La Nostra Storia: Niente di Più, Niente di Meno.

di Lelly99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Litigio inutile ***
Capitolo 3: *** Bacio improvviso ***
Capitolo 4: *** L'amore non è trasparente ***
Capitolo 5: *** Invito per una festa ***
Capitolo 6: *** Preparativi e complimenti ***
Capitolo 7: *** Dormita nel Bus ***
Capitolo 8: *** Hotaru e gli stuzzicamenti ***
Capitolo 9: *** Pluricampione di ballo ***
Capitolo 10: *** Viva il cibo Italiano! ***
Capitolo 11: *** Pensieri altamente imbarazzanti ***
Capitolo 12: *** Scuse impossibile da credere ***
Capitolo 13: *** Richiesta di convivenza ***
Capitolo 14: *** Regali alquanto costosi ***
Capitolo 15: *** Affermazioni impertinenti ***
Capitolo 16: *** Viaggio in motorino ***
Capitolo 17: *** Molestie inaspettate ***
Capitolo 18: *** La missione della Banda 007 (Parte 1) ***
Capitolo 19: *** La missione della Banda 007 (Parte 2) ***
Capitolo 20: *** Scambio di messaggi ***
Capitolo 21: *** Sorpresa per Mikan (Parte 1) ***
Capitolo 22: *** Sorpresa per Mikan (Parte 2) ***
Capitolo 23: *** Ritrovo in famiglia ***
Capitolo 24: *** L'amore di Narumi ***
Capitolo 25: *** Gli esami si avvicinano ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

PROLOGO:

Dall'entrata all'Accademia dei nostri personaggi prediletti, erano oramai passati ben 10 lunghi anni.
In questo arco di tempo, che oserei definire bello ma alquanto estenuante, accaddero un po' di eventi che portarono, tuttavia, al miglioramento della nostra Accademia preferita:

La “ALICE ACADEMY”.

Cercherò di riassumere in breve la storia del cambiamento di questa meravigliosa, quanto maledetta, Accademia...
L'ESP, il Preside delle Elementari, era oramai esanime e giaceva, non considerato, dinanzi alla tomba di tutti i suoi cloni. Dopo la sua lunga dittatura all'Accademia, che lo portò alla sua tragica ma tanto desiderata morte, nessuno più considerava il suo cadavere, oramai squartato e rovinato dalla miriade di bruciature, e veniva lasciato giacere in un qualsiasi luogo nell'attesa che si decomponesse. Per chi non l'avesse capito, il nostro amato Natsume gli aveva dato una bella lezione dopo la sua ultima missione che aveva portato scompiglio all'interno dell'Istituto. In quanto l'ESP aveva tentato invano, per l'ennesima volta, di conquistare il mondo servendosi delle creature più umili che potessero esistere, come la bella e dolce Mikan ed i cari compagni delle Abilità Pericolose del nostro adorato Natsume (ovviamente non escluso nell'elenco delle povere vittime). A Natsume, come tutti sappiamo, non andava molto a genio che sfruttassero la SUA Mutandine-A-Pois per terribili scopi, al fine della conquista del mondo, e non si lasciò sfuggire l'occasione di far fuori l'ESP una volta per tutte, ovviamente con l'appoggio di tutta la comitiva composta dai ragazzi della scuola, dagli insegnanti e dal consiglio studentesco. Tra gli insegnanti, con nostra sorpresa, vi era anche il nostro caro Rei Serio Persona che, come tutti, era intento a farlo fuori da tempo. L'unica cosa che gli impediva di togliere la vita a quel Bastardo erano i sensi di colpa che gli sarebbero venuti poi in seguito all'omicidio, perchè in fondo si sentiva in debito con lui per eventi appartenenti, oramai, al passato (anche se sapeva benissimo che si prendeva cura di lui sin da bambino approfittando della sua sensibilità e soprattutto del suo dannato Alice)...
Tornando a noi, l'ESP era morto ed il nuovo preside era divenuto il nostro caro Signor Narumi. La madre di Mikan, Yuka Azumi, riuscì a salvarsi dall'incidente avvenuto quando la figlia aveva quasi 12 anni ed ora si trovava a Central Town in una casa precedentemente acquistata al fine di abitarci con suo marito, Yukihira Izumi, che purtroppo non riuscì a scappare dal suo destino già segnato. Kaoru Igarashi, la madre di Natsume, dopo 10 lunghi anni, si risvegliò dal coma causato dall'urto in auto con degli agenti dell'Accademia, che lavoravano per l'ESP, ed ora si trovava a vivere con la figlia ed il suo dolce marito nella casa vicina a quella della sua migliore amica Yuka. Aoi Hyuuga, cieca da ormai 12 anni circa, prese un appuntamento con un chirurgo specializzato e si sottopose ad un'operazione all'apparato visivo che andò a buon termine. Insomma non era più cieca!
Tutto si svolse per il meglio al di fuori dall'Accademia, ma anche all'interno. La classe delle Abilità Pericolose divenne finalmente una classe normale, dove si svolgevano lezioni per controllare meglio il proprio pericoloso Alice condotte da Persona, che si era finalmente riappacificato con il mondo, dopo ben 16 anni di sofferenza. Come possiamo ben immaginare, i nostri cari personaggi non sono cambiati di una virgola, anche se ventenni oramai da qualche mese...
Mikan Sakura, dopo 10 anni era rimasta la solita bambina allegra di sempre, perdutamente innamorata del suo bellissimo Tutor Natsume.
Eh già... perchè dopo 10 interminabili anni non si era ancora dichiarata. Anzi, il loro rapporto non era cambiato minimamente: era sempre il solito rapporto Amore\Odio, Cane\Gatto o semplicemente Natsume\Mikan! Era diventata, dopo la morte dell'ESP e la “Rivoluzione” in Accademia, una Special Star come il suo amato Natsume. Si trovava all'ultimo anno della Divisione Superiori ed era diventata una delle migliori della classe anche se spesso usava la scusa di non essere molto brava a Matematica per farsi dare ripetizioni da Natsume e stare quindi insieme a lui. Ma dopo ogni tentata spiegazione da parte di Natsume, Mikan finiva sempre a fissarlo per tutto il tempo, anziché pensare alla tanto odiata materia.
Era diventata una ragazza molto bella e fu vincitrice del celebre concorso “Miss Accademia” per ben tre stagioni consecutive. Per questo aveva molti spasimanti: non considerando Natsume, erano circa 30 (praticamente tutta la sua classe).
Hotaru Imai era rimasta la solita “Secchiona 3 Stelle” della classe e trascorreva la maggior parte del suo tempo a passare “Bigliettini” durante i compiti in classe. Con il tempo si era resa conto di essersi innamorata del dolce Ruka e gli scattava milioni di foto al giorno usando la scusa di dover guadagnare soldi perchè negli ultimi tempi era rimasta al verde. Era rimasta la stessa di sempre e quindi sempre molto sfacciata ed indifferente ma, in fondo, aveva un cuore d'oro. E questo Mikan lo sapeva.
Ruka Nogi era cambiato un po', anzi notevolmente, in fatto di coraggio. Era diventato un ragazzo bellissimo ed era per questo ammirato da molte ragazze, come Natsume, anche da quelle più piccole di lui. Si prendeva cura di ragazze e ragazzi più piccoli e della sua piccola fattoria di animali. Insomma, era un vero “Senpai”! Il suo carattere era rimasto lo stesso di sempre e, per questo, la sua timidezza non era completamente svanita come, d'altra parte, la sua passione per gli animali. Inutile dire che interagiva spesso con il suo coniglio che, nel frattempo, era notevolmente cresciuto, ora era maggiorenne come loro... Ah, quasi dimenticavo! Dopo, 10 lunghi anni, il suo amore sfrenato per Mikan non era affatto diminuito, anche se sapeva benissimo che quest'ultima apparteneva al suo migliore amico. Eh sì, era proprio frustrante per lui sapere che la sua amata è in realtà innamorata follemente del suo migliore amico; ma, d'altronde, si era abituato a questo.
Beh, passiamo al nostro personaggio preferito...
Natsume Hyuuga era rim...

Natsume: -No! Racconto io come sono diventato dopo 10 anni!-.
Me: -Ma non è giusto, sono io la narratrice!-.
Natsume: -Ma sono io che ho il diritto di presentarmi... Anzi no, IO devo narrare ciò che mi è successo!-.
Me: *Rassegnata* -Va bene, racconta pure tu... Io ora ho la pausa.-.
Natsume: -Bene, come già anticipato dalla mia collega Elisa, dopo 10 anni la mia famiglia è tornata quella di sempre: solare ed allegra. Io sono rimasto il solito che credo tutti voi conosciate, circondato sempre dalle brutte “Ochette” del mio Fan Club. Io, Natsume Hyuuga, ammetto che, dopo questi lunghi anni, sono sempre perdutamente innamorato della mia Mutandine-A-Pois. Cosa altamente assurda... Io, il ragazzo più freddo e distaccato della scuola, mi sono ritrovato innamorato di Mikan... Cioè volevo dire Mutandine-A-Pois!
Ok, va bene, lo confesso, la chiamo in quel modo assurdo solo per nascondere il mio amore segreto che, se non lo controllassi, rischierebbe di farmi scoprire... Detto ciò credo di aver detto tutto, quindi vi lascio in balìa della lettura della seguente Fan Fiction sulla nostra storia. Buona lettura a tutti! Il vostro Natsume Hyuuga.-.

FINE
PROLOGO.

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Capitolo 2
*** Litigio inutile ***


CAPITOLO I:

Era una normale giornata di scuola e sopra la Alice Academy si estendeva un bellissimo cielo azzurro illuminato da uno splendente sole.
Nella classe più pazza della scuola, la Classe B, vi era, in quel momento l'ora di Matematica e Mikan Sakura, come al solito, aveva gli occhi chiusi e la testa appoggiata alle sue leggere e lunghe braccia incrociate sul banco.

Pov Mikan...

Oh cielo, che noia! Non ne posso più di questa insulsa ora di Matematica! Come se la Matematica servisse a qualcosa nella vita! Tsk.... Ma avanti, a chi interessa questa materia?
Bene, vuol dire che in quest'ora schiaccerò un pis...

Mikan: -*Zzz*-.
Jinno: -Signorina Sakura! La trova così noiosa questa lezione?!? Mi sembra che sia una delle migliori lezioni che io abbia mai sostenuto! SI SVEGLI!-.
Mikan: -Come? Chi? Quando? Perchè?-.
Natsume: *Pensiero* -Ma quanto è stupida da 1 a 10? Credo 1000...-.
Kokoroyomi: -Sei proprio crudele... Ma che ti ha fatto? Ah giusto, ti comporti così perchè la a....-.

Natsume gli tappò la bocca, ma sinceramente non capisco perchè...

Mikan: -Natsume perchè gli hai tappato la bocca? Poverino...-.
Kokoroyomi: -Mikan...-.

Kokoroyomi arrossì di botto come se in quel momento si trovasse nella sauna.

Mikan: -Perchè sei tutto rosso?-.
Kokoroyomi: -Ehm...-.
Natsume: -Fammi leggere ora i pensieri di Kokoroyomi... Muahahah! Forse perchè, Mutandine-A-Pois, gli piaci?-.
Mikan: -Ehi Natsume, perchè mi tratti sempre così? Uffa, tralasciamo... Ritornando a noi... Dove ero rimasta?-.
Tutti: - ^__^' -.
Natsume: -Ok, ci rinuncio...-.

Pov Natsume...

Certe volte mi chiedo come abbia fatto a farmi innamorare di lei. Forse ha rubato l'Alice di Narumi e l'ha usato contro di me... Ma a quale scopo? Boh...
O forse mi sono innamorato di lei solo perchè è fantastica... bellissima... meravigliosa... allegra... vivace... A-aspetta! Ma cosa vado a pensare?!?

Kokoroyomi: -Forse perchè è fantastica... bell...-.

Oh, no! Kokoroyomi mi sta leggendo di nuovo i pensieri!

Natsume: -Ma tu, una volta tanto, gli affari tuoi te li fai?-.
Kokoroyomi: -Ora che mi ci fai pensare, non saprei...-.
Natsume: -Beh, allora comincerai da questo momento se non vorrai finire rosolato o abbrustolito... Ehm, come preferisci?-.
Kokoroyomi: -Ma stai dicendo sul serio?-.

Natsume bruciò il braccio destro di Kokoroyomi.

Mikan: -Natsume!!! Smettila o gli farai male!-.
Natsume: -Taci stupida! Non capisci niente!-.

Pov Mikan...

Ma perchè con me deve sempre sbottare in questo modo Natsume? Cosa gli ho fatto di male? Io non ne posso più... Perchè una volta tanto non dimostra di non odiarmi completamente? Perchè dovevo proprio innamorarmi di lui? Non potevo innamorarmi di Ruka? Sarebbe stato più facile! Accidenti!

Mikan: -SEI TU CHE NON CAPISCI NIENTE, BRUTTO STUPIDO! PERCHÈ NON CAPISCI CHE IO...-.

Mi tappai la bocca quando mi resi conto di ciò che altrimenti avrei rivelato.
Corsi fuori dalla classe senza neanche chiedere il permesso a Jinno che, nel frattempo, cosa alquanto strana, aveva rinunciato a fare lezione e se ne era andato a prendersi un caffè.
Così, corsi a più non posso e mi rinchiusi all'interno della mia stanza dove iniziai a piangere come una che aveva appena saputo della morte di alcuni carissimi amici.
Ma cosa dico? Anche peggio!
Infondo è tutta colpa sua... Perchè non capisce che in quel modo mi offende e mi fa sentire uno straccio solamente perchè lui è il ragazzo che amo da su per giù 10 anni? Se me lo dicessero Kokoroyomi o Mochiage probabilmente non me la prenderei tanto, ma se è lui a dirmelo allora mi sento qualcosa di inutile, che se esistesse o no non cambierebbe niente. Insomma se non esistessi la Terra non smetterebbe di girare intorno al sole! E questo lui non lo vuole capire. Perchè, secondo me, ha capito che lui per me è importante, ma non vuole crederci! Io lo amo troppo e non posso permettergli di farmi soffrire in questo modo. Forse dovrei dimenticarmi di lui e rinunciare al suo amore. Ma come posso dopo 10 lunghi anni? È impossibile! Ecco la risposta: È IMPOSSIBILE! Perchè chiariamoci, è impossibile per una ragazza profondamente innamorata dimenticarsi del proprio ”Principe Azzurro” in così poco tempo. Ma io dovrò essere in grado di farlo perchè non posso continuare a soffrire come una schiava!
Continuai a piangere per un quarto d'ora fino a che non bussarono alla porta...

TOC TOC

Ma chi può essere nelle ore scolastiche? Ah, forse è il Signor Narumi che viene a chiedermi il motivo per il quale non sono in classe, invece...

Pov Natsume...

Sono uno stupido! Sono un deficiente! Come posso sempre trattarla così male? Oramai non lo faccio neanche più apposta! È diventata un'abitudine. Sì, un'abitudine da dover imparare a cancellare prima o poi. Perchè Mikan è una ragazza sensibile e soffrirebbe per questo. Ed io stupido a non averlo mai capito. Mai quanto ora mi sono reso conto dell'amore che provo per quella splendida ragazza. È proprio vero che ci si accorge del valore di qualcosa solo quando la si perde! Ed io ora l'ho persa definitivamente. Ecco fatto, ho giocato le mie carte ed ho perso, ma non ho perso qualcosa di materiale come i soldi... Ho perso l'amore della mia vita, la mia salvezza. Colei che è riuscita a tirarmi fuori da quella bruttissima aura di oscurità che mi avvolgeva fino a quando non è arrivata lei. Sì, è arrivata lei ed ha sconvolto la mia vita! Ed ora l'ho persa... Mi viene da piangere, ma non ho mai pianto in vita mia e di certo non mi scoraggerò solo per questo. Mi sarà pur rimasto un asso nella manica... Aspetta, potrei provare a chiederle scusa... Ma certo potrebbe funzionare! Dopotutto io la AMO e farò di tutto pur di farmi perdonare da quel suo animo gentile. Ma sì, certo, ora ne sono sicuro... Mikan è la donna della mia vita! Aspettami Mikan, tornerò da te e tu non potrai fare altro che perdonarmi! 
Mi diressi verso la camera di Mikan e iniziai a cercarla per il corridoio del dormitorio femminile. Finalmente la trovai, la porta era chiusa e non avevo il coraggio di aprirla. Ma mi feci coraggio, anche perchè di grane in vita mia ne ho avute tante, ma sono sicuro che questa volta non fallirò! Mikan sarà mia: costi quel che costi! Bussai, il mio cuore iniziò a palpitare come non mai; oramai mi era arrivato in gola: me lo sentivo! Ma non ci prestai molta attenzione per dedicare i miei pensieri, invece, alle scuse che avrei dovuto fare a Mikan.

FINE
CAPITOLO I.

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Capitolo 3
*** Bacio improvviso ***


CAPITOLO II:

Pov Natsume...

Il mio cuore oramai era completamente “Andato”, “KO”, “Fuori Gioco”, e chi più ne ha più ne metta! Avevo la fronte surriscaldata come un computer rimasto acceso giorno e notte per un mese intero. Ero completamente cotto, anche se non so se per l'imbarazzo o per il mio amore per Mikan che aveva preso il sopravvento. E chi lo sa? Di certo non io. Se volete davvero saperlo dovreste parlare con i miei neuroni, anche se credo vivamente che si siano cotti anche loro. Insomma ero totalmente da “Buttare”, come l'immondizia a fine giornata. Ma ormai non contava più niente perchè ciò che realmente mi premeva era riconquistare Mikan, al mio stato di salute fisico ci avrei pensato in un secondo momento. Aspetta, ora che ci penso, quanto ci mette Mikan ad aprire la porta?

Pov Mikan...

Sinceramente non sapevo più che pensare, al di fuori della porta c'era o uno psicopatico o un sordo. Insomma, avevo chiesto chi fosse circa 7 volte! Non era possibile che ci fosse qualcuno a questo punto. Ma era più forte di me, continuavo a percepire dei sonori: TOC TOC. Okay, ero totalmente da revisionare. Forse mi sarei dovuta far vedere da un medico più spesso. Prima problemi sentimentali, poi allucinazioni...
Rinunciai ad aprire la porta per l'ennesima volta.

TOC TOC

No! Non è possibile! Ancora? Ma è pazzesco! A questo punto tentiamo ancora una volta. Ma giuro che, se dovesse andare ancora a vuoto, sarà anche l'ultima!
E richiesi per l'ennesima volta chi fosse a bussare, tra un singhiozzo e l'altro:

Mikan: -Chi sei? Cosa vuoi?-.
Natsume: -Mikan, sono io, apri!-.

No, era lui! Ma allora, non ci eravamo capiti! Davvero era così stupido da non capire che stavo in quello stato per colpa sua? A quel punto preferivo un sordo o uno psicopatico! Ero troppo arrabbiata e triste per parlargli! Quindi risposi:

Mikan: -Mi dispiace, ma al momento, lei è l'unica persona con la quale la sottoscritta non desidera parlare!-.
Natsume: -Mikan, dai, non fare la difficile!-.
Mikan: -Ho già detto ciò che avevo intenzione di dirti, ci vediamo. Ed ora vattene!- dissi a malincuore.

Ma la mia tristezza prese il sopravvento. Sì, cominciai a piangere. O meglio, ricominciai a piangere. Lacrime. Centinaia di lacrime di tristezza scivolarono sul mio flebile viso, per poi atterrare sulla mia marrone divisa da liceale. Credo che Natsume percepì il mio pianto, perchè a quel punto sbottò.

Natsume: -FAMMI ENTRARE, MIKAN!-.
Mikan: -NO! NON HAI CAPITO CHE MI RITROVO IN QUESTO STATO PER COLPA TUA?!?-.

Pov Natsume...

Abbassai il viso ed un'onda di sensi di colpa mi travolse. Ma non potevo perdere in questo modo! Almeno non dopo tutti i discorsi mentali che mi sono fatto!

Natsume: -Lo so, per questo sono qui. Ma se mi facessi entrare forse ti spiegherei meglio...-.
Mikan: -Non vincerai così facilmente! Non ti farò entrare fino a quando non lo riterrò opportuno!-.
Natsume: -Non si tratta di vincere o perdere, si tratta del fatto che sto perdendo una persona a me cara. Molto cara!-.
Mikan: -E chi sarebbe? Visto che mi ritieni una “Stupida Ingenua Mutandine-A-Pois”?-.
Natsume: -È proprio in questi momenti che ti dimostri un'ingenua. Io ti voglio bene Mikan, ma tu non lo vuoi capire! Sei testarda, cosa ci posso fare? Comunque, per tua informazione, rimarrò qui dietro questa porta fino al momento nel quale tu mi aprirai. Fino al momento che avrai inteso il bene che ti voglio!-.

Pov Mikan...

Era davvero Natsume che parlava? Non potevo credere che fosse davvero lui. Ma, in tal caso, meglio non lasciarsi sfuggire un'occasione simile. Magari riesce anche a scusarsi per bene. Sì, ho deciso, non mi lascerò sfuggire un momento come questo!
Aprii alla porta, anche se decisamente indignata.

Natsume: -Ti sei decisa finalmente...-.
Mikan: -Guarda che, se tu mi provocassi ancora, potrei anche cambiare idea!-.
Natsume: -No, per carità! Dopo la fatica impiegata a cercare la tua camera e ad entrare qui dentro...-.

Mi lasciai sfuggire una risatina.

Natsume: -Stai ridendo?!?-.
Mikan: -No!... Dì quello che volevi dirmi e vattene!-.
Natsume: -Va bene, farò così allora, Mia Principessa!-.

Arrossii di botto, come gli veniva in mente di chiamarmi in quel modo? Va bene, lasciamo stare...

Natsume: -Volevo chiederti scusa per ciò che ti ho detto prima, ma ero troppo nervoso. Lo so che non me la sarei dovuta prendere con te, ma è stato più forte di me, credimi! Io ti voglio bene Mikan, ma in certe occasioni ti prendo un po' in giro perchè mi va. O anche per due motivi ben precisi:
1) Perchè davanti agli altri è difficile dimostrarsi per quelli che si è veramente;
2) Perchè quando sei arrabbiata o imbarazzata sei ancora più bella di quanto non lo fossi già.
Io ti volevo solamente chiedere scusa, per questo sono venuto. Ma se tu non vuoi accogliere le mie scuse ti posso capire: sono stato veramente patetico. Ricordati che ti voglio bene e che ci sarò sempre per te in qualsiasi momento!- dissi girandomi per andarmene via.

Lo tirai per la manica e lo feci rientrare: Ero davvero troppo commossa per pensare alla mia reputazione nei confronti di Natsume, mai nessuno era riuscito a rendermi così felice con un solo discorso. Natsume, sei unico. Ti amo! Ma, purtroppo, non riesco a dirtelo. Lui sembrò stupirsi molto, ma non disse niente.

Mikan: -Grazie, Natsume. Ma un po' arrabbiata lo sono ancora, mi dispiace!-.

Ma sentivo che vi era una cosa che mi sfuggiva... Ma sì, certo! Durante il discorso, ero talmente presa da non rendermi conto che, nel frattempo, Natsume stava giocando con i miei capelli, attorcigliandoli con le sue dita.
Solo a quel punto arrossii tutto d'un colpo.

Mikan: -Natsume, cosa stai facendo ai miei capelli? °///°-.
Natsume: -Scusami, ma sono così morbidi... Come sembrano essere morbide le tue guance... O meglio, le tue labbra...- disse come se fosse ipnotizzato, non pensando quindi alle parole che sembravano uscire da sole dalla sua bocca.

Detto questo Natsume si avvicinò alle mie labbra...
Oh no! Cos'ha intenzione di fare? Non ci capisco più niente! Non vorrà mica baciarmi! Oddio, cosa devo fare adesso? Che faccio mi avvicino opp...
Le umide labbra di Natsume avevano sfiorato le mie, bloccando il flusso dei miei pensieri. Oramai, chiusi gli occhi e non pensai più a niente... Anzi sì, pensavo solo al suo tenero bacio che solo un innamorato poteva dare. Ma Natsume non è innamorato di me! Anzi... Forse mi odia anche. No, non posso pensare a questo! Non dopo aver ascoltato il suo convincente discorso!
Il nostro bacio, direi anche il mio Primo Bacio, durò ancora pochi minuti, fino a quando non sentii dei brividi sulla schiena provocati, forse, da Natsume che si stava staccando per riprendere fiato.
No, ti prego rimani ancora così. Non ho mai provato una sensazione tanto forte come questa.
Eh sì, l'amore fa brutti scherzi! Io, però, dopo questo bacio sono, forse, più confusa di prima! E non potei fare a meno di fare la “Fatidica Domanda” al mio Natsume...

Mikan: -Perchè l'hai fatto? Credevo tu mi odiassi! Ed invece...-.
Natsume: -Allora non ti è bastato il mio discorso, per farti capire che non ti odio affatto! Comunque il motivo per cui io l'abbia fatto... Beh... Non mi sembra siano affari tuoi!- disse più che rosso.

Era imbarazzato anche lui, lo vedevo. Per questo passai sopra alla violenta risposta che dette. Non potevo ancora crederci di aver ricevuto il mio primo bacio dal ragazzo di cui sono innamorata! Speravo solo che non fosse un sogno...

Pov Natsume...

È stato bellissimo! Non credevo di aver avuto il coraggio di baciare Mikan. Io ero venuto per scusarmi, non per farle capire i miei sentimenti! Però, a quanto pare non è andata proprio come speravo... Ma cosa dico? È andata meglio! E pare anche che abbia ricambiato il bacio. Però ora che ci penso, ho appena baciato Mikan Sakura, come dovrò comportarmi adesso per evitare che il mio amore prenda il sopravvento ancora una volta? Ho trovato!
Pensato a come fare ciò, sparii lasciandola sola e confusa nella sua camera; per evitare che accadessero ulteriori eventi, provocati dalla mia voglia sfrenata di abbracciarla e tenerla per sempre con me.

FINE
CAPITOLO II.

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Capitolo 4
*** L'amore non è trasparente ***


CAPITOLO III:

Pov Mikan...

Natsume era scomparso ed io sentivo il peso del profondo vuoto dentro di me. Però, dopotutto, mi ero riappacificata con il mio amore. Non penso di aver vissuto mai un'esperienza simile a questa in tutta la mia vita. La mia semplice ma, molto, movimentata vita. Purtroppo credo che, prima o poi, gli infiniti sentimenti che provo per Natsume verranno a galla e scopriranno tutti ciò che provo per lui. Oh no, non ci posso pensare! Mi sento svenire alla sola immaginazione. Non sarei capace di reggere un tale peso: il mio amore è troppo forte. Natsume è perfetto, non ha il minimo difetto. Mentre io non sono altro che una stupida ingenua che non riesce a controllarsi e che si arrabbia solo perchè il ragazzo che ama la prende in giro per la sua biancheria intima. Perchè è questo che sono alla fine. Possiamo anche girare la frittata numerose volte, ma alla fine non cambio. Rimarrò per sempre la solita "Baka". Questo mi dispiace ma, tuttavia, non ci posso fare niente se sono fatta così. Non sono io che devo cambiare, sono gli altri che devono accettarmi per quella che sono! Io sono, e rimarrò per sempre, la Mutandine-A-Pois! Ormai, quel nomignolo era parte di me e non potevo cambiarlo.
Mentre pensai a ciò, mi sdraiai sul mio morbido letto a baldacchino e mi lasciai cullare dalle dolci braccia di Morfeo.

*La mattina seguente*

DRIN-DRIIN-DRIIIIIIIIIIIIIIN!

Oh no, la sveglia! Voglio dormire ancora un po'! Però, purtroppo, non posso perchè oggi ho il compito di inglese. Dovevo recuperare, per la mia felicità, questa dannata materia.
Mi alzai, a malavoglia, dal letto e mi diressi verso il bagno. Mi lavai il viso per svegliarmi e mi spazzolai i denti. Presi la divisa, piegata sul letto, e la indossai con la stessa voglia di una liceale che si mette a ripssare per la tanto temuta Maturità stabilita per il giorno seguente. Insomma, questa mattina i miei occhi non brillavano come al solito. Anzi, erano piuttosti spenti. Ma la cosa brutta è che non ne conoscevo il motivo: Poteva essere confusione dovuta al bacio di Natsume? La preoccupazione per il compito di inglese? Forse, tutte e due? Non ne avevo la minima idea!
Mi misi un velo di trucco, mi legai i capelli in un'abbondante coda di cavallo (perchè i capelli erano cresciuti talmente tanto da non poter più essere contenuti in sole due codine) e mi misi in cammino verso la mia classe.
... Eccomi, dopo una lunga passeggiata sono giunta a destinazione: La Classe B.
Ma cosa avrei dovuto fare adesso? Se Natsume si trovasse dietro questa porta, come mi dovrei comportare? Non ne ho la minima soluzione. Farò come mi dirà il cuore. Improvviserò.
Varcai la soglia della porta ed intravidi, con lo sguardo, Natsume intento a leggersi un manga attendendo l'arrivo del professore. Mi diressi verso di lui non sapendone il motivo. Stavo per aprire bocca, quando...

Sumire: -Che fai Baka? Interagisci con il mio Natsume? Guarda che lui non ti degnerà di uno sguardo... Tsk, ma chi ti credi di essere?-.

Forse aveva ragione. Mi sedetti, allora, al mio banco e, rassegnata, mi ci addormentai quasi.

Natsume: *Sussurra* -Mikan, c'è qualcosa che non va?-.
Mikan: -Come? No, niente. Sta tranquillo, non ti preoccupare. Non sono degna di farti stare in pensiero per me. Scusami.-.
Natsume: -Mikan, ma di cosa stai parlando? In teoria, sarei io che non dovrei permettermi di parlarti, dopo tutto quello che ti ho fatto passare...-.
Mikan: -No, ti sbagli, non sono all'altezza di parlarti. Io non conto niente. Ed ora, se preferisci, và da Sumire e non stare con me. Ti rattristerei la giornata.-.
Natsume: -Mikan, ma che ti è preso? Io... dovrei andare... da quella ochetta spennacchiata...? La Mikan che conosco io non si comporterebbe mai così. Neanche pagata... Ho capito, ti è successo qualcosa! Dopo, se vuoi, puoi parlarmene. Ricorda che ti devo un favore dopo avermi perdonato.-.
Mikan: -No, davvero. Non è successo niente di particolare. Sono solo un po' confusa e ritengo che una come me non dovrebbe passare del tempo con te. Ti trasmetterei i miei difetti ed i miei problemi...-.
Natsume: -E chi ha detto che tu abbia dei difetti? Secondo me, l'unico difetto che ti ritrovi è il gusto per la biancheria intima.-.

Mi lanciò un'occhiata maliziosa intenta a stuzzicarmi o farmi ridere. Infatti, caddi nella trappola: Cercai di fare la finta offesa ma non riuscii nell'intento. Anzi, mi misi a ridere di gusto.

Mikan: -Ahahah... Grazie Natsume, mi hai ritirato su il morale, ti voglio tanto bene. Non so cosa potrei fare senza di te.-.
Natsume: -Ma guarda che io non stavo scherzando!-.

Mi fece la linguaccia. Ed io sorrisi. Era così bello quando faceva così. Ma che dico? Lui è bello sempre! Non solo, è bello ed è anche il migliore amico che si possa avere! Sono davvero contenta di averlo conosciuto. Lo amo tanto. Spero che un giorno riuscirò a trovare il coraggio per dimostrarglielo.

Pov Natsume...

Che bello! L'avevo fatta ridere. Non potevo credere ai miei occhi. Quando sorride si illumina, persino, il cielo! Quanto è bella. Ed io prima o poi riuscirò a renderla mia. Dopotutto, è questo il mio sogno! Sì, il mio sogno nel cassetto.
Sentimmo dei rumori provenienti da fuori la porta. Infatti, ecco che arriva quello strampalato di Narumi. Solo lui era capace di fare tanto chiasso. Sono sicuro che sia stato lui a contagiare Mikan.
Aveva in mano dei fogli che, in teoria, dovevano essere i nostri test. Perchè, dopotutto, anche se era diventato Preside era rimasto il nostro solito insegnante effemminato di Inglese. Un colpo di vento li raccolse e li condusse fuori dalla finestra e, per ironia della sorte, atterrarono su una pozzanghera. Ma quanto era stupido? Oltre ad essere effemminato, doveva essere pure stupido? Mah. Le persone stupiscono a volte.

Narumi: -Oh no! Ragazzi il compito in classe sarà posticipato. Mi sono sfuggiti di mano i fogli contenenti le domande. Dovrò farne altre di fotocopie! Sposteremo il compito al 15... praticamente tra 2 settimane. Ed ora siccome non ho niente da farvi fare, visto che non ho portato i libri, avete 4 ore di buco. Approfittatene per riposarvi, oppure per ripassare in prossimità del compito. Buona giornata, ragazzi!-.
Tutti: -Evviva! Grazie Prof!-.
Narumi: -Di niente ragazzi. E poi, avrete altre cose da fare voi adolescenti, no? Vi ho solamente dato l'opportunità di sfruttare queste ore. Ed ora, detto questo, buona giornata. Vado in Sala Insegnanti.-.

Ha trovato una bella scusa, a quanto pare. Pur di non ammettere di esser stato disattento, ìdea la scusa di averlo fatto apposta per permetterci di riposare... Tsk, che ingenuo. Non siamo mica nati ieri. O almeno, io no! Poi, se si tratta di Sumire... Beh, è un altro conto. E poi "Adolescenti"... NOI? Ma se siamo maggiorenni già da due anni! Boh, e chi lo capisce quello? Come dicevo, giusto Sumire potrebbe capirlo. O forse Mikan, visto che fa finta di essere sua figlia; pur sapendo di avere un padre. Sì, un padre, ormai, defunto da 20 anni e passa. Va bene, ritornando a noi, abbiamo 4 ore di buco, prima che arrivi Jinno. Vediamo... Come posso sfruttarle a mio vantaggio? Stuzzicando Mikan? No, forse oggi è meglio di no. Mi sembra abbastanza giù di morale. Non l'ho mai più vista così triste, da quando non aveva scoperto di avere dei genitori che l'avevano abbandonata ad uno sconosciuto. Ma... Non è che, magari, sono stato io a renderla così triste, con la storia del bacio? Mi odia, davvero, così tanto da fare la "Musona" solo perchè sono stato io a darglielo? No, non ce la posso fare a pensare una cosa simile. Amo troppo Mikan, non posso venire a sapere del suo dolore dovuto ad un bacio non desiderato. Tanto meno da parte mia! Dopo glielo andrò a chiedere, sperando che le mie supposizioni siano false. Perchè mi sono innamorato di lei? Perchè! Non potevo innamorarmi di qualcuno che mi ricambiasse? Dannazione! È davvero frustrante sapere che Mikan ami Ruka. Perchè, secondo me, è così! Con lui, ride sempre, si diverte... Con me, non fa niente di tutto questo. Anzi sembra che si rattristi, accanto a me. Mi sta vicina solo perchè sa che il nostro passato è collegato in qualche modo. Ed io non voglio che sia così. Ma se è innamorata di Ruka, meglio lasciarla andare. Dopotutto si dice così, no? Se vuoi bene ad una persona lasciala andare. Dopo le chiederò spiegazioni e cercherò di incoraggiarla nel mostrare i suoi sentimenti a Ruka. Così saremo più tranquilli in tre: loro due insieme ed io sarò meno deciso a dichiararmi perchè saprò di non avere speranze. Sarà davvero doloroso, ne sono cosciente, ma sarà anche meglio per tutti. D'altronde, non ho speranze contro Ruka. Lui è bello, allegro, gentile, simpatico, solare; ed io lo ammetto. Ma nessuno di questi aggettivi descrive ciò che faccio credere di essere agli altri. Se non con Mikan e Ruka. Con loro riesco a comportarmi come ero abituato a fare fin da bambino. Però ad una condizione: se sono solo con uno di loro due. Sono fatto così. E poi, se mi comportassi come sono realmente, quelle brutte "Ochette" del mio Fan Club mi starebbero ancora più attaccate come piccole cozze su uno scoglio. Io lo scoglio. Loro le cozze.
Ho deciso, sfrutterò queste ore per chiarire i miei dubbi con Mikan! Eccola, la vedo chiacchierare allegramente con Hotaru e Ruka. Allora mi intrometto.

Natsume: -Di cosa state parlando? Vedo che siete molto presi dal discorso. Posso intromettermi anche io?- dissi cercando di fare il più gentile possibile.
Mikan: -Certo! Noi stavamo parlando della festa di Anna e Nonoko questa sera. Danno questa festa ogni anno e festeggiano il giorno che si sono incontrate. Ce l'hanno appena riferito Yuu e Kokoroyomi.-.
Natsume: -Penso di aver capito, allora, perchè proprio loro due...- dissi con una certa malizia.
Mikan: -Non capisco... Perchè? Ah, forse perchè Kokoro sa leggere nelle menti!-.
Natsume: -Certe volte non capisco come fai ad essere così... così... poco presente, ecco.-.
Mikan: - Ti sei salvato per un pelo. Non è vero? O era una mia sensazione che stavi per dire "Stupida"?-.
Natsume: -Perchè sei così perspicace nei momenti che, in realtà, necessiterebbe il contrario? Va bene... Comunque perchè intendevo che Kokoroyomi e Yuu hanno una certa "Simpatia" per Nonoko ed Anna... E, non proprio "Simpatia".-.
Hotaru: -Già direi più "Bella Cotta"... Anche se Kokoroyomi fa il cascamorto con tutte quelle, a suo parere carine, che incontra. Per esempio Mikan. Già, a proposito, non vi da fastidio questo ragazzi?-.
Ruka\Natsume: *Imbarazzati* -No! Perchè dovremmo essere infastiditi?-.
Hotaru: -Mah. Credevo che, anche solo un po', vi desse fastidio.- disse cercando di metterci alle strette.
Ruka\Natsume: -Ma no! Kokoroyomi può guardare tutte le volte che vuole Mikan. Dopotutto che mi interessa? A me non piace Mikan!-.

Mikan sembrava un po' delusa nel guardarmi e sentirmi dire quelle cose. Eppure non guardava Ruka, che diceva le mie stesse cose. Ma me. Guardava me! Chissà perchè. Ad un tratto abbassò lo sguardo. Poi tentò di fare un sorriso e disse...

Mikan: -Già, Hotaru, perchè dovrebbero interessarsi a me? Non ne vedo la ragione.-.
Hotaru: *Sussurra* - Mi dispiace Mikan. Ma un po' ti turba questa cosa, non è vero? Non è che ti piace Natsume?- disse con un sorriso beffardo di chi già conosceva la risposta.

Mikan arrossì ed annuì ma non ne sapevo il motivo. Hotaru, invece, annuiva. Forse aveva indovinato una cosa imbarazzante per Mikan ed ella non poteva fare a meno di ammetere ciò alla sua migliore amica. Già, quando mi ci metto sono davvero bravo nel capire cosa succede, lo riconosco. Ma non è detto che sia così. Chissà cosa le avrà chiesto Hotaru...
Magari dopo glielo chiederò, ma per adesso, meglio fare finta di niente!

FINE
CAPITOLO III.

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Capitolo 5
*** Invito per una festa ***


CAPITOLO IV:

Pov Mikan...

Ma perchè Hotaru capiva sempre tutto? Non c'è cosa che io sappia nasconderle. La mia fronte, per lei, è un vetro bianco. Trasparente. Sì, trasparente è la mia mente dinanzi a lei. Qualunque cosa io pensi, lei, riesce ad intuirla! Non so se considerarla una cosa positiva: perchè vorrebbe dire che mi vuole bene e che mi conosce; ma, in altro caso, vorrebbe dire che io non debba pensare più a niente, altrimenti lei ne verrebbe a conoscenza. Ma, d'altronde, è la mia migliore amica, non mi tradirebbe mai. O almeno credo. Eppure, perchè questa cosa mi preoccupa? Direi anche parecchio! Io non dovrei dubitare della mia migliore amica ma, pensare di non poter più nasconderle niente, mi fa stare in pensiero. Comunque, è meglio lasciar correre per questa volta. Dopotutto, l'importante è che Natsume non venga a sapere dei sentimenti che provo, fino al momento opportuno. Fino al momento nel quale riuscirò a trovare il coraggio per rivelarglielo. Gli voglio troppo bene. Non voglio perderlo solamente perchè io lo amo e lui no. Quando sarò pronta ad accettarne le conseguenze, lo farò. Prima o poi. Meglio tardi che mai. Ma se "Tardi" significherebbe perderlo; allora, sarebbe molto meglio "Mai"! Cercai di fare l'indifferente ma, nonostante io ci provassi, non riuscii bene nel mio intento. Credo.

Natsume: -Mikan, tutto apposto? Sembri un po' triste. Hai uno sguardo malinconico...-.
Mikan: -No, non ho niente perchè?!?- dissi un po', anzi un po' troppo, agitata e frettolosa.
Natsume: -Sicura? Non mi sembra...-.
Mikan: -No no! Non ti preoccupare!-.
Ruka: -Sono d'accordo con Natsume, stai male Mikan? Sembri un po' spenta rispetto al solito...-.
Hotaru: -Io lo so perchè... Ma non ve lo dico! Anzi ve lo direi... Solo se mi sborsaste 100 Rt, però...-.
Mikan: *Sussurra* -Hotaru... Ti prego! Non voglio che tu...-.
Hotaru: *Sussurra* -Baka, sto scherzando! Non glielo direi mai, se non tu volessi!-.
Mikan: *Sussurra* -Grazie Hotaru... Sei proprio la mia migliore amica!-.
Natsume: -Si può sapere cosa vi state dicendo all'orecchio? Non si fa, è maleducazione. Non lo sapete?-.
Mikan: -Non pensavo che potessi dire una cosa del genere, proprio tu! Magari Ruka, Ma non TU!-.
Natsume: -BEH, SCUSAMI SE NON SONO COME RUKA! IO SONO IO. E NON RUKA. COMUNQUE SE PREFERISCI LUI, FA COME VUOI!-.

Natsume se ne stava andando offeso. Sentii una fitta al cuore. Mi sentii soffocare. Tutto per colpa mia! Possibile che non mi renda conto di ciò che dico? Facendo la stupida, come al solito, sono riuscita a ferirlo veramente. Ma perchè lui se l'è presa così tanto? Sono proprio pessima. Dovrò andare a scusarmi con lui. Immediatamente. Sì, in questo istante! Vado, ho deciso.

Mikan: -Ragazzi, devo andare... Scusatemi!-.

Mi diressi correndo verso la strada percorsa precedentemente da egli. Iniziai a piangere per l'agitazione. Centinaia di lacrime. Sì, centinaia di lacrime cominciarono a sgorgare dai miei occhi con una velocità impensabile. Arrivai nel dormitorio maschile ed iniziai a cercare la sua bellissima camera. Mi sembra che sia la numero 527. O la 528... Quale sarà tra le due? Vediamo dove mi porterà il cuore. Il mio cuore, ormai, confuso e perduto. E tutto questo grazie alla mia spudorata stupidità. Sono veramente terribile...
Eccomi davanti alla camera numero 528. A giudicare dal silenzio, credo sia questa. Oppure... Proprio perchè, all'interno di essa, regna il silenzio non è questa? Dopotutto quello che è accaduto, è possibile. Allora faccio l'ultima cosa che mi è rimasta da fare: Bussare.

TOC TOC

???: -Chi è? Sei tu Hikaru?-.
Mikan: -Ehm... No, sono Mikan... E, a quanto pare, ho sbagliato stanza. Mi dispiace, buona giornata.-.
???: -Di niente, buona giornata anche a te!-.

Che figuraccia... Ma tanto non sarà mai grave come ciò che ho detto a Natsume...
Ok, non mi resta che bussare alla porta della stanza numero 527...

TOC TOC

Natsume: -Chi è? Non ho intenzione di ricevere nessuno a quest'ora!-.
Mikan: -Sono io Mikan... Volevo parlarti un attimo... E soprattutto scusarmi per ciò che ti ho detto.-.
Natsume: -E perchè ti dovrebbe interessare di scusarti con me? Non ti piace Ruka? Piuttusto vagli a dichiarare i tuoi sentimenti!- disse scorbutico.
Mikan: -Cosa? Ma che ti passa per la testa? A me non piace Ruka. E poi cosa centra adesso?-.
Natsume: -Già, vai a raccontare bagianate a qualcun altro, Baka...-.
Mikan: -Ma cosa dici? E poi, mi fai entrare? Non mi piace parlare con qualcuno divisa da una porta...-.
Natsume: -Se proprio ci tieni... Ma non lo faccio per te. Lo faccio solamente perchè così la finisci di rompere...-.
Mikan: -Non mi va di litigare di nuovo, quindi... Evito di ascoltare i tuoi insulti.-.

Natsume, finalmente, mi aprì la porta. Ed io entrai. Sono felice, almeno ora potrò chiarirmi con lui e, soprattutto, scusarmi. O almeno spero...
Mi fece segno di accomodarmi sul suo letto...

Natsume: -Beh, allora? Cosa vuoi?-.
Mikan: -Volevo scusarmi per prima... Sai, certe volte pur di inventare battute, nel tentativo di farti sorridere, alcune volte esagero. Non volevo offenderti. Non è vero che penso che tu non sia gentile. Anzi... A dire il vero, tu se l'unica persona con la quale riesco a sfogarmi per bene. Sei il miglior ragazzo che abbia mai conosciuto e, credo, anche il più premuroso. Anche se davanti a tutti ti dimostri una persona fredda ed insensibile, tu, in realtà, sei tutt'altro. Ed io lo so. Per questo ti voglio bene e ci tengo ad essere perdonata da te. Senza di te la mia vita non avrebbe alcun senso. Certo, ci sarebbe Hotaru ad ascoltare i miei prolemi, ma sarebbe tutto diverso. Tu ti preoccupi sempre per me ed io non ricambio mai il favore, scusami... Ma io sono una buona a nulla!- iniziai a piangere e abbracciai il mio Natsume, facendo scivolare le mie lacrime sulla sua maglietta aderente.

Natsume: -.....-.
Mikan: -SCUSAMI!!!-.
Natsume: -Mikan...-.
Mikan: -Io ti creo solo problemi, non so fare altro. Senza di me staresti meglio, ne sono certa!- continuai a dire singhiozzando affannosamente.

Mi strinse a sè ed io continuai a piangere. Gli voglio troppo bene. È bellissima questa sensazione, che provo stretta dalle sue braccia!

Natsume: -Non c'è bisogno di piangere. E poi, stai dicendo tutte bugie, Mikan. Niente di ciò che hai detto è vero!-.
Mikan: -Ma cosa dici? Mi prendi in giro?- rimasi interdetta.
Natsume: -No, ti sto parlando sul serio...- disse stringendomi ancora di più a sè.

È così caldo. Emana un tepore unico. Sarà perchè ne sono innamorata, ma sento caldo dappertutto. Mi sento, anche, così al sicuro tra le sue braccia. Sono così morbide. Sempre pronte ad accogliermi e consolarmi. Com'è dolce...

Mikan: -Parla tu, allora. Io in questo momento non ho il coraggio di farlo.- continuai a piangere.
Natsume: -Dicevo... Tu stai dicendo tutte falsità. Non è vero che sei una buona a nulla! Non è vero che mi crei solo problemi! Mikan, il tuo sorriso illumina l'oscurità che io ho dentro. Che ho e che ho sempre avuto fino a quando non sei arrivata tu. Il mio cuore è sempre stato su un filo di un rasoio. Al confine tra l'oscurità e la voglia di tornare a sorridere come facevo da piccolo. Già dal primo giorno, mi hai rallegrato la giornata. Sei la migliore amica che io abbia mai avuto in tutta la mia vita...
*Pensiero* Ed anche di più! Non ti voglio solo bene. Ti amo, Mikan. Prima o poi te lo dirò, ne sono sicuro!- continuai a parlare. -E poi io non sono mai stato arrabbiato sul serio con te.-.
Mikan: -Davvero? Sono, davvero, così importante per te? Sono, davvero, così importante; come lo sei tu per me?- dissi con gli occhi colmi di lacrime.
Natsume: -Sì, Mikan... Se non di più.- mi disse rasserenandomi.

Accennò un sorriso rassicurante. È così bello. Ricambio il sorriso con il cuore, ormai, colmo di sicurezza. Sicurezza nel sapere di essere importante per Natsume. Sì, te lo dirò cosa provo per te. Ne sono sempre più convinta. E questo momento, giuro, che sarà molto vicino. Gli dò un piccolo bacio a stampo sulla guancia, colorando di rosso le mie soffici guance. E, sicuramente, anche le sue.

Mikan: -Grazie Natsume. Ti voglio bene!-.
Natsume: -Anche io te ne voglio, Mikan. Tanto...-.
Mikan: -Natsume...?-.
Natsume: -.....- mi fece segno di continuare con la testa.
Mikan: -Siccome, stasera, alla festa di Anna e Nonoko ci si dovrebbe andare a coppie... Ed io non ho un ragazzo... Ti andrebbe di...-.
Natsume: -Sì... D'altronde neanche io ho una ragazza...-.
Mikan: -Ma come facevi a sapere che ti volevo chiedere di accompagnarmi?-.
Natsume: -Conosco la mia Mutandine-A-Pois...- mi fece l'occhiolino e sorrise teneramente.
Mikan: -Stupido... Smettila di chiamarmi in quel modo!- dissi affettuosamente.
Natsume: -E perchè? Ne dovresti essere onorata. Solo a te dò un soprannome... Vuol dire che tengo a te più che agli altri. E poi, mi sembra di avertelo già detto, sei più bella imbarazzata o arrabbiata.- mi sussurrò facendomi l'occhiolino.

Allora, glielo feci anche io. Dopotutto, mi aveva mostrato il lato positivo dei miei odiabili soprannomi. Per questo, sento di cominciarli ad accettare maggiormente.

Mikan: -Allora, anche io ti devo dare un soprannome... Ehm, andrebbe bene per te se ti chiamassi "Naty"?-.
Natsume: -Un po' troppo affettuoso, ma va bene... Almeno mi permetterai di chiamarti a seconda del colore delle tue mutande...- mi sussurrò in un orecchio con un certo accento malizioso.
Mikan: -Stupido...-.

Gli feci una linguaccia. Sentivo che il nostro rapporto stesse cambiando. Sì, stava cambiando in meglio. Riuscirò a raggiungere il mio desiderio. Ed un giorno avrò il mio "Naty" tutto per me. È una promessa!

FINE
CAPITOLO IV.

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Capitolo 6
*** Preparativi e complimenti ***


CAPITOLO V:

Pov Natsume...

Mi fece una linguaccia. Io sorrisi. In fondo, come si poteva non sorridere stando insieme a Mikan? È, chiaramente, impossibile! Lei è sempre così allegra e riesce a trasmettere allegria a tutti coloro che le stanno attorno. Compreso me. Sì, me! È riuscita a sciogliere il mio gelido cuore e a renderlo suo. Non so se sia magia, ma Mikan ne è capace. Lei è il mio angelo, la mia luce. Il mondo non sarebbe lo stesso senza lei. Ma, soprattutto, io non sarei lo stesso. Io, senza lei, sarei rimasto lo stesso scorbutico, gelido ed antipatico di 10 anni or sono. Sono felice che sia stata capace di cambiarmi. Più che altro, che sia stata proprio "Lei" a cambiarmi. Lei, Mikan Sakura! Credo che nessun'altra abbia mai avuto il piacere ed il coraggio di provarci, come ha fatto lei. Forse è proprio questo che mi ha fatto innamorare di quest'ultima. Proprio il fatto che si sia avvicinata ed interessata a me, nonostante la mia oscurità ormai svanita solamente grazie a lei. Lei è unica. Lei è fantastica. Ed io ne sono innamorato! Continuammo a scherzare per cose alquanto stupide, proprio come una vecchia coppia sposata. Come un uomo e la propria moglie che litigano per decidere che tipo di acqua mettere in tavola: "Naturale" o "Frizzante"?
Sento il nostro legame saldarsi sempre più fino a diventare qualcosa di solido ed indistruttibile.

Natsume: -Tu! Tu, come hai osato chiamarmi "Stupido"? Solo io posso chiamarti "Baka" o "Stupida" o... Beh, hai capito, no? Ora me la pagherai!- dissi, ovviamente, scherzando.

Detto questo la buttai sul letto e mi misi sopra di lei, bloccandole braccia e gambe. Iniziai, a questo punto, a farle il solletico da capo a piedi. Lei cominciò a ridere come una matta.

Mikan: -Ahahah! Ti prego fermati! Ahahah! Farò tutto quello che vuoi, te lo prometto! Ahahah!-.
Natsume: -Saresti disposta a farmi da schiavetta ed essere costretta a seguirmi ovunque, persino in bagno, per una settimana?-.

Non sembrava che Mikan stesse ascoltando ed, infatti, accettò. Strano! Molto strano!

Mikan: -Sì, farò tutto quello che vorrai!- disse senza il minimo scrupolo.
Natsume: -Ok, però devi resistere ancora un minuto. Mi piace troppo vederti ridere in questo modo assurdo. Ahahah!-.
Mikan: -Dai! Basta Natsume! Ahahah! Ti ho già detto che farò tutto ciò che mi chiederai, non ti basta? Ahahah!-.
Natsume: -In realtà, no. Voglio di più.- dissi facendomi serio tutto ad un tratto.
Mikan: -E cosa? Ahahah! Basta, ti prego! Fermati!-.
Natsume: -Non lo farò. A meno che tu non mi darai un bacio o mi dirai di chi sei innamorata. Perchè io so che lo sei. Quale opzione scegli? Se non ne scegli una, ti costringerò a farle entrambe.-.

Smisi di farle il solletico solo perchè ebbi pietà.

Mikan: -Menomale. Finalmente hai smesso. Ma dici sul serio? Cioè, per il fatto del bacio...-.
Natsume: -.....-.
Mikan: -Ehi? Mi rispondi?- disse seriamente preoccupata dalla mia proposta.
Natsume: -Tu devi imparare tante cose ancora di me. Ma ricordatene almeno due: io non sono mai stato sottomesso da nessuno ne, tantomeno, lo sarò mai; e non ho mai detto bugie. Se non a fin di bene.-.
Mikan: -Io dovrei dirti di chi sono innamorata o dovrei baciarti? Dovrei scegliere tra queste opzioni?- aveva uno strano sguardo ansioso e stanco allo stesso tempo. Come se non avesse dormito abbastanza oggi. Cioè, stanotte.
Natsume: -O, terza opzione, poltrire sul letto mentre io ti faccio il solletico fino a farti soffocare.-.

Mikan non rispondeva. Mi stava cominciando a far preoccupare. Quindi le diedi un colpetto sulla spalla per farla riprendere. Ma niente. Aveva il volto completamente nero. Colmo di paura ed insicurezza. Come se davanti avesse l' "Orco delle Fiabe" pronto a divorarla di punto in bianco.

Natsume: -Capisco. Lascia perdere. Mi odi talmente tanto da non potermi considerare un buon ascoltatore. Ne, tantomeno, puoi baciarmi perchè ti faccio così schifo da...-.

Non riuscii a concludere la frase perchè venni travolto dal piacevole scontro tra le sue labbra e le mie. Alla fine, aveva accettato. Allora... Non le facevo, poi, così "Schifo"...
Rimanemmo così per ore. O, forse, erano minuti? Non sono ormai più consapevole della durata del tempo. Il bacio che prima doveva essere un semplice bacetto per una "Punizione", divenne un lunghissimo e bellissimo bacio appassionato. Come se, finalmente, lei percepisse i miei sentimenti e li contraccambiasse. Una sensazione indescrivibile, degna di una Favola. Dopo alcune ore o minuti... Insomma, dopo molto tempo, ci staccammo a malavoglia.

Mikan: -Scusami non volevo. Mi sono lasciata trascinare. Aspetta, d'altronde, sei stato tu a volerlo. Anche se, sinceramente, non ne capisco il motivo. E poi, non ti odio così tanto da non poterti considerare un buon ascoltatore. Ne, tantomeno, mi fai così schifo da non baciarti neanche sotto tortura.- aveva il volto basso ma accennò un sorriso.
Natsume: -Sei bellissima, lo sai? Anche se sarebbe meglio che ti sciogliessi quella coda. Insomma, prima con le codine e poi con la coda di cavallo? Ma sciolti mai, eh?-.
Mikan: -No, sono scomodi i capelli sciolti. E poi, ho altre due motivazioni: Fa caldo ed attrarrei persone che non voglio. Il fatto di essere Miss Accademia trae anche svantaggi... Mentre l'unica persona che vorrei al mio fianco mi considera solo un'amica.- disse sospirando sconsolata.
Natsume: -Ma, non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervello che in questo modo mi tieni sulle spine? Insomma, sono l'unico a non saperlo.-.
Mikan: -Ti sbagli. Lo sappiamo solo io ed Hotaru. E comunque, prima o poi lo verresti a sapere anche tu. Perchè ho intenzione di far conoscere i miei sentimenti al ragazzo che amo. Non credo che la mia dichiarazione passerà inosservata. Non so quando però, poichè mi manca il coraggio.-.
Natsume: -Va bene... Se lo verrò a sapere anch'io, prima o poi, allora mi sta bene. Però ora pensiamo a prepararci che dobbiamo andare alla festa di Anna e Nonoko. Va bene?- sorrisi.
Mikan: -D'accordo! Ti voglio bene, Natsume.- sorrise anche lei.
Natsume: -Anche io. A dopo, allora.- detto questo lei mi salutò ed io uscii.

Pov Mikan...

Natsume uscì ed io potei prepararmi. Avevo già deciso cosa mi sarei messa questa sera, ancor prima di essere sicura di avere un accompagnatore. Eh già, ero talmente emozionata... Che bello non posso credere che Natsume abbia accettato il mio invito! Sento che Natsume stia cambiando. Tantissimo. Prima, non mi sarei neanche sognata di averlo come accompagnatore! Ed ora, invece, ha accettato. Ed anche con il sorriso! Questa è stata proprio la ciliegina sulla torta! Sono felicissima. Davvero...
Mi ero scelta, dapprima, un bellissimo vestito intonato con le scarpe. Era di un celeste cielo che quasi accecava per la sua lucentezza. Aveva il corpetto bianco di Jorgette. Ovviamente, il seno non si vedeva perchè era nascosto da un velo di licra bianco all'interno. La gonna arrivava circa metà coscia ed era fatta di più volant di velo azzurro sovrapposti; che, quando giravo su me stessa, ondeggiavano lievemente insieme al vento. Sia sul corpetto che sulla gonna vi erano delle piccole roselline di Jorgette. Tre piccole roselline bianche sulla gonna ed una grande, poco più del doppio delle altre, azzurra sul corpetto. All'interno delle roselline e sul vestito, erano sparsi qua e là alcuni Swarovski color Critallo. Il tutto abbinato ad un paio di semplici scarpe bianche Tacco 12. Avevo bisogno di dimostrarmi alta, in certe occasioni! I miei capelli erano sciolti e tenuti fermi, in un lato, da un fermaglio composto da due rose: una bianca ed una azzurra, come quelle del vestito. E, anche esse, contenevano alcuni Swarovski. Per una volta, in tutta la mia vita, non mi ero fatta aiutare da Hotaru. Anzi, lei non sapeva nemmeno come fosse fatto il vestito. Nonostante io l'abbia scelto quando siamo andate insieme a Central Town l'altro ieri. A dire la verità neanche io sapevo quale vestito avrebbe indossato stasera. Chissà cosa dirà Natsume quando mi vedrà... Volete sapere il voto che mi sono data per questo abbinamento? Beh, 9. Sì, 9 su 10. Perchè comunque non posso ancora considerarmi una esperta dell'Alta Moda come Hotaru. Lei sì che è brava con gli abbinamenti di vestiti, per attività extrascolastiche. Ma, dopo 10 anni, sono migliorata anche io riguardo ai gusti...
Io e Natsume ci siamo dati appuntamento alle 19:30 davanti la mia camera. Ed adesso sono le 19:00. per questo non so cosa fare. Questa sera è una delle poche volte nelle quali sono in anticipo di ben mezz'ora! Beh, vorrà dire che riposerò attendendo il mio Principe Azzurro! Magari guarderò la TV al Plasma, che ho in camera da quando sono divenuta una Special Star.

Pov Natsume...

Non vedo l'ora di presentarmi dinanzi la porta di Mikan per vedere come si è vestito il mio Angelo. Sono sicuro che sia bellissima. Dopotutto, lei sarebbe bella anche con addosso un secchio della spazzatura! Ok, va bene, sto esagerando. Da quando sono diventato così esagerato? Da un bel po' direi. Anche l'altra sera... Non pensavo di poterle dire cose simili. Sono da revisionare. Sì, tutto quanto. Cambiando discorso, mi ha sorpreso il fatto che Mikan potesse chiedermi di farle da accompagnatore alla festa. Insomma, perchè non l'ha chiesto a Ruka? Ah, forse perchè era impegnato con Hotaru. Non che lui lo volesse, ma lei insisteva e lo minacciava. Quindi poveretto, è stato costretto. Scommetto che, se non ci fosse stata Hotaru, Mikan sarebbe stata accompagnata da lui. Ma no, che vado a pensare... Lei mi ha detto chiaro e tondo che ama perdutamente un ragazzo della nostra classe e che non è Ruka. Allora chi sara? Kokoroyomi? Mochiage? Kitsuneme? Yuu? Boh... E chi la capisce. Tanto sono sicuro che non sono io. Quindi delle 30 persone in classe se ne potrebbero già escludere 2: Io e Ruka. Che tristezza però. Perchè io devo essere sempre colui che perde? Perchè? Cosa ho fatto di male nella vita? Beh, questa domanda ha molteplici risposte. Non sono un Santo, lo ammetto. Però, ho il diritto di essere felice almeno una volta nella vita! Chissà. Chissà se il destino me lo permetterà almeno un giorno. Staremo a vedere.
Lancio uno sguardo all'orologio: sono le 19:20. Comincio ad incamminarmi verso la camera di Mikan con gli occhi colmi di ansia per questa sera. Sì, lo confesso. Sono preoccupato. Se, per esempio, in serata Ruka si dichiarasse a Mikan approfittando della tranquillità della festa? O lo facesse qualcun'altro? In quel caso rimarrei fregato. E non avrei mai più la possibilità di dichiararmi. No, devo impedire che succeda qualcosa di simile. Però devo anche essere sereno. D'altronde, Mikan mi ha sempre detto che gli piaccio quando sorrido. Quindi non dovrò fare altro che essere gentile e sorridere; ovviamente, solo in sua presenza ce ne sarà bisogno. Altrimenti no. Il resto farà da sè.
Sono le 19:25 e mi trovo davanti alla porta della mia dolce dama. Che faccio, busso? Proviamo... Anche se, sinceramente, dubito che ce ne sia bisogno. Starà, sicuramente, dormendo o si sarà dimenticata della festa. Come al solito, dopotutto. Però, per scrupolo, busso lo stesso.

TOC TOC

Mikan: -Chi è? Sei tu, Natsume?-.

Mi sbagliavo, a quanto pare. Però, non è ancora detta l'ultima parola. Magari, si aspettava che fossi io solo perchè in questi giorni sono venuto a trovarla spesso... Stiamo a vedere.

Natsume: -Sì, sono io. Posso entrare?
*Pensiero* O ti stai ancora vestendo?-.
Mikan: -Sì, entra pure. Scusami, però, per il disordine...-.
Natsume: -.....-.

Ok, ero entrato. Non solo era pronta e truccata, ma era super bellissima! Non l'avevo mai vista così bella. Oddio, sento di esser diventato bordeaux. Anche troppo.

Mikan: -Lo so che la stanza non è delle migliori però... Natsume? Ti senti bene? Non hai proferito parola. Sicuro di non avere l'influenza?-.

Mi fermò il viso con le mani e appoggiò la sua morbida guancia sulla mia fronte per controllarne la temperatura. Ok, sono diventato ancora più rosso di prima. Non è da me!

Natsume: - °///° C-cosa stai facendo?!-.
Mikan: -No, non hai la febbre. Ti gira forse la testa? Vuoi sdraiarti un po' sul letto?-.

Che dolce, si stava preoccupando per me. Sorrisi.

Natsume: -No, Mikan. Sta tranquilla, sto bene.-.
Mikan: -Sicuro? Sei sicuro che debba stare tranquilla? Mi sembri piuttosto accaldato. Guarda che, se vuoi, potremmo anche rinunciare alla festa se non ti sentissi bene. Basterebbe chiamare Anna e Nonoko e disdire la prenotazione al Ristorante.-.

Ma quanto era generosa da 1 a 100? Rinunciare ad una festa... Per me? Credo che non esista creatura più gentile e premurosa di Mikan. Sorrisi ancora e mi svanì il rossore dalle guance.

Natsume: -Ti ho già detto di non preoccuparti. Sta tranquilla, non sto male. Sto benissimo e, soprattutto, sono pronto a farti da accompagnatore alla festa.- sorrisi di nuovo. Con lei mi era impossibile non sorridere. Anche Mikan sorrise.

Mikan: -Mi sono dimenticata di ringraziarti per aver accettato l'invito. Grazie.-.
Natsume: -E c'era anche bisogno di ringraziare?-.

Mi diede un piccolo bacio sulla guancia, credo per ringraziamento, al quale io non seppi resistere e iniziai a toccarle i capelli. Dovevo pur sfogarmi con qualcosa, no? Lei mi sorrise.

Mikan: -Li ho lavati poco fa. Sono morbidi?-.
Natsume: -Sì, molto. Mi piacciono quando sono sciolti!-.
Mikan: - ^///^ -.
Natsume: -Che facciamo iniziamo ad andare?-.
Mikan: -Direi di sì. Andiamo!-.

Mi strinse la mano e cominciammo a camminare.

Natsume: -Mi sono scordato di dirti una cosa...-.
Mikan: -Cosa?-.
Natsume: -Con questo vestito sei bellissima! Riuscirai sicuramente a fare colpo sul ragazzo che ti piace.-.
Mikan: -Grazie, Natsume. Ma tu sei molto meglio di me. Non pensavo ti piacessero gli jeans. Stai benissimo... Attento a Sumire! Ahahah!-.
Natsume: -Già, comunque io gli jeans li adoro. Più che altro perchè sono comodi.-.
Mikan: -Anche secondo me.-.

Mi diede un altro bacio sulla guancia.

Natsume: -Com'è oggi tutti questi baci?-.
Mikan: -Perchè te li meriti!- sorrise. Ed io le venni dietro.

Magnifica festa, aspettaci, stiamo arrivando!

FINE
CAPITOLO V. 



***
AUTRICE:

Mi dispiace molto di non aver aggiornato ieri, ma ero piena di impegni.
In compenso questo capitolo è abbastanza lungo, no?
Spero vi sia piaciuto e, come al solito, continuerò sabato prossimo.
Ciao a tutte, la vostra Lelly99.   ^__^

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Capitolo 7
*** Dormita nel Bus ***


CAPITOLO VI:

Pov Mikan...

Ho preso la mano del mio Naty e lui mi ha sorriso. Che dolce, è diventato veramente gentile con me. O almeno quando siamo da soli. Però mi basta. Questa sera credo che sarà la più bella di tutta la mia vita! Ti amo Natsume e mi basta stare con te 10 minuti che già mi sento colma di felicità. Sei fantastico. Sei unico. Ed io rimarrò per sempre con te anche se non contraccambi i miei sentimenti. Ti desidero ogni mio istante di vita. Ho bisogno di te, perchè senza te non vivo. Quanto vorrei che anche per te fosse lo stesso.
Arrivammo, mano nella mano, alla fermata del Bus per il Ristorante (a distanza di circa 1 ora e mezza da Central Town) dove non vi era ancora nessuno poichè eravamo in anticipo. Approfittammo per parlare in santa pace.

Mikan: -Pensi che stasera ci divertiremo?- chiesi titubante per l'imbarazzo.
Natsume: -Credo di sì. O almeno tu sì. Per quanto riguarda me... Non saprei.-.
Mikan: -Neanche se mi trovassi per tutta la festa accanto a te?-.
Natsume: -Beh, in quel caso mi sentirei più a mio agio. Con te mi comporto naturalmente, come mia madre mi ha messo al mondo. Sono felice di questo.-.
Mikan: -Anche io. Sono contenta che tu ti trovi bene con me. Cioè, nel senso che ti senti a tuo agio.- dissi alquanto imbarazzata.

Natsume, da dietro, mi circondò la vita con le sue forti braccia e posò il suo mento sulla mia spalla. Io arrossii ma mi piacque molto stare in quella posizione. Mi sentivo protetta. Mi sentivo amata. Anche se non ne ero sicura. Io gli voglio bene. No, io lo amo da morire. Per fargli capire che non mi dispiaceva rimanere in quel modo, accarezzai le sue mani e le strinsi a me. Poi appoggiai la mia testa sulla sua. Natsume, inizialmente, si irrigidì; ma poi si lasciò andare e rimanemmo così per molto tempo. I passanti avrebbero anche potuto pensare che fossimo una coppia. E la cosa mi faceva alquanto piacere. Credo anche a lui.

Natsume: -Io rimarrei così fino a domani mattina!-.
Mikan: -Anche io. Puoi giurarci. Natsume...?-.
Natsume: -Sì...?-
Mikan: -Ma tu, mi vuoi veramente bene? Cioè, bene sul serio? O bene tanto per dire?-.
Natsume: -Credo sia inutile rispondere a questa domanda. Mikan, ti voglio più che bene. Però per adesso, non ho intenzione di dirti altro. Scusami.-.
Mikan: -Va bene, basta così. Non fa niente. Mi basta sapere che tu mi voglia bene e che non mi consideri solo una stupida o una semplice palla al piede. Comunque anche io ti voglio bene...-.

Gli diedi un bacio sulla guancia. Ormai sarà stato circa il 50° in tutta la giornata. Sono consapevole del fatto che, per questione di pochi giorni, gli avrei rivelato i miei sentimenti involontariamente. Ma avrei dovuto resistere ancora. Non me la sentivo adesso. Avrei posticipato la mia dichiarazione più in là nel tempo. Dopotutto, ho resistito 10 anni! Ora non posso perdere per pochi giorni.

Natsume: -Io non ti considererei mai una palla al piede, Mikan. Neanche per sogno!-.
Mikan: -Grazie. Mi rincuori sempre tu. E poi io... Uh, guarda! Stanno arrivando Hotaru e Ruka!-.

Natsume dimostrò prima un'aria delusa, forse per la mezza frase, poi mi fece l'occhiolino per l'ennesima volta e salutò gli ultimi arrivati, Ruka ed Hotaru.

Pov Natsume...

Chissà cosa avrebbe detto Mikan se non fossero arrivati Ruka ed Hotaru. Accidenti a loro!

Ruka: -Ciao ragazzi! Di cosa parlavate?-.

Noi arrossimmo entrambi. Presi il coraggio e dissi la prima bugia della mia vita.

Natsume: -Di niente. Mikan mi stava raccontando che l'altro giorno si è divertita a Central Town con Hotaru.-.
Hotaru: -Uhm... Non me la raccontate giusta. Siete proprio sicuri di ciò che dite? A me sembra, piuttosto, che stavate parlando di tutt'altro, vedendo gli sguardi che avevate...-.
Ruka: -Beh, e di cosa?-.
Hotaru: -Sei proprio stupido. Stavano parlando di...-.
Mikan: -Hotaru zitta!- disse Mikan tappandogli la bocca.
Hotaru: -Zitta tu, stupida!- disse liberandosi dalla stretta presa di Mikan.
Mikan: -.....-.
Hotaru: -Non racconto niente solo perchè ci rimetterebbe Natsume, che questa volta non centra niente. Sei proprio stupida! Tsk...-.

Come aveva potuto trattare in quel modo Mikan?!? Me l'avrebbe pagata cara!

Pov Mikan...

Mikan: -.....- non risposi. Mi sentivo ferita dalle brusche parole della mia amica.
Natsume: -Chi ti ha dato il permesso di parlare in questo modo alla MIA Mudandine-A-Pois? Solo io posso insultarla!- disse lui arrabbiato.

Mi prese la mano e mi disse:

Natsume: *Sussurra* -Non ti preoccupare, non credo che abbia detto quelle cose perchè le pensa veramente. Ma, piuttosto, perchè vorrebbe cambiare il suo carattere. Purtroppo, dopo tanto tempo è difficile. Sta tranquilla, Hotaru rimarrà sempre la tua migliore amica.- mi fece un sorrisetto quasi impercettibile che io, conoscendolo, riuscii ad intravedere senza problemi.

Mi sentii interdetta. Non credevo che Natsume avesse potuto mai sbottare in quel modo solo per questo.

Mikan: *Sussurra* -Grazie Natsume. Come dicevo prima, sei l'unico capace di farmi riprendere in così poco tempo.- arrossii mentre dissi questa piccola frase ma piena di sentimento.
Hotaru: -Rattristarsi solo per questo. Deve esserti accaduto qualcosa di strano in questi giorni, dico bene Mikan? E, riguardo a te, beccati questo!- disse a Natsume poco prima di tirargli un pugno con la sua zampa di cervo, che conservava dalle Elementari.

Fortunatamente i riflessi di Natsume entrarono in gioco e fecero sì che egli schivasse prontamente i tentativi di "Tiro al Bersaglio" di Hotaru.

Natsume: -Ahahah! Mancato! Vuoi vedere come ti colpisco io con il fuoco?- disse lui provocatorio ed alquanto stizzito.
Mikan: -Non ci provare! Le faresti male, molto male. Ed io non voglio!- detto questo abbracciai Natsume, per bloccarlo, in preda ad una crisi di nervi. Ero nervosa, ma non potevo abbracciare Natsume in pubblico! Va bene, ciò che è fatto è fatto. Meglio togliersi.

Mikan: -Ehm... Scusami! Volevo solamente... Ecco... Fermarti... Sì, esatto!- arrossii.
Natsume: -.....-.
Hotaru: -Che carini i nostri piccioncini!-.

Noi arrossimmo di nuovo.

Mikan: -Non siamo piccioncini! Siamo... Ehm... Solo amici. Sì, solo amici.-.
Hotaru: -Questa non la bevo...-.
Mikan: -Ma... Ma... È vero! Giusto Natsume?-.
Natsume: -Eh? Ah, sì... Sì, è vero.- a quanto pare non sapeva che dire.

Forse era rimasto deluso, perchè da quel momento aveva tenuto la testa bassa. Ma poi la anzò e fece finta di niente.

Hotaru: -Va bene, lasciamo stare. Ma la prossima volta non cederò! Comunque ora andiamo, che alla festa ci aspettano.-.
Mikan: -Ma veramente, saremmo in anticipo...-.
Hotaru: -Davvero? A me hanno detto che la festa era alle 19:45...-.
Mikan: -Sì, ma poi hanno cambiato orario... Quindi ora è alle 21:30.-.
Hotaru: -Beh, vorrà dire che ne approfitteremo per parlare non appena saremo giunti lì.-.
Mikan: -Ok. Guarda, sta già arrivando il Bus...-.
Ruka: -Allora, che aspettate? Andiamo!-.

Pov Natsume...

Salimmo sul Bus e non mi resi conto di avere ancora la mia mano nella mano di Mikan. Quando me ne accorsi, la tolsi ed arrossii un pochino. Mi sedetti nella fila in fondo e Mikan si sedette vicino a me. Mi chiesi il motivo e le dissi:

Natsume: -Perchè non ti metti vicino ad Hotaru?-.
Mikan: -Perchè? Ti dò fastidio? Se è così, allora vado.- si alzò e la trattenni per il braccio.
Natsume: -Non indendevo questo. Intendevo perchè non hai preferito Hotaru a me. Era questa la vera domanda.- la tirai lievemente ma cadde lo stesso su di me. Si mise, quindi, seduta bene sulle mie gambe.
Mikan: -Oh, scusami. Sono inciampata... Comunque ti volevo tenere un po' di compagnia.-.
Natsume: -Beh, allora grazie. E, non sei inciampata. Sono stato io a tirarti. Non devi sempre prenderti la colpa degli altri.- dissi facendola sedere accanto a me.
Mikan: -Si hai ragione, ma è più forte di me.-.
Natsume: -Va bene, però ora riposa. La strada è molto lunga. Altrimenti stasera non sarai bella e pimpante come sempre.- le feci l'occhiolino e lei sorrise.
Mikan: -Ok, posso appogg...-.

Non concluse la frase perchè si addormentò. Si appoggiò sulla mia spalla e strinse con le mani il mio braccio, come se avesse bisogno di coccole. Si vedeva che fosse stanca, l'avevo capito già da un pezzo. Per questo le avevo proposto di riposare. Com'è dolce quando dorme. Sembra una piccola bambina indifesa. Non avevo più visto una bambina piccola riposare, da quando non avevo lasciato mia sorella e la mia famiglia a casa per venire all'Accademia. Eh già, per quanto io mi ricordi, l'ultima bambina che ho visto mentre dormiva fu Aoi. Ed ora guardo Mikan. È proprio come Aoi! Ma non di aspetto fisico, moralmente. Mikan rispecchia il solare carattere di mia sorella. Forse è per questo che io le voglio così bene.
Tremava. Così, la strinsi a me con il braccio che mi aveva preso in precedenza e le diedi un piccolo bacetto sulla fronte. Inoltre, utilizzai il mio Alice con lo scopo di riscaldarla un pochettino e le misi la mia giacca sulle spalle. Lei sorrise. Forse in quel momento si sentiva meglio perchè stava vivendo un bellissimo sogno. Oppure, anche se dormiva, in qualche modo percepì ciò che io le avevo fatto. Mi strinse come per assicurarsi che non sarei scappato, anche se io in realtà non avevo alcuna intenzione di fare una cosa del genere. Come potrei non approfittare di questo splendido momento? Sarebbe da stupidi... Anzi no, da semplici "Non innamorati di lei". Con questi pensieri nella mente mi addormentati appoggiandomi anche io a lei.
Passò una bella ora e mezza e arrivammo a destinazione: L' "Alice Ristorante".
Feci alcune carezze alla mia dolce Mikan, con l'intento di svegliarla. Ma fu inutile. Allora, le sollecitai un po' i capelli e la scossi. Lei, finalmente, dechiuse un occhio.

Mikan: -Yawn... Che sonno...-.
Natsume: -Finalmente ti sei svegliata... Bella Addormentata nel Bus.-.
Mikan: -Molto spiritoso... Ma perchè mi hai svegliata? Ma, soprattutto... Perchè siamo così vicini?- chiese arrossendo.
Natsume: -Perchè tremavi per il fatto che avevi freddo e ti sei appoggiata a me quando ti sei addormentata. Allora, ti ho... Beh, trai le conclusioni da sola...-.

Mikan sorrise. Era bellissima questa sera ed io ero, giorno dopo giorno, sempre più innamorato di lei.

Mikan: -Grazie, allora. Ogni giorno dimostri di tenere a me. Mi tratti ogni giorno meglio. Ed io non sono capace di ripagare i tuoi sforzi...- disse tristemente.
Natsume: -Mikan, non c'è bisogno che mi ripaghi. Io non faccio alcuno sforzo nel proteggerti. Anzi... Tu mi ripaghi, ogni giorno, con la tua allegria e la tua solarità.- dissi tranquillizzandola.
Mikan: -Davvero? Devo crederci sul serio, o lo dici solo per non farmi rattristare?-.
Natsume: -Lo penso sul serio. Comunque ora vieni che ci aspetta una bellissima serata.-.

La aiutai ad alzarsi, per poi metterci in cammino verso il ristorante.

Mikan: -Natsume...?-.
Natsume: -Sì...?-.
Mikan: -Grazie di tutto.- sorrise.
Natsume: -.....- sorrisi con lei, anche se non sapevo il motivo per il quale mi avesse ringraziato.
Mikan: -Comunque... Eccoti il giaccone.- disse titubante.
Natsume: -No, tienitelo Mikan. Lo vedo che hai freddo...-.
Mikan: -N-no...- disse battendo i denti.
Natsume: -Non puoi mentirmi tu, per me sei un libro aperto. Tienitelo su.-.
Mikan: -Ma poi, tu? Che farai nel caso avessi freddo?-.
Natsume: -Sopporterò...- le dissi facendole l'occhiolino.
Mikan: -Sicuro?-.
Natsume: -Sicurissimo!- dissi sorridendo.

*Da lontano circa 50 metri*

Hotaru: -Ehi? Voi due... Vi volete dare una mossa? Tsk... Piccioncini.-.
Mikan: -HOTARUUUUU!-.
Natsume: -Lasciala perdere... Non cambierà mai.-.
Mikan: -Sì, hai ragione.-.

Così dopo una bella passeggiata arrivammo al, tanto atteso, Alice Ristorante.

FINE
CAPITOLO VI.



***
AUTRICE:

Grazie a tutte per aver letto questo capitolo.
Vi sembra un po' troppo romantico?
Secondo me, non tanto...
Dopotutto è così che me li immagino a 20 anni...
Beh, spero che sia piaciuto e sono gradite le recensioni. ^__^
Grazie ancora, al prossimo sabato.
Lelly99

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Capitolo 8
*** Hotaru e gli stuzzicamenti ***


CAPITOLO VII:

Pov Mikan...

Dopo, a mio parere, tantissimo tempo arrivammo, finalmente, di fronte all'Alice Ristorante. Io, sinceramente, non ci ero mai venuta poichè è molto caro. Poi, non avendo tempo era molto più complicato entrarci. Non sapevo, quindi, nemmeno se si mangiasse bene o male. Ma poi mi chiesi: Se Anna e Nonoko hanno deciso di festeggiare qui, ci sarà un motivo, no? Insomma, più che altro mi sono fidata di Nonoko. Anna non è molto affidabile in cucina, mentre l'amica era una vera buon gustaia. Però, devo ammettere che Anna stia cominciando a cucinare abbastanza bene. Per questo le abbiamo fatto un regalo appropriato. Beh, cambiando discorso, chissà come sarà all'interno.
Improvvisamente, uscì un Buttafuori che ci chiese:

Buttafuori: -Nome?-.
Mikan: -Mikan, Natsume, Hotaru e Ruka.- dissi indicando ognuno di noi.
Buttafuori: -Va bene, i cognomi?-.
Mikan: - Sakura, Hyuuga, Imai e Nogi.-.
Buttafuori: -Chi ha prenotato?-.
Mikan: -Due nostre amiche.-.
Buttafuori: -I loro nomi?-.
Mikan: -Nonoko Ogasawara e Anna Umenomiya.-.
Buttafuori: -Ah, le festeggiate di oggi?-.
Mikan: -Sì, esatto.-.
Natsume: *Pensiero* -Mi sembra di essere ad una di quelle feste di compleanno per poppanti... Insomma, le "Festeggiate"? Tsk...-.
Buttafuori: -Ok, potete entrare. Le due ragazze, però, non sono ancora arrivate. La vostra sala è la numero 7. Per quanto riguarda i posti a sedere... Beh, ci sono i segnaposti.-.
Mikan: -Grazie, arrivederci!-.
Buttafuori: -Arrivederci e buon divertimento!-.

Entrammo. Rimanemmo incantati per più di 10 minuti finchè Hotaru, ripresasi dallo Shock, ci puntò la solita Pistola Anti-Idioti addosso. Ok, ora basta sbavare come deficienti! Questo ristorante è magnifico. Le pareti sono ricoperte da carta da parati dorata. Tutti i tavoli e le sedie (insomma tutti gli oggetti di legno) sono fatti di legno di ciliegio. In più sono ricoperti da lucido. Con i pavimenti ci si potrebbe specchiare, poichè di color perla, e riflettevano l'intera sala. Sembrava un posto per Re, per "Ricconi". È meraviglioso! Chissà come sarà la nostra sala...

Natsume: -Insomma, ci sai fare con i Buttafuori, eh?- mi disse prendendomi in giro.
Mikan: -Ah-Ah... Simpatico.-.
Natsume: -Non avevo mai visto nessuno che, davanti ad un Buttafuori, risponde "Due nostre amiche" alla domanda "Chi ha prenotato?"... Ma, scusa, secondo te che ne poteva sapere, lui, di chi parlassi?-.
Mikan: -Senti, siccome non sono mai stata molto ricca e famosa, non sono mai stata in contatto con un Buttafuori...-.
Natsume: -Va bene, per questa volta ti perdoniamo...- disse facendo il finto dispiaciuto.
Mikan: -Menomale...- dissi sarcastica.
Natsume: -Che fai, mi prendi in giro?-.
Mikan: -E tu cosa hai fatto fino ad ora?- dissi provocatoria.
Hotaru: -Piccioncini, avete finito di litigare come una vecchia coppia sposata?-.
Ruka: -Sei proprio crudele...-.
Mikan: -Sì, infatti Hotaru. Chi diavolo ti ha mai detto che mi piace Natsume o che io piaccio a lui?!?-.
Hotaru: -Meglio che mi stia zitta questa volta...- disse trattenendo le risate.
Natsume: -.....-.
Ruka: -Non esagerare, Hotaru.-.
Hotaru: -Ma io non sto esagerando!-.
Ruka: *Sussurra* -Così, li metterai in difficoltà. Non ti dispiace nemmeno un po' per Mikan?-.
Mikan/Natsume: -.....-.
Hotaru: -.....-.
Ruka: -Sapevo che avresti capito...- disse avvicinandosi a lei, che arrossì pericolosamente.
Natsume: -Ora chi sarebbe la vecchia coppia sposata, Hotaru?-.
Mikan: -Questa te la potevi anche risparmiare...-.
Natsume: -Può darsi. Ma la vendetta è vendetta.-.
Mikan: -Addirittura! Per una battuta?-.
Natsume: -Mi sembra che tu ci sia rimasta un po' male, o sbaglio?-.
Mikan: -No, non sbagli...- dissi abbassando il viso, anche se consapevole della bugia appena sparata.
Natsume: -Appunto... Dicevamo, Hotaru, sbaglio o sei arrossita davanti a Ruka?-.
Hotaru: -.....-.
Natsume: -Ora ti sei ammutolita, eh?-.
Mikan: -Smettila Natsume...-.
Natsume: -Eh...?-
Mikan: -Ho detto SMETTILA! Smettila di farla imbarazzare. Dopotutto anche lei ha un cuore, no?-.
Natsume: -.....-.
Mikan: -Ecco, bravo.-.

Sorrisi perchè mi aveva capita e gli diedi l'ennesimo bacio sulla guancia per fargli ritornare il piccolo sorriso che nascondeva da un po'.

Natsume: *Sussurra* -Grazie...-.
Mikan: *Sussurra* -Come...?-.
Natsume: *Sussurra* -Ho detto GRAZIE.-.
Mikan: *Sussura* -Va bene, allora PREGO.-.

Scoppiammo tutti e due in una fragorosa risata e si unì a noi anche Ruka; mentre Hotaru era rimasta ancora imbarazzata ed un tantino arrabbiata con Natsume, che aveva deciso di prenderla per i fondelli.
Udimmo, all'improvviso, il suono del citofono del Ristorante. Erano Anna e Nonoko accompagnate rispettivamente da Kokoroyomi e Yuu. A quanto pare erano venute con le moto dei loro ragazzi.

Mikan: -Guardate ragazzi! Sono arrivate le festeggiate!-.
Natsume: -Tsk... le festeggiate...-.
Anna/Nonoko: -Ciao ragazzi! Come mai così presto siete arrivati?-.
Mikan: -Non avevamo niente da fare e quindi... Siamo venuti in anticipo.-.
Natsume: -Esatto...-.
Anna: -Ma voi due...-.
Mikan: -Sì!- dissi felice.
Nonoko: -Che bello! Sono così contenta per voi... Alla fine vi siete messi insieme!-.
Mikan: -Già... No, aspetta... C-cosa?-.
Anna: -Hai detto che tu e Natsume...-.
Mikan: -Ma no! Cosa avete capito... Intendevo che siamo venuti insieme perchè entrambi non abbiamo un ragazzo... O una ragazza. Sì, insomma... Avete capito, no?...-.
Anna/Nonoko: -Ahhh... Ora ho capito... Ahahah!-.
Natsume: -.....-.

È impressione mia, o Natsume è arrossito fino alla punta dei piedi?

Mikan: -Natsume, è tutto a posto?-.
Natsume: -Uhm? Sì... Tranquilla.-.
Mikan: -Se lo dici tu...-.
Ruka: -Ehi! Mikan, mi hai rubato la battuta! Ahahah!-.
Mikan: -Ahahah! Già, hai ragione. Il "Se lo dici tu" è la tua battuta personale da quando avevamo 10 anni...-.
Hotaru: -Ma quanto siete stupidi? Siete proprio infantili... Ma dove sono capitata?- si sbattè una mano sulla fronte rassegnata.
Natsume: -Che fai, ricominci?-
Hotaru: -Zitto Hyuuga!-.
Mikan: -Eddai Hotaru... Divertiti un po' anche tu...-.
Hotaru: -Vale anche per te... Signorina Hyuuga... Hihihi!-.
Mikan: -Ho-Hotaru...? Come mi h-hai c-chiamata?-.
Hotaru: -Signorina Hyuuga...- disse trattenendo a stento le risate.
Mikan: -.....-.
Natsume: -Hotaru, finiscila... O non sarà molto carina questa festa, per te...-.
Anna/Nonoko: -Calma ragazzi!-.
Mikan: -.....- mi stavo stancando delle continue provocazioni di entrambi.
Natsume: -Come ci si può calmare, se quest'individuo insinua che io sia fidanzato con Mikan?!?-.
Mikan: -.....- Ok, se volevano farmi arrabbiare c'erano riusciti.
Hotaru: -Chi sarebbe l' "Individuo"?!?- disse leggermente irritata.
Mikan: -BASTA!!! Basta voi due! Avete stancato!!!-.
Natsume: -Ma Mikan...-.
Mikan: -Ma Mikan... Che cosa?!? Ti dà così tanto fastidio che Hotaru ci consideri una coppia?-.
Natsume: -Ma...-.
Mikan: -Basta Natsume! Niente ma... Una volta avresti ignorato simili dicerie...-.
Natsume: -.....- credo che si azzittì solo per non controbattere.
Mikan: -Riguardo a te, Hotaru... Io e Natsume non siamo una coppia! N-O-N LO S-I-A-M-O! Basta con questa insulsa storia!- mi ero davvero arrabbiata. Non potevano continuare a litigare per una simile "Cretinata".
Mikan: -Chiedetevi scusa a vicenda e facciamola finita!-.
Natsume/Hotaru: -Scusa... Baka!-.
Mikan: -..... Finalmente! Ora possiamo continuare la festa?- dissi alquanto alterata.
Natsume: *Sussurra* -Dopo vieni un attimo, Mikan. Va bene?-.

Annuii anche se non sapevo di cosa si trattasse. Quando Natsume faceva così non prometteva mai niente di buono... Magari, questa volta non sarebbe stato così. Chissà...

Natsume: *Sussurra* -Va bene, allora ti aspetto tra 5 minuti fuori il Ristorante.-.
Mikan: *Sussurra* -Ok... Tra poco ci incontriamo fuori, allora...- mi ripresi all'istante.

Sorridemmo entrambi e ci lanciammo uno sguardo d'intesa. Ci salutammo con lo sguardo e facemmo finta di niente.

Anna: -Bene ragazzi, vi va di andare...-.
Nonoko: -... Alla sala che abbiamo prenotato?-.
Tutti: -Sì... Andiamo a divertirci!-.
Anna/Nonoko: -Bene, allora andiamo!-.

Pov Natsume...

Hotaru mi aveva fatto davvero arrabbiare. Ma dovevo pur scusarmi con Mikan. Dopotutto, le doveva dar altamente fastidio vederci litigare per una stupidaggine. E poi, la cosa che mi ha colpito maggiormente è stato lo sguardo dispiaciuto di quando mi ha urlato "Ti dà così tanto fastidio che Hotaru ci consideri una coppia?". Perchè ha sbottato in quel modo? Forse anche lei prova per me i sentimenti che provo per lei? Ma no... Che cosa vado a pensare. Mikan non mi ama. Io, però, sì. Anche tanto, troppo. Mi fa soffrire questo. Accidenti a me! Se non mi fossi innamorato di lei, tutto ciò non sarebbe accaduto! Perchè? Perchè a me?!?
Non... È... Giusto...
Iniziai a lacrimare forse più per la tensione e la rabbia, che per la tristezza. Non mi accorsi che passarono più di 5 minuti, infatti arrivò Mikan. Sembrava preoccupata. Molto preoccupata. Si sedette accanto a me e mi abbracciò come se stessi partendo per la guerra e quello fosse stato il nostro ultimo abbraccio.
In quel momento mi ripresi e smisi di singhiozzare.

Mikan: -Cosa ti succede? °Sigh°-.
Natsume: -Niente, perchè?-.
Mikan: -Perchè stai piangendo. °Sigh°-.
Natsume: -Io non sto piangendo. Piuttosto, sei tu che stai piangendo. Perchè?-.
Mikan: -Perchè mi sento in colpa per averti trattato in quel modo... °Sigh°-.

La strinsi fortissimo a me e le accarezzai la schiena. Sembrò tranquillizzarsi per un attimo, poi ricominciò a piangere affondando il suo dolce viso nel mio petto. Le diedi un bacio sul collo per farla calmare ma, a quanto pare, provocai l'effetto contrario. Provai a toccarle i capelli per un bel po', sempre tenendola stretta a me. Non l'avrei lasciata andare fino a quando non si fosse ripresa del tutto. Ella, che prima era rigida, si lasciò andare con tutto il suo peso su di me, come se volesse cercare rifugio. Come un piccolo cucciolo che va in letargo con la propria mamma. Così credo che fosse la sua sensazione. Le raccolsi i capelli ribelli, che le coprivano il viso bagnato dalle lacrime, dietro l'orecchio. Poi le diedi un lungo bacio sulla guancia. La mia intenzione era un'altra, ma capii che non era il caso. L'avrei turbata di più.

Natsume: -Mikan...-.
Mikan: -.....-.
Natsume: -Puoi sfogarti. Butta fuori tutto quello che hai di superfluo. Ti farà sentire meglio.-.
Mikan: -Grazie.- disse talmente a bassa voce che non capii.
Natsume: -Scusami, ripeteresti?-.
Mikan: -Certo, ti ho detto grazie.- poi fece un piccolo sorriso.
Natsume: -Quello era un tentato sorriso?-.
Mikan: -Sì, tutto per te.- sorrise nuovamente.
Natsume: -Ne sono onorato, Principessa.-.
Mikan: -Hihihi...-.
Natsume: -Che hai da ridacchiare? È la verità, tu sei la mia Principessa.- stavolta fu lei a darmi un bacio. Era intenzionata a baciarmi la guancia; ma girandosi, accidentalmente, sfiorò le mie labbra e arrossimmo entrambi.
Mikan: -Ops, scusami... Non volevo.- disse alquanto turbata.
Natsume: -Lo so, non preoccuparti.- la tranquillizzai.
Mikan: -Ma... Perchè mi hai fatta venire qui?-.
Natsume: -Beh, volevo passare un po' di tempo solo con te... Ma non è solo questo...-.
Mikan: -.....- mi fece segno di continuare.
Natsume: -Vedi Mikan... Ecco... Perchè è così difficile da dire?-.
Mikan: -Avanti... Parla, ti ascolto.-.
Natsume: -Ecco... Mi... Mi dispiace di averti fatta soffrire, litigando con Hotaru. È solo che mi ha fatto arrabbiare parecchio dicendo che fossimo fidanzati. Ci stava prendendo in giro... Scusami ancora, se mi sono comportato in quel modo...-.
Mikan: -Capisco... Quindi ti dà molto fastidio che ci consideri fidanzati...- disse abbassando la testa.
Natsume: -No, affatto!- sbottai.
Mikan: -Davvero?- disse sorpresa dall'istantanea alterazione di Natsume.
Natsume: -Ecco... Cioè... Mi dava solamente fastidio che in quel modo ti facesse imbarazzare. Sai, ci sono amici o anche coppie che non si parlano più per stupidaggini o per incomprensioni. Io, semplicemente, non volevo che tu te la prendessi...- dissi non sapendo che pesci pigliare. Ma, infondo, dissi solo la verità.
Mikan: -Beh, se la metti in questo modo, allora ti perdono... Piccola-Bugia! Ti avevo già perdonato... Ci tengo a te... Moltissimo... Senza di te non saprei su chi contare. Certo, ci sarebbe Hotaru, ma ci sono cose che solo tu sei capace di comprendere. Ti voglio bene, Natsume.-.

Mi abbracciò con tenerezza e mi diede leggero un bacio sulla guancia. Poi mi sussurrò in un orecchio...

Mikan: -Non mi abbandonerai mai, vero Natsume?- disse cercando di confortarsi, aspettadosi una risposta positiva.
Natsume: -Puoi stare tranquilla. Non ti abbandonerò mai... Qualunque cosa accada, lo prometto.-.

Rimanemmo abbracciati per molto tempo. Poi decidemmo di tornare alla festa. Infondo, non avevamo subito 1 ora e mezza di Bus per niente... Ovviamente, se ciò poteva essere definito "Niente".

FINE
CAPITOLO VII.

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Capitolo 9
*** Pluricampione di ballo ***


CAPITOLO VIII:

Pov Natsume...

Stavamo tornando all'interno dell'edificio mano nella mano. Le dissi dolcemente all'orecchio di lasciarci le mani, altrimenti ce ne avrebbero dette di tutti i colori, e lei acconsentì.
È davvero bellissima questa sera Mikan. È davvero troppo per me. Sento di non farcela. Prima o poi sarei scoppiato e le avrei rivelato i miei sentimenti più profondi che la riguardavano. Come avrebbe reagito lei? Probabilmente saremmo finiti per non parlarci più in faccia, per l'imbarazzo. Tutto questo, se non dovesse ricambiare i miei sentimenti. Però è strano. Io continuo a pensare negativo, eppure lei con me sembra così naturale, contenta. Forse lo fa per rendermi felice. No, sono sicuro che non sia solo per questo. C'è sicuramente dell'altro. Ma la fatidica domanda che mi perseguita la mente è: "Ma cosa?". Chissà... Ti amo Mikan, ormai lo ammetto a me stesso da più di 9 anni. Non mi tirerò indietro fino al momento che sarà ovvio rinunciare: quando ti fidanzerai! Speriamo non accada mai, se non con me, ovviamente. Immerso in questi pensieri giungemmo davanti alla sala 7 che, d'altronde, non avevamo mai visto.

Natsume: -Che facciamo, entriamo?-.
Mikan: -Direi di sì.- sorrise.
Natsume: -Al nostro 3! 1... 2... e...-.
Mikan/Natsume: -...3!-.

Spalancammo la porta. Rimanemmo abbagliati da tale splendore. La sala era stupenda. Sicuramente più bella di tutto il Ristorante messo assieme. I pavimenti erano lucentissimi. Le pareti erano ricoperte da specchi che si riflettevano a vicenda. C'era un lunghissimo tavolo imbandito. Una pista da ballo e festoni dappertutto. Per non parlare degli ornamenti sulle finestre... C'era, inoltre, una enorme terrazza. Sarà stata su per giù 50 metri quadrati. Dalla terrazza si vedeva tutta Central Town e dintorni. Da quest'ultima si poteva salire sui tetti del Ristorante e rimanerci. È tutto possibile questa sera, nulla è vietato. Non vedo l'ora che inizi questa splendida festa.

Mikan: -Wow! Che bello!-.
Natsume: -Già, avevano ragione Nonoko ed Anna a prenotare qui.-.
Mikan: -Assolutamente... Nonoko, Anna...?-.
Anna/Nonoko: -Sì...?-.
Mikan: -Vi adoro! Siete grandi, ragazze!-.
Anna/Nonoko: -Grazie! Sono contenta che lo pensiate! Cioè, che lo pensi...-.
Mikan: -Ahahah!-.
Anna/Nonoko: -Ahahah!-.

Sorrisi, era bello vedere che si divertissero. Sembravano bambine. Che carine! Sorrisi malinconicamente ricordandomi di quando ero piccolo. Eh già, ero così spensierato... Ma che bisogno ho di rattristarmi? Dopotutto, si è risolto tutto per il meglio nella mia famiglia, no? Boh, certe volte non capisco, neanche io, cosa vada a pensare...

Mikan: -Natsume, ma cos'hai oggi? Sei così mogio mogio...-.
Natsume: -Zitta, Mutandine-A-Pois!- disse scherzando.
Mikan: -Ma guarda un po'! Uno si preoccupa per te e viene pure preso in giro! E poi oggi non ce le ho a Pois. Ce le ho bianche. Tsk...- sorrisi.
Natsume: -Allora... Zitta Mutandine-Bianche!-.
Mikan: -Stupido!-.
Natsume: -Guarda che io scherzo. Dovresti saperlo...- dissi maliziosamente provocandola.
Mikan: -Uhm... Sì... Ok... Cioè... UFFA! Non importa che tu scherzi. Mi dà lo stesso fastidio!-.

Ok, l'avevo di nuovo offesa.

Natsume: -Mikan...?-.
Mikan: -Uhm...? Che vuoi?-.
Natsume: -Guarda che io scherzavo...- dissi con la faccia da cucciolo bastonato.
Mikan: -Non mi fare quella faccia... Ahahah! Ok, hai vinto, ti perdono...-.
Natsume: -Menomale... Non ci speravo neanche più...-.
Yuu: -Strano che tu chieda scusa, Natsume. Sicuro di sentirti bene?-.
Natsume: -Beh... Visto che poi Mikan si metterebbe a fare la lagna... Tanto vale, che io non la stuzzichi almeno per oggi, no?- dissi facendo l'occhiolino a Mikan.
Mikan: *Sussurra* -Visto che lo fai solo per salvarti la faccia, ignoro ciò che hai appena detto...-.
Natsume: *Sussurra* -Brava Cucciola.-.
Mikan: -°///°-.
Natsume: *Sussurra* -Che fai arrossisci?-.
Mikan: *Sussurra* -Da quando è vietato?- disse imbarazzata.
Natsume: *Sussurra* -Non lo è mai stato. È solo che sei più bella imbarazzata. Volevo fartelo notare.- dissi sensualmente, infatti, lei arrossì ancora di più.
Mikan: -Smettila...- quasi lo urlò.
Natsume: -Va bene, la smetto. Ma solo perchè me lo hai chiesto tu.-.
Tutti: -Ma smettere di fare cosa?-.
Mikan: -.....-.
Natsume: -Niente... Niente...-.
Tutti: -Ahhhh... Capito. Problemi tra sposini.-.
Mikan: -.....-.
Natsume: -La volete smettere con questa storia? Io e Mikan non stiamo insieme! Non ci amiamo!-.
Mikan: -.....-.

Mikan sembrò rimanere un tantino delusa da quella frase. No... Ma che dico? Mikan che rimane delusa perchè affermo, con assoluta certezza, che non ci amiamo? Tsk... Magari lo fosse davvero. Sì, come no, Natsume. Aspetta e spera.

Natsume: -Basta, ragazzi... Dico davvero.-.
Anna: -Sì, infatti... Stiamo esagerando ragazzi.-.
Nonoko: -D'altronde sono problemi loro...-.
Kokoroyomi: -Promettiamo che non toccheremo questo argomento...- gli vidi le dita incrociate, ma non dissi niente. Ne avevo abbastanza di controbattere.
Natsume: *Sussurra* -Mikan... Che hai?- dissi molto preoccupato.
Mikan: -Chi io? Assolutamente niente...- disse in fretta.

Troppo in fretta. Mi insospettisce. Vuol dire che dopo le andrò a parlare. Per rasserenarla le strinsi la mano senza farmi vedere dagli altri e, soprattutto, da Sumire. Lei sorrise timidamente. Si stava comportando in modo molto strano. Tipico di una persona innamorata: Molto sensibile, confusa e la maggior parte del tempo stava su un'altro pianeta.

Natsume: *Sussurra* -Che succede, ti è andata male con il ragazzo che ami?- dissi turbato e incredibilmente geloso.
Mikan: *Sussurra* -Diciamo di sì... Ma tralasciamo. È calato un silenzio qui in sala...-.
Natsume: -Già, è vero!- dissi ad alta voce.
Mikan: -Forza ragazzi! Basta con quei musi lunghi! Mettiamo un po' di musica? Movimentiamo la festa!-.

Tutti rimasero interdetti. Dopotutto era lei, due minuti prima, ad aver avuto il muso lungo. Ma accettarono lo stesso.

Tutti: -Sì!!!-.

Mettemmo la musica ed iniziammo a ballare scatenandoci. Ovviamente, io mi sedetti al tavolo a pensare, lasciando che gli altri si divertissero senza di me. Mikan, che pochi attimi prima stava ballando euforica, si avvicinò a me.

Mikan: -Perchè rimani qui? Vieni a divertirti, no?-.
Natsume: -No, grazie. Questo genere di cose non fa per me.-.
Mikan: -Dai su! Vieni a ballare con noi?-.
Natsume: -No, ti ho già detto che non mi va. È inutile che insisti.-.
Mikan: -Vorrà dire che rimarrò vicino a te.-.
Natsume: -Non ti conviene. Ti annoieresti.-.
Mikan: -Ti sbagli. Mi diverto molto di più a parlare con te che a scatenarmi sulla pista da ballo. E poi, mi dispiace lasciarti solo.-.
Natsume: -Ti ho mai detto che sei un angelo?-.
Mikan: -No...-.
Natsume: -Beh, ora lo sai. Comunque ora vai a ballare.-.
Mikan: -No! Senza te, mi annoio.- sorridemmo.

Ad un certo punto sentimmo la voce di Kokoro, che faceva il DJ.

Kokoroyomi: -Ora diamo inizio ai balli lenti. Avverto i più timidi o testardi che, chi non balla, pagherà la somma di 600 Rt al Ristorante. Praticamente la cauzione. Detto questo buon divertimento a tutti.-.
Mikan: -Hai sentito? Se non ballerai pagherai 600 Rt...-.
Natsume: -Tanto sono ricco...-.
Mikan: -Vuoi davvero spendere 600 Rt per una punizione?!? Non vuoi spenderli per qualcosa di più interessante? Come ad esempio i manga che spesso leggi sotto il nostro ciliegio? O gioielli per Aoi o...-.
Natsume: -Tanto anche se volessi, non avrei una partener decente per ballare.-.
Mikan: -Ci sono tutte quelle del tuo Fan-Club... E poi, ci sarei io... Sempre se mi consideri "Decente"...- disse alquanto stizzita.

Mi sorpresi dall'affermazione di Mikan. Davvero era disposta a ballare lei con me pur di farmi divertire? Mikan è senz'altro unica! Dico sul serio...

Natsume: -Certo che ti considero decente... Io intendevo che non ci sono ragazze decenti nel mio Fan-Club... Perchè sinceramente non mi aspettavo che tu fossi disposta a...-.
Kokoroyomi: -Bene le coppie si sono formate. Possiamo dare inizio alle danze. Ripeto che chi non scende in pista entro 5 secondi dovrà pagare 600 Rt.-.
Mikan: -Devi sbrigarti! Ti va di ballare con me, sì o no?-.
Natsume: -Va bene... Va bene... Grazie Mikan...-.
Mikan: -E mi ringrazi pure?- mi diede un affettuoso bacio sulla guancia per poi cominciare a tirarmi verso la pista da ballo.

Io le sorrisi. Era sorprendente vedere quanto si desse da fare per me. Che dolce.

Mikan: -La vuoi smettere di sognare ad occhi aperti? Dai, cosa balliamo?-.
Natsume: -Dipende dalla musica...-.
Mikan: -Se fosse questa?- incominciò una bellissima melodia lenta ma cantabile, dalle note leggeri e lievi.
Natsume: -Beh, allora balleremmo normalmente. Come ci va...-.

Mikan sorrise di nuovo. Lei non poteva sapere che io da piccolo sono stato pluricampione nazionale di ballo di qualsiasi genere. Che sia tango, salsa, samba, rumba, lambada... C'era da sbizzarrirsi. Prendevo lezioni di ballo in coppia con Aoi. Chissà che faccia farà quando cominceremo a ballare.
Kokoro mise la musica da capo e diede inizio alle danze. Lui decise di ballare con Nonoko. C'era da aspettarselo. Cominciammo a ballare ed io misi in gioco tutti gli assi nella manica che avevo. Vidi Mikan stupirsi parecchio.

Mikan: -Non sapevo sapessi ballare così bene... Sei bravissimo!-.
Natsume: -Neanche tu sei niente male.-.

Effettivamente era brava, anche parecchio.

Mikan: -Tu mi nascondi qualcosa, non è vero?-.
Natsume: -Probabile...-.
Mikan: -Dai dimmelo, dimmelo, dimmelo!-.
Natsume: -Devo proprio? Non mi piace vantarmi...-.
Mikan: -Dai sì, dimmelo. Non penserò che tu ti stia vantando.-.
Natsume: -Va bene, mi hai scoperto... Sono stato pluricampione nazionale di ballo in coppia di qualsiasi genere con Aoi...-.
Mikan: -Davvero???-.
Natsume: -Sì. Solo che mi vergogno ad ammetterlo...-.
Mikan: -E perchè?-.
Natsume: -Perchè il ballo è roba da ragazze... Ma mia madre è fissata con il ballo e mi ha iscritto a lezioni private di ballo in coppia a mia insaputa quando avevo 5 anni. Ballavo nonostante fossi maschio. Ed ammettere che mi piacesse era ancora più vergognoso di quanto non lo fosse già...-.
Mikan: -Natsume, sei fantastico! Ogni giorno mi stupisci di più. Ed il ballo, se vuoi, sarà il nostro segreto...- mi fece l'occhiolino.

Dopodichè si appoggiò a me e continuammo a ballare tranquillamente. Io con le mani sui suoi fianchi e le con le braccia intorno al mio collo. Cielo, quanto la amo... La amo sempre di più...
Ballammo per molto tempo, fino a quando non venne il momento della cena. Ballare con lei è stato fantastico, una senzazione indescrivibile. Bella ma allo stesso tempo malinconica. Dopotutto, ricorda il mio passato. E non è proprio da prendere come esempio.

FINE
CAPITOLO VIII.




*** 
AUTRICE:

Ok, potete dirmene di tutti i colori...
Sono davvero pessima, però ero in vacanza.
Il mio aereo è atterrato a Roma alle 20.15 circa ed il mio primo pensiero è stato di porvi le mie più sincere scuse per il mio abnorme ritardo. 
Oggi ho postato due Capitoli per ringraziarvi dell'appoggio che mi date e della lunghissima attesa dovuta alle vacanze.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto (dubito soprattutto per la storia del pluricampione di ballo... ^__^' ).
Detto questo, vi ringrazio ancora e vi auguro Buone Vacanze!
Ciaoooo!
Lelly99 

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Capitolo 10
*** Viva il cibo Italiano! ***


CAPITOLO IX:

 

Pov Mikan...

 

Abbiamo appena terminato i balli lenti. Ho provato una sensazione meravigliosa accanto a Natsume. Non posso crederci! Ogni giorno tira fuori una storia incredibile... Non riesco a credere che sia stato pluricampione di ballo, quando era piccolo. Oddio, non posso pensare alla gioia che ho provato quando mi ha detto che si vergognasse ad ammetterlo. Mi ha fatto tenerezza. Dopotutto anche lui, in alcune occasioni, si imbarazza. Vorrei ricominciare questa serata da capo ma, purtroppo, Hotaru non ha ancora inventato la macchina del tempo. Oramai ci eravamo seduti, eravamo stanchi per aver ballato tantissimo.
D'un tratto, Natsume si accorse della mia "Poca presenza" e mi riscosse dai miei pensieri domandandomi...

 

Natsume: -Allora? Sono stato alla tua altezza? Sai, sei molto brava a ballare.- mi fece l'occhiolino.

Mikan: -Credo sia inutile rispondere a questa domanda... Sto o non sto parlando con il pluricampione di ballo?- gli sorrisi.

Natsume: -Sì, ma io voglio sapere il tuo parere. Sai che ci tengo molto, no?-.

Mikan: -Beh, allora ti dico che non ho mai visto nessuno ballare così. Sei il miglior ballerino che io abbia mai conosciuto.- sorrisi nuovamente.

Natsume: -Grazie. Senti un po'... Come mai sai ballare in questo modo? Sei la prima che conosco che riesci a seguire i miei passi. Ovviamente, escludendo Aoi.-.

Mikan: -Beh, anche io ho fatto danza da piccola. Per la precisione danza classica. Ed alcune volte ci trovavano un partner per ballare in coppia. Quindi ballavo danza classica ma anche i Latini Americani o altri balli.-.

Natsume: -Un'altra passione in comune... Perchè hai smesso di danzare?-.

Mikan: -Ho fatto danza dai 4 ai 10 anni. Dopodichè sono venuta in Accademia.- dissi malinconicamente.

Natsume: -Ti piace ancora ballare, vero?-.

Mikan: -Sì, moltissimo. Purtroppo ogni anno non riesco a trovare un ballerino che sappia ballare come me; quindi sono costretta ad abbassarmi ai loro livelli. Per esempio, Tsubasa ed il ballo sono proprio due mondi distinti. Per non parlare di Ruka! Ma quest'anno sono stata più che felice. Perchè c'eri tu con me.- sorrisi, questa volta l'avavo detta grossa.

Natsume: -Beh, se ti può consolare, neanche io ballo molto per questo motivo. Mi annoio ad andare a ballare con quelle insulse "Ochette". Ma quest'anno ballare con te è stato come rivivere quei bei momenti fuori l'Accademia.-.

Mikan: -Beh, allora almeno per una cosa, siamo d'accordo.- dissi provocandolo.

Natsume: -Io non direi così. Siamo molto più simili di quanto non immaginiamo. Comunque, ti sei divertita fino ad ora con me, stasera?-.

Mikan: -Sì, moltissimo. Non mi sono mai divertita tanto. Dopotutto stare con te veramente, è molto più bello che sperare di starci.- sussurrai quest'ultima frase per non farmi sentire ma, a quanto pare, fu tutto inutile.

Natsume: -Hai mai sperato di stare con me?- disse un po' confuso.

Mikan: -Devo proprio dirtelo? È alquanto imbarazzante.-.

Natsume: -Sì, devi proprio.-.

Mikan: -Sì. È vero. Ho sempre desiderato starti accanto dal primo giorno in cui ti ho incontrato. Avevo voglia di toglierti quell'aura oscura dal viso e strapparti un sorriso. È stato il più grande sogno che io abbia mai avuto.- dissi più che imbarazzata.

Natsume: -Grazie allora. Ci sei riuscita. Sei riuscita a farmi affezionare a te. Non mi sono mai affezionato tanto ad una ragazza. Ovviamente, sempre non calcolando Aoi.-.

 

Sorrisi. Mi aveva detto delle dolcissime parole. Non le avevo mai sentite uscire dalla sua bocca. E le aveva rivolte a me. Ciò significa che mi vuole bene e che non mi odia poi così tanto. Anche se sono sicura che sia innamorato di un'altra.
Ah, che dolore... Un dolore fitto al cuore. Mai provata una sensazione simile. Cercai affetto e mi scaraventai su di Natsume abbracciandolo.

 

Mikan: -Oh, Natsume! Mi prometti che, anche quando ti fidanzerai, non mi lascerai? Come farei senza il mio migliore amico?- urlai, forse mi stavo per mettere a piangere.

Natsume: -Lo prometto, Mikan. Non ti lascerò mai. E comunque, non piangere. Ti rovineresti il trucco.-.

 

Accennai un sorriso. Lui mi diede un lungo bacio sulla guancia e mi accarezzò i capelli coccolandomi. Poi mi asciugò la prima lacrima che, per fortuna, non aveva creato sbavature di trucco sul viso. Appoggiai la mia testa sulla sua spalla e gli strinsi il collo.

 

Natsume: -Vacci piano, Mikan. Così mi strozzi. Mi vuoi morto, per caso?-.

Mikan: -No, per carità! Mi servi vivo.- scherzai.

Natsume: -Va bene. Piuttosto, come mai ti vedo così spenta questi giorni? Il tuo amore sfrenato ti sta giocando brutti scherzi?-.

Mikan: -Sì. Il ragazzo che amo mi considera una sua amica. Forse anche importante. Ma non più di questo. Ciò mi fa soffrire parecchio.- nascosi il viso arrossato tra le mie braccia incrociate.

Natsume: -E, dimmi un po', chi sarebbe quest'individuo? Perchè così, se me lo dici, lo strapazzo per bene. Non ha il diritto di far soffrire la Mia Mutandine-A-Pois!- mi misi a ridere, dopotutto non poteva sapere che si sarebbe dovuto "Strapazzare" da solo.

Mikan: -Non te lo posso dire. Tu lo conosci. È della nostra classe ed è molto gentile e premuroso nei miei confronti.-.

Natsume: -Ruka...- disse sbuffando.

Mikan: -Non è Ruka. Comunque non ci preoccupiamo di questo, godiamoci questa giornata insieme.- dissi rallegrandomi d'un tratto.

Natsume: -Hai ragione. Però la prossima volta che ti fa rattristare questo soggetto, chiamami. Ti difenderò.- mi fece l'occhiolino.

Mikan: -D'accordo... Però ora basta veramente!- gli rifeci l'occhiolino.

Natsume: -Ok, andiamo da Kokoro. Prima ci stava chiamando.-.

Mikan: -Dov'è?-.

Natsume: -Lì, andiamo.- disse con il sorriso sulle labbra, tirandomi per il braccio.

Mikan: -Ok, ok. Però, non spezzarmi il braccio, che mi fai male altrimenti!-.

 

Andammo da Kokoroyomi che doveva prendere le ordinazioni della cena ed il sorriso di Natsume cessò ancora una volta. Non voleva proprio farsi vedere felice e sereno dagli altri. Chissà perchè solo con me o con Ruka. Boh?

 

Pov Natsume...

 

Kokoroyomi: -Prendete l'agendina sul tavolo e scriveteci ognuno le ordinazioni. Io le consegnerò al cameriere. Per chi non ha in mente ciò che vuole prendere, il menù è lì.-.

Tutti: -Va bene.-.

Natsume: -Mikan, tu che prendi?-.

Mikan: -Io credo che prenderò un menù italiano. Per oggi svago.- sorrise.

Natsume: -Lo sai che mi hai letto nel pensiero? Non è che hai rubato l'Alice di Kokoro di recente?-.

Mikan: -Ahahah! Comunque no, è da un po' che volevo provare il menù italiano. Vorrei provare quella pietanza chiamata "Pizza". Dicono che sia tanto famosa in Italia. Inoltre, mi piace molto quella Nazione. Vorrei, per il mio viaggio di nozze (se mi sposerò), andare in Italia. Quella nazione è piena di monumenti storici ed ha un enorme patrimonio culturale. Dev'essere bellissima! Comunque non è il momento di parlarne. Per ora non ho nemmeno il ragazzo...- affermò diventando piuttosto seria. Poi, lasciò perdere.

Natsume: -Vedrai che, prima o poi, ti sposerai. Ne sono sicuro. Una ragazza meravigliosa come te troverà facilmente marito... Però ora pensiamo alla cena, che è meglio.-.

Mikan: -Sì, infatti. Grazie, per ciò che hai detto...-.

Natsume: -Guarda che è solo la verità. E comunque non ti ci abituare, non ti assicuro che sarò così per sempre... Allora Pizza?- dissi indifferente per nascondere l'affetto che provo per lei. Quest'ultima però non se ne accorse. Che fortuna!

Mikan: -Sì! Quale però?-.

Natsume: -A me piace il gusto piccante. Credo che proverò la "Diavola".-.

Mikan: -Piacerebbe anche a me provarla. Però anche la "Boscaiola" mi sembra abbastanza gustosa...-.

Natsume: -Non c'è problema allora. Ne prendiamo due e ce le dividiamo. Se vuoi, ovviamente.-.

Mikan: -Certo che voglio. Non mi dispiace di certo. Hai avuto una bella idea!-.

Natsume: -Prendiamo anche dei "Supplì" oppure "Olive Ascolane" e "Mozzarelline"?-.

Mikan: -Ma sì, dai. Prendiamo due Pizze e fritti misti allora?-.

Natsume: -Approvato!-.

Mikan: -Ok!- sorrisi.

 

Credo di aver sorpreso Mikan dicendo di voler dividere la mia Pizza con lei... Scrissi le ordinazioni sull'agendina, come chiesto da Kokoro, e decidemmo di sederci vicini in modo da poter dividere meglio le Pizze. Ho la sensazione che questa sera continuerà in modo sensazionale.

Passarono alcuni minuti e tornò Kokoro che aveva appena consegnato le ordinazioni al cameriere.

 

Kokoroyomi: -Allora ragazzi, tra circa un quarto d'ora dovrebbe tornare il cameriere con i vostri antipasti.-.

Nonoko: -Grazie di tutto Kokoro... Ti voglio bene.-.

Kokoroyomi: -Di niente, tesoro.- disse facendogli l'occhiolino.

Nonoko: - ^///^ -.

 

Magari io e Mikan fossimo come quei due. Sarebbe un sogno. Prometto che, se mi dovessi mettere con lei, non la tratterei mai più male chiamandola Mutandine-A-Pois davanti a tutti solo per farla imbarazzare. La tratterei come una regina. Sì, la mia regina. Al massimo la chiamerei in quel modo solamente quando siamo presenti solo io e lei. Ovviamente non mi metterei a chiamarla "Tesoro" o peggio "Amore" davanti agli altri. Perderei il mio orgoglio! Chissà, magari un giorno cambierò idea...

Ad un tratto, sentimmo alcuni rumori di piatti che sbattevano tra loro e capimmo che stava arrivando il cameriere con i nostri antipasti. Che bello, non vedo l'ora di assaggiare quei cosi chiamati "Supplì"... Tsk, che razza di nome. Gli Italiani sono tutti svitati.

 

Kokoroyomi: -Sono pienamente d'accordo con te, Natsume. Siamo molto meglio noi Giapponesi...-.

Natsume: -Non mi dire che mi hai letto nei pensieri... Hai letto solo l'ultima frase, vero?- dissi con un ghigno maledettamente spaventoso.

Kokoroyomi: -Sì, sì... Sta tranquillo... Perchè c-cosa c'era d-da sapere?- disse alquanto spaventato.

Natsume: -Niente, niente. Stai calmo.- dissi mantenendo il ghigno.

Kokoroyomi: -O-ok... C-comunque e-ero intenzionato a dirvi d-di accomodarvi c-che arriva i-il cameriere...- disse sedendosi accanto alla sua Nonoko.

Mikan: *Sussurra* -Naty, non credi di aver esagerato?-.

Natsume: *Sussurra* -Chi ti ha dato il permesso di chiamarmi in quel modo?!? E poi, no. Se lo meritava. Prima o poi dovrà imparare a farsi gli affari suoi...-.

Mikan: *Sussurra* -Smettila di fare il permaloso. Riguardo al nomignolo... Me lo hai detto tu che ti ci potevo chiamare...-.

Natsume: *Sussurra* -Ah sì? Me lo ero scordato... Ma cosa dico? Cioè, voglio dire che tu non puoi chiamarmi Naty.-.

Mikan: *Sussurra* -E perchè tu puoi chiamarmi Mutandine-A-Pois? Non è giusto.-.

Natsume: -Perchè sì!-.

Mikan: -Ma non è giusto!-.

Natsume: -Zitta Mutandine-A-Pois!- dissi facendole l'occhiolino. Lei capì che scherzavo e sorrise.

Mikan: -Antipatico!- disse sedendosi accanto a me.

Natsume: -Se mi trovi antipatico allora perchè ti siedi accanto a me?-.

Mikan: -Perchè io scherzo. Poi, è anche più semplice dividere la pizza, no?-.

Tutti: -Ahahah! Non vi smentite mai, eh?-.

Mikan/Natsume: -Cosa? Chi? Noi? Ma che dite...- dicemmo in coro imbarazzati.

 

Ci guardammo accorgendoci di aver pronunciato un'intera frase contemporaneamente. Poi arrossimmo ancora.

 

Mikan/Natsume: -Ehi! Perchè mi copi?-.

Mikan/Natsume: -Meglio che mi sto zitto/a.-.

Tutti: -Ahahah! Che dolci!-.

Mikan/Natsume: -Smettetela! E tu, basta copiarmi!-.

Mikan: -Ok, parla tu. Io sto zitta. Altrimenti peggioriamo le cose.- disse rassegnata.

Natsume: -Già, gran bella idea.- dissi arrossendo ancora di più e nascondendo il volto nel colletto della camicia.
 

Per fortuna, arrivò il cameriere e ci distribuì le ordinazioni. Menomale che è intervenuto in tempo, forse sarei finito veramente per dichiararmi questa volta. Iniziammo a mangiare. Anzi no, a guardare. Avremmo dovuto aspettare un bel po' prima di assaggiare quelle prelibatezze, altrimenti avremmo sicuramente rischiato di bruciarci il palato. Ci mancava solo quello.

 

FINE
CAPITOLO IX.




***
AUTRICE:


Ciao, ragazze!
Eccomi tornata, come promesso, con il vostro nuovo capitolo: Il capitolo 9!!
Spero che vi sia piaciuto.
Riguardo ai gusti della Pizza...
Beh, volevo che Nat mi assomigliasse (♥.♥), quindi ho aggiunto che gli piacessero i gusti piccanti come a me...
Per il resto... Ci sentiamo sabato prossimo! ^__^ 
Ciaooooo!!!
Lelly99

 

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Capitolo 11
*** Pensieri altamente imbarazzanti ***


CAPITOLO X:

Pov Mikan...

Aspettammo un po' prima di assaggiare i nostri fritti poichè erano piuttosto caldi. Natsume sembrava pensieroso ma, allo stesso tempo, anche sollevato per un motivo che non conoscevo. Però evitai di chiedergli cosa non andava perchè sapevo che, in quel modo, avrei peggiorato le cose. Non avrei sopportato che il mio Natsume si fosse rattristato per colpa mia. Gli voglio troppo bene per vederlo triste. Mi sono bastati 10 lunghi anni a vedere il suo piccolo sorriso che, a mano a mano, veniva oppresso dalla tristezza e dalla depressione causate dalle sue maledettissime missioni forzate. Ora non è più così. Ora sorride. Almeno quando è con me. Poi con gli altri non lo so. Però mi basta farlo sorridere almeno una volta per essere felice per intere settimane. Eh sì, l'amore fa proprio miracoli! Ed io sono contenta di essermi innamorata proprio del mio Natsume Hyuuga.
Sì, del MIO Natsume Hyuuga. Perchè so che presto riuscirò a confessargli il mio immenso amore nei suoi confronti.

Mikan: -Natsume, non vorrei distrarti dai tuoi pensieri, ma credo che ormai si siano freddati abbastanza i Supplì. Insomma sono a temperatura ambiente.-.
Natsume: -Come? Ah, sì ok. Hai ragione. Comunque io non stavo pensando a niente.-.
Mikan: -Va bene, non fa niente. Però vogliamo assaggiare? Non ne posso più di aspettare...-.
Natsume: -E perchè non mangi allora? Se hai fame...-.
Mikan: -Io volevo aspettarti...-.
Natsume: -Davvero?-.
Mikan: -Sì. Mi dispiaceva mangiare senza te.- dissi per chiarirgli le idee.
Natsume: -Beh, allora grazie. Mangiamo subito, così non sarai costretta ad aspettare con la bava sulla bocca.- scherzò lui.
Mikan: -Dai allora assaggiamo!-.

Presi il coltello e la forchetta tra le dita, tagliai un boccone di Supplì e lo misi in bocca. Era davvero squisito! Il cibo Italiano è davvero ottimo. Confermo la mia ipotesi: Il viaggio di nozze sarà senz'altro in Italia.
Kokoro lesse i miei pensieri.

Kokoroyomi: -Mikan lo facciamo insieme il viaggio di nozze?- disse tutto eccitato, senza farsi sentire da Nonoko.

Natsume lo guardò con uno sguardo altamente pericoloso. Gli occhi erano diventato rosso rubino dalla rabbia e mi anticipò.

Mikan: -.....-.
Natsume: -No , mi dispiace, ma lei ama un'altro! E poi, sbaglio o sei occupato? Il nome Nonoko non ti dice niente?- urlò tra il furioso e il suo fare protettivo.
Mikan: -Sì, appunto, mi ha anticipato... Comunque stai tranquillo Natsume. Non ti scaldare. Ho capito che mi vuoi tutelare, però così ti stressi troppo.- dissi cercando di tranquillizzarlo.

Ero seriamente preoccupata per lui e gli strinsi la mano avvicinandomici.


Natsume: -Va bene. Hai ragione. È inutile scaldarsi tanto.- mi sorrise cercando di rasserenarmi avendo capito la mia preoccupazione.
Kokoroyomi: -Va bene, ho capito... Però non te la prendere così male, Natsume. Dopotutto non è mica la tua ragazza.-.
Natsume: -Non sarà la mia ragazza, ma non sopporto l'idea di vederla con uno svitato come te...- disse guardandolo malissimo.
Mikan: -Basta ragazzi! Siamo appena tornati e già litigate?-.
Natsume/Kokoroyomi: -Va bene, va bene... Però smettila di darci ordini! Non siamo bambini dell'asilo...-.
Mikan: -Quando vi comportate così, siete ancora peggio di loro...-.

Fecero i "Finti Offesi" e si voltarono per darmi le spalle...

Mikan: -Confermo la mia teoria: avete un Q.I. dei bambini dell'asilo nido...- dissi rassegnata.
Natsume/Kokoroyomi: -...Tsk...
*Pensiero* Quando avrà figli, non vorrei essere nei loro panni. Suo marito sì, però...-.

Mikan: -Ragazzi...? Avete uno sguardo sognante e malizioso... Si può sapere a cosa pensate?- dissi alquanto curiosa di conoscere la loro risposta, con uno sguardo che la diceva lunga.
Natsume/Kokoroyomi: -Ehm, niente! Pensavamo solo agli impegni di domani...- le loro gote erano color porpora.
Mikan: -E, ditemi un po', tra gli impegni di domani c'è anche mettersi nei panni dei miei futuri figli e di sposarmi?- dissi mettendomi a ridere, avendoli scoperti. Magicamente Natsume si dileguò. E non lo vidi tornare fino alla fine del discorso.
Kokoroyomi: -C-cosa?!? M-ma c-che dici?-.
Mikan: -Beh, solo la verità... Ah, a proposito mi sono dimenticata di informarti che pochi minuti fa ti ho rubato l'Alice per sbaglio. Detto questo, ciao!- dissi mettendomi a ridere mentre me ne andavo.

Chissà se Natsume diceva sul serio. Ma no! Cosa vado a pensare... Deve aver scoperto che ho l'Alice di Kokoro e deve aver deciso di farmi uno scherzo...
E se, invece, gli piacessi? Cioè come ragazza, non solo come amica.
Sarebbe bellissimo... Sarebbe un sogno essere la sua ragazza. Ma io non lo sarò mai, perchè non sono io la ragazza che gli piace. Questa cosa mi rattrista parecchio, ma non posso fare niente. Dopotutto non posso manipolare il meraviglioso cuore di Natsume.
Abbassai il volto. Stavo per mettermi a piangere. Ma non potevo. Non potevo piangere ancora una volta per questa storia, dovevo farmene una ragione. Trattenei le lacrime: le avrei versate, magari invano, successivamente. Mi feci forza ed andai un attimo in bagno. Mi sciacquai il viso, tirai fuori i trucchi dalla Pochette e mi rifeci il Make-Up per bene. Riposi i trucchi all'interno della Pochette e chiusi la porta dietro di me, uscendo dal bagno. Natsume mi vide e mi venne incontro. Sembrava preoccupato. Forse per me. Ma le probabilità che lo fosse veramente erano del 30%.
Beh, meglio di niente, no? No, fa schifo come percentuale! È come prendere un 3 a Matematica o in una qualsiasi altra materia.

Natsume: -Mikan che cosa ti succede? Mi sto preoccupando...-.
Mikan: -.....-.

Rimasi spiazzata. Se la percentuale prima era del 30% ora è del 100% se non del 200%.
Ero davvero sorpresa. Davvero era venuto fino al bagno per le ragazze al fine di vedere come stavo? È impossibile da credere. Il cuore mi batte a mille, non ha mai palpitato tanto come ora! Sorrisi involontariamente e gli risposi più che contenta.

Mikan: -Grazie per esserti preoccupato per me. Non ho niente, sta tranquillo! Mi sono solo rifatta il trucco che avevo rovinato. Mi ero bagnata.-.
Natsume: -Sì, di lacrime. Appunto sono venuto...-.
Mikan: -Ma... Come...?-.
Natsume: -Come facevo a saperlo?-.

Annuii per fargli capire di aver indovinato.

Natsume: -Beh, visto che sono veggente...-.
Mikan: -.....- feci per la mia prima volta l'indifferente. D'altronde una battuta del genere in questo momento non ci voleva.
Natsume: -Ok, non sei in vena di ridere... Comunque è perchè ti conosco da più di 10 anni, è ovvio che ogni tuo comportamento sospetto mi preoccupi.-.

Sorrisi. In questi giorni si stava comportando come se fosse un fratello maggiore, nei miei confronti. O come se si fosse d'un tratto innamorato di me. Ma credetti maggiormente alla prima ipotesi. Non ho una ragione ben precisa per la quale credere che Natsume non mi ami, ma semplicemente percepisco che per lui non sono più di un'amica. Sì, è per questo che sono convinta di non essere ricambiata. Però, alla fine se lui mi ama o no, il mio amore per lui non cenna a diminuire. Forse è proprio lui il cosiddetto "Vero Amore". Se è proprio lui allora sono rovinata per il resto della mia vita. Uffa! Perchè lui non prova neanche un quarto dei sentimenti che provo io per lui? Sarebbe bellissimo. Dopotutto io lo amo all'infinito. E si sa che un quarto dell'infinito è l'infinito. Ma purtroppo non è così. Natsume ti amo e ti amerò per sempre, qualunque cosa accada.
In quel momento, uscì Kokoro dal bagno dei maschi e tentò di leggere la mia mente poichè rimpossessatosi del proprio Alice. Mi affrettai allora a pensare ad una cosa stupida come... Uhm... Un coniglio che salta! Sì, anche un coniglio che salta come un forsennato andrebbe bene pur di non far annunciare a tutto il mondo da Kokoro i sentimenti infiniti che provo per Natsume.
Kokoro fece una faccia da deficiente, come se non credesse che in quel momento stessi pensando ad un coniglio. S'aspettava, piuttosto, che stessi pensando a Natsume. Cosa che, per inciso, stavo facendo realmente. Natsume avendo capito il mio rancore, quando se ne fu andato Kokoroyomi, bloccò i miei pensieri avvolgendo le sue braccia attorno al mio piccolo corpo.
Le sue braccia sono caldissime! Trasmettono conforto e rilassatezza. Non avrei mai voluto sollevare la mia testa appoggiata sul, morbido ma muscoloso, petto di Natsume. Questo abbraccio, tuttavia, mi trasmette anche malinconia. Sì, una malinconia che ricordava il fatto che non avrei mai potuto avere il suo petto tutto per me. Per il mio conforto. Perchè Natsume è l'unico capace di rasserenarmi. Tengo a lui più di chiunque altro. Gli voglio troppo bene ed un suo abbraccio per me è un sogno. Queste sue braccia mi stanno scaldando il corpo. Mi stringo a lui come per cercare coccole. Sembro un cagnolino che cerca coccole e conforto dal proprio padrone. Perchè Natsume è diventato il mio padrone. Sì, il padrone del mio fragile cuore.

Natsume: -Dimmi cosa ti succede. Non ci credo che tu sia venuta in bagno solo per rifarti il trucco. Tu stavi piangendo, ne sono certo! Devi dirmi cosa ti sta accadendo. Sai che di me ti puoi fidare, no? Mi stai facendo venire le crisi esistenziali perchè in questi giorni non riesco a vedere spesso come una volta il tuo bellissimo sorriso sulle labbra. Il tuo sorriso mi dà la forza di vivere ogni giorno. Prima che tu arrivassi in Accademia, quindi prima che la mia vita dipendesse dal tuo sorriso, ogni giorno cercavo un modo per uscire da questo posto. Perchè, secondo me, era un posto terribile prima che tu mi sconvolgessi la vita. Capisci Mikan? Se io non vedessi più il tuo sorriso, smetterei di vivere. Quindi, ti prego, sorridi per me Mikan. È strano che sia io a chiederlo a te, visto che fino a poco tempo fa eri tu a costringermi a farlo. È così però. Perchè io, senza il tuo sorriso, mi spengo. Muoio.- mentre mi fece questo discorso, mi accarezzò la schiena con le sue mani bollenti che mi provocavano brividi a partire dalla nuca fino alla fine della schiena.
 

Probabilmente usava il suo Alice. Evitai di dirgli di non farlo: avrei sprecato solo voce invano. Piuttosto sorrisi. Più per farlo contento che per me stessa. Ormai mi ero convinta che, senza il suo amore, non sarei sopravvisuta. Mentre ero riuscita a nascondere questi sentimenti per poco più di 10 anni. Sono in un labirinto senza via di scampo: se non gli rivelassi i miei sentimenti soffrirei; mentre, se lo facessi, lo perderei per sempre (sia come amico che come ragazzo). Cosa dovrei fare? Tacqui ancora. Lui sembrò preoccuparsi. Allora mi scese una lacrima.

Mikan: -.....-.
Natsume: -Perchè taci, Mikan? Mi fai preoccupare ancora di più...- mi strinse ancora di più a sè e mi diede un tenero e dolce bacio sulla guancia che riuscì a farmi sorridere per l'ennesima volta.

Mikan: -Non devi preoccuparti per me, Natsume...- dissi in un sussurro.
Natsume: -Invece sì. Perchè prima piangevi raramente quando ti andava male il compito del Prof. Jinno o quando ti ferivi. Ora piangi per amore. È inutile che continui a negarlo. Ti posso capire. So cosa significa soffrire per amore. Nella vita mi sono innamorato due volte. La prima volta a 6 anni di una bambina che poi non ho più visto trasferendomi in Accademia, e la seconda a 10 anni. Ma la amo ancora oggi senza essere ricambiato. So che lei è il "Vero Amore". Ma, stando alle apparenze, non sarà mai mia. Dicono che il "Vero Amore" si trovi all'età dei 30 anni circa. Io sono speciale, l'ho trovato alla tenera età dei 10 anni. Tuttavia, se lei non sarà con me, non sarò mai felice...-.

Mi sentivo commossa. Lui, che cercava di rianimare il mio sorriso con piccole perle di saggezza che caratterizzavano la sua movimentata vita, mi rendeva estremamente felice. Purtroppo non riuscì nell'intento di tranquillizzarmi perchè iniziai a piangere come una forsennata. Se continuavo così, i trucchi li finivo a forza di rifarmi il Make-Up. Ma non potevo farci niente, dopotutto avevo appena ricevuto la notizia che il mio Principe Azzurro ama la stessa ragazza da ben 10 anni. Proprio come me. Quindi, se questa ragazza non fossi io, sarei fregata per tutta la vita. La mia felicità è appesa al filo di un rasoio, che presto si spezzerà a forza di trattere dentro tutto quello che provo. La ragazza che ama deve avere una fortuna assurda e un micro-cervello da non capire che Natsume è un ragazzo d'oro. È il migliore amico che ho, ma non mi basta. Voglio che sia mio per il resto della mia, senza lui, inutile vita. Quanto lo amo? Solo Dio lo sa. Lo amo troppo...

Mikan: -Grazie, Natsume.- dissi. Poi aggiunsi sussurrando -Ti amo.-.
Natsume: -Come scusa? Cosa hai detto?-.

Ma ero impazzita? Come, Quando e Perchè avrei dovuto rivelargli i miei sentimenti senza una valida ragione?

Mikan: -.....-.
Natsume: -Ripeteresti? Non ho capito bene.-.
Mikan: -Sì, certo. Ho detto "Grazie Natsume, Andiamo!"- inventai la prima bagianata che mi venne in mente.

Natsume sembrò deluso dalla mia affermazione. Forse si aspettava qualcos'altro?

Natsume: -Ah, ok, va bene... Avevo capito un'altra cosa...- abbassò il viso.
Mikan: -Dunque, cos'è che potrebbe fare rima con "Andiamo"?- feci la finta tonta.
Natsume: -Lascia perdere...-.
Mikan: -Ah, ho capito! E se avessi detto veramente ciò che tu hai capito, cosa mi avresti risposto?-.
Natsume: -Ehm... Io... Mikan, lasciamo stare. Torniamo alla festa. Anzi, no. Prima ti aspetto mentre ti rifai per l'ennesima il Make-Up e poi torniamo alla festa.-.
Mikan: -D'accordo.-.

Che povera illusa sono stata. Davvero credevo che mi avrebbe risposto? Sono proprio ingenua. E poi che ci avrei guadagnato? Avrei solamente sentito dire che è innamorato di un'altra. Ci avrei guadagnato solo odio nei confronti di una sconosciuta.
Mi rifeci il Make-Up e presi la mano di Natsume.

Mikan: -Sono pronta. Andiamo?- dissi carica. Lui sorrise ed annuì.

Allora ci incamminammo mano nella mano verso la festa, non ancora terminata.

FINE
CAPITOLO X.

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Capitolo 12
*** Scuse impossibile da credere ***


CAPITOLO XI:

Pov Mikan...

Mentre camminavamo, mi accorsi di aver lasciato la Pochette con i trucchi in bagno. Ma quanto sono stupida?

Mikan: -Natsume...?-.
Natsume: -Sì...?-.
Mikan: -Ho dimenticato la Pochette in bagno, in teoria dovremmo tornare indietro... Ti va?-.
Natsume: -Va bene, va bene... Però la prossima volta presta più attenzione...-.
Mikan: -Grazie, grazie, grazie!-.
Natsume: - ^__^"-.

Tornammo indietro e recuperammo la dannata Pochette. La misi in borsa per evitare di scordarmela nuovamente.

Natsume: -Mikan...? Mi dici perchè prima piangevi? Ci tengo troppo a saperlo.- rimasi sorpresa.

Ancora insiste? Sono costretta a raccontare un'altra stupidaggine.

Mikan: -Sono... Ecco ... Sono scivolata accanto al tavolo e un bicchiere mi si è rivoltato in testa lavandomi per bene... Non piangevo, era solo l'acqua.- dissi poco convincente.
Natsume: -Tu stavi piangendo. E poi prima l'hai anche ammesso indirettamente dicendomi di non preoccuparmi per te... Se non avessi pianto, me lo avresti riferito subito. Pensi che io sia così stupido? Ed io dovrei credere ad una simile scemenza? -.
Mikan: -Beh, ecco... Sì?- dissi facendo la faccia da cucciolo abbandonato.
Natsume: -Beh, ecco... No! Non ci credo. Dovrei fidarmi di te ma, poichè non sono nato ieri, credo che sia palese non crederci.- disse più che convinto.
Mikan: -In effetti la verità è un'altra...-.
Natsume: -Sarebbe?-.
Mikan: -Mi si è spostata una lente a contatto e mi ha irritato l'occhio. Ecco spiegate le lacrime.- dissi soddisfatta della mia bugia. Ma Natsume rese i miei sforzi vani.
Natsume: -Mikan, tu non porti le lenti a contatto. Ti ricordi che nell'ultima visita oculistica siamo capitati in coppia? Beh, da quel giorno ho constatato che ci vedi 10/10. E siamo alla seconda bugia... Quante ancora ne vuoi raccontare per nascondermi il motivo per il quale piangevi?-.
Mikan: -Beh, non mi sembra che siano affari tuoi. Cioè, io non stavo piangendo. E poi, se anche fosse, perchè dovrei dirtelo?-.
Natsume: -Pensavo ti fidassi di me... Se è per questo, cioè se non ti fidi di me, allora è un'altra storia...- disse amareggiato.
Mikan: -Natsume, io mi fido di te. Anzi sei la persona che conosce la maggior parte dei miei segreti...-.
Natsume: -Ma non ti fidi abbastanza di me perchè credi che io possa rivelare il motivo della tua tristezza agli altri.-.
Mikan: -No, non è questo... È che non me la sento di dire a nessuno ciò che provo in questo momento...- non potendone più, dissi la verità.
Natsume: -Capisco... Allora non è che mi consideri uno che sparla in giro, ma semplicemente è qualcosa di talmente segreto da non poter essere confidato a nessuno.-.
Mikan: -Esatto, sapevo che avresti capito. Ti voglio bene, Natsume.- dissi abbracciandolo per l'ennesima volta.

Lui ricambiò il mio caldo abbraccio cingendomi la vita con le sue lunghe braccia mentre, nel frattempo, mi accarezzava parte della schiena per rassicurarmi. Probabilmente per riferirmi che su di lui potevo sempre contare. Iniziai a trascinarlo per l'ennesima volta nella Hall dove si svolgeva la festa per riunirmi al gruppo, anche perchè sapevo che sarebbe presto terminata. Questione di 1 ora massimo. Per compensare il tempo che avremmo perso tornando all'Accademia, decidemmo di continuare la festa nel cortile di fronte ai dormitori femminili delle liceali.
Erano solo le 22:30. Arrivammo in sala e vedemmo Nonoko e Kokoroyomi che si baciavano.

Natsume: -A quanto pare ci siamo persi qualcosa...- disse con l'aria maliziosa.
Mikan: -Già, qualcuno ci riassume cosa è successo in questi 10 minuti?-.
Anna: -Niente di che, Kokoro ha perso una scommessa ed ha dovuto baciare la donna che ama...-.
Mochiage: -Esatto, ma tutti quanti sanno che ha baciato Nonoko solo perchè tu eri in bagno, Mikan...-.
Mikan: -Ma no, Kokoro ama davvero Nonoko.-.
Tutti tranne Mikan: -Che Don Giovanni... Mai visto un simile comportamento...-.
Mikan: -Quanto siete cattivi...- dissi dispiaciuta per Kokoroyomi -Comunque, ero venuta qui per chiederti: tra quanto torniamo all'Accademia, Anna?-.
Anna: -Beh, direi tra circa mezz'ora. Insomma il tempo di scartare i regali e di mangiare la torta. In seguito torneremo alla Alice Academy e faremo alcuni giochi di intrattenimento lì.-.
Mikan: -D'accordo, mi piace come programma.- dissi sorridendole.
Anna: -Sono contenta che ti piaccia.- ricambiò il sorriso -Uh, guarda! Kokoro e Nonoko si stanno staccando.-.

Si staccarono dal loro lungo bacio e si sorrisero a vicenda.

Kokoroyomi: -Ti Amo, Nonoko. Tengo a te più che alla mia stessa vita.-.
Nonoko: -Anche io. Sono davvero contenta. Questa dichiarazione è il regalo più bello che mi abbiano mai fatto.- disse imbarazzata.
Tutti tranne Mikan: -Ahahahahah! Che ridere...-.

Probabilmente ridevano per il semplice fatto che Kokoroyomi non si decideva mai. Amava Nonoko, ma alcune volte si dimostrava stupido e faceva finta di amare me. Forse per seguire l'onda. Dopotutto tutta la classe mi litiga. Purtroppo, tranne Natsume. Uff... Che posso farci? Niente. Meglio non pensarci ancora. Questa festa, che doveva essere uno svago, è diventata tempo per pensare ai miei problemi sentimentali. È assurdo! Beh, ora basta veramente, però.
Nonoko e Kokoroyomi non parvero sentire le nostre risate concentrati a guardarsi negli occhi. Come sono dolci. Chissà se un giorno sarò anche io come Nonoko...
Magari con Natsume...
Sorrisi malinconicamente ed annunciai...

Mikan: -Beh, Ragazzi? Vogliamo aprire, sì o no, i regali?-.
Anna/Nonoko: -Hai ragione, li andiamo a prendere!-.

Tutti si misero a parlare tra di loro aspettando il ritorno di Anna e Nonoko. Io guardai Natsume e sorrisi. Lui mi ricambiò il sorriso poi cercò di dirmi...

Natsume: -Mikan devo dirti una cosa... Tu mi... Cioè io ti... È tremendamente complicato! -.
Mikan: -.....- ascoltai interessata. Possibile che mi stesse dicendo ciò che tanto avevo desiderato?
Natsume: -Ok, basta! Io...-.
Anna/Nonoko: -Eccoci siamo tornate!-.

Natsume si zittì e non proferì parola per 15 minuti buoni. Chissà cosa avrebbe voluto dirmi... Speriamo che prima o poi lo venga a sapere anch'io.

Mikan: -Va bene, non fa niente. Me lo dirai dopo.- lo rassicurai.

Natsume annuì con la testa e sorrise. Era un po' imbarazzato ma non ci feci molto caso. Sorrisi anche io. Poi dissi..

Mikan: -Ora vediamo cosa le hanno regalato...-.
Natsume: -Già, chissà cosa le avranno fatto Yuu e Kokoro...-.
Mikan: -Infatti, ma credo che il nostro regalo sarà il migliore. Me lo sento... Penso che piaceranno ad entrambe i regali che che le abbiamo fatto...-.
Natsume: -Lo spero proprio, con quello che ci sono costati...-.
Mikan: -Effettivamente...-.
Natsume: -.....-.
Nonoko/Anna: -Scusate, andiamo un attimo in bagno. Dopotutto, dopo aver scartato i regali torneremo in Accademia. Trascorreremo la notte in Bianco però, in teoria, dovremmo lo stesso rientrare a Scuola in orario decente.-.
Mikan: -Non c'è problema, aspetteremo tutto il tempo che vorrete.-.

Detto questo mi appoggiai a Natsume e lui mi circondò con il braccio. Che bello che era stare accanto a lui. Oddio quanto lo amo. Ma lui questo non lo sa. Lo guardai l'ultima volta e sorrisi attendendo che le "Festeggiate" tornassero per scartare i loro rispettivi regali.

FINE
CAPITOLO XI.


 

***
AUTRICE:

Ok, bombardatemi di parolacce o non mi parlate più per tutto il tempo che volete...
Ma... Vi prego perdonatemiiiiiii! T^T
Il ritardo è estremamente enorme e il capitolo è una schifezzuola...
Ero tentata di aggiungercene un altro ma, siccome me ne rimarrebbero pochi, ho preferito non farlo...
Mi piange il cuore, ma dovrete aspettare un'altra settimana...
Ciaooooo!
E grazie per avermi seguita fino ad ora. ^__^
Lelly99

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Capitolo 13
*** Richiesta di convivenza ***


CAPITOLO XII:

Pov Natsume...

Mikan si appoggiò a me ed io la strinsi con il mio braccio destro. L'avvicinai a me nel modo più convinto che possa esistere. Le accarezzai un fianco e senza accorgermene le sorrisi, perdendomi nei più profondi abissi dei suoi occhi così intensi e chiaramente color nocciola. Avevo una voglia matta di baciarla ma, da bravo innamorato ed orgoglioso, mi trattenni come avevo imparato in tutti questi anni. Anche Mikan mi fissava con uno sguardo perso. Che fosse sovrappensiero? Chissà... Per il momento meglio non aprir bocca; altrimenti la userei solamente per dargli fiato e non penserei di certo a chiederle il soggetto dei suoi pensieri. Sembrerebbe che, in tutti questi anni, io sia diventato un po' ingenuo. O almeno così è come la penso io. È strano che si parli di me, ma è così. Dopotutto, sono pur sempre innamorato di Mikan. Tutte le volte che parlo, non penso a ciò che dovrei dire; ma a ciò provvede il mio istinto, provocando solo spudorate domande. E tutto questo a causa del mio infinito amore per Mikan. Possibile che mi sia innamorato di una stupida Mutandine-A-Pois? Perchè? Perchè, mi ostino a giudicare Mikan una "Stupida Mutandine-A-Pois"? La risposta è una: Non accetto il fatto di essermi innamorato così immensamente di una semplice ragazza. Ma che dico "Semplice Ragazza"? Mi sono forse ammattito? Lei è semplicemente una splendida ragazza che mi ha ammaliato come nessuna ha mai fatto. È per questo che mi sono innamorato di lei. È per il chiaro fatto che Mikan è l'unica ragazza che si sia veramente preoccupata per me in molteplici occasioni. Quando eravamo alle Elementari mi ha seguito perchè preoccupata che Reo mi potesse far del male. Ad ogni festa veniva sempre a controllare dove fossi per trascinarmi, in seguito, nel luogo dove si svolgeva l'evento. Questi piccoli ricordi non me li scorderò mai. Dopotutto un giorno, se saremo sposati con una famiglia, saranno le piccole avventure che compongono la storia della nostra vita. Oppure faranno parte di un mio libro immaginario conservato nella mia mente chiamato: "Motivazioni per il quale mi sono innamorato di Mikan". Credo di non esser mai stato così "Sognatore" ma, d'altronde, tutti possono cambiare, giusto?
Sorrisi dopo le sagge parole ideate dalla mia bizzarra mente, credendo fermamente che un giorno sarei stato in grado di raccontarli proprio a lei, questi miei strambi pensieri. Comunque ho deciso. Ho deciso che, appena troverò un momento di tranquillità, le dichiarerò il mio immenso amore. Male che vada rimarremmo amici, no? Sì, potrei anche non avere possibilità, ma almeno in questo modo mi toglierei questo enorme pensiero che tormenta, ormai da 10 anni, la mia mente. Mikan è comprensiva, capirebbe. E poi anche lei è innamorata di un ragazzo, si saprebbe benissimo mettere nei miei panni, se fosse vero che non sia ricambiato il suo folle amore. Mikan ormai è la mia luce, la mia strada. Non potrei proprio vivere senza lei. E di questo lei deve esserne al corrente, ne sono certo. Però meglio avvertirla per prepararla psicologicamente ad un'improvvisa dichiarazione.

Natsume: *Sussurra* -Mikan, dopo ti devo rivelare una cosa molto importante... Però dopo la festa. In camera mia appena conclusa la festa, d'accordo? Oppure se preferisci posso anche venire in camera tua...-.
Mikan: -Per me va bene... Ma è una cosa brutta? Oppure si tratta di ciò che mi stavi per dire prima?-.
Natsume: -Non credo che sia una brutta notizia. Anche se lo fosse, sarebbe meglio che tu ne fossi a conoscenza...-.
Mikan: -Quindi potrebbe essere una brutta notizia?-.
Natsume: -Beh, questo dipende da te... Dipende da che punto di vista comprendi la cosa...-.

D'altronde se mi amasse, per lei sarebbe una buona notizia; altrimenti, avrebbe soltanto un peso un più sulla coscienza.
Ed io cosa posso saperne? Se gli piacessi andrebbe tutto bene, tranne che per Ruka. Ma tanto in ogni caso ci rimetterebbe. Perchè se Mikan amasse me, gli andrebbe male; se Mikan amasse un'altro all'infuori di me e lui allora sarebbero guai grossi per entrambi, non più solo per lui. Quindi, tantovale provarci, no?

Mikan: -Capisco... Allora speriamo che per me sia una buona notizia...- mi disse sorridendomi come una bambina alla quale hai appena comprato un Lecca-Lecca.
Natsume: -Già, lo spero proprio anche io...- dissi ricambiandole il sorriso, per far passare inosservato il fatto che sotto a questa piccola frase vi era una esplicita dichiarazione d'amore.

Ovviamente, solo per chi è a conoscenza di ciò che avrei voluto dire in precedenza. Cioè solo io. Solo io posso sapere di averle appena rivelato di essere felice se lei ricambiasse i miei sentimenti.
Mikan mi sorrise ancora e si strinse a me come per cercare rifugio oppure per il semplice fatto che iniziava a far freddo anche all'interno del locale. Per scrupolo glielo chiesi.

Natsume: -Mikan, hai per caso freddo?-.
Mikan: -Sì, un pochino...-.

Le porsi la mia giacca adagiandola sulle sue piccole spalle. Le sorrisi per farle capire di non preoccuparsi per me. Poi la strinsi ancora di più a me e usai il mio Alice per riscaldarla.

Mikan: -Grazie di tutto, Natsume. Scusami per il fatto che, prima, mi sono appoggiata a te per l'intinto di riscaldarmi.- disse con una tale dolcezza da riuscir a far sciogliere l'Iceberg che fece affondare il Titanic.
Natsume: -E mi chiedi anche scusa? Mi fa piacere che tu ti appoggi a me, vorrebbe dire che almeno da qualcuno vengo considerato un buon punto di riferimento. Sai, nessuno mai mi ha donato molto affetto, tranne mia madre Kaoru fino, però, al momento che non la convolsero in un incidente stradale che la portò a stare in coma per 10 anni; oppure mio padre. Da quel momento divenni freddo e distaccato, avvolto da un'aura di mancanza di fiducia verso gli adulti e poca comprensione verso i loro errori.- dissi altamente amareggiato e malinconico.
Mikan: -Mi dispiace, io non volevo ricordarti tutto questo... Ma tua madre, cioè Kaoru, come sta?- disse preoccupata.
Natsume: -Sta bene, ora vive tranquilla con papà nell'attesa che io ritorni a casa. Un giorno dovrei fartela conoscere, dopotutto non può farle che piacere rivedere la bella figlia di Yuka in persona. E poi ho parlato così tanto di te e Ruka che ormai è come se ti conoscessero... Cioè, Ruka già lo conoscono, ma credo che mamma si ricordi benissimo di te, dopotutto ti ha vista nascere. Come Yuka ha visto nascere me.- dissi un po' imbarazzato, ma convinto che Mikan dovesse sapere nei minimi dettagli questa storia.

Anzi, la nostra storia, poichè è una delle cose che lega solo noi due. La storia dei nostri genitori e di noi due.


Mikan: -Mi farebbe piacere conoscere Zia Kaoru. Cioè, volevo dire tua madre... Ma come vi parlate? Voglio dire, come fai a raccontarle cosa accade in Accademia?-.
Natsume: -Ahahah... Guarda che, se vuoi, puoi anche chiamarla "Zia", non mi dà fastidio. Comunque ci sentiamo con il Cellulare. A me danno il permesso di contattare la famiglia già dai tempi delle medie...-.
Mikan: -Davvero? Perchè a me no?- disse mettendo il broncio.
Natsume: -Perchè in realtà anche tu potresti. Solo che, il giorno che Narumi ce l'ha detto, tu ti eri addormentata addosso a me...-.
Mikan: - °///°... Ohhh, non lo sapevo...-.
Natsume: - ^__^" -.
Mikan: - ^__^"... Capisco... Aoi? Come sta Aoi? Mi manca la mia amichetta...-.
Natsume: - "La Tua Amichetta" sta bene. Grazie ad un dottore specializzato, con tanto di Alice della Guarigione, è riuscita a vederci di nuovo.-.
Mikan: -Davvero? Non è più cieca?-.
Natsume: -No, ora ci vede addirittura meglio di te e me messi assieme... Ed è diventata ancora più arzilla di prima... Mi è bastata una sola chiacchieratina per capirlo...-.
Mikan: -Ahahah, grande Aoi! Tua sorella è un mito... Mi ricorda moltissimo te.-.
Natsume: -Lo so, modestamente... Va bene, a parte gli scherzi, presto la rivedrai se vorrai. Per te e Ruka la porta della mia abitazione è sempre aperta. E poi, se non ricordo male, è accanto all'abitazione di Yuka. Andrai a vivere con lei dopo gli studi, vero?-.
Mikan: -Ehm... Sì.-.
Natsume: -Allora non c'è problema. E poi ricchi come siamo noi Special Star, ci basterà comprare una villetta lì vicino, no?-.
Mikan: - °///°... Insieme? Cioè, io e te da soli in una casa a convivere?-.
Natsume: - O__O"... Ma che hai capito?! Intendevo ognuno in una casa. Una casa diversa, ma vicina...- dissi mascherando l'errore appena commesso.
Mikan: -Eheheh... *Risata imbarazzata*... Che stupida che sono...- disse grattandosi la testa. Forse si aspettava che dicessi sul serio?
Natsume: -Mikan, sembrerebbe quasi che avresti preferito convivere con me, piuttosto che da sola...-.
Mikan: -N-no, ma che dici? S-stai s-scherzando?- disse arrossendo d'un tratto.
Natsume: -Va bene, non fa niente. Ma, alla fine, mi sarebbe anche andato bene convivere con te, dopotutto stiamo quasi sempre insieme... Io, te, Ruka, Hotaru... Insomma hai capito, no?- dissi cercando di nascondere del tutto la mia voglia di vivere insieme a lei.
Mikan: -Davvero? Cioè, ti sarebbe andato bene convivere con me?- disse con una certa eccitazione e sorpresa.
Natsume: -Beh, dopotutto, non sarebbe male...- sussurrai un po' imbarazzato -Insomma... Nel senso che ci divertiremmo io, te, Ruka ed Hotaru...- dissi inserendo i miei amici a malavoglia nel discorso.

Pov Mikan...

Mikan: -Ah, sì... Hai ragione...-.

Lo sapevo, sarebbe stato troppo bello per essere vero. Natsume non intendeva dire che gli sarebbe piaciuto convivere con me ma, tuttavia, che si sarebbe divertito a convivere con tutto il nostro gruppo composto da me, Hotaru, lui e Ruka. Non gli sarebbe passato neanche per l'anticamera del cervello di convivere con me. Che tristezza sapere che ogni mio pensiero è rivolto a lui e che egli, invece, non dedica neanche metà del suo tempo a pensare a me. Mi viene da piangere per l'ennesima volta oggi. Devo contenermi, sono troppo emotiva questi giorni.
Nonostante i miei sforzi, una lacrima tracciò una linea retta sul mio viso, per poi posarsi dolcemente sul mio vestito. Basta. Non posso più piangere per questo, non ne posso più! Bastaaaa!
Natsume si accorse della mia lacrima e si allarmò.

Natsume: -Mikan, stai piangendo di nuovo?-.
Mikan: -Chi io? Ma no...-.
Natsume: -.....-.

Natsume si avvicinò al mio volto. Con un leggero tocco di mano, mi alzò il viso. Io mi spaventai leggermente, credendo che mi volesse baciare. Si avvicinò ancor di più e accostò le sue labbra alla mia guancia bagnata. Appoggiò le sue labbra dove si era generata la lacrima e, con la sua lingua, velocemente mi leccò una piccola parte della guancia facendo sparire la traccia lasciata, precedentemente, dalla lacrima. Dopodiché mi asciugò il rimanente bagnato con il dito, accarezzandomi pian piano la guancia.
Sinceramente non so neanche come gli sia venuto in mente di fare una simile cosa.
Non era un po' troppo intima? 

Divenni bordeaux a dir poco. Ero un incrocio tra il vinaccia ed il rosso sangue.

Mikan: - °///°.....-.
Natsume: -... Non dovresti piangere, lo sai di essere più bella sorridente anziché con le lacrime agli occhi. E poi, quando ti disperi tu, tutto il mondo si dispera insieme a te...-.
Mikan: -.....-.

Mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe. Mi cinse la vita con le braccia e appoggiò il suo viso sulla mia spalla. Poi mi sussurrò...

Natsume: -Dopo mi spieghi tutto... Però ora sta tranquilla, Piccola.- disse tentando di rassicurarmi.

Piccola? Mi aveva chiamata Piccola? Ma allora ero importante per lui! Oppure lo diceva a tutte le sue Fan o ammiratrici? Beh, se anche fosse, si dà il caso che sia riuscito a tranquillizzarmi con una sola parola che esprimeva, forse, l'affetto che provava per me. Anche se mi avesse chiamata "Mutandine-A-Pois" sarei stata contenta, perchè sarebbe significato che, fino a prova contraria, avrebbe avuto ancora la tentazione di guardarmi sotto la gonna. E già sarebbe stato buon segno. Sono contenta di come mi abbia denominata. In questo modo mi sento amata, protetta ma, soprattutto, dal Mio Natsume.

Mikan: -D'accordo... Ovviamente, se potessi evitare di rivelarti a cosa pensavo, sarei più contenta... Ma se proprio ci tenessi e ci fossero le circostanze necessarie, allora te lo direi.-.
Natsume: -Ok, affare fatto. Però fino a quel momento mi devi promettere che non sarai triste, ma spensierata e che ti divertirai. Non sopporto proprio vederti soffrire. Lo sai che la cosa mi dà fastidio. Preferirei quasi vederti arrabbiata con me piuttosto che triste e sconsolata. Spesso faccio in modo, infatti, che ciò avvenga.-.

Ecco perchè, molte volte quando sono triste, mi fa arrabbiare: per farmi dimenticare le mie preoccupazioni! Preferirebbe che io sia arrabbiata con lui piuttosto che vedermi soffrire. Ma allora tutte le volte che mi chiamava Mutandine-A-Pois o Mutandine-Color-Fragola era intento a sacrificarsi facendo in modo che mi arrabbiassi con lui invece che rattristirmi. Com'è dolce! Non pensavo che arrivasse a tanto solo per me!

Mikan: -Grazie Natsume. Ora capisco molte cose. Ti voglio bene.-.
Natsume: -Non è da escludere il fatto, però, che io ti faccia arrabbiare solo perchè quando sei arrabbiata ti trovo ancora più bella...- mi disse provocandomi. Mi fece la linguaccia e mi diede un bacio affettuoso sulla guancia.
Mikan: -Bene, allora rimangio tutto...- gli rifeci la linguaccia, lui sorrise.

Strinsi le sue braccia che, contemporaneamente, mi avvolgevano e mi appoggiai a lui.
Infine aggiunsi...

Mikan: -Sono felice di averti conosciuto... Sei fantastico... Davvero.-.

Lui, per tutta risposta, sorrise di nuovo. Dopotutto sapeva che i suoi sorrisi mi facevano solo che piacere. E, secondo me, lo faceva apposta.

FINE
CAPITOLO XII.

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Capitolo 14
*** Regali alquanto costosi ***


CAPITOLO XIII:

Pov Mikan...

Dopo tutto ciò che successe tra me e Natsume, Anna e Nonoko tornarono dal bagno per scartare i regali.

Nonoko/Anna: -Bene, procediamo con il primo regalo...-.

Ognuno scartò il proprio. Erano entrambi di Kokoroyomi. A Nonoko aveva regalato una loro foto insieme, posta all'interno di una cornice dorata. Ad Anna, invece, aveva regalato una Saliera di porcellana molto raffinata. Infondo, aveva buon gusto Kokoro.

Nonoko/Anna: -Grazie Kokoro! Sono dei bellissimi regali. Passiamo al prossimo...-.
Kokoroyomi: -Di niente... Mi sono anche divertito a cercarli...-.

Il seguente che aprirono fu quello di Yuu, che aveva regalato ad Anna una bellissima collanina d'Oro Bianco a forma di Pasticcino con inciso il suo nome sopra. Mentre all'amica aveva regalato delle nuove provette, visto che l'ultima volta le aveva bruciate con una delle sue Reazioni Chimiche. La differenza era che queste, però, fossero indistruttibili. Parvero piacere molto ad entrambe i regali.

Nonoko: -Grazie Yuu! Come facevi a sapere che mi servissero?-.
Yuu: -Beh, un bravo Giornalista non rivela mai le sue Fonti...- disse ironico guardando Kokoro che, nel frattempo, era impegnato a girarsi i pollici.
Anna: -Tesoro, ma è bellissima! Come l'hai trovata?-.
Yuu: -Te l'ho fatta fare su ordinazione.-.
Anna: -Grazie, Yuu!-.
Yuu: - ^__^ -.
Nonoko/Anna: -Bene il terzo regalo è da parte di...- lessero il nome del mittente, o meglio dire dei mittenti. Dopotutto eravamo noi. -Natsume, Mikan, Hotaru e Ruka.-.
Noi: -Presente! Ahahah... Speriamo che vi piacciano.-.

Scartarono i nostri pacchetti.
Ad Anna avevamo regalato un portachiavi d'Oro Bianco a forma di cuoco che assaggiava una zuppa con il cucchiaio insieme ad un bigliettino. A prima vista, poteva sembrare scarso come regalo, ma se si leggeva il contenuto...

 

 

                           Gentile Signorina Anna,
                                                               la sua richiesta d'iscrizione al nostro
                           corso "Specilizzazione in Arte e Cucina" è stata valutata
                           positivamente dal nostro amministratore. Per tanto,
                           l'aspettiamo con ansia presso la nostra cucina per la prima
                           lezione. Per maggiori Info, la preghiamo di contattare il nostro
                           Indirizzo di Posta Elettronica, illustrato sul retro di questa
                           lettera.
                                                                                   Cordiali saluti,
                                                                             la Direzione del Corso.

 

 

Pov Natsume...

Solo noi potevamo sapere quanto avessimo pagato l'iscrizione a quel dannato corso. Costava tantissimo, non per niente è il più famoso corso di Cucina di tutta Central Town. Ci è costato ben 4.000 Rt e passa. Tsk, che ladri. Praticamente diviso per 4 (1.000 Rt) corrispondeva a tutta la mia paga di 3 mesi e 10 giorni all'Accademia. Mai più. Mai più avrei fatto un regalo così costoso. Ma guarda tu se dovessi diventare povero per uno stupido regalo...

Anna: -Ma... Ma... Ragazziiii! Come avete fatto a trovare posto per iscrivermici? È quasi impossibile... Ci sono stata 3 notti intere a controllare che qualcuno si ritirasse, ma alla fine ho rinunciato...-.
Natsume: -Tsk... Noi siamo stati 2 settimane davanti al computer senza mai sbattere ciglio o chiudere occhio...-.
Mikan: -Già, è stata durissima ma, alla fine, ce l'abbiamo fatta!- la informò soddisfatta.
Anna: -Non so che dire! Grazieee!-.
Noi: -Di niente... D'altronde, dovevamo pur ripagare tutti i favori che ci hai fatto, no?-.
Ruka: -Esatto, chi mi procurerebbe cibo per Coniglio, se non tu?-.
Hotaru: -E chi mi porterebbe la cena in camera, mentre lavoro ai miei progetti, se non lo facessi tu?-.
Anna: -Grazie ragazzi... Non saprei proprio come ringraziarvi...-.
Noi: - ^__^ -.

Anna cominciò a piangere dalla gioia. Alla fin fine, sono stato contento di averli spesi. Avevamo reso Anna felicissima ed era questo che contava. Ora toccava a Nonoko. E ci terrei a specificare che il suo regalo non era da meno.

Noi: -Nonoko, ora tocca a te. Avanti, aprilo!-.
Nonoko: -Certamente... ^__^ -.

Per Nonoko, ci fecemmo un viaggetto a Central Town, entrammo in un negozio mantenuto da una donna con lo stesso Alice di Nonoko. Ella aveva scritto un libro dove vi erano illustrati tutti i procedimenti di tutte le Reazioni Chimiche da lei scoperte. Lo comprammo subito e ci affiancammo un bel Kit da Scienziata che, però, non comprendeva provette (perchè altrimenti avremmo rovinato il regalo di Yuu). Tutto quanto per la modica somma di 2.000 Rt. Meno rispetto ad Anna, ma abbastanza sostanzioso come regalo. Il libro era in edizione limitata e l'ultimo l'abbiamo preso noi; quindi non sarebbe mai arrivata a conoscerne il prezzo. Insomma dopo aver pagato questi regali, mi posso considerare un "Tre Stelle" anzichè "Special Star".
Tsk... Roba da matti! Ma almeno possiamo stare certi che le piaccia.

Nonoko: -.....-.
Noi: - ^__^" -.
Nonoko: -Ma... è bellissimo!! Come potrei ringraziarvi? Oddio, grazie! Non so che dire, ragazzi...-.
Mikan: -Sono contenta che ti piaccia...-.
Hotaru: -Non posso che dar ragione a Mikan, calcolando quanto l'abbiamo cercato.-.
Ruka: -Anche io...-.
Natsume: -Già che ci sono... Direi che anche io dò ragione a Mikan...-.

Pov Mikan...

Scoppiammo tutti a ridere: era strano che Natsume ci tenesse a dire il suo parere sulla questione. Forse stava davvero cambiando? Che bello... Era da tanto che lo volevo vedere spensierato e felice. In questi anni non ho sperato altro. Ed ora posso, finalmente, godermi i suoi sorrisi. Com'è bello quando ride. Non per dire che quando è serio sia brutto, anzi... Infondo, è proprio per il suo carattere scuro e freddo che mi sono avvicinata a lui. Non posso dire che questo suo misterioso lato non mi attragga. I suoi occhi impassibili e initabilmente rossi e profondi mi catturano sempre con un solo sguardo. Sarà perchè lo amo? Sarà perchè non faccio che pensare a lui? Beh... In qualunque modo la mettiamo, si dà il caso che stia sempre a pensare a lui, al suo misterioso carattere e ai suoi bellissimi occhi rosso cremisi.
Proprio lui mi distolse dai miei pensieri...

Natsume: -Ehi, Piccola, a cosa pensi?-.
Mikan: - °///°... A niente di importante. Stavo solo pensando a quanto sei cambiato in questi anni... Ricordo ancora quando, alle feste, salivi sopra al famoso ciliegio per isolarti. O quando non dormivo la notte pensando che tu, in quel momento, stessi facendo delle missioni. O ancora quando stavamo sempre a litigare per i soprannomi che mi davi...-.
Natsume: -E, secondo te, questo sarebbe niente di importante? E, sentiamo, sono cambiato in meglio o in peggio? E comunque, se sono cambiato, è solo per merito tuo...-.
Mikan: -Sì che è importante, era tanto per dire... Comunque, intendo che tu sia cambiato in meglio... E non per merito mio. Perchè tu avevi voglia di cambiare e ci sei riuscito. La tua forza di volontà supera quella di chiunque altro. Questo è uno dei lati del tuo carattere che mi piace di più...-.
Natsume: -Quindi io ti piaccio?- disse provocandomi.
Mikan: - °///°... Ma che razza di domanda mi fai? Non intendevo questo...- disse quasi viola in viso.
Natsume: -Rispondi: Io ti piaccio?-.
Mikan: -Sì che mi piaci. Ma come amico, come ragazzo... Mi piace come sei, come ti comporti... Ma cosa centra adesso?- dissi mentendo. Perchè in realtà mi piaceva come fidanzato, come compagno.
Natsume: -Per una attimo ho creduto che tu avessi detto di amarmi... Ma invece è come pensavo... Ti piaccio come amico, non di più...- disse sconfortato.
Mikan: -Ti dà fastidio questa cosa? E se anche fosse? Se io ti amassi anche più della mia stessa vita? Tu, come ti comporteresti? Cosa mi risponderesti?-.
Natsume: -Non mi sembra che siano affari tuoi...-.
Mikan: -Invece sì che lo sono... Si parla di me e di te d'altronde...- disse impassibile.
Natsume: -Beh, io... Io risponderei come te... Direi la stessa identica cosa...-.
Mikan: -Capisco...- dissi amareggiata.
Natsume: -E adesso che sai cosa ti risponderei, come reagiresti?-.
Mikan: -Reagirei come ora...- dissi. Poi continuai. - Come una ragazza innamorata del proprio migliore amico...- dissi sussurrando, in modo che non sentisse questa ultima frase.
Natsume: -Come reagiresti? Non ho capito...-.
Mikan: -HO DETTO COME ORA!- dissi scoppiando a piangere.

Mi diressi verso il bagno e mi chiusi a chiave all'interno di una delle cabine. Ricominciai a piangere come una stupida. Dopotutto, era come se fossi appena stata scaricata nuovamente. Mi raggomitolai sul pavimento del bagno e piansi disperata. I miei singhiozzi si riuscivano a sentire anche dal bagno degli uomini.

Pov Natsume...

Alcuni mi guardavano come se avessi appena picchiato una ragazza; altri si chiedevano cosa fosse successo.

Yuu/Kokoroyomi: -Ma che cosa è successo a Mikan? Perchè ha urlato?-.
Natsume: -Non lo so nemmeno io... Stavamo discutendo di una cosa, ad un certo punto ha urlato disperata e poi è scoppiata a piangere andandosene.-.
Yuu/Kokoroyomi: -Si potrebbe sapere di cosa stavate discutendo?-.
Natsume: -No, sono affari nostri...-.
Yuu/Kokoroyomi: -Beh, allora sbrigati... Valla a consolare... Dopotutto sei l'unico di cui si fida oltre ad Hotaru.-.
Natsume: -Già, ora vad...-.

Hotaru mi bloccò e disse...

Hotaru: -Fermo, hai già fatto troppo... Vado io.-.
Natsume: -Ma...-.
Hotaru: -Se ami davvero Mikan allora glielo devi dire al più presto... Non puoi lasciare così in sospeso la questione... Soffrirebbe soltanto.-.
Natsume: -... Ma perchè? E poi, c-come f-fai a s-sapere che amo Mikan?-.
Hotaru: -Ma sei stupido o cosa? Non ci arrivi da solo? Beh, se tu non capisci e Mikan non ha intenzione di dirtelo allora non sarò di certo io a farlo. E per quanto riguarda il fatto che ami Mikan... Beh, non sono mica stupida. Si capirebbe lontano chilometri. Ed ora con permesso...-.

Hotaru corse verso il bagno delle donne lasciandomi confuso più che mai. Perchè Mikan si sarebbe dovuta comportare così? E poi, perchè soffrirebbe se non le dicessi che la amo? La soluzione, che risolverebbe entrambi i rompicapi, sarebbe che Mikan mi ami. Ma è impossibile visto che, prima, mi ha detto che gli piaccio come amico e non di più. Ma allora qual è il motivo? Mi sento tremendamente in colpa per averla ferita anche se senza rendermene ben conto e, sicuramente, non di proposito. Infondo, è inevitabile che ora stia piangendo per colpa mia. Poverina, chissà quanto l'avrò ferita... Uffa, perchè devo essere sempre così insistente? Perchè qualunque cosa io faccia, la ferisce?
Che io sia maledetto. Dannazione!

Pov Mikan...

Continuavo a piangere senza un motivo ben preciso. Mi sentivo solamente ferita per l'improvvisa e sicura risposta di Natsume. Ma non posso prendermela così, Natsume non è costretto ad amarmi. Mannaggia a me! Perchè mi dovevo innamorare proprio di lui? È ovvio che non mi ami. Mi ha sempre detto di essere innamorato di una ragazza splendida, che sicuramente non sono io. Avanti, lui mi ha sempre chiamata "Stupida", "Gonna-Al-Vento", "Polka-Dots"... È ovvio che lo faccia perchè non prova per me gli stessi sentimenti che provo io per lui. Io "Lo amo". Lui "Mi Vuole Bene". È diverso. Chissà cosa vorrà dire questa frase per lui... È inutile pensarci ancora, tanto i sentimenti che prova per me non cambierebbero se solo lo desiderassi. Magari bastasse solo sognarlo. Solo oggi mi rendo conto che "Cenerentola", che vedevo da bambina, si sbagliava: "I Sogni non sempre diventano Realtà"... I "Sogni" rimangono solo Sogni; la "Realtà" rimane e rimarrà sempre la nuda e cruda Realtà. I Sogni non possono diventare Realtà, se impossibili. E questo l'ho capito solo ora. Basta, mi devo rassegnare. Magari un giorno il mio amore per lui cesserà... Ma che caspita dico? Sono sicura che Natsume rimarrà per sempre il mio "Principe Azzurro". E io la "Povera Ragazza Innamorata di Lui". Lui il mio amore, il mio lontano ricordo. Verificherò ancora una volta se mi ama o no e, solo poi, prenderò provvedimenti adeguati. A quel punto, se mi amasse, sarebbe bellissimo; se non mi amasse, mi dovrei rassegnare per tutta la vita. Sì, farò così! Coraggio, Mikan! Ce la puoi fare!

TOC TOC

Sentii bussare e, ancora in lacrime, chiesi flebilmente...

Mikan: -Chi è?-.
Hotaru: -Sono io, Mikan. Coraggio, aprimi!-.
Mikan: -Va bene... Eccomi...- mi feci vedere da Hotaru, anche se malconcia.
Hotaru: -Mikan, ma che ti è successo?! Quello stupido...- disse arrabbiata.
Mikan: -NATSUME NON È UNO STUPIDO!- urlai più che convinta, ma alquanto disperata.
Hotaru: -Calmati Mikan...- disse preoccupata.
Mikan: -Come faccio a calmarmi? Natsume ha appena detto di volermi bene come ne vuole ad una cara amica, con una tale naturalezza! Ed... Io... Non... Lo p-posso s-sopportare...- dissi singhiozzando come una forsennata.
Hotaru: -Lui non ti merita...-.
Mikan: -Invece sì! Lui non mi ama perchè è troppo per me. Io lo amo Hotaru, non so più che fare...- mormorai disperata. La abbracciai continuando a piangere.
Hotaru: -Ne sei proprio innamorata, eh?
*Pensiero* Il fatto è che lui la ricambia. Ma non posso mettermi in mezzo. Per quanto voglia bene a Mikan, devo lasciarli fare. Devono vedersela da soli. Non posso dirglielo a Mikan... Cosa posso fare?-.
Mikan: -Che razza di domanda è questa, Hotaru? Certo che ne sono innamorata!-.
Hotaru: -Mikan, stai tranquilla. Devi affrontare le cose faccia a faccia con Natsume, non puoi sbrigartela con me. Quando sarai pronta e calma lo andrò a chiamare. È bene che tu gli parli.-.
Mikan: -MA SEI MATTA? NON POSSO NEANCHE GUARDARLO IN FACCIA, DOPO LA SCENEGGIATA DI PRIMA!- dissi ricominciando ad urlare. Avevo superato l'orlo della sopportazione.
Hotaru: -Mikan, smettila!- mi disse dandomi in ceffone che mi sarei ricordata per l'Eternità. -Non che me importi qualcosa, ma... Natsume sta soffrendo come un cane, sentendosi in colpa per averti ferita. È giusto che tu chiarisca anche con lui. Non ti fa pena? Dopotutto non voleva farti del male... Non trovi che sia strano il fatto che, fino a poco fa, ti consolava, ti faceva ridere e ora, tutto d'un tratto, ti dice che per lui sei solo un'amica?-.
Mikan: -Hai ragione. Devo anche io scusarmi con lui per la sceneggiata di prima e, poi, chiarire insieme. Grazie di tutto, Hotaru. Sei, di sicuro, la mia migliore amica!- dissi accennandole un sorriso.
Hotaru: -Di niente, Mikan. Ora sciacquati il viso, rifatti il Trucco e poi, quando sarai pronta, lo farò venire qui. Magari dopo usciamo, non credo che Natsume possa entrare nel bagno per le ragazze...-.
Mikan: -Ahahah! Già...-.
Hotaru: -Su, sbrigati. Sciacquati, che il Make-Up te lo rifaccio io.-.
Mikan: -Grazie, Hotaru!-.

Sorrisi e feci ciò che mi aveva consigliato. Poi feci segno ad Hotaru di andare a cercare Natsume. Non potevo stare ancora così, ci dovevo fare pace. Lo amavo troppo per litigarci.
Hotaru andò a chiamarlo.

TOC TOC

Eccoli sono loro, ora devo uscire e chiarire con Natsume. Non mi resta che fare questo. Ho superato molti ostacoli, questo sarà complesso da superare, credo, ma ci riuscirò comunque. Devo riuscirci! Uscii dal bagno e Hotaru se ne andò lasciandoci soli.

FINE
CAPITOLO XIII.

 

***
AUTRICE:

Lo so, sono una pazza...
Insomma, aggiornare a mezzanotte! o.O
Vabbè, questo è perchè non vedevo l'ora di pubblicare questo capitolo, che a me piace molto.
Il prossimo, però, sarà ancora più bello...
Ovviamente detto che questo vi sia piaciuto!!! ^__^"
Vi ringrazio per aver letto e per aver recensito questa mia storia.
Grazie di tutto, davvero. :)
Ci sentiamo al prossimo capitolo, nonchè il numero XIV.
Ciaooooooo!
Lelly99

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Capitolo 15
*** Affermazioni impertinenti ***


CAPITOLO XIV:

Pov Natsume:

Come uno stupido, l'avevo fatta piangere. Ma di brutto. Nonostante si fosse rifatta il Trucco per l'ennesima volta, si vedeva lontano un miglio che avesse pianto. E tutto per colpa mia. A mia insaputa, l'avevo delusa. Profondamente delusa. Anche se per un motivo a me ignoto.
Basta, Hotaru mi ha detto che dovrei rivelarle i miei sentimenti. Uffa, devo farlo. Punto.
Ma non adesso. Magari dopo la festa, quando si sarà tranquillizzata.
O meglio, quando l'avrò tranquillizzata.
Tra noi regnava il silenzio. Nessuno di noi due era intento a pronunciare la prima parola, che avrebbe dato vita ad un lungo discorso. Lunghissimo discorso.
Ok, se lei non cennava a parlare, avrei cominciato io. Dopotutto, si aspettava che mi scusassi con lei. Aveva la testa china ed il viso e gli occhi arrossati. Sembra che questa volta sia intenta a non piangere. Ma non ci giurerei molto.
Va bene, bando alle ciance. Ora le parlo e risolvo tutto quanto, come ho sempre fatto, infondo.

Natsume: -Mikan, ecco... Io...-.
Mikan: -Sì, parla ti ascolto...- mi disse sollevando io suo volto dallo sguardo triste.
Natsume: -Io... Io ti volevo chiedere scusa. Sono stato uno stupido. Anche se non ero intento a farlo apposta, ti ho delusa. Ti ho offesa. Io non pensavo che te la saresti presa, davvero. Scusami.-.
Mikan: -Infatti non sei stato tu, fondamentalmente, a deludermi. C'è qualcosa che va ben oltre questa storia. E sono io. La colpa è solo mia. Me la sono presa troppo per una stupidaggine. Ma il punto è che, per quello che provo, una simile stupidaggine prende il sopravvento e mi ferisce. Quindi non hai proprio bisogno di scusarti. O almeno tu. Io sì. Io mi devo scusare per aver sbottato in quel modo, davanti a tutti. Devo averti fatto sembrare un ipocrita e un vigliacco. Cosa che non si avvicina neanche lontanamente a te. Tu non sei mai stato vigliacco e ipocrita. E se anche lo fossi stato, avresti avuto le tue valide ragioni. Quindi scusami. È solo che, dopo che ci si trova in Accademia, lontano dai propri genitori non sapendo quasi niente di loro, è frustrante. Ed il fatto che io abbia conosciuto mia madre solo di vista, quel giorno insieme a te, Noda e gli altri, mi rende totalmente sola. Priva di affetto. Hotaru, pur essendo la mia migliore amica da sempre, non è stata spesso capace di donarmi affetto ed io ho sofferto per questo. Invece tu... Tu mi hai sempre protetta da tutto e tutti, anche quando non mi conoscevi e ti stavo antipatica, tu mi hai sempre difesa. Ed ora, sentir dire proprio da te, il ragazzo che mi ha cambiato la vita donandomi il poco di protezione e affetto che mi mancava, che io per te non sono altro che un'amica è veramente straziante. Ho raggiunto il culmine della sopportazione, mi dispiace. Capisci, ora, perchè io me la prendo quando mi fai capire che io non sono niente per te? È solo per questa ragione. È solo per il semplice fatto che tu per me sei tutt'altro che un semplice amico. Per me sei come un fratello maggiore. Sei stato l'unico in tutta la mia vita che ha saputo comprendermi e donarmi l'affetto che bastava a rendermi felice. Grazie di tutto, davvero. Sono io che pretendo troppo. Tu non hai affatto bisogno di scusarti. Sono io che sono in debito con te per tutto quello che hai fatto. Beh, volevo solo dirti questo. Nient'altro. Volevo solo che tu sapessi il motivo per il quale me la sono presa. Io ti voglio bene, Natsume. Più che a chiunque altro. Voglio che tu lo sappia.- mi disse sussurrandomi dolcemente.

Oh, Mikan. Sei la ragazza più dolce che io abbia mai conosciuto. Neanche Sumire, pazza di me, avrebbe il coraggio di dirmi queste cose. Sei fantastica. Ti amo alla follia. Avrei una voglia pazza di abbracciarti e baciarti, rivelando davanti a tutti il mio amore nei tuoi confronti. Ma so che non potrei farlo. O almeno non ora. Non me la sento di fare un così grande passo ora.
Di tutta risposta la avvolsi con le braccia e la strinsi a me più che potevo, ovviamente senza farle male. Lei sembrò sussultare, in primo momento, ma poi si lasciò andare e contraccambiò il mio abbraccio. Poggiò il suo viso sul mio petto e mi strinse il collo. Aveva veramente bisogno d'affetto allora. D'altronde è veramente così: il nonno l'ha visto per l'ultima volta quando aveva 10 anni; la mamma non l'aveva mai incontrata prima di compierne 11 ed il padre le è morto prima che nascesse. L'unico membro della sua famiglia che frequenta è suo zio Kazumi Yukihira, Preside delle Superiori. Non pensavo che ci tenesse così tanto a me. Dopotutto in questi anni non ho fatto altro che insultarla e prenderla in giro. Forse questa storia va ben oltre rispetto a ciò che penso. Chissà... Comunque per il momento devo fare luce su un mio rompicapo, che mi perseguita da quando avevo 10 anni.

Natsume: -Tranquilla. Finchè io non morirò, ti proteggerò, Mia Piccola Mutandine-A-Pois. Ma prima devo chiederti una cosa...-.
Mikan: -Sì...? Sarebbe?-.
Natsume: -Beh, ecco... Se io ti ho importunata e insultata per tutti questi anni, perchè continui a dirmi che a me ci tieni veramente? Cioè, Ruka ti ha sempre trattata bene...-.
Mikan: -BASTA! Non fai altro che dire che Ruka sia più bello, più figo, più gentile, più dolce, più... Va bene, hai capito, no? Tu e Ruka siete due persone ben diverse! Lo vuoi capire, sì o no? Vuoi che ti dica cosa penso io di te?-.
Natsume: -Mikan, la mia era solo una domanda. Comunque cosa pensi di me mi interessa, anche se sono sicuro che ci siano più aspetti negativi che positivi. Detto che questi ultimi ci siano...-.

Mikan si staccò da me e mi diede uno schiaffo. Non un semplice schiaffo, ma uno schiaffo violento come se volesse dirmi "Smettila di dire scempiaggini, mi hai stancata!". Mi ha fatto male, credo che mi abbia lasciato il segno. Non ho intenzione di vendicarmi, dopotutto si tratta pur sempre del mio Angelo. Se mi ha fatto male ci sarà una spiegazione opportuna.
Mi metto una mano sulla guancia, perchè sorpreso e dolorante e cado per terra a gambe incrociate.

Natsume: -Mikan, ma perchè...?-.
Mikan: -Perchè non fai altro che dire stupidaggini! Tu per me non hai lati negativi... Anzi, uno sì. Sei troppo testardo! Pensi solo ai pregi di Ruka! Ai tuoi mai, eh? Se proprio lo vuoi sapere, se mi dovessi innamorare di te o di Ruka, sceglierei te anche se sotto tortura. Ruka per me, non è altro che un amico. Non di più. Io non lo amo. Io amo un altro ragazzo. Lo amo profondamente da 10 anni. È la persona che nessuno si immaginerebbe mai che mi piaccia. Siamo sempre come cane e gatto, ma io gli voglio un bene che lui nemmeno immagina. Lui è innamorato di un'altra ragazza. E mi considera solo un'amica. Me lo ha anche detto. Quindi non credo che tu possa dire certe cretinate.- sbottò.
Natsume: -Scusami, Mikan. Io non potevo immaginare che tenessi così tanto a questo ragazzo... E comunque io non conosco lati positivi di me stesso. Dopo tutto quello che ho passato in questi anni, non faccio altro che pensare alla mia oscurità, freddezza, superbia e a tutti i miei difetti...- dissi abbassando la testa.
Mikan: -Tu così lo eri da bambino. Prima o poi tutti cambiano, no? Ora hai 20 anni e nessuno di questi aggettivi ti descrivono. Se vuoi sapere cosa penso di te, allora basta che me lo chiedi.- disse con voce rassicurante.
Natsume: -Va bene... Cosa pensi di me, Mikan? O meglio, quali aggettivi mi descriverebbero secondo te?- mi rassegnai, facendola contenta.
Mikan: -Visto che me lo hai chiesto, ti rispondo. Tu sei, o almeno io penso che tu sia in confronto a Ruka, carino, dolce, comprensivo, forte, coraggioso, premuroso, rispettoso, generoso e solare. Penso che questi bastino. Non ci crederai mai ma, secondo me, alcune volte tu sei più generoso e solare di Ruka. Non te ne rendi conto, ma fidati di me. A maggior ragione te lo dice una ragazza che, appena conosciuto, ti reputava insensibile, arrogante e antipatico. Quindi penso proprio che tu possa fidarti della sottoscritta. Se mi sono affezionata a te è anche perchè tu sei cambiato, infondo.-.

Non potevo credere alle parole di Mikan...
Io non sono come dice lei. Lei crede che io sia tutto questo, ma io in realtà sono solo un ipocrita che si diverte a prenderla in giro. E tutto ciò solo perchè il suo viso diventerebbe più bello. Questo è egoismo, non è premura.
Comunque le sorrisi e le diedi un bacio sulla guancia per ringraziarla di aver provato a farmi cambiare idea di me stesso.

Natsume: -Certo che mi fido di te...-.
Mikan: -Ci mancherebbe...- disse sorridendomi anche lei e abbracciandomi nuovamente.
Natsume: -Sai Mikan, pochi giorni fa ti ho detto che le uniche persone che mi hanno saputo donare affetto sono due: I miei genitori. Beh, mi sbagliavo...-.
Mikan: -.....-.
Natsume: -Dovrei aggiungerti alla lista. Credo che tu sia la prima. Tu come nessun'altra sei riuscita ad accogliermi e ad accettarmi per quello che sono. Sono pessimo, dopotutto non sono riuscito a accorgermene prima d'ora. Sei fantastica, Polka-Dots.-.

Mi fece la linguaccia e mi accarezzò il viso. Poi mi sorrise.

Mikan: -Non mi sbagliavo... Sei proprio dolce.- sorrise. Io arrossii.
Natsume: -Ma cosa dici... Io non sono dolce...- arrossii ancora di più, scostando la testa.
Mikan: -Visto? Non sbaglio mai io. Sei cambiato moltissimo. Appena conosciuto non avrei mai immaginato che saresti stato in grado di imbarazzarti...-.
Natsume: -Ma io non sono imbarazzato!- tornai serio.
Mikan: Sì, che lo sei.-.
Natsume: -No, che non lo sono.-.
Mikan: -Sì...-.
Natsume: -No...-.
Mikan: -Sì...-.
Natsume: -NO! Vuoi che te lo dimostri?!- sbottai. Dopotutto il mio lato arrogante non l'avevo smarrito completamente.
Mikan: -E come?- disse sfidandomi con il viso da bambina ingenua.
Natsume: -Così...!-.

Detto questo la strinsi fortissimo a me e poggiai le mie labbra sulle sue. Lei sussultò, ma poi si buttò su di me.
Ma cosa mi è saltato in mente? Capirà di certo che la amo. Sono proprio stupido! Lei ricambia il bacio. Come se si fosse aspettata da molto tempo che l'avrei baciata. Doveva essere un bacio di ripicca, ma è diventato il bacio che aspettavo di darle da moltissimo tempo. Una sensazione indescrivibile.
Mikan si strinse a me, approfondendo il bacio. Un dolcissimo bacio passionale.
Sembra una stupidaggine, ma è la pura verità. Sembra quasi che le faccia piacere. Sembra quasi... Innamorata di me! Ma la percentuale è dell'appena 10%. In tal caso meglio stare zitti. Altrimenti si potrebbe stranire ancora. Dopotutto mi dichiarerò io per primo. Questa stessa sera. Sì, io amo Mikan.
Con le braccia accarezzai la schiena della Mia Piccola Mutandine-A-Pois. Poi le presi una ciocca di capelli e la arrotolai attorno al mio indice. Ormai sono minuti che dura questo bacio. Una volta sciolto, non dovrò far altro che sorridere per rassicurarla. Infondo dovrei essere felice di averle dimostrato chi comanda. Anche perchè, secondo lei, l'avrei baciata solo per dimostrarle che in realtà non ero imbarazzato. Le voglio un mondo di bene. Lei è colei che mi ha fatto conoscere l'Amore con la "A" maiuscola. Mai nessuna ragazza ha mai fatto palpitare il mio cuore come riesce lei. Lei è unica. Lei è speciale. Lei è il mio Angelo, il mio Amore. Non me la lascerò sfuggire. Mi dispiace Ruka, amico mio, ma Mikan sarà la mia ragazza. La mia compagna. La madre dei miei figli. Io non mi innamorerò mai di nessun'altra ragazza sulla faccia della Terra. Dopo questo lunghissimo bacio passionale, vorrei tantissimo dirle le parole che mi sogno persino la notte: "Ti amo". Ma so che adesso rovinerei tutto. Lo farò dopo, ma lo farò.
Aprii gli occhi, che avevo chiuso in precedenza, e vidi la chiara bellezza della mia Mikan. Poi li richiusi godendomi alla fine, i secondi che rimanevano prima di sciogliere il bacio più bello di tutta la mia vita. Le mie mani erano finite di nuovo sulla sua schiena. La tenevo leggermente sollevata. Eravamo seduti entrambi a terra, più precisamente lei sulle mie gambe. Fu il momento più bello di tutta la mia vita.
Mikan, Ti amo. Non ci sono altre parole per dirtelo. Ti amo e ti amerò per sempre, contaci. Da me riceverai tuto l'Amore e l'affetto che vorrai. Ti tratterò come una regina, la mia regina. Non c'è niente da fare, sono proprio cotto di te. Non posso negarlo. Ormai, dal momento che lo sa Hotaru, ne sarà a conoscenza tutto l'Istituto del fatto che io ti ami.
Mikan, Piccola, sarai mia per sempre, qualunque cosa accada.
La mia dolce Polka-Dots si strusciò ancora a me, per cercare coccole. Ma ormai conoscevo il suo trucco, allora la accarezzai nuovamente. Avevo finito il fiato. Non ne avevo più in tutto il corpo. Anche per lei era la stessa cosa. Allora a malavoglia ci staccammo. Lei ansimava. Prima che incontrassi il suo sguardo, credo confuso, la abbracciai così forte da poterla strozzare. Ovviamente non lo feci. Lei si accucciò ancora sul mio petto e io le sussurai in un orecchio...

Natsume: -Allora? Hai capito? Non ero imbarazzato... Sei mia Mikan. Non ti lascerò sfuggire facilmente.- dissi seducente.
Mikan: -Io non ho mai detto di voler scappare lontana da te. Stai tranquillo, non avrai neanche il bisogno di tenermi d'occhio: ti starò sempre vicina. Puoi contare su di me. Qualunque cosa ti turbi, sai che la porta della mia camera per te sarà sempre aperta.- sorrisi. Poi dissi per cambiare discorso, guardando la sua Poschette dei trucchi dentro la sua borsetta...

Natsume: -Ehm... Mikan...?-.
Mikan: -Sì...?-.
Natsume: -Lo sai che so già cosa regalarti per il compleanno?-.
Mikan: -Ehm... No, non lo sapevo... Che mi regalerai?- disse curiosa.
Natsume: -Una Poschette con tutti i trucchi nuovi dentro... Infondo credo che ormai a loro resti poco tempo prima di finire nella spazzatura perchè consumati...- dissi, ovviamente, scherzando.
Mikan: -Già... Sarebbe proprio un regalo adeguato...- sorrise lei.
Natsume: -Certo, come no... Tu pensi che io faccia un regalo così scrauso alla mia Mudandine-A-Pois?-.
Mikan: -Sei stato tu a dirlo... E poi non è un regalo scrauso...-.
Natsume: -Tsk... Non mi conosci proprio...-.
Mikan: -Sì, invece!- disse stranendosi.
Natsume: -Ora non ricominciamo a litigare, va bene? Però voglio solo dirti che, per il tuo compleanno, sarà strano che io ti regali solo una semplice Poschette... Stanne certa...- sorrise di nuovo.
Mikan: -Allora non vedo l'ora che si festeggino i miei 21 anni...- disse scoppiando a ridere.
Natsume: -Già anche io...
*Pensiero* Anche perchè, quando sarà il tuo compleanno, sono certo che staremo insieme. Anche supponendo che tu non mi ami, per quel giorno, avrò fatto in modo che sia accaduto il contrario.- poi mi misi a ridere, dopotutto i miei pensieri superavano di troppo la soglia della realtà.
Natsume: -Allora? Che ne dici di tornare alla festa? Tanto Anna ha detto che tra poco torneremo alla Alice Academy... Tanto vale tornare ora, no? Anche perchè credo di non rimanere più di tanto nel cortile della scuola. Non mi va proprio di passare la notte in Bianco...-.
Mikan: -Già, neanche a me. E poi domani abbiamo un appuntamento con Ruka ed Hotaru...-.
Natsume: -Bene, a maggior ragione, andiamo!-.
Mikan: -Sì!- disse ridendo, prendendomi la mano ed iniziando a correre verso la sala.

Corremmo mano nella mano, fino a quando non arrivammo da Kokoro e gli altri. Sfortunatamente ci sorpresero con le mani giunte e ci fecero una miriade di domande o affermazioni sgradevoli del tipo:

<< Vi siete messi insieme? >>.
<< Finalmente vi siete baciati, vero? >>.
<< Mikan, attenta a non rimanere incinta! >>.
<< Come chiamerete vostro figlio? >>.
<< Preferite una femmina o un maschio? >>.
<< Quando lo sapranno Yuka e Kaoru... Hihihi! >>.
<< Dopo tanti anni si sono riunite le famiglie Yukihira e Hyuuga... >>.
<< Sarete felici ora, eh? >>.

Ok... Fino a questo punto si potrebbe anche capire, ma la peggio cosa l'ha detta Kokoroyomi...

<< Avete usato precauzioni? >>.

Cioè... Come si fa a farlo in bagno?! Perlopiù PUBBLICO! Fosse Privato, pure pure...
Ma dove arriva a pensare Kokoro?
Poi sarei io il maniaco... Tsk.
E poi, ce la vedete Mikan a farlo con me nei bagni pubblici?!
Mamma mia... Roba da matti.
Mikan a poco non sveniva quando Kokoro ha pronunciato queste 3 paroline piene di significato perverso. Ok, ora rispondo a tutte le loro domande in ordine...

Natsume: - << No... >>;
<< Forse, ma non sono affari vostri... >>;
<< State tranquilli che non rimarrà incinta. Si dà il caso che non sia successo niente... >>;
<< Non abbiamo pensato ad un nome destinato ad un bambino immaginario... >>;
<< Preferirei maschio ma non c'è bisogno di pensarci... Non accadrà mai... >>;
<< Non lo sapranno Yuka e Kaoru perchè non c'è niente che debbano sapere... >>;
<< Non si sono riunite le nostre famiglie perchè, ripeto, NON È SUCCESSO NIENTE!... >>;
<< Ehm... Sì, siamo felici perchè abbiamo chiarito... >>. Ecco tutto.-.
Kokoroyomi: -Ehi! Non hai risposto alla mia domanda...-.
Natsume: -Perchè, c'era bisogno che io rispondessi?- dissi con la solita espressione di Hotaru.
Kokoroyomi: -Certo... È importante...-.
Natsume: -Bene, allora risponderò...-.
Mikan: -Non c'è bisogno che tu risponda... Lo sai com'è fatto Kokoro...-.

Presi fiato, riempiendomi i polmoni e poi urlai.

Natsume: -E BENE NO! NON ABBIAMO PRESO PRECAUZIONI PERCHÈ NON È SUCCESSO NIENTE DI ANORMALE! E POI, CHI LO FAREBBE NEI BAGNI PUBBLICI?! SE MI SAPRAI RISPONDERE TI CONSIDERERÒ UN GENIO!...-.

Rimasero tutti spiazzati e si zittirono, ovviamente tranne Kokoro che ne aveva sempre una pronta.

Mikan: -.....-.
Kokoroyomi: -Beh, io sì...- mi scaldai ancor di più.
Natsume: -BEH, IO NO! E COMUNQUE BASTA CON QUESTE STUPIDE DOMANDE!-.
Mikan: -Già, ha ragione Natsume. Qui, sbaglio o prima vi era una festa?-.
Anna/Nonoko: -No, non sbagli. Continuiamo altri 10 minuti e poi torniamo in Accademia, così saremo lì per le 0:55 circa, visto che ora sono le 23:15-.
Tutti: -Va bene, allora cominciamo a sistemare la sala...-.

Cominciammo a sistemare la sala e ci divertimmo parecchio. Io cercai di dimenticare la mia sceneggiata di pochi minuti prima e Kokoroyomi decise di tacere per tutto il tempo. Alle 23:25 eravamo tutti pronti davanti al Bus ed ai motorini che ci avrebbero condotti in Accademia. Ma a me non andava proprio di andare con il Bus.

FINE
CAPITOLO XIV.

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Capitolo 16
*** Viaggio in motorino ***


CAPITOLO XV:

Pov Mikan...

Prima Natsume è stato un po' brusco ma, infondo, l'ha fatto solo per difenderci. Quindi lo apprezzo. Kokoro ha proprio esagerato. In effetti, anche se fosse accaduto, non sarebbero stati affari suoi. Sono pienamente d'accordo con Natsume. Però, è vero che ci potrebbe anche andare giù più leggero; ma tanto, alla fine, si tratta di Kokoroyomi, non credo proprio che se la sia presa.
Comunque, Anna e Nonoko hanno deciso di far terminare la festa e di tornare alla Alice Academy. Ed ora eccoci qui, dinanzi la Fermata del Bus, ad aspettare che esso arrivi.
D'un tratto, mi sentii prendere la mano e tirarmi leggermente per farmi voltare.
Quindi lo feci: mi voltai.
Vidi Natsume con un bel sorriso stampato in viso intento, probabilmente, a farmi una domanda allettante. Ovviamente questo l'ho dedotto io, guardando la sua espressione.

Natsume: -Mikan...?- mi chiamò seducente, muovendo le sopracciglia.
Mikan: -Sì...?- dissi curiosa.
Natsume: -Ehm... Aspetta un attimo...-.
Mikan: -... Ok, va bene, aspetterò.- sorrisi rassegnata.

Pov Natsume...

Avevo intenzione di chiedere una cosa a Mikan, però mi resi conto che, prima avrei dovuto avvertire Yuu. Quindi mi diressi da lui e chiesi il permesso di...

Natsume: -Yuu, prima hai detto di voler tornare con il Bus, vero?-.
Yuu: -Sì... Perchè?-.
Natsume: -Ed all'andata avevi il motorino, giusto?-.
Yuu: -Ah-Ah... Quindi?-.
Natsume: -Quindi, non che potremmo fare a scambio di mezzo? Potrei usare il tuo motorino?-.
Yuu: -Certo, Natsume... Volentieri. Tu vai con il mio motorino ed io con il Bus...- mi sorrise.
Natsume: -Grazie... Ti devo un favore...- dissi con un sorriso smagliante.
Yuu: *Pensiero* -Certo che Natsume è proprio cambiato da così a così...- fece il gesto di ribaltare la mano prima in un verso e poi in un altro. -Mikan fa proprio miracoli...- sorrise.

Tornai da Mikan con le chiavi del motorino ed, esuberante, le chiesi. Anzi no, le ordinai quasi...

Natsume: -Tu, ora, vieni con me in motorino, vero?-.
Mikan: -Ma io...-.

Pov Mikan...

Io non sono mai stata una ragazza spericolata ed, in realtà, i motorini mi mettono un po' paura...
E poi, da quando Natsume sa guidare i motorini? Ho paura, non mi sono mai andati a genio.
Poi con tutti quegli incidenti che fanno qui alla Alice Academy...

Natsume: -Ma tu...?-.
Mikan: -Io ho paura dei mot...-.

Non finii la frase che mi prese per mano e mi disse rassicurante...

Natsume: -Sta tranquilla, se non vuoi, non fa niente... Andrò da solo... E poi sappi che, fin quando sarai con me, non sarai mai in pericolo. E comunque lo so guidare bene il motorino...-.
Mikan: -Allora vengo con te...-.
Natsume: -Come?-.
Mikan: -Vengo con te, è giusto che io superi questa mia, diciamo, paura. E poi, se lo sai guidare bene, che male c'è?-.
Natsume: -Speravo che lo dicessi...- mi sorrise. -Stai serena, qualunque cosa accada, io ti proteggerò...-.

Gli sorrisi e lo abbracciai.

Mikan: -Allora andiamo, cosa stiamo aspettando?-.
Natsume: -Proprio niente...- rispose eccitato.
Mikan: -Allora dai!-.

Corremmo, mano nella mano, fino al motorino. Ci montai sopra e poi mi seguì a ruota.

Natsume: -Pronta? Partiamo?-.
Mikan: -Sì... Ma... Dove mi reggo?- si mise a ridere.
Natsume: -Decidi tu, hai ampia scelta... O ti aggrappi bene bene alle mie spalle; o ti reggi al motorino; oppure, cosa più comune, ti tieni stretta a me abbracciandomi. Ah, potresti anche montare davanti...-.
Mikan: -No, grazie, non ci tengo...-.

Preferisco, di gran lunga, abbracciarlo... Di tutta risposta mi abbrancai a lui, come fa un koala al proprio albero.

Natsume: -Preferisci i metodi tradizionali, eh?- scherzò ironico.
Mikan: -Già...- risi.

Natsume accese il motore e partimmo.
Iniziai a tremare sia per il freddo che per la paura e Natsume se ne accorse.

Natsume: -Stai tranquilla, stai al sicuro con me... -.
Mikan: -.....-.

Mi strinsi maggiormente al mio Angelo Custode, ma egli non disse niente.

*Dopo circa 60 minuti*

Natsume: -Come va, Mikan?-.
Mikan: -Benissimo... Mi sto divertendo moltissimo...- dissi più che allegra.
Natsume: -Sono felice che tu ti stia divertendo... Sai, puntavo a questo fin dall'inizio...-.
Mikan: -In che senso?-.
Natsume: -Nel senso che con me non ti diverti quasi mai, volevo vederti ridere allegramente come farebbe una bimba sull'altalena... O semplicemente come quando sorridi quando sei con Ruka o Hotaru...-.
Mikan: -Ancora con questa storia? Allora non ti sono bastati gli schiaffi di prima.- dissi alterata ma ridendo.
Natsume: -Mikan, sto parlando sul serio...-.
Mikan: -Ah... Scusami...- dissi smettendo di ridere. -Ma perchè credi che, con te, io non mi diverta?-.
Natsume: -Non lo so precisamente... È una mia riflessione...-.
Mikan: -Beh, posso dirti che ti sbagli di grosso...- affermai riniziando a sorridere.
Natsume: -Davvero?-.
Mikan: -Davvero. Con te mi diverto moltissimo, più rispetto ad Hotaru e Ruka. Te l'ho già detto che per me sei il massimo, no?-.
Natsume: -.....-.
Mikan: -E ti ho anche già detto di volerti bene...-.
Natsume: -.....-.
Mikan: -Non c'è bisogno che tu ti comporti in questo modo... Per me sarai sempre il Top. Anche se qualcuno mi venisse a dire che hai parlato male di me o qualunque altra cosa, io non ci crederei e continuerei a donare fiducia a te e ad amarti...-.
Natsume: -Ad a-amarmi?-.
Mikan: -Sì, a volerti bene... Come preferisci...- dissi arrossendo, tentando di far passare inosservata questa mia dichiarazione.

Questa volta l'avevo sparata grossa. Siamo già a due volte che capita... Capiterà anche una terza? Spero di no, anche perchè non saprei più come difendermi.

Natsume: -Sì sì, ho capito...- disse un po' deluso.

Se non sbaglio, anche l'altra volta aveva questo sguardo... Non sarà mica che lui voglia che io lo ami... Se fosse così allora vorrebbe dire che mi ama anche lui... Sarebbe davvero bello... Un sogno irrangiungibile.

Mikan: -Natsume, ma io ti piaccio?- dissi desiderosa d'una risposta affermativa.
Natsume: -.....-.
Mikan: -Mi vuoi rispondere?-.
Natsume: -Non mi sembra che tu mi abbia risposto l'altra volta...-.
Mikan: -.....-.
Natsume: -Se lo vorrai sapere allora lo dovrai ammettere prima tu...-.
Mikan: -Ma io... Va bene, tanto vale lasciar perdere...-.
Natsume: -Già... Magari un'altra volta... Per ora pensiamo solo a divertirci durante questo viaggio...- sorrise. Io contraccambiai.
Mikan: -Natsume, da quando sai guidare il motorino?- cambiai discorso.
Natsume: -Beh diciamo pure che ho dovuto imparare a forza... Mi hanno costretto a fare un corso di guida per svolgere le missioni. Ora so guidare qualsiasi mezzo. Che sia pubblico o privato...-.
Mikan: -Mi dispiace...-.
Natsume: -Perchè? Cosa c'è di male?-.
Mikan: -Mi dispiace che tu abbia dovuto imparare a forza a guidare, per colpa di quelle maledettissime missioni... Non è giusto...-.
Natsume: -Lo so, Mikan. Ma oramai è acqua passata. È inutile rimuginarci sopra più del dovuto. Quel che è fatto è fatto. E ci tengo a precisare che io non ce l'ho con nessuno, tantomeno con Persona.-.
Mikan: -Natsume, tu sei troppo buono. Come fai a perdonare le persone, che ti hanno fatto del male, così facilmente?-.
Natsume: -Mikan, Persona non mi ha fatto del male. Nè mi ha costretto a fare niente. Sono io ad aver deciso di far parte delle Abilità Pericolose. Sono io che ho giurato, sulla mia stessa vita, fedeltà nei suoi confronti. Ho promesso che non l'avrei mai tradito. Se non avessi voluto sacrificarmi e giurare tutte queste cose, semplicemente sarei rimasto uno studente delle Abilità Speciali o delle altre classi. Forse ne avrebbe rimesso la mia famiglia, ma non io. Persona mi ha solo minacciato in questi anni. Non ha fatto altro. Mi ha solo detto di stare attento e di tenere stretto a me le persone che amo, perchè avrei potuto perderle. Mi ha fatto credere di aver maltrattato Aoi per spingermi a dare il meglio di me stesso nelle missioni, cosicchè io potessi rimanerne vivo. Il vero Diavolo non è Persona, ma è Kuonji. Quel bastardo del Preside delle Elementari me ne ha fatte passare di tutti i colori. Persona semplicemente si faceva trascinare da lui. Io a Persona devo solo ammirazione per avermi aiutato a far fuori quell'individuo.-.
Mikan: -Davvero è così? Quindi avevo ragione fin dall'inizio? Io l'avevo detto che Persona fosse un uomo sensibile...-.
Natsume: -Già, a quanto pare è così... Io non me ne ero mai reso conto da bambino. Era ovvio che l'odiassi, dopotutto associavo il mio dolore e le missioni a lui. E per questo mi sono sempre sbagliato, perchè l'unico individuo non degno di essere considerato un uomo è quella sotto specie di bambino-vecchio che non so come definire. Dopo così tanti anni, non ho ancora capito come caspita abbia fatto a tornare un moccioso frignone del genere. Aveva il carattere di un poppante, di un bimbo viziato di appena 4 anni. Caramelle di qua, caramelle di là. Mi ero veramente stufato! Inoltre non avrei mai capito cosa fossero le Caramelle di Gulliver se non l'avessimo provate di persona quel giorno nella sezione Superiori, quando eravamo ancora alle Elementari. Ma ora non ho più niente da dire su questo. Ora si trova all'Inferno accanto a Lucifero. In questo momento prego Dio perchè egli non importuni anche Lui. Quel bambino malefico non è degno di alcun bene terrestre ne, tanto meno, divino.
Ritornando a Persona... Sono contento di aver chiarito con lui, perchè non meritava una vita tanto crudele accanto a quell'essere. Grazie a te, Mikan e grazie a Nobara è riuscito a ritornare come un tempo. Sono felice per lui.-.
Mikan: -Natsume... Sei così generoso... Ti voglio un mondo di bene. Non saprei cosa fare senza di te. Sei veramente unico!-.

Natsume sorrise e, con la mano libera, strinse la mia che era avvinghiata ai suoi fianchi poi disse...

Natsume: -Mikan, io dovrei dire queste cose. Non tu. Io per te provo tutt'altro che amicizia. Se tu per qualche motivo sparissi, scomparrebbe con te la maggior parte del mio cuore e della mia anima. Rimarrei un corpo senza sentimenti, che non prova nè amore nè amicizia...-.
Mikan: -Davvero io sono così importante per te?-.
Natsume: -Sì... Sì, dico sul serio. Mi sembra di averti già avvertita del fatto che non dico bugie, o sbaglio?-.
Mikan: -No, non sbagli. A maggior ragione, ti voglio bene.-.

Gli diedi un bacio sulla guancia e gli dissi, solo dopo che io mi accorgessi di una piccola cosa... Meglio dire gigantesca!

Mikan: -Natsume! Non guidare con una mano, andremo a sbattere!-.
Natsume: -Mikan, che fai porti sfortuna? Ho superato l'esame di guida con ottimi voti ed ho guidato con il cellulare in mano... Quindi credo che tu possa stare tranquilla...- sorrisi.
Mikan: -Va bene, sto tranquilla... Però, per favore, potresti guidare con due mani?- chiesi supplicando.
Natsume: -Mamma mia quanto rompi, certe volte... Non è vero, scherzo...-.
Mikan: -Mamma mia quanto sei testardo a volte... VUOI METTERE SÌ O NO LA MANO SUL MANUBRIO?!?-.
Natsume: -Ok, ok... Ce la metto... Però non ti scaldare...- disse sbuffando.
Mikan: -Sbuffi anche? Sono io che dovrei sbuffare...-.
Natsume: -Da quando è vietato?-.
Mikan: -Uhm... Da ora... E per sempre... Sì, da ora e per sempre!- dissi ridendo.
Natsume: -Da ora non ne dubito... Ma per sempre... Non credo di poterlo sopportare.-.
Mikan: -Invece lo farai... Tsk.-.
Natsume: -Copiona!-.
Mikan: -Perchè scusa?-.
Natsume: -Mi hai copiato il verso... Lo "Tsk" lo faccio meglio io... Tsk.-.
Mikan: -Certe volte batti anche Kokoroyomi in fatto di affermazioni...- dissi rassegnata.
Natsume: -E con questo cosa vorresti insinuare?- chiese fingendosi arrabbiato.
Mikan: -Uhm... Niente, niente...- controbbattei lasciando perdere.
Natsume: -Ah, ok...- mugugnò leggermente alterato. Però per finta.
Mikan: -Altrimenti cosa mi avresti fatto?-.
Natsume: -Mai sfidare Natsume Hyuuga, ricordatelo...-.
Mikan: -Sì, sì... Mi vuoi rispondere?- ribattei provocandolo.
Natsume: -Questa me la pagherai dopo...- sussurrò ridendo maliziosamente.
Mikan: -Oh-oh... Questa risatina non mi piace...- ero un tantino preoccupata.
Natsume: -Fai bene ad averne paura...- rispose compiaciuto.
Mikan: -L'ultima volta che hai riso in questo modo, sono finita sul letto bloccata dalle tue braccia mentre mi torturavi di sollet... Oh, no... Non vorrai rifarlo sul serio, vero?-.
Natsume: -Oh, sì...- disse malefico.
Mikan: -Oh, no... Ti prego dimmi che non lo farai dopo...- supplicai preoccupata.
Natsume: -Guarda che ci sarebbe l'opzione nella quale io mi fermi ed accosti il motorino apposta per farti il solletico...-.
Mikan: -E una seconda opzione...?- chiesi facendo gli occhioni del Gatto con gli Stivali di Shrek. L'unica cosa è che, girato, non poteva vedermi. Disdetta!
Natsume: -Non contarci...- disse mettendosi a ridere.
Mikan: -Se la metti così, allora dico che... Sono innamorata di Ruka!-.

Come previsto Natsume s'irrigidì. Non parlava più.

Mikan: -Ehi...?-.
Natsume: -.....-.
Mikan: -Natsume...?-.
Natsume: -... Dimmi che non è vero...-.
Mikan: -.....-.
Natsume: -Mikan...?- mi chiamò disperato.

Stavo ridendo come una matta. Poverino, questa volta l'avevo veramente ferito. Anche se non conoscevo il motivo per il quale gli desse fastidio questa affermazione, sapevo che non gli sarebbe andato a genio che dicessi tale assurdità.

Mikan: -.....-.
Natsume: -Ok, ci rinuncio... Lo prometto...-.
Mikan: -Bravo ragazzo...- dissi scoppiando a ridere anche se, a pensarci bene, non ero sicura che si riferisse al solletico... Bah... E chi lo sa?
Natsume: -Uhm?- fece una smorfia confusa.
Mikan: -Tranquillo, non dicevo sul serio...- dissi dandogli un bacio sulla guancia. Lui fece un respiro di sollievo. -Era solo un piccolo scherzetto...-.
Natsume: -Chiamalo "Piccolo"...- disse sospirando. Non capii.
Mikan: -Come dici?-.
Natsume: -Ehm... Piccolo. Sì, il tragitto è piccolo. Cioè, manca poco all'Alice Academy. Uh, guarda siamo arrivati...- mi riferì frettoloso, cominciando improvvisamente a sudare.
Natsume frenò, parcheggiò il motorino, mi porse una mano per aiutarmi a scendere e io lo feci.

Mikan: -Grazie.-.
Natsume: -E di che?-.
Mikan: -Del bel viaggetto...- dissi sorridendo.
Natsume: -Ah, di niente...- disse arruffandomi i capelli sciolti mentre sorrideva. -Ma non farmi più uno scherzo del genere, capito?-. Ormai si era tranquillizzato. Menomale...
Mikan: -Ok, te lo prometto . Ma tu mi devi dire perchè ti dà fastidio...- sussurrai curiosa.
Natsume: -N-non sono a-affari tuoi.- mi urlò avvampando.

Alzai le spalle e sorrisi. D'un tratto ebbi una premonizione. Non saprei se definirla bella o brutta. Si dà il caso che io abbia il presentimento che finisca bene questa serata. Non vedo l'ora che arrivino gli altri. Dopotutto noi siamo i primi ad esser tornati a scuola!

FINE
CAPITOLO XV.

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Capitolo 17
*** Molestie inaspettate ***


CAPITOLO XVI:

Pov Mikan...

Eravamo appena tornati dal viaggetto in moto insieme ed io avevo trattenuto la "Pipì" troppo a lungo. La mia vescica presto avrebbe fatto la fine della bomba atomica. Ed io le sarei andata appresso. Mi contorcevo anche durante il tragitto. Prima o poi me la sarei fatta sotto. Quindi avvertii Natsume del fatto che sarei andata un attimo in bagno.
Lo presi per la manica e lo tirai verso di me.

Mikan: -Natsume, io dovrei andare al bagno...-.
Natsume: -Va bene, ti accompagno.-.

Iniziò ad accompagnarmi ma io lo fermai.

Mikan: -Ehm, potrei anche andare da sola... Non disturbarti...-.
Natsume: -Ma questo non mi reca disturbo...-.
Mikan: -Natsume, rimani qui. Faccio da sola, tranquillo.-.
Natsume: -D'accordo, ma stai attenta. Bella come sei, stasera ti portano via...- mi disse facendo l'occhiolino.
Mikan: -Ahahah... Stai calmo tornerò da te viva e vegeta... Comunque grazie per esserti preoccupato per me per tutto questo tempo...-.

Natsume sorrise di tutta risposta.

Natsume: -Ora va, sbrigati. Ti rivoglio al più presto: sono geloso...-.

Questa volta fui io a sorridere ed iniziai ad incamminarmi verso i bagni.
Essi non erano molto distanti, ma ci misi lo stesso un po' per arrivare a destinazione.
Finalmente giunsi davanti alla, tanto desiderata, Toilette.
Aprii la porta ed entrai.
Mi chiusi a chiave e feci ciò che dovevo fare.
Tirai lo sciacquone ed uscii dal bagno.
Mi lavai le mani e me le asciugai.
Dopodichè uscii.
Stranamente mi sentivo osservata, ma non ne capii il motivo.
Svoltai l'angolo, mancavano su per giù 100 metri al luogo dove vi era Natsume che aspettava.
Mi sentii stringere il polso e venni completamente sbattuta al muro da uno sconosciuto.
Egli mi tappò la bocca e mi disse...

???: -Ma come siamo belle stasera...- mi dimenai.
Mikan: -Chi sei?-.
???: -Mi chiamo Genjo Aoyama e tu mi sembri una bellissima pollastrella molto prosperosa...-.
Mikan: -Cosa vuoi da me?-.
Genjo: -Voglio solamente provarti...- disse maliziosamente... Disgustoso!
Mikan: -T-tu v-vuoi p-provare me?-.
Genjo: -Già, Piccola, vedrai che ci divertiremo...-.
Mikan: -.....- non risposi terrorizzata com'ero.

Mi abbassò la spallina del vestito.
Poi toccò all'altra.
Piano piano, contro la mia volontà, mi tolse il vestito a forza.

Mikan: -FERMO!- dissi più che spaventata.
Genjo: -Ma come... Non l'hai mai fatto vero? Un corpo bello come il tuo non l'hai mai mostrato a nessuno? Beh, se così fosse, vorrebbe dire che sono io il primo. Che emozione, ne sono onorato...-.
Mikan: -FERMO HO DETTO!-.
Genjo: -Non provare a darmi ordini, Bimbetta!- mi diede un pugno sulla pancia ormai nuda.

Io rimasi immobile. Speravo che qualcuno mi venisse a salvare. Non volevo esser violentata da un simile maniaco di 30 anni! Ero rimasta in biancheria intima. Mi vergognavo persino a chiamare Natsume, per come altrimenti mi avrebbe vista. Non mi restava altra scelta: avrei sofferto in silenzio.
Mi arresi, smettendo di dimenarmi, ed il maniaco se ne accorse.

Genjo: -Vedo che cominci a ragionare, eh?- mi disse tentando di sfilarmi da dosso il mio reggiseno.

Ormai portavo un po' più di una terza, non avrei potuto nascondere facilmente i miei seni.
Riuscii ad impedire che me lo togliesse.

Mikan: -.....- rimasi ferma. Non potevo farci niente, egli era più forte di me.
Genjo: -E dai, sfilatelo...-.
Mikan: -Ti prego, risparmiami!- dissi supplicando con le lacrime agli occhi.
Genjo: -No, Piccola, tu ormai sei mia!-.
Mikan: -Aiuto!- tentai di urlare ma me lo impedì, quindi uscì un flebile sussurro. Dopodichè mi beccai il mio ennesimo pugno sullo stomaco.

Pov Natsume...

Mikan non tornava da ormai circa 15 minuti buoni. Mi iniziai a preoccupare sul serio. Mi incamminai verso i bagni. 100 metri più avanti inorridii alla vista di un maledetto bastardo che molestava quella che sembrava essere... MIKAN!
Corsi a più non posso verso la mia amata e mi fermai davanti a lei.
Lei mi vide, arrossì per come era vestita, o meglio "svestita", e sgranò gli occhi urlandomi...

Mikan: -NATSUME! SALVAMI! AIUTO!-.
Natsume: -.....- non dissi niente, passai direttamente all'azione.
Genjo: -Chi è quello?- disse storcendo il naso.
Mikan: -Ehm... Lui è...-.
Natsume: -Io sono il suo ragazzo! Non provare a toccare Mikan, BASTARDO!-.
Genjo: -Bastardo a ME?! Ma come ti permetti? -.
Natsume: -Te lo ripeto: "Se oserai palpare il seno della mia ragazza al posto mio, ancora una volta, giuro che non farai una bella fine!"- Mikan divenne color fucsia. In effetti, l'avevo sparata grossa.
Genjo: -Ohhh, che paura...- disse ironico.

Scoppiai, non ce la feci più. Sfoderai tutta la mia rabbia e la tramutai in fuoco, lanciandolo con potenza verso il suo braccio. Il colpo andò a segno. Purtroppo gli effetti collaterali del mio Alice si fecero sentire: Tossii violentemente sangue. Mi girò la testa. Ma almeno il molestatore urlò dolorante per le ustioni. Io caddi per terra esausto, ma non in fin di vita. Anzi, ero abbastanza in forma. Mikan urlò il mio nome e preoccupata si diresse verso di me, ignorando il modo nel quale era conciata...
Le erano rimasti solo il reggiseno e lo straccio di mutandine che portava. Si chinò verso di me e, preoccupatissima, mi porse la mano, nonostante fosse più che traumatizzata e ancora con le lacrime agli occhi.

Natsume: -Mikan... Sono riuscito a difenderti, Piccola... Cough! Cough!- continuai a tossire sangue.
Mikan: -Natsume! NATSUME!!- mi tirò su e mi fece appoggiare alla sua spalla profumata.

Lei si diresse, con me appoggiato a lei, verso la sua borsetta lasciata addosso al muro. Mi fece sedere. Prese un pacchetto di fazzoletti, ne prese uno e me lo tenne sotto la bocca. Mi mise un braccio intorno alle spalle, per farmi capire che si sarebbe presa cura di me, e mi accarezzò una guancia, come se quello da tranquillizzare fossi io. Anzichè lei.
Continuavo a soffire come un cane, tossendo sangue. Eppure mi ero ripromesso che non l'avrei più usato il fuoco in quel modo.
A proposito, ma quel molestatore che fine ha fatto? Ah, eccolo lì. Stava ancora soffrendo per le ustioni di secondo grado provocate dal mio Alice. Si trovava dietro un albero. Dopotutto se l'era cercata. Guai a chi tocca la mia Mutandine-A-Pois!
Ma lei... Sì... Cavolo! Me ne ero dimenticato, era ancora in reggiseno? E nel frattempo io mi ero steso, involontariamente, sul suo seno per stare più comodo. Quando mi resi conto di ciò, arrossii di botto, ma non mi mossi ovviamente.

1) Perchè non avevo alcuna intenzione di farlo;
2) Perchè non ne avevo la forza.

(1 + 1 = 2 ... Quindi ... Non mi mossi, come avevo ribadito in precedenza.)

Mikan cominciò a tranquillizzarmi a parole...

Mikan: -Sta tranquillo, Natsume. Ci sono io con te. Come stai?-.

Non ero in condizioni di risponderle per via della tosse, però ci provai lo stesso.

Natsume: -Cough! Abb... Cough! Abbastanza Be... Cough! Bene...-.
Mikan: -Speriamo bene...- aveva ancora lo sguardo traumatizzato per le molestie.

Le scrissi su un bigliettino "Vado in bagno a sciacquarmi. Stai attenta almeno adesso.".
Mikan annuì ed io, alzandomi da terra, entrai nel bagno degli uomini. Mi sciacquai i viso e buttai fuori tutto il sangue che avevo in gola, in modo da potermene liberare. Mi sentii subito meglio. Ero tornato normale, quindi tornai dalla mia finta ragazza per consolare lei ora. Aveva trattenuto il suo terrore per troppo tempo. Uscii dal bagno e la vidi a terra piangente. Corsi da lei e mi ci misi vicino. Mi tolsi la giaccia rimanendo a petto nudo e gliela misi addosso. Poi la abbracciai. Lei sembrò spaventarsi un pochino, poi mi strinse a sè ed, in preda alle lacrime, mi ringraziò.

Natsume: -Mikan, io sto bene. Tu sfogati, ne hai bisogno, Piccola.-.
Mikan: -Grazie della giacca, Natsume. Tu capisci sempre tutto al volo.- mi riferì piangendo.
Natsume: -Non ci voleva un genio per capire che ti vergognassi. Scusami per averti spacciata per la mia ragazza... Non volevo. È stato istintivo...-.
Mikan: -Non ti preoccupare, grazie lo stesso.- disse facendo un finto sorriso.
Natsume: -Aspettami un attimo qui...-.

Mi diressi verso quel bastardo che aveva fatto piangere la mia Polka-Dots. Mi era maledettamente famigliare, quindi mi chinai per vederne le condizioni nel quale l'avevo lasciato. L'avevo proprio massacrato.

Natsume: -Forza, che aspetti? Alzati e dirigiti in ospedale...- dissi porgendogli la mano per rialzarsi.
Genjo: -Perchè ora mi aiuti?- disse con il volto scuro.
Natsume: -Perchè sei pur sempre un umano ed hai il diritto di rimanere in vita. È per questo che ti ho lasciato la possibilità di vivere. Ti avrei potuto benissimo uccidere...- presi il mio borsellino. -Tieni, spalmati questa crema. Per il momento dovrebbe alleviare il dolore poi, appena puoi, corri in infermeria e fatti visitare... Avanti prendi la mia mano...- lui accettò.
Genjo: -Grazie...- sussurrò. -Nonostante io abbia cercato di... Ehm...-.
Natsume: -Violentare.- affermai ancora arrabbiato.
Genjo: -Eh, già, quello... Di violentare la tua ragazza, tu mi offri il tuo aiuto. Sei davvero singolare. Magari fossero tutti come te.- mi scappò un sorriso.
Natsume: -Grazie... Comunque, non è la mia ragazza ma...-.
Genjo: -Ti piace...- rimasi stupito. Come faceva a saperlo, era davvero così evidente?
Natsume: -Già...-.
Genjo: -Tranquillo, si vede lontano un miglio che lei ricambia...-.
Natsume: -Davvero?-.
Genjo: -Sì.-.
Natsume: -Mi scuso per prima. Non ci ho visto più quando ho intuito le tue intenzioni.-.
Genjo: -Tranquillo, anche io avrei fatto la stessa cosa se fossi stato in te. Riguardo a me... Beh, ero preso dalla foga, non ci ho visto più. È la prima volta che arrivo a tanto dopo che la mia fidanzata mi ha lasciato. Quel fatidico giorno se ne andò per sempre... Mi scuso ancora...-.
Natsume: -Ok, abbiamo chiarito. Ora però pensiamo a noi...-.
Genjo: -Ah, a proposito, tu sei del 4° tipo, non è vero? Hai un Alice Illimitato?-.
Natsume: -Già...- dissi rattristandomi.
Genjo: -Ti stimo molto. Arrivare a sprecare la propria vita per una ragazza che si ama... Non c'è che dire, buona fortuna con... Come si chiama?-.
Natsume: -Mikan...-.
Genjo: -Già, lei... Aspetta, il tuo volto mi sembra famigli... Ma tu sei il Gatto Nero di Persona?-.
Natsume: -Mi hai riconosciuto?-.
Genjo: -Sei tu che mi hai salvato la vita quella volta... Nel Kanto, nella mia città natale.-.
Natsume: -Una missione nel Kanto...- mi sforzai di pensare. -Ah, quindi vuol dire che la persona rimasta nell'edificio, mentre cadeva a pezzi, era la tua ragazza? Era quel giorno che, per caso riuscii a mettere in fuga gli inquilini di un palazzo, dopo aver svolto la mia missione... Ecco perchè per qualche ragione mi eri famigliare anche tu.- dissi sorprendendomi.
Genjo: -Sì... Da quel giorno non ho più vissuto con un minimo di felicità... Solo rancore... Avevamo in programma di sposarci trascorsi 2 mesi.-.
Natsume: -Mi dispiace... Per il fatto del rancore... Beh, non c'è persona che ti possa capire meglio di me...-.
Genjo: -Conosco il tuo passato... Ormai molti sanno più o meno di cosa si tratta... Ma non è il momento di parlarne. La tua futura ragazza ti sta aspettando, va da lei.- sorrisi malinconicamente.
Natsume: -Tienila tu la crema, io ne ho tantissime di confezioni. Me ne porto sempre una per ogni evenienza... Ciao, spero che potremmo incontrarci di nuovo, Genjo...-.
Genjo: -Già, ciao!
*Pensiero* Grazie ancora, Natsume Hyuuga...-.

Mi diressi verso Mikan e, nel tragitto da me a lei, raccolsi il suo vestito. La raggiunsi e le porsi il vestito.

Natsume: -Tieni, Mikan...-.
Mikan: -Sei davvero unico...-.
Natsume: -Perchè?-.
Mikan: -Ho sentito tutto quanto il discorso... O quasi... Tu l'hai perdonato, gli hai offerto il tuo aiuto e l'hai risparmiato. Avresti potuto ucciderlo e non l'hai fatto...- sorrise.
Natsume: -Tutti meritano una seconda occasione... E, comunque, molestatore o violentatore che sia è pur sempre un uomo. È questo ciò che conta... Prima di ogni cosa, tutti noi siamo uomini e siamo tutti fratelli. Per come la penso io, tutti devono fare di tutto per aiutare il prossimo, persino arrivare a sacrificare sè stessi...- Mikan si commosse e mi abbracciò.

Quello fu il più bel giorno della mia vita. Mai, mi era capitato in volta sola che Mikan mi approvasse, si preoccupasse per me e che mi stesse vicina. E poi, quando ancora poteva capitare l'occasione di vederla in reggiseno?
Iniziai a sbavare all'idea.
Poi ricambiai l'abbraccio ed aggiunsi...

Natsume: -Spero che tu la pensi come me...-.
Mikan: -Ovviamente...- sorrise.
Natsume: -Ora, tieni. Mettiti questo vestito, tanto non c'è nessuno. Se vuoi mi giro, ma non ti posso vedere in reggiseno in giardino, per di più di notte. Fa freddo!- lei rise.

Mi girai e lei si infilò il vestito, dopodichè mi diede un leggero bacio sulle labbra. Arrossimmo entrambi.
Era strano che mi baciasse, dopotutto lei non provava ciò che provavo io per lei. Mi suonava strano...
Che fosse stata innamorata di me, per tutto questo tempo?
Ma tanto non potevo provarlo; se glielo avessi chiesto non mi avrebbe risposto e di certo non avrei potuto strapparle una dichiarazione d'amore. 
Perciò lasciai perdere anche se decisamente confuso.

Mikan: -Questo è per esserti preso cura di me, per avermi salvata e per aver proposto di girarti poichè mi dovevo cambiare...- poi mi diede un potente schiaffo sulla guancia, sorprendendomi. -E questo è per avermi fatta preoccupare in quel modo!- affermò facendo la finta offesa.

Io mi misi a ridere di gusto e, poi, anche lei mi seguì a ruota.

Natsume: -Su, andiamo. Torniamo al cortile dell'Alice Academy.- le presi la mano e iniziai a correre.
Mikan: -Ok!- disse scoppiando a ridere.
Natsume: -Posso dirti una cosa?-.
Mikan: -Dipende...-.
Natsume: -Te la dico lo stesso...- sorrisi maliziosamente.
Mikan: -Dai, dimmi!-.
Natsume: -Complimenti per la terza di reggiseno!- divenne rossa come un pomodoro.
Mikan: -NATSUMEEEEEEEEEEEEEE!- io mi rimisi a ridere.
Mikan: -SEI PROPRIO UN MANIACO, ALTRO CHE GENJO!-.
Natsume: -Beh, guarda che io scherzavo...- dissi sorridendole innocente.
Mikan: -Davvero?- mi chiese con uno sguardo severo.
Natsume: -Sì... Era solo per farti ridere un pochino... Ma a quanto pare...- affermai facendo la faccia da angioletto.
Mikan: -Scusa... Allora, ti voglio bene!- mi rivolse un sorriso radioso, più bello del sole.
Natsume: -Anche io, Mikan. Più di chiunque altro.-.
Mikan: -.....-.

Mi strinse maggiormente la mano e continuammo a correre fino al cortile della scuola. Arrivammo, ma, a quanto pare, degli altri non c'era traccia. Forse avremmo dovuto aspettare altri 10 minuti...
Ci sedemmo, lei si sdraiò tra le mie gambe e appoggiò la sua testa sul mio petto.
Io le misi le braccia incrociate sulla pancia. Eh, già. Sembravamo proprio una coppia.
Ma presto la saremmo diventati sicuramente. 
Anche perchè quel bacio non l'avevo dimenticato.
E una volta uniti, non ci saremmo più lasciati andare a vicenda.

FINE
CAPITOLO XVI.

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Capitolo 18
*** La missione della Banda 007 (Parte 1) ***


CAPITOLO XVII:

Pov Mikan...

Mi sentivo così al sicuro tra le sue braccia. Esse sono morbidi e soffici, ricordano i Fluffa-Puffa che io adoro tantissimo. Ovviamente ciò non vuol dire che siano flaccide e mollicce. Anzi, a mio parere sono le braccia più forti e potenti che abbia mai visto. Ok, sto impazzendo. In questi giorni sono proprio esagerata... Natsume è fortissimo, ma non è di certo il più muscoloso uomo sulla faccia della Terra. Meglio così. Non avrei assolutamente preferito una statua, come il David, per ragazzo. Cioè, non fidanzato, ma ragazzo che piace a me... Ecco.
Già, Natsume è il migliore...
Ricominciando a parlare delle sue braccia... Sono anche caldissime e sempre pronte ad accogliermi.
D'altronde è o non è il mio migliore amico? Ora che ci faccio caso le sue mani sono ancora calde, sarà sicuramente per il fuoco consumato. Purtroppo da un po' di tempo mi sorgeva un dubbio, o meglio dire presentimento, assai brutto: Natsume in 10 anni non ha fatto altro che servire l'Accademia usando tutto il suo potere e mettendo in gioco, ogni santissima volta, la sua vita. Considerando che ogni volta che usa il suo Alice perde giorni e giorni di vita, devono essergliene rimasti davvero pochi. Cioè, di anni. Spero. Questo pensiero è il più brutto che mi sia mai venuto in mente. Come avrei vissuto senza lui al mio fianco?
Volevo piangere al sol pensiero che potessi avere, anche in una millesima parte, un filo di ragione. Non volevo crederci. Ci doveva pur essere una via di fuga, per uscire da questo labirinto senza uscita. Ormai ci ero rimasta dentro per non so quanto tempo.
In breve il succo è: Io amo Natsume, ma lui non ama me. Se mi dichiarassi, lui mi respingerebbe ed io soffrirei; se non lo facessi, soffrirei ugualmente.
Ma se mi amasse la cosa diventerebbe ancora più orribile, in un certo senso: Mettiamo conto che mi ami e, per un motivo assai imprevedibile, decidiamo di metterci insieme e di sposarci (Cosa alquanto improbabile); verrebbe a galla il terzo fattore, niente meno che "La vita-accorciata di Natsume". Se divenissi sua moglie e la madre dei suoi figli, io diverrei vedova giovanissima e i miei figli diventerebbero orfani di padre...
Magari stavo solamente pensando in negativo, ma non potevo far a meno di essere realista, almeno un po'.
Purtroppo non vedevo via d'uscita. Ma ci doveva pur essere, lo sapevo!
E se non ci fosse? Se mi fossi innamorata di un ragazzo che mi farà divenire vedova dopo, a dirla lunga, 30 anni? Non potrebbe esistere una simile opzione. O almeno io non l'avrei accettata. Avrei girato mari e monti, pur di trovare una via di fuga.
Mi scese una lacrima perchè, dopotutto, il ragionamento appena fatto era più che plausibile. Ma io non avrei permesso una cosa simile!
Per fortuna, Natsume non se ne accorse. Singhiozzai in silenzio, evitando di far preoccupare il mio amato. Strinsi le braccia di Natsume e mi asciugai le lacrime, soffrendo silenziosamente.
Improvvisamente, mi venne un'idea, o meglio, una sottospecie di scappatoia:
Vivere il presente, senza pensare al futuro.
Avrei vissuto con lui il tempo rimastogli sulla Terra fino al momento che non fosse stato costretto a partire, con un viaggio di sola andata, per l'Aldilà.
Sì, mi convinsi di questo. Sorrisi e sospirai. Poi continuai ad aspettare insieme a Natsume che arrivassero gli altri, per continuare la serata. Ormai credevo di essermi ripresa. O almeno lo speravo. La cosa della quale ero certa è che non sarei più ritornata su quest'argomento, per il momento.
Mi girai, rivolsi un bellissimo sorriso al mio amore e lo guardai con occhi che di solito hanno le madri quando guardano i propri figli: occhi sinceri e pieni d'amore.
Natsume mi ricambiò il sorriso e avvicinò il suo volto al mio.
Ecco che ricomincia! Come quella volta in camera mia. Proprio come quel giorno.
Il cuore mi arrivava in gola e presto sarebbe uscito a fare un giretto con quello di Natsume.
Le mie pupille si dilatavano: segno di protezione. Già, con lui mi sentivo protetta.
La mia fronte e le mie guance erano rosse come pomodori maturi e calde come una torta appena sfornata. Sentivo caldo dappertutto. Intanto lui continuava, imperterrito, ad avvicinarsi.
Io feci lo stesso. Prima di sfiorarci ci guardammo ancora negli occhi. Uno sguardo profondo e pieno di emozione. Mi sembrava che il tempo non finisse mai, come se si fosse bloccato.
Le nostre labbra stavano per toccarsi, ma sentimmo dei passi seguiti da voci.

Kokoroyomi: -Eccovi! Ops... Abbiamo interrotto qualcosa?- chiese malizioso.
Mikan: -N-no no no! P-proprio niente! S-stavo solo... Ehm... Controllando che Natsume non fosse stato punto dalle zanzare sulla guancia, accanto al labbro! S-sì! È vero!- dissi avendo la voglia di sprofondare negli abissi più profondi della Terra.
Natsume: -.....-.

Ci avevano proprio colti in fragrante! Dannazione! Ma la peggio cosa è che non ci avrebbero creduti minimamente, soprattutto perchè tra loro vi era Hotaru.

Hotaru: -Già... Ed io ieri ho compiuto 2 anni...- ribattè ironica ovviamente.

Crede di prendere in giro me? Sono la sua migliore amica, tengo il conto dei suoi anni!
Ci mancherebbe altro...

Mikan: -M-ma è vero!-.
Tutti: -Ah-ah. Certo, certo.-.
Mikan: -Uffa! Se non volete crederci non credeteci, tanto cosa cambia a me e Natsume?- dissi offesa per il fatto che non volevano crederci.
Natsume: -... Mikan, lascia perdere...- mi prese di nascosto la mano.
Mikan: -Sì, infatti... È inutile sperare che ci credano. Sono affari loro...-.
Natsume: -Esatto.- disse indifferente.

Pov Natsume...

Cavoli, questa volta abbiamo rischiato grosso!
Mamma mia, si avvicina il momento della mia dichiarazione, come farò?
Che qualcuno mi aiuti!
Chissà se rimarrò davvero vivo, dopo questa sera...
Oh, ma insomma!
Sono il Gatto Nero, ne ho superate di peggiori di esperienze!

Kokoroyomi: -Va bene... Lasciamo perdere, ragazzi. Piuttosto, potete venire un attimo? Sapete, abbiamo dimenticato le borse...-.
Tutti tranne Mikan e Natsume: -Ok, arriviamo!- si allontanarono.

Pov Kokoroyomi...

Ormai era ora che si dichiarassero, non ne potevamo più di vederli ancora divisi. Era palese che fossero due piccioncini che non credevano nel loro amore reciproco.
Avevamo deciso: se non si decidevano a dichiararsi, allora ci avremmo pensato noi.
Perlomeno a dargli l'opportunità.
Avevamo attuato un piano e tutti tranne loro due ne erano a conoscenza.

Kokoroyomi: -Allora ragazzi, avete capito tutto? Riguardo al piano...-.
Nonoko: -La missione "Unisci-Coppia"?-.
Kokoroyomi: -Precisamente.-.
Tutti: -Sì!-.
Kokoroyomi: -Allora, pronti... Via!-.

I preparativi erano stati attuati ed ormai la loro dichiarazione sarebbe stata molto vicina.

Pov Natsume...

Ci stavano nascondendo qualcosa? Che abbiano in mente un piano contro di noi o che, perlomeno, c'entriamo noi? Non me la raccontavano giusta. Ma la cosa peggiore era che anche Ruka contribuiva. Sentivo tremendamente puzza di bruciato. È strano che si scordino le borse tutti assieme.

Natsume: -Mikan...? Non ti sembra strana questa storia?-.
Mikan: -Quale storia?-.

Ok, non aveva capito un fico secco. Sarò io...
Magari sono troppo paranoico... Boh.

Natsume: -Niente, lascia perdere...-.
Mikan: -Ok....-.

Nel frattempo tornò la "Banda 007". Tutti quanti con un sorriso a 32 denti, tranne Ruka.
Cioè sorrideva, ma era un sorriso finto: lo conosco fin troppo bene. D'altronde è il mio migliore amico.

Kokoroyomi: -Eccoci tornati, avevamo dimenticato le borse sul Pullman.- allora era davvero così? Vorrei crederci.
Natsume: -Va bene, ok. Com'è il programma ora?-.
Kokoroyomi: -Beh, avremmo in mente alcuni giochi di gruppo... Oppure, possiamo decidere insieme. Aspetta... Ma dov'è Nonoko?-.
Anna: -È tornata di nuovo indietro, non so che intenzioni avesse. Beh, quando torna facciamo decidere a lei, se mai.-.
Natsume: -Per me va bene...- dissi con il mio solito sguardo inespressivo.

Kokoroyomi accennò un sorriso compiaciuto. Mah!

Nonoko: -Anf, anf! Eccomi! Anf! Avevo dimenticato di aver portato due borse... La mia e quella degli Snack...-.
Natsume: -Kokoro ti ha contagiata, eh?-.

Mikan si mise a ridere. Strano che avesse capito la battuta. Bah! Questa serata iniziava a prendere una piega fin troppo sospetta...

Nonoko: -Può darsi...- sorrise.
Kokoroyomi: -Ehi!- sbuffò alquanto offeso.
Nonoko: -Scherzavo...- gli rivolse un sorriso pari a quelli di Mikan, poi gli strinse una mano.
Natsume: -Io no, però.- affermai sicuro.

Kokoroyomi mi rivolse un tentato sguardo omicida. Piuttosto malriuscito... Solo io sono capace. Tsk!

Nonoko: -Non ti arrabbiare, Kokoro!- gli diede un bacio sulla guancia e lui sorrise. -Beh? Che facciamo?-.
Kokoroyomi: -Veramente noi volevamo che decidessi tu...- sorrise da cretino.
Nonoko: -Beh, in queste serate, sarebbe bello fare giochi abbastanza "Frizzanti" come: "Obbligo o Verità", il "Gioco della Bottiglia"...-.
Kokoroyomi: -Sì! Sarebbe figo! Siete tutti d'accordo ragazzi?-.

Alla fine non era una brutta idea. Perchè no? Io ci giocavo da bambino.
Ovviamente con "Obbligo" del tipo "Raccogli 5 fiori dal prato."...
Ma ora siamo molto più grandi e possiamo permetterci cose più "Piccanti".
Quindi accettai.

Tutti: -Sì!-.
Kokoroyomi: -Perfetto...- sorrise. Lo stesso sorriso compiaciuto di prima. Che stesse andando tutto secondo i suoi piani? -Però ad una condizione: Non si può rinunciare a nessun Obbligo, altrimenti si viene squalificati e si deve pagare una somma che ad ogni turno aumenta.-.

A quale scopo fare questo? Forse aveva intenzione di chiedere cose impossibili che facilmente venivano rinunciate? Va bene, non resta altro da fare che accettare, dopotutto prima ho dato il mio consenso.

Tutti: -D'accordo! La sfida si fa interessante!-.
Kokoroyomi: -Dunque... "Gioco della Bottiglia" od "Obbligo o Verità"? Facciamo a votazione.-.

Io avrei preferito il "Gioco della Bottiglia", poichè tutto si basa sulla fortuna. Mentre l'altro gioco non si basa su altro che la nostra mente e la nostra, diciamo, "Crudeltà" in certi casi. Quindi votai per il "Gioco della Bottiglia".
Kokoroyomi si mise a contare le braccia alzate per "Obbligo o Verità". Erano moltissime, cioè...
Calcolando i presenti ovviamente. Sospetto. Molto sospetto.

Kokoroyomi: -Allora... Vince "Obbligo o Verità" con 7 voti contro i 4 di Wakako, Sumire, Natsume e Ruka. Vada per "Obbligo o Verità"!- sorrise ancora. Ormai non c'era più alcun dubbio, vi era qualche strano piano.

A quanto pare Mikan ha preferito il gioco più rischioso... Strano!
Maledizione. Prevedo delle brutte proposte...

Kokoroyomi: -Le regole sono le seguenti, cioè la seguente: Non si può passare il turno, altrimenti si paga una somma che aumenta di 30 Rt ad ogni turno di persona.-.

Caspita! Non è un po' esagerato? Tralasciamo...
Io e Mikan eravamo gli ultimi del giro... Significa, forse, qualcosa?
Mikan è l'ultima ed io il penultimo.
Nonostante la regola un po' troppo esagerata, acconsentimmo tutti.
Iniziò il gioco.
Il primo turno toccò a Wakako.

Wakako: -Io scelgo "Verità".-.
Kokoroyomi: -È vero che ti volevi mettere con Mochiage?-.
Wakako: -Assolutamente no! Io amo solo Natsume e Ruka...- disse come se stesse sognando.
Kokoroyomi: -Ceeeerto. Wakako, hai passato il turno.- affermò annoiato.
Wakako: -Evvai!-.

Il secondo era di Kokoro.

Kokoroyomi: -Anche io, scelgo "Verità"!-.
Hotaru: -Non che la cosa mi interessi... Ma... Ti piace, sì o no, Nonoko?-.
Kokoroyomi: -Ancora con questa storia, ragazzi? Se è la mia fidanzata, mi piace veramente, no?-.
Hotaru: -Non è detto che sia così... Sai, tanto per dirtene una, ieri ti ho beccato che fissavi il bel fondoschiena di Mikan...-.

Che cosa?!? Kokoro fissava il sedere della Mia Mutandine-A-Pois?!?
Gli lanciai un'occhiataccia assassina e Mikan arrossì come non mai.
Mentre Nonoko fece una faccia aliena.

Kokoroyomi: -M-ma non è vero! A me non piace Mikan! I-io amo Nonoko!- tutti lo guardarono come se credesse a Babbo Natale, compresa Nonoko.
Hotaru: -Ah sì? Va bene, comunque hai passato il turno.-.
Kokoroyomi: -Ci mancherebbe altro...-.

Il terzo turnò toccò, come previsto ad Hotaru.

Hotaru: -Io scelgo "Obbligo".- disse sicura che non ci fosse cosa che non potesse fare.
Ruka: -Ehm... Vacci a prendere le bibite, abbiamo sete.-.

..... Oooook.
Ma che razza di Obbligo era? A giudicare dagli sguardi altrui, la pensavano come me.

Hotaru: -Beh, se è questo che vuoi... D'accordo.- gli riferì annoiata.

Andò a prendere le bibite e bevemmo rinfrescandoci.

Ruka: -Ok, hai passato il turno.-.

Il gioco si dimostrò parecchio noioso, forse non c'era motivo di pensare male.
Il quarto turnò spettava a Ruka e dovette fare una dimostrazione del suo Alice con Piyo-Piyo. Tsk!
Il quinto turno toccò a Mochiage, che rivelò di essersi preso una cotta per la Prof. Serina. Patetico!
Il sesto turno lo fece Yuu: ci disse che, quando era alle Elementari, portava le mutandine da femmina; poichè i genitori, prima che nascesse, credevano fosse femmina e gli avevano comprato tante paia di mutandine da ragazza. Che stupidaggine!
Il settimo turno spettò a Nonoko che acconsentì nel farsi il giro completo di corsa della sezione Superiori e tornare. Sarà stata una faticaccia per una sedentaria come Nonoko.
L'ottavo turno era di Anna che rivelò di avere genitori cuochi, nonostante la sua sbadataggine in cucina. Pensa tu, che umiliazione!
Il nono turno fu di Sumire, la quale fu costretta a rompersi l'unghia del pollice della sua mano; rovinando, così, la sua Manicure. Ce ne disse di tutti i colori.
Poi toccò a me. Io scelsi "Verità", ciò che a mio parere fosse meno vincolante, purtoppo mi sbagliai: Sumire mi costrinse a rivelare di esser innamorato di una bellissima ragazza della nostra classe, o peggio, tra le presenti. Mi mise alle strette.
Ah-ah! Beccati! Avevano intenzione di chiedermi questo fin dall'inizio! Che dementi!
Va bene, fin quando l'ho fatto io è tutto a posto.
Insomma, tutto sembrava andare liscio, fino a quando non toccò alla mia Mikan.
Sembrava sovrappensiero, lei scelse "Obbligo".
In teoria sarebbe toccato a me obbligarle a fare una determinata cosa, ma lo fece Kokoroyomi.

Kokoroyomi: -Allora Mikan...- sorrise di nuovo. Quel sorriso mi dava i nervi. -Tu, visto che sei la più ricercata in classe, dovrai fare una cosa piuttosto articolata.-.
Mikan: -D'accordo, ma secondo voi ce la posso fare?- disse contenta.
Kokoroyomi: -Certo, aspetti da una vita questo momento...- ghignò malefico.

Pov Mikan...

Chissà cosa mi avrebbe fatto fare... Ero proprio curiosa.

Kokoroyomi: -Allora, tu dovrai... Baciare il ragazzo che ami da una vita, perchè so che si trova tra di noi, e dirgli all'orecchio che lo ami.-.

Che cosa?!? Perchè dovrei fare una cosa del genere? I-io dovrei baciare Natsume e dirgli che lo amo da una vita? Mi ero ripromessa che non l'avrei fatto in questi giorni... Eppure...
No, non lo farò, passo.
Però dovrei pagare... Dunque... 30 Rt x 10 pers. = 300 Rt!
Cosa? Ma è ciò che guadagno in un mese scolastico!!!
Devo farlo assolutamente! Oh, Dio! Ho troppo paura!
E se Natsume mi rifiutasse?
Se mi dicesse che non mi ama?
Il mio cuore scoppierebbe.
Morirei di dolore.
Però non ho altra scelta, lo farò.

Pov Natsume...

Ma è una cattiveria! E poi, davvero il ragazzo che gli piace è tra di noi? Ma allora è Ruka, non c'è altra scelta. Povera Mikan, non vorrei esser nei suoi panni. Mi intromisi.

Kokoroyomi: -Dunque Mikan, cosa decidi?-.
Natsume: -Mikan è liberissima di rinun...-.
Mikan: -Lo farò.-.
Kokoroyomi/Natsume: -Davvero?!- feci una faccia da astronauta perso in un buco nero.
Mikan: -Sì, non posso sopportare altro tempo invano, sono 10 anni che aspetto.-.

Io rimasi sconvolto. Mikan aveva una forza di volontà straordinaria. Si sentì un applauso. Erano le ragazze.

Kokoroyomi: -Sapevo che avresti accettato. Forza, noi maschi, chiudiamo gli occhi. Ricordate, il ragazzo che verrà baciato sarà il ragazzo che Mikan ama da 10 anni.-.

Avrei voluto rinunciare a chiuderli, tanto era inutile. Ma ormai le regole erano quelle. Dovevo chiudere gli occhi e sperare in bene.
Tutti i ragazzi, compreso me, chiusero gli occhi; ci mettemmo comodi, in attesa che Mikan scegliesse uno di noi.

Pov Mikan...

Era il mio momento, avrei dovuto riverargli tutto. Avrei dovuto baciarlo come non avevo mai fatto prima. È un passo che tutti gli innamorati devono fare prima o poi.
Devo decidere: Prendere o Lasciare? Avrei preferito Prendere, ma era il Fato che decideva, non io. Mi decisi, mi avvicinai a passo lento per non farmi sentire e mi inginocchiai davanti a Natsume.
Con mia sorpresa tutti i maschi aprirono gli occhi tranne lui. Natsume se ne stava beatamente seduto, come se fosse convinto che il fortunato non fosse lui.
Beh, si sbagliava! Io amavo lui. E lui era ragionevole dopotutto.
Se avesse saputo che l'amavo, non avrebbe fatto altro che dimenticare la dichiarazione.
O almeno era ciò che speravo io.
Ok, basta pensieri. Si tratta di una cosa che cambia la vita. Ed io devo prenderla per il verso giusto.
Quasi tutti in classe ormai avevano capito che fossi innamorata cotta di Natsume, è per questo che hanno escogitato questo Obbligo. Dopotutto devo ringraziarli. Anche se non dovesse andare bene, loro avrebbero fatto del loro meglio. Quindi sorrisi.
Natsume non si era accorto che fossi davanti a lui, gli altri invitati mi facevano coraggio con lo sguardo. Io raccolsi quest'ultima emozione che tanto desideravo e la usai tutta.
Mi avvicinai sicura e consapevole di ciò che avrei fatto.
Avvicinai le mie labbra alle sue. L'ultima volta che mi aveva baciata, mi era rimasta impressa la morbidezza delle sue labbra, che tanto io avevo sognato. Forse, dopo questo piccolo gesto pieno d'amore sarebbero potute diventare mie soltanto. Chissà, solamente provando si scopre.
Continuai ad avvicinarmi, rimaneva 1 cm di distanza.
Questo scomparve pochi attimi dopo.
Eh, sì! Lo stavo baciando. In quel momento gli avevo rivelato i miei sentimenti, gli avevo aperto il mio cuore.
Io lo amavo da impazzire.
Gli misi una mano sulla guancia e continuai a baciare il mio amato. Tutti i sentimenti che provavo verso di lui, si erano tramutati in rossore sulle mie guancie e voglia di stringerlo per sempre.
Ma non lo feci. Lui stranamente mi ricambiava; come aveva fatto, in effetti, tutte le volte che, o per gioco o per penitenza, ci eravamo scambiati un bacio.
Continuavo a muovere le mie labbra a ritmo con le sue. Era, senza dubbio, il bacio più bello che avessi mai dato o ricevuto in tutta la mia vita.
Ad un certo punto, lui alzò un braccio e mi circondò la vita, stringendomi a sè. Io lo strinsi più forte che potevo, ovviamente senza fargli male e continuammo a baciarci per alcuni minuti.
Purtroppo io terminai il fiato ed, a malavoglia, mi dovetti allontanare da quelle sue labbra così morbide, che non erano altro che tentazione. Sì, la tentazione più grande che io abbia mai avuto.
Sciolsi l'abbraccio, lui teneva ancora gli occhi chiusi.
Mi distaccai e avvicinai la mia bocca al suo orecchio: dovevo completare il mio compito; tanto ormai il mio destino era già scritto.
Quando fui a 3 cm dal suo orecchio sussurrai la frase, che più avrei voluto dedicargli in tutta la mia vita ma che non avevo mai avuto il coraggio di fare. Ero molto triste, dopotutto ci sarebbe stata l'opzione di perderlo per sempre. Ed era quella nella quale credevo di più.

Mikan: -Natsume, io sono innamorata di te. Ti amo da tantissimo tempo, ma tu non te ne sei mai accorto...- mi scese una lacrima e gli diedi un bacio sulla guancia, la stessa che poi accarezzai lievemente.

Ormai avevo finito. Mi misi a piangere e, silenziosamente, ringraziai i miei amici per ciò che mi avevano permesso di fare. 500 macigni pesanti tonnellate se ne andarono via dal mio cuore. Ma, tuttavia, venne qualcosa di molto più spaventoso: Il pensiero di averlo perso per sempre.
Ormai l'avevo perso, non sapevo che fare. Ora lui non mi avrebbe più rivolto parola e ci saremmo separati per sempre.
Mi misi a piangere più forte, lasciandomi scappare qualche singhiozzo.
Natsume se ne accorse ed aprì gli occhi. Ma prima che potesse dire qualcosa, io scappai.
Mi rifugiai dentro la mia camera. Non sarei più uscita da lì, fino a quando non fossi cosciente delle conseguenze successive. Lì mi sfogai del tutto, piansi forse per un quarto d'ora.
Tutto questo fino a quando non sentii un sonoro:

TOC TOC.

FINE
CAPITOLO XVII.


 

***
AUTRICE:

Eccomi qui!
Vi avevo promesso la prima parte della dichiarazione ed eccola qui.
Ma vi assicuro che non finisce qui, ragazzi.
Se ne vedranno delle belle...
Spero soltanto che questo capitolo vi sia piaciuto.
Io ci ho messo tanto impegno, quindi spetta a voi giudicare.
A proposito, ho scritto una seconda Fan Fiction in genere Fantasy-Shoujo.
Gradirei che ci deste un'occhiata.
Ecco l'Account:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1254492&i=1

Spero mi seguirete sempre,
Lelly99.

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Capitolo 19
*** La missione della Banda 007 (Parte 2) ***


CAPITOLO XVIII:

Pov Natsume...

Ok... Uniamo i concetti...

 

1 +
1 =
_______
2

 

Mikan bacia chi ama +
Mikan bacia Natsume =
________________________
Mikan ama Natsume

 

Natsume +
Me =
__________________
Stessa persona

 

MIKAN AMA ME!

 

D'accordo, non potevo crederci! Era impossibile! Mikan non poteva essersi innamorata di me per tutti questi anni. Sono proprio uno stupido! Ma ormai era tutto certo. Sembrava un sogno.
Allora avevo ragione! Quel famoso bacio, dopo esser stata violentata da Genjo, me lo ha dato perchè mi ama! Era bellissimo a pensarci...
Solamente nei sogni avevo creduto di avere avuto speranze con la mia dolce Mikan. Dovevo essere io a dichiararmi invece è stata lei.
Ma certo! Ecco qual'era il piano di Kokoro e la "Banda 007"!
Ora riesco a dare una risposta a tutto questo! È per questo che tutti credevano che ci fossimo messi insieme. A quanto pare era evidente il nostro amore. Tutti ne erano a conoscenza, tranne me e Mikan.
Allora tutte le battute di Hotaru erano fondate. Ecco perchè ogni volta che Mikan mi abbracciava si metteva a piangere. Perchè, probabilmente, pensava di non aver speranze con me; poichè continuavo a dire di essere innamorato della stessa bellissima ragazza da 10 anni.
Mikan è modesta, troppo, non avrebbe mai ammesso di essere bella e quindi si autoescludeva ogni volta che provava ad indovinare la mia amata. Aspetta, ma alla fine, più o meno, è quello che continuavo a pensare anch'io...
Povera Mikan. L'ho delusa.
Per tutto questo tempo l'ho fatta soffrire. Tutte le volte che piangeva, era per me.
Chissà quanto avrà sofferto. Io sono abituato al dolore, lei no.
Oggi è stato il giorno più bello della mia vita: per la dichiarazione, per tutti gli attimi passati al suo fianco, per averla fatta sorridere; ma anche il più brutto: non avrei mai pensato di deludere una ragazza fino a questo punto. Dovevo fare qualcosa. Altrimenti Mikan avrebbe sofferto più del dovuto. Io amo Mikan, ormai lo so. La desidero ogni mio istante di vita. Ma ora devo darmi una mossa, è solo questione di tempo. Io la amo. Lei mi ricambia.
Meglio fare al più presto. Per la festa era prevista la Notte in Bianco, ma sinceramente non me ne poteva importar di meno. Stavo deludendo la persona che amo, dopo che si fosse dichiarata. Dovevo darmi una svegliata.
Mi alzai e prima che potessi iniziare a correre, Kokoro mi disse...

Kokoroyomi: -Buona fortuna, amico. Falla contenta.- mi sorrise.
Natsume: -Certamente. Grazie di tutto ragazzi.- gli ricambiai il sorriso.
Kokoroyomi: -Hai sorriso?!? Ma allora è vero che Mikan ti abbia cambiato...-.
Natsume: -Su questo non c'è dubbio... E poi, che male c'è? Anche io ho momenti di svago, no?-.
Kokoroyomi: -Già, hai ragione...-.
Wakako/Sumire: -Che bello Natsume che sorride!!- cominciò a colare lurida bava dalle loro esili labbra.
Natsume: -Non ho parole...-.
Kokoroyomi: -Smettetela, ragazze! Natsume starà con Mikan. Nessuna obiezione.- commentò indignato.
Wakako/Sumire: -Uff...- rotearono gli occhi.

Sorrisi nuovamente. Salutai con la mano, ci saremmo visti, forse, il giorno seguente.
Dopo di questo continuai a correre verso il dormitorio femminile.
Non mi sembrava ancora vero. Avevo vinto. Avevo vinto contro il mio destino!
Ero riuscito ad avere, non ancora, l'unica certezza di tutta la mia vita: Mikan.
Ormai, dopo la corsa dell'altra volta, mi ero imparato quale fosse la strada per la sua camera.
Tsk! Se fossi diventato preside, la prima cosa che avrei ordinato sarebbero stati sicuramente dei cartelli d'indicazione all'interno dell'edificio.
Oh, ero riuscito finalmente a trovare la camera, ma un pensiero venne a galla:
Avevo fatto tutta la strada inutilmente, Mikan non mi avrebbe mai aperto.
Quindi tornai indietro.
Andai sul sicuro. Mikan non chiudeva mai la finestra, quindi provai ad entrare da lì.
Mi introdussi nella prima stanza vuota con la finestra aperta e mi lanciai da là. Atterrai poco prima della finestra della camera di Mikan. Arrivai fino sotto essa e mi arrampicai. Le missioni che facevo, alla fine, mi avevano insegnato ad essere agile e veloce ed a potenziare i miei riflessi. Quindi mi sono state utili, alla fin fine.
Mi trovavo un metro sotto la finestra di Mikan e, allungando un braccio, con la mano bussai sul vetro.

TOC TOC

Nessuno mi rispose, quindi mi preoccupai. Probabilmente i singhiozzi, che avevo sentito prima, ancora erano validi. Sicuramente piangeva. Povera. Mi sento così in colpa.
Magari, sarebbe meglio lasciarla stare?
No, l'avrei resa contenta rispondendo a quella sua bellissima dichiarazione. Volevo farla sentire importante. Volevo vedere ancora il suo meraviglioso sorriso sul suo volto angelico.
La amo. Sì, la amo troppo. L'unica luce fra tutta la mia oscurità.
Pian piano questa luce si è espansa fino ad illuminarmi completamente.
Decisi: Sarei entrato dalla finestra e le avrei aperto il mio cuore.
Salii ancora di un metro e mi sdraiai beato sul davanzale della finestra.

Pov Mikan...

Natsume: -Perchè piangi, mia Piccola Mutandine-Bianche?-.

Riconobbi la voce. Sussultai.
No! Non poteva essere lui!

Mikan: -.....-.
Natsume: -Gradirei che mi rispondessi, Mikan...-.

Lui era qui. Una parte di me non aspettava altro che vederlo, mentre l'altra non avrebbe voluto vederlo fino alla fine dell'anno scolastico. Non sapevo a cosa credere.
Ero seduta attaccata al muro con le gambe strette al petto e il mio viso piangente che faceva capolino tra di esse. Io non volevo mentirgli. Ma non volevo neanche sentirmi dire di non essere più la sua migliore amica. Quindi, purtroppo, non pensandoci gli risposi in malomodo.

Mikan: -Cosa vuoi, Natsume?! Non mi sembra di averti dato il permesso di entrare nella mia stanza!- lui ci rimase un po' male.
Natsume: -D'accordo... Se non vuoi che io sia qui, allora è meglio che me ne vada.- fece per buttarsi di sotto, ma entrò in gioco la parte di me che lo voleva tutto per sè.
Mikan: -No!-.
Natsume: -Come?- chiese confuso.
Mikan: -Non voglio che tu te ne vada!-.

Natsume mi sorrise.

Mikan: -Cioè, non fraintendere... Visto che sei venuto qui solo per me, non mi sembra carino cacciarti...- dissi imbarazzata, con la testa ancora nascosta dietro le mie gambe.
Natsume: -Tranquilla, non c'è problema. Se la metti così, allora... È permesso?-.
Mikan: -Per te sempre.- sospirai.
Natsume: -Uhm?-.
Mikan: -Ho detto "Certo"!-.
Natsume: -Grazie...-.

A passi lenti mi raggiunse e si sedette accanto a me. Mi accostò i capelli dietro l'orecchio, cercando di coccolarmi e consolarmi. Ma io continuavo a piangere.
A quel punto mi prese il viso tra le mani e mi guardò triste e comprensivo.

Natsume: -Guarda come ti sei ridotta...-.
Mikan: -.....-.

Con i pollici mi asciugò le lacrime e mi piazzò un bacio a stampo sulle labbra. Io arrossii pericolosamente.

Mikan: -Perchè l'hai fatto?-.
Natsume: -Per lo stesso motivo per il quale prima mi hai baciato.-.

Non capivo... Prima quando? Non può essere ciò che penso. Mi ammutolii e lasciai perdere.

Mikan: -.....-.
Natsume: -Ehi, non c'è bisogno di piangere.-.
Mikan: -Tu non puoi sapere come mi sento.-.
Natsume: -Mikan, spero che tu stia scherzando...-.
Mikan: -Affatto.-.
Natsume: -Non mi voglio arrabbiare con te, ma se la pensi in questo modo, sei un'egoista!-.
Mikan: -Io non ti ho fatto entrare per litigare...- sbottai.
Natsume: -Neanche io ho queste intenzioni. Ma come pensi che mi sia sentito, tutte le volte che ridevi e scherzavi con Ruka? Come pensi che mi sia sentito, tutte le volte che mi parlavi del tuo amore non ricambiato? Come pensi che mi senta ora?- urlò. Mi spaventai.
Mikan: -Perchè allora...?- chiesi insicura.
Natsume: -.....-.

Ed ora non diceva niente. Ma mi stava prendendo in giro?! Gli sembrava forse il momento di ammutolirsi? Perchè? Perchè lui mi capiva?

Mikan: -Allora?-.
Natsume: -PERCHÈ TI AMO!- mi disse tutto in faccia.
Mikan: -Che cos...-.
Natsume: -SÌ! È PROPRIO COSÌ! TI AMO!-.
Mikan: -Tu non stai scherzando, vero?- dissi ipnotizzata dai suoi occhi.
Natsume: -Ti sembro forse una persona che scherza su queste cose?!-.
Mikan: -No, ma...-.
Natsume: -Niente "Ma"... Ti amo. Sì, te l'ho detto. È così. Ti amo dalla prima volta che ti ho incontrata. Altrimenti...- alzò la voce. -...PER QUALE MOTIVO SORRIDEVO SOLO A TE?! PER QUALE MOTIVO SAPEVO SEMPRE IL COLORE DELLE TUE MUTANDE?!-.
Mikan: -.....-.
Natsume: -Penserai che io sia solo un maniaco approfittatore che fa finta d'amarti solo perchè sei Miss Accademia...-.
Mikan: -No, io... Io non penso che tu lo sia...- dissi abbassando il viso.

Non potevo crederci. Anche lui mi amava. Non poteva essere assolutamente uno scherzo. Che stupida che sono!
Io l'ho trattato male, gli ho detto di andarsene solo perchè ero triste. Ha ragione Natsume, io sono solo un'egoista. Non sono altro. Non ho il diritto di stare con lui.
Ricominciai a piangere nascondendomi.

Natsume: -Sapevo sempre il colore delle tue mutande, perchè evidentemente mi interessava, no?-.
Mikan: -.....- una lacrima percorse il mio volto.
Natsume: -Ma... Cosa?-.

Mi alzai per andarmene, dopotutto lui non meritava di stare con una ragazza che pensa solo a sè stessa. Natsume è fantastico, ma con me si sprecherebbe.

Natsume: -Ma Mikan...? Perchè te ne vai?- si alzò.
Mikan: -Perchè un ragazzo bello e speciale come te, non merita di stare con una tale ingrata...- le lacrime si fecero più intense.

Corsi verso la porta ma, prima che potessi raggiungerla, Natsume mi strinse il polso. Voleva che mi voltassi. Appena ruotai la testa, il mio grande amore mi strinse a sè, poggiando il suo viso sull'incavo del mio collo. Ero rimasta paralizzata. Non potevo muovermi. Egli si mosse, scostando il suo viso verso l'esterno.
Ad un certo punto mi sentii la spalla bagnata...
No, non poteva essere!
Natsume Hyuuga stava piangendo? Ero riuscita a farlo piangere?!
Sono una strega, non riesco a far altro che far rattristare la gente.
Sciolsi immediatamente l'abbraccio, per vedere il viso di Natsume.
Non me lo fece vedere. Anzi, si nascose dietro la frangetta.
Sentii un flebile sussurro, come se Natsume parlasse da solo.

Natsume: -Ma come ti viene in mente? Perchè ora che possiamo stare finalemente insieme, devi fare la stupida e resistermi così? Non capisco...- quasi non lo sentii. Era disperato.
Mikan: -Sono un mostro... SONO UN MOSTRO!- urlai ricominciando a piangere con lui.

Mi scaraventai contro di lui e lo abbracciai. Purtoppo lo feci con troppo forza e lo feci cadere a terra. Io sdraiata su di lui. Non mi resi neanche conto di esser in una posizione alquanto scomoda ed equivocabile, che piansi sul suo petto, bagnando la sua camicia. Lui girò la testa per non guardarmi negli occhi e con le braccia mi cinse la vita. Prese un respiro profondo e...

Natsume: -Non è vero... Tu non sei un mostro. Sei la ragazza più dolce che possa esistere. Non provare ancora a dire di essere egoista perchè potrei anche arrabbiarmi. Se fossi stata un'egoista, non mi sarei mai innamorato di te, fidati... Mikan, Ti amo. Sei la ragazza più importante di tutta la mia vita. Sono innamorato di te come nessun altro possa mai esserlo...
Tsk! Sto dando i numeri... Mi hai contagiato. Non avrei mai pensato di dire simili cose ad una ragazza...- disse con un accento di voce alquanto stanco. Ma allo stesso tempo era dolce. Aveva ancora gli occhi lucidi.

Poi con un braccio mi circondò la vita; mentre con l'altro mi tenne ferma la testa, mettendomi mano dietro la nuca. Io continuavo a piangere, nonostante le dolci parole di Natsume.

Mikan: -.....-.
Natsume: -Smettila di piangere, guardami piuttosto.- disse poco dopo essersi asciugato le lacrime.

Si mise seduto, nonostante il mio peso. E mi guardò negli occhi. Mi asciugò di nuovo le mie gocce salate con i pollici e mi disse.

Natsume: -Come altro te lo devo dire che ti amo per fartelo credere?- dopo questa domanda allusiva, capii finalmente d'esser ricambiata. Abbandonai un qualsiasi tipo di pianto e ridacchiai.
Mikan: -Non c'è bisogno, ti credo...- gli sussurrai.
Natsume: -Menomale... Ti amo.- sorrisi.
Mikan: -Non mi sembra vero...-.
Natsume: -Lo è.-.
Mikan: -Ti amo Natsume, davvero! Ora che ci penso, non avevo ancora risposto alla tua dichiarazione. La mia iniziale contava poco... Dopotutto non avevi detto di dovermi dire qualcosa dopo la festa?- gli feci l'occhiolino, Natsume sorrise.
Mi diede un lungo bacio sulle labbra. Ormai i baci erano di giornata...
Prima sulla guancia, poi sulle labbra...
Io gli misi una mano tra i capelli, erano così morbidi... Lui continuava a stringermi.
Finalmente, aspettavo da una vita questo giorno. Lo amo troppo. Continuammo a baciarci a perdifiato; fino a quando, come al solito, venne il momento di staccarsi. Uff...

Natsume: -Mi sono dimenticato un particolare importante...-.
Mikan: -Cioè?- inclinai la testa curiosa.
Natsume: -Mikan Sakura, alunna della Alice Academy; posseditrice del famoso Alice del Furto e dell'Annullamento...- allungò la frase.
Mikan: -Eddai! Taglia corto!- implorai impaziente.
Natsume: -Vorresti essere la mia ragazza?- mi chiese sorridente.
Mikan: -C'era anche bisogno di chiederlo?- gli sorrisi e lo abbracciai, appoggiando la testa su una sua spalla.

Ci guardammo negli occhi ancora una volta. Poi io mi avvicinai e gli diedi l'ennesimo bacio sulle labbra. Un piccolo bacetto che valeva da sigillo del nostro amore per sempre.
Non dicemmo niente per un po'. Poi ruppi il silenzio.

Mikan: -Beh, che facciamo? Non credi che sia il caso di tornare alla festa?-.
Natsume: -Sei sicura? Non mi sembra che tu sia conciata molto bene...-.

Ci mettemmo a ridere. Avevamo, dopo 10 anni, trovato la felicità. Insieme.

Mikan: -Beh, non vedo alternativa...-.
Natsume: -Io sì...- disse con sguardo sognante.
Mikan: -Uhm?-.
Natsume: -Io avrei qualcosa di meglio da fare...-.
Mikan: -Non mi dirai che...-.
Natsume: -Beh, che c'è? Stiamo insieme dopotutto, no? Che c'è di male?- arricciò il naso.
Mikan: -Sei proprio un pervertito...- sorrisi.
Natsume: -Beh, se non vuoi non fa niente...- tentava di rendersi innocente.
Mikan: -Ma veramente...-.
Natsume: -Sì...?-.
Mikan: -Veramente io non ho mai detto di no.-.
Natsume: -.....-.

Mi misi a ridere per la faccia buffa di Natsume. Era rimasto sconvolto. Risi come una matta...

Mikan: -Che c'è?- chiesi continuando a ridere.
Natsume: -Non credevo che avresti accettato...- borbottò ancora incredulo.
Mikan: -Beh, in realtà, non ho neanche detto di sì...-.
Natsume: -Mi stai prendendo in giro?- chiese confuso.
Mikan: -No...-.

Ad un certo punto Natsume mi buttò per terra e mi salì sopra.

Mikan: -Ma che fai?- ribadii sorpresa.
Natsume: -Allora?-.
Mikan: -Uhm?-.
Natsume: -È un sì o un no?-.
Mikan: -Ehm... Beh...-.
Natsume: -.....- mi fece gli occhi da cucciolo, ai quali non so resistere.
Mikan: -Ohhh... E va bene!- sospirai arrendendomi.
Natsume: -Davvero davvero?-.
Mikan: -Davvero.- gli sorrisi.
Natsume: -Pensaci bene, perchè non è detto che riesca a fermarmi poi.-.
Mikan: -Ci ho pensato.-.
Natsume: -Quindi?-.
Mikan: -Quindi... Beh...- lo baciai.
Natsume: -.....-.
Mikan: -Ti basta come risposta?-.
Natsume: -Altroché! Sono nato per questo momento.- sorrise poi mi baciò.

I suoi dolci baci raggiunsero il mio collo.

Mikan: -A-aspetta un attimo.- dissi alzandomi.
Natsume: -Ecco, lo sapevo. Sarebbe stato troppo bello per essere vero...- mormorò rassegnato.
Mikan: -Aspetta...-.

Mi diressi verso la porta e la chiusi a chiave.

Mikan: -Fatto...- arrossii.
Natsume: -Quindi ora...?-.
Mikan: -Sì...- Natsume mi sorrise.
Natsume: -Ti amo.-.
Mikan: -Anche io.- risposi al suo sorriso poi mi diede un bacio.

Natsume mi prese in braccio, continuando a baciarmi, mi pose lievemente sul letto e mi salì sopra.
Da dietro mi slacciò il vestito e me lo sfilò dolcemente.

Natsume: -Sicura sicura?-.
Mikan: -Tanto ormai...- dissi fissandomi la pancia ormai nuda, lui mi sorrise.

Di tutta risposta gli presi i lembi della camicia con l'intento di sbottonargliela.
Era difficile da togliere... Uff.

Lui rise.
Che caspita ride? La sua ragazza si trova in difficoltà e lui ride?

Natsume: -Da non crederci... Dai faccio io, Tontolona.-.
Mikan: -Tsk... Ci sarei riuscita anche io...-.
Natsume: -Sì, magari tra 50 anni...- mi fece una linguaccia.
Mikan: -Ah-ah. Davvero simpatico.-.

In 2 minuti si sbottonò la camicia e si tolse lentamente gli Jeans...
Oh, Cielo! Che muscoli...
Non li avevo mai notati... Arrossii tanto quanto due pomodori clonati e poi fusi insieme.

Natsume: -Che hai?- chiese preoccupato.
Mikan: -Niente, è che... Non... Avevo mai notato i tuoi muscoli...- si mise a ridere.
Natsume: -Ed io non avevo mai notato il tuo cervello...- scherzò.
Mikan: -Ehi! Dopo questa battuta mi dichiaro categoricamente offesa!- mi baciò.

Io ricambiai il bacio. Ormai era palese cosa avremmo avuto intenzione di fare. Eravamo rimasti in biancheria intima, ma presto sarebbe svanita anche quella.
Non mi vergogno di Natsume. Ok, forse un po', prima, me ne vergognavo.
Ma ora non più, lo considero un membro della mia famiglia.
Lo amo tantissimo.
Gli rivolsi il sorriso più bello del mondo.

Natsume: -Te l'ho già detto che ti amo?-.
Mikan: -Uhm, fammi pensare... No?-.
Natsume: -Beh, ora lo sai...- disse ironico. -Ti amo.-.

Lasciai in sospeso il discorso, per dedicare i pensieri al bacio che seguì.
Beh, che dire? Finalmente avevamo l'opportunità di amarci e di stare insieme, non ci saremmo lasciati scappare una simile occasione.
Io amo Lui.
Lui ama Me.
È questa la verità.

FINE
CAPITOLO XVIII.


***
AUTRICE:


Allora, ragazze.
Eccoci alla fine di questa dichiarazione.
Come vi è sembrata? *w*
Finalmente i nostri piccioncini si sono dichiarati ed hanno accettato tutto, pur di stare insieme.
Vi ho accontentate?
Ora avrei una domanda da farvi...
Io ho preparato altri quattro capitoli dove si faranno vive le nostre adorate Yuka e Kaoru.
Volete che continui o che fermi qui la FF?
Rispondetemi nelle recensioni, se volete.
Quindi vi saluto, 
Lelly99

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Capitolo 20
*** Scambio di messaggi ***


CAPITOLO XIX:

Pov Natsume...

Solo dopo questa notte sono riuscito a capire bene l'amore che provavamo l'uno per l'altra. Io l'amavo da morire ed, a quanto pare, lei mi ricambiava.
In quel momento erano le 7:00, sono sempre stato abbastanza mattiniero, e Mikan era ancora tra le mie braccia. Per tutta la notte siamo rimasti nella stessa posizione. Ovviamente da quando decidemmo di dormire.
Io ero sdraiato, sul materasso, sul mio fianco sinistro. Lei aveva il suo viso e le sue braccia accucciati davanti al mio petto. Io l'abbracciavo ancora. Il mio braccio sinistro avvolgeva la sua parte alta della schiena mentre la mano, del medesimo braccio, stringeva la sua spalla sinistra; il braccio destro, invece, girava intorno alla sua vita e la mano era appoggiata al suo fianco destro. Era completamente stretta a me e sembrava piacerle. Era bellissima, sembrava una bambina. Il suo volto era illuminato da uno splendente sorriso. Le diedi un piccolo bacio sulla fronte. Lei sorrise maggiormente. Ma non aprì gli occhi. Dormigliona com'era, probabilmente, ancora dormiva. Ma a me non dispiaceva, dopotutto mi ero innamorata di lei, compresi i suoi difetti.
Ad un certo punto, mugugnò una frase impossibile da capire. Chissà. Magari stava sognando.
L'appuntamento con Hotaru e Ruka, previsto per oggi, prevedeva un'incontro alle 9:00 davanti al cancello dell'Accademia. Forse sarebbe stato meglio svegliarla.
Le scostai i capelli dalla fronte e vi appoggiai lievemente le mie labbra, nel tentativo di svegliarla. Ma niente. In effetti, Mikan non era una di quelle ragazze capaci di svegliarsi con un solo soffio.
Ma con ben altro. Non volevo svegliarla bruscamente, quindi provai a scuoterla un pochino.
Sbuffò. Forse ero sulla strada giusta. Provai a darle il primo bacio della giornata sulle labbra, magari avrebbe funzionato. Tentai e riuscii. Dechiuse un occhio. Sorrise.

Natsume: -Buongiorno, Principessa.- le sorrisi a mia volta.
Mikan: -Buongiorno anche a te, Natsume.- tentò dire, impastata dal sonno.
Natsume: -Uff... Mi aspettavo dell'altro...- sbuffai io stavolta.

Mikan fece lo stesso, però mi sorrise. Si mise seduta intimandomi di stendermi. Feci come richiesto.

Mikan: -Allora chiudi gli occhi...- li chiusi.
Natsume: -.....-.

Mi prese il viso tra le mani, ancora assonnata, e mi diede un bacio sulle labbra. Un piccolo bacetto con tutta la sua tipica leggerezza. Aprii gli occhi. Mi fece una carezza e mi disse...

Mikan: -Buongiorno anche a te, Mio Principe.- mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. -Va meglio ora?- rise tornando alla posizione iniziale.
Natsume: -Non c'è paragone. Assolutamente meglio!- ridemmo all'unisono.
Mikan: -Ehi, perchè mi hai svegliata? Stavo così bene tra le tue braccia...- chiese stranita.
Natsume: -Sono contento che tu sia stata bene abbracciata a me; ma mi dispiace Piccola, abbiamo un appuntamento con Hotaru e Ruka, ricordi?-.
Mikan: -Ah, già... È vero, come farei se non ci fossi tu? Me ne ero completamente dimenticata...-.
Natsume: -Senti, Mikan... Riguardo a ciò che è successo ieri, cioè stanotte...-.
Mikan: -Sì...?-.
Natsume: -Non te ne sei pentita vero?- le domandai preoccupato.

Lei mi sorrise e mi fece una carezza.

Mikan: -Certo che no. Perchè me ne sarei dovuta pentire? Dopotutto te l'ho dato io il permesso, giusto?-.
Natsume: -Menomale... Sono contento.- poi mi ricordai di una cosa.
Mikan: -Ti voglio bene, Natsume.-.
Natsume: -Anche io... Ma... Oh, cavolo!-.
Mikan: -Che succede?-.

Gli altri non sanno che ci siamo messi insieme. Ed il fatto che entrambi non siamo tornati alla festa lascia a desiderare. Ruka ci rimarrà malissimo quando lo verrà a sapere. L'ho deluso, mannaggia a me!

Natsume: -Mikan, c'è un problema...-.
Mikan: -Questo l'avevo capito dal tuo sguardo... Cos'è successo?-.
Natsume: -Non te lo potrei dire... Ma diciamo che in classe non sono l'unico ad amarti veramente, Mikan. Conosco qualcun altro che, se venisse a sapere che ci siamo messi insieme, ci rimarrebbe malissimo. Per di più è una persona abbastanza introversa e riflessiva.-.
Mikan: -E chi è?- mi chiese confusa.
Natsume: -Non posso dirtelo, ferirei i suoi sentimenti, capisci? Deve dichiararsi lui, non posso farlo io per lui.-.
Mikan: -Capisco... Mi dispiace per quella persona, ma io amo te. Nessun altro. Niente e nessuno potrà mai farmi cambiare idea su questo.- affermò decisa.
Natsume: -Di questo, Mikan, non avevo dubbi. Tuttavia, cerchiamo di non urlarlo ai quattro venti il nostro fidanzamento, ok?-.
Mikan: -Ok. Ma per ciò che ho detto prima, vale anche per te la stessa cosa, vero?- mi chiese come se dipendesse dalle mie labbra.
Natsume: -Certo, Tesoro. Cioè, Mikan...- dissi completamente perso nei suoi occhi, arrossendo.

L'ultima ragazza che avessi chiamato "Tesoro" fu Aoi. Mi sentivo alquanto strano, avendo rivolto quella parola piena di sentimento a Mikan. Ovviamente, non che non l'amassi.
Mikan mi rivolse un sorriso smagliante, probabilmente come risposta al "Tesoro". Mi stampò un bacio sulle labbra.

Mikan: -Guarda che non mi offenderei se mi chiamassi in quel modo...-.
Natsume: -Ne sono sicuro. È che non l'ho mai detto ad una ragazza che non fosse Aoi. Mi sembra strano.-.
Mikan: -Non è strano, è come se volessi ricompensare il mio affetto. L'ho capito dal tuo sguardo.-.
Natsume: -Sei fantastica. Però ora prepariamoci.- dissi alzandomi.
Mikan: -Uffa, non mi va. Voglio rimanere qui con te.- mi trattenne Mikan.
Natsume: -Anche io, ma gliel'abbiamo promesso.- dissi arruffandole i capelli affettuosamente.
Mikan: -Hai ragione... Allora alziamoci e prepariamoci. Sono le 7:30, ho il tempo di farmi una doccia?-.
Natsume: -Se ti sbrighi, sì. Vorrei farmela anche io. Dovrei tornare al mio dormitorio, però. Uff...-.
Mikan: -No, perchè? Se vuoi, puoi fartela qui.-.
Natsume: -Non ti disturbo?-.
Mikan: -Ormai sei quasi l'unico membro della mia famiglia. Perchè dovresti darmi fastidio?-.
Natsume: -Grazie, Mikan...- le sorrisi.
Mikan: -Di niente, ma ora entro in doccia. Cerco di sbrigarmi.-.
Natsume: -D'accordo...-.

Nel frattempo, cercai i miei vestiti sparsi per la camera. Fino a quel momento l'unico indumento che indossavo erano i Boxer. Tutto il resto era per terra, nascosto chissà dove.
Mi ricordai, inoltre, che non avevo ancora aggiornato la mia famiglia della mia Nuova Ragazza, nonchè Prima Ragazza.

(Nat e Mikan sono autorizzati a contattare le famiglie, poichè sono le uniche Special Stars della Divisione Superiori.)

Capirai, mia madre non aspetta altro che notizie di questo genere, farà i salti di gioia quando lo verrà a sapere.
Presi in mano il mio iPhone 5, noi Giapponesi siamo avanzati, dalla tasca degli Jeans sul comodino e scrissi il messaggio a mia madre. Un messaggio molto semplice. Non mi dilungo molto, solitamente.

 


From: Natsume Hyuuga
To: Kaoru Igarashi
Subject: Notiziona!

TEXT:
Mamma, sono fidanzato!
Spero ti sia piaciuta la notizia. :)
PS: Salutami Papà ed Aoi.
Ti voglio bene,
Natsume.

 


Bloccai il mio cellulare e lo riposi nella tasca degli Jeans, nell'attesa che mia madre mi rispondesse.


....................

*A Central Town*

Pov. Kaoru...

Ero completamente sdraiata sul divano a vedere un po' di TV, in compagnia di mio marito ed Aoi, quando la suoneria del mio cellulare si fece sentire.
Non mi andava minimamente di alzarmi però, per il mio senso del dovere, lo feci lo stesso.
Mi diressi verso il mio cellulare, lo presi in mano e lessi il mittente: Natsume.
... NATSUME!!!
Oh, mio Dio, era da tantissimo tempo che non mi scriveva un messaggio nè mi chiamava. Mi emozionai.
Immediatamente sbloccai il mio cellulare, con un sorriso a 32 denti stampato sulla faccia, ed aprii il messaggio. Lo lessi e rimasi a fissare il Display per 5 minuti buoni.
Aoi mi vide e rimase di stucco vedendomi: avevo un sorriso da ebete e sembravo una maniaca dei cellulari, poichè avevo il viso quasi completamente attaccato al telefonino. Continuavo a rileggere il messaggio milioni di volte.

Aoi: -Mamma...? Chi era al telefono? Hai una faccia...-.
Mr. Hyuuga: -Già... Tesoro, che succede?-.
Kaoru: -Nat... Natsu... Che bello, Tesoruccio di Mamma!!!-.
Aoi: -T-ti ha scritto Natsume? Mamma...? È Natsume al telefono?- mi chiese con gli occhi che brillavano.

Aoi aveva sempre adorato Natsume. Gli voleva un mondo di bene. E poi non ricevevamo notizie di lui da quando, all'Accademia, non avevano ucciso l'ESP.

Kaoru: -Sì, Amore. È proprio lui...- mi scappò una lacrima per la commozione. Era diventato grande il mio dolcissimo Natsume. -Leggi il messaggio, Aoi...-.
Aoi: -Allora... "Mamma, sono..." Oh, mio Dio! Papà, vieni a vedere!!- esclamò eccitata.
Mr. Hyuuga: -Ok, ok... Arrivo...-.

Anche mio marito lesse il messaggio e anche lui ebbe la mia stessa reazione: sorriso da ebete. A parte che, ora che ci penso, ha sempre avuto quel sorriso...

Kaoru: -Che bello! Il mio Natsume è fidanzato... Com'è cresciuto in fretta...- abbracciai mio marito. Lui ricambiò l'abbraccio.
Mr. Hyuuga: -Già... È cresciuto anche troppo in fretta, Kaoru...-.

Rimasi a pensare alla frase detta dal mio signor Hyuuga, Aoi non disse niente.

Kaoru: -Già...- poi ripresi. -Chissà se non divento nonna...- sorrisi maliziosa.
Aoi: -Mamma!-.
Kaoru: -Che c'è? È un uomo ormai...-.
Aoi: -Sì, ma... Non è un po' troppo giovane per essere padre?-.
Kaoru: -Fidati, Natsume non si fa tutti questi scrupoli. Passa subito all'azione. Ha ripreso da me.- conclusi fiera di me. Aoi mi guardò in cagnesco. - E poi, anche se diventasse padre, sai benissimo che se la caverebbe, no? Dopotutto, ha dovuto aiutarmi ad accudirti quando aveva solo 4 anni...-.
Aoi: -Sì, è vero... Ma tu e Natsume siete troppo pervertiti! Menomale che ho ripreso da Papà...-.
Kaoru: -Un giorno cambierai idea, fidati di me... Comunque ora gli rispondo...-.

Scrissi il messaggio.

Kaoru: -Fatto! Vediamo cosa risponde...-.

....................

*Alla Alice Academy*

Pov Natsume...

Ecco che squilla il cellulare...
Chissà cosa avrà risposto mamma.

 


From: Kaoru Igarashi
To: Natsume Hyuuga
Subject: Mi hai fatto quasi piangere! :')

TEXT:
Oh, Amore di Mamma!
Come sono contenta!
E dimmi, chi è la fortunata?
PS: Ho salutato tutti. ;)
Ti voglio bene anch'io,
Mamma.

 


Mi misi a ridere come un matto, mamma non era cambiata affatto. Sempre la solita. Continuava a chiamarmi in modi assurdi anche se ormai avessi 20 anni. Non mi dispiaceva per niente. Anzi, mi sentivo parte di una famiglia, finalmente. Meglio che le risponda.

 


From: Natsume Hyuuga
To: Kaoru Igarashi
Subject: Prova ad indovinare? :P

TEXT:
Per me, ci potresti anche arrivare da sola.
Però te lo dico lo stesso.
La mia Mutandine-A-Pois.
Nonché Mikan Sakura, la figlia di Zia Yuka.
È da 10 anni che aspetto questo momento...
PS: Dì, ad Aoi che Mikan la saluta.
Anche se me lo ha detto un po' di tempo fa...
Vi voglio bene,
Natsume.

 


....................

*A Central Town*

Pov Kaoru...

Ecco il messaggio!
Lo apro e lo leggo. Wow, da non crederci!
Mikan?!
Sono contenta più di prima. Allora la promessa che ci eravamo fatte io e Yuka era stata mantenuta?
Feci leggere il messaggio ad Aoi, che sprizzò allegria da tutti i pori.

Aoi: -Ci avrei giurato! Lo sapevo! Yoo-hoo! Sono un mito!-.
Kaoru: -Come facevi a saperlo?-.
Aoi: -Beh, diciamo che siamo rimasti un bel po' di tempo alla Alice Academy e lì ho conosciuto Mikan. Avevo 8 anni quando Natsume ci salvò e ci fece ritornare a casa, in realtà poteva fuggire con noi, ma non volle. Ci disse che c'era una persona che avesse più bisogno di lui. Io gli chiesi se fosse Mikan e lui non disse niente. Ci avrei messo la mano sul fuoco che fosse innamorato di lei, nonostante la trattasse male. Ecco perchè nel messaggio ha scritto "La Mia Mutandine-A-Pois", perchè la chiamava così all'epoca, prendendola in giro per le sue mutande. È per questo che dico che siate entrambi dei maniaci pervertiti, a cui voglio molto bene, però.-.
Kaoru: -Hai capito il nostro Natsume? È furbo... Anche io prendevo in giro tuo padre, ma alla fine è diventato mio marito.- sorrisi.
Aoi: -Siete proprio uguali tu e Natsume...- mi sorrise e mi abbracciò. -Ti voglio tanto bene, mamma!-.
Kaoru: -Abbraccio di gruppo! Chiamiamo Yuka! Dobbiamo dirlo anche a lei! Dopotutto diventeremo nonne della stessa persona...-.
Aoi: -Ancora con questa storia?!-.
Kaoru: -E tu diventerai Zia... Non sei contenta? Ci scommetto, do un anno di tempo a Natsume per mettere incinta Mikan. Conoscendo Natsume, scommetto che gli avanzi pure del tempo... Molto tempo.- sorrisi maliziosa ancora una volta.
Aoi: -Mamma mia! Pensi solo a questo?- urlò incredula e stizzita.
Kaoru: -Certo che no... Penso anche al fatto che debba avvertire Yuka di questa storia...- dissi correndo ad avvertire la mia amica.
Aoi/Mr. Hyuuga: -Non cambierà mai... Ma a noi sta bene così...-.

Corsi a perdifiato verso la casa della mia migliore amica e suonai al citofono. Con il fiatone, che potrebbe avere un corridore dopo una gara, risposi a Yuka e le chiesi di poter entrare, perchè avevo una notizia incredibile.
Yuka mi aprì la porta e mi fece accomodare su una sedia.

Yuka: -Dunque Kaoru, qual è la notizia sensazionale di cui parlavi?-.
Kaoru: -Smettila di fare la formale...-.
Yuka: -D'accordo... QUAL È LA NOTIZIA??- mi chiese eccitata.
Kaoru: -Oh, questa è la Yuka che conosco... Comunque la notizia è... La notizia è... La not...-.
Yuka: -La notizia è...?-.
Kaoru: -La notizia è che tua figlia e mio figlio si sono fidanzati!! Aoi mi ha anche detto che si piacevano da 10 anni. O almeno questo è quello che ho capito io... Ah, l'amore...- dissi tutto d'un fiato, sognante ma allo stesso tempo più eccitata di Yuka.
Yuka: -Stai scherzando? Mikan e Natsume, insieme?-.
Kaoru: -Già! Non è magnifico? Diventeremo nonne dello stesso nipote!-.
Yuka: -Certo che lo è! A parte il fatto delle nonne. Insomma, nonna a 37 anni...-.
Kaoru: -Fattene una ragione... Natsume è come me, avrà sicuramente contagiato Mikan...-.
Yuka: -Questa storia comincia a preoccuparmi... Però sono contentissima che alla fine Mikan abbia scelto Natsume... È pure bello...-.
Kaoru: -Bada, Natsume è mio e di Mikan...-.
Yuka: -Ok, ok... Ho solo detto che Natsume è un gran bel pezzo di ragazzo, o almeno così me lo ricordo da quando andai alla Alice Academy...-.
Kaoru: -Cosa ti aspettavi? Una donna come me non poteva non avere un figlio degno d'una rivista...- scherzai mettendomi in posa.
Yuka: -Certo, certo... Ti dico solo che Mikan ha vinto il concorso "Miss Accademia" per ben tre volte...- ribattè lei.
Kaoru: -E Natsume è il più ricercato delle Superiori... Ha anche un Fan Club...- dissi sicura della vittoria.
Yuka: -Pochi giorni fa, Mikan, mi ha scritto via E-Mail che piaceva a quasi tutta la sua classe tranne che al ragazzo che amava: Tuo Figlio...- affermò, pronunciando le ultime due parole con una certa enfasi.
Kaoru: -E con questo cosa vorresti dire?-.
Yuka: -Niente a parte il fatto che Mikan è alla pari di Natsume se non meglio; e che sono contentissima che si siano messi insieme. Sia perchè sono una coppia perfetta, sia perchè così faremo parte della stessa famiglia io e te... Così la nostra promessa di tanti anni fa è stata mantenuta.- mi abbracciò.

(Per chi non ha letto il manga: Si intende la promessa che si erano fatte all'Accademia quanto erano incinta entrambe; ovvero che si sarebbero conosciuti i loro figli e che, chissà, forse accadeva dell'altro.).

Kaoru: -Ora rispondo a mio figlio...-.
Yuka: -Ok, posso leggere i messaggi precedenti?-.
Kaoru: -Certo, eccoli.- dissi dandole il cellulare.
Yuka: -Ma che carini... Il loro amore è durato 10 anni...-.
Kaoru: -Già, come noi dopotutto. A te piaceva un insegnante e sei diventata sua moglie. E io, beh, mi sono innamorata di un mezzo ebete. Ma gli voglio troppo bene...-.
Yuka: -Già, Izumi... Ti piacerebbe la notizia che ci è arrivata... Spero che da lassù tu ci stia sentendo, Amore mio.- le scese una lacrima. Forse non avrei dovuto risollevare il discorso.
Kaoru: -Ehi, Yuka, scusami... Non volevo.-.
Yuka: -Non ti preoccupare, non è colpa tua...-.
Kaoru: -Dai, non pensarci... Piuttosto, rispondiamo a Natsume...-.

Yuka sorrise e io feci lo stesso. Scrivemmo il messaggio.

 


From: Igarashi Kaoru
To: Natsume Hyuuga
Subject: Ho avvertito Yuka! :)

TEXT:
Zia Yuka è felicissima come me.

Fai gli auguri a Mikan da parte nostra.
Ci rivediamo lo stesso giorno che vedremo nostro nipote...
PS: Tornate da una notte di fuoco, vero?
Ti vogliamo tanto bene,
Mamma.

 


Yuka: -Kaoru! Ma cosa gli scrivi?-.
Kaoru: -Tanto non dirà mai di sì... Se risponde con un "Non te lo dico..." o "Non sono affari tuoi!" allora vuol dire che la risposta è affermativa; se risponde con un "No." allora la risposta è negativa.-.
Yuka: -Avrebbe ragione a rispondere con un "Non sono affari tuoi!", sono affari loro infatti!-.
Kaoru: -Dai, ammettilo che ti piacerebbe saperlo...-.
Yuka: -Beh, tanto ormai hai inviato il messaggio...-.

Oh, ecco la risposta!

 


From: Natsume Hyuuga
To: Kaoru Igarashi
Subject: Ehi! :-/

TEXT:
Non mi sembra siano affari vostri. ù_ù
Comunque ora vado a farmi una doccia.
Poi uscirò con Mikan, Ruka ed Hotaru.
PS: Salutami Zia Yuka.
Ciao!
Natsume.

 


Kaoru: -Visto? Te l'avevo detto che diventeremo nonne...-.
Yuka: -Però l'idea inizia a piacermi...-.
Kaoru: -Ho sempre ragione... Dobbiano dirlo agli altri!-.
Yuka: -Ma no... Questo sarà un segreto tra mamme e figli...-.
Kaoru: -Già, forse hai ragione... Vieni a casa nostra? Ti offriamo un Thè.-.
Yuka: -No, non disturbarti...- la guardai negli occhi per convincerla. -Ok, va bene! Però io il Thè al mandarino!- disse iniziando a correre.

Sorrisi e la rincorsi.
Tornammo a casa e passammo felicemente la giornata. Yuka rimarrà sempre la mia migliore amica. Ed ora sarà anche di più. Una notizia migliore non poteva esistere...

....................

*Alla Alice Academy*

Pov Natsume...

Tsk! Ma dimmi tu! Ma che razza di domande mi fa mamma? Ma la Privacy?
A Mikan, appena uscì dalla doccia, dissi di leggere gli ultimi messaggi e lei prese il mio iPhone 5.
Le diedi un bacio sulle labbra ed entrai nel bagno, non prima di averle chiesto l'asciugamano, però.
Entrai in doccia e sentii le risate di Mikan. Allora aveva letto i messaggi.
Sorrisi e mi lavai. Il tempo scorreva ed io dovevo sbrigarmi, altrimenti avremmo ritardato all'appuntamento.

FINE
CAPITOLO XIX.


 

***
AUTRICE:

Ehi, gente!
Rieccomi qui per voi!
Vi è piaciuto questo capitolo?
I messaggi tra Natsume e la madre mi sembravano un'idea carina e li ho messi.
Non sarà l'unico capitolo a contenerli.
So benissimo che in realtà la bellissima Mrs. Hyuuga, nel manga, è morta; ma io l'adoro e l'ho inserita nella storia come una donna pervertita ma dolcissima, proprio come il nostro Nat.
I litigi sciocchi tra Yuka e Kaoru continueranno, perché mi diverto troppo a scriverli... ^__^"
Ci vediamo al prossimo capitolo, allora. ;)
Grazie di tutto,
Lelly99

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Capitolo 21
*** Sorpresa per Mikan (Parte 1) ***


CAPITOLO XX:

Pov Natsume...

Erano le 8:00 quando Mikan terminò di farsi la doccia. Si era già vestita e truccata, mancavo soltanto io. Mentre lei si divertiva a leggere i miei messaggi ed a giocare con il mio cellulare, io entrai in bagno, mi spogliai e mi feci una doccia veloce.
Appena uscito dalla vasca da bagno, mi strizzai i capelli, in modo che si asciugassero almeno un po' e mi misi l'asciugamano, datomi da Mikan, intorno alla vita.
Spensi la luce del bagno ed uscii. Erano le 8:15, ero stato abbastanza veloce.

Natsume: -Mikan, come faccio a cambiarmi? Non ho i vestiti puliti...-.
Mikan: -Oh, cavolo. Non ho proprio pensato ad una simile situazione...- disse ancora impegnata a guardare il mio cellulare.
Natsume: -No, Mikan. È anche colpa mia. Avrei dovuto prevedere questa eventualità.-.
Mikan: -Ho un'idea: te li vado a prendere io. Dove sono le tue chiavi della stanza?-.
Natsume: -Sono dentro la tasca della camicia. Credi di farcela in tempo?-.
Mikan: -Ma certo! Per te, questo ed altro...- sorrise timidamente.
Natsume: -Grazie.- le ricambiai il sorriso.
Mikan: -Vado! A dopo.- disse posando con cura l'iPhone sul comodino.

La salutai con la mano e le feci un'altro sorriso. Sembrava determinata.
Io, nel frattempo, mi asciugai per bene e mi rimisi per il momento i vestiti del giorno prima. Avevo caldo, quindi mi misi solo i pantaloni. La camicia la piegai per bene e la appoggiai sul letto di Mikan. I capelli ancora sgocciolavano un po', ma a breve si sarebbero asciugati.
Mi misi seduto sul letto ad aspettare Mikan con i miei vestiti.

Pov Mikan...

Corsi a più non posso verso il dormitorio maschile e, dopo una lunga ricerca, trovai la camera di Natsume. Aprii la porta ed entrai. Per prima cosa, aprii la cassettiera per prendergli i vestiti: scelsi una canotta attillata rossa e vi abbinai un paio di pantaloni di pelle nera. All'abbinamento aggiunsi un paio di scarpe da ginnastica rosse come la canotta e nel caso avesse avuto freddo, gli presi una giacca stretta di pelle nera come i pantaloni.
Poi arrivò la parte più complicata: le mutande.
Non avrei avuto il coraggio di guardare nel cassetto della biancheria intima di Natsume. Lui non avrebbe avuto problemi a guardare nel mio, ma io sì.
Mi feci coraggio e tirai il cassetto. Con una mano mi coprii gli occhi mentre, con l'altra, rovistai e pescai un paio di mutande a caso.
Le aggiunsi ai panni che dovevo consegnare a Natsume. Spensi la luce della stanza, che ovviamente avevo acceso appena entrata, e chiusi per bene la porta a chiave.
In seguito mi diressi, correndo, verso il dormitorio femminile e, quindi, la mia camera.
Appena dinanzi la porta della mia stanza, bussai con una mano, mentre con l'altra tentavo di reggere tutti i panni. Natsume mi intimò di entrare ed io feci come richiesto.
Lo trovai a petto nudo, con i capelli ancora umidi e seduto sul mio letto.
A mio parere poteva sembrare un servizio fotografico di un modello assai bello, nonchè mio ragazzo.
Lo fissai per un po', poi mi feci avanti e lo raggiunsi.

Mikan: -T-tieni, ecco i tuoi vestiti...-.
Natsume: -Grazie, Mikan. Vedo che ti sei preoccupata di prendermi anche la biancheria intima.- mi riferì malizioso.
Mikan: -N-non è come pensi... Ho chiuso gli occhi ed ho pescato un paio di mutande a caso.- replicai tutta rossa.

Natsume si mise a ridere di gusto vedendo la mia agitazione e mi abbracciò. Nonostante ormai fossi la sua fidanzata, dovevo ancora abituarmi all'idea che il ragazzo più ricercato della scuola fosse effettivamente il Mio ragazzo. Quindi divenni rossa come un pomodoro ma ricambiai l'abbraccio.

Natsume: -L'avevo immaginato. Tu non sei quel genere di ragazza che godrebbe nel vedere le mie mutande...- continuò a ridere. Risi anche io.
Mikan: -Ti pare? Ero quasi tentata di non prenderle, ma poi mi sono convinta che non potresti rimanere con quelle di ieri. Quindi ho aperto il cassetto e ho pescato il primo paio che mi è capitato in mano.-.
Natsume: -Grazie.- mi baciò.
Mikan: -Mi ringrazi pure?- gli sorrisi. -Dai, ora cambiati, mi giro.-.
Natsume: -Guarda che non mi vergogno...-.
Mikan: -Sì, ma io non ci ho ancora fatto l'abitudine...- arrossii e lui scoppiò a ridere di nuovo.
Natsume: -Ok, non fa niente. Prima o poi ti abituerai...- mi sorrise. Io mi girai e lui si cambiò in un nano secondo. -Fatto, puoi girarti.-.
Mikan: -Sicuro?-.
Natsume: -Sicurissimo, guardami. Come sto?- mi domandò mettendosi in posa.
Mikan: -B-benissimo... Sei proprio bello...-.
Natsume: -La smetti di arrossire per ogni cosa?- gli scappò una piccola risatina.
Mikan: -Ehi! Non è vietato... E poi prima di essere la tua fidanzata, sono pur sempre una ragazza... Qualunque ragazza arrossirebbe davanti a...-.
Natsume: -Davanti a...?-.
Mikan: -Beh, non c'è bisogno di specificare...- chiusi gli occhi imbarazzata.
Natsume: -D'accordo, però ora vieni qui...- mi fece segno di avvicinarmi. Lo feci.
Mikan: -Che c'è?- chiesi sospettosa.

Mi abbracciò fortissimo, come se io in qualche modo avessi avuto l'idea di andarmene e lui non avesse voluto lasciarmi. Ricambiai l'abbraccio appoggiando la testa sulla sua possente spalla.

Natsume: -Niente, volevo solo abbracciare la mia ragazza, dato che nella questa giornata che ci aspetta non avrò sicuramente modo di farlo.- mi sussurrò.
Mikan: -Ti amo...- dissi sorridente.
Natsume: -Anche io.- mi rispose con dolcezza, appoggiando le sue labbra alle mie. -Te l'ho già detto che sei bellissima vestita così?-.

Avevo dei pantaloncini corti di Jeans con una cinta arancione. Come maglietta avevo un top giallo limone senza maniche e sulle spalle un coprispalle a maniche corte arancione. Ai piedi portavo delle All Stars Basse gialle come la canotta, mentre i miei capelli erano raccolti in una coda alta con tanto di cerchietto, anch'esso giallo.

Mikan: -No, non mi sembra...-.
Natsume: -Beh, te lo dico ora: Sei la ragazza più bella che io abbia mai visto...-.
Mikan: -Lo stesso vale per te...- Natsume sorrise. -Che ore sono?-.
Natsume: -Esattamente le 8:45. Sbrighiamoci, o arriveremo in ritardo...-.
Mikan: -Aspetta un attimo, prendo una borsa.-.

Presi una borsa a tracolla arancione e ci misi dentro il cellulare, il portafogli, degli occhiali da sole, uno specchietto, la Pochette con i trucchi e le chiavi della stanza.
Ok, ero pronta!

Mikan: -Senti, Nat, se vuoi puoi anche affidarmi le tue cose e le metto nella borsa...-.
Natsume: -No, non ti preoccupare... Le mie tasche sono le mie borse...- mi sorrise.
Mikan: -D'accordo, ora andiamo!- gli presi la mano.

Lo trascinai fuori dalla stanza e chiusi la porta a chiave. Riposi le chiavi nella tracolla e ci incamminammo insieme verso il luogo dell'appuntamento.

Mikan: -Quando mi farai conoscere tua madre e la tua famiglia?-.
Natsume: -Molto presto, tranquilla. Perchè?-.
Mikan: -Beh, mi è venuta voglia di conoscerla... Dai messaggi, tua madre sembra piuttosto simpatica e solare... E un po' pervertita, come te. Quindi ho pensato che mi sarebbe piaciuto conoscere un'altra persona speciale come il mio Natsume...- mi sorrise.
Natsume: -Lei non è solo come hai detto tu... Mia madre non è una comune mamma... È premurosa e gentile. Perdona sempre tutti ed ha un grande senso dell'umorismo. Non parlo così solo perchè si tratta della donna che mi ha messo al mondo, ma proprio perchè so che è così. È l'unica donna che con una parola riesce a tirarmi su il morale, un po' come te. Diciamo che mia madre è la perfetta combinazione dei nostri pregi e difetti... Ha la tua solarità e la mia perversione, la tua gentilezza ma allo stesso tempo la mia freddezza... Per me è perfetta così com'è...- disse come se stesse sognando.
Mikan: -Le vuoi molto bene, eh?-.
Natsume: -Ovvio. Dopotutto è mia madre. Non puoi conoscere il dolore che ho provato sapendo che ci fosse stata la possibiltà che non si risvegliasse dal coma...-.
Mikan: -Capisco... Ora però non pensiamo al passato. Pensiamo al nostro presente ed al nostro futuro...- fermai i passi ed, in punta di piedi, baciai con amore il mio ragazzo.
Natsume: -Hai ragione...- ribattè lui staccandosi dal bacio, sorridendo.

Gli ripresi la mano e continuammo a camminare. Mancavano cinque minuti e noi ci trovavamo quasi davanti al cancello della Alice Academy.
Spaccammo il secondo e ci ritrovammo mano nella mano davanti al luogo dell'appuntamento, attendendo con ansia il momento nel quale sarebbero arrivati Hotaru e Ruka.
Natsume iniziò una strana conversazione...

Natsume: -Mikan, ascoltami...- mi disse serio.
Mikan: -Sì...? Che c'è?-.
Natsume: -Riguardo a ciò che ti ho detto stamattina...-.
Mikan: -Cosa?- chiesi non sapendo dove volesse andare a parare.
Natsume: -Il fatto che non dobbiamo far capire che ci siamo messi insieme... Potrai dirlo se vuoi, ad Hotaru, non ad altri. Anche se scommetto che lo abbia già intuito... E poi, il fatto che nessuno di noi due ieri sia ritornato alla festa, lascia a desiderare.-.
Mikan: -Già, hai ragione... Ma a Ruka?-.
Natsume: -Beh, per il momento non dirlo neanche a lui, non si sa mai... E poi lo verrebbe a sapere da solo.-.
Mikan: -D'accordo... Però un po' mi dispiace per Ruka...-.
Natsume: -Ehi, non preoccuparti...-.
Mikan: -Sì, ma ora che tu sei il mio fidanzato, lui è il mio migliore amico... E poi non mi ha mai nascosto niente...-.
Natsume: - *Pensiero* Questo è quello che vuoi credere tu...- sembrava pensieroso, poi aggiunse. -Sì, ma non devi provare rimorso per lui, tu sei nel giusto, Mikan. E poi metti caso che per te provi qualcos'altro oltre all'amicizia...-.
Mikan: -Ma lui non può amarmi, è il mio migliore amico...-.
Natsume: -Cosa centra? Da quanto deduco, anche io lo ero, giusto? Eppure ti ho sempre amata.-.
Mikan: -Già, è giusto. Anche se sono sicura che non serva, glielo nasconderò.-.
Natsume: -Brava, Mikan. Sapevo che avresti capito.- mi accarezzò con dolcezza il viso e mi diede un bacio sulle labbra.

Nel frattempo, arrivarono sia Hotaru che Ruka. Natsume, appena si accorse di loro, si staccò violentemente da me e fece finta di niente, lasciandomi in sospeso. Gli lanciai un'occhiata interrogativa, ma lui non mi volle rispondere. Perciò lasciai stare.

Pov Natsume...

Cavolo! Ma di tanti momenti, dovevano scegliere proprio questo per presentarsi?! Roba da matti! Non solo ci hanno interrotti, inoltre Ruka ci sarà rimasto malissimo. Spero vivamente che non ci abbiano visti... Che sfortuna.
Effettivamente Ruka aveva uno sguardo triste e Mikan uno sguardo confuso. Poverina, l'ho lasciata a bocca asciutta...
Dopo che Ruka si sarà dichiarato, se si dichiarerà, capirà il motivo per il quale mi sono comportato da vigliacco con entrambi. La verità è che ci tengo a Ruka e non vorrei per nulla al mondo che soffrisse per colpa mia. È il mio migliore amico da sempre e mi sento terribilmente in colpa per avergli rubato l'amore della sua vita. Ma non è colpa mia... Insomma, al cuor non si comanda! E comunque, dopotutto, c'è sempre Hotaru e lei è innamorata cotta di lui. Scommetto che prima o poi Ruka comincerà a provare per lei qualcos'altro che semplice amicizia. E poi Hotaru non è mica così male... Certo, Mikan non la batte nessuno, però si potrebbe benissimo accontentare di Hotaru...
Capisco i sentimenti di Ruka, d'altronde sono gli stessi miei. So bene come ci si sente quando non si è ricambiati. Va bene, ormai è accaduto e credo fermamente che ci abbiano visti.
Ruka fece una faccia delusissima. Poi cercò di sorridermi e ci chiese...

Ruka: -Allora ragazzi...? Cos'è successo ieri sera?- Mikan mi guardò incerta poi gli rispose dolcemente, cercando di non fargli pesare la cosa.
Mikan: -Beh, niente di che... Ci siamo messi insieme, non è successo nient'altro.-.

Bravissima Mikan, gliel'ha buttata sulla leggera.
Spero che Ruka non se la sia presa a male.

Ruka: -Quindi Natsume si è dichiarato a te? Ti ha rivelato i sentimenti che aveva confessato solo a me?-.
Mikan: -Già...- rispose Mikan tranquilla.
Ruka: -Sono contento per te, Natsume. Visto? Io l'ho sempre detto che preferisse te...- gli scese una lacrima.
Mikan: -Ma... Cosa...?-.
Natsume: -Ruka... Mi dispiace, davvero.- mi avvicinai a lui e gli presi la mano. -Ragazze, voi intanto andate, noi vi raggiungiamo più tardi.-.
Hotaru: -Va bene...- disse abbassando la testa. -Andiamo, Mikan...-.
Mikan: -Sì, ma...-.
Hotaru: -Non preoccuparti, te lo diranno dopo.-.
Mikan: -Ma quindi tu sai di cosa parlano?-.
Hotaru: -Certo, stupida. Tutti lo sanno. Solo tu non l'hai capito, come la storia dei sentimenti di Natsume...-.
Mikan: -.....-.

Mikan ed Hotaru si incamminarono verso la fermata del Bus e noi cominciammo a parlare...

Natsume: -Senti, Ruka... La verità è che mi dispiace tantissimo... Mi sento terribilmente in colpa.-.
Ruka: -Non hai motivo di esserlo... Io ci avevo già rinunciato da tempo. Solo che sentirsi dire che vi siate messi insieme da Mikan, nonostante io sia felicissimo per te e lei, è dolorosissimo. Dopotutto, a me, Mikan, piace ancora tantissimo, anche se sapevo che fosse destinata a te, amico mio.- si mise a piangere disperato.

Le delusioni d'amore sono le peggiori... Dio, come lo capisco. In questi 10 anni non ho fatto altro che pensare che Mikan fosse innamorata follemente di Ruka.
Lo abbracciai, tentando di consolarlo. All'inizio ci stette, ma poi mi allontanò.

Ruka: -Natsume, non devi sentirti in colpa, davvero... Non c'è bisogno che mi consoli... Hai sofferto fin troppo finora. Tra le missioni, la tua famiglia e Mikan sei stato completamente distrutto. Ora che, finalmente, ti vedo felice, mi sento benissimo. Ti voglio bene, Natsume. Ed in veste di tuo migliore amico ti dico solo una cosa: Congratulazioni.- tentò un sorriso.
Natsume: -Oh, Ruka...-.
Ruka: -Natsume, sii felice con Mikan e trattala bene. Sarò felice per te. Prima o poi questo dolore mi passerà. Magari troverò un'altra, o magari rimarrò single, ma l'importante è che io sia riuscito a vederti contento almeno per una volta nella vita... Però, sappi una cosa, se non tratterai bene Mikan e farai lo stupido con lei o se ti approfitterai della sua compresione e gentilezza, io non ti perdonerò mai. Ma a questa opzione non credo affatto. So che non mi deluderai e che tratterai Mikan come una regina, come hai fatto in questi ultimi anni. Oppure ti basterà semplicemente rimanere come sei sempre stato, dopotutto Mikan si è innamorata di te e non della tua maschera. Quindi mi sento di dirti solamente: Buona fortuna! Vi auguro tanta felicità insieme, davvero.- gli scese ancora una lacrima e poi se la asciugò immediatamente.

Ruka... Sei il migliore amico che io abbia mai incontrato. È incredibile quanto tu tenga alla mia felicità in confronto al tuo cuore ed ai tuoi sentimenti... Sei davvero unico.
Io al tuo posto avrei reagito diversamente. Avrei sbattutto la testa al muro, avrei bruciato alberi o probabilmente mi sarei tolto la vita rimanente andando in missioni superflue che ormai erano vietate alle Abilità Pericolose. Morto l'ESP, non avevamo più missioni, eravamo finalmente liberi. Ma in quell'occasione avrei detto a Persona che sarei stato nuovamente al suo servizio in qualche modo; Anche se egli, probabilmente non mi avrebbe chiesto niente, visto che a sua volta era comandato dall'ESP.
Allora io mi sarei suicidato per conto mio o avrei chiesto a lui di uccidermi per conto del suo Alice.
Tutto questo perché la mia vita, senza Mikan, non varrebbe niente.
È da qui che si vede la vera forza interiore. Io avrei mollato tutto abbandonandomi alla morte, mentre Ruka ha deciso di essere felice al mio posto e di continuare a vivere, nonostante avesse tutto il dolore di un rifiuto indiretto.

Natsume: -Ruka, sei unico. Mikan avrebbe fatto meglio a scegliere te, che me. Io non ho la vera forza di resistere al dolore. Tu sì. Mi dispiace che per te sia finita così. Senti, devo dirti un'altra cosa...-.
Ruka: -Non è vero... Natsume, tu hai molto più fegato di me e molto più carattere. Con te Mikan si sentirà protetta per sempre. Anzi, sono contento per Mikan, perchè si è scelta veramente una bravissima persona. Un bravissimo compagno, nonchè un bravissimo futuro padre e marito.- mi sorrise. -Comunque cos'è che dovevi dirmi?-.
Natsume: -Beh, ecco... Che avevo intenzione di nasconderti per il momento che ci fossimo messi insieme... E che stanotte... Noi...-.
Ruka: -Sì, ho capito, tranquillo. D'altronde volevi farlo solo per non farmi restare male, no? Allora non fa niente... Sei il suo ragazzo, il suo punto di riferimento, è normale che in una coppia ci siano questi tipi di rapporti... E poi, di questo passo diventerò zio, no?- mi fece l'occhiolino ed io gli sorrisi.
Natsume: -Puoi contarci... Grazie di tutto, Ruka.-.
Ruka: -E di cosa?-.
Natsume: -Di essere sempre così comprensivo con me...-.
Ruka: -Dovrò pur ripagare la tua protezione con Persona in tutti questi anni, guarda che non me lo dimenticherò facilmente...-.

Gli sorrisi e gli strinsi la mano in segno di ringraziamento.

Ruka: -Ora, però, andiamo. Devo augurare a Mikan tanta felicità con te e dargli il mio supporto. E poi devo fare la cosa più importante...-.
Natsume: -Intendi dire dichiararti?-.
Ruka: -Già... Non sarebbe giusto tenerglielo nascosto ancora... Però stai tranquillo, non te la ruberò.- sorrise dolcemente. Questo era il Ruka che conoscevo io.
Natsume: -Allora, andiamo. È giusto che lo sappia.-.
Ruka: -Giusto... Però ho paura...-.
Natsume: -Ruka, Mikan è comprensiva, capirà sicuramente...- dissi rassicurandolo, lui sorrise.

Ci incamminammo anche noi e rangiungemmo le ragazze.
Ruka si fece coraggio ed andò da Mikan.

Ruka: -Mikan, devo dirti una cosa...-.
Mikan: -Certo, Ruka. Tutto quello che vuoi!- lei gli sorrise a 32 denti.
Ruka: -Bene, ecco io... Ti voglio dare le mie congratulazioni per esservi messi insieme e voglio augurarvi felicità per sempre...-.
Mikan: -Oh, Ruka! Grazie!- lo abbracciò. Io fui un po' geloso, però mi fidai di entrambi.
Ruka: -E poi...- divenne rosso e abbassò il viso.
Mikan: -Cosa c'è, Ruka? C'è dell'altro?-.
Ruka: -In realtà, sì...-.
Mikan: -Cioè?- gli chiese dolcemente.
Ruka: -Mikan, io...- prese un profondo respiro. -Io per te non provo solo amicizia. Io, come Natsume, sono innamorato di te dai tempi delle elementari. Ti ho sempre amata, ma tu hai avuto sempre occhi per Natsume. Io, probabilmente, dovrò dimenticarmi di te e provare ad amare altre ragazze... Ma sono felice di farlo. Questo perchè... Perchè ti amo e perchè voglio che tu e Natsume siate felici per sempre. Quindi, Mikan, spero che continuerai a considerarmi il tuo migliore amico, nonostante i sentimenti che provo per te. Perchè non sopporterei di averti persa definitivamente per colpa del mio amore. Avrei dovuto innamorarmi di qualcuno che mi ricambiasse, però non è stato così. Mi sono innamorato di te, perchè tu sei speciale...
Detto questo, chiudiamo questa storia e spero di rimanere il tuo migliore amico, come sono sempre stato...- disse rosso.
Mikan: -Oh, Ruka! Io per te proverò sempre amicizia. Un'enorme amicizia. Non mi importa che tu per me provi amore, tu sarai sempre il mio migliore amico ed io la tua... Ti voglio bene.- rispose commossa abbracciandolo.

Ruka ricambiò l'abbraccio ed una lacrima percorse la sua guancia. Lui se la asciugò subito poi sorrise.

Ruka: -Grazie di tutto Mikan... Ma soprattutto per averla presa allegramente la notizia. Pensavo sarebbe diventata una tragedia ed, invece, sono costretto a ricredermi.-.
Mikan: -Di niente... Davvero pensavi che una cosa così piccola avrebbe potuto farmi cambiare idea sul tuo conto? Ti vorrò sempre bene, Ruka. Come amico si intende...- gli diede un bacio sulla guancia. Ruka arrossì. -Quindi ora è tutto risolto... Vero, Natsume? Immagino che tu mi abbia detto di stare attenta a ciò che dicevo, per non ferire Ruka... Quindi ora che tutto è andato per il meglio, possiamo stare felici insieme, no?- chiese sorridendo, mentre mi afferrava la mano.
Natsume: -Certo, Mikan...- sorrisi. - Puoi essere te stessa. O almeno quella che sei stata ieri e oggi...-.
Ruka: -Natsume, grazie ancora. Ora sono convintissimo del fatto che Mikan abbia fatto bene a scegliere te a me... Tu sei perfetto per lei. Sei l'uomo capace di proteggerla ed amarla nel migliore dei modi. Con una sola parola la rendi felice e lei ti ama smisuratamente. Sono contentissimo per voi, davvero.- stavolta ci sorrise di cuore.

Io e Mikan ci guardammo negli occhi, avendo l'intenzione di scambiarci un bacio; ma entrambi ci fermammo, pensando che Ruka avrebbe sofferto parecchio vedendoci baciare. Anche se voleva farci credere di essersi ripreso, ancora non lo era.

Ruka: -Mikan, Natsume...? Lo vedo che abbiate l'intenzione di baciarvi, non sarebbe giusto preoccuparsi per me... Fatelo pure, sarò contento per voi. Ve l'ho già detto.-.

Noi gli sorridemmo e ci scambiammo un bacio dolce e lungo come quelli di questa notte e stamattina. Lei mi mise le mani nei capelli ed io le braccia intorno al suo torace, stringendola a me. Poi, alzai un braccio e con la mano le accarezzai una guancia. Continuammo a baciarci per minuti e minuti, provando un amore sconfinato l'uno per l'altra. Le nostre lingue si intrecciavano dolcemente. La amo da morire. Non mi sembra ancora vero che lei provi questi profondi sentimenti per me. Ruka ed Hotaru sorridevano al nostro bacio e noi fummo felici di questo. Dopotutto, potevamo amarci senza che nessuno potesse dirci niente o rimanerci male. Colui che mi premeva maggiormente era Ruka, ma ora che lui è favorevole al nostro rapporto, non ho più alcun problema.
Io e Mikan ci staccammo dal nostro dolcissimo bacio e ci sorridemmo. Ormai avevo la prova certa che Mikan mi amasse tanto quanto io amassi lei. Mikan è l'unica cosa bella che mi sia capitata in tutti questi anni. Non ho alcuna intenzione di lasciarla andare. Lei sarà mia per l'eternità, sempre che lei lo voglia. Non farei mai qualcosa contro la sua volontà. Dopo glielo chiederò.
Le andrò a comprare una sorpresa e, quando gliela darò, le chiederò se vorrà essere mia per sempre.
Sarà una cosa veramente sdolcinata, e per quanto a me non piaccia esserlo, ho imparato a farlo per amore. Per la mia Mikan.
Le sussurai all'orecchio...

Natsume: *Sussurra* -Ti amo, Mikan. Non ti lascerò mai, a meno che tu non lo voglia.-.

Mikan mi sorrise e mi rispose sempre sussurrandomi...

Mikan: *Sussurra* -Certo che lo voglio! Dopo tutti questi anni d'attesa, dirti il contrario sarebbe una pazzia. Ti amo anch'io.- mi disse dolcemente prima di saltarmi addosso ed abbracciarmi con tutto l'amore che aveva per me.
Ruka: -...Siete una coppia perfetta.-.
Mikan: -G-grazie...-.
Natsume: -Ehi, perchè arrossisci? Comincio ad essere geloso, eh?-.
Mikan: -No, è che un'affermazione di questo genere, di punto in bianco, è un po' inaspettata...-.
Natsume: -Guarda che non mi devi dare spiegazioni, mi fido di te. Lo so che è per questo. Io scherzavo...- dissi baciandole la fronte.
Mikan: -Sono sono contenta che ti fidi di me, anche per me è lo stesso.- mi disse rivolgendomi un sorriso bellissimo. -Ragazzi...? Andiamo a farci un giro?- chiese eccitata.

Natsume: -Tutto quello che vuoi, Principessa.- le sussurrai sensualmente nell'orecchio. Lei sorrise arrossendo.
Ruka: -Sì, andiamo! Hotaru, vieni con me? Cioè, con noi.-.
Hotaru: -SÌ! Cioè, va bene! Ma non lo faccio per te, solo perchè ho bisogno di andare a comprare gli attrezzi per le mie invenzioni...- arrossì.

Noi sorridemmo, avendo capito l'imbarazzo di Hotaru; mentre Ruka non si accorse di niente e sorrise. Mikan mi prese il braccio, stringendomelo e vi appoggiò la testa sopra. Proprio come una coppia di fidanzati da molto tempo. Poi rivolse il suo sguardo al mio viso per vedere la faccia che avevo fatto io, per la sua azione, e mi sorrise. Io non potei non fare lo stesso. Mi abbassai al suo viso e le diedi un bacio a stampo, poi continuai a guardare davanti a me, sorridendo.
Non avendo sentito la mia risposta, mi chiese...

Mikan: -Natsume, mi posso appoggiare così a te?-.
Natsume: -Ho detto qualcosa?-.
Mikan: -No, non mi sembra...-.
Natsume: -E allora certo. Certo che puoi rimanere così...-.
Mikan: -Ti voglio bene!-.
Natsume: -Io no...-.
Mikan: -Come...?- sorrisi di striscio.
Natsume: -Io non ti voglio bene.-.
Mikan: -Ma...- scoppiai a ridere.
Natsume: -No, io non ti voglio bene. Ti amo.- Mikan tirò un sospiro di sollievo. -Ma ti pare? Per quale motivo mi sarei messo con te?- affermai dandole un colpetto sulla spalla.
Mikan: -Pensavo che dicessi sul serio...- disse con il volto basso. -Per un attimo mi sono sentita il cuore rompersi.-.
Natsume: -Mikan, dai, era uno scherzo.- replicai spostandole la frangetta per guardarle gli occhi. -Era per metterti alla prova. Io non potrei mai dirti una cosa del genere.-.
Mikan: -Perchè avevi bisogno di mettermi alla prova? Avevi bisogno di testare i miei sentimenti?-.
Natsume: -Ma certo che no! Era uno scherzo, Mikan. Non dicevo sul serio... Mi dispiace se ti ho offesa, ma io ci tengo a te e non voglio perderti per una stupidaggine simile...- affermai sicuro ma allo stesso tempo dispiaciuto d'aver ferito il mio dolcissimo angelo.
Mikan: -.....-.

Mi misi davanti a lei e le bloccai i passi. La guardai intensamente negli occhi e poi la strinsi a me. Lei ricambiò l'abbraccio.

Natsume: -Ti prego, Piccola. Mi dispiace... Mi perdoni? Ti prometto che non farò mai più uno scherzo del genere...- dissi affondando il viso sulla sua esile spalla.
Mikan: -Sì...-.
Natsume: -Davvero?- chiesi sorpreso.
Mikan: -Sì, anche perchè non mi sono mai offesa. Scherzetto! Ora siamo pari. Eh eh!- mi annunciò stampandomi un bacio sulle labbra.
Natsume: -Ciò vuol dire che fingevi?-.
Mikan: -Solo alla fine... Quando mi hai detto "Io non ti voglio bene" mi sono sentita davvero il mondo cadermi sulle spalle.-.
Natsume: -E brava, Polka-Dots. Mi hai fregato!- mi fece la linguaccia.
Mikan: -Che facciamo ora? Raggiungiamo Hotaru e Ruka?-.
Natsume: -Uh, eccoli che arrivano...-.
Hotaru: -Eccoci! Dove siete stati voi?-.
Mikan: -Da nessuna parte...-.
Natsume: -Senti, Mikan, vai con Hotaru. Nel frattempo io devo cercare una cosa...- dissi facendo l'occhiolino ad Hotaru. Lei percepì. -A dopo!-.
Mikan: -Sì! Ciao, Nat!-.
Hotaru: -Mikan, credo che Natsume ti voglia fare una sorpresa...- io la sentii, la fulminai con lo sguardo ed annuii a Mikan.
Natsume: -Dopo vedrai...- la salutai.
Mikan: -D'accordo! Non vedo l'ora!- rispose eccitata.

Cavolo! Hotaru le ha rovinato la sorpresa, ma io so come rimediare.
Se prima c'era una sorpresa, ora saranno due...
In modo che lei creda che la sorpresa fosse la prima e, nel frattempo, nascondo la seconda, nonchè quella vera...
Sono un genio...
Mi incamminai verso la mia meta e loro fecero lo stesso.
Sorrisi, le sarebbe spettata una bella sorpresa, o almeno è quello che voglio credere.
Non vedo l'ora di dargliela...

FINE
CAPITOLO XX.

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Capitolo 22
*** Sorpresa per Mikan (Parte 2) ***


CAPITOLO XXI:

Pov Natsume...

Per ricordare il giorno del nostro fidanzamento, volevo assolutamente comprarle un anello.
La gioielleria, dove andavo spesso per comprare collane o bracciali ad Aoi, si trovava di fronte al mio negozio preferito: il negozio con rifornimento di Manga, Videogiochi ed Anime, che potevano essere affittati o direttamente comprati. Altrimenti, dove credete che sbuchino fuori i manga che leggo spesso in classe?
Mi sto dilungando troppo, stavamo o non stavamo parlando dell'anello, dopotutto?
Avevo intenzione di prenderle un anello ben preciso. In questi due giorni, ci avevo pensato e ripensato, ed alla fine sono giunto alla conclusione di farle un anello che non avrebbe avuto mai nessun'altra ragazza. Sapevo già come glielo avrei comprato:
Per prima cosa avrei dato la bozza che avevo preparato io all'orefice e poi lui me lo avrebbe fabbricato. Su di essa vi erano anche le misure.
Per esse non c'era problema; Mikan aveva le dita poco più piccole delle mie, poichè io non le ho mai avute gigantesche. La sua misura sarà stata una 7, mentre la mia una 9 al massimo.
Bastava che provassi il suo anello al mio mignolo, che corrispondeva al suo anulare.
Il design dell'anello mi piaceva molto. D'altronde l'avevo disegnato io, appositamente.
Era un anello abbastanza fino, di massimo 4 millimetri di larghezza, d'oro giallo. Aveva un piccolo gancio dove, in teoria, ci si dovrebbero appendere due ciondoli. O meglio, due piccoli cuori, in tre dimensioni. Insomma, nè piatti, nè tondi, una via di mezzo. I cuori erano fatti con le nostre pietre Alice. La sua la portavo sempre al collo, mentre la mia se l'era tolta, Mikan, per andarsi a fare la doccia. In quel momento l'ho presa. La mia era rossa come il fuoco -chissà perchè...-, e la sua era arancione mandarino. Ovviamente i due cuori erano fatti con un piccolo frammento di pietre Alice poichè, secondo una lezione del Prof. Misaki, le pietre Alice non perdevano il loro valore neanche se rotte. Ed io avrei dovuto prenderne solo un piccolo pezzo. Cioè, l'orefice, era ovvio.
Mi recai dal ragazzo che fabbricava gioielli, che conoscevo da quando avevo 10 anni. Lui ormai aveva più di 30 anni e possedeva l'Alice della Fabbricazione. Era come l'Alice di Hotaru, però in campo gioiellistico. L'ultima volta che ero andato a trovarlo era per i 16 anni di Aoi.
Mentre ora mi ritrovo a fare il regalo di fidanzamento alla mia ragazza.
Entrai nella gioielleria e salutai con la mano Kai, nonchè il gioielliere. Al momento non aveva clienti, quindi mi misi, in piedi, di fronte al balcone.

Natsume: -Ciao, Kai!- sorrisi.
Kai: -Natsume? Sei proprio tu? Da quanto tempo, amico!- ci battemmo il cinque. -Come vanno gli studi?-.
Natsume: -Come al solito... Niente di che.-.
Kai: -Non perdiamoci in chiacchiere... Come mai sei qui? Il compleanno di Aoi è ancora lontano. Se non sbaglio dovrebbe compiere 19 anni.-.
Natsume: -Già... Ma non è per lei che sono qui stavolta.- ribattei sorridendo dolcemente.
Kai: -Ah, no? Ed allora perchè? A giudicare dall'espressione che hai fatto sembra qualcosa di parecchia importanza.-.
Natsume: -Esatto. Ho una ragazza da poco, ma è come se fossimo stati insieme per 10 anni...-.
Kai: -Era quella ragazzina a cui piaceva venire a Central Town con te ed i suoi amici, che poi è diventata Miss Accademia per tre volte? Una certa Mikan Sakura, se la mia vecchiaia non mi fa brutti scherzi...-.
Natsume: -Piantala! Non hai neanche 32 anni! Comunque sì, proprio lei. Wow, hai l'occhio lungo!-.
Kai: -Avevo notato fin da subito che foste legati in qualche modo. Ma, aspetta, non era anche la ragazza che ti sbraitava sempre contro?-.
Natsume: -Che mi sbraitava sempre contro perchè la prendevo in giro... Sì, esatto. Ci hai preso in pieno.-.
Kai: -Ahahah! Sono un mito...-.

Sorrisi. Ormai Kai era un adulto, ma aveva sempre un nonsochè di giovanile. Mi era sempre piaciuto parlare con lui. È sempre stato il mio Senpai, circa. Però lo andavo a trovare solo quando venivo a Central Town ed ogni volta mi chiedeva come mi andava la vita.
Oppure le missioni, perchè il Gatto Nero era famoso anche a Central Town; e lui era uno dei pochi che mi parlava nonostante fossi solo un assassino comandato dall'Accademia.

Kai: -Allora? Torniamo al dunque... Regalo di fidanzamento.-.
Natsume: -Precisamente.-.
Kai: -Anello, collana o bracciale?- chiese, lui era sempre stato uno che puntava sempre al "Succo" del discorso.
Natsume: -Anello. Ho una bozza pronta.- dissi toccandomi le tasche e tirando fuori il foglietto con il piccolo disegno.

Lui lo prese in mano, lo aprì e sorrise.

Kai: -Ma è bellissimo! Così metti in difficoltà anche me, che devo fabbricarlo.-.
Natsume: -Ma smettila, tu sei un genio per queste cose...-.
Kai: -Beh, era per dire qualcosa...-.
Natsume: -Senti, c'è bisogno che ti spieghi la bozza?-.
Kai: -No, la bozza è perfetta. C'era d'aspettarselo da Natsume Hyuuga, colui che svolge tutto alla perfezione...- sorrise.
Natsume: -Ma che... Solo perchè ero il Gatto Nero dici così...-.
Kai: -Chi ha nominato il Gatto Nero? Ormai è passato, io intendevo che ormai ti conosco e so che sei preciso in tutto.-.
Natsume: -Ma dai... Non è vero...- sorrise di nuovo.
Kai: -Tornando a noi... Per quando ti serve l'anello?-.
Natsume: -Il più presto possibile. Conoscendo le tue doti, so che una mezz'ora ti basti.-.
Kai: -Lo farò anche avanzare il tempo, vedrai.- mi fece l'occhiolino.
Natsume: -Grazie sei un amico. Dopo ti pagherò qualunque somma tu voglia.-.
Kai: -Ma per favore! Vattene prima che mi venga l'istinto di picchiarti!-.
Natsume: -E perchè? Dovrò pur pagarti!-.
Kai: -Ma che! Sta zitto e vattene...-.
Natsume: -Ma...-.
Kai: -Ci penseremo dopo al prezzo, ora vai e fai ciò che devi fare. Lo vedo che hai una certa fretta...-.
Natsume: -Sì, perchè è successo un macello per colpa della migliore amica di Mikan...-.
Kai: -Allora vai! A dopo!-.
Natsume: -Grazie ancora, Kai...-.
Kai: -Figurati. Ciao, Natsume!-.

Lo salutai e scappai il più veloce possibile verso il negozio di Fluffa-Puffa. Eh già, i Fluffa Puffa sarebbero stati il mio regalo falso, la copertura del vero regalo. Sono troppo intelligente...
Modestia a parte, rimasi a bocca aperta per la fila che c'era. Madonna Santissima! Io avrei dovuto aspettare tutto quel tempo per rimediare ad una beffa di Hotaru. Tsk!
Non l'ho mai odiata così tanto come in questo momento...
Ecco, ti pareva! Parli del diavolo e spuntano le corna!
Cavolo! Erano lì, tutti e tre in fila per i Fluffa Puffa. Hotaru si girò un attimo e mi vide. Io le feci segno di andare via con Mikan e lei fece come richiesto: se la portò dietro, verso un negozio di vestiti, nonostante le proteste di Mikan.
Menomale, almeno si era dimostrata utile.
La fila in 10 minuti si dimezzò ed io potei ordinare una porzione Maxi di Fluffa-Puffa dopo circa 20 minuti. Meglio di ciò che avessi immaginato.
Mancavano dieci minuti alla scadenza che avevo dato a Kai, quindi mi diressi, di fretta, verso il suo negozio.
Appena varcai la soglia della porta, Kai si precipitò letteralmente verso di me sorridendomi a 32 denti.

Kai: -Eccolo! È pronto! Spero ti piaccia...- disse consegnandomi il cofanetto.
Natsume: -Non c'è alcun dubbio. Ne sono sicuro.- dissi aprendolo, lui sorrise.

Aprii il bellissimo cofanetto blu e rimasi stupefatto. L'anello era meraviglioso! Sono sicuro che piaccia a Mikan... Non sapevo davvero come ringraziare Kai!

Kai: -Allora? Ti piace?-.
Natsume: -No... Davvero! Dire che mi piaccia è una bugia. Non puoi neanche immaginare cosa penso di questo anello! È meraviglioso! Non c'è parola che lo descriva... Sulla bozza sembrava molto più semplice ed invece...-.
Kai: -Dai, non esagerare, non ho fatto niente di che... Comunque sono contento che ti sia piaciuto!-.
Natsume: -Grazie, Kai! Sei davvero un amico! Quanto ti devo?-.
Kai: -Non vorrei che mi pagassi, non ho fatto altro che svolgere un compito per un mio caro amico...-.
Natsume: -Grazie di tutto, ma ci rimetteresti... Dai, dimmi quanto vuoi...- sorrisi.
Kai: -Beh, il modello, praticamente, sarebbe di circa 3000 Rt, più la progettazione di 1000 Rt... In teoria mi dovresti 4000 Rt... Ma visto che sei un mio caro amico, mi accontento di 1000 Rt in totale...-.
Natsume: -Ma che scherzi? Io ti pago per intero! Non se ne parla! Tieni i 4000 Rt...-.
Kai: -Senti, allora facciamo 2000 Rt...-.
Natsume: -2500 Rt...-.
Kai: -Affare fatto!- prese i soldi e mi ringraziò, come se quello che faceva il lavoro fossi io.
Natsume: -Più la mancia...-.
Kai: -Ma quale mancia?! Sei impazzito? Vattene, hai pagato fin troppo.- mi fece l'occhiolino.
Natsume: -Grazie ancora, Kai... Non ti ringrazierò mai abbastanza. Ciao!-.
Kai: -Ciao! A presto, Natsume! Torna a trovarmi! Magari per il tuo matrimonio!- mi urlò salutandomi.
Natsume: -Contaci!- gli sorrisi per l'ultima volta ed uscii dal negozio.

Ero felicissimo. Non vedevo l'ora di attuare il mio "Piano". Mi nascosi, dietro un albero, da sguardi indiscreti e scrissi il bigliettino da mettere dentro il cofanetto. Non sapevo che scriverle, volevo che fosse un biglietto romantico ma, allo stesso tempo, buffo ed allegro. Purtroppo non ero portato per queste cose, però mi impegnai moltissimo e riuscii a scrivere qualcosa di decente, anzi ero anche soddisfatto. Era il biglietto con le caratteristiche elencate prima. Uscì fuori una cosa del genere:

 

 

                                                       A Te,
                                                       la Mia Polka-Dots preferita.

                                                       Ti amo
                                                       e sarà sempre così,
                                                       qualunque cosa accada.

                                                                                    ~Il tuo Nat.~

 


Piegai il bigliettino e lo attaccai a lato del cofanetto. Dopodiché, nascosi quest'ultimo in fondo alla confezione di Fluffa-Puffa. Poi richiusi per bene la scatola, in modo da non far notare che io l'avessi aperta. In seguito scrissi un messaggio sul cellulare di Mikan per incontrarci e riunirci davanti al Panificio.

 


From: Natsume Hyuuga
To: Mikan Sakura
Subject: Dove siete? ò.ò

TEXT:
Piccola, dove siete in questo momento?

Mi sono stancato di cercarvi.
Dì ad Hotaru di incontrarci davanti al Panificio.
Mi faresti un grande favore, grazie.
PS: Ti amo. :)
Natsume.

 


Una volta scritto, aspettai la risposta della mia ragazza.
Sorrisi e rilessi moltissime volte il contenuto del messaggio. Era davvero riuscita a cambiarmi così tanto Mikan? Insomma, prima d'ora non avrei mai pensato di scrivere un simile messaggio.
Mentre ora lo faccio con piacere. Bah, chissà.
Sentii la suoneria delle notifiche del mio cellulare, sbloccai lo schermo e lessi la risposta di Mikan.

 


From: Mikan Sakura
To: Natsume Hyuuga
Subject: Fatto! ;P

TEXT:
Ho detto ad Hotaru di andare al Panificio.
Tu sarai lì a momenti, giusto?
Tanto vale andarci subito.
Non vedo l'ora di rivederti.
Mi sei mancato in quest'ora. :'(
PS: Anche io ti amo. <3
Mikan.

 


Sorrisi di nuovo. Com'era dolce la mia Mikan... Sono contento di averla incontrata. La amo tantissimo. E pensare che, se non fosse arrivata lei all'Alice Academy, io sarei rimasto single, scorbutico e probabilmente sarei anche morto per le missioni.
Le devo tutto, a partire dalla mia vita per finire alla mia felicità.
Sospirai, era meglio incamminarsi, dopotutto Mikan mi aspettava.
Arrivai al luogo dell'incontro alle 11.30, ovvero circa 10 minuti dopo la risposta di Mikan. La vidi da lontano e la raggiunsi, nascondendo il pacco dietro la schiena. Feci finta di niente e la salutai sorridente. Lei mi corse incontro e mi abbracciò, purtroppo non potei fare lo stesso, per via della scatola di Fluffa-Puffa.

Mikan: -Finalmente sei tornato!- disse eccitata.
Natsume: -Già, eccomi qui!- le sorrisi.

Lei con aria sospettosa mi chiese...

Mikan: -Cosa nascondi dietro la schiena?-.
Natsume: -Prova ad indovinare...-.
Mikan: -Uhm... Non lo so. Mi fai vedere cosa nascondi?- mi chiese supplicando.
Natsume: -Visto che avevi fame e che so che ti piacciono... Te li ho comprati...- anticipai prima di consegnarle l'enorme scatola di Fluffa-Puffa.

Fece i salti di gioia, mi sorrise e mi ringraziò circa... 10, no 100... Forse 1000 volte. L'abbracciai e le diedi un bacio a stampo sulle labbra.
Mikan, con una mano, resse il pacco e, con l'altra, si aggrappò al mio braccio. Vi appoggiò anche la sua testa.
Nel frattempo, non chiedetemi come, mangiava i Fluffa-Puffa.
Ci chiese se ne volessimo un po', ma noi rispondemmo di no.
Eccitata ed intenta a mangiarsi lo spuntino -o meglio “Spuntone”, a giudicare dalle dimensioni- indicava da una parte all'altra i negozi di Central Town dicendo di voler andare in ogni posto indicato dal suo dito.
Era davvero una scena comica. Ci divertimmo moltissimo tutti insieme per un altro quarto d'ora, poi Hotaru e Ruka andarono a fare un giretto per le bancarelle, lasciandoci soli.
La scatola di Fluffa-Puffa era quasi vuota ed io intravedevo il cofanetto, ma lei no; perchè pescava le piccole nuvolette senza guardarle.
Ormai ne erano rimaste solamente 5 e, finalmente, Mikan buttò un occhio alla scatola. Prima guardò confusa lo “Strano Fluffa-Puffa” e poi mi rivolse lo sguardo.

Mikan: -Nat, che cos'è quello?- chiese confusa ma felice.
Natsume: -Non ne ho la più pallida idea, Mikan.- affermai mentendole.

Mikan lo prese in mano e lo osservò per bene.
Poi curiosa aprì il foglietto che le avevo scritto e lo lesse, capendo che l'avessi scritto io.
Ancora non aveva capito cosa fosse.

Mikan: -Menomale che non ne avevi idea... Ti amo. Anche se devo ancora aprirlo.- mi disse contenta.
Natsume: -Secondo te, ti avrei rivelato che fosse da parte mia?- le sussurrai in un orecchio.
Mikan: -Certo che no.- mi baciò dolcemente.
Natsume: -Dai, aprilo.-.
Mikan: -Subito!- rise.

Aprì lentamente il cofanetto. Intravide l'anello e restò a guardarlo per alcuni secondi incredula. Poi mi rivolse lo sguardo, felicissima. Aveva gli occhi colmi di gioia ed un sorriso che avrebbe fatto invidia alla Luna. Mi guardò intensamente e poi mi saltò al collo, appoggiando la sua testa sul mio petto. Io la strinsi a me. Lei teneva il cofanetto nelle mani.
All'improvviso, percepii dell'umidità proprio dove Mikan aveva appoggiato il viso. La scostai di poco e vidi che dai suoi occhi scendevano piccole lacrime, però nel frattempo sorrideva.
Le accarezzai la schiena e la nuca, per farla riprendere dall'emozione. Lei mi guardò negli occhi, mi passò lievemente una mano sulla guancia e, sorridendomi, mi regalò il bacio più bello del mondo.
In tutta la mia vita, non mi ero mai sentito così amato da una sola persona.
Staccò le sue soffici labbra dalle mie e mi sorrise di nuovo, con gli occhi lucidi. Con i pollici, io, le asciugai le lacrime che continuavano a scendere dai suoi bellissimi occhi. L'amavo davvero troppo. I miei sentimenti erano diventati insostenibili. Ma insieme ce l'avremmo fatta. Ce l'avremmo fatta ad amarci incondizionatamente, come entrambi avremmo sempre voluto fare.
Le sistemai i capelli dietro le orecchie e stavolta fui io a darle un piccolo bacio.
Quando ci staccammo dal nuovo bacio ci guardammo intensamente negli occhi un'altra volta e poi io ruppi il silenzio.

Natsume: -Allora? Ti piace?-.
Mikan: -Se mi piace?! I-io credo di n-non aver mai r-ricevuto un simile regalo... Ti amo, Natsume. Davvero. N-non so minimamente come farei a vivere senza te...- mi disse al culmine della gioia ma sempre piangendo.
Natsume: -Sono contento che ti piaccia. Ti amo anch'io. Ovviamente, con questo regalo, è sottinteso che sarai mia per sempre...- le sorrisi.
Mikan: -Sono felicissima! Certo che sarò tua per sempre, di certo non scapperò.- mi disse abbracciandomi, io ricambiai l'abbraccio. -Posso farti una domanda?-.
Natsume: -Certo...-.
Mikan: -Questi due ciondoli, che credo rappresentino i nostri cuori, sono fatti con le nostre pietre Alice?-.
Natsume: -Esattamente. Tu la mia pietra Alice la togli sempre per farti la doccia ed io ne ho approfittato. Le ho prese e sono andato da un mio vecchio amico per fargli estrarre un frammento di pietra e farci un ciondolo. Ovviamente questo vale per entrambe.- le feci l'occhiolino.
Mikan: -Sei davvero unico...- sorrisi come risposta.

Fece per mettersi l'anello ma io la fermai.

Natsume: -Posso mettertelo io?- le chiesi dolcemente.
Mikan: -Certo.- mi rispose con un sorriso.

Le presi la mano sinistra e le infilai l'anello sull'anulare. Lei mi sorrise moltissimo ed io feci lo stesso. Poi mi avvicinai a lei e piazzai un dolce bacio sulle sue esili labbra. Mikan mi mise una mano sulla guancia, io avevo tutte e due le braccia dietro la sua schiena ed, insieme, approfondimmo quel bellissimo bacio, simbolo del nostro profondo amore. Eravamo in mezzo alla piazza di Central Town e tutti ci stavano guardando. Ci sentimmo leggermente osservati ma ce ne fregammo entrambi.
Quando allontanammo pian piano le labbra l'uno dall'altro, sentimmo degli applausi. Ci girammo e vedemmo Ruka ed Hotaru che ci guardavano felici, con una videocamera in mano e tutte le persone della piazza che ci sorridevano e ci applaudivano. Probabilmente avevano capito cosa fosse accaduto. Sicuramente saremmo finiti sui giornali di Central Town, ma non ce ne importava. Anzi, noi continuavamo a sorriderci.
Mikan arrossì ed io le strinsi la mano. Ringraziammo il “Pubblico” e ci avvicinammo verso i nostri due amici.

Mikan: -Ma quindi voi... Sapevate tutto?-.
Hotaru: -Natsume, prima, mi aveva fatto capire che ti avrebbe fatto una sorpresa; ovviamente solo se io ti avessi distratta per tutto il tempo. Quando ti avvertii della sorpresa che ti avrebbe fatto Natsume, a lui venne l'idea di nascondere la sorpresa dentro un'altra sorpresa, nonché la scatola di Fluffa-Puffa. Io ti intrattenni mentre lui pensava al regalo. Quando ci siamo rincontrati, abbiamo tenuto d'occhio la scatola e il numero di Fluffa-Puffa che rimanevano. Quando ne rimasero pochi, ce ne andammo lasciandovi soli. Prendemmo la videocamera e registrammo tutto quanto, allo scopo di farvi ricordare per sempre il giorno nel quale vi siete fidanzati veramente. In realtà la videocamera non era prevista, però ho fatto di testa mia come sempre... Ed ora eccoci qui.-.
Mikan: -E tu, Ruka?-.
Ruka: -Per quanto riguarda me... Beh, mi ha avvertito Hotaru.-.
Mikan: -Quindi voi avete fatto tutto questo solo per me?-.
Hotaru/Ruka: -Sei la nostra migliore amica, era il minimo che potessimo fare.-.
Natsume: -Per quanto riguarda me, le ragioni credo siano ben chiare... Ti voglio bene.- le sorrisi.

Lei ci abbracciò a tutti e sorridemmo tutti quanti.

Mikan: -Grazie di tutto, ragazzi! Vi voglio bene...- ci esordì commossa.

Noi le sorridemmo ed io le presi il braccio.

Natsume: -Mikan, hai fame? Vogliamo andare a pranzo?-.
Mikan: -Sììì! Ho tantissima fame!-.
Hotaru: -Come sei esagerata, hai finito da poco di mangiare i Fluffa-Puffa e già hai fame?- controbattè Hotaru, spegnendo la videocamera.
Ruka: -Hotaru! Lasciala in pace, almeno una volta. È felice, vuoi rovinarle la giornata?-.
Hotaru: -Affatto, ma deve imparare a controllarsi.-.
Mikan: -Ma...-.
Hotaru: -Zitta, stupida! Nessuno ti ha interpellato...- Mikan si zittì, io mi alterai.
Natsume: -Non ti permetto di trattarla in questo modo assurdo solo perchè ha fame, lo sappiamo che il suo stomaco non si riempe mai, no?-.
Hotaru: -Taci pure tu, Hyuuga. Se non fosse per opera mia, tu neanche le avresti regalato l'anello...-.
Natsume: -Sì, come no... E chi pensi che abbia pensato tutta la notte al design dell'anello? Chi pensi che abbia pagato 2500 Rt per averlo?- sbottai.
Mikan: -2500 Rt?!- strabuzzò gli occhi.
Natsume: -Scontati...-.
Mikan: -Ciò vuol dire che questo anello ha un valore di più di 2500 Rt?- rimase a bocca aperta.
Natsume: -Sì, ma non importa il prezzo. Per te avrei speso anche 10.000 Rt, pur di farti contenta...- le sorrisi.
Mikan: -Oh, Natsume...- addolcì lo sguardo, precedentemente triste per la reazione di Hotaru.
Hotaru: -Esagerato... Da quando in qua un anello costa più di 2000 Rt?-.
Natsume: -Se non ci credi, ti ci porto in persona da Kai...-.
Mikan: -Chi è Kai?-.
Natsume: -Un mio vecchio amico gioielliere, è lui che ha fabbricato l'anello; prendendosi anche la briga di scolpire i due cuori.-.
Mikan: -È stato un lavoraccio per lui, allora. E l'anello è bellissimo, quindi dev'essere molto bravo.-.
Natsume: -Lo è, infatti. È per questo che sono andato lì diretto. In quel modo sarei andato sul sicuro...- lei mi sorrise nuovamente.
Mikan: -Ti voglio bene, Nat.-.
Natsume: -Io di più.- le feci la linguaccia. -Allora? Andiamo in un ristorante o mangiamo al sacco?-.
Mikan: -Io preferirei al sacco... Sempre se ad Hotaru vada bene che mangiamo.- disse abbassando lo sguardo.
Natsume: -Ma certo che le va bene... Vero, Hotaru?- fulminai quest'ultima con lo sguardo per indurla a darmi ragione.
Hotaru: -Con me non funzionano quegli occhi, Hyuuga. Comunque sì, meglio al sacco.-.
Mikan: -Davvero?- disse con una certa luce negli occhi.
Hotaru: -SÌ!- rispose a malo modo abbastanza scocciata.
Mikan: -Benissimo allora! Andiamo!- disse strattonandomi il braccio.
Natsume: -Ecco, ecco... Però così mi rompi un braccio!- affermai scherzando.
Mikan: -Ah, scusami.-.
Natsume: -Niente... Andiamo!- le sorrisi, lei rispose al mio sorriso.

Iniziammo a camminare in cerca di un Bar per comprare i panini da mangiare. Li avremmo mangiati durante il tragitto. Ne trovammo uno piccolo che, dall'arredamento, assomigliava più ad un AutoGrill che ad altro. Insomma, senza le Auto...
Vi entrammo e pagammo i panini. Io pagai il mio e quello di Mikan, mentre Hotaru e Ruka se li comprarono uno per uno. Ci incamminammo verso la piazza principale, mentre parlavamo allegramente. Ad un tratto mi arrivò un messaggio al cellulare.

 


From: Kaoru Igarashi
To: Natsume Hyuuga
Subject: Come va? ^__^

TEXT:
Allora, Tesoro? Come va?
Sta andando bene l'appuntamento con Mikan e gli altri?
Spero di sì, noi stiamo giocando a carte con Yuka.
Sto vincendo tutte le partite... XD
PS: Salutami Mikan e Ruka.
Ti voglio bene,
Mamma.

 


Salutai da parte sua Mikan e Ruka e poi le risposi.

 


From: Natsume Hyuuga
To: Kaoru Igarashi.
Subject: Tutto bene. ;-)

TEXT:
Sta andando tutto a meraviglia,
a parte qualche strano commento di Hotaru.
Siamo a Central Town.
Per il fatto delle carte...
Vinci sempre, non mi meraviglio. <_<
PS: Salutati!
Ti voglio bene anch'io,
Natsume.

 


Rilessi il mio messaggio e sorrisi: era vero che vincesse sempre. Non c'era gusto a giocare a carte con lei, anche se l'ultima volta che l'ho vista giocare a carte, fu quando compii 6 anni.
Mikan mi chiese di poter leggere il messaggio di mia madre e le affidai il telefono. Si mise a ridere e mi arrivò un altro messaggio, sempre da parte di mamma. Chiesi il telefono a Mikan ed aprii il messaggio. Leggendolo mi venne un'idea in mente...

 


From: Kaoru Igarashi
To: Natsume Hyuuga
Subject: Sarebbe bellissimo... *--*

TEXT:
Tesoro, mi ero scordata che foste a Central Town.
Perchè non vieni a trovarci? *w*
Mi piacerebbe moltissimo...
Aoi non vede l'ora di riabbracciarti.
PS: Ovviamente ti dovrai portare appresso Mikan... ^__^”
Accetta, ti prego...
Mamma.

 


In effetti era una bella idea. Ne parlai con Mikan...

Natsume: -Senti, Mikan, ti ricordi quando mi avevi chiesto di farti conoscere mia madre?-.
Mikan: -Ovvio, era stamattina...-.
Natsume: -Ci sarebbe la possibilità di andare a trovare le nostre famiglie. Abitano qui vicino, ricordi?-.
Mikan: -Davvero?-.
Natsume: -Sì, mia madre mi ha appena chiesto di andarla a trovare e di portarti appresso. Vuoi venire?-.
Mikan: -Ma non è vietato andare a trovare le famiglie?-.
Natsume: -Sì che lo è. Ma lo sai che delle regole non me ne può importar di meno, no?-.
Mikan: -E se poi ci scoprono?-.
Natsume: -Useremo tua madre... Dopotutto Narumi ha o non ha un debole per Yuka?-.
Mikan: -Sì, ma non sarebbe giusto...-.
Natsume: -Infatti non è detto che ci scopra...-.
Mikan: -Se manterremo il segreto, va bene...-.
Natsume: -Certo che lo manterremo...- la baciai.
Mikan: -Allora andiamo!- sorrise.

Avvertimmo Hotaru e Ruka e ci dirigemmo verso la casa delle nostre famiglie.

 


From: Natsume Hyuuga
To: Kaoru Igarashi
Subject: A dopo! :)

TEXT:
È contro il regolamento ma va bene.
Sono riuscito a convincere Mikan...
Ci vediamo dopo allora.
PS: Non fate i matti quando arriveremo io e Mikan. :P
Vi voglio tanto bene,
Natsume.

 


Scritto questo, sorrisi a Mikan e continuammo a camminare verso la nostra meta, mano nella mano.

FINE
CAPITOLO XXI.


***
AUTRICE:

Eccomi tornata, in ritardo, con un nuovo capitolo!
Spero vi sia piaciuto questo mieloso capitolo... ^__^”
Non ci si poteva aspettare diversamente da una romanticona come me. XD
Vabbè, mi scuso per il piccolo ritardo, ma ieri ero impegnatissima ed ho avuto il solo tempo di rileggermelo, poiché è molto lungo.
Beh, detto questo mi dileguo.
Perché dovrei informarmi sull'orario della Messa.
Vi saluto e...
Alla prossima!! :D
Lelly99

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Capitolo 23
*** Ritrovo in famiglia ***


CAPITOLO XXII:

Pov Mikan...

Eravamo mano nella mano e continuavamo a camminare verso una meta, che conosceva solo Natsume. Ogni tanto buttavo un occhio al mio nuovo anello. Era davvero fantastico, non avrei mai immaginato ad una sorpresa del genere...
E tutto grazie a Natsume. È stato davvero carino a farmi una sorpresa così grande. Non saprei neanche descrivere i sentimenti provati quando, nel pacco di Fluffa-Puffa, lo intravidi. Poi quando lo aprii, sorrisi ancor di più, forse come un ebete, ma non mi importava. Ero troppo felice.
Questa volta, rivolsi lo sguardo a Natsume.
Lui mi fece un sorriso dolcissimo.
Io lo ricambiai e appoggiai la mia testa al suo braccio.

Natsume: -Sei pronta per incontrare i nostri genitori? Sai, siamo quasi arrivati...-.
Mikan: - Sì, sono prontissima, non vedo l'ora. Spero solo che Narumi non ci scopra...-.
Natsume: -Non ti preoccupare, non accadrà. E poi al massimo ci giustifichiamo dicendo che i nostri genitori avevano bisogno urgentemente di vederci.- mi sorrise rassicurante.
Mikan: -Sì, hai ragione... Non capita tutti i giorni di vedere i propri genitori, per noi studenti dell'Accademia.-.
Natsume: -Esatto, e noi ne abbiamo la possibilità ora.- mi diede un bacio a stampo, poi sorrise. -Guarda, ecco la mia casa...-.
Mikan: -Siamo già arrivati?-.
Natsume: -Sì, te l'avevo detto che fossero vicine le nostre case...- mugugnò facendomi l'occhiolino.
Mikan: -Avevi ragione.-.
Natsume: -La tua casa sembra vuota, probabilmente staranno giocando ancora a carte...- mi misi a ridere. -Che hai da ridere?- Natsume sembrava divertito, notando il mio viso sorridente.
Mikan: -Mi sono tornati in mente i messaggi di tua madre...-.
Natsume: -Ah! Sai, lei ed Aoi non vedono l'ora di rivederti. Ovviamente anche tua madre, era scontato...-.
Mikan: -Lo avevo capito... Non sono mica così tanto stupida...-.
Natsume: -Eh?! Bah, lasciamo perdere... Suono al citofono.-.

Fece come detto e rispose Aoi.

Aoi: -Chi è?-.
Natsume: -Indovina un po', Nee-Chan...-.
Aoi: -N-Natsume, sei proprio tu???- sussurrò con tono incredulo.
Natsume: -Sì, proprio io e c'è anche Mikan...-.

Aoi ci aprì il cancello dall'interno e noi potemmo andare in giardino. Con nostra sorpresa vedemmo un'Aoi in pigiama, con le ciabatte ai piedi e i capelli fermati da una coda laterale venirci incontro.
Appena arrivò a noi, si buttò contro Natsume e lo abbracciò. Le lacrime sgorgavano dai suoi occhi, era felicissima.

Aoi: -Onii-San! Mi sei mancato tantissimo!!- continuava a piangere, abbracciata a lui. -Come hai potuto andartene così?-.
Natsume: -Lo so, Aoi. Ma anche tu sai che l'ho fatto per voi... Come sei cresciuta! Avrai tutti i ragazzi della scuola ai tuoi piedi...- fece una risata maliziosa. -Comunque, ora sono qui. Se avessi potuto scegliere, sarei rimasto qui a casa mia, accanto alla mia sorellina preferita, anzichè andare in Accademia.- le sorrise. -Ma è anche vero che, se non fossi andato all'Accademia, non avrei mai incontrato la ragazza più dolce di tutto il Giappone...- disse facendo riferimento a me, io arrossii.
Aoi: -Ah, giusto...- si asciugò le lacrime, si staccò dall'abbraccio e sorrise. -Mikan, non ti avevo riconosciuta! Mi sei mancata anche tu, ci siamo incontrate così tanto tempo fa...-.

Feci un gesto di saluto con la mano, ma non pronunciai parola. Dopotutto ero imbarazzata, ero nella casa del mio ragazzo per la prima volta...

Aoi: -Mikan, ci sei?-.
Mikan: -Sì, sì... Scusami! Ero sovrappensiero...- le rivolsi un sorriso imbarazzato.
Aoi: -Mamma mia! Mikan, sei diventata bellissima! Ci credo che il mio fratellone ti abbia scelta... Ti sei sciolta le codine e la tua voce è cambiata... Non ti avevo proprio riconosciuta!- esordì contentissima.

Si sentì una voce dall'intermo della casa...

Kaoru: -Tesoro...? Chi era?-.
Natsume: -Ma guarda un po'... Chi siamo?- chiese con un sorriso ironico e allusivo stampato sul viso.
Kaoru: -Mi basta sentire la tua voce, per riconoscerti, Natsume! Figuriamoci se non riconosco il mio bel marmocchio...- ci urlò, io mi misi a ridere.
Natsume: -Che facciamo, entriamo?- mi fece l'occhiolino e, quando Aoi si girò, mi diede un bacio sulle labbra. Poi mi prese la mano.
Mikan: -Per me va bene...- sorrisi.
Natsume: -Andiamo, allora.-.
Aoi: -Ve l'ha mai detto, qualcuno, che siete troppo carini insieme?- ci chiese con occhi carichi di scintille.
Mikan: -Sapessi quante ne abbiamo passate... Ce lo dicevano fin troppe persone...- Natsume si mise a ridere di gusto.
Aoi: -Beh, era sicuro che fosse così. Sembrate marito e moglie...- ribadì con la stessa identica espressione di prima.
Mikan: -Beh, stiamo insieme da solo due giorni, in teoria...- divenni un peperone.
Aoi: -Ma, in pratica, vi piacete da dieci anni...- disse convinta di sè.
Mikan: -Ma come...?-.
Natsume: -Lei sapeva tutto perchè gli avevo fatto intuire che tu mi piacessi tanto e che non sarei potuto tornare a casa, perchè all'Accademia dovevo proteggerti...- lui mi spiegò ed io gli sorrisi sinceramente.

Che dolce che è. Poteva lasciare l'Accademia finalmente ma, invece di andarsene, decise di rimanere accanto a me, a costo di continuare a fare le missioni. Mi dispiace tantissimo per lui. Ha continuato a soffrire solo per salvarmi.

Mikan: -Natsume, io non lo sapevo... Mi dispiace che tu sia rimasto all'Alice Academy solo per...- volevo dire "Me", ma mi mise una mano davanti alla bocca.
Natsume: -Zitta, sono io che ho deciso di rimanere per proteggerti... Tu non mi hai chiesto niente, smettila di sentirti in colpa.- mi rispose con una dolcezza assoluta. Lui ritirò la mano e provai a parlare.
Mikan: -Sì, ma se non fosse stato per me la tua vita non si sarebbe accorciata...-.
Natsume: -Certo, ma avrei vissuto tutta la mia vita a pensare che la ragazza che amo fosse in pericolo...- gli sorrisi. -Te l'ho promesso che ti avrei protetta per sempre...-.
Mikan: -Grazie... Sei davvero unico.- lo abbracciai e lui ricambiò l'abbraccio.
Natsume: -Ora andiamo, però... Prima che mamma ci venga a prendere per le orecchie.- scherzò.
Mikan: -Sarà curiosissima di vedere come sei diventato, non facciamola aspettare ancora.- gli presi la mano ed Aoi ci fece segno di entrare.

Arrivati alla porta e io e Natsume ci togliemmo le scarpe, le prendemmo in mano ed entrammo. Cioè, ci provammo.
Non facemmo in tempo a fare un passo che mi trovai mia madre addosso e Kaoru era saltata sopra Natsume.
Nel frattempo Aoi ed il padre ridevano.

Mikan: -Mamma! Mi sei mancata tantissimo!-.
Yuka: -Anche tu, Mikan. Non posso credere ai miei occhi. Tu sei davanti a me e sei diventata bellissima...- quasi mi strozzava.
Kaoru: -Tesoruccio di mamma! L'ultima volta che ti ho visto avevi 6 anni... Sei proprio figo. Fossi stata una studentessa della tua classe, ti avrei già messo gli occhi addosso...-.
Natsume: -Eh, tanto per cambiare... Mamma, tu sei sposata.- ribadì rassegnato.
Kaoru: -Lo so, lo so...- sospirò alzando li occhi.
Mr. Hyuuga: -Cosa vorrebbe dire quella faccia?- chiese stranito.
Kaoru: -Niente, niente...-.

Natsume sorrise. Era bello per lui rivederli litigare da stupidi dopo tanto tempo. Tutto ciò aveva un nonsocchè di caloroso. Avevano un aspetto protettivo e solare i membri della sua famiglia. Mi faceva piacere vederli in questo stato, soprattutto Natsume che sorrideva beato.
La mamma di Natsume era proprio come me la immaginavo, era veramente bellissima. Nonostante ormai avesse 41 anni, se non sbaglio, aveva mantenuto tutte le sue forme e il suo viso angelico.
Assomigliava tantissimo a Natsume, era proprio uguale. Sono bellissimi entrambi...
Sorrisi, mi scostai dolcemente mamma di dosso e continuai a guardare la scena.
Kaoru si alzò dal figlio e rivolse lo sguardo a me. Anche Natsume si mise in piedi.

Kaoru: -E quella bellissima ragazza lì, chi è?- disse facendo finta di non conoscermi ma, prima che potessi rispondere, mi interruppe. -Lo so chi sei, Tesoro. Sei diventata bellissima lo sai, Mikan?-.
Mikan: -La ringrazio, Signora Kaoru...- arrossii con il sorriso.
Kaoru: -Ehi! Cos'è questa formalità? Tesoro, chiamami pure Kaoru o, semplicemente, Oru.- mi sorrise.
Mikan: -D'accordo, Signo... Ehm, Oru!- tutti risero.
Kaoru: -Brava, ormai facciamo parte della stessa famiglia. Non c'è bisogno di tutte queste attenzioni nei discorsi...-.
Mikan: -Ok...- mi rassegnai imbarazzata.
Kaoru: -Allora? Sediamoci sul divano e vi offriamo una tazza di Thè...-.

Ci sedemmo sul divano, io mi misi accanto a Natsume e lui mi circondò le spalle con un braccio.
Kaoru sorrise vedendoci, poi mi rivolse lo sguardo nuovamente.

Kaoru: -Allora, Tesoro, a che gusto vuoi il Thè? Sai noi Hyuuga siamo amanti di quest'ultimo.-.
Natsume: -È vero. A noi è sempre piaciuto bere il Thè...-.
Mikan: -No, grazie... Non ti disturbare.- rifiutai gentilmente.
Natsume: *Sussurra* -Lo so che ti va... Tranquilla, nessuno ti mangia...-.
Kaoru: -Non fare la timida... Mamma mia, sei Yuka versione giovanile...-.
Yuka: -Brutta antipatica! Cosa vorresti dire con questo??- chiese alterata.
Kaoru: -Che stai invecchiando, cara la mia Yuka...-.
Yuka: -Ha parlato la più anziana... Tsk!-.
Kaoru: -Ma cosa insinui?!-.
Yuka: -Ma no... E chi sarebbe il più vecchio allora?-.
Kaoru: -... Ok, è vero sono io...- Yuka sorrise compiaciuta. -Ma io sono più bella, sembro più giovane, nonostante io sia così dannatamente 4 anni più grande di te.-.
Yuka: -E questo chi lo dice? Non si può dire di essere più belli di qualcuno, senza sentire il parere degli altri...- ribattè altezzosa.

Continuarono a bisticciare mentre io, Natsume, Aoi ed il padre ridevamo...

Mr. Hyuuga: -Tranquilla, fanno sempre così. Ma si vogliono un mondo di bene... Dai, te lo offro io il Thè... Quale gusto vuoi?-.
Mikan: -Per me è uguale, faccia lei...-.
Mr. Hyuuga: -Guarda che la regola della formalità con noi non vale... E neanche per me... Dammi pure del tu, cara. Comunque, se vuoi, ti preparo il Thè preferito di Yuka...-.
Mikan: -Va bene, grazie!- sorrisi.

Guardai il volto di Natsume, era molto più rilassato di quando era all'Accademia. Mi piaceva vederlo così.

Mikan: -Ti senti a tuo agio qui, non è vero?-.
Natsume: -Sì, dopotutto è la mia famiglia. Non posso credere che si sia risolto tutto per il meglio...- sospirò, io sorrisi. -Allora? Cosa pensi di mia madre?-.
Mikan: -Penso che sia veramente simpatica e premurosa. È proprio come me la aspettavo... Sono onorata di far parte della tua famiglia, ora.-.
Natsume: -Sono felice che ti piaccia. Ti amo.- mi diede un bacio sulle labbra di nascosto.

Kaoru ci vide.

Kaoru: -Ah-ah! Beccati! Lo sapevo che vi sareste baciati prima o poi...-.
Mikan: -Oh-oh...- mi preoccupai per il suo sguardo.
Natsume: -.....-.
Aoi: -Mamma! Lasciali in pace... Guarda la faccia di Mikan, poveretta è tutta rossa!-.
Mikan: -No... N-non sono imbarazzata...- ero diventata prima rossa, poi viola.
Kaoru: -Tranquilla, anche io lo facevo da giovane... Non devi vergognartene. Solo che Natsume non è mai stato uno che va d'accordo con tutti e quando si innamora, si innamora veramente. Quindi volevo vedere se fosse lo stesso con te... Anche se, sinceramente, ne ero sicura.-.
Natsume: -.....- sorrisi a Natsume e appoggiai la mia testa sulla sua spalla, lui mi strinse a sè leggermente arrossito. Non mi rivolse lo sguardo, anzi rivoltò la testa all'opposto dei miei occhi.
Kaoru: -Cosa c'è, Natsume?-.
Natsume: -.....- continuava imperterrito a guardare per terra serio.
Mikan: -Nat...?-.
Natsume: -Mamma...?- alzò la testa, ma non lo sguardo cupo che nascondeva.
Kaoru: -Uhm?-.
Natsume: -Non c'era bisogno che ci spiassi. Il fatto che io stia con Mikan, non vuol dire che mi piaccia solo perchè è bella...- intimò con lo sguardo basso.
Kaoru: -Lo so, ma...-.
Natsume: -Io non sono il tipo che gioca con i sentimenti delle ragazze. Sono chiaro con loro. Io non voglio che facciano dei pensieri inutili, quando mi chiedono di uscire con loro non faccio come molti ragazzi approfittatori. Io dico semplicemente "No." e non "Ok, ci penso." o "Devo controllare i miei impegni...", le indurrei a sperarci inutilmente. Posso sembrare freddo e cinico, ma lo faccio per loro...-.
Kaoru: -So anche questo, Tesoro. Ma dove vuoi arrivare?- chiese confusa.

Sinceramente non so neanche io dove voglia arrivare. Però dallo sguardo sembra convinto di ciò che dice e malinconico.

Natsume: -Lo dico chiaro e tondo...-.
Mikan/Kaoru: -???-.
Natsume: -Sto con Mikan perchè io la amo veramente. Al contrario di molti ragazzi, che passano le loro giornate a fissare il sedere di Mikan, io la amo per quella che è e non per altri futili motivi. Kokoroyomi vorrebbe stare con Mikan solo perchè è bella, alta, ha un bel sedere e il seno grosso...- arrossii di brutto. Ma cosa si metteva a dire Natsume? -Io no. Gli unici a pensarla così, purtroppo, siamo io e Ruka. Provo pena, infatti, per Nonoko che crede veramente nell'amore di Kokoroyomi. Lui sta con lei solo perchè porta una terza di reggiseno. Ma, appena può, mette gli occhi su Mikan. È solo uno sporco approfittatore ed io non sopporto le persone come lui. L'Amore è ben altro. E non soddisfazione di avere una ragazza sexy. Tuttavia, quasi nessuno la pensa così. L'altra sera, ha fatto in modo che ci mettessimo insieme solo perchè ha capito che con Mikan non aveva speranze. Non so neanche io quante volte mi sia ingelosito o arrabbiato per tutte le persone che la fissavano, anche prima che ci mettessimo insieme. E tutto questo per colpa del suo dannatissimo carattere dolce e solare. Mi sono innamorato di Mikan dopo tutte le volte che, nonostante mi odiasse per come la trattavo, si preoccupava per me. Tutte le volte che io la trattavo male per allontanarla da me e dal pericolo dell'Accademia, lei si arrabbiava con me ed io morivo di dolore. Mikan era davvero l'unica persona che ci tenesse veramente, o almeno un po', a me. Non era come tutte le altre oche della nostra scuola che mi rincorrevano solo perchè ero ricercato e perchè ero il più temuto. Non so neanche quanto fosse visibile il mio amore per lei, visto che due settimane dopo che la conobbi, Persona iniziò a minacciarmi di farle del male. Io ormai vivevo solo per proteggerla da tutto e tutti. Non potevo permettere a nessuno di sfiorarla. Ero sempre pronto a morire per lei. Se fosse entrata nelle Abilità Pericolose con me e le fosse successo qualcosa, io mi sarei torturato a vita. Magari mi sarei anche ucciso, non lo so nemmeno. Prima che arrivasse lei all'Accademia era tutto orribile per me. Tu, mamma, eri in coma. Aoi era cieca e nascosta da Persona. Io venivo maltrattato ogni santissimo giorno e non c'era nessuno che potesse affievolire il mio dolore. La mia vita si accorciava ogni volta. L'unico che mi rivolgeva la parola era Ruka. Poi, arrivò Mikan. Io mi innamorai di lei e, quando scoprì di avere l'Alice del Furto, subito vollero arruolarla nella mia classe di Abilità. Io non potevo permettere una simile cosa e proposi di fare le missioni al posto suo e di Yoichi. Nessuno provava pena per me. Mikan mi odiava ma, nonostante tutto, mi era sempre vicina nei momenti di bisogno. Era davvero l'unica a provare affetto per uno che fosse solo uno sporco assassino menefreghista. Perchè è questo che tutti credono e credevano di me. Nessuno sapeva se e perchè svolgessi le missioni. A loro importava solo il fatto che io fossi un bambino di 10 anni che uccideva persone sotto la copertura di "Gatto Nero". Ora capisci perchè mi infurio con chi prova solo a toccare o far soffrire Mikan? Lei è tutto per me, se le succedesse qualcosa, io non dubiterei minimamente a farmi fuori...- disse con rabbia e amarezza che nascondevano il suo passato.

Provava davvero questi enormi sentimenti per me? Davvero avevo fatto così tanto per lui?
Non so nemmeno perchè, ma mi sentii terribilmente in colpa per averlo insultato o rimproverato in tutti questi anni. Io lo amavo tantissimo e non sopportavo quando mi prendesse in giro, non conoscendone il perchè. Ma ora so che fosse per protezione. Per tenermi lontana da lui e dall'oscurità che lo circondava.

Kaoru: -Ti capisco perfettamente, lo stesso valeva per me. Non sai quanto mi dispiace d'averti donato il tipo d'Alice Illimitato. Se fosse stato per me, Natsume, ti avrei dato il mio Alice con il Tipo di tuo padre.-.

Mi sentivo un mostro. Una lacrima decise di partire per un viaggio verso le mie labbra, in corrispondenza della guancia. Se prima sorridevo felice, ora mi sentivo male. La testa mi roteava ed i sensi di colpa mi travolsero. Ci fu una seconda lacrima fuggitiva. Poi una terza, una quarta ed, infine, scoppiai a piangere silenziosamente, nascondendo il mio viso dietro la spalla di Natsume.
Kaoru non era affatto stupida e mi notò.

Kaoru: -Ehi, Tesoro, che succede?-.
Natsume: -???-.
Kaoru: -Non tu, Mikan.-.
Mikan: -N-niente, O-Oru... D-davvero...- continuavo a singhiozzare.
Kaoru: -È molto emotiva, vero Nat?- egli fece segno di sì con la testa.
Natsume: -A volte pagherei pur di essere come lei... Ma adesso cosa centra?-.
Kaoru: -Purtroppo il fatto che tu sia così, in parte è anche colpa mia. Ti ho caricato troppo da bambino e ti ho convinto a crescere in fretta per la famiglia. A quel tempo stavo per subire quell'incidente ed avevo il presentimento che tu fossi il miglior capo famiglia. Secondo me, solo tu avresti potuto aiutare tuo padre a mantenere tutto ciò che avevamo. Mi scuso per tutto questo...-.
Mikan: -No! La c-colpa è solo mia!- continuai a piangere.
Natsume: -Ma Mikan... Perchè?-.
Mikan: -La colpa è solo mia... Se tu non ti fossi innamorato di me...-.
Natsume: -Sarei morto.-.
Mikan: -No, saresti stato meglio. Sono sempre stata solo un peso per te.- continuai a piangere a dirotto.
Natsume: -Non è vero...-.
Mikan: -.....-.
Natsume: -Se non fosse stato per te, io sarei morto ucciso. Mi sarei suicidato. Te l'ho già detto che tu mi salvasti quel giorno. Da quando sei arrivata non ho più tentato di buttarmi di sotto o sperato di non potermi risvegliare più o che tutto finisse.- lo guardai negli occhi imbarazzata e triste.
Mikan: -Ma io...- mi fermò. Mi prese il viso tra le mani e mi sorrise rassicurante.
Natsume: -Mikan, tu non hai fatto altro che salvarmi. Sia fisicamente, visto che sono ancora qui; sia moralmente, dato che mi hai reso più felice, inondando i miei giorni di luce. Devo solo che ringraziarti.- lo guardai completamente persa nei suoi occhi.
Mikan: -Ma io ti ho sempre rimproverato e ti ho...-.
Natsume: -Non hai capito che è proprio per questo che ti amo? Proprio perchè sei sempre stata l'unica capace di tenermi testa?-.
Mikan: -Davvero?- chiesi totalmente imbambolata davanti a lui.
Natsume: -Certo, io non dico bugie. Dovresti saperlo.- disse avvicinando il mio volto al suo.

Mi asciugò le lacrime con le sue dite e mi accarezzò dolcemente il viso. Poi mi sorrise, si avvicinò al mio orecchio e mi parlò rassicurante.

Natsume: *Sussurra* -Lo sai che ti amo e che tutto ciò che fai ai miei occhi risulta perfetto. Ho bisogno di te e ne avrò bisogno per sempre. E poi smettila di addossarti tutte le colpe. Per te farei qualunque cosa. Ti amo da impazzire, ti prego sorridimi.- disse rivelando tuti i sentimenti che provava per me.

Feci come richiesto per farlo contento. Anche io lo amavo e gli volevo un bene dell'anima. Lo guardai negli occhi per l'ultima volta prima che lui mi baciasse pian piano davanti a tutti i presenti. Che imbarazzo...
Mi sentivo tutta rossa ma anche molto protetta tra le sue mani. Dovevo smettere di vergognarmi, dopotutto ormai erano la mia famiglia. Ero felice, avevo finalmente trovato, per certo, l'amore della mia vita e sapevo che non mi avrebbe mai abbandonata. Gli misi una mano sulla coscia e continuammo a baciarci dolcemente.
Dopo un po', ci staccammo e ci sorridemmo a vicenda. Lui mi abbracciò poi mi sussurrò...

Natsume: *Sussurra* -Mikan, ti prego, non abbandonarmi mai. Senza te, non vivrei...- io gli risposi a voce alta.
Mikan: -Come potrei, per me è lo stesso.- sorrisi.

Kaoru ci sorrise come se queste fortissime emozioni le stesse vivendo lei, poi aggiunse...

Kaoru: -Natsume, trattala bene e tienitela stretta. Questa ragazza è d'oro.- le sorrisi, ero contenta d'aver fatto bella figura con la madre di Natsume.
Mr. Hyuuga: -Sono d'accordo con tua madre, si vede che ti ama...- io arrossii e Natsume mi sorrise.
Natsume: -Potete giurarci. Che io sia maledetto se la lascio andare.- mi misi a ridere e mi intromisi.
Mikan: -Oh! Che maledetto e maledetto?! Mi servi intatto!- scherzai, lui sorrise di nuovo.
Mr. Hyuuga: -D'accordo, bando alle ciance, bevete! Ecco i Thè richiesti. Allora, Thè di Giuggiole a Kaoru; Pesca per Natsume ed Aoi; Mandarino per Mikan e Yuka e per me Thè verde.- ci porse le tazzine e ci offrì qualche biscotto da intingere.

Io accettai volentieri e lo sorseggiai piano: era a dir poco bollente, ma era buonissimo! In poco tempo lo bevvi tutto quanto.

Mr. Hyuuga: -Allora? Ti piace, Mikan?-.
Mikan: -È squisito, grazie mille!- ringraziai contenta.
Kaoru: -Siamo contenti che ti piaccia, Tesoro.- sorrisi e posammo le tazzine vuote sul tavolo. -Dunque? Cosa ci raccontate?-.
Natsume: -A parte che stiamo insieme, finalmente, non c'è nient'altro di nuovo...- io guardai il mio anello, d'altronde il fatto che ci fossimo messi insieme non era l'unica sorpresa.
Kaoru: -Cosa guardi Mikan? Sembra un anello... Ma è bellissimo!- mi disse abbagliata da tale bellezza.
Mikan: -Grazie, me l'ha regalato Natsume...- risposi imbarazzata.
Kaoru: -Non c'era nient'altro, eh?- rivolse uno sguardo alquanto indifferente a Natsume. -Dimmi un po', caro. Quando hai pensato di regalarglielo?-.
Natsume: -Stamattina...- rispose semplicemente, probabilmente non voleva parlarne più di tanto.
Kaoru: -Visto che Natsume non vuole specificare... Mikan, come te lo ha consegnato?-.
Mikan: -Mi fece credere di avermi fatto una sorpresa e mi regalò un pacco di Fluffa-Puffa. Io sono golosissima di questi dolcetti...-.
Natsume: -Puoi dirlo forte!- mi prese in giro.
Mikan: -Dopo poco tempo, ero già arrivata alla fine e notai un cofanetto blu con un bigliettino. Se non sbaglio, dovrei avercelo qui...- iniziai a rovistare nel portafogli, luogo dove l'avevo messo in precedenza.

Stanai il bigliettino dal suo nascondiglio e lo porsi a Kaoru. Natsume sembrava abbastanza stranito. Kaoru lo lesse e sorrise.

Kaoru: -Che belle parole, assomigliano a quelle che ricevetti io da tuo padre, Natsume. Sei davvero dolce, Figlio mio.- aveva uno sguardo contento. -Quindi, suppongo, dopo questo piccolo gesto ti mettesti l'anello e vi fidanzaste davvero.-.
Mikan: -Già.- abbracciai di nascosto Natsume e lui mi strinse le braccia intorno alla vita, sorridendomi.
Kaoru: -Quindi? Nient'altro di bello è successo in questi giorni?- io arrossii pensando alla nostra notte passata. -Mikan, dal tuo sguardo pare che ci sia dell'altro...- al posto mio, intervenne Natsume.
Natsume: -Proprio niente!- rispose velocemente.
Kaoru: -Lasciamo perdere, per questa volta...-.

Si sentì uno squillo del telefono, sembrava la voce del mio cantante preferito, Hiroto Kazama. Intonava le note di Magical Night.

~Stand up, alright,
you can move tonight.
Sento il fuoco che arde dentro me,
get up the music sempre di più...
Di più, di più. Yeah! Yeah! Yeah!
Stand up, alright,
you can move tonight.
Sento il fuoco che arde dentro me,
e sarà irresistibile...
Vivi il sogno insieme a me, tonight...~

Mi piaceva da impazzire quella canzone ed, a quanto pare, Natsume la pensava come me. Iniziò a cantare, o meglio sussurrare, e devo dire che fosse veramente bravo! Sembrava proprio Hiroto.
Rimasi ad ascoltare la dolce voce di Natsume fino a quando Kaoru non rispose al cellulare, interrompendo così la suoneria. E così era il suo telefono...

Mikan: -Natsume, hai una bellissima voce!- lui mi sorrise.
Natsume: -Grazie!-.
Mikan: -E così conosci anche tu Hiroto?-.
Natsume: -Diciamo di sì... E poi quella canzone è stata il tormentone di qualche estate fa...-.
Mikan: -Ora che mi ci fai pensare, è vero! Conosci altre sue canzoni oltre a quella?-.
Natsume: -Certo, le conosco tutte a memoria...-.
Mikan: -Tipo Magical Night, Tu sei unica, Cuori all'Unisono, Love x Mega...-.
Natsume: -Certo!-.
Mikan: -Wow... Non pensavo che piacesse anche a te...- gli sorrisi stupefatta. -Conosci anche Kilari?-.
Natsume: -Come si fa a non conoscerla?- sorrise.
Mikan: -Quali canzoni conosci?-.
Natsume: -Tutte quelle che cantava in singolo... -.
Mikan: -Non posso crederci! Come Il mondo è con te, Fuoco d'Artificio, Balalaika...?- ero rimasta alquanto sorpresa. -Dopo me ne fai sentire qualcuna? Mi piace moltissimo la tua voce...-.
Natsume: -D'accordo... Penseremo a tutto dopo, però ora aspettiamo che mamma concluda la telefonata...-.
Mikan: -Sono d'accordo.- gli diedi un bacio sulla guancia. -Ti voglio bene.-.
Natsume: -Anche io...-.

Appoggiò lievemente le sue labbra sulle mie, regalandomi uno dei momenti più belli ed intensi di tutta la mia vita. Ero proprio felice di essere la sua ragazza, lo amavo moltissimo.
Quando ci staccammo, Natsume mi accarezzò il labbro e mi sussurrò...

Natsume: *Sussurra* -Queste labbra saranno sempre e solo mie... Hai capito?- gli sorrisi.

Gli risposi con un “Certo” e ricambiai il suo sorriso. Dopodiché mi appoggiai a lui ed aspettammo che Kaoru finisse di parlare al telefono, per continuare a parlare. O, semplicemente, per sentir cantare, di nuovo, Natsume.

FINE
CAPITOLO XXII.

 

***
AUTRICE:

Scusatemi per il ritardo!!
Solo che in questo giorni non trovo mai tempo per scrivere..
Devo darvi, ahimé, una brutta notizia. TwT
Ho finito i capitoli pronti e dovrò, a quanto pare, rimettermi a scrivere, ma sono super-mega-extra-iper- impegnatissima!!
Ho abbozzato il capitolo 23, ma non credo di poterlo mettere sabato prossimo.
La morale è che probabilmente non potrò più aggiornare regolarmente ogni sabato, ma appena trovo tempo libero.
Se siete arrabbiati, prendetevela con i miei professori o, semplicemente, con gli esami di terza media. ù_ù
Detto questo, GOMMEN NASAI!!
E spero che vi sia piaciuto questo capitolo d'arrivederci.
Ciaoooooo!
Tanti bacioni,
Lelly99

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Capitolo 24
*** L'amore di Narumi ***


CAPITOLO XXIII: 

Pov Natsume... 

Mamma aveva appena concluso il suo discorso al telefono ed io pensai alle canzoni che avrei dovuto cantare a Mikan ma, soprattutto, alla storia del nostro incontro che le avrei dovuto spiegare.
È vero, mi piace Hiroto. Ma non come cantante, come amico.

Mikan: -Nat, Kaoru ha terminato la sua chiacchierata, non è che potresti cant...- non concluse la frase che intervenni.
Natsume: -Sicuro, ma prima c'è una cosa della quale devo parlarti...-.
Mikan: -Certamente, prima tu, sono curiosissima!- rispose eccitata.
Natsume: -Beh, ecco... Il fatto è che riguarda Hiroto... E me.-. 

Mikan strabuzzò gli occhi incredula per il legame frainteso che doveva aver creato da questa piccola affermazione. 

Mikan: -Na-Nat... T-tu eri g-gay?!-. 

Stavolta fui io a sorprendermi dell'estrema fantasia della mia compagna.

Natsume: -M-ma no!! Non intendevo assolutamente questo! Come ti vengono in mente certe idee?!-.
Mikan: -Ti rendi conto dell'affermazione azzardata che mi hai appena rivolto, vero? Era il minimo che ti chiedessi di chiarire i dubbi formatisi per questo...- disse indignata perché le avevo dato della stupida.
Natsume: -Scusami se non mi sono spiegato bene, ma non intendevo questo.- le diedi un buffetto sulla guancia.
Mikan: -Tranquillo.- sorrise. -Allora cosa dovevi dire?-.
Natsume: -Che Hiroto è stato il mio migliore amico insieme a Ruka!- le sparai affrettato temendo un possibile terzo grado. 

Mikan mi guardò come fossi un Saturniano e mi rise in faccia.
Cosa aveva da ridere?
Forse non mi credeva? 

Natsume: -Cos'hai da ridere?! Non sto mentendo...-.
Mikan: -Sì, ed io sono la reincarnazione di Winnie The Pooh.-. 

Io ridussi gli occhi in due fessure nel tentativo di comprendere lo stato mentale della mia ragazza.
Insomma, MI SPIEGATE COSA DIAVOLO C'ENTRAVA WINNIE THE POOH?! 

Natsume: -Mikan, faccio finta di non aver sentito quello che mi hai appena rivelato. Io non sto scherzando!- Mikan mi guardò con due occhi enormi, sbalorditi.
Mikan: -Non posso crederci...-. 

Mamma s'intromise. 

Kaoru: -Invece è vero, mia cara. Dovresti credergli...-.
Natsume: -È la pura verità, Mikan.- fece un sospiro.
Mikan: -Com'è accaduto?-.
Natsume: -Diciamo pure con un incidente...-.
Mikan: -Dai, racconta!-.
Natsume: -Tutto cominciò un giorno... Ero in giardino con i miei amici a giocare con l'aquilone, quando questo si impigliò tra i rami d'un possente ed altissimo albero. Io non ci arrivavo, poiché ero piccolino, e vidi una figura dai capelli mori accompagnata da un biondino che si avvicinava a noi. Il ragazzo ci rivolse la parola, diceva di chiamarsi Hiroto Kazama e si presentò anche a nome dell'amico Seiji Hiwatari. In quattro e quattr'otto si arrampicò con destrezza e recuperò il piccolo aquilone, che per noi era più che perduto ormai. (A quell'epoca avevo appena scoperto il mio Alice). Hiroto, più grande di me di quattro anni, mi porse il giocattolo e mi sorrise. Io, Ruka, Hiroto e Seiji stringemmo una forte amicizia. Ci raccontavamo praticamente tutto. Finché un giorno, quando io avevo 8 anni e loro 12, non mi dissero di voler formare un duetto lui e Seiji ed io e Ruka saremmo stato il "Supporto Morale" dello staff. Inizialmente accettammo poi successe che il gruppo di amici del quale facevamo parte io e Ruka, avendo conosciuto Hiroto e Seiji, si appassionò alla musica e...-.
Mikan: -Formarono anch'essi un gruppo.-.
Natsume: -Esatto... Non proprio... Mi chiesero di diventare la voce solista e Ruka il batterista, siccome da bambino suonava e si scatenava. Un po' come il contrario di ora.- mi misi a ridere. -Noi accettammo anche questo, ma i troppi impegni ci impedirono di mantenere il lavoro nello staff degli Ships, duo che anche oggi conosci formato da Hiroto e Seiji, per questo dovemmo abbandonare questo ruolo. Nel tempo libero provavamo vari pezzi dedicati alla nostra band. Finimmo in finale, ma perdemmo al più famoso festival della canzone contro gli Ships. Ci chiamavamo gli "SMARN"...-.
Mikan: -Nat, quanto Thè hai bevuto?!- mi chiese dandomi dell' "ubriaco".
Natsume: -Perché? Non credi che facessimo parte di quel gruppo?-.
Mikan: -Mi sembra impossibile che il cantante di quel famosissimo gruppo fossi proprio tu.-.
Natsume: -Ora ti svelo un segreto...-.
Mikan: -Dimmi.-.
Natsume: -Il numero dei componenti degli SMARN è pari al numero delle lettere che compongono il nome della band e...-.
Mikan: -Impossibile, nel gruppo sono tre: Akito, Miyo, e Seiki. Due maschi ed una femmina.-.
Natsume: -Aggiungici me e Ruka... Fa 5. Ma non è tutto, ogni lettera è l'iniziale del nome di ciascun componente del gruppo. Prova se non ci credi.-.
Mikan: -Seiki, Miyo, Akito, Ruka, Natsume.- non poteva crederci.
Natsume: -Allora? Ora ci credi?-.
Mikan: -Se ora sono in tre, perché non hanno cambiato il loro nome in SMA, MAS, AMS, etc.?-.
Natsume: -Per ricordarci, visto che eravamo i loro migliori amici e poi perché quando abbiamo debuttato eravamo in cinque. Mai sentito parlare della "scomparsa dei due giovanissimi componenti degli SMARN"?-.
Mikan: -Quindi i due scomparsi, di cui tanto hanno parlato i telegiornali, eravate tu e Ruka?!-.
Natsume: -A quanto pare...- mi misi a ridere, insieme a mia madre, per la faccia di Mikan.
Kaoru: -Proprio così!- affermò.
Natsume: -Ed indovina perché siamo scomparsi...-.
Mikan: -Per venire in Accademia.-.
Natsume: -Già, dalle stelle alle stalle...-. 

Mikan rise. Anche io sorrisi, non per la felicità ma per la malinconia dei bei tempi che passammo insieme ai nostri amici io e Ruka.
Dopotutto erano solo che ricordi e non sarei mai potuto tornare ad essere un cantante, né incontrare nuovamente Hiroto…
D’un tratto divenni triste e Mikan lo notò.

Mikan: -Ehi! Non c’è bisogno di rattristarsi, dico davvero!- mi diede un lieve bacio sulla guancia. -È colpa mia se ora ti senti così.- stavolta era lei la depressa.
Natsume: -No, Mikan. Tu non c'entri un bel niente. Perché continui a prenderti la colpa per ogni cosa? Piccola, non voglio che soffri sempre al mio posto!- le sorrisi, lei arrossì.
Mikan: -Ma io…- la interruppi.
Natsume: -Tu niente.- le diedi un buffetto sulla guancia e, per sollevarle il morale, cominciai a cantare mettendoci tutto il mio impegno. 

~Magnetic, you’re just the only one!
Magnetic, you’re my only one!~

Mikan rimase con il fiato mozzato. A quanto pare avevo fatto centro…
La mia ragazza mi guardava stralunata con un sorriso a 32 denti.
Continuai con la stessa canzone. 

~Quante luci accese, quante mani tese,
voci che ci chiamano:
dobbiamo aprire il nostro show.
Sale un’emozione, sale l’energia;
È pure adrenalina che
io vivo adesso qui con te.
È il motore più potente che ci sia,
che ti fa sentire grande,
che anche quando non ci credi,
ti dice che: Tu sei unica!
Sei magnetica, mi sollevi e
viaggiamo insieme fra le stelle.
Tu sei unica!
Sei elettrica! Non fermarti,
possiamo già ricominciare…
Magnetic, you’re just the only one!
Magnetic, you’re my only one!~ 

Conclusi la prima parte della canzone per gli applausi della mia famiglia compresa Mikan che piangeva per la felicità.
Successivamente,Yuka e mamma provarono ad imitarmi cantando la prima strofa mentre Aoi e papà facevano il sottofondo e Mikan mi continuava a guardare contentissima e basita contemporaneamente. 

Natsume: -Allora? Come sono stato?- le feci l’occhiolino.
Mikan: -I-io… Io… Veramente…Credo che… Ti amo!!- concluse fiera, scoppiai a ridere.
Natsume: -Anche io, ma la mia domanda era un’altra. Ahahahahahah!-.
Mikan: -Non so che dire! Sei perfetto! Sei un tuttofare, come posso descriverti? Hai una voce angelica e ritmo nelle vene! Ora non mi sorprende che fossi Natsume Hyuuga: solista degli SMARN!- mi urlò completamente ammaliata, io le sorrisi di cuore. Mamma s’intromise.
Kaoru: -Amore di mamma, se ti lasci scappare questa ragazza; saranno affari tuoi. È davvero speciale, te l’ho già detto!- mi informò con aria di rimprovero.

Mamma aveva assolutamente ragione. Mikan è la migliore, neanche Sumire mi avrebbe potuto amare così.

Mikan arrossì immediatamente.

Natsume: -Ed io ti avevo anche già detto che non accadrà mai perché la amo al di sopra di qualunque cosa. Sei d’accordo, Principessa?- mi sorrise.
Mikan: -Perfettamente d’accordo. Ti amo, Principe!- scoppiò a ridere, facendomi l’occhiolino ed io le sorrisi a mia volta. 

Gettai lo sguardo per un istante al mio fidato iPhone 5 e realizzai che ore fossero.
Caspita era davvero tardi...

Natsume: -Piccola…?-.
Mikan: -Sì… Cosa c’è, Nat?-.
Natsume: -Credo che dovremmo andare... Sai sono le 18:30.-.
Mikan: -Wow, come vola il tempo!! Dobbiamo affrettarci anche perché Narumi si assicura che tutti rientrino per il coprifuoco nelle Divisioni alle 19:30!-.
Natsume: -Già. E ti ricordo che per tornare in Accademia ci vuole minimo un’oretta… Aggiungici il traffico!-.
Mikan: -Oh mio Dio! Narumi ci fa a fettine se non ci vede rientrare...- Yuka s’intromise.
Yuka: -Per questo non c’è problema… Potrei dire che vi siete sentiti male e che noi passeggiando per Central Town vi abbiamo visti. Quindi, portandovi a casa nostra, vi abbiamo accuditi… Oppure potrei venire con voi all’Accademia e distrarlo; magari mi segue anche Miss Giovinezza...- affermò con aria scherzosa e provocatoria.
Kaoru: -Ehi! Chi sarebbe Miss Giovinezza?! Come ti permetti Gallinaccia!- ribatté sogghigando.
Yuka: -Gallinaccia a chi?! Natsume dille qualcosa!- mi misero in mezzo.
Natsume: -Zia, cosa vuoi che le dica? Mamma è fatta così. Devi sopportarla purtroppo... Comunque, mamma, smettila!-.
Kaoru: -Ma è lei che ha cominciato!-.
Natsume: -Persino io e Mikan ci davamo un contegno!- mi misi a ridere di gusto. -Giusto, Pois?-.
Mikan: -Giusto. Ma… A-aspetta! Avevi promesso che non mi avresti chiamata più così! Brutto Gattaccio!- scoppiò a ridere, ma era anche un tantino irritata. -E poi dovresti sapere che stamattina ce le ho bianche.- si rese conto di ciò che affermò solo qualche secondo dopo, quando il suo viso divenne paonazzo.
Kaoru/Yuka: -Ah-Ah! Beccati!- ghignarono maliziosamente, Mikan da rossa divenne color cadavere; io aggiunsi il carico da 90.
Natsume: -Beh, il TUO Gattaccio ti dice che hai sparato una bella menzogna, mia cara Polky. Perché quelle che ti ho strappato ieri sera erano di pizzo bianco, mentre stamattina te le sei cambiate ed eri più sexy, ce le avevi di pizzo nero, non bianche...- mi aggiunsi al duo composto da mamma e Yuka sorridendo maleficamente. Mikan divenne rossa di rabbia. -Così impari a chiamarmi Brutto Gattaccio, uhm!-.
Mikan: -Brutto idiota! C-così mi metti in imbarazzo! Non ti sopporto quando fai così!!- sbottò mettendo il broncio, mentre i suoi occhi erano gonfi e lucidi. 

Cavoli, avevo esagerato. Mi pentii. 

Mikan: -K-Kaoru...? Ti dispiace se utilizzo un attimo il bagno?-.
Kaoru: -No, no, fai pure, cara. Seconda porta a destra in fondo al corridoio. 

Mikan corse verso il bagno, io mi alzai e la raggiunsi immediatamente senza badare alle facce preocuppate delle nostre mamme che mi facevano sentire ancora più in colpa.
Entrai silenziosamente. Trovai la mia Piccola piangere a terra copiosamente. Mi ricordai della sera prima quando fu costretta a dichiararsi a me contro la sua volontà. La trovai proprio nella stessa posizione.
Cercai di essere dolce mettendo da parte il mio orgoglio per una buona volta. Non potevo perderla di nuovo. Presi un fazzoletto e glielo porsi. 

Natsume: -Ehi, Amore. Penso che questo ti serva…-. 

Mikan sobbalzò, non si era accorta della mia presenza. Mi guardò con una faccia da cane bastonato. Era disperata, infondo lei era una ragazza sensibile. Prese il fazzoletto si asciugò invano le lacrime e mi rivolse la parola.

Mikan: -C-cosa vuoi? P-perché non v-vai a dire che stanotte n-non abbiamo p-preso precauzioni? E-e già che ci stai, d-dì anche che mi hai t-tolto, anzi STRAPPATO, a-anche il reggiseno sexy di p-pizzo bianco!- mi urlò disperata con gli occhi gonfi, dallo sguardo imbarazzato, triste e arrabbiato allo stesso tempo. Mi spaventai.
Natsume: -Dai, Mikan, non fare così...-.
Mikan: -C-come pensi che d-dovrei fare? S-sai benissimo c-che non sono c-come te. I-io mi v-vergogno di tutto, s-sono una debole. N-non pensare c-che chiamandomi A-Amore mi passi. M-mi hai ferita, Natsume.- si alzò e si sciacquò il viso.

Mi sentivo un mostro, come sempre dopotutto. Mi misi dietro di lei, la presi per i fianchi e la girai dalla mia parte. Lei mi guardò sorpresa. L’abbracciai forte reggendole la testa con la mano.
Inizialmente cercò di staccarsi da me, ma poi mi strinse forte e pianse sul mio petto.
Chissà quante volte avevo visto questa scena. Con tutte le volte che la ferii e la presi in giro per amore, alla fine accadeva sempre così.
Piangeva, singhiozzava. Riuscivo a spiegarmi il perché di questa reazione solamente comprendendo che l’imbarazzo e la debolezza di Mikan spesso si trasformavano in disperazione e incapacità di reagire. Le baciai la guancia, era fredda come il ghiaccio.
Le sollevai di poco il viso e la guardai negli occhi. Una lacrima era scesa anche a me, nel guardarla in questo stato per colpa mia.
Lei la notò. Con un leggerò movimento della mano mi asciugò la lacrima, comprendendo che ero seriamente pentito e ferito e, nel suo, tentò di contenersi.
Glielo impedii, non si sfogava mai per bene.

Natsume: -No... Piantala di trattenerti. Non devi preoccuparti per me, me lo merito. Io non volevo, ma soprattutto non credevo che te la saresti presa così tanto. Pensavo fosse solo uno dei nostri battibecchi quotidiani.- cercò di parlare, le tappai la bocca con un bacio carico di passione e rancore, lei non mi respinse; mi allontanai, allora, velocemente e continuai a parlarle. -Sto malissimo, mi sento un mostro ma, dopotutto, io sono un mostro: questa è la mia natura, non posso fare a meno di sfogare la mia tensione addosso a qualcuno come te.- volle interrompermi, ma le misi un dito davanti alla bocca. -Zitta, Amore mio, lasciami finire…- mi bloccai, mi cadde un’altra lacrima pensando al mostro che ero. Deglutii. -S-scusami un attimo…- mi allontanai da Mikan, lei mi seguì. -L-lasciami solo un momento.- si bloccò, mi diressi nell’altro bagno della casa, non potevo permetterle di vedermi così. 

Corsi a più non posso verso il secondo bagno e mi fiondai davanti il lavandino. Cominciai a piangere poco a poco, fino a quando non scoppiai completamente. 20 anni di lacrime trattenute stavano uscendo per mettersi in pari per tutte le volte che compressi il mio dolore nel tentativo di non versare neanche una goccia salata.
Singhiozzavo affannosamente, non riuscivo a smettere, come quando prendevo le pillole per il dolore post-traumatico dovuto al mio Alice. Erano una droga, piangere è una droga. Quando si ha un buon motivo per versare lacrime non si riesce più a smettere.
Pensare alla mia Mikan e ai guai, pericoli e dolori dei quali era partecipe per colpa mia, e solo mia, era straziante. Mi sentivo indegno anche solo di guardarla negli occhi. Non la meritavo, no, non la meritavo proprio. Al mio fianco sarebbe dovuta esserci un’arpia che me la faceva pagare per ogni volta che facevo o dicevo qualcosa di male. Non è giusto, lei soffrirebbe con me ed io non voglio; ma dovevo fare qualcosa. Dovevo proteggerla… Da me.
L’unica soluzione sarebbe stata una sola, ma era troppo drastica. Io non volevo lasciarla, ma avrei dovuto.
Cosa dovevo fare? Accidenti! La mia mente stava dando i numeri. Caddi per terra, non avevo mai sofferto in questo modo. Dovevo smetterla, ma non ci riuscivo. Continuai a piangere fino a quando non mi sentii osservato. 

Pov Mikan… 

Ero arrabbiatissima con Natsume, ma non potevo sopportare che soffrisse per me. Avevo esagerato, dopotutto era solo uno scherzo. Me la prendevo troppo per le stupidaggini ma, d’altronde, così sono fatta. Mi trattenni dal morire disidratata per colpa delle lacrime versate e mi asciugai velocemente. Con le mani stirai gli shorts di jeans che avevo stropicciato e mi diressi, a passo felpato, verso il bagno dove si trovava Natsume.
Sbirciai da dietro la porta socchiusa e vidi ciò che non avrei mai voluto vedere: Natsume che piangeva disperato. Aveva la faccia di un uomo che stava per partire per la guerra sapendo che non ne sarebbe uscito vivo. Mi preoccupai moltissimo. Ero arrabbiata, sì, ma non ero per niente orgogliosa. E prima della mia rabbia c’era il mio Natsume. Vederlo soffrire era ancora più straziante che soffrire in prima persona. Io lo amavo, lo amavo straordinariamente tanto e non potevo sopportare la situazione in cui ci eravamo cacciati.
Improvvisamente, Natsume, sentendosi osservato, si voltò verso di me e sogghignò ironico cercando di non sentirsi vittima del destino. Voltò il viso dalla parte opposta alla mia ed, a terra, cercò di contenersi dal non sfoderare la sua rabbia su sé stesso.
Aprii la porta e mi avventai addosso a lui. Cademmo l’uno sopra l’altro. Non era una delle più comode posizioni. Avevo il viso a poco più di un centimetro dalle sue labbra. Non controllandomi lo baciai dolcemente. Non potevo stare senza lui. Lui ricambiò il bacio, mi cinse la vita con le sue braccia, mentre io tentavo di fermare le sue funeste lacrime carezzandogli la guancia. Mi misi in ginocchio tentando di sollevare il suo busto. Ora eravamo entrambi seduti, io tra le sue braccia, lui tra le mie. Non c’erano più dubbi, io non potevo arrabbiarmi con lui, non ci riuscivo. Lo amavo troppo per permettermi di fargli il broncio.
Mi staccai dal bacio e lo guardai con occhi colmi d’amore e perdono.
Iniziò lui a parlare.

Natsume: -Mikan… Credo che io ti faccia soffrire troppo inutilmente. Io non voglio spegnere il tuo bellissimo sorriso e credo che per te, io, non sia nient’altro che una fonte di problemi… Penso che…- sapevo come avrebbe concluso la frase, non potevo permetterglielo. Era la sua disperazione a parlare dopotutto, non il Natsume Hyuuga che conoscevo io.
Mikan: -… Dovremmo lasciarci?- mi guardai l’anello, Natsume fece un segno di approvazione. -Non credo proprio, carino.- affermai sogghignando, Natsume rimase di stucco.
Natsume: -Ma…!-.
Mikan: -Niente ma! Rispondi a questa domanda: chi mi ha regalato questo splendido anello?-.
Natsume: -I-io, perché?-.
Mikan: -Esatto, ricordi le parole del biglietto?-.
Natsume: -A Te, la Mia Polka-Dots Preferita. Ti amo e sarà sempre così, qualunque cosa accada. Il Tuo Nat.- recitò.
Mikan: -Beh, ti sei risposto da solo, caro. Credo che ti toccherà sopportarmi ancora per molto…- sorrisi dolcemente, fiera di come ero riuscita a svignarmela dalle sue tristi parole. Lui sorrise.
Natsume: -Hai ragione, mi toccherà una difficilissima missione d’ora in poi: sopportarti per sempre.- mi baciò, successivamente ci abbracciammo.
Mikan: -Nat…?-.
Natsume: -Sì…?-.
Mikan: -Ti amo da impazzire.- sorrise nuovamente.
Natsume: -Anche io, da morire, Piccola.- mi carezzò il viso.
Mikan: -Però…-.
Natsume: -Ecco, sapevo che ci sarebbe stato un però…!- attesi un momento e risposi tutto d’un fiato.
Mikan: -… Non provare mai più a dirmi di dovermi lasciare! Sappi che non sono scoppiata a piangere solo per due motivi: avevo finito le lacrime e sapevo che non fossi cosciente di ciò che dicevi.- ridemmo insieme.
Natsume: -Mikan, credo di doverti dare una brutta notizia…-.
Mikan: -Dovremo usare mamma per convincere Narumi a non punirci.-.
Natsume: -Già. Ma tu…?-.
Mikan: -Sì, ho rubato l’Alice di Kokoro.-.
Natsume: -Ah…-.
Mikan: -Scherzo, ma ti conosco troppo bene.- sorrisi.
Natsume: -Mikan…?-.
Mikan: -Cosa c’è?-.
Natsume: -Mi perdoni per prima? Giuro che non lo farò mai più…-.
Mikan: -Certo. Anche io ho esagerato, non avrei dovuto reagire in questo modo, in fondo era solo uno scherzo.-.
Natsume: -Devo ancora verificare se le mie capacità mnemoniche sono eccellenti come sempre.-.
Mikan: -Che vuoi dire?- sorrise malizioso.

Mi tiro giù gli shorts e vide le mie mutandine di pizzo nero.

Natsume: -Già, eccellenti come sempre!- sorrise compiaciuto.
Mikan: -Confermo, signore. Non avevo dubbi, signore.- dissi con voce grave, imitando un soldato che parla al generale, portandomi una mano retta alla fronte; scoppiammo a ridere come pazzi. 

Natsume si alzò da terra e mi tese una mano per aiutare me. 

Natsume: -Vedo che ti stai abituando a me! Mi rendi felicissimo, Mikan.- mi guardó con occhi carichi di dolcezza e felicità.
Mikan: -Già, comincio a sorprendermi di me stessa, davvero... Ci tengo talmente tanto a te che me lo sono quasi imposta. Ti voglio bene, Nat, veramente.- gli sorrisi sinceramente fiera di me stessa, lui mi diede uno svelto bacio a stampo e rispose con un "Anche io, infinitamente".

Natsume: -Allora, andiamo?-.
Mikan: -Signorsì, signore!- risi, gli diedi la mano, tornammo dalle mamme e gli spiegammo la situazione. 

Yuka e Kaoru sorrisero avendo finalmente compreso il nostro intenso legame.

Kaoru: -Ah, finalmente avete fatto pace piccioncini…-.
Yuka: -Già… Mikan, Amore, non devi imbarazzarti per ciò che ha detto prima Natsume comunque… Lo sai che quando rimasi incinta di te io avevo solo 17 anni e mio marito molti di più? In più era anche il mio professore… Lo assillai talmente tanto che alla fine si innamorò anche lui di me; ma, nel giorno nel quale coronammo il nostro amore, come voi la scorsa notte, senza volerlo, Rei uccise Izumi…-. 

(Rei Serio Persona, per chi non avesse capito chi intendessi… nda) 

Mikan: -Mamma, mi dispiace…-.
Yuka: -Non fa niente, Mikan, ma non ci si abitua mai a perdere la persona che ami.- le sorrisi triste, dopotutto riuscii a vedere mio padre in faccia solo una volta quando tornai indietro nel tempo alla scoperta dei miei genitori. 

Natsume mi prese la mano. Era così calda e confortevole. Io gliela carezzai dolcemente e guardai lo sguardo triste di mia mamma. 

Mikan: -Mamma, basta rattristarsi. Cambiamo discorso.- le dissi comprensiva. -Ehm… Mamma, avremo bisogno del tuo aiuto. E‘ scaduto il coprifuoco.-.
Yuka: -Già, hai ragione. Ma… Cosa? Sono già le 19:30?!- chiese sbalordita. -Non ci credo…!-.
Natsume: -Dovresti invece, sono le 19:43!- le mostrò l’iPhone 5.
Kaoru/Yuka: -Cavoli, credo che dovremmo intervenire. Andiamo alla Alice Academy!!- dissero al’unisono puntando verso il soffitto, come quando Buzz Lightyear dice “Verso l’infinito e oltre!“. 

Pov Natsume… 

Io e Mikan scoppiammo a ridere e ci dirigemmo tutti verso l’automobile di mia madre, noi ci sedemmo sui sedili posteriori, le gallinelle davanti.
Mamma era l’autista. Ingranò immediatamente la quarta e partimmo per una corsa irrefrenabile verso la nostra scuola.
Alle 20:28 ci trovavamo davanti l’enorme cancello dove ci aspettava Narumi che, nervosamente batteva su e giù il piede per terra. Le sue braccia conserte ed il suo viso arrabbiato ci fecero intuire che fosse molto arrabbiato. Ma dopotutto a questo serve zia Yuka. Eh eh!
Il trentasettenne che vedeva tutto rosa e fiori si diresse verso la nostra auto e ci guardò negli occhi.
Io e la mia piccola mostrammo un’espressione da cane bastonato per far reggere meglio la scusa dello svenimento a Central Town.
Zia Yuka, vestita appositamente come una Top Model, aprì lo sportello dell’auto e uscendo si tolse gli occhiali da sole.
Sistemandosi i capelli arruffati, si avvicinò con passo provocatorio a Narumi. Caspita, ci sapeva fare!
Narumi la squadrò da capo a piedi; Yuka non ancora riconosciuta, mise in mostra la sua stupenda scollatura e rivolse la parola al nostro effeminato professore che, rosso come un peperone, la fissò con uno sguardo perso nel nulla.

Narumi: -Cosa desidera, signora?-.

Yuka: -Ma come, non mi riconosci, Naru-chan?-.
Narumi: -N-no, io n-non credo di conoscer… Aspetti, signora!-.
Yuka: -Hai realizzato chi sono?- gli disse con uno sguardo sensuale.
Narumi: -Y-Yuka! Non posso credere ai miei occhi, sei proprio tu?- sorrise strabuzzado gli occhi.
Yuka: -Già, caro Narumi sono proprio io!- gli affermò sinceramente contenta di rivederlo, si abbracciarono.
Narumi: -Quanto mi sei mancata! Non riesco a capacitarmi che ora la mia Yuka sia qui, mio Dio!- aveva le lacrime agli occhi. -Pensavo che non ti avrei mai più rivista.-.
Yuka: -Anche io non aspettavo altro che tornare a trovarti… Ma ora facciamo i seri.-.
Narumi: -Intendi per Natsume e Mikan? Ho notato che sono con te. Come lo spieghi?-.
Yuka: -So che è proibito, ma non potevo starmene con le mani in mano quando ho visto i miei ragazzi sentirsi male e svenire in mezzo alla piazza di Central Town. Abbiamo chiamato un’ambulanza e nel frattempo li abbiamo caricati in macchina e stesi sui nostri letti. Li abbiamo accuditi fino al momento nel quale non sono arrivati i soccorsi. Ora finalmente si sono ripresi e…-.
Narumi: -Yuka, non mi mentire. Ti ho sempre amata e ti amo tutt’ora, non passa giorno che io non pensi a te. Non puoi mentirmi in questo modo: ti conosco come i miei palmi delle mani.- le prese il mento con la mano destra e la guardò negli occhi.
Yuka: -Oh, Naru… Mi dispiace! I-io non volevo mentirti…- Yuka scostò il viso di lato leggermente arrossito; a quanto pare il comportamento sensuale lo aveva lasciato stare.
Narumi: -Raccontami la verità.- disse con sguardo severo.
Yuka: -D-d’accordo… Kaoru aveva ricevuto un messaggio da…- la interruppe.
Narumi: -K-Kaoru?- mia madre uscì dalla macchina.
Kaoru: -Già, proprio io. Kaoru Igarashi in persona. Piacere di rivederti, novellino.- gli disse sorridendo e arruffandogli i capelli come se avesse 5 anni.
Narumi: -Quanto tempo! Lasciati salutare, cara!- si scambiarono dei baci sulla guancia. -Allora? In che guaio vi siete cacciate ragazze?-.
Kaoru: -Stavolta è colpa mia, Narumi.-.
Narumi: -Non mi è nuova questa affermazione. Quante volte hai coperto la tua amica dall’ESP?-.
Kaoru: -Tante volte, ma questa volta dico sul serio. Ho chiesto io a Natsume e Mikan di venirci a trovare a Central Town.-.
Narumi: -Kaoru, sai benissimo che è contro il regolamento. Se lo venissero a sapere i miei superiori mi butterebbero fuori e ve la farebbero pagare all’istante. Menomale che sono io l’addetto al controllo del coprifuoco.-.
Yuka: -Dai, Naru! Fallo per me, perdonaci e fai finta di niente con i nostri ragazzi… E poi, per quanto ne so, sei tu il Preside ora.-.
Narumi: -Ah, già è vero… Me ne ero dimenticato…- rise per l’imbarazzo mentre Yuka e Kaoru si chiesero il motivo per il quale fosse effettivamente il Preside. -Comunque io lo farei volentieri credimi, ma mi metterei nei guai…-.
Yuka: -Dai solo per una volta, non accadrà mai più!- gli disse imprecandolo.
Narumi: -I-io… Io… Oh, e va bene!- sospirò arrendendosi.
Yuka: -D-davvero?-.
Narumi: -Davvero.- confermò.
Yuka: -Grazie, Naru-chan, sapevo che avrei potuto contare su di te.- lo sguardo della donna da felicissimo divenne improvvisamente cupo, guardava in basso. -Io credo di doverti ringraziare, Narumi…-.

Narumi aveva uno sguardo interrogativo, Yuka preoccupato e confuso. Sembrava che le girasse la testa. La donna guardò il vecchio amico negli occhi con uno sguardo amorevole e sincero, avvicinandosi a lui, gli carezzò la guancia sinistra. Gli rivolse la parola. 

Yuka: -Narumi… Sappi che, anche se sono sempre stata innamorata del mio Izumi, ti ho sempre voluto di un bene assoluto, sei sempre stato il mio migliore amico e non c’è mai stata una persona, che non sia mio marito, alla quale tenessi di più al mondo. Ti ho sempre fatto soffrire come uno schiavo ma, all’epoca, non riuscivo ad apprezzarti abbastanza. Quando ho lasciato l’Accademia mi sono resa conto di quanto tu fossi speciale e che avresti fatto qualunque cosa perché non fossi triste. C’erano molte ragazze alle quali piacevi ma, nonostante tutto, tu preferivi me ed io ti allontanavo. Non hai neanche mai cercato di conquistarmi con il tuo Alice, perché sei una persona onesta e non avresti mai accettato che ti amassi a causa del tuo Feromone Umano. Inoltre ho saputo che ti sei occupato di Mikan come fosse tua figlia, non potrei mai ringraziarti abbastanza. Non puoi sapere quanto fossi pentita quando uscii dall’Accademia senza neanche chiederti scusa per tutto ciò che ti avevo fatto passare. Solo oggi mi rendo conto della persona spregevole che sono stata in tutti questi anni. In questo momento ti chiedo scusa per tutte le volte che ti ho trattato male e che ti ho allontanato da me, solo perché ti piacevo. Sono davvero pentita, credimi. Vorrei farmi perdonare…- Narumi aveva gli occhi lucidi, come la sua amata dopotutto; Yuka gli sorrise ed il professore assunse un’aria guardinga, sentiva che sarebbe accaduto qualcosa di insolito. 

Yuka lo guardò intensamente e si avvicinò alle labbra dell’amico. Narumi indietreggiò di poco ma Yuka in un istante lo baciò. L’uomo era sbalordito, non poteva immaginare che la sua amata lo baciasse, ma non riusciva ancora a compredere la situazione: sapeva soltato che quell’agognato bacio finalmente era arrivato.
Yuka si scostò dalle labbra di Narumi leggermente imbarazzata. Probabilmente l’aveva fatto per lui, perché sapeva che in questo modo l’avrebbe reso felice. Di sicuro l’aveva fatto per amore, non quello che si prova per un marito, ma l’infinito sentimento che si prova nei confronti di un amico che per te c’è sempre stato e per il quale faresti qualsiasi cosa purché egli sia felice.
Io guardai Mikan: era scioccata. Non si sarebbe mai immaginata che la madre avrebbe fatto una cosa simile. Narumi era paragonabile a Ruka. Anche Mikan avrebbe fatto l'impossibile perché non venisse ferito, come questa mattina quando Ruka le rivelò che l’amava. Eh sì, gli uomini sulla Terra sono tutti diversi, ma infondo sono fatti tutti della stessa pasta e tutti provano almeno una volta nella vita l’amore. 

Natsume: -Mikan, cosa ne pensi?-.
Mikan: -Beh, credo che, anche se è stato abbastanza scioccante, avrei fatto anche io come mamma…- ci pensai su.
Natsume: -Dovrei esserne geloso?- scherzai.
Mikan: -Ma certo che no! Io amo solo te!- mi baciò velocemente.
Natsume: -D’accordo, ti credo. Che facciamo, li raggiungiamo?-.
Mikan: -Direi di sì!- esclamò felice. 

Uscimmo dall’auto e rangiungemmo le mamme. 

Narumi: -P-perché l’hai fatto, Yuka?-.
Yuka: -Perché te lo meriti, io ti voglio bene e tu lo sai benissimo…!-.
Narumi: -Ma Yuka, tu non provi quello che provo io… Perché?-.
Yuka: -È vero, ma provo un sentimento profondo nei tuoi confronti. Non è amore coniugale, ma tengo moltissimo a te e questo era un modo per dimostrartelo.- lo abbracciò, lui ricambiò e la strinse forte a sé.
Narumi: -Yuka, ti amo. Non voglio che tu finga per me.- le sussurrò in un orecchio.
Yuka: -Ma io non sto fingendo.- gli rispose convintissima. -Comunque credo di doverti salutare, altrimenti ci scopriranno. Meglio che io e Kaoru ci incamminiamo. Narumi, mi raccomando, abbi cura di te. Ricordati che ti voglio bene. Pensaci tu a Mikan e Natsume, addio.-.
Narumi: -A-addio, Yuka…- una lacrima gli bagnò la guancia.
Kaoru: -Buona serata, Narumi. Spero ci incontreremo ancora. Alla prossima, allora.- si salutarono con un gesto di mano. -Ragazzi, quanto a voi, ci vedremo dopo il Diploma. Arrivederci!- ci sorrise, noi facemmo lo stesso e salutammo le nostre mamme.

Accesero la macchina e partirono. Rimanemmo solo io, Mikan e Narumi. Silenziosamente entrammo in Accademia. Narumi aveva uno sguardo tristissimo, sembrava uno zombie per come camminava. Sicuramente quella notte non avrebbe dormito un granché, ci avrei giurato.
Io e Mikan andammo, mano nella mano, a dormire diretti verso i nostri dormitori. Non sapevamo se avremmo dormito insieme od ognuno nella propria stanza, ma continuavamo a camminare senza scambiarci neanche una parola. 

FINE
CAPITOLO XXIII.
 
 

***
AUTRICE:
Ed eccomi qui, finalmente.
Sono la solita ritardatara, questa volta però ho esagerato!! ç_ç
Mi dispiace moltissimo!!
Ma tra esami e luuuuunghe vacanze non ho avuto neanche tempo di pensare a continuare questa Fic.
Sono davvero pentita di non aver postato prima, ma vi dico che il capitolo l’ho finito ieri ed oggi e l’ultima volta che l’ho scritto risale a circa tre o quattro mesi fa.
Inoltre quest’anno, oltre ai doppi compiti, ho dovuto preparare anche la tesina per gli orali che mi ha occupato moltissimo tempo.
Mi dispiace tantissimoooooooo!! (…e tre. XD)
Basta scombussolarvi il cervello con le mie insulse scuse.
Posto questo capitolo e mi metterò a lavoro per il prossimo, ma non so quando sarà possible postarlo, dato che l’11 settembre comincerò le superiori.
Vabbé, detto questo, spero vi sia piaciuto il capitolo e grazie mille per la lettura.
Grazie anche a chi legge senza recensire e a chi mette la mia storia tra le preferite, seguite o ricordate.
Vorrei avvertire inoltre coloro che leggono la Fic Mirā ga katsute arimashita che ho postato il 3° capitolo… :)
Grazie e buona giornata a tutti, la vostra
Lelly99

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Capitolo 25
*** Gli esami si avvicinano ***


CAPITOLO XXIV:

Pov Natsume…

L’atmosfera stava facendosi sempre più silenziosa, fin troppo per i miei gusti. Vedevo la figura del nostro professore e preside avanzare ininterrottamente senza neanche girarsi una volta per farci la ramanzina che entrambi, io e Mikan, ci saremmo aspettati. Mikan ogni tanto girava il suo bel volto verso il mio, come per cercare conferma di uno strano comportamento di Narumi nel mio sguardo. Io personalmente non l’avevo mai visto in quello stato; non riuscivo a vedergli il viso ma avrei giurato che, se l’avessi osservato attentamente, vi avrei scorto un’inquietudine mista ad una malinconia. Forse, anzi sicuramente, c’entrava Yuka. D’altra parte lo aveva baciato, mai nella vita aveva ottenuto ciò che questa sera aveva ottenuto. Forse stava rivivendo i ricordi appannati della sua infanzia, del suo amore per la sua Senpai, di tutti gli avvenimenti all’Accademia, dell’abbandono del suo amore, della sua scelta di diventare professore e poi infine preside. Probabilmente ciò che stava conducendo era un’introspezione al fine di valutare i lati negativi e positivi della sua esistenza. Potevo capirlo perfettamente per tutte le volte che, prima di fidanzarmi con la mia Pois, la avevo condotta anche io per comprendere se il mio essere fosse utile a qualcosa o a qualcuno, se continuare a portare avanti quella vitaccia servisse a qualcosa, per rendermi conto di quanto a volte il mondo possa farti sembrare futile, anzi addirittura di peso per qualcuno. A trascinarmi fuori da questo circolo vizioso era sempre il sorriso di Mikan che mi costringeva a farmi forte per proteggere lei e quello stesso sorriso. Evidentemente Narumi ciò che il sorriso dava a me non ce l’aveva, né poteva averlo in quanto non aveva mai avuto la speranza dell’amore.
Mikan mi guardò nuovamente, voleva chiedermi cosa avremmo dovuto fare per rompere quell’atmosfera che peggiorava sempre più.

Mikan: -Nat, cosa pensi che dovremmo dirgli?- mi chiese bisbigliando come immaginai; la conoscevo troppo bene, l’Alice di Kokoro non lo aveva lei, l’avevo sempre avuto io con lei.
Natsume: -Quando io mi trovavo nella sua situazione, preferivo stare da solo.-.
Mikan: -Come fai a sapere qual è la sua situazione, scusa?- ribatté provocatoria.
Natsume: -Non lo so, Mikan. Ho l’impressione che ciò che ha fatto tua madre lo stia facendo pensare.- risposi io, aveva un’aria confusa.

Rimasi nuovamente in silenzio attendendo che la mia ragazza mi chiedesse il perché della mia sensazione ma a rompere quell’atmosfera di ghiaccio non fu Mikan.

Narumi: -So che non vi siete sentiti davvero male e sono sicuro che se non fosse stato per…- si interruppe un secondo per la voce strozzata che aveva -…per voi, che siete due Stelle Speciali e quest’anno avete gli esami, avrei dovuto punirvi severamente. So anche che per questa scelta di graziarvi ne pagherà la mia credibilità e autorità.- concluse.

Aveva ragione dopotutto, avevamo sbagliato e se ora qualcuno avesse saputo della sua scelta di essere clemente, sicuramente avrebbe pensato che fosse corrompibile.

Mikan: -Ci dispiace davvero tanto. Stia sicuro che nessuno verrà a saperne nulla.-.
Narumi: -So che vi dispiace ragazzi, però le regole sono regole e sicuramente c’è un motivo per il quale vadano rispettate.-.

Mikan assunse un’espressione davvero pentita e mi dispiaceva che si sentisse in colpa per qualcosa che avevo proposto io.

Natsume: -So che è inutile specificare, ma l’idea è stata mia, non di Mikan.- ammisi.
Nel frattempo giungemmo ai dormitori, più precisamente dove c’era la distinzioni tra camere maschili e femminili.
Narumi: -Avrei potuto immaginarlo, caro. Non vi preoccupate ulteriormente, ho già deciso di perdonarvi per questa volta. Adesso andate a dormire velocemente prima che cambi idea.- ci ammiccò con l’occhiolino, cercando a fatica di mantenere un sorriso forzato, noi gli sorridemmo. -Ah, a proposito… Congratulazioni, ragazzi!- esclamò sinceramente felice, noi fummo interdetti.
Mikan: -C-congratulazioni p-per cosa?- domandò intimorita.
Narumi: -Sapete di cosa parlo…- ribatté ammiccando. -Vi conosco da quando avete 10 anni, eh. È vero che siete stati sempre l’uno l’ombra dell’altro ma ultimamente vi ho visti sempre insieme e, Mikan, il tuo sguardo esprime tutta la vostra felicità.- concluse sorridendoci come un padre con i figli, io guardai Mikan affettuosamente e lei arrossì non poco. Le diedi un bacio sulla fronte.
Natsume: -Non c’è bisogno di nascondersi, Polky.- dissi ridendo alla mia ragazza.
Narumi: -Sei cambiato davvero tanto, Natsume. Ti ha cambiato davvero tanto.- io sorrisi.
Natsume: -Sono cosciente di esserlo…- risposi fiero guardando Mikan negli occhi. -…e non potrei esserne più felice.- Mikan e Narumi mi sorrisero.
Narumi: -Nonostante tutte le regole che avete infranto in tutti questi anni, sono orgoglioso di avervi come studenti, ragazzi. E sono sicuro che ne infrangerete ancora molte.- affermò malizioso guadando in direzione dei dormitori.

Credo si riferisse alla regola che due studenti non potrebbero andare uno nel dormitorio dell’altro se si tratta di un ragazzo e di una ragazza. Beh, in effetti quella l’avevamo già infranta.

Narumi: -A meno che non l’abbiate già trasgredita!- esclamò provocatorio guardando Mikan negli occhi, ella arrossiva come non mai.
Mikan: -Uffi, ma perché tutto oggi!- urlò irritata ed imbarazzata, io mi misi a ridere.
Narumi: -Proprio come pensavo.- sibilò soddisfatto di se stesso. -Vabbé dai, chiuderò un occhio anche su questo.- concluse sorridendo complice.
Natsume: -Spero continuerai a chiuderli allora.- intervenni io provocandolo, lui scoppiò a ridere mentre Mikan avvampava.
Narumi: -Ma certo, ragazzi. Se dovessi punire tutti i ragazzi nel Dipartimento delle Superiori che trasgrediscono questa regola a quest’ora la scuola sarebbe una prigione.- scherzò, noi sorridemmo. -Dai su, andate a dormire ora. Ci vediamo domani, sono fiero di voi.- ripeté, noi facemmo segno di assenso con la testa.

Noi augurammo la buonanotte al nostro preside e ci dirigemmo in accordo verso la mia camera. Narumi ci guardò lungo il tragitto e, essendosi accorto che lo stavamo osservando ci fece un occhiolino e si mise l’indice destro davanti alle labbra in segno di silenzio. Io mi misi a ridere, Mikan sembrava sempre più stanca delle prese in giro.

Natsume: -Piccola, tutto bene?- le chiesi dolcemente.
Mikan: -No.- rispose seccamente, io mi sentii in colpa ma la lasciai continuare. -È mai possibile che tutti debbano sempre sapere le nostre cose, Nat? Finiscila di raccontare indirettamente ciò che ci riguarda in giro, lo sai che mi fa imbarazzare. Mentre tu scherzi io mi sento come se non fossi più io. Da quando mi sono accorta di essere innamorata di te sono senz’altro cambiata e da quando ci siamo messi insieme ancora di più. Devo ancora abituarmi ai cambiamenti. Lo sai come sono fatta. Magari per te sono tutte cose scontate, ma per me non lo sono affatto e vorrei che non venissero condivise con tutti coloro che incontriamo…- continuò affannosamente mentre una lacrima le scendeva sul viso, io mi sentii ancora più in colpa.

Attesi ancora in silenzio aspettando che continuasse.

Mikan: -Io so che sei scherzoso, che ti piace prendermi in giro e lo so perché ti amo e ho scelto di amarti anche per queste cose, ma non puoi aspettarti che rimanga sempre in silenzio qualora non digerisca qualcosa.- continuò mentre sempre più lacrime scendevano sul suo bellissimo viso, evidentemente si sentiva tradita, delusa, non triste.

Continuò a fare qualche passo da sola in avanti senza che la seguissi, dopodiché si fermò e disse:

Mikan: -Per me è stato un passo molto importante il nostro e quando ci scherzi così sembra che lo minimizzi e che per te non sia stato come lo è stato per me. Non è che mi vergogno di questo però, non essendomi ancora abituata al mio cambiamento personale, quando penso alla nostra notte insieme a volte mi sento strana, come se avessi fatto una scelta più grande di me. A volte credo che avrei voluto aspettare un po’ di più e penso immediatamente di sbagliarmi immaginando il tuo sorriso e il tuo comportamento, il tuo affetto e le tue accortezze della scorsa notte nei miei confronti; poi quando ci scherzi sopra subito mi ricredo e mi viene il sospetto che per te non abbia avuto il valore d’amore che ha avuto per me. Per favore, dimmi che mi sbaglio, ho bisogno di sentirmi dire che anche tu hai avuto sensazioni simili e che per una ragazza è normale rifletterci sopra.- rivelò tutti i suoi sentimenti di rammarico con una sincerità che apprezzai davvero molto.

Mi sentivo ferito, è vero, ma ciò che disse mi servì per capire veramente quale fosse stata la sua sensazione di quella notte della quale non avevamo ancora parlato. Ovviamente per me aveva avuto lo stesso peso che lei sentiva sul cuore ed il fatto che ci scherzassi sopra non era sicuramente per minimizzare qualcosa che per me aveva grandissimo valore, bensì egoisticamente per stuzzicarla e per vantarmi al fine di ricordare a me stesso che non fosse stato solo un sogno averla tra le braccia per una notte intera.
Lei mi guardava impaziente, come se pendesse dalle mie labbra. Io non volli subito spiegarle il perché delle mie azioni, mi vergognavo. Volli lasciare il compito delle parole al mio corpo. Mi avvicinai da dietro e la abbracciai così forte che Mikan sembrava stesse per sciogliersi tra le mie braccia. Le diedi un bacio sul collo e appoggiai la testa sulla sua spalla. Attendendo di trovare le parole giuste da utilizzare, mi accorsi che il mio respiro sul suo corpo le faceva venire i brividi. Così ella si scostò da me malinconicamente e ricominciò a parlare.

Mikan: -Nat, io ti avevo chiesto di essere sincero con me, di aprire il tuo cuore e di parlarmi delle tue sensazioni. Io lo sono stata con te e mi aspettavo che ricambiassi.- rispose delusa, volli intervenire.
Natsume: -Mikan, io… mi dispiace. Ne parliamo in camera, ti prego.- le riferii supplicandola, non volevo dirle tutto ciò che galleggiava nel mio cuore nel corridoio dei dormitori maschili.

Sbuffò e cambiò strada dirigendosi verso la sua camera, avendo inteso che non avrei avuto intenzione di parlarle, ma si sbagliava.

Mikan: -Ho capito, Natsume. Ci vediamo domani, buon…- venne interrotta da me prima che potesse congedarmi con un semplice “buonanotte”.

Le presi la mano e la condussi dolcemente nella mia camera.

Mikan: -Sono stanca, Natsume. Voglio andare a dormire. Ti prego, lasciami…- mi implorava.
Natsume: -Mikan, non ti sto chiedendo di venire nella mia camera per fare chissà che, vorrei solo rispondere alle tue parole in un posto più appartato.- affermai serio, lei comprese le mie intenzioni e strinse la mia mano fidandosi.

Giungemmo alla mia camera e ci sedemmo entrambi sul letto con i piedi per terra a parlare. C’era silenzio, entrambi aspettavamo che l’altro parlasse per primo. Mikan guardava per terra con aria triste, credeva che per me la scorsa notte fosse stata un semplice flirt con una ragazza, sebbene sapesse che l’amassi più di chiunque altro. Successivamente puntò gli occhi lucidi ai miei.

Mikan: -Dimmi che le mie parole non sono state vane, per favore.- sussurrò con voce fioca, io volevo risponderle a modo per rassicurarla.
Natsume: -Piccola, ad essere sincero sono ferito dalle tue parole, non mi aspettavo che dubitassi di me e dei miei sentimenti. Tuttavia sono felice e orgoglioso di te perché hai avuto il coraggio di tirare fuori ciò che pensi senza vergognarti.- le sorrisi, le presi la mano e baciai quest’ultima con affetto. -Mi dispiace che tu abbia pensato che per me la notte insieme non sia stata speciale. Mi fa piacere dirti che ti sbagli. Io ti amo e non potevo immaginare qualcosa di migliore che stringerti tra le braccia così a lungo.- Mikan mi ascoltava fremente, le tremava la mano ed io gliela carezzai.
Mikan: -Allora perché? Perché sembra che ti sia scivolato tutto addosso? Che non ti abbia lasciato nemmeno un segno?- domandò preoccupata, si guardava l’anello che le avevo regalato e ne sfregava tra le dita i cuoricini.

Scesi dal letto e mi accovacciai tra le gambe di Mikan guardandola negli occhi. Reggendomi alle sue ginocchia mi sollevai di poco e le baciai le labbra, ella ricambiò il bacio. Mi staccai da lei e mi rimisi nella posizione a rana sul pavimento come stavo.

Natsume: -Perché sono un egoista e mi piace scherzare come dici tu.- ammisi. -Mi chiederai il perché mi piaccia fare queste battutine immagino. Ebbene, mio malgrado, credo sia perché sono stato 10 anni a credere che amassi Ruka e mi viene ancora difficile credere che il tuo amore sia reale.- conclusi non guardando più il suo viso, ma le mie scarpe.
Mikan: -Come puoi non crederlo dopo tutto quello che è successo? Voglio dire, mi sono dichiarata, ci siamo scambiati baci a non finire, mi hai regalato un anello, ho conosciuto i tuoi e abbiamo…- si interruppe un attimo e riprese. -…e abbiamo anche fatto l’amore.- disse ingoiando la saliva sveltamente.

Mi guardava con degli occhi imbarazzati ma pieni di amore e comprensione. Le sue parole ultime parole, così dirette, mi avevano colpito. È stato come se la realtà dei fatti mi avesse schiaffeggiato. Era vero, come potevo ancora dubitare della nostra relazione? Mikan mi guardava e dolcemente mi accarezzò il viso. Io le presi la mano guardandola negli occhi.

Natsume: -È vero, è assurdo. Ma tutte le volte che scherzo su di te o accenno alla nostra notte è solo ed esclusivamente per egoismo, per ricordare a me stesso che tu sei reale, che il tuo amore è reale e che noi stiamo insieme davvero. Quindi scusami per tutte le volte che ti prendo in giro ma è il mio carattere e non riesco a contenermi…- abbassai di nuovo lo sguardo. -Per quanto riguarda le tue sensazioni è normale che si abbiano dei ripensamenti o che quantomeno ci si rifletta su, ma sono contento di dirti che è stata la notte più bella della mia vita e che le emozioni che mi hai fatto provare e che mi fai provare anche solo stringendomi la mano come ora sono sincere e sono molto profonde. Non avere dubbi sul mio amore o sul mio modo di vedere la nostra relazione perché è quello di un uomo innamorato e quando un uomo è innamorato usa poco il cervello.- sorrisi sempre guardandomi le scarpe -E se ti dà fastidio che io condivida ciò che ritieni nostro e nostro soltanto, smetterò di farlo, lo giuro. Farei qualsiasi cosa per averti ancora a fianco a me.- conclusi, mi scese una lacrima di commozione, era la prima volta che le parlavo davvero di come l’amore si ripercuotesse sui miei comportamenti.

Mikan mi sollevò lievemente il viso con le dita e, come ci accorgemmo di quanto entrambi fossimo commossi per le nostre parole, ci sorridemmo. Solo un miracolo avrebbe potuto spiegare la nostra sintonia anche durante le discussioni. Ancora commossa Mikan mi prese il viso tra le mani e mi baciò.

Mikan: -Mi avrai per sempre a fianco.- mi rispose, io le sorrisi e le diedi un bacio.

Lei sbadigliò e io, ridendo, compresi quanto sonno avesse. Mi spogliai, rimanendo in boxer, misi i miei vestiti nel cesto dei panni sporchi e, dopo essermi dato una sciacquata, mi avvicinai a Mikan. Ella si accorse solo in quel momento che fossi in mutande e, arrossendo nuovamente, mi guardò.

Mikan: -C-che stai facendo?- mi domandò continuando a fissare la mia pancia nuda.
Natsume: -Vado a dormire, Piccola, non avevi sonno?- dissi baciandole la fronte e andandole a prendere una maglietta lunga.
Mikan: -Ma io pensavo di andare a dormire…- rispose confusa.
Natsume: -Sì, anche io…- ribattei non capendo quale fosse la difficoltà nel comprendere le mie parole. -Però siccome ho la mia ragazza in camera avrei il desiderio di dormire accanto a lei.- continuai cercando di essere il più chiaro possibile.

Pov Mikan…

Non stavo capendo bene la situazione. Dopo tutti quei discorsi e dopo avergli anche detto di avere sonno mi stava invitando a passare un’altra nottata sveglia. Per quanto amassi Natsume ero davvero molto stanca e ancora ero tormentata dai miei pensieri. Natsume mi porse una sua maglietta lunga ed io la presi in mano.

Mikan: -Nat, io vorrei…- dissi cercando la sua attenzione.
Natsume: -Tu vorresti?- cercava di tirarmi fuori le parole di bocca.
Mikan: -I-io vorrei dormire, davvero.- rivelai sinceramente le mie intenzioni per quella serata.
Natsume fece una faccia strana, non capivo se l’avessi deluso oppure confuso.
Natsume: -Anche io, Mikan.- ribatté accigliato.

Pov Natsume…

Non riuscivo davvero a capire cosa Mikan stesse dicendo. Le stavo solo chiedendo di venire a dormire, non mi sembrava una richiesta impossibile. Era lei che stava evidentemente fraintendendo la situazione. Dopo tutti i discorsi forse credeva che avessi voluto passare un’altra notte come la scorsa. Non che mi sarebbe dispiaciuto, ma le mie intenzioni erano semplicemente di dormire al suo fianco. Mi avvicinai e mi misi dietro di lei. Le strinsi la vita con le braccia e le diedi un bacio sul collo. Le vennero i brividi come prima. Sorrisi.

Natsume: -Principessa, ho sonno anche io, l’unica cosa che ti chiedo è di cambiarti per andare a dormire. Non hai il tuo pigiama qui, ecco perché ti ho dato una mia maglietta e io mi sono spogliato perché ho caldo con il pigiama. Non ho intenzione di farti nulla, stai tranquilla.- mi misi a ridere e le diedi un altro bacio sul collo: mi divertivo a vedere come le veniva la pelle d’oca.
Mikan: -D-dai m-mi fai il solletico così!- rispose scostando il collo e girandosi.

Mi misi a ridere di nuovo e lei mi diede un bacio sulle labbra. Dopodiché si allontanò di poco e cominciò a sfilarsi le scarpe, i calzini, poi gli shorts e la maglietta. Io rimasi a guardarla per tutto il tempo. Senza vestiti era ancora più bella di quanto non fosse già ed il suo viso rosso mi faceva provare tenerezza. Si mise la maglietta lunga e, con l’abilità che tutte le donne hanno, si tolse il reggiseno e lo pose con i vestiti sul comodino, accanto alla sua borsetta. Si accorse improvvisamente che l’avevo fissata per tutto il tempo e arrossì poco, poi si avvicinò a passo lento verso di me che ero seduto a gambe incrociate sul mio lato del letto. Quando fu vicino a me si sciolse i capelli, salì sul letto e mi abbracciò fortemente, io ricambiai l’abbraccio sorridendo. Mi stava donando con quel gesto tutto l’affetto del mondo. Mise la sua testa nell’incavo del mio collo e mi strinse ancora di più, mi faceva effetto il suo respiro sulla mia pelle e mi fece riaffiorare i ricordi della notte precedente. Sorrisi ancor di più ma decisi di mantenere la promessa che le avevo fatto: quella notte avremmo solo dormito. Mikan alzò la testa per guardarmi negli occhi, ma quella mossa mi sbilanciò e caddi sdraiato a gambe divaricate con Mikan sopra di me, ancora abbracciata. La caduta non sembrava averla scioccata più di tanto e l’unica cosa che fece fu alzare le lenzuola e mettersi, anzi metterci, sotto di esse. Io mi misi a ridere per il comportamento iper-affettuoso che aveva assunto ma non nascosi di esserne stato onorato.

Mikan: -Che c’è?- chiese imbarazzata, avendomi sentito ridere.
Natsume: -Niente, tranquilla.- le dissi stringendola a me, lei accettò l’invito e rimise la testa nell’incavo del mio collo sorridendo a più non posso.
Mikan: -Stai comodo così?- mi chiese ridacchiando.
Natsume: -Non ti preoccupare per me, se stai bene tu, sto bene anche io. Hai già esaudito il mio desiderio.- le sospirai nell’orecchio.
Mikan: -Ti amo, Nat.- mi diede un bacetto sul collo stringendomi ancora, io sorrisi ricambiando l’abbraccio.
Natsume: -Anche io. Buonanotte, Principessa.- le dissi avvolgendo i suoi capelli intorno alle mie dita: sapevo che la rilassasse.
Mikan: -Buonanotte, am…- strofinò il suo viso imbarazzato sul mio collo e ripeté meglio. -Buonanotte, amore mio.- concluse, io non dissi niente, la strinsi solo a me e chiusi gli occhi.

Mikan mi avrebbe certamente fatto innamorare di lei ogni giorno di più con la sua ingenuità e dolcezza e io non potevo desiderare di meglio. Ero cambiato per amore, era vero, e non me ne vergognavo, volevo essere il migliore ragazzo possibile per lei che, oltre a cambiare me, aveva cambiato anche la mia vita.
La notte volò e, come se fosse passato un secondo, mi ritrovai con Mikan tra le braccia che ancora dormiva. Nonostante la posizione tutt’altro che comoda con la quale ci eravamo addormentati, avevo dormito con una pace e con una tranquillità che non avevo da tempo. Potevo già abituarmi ad una vita fatta solo di me e lei. Avevo gli occhi appannati ma riuscivo perfettamente ad osservare il solito volto angelico che aveva quando dormiva. Le labbra tirate in un sorriso e il piccolo nasino spiaccicato contro il mio petto generarono il mio primo risolino della giornata. Non riuscii a fare a meno di toccarle i capelli che le cadevano sulle spalle. Erano talmente morbidi che ogni volta che glieli toccavo mi rilassavo. Chiusi gli occhi per assaporare meglio quel momento e mi strinsi a lei, portando il mio viso davanti al suo, che prima era davanti al mio petto. Rimasi per un po’ in quella posizione dopodiché dischiusi gli occhi e incominciai a guardarle il viso: le sopracciglia definite, sempre a disegnare un’espressione serena; i suoi occhi nocciola chiusi, che mi avevano sempre fatto battere il cuore; il suo nasino all’insù così perfetto e poi mi fermai a fissare le sue labbra. Le sue labbra erano splendide, ineguagliabili. Erano la parte del corpo di Mikan che più mi attraeva, sempre tirate in un sorriso mi invogliavano continuamente a baciarle. Le carezzai il labbro superiore con il pollice, poi quello inferiore. Sorrisi, mi stavo innamorando ancora di più e sinceramente non credevo che fosse possibile: il mio amore per lei si faceva sempre più spazio nel mio petto senza mai generarmi problemi. Non riuscivo a capire come si potesse amare sempre di più senza mai diminuire d’intensità. Erano 10 anni che la conoscevo e 10 anni che il mio amore per lei cresceva di giorno in giorno. Io, Natsume Hyuuga. Io che non credevo possibile che proprio l’amore si mostrasse a me. Io che avevo sempre disprezzato le femmine. Io che credevo di avere il cuore inaccessibile. Io, proprio io, mi ero innamorato follemente di Mikan e non avrei saputo immaginare un solo giorno senza lei, senza il suo sorriso. Tempo prima mi dava fastidio ammettere di essere innamorato, non potevo permettermelo io. E invece, proprio quando credevo che la mia vita avrebbe fatto meglio a terminare, è arrivata lei e l’ha scombussolata tutta. All’inizio non potevo vederla, perché mi provocava fastidio il fatto che una ragazzina potesse sempre mettersi contro di me, che una ragazzina volesse cambiarmi, volesse intrufolarsi nella mia vita e lasciarci un segno. Poi cominciai a rendermi conto che in fondo non era così male e ogni giorno della mia vita accanto a lei, dopotutto era un po’ meno orribile. Ancora dopo presi coscienza dei miei sentimenti e, volendoli ignorare, stavo male e non ne capivo il perché. Quando mi accorsi che era lei a darmi la carica per affrontare le giornate, cominciai ad interessarmi a lei, a prenderla in giro per ottenere la sua attenzione, ma niente. Credevo che amasse Ruka e che facesse bene a preferire lui a me. Io che ero pericoloso, che riuscivo solo a prenderla in giro, che non riuscivo a fare a meno di offenderla, che volevo solo proteggerla. E invece lei amava me. Aveva sempre amato me e non me ne ero mai accorto. Avevo sempre pensato a come mi sentissi io e mai lei, a cosa pensassi io, a come mi comportassi io. Io, io, io, sempre e solo io, mai lei. Un giorno, dopo 10 anni ci scambiammo un bacio e io non mi preoccupai di cosa avesse potuto provare lei. Io egoisticamente l’avevo baciata. Non mi importava di chi fosse innamorata lei, io la amavo e doveva essere mia. Il destino volle che, mentre cercavo il modo e le parole per dichiararmi, fu lei a dichiararsi per prima. Natsume, io sono innamorata di te. Ti amo da tantissimo tempo, ma tu non te ne sei mai accorto. Queste le parole cariche di amore, di tensione, di frustrazione che mi rivolse, ed io fermo lì, a pensare. Non l’ho fermata, non l’ho rassicurata, non l’ho baciata. Ho solo permesso che scoppiasse in lacrime. Quello che accadde la scorsa notte mi portò qui, ad averla tra le braccia e accarezzarla, ad avere l’opportunità e l’occasione di amarla come meglio potevo, a farle battere il cuore con un sorriso, a baciarla. Lei è stata un regalo per me, io non ho conquistato nulla, ho solo avuto la fortuna di incontrarla e l’onore di essere amato da un essere così perfetto, quale io non sono. E ora mi trovavo lì a fissarla senza neanche accorgermi del tempo che mi scorreva sotto le dita e a ringraziare il destino o un dio che mi aveva sempre assistito permettendomi di beneficiare di cotanta bellezza e perfezione. La amavo e la avrei amata per sempre, qualsiasi cosa sarebbe accaduta in seguito. Era il minimo che potessi fare per essere grato del dono che avevo ricevuto.
A distogliermi dai pensieri sulla mia esistenza fu un movimento che Mikan fece per accovacciarsi meglio e stringersi attorno il mio braccio. Sorrise, forse si stava svegliando. Sorrisi a mia volta, come avrei potuto non farlo? Le carezzai una guancia e le baciai la fronte. Dischiuse un occhio e, vedendo che la stavo fissando da non so più neanche io quanto tempo, lo richiuse ridendo come una bambina quando fa una marachella. Stavolta le diedi un bacio sulle labbra, lei sollevò la mano dal mio petto e mi carezzò una guancia. Io misi la mia mano sulla sua e le rivolsi il più bel sorriso che fossi in grado di mostrare.

Natsume: -Buongiorno, amore mio.- le dissi, rispondendo così al suo “buonanotte” che mi colpì molto.
Lei sorrise nascondendo il suo viso nell’incavo del mio collo e mi ci diede un bacio, dopodiché sospirò:
Mikan: -Buongiorno, Nat. Ti amo.­- mi abbracciò, io ricambiai l’abbraccio.
Natsume: -Allora? Ne è valsa la pena ieri sera accettare la maglietta per dormire con me, o no?- le chiesi orgoglioso, lei sorrise dietro i baffi.
Mikan: -Sì…- ammise nascondendosi tra le mie braccia.- io la accolsi stringendola.
Natsume: -Come mai tutto questo affetto ieri sera e stamattina? C’è qualcosa che mi vuoi chiedere?- le domandai malizioso.
Mikan: -No.- rispose offesa. -Pensavo che ti facesse piacere, cattivo.- ribatté girandosi dall’altro lato rispetto al mio.
Natsume: -Ma piantala e voltati!- le esclamai tirandola verso di me e avvolgendola con le mie braccia, lei si lasciò scappare un sorriso. -Voglio sapere il vero motivo.- le intimai chiaro.
Mikan: -Perché tu…- si fermò a pensare. -Perché tu sei stato tanto carino con me ieri sera, sei stato sincero e sento che adesso ti conosco ancora meglio. Hai deciso di anteporre la nostra relazione al tuo orgoglio… E poi perché…- mi fece una carezza, io le sorrisi.
Natsume: -Perché?- domandai curioso in attesa della continuazione.

Pov Mikan…

Cavolo mi ero lasciata sfuggire che c’era dell’altro. Adesso come facevo a dirgli che dopo la nostra notte insieme io pensavo sempre a lui e cercavo sempre il suo contatto fisico? Che tutte le volte che vedevo una sua parte del corpo scoperta mi ritornavano in mente le sue carezze e i suoi baci?  Che la sua attrazione nei miei confronti era aumentata? Natsume mi guardava con occhi desiderosi di sapere. Voleva sentirsi dire che lo amavo e tutto quello che pensavo di lui. Natsume era proprio un paravento, sapeva sempre ciò su cui riflettevo. Niente era oscuro a lui di me.

Natsume: -Miiiiikaaaan…- miagolò come un gattino.
Mikan: -Non sono affari tuoi.- mi girai dall’altra parte, mi veniva terribilmente da ridere.
Natsume: -Lo so che non mi stai tenendo il muso.- mi disse percorrendomi con l’indice tutta la schiena per farmi venire i brividi.

Come previsto mi venne la pelle d’oca e strinsi il collo tra le spalle. Dannazione avevo la voglia di stare tra le sue braccia per sempre che mi divorava. Mi baciò tutt’intorno al collo per farmi girare e così feci. Seguii il mio istinto e replicai i baci datimi sul suo corpo, lui mi strinse e mi baciò sulle labbra. Mi ricordai della notte insieme, sentii i brividi sulla schiena.

Mikan: -Esattamente per questo motivo.- mi arresi confessando ciò che pensavo, lui sorrise complice.
Natsume: -Cioè?- voleva che glielo spiegassi, io arrossii pericolosamente.
Mikan: -Sai benissimo cosa intendo, sai sempre ciò che penso senza che te lo dica.- mi strinsi a lui. -Ma, che ore…?- diedi un’occhiata alla sveglia e lessi anche la data del giorno. -Ma è tardissimo!-.
Natsume: -Polky, non prendermi in giro, non è tardi. Sono le 7.47.- mi rispose indifferente.
Mikan: -Sì, invece! Tra due mesi abbiamo gli esami e io sto a carissimo amico!- cominciai a battere i pugni sul letto. -Percheeeeé?- urlai disperandomi.
Natsume: -Giuro che se mi dici perché da ieri mi riempi di abbracci ti aiuto a studiare: io sto apposto con tutte le materie.- mi ricattò vantandosi.
Mikan: -E ti pareva!- scherzai, mi misi a ridere e nascosi di nuovo la testa nell’incavo del suo collo.
Natsume: -Accetti o no?- mi domandò ammiccante.
Mikan: -Mi serve solo matematica e per quella c’è Hotaru.- ridacchiai.
Natsume: -Sì, e Storia? Geografia? Giapponese? Economia domestica? Biologia?- io rabbrividii.
Mikan: -Basta! E va bene, va bene…-. mi arresi di nuovo.
Natsume mi strinse tra le braccia e accostò la sua testa alla mia, io sorrisi.
Natsume: -Sto aspettando…- mi riferì con gli occhi dolci.
Mikan: -Perché… dall’altra notte… io… tu… uffa.- Natsume rise, io lo guardai malissimo. -Io, dall’altra notte, sento sempre il bisogno del tuo contatto fisico. Ecco, tutto qui.- ammisi frettolosamente.

Mi sentii stringere forte ed in un istante mi ritrovai Natsume sopra che si reggeva solo sulle braccia e sui piedi. Avvampai, per l’ennesima volta mi riaffiorarono i ricordi della notte prima. “Basta!” pensai. Guardai Natsume negli occhi lucidi e dilatati. Probabilmente la mia ammissione lo aveva reso particolarmente colmo di felicità. Quando si avvicinò per darmi un bacio io lo precedetti e avvolgendolo con le braccia lo baciai prima che potesse farlo lui. Fu un lungo, lunghissimo bacio. Lo amavo sempre di più, ormai non riuscivo a contenere nessun comportamento in sua presenza. Ogni maschera con lui scompariva. Un sentimento di pienezza interiore mi pervase e lo attirai a me con le braccia.

Mikan: -Non mi lasciare mai, ti prego.- lo supplicai.
Natsume: -Come potrei?- mi rispose baciandomi di nuovo, dopodiché lo feci stendere vicino a me. -Lo avevo intuito comunque.- mi rivelò, riferendosi a ciò che voleva soltanto sentirsi dire.
Mikan: -Non ne avevo alcun dubbio!- esclamai mettendomi a ridere. -Solo che vuoi sempre che sia io a dirti ogni cosa. Sei un furbacchione, ma mi piaci così.- lo abbracciai.
Natsume: -Ti sbagli, volevo che me lo dicessi perché vorrei potessimo dirci qualsiasi cosa. Non voglio che ci sia niente di nascosto. Voglio sapere ogni emozione, ogni sensazione, ogni commento, ogni impressione che passi nella tua mente. Ci sono state tante occasioni tra me e te che per una parola in più non detta è scoppiato un litigio.- io fui colpita assai dalle sue parole, non mi aspettavo che ci fosse una ragione così profonda alla base del suo comportamento infantile.
Mikan: -Mi sembra strano sentire queste parole da te.- ridacchiai. -Per capire cosa pensi devo sempre sforzarmi.- aggiunsi.
Natsume: -E poi non capisci.- scoppiò a ridere, mi offesi e feci per andarmene. -Stavo scherzando, Pois! Smettila di prendertela sempre!- mi prese per una mano e mi tirò di nuovo sul letto.
Mikan: -Comunque ora che ti ho detto quello che volevi sapere, sei costretto a dovermi aiutare in tutte le materie!-.
Natsume: -Non aspettavo altro, Piccola.- mi disse dolcemente attirandomi di nuovo a sé, io sorrisi. -Tra due mesi c’è l’esame di Matematica, cominceremo da lì per recuperare tutto.-.
Mikan: -D’accordo, Nat!- gli sorrisi come una bambina.

Pov Natsume…

Ci guardammo a lungo dopodiché decidemmo di vestirci per andare a ripassare qualche materia insieme. Avevamo il giorno libero perché la scuola era chiusa per dei lavori di manutenzione ai bagni. In fondo mancavano solo due mesi agli esami e potevo solo immaginare la situazione disastrosa nella quale si trovasse la mia ragazza.

Natsume: -Chiamiamo anche Ruka e Hotaru a ripassare con noi?-
Mikan: -Per te va bene?- mi chiese temendo che ci rimanessi male.
Natsume: -Come vuoi tu, Principessa.- le risposi, lei mi regalò il sorriso più grande del mondo e mi diede un bacio sulla guancia.

Poi guardandosi addosso e vendendo solo la maglietta lunga che le avevo prestato mi chiese:

Mikan: -Come faccio con i vestiti, Nat? Dobbiamo indossare le divise anche se la scuola è chiusa perché è lunedì. Io ho la divisa in camera!- mi misi a ridere. -Perché ridi? Dico sul serio…-.
Natsume: -Non è per te…- continuai a ridere. -È perché ho una delle tue divise nel mio armadio…-.
Mikan: -Come mai hai la mia divisa qui?- mi chiese interdetta.
Natsume: -Non ricordo bene perché ma un giorno nel quale ti cercavo disperatamente, trovai nella tua stanza la tua divisa usata e la raccolsi. C’era il tuo profumo, così in un attimo di pazzia la portai in camera mia, la lavai e la tenni. Ora è nel cassetto sotto a quello della mia biancheria.- ammisi scoppiando a ridere di nuovo e andando a prenderle l’oggetto del discorso, Mikan sembrava un po’ imbarazzata.
Mikan: -D-da quanto la hai con te?- mi domandò poi.
Natsume: -Mah, non lo so precisamente tre-quattro mesi credo.- le risposi porgendole la divisa. -Nei momenti che capitava fossi arrabbiata con me, mi fermavo ad odorarla: nonostante l’avessi lavata potevo sentirvi il tuo profumo…- continuai abbassando gli occhi, Mikan sorrise arrossendo.
Mikan: -È da molto che la cerco, non sapevo l’avessi tu.- ribatté annusando la divisa nel tentativo di fiutare ciò che io ero in grado di sentire.

Dopodiché si girò e andò in bagno per lavarsi e cambiarsi, io mi stesi sul letto a pensare. A me, a lei, alla nostra relazione e a quanto mi fossi innamorato di lei. Non sapevo cosa mi fosse preso quel giorno, era dal risveglio che riflettevo. Ero sempre stato una persona riflessiva ma mai così tanto. Forse finalmente ero felice e non riuscivo ad abituarmi all’idea, sentivo il bisogno di continuare a pensarci per renderlo ancora più reale. Sorrisi guardando il soffitto, poi mi girai sul fianco sul quale avevo dormito per quasi la notte intera. Fissavo il posto dove prima c’era lei, strinsi tra le dita le lenzuola e accostai il mio naso ad esse. Sentivo il suo odore ovunque, tutto mi ricordava lei.
Quando Mikan tornò dal bagno lavata, vestita e profumata, io mi trovavo ancora lì a rilassarmi tra i miei pensieri ed il suo odore tra le lenzuola. Potevo rimanere lì per sempre.
Senza che me ne accorgessi si mise dietro di me e mi baciò una guancia per farmi capire che lei era pronta e che mi avrebbe aspettato. Mi girai e le sorrisi, poi mi incamminai verso il bagno e andai a vestirmi e lavarmi anch’io.

Pov Mikan…

Osservai Natsume mentre si recava in bagno, osservai ogni suo passo, ogni suo movimento di spalle, di fianchi, di gambe. Sorrisi ripensando alla notte appena trascorsa. Dormire tra le sue braccia era ciò che avrei voluto per sempre. Lui era l’unica mia certezza. Le sue labbra da baciare, il suo sorriso da gustare, le sue braccia da accogliere erano ciò che ultimamente mi rendeva felice ed orgogliosa della persona che ero diventata grazie a lui. Lui che per me c’era sempre stato, lui che mi aveva sempre protetta, presa in giro per farmi sorridere sotto i baffi e rassicurata, lui che in 10 anni era diventato la mia vita. Ogni giorno che passava lo amavo sempre di più, cercavo il suo contatto fisico, i baci, gli abbracci, lo volevo tutto per me, sempre, in qualsiasi istante. Gli avrei donato tutto l’affetto e l’amore del mondo, tutto ciò che in questa Accademia gli era mancato. Mi sentivo in dovere di ripagarlo per tutte le volte che, anche se allora non lo notavo, anteponeva me a lui.
Sentii la porta del bagno aprirsi e vidi Natsume pronto, in divisa, guardarmi dolcemente. Si chiuse la porta del bagno alle spalle e spense la luce. D’un tratto sentimmo il suono del messaggio che era appena arrivato a Natsume, ci guardammo di nuovo.

Mikan/Natsume: -Tua/Mia madre!- esclamammo all’unisono prima di poter controllare effettivamente il mittente del messaggio, scoppiammo a ridere.
Natsume prese in mano il telefono e lesse il messaggio ad alta voce.


From: Kaoru Igarashi
To: Natsume Hyuuga
Subject: Com’è andata?

TESTO:
Buongiorno, amori miei!
Come state?
Quel novellino vi ha trattati bene spero!
Altrimenti gli faccio vedere io…
Rispondetemi presto.
PS: Vi voglio bene, gattini. <3

 

Mi misi a ridere, Natsume mi seguì a ruota.

Mikan: -Con novellino intende Narumi?- gli chiesi tra una risata e l’altra. -Mi fa morire dal ridere tua madre…- continuai ridendo.
Natsume: -Credo proprio di sì.- mi rispose. -Adesso le rispondo e poi andiamo da Ruka e Hotaru, promesso!-.
 

From: Natsume Hyuuga
To: Kaoru Igarashi
Subject: RE: Com’è andata?

TESTO:
Buongiorno anche a te, mamma.
Qui tutto apposto, Narumi ci ha trattati bene.
Adesso andiamo a studiare per gli esami.
Un grandissimo abbraccio da me e Mikan.
Salutateci gli altri…
PS: Ti vogliamo bene anche noi!

 

Dopo aver risposto, inviò un messaggio di appuntamento a Ruka e bloccò il telefono. In seguito mi fece segno di raggiungerlo, lo feci. Aprì la porta della sua stanza, uscì fuori e la chiuse a chiave, riponendo le chiavi nella tasca destra della sua divisa. Dopodiché mi porse la sua mano, io la strinsi sorridendogli ed insieme ci incamminammo verso il giardino per incontrare i nostri amici.
Quel giorno studiammo fino a sera divertendoci insieme. Strano perché io odiavo studiare; ma con Natsume accanto e Ruka e Hotaru a scherzare con noi, sembrò tutto più facile. Recuperai anche gli arretrati in Matematica, dopotutto non ero in una condizione così disperata come credevo. Le giornate successive volarono come non mai ed io ero sempre più felice. Avevo tutto ciò che desideravo: mi sentivo apposto con le materie e avevo i miei amici sempre accanto. E poi avevo Natsume. Avevo Natsume che sempre mi rassicurava nel momento del bisogno, mi faceva ridere quando ero triste, mi assisteva quando mi sentivo poco bene, mi sgridava quando facevo qualcosa che non era nel mio stile, mi coccolava la notte ed il giorno. Ogni momento di crisi lo superavamo con il dialogo senza mai nasconderci nulla, proprio come avevamo fatto riguardo la nostra prima notte insieme. La nostra relazione andava avanti a gonfie vele: eravamo attenti a curare nel migliore dei modi ogni aspetto di noi. Chiunque ci invidiava per il rapporto che avevamo costruito. D’altronde prima di metterci insieme eravamo migliori amici e quando accade così non può che andare tutto per il meglio. Come dicevo, le giornate volarono così veloci accanto a Natsume che neanche mi resi conto che fossero passati quasi due mesi. Mancava meno di un giorno al primo esame, ma io non ero preoccupata: ero sicura delle mie capacità e sapevo che per qualsiasi cosa ci sarebbe stato Natsume a sostenermi. Io mi fidavo perdutamente di lui e ormai non avevo più paura di nulla.

FINE
CAPITOLO XXIV.


***
AUTRICE:


Cu-cù! Sì, non state avendo una visione mistica, sono proprio io! ;)
Ho ricevuto tanti di quei messaggi privati da molti di voi lettori che mi pregavate di continuare che quasi non ho riempito il Tevere di lacrime.
Ho deciso di continuare e concludere questa benedetta FanFiction sia per voi, che mi rivedete ahimé dopo tre anni, sia per me che non tollero le cose lasciate a metà.
Credevo che dopo tutto questo tempo sarebbe stato difficile immedesimarmi nuovamente nella “me di terza media” che aveva più tempo libero ed era più spensierata, invece è stato assai piacevole scoprire, anzi riscoprire, che infondo sono rimasta la stessa per tutti questi anni, anche stilisticamente.
Mi siete mancati tantissimo, veramente, ma mi farò perdonare lo giuro.
Domani partirò per la GMG e sarò impegnata fino al collo per dieci giorni, ma quando sarò di ritorno mi impegnerò per concludere questa Fic che ha accompagnato buoni tre anni della mia vita ed ora è pronta per essere aggiornata.
Mi scuso davvero per l’enorme, abissale, infinito ritardo e vi ringrazio sentitamente perché io al vostro posto mi sarei odiata.
Bando alle ciance, vi lascio liberi da questo “commento” e spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non ci sia troppa differenza tra questo e lo scorso, essendo passati tre anni. Per esempio credo di aver allungato un po’ tanto -forse troppo, ahahah- i pensieri di Nat.
Vabbé, me ne vado veramente ora! :P
Tanti baci e al prossimo capitolo, che bello poterlo finalmente ridire!
Lelly99

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