi v.v
Ho finalmente introdotto Eliza che già fangila molto su EJ, non so se farli incontrare prima di quanto avevo previsto o no...
EJ: Non ti azzardare, quella sniffa i miei vestiti!
Io: Lo fa perchè ti vuole bene u.u
EJ: Cavolo, è così che si sente Jeff?
Jeff: Benvenuto nel mio mondo -.-
Le fangirl sono adorabili... (tranquilla Becky, Eliza avrà il suo "momento di gloria" con EJ XD)
Per quanto riguarda Kagekao e i suoi rapporti con le fangirl spiegherò meglio le cose nel prossimo capitolo ma non c'è molto altro da dire: lui vuole divertirsi e le fangirl lo stanno facendo divertire XD

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


-Ti sei fatto fregare da delle caramelle lasciate come esca sul pianerottolo? Ma quanto cazzo sei scemo?-
-Jeff, tu sei stato battuto sul campo da un gruppo di ragazzine. Non sei nella posizione di criticare LJ.-
-Disse il microbo bloccato nel computer.-
-Stavo cercando di aiutarti, idiota. Potresti anche mostrare un po' di riconoscimento...-
Jeff e Ben ricominciarono a litigare mentre Laughing Jack, intrappolato dentro la gabbia costruita dalle fangirl, rosicchiava mestamente una stecca di liquirizia. 
-Posso avere altra liquirizia?- chiese alle fangirl.
Vicky e Karen si lanciarono contemporaneamente sul pacchetto di liquirizie e ingaggiarono una piccola lotta finchè Vicky allontanò Karen minacciandola con il taser per impossessarsi dell'oggetto.
-Torna da Jeff.- disse a Karen.
-Deborah non mi lascia più avvicinare.- sbottò quella rialzandosi -Credi che debba lamentarmi con il capo?-
Vicky scrollò le spalle e porse il pacchetto a LJ, quello lo prese infilando un bracciò con molta cura attraverso le sbarre, reprimendo l'impulso di afferrarla e tirarla verso la gabbia. Le sbarre erano avvolte da fili collegati a quegli strani cubi che le elettrificavano, quando aveva cercato di liberarsi la scossa gli aveva fatto malissimo, si era bruciato le mani nei punti in cui aveva toccato la gabbia e dopo qualche secondo era anche svenuto.
Non sapeva se avesse lo stesso effetto sugli umani ma la ragazza che si era presentata come Linda gli aveva detto che se avesse provato a far del male a una qualsiasi fangirl non avrebbe più ricevuto nemmeno una caramella e le caramelle erano l'unica cosa che gli permettevano di sopravvivere in quel posto.
Jeff e Ben litigavano per tutto il tempo ed erano talmente impegnati a farlo che non gli rivolgevano nemmeno la parola, Vicky e Karen gli davano le caramelle ma lo guardavano in una maniera inquietante che LJ aveva paura di interpretare, la ragazza ghignante coi capelli rosso sangue e gli occhiali blu aveva iniziato a fargli paura e, da quel che aveva capito, c'era Splendorman che si aggirava per il quartier generale delle fangirl.
Quasi a confermare le sue paure la porta di aprì e Splendy entrò con un borsone.
-Che bello, ci sei anche tu!- esclamò avvicinandosi alla gabbia di LJ e questo fu contento che ci fosse qualcosa a dividerli.
-Sei felice di vedere LJ?- domandò Vicky.
-Sì, lui  è un clown come me, noi siamo molto amici.-
Vicky rivolse a LJ un'occhiata scettica che, con sommo suo orrore, si accesse di una vivacità pericolosa.
-Splendy, sai che una volta LJ era tutto colorato?- disse allegramente.
-No, ti prego.- mugugnò LJ desiderando di poter sparire dentro la sua scatola, quella volta che era svenuto ne avevano approfittato per portargliela via. 
-Davvero? Colorato come me? E perchè sei diventato tutto bianco e nero? Non è un po' triste?-
LJ sapeva per esperienza che rispondere sarebbe stato inutile quindi aprì il suo nuovo pacchetto di liquirizie e iniziò a masticarne una.
-Secondo me se lo facciamo divertire e giochiamo insieme a lui ritroverà la gioia della vita e anche i suoi colori.- esclamò Vicky.
A LJ andò di traverso la caramella alla liquirizia.
-Sì, voglio vedere LJ colorato! Possiamo iniziare gonfiando i palloncini.- e tirò fuori dei palloncini sgonfi dal borsone, offrendone alcuni a LJ e lanciandoli dentro la gabbia quando questo non li prese.
-Io inizio facendo un cagnolino.- disse Splendy e soffiò dentro un palloncino lungo.
-Io inizio facendo un palloncino tondo.- disse Vicky e soffiò dentro un palloncino tondo.
Andarono avanti gonfiando palloncini e spronando LJ a seguire il loro esempio finchè lui, pur di farli stare zitti, ne gonfiò uno e lo trasformò in una spada, una cosa che non faceva dai tempi di Isaac.
A quel punto di unì a loro anche Karen e iniziarono un duello a tre con spade-palloncino ed elmetti di carta.
-LJ, dobbiamo ringraziarti, per una volta Splendy ci sta lasciando in pace per giocare con te.- disse Jeff sghignazzando mentre Splendorman si buttava a terra, ucciso da un affondo della spada-palloncino di Karen.
-Non lo faccio per voi.- rispose LJ, irritato -Lo faccio per le vostre fangirl, così possono starvi più vicine.-
Nel sentire quelle parole Deborah emise un gridolino di approvazione e si avvicinò a Jeff puntandogli contro il taser finchè non riuscì ad abbracciarlo.
-Brutto stronzo...- sibilò quello appiattendosi al muro.
LJ ridacchiò, se lo meritava.
Anche Sylvie seguì il consiglio di LJ e iniziò a baciare Ben sullo schermo.
-LJ, io non ho detto niente!- protestò Ben rannicchiandosi in un angolo del pc per sfuggire ai baci.
-Scusa, Ben.-
-Smettila di fare la vittima, non può nemmeno toccarti.- sbottò Jeff.
-Lo schermo è touch, mi sento comunque toccato, coglione.-
-Ascoltami, testa di cazzo, la tua situazione non può nemmeno essere paragonata alla mia.-
-Hai ragione, lei non ti sta mica baciando...- Ben rivolse un sorrisetto furbo a Deborah che lo ricambiò e iniziò a baciare Jeff come Sylvie baciava Ben.
-Vaffanculo, io ti ammazzò, piccolo...- dovette interrompersi perchè Deborah gli rifilò una piccola scossa di taser per stordilo e rbaciarlo più facilmente.
Ben osservò la scena con un ghigno.

Linda era seduta alla scrivania del suo studio e Naomi stava in piedi alle sue spalle come una guardia del corpo.
Eliza, che indossava una delle felpe rubate a EJ, era seduta di fronte al capo, che indossava la cravatta di Slenderman rubata da Naomi insieme al resto dello smoking.
-Capo, sicura che sia una buona idea smettere di controllare l'appartamento di Slenderman?-
-Dopo la scomparsa di LJ cercheranno dei nostri appostamenti nei dintorni, non è prudente restare.-
-Ma abbiamo lasciato lì tutta l'apparecchiatura per riprendere...-
-L'importante è che non trovino nessun Power. Hai con te una copia di tutti i filmati?- come risposta Eliza posò una chiavetta sulla scrivania.
-Bene, puoi andare.-
-Vedrò presto EJ?- 
-Dipende da quanto tempo impiegheranno a trovarci... Ma ho piena fiducia nelle capacità investigative di The Rake, non dovrebbe volerci molto.-
Eliza rabbrividì al nome di The Rake.
-Quella cosa verrà qui?-
-Quella cosa porterà qui EJ, dovresti ringraziarla invece di fartela sotto.- disse Naomi.
Eliza fece una smorfia e si alzò.
-È stato Kagekao a dirvi che The Rake ci sta cercando?-
-Già, Miriam ha fatto un gran ben lavoro con lui.- Naomi ridacchiò.
-Talmente buono che adesso non vuole più tornare per paura di incontrarlo. Naomi, manda degli scacciamosche a prenderla, Claire può guarire anche senza di lei al suo fianco.- disse Linda inserendo la chiavetta nel suo pc.
-Posso andare  a prenderla io? Mi annoio stando qui.- propose Naomi.
-D'accordo.- concesse Linda con un sospiro.
-Oh, anch'io mi annoio stando qui senza EJ, posso venire?-
-Ma certo.- rispose Naomi mettendole un braccio attorno alle spalle con un grande ghigno -Vedrai che ci divertiremo quando le faremo credere che dovrà tornare a giocare con Kagekao per estorcegli informazioni.-
Linda le guardò uscire insieme dalla stanza un po' infastidita.




Ok, mi scuso per il ritardo ma ho avuto un blocco perchè non sapevo come far continuare la storia.
Non fraintendetemi, so già come va a finire ma mi mancava un pezzo per fare in modo che il finale andasse come voglio io, un pezzo che sono riuscita a trovare :D *applausi dal pubblico*
Questo è un capitoletto di passaggio, nel prossimo ritroveremo Slenderman&co. con qualche novità e il ritorno di Miriam creerà un po' di scompiglio tra le fangirl ^.^
Tutti: Shhh, non fare spoiler!
Per finire volevo far notare che l'ultimo rigo potrebbe essere riferito a una certa gelosia di Linda... Naomi che va via con un'altra fangirl... Holy, il fanservice è solo per te XD


 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


 -Questa storia non può continuare. Dobbiamo trovare una soluzione. ADESSO.- decretò Slenderman appena teletrasportatosi nell'appartamento e tenendo tra le mani una videocamera.
-È una mia impressione o prima che rapissero un non umano non eri così impaziente di agire?- chiese roco The Rake. Era stato convocato subito dopo la scoperta del rapimento di Laughing Jack e stava rannicchiato sul divano con aria seccata, tutto quel casino era successo perchè non avevano preso sul serio i suoi avvertimenti.
-Non voglio finire prigioniero delle fangirl, se permetti.- sbuffò Slender -Ad ogni modo, questa viodeocamera era nell'appartamento di fonte al nostro, quello che si vede dalla finestra della cucin... perchè la porta è chiusa?- 
-EJ sta cucinando.- rispose Toby, seduto sulla poltrona a cercare notizie utili sulle fangirl col tablet. Masky a Hoodie, sdraiati sul tappeto, stavano svolgendo la stessa attività usando il portatile.
-E allora? Che bisogno c'è di chiudere la porta?-
-EJ ha una dieta particolare.- disse Hoodie premendo dei tasti del computer.
-Preferiamo non sapere che odore facciano i reni fritti.- precisò Masky con uno sbadiglio.
Slenderman decise di ignorare ciò che aveva appena sentito e bussò in cucina intimando EJ a uscire perchè la sua presenza era richiesta nel formulare una tattica di contrattacco.
-Eccomi.- Eyeless Jack venne fuori reggendo un piattino con dentro una cosa rinsecchita che era probabilmente un rene fritto. Versi di disgusto si levarono da Toby, Masky e Hoodie.
EJ si sedette vicino a Rake e Kagekao apparve appollaiato sul bracciolo del divano osservando tutti col suo mezzo sorriso.
-Bene, per prima cosa...- esordì Slenderman ma qualcuno suonò insistentemente il campanello. 
Cadde il silenzio nella paura che fosserò le fangirl ma si rivelò essere Nina che, entrando senza salutare, si piazzò davanti a The Rake dicendo:
-Ho cambiato idea, ok? Vedi non iniziare a sussurrami contro.-
The Rake sembrò molto contrariato ma si limitò a squadrarla male.
-Nina, hai forse deciso di aiutarci?- domadò Slenderman speranzoso.
-Sì, certo, non posso lasciare il mio Jeff nelle mani di quelle smorfiose...-
-Quando ti ho supplicato di aiutarci contro le fangirl per salvare Jeff tu hai detto che se lo meritava...- la interruppe Rake.
-Sta' zitto.- sbottò Nina.
-Perchè tutte le persone che hanno a che fare con Jeff sono così dannatamente volubili...-
-Ti ho detto di non sussurrarmi contro. STA' ZITTO.-
-Lei che cambia idea all'improvviso, Liu che prima lo rivuole come fratello e due secondi dopo vuole vendicarsi...-
-I tuoi sussurri mi infastidiscono, ok? STA' ZITT...-
-L'unica coerente è Jane che perlomeno vuole ammazzarlo e bast...-
-NON NOMINARE QUELLA PUTTANA.- Nina si lanciò contro The Rake a coltello sguainato ma i tentacoli di Slenderman la fermarono in tempo.
-Per favore, dovremmo essere alleati.- li rimproverò.
The Rake continuò a borbottare ed EJ gli diede delle pacche amichevoli per farlo calmare prima tornare a mangiare il suo rene.
-Hehehehehehehe.- Kage battè le mani divertito.
-Non è che magari potrebbe presentarsi anche Liu ad aiutarci? Più siamo meglio è.- disse Toby.
-No, Liu si trova quasi nelle stesse condizioni di Jeff per quanto riguarda le fangirl, non rischierebbe mai. Gloria riflessa, secondo me.- rispose Nina, liberandosi dalla presa di Slendy.
-Comunque dubito che troveremo qualcosa di interessante su Internet.- intervenne Hoodie -Non ci sono indizi per rintracciare l'attuale posizione delle fangirl, solo fanfiction e fanart con relativi commenti.-
-A proposito,- disse EJ che intanto aveva consumato il suo pasto -Nina, tu ti sei liberata di quelle che ti seguivano?-
-Sì, ovviamente.- la ragazza si spostò una ciocca di capelli dalla fronte col coltello -Mi avevano addirittura chiesto di unirmi a loro, che illuse. E voi?-
-Credo che per ora l'unico a spiarci sia Kagekao.- la informò Slenderman.
-Cosa?- esclamò sorpresa.
-Hehehehehehehe.-
-Ci occuperemo dopo di quel problema. Nina, ti hanno mai detto come contattarle?- 
-Mi avevano dato un biglietto da visita ma l'ho bruciato. Mi dispiace, Slendy.-
-No, tranquilla, è una buona notizia. Potrebbero averlo dato anche a qualcun altro, chi potrebbero volere come alleato?- Slender sentiva di essere sulla pista giusta.
-Kage, a te hanno dato niente?- domandò Toby.
-Iie*.-
-Probabilmente Offerderman ne sa qualcosa.- disse EJ.
-Gli ho già parlato, non ci aiuterà. Trenderman, invece?- propose Rake.
-Se anche fosse, sono sicuro che tengano d'occhio la sua boutique ed è troppo rischioso. Splendy è sempre disperso? - Rake annuì e Slenderman si portò una mano al mento iniziando a pensare.
-Dovremmo trovare qualcuno che non sia seguito e spiato, qualcuno di così marginale nel mondo delle creepypasta da essere stato contattato e basta... ma mi sembra abbastanza impossibile.- disse Masky rotolando sul tappetto per allontanarsi dal pc di cui era stufo.
Slenderman ebbe un lampo di genio.
-Sì, qualcuno c'è... Masky, Hoodie, voi sarete essenziali in questa parte.-
-Eh, noi? Per fare cosa?- domandò Hoodie sospettoso.
-Infatti, noi non...- Masky si accorse che l'invisibile sguardo di Slenderman era fisso su di lui -Perchè mi stai...?- arrivò anche lui alla stessa persona -Oh, no. Non puoi fare sul serio. No, no, no. Non se ne parla nemmeno.-
-Qualcuno potrebbe dirmi di chi state parlando?- chiese Hoodie con tono seccato, si sentiva escluso dalla conversazione.
Slenderman li ignorò entrambi e si rivolse invece a Kagekao.
-Kage, scommetto che questo ti divertirà un mondo ma ti permetterò di partecipare solo se non dirai niente alle fangirl. Fare il doppio gioco renderà tutto più emozionante, vedrai.-
Il demone sembrò pensarci su prima di rispondere saltando in piedi:
-Yoshi, ikou!**-

-Slendy, non c'è un altro modo? Uno qualsiasi? Non possiamo chiedere a Rouge di seguire le traccie delle fangirl?- Masky era molto riluttante a compiere quella missione.
-Rouge deve fare da guardia alla mia magione, è vitale che le fangirl non la trovino o saremo tutti spacciati.- sibilò Slender -Ora, andate.-
-Non può andarci solo Masky? Insomma, io potrei rovinare tutto...- Hoodie sembrava pronto a fare marcia indietro.
Slenderman li spinse entrambi fuori dal boschetto e i due ragazzi attraversarono controvoglia il piccolo parcogiochi.
Al momento di attraversare la strada esitarono, guardandosi indietro ma non videro nessuno tra gli alberi alle loro spalle.
Confabularono un momento per decidere la tattica da utilizzare e poi attraversarono per fermarsi davanti a diverse casette bianche finchè non trovarono quella col nome che cercavano.
-Rischio di sentirmi male.- borbottò Masky.
-Sarà lui a sentirsi male quando ci vedrà.- sussurrò Hoodie ed entrambi varcarono il cancelletto di legno.
Il nome sulla cassetta della posta era scritto a grandi lettere nere, molto chiare:
"Jay Merrick".

*: No.
**: Ok, andamo!




Sì, lo so, ogni tanto faccio pause di mesi ma poi torno sempre, non preoccupatevi ^^"
Ho la seria intenzione di finire questa storia (prima o poi v.v).
Bene, godetevi il capitolo che a mio parere è venuto bene... o sarà solo a causa dei feels su Marble Hornets?
Se non sapete chi è Jay Merrick (meglio conosciuto solamente come Jay, il cognome mi è stato riferito da Wikipedia) aprite una nuova finestra nel vostro pc, andate su YouTube, cercate Marble Hornets coi sottotitoli in italiano e iniziate a guardarlo. 
GUARDATELO, MI RACCOMANDO.
Marble Hornets è un capolavoro *-*
Ok, spero che ci siate ancora a commentare la storia e come al solito (se ignoriamo i mesi di pausa) tornerò ad aggiornare una volta a settimana. Cercherò di farlo il giovedì perchè oggi è giovedì e ultimamente mi stanno simpatici i giovedì ma non vi assicuro nulla.
Adesso, ditemi, come vi è sembrato il litigio tra The Rake e Nina? XD

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Naomi ed Eliza entrarono nell'atrio della clinica privata, la prima si avviò verso gli ascensori ma Eliza la fermò:
-Non dovremmo chiedere informazioni?-
-Stanza 124, terzo piano. Credi che il capo non mi avrebbe detto una cosa del genere?- Naomi premette con violenza il pulsante per chiamare l'ascensore.
-Quando ci ha mandato qui non ha detto nulla riguardo alla stanza e al piano quindi pensavo che...-
-Sono il braccio destro del capo, so tutto quello che sa lei.- la interruppe Naomi con un ghigno di scherno -Beh, quasi tutto.-
Eliza sbuffò, aveva pensato che sarebbe stato più facile fare conversazione con quella strana tipa.
Le porte dell'ascensore si aprirono e le due entrarono insieme a un'infermiera che squadrava male Naomi e il suo bizzarro abbigliamento.
Arrivarono senza problemi davanti alla stanza 124 ed Eliza si strinse nella felpa di EJ  sperando che succedesse qualcosa di interessante.
Naomi spalancò la porta senza bussare:
-Salve!- esclamò come saluto.
Miriam, seduta su una sedia vicino al letto di Claire saltò in piedi:
-Claire non è ancora guarita, non posso tornare finché lei non starà meglio.- si affrettò a dire.
-Il capo stava per mandare gli scacciamosche ma mi sono offerta per portare il tuo culo piatto fuori da qui, considerati fortunata.- Naomi le si avvicinò ghignando e Miriam indietreggiò, i muscoli tesi, pronta a regire a un ipotetico attacco.
-Vicky, Karen e Deborah sono già venute per cercare di riportarmi al quartier generale e ho detto loro perchè voglio restare. Sono sicura che il capo non ha capito bene.- disse cautamente Miriam.
-Oh, ti assicuro che il capo ha capito benissimo ma abbiamo ancora bisogno di te. Non siamo più molto sicure che il gatto ci aiuterà ancora quindi...-
-NO!- urlò Miriam. 
Al nome in codice di Kagekao un'ombra di isteria le era scesa sul volto e, uscendo il coltello di Jeff dalla tasca posteriore dei jeans, si era lanciata su Naomi. Quest'ultima schivò abilmente la coltellata, bloccò il braccio dell'avversaria, la colpì con tre velocissime ginocchiate allo stomaco per poi sbatterla al muro.
Eliza, che fino a quel momento aveva osservato dalla soglia della stanza, corse dentro e prese il coltello dalle mani di Miriam, permettendo a Naomi di scagliarla a terra senza pericolo. La testa di Miriam colpì il pavimento e la ragazza svenne.
-Wow, questo è davvero il coltello di Jeff?- esclamò Eliza ammirando con riverenza l'oggetto che teneva tra le mani.
-Già, è proprio quello.- confermò Naomi grattandosi la testa con aria pensosa, era la prima volta che Eliza la vedeva senza il solito ghigno.
-Tutto bene?-
-Non proprio, non avevo previsto che sarebbe svenuta... Come facciamo a portarla fuori?-
Anche Eliza si rese conto del problema ma guardandosi intorno non vide nulla nella stanza che avrebbe potuto aiutarle.
-Potremmo portarla fino agli ascensori insieme, mettendonci un braccio l'uno attorno alle spalle.- propose.
-Stavo pensando alla stessa cosa e in più c'è un'uscita secondaria vicino agli ascensori del piano terra, se usassimo quella non ci vedrebbe nessuno; il problema è arrivare agli ascensori su questo piano, il corridoio è pieno di inferimeri.- Naomi guardò fuori dalla porta e la richiuse con una smorfia.
-Linda mi ucciderà.- borbottò.
-Ci serve un diversivo.- Eliza vedeva chiaramente che Naomi era in difficoltà, era una persona più adatta a usare la forza bruta che a elaborare un piano.
-Un diversivo?- le lenti blu della fangirl si spostarono sul letto dove giaceva Claire, probabilmente sedata dal momento che la lotta precedente non l'aveva svegliata, e le sue labbra si curvarono in un ghigno malvagio.
-Dammi il coltello.- disse ed Eliza glielo porse un po' dubbiosa.
Naomi lo usò per aprire con la forza un armadietto di legno chiuso da una serratura in un angolo della stanza, dopodiché iniziò a rovistare tra i farmaci, trovato quello che cercava agguantò una siringa sterile e iniziò a scartarla.
-Spero che tu non sia affezionata alla povera Claire... ma in fondo ti ha rubato il pedinamento di EJ dunque non dovrebbe essere un problema se crepa, no?- Naomi inserì la siringa nella boccetta del farmaco e la riempì interamente.
-Vuoi ucciderla?- chiese Eliza strabuzzando gli occhi, finalmente quella cicciona avrebbe avuto quello che si meritava per averle soffiato EJ.
-Sì, però non so quanta morfina serva per uccidere una persona.-
-Allora usiamola tutta.- Eliza trovò un'altra siringa e anche lei la riempì di morfina.
-Il capo non si arrabbierà?- chiese mentre lei e Naomi inserivano le siringhe nel tubicino della flebo di Claire.
-Credo che si infurierà.- il ghigno di Naomi si incrinò un po' -Ad ogni modo puoi stare tranquilla, non se la prenderà con te perché è stata una mia idea.-
-Era l'unica soluzione possibile, posso difenderti se vuoi.-
-Meglio di no, a Linda ci penso io.-
Svuotarono per sicurezza una terza siringa nel tubicino e, mentre si caricavano Miriam in spalla, il grafico che mostrava il battito cardiaco di Claire si appiattì e il macchinario emise un suono assordante.
Si precipitarono fuori gridano:
-Serve un dottore!- 
-Un dottore, presto!-
Si dileguarono facilmente mentre nel corridoio si scatenava il caos, nessuno fece caso alla ragazza svenuta.

Masky e Hoodie arrivarono davanti alla porta e si videro orribilmente riflessi nel vetro della finestrella, non erano più abituati a uscire senza maschera e cappuccio.
-Sei pronto?- chiese Hoodie accovacciandosi dietro un cespuglio in modo che Jay non avrebbe potuto vederlo aprendo la porta, se Masky fosse riuscito a risolvere tutto sulla soglia lui non avrebbe dovuto nemmeno farsi vedere, purtroppo quella parte del piano era altamente improbabile.
Masky rispose con un grugnito e dopo una profonda inspirazione riuscì a convincere il proprio braccio a distendersi per suonare il campanello.
Il suono rimbombò nel silenzio e la porta si aprì nel momento in cui Masky stava per voltarsi e correre via.
Jay sgranò gli occhi nel riconoscerlo:
-T...Tim? Sei... sei tu?-
-Sì... Ehm, ciao Jay. Ascolta, vorrei solo farti una domanda e poi me ne vado.- Masky cercò di suonare rassicurante e si esibì in un sorriso tirato.
-No, Tim, vattene. Ti avevo detto che non volevo più...- Jay indietreggiò, la mano ferma sulla maniglia della porta.
-Aspetta, sto solo cercando di rintracciare delle persone e forse tu sai...- lo interruppe l'altro indietreggiando a sua volta per fargli capire che non aveva intenzione di fargli del male.
-No, no, no. Non di nuovo, per favore. Non di nuovo, non di nuovo. Ti prego, non...- Jay era pallido, sembrava sul punto di svenire e, dopo aver lanciato un'occhiata al boschetto dall'altro lato della strada, chiuse la porta in faccia al suo vecchio amico.
-Sapevamo che non avrebbe funzionato.- disse Hoodie alzandosi e aggirando il cespuglio -Facciamo irruzione con la forza?-
-No, credo che stia scappando dal retro.- nonostante sentisse davvero il bisogno di mettere più distanza possibile tra lui e Jay, Masky sapeva che dovevano impedire che fuggisse.
-Ok, allora io lo inseguo da questo lato della casa e tu dall'altro?- propose Hoodie e Masky annuì.
In quel momento uno straziante urlo di Jay si alzò dal giardino sul retro e i due ragazzi si precipitarono lì per vedere cosa fosse successo.



Sono riuscita ad aggiornare in tempo :3
Bene, iniziamo a vedere la spietatezza delle fangirl e un piccolo accenno al casino che sta per accadere con Jay v.v
So che alcune aspettavano con ansia un capitolo pieno di feels su Marble Hornets ma sarà il prossimo, statene certe.
Questo è un capitoletto di passaggio che finisce un po' in sospeso (comincio a capire il piacere perverso che provano gli scrittori nel far finire così i loro libri *ghigno sadico*) ma spero ci sia piaciuto.
Non siate timidi e lasciate una recensione, mi accontento anche dei pronostici sul prossimo capitolo ma fatemi sapere che ci siete, a giovedì prossimo!

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Masky e Hoodie raggiunsero il giardino sul retro e trovarono Jay, disteso a terra, che cercava di lottare con scarsi risultati contro Ticci Toby.
-Cosa stai facendo?- chiese Masky.
-Ero qui dietro, pronto a intervenire nel caso avesse tentato di scappare.- rispose Toby bloccando le braccia di Jay che continuava a gridare e dimenarsi.
-Se continua a urlare così penseranno che lo stiamo uccidendo.- borbottò Hoodie.
-Brian? Oddio, tu eri morto... Non è possibile...- detto questo Jay urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
-Tappategli la bocca!- gli gridò sopra Toby.
-Perché mi danno tutti per morto? Sono solo caduto... nessuno si è mai fermato a controllare se respirassi ancora.- si lamentò Hoodie avvolgendo un braccio attorno al collo e stringendo la presa.
-Che fai? Non devi mica strozzarlo.- protestò Masky.
-Perlomeno ha smesso di gridare, aiutami a portarlo dentro.- disse Toby e insieme trascinarono di peso un Jay boccheggiante sotto la stretta di Hoodie dentro la casa.
Lo buttarono sul divano e lo circondarono per impedirgli di fuggire.
-Jay, ascoltami...- iniziò Masky ma l'altro ragazzo sembrava avere un attacco d'asma o di panico, respirava a fatica e in modo spasmodico.
-Sicuri che non stia morendo?- domandò Toby.
-No, è solo sotto shock.- Hoodie provò ad avvicinarsi ma Jay si ritrasse.
-Toby, prova a parlarci tu.- Masky era convinto che un estraneo avrebbe potuto evitare che a Jay venisse un infarto prima di aver fornito loro le informazioni che cercavano.
-Ok.- Toby sparì in cucina e riapparve con un coltello, lo puntò alla gola di Jay in una perfetta imitazione di Jeff prima che i due compagni potessero fermarlo.
-Funziona così, tu rispondi alle nostre domande e noi non ti ammaziamo, capito?- 
Jay annuì piano, calmandosi all'improvviso.
-Non era quello che intendevo ma sembra efficace.- commentò Masky.
-Hehehehehehehe.- Kagekao comparve seduto sul divano accanto a Jay che, incurante del coltello di Toby, saltò via rannicchiandosi contro una parete in un angolo della stanza.
-L'hai spaventato.- sbuffò Toby.
-Shiru yo, omoshirokatta*!- Kage si sporse dal divano per guardare meglio Jay.
-Come ha... come...- Jay lo indicava senza riuscire a completare la frase.
-Cambiamo tattica.- propose Toby -Dicci quello vogliamo sapere e il nostro Kage non ti farà nulla di mal...-
Suonarono il campanello.
-Ci rinuncio!- esclamò Toby -Qui non si riesce a concludere niente.-
-Vado ad aprire.- si offrì Masky con un pessimo presentimento. Infatti, nell'aprire la porta Eyless Jack, Nina e The Rake entrarono come se fossero a casa propria.
-Mi piace questo quartiere,- disse Nina -sembra un ottimo terreno di caccia.-
Jay la guardava orripilato dalle sue cicatrici.
-Ah, Jay... è la prima volta che ci incontriamo mentre sei sveglio.- lo salutò Rake accomodandosi sul divano vicino a Kagekao.
Nel vederlo Jay cacciò un urlo e Toby gli rifilò un calcio per farlo stare zitto.
-Non picchiarlo, sono un fan di Marble Hornets.- lo rimproverò EJ.
-La situazione sta degenerando.- sussurrò Hoodie a Masky.
-Non ancora.- ribattè l'amico sottovoce -Potrebbe andare peggio se...-
-NO! NO! NONONONONONONO!- Jay iniziò a graffiare il muro come per scavarsi una via di fuga; Slenderman gli era apparso proprio davanti, sovrastandolo.
Masky si coprì il volto con una mano e Hoodie scosse la testa.
-Ti sembra questo il modo di presentarti davanti a Jay?- esplose Masky, l'uomo alto si voltò verso di lui.
-Scusa ma non ho resistito... è sempre divertente...- Slendy allungò un dito verso Jay e quello urlò ancora più forte, ormai in lacrime, cercando di appiattirsi contro il muro.
Slender ritirò il dito e Jay smise di gridare singhiozzando incontrollabilmente, poi lo allungò di nuovo e il ragazzo riprese a urlare, lo ritirò e quello singhiozzò per la seconda volta.
-Mi è sempre piaciuto Jay...- Slenderman si girò verso Masky e Hoodie -Siete d'accordo a farlo entrare nel grupp...?-
-No!- esclamarono insieme i due ragazzi.
-Peccato.- Slendy riallungò il dito e Jay riprese a urlare.
Sarebbe andato avanti così ancora per molto se EJ non avesse attirato l'attenzione di tutti.
-Guardate cosa ho trovato.- esordì uscendo dal bagno e agitando un cilindretto arancione pieno di pillole.
-Miseriaccia!- Hoodie si allontanò dagli psicofarmaci.
-Tieni quegli affari lontani da me.- Masky imitò il compagno.
-Tornereste delle persone normali se ritornaste a predere quel farmaco?- chiese Nina.
-Non ci tengo a saperlo.- rispose Hoodie infastidito.
-La mia vita dipendeva da quelle pillole, ne ho prese così tante che non voglio nemmeno vederle.- Masky girò ostentatamente il volto per non guardare il contenitore arancione.
-La tua vita? La tua sanità mentale, semmai.- disse Toby ridacchiando e beccandosi un'occhiataccia.
-Mi ricordano il periodo peggiore della mia vita quindi ti sarei grato se evitassi battute del genere.- Masky lo avrebbe picchiato volentieri in quel momento.
-Il periodo peggiore della tua vita? Così mi sento offeso.- intervenne Slenderman per nulla turbato.
-Non ti ci mettere anche tu.- sbottò Hoodie.
-Ricordate almeno la vostra vita prima di Marble Hornets?- domandò curioso EJ.
-Solo vagamente.- rispose evasivo Hoodie.
-Non che  il periodo di Marble Hornets sia molto chiaro...- disse Masky amaramente -Ricordo la maggior parte degli eventi solo grazie ai video su YouTube.-
-Glieli ho fatti vedere io.- gongolò Toby orgogliosamente.
-Perché non  ci diamo una mossa?- sibilò The Rake seccato.
Jay era in iperventilazione, pallido come la morte e aveva ascoltato quel discorso con un'espressione terrorizzata.
-Se gli dessimo queste dovrebbe calmarsi.- EJ fece scivolare alcune pillole sul palmo della sua mano, poi offrì il contenitore a Masky e Hoodie e chiese con tono divertito:
-Ne volete un po'?-
I due iniziarono a insultarlo mentre Slenderman lo rimproverava:
-Hai idea della fatica che ho dovuto fare per impedire che prendessero quella roba? Non li tentare o rischi rovinare tutto.-
-Andiamo, non è così grave... non gli hanno mica cavato gli occhi con un cucchiaio...- cantilenò Eyeless Jack, infilando a forza le pillole nella bocca di Jay quando Toby riuscì ad aprirla con la forza.
-Hehehehehehehe.- Kagekao batteva le mani contento, si stava davvero divertendo.

*: Lo so, è stato divertente!



Tanto Marble Hornets in questo capitolo :3
C'è un'altra citazione potteriana, Hoodie che cita Ron... mi sento fiera di me quando mi vengono queste idee *-*
Ho diviso le faccende di Jay in due capitoli, nel prossimo ci sarà l'interrogatorio... saprà qualcosa sulle fangirl?
Riguardo al ritardo sappiate che è dovuto a vari motivi (ma soprattutto la pigrizia, è sempre colpa sua) ma cercherò di pubblicare prima il prossimo capitolo v.v
Fatemi sapere che ne pensate!



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