star tek assemble : ep .113: l'emissario

di batuffoloki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


"Capitano , rilevo una navetta inerte  nello  spazio innanzi  a  noi." Sulu indicò lo  schermo  principale dell'enterprise dove aveva  inquadrato  la sagoma della navetta sconosciuta che stavano  incrociando  sulla  loro  rotta.
"Chekov  arresto  totale ."Ordinò  Kirk ."Spock ?"
Il  vulcaniano  analizzò  la  navetta con  i  sensori  a lungo  raggio  della  nave."Sconosciuta  ai  nostri  database, non rilevo  forme di vita a bordo ." Riferì  dopo  qualche secondo.Kirk  si  chiese se  questo  voleva dire  che la navetta era stata abbandonata o  che  l'equipaggio  era  deceduto . Non  poteva passare  oltre  senza  scoprirlo. Non era pura curiosità  ma  anche  la  necessità di  avvertire  qualcuno del  ritrovamento .
" Va  bene . Raggio  traente Chekov.Tiriamola   a  bordo ." Poi attivò il  comunicatore  sul  bracciolo  della  poltrona.
"Sicurezza  all'hangar navette . Il Dottor  McCoy  e  Comandante Loki  all'hangar  navette  . Fate  rapporto  al  ponte   al più presto. "Ordinò. 

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McCoy  aveva  di  nuovo  passato  l'interno  della  navetta  ai sensori  per assicurarsi  che  non ci  fossero pericoli."Da  qui  non rilevo  nulla."Concluse. Loki  era  troppo  curioso .
"Io  vado ." Decise aprendo lo  sportello e  inoltrandosi  all'interno. Le  luci  erano accese  segno  che  non c'era  stato  un ammanco  di  energia. La navetta era poco  più grande della Fermi, uno  dei  loro  shuttle. C'era  un corridoio  che svoltava verso il  retro  dove  sicuramente  c'era  la stiva. Loki  decise che avrebbe dato un 'occhiata al  carico  dopo  aver  visto  la  cabina di pilotaggio . La cabina era  angusta e  c'era  una  persona  adagiata nel  sedile del  pilota. Aveva  il braccio abbandonato . Sul pavimento,proprio  sotto la sua mano, c'era un'anonima  scatola di  plastica nera. Loki si  avvicinò. Il pilota era  un 'umanoide.  Anzi  pareva quasi umano.Non fosse stato per  un 'insolita  fila di  rughe sul  naso. Era  inequivocabilmente  morto. Da  un'orecchio pendeva  un 'orecchino  d'oro finemente  lavorato.
"C'è  qualcuno?"Chiese McCoy sporgendosi  nella  cabina.
"Si  ma  credo  che  non gli serva  più il  tuo  aiuto. Comunque  è  tutto tuo, fammi  sapere appena hai  fatto l' autopsia."
McCoy  emise  un grugnito d'assenso mentre attendeva che Loki uscisse  per  lasciargli spazio nella stretta cabina. Ma  lui si   bloccò .Aveva  urtato  la scatola sul  pavimento . La raccolse distrattamente e finalmente  abbandonò la  cabina per dirigersi  verso  la stiva. MCCoy  si  chinò  sul  corpo .Tastò il  collo per sicurezza, anche  se  il  suo  tricorder  medico  gli diceva che  non c'era  vita  in quel  corpo. Ma  per  un medico  di campagna come  lui le  mani  erano  ancora il miglior strumento  diagnostico . Poi  prese  il  comunicatore.
" McCoy  a  infermeria. Mandate  due  infermieri  con  una  barella  antigravitazionale . C'è un cadavere da  rimuovere. "Aveva  un 'autopsia da fare. Loki nel  retro  trovò  delle casse  chiuse. Avrebbe chiamato  qualcuno  a rimuoverle  e ispezionarle. La  prossima  mossa  era scaricare  i diari  del  computer  per  cercare  la  provenienza della  navetta. Poi  si  accorse  che  aveva  in mano la scatola. Non  era di  plastica dopotutto .Pareva osso o  avorio , ed era  finemente  lavorata. Magari  era preziosa.Ora  non aveva tempo,però  . Tanto  che andava sul ponte sarebbe passato  a  lasciarla  in cabina  .L'avrebbe analizzata  finito il  lavoro .
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Capitolo 2
*** 2 ***


"L'alieno è  come  la  navetta, sconosciuto  ai  nostri  database." Riferì  McCoy.
Aveva  passato tre  ore  a  fare  l'autopsia  virtuale.  Il  corpo  passato  allo  scanner era stato  ricostruito  olograficamente dal  computer. Nel  frattempo  aveva  prelevato  parecchi  campioni  di  tessuto  e li aveva  mandati  in laboratorio  per  l'analisi  biologica.
"Pare quasi umano." Commentò  Kirk  osservando le foto  del  corpo .
"Pare ma  non lo  è.E'  decisamente alieno . Però  come  ti  ho  detto  appartiene a una specie che  non conosciamo."
"Ma almeno   puoi  dirmi di  cosa  è  morto ?"
"Si , il  suo  muscolo  cardiaco  assomiglia a sufficienza al  nostro  per affermare  che  si  tratta di arresto  cardiaco ."
"Il  suo  volto, ha  un 'espressione  peculiare. Sembra  distorto in una maschera di  terrore."Aggiunse  il  capitano  continuando  a contemplare  la foto.
McCoy  annuì."Forse  qualcosa che  lo  ha spaventato  può  avergli  provocato  l'infarto.Questo  non posso  dirtelo."
"Spock?"Il  capitano  rivolse al  vulcaniano   la sua attenzione.
"Analizzando i  diari  del  computer  è possibile tracciare  la rotta di provenienza della  navetta .Si inoltra  in un  territorio  ancora  inesplorato per  noi. E prima di  decidere  di  percorrere  a ritroso  quella rotta  vorrei  suggerirti  di  parlarne  con  l'ammiraglio  Foster ."
" Lo  farò  te l'assicuro. Non voglio  grane." Kirk  capiva che  la situazione  politica era sufficientemente instabile e  non sarebbe stato  saggio  metterla  ulteriormente in forse  entrando in territori  in cui avevano  alcuna  autorità."E le  casse  Loki  cosa  contenevano?"
"Manufatti .Statuette  di  vari  materiali  , ma chiaramente scolpite   a mano.Tessuti anche quelli lavorati  e tinti  a mano . Insomma  merce  di un discreto  valore. Il  laboratorio  ci  sta ancora  lavorando.Possiamo  dire  con  una certa sicurezza  che fosse  un commerciante  ...oppure  un trafficante. Dopotutto  non sappiamo    quanto  sia    lecita  la  provenienza  della  merce ."Kirk  annuì.
Comprendeva  il  suo punto di  vista."Faccio  rapporto  al Quartier  Generale.  Voi  continuate  l'indagine   e se ci  sono  ulteriori  notizie  aggiornatemi  subito."
Il  capitano li  congedò con un cenno  del  capo voleva rimanere solo per effettuare la chiamata. Allontandosi  Loki  si  ricordò all'improvviso  della scatola. Si  era dimenticato  di  aprirla. Magari  dentro  c'era qualcosa di importante. Era tempo  di  controllare .

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Capitolo 3
*** 3 ***


Tornato nella cabina  Loki sollevo la scatola  e  la scosse. Vuota pensò  deluso . Cerco di infilare  le unghie  dove gli pareva di  scorgere  una fessura. Ma  niente.  La  gettò  sul  tavolino  deluso . Si  appoggiò  il  mento  sulle braccia  in cerca di  un attimo  di  realx  dopo  quella giornata convulsa. Fu  in quel  momento  che accadde. Una luce abbagliante lo  colpì  dritto  negli  occhi provocandogli dolore e fastidio. Quando  riaprì le  palpebre non era  più  a  bordo  dell'enterprise. Si  trovava  su un pianeta sconosciuto . Ricordava vagamente  la terra  ma  l'architettura degli  edifici  era  differente  da  quella di  qualunque città di  midgard  che avesse  mai  veduto prima. Inoltre c'era  il ben più  significante  particolare  che  la gente che gli camminava  intorno apparteneva alla stessa razza dell'alieno  che avevano  trovato  sulla  navicella alla deriva : avevano il  naso  solcato  da  delle  rughe  orizzontali. Si  guardò  attorno con  cautela : pareva  la  piazza di un mercato. C'erano  dei  banchetti con  vari  tipi  di  merce esposta: cibi  esotici , stoffe,  manufatti . La  gente  , donne  con  bambini  al  seguito  e  qualche anziano,  giravano e  compravano  tranquillamente. Erano  vestiti in colori  accesi  su  cui  prevaleva  l'arancione. E  nessuno pareva allarmato  dalla sua comparsa . Quella scatola quindi  era  una sorta di  teletrasporto istantaneo.L'aveva riportato  al  mondo  d'origine  dell'alieno e anche  il  suo  presumibilmente .Doveva  pensare a cosa  fare per tornare  indietro . Un vecchietta gli passò  accanto .Loki  doveva correre  il  rischio."Signora dove siamo ?"Le chiese nel  tono più  gentile e  innocuo  che  riuscì  a  produrre,  per  non spaventarla."Nella  piazza del mercato  di Dahkur"."No intendevo, su  che  pianeta" La signora  lo  fissò  scuotendo il  capo.Giovani  d'oggi  , strafatti  già  di prima mattina  , pensava. "Bajor!" Rispose allontandosi  più in  fretta  possibile. In quel  momento  Loki  scorse  la sua  immagine riflessa in  uno  specchio,  dalla cornice lavorata, in vendita su un banco. Il  suo  naso ! Era  come quello  dei  bajoriani . Quella scatola  non era  un teletrasporto.Perlomeno non in senso  fisico. Aveva trasportato  forse  la sua coscienza  sul  pianeta chiamato  Bajor . Ma per quale ragione? Loki  sapeva  che  le cose  non succedevano  mai  per caso .C'era  sempre  un motivo  e  lui  doveva trovarlo . Lo  incontrò  casualmente  continuando  la sua  ricognizione  tra  i  banchi  del  mercato. Su  uno  di  essi , insieme a varie cianfrusaglie, c'era  la scatola d'avorio  nero . La  prese  in mano  e   la rigirò con  attenzione. No  questa era chiaramente  una copia ."Che cosa rappresenta?"Chiese  al  venditore.  "E' una  delle 9 lacrime dei  profeti !" "Profeti?" Loki  sapeva di  rischiare grosso  a mostrare  tanta  ignoranza  ma doveva buttarsi  non aveva scelta. "Dove sei  vissuto  finora  ragazzo  in un altra galassia?" Chiese  il  venditore , ma senza reale cattiveria  .Forse  era  più  divertito  che altro . Loki  annuì  con  aria  falsamente  ingenua. "Gli  dei , che  ora  riposano  nel  loro  mondo  ma  un giorno torneranno  a  parlare  al  nostro    per bocca di un emissario .Lo  dicono le sacre scritture .""Certamente." Loki  si  allontanò  ringraziando,ulteriori  domande  avrebbero destato  troppo  l'attenzione  di  quell'uomo, mettendolo in pericolo. Mentre camminava scansando la folla,  intenta fare compere, si  chiese  come avrebbe fato a tornare   a bordo  dell'enterprise  una volta finita  la  sua  investigazione. Ma  le sue preoccupazioni si  rivelarono  superflue.In  un  battito  di  ciglia era di  nuovo  a  bordo,seduto  alla scrivania e  la scatola era  inerte  davanti  a lui . Come era andato  era  tornato . Già  ma come?

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Capitolo 4
*** 4 ***


Loki  aveva  fatto  ricerche  in rete. Bajor, un pianeta ben  lontano  dai  luoghi  che avevano  fino  ad  ora esplorato. Ci  avrebbero  messo  tempo  ad  arrivarci  e ad aprire trattative diplomatiche  con loro. Però  se la scatola, cioè la  lacrima dei profeti , si  era data da fare per arrivare fino  a lui (probabilmente trafugata dal  tempio  dove era custodita) doveva avere  un buon  motivo. Loki la prese  di nuovo in mano  e si distese sul  letto, mettendosela sul petto  e chiudendo gli occhi .Forse rilassandosi i profeti l'avrebbero  di nuovo  condotto sul pianeta per mostrargli  quel  che doveva sapere. Perchè lui  era certo che doveva esserci  altro. Appena chiuse  gli occhi avvertì la sensazione di  smarrimento  che l'aveva sorpreso la  prima volta. Era successo  di nuovo. I profeti gli  stavano parlando .Aprì  gli occhi  ma  con  sua  enorme sorpresa  non era  più  sul pianeta chiamato  Bajor  ma in  un ufficio . Era  molto  lussuoso  e arredato  secondo i  suoi  gusti. Si  sporse dalla finestra: San  Francisco. Si  trovava nella sede centrale della Federazione dei  pianeti uniti,nel  palazzo  del  governo. Fu colto  dal  panico  .C'era  già  stato! In un salto  temporale, fatto  un paio  di  anni  prima, si  era  ritrovato  nel  suo  ufficio  di  presidente della federazione dei  pianeti uniti. Ma  non era  lo  stesso ufficio . In che  intervallo di  tempo  si  trovava e  che carica ricopriva ora.? Si  affretto  al  computer sulla scrivania ,per fare delle ricerche su  se stesso.  Anno  2367 ...cento  anni  nel  futuro ! Senatore  a vita . Dopo  aver  esaurito  tutti  i mandati  presidenziali , concessi  dalla legge , era  stato  nominato senatore a vita e  ora  aveva  il  suo  bel  ufficio  al  QG. Che fessi  , pensò: avrebbero  dovuto  pagargli  il  vitalizio  per  l'eternità! Un campanello  trillò e  Solon , il  suo  segretario  vulcaniano,  sporse  la testa nel  suo  ufficio .Almeno  quello non era  cambiato .
"Il  comandante  Sisko  è qui." Gli  annunciò.
Panico. Chi  era questo  Sisko?
"Puoi  farlo entrare tra  cinque  minuti ?" Chiese al  vulcaniano .
Lui non battè  ciglio , doveva essere abituato  alle sue eccentricità. Sisko...Loki  lo  cercò  nel  database della flotta astrale  .Eccolo. Benjiamin Sisko,comandante .Sposato  con  Jennifer e padre di  Jake.  Ma  Jennifer era stata  uccisa dai  borg  a wolf 359 mentre si  trovava con  Benjiamin sulla USS Saratoga.Doveva ricordarsi  di  fare qualcosa per quei  rompiscatole dei  borg . Chissà  se  Sisko  era qui  per  quello .Finalmente  entrò .Era  un uomo  dal  volto  granitico  . Vedeva l'ombra del  dolore  per  la perdita della moglie, nei  suoi  occhi  scuri . Ma  c’era qualcosa di  insolito .Avvertiva  un 'energia promanare da  lui.  L'aveva già  avvertita. Pochi  secondi prima.Era l'energia dei profeti .Che aveva a che fare questo umano  con  i  profeti ? Loki prese  una decisione d'impulso.Sisko  se ne stava rigido e  impettito , in parte perchè era  il  suo  addestramento,  e  in parte  perchè era in soggezione. Loki  gli  allungò la mano .Sisko  esitò  stupito  che  un ex presidente volesse  non solo riceverlo,ma anche stringergli  la mano.Ma poi cedette. Loki  avvertì chiaramente che  Sisko non era  umano.Parte di lui  apparteneva ai profeti .Chissà  se  l'uomo lo  sapeva o  egli  stesso  ne era  ignaro.
"Si  sieda ."Gli intimò.
Chissà perchè lo  aveva convocato .Non aveva fatto in tempo  a scoprirlo.Giocò d'astuzia lasciando  che fosse  l'altro  a parlare. Sisko dopo aver visto  che  Loki  lo  fissava con   i suoi occhi  di  ghiaccio,  senza  proferire  parola , si  sentì autorizzato a esporgli il problema  che  lo  tormentava.
"Non  riuscivo  a capire chi  avesse avuto  l'idea di  affidarmi il  comando  di Deep  space  nine  .E anche ora che   ho  saputo  che  è  stato  lei , a caldeggiare  la  mia  nomina, non so  darmi una  spiegazione."
Loki  scelse attentamente le parole per mantenersi  sul  vago , ma  aveva già  parecchi indizi. Lui l'aveva messo  al  comando  di  una stazione spaziale.Dove fosse non ne aveva idea. Ma  immaginò  che avesse   anche fare  col pianeta Bajor e  i profeti .
"Io  non faccio mai  niente  per caso signor Sisko."Rispose quindi.
"Allora  lei mi  ritiene  in grado  di  comandare quella stazione , ma perchè ha tanta fiducia  in me?"
Certo  Loki  non poteva dirgli  la  verità." Se  ho  deciso  così  c’è  una ragione .Un giorno le sarà  chiara  . Ma ora  è  troppo  presto . Lei  può riuscirci . Se  non ne  dubito io, non deve dubitarne  neppure  lei ."
Sisko  ascoltava le parole  dell'ex presidente  affascinato  dal  suo  carisma. Come  chiunque  lo  incontrasse.
 "Devo  dare  un pò  di  stabilità  a  mio  figlio.La  morte di  sua  madre  è  stato un duro  colpo  per Jake. "
"E non solo  per  lui,immagino.Ma  sulla stazione troverete  la  vostra  pace e  le vostre risposte. "Loki  ne era  sicuro.
Se i profeti  avevano  condotto  quell'individuo  a  lui  era  perchè era  una  pedina fondamentale  del  gioco  e toccava a Loki riposizionarlo  sulla scacchiera. Sisko  si  congedò  appena  in tempo  perchè la visione sparì e  Loki  fu richiamato  bruscamente  alla realtà."Ah  è così  che lavori ? Dormendo?" Kirk era  rientrato  nella cabina e  l'aveva trovato assopito  sul  letto  con  la scatola  sul petto . Loki  si  riscosse.
 "Scusa.Non  ho  trovato  niente di  significativo. " Mentì.
 La  lacrima dei  profeti  aveva ancora tanto  da  dirgli . Loki  sapeva che era sacra  per  il popolo  bajoriano  e  avrebbe dovuto  restituirla  , ma  non era  ancora tempo  per  farlo .
"Che cos'è  quella?" Chiese Kirk  curioso .
"Una delle cianfrusaglie che  ho  trovato  sulla navetta.Non ha  alcun  valore."Mentì  di  nuovo .
Gli  capitava sempre  meno  spesso  di  mentire. E  meno  mentiva e  meno  gli veniva naturale  .Quindi  non gli  fu  facile riaddormentarsi  con  quel  peso sulla coscienza  ,ma  non aveva scelta.

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Capitolo 5
*** 5 ***


Risvegliatosi  nel  cuore  della notte e  non riuscendo  a riprendere sonno  Loki  afferrò  di  nuovo la scatola . E attese. Ci  volle  un pò  di  tempo .Si  rigirò  inutilmente  e si  baloccò  con  la scatola prima che   i profeti  decidessero che era tempo  di  riprendere la conversazione che era stata bruscamente  interrotta. Quando  riaprì  gli  occhi  si  ritrovò  in un luogo  che  conosceva bene . La sezione 31 .C’era stato  molto  spesso  .Aveva  compiuto le  missioni  più  disparate per  quella branca  autonoma dell’intelligence della flotta astrale .Si  trovava in un ufficio  .E conosceva anche quello .Era  stato   di  Harold  Finch,capo  della sezione  31  .Colui che  lo  aveva  coinvolto  in tante avventure e che presumibilmente  ora era  morto . Quello  doveva essere diventato   il  suo  ufficio. C'erano  le foto  di tutti i  suoi  amici. Sicuramente  erano anche  loro  morti , con l'eccezione di  Spock , forse.  Ecco  cosa  faceva nel   tempo  libero che gli  lasciava  il  suo incarico  di  senatore a vita . Comandava la sezione 31. Logico  avrebbe detto  Spock . Eccitante  , pensava lui. Voleva fortemente quell’incarico .Era nella sua natura tramare  nell’ombra. Le sue riflessioni  furono interrotte da qualcuno che   bussò  alla  porta. "Avanti ." Un uomo di  mezza età  dai  capell i grigi  entrò nell'ufficio.Il  cartellino  sul  camice diceva "A. Keller ""Ci  siamo !" annunciò eccitato.Loki  attese  ulteriori dettagli sulla  miracolosa scoperta  che entusiasmava lo  scienziato."Abbiamo  sintetizzato un virus morfogenico   in grado di  attaccare  i  cambianti  e sterminarli.Ora  manca  solo il  suo  comando per darei il via  all''operazione ."Ecco perchè era  lì. Erano  decisioni  che  poteva  prendere solo lui . E prendersene anche  la responsabilità.Non sapeva esattamente cosa stesse succedendo ma  era chiaro  che aveva ordinato lui la creazione del  virus e che i nemici  erano  così  pericolosi  per  la federazione da  dover essere annientati .Ad ogni  costo. "Procedete." Decise d’impulso. Era quello  che volevano i profeti .Era quello che era giusto  fare. 

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Capitolo 6
*** 6 ***


Aveva riacquistato la sua coscienza sull'enterprise. Mancava ancora  un 'ora  prima che  la sveglia suonasse per  richiamarlo  sul ponte. Quindi decise che voleva terminare la sua conversazione  onirica con  i profeti. Si  stese di  nuovo  sul  letto  e chiuse  gli  occhi.Quando li  riaprì  era in un luogo  sconosciuto Pareva  un ‘astronave  o  una  base spaziale. Era  in mezzo  a  una vasta  promenade. C'era  una grande confusione  intorno  a  lui . Alieni  di  tutte  le razze  , abbigliati nelle fogge  più disparate passeggiavano  ,discorrevano  ,litigavano  ,lavoravano  .
"Tutto  bene ?" Finalmente  una voce conosciuta  in mezzo  a quella babele.
Era Solon  il  suo  segretario. Loki  sollevato  dalla sua  presenza  avrebbe voluto fargli  mille domande. Una sopra  le altre : dove diamine  si  trovavano? Propendeva  per    una stazione spaziale.  Da  un oblò  dietro  di  lui infatti  vedeva le stelle  immobili nello  spazio. Forse era  la stazione  di  cui  aveva  parlato  con  Sisko : deep  space  nine ."Senatore!" Un 'altra  persona  attirò  la  sua  attenzione.  Era  una donna bajoriana, dai  capelli  fulvi  e  l'aria aggressiva .
"Chi è?  '"Chiese Loki  frettolosamente  al  suo  segratrio.
“Il  maggiore    Kira , al  comando provvisorio  della stazione."
I  due  si  salutarono e Loki  fu  sorpreso  dalla  forza di  quella donna.
"Ha saputo  di  Benjiamin? So  che eravate  amici. "
Loki scosse  il  capo.
Ovviamente  non sapeva.
"Che gli è  successo ?""E'  scomparso . "
Pur  non conoscendo   niente di  ciò  che era accaduto, Loki  sapeva dove  si  trovava .
"Non è scomparso , è  semplicemente tornato  tra la sua gente. Dove era  giusto  che stesse." La rassicurò.
"Ci  mancherà ."Concluse Kira rattristata.
"Starà in pace con i suoi  simili." La rassicurò  nuovamente Loki.
"Senatore  io  sono  pronta a prendere  il  suo posto e resterò  fino  a quando sarà  necessario. A proposito :ecco Jake."
Jake ? Ah già  , il  figlio  di  Sisko.Santo  cielo  era già  diventato un giovanotto spilungone .Come  passava il  tempo per  i  comuni  mortali  . Loki  sospirò . Un altro  filgio  senza  padre. Almeno il  suo gli  aveva voluto bene. Loki avrebbe voluto parlargli  ma  non sapeva cosa dirgli . Doveva andare . Avrebbe tenuto la lacrima dei profeti per  poi restituirla quando tutto fosse finito . Chiuse gli  occhi e si  lasciò  alle spalle  la gente che tentava di  ricostruire il  proprio  futuro  dopo  la guerra.Erano  avvenimenti  che doveva ancora affrontare ,ma ora , grazie ai profeti , l’avrebbe fatto.

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