lettere da puente viejo

di Canemily
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addio, Conrado ***
Capitolo 2: *** Un nuovo fratello ***



Capitolo 1
*** Addio, Conrado ***


-Buongiorno dormigliona!

Gonzalo salutò così Maria che si era appena svegliata e non avendo visto il marito accanto a lei nel letto era andata a cercarlo in soggiorno con ancora la vestaglia da notte e i capelli arruffati.

-Sei bellissima- l'uomo si avvicinò a lei e le diede uno schioccante bacio sulla guancia.

-Ruffiano... Mi sono svegliata e non c'eri. Come mai sei già in piedi?                                           

-Tristan è dovuto uscire presto per fare un giro nelle terre, e visto che siamo soli ne ho approfittato per prepararti con le mie mani una colazione coi fiocchi. Senza l'aiuto delle cameriere, giuro!

-Tranquillo, ci credo, così hai avuto la scusa per non andare con tuo fratello nei campi.- contestò Maria fingendosi indignata, anche se il sorriso che si faceva strada nel suo viso mosso dalla contentezza per la sorpresa dell'amato la tradiva.

Gonzalo stette al gioco:-Non posso proprio nasconderti nulla, ebbene sì, hai indovinato: era solo una scusa per non lavorare.

-Ma quanto sei stupido!- lo rimproverò lei dandogli un colpetto sul braccio, ma senza mai spegnere il proprio sorriso, dopo tutto perché avrebbe dovuto farlo: era talmente felice accanto a lui che aveva sempre voglia di sorridere e di cantare, di ballare e di saltare, di giocare e di scherzare, semplicemente di godersi la vita.

-Lo sai che niente mi rende felice quanto fare qualcosa per te ed Esperanza, anche se semplice, l'importante è che ti faccia sorridere come stai facendo ora.

-Lo so amore mio, grazie mille.- Maria tirò a se il marito e gli regalò un dolce bacio sulle labbra.

-E ora si sieda pure signora Maria.- la invitò Gonzalo spostando per lei la sedia.-La piccola dorme ancora? 

-Sì, l'ho lasciata che dormiva tutta contenta, chissà che cosa sognava.

– Magari ricordava il mare che ieri bagnava i suoi piedini sulla spiaggia.

– Quanto rideva ogni volta che sentiva l'acqua sulla sua pelle, è una gioia vederla così... Questa è la posta?

- Sì, è appena arrivata.

– Finalmente! C'è una lettera di mia madre!- esclamò Maria piena d'emozione.

– Avanti, leggila a voce alta.

  "Miei cari,                                                                                                                                                                                                       come  state? Ogni giorno vi immagino mentre passeggiate tutti e tre insieme sulla spiaggia con Esperanza che tiene con una manina la mano di sua madre e con l'altra quella di suo padre, al sicuro al fianco dei suoi genitori; nei miei sogni siete sempre felici e sorridenti, e questo mi dà la forza di affrontare la giornata. Oggi però, con questa lettera, temo di far scomparire, almeno inizialmente, quel sorriso dai vostri volti, ma è giusto che sappiate che appena pochi giorni fa Conrado ci ha lasciato: è morto, o, per meglio dire, è stato ucciso. Dopo che il giudice, anche col contributo di Aurora, le ha tolto definitivamente il piccolo David, Alicia, che ben ricorderete, ha voluto vendicarsi di mia nipote tentando di ucciderla, solo l'arrivo di Conrado ha salvato Aurora, ma nella lotta con Alicia sia quest'ultima sia Conrado sono rimasti senza vita. Potete immaginare lo strazio di Aurora. Tutto il paese ha partecipato al funerale del suo fidanzato. Qui abbiamo tanto bisogno di voi, ma mi consolo al pensiero che voi siate lontani da questo paese dove accadono continue disgrazie. Date un bacio da parte mia e di Alfonso alla nostra nipotina.

Con tanto amore,                                                                                                                                                                                            Emilia."

Le ultime parole della lettera scivolarono sulla carta spinte da una lacrima di Maria, lacrima carica di tristezza e di ricordi. Gonzalo, che era ancora in piedi, si era fatto scuro in volto e stringeva forte i pugni, Maria si alzò, si avvicinò a lui e gli poggiò una mano sulla spalla.

– Non me ne capacito Maria, perché continuano a succedere queste cose? Come è possibile che si abbattano così tante sciagure su una stessa famiglia? Non mi rassegnerò mai a tutto questo... E poi proprio Conrado, lui era un uomo giusto, nobile, un amico... E ora non avremo più l'opportunità di rivederlo.

– Lo so tesoro, lo so, e anche coraggioso, dobbiamo essergli tanto grati per aver salvato Aurora...

- Non solo, non basta: noi dovevamo essere lì, al suo funerale, dovremo stare vicino a mia sorella, abbracciarla, consolarla, le persone accanto a lei non fanno che andarsene in un modo o nell'altro, è frustrante non poter fare niente per lei.

- Allora Maria lo guardò dritto negli occhi, per vedere come essi avrebbero risposto alla domanda che stava per fargli:- Gonzalo, ti penti? Ti penti di essere fuggito con noi da Puente Viejo? 

- Cosa?- l'uomo prese le mani della moglie - No Maria, mai! Come potrei pentirmi di aver salvato il mio tesoro più grande, più prezioso? Io vi proteggerò sempre ad ogni costo. Essere insieme a voi è ciò che di più bello mi potesse capitare nella vita, non ne devi mai e poi mai dubitare.- Gonzalo abbracciò forte Maria, rassicurata dalle sue parole, e soprattutto dal suo sguardo limpido e sincero, traboccante d'amore. - Scusa se mi sono sfogato in quel modo, so che anche a te dispiace molto.

– Non importa... Sai, io so bene cosa sta provando mia cugina, anche io ho conosciuto il dolore di perdere l'amore della propria vita, ed è insopportabile, logorante, anche se grazie al cielo tu sei tornato. Anche io vorrei tanto poterla consolare e vorrei tanto aver potuto salutare ancora Conrado, quindi mi devi promettere, anche se ora qui siamo felici e non ci manca davvero niente perché siamo liberi di amarci, che un giorno rivedremo i nostri cari, perché non voglio che altri di loro muoiano senza poter dir loro addio.

– Allora mettiamola così: in fin dei conti mia sorella è forte, proprio come lo sei stata tu, e comunque non le mancano le persone che le vogliono bene, dobbiamo pensare che ce la farà. E ti do la mia parola che lotteremo per rincontrare i nostri familiari, e nostra figlia li conoscerà uno per uno. Vieni qui- Gonzalo diede un delicato bacio sulla fronte a sua moglie, poi sorrise con nostalgia – Ricordo come se fosse ieri quando Conrado si prese cura di me dopo che fui sepolto vivo.

– O quando mi difese da Fernando in piazza, davanti a tutti... Per non parlare di come Esperanza dormiva placidamente tra le braccia di suo zio... Ma sai cosa ti dico? Ora basta lamentarci, possiamo ancora fare qualcosa per onorare Conrado, guarda: mia madre ci ha spedito una sua foto ricordo e voglio incorniciarla con una cornice d'oro, perché d'oro era il suo cuore.

– Hai ragione tesoro- disse Gonzalo con ammirazione nei confronti della moglie, e aggiunse:                     -Metteremo la foto in camera di Esperanza, in modo che ricordi sempre suo zio: le diremo che è stato un uomo che per salvare la vita della propria amata...

-... Ha sacrificato la sua.- concluse Maria.

 

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Capitolo 2
*** Un nuovo fratello ***


Maria era felicissima di essere moglie e madre, e inoltre  si occupava di governare la casa, ma il fatto che quello fosse ciò che di solito spettava ad una donna non le impedì di svolgere altri ruoli all'interno della famiglia. Fu così che mentre suo marito e suo cognato curavano le terre, le coltivazioni e il bestiame, Maria era diventata brava nel gestire i guadagni, i pagamenti ai fornitori e i salari; in più organizzava eventi per promuovere i prodotti dell'azienda. Quel giorno controllava alcune fatture nello studio:- Gonzalo! Puoi venire qui per favore? Mi mancano delle ricevute!

- Arrivo subito, tesoro! Sono quasi riuscito a far addormentare Esperanza!- Non appena Gonzalo finì di pronunciare quelle parole, Maria vide sua figlia sgattaiolare dentro il soggiorno e correre da una parte all'altra della stanza con un enorme sorriso da birichina; poco dopo arrivò anche Gonzalo che si mise a inseguirla come un matto.

Maria scoppiò  a ridere:- Scusa tesoro, cosa dicevi prima? Mi è sembrato di capire che Esperanza si stesse per addormentare, ma forse ho sentito male.

Gonzalo arrestò la sua corsa:- Infatti... Solo che... La situazione mi è un po' sfuggita di mano, ecco...  Mi sono un distratto un attimo e... Ma non ti devi preoccupare - spiegò lui grattandosi il capo, in segno di imbarazzo, e in quel preciso momento la piccolina ne approfittò per sgusciare tra le gambe del padre come un topolino. 
- Ma come... Cosa... Oh, su Esperanza... Abbi pietà di tuo padre... Avanti tesoro vieni qui... è ora del riposino... 

Maria non riusciva più a smettere di ridere.                                                                                                                           

- Grazie tante del sostegno amore mio,  sono lieto di farti divertire così tanto.

- Scusa, scusa non volevo offenderti, ma è più forte di me... Certo che aveva ragione Candela quando diceva che non saresti riuscito a starle dietro quando avrebbe cominciato a camminare... Esperanza! Vuoi venire dalla tua mamma?- Maria si inginocchiò e aprì le braccia per accogliere la bambina. Quando lei notò la sua mamma, protese le braccine verso di lei e le corse incontro tutta contenta, Maria la abbracciò e le diede un grosso bacio sulla guancia, poi si alzò tenendola tra le braccia. Gonzalo assistì alla scena a bocca aperta.

- Gonzalo, ti ricorda qualcosa " chiudi la bocca o entreranno le mosche"? Ah, cosa faresti senza di me!

L'uomo sorrise:-  Saremo tutti perduti, che posto sarebbe il mondo senza di te?- poi si avvicinò alla sua sposa e la baciò, subito dopo Esperanza tirò con la manina la camicia del papà.

- Credo che tua figlia voglia farsi perdonare... Forza, portala a letto.

- Vieni con papà? ... Eccoci qui, andiamo, la mia piccolina si è stancata.

- Non farti ingannare, potrebbe ancora batterti dieci a zero!- rise Maria.                                                                 

- Spiritosa...

                                                                  ...

- Allora? Dorme?- domandò Maria quando vide tornare il marito.                                           

- Come un angioletto, ma direi proprio che ha un bel caratterino.

- Come è giusto che sia.

-E come darti torto... Oh, quasi dimenticavo, è arrivata un'altra lettera di tua madre, tieni.

- Iniziano a farmi paura le sue lettere...

- Non possono essere sempre brutte notizie, vedrai.

- Giusto...  Allora la leggo.

" Cari Maria, Gonzalo e Esperanza,                                                                                                                                            io, Alfonso e Matias siamo stati tanto contenti di aver ricevuto la vostra ultima lettera, aspettiamo con ansia le vostre missive e per me ogni volta è un gran sollievo sapere che state tutti bene. Attraverso questa lettera vi comunico un'altra importante, quanto sorprendente e fortunatamente non tragica notizia che riguarda in modo particolare Gonzalo. Inizio col dirvi che Bosco e sua moglie Amalia hanno avuto un bimbo, Beltran. Ebbene, qualche giorno fa Aurora, mentre visitava Beltran, ha scoperto sul suo corpicino gli stessi tre nei che hai anche tu Gonzalo, così come Esperanza; non ci è voluto molto per scoprire che anche Bosco li aveva. Per questo noi pensiamo che quando Tristan tornò in paese con Aurora appena nata, in realtà Pepa non fosse ancora morta come lui credeva, e  lei ha così potuto dare alla luce un altro bambino, Bosco; molto probabilmente poco dopo madre e figlio sono stati trovati da chi poi si è preso cura di Bosco. Ecco così spiegato tutto l'interessamento della Montenegro nei suoi confronti del ragazzo: lei lo sapeva fin dall'inizio. Questa notizia ci ha lasciato tutti sbalorditi e immagino che per voi sia lo stesso, ma è riuscita anche a far tornare il sorriso ad Aurora, non preoccupatevi per lei, tutti noi la sosteniamo. In pochi giorni a Puente Viejo sta cambiando tutto. Ancora una volta. Ci mancate tantissimo, in ogni momento: niente è più lo stesso senza di voi. Mandiamo un bacio enorme a tutti.

A presto, Emilia."

Maria prese immediatamente a rileggere la lettera tra sé e sé: più andava avanti nella lettura più faticava a credere a tutto ciò che c'era scritto. Gonzalo guardava fisso davanti a sé: dinanzi ai suoi occhi scorrevano, una dopo l'altra come in un film del cinematografo, tutte le immagini dei momenti con Bosco.                                                                                                                                                                        

- La vita continua a riservarci sorprese Gonzalo, come ti senti vita mia?

- Non lo so... Questa notizia è arrivata come un getto d'acqua fredda sulla faccia. È tutto così surreale... Cerco di metabolizzare ogni cosa: mia madre che era ancora viva quando mio padre se ne andò, la Montenegro e soprattutto il mio rapporto con Bosco.

- Avanti sediamoci, parlare ti farà bene.

I due si sedettero nel salottino del soggiorno, uno di fronte all'altra; Maria racchiuse tra le sue mani quella del marito:- Allora, da dove vuoi iniziare?

- Da Bosco, da mio fratello... Stavamo bene noi tre insieme: io, Aurora e Bosco; quando ci siamo incontrati è nata subito sintonia fra noi, in particolare tra Bosco e Aurora,  e ora capisco perché, sono gemelli. Insomma se non si fosse messa in mezzo tu sai bene chi saremo diventati grandi amici, e ora non mi sentirei così.

- Bosco ha completamente cambiato atteggiamento nei nostri confronti, ricordo bene quanto era piacevole insegnargli quello che sapevo e altrettanto bene il modo in cui all'improvviso mi ha cacciato dalla Casona, è questo che vuoi dire?

- Esattamente... È stupendo avere un nuovo fratello, un nuovo componente della famiglia, è davvero una splendida notizia. Però io non solo ricordo come ti ha ferito il giorno in cui ti ha cacciato, ma anche come ha rapito il povero don Anselmo e ha profanato la chiesa per impedire il nostro matrimonio; soprattutto ricordo che è stato capace di provocare la piena che ha mandato in coma Conrado e ha quasi ucciso me: forse neppure Mauricio avrebbe fatto una cosa simile. Mio fratello è questo, Maria, o è l'uomo che abbiamo conosciuto all'inizio? È un dubbio atroce, soprattutto mi sento male perché sto parlando in questo modo di lui.

- Non devi Gonzalo, ne hai tutto il diritto, Bosco non è giustificabile, ti ha avrebbe potuto portare via da noi; tuttavia ti dirò quello che penso.  Io credo che ci sia ancora una parte del cuore di Bosco che non è stata contaminata da Francisca: l'ho visto nei suoi occhi quando una volta io ed Esperanza lo abbiamo incontrato in piazza. Penso che lui fosse consapevole del fatto che non poteva avere niente contro di noi, che sapesse che non avevamo fatto nulla di male, ma la sua coscienza gli diceva che doveva fare come ordinava la Montenegro perché lei gli aveva donato tutto: fedele alla sua padrona qualunque cosa lei faccesse.

Gonzalo accennò un sorriso:- Prima di partire per Cuba mi ha augurato buon viaggio e si è preoccupato per la salute di Esperanza che allora aveva la varicella.

- Ecco, è questo che voglio dirti: lui avrebbe voluto comportarsi sempre così con noi, chidere come stavamo, prendere in braccio la bambina, essere gentile, ma secondo lui non poteva farlo, ha sempre agito come avrebbe fatto la sua signora, e ha lasciato che lei si impossessasse di lui senza opporsi... 

- Una vera e propria marionetta alla quale però Bosco avrebbe potuto tagliare i fili, invece non l'ha mai fatto.

- Lo so, lo so... Dimmi, che cosa senti per lui? Insomma, che cosa faresti se fossi a Puente Viejo?

- Sento di volere il suo bene, non è che prima volessi il suo male, però se fossi lì con lui non permetterei che la Montenegro continui a fargli del male e penso che accoglierei lui e la sua famiglia tra di noi, gli starei vicino e gli darei un'altra possibilità, come sono sicuro che starà facendo Aurora; sì, non vorrei che continuino ad esserci rancori tra di noi, siamo fratelli. Quello che più desidero è che torni ad essere come era prima, che torni ad essere se stesso.

- Non avevo dubbi che avresti agito così amore mio. Chiamami ingenua, ma sono sicura che grazie alla nostra famiglia Bosco diventerà un uomo migliore, soprattutto ora che è diventato padre. 

- Lo spero... Come si sentirà lui? Se è difficile per noi non voglio pensare come starà Bosco tra il tradimento della sua signora e la scoperta delle sue origini. Io ho odiato Calvario quando ho scoperto che mi aveva nascosto che mia madre era Pepa, e ho sentito un enorme vuoto quando una volta tornato a Puente Viejo ho saputo della sua morte. Però non sai quanto sono grato di aver potuto passare del tempo con entrambi i miei genitori da bambino, Bosco non conoscerà né suo padre né sua madre.

- Non mi sorprenderebbe se per far chiarezza nella sua mente si fosse rifugiato nei boschi, è li che si sente al sicuro, la natura è l'unica di cui si può fidare; ma se c'è qualcosa che la nostra famiglia sa fare bene è accogliere, Bosco è molto fortunato. 

- Anche questo è vero, l'affetto non gli mancherà... Sai, mi sento legato a lui, ma non è ancora la stessa cosa che provo per Aurora e per Tristan, con loro condivido un legame molto più forte.

- È normale: tu e Aurora avete vissuto da fratelli, non hai solo visto scritto su un foglio che era tua sorella, e lo stesso vale per Tristan, senza contare che lui ti ha salvato la vita, mentre il rapporto con Bosco non poteva essere peggiore per essere fratelli.

- E tu?

- Io cosa?

- È pur sempre tuo cugino, sei felice? Abbiamo parlato solo di me.

- Certo che sono felice, non ho mai smesso di credere in Bosco, nonostante quello che ci ha fatto.

- Ci si sente meglio a credere nella buona fede delle persone, voglio farlo anche io, voglio credere in Bosco.

-È proprio così.

- Spero solo di avere la possibilità di costruire un rapporto con lui un giorno e di risolvere i nostri problemi, perché è davvero ingiusto che due fratelli discutano come abbiamo fatto noi.

- Certo che sì. Ricordi cosa mi hai promesso qualche giorno fa? Che avremo lottato per rivedere i nostri cari.

- E così sarà, puoi stare tranquilla... Grazie.

- Di che cosa?

- Di essere così come sei: buona, generosa, unica al mondo. Con te Francisca non è riuscita a fare quel che voleva. E poi grazie di essere sempre al mio fianco, di sostenermi, di aiutarmi e di farmi essere migliore - Gonzalo accarezzò dolcemente la guancia di Maria. - Sappi che anche io sono qui per qualunque cosa di cui tu abbia bisogno, sempre.

Maria sorrise:- Lo so, ma così mi fai piangere... - una lacrima lucente attraversò il viso della donna come una  stella cadente attraversa il cielo, e Gonzalo l'asciugò con una carezza e un bellissimo sorriso. - E comunque a proposito di buona fede io forse ho esagerato nel credere a quella di Francisca, non sono perfetta: da soli non siamo perfetti, ma insieme sì. - poi la donna si sedette accanto al marito e lo guardò dritto negli occhi - Io e te siamo come l'idrogeno e l'ossigeno che formano l'acqua, non ci possono dividere, e solo insieme possiamo formare qualcosa di bellissimo.

- Tutto grazie a te, sei tu che rendi il mondo bellissimo- Gonzalo e Maria si baciarono dolcemente sulle labbra.

- Chi è che ha bisogno di lezioni di chimica? Non ho potuto fare a meno di sentirvi mentre arrivavo, piccioncini.- Tristan era appena tornato dai campi.

- Forse non si tratta di chimica, ma tutto quel fango è difficile da togliere dai tappetti, quindi levati subito gli stivali - ordinò con tono scherzoso Maria.

- Ti conviene obbedire fratello!

- Cosa vorresti dire, Gonzalo? Attento a quello che dici perché  so come vendicarmi.

- E già fratellino, le donne ci battono in tutti i campi, è per questo che le vogliono emarginare: le temono! Comunque obbedisco subito!... Ecco fatto... Allora, ci sono novità?

- Una non di poco conto, Tristan - lo informò Gonzalo

- Non sarà un' altra tragedia?

- Niente  del genere, anzi, ti comunico che abbiamo un nuovo fratello.

- Come scusa? Mi state dicendo che "il nuovo fratello" non sono più io? Mi hanno rimpiazzato in fretta! Da bambino devo aver espresso troppe volte il desiderio di avere un fratello e una sorella, perché adesso ne ho addirittura tre - Tristan era un uomo nobile, ma anche allegro e vivace, sempre sorridente. Maria e Gonzalo si scambiarono uno sguardo complice e risero all'unisono.

- Ora voglio sapere tutto su questo nuovo fratello: da dove è spuntato fuori, come si chiama, aspetto fisico e soprattutto personalità, sempre che almeno voi lo conosciate.

- Tranquillo, lo conosciamo.

                                                             ...

- E questo è tutto quello che devi sapere su Bosco, fratello.

- Certo che è proprio un bel tipetto questo Bosco, non sembra nemmeno tuo fratello, sì insomma è anche mio fratello, però non ti ci vedo a rapire curati e a provocare straripamenti, mentre lui l'ha fatto, è questo che intendo.

- Diciamo che deve ancora dimostrare il suo valore - spiegò Gonzalo.

- E per quanto riguarda tua madre?

- Questo è un altro problema che mi preoccupa: nessuno l'ha vista morta, perché non c'è dubbio che quando mio padre se ne andò fosse ancora viva, ma è anche vero che se fosse sopravvissuta in qualche modo, sarebbe tornata a casa. L' ipotesi più plausibile è che chi l'ha trovata l'abbia anche sepolta da qualche parte, è l'unica cosa che mi viene in mente, a meno che...

- A meno che?- lo esortò Maria.

- A meno che la Montenegro non c'entri qualcosa con la sparizione del cadavere, anche se ormai mia madre non poteva più darle fastidio da morta. In ogni caso con ogni probabilità è morta, quindi non c'è molto da fare.

- Bene allora, non mi resta che aspettare di incontrare i miei fratelli un giorno.

- Io sono ottimista: finchè siamo vivi avremo la possibilità di incontrarli, nostro padre invece... Beh, lui non potrà più farlo... Ma sapete come lo voglio immaginare? In questo momento lo vedo seduto sul divano, nel salone de el Jaral, con in grembo i suoi nipotini: su una gamba Esperanza e sull'altra Beltran. Poi immagino che arrivi l'ora di pranzo, Rosario ha preparato lo stufato; a capo tavola c'è nostro padre, vicino a lui sua moglie Candela, poi ci sei tu Tristan, c'è Aurora al fianco di Conrado, Bosco accompagnato da sua moglie e naturalmente ci siamo noi due tesoro - disse rivolto a Maria- tutti sorridiamo e brindiamo felici.-

Gonzalo e Maria si abbracciarono forte, stretti stretti l'uno all'altra. Tristan sorrise mentre gli osservava e immaginava la scena raccontata da Gonzalo.

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