Poesie di un perdente

di Watashiwa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anna ***
Capitolo 2: *** L'indelebile dedica ***
Capitolo 3: *** La distanza ***
Capitolo 4: *** Aeroplanino ***
Capitolo 5: *** Risveglio ***
Capitolo 6: *** Io non posso più stare con te ***
Capitolo 7: *** Caso perso ***
Capitolo 8: *** Eccezione singolare ***
Capitolo 9: *** Rïórdino di una dolente memoria ***
Capitolo 10: *** Concerto quotidiano ***
Capitolo 11: *** Ambra ***
Capitolo 12: *** Diritto di unicità ***
Capitolo 13: *** Un'integrità ***
Capitolo 14: *** Nuovo piccolo trifoglio ***
Capitolo 15: *** Sedici anni ***
Capitolo 16: *** Oltre le parvenze (Signore) ***
Capitolo 17: *** Giro all'aria aperta ***
Capitolo 18: *** Necessità chiare ***
Capitolo 19: *** Φnirismo ***



Capitolo 1
*** Anna ***


Occhi ilari
come gerani timidi
che s'affacciano
sotto lo sguardo vivo
d'un sole pallido
e novembrino
Personaggi discordi
si dispongono in scena
unici ed affabili
tra applausi
leggeri
poi scroscianti,
immortali risate
e così sia ogni sera...
Tortura barbara
d'un male oscuro
vincente
su ogni cultura
Anima ironica
e coraggiosa,
crepuscolo esagitato
di creatività infinita
E così cala il sipario
ladro e traghettatore
verso sponde
più liete
sempre e solo ilari
come lo eri e sarai tu.
 
(C) Watashiwa
[1 Agosto 2016]
 



 
Ho perso: la mia comica preferita




note di Watashiwa (dovute)
Anna Marchesini è morta il 30 Luglio dopo una malattia che non ha fatto altro che inchiodarla e limitarla, senza però impedirle di scrivere qualcosa e di mostrare il suo enorme coraggio e la sua volontà di strappare una profonda risata a chi la osservava.
Una delle giornate più belle per me in quanto mi stavo divertendo con amici di lunga data e anche qualche nuovo al mare, improvvisamente dolceamara dopo la scoperta e la conferma di questo fattaccio.
Anna, una donna profondamente acculturata, intelligente, arguta, umile e piena di quel brio che l'ha resa così unica nel panorama del cinema, della TV e del teatro.
L'ho conosciuta con le esibizioni del Trio, insieme ai colleghi Massimo Lopez e Tullio Solenghi, che mi hanno sempre affascinato con il loro lavoro, spezzoni e spettacoli visti e rivisti e sempre stesse risate limpide ad accompagnarmi.
Tramite diverse interviste, ho potuto osservare occhi timidi ma senza dubbio vivi, SEMPRE: e questo m'ha sempre colpito nel profondo, mi ha permesso di creare una forte connessione con lei, è e sarà sempre la migliore comica per me.
Mi sono ispirato anche al suo stile poetico perché Anna scriveva anche delle poesie e ho avuto il gran piacere di leggere e ci sono riferimenti vari e spero d'averle reso merito perché ci tengo veramente tanto.
E mi rendo conto che ho scritto più sulle note che nella poesia ma questa pagina è un completo tributo dalla prima all'ultima parola, quindi spero che possiate apprezzare; non potevo che iniziare così, data la grande importanza che Anna ha per me.
Grazie per la lettura.
WATASHIWA
 
 

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Capitolo 2
*** L'indelebile dedica ***


Una bara, soltando quella bara
raggiungerà i meandri
oscuri della terra
stantia di quel freddo cimitero,
tra pianti sommessi e
grida strozzate.
Tutta la gente,
un popolo radunato
sotto un cielo grigio e
assurdamente minaccioso
che frena le sue lacrime
così rabbiose
per goder del divin silenzio
donato al tenero compianto.
Un giorno di dolore,
il loro bigio umore
nel salutare un fratello
per poi lasciarlo andare:
il feretro
calano pazientemente,
ormai dimora
di quel corpo così tetro.
Un cielo limpido,
splendente,
con un vento tiepido
che accarezza danzante
suoni e moti discordi;
è salubre giunger lì
talvolta
per decantar
d'una dedica gli accordi.
Cala poi maestoso
un silenzio esigente,
gentilissime parole
d'una conversazione
quieta tra nonno e nipote:
un bacio affettuoso
al sepolcro
in un'atmosfera isolata
e commovente.
 
(C) Watashiwa
[22 Giugno 2016]
 



 
Ho perso: nonno Cesare l'altro ieri, nonno Giovanni quindici anni fa e... un concorso!




note di Watashiwa (dovute)
Allora, penso che dobbiate sorbirvi un'altra omelia da parte mia, in questo angolino.
La verità è che volevo far iniziare la raccolta con questa poesia, perché volevo rendere edito questo componimento dopo la partecipazione disastrosa ad un concorso dove è stato completamente snobbato tra più di cinquanta in gara: volevo iniziare ai primi di agosto, esattamente il 2 come da programma.
Ho scritto tutto ciò a fine Giugno dopo che mio padre mi ha detto che stava aiutando - insieme ad una signorina della Misericordia - mio nonno, ormai a letto da diverso tempo, quasi 2 anni e mezzo.
Questo mi ha fatto scattare un campanello d'allarme e mi ha silenziosamente detto che sarebbe stato davvero poco il tempo a disposizione per lui e per avere ricordi nuovi condivisi, per cui quel periodo è stato molto pensieroso anche per via di questa situazione.
Ho riflettuto sul rapporto che si crea tra la gente e un defunto al funerale - talvolta ipocrita ed esagerato -  e poi tra i parenti e il defunto, tra la reazione artificiale e quella naturale, portando questo livello di relazione più sul piano personale.
Ho pensato anche al fatto che anni fa ho perso il primo dei nonni e che non avevo subito afferrato del tutto la sua scomparsa (andavo in seconda elementare e non capivo bene le risposte vaghe e dolci di mia mamma e mia nonna).
Per cui, ho considerato ulteriormente il loro modo di essere, il loro spirito, quello che mi dona la loro essenza spirituale e quello che mi provoca (ora) andare in luoghi per loro importanti...per confezionare un grande tributo da parte mia per entrambi, come nipote amato e coccolato ma comunque cresciuto oramai.
Il 3 Agosto mi ha salutato l'ultimo (le nonne ci sono ancora, bada), un veterano e un reduce di guerra, un uomo amato da diverse persone, sopratutto dai suoi familiari e ho pensato che questo fosse il momento più giusto per pubblicare il componimento.
Mi rendo conto che iniziare così questa raccolta può portare fuori strada, la mia idea principale era (è) parlare di perdite con argomenti anche più leggeri e più gioviali ma avendo vissuto profondamente le perdite di persone alle quali sono realmente affezionato in maniere diverse, non potevo censurarmi e stare zitto.
Con affetto, spero possiate sentire qualcosa di profondo.



 
 

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Capitolo 3
*** La distanza ***


Ho giurato solennemente
di non dimenticare
gli affetti calorosi
che m'hanno col tempo
supportato fedelmente,
pilastri perenni
d'un piccolo tempio
sempre fiorito
di candide e
innocenti emozioni.
Giunge poi il tempo
del transito di quel treno
e la vita s'attorciglia
come un cuore pauroso
d'affrontare l'ignoto,
come sempre
e come ogni volta.
Quel percorso però m'attende,
arricchito
d'ogni ricordo vivido
e d'ogni lacrima versata;
destinazione nuovo futuro
così lontano dalle certezze
da ogni faccia da me amata.
Li guardo e
poi li osservo silente,
già un po' più sorridente;
nulla cambierà
e solo fiducia
tra di noi crescerà,
come l'amore
incastrato
tra termini di sangue
che solo certe anime
possono conoscere,
poi insieme 
per sempre vivere
ancora
ed ancora,
sempre.

 
"Andrà tutto bene
elimina man mano i pensieri negativi
per poter far cambi micidiali
al tuo piccolo,
meraviglioso mondo"
 
 
(C) Watashiwa
[8 Agosto 2016]
 



 
Ho perso: molta della paura per l'ignoto e le nuove, improvvise sfide
 




note di Watashiwa
Ho scritto (anche) questa poesia per ogni persona che si trova a fare i conti con un nuovo capitolo della propria vita e si sente preoccupato o limitato in certi frangenti; emozioni normali, almeno all'inizio.
Nonostante queste sfide possano portare lontano da casa, le emozioni che hanno creato i rapporti più sinceri non muteranno in peggio ma si solidificheranno, se sono destinate a durare per tanto, tanto tempo.
L'essere umano ha bisogno di sperimentare, di sentirsi appagato provando novità e nuove cose, di sentirsi parte del mondo facendo sempre un po' più di differenza e di scoprire per conto proprio le cose che riguardano tante cose che gli altri non possono spiegare.
Spero possa piacervi e... a voi il giudizio!

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Capitolo 4
*** Aeroplanino ***


Lento circola il vento
lo senti sulla tua pelle?
Un bambino festoso e sognante
corre tra variopinti tulipani
e nell'erba alta e secca
C'è il suo aeroplanino
di bianco vestito
che libra spontaneo
creando orbite magiche;
luce naturale
per occhi così fiduciosi e
così privi del male
Gli anni passano fluenti
il vento scorre
a volte placido
spesso violento
Piacere,
vita imprevedibile
sadica distruttrice
di piccoli
grandi
ingenui
progetti
d'un giorno spensierato
ma, tutto sommato
qualunque!
Odi, ora?
Frammenti di fiducia
infranti contro il cielo
e poi sul terreno arido;
un dolore inedito
che risuona nelle ossa
d'un animo burlato
ma che mai più
finirà dall'esistenza
abbindolato.

 
(C) Watashiwa
[14 Agosto 2016]
 

 


Ho perso: la fiducia spontanea verso tutti

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Capitolo 5
*** Risveglio ***


Concordo pienamente
con chi in passato
m'ha visto spesso assente,
incapace
di viver questa sola e
unica vita presente
Ero andato via
lontano da lì
per cercare desideroso
apparenti deliri
nei quali rifugiarmi;
lontano da tutto
da ogni tetra malinconia
E dunque m'ero addormentato
per cercare felicità
riscoprirmi
valoroso uomo,
nuovo amico
d'anime cordiali
più sorridenti e silenziose,
forse più emotive?
E là dentro
scoprivo l'essenza d'un piacere nuovo
senza riuscirne però
a spiegarlo,
poi esternarlo con loro
ed ancora viverlo
in ogni suo colore
Mi son risvegliato
col sole in pieno volto
un nuovo giorno è iniziato,
iniziato per davvero
per dirmi di scoprire silente
nuove emozionanti storie
negli occhi altrui
per scoprire anche la felicità,
utopia
d'un'anima scalognata
ma da sempre
tremendamente
illusa.




«Mai cercare la vita nei sogni che fai durante il sonno: è un abbaglio in bianco e nero amaro e insoddisfacente per chiunque ci provi, per qualunque motivo, sempre»
 
(C) Watashiwa
[20 Agosto 2016]
 


Ho perso: l'affidamento verso sogni e false dimore sicure
 

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Capitolo 6
*** Io non posso più stare con te ***


Sdraiato sul mio misero letto
per l'ennesima, pallida notte
Urla copiose e silenti nella mia testa
mormorano al mio minuscolo cuore
d'un'anormalità indelebile,
d'una guerra già persa
che ha scagliato su di me
le sue amare, tremende botte
E tu come sempre 
sei corsa già qui
accanto ai miei occhi mesti
irradiati dal consueto pianto
ad accarezzare il mio volto,
levigato sempre più da
ogni briciola di coraggio infranto
Ricordo ancora precisamente
momenti intimi d'un sodalizio
che credevo essere eterno;
da quando i tuoi silenzi
sono divenuti così assenti,
inutilmente vuoti?
Inesorabile è passato il tempo,
ha portato l'avvento di
questo nostro addio
che accolgo serenamente
segnante la fine
d'un amore insensato
forse possessivo, maniacale
Non posso stare più qui
così inerte così egoista,
non posso stare così
così con te
Voglio davvero andar avanti
uscire da questa prigione vivo
proteggere nuovi sogni rilevanti
e diventare presto un animo;
un uomo 
sovversivo.
 
(C) Watashiwa
[3 Settembre 2016]

 



Ho perso: molta della mia essenza passiva (e marcia)

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Capitolo 7
*** Caso perso ***


Sempre tu mi guardi
ma provando mai ad osservarmi
non doni quei riguardi
per far fiorire in questa mia landa
perfette illusioni
di comprensione perenne,
mai e poi mai blanda
Non noti?
Sono un caso perso
che riversa ogni bizzarria
all'oscura maestria
d'un cielo così terso;
son una combinazione imperfetta
di ossa, sogni, ogni anomalia
Solitario e sconsolato
seguo la luce fioca
donatami dalla pazienza,
non capisci?
M'hanno avvolto più e più volte
in questo cellofan letale
per limitarmi
forse lentamente uccidermi
Poi la percepisco,
elettricità
sul mio corpo
scivolar leale
come il mio sangue
pompare veloce nelle vene,
segno cordiale
di pura e sana vitalità
Non posso nascondere me stesso
e nemmeno farlo col dolore
ma ora guardarmi,
son sempre un caso perso
ma accettatosi
nel marasma societario
fatto di regole scritte
codici nascosti
che condannano
uccidendo da sempre
per sempre, l'umanità

 
(C) Watashiwa
[9 Settembre 2016]

 

Ho perso: la volontà d'essere accettato dal mondo

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Capitolo 8
*** Eccezione singolare ***


Ordunque...
Io ero piccolo ma
tragicamente assistevo
alla vostra separazione
unicamente affettiva,
realizzata a causa di
parole corse,
poi rimaste incastrate
nel vento
Camminavo
tra discorsi amari
e totale indifferenza
dicendo a me stesso
che no,
non è questo l'amore che voglio
l'affetto che
la mia mente ha conosciuto
che voleva toccare pienamente
a mani nude
Sono quindi cresciuto,
si son create delle occasioni
pressocché superficiali
e dunque allora
allora ho pensato
"tutto questo non farà mai per me"
Ho lasciato poi che la dannata paura
decidesse per me
le azioni, le mete, il viaggio;
questo era il piano
che avrebbe tenuto a bada
il piccolo animo ribelle
che sempre alimentava
il mio indomabile cuore
Poi tra diecimila
insipide occasioni
senza alcun tipo di preavviso
La sola eccezione
fiamma calda del buon mattino
il terreno solido
capace di abbracciarmi,
ridestarmi 
da ogni cattiveria ordinaria
E ora continui a lasciar
 tracce di te
affinché non arrivi a pensare
che possa essere una perfetta illusione;
sollevi tutta la mia vita
da un misero ed infelice annegare

 
(C) Watashiwa
[19 Settembre 2016]

 

Ho perso: la convinzione di essere disinnamorato a vita/insensbibile nei confronti dell'amore

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Capitolo 9
*** Rïórdino di una dolente memoria ***


Correndo per conto tuo
nelle strade ricoperte
di pozzanghere lucide

Protetto dalla crescente sicurezza
che essa possa portarti
sempre nuove aspirazioni 

E ne sei sicuro perché senti l'ebbrezza
ma vivi ogni valorosa giornata
come l'amara favola che non è

Perché se si tratta di bramare
tu prosegui diritto senza aver padroni,
con immensi sacrifici mai ti coarti

E continui a correre forte 
senza di me
tra pensieri giovanili
e sentieri autunnali

Ma quelle cicatrici che veli al mondo
mentre galoppi senz'indietreggiare
dimmi: quanto continuano a ferirti in solitudine?

 
(C) Watashiwa
[3 Ottobre 2016]

 


"In memoriam" dell'amico che conoscevo (G.), che ha perduto la possibilità di stringere la mia mano per avere un'anima, una mente e un cuore a lui fedele.
 

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Capitolo 10
*** Concerto quotidiano ***


Sonate
d'una melodia sincera
si sprigionano veloci
oramai; fieramente emancipate.
Narratrici spavalde
di speranze ormai rinate,
d'immagini familiari
così preziose
forse troppo segrete
per esser raccontate
al mondo intero
Accolgono con silente
abbraccio l'altrui chimera
insegnando l'amore
d'un'arte trascendentale
ma mai irrangiungibile
per chi vuole ascoltare,
chi volesse imparare
Non fa mai scordare
quanto sia lecito
nella ghiaia rovente cadere;
e pensare a lei è la soluzione
la terapia sana in un mondo
partorito da ignobile ignoranza
Sonate
salvatrici estrose
d'un'esistenza dalla noia vinta
così semplici così ariose
ma da tutto il mondo
riconosciute sempre e solo
come fedeli, seducenti
insostituibili spose
 


(C) Watashiwa
[da una bozza del 16 Agosto; finita il 16 Ottobre 2016]

 


Per tutti i Lisztomani (musicisti e non) che, ascoltando la musica in tutte le sue vecchie e nuove forme, hanno perso la concezione di vedere quest'arte come scontata e - nei peggiori dei casi - morta, senz'anima.

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Capitolo 11
*** Ambra ***


In un passato ormai irraggiungibile
son rimasto bloccato intorno
a quell'intrecciato labirinto
che hai sapientemente delineato
con celata cattiveria,
ma contraddistinto
dal tuo buonismo così allucinato
che mai avrei trattato
con minuta e spregevole miseria
Tutto quello che riguardava te
era come ambra preziosa
sarei andato oltre
ogni minuscolo rigagnolo
di fede e sangue
per trasformare ogni tuo dispiacere
in giornata lieta e pingue,
gran festa per noi leziosa
Perché hai tracciato sentieri
tra noi inconciliabili,
non capisci che io ero l'unico
ad ascoltare e cullare
i tuoi drammi incontrollabili?
E non mi credi più
quanto loro ti ronzano con
apparente interesse;
son sempre in gruppo
sempre più d'una decina
e valgo meno dell'insetto
morente nella fossile resina
nella quale sprofondo
solo e soltanto io,
solo
sempre
Son tornato libero
per un caso del destino
scaraventato nella nuda terra
alla ricerca dell'equlibrio
che sempre ho bramato
con un'anima come la tua,
quella che nella mia mente
ho incondizionatamente amato
Non ricadrò più solo
in percorsi così distorti
così dannatamente contorti,
prenderò il mio tempo
bisognoso di capire
e vivere le relazioni
con progressiva serenità:
in futuro sarò con la mia metà
a giurare di fidarci
da qui sin alla fine del tempo
(C) Watashiwa
[21 Ottobre 2016]

 


Ho perso: la smania di fissarmi ossessivamente sulle persone esagerando con reazioni e aspettative

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Capitolo 12
*** Diritto di unicità ***


Dove stanno andando i tuoi sogni
cagionevoli e sempre più minori,
perché te ne sbologni
e non dai più linfa ai tuoi bisogni?

Guardi il cielo in cerca di una risposta
spoglio e silente come la tua anima persa
ferma e da voci sinistre così aspersa
urlano per limitarti, non noti che lo fanno apposta?

Che sanno loro della croce
che la crescita t'ha caricato con veemenza
mettendo a rischio la tua integra innocenza
e quella vita tua così precoce

E quindi vai, prenditi il tuo tempo
lascia cadere gocce angeliche
portanti confidenti note di musiche
che ti pervadano là fuori nottetempo

Piangi pure lacrime acide per sfogarti
leggi per riempire vuoti per te lancinanti
cibati di piccolezze per sollevarti
ed emetter poi i tuoi ruggiti accattivanti

Compi lenta quel passo per andare avanti
sorridi secondo ciò che sta bene a te
e se non riesci a volte pensa a me:
siamo combattenti, uniti e vaganti
(C) Watashiwa
[Novembre 2016]

 


Alla mia grande amica G., innanziutto.
Alle anime che come lei e me hanno voluto perdere la via del compromesso per stare bene con gli altri, plastica e inconcludente.

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Capitolo 13
*** Un'integrità ***


Silenziosamente ho osservato
immensi oceani in uno sguardo ceruleo
che il tuo piglio bambino
trasmetton fortemente

Succede solamente
qui con la tua presenza
con l'unica, spavalda scelta
d'esser integro,
te stesso

Ed i miei limiti,
parte imperfettamente cauta
del mio spirito libero
mi penalizzano
lasciandomi spaurito
ferito dalla solitudine

Il mio sguardo è così
afflitto dallo stillicidio
di questa pioggia acida
di critiche
e parole inopportune

Ma il tuo essere
è qui per sussurrarmi
d'andare oltre,
verso un arcobaleno
di passione e 
volontà continua
qualunque cosa accada
da qui sino alla 
fine dei tempi nostri

Ma oramai 
vedo nella compagnia
la tua
il vigore per radunare a me
la direzione più consona
per sentire
equilibrio nel mio mondo

Sono così discinto
di fronte al fuoco
del tuo sguardo
dal male intatto

Portami via con te
sono pronto per viaggiare
imparare
sentire

Vivere l'integrità
delle belle cose
delle brutte
le piccole cose;
le più importanti.

 
(C) Watashiwa
[12 Novembre 2016]

 

Ho perso: l'afflizione generale nella mia quotidianità e... l'interesse per le piccole, dannose cose superficiali

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Capitolo 14
*** Nuovo piccolo trifoglio ***


Piccolo trifoglio
salubre
come una brezza leggera
d'un novembre ordinario
Stretto e protetto
nella sua manina
candida ed ingenua,
gesti di purezza
prossimamente conturbati e
considerati sempre inadatti...
Rispetto,
affetto
e salute
Queste le accezioni
di lezioni mute
da egli imparate
ed assaporate.
E quell'anima va
e va e va,
un silenzio regnante
ad ogni respiro
timidamente condiviso
Ancora silenzio;
poi gli anni passano.
Un altro mese arriva
ed egli è lì
immerso nel verde
con scarlatte ferite
invisibili
ad occhi distratti
E lui dentro ad un cuore,
contante fino a tre
prima di vivere,
condividere
echi infiniti
d'un quieto
ma pur sempre caloroso
amore
(C) Watashiwa
[22 Novembre 2016]

 

Ho perso: la spontaneità nel donare emozioni.

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Capitolo 15
*** Sedici anni ***


Avevi domandato solamente
momenti di sensibilità
per poter lentamente crescere
in un'esistenza
costellata solo
da premature imprevedibilità
 
Hai avvertito la mancanza
d'un affetto così puro
tra giornate strane e cangianti,
alla ricerca spavalda
della forza di un Dio
ma lui non s'è mai mostrato
e con la fede rabbiosa
hai costruito un solido muro
 
Un angelo buono ma ribelle
disperso tra grandi ostacoli
pregni di errori e
d'agevole, falsa compagnia
e cadi solo e stanco
in un recinto nodoso
di silenzio, nervoso e monotonia
 
Smettila di soffocare
lacrime di fuoco
così come lanciare
parole assai velenose
a chi è ancora disposto
a capire, ad amare
 
Son ora silente qui
in piede flebile
con frammenti dell'essenza tua:
son sedici anni
ch'attendo questo confronto
vestito di parole e gesti
da diventar accettabile
 
La vita passa in un attimo
tra sorrisi e tanti guai
avvolgiti su me sicuro e geloso
come non hai fatto mai
(C) Watashiwa
[2 Dicembre 2016]

 

A F. 
che nel suo pieno vivere l'adolescenza, sta perdendo fede, tranquillità e certezze... e lo farà di più se si isolerà da chi tiene a lui.

 

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Capitolo 16
*** Oltre le parvenze (Signore) ***


Caro signore
forse meglio chiamare papà,
quanto vorrei ora
paragonarti semplicemente
a un mese primaverile,
inquieto certamente
ma pur sempre florido
Abitanti di una regione
fuori dal tempo comune
dall'ordinaria storia
siamo mondi distinti
che incroci nel lieto vivere
ma parallelizzi burbero
nella tempesta fitta
Ho aspettato fin troppo
sotto grandi gocce di dolore
che arrivasse il dialogo;
persisteva sempre poco
senza mai l'agognata comprensione,
credendo d'esser io
a ordire trame troppo intricate
 
Pensi male, per davvero
se credi che un giorno
seguirò il principio tuo
di monotona autodistruzione
La tua implosione percettibile
m'ha reso incompletamente debole
ha portato una snella infelicità
e lacrime strozzate
ai tuoi orgogli più grandi
Perché i tuoi occhi
un tempo pura alessandrite
hanno smesso di vibrare
per regalare a noi magie sortite?
Il tuo adagiarti quotidiano
è nocivo, opportunista
non c'è più incanto nel somigliarti
no, ho smesso di giustificarti
far da tempo il tuo alchimista
Io proseguo avanti
figlio del fuoco circondante
mai schiavo della maligna ombra
Perdonami solo
con questo mio straziante sospiro
d'aver da sempre preteso troppo
nella pacatezza delle vite nostre
fino all'ultimo, corto respiro
(C) Watashiwa
[10 Dicembre 2016]

 
Ho perso: la solidità di un pilastro della mia vita
 

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Capitolo 17
*** Giro all'aria aperta ***


Remo delicatamente
verso terre migliori
senza ancor conoscere
la mia effettiva forza

Il mio cuore ancora latita
in quest'anima sensitiva
la mia pelle brama i suoi sensi
lottando con una mente paurosa

Sono ormai a corto di tempo,
devo rendere realtà
questi miei passi serafici
per andare, viaggiare oltre

Le tue parole erano veleno
ma ora il cielo sopra mi sorregge
la luna splendente irradia
le insicurezze deboli

E vado incontro alla natura
corro sprezzante verso i pericoli
tra spazi naturali e luoghi artificiali
mai bloccato più dalla sventura

Quest'insolenza vivida
è una maledizione
il desiderio supremo per chi
più di tutto anela libertà

No,
esso è un dono importante
per chi arde per conoscersi
ruggire abbattendo gli incubi

Le tue parole eran mellifluo nettare
ma la mia terra cerca fertilità
corro adagio verso l'ignoto
libero, un tutt'uno col mondo
 
(C) Watashiwa
[16 Dicembre 2016]

 

A chiunque non abbia mai perso il desiderio di plasmarsi con l'eterogeneità di questo mondo, in nome della libertà.

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Capitolo 18
*** Necessità chiare ***


Cade leggero nevischio
nel gracile terreno
di queste aiuole,
esco da casa
per vivere il brivido
di un'inedita giornata...
ma c'è qualcosa
dentro il mio animo
che in pace
non mi lascia stare
Chiudo la porta
dietro me
e cammino avanti,
mi faccio cullare
da quei pensieri infuocati
racchiusi in un cuore
timidamente irrequieto
Rammento ancora
quegli sguardi schivi
ch'indugiavano
oltre una nuda necessità,
lo scoprirsi appena
e cadere in una rete
assai intricata e capiente
assicurando in noi
un'agognata incolumità
Una passione carnale
troppo, davvero spinta
unica linfa d'un rapporto
rivelatosi una gran tela
feritrice di me solo e soltanto;
e tu consapevole spettatrice
bastarda nell'altrui disfatta
Ma proseguo sorridente
consapevole di come
la quotidianità abbia di me bisogno
ed io felicemente di lei
prima o poi pronta
a stupirmi amorevolmente
Come ho potuto
farmi abbindolare
così amaramente da te
e quella magia così bugiarda?
Ma non sarà certamente
quest'inedita grandine
a ridere di me beffarda
della mia lenta ripresa,
rendere questi ideali
nella mia contorta essenza
piante rigogliose
nell'aiuole di casa mia
Contro ogni intemperia
contro ogni aspettativa
l'amore del corpo, anima e mente
appagante e luminoso abbraccio
che tiene da secoli e millenni
la nostra speranza assai viva
 


(C) Watashiwa
[27 Dicembre 2016]

 

Ho perso: la volontà di avere relazioni impari basate sul fare semplice esperienza.
 

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Capitolo 19
*** Φnirismo ***


Visione onirica
beata ma così distante,
tanta gente perde il capo
pur di afferrarla bramante
Apparizioni evanescenti
fugaci risposte a domande
per il mondo articolate,
sognare ci porta tutti
verso lande inesplorate
ma pur sempre e soltanto
similmente composte
Sei un residuo di
questa sconfinata realtà
oppure un'entità 
alla quale finalmente credere?
Tutto ciò che ho imparato
a osservare con piacevole gaudio
è stato di considerarla,
plasmandola a modo mio,
obiettivo d'un personale fato
Ramificazione infinita
per un'anima in perenne ricerca
d'un immagine da dipingere,
parte d'un teatro copioso
qual può essere la vita
Alla ricerca d'un sogno;
ormai sono sveglio
inguaribile ricercatore
di idee puramente ribelli
e libere
Libere, ho detto
come queste ali d'acciaio
che si dirigono sprezzanti
verso l'infinito ignoto.
E poi?
Poi,
chissà...

 
(C) Watashiwa
[4 Gennaio 2017]
 



 

Per chiunque non ha mai perso di dare importanza alla propria concezione di sogno, lasciandola volontariamente in evoluzione per se stessi e il futuro, trovando il giusto equilibrio tra fantasia e realtà senza impazzire.







note finali di Watashiwa
Anche questa raccolta è giunta alla sua conclusione.
Volevo ringraziare di cuore tutte le persone che si sono fermate a leggere innanzitutto e un doppio grazie a chi ha recensito e anche per chi lo farà in futuro, in quanto per me scrivere poesie è una forte manifestazione del mio io interiore.
Sono veramente colpito dal fatto che questa seconda raccolta ufficiale abbia riscosso un successo leggermente più ampio rispetto al precedente e in un certo senso ne vado orgoglioso.
Non perché penso che questa sia migliore della precedente ma perché molte più persone si sono soffermate meglio sui messaggi attuali, hanno avvertito forse una crescita nel mio modo di scrivere e comporre (?) o forse si adattano meglio e sono più spavalde, chissà.
In ogni caso guardare al presente per il futuro è la cosa più indicata per chiunque decida di creare qualcosa da zero per dare a se stesso e anche agli altri, per cui grazie per avermi dato una possibilità per questo percorso durato 19 tappe.
Non abbiate mai paura di perdere: dalle ceneri può nascere qualcosa di prezioso in grado di farvi spiccare il volo e farvi crescere e risplendere più che mai!
Spero di avervi dato un po' di coraggio, di avervi fatto riflettere e di aver alimentato un po' della ribellione individuale che possedete dentro.
Forse a volte sono stato ridondante e un po' ripetitivo oltre che sperimentale al massimo a livello compositivo ma leggervi e sapere le vostre storie e opinioni è un gran privilegio che mi concedete.
Un abbraccio enorme a tutti e a presto.

Watashiwa

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