star trek assemble : ep : 111 :Remidian di batuffoloki (/viewuser.php?uid=860255)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 1 *** 1 ***
"Diario del capitano siamo diretti verso la colonia federale Remidian. E' situata proprio al confine tra l'impero Klingon e la federazione .Considerato quanto sono tesi i rapporti tra i due governi, la colonia rischia delle rappresaglie. Il nostro compito è quindi evacuare i coloni per metterli al sicuro ."
"Capitano la colonia non risponde. Ormai è un bel pò che tento di contattarli."Lo informò Uhura. Kirk era preoccupato: la posizione strategica della colonia la metteva in una situazione davvero difficile.
Per quel che ne sapeva , i coloni vivevano di agricoltura e pastorizia . Non c'era nessuna istallazione militare. Ma i klingon potevano non crederci e reputarla una minaccia alla loro sicurezza.
"Continua a provare a intervalli regolari ."Ordinò infine.
Erano ancora lontani e non potevano fare molto per loro. Se li avessero attaccati ora sarebbero stati perduti.
"Capitano!" Esclamò Sulu all'improvviso, indicando lo schermo.
"Siamo usciti dalla curvatura!" Kirk balzò in piedi colto di sorpresa.
In effetti lo schermo mostrava le stelle che si vedevano nello spazio normale non certo i colori confusi tipici dell'effetto curvatura. Diede un colpo secco al comunicatore sul bracciolo della sua poltrona.
"Ponte a sala macchine , Scott che succede?"
"Non lo so capitano, abbiamo avuto un 'improvviso calo di energia." Rispsose prontamente l'ingegnere.
"La causa?"
"Difficile dirlo . Devo fare un diagnostico dei motori e mi occorrerà tempo."
"Il tempo è quello che ci manca."Commentò Spock .
"Già la colonia di Remidian. Devo almeno sapere cosa sta succedendo! Potrei tentare di raggiungerla con una navetta, mentre voi risolvete il problema ai motori ."Suggerì Kirk .
"E se li trovassi i Klingon? Saresti in pericolo quanto i coloni su una navetta!"Obbiettò il vulcaniano.
Kirk sospirò. Non era certamente una mossa prudente, ma che doveva fare?Abbandonare quelle persone al loro destino?
"Io e Loki andiamo a Remidian con una navetta.Tu e Scott riparate il guasto ai motori il prima possibile e ci raggiungete. E nel frattempo dite una preghiera per noi ..." Spock inarcò un sopracciglio .
Stava per replicare ma un 'occhiataccia di Uhura gli fece capire che Kirk aveva fatto una battuta. |
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Capitolo 2 *** 2 ***
"Remidian è davanti a noi. I sensori a lungo raggio non rilevano nulla di particolare. Nessun picco di energia, nessuna radiazione. Stesse forme di vita che avremo dovuto trovare secondo il censimento che ci ha inviato il quartier generale."
Avevano viaggiato per 12 ore alla massima curvatura consentita dalla navetta. Loki aveva impostato il pilota automatico con la rotta tracciata per raggiungere la colonia federale. Erano andati a dormire e il computer li aveva risvegliati in prossimità della loro meta.
"Questa è una buona notizia.Magari non ci rispondono perchè hanno solo un guasto alla radio ."Commentò Kirk già rincuorato.
"Lo scopriremo presto cominciamo le procedure di atterraggio."Lo informò Loki.
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"Sono a pezzi!" Commentò Scott esibendosi in un sonoro sbadiglio.
Aveva passato tutta la notte a eseguire diagnostici, sui motori e sulla rete di distribuzione dell'energia, con quell'avvoltoio di Spock posato sulla sua spalla. E ora lui era lì! Fresco come una rosa, mentre il povero ingegnere cascava dal sonno. Scott gli stava lanciando mentalmente dei messaggi sperando che la telepatia vulcaniana fosse abbastanza potente da captarli a distanza. Contro ogni previsione ,sfavorevole, parve funzionare.
"E' possibile che non troviamo una soluzione perchè siamo troppo stanchi. La cosa migliore è prendersi una pausa e tornare a rifletterci sopra dopo aver riposato il cervello. Le ordino di andare a dormire Scott."
L'ingegnere normalmente avrebbe ribattuto dicendo di sentirsi ancora in grado di lavorare. Questa volta invece neppure salutò. Si allontanò strascicando i piedi per andarsi a buttare sul letto dopo una bella bevuta. Spock sua volta si diresse verso la sua cabina pensando che qualche minuto di meditazione prima del sonno gli avrebbe portato consiglio, ma passando davanti al ponte ologrammi qualcosa attirò la sua attenzione. La porta era semiaperta e dall’interno filtrava una luce. Decise di entrare pensando che qualche lazzarone avesse lasciato un programma aperto. In effetti non si sbagliava. Ma ciò che vide lo sorprese non poco. La stanza del ponte ologrammi era completamente vuota ad eccezione di un bambino. Poteva avere forse sei mesi e se ne stava al centro della stanza fissando il vulcaniano e spalancando la piccola bocca sdentata in un sorriso. Spock si chiese quale tra i membri del suo equipaggio covasse la fantasia di avere un bambino. Sperò non fosse sua moglie Uhura.Non era pronto per questo .
"Computer fine programma."Ordinò.
Non accadde nulla. Il bambino era sempre lì . Probabilmente la stessa avaria che aveva colpito i motori stava influenzando anche il ponte ologrammi.Spock alzò un sopracciglio. Inutile insistere .
"Computer sigilla il ponte ologrammi." Ciò detto ritornò al suo programma iniziale. Andare a dormire ! Era fermamente convinto che una volta che avesse scoperto il guasto ai motori ill ponte ologrammi sarebbe andato a posto .
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Capitolo 3 *** 3 ***
Loki parcheggiò la Fermi in aperta campagna poi i due si incamminarono verso la cittadina di Remidian che prendeva il nome dal pianeta.
"Di cosa vivono su questo pianeta?" Chiese Kirk osservando la vegetazione che gli ricordava da vicino quella del posto in cui era nato: la fattoria di zio Frank.
"Agricoltura e pastorizia. Usano metodi biologici e naturali . "
"Saranno mezzi amish ?"Si chiese il capitano vedendo dei bambini che giocavano a rincorrersi nell'aia di una costruzione primitiva simile a una fattoria dell'800 ."Uhm ..no hanno l'elettricità però effettivamente, da quello che ho letto cercano di vivere in armonia con la natura,evitando di sfruttarla intensivamente a scopi commerciali . In pratica coltivano o allevano ciò che serve alla loro sopravvivenza."
Brutta cosa, penso Kirk . I naturisti fanatici erano spesso poco aperti al dialogo. Cominciava a sospettare che se non rispondevano alle loro chiamate era perchè non volevano farlo . Un uomo sulla settantina si fece loro incontro. Aveva lo sguardo duro e ben poco cordiale. Per di più imbracciava un forcone. Kirk si tasto il fianco .Sì, si era ricordato di portare il phaser. Era solo una precauzione ma l'atteggiamento del borgomastro non gli pareva granchè ospitale.
"Siamo il capitano Kirk e il comandante Loki dell'enterprise.Vi avevamo comunicato il nostro arrivo."
"Sono Jackob Beker il borgomastro." Rispose L'uomo.
"L'avevamo riconosciuta dai nostri file." Gli confermò Loki.
"L'abbiamo chiamata ma non avete risposto.Cosa succede?" Il borgomastro li fissò con aria sempre meno amichevole." Siete venuti con quella minuscola navetta?Quindi .non siete qui per evacuarci,non è abbastanza grande."
"Veramente eravamo in rotta con l'enterprise, ma ha subito un guasto ai motori e noi siamo venuti in avanscoperta a vedere se stavate bene." Spiegò Kirk .
"Beh potevate risparmiarvi la fatica.Noi stiamo benissimo e di di qua non ci muoviamo." I due federali rimasero per un attimo in silenzio allibiti dalla reazione così determinata.
"Forse, voi, così isolati dal resto del mondo, non vi rendete del tutto conto della situazione. Rischiate una rappresaglia da un momento all'altro. L'unica cosa che frena i klingon è la nostra presenza nel quadrante. "Lo redarguì Loki .
"Che vengano li accocglieremo come meritano !" Beker agitò il forcone in modo molto eloquente.
Loki lanciò uno sguardo perplesso a kirk .
"Sta scherzando vero?" Chiese il capitano .
"Le sembro un tipo che scherza." Ribadì Beker incrociando le braccia deciso.
"Parliamone ."Suggerì Loki.
"Non ho niente da aggiungere."
L'uomo si voltò e si allontanò lasciandoli in mezzo al cortile con le galline che razzolavo attorno ai loro stivali. Poco lontano pascolavano pacificamente delle pecore. I due federali erano pronti a scommettere che questa gente si filava gli abiti da se , invece che replicarli .
"Che facciamo ?"Chiese Loki.
"Beh, dobbiamo farlo ragionare. Mica possiamo lasciarli qui !" Replicò Kirk.
"Sarà dura ... "Il sole stava tramontando.
Una signora uscì dalla porta di casa urlando.”La cena è pronta."
E i bambini sciamarono in casa.
"Venite anche voi. Non è mia abitudine lasciare gli ospiti , anche se sgraditi, a stomaco vuoto. "Aggiunse rivolgendosi ai due federali.
Loro annusarono l'aria e il profumo non era male! |
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Capitolo 4 *** 4 ***
Il mattino dopo Spock si sentiva decisamente più lucido e pronto a trovare il guasto che affliggeva la nave. Spinto dall' insopprimibile curiosità, tipica dei vulcaniani, decise di fare un passo sul ponte ologrammi, per vedere se almeno quell'insolita situazione si era risolta. Quando aprì la porta ebbe un sussulto ben poco vulcaniano.Fortuna, per lui, non c'era nessuno in giro per testimoniarlo. Il bambino era ancora lì al centro della sala ologrammi. Ma qualcosa in lui era cambiato. Ora dimostrava almeno sei anni terrestri.Gli venne incontro e gli allungò la manina .
"Ho fame. Devo mangiare."Sussurrò fissandolo con gli occhioni azzurri pieni di aspettative.
Spock colto da un inspiegabile inquietudine fece un passo indietro. Poi si volto di scatto e usci accelerando il passo verso la sala macchine. Lì trovò Scott già intento a lavorare .
"Progressi ?" Chiese allo scozzese.
Lui emise uno sbuffo ."Nossignore, qualcosa ci succhia l'energia e non so cosa....E' un bel problema."
"E non è l'unico."Il pensiero di Spock , per chissà quale motivo era tornato alla supplica del bambino ."Ho fame!" Era solo un aggregamento di fotoni , non era un bambino reale. Doveva toglierselo dalla testa e pensare alle cose serie. Avrebbe voluto che Loki fosse lì ad aiutarlo ,la dove la sua logica vulcaniana non riusciva ad andare oltre.
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La cena era stata gustosa .Tutta a base di prodotti sani e naturali ,ma comunque deliziosi.Formaggio di pecora,insalata , frutta succosa come non ne avevano mai mangiata prima.Niente a che vedere col cibo replicato che offriva loro la nave. I due federali riuscivano a comprendere perchè questa gente non volesse lasciare la loro colonia. Il problema era far loro capire che la loro vita era seriamente in pericolo.Qualunque tentativo di discussione col borgomastro si era scontrato contro una barriera che forse non sarebbero mai riusciti a superare. Alla fine cosa avrebbero dovuto fare ? Evacuarli a forza o lasciarli al loro destino? La signora Beker offrì loro un letto oltre alla cena. Avrebbero avuto tutta la notte per pensarci sopra. Anche perchè dall'enterprise non giungevano notizie incoraggianti . La nve era sempre in panne bloccata in mezzo al nulla. Alla fine avrebbero dovuto chiamare qualcuno a rimorchiarla. Che onta per il povero Scotty !
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Capitolo 5 *** 5 ***
La situazione a bordo era peggiorata anzichè migliorare. Apparentemente non c'era nessun guasto ma le loro riserve di energia continuavano drammaticamente a diminuire. Ancora poche ore e Spock avrebbe dovuto lanciare un SOS perchè qualcuno venisse ad evacuare l'equipaggio prima che il loro sistemi vitali decadessero al punto di non poterli più sostentare. Era ormai evidente che, qualunque cosa stesse accadendo, non dipendeva da loro ma da un fattore esterno. L'unica altra stranezza accaduta a bordo era quel programma sul ponte ologrammi che nessuno riusciva a spegnere. La logica gli suggeriva che due eventi insoliti , avvenuti contemporaneamente , dovevano essere collegati . Si recò,quindi , nuovamente sul ponte ologrammi. Il bambino era lì ma ora era più grande dimostrava almeno dodici anni .
"Come ti chiami ?” Gli chiese Spock .
"Adam ." Rispose il ragazzino.
Certo Adam, come il primo uomo . Una scelta evocativa.
"Ho fame ."Si certo , aveva fame anche prima.
Ma qualcosa da mangiare l'aveva trovato , visto che era cresciuto. E Spock aveva un concreto sospetto su ciò di cui si fosse nutrito : la loro energia. E ora che le riserve si stavano esaurendo gliene serviva altra.
"Se vuoi che ti aiuti devi dirmi cosa ti serve."
Lo sguardo del bambino si fece vacuo. Spock non sapeva che forma di vita fosse e come fosse rimasta intrappolata sul loro ponte ologrammi . Ma era chiaro che fosse una vita in evoluzione . Non riusciva a esprimersi con chiarezza ,non aveva abbastanza conoscenze.
"Ascolta Adam . Ora ti porterò in un luogo in cui potrai nutrirti in abbondanza . Ma per farlo tu devi darci la possibilità di riattivare i motori . So che ti stai nutrendo della nostra energia, e forse smettere di farlo ti creerà quello che gli umani chiamano "crisi di panico ". Ma devi vincerla ,devi darci la possibilità di aiutarti . “
Adam sembrava incerto poi la sua figura si fece sempre meno luminosa fino a scomparire lentamente. Per un attimo Spock si chiese cosa questo significasse, ma il trillo del comunicatore interruppe le sue riflessioni.
”Signor Spock ,non so che ho fatto, ma l'energia è tornata."
"Va bene Scott arrivo. "Rispose.
Aveva funzionato .La creatura si era fidata ora toccava a lui non deluderla. |
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Capitolo 6 *** 6 ***
La mattina dopo i due federali si erano alzati decisi ad avere la meglio sul testardo borgomastro. L'avevano dovuto cercare nei campi intento a trovare le uova che le galline avevano deposto chissà dove .
"Prendetele delicatamente e state attenti a non calpestarle." Ordinò Beker in un tono che non ammetteva repliche.
Così i due si ritrovarono a razzolare nei cespugli alla ricerca di uova.
"Ha ripensato a quello che le abbiamo detto?” Chiese Loki afferrando con attenzione un uovo che aveva adocchiato dietro a un ciuffo d’erba.
"Vi ho già detto che non intendo lasciare questo pianeta. E' la nostra casa e nessuno ha il diritto di togliercela."
"Su questo sono d'accordo però ciò non cambia la realtà. Se scoppia la guerra voi rischiate di fare un brutta fine. D'altro canto che vi costa spostarvi di qua per qualche mese in attesa che la situazione evolva. Se tutto va per il meglio potrete sempre tornare."
"E nel frattempo chi baderà ai campi e agli animali ?"
"E' questo il vero problema ?”Chiese Loki stupito.
"No ,il problema è qui c’è tutto quello che abbiamo costruito con amore, per lasciarlo ai nostri figli.Siamo arrivati in questo posto che non c’era nulla .Solo natura allo stato brado. Ci siamo costruiti tutto questo con la fatica delle nostre braccia e il sudore della fronte. E Ora questa gente vorrebbe portarcelo via?" Ribadì l'uomo con asprezza.
"Credo sia arrivato il momento di scegliere se è più importante la vita dei suoi figli o la loro eredità.Sia ragionevole.Veniamo a un compromesso .Ci lasci portare via donne , bambini e anziani. Se i suoi uomini vorranno restare e combattere sarà una loro scelta e noi l'accetteremo."
Kirk rimase sorpreso dalla proposta di Loki. I suoi ordini erano di evacuare tutti,senza eccezione. Ma poi convenne sul fatto che un successo parziale era meglio di niente.
"Si è proprio quello che faremo, signor Beker, E se lei ama davvero la sua gente ci supporterà . E' la cosa migliore da fare. " Concluse Kirk .
Il borgomastro lo fissò negli occhi, ma la luce battagliera che lo incendiava si stava a poco a poco spegnendo . Ora sopraggiungeva la disperazione tipica di chi è con le spalle al muro e ha una sola via d'uscita. |
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Capitolo 7 *** 7 ***
"Siamo in posizione signore. Abbiamo raggiunto l'ammasso stellare di Onyx Borealis." Sulu avvertì Spock via comunicatore che erano arrivati a destinazione. Il
vulcaniano era in sala ologrammi.Il ponte era vuoto .
"Adam .Siamo arrivati .Qui c'è abbastanza energia per soddisfare i tuoi bisogni."
Aspettò speranzoso che l'alieno avesse compreso le sue parole. La risposta non si fece attendere. Il bambino si manifestò. La sua espressione passò immediatamente da imbronciata a soddisfatta. Poi Spock potè assistere a quella che rappresentava simbolicamente la sua evoluzione. Il bambino crebbe lentamente fino a diventare un adulto forte e in salute. Stava assorbendo energia dall'ammasso stellare. Quando ebbe raggiunto la sua forma definitiva sorrise per esprimere la sua gratitudine.
"Addio ."Si limitò a dire mentre salutava con un cenno della mano.
Era pronto a volare via nello spazio da cui era venuto. Spock alzò una mano per ricambiare l'addio con un saluto vulcaniano ,incerto se Adam l'avrebbe capito.Ma l'alieno si stava già dissolvendo e in pochi attimi il ponte ologrammi era di nuovo sgombro ."Signor Sulu.Rotta verso Remidian alla massima velocità."Ordinò nel comunicatore.Aveva assistito alla nascita di una nuova vita.Ed era soddisfatto da quella insolita esperienza. Ma era giunto il momento di recuperare i suoi amici e salvare i coloni .
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"Bentrovato Spock!" Salutò Kirk facendo il suo ingresso sul ponte di comando .
"Mi scuso per il ritardo,ma abbiamo avuto a bordo un 'ospite che ci ha causato qualche problema. Per quanto non possa lamentarmi del comportamento che ha tenuto. Era solo dovuto al suo desiderio di sopravvivere ed evolvere."
"Come tutte le creature. Non vedo l'ora di conoscere i particolari della vostra avventura."Commentò Il capitano riprendendo il suo posto al centro del ponte. "Anche per voi non è stato facile ."" In effetti Beker è stato un 'osso duro. Ma quel che conta è che almeno il 70 per cento dei coloni ora saranno al sicuro. Come va il teletrasporto Uhura?"
"Siamo a buon punto. Appena sono tutti a bordo te lo segnalo."Rispose la ragazza.
"Ottimo! Sai Spock sono convinto che quando Becker e i suoi uomini si troveranno da soli sul pianeta senza i loro cari cederanno e ci chiameranno indietro."
Il vulcaniano annuì ."E' una deduzione ragionevole. Speriamo che ci sia il tempo necessario ..."
Il commento di Spock colpì Kirk per la sua profeticità. Tempus Fugit, pensò. Quanto tempo avevano prima che l'offensiva klingon iniziasse?
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