When All Changes

di anxieroxiemuxie_chan
(/viewuser.php?uid=42411)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Two new students ***
Capitolo 2: *** stranges words ***
Capitolo 3: *** Disappearances ***
Capitolo 4: *** something to do ***
Capitolo 5: *** Why? ***
Capitolo 6: *** It's Impossible! ***
Capitolo 7: *** Deductions ***



Capitolo 1
*** Two new students ***


WHEN ALL CHANGES

 

 

 

WHEN ALL CHANGES

 

 

 

 

CHAPTER 1

-Two new students-

 

 

 

Era una fredda sera d’inverno nella quale la neve scendeva lenta posandosi sul terreno. Una luce fioca proveniente da un lampione illuminava debolmente la strada che portava davanti ad un cancello, sul quale spiccava un cartello con una scritta: Wammy’s House.

Due figure incappucciate avanzavano senza fretta fermandosi a pochi centimetri da esso per osservare con attenzione l’imponente edificio che vi si trovava oltre.

I minuti scorrevano a rilento mentre loro restavano immobili, senza neanche respirare, come in attesa di qualcosa.

Dopo quella che parve un’eternità una delle due fece un cenno con il capo dopo il quale i due sconosciuti sparirono nel nulla senza lasciare traccia di loro, eccezion fatta da delle impronte sulla neve soffice che presto le avrebbe ricoperte.

 

 

 

 

 

 

 

 

...LA MATTINA SEGUENTE...

 

Mello camminava per i corridoi dell’istituto dirigendosi verso la stanza di Matt, il suo migliore amico. Doveva muoversi perché quello era un giorno speciale e non c’era nemmeno un minuto da perdere nel riposare. Dopotutto lo dice anche il proverbio: chi dorme non prende pesci, e nel loro caso non prende cioccolata! Finalmente giunse a destinazione e spalancò la porta della camera del rosso.

- Maaaaatt! Muovi quelle chiappe che oggi c’è la cioccolata per colazione!- Esclamò avvicinandosi al letto e scuotendo il ragazzo.

- Ancora cinque minuti...- borbottò insonnolito Matt senza voler aprire gli occhi. Il biondo fissò l’amico con un sopracciglio inarcato. Cinque minuti erano troppi! Non poteva permettersi di non bere la sua adorata cioccolata per colpa di quel NERD! Doveva farlo svegliare al più presto... Ma come? Un’idea gli balenò nel cervello, mentre man mano che pensava ai dettagli sul suo volto si allargava un ghigno per nulla rassicurante. Silenziosamente si diresse nel bagno dove, dopo essersi chiuso dentro, aprì il rubinetto e prese un bicchiere che si trovava sul lavandino riempiendolo d’acqua ghiacciata. Sempre silenziosamente tornò da Matt e gli rovesciò il contenuto del bicchiere in faccia.

- AAAAAAAAAAAAARGH!!!!!- Urlò il rosso svegliandosi di botto mentre il biondo rideva a crepapelle. – CHE CAZZO FAI? È GELATA!-

- Ahahah!!! Lo so!-  Disse continuando a ridere.

- MA CHE BISOGNO C’ERA?- continuò il rosso senza smettere di urlare.

- C’era bisogno di cioccolata!- rispose il biondo come se avesse detto la cosa più ovvia del mondo. – E ora muoviti, che non voglio far tardi!-

- Agli ordini, signor generale!- rispose il rosso divertito.

- Mi stavi prendendo in giro per caso?- domandò minaccioso Mello arrabbiandosi.

- Chi? Io? Ma quando mai!- affermò Matt tentando di nascondere il sorrisino che gli stava spuntando. – Vado a prepararmi!- così dicendo si chiuse in bagno, evitando la sfuriata dell’amico che stava per abbattersi su di lui.

 

 

 

 

 

 

- Buongiorno ragazzi!- salutò il professore di italiano entrando in classe, mentre gli alunni si alzarono in piedi in segno di rispetto.

Mello era seduto in penultima fila accanto a Matt e fissava con odio Near, il suo acerrimo rivale, che stava seduto qualche banco più avanti con la solita espressione vuota attorcigliandosi una ciocca di capelli attorno all’indice come era sua consuetudine fare.

- Prima di iniziare la lezione ho una notizia da darvi!- esclamò il professore attirandosi così l’attenzione di tutti i presenti. – Da oggi in poi avrete due nuove compagne di classe. Sono due studentesse straniere che resteranno qui per tutta la durata dell’anno scolastico. Mi raccomando, siate gentili con loro.- concluse soffermando lo sguardo su Mello che lo guardava con aria da finto innocente. – Ragazze, potete entrare!-

Così fecero il loro ingresso in aula due ragazze dalla bellezza quasi ultraterrena. Una aveva i capelli biondi legati in due codine che le ricadevano sulle spalle, la carnagione era chiara, ma la cosa che più colpiva del suo aspetto fisico erano gli occhi: azzurri come il ghiaccio. L’altra aveva l’aria più amichevole: anche lei aveva la carnagione pallida e i capelli biondi, anche se leggermente più scuri, più lunghi e portati legati in una coda di cavallo, la vera e propria differenza consisteva negli occhi, che lei aveva dorati.

- Piacere, io sono Roxan.- disse la ragazza dagli occhi di ghiaccio.- Ma preferisco essere chiamata Roxy, nome con cui mi conoscono praticamente tutti.-

- Io invece sono Sarah, ma chiamare Sary! Io e Roxy siamo sorelle gemelle, anche se non si nota molto!- esclamò l’altra ragazza con un sorriso a trentadue denti prima di andare a sedersi in ultima fila con Roxan.

 

 

 

TO BE CONTINUED...

 

 

 

____________________________________________________________________________

ANGOLO DELLE AUTRICI:

 

Salut à tout le monde! ^^

Eccoci qui tornate con una nuova ficcy scritta dalla sottoscritta e da sary_chan92! Speriamo che il primo capitolo sia stato di vostro gradimento e che vi abbia incuriosito! ^^ ^^

Recensite in tanti, please!!!!

 

Ciaooooooo!!

Kuss

By Roxy&Sary

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** stranges words ***


CHAPTER 2

CHAPTER 2

- Stranges words-

 

 

- Bene ragazzi, oggi verifica a sorpresa!- un brusio di disaccordo accolse le parole della professoressa di matematica. – Per voi, Roxan e Sarah, che siete arrivate qui oggi, sarà un test d’ingresso per la mia materia.- Proseguì iniziando a distribuire delle fotocopie tra i banchi.

Mello lanciò un’occhiataccia a Near. Questa volta l’avrebbe battuto! Così, appena gli giunse il foglio, il biondo si mise all’opera nel tentativo di arrivare primo.

 

...

 

 

 

Il rumore di una sedia che si spostava fece deconcentrare Mello dalla sua verifica. No! Non era possibile! Aveva finito ancora prima di lui! Eppure la verifica era iniziata da solo mezz’ora! Tuttavia, quando alzò gli occhi con l’intenzione di fulminarlo, notò che non si trattava di Near, bensì di Roxan. Come aveva fatto quella mocciosa appena entrata a finire prima di tutti? Di sicuro doveva aver sbagliato tutto. Mentre questa usciva dalla classe, sua sorella Sarah si alzò e andò a consegnare sotto lo stupore generale della classe.

Dopo pochi istanti Mello si riscosse. Non c’era un minuto da perdere, altrimenti l’albino avrebbe consegnato di nuovo prima di lui! Con rabbia si voltò a guardarlo: lui era l’unico a non essersi distratto con la consegna delle nuove arrivate. E questo non era affatto positivo, doveva riprendere al più presto! Ma con sua grande sfortuna, non fece in tempo a riconcentrarsi che si sentì il rumore di un’altra sedia che veniva spostata. No! No, no, no,no! No! Non aveva finito, vero? E invece sì. Quando il biondo sollevò per l’ennesima volta il capo scoprì con rammarico di essere stato battuto di nuovo per velocità. Ma questo non significava di certo che l’albino aveva fatto ancora tutto giusto, o no?

Intanto Near, consegnato il compito, uscì dalla e fece per tornarsene in camera, quando, nel tragitto, udì delle voci provenienti da una svolta del corridoio.

- Uffa! Io sto morendo di fame!- L’albino non era per niente il tipo di persona che origliava le conversazioni altrui, tuttavia quella volta non poté fare a meno di ascoltare. Dopotutto non era colpa sua se chiunque stesse parlando si era messo nel mezzo del corridoio dove lui doveva passare.

- Anche io! Ma dobbiamo aspettare! Non è il caso di... Oh!- Sary s’interruppe appena vide l’albino avvicinarsi. Che avesse sentito tutto?

- Buongiorno, Roxan e Sarah.- salutò atono.

- Buongiorno. Tu sei...?- chiese curiosa Sarah.

- Near.- così dicendo l’albino s’incamminò per la sua strada senza più prestare alle nuove arrivate, rimasero lì, irrequiete.

 

 

 

 

 

 

 

Non a caso Near era il numero uno all’interno dell’istituto. Infatti fu il primo a capire che c’era qualcosa che non andava. Durante il pranzo le nuove studentesse non si erano viste, eppure le aveva sentite dire che avevano fame. E allora perché non c’erano? L’albino rimase tutta la durata della pausa in mensa, ma loro non arrivarono. Magari gli era successo qualcosa, ma quest’ipotesi fu smentita quando, tornato in classe, le trovò comodamente sedute ai loro posti.

Lo stesso avvenne a cena. Nella mente di Near, era nata una domanda, che lo incuriosiva sempre di più: che stessero nascondendo qualcosa?

 

 

 

 

 

TO BE CONTINUED...

 

 

 

 

____________________________________________________________________________

ANGOLO DELLE AUTRICI:

 

Eccoci qui con il nuovo capitolo !! ^^ ^^ Ringraziamo Locust e Teriel Donovan per aver recensito e messo tra i preferiti!!! *0*

Beh ora mi dileguo che devo finire di studiare... T_T Ciaooooooooo!! E recensite, pleaseeee!!! >.<

 

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Disappearances ***


CHAPTER 3

CHAPTER 3

- Disappearances-

 

 

 

 

- Ragazzi, vi ho riportato le verifiche.- annunciò la professoressa di matematica il giorno dopo. Come facesse a correggere i compiti in classe in così poco tempo restava un mistero. - Adesso vado un attimo da Roger.- disse dopo aver riconsegnato a tutti la propria verifica. -Aspettatemi qui senza fare casino.- aggiunse poco prima di uscire dall'aula lasciando i ragazzi soli a confrontare i propri risultati.

Mello guardò il 10- scribacchiato nell'angolo a destra sul foglio del suo compito. 10-... Il biondo s'imbronciò. Di sicuro quel moccioso lo aveva battuto di nuovo pendendo il massimo e lui, per un misero meno, gli sarebbe stato inferiore,ancora una volta.

- Ehi Mel!- lo chiamò Matt.  - Perchè quella faccia? Quanto hai preso?-

- 10-... E tu?-

- 9+!!!!- esclamò l'altro felice di quel voto che al suo migliore amico sembrava insignificante.

- Ehi, candeggina!- esclamò d'un tratto il biondo rivolto verso l'albino mentre la campanella suonava la fine delle  lezioni per quel giorno.

- ...- Certo che Near non si sbilanciava mai troppo.

- Quanto hai preso?- chiese il biondo nervoso scartando una barretta di cioccolato.

- 10.- rispose atono senza degnarlo di uno sguardo. 10? 10?! Ecco, lo sapeva! L'aveva battuto ancora quel mostriciattolo! Doveva assolutamente fargliela pagare per quell'affronto e per quelli passati! In preda alla collera, Mello quasi non si accorse degli studenti che uscivano in fretta dall'aula per andare a pranzo mentre lui si avvicinava con fare minaccioso all'albino.

- TU!- urlò afferrandolo per il colletto della camicia.

- Ehi, Mel! Calmati!- esclamò Matt mettendosi in mezzo. Non voleva proprio che l'amico finisse in un'altra punizione per colpa del suo rivale. Intanto in classe erano rimasti solo loro tre e le due studentesse straniere, infatti, i pochi rimasti se n'erano andati terrorizzati per timore di essere colpiti dalla furia omicida del numero due dell'istituto.

- Levati dalle palle, Matt. Voglio ucciderlo! Non lo sopporto neanche un po'! Lo odio!- esclamò esprimendo tutto il suo disprezzo.

- Chi si odia si ama. - intervenne fredda una voce femminile alle loro spalle.

- COOOOOSA??- urlò il biondo sempre più furioso arrossendo, non si sa se per la rabbia o altro. Mello si voltò per trovarsi faccia a faccia con il volto impassibile di Roxan. Ma chi era quella? Near due la vendetta in versione femminile?

La bionda, senza badare all'astio del ragazzo gli passo accanto imperturbabile seguita dalla sorella che tratteneva a stento le risate.

-...-

-...-

-...-

I tre ragazzi erano ammutoliti, sembrava proprio la calma prima della tempesta.

- Ma...ma... MA CHI SI CREDE DI ESSERE QUELLA Lì?!- gridò Mello infuriato, come volevasi dimostrare. Lasciò andare l'albino spingendolo e facendolo così sbattere contro il muro prima di uscire anche lui dall'aula mentre il rosso lo seguiva scuotendo la testa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mello camminava per i corridoi della Wammy's House imprecando contro Roxan, Sarah, Near e chiunque altro gli venisse in mente in quel momento.

- Dai calmati, amico!- tentò di tranquillizzarlo invano Matt.

- Ma io sono calmissimo!-

- Ceeeeerto!! Come no! Ed io sono Elle.- scherzò il rosso.

- NON OSARE OFFENDERE IL MITICO ELLE!!!-

- Okay, scusa!- sbuffò Matt alzando le mani in segno di resa: meglio assecondarlo o non era sicuro di uscirne vivo. Il biondo si voltò e iniziò a camminare velocemente verso il giardino. Aveva bisogno di sfogarsi, e quale modo migliore se non con una bella partita a calcio?

Tuttavia, quando fecero per uscire, trovarono il portone chiuso a chiave, facendo aumentare la furia di Mello.

- Ma che cazzo succede?- chiese il rosso.

- E io che cazzo ne so?! Ci mancava solo questa! Che cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò?- esclamò con fare teatrale.

- Ma come, non lo sapete?- chiese un ragazzino lì vicino che si era avvicinato attirato dalle grida del cioccolatomane.

- Cosa?- domandò Matt curioso.

- Due ragazzi sono scomparsi questa notte e nessuno sa più niente sul loro conto!- esclamò spaventato.- Roger sta prendendo delle precauzioni per la nostra sicurezza, ma se volete il mio parere, non servirà a niente!- concluse con le lacrime agli occhi. Dopodichè se ne andò borbottando qualcosa prive di significato lasciando i due amici senza parole.

- Che cazzo significa? Chi potrebbe essere interessato a rapire degli orfani?- domandò Mello, più a se stesso che al rosso.

- E io che ne so?-

- Ma certo! Non può essere stato nessuno a rapirli! Devono essere stati Elle e Roger che l'hanno inscenato per mettere alla prova me e Near! Sì ... Deve essere andata così! E questa volta ti batterò, candeggina! Ci puoi scommettere!! Muahahah!!-esultò il biondo fiero della sua deduzione incamminandosi verso la sua stanza, mentre Matt lo seguiva pensieroso: non sapeva perchè, ma sentiva guai all'orizzonte...

 

 

 

 

TO BE CONTINUED...

 

 

____________________________________________________________________________

ANGOLO DELLE AUTRICI:

 

Hello people!! Finalmente eccoci tornate con un nuovo capitolo!!^^

Che ne dite?

Comunque... Ringraziamo Locust, naru_sasu_fan, Sixi e Teriel Donovan per aver messo la fic tra i preferiti!!!^^

Per le recensioni un grazie e un bacio grosso grosso a Sixi ( ma hai letto k è yaoi? O.o beh comunque al massimo salti quel pezzo come fai sempre!^^ Comunque ricordami di dirti a scuola se hai indovinato o no...^^) e Teriel Donovan ( Che idea? Sono curiosa di sapere se hai indovinato, anche se è piuttosto facilerrimo)

Ora andiamo... Per favore recensiteeeee!! T_T

Ciaooooooo!!

Kisses

 

 

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** something to do ***


CHAPTER 4

CHAPTER 4

- something to do-

 

 

 

Erano passati un paio di giorni dalle sparizioni dei due ragazzi e, nonostante la polizia avesse tentato di rassicurare Roger affermando che si trattava solo di una fuga, tipica bravata adolescenziale, nell'istituto regnava il caos totale. Gli unici che sembravano calmi erano Mello e Near. Il primo, nella sua irrazionale convinzione, tentava di fare il possibile per risolvere il caso, mentre l'albino... Beh, lui lo era sempre, o almeno apparentemente. E le due nuove studentesse? Come avevano accolto tutto ciò? Sarah e Roxan avevano avuto reazioni differenti: la prima era terrorizzata tanto quanto le altre persone all'interno della Wammy's House, mentre la seconda aveva assunto un atteggiamento indifferente, come se non le importasse nulla di ciò che accadeva intorno a lei, proprio come se fosse l'alter ego di Near.

 

 

 

- Ricordami perchè sono qui!- sussurrò Matt seguendo il suo migliore amico attraverso i corridoi dell'istituto.

- Ovvio! Perchè mi vuoi bene!- esclamò Mello. -Eccoci!- aggiunse fermandosi davanti ad una porta che portava il seguente cartello: "Roger's office."  Matt sospirò domandandosi ancora il motivo per il quale si era cacciato in quella situazione assurda.

Silenziosamente, i due amici entrarono nella stanza stando attenti a non farsi scoprire. Come Mello aveva spiegato due giorni prima a Matt, il loro obbiettivo era semplice, dovevano solo riuscire a mettere le mani sui fascicoli riguardanti i due ragazzi spariti senza farsi scoprire da Roger o da qualcun altro. Avevano approfittato di quei due giorni per poter conoscere dove si trovavano tali documenti e per programmare i dettagli del piano, e finalmente adesso erano pronti. Mello aprì il cassetto contenente i file e iniziò a setacciarlo alla ricerca dei due che servivano al suo scopo con l'aiuto di Matt.

- Eccone uno!- bisbigliò ad un tratto il rosso estraendo una cartelletta.

- Ottimo, Matty! Fai la fotocopia!- gli ordinò il biondo indicando la fotocopiatrice presente all'interno dell'ufficio.

Mentre il rosso era alle prese con il primo fascicolo, Mello trovò quello appartenente all'altro e si avvicinò all’amico, pronto per occuparsi anche di quello.

 

 

 

 

- Perfetto, ho finito!- esclamò Mello dopo qualche minuto, passando anche l'ultimo documento all'amico che scattò subito per metterlo via. Era andato tutto come previsto! Ora non dovevano far altro che analizzare le informazioni raccolte per poter risolvere il caso prima dell'albino!

Tuttavia, quella che avevano avuto Mello e Matt era stata solo fortuna. Infatti, se solo si fossero attardati qualche minuto in più sarebbero stati scoperti, e quindi puniti poiché non ci volle molto tempo che altre quattro persone sedettero in quell'ufficio, per discutere di tutt'altro argomento. Si trattava di Roger, Near, Sarah e Roxan.

- Mi dispiace tanto ragazze...- iniziò Roger serio. - ... ma in questi giorni sono stato talmente coinvolto nelle indagini per il ritrovamento dei due ragazzi scomparsi che non ho chiesto a nessuno di accompagnarvi in giro per l'istituto. E adesso ci tengo a rimediare!- aggiunse mostrando finalmente il suo sorriso, seppur triste perchè segnato da molte preoccupazioni. - Near, spero che non ti dispiaccia farle da guida.- disse voltandosi verso il ragazzo in questione che tuttavia sembrava non prestargli ascolto. - Near?- lo chiamò vedendo che non gli rispondeva, ma sembrava attratto da qualcosa di molto più interessante che si trovava sul pavimento. Nel sentirsi chiamato in causa, l'albino sollevò di scatto lo sguardo.

- Sì, non c'è problema.- rispose atono. Appena il direttore distolse lo sguardo per rivolgersi alle due nuove arrivate, il ragazzo finse la caduta di uno dei suoi innumerevoli giochi dalle tasche per poi chinarsi a raccoglierlo insieme ad un'altra cosa: quella che aveva attirato la sua attenzione poco prima.

 

 

 

 

Finalmente aveva finito! Near si richiuse la porta della sua stanza alle spalle emettendo un flebile sospiro. Non che gli fosse dispiaciuto trascorrere un'oretta del suo tempo con le due ragazze, però era curioso di risolvere il "mistero", se così lo si poteva chiamare. Infatti aveva già intuito a chi appartenesse l'oggetto del crimine, non era poi così difficile da capire a dirla tutta, ma voleva averne la certezza assoluta esaminandolo da vicino. Così, con estrema lentezza tirò fuori dalla tasca la carta di una barretta di cioccolato che aveva trovato nell'ufficio di Roger. Chiunque avrebbe potuto lasciarla lì, se non fosse per il fatto che era proprio della marca di cui era solito mangiarla Mello. Poteva averla lasciata in qualunque momento, se non fosse che quella mattina la bidella aveva pulito. Potrebbe essere stato rimproverato da Roger per qualche danno combinato e così essere costretto ad entrare lì, non era di certo la prima volta, anzi! Però quel giorno il direttore non era stato per niente in ufficio, cosa di cui era sicuro al 90, anzi 100%. Ma allora, cosa ci faceva nell'ufficio di Roger?

 

 

 

 

TO BE CONTINUED...

 

____________________________________________________________________________

ANGOLO DELLE AUTRICI:

 

 

Hello!!!!!!!!!! ^^

Dopo secoli in cui siamo state impegnate con la scuola eccoci tornate con un nuovo capitolo!!!!!!!!^^

Ringraziamo Locust, naru_sasu_fan, Sixi e Teriel Donovan per aver messo la fic tra i preferiti!!!^^

Grazie anche a _Hiromi_ che l’ha messa tra le  seguite!!^^

Ecco qui le risposte alle recensioni:

Sixi: uhuhuh! E chi lo sa  se questa volta non scriverò come noi sappiamo chi?? XD  beh in  realtà non lo so... devo ancora scrivere quel pezzo... U.U

Fiamma64: XD lo speravo che si capisse! Così per i lettori è più semplice capire quello che succederà in seguito!^^

Teriel Donovan: hai goduto come  i ricci?? O.O perché come godono i ricci?? O.O Comuuunque... eh sì... Roxan è proprio un genio!! Muahahah!! XDXDXD

Aiko neko black: XDXDXD si è vero!!! Anche secondo me c’è una certa affinità tra mello e  near!! XDXD coooomunque.. Sono felice che  la fic ti sia piaciuta!!^^ (parentesi piccina picciò: uhuhuh! Allora buona fortuna per la conquista del mondo, futura psicopatica!!!! XDXD)

Ora andiamo... Per favore recensiteeeee!! T_T

Ciaooooooo!!

Kisses

 

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Why? ***


CHAPTER 5

CHAPTER 5

- why?-

 

 

 

 

 

Mello e Matt trascorsero tutto il giorno nel tentare di analizzare i documenti che erano riusciti a fotocopiare nell'ufficio di Roger, ma non trovarono niente, non c'era assolutamente nulla che potesse risultar utile allo scopo dell'indagine.

- Mel, forse è meglio andare a dormire, che ne dici?- domandò Matt reprimendo a stento uno sbadiglio. Dopo averlo fissato per un po' in attesa di una risposta, sospirò notando che questa non arrivava e riprese a fare diligentemente il lavoro che stava svolgendo prima.

- Beh io vado, continuiamo domani.- disse alla fine, stufo di quella situazione: se Mello non era stanco, lui invece lo era! E anche tanto! - Buona notte!- detto ciò il rosso lasciò solo l'amico, che restò immerso nei suoi pensieri, pieno d'interrogativi, che sembravano destinati a restare tali ancora per un po'. Tuttavia il biondo non era intenzionato a fare come Matt e lasciarsi andare in un bel sonno ristoratore, ma voleva arrivare in fondo al mistero e non sarebbe riuscito a riposare fino a quando ciò non fosse avvenuto.

Mentre era intento a studiare per l'ennesima volta le cartelle, un debole bussare interruppe le sue riflessioni, facendolo ridestare dallo stato di trance in cui si trovava. Con la sua delicatezza tipica di un elefante, il biondo si alzò e andò ad aprire la porta. Sperava che fosse Matt, pentito di averlo lasciato solo a sgobbare, e quindi deciso a farsi perdonare.

Si sarebbe aspettato chiunque, perfino Roger o quella ragazzina odiosa di nome Linda, ma non lui. Una figura bianca stava immobile davanti a lui attorcigliandosi una ciocca di capelli intorno al dito e con un peluche tra le braccia.

- E tu che cazzo ci fai qui, sgorbietto?- domandò Mello sgarbato.

- Devo parlarti.- rispose atono Near infilandosi nella stanza del biondo guadandosi intorno curioso.

- Tsk! Muoviti idiota, che non ho tempo da perdere con uno come te!- esclamò Mello irritato chiudendo la porta.

- Oggi sono stato nell'ufficio di Roger...- iniziò Near.

- E allora? Che cazzo me ne frega a me di dove sei stato tu?!?!-

- Non ho finito di parlare, Mello...- disse l'albino fissando lo sguardo sui fogli sparsi sul letto che il biondo stava analizzando fino a poco prima.- dicevo... oggi sono stato nell'ufficio di Roger... e ho trovato questa.- detto ciò, Near tirò fuori dalla tasca la carta della barretta di cioccolato che aveva trovato.

- E allora?- domandò stizzito Mello.

- E allora mi sono chiesto come mai fosse lì.-

- Ieri sono stato richiamato da quel vecchiaccio! Devo averla persa in quel momento!- rispose il biondo cercando di sembrare naturale.

- Stamani la bidella ha pulito. Allora? Non hai nulla da dirmi?- Ma chi si credeva di essere quel moccioso? Come si permetteva di guardarlo con quell'aria di superiorità e quel ghigno? Come osava rivolgerli tali parole? Dopotutto lui era Mello, e in quanto tale, poteva fare tutto ciò che desiderava, senza dare spiegazioni a nessuno, tanto meno a quel nano che gli si trovava di fronte, con quel ghigno odioso a deturpargli il candido volto!

- E cosa dovrei dirti?!- gli urlò contro il biondo tentando di mantenere il controllo sulla sua rabbia crescente.

- Non pensavo che fossi così stupido da non arrivarci.- lo provocò l'albino. - Forse sono venuto qui per ottenere delle spiegazioni.- continuò mantenendo il solito tono atono.- Che cos...- Near fu obbligato ad interrompersi quando una delle due mani del biondo lo afferrò per il colletto della camicia bianca sbattendolo al muro, facendogli così mancare il fiato per un attimo.

- NON SONO CAZZI TUOI QUELLO CHE FACCIO!!!- gli urlò contro Mello sputacchiandogli un po' di saliva in faccia.

- Si da il caso, che se tu entri senza permesso nell'ufficio di Roger, c'è il 70% di possibilità che tu ne stia combinando un'altra delle tue, e se non mi darai buone ragioni per non farlo, andrò a raccontare tutto a Roger. Hai capito adesso?- rispose Near senza cambiare espressione. Che ragazzo odioso! Mello non lo sopportava per niente!! Non c'era cosa che non odiasse di lui.

- Ti odio...- sussurrò Mello che, senza rendersene conto, aveva espresso ad alta voce i suoi pensieri. - Non ti sopporto.- disse iniziando ad aumentare l'intensità della voce. - IO TI ODIO!- urlò.

"Chi si odia, si ama."

Perchè in quel momento gli veniva in mente la voce di Roxan che pronunciava quella fatidica frase?

Come scottato, lasciò andare l'albino arrossendo .

- Mello?- lo chiamò Near sorpreso dal gesto dell'altro. Era convinto che lo avrebbe picchiato, e invece si era dovuto ricredere. Mello era proprio imprevedibile in certe occasioni.

- SPARISCI!- tuonò il biondo voltandosi dall'altra parte.

- Non hai ancora risposto alla mia domanda.- disse atono l'albino riprendendo ad attorcigliare una ciocca di capelli intorno al dito.

- TI HO GIÀ DETTO CHE NON SONO CAZZI TUOI!!- urlò di nuovo Mello .

- D'accordo.- acconsentì alla fine Near. Ma se il biondo pensava così che se lo sarebbe tolto dai piedi si sbagliava di grosso, anzi, comportandosi in quel modo non aveva fatto altro che incuriosirlo ulteriormente.

Quando l'albino si chiuse la porta alle spalle, per un solo istante, nella stanza del biondo regnò la calma assoluta. Ma come si usa dire, quella non era altro che la calma che precede la tempesta. Infatti, pochi istanti dopo, Mello si avventò sulle scartoffie abbandonate sul letto gettandole per terra, prima di lasciarsi cadere come un sacco di patate sul letto, affondando la sua chioma dorata nel cuscino per riflettere. Perchè gli erano venute in mente le parole di Roxan? E perchè era arrossito al pensiero che quel famoso detto popolare potesse essere vero?

 

 

 

TO BE CONTINUED...

 

 

 

____________________________________________________________________________

ANGOLO DELLE AUTRICI:

 

 

Ciaoooooo!!!^^

Eccoci qui ad aggiornare!!^^

Ringraziamo Locust, naru_sasu_fan, Sixi e Teriel Donovan per aver messo la fic tra i preferiti!!!^^

Grazie anche a _Hiromi_ che l’ha messa tra le  seguite!!^^

Questa volta ha recensito solo Sixi (E che ne sai te? Magai c’è un altro cioccolatomane nella scuola!! u.u comunque…. ho convinto sary… U.U)!!! >.<

Prima di dileguarci ecco a voi:

Dear Mello...

il forum del nostro pairing preferito: melloxnear!!! ^^  

Ora andiamo... Per favore recensiteeeee!! T_T

Ciaooooooo!!

Kisses

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** It's Impossible! ***


CHAPTER 6

 

CHAPTER 6

- It's impossible-

 

 

 

Roxan si chiuse la porta della sua stanza alle spalle. Sul suo volto spiccava un sorriso trionfante, come quello che ha il predatore dopo aver conquistato la sua preda. Con lentezza la ragazza passò la lingua sulle proprie labbra con lo scopo di togliere gli ultimi residui di uno strano liquido rosso che vi era rimasto sopra. Appena constatò che non ce ne fosse altro, si diresse verso la sua scrivania, per accendere il suo computer, che aveva portato lì dal posto in cui risiedeva prima.

Come da programma, su msn c'era Sarah ad attenderla: era giunto il momento di mettersi in azione.

 

 

 

 

 

Intanto, Mello continuava a girarsi nel suo letto senza riuscire a prendere sonno. Lui non capiva. Nella sua mente continuavano ad affollarsi domande alle quali non sapeva rispondere e tutto ciò non piaceva per niente al biondino. Ma ce n'era una più spinosa delle altre e che l'aveva mandato nella confusione più totale: perchè nel pensare alla frase pronunciata da Roxan era arrossito? Forse non odiava Near così tanto come faceva credere a sé stesso e agli altri... Improvvisamente si mise seduto e si tirò uno schiaffo. Ma che cosa andava a pensare?! Di sicuro era arrossito dalla rabbia provocata dall'ambiguità della frase! Era tutta colpa di quella maledetta ragazza! Rassicurato da questa convinzione, il biondo tornò a dormire, intenzionato a dimenticare quel detto popolare.

 

 

 

 

 

- Ehi, Mel!- la salutò Matt avvicinandosi al ragazzo che si stava avvicinando al tavolo per fare colazione. -Che faccia lugubre che hai!- aggiunse quando gli si sedette di fronte potendolo così vedere in viso. -Che è successo?-

- Lascia perdere, Matt. Stanotte non sono riuscito a chiudere occhio!- borbottò irritato. Infatti, quella notte, nonostante i buoni propositi aveva continuato a rimuginare senza così prendere sonno.

- Perchè?- domandò il rosso addentando la sua brioche.

- Cazzi miei!- sbuffò irritato Mello.

Near era sempre mattiniero, al contrario dei due amici, quindi il biondo ebbe la fortuna di non incontrarlo fino all'inizio delle lezioni. E quando lo vide era insieme alle due nuove studentesse a chiaccherare. O meglio: Sarah parlava come una macchinetta, mentre Roxan e Near si limitavano ad annuire e a risponderle ogni tanto. Certo che quei due erano fatti l'uno per l'altra! Nel vederli a Mello gli si contorsero le budella. Si sedette cupo al solito posto mentre Matt lo fissava preoccupato: non sapeva cosa, ma c'era qualcosa che non andava nel comportamento dell'amico. Intanto il biondo si stava scervellando nel tentare di dare una spiegazione al sentimento che aveva avuto osservando la scena. Che fosse... geloso? Naaaaa! Impossibile! E poi, chi sarebbe stato il fortunato che godeva di riscuotere tale sentimento in lui? Near due la vendetta in versione femminile, o, peggio ancora, l'albino stesso? Proprio per questo era inammissibile.

In quel momento il professore di filosofia entrò in classe con un aria tetra.

- Buongiorno professore!- esclamarono gli studenti in coro alzandosi in piedi in segno di rispetto.

- Buon giorno ragazzi... Sedetevi.- disse assorto.

Vedendolo, le tre più grandi menti dell'istituto giunsero alla medesima conclusione: era successo qualcosa!

- Ho una brutta notizia da darvi. Stanotte, sono scomparsi altri due ragazzi.- a queste parole si diffuse per la classe un mormorio d'agitazione.- Roger ha dato l'ordine di sospendere le lezioni. Tornate in  camera e, mi raccomando, state attenti.- concluso il suo discorso l'insegnante uscì dalla classe lasciando tutti gli alunni scossi dalla notizia appena ricevuta.

Matt fissava sconvolto il punto in cui il docente era uscito dall'aula. Cosa aveva detto? C'erano state altre persone scomparse? Ma allora... Era una cosa seria! Roger non avrebbe mai fatto scomparire quattro ragazzi in meno di una settimana solo per mettere alla prova i due principali candidati alla sua successione! Ma in questo caso... Non gliene importava nulla comunque. Dopotutto, finchè non veniva toccato lui, o peggio, i suoi videogiochi era tutto okay.

Mentre la classe era in subbuglio per la notizia appena ricevuta, il rosso tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni il game boy, sul quale aveva lasciato in sospeso una partita di super Mario.

- Matt!- esclamò ad un certo punto Linda tirandogli via dalle mani il suo videogioco sotto lo sguardo di disappunto di Matt. - Ti sembra il momento di metterti a giocare?!?!- continuò con le lacrime agli occhi. - Rischiamo di fare tutti una brutta fine!-

-  E allora? Non capisco perchè non potrei giocare!- sbottò il rosso riprendendosi il suo videogioco per ricominciare da capo la partita che quella mocciosetta gli aveva fatto perdere.

Lei se ne andò esasperata, ignorata da Matt, mentre Mello fissava pensieroso il vuoto.

A questo punto le probabilità che si trattasse di ciò che diceva lui scarseggiavano, anzi erano praticamente ridotte a zero! Questo significava che c'era qualche folle che si divertiva a rapire dei ragazzi innocenti per fargli chissà che cosa! Il biondo rabbrividì al solo pensiero di uno strupatore in libertà. Era assolutamente impossibile! Ma allora... che cosa doveva pensare?

 

 

 

TO BE CONTNUED...

 

 

 

____________________________________________________________________________

 

ANGOLO DELLE AUTRICI:

 

 

Ciaoooooo!!!^^

Ecco qui il nuovo capitolo!!^^

Prima di passare ai ringraziamenti ho un importante annuncio da fare!!!

Io e l'utente Sixi abbiamo creato un forum dove si può parlare di tutto e di più!! Ecco qui il link: http://happytimeless.forumcommunity.net/

 

Iscrivetevi numerosi!!!^^

 

Beh, ringraziamo Locust, naru_sasu_fan, Sixi e Teriel Donovan per aver messo la fic tra i preferiti!!!^^

Grazie anche a _Hiromi_ che l’ha messa tra le  seguite!!^^

Anche questa volta ha recensito solo Sixi (continua a recensire, pleaseee!!) >.<

 

 

Ora andiamo... Per favore recensiteeeee!! T_T

Ciaooooooo!!

 

 

Kisses

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Deductions ***


CHAPTER 7

CHAPTER 7

- Deductions-

 

 

 

Near era solo nella sua stanza e stava giocando con il trenino elettrico che gli aveva regalato Elle per il suo compleanno. Molti lo deridevano per le sue passioni infantili, ma a lui non importava. Dopotutto ognuno era libero di fare quello che voleva: Mello non faceva altro che mangiare cioccolato, Matt era sempre incollato ai videogiochi e lui dormiva con i peluche e aveva ogni sorta di giocattolo.

L'albino fissava un punto imprecisato davanti a sé, in attesa che la locomotiva sarebbe passata nuovamente da quel punto. E intanto ne approfittava per riflettere. Quello che stava succedendo in quei giorni nell'istituto lo stava intrigando parecchio. Le numerose scomparse che c'erano state dovevano essere collegate tra loro in qualche modo, ma quale? Doveva, anzi voleva assolutamente scoprire cosa c'era dietro, perchè che non si trattasse di una bravata adolescenziale come ipotizzato dalla polizia era ovvio a questo punto. C'era un ordine preciso attraverso il quale il malfattore colpiva le sue vittime? E se sì, quale? In questo caso scoprirlo sarebbe stato utile per anticiparlo e così evitare la scomparsa di persone innocenti. No. Così non andava per niente bene. Si stava solo ponendo inutili interrogativi che non avrebbero portato alla soluzione del caso. Per prima cosa era necessaria un'analisi dettagliata del caso. L'unico legame sembrava che erano tutti maschi, mentre per il resto non coincidevano né l'età, né l'intelligenza in quanto si erano aggiudicati posti completamente diversi nella graduatoria della Wammy's House, né per il luogo in cui si trovavano le stanze.

 

 

 

 

 

Mentre l'albino era  perso nelle sue considerazioni, Roger era seduto nel suo ufficio indeciso sul da farsi. Il fatto che in meno di una settima fossero scomparse ben quattro persone lo inquietava abbastanza. E il fatto che la polizia non contribuisse alle indagini non lo aiutava ad essere più tranquillo. Doveva trovare un modo per proteggere i suoi studenti, ma cosa poteva fare lui? A dirla tutta una soluzione c'era, ma Roger era incerto. Sapeva che quella era la cosa migliore da fare, eppure c'era qualcosa che lo rendeva titubante sulla questione.

Dopo minuti che parvero interminabili decise di dare ascolto alla ragione e, con mano tremante, premette due volte la fibbia della cintura dei suoi pantaloni.

Non ci volle molto che il telefono dell'ufficio squillò.

- Pronto?- disse il direttore dopo aver alzato la cornetta.

- Ciao. é successo qualcosa?- domandò una voce metallica dall'altra parte, quasi come se fosse camuffata.

- Watari. Ho urgente bisogno di parlare con Elle.-

 

 

 

 

Senza che se ne rese conto, passò un'ora da quando l'albino aveva iniziato a ragionare sul mistero che si era abbattuto sull'istituto in quei giorni e lui non era giunto a nessuna conseguenza. Eppure, ci doveva essere qualcosa!

Ad un tratto, il trenino che aveva continuato a passare incessantemente per quel punto fissato da Near sbandò e cadde per terra, ormai inutilizzabile. è strano come la vita in certi momenti ci porti a ricordare attimi apparentemente insignificanti del nostro passato, ma che però possono esserci d'aiuto, anche se spesso è molto difficile coglierne il significato. E ciò é appunto quello che successe a Near: mentre che la locomotiva si ribaltava per poi cadere al suolo l'albino con un rumore sordo, l'albino ebbe una sorta di flashback.

 

INIZIO FLASHBACK (tratto dal capitolo 2)

 

- Uffa! Io sto morendo di fame!- L’albino non era per niente il tipo di persona che origliava le conversazioni altrui, tuttavia quella volta non poté fare a meno di ascoltare. Dopotutto non era colpa sua se chiunque stesse parlando si era messo nel mezzo del corridoio dove lui doveva passare.
- Anche io! Ma dobbiamo aspettare! Non è il caso di... Oh!- Sary s’interruppe appena vide l’albino avvicinarsi. Che avesse sentito tutto?

 

 

FINE FLASHBACK

 

Near guardò sconcertato il punto dove il suo trenino aveva sbandato. Perchè in un momento simile gli veniva in mente questo ricordo? Che cos... Una lampadina gli si accese nel cervello. C'era un altro nesso tra le morti: erano iniziate dopo l'arrivo delle due studentesse straniere. C'era l'80% delle possibilità che loro due centrassero qualcosa, anche se non bastava questa deduzione, doveva investigare di più e ora aveva un punto di partenza. L'unica cosa che non capiva era l'oggetto della discussione tra Roxan e Sarah, ma presto avrebbe capito anche quello. Ne era sicuro.

 

 

 

TO BE CONTINUED...

 

 

 

 

 

____________________________________________________________________________

 

ANGOLO DELLE AUTRICI:

 

 

Hello!!^^ siamo tornate con un nuovo capitolo!!!! ^_____________^ ^_____________^

Prima di passare ai ringraziamenti vorrei rinnovare l’invito ad iscrivervi al forum creato da me e da sixi:     http://happytimeless.forumcommunity.net/

 

Ordunque ringraziamo DarkKiller, gintama,  Locust, naru_sasu_fan, ritsuka96,  Sixi e Teriel Donovan per aver messo la fic tra i preferiti!!!^^

Grazie anche a indialilla, Meirouya, Ninive Shyal e _Hiromi_ che l’hanno messa tra le  seguite!!^^

Ecco qui le risposte alle recensioni!!^^:

Sixi: eheheh… sapessi!! XP comunque!! Me happy che la storia ti piace!! :sbrillo: (immaginati la faccina del forum XP)

Ninive Shyal: è probabile che sia fondato! XP Spero di non averti fatto attendere troppo per il seguito!! >.<

Meirouya: bah! E chi lo sa se è realtà? E poi chi ti dice che Matt ne risentirà?? U.U cooooomunque… davvero ti piace?? *___* Thanks!! ^^

 

 

Ora ci dileguiamo! Per favore recensiteeeee!!

Ciaooooooo!!

 

 

Kisses

By Roxy & Sary

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=350054