Sensazioni, sentimenti e qualcosa in più

di TIZKI
(/viewuser.php?uid=940531)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** IL MONDO ***
Capitolo 2: *** COMPAGNI DI SCUOLA RITROVATI ***



Capitolo 1
*** IL MONDO ***


Se avessi avuto il mondo tra le mani sarei stato capace anche di dipingerlo. A pensarci bene in effetti il mondo l’ho avuto tra le mani, era lì accanto a me, si moveva, si contorceva, urlava, gioiva e alla fine si commuoveva anche un po’. Non posso abbracciarlo per intero ma proverò a descriverlo. Come un immenso essere umano, il mondo si compone di tutto ciò che esiste, vive di tutto ciò e si immedesima in tutto ciò. L’amore è il legante che unisce le parti che altrimenti si troverebbero sparse per l’universo. Il mondo che ho assaporato per poche ore mi ha riempito l’anima e gonfia d’orgoglio il petto. Respiro e sento il mondo che respira. Il battito regolare del grande cuore mi ricorda che il cuore appunto è il capitano che dall'alto del ponte principale dirige, istruisce, ammalia e stringe a se tutto ciò che esiste. Il cuore è il primo perché è da lui che ci si dirige. Il cuore deve essere raggiunto, quindi le varie parti che compongono il mondo si radunano per andare da lui. Piano piano, ad una ad una, ogni essenza si palesa ed offre a tutti la propria fragranza ed il proprio talento. Principio a caso nel descrivere le anime che oltre al cuore compongono il mondo. Se non ci fosse stato il sorriso tutto il mondo ne avrebbe sofferto e la gioia negata avrebbe reso difficile il percorso. Grazie sorriso che mi delizi. Correndo verso il cuore, camminando verso il cuore, strisciando verso il cuore, saltellando verso il cuore, quattro silenti anime usano il collante per unire e tenere così stretto il tutto tanto da rimanerci invischiate pure loro. Le quattro anime, distinte in coppie, quasi in punta di piedi, sapientemente usano la loro parsimonia nell'abbellire e rendere splendido quel mondo che non può vivere senza di loro. Esperti professori poi si adoperano nel tenere in perfetto ordine tutta la macchina che muove il mondo. L’elettrico e il meccanico professionalmente oliano gli ingranaggi e rendono fluido e scoppiettante il tragitto verso il cuore. Che dire dell’esile soffio del vento che sembra rompersi ad ogni ostacolo. Non posi lo sguardo su di esso per non ostacolarne il flusso e tremi nel vederlo così fragile. Non ti accorgi però che quel lieve, impercettibile soffio, spinge inesorabilmente il mondo, lo culla e lo fa danzare, sollevandolo come un fuscello e giocando con esso lo guida tra le tortuose anse che il cammino offre. La tenace e caparbia forza di volontà segna la via da percorrere e sicura traccia il percorso. La forza di volontà rende il mondo più stabile, lo irrobustisce, lo allena e lo delinea. La saggezza si cura che il mondo ponderi le proprie azioni e assimili in un continuo confronto le nozioni che ripetutamente nutrono la propria essenza, cercando in ogni istante di far tesoro dei passi che si sommano nell'itinerario verso il cuore. La malinconia segna solchi umidi sulla superficie del mondo, perdendosi in ricordi che sfuggono perché non vogliono essere raggiunti. Soffre la malinconia, si separa dal gruppo la malinconia, ma gli occhi la tradiscono perché già fanno assaporare a chi li guarda la luce splendente che ritorna quando il buio della notte stanco di inumidire i prati la farà rinascere. La tenerezza, ultima perla, amalgama il mondo e lo rende ogni istante nuovo. Può apparire effimera la tenerezza ma guai a non curarsene; essa penetra nel profondo e senza farsi notare plasma la creta con la quale ogni cosa è fatta e la rende soffice impasto pronto a cuocere. Ora tutto è pronto, i componenti hanno raggiunto il cuore ed il mondo è fatto. A me, meschino, rimane solo dell’inchiostro adatto ad imbrattar pagine. A me rimane solo il nero con il quale vergo parole che emergono dal profondo e mi aiutano a portare alla luce l’immenso sentimento che nutro per gli amici veri rappresentanti il mondo che sta attorno a me.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** COMPAGNI DI SCUOLA RITROVATI ***


Li osservavi scendere alla spicciolata. La scaletta di pietra coronata da una robusta ringhiera di ferro battuto ospitava i passi decisi ed allo stesso tempo lievi di donne e uomini che per una sera anelavano ritornare bambini. Non puoi capirlo tu che te ne vuoi stare lontano, nell’aurea nebbia del tuo palazzo. Quella gente si era preparata, aveva atteso ed ora era giunta là per immergersi di nuovo, anche solo per poco tempo, nella vita remota, sepolta da anni di polvere argentea. I variopinti occhiali, nuove cornici di tele dipinte dal tempo, poggiavano sui loro visi conferendo spessore a sguardi amici. La vita passa lenta divorando distanze, luoghi e ricordi senza però trafiggere le anime che restano intatte, splendenti come sempre. Giovani anime in involucri rodati sedevano ciarlieri riempiendo la stanza di suoni, impadronendosi di ogni anfratto, ogni angolo, ogni piccolo pertugio di quell'atmosfera di festa. Se chiudi gli occhi puoi vederli di nuovo o anche solo immaginarli. Il convivio organizzato da giorni procedeva spedito, accompagnando gli amici, sorretto dall'inesorabile battito dell’orologio. L’ambiente ricolmo di note diffuse da laringi instancabili, sembrava volersi allargare per dare maggiore spazio agli ospiti. L’esistenza si svolgeva là, narrata a piccole dosi come doni preziosi scartati per l’occasione. Passo dopo passo, mattone posto sopra l’altro, anello saldato ad ulteriore anello, la complessa catena della vita agganciava nuovi pezzi d’esistenza e formava disegni che non potevi comprendere prima. Progetti futuri, incontri da programmare, sorrisi da incrociare nuovamente, feste da assaporare ancora; tutta la nuova linfa scorreva attivando emozioni ed irrorando giovani cuori che da più di dieci lustri battevano impassibili ed orgogliosi. Questo capitolo d’esistenza volava spedito e presto sarebbe atterrato per condurre gli amici alle loro dimore. Teneri abbracci e vigorose strette di mano avevano l’onore di chiudere quel libro per riaprirne un altro ancora più bello. Ebbri di sguardi e di emozioni, le anime ritrovate spegnavano il lume, lo riponevano nel cassetto pronte a riaccenderlo in una prossima occasione.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3501470