Alla scoperta del passato di Ginny (/viewuser.php?uid=6123)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. L'Avventura Ha Inizio ***
Capitolo 2: *** 2. Genin ***
Capitolo 3: *** 3. Primi Problemi e Primi Ricordi ***
Capitolo 4: *** 4. Casa Mia ***
Capitolo 5: *** 5. Prime Missioni ***
Capitolo 6: *** 6. Nuovi Incontri ***
Capitolo 7: *** 7. Kakashi Se Ne Va ***
Capitolo 8: *** 8. In Missione Col Team Gai ***
Capitolo 9: *** 9. Nel Vivo Dell'Azione ***
Capitolo 10: *** 10. Il Documento Segreto ***
Capitolo 11: *** 11. Bentornato Kakashi! ***
Capitolo 12: *** 12. Di Fronte A Gaara ***
Capitolo 13: *** 13. Chi Diavolo Sono Quei Due? ***
Capitolo 14: *** 14. La Classe 301 ***
Capitolo 15: *** 15. La Prima Prova! ***
Capitolo 16: *** 16. La Seconda Prova Inizia! ***
Capitolo 17: *** 17. Orochimaru?! ***
Capitolo 18: *** 18. Non Tutto E' Perduto! ***
Capitolo 19: *** 19. I Ragazzi Della Sabbia ***
Capitolo 20: *** 20. Semifinali?! ***
Capitolo 21: *** 21. All'Attacco! ***
Capitolo 22: *** 22. Preferisco... ***
Capitolo 23: *** 23. Perchè, Lee? ***
Capitolo 24: *** 24. Otto Giorni Al 17 Giugno ***
Capitolo 25: *** 25. Fallo Per Me ***
Capitolo 26: *** 26. FINALI! ***
Capitolo 27: *** 27. Ichibi?! Anbu?! Attacco?! Altri problemi no, eh?! ***
Capitolo 28: *** 28. Combattimento Psicologico, un salto all'inferno e ritorno! ***
Capitolo 29: *** 29. La morte di un ninja ***
Capitolo 1 *** 1. L'Avventura Ha Inizio ***
Alla scoperta del passato
Benvenuti, nuovi e
vecchi lettori.
Mi accingo a presentarvi
la mia nuova fanfiction, la mia prima Longfic.
Ovviamente spero di
riuscire a terminarla, in quanto tutti i miei precedenti tentativi (non
presenti qui su EFP) non hanno avuto buon esito.
Tutto ha inizio anni
prima della formazione del Team 7, ma che presto rivedrete
all’opera.
L’apparizione di una
ragazzina sconosciuta alle porte di Konoha sconvolgerà la
vita di un nostro
famosissimo Jonin dai capelli argentei.
Perché si trovava
lì?
Perché non ricordava nemmeno il proprio nome?
Sta a voi scoprirlo,
seguendo la mia storia. È un onore per me presentarvela
rivisitata, poiché in
precedenza era effettivamente scritta molto superficialmente.
In ogni capitolo
risponderò una a una le recensioni lasciatemi, quindi non
deludetemi xD
Buona lettura!
____________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 1: L'Avventura Ha
Inizio!
Macchie smeraldine
si
muovono lentamente sul terreno, ombra dei raggi solari che passano tra
le
fronde fruscianti degli alberi.
Alberi dalla grande
chioma,
alti più di una cinquantina di metri, si ergono sopra di me,
mentre il
venticello mi spettina i capelli.
Non riconosco questo
posto.
Non ho alcun ricordo
di
quello che è accaduto.
Mi sono
semplicemente
svegliata, distesa in questo posto, con la testa vuota.
La luce che trapela
tra le
chiome degli alberi mi acceca gli occhi tanto fastidiosamente che li
richiudo.
Non ho le forze per
alzarmi.
Mi sento sfiancata.
Non avverto la
presenza
né
delle gambe né delle braccia, eppure, stranamente provo
dolore proprio in
quelle stesse parti del corpo.
Per di
più non so
neppure
perché mi dolgano tanto.
La testa mi scoppia,
un
emicrania atroce mi impedisce quasi di pensare.
Riapro gli occhi, ma
riesco
a mala pena ad tenerli aperti, e fisso in alto, stesa come sono tra i
fili
d'erba fresca e la polvere del sentiero.
Da lontano, il
cinguettio
degli uccellini mi raggiunge le orecchie. Tutta la natura sembra
svegliarsi con
me, per riprendere il suo corso come ogni mattina.
Ma percepisco poco
lontano,
i rumori di città che rapidamente di mescolano al verso
degli uccelli e al
frusciare dei rami. Le prime voci che coraggiosamente si insinuano nel
silenzio, e invece che sussurrare per paura di svegliare qualcuno si
sovrappongono ai primi rumori di campanelli dell’entrata dei
negozi appena
aperti…
Provengono tutti
dalla
stessa direzione, ma con questo mal di testa non saprei proprio dire
precisamente da dove. Forse dalla mia destra, forse nella direzione in
cui è
rivolta la mia testa…
Con orecchio
attento,
percepisco l’avvicinarsi di passi leggeri, di una persona,
seguiti dall’arrivo
di un odore dolce e rilassante.
-Ma che
diavolo…?-
Una voce. I passi si
fanno
più veloci, e corrono nella mia direzione.
-Ehi piccola, tutto
bene?-
Un viso compare nel
mio
campo visivo limitato. Incrocio lo sguardo con un occhio color
petrolio, e noto
con stupore che l’altro è invece coperto da un
coprifronte del villaggio della
foglia. Il tutto contornato dal fatto che il suo viso è
completamente coperto
da una maschera che lo fa rassomigliare ad un bandito del vecchio west,
come si
vedono nei film.
-Chi sei?- Gli
chiedo,
guardandolo con occhi appena socchiusi per limitare il fastidio che mi
provoca
la luce del mattino.
Nonostante io abbia
dormito
per non so quanto, sento la stanchezza pesarmi ancora sulle palpebre.
Il suo sguardo
è
ancora
fisso nei miei occhi, senza darmi una risposta.
-Perché
sei qui?- Mi
domanda poi.
Io non rispondo, ma
scuoto
il capo in segno di diniego. Non ne ho la più pallida idea
del motivo per il
quale sono qui!
All’improvviso
il
ragazzo
mi tira su per le spalle e, passandomi un braccio sotto le ginocchia,
mi prende
in braccio. È molto alto. Oppure io sono molto piccola in
confronto a lui. Non
lo so. Quanti anni ho? E chi
diavolo sono?
-Ora vieni con me,
vediamo
di capire come mai ti trovi qui…- dice, sorridendomi in modo
molto dolce.
Lo osservo
più
attentamente, mentre mi porta in città.
Come ho fatto a non
notare
prima questo portone ENORME? Mah, caliamo un velo pietoso.
Evitando questi
pensieri
che prima o poi mi avrebbero portato a definirmi un’idiota,
continuo il mio
esame del ragazzo: porta i capelli in uno strano ciuffo argenteo che
gli copre
parte del coprifronte sulla parte destra del volto. Mentre camminiamo
tra le
vie del villaggio vedo tante persone intente a spazzare di fronte alle
proprie
case, che chiacchierano ridendo tra loro, e che si preparano a
cominciare
un’altra giornata lavorativa.
Sorrido leggermente,
senza
un motivo preciso.
-Senti,
perché porti
la
maschera?- Chiedo al ragazzo in un secondo momento, rompendo il
silenzio
creatosi tra noi.
Lui abbassa lo
sguardo
verso di me.
-È una
storia lunga.-
Mi sorride ancora.
Ma
questa volta non è completamente sincero come lo era il
sorriso di poco fa. Dà
l’impressione di essere più forzato, per non dar
segno di tristezza. Simile ad
una maschera di cera, indossata per non far trasparire i veri
sentimenti che in
realtà si vivono dentro.
-Soffri
così tanto da
non
volerlo far vedere?-
Il suo unico occhio
visibile si spalanca con stupore. È inutile fare quella
faccia! Sarò anche
piccola ma non sono così scema da non notarlo!
-Che bambina acuta
che sei,
piccola.-
I lati della bocca
gli si
distendono dolcemente, ma allo stesso tempo un’ombra
malinconica gli si posa su
quell’unica iride corvina a me visibile.
-Sai, una volta
qualcuno mi
ha detto che il dolore si può quietare solo procurandoti il
suo contrario,
ovvero l’affetto. Tu trovalo, e vedrai che la tua malinconia
si placherà, in un
modo o nell’altro.-
Le parole che mi
escono
dalle labbra sono come una secchiata d’acqua gelida che mi
colpisce la faccia.
Non so
perché
l’ho detto,
mi è venuto spontaneo: non so nemmeno da dove sia saltato
fuori! Sono una
bambina e riesco a concludere pensieri da poeta colto.
Dopo un paio di
minuti di
silenzio, riprendiamo a parlare, come se nulla fosse.
-Allora, vuoi vedere
il mio
volto?-
Io lo guardo e
sorrido
smagliante. Ha capito tutto.
-Se a te
va…- Dico
semplicemente, tentando di non fargli pesare la mia enorme
curiosità.
Pian piano, il
ragazzo si
porta la mano al viso, prendendo tra le dita l’orlo della
maschera. La fa
scivolare lungo il naso, lungo le labbra, lungo il mento, e la sistema
sul
collo.
Un viso nuovo si
forma
sotto i miei occhi.
-Già.
Come pensavo.-
Mi
lascio scappare dalle labbra.
-Cosa pensavi?- Mi
chiede,
risistemandosi in un secondo la maschera.
Non lo capisce, eh?
-Pensavo che saresti
stato
molto meglio a viso scoperto. Ed infatti…-
Lui mi fissa, con un
sorriso quasi rassegnato, ma allo stesso tempo… incuriosito?
-Perché
fai quella
faccia?-
-Sei una bambina
singolare…-
Mi zittisco. Capisco
cosa
vuole dire. Anche io mi ritengo una ragazzina tutta da scoprire.
Prima di tutto
dovrei
scoprire come mi chiamo, e in seguito cercare qualsiasi altra
informazione che
già non sappia su di me. Ovvero tutto.
Se sapessi tutto
ciò
che mi
sono domandata dal momento esatto in cui mi sono risvegliata con la
testa
vuota, a quest’ora non sarei di certo qui tra le braccia di
un tizio che non so
neanche come si chiama.
-Ehi, qual
è il tuo
nome?-
Chiedo, rompendo di nuovo il silenzio.
-Kakashi. Kakashi
Hatake.
Tu invece?-
-Ehm…
ecco
io… -
Improvvisamente lo sento rimbombare nella testa: Ginevra.
Ginevra. Ginevra…
-Credo di
chiamarmi…
Ginevra…-
-Hai un cognome?-
-Molto probabilmente
sì. Ma
purtroppo in questo momento non lo ricordo. Sembra che io abbia perso
la memoria,
per qualche motivo sconosciuto. Mi spiace di non poterti essere
d’aiuto.-
Una nuvola solca il
cielo
coprendo il sole, che oramai non primeggia più sul villaggio
come 20 minuti fa.
Le persone che hanno preparato il mercato sono costrette a sloggiare, a
causa
del temporale in arrivo.
Un lampo. Un tuono.
-Hai paura dei
temporali?-
Scuoto la testa,
sorridendo
e guardando il cielo.
-Li adoro.-
Sono una specie di
ragione
di vita, per me. I fulmini che squarciano il cielo quando piove sono
come
ossigeno per il mio corpo. Tutte le volte che si avvicina il brutto
tempo, e
con lui le tempeste, il mio corpo si elettrizza.
Comincio a ricordare
le mie
caratteristiche più profondamente. Bene…
-Oh, sempre
più
singolare!-
Esclama, deviando la camminata verso una casa color ocra; apre
velocemente la
porta con un colpo del piede. Non era stata chiusa a chiave. Anzi, non
aveva
proprio la serratura…
-E ora curiamoti
dall’immobilità!- Dice, posandomi sul divano al
centro della stanza. E’ tutto
abbastanza malmesso qua dentro, e appese al muro stanno molte foto.
Ritraggono
ragazzi giovani, sui tredici anni circa. Ninja.
-Allora, senti il
mio tocco
qui?- Mi chiede, tastandomi l’avambraccio destro.
Scuoto la testa in
diniego.
-Qui?-
Mi tasta il braccio.
-Neanche.- Gli
rispondo.
Le due dita
affusolate
scivolano sulla mia spalla.
-Ora si…-
Esclamo,
prima
che potesse rifarmi la stessa domanda una terza volta.
Con il pollice preme
in un
punto alla giuntura del braccio. In pochi secondi mi riapproprio della
sensibilità alla mano destra.
Fa lo stesso con la
sinistra, trovando anche lì un punto specifico per
riportarmi l’arto in azione.
-E ora faccio
io…-
Dico,
afferrandomi una gamba. Alla caviglia destra premo un nervo, e alla
sinistra
anche, riuscendo in un attimo a muovere gli arti inferiori.
Mi alzo in piedi.
Ok, non ho idea di
come
abbia fatto a curarmi le gambe da sola, ma almeno ora cammino da sola.
Perché i
movimenti mi
vengono spontanei? Ci sto capendo poco che niente in tutto quello che
è
successo, dannazione!
A quanto pare sono
esperta
di arti curative, in cui non serve il chakra.
-Allora,-
Un fulmine
squarciò il
cielo, seguito in pochi secondi dal suo tuono.
-I legamenti sono a
posto.
I muscoli anche. L’elasticità è
normale.- Faccio un ponte all’indietro,
poggiandomi sulle mani, e catapultandomi dall’altra parte.
-Forza Gin-chan. Impegnati!-
Una voce profonda, ma amichevole.
-Io ci metterò tutta me
stessa. Tutto il resto sta nel
fulmine!-
Le mie parole mi stupiscono.
-Gin. Tu SEI il fulmine!-
Mi cedono le gambe.
Cado
sulle ginocchia. Cosa diavolo era questo? Un ricordo?
-Ehi, stai bene?-
Kakashi mi
raggiunge,
aiutandomi a rimettermi in piedi.
Forse è
meglio se mi
riposo
un altro po’, prima di cominciare le ricerche su chi sono.
Non sono ancora
pronta per
affrontare quello che mi aspetta. Qualunque cosa esso sia. Prima devo
stare in
pace con me stessa.
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Capitolo 2 *** 2. Genin ***
2° chap
Ed
eccomi tornata. Miracolo
divino! Per prima cosa rispondo alle recensioni arrivatemi(grazie a
tutti):
SHUN DI
ANDROMEDA: Grazie
per la
recensione e ora ti
spiego: all’inizio non si capisce molto, ma siamo qualche
anno indietro
all’arrivo del gruppo 7 (non ti preoccupare, non è
morto…)Lascio a te la
lettura! Bye
Glo: Non speravo che
interessasse a qualcuno! Grazie. Cercherò
di aggiornare il più presto possibile. Bye!
Isa: Grazie mille!
Non credevo che potesse piacere tanto, te lo
giuro. Non ti preoccupare per i fazzoletti, hai ancora tempo per
comprarli.
Cercherò di far qualcosa di comico ma profondo…
impossibile. Va bhe, spero con
piacere che continuerai a seguirmi. Bye!
Gio: Ciao
Gio! Lo so che non è stato bello per te sapere che
avevo postato una nuova storia, ma tu eri a SCIARE! E mi hai lasciato
da sola a
casa. Quindi ti ho ripagata della tua stessa moneta e non ti ho
avvertita.
Spero che continui a piacerti, bye TVB
Bene, e dopo i
vari ringraziamenti, diamo una bella ripassatina
alla geometria solida…:
__________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 2: Genin!
Avevo
detto un corto
periodo di riflessioni, NON 5 ANNI DI ESTENUANTI ALLENAMENTI!!! La vita
con
Kakashi è stata più agitata del
previsto…
E
dire che pensavo di
farmi una meritata vacanza per pensare al mio passato.
Il
maestro Kakashi è un
pazzo scatenato. Non mi ha lasciato un momento di tregua da quando sono
tornata
in forma, e mi ha allenato… CAVOLO, SE MI HA ALLENATO!
Il
problema sorge però
spontaneo, ora. Io non sono un Genin. E non mi va per niente di farmi
tutti gli
anni di accademia che servono per diventarlo.
Kakashi
invece vuole
almeno che ci provi. E ora sono qui, davanti alle porte della scuola,
tra
bambinetti di 9-10 anni che si rincorrono e fanno chiasso.
Questa
mattina mi sono
dovuta vestire anche con una tuta nuova. La mia preferita, che ho
sempre usato,
è praticamente stracciata.
Una
canotta verde chiaro
con piccoli particolari azzurrini si abbina con il pantaloncini corti,
che sono
anche troppo conti per i miei gusti.
In
più il porta shuriken è
scomodo, lì allacciato alla coscia.
Sì,
mi rendo perfettamente
conto di essere una lagna, ma è più forte di me,
in questo momento. Sono
circondata da casinisti, che non fanno altro che urlare a squarcia
gola, e mi
stanno facendo ribollire il cervello.
Respira,
Gin. Respira. Non
farti prendere dall’agitazione. E’ sono una stupido
esame, dopo di ché te ne
potrai andare finalmente nel bosco ad allenarti seriamente.
La
campanella suona,
formando una stramaledetta ressa davanti alla porta. Aspetto. Quando
l’ultimo
alunno ha fatto il suo ingresso nei corridoi scolastici, mi faccio
avanti
anch’io, diretta alla classe dell’ultimo anno, dove
si sarebbe svolto l’esame
per Genin.
Busso
leggermente alla
porta scorrevole, aspettando il permesso ad entrare.
-Avanti.-
Entro,
e fisso l’uomo di
fronte a me. Capelli marroni e pelle olivastra, con una lunga cicatrice
ad
attraversargli il viso.
-Mi
spiace disturbarvi, ma
vorrei sostenere anche io l’esame.- Spiego in poche parole,
facendo qualche
passo verso la cattedra. Gli occhi degli alunni sono fissi su di me.
-Ma…signorina,
lei non ha
partecipato a nessuna lezione, non credo che sia una buona decisione.-
Mi
risponde il maestro
Passo
lo sguardo sulla
classe.
-E
crede che i suoi alunni
abbiano seguito le sue lezioni, anche se erano presenti a scuola?-
Domandai
indicandoli.
Qualche
urletto di
protesta si alzò dagli studenti.
-Ok,
ok. Le farò fare
l’esame, ma voglio una prova che ne sarà capace.-
-Mi
chieda tutto quello
che vuole, io lo eseguirò.-
Mi
sto stancando. Perché
non mi fa direttamente la prova d’esame, così
portò andarmene da questo posto?
-Non
so quanto lei si
preparata in materia, signorina. Ma un buon ninja deve riuscire a
calcolare la
grandezza degli oggetti nei minimi particolari. Quindi, se non le
spiace. Ci
dia una dimostrazione che sa calcolare le varie aree di un semplice
cubo.-
COSA?!
DEVO CALCOLARE
L’AREA DI UN CUBO?! MA CHE RAZZA DI PROVA E’?!
E
IO CHE NE SO DI COME SI
CALCOLA?
-Determina
l’area della
superficie laterale e quella della superficie totale di un cubo con
spigolo 15
cm. Trova poi anche il volume.-
Ma
cosa cavolo è sta roba?
Cavolo…
-Come ti ho già
insegnato,
un cubo ha gli spigoli tutti uguali, e di conseguenza anche le facce.-
Ancora quella voce
profonda e rassicurante. Ma chi è?
-Si, sensei!-
Sensei? E’ il mio
maestro?
-Bene. L’area di un
semplice quadrato è…?-
-Lato alla seconda.-
Io sapevo queste cose? Ma
ero un genio…
-E dato che le facce del
cubo sono tutti quadrati con lo stesso lato…-
-Per trovare l’area
laterale si fa lato alla seconda per 4, mentre l’area totale
è lato alla
seconda per 6!-
Ehi,
aspetta… ricordo di
aver fatto queste cose! E mi piaceva anche…
Ancora
ricordi. Ma chi
diavolo sono io?
Afferro
un gesso dalla
cattedra e comincio a tracciare linee sulla lavagna nera attaccata al
muro.
Perché tutto questo è successo a me? Non capisco
proprio.
Al=
15²ּ4 = 900 cm²
At= 15²ּ6 = 1350 cm²
Bene,
e qui ci siamo. E
il volume? Com’era quella stramaledetta formula? Tutti i lati
sono uguali, e
quindi anche le tre dimensioni, no?… E dato che il volume
dei parallelepipedi è
aּbּc in questo caso
è lato alla
terza. Speriamo di fare bene i conti…
V=
15³
= 3375 cm³
E
anche questa è andata.
Speriamo di aver fatto tutto bene.
Mi
giro verso la classe
che mi guarda stralunata. Oh mio dio. Che ho fatto adesso?
-Allora?
Va bene?- Chiedo
con voce supplichevole. Iruka (Mi sono ricordata il suo nome. Lo avevo
visto
parlare una volta con Kakashi.) guarda la lavagna con sguardo
inebetito.
-Bhe,
devo dire che…-
deglutisce. –La tua preparazione è più
elevata del previsto. Dove hai
studiato?-
Rimango
stupita. E io che
pensavo di aver sbagliato qualcosa. Socchiudo le labbra ma non so cosa
rispondere.
-Bhe…
non lo so. Non
ricordo di aver studiato in alcuna scuola…- Dovevo pur dire
qualcosa. E ho
detto la verità. Fantastico, ora mi prenderanno per una
pazza. -A proposito. Il
mio nome è Ginevra. Ginevra Hansen!-
NO!
Ancora?! Ora so pure
il mio cognome. In effetti non ho mai avuto la possibilità
di presentarmi con
qualcuno che non fosse Kakashi, in questi 5 anni. Sono vissuta
all’ignoranza di
tutti. Nessuno a Konoha mi conosce o mi ha mai vista.
-Maestro
Iruka. Io credo
che debba fare l’esame.-
Una
voce proviene dalla
classe. Tutti compresa me ci giriamo verso il ragazzo moro dagli occhi
scuri
che ha parlato.
Dei
bisbigli cominciano a
girare di bocca in bocca, tra un gruppo di ragazzine.
-Sasuke.
Che intendi
dire?-
Il
maestro è confuso. Si
capisce perfettamente dall’espressione degli occhi. Passo lo
sguardo ancora sul
ragazzetto dai capelli neri. Mi fissa. Il suo sguardo è
parecchio misterioso…
sarà il bell’imbusto della classe.
-Penso
che Ginevra abbia
buone possibilità di passare l’esame con il
massimo dei voti.-
Come
si permette quel
bambinetto di chiamarmi per nome? Non lo conosco neanche…
-…-
Iruka
rimase in silenzio,
squadrandomi dall’alto in basso.
-Senta,
maestro. Ho 14
anni, e dovrei essere Genin da almeno 2 anni. Me la da questa
possibilità o no?
Non vorrei perdere tempo con lei. Ho altre cose più
importanti da fare.-
Sbotto
io infastidita.
Sono 20 minuti che sono chiusa in questa classe e non ho concluso
niente, a
parte aver ritrovato qualche raro ricordo.
-Ok,
la tua prova d’esame
inizia ora. Qual è il tuo Ninjutsu più forte?-
Che
domanda… non so che
rispondere. Forse è il Paralizzante, ma non lo so ancora
usare molto bene.
-Dipende.
Il più forte non
lo so ancora utilizzare al massimo delle possibilità.
Però so fare la tecnica
superiore della moltiplicazione, sia acquatica che non. Riesco a farmi
valere
con la tecnica del Richiamo, e in questo periodo sto provando il Mille
Falchi.-
Si
blocca. Non sa più cosa
dire.
-Bhe,
dato che è solo un
esame per diventare Genin fammi vedere la moltiplicazione del
corpo…- Afferma.
E’
troppo facile ormai,
per me. Unisco le mani nel sigillo della capra e mi concentro per usare
bene il
Chakra.
Una
nuvola di fumo scoppia
e sento quella strana sensazione del corpo che si sdoppia.
Al
diradarsi della
polvere, accanto a me ci sono io. Cioè, la mia copia,
intendiamoci… Aspetto
alcuni attimi per poi sbattere il piede a terra. La sagoma scompare
all’istante
in un leggero PUFF, mentre la classe mi fissa con interesse.
Ti
prego, fai che me ne
possa andare di qui presto…!
-Bene,
sei promossa. Ora,
se vuoi il tuo coprifronte vai dal terzo Hokage. Io non sono ancora
andato a
prenderle.-
Iruka
sorride. Lo guardo
storto, inutilmente. Che odioso… mi sta sfruttando, per caso?
Mi
affaccio alla finestra
con interesse. Non siamo tanto in alto. Bene.
Saluto
con un cenno della
mano e salto fuori dalla classe, atterrando sulla grondaia. E ora
iniziamo ad
allenarci, con un po’ di corsetta verso il palazzo
dell’Hokage.
Dopo
tutto non è stato
tanto stressante.
_______________________
Scusate
per la stupidità del capitolo… non sapevo proprio
come metterlo a posto! Ciao!!
|
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Capitolo 3 *** 3. Primi Problemi e Primi Ricordi ***
Chap 3
Wow…
non ci credo, sono arrivata già al 3° chap? Eppure
non credevo di riuscirci
XDDDD
In
questo capitolo metterò alla prova i nostri cari 2
protagonisti con dei
problemi di vita verosimili…per poi riuscire a fare un
continuo più
interessante…
Ed
ecco qui i ringraziamenti vari
SHUN:
Grazie
per
tenermi su di morale… anche se continuo a pensare che
mettere GEOMETRIA in una
ff non è una fantastica idea XDDD… ciao, e grazie
_*nausicaa*_:
Ciao!
Grazie per
esserti sorbita i primi 2 chap della mia
ff. Spero di riuscire a farla più avvincente man mano che la
storia va avanti.
Ciao! E continua a seguirmi, ho bisogno di sostegno morale!
Gio93:
E’
inutile
che ti risponda, tanto possiamo parlare quando
vogliamo, comunque grazie lo stesso per la rec.
Isa:
Grazie
della
rec…Sasuke RIAPPARIRA’, non ti
preoccupare…
Ciao ciao!
Shine No
Kami: Grazie
per il
commento, anche se è un po’
cortino, mi aspettavo di più, ma non ti
preoccupare… bye!
Fede-chan:
Grazie
mille anche a
te. Si, in effetti Ginny ha una strana
personalità, ma in realtà è tutta
immersione nel personaggio. Io le faccio dire
quello che avrei detto io in quella situazione… eh eh
eh… grazie ancora, bye!
Ed Ecco
il new chap!
Buona lettura!
_________________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 3: Primi Problemi e Primi Ricordi
Cammino
felicemente per le strade di Konoha. Sulla testa, mentre risplende al
sole, sta
il MIO coprifronte.
Quel
vecchiaccio di Sarutobi mi stava aspettando nel suo studio
già pronto per
consegnarmelo. Non capirò mai come faceva a
saperlo…
Con
un piccolo salto atterro sul
tetto di casa mia,
passando al setaccio tutto il circondario con lo sguardo: Kakashi non
c’è.
Sarà
a discutere con Gai
da qualche parte. Come sempre del
resto.
-Hey
tu, ti spiacerebbe scendere?-
Una
voce greve richiama la mia
attenzione, e mi giro. E’
un ometto grassoccio e basso, con un buffo elmetto in testa.
-Che
c’è?-
Salto
giù dal tetto
atterrandogli di fronte. MA E’ UN
NANO! Giuro, è più basso di me, il ché
è MOLTO strano. In confronto ad altri
ragazzi della mia età io potrei sembrare 2 anni
più giovane per la mia altezza…
in poche parole: se io sono bassa, ‘sto ometto qua cosa
dovrebbe essere?!
-Conosci
per caso chi abita qui?-
*
* *
Cavolo…
in che razza di
problemi si va a cacciare?! E poi,
dove cavolo è finito, Kakashi?! Sono 10 minuti buoni che
corro e non l’ho
ancora avvistato…
Le
teste degli Hokage
osservano dall’alto Konoha.
PECCATO
CHE IO NON SIA UNA DI
QUELLE TESTE!!
Arrivo
in prossimità del
quartiere del Clan Aburame, ma
neanche qui c’è traccia del ciuffo argenteo di
Kakashi. Quando lo cerchi non
c’è mai. Strano, eh?
Accidenti…
TAP
TAP TAP
Tre
salti veloci da un tetto
all’altro ed eccomi di fronte
all’edificio scolastico di questa mattina. Mi aveva accennato
che lui sarebbe
stato qui per qualche ora.
Arrivo
sulla grondaia con un balzo
agile e comincio a
girare da finestra in finestra in cerca dell’Hatake.
Sto
passando un’altra
quando intravedo un riflesso
conosciuto. Scivolo sulle tegole verdi provocandomi un terribile dolore
al
fondoschiena. Mi sporgo un poco per osservare nella stanza.
E’
LUI!
Tiro
un calcio al vetro,
frantumandolo. Cavolo, dopo
devo anche pagarlo… Mi butto attraverso la
finestra mentre Kakashi mi
squadra perplesso, insieme ai tre ragazzini in sua compagnia.
-KAKASHI!!!
CAVOLO, SONO 20 MINUTI
CHE TI CERCO!!!- Grido
con tutta la voce che ho, assordando i presenti, compresa me stessa.
-Ah…
bhe, io te
l’avevo detto che ero qui a scuola per
qualche ora.- Dice lui, da santarellino. Si, lo so, è colpa
mia che mi sono
scordata, ma avevo bisogno di sfogarmi…
-C’è
un grande
problema! Un enorme e stratosferico problema!-
Dico in fretta, cercando di minimizzare i fatti. E ripeto MINIMIZZARE.
-Che
è successo?-
Prendo
bene il fiato.
-Devono
abbattere casa nostra.
Dobbiamo trasferirci. E’ UN
CASINO!-
-COSA?!
E chi te l’ha
detto?-
-Un
addetto alla demolizione.
Abbiamo un’ora di tempo per
portare via la nostra roba, e poi la butteranno giù. Non ci
sono possibilità.
Dobbiamo sbrigarci!-
Il
suo occhio color pece
è spalancato, quasi paralizzato.
-Oh
no…- Un
sussurrò gli esce da sotto la maschera. –Bhe,
allora andiamo. Ragazzi, mi dispiace, oggi non possiamo
parlare… Venite domani
mattina alle 4 alla radura degli allenamenti. E per
consiglio… non mangiate.-
E
in quattro e
quattr’otto usciamo dalla finestra rotta
diretti alla massima velocità verso casa. Prima di partire
do un’ultima
occhiata al terzetto di ragazzini. Uno è quello di
stamattina. Sasuke, si
chiamava? Poi c’è n’è uno
biondo dallo sguardo beffardo e una ragazzina dai
capelli rosa shocking. Neo diplomati.
Mentre,
al seguito di Kakashi,
saltello sui tetti di Konoha,
penso a qualche buon posto dove saremmo potuti andare a
stare… Non c’erano
molte case disabitate nel villaggio della foglia. E avevamo bisogno di
una casa
ECONOMICA. Per le tasche di Kakashi, specifichiamo. Io non ho un soldo.
Ora
che sono Genin potrò
fare qualche missione per
guadagnare qualcosa, ma prima è stato grazie
all’Hatake che siamo
sopravvissuti. Mi sento in dovere di aiutarlo, dopo tutto.
Atterriamo
di fronte
all’appartamento dove viviamo, dove
ci sono personaggi sconosciuti che prendono delle misure.
-Cos’è
questa
storia? Per quale motivo dovete smantellare
la casa?- Kakashi prende parola con il nanetto di prima. Quello alza il
naso
dai suoi appunti e si ci si avvicina.
Non
mi va di ascoltare delle
persone che discutono. Entro
in casa, per racimolare la mia roba. Un paio di tute, scarpe da
ginnastica,
oggettini di poco conto che ho trovato in giro per Konoha, magliette
mai messe,
jeans e gli shuriken e i kunai. Butto tutto in un piccolo zainetto, e
me lo
metto sulle spalle.
Ormai
quella casa cadeva a pezzi.
Non era affatto sicura.
Quegli addetti hanno proprio ragione ad abbatterla… MA NOI
ADESSO DOVE
ANDRAMO?!
Sbircio
fuori dalla finestra.
Kakashi sta ancora
discutendo. Non cambierà mai. E’ troppo legato a
questa casa per lasciarla…
Entro
in camera sua e comincio a
racimolare anche la sua
roba in uno zaino trovato nell’armadio.
Vari
giubbotti da Jonin verde
scuro, una tuta da Anbu
tutta consumata, le sue amate tute blu scuro da cui non si separa mai,
e le sue
armi. Osservo la foto sul suo comodino di fianco alla sveglia.
E’ lui da
piccolo, nel suo gruppo di tre elementi, con Yondaime. Anche a
quell’età
portava la maschera?! No, non è possibile. Ma quello
è fissato! Metto con cura
la cornice in una tasca esterna dello zaino e torno al lavoro.
Ci
butto dentro tutta la collana
dei suoi libri arancioni
di “Come Come Paradise”. Non mi
spiegherò mai come un maestro rispettabile e
forte come lui abbia il coraggio di farsi vedere in giro a leggere
questi
stupidi libri…
Ormai
non c’è
più tempo. Do un’ultima occhiata in tutto
l’appartamento per vedere se ho lasciato qualcosa di
importante. Non sembra.
Bene. E ora andiamo!
Esco
velocemente dalla casa,
scendendo le scale, e posando
ai piedi di Kakashi, il suo zaino pieno.
-Io
vado a cercare
un’altra casa dove stare. Ormai non c’è
possibilità, vero, di restare?- Gli chiedo, mentre lo guardo
che osserva con
sguardo triste l’edificio.
Lui
gira il viso verso di me,
scuotendo la testa in
silenzio. Già, come pensavo.
-Bhe,
su con la vita! Potremo
trovarne una che non cade a
pezzi… devi ammettere che, anche se piena di ricordi,
è una casa in uno stato
pietoso…-
Alzò
la mano per
battergliela sulla spalla, per
consolarlo.
-Già…
hai
ragione…- Dice in un sussurro, facendomi un
leggero e stanco sorriso. Mi dispiace per lui. Non riesco a vederlo in
queste
condizioni.
-Forza,
andiamo a cercare
un’altra casa. Non vorrai
rimanere a vedere la casa che crolla, no?-
Gli
afferro la mano, tirandolo.
Guarda ancora quella casa
da cui si scrostano le pareti esterne, e le tegole sono quasi del tutto
assenti. Dopo tutto anche io sono dispiaciuta. Ricordo con piacere
tutti quei
bei momenti passati in quelle piccole stanze, tra allenamenti, pranzi e
riposini pomeridiani…
-Andiamo…-
Dico,
riuscendo a smuoverlo. Lui mi fissa
mentre camminiamo verso il centro di Konoha. Giro il viso verso di lui
e
sorrido allegra. Kakashi risponde al sorriso, ritrovando un
po’ di serenità.
Almeno sono riuscita a farlo star meglio. Almeno questo…
Mi
raggiunge, camminandomi a
fianco. Mi cinge le spalle con
un braccio.
-Ok.
Da oggi inizierà
una nuova vita, Ginny-chan. Diamoci
da fare come solo noi sappiamo fare!-
-Mi
sembra logico, Kakashi-san. Non
mi darò pace finchè
non troveremo questa dannata abitazione.- Rispondo con tono sicuro.
Finalmente
sorride apertamente,
come solo lui sa fare.
-Verso
l’infinito e
oltre, allora!-
Oh
mio dio. Non un'altra delle sue
frasi, ti prego…
In
pochi minuti arriviamo sulla
strada principale, dove
miriadi di stand del mercato sono brulicanti di clienti. No cerchiamo
quello che
organizza visite alle case disabitate. Che dovrebbe essere quello che
ha meno
persone a far la fila.
Dopo
anni che sono qui, so
perfettamente che le case non
abitate sono dette “case fantasma”. Solo
perché si dice che vi girino
gli spiriti dei defunti padroni.
Eccolo
là.
-Buon
giorno. Posso esservi
d’aiuto?-
Il
commesso, se
così si può chiamare, è un uomo
abbastanza anziano, con lunghi baffi grigi che sfido chiunque a
scommettere che
non toccano per terra. Rughe molto marcate gli incorniciano la bocca,
allargata
in un piccolo sorriso, appena percepibile.
-Si.
Avremmo bisogno di una casa.
Possibilmente alla
portata di tasche umili.-
-Avrei
proprio una casa a poco
prezzo, anche se molto
grande e spaziosa. I defunti proprietari sono stati chiari nelle
decisioni.
Dissero che se avessero perduto la vita questa casa sarebbe dovuta
essere stata
venduta a prezzo veramente minimo.-
-Vediamola
allora. Chi erano i
proprietari?- Chiese
Kakashi, al seguito del vecchio che aveva iniziato a farci strada verso
la
famosa abitazione.
-Era
della famiglia del 4°
Raikage del villaggio della
nuvola, nel paese del fulmine. Ma, dopo che 4 anni fa
l’intera famiglia che si
era tramandata il titolo di Raikage è stata sterminata
insieme all’intera
popolazione del villaggio della nebbia, questa casa è
rimasta disabitata. Pare
che l’avessero comprata per passare dei periodi di relax
lontano da casa…-
Fissai
esterrefatta
l’anziano signore. Un intero villaggio
sterminato? Chi diavolo poteva essere stato?
-Ma,
si sa il colpevole della
strage?- Chiesi curiosa,
ascoltando attentamente ogni particolare.
-Tutti
dicono sia stato il
fantomatico uccello-demone del
tuono a 5 code. Eppure, come nella tradizione, il demone viene
imprigionato
dentro ai figli dei Reikage man mano che le generazioni vanno avanti,
quindi è
impossibile. Però si pensa che sia stato proprio quel
demone, dato che il corpo
della figlia non è mai stato ritrovato.-
Che
storia tragica.
-Gli
Hansen sono sempre stati degli ottimi Raikage.-
____________________________
Ben
tornati alle fantastiche cronache sella mia vita, lasciate un
commentino??
La
storia comincia a formarsi!! Evvai!
|
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Capitolo 4 *** 4. Casa Mia ***
4° Chap
Bentornati
cari amici tele-lettori della mia ficcy. A
questo punto della storia tutto sarà svelato. No, non
è per niente vero. La
storia è appena incominciata! XDDDD Però questo
è già un vero e proprio passo
avanti.
E
ora
ringraziamo i vostri cari commenti:
SHUN:
Si,
in
effetti mi sono sentita sadica (MOOOOLTO
SADICA) a fargli radere al suolo la casetta, ma è un
particolare che NON potevo
tralasciare… Ciao ciao, e grazie! XD
Gio:
Si si, Gio,
credici. Io non te l’ho detto perché
NON NE AVEVO NEANCHE L’IDEA. Ora capisci?? Grazie comunque!!
Bye!
princ92:
Graaaaaazie
per il commento!!!
Continuerò nei tempi minori possibili…
_*nausicaa*_:
Sono
contenta
che tu DIGERISCA i
miei capitoli XDDD Spero che continuerai ad assaggiarli man mano che si
arriva
al culmine della storia… (Kakashi è anche il mio
personaggio preferito…XD)
Continua a seguirmi, e grazie!!
Isa:
Forse non
hai notato un particolare abbastanza
importante… Prova a rileggerti il 2 chap, e guarda i
cognomi……… Capito ora?
XDDDDD Grazie, e ciao!!::
Fede-chan:
Non hai ancora
letto il bello,
però… *__* Ho intenzione di caricare il passato
di Ginny che sarà una roba
impossibile… la Gio sa cosa intendo, lei conosce
già la trama tutta intera…
Ciao, e grazie!! ^.^
Shine
No Kami:
Grazie per
avermi dedicato un
po’ di quel poco tempo che tua mamma ti lascia, ne sono
commossa… Si, in
effetti la storia si forma si forma, ma dopo questo chap, non pensare
che le
cose finiscano qui… ]XDD Bye
E
ora
torniamo al chap. Buona lettura a
tutti!!!!!!!!
_______________________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 4: Casa Mia
-Ha…Hansen?!-
Esclamo terrorizzata.
Il…
il mio cognome è Hansen… Oddiavolo!
-Si…Hansen.
Perché?- Il vecchio mi fissa, stupito, con i
lunghi baffi argentei che risplendono sotto i raggi del sole
pomeridiano.
-No…niente,
niente…- Fisso stralunata il terreno,
continuando a camminare.
Io…non
può essere…dev’essere una stupida
coincidenza… Io
non posso essere figlia del Raikage del paese della nuvola…
io… sono solo una
ninja di Konoha… Io…
-Gin,
tutto bene?- La voce calda e rilassante di Kakashi
mi raggiunge l’orecchio, risvegliandomi dai miei pensieri.
-S…sì,
non ti preoccupare…- Cerco di sorridergli, ma non
riesco mai a convincerlo.
-Sicura?
Dal tuo colorito simile a quello di un cadavere
non sembra proprio…-
Lo
sapevo. E adesso che faccio?
-Bhe…sai
questa mattina, quando sono andata all’esame?
Bhe, mi sono presentata alla classe e… so il mio
cognome…- Spiego, cercando di
parlare il più piano possibile, per non far sentire il
discorso al vecchio.
Kakashi-san annuisce, come per dirmi che segue il discorso.
–E mi sono
presentata come Ginevra Hansen. E questo mi preoccupa non poco.-
Il
suo occhio scoperto si allarga, stupito. Mi sembra
anche logico, dato che gli ho appena detto che sono
la figlia scomparsa
del Raikage in cui alberga il demone del tuono a 5 code…
Non
sembra che il vecchietto troglodita ci abbia sentito.
Spero fermamente che sia così.
-Non
ti preoccupare. Sarà una coincidenza.- Mi
tranquillizza lui, con tono sicuro. Anche se non lo è
affatto. Conosco Kakashi.
Lui non è mai sicuro di niente, soprattutto con lo sguardo
che ha in questo
momento.
Annuisco.
Meglio non fare altri commenti per ora. Poi si
vedrà.
Il
vecchio si ferma davanti ad un portone. Io fisso la
palizzata di pietra che circonda la casa che dobbiamo visitare. Delle
stupide
scritte la deturpano, togliendole tutta la suo antica bellezza.
-E’
questa.- Le parole dell’anziano mi procurano un
brivido lungo la schiena.
Mi
sento fremere… ho un senso di terrore che non mi fa
muovere… mi sento paralizzata… ho paura di
scoprire qualcosa che non voglio
sapere.
-Forza,
entriamo!- Kakashi mi da una leggera spinta verso
l’entrata, dopo che il vecchio ha aperto il portone
principale. Grazie al tocco
di Kakashi mi do forza e, un passo dopo l’altro, faccio il
mio ingresso nel giardinetto.
Gli
alberi paiono curati e tagliati regolarmente, e
l’erbetta che cresce ai lati del vialetto è verde
brillante.
-Il
maggiordomo della famiglia Hansen vive ancora qui.
Dovrebbe essere in casa in questo momento. Non ne esce mai.-
Maggiordomo?
Oddio…
Ci
avviciniamo alla porta d’ingresso, e l’anziano
bussa.
Dopo un paio di attimi dei passi si avvicinano, e un uomo
d’età avanzata apre
la porta scorrevole.
-Si?-
Chiede. Ci guarda uno per uno, mentre io distolgo
lo sguardo per fissare l’interno dell’atrio.
-S…signorina…Ha…Hansen?!-
Ecco.
Questa è la mia fine. Fra un po’ morirò
di infarto.
Me lo sento. Ci spero.
Spalanco
gli occhi verso il maggiordomo.
-Io?-
Devo
fare finta di niente. Almeno per adesso. I miei
sospetti erano fondati, e ora so parte del mio passato. Ma negli anni
tra
quando HO sterminato la mia famiglia e quando Kakashi mi ha ritrovata,
che ho
fatto?
-Lei
assomiglia tantissimo alla piccola figlia di
Alexander Hansen. Il 4° Raikage. Stessi capelli. Stessi occhi.
Qual è il suo
nome, signorina?!-
Sta
per morire di infarto, questo qui. Non si aspettava
di rivedere un morto?
-Mi…mi
chiamo Ginevra.-
Il
suo sguardo è ancora più terrorizzato.
-Allora
è proprio lei…signorina.-
BANG.
Infarto. Sono morta vero? Ti prego, dimmi di
sì…
-Io
non saprei proprio, signore.-
Il
mio tono è insicuro. Non ricordo un’altra
situazione
in cui sia stata tanto disperata come in questo momento.
Sento
le mani tremare terribilmente.
Kakashi
mi stringe le spalle con affetto per
tranquillizzarmi. Giro il viso verso di lui e mi sorride dolcemente. E
dire che
fino a dieci minuti fa ero io a sorridergli così, tentando
di farlo rallegrare
un po’.
-Potrei
visitare la casa?- Chiedo al maggiordomo, che ci
apre il passaggio, facendoci entrare. So che ho fatto una cavolata. Me
ne rendo
conto. Ma se voglio scoprire il mio passato dovevo farlo…
-Sono
così felice che sia tornata, signorina. Ho
aspettato per ben 7 lunghi anni-
Le
parole dell’uomo in smoking non migliorano di certo la
situazione, anzi, mi confondono ancora di più le idee. 7
lunghi anni dei quali
2 di BUIO TOTALE! Se riuscissi a ricordarmi qualcosa…
Seguiamo
il maggiordomo che ci fa strada per le miriadi
di stanze della casa, delle quali non rimembro
nulla. Ok, il termine me
lo potevo risparmiare.
-Questa
è la sala da pranzo. La vostra famiglia ci
passava la maggior parte del suo tempo.- Dice l’uomo in
smoking. Osservo la
stanza: pavimento liscio, senza un granello di polvere, tavolo al
centro, come
se fosse stata misurata la posizione al centimetro, quadri appesi alle
pareti,
raffiguranti persone sconosciute. Questo tutto perfetto mi fa quasi
venire il
vomito… Il maggiordomo è proprio un ossessionato
dalla perfezione e non si
lascia sfuggire neanche un dettaglio.
Mi
avvicino ad un grande ritratto di famiglia: due
genitori e una figlia sorridono verso la mia direzione, allegri e
gioiosi. La
donna, con lunghi e fluenti capelli fulvi e perfettamente pettinati,
stava
accanto all’uomo dalla chioma scura, fissando con gli occhi
ambrati la piccola
presenza tra di loro.
La
bambina è quella che attira di più la mia
attenzione:
corti capelli rosso fuoco e occhi perennemente allegri del colore del
grano.
Sulla testa portava un coprifronte, ma non con il segno della foglia, e
sì che
avrebbe dovuto avere più o meno sei anni…
-Quel
coprifronte è del paese della nuvola.-
La
voce caldissima di Kakashi, come sempre (forse
anche troppo spesso…), mi prende di sorpresa.
-…Quella
sono io…- Sussurro, come per voler convincere
più me, del mio sensei.
-Già…-
anche lui ormai ne è sicuro.
-E
quindi io sono il barattolo* del demone a
cinque code…-
-…-
Kakashi non fiata.
Un
fastidiosissimo pizzicore agli occhi mi impedisce di
vedere chiaramente. Sento ormai le lacrime scendere a rigarmi il viso.
-Prendi
questa casa! Riuscirò a convivere con i miei demoni
del passato. Te lo giuro.- Cerco di fare una battutina, anche se non mi
è
venuta tanto bene. Singhiozzo ancora, nel silenzio formatosi.
Sono
terrorizzata di non essere all’altezza del compito a
me assegnato. Ho un DEMONE in corpo e neppure lo sapevo… Lo
so. Forse alcuni
prenderebbero per una piagnucolona senza contegno ma non ce la faccio
davvero
più a tenermi tutto dentro.
Kakashi
mi scompiglia i capelli. A volte un semplice
gesto è meglio di qualsiasi altra parola. Soprattutto per
me, che non amo
essere compatita. Che ODIO vedere qualcuno che ha pietà di
me.
Mi
volto verso di lui e sorrido. Asciugo dalle mie guance
le ultime lacrime, usando la mano e, con ancora gli occhi arrossati, mi
rivolgo
al maggiordomo:
-Ci
trasferiremo qui.-
Ok,
è deciso. La mia vera vita inizia in questo momento,
con un passato mezzo sconosciuto ancora da scoprire, e assieme a
Kakashi-sensei; prima o poi riuscirò a conoscermi nei minimi
dettagli, con la
sicurezza che ho sempre usato nelle azioni di tutti i giorni e con
l’allegria
sempre presente nell’aria durante i discordi tra me e
l’Hatake.
-Molto
bene. Possiamo finalmente dire che abbiamo trovato
casa!- Esclama Kakashi, con il suo solito sorriso sulle labbra, coperte
dalla
maschera (che io odio, ho sempre odiato e odierò per
sempre). Quel ghigno non
lo abbandona quasi mai. Ma meno male. Mette di buon umore anche in
questi
momenti difficili!
-Sicuramente!
E non dobbiamo neanche pagare, dato che la
casa è già in mio possesso, no?- Dico, cercando
con lo sguardo l’assenso da
parte del venditore di case. Quello annuisce, lisciandosi i baffoni
grigi:
-Bene.
Io vado. Dopo tutto devo ancora finire di
lavorare.- Ed esce dalla stanza da pranzo, accompagnato dal maggiordomo.
-Ed
il gioco è fatto.-
No.
Basta con le frasi di Kakashi. Non ne posso più.
Prima con verso l’infinito e oltre e ora
con Ed il gioco è fatto.
D’altro
canto nessuno riuscirà mai a tirargli via ‘sta
maledetta mania delle frasi fatte… Anche se dopo tutto sono
sincere e
rassicuranti.
Ormai
non si può cambiare il passato. Quindi bisogna
farselo star buono e aspettare che il resto venga a galla man mano.
Meglio
così, assorbendolo pian piano (con questo MAN MANO
e PIAN PIANO ci scriverò
qualcosa, una volta…).
Domani
comincerò il mio allenamento serio, chiedendo di
ricevere missioni da svolgere per guadagnare qualche soldo. Non vedo
l’ora di
cominciare. Mi divertirò tantissimo.
Anche
se non ho molto capito se mi assegneranno ad una
squadra di tre elementi o no…
Spero
apertamente di NO. Non sono brava a
socializzare con gli estranei. E non voglio avere un maestro. Mi basta
già
avere alle calcagna Kakashi con i suoi consigli e i suoi
ordini…
Speriamo
che sia più impegnato del solito d’ora in
poi…
Speriamo...
|
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Capitolo 5 *** 5. Prime Missioni ***
5° Chap
^0^ salveeeeee! Come va? Sono tornata con il nuovo chap, scusate per
l'attesa! Comunque i miei ingranaggi mentali lavorano per il futuro, e
non si fanno scappare alcun particolare! Spero che il chap piaccia,
perchè io non lo vedo molto bello, cmq...
Passiamo ora al solito angolo
ringraziamenti:
Gio93: ^0^ grazie per il
commento, sono
fiera di me per
essere riuscita a scrivere sto capitolo in una sera (circa).Continua a
seguirmi… Scusa per non averti avvertito in anticipo che
postavo il chap, ma non c'eri, su msn...
Gloglo: Sì, in
effetti si sa
qualcosa in più di Ginny, ma
non ancora tutto *-* Mwahahahahaha… ok, ora basta con gli
schizzi di pazzia
acuta. Recensisci presto, mi fa piacere ricevere un tuo parere.
Baci…
_*nausicaa*_: O______O
bhe… ad essere
sinceri…
ù_ù non ti dirò mai niente del futuro
però ci potresti andare vicina… E cmq,
era solo per questo chap, il DARK che hai trovato tu… se ne
troveranno altri,
ma nel complesso la vitalità di Ginny la fa sembrare una
storia allegra… ^0^ mi
piacciono molto le tue recensioni, questa volta mi ha stupito
molto… baci baci…
Isa:Sono felice che non
ti eri persa
per strada questo
particolare… XD scusa la mia ignoranza nel capire i
commenti…
CHI non vorrebbe un proprio
maggiordomo? Comunque credo
che lo farò sloggiare…non mi piace molto la sua
presenza, non l’avevo calcolata
all’inizio della storia ù_ù…
bhe, fa niente, aspetto altri tuoi commenti… baci
Shine no Kami:*-* non lo scoprirai
mai… no,
scherzo, cmq adesso si vedrà cosa ne salta fuori, per i
gruppi… Ginny è una
tipa solitaria, di solito… proprio come il suo primo
sensei… ok, ho detto
troppo. Bye bye! ^0^
Fede-chan:Grazie grazie…basta autografi
ù_ù… Ok, piantiamola. Si in effetti si
capiva molto dallo scorso chap, hai
ragione. Aggiornerò il più presto possibile,
anche se faccio sempre nel minor
tempo possibile per non farvi morire XDD bye bye…
E
ora, Ladies
and Gentleman il nuovo chap tutto da
pappare…:
________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo
5: Prime Missioni
Apro
gli occhi, ancora leggermente addormentata. Ci metto
un po’ a focalizzare il perché mi trovo a dormire
in un comodo e morbido letto
a baldacchino con le tendine deliziosamente verdi. Sbatto le palpebre
un paio
di volte alzandomi a sedere sul materasso con espressione accigliata.
Non sono
abituata a svegliarmi in un posto talmente lussuoso e ospitale. Mi
stendo di
nuovo, come faccio ogni mattina al risveglio. Chiudo gli occhi e
concentro i
miei pensieri sui soliti argomenti di ogni mattina:
1.Non
mi va di alzarmi;
2.Non
mi va di uscire da sotto le calde lenzuola del
letto;
3.Non
mi va di andare ad allenarmi;
4.Sono
talmente fiacca che non voglio neanche pensare.
Contro
ogni voglia mi scopro e poso i piedi nudi sulla
moquette della camera da letto. Alzo lo sguardo e vedo tutti i mobili
sconosciuti che ornano le pareti con il loro legno lucido. Mi scappa
uno
sbadiglio abbastanza pesante, mentre mi alzo in piedi.
Afferro
i vestiti da una sedia e mi avvio verso la cucina.
Mi infilo i pantaloni e la maglietta della tuta da allenamento
saltellando da
un piede all’altro per il corridoio. Dannati pantaloni, sono
tanto
elasticizzati che neanche si infilano!
Entro
in cucina con il solito sguardo addormentato che ho
la mattina, e noto con dispiacere che Kakashi non si è
ancora svegliato. Bhe,
dopo tutto non tanto dispiacere. Ho la possibilità di
svegliarlo a modo mio…
-KAKASHI!!
E’ ORA DI SVEGLIARSI!!- Gli urlo nelle orecchie
con il piacere più assoluto, di rinfacciargli tutte quelle
volte che era LUI a
urlarmi nelle orecchie alla mattina.
Il
frastuono non lo stordisce neanche! Ma come è
possibile?! Accidenti, non può essere sordo!
-KAKASHI!!!
FORZA, E’ ORA DI COLAZIONE, DORMIGLIONE DEI
MIEI STIVALI!!-
Nessun
movimento. Alzo il lenzuolo e fisso QUELLA DANNATA
COPIA DI KAKASHI CHE SCOPPIA E CON UN PUFF FASTIDIOSO DIVENTA UN
CUSCINO! Non è
possibile, mi è scappato di nuovo! Accidentaccio
all’Hatake! Non c’è neanche il
gusto di svegliarlo.
Mi
dirigo di nuovo verso la cucina, dove inizio a
prepararmi la colazione: un toast caldo e un bicchiere di succo
d’ACE. Bevo un
sorso, e aspetto. Dove si sarà cacciato Kakashi, a
quell’ora? Era troppo presto
per essere stato chiamato per andare a…
ORA
ricordo! Doveva trovarsi con quei tre ragazzetti di
ieri, alle quattro di mattina al campo d’allenamento
n° 3!! Già già. Una delle
poche volte in cui la mia memoria ha funzionato in tempo.
E
ora che faccio? Chiedo per una missione all’Hokage? E se
mi dice che per le missioni ho bisogno di compagni? Dannazione, non mi
va…
Tiro
qualche morso al toast ogni tanto mentre i miei
pensieri si affollano uno dietro l’altro nella mia mente,
senza sosta.
-Dai,
dopo provo ad andare a dare un’occhiata
all’allenamento dei tre pivelli con Kakashi. Gli
starà facendo di sicuro il
giochetto dei due campanelli…- Dissi ad alta voce. A
proposito…dov’è il
maggiordomo? Do uno sguardo in giro, ma noto solo una strana lettera
sul
tavolino della sala, di fronte alla TV.
“Cara
piccola Ginevra,
ora
che lei è tornata io posso finalmente andarmene. Mi
dimetto. Ormai non ne potevo più di questa casa, di questi
odori sempre uguali
e finalmente il mio desiderio è stato esaudito. Sto partendo
proprio ora per le
Hawaii per un viaggio di sola andata.
I
miei cordiali saluti,
Kraden(il
maggiordomo)
PS:
le manderò una bella cartolina appena arrivato.”
Sul
fondo della lettera stava uno stupido disegnino del
maggiordomo che salutava felice con la mano. Oh Mio Dio. Che diavolo di
pinguino avevamo in casa, io e la mia famiglia?
-Bhe,
dopo tutto è meglio che se ne sia andato. Non aveva
l’aria di uno che lavora con il massimo impegno, nonostante
lo stato perfetto
della casa…-
Mi
guardai intorno con il solito senso di nausea. Entro
pochi giorni tutto sarebbe cambiato. In peggio. O in meglio, dipende
dai punti
di vista…
Da
lì a qualche tempo la maggior parte dei mobili sarebbe
stata piena di polvere, o scaraventato a terra. Io AMO il
disordine…
Scoppio
a ridere, accartocciando la lettera con l’intento
di buttarla nel cestino dell’immondizia. E così
faccio, perché, con la mia
grande passione per la palla canestro, centro perfettamente il cesto
dei
rifiuti da 2 metri di distanza…
Wow,
non ci ero mai riuscita prima!
Mando
giù l’ultimo boccone di Toast, e torno in cucina
per
finire il succo.
-She
loves you yeah, yeah, yeah…- Canticchio
scocciata, mentre esco di casa,
velocemente, chiudendo bene il portone alle mie spalle.
-E
ora al palazzo dell’Hokage.- Esclamo, saltellando qua e
là per la strada su cui si affaccia casa mia. Arrivo in
pochi minuti, e trovo
il vecchiaccio che scarabocchia su delle carte con sguardo immerso nei
suoi
pensieri.
-Ciao,
Ginny. Cosa posso fare per te?- Mi chiede,
sorridendo, dopo avermi notato.
Io
mi appoggio con le mani al tavolo di Sarutobi e lo
guardo negli occhi, con un sorrisetto ebete:
-Voglio
una missione. Se è possibile, senza essere
assegnata ad un gruppo di tre elementi.-
-Vuoi
una missione. Ma da sola potrei assegnartene solo
una di livello D… ti basta?-
-Certamente.-
Esclamo. Oggi sono molto fiacca, se non si è
capito. Non voglio già da oggi cose complicate.
–Cosa ha da offrirmi?-
-Bhe…
ritrovare animali perduti, raccogliere erbacce dai
prati, spazzare delle vie di Konoha…tutti compiti di questo
tipo.-
Rabbrividisco
ogni esempio che gli esce dalle labbra.
Cavolo, ma le persone sono sfaticate in questo periodo…
-Ne
prendo per gli animali scomparsi, quante missioni ha
da affidarmi?- Chiedo riluttante, ma dopo tutto sempre meglio questo
che
raccogliere ortiche dai prati.
-Ce
ne sarebbero tre. Due gatti e un coniglio. Quale
vuoi?-
-Tutte
e tre. Devo tenermi occupata per l’intero giorno.
Non ho altro da fare.-
Sarutobi
mi fissa, come stupito dal mio comportamento. Che
c’è, oggi sono particolarmente poco indaffarata.
-Bene.
Questi…- tira fuori le fotografie da un cassetto
della scrivania. -…sono gli animali da ritrovare. Sono
scappati da un paio di
giorni. I padroni sono in ansia e li rivogliono indietro al
più presto. Fai del
tuo meglio, sono tutti in giro per Konoha. Il compenso ti
sarà dato alla fine
delle missioni.-
Ascolto
con poco interesse le lagne che il vecchio ha da
rifilarmi, e quando si zittisce chiedo:
-Non
è che ha qualcosa da cui ricavare l’odore degli
animali?-
Spalanca
gli occhi stralunato.
-L’o…odore?-
-Si,
me la cavo nel fiutare odori, e ciò potrebbe aiutarmi
nel ritrovamento.-
Sono
costretta a rimanere a palazzo aspettando che i
padroni portino oggetti dei propri animali per ricavarne
l’odore. L’attesa
comincia a farsi snervante.
-Senta,
terz’Hokage. Il quarto Hokage che fine ha fatto?
Ne ho sentito parlare, ma se c’è ancora lei al
governo dev’essere successo
qualcosa, no?-
Lui
resta per qualche momento in silenzio, continuando a
scrivere sulle sue carte.
-All’attacco
della volpe a nove code, 12 anni fa, Yondaime
si è sacrificato per la salvezza del villaggio della foglia,
riuscendo a
rinchiudere lo spirito del Demone-Volpe all’interno di un
neonato. Naruto
Uzumaki. Tale tecnica però, non era mai stata usata prima, e
i rischi che si
pensava potesse avere si sono rivelati fondati. Il quarto Hokage
morì alla fine
della tecnica.-
I
silenzio regnò di nuovo nella stanza, interrotto da
passi lontani. Pochi attimi dopo tre persone fanno il loro ingresso
nella
stanza. Una donna alta e magra dai capelli scuri, un bambinetto non
ancora
Genin dalla capigliatura a spazzola e una anziana donna di
età abbastanza
avanzata. I tre padroni degli animaletti scomparsi.
-Perché
sono stato richiamati a palazzo? Che succede,
avete ritrovato il mio gatto?- Il bambino è il primo a
prendere parola. Gli
occhi gli sbarluccicano dalla gioia.
-Non
ancora.- Le parole dell’Hokage lo avviliscono.
-Entro
questa sera avrete i vostri amati animaletti!-
Prometto io. I tre si accorgono finalmente della mia presenza. Mi sento
incompresa…
-E
tu chi saresti?- Chiede sempre il bambino, non
lasciando il tempo alle due donne di replicare a loro volta.
-Sono
quella che ritroverò le vostre amate bestioline.-
Esclamo, alla poca fiducia che gli occhi del tappetto dai capelli a
spazzola mi
riservano.
-No.
Non una ragazzina. Non ci riuscirà mai. Voglio che
siano dei forti Jonin a ritrovarmi il gatto.- Il bambino comincia a
ricevere
ingiurie silenziose da parte mia, che sto per perdere la pazienza.
-Accontentati.
O me o niente gatto. E poi ti
arrangi!-
Lo
sguardo saettante della piccola spazzola vivente mi fa
ridere. Questo tipetto crede veramente che un Jonin perda tempo con
animali
scomparsi, invece di andare in missioni di livello A
contro paesi
nemici?
-Ebbene,
dato che queste sono le condizioni accetto, ma…-
Il ragazzino ha rotto le scatole. Lo interrompo:
-Devi
portarmi qualcosa che abbia l’odore del tuo gatto, e
anche le due gentili signore alle tue spalle sono pregate di procurarmi
qualcosa. Ne ho bisogno per scovare gli animali.-
Ok,
oggi non penso di avere il tempo per andare a dare
un’occhiata all’allenamento dei tre allievi di
Kakashi.
Sto
perdendo minuti preziosi...
Appena
arrivano i tre odori da seguire parto, se no prima
di sera non ce la farò a trovarli tutti gli animali!
Il
bambino è il primo a ritornare con un collare blu
notte. L’odore non è molto gradevole, sa di
spazzatura. Non lo lava molto eh,
questo gatto?
A
seguire arriva la donna mora con una spazzola per
animali. Si vede che questa cura di più il suo gatto, ha un
odore di lavanda
che si sente a chilometri di distanza!
L’anziana
signora porta invece un bagnoschiuma per
conigli. Oddio! Ma quest’odore è ancora
più intenso della lavanda! Che diavolo
è?
Faccio
fatica a respirare con tutto questo aroma d’arancia
che riempie l’aria.
-Bene.
Tornerò questa sera con gli animali. Ora vado!-
E
in pochi attimi mi ritrovo fuori dalla finestra dello
studio dell’Hokage.
A
questo punto si dovrebbe dire VERSO L'INFINITO E OLTRE, ma non vorrei
copiare Kakashi...
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Capitolo 6 *** 6. Nuovi Incontri ***
6° Chap
Muahahahah
eccomi tornata a rompervi le scatole con il
new chap de “Alla scoperta del passato”. Penso
proprio che questi chap non
siano tanto avvincenti ma poi si avvicineranno gli esami di selezione
dei
Chuunin e allora se ne vedranno delle belle… non dico altro.
E
ora rispondiamo alle generose recensioni:
gio93:
Grazie grazie,
non c’è bisogno di così tanta
bontà
d’animo… ù_ù sto scherzando,
cmq, mi devo
far venire in mente altre frasi fatte per Kakashi, non può
sempre usare le
stesse, me ne rendo conto… bye bye!
_*nausicaa*_: Mi
piacciono tanto le tue recensioni, mi spingono a continuare a scrivere!
XDD
Solo che, sai com’è, non ti posso dire niente su
quello che succederà, perché
si distruggerebbe la suspence della storia… Cerco di farla
abbastanza divertente,
per non farla pesante e difficile da assorbire. Per le emozioni di
Ginny, bhe,
ù_ù sono la mia specialità XDD grazie
mille, spero di sentirti ancora, ciao
ciao!!!! (PS: Hai MSN?)
Isa: Pare che il
maggiordomo se la stia spassando alle Hawaii
ù_ù… Ma non sei l’unica che
studia
tutto il giorno, non ti preoccupare… ciao ciao! E grazie!
Fede-chan: La
specialità di Ginny di fiutare gli odori non si
intonerà molto con il nocciolo
della storia, ma mi piaceva troppo! XD grazie per la rec! Bye bye!
Ed ora, ecco a voi cari lettori,
il nuovo Chap, buona lettura!
_____________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo
6: Nuovi Incontri
Mi
ci sono volute ben 4 ore per ritrovare quei gatti. E
ora quel dannato coniglio non vuole venire fuori. Eppure
quell’odore acre che
dovrebbe avere addosso dovrebbe sentirsi a chilometri di distanza!
Tiro
qualche respiro profondo cercando di percepire
almeno qualche molecola dell’aroma all’arancia che
cerco. Do un ultimo sguardo
alla foto che mi ha consegnato Sarutobi. Un coniglio tutto bianco, con
il
musetto nero pece, le orecchie lunge e ritte sulla testa. Non se ne
vedono
tanti di questi roditori in giro per Konoha! Qualcuno deve pur averlo
visto,
per forza!!
-Scusi,-
domando ad un signore che passa per la strada.
–ha per caso visto questo coniglio da qualche parte?-
Negazione.
Venticinquesima dietro fila.
Sto
cominciando a perdere le speranze… non capisco dove
può essersi cacciato uno stramaledetto coniglio bianco!!
Cammino
a testa bassa, ascoltando lo stomaco brontolare.
Ho anche saltato il pranzo per questa stupida missione! Mi lascio
scappare un
sospiro rassegnato, proprio mentre un inconsistente odore
d’arancio, attenuato
forse dal tempo, mi sfiora le narici, facendomi rizzare le orecchie.
I
miei occhi si fanno lucidi quando sento l’odore farsi
sempre più forti e vicini.
-Si,
si, si, si! Finalmente!- Sussurro festosa,
avvistando il fantomatico coniglio a pochi metri da un cesto dei
rifiuti. Che
bei posti per nascondersi…
Mi
accosto all’angolo della casa, e mi sporgo oltre, come
se fossi in un film di spie. Avvisto il bersaglio.
Aspetto che si
distragga. Con un balzo gli sono addos…
-Aaah!-
Dio,
che male! DANNATA BUCCIA DI BANANA! Possibile che
ogni volta che c’è un atterraggio ci deve essere
una buccia di banana a far
scivolare?! IN PIÙ ADESSO IL CONIGLIO È SCAPPATO!
DANNATOO!
-TORNA
QUI, SQUILIBRATO DI UN CONIGLIO!- Urlo, mentre le
persone della via mi guardano come se fossi una malata mentale. E forse
hanno
anche ragione! Quel roditore mi farà impazzire!
Corro.
Non lo vedo più! Dove diavolo è? Do
un’occhiata
qua e là ma senza successo, mentre tiro dei malefici a
destra e a manca, in un
sussurro.
L’odore!!
Eccolo, è tornato.
Freno
con la suola delle scarpe, e mi guardo attorno in
circolo. Pelo…pelo…pelo…
-PELO!-
Grido,
all’estremo della sopportazione, appena vedo il coniglio
girare in un vicolo. Un vicolo CIECO!
-Sei
in trappola, finalmente…- Sospiro, avvicinandomi al
coniglio bianco, che si sta grattando le unghie su un pezzo di cartone.
Ma non
erano i gatti che si facevano le unghie?!
Mi
chino su di lui e lo prendo tra le mani.
-Sai
che sei stato il mio incubo?- Gli sorrido, alzandolo
alla mia altezza. Che musetto simpatico! –E ora torniamo al
palazzo… la tua
padrona ha avuto paura per te! E questo non si fa.- Continuo a parlare
con il
coniglio, come se potesse rispondermi da un momento
all’altro.
Faccio
qualche saltello da un tetto all’altro e in 10
minuti siamo davanti alla finestra dello studio dell’Hokage.
Socchiusa. Alcune
voci di Jounin vengono da dentro.
-Quindi
quest’anno tocca a noi tenere gli esami di selezione
dei chuunin?-
La
voce di una donna. Non sembra una delle più cordiali
del mondo.
-Sì,
ma mancano ancora parecchi mesi. Non bisogna
preoccuparsi già adesso di niente. Ve l’ho solo
riferito perché ne sono venuto
a sapere in questo momento.- Questo è Sarutobi. Esami di
selezione dei Chuunin?
Cos’è sta storia?
-Naturalmente,
sarete voi ad occuparvi delle tre prove.
Siete i più adatti. Ora ho finito, potete andare.- Li
congeda l’Hokage. Appena
i tre Jounin sono fuori dalla porta, sollevo l’imposta della
finestra ed entro.
-Ho
trovato tutte e tre le bestiole! Missione compiuta!-
Esclamo, prendendo di sorpresa il vecchietto. Una delle poche volte che
non
prevede il mio arrivo.
Si
gira di scatto e mi riconosce.
-Ah…
bene…- biascica, cercando qualcosa da un cassetto
della scrivania. Lo osservo, accarezzando il coniglietto tra le mie
braccia.
-I
gatti sono qui. Ogni volta che ne catturavo uno gli ho
portati nel suo studio.-
Dico,
indicando col piede due gabbiette ai piedi della
finestra da cui sono entrata. I gatti, dentro, miagolano infastiditi.
-Come…come
hai fatto a metterli lì? Io non me ne sono…-
Mi fissa ancora perplesso. Ma è bacato di cervello o nella
sua vita non ha mai
visto un ninja?
Sono
le quattro. Giusto in tempo per andare a fare uno
spuntino, prima di andare a far visita agli aspiranti ninja di Kakashi.
Poso
il coniglietto per terra e mi raddrizzo.
-Cos’è
questa storia degli esami di selezione dei
Chuunin?-
Continua
a cercare nei suoi cassetti con strano
interesse.
-Tu
senti un po’ troppe cose, per i miei gusti.
Comunque…- Tira fuori delle monete e un foglio di carte
stropicciato. Io
sorrido sorniona. E’ divertente origliare e tutti lo
confermerebbero con me.
-…fra pochi mesi, qui a Konoha si svolgeranno gli esami di
selezione per i
Genin che vogliono diventare Chuunin. E sono secoli che non si svolge
nel
nostro paese. Alla 3° prova sarà presente anche il
Kazekage del villaggio della
sabbia. Sarà una manifestazione grandiosa, che
farà arrivare signori e genin da
ogni parte del mondo. Da ogni paese. E noi dobbiamo accoglierli con
tutti i
doveri.-
Wow…
Esame? Prove? Kazekage? Che figata…
-Ecco
a te il pagamento delle missioni. Ora…- Mi consegna
i soldi. Scommetto che mi obbligherà a portare i vari
animali alle rispettive
case…
-Devi
riportare gli animali ai padron… GINNY! TORNA QUI!-
Sorrido,
ascoltando le urla di Sarutobi, da lontano,
mentre saltello sui tetti delle case, diretta verso il chiosco del
ramen.
Atterro
lì di fronte in un attimo. Mentre mi avvicino
tiro fuori un paio di monete dalla tasca dei pantaloncini, con un
movimento
istintivo. Ordino una bella ciotola di ramen caldo, e pago, mentre
l’uomo del
chiosco si dirige ai fornelli.
Mi
accascio stancamente sul bancone, a sedere su uno di
quegli scomodi sgabelli alti che sono soliti essere in luoghi come
questi.
Orribili…
-Che
fiacchezza…- sospiro.
Non
credevo che tre missioncine di animali scomparsi
potessero stancare tanto.
L’uomo
prende parola, senza essere interpellato:
-Hai
sentito il brivido delle prime missioni, eh?-
Ma
che ne sa questo? Non mi resta che sopportare le sue
chiacchiere fino alla fine del mio pranzo-in-ritardo-perenne-dai-soliti-orari.
-Già…-
Afferro
2 bacchette dal contenitore e le divido con un
colpo secco. Me le faccio girare tra le dita stancamente, quando
l’odore del
ramen fumante mi risveglia dal coma in cui ero caduta.
-Buon
appetito!- Dico. E in pochi attimi me ne sbarazzo,
bevendo il brodo direttamente dalla tazza. Cavolo, che fame tremenda
che avevo!
Non ne potevo più.
Balzo
giù dallo sgabello più in forma che mai. E
ora…
…ALL’ALLENAMENTO
DI KAKASHI!
Balzando
da una parte all’altra della strada principale
di Konoha, arrivo al portone d’entrata. Tanti ricordi mi
tornano alla memoria
(per quanta io ne abbia) guardando questi giganteschi battenti color
erba. Il
mio primo incontro con Kakashi, i miei primi allenamenti e quelle poche
volte
che mi sono persa nel bosco… Ehi, questo non è un
gran bel ricordo, però!! Ho
pianto per ore mentre cercavo di saltarci fuori, da ‘sto
intricato labirinto!
Mi
fermo e comincio a camminare regolarmente, come non mi
è solito fare.
-Allora…
il campo d’allenamento n° 3…dovrebbe
essere…Per
di là!-
Spero
sinceramente di non perdermi, questa volta. Non ho
voglia di rimetterci tutta la giornata qua dentro…
Comincio
a fischiettare allegramente, come solo io riesco
a fare. Cioè forte e udibile da chilometri di distanza. Ad
essere sinceri mi
sto inventando le note sul momento…
Giro
a destra, poi a sinistra, ed infine di nuovo a
destra. Non c’è bisogno che descriva tutto il
percorso perché sto semplicemente
seguendo il sentiero secondario che porta ai campi di
allenamento…
Non
capisco come io abbia fatto quella volta a
perdermi con il sentiero sotto i piedi…Oh mio dio
che imbranata, e dire che
i miei pensieri erano limpidi e cristallini, forse più di
adesso…
Il
tintinnio del braccialetto con i campanellini che
porto al polso mi risveglia dai pensieri. Non ho mai capito da dove
è saltato
fuori questo bracciale, però mi è stato molto
d’aiuto negli allenamenti! Dovevo
sempre tentare di non farmi sentire e con i campanelli era
difficilissimo. Lo
ricordo ancora… Mi sono data da fare, e ora riesco a
muovermi senza che nessuno
mi senta, con una velocità ‘strabiliante’,
ha detto Kakashi.
A
proposito del Ciuffo Argenteo, dovrei essere arrivata!
Eccoli là, i tre paletti piantati nel terreno che usavo come
punti di
atterraggio dopo i miei salti. Ho sempre avuto un pessimo equilibrio, e
ciò mi
aiutava parecchio.
Ma
non c’è nessuno… Dove diavolo sono?
Kakashi dovrebbe
stare sempre sotto l’occhio dei ragazzi nella prova dei
campanelli!
Stai
a vedere che hanno già finito…!
-EHI,
QUALCUNO MI LIBERI DA QUI! NON VOGLIO RIMANERE
LEGATO PER TUTTO IL GIORNO!-
Un
grido proviene dai paletti. Hanno già terminato,
quindi! No, non ci credo, io ci ho messo un giorno intero prima di
sfiorare il
campanello!
Mi
avvicino alla fonte dell’urlo, e trovo il bambinetto
dai capelli biondi a spazzola.
Mi
lascio scappare una risatina, quando la sua faccia
rossa dalla rabbia.
-E
TU CHE DIAVOLO HAI DA RIDERE?!- Chiede con enfasi.
-Niente.
Ma vedo che i campanelli ti sono scappati dalle
mani…- Rispondo mentre sciolgo le corde che lo legano al
palo. Quando riesce a
muoversi si gira verso di me, guardandomi con gli occhi azzurri.
-Come
fai a… Ehi, ma tu non sei quella che ieri mattina
è
venuta in accademia?!-
Gli
sorrido. Che prontezza.
-Già.
Ma io ti potrei stendere in un nanosecondo, al
contrario di te che non riusciresti neanche a toccarmi!- Gli dico,
scompigliandogli i capelli arruffati.
-COME
TI PERMETTI?! NON SAI CHI SONO IO?! SONO NARUTO
UZUMAKI, E UN GIORNO SARO’ HOKAGE!!-
Naruto
Uzumaki…? La volpe? Quella di cui mi ha parlato
Sarutobi?
-Ah,
ho sentito parlare delle tue scorribande! E che sei
riuscito a rubare quel rotolo di tecniche segrete! Per questo ti
stimo!-
Dopo
tutto siamo simili. Molto simili. Anche io una volta
ho fatto una piccola gita nel reparto proibito del palazzo
dell’Hokage. E’
stato istruttivo, e nessuno se ne è mai accorto!
-Forza,
ti accompagno a casa! Scommetto che sei affamato
dopo il digiuno di Kakashi!-
Ci
allontaniamo dal campo di allenamento, mentre i brontolii dello stomaco
di Naruto mi fanno sorridere e lui mi urla contro.
Mi
sa che farò amicizia facilmente. Pensavo di peggio, a dire
il vero!
|
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Capitolo 7 *** 7. Kakashi Se Ne Va ***
7° Chap
^0^
Eccomiiiiiii!!!!!!Mi dispiace tanto di essere così
in ritardo ma l’ispirazione è mancata per qualche
tempo!!! Oggi cosa vedremo?
Mah… lascio a voi il piacere di leggere, ma ora ringraziamo
le gentilissime e
solite recensioni (Raga, vi adorooooo!):
Gio93:
Modestamente riesco sempre a trovare le
parole giuste per esprimermi…! Ma non so realmente come
faccio… ^^’’’ Grazie
per sopportarmi ogni giorno (deve essere terribile!) Grazie, continua a
leggere! Bye
_*nausicaa*_:
Bhe, io faccio venire su i capitoli
come mi vengono, non li preparo mentalmente, scrivo quello che mi passa
per la
mente, e, seguendo gli avvenimenti temporali, mi invento qualcosa!
L’amicizia
con Naruto-kun direi che è casuale, ma forse si
potrà instaurare un bel
rapporto tra lui e Gin. E non ti preoccupare, Gaara ci sarà
sicuramente *-*… è
uno dei miei personaggi preferiti e non posso lasciarlo da parte! Eh!
Come
sempre ti ringrazio di cuore per leggere la storia! TVB XDD! (ah, va
bhe, non
ti preoccupare. Però appena lo installi fammelo sapere. Mi
piacerebbe fare
amicizia con te!) Ci sentiamo! Bye!
Isa:
XDD Il coniglietto è uno sfruttatore di
braccia altrui! Mai fidarsi dei coniglietti pucciosi! Grazie comunque
dei tuoi
frequenti commenti, mi fa piacere… ciao ciao! ^^
Fede-chan:E
non finirà mai di stupire! E’ inutile
che si cerchi di prevedere i comportamenti di Ginny, niente
è prevedibile per
la ragazza del fulmine… Aggiornerò il prima
possibile, faccio del mio meglio!
Ciao ciao! ^^
E
ora… signore e signori, the chapter seven!
___________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo
7: Kakashi Se Ne Va
A
volte mi chiedo per quale arcano motivo i giorni passano più
velocemente se ci
si diverte che se non hai niente di bello da fare.
Che
grande dilemma.
Scoppio
a ridere, mentre Kakashi mi guarda storto, apparendo dalla porta che da
nel
salotto. Si è svegliato tardi di nuovo, ed ancora in ritardo
al suo incontro
con il gruppo 7.
Ho
deciso. Oggi mi unirò anche io a Kakashi per
l’allenamento. Naturalmente starò
a debita distanza per non disturbare troppo ma, sono sicura che non si
accorgeranno
neanche di me.
-Senti,
Gin. Sei proprio sicura di…- La frase dell’Hatake-addormentato viene interrotta da uno
sbadiglio. -…voler venire? Oggi ci aspetta solo una
missioncina di ritrovamento
animali. Non vorrei che interrompessi i tuoi allenamenti per niente.-
Sento
il rumore del tostapane che ha finito la cottura dei toast, e mi ci
avvio.
Non
capisco cos’abbia in contrario Kakashi. Gli do fastidio?
-Perché?
Non eri tu che volevi che facessi amicizia con qualcuno? E poi conosco
già
Naruto, e ho scambiato qualche parole con Sasuke, una volta. E non mi
pare si
siano suicidati, fino a prova contraria…- Rispondo, posando
un panino caldo sul
tavolo, di fronte al posto di Kakashi. Lui non sembra convinto per
niente delle
mie parole. O forse è solo l’espressione
ebete-assonnata che ha in faccia che
lo fa sembrare così.
Tiro
qualche morso al toast, e prendo fuori il mio succo dal frigorifero.
.
. .
Oddio,
io non capisco. Come cavolo si fa a sopportare un maestro che arriva in
ritardo
perennemente.
-Ciao
ragazzi, scusate il ritardo. Sono dovuto passare per una commissione a
casa di
Iruka…-
E
poi inizia con le balle più banali del mondo. Almeno avere
un po’ di
immaginazione!
-Ginny-chan!
Che ci fai qui anche tu?- Chiede Naruto-kun notandomi alle spalle di
Kakashi.
Lo
saluto con la mano sorridendo.
-Bhe,
diciamo che oggi mi alleno con voi, almeno un pochino. Poi vedremo che
succederà…- Rispondo in tono allegro. Devo dire
che non vado pazza per le
spiegazioni.
Sasuke
(sta volta il nome l’ho ricordato subito!) e la ragazzina al
suo fianco mi
fissano di sbieco. Ricambio lo sguardo e mi avvicino a loro.
-Io
sono Ginevra Hansen. Ho 15 anni e mi sono diplomata nel vostro stesso
giorno.-
Porgo loro la mano, presentandomi.
-Sei
la ragazza che aveva fretta!- Esclamò la ragazzina dai
capelli rosa. –Io sono
Sakura Haruno, la migliore della classe in quanto a conoscenza.-
Mi
stringe la mano con un po’ di diffidenza. Non si fida di me,
che sono una dolce
creatura che distruggerebbe il mondo con una semplice pedata?
Poi
mi giro verso il morettino e sorrido.
-Sasuke…-
Dico.
L’ombra di un sorriso quasi invisibile gli sfiora le labbra
chiare. Ok, so che
non devo fare la poetica, ma ADORO frasi del genere.
Porgo
la mano al ragazzino e lui la afferra con gentilezza.
-Ginevra…-
-No
no… allora, mettiamo le cose bene in chiaro… Voi
dovete chiamarmi Ginny, perché
Ginevra è troppo formale.- Preciso io.
Non
mi piace essere chiamata per nome intero! Da l’aria da
nobile, quasi! “Ginny”
invece è più allegro, più semplice!
-Bene,
io mi sposto più in là per i fatti miei ad
allenarmi. Ciao ciao!-
E
mi allontano dal gruppetto con passo felino. NO, BASTA FELINI! Mi sono
bastati
i due gatti dell’altra volta!
*
* *
-ah…ah…ah…-
Il respiro affannato mi impedisce di continuare
l’allenamento. Ormai sono ore
che sto qui a combattere contro la mia Kage Bushin no Jutsu, e il
chakra non
tarderà a mancare. Mentre mi riposo do
un’occhiatina curiosa a Kakashi e ai tre
ragazzini.
-Allora
Naruto, ti ho già detto trenta volte che devi darti da fare.
Fai tanto lo
sbruffone dicendo che vorresti diventare Hokage, ma se non segui
neanche i miei
consigli come pensi di arrivare tanto in alto?- La voce di Kakashi a
volte è
tanto rassicurante e verosimile. Secondo me se io avessi fatto come
Naruto, mi
sarebbe saltato addosso urlandomi dietro…
Sorrido,
e torno all’attacco verso la mia copia reale. Questa volta la
farò scoppiare in
meno di un minuto! Devo riuscire a battere il mio record personale: 58
secondi!
Bene.
Con calma. Osserviamo bene e poi agiamo.
La
radura non è molto estesa, e gli alberi che la circondano
possono essere un
buon nascondiglio. Se si nascondesse lì potrebbe prendermi
di sorpresa perché
non ha odore! Accidenti.
Potrei
attaccarla di nascosto con un’altra copia d’ombra,
ma non sarebbe tanto giusto.
Se voglio veramente battere il mio miglior risultato devo darmi da
fare. DA
SOLA.
-Bene.
Attaccherò frontalmente.- Le farò capire che
forse da qualche parte ci sarà una
sorella gemella ad attaccarla di sorpresa, così non
sarà concentrata su di me,
ma su quello che accade intorno!
-Yaaaaaaaaaatta!!-
Salto, dopo aver preso una piccola rincorsa.-Tecnica superiore del volo
irreale!-
Ecco
perché quella visitina alla sezione proibita nel palazzo
dell’Hokage mi è
servita! Ho imparato tantissime cose tra cui…
Toh,
eccomi che cammino in aria!
Arrivo
di fronte all’altra Me, che spiazzata cerca una via
d’uscita.
-Questa
volta no!- Dico. Mentre preparo un calcio da sferrarle. Sì,
sono a conoscenza
che se la copia le prende, anche io ne subisco una piccola parte, ma
non mi
importa!
In
pochi secondi un PUFF di fumo si alza nell’aria diradandosi
presto nel niente
che prima era l’Altra Me.
36
secondi! Yes! All right! Ce l’ho fatta! Oh yeah!
Esulto
sguaiatamente mentre mi accorgo di essere fissata male dai tre ragazzi
di
Kakashi-san. Perché ormai Shi-chan* sa che sono fatta
così e non cambierò mai!
Sorrido
loro e mi butto a terra stremata.
Credo
proprio che mi farò un bel riposi…no…
*
* *
-Yamh…-
Che
splendida dormita. Ero tanto stanca in questi giorni che…
Ehi, che ci faccio
sul divano di casa mia? Non ero al campo d’allenamento?
-Ben
svegliata, Ginny-chan!- La voce di Kakashi esce dalla cucina, assieme
al
comparire del suo viso mascherato da dietro la porta. –Ti sei
fatta un bel
riposino, eh? Più di 12 ore…-
12
ORE?!
-Come
12 ore, Shi-chan?- Chiedo sbadigliando svogliatamente.
-Bhe,
se ieri sera al campo d’allenamento ti sei addormentata
all’incirca verso le
sei e ora sono le nove di mattina… direi che 12 ore sono
passate eccome!-
Ok,
posso dire che avevo VERAMENTE bisogno di riposare!
-Senti…-
LA
voce calda e soave dell’Hatake mi risveglia ancora dai miei
pensieri. Perché
deve sempre interrompermi mentre cerco di formare concetti di senso
compiuto?!
-Dimmi…-
-Io
e i tre teppistelli domani partiamo per una missione di livello C verso
il
paese della nebbia. Non so per quanto staremo via.-
Eccheccavolo…
ora se ne va pure in gita e mi lascia a casa da sola…
Mi
faccio ricadere sul materasso morbido e caldo del divano.
-Ok…fa
come vuoi…io me la caverò…-
E
chiudo gli occhi.
So
che non dovrei sentirmi
così…invidiosa… ma prima
dell’arrivo di quei tre
Kakashi era più affettuoso e stavamo sempre insieme.
Ridevamo, scherzavamo, ci
prendevamo in giro… Ora invece non ha quasi più
tempo per me!
-Ehi…-
Mi chiama. Socchiudo un occhio e me lo trovo davanti. –Ti va
un ramen da
Ichiraku, dopo? Sai che io con il pranzo non ci salto fuori!-
Sospiro
sorridendo. Non cambierà mai!
-Ok,
ma ora lasciami riposare. Le 12 ore non mi sono bastate per riprendermi
de
tutto delle settimane intense d’allenam…-
-Ma
se non ti sei mossa di casa!-
-Non
è vero! Ho fatto parecchie missioni!-
-Si
si, ti hanno ordinato di schiacciare pisolini in giro per Konoha?-
-Ma
piantala!-
Come
sempre cominciamo a discutere stupidamente. Anche se io mi diverto
sempre. Come
fa, poi, Kakashi a capire quando ho bisogno di parlare…
Becca
sempre il momento più opportuno che riesce a farmi tornare
di buon umore!
-Di
come vuoi, ma io non ti ho mai vista lavorare sod…EHI!-
Gli
tiro un cuscino in faccia, per impedirgli di concludere la frase. In
risposta
un guanciale mi arriva dritto sul naso.
Ci
scambiamo uno sguardo complice.
Poi,
all’improvviso, ecco un mio scatto.
CHE
LA BATTAGLIA DI CUSCINI ABBIA FINALMENTE INIZIO!
E
PUFF di qua, e PAFF di là. Un colpo in faccia, uno sulla
testa.
Capelli
spettinati che volano da ogni parte (soprattutto i
miei…perché quelli di
Kakashi non sono tanto flessibili!).
Poi
inaspettatamente i rintocchi dell’orologio a pendolo della
sala interrompono il
silenzio formatosi tra i nostri respiri.
DON –
DON – DON – DON – DON – DON
– DON – DON –
DON – DON – DON – DON
Già
mezzogiorno? No, impossibile… saranno passati al massimo 10
minuti!
-Ok,
la sfida la finiamo dopo! Ora andiamo a pranzo!- Dico, buttando a terra
il
cuscino che avevo appena afferrato.
-In
effetti sentivo un po’ di fame…- E’ il
solo commento di Shi-chan, cingendomi la
spalla con un braccio. Lo guardo mentre sorride da sotto la maschera.
-Lo
sai che ti odio quando indossi quella stupida maschera, vero?-
-Lo
so. Ma non riesco a farne a meno…-
-Non
mi hai ancora spiegato perché la porti!-
Silenzio.
La scena si ripete di nuovo. Come tutte le volte che gli faccio notare
questo
argomento.
-Dai,
Gin. Una volta te lo spiegherò.-
|
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Capitolo 8 *** 8. In Missione Col Team Gai ***
8° Chap
Sono
tornata con il nuovo
chaaaaaaaaaaaaaaaaaa…(Incantato_il_disco)…p!
Sarà che non ho molto tempo per
scrivere e che l’ispirazione è poca,
però sto andando avanti comunque!! Yeah!
XDD Non mi è mai successo… forse è
grazie alla vostra pazienza e alle vostre
recensioncine! VVTTTTB! ^-^
E
ora lo spazio recensioni:
Isa:
Grazie Isa-chan… anche io adoro le
cuscinate…
Io e mio fratello una volta ci siamo presi a cuscinate ognuno con i
propri
scopi, e io mi sono divertita un casino XDDD…Bye!
Gio93:
Ciao! ^-^ bhe, grazie cm sempre per avermi
lasciato la recensione, tvb! E smettila di fare commenti sul futuro
ù_ù tu sai
già tutto e non c’è gusto a tenerti in
sospeso… Bye!
Fede-chan:
Ehi Fede! ^0^ ti sei loggiata questa
volta…Sn felice che ti sia piaciuto il chap! La parte delle
cuscinate mi sono
divertita tantissimo a scriverla! XDDD
_Eleuthera_:
Ed eccoci arrivati finalmente a te, o mia grande Nausicaa
(proprio ora
che avevo imparato il tuo nick, dovevi cambiarloXDDDD), va bhe. Ne ho
letta una
delle tue storie, e cercherò il tempo di leggerne altre
perché mi è piaciuto
molto il tuo stile! Grazie per i complimenti TVB anche a te! Comunque,
il
soprannome SHI-CHAN è un abbreviazione di
KAKA”SHI”-CHAN(gentilmente
consigliato da gio93), è un modo come un altro di cambiare
nome, non mi va di
chiamarlo CAPELLI A SPAZZOLONE ù___ù. E
sì, Gaara non può mancare! Appena
arriverà…eeeeh… non dico niente XDDD
Cerco
di fare del mio meglio per non rendere il chap
palloso, e come ho già detto per il carattere di Ginny
prendo spunto dal mio
(forse, però a volte non proprio del tutto, io sono
più calmina), e quindi
scrivo ciò che penso. (Ora hai scaricato MSN? Scusa per
l’insistenza ù_ù). Bye, TVTTB! ^-^
SweetDark:
Tu sei nuova invece! ^-^ Grazie per il
“BELLISSIMA!!!”, non saprò mai come
ringraziarti! Aggiornerò il più presto
possibile, ciao!
E
ora, dopo estenuanti ore per decidere cosa rispondere
alle rec, gustatevi il new chap! ^-^
________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 8: In Missione Col Team Gai
-Non possiamo tenerla ancora
qui. E’ pericoloso, sia
per lei che per noi!-
-…-
-Capisci! Se resterà
con noi avrà un futuro terribile!
E il capo poi?-
-Lo so…-
Quella voce!
E’ sempre la stessa delle altre volte!
-Domani è
l’ultimo giorno.-
-Domani?-
-Sì. La porteremo al
villaggio e là vivrà felice.-
-…Ok, D…-
-Ssh...si sta svegliando...-
Mi
siedo di scatto sul materasso. Ho il fiato corto. Era…un
altro ricordo?
Cerco
di rallentare il respiro e mi volto verso la finestra. Il sole sta
sorgendo…
Non
riuscirò a riprendere sonno, ora. Poso i piedi scalzi a
terra rabbrividendo al
solo contatto.
Mi
alzo e, in pigiama_più_che_mai, mi dirigo in cucina. Un the
caldo mi aiuterà a
scaldarmi un po’! Non credevo che a quest’ora ci
fosse tanto freddo, in casa…
5:30
a.m.
Non
ricordo un’altra occasione in cui io mi sia alzata tanto
presto!
Percorro
a tastoni il corridoio buio, inciampando nei miei piedi più
di una volta.
Arrivo viva in cucina dove, con un semplice CLICK, accendo la luce
(avrei
dovuto farlo anche in corridoio…).
Kakashi
è partito già da 1 giorno.
Prendo
una tazza dalla mensola sul lavandino.
E
io già comincio a fare brutti sogni.
Tiro
fuori il contenitore del the in bustina.
E
per di più sul mio passato.
Ne
tiro fuori una bustina e riempio d’acqua un pentolino.
E
poi chi diavolo erano quei due che parlavano?
Accendo
un fornelletto e comincio a scaldare l’acqua.
Uno
era quello dell’altra volta, ma il secondo?
Mi
siedo su una sedia e attendo che l’acqua bolla.
Ok,
riordiniamo un po’ i pensieri:
1.Sogno(Di
nuovo…);
2.Nuovo
personaggio sconosciuto;
3.C’è
ancora la voce familiare.
4.Parlano
di portare qualcuno al villaggio (Più precisamente,
penso che sia IO, quel
“qualcuno”).
Il
brontolio dell’acqua che bolle interrompe i miei pensieri. Mi
avvicino al
fornello e verso l’acqua calda dal pentolino nella tazza, che
comincia a
fumare.
Inserisco
la bustina del the, e torno al tavolo. Poso la tazza sul ripiano e
sedendomi,
ci poso anche il gomito.
Non
so più che ragionamenti fare. E’ tutto
così complicato…
-OH!
MA AL DIAVOLO!- Mi ritrovo a urlare. Tanto non sveglio nessuno!
Bevo
il the in un sorso solo (Per di più ustionandomi la
gola e la lingua…),
e torno in camera mia a vestirmi.
Con
una tuta verde scuro, pantaloni a mezza gamba e una maglia a maniche
corte,
me ne vado verso il portone di casa. Uscirò per qualche ora
per allenarmi. Tanto
non ho altro da fare finchè non arriva l’ora in
cui aprono le missioni.
Mi
faccio una corsetta lungo la strada, assaporando l’aria
fresca dell’alba,
diretta verso il bosco che accerchia Konoha.
Io
non voglio ancora pensare al mio passato. Cioè, traduciamo,
non voglio sapere tutto
così all’improvviso! Perché sarebbe un
colpo troppo
grosso. Sento che non è un
passato come gli altri. Già nel sapere che nel mio corpo
risiede il demone
uccello del tuono ho avuto un collasso temporaneo… ed in
effetti questo è parecchio
pesante come segreto! Se poi ci si mettono sogni bui, con solo la
presenza di
voci! Non mi stupirei se da un giorno all’altro arrivasse
qualcuno che pretendesse
di portarmi via…
No,
meglio non pensarci!
Supero
il portone con un balzo, e arrivo al limite del bosco alla massima
velocità. Mi
butto lungo il sentiero principale correndo, e dopo un po’ mi
decido che
è meglio usare la scorciatoia degli
alberi: “Non vi va di correre? Saltate!”
è sempre stato il mio motto.
Con
un balzo arrivo su un ramo resistente. Qui congiungo le mani nel
sigillo della
capra per racimolare un po’ di Chakra:
-Tecnica
della moltiplicazione del corpo!- Grido. E subito accanto a me appaiono
1, 2,
3, 4, 5 copie di me stessa.
-Ragazze,
diamoci da fare! Quando Shi-chan tornerà dobbiamo fargli
vedere di cosa siamo
capaci! Non si può permettere di dire che siamo sfaticate!-
Un
urlo di assenso si alza dalle copie.
In
pochi minuti arriviamo al campo d’allenamento n°5,
dove di solito faccio esercizio. E’ una semplice radura con
poche piante e
quasi priva di erba.
In
effetti non ho mai capito perché è diventata
tanto arida!
Forse
è per colpa di tutte quelle volte che ho provato il Chidori.
Con tutte quelle
saette di Chakra che partono da ogni parte…
-Bene,
ragazze! Le modalità di lavoro sono semplici ed efficaci.
Voi
attaccate me in
tutti i modi possibili, fino a che non mi stendete! Tutto chiaro?-
Spiego alle
copie.
Loro
annuiscono convinte.
-Vi
do 2 minuti per prepararvi un piano d’azione, in cui vi
potete nascondere dove
volete.-
E
mi sedetti a terra, sentendo di aver schiacciato qualcosa.
Nel
porta-oggetti attaccato alla cintura infatti c’è
qualcosa!
Eppure io non ricordo di…
-Oddio!-
Esclamo, portando la mano dentro alla piccola sacca.
-Oddio,
no!- Scoppio a ridere stupidamente, tirando fuori l’oggetto
sconosciuto.
Un_libro_arancione_con_il_titolo__”IL
PARADISO DELLA POMICIATA”
-Kakashi,
Kakashi! Eheh… lasciare in giro i propri
porta-oggetti…!-
Probabilmente
ho preso uno dei suoi senza volerlo!
-E’
il momento di scoprire cosa leggi realmente, Shi-chan!- Dico, notando
che le
mie copie si sono dileguate tra le piante poco lontane del bosco.
Apro
la copertina arancione del libro, e leggo l’autore:
Un
certo Jirajia-non-so-chi…
1°
CAPITOLO: NE SARAI IN GRADO?
-Cominciamo
bene… In grado di far che?-
La
lettura delle prime tre righe viene interrotta dal lancio di uno
shuriken.
Accidenti!
E io che ero tanto curiosa!
Ripongo
il libro nel porta-oggetti e mi preparo alla battaglia.
Le
6 e 30 si avvicinano furtive, e con loro le nuove missioni. Ma per
adesso non
facciamoci prendere la mano.
* * *
Dannazione!
Sono già le 7 e 30!
Non
è possibile però… ogni volta che mi
alleno perdo la cognizione del tempo!
Corro
per il sentiero, evitando di inciampare sulle radici che intralciano il
passaggio. Ogni tanto faccio un salto mortale in avanti per
divertimento, e in
poco arrivo a Konoha, dove la gente sta uscendo di casa per aprire i
propri
negozi.
Al
palazzo dell’Hokage si stanno affollando le squadre di 3
elementi per
cominciare con le missioni del giorno. Accidenti, e io che volevo
arrivare
prima!
Meno
male che ho la scorciatoia!
Salto
sui tetti delle case come fossero scale, e arrivo direttamente alla
finestra
dello studio tanto conosciuto di Sarutobi.
Apro
la finestra ed entro.
-Ehi
Ginevra, quante volte ti ho detto di non entrare da lì!- Ed
ecco le urla del
vecchiaccio che mi ha notata.
-Sì,
sì, me l’avrà detto mille volte. Ma sa
come sono fatta, no?- Sorrido, notando
solo ora un gruppetto di ninja alle prime armi. O almeno
così sembra!
Il
loro maestro è…
-Gai-sensei!-
Dico salutando con la mano l’uomo con la tuta verde. Ricordo
vagamente il
giorno in cui l’ho conosciuto. Era venuto a sfidare
Kakashi-san mentre io e lui
ci stavamo allenando al campo n° 5.
E
lì abbiamo fatto conoscenza.
-Ginny-chan!
Come mai qui?- Mi si avvicina con il suo solito volto da “W
la giovinezza”.
-Bhe,
Kakashi è via e io cerco missioncine da fare per guadagnare
qualcosa. E lei,
maestro?- continuo a sorridere, spostando lo sguardo sui tre allievi di
Gai.
Due
ragazzi e una ragazza: uno alto dai capelli lunghi e scuri e le iridi
nivee,
l’altro dai capelli scuri e gli occhi altrettanto neri,
mentre la ragazza ha
capelli castani chiusi in due crocchie sulla testa e gli occhi scuri.
Il più
inquietante è il secondo: ricorda paurosamente Gai-sensei!
-Cerco
anche io missioni all’altezza dei miei allievi. Sai, saranno
i migliori! Lo
diventeranno di sicuro!- Dice, indicando con gesto teatrale i tre
poveri
ragazzi. –Loro sono Neji, TenTen e Lee. I miei pupilli.-
Sorrido
loro, agitando la mano in segno di saluto.
Poi, con uno scatto fulmineo mi
ritrovo
di fronte a Sarutobi.
-Allora,
parliamoci chiaro, oggi non voglio una missioncina in cui raccattare
gatti
scomparsi, o trattare con erbacce carnivore che invece di mordere sono
urticanti.- Faccio una pausa. –Pretendo qualcosa di
più complicato, diavolo. Va
bhe che sono solo Genin e neanche da molto, ma mi annoio!-
Forse
pregandolo potrebbe darmi qualcosa da svolgere decentemente...
-Se
proprio volevi una missione così, dovevi andartene con
Kakashi al Paese della
nebbia! Così, da sola come sei, non posso darti niente di
esaltante, ti ho
già spiegato 100 volte anche questo!- Mi dice il vecchiaccio
con il suo
solito tono da
so-tutto-io.
-Lei
non sa fare bene il suo lavoro, terz’Hokage.- Gli dico in
faccia, dirigendomi
alla finestra con il broncio. –E, come lei sa, se non ho
niente da fare andrò
in giro portando casino in tutto il villaggio, quindi…-
Comincio
ad aprire la finestra quando la voce di Gai mi chiama in contesto.
-Perché
non vieni con noi?-
Mi
rizzo sull’attenti. Mi giro con gli occhi lucidi dalla gioia.
-D…davvero?-
Lui
mi alza il pollice con il suo grande stile. -Naturalmente! Una in
più non fa
male a nessuno, non è vero ragazzi?-
Mi
avvicino al trio assieme a Gai, e sorrido come sempre.
-Io
mi chiamo Ginevra, ma voi potete chiamarmi semplicemente Gin, o Ginny.
Piacere…- Tendo loro la mano.
Il
primo ad afferrarla è Lee, che ride in modo assai forzato.
E’ in imbarazzo?!
-Io
sono Rock Lee, piacere Ginny!-
Poi
la ragazza mora scansa con il povero piccolo sosia di Gai dalla mia
mano, e la
afferra
lei.
-Piacere,
io sono TenTen, spero di fare presto amicizia con te!-
Infine
l’ultimo ragazzo non mi degna neanche di una presentazione.
Mi ricorda molto
Sasuke, con questo suo carattere chiuso e solitario.
-Lui
è Neji. Non far caso al suo caratteraccio, è
sempre così!- Mi spiega Lee.
Il
ragazzo dagli occhi bianchi mi fissa solamente.
-Hyuuga?-
Gli chiedo con curiosità. Lui annuisce solo. Certo
che non è di sicuro
mister parlantina sciolta, eh?
Perché Rock Lee mi si
avvicina sempre di più?!
E per quale motivo tutto questo mi
sembra così estremamente
contorto?
Oddio,
credo che accettare questa missione mi metterà nei
guai…
|
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Capitolo 9 *** 9. Nel Vivo Dell'Azione ***
9° Chap
Salve,
oh miei amati lettori! Sono ritornata (in pochissimo tempo O_O)
all’attacco con il
9° chap, che spero sia
al pari degli altri come interesse. Non so che ne è
venuto
fuori, lascio a voi
il commento.
E
ora le mie beneamate risposte alle recensioni:
_Eleuthera_: Hola,
Ele!!Davvero ti
è piaciuto anche lo scorso chap? Bene! ^^ Sono
contenta!! O_O tu mi stupisci sempre di più con tutti questi
ragionamenti
contorti che ti fai! E comunque, non ti dirò niente, per non
togliere il gusto della
tensione che da questo angoscioso passato ù__ù. E
comunque, per MSN, fai con
calma. Non voglio essere pressante. Grazie ancora per gli incessanti
complimenti, mi rendi allegra! ^^ TVB a presto!
Isa: The? Anche io sn
teina dipendente
alle volte! Vago in giro per casa
nell’assennata ricerca di the di qualunque tipo! Poi alla
fine mi faccio quello
in polvere perché le bottiglie di the che si comprano, da me
non ci sono mai! A
me all’inizio non convinceva molto il quintetto
“Gin-Neji-Ten-Lee-Gai”, poi però
ci ho un po’ ripensato su e… adesso vedrai! ^^
Ciao ciao!
SweetDark: Logico che
continuerò
il più presto possibile! E pian piano verrà
fuori il passato di Ginny. Continua a seguirmi, ciao ciao! ^^
Miyuk:
Ciao, oh nuova lettrice.
Benvenuta! Cosa credi, che sia finita qui?!
Non sai cosa le aspetta alla povera Gin…eheheh! Anche se
già una missione in
tale compagnia… Ciao ciao! ^^
Paine Strife: Ehi Fede! Grazie per
la rec!
Non ti preoccupare, come vedi ho aggiornato!! E poi ti
ringrazio ancora,
perché continui a seguirmi! Visto? Il passato torna a galla
sempre di più,
anche se poco per volta. Ciao ciao! ^^
gio93: Ciao sciatrice
incallita!! Credevo
che non avessi ricevuto il mex, dato
che non ti vedevo arrivare! XD Grazie per il commento, TVB! Ho cercato
di fare
i personaggi più In Character possibile, e spero di
riuscirci anche in futuro! Perché
quella tua netta
sensazione mi pare con un
fondo logico?! XDDDD Ciao
ciao! ^^
E
ora ragaSSuole mie, ecco a voi il new chap!!
___________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo
9: Nel Vivo Dell'Azione
Abbiamo
corso, saltato, inciampato (specialmente io),
e soprattutto tentato di ammazzarci camminando su e giù per
dei burroni. E SOLO
per una missione di ricerca!
“Una
volta il Paese della Terra si è impossessato di
scritti segreti del villaggio della Foglia. In questi anni abbiamo
ricercato
informazioni sulla loro possibile ubicazione e siamo arrivati ad una
conclusione…” Ci ha detto il
vecchiaccio, spiegandoci anche la posizione
del nascondiglio. Pare siano stati nascosti in una grotta poco
più a nord di
Iwa, il villaggio più importante del Paese della Terra.
Ed
è lì che ci stiamo dirigendo. Già un
giorno di viaggio
per una missione di livello C. Aah… che barba. Non facciamo
altro che correre!
-Gai-sensei.
Ma quanto manca a questa fantomatica grotta?-
Chiedo, atterrando su un ramo per asciugarmi il sudore dalla fronte.
-Pochi
chilometri, Gin. Abbiamo appena superato Iwa.
Dovresti essere grata che non abbiamo incontrato alcun ninja lungo la
strada!-
Spiega Mister sopracciglia senior, senza rallentare
l’andatura.
Con
un piccolo scatto raggiungo Neji e Lee in testa alla
fila. –Però non c’è gusto.
Che razza di missione è se non combattiamo nemmeno?-
So che il mio comportamento è infantile, ma non posso farne
a meno in questo
momento.
Gai
mi guarda con il suo solito sguardo (inutile dire
“W la giovinezza…” si sa che
è quello), e scuote l’indice in segno di
negazione.
-Ricorda
Gin, combattere deve sempre essere l’ultima
risorsa.- E mi sorride con il solito luccichio dei denti. Non
cambierà
proprio mai…
Il
viaggio continua in silenzio, mentre TenTen cerca
inutilmente di tenere il passo-salto di noi altri. Perché le
ragazze sono
sempre le più lente?
-Senti
Gin,- Mi chiama Lee dalla mia destra. Ehi, prima
non era più lontano? –Da dove vieni?-
La
domanda mi stupisce. Pensavo che mi chiedesse chissà
che cosa.
-Bhe,
provengo da un villaggio del nord. Kumo*, penso.-
Gai,
Lee, TenTen e Neji mi fissano stupiti.
-Sì,
Villaggio della Nuvola;- Sorrido loro. –Anche se non
ho proprio prove concrete di questa mia provenienza.- Spiego. Dopo
tutto mi
sono dovuta informare sul mio paese! E quindi un giorno, con tutta la
pazienza
per me possibile, mi sono avviata verso il palazzo
dell’Hokage e ho girato per
la biblioteca in cerca di qualche libro interessante.
-Quindi
sei straniera? E perché hai il coprifronte della
foglia?- Chiede questa volta TenTen.
-Bhe,
la mia vita è ancora tutta da scoprire. Per ora i
miei ricordi risalgono a 5 anni fa. Prima di allora non ricordo niente.
Tutto
buio! E quando Kakashi mi ha trovata non avevo alcun coprifronte. Il
mese
scorso sono andata a scuola per sostenere l’esame, ed eccomi
qui. Genin della
foglia.- Continuo a
raccontare, facendo
ogni tanto una capriola in aria per interrompere la monotonia della
corsa.
-Wow!
E…- Lee mi si avvicina pericolosamente.
-…ti
va di diventare la mia fidanzata?-
Inciampo
su un ramo, scivolo a terra, e per di più sbatto
la schiena sul terreno con estrema forza.
-Rock…non
cambierai mai…- Si lamenta TenTen, mentre Neji
scuote la testa sconsolato.
–Tutto
bene, Ginny-chan?- Mi chiede dall’alto la ragazza
mora.
Mi
alzò a sedere massaggiandomi la schiena. Diavolo che
caduta! Ho sentito le ossa scricchiolare malamente. Bene, e ora mi si
è pure
bloccata la schiena tipo Colpo_Della_Strega.
–Sì…spero…- Rispondo,
alzandomi in
piedi. Faccio una semplice rovesciata indietro per scrocchiarmi le
vertebre del
tutto e poi torno sui rami maledetti.
-Scusa,
Gin.- Mi dice Rock sorridendo imbarazzato.
-Lee-kun,
- Dico, mentre ricominciamo a muoverci. –Sai
perché non potrei mai dirti di sì? 1°:
Dovresti cambiare Look. Prendi un po’
esempio da Neji. Lui si che si veste bene, e non con una tuta elastica.
2°: I
capelli e le sopracciglia sono da buttare. Non è che devi
sempre copiare gli
stili di Gai-sensei, eh? Già lui di gusti se ne intende
poco, se poi tu lo
copi, lui ci comincia a credere veramente e si mette a vendere anche
tute
elastiche per la strada! 3°: La cosa più importante
di tutte…-
-Non
ti piaccio proprio. Vero?-
-Veramente
ti stavo per dire che non potremmo essere
fidanzati perché…ho due annetti in più
di te!- Gli sorrido dispiaciuta, mentre
la sua mascella tocca terra.
-D…due
anni? M…ma tu sei…- Inizia a balbettare
sconnessamente.
-Sono
piccola di corporatura, lo so.- Ok, ok…restiamo
calmi…
PERCHE’
TUTTI ME LO DEVONO RICORDARE?!?!?!?!?!?!?!
DANNATI!!!!!!!!
IO NON SOPPORTO DI ESSERE
PICCOLA!!!!!!!!!!!!!!
-E
poi sicuramente potresti trovare una ragazza molto
migliore di me!-
Io,
con il mio fantastico carattere, potrei
distruggerlo psicologicamente. Solamente Kakashi riesce a
sopportarmi… A
proposito, cosa starà facendo in questo momento Shi-chan?
*
* *
Allora…
questo no, questo qui no… questo proprio no…
Afferrare
e buttare. Afferrare e buttare.
Siamo
arrivati alla grotta in una mezz’oretta e nessuna
guardia faceva sorveglianza! Siamo semplicemente entrati e…
una marea di
pergamene di tutti i colori dell’arcobaleno ci ha sommerso. E
ora stiamo
cercando quelli richiesti.
“I
più importanti sono quelli riguardanti i vari clan
di Konoha e dei paesi alleati con noi. Uchiha, Hyuuga, Nara,
Yamanaka…” E
ne ha detti tanti altri, che era impossibile ricordali tutti in una
volta.
Il
problema è che tutti i documenti hanno titoli inutili
come “Che fine ha fatto la spedizione per il Paese
della Terra?” o “Le
scorte alimentari stanno crescendo.”
Capisco
che i nemici avevano bisogno di informazioni, ma
proprio tutta questa roba dovevano portarsi dietro?!
-Ehi,
ho trovato quello sugli Aburame!- Ci informa Neji da
un angolo interno della grotta.
-E
io uno sugli Inuzuka e uno su… gli Hyuuga!- Grida Lee da
un altro luogo buio e non visibile dalla mia posizione.
-Qui
ancora niente.- Dico io per farmi sentire. TenTen
concorda con me, e poi ancora silenzio.
Produzione
di The, Preparazione per una missione
di livello A, Estinzione delle miniere nel sud…
Eddiavolo, non vuole
uscire nient…!
Un
fascicolo plastificato mi arriva tra le mani:
“Il
mistero del Clan Hansen: il colpevole?”
Possibile
che trovi dappertutto roba che centri con il mio
passato?!
Lo
sfoglio per un attimo, fino a trovare una piccola foto
stile IDENTIKIT. Ritratta, una bambina sorridente dai capelli rossi.
Io.
-CHI
È LÁ?!-
Un
uomo della statura di Gai entra dalla bocca della
grotta. Coprifronte della Roccia. Nemico.
Arrotolo
il manoscritto, e me lo infilo sotto la maglia.
Gli darò una letta con più calma quando
sarò a casa…
-RAGAZZI!
Missione conclusa. Siamo stati scoperti!- Urlo,
mentre due compagni dell’uomo della Roccia arrivano accanto a
quest’ultimo.
Gai
compare alle mie spalle, seguito da TenTen, Neji e
Rock Lee. Il sensei mi posa una mano sulla spalla. –Te la
senti di darci tempo
per scappare?-
Sorrido
soddisfatta. Finalmente le mie arti stanno per
essere messe alla prova.
-Naturalmente,
maestro Gai.-
-Ragazzi,
andiamo! Gin, raggiungici in fretta quando hai
finito. Mi fido di te.-
Il
gruppetto che cercava di allontanarsi, viene fermato da
uno degli omiciattoli.
Con
agilità afferro un kunai dal porta-oggetti e lo lancio
con precisione a pochi centimetri dal suo viso.
-Sono
io la vostra avversaria.- Grido, mentre i miei amici
cominciano a scalare la parete verticale del burrone. I tre uomini mi
guardano
ghignando. Non sanno con chi hanno a che fare…
-E
tu chi saresti?-
-Allieva
del Copia-Ninja Kakashi Hatake da 5 anni. E non
vi conviene sottovalutarmi. Yaaaaaaahh…- Comincio a correre
verso di loro
roteando altri due kunai tra le dita. Poi, con uno scatto che neanche
un
colibrì riuscirebbe a fare**, scompaio dalla loro visuale e
ne atterro uno con
lo sgambetto da dietro, e i restanti due li immobilizzo con i coltelli
puntati
alle loro gole. Mi sento molto
importante…
Un
colpo ben assestato mi centra la nuca. L’uomo atterrato
dal primo sgambetto si è rialzato e non ha esitato ad
attaccarmi alle spalle:
meno male che ho la testa dura! Atterro gli altri due, colpendoli con i
manici
dei kunai in testa, e mi ritrovo faccia a faccia con l’ultimo
rimasto.
Contemporaneamente ci lanciamo l’uno contro
l’altra, pronti per la battaglia.
Faccio una piccola giravolta su me stessa e lo colpisco con un calcio
allo
stomaco, mentre però lui riesce ad afferrarmi la gamba!
Dannazione!
Tento
di liberarmi, ma quello mi ribalta a terra con un
semplice movimento di polsi.
-TECNICA
DELLA MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO!- Grido, formando
il sigillo opportuno. Subito una mia copia mi appare di fronte, e si
prepara
all’azione.
Uno
shuriken mi sfiora il viso e va a colpire proprio
l’altra me stessa.
Con
uno scatto mi alzo in piedi e noto che sono
circondata. Ok, ora o mai più.
Con
uno shuriken a 6 punte più lunghe del normale ferisco
uno dei tre. La mira non doveva colpirlo lì, ma conficcato
nella gola so che
non si alzerà più…
.
. .
Perché
non sento alcun disgusto? Ho…ho ucciso un uomo…il
sangue zampilla dalla sua carotide…eppure io sono calma e
rilassata…Il mio
respiro è un po’ affaticato ma niente di
più. Non mozzato dalla paura, non
impossibilitato dallo stupore. Chi diavolo sono io per non sentirmi in
colpa
per quello che ho fatto?!
Alle
spalle uno dei due mi circonda il collo con un
braccio, bloccandomi. Più che altro PROVANDO a bloccarmi.
Con
tutta la forza che possiedo, capovolgo in avanti il
ninja facendolo precipitare per il burrone con un urlo.
Io…non rabbrividisco…?
Mi
ritrovo di nuovo di fronte al TERZO UOMO. Questo è il
più esperto, non mi attaccherebbe mai sapendo che alle mie
spalle ho il burrone
perché farebbe la fine del suo secondo amico.
-E
così tu saresti un’allieva di Kakashi?- Chiede con
un
ghigno in volto. Perché tutti i cattivi ghignano?
Non
gli faccio in tempo a rispondere che lui mi è già
addosso con tutta la sua rabbia. Dannazione, prendere
anti-stress potrebbe
aiutarlo…
Lo
afferro per un braccio e lo catapulto giù per il
dirupo… e credete che sia tutto finito qui?
Magari…
Quel
bastardo non vuole lasciarmi il braccio!
-So
che hai rubato dei manoscritti!- Mi dice, tirandomi
giù con lui. Per fortuna riesco ad attaccarmi ad una
sporgenza di roccia.
-I
PRIMI A RUBARLI SIETE STATI VOI! NON POTETE FERMARCI! I
VERI PROPRIETARI SIAMO NOI!- La mano cede! Perché diavolo
questo qui mi tira
giù con lui?! Noi non abbiamo fatto niente, cavolo!
-Se
solo avessi ancora quel…- Prima che riesca a
concludere la frase uno shuriken colpisce la mano dell’uomo
della roccia,
costringendolo a lasciarmi, cadendo però nel vuoto. Ciao
ciao…
Con
pochi movimenti impostati mi ritrovo ben appigliata
alla parete, e riesco a salire in fretta. Prima che riesca ad arrivare
in cima
la voce di Gai mi raggiunge:
-Ha
colpito, lo shuriken? Ho scommesso che faceva centro
con Lee e ora lui si deve fare 100 giri di Konoha in verticale sulle
mani…ahahah!- Mi porge la mano per salire, e io la afferro
ben volentieri.
-Quel
bastardo mi si era attaccato ad un braccio!- Rido
io, che però mi sono presa uno spavento enorme, a
quell’altezza. Sospiro, e poi
tiro fuori da sotto la maglia il documento intatto.
Neji
mi guarda quasi con disapprovazione. Che diavolo
ho fatto ora?!
-Dovresti
stare più attenta, allieva del copia-ninja
Kakashi!- Dice lui, con un impercettibile sorriso ad
incurvargli le labbra.
Ricambio lo sguardo con decisione.
-Sai
Neji-kun, Kakashi è parecchio famoso da queste parti.
E se dico così tutti mi possono prendere come una ninja
esperta, la quale non
sono. Però intanto si spaventano! Quindi…-
I
ragazzi scoppiano a ridere, a parte lo Hyuuga, che
rimane impassibile, con il suo nuovo sorrisetto in faccia.
-Bene.
E ora si torna a casa, no?- Chiedo.
Gai
alza indice e medio in segno di vittoria, con un
luccichio noto negli occhi.
-Sarà
un vero piacere riaccompagnare a casa un gruppo
tanto affiatato come il nostro!-
Lee
mi si avvicina di nuovo. –Che attacchi hai usato per
atterrarli? Che hanno detto? Ti hanno messa in difficoltà?
Ti…- Cominciò a
chiedermi senza alcuna pausa.
…Sento
che sarà un viaggio di ritorno MOLTO lungo…
_________________
*Kumo:
è il villaggio principale del paese del fulmine. ^-^
**
I colibrì sono famosi per riuscire a fare più di
mille battiti di ali al
minuto (se la mia memoria non mi inganna...)
Ben
tornati! Scusate se la descrizione del combattimento non è
stata di vostro
gradimento, tenterò di migliorare. Bye!
Al prox chap!^.^
|
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Capitolo 10 *** 10. Il Documento Segreto ***
10° Chap
Holllllla!!
Come va? Eccomi tornata con il new chap della mia beneamata fanfiction!
Wow…
già il 10° chap… nn ci credo!
E’ un sogno! Ho scritto tantissimo!!!!!!!!!
ç___ç
sono commossa… Scusate per il ritardo, ma non ho avuto
proprio neanche mezza
immaginazione in questo periodo!
Che
succederà
questa volta alla nostra eroina dall’oscuro passato? E
Kakashi dov’è finito?
E
il famoso
documento cosa conterrà?
Leggete
e
saprete.
Ma
ora
passiamo alle Recensioni:
_Eleuthera_:Visto?!
Sto riuscendo ad andare avanti e a dare indizi! Oh
yeah! Forse questa volta scoprirai i contenuti del famoso documento, e
non ti
anticipo niente! ^.^ Riguardo alle teorie, bhe, dovresti stare
più calma! XDD
però se vuoi continuare pensa pensa… non si sa
mai che arriverai alla soluzione
dell’enigma prima di tutti! Grazie per avermi rassicurato!
Pensavo di aver
scritto male il pezzo della battaglia, ma mi fido dei pareri dei
lettori,
soprattutto il tuo! Grazie! Comunque per la velocità di
aggiornamento spero
sempre di farcela in poco, ma può succedere che abbia poco
tempo per scrivere
(La scorsa volta sono stata veloce perchè c’erano
le vacanze di pasqua!).
Grazie ancora! Bye! (ps:finalmente ce l’hai fatta con msn,
Ele-chan!! ^-^.)
miyuk:
Ciao ciao Miyuk! Sono contenta che tu mi segua dall’inizio!
E non ti preoccupare, la tua rec mi ha fatto comunque piacere!XDD
Grazie per i
3 commenti separati! Allora…1) Capisco che ti spiaccia un
po’ per Lee, ma non
ti preoccupare, si riscatterà, e forse avrà altre
possibilità…2)Leggi e
scoprirai di più sul passato di Gin, ci sarà da
divertirsi, e in più si
avvicina sempre di più la selezione dei Chuunin!!!3)Mi
sembra logico che sia
fissata con l’altezza, perché, dato che il
personaggio di Gin l’ho evoluto
sulla base “IO”, è bassa (come me, dato
che sto diventando la più piccola della
mia classe) e quindi si lamenta. Nyah, è normale! XDDDD Bye
bye! XXX
Paine
Strife:
Ehi Fede! Ti trovo bene e sempre sprizzante! Sono curiosa
di conoscere che idea ti sia fatta XDD Chissà, forse
potrebbe avere un senso
logico, o anche essere esatto! Chissà… Sono
felice che la scena del
combattimenti sia piaciuta, io non ne ero molto convinta, ma se a voi
piace ^^
Come sempre aggiornerò nel minor tempo possibile! Ciao ciao
baci!!
Isatachi:Ehi
Isa-chan! Sono felice che ti sia finalmente loggiata!
Comunque WWW Rock Lee forever! Io quel ragazzo lo adoro! XDD Sono
felice che ti
sia piaciuto il combattimento, grazie!! Per la storia del manoscritto
ti basta
leggere… o no?XDDD ok, ora la pianto e ti lascio in pace! XD
baci baci!
SweetDark:
Io ero OBBLIGATA a far capire a Lee che era sembrava uno
sfigato. Me lo sono ripromessa dall’inizio della ff!! Grazie,
I'm
happy che ti sia piaciuta la battaglia! Spero di
risentirti! Bye baci!
Gio93: So che hai EFP che non ti si
apre, però ti rispondo lo
stesso, tanto il chap te l’ho mandato per MSN da
leggere… Tu i commenti non li
devi fare, e forse te l’ho già detto.
Perché non ha senso… tu sai GIA’ tutto,
quindi spero che capirai il mio comportamento in questa situazione!
Comunque,
sono felice che il chap ti abbia entusiasmato, (ok, lo ammetto, non hai
usato
proprio questo termine tu, però…)e ti ringrazio
per l’aiuto che mi dai! Ci
sentiamo, XXX
Cavolo,
le recensioni diventano sempre più lunghe! XDD ora
vi lascio alla lettura, bye:
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 10: Il Documento Segreto
Finalmente.
Oddio,
finalmente.
Finalmente,
finalmente, finalmente.
Ok,
questa parola è l’unica espressione gioiosa che mi
viene in mente per descrivere il momento. Ed esprime perfettamente
i
miei sentimenti.
Finalmente.
Un
enorme portone verde con l’insegna della foglia si
staglia di fronte a me in tutta la sua perfetta accoglienza.
Atterro
sull’ultimo ramo del bosco, per poi poggiare i
piedi a terra. La mia adorata terra.
-Okey,
ragazzi. Io, ora, me ne torno a casa. Maestro Gai,
grazie per il piacevole viaggetto, può dire al Terzo Hokage
che sarò da lui
domani per scusarmi della mia assenza al ritorno. Sì,
sì…- dico,
affrettandomi a sparire tra la folla che invade le strade di Konoha a
quest’ora
di mattina.
-Ma
Gin…! Il tuo docum…- la voce di Gai scompare,
soffocata dal trambusto mattutino che invade sempre il villaggio. E
meno male
che me ne sono andata in tempo! Non potevo mica ridare il manoscritto
indietro
senza averlo letto! Non sarebbe affatto logico!
Con
un paio di salti arrivo nel giardino di casa mia,
senza passare dal portone principale.
L’erba
è verde e umida. Deve essere piovuto da poco
tempo…
E IO MI SONO PERSA LA PIOGGIA!!!
Cavolo,
ma non è possibile. La volevo anche io, la
pioggia!
Con
il manoscritto ancora sotto la maglia (unico e scomodo
luogo dove nasconderlo), mi lascio cadere a terra supina, assaporando
l’odore
dell’umidità.
Le
braccia scoperte si godono la freschezza dell’erba.
E’
impossibile resistere a questo richiamo della natura…
Ok,
ora la pianto. Non facciamoci prendere la mano.
Mi
alzo e cammino stanca verso la porta. Infilo la chiave
nella toppa ed entro con andatura strascicata.
Casa
dolce casa. Finalmente.
Poso
il fascicolo plastificato sul tavolo della sala e,
con i piedi distrutti dagli incessanti salti di questa notte passata,
mi butto
sul mio divano adorato.
Più
che “casa dolce casa!” Dovrei dire
“riposo dolce
riposo!”.
Non
ne potevo più di correre, dopo un’intera nottata
di
salti su e giù, per alberi più o meno alti e dai
rami robusti o troppo deboli
(che io ho sempre beccato regolarmente, rompendoli e cadendo).
Ho
proprio bisogno di un riposino prima di…
Guardo
l’ora nel quadrante appeso al muro.
8:37a.m.
…prima
di far colazione.
Da
quanto tempo è che non mangio, a proposito?
Un
brontolio allo stomaco me lo ricorda.
IERI
MATTINA.
E’
da ieri mattina che non metto qualcosa sotto i denti, e
ormai si sente!
Poso
il capo sul cuscino morbido e chiudo le palpebre
pesanti. Devo ammettere che è da molto che non dormo, anche!
Quanto? 30 ore?
Mah… ricordarsi!
Tutte
le volte che ci fermavamo a riposare, non sono mai
riuscita a chiudere occhio! Perché io per fare un sonnellino
devo avere un
letto comodo se no addio?
Bhe,
l’importante è che ora sia a casa… non
ne potevo
proprio pi…ù
*
* *
“Ehi
piccola, che ci fai qui tutta sola?”
“Uh?”
“Ti
ho chiesto che ci fai qui da sola…”
“Ah…
bhe, mi sono allontanata un po’ dal villaggio,
perché a casa mia non c’era più
nessuno…”
“Più
nessuno?”
“Già…sono
scomparsi tutti…”
Ah!
Il
respiro mi si fa rapido mentre scatto a sedere sul
divano.
Stupido
sogno! Un ALTRO stupido sogno! Dannazione!
E
ora chi era il pazzoide che mi parlava? Sembra il primo
che mi ha trovato dopo…dopo la tragedia…
Alzo
lo sguardo al documento sul tavolo.
E
dire che ho anche paura di quello che potrei
leggerci dentro!
Paura
di scoprire cose inaspettate, cose indesiderate.
Mi
alzo in piedi e mi avvicino al tavolo della sala
afferrando il documento con un movimento rabbioso. Vorrei strapparlo,
vorrei
distruggerlo per sempre, ma non sarebbe razionale dal mio punto di
vista
mentale. Volevo o no scoprire qualcosa di più sul mio
passato?! E allora:
FORZA!
Apro
il documento con lentezza:
“Il
mistero del Clan Hansen: il colpevole?”
“Il
giorno 30 Maggio di quest’anno passato (probabilmente
sarà stato scritto l'anno dopo dell'accaduto...),
nel
Paese del Fulmine si è consumato il massacro della famiglia
dei Raikage. I
corpi sono stati rinvenuti da un aiutante del III Raikage, la mattina
dopo.
Tutte le persone che vivevano in quel quartiere erano stese a terra in
una
pozza di sangue. Tutti i corpi furono ritrovati e identificati, tranne
quello
della figlia del Raikage, non che corpo in cui vive tutt’ora
il demone del
Tuono a cinque code.
...Eccetera
eccetera…
Non
è una novità che non mi piaccia leggere!!
Giro
la prima pagina con un leggero movimento di polso.
“Della
piccola Ginevra Hansen
al momento non si hanno
notizie. Quelli che pensano che sia il Demone del Tuono, il colpevole,
dicono
che la ragazzina non sia riuscita a resistere all’enorme
potere del mostro, e
che abbia preso il sopravvento sulla sua mente. Altri invece pensano
che sia
semplicemente scomparsa dalla circolazione per non essere uccisa anche
lei dai
serial killer che hanno massacrato la sua famiglia.
La
reale storia è ancora oscura. Nessuna prova. Nessun
indizio."
. . .
Girai
un’altra pagina e trovai il mio identikit. Toh, una
mia foto! E lì dovrei avere, vediamo…
NOME
E COGNOME: Ginevra
Hansen
CLAN:
Hansen
del Paese del Fulmine
ETA’:
6
anni (nella foto)
DIPLOMATO
ALL’ACCADEMIA A: 5
anni
RANGO:
Genin
MAESTRO:
Alexander
Hansen (Padre/Raikage)
VITA:
Figlia
del Raikage di Kumo, racchiude in sé la forza del
demone-uccello del Tuono a 5 code. Possibile indiziata dello sterminio
del
villaggio, perché non in grado di sostenere la tensione del
demone al suo
interno. Il suo corpo non è mai stato trovato tra le
macerie; è quindi
possibile affermare che ella sia ancora viva, lucida di pensieri o
sotto gli
ordini del demone. Secondo domande fatte ai pochi sopravvissuti, la
piccola era
amata dal padre e dalla madre, e da tutti i suoi parenti. Le piaceva il
combattimento fin da piccola, ma non si dava molto da fare negli studi
perché
più occupata a girovagare per il villaggio a giocare da sola.
Come
può succedere,
molti dei ragazzi del villaggio la evitavano per il demone che portava,
ma lei
non sembrava affatto toccata. Dalla tragedia non si ha più
alcun tipo di
informazione su di lei.
Ecco
qua. Ora so molto più sulla mia vita, ma non su
quello di cui mi interessavo. Qualcuno mi spiega cos’ho fatto
per tre anni tra
la mia scomparsa e la mia ricomparsa? Qualcuno me lo vuole spiegare,
perché io
non lo so proprio!
Dannazione,
perché sto diventando così isterica?
Ok…ok…
calma e sangue freddo!
Piano
piano qualcosa verrà fuori dalla mia mente bacata.
Piano
Piano.
Poco
alla volta.
E
così sarà anche meglio per me.
Già…
-OH!
DANNAZIONE, IO NON SONO UN TIPO TANTO TRANQUILLO!! HO
BISOGNO DI KAKASHI!!! SOLO LUI E’ CAPACE DI CALMARMI QUANDO
HO QUESTI SBALZI DI
UMORE INCONTROLLABILI!!!!!!!!!!!!!-
Mi
ritrovo a saltare per casa per calmare i nervi. Lo
consiglio. E’ un buon sistema. In pochi minuti mi calmo,
ributtandomi sul
divano. Sospiro.
-Ohi
ohi…- mi lamento fiacca. –C’è
troppa calma in questa
casa. E’ tutto troppo monotono… mi sa che esco!-
Detto
questo mi alzo, e più pimpante che mai esco, pronta
a portare scompiglio per il villaggio.
Muahahahah…
Ok,
ok… la pianto.
_________________________
Scusate,
questo è molto corto in confronto agli altri… ma
proprio l’ispirazione è stata un
optional… ^-^ ciao ciao
|
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Capitolo 11 *** 11. Bentornato Kakashi! ***
11° Chap
Cia,
cia, ciaoooooo!! Eccomi qua! Pronta per voi
a postare il new chap! XDD l’11°??? Non
ci posso credere….!! *_____*
Muahahah… Scusate
se è molto che
aspettate ma ho avuto la fiera di maggio nel mio paese e praticamente
ero
sempre fuori tranne per fare i compiti!!!!! Nyah
Angolo
Recensioni:
Gio93: Grazie
LoVVa…tvb! ^-^
Modestamente le mie battute sono uniche ù_ù Ti
obbligherò a continuare a seguirmi *_* muahahah. . .
“ok la pianto” XDDDDDDD e
ricorda: W Pump It Up!
_Eleuthera_: *-* Ele-chan! Eccoti
qui! I'm happy che ti sia
piaciuto
veramente il chap… io pensavo che andasse peggio! XD Per la
storia di Gaggy-san
(soprannome demenziale per GaaraXDD) potrebbe anche essere
ù__ù … Il sogno è
molto vago, lo so… ma pian piano riuscirai a capire
qualcosa, ne sono
sicurissima al 100%!! E come hai detto tu, fra un po’ ci
saranno gli esami dei
chuunin… e lì sì che ce ne saranno
delle belle *-* Grazie per la comprensione,
tu sai come ci si sente… OMG… Va bhe, ora ti
lascio alla tua lettura, ciao ciao
XXX
Isatachi: Isa-chan! ^^ Grazie
per aver
recensito! ^0^ TVB XDD… In verità anche
io capisco molto gli sbalzi d’umore di Ginny, e mi ritrovo a
saltellare per
casa per calmarmi… funziona veramente! E’ testato!
XDD Aspetta la selezione
Chuunin e rivedrai il tuo adorato Lee XDD bye bye! Baci!
Paine Strife:Teoria? *.* aspetto
con ansia XDDD
Ringrazio anche a te per aver
recensito di nuovo e per seguirmi ^___^ e ti auguro buona lettura!
Baci!
kakashina93: *ò*
una nuova
ammiratrice… non ci credo!! Grazie ç_ç
me commossa! Kakashi
è pure il mio personaggio preferito!! Aggiorno quando posso,
ma faccio del mio
meglio… grazie e cia cia! Baci…
E
ora, o voi che entrate in questo new chap, buona lettura!!
_______________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 11: Bentornato Kakashi!
Che
barba…
Sono
già 2 giorni che non c’è niente di
speciale al
villaggio!
E
poi il vecchiaccio pelato, Sarutobi, non ha più missioni
importanti da assegnarmi!!
Sono
uscita di casa pochi minuti fa per fare un giro, ma
il caldo estivo è soffocante, il sole scotta, e di nuvole in
cielo neanche
l’ombra.
Aaah…
Non
faccio altro che sospirare.
Con
un bastone trovato per caso a terra traccio una linea
continua che mi segue in tutta la mia camminata.
Due
Jonin della foglia stanno all’ingresso del villaggio a
sorvegliare chi arriva. Ma di solito non arriva mai nessuno in queste
giornate
calde.
Le
persone preferiscono andare in paesi freschi piuttosto
che qui.
-MA…KAKASHI-SENSEI!-
La
voce irritante di Naruto-kun interrompe l’estenuante
silenzio che ormai era solito.
Mi
porto con due salti sulla soglia del portone. Appena
più in là il gruppo sette strilla. Più
che altro, NARUTO strilla. Gli altri
stanno a debita distanza per non diventare sordi.
-Ehi!-
Li
chiamo ondeggiando il braccio sulla mia testa.
Naruto,
Sasuke e Sakura voltano il viso nella mia
direzione stupiti della mia apparizione, nonostante si fossero accorti
di
essere arrivati quasi a Konoha.
Kakashi
alza la mano salutandomi, con il suo solito
sorriso stanco sotto la maschera.
Corro
verso di lui raggiante. Non so perché, ma ho sentito
tantissimo la sua mancanza in questi pochi giorni!!
-Kakashi-chan!!-
So
perfettamente di non essere una piuma, ma la prima cosa
che mi viene in mente di fare è di saltargli al collo ad
abbracciarlo!
-Come
mai questa calorosa accoglienza?- Ride lui,
stringendomi per un attimo a sé.
Mi
allontano sorridendo imbarazzata. Sento che…
NONDEVOARROSSIRE!NONDEVOARROSSIRE!! dannazione!
Sono
arrossita. Come sempre.
-Bhe,
cosa devo dire. Sei stato via, mi sei mancato!-
Distolgo lo sguardo.
-Dai,
stavo scherzando. Ora ho solo bisogno di riposare un
po’.- Mi cinge le spalle come è suo solito fare, e
mi spinge verso l’entrata
del Villaggio.
-Oh,
ti devo raccontare le ultime novità…Ho fatto una
missione assieme alla squadra di Gai! E’ stato bellissimo e
ho scoperto
dettagli sul mio passato che non avevo ancora afferrato benissimo. Ho
combattuto contro tre ninja della roccia e li ho battuti!! Wo,
è stato
fantastico!- Gli spiego entusiasta cominciando a gesticolare
freneticamente
come è mio solito fare. –Bhe, ho trovato un
documento sulla mia famiglia, l’ho
portato a casa me lo sono letta. Poi ho fatto un viaggio sfiancante
andata e
ritorno fino al villaggio della roccia in cui ho subito le sfiancanti
spiegazioni sulla giovinezza di Gai-sensei… terribile ma
fantastico!- Mi fermo
e prendo fiato profondamente.
-Devi
prenderti un momento di calma. Da quando hai questa
parlantina?-
-Bhe,
direi da ora…- Rido io guardandolo. Mi blocco.
C’è
qualcosa che non va in lui…
Gli
afferro il coprifronte e lo alzo dall’occhio con lo
sharingan. Come pensavo.
-L’hai
usato di nuovo. Quante volte ti ho detto che non lo
devi usare? Guarda che la tua vista può peggiorare da un
momento all’altro!-
Gli dico riposizionandogli il coprifronte al suo posto. Lo guardo senza
più il
sorriso sul viso.
GLI
HO DETTO CENTO VOLTE CHE NON LO DEVE USARE CON LEGGEREZZA…
QUELLO SHARINGAN DANNATO… e poi si stupisce che è
sempre stanco!! Ooh… quanto è
bambino a volte!
-E’
stata un’emergenza, te lo giuro. Non lo suo mai con
leggerezza! Abbiamo incontrato un ninja S, Zabusa Momochi. Sai quello
dei sette
spadaccini della nebbia? Te ne ho parlato un paio di volte qualche anno
fa. Ci
ha attaccati durante…-
-durante
una missione di livello D?-
-Si,
che in realtà era una missione C! Perché quello
da
proteggere era già ricercato da assassini.-
Lo
squadro dall’alto in basso.
-Oh.
Bhe, allora forse ti posso perdonare. Ma solo per
questa volta.-
Distolgo
lo sguardo comprendendo di aver fatto una scenata
per niente. Comincio a ridere stupidamente.
–Scusa… non posso fare a meno di
notare quanto io mi fidi poco di te. Mi dispiace. E’ che a
volte mi pari tanto
immaturo per la tua età!-
Lui
mi guarda offeso, con il suo sorrisino malefico sotto
alla maschera. –Che vorresti dire, maturità fatta
a persona? Tu dovresti
comportarti come quelli della tua età, e invece mi stressi
stile mammina
premurosa.-
Crede
questo? IO LO FACCIO SOLO PER IL SUO BENE! Me
incompresa...
-Ah…ok.
Senti, ora torno a casa che mi sto lessando stile
uovo sodo, qua sotto il sole. Appena termini tutto usciamo a prendere
del
ramen, ok? Ciao. Ciao ragazzi, ci si vede in giro.- Saluto tutti, e
corro verso
casa.
.
. .
Qualcuno
mi spiega che mi è preso? Per quale motivo sono scappata
tanto di fretta? Mi sono forse offesa per ciò che
ha detto Kakashi? Ma no,
in effetti ha anche ragione ma…
Bho!
Entro
in casa di fretta e mi chiudo la porta alle spalle.
Il fresco dell’atrio mi entra, attraverso le narici, in tutto
il corpo,
rigenerandomi completamente. Si nota tanto che sono amante del freddo?
Penso
di sì.
Mi
lascio scivolare lungo la porta in modo romanzesco,
dato che non si è mai visto un racconto senza una parte del
genere.
Se
potessi, mi trasferirei in corridoio, dove l’aria
è
più respirabile che in camera mia. Ma questo
è poco romanzesco, lo ammetto.
*
* *
-Senti
Gin.-
-Si,
Kakashi?-
-Ti
sei offesa per prima?-
-Non
lo so. Qualcosa mi dice di sì e qualcosa mi dice di
no, quindi non farci caso. So di essere come mi hai descritto.-
Il
fumo del ramen sale come nuvoletta e si disperde
nell’aria già calda di suo.
-Gin,
lo so che lo fai per me. Te ne sono grato.-
Risucchio
un po’ di spaghetti e continuo a guardare la
ciotola ancora mezza piena. –Sono ossessiva, vero? Mi
dispiace. Ma non posso
farci niente se tengo tanto a te. Sei l’unica persona cara
che abbia a questo
mondo. Senza di te non sarebbe la stessa cosa!- Tengo fisso lo sguardo
sulla
ciotola.
Ok,
forse le parole che ho usato potevano sembrare più una
dichiarazione…
MA
NON E’ COSI’!!
-Cosa
c’è? Perché sei rossa?- Mi chiede
ridendo l’Hatake.
Io
comincio a balbettare stupidamente.
–Bhe…è…il…è
il
caldo… il… ramen! E’ colpa del ramen!-
Come
se fossi capace di mentire veramente! Eh eh. Avrò
tante abilità, ma mentire non è una di queste!
-Senti,
hai sentito che ci saranno le selezioni dei
chuunin qui a Konoha? A volte origliare è
interessante…-
-Si,
lo so. Ma non sapevo che fossi una spiona!- l’uomo
ride mentre finisce la sua porzione di ramen. –E scommetto
che vorresti
partecipare!-
Fisso
il soffitto con una bacchetta in bocca annuendo
convinta.
-Si,
sarebbe entusiasmante.-
Mi
giro verso di lui, ingurgitando anche l’ultimo
spaghetto dal piatto.
Afferro
la ciotola e mi scolo tutto il brodo in un sorso
solo, per togliermi l’ansia del brodo caldo in piena estate.
Terribile, non lo
consiglio a nessuno. E giuro che mai lo rifarò. Lo giuro!
-Bhe,
non so se potrai farlo. Non sei in una squadra! Sei
sola.-
-Quindi
dovrei trovarmi una squadra d’azione? Una squadra
di tre elementi?-
Kakashi
annuisce sorridendo.
-Oh,
accidenti. Tutte a me…-
*
* *
-…Forza…
perché non fa una piccola eccezione? Per me, lo
faccia per me! La prego!!!-
-No,
Ginevra. Non posso e lo sai.-
Dannato
Sarutobi!! Non fa niente dalla mattina alla sera e
non sa neanche rendersi utile!!
-E
non c’è una piccola possibilità che io
possa
partecipare?- Mi appoggio con frenesia alla tavola
dell’Hokage facendo tremolare
tutte le pile di fogli in bilico.
Lui
mi fissa, un po’ preoccupato per lo stato della sua
amata cattedra.
-Non
saprei… So che sei in gamba e forse potresti farcela
anche da sola, ma non sarebbe lecito in confronto agli altri.-
-E
nessuno lo verrà mai a… Ah, no, lo sapranno
tutti!
Mmmh…-
Mi
porto una mano al mento per cercare una soluzione e
comincio a fare avanti e indietro per la stanza. Che però
non esiste.
Dannazione!!
Uffa! Io volevo partecipare, però!!
Gling!
Lampadina accesa. Idea.
-Ehi,
e se mi unissi al gruppo 7 solo per la selezione?
Sarebbe perfetto, la squadra ce l’avrei e quindi non ci
sarebbe motivo per il
quale io non possa partecipare. No?- Ritorno al tavolo incrociando il
mio
sguardo euforico con quello spaventato dell’Hokage.
-…Bhe…devo
dire che… non saprei… non sarebbe comunque
corretto…una squadra di 4 elementi…E poi non
penso che Kakashi lasci Naruto,
Sakura e Sasuke partecipare.-
-Oh,
forza. Se non ho una squadra non è colpa mia, e
quindi non si può impedirmi di diventare chuunin! E Kakashi
lo farà. E’ nel suo
modo di fare. I tre ragazzini sono molto in gamba. Lo farà.-
Sarutobi
socchiude gli occhi pensieroso.
-Neanche
tu hai torto però,… bhe…Kakashi che ne
dice?-
-Dice
che io ho le qualità per partecipare. Ed è per
questo che mi ha mandato qui.-
FORZA!
NON HO TEMPO DA PERDERE! UN Sì, VOGLIO UN Sì!!
DANNAZIONE…
Ce
la farà in giornata a decidere??!! Spero vivamente di
sì, anche se mancano poche ore al tramonto. Voglio andarmene
a dormire!!
-Ok,
ok. Ma solo se la squadra di Kakashi viene iscritta.
Altrimenti…-
-Altrimenti
mi introdurrò furtivamente in un altro
gruppetto!! Grazie vecchietto, ci vediamo!-
Senza
perdere tempo salto fuori dalla finestra aperta
sorridendo a trentadue denti.
OLLLLLLLLEEEEEEE!!!!!!!!
E anche questa è fatta!!
____________________________________
Eccomi
qui, finalmente, direte voi… in effetti si! Come vi
è sembrato il chap?? Non ci sono stati indizi sul passato ma
presto (molto
presto) succederanno cose impreviste! Muahahah!!
Come
si unirà
Ginny al gruppo 7? Saremo tutti in
pericolo con un individuo tanto scatenato alle selezioni? E Gaara
arriverà la
prossima volta o fra due volte?? Lo scoprirete nella prossima puntata
perché
non ne ho la minima idea! Olè! XDDD
Bye bye!!
|
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Capitolo 12 *** 12. Di Fronte A Gaara ***
12° Chap
Salve
salve, probabilmente sarò in ritardo come sempre…
mi
dispiace. L’esame è troppo importante, anche se mi
dispiace fermarmi di
scrivere per un po’… e se poi ci si aggiunge la
recita di Peter Pan, il mix di
noia è letale…
Grazie
comunque a chiunque legga la mia storia! ^^
Recensioni:
_Eleuthera_:
Ehi, Ele! ^^ grazie per continuare
a commentarmi! Ne sono felice! ^^ Buono il capitolo? Bene! Spero
divorerai
anche questo capitolo con la stessa fame che hai avuto nei chap scorsi.
Ti sono
sempre grata, sei troppo buona! Mi rimane il sorrisino stampato in
faccia
quando leggo le tue recensioni! *-* ß così! XDD Devo
ammettere che tue
previsioni….mmmh……potrebbero avere un
nesso logico con la trama della storia
che nasce pian piano dalle mie dita. Ma non ti dico altro, non voglio
toglierti
il piacere di leggere! Ci sentiamo! Ciao ciao!^^
Isatachi:Hi,
Isa-chan! Come sempre eccoci qui
con l’appuntamento mensile con le recensioni. Sono sempre
felice che ti
piaccia! Ti ringrazio per i complimenti! Aspetta con ansia che torni
Lee, e lui
tornerà al più presto! W la giovinezza 4ever!!
Ciao ciao! ^^
kakashina93:
Capisco, quindi anche tu nella mia
stessa condizione, eh? Esami… brrr… anche solo a
nominarli mi viene la pelle
d’oca, nonostante io abbia già preparato la mia
bella traccia sul Giappone! Ha
detto la mia prof bastarda che può chiedermi tutto il
programma! E chi se lo
ricorda?! Scusa, ti sto annoiando con le mie lamentele…
grazie per la rec!
Cercherò comunque di aggiornare il più in fretta
possibile! Bye!
^^
mizukaze:
Hola! ^^ Davvero ti sei letto tutti
gli 11 capitoli in una volta? Oddio! XD chissà quanto tempo
ti sarà servito! E
comunque, non preoccuparti, Gaara arriva, stanne certa! Goodbye!
gio93:
Gio! ^^ che piacere sentirti! Efp torna a
fare il dannato? Si vede che tu non lo tratti bene!
Ù___ù grazie, comunque, per
il commento! Sei sempre gentile a lasciarmene uno (anche se a volte ti
obbligo
XDDD scusa). Non-so-che tipico di me? Sono io che scrivo, mica mia
sorella, è
chiaro che c’è qualcosa di mio XDDD (e io non ho
una sorella, e lo sai bene,
quindi…) Ora ti lascio, bye bye! ^^
Siete
pronti? Si parte!XDD
_______________________________________________________________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 12: Di Fronte a Gaara
Dove
diavolo è finito il gruppo 7?
Kakashi
mi ha detto di andare a cercare i tre ragazzini, ma se non so dove sono
io come
piffero faccio a trovarli?!
-Naruto-kun?!
Sakura-chan?! C’è qualcuno che vuole degnarsi di
rispondermi?! Sas’ke-kun,
almeno tu!!- Urlo, per le strade di Konoha.
Mancano…mmmh…2
giorni all’inizio delle selezioni dei chuunin, e se non trovo
il team di
Kakashi alla svelta rischiano di rimanere come pesci lessi in mezzo a
folle di
gente straniera.
Perché
le folle arriveranno a poco, e loro non sapranno ancora niente della
selezione!
E questo non va bene, perché, se loro non vengono iscritti,
io non vengo
iscritta. E questo SAREBBE UNA TRAGEDIA!!!!!
-Naruto-kun?!
Sakura-chan?! Almeno uno dei due mi…-
-Stupido
ragazzino, guarda dove vai. Mi hai fatto male!- Una voce maschile mi
raggiunge
l’orecchio rizzato, per percepire qualunque rumore.
Odore di
stranieri aleggia nell’aria.
Un paio
di salti e arrivo sul muretto di casa mia, ma la brezza è
tutt’altro che
amichevole.
Un
ragazzo, che a vederlo dall’alto sembra molto più
alto di me, tiene per il
bavero della maglietta gialla Konohamaru, il nipotino
dell’Hokage.
Appena
più in là stanno Naruto-kun, Sakura-chan e altri
due bambinetti.
-Naruto-kun…
ora spiegami un po’ che diavolo è successo!- Dico,
distogliendo l’attenzione di
tutti dal “combattimento”, se
così si può chiamare.
Ora è il
momento. Combatterò il male per portare
la pace nel mondo!
. . .
Caliamo
un velo pietoso e torniamo all’azione.
Salto
giù dal muretto della casa con una piroetta artistica.
-Allora,
chi abbiamo qui che interrompe la quiete pubblica? Stranieri dal
villaggio
della sabbia, vedo. Bhe, lo sapete bene che qui non vogliamo disguidi.
Le
selezioni iniziano dopodomani, perciò combatti dopodomani!
Non ora!-
Con un
scatto mi sposto ai piedi del ragazzo e con un balzo improvviso gli
tolgo
Konohamaru dalle mani, lanciandolo verso Naruto.
-Come ti
permetti?! E poi che centri? Era una questione tra me e quel dannato
marmocchio.- Se la prende con me facendo un passo all'indietro quasi
sorpreso
del mio movimento veloce.
-Senti,
ragazzo-gatto, per tua informazione stavi urlando davanti a casa mia, e
davi fastidio.
E poi, ti sembra il caso di prendersela con un ragazzino? Alla tua
età dovresti
almeno essere in grado di pensare. Oppure non
conosci il verbo riflettere?
Ti rendi conto della stupidità delle tue azioni?- Esclamo.
Ok, lo so che mi sto
di nuovo comportando da adulta, ma non posso farci niente.
Il
ragazzo della sabbia si arrabbia. Eccome se si arrabbia! Il suo viso
abbronzato
si fa rosso rosso, come un pomodoro. Sta per scoppiare in un urlo. Lo
sento.
-STUPIDA
RAGAZZINA! RIPETIMELO IN FACCIA, SE NE HAI IL CORAGGIO!-
Che
avevo detto?
Afferra
una sacca che ha sulle spalle e si fa sempre più austero
sulla mia testa.
Io alzo
il viso trovandomi a pochi centimetri da lui.
-Sei
sordo, oltre che immaturo? Bene, se proprio vuoi te lo ripeto. Ti ho
detto che
alla tua età il cervello dovresti averlo funzionante, ma
sembra che il tuo sia
partito per un viaggio di sola andata…- Gli dico beffarda,
col mio solito
sorrisino sulle labbra.
Sarà che
oggi mi sento intraprendente al 100%, ma forse sto un po’
esagerando… naaa!
Il suo
viso si fa ancora più rosso di rabbia, poggia la sua sacca
col ciuffo a terra.
Inquietante! La sacca con i capelli,
intendo.
Un filo
di vento mi scuote la chioma mentre dei granelli di sabbia mi
colpiscono il
viso quasi con dolcezza. Granelli di sabbia? Qui a Konoha?
Una
nuova presenza compare a pochi metri da noi. Penso alle mie spalle.
Il suo
odore è…leggero, quasi inesistente.
E’… non saprei! Ha un qualcosa di speziato
ma anche di dolce.
Con un
veloce movimento della testa, mi volto verso l’albero alla
mia destra.
. . .
Occhi
color mare. Capelli color sangue. Sguardo freddo. Occhiaie profonde.
Wow.
-Kankuro,
piantala di perdere tempo. Forza, ti sei scordato il motivo per cui
siamo
qui?!-
Voce
estremamente profonda e penetrante. Sempre più wow…
-Ma…G…Gaara…è
colpa loro.- Cerca di scusarsi il ragazzo-gatto.
-TACI! O
ti uccido con le mie stesse mani.- Grida senza però perdere
la pazienza.
Il
ragazzo ha follia da vendere. Crede di essere
chissà chi. Guarda come si
sente superiore agli altri! Però è
caruccio…
-Siete
qui per la selezione dei Chuunin, vero?- Chiedo, intromettendomi del
discorso
fra compagni. Scambio uno sguardo col ragazzo appena arrivato, che fa
un
leggero cenno d’assenso. Ah, non ho specificato che
è appeso a testa in giù al
ramo dell’albero.
-Selezione
dei Chuunin?- Chiede interrogativo Naruto, fissandomi.
-Ve ne
avrei parlato oggi, ma non vi trovavo, quindi…- Gli spiego
con la calma più
assoluta senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Gaara.
-Sentite,
ora che i disguidi sono stati appianati, io direi di andare. Kakashi vi
sta
aspettando per darvi più precisazioni sulla selezione. Io
resterò qui ancora un
po’… L’allenamento può
saltare per una volta!- Mi giro verso di loro con
sguardo “Se-provate-a-controbattere-ve-la-farò-pagare”.
Naruto
tenta di replicare, ma Sakura lo trascina via a forza. A volte penso
che quella
ragazza sia un genio in questo tipo di situazioni! Eheh…
Torno a
guardare verso i ragazzi di Suna, che se ne stanno andando anche loro.
-Ehi,
voi. Ricordatevi che non siete i più forti. Datevi poche
arie, che alla
selezione ce ne saranno moltissimi altri di partecipanti del vostro
livello…-
E ora
che posso fare? Potrei andare a fare un bel sonnellino, anche se dubito
di
riuscire a dormire con questo caldo…
-Quindi
parteciperai anche tu?- Chiede Gaara girandosi verso di me.
Io
sorrido.
-Naturalmente.-
Rispondo, girandomi di spalle mentre me ne vado. Mi sa molto di romanzo
questa
situazione.
-Bene.-
Mi pare di sentire mentre mi allontano.
Mi sto
esaltando sempre di più! Che bello!! Ci sarà da
spassarsela!
Non vedo
proprio l’ora di iniziare la selezione!
E poi
dovrò misurarmi contro Gaara… E lì
sì che sarà entusiasmante!
* * *
Il sole
è cocente. Come sempre. E io non lo sopporto.
In
lontananza dei ragazzini si continuano a rincorrere senza sosta.
Mi
chiedo come facciano.
-GUARDA
CHE TI RAGGIUNGO, E TI FARO’ VEDERE IO! Tanto so che soffri
il solletico…-
“Smettila!”
“Sei
tu che mi hai provocato, Ginny-chan! Hihi…”
“Ma
non vale, tu non soffri il solletico, io sì! Dai!”
“Eheh…
è proprio per questo che è divertente!”
“Oh,
dannato! Nooo! Mollami…”
Un
brivido mi attraversa la schiena per tutta la lunghezza della spina
dorsale.
Un’altra
volta… Cavolo…
Ma
perché non riesco mai a capirci niente?
. . .
Non devo
pensarci. Adesso devo solo pensare alla
selezione dei
Chuunin…
Ok,
calma e sangue freddo. Mancano solo 2
giorni.
FORZA!
______________________
Mi dispiace, questo chap è corto e scarno... non sono
riuscita a far di meglio... spero che il prossimo esca migliore...
^^ Bye!
|
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Capitolo 13 *** 13. Chi Diavolo Sono Quei Due? ***
13° Chap
Eccomi
qui… dato che siete qui a leggere significa che
l’esame è
andato bene *-* e la pagella è un bijoux!
Buona
estate a tutti!! 6 recensioni all’ultimo capitolo?! Non ci
credo *-* Andiamo subito a rispondere!
Rec:
Isatachi: Thanks a lot!! ^^
Chissà se
succederà qualcosa a Lee oppure no… beh,
vedremo… devo pensarci ù_ù Grazie per
gli auguri, mi hanno portato fortuna! ^^ ora ti lascio, bye bye!
gio93:
Io non tratto male Kanky ù_ù sei tu che te
lo immagini. Se noti non l’ho neanche toccato! E
cmq, grazie come sempre
per la tua innata voglia di leggere la mia storia! Bye bye!
kakashine93:
Ciao! ^^ Grazie per la rec! TVB! XDD
Come sempre mi fa un grandissimo piacere leggere le tue impressioni.
Per la
cotta per Gaara si vedrà ù_ù non dico
niente per ora e non preoccuparti.
Kakashi è in arrivo, ma non pensare che sia soltanto tuo
<_< Kakashi è
anche mio… Ciao ciao! XD e spero che anche il tuo esame vada
benissimo! PS= Hai
msn vero? *.*
_Eleuthera_:
Ele-chan! *o* mi dispiace per il tuo
pc rotto e msn partito, spero che ti si sia risolto tutto
ora… Davvero ti è
piaciuto il chap?? Che bello, me contenta! ^-^ Kanky-kun è
sembrato un po’
scemo nel chap passato ma spero di riuscire a farlo più IC
possibile nei prox
chap… ora goditi anche questo chap… aspetto il
tuo commento con ansia! Bye ^^
Irene
Adler: Poster di Sasuke, Kakashi e Gaara?
Dove? *.* Anche io li voglio… Sto diventando sempre
più contenta nonostante non
abbia tante recensioni come ne ha la tua fic! Sono felice come una
pasqua che
anche a te piaccia!! ^.^Forse fra due capitoli darò un
ENORME aiuto sul
passato. E ripeto ENORME, quindi puoi immaginarti
*-* Poi si
aggiungeranno tutti i drammi più impensati del mondo, tra
serpentoni e
scarafaggi giganti nella foresta della morte… ora ti lascio,
la sto facendo troppo
lunga… bye!
Paine
Strife: Fede-chan! Sei tornata!!! *me
abbraccia Fede*… Assieme? Gaara e Ginny? Un casino
più totale non potrebbero
fare… 2 demoni insieme?! Wow…
XDDDDD Grazie per gli auguri, sono serviti molto a tirarmi
su di morale!
TVB! Ci sentiamo! Bye!
E
ora a noi, leggete e recensite in tanti (Me spera sempre in
più
recensioni, ma inutilmenteXD)
___________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 13: Chi Diavolo Sono Quei Due?!
-E’…proprio
lei?-
Silenzio.
-Pare proprio di
sì…-
-Io me ne vado.-
-Non provare a muoverti di
lì. E’ un ordine!-
Momento
di calma.
-Arrangiati. Fallo da solo se
ne hai la forza necessaria.-
Ma…ma
che diavolo succede? Chi diavolo sono questi qui? Oddio.
Oddio. Oddio! Rimani immobile Gin. Ascolta. Sembra che ti conoscano.
Rimango
impalata sul letto, mentre le voci alle mie spalle
continuano a susseguirsi tra di loro dopo la piccola pausa.
-Oh. E’ tutta colpa
tua. Se te ne stavi zitto forse…-
La
frase si interrompe a metà, rimanendo in sospeso.
-Sicuro che non sia sveglia?-
Un
brivido mi attraversa la spina dorsale. E se mi scoprono?
Ginny, Ginny, ascoltami, tu stai dormendo. Tu stai dormendo.
Ecco,
ora parlo pure da sola.
Oddio.
Oddio. Sta ferma Gin. Ferma.
-E anche se fosse non lo
potremmo sapere. E’ pur sempre stata
allevata da un professionista delle illusioni.-
Professionista…delle
illusioni? Di che parlano?
-Già. Ora
andiamocene. Non vorrai che ci scoprano!-
-Certo. Ma prima o poi la
storia arriverà a galla, te lo dico
io.-
Un
fruscio di mantelli al vento e ricompare il silenzio nella
stanza.
I
battiti del cuore non hanno intenzione di acquietarsi…
Cavolo,
che paura. Certo, sono sempre un ninja, ma… in piena
notte uno non può essere sempre pronto!
Scivolo
sulla schiena aprendo le sui lati del corpo. Apro
lentamente gli occhi per accertarmi che non ci sia veramente
più nessuno.
Sospiro
sollevata.
Dannazione.
Ma di che parlavano quei due individui? Dovevano fare
qualcosa… uno non voleva e l’altro non ci
è riuscito… poi si sono messi quasi a
litigare quando… Un professionista delle
illusioni… ma chi diavolo è?
E
poi che storia tornerà a galla?
Tento
di richiudere gli occhi per prendere sonno ma proprio non
ce la faccio.
DOMANI
C’E’ LA PRIMA PROVA DELL’ESAME! Devo
dormire, ed invece
arrivano questi due a scombussolarmi la mente con tutte ‘ste
frasi sconnesse…
Dannazione!
Mi
rigiro nel letto arrotolando coperte e lenzuola. Tanto non mi
servono, sto già morendo di caldo così.
Ma
da dove sono entrati? Forse…oh, dannata porta sul retro!
Eppure nessuno se n’è mai accorto che è
sempre aperta!
Ora
basta. Devo dormire. Non pensare. Dormire. Dormire. Dormire…
SE
DOMANI SONO STANCA E HO SONNO GIURO CHE MI FUSTIGO DA SOLA! LO
GIURO!
*
* *
-Olè!-
Si
capisce che sono arrivata?
Alzo
le braccia con i pugni stretti in una morsa imbattibile. IO
mi sento imbattibile. Nessuno avrà il coraggio di
affrontarmi!
-Ehi
Gin. Che ti succede? Oggi sei più sprizzante di energia del
solito.- Chiede Naruto arrivandomi accanto. Anche lui sembra
estremamente
eccitato all’idea di questa selezione. Bene! Almeno non sono
l’unica.
-Ginny-chan!
Come va?- Arriva Sakura correndo, seguito da Sasuke
che cammina con passo lento e calibrato. Come si addice ad uno come lui.
-Bene,
Sakura. Grazie. Ehi, Sasuke, a te come va?- Lo saluto con
la mano mentre arriva affianco a Naruto.
-Bene,
grazie.- Risponde.
Gli
sorrido e distolgo lo sguardo per poi posarlo su Kakashi.
Appena arrivato.
Come
tutte le mattine, naturalmente, EGLI doveva alzarsi in
ritardo, lavarsi in ritardo, far colazione in ritardo, ed arrivare in
ritardo.
Non mi sono neanche degnata di chiamarlo. Tanto ci avrebbe lo stesso
messo
tanto tempo a svegliarsi. Per poi arrivare in ritardo, naturalmente.
Mi
domando ancora, poi, chi saranno stati quei due di ieri sera…
-Kakashi-sensei,
lei è sempre in ritardo!- Si lamenta Naruto.
Eppure
loro… mi conoscevano.
-Sì,
scusate. Ma questa mattina una certa persona non mi ha
svegliato!- Si scusa Kakashi alludendo a me.
-Sì,
sì… peccato che anche le mattine in cui ti
sveglio arrivi
alla stessa ora…- Rispondo io, tornando ai miei ragionamenti.
Dov’ero
arrivata? Ah già, il fatto che quei due tizi mi
conoscevano BENE.
Il
ché vuol dire che fanno parte del mio passat…
-Certo
certo, naturalmente. E’ sempre colpa mia.-
Mmmh…
-Sì,
infatti anche le vecchiette che aiuti ad
attraversare
la strada ti danno la
colpa.Sì…- Replico io sarcastica. Ormai so che
non riuscirò a riflettere con questo casino.
Lui
comincia a ridere di gusto. Cosa ci trova poi da ridere…
Lo
guardo storto, con sguardo divertito. L’allegria è
contagiosa
in alcuni periodi.
-Ma
che c’è da ridere?- Gli chiedo, cominciando a
ridere pure io.
Che grande cavolata!
Dopo
un minutino di risate (In cui Naruto e Co. non ci hanno
capito molto) ci calmiamo e torniamo seri. Per così dire.
Fra
pochi minuti inizia la prima prova, ricordate di portare
sempre con voi la vostra carta d’identità.- Spiega
Shi consegnandoci i suddetti
documenti. –Non sarà facile, ma ce la farete di
sicuro. Con Ginny al vostro
fianco non avete di cosa temere. Ma non contate sempre su di lei. A
volte non è molto
affidabile…-
-KAKASHI!-
Lo riprendo, mentre sussurrava ai tre allievi.
-Sì,
Ginny-chan?- Chiede sorridente, con sguardo da angioletto.
-Niente.-
Non riesco proprio a prendermela con lui quando fa il
bambino. E’ troppo reale! Che abbia una
età segreta?
Ok,
tralasciamo i particolari.
-Ok,
noi ora andiamo. Ci vediamo, Kakashi-san!- Lo saluto,
allontanandomi assieme la gruppo 7. L’Hatake ricambia il
saluto, andando dalla
parte opposta alla nostra.
E
ora inizia la pacchia senza Shi-chan alle calcagna! Yeah!
-Sentite,
voi cosa credete che ci facciano fare?- Chiede Sakura,
forse infastidita dal silenzio formatosi.
-Non
saprei proprio.- Dico la mia, tornando ad osservare i muri
del corridoio in cui siamo finiti. Se non sbaglio dobbiamo cercare la
classe…301?
Sasuke
esegue un brontolio a regola d’arte, per far capire che
c’è ma non gli va di rispondere. Naruto sembra
troppo agitato per riuscire a
rispondere.
Arriviamo
in una stanza dove un piccola folla si è riunita.
-Volete
davvero iscrivervi agli esami di selezione dei Chuunin?
Perché non riprovate quando siete più
grandicelli?-
Due
ragazzi stanno davanti ad un’aula.
-Ehi,
ma che volete? Noi volgiamo entrare solo in quella stanza!-
Sbaglio
o è la voce di TenTen? Supero un gruppetto di ragazzini e
mi ritrovo di fronte alla scena.
TenTen
a terra affianco a Lee, e poco più in là Neji.
Perché quei
due ragazzini di fronte alla porta della classe mi ricordano qualcuno?
E
poi, perché questa classe?
-Naruto,
Sakura, Sasuke. Andiamo.- Li chiamo e cerco di farmi
seguire.
Sasuke
è il primo a capire il perché.
-Ehi,
voi quattro. Perché ve ne andate? Cambiate forse idea?-
Mi
giro verso il ragazzetto dai capelli a punta che ha parlato.
-Semplicemente
vado alla classe 301. O voi siete dei pessimi
illusionisti o gli altri genin non sono preparati. La stanza che state
tenendo sbarrata
è semplicemente la 201. Mi dispiace per voi.- Finisco il
discorso e sorrido,
forse troppo in stile Gai.
-Ma
che brava, Ginny. Peccato che le selezioni dei chuunin siano
molto peggio di queste semplici illusioni.- Esclama, facendo uno scatto
verso
di me.
-Ma
è proprio per questo che mi diverto!- Rido io, chinandomi e
dandomi una forse spinta in avanti. Atterro su una mano che frena la
corsa e
con un movimento agile mi sposto alle spalle del ragazzo, bloccandolo
con le
braccia.
-E
se ora non ti dispiace, noi andremmo. Lee, Ten, Neji, venite
con noi?-
Uso
la tecnica della sostituzione tra me e il compagno del
ragazzo che ho intrappolato, creando una piccola battaglia fra amici.
Sorrido.
Porgo la mano a Lee e lo aiuto ad alzarsi.
-Grande
Gin. Come sempre la tua grande saggezza a messo a tacere
la menzogna!-
Squadro
Lee con il mio solito sguardo sarcastico. Esiste uno
sguardo sarcastico, almeno?
Va
beh…
Camminiamo
in silenzio per un po’ fino ad arrivare alla
fantomatica stanza 301.
-Senti,
tu devi essere Sakura, vero?- Chiede Rock Lee arrivando
accanto alla ragazza. Lei, che pare non si fosse accorta della comparsa
del
ragazzo, salta spaventata verso Sasuke, spingendolo e di conseguenza
facendomelo cadere addosso.
-Ehi!-
Esclamo io, presa alla sprovvista, cadendo a terra.
Cavolo, se c’è una cosa che odio sono le spinte!
Anche se involontarie, sono di
un fastidioso!
-Tutto
bene, Gin?- Chiedono contemporaneamente Lee e Sasuke,
porgendomi la mano per aiutarmi.
Si
scambiano uno sguardo, per poi tornare a fissare me con la
mano tesa.
Faccio
un sorriso strascicato e mi alzo da sola senza l’aiuto dei
due ragazzi.
Poi
Rock torna accanto ad una Sakura disgustata. Chissà
perché,
eh? Uno di questi giorni (dopo la selezione) dovrei mettere a posto un
po’
l’aspetto di Lee… ne ha bisogno. Poi se ne ho
voglia faccio anche Gai.
Intanto
il sopracciglione comincia a osannare la bellezza innata
di Sakura, la quale, passo dopo passo, si allontana sempre di
più da lui.
Ehm…
bhe, non c’è neanche da chiedere il
perché.
Riporto
lo sguardo sul corridoio che stiamo percorrendo e mi
gratto il collo distrattamente.
Perché,
ho la brutta sensazione che sta per succedere qualcosa di
strano?
Va
beh, può essere che mi sbagli, però…
Vedremo.
________________________
Mi diverto troppo
a mettere in disparte Sasuke nelle parti
importanti! E’ già la seconda volta che Gin prende
il suo posto!! XDDDDDD Ok,
la pianto. Ho solo manie di protagonismo ù_ù Ora
vi lascio, ma mi aspetto tante
belle recensioncine! (Sì, spera, spera che arriva
primavera…XD)
Arrivederci al
prox chap. Probabilmente arriverà tardi perché
vado in vacanza vicino ad Ancona. Non penso che mi
divertirò… bhe, ora vi
lascio veramente. Bye ^^
|
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Capitolo 14 *** 14. La Classe 301 ***
14° Chap
Non
ci credete eh? Eppure sono riuscita ad aggiornare appena
prima di partire! Sinceramente non ci credo neanche io!!!
Così dovrò lasciarvi
per meno tempo in tensione!! 7 recensioni?? Oddio, non ci posso credere
*-*
andiamo immediatamente a rispondere!
Rec:
Isatachi:
Ehi!Grazie! Anche io ne sono felice
che gli esami siano andati beneXP E NO, non era Itachi, questo te lo
posso
dire.(Non ti preoccupare salterà fuori anche lui,
più o meno). XD Lee…oh my Lee
XD non ce la farà mai. Ed è per questo che voglio
dargli una mano ù__ù E per
Kakashi, bhe, non c’è molto da dire. Ma non
startene triste! Sono arrivata in
anticipo *-* (manie di protagonismo). Ora ti lascio alla lettura! Bye!
^^
Gio93:
Sarai punita severamente per quello che
hai fatto! *_____* Bhe, tanto ti sbagli, non sono quelli lì
ù___ù (Me tenta di
sviare sospetti) Ora ti lascio, non ho altro da dirti… ^_^
bye!
_Eleuthera_:
*-* Grazie! Lo penso anche io su Sas’ke
ù__ù Bhe, ti ho
portato uno di quei capitoli…!! Spero proprio che ti piaccia
quanto gli altri
se non di più, anche se il vero
signor capitolo sarà fra i
prossimi!*-* aspetta e vedrai, sarà uno di quei capitoli
dalla suspence che
distrugge i nervi *-*!!! Ora ti lascio leggere, bye! ^^
Irene
Adler: Lo so lo so, anche io adoro Lee, e
per quello che lo voglio aiutare!e a Sasuke non fa mica male rimanere
in
disparte, maniaco di protagonismo com’è! Ora ti
lascio leggere perché penso di
averti fatto già perdere troppo tempo. Bye! ^^
Paine
Strife: Tanto ne manca di tempo alla fine!
Oh che ne manca! Grazie! ^^ Grazie davvero! Ora vado e ti lascio
leggere come a
tutti gli altri! Bye! ^^
Kakashina93:
Non ti preoccupare, non fa niente!
XD Spero che gli esami ti siano andati bene quanto a me! Modestamente
mi
diverto un tot a prendere il posto di Sasuke, anche se lo faccio solo
perchè
devo far vedere quanto è in gamba Ginny! XD Bhe, non sei
l’unica a cui
piacciono quelli con le maschere sul viso, ma anche i belli e dannati
non sono
male! Ora ti lascio alla lettura, bye bye! Tvtttb! ^^
YuYu@17:
Uh, una nuova fan XDD Bhe, come vedi
sono qui anche se non tardi come avevo pianificato!! Bhe, per i
pomeriggi
liberi non so proprio cosa dirti, ma puoi sempre provare a tirare una
ipotesi
sul passato di Ginny, o sul futuro se proprio proprio… ora
ti mollo alla
storia! Bye! ^^
E
ora, STORIA A VOI!
__________________________________________________________________________________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 14: La Classe 301
Dopo
aver superato una immensa scalinata dall’obliquità
innaturale, ci troviamo al 3° piano e a poca distanza da noi
sta una stanza. La
301.
-Eccoci
arrivati!- Esclamo allegra, indicando la porta
prestabilita per la prima prova. –Oh, che sbadata! Io non vi
ho neanche
presentato!-
Mi
giro e sorrido.
-Allora
ragazzi, loro fanno parte del gruppo di Maito Gai. Rock
Lee, TenTen, e Neji Hyuuga.- Spiego al “mio”
gruppo. –Ed invece loro sono gli
allievi di Kakashi Hatake. Naruto Uzumaki, Sakura Haruno ed infine
Sasuke
Uchiha.- Spiego agli altri indicando i diretti interessati.
I
due gruppi si scambiarono uno sguardo di ghiaccio.
-Ehm,
sì ragazzi. Ma mi sa che ora dobbiamo entrare.- Stiracchio
un sorrisetto ed interrompo il momento di tensione. Dopo tutto, tali
maestri
tali allievi. Ok,
il
detto non era così, ma ci si può anche
accontentare.
Appena
giro la manopola un gran frastuono arriva alle mie
orecchie come l’onda di un fiume in piena. Spalanco del tutto
la porta e
un’enorme massa di persone di tutte le età mi si
para davanti.
-Wow…-
Esclama estasiato Naruto alle mie spalle.
-Oh,
non vedo l’ora di iniziare!- Esclamo io con entusiasmo,
attirando l’attenzione di tutti. Sorrido imbarazzata.
–Ops…-
Rido
sotto i baffi e faccio un passo verso il centro della
stanza.
-Tu
che dici Sasuke? Sono al nostro livello?- Chiedo all’Uchiha,
mentre lui si guarda in giro.
Apre
la bocca per rispondere quando un’acutissima voce fa il suo
ingresso in scena:
-SASUKEE!!
SEI ARRIVATO FINALMENTE!!-
Guardo
la fonte di tal suono perfora orecchie e mi accorgo che è
una ragazzina. Bionda. Occhi azzurri. E guarda a caso,
perché si è appena
appiccicata all’Uchiha, ha pure dei vestiti simili a Sasuke.
-Non
vedevo l’ora di vederti entrare! Pensavo che non saresti
venuto! Sarebbe proprio stato un peccato!- Continua lei, provocando le
assopite
ire di Sakura-chan.
-INO!
STUPIDA RACCHIA! MOLLA IMMEDIATAMENTE SASUKE!!-
Eccone
la prova.
Sospiro
rassegnata mentre le due ragazzine-megafono cominciano
ad urlarsi contro ogni tipo di maledizione conosciuta.
Un
ragazzo, anzi due, arrivano alle spalle di Ino e il più alto
di loro parla.
-Ehi,
pure voi a fare questo stupido test?-
Naruto
si avvicina al ragazzo magro con sguardo scocciato.
-No,
anche voi qui? E io che pensavo che fossimo gli unici genin
appena usciti dall’accademia a partecipare alle selezioni dei
Chuunin…sfortuna
dannata…-
-Naruto!-
Lo riprendo. Certo, ha 12 anni, ma dovrebbe conoscere
le buone maniere almeno!
-Che c’è
Ginny-chan? E’ solo la verità!- Si
difende. E diamogliela buona…
-Che
idiota…- Sussurra il ragazzo dai capelli lunghi e la coda.
Sospiro
di nuovo. Il mondo con tante persone è complicato.
Preferivo restare nel mio mondo in cui gli unici che giravano erano IO,
KAKASHI, IL TERZO HOKAGE e in casi straordinari GAI-SENSEI e il suo
gruppo.
Qui
sono tutti dei veri idioti… a parte Sasuke che mi sembra il
più normale.
Osservo
intanto Lee, Neji e TenTen prendere posto ad un banco
osservando i neo-genin confrontarsi tra le urla.
Oh
mio dio. In che guaio mi sono cacciata!?
Poco
più in là arriva un’ALTRA voce.
-Eccovi.
Vi ho trovati!-
Mi
giro rassegnata e trovo altri tre ragazzini.
Uno
alto, dai capelli a punta neri e con gli occhiali da sole. Affianco
a lui, al centro, sta un ragazzo un po’ più basso,
con un cagnolino bianco in
testa. Ed infine una ragazzina dagli stessi occhi di perla di Neji-kun.
Avrà
il byakugan anche lei? Mah…
-Eccoci
qui tutti insieme!- Continua l’uomo-lupo. Ha i denti
affilati!
Dietro
di lui la ragazzina dagli occhi bianchi saluta piano
imbarazzata.
-Anche
voi qui?- Chiede il primo ragazzino con i capelli lunghi.
Ok, ho bisogno di spiegazioni.
Mi
avvicino pian piano a Sasuke e lo porto via dalle grinfie di
Ino che neanche se ne accorge da quanto è impegnata a
litigare con Sakura.
-Ehm,
scusa Sasuke-kun… mi potresti dire chi sono tutti questi
qui?- Gli chiedo gentilmente.
-
Quello dai capelli lunghi è Nara Shikamaru. Il suo amichetto
che mangia sempre è Akimichi Choji. La loro compagna
è Ino Yamanaka.- Dice.
Poi
indica l’altro gruppo di tre elementi appena arrivato.
-Loro
invece sono Inuzuka Kiba con il suo cane Akamaru. Shino
Aburame e Hinata Hyuuga. Tutti loro appartengono agli omonimi clan di
Konoha.
Erano nostri compagni di accademia ninja, ma da quando ne siamo usciti
non li
abbiamo più incontrati…-
-Capisco…
Grazie per l’illuminazione, Sas’ke-kun.- Dico
sorridendogli.
-Di
niente, Gin.- Mi dice lui, tornando ad ascoltare gli stupidi
discorsi di Kiba e Naruto su che team sarà il migliore.
Proprio
interessante…ooh!
Poi
all’improvviso vedo il cicciotello, Choji se non mi sbaglio,
avanzare con il suo pacchetto di patatine verso Kiba. Ma il suo
percorso viene
interrotto da Shino.
Tutti
questi nomi mi fanno venir quasi mal di
testa…oddio…
-Fermo.
Non pestarlo.- Dice.
Ma
di che…? Ah!
-Insetti?-
Domando tra me e me.
Sakura
e Ino si abbracciano.
-Che
schifo… insetti…-
Io
rido avvicinandomi al piccolo animaletto osservandolo da
vicino. Gli poso un dito davanti e quello ci sale sopra come se niente
fosse.
-Ehi
piccolo! Che carino! Non ci credo, è la prima volta che ne
vedo uno del genere!- Esclamo interessata, ma pensando ad alta voce.
Sento
stranamente lo sguardo di Shino sulla mia testa, quando mi
alzo in piedi portando l’insetto con me.
-E’
un insetto che assorbe chakra. Si può usar per attaccare
l’avversario in qualunque momento.- Dice lui da dietro il
bavero del cappotto.
-Interessante.-
Lo alzo ancora di più per osservarlo contro
luce.
E’
uno di quegli insetti tutti pelosi! Oddio, che carino!!
Ok,
calmiamoci. O qui mi prendono per stupida già dalla prima
volta che mi vedono.
-EHI,
VOI!-
Una
voce richiama l’attenzione del gruppo da destra. Proviene da
un ragazzo sui vent’anni vestito di viola. E questo che vuole
adesso?
-Vi
conviene darvi una calmata. I genin qui presenti cercano
solo una piccola mossa sbagliata per attaccarvi. Non sono tipi tanto
affidabili.- Dice.
-Lo
pensavo anche io… purtroppo anche questi qui cercano la
più
banale scusa per litigare…- Esclamo, avvicinandomi al
ragazzo appena arrivato.
–Tu sei…?-
-Yakushi
Kabuto. Tu invece?-
-Ginevra
Hansen. Ma tutti mi chiamano Ginny.- Dico, porgendo la
mano.
Lui
spalanca un po’ gli occhi, forse stupito per qualcosa. Poi
sorride e risponde alla stretta.
-Ok,
ragazzi. Ora state in silenzio come ha detto Kabuto-san.
Ok?-
Ino,
inviperita, esclama:
-Ma
chi ti credi di essere, tu, ragazzina?-
Mi
scappa una risatina dalle labbra.
-Peccato
che quella a cui dai della ragazzina ha 3 anni in più
di te, Yamanaka!- Esclamo con voce serpentina. Non so neanche
perché ho usato
questo tono, ma non fa niente. La vedo titubare un attimo per poi
tornare
all’attacco.
-Bhe,
allora sei un po’ bassina per la tua età.-
Sospira
Gin, sospira. Non combinare guai proprio ora. Non ora.
Sto
per aprire la bocca per replicare quando Sasuke comincia a
parlare.
-Non
è bassa. Ha la corporatura perfetta per fare la ninja.-
Spalanco
gli occhi accigliata nel sentire quelle parole.
-Beh,
grazie Sas’ke-kun. Comunque, Kabuto. Per te non è
la prima
volta che sei qui, no?- Chiedo. Dopo tutto sembra muoversi bene in
quest’ambiente, no?
-Già.
Infatti, non sono mai riuscito ad accedere alla terza
prova.-
-Allora
puoi spiegarci come funzionano gli esami!- Esclama
entusiasta Sakura.
-Già.
Stavo per dirlo io…- Sussurro.
Chiudo
gli occhi. Sarà ancora lunga questa pena tortuosa? In
più
Kabuto-san potrebbe sembrare un tipo sincero e loquace ma emana
un’aura
ambigua…
-Certo,
vi darò un po’ di informazioni con queste nin-info
card…-
Tira
fuori un mazzetto di carte arancioni dal porta-oggetti e ce
lo mostra come se fossero le carte più importanti al mondo.
E poi comincia a
parlare a vanvera…
Io
mi allontano un pochetto dal gruppo che ascolta il discorso e
mi guardo attorno. I partecipanti all’esame provengono
proprio da ogni
paese.
Coprifronti
della Foglia, della Cascata, della Roccia! E poi
poco più in là dal paese del Suono e dal paese
della Pioggia.
-Perché
non c’è nessuno che proviene da Kumo?- Penso ad
alta
voce.
-I
genin del paese del fulmine non hanno mai partecipato alle
selezioni dei Chuunin.- Esclama poco più in là
Kabuto, avendomi sentita
parlare.
-Capito.
E perché?- Tento di approfondire.
Lui
mi squadra assieme a tutti i neo-genin.
-Si
dice che abbiano sempre avuto altri modi per diventare
Chuunin, là. Ma non si sa altro.-
Mi
gratto il collo distrattamente.
-Allora
sarò l’unica da Kumo… pare.- Dico
soprappensiero, mentre
Kabuto torna a parlare.
-Non
sono in molti neanche quelli del villaggio del Suono, dato
che è un paese nato solo pochi anni fa. Gli Shinobi di quel
villaggio non sono
molto conosciuti ma…- Spiega Kabuto,
Un
fruscio quasi impercettibile si fa strada tra i vari genin
nella stanza.
La
velocità è impressionante. Sono tre…
Chiudo
gli occhi per permettere all’udito di fare la sua parte.
Sì,
sono tre velocissimi genin da non sottovalutare. Se vanno
tanto veloce sono stati allenati molto intensamente, se non
è un’abilità
naturale.
Si
spostano a destra e a sinistra, forse per confondere i sensi.
Ma il loro odore acerbo non può scappare al mio naso.
Apro
gli occhi guardandomi attorno. Si dirigono verso la mia
destra, in fila, uno dopo l’altro.
Faccio
pressione con il piede sinistro sul pavimento per
prendere stabilità, e con una piccola spinta mi sposto
velocemente verso lo
Yakushi.
Uno
degli sconosciuti stacca un presalto* su uno dei banchi
della classe e lancia un paio di kunai verso Kabuto.
Il
ragazzo, con un salto all’indietro li evita con
facilità ma
subito dopo arriva un secondo sconosciuto che tenta di colpirlo in viso
con un
pugno. Ma…non è un normale pugno!
E
cosa diavolo è quel coso che ha legato al braccio?
Con
lo scatto preso scivolo sul terreno liscio e in pochi
secondi mi ritrovo tra Kabuto e lo sconosciuto.
Poggio
le mani a terra e con le gambe colpisco il mento del
ragazzo sconosciuto facendolo volare poco in là. Pochi
attimi dopo ecco una
terza apparizione. Una ragazza.
Ora
che ci posso pensare, dato che non ne ho avuto il tempo
prima, provengono tutti e tre dal Villaggio del Suono!
La
ragazza si scaglia contro di me come una faina, tentando di
colpirmi.
-Il
suono è più veloce di chiunque altro!- Afferma,
preparando
un pugno da scagliarmi.
Con
uno scatto spingo via con un piede Kabuto e mi catapulto
alle spalle della ragazza facendole anche un piccolo scherzetto.
Pochi
istanti dopo che il suo colpo è andato a vuoto quella si
gira e mi guarda con occhi spalancati.
-Il
tuo ragionamento fa acqua. Una cosa più veloce del suono
c’è. Guarda caso c’è prima il
fulmine del tuono!- Dico ridendo e rigirandomi il
suo coprifronte del suono tra le dita. – E comunque non
è il momento di
combattere, questo! Già qui sono tutti sotto stress, se poi
ci siete voi che
iniziate a dare battaglia qui si forma il caos più totale!-
Continuo, lanciando
alla ragazza il coprifronte rubato.
Ok,
a volte è proprio vero, mi faccio vedere anche troppo
nonostante la mia indole calma… però non posso
fare a meno di calmare le
situazioni agitate come queste.
-Ah,
io adoro quella ragazza!- Esclama Lee estasiato dal centro
della classe.
Oh
mio dio… non cambierà mai! Rido sotto i baffi.
Per
fare scena mi rimetto a posto un ciuffo e mi massaggio
l’orecchio.
-Certo,
voi potrete anche mettere fuori uso i timpani facendo
perdere del tutto l’equilibrio con quelle onde sonore che
trasmettere, ma di
certo non servirebbe a molto contro i Genin che usano le arti mediche.
Per cui
non date tutto per scontato.- Esclamo. I tre ragazzi del suono mi
guardano con
astio (Vorrei anche vedere…) e stanno per mandarmi una
maledizione quando una
piccola esplosione fumogena attira l’attenzione verso la
cattedra.
-Fate
silenzio, ragazzini petulanti.- Dice una voce.
Pian
piano il fumo sembra diradarsi e alla nostra vista appare
un gruppo di esaminatori vestiti di grigio.
Davanti
a loro sta un uomo alto e con il viso deturpato da due
profonde cicatrici.
-Grazie per aver atteso
così tanto. Io sono Ibiki Morino e sarò
il vostro esaminatore per la prima prova dell’esame di
selezione dei Chuunin!!
_________________________________________________________
*presalto= termine tecnico
della ginnastica artistica che
serve per dare inizio ad un salto (Pre= prima , quindi prima del salto)
Il capitolo più
lungo del solito l’ho fatto solo
per voi!!!!!!!!!!!!
Ok ok, mi
pare che i conti siano sbagliati. Per tutti quelli che si
aspettavano che nel prossimo capitolo ci sarebbero stati gli ENORMI
aiuti sul
passato di Ginny, bhe, mi dispiace ma ho fatto male i
calcoli… E non so, spero
vivamente che non sia fra più di 3 capitoli, comunque
l’aiuto lo darò a metà
della seconda prova, ve lo assicuro! Bye! E aspetto recensioni!!
|
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Capitolo 15 *** 15. La Prima Prova! ***
15° Chap
Eccomi
qui, più fresca che mai dopo le vacanze! Fresca,
qui in questa buca che è la pianura padana si muore di
caldo, però si dice
così, no? Fresca… magari… tornando
però ad argomenti più inerenti alla storia,
ECCOMI QUI CON IL NUOVO CHAP! La fatidica prima prova
dell’esame di selezione
dei chuunin!
Vero
che mi aspettavate? XDD
Rec:
Isatachi:
La parte in cui appare Kabuto?
Davvero la odi così tanto? XD Va bhe, comunque posso dirti
di Sì! Sasuke ha
circa difeso Ginny ù_ù è questo che ho
voluto dire con quel passaggio del
capitolo! Rock Lee contro Sasuke? Bhe, non penso che la farò
^^’’ però posso
inventarmi qualcosa per farti felice XD ora ti lascio come sempre alla
lettura,
baci!
_Ellis_:
Eccoti qui! Ti aspettavo! XDD
Grazie mille per la tua rec! Me felice ** . . . far stare in suspence
le
persone è il mio mestiere *__* E sì! A
Sas’ke Gin non è indifferente, ciò te
lo
posso rivelare… ù__ù e, come ti ho
già detto sull’amicizia di Ginny e Hinata,
bhe, ci farò su un pensierino! Ciao ciao! ^^
_Eleuthera_:
Aspettavo solo te *-*
Nessuno ti batte nel scrivere recensioni che fanno sbarluccicare gli
occhi
dalla commozione! Non smetterò mai di ringraziarti per i
commenti stupendi che
fai alla fic! ^___^ Per la tua teorica coppia SasuGin, come ho
già detto alle
altre, si, hai ragione ù__ù ma adesso bisogna
farlo capire a Ginny XDD Mi sa,
poi, che Kakashi non sarà molto nominato nei prossimi
capitoli, sai com’è, non
c’è lui durante le prove
ç__ç Ora, dopo che ti ho angosciato con la
risposta
alla recensione, ti lascio andare a leggere, cosa che tu volevi fare
sin
dall’inizio XD Bye!
Kakashina93:
Tastiera che da i numeri?
Non ti preoccupare! Ci ho capito! Grazie grazie per la rec! ^_____^ Mi
ha fatto
come sempre TAANTO piacere!!! Baci baci!
Paine
Strife: Ora sono io che non so che
risponderti se non grazie mille ^___^ goditi il chap! Ciao! ^^
E
ora, signori lettori e signore lettrici… IL CAPITOLO
QUATTORDICI: LA PRIMA PROVA
_______________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 15: La Prima Prova!
Eccoci
qui. Tutti quanti gli aspiranti Chuunin.
Chini
sui banchi della stanza 301 e con 9 problemi di
fisica da risolvere per la prima prova dell’esame di
selezione.
E
partiamo già fregati.
I
problemi sono irrisolvibili. Persino Sasuke, secondo
me, non ce la fa.
Non
ha ancora scritto niente sul suo foglio.
Quindi
per Naruto è finita.
Senza
parlare di me, che non ho ricevuto gli insegnamenti
dell’accademia e quindi è ancora più
difficile capire questo cavolo di
questionario.
E
quindi siamo messi già alle strette dal primo momento.
Se
uno della squadra prende zero punti, addio selezione
dei Chuunin!
Naruto
è seduto due banchi davanti a me. Sakura è nella
mia stessa fila ma a sei ragazzi di distanza.
E Sasuke… bhe,
Sasuke è finito di fianco a me.
Afferro
la matita e inizio a mordicchiarla guardandomi
attorno. La maggior parte dei genin sembra stia per andare in paranoia.
Visi
rossi, mani tremanti, respiro a mille…
Più
o meno il comportamento che dovrei avere io adesso.
Siamo
spacciati.
Eppure
non sono sotto pressione. Gli occhi non mi
strabuzzano fuori dalle orbite terrorizzati. I battiti del mio cuore
sono
regolari come sempre.
Guardo
Sasuke al mio fianco che guarda gli esaminatori
che prendono nota di eventuali copiature.
-E’ tutto un fatto
psicologico…-
E’
tutto un fatto psicologico. Il terzo Hokage mi ha
detto questa semplice frase l’ultima volta che l’ho
incontrato.
Un
fatto psicologico…
Ibiki
Morino…
-Ibiki Morino è
il capo della squadra che si occupa di
far parlare i prigionieri nemici. Li mette talmente sotto pressione che
non più
di cinque minuti dopo i nemici gli dicono la
verità…-
Kakashi
mi aveva parlato del capo degli esaminatori.
L’uomo-armadio
dai toni gravi e solenni, che si stagliava
davanti alla lavagna della classe, su cui erano abbozzate le regole
della prima
prova.
10
punti per ogni Genin.
10
problemi da risolvere.
Se
sbagli 7 problemi rimani con 3 punti.
Ogni
volta che le guardie sorprendono a copiare sottraggono 2 punti.
Quindi,
facendo il punto della situazione…
Se
è tutto un fatto psicologico, e Morino è un
professionista nel mettere sotto pressione le persone… bhe,
il questionario
potrebbe sembrare tutta una farsa per mettere alla prova gli aspiranti
Chuunin.
E
ci starebbe riuscendo alla grande…
Poi
c’è anche il fatto che non ci hanno dato ancora il
10° problema!
Sarà
qualcos’altro di psicologico? Oppure no?
-Dovrete dar fondo a tutte
le vostre risorse… Fatemi
vedere che cosa sapete fare…-
Le
parole di Morino… Aspetta!!
Riporto
lo sguardo alla lavagna e leggo l’ultima regola
scritta.
Ogni
volta
che le guardie sorprendono a copiare sottraggono 2 punti.
Non
ci credo… Ma sono una pirla!
Vogliono
solo mettere alla prova le nostre capacità nel
non farci scoprire!
Dannazione
a me e alla mia mente malata che non ci è
arrivata prima!
Ora
il problema è solo uno.
Come.
Come fare per non farsi scoprire?
Io
non ho abilità innate che mi permettano di non essere
scoperta! Niente sharingan, niente byakugan e roba varia! Niente di
niente!
E
allora come diavolo faccio?
Mi
gratto la testa con la matita facendo tintinnare i
campanellini del mio braccialetto.
Sarà,
ma io non ho idea di come fare.
Poi
sento un abbaio provenire dal centro classe, dove
intravedo più in alto di tutte le teste, un cagnolino
bianco. Akamaru.
Mi
fa tornare in mente la tecnica del richiamo di
Kakashi. Tutti quei cagnolini adorati che scorrazzano qua e
là…
Sorrido.
Poi
un colpo di genio.
LA
TECNICA DEL RICHIAMO!
Strizzo
gli occhi per un improvviso dolore alle tempie.
-Ehi
Gin, hai mai evocato un animaletto?-
-Un
animaletto, senpai?-
-Sì,
la tecnica del richiamo. L’hai mai imparata?-
-No!
Come si fa? Come si fa, senpai?-
-Bhé,
innanzitutto devi…-
Mi
tengo la testa tra le mani per qualche secondo,
mordendomi il labbro inferiore ferendomi leggermente.
No,
no, basta! Perché adesso, dannazione?!
E
poi quella voce… era così simile a
quella…
Scuoto
la testa, cercando di non pensarci, mentre il
sapore ferroso del sangue mi fa rabbrividire al solo contatto con le
papille
gustative.
Respiro
profondamente due o tre volte e poi torno calma.
La
tecnica del richiamo.
-Gin,
va tutto bene?-
Un
sussurro.
Giro
appena la testa verso Sasuke e annuisco, sorridendo
leggermente.
Respiro
un’ultima volta e torno al lavoro.
Quindi,
la tecnica del richiamo è la mia unica
possibilità.
Ma
eseguirla fa un gran fracasso e polverone…
Bhe,
dopotutto… tentar non nuoce.
Mi
sfioro con il pollice il labbro sanguinante e poso la
mano aperta sulla sedia.
-Sasuke…stai
al gioco…- Gli sussurro, appena prima di
chiamare la tecnica mentalmente.
Una
nuvola di fumo si alza attorno a noi. Dannazione!
Comincio
a
tossire veramente, mentre faccio finta di lamentarmi.
-Oh
no! Diavolo di un fumogeno!-
Chissà,
forse così mi salvo pure…
-Ehi
tu! Che cosa è successo?- Urla Morino avvicinandosi
alla massa di fumo che va via via diradandosi.
-Mi
è…sfuggito un piccolo fumogeno dal porta oggetti
aperto e… e… mi dispiace!- Torno a sedermi,
mentre il resto dei genin nella
stanza mi squadra dalla testa ai piedi.
Che
imbarazzo!!
-Lei,
signorina, è…?- Chiede sempre Ibiki. Io alzo lo
sguardo sull’esaminatore e rispondo con voce quasi tremante
per sembrare più
vera possibile.
-G…Ginevra
Hansen, signore. S…squadra 7 di Konoha.-
L’uomo
sorride senza consultare alcun elenco. Pensavo mi
volesse controllare, e invece no!
-Bene,
signorina. Può tornare al lavoro.-
Sospiro
sollevata, anche se qualcosa mi dice che Morino
sa cosa ho fatto! Va bhe. Torniamo a noi.
Mi
guardo attorno e noto solo lo sguardo di Sasuke su di
me, quindi mi metto al lavoro. Un uccellino giallo inizia a svolazzare
sulla
mia spalla. Le alette rosse che si muovono in alto e in basso
velocemente per
non precipitare.
Scambio
uno sguardo divertito con Sasuke che torna
rassegnato al suo questionario, mentre l’uccellino mi si posa
in testa.
-Bene,
piccolo Shin*. Fammi vedere ciò di cui sei
capace!- Gli sussurro sorridendo e l’uccellino saltella sulla
mia testa
allegro. –Guarda chi scrive e dimmi ciò che
scrivono!-
Bene.
Dopo dovrò ringraziare Kiba per avermi fatto venire
l’idea!
* * *
8
punti. Shin ti adoro!
-Bravo
piccolo. Ora il 2° problema che è uno dei
più
complicati. Individua chi è riuscito a risolverlo e dimmi
tutto.- Un paio di
secondi dopo comincio a scrivere.
La
traiettoria dello shuriken è misurabile secondo…
-Mancano
10 minuti al termine della prova. E’ il momento
del decimo problema!-
Alzo
lo sguardo senza finire di scrivere la frase ed
incrocio per un attimo lo sguardo di Morino. Poi il cigolio dei cardini
mal
oliati della porta fa girare tutti i presenti verso
l’entrata. Sbaglio, o
quello è il ragazzo-gatto?
Rido
sotto i baffi, mentre torno a fissare Morino con
interesse.
-Finalmente
tornato. Il tuo bel burattino è servito allo
scopo?-
Una
risatina mi esce dalle labbra. Poi scuoto la testa e
cerco di tornare seria.
-Siediti.-
Ordina l’esaminatore,
mentre…ehm…Kankuro? Sì,
mentre Kankuro si addentra nell’aula passando tra i banchi.
-Prima
del 10° problema vorrei dettare un’ultima regola.-
La classe dimezzata rimane in silenzio, mentre le lancette
dell’orologio
risuonano con un fastidioso Tic Tac.
-Innanzitutto,
voi potete scegliere se proseguire e
svolgere il problema oppure tornare indietro e provare alla prossima
selezione.
Se vi tirate indietro anche la vostra squadra sarà
eliminata, ma se sceglierete
di continuare…- Morino fa una pausa per tenere tutti noi
sulle spine. Bastardo…
-Se scegliete di continuare e sbagliate il problema, verrete banditi A
VITA
dagli esami di selezione dei Chuunin.-
COSA?!
Ma…è un’ingiustizia! Ci sarà
però un motivo…
Stai
a vedere che avevo ragione a proposito del 10°
problema psicologico!
Bisogna
solo decidere, quindi. E alla svelta.
-Se
decidete di ritirarvi, vi basta alzare la mano ed
identificarvi. Poi potrete andarvene.-
Tutti
si tirano sguardi preoccupati, terrorizzati, in
ansia. L’odore della suspence si allarga sempre di
più nella classe come una
cappa di caldo improvviso a ricoprirci.
Una
manciata di genin alzano la mano trascinando fuori
dall’aula pure i loro compagni. Fifa.
Giro
lo sguardo per la stanza. I componenti di ogni
squadra si scambiano sguardi di intesa, oppure di paura.
-Che
cavolata…- Sussurro senza volere, mentre Shin
atterra sul banco saltellando. Gli passo un dito sul becco giocando con
lui.
Incrocio
le gambe sulla panca finché un urlo non mi
risveglia. La voce è fin troppo conosciuta. Chi
è?
Naruto.
Il
Grande Naruto. Che non si lascia mai mettere sotto
pressione se ci sono sfide. Lui rimarrà sempre con il suo
carattere da
sbruffone che non si preoccupa mai di niente e nessuno. E questo
è stato fino
ad adesso una nostra fortuna.
Continua
ad urlare a destra e a manca che lui non si
lascia intimidire da alcuna regola, che lui continuerà
finché non diverrà
Hokage.
Sospiro
ridendo. Non cambierà mai. Ma proprio mai.
-Che
c’è da ridere se Naruto è un usuratonkachi*?-
Mi chiede Sasuke, dalla mia sinistra.
Io
sorrido, appoggiandomi allo schienale.
-L’usuratonkachi,
come lo chiami tu, ci ha appena permesso di passare alla seconda prova,
se non
ho sbagliato i calcoli!- Gli dico sottovoce perché gli altri
non sentano.
-E…
e perc…?- Tenta di chiedermi, interrotto da Morino.
-Davvero
bravi, avete fatto la scelta giusta. Sono lieto
di annunciarvi, che ognuno di voi ha ufficialmente superato la prima
prova
dell’esame di selezione dei Chuunin!-
Ah,
se non ci fossi io…
Scoppio a ridere mentre Sasuke
mi guarda stupito.
-Mi
spieghi come facevi a saperlo?- Chiede. Io lo guardo
con le lacrime agli occhi dal ridere. Bisognerebbe fare una foto alla
sua
faccia…
-Soltanto
sapendo che Ibiki Morino è il capo della
squadra di torture ed interrogatori. Roba psicologica, no? Quindi, se
il 10°
problema non ce lo avevano dato prima c’era di sicuro un
motivo! Quando poi ha
dettato l’ultima regola tutto è stato
più chiaro e limpido di acqua di
sorgente!- Gli spiego, mentre Ibiki, in sottofondo, parla con gli altri
alunni
di chissà cosa.
Sasuke
sorride. Cioè, più che altro tenta di fare un
mezzo sorriso divertito.
-Tu
sei matta da legare…- Mi dice, riportando
l’attenzione sull’esaminatore.
Ah…
lo so, Sasuke. Lo so. Ed è proprio per questo che
continuo a cercare il mio passato, dopo tutto quello che ho passato per
arrivare a questo punto.
Sono
Matta da Legare.
Abbasso
lo sguardo sospirando e guardo il banco con Shin
che saltella allegro.Ora so anche che, la prima volta che Kakashi mi ha
spiegato la tecnica del richiamo, in realtà non era la prima
volta.
A
quanto pare in passato io ho imparato tantissime cose, di cui ora sono
all’oscuro. Bhe, poteva andarmi peggio, se
devo essere sincera.
Un
certo fracasso di vetri mi distoglie dalle
riflessioni, e un attimo dopo un’attraente ragazza fa la sua
entrata in scena
molto artistica.
-Salve
ragazzi, io sono Anko Mitarashi, e sarò
l’esaminatrice
della vostra seconda prova! Ma ora, SEGUITEMI TUTTI!!-
Sbaglio, o andiamo di male
in peggio?
_________________
*Shin
= Il
nome è l’abbreviazione di Shining, brillante.
*Usuratonkachi
= insulto con cui spesso Sasuke chiama Naruto.
Significherebbe Idiota, se non sbaglio.
Ed
eccomi qui, pronta ed in fibrillazione per scrivere il prossimo
capitolo!!!!!! E forse finalmente riuscirò a rivelare
qualcosa! Lo spero,
perché ve l’ho promesso, e
dopo ci starei maluccio se non
riuscissi… va bhe,
alla prossima! Mi aspetto TANTE recensioni! (O almeno le
solite…XDD) Bye
|
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Capitolo 16 *** 16. La Seconda Prova Inizia! ***
16° Chap
Uhuhuh…
*-* eccoci qui. Mi dispiace. Nemmeno oggi riesco a
darvi la soddisfazione di nuovi indizi, scusate. Però spero
di farmi perdonare
con una scena che nessuno forse si aspettava XD va bhe, non vi dico
altro.
Rec:
Isatachi:
Nyah! Già già… Orochimaru si
avvicina! XD Vedremo come se la caverà Ginny di fronte al
serpentaccio. Grazie
come sempre per la rec! Baci! Gin
_Ellis_:
Eccoti qui, oh Ellis! XD E le
faville arriveranno, non ti preoccupare!! E comunque non demordere,
troverò un
modo per far avvicinare Gin e Hina!! XD ok, ora ti lascio! Bye bye!
Gio93:Mia
cara! ^0^ davvero te lo
immagini? Bhe, ti augurò che sia vero ciò che
pensi! ù_ù non ho capito la cosa
su Sasuke, ma fa lo stesso… posso starne
all’oscuro ancora per un po’… Grazie
per essere il mio peluche da coccolare nei giorni di depressione ^^
(DeiDei
ç__________ç. . .) ora, vai a leggere, che ti fa
bene! XDD ciao ciao! Un
abbraccio, Gin
_Eleuthera_:
Ele-chan! Mi dispiace tento
per il tuo computer, dopo tutto i pc sono tutti bastardi che si rompono
con
niente… l’ultima volta che ho riparato il mio
aveva immagazzinato più di mille
virus °-° comunque, come sai, non finirò mai
di ringraziarti! Ogni volta che
leggo le tue recensioni salto sulla sedia dalla gioia!! Per la storia
del
“senpai”, bhe, si vedrà…
comunque non penso che lo svelerò presto.
ç____ç Io ne
sto soffrendo tuttora della fine di Deidara… quando
l’ho scoperto sono pure
scoppiata veramente in lacrime… Bhe, ora ti lascio leggere
che ti rendo felice
un pochetto… ^_^ ancora grazie, Gin (PS= Ipotesi assurde?!
ASSURDE?! . . . ma
se ci becchi quasi sempre XDDD)… ciao
Paine
Strife: Io li metto apposta quei
piccoli indizi, come senpai, sensei ecc… danno ispirazione
al lettore per far
nascere teorie su teorie! XDD Grazie, grazie e grazie per i
complimenti, mi
fanno davvero tantissimo piacere!!! Ciao ciao! Baci!
Ed
ecco, ragaSSuoli, il QUINDICESIMO CAPITOLO!
______________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 16: La Seconda Prova Inizia!
Mi
rigiro tra le mani una pesca tirandogli un morso ogni
tanto.
Assaporo
il gusto e la freschezza del frutto con gli occhi un
po’ socchiusi.
Sono
stanca. Finalmente fra un po’ potrò andare a letto.
-Ehi,
Ginny-chan… che hai?-
La
voce di Kakashi mi riscuote dal mezzo-coma in cui ero
caduta.
-Nh?-
Domando, per distrazione.
-Chiedevo
se c’è qualcosa che non va. Ti vedo pensierosa.-
Mi
spiega dalla cucina.
Sorrido.
-Sono
solo un po’ stanca. Domani sarò scattante e
arzilla come
sempre!- Mi appoggio allo schienale del divano e mordo la pesca
un’altra volta.
-Sarà,
ma a me non sembra solo quello!-
Mi
alzo a mala voglia e raggiungo Kakashi in cucina, dove si
destreggia da vero professionista a scaldare una scatoletta di Ramen
compero.
-Cioè?-
Gli chiedo, sedendomi su uno dei seggiolini della
cucina.
-Ogni
volta che hai quella faccia hai dei pensieri confusi che
ti gironzolano in testa…- Esclama, posando sul tavolo la
ciotola.
Io
finisco di rosicchiare il torsolo della pesca e la butto
nel cestino con un lancio da pallacanestro. Prendo le due bacchette sul
tavolo
e afferro un po’ di spaghetti dalla ciotola. Kakashi fa la
stessa cosa
abbassandosi la maschera.
Rimango
quasi abbagliata. Da quant’è che non vedevo il suo
viso?
-Bhe,
se devo essere sincera, qualcosa c’è…-
Dico, ingoiando
la pasta ma senza distogliere lo sguardo da Shi. Immergo di nuovo le
bacchette
nel contenitore e faccio il bis. –In questo periodo ho notato
che i flashback
dei miei ricordi si fanno più frequenti.-
Si
fa tutto più silenzioso mentre Kakashi prende degli altri
spaghetti contemporaneamente a me.
-E
cosa vedi?- Chiede, fissandomi in faccia.
-Niente.
Tutto nero. Però sento delle voci. E fino ad ora sono
solamente due le voci che sento. Che parlano o con me, o tra loro. In
più…- Mi
blocco. Non mi va di raccontargli anche dell’intrusione in
camera mia di quei
tizi.
-In
più…?- Mi fa, alzando lo sguardo dalla ciotola di
Ramen
dove si è rifornito di nuovo di spaghetti.
Giro
le bacchette un paio di volte nel brodo con fare
silenzioso.
-Niente,
è che… bhe, dovremmo chiudere la porta sul retro.
Ecco tutto.- Dico, con sguardo sempre basso.
Sento
il suo sguardo sulla testa.
-Ok.
Ieri sera due tipi si sono intrufolati in casa
silenziosamente. Parlavano di me come se mi conoscessero. Dicevano roba
del
tipo “E’ lei?” “Pare proprio di
sì” e simili… E sono preoccupata.-
Rispondo io
messa sotto pressione dall’occhio inquisitore di Kakashi.
-C…cosa?-
Chiede lui stupito, spalancando lo stesso occhio. –E
li hai visti?-
Muovo
la testa in segno di negazione.
-Rivolgevo
loro la schiena…-
Nell’aria
ricompare il silenzio. L’avevo detto che non dovevo
dirglierlo, io!
Alzo
lo sguardo mentre Kakashi si mette di nuovo la maschera.
-Vado
a vedere che si può fare per la porta, l’avevo
detto che
bisognava ripararla subito. Tu finisci il brodo. Torno subito.-
E
in pochi attimi esce dalla mia visuale. Sospiro. Afferro la
ciotola e me la scolo in pochi attimi venendo attraversata da un
brivido
bollente.
Mi
appoggio al tavolo con le mani sotto la testa, chiudo gli
occhi e sbadiglio.
Ho
sonno… voglio dormire…
-Niente
da fare. La porta non vuole stare chiusa nemmeno con i
chiodi. Dovemmo prendere dei piccoli provvedimenti per sta
notte…-
-Tipo?-
-Tu
dormi da me.-
Sbatto
le palpebre perplessa.
-Cosa?-
-Tu
dormi da me. Non vorrai che quei due ritornino!- Esclama,
sicuro di sé.
Ah!
Questa è bella. PERCHÈ DOVREI DORMIRE DA LUI?!
SOLO PERCHÉ
QUEI DUE POTREBBERO TORNARE?! MA STIAMO ANDANDO DI MATTO?!
.
. .
Come
non detto. Non ne ha voluto sentire ragioni! Dannazione a
te, Hatake.
Ora
mi ritrovo qui, nella tua stanza, stesa accanto a te, con
te che dormi.
E
io, che sarei quella che ne avrebbe più bisogno, non riesco
a chiudere occhio.
Uff.
Sai perfettamente che mi sento in imbarazzo in queste
situazioni, eppure… Oh, al diavolo te, Hatake, e le tue idee.
Mi
giro sul lato, dandoti la schiena e serrando gli occhi in
cerca di quel sonno che sentivo calarmi sulle palpebre durante la cena.
Dov’è
finito?
Dove?
Dove?!
Una
leggera brezza estiva entra dalla finestra appena
socchiusa e mi colpisce le braccia facendomi rabbrividire.
Altro
che la mia stanza che assomiglia ad una camera ardente!
Qui si gela quasi!
Stringo
a me un angolo del lenzuolo lasciato hai piedi del
letto come mi è solito fare, e mi godo quel freschino
adorato.
Domani
poi devo farla pagare a Kakashi per quello
che…ho…passato…
*
* *
Sto
sbadigliando senza sosta da un quarto d’ora, mentre Anko
parla, parla e parla senza mai fermarsi. Perché deve farci
un discorso
imperiale per dirci le regole che io ho capito ascoltando un quarto del
discorso?
Campo
d’allenamento numero 44, la cosiddetta Foresta della
Morte. 44 cancelli. Ogni squadra parte da un cancello diverso con un
rotolo, o
della Terra o del Cielo. Lo scopo è di rubare alle altre
squadre il rotolo
opposto a quello che si possiede in meno di 5 giorni e arrivare alla
torre
centrale sani e salvi e con tutti i compagni. Punto e basta. Poi
bisogna solo
sapere che la foresta è infestata da animali pericolosi. Ma
questo si intuiva
già dal nome, no?
-Ehi
Ginny-chan!-
Mi
giro di scatto verso dove proviene la voce.
-Ehi,
Kakashi! Che ci fai ancora qui?- Gli chiedo, allontanandomi
dal gruppo di aspiranti Chuunin per andare in contro
all’Hatake.
-Devo
parlarti.-
Parlarmi?
Cosa dovrà mai dirmi?
Ci
allontaniamo un po’ verso gli alberi che circondano il
campo d’allenamento numero 44 per non disturbare il discorso
della Mitarashi.
-Senti
Gin. La seconda prova tu la svolgerai da sola. E’ un
provvedimento del terzo Hokage per non facilitare la prova alla squadra
7.
Certo, partirai da un cancello diverso, ma vorrei contare sul tuo aiuto
nel
caso che Naruto, Sakura e Sasuke si trovassero nei guai…- Mi
spiega pacato,
continuando a tenere d’occhio il gruppo 7 da lontano. Eheh,
si vede lontano un
miglio che è preoccupato!
-Non
ti preoccupare, Shi-san. Farò del mio meglio per far
sì
che non si facciano del male!- Gli dico, determinata.
Lui
sorride e mi posa una mano sulla testa scompigliandomi un
po’ i capelli.
-Grazie.
Ma sta attenta anche tu. Non so cosa potrai trovare
là dentro, ma di sicuro non è nulla di buono.
Coraggio, solo tu puoi farcela da
sola. Conto su di te!-
Alzo
il pollice in segno di Ok e sorrido in stile Gai-sensei.
–Non ti preoccupare neanche di me. Tornerò
più sana e frizzante di prima!-
Lo
saluto con la mano e me ne vado sorridendogli fino a che
non distolgo lo sguardo da lui, notando finalmente che Anko ha finito
di parlare.
-Tieni.
E’ il modulo per poter partecipare alla prova.-
Giro
la testa verso la mia sinistra, dove è comparso Sasuke
con due fogli in mano.
-Ah…grazie…-
Sussurro, afferrando uno dei due moduli. Lo
esamino da cima a fondo. –Ah, Sasuke!- Mi giro verso di lui,
che stava per
andarsene.
-Sì?-
Esclama lui, voltandosi di nuovo verso di me.
-Bhe,
non aspettatemi per firmare il modulo. Io… non
sarò con
voi durante la prova. Farò squadra da sola. Ordine di
Sarutobi!- Gli spiego.
Lui spalanca un po’ gli occhi per poi rispondere:
-Ah…ok.
Allora buona fortuna!-
Io
gli sorrido alzando le dita in segno di vittoria.
-Grazie.
Idem per voi! Ad ogni modo, quando avrò trovato il
secondo rotolo, vi cercherò. Kakashi non vuole che vi
cacciate nei guai. Ciao!-
E
me ne vado, girandogli le spalle.
Sì!
Niente più marmocchi cui tenere dietro per un bel
po’
di tempo!!
Finalmente
libera! Niente baby-sitting
al gruppo 7!
Pensare
sempre che ciò che potrebbe succedere a quei tre
là
fosse colpa mia mi metteva in difficoltà! Ma ora
più nessuno mi fermerà! Potrò
fare ciò che vorrò! Olé!
Non
faccio in tempo a finire di esultare mentalmente che la
voce di un aiutante-esaminatore richiama l’attenzione di
tutti dicendo che
erano pronti per consegnare i rotoli a chi avesse deciso di partecipare
alla
prova.
***
Mancano
poco più di due minuti all’inizio della seconda
prova
e già io non ci vedo più
dall’eccitazione!
E
soprattutto dovrò cavarmela interamente da sola!
Meno
di 1 minuto.
La
carica mi elettrizza e non riesco a rimanere ferma neanche
per un secondo. Saltello avanti e indietro, facendo saltare i nervi al
responsabile del mio cancello.
Meno
di 30 secondi.
Una
scarica elettrica mi attraversa la spina dorsale facendomi
rabbrividire.
Il
guardiano apre il lucchetto del cancello e scioglie le
catene.
Meno
di 15 secondi.
Mi
chino sulle gambe, mettendomi in posizione di partenza come
per una corsa. Le ginocchia mi tremano dall’adrenalina che mi
entra in circolo.
Meno
di 5 secondi.
Da
lontano, l’eco della voce di Anko raggiunge leggera i miei
timpani.
-La
seconda prova dell’esame di selezione dei chuunin
inizia…-
urla, aspettando il culmine del conto alla rovescia.
-…ORA!-
Le
ante del cancello 44 si spalancano e io scatto in avanti
con velocità.
L’odore
di pericolo è palpabile nell’aria. E, se devo
essere
veramente sincera, lo adoro!
Ora
non ho più dubbi a riguardo. Questa prova di sopravvivenza
sarà estremamente…fantastica!
Salto
da un ramo all’altro finchè non ne afferro uno con
le
mani catapultandomi sopra con una capriola attorno ad esso.
Come
tutti sanno io sono una che origlia spesso le
conversazioni. Ed è un peccato che un trio di non so quale
villaggio (Il
coprifronte con tre righe verticali non ricordo di averlo mai
visto…) siano
passati accanto a me per sbaglio dicendo di avere il rotolo della terra
e che
sarebbero partiti dal cancello accanto al mio.
Ed
io ho il rotolo del cielo.
Quindi
ho già le mie prede da assalire! Sarà un gioco da
ragazzi derubare quei ragazzini. Non hanno la più pallida
idea di cosa gli
aspetta con me contro.
Sorrido
e riparto, virando la mia direzione di 45° verso la
mia destra.
Dovrei
incrociarli se li supero in velocità.
E
per loro sarà la fine della prova. A meno ché non
cerchino
di nuovo altri due rotoli…
Con
qualche piroetta in aria distolgo la monotonia della corsa
e pian piano sento sempre meglio l’odore dei tre ragazzini.
Odore
di ingenuità. Odore di paura.
Ah,
mi sento così bene in questo posto…
Socchiudo
un po’ gli occhi per la velocità che sto
raggiungendo, con l’aria tagliente che mi colpisce le braccia
e le gambe.
Un
salto ed intravedo qualcosa muoversi poco più avanti di me.
Mi blocco, nascondendomi dietro ad un tronco ad osservarli.
-Ok,
ora dobbiamo trovare una squadra che abbia il rotolo del
cielo. Ma scegliamo quelle più deboli. Sapete bene che non
si scherza con
quelli della sabbia, del suono e il gruppo della foglia dove
c’è quello con gli
occhiali…per non parlare di quello con la lingua lunga!-
Dice
un ragazzetto con i capelli a spazzola azzurro chiaro. Il
capo, direi.
Preparo
due kunai in mano e con un balzo li lancio contro al
gruppetto prendendoli di sprovvista. Mi nascondo dietro un altro tronco.
Penso
che li abbiano schivati. Non saranno tanto scarsi da
essere colpiti da due kunai tirati anche piano…
-Chi
va là?!- Urla uno del gruppo.
Io
sorrido, uscendo dal mio nascondiglio.
-Io.-
E
senza preavviso lancio per terra di fronte a loro uno dei
piccoli fumogeni che mi ha fornito Kakashi sotto richiesta.
Nel
fumo li sento tossire, mentre corrono tutti e tre in
direzioni diverse.
Il
rotolo di solito lo tiene il più in gamba. Quindi opterei
per il ragazzino dai capelli azzurri che prima ha parlato.
Con
uno scatto attraverso il fumo mi ritrovo alle spalle del
ragazzino e con un colpo alla nuca lo faccio cadere.
Il
sibilo di uno shuriken che taglia l’aria mi costringe ad
abbassarmi, mentre con calma perquisisco il porta-oggetti del capo.
Un
altro shuriken arriva, costringendomi a saltare qualche
metro più in là, mentre il fumo pian piano
scompare.
-Yaaaaaaah!!-
Un altro della squadra mi si scaraventa addosso
impugnando un kunai dalla punta ricurva. Tento di saltare ma quello mi
afferra
il piede trascinandomi a terra.
Batto
il fondoschiena e tento di massaggiarmelo nel tempo tra
cui sono caduta e il ragazzino tenta di immobilizzarmi ai polsi.
Avrà più o
meno l’età di Naruto…
Concentro
il chakra nei punti in cui mi tiene immobilizzata e
una scossa elettrica lo colpisce scaraventandolo poco più in
là.
Mi
rialzo dolorante e noto che dal porta-oggetti del mio
aggressore è caduto il rotolo.
Però…è un rotolo del cielo. Mossa
astuta. Ma non
tanto da ingannare me.
Hanno
preparato una trappola. Se mi avvicinassi per
raccoglierla, sicuramente succederebbe qualcosa. E soprattutto ne sono
certa
perché la ragazzina che completa il gruppo è
sparita, lasciando i suoi due
compagni a terra. Ciò vuol dir…
Un
pugnale kunai mi sfiora il braccio destro, lacerandomi la
maglietta a maniche corte. Un altro compare da un cespuglio alla mia
destra,
lasciandomi a malapena il tempo di spostarmi in avanti per schivarlo.
Quando
una manciata di spiedi viene lanciata da un altro punto
indefinito tra gli alberi giganti.
Socchiudo
gli occhi in due fessure. Sto cominciando a perdere
la pazienza…
Sento
gli occhi bruciarmi per non so quale motivo ma un
momento dopo schivo gli spiedi con facilità.
Dannati
occhi… CHE DIAVOLO HANNO?!
Me
li strofino con una mano, sapendo che non dovrei farlo
perché potrebbero infettarsi. Però li strofino lo
stesso. Dannazione, perché mi
bruciano così.
Un
sibilo. E un’occhiata mi basta per vedere il kunai e
schivarlo con maestria.
Poi
improvvisamente il bruciore passa. E ci vedo tutto più
chiaro.
Che
diavolo sta succedendo hai miei occhi?
E perchè mi sento
così strana in questo posto?
___________________
Uhuhuh,
ecco finito il 16° capitolo. Inizierò
immediatamente a scrivere il 17°, perché ormai mi
sono fatta prendere
dall’entusiasmo e ho ispirazione che sprizza da tutti i pori!
^-^ Ok, ora vi
lascio. Bye bye! (Recensite, né?)
|
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Capitolo 17 *** 17. Orochimaru?! ***
17° Chap
Eccomi
eccomi eccomi eccomiiii!!! Felici eh? E’ stata una
faticaccia scrivere questo capitolo intricato… mamma
mia… scusate per il
ritardo, ma fra i vari weekend fuori città non ho fatto
altro che fare e
disfare valige…ah, già… mi dispiace se
vi lascerò con il fiato sospeso XDDD
Rec:
Gio93: Sì,
logico che ho postato
senza dirti niente. Tu non ti sei fatta viva! Va bhe, hai capito
cos’hanno gli
occhi di Gin? *-* forse tu potresti arrivarci, ma non dirmi niente come
recensione, non vorrei che ci beccassi e si distruggerebbe la suspence.
. .
grazie come sempre per la rec! Baci ^-^
_Ellis_: Eh, si scoprirà
presto!
E sarà una questione abbastanza complicata! XD mi sono fatta
perdonare vero?
^__^ con la scena di Kakashi mi è tornata
l’allegria XD e non ti preoccupare,
ho aggiornato, vedi?
Ora ti lascio leggere con calma
e serenità! Alla prossima!
Irene
Adler: E chi non vorrebbe
stare al posto di Gin? ù_ù . . . tutte le grandi
fan di Kakashi, almeno! Se sei
tanto curiosa non ti faccio perdere tempo! Fai scorrere la pagina verso
il
basso e leggiti il chap! Bye!
Isatachi: Non ti
fare problemi,
dopo tutto per Ginny non è stato tanto male dormire assieme
a Kakashi, te lo
dico io… Il suo unico problema è la
timidezza…XDD Per la faccenda degli occhi
di Gin, bhe, continua a seguirmi e lo scoprirai! *me bastarda ]XD* bye!
_Eleuthera_: Davvero ti attira
di più il SasuGin come pairing? Wow, e io che non pensavo
che fosse una gran
coppia… comunque ce ne saranno molti altri di accenni a
coppie. E ripeto,
MOLTI. Per la storia di Gaara, bhe, non ci ho ancora pensato se farlo
comparire
durante la seconda prova… ci farò un pensierino.
S…Sempai? Chi, io? Comunque
sì, devi assolutamente schiavizzarlo quel tecnico
lì ù_ù anche io sento la
mancanza delle chiacchierate! ç___ç ora ti lascio
leggere. E’ finalmente
arrivato il capitolo delle scoperte. *_* leggi, leggi cara
mia… bye!
Bebyangeldark: Uh! Chi non sogna
di dormire con Kakashi? XD comunque grazie per la recensione, mi ha
fatto mucho
piacere! Bye!
Ed
ora, cari lettori e lettrici assetati di sapere, ecco a
voi IL DICIASSETTESIMO CAPITOLO!
Alla
Scoperta Del Passato
Capitolo 17: Orochimaru?!
Con
un movimento improvviso schivo uno shuriken, ne
afferro un paio dalla mia sacca e li lancio a casaccio verso il luogo
di
provenienza della prima stellina ninja.
Sento
una specie di gemito e scatto verso il luogo
colpito, come se improvvisamente l’olfatto non avesse
più importanza per me.
Ora l’udito e la vista sono gli unici sensi estremamente
sensibili.
Salto
tra i cespugli avvistando la ragazzina che si tiene
un braccio. La atterro, bloccandola per i polsi a terra. Comincio a
respirare
affannosamente. Tsé, questa ragazzina mi ha dato un
po’ di filo da torcere.
-Allora,
chi di voi ha il rotolo originale?- Le chiedo,
senza darle la possibilità di muoversi.
La
ragazza, forse un po’ più alta di me ma
estremamente
più gracile, mi guarda negli occhi con determinazione senza
aprire bocca.
-Oh,
dannazione, e io che speravo di finirla qui per non
farvi del male…- Mi lamento io, estraendo velocemente un
kunai dal
porta-oggetti lasciandole un braccio libero. Lei mi afferra il polso
con la
mano libera.
Decisa
ad usare la stessa tecnica della scossa elettrica
di poco fa, concentro il chakra e il colpo va a segno, riuscendo a
liberarmi
dalla stretta.
Mi
alzo massaggiandomi il polso rosso. Dannata ragazzina…
E
le tiro un forte calcio nonostante sia già KO.
Scuoto
la testa perplessa, chiudendo gli occhi. Li riapro
ancora confusa.
Ma
che diavolo mi succede? Perché diavolo l’ho
colpita?
Ancora
titubante mi guardo le mani e gli occhi mi tornano
a bruciare.
Senza
controllarmi porto le mani agli occhi
strofinandomeli.
Dannazione,
che dolore…
Sento
in lontananza il fruscio dell’acqua del fiume che
attraversa la foresta.
Mi
chino su di lei e frugo nel suo porta-oggetti con la
vista annebbiata.
Eccolo
qui. Il rotolo della terra che mi serviva.
Il
più velocemente possibile mi dirigo verso il fiume con
l’intento di sciacquarmi il viso. Man mano che il tempo passa
però, il dolore
scompare sempre di più e, arrivata al torrente, non ho quasi
più bisogno dell’acqua.
Per
sicurezza mi chino sull’argine specchiandomi sulla
superficie trasparente.
Come
in un istante mi pare di scorgere nel mio riflesso
degli occhi rossi dall’ombra maligna, subito sostituti dalle
mie solite iridi
ambrate.
Alzo
il volto stupita, per poi calarlo di nuovo sul
liquido dai riverberi azzurri.
Sarà
stata un’illusione ottica…solo
un’illusione ottica…
Prendo
un po’ d’acqua tra le mani e me la spruzzo sul
viso.
Questo
dannato posto, nonostante mi faccia sentire a mio
agio, sta cominciando a preoccuparmi. E ho un brutto presentimento che
mi
stringe lo stomaco.
Mi
guardo di nuovo attraverso le increspature del
torrente e mi spingo in piedi. Guardo attorno a me con circospezione.
Sono
in una posizione troppo scoperta. Devo muovermi.
*
* *
Ok,
ora mi sento meglio.
L’aria
fresca che si respira correndo è un toccasana per
l’agitazione.
Ora,
però, dato che ho raggiunto il mio obbiettivo
principale, devo raggiungere Naruto, Sakura e Sasuke. I nostri cancelli
erano
molto distanti e di sicuro loro si saranno spostati verso il centro del
campo,
quindi ci metterò più del previsto a
raggiungerli.
E’
da venti minuti circa che corro alla stessa velocità,
evitando previdentemente di avvicinarmi a nemici, e se non vengo
interrotta tra
poco più di cinque minuti dovrei percepire il loro
odore…
Mi
blocco, nascondendomi dietro ad una radice gigante.
Mi
è sembrato di sentire un flebile cambiamento di
odore…
Mi
guardo attorno con cautela cercando nemici. Niente.
E
se mi avessero avvistato? Accidenti. Non posso perdere
tempo adesso.
Fa
lo stesso, io continuo. Nel caso di attacco cercherò
di fare in meno tempo possibile.
Quindi,
continuo a saltare da un ramo all’altro, dopo
essere salita in alto per proteggermi dalla vista dei possibili nemici
in
agguato. Anche se devo stare sull’attenti anche qui. Gli
insetti giganti vivono
sugli alberi.
E
non vorrei proprio fare strani incontri a riguardo.
Sotto
il mio naso passano velocemente miriadi di odori,
che però non hanno niente a che fare con gli uomini. Bestie,
insetti, fiori,
piante…sangue.
L’aria
mi scombina i capelli facendoli volare di qua e di
là fuori dalla coda che mi ero fatta prima di iniziare la
prova.
Improvvisamente
scoppia, a 10 o 20 metri da me, qualcosa
che produce un’immensa quantità di fumo. Ma niente
fiamme.
-Cosa
diavolo…?- Sussurro, prendendo a correre verso la
direzione dell’esplosione.
Odore
di rettile. Odore di genin. Odore di…
-SASUKE!-
Urlo, senza pensare alle conseguenze. Poco più
in là scorgo Sakura, e Naruto svenuto, attaccato con un
kunai ad un albero
gigante. –Che sta…?- Non finisco la frase che
incrocio lo sguardo di un uomo.
Una donna. Quello che è!
Il
coprifronte del villaggio dell’erba. I capelli lunghi,
lisci. Un’uniforme color panna, forse appena un po’
più scura.
Gli
occhi neri, profondi, terribilmente maligni.
Come
quel riflesso nell’acqua…maligno…
-Gin,
porta via Naruto e Sakura. Ci penso io, non
immischiarti.- Dice Sasuke con determinazione, gli Sharingan
risplendenti al
posto delle solite iridi scure.
…un
illusione ottica…
Tentenno
un po’. Non posso lasciare Sasuke da solo. NON
POSSO. L’ho promesso a Kakashi, e NON POSSO tirarmi indietro.
-Porterò
al sicuro Sakura e Naruto. Ma poi tornerò. Non
ti lascio qui da solo!- Esclamo, decisa più che mai a non
ascoltare qualunque
protesta dell’Uchiha.
Faccio
un balzo verso il corpo di Naruto, concentrando il
Chakra sotto le piante dei piedi per aderire alla corteccia
dell’albero. Tolgo
il Kunai e mi carico il biondino sulle spalle, anche se con fatica.
Con
un altro salto, passando accanto al nemico ed
incrociando di nuovo il suo sguardo malizioso, arrivo accanto a Sakura.
-Forza,
seguimi.- Esclamo, senza distogliere lo sguardo
dagli occhi dello sconosciuto.
-Ma…
Sasuke…-
-Niente
ma, dannazione! Sono preoccupata io più di te,
porco cane!-
Giro
finalmente il viso verso Sakura, per scoccargli
un’occhiata che non ammette obbiezioni.
In
pochi secondi mi ritrovo a correre verso un luogo
lontano un po’ dalla battaglia.
Forza
amico, resisti! Resisti!
Avvisto
un piccolo antro tra le radici di un albero e mi
fermo.
-Ora
tu resta qui a fare la guardia a Naruto. Io vado ad
aiutare Sasuke. Prega che non succeda niente…-
Finisco per sussurrare.
Forse più a me che a lei.
Poi
ritorno sui miei passi.
Con
un salto ogni tre rami mi ritrovo di fronte alla
battaglia. Sembra che Sasuke se la stia cavando bene…
Però
non conterei molto sul fatto che riesca a battere
quell’essere…
-Gin!
Non intrometterti per nessun motivo, te lo ripeto!
Lo sconfiggerò io! Io e soltanto io! Capito?!- Mi urla da
lontano.
-Se
ti capitasse qualcosa non me lo perdonerei!
Interverrò appena ti vedrò in
difficoltà. Punto e basta.- Grido, scambiando uno
sguardo con lui.
Un
sussurro indistinguibile esce dalle labbra del nemico,
accompagnamento da un sorrisetto divertito. E poi scatta, verso Sasuke.
Seguire
i loro movimenti mi si presenta difficile da
tanto sono veloci. Riesco a malapena ad individuare gli attacchi corpo
a corpo!
Un
pugno.
Un
calcio.
Un
salto.
Poi
di nuovo il bruciore agli occhi. Li serro, come per
tenerli al sicuro da ciò che mi accade attorno, ma il dolore
non sembra voler
cessare.
Cerco
a tastoni il tronco dell’albero su cui sono, senza
riuscire a vedere niente. Sento un piede scivolare sulla superficie
ruvida del
ramo e un attimo dopo mi ritrovo a sedere, con una mano sugli occhi e
il
fondoschiena dolorante.
Sento
solo i rumori della battaglia. Esplosioni vicine,
seguite da ventate di aria calda. Passi quasi non udibili
tutt’attorno a me. Un
susseguirsi di respiri affannosi. Odore di bruciato.
Apro
gli occhi di scatto, nonostante il dolore sia ancora
molto percettibile. L’uomo dalla lingua lunga sembra
intrappolato ad un albero,
legato da fili trasparenti, tenuti tesi dalle dita di Sasuke. Uno
strano
luccichio passa nelle sue iridi scure. Forse compiacimento.
Con
i fili ancora attorcigliati alle dita, compone una
successione complicata di sigilli. Dove li ho già
visti?
Mi
appoggio con le mani al ramo per sporgermi un po’
verso di loro.
Un’enorme
ondata di fiamme viene scagliata fuori dalla
bocca di Sasuke, prendendo la traiettoria dei fili e colpendo in pieno
l’avversario con violenza.
E’
finita?
Non
lo so proprio. Mi gratto il collo distrattamente,
mentre l’aria calda mi investe in pieno costringendomi a
serrare gli occhi di
nuovo.
L’aria
sembra bruciarmi la pelle. E’ per questo che odio
il caldo!
Mi
rialzo in piedi sulla corteccia ricoperta di muschio
umido del ramo e riapro le palpebre, con preoccupazione.
L’esplosione
ha spazzato via l’intera chioma dell’albero
e il cielo rosa del tramonto si staglia poco più in alto di
noi. Soltanto delle
piccole nuvole rosate lo solcano con negligenza.
Riporto
lo sguardo a Sasuke, che, chinato su se stesso,
sembra sul punto di cadere a terra sfinito.
-Sasuke!-
Lo chiamo.
Faccio
per raggiungerlo con un salto ma, improvvisamente,
il rumore di fili spezzati riportano con terrore il mio sguardo
all’albero
carbonizzato.
Dove,
con la calma più assoluta, la sagoma quasi
inalterata del nemico congiunge le mani usando la tecnica della
paralisi
sull’Uchiha.
-No!-
Grido io, saltando da un ramo all’altro per
raggiungere il ragazzo.
Ma
se mi mettessi nella traiettoria della tecnica anche
io verrei paralizzata! Dannazione!
Mi
fermo a pochi metri da Sasuke e guardo con astio in
direzione dell’uomo.
Un
lembo di pelle sciolta gli scende sul volto scoprendo
un altro occhio non suo. Cosa diavolo è
quel…quell’individuo?
Sotto
l’impulso dell’odio gli rivolgo la domanda in un
grido, attirando la sua attenzione. E lui, con un gesto fluido, si
toglie una
ciocca di capelli neri dal nuovo occhio e sorride malizioso.
-Che
c’è, forse non ti ricordi più di me,
Ginny-chan? Oh,
già, tu hai perso la memoria…- Dice, con il tono
di chi la sa lunga.
Stringo
i pugni.
COME
DIAVOLO MI CONOSCE?! PERCHÈ SA IL MIO NOME?!
DIAVOLO…
-Chi…TI
HO CHIESTO CHI SEI!- Esclamo, un po’ su di giri.
Non capisco… è tutto così confuso!
-A
quanto pare non ricordi niente…Vorrà dire che
tenterò
di rinfrescarti un po’ la memoria…- Dice,
sorridendo malignamente, mentre la
voce da donna comincia a sfumare in una voce più profonda.
Più sibilante.
“Ehi piccola, che ci fai
qui tutta sola?”
“Uh?”
“Ti ho chiesto che ci fai
qui da sola…”
“Ah… bhe, mi
sono allontanata un po’ dal villaggio,
perché a casa mia non c’era più
nessuno…”
“Più
nessuno?”
“Già…sono
scomparsi tutti…”
La
voce di quel ricordo…E’ la stessa… La
stessa di questo
tipo! Oh, per tutti i Kami!
-Il
mio nome è Orochimaru. Ma a te piaceva chiamarmi
Orochimaru-sensei, se non erro.-
S…sensei?
NO! E’…E’ tutto un errore! Non
è possibile!
Gli
occhi mi si spalancano a sentire quelle parole, dette
con tanta semplicità.
Sen…sei…
-Ti
sbagli. E’ impossibile! E’ impossibile!- Ripeto,
scuotendo la testa.
Lui
ghigna, togliendosi dalla faccia quell’ultimo
brandello di pelle bruciata, scoprendo un viso latteo, dai lineamenti
lineari.
Gli
occhi si bloccano a fissarlo, come fosse un’opera
d’arte appesa ad un muro. Una tela dai colori contrastanti,
bianco e nero,
viola e giallo.
Ricordo
quello sguardo.
Ricordo
quel viso.
E’…è…
-No!-
Esclamo, ricadendo sulle ginocchia con la testa tra
le mani. –No! Basta!-
Immagini
si susseguono nel mio subconscio senza sosta.
Discorso. Sorrisi finti. Parole rassicuranti. Lacrime. Occhi gialli.
Occhi
rossi. Occhi azzurri. Il loro susseguirsi in un vortice.
Aiuto…aiuto…
Le
tempie mi pulsano. Gli occhi lottano contro me stessa
per piangere. Voglio che tutto questo finisca!
Perché?!
Perché tutto questo doveva accadere a me?!
-Che
c’è? La tecnica della memoria sta perdendo colpi?-
La sua voce mi colpisce le orecchie come un grosso martello che
colpisce
l’incudine.
-Stai
zitto! Stai zitto!- Esclamo con tutta la voce
possibile.
Non
voglio ascoltare quella dannata voce! No. Non voglio!
-Prima
di continuare con te devo prima finire con Sasuke.
Non ci vorrà molto.-
Spalanco
gli occhi appena in tempo per vedere il suo
collo allungarsi a dismisura verso Sasuke.
-No!
Sasuke!- Cerco di dire, ma le parole mi muoiono in
bocca non producendo alcun suono. Tendo il braccio verso di lui come se
potessi
veramente proteggerlo da tanta distanza.
Dannazione!
Dannazione!
La
distanza tra loro si accorcia e io non… perché
non mi
muovo?!
Perché
non ci riesco?!
Forza!
Forza!
E’
un istante. Il viso di Orochimaru arriva di fronte a
Sasuke, immobilizzato.
Lo
morde al collo, e il moretto cade a terra, gemendo.
Lo
avevo promesso a Kakashi! Glielo avevo promesso! Non sono
neanche capace di mantenere una promessa!! Che tu sia maledetto
Orochimaru!
-Non
mi importa.- Sussurro. –Non mi importa niente.-
Ora,
Orochimaru… conoscerai la mia ira.
|
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Capitolo 18 *** 18. Non Tutto E' Perduto! ***
18° Chap
]XD
muahahahaha!! Lasciati con il fiato sospeso eh? Chi se
lo sarebbe mai aspettato… Orochimaru-sensei… ]XDD
scommetto che questa
introduzione l’avete saltata di netto per andare a leggere!
Va bhe, passiamo
alle recensioni! Grazie a chiunque abbia letto, comunque!
Rec:
Gio93:
si si, tu adori Orochimaru solo
perché uccide quasi Sasuke… ora l’ho
capito! E Sakura, beh, Sakura non che mi
stia molto lontano da dove ti sta a te. E, da quando hai una certa
ammirazione
per Naruto? Non me ne hai mai parlato! E NON E’ VERO che
Orochi-kun schiatta
ù-ù perchè ti inventi le cose? Ciao, nee-chan! Ci
sentiamo…
_Ellis_:
eheh! Invece ci devi credere,
perché Orochimaru-sensei è la causa di
t…*mi tappo la bocca* siii? Quando
Naruto si sveglierà farà tutto ciò che
gli farò fare, ma ora sta dormendo
tranquillamente… non svegliamolo, poverino XD ti ringrazio
per la tua solita
rec, mi fa come sempre molto piacere!! Ora ti lascio andare a leggere
il
capitolo! Baci! ^-^
_Eleuthera_:
*____* muahahah… visto? Lo
sapevo che nessuno l’avesse ancora ipotizzato!! Dopo tutto
non ne ho dati molti
di indizi su di lui! Non finirò proprio mai di ringraziarti!
Quando ho letto il
poema che mi hai lasciato come recensione (In effetti è
bella lunga XDDD) mi
hai reso raggiante, gioiosa, iperfelice!!*_____* lo sai che ti adoro, e
non
preoccuparti per essere in ritardo nell’aggiornare la tua ff,
aspetto con
piacere se serve per rendere il capitolo migliore! Il computer
strakaputt? Ma
io vengo lì e torturo il tuo tecnico!! Ok, ora ti lascio!!
Bye! (PS= spin off
eh? *-*)
Irene
Adler: Ire! Ciao! ^^ Sono contenta
per il tuo pc, anche a me succedeva che andasse in tilt! Era tremendo!
Grazie
come sempre della recensione, come farei senza di te… E
comunque, sì,
Orochimaru-sensei… se me lo avessero detto prima di ideare
la fic li avrei
mandati a quel paese, eppure ora siamo qui ù___ù
… vabbè, ora ti lascio
leggere, scommetto che ti sto solo annoiando! Bye bye!
E
ora, lettori e lettrici miei,
lasciate spazio alla fantasia e immaginate!
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 18: Non Tutto è Perduto
Io…che
è successo?
L’ultima
cosa che ricordo è stata quell’enorme
quantità
di chakra che si alzava attorno a me. Di quel color giallino chiaro che
ricorda
molto le scintille. Perché ora sono a terra? Oh, Dio. Che
mal di testa
terribile…
Tento
di alzarmi sulle braccia ancora instabili.
Con
gli occhi cerco la figura di Orochimaru attorno a me,
ma quello che vedo è solo una parte di foresta rasa al
suolo. Alberi giganti
sradicati. Cadaveri di insetti enormi riversi sul terreno polveroso.
Niente più
erba.
Poco
più in là, lo vedo.
Appoggiato
ad un albero con un braccio. L’altro
penzolante lungo il fianco.
Ride.
Sghignazza. Anche se non sembra più averne la
forza.
-Devo
dire che per battere definitivamente un demone del
tuo livello avrei bisogno di un compagno. Però, è
stato divertente. Si vede
che, nonostante tu sia andata fuori di senno seguendo gli ordini del
demone,
hai molto migliorato il tuo modo di combattere…- Dice,
continuando il suo
discorso.
Muovo
lo sguardo attorno a me, ricordando solo in questo
momento un piccolo particolare.
Dove
è finito Sasuke?!
A
tentoni mi rialzo sulle gambe traballanti e cerco
intorno a me con gli occhi. Dov’è?
Dov’è?
-Sasuke
sta bene… o per meglio dire, non sta bene, ma è
salvo.- Dice con semplicità, sogghignando.
Stringo
un pugno cercando un po’ di forza rimanente.
-Sei
solo un gran bastardo.- Gli urlo, senza sprecare
molta voce. Il respiro è ancora mozzato
dall’affanno.
Maledizione!
Mi sono fatta comandare dall’istinto e mi
sono lasciata prendere dalla rabbia. Il demone ci sarà
andato a genio. Così è
uscito di nuovo allo scoperto! Tutto per colpa di quel dannato uomo
serpente
dei miei stivali!
Pochi
metri separano lui da me. Come vorrei riempirlo di
colpi! Ma ora non ce la faccio quasi a stare in piedi.
Lo
vedo camminare, avvicinandosi.
Io
sostengo lo sguardo. Stranamente le nostre iridi hanno
un colore simile.
Nel
cielo blu chiaro si staglia la piccola sagoma di una
mezza luna, che non riesce ad illuminare molto, data la sottigliezza.
Qualche
riverbero di raggi solari tenta ancora invano di raggiungere la chiazza
lattea
al centro del cielo, senza successo.
E
lui continua ad avvicinarsi con passo lento. Pochi
secondi e si ritrova di fronte a me. Molto più alto. Molto
più minaccioso che
da lontano.
Socchiudo
le palpebre in due fessure, mentre sento come
degli aghi pizzicarmi le cornee degli occhi.
Di
nuovo quel dolore.
Di
nuovo quel bruciore.
-Che
succede, non hai neppure più la forza di muoverti?-
Ghigna lui, divertito.
La
vista mi si sfoca per qualche attimo. Le gambe
cominciano a tremarmi instancabilmente.
-Dimmi
dell’altro…- Sussurro prima. –Dimmi
quello che sai
su di me!- Grido, spalancando gli occhi brucianti, per guardarlo in
faccia.
Il
suo sguardo muta.
Da
divertito a stupito.
-Perché
hai quegli occhi?- Chiede con occhi imperturbabili.
-Di
che occhi parli?-
-Degli
Sharingan che ti sono apparsi in questo momento…-
Sh…Sharingan?
Di che parl…
Quel riflesso
nell’acqua! Occhi rossi…
-Forza, piccola, non ci
vorrà molto!-
-Ma,
Orochimaru-sensei…cosa deve fare?-
-E’ solo un piccolo
esperimento!-
-Un…un esperimento?-
-Certo! Ma non
succederà niente, te lo prometto.-
-Promesso?-
-Certo,
piccola. Promesso.-
Un
gemito mi sfugge dalle labbra, mentre ricado sulle
ginocchia.
Di
nuovo. Possibile che ogni volta sia sempre la solita
storia?
-Un
esperimento…- Penso in un sussurro.
Esperimenti?
QUEL
DANNATO FACEVA…ESPERIMENTI SU SI ME?!
-Cosa
mi hai fatto? COSA MI HAI FATTO?!- Esclamo, con lo
sguardo diretto al terreno polveroso.
-Ho
fatto ricerche. E poi dovevo testare se le mie
ipotesi erano giuste…-
-No, accidenti!-
-Che…che succede,
sensei?-
-Niente, piccola. E’
che non ha funzionato!-
-Cosa, non ha funzionato? Cosa
doveva succedere?-
-Niente,
Gin. Non ti preoccupare.-
Un
tremito mi scuote, mentre gli occhi bruciano sempre di
più, al contatto con l’aria.
Esperimenti
falliti… Esperimenti falliti…
-Sai,
cominciai a fare ricerche… volevo IO lo Sharingan.
Ma, dovevo prima provare le tecniche perché avessero
effetto.-
-E
così l’hai provata su di me…pensavi che
avesse
fallito, e hai rinunciato.-
Il
ricordo di un pezzo di carta ingiallita buttata in un
cestino della spazzatura, in una stanza piena di strani aggeggi.
-S…sensei?-
-Che vuoi, ragazzina?!-
-Volevo…chiederle
se…mi poteva…-
-ALLENARE?!-
-Già…-
-No, lasciami in pace, non
vedi che ho da fare?!-
Mi
ritiravo in un corridoio scuro, vi camminavo con passo
strascicato, con le lacrime agli occhi. Infondo ero piccola.
Chissà quante
volte avrò sofferto così…
Passavo
accanto a tante stanza, non sfiorandone nessuna
con lo sguardo, quasi potessero farmi del male…delle stupide
assi di legno!
Abbassavo la maniglia dell’ultimo uscio del corridoio. Le
luci spente. Io
ricordavo a memoria le posizioni di ogni mobile…
Improvvisamente
la serie di immagini buie si interrompe,
tornando ala realtà. L’aria si fa gelida, e folate
di vento cominciano a
viaggiare di qua e di là nate da chissà dove.
La
sua risata macabra trapana nelle orecchie.
-E’
un peccato che tu non abbia seguito me. In questo
momento forse ricorderesti tutto…- Dice, posandomi una mano
sulla testa.
-Non
dire cavolate. Preferisco non sapere niente
piuttosto che…seguirti!- Rispondo io, imperturbabile.
-Ora
però mi sei ostile, e intralci i miei piani.-
Con
un movimento improvviso, sento la pressione della sua
mano spingere il mio viso a terra. I miei piedi scivolano sulla polvere
e mi
ritrovo sdraiata.
Maledizione!
Io…
non riesco a muovermi…
Ho
finito il chakra. Sia il mio che del demone.
Doppio
maledizione!!
La
sua mano gelida mi si posa sul collo, sotto alla coda
di cavallo. Rabbrividisco. Sento la pelle accapponarsi.
Non
dovrei ammetterlo, ma…ho paura…una
paura
folle…
Per
quanto io sia adulta a quasi 15 anni, non lo sono
ancora così tanto per fare una brutta fine. E io non voglio
DI CERTO morire
senza sapere altro sul mio passato! Non mi interessa DI CERTO quanto
questo
pazzo centri con me. Ma DI CERTO io non ho ancora idea di che sia
successo 5
anni fa!
Per
cui questo dannato SERPENTE cinquantenne non può
decidere per il mio futuro!
Stringo
i pugni raccogliendo per sbaglio della terra
sotto le unghie e tra le dita.
-Sei
solo un serpente che ha paura di morire.
Nient’altro.- Dico, sorridendo debolmente.
La
polvere mi imbratta il viso, dopo un’altra spinta
della mano di Orochimaru sul mio capo.
-Hai
detto qualcosa, ragazzina?- Chiede, retoricamente,
facendo sfoggio del suo tono arrogante ma serafico.
-Ho
detto che, tu, non sei altro che un SERPENTE che ha
PAURA della MORTE!- Sibilo, infastidita. Gli occhi chiusi, per non
infettarli
con la polvere. Il naso schiacciato al terreno con forza.
-Perché,
tu non hai paura della morte?- Domanda lui,
tentando di trattenere la rabbia.
-Certo
che ne ho. Dopo tutto è una di quelle poche cose
che ci hanno dato gratis. Perché non tenersela stretta?-
Lui
rimane in silenzio. Che c’è, ho detto una delle
mie
frasi sagge?
Veniamo
colpiti da una leggera brezza notturna.
-Sai,
ragazzina, non mi va di toglierti di mezzo. Dopo
tutto potrei avere ancora bisogno di te. Per cui mi
assicurerò solo che non ti
intrometta con i miei esperimenti su Sasuke.-
Che…cosa
vuole fare?!
-Sarebbe
a dire?- Esclamo, forse con troppa enfasi, a
causa di una scarica di adrenalina improvvisa.
La
guancia preme sempre più forte sul terreno. Dannazione
alla mia impulsività…
-Diciamo
che…- Dice, interrompendosi volontariamente.
Sento
le sue dita gelide sul collo, spostare i capelli.
Una notevole quantità di Chakra viene emessa dai suoi
polpastrelli.
Emetto
un gemito, sentendo come 5 piccole punte acuminate
trapassarmi la pelle.
-Sapevo
che saresti diventata così forte, perciò ho
pensato bene di lasciarti un regalino, prima che partissi. Ma,
sfortunatamente
a quel tempo non avevo messo a punto un segno maledetto di massima
qualità.-
Racconta soddisfatto. Potrei scommettere che avrà il suo
solito ghigno in viso!
Gli
spuntoni appuntiti andare sempre più in
profondità.
Che diavoleria infernale! Per
tutti i santi Kami, che
diavolo sta FACENDO?!
-Gin, ma come diavolo ti sei
ridotta?-
-Scusa. Ero con
Orochimaru-sensei e…-
-Sei tornata di nuovo da lui?!-
-Sì, ma…-
-Ti ho detto che prima o poi
quell’uomo ti distruggerà!
Vuoi veramente che questo
accada?!-
-N…no, sensei,
ma…-
Una mano sporta verso la figura
scura, come cercando appoggio.
-Ah, non ti capirò
mai, piccola. Su, forza. Vieni di là che
ti medico.-
Improvvisamente
com’era iniziato, il dolore degli spiedi
immaginari scompare.
Sento
la stanchezza calarmi sulle palpebre.
No!
Gin, rimani sveglia! Rimani sveglia! Non vorrai che
succeda qualcosa a Sasuke?! Forza, alzati. Non importa se Orochimaru ti
tiene
schiacciata a terra. ALZATI E COMBATTI! ALZATI E COMBATTI!
Con
un colpo del braccio, scanso la mano dell’uomo
serpente dalla mia testa, e con un calcio non andato a segno lo riesco
ad
allontanare da me.
Con
la mano, mi tolgo dal viso la polvere.
-Non
ho la minima idea di sottostare al tuo volere, per
cui stammi lontano se non vuoi fare una brutta fine!- Dico, mentre la
temporanea spossatezza è come scomparsa dalle membra.
Lui
sorride maligno.
Dopotutto
non sa fare altre espressioni con quel viso…
-Hai
ancora voglia di controbattere? E dire che dovresti
essere senza chakra…-
-Sai,
ho conosciuto persone molto diverse da me, che però
mi hanno fatto capire una cosa. Un ninja non sa MAI quando è
ora di
arrendersi!- Dico, fissando Orochimaru negli occhi.
-Stai
perdendo il tuo tempo, e ne stai facendo perdere
anche a me.- Esclama, con un tono quasi irritato.
Sai
quanto mi importa, di farti perdere il tuo
prezioso tempo!
Sorrido
beffarda. Oramai ciò che è fatto è
fatto. Perché
non continuare?
-Togliti
quel sorrisetto dalle labbra, piccola. Non hai
di certo il coltello dalla parte del manico…-
…c…cosa?…
No,
ti prego. Non dirmi che anche lui ha la passione per
le frasi fatte…ti prego…
-Non
vedo, infatti, coltelli da queste parti…- Gli
rispondo a tono, cercando più stabilità sul
terreno sconnesso con le suole
delle scarpe.
Lui
mi squadra dall’alto in basso, alzando un
sopracciglio riluttante.
-Sarai
a terra prima di accorgertene.- Dice, puntando un
dito contro di me.
Socchiudo
gli occhi, prendendo posizione d’attacco.
Vedremo!
Non
faccio neanche in tempo a muovermi che la sagoma
dell’uomo-serpente mi appare davanti.
Mi
chino e scatto all’indietro atterrando su una radice
sradicata.
Il
chakra è quasi finito. Riesco a muovermi, sì, ma
contrattaccare mi è impossibile, al momento!
Devo
trovare Sasuke al più presto.
Con
un salto mortale all’indietro scendo a terra. Mi
nascondo dietro gli enormi tronchi stesi a terra.
Chiudo
gli occhi e cerco di percepire l’odore di lampone
che emana l’Uchiha.
Alle
spalle. Verso la destra.
Torno
a sollevare le palpebre appena in tempo per
scorgere l’ombra di Orochimaru sul terreno, in piedi sul
tronco dietro il quale
mi ero nascosta.
Salto
verso la sinistra e corro più velocemente possibile
verso dove proviene il profumo di lampone.
Non
faccio nemmeno in tempo ad avvistare Sasuke che mi
ritrovo di nuovo a terra.
Nessuno
mi ha spinto.
Nessuno
mi ha toccato.
Ho
semplicemente finito del TUTTO il chakra.
Cosa
vuol dire?
Ciò
significa che io sono MORTA. Defunta. In cielo.
Maledizione.
Maledizione. Maledizione!
-Ho
già detto che non ho intenzione di farti fuori. Cosa
scappi a fare?-
La
sua voce serpentina (aggettivo veramente appropriato
per uno come lui) si fa spazio nell’aria come un sibilo.
Con
un ultimo sforzo mi catapulto sulla schiena
respirando affannosamente.
-Sai
perfettamente che ho finito il chakra per
combattere…- Dico tra i sospiri. -…per cui
è logico tentare la fuga.-
Lui
ride. Ride! Lui non ha altro da fare che ridermi in
faccia con la sua sfacciataggine! Non aveva altro da fare che venire
qui ad
assalire Sasuke, e di conseguenza me, per rovinarci la vita! Non aveva
altro da
fare che raccogliermi per strada, da bambina, e portarmi con
sé.
Non
– aveva – altro – da – fare
– che – sfruttare – me
– e – la – mia –
ingenuità – infantile!
Che
capisca come mi ha ridotto! Sharingan o non
Sharingan!
Ero
soltanto una stupida cavia per lui! E io che lo
trattavo con rispetto! Lo chiamavo pure maestro!
Sì,
maestro del cavolo, maestro!
Incrocio
di nuovo il suo sguardo giallo da rettile.
La
sua mano si alza. Il ghigno non lascia le sue labbra
sottili. La mano si posa sui miei occhi. Tutto si fa buio. La pelle
fredda si
posa leggera sulle mie tempie rimbombanti.
-Aspetta.
Voglio solo farti un’ultima domanda prima che
tu faccia ciò che devi fare. Chi mi ha tenuto
nell’anno in cui non ero con te?-
Silenzio.
Ce n’è sempre fin troppo!
-Posso
darti un nome. E poi non ti sto per uccidere.-
-Non
mi importa! Tu mi conosci. Sai cosa ho passato.
Allora dimmi questo maledetto nome!-
La
sua macabra risata risuona di nuovo.
Sento
una grande quantità di chakra uscire di nuovo dai
suoi polpastrelli.
Il
respiro farsi sempre più vicino al mio orecchio.
-Itachi.-
Sento
appena il sussurro.
Poi
la pesantezza calarmi sulle palpebre. Di nuovo un
immenso bruciore.
Poi
più niente.
*
* *
-Controllala.-
-Ma…ma…-
-Ubbidisci!
Se no ti faccio fuori!-
Degli
insistenti movimenti. Non riesco a muovermi. Non ho
nemmeno la forza di alzare le palpebre.
-Si,
ce li ha tutti e due.-
-Controllale
le pupille.-
-Le…le
pupille?-
Delle
mani ruvide che sfiorano il mio viso. Forza! Aiutami
ad aprire gli occhi!
-Non…oh
mio dio!-
-Che…che
succede?-
-Non…
non ha le pupille. L’orbita è completamente nera!
Perché…p…perché
non vedo nemmeno uno sprazzo di luce?
-Forza.
Prendila. La portiamo con noi alla torre
centrale!-
-Ma…G…-
-Non
fiatare! Caricatela sulle spalle. La portiamo là con
noi.-
-Posso
sapere almeno il motivo?-
-…dobbiamo
affrontarci. E io ho accettato la sfida!-
Kyah!
Che ne dite? E’ abbastanza tragico come capitolo?
*-* devo ammettere che ne vado fiera! Esprime esattamente
ciò che volevo dire!
Però, ora che si sa di più non vorrei che voi
prendeste conclusioni affrettate!
La storia si deve ancora evolvere un bel pochetto… Devo far
incontrare Gin con
Itachi ù___ù eheh… allora, sperando
che questa volta voi lettori non mi
tradiate…mi lasciate una recensioncina? *-* (<- occhi
da gatto con gli
stivali) Dai! Bastano 2 righe! Quanto ci mettete a scrivere due
semplici righe?
Sayonara! ^^
|
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Capitolo 19 *** 19. I Ragazzi Della Sabbia ***
19° Chap
Eccomi qui! Mi dispiace per il
ritardo terribile! Chiedo perdono!
La scuola ha avuto inizio, ma
devo ammettere che va tutto bene!
Rimpiango, però,
tutti quei
giorni passati al pc dove potevo fare di tutto senza preoccuparmi dei
compiti.
Sia maledetto chi ha inventato la Scuola, e sia benedetto chi ha
inventato le
vacanze estive! =.= Passiamo ora alle risposte alle recensioni del
capitolo
precedente [Grazie ç.ç, ragazze, mi fate felice!!]
Rec:
Irene Adler:
Dici che l’ho reso bene Orochimaru? A me mi è
sembrato un po’ troppo loquace, però se
è venuto fuori malvagio e sadico quanto
l’originale sono felice *-* Grazie, come sempre, per la
recensione! ^-^ Te ne
sono grata! Ora ti lascio, baci!
gio93:
XDD Scrivere tragico è la mia passione, lo sai…
mi
diverte XD è più forte di me! Di te posso sempre
contare per una recensione!
*-* Grazie, nee-chan, tvb… tu sempre con Itachi, Itachi e
Itachi… non hai altro
in mente a parte il tuo misterioso assassino preferito? XD Ora ti
lascio, bye
bye!
kakashina93:
^0^ ciau! Non ti preoccupare, ti sei fatta
delle vacanze da sogno senza di me tra i piedi! Ti invidio! XD io non
riesco a
togliermi dai piedi da sola… Scusa per gli infarti, non
pensavo ne provocasse!
°-° XD Non ti preoccupare per Kakashi, è
tutto a posto…non morirà di certo per
questo! XD ora vai, leggi il chap, che ti sto facendo perdere tempo!
Baci!
Isatachi:
Non ti preoccupare! Tutti si meritano una
vacanza in santa pace!^^ E sì, ma non solo un anno con
Itachi… tutto si
spiegherà più dettagliatamente in seguito! Fino
ad allora spero di averti con
me XD ciao ciao!^^
_Ellis_: ^0^ Nee-chan! Se
io voglio
farti venire un infarto, tu allora vuoi farmi commuovere! Che
bello… *me al
settimo cielo* E già, certi hanno proprio tutte le fortune,
ma Gin ha anche un
bel po’ di sfortune, se vogliamo essere precisi XD
L’idea di Sasuke e del
Lampone mi è venuta in mente guardando dei disegni chibi,
dove accostavano ogni
personaggio ad un frutto…*-* tanto carini… ok,
ok, calmiamoci. Ora ti mollo,
vai a leggere XD goodbye, nee-chan… non mi morire sul colpo
se ci saranno altre
scoperte!
_Eleuthera_:
*-* ELE-CHAN! Ti aspettavo!*__* devo dire che
tutta la ff è
nata dalla storia dello
sharingan, te lo giuro… inizialmente avevo pensato a Itachi,
Orochimaru e allo
Sharingan, poi è tutto venuto fuori da solo XD Devo
ringraziare mio fratello
per questo! Però è una storia troppo lunga da
raccontare! Io non smetterò mai
di dirti che adoro le tue recensioni, mettono in risalto quello che
voglio
veramente far saltare all’occhio nei capitoli. *-* beh, ora
ti lascio andare a
leggere chi è realmente quella G… ^0^ ciao ciao,
e grazie!
Bebyangeldark: ^-^ thank you, my dear! =P
Eh sì, allieva e CAVIA, se vogliamo usare il termine giusto.
Comunque verranno fuori
altre cose… oh, sì che verranno fuori!
]XD ti ringrazio per la rec! ^^ bye!
E
ora, lettori e recensitrici, lascio il capitolo nelle vostre
mani…^^
___________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 19: I Ragazzi Della Sabbia
Saltello
leggermente mentre il venticello
estivo mi investe i polmoni.
Finalmente
è arrivato questo giorno!
Lo
aspettavo ormai da mesi!
Ed
eccoci qui!
-Itachi-sensei!
Itachi-sensei!!!-
Urlo
avvistando in lontananza le spalle
larghe coperte da capelli neri del mio sensei.
Lui
si gira un po’ osservandomi mentre corro
verso di lui.
Alza
una mano in segno di saluto.
-Itachi-san,
ti cercavo! Sparisci sempre
quando si ha bisogno di te!!-
Esclamo,
buttandomi a sedere sull’erba umida
accanto alla sua tunica nera.
Rotolo
un po’ ridacchiando, poi mi fermo e
incrocio lo sguardo con gli sharingan di Itachi-san.
Il
viso un po’ appuntito, gli zigomi non
troppo tondi ma neanche spigolosi.
-Bisogno
di me? Perché?-
Domanda
lui, ingenuamente.
-Su,
Itachi-sensei! Non dirmi che non ti
ricordi che giorno è oggi!-
Lo
schermisco. A volte la sua memoria fa più
cilecca della mia!
-Non
saprei. Perdo la cognizione del tempo…-
-Itachi-san…-
-Sì?-
-Oggi
è il 9 giugno!-
-Ah
sì…e quindi?-
-Senza
offesa, sensei…ma la tua memoria fa
pena!-
Silenzio.
Mi continua a fissare.
-Lo
so.-
Scoppio
in una risata argentina, mentre mi
piego in due tra le risa.
-E
lo ammette pure! Ma Itachi-san! Oggi…-
-Sì?-
Alzo
lo sguardo. Sorrido apertamente.
-Buon
compleanno, sensei!-
Urlo,
saltandogli al collo per abbracciarlo.
Lui viene catapultato all’indietro sull’erba.
Raspo
nella tasca dei pantaloni, da cui ne
estraggo un fiorellino sgualcito.
-Non
ho trovato niente di meglio… mi
dispiace!-
Dico,
porgendogli il bocciolo bianco.
Continuo
a sorridere ingenuamente, non avendo
intenzione di alzarmi.
Lo
vedo sorridere un poco, per poi ricambiare
l’abbraccio.
Il
caldo non mi è mai piaciuto tanto!
-Grazie…-
***
Passi.
L’unica cosa che sento da 10 minuti sono dei PASSI.
Semplici,
leggeri, impazienti, passi.
Di chi? Non ne
ho la più pallida idea.
Perché non lo so?
Perché non ci vedo. Ecco la verità!
Mi sono
svegliata.
Ho aperto gli
occhi.
E
l’unica cosa che ho visto è stato il buio.
Inizialmente ho
pensato “…ci sarà la luce
spenta!”
Però
dopo ciò che ho scoperto su Orochimaru non mi stupisco
più di niente.
Quando poi ho
sentito la voce di quei passi…
-Sono le 12.
E
ho fame. Non si può pranzare in questo
posto?!-
Per cui sono
SICURA che non ci vedo più. Sono SICURISSIMA.
Perché
se a mezzogiorno ci fosse un buio del genere
significherebbe solo che il mondo sta per finire o roba simile.
Ma dato che la
terra non sta per esplodere, tutto ciò
significa solo che sono cieca.
. . .
Porco cane.
Porco cane.
Ma…perché
a me?!
Si
può sapere?!
Io non ho fatto
niente di male nella vita, a parte vivere
come una bambinetta felice e contenta che saltella lungo i prati
fioriti
canticchiando qualche canzoncina da marmocchi.
E ora qualcuno
mi dica perché questo dannato destino le ha
riservate tutte per me, queste maledette sfortune!
Ok, devo
calmarmi. Sottopormi a stupide domande a cui non
posso rispondere non serve proprio a niente!
Per prima cosa
devo scoprire dove diavolo sono.
Poi,
potrò pensare al resto.
Con le braccia
mi alzo a sedere sul duro ripiano su cui ero
malamente stesa.
-Finalmente la
bella addormentata si è svegliata!- Dice la
voce, con tono irritato. Si direbbe un ragazzo.
Tengo gli occhi
chiusi, mentre cerco di prendere un po’ di
equilibrio.
-Potevi pur
sempre svegliarmi se ti irritavo tanto!-
Rispondo a tono, cercando di capire se il mal di testa che ho
è dovuto al mio
risveglio o a quel ricordo…
Anche se sono
propensa di più per la seconda opzione.
Itachi.
Nonostante non
mi ricordi niente, sento caldo quando penso a
quel nome. Forse lo stesso caldo che provai quel giorno nel suo
abbraccio…
Mi ristendo con
una mano sulla fronte. Ho le dita gelide.
-Dove siamo?-
Domando, stringendo le palpebre con le tempie
pulsanti.
-Alla torre
centrale.- Risponde la voce irritata.
-E
perché?- Chiedo, non specificando cosa voglio sapere.
-Secondo te?!
Bisogna arrivare qui per concludere la prova,
no?!- Esclama il ragazzo, con tono da chi ha voglia di uccidermi per le
domande
stupide che pongo.
-Non intendevo
quello!- Ribatto alzando il tono per tenere
testa all’altro. –Chiedevo perché IO
sono qui!- Dico poi, con tutta la mia
buona volontà di non perdere la pazienza.
-Come se io
sapessi cosa passa per la testa di mio fratello!
E’ lui che ha voluto portarti qui. Sinceramente io ti avrei
più volentieri
lasciata in pasto alle belve della foresta!- Esclama la voce, sbuffando
sonoramente alla fine della frase.
-Che
galantuomo! Se devo fare del sarcasmo, allora, anche io
avrei preferito rimanere là invece di starmene qui a parlare
“amichevolmente”
con te!- Irritata più che mai mi verrebbe da strozzarlo.
E’ un peccato che io
non sappia dove si trovi precisamente!
-Ah ah ah.
Spiritosa la ragazza! Sappi che avrei espresso il
tuo desiderio con piacere se non fosse stato per Gaara!-
G…Gaara?
Non era quel ragazzo che…?
-Uh, quindi tu
devi essere Kankuro neko-san*!- Lo prendo per
i fondelli, ricordando le sue buffe orecchie da gatto sulla testa.
Torno a
sedermi, poggiando la schiena a quello che sembra un
muro di pietra, sorridendo sotto i baffi. Gli occhi sempre ben chiusi.
Come se
aprirli facesse tanta differenza!
-Ehi! Come ti
permetti, ragazzina!?
Si forma un
disumano silenzio nella stanza. L’aria è quasi
irrespirabile.
Che
sarà successo a Sasuke? E Naruto e Sakura? Oddio,
Kakashi mi ucciderà. Non sono riuscita a mantenere nemmeno
una stupida
promessa…
-Che ti
è successo in quella foresta?- Chiede Kankuro, meno
irritato di qualche minuto fa, interrompendo i miei pensieri di auto
compatimento.
-E’
una storia lunga. E non credo tu voglia ascoltare la
storia della mia vita dal momento in cui ho visto per la prima volta la
luce ad
oggi. Anche se non sarei comunque in grado di raccontartela, dato che
nemmeno
io conosco tutto ciò che mi è successo.- Dico,
tentando di convincere questo
tipo che non ho proprio voglia di parlare.
-Ok,
ok. Starò zitto… Diavolo
come sei acida, ragazzina!- Ribatte Kankuro, con astio.
-Non sono
acida. Non mi va di raccontare della mia vita a
dei tipi come te che non conosco. Tu la verresti a raccontare a me, la
tua
vita?- Domando retorica.
Lui rimane in
silenzio, sbuffando. Sento una porta sbattere
e subito un brivido gelido mi investe.
-G…Gaara…?-
balbetta Kankuro, con voce tentennante. Le mie
orecchie si drizzano al solo pronunciare quel nome.
-Kankuro. Esci
di qui.- Dice la sua voce profonda, in un
ordine secco.
Neko-san sembra
tentennare. O almeno, immagino.
-Ma…
ok…- Sibila poi infastidito.
La porta sbatte
e torna il silenzio.
Come vorrei
rivedere il suo viso…dopotutto vorrei rivedere
qualunque cosa, ma ci si può accontentare anche di un viso!
-Come ti
senti?- Domanda con tono piatto, come se fosse una
domanda di sola cortesia e che non gliene fregasse niente della
risposta. Beh,
forse è vero, però sempre meglio rispondere. Cortesia.
-Meglio che in
quella foresta.- dico io, sorridendo a ciò
che non vedo. Non so neppure dov’è, se
è per questo, per cui mi rimaneva solo
la possibilità di brancolare a caso, sperando di beccarci.
–Toglimi una
curiosità…- continuo poi, infastidita forse dal
silenzio formatosi.
Ricevo in
risposta un grugnito d’assenso.
Potrebbe fare
concorrenza a Sasuke per la loquacità. Anzi, FA
concorrenza.
-Per quale
astratto motivo ti sei disturbato a farmi portare
qui da tuo fratello, quando, per facilitarti la scalata verso il
diventare
Chuunin, potevi lasciarmi là ed avere
un’avversaria in meno?- Dico, estraendo
un discorso complicato da quella che poteva essere una frase di 4
parole: Perché
– mi – hai - salvata?
Si forma di
nuovo quella situazione fastidiosa di silenzio
in cui non sai cosa sta per accadere: del tipo ti risponderà
civilmente o ti
salterà addosso per ucciderti…
Tanto non ci
vedo! Potrei restare qui ad inventarmi le
ipotesi più strane che non servirebbe a niente.
Uffa! Ma dico
io, perché cavolo dovermi accecare, quando
avrebbe potuto semplicemente immobilizzarmi!
Odio non
vederci! Perché così posso solo usare gli altri
sensi: la stanza puzza di chiuso, ho fame, c’è
silenzio e non ho nemmeno la
forza di alzarmi.
Spiegatemi cosa
cavolo posso farci con i 4 sensi rimanenti!
-Con quella
frase dell’altro giorno, mi hai sfidato. E io ho
intenzione di combattere contro di te in qualunque caso.-
Wow.
E dire che la
mia non era neppure una sfida; era per lo più
una raccomandazione! Va be’.
-Grazie per il
pensiero, comunque.- Dico in un sussurro.
Qualche respiro
profondo. Qualche sbadiglio. E la sonnolenza
abbandona le mie membra. Mi alzo a sedere, con le tempie che non mi
pulsano
più.
-Senti…-
Esclamo, curiosa. –Perché sei così
freddo con le
persone?- Domando, forse incautamente.
-Mia madre
è morta quando nacqui. Mio padre e i miei
fratelli da allora mi odiano. Tutti mi allontanavano a causa del demone
che
vive dentro di me, e che quando ha avuto il sopravvento su di me ha
fatto migliaia
di morti. Sono un assassino, in pratica. Uccido perché mi
diverte. E perché è
l’unica cosa che so fare, a parte amare me stesso e odiare il
mondo intero.-
Oh mio
Dio… Gaara ha avuto un’infanzia più
percossa della
mia. Forse. Odiato da tutti.
A me non
è mai successo. Da piccola avevo i miei genitori
vicino, quando sentivo il vuoto delle amicizie che non avevo.
Eppure… mi pare
quasi di capirlo.
-Tutti uguali a
questo mondo.- Penso a voce alta. –La sfiga
persiste nell’infanzia delle persone.- Rido poi.
–Sai, da piccola ho sterminato
tutto il mio villaggio perché persi la pazienza e il demone
del Tuono a 5 code,
che abita al mio interno, è riuscito a prendere il
sopravvento su di me. Da
quel giorno in poi non ricordo altro che tratti di ricordi sfocati.
Nessuno mi
degnava di un sorriso a parte i miei genitori. Io almeno delle persone
care le
avevo. Mi dispiace di non poterti capire appieno, Gaara…-
Racconto, come se
qualcuno avesse chiesto il mio parere. –Ma il passato
è passato. Ricordatelo.-
Finisco in bellezza, con una delle frasi fatte di Kakashi. Sembrava
appropriata
al momento.
-Lo
terrò a mente.- Dice. Pochi secondi dopo la porta sbatte
e io mi ritrovo sola.
Sospiro.
Ho una voglia
matta di parlare con Kakashi. Non ce la faccio
a tenermi tutto dentro! Già aver raccontato tutto questo a
Gaara dopo pochi
minuti che mi ero lamentata con Kankuro di odiare far sapere i fatti
miei alle
persone che non conosco ne è la prova!
Non ce la
faccio, devo sfogarmi! Ti prego, Kakashi, arriva!
Arriva!!
Dei passi in
lontananza, una corsa sembra. La porta cigola e
una voce fa la sua apparizione:
-Ginny-chan!-
Dio, non ci
credo. Allora è vero che volendo una cosa quella
accade. Tutti dicono il contrario!
-Kakashi?-
Domando, con gli occhi ben chiusi.
-Gin, cosa
cavolo ti è successo? Mi hanno chiamato dalla
torre centrale dicendo che sei arrivata qua svenuta.- Esclama Kashi,
con voce
preoccupata.
-N…niente
di preoccupante.- Dico, con il viso basso.
-Sei sicura?
E…perché cavolo non mi guardi?!-
PERCHE’
NON TI VEDREI LO STESSO FORSE?! Dannazione a te,
Hatake! Rendi tutto più complicato di quello che
è!
-Un piccolo
incidente, ti ho detto…- Cerco di replicare.
Lo sento
avvicinarsi velocemente.
-Incidente? Che
TIPO di incidente?!-
Che faccio?
Glielo dico o non glielo dico? Eppure io l’ho
“chiamato” perché volevo parlargliene.
Perché mi sto ricredendo?
-Beh, un
tipo…nella foresta… mi ha fatto uno strano jutsu
agli occhi. E ora diciamo che non ci vedo…- Spiego, come se
fosse la cosa più
naturale del mondo ritrovarsi cieca improvvisamente. Diavolo, vorrei
davvero
raccontargli tutto ma non ce la faccio!
Prima che possa
tirare un altro urlo di preoccupazione
prendo parola io di nuovo:
-Calmo, calmo!
Ok, tenterò di raccontarti tutto.
Però…non
uscirà da questa stanza, la storia, ok?- Dico, prendendo
coraggio.
-Ok, piccola.
Ora spiegami tutto.-
-Beh, tutto inizia da
Orochimaru…-
I’m
the son of pain.
Welcome
my new fate.
Thunder
Gods I pray.
I
deny hell’s flames.
(Son
of Pain – The Rhapsody)
_________________
*Kankuro neko-san= Per chi non
lo
sapesse, neko significa gatto in giapponese.
Scusare se forse Gaara
è uscito
OOC… ^^’’ però non sapevo
proprio come trattarlo… lui in fondo non è
sanguinario! Qui, almeno ù_ù . Mettere l'ultima
strofa della canzone (Son of Pain - The Rhapsody) mi ispirava dalle
parole... non vi sembra azzeccatissima *-* ?
Ringrazio con tutto il cuore
_Ellis_ per avermi sopportato nelle mie
crisi isteriche da blocco dello scrittore! Thank you,
nee-chan, tvtttb!!
^_^
Alla
prossima! Yeah! =P
|
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Capitolo 20 *** 20. Semifinali?! ***
20° Chap
Yay!
Eccomi qui di ritorno con il nuovo capitolo. Lo
aspettavate vero? *.* Lo spero…
Ehi,
il VENTESIMO capitolo! Ma ci pensate?! Mai, e dico
MAI avrei pensato di arrivare così avanti con la fic!
Per
colpa dei compiti non ci salto fuori con il tempo a
mia disposizione per scrivere, e quindi ci metto sempre
un’eternità ad
aggiornare, mi dispiace se vi faccio aspettare tanto
ç_ç… Comunque ieri sono
stata al Lucca Comics *_* Fantasmagorico! La maggior parte dei Cosplay
erano di
Naruto! XD
Rec:
Irene Adler: Ciau
Fede! ^_^ Sono felice che
ti sia piaciuto il capitolo(frase di routineXD)! A chi lo dici, anche
io non
vedo l’ora di scrivere sul passato di Ita e Ginny. Mi
dispiace per averlo fatto
un po’ troppo OOC Gaara, ma proprio non potevo farci niente.
Dato che Gin non
ci vede non posso che far parlare le persone! =P Bacionissimi(?) Gin
PS: Buona
letturaXD
kakashina93: Donna-mito?
Io? Stai
scherzando, vero? XD tu e la Fede siete le donne-mito! Altro che io!
Faccio dei
capitoletti corti corti…! Bravura umana?
ò_ò tu mi lodi troppo, potrei montarmi
la testa XD Auguri anche a
te per la school!
Un bacione, tessorA XD W il
Deidy-Kashi fc! YEAH -ç-! XD ciau!!
_Eleuthera_: *.*
a me è piaciuto tantissimo
scriverlo il flashback iniziale! Finalmente, poi! Aspettavo questo
momento da
tanti capitoli, forse pure dall’inizio della fic!
Però dopo tutto, non sembra
che Ginny l’abbia presa tanto male la storia della vista. Non
ha perso il suo
sarcasmo! XD Soprattutto nel battibecco con Kankuro (XDDD)…
Sai, per scrivere
cosa pensa Ginny, io mi cerco di immedesimare al massimo. Provo pure le
scene
realmente, quando non c’è nessuno in casa! (*Me
pazza* XD) Ok, ti RINGRAZIO con
tutto il cuore per le tue recensioni fantasmagoriche! Le adoro, non mi
stancherò MAI di dirlo! Grazie ancora, ciau!! ^___^
_Ellis_:
^0^ tvb nee-chan! Ti
lovvo
anche io! Grazie per la 102° recensione! *.* Ma niente premio,
tu in 1 capitolo
solo di EU ti sei meritata 28 recensioni che io ho avuto in 5 capitoli!
ù_ù comunque,
*.* d’ora in avanti forse
sarai ancora più curiosa! XD ah, me bastarda… ok,
ora ti saluto! ^____^ ciau!!
Gio93:
Eggià… fantomatica! ù.ù *.*
come ho già detto alle altre, ho adorato scrivere il
flashback… Ita-kun è
venuto fuori
così…così…puccioso
°-° XD però mi piace! Lui deve essere
così, lo
sai! E comunque, sì… sono FISSATA come dici tu.
Ma non dire che non era
appropriata! Cavolo se lo era! *.* quando l’ho tradotta
quella volta, l’ho
subito pensato! XD ok, grazie della Fantomatica Recensione, ora non
più
fantomatica! Baci baci, nee-chan! X3
Signori
e Signore, a voi il 20° capitolo! ^0^
____________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 20: Semifinali?!
-Ed
è così che ho scoperto di aver avuto
un’infanzia da
cavia di laboratorio tra le mani di un serpente immortale.- finisco di
spiegare, con una specie di ironia macabra nella voce. Sento la
rassegnazione
delle mie parole.
Sai Kakashi,
mi dispiace. Davvero. Avrei voluto dirti di
Itachi, ma finchè non scopro chi diavolo è non
posso dirti niente. No,
parliamoci chiaro, non VOGLIO dirti niente. Perché per
potere, potrei. Il fatto
è che non ne ho la minima voglia!
-Gin.- Mi
chiama.
-Dimmi.-
Annuisco.
-TU QUESTO LO
CHIAMI PROBLEMINO?!- grida,
lesionandomi quasi i timpani, compresi martello, staffa e incudine.
Ok, ok. Io ho
minimizzato troppo. Io tendo sempre a
minimizzare troppo. E’ più forte di me. Prendo
tutto troppo alla leggera!
-Mi dispiace.
Lo sai come sono fatta!- Dico piano.
-Vado a
chiamare un medico. Voglio sapere di più su quel
jutsu che ha usato Orochimaru sui tuoi occhi.- Esclama convinto. E
senza che
possa aprir bocca, la porta sbatte e lui scompare.
Rilasso le
palpebre e mi stendo, per riposare le spalle
doloranti per la carne greve*. Tutti quei combattimenti mi hanno fatto
male.
Nel buio
delle palpebre mi pare di ri“vedere” il viso
color latte di Itachi.
Chi sei?
Dimmelo ti
prego!
Perché,
poi, se eri così legato a me, mi hai lasciato qui?
Non me lo
riesco a spiegare! E’ illogico!
Sento la
forza abbandonarmi le membra e in men che non si
dica mi pare di…addormentarmi…
* * *
-Gin.-
-mh…-
-Gin, sveglia…-
-mh…ancora…ancora
5 orette…-
Sporgo una mano cercando la
sveglia da spegnere,
nonostante non abbia suonato nessuna sveglia e io non abbia alcuna
sveglia.
Tocco qualcosa di morbido.
-Gin!-
-mh…?- Mormoro
sonnecchiante.
-Togli la tua mano dalla mia
faccia, grazie.-
Mi alzo a sedere sul futon
morbido e incrocio lo
sguardo sanguinario di Itachi.
Lo sguardo sanguinario di
Itachi, sotto la mia mano
che gli schiaccia il naso all’ingiù.
-Oh, sorry Ita-sensei!
Non…non t’avevo visto.- Dico
con la voce impastata dal sonno.
-Logico Gin. Non hai neppure
aperto gli occhi!-
-Eheh…la domenica
proprio non ce la faccio. E’ più
forte di me avere la sveglia incorporata verso mezzogiorno!- Rido un
po’,
ricadendo sul cuscino e tirandomi le coperte sul naso.
-Buona notte. Svegliami quando
il pranzo è pronto.-
-Gin, il pranzo È
pronto.-
-Beh, allora tienimelo da
parte.- Sussurro,
crogiolandomi al calduccio.
-Gin, se non ti alzi
immediatamente giuro che
chiamo Deidara a svegliarti!-
Con un balzo mi ritrovo in
piedi, vestita con il
mio pigiamino intero verde acqua.
-Dove si pranza?- Chiedo,
facendo per uscire dalla
stanza, pur aspettando Itachi.
Lui ride, scuotendo la testa
rassegnato.
-Non cambierai MAI.-
-Gin-chan!
Gin-chan!-
-piantala…Itachi…-
-Gin-chan,
cosa cavolo balbetti?-
Scatto a
sedere con una spinta delle braccia. Dannazione.
Me lo sono lasciata sfuggire, quel nome!
-Gin-chan? Ci
sei? Sei sveglia o è un’illusione ottica?-
-Che diavolo
c’è, Naruto?!- Domando, stropicciandomi gli
occhi, insensibili alla luce.
-Come cosa
c’è?! Abbiamo appena concluso la prova!-
Esclama estasiato l’Uzumaki.
-Ah…
sì…bravi…E perché svegliare
me?- Chiedo con la
riluttanza di alzarmi.
-Dobbiamo
andare di là. La prova si è conclusa e il
3°
Hokage deve parlarci.- Spiega Sakura con precisione.
-Ah. Se mi
chiamate Kakashi verrei pure. Ma in queste
condizioni penso andrei a sbattere contro i muri.-
-Che
intendi?- chiede il biondo.
-Cos’hai
agli occhi?- Domanda
Sasuke.
S…Sasuke?!
-Dio, Sasuke!
Mi…mi dispiace tanto di non…-
-COSA
– HAI – AGLI – OCCHI?- Richiede, facendo
lo spelling
della frase con fermezza, non ammettendo cambi di argomento. Cavolo,
perché è
sempre così intuitivo?
-Non ci vede
temporaneamente.-
La voce di
Kakashi risponde al posto mio.
-Cosa?!-
Esclamano contemporaneamente i componenti del
Team 7.
-Che sia
lodato il cielo e tutti i sui dei! Temporaneamente, sì!-
Esclamo io rassicurata.
-Gin, non
puoi combattere in queste condizioni!-
Troppo bello
per essere vero, in effetti.
-Oh, no!
Scordatelo Kakashi! Se mi chiederanno di
combattere combatterò, niente discussioni!- Esclamo
alzandomi dal “letto”
improvvisato sulle piastrelle riscaldate del pavimento.
-Ginevra, ti
ho detto di no!-
Ginevra? Da
quando mi chiama per nome completo?
-Che male
c’è? Lo sai che se sono in difficoltà
posso
arrendermi! Te lo prometto ‘kashi-kun! Appena mi
sentirò sconfitta mi
arrenderò, ma lasciami almeno provare!-
Lui non
fiatò, fino a quando un sospiro non gli uscì
dalle
labbra.
-E va bene.
Ma se vedo che sei in difficoltà non mi
tratterrò dal intervenire io stesso.- Esclama, sicuro di
sé.
Faccio girare
la testa come una palla sopra le spalle
sentendo il collo scrocchiare.
-Perfetto!
Quando si inizia?- Dico allegra.
-Quando
troverai la porta della stanza e non andrai a
sbattere contro ogni parete, soprattutto.- Ride divertito Naruto.
Certo che
quando prende le cose molto alla leggera fa
saltare pure i miei nervi saldi! Mostriciattolo biondo che non sei
altro…
Finisco di
ingiuriare mentalmente contro il povero
ragazzino del team 7 e comincio a camminare a tentoni finchè
non tocco una
maglia.
-Insomma,
Gin. Ne stai approfittando forse? Molla la
maglietta di Sasuke e segui la mia voce.-
Approfittando?!
Kakashi del cavolo. Lui e le sue
battutacce.
Torno alla
contemplazione mentale della stanza, tentando
di immaginarmi come possa essere finchè una mano non mi
trascina via.
-Non ce la
facevo a resistere senza ridere a te che
traballavi per la stanza a casaccio…- Ridacchia Kakashi. Non
pensavo che
l’avrebbe presa così bene.
Oppure sta
solamente coprendo tutto per non far
preoccupare i ragazzi. O per non far preoccupare me!
Sta a vedere
che non mi ha detto tutta la verità su ciò
che ha scoperto! Mmmh, dovrò fargli il terzo grado per oggi.
Dopo alcuni
minuti di assoluto silenzio interrotto solo
dai nostri passi affrettati, ci ritroviamo dentro ad una stanza molto
più
rumorosa. Vociare confuso, chiacchiere, bisbigli. Roba del genere.
Fatto sta che
appena entriamo il silenzio di fa tombale e
l’unica cosa che si sente sono le parole di scusa di Kakashi,
sentite ormai
troppe volte.
-Certo,
certo. Ragazzi mettetevi in fila accanto agli
altri e continuiamo.-
Uh,
è il terzo vecchiaccio! Ehm, cioè, il terzo
HOKAGE.
Sì, sì.
E fu
così che cominciò a parlare della vita di un
ninja, tra imprese impossibili e...ok ok. La verità
è che mi stavo immaginando Sarutobi vestito da ballerina per
passare il tempo. E... non è PER NIENTE una bella visione.
Brrr...
Mentre le sue
parole si susseguono in un discorso fatto di
frasi di senso compiuto a cui io non do quasi la minima attenzione,
comincio a
grattarmi il collo.
. . .
EHI!
Possibile che…?
In quel sogno
c’era Itachi che ha nominato un certo
Deidara. Potrebbe essere la stessa D di
quell’altro flash! Ma certo, ora
è tutto chia…
-Chi vorrebbe
arrendersi per risparmiarci il tempo di un
combattimento è pregato di farlo adesso.-
Vecchio
Sarutobi. Sempre così tirchio sul tempo. Veloce,
fai questo, fai quello, non c’è tempo a perdere
ecc. Sempre così è stato. In
più interrompi anche i miei flussi di coscienza come se non
fosse niente!
Nessuno
sembra voler mollare, però.
Il silenzio
formatosi si interrompe di nuovo lasciando
spazio alle parole rassegnate del Terzo.
-Bene. Allora
possiamo iniziare gli incontri. Potete
spostarvi sugli spalti. Il tabellone alle mie spalle
eleggerà i due sfidanti in
modo casuale, ed essi dovranno combattere fino
all’atterramento definitivo
dell’avversario o della sua resa.-
Comincio a
mangiarmi un’unghia distratta dal discorso poco
interessante del vecchiaccio. Dove ero rimasta…? Ah,
sì, Deidara. Probabilmente
è lui, quella D! Ormai ne sono quasi
sicura. Poi però devo anche
scoprire chi è Ita…
Un unghia mi
va di traverso e comincio a tossire, tra una
risata e l’altra.
Che idiota
che sono! E non me ne ero neanche accorta!
Itachi ha… gli Sharingan!
Quindi
c’è il 99% delle possibilità che sia un
Uchiha!
Un…Uchiha traditore del proprio villaggio…
-Gin, ce
la fai? Ma che cavolo ridi?- La voce di Naruto interrompe il mio flusso
di
coscienza. Come se io pensassi a vuoto!
-N…non
è niente.- Dico asciugandomi gli occhi umidicci di
risate, ma riprendendo la più assoluta pacatezza.
–E’ solo che mi sono
ricordata di…una cosa stupida!-
Naruto mi
afferra la mano.
-Su, dobbiamo
salire sulle tribune. Sei proprio sicura di
voler combattere? Non riesci nemmeno a camminare da sola con quegli
occhi!-
Esclama.
Cos’è,
è maturato e non me ne sono accorta? Mi pare strano
per una testa quadra come Naruto, finire delle frasi di senso compiuto
con
anche della profondità!
-Non ti
preoccupare, se volessi potrei utilizzare quella
tecnica… ah, ho distrutto la suspence! Peccato,
sarà per la prossima volta.-
Esclamo con semplicità, camminando tirata dal biondino su
per una scaletta di
pietra.
Improvvisamente
lui si blocca e comincia a sbraitarmi
nelle orecchie.
-Tecnica?
Quale tecnica? Me la insegni quella tecnica? Su
su su!!-
-NARUTO, taci
se non vuoi che la usi contro di te! E
portami fin su, dannazione! Scommetto che quando hai urlato tutti si
sono
voltati verso di noi! Baka!- Esclamo io, espandendo il mio chakra dalla
mano
per individuare dove si trova la sua testa, per poi colpirlo con un
colpo secco.
-Ahi! Ma come
hai fatto a trovare la mia povera testa?-
Chiede lamentandosi, ma pur sempre ricominciando a tirarmi verso non so
dove.
-Così
impari a farti gli affari tuoi! Sai quanto ci ho
messo ad imparare quella tecnica?! Mesi, mesi di duro allenamento con
soltanto
le basi e nessun maestro!- Dico, severa. Ehi, un altro
ricordo…
Sorrido
leggermente mentre il passo di Naruto rallenta e
io gli vado rovinosamente a sbattere contro.
-Ah, dirlo
che ti fermi, no, eh?- Esclamo.
La
verità è che mi sento così stupida. A
cosa diavolo mi
servono degli occhi se poi non ne posso nemmeno usufruire? A niente,
dannazione. E faccio pure fatica a stare in equilibrio! Uffa.
-Bene, ora si
nomineranno i primi due contendenti.-
Esclama Sarutobi con eleganza.
Cerco a
tastoni il muro e mi ci siedo contro. Tanto non
sarò la prima, me lo sento. In sottofondo ad un vociare
confuso si sente il
rumore elettronico del tabellone.
Poi il
vociare si blocca, in contemporanea al
interrompersi del suono quasi metallico.
- Akado Yoroi
e Sasuke Uchiha scendano nell’arena.-
Sasuke? No,
Sasuke no! E’… è stato morso da
Orochimaru,
lui…Dio mio!
I suoi passi
mi sfrecciano davanti con leggerezza, quasi
volasse verso le
scale.
-Sasuke!- Lo
chiamo. –Non farti battere.-
Senza
percepire alcuna risposta i passi continuano
imperterriti.
Speriamo che
vada tutto bene…
-Ginny-chan.
Tutto bene?- Domanda Kakashi, sedendosi al
mio fianco. –Non hai una bella cera.-
Appoggio la
testa al muro.
-Non proprio
tutto bene. E’ che tutti questi ricordi in
così poco tempo mi hanno un po’ scosso. Ho perso
la vista e nel mio incontro
sarò in enorme svantaggio. Per non parlare di…-
Dico. E come sempre,
sottolineando SEMPRE, mi lascio sfuggire qualcosa. E per qualcosa
intendo
qualcosa di grosso. Molto grosso.
-Di…?-
Chiede Kakashi.
-Oh,
dannazione Shi-san. Non riesco mai a stare zitta
quando parlo con te!-
Borbotto
infastidita, stringendomi le ginocchia al petto
con la testa abbassata.
-Sono davvero
così poco affidabile perché tu mi dica
qualcosa?- Dice, scherzoso lui.
-Il fatto
è che…-
Non so cosa
dire. Cosa cavolo posso dirgli?! Non sono un
automa, non ho sempre la risposta pronta!
-Centra per
caso Sasuke?-
Uhm? Sasuke?
-Beh, in modo
molto ampio, potrebbe anche centrare, però…
non è lui il problema, anche se sono un po’
preoccupata per lui. No, il
problema è principalmente un altro.- Spiego un po’
confusa.
-Beh, io sono
qui.- Dice. Amichevole come sempre. Dolce
come sempre.
Come posso io
tenergli nascosto un segreto di queste
dimensioni? Un Uchiha traditore è stato per anni il mio
sensei.
-L’incontro…sta
per…iniziare.- Esclama una voce interrotta
da persistenti colpi di tosse.
-Hai mai
sentito parlare di un certo…- Dico io, interrotta
dalla voce dell’arbitro:
-Tre, due,
uno… Combattete!-
-Un certo Deidara?-
__________________
[*Carne
greve: non so se è un termine di uso quotidiano o
di uso tecnico nei vari sport, comunque, per chi non lo sapesse, si ha
la carne
greve quando si sforzano molto i muscoli dopo un periodo di riposo e
fanno
male.]
Eheh…
alla fine non ne ha avuto il coraggio! Peccato,
chissà che faccia avrebbe fatto Kakashi! xD
Allora,
ragazzi, che mi dite? Piaciuto il capitolo? *.*
spero. Sentite, volevo chiedervi un parere.
E’
meglio che tenga sempre Ginny come prima persona oppure
faccia anche cambi di prospettiva, facendo, non so, parlare Kakashi? O
forse
pure Itachi se mai? Allora? Beh, aspetto il vostro responso. ^__^
ArrivaderLi
alla Prossima!
|
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Capitolo 21 *** 21. All'Attacco! ***
21° Chap
Eheh!
Salve ragassuoli! Come vi va la vita? A me
abbastanza bene. Soprattutto perché sono felice di riuscire
a mandare avanti
questa fiction! 21° capitolo…ma ci pensate? Non sono
mai riuscita ad arrivare a
questo punto! Che diavoleria! *_____________* sono poi 83 pagine di
word!!!
Rec:
Ci chan:
Innanzitutto grazie! ^_^ Sono
felice che ti sia piaciuta fino ad ora! La tua è una bella
domanda: Con chi
starà Gin? Ehehehe… mica lo vado a dire in giro
ai quattro venti XD Quello si
scoprirà più avanti. Comunque è molto
semplice, anche se incasinato! XD Bye ci
chan, continua a seguirmi!
_Eleuthera_:
Ele!! *.* Grazie grazie
grazie, sei troppo buona xD! Eh, sì… anche io non
vedo l’ora di scriverlo il
capitolo Ita VS Kaka. Tutte le volte che ci provo però mi
viene fuori una
schifezza °-°. . . Per la storia di Gaara, beh, anche
io mi chiedevo come poter
fare, e a dir la verità non sono ancora arrivata ad una
conclusione plausibile
xD Talento per la “formazione” del personaggio? Io
direi super PASSIONE! Ginny
è nata quando ho guardato per la prima volta Naruto. E da
lì si è evoluta
durante le varie puntate nella mia mente bacata. E alla fine eccola
qui, senza
vista, all’esame di selezione dei chuunin! E’ il
solito percorso che faccio
quando scopro manga nuovi. Per quanto riguarda la 1° e la
3° persona, beh, devo
ammettere che il tuo ragionamento è stato contorto! Ho
dovuto rileggerlo più e
più volte per tirarci fuori un nesso logico XD Fatto sta
che, usando la prima
persona su ginny, non posso parlare di situazioni che lei non vede, o
in cui
non è presente. Per cui chiedevo se tenere sempre lei oppure
cambiare
prospettiva per raccontare anche altre situazioni in cui lei non
c’è. Capito?
E’ contorto anche quello che dico io,
però…XD diciamo che sarebbe anche
un’idea
carina far pensare, parlare in 1° o raccontare altri personaggi
principali:
Kakashi…Itachi…Deidara… Beh, ora la
pianto, perché sto facendo la tua risposta
più lunga dell’intero capitolo XD Bye bye,
Ele-chan! Spero bene per il tuo pc
che si rimetta in forma!
Ast:
Ciau, Ast! ^_^
sono felice che
qualcun’altro recensisca. Grazie, aggiornerò il
più velocemente possibile! Bye!
Kakashina93:
Ah! Ciau Cri! Come va? Non ci
incrociamo mai su msn! >.< io voglio fare
un’altra chiacchierata con te e
la fede assieme! Ti ringrazio, comunque, per il
“bellissima” che hai messo
davanti a “tua storia”, sei molto gentile! ^_^ Ad
ogni modo se la curiosità ti
assale così tanto da urlare ti conviene scendere con il
cursore e iniziare a
leggere… oggi ne leggerai di belle. O almeno spero
ù_ù. Un baciotto anche a te,
Bye bye! Tvb
Gio93:
^_^ mo ciau! Allora, serve
ogni tanto ricattare la gente! ]XD E comunque è chiaro che
ho aggiunto un altro
pezzo alla fanfiction, così sei costretta a leggerla su efp
per poi prenderti
il tempo per farmi una recensione! ^____^ *me perfida*…
Grazie comunque per “tu
che ne riesci a trovarne fuori una nuova”, per me
è un onore riuscire a farlo!
XDDD gongola, gongola che Itachino fra un po’ farà
la sua comparsa! Lo so che
non vedi l’ora…
HAI RAGIONE! Non posso
cambiare persona se devo fare la storia del sogno! O_O accidentaccio
ç_ç E io
che mi ero tanto esaltata! Beh, grazie per avermelo fatto notare.
ù_ù buona
fortuna per la verifica… Bye!
Ed
ora, ecco a voi come ogni volta, il capitolo!
_______________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 21: All'Attacco!
-Deidara?
No, mai sentito prima d’ora. Ma cosa
dovrebbe centrare con Sasuke?-
D’oh!
Accidentaccio alle mie improvvisazioni! Me ne ero
scordata di aver fatto quell’affermazione. E ora che dico?
-Ehm…beh,
non...non preoccuparti Kakashi. E’ tutto a
posto.- Esclamo con il più falso sorriso che sono mai
riuscita a fare. –Su,
segui l’incontro di Sasuke. Io rimarrò qui.-
Scommetterei
tutti i miei risparmi che mi sta guardando
male, con la fiducia che una gazzella darebbe ad un leone: 0%.
-Se
lo dici tu…- Sussurra, rimanendo seduto accanto a me.
Di certo vuole sapere cosa c’è che non va. Logico.
E’ Kakashi.
-Non
mi credi, vero?- Chiedo io, rinunciando al mio
silenzio a causa dell’intesa tra noi incrinata. Credimi,
Kakashi, non mi
diverto nemmeno io.
-Posso
farlo solo fino ad un certo punto. Ma quando mi
dici “Niente, non ti preoccupare”, allora non posso
di certo crederti. Perché
il tuo tono di voce ti tradisce. E allora mi preoccupo di
più di quanto lo
farei normalmente.-
Oh,
Kakashi… Sei così gentile e io non ti dico
neanche la
verità. Che idiota che sono.
-Grazie.
Grazie di tutto ciò che fai per me dal mattino
alla sera. Grazie per tutto
ciò che mi
hai promesso e che hai mantenuto. Grazie per essermi sempre stato
accanto.
Ma…questa è una questione personale e prima di
dirti tutto devo arrangiarmi da
sola. Sai che sono fatta così, agisco senza compagni.
E’ la mia natura e non
posso farci proprio niente.- Spiego sorridendo leggermente, con la
testa
appoggiata alla parete fredda.
Senza
preavviso sento la sua mano stringere la mia.
-Capisco.
Fatto sta che se avrai bisogno di aiuto, sarò
sempre qui.-
-Lo
so, Kakashi.-
Degli
urli soffocati raggiungono le nostre orecchie.
-Che
succede?!- Domando, alzandomi di scatto. L’Hatake fa
lo stesso, spostandosi in avanti verso dove ci dovrebbe essere la
ringhiera.
Nessuna
risposta alla mia domanda.
Dannazione,
Sasuke. Che stai facendo?
-E’
stato atterrato. Sembra che… quel tipo riesca ad
assorbire il Chakra dell’avversario!- Esclama Naruto,
comparso improvvisamente
accanto a me.
Ogni
volta questo ragazzo mi stupisce di più…
-Yoroi…
scusa Naruto, ma di che villaggio è?- Domando
preoccupata.
-E’
di qui. Il suo è un coprifronte della foglia.-
Foglia?
L’assorbimento del chakra non è di certo una
tecnica del Paese del Fuoco! Scommetto che… oh, giuro che se
c’è lo zampino di
Orochimaru la prossima volta lo scarnifico vivo, quel tipo!
Poi
d’improvviso i rumori diventano flebili, soffocati.
Anche le voci dei partecipanti si fanno silenziose e i loro commenti
scompaiono.
-K…Kakashi?-
Lo chiamo, per sapere cosa sta succedendo.
Poi
un colpo, come qualcosa che sbatte contro un muro
oppure che cade a terra.
-Odio
tutto questo!- Esclamo ad alta voce dando un pugno
al muro con rabbia. Il muro non cede, ma la mia mano prende un brutto
colpo.
Cavolo, che dolore!
-Sasuke
non è molto in vantaggio, ma si è liberato dalla
tecnica di Yoroi.- Dice Kakashi con voce calma.
Bhe,
almeno ho la radiocronaca!
Odio
non vederci affatto! Lo odio, lo odio! Dannato
Orochimaru, giuro che te la farò pagare, a te e alla tua
stupida tecnica!
Faccio
qualche passo in avanti cercando il corrimano a
tastoni. Poi lo afferro e finalmente posso appoggiarmi per sentire
meglio i
suoni della battaglia.
Sento
le loro voci. Però sono confuse e non riesco a
capire il discorso.
-Chakra…Yoroi
è provvisto di una quantità stupefacente di
Chakra. Se no quella tecnica di assorbimento non durerebbe
così a lungo.- Dico,
sporgendomi forse troppo aldilà del parapetto.
-Conosci
quella tecnica?- Domanda Naruto, anche se preso
dall’incontro.
-Certo
che la conosco. Avevo cominciato ad impararla
anche io ma alla fine ho capito che solo le persone con
abilità specifiche
riescono a manovrarla correttamente. E pare che Yoroi abbia quelle
abilità.-
Commento io, perdendo completamente la cognizione di quello che
racconto.
Quanto sono stupida, non posso lasciarmi sfuggire sempre tutto! Uffa.
Naruto
non dice nulla, mentre dall’arena provengono solo
rumori di colpi sferrati e parati o schivati.
Cavolo,
quanto vorrei poter seguire l’incontro ad occhi
aperti!
-Ehi,
Sasuke! Che stai facendo?! Vuoi per caso farti
battere?! Dov’è la tua forza?! E hai pure il
coraggio di chiamarti Uchiha?! Come
on, baka!-
L’urlo
del biondino mi stura per metà le orecchie
facendomi uscire dallo stato di catalessi in cui ero entrata pensando
soltanto
a me stessa e alle mie azioni. Accidenti al mio egocentrismo, ora
è Sasuke
quello che ha bisogno di appoggio, e Naruto lo sa bene!
-Forza,
Sasuke-san! Lo sai che sei il più forte! Non
mollare adesso!- Esclamo anche io ad alta voce per dare il mio
contributo al
tifo.
Il
breve momento di silenzio viene di nuovo interrotto
dai rumori della battaglia. Tintinnii metallici di kunai e shuriken,
passi
velocissimi e colpi dal rumore soffocato. L’ho già
detto quanto vorrei vederci
in questo momento? Bhe, lo ripeto. Quanto vorrei
vederci in questo
momento!
Seguire
i combattimenti è terribilmente sfiancante usando
solo le orecchie.
Percepire
i rumori, associarli a movimenti ed infine
immaginare come si potrebbe essere svolta l’azione.
Logorante, no?
Eppure
la mia mente fa tutto da sola, quasi fosse lei a
voler seguire l’incontro e non io.
D’altro
canto lo avevo già scoperto da tanto: la mia
mente è un organo esterno al mio controllo che fa quello che
vuole quando
vuole.
-Ti odio,
ti odio, ti odio!-
-Ma…ma…che
ho
fatto?!-
Ecco di
nuovo quella voce.
-Lo vedi?
Non te ne sei neanche
accorto!-
-Ma…di
cosa?-
Sei tu
Deidara, vero?
-Itachi-san
invece se lo
è ricordato come l’anno
scorso.-
-Gin, di
che diavolo stai parlando?-
-Non ti
sei ricordato del mio
compleanno! Neppure
quest’anno!-
Oh…mi
ricordo di quella
volta. E’ ancora un po’
sfocato, però…ho una vaga foto mentale di quel
momento.
-Oh.
Accidentaccio! Hai ragione!-
-Ma dai?
Oggi è il mio
9° compleanno, vuoi che mi
sbagli?-
I tuoi
occhi erano azzurri.
Sì, sì azzurri! Di
quell’azzurro ipnotizzante che mi piaceva tanto.
-Mi
dispiace, Gin. Mi dispiace
tanto. Non l’ho fatto
apposta…-
-Lo so,
Deidei. So che sei fatto
così! Ma almeno il
mio compleanno!-
Poi avevi
i capelli chiari. Molto
chiari. E lisci!
Certo. Biondi, lunghi e lisci.
-Scusa.-
-Però
puoi farti
perdonare.-
-…?-
-Devi
promettermi una cosa.-
-E va
bene. Cosa?-
Se non
sbaglio rimasi in silenzio
sorridendoti. Poi ti
saltai addosso ridendo.
-Mi devi
insegnare ad usare
l’argilla!-
Con
qualche passo all’indietro vengo catapultata a terra
a causa delle mie stupide orecchie che non riescono a mantenermi in
equilibrio.
Ok,
ora però i flash si fanno troppo frequenti, eh! Mi
stai ascoltando, Mente? Lo sai che non li reggo
tutti questi ricordi
all’improvviso: vuoi forse farmi collassare?
-Gin!
S…stai bene?- Esclama Naruto.
Scuoto
la testa per tornare a pensare lucidamente senza
sentirmi costretta a parlare alla mia mente di come mi deve trattare.
-Certo,
certo. N…niente di grave. Ho soltanto perso
l’equilibrio…- Balbetto portandomi una mano alla
testa.
-Sai
cosa penso? Che dovresti ritirarti. Non sei in
condizioni per combattere!- Ribatte la voce di Sakura, anche se
più preoccupata
per Sasuke, al momento.
-Ah,
parole sante per chiunque. Peccato che io non sia
chiunque. Per cui non valgono più di un centesimo. Senza
offesa, naturalmente.
Ho intenzione di continuare finche riesco.- Esclamo, poggiando una mano
al muro
e mi alzo ancora un po’ instabile.
Ho
bisogno del bagno. Devo sciacquarmi la faccia. Il
prima possibile.
Faccio
qualche passo verso le scale appoggiata alla
parete ruvida e fredda.
-Le
scale sono dalla parte opposta.- Esclama una voce
profonda. Troppo conosciuta.
-Eheh.
Grazie Gaara.- Rido io cambiando direzione.
In
un minuto di camminata malferma mi ritrovo alla base
delle scale. Riesco ad uscire dalla stanza attraverso la porta che
prontamente
non riuscivo a trovare.
Ora.
Se la memoria non mi inganna…aspetta. Ma io non
ho idea di dove sia il bagno!
Diavolo,
che idiota.
Sbuffo,
scuotendo la testa seccata.
Faccio
per girarmi e tornare dentro quando di nuovo
quella voce mi interrompe.
-Il
bagno è in fondo al corridoio alla tua destra.-
Sorrido
leggermente divertita.
-Ri
grazie, Gaara. Toglimi, però, una curiosità. Che
fai,
mi pedini?- Domando, con la mia più grande naturalezza.
-No.-
-Mi
stai però alle calcagna.-
-No.-
-Buono
a sapersi.- Esclamo io, tornando alla ricerca
della mia meta. Cammino diritto fino a quando non mi scontro con una
porta, che
tentava di rompermi un ginocchio scontrandosi contro di me. O il
contrario.
Beh, abbiamo capito.
Apro
la porta e me la chiudo alle spalle. Camminando a
tentoni cerco i lavandini e dopo un’assidua ricerca li trovo.
-Meta
raggiunta. Alleluia.- Esclamo tra me e me ad alta
voce. Apro l’acqua e mi bagno il viso e gli occhi.
Uffa,
però. Possibile che non riesca neppure ad essere
indipendente? Dannati occhi. E dannato Orochimaru. Tutta colpa sua se
mi trovo
in questa situazione! E le possibilità che la vista mi
ritorni entro il mio
incontro non esistono quasi. Ah, e non ho una strategia. Non ho idea di
come
affrontare il mio avversario.
E
se fosse Lee? O Neji? O Gaara? In queste condizioni
sarò costretta alla resa. Senza la vista non posso batterli.
Mi
sciacquo le mani per bene e mele passo tra i capelli,
portando refrigerio alla massa informe che avrò sulla testa.
Li tiro tutti
all’indietro e con l’elastico che porto sempre al
polso me li lego.
Ma
certo! Acqua!
Sorrido
allegra.
Eccomi,
ragazzi. La nuova Gin sta arrivando all’attacco.
E con una strategia, ora.
Esco
dal bagno con i 4 sensi rimasti più svegli che mai.
Mi sento meglio, ora. Riesco pure a camminare senza fare lo slalom
lungo il
corridoio. Trovo la porta che si apre nell’arena dopo un paio
di tentativi, e
finalmente torno al mio posto, sulle tribune. Naturalmente mi sono
orientata
con le voci.
Mi
sento quasi rinata!
Mi
stiro per bene, facendomi scricchiolare la schiena.
Il
rumore elettronico del tabellone riparte, facendomi
venire un colpo.
-Ehm,
Kakashi? Ha vinto Sasuke, vero?- Domando, sedendomi
di nuovo ai piedi del muro.
-Certamente!
Che ti aspettavi?- Esclama eccitato Naruto,
fremendo dalla voglia di scendere pure lui in campo.
Improvvisamente
il ticchettio infernale si ferma.
Due
nomi. Due semplici nomi.
Stai
a vedere che sono uscita già io. Dio, no. Spero di
no. O spero di sì? Non saprei. Ho questo dualismo interiore
che mi mette
sottopressione da quando sono entrata nella foresta per la seconda
prova.
-I
prossimi sfidanti sono Kabuto Yakushi e Ginevra
Hansen. Fatevi avanti al centro dell’arena.- Esclama la voce
roca dell’arbitro.
E
ti pareva che uscivo io? Altro che psicologia inversa!
Qui pure i pensieri valgono per le scelte del destino.
Cavolo,
sembro Neji. Non facciamoci caso.
Mi
alzo da terra e con passi abbastanza agili per una cieca
scendo le scale ed entro nell’arena con passo incerto.
Dove
diavolo è ora il centro? Ah, dovrò usare la mia
grande strategia già dall’inizio.
Fermo
i passi e congiungo le mani in 4 sigilli
differenti. Tigre, uccello, bufalo, capra.
Un’ondata
di chakra di espande nella stanza in un sol
colpo.
Faccio
una decina di passi in avanti ed eccomi al centro,
accanto all’arbitro e a Kabuto Yakushi. Non il mio
avversario, l’Avversario.
Qualcuno
ha qualche idea di che diavolo di tecniche usa
questo tipo? Nessuno? Male, perché neppure io ne ho la
minima idea!
E
quindi, in poche e concise parole, sono nella merda.
-Faresti
meglio ad arrenderti, secondo me. Non hai idea
di che cosa ho in serbo per te se avrai il coraggio di combattere.-
Esclama una
voce. Ma certo, Kabuto. Ha la stessa inquietante aura che aveva durante
la
prima prova, per cui può essere solo lui.
-Oh,
grazie per l’avvertimento. Però credo che
combatterò.- Esclamo io sorridendo.
-Bene,
se non ci sono problemi, darei l’inizio al secondo
incontro. Ginevra Hansen, Kabuto Yakushi: combattete!-
___________________
^0^
Yo! Scusate se il capitolo è un pochetto più
corto del solito. Allora che ve ne pare? Personalmente non mi piace
moltissimo,
però voi la potreste pensare diversamente! Per il prossimo
capitolo ho in serbo
della robetta da far venire la pelle d’oca xDD Se mi
recensite in tanti, potrei
provare ad aggiornare prima di un mese.
|
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Capitolo 22 *** 22. Preferisco... ***
22° Chap
Ookina
RINGO no ki no shita de *canticchia
contenta*. Eheh, scusate è che ormai sono fissata con la
filastrocca stupida di
Hisoka xDD. Allora, nel caso vi steste annoiando con tutti i pensieri
di Ginny,
che al momento si ripetono e sono quasi sempre gli stessi, mi dispiace,
farò il
possibile per accelerare i tempi! ^.^ Ad ogni modo grazie per le
recensioni, I’m
very happy!
Rec:
gio93:
*__* chissà, chissà! Eheh
adesso vedrai! Anzi, leggerai! XD Comunque spero di non distruggerti
psicologicamente. Tanto non succederà. Non è
successo per Orochi, a parte che
lo sapevi già, allora non succederà neppure
adesso! ù_ù Per la storia del
sogno, beh chi siamo già chiarite l’altra mattina
x°°D Per la storia del
cortino, bhe, devo dire che non ci hai pensato molto prima di
rispondere perché
è mezza paginetta in meno, niente di più. Per cui
non caderci di nuovo nel
tranello xD *me orgogliosa* Ora vado, ciau ciau!
Sakura niichan: ^0^
farò sempre il
possibile per aggiornare velocemente, poi ci sono i periodi
sì e quelli no, per
cui non posso farci niente! ù_ù e comunque
sì, ho intenzione di metterlo con
qualcuno, ma negli ultimi capitoli. Ora ti saluto, ciao e continua a
recensirmi! ^_^
Irene Adler:Non
ti preoccupare, anche io a
volte perdo degli aggiornamenti, succede! xD Se proprio vuoi sapere che
combineranno Ginny e Kabuto ti consiglio di andare direttamente a
leggere. *.*
vedremo cosa è saltato fuori dalla mia materia grigia. TI
saluto, ciao ciao!
lelly87:
Grazie mille, sei molto
gentile! Come vedi ho aggiornato il più presto possibile
come chiedevi. Beh,
allora ciao e buona lettura!
kakashina93:
*.* Ti ringrazio Cri. Sei
sempre gentile! ^_^ E comunque me ne rendo conto, le mie idee diventano
sempre
più pazzoidi XD Forse lo diventeranno ancora di
più nel corso dei capitoli,
anche se non ho ancora molte idee a riguardo. Ti mando a leggere se sei
così
curiosa di sapere cosa ha combinato Ginny, perché
è meglio che ti prepari per
quello che ho in mente! XD Ciao!
_Eleuthera_:
Ora è tutto chiaro! *.* Beh,
ci potrei pensare di narrare ciò che accade
all’alba ù_ù ottima idea, grazie! E
grazie anche per i complimenti ^__^ mi rendono sempre felice! Che
altro? Beh,
grazie ancora e Bye Bye! ^0^ Spero di sentirti presto su msn,
perché non ci
incrociamo mai xD Buona lettura!
And
now, ladies &
Gentlemen, the new chapter only for you!
______________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 22: Preferisco...
Sospiro
velocemente, a corto d’ossigeno. Stesa a terra
nella polvere.
Sposto
le mani ai lati del viso e con una spinta mi
rialzo in piedi pronta a ricominciare ad incassare colpi.
5
minuti. Sono soltanto 5 stupidissimi minuti, e a me
sembrano passate una quantità indescrivibile di ore.
Un
fruscio alle spalle. Mi chino in tempo per evitare un
calcio.
Mi
sbilancio in avanti per spiccare un salto raso terra e
allontanarmi da Kabuto.
-Tecnica
del velo di chakra.- Dico piano, ricomponendo i
4 sigilli della tecnica. Di nuovo percepisco cosa accade
tutt’attorno a me,
appena in tempo per deviare il volo di un kunai. Dannazione. Non posso
continuare ad usare questa dannata tecnica. Mi sta prosciugando il
chakra pian
piano.
-Solo
una piccola curiosità. Se non ci vedi come sai dove
mi trovo e da dove arrivano i pugnali?- Chiede Kabuto, da una posizione
indefinita nella stanza.
-E’
la tecnica che me lo permette.- Rispondo.
-E
come funzionerebbe?-
-Perché
dovrei venirlo a dire a te? Ogni tecnica ha il
suo punto debole e tu sei il mio avversario. Non sono tanto stupida da
raccontarti le mie debolezze.- Replico, chinata come un ricevitore di
baseball
durante il lancio, poggiandomi su una mano.
-Capisco.-
Un
fruscio e già torna all’attacco, senza lasciarmi
il
tempo di difendermi. Un piede mi colpisce lo stomaco, buttandomi di
lato e
soprattutto facendomi un male cane.
Con
una mano premo la parte colpita, mettendomi in
equilibrio su un ginocchio. Respiro un po’ irregolarmente ma
è più che logico.
Mi
alzo in piedi e mi porto verso il muro cercandolo con
le mani. Mi ci appoggio con la schiena e aspetto un po’.
Almeno
così non dovrò preoccuparmi più di una
direzione
in cui potrebbe attaccarmi.
Si
sentono dei leggeri passi avvicinarsi. Impercettibili.
O quasi.
Mi
vedo costretta a doverla usare di nuovo. Compongo i 4
sigilli. Questa volta un’ondata più debole di
chakra si espande, non arrivando
a mettere in risalto tutti gli angoli della sala. Bhe, almeno so
dov’è Kabuto!
Con
un salto, poggio i piedi contro il muro e mi spingo
contro di lui e appena la sua aura si avvicina, faccio un mezzo giro su
me
stessa e lo riesco a colpire con un calcio.
Il
corpo esplode in una nuvola di fumo. Dannazione, una
stupida copia!
Con
velocità cerco di tornare nei pressi delle pareti ma
una mano mi colpisce la schiena con estrema forza, catapultandomi a
terra
malamente.
-Sai,
non c’è gusto a combattere con te. Senza vista sei
come una lancia senza punta. O sbaglio?- Esclama pungente il ragazzo
con gli
occhiali.
Strizzo
gli occhi. Cosa vuole ora da me questo tipo?
Diavolo, come mi sta poco simpatico!
-Toglimi
una curiosità. Questo tuo incessante parlare fa
parte di una strategia che dovrebbe distruggere moralmente
l’avversario? Sai,
da così fastidio la tua vocina da sapientino!- Ribatto io,
rimettendomi in
piedi con un po’ di ulteriore fatica rispetto a prima, con un
sorrisetto
irritante sulle labbra. Ah, la mia specialità!
Lui
non risponde. Si cela nel silenzio, eh?
Mi
chino di nuovo a terra posando una mano a terra per
percepire i movimenti del mio avversario. Pare però che sia
fermo.
Cosa
cavolo mi posso inventare? Forse arrendermi sarebbe
la cosa migliore? No, no. Perché dovrei? Dopo tutto sono
ancora capace di
andare avanti.
.
. .
Però,
pur continuando, rimango lo stesso in svantaggio in
confronto a Kabuto.
Sospiro,
concentrandomi sull’incontro.
Non arrenderti mai e
sarà l’avversario a farlo.
Rimani sempre in piedi e
sarà il nemico a cadere.
Queste
parole… Queste frasi…
Itachi.
Era lui a ripetermele sempre. Me lo ricordo
benissimo.
Eppure
è ancora tutto così buio…
Un
movimento alla mia destra. Mi scosto con un salto di
lato.
-Che
fai, scappi?- Domanda Kabuto.
Scappi?
Io? Se non te ne sei accorto, ciccio, non
ti vedo! Per cui stai calmino, eh?
-No.
Evito.- Rispondo io.
-Ma
eviti male.- Tre parole, prima di essere colpita
ripetutamente allo stomaco e per finire con un colpo ben piazzato
dietro alla
nuca.
Tum tum. Tum tum. Tum tum.
Con
la testa posata a terra ascolto i battiti regolari
del mio cuore.
Il
colletto che si tende e la forza di gravità che mi
tira a terra mentre una controforza mi alza.
-Non
pensavo fossi tanto debole, ragazzina. Il maestro
Orochimaru diceva che eri una ragazza invincibile, ma penso che si
sbagli di
grosso. Dopo tutto hai perso, oramai.- Un sibilo al mio orecchio.
Debole.
Orochimaru. Invincibile. Sbagli. Perso.
Oramai.
Come
una folata di vento. Una spinta veloce. Il mondo che
si sconvolge come in un quadro astratto. Pieno di spirali colorate, di
immagini
irreali.
E’
tutto così buio…
Sbatto
contro il muro e cado a terra malamente.
-GIN!- Un urlo dagli spalti.
Non sono forte. Se
lo fossi non cadrei
a terra.
Sì
che sono forte! Non dirmi che sono debole! Perché non
è vero!
Non
sono forte. Se lo fossi non mi
abbasserei a questi livelli.
Taci.
Ce la farò. Ora mi alzo e gli faccio vedere di cosa
sono capace!
Non
sono forte. Se lo fossi non mi
fare sopraffare dalla determinazione dell’avversario.
Sì
che lo sono! Sì che lo sono! Sono determinata, sono forte,
io non mi lascio abbattere da nulla e da nessuno!
Non sono forte. Non
lo sono.
Io
sono IMBATTIBILE. Ho te, dentro. Ho te! Non posso
perdere. Se credi che questo nemico da strapazzo possa battere un
demone del
tuono allora non sono io che mi sono abbassata a questo livello. SEI
TU,
stupida bestia!
-L’incontro
viene vinto da Kabuto Ya…-
-Vorrai
scherzare!- Esclamo con decisione sedendomi con
le spalle alla parete. Il sangue che mi riga la tempia destra
lentamente, che
scende, che scivola verso il basso.
Tumtumtumtumtumtumtumtum.
Il
cuore in subbuglio. Scosso. Insaziabile di chakra.
Una
forte aura mi pervade. Esce dalla mia pelle. Mi
scalda. Mi gela. Sento la forza straripare dal mio corpo, come infinita
e
pronta per essere sfruttata al massimo della sua potenza.
Serro
il pugno al mio fianco con energia. Sento le
scintille zampillare attorno a me come a formare una barriera.
Di
scatto apro gli occhi e la luce mi abbaglia le pupille
come mai prima d’ora.
In
pochi secondi vedo tutto ciò che c’è da
vedere.
Kabuto. La stanza. I muri. Gli spalti. L’Hokage.
Sciocca
e stupida me stessa. Non ho voglia di perdere a
causa di un pivellino che lecca i piedi ad un sennin che più
che a un uomo
assomiglia ad un serpente! Mai.
-Se
Orochimaru vuole vedere di cosa sono capace di nuovo,
lo accontento.- Dico, alzandomi in piedi. Le braccia non deturpate da
alcuna
ferita. Le gambe forti e stabili. Gli occhi fissi di fronte a me.
-Il
mondo è bello illuminato.- Esclamo, ghignando.
Con
un scatto fulmineo mi sposto alle spalle di Kabuto,
il quale con lentezza si accorge della mia presenza.
Approfitto
colpendolo tra le scapole con un colpo della
mano. Poi una ginocchiata allo stomaco e, con la mano tesa al massimo,
lo
colpisco al collo facendolo cadere a terra.
-Ah,
che sensazione estremamente piacevole tapparti
quella stupida boccaccia straripante di stupidaggini.- Esclamo,
spingendo il
piede sulla sua schiena con forza. –Allora? Sei contento?
Eccomi. Questa è la
mia forza.- E con un calcio al fianco lo faccio volare contro la parete
provocando un piccolo cratere. In pochi secondi l’acqua delle
tubature
distrutte comincia a zampillare lievemente di qua e di là
per la sala.
Lui,
in quei pochi secondi, torna in posizione eretta. E
sorride con divertimento. Si asciuga un rivolo di sangue al lato delle
labbra
con una mano. Continuando imperterrito a ghignare.
-Che
diavolo c’è da ridere?!- Grido io, altamente
irritata.
Lui
non mi degna di una risposta, facendomi infuriare
ancora di più di prima.
-Allora?!
Che cazzo c’è da ridere, eh?!- Urlo di nuovo.
-Quella
non è la tua forza.- Dice lui piano.
Mi
avvicino con qualche passo veloce e mi fermo a pochi
metri da lui.
-Allora
di chi è, sentiamo!- Esclamo, stringendo i pugni
per la sua infinita fiducia in se stesso. Lui tace, con le labbra
ripiegate
all’insù in una increspatura insopportabile.
-Guardati
in viso.- Dice semplicemente, indicandomi il
terreno pieno di pozze d’acqua di conduttura.
Il…il
viso? Che centra ora la mia faccia?
Guardo
ai miei piedi un piccolo specchio d’acqua.
Il
riflesso non è il mio.
QUELLA
non sono io! Non posso esserlo!
Mi
porto le mani al volto. Negli occhi gli sharingan
attivati, e a contornarli uno spesso segno viola lungo il perimetro
delle
palpebre fino a scendere lungo il naso.
-Il
segno ha fatto effetto. Ora anche tu sei sotto il suo
controllo. Sei la sua miglior marionetta.- Esclama piano Kabuto.
-No!
No! Ti sbagli! Io non sono la marionetta di
nessuno!- Grido, digrignando i denti e scattando contro di lui.
Con
un balzo si scansa arrivandomi alle spalle. Con la
rincorsa presa, prendo la spinta dal muro dove prima si trovava Kabuto
e mi
lancio contro di lui alla massima velocità.
Con
un pugno lo colpisco allo stomaco, facendo però
esplodere la copia.
-Ah
no? Vedi, questa tua voglia di combattere, questa tua
voglia di uccidere sono sintomi del segno maledetto. Scommetto che tu
non sei
un mostro sanguinario di natura.- Il suo tono stramaledettamente
strafottente
mi vortica nella mente, quasi come un eco. Così vicino.
Eppure…
-Io…un
mostro sanguinario? Io…-
-Già.
Una piccola marionetta al servizio del male…-
Uccidilo.
No,
taci! Eri tu a non voler combattere prima. Ora non
dirmi ciò che devo fare!
Fallo fuori.
Ti
ho detto che non seguirò i tuoi ordini! Il corpo
è
mio, e lo muovo come mi pare.
Ma hai voluto tu il
mio aiuto.
Lo
so! Ma… non voglio!
Su, ti basta un solo
colpo.
No.
Non…
Uccidilo!
Una
folata di chakra si alza da terra, investendomi
interamente.
I
capelli mi svolazzano da ogni parte a causa della
carica che c’è nell’aria.
Con
una piccola piroetta mi volto ritrovandomi il ragazzo
di fronte.
-Sai
cosa di me tu non sai?- Dico in un sibilo che a mala
pena si percepisce.
Un
gracchiare elettrico si espande per la sala, facendo
girare tutti i visi verso ogni parte spaesati. –Sono capace
di far scoppiare
una tempesta di fulmini in ogni luogo. Sono capace di dare la scossa e
di
paralizzare un corpo con il solo tocco. Sarei capace di uccidere un
intero
esercito di uomini in una manciata di minuti se perdessi la
pazienza…- Spiego,
sorridendo quasi compiaciuta. –Ma, sicuramente,
c’è una cosa che non sai di me
più di tutte…-
Con
il palmo lo colpisco in mezzo al petto, facendolo
quasi volare contro il muro. Con la mano destra sommersa da una
quantità
infinita si scintille cammino verso di lui a passo lento. Piano, nel
palmo,
comincia a vorticare rapidamente una sfera bianca, dalle sfumature
tanto chiare
da far male agli occhi.
-Io…-
Uno
slancio in avanti. Veloce. Preciso.
Una
esplosione. Un gran polverone.
Quando
quel sottile velo marroncino si posa a terra, il
muro è squarciato. Accanto, il viso di Kabuto in una
smorfia, gli occhi
serrati.
-…non
mi faccio di certo comandare da nessuno. Che sia
Orochimaru o Itachi, io sono libera. E lo rimarrò fino alla
fine dei miei
giorni.- Dico, ritirando la mano.
Il corpo di Kabuto scivola a
terra con gli occhi un po’
sgranati, ma illeso.
Sarà per
la prossima volta.
Già.
La prossima volta.
Prima
che l’arbitro possa fiatare alzo la mano in aria.
-Mi
ritiro.- Esclamo.
E,
seppur con fatica, raggiungo con un balzo la tribuna
accanto a Kakashi.
Gli
sorrido stancamente, mentre le gambe mi cedono
facendomi cadere.
Sento
le sue braccia stringermi per non farmi cadere.
Così
calde…
-Portami
a casa…- Sussurro.
Hai avuto la prova
della tua forza.
Contenta, ora?
Sei caduta sfinita a
terra senza
riuscire a rialzarti.
Non sei ancora
pronta per tutta la mia
forza.
Se
è così tanta, allora non la voglio.
Preferisco
di sicuro stare stretta tra le sue braccia che
uccidere.
Al
caldo in un abbraccio che so che non mi tradirà mai.
-Ok.-
L’ultima cosa che sento.
_________________
kukuku!
Ecco l’intervento di un nuovo personaggio: il
demone all’interno di Ginny *.* devo dire che mi piace
quest’idea di un
conflitto tra i due, seppur interiore che sia. E poi XDD lo sharingan
maledetto! Olè! Se lo volete vedere l’ho postato
nel mio account DeviantArt,
che potete trovare nella mia pagina autore qui su efp…
Spero
che
questo capitolo sia stato meno noioso degli altri! ^_^ Alla prossima,
il più
presto possibile! Ciauz e baciuz!
|
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Capitolo 23 *** 23. Perchè, Lee? ***
23° Chap
Salve!
Scusate per il ritardo, ma proprio ho avuto un
periodo poco proficuo in fatto di idee…Comunque eccomi qui!
Allora, per prima
cosa ringrazio tutti quelli che seguono sempre la mia fan fiction, cosa
che mi
rende tanto felice, in più ringrazio meglio quelli che
perdono 5 minuti della
loro vita a lasciarmi ogni tanto una recensione! ^0^
Rec:
Sakura niichan: Grazie
mille! Mi
dispiace però, Kabuto non potevo ucciderlo… dopo
avrebbe cambiato interamente
la serie e io non ci avrei capito più niente. Anche se mi
sarebbe piaciuto,
diciamocelo! XD Grazie ancora, bye bye!
_Eleuthera_:Ele-chan!
Davvero sto
migliorando? *.* Se lo dici tu ci credo! Se mi permetti di essere per
un attimo
non modesta, devo ammettere che anche a me è piaciuto lo
scambio di battute tra
Gin e il demone! A scriverlo ho cercato di esprimere al massimo la
convinzione
di Gin che pian piano cadeva in pezzi…Poi però si
è risolto tutto, al meglio
direi. Ti ringrazio dal profondo del cuore! ^_^ sapere che
c’è qualcuno così
appassionato che segue la fic mi manda in estasi XD Grazie, grazie,
grazie e
grazie ancora! Ora ti saluto, ciau!! Baci!
kakashina93: XD
ciau Cri, o se ti fa
piacere Shina! Ti dico, non preoccuparti per quel
“sarà per un’altra volta”,
non vuol dire niente! XD era per fare scena, niente di tragico! Poi,
più che
per orgoglio, ha abbandonato per un altro motivo… forse si
scoprirà, se no te
lo dirò se proprio lo vuoi sapere, comunque anche la tua
teoria potrebbe essere
esatta! ^_^ Grazie come sempre, Shina… PS= anche io odio il
ghigno di Kabuto xD
Ma se è per questo a volte lo fa anche Gin! Bye bye!!!
lelly87:
Ah, anche io sono felice
quando aggiorno in fretta, quindi, oltre a perché ad alcuni
piace, continuo a
scrivere anche perché mi diverto tantissimo! ^_^ grazie,
ciao!
Ed
ora il capitolo!!!!
___________________________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 23: Perchè, Lee?
-Ma
dai, ci deve essere!-
Qualche
altro libro scaraventato in aria senza alcun
riguardo.
-Non
è possibile che non ci sia niente!-
Questo
no. Neanche quest'altro. No, no e no.
Dannazione!
Certo che in questa casa non c'è nemmeno un
libro utile, eh?
Mi
alzo in piedi, stiracchiandomi le gambe intorpidite
dallo stare per lungo tempo rannicchiata.
Va
beh, ne approfitterò per andare a fare una
passeggiata. Dopo due giorni di seguito a letto in un beato sonno
ristoratore è
meglio per me prendere una boccata d'aria.
Ritorno
in camera mia e tiro fuori dall'armadio dei
pantaloncini al ginocchio blu elettrico e una semplice t-shirt bianca
con il
simbolo del villaggio del tuono(trovata della mia misura
nell'armadio...).
Mi
sposto davanti allo specchio e mi osservo: piedi
scalzi, gambe sottili al punto giusto, la pelle chiara come sempre,
capelli
sciolti e una benda bianca che
mi gira
attorno alla testa. Forse è meglio se per oggi non metto il
coprifronte.
Indosso
gli scomodi sandali che io non mi sono mai messa
e così vestita, me ne esco di casa dove naturalmente non
c'è nemmeno l'ombra di
Kakashi. Chissà dove diavolo sarà. Speriamo che
non trovandomi più a letto non
gli venga un colpo. Dopotutto non sa nemmeno che mi sono svegliata!
Sorrido
allegramente e cammino lungo le vie del villaggio
con direzione biblioteca del palazzo dell'Hokage. Sperando che mi
faccia
entrare con le buone...
Il
cielo è quasi limpido, attraversato da qualche nuvola
bianca di qua e di là, e il sole fra poche ora
spaccherà le pietre.
-Che
bello...- sussurro con poco entusiasmo.
Poi
mi fermo, attirata da una via silenziosa. Di fronte a
me di alza una insegna con simbolo un ventaglio rosso e blu. Wow, cerco
un
libro su di loro e guarda cosa trovo: il quartiere desolato del clan
Uchiha.
No, non posso entrare. Farò come se nulla fosse e
andrò in cerca di quel libro.
Controllando
la voglia di superare la fascia sbiadita che
impedisce l'entrata al quartiere, continuo per la mia strada.
Aspetta.
Fascia gialla sbiadita? Silenziose strade
deserte? Non è per nulla normale. Devo trovare in fretta un
libro, o fascicolo,
o qualunque cosa porti sopra informazioni sugli Uchiha.
*
* *
Ahahah.
Bellissimo! “No. Non puoi entrare!” E guarda qui,
che bella scorta di roba che mi sono fatta!
Come
previsto quel Jonin che sta alla protezione della
biblioteca non aveva intenzione di farmici entrare. Sono di nuovo
dovuta
passare dalla finestra. Non capisco proprio perché non ci
mettono nessuno NELLA
stanza, a far la guardia. Sembrano degli stupidi, se si aspettano che
qualcuno
che vuole entrare nella biblioteca ci rinunci appena dopo che qualcuno
glielo
proibisce.
Con
in mano fascicoli su fascicoli mi dirigo allegramente
verso la collina ad ovest del villaggio.
Arrivata
mi siedo a gambe incrociate ai piedi di un
piccolo albero e comincio a sfogliare i primi fogli.
-Il
Clan Uchiha è un diretto discendente del clan
Hyuuga. Infatti si pensa che l'abilità innata dello
Sharingan sia un lontano
erede del Byakuugan- Leggo. -Nel clan Uchiha non
tutti però possiedono
il potere innato, infatti solo i discendenti più puri ne
sono in possesso. Il
potere dello Sharingan si suddivide in tre livelli, e ad ognuna
corrisponde una
diversa rappresentazione della pupilla. Nel primo livello, quello
fondamentale,
l'iride appare rossa, e la pupilla è cerchiata da soltanto
un segno nero. Man
mano che il livello sale, sale anche il numero dei segni nell'iride.-
Mmmh,
si, ho capito. Quindi io ho il terzo livello in
entrambi gli occhi.
Riabbasso
lo sguardo e continuo a leggere:
-Ogni
occhio ha il proprio livello, quindi si possono
avere Sharingan di livelli diversi anche nella stessa persona.-
Certo,
come Sasuke se non erro.
-All'ultimo
livello è possibile eseguire un Genjutsu sull'avversario
capace di stordirlo, o addirittura ucciderlo. Però l'unico
che riuscì a
metterlo a punto fu il fondatore del clan, Uchiha Madara, e non si
hanno altre
informazioni a riguardo. Ehi, questa è una
ingiustizia! Se io volessi
impararla non ne avrei la minima possibilità!-
Chiudo
il fascicolo e sto per aprire il prossimo quando
un odore di animale mi entra nelle narici. Mi guardo attorno cercando
il punto
di provenienza quando sento qualcosa di caldo posarsi sulle mie gambe.
Abbasso
appena lo sguardo per osservare il cagnolino
bianco, che mi passa per la mente la sua immagine come un flashback.
-Ma
tu sei...-
-AKAMARU!
Torna qui!-Urla una voce avvicinandosi di
corsa.
-...già!
Akamaru.-
Alzo
lo sguardo e scorgo il ragazzo dell'esame dei
chuunin. Ki...Kiba, se non sbaglio. Sì, dovrebbe essere Kiba.
-Ehi,
AKA...oh, ciao...ehm...- Esclama, fermandosi
accanto a me, in cerca di un vago ricordo.
-Ginny.-
Dico sorridendo, accarezzando Akamaru che oramai
si è posizionato comodo comodo per farsi un sonnellino.
-Giusto.
Scusami, ma non sono bravo a ricordare i nomi!
Io sono Kiba.- Dice, abbassandosi il cappuccio dalla testa e sedendosi.
-Scusa
eh, per Akamaru. Non si è mai comportato così con
gli estranei...-
Rido
leggermente.
-Oh,
non ti preoccupare, Kiba. E poi è tanto carino!-
Dico, continuando ad accarezzare il cane che sembra stia per cadere tra
le
braccia di Morfeo. -Ah, a proposito, come è andato a finire
l'altro giorno alla
torre centrale?-
Lui
mi squadra sbuffano, e poi si appoggia di schiena
all'albero.
-Non
farmelo ricordare. Sono stato battuto da Naruto. Non
mi pare neppure vero.
Lo stesso Naruto
che meno di quattro mesi fa non sapeva neppure fare la tecnica della
moltiplicazione. Aaah...- Dice, con tono scocciato.
-Ehi,
non prendertela. Succede dai tipi imprevedibili.-
Tento di consolarlo un po', appoggiandomi anche io all'albero con la
schiena.
Un
filo di vento scuote l'erba, facendo frusciare
allegramente le foglie dell'albero.
-Il
tuo invece è stato un grande incontro! Cavolo, non
pensavo che avresti gareggiato lo stesso, senza vista.- Esclama
d'improvviso,
prendendomi alla sprovvista.
Già.
Un...grande incontro... dove stavo quasi per perdere
il controllo sul demone a cinque code. Certo... un grande
incontro...
-Che...che
c'è? Ho detto qualcosa di male?-
Gli
sorrido e scuoto la testa.
-No,
no. E' che ci stavo rimettendo le penne, in
quell'incontro a causa della mia cocciutaggine!-
Lo
vedo sospirare. -Avessi io la tua forza. Quell'ultimo
colpo mi ha dato i brividi, con tutto il Chakra che hai sprigionato!-
Dice poi.
Non
sa però com'è questa vita. Se la conoscesse non
penso
che desidererebbe
tanto il mio
potere...
-Non
sembri tanto convinta.- Esclama, guardandomi di
sbieco.
Con
gli occhi su Akamaru, sorrido un po'. Parlare della
mia vita mi fa ricordare quanto io non sappia nulla. Fa male.
-Ah,
non farci caso! E' che con quel potere la mia vita è
stata rovinata da cima a fondo, quindi... diciamo che io avrei
desiderato di
più essere normale.-
Ritorna
il silenzio, mentre le nuvole sembrano giocare a
nascondino, nascondendosi l'una dietro l'altra, per poi correre verso
la tana
con velocità.
Oppure
potrebbe assomigliare ad una gara di corsa. Però
è
solamente un semplice cielo estivo con cui mi piace giocare a fare la
poetessa.
...la
mia vita è stata rovinata...
-Non penso
dovresti prenderla con il bicchiere mezzo vuoto. Hai comunque trovato
persone
che ti vogliono un gran bene! Il maestro Kakashi, soprattutto.-
Spalanco
un po' gli occhi.
Ha...ha
ragione. Se non avessi avuto questa forza ora non
sarei nemmeno qui, e non avrei conosciuto nessuno, niente Kakashi,
Naruto,
Sasuke, Sakura, Gai, Lee, Neji, Ten Ten... non avrei avuto nemmeno idea
che
esistessero.
-Sai,
quando sei saltata sulle gradinate e sei svenuta,
ti ha preso e ti ha portato via. Ha pure perso tutto il resto degli
incontri!
Penso che ti voglia un gran bene, solo a partire da questa mia idea
traballante.-
Non
riesco a fare a meno di sorridere. Oh, Kakashi...
-Grazie,
Kiba.- Dico, alzando finalmente lo sguardo dal
terreno, tornando di buon umore. Lui sorride, per poi osservare la
catasta di
fascicoli sugli Uchiha accanto a me.
-Chi
altro ha vinto, alla selezione?- Domando, forse
cercando di distogliere la sua attenzione dalle ricerche che volevo
fare in
segreto.
-Beh...-
Guardò il cielo, in cerca di ispirazione. -A dir
la verità, dopo che ho perso l'incontro contro Naruto mi
hanno portato in
infermeria mezzo svenuto. Quindi so solo che Rock Lee è
andato all'ospedale mal
messo.-
-COSA?
Rock Lee?! Contro chi era?- Esclamo, sconvolta.
Battere Lee? No, impossibile.
-Gaara.
Il ragazzo inquietante dai capelli rossi. Gli ha
frantumato le ossa della gamba destra e del braccio destro.-
Spostando
delicatamente Akamaru dalle mie gambe, mi alzo.
In fretta raccolgo tutti i fascicoli della biblioteca sotto lo sguardo
interrogativo di Kiba.
Poi,
prima di partire di corsa verso Konoha lo saluto con
la mano:
-Scusami
Kiba. Vado a trovare Lee! Sono preoccupata per
lui. Ci si vede in giro, ciao!!-
Poi
mi giro e prendo velocità. Vediamo chi vince tra
me e le nuvole, ora...
Evito
gli alberi agilmente, trovando presto l'entrata del
villaggio, che supero a velocità supersonica.
Ma
perché arrivare a tanto, Gaara? Povero Lee. Ossa frantumate...
Diamine,
però deve essere fortissimo per aver battuto
Lee. Non è una cosa da tutti i giorni!
Facendo
a zig zag tra le persone perse nella
contemplazione delle bancarelle del mercato mattutino, supero
l'edificio
scolastico, il palazzo dell'Hokage e casa mia in meno di un minuto,
fino ad
arrivare di fronte all'ospedale dopo aver circa raggiunto una
velocità pari ai
55 km/h.
Freno,
lasciando profondi segni sul terreno polveroso.
Eseguo una virata di novanta gradi ed entro dalla porta.
Qui
sono obbligata ad andare piano, ma l'adrenalina della
corsa non mi è ancora passata del tutto così la
mia “camminata” è più veloce
del normale. Mi avvicino impaziente al bancone principale.
-Scusi,
il paziente Rock Lee?- Domando.
La
ragazza di servizio sorride, controllando la lista.
-Camera
111.-
-Grazie.-
Dico, e mi infilo velocemente nel corridoio di
destra percorrendo con lo sguardo ogni porta leggendo i numeri.
Cammino
così velocemente che mi sembra di non toccare
nemmeno con i piedi per terra!
090
Possibile
che ci siano così tante stanze?
095
Oh,
dannazione. Chissà se è tutto OK...
100
Ancora
undici. Undici.
101
... 102 ... 103
E
se avesse subito danni...permanenti?
107
... 108 ... 109
No,
non voglio nemmeno pensarci! Lee è troppo forte
perché le sue ossa non ricrescano!
110
... 111!!
Freno
e mi accosto. Appoggiando l'orecchio alla porta non
percepisco alcun rumore. Forse sta riposando...
Apro
la porta con lentezza, facendola cigolare
odiosamente.
Col
lo sguardo perso nella contemplazione della stanza
faccio alcuni passi all'interno, chiudendo poi la porta subito dopo.
Gli occhi
ricadono da soli sulla figura imponente del letto metallico sulla
destra.
Il
viso illuminato dalla luce della finestra, gli occhi
chiusi, i capelli neri appoggiati compostamente sul cuscino.
Mi
avvicino e mi siedo sulla sedia lì accanto poggiando a
terra la quantità immensa di fascicoli sul Clan Uchiha.
-Lee.-
Lo chiamo, senza però volendo svegliarlo.
Mi
dispiace. Davvero. So che non è colpa mia se sei qui,
in questo stato, però... guardandoti così sento
solo dispiacere. E dire che io
ridevo pochi minuti fa senza sapere delle tue condizioni. So che non
vorresti
il mio compatimento, lo so. Tu sei così. Determinato. Ma
sembri così
indifeso...
-...Gin...?-
Un sussurro.
Le
tue palpebre appena socchiuse.
-Ah
Lee. Sei sveglio!- Esclamo, sporgendomi in avanti
sorridendo.-Come stai? Cavolo, ho saputo di te solo pochi minuti fa!-
-...già...-
-Allora?
Tutto bene? Niente di serio, spero!- In effetti
un po’ agitata lo sono. Sarebbe la rovina di un grande
ninja…
Il
suo sguardo si incupisce un poco.
-…dicono
che forse guarirò. O forse no…-
No.
No, non è possibile! No, Lee…
Ah!
Mi verrebbe voglia di andare in cerca di Gaara e di
fargli pagare ciò che ha fatto ad uno dei migliori ninja
della Foglia! Non ne
aveva il motivo!!
-Su,
non abbatterti! Tu sei forte e così rimarrai! Non
sarà di certo questo stupido esame a fermarti. Ti conosco,
anche se da poco, e
so quanto sei determinato!- Dico, cercando di tirarlo un po’
su.
-…si,
hai ragione…- annuisci appena, con la poca
forza che hai e cerchi di sorridere.-…senti, tu
come stai?…-
Rido,
appoggiandomi con i gomiti sul letto per stare più
comoda.
-Guardami:
meglio di così sarei in paradiso. Dopo tutto
ho dormito ininterrottamente fino a stamattina, quindi è
logico che oggi sia
più pimpante che mai, ora.-
Rimani
un attimo in silenzio e fissi il soffitto bianco
della stanza come in trance, poi continui a parlare come se ti fosse
divenuto
più facile.
-…Sai,
non saresti dovuta venire…-
-E perché mai io
non avrei dovuto?- Domando, un po’ confusa.
Perché, Lee? Ti
sento così lontano…
Tu taci, senza
muovere un muscolo. Anzi, non so nemmeno se potresti. Fatto sta che non
mi
rispondi.
-Allora? Lee,
perché?- Replico, cercando di estorcerti qualcosa.
-…Perché…così
mi riempi solo di false speranze…-
F-False speranze?
Di… di che parli Lee? False…
-...ti va
di diventare la mia fidanzata?-
Oh, non dirmi
che…
-Oh, Lee…-
Abbasso lo sguardo, dispiaciuta da morire. -…va bene, allora
vado. Ri-Rimettiti
presto…- Così mi alzo, e afferrando da terra la
mia roba vado verso la porta,
sulla quale mi fermo per guardarti un’ultima volta.
-…Dai, Gin. Un
giorno mi passerà. Forse…- Un sussurro.
Esco, chiudendomi
la porta alle spalle.
-Perché è tutto
così complicato?-
Non bastava già
la mia infanzia difficile, la mente che mi scoppia ad ogni vago ricordo
e
questa storia di Itachi.
E’ così allora
che si conclude un’amicizia durata così poco? Con
un rimettiti presto?
E poi non
capisco, perché diavolo doveva legarsi così tanto
a me? A me, che non so nulla
di queste cose! A me, che ignoro totalmente quello che passa per la
mente alle
persone normali. A me, che… Oh, dannazione, questa non
è una questione di me!
Io non volevo che…
…si innamorasse
di me…
…io volevo
soltanto fare nuove conoscenze, amici, compagni di squadra…
…non fino a
questo punto…
Pian piano
ripercorro sui miei passi il corridoio in senso inverso, con passo
calmo.
E fu così che
Ginevra Hansen si sentì un vero schifo.
|
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Capitolo 24 *** 24. Otto Giorni Al 17 Giugno ***
24° Chap
Salve!
Eccomi con il 24° capitolo. Scusatemi! *me si
inchina in segno di perdono* sono in terribile ritardo! Lo so! Dovete
scusarmi!
Però… non avevo tanta ispirazione per questo
capitolo, perché avevo in mente
mille altre cose! Scusate ancora! Comunque, °-°
sarò ripetitiva ma non ci posso
credere di essere arrivata così avanti…anche se
pian piano (e sottolineo PIAN
PIANO)…wow … ringrazio di cuore quelli
che continuano a seguirmi! Però, a
quelli che leggono e non recensiscono, che vi costa lasciare qualche
parolina
ogni tanto? Non dico ogni capitolo… va bhe, così
sembro paranoica! =P vi lascio
alla vostra lettura!
Rec:
Lelly87:^0^
grazie mille, grazie mille!
Come vedi arrivo, ogni tanto! XD ciau
gio93: Prima
di tutto io non ucciderò
Gaara, anche se la tua affermazione era ironica.
ù_ù non lo farei mai! Poi,
tornando a noi, GRAZIE! ^_^ finalmente la rec che mi dovevi, dopo che
ti ho
shockata con il capitolo di Kabuto e non hai voluto commentarmi.
<.< Non
provarci mai più, ok? Io ho sempre recensito le tue, e non
ho mai perso colpi…
lasciamo stare. ^___^ Lo sai che mi piacciono tanto le situazioni
tragiche, non
me le toglierai per nulla al mondo! ]XD mi sento perfida… ok
ok. Allora ci si
vede, bye! Kiss
kakashina93:ok,
kk93 XD ti chiamerò come
più ti piace. In effetti è strano vedere Gin
così triste, però volevo fare un
colpo di scena, e penso mi sia venuto coi fiocchi. XD Però
mi dispiace di non
poter toglierti il tuo dubbio, sarebbe spoiler per la storia!
Però puoi farci
un pensierino… XD alla prossima, bacioni!
_Eleuthera_:
Ciao Ele! In effetti anche io
sono sempre occupata con lo studio! Non ti preoccupare, la cosa
più importante
è la scuola, poi vengono le altre cose. Grazie comunque per
riservare anche a
me quel poco tempo che hai per girare su EFP! Te ne sono tanto tanto
grata! ^.^
Ora ti lascio al capitolo, Sayonara!(come dici tu xD)
___________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 24: Otto giorni al 17 Giugno
Stringo
le ginocchia al petto e abbasso il viso
appoggiando la fronte alle braccia.
E’
strano… non penso di aver mai provato nulla del genere.
Come svuotata da qualcosa. Un qualcosa che si fatica a trovare ma
è così
semplice da perdere.
Sento
il cuore battere lento, nel silenzio della stanza,
seguendo il mio respiro. Il buio oscura tutto. Non vedo nulla nemmeno a
pochi
centimetri dal mio naso. Le ante sono chiuse quasi ermeticamente alle
finestre,
perché non facciano entrare né il sole estivo
né il caldo asfissiante.
E’
irrimediabilmente silenzioso, questo luogo. Forse
perché non c’è nulla che possa fare
veramente così tanto rumore da interrompere
questi miei flussi di pensiero che non comprendo e che mi fanno sentire
sempre
più vuota.
Forse
è così.
La
porta si apre, lasciando entrare nella stanza un filo
di luce fastidiosa che mi costringe a chiudere gli occhi. Poi li riapro
e vedo
sulla soglia la sagoma di Kakashi.
-Ehi,
ti sei svegliata!- Esclama, stupito.
-Sì…-
Dico, guardandolo con gli occhi socchiusi dal
fastidio della luce.
-Ma
che ci fai qui a buio?- Domanda.
-Nulla
di ché.- Rispondo con semplicità. Dopo tutto
è
vero. Non sto facendo niente!
Lui
fa qualche passo verso il centro della stanza e
accende di scatto l’interruttore. Mi copro con una mano, per
non rimanere mezza
accecata.
-Ti
senti…bene?- Chiede, sedendosi sul letto accanto a
me.
-Mh.-
Torno a stringermi le ginocchia al petto, con lo
sguardo sul copriletto.
-Su,
che è successo ora? Ti sei appena svegliata e già
qualcosa non va?- Alza una mano, scostandomi un ciuffo di capelli dal
viso.
-Sta
mattina presto sono uscita. E ora mi sento strana,
ho un peso nel petto che è comparso e non vuole andarsene
più. Penso di aver
appena perso un amico, forse per sempre.-
Probabilmente
mi farà bene sfogarmi. Parlare con Kakashi
mi è sempre servito a togliermi di dosso un sacco di pesi.
-Chi?-
-Rock
Lee.-
Dire
il suo nome mi fa venire un gran groppo alla gola.
Ma perché tutto è così complicato
nella vita? Niente mai è perfetto come
dovrebbe. A volte sembra che lo sia, e invece non lo è per
niente.
-Come
mai avete litigato?-
-N-non
abbiamo litigato…- Singhiozzo, non riuscendo a
trattenermi del tutto. –E’ solo che…
lui… non sopporta di starmi accanto… e
sapere che saremo sempre solo amici…-
Più forti di me, un paio di
lacrime mi rigano il viso. –Mi sento male.-
Kakashi
sorride leggermente, posandomi amichevolmente la
mano sulla testa.
-Solo
questo? Beh, allora dovrai abituarti. Tu di cuori
ne spezzerai tantissimi nella tua vita, credimi. Questa è
soltanto la prima di
tutte quante. Nella vita si può scegliere soltanto una
persona a cui donare il
proprio cuore, perché dividendolo in tante parti, ognuna di
esse non potrebbe
colmare tutto quello che la persona che l’ha ricevuta
vorrebbe.-
Alzo
un poco lo sguardo, incrociando l’occhio scuro di
Kakashi.
-Non
voglio soffrire così ogni volta! Perché
è così
dannatamente doloroso perdere una persona cara?-
-Quando
si impara a sopportare diventa tutto più
semplice. Ma ci vogliono tempo e pazienza. So come ti senti, anche a me
è
successo, anche se non per lo stesso motivo.-
Spalanco
un po’ gli occhi.
-Hai
perso qualcuno?-
-Tutti,
in pratica.- Dice, con un sorriso triste che gli
orna le labbra coperte dalla maschera.
C-cosa?
Come è possibile?
-Non
me lo hai mai detto.- Esclamo con voce acuta,
cambiando improvvisamente stato d’animo. Io l’ho
detto. Parlare con Kakashi mi
distrae da tutto, pure da me stessa. Cosa che accade molto poco spesso
per i
miei gusti.
-Lo
so. Però anche la prima volta che ci siamo visti, mi
pare di averti detto che prima o poi avrei dovuto dirti tutto.- Dice,
senza che
quel suo sorriso triste gli lasci il viso.
Lo
squadro un po’ e poi, come mossa da una forza esterna,
lo abbraccio.
-Se
davvero io ho sofferto una piccola parte di ciò che
hai provato tu… non voglio che nel raccontarmi tutto tu
riviva quelle
sensazioni. Non lo voglio assolutamente, quindi non parlare, ti prego.-
E
stringo, perché oltre a dare sollievo a lui cerco di darne
anche a me, emerita
pirla che crede di soffrire più di chiunque altro.
Socchiudo
gli occhi, con la testa appoggiata comodamente
al suo petto. Poi sento le sue mani appoggiarsi sulla mia schiena.
-Cos’è
questo moto d’affetto improvviso?- Ride, senza
però rinnegare il piacevole contatto.
-Nulla.-
Rispondo, senza la minima voglia di muovermi.
Lui
tace, forse sorridendo come sempre. Poi però rompe di
nuovo il silenzio.
-…Gin,
ti ricordi? Fra otto giorni è il 17 giugno. Sarà
l’anniversario di quando ti ho trovata. Ti rendi conto che
sono già cinque anni
da quel giorno?- Mi divido da lui, sedendo sul materasso a gambe
incrociate.
E’
già questo periodo dell’anno?
-Hai
ragione!!- Esclamo, svanita come sempre. –Cavolo…
sembra veramente ieri quando aprii gli occhi e vidi le fronde degli
alberi
muoversi al vento… E poi quel giorno è stata la
prima volta che ho visto la tua
faccia senza maschera!-
Tu
ridi portandoti una mano alla testa e dandoti una
scossa ai capelli.
-Questo
però non centra nulla!-
Ti
guardo portando un dito alle labbra. –Invece sì!
Ti
avrò visto senza maschera sì e no tante volte
quanto se ne contano su una mano!
E’ da ricordare anche la prima!- E rido. Lo so, non ha senso
che io rida così
per un nonnulla del genere però… almeno sono
tornata in me!
Di
certo io non sono la fredda e cupa Ginny, ma la
sprizzane e solare Ginny! E Kakashi, anche senza dirmelo apertamente,
me lo ha
fatto ricordare.
-Grazie.-
Spalanchi
un po’ gli occhi.
-Di
cosa?-
-Di
tutto. Di questi cinque anni passati assieme non mi
pentirò mai di nulla, perché avevo te al mio
fianco e questo mi è bastato a
resistere! Sai, Kiba questa mattina mi ha fatto riflettere su una cosa.
Io
dicevo che non avrei mai voluto avere un passato del genere: nessun
ricordo,
solo qualche immagine flashback e null’altro. Però
mi ha fatto ragionare.-
Esclamo, non riuscendo a smettere di sorridere pur sentendo le guance
andare in
fiamme dall’imbarazzo. –Se non avessi mai avuto
questo passato, se nulla fosse
successo otto anni fa… ora non ti conoscerei e sarei una
persona diversa da
quella che sono diventata. Per questo ti ringrazio.-
Lui
rimane lì qualche secondo, con un’espressione
stupita
in viso. Per un enorme sbaglio mi perdo nel fissarlo, così,
quando me ne accorgo,
porto distrattamente lo sguardo al copriletto blu scuro.
Forse
ho un po’ esagerato… sembrava una di quelle
antiche
e romantiche dichiarazioni d’amore che fanno di solito nei
film… Dannazione!
Spero non abbia frainteso le mie parole! Io…
-Grazie
anche a te, Gin-chan.-
Con
uno scatto alzo di nuovo gli occhi. -Come?-
-Anche
io ti ringrazio di tutto quello che hai fatto per
me in questi cinque anni! Probabilmente sono state più le
cose che hai fatto tu
per me che quelle che ho fatto io per te!- Risponde, con quel suo
sorriso
dolce. Così bello…
NO!
EHI GIN, CHE DIAVOLO VAI A PENSARE?! NON PROVARCI MAI
PIÙ, OK?!
Uffa…
sono stressata. Parlo da sola, pure…
Comunque
mi riprendo, e abbassando gli occhi rispondo con
voce molto flebile.
-Non
è vero, ‘Kashi… Io non ho mai fatto
nulla per te. A
parte qualche volta essere andata a fare la spesa o robe del
genere…-
Sento
la sua mano scompigliarmi i capelli.
-Senza
di te non sarei nemmeno io, probabilmente. Mi sei
stata sempre accanto, mi hai fatto compagnia, hai trasformato la mia
vita da
cupa e inospitale ad allegra e vivace. Questa è la cosa di
cui ti ringrazio di
più.-
Taccio,
ora. Perché non so cosa ribattere.
-Forza,
Gin. Andiamo. Dobbiamo ancora preparare il
pranzo.-
Rimango
un attimo con lo sguardo perso nel vuoto, poi
sorrido, strizzo un po’ gli occhi sentendoli appena gonfi.
Poi salto giù dal
letto al seguito dell’Hatake ridendo.
-Hai
ragione, ho una fame da lupi. Lo stomaco richiede
assolutamente cibo.-
Però…
c’è qualcosa che non va in me. Un’altra
delle tante,
che però è nuova e sconosciuta…
***
-Bene,
Gin. Io torno al lavoro.- Esclama Kakashi,
dirigendosi verso l’ingresso.
-Lavoro?
Ma se mancheranno non so quanti giorni alla
terza prova per l’esame chuunin!- Dico, buttando nel cestino
della cucina dei
rimasugli del pranzo e quindi urlano per farmi sentire da lui.
-Sì.
Lavoro. Cosa che tu non dovresti ancora fare, per
cui ti ordino di non sforzarti troppo oggi.-
Sbuffo
offesa, ricordando che ho sempre tutti i fascicoli
sugli Uchiha da guardarmi.
-Signorsì,
signore! Ai suoi ordini…- Dico, uscendo dalla
cucina sogghignando. –Tanto fuori c’è un
caldo della madonna e io non ho la
minima voglia di uscire di nuovo rischiando di sciogliermi sotto il
sole.-
La
sua voce mi raggiunge appena prima che la porta sbatta
per la corrente alle spalle dell’Hatake: -Bene Gin. Allora
ciao.-
-Ciao…-
lo congedo. Faccio pochi passi lungo il corridoio
e fisso la porta. Sorrido semplicemente, e con passo saltellante salgo
le scale
che portano al piano si sopra per tornare in camera.
Appena
entrata accendo la luce e giro attorno al letto
trovandomi ai piedi la montagna di fascicoli sul clan Uchiha.
-Ok.
Non devo perdermi, questa volta. Devo solo sapere di
più su Itachi Uchiha.-
Uno
a uno li lancio sul materasso e poi mi ci lancio anche
io.
-Bene.
Si parte.-
***
-Lo
Sterminio Del Clan Uchiha.- Leggo il titolo
del tredicesimo incartamento che mi è passato fino ad ora
tra le mani.
–Lo…sterminio…?-
Con
mano incerta lo apro cominciando a leggere.
-
Responsabile del genocidio: Itachi Uchiha.
Sopravvissuti: Sasuke Uchiha(fratello minore).
Indizi sull’ubicazione del assassino: ignota.-
Diamine,
sterminio? Ha ucciso tutti gli appartenenti al
suo clan e mi ha accudito come fossi una sorellina? Non ha
senso…
Mmh.
Che confusione!!
Mi
gratto la testa con impeto. E’ tutto così
complicato,
dannazione! Perché avrebbe dovuto accudirmi così
se è un assassino che ha
addirittura ucciso tutti i suoi parenti più stretti?
Con
gesto seccato butto i fogli disordinatamente sul
letto, mischiandoli con altri e altri ancora.
Poggio
i piedi nudi sulla moquette, fissando il terreno
con strano interesse. Stringo le ginocchia scoperte per metà
dai pantaloncini
blu, chiudendo gli occhi in cerca di qualsiasi risposta che mi verrebbe
utile
in questo momento.
Voglio
soltanto un ricordo! Soltanto uno! Possibile che
non ne arrivi nemmeno uno ora che ne ho bisogno?!
Una
frase mi balza alla mente, nonostante l’abbia detta
Kakashi solo un’oretta fa.
-…Gin,
ti ricordi? Fra otto giorni è il 17 giugno!-
Oggi
è il 9 giugno, quindi.
Il…compleanno
di Itachi…
Senza
farci caso comincio a correre lungo i corridoi
della casa fino ad arrivare di fronte alla porta d’ingresso,
che apro e chiudo
in pochi secondi fiondandomi senza indugi verso il luogo visto questa
mattina.
Ecco
l’insegna in lontananza, il grande ventaglio bianco
e rosso, le sbiadite fasce gialline.
Ecco
perché è tutto così silenzioso, qui
attorno.
Fermo
la corsa di fronte all’entrata del quartiere. Do
un’occhiata in giro per assicurarmi di essere sola ed entro,
superando tutte le
fasce di precauzione con la scritta NON SUPERARE –
POLIZIA ripetuta per
tutta la loro lunghezza.
La
polvere alzata dal terreno dal vento caldo delle
regioni del sud rende il luogo ancora più macabro di quello
che è. Proprio come
nelle città fantasma, dove il silenzio permanente rende gli
unici rumori
presenti- come scricchiolii e sbattiti di ante- ancora più
amplificati, da far
venire i brividi al più impavido ninja.
Faccio
qualche passo lungo la strada principale. Uno
sguardo a destra, uno a sinistra. Case in rovina a perdita
d’occhio.
Comincio
ad inoltrarmi di più, non proprio del tutto
convinta della mia stramba idea di farmi un giretto nel quartiere dove
si era
consumata la strage a opera del mio sensei. A proposito di sensei, dato
che
devo tenermi impegnata nel pensare a qualsiasi cosa che non sia il
senso di
terrore che ha già cominciato a frenare il moto dei miei
piedi: chissà qual’era
casa sua.
Un
moto di innata curiosità mi spinge ad addentrarmi
ancora di più.
Casa
dopo casa, dappertutto simboli del clan, tutto con
un’aura di disuso attorno.
Ogni
singolo oggetto trasmette una grande tristezza, una
muta richiesta: Vattene! Non darci fastidio, abbiamo patito
abbastanza.
Così,
istintivamente, mi viene da rispondere loro, in un
pensiero non proprio del tutto volontario e consapevole: faccio in
un attimo,
continuate a dormire.
Poi
però scuoto la testa, sorridendo tristemente. Che
idiota sono. Peggio di quanto pensassi.
Così,
continuo a camminare con il tedioso movimento
ondulatorio delle braccia ogni tanto interrotto per fermarmi ad
osservare
qualunque cosa attorno a me.
Ma
non c’è nulla che possa ricordarmi Itachi.
E
come potrebbe? Io qui non ci sono nemmeno mai stata.
Cosa pensavo di trovarci, un’autobiografia della mia vita con
inserto
fotografico dei momenti migliori?
Sospiro,
portando lo sguardo al terreno polveroso.
-Mh.-
Attonita, mi stupisco dal profondo della mia
agghiacciante imbecillità.
Sono
uscita senza scarpe. E non ho preso la chiave prima
di chiudermi fuori.
-Vaffanc…mmh-
Mi trattengo dall’imprecare malamente verso
me stessa.
Il
colmo sarebbe che ora si mettesse a piovere a dirotto,
così non ho nemmeno l’ombrello.
Ma
non credo succederà, anche perché in cielo
c’è quel fantomatico sole
che spacca le pietre di cui parlavo prima con Kakashi. Non ci starebbe
male,
però, una bella tempesta estiva, con tanto di tuoni e
fulmini!
-Ma veramente non hai paura
dei tuoni e dei
fulmini?-
-Si, a me piacciono.
Perché, non ci credi?-
-No, è
che… è inconsueto, secondo me.-
-Beh, sai. Nel mio paese io ci
convivo da quando
sono nata.-
-Capisco. Ma ci deve essere
qualcosa di cui hai
paura, no?-
-Mh, beh… non
so…probabilmente…-
-Davvero non ne hai idea?-
-Stavo dicendo, probabilmente
ho paura di perdere
le persone care.-
-Ma…tu hai
già perso persone care, no?-
-Si,
ma
non erano veramente care, come per esempio ora lo siete tu e
Itachi-sensei.
Posso
dire con sicurezza di volervi un mondo di bene, a voi. Io i miei
genitori li
vedevo
Molto
raramente perciò non mi ero legata a loro nonostante il
legame di sangue.-
-…Diavolo…-
-Cosa?-
-Il
tuo
è un ragionamento che io non sarei mai riuscito a fare.-
-Perché
tu sei scemo, Deidara-senpai.-
-Scemo?
Io? Come ti permetti, piccoletta?-
-Eheh,
ma lo hai detto tu che non saresti riuscito mai a fare un mio
ragionamento.
Per
cui
sei scemo, dato che hai quasi il doppio dei miei anni.-
-Ehi!
Non sono così vecchio!-
-…-
-…-
-Allora
li porti male.-
____________________________________________________________
E
con questo è tutto per questo capitolo! Al prossimo
(speriamo presto) aggiornamento! E BUONA PASQUA anche se in ritardo di
oramai due giorni! =P
E mi raccomando, recensite! >3<
|
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Capitolo 25 *** 25. Fallo Per Me ***
25° Chap
Salve
a tutti! ^0^ E’ la vostra Gin che vi parla! Eccomi
ritornata dopo una lunghissima pausa in cui mi è mancata
completamente la fantasia per scrivere. Mi dispiace, mi dispiace, mi
dispiace! *Me si inchina in segno di perdono*. Succede a tutti, lo
sapete! Spero comunque di farmi perdonare veramente offrendovi questo
nuovo capitolo, con finale probabilmente inaspettato. Passiamo
immediatamente ai ringraziamenti che così vi lascio alla
vostra lettura! Yay! Attenzione:
ACCENNI di futuri spoiler del manga.
Rec:
Kakashina93:
xD mai perdersi d’animo!
Cercherò di aggiornare fino alla fine, anche se lentamente.
Purtroppo è stato
un periodo no, questo. Non ho mica ispirazione... Però
eccomi ritornata! ^0^
Comunque hai ragione, non ci sentiamo quasi mai su msn. Beh, dobbiamo
darci più
da fare e trovare tempo per una bella chiacchierata. Ad ogni modo mi sa
che hai
ragione, la piccola Gin è in love xD Chissà
quando se ne accorgerà, sbadata
com’è! Cmq, detto fra noi…non provare a
farti i calcoli sulle varie età
seguendo i punti di riferimento che ho dato. °.°
purtroppo Sasuke sembrerebbe
troppo piccolo per andare in accademia, Itachi troppo piccolo per
entrare
nell’Akatsuki, e a quanto pare pure Deidara sarebbe troppo
piccolo pur non si
conosca la sua età precisa. ù_ù
perdona me e la mia idiozia… ^_^ ok, ciauu! Kiss
Gio93: ^___^ thank you nee-chan! E
comunque, come ti aspettavi che finisse il capitolo?
Ò_ò No, dimmelo, perché io
non so cosa ti sia passato per la mente…
ù.ù comunque per il “bacetto”
dovrai
aspettare ancora un bel po’ te lo assicuro. Comunque te
l’ho già detto a voce,
quindi perché ripetertelo? ù_ù Hai da
dire sul, ehm, poco intuito di Ginny? E
Poi è solo uno stupido massacro, cosa vuoi che sia! ]XD Per
la storia delle
scarpe ti do ragione, xD mi è piaciuta un casino scriverla,
tanto per dare una
sfumatura comica a questo capitolo come lo hai definito tu
“strappa lacrime”.
Per non parlare del discorso con Deidara! Vedrai in questo chap
un'altra
“trovata” di Ginny XD Beh, ora ti lascio a leggere
il capitolo. Bye! Kiss ^3^
E
ora, dopo le risposte alle rec, vi lascio alla lettura! ^^
_____________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 25: Fallo Per Me
Con
lentezza apro gli occhi, disturbati dalla luce filtrante dalle ante
della
finestra.
Ore
8:36 a.m.
Mi
alzo a sedere, stropicciandomi gli occhi assonnati. Faccio per alzarmi
del
tutto quando la porta, cigolando, si apre facendo apparire il
famigliare viso
di Kakashi, coperto dalla maschera.
-Buon
giorno, Gin.-
Sbatto
le palpebre, nel vano tentativo di svegliarmi un po’ di
più. Poi ci rinuncio, e
mi lascio ricadere sul materasso.
-Ciao
‘Kashi…- Bisbiglio, per poi sbadigliare. Lo guardo
mentre entra nella camera.
-Auguri
per il tuo 15° compleanno, Ginny-chan.-
Improvvisamente
una scintilla scoppia dentro di me e mi ritrovo in piedi sul letto come
se
nulla fosse.
5
anni da allora. Già 5 lunghissimi anni.
-Diamine.
E’ vero! Auguri anche a te, Kakashi, per
l’anniversario del nostro incontro!- E
con un balzo atterro sulla moquette. Un tonfo tintinnante proviene da
al di là
del letto. Guardo Kakashi, che non sembra essersi accorto di nulla.
-Allora,
cosa facciamo oggi per festeggiare?- Domando raggiante, ignorando
quello strano
suono. Probabilmente sarà stato il letto…
-Mmmh,
beh, non saprei! Io pensavo di offrirti un ramen a pranzo. Solo che
manca
ancora un po’ a mezzogiorno.
Beh,
in effetti… stranamente oggi mi sono svegliata prima del
solito. Molto prima.
Oh beh, i casi della vita. Mi siedo di nuovo sul letto, tornando con la
mente
per un attimo ai risultati della mia ricerca.
-Kakashi.-
-Si?-
-Cos’è
successo al clan Uchiha?- Domando.
-Come
mai questa domanda?- Chiede lui, sedendosi accanto a me.
-Sarò
idiota io, ma solo qualche giorno fa ho scoperto dello sterminio.
Ma… non ho
capito… perché?-
Lui
tace, guardando il pavimento in moquette, forse per trovare le parole
adatte
per cominciare. Spero che sappia dirmi qualcosa su Itachi. Ho un
bisogno vitale
di sapere qualcosa su di lui.
-Non
si sa il perché. Come avrai capito, è insensato
che una persona stermini tutti
i propri parenti in una notte, eppure è stato
così. E’ sopravvissuto soltanto
Sasuke, probabilmente perché era appunto suo fratello
minore, ma non ha molto
senso.-
Mi
alzo.
-Quindi,
nonostante abbia ucciso tutti, Itachi Uchiha ha provato un
po’ d’amore fraterno
verso Sas’ke?-
Insensato,
sì, ma è l’unica spiegazione. Si dice
che i mukenin non provino sentimenti, ma…
deve essere così. Deve! Se no… non avrebbe senso!
Va
bene per quel dannato di Orochimaru che aveva bisogno di una cavia da
laboratorio, ma Itachi? E Deidara? Loro… non mi pare
avessero doppi propositi
quando mi hanno accolta e allenata. Trattata da amica, in un certo
senso.
-Non
saprei, Gin. Potresti avere ragione come potrebbe essere stato solo un
moto di
compassione verso qualcuno che non si sarebbe riuscito a difendere
ancora.
Pensavo di conoscere Itachi, ma probabilmente non ho mai saputo nulla
di lui.
-Lo
conoscevi?-
-Sì.
E’ stata la prima persona che a 13 anni è entrata
nella squadra Ambu, sai? Era
una macchina da guerra quando era in missione, ma le volte che ci ho
parlato,
abbastanza da farmi un profilo su di lui, mi era sembrato molto dolce e
amichevole. Quando ho saputo dello sterminio non ci credevo.-
Come
pensavo. Le cose però così si complicano.
Perché? Perché un ragazzo così buono
e gentile avrebbe dovuto fare una cosa così orribile alla
propria famiglia? E
perché non a Sasuke?
-‘kashi…-
-Sì?-
-C’è
qualcuno che sa qualcosa di più a proposito dello sterminio?-
Lui
mi guarda un attimo in silenzio, forse chiedendosi perché di
tutta questa
innata curiosità per quel tragico evento.
Poi
alza lo sguardo portandosi la mano al mento.
-Mmmh,
tutto quello che si sa è scritto nelle varie scartoffie
della biblioteca del
palazzo dell’Hokage…-
-Già
cercato. Non c’è praticamente nulla.-
-Ma
non si può entrare senza permesso!-
…Ops…
Sorrido
sorniona.
-Ma
lasciano sempre la finestra alla portata di tutti!- Mi difendo io
dall’accusa,
sapendo bene di aver fatto una cosa contro le regole. Ma tanto non
è la prima
volta!
Lui
sbuffa, come se fosse quasi infastidito dai miei momenti infantili.
-Non
scherzare, Gin. Se è proibito c’è un
motivo. Non puoi andarci quando ti pare e
piace solo perché sai entrare dalle finestre! Comunque, alla
fine quello che
potrebbe saperne di più sulla faccenda è
l’Hokage in persona, perciò… se
proprio vuoi sapere di più sul massacro puoi andare da lui.-
Piego
il capo in avanti, in segno di scusa.
-Perdonami
Kakashi, però è una questione…
veramente importante per me. Ora io vado
dall’Hokage. Ci vediamo per pranzo all’Ichiraku,
ok?- Stavo per correre alla
porta quando lui mi ferma chiamandomi.
-Dove
pensi di andare in pigiama, Ginny-chan?-
Mi
blocco.
…Ops
di nuovo…
Rido
forzatamente, grattandomi la testa.
-In
questi giorni ti vedo veramente distratta. Prima le scarpe e le chiavi,
ora il
pigiama. Gin, togliti presto questa questione dalla mente, o un giorno
ti
dimenticherai pure dove abiti.- Lui si alza e andando verso la porta mi
spettina i capelli con la mano(Lo sa che io ODIO quando mi spettinano),
sorride
e se ne esce dalla stanza, chiudendo la porta.
*
* *
-Come
sono informazioni Top Secret?!-
-E’
come ti ho detto. Non è permesso agli abitanti di sapere di
qualcosa oltre a
quello che sanno già.-
Sarutobi
del cavolo! Perché non vuoi dirmi nulla? Sono quella che
più di tutti ne
avrebbe il diritto.
-Ma…
Hokage…- Tento di ribattere, ormai stremata dai battibecchi.
-Gin,
perché vuoi sapere così tanto di Itachi Uchiha e
la sua famiglia?-
Taccio.
Distolgo lo sguardo, posandolo fuori dalla finestra. E sia.
-Perché
non ha senso che un ragazzo così abbia ucciso i proprio
genitori e parenti,
risparmiando soltanto il fratello.-
Non
so cosa tu stia pensando, Sarutobi, ma spero che tu capisca qualcosa e
mi
faciliti il compito.
-Come
puoi dire un ragazzo così? Lo conosci forse? Conosci
un…traditore?-
Il
suono della sua voce ha un tremito, sull’ultima parola.
-Parliamoci
chiaro. Io mi fido di lei, terzo, perciò le dirò
cosa so su questa faccenda.
Sono arrivata al villaggio precisamente da 5 anni oggi. Prima di
qualche tempo
fa non avevo idea di chi fossi, poi è iniziata
un’inspiegabile serie di eventi
riguardanti la mia infanzia. Un contorcersi di Flashback da farmi venir
la
nausea, scoperte, ragionamenti eccetera. E ci ho capito ben poco
fin’ora. La
sola cosa che so per certo è che Itachi Uchiha non
è malvagio come lo si
racconta, e che non avrebbe mai potuto sterminare il proprio clan senza
motivo.
E’ per questo che voglio sapere.-
Dopo
aver riportato lo sguardo all’Hokage, poggio le mani sulla
scrivania.
Lui
sta in silenzio, forse riflettendo su qualche passaggio del mio
discorso che
non gli è proprio chiaro.
-Mi
è proibito dirti qualsiasi cosa riguardo
l’argomento, in quanto Hokage. Posso
solo dirti che non ti do tutti i torti. Ora ti prego di andartene. Devo
preparare delle missioni per i genin da far fare dopo la finale
dell’esame
Chuunin.-
Rimango
un attimo allibita, immobile, a guardare il vecchio tirare fuori da un
cassetto
della scrivania delle scartoffie. Non ti do tutti i torti.
Che
voleva dire?
In
silenzio mi giro, ed esco dalla porta.
Quindi
sotto, di per sé, C’È qualcosa.
Qualcosa di oscuro, che in pochi sanno, se non
solo l’Hokage in persona.
Ma
cosa potrebbe sapere un Hokage di una strage e di un ragazzo dalle
grandi
potenzialità portate al lato oscuro per qualche motivo?
Dovrò
pensarci su, prima o poi.
Oggi
no. Oggi non posso.
Voglio
solamente divertirmi assieme a Kakashi, oggi, e
festeggiare assieme a
lui il nostro incontro.
Tra
il vestirmi, il venire al palazzo e il parlare con l’Hokage
sono venute solo le
10:30. Altre due ore di tempo libero prima del pranzo.
Che
faccio?
Ma
si, un giretto per Konoha non guasta mai.
*
* *
-Ehi,
Kakashiii!!!- Esclamo richiamando l’attenzione
dell’Hatake, che stava
appoggiato ad un lampione appena accanto all’Ichiraku
guardandosi in giro.
Lui
sposta appena lo sguardo su di me e mi fa un cenno di saluto,
sorridendo.
-Alla
buon’ora Gin. Ti eri persa per Konoha, forse?-
Gli
faccio una linguaccia: -Macché! Sempre con queste teorie
strampalate! Stavo
facendo un giro dopo essere andata dal Terzo, e il tempo è
passato in fretta
tutto qui. E almeno io non invento scuse false come
fa una certa persona
di mia conoscenza, neh ‘Kashi?- E gli offro un enorme sorriso
a 32 denti che
sembra dire “Lo sai che sto parlando di te non fare
il finto tonto”.
Lui
ride e con una spinta mi manda nel piccolo locale. Cerchi di evitare il
discorso, vero Kakashi?
L’uomo
al bancone ci da il benvenuto e noi ci mettiamo a sedere. Mi consulto
un
momento con l’Hatake e poi ordiniamo.
-Allora,
hai scoperto qualcosa di interessante dall’Hokage?- Mi
domanda lui.
Io
rimango un attimo in silenzio.
-Non
in particolare. Però so che è a conoscenza di
qualcosa che noi non sappiamo. Ma
smettila di pensare a questo. Non siamo qui per festeggiare?- Cerco di
distoglierlo dall’argomento Uchiha, ma invano.
-Si,
lo siamo, però… come sa qualcosa che noi non
sappiamo?-
Mi
arrendo. Non riuscirò mai a convincerlo…
-Allora.
Innanzitutto, quando gli ho domandato informazioni più
precise, che avrebbe
dovuto dirmi qualcosa come “Non ci sono informazioni
più precise”, mi ha
risposto che era una questione Top Secret e che non poteva dirmi nulla.
Da ciò
si capisce che c’è qualcosa di più che
lui sa ma che noi non abbiamo idea di
che sia.- Faccio una pausa, mentre ci vendono servite le nostre ciotole
di
ramen fumante. Afferro le bacchette, le divido con un gesto secco e
comincio a
mangiare.
Tra
un boccone e l’altro trovo il tempo di continuare il
discorso: -In seguito mi
ha detto qualcosa di interessante in risposta ad una mia affermazione:
“Non ti
do tutti i torti”… Mah… sapere che cosa
intendesse.-
-Scusa,
e tu che avevi detto?-
Scambio
con lui uno sguardo, mentre lui si abbassa la maschera e prende a sua
volta le
bacchette.
-Che
non penso che una persona come Itachi possa aver ucciso tutto il suo
clan, e
soprattutto senza un motivo preciso.- Rispondo, portando gli occhi alla
ciotola
del ramen. Poi prendo un altro boccone mentre aspetto una qualche
risposta da
parte di Kakashi.
-C’è
qualcosa che mi nascondi, Gin, vero?-
Taccio.
Effettivamente sì. Però… devo
dirglielo? Di Itachi? Di Deidara?
-Qualcosa
c’è.- Mi dispiace, Kakashi. Ma… per
ora, finché non riesco a farmi un’idea
generale, preferisco non dirti nulla. Mi dispiace veramente.
-E
c’entra Itachi.- Aggiunge lui, in seguito.
-Sì.
C’entra Itachi. Anche se non so perché.-
Poi
si forma il silenzio. Dannazione, ecco perché non volevo
pensare a questo oggi.
Si è rovinato tutto, e il mio compleanno è andato
a rotoli…
-Kakashi.-
-Dimmi.-
Taccio
un attimo, in cerca delle parole giuste: parole che mi escono dalle
labbra in
un colpo solo.
-Perdonami,
ma, come essere umano, ho i miei pregi e i miei difetti. Spero che tu
possa
continuare ad accettarmi per quella che sono, come hai fatto in questi
5 lunghi
anni che abbiamo passato assieme. Che non siano stupide ombre del
passato a
distruggere il nostro legame… ok?-
Lo
guardo, cercando il suo assenso.
Lui
ricambia lo sguardo e poi sorride.
-Come
potrei mai arrabbiarmi con un visetto del genere, me lo spieghi?-
Esclami,
scompigliandomi i capelli.
Che
sia lodato il cielo, meno male che Kakashi è sempre Kakashi.
Ed è per questo
che gli voglio un sacco di bene.
Finiamo
di mangiare in fretta, e poi, dopo aver pagato, usciamo sulla strada.
-E
così sono cinque anni, eh? Il tempo è passato
così in fretta! Sembra ieri che
ti trovai alle porte del villaggio e ti portai a casa mia.-
Lo
guardo, mentre prende la strada di casa.
-Eh
già. Proprio ieri… E dire che da quel momento ne
abbiamo passate assieme, noi
due!-
-Puoi
ben dirlo…-
*
* *
Apro
la porta della mia camera.
Kakashi,
appena siamo arrivati di fronte a casa si è dileguato con
scusa “lavoro”
un’altra volta. Certo, io non dico nulla a lui, ma nemmeno
lui dice qualcosa a
me! Ah, che strazio!
Rido,
calciando le scarpe a casaccio verso l’armadio.
Poi,
con qualche passo di rincorsa, mi butto a peso morto sul letto, non
curandomi
delle conseguenze che le povere molle potrebbero avere.
Chiudo
gli occhi, riposandomi le palpebre nel buio della stanza, ma nonostante
cerchi
di non pensare a nulla, c’è sempre quel volto che
mi gira in mente. Sempre
quegli occhi rossi che tutti ritenevano sanguinari, ma
l’unica cosa che vi
vedevo io era solitudine. E tristezza.
-Allora,
Itachi. Chi sei veramente?- Domando al silenzio, prima di catapultarmi
al di là
del letto con una capriola all’indietro.
Per
sbaglio poso il piede su qualcosa di freddo e liscio. Abbasso appena lo
sguardo
per vedere il mio coprifronte caduto a terra.
No,
aspetta… Il mio coprifronte?
Mi
porto una mano alla testa, e sento perfettamente la fascia del
villaggio della
foglia a tenermi in ordine i capelli.
Ma
allora…?
Alzo
appena la pianta del piede e lo raccolgo. Lo giro per guardarlo e mi
cedono le
gambe.
Cado
in ginocchio, con le mani tremanti.
Sul
coprifronte capeggia il simbolo del Paese del Fulmine, graffiato da una
parte
all'altra per tutta la sua lunghezza. Attaccato alla fascia di tessuto,
un
unico bigliettino: “Giorni come anni, anni come
secoli. Sii sempre forte.
Sii sempre te stessa. E ricorda, fallo per me”.
|
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Capitolo 26 *** 26. FINALI! ***
26 Chap
WAAAAA!!
ù.ù finalmente qui. Vi faccio le mie infinite
scuse per il TERRIBILE, anzi
TERRIBILISSIMO, anzi MORTALMENTE TERRIBILE ritardo! O_O Mi spiace, mi
spiace,
mi spiaceeeee ç_ç non volevo, però,
boh, è stato proprio un periodo no! Beh,
ora sono tornata. Beh, certo, il capitolo non è uno dei miei
migliori dato che
non succede molto, però spero comunque che piaccia!
Rec:
_Eleuthera_:
Oh,
ELE!!!
Quanto tempo!! Non ti preoccupare per aver saltato un capitolo, capita
a tutti!
XD Ti ringrazio come sempre per le tue splendide recensioni, mi metti
sempre di
buon umore. Le leggo e le rileggo e mi viene da sorridere! Comunque,
saltando i
convenevoli: Riguardo al Kakashi un po’ meno IC degli altri
capitoli, in
effetti l’avevo percepito anche io in un qualche senso,
però non sono riuscita
a capire dove dovevo cambiare per renderlo normalmente,
perciò ho lasciato così
come mi è venuto fuori! Beh, per ora l’ispirazione
non dovrebbe mancarmi(si
spera…-_-), dato che mi devo attenere alla cronologia delle
vere puntate di
Naruto, magari forse più in là potrei avere una
ricaduta, ma non portiamo
sfortuna! =P Un kiss e un abbraccio, la tua Gin!
Gio93:
Mia
nee-chan! Muahaha! Lo sai, te l’ho già detto,
purtroppo ti brucerai se continui
a mettere la mano sul fuoco su questi argomenti di cui non sai
cos’ho in mente!
]XD ò_ò non so dove ti sia uscita
l’idea del cappello con i campanellini XD
semplicemente, il rumore metallico, era lo stesso coprifronte che
cadeva a
terra, se no Kakashi lo avrebbe visto sul letto, prima che Ginny si
alzasse di
scatto… oh, beh… non male come idea comunque XD
Ricorda, prima di fare certe
affermazioni, rileggiti i capitoli addietro… XD muahah ok,
la pianto. Ci
sentiamo domani, o oggi… beh, vedremo. ^___^ Kiss ^3^
Kakashina93: ^_^ Non ti
preoccupare, anche
io dovevo ancora finire i compiti a pochi giorni dall’inizio
delle scuole… =_=
ne avevo le scatole piene! Comunque, tornando ad argomenti
più inerenti alla
ff, sono contenta che ti sia piaciuto lo stesso il capitolo nonostante
sia di
passaggio. Beh, ti ringrazio ancora e ti saluto! Alla prossima! ^___^
E
ora, IL CAPITOLO!
_____________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 26: FINALI!
Questa
mattina mi sono svegliata presto.
Anzi,
a dire la verità non mi pare di aver neanche
dormito.
Quando
però sono scesa in cucina ho trovato un biglietto
di Kakashi sul tavolo della cucina, che diceva semplicemente: “Oggi
non
torno a pranzo, perdonami. Ricordati di oggi pomeriggio”.
Senza
nemmeno pensarci, mi sono vestita e sono uscita per
farmi un giro all’aria aperta.
C’era
un subbuglio senza fine nelle strade. Un viavai di
persone, nonostante l’ora mattutina, che annunciava soltanto
una cosa: la
finale dell’esame Chuunin.
Non
ci ho fatto molto caso, a dir la verità. Infatti io ho
percorso la strada in senso contrario di tutti quegli importanti
Daimyo,
uscendo dal portone per stare un po’ nel silenzio della
foresta.
Ho
camminato a lungo: ho passeggiato nel luogo in cui sono
stata ritrovata da Kakashi 5 anni fa, ho attraversato i campi
d’addestramento
dove mi sono allenata per mesi e mesi con l’Hatake, sono
passata accanto alla
foresta della morte della seconda prova d’esame, ma nulla.
Ogni
passo fatto, ogni albero oltrepassato, nulla riusciva
a distogliere la mia mente da altri pensieri ingombranti e tremendi.
Quel
biglietto mi ha scombussolato così tanto… Chi
è il
mittente? Itachi? Deidara? Chi?
E
se mi hanno tolto la memoria, PERCHÉ ora rifarsi avanti
per farmi ricordare qualcosa che proprio LORO hanno
rimosso dalla mia
mente?
Non
ha assolutamente senso!
E
senza rendermene conto sono arrivata su questa collina,
da cui si vede l’ormai abbastanza distante villaggio della
Foglia in subbuglio.
La stessa collina del giorno in cui ho incontrato Kiba e Akamaru. Sotto
lo
stesso albero in cui mi ero seduta a leggere tutti quei fascicoli
insignificanti
che non mi hanno spiegato proprio un bel niente su ciò che
cercavo.
Tolgo
dalla tasca dei pantaloni il “regalo di compleanno”
gentilmente offertomi da un anonimo tizio proveniente dai meandri del
mio
oscuro passato: in poche parole il coprifronte da ex-ninja della Nuvola.
Con
le dita percorro l’incisione della placca di metallo
in un movimento monotono, il simbolo di quello che sembra un fulmine
stilizzato
e piuttosto rotondo e il lungo graffio da kunai che lo spezza a
metà.
E
così io sono una ninja traditrice… Comodo, direi,
per
vivere in pace e serenità con gli abitanti degli altri Paesi.
Beh,
però… può darsi che non sia stata io a
fare questo
graffio. Anzi, è sicuro! Sarà perché
stavo con quello squallido serpentaccio di
Orochimaru che la mia vita si è sporcata di questa macchia
che è il
tradimento del proprio Paese.
Però
nessuno lo sa tranne lui e chiunque io abbia
incontrato nel frattempo oltre ad Itachi e Deidara, perciò
anche se mi venisse
l’idea di fare un salto a Kumo, non verrei arrestata per
alcun motivo.
Un
salto a Kumo?
Ma
sì… magari se mi ci mandano in missione, un
giretto è
di dovere.
Il
cielo è terribilmente azzurro in questo momento e sopra
al territorio del villaggio non si intravede nemmeno l’ombra
di una nuvola.
Fatto sta che si sta alzando un vento abbastanza forte, e questo non
promette
di certo bel tempo.
Appoggio
la schiena più comodamente al tronco dell’albero
e comincio a guardare le montagne dove sporgono le sculture degli
Hokage. Il
primo, il secondo e il quarto li ignoro, e mi fisso sul viso del terzo.
Non
capisco ancora cosa intendesse ieri.
Tutte
le informazioni che ho trovato sono quelle rese
pubbliche, e sono assolutamente vaghe che non hanno quasi senso. Ma
perché, se
a proposito di una cosa così vaga si sa altro, tenerla
nascosta? Possibile che
siano affari di Stato? Ma che centrano fra loro?
Ah,
accidenti. Non dovrei farmi tutti questi pensieri.
Sarebbe una cosa da fuorilegge cercare di scoprire cose Top Secret e io
non
sono nella posizione adatta per diventare un’altra volta una
ricercata.
Stringo
tra le dita il coprifronte graffiato, chiudendo
gli occhi per impedire alla luce di entrarvi.
Offro
un immediato riposo al corpo, in un tepore
interrotto soltanto dai soffi di vento che ogni tanto si alzano.
Certo
che io, scegliermi un passato meno dark
proprio no, eh?
Sorrido,
sospirando.
E
dire che potrei continuare la mia vita come ho fatto
finora senza darmi pensiero di quello che è già
accaduto. Crescere accanto a
Kakashi, a Naruto, Sasuke e Sakura, a tutti gli altri Genin della
foglia,
all’Hokage... Non sarebbe malaccio, eppure non mi
è possibile. Perché?
Semplicemente a causa della mia curiosità, delle mie domande
senza risposta,
delle mie ricerche vane e dei miei vaghi ricordi.
Testardaggine,
la si potrebbe chiamare.
Ma
che ci posso fare? Sono nata così, non posso mica
impormi di cambiare!
Ora
devo solo aspettare che finiscano questi cavolo di
esami Chuunin, poi potrò pensare ad altro.
Mi
lascio andare in uno sbadiglio forse un po’ sguaiato,
ma tanto chi se ne frega, qui non c’è nessuno!
Tutti
questi casini mi hanno impedito di dormire bene sta
notte e ora sono qui che cado dal sonno. Ah, che diamine.
Un
altro sbadiglio improvviso mi coglie impreparata, e
prima di accorgermene il mio corpo si rilassa e le palpebre mi si
chiudono
lentamente, ascoltando il vento che ulula e l’erba che
struscia.
*
* *
E
CHE DIAMINE!
Solo
che mi lasci andare per qualche secondo ed ecco che
cado nel sonno e ora… SONO IN RITARDO!
Avevo
promesso a Kakashi che sarei stata puntuale
all’inizio degli incontri, e invece… accidenti!
Avrei
anche voluto vedere l’incontro di Naruto e Neji.
Chissà chi ha vinto…
Comincio
a correre giù per la collina alla massima
velocità, sistemandomi meglio il coprifronte della foglia in
testa. Con uno
slalom alla massima velocità tra gli alberi e una serie di
salti da un ramo
all’altro ecco che giungo al portone del villaggio. Supero la
soglia come una
scheggia, lasciando alle mie spalle solo un gran polverone.
Passo
accanto all’accademia, all’Ichiraku, e al palazzo
dell’Hokage, riuscendo ad evitare ogni ostacolo
–persona o oggetto che sia-
all’ultimo secondo prima che possa andargli a sbattere
contro. Comincio a
saltare da un tetto all’altro, osservando la grande arena
ergersi a mezzo
chilometro da me.
Faccio
carico di tutta la forza che ho nelle gambe per
fare un ultimo scatto fulmineo verso la mia meta e in poco meno di un
minuto
eccomi al di sotto dell’enorme figura dove si stanno
svolgendo gli incontri.
Supero
le guardie all’esterno, corro su per le scale e
finalmente arrivo sulle tribune a corto di fiato.
Mi
sembra impossibile di essere arrivata in così poco
tempo, data la mia poca resistenza nella corsa.
Comincio
a guardarmi attorno in cerca di qualche punto di
riferimento tra la folla ma lo sguardo ricade immediatamente sul campo
di
battaglia.
Un
gran polverone che impedisce la visuale su un quarto
buono dell’arena, una figura con in mano un grande ventaglio:
la compagna di
squadra di Gaara: ehm… Te…Temi…no,
Tema, sì, era Tema e qualcosa… ehm,
Te-ma-…ri! Temari!
-Gin-senpai!-
Giro
lo sguardo, distraendomi dalla contemplazione
dell’incontro. Presto mi accorgo di una capigliatura rosa che
si scuote nella
mia direzione.
-Ah,
Sakura!- Comincio a saltellare giù per i piccoli
scalini lungo le varie file degli spalti. –Né,-
richiamo la sua attenzione-
dov’è Kakashi?-
Lei
mi squadra un secondo, forse non capendo a cosa mi
riferisco.
-Pensavo
fosse con te, Gin. Qui non è nemmeno venuto!-
Spalanco
un po’ gli occhi, presa alla sprovvista. –Ah
sì?
Strano, e dire che si era raccomandato con me che non facessi tardi.
Dannazione, allora dove cavolo si è cacciato?- domando a
vuoto, riportando lo
sguardo nell’arena dove proprio ora il polverone cala, non
rivelando però altro
che una manciata di alberi e un terreno scavato in vari punti.
Poi
una strana ombra esce da dietro le piante, andando
allungandosi sempre di più verso la ragazza della sabbia.
-Beh,
chi sta combattendo contro Temari?-
Sakura
torna a sedersi, indicando un punto non molto
preciso, probabilmente all’origine dell’ombra.
–Shikamaru Nara.-
Ah,
quel ragazzino svogliato della prima prova.
-Capisco…
AH! Ma Naruto? Non doveva combattere proprio il
primo incontro? E Sasuke? Come sono andati?-
Nella
conversazione interviene Ino, la ragazzina bionda
seduta nel posto accanto a Sakura:
-Waaa!
Naruto ha battuto Neji! E’ stato un incontro
mozzafiato! Per quanto riguarda Sasuke, beh… lui non
è ancora arrivato, quindi
hanno posticipato l’incontro.-
-Non
è ancora arrivato? E dire che è un tipo
puntuale…-
Aspetta,
ma nemmeno Kakashi è… stai a vedere che sono
insieme! Ah, Solo che l’Hatake non lo faccia ritardare
ancora: se viene
squalificato gliene dico tante che non ritarderà mai
più di nemmeno un secondo!
[Facile da dire, ma non penso che una cosa del genere sia possibile!]
Mi
siedo sulla gradinata, non del tutto interessata allo
scontro.
Chiudo
gli occhi, lasciando spazio al rumore della folla
che penetra nelle mie orecchie come un suono conosciuto, già
sentito tante,
tante, tante volte. Sento dentro di me una sensazione simile al ricordo
di un
luogo come questo… Forse una situazione analoga…
-Otoo-san! Otoo-san!
Anche io diventerò forte come
loro, vero?-
-Certo, e combatterai
proprio in questa arena di
fronte al tuo papà.-
-Sì, e
vincerò! Così sarai orgoglioso di me!-
-Esatto, Gin. Sarai
l’orgoglio del tuo otoo-san!-
-Okaa-san, hai sentito
papà? Sarò il suo orgoglio! Il
suo orgoglio!-
-Certo. E lo sarai
anche per la mamma!-
-Papà…-
Ora
che ci penso è la prima volta che ricordo lui. E la
mamma. Chissà, forse anni fa andavo a guardare gli esami
assieme ai miei
genitori, e lì, seduta sulle ginocchia del Raikage, guardavo
i Genin lottare
per diventare Chuunin.
Sorrido,
respirando profondamente.
Improvvisamente
il silenzio cala nell’arena. Apro appena
gli occhi e scorgo al centro del campo le due figure di Temari e
Shikamaru
l’una di fronte all’altra. A terra
un’ombra che collegava i loro piedi.
-VAI
SHIKAMARUUUU!!!!- Urla Ino alzandosi in piedi.
Una
piccola pausa e poi un semplice movimento con la mano
e un sussurro: “Basta, mi sono rotto. Give up.”
E
fu così che, a pochi secondi dalla gloria il ragazzo
misogino e svogliato si ritirò dalle scene, lasciando il
pubblico a dir poco
sconvolto.
-Vedi,
Ino, te l’avevo detto che si sarebbe arreso. Tu non
conosci affatto Shikamaru!- Prende parola per un secondo Choji (che
prima non
ho nominato, ma era seduto accanto alla bionda).
Quindi
ora…
-Scusa
Sakura, ma Shino non doveva combattere contro
neko…ehm, Kankuro?-
-Il
ragazzo di Suna si è arreso. Non so il perché, ma
quando è stato il suo turno ha semplicemente detto che non
aveva intenzione di
combattere e quindi la vittoria è andata direttamente a
Shino.-
-Ah
sì? Strano… era tanto smanioso di combattere
quella
volta!- Esclamo, ricordando il primo incontro con Kankuro prima
dell’inizio
dell’esame, quando se l’era presa con Konohamaru.
Beh,
ora quindi è il turno di Sasuke e Gaara.
E
se l’Uchiha non arriva entro pochi minuti mi sa che lo
squalificano definitivamente. Speriamo in bene.
Sbuffo,
appoggiandomi col mento sulla mano, e sconnetto un
po’ il cervello per pigrizia.
Vedo
soltanto Naruto saltare giù dalla tribuna dei
finalisti, correre come un forsennato verso Shikamaru, urlargli
qualcosa in
faccia e poi tra loro il silenzio. Osservo un po’ di qua e un
po’ di là per
l’arena, aspettando che ci sia qualche sviluppo.
___________________________________
BUON
NATALE RAGAZZI!
|
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Capitolo 27 *** 27. Ichibi?! Anbu?! Attacco?! Altri problemi no, eh?! ***
27° Chap
=_=
mi dispiaceeee…. Mi dispiace tantoooo… sono mesi
e mesi che
non aggiorno, e per me è stato straziante essere presa dal
blocco dello
scrittore.
Per
di più non è nemmeno tanto lungo, come sarebbe
dovuto essere
per compensare questo enorme ritardo. Nel prossimo episodio ne vedremo
delle
belle, e spero che uscirà prima del prossimo anno xD
Rec:
Kakashina93:
*o* carissima!!! Mi hai reso tanto felice
recensendo ç_ç almeno tu… pare che la
mia fic abbia perso un po’ dei suoi
“fan”. E vabbè. Continuerò.
Lo farò per me e per te! E per tutti quelli che, da
bravi cattivoni, leggono senza recensire XD Ora ti lascio leggere, che
se no mi
spari eheh… ancora grazie, kiss >3<
Any
Ikisy: ^0^ grande Any, ce l’hai fatta! XD Come
vedi
comunque sono qui per offrirti il nuovo capitolo che aspettavi tanto!
XD
Grazie!
Serew:
Grazie mille per i complimenti! Vedrò di portarti
un seguito abbastanza decente XD ho guardato nel tuo profilo, ma la
storia che
dici non c’è XD non so perché, forse
l’hai tolta… beh, grazie ancora. Ciauuu!
______________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 27: Ichibi?! ANBU?! Attacco?! Altri problemi no, eh?!
I
capelli rossi mossi da un filo di vento estivo, gli
occhi semichiusi contornati da quelle scure e insolite occhiaie, le
braccia
conserte sul petto, in attesta del proprio momento di gloria.
La
prima volta che l’ho incontrato ho provato il grande
desiderio di combattere contro di lui. Volevo fargli abbassare la
cresta ad
ogni costo.
Pensavo
che fosse uno di quei ragazzi che pensavano a sé
come il centro del mondo, che se ne fregava di tutto il
resto… ma, da quando mi
ha salvato la vita anche solo perché desiderava affrontarmi
in un combattimento,
la mia opinione si è rivoltata completamente.
Non
mi ha lasciato in quella foresta a farmi sbranare
dalle bestie, mi ha fatto portare fino alla torre centrale, e mi ha
salvato.
Possibile
che alla fine, dietro quella maschera egoistica
e menefreghista, ci sia qualcosa di buono? Qualcosa che è
rimasto chiuso dentro
di lui fin dall’infanzia?
Certo,
io non lo conosco di certo da allora, però…
quello
che mi ha detto quella volta…
È
cresciuto da solo, con un demone che gli si agitava
dentro e che lo rendeva uno spaventoso mostro agli occhi della gente...
Freddo.
Incurante. Crudele. Non gli si può dar torto!
Io
come ho vissuto, invece, da piccola? Possibile che io
fossi odiata dal mio villaggio?
Nelle
tradizioni di Kumo, però, era solito che il figlio
del Raikage ricevesse dentro di sé il demone del tuono,
quindi è possibile che
loro fossero abituati all’idea. Però…
chissà che cosa succederebbe se sapessero
che sono ancora viva dopo ciò che ho fatto: sterminare quasi
l’intero
villaggio, una forza incontrollabile e stupefacente, che nessuno ebbe
la forza
necessaria per fermare.
Però
se avessi la possibilità di tornare indietro,
cambiare vita…no, di certo non ne vorrei la occasione:
certo, non ho molti
ricordi, ma quelli che ho sono per la maggior parte molto profondi e
intensi e
non vorrei mai perderli!
-Gin…-
giro lo sguardo verso Sakura, che mi guarda un po’
preoccupata, -…perché Sasuke non arriva?-
Scuoto
il capo, alzando le mani in segno di ignoranza.
–Come se potessi saperlo!-
Lei
sospira e annuisce, tornando a guardare l’arena nella
quale Naruto e Shikamaru stanno aspettando, come tutto il resto del
pubblico.
–Sì, hai ragione.-
Quanto
mancherà alla fine del conto alla rovescia? 40
secondi? 30?
Di
Sasuke neanche l’ombra.
Dove
diavolo sarà?
La
sparizione di Kakashi è sospetta, ma il fatto che
Sasuke sia in ritardo, comportamento più attribuibile
all’Hatake, mi fa
considerare la probabilità che quei due siano
assieme…
Ogni
mattina un biglietto di Kakashi mi diceva che era
uscito presto per lavoro, e lo vedevo raramente, dato che tornava la
sera
tardi.
Un
allenamento particolarmente intenso?
Se
nel combattimento tra Lee e Gaara, Lee è finito in
quelle condizioni, Gaara deve essere un vero osso duro: forse
è questa la
ragione.
Sas’ke
aveva bisogno di abilità più affinate al tipo di
nemico che combatteva, e
Kakashi lo ha aiutato per tutto questo tempo.
Tutto
torna.
L’unico
punto dolente è che se non arrivano in tempo tutto
risulterà vano.
Alzo
lo sguardo nell’arena, indispettita dalla sgradevole
sensazione che qualcuno mi stia guardando.
Un’occhiata
a destra e a manca. Tutti sembrano essere
intenti a schiamazzare per la noia provocata
dall’interminabile attesa.
Qualche
lattina vola, qui e là, segno di irritazione.
Qualche
urlo contro l’arbitro interrompe il piatto mormorio
della gente.
Guardo
Gaara che non si è mosso di neanche un centimetro
da poco fa, Temari e Kankuro neko-san che si scambiano qualche parola,
Shino
silenzioso dietro i suoi piccoli occhiali neri.
Genma
guarda il suo orologio, battendo a tempo il piede
per terra.
È
forse scaduto il tempo?!
Scatto
in piedi, correndo verso il corrimano.
NO,
NO, NO, dannazione! Non può finire tutto così!
-Scusate,
ma… l’ultimo incontro… il tempo
è scaduto,
quindi…-
Un
secondo.
Un
turbinio di foglie verdi al centro del campo da
combattimento, una spirale che catturò
l’attenzione degli spettatori.
Spettacolare.
-Dannato
Kakashi! SEI IN RITARDO!- Urlo, con un sorriso a
32 denti sul viso.
Lui
gira gli occhi e li posa su di me, e sorridendo
ammette le sue colpe con un movimento della mano.
Incrocio
Sasuke con un’occhiata, notando immediatamente i
suoi capelli lunghi. Gli faccio il segno di vittoria con le dita e
sorridendo
faccio per tornare a sedermi sulle scale.
Ma
appena mi giro incrocio lo sguardo di un imprevisto. Un
grande imprevisto.
-…Lee.-
-…-
Lui tace.
Abbasso
lo sguardo.
Sospiro.
Più
di una volta mi sono chiesta perché tutto questo deve
accadere sempre a me… ho trovato la risposta: sono sfigata.
Dimmi
te se è possibile che io abbia tutti i più
diversi
problemi contemporaneamente, mentre una persona normale dovrebbe averne
meno
del 0% di tutti quelli che ho io. Ah, già: io non sono una
persona normale,
ecco perché le statistiche sono sballate.
Guardo
Gai, alle spalle di Lee, che mi saluta, ma appena
sto per aprire bocca sento due braccia attorno al mio collo, che mi
prendono di
sorpresa.
-Mi
spiace per il ritardo, Gin-chan!- Alzo la testa verso
l’alto trovandomi di fronte niente po’
po’ di meno che la fastidiosa maschera
di Kakashi. –Allora, tutto bene?- chiede con un leggero
sorriso.
-Sì,
sì, tutto bene. Ma se non arrivavate in tempo saresti
stato tu a stare male. E non solo psicologicamente per tutto il tuo
lavoro
andato in fumo…- Esclamo, alludendo alla
possibilità di dargliele di santa
ragione.
Lui
ridacchia. Tutto quello che sa fare sentendosi
minacciare di morte è ridacchiare. Tzé!
-Suvvia,
Gin. Alla fine siamo arrivati in tempo, non te la
devi prendere!-
Ecco
come si fa a sviare il problema.
-Non
è questione che sia o no successo. Sei sempre in
ritardo, e questo è un tuo brutto vizio che devi imparare ad
evitare.- Sguscio
via dalla sua presa. –Ah, ma tanto non imparerai mai, vero,
Kakashi?- Gli
sorrido, sospirando.
-…già…-
ridacchia lui.
Poi,
come un fulmine a ciel sereno, ricordo dove siamo,
perché siamo qui e soprattutto una cosa: sta per avere
inizio l’incontro che
tutti aspettavano di più, Sasuke VS Gaara.
Abbasso
lo sguardo avvilita su Lee che non mi ha tolto gli
occhi di dosso.
Siamo
alle solite…
Mi
piacerebbe sorridere, ora, come ho fatto pochi secondi
fa: ma non ci riesco.
Serro
un pugno.
ALLORA!
Un po’ di allegria, gente! Io sono Ginny, sono la
solita Ginny, sempre sorridente, sempre viva, sempre solare…
che mi prende?!
Inspiro
profondamente, ed espiro rumorosamente.
-Ora
basta…- Sussurro. Alzo gli occhi e con uno scatto
improvviso torno alla ringhiera, prendendo un po’ tutti di
sorpresa: i due
contendenti l’uno di fronte all’altro, tra gli
esulti della folla.
Non
capisco perché debba farmi tutti questi problemi: ora
solo una cosa m’importa!
-FORZA
RAGAZZI!! Fate entrambi del vostro meglio!- Grido.
L’arbitro
si mette tra i due pretendenti e subito l’arena
tace: gli occhi fissi sul campo di gara e l’adrenalina a
mille. Torno a
guardare Genma, che con un gesto lento alza la mano tra Sasuke e Gaara.
Un
movimento che sembra lungo un’eternità: la mano
cala
come una tagliola sull’aria.
VIA
ALL’INCONTRO!
Chissà
chi vincerà? Sasuke o Gaara? Faccio per esultare di
nuovo quando sento il cuore sobbalzarmi dentro il petto, una strana
sensazione
stringermi lo stomaco, quasi si torca su se stesso. E una voce nella
testa…
Ragazzina, quel moccioso coi capelli
rossi… dentro di lui
si sta muovendo l’Ichibi…
Mi
sento scuotere da un brivido lungo la schiena.
Che…
che… perché diavolo il demone mi parla
da…
Poso
una mano sul petto, sentendo il cuore battere più
velocemente del normale.
Si
sta muovendo l’Ichibi?
Il chakra si muove vorticosamente…
Sembra stia prendendo il
sopravvento su di lui.
Senza
obbiezioni, assottiglio gli occhi per guardare con
più attenzione Gaara: immobile, lo sguardo al terreno, le
mani che gli
circondano la testa.
-Accidenti…
se uscisse sarebbe la fine…- sussurro.
Potrebbe
fare una strage…
Un
demone è capace di tutto, se preso contro. Non voglio
che accada di nuovo: non voglio perdere il mio villaggio a causa di un
bijuu!
Pensa,
Gin. Pensa! Un modo per impedirlo… interrompere
l’incontro!
Di
scatto mi giro, guardandomi attorno. Di nuovo quella
strana sensazione di essere osservata…
Nulla.
Non c’è proprio nulla di anormale.
E
poi questa storia dell’Ichibi mi fa venire i brividi al
solo pensiero!
Ma
non posso interrompere l’incontro: gli esaminatori
sanno di che pasta è fatto Gaara, dopo la fine che ha fatto
fare al povero Lee,
dovrebbero essere preparati all’evenienza. Interromperanno
l’incontro prima che
accada qualcosa di orribile. Almeno spero.
La
prima mossa va a Sasuke. Shuriken!
*
* *
La
supervelocità di Sasuke gli ha permesso di prevalere
fino ad ora: sembra che sia lui in vantaggio! Fantastico!
Il
rosso si rialza, unisce le mani nel sigillo della tigre,
e subito attorno a lui comincia ad alzarsi la sabbia. Che succede?
Chissà che
tecnica strana sarà, questa.
La
sabbia si addensa sempre di più, sempre di più:
una
sfera tutt’attorno a lui va via via formandosi. Difesa.
Per
impedire alla velocità di prenderlo di sorpresa deve
avere coperte sempre le spalle: quale tecnica più adatta di
una difesa così
assoluta.
Ora
Sasuke che farà?
Mantenendo
velocità tenta di scoprire se c’è un
punto
debole ma la cosa non sembra dare buoni risultati. Ad ogni colpo, la
superficie
prende la forma di giganteschi aghi che tentano di colpire
l’avversario.
-KAKASHI-SENSEEEI!!!-
Improvvisamente
tutti ci giriamo verso l’alto della
scalinata. Un Naruto piuttosto sfiancato appare alla nostra vista con
occhi
spiritati.
-Bisogna
interrompere subito l’incontro!! Quel ragazzo…
Gaara… non si fermerà ad atterrare Sasuke!
Lo…lo ucciderà! È un sanguinario!
È
pericoloso!-
Tutti
noi lo guardiamo come se fosse un alieno.
-Ma
non è possibile! Lui…- Dico. –Gaara mi
ha salvato
dalla foresta della morte! È grazie a lui che sono qui!-
-Vive
per uccidere le persone! Non gli importa nulla di
nessuno, se qualcuno si mette sulla sua strada non si fa problemi a
farlo
fuori!-
Ma
no! Non… non è così… non
è cattivo…
Perché
avrebbe dovuto salvarmi se fosse stato veramente
tanto crudele?
Sta
succedendo di nuovo! Di nuovo!
Come
è successo per Itachi, ora non capisco perché
anche
Gaara l’abbia fatto: entrambi mi hanno salvato, ma senza un
vero motivo per
farlo! E non mi so spiegare il perché!
Dannazione!!
-Non
preoccuparti, Naruto. Non eravamo in ritardo per
niente!- dice Kakashi.
-Che
intendi, ‘kashi?- Chiedo, togliendo l’attenzione
dai
miei fatti personali e portandola all’Hatake.
Lui
sorride semplicemente. –State a guardare…-
Con
curiosità riporto lo sguardo all’arena. Vedo
Sasuke in
piedi sulla parete verticale dell’anfiteatro.
Rincorsa?
Bue,
Lepre, Scimmia.
Ovvero
la tecnica del Chidori.
Mi
giro verso Kakashi, che mi guarda sorridente. –Ma,
Kakashi…è pericolosa!-
-Gin,
Sasuke è un piccolo genietto come te. Non potevo non
insegnargliela, vista la sua affinità con il mio elemento.-
Risponde.
No,
questo non lo posso sopportare: -È una tecnica
omicida! Va usata solamente nelle situazioni di vita o di morte, non
per una
futile finale della selezione dei Chuunin!- Grido.
-Sasuke
non è uno sconsiderato, Gin. La userà solo per
infrangere la difesa assoluta di Gaara.-
Sospiro.
–Hai ragione. Dovrei fidarmi più delle
persone…-
Mi
giro di nuovo a guardare l’arena, appena in tempo per
vedere la velocissima rincorsa, i cinguettii del Chidori, e il colpo.
Fortissimo
sprofonda nella sabbia, squagliando come budino
quella che prima sembrava cemento armato.
-Scusate
ma… che tecnica era?!- Chiede Sakura, a cui non
era del tutto chiara la situazione.
-Chiamata
Chidori, o Raikiri. È una tecnica in cui il
chakra viene fatto uscire soltanto dalla mano, e questo prende la forma
di
saette. Sfrutta la velocità che sfrutta la persona che la
usa, e quindi ha
bisogno di una grandissima rincorsa.- Dico, più interessata
alla situazione di Gaara
che alla spiegazione.
Gai
però continua al mio posto: -È una tecnica assai
potente, che solo in pochi eletti potrebbero sfruttare.-
-Potrebbero?-
chiede Ino.
Mi
giro con la testa. –Già. La potrebbero usare solo
se
l’inventore di essa la spiegasse nei minimi dettagli, vista
la sua
complicatezza. Assemblare controllo del chakra, movimento,
flusso… bisogna
avere un controllo superiore alla norma.-
-La
conosci bene, Gin. Tu la sai fare?-
Mi
giro verso Lee, che mi ha appena porto la domanda.
Sembra che si sforzi molto. Faccio un piccolo ghigno: -Se Kakashi non
me
l’avesse insegnata, ora non la conoscerei nemmeno.
Perché è proprio Kakashi,
l’inventore del Chidori.-
Mi
blocco con lo sguardo perso nel vuoto. Cos’è
questa
sensazione di… grande potenza?
Mi
giro di scatto e vedo Sasuke faticare a togliere la
mano dalla massa di sabbia. Poi attiva di nuovo il Mille Falchi e
riesce per un
pelo a sfuggire alla presa di un… BRACCIO?!
Oh
dannazione! Lo sento! Sento quel chakra!! D-dentro
quella sfera…lì dentro si sta risvegliando la
potenza dell’Ichibi…
MERDA!!
Devo…Devo fare qualcosa… ma cosa?!
-È-è…diavolo!-
-Gin,
che diavolo stai balbettando?- mi sento chiedere da
Kakashi.
-Quello,
quello che è uscito poco fa… era…-
Un
odore dolce, come quello della cannella, si espande
improvvisamente nell’aria. Odore…
odore… odore di Genjutsu!
-Kakashi!-
Esclamo, portando le mani al sigillo della
tigre. Così fanno lui e Gai.
-KAI!-
Tecnica di annullamento delle arti illusorie
completata. Ora non mi resta che scoprire chi diavolo ha fatto tutto
questo!
-Che
sta succedendo?!- Urlo, avvicinandomi
in fretta a Kakashi.
-Non
l’hai notato, Gin? Siamo sotto attacco, eravamo
circondati da ninja travestiti da squadra speciale ANBU.-
-AH!-
Esclamo con stupore, ma soprattutto notando quanto io
sia imbecille nel non aver notato niente di sospetto.
Beh,
alla fine ero interessata ad altri fatti, non ho
tutti i torti. –Non me ne ero accorta…-
-Dai,
succede a tutti. Ora però nasconditi, stai
sull’attenti. Mi fido di te.- Dice, per poi sparire dalla mia
visuale, pronto
al combattimento contro quei ninja che si stanno avvicinando.
E
in un secondo l’inferno.
Shuriken,
Kunai, armi di qualsivoglia forma o uso
schizzano in aria colpendosi a vicenda e producendo un fastidioso
rumore
metallico.
Devo
allontanarmi in fretta. Non sono nelle condizioni
adatte per combattere, oltre al fatto che sono disarmata.
Faccio
per cominciare a correre, verso le scalinate che
portano fuori dall’arena quando la mia strada viene bloccata
da un uomo in
tenuta da Anbu.
-Chi
non muore si rivede…- esclama con la voce soffocata
dalla presenza della maschera. -… ragazzina impertinente.-
______________________________
Mi
scuserete se mi sono risparmiata dallo scrivere l’intero
combattimento tra Gaara e Sasuke… Ma proprio, dopo vi
sareste annoiati, per
cose che conoscevate già e quindi ho pensato bene di saltare
quel pezzo.
NOTE:
Chidori
= Mille falchi
Raikiri
= Taglio del Fulmine
Ichibi
= Una coda, termine usato per indicare il demone Shukaku,
che ha appunto una coda.
Genjutsu
= Arte Illusoria
Kai
= Rilascio (per annullare le tecniche illusorie)
|
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Capitolo 28 *** 28. Combattimento Psicologico, un salto all'inferno e ritorno! ***
28° Chap
*w*
buahaha… che capitolo che vi aspetta!! (<__<
gio, tu
taci che lo hai già letto, anche se non fino in fondo xD) mi
raccomando,
>_< recensite, vi pregooo!!
Rec:
Gio93:
xD grazie per la recensione doppia. XD e per aver
addirittura definito i miei capitoli dei
“capolavori” °-° dove li vedi poi
xDD
ù__ù cmq, presto colui che dicevi aver bisogno di
un gran numero di schiaffi
sarà parte integrante di alcuni capitoli, perciò
preparati. XD forse sai già a
cosa mi riferisco. Ebbé, ma le armi Gin se le è
scordate a casa essendo ancora
in convalescenza (._. più o meno…
°-°) quindi lo ha fatto apposta a non
prenderle. Non ti preoccupare se non ti ricordi nulla, è
colpa mia che ho avuto
il blocco, e quindi non ne hai colpe. XDDD e va bè, allora
scorri la pagina e leggiti
la fine, se proprio non ti va di leggerti tutto il capitolo, byeee!!
Any: Kohaaaaai!!
>_< grazie per la recensione! Hai
visto che ho aggiornato? XD e sta volta molto più in fretta
dell’altra volta!!
Tenterò di fare delle note più grandi, ok? XDD
ciauu! Grazie ancora!
_________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 28: Combattimento Psicologico, Un Salto all'Inferno e
Ritorno...
Quello
si porta una mano al volto, facendo sgusciare
lentamente la maschera verso destra. Un movimento che ai miei occhi
dura
un’eternità.
Il
cappuccio ancora calato sulla testa non permette di vedere
particolari punti di riferimento per riconoscerlo.
Solo
quando il volto si scopre del tutto mi viene
l’illuminazione: occhi scuri, occhiali, una coda di cavallo
che lega i capelli
chiari e quel ghigno inconfondibile che non sono mai riuscita a
sopportare
dalla prima volta in cui l’ho visto.
-Kabuto…-
-Salve.-
Esclama lui, con un falso sorriso sul viso,
lasciandomi alquanto perplessa per l’apparizione improvvisa.
–Vedo che ti
riprendi abbastanza in fretta!-
In
modo scocciato gli rispondo in tutta franchezza. –Beh,
cosa ti aspettavi dopo un mesetto? Che fossi ancora un cadavere che
cammina?
Piuttosto, tu sembri molto più energico di quando ti ho
quasi colpito al viso
con la mia tecnica… questa cosa mi da particolarmente
fastidio!- Esclamo,
restituendogli un uguale sorriso dalla sfumatura divertita.
-Quanto
mi dispiace per questo tuo fastidio. Che ne dici di
provarlo sulla pelle se è vero o no che sono più
energico?-
Dannazione!
–Vuoi forse una rivincita per come ti ho conciato
alla seconda prova d’esame dei chuunin? Quanto sei
mentalmente chiuso. Mi sarei
aspettato che tu accettassi senza pieghe il fatto di essere stato
battuto da
una ragazza!-
Certo
che, se voglio farlo desistere dall’attaccarmi, questo
di rinfacciagli tutto non è un buon metodo. Senza armi non
ho la minima
possibilità di vincere! Questa volta sarebbe la mia fine!
Lui
ride sguaiatamente: -Credi davvero che cada nei tuoi
trucchetti stupidi? Sono seriamente infuriato con te; non solo mi hai
battuto e
hai rifiutato la vittoria regalandomela, cosa che non ho accettato e
quindi non
ho partecipato alle finali, ma mi hai anche messo in cattiva luce con
Orochimaru-sama!-
Oro…Orochimaru!
Ma certo! C’è lui al comando di questo
attacco!
Giro
lo sguardo a destra e a manca, cercando inutilmente
Kakashi. Devo subito informare qualcuno!
-Se
cerchi i tuoi amici Jonin, ne avranno ancora per un po’
contro tutti i ninja del Suono e della Sabbia che abbiamo assoldato!-
Dice
Kabuto, richiamando la mia attenzione su di lui.
Senza
che dica niente comincia a scendere passo dopo passo la
scalinata a cui sono di fronte.
-Tzé,
figurati se ci metteranno tanto. Non sono pappemolli
come qualcuno di mia conoscenza… - Esclamo, irritata al
massimo per il fatto
che non posso fare nulla per intervenire.
Lo
guardo avvicinarsi pian piano, metro dopo metro, senza
dire altro, senza fare altro che fissarlo e domandarmi in cuor mio che
idea
malsana ha in mente per farmela pagare cara.
Kabuto
sa perfettamente che non posso contrattaccare; ma sarà
così meschino da attaccare una ragazzina indifesa come me?
Indifesa?
Ho detto veramente indifesa? Beh, intendevo
nel vero senso della parola: senza difesa.
Perché sicuramente chi mi
conosce sa che sono tutt’altro che una ragazza
indifesa…
-Oh,
che sguardo dubbioso… che c’è? Hai
forse paura di me?
Oppure non sai che fare in questo momento?-
Posiziono
i piedi in modo da essere sempre nella condizione
adatta alla fuga, e senza perdere la pazienza respiro profondamente,
sapendo
già come rispondere a tale provocazione. –Tu fai
troppe domande. Sai
perfettamente che non ne avrai risposta, in quanto inutili.-
Eccolo
fare l’ultimo gradino e fermarsi poco più di due
metri
da me, guardandomi con divertimento negli occhi. –Vuoi forse
scappare?-
Scivolo
indietro con le piante dei piedi e mi allontano pian
piano dal ninja.
-Ti
è forse sfuggito ciò che ho detto poco fa oppure
fai
apposta a crearti dubbi a cui non darai mai risposta?-
Un
altro passo.
-Okay.
Allora, d’ora in poi farò solo affermazioni: hai
paura
di me perché sei disarmata; non sai cosa ho in mente e
quindi non hai idea di
cosa fare; ti sei messa sull’attenti perché
vorresti scappare al mio primo
passo falso.-
Rimango
attonita per un secondo.
-Sei
come un libro aperto.- Esclama, continuando ad
avvicinarsi. Respira GIN! Sta solo cercando di metterti in agitazione!
–I tuoi
grandi occhi sono come gli specchi della tua anima: lasciano intendere
ogni
pensiero e ogni paura…-
Senza
accorgermene arretro, ma senza mai distogliere lo
sguardo dai suoi occhi, quasi ne fossi ipnotizzata e terrorizzata allo
stesso
tempo.
Iridi
scurissime e piccole, un pozzo di petrolio in cui non
si trova il fondo…
Continuando
ad indietreggiare, presto mi ritrovo a colpire il
corrimano che da sul campo centrale dell’anfiteatro.
-S-sei
meschino se provi ad attaccarmi ora che sono
disarmata!- Esclamo, lasciandomi sfuggire un piccolo tremito nella voce.
Dannazione!
E io dovrei essere un ninja? Non dovrei lasciarmi
prendere dal panico, anche se in una situazione del genere!!
Eppure… eppure… mi
tremano quasi le gambe.
Inquietudine.
Finalmente ho capito cos’è che mi rende
così:
il suo avvicinarsi lentamente, i suoi modi maliziosi, il suo ghigno
sempre
stampato in volto…
Tutto
questo non promette nulla di buono, almeno per quanto
riguarda me: lui sembra invece estremamente divertito dalla situazione.
-Oh,
non ti farò del male… o almeno non fisicamente.-
Non
capendo cosa intenda, ma soprattutto non curandomene
realmente, giro la testa di qua e di là, alla ricerca di un
nascondiglio, un
modo di fuggire, una persona che mi possa aiutare.
Eppure
se scappassi, un altro ninja mi attaccherebbe, e
magari sarebbe più crudele, e non si curerebbe nemmeno di
uccidere qualcuno di
disarmato. Mentre se sto qui… non so cosa potrebbe accadere.
Kakashi!
Perché quando c’è bisogno di te non ci
sei mai, si può
sapere?! Dove ti sei cacciato?! Dovrebbe essere un lavoretto da niente,
per te,
battere un po’ di ragazzacci cattivi e tornare…
Fai in fretta!
-Tentare
la fuga…-
-Sì,
lo so! Non serve a nulla! A NULLA! Non ci vuole un genio
per capirlo!!- gli finisco io la frase, lasciando che tutta la mia
ansia esca
con questa affermazione.
E
lui ride. Strano, non lo avevo proprio mai visto
ridere, no? Non lo ha mai fatto, proprio
mai…
-Bene.
Ne sei consapevole almeno. Sai…- Eccolo a poco meno di
un metro da me, che nonostante questo continua ad avvicinarsi!!
-…mi hai
causato un sacco di problemi. Non dovrei essere qui, in questo momento.
Ma mi
sono detto: perché sprecare un’occasione
così perfetta per fartela pagare?-
E
finendo di parlare si ferma, sovrastandomi nella sua
altezza di almeno 15 più della mia.
-Ora
non mi puoi scappare!- Dice, e appoggia con svogliatezza
le mani sul corrimano alle mie spalle, una a destra e una a sinistra
della mia
vita, impedendomi qualsiasi tentativo di fuga.
È
troppo! È troppo!!
Lo
sento così vicino che non posso fare a meno di diventare
completamente rossa. Ma nonostante questo non posso fare a meno di
sostenere il
suo sguardo: almeno questo lo devo fare, per non
mostrarmi ancora più
debole ai suoi occhi.
Però
con lo stomaco così annodato non posso fare a meno di
chiedermi se fa anche questo parte della sua strategia per mettere
l’avversario
in ansia.
Solo,
non capisco come abbia fatto a capire questi miei punti
deboli…
-Bene.
Vogliamo cominciare, ragazzina?-
Spalanco
gli occhi con stupore, presa un po’ alla sprovvista
per quest’affermazione. Cominciare cosa?
Non
faccio quasi in tempo a chiedermelo che quello mi prende
il mento, e lo alza abbastanza da avere buona visione di tutto il mio
viso.
-Ora,
guardami negli occhi…- dice. -…e fai sogni
d’oro.- Le
mie palpebre cominciano a chiudersi per la pesantezza. Le forze
mancarmi
d’improvviso…
-…oppure
a questo punto Incubi d’Oro, Ginevra.-
*
* *
Dove sono?
Buio…
Cosa
è successo?
Silenzio…
C’è
qualcuno qui?
Solitudine…
Kakashi?
Kakashi, dove sei?
Sei
sola…
No!
Non sono sola! C’è sempre Kakashi con me!
Nessuno
ti aiuterà, questa volta.
Nessuno
ti salverà dall’oscurità eterna.
Rassegnati
all’evidenza.
Rimarrai
per sempre in questo spazio buio,
da
sola.
Non
sentirai più alcun rumore reale,
presto
ti scorderai di cos’è il significato della vita.
Scorderai
i colori, vedrai solo nero.
Niente
più sorrisi, niente più amore…
Kakashi.
Kakashi…
Arriva,
ti prego.
Non
lasciarmi qui da sola…
Ho
paura…
Non
voglio dimenticare più niente! Niente!!
Ho
già perso abbastanza ricordi per volerne perdere altri.
No!
No! Non voglio assolutamente!!
La
tua esistenza è stata solo portatrice di sventure.
Non
hai fatto altro che
procurare
agli altri dei guai.
Non
pensi che sarebbe meglio per tutti
che
tu rimanga qui?
E
che ne sarà della mia vita?
Io…
io non ho ancora scoperto tutto del mio passato…
Io
ho ancora molto da fare laggiù.
E
poi cosa farei qui?
Aprire gli occhi,
e vedere tutto buio.
Nessun
orizzonte da
raggiungere.
Nessun cielo da
osservare.
Cosa
può fare una persona in questo posto?
Rimpiangere
ciò che non ha fatto in vita.
Ricordare i
momenti più belli da lei mai vissuti.
Pensare. Pensare.
Pensare.
E mai agire.
Rimani
qui.
Sarà
meglio per tutti.
La
tua vita era una bugia.
Le
persone che ti stavano intorno,
quelle
con cui parlavi ogni giorno,
quelle
con cui ti divertivi ad ogni occasione…
Nessuna
di loro soffrirà più per i tuoi errori.
Staranno
meglio così.
M-meglio?
Staranno
veramente meglio?
Ma…
Forza…
Vieni
con me, piccola.
Seguimi.
Sarò
la tua pace interiore.
Se
verrai con me, starai meglio.
Niente
problemi,
niente
pensieri.
Sarai
completamente felice.
Completamente…felice?
Per
una volta.
Per
una volta soltanto.
Mi
piacerebbe essere felice completamente.
Non
sono fatta per vivere questa vita.
Vi
sono entrata con sforzo, ho fatto fatica ad adattarmi.
Arrivando
al villaggio, magari ho cambiato qualcosa nel corso della storia
di Konoha che era meglio lasciare intatta.
Così
facendo sto rovinando l’esistenza di tutti, portando
oscurità e male…
Staranno
meglio senza di me…
…Meglio,
senza di me…
Lee,
Sasuke, Sakura, Naruto, l’Hokage…
Kakashi…
-GIN-CHAN!-
Kakashi…
-Gin-chan,
svegliati! Svegliati!-
Chi
mi chiama? Chi cerca di svegliarmi da questo sonno senza fine?
Perché
non torna a vivere la sua vita senza di me? Sicuramente
starà…
Però…
Perché mi chiama? Forse…
AH!
Tu…Tu
chi diavolo sei tu che cerchi di trattenermi qui, infondendomi false
speranze?
Chi
sono?
Sono
la FINE.
Sono
la MORTE.
Sono
al termine di qualsiasi cosa.
Decido
chi uccidere.
Decido
chi far vivere.
Quindi
tu sai tutto, Morte?
Sì.
So
tutto.
Però
menti spesso, vero?
Io
non mento mai.
Eppure
anche ora lo stai facendo…
Perché
non è vero che tutti staranno meglio…
Se
fosse vero nessuno mi richiamerebbe, nessuno tenterebbe di
svegliarmi…
E
questo perché laggiù c’è
qualcuno di cui ho bisogno.
E
che ha bisogno di me.
E
non posso proprio fermarmi qui.
Devo
ancora vivere la mia vita appieno.
Devo
imparare ancora molte cose.
Devo
provare ancora molte sensazioni e sentimenti.
Proprio
non posso.
Sarà
per un’altra volta.
* * *
-Gin-chan!
Svegliati, ti prego!-
Una
voce conosciuta…
Chi
è che mi chiama?
A
presto, ragazzina…
-KAKASHI!-
Spalanco
gli occhi, cominciando a respirare confusamente.
Il
cuore in subbuglio, dopo quello che mi è sembrata
un’eternità.
Non
me lo sentivo più in petto.
-Sia
lodato il cielo! Gin!-
Prima
di rendermi conto di cosa sta succedendo mi sento
stretta fra due grandi braccia e il viso premuto contro a quello che
sembra… il
petto di Kakashi!
-Ti
senti bene?-
Annuisco
a fatica, nella sua stretta.
-Bene…
Ma che è successo? Non mi sembri ferita!-
Rimango
un attimo in silenzio, guardandomi attorno quanto più
mi è consentito. Nell’aria
c’è solo odore di polvere e sangue. Gli spettatori
dell’arena sono ancora addormentati ai loro posti.
-Ecco…-
Dico,
pronta a spiegare. Ma poi mi accorgo che non trovo
nulla da dire.
-Non
mi ricordo…non mi ricordo niente…-
Allora
mi lascia andare, continuando a guardarmi.
-È
stato… solo un brutto sogno, penso. Una stranissima
illusione creata da…un tizio che mi ha impedito di
nascondermi…-
Perché
ho solo il presentimento di ciò che è accaduto,
ma non
mi ricordo nulla? Odio questa sensazione! La odio! La odio! La prossima
volta
che incontro Kabuto, altro che intimidazioni…
-Questo
tizio… era forse vestito da Anbu?-
Annuisco,
continuando a guardarmi intorno: una strana
barriera scura si estende come un parallelepipedo sopra al tetto di una
delle
torri dell’arena.
-C-che
sta succedendo laggiù? Non dirmi che…
Orochimaru…-
-Orochimaru?
Che c’entra lui, ora?-
Improvvisamente
mi accorgo della presenza di Gai, appena più
indietro alle spalle dell’Hatake. Poco più a
destra Kurenai-sensei.
-Quel
tipo che mi ha attaccato… lui ha parlato di Orochimaru,
quindi… sono in pensiero…
l’Hokage…- Balbetto, non riuscendo a calmare il
respiro.
-Gin,
calma. Stai calma. Che ti succede?-
Sarà
per la situazione, sarà per l’odio recondito che
è nato
nei confronti di Kabuto e Orochimaru, sarà per il fatto che
non ricordo cosa
diavolo mi ha fatto quel quattrocchi, ma io non ce la faccio
più. Dopo quello
che è successo, io GIURO! GIURO!, lo ucciderò.
Ucciderò quel dannato Orochimaru
con le mie mani, e assieme a lui il suo tirapiedi.
Le
mani tremano, non le riesco a fermare.
Non
voglio che succeda nulla più di quello che è
già
accaduto. Ne ho abbastanza!! Mi alzo di scatto, e posando un piede sul
corrimano faccio per saltare, quando la mano di Kakashi mi trattiene
indietro.
-Lasciami!
Lasciami andare! Sono stanca di non servire a
nulla!-
-Non
dire stronzate, Gin.- Sento uscire con durezza dalla sua
bocca. E mi sento gelare le vene. -Non cominciare con le tue solite
lamentele
come Non posso mai fare nulla per nessuno o Sono
l’unica che può fare
qualcosa. Sei una ragazza normalissima, una ninja
normalissima. Non
addossarti tutte le responsabilità o tutte le colpe ogni
dannatissima occasione
in cui per caso puoi avere a che fare con loro.
C’È un dannato motivo per cui
non siamo là ad aiutare l’Hokage!
C’È, per tutti i Kami!! Non fare tutto
così
da sconsiderata, PENSA, PENSA prima di agire!-
In
quel momento tutto mi si presentò davanti agli occhi con
limpidezza.
Avete
presente quel secchio d’acqua gelida che vi sveglia
improvvisamente a metà di uno splendido sonnellino
ristoratore? Ecco, avete più
o meno percepito la mia sensazione in quell’istante.
Non
trovo la forza per rispondere.
Sono
una stupida egoista, e non riesco a farci nulla: questa
è la verità.
Io
ci provo. Ci provo in tutti i modi, ma mi lascio sempre
trasportare dalle emozioni, e quando succede i miei pensieri sono
lontani anni
luce dal trattenermi.
Cado
sulle ginocchia, come se avessi perso tutte le forze
improvvisamente.
Mi
stringo con le braccia, in uno spasmo di freddo.
-Mi…mi…-
balbetto. Ancora.
-Gin.
Su, rilassati. Andrà tutto bene.-
Il
mio petto sobbalza, e la mia gola si stringe, impedendomi
di respirare regolarmente.
-…Gin?
Ma stai…-
-Mi
dispiace! Mi dispiace tanto! Sono solo un’egocentrica,
egoista, menefreghista, cinica che non fa altro che pensare a se
stessa. Non mi
preoccupo mai di quello che pensano gli altri, delle conseguenze che le
mie
azioni procurano… Sono irrecuperabile!!-
E
piango.
Sì,
piango.
Dopo
tanto tempo finalmente lo faccio, liberandomi di gran
parte di tutte le mie preoccupazioni, lasciando che le lacrime
scivolino via
portandosi con sé tutte le brutte cose successe.
Ci
metto qualche minuto a calmarmi del tutto, nel silenzio
più assoluto.
Non
me ne frega della figura della piagnucolona che ho fatto
di fronte ai sensei, non me ne frega davvero.
L’unica
cosa che davvero mi preme ora è che sta succedendo
sopra quel tetto, dentro quella barriera nera.
Alzo
lo sguardo, probabilmente ancora molto arrossato, e
guardo dove tutti stanno rivolgendo gli occhi.
Un
secondo, e improvvisamente la parete di chakra scompare
sotto i nostri occhi.
_______________
N.B.:
In
questo
capitolo Ginny vi potrebbe essere sembrata parecchio OOC, durante quel
mezzo
sogno/mezza ipnotizzazione… beh, ora vi spiego il
perché di questo: io
penso che la voce della MORTE abbia quel tono soave che ipnotizza un
po' i
sensi. Così che le persone che devono morire non si sentano
affrante, o roba
del genere... quindi, Gin, anche se ha un carattere forte che non si fa
sopraffare da nessuno, viene ipnotizzata, comincia veramente a credere
a tutto
quello che le dice la Morte. Poi però sente la voce di
Kakashi che cerca di
svegliarla e allora si riprende xD Chiaro?
|
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Capitolo 29 *** 29. La morte di un ninja ***
29° Chap
Sì,
lo so… sono incorreggibile ç__ç
Prima dico
tanto “aggiornerò in fretta”,
“questa è
l’ultima volta”, ma alla fine ci ricado sempre.
Si vede
proprio che sto perdendo la forza per continuarla,
però non mi farò scrupoli e
continuerò, ci metterò l’anima,
perché tengo
tantissimo a questa fic, e non la interromperò finche non
l’avrò finita!
>_<
Recensioni:
Gio93:
ù_ù “aggiornamento lampo” non
è il mio
soprannome. Grazie per perpetuare (xD Gloooria, Gloria Perpeeeeetuaa)
le tue
recensioni! E grazie per le tue sedute psicologiche nominate nella tua
recensione precedente (che non ti ricorderai, perché
è passato troppo tempo
ù.ù) Spero che anche questo capitolo ti piaccia,
forza, vai a leggere ù_ù
Any Ikisy:
çOç Kohaiiii… xD sì,
sì, scusa
per averti fatto aspettare un sacco! XD dato che a causa mia non ti
ricordi
nemmeno di cosa parla la fic (O.O spero di no) ti chiedo perdono! Spero
che
questo capitolo ti piaccia. Grazie per avermi istigato a scrivere, se
no chissà
quanto altro tempo avrei aspettato a scrivere!!
___________________________________________________
Alla Scoperta Del Passato
Capitolo 29: La morte di un ninja
Un secondo, e improvvisamente la
parete di chakra scompare
sotto i nostri occhi.
Senza
nessuna parola -quella visione non ne necessitava
alcuna- cominciammo tutti, io, Kakashi, Gai-sensei e Kurenai-san, a
correre
verso il tetto dell’edificio principale dove erano posti i
troni, usati minuti
prima dai due Kage.
Non
voglio pensare a cosa potrebbe essere successo!!
Il
tetto è coperto da rampicanti enormi, probabilmente
evocati da un grandissimo potere.
Delle
sagome balzano fuori dalla selva, e tra loro posso
facilmente scorgere Orochimaru, sorretto da due dei suoi quattro
scagnozzi; ora
come ora non servirebbe a nulla seguirli, anche se avremmo la
possibilità di
prenderli nel momento di maggior indebolimento. Tuttavia credo sia
meglio
ignorarli, perdere di nuovo le staffe in così poco tempo non
sarebbe la cosa
più vantaggiosa per me.
Continuando
la mia corsa con tutto l’autocontrollo possibile,
mi lascio soltanto sfuggire un ringhio di rabbia, e un paio di
maledizioni
rivolte a quel dannato Sennin che mai, MAI, avrà il mio
perdono!
Da
lontano vedo gli Anbu sul tetto dividersi in due fazioni:
una che cerca invano di rincorrere i fuggitivi; l’altra che
si infiltra tra i
rami e le foglie alla ricerca di quello che tutti noi vorremmo sapere
esser
vivo: no, non ci voglio nemmeno pensare! Sarutobi non può
essere battuto da
nessuno, lui è l’Hokage del villaggio della
Foglia, del Paese del Fuoco!
Quel
dannato vecchiaccio!
Raggirando
l’arena, correndo sul margine delle tribune ancora
piene di spettatori addormentati, arriviamo in pochi attimi a toccare
le tegole
color arancio dell’edificio oramai diventato più
simile ad una minuscola
foresta equatoriale.
Ci
addentriamo in fila indiana tra le varie piante.
Sono
in pensiero. Molto in pensiero.
Anche
se quell’uomo mi è sempre stato antipatico
è comunque
parte della mia vita, e della vita di tutti i ninja della Foglia e
degli abitanti del
villaggio.
Ci
mettiamo un po’ per orientarci in quella jungla, ma
continuando diritto fino al centro del tetto troviamo un grande spiazzo
dove le
piante mancano.
E
lì, al centro, steso a terra, il suo corpo.
È
circondato dagli Anbu che avevamo visto poco fa, ma è ben
visibile dalla nostra posizione.
Mi
fermo, e dopo di me gli altri sensei.
Rimango
immobile, con gli occhi fissi sul volto dell’Hokage.
Già, è sempre così: sembra
semplicemente dormire, ma tutti noi sappiamo che
sarà un sonno eterno a stringerlo tra le braccia. Non
più Morfeo, ma Ade.
Senza
rendermene conto afferro la manica della maglia di
Kakashi tra le dita, stringendola forte.
Nel
silenzio più assoluto, aspettiamo consci che, nel cuore,
la speranza che potesse essere soltanto uno sbaglio, che quello non
fosse che
una copia di Sarutobi, che lo avremmo visto uscire sorridendo dagli
alberi un
po’ mal concio ma dopo tutto vivo, era del tutto vana.
Orochimaru
ha vinto, lo ha sconfitto.
Ma,
ne sono certa, il terzo Hokage ha messo tutto se stesso
per proteggere il suo, il mio, il nostro villaggio; che non ha mai
abbassato la
testa di fronte al nemico, che non si è mai arreso.
È
così che un ninja, un Hokage era destinato a morire?
Sconfitto ma con la fama di essere stato un uomo di buon cuore e dal
gran
coraggio?
Può
essere considerata una fine gloriosa, ma è comunque una
fine.
Perché
non si può morire normalmente di anzianità,
magari
mentre si dorme, così da non sentire alcun dolore?
Perché
morire in un lago di sangue dopo aver sofferto come un
cane, rantolando a terra per il dolore?
Già…
la via del Ninja è così: instabile come le foglie
autunnali.
Un
secondo sei vivo e un secondo dopo la tua vita finisce, e
tu non te ne accorgi nemmeno.
Da
piccola pensavo che combattere fosse un divertimento,
volevo ad ogni costo diventare un Ninja per far vedere ai miei genitori
quanto
fossi brava; ero troppo ingenua per capire ancora cosa fosse la morte,
finché
quella notte non mi risvegliai stesa per strada.
Spalanco
gli occhi: Già. Quella volta. Mi ricordo…
Mi
alzai da terra con la testa che mi girava e mi pulsava
dolorosamente.
Quello
che vidi attorno a me dopo aver alzato lo sguardo fu
pura desolazione: palazzi distrutti, rivoli di fumo che salivano di qua
e di
là, l'aria che sapeva ancora di bruciato, e un orribile,
VERAMENTE orribile odore di morte.
Andai
in giro cercando qualsiasi forma di vita che si
muovesse ancora, camminando accanto a corpi oramai freddi riversi in
pozze di
sangue, gli occhi vitrei che sembrava stessero urlando in silenzio.
Come
dimenticarlo.
Le
lacrime non la finivano di scendermi dagli occhi, e
camminavo, continuavo a camminare, lungo ogni via, di fianco ad ogni
casa: ma
ero sola. L’unica sopravvissuta?
Probabilmente
no, dato che la mia storia è stata tramandata e
scritta in documenti segreti di cui probabilmente molti villaggi
avranno una
copia: chi aveva potuto soltanto ipotizzare che il demone del tuono
fosse il
colpevole, se non chi lo aveva visto con i propri occhi, mentre
bruciava
l’intera Kumo per poi sparire nel nulla?
In
quel villaggio, a casa sua, c’era ancora qualcuno che
poteva riconoscerla per quello che era stata: la figlia del quarto
Raikage. La colpevole
di quella strage.
Stringo
la mano libera e la porto al livello del cuore, dove
rimbomba ancora quella parola: colpevole.
-Andiamo,
Gin. Dobbiamo controllare che l’invasione sia stata
sedata in città.-
Alzo
gli occhi su Kakashi e annuisco con convinzione.
La
ragione per la quale la maggior parte di loro era
diventata ninja era perché volevano avere la forza di
proteggere le persone
amate.
Non
potendo cancellare l’errore commesso, devo addossarmi le
mie responsabilità di ninja e salvare le persone a cui tengo
di più: e
proteggerò anche le persone che Sarutobi ha cercato di
difendere,
sacrificandosi.
Kakashi,
so che non devo addossarmi nessuna colpa di quello
che è successo oggi, so che non dovrei immischiarmi in
faccende in cui io
c’entro a malapena, Lo So.
Ma
io ho sterminato migliaia di vite, ho tolto il futuro a
quelle persone: ho bisogno che la mia anima sia
redenta da quell’onta. E
per far questo devo salvare tutte le vite che posso, devo rendere la
parola futuro
vera per chiunque ne abbia la possibilità.
Non
cercare di fermarmi: fammi tornare in me quando perdo la
ragione, aiutami a rimanere la solita Ginny che sono sempre stata,
lascia che
renda la mia vita più utile di quanto sia stata disastrosa
fin ad ora, ma NON
fermarmi.
Come
siamo arrivati, così ci ritiriamo: prima passiamo
attraverso gli arbusti rampicanti poi correndo per l’arena.
Saltiamo sul lungo
tetto che copre gli spalti dal sole e ognuno guarda in una direzione
diversa.
-Nessuna
battaglia in svolgimento nella parte Nord.- Esclamo,
aguzzando la vista al massimo per individuare qualsiasi movimento
sospetto.
-Nemmeno
al sud, solo grandi fumi che salgono in cielo.- Dice
dal suo lato Kurenai-san.
-Ad
est si vedono movimenti, vado a dare un’occhiata. Kurenai
con me.- Esclama in fretta Gai-sensei, scomparendo in pochi secondi
assieme
alla compagna.
-Gin,
a ovest c’è ancora confusione. Ma non voglio che
tu
venga con me. Vai a cercare Naruto, Sakura e Shikamaru, e se non hanno
ancora
fermato Gaara e Sasuke, dagli tutto il tuo appoggio. Ma non
dimenticare: nel
caso ti venga necessario usare il Chidori… tu non possiedi
lo Sharingan, quindi
la tecnica è ancora più pericolosa per te. Sta
attenta e cerca di prenderlo di
sorpresa perché non possa contrattaccare.- Spiega Kakashi,
girandosi verso di
me e guardandomi negli occhi. Già, lui non sa che ho lo
Sharingan…
Scuoto
la testa in fretta, negando.
-Kakashi,
io non posso! Non ho l’adatto equipaggiamento per
battere quel ragazzo! Lui è come me, ha un demone dentro di
sé. C’è la
possibilità che si risvegli se viene provocato troppo!-
-Proprio
per questa possibilità tu devi essere con Naruto,
Shikamaru, Sakura e Sasuke. Naruto non è capace di
controllare il suo potere,
ma tu… tu ci sei riuscita, Gin. Perciò devi
aiutarli.-
Mi
porge una manciata di kunai e un limitato numero di
shuriken.
-È
tutto quello che posso offrirti. Ora vai. Non ti ci vorrà
molto a raggiungerli se usi la tua velocità a piena potenza.
Credo in te.-
E
senza dire altro scompare dalla mia vista.
Perché?!
E
io COME li trovo, se non so nemmeno dove sono?!
Guardo
nella direzione della foresta che circonda Konoha da
tutti i lati tranne quello in cui è addossata alla montagna.
È
infinita. E… improvvisamente scorgo una protuberanza molto
più alta del resto degli alberi. Quasi una specie di pugnale
piantato nel
terreno.
In
pochi attimi lo vedo esplodere in una nuvola di fumo, e
capisco che probabilmente si tratta di una tecnica ninja.
Sia
lodato il cielo, e speriamo che non abbia preso un gran
granchio.
Ora,
piena potenza di velocità: l’ultima volta che
l’ho usata
non mi ricordo nemmeno quand’è stato...
Concentrare
il Chakra sotto le piante dei piedi.
Fissare
il punto di arrivo.
Controllare
che non ci siano ostacoli troppo alti da superare.
Preghiamo
lo Spirito del Fuoco.
Pronti,
partenza…
Ingrano
i piedi sulle tegole, e con un gran balzo comincio la
mia folle corsa ai limiti del tempo.
*
* *
8
minuti, 26 secondi.
Un
tempo da record.
Diminuisco
la forza nelle gambe, rallentando la velocità, poi
afferro un ramo con le mani, e con una mezza granvolta gli giro
attorno,
atterrandogli sopra con agilità.
Ok.
Fin qui ci sono arrivata. Ora dove cerco?
Comincio
a saltellare da un ramo all’altro con tutta la
discrezione possibile, nel caso ci fossero ancora dei nemici sparsi per
la
foresta.
Chiudo
gli occhi e comincio ad annusare l’aria. Sento del
venticello provenire da sud, perciò gli odori saranno molto
lievi, a meno che
non provengano proprio da quella direzione.
Allora,
Sasuke ha l’odore di lamponi, Naruto d’arancia e
l’inconfondibile odore di ciliegie che ha Sakura…
dovrei fondare su questo le
mie ricerche.
Nel
silenzio più assoluto comincio ad analizzare in tutte le
direzioni le particelle nell’aria che possano anche
lontanamente ricordarmi i
profumi dei tre ragazzi.
Per
alcuni minuti nessuna novità.
Provo
a spostarmi a casaccio da un albero all’altro cercando
qualche traccia, quando improvvisamente… metto un piede
troppo in là, e perdo
irrimediabilmente l’equilibrio, ritrovandomi per fortuna a
testa in giù, con il
ramo tra le gambe intrecciate.
Con
la testa scombussolata dal movimento inaspettato, ci
metto un po’ a realizzare cosa mi si presenta davanti agli
occhi: poi le
immagini si fanno sempre più nitide e riesco a vedere due
figure dai colori
abbastanza vistosi stese sul terreno polveroso.
-AH!-
Esclamo, puntando un dito verso di loro, come ad
indicare, a qualcuno che non c’è, la direzione da
prendere.
Con
un movimento di anche, lascio il ramo e con una capriola
in aria arrivo a terra in piedi. Comincio a correre verso Naruto e
Gaara, senza
richiamare la loro attenzione all’inizio.
Arrivata
a qualche fila di alberi da loro, con un lungo salto
evito i cespugli sul terreno e atterro praticamente tra loro.
-Naruto!
Gaara!- Esclamo, e nello stesso istante in cui lo
faccio, appare Sasuke da dietro ad un albero.
-Gin!
Che ci fai tu qui?- Chiede, avvicinandosi piano. Il
segno maledetto che copre metà del suo corpo.
-Mi
ha mandata Kakashi. Ma come vedo non c’è
più bisogno del
mio aiuto.- Faccio una pausa, portando gli occhi prima sul biondino e
poi sul
ragazzo della sabbia. –È riuscito a sconfiggerti,
Gaara. Strabiliante. Ti senti
bene?-
Faccio
per avvicinarmi al rosso quando lì accanto appaiono i
suoi fratelli.
-Non
fare un altro passo, ragazzina.- Esclama Temari, facendo
per prendere il ventaglio, nonostante si notasse perfettamente quanto
fosse
sfinita, sia psicologicamente che fisicamente.
Muovo
le braccia in senso di diniego, per poi alzarle a mo’
di arresto. –Tranquilla, tranquilla. Non ho istinti omicidi,
io. Volevo solo
accertarmi che stesse bene. Potete portarlo via, per quanto mi
riguarda.- Mi
giro per tornare verso Sasuke e Naruto. Poi continuo a parlare: -Ho
ancora un
conto in sospeso con lui, quindi non sono così meschina da
approfittare della situazione.
Aspetterò un’altra occasione per battermi con lui.
Ok, Gaara?- Domando,
rigirandomi e sorridendogli con un pollice alzato.
Mi
fissa e chiude gli occhi, acconsentendo.
Poi,
improvvisamente, mi ricordo di tutto quello che è appena
successo, di Orochimaru, dell’attacco alla Foglia, del
Terzo… e il mio sorriso
scompare.
-Sasuke,
prendi Naruto. Dov’è Sakura?-
Il
ragazzo mi informa della sua posizione e la vado a
recuperare.
Insieme
a Pakkun torniamo al villaggio, pronti per un
resoconto dell’intera vicenda. Sperando che, d’ora
in poi per un po’ di tempo,
al villaggio possa vigere la pace… senza battaglie, senza
perdite e senza
dolore.
*
* *
Sotto
ad un cielo plumbeo permeato di pioggia.
Sotto
nuvole scure che promettono soltanto tempesta.
Riuniti
da ogni parte del Paese, se ne stanno centinaia di
persone.
I
vestiti scuri che si confondono con il grigio che volteggia
nell’aria, i visi piegati sul terreno, nel più
opprimente dei silenzi.
Plic.
Una
goccia.
Plic
plic plic.
E
subito una dopo l’altra, altre minuscole particelle
d’acqua
cadere dall’alto sulle teste di tutti.
Come piangendo, il cielo accompagna
questo rito dalla sua alta posizione, rendendo il momento forse ancora
più
insopportabile.
Cosa
siamo noi, circondati da un universo tanto infinito e sconosciuto?
Chi
erano quelle persone che hanno perso la vita per un
ideale che non fa altro che esaltare la morte?
Chi
sono i ninja, per sprecare la vita soltanto al fine di morire in
modo glorioso?
La
vita è lotta e opposizione. “Polemos
è padre di
tutte le cose, di tutti i re.”*
Eraclito
con questo spiegò il suo Logos, la legge che vigeva su
tutto l’universo.
Senza
guerra non c’è pace. Senza pace non
c’è guerra.
Se
non ci fosse il dolore non sentiremmo neppure il
benessere.
Eppure
è così dannatamente difficile da accettare:
perché la
gente muore? Perché ci lascia senza spiegazioni, con
l’amaro in bocca?
Ci
facciamo sempre queste domande, eppure secondo la stessa teoria
è semplice dare una risposta. Senza morte non
c’è vita.
Un
essere eterno non potrà mai vivere veramente,
perché ha
tutto il tempo che più lo aggrada e mai
avrà fine; mentre noi, poveri umani,
noi sì che sappiamo vivere fino in fondo ogni istante di
vita, noi che temiamo
più di ogni altra cosa la morte: non solo la nostra, ma
anche quella dei nostri cari.
Eppure
noi non pensiamo che i nostri compagni possano
pensarla allo stesso modo: se io mi sacrificassi per far vivere un
compagno,
quel compagno si sentirebbe esattamente come mi sentirei io se lo
vedessi
morire al posto mio.
Un
circolo vizioso, molto più potente di quello che sembra.
E
ora siamo tutti qui, riuniti tutti per elogiare un eroe
morto per la patria, morto per difendere la sua gente, morto provocando
in noi
quel dolore che non voleva provare lui stesso nel vedere dei compagni
sconfitti.
Detta
così sembra quasi che con la morte abbia voluto togliersi un
peso
non poco insignificante. No, non credo che lui fosse questo tipo di
persona. Ma credo che chiunque faccia così, non abbia alcuna
colpa: è forse male volere il proprio bene?
Pover
uomo. Già, perché prima di essere Hokage, prima
di
essere ninja, era soprattutto e soltanto un uomo.
Un
uomo anziano, con un carisma da adolescente ma con il coraggio che solo
un saggio avrebbe potuto avere. Il coraggio di chi ne ha già
viste troppe nella propria vita, e che non vuole più perdere
nessuno.
Uno
dopo l’altro, in una fila infinita, le persone si preparano
per dare il proprio addio a quel glorioso uomo che ci rende ancora
orgogliosi di averlo avuto come Hokage. Posano tutti un crisantemo
color neve
di fronte alla sua foto, e fissandola lo ricordano per
un’ultima volta.
Anche
io, tra gli ultimi, mi avvicino, bagnata da capo a piedi da
quell’acqua che accentua il malumore generale, ma che lava
via ciò che è successo per
poter far cominciare una nuova avventura.
Con
un impercettibile movimento del polso, lancio il candido
fiore sugli altri già posati, e do una occhiata veloce alle
altre foto poste
accanto a quella di Sarutobi. Tanti, giovani uomini che avrebbero
potuto vivere
ancora molto tempo, ma che si sono sacrificati per dare un futuro alle
nuove
generazioni.
Io
non sono religiosa, non ho un Dio, non credo nel destino,
non conosco altro che la dura e crudele realtà, che ognuno
ogni giorno si
costruisce da sé con le proprie forze. Però,
nonostante questo, credo sia
giusto pregare perché lui possa stare in un mondo migliore
di questo.
Congiungo
le mani e alzo gli occhi al cielo, mentre le gocce
di pioggia solcano il mio viso come lacrime.
No,
io non piango. Lo fa il cielo per me.
Poi
mi sposto e permetto alla processione di continuare.
Mi
allontano con passo moderato, incrociando per un secondo
lo sguardo di Kakashi, di cui prima non avevo notato la presenza.
Improvvisamente
sento la pioggia smettere di picchiettare sul
terreno e sulle mie spalle, lasciando spazio a fasci di luce solare che
si
riflettono sul terreno attraverso fori tra le nuvole.
Alzo
di nuovo lo sguardo, guardando con che velocità estrema
sembra rasserenarsi il cielo.
Dopo
la tempesta torna il sereno. E con l’azzurro cielo che
si staglia su di noi e le nuvole che si dirigono lentamente altrove, la
tristezza sembra lasciare il passo al buon umore.
Ma
la pace non è altro che una intervallo di tempo che divide
due conflitti. Chissà quanto durerà questa.
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*Polemos=
è la traslitterazione nel nostro alfabeto della parola greca
che significa Guerra. In questo caso, Polemos, è una
personificazione della guerra.
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