I...know

di Angie02bts
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** capitolo 20 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ciao a tutti mi chiamo Anghel e vivo a Seoul con mio papà in un appartamento, andiamo d'accordo e ci vogliamo molto bene.
Lui è il preside della mia scuola e mi tiene sempre sulle spine per i voti.
Comunque io ho 17 anni e faccio un artistico, a scuola ho compagni simpatici anche qualche amico ma la maggior parte del mio tempo mi piace ascoltare la musica nel giardino dietro la scuola o sul tetto.
A scuola c'é un gruppetto di "bulletti" che tutti temono.
Ma io no.
Ora è l'ultima ora della giornata e non vedo l'ora di ritornare a casa per riposare.
Quando suona la campanella tutti si dirigono fuori dalla porta, io faccio con calma e metto in cartella i libri, noto che il gruppetto è ancora seduto ai loro posti e hanno sulle gambe delle galline.
Il leader si fa chiamare RapMon e poi ci sono gli altri sei.
Il prof mi chiama ed io gli vado vicino.
"Mi dica pure prof"
"Il preside la vorrebbe vedere"
"Ok grazie"
Esco dalla classe e sento qualcuno seguirmi, faccio finta di niente e continuo a camminare fino ad arrivare al ufficio di mio padre, busso ed entro.
"Ciao papà"
"Ciao bellissima"
"Cosa mi devi dire?"
"Siediti composta sei a scuola"
"Uff che c'è?"
"Sta sera io ritorno a casa più tardi, perché ho degl'impegni"
"Va bene a dopo"
"Aspetta, vuoi che ti accompagni?"
"Papà so difendermi, secondo te perché ho fatto getto del peso e sono arrivata prima? Dai ci vediamo a casa, ritorni almeno per cena?"
"No, mi spiace"
"Ok ciao papà"
"Vieni qua"
Ci abbracciammo e poi io ripresi la cartella e mi misi le cuffiette alle orecchie ed uscii da scuola.
Appena uscii non trovai nessuno e mi diressi verso casa a testa china.
Ad un tratto un ragazzo mi venne addosso.
"Ma che caz-"
"Stai più attento demente"
"Anghel?"
"Si sono io demente"
Continuai per la mia strada e mi sorpresi di me stessa di aver parlato così contro Jimin uno del gruppo di bulletti a scuola chiamto ^BTS^.
Arrivai a casa e mi distesi sul lettone di mio papà secondo me mi nascondeva qualcosa.
Però non ci davo peso, guardai un pó di tv e poi ad ora di cena mi praparai dei semplici noodles.
Mi feci la cartella e poco dopo mi squilló il telefono era mia mamma.
I miei erano divorziati e mia mamma era andata in Germania a vivere la sua nuova vita.
"Pronto?"
"Ciao Anghel"
"Ciao mamma"
"Come stai?"
"Sto bene grazie, scusa ma ora ho da fare ci sentiamo domani ciao"
"Ciao bella di mamma"
Riataccai alla chiamata e mi addormentai.
Quando mi svegliai erano le 07.00 la scuola inziava alle 07.40, volevo dormire ancora poco ma mio papà mi alzò.
"Dai Anghel alzati tra poco dobbiamo andare a scuola"
"Uff arrivo"
Mi alzai, mi andai a lavare, a truccare e poi presi la cartella ed andai in cucina, mangiai la colazione e poi uscii di casa con papà.
"Ho sentito che oggi hai una verifica di arte!"
"Si mi sono preparata è disegno"
"Beh allora sei fortunata"
"Si, mi sa che oggi ti ritrovarai quei bulletti del cavolo in presidenza"
"Lo so, dai che sei forte, siamo arrivati buona fortuna per la verifica"
"Grazie papà"
Uscii dalla macchina e mi diressi verso la mia classe.
Quando entrai mi sedetti al mio posto e parlai un pó con la mia compagna di classe, ad un tratto sentii della braccia intorno alla mia vita mi girai disgustata e vidi che era Jimin.
Gli tirai una gomitata sugl addominali e poi dissi..
"Scusa non l'ho fatto apposta"
Cominciai a ridere insieme alla mia compagna di classe e poi iniziarono le lezioni.
Finite le due ore strazianti di arte suonò la campanella della ricreazione.
"Anghel vuoi venire con noi a merenda?"
"No, scusatemi ci vediamo dopo"
"Ok unnie ciao"
Restai un pó in classe e poi andai dalle bidelle.
"Scusatemi mi potete dare la chiave per il tetto?"
"Certo Anghel tieni"
"Grazie molte"
"Di niente, guarda che idioti"
Mi girai e trovai i bluttei precisamente Jimin e Taehyung che stavano baciando con molta passione delle ragazze.
Io coninciai a ridere e mi diressi sul tetto, quando arrivai chiusi la porta a chiave e stetti in silenzio, poco dopo sentii delle voci e qualcuno che cercava di aprire la porta.
"Dov'è adesso Jimin hyung?"
"Non lo so V andiamo a cercarla"
"Ok"
I due se ne andarono e io cominciai ad ascoltare la musica in santa pace finché non suonò la campanella.
Ritornai in classe fui una delle prime ad entrare, ma poco importava, quell'ora avevamo la verifica di arte.
"Jung Hoseok finiscila di stressare il tuo compagno di banco, fai cambio di posto con Yura e mettiti vicino a Anghel"
Io staccai i banchi e presi le cose necessarie per la verifica.
Lui mi continuava a fissare.
Sbuffai ed incominciai a fare la verifica, dopo due ore avevo finito, consegnai tutto e poi mi risedetti al mio posto.
Finita la verifica saltai il pranzo ed andai dietro alla scuola.
Ero così immersa ad ascoltare la musica che non m'accorsi che si era seduto vicino a me Hoseok e aveva cominciato a parlare.
Mi girai solo perché sentii un braccio intorno alla mia vita.
"Cosa vuoi idiota?"
"Te l'ho appena detto"
"Scusa ma non volevo ascoltarti, ciao"
Mi stavo alzando ma lui mi prese per un polso e mi rifece sedere.
"Non parlarmi così, sono più grande di te, comunque adesso saremo compagni di banco fino alla fine dell'anno"
"Cosa?"
"Hai capito molto bene bambolina"
Mi alzai e lui di conseguenza, gli tirai una sberla e ritornai in classe, ripassai le cise studiato per l'ora dopo, poco dolo mi arrivò vicino Jimin e Jungkook.
"Ciao bambolina"
"Jimin sono più grande di te portami rispetto"
"Che caratterino piccola"
"Sta zitto Jungkook, non sono come le galline che vi fate!"
La giornata passò velocemente e io poi ritornai insieme a Mark a casa, mi accompagnò aveva un anno in più a me, però era molto simpatico.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


[Anghel pov]
Una volta tornata a casa, mi tolsi tutto e restai in biancheria intima.
Andai in cucina e mi preparai qualcosa da mangiare ne lasciai anche un bel pó per mio papà, siccome sapevo che ritornava per cena.
"Anghel perché sei in intimo?"
"Ciao papà, adesso mi vado a fare una doccia, ti ho già preparato da mangiare"
"Grazie tesoro"
Mi alzai e lui mi abbracció e come al suo solito mi tirò una sberla sulla mia chiappa destra.
"Ahia!!"
"È un segno d'affetto"
"Va a quel paese"
Cominciammo a ridere e poi io andai in camera mia a prendermi le cose per la sera.
Andai nel mio bagno che è quello più grande, presi il telefono e misi su la musica, poi riempii la vasca con acqua e sapone.
Una volta finito uscii e mi vestii.
Uscii dal bagno ed andai a salutare mio papà, vidi che stava guardando il telefono con molta attenzione e sorrideva, non avevo mai visto mio papà così felice.
"Buona notte papà"
"Notte tesoro"
Lo abbracciai e poi andai a stendermi nel mio lettone matrimoniale.
Guardai il telefono e mi erano arrivati dei messaggi dalla mamma e certi dai miei compagni di classe anche qualcuno da parte di Mark.
Risposi a tutti e poi mi addormentai tra i vari dubbi e pensieri che avevo.
Quando mi svegliai erano le 05.30, sbuffai e mi alzai sapendo che non sarei riuscita ad riaddormentarmi fino alle 07.00.
Però un modo c'è lo avevo, quando ero piccolina di solito andavo nel lettone di mio papà e mi riaddormentavo, di fatti mi alzai ed andai in camera di mio papà.
Per fortuna aveva anche lui il letto matrimoniale, mi distesi e poco dopo ero tra le sue braccia.
"Non riesci a dormire vero?"
"No, posso stare con te?"
"Certo tesoro, poi ti sveglio io"
"Grazie"
"Di niente, ti voglio molto bene"
"Anch'io papà"
Mi bació i capelli e poi mi riaddormentai, di fatti alle sette precise mi venne a svegliare lui.
Quando finimmo tutto andammo insieme a scuola e io mi diressi verso la mia classe, ma venni fermata da una persona, mi girai e trovai Mark.
"Oppa"
"Anghel ti posso parlare?"
"È suonata la campanella, devo andare scusa"
"Ok"
Gli tirai un pugno sulla spalla e lui si toccò la parte dolorante.
"Ouch! Mi hai fatto male"
"Bambino debole, ci vediamo dopo"
Entrai in classe e vidi che vicino a me il banco era vuoto, e anche quello di Jungkook feci spallucce e mi sedetti nel mio.
Quando entrò la prof ci alzammo e la salutammo.
Dopo mezz'ora che iniziò la lezione entrò in classe Hoseok con la camicia tutta disordinata e i jeans mezzi sbottonati, passò davanti a classe nostra una ragazza anche lei con i vestiti tutti disordinati e con il rossetto sbavato.
"Hoseok dov'eri finito?la lezione è iniziata da mezz'ora!"
"Mi scusi prof ma non mi sentivo bene"
"Certo Jung almeno raccontala meglio e riallacciati i pantaloni"
"Mi scusi"
"Vatti a sedere vicino ad Anghel"
"Certo prof"
Io ridevo sotto ai baffi perché avevo intuito cosa aveva fatto.
Quando si sedette prese i libri e cominciò a scrivere su delle pagine.
Io invece presi un foglio bianco e cominciai a disegnare una farfalla in bianco e nero.
"Bambola mi impresti la gomma?"
"Tieni"
"Grazie piccola"
Ruotai gli occhi e continuai a disegnare.
"Jung vieni alla lavagna"
"Arrivo prof"
Lui andò alla lavagna ed io mi ripresi la gomma, aveva scritto sopra cose assurde.
Presi la forbice e cominciai a togliere tutto, avevo lo sguardo di Jimin e V addosso invece Suga mi fissava il seno...-idiota-...
"Anghel puoi andarmi a fare delle fotocopie?"
"Certo prof"
Nascosi il disegno ed andai dalla prof.
Presi ciò che dovevo fotocopiare, uscii dalla classe trovai Jungkook che stava baciando una con molta passione e i pantaloni erano aperti del tutto, mi fissò e fece un sorrisino e continuò.
Io passai avanti ed andai a fare le fotocopie ad un tratto arrivò lui.
"Ciao bambolina"
"Che vuoi Jeon? Non dovresti essere in classe invece che a mettere in azione il tuo amichetto?"
"Entro alla fine di quest'ora, non avevo voglia di fare due ore di matematica, che stai facendo?"
"Le fotocopie genio"
"Perché non vieni sotto il nostro controllo? E ci fai divertire?"
"Perché non sono una zoccola, come le altre"
"Sei proprio difficile come ragazza sai?"
"Lo so e ne vado fiera bambino"
Spostai i capelli e lo buttai per terra, lui mi guardò e rimase sbalordito da ciò che avevo appena fatto!
Io ritonai in classe e diedi le fotocopie alla classe, poi notai che nel mio banco mancava l'astuccio, era sotto il suo banco, me lo ripresi e continuò la lezione.
Ad ora di pranzo andai nel tetto e mi misi su le cuffiette, restai li per molto tempo finché non suonò la campanella.
Ritornai in classe e trovai Jungkook disteso sopra al mio banco con un zoccozoccola sopra di lui.
Si girarono e mi fossarono, io uscii dalla classe ed andai in bagno, mi lavai la faccia e ritornai in classe c'era quasi tutta cosi mi sedetti al mio posto e ripensai a quando i miei mi dissero che si separavano.
Io ci rimasi malissimo ma dovevo andare avanti anche se ero molto giovane.
Finita scuola m'incamminai verso casa, a testa china conle cuffiette e la musica a palla.
Notao che Jimin, Jungkook e Suga mi stavano seguendo, cosi accellerai il passo e poco dopo cominciai a correre, mi rifugiai sopra ad un tetto di un conomigno, quando mi assicurai che non ci fossero più ritornai a casa mia.
Mio papà era già arrivato, mi inventai una scusa e mi rinchiusi in camera.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


[Anghel pov]
Preparai la cartella per il giorno dopo, appena finii di fare i compiti.
Andai in cucina quando mio papà mi chiamò per dirmi che la cena era pronta.
Arrivai in cucina e lo salutai con un bacio sulla guancia.
"Grazie papà"
"Di niente com'è andata oggi?"
"Bene ho anche legato con un ragazzo di un anno in più si chiama Mark è molto simpatico"
"Sono felice, io dopo devo uscire, come ogni mattina ti porto io a scuola"
"Va bene, ma dove devi andare?"
"Devo vedere una persona, che mi informa su cose di casa"
"Ok, notte"
"Notte tesoro mio"
Andai in camera e mi distesi sotto alle coperte, spensi il cellulare e mi addormentai.
Come la scorsa mattina mi svegliai alle prime ore di luce, così senza far rumore andai in stanza da letto di mio papà, ma quando entrai non c'era.
Sentii dei suoni provenire dal bagno, cosi mi distesi nel suo posto e mi riaddormentai.
Al mattino mi svegliò lui come sempre e mi disse di venir a far colazione, perché poi dovevamo uscire prima.
Io gli chiesi perché ma lui mi disse che non mi dovevo preoccupare e che erano cose sue di lavoro.
A tal punto mi insospetii di più, adesso ne ero più che sicura mi stava nascondendo qualcosa.
Feci colazione in silenzio, poi mi cambiai e lavai, presi su la cartella ed uscii di casa con lui.
Arrivammo a scuola ed io mi diressi subito in classe, era bello passeggiare per i corridoi e non vedere nessuno e sentire il silenzio più assoluto.
Entrai e mi sedetti al mio banco, adesso mi faceva anche un pó schifo perché Jungkook si era fatto una zoccola sopra.
Appoggiai la testa al banco sollevata leggermente dalle braccia incrociate e riposai gli occhi.
"Kim che ci fai qui, così presto?"
"Prof! Mio padre è dovuto venire a scuola prima così io sono venuta in classe"
"Ok mi aiuti?"
"Ok cosa devo fare?"
"Mi puoi andare a fare delle fotocopie e poi mi prendi un caffè?"
"Va bene"
Andai a fare quella ventina di forocopie e presi anche il caffè, ritornai in classe e gliele porsi.
"Oggi vi cambio di posto"
"Davvero? Alleluia"
"Perché? Non ti piace stare vicino ad Jung?"
"In verità no, nemmeno agli altri sei bulletti della scuola"
"Io pensavo di metterti vicino ad uno di loro, perché cosi me li tieni calmi, ad altre ragazze le tirerebbero con loro e poi più nessuno seguirebbe la lezione"
"Dipende da chi"
"Yoongi?"
"Mi fissa il seno anche no"
"Jimin o Taehyung?"
"Ok può scegliere tra loro due, Jin sta calmo se non lo provochi, RapMon disegna, Jungkook non lo so, Yoongi mi fissa il seno quindi può star certo che non segue la lezione e loro due boh si vedrà"
"Va bene grazie Anghel"
"Di niente, è suonata"
"Prendi le tue cose"
"Va bene"
Poco dopo si riempì l'aula e tutti ci mettemmo in ultima fila io ero in ultima a sinistra con Jimin e davanti avevo Taehyung con un compagno di classe simpatico.
Durante la lezione di due ore di questo prof di arte guardammo un film di archittetura romana.
Jimin ad un tratto si mise più vicino a me con la sedia, io non ci feci bado e continuai a guardare.
Ad un certo punto notai che era completamente appicicato a me, mise un braccio sulla schiena della mia sedia e si sporse.
"Cocco levati sei troppo vicino"
"Non ci vedo ho V davanti"
"Hyung vuoi fare cambio di posto?io ne sarei felice"
"No V!"
Continuammo a guardare il film, e Jimin aveva messo un braccio intorno alla mia vita e mi stringeva a se, lo lasciai fare.
Finito il film era merenda così andai nel giardino dietro la scuola, non mi accorsi che Mark mi aveva seguito.
"Anghel aspettami"
"Oppa"
"Ti va di stare con me?"
"Ok"
"Ma non hai la merenda"
"Non ho fame la maggior parte delle volte neanche a pranzo, mangio solo a cena e a colazione"
"Ok, come sono andate le prime ore?"
"Strazianti, adesso sono vicino a Jimin e davanti ho quel V che rompono le balle, tra cui anche Jungkook che salta le ore per farsi delle zoccole della scuola ed anche Hoseok, del resto bene"
"I BTS sono giusto?"
"Si, si fanno chiamare così"
"Idioti"
"Concordo con te oppa"
"Ti va una cioccolata?"
"Ok andiamo?"
"Eccomi"
Lo presi per braccietto ed insieme andammo dentro alla scuola alle macchinette.
Pagò lui per tutti e due, prendemmo le nostre cioccolate e ci dirigemmo fuori da scuola.
Ad un tratto vedemmo in lontananza Jungkook e Suga, non ci facemmo bado e ritornammo dietro alla scuola.
Stavamo bevendo tranquillamente, finche Suga non urtó Mark e spanse tutta la cioccolata sulla mia camicia e sopra al seno.
"Ah!!!"
"Mark ti sembrano cose da fare? Sporcare la camicia di una ragazza? Ti dovresti vergognare"
"Stai zitto Suga sei stato tu"
"Marmocchio non parlarmi così va via prima che ti riempi di botte e penso che non tu voglia"
Mark se ne andò ed io stavo andando in ugficio di mio papà per prendere una camicia nuova, ma Jungkook si piazza davanti e Suga mi tiene ferma da dietro.
"Che vuoi idiota?"
"Sai farsi tante ragazze è bello, ormai mi sono fatto tutte le ragazze della scuola e manchi solo te, quindi adesso mi soddisferai e poi lo farai con Suga hyung intesi?"
"Secondo te me faccio mette i piedi in testa da due come voi? No caro mio"
"Come fai bellezza sei attaccata a me non riesci a staccarti"
Mi tirò una sberla sulla chiappa destra e poi la massaggió, gli tirai una gomintata sugl addominali e Jungkook gli tirai una sberla e lo buttai per terra.
Corsi fino in presidenza di mio papà e quando entrai lo trovai che stava parlando al telefono.
Gli feci segno che prendevo una camicia e lui con la testa mi fece segno di si, mi cambiai e poi tornai in classe.
Una volta entrata trovai Jimin sul suo posto con i Jeans sbottonati e stravaccato lo stesso V , RapMon e Jin.
Sembravano ubriachi, mi sedetti al mio posto e cominciai a guardare il telefono, Jimin come al solito mise un braccio intorno alla mia vita, però io posai la schiena con poca delicatezza alla sedia e lui tirò indietro il braccio per il dolore.
"Park ti conviene tirare su i pantaloni, la prof di coreano è davanti alla porta"
"Che scatole, me li chiudi te Kim?"
"Buon giorno ragazzi"
Ci alzammo e Jimin aveva ancora i pantaloni aperti.
"Park perché hai i pantaloni aperti?"
"Perché Anghel non me li vuole chiudere"
"Jimin non sono tua mamma, dovresti sapere come si allacciano i pantaloni, dici tanto di essere un uomo virile, sembri solo un bambino piccolo"
"Va bene continuiamo la lezione"
Tutta la classe si mise a ridere me compresa e Jimin si riallacció tutto, quando ci sedemmo si avvicinò al mio orecchio.
"Bambolina hai scatenato qualcosa in me che non dovevi, poi a pranzo fatti trovare perché dobbiamo sistemare una cosuccia"
"Se centro vai convinto Park"

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


[Anghel pov]
Una volta finita la giornata tornai a casa con le cuffiette alle orecchie, ad un tratto mi arrivò vicino una moto la riconossi e vidi che era quella di Jungkook.
Mi prese per un braccio e mi fece voltare dalla sua parte.
"Che vuoi Jeon?"
"Sali in sella"
"Perché?"
"Ti voglio far vedere un posto"
"No grazie, devo ritornare a casa"
"A far che?"
"Cose mie Jeon! Vai dalle galline e dalle zoccole della nostra classe e scuola, ti vorranno moltissimo siccome te le sei fatte tutte"
"Uff ok ciao"
"Idiota"
"Cosa hai detto?"
"I-di-o-ta"
Entrai a casa mia e posai le mie cose, giocai un pó con il telefono e quando tornò papà, preparai insieme a lui la cena.
"Anghel perché eri venuta nel mio ufficio?"
"Un ragazzo mi aveva buttato della cioccolata addosso"
"Ok, senti io domani sono via tutto il giorno e ritorno a casa tardi, sono fuori a cena, ti dispiace?"
"No tranquillo ma con chi vai?"
"Con una persona"
"Chi?"
"Una tranquilla"
-cosa mi stai nascondendo papà?-
"Ok notte"
"Notte tesoro mio"
"Notte"
Mi addormentai nel mio letto e quando mi svegliai erano le 07.00, cosi feci colazione e mi cambiai, poi presi la mia cartella e mi truccai, uscii da casa con mio papà ed andammo a scuola.
Mark mi raggiunse e mi abbracció, io lo ricambiai.
"C'è il gruppetto che ci sta guardando malissimo"
"Fregatene oppa"
"Vieni ti accompagno in classe siccome è suonata"
"Va bene"
Lo presi a braccietto e raggiungemmo la mia classe, ci risalutammo abbracciandoci, mi fece l'occhiolino ed entrò in classe sua, io entrai nella mia e mi sedetti al mio posto.
Presi i libri e ripassai il capitolo che dovevamo studiare per un'interrogazione.
Poco dopo si sedette vicino a me Suga, lui mi girò dalla sua parte e me lo ritrovai a qualche centimetro di distanza.
"Sei così dolce pupa"
Mi stava per baciare ma io mi spostai e mi diede un bacio sulla guancia.
"Perché ti sei girata pupa?"
"Non voglio che mi baci"
"Preferisci gli altri?"
"No, preferisco baciare Mark"
"Ti conviene non farti più vedere con lui!"
"Non mi comandi vattene"
Lui sorrise e poi si alzò, arrivò Jimin e si riabbottonó i pantaloni sotto al banco, poi mise un braccio intorno alle mie spalle ed accarezzó una ferita aperta che mi faceva male.
Io levai il suo braccio e continuai a seguire le lezione.
Anche non sapevo cosa si era fatto con quella mano.
Una volta suonata la campanella della ricreazione, vidi Mark che mi aspettava fuori dalla classe, così presi dei soldi che avevo ed uscii dalla classe, avevo lo sguardo dei BTS addosso.
Quando uscii lo presi sottobraccio ed andammo alle macchinette, io mi presi una merendina invece lui un caffè.
"Andiamo oppa sul tetto?"
"Va bene prima le donne"
"Sta zitto e cammina"
"Agli ordini signor ammiraglio"
"Dai se no ti frego il caffè"
Arrivammo sul tetto e ci sedemmo per terra ad ammirare Seul di giorno.
"Secondo me Seul è più bella di notte"
"Cosa oppa?"
"Secondo me Seul è più bella di notte"
"Vero, quando i miei genitori erano insieme mi portarono sulla NSeul Tower e li la vista era stupenda"
"Capisco se vuoi  una volta ti porto"
"Mi farebbe piacere"
Poi sentimmo che la porta cercava di essere aperta così ci nascondemmo dietro ad un palo.
Quando fu aperta vidi che erano Jimin e Suga.
Io feci a Mark segno di non fiatare, solo che non so come Jimin vide Mark e lo buttò per terra, cominciò a dargli pugni allo stomaco e Suga mi teneva stretta a se.
"Oppa!!! Jimin ti prego fermati"
"Marmocchio quante volte te lo devo dire di stare lontano da lei?"
"Ragazzino sono più grande di te"
"Non me ne frega, vai via ci pensiamo noi a lei adesso"
Suga mi spinse contro il muro e mi bloccò le gambe ed i polsi.
Vidi Mark alzarsi e si avvicinò a noi, solo che Jimin ricominciò a picchiarlo.
"Jimin finiscila!! Oppa!!!"
"Pupa non ti devi preoccupare per lui, ci siamo noi per te"
Mi liberai dalla presa di Suga e gli tirai un calcio nelle parti basse e uno alla schiena, cadde per terra e cercò di riprendere fiato.
Andai dietro Jimin e gli morsi il collo, lui gridò per il male, gli saltai in groppa e gli tirai i capelli.
Aiutai Mark a scendere le scale e lo condussi in infermeria.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


[Anghel pov]
Quando arrivai le inferimiere curarono Mark, invece io ritornai in classe.
Mi sedetti al mio posto, e poco dopo arrivò Taehyung con due ragazze.
Li guardai cona coda dell'occhio però poi tirai fuori il quaderno da disegnare e disegnai una cascata.
Quando iniziò la lezione nascosi il quaderno e lo coprii con i libri.
Jimin aveva lasciato il morso in bella vista io sbuffai e guardai alla lavagna.
Quando mi stufai misi via certi libri e riaprii il quaderno con i diegni e continuai quello che stavo facendo.
Ad un tratto cerco quello della farfalla ma non lo trovo, provo a vedere in cartella ma niente.
"Bambola c'è qualcosa che non va?"
"Eh?no"
Ricominciai a disegnare e Jimin continuava a fissare ciò che stavo facendo.
"Park sai rispondere alla domanda del libro?"
"Quale domanda prof?"
"La seconda"
Le lesse e poi rispose tutt'altra cosa.
"Lei signorina Kim"
"Si, il maestro Sejong ha inventato l'hangul"
"Ok signorino Jeon, continui a leggere il paragrafo da dove ci eravamo fermati"
"Cosa prof?"
"Leggi da dove ci eravamo fermati"
"E dov'eravamo?"
"Jeon in presidenza"
"Cosa ho fatto?"
"In presidenza ora!"
Lui si alzò ed uscii dalla classe, io invece misi via il quaderno e feci finta di ascoltare la prof. che spiegava.
Ad un tratto mi squilló il telefono e vidi che era un messaggio da parte di Mark.
Mi chiedeva se potevo uscire un attimo.
"Prof posso andare in bagno?"
"Si signorina Kim"
Mi alzai e notai che Jimin mi continuava a fissare ed anche Hoseok siccome secondo lui dovevo stare in banco per tutto l'anno con lui.
Uscii e lo trovai appoggiato agli armadietti.
"Oppa stai bene?"
"Si tranquilla, comunque mi spiace che non ti ho difeso"
"Tranquillo, forse è meglio che non mi stai vicino"
"Perché?"
"È per la tua sicurezza, ci vedremo dopo scuola, ma qua è meglio che manteniamo le distanze, scusa oppa"
"Non fa niente ma stai attenta"
"Va bene ciao oppa"
Ci abbracciammo e poi mi diede un piccolo bacio sulla guancia, lui poi ritornò in classe e dietro di me sbucó Jungkook.
"Bene, bene, bene...adesso si fanno relazioni segrete"
"Se certo contaci"
"Dove credi di andare?"
"In classe! Tu o sbaglio dovevi essere in presidenza"
"Si tuo padre mi ha detto che non era niente e mi ha lasciato andare"
"Sai quanto me ne importa? Niente ciao marmocchio"
"Ti credi tanto forte, ma adesso starai da sola sia a merenda che a pranzo"
"Allora? È quello che ho fatto per anni, non mi creo problemi, non sono come qualcuno, che se non si fa una zoccola al giorno sta male"
"È diverso io sono un uomo"
"Tu non sei un uomo, sei un bambino piccolo che deve crescere"
"Non penso che sarai felice da sola bambola"
"Jungkook lo sono stata per anni"
Rietrai in classe e quando suonò la campanella del pranzo andai nel giardino quello dietro alla scuola con le cuffiette alle orecchie.
M'immersi nel mio mondo ma qualcosa mi spezzò in due il cuore.
"Resterai sola a merenda ed a pranzo"
Era la frase che mi aveva detto Jungkook, aveva ragione, io preferivo stare da sola, anche perché tutti si fingevano miei amici solo per prendere dei bei voti, dicendo di essere la figlia del preside.
Cominciarono le lacrime a rigarmi le guancie ma le fermai molto presto perché sentii qualcuno avvicinarsi.
Era mio padre.
"Che ci fai qua Anghel?"
"Non ho fame"
"Le bidelle mi dicono che non vai mai a merenda ne a pranzo"
"Non ho fame"
"Perché stai da sola?"
"Preferisco esserlo, invece che essere amica a quei dementi"
"Dai vai dai tuoi compagni"
"No ci vediamo a casa"
"Angh-"
"Lasciami sola, non voglio nessuno, lo sono stata per molto tempo papà, non mi faccio problemi ad esserlo ancora"
"Va bene a dopo"
Quando se ne andò ricominciai a piangere, e smisi in tempo per le lezioni.
Finite le lezioni mi diressi fuoro da scuola a testa china, mi fermò Mark ma io mi inventai una scusa e ritornai a casa mia.
Durante il viaggio di ritorno i miei occhi divvenero lucidi, ma le lacrime non decidevano ad uscire.
Entrata a casa, mi preparai la cena e mi rilassai.
Il giorno dopo la stessa cosa a merenda andai dietro alla scuola, e guardai il giardino che c'era.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


[Anghel pov]

Ad un tratto sentii una mano posarsi sulla mia spalla, non alzai lo sguardo e la tolsi.
Poi sentii la voce di una gallina.
"Senti ragazzina, devi lasciare in pace il mio ragazzo, non provare a portarmelo via!"
"E tu chi saresti?"
"La ragazza di Suga"
"Wow che gusti"
Mi diede un calcio alle costole con la scarpa e se ne andò, io non mi mossi e continuai a fissare il giardino.
Al suono della campanella ritornai in classe e la lezione si svolse normalmente.
A parte qualche richiamo dai prof ai soliti sette tra qui in quelle ore Jin e RapMon avevano dato il preggio di loro.
Suonata la campanella del pranzo mi si avvicinò un mio compagno di classe.
"Senti Anghel ti andrebbe di passare il pranzo con me?"
"Mi dispiace ma avevo promesso ad un altro mio amico di stare con lui"
Jimin sorrise e questo compagno se ne andò.
"Vuoi passare con me il pranzo bambola?"
"No!!"
Presi l'iPod e il telefono ed andai di nuovo dietro la scuola, per fortuna non c'era mai nessuno.
Così mi sedetti ed appoggiai la schiena contro il muro freddo e riposai gli occhi.
Poco dopo sentii che qualcuno di sedette vicino a me.
"Mark oppa che ci fai qui?"
"Ti vedevo sola, così ho pensato di farti compagnia"
"Grazie per il pensiero, però ora preferisco che tu non stia vicino a me"
"Perché?"
"I BTS ti potrebbero fare qualcosa di ancora più brutto di quello che ti avevano fatto"
"Lo so, ma io ti voglio bene e"
"Oppa tranquillo, mi so difendere, vai dai tuoi amici io me la cavo anche da sola"
"Ma Anghel tu"
"Oppa, sono stata sola parecchi anni ho rifiutato tutti, tranquillo saprò andare avanti e lo stesso farai tu, intesi?"
"Va bene ci si vede in giro allora"
"Certo ciao oppa"
Richiusi gli occhi e mi feci trasportare dalla melodia della canzone che stavo ascoltando.
Al suono della campanella mi alzo anche se con qualche dolore al braccio.
Entro a scuola e vedo che dei ragazzi si stavano prendendo a botte quelli di prima.
Passai oltre ed andai in classe, non c'era nessuno, così ripresi il mio quaderno da disegno per continuare il disegno he stavo facendo, solo che non lo trovo, cerco ovunque ma niente, sbircio nella cartella di Jimin e lo trovo, me lo riprendo e finisco il disegno.
Alla fine della giornata ritorno a casa da sola o quasi, perché avevo a qualche metro di distanza Jimin, Jungkook, V e Jhope ma non penso che badassero a me.
Una volta rientrata a casa trovo un bigliettino da parte di mio papà.

/QUESTA SERA TI FACCIO CONOSCERE DUE PERSONE, FATTI BELLA PERCHÉ TI VENGO A PRENDERE A CASA ALLE 07.30, SII PUNTUALE...
PAPÀ♡/

Feci merenda molto velocemente e poi mi fiondai in bagno per farmi una doccia rilassante, finito mi vestii e truccai, misi delle scarpe con il tacco 7 arrivavo all'altezza di mio papà.
Intanto mi rifeci la cartella e poi presi una borsetta nera ed oro con delle farfalle sempre in oro.
Misi dentro: il telefono, un pacchetto di fazzoletti ed il portafoglio ed un burro cacao in caso di emergenza al cioccolato fondente ed una crema mani all' avocado.
Aspettai in salotto finché mio papà non suonò al citofono, spensi tutto e chiusi la porta a chiave.
Uscii di casa e lo raggiunsi in macchina.
"Che bella che sei Anghel"
"Grazie papà, chi è che devi farmi conoscere?"
"È da anni che mi sentivo con una donna e poi ci siamo messi insieme ed ora avremmo deciso di sposarci e di vivere insieme"
"E non me l'hai mai detto?"
"No, perché non sapevo come avresti preso la cosa scusami"
"Mi fa piacere che tu ora sia felice, per me quello è l'importante"
"Grazie tesoro mio"
"Di niente papà, ma dove andiamo a cenare?"
"Al ristornate specializzato in pesce ad Incheon"
"Wow"
"Poi Seoryn, è divorziata anche lei ed ha un figlio della tua età, non so chi sia quando arriviamo lo scopriremo"
"Ok, spero che sia simpatica questa Seoryn"
"Si è molto gentile come donna"
"Quindi io avrò un fratello?"
"Si, verranno a vivere da noi e finché la stanza di tuo futuro fratello non sarà pronta starere in camera inseme"
"Cosa?! Spero almeno che non sia un bambino"
"Dai Anghel comportati da persona adulta"
"Uff va bene ma poi hai un favore con me"
Una volta arrivati..

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Una volta arrivati al ristorante, papà parcheggiò la macchina ed io ammirai la belleza del ristorante.
«aspettei qua»
«perché?»
«tranquilla» Io lo aspettai in macchina, mi venne ad aprire lo sportello e poi chiuse la macchina, lo presi sottobraccio e mi diede un bacio sulla guancia, io lo guardai e gli sorrisi.
Entrammo dentro e trovammo quella che doveva essere la mia futura mamma.
«buona sera, io sono Anghel è un piacere conoscerla»
«anche a me cara è un piacere conoscerti, tuo padre mi ha parlato molto di te, e sei identica alla sua descrizione.»
«la ringrazio»
«dammi del tu, e chiamami pure mamma»
«cara tuo figlio?»
«è andato in bagno, è peggio di una donna, vuole farsi bello per sembrare affascinante davanti a sua futura sorella»
«wow amore ci sediamo?»
«certo tesoro»
Scoprii che la mia futura mamma Seoryn è una donna molto dolce e simpatica, spero che lo sia anche il figlio.
Ci portarono gli antipasti di pesce sia caldo che freddo, io mangiai tutto di gusto, ad un certo punto arrivò il figlio, mi venne un colpo quasi.
«amore lui è mio figlio Jungkook»
«Jungkook da quanto tempo»
«buona sera preside»
Jungkook si sedette vicino a me e non mi toglieva gli occhi di dosso.
Ci fu il giro di presentazioni più approfondito del solito e quando arrivammo al dolce, non c'è la facevo più ero pienissima.
Alla sera tornammo a casa e con noi vennero anche i due, mi tolsi le scarpe ed accompagnai Jungkook in camera mia.
«io mi vado a cambiare, tu sistemati le cose dentro al armadio, non distruggermi niente grazie»
«aspetta vengo a vedere dov'è il bagno»
Quando arrivammo lo lasciai fuori e mi cambiai, poi ritornai in stanza e rimisi via il vestito, trovai Jungkook che giocava con il suo telefono ed era solo in boxer, mi distesi vicino a lui, mi dava fastideo condividere il mio letto con lui oltrettutto.
Ad un tratto mi arrivò un messaggio guardai la notifica ed era Mark, mi sedetti e risposi al messaggio, quando finii lo riposi sopra al comodino e poi mi distesi davo le spalle a Jungkook.
«bambola stai dormendo?»
«ora no, cosa vuoi Jungkook?»
«notte grazie»
«di cosa?»
«di diventare mia sorella»
«notte»
Continuava a rigirarsi nel letto cosi mi alzai mezza assonata ed andai in salotto, mi distesi e mi riaddormentai.
Al mattino mi svegliai prima di tutti, mi vestii e truccai presi il telefono e a cartella.
Uscii di casa e mi diressi verso scuola, trovai Mark aveva qualcosa di diverso, i capelli.
Erano grigi bianchi, gli saltai in braccio e lui mi strinse a se.
«che bello vederto così felice piccola»
«vieni dentro»
Entrammo e prendemmo una cioccolata calda.
Una volta entrati andai in classe mia e lui prima di andare nela sua mi diede un bacio sulla guancia.
Lo salutai ed entrai.


[Jungkook pov]
Avevo seguito la MIA futura sorella e vidi che si trovò con quel Mark, mi venne l'odio nelle vene.
Dovevo sbarazzarmi di quel Mark.
Vidi che continuavano a fissarsi e si tenevano per mano.
Quando erano davanti classe nostra lui le diede un bacio sulla guancia e poi se ne andò.
Mandai un messaggio al mio gruppo i BTS i ragazzi più temuti a scuola nostra.
Caro Mark avrai solo due giorni e poi sarai fuori dal gioco, non,toccherai più la MIA ragazza e sorella.

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Capitolo 8
*** capitolo8 ***


[ANGHEL POV]
Entrai in classe e trovai Jimin seduto sul suo posto a guardare il telefono e stava sorridendo
Mi sedetti al mio posto e tirai fuori il mio, Mark mi aveva mandato minimo una trentina di messaggi ne ero sicura.
Risposi alla fine con un semplice.
^Ci vediamo dopo scuola Marketto :-D^
Lui mi rispose con un cuore rosso ed io sorrisi, poi vidi con la coda dell'occhio Jungkook entrare in classe, e Jimin fissarmi le gambe.
«piccola con chi ti stai sentendo?»
«che te ne frega Park?»
«so che diventerai la sorella di Jungkook, così ho più possibilità di poterti vederti e stare con te»
«contaci idiota»
Dopo iniziò la lezione di storia di due ore, ad un certo punto mi arrivò un messaggio da Mark...
^vieni in corridoio, cosi staimo qualche minuto insieme^
Io risposi di si, e così chiesi al prof se potevo andare in bagno, acconsentii cosi uscii dalla classe.
Lo trovai davanti ad uno sgabuzzino, gli andai in contro e lo abbracciai.
«mi sei mancata piccola»
«anche tu oppa»
Ci prendemmo per mano ed entrammo in una stanza, lui chiuse la porta, io invece lo presi per un polso e lo avvicinai.
Gli lasciai un bacio a stampo sulle labbra e poi lo riabbracciai, ma quell abbraccio durò poco perché ricominciammo a baciarci, passò le sue labbra sul mio collo.
«oppa non lasciare segni, se no dopo i BTS rompono»
«va bene piccola»
Lasciò solo una scia di baci umidi.
«oppa devo ritornare in classe, oggi non ritorno a casa per pranzo se vuoi andiamo insieme»
«va bene bambolina»
Ci ribaciammo e poi ognuno entrò nelle rispettive classi.
Rimisi la divisa in ordine e poi entrai, trovai Suga e Jungkook interrogati, lasciai perdere ed ritornai a sedermi al mio posto.
Jimin mi passò una scheda per casa che dovevo fare.
A merenda andai dietro la scuola e come ogni giorno mi persi nel mio mondo.
Ad un tratto mi si avvicinò una farfalla bianca e si posò sopra al mio dito, poi volò via.
Rimasi incantata da tanta bellezza e gentilezza.
Al suono della campanella andai in classe e posai l'iPod dentro alla cartella.
Le lezioni continuarono con una noia mortale fino ad educazione fisica, e giocammo a basket.
Io er in squadra con Jimin e Tae.
Ad un tratto fregai la palla al mio futuro fratello e feci quel punto che portò la mia squadra alla vittoria.
Lui mi fissò con il fiatone e devo dire che era anche carino.
Feci un sorrisino soddisfatto e poi il prof ci disse di metterci a coppie con i maschi.
Suga mi prese a braccetto e mi portò fino alla linea bianca, che delineava il campo.
Si girò dalla mia parte e mi osservò da cima a fondo.
«che hai da guardare Min?»
«non capisco come fai ad essere così forte se non mangi mai»
Poi il prof chiamò Suga per dimostrare come si svolgeva l'esercizio.
Partimmo ed eravamo faccia a faccia solo con due metri a distanziarci, gli passai la palla e lui me la ripassò, così feci il tiro al canestro.
Continuammo per un po', ma poi ci fermammo e il prof montò la rete di pallavolo e...

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


[Jungkook pov]
Ci eravamo divisi tra maschi e femmine, noi sette eravamo gli ultimi ad entrare per vincere, ma avevano mia sorella dall'altra parte.
Cominciammo a giocare ed eravamo in vantagio noi, da quando abbiamo fatto cambio non siamo più riusciti a fare punti ed hanno vinto le femmine.
Anghel ne era uscita con un ginocchio ed un gominto sbucciato.
Ci rivestimmo e ritornammo in classe, ma non trovai Anghel sarà ancora in infermieria, a metà dell'ora rientrò in classe con delle fasce.
Jin continuava a fissarle il seno e lo stesso V.
Quando suonò la campanella lei scappò quasi fuori dalla classe con la cartella in spalla.
Sbirciai un attimo e stava andando via con Mark.
«che hai kookie?»
«Anghel è ancora con Mark, RapMon hyung"
«inseguiamoli, ragazzi andiamo»
Tutti ci dirigemmo verso le nostre moto e partimmo al inseguimento, ma li perdemmo subito, salutai i ragazzi e mi diressi verso la mia nuova casa.
Trovai mia mamma che stava cucinando per tre.
«ciao mamma»
Le diedi un bacio delicato sulla guancia.
«ciao Jungkook, com'è andata a scuola?»
«bene, ma Anghel?»
«è fuori a pranzo con un suo amico»
Senza che me ne accorsi avevo dato un pugno al tavolo, mi sedetti e poco dopo arrivò il mio futuro papà.
Lo salutai e poi cominciammo a mangiare, avevo sempre in testa l'immagine di mia sorella con le fasce.
Finito mi rinchiusi in camera mia e sua, mi buttai sul letto e poi guardai delle sue foto da piccolina, era molto bella come adesso.
In verità non vedrei l'ora di esplorare il suo corpo.
Mi attira molto e di fatti i miei pantaloni diventarono molto stretti, chiusi la porta a chiave mi liberai dei pantaloni e li buttai sul letto ed in poco tempo anche dei boxer e presi in mano il mio membro e mi masturbai finché non venni.
Poi mi buttai sul letto, a casa Anghel ci ritornò alle quattro ed io ero sotto le coperte che dormivo.
Si distese anche lei ed emise qualche gemito di dolore, mi girai e la guardai si stava per addormentare, così mi misi sopra a cavalcioni e la fissai, lei mi guardò negl'occhi e poco dopo sentii delle labbra bagnate e dolci sulle mie, ma solo per pochi secondi...

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


[Jungkook pov]
Non mi sembrava vero quello che mi era appena successo.
Lei che mi aveva baciato?
La guardai e poi riprovai a baciarla ma lei spostò il volto.
Mi buttò sul letto e scappò fuori dalla porta, non capivo cosa avevo fatto di male.
Mi alzai e mi vestii incominciai a seguirla, restavo sempre a qualche metro di distanza da lei.
Notai che si incontrò di nuovo con Mark, non capisco cos'ha lui di più di me.
Vidi che si baciarono e poi entrarono in un bar, a tal punto decusi di chiamare Jimin e gli altri.
Poco dopo arrivarono ed entrammo nel bar, presi per il braccio fasciato Anghel e Mark lo bloccammo.
Lei cercò di liberarsi ma la mia presa era ferrea, ci fermammo in un prato e gli altri avevano altre cose da fare se ne andarono, rimanemmo solo noi due.
"Perché mi hai seguita?"
"Volevo spiegazioni per quello che è successo tra di noi"
"Non è successo niente, ti ho solo dato quel misero bacio, così poi la finivi di rompermi le balle"
"Cara mia non sarà cosi, andiamo a casa ora"
"Mica ci vengo con te"
Lei se ne stava andando di nuovo, cosi la presi per un polso e la riportai fino a casa, quando entrammo non c'era nessuno, la sbattei al muro e la bloccai con il mio corpo, le presi i polsi e gli portai fino a sopra la testa ed incominciai a baciarle il collo, solo che notai dei segni rossi.
La buttai per terra ed andai in bagno, poco dopo sentii la porta di camera nostra sbattere, poi si riaprii e la porta di casa si aprii, le andai in contro ma non la trovai più quando uscii dall'appartamento.
La chiamai ma non rispose.
Non ritornò a casa nemmeno per cena o per dormire, il suo posto era vuoto e freddo, con le lenzuola ancora disfatte da quando si è distesa qualche ora prima.
Ad un tratto entrò in camera suo padre.
"Jungkook stai tranquillo vedrai che domani ritornerà"
"Lo spero tanto papà"
"Vuoi bene a tua sorella?"
"Si e tanto anche"
"Sono contento, buona notte"
Mi diede un bacio in fronte e poi uscii dalla camera, io invece mi appisolai in mezzo ai due posti accarezzando il suo cuscino.
Al mattino dopo, verso le cinque di mattina rientrò Anghel, io feci finta di dormire. Lei si cambiò davanti ai miei occhi e vidi che fisico che aveva, mi leccai le labbda parecchie volte e poi notai le sue forme dolci.
Quando si distese io misi un braccio sopra la sua vita, sentii che me lo tolse però io lo rimisi.
"Bambola dove sei stata tutto questo tempo?"
"Sono cose che non ti riguardano"
"Qualcuno ti ha fatto del male?"
"No l'unico sei stato tu"
"Senti io mi volevo scusare per quando ti ho buttato per terra, e che mi era salita la rabbia a mille sapendo che ti vedi con quel Mark e che ti abbia lasciato un segno rosso e dei morsi, io vorrei tanto, che tu fossi mia e che facesti queste cose e l'amore con me, non con lui e che mi baciassi con amore, proprio come fai con lui"
Lei si girò dalla mia parte ed aveva gli occhi lucidi, mi a abbracciò ed io la strinsi a me.
"Tranquillo Jungkook non mi vedrò più con Mark, anche perché deve cambiare scuola, per il lavoro di suo padre, però non voglio che mi tratti come prima o che a merenda mi venite a rompere le scatole."
"No tranquilla"
Lei passò la sua mano sui miei addominali e poi la mise sotto la maglia, trattenni il fiato a tal contatto con quella manina cosi fragile ed esile.
"Kookie guarda che sono ancora vergine, non l'ho fatto Mark trnanquillo"
In quel momento mi eccitai e feci aderire il mio corpo con il suo, le baciai la scollatura della maglietta ed il collo lasciai segni dall'altro lato e parecchi morsi.
Lei gemette per il dolore ma poco dopo anche per il piacere.
Le tolsi la maglia lunga che aveva e restò in intimo, si coprii ma io continuai a baciarla.
"Jungkook non l'ho possiamo fare, diventeremo fratelli tra un mese!"
"Non m'importa sei e sarai per sempre la migliore tra tutte le ragazze che conosco"
Poco dopo si addormentò tra le mie braccia ed io le feci calore con il mio corpo e le baciai i capelli.

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


[Jungkook pov]
Quando mi svegliai avevo ancora tra le braccia Anghel che stava dormendo, le baciai di nuovo i capelli e le accarezzai la schiena da sopra la maglia del suo pigiama.
Era sabato, dovevamo andare a scuola ma l'avevamo saltata per un giorno.
La svegliai accarezzandole la guancia e dandole un bacio sulla fronte.

«buon giorno bambola»

«giorno Kookie»

«andiamo a fare colazione?»

«va bene, ma mamma e papà?»

«sono a lavoro, noi due restiamo a casa a coccolarci»

«da quant'è che sei diventato così gentile?»

«lo sarò solo con te»

Ci alzammo ed io restai solo in pantaloncini, vi sedemmo a tavola ed incominciammo a mangiare, ad un tratto lei si alzò perché il telefono di casa suonò.

«pronto?...ok alle 10.30?...va bene grazie mille a dopo»

«chi era?»

«l'estetista, dopo devo andare via»

«se vuoi ti accompagno»

«no, non serve vado da sola, tanto è vicino a casa»

«va bene»

L'aiutai a mettere via le cose usate per la colazione e poi si andò a lavare, io invece andai a buttarmi sul divano.

Dopo un po' ritornò vestita con la borsa in mano, stava uscendo di casa ma la fermai, ci fissammo per qualche secondo e poi annullai le distanze tra di noi con un bacio, poi feci scontrare le gemelle e le accarezzai i capelli.
Uscii di casa, invece io mi andai a fare una doccia.

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


[Anghel pov]

Andai dall'estetista a farmi le mani e i baffetti, perché domani ser dovevo andare via con mio papà per un cena, ma penso che venissero anche Jungkook e sua mamma.
Appena uscii mi diressi verso casa mia, quando entrai trovai Jimin e Jungkook in camera a rovistare tra le mie robe.

«PARK!! JEON!! Uscite subito da camera mia ora!!»

«ma Angh-»

«Park non dovresti essere a scuola? E tu Jeon non fiatare»

«si ci vediamo Jungkook ti lascio con bambolina»

Tirai una sberla a Jimin e poi uscii di casa, mi girai verso Jungkook e lo fulminai con lo sguardo, gli presi la collana che aveva in mano e la riposi al suo posto, poi lo presi per il collo e lo buttai sul divano.

«scusa bambola»

«perché stavate rovistando tra le mie robe?»

«scusa»

«uff, io esco mi vedo con Mark prima che parta tu non toccare niente se no le prendi dopo»

«ti ho detto che non puoi più vederti con quel ragazzo, tu stai qua con me e non provare a varcare quella porta»
Si alzò e mi prese per il collo e mi buttò contro il muro, mi sollevò da terra ed incominciò a stringere la presi, a tal punto respirai a colpi, cercavo di levarmi dalla sua presa ma era ferrea, continuava a stringere finché non persi i sensi.

[Jungkook pov]
Cominciai a stringere sempre di più la stretta sul suo collo, inveaso dalla rabbia la feci svenire, quando mollai cadde di peso sul pavimento e sbatté la testa.

«cosi impari a non ascoltarmi»

Le restarono dei segni violecei sul collo, la lasciai li ed andai fuori di casa. Mi trovai con i ragazzi e andammo a controllare che Mark se ne andasse.
Poi restammo fuori fino ad ora di pranzo, quando rientrai in casa c'era ancora il corpo di Anghel sul pavimento.
Presi la forbice della cucina e gliela passai sull collo, poi le tagiali tutti i vestiti e rimase in intimo, la presi in braccio e la dustesi sul letto, le legai i polsi al letto e la bocca.
Ad un tratto il suo telefono squillo ed era mia mamma, le ripsosi al messaggio di non preoccuparsi che preparo io il pranzo per tutti i due, ma mi fingei lei che scrivesse.
Le baciai quelle labbra così piene di sapore e gustose soprattutto morbide, gliele leccai, morsi e succhiate, poi le procurai dei succhiotti sul petto e sullo stomaco.
Le baciai le gambe e le lasciai dei morsi sulll'interno coscia.
Ad ora di pranzo mi preparai solo un panino e mi distesi vicino a lei, le rimisi il pezzo di stoffa sula bocca e poi le feci una foto.
Quando vidi che si stava svegliando uscii dalla stanza facebdo finta di essere appena tornato.

«Anghelll!!!!»
Si dimenò sul letto, la slegai e quando fu libera mi buttò sul letto e si mise sopra, mi tirò un pugno sulla maschella e mi tirò i capelli.
Poi si rinchiuse in camera dei nostri.
Mi misi del ghiaccio dove ero stato colpito.

Sentii che piangeva così entrai in stanza e mi distesi vicino a lei, mi risalii di nuovo sopra ed aveva un coltello in mano e me lo puntò sul collo.

«sei stato tu a tagliarmi i vestiti ed a farmi questo?»

«come puoi pensare una cosa del genere? Siamo fratelli come potrei farti una cosa del genere»

«spalla che balla racconti una balla, idiota»

«ma io l'ho fatto con amore, perché ti amo, ti avrei potuto anche lasciarti nuda legata al letto, ti potevo fare quando eri svenuta, ma non l'ho fatto»

«ci hai provato brutto bastardo»

I suoi occhi diventarono rossi e gonfi, le tolsi il coltello e lo buttai in una parte della stanza, mi misi seduto e la presi in braccio la portai fino in stanza nostra, lei si rovestii e poi mangiò qualcosa, mi evitò tutta la sera fino al giorno dopo, anche quando stavamo andando alla festa non fiatò e non mi parlò.

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


[Anghel pov]
Evitai tutto il giorno Jungkook, per quello che mi aveva fatto.
Non dissi niente ai miei e lo evitai soltanto.
Quando arrivammo alla festa io andai subito in bagno e cominciai a piangere, non mi accorsi però che Seoryn era entrata.
«tesoro perché piangi?»
«non è niente tranquilla»
«è per Jungkook?»
Feci di no con la testa e poi mi aiutò a rifarmi il trucco, ed insieme andammo nella sala in cui si stava svolgendo la festa.
Mangiammo qualcosa insieme e poco dopo mi si avvicinò un ragazzo, lo riconossi ed era mio cugino JB.
«ciao cuginetta»
«ciao oppa, Seoryn lui è mio cugino JB»
«Piacere signora»
Si presentarono e poi insieme uscimmo dal locale, lui come sempre stava tirando fuori una sigaretta ma io gliela feci rimettere via.
Ci sedemmo in una sedia a dondolo ed incominciammo a parlare.
«come va la scuola cugi?»
«bene, te con il lavoro?»
«vado avanti, ho notato che sei migliorata molto, in tutto»
«oppa!! La vuoi finire di fissarmi il seno?»
«scusa è che se non fossi mia cugina più piccola ti avrei già portata a letto»
«è sempre un piacere parlare con te, idiota»
«che freddo, rientri con me?»
«va bene»
Quando rientrammo misero su della musica e ci dirigenmo in pista a ballare, dopo poco misero su una canzone lenta, così misi le mie braccia intorno al suo collo e lui le sue intorno alla mia vita.
Mio papà mi fece l'occhiolino, io sorrisi e mi girai verso mio cugino e notai che si era avvicinato di molto, mi diede un bacio sulla guancia e mi sorrise.
Dopo un po' uscii di nuovo e trovai Jungkook che si stava facendo una, io sbuffai e andai nel piccolo boscettibo che aveva quel ristorante.
Mi fermai ad ammirare un ruscello, ma poi qualcuno mi buttò per terra e scappò, mi rialzai e avevo il ginocchio destro che sanguinava, così decisi di ritornare a casa, quando stavo andando verso l'uscita, Jungkook mi fermò.
«che vuoi idiota?»
«dove vai?»
«sto ritornando a casa»
«perché?»
«non importa, ritorna dentro e goditi la festa»
Tolsi la presa e ritornai a casa a piedi, tanto il ginocchio non mi faceva male più di tanto.
Una volta rientrata a casa mi squilló il telefono, era mio papà.
«Anghel perché sei andata via?»
«ero stanca, tranquillo sono a casa, notte papà»
«mi dispiace, notte amore mio»
Mi cambiai e mi curai la ferita, poi restai con una maglietta che mi arrivava alle ginocchia e mi distesi sul letto.
Continuavo a rigirarmi nel letti, fino a mezzanotte poi mi addormentai.
[Jungkook pov]
Quando ero in macchina con i miei, sentii che mia mamma disse che Anghel aveva pianto ma non sapeva per cosa e quando sono ritornate in sala poi è scomparsa insieme ad un ragazzo.
Arrivati a casa mi tolsi tutto e rimasi in boxer.
Mi distesi vicino ad Anghel e l'abbracciai, mi addormentai quasi subito con in profumo dei suoi capelli.
Al mattino era ancora tra le mie braccia e stava dormendo, sembrava come un giocattolo, perché aveva le guance rosse e anche le labbra, e i capelli che le coprivano metà volto.
Notai che si svegliò appena le accarezzai la testa.
«buon giorno piccola»
«ciao Kookie»
Si alzò ed uscii dalla camera solo che prima mi alzò.

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


[Anghel pov]
Mi alzai e mi misi la divisa di scuola siccome ci dovevo ritornare, mi lavai e truccai, presi la cartella e mi diressi verso l'uscita di casa ma la voce di mio papà mi fermò.
«Anghel dove vai?»
«a scuola, ciao»
«ti porto io, poi devi fare colazione»
«no, la faccio fuori, ci vediamo dopo ciao mamma»
«ciao cara»
Uscii di casa ed andai nel mio bar preferito, presi una semplice ciambella e la mangiai andando a scuola.
Quando arrivai stava per suonare, così mi diressi verso classe mia, quando entrai c'erano tutti "i bulletti" che stavano baciando con passione delle zoccole sopra al banco.
Quando arrivai Jimin mandò via la ragazza ed anche V.
«bambolina dopo ti va di divertirti a merenda?»
«no, V preferisco non avermi in mezzo ai piedi»
Iniziò la lezione ed evitai per tutto il tempo di fissare Jungkook e guardai il foglio o le lezione.
Ad un tratto Jimin fece incrociare le nostre dita, cercai di liberarmi perché stringeva molto, ma non ci riuscii così lasciai perdere e continuai a guardare la lavagna, ad un tratto dovevo andare alla lavagna a fare un'espressione, ma Jimn non mi lasciava.
«signorina Kim viene alla lavagna?»
«si prof, soko che PARK non vuole mollare la presa alla mia mano, di fatti perché è un animale»
Tutta la classe scoppiò a ridere e lui mi mollò, ma mi diede una pacca sul didietro.
Feci l'espressione e poi rotornai al mio posto.
Jimin mi riprese la mano e poi si avvicinò al mio orecchio, morse il lobo e lo leccò.
«a pranzo ti conviene stare al mio gioco se no finisci male»
«lascimi stare Park»
«baby se non ti decidi a farti amicizie resterai sola per sempre»
«lo sono stata per anni, idiota»
A ricreazione andai sul tetto e chiusi a chiave la porta, mi accasciai per terra e cominciai a piangere, le lacrime continuavano a scendere senza sosta, mi faceva molto male il cuore e il ginocchio fasciato.
Dopo un po' la porta si aprii, e vidi che era mio papà, mi venne in contro e mi fece alzare, mi abbracciò.
«shhhh bambina mia, ci sono io»
«perché sei venuto qua?»
«ti stavo cercando, perché non fai mai merenda e pranzo?»
«non ho fame, preferisco stare da sola invece che stare con gli altri»
Mi asciugai le lacrime e poi riabbracciai mio papà.
«vuoi andare a casa?»
«no, finisco il giorno e poi sto via fino a cena e non dire a Jungkook dove sono, nob lo voglio tra i piedi»
«va bene, ora devo andare, ma per favore non piangere non voglio vedere la mia bambina piangere»
«va bene papà»
Mi accompagnò in classe, io mi sedetti al mio posto e ripassai per l'ora successiva, poco dopo arrivò una mia compagna di banco e ci mettemmo a ripassare insieme, si sedette al posto di Jimin.
«unnie dopo vuoi venire con me a casa mia?»
«no Yura, ho da fare scusa»
«fa niente è suonata e stanno ritornando i playboy vado ciao e grazie ancora»
«che scatole, di niente»
Riparti i la giornata ed a ora di pranzo, stavo ritornando sul tetto, solo che Jimin mi seguii invece Jungkook era andato in,bagno con una gallina.
«piccola che ti avevo detto?»
«va via Park»
«hyung sai dov'è mia sorella?»
Mi trovai davanti i due e stranamente anche Jungkook, misi su le cuffiette ed cominciai ad ascoltare la musica, però Jimin me lo prese e lo buttò giù dall'edificio, mi girai e gli diedi un pugno in faccia.
Jungkook mi bloccò a se invece Jimin cominciò a baciarmi con foga, e aualche volta metteva le sue mani sotto la divisa.
Jungkook mi morse il collo parecchie volte e mi baciò la testa.
Jimin mi tolse la giacca e sbottonò i primi tre bottoni della mia camicia, poi i due fecero il cambio ed avevo Jungkook davanti che mi procurava dei succhiotti sul letto e Jimin sulla spalla.
In pochi minuti ero rimasta in reggiseno con la gonna ancora su, Jimin mi palpò il seno e Jungkook lo baciò da sopra la stoffa.
Quando suonò la campanella i due se ne andarono ed io mi guardai, mi facevo schifo da sola, mi rivestii e restai sul tetto fino alla fine delle lezioni.
Cominciai a piangere e fissai il vuoto.
Mi assicurai che non ci fosse nessuno ed ritornai in classe, c'era solo il prof, lo salutai e presi le mie cose.
«Kim perché ha saltato le ore?»
«lasci stare prof, non stavo bene»
Avevo ancora le lacrime agli occhi, che poco dopo ricominciarono a scendere.
Uscii da scuola e per fortuna non c'era nessuno, mi avviai verso il bosco e mi sfogai completamente.
Ritornai a casa che erano le sei del mattino, avevo dormito in un motel.
Feci il cambio dei libri e poi andai a scuola di nuovo, quando entrai in classe c'erano i miei compagni di scuola legati ai banchi e i bulletti pure.
Un ragazzo si girò dalla mia parte e mi tolse lo zaino di dosso.
Poi legarono anche il prof e ci chiusero dentro alla classe come le altre, riuscii a sfondarla e slegai solo alcuni.
Mi ringraziarono e poi la giornata si svolse normalmente, a pranzo venivo mal trattata dei bulletti ma me ne fregavo.
Quando finii la scuola mi diressi verso il motel e quando arrivai mi diedero la chiave ed entrai in stanza, solo che dopo poco entrò anche Jungkook.
«cosa vuoi imbecille?»
«te»
Mi buttò sul letto e mi bloccò, mi fece mettere con la facia contro il meterasso, mi legò le mani e mi calò la gonna e le mutande.
Entrò in me, cominciò a spingere e a muoversi, io ricominciai a piangere ma se ne fregava, venne appena uscii.
Mi tirò delle sberle sui glutei e poi se ne andò.

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


[Anghel pov]
Quando mi svegliai ero ancora distesa sul letto del motel, mi alzai e poco dopo mi vennero in mente le scene della sera scorsa.
Mi lavai e quel giorno decisi di saltare scuola e di restare nel lettone a dormire, ero troppo stanca per ritornare a scuola e assorbirmi altre otto ore con mio futuro fratello.
Ad un certo punto squillò il mio telefono, guardai chi fosse ed era mio papà decisi di non rispondere e di addormentarmi.
Venni svegliata da dell'acqua gelida in faccia, mi alzai di scatto e vidi che c'era mio papà e Jungkook vicino.
Li fulminai con lo sguardo e ritornai a dormire.
«Anghel alzati dai, ritorna a casa»
«no, andate via, nob vi voglio vedere»
«dai sorellona alzati, mi sento solo senza di te nel letto»
«chiudi il becco Jeon»
«Anghel alzati subito!!»
Sbuffai e mi alzai, presi la cartella e poi mio papà ci accompagnò a casa, lui mi fece saltare la cena e Jungkook rideva divertito, feci spallucce ed andai in camera mia.
Mi buttai sul letto e le lacrime cominciarono a scendere senza sosta, dopo un po' entrò in camera mio papà, si sedette vicino a me a cercò di abbracciarmi ma io mi scansai.
«dai Anghel, non fare così...perché stai piangendo?»
«non soni cose tue papà, va via»
«mi vuoi dire la verità del perché non mangi? Del perché stai sola? Ci sono tanti compagni che chiedono di te, ma non ti trovano mai, poi anche Jungkook continua a venire da me, per sapere dove sei»
«papà ascoltami una volta per tutte!! Voglio stare da sola, non voglio nessuno che rompe le scatole, fanno tutti finta di essere miei amici lo dicono solo perché sono la figlia del preside, papà sono stata sola per molti anni, non mi spaventa esserlo ancora»
«ma se piangi ogni volta che ti vedo, come posso essere tranuillo se so che la mia bambina piange?»
«papà stai tranquillo io starò bene, sono felice così»
«va bene buona notte bambina mia»
«notte papà»
Mi baciò i capelli e poi uscii dalla stanza, preparai la cartella per il giorno dopo e poi mi ridistesi sul letto, poco dopo entrò in stanza Jungkook.
Si distese vicini a me e con una mano mi accarezzó un gluteo e poi mi baciò il collo.
Presi le cose per dormire e mi stavo dirigendo in salotto ma lui mi ferma.
«s..scusami...no-noona»
Guardai il suo volto ed era rigato dalle lacrime.
«sarai contento adesso, mi hai tolto la verginità»
«no, l'ho fatto contro il tuo consenso e me ne pento, io voglio essere tuo, io ti voglio piccola mi sei sempre piaciuta, ti prego perdonami!!»
Si accassció a terra ed incominciò a piangere, lo sollevai e lo abbracciai, poi lo guardai negl'occhi e lo baciai, sentivo che non rispondeva cosi mi levai ma lui ci riunii in un bacio con la lingua.
Gli asciugai con i pollici le lacrime, e lo ribaciai.
Lui mi prese in braccio dalle cosce e mi distese sul letto, mi salii sopra e ricominciò a baciarmi, dopo poco ci addormentammo uno vicino all altro.

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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


[Jungkook pov]
Quando mi svegliai, vicino a me non c'era Anghel, guardai l'ora ed ero ancora in orario per andare a scuola, ma non avevo voglia, però poi sentii un peso buttarsi sopra di me.
Aprii gli occhi e trovai un bambino che assomigliava molto a Taehyung, poco dopo entrò in stanza Anghel e lo prese in braccio.
«baekhyun, bravo così si fa»
«gacchie»
Io mi alzai e gli accarezzai i capelli, poi mi vestii ed andai in cucina a far colazione, salutai le persone formalmente e poi andai in cucina.
Quando uscimmo di casa eravamo io ed Anghel nessuno dei due osava fiatare, finché non presi parola.
«quel bambino è tuo cugino?»
«si il più piccolo, spero che non ti abbia dato fastideo che ti sia saltato addosso»
«no tranquilla a me piacciono i bambini»
Dopo un po' arrivammo a scuola e mi girai perché sentii chiamarmi dai miei hyung, buttai per terra qualche ragazzo ed andai dagl'altri.
«allora ti sei fatto la tua futura sorella?»
«solo per qualche minuto»
«portala da noi che ci divertiamo insieme»
«no V hyung, non voglio che la toccate»
«Jungkook che ti sta succedendo? Non sei più il bullo sexy che ricordavo?»
«no Jimin hyung ti sbagli, sono sempre io, non me ne frega più di tanto di lei, la voglio attirare nella mia trappola per poi farmela fino allo svenimento»
«bravo il nostro Kookie»
«grazie Hobie hyung»
Presi una ragazza qualsiasi e la baciai con foga. E lo stesso fecero gli altri.
Entrammo in classe e trovai mia sorella insieme a Yura che si stava truccando, io le andai vicino ma lei mi spintonò via e si mise a ridere insieme a Yura, poi anche Jimin e V cercarono di avvicinarsi ma niente era come se fosse cambiata in po hi secondi.
A merenda la persi di vista, cercai sul tetto e dietro la scuola ma niente, così andai da mio papà.
«ciao papà»
«ciao Jungkook, c'è qualcosa che non va?»
«non trovo più mia sorella ho guardato nel tetto e dietro la scuola, ma di lei nessuna traccia»
«prova a guardare al settimo piano»
«ok ciao»
Andai al settimo piano e la trovai insieme a Mark, ^MA MARK NON SE NE ERA ANDATO?^...mi nascosi dietro alla porta ed ascoltai, ma non riuscii a sentire molto, vidi che i suoi capelli erano cambiati, erano grigi chiaro con qualche sfumatura di blu, però solo per qualche secondo.
Quando si stavano salutando si baciarono con passione e poi sentii...
«sei sicura di riuscire a sconfiggerlo?»
«siccome sono cambiata del tutto, sembreranno come formiche»
«brava la mia Ninahy»
Si ribaciarono e poi uscii, io mi nascosi e la seguii.
Ritornò in classe, così chiamai Jimin e V.
Entrammo e lei stava ripassando per l'ora successiva.
V le prese il libro e strappò delle pagine, lei cercò di riprenderselo ma non ci riuscii.
Jimin la fece alzare e la bloccò con il suo corpo, io e V coninciammo a baciarla e a procurarle succhiotti sulle spalle e sul petto.
Ad un tratto, come se qualcuno mi tirasse via uscimmo dalla. Lasse e andammo in bagno per poi restare li tutti e tre, non capivamo cos'era successo.
Quando finii scuola erano le cinque di pomeriggio, ritornai a casa e trovai Anghel che beveva un frappè sul divano, mi sedetti vicino a lei, le fregai il frappè e cominciai a berlo.
Lei si distese sulle mie gambe e si appisolò, le accarezzai la testa e la osservai.
Poco dopo lei era seduta sulle mie gambe e cominciò a baciarmi e a procurarmi succhiotti sul petto e suell spalle tra cui dei morsi.
Continuai a gemere e comunciai ad avere un certo fastideo all'altezza dei boxer, lei si strusciò sopra e il mio membro divenne ancora più duro ed eretto.
Poi si alzò e mi prese per la cintura, mi portò fino in camera e durante il tragitto mi tolsi la camicia e restai a petto nudo.
Quando entrammo in stanza mi buttò sul letto e chiuse la porta, mi guardò e si leccò le labbra, si strusciò nuovamente sul mio membro duro e mi baciò.
Mi legò al letto e mi lasciai trasportare dai suoi baci dolci su tutto il corpo.
Tratenni il respiro quando abbassò la patta dei miei pantaloni e poco dopo anche i boxer.
«dove vai bambola?»
«ti lascio nudo legato sul letto, come hai fatto tu con me, ci vediamo sta sera, io mi devo vedere con Mark»
«ma non se ne era andato?»
«ha soo cambiato scuola, no città Kookie»
Restai li disteso, con solo i boxer addosso, me li aveva rimessi, per fortuna il telefono c'è lo avevo vicino così chiamai Jimin e Suga, quando entrarono cominciarono a ridere, mi slegaroni ma nello stesso momento vennero legati anche loro al muro, poi venimmo innondati da una luce accecante bianca e ci ritrovammo tutti legati a delle catene.
Eravamo in cerchio tutti e sette e con al centro Mark e mia sorella.

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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


[Jungkook pov] [Jungkook pov] Eravamo legati e dopo un po' mia sorella ed Mark parlarono un po' e poi ci ignettarono un liquido e svenimmo.
Quando mi svegliai ero a scuola e la prof mi stava chiamando. "Jeon!!! La vuole finire di addormentarsi durante le mie ore, in presidenza"
Guardai nel direzione in qui doveva esserci mia sorella, ma non c'era stranamente.
Uscii e mi diressi verso la presidenza, parlai qualche minuto con mio papà e poi andai a farmi un giro della scuola.
Trovai mia sorella davanti alla porta della classe seduta per terra, mi sedetti vicino a lei però si spostò.
"Che ci fai qua fuori?"
"Mi sono fatta mandare fuori"
"Perché?"
"Non avevo voglia di ascoltare la lezione"
"Vieni"
La presi per un polso e la trascinai al settimo piano.
Continuava a dimenarsi, quando arrivammo davanti ad una classe entrammo e chiusi la porta a chiave.
"Che vuoi Jeon?"
"Cosa sei?"
"Che? Hai bevuto?"
"No..."
Mi avvicinai e la bloccai vidi che cominciò a tremare. Le sollevai il mento con due dita e la baciai.
Solo che lei mi scansò e mi tirò una sberla.
Poi suonò la campanella del pranzo e lei scappò via. Io infuriato la seguì ma venni fermato dalle galline della scuola.
[Anghel pov]
Per fortuna Jungkook non è andato oltre con il discorso.
Sono diventata uno spirito maligno praticamente un demone.
Mi rifugiai sul tetto della scuola e rimasi in silenzio, poco dopo si aprii la porta.
Mi voltai e trovai tutti i 'BTS' davanti a me.
V e Jimin mi bloccarono le braccia e le gambe e gli altri cominciarono e baciarmi ovunque dopo un po' rimasi in reggiseno e mi procurarono ancora dei succhiotti sul petto.
Dopo poco incominciarono a picchiarmi e procurarmi tagli ovunque.
Questa tortura continua continuò finché non suonò la campanella e mio fratello era più che felice di picchiarmi.
Se ne andarono ed io mi lasciai cadere a terra a pesi morto, cominciai a piangere.
Mi misi su la giacca è mi riabbottonai la camicia.
Mi alzai e mi nascosi in un angolino a piangere, poi suonò la campanella di fine giornata ed aspettai che tutti uscissero.
Mi alzai e ritornai in classe trovai solo Jungkook, non lo guardai negl'occhi.
Presi soltanto la cartella ed uscii dalla classe ma poco dopo venni fermata da lui.
"Noona resti con me?"
Non dissi niente, mi girai dalla sua parte e gli tirai un pugno in faccia e me ne andai.
Andai di nuovo nel motel e presi una stanza per una settimana.
"Buona sera, mi potrebbe dare una stanza per una settimana?" "Certo ecco a lei la chiave"
"Grazie, se per caso qualcuno chiede di me, qualsiasi persona gli dica che non ci sono per favore"
"Va bene informo anche i colleghi"
Andai in camera e mi buttai sul letto.
Sapevo che dopo mio papà mi avrebbe sgridato di brutto o anche peggio mandato in un collegio.
Però tanto valeva almeno non avevo vicino Jungkook e quelli del suo gruppo.
Guardai un po' il telefono è mi arrivarono dei messaggi da parte di Jungkook...

To: Anghel
From: Kookie<3
Anghel noona ti prego ritorna a casa, papà non è ancora ritornato, ma si arrabbierà molto se non ti vede e poi scopre che è solo colpa mia...ti prego ritorna a casa!
Io TI AMO😭💘💚
To: Kookie<3
From: Anghel
Fai meno il leccaculo, e non scrivermi più e non ti paro il culo anche sta volta!
Io no, dopo quello che mi hai fatti è l'ultima cosa che posso fare è amarti!
Non cercarmi Jungkook...

Ultimo accesso a Kakao Talk 17.58 09/03/16

Spensi il telefono e cominciai a leggere un libro molto bello.
Per cena mi andai a comprare del cibo spazzatura, non avevo voglia di mangiare nel ristorante del motel.
La serata per me è stata la migliore di tutte, non avevo Jungkook tra i piedi.
Poi guardai un po' di tv ed ad un tratto trovai un film piuttosto interessante che all'inizio faceva ridere e poi era passato sul troppo spinto così girai e ne trovai uno di fantascienza.
Poi mi addormentai fino al mattino dopo e mi svegliai serena alle dieci del mattino.

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Capitolo 18
*** capitolo 18 ***


[Anghel pov]
Quando mi svegliai erano le 10.00 del mattino e stavo da dio, mi alzo e accendo il telefono...
Trovo una ventina di chiamate perse da parte di mio papà e di Jungkook, non ci do peso e mi vado a lavare.
Riempo la vasca di acqua e mi ci butto dentro, dopo mezz'ora esco e mi asciugo per poi vestirmi.
Vado a fare colazione e quando mi siedo ad un tavolo mi si avvicina un ragazzo e si siede davanti a me e vedo che è mio cugino JB.
"Oppa che ci fai qua?"
"Tu cosa ci fai qua?"
"Non sono affari tuoi"
"Piccola non dovresti essere a scuola?"
"Ho litigato con mio futuro fratello e sono sicuro che riceverò una punizione da parte di mio papà bella grossa, ma non ci do peso"
"Ritorna a casa ti prego"
"Oppa sono abbastanza grande so ciò che faccio"
"Piccola l'ho faccio per il tuo bene"
"No!! Non dire a tuo zio che sono qua, non voglio che mi trovi...ci vediamo"
"Aspettami!!"
"Lasciami in pace JB"
"Anghel fermati subito!"
"Che vuoi?"
"Vieni a fare una passeggiata con me e parliamo?!"
"Dimenticami fai prima"
"C-cosa?"
"Da quello che dicono gli altri porto solo sfortuna e non servo a niente era quello che pensavi anche te, se non sbaglio? Lasciami in pace, non cercarmi...anzi dimenticami completamente"
"No aspetta"
Me ne andai e mi rinchiusi in camera, cominciai a piangere, come al solito era sempre la stessa routine.
Ormai non mi stupisco di niente.
Rimango li dentro tutto il giorno e dopo che finisco di piangere comincio a guardare la tv e mangio delle patatine.

Poi nei migliori dei casi mi avevano tolto i poteri perché pensano che non sia adatta ad essere uno spirito maligno (demone) e forse me li ridaranno.


[Jungkook pov]
I giorni di scuola passarono molto lentamente e devo dire che era dura per me senza mia sorella, in un certo senso rendeva le mie giornate più allegre.
Oggi è domenica e sono disteso sul nostro letto, e mio papà è molto preoccupato per mia sorella.
Stavo piangendo e stavo abbracciando il cuscino di Anghel, e poco dopo entra mio papà.
Mi abbraccia ed io lo stringo a me, sento che sta piangendo anche lui, ci stacchiamo e mi asciuga le lacrime.
"H-hai qualche notizia di tua sorella?"
"N-no...mi manca moltissimo"
"Anche a me...tranquillo ritornerà presto almeno spero"
Anche se non lo dimostravo e mi comportano male con lei, l'amavo e mi mancava sentivo come un peso senza di lei...la volevo per me, la volevo abbracciare e tenere stretta a me.
"Io vado a fare un giro sperando di trovarla.."
"Va bene Kookie, sono felice di averti come figlio"
"Anch'io di averti come papà"
Uscii di casa e misi le cuffie alle orecchie e cominciai a camminare senza una meta, mi fermai ad un bar e presi un frappè.
Poi passai per un parco e notai in lontananza una ragazza sotto un salice, con la divisa di scuola nostra ed una cartella vicino.
Mi avvicinai e vidi che era mia sorella, appena mi vide scappò via, io la rincorsi e poco dopo la vidi a terra che si teneva una caviglia.
"A-anghel?"
Lei non rispose e tenne il volto verso il basso, io mi avvicinai e le sollevai il mento lei mi fissò, mi avvicinai e la baciai.
Anghel mise le sue braccia intorno al mio collo e mi accarezzò i capelli io la presi in braccio e lei appoggiò la sua testa sul mio petto e si addormentò.
La riportai a casa e quando entrai suo papà mi corse incontro ed anche mia mamma.
Mio papà accarezzò il suo volto, e poi le baciò la guancia.
Io poi la portai in camera nostra e la distesi, poi uscii e lasciai con suo papà, andai in salotto e mi buttai sul divano per poi accendere la tv e guardare qualcosa, mia mamma si avvicinò e mi baciò la testa.
"Sono fiera di te Kookie"
"Grazie mamma"
Poco dopo sentiamo la porta di camera mia esser chiusa a chiave e mio papà ritornare. Io andai verso ma mio papà mi fermò. "Kookie rimani qua, per punizione starà da sola per due settimane, non potrà uscire, lo potrà fare solo per andare a scuola e basta e tu entrerai solo per prendere i libri ed il resto ma non stai con lei"
"O-ok ma io dove dormirò?"
"Starai in divano"
"Va bene"
Ritornai in salotto e guardai il telefono.
Anghel non scese nemmeno per cenare ma gliela portò papà, ma era la metà di quello che avevamo mangiato noi.
Quando ritornò non parló.
"Amore non sei un po' troppo duro con lei?"
"No, è la giusta punizione, non provare a tirarla fuori da lì"
Poi andammo a dormire ed il mattino dopo Anghel sale nel posto posteriore della macchina a testa bassa ed io in quello davanti, non fiata nessuno per tutto il tragitto, poi lei scende e si dirige verso classe nostra, io invece vado dal mio gruppo.
"Tua sorella è ritornata!"
"Si V hyung"
"Nostro padre le ha dato una punizione un po' troppo dura secondo me"
"Beh è quello che si meriterà"
"Forse hai ragione Jin hyung"
Al suono andammo in classe e la trovammo che stava leggendo. Jimin l'abbraccia ma lei non risponde come sempre all'abbraccio, poi V le parla ma lei nemmeno risponde sembra come che le siano stati privati i sentimenti, di tutto.
Rispondeva solo quando il prof le chiedeva qualcosa.
A merenda sparisce come sempre, la seguo dietro la scuola e l'osservo, ascolta la musica e poi dice...
"Sono sola, e lo resterò per sempre, come sempre"
Le scesero delle lacrime però poi non disse più niente, io m'avvicinai e mi sedetti vicino a lei.
Non mi fissò e nemmeno si girò.
Si levò le cuffie e mise via l'ipod nuovo e il telefono.
"Perché non stai mai con qualcuno?"
"Nessuno mi vuole per quello che sono"
"Io sì"
"Tutti dicono così, poi mi buttano via come uno straccio, perciò preferisco stare da sola, anche mio papà ha fatto questo, non serve che mi stai vicino e mi conforti"
"Anghel io ti amo"
"Lo so Jungkook, ma per quello che ho sofferto non posso ricambiare i tuoi sentimenti, scusami, è meglio che io non faccia parte della tua vita"
Si alzò ed andò via, io rimasi li finché non suonò la campanella, ritornai in classe e le lezioni proseguirono noiose come sempre.
A pranzo non andai a cercarla ma stetti con i miei amici e mi divertii, prendemmo in giro dei nostri compagni come al solito e poi ritornammo in classe, mia sorella era già seduta al suo posto, non fiató per tutto il giorno e quando la campanella di fine scuola suonò ritornai a casa con mio papà, invece mia sorella venne a casa da sola a piedi.
Quando entrò in casa non ci guardò e nostro papà la rinchiuse in camera.
Anche i giorni dopo successe così era un continuo, finché un giorno vedo mio papà prendere per i capelli mia sorella e portarla fino al tetto, li seguo, mi nascondo dietro la porta....

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Capitolo 19
*** capitolo 19 ***


[Jungkook pov]
Vidi che le urlò dietro e lei a testa bassa annuiva e basta.
Poi le diede due sberle in faccia e lei cadde a terra, le diede anche con i piedi un calcio alle costole e quando finii di urlarle dietro venne verso la porta, così mi nascosi e dopo andai da lei.
Le corsi in contro e l'alzai.
Accarezzai con una mano la sua guancia e la baciai.
"Shhhh...piccola ci sono io"
"Jungkook-ah..."
Mi girai e trovai di nuovo nostro padre e sembrava molto più furioso di prima.
Venne verso di noi ed io strinsi a me Anghel.
Mio papà mi prese per un braccio e mi staccò da lei.
"Tu non devi stare vicino a lei, vi ho detto che deve stare da sola è ancora in punizione!! Vai via"
"Pa-padre ma.."
"Niente ma Jungkook, fila in classe ed anche te ragazzina"
Entrambi andammo in classe e alla fine delle lezioni, io ritornai a casa con Jimin e Tae, invece Anghel era da sola.
Entrai in casa e mia mamma, non c'era nemmeno mio papà perché era in riunione a scuola, appena entrò in casa Anghel, mi disse di seguirla.
Io così fece e mi diede la chiave di porta sua, io entrai in camera e la buttai sul letto.
Mi misi sopra e cominciai a baciarla, lei era impaurita, però la tranquillizzai.
In poco tempo entrambi eravamo nudi ed io spingevo dentro di lei, mentre la baciavo e quando venni sporcai il lenzuolo.
Ci baciammo di nuovo e l'abbracciai.
"Cercherò un modo per starti più vicina possibile, senza farmi vedere da nostro padre"
"Grazie Jungkook ma non serve"
"Vado di là, dopo ti porto la cena se mi lasciano"
"Grazie mille"
"Ti amo piccola"
"Anch'io..."
Ci baciammo di nuovo e poi io mi vestii ed uscii dalla camera, chiusi la porta e quando mi sedetti sul divano entrò mio papà.
"Hai te la chiave?"
"Si"
"Dammela"
Gliela diedi e poi guardai il cellulare.
A cena non mi lasciarono portare la cena ad Anghel, ma andò mio papà, e quando ritornò aveva il suo cellulare in mano.
Durante la notte lo presi e lo guardai, lessi come il suo diario e trovai molto interessante ciò che c'era scritto.
Poi vidi che c'erano delle mie foto e questo mi faceva piacere.
Dopo poco mi addormentai, e al mattino venni svegliato da mio papà che mi accarezzava i capelli.
"Dai Kookie svegliati, dobbiamo andare a scuola"
"Posso restare a casa, non sto bene?"
"Nemmeno Anghel sta bene, ha vomitato ieri"
"Io ho male alla testa"
"Va bene, tieni la chiave, vado a scuola, ci vediamo sta sera"
"Ok papà"
"Ti voglio bene"
"A-anche io"
Mi diede un bacio sulla fronte e poi uscii, sentii che la doccia stava andando e la porta di camera mia era aperta, così doveva esserci Anghel dentro.
Presi il necessario per una doccia e poi entrai anch'io. Lei si coprii le parti intime, ma quando entrai avevo solo i boxer. Cominciai a baciarla e tenerla stretta a me.
La coccolai tra le mie braccia e la consolai.
"Kookie non dovresti essere a scuola?"
"No, ho fatto finta di stare male"
"Idiota"
Sorridemmo entrambi e poi mi lavai anch'io, ovviamente mi ero tolto i boxer.
"Grazie Kookie"
"Di niente piccola mia"
Mi sorrise e poi uscimmo, mi passò un telo e ci asciugamano, ci vestimmo e lei si fece una tisana.
"Come stai te piccola?"
"Mi sto riprendendo"
"Bene, la mia piccola"
"Sono più vecchia di te di un mese quasi"
"Lo so"
L'abbracciai e poi si distese sul divano con me, io feci mettere la sua testa sulle mie gambe e ogni tanto gliela accarezzavo.
A pranzo mi preparò un panino, lei invece si fece qualcosa di caldo, e poi stette in camera nostra, e mi disse che stava studiando, invece io guardavo la tv.
Verso sera preparai la tavola e quando rientrò mia mamma preparò dei noodle, molto buoni.
Mio papà quel giorno era giù di morale e non parló molto.
"Amore va tutto bene?"
"S-si, scusate sono stanco vado a letto"
"Va bene vuoi che ti porti una tisana?"
"Se ti va l'accetto molto volentieri"
Sorrise a mia madre e poi s'incamminò verso la camera, ma lo fermai.
"La cena ad Anghel la porti te, papà?"
"Si...me ne stavo dimenticando, dammene la metà di quella che mangiamo noi"
"Perché così poco?"
"Perché di si Kookie"
Diedi il vassoio a mio papà e lui andò.
Poi mi buttai sul divano e mi addormentai subito.
Al mattino quando mi svegliai avevo la cartella vicino, mi alzai e feci colazione, poi mi lavai e vestii.
Quando uscii di casa trovai mia sorella già in macchina nel posto anteriore ed io mi sedetti su quello posteriore.
Arrivammo a scuola e poi io andai con io mio gruppo ed ad un tratto Hoseok prende per il braccio mia sorella e la sbatte contro la parete, io le andai vicino ma Jin e Suga mi bloccarono.
Hoseok cominciò a baciare mia sorella e lei continuava a dimenarsi, la prese per il collo e l'alzó da terra, mi venne in mente quando glielo feci io.
Strinse sempre di più finché non svenni e a tal punto la fece cadere a terra.
Cercai di andarle incontro ma mi bloccarono.
Tutti i compagni ridevano di lei e certi le tiravano dei calci.
Arrivammo in classe e cominciò la lezione e mia sorella non c'era traccia.
Andai in cortile ma non c'era, corsi dietro la scuola nemmeno, mi diressi sul tetto e la vidi seduta per terra che si accarezzava il collo le andai incontro e lei rimase in mobile.
"Cosa ho fatto di male, per meritarmi questo?"
"Non lo so piccola"
"Va in classe Jungkook"
"No resto con te"
"Se nostro padre ci vede sono guai per tutti e due, vai io starò qua"
"Anghel!!!"
Ci girammo e trovammo nostro padre.
Si avvicinò ed abbracciò mia sorella.
"Che ti hanno fatto?"
"Niente papà, io vado"
"No fammi vedere il collo"
"Papà va tutto bene, prenditi cura di Jungkook, io devo stare da sola come hai detto tu"
"Va bene...ma se stai male dammelo sapere subito"
"Si, io ritorno a casa"
"Va bene bambina mia"
Lei abbassò lo sguardo e se ne andò.
"Cosa le hanno fatto Jungkook"
"L'hanno picchiata, io cercavo di andarle vicino e fermarla ma mi bloccavano sempre"
"Perché non reagisce?"
"Non lo so, prima era anche svenuta"
"Cosa?!"
"Hobie la stava strozzando"
"Perché non mi dice più niente, finirà per morire se continua così"
"Non mangia mai a pranzo e nemmeno a merenda, poi a casa le dai poco da mangiare e a colazione beve e basta"
"Lo so..."
Ritornai in classe e finii la giornata con un bel quattro in una verifica di matematica.
Ritornai a casa con mio papà e quando rientrai il pranzo era pronto e mia sorella era in camera sua, entrai e la trovai che stava guardando un film alla tv.
"Ciao...sei stata te a preparare il pranzo?"
"Si, io ho già pranzato, mangiare pure"
"Grazie piccola"
"Di niente"
"Ciao bambina"
"Ciao p-papá"
"Kookie ci puoi lasciare da soli?"
"Va bene"
Uscii dalla stanza e quando ritornò mio papà piangeva.
Lo abbracciai e lui non riusciva a parlare, così lo calmai e lo feci sedere su una sedia.
"Che succede papà?"
"Anghel non mi vuole più come padre, non vuole parlarmi, e preferisce stare da sola invece che stare con me, ho sbagliato tutto...sono un padre pessimo, doveva andare con sua madre, non doveva stare con me..."
"Non dire queste cose, parlerò io con lei...se ti avrà scelto dissicuro provava qualcosa di più per te che per per la she vecchia mamma"
"Hai ragione, ti prego riportala da me"
"Cercherò di fare il possibile"
Mi baciò la fronte e poi cominciammo a mangiare.
"Per caso Anghel ti ha detto se ha mangiato?"
"Si, ha detto che ha mangiato"
"Ma li non ci sono i piatti sporchi, nemmeno che si stanno lavando"
Mi alzai ed andai in camera, mi avvicinai e la presi per i capelli. "Lasciami Kookie!"
"Perché mi hai mentito?"
"Su cosa?"
"Che hai mangiato"
"Sono affari miei se mangio o no"
"Cazzo Anghel se non mangi muori, già non mangi più ti limiti alla colazione ed a quello che ti porta nostro padre, vuoi morire?"
Non mi rispose e guardò in basso.
"Rispondimi!!"
"Si va bene?!"
"Perché?"
"Non ho voglia di soffrire sempre e di vivere per niente, con tutti che mi parlano alle spalle, gente che mi usa, ne ho abbastanza!"
"No, non farlo ti prego"
"Perché?! A te cosa cambierebbe? Andresti a farti altre galline"
"Anghel lo vuoi capire una volta per tutte io ti amo!!!" "No!!"
Mi staccai e mi accasciai a terra, poco dopo arrivò anche suo papà.
"Anghel...vai via di casa per favore"
"Con molto piacere papà"
Si alzò e prese le sue cose, ed uscii di casa, mio papà mi abbracciò.
"È vero Kookie che ami tua sorella?"
"S-si..."
"Mi dispiace ma è meglio per tutti che non stia con noi, almeno potrà vivere in serenità"
"Papà io la voglio!!"
"Lo so ma..."
"Perché?... Papà io la amo!! La voglio, voglio vivere con lei, voglio sposarmi con lei"
"Non sapevo che provassi questi sentimenti per lei"
"Lo sapeva solo lei, mi dice sempre che non può ricambiare, mi ama, ma non vuole farmi soffrire"
"Tranquillo tra qualche anno sono sicuro che la rivedrai"
"Lo spero"
I miei genitori dopo un mese si sposarono e di Anghel non c'era traccia.
-amore ritorna da me, ti prego-

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Capitolo 20
*** capitolo 20 ***


[Jungkook pov]
I miei genitori mi avevano preso un'appartamento tutto per me, ed adesso lavoravo in polizia, sono fiero del mio lavoro.
Ma c'è quella parte di me che manca... Anghel.
È da anni che non la vedo e mi manca molto, ma sto bene così. I miei genitori si sono sposati e stanno bene insieme.
Un giorno finito il mio turno ritorno a casa ed entro in un bar, che non avevo mai frequentato prima.
Vado a sedermi in un tavolino e poco dopo arriva una cameriera ed ordino un caffè.
Ad un certo punto vedo una ragazza famigliare che sta preparando il mio caffè.
Me lo porta e mi sorrise.
"Come si chiama?"
"Io?"
"Si lei..."
"Anghel perché?"
"A-anghel sei tu?"
"Jungkook?"
"Sono io...quanto sei cambiata"
"Senti adesso sono di turno, dopo alle otto finisco e vieni da me?"
"Va bene piccola mia"
Lasciai un bacio a stampo sulle sue labbra e poi pagai ed uscii dal locale.
Alle otto precise ero davanti al bar e vedo Anghel uscire.
Mi si avvicina ed io l'abbraccio.
"Quanto mi sei mancata sorellina"
"Anche tu, sei bellissimo adesso"
"Pure tu, sei ancora più bella"
"Vieni"
Arrivammo davanti ad una villa, che quasi non mi cadeva la mascella.
Si aprii la porta ed entrammo per mano.
Poi i camerieri ci prepararono qualcosa per cena ed noi due andammo in camera sua.
"Come hai fatto a comprare una villa così"
"Ho lavorato sodo per un riccone qua a Seoul, e mi diceva sempre che gli piacevo e che assomigliavo a sua figlia, quando è morto mi ha lasciato tutto, ed ora vivo qua, mi avrebbe offerto un lavoro alto, ma io preferisco lavorare come barista invece che artista, mi è passata la voglia"
"Wow è stupendo"
"Sono felice che ti piaccia e tu?"
"Io sono un agente di polizia e per fortuna adesso vivo da solo"
"Mio padre?"
"Vive felice con nostra madre"
"Bene... vuoi mangiare?"
"Si ho una fame bestiale"
Mangiammo ridendo e mi fece fare il giro della villa.
"Senti Kookie ti devo dire una cosa"
"Cioè piccola"
Andammo nel labirinto della villa e ci sedemmo vicino al laghetto che c'era.
E quando stava per arrivare arrivarono due cani.
Taehyung e Jimin...
"Perché hai dato i nomi di Jimin e V ai cani?"
"Mi piacevano"
"Ok...cosa dovevi dirmi"
Mandò via i cani, e si mise sulle mie gambe.
"In questi anni ti ho sempre pensato, e ho cominciato a provare dei sentimenti forti per te e devo dirtelo...ti amo tanto Kookie"
"Anch'io piccola, ti ho sempre amato...a questo punto vuoi essere la mia ragazza?"
"Si ti amo"
"Anch'io..."
"Ti va di venire a vivere da me?"
"Mi farebbe piacere...domani porto qualcosa"
"Se vuoi mando delle persone che portano tutto da me"
"Va bene...vieni qua..ti va di rivedere i nostri genitori"
"O-ok"
"Tranquilla se nostro padre comincia a urlare lo picchio io"
"Ok grazie"
Poi andammo dentro e ci stendemmo sul lettone, molto morbido.
"Kookie ti dispiace se sto in intimo?"
"No fa pure, allora anch'io ne approfitto"
Restammo entrambi in intimo e ci addormentammo abbracciati.
Al mattino trovai la colazione sul letto, mi alzai e mi strofinai gli occhi, per fortuna che avevo una settimana libera dal lavoro.
Trovai Anghel vestita già per il lavoro.
Facemmo colazione e poi l'accompagnai al lavoro.
Ci salutammo con un bacio pieno di amore e poi andai a prendere le cose che mi servivano a casa mia, ad un certo punto sento il campanello suonare, vado alla porta e la apro...
"Papà cosa ci fai qua?"
"Ti volevo venire a salutare, dopo vado a scuola"
"Sentii domani posso venire a pranzo da voi con la mia ragazza?"
"Ti sei fidanzato e quando?"
"Ieri"
"Ah...ok avviso la mamma, e per caso hai notizie di tua sorella?"
"No...ci vediamo domani"
"Ok a domani"
Quando finii era mezzo giorno ed erano venuti anche i tipi di Anghel che mi aiutarono.
Andammo alla villa e feci preparare il pranzo.
Quando rientrò Anghel mi saltò in braccio.
Mangiammo e poi le dissi del pranzo ed accettò.
Di fatti il giorno dopo andammo e lei si coprii il volto con capello e mascherina.
Mia mamma aprii.
E parlai sottovoce.
"Mamma, papà dov'è?"
"In cucina, ma perché parli sottovoce?"
"Ciao mamma"
"Anghel?!"
"Sono io mamma"
"Tesoro quanto mi sei mancata, stai bene?"
"Si tranquilla"
"È la mia ragazza mamma"
"Cosa Kookie?"
"Si stiamo insieme"
"Congratulazioni cara"
"Grazie mamma"
Andammo in cucina e arrivammo per mano.
Nostro papà si alzò e ci guardò un po' strano.
"Papà ho una sorpresa per te!"
Lei si tolse tutto e mio papà le corse incontro.
"Ciao bambina mia"
"Ciao papà"
"Quanto sei bella... è lei la tua ragazza?"
"Si papà"
"Congratulazioni figlio mio"
Dopo un'anno io ed Anghel ci sposammo insieme.
Lo so è strano, però ci amavamo così tanto che ci sia sposati.

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