- Olimpiadi -

di Simo_Dowaze
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - Nuoto ***
Capitolo 2: *** - Scherma ***
Capitolo 3: *** - Beach volley ***
Capitolo 4: *** - Nuoto sincronizzato ***
Capitolo 5: *** - Tiro con l'arco ***
Capitolo 6: *** - Calcio ***



Capitolo 1
*** - Nuoto ***


- Nuoto

P.O.V Amy

Eccomi! Sono pronta! L'adrenalina è alle stelle, non so se riuscirò a trattenerla. Mi tremano un po' le gambe; scricchiolo le nocche. 
Sono nello spogliatoio assieme ad altre sette ragazze. Tra queste, per mia sfortuna, c'è quell'insopportabile di una Sally Acoorn! Lei è una tipa snob: si sente chissà ché, ma in realtà è solo una brutta smorfiosa!  Non ci siamo neanche salutate. Ci siamo lanciate solo degli sguardi, tutto qui.
Dopo pochi minuti sentiamo un suono come di clacson. Capiamo subito che è il momento di uscire allo scoperto e che la gara sta per iniziare. Usciamo tutte in fila a testa alta e postura eretta, con nessuna espressione in viso se non la tensione. Nel frattempo, la voce del cronista ci presenta. Prima di tuffarci nella grande piscina olimpionica di 400 m, facciamo un po' di riscaldamento. 
Mentre mi riscaldo, sento qualcuno avvicinarmisi. Con la coda dell'occhio vedo chi sta arrivando e capisco subito chi è. 

<< Rose! >> 

<< Sally! >> la saluto io, non curante.

<< Pronta per perdere? >> mi domanda lei con quell'aria da "ragazza alfa".

La guardo semplicemente, squadrandola per bene, mentre si sistema la cuffia.

<< Lo stesso vale per te! >> le sibilo.

<< Oh, certo. Peccato che sarai tu quella che perderà! >> mi risponde, superbamente.
 
<< Davvero? Non pensavo fossi diventata veggente, oltre che antipatica e smorfiosa! >> la provoco io.

<< Senti, carina! >> comincia lei << Quando io vincerò e tu perderai, sarò io a ridere. In fondo, arrivare secondi non è poi così male! >> e finisce con un risolino. 
Oh, ma ceerto! Come se lei fosse arrivata seconda tante volte.

<< E scusami, ma come fai a sapere come ci si sente se non sei mai arrivata al secondo posto? >> le chiedo, mentre sistemo gli occhialini.

<< Ooh, ma è molto semplice! >> Risponde lei, ironica.
<< Le mie amiche me lo dicono spesso. Dicono semplicemente che fa schifo! >> e sfoggia un sorrisino fastidioso, uno di quelli che io detesto. Mi arrabbio seriamente ma cerco di mantenere la calma per non darle troppa soddisfazione.

<< E queste tue amiche, sono le stesse amiche che tu corrompi ogni santo anno per vincere? >>
Domanda molto acuta, dato che la risposta è sempre ed esclusivamente sì! 
<< Ovvio! >> Risponde lei, soddisfatta.

Stiamo in silenzio.
Dopo pochi minuti, ricomincia a provocarmi.

<< E quando vincerò, Sonic sarà mio! >>

Mi rigiro verso di lei.

<< Perché tu lo sappia, Sonic è il mio ragazzo. Non lo ricordavi, forse? >>

Sally accenna un sorrisetto.

<< Oh, ma ne sei proprio sicura? >>

Come sarebbe a dire?! Cosa vuole dire questa smorfiosetta?!

<< Secondo me, quando vedrà che a vincere non sarai tu ma io, mi vorrà per fidanzata! Ahahah! >> e ride. 

Che ridi? Non accadrà mai. Te lo assicuro.

<< Se non sbaglio tu hai già un ragazzo! >> Le dico io.

<< È vero! Ma chi dice che non ne possa avere due che mi corteggiano? >>
Continua ad avere quel sorriso stampato in faccia. Lei sa benissimo quanto mi dia fastidio, infatti, me lo sta facendo apposta. Ma non l'avrà vinta! No di certo!

Dopo pochi secondi, ricomincia a parlarmi.

<< Bene, manca poco all'inizio della gara. Mettiamoci alle nostre posizioni. >> Mi porge la mano. Io gliela guardo senza, però, stringergliela.

<< Buona fortuna e... che vinca la migliore! >> Dice, sicura di sé. 

Ricambio la stretta di mano, pur se controvoglia. 

<< Grazie. >> Le rispondo, senza alcuna espressione in viso.

Ci mettiamo tutte alle nostre postazioni, pronte per tuffarci. Io sono la numero cinque, mentre Sally è la numero sei.

BIIIIIIIIIIIIIIIIIIP *suono di trombetta*

In sincronia, ci tuffiamo in acqua. Cominciamo a nuotare. Momentaneamente sono quarta, ma cambierò posizione molto presto. Nuoto più velocemente ed arrivo seconda. Bene! Adesso è tempo di superare Sally. Va troppo veloce, idea svantaggiosa. Se adesso è così veloce, dopo non lo sarà più. 400 m stancano eccome. 
Arriva dall'altro lato della piscina: fa la capriola e si dà lo slancio con le gambe. Pochissimi secondi dopo, faccio lo stesso, ma mi dò uno slancio maggiore, rispetto al suo. È molto più avanti di me e sembra non volersi stancare. Ma non devo arrendermi! Tutti i miei amici sono qui che mi stanno guardando e stanno facendo il tifo per me. Non posso deluderli!
Devo farlo per i miei amici; devo farlo per Sonic; ma, soprattutto, ... devo farlo per me stessa!

P.O.V Cronista

<< E Sally Acoorn è in testa. Pare che nessuno riesca a superarla. Se vincerà anche questa volta, questa sarà la quinta medaglia d'oro che vince, mentre per Amy Rose sarà la quinta medaglia d'argento! >>

Sgrano gli occhi. 

<< Un momento! Che succede?! Sembra che Sally Acoorn si stia stancando e che a dare lo sprint adesso sia... Amy Rose! Ora è lei in testa! >>

P.O.V Sally
Cosa?! È impossible! Non può essere vero! Non sta accadendo seriamente! Amy mi ha superata! Non ci posso credere! Non posso perdere! Devo nuotare più velocemente! Ma sono troppo stanca! No! Devo resistere! Non devo mollare! No, invece! Basta, Sal! Dacci dentro, Amy!

P.O.V Amy

Sono in testa! Non mi resta che una sola cosa da fare: vincere! Nuoto come non ho mai nuotato prima in vita mia! Rimangono solo 10 m... 8... 5... 3... 1 m. Manca pochissimo. Sento la voce del cronista gridare.

<< Ed ecco che alla Rose mancano pochissimi metri! Ormai nessuno può batterla! Eccola che arriva alla fine! INCREDIBILE! AMY ROSE VINCE! QUEST'ANNO ABBIAMO UNA NUOVA CAMPIONESSA! >>

Ho vinto! Ancora non riesco a crederci! Ho il fiatone, ma ne è valsa la pena. 
Usciamo tutte dall'acqua.
Sono al settimo cielo. 
Sento il pubblico esultare di gioia ed acclamare, mentre i miei amici sono appoggiati alla ringhiera che mi urlano << BRAVA AMY! >>

Vedo Sally avvicinarsi a me e, con mia grande sorpresa, mi sorride, porgendomi nuovamente la mano.

<< Complimenti, Amy! Era questo che volevo vedere  da te! >> Mi dice, sembra sincera.

<< Grazie, Sal! >> le rispondo, ricambiando la stretta. 
Ma mi sorge un dubbio.

<< Perché, allora, durante tutti questi anni, sei sempre stata così antipatica con me? >> le chiedo.

Sorride di nuovo.
<< Per spronarti a dare il meglio di te! >>

Ci abbracciamo, cosa che non abbiamo MAI fatto! 

<< Ma la prossima volta vincerò io! >> Afferma, slegandosi dall'abbraccio.

<< Staremo a vedere! >> rispondo. Ci mettiamo a ridere.

<< Dai, vai a salutare gli altri! >> 

Le faccio cenno di "sì" con il capo e corro a salutare il coach e le altre ragazze del team. Metto l'accappatoio e mi dirigo verso la balconata dove stanno in piedi il pubblico ed i miei amici.

Vedo Sonic scavalcare la ringhiera e venire verso di me. Siamo praticamente vicinissimi, l'uno di fronte all'altra.
Mi abbraccia.

<< Sei stata fantastica, Amy! >> mi sussurra all'orecchio.

<< Grazie! >> Gli rispondo, piano.

Lui mi mette la sua mano destra nella mia guancia sinistra e si avvicina a me, baciandomi sulle labbra. 
Due cose magnifiche in un giorno, FANTASTICO!
Ci stacchiamo da quel meraviglioso bacio. 
Mi chiamano per la premiazione.
Da sinistra verso destra siamo: Sally, io ed una topolina viola scuro; danno a quest'ultima la medaglia di bronzo, la medaglia d'argento a Sally, alla quale faccio l'occhiolino, e a me la medaglia d'oro.

Allargo un grande e dolce sorriso sul mio volto, salutando tutti.
Non dimenticherò mai questo giorno: il giorno più bello di sempre!







Angolo autrice
Si&Dow: Salve a tutti!
Io: Ecco a voi il primo capitolo revisionato! Finalmente ce l'ho fatta!
Dow: Speriamo tanto che il capitolo vi sia piaciuto e...
Io: ...Che sia stato di vostro gradimento!
Noi vi salutiamo e vi auguriamo un buon proseguimento di serata.
Dow: Ma ricordatevi di lasciare la recensioncina.
Io: Grazie di tutto a chi la sta seguendo e ci vediamo al prossimo capitolo!
Ciao. Dio vi benedica. ♥

Io: È bello quando non litighiamo, vero?
Dow: Sì...
Io: Ma quelle sono le mie scarpe nuove?! Perché sono così sporche?!
Dow: Simi, avrei dovuto dirtelo ma...
Io: Le mie scarpe nuoveeeee! VIENI QUI CHE TI AMMAZZO!!!
Dow: Alla prossima, gente! Se sopravvivo! AAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!

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Capitolo 2
*** - Scherma ***


- Scherma

 

P.O.V Blaze

 

Uff… e anche questa è fatta! Adesso manca l’ultimo per confermarmi campionessa, ma so che non sarà una cosa semplice. Il penultimo girone l’ho vinto 20 a 12 per me.

È stato piuttosto difficile quest’ultimo: la mia avversaria era molto determinata, infatti, il primo round l’ha vinto lei. Ma, per fortuna, ho recuperato con i due successivi.

Se voglio vincere, devo battere la ragazza del team Babylon: Wawe The Swallow.

 

Ho raccolto molte informazioni su di lei, come del resto faccio con tutti gli avversari che mi capitano davanti. Non sono una di quelle che prende le cose alla leggera: se devo partecipare ad una competizione, devo prepararmi ed allenarmi meglio che posso!

 

So che è una ragazza molto competitiva e che difficilmente molla.

È fidanzata con un tale di nome Jet The Hawk, ma questo particolare non mi interessa più di tanto.

È molto irascibile e, quando è sotto pressione, si agita facilmente. Ma ogni tanto, l’ansia che le viene, và a suo vantaggio, dandole la carica necessaria per vincere.

 

Ha vinto due medaglie d’argento e, dopo essersi lamentata con il suo fidanzato per non aver vinto e dopo essersi caricata per bene, per due anni di fila ha vinto la medaglia d’oro.

 

Chi è per me Wawe? Tsk, una bambina capricciosa, ecco cos’è!

E, come se non bastasse, è molto ma molto suscettibile, a quanto ho sentito dire: qualsiasi cosa le si dica che, secondo lei, è sbagliata, la prende subito come una minaccia o un’offesa.

Che ragazza… particolare.

 

Ma scaccio quei pensieri sulla mia prossima rivale e mi concentro sul mio unico obiettivo: conquistare la medaglia d’oro.

Per il mio mondo sarà molto utile. In questo periodo stiamo vivendo una bruttissima carestia: non piove da più di due anni e il cibo scarseggia sempre più in fretta.

 

Se vincessi quella medaglia, avrei abbastanza ring per far ricostruire un porto migliore ed avere un commercio marittimo più proficuo, così da potermi fare esportare delle provviste per la mia gente, finché non finisce la siccità. Poi, ovviamente, farei altrettanto con chi mi ha aiutato.

 

La scherma l’ho sempre praticata fin da quando ero piccola. Ma non avevo mai pensato di partecipare alle Olimpiadi. Credevo di sapere già tutto di quetso sport, ma mi dovetti ricredere.

 

Chi mi ha insegnato a tirar di scherma? Uno dei miei migliori amici:

Shadow The Hedgehog!

Quando gli ho spiegato ciò che stava succedendo nella mia dimensione, lui si è proposto subito di aiutarmi.

 

Gli allenamenti sono stati veramente duri, ma sono serviti. Se ora sono qui è grazie a lui. Gli sono debitrice.

 

Va bene! Manca davvero poco! Infilo i guanti e aggiusto la mia divisa.

Mi siedo su una panchina dello spogliatoio, con la schiena leggermente ricurva verso il basso e lo sguardo perso.

Metto le mani a pugno e chiudo gli occhi.

 

C’è un grande silenzio intorno a me. Sgombero la mente da ogni pensiero e rimango zitta e concentrata.

 

Ma quel silenzio dura non più di cinque minuti perché, improvvisamente, sento dei passi. Rizzo le orecchie.

 

I passi si interrompono. D’istinto, apro gli occhi e mi giro immediatamente verso la mia destra. Non ci sono dubbi: è la rondine.

 

Guarda dritto davanti a sé, con un sorrisetto stampato sulle labbra.

 

<< Blaze The Cat, presumo! >> Comincia lei, senza guardarmi.

 

<< E tu devi essere Wawe The Swallow, giusto? >> Domando, seria.

 

<< Precisamente! >> Afferma.

 

La squadro per bene, dalla testa ai piedi, mentre al fianco sinistro tiene stretta la maschera.

Si gira verso di me, guardandomi negli occhi. Ricambio quello sguardo.

 

<< Hai già sentito parlare di me, quindi? >> Mi domanda.

 

<< Sì! >> e continuo a non mostrare altre espressioni.

 

<< Perciò sai bene come voglio giocare? Mh? >>

 

<< Ti ho già risposto! >> Mi alzo.

 

Stranamente, inizia a girarmi intorno. Seguo con gli occhi ogni suo movimento.

 

<< Breve e concisa la micia! >> Ridacchia.

 

Cosa ci troverà mai di così divertente?

Ora che la guardo meglio… è di qualche centimetro più bassa di me.

 

<< Cosa c’è? Non parli più? Il gatto ti ha mangiato la lingua? >> Insiste lei, spiritosa.

 

<< O forse dovrei dire la gatta? >> Continua a provocarmi.

 

Questa ragazza sta scherzando troppo con il fuoco! Peccato che la bimba non sappia che il fuoco brucia!

 

Ho capito qual è il suo gioco: vuole cercare di intimorirmi con le sue provocazioni. Cara mia, non hai la minima idea di chi tu abbia davanti!

 

Mi sto scocciando a stare con questa brutta arrogante. Me ne vado.

Incomincio a camminare verso l’uscita, mentre lei non rinuncia a provocarmi.

 

<< Io lo so cosa sei: sei una CODARDA! >> Scandisce bene l’ultima parola.

 

Mi fermo e giro di poco la testa verso di lei. La guardo per pochi secondi, poi mi viene un’idea!

 

<< Hmph, hai ragione: sono una codarda! >> le rispondo.

 

Torno indietro da lei e, con sua grande sorpresa, le porgo la mano.

 

<< Buona fortuna, campionessa Wawe The Swallow! >> Le sorrido leggermente.

 

Si ridesta dalla buffa posizione assunta, mettendosi in postura eretta. Schiarisce la voce e ricambia la stretta.

 

<< Grazie! Vedo che hai capito che… - urlo di Tom di “Tom & Jerry” - AHI! >> strilla.

 

Mentre ricambiava la stretta, le ho ustionato di poco la mano ma, pur avendo i guanti, le ha fatto lo stesso male. A quanto pare è una tipa molto delicata.

 

<< Oh, scusa! Ho così tanta paura che non riesco a controllare le mie emozioni! >> Dico, fintamente dispiaciuta.

 

Piccola, dolce vendetta per le cose che mi hai detto!

 

Accenno un sorrisetto soddisfatto, prendo la maschera dalla panchina e mi dirigo verso l’uscita, fiera di me. Nel frattempo la rondinella è furibonda.

 

Appena uscita, la voce del cronista mi presenta. Pochi attimi dopo, fa lo stesso con Wawe.

 

P.O.V Wawe

 

Questa me la paghi, brutta gattaccia insolente!

 

P.O.V Blaze

 

Saliamo in pedana. Indossiamo la maschera e ci mettiamo in posizione.

 

3… 2… 1… ALLEZ!

 

Iniziamo a combattere. È molto brava, lo devo ammettere.

Cerco di infliggerle un colpo: ci riesco, ma lei mi colpisce altrettanto.

1 a 1.

 

Riparte il tempo. Noi continuiamo. Provo a colpirla in faccia. Fatto!

2 a 1.

 

Di nuovo. Stavolta è lei a colpirmi ma, contemporaneamente, gliene dò uno anch’io.

3 a 2.

 

Ancora. Nuovamente io e lei anche.

11 a 6.

 

Ricominciamo. Mi colpisce.

11 a 7.

 

Un’altra volta. La colpisco alla testa. Ok!

12 a 7.

 

Il tempo sta per scadere.

Tento un altro punto; trovo uno spazio nel combattimento e la colpisco alla pancia.

13 a 7.

 

Primo tempo finito.

 

Ci riposiamo per bere.

 

Ritorniamo in pedana.

Combattiamo; lei mi infligge un colpo per prima.

13 a 8.

 

Adesso io.

14 a 8.

 

Nuovamente io alla spalla e lei al ginocchio.

15 a 9.

 

Alla fine del secondo round arriviamo 15 a 15.

Pochi secondi prima che finisca il tempo, con mio stupore, fa una mossa complicata e mi colpisce al petto.

15 a 16.

 

Conosco quella mossa: Shadow me l’ha insegnata, ma non l’ho mai provata.

Ora che Wawe sa che mi ha colta di sorpresa, scommetto che continuerà a farmela per tutto il terzo round.

 

Ok, Blaze. Non demoralizzarti. Siete pari. Si gioca tutto nell’ultimo set. Vedi di non farti prendere dal panico.

 

Di nuovo in pedana. Ci danno il via e combattiamo per l’ultima volta.

Mi infligge un colpo, ma faccio lo stesso in contemporanea con lei.

16 a 17.

 

Continuiamo a mantenere questo punteggio.

Lei riprova quella mossa e ci riesce.

16 a 18.

 

Se prova a rifarmela ed io non gliene faccio, lei vincerà e al mio mondo non avrò nulla da dare.

 

NO! Non posso permettere assolutamente che ciò accada!

Devo vincere per me; devo vincere anche per Shadow; ma, soprattutto… devo vincere per la mia gente! Devo vincere per ciò che i miei genitori hanno protetto da sempre… devo vincere per LORO!

 

Sta per infliggermi lo stesso colpo, ma lo paro con la mia spada e ricambio facendo la sua stessa mossa allo stomaco.

Andiamo avanti con il combattimento finché non scade il tempo.

Il punteggio è di… 19 a 18!

 

Ho vinto! Non posso crederci!

 

Il pubblico applaude ed esulta di gioia.

 

Tolgo la maschera: mi sento felice! Felice, perché adesso posso aiutare i miei concittadini!

È una gran bella soddisfazione!

 

Sono esausta, ma non mi importa.

 

Noto Wawe piangere sulla spalla del suo ragazzo, mentre lui le accarezza la testa visibilmente imbarazzato per la brutta figura che gli sta facendo fare la rondine.

 

Vedo tutti i miei amici appoggiati alla ringhiera della balconata che continuano a gridarmi : << BRAVA!! >>

 

Con tutta questa confusione, non sento che qualcuno mi si sta avvicinando. Me ne accorgo soltanto quando sento una mano sulla mia spalla.

 

Emetto un “Eh?” e mi giro.

 

Sbatto le palpebre non so quante volte…

 

<< Ciao, Blaze! >> Mi dice Shadow.

 

<< S-Shadow? Avevi detto che non saresti venuto perché avevi un impegno. >> Gli comunico.

 

<< Secondo te, quale bravo allenatore non va a vedere la sua migliore allieva alle Olimpiadi? >> Domanda lui, sarcastico.

 

Sorrido.

<< Grazie, Mister! >> e non resisto alla tentazione di abbracciarlo.

 

Non sembra molto sorpreso dal mio gesto. Ad esserlo, invece, sono io: ha ricambiato l’abbraccio?!

 

<< Al vostro servizio, vostra altezza! >> Mi mormora all’orecchio.

Lui sa che non mi piace essere chiamata così, ma gli piace stuzzicarmi e io glielo lascio fare.

 

…………………………………………………………………………………………………

 

Mi chiamano per la premiazione.

 

Io sono al centro, mentre Wawe è alla mia destra e una riccia grigia è alla mia sinistra; premiano prima lei con la medaglia di bronzo, poi alla rondine viola con la medaglia d’argento e, per finire, a me con la medaglia d’oro.

 

Sono ultra contenta: adesso il mio mondo è salvo!

Questo è il giorno più bello della mia vita!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Io&??: Salve a tutti!

Io: Purtroppo Dowaze è all’ospedale per un piccolissimo incidente avuto l’altro giorno, ma ritornerà nel prossimo capitolo.

Nel frattempo, salutiamo un altro dei miei OC: Max Ferlindo The Seagull! (Il nome Ferlindo non esiste, l’ha inventato mia sorella e, siccome mi è piaciuto, l’ho voluto mettere tra i miei OC che sono tre. ^.^)

Max: Ciao a tutti, picciotti!

Io: Bene, il secono capitolo è finito, spero vi sia piaciuto e…

Max: … un rimenticativi ri lassari ‘na recensione!

Io: Max, per favore, non parlare siciliano!

Per chi non avesse capito.

Allora:

un rimenticativi ri lassari ‘na recensione= non dimenticatevi di lasciare una recensione.

Questo è tutto, al terzo capitolo.

Ciao.

Max: E si riciccia!

Io: Dio vi benedica!

 

Simò XD (& Max)

 

P.S: Il punteggio è di Blaze a sinistra e di Wawe a destra, se a qualcuno venissero dubbi. ^.-

 

 

 

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Capitolo 3
*** - Beach volley ***


- Beach volley

 

 

 

P.O.V Charmy

 

<< Prendila, Charmy! >> Mi urla il mio amico.

<< Mia! >> Ribatto.

Ricevo la palla e, in un passaggio perfetto, la passo a Tails. Si dà la spinta verso l’alto con le due code, perché a Beach Volley è severamente vietato volare, e colpisce la palla, facendola poi finire dove vuole lui.

È una schiacciata che abbiamo imparato una volta per caso, ma che si è rivelata un’arma vincente!

Questo è il nostro secondo anno alle Olimpiadi. Abbiamo iniziato quando avevamo 16 anni; a Mobius i concorrenti possono partecipare dai 16 anni in su.

Ora abbiamo 17 anni e mezzo tutti e due; Tails è di qualche mese più grande di me.

L’anno scorso siamo tornati a casa con la medaglia d’argento. Speravamo nell’oro, ma non ce l’abbiamo fatta. Il perché?

Perché siamo stati battuti da due brutti, grossi, grandi, giganteschi e gemelli procioni!

Si chiamano Clin e Carl, ma io e Tails preferiamo chiamarli Cincio e Ciancio (N.d.A: Bei nomi, vero? ^.^)

Sono come dei bulli, anzi no: SONO dei bulli!

Minacciano sempre e quando ci vedono ci chiamano “moscerini”. Ma non l’hanno ancora capito che io sono un’ape?!

Mentre faccio questi ragionamenti, continuo ad allenarmi con il mio amico a due code. Proviamo e riproviamo per bene il nostro attacco finché non decidiamo di riposarci.

 

Ci sediamo sulla panchina accanto al campo. Prendo le nostre bottiglie dalla borsa frigo, dò a Tails la sua e beviamo. Il mio amico prende gli asciugamani e ne passa uno a me. Io mi asciugo dietro il collo e lui fa lo stesso.

<< Cos’hai, Charmy? Mi sembri piuttosto pensieroso. Qualcosa non va? >> Mi chiede ad un certo punto.

<< Come…? No, no. Tutto apposto! Stavo solo riflettendo! >> Gli rispondo, un po’ insicuro di ciò che dico.

<< Sei sicuro? >> Mi richiede.

<< Sì, sì. Non preoccuparti! >> e gli faccio l’occhiolino.

Mi guarda con un sopracciglio alzato e con uno sguardo che sembra dire “Ma mi prendi in giro?”

Tiro un sospiro pesante, arrendendomi.

<< Va bene, hai vinto! Mi arrendo! >> alzo le mani, facendo l’ironico.

<< La vuoi smettere di scherzare! >> Mi ordina, serio. << Che ti prende?! >>

Comincio a massaggiarmi le mani nervosamente. La risposta che gli darò non sarà molto piacevole.

<< Bhe, ecco… vedi Tails… il punto è che… >>

<< Vieni al dunque! >> Si sta scocciando, glielo si legge in faccia.

<< Non sono più tanto sicuro di voler partecipare. >> Rispondo alla fine. Anche se piano, lui riesce a sentirmi.

<< COME?! >> Mi urla in faccia.
 

Ahi, ahi, ahi! Questa volta l’ho sparata grossa! Forse non dovevo dirglielo.

<< Ma scusa, perché? Eri così felice di partecipare… >> Non può neanche finire di parlare che io lo interrompo.

<< Infatti “Ero”! Adesso non lo sono più! Tu che sei intelligente lo sai bene che cambiare idea è segno di intelligenza! >> Dico, uscendomene fuori con la prima cosa che mi viene in mente.

Ma Tails non sembra proprio aver abboccato, infatti, mi lancia nuovamente quello sguardo.

<< Charmy, non fare lo stupido e dimmi cosa c’è che non va! >> Mi impone.

<< Va bene, il fatto è che… ho paura! >> Mi giro dall’altro lato, mettendo la mano destra sul braccio sinistro, facendola scorrere un po’ giù e un po’ su di alcuni centimetri.

<< Paura? >> Domanda. Anche se non lo vedo, riesco a capire dal suo tono di voce che è sorpreso dalle mie parole.

Annuisco.

<< Paura di cosa?! >> Continua, perplesso, mettendomi una mano sulla spalla.

<< … Cincio e Ciancio! >> Gli comunico, dopo alcuni minuti di silenzio.

<< Hai paura di quei due palloni gonfiati?! Capisco facciano paura per la loro statura, ma conoscendoti non è per questo, ho ragione? >> Come al solito, non posso dargli torto: ha ragione.

<< Mi hanno minacciato! >> Gli dico, piano.

<< C-che c-cosa?! >> Balbetta, scioccato. Si riprende subito dopo e continua la domanda.

<< E che cosa ti hanno detto? >>

<< Mi hanno detto che se loro non vincono come l’anno scorso, ci schiacciano come dei… moscerini! >> e mi guardo intorno, per vedere se qualcuno ha sentito o visto qualcosa.

Ecco, ora mi dirà che sono un codardo, che sono uno stupido, un rincitrullito eccetera eccetera…

Eh? Che fa?! Sorride?!

Sbatto le palpebre stupito. Tails incrocia le braccia al petto, abbassa il capo e chiude gli occhi, ripetendo tante volte il mio nome.

<< Charmy, Charmy, Charmy… >>

<< So il mio nome, Tails! >> Gli annuncio, infuriato.

Mi guarda, senza scomporsi.

<< La conosci la favola della lepre e la tartaruga? >> Bene, ora sono più scioccato di prima! Che c’entra la favola della lepre e la tartaruga?!

<< Ti spieghi da solo o mettiamo i sottotitoli? >> Domando, ironico.

<< Risparmia l’ironia per dopo! Sai come va a finire, no? >>

<< Ma no, dai, cioè… ovvio! >> Mi correggo.

<< Durante la gara, la lepre, sicura di sé, si addormenta perché non pensa che la tartaruga riuscirà a superarla, invece, è proprio quest’ultima a vincere e la lepre rimane con un pugno di mosche in mano… >>

<< Devo ripetere la domanda di prima o passiamo direttamente alle spiegazioni? >> Gli chiedo, con quella punta di sarcasmo, interrompendolo.

Mi guarda di nuovo con lo sguardo di prima.

<< D’accordo, niente più sarcasmo! >> Mi arrendo.

<< Allora? >> Mi incita a continuare.

<< Perciò dobbiamo solo aspettare che si addormentino per vincere? >> Che domanda cretina, lo so pure da me.

Il mio amico casca a terra stile manga. Dovevo aspettarmelo, dopo quella cretinata che ho sparato.

<< NO! Significa che anche se ci minacciano di essere i più forti, in realtà sono come quella lepre! >> Dice, arrabbiato.

<< Quindi… vuoi dire che “lo scopriremo solo vivendo”? >> Domando e nel contempo canticchio l’ultima parte della frase.

<< In un certo senso, sì! >> Si arrende alle mie affermazioni inutili.

 

Improvvisamente sentiamo dei passi. Rizziamo entrambi le orecchie e guardiamo davanti a noi. Accidenti! Sono loro!

<< Ma guarda un po’ chi si vede! I nostri moscerini preferiti! >> Dice Clin, ridendo.

<< Non vi trovavamo da nessuna parte e ci siamo preoccupati! Credevamo voi volesse abbandonare la gara! >> Continua Carl, fintamente preoccupato.

<< Ma che dici, Carl! A quest’ora noi avremo una bella medaglia d’oro al collo! >> Afferma Clin, puntandosi il suo collo con l'indice.

<< Ma la vinceremo comunque, Clin! >>

<< Hai ragione, Carl! >> E si mettono a ridere. Devo ammetterlo, in quanto a sarcasmo sono meglio io.

Sentiamo il suono che ci preannuncia l’inizio della gara.

<< Bene, buona fortuna mosce… >> Si interrompe di spontanea volontà, facendo concludere la parola a Carl.

<< … rini! >> Scoppiano in una grassa risata e si avviano verso la loro parte di campo.

<< Andiamo, Charmy! Andiamo a far vedere a quei palloni gonfiati che anche i piccoli possono farcela! >> Mi sprona, Tails.

La fiducia che ha in me, mi fa quasi commuovere! E stavolta non sto facendo l’ironico!

Ci avviamo anche noi, mentre la voce del cronista ci presenta, la stessa che ha presentato i gemelli.

 

Ci mettiamo nel campo in posizione. A battere sono quei due.

* Suono di trombetta *

Carl batte; Tails riceve, io alzo, lui schiaccia.

Clin recupera la palla, Carl schiaccia.

1 a 0.

Di nuovo Carl; Tails riceve e la palla va a finire dalla loro parte, Carl alza per Clin, schiaccia ma noi saltiamo e facciamo muro. La palla colpisce le nostre mani e la mandiamo nel campo avversario.

1 a 1.

Continuiamo così finché non arriviamo 9 a 9.

Alla battuta ci sono io; tiro la palla che viene ricevuta da Clin, Carl la alza e Clin schiaccia. Io la ricevo con un bagher e la passo a Tails che fa punto.

9 a 10.
 

Cambio di campo.

Ci riposiamo per pochi minuti.

Ritorniamo in campo.

 

Alla battuta i nostri avversari.

Clin tira; io ricevo, Tails me la alza ed io schiaccio.

9 a 11.

Tails batte, Carl riceve, Clin alza e suo fratello schiaccia. La recupero e la passo al mio amico, me la alza e schiaccio. I due fratelli fanno muro e fanno punto.

10 a 11.

Andiamo avanti fin quando non arriviamo a 14 pari.

Battono loro; Tails riceve, la palla finisce dall’altra parte, Carl riceve e fa finta di schiacciare, ci confondiamo e Clin fa punto.

15 a 14.

Loro alla battuta. Rifanno quella mossa, dopo che noi abbiamo ricevuto la palla, ed ottengono un altro punto.

16 a 14.

 

Fine del secondo set. Ci riposiamo pochi minuti, nel frattempo c’è una piccola discussione tra me e il mio compagno di squadra.

<< Dai, Charmy! Ce la possiamo fare! >> Dice Tails, sicuro che noi possiamo vincere.

<< Sì, ma ormai arrendiamoci! Hanno vinto loro e… >> non posso neanche finire che lui mi interrompe.

<< Hanno vinto?! Charmy, siamo pari! Non hanno ancora vinto! >> Mi sibila, ormai scocciato dalle mie scuse.

 

P.O.V Tails

 

Mi pento subito del tono di voce che ho assunto con lui.

<< Scusa, non volevo. >>

<< Non scusarti, è colpa mia. >> Dice, dispiaciuto.

Mi viene in mente una cosa che mi disse una volta lui in una certa situazione..

<< Lo sai? Una volta qualcuno mia ha detto: “ Anche se sei piccolo, se ti senti grande SEI grande! “ >> Gli ripropongo la sua frase.

<< Ma… ma quella è… >>

<< La tua frase, lo so! >> Gli sorrido.

I suoi occhi si inumidiscono, diventando lucidi. Lo abbraccio.

<< Grazie! >> Mi dice in lacrime, singhiozzando un po’.

<< È così che si fa tra amici, no? Ci si aiuta a vicenda. >>

Lui annuisce. Gli porgo un fazzoletto, con il quale si asciuga gli occhi.

Mi guarda e mi sorride.

<< Pronto a vincere, compare? >> Dal suo sguardo si capisce che ora è determinato a fare una sola cosa: vincere!

<< Questo è lo Charmy Bee che conosco! >>

<< ANDIAMO! >> gridiamo all’unisono, ma con tutto questo chiasso che crea il pubblico, le probabilità che ci abbiano sentito sono poche.

 

P.O.V Charmy

 

Torniamo in campo; stavolta sono più che sicuro di farcela.

Il gioco ricomincia.

I primi due punti li facciamo noi grazie ad un muro e ad una schiacciata da parte mia.

16 a 16.

Il punto successivo lo fanno loro, con una schiacciata di Clin.

17 a 16.

Noi facciamo i tre punti seguenti con due schiacciate ed un muro.

17 a 19.

Arriviamo ad un punteggio di 23 a 23.

Alla battuta ci sono i due procioni.

Carl batte, Tails riceve. Io alzo, lui tocca la palla con un solo dito in modo da farla passare tra il muro dei due, appena creato. Ce l’ha fatta!

Io e lui battiamo il cinque.

23 a 24.

Match point.

L’ultimo punto e abbiamo vinto.

Batto io. Dall’altra parte Clin riceve: oh, no!

Rifanno l’attacco di prima, Tails si butta per prendere la palla e ce la fa.

<< Prendila, Charmy! >> Mi urla lui, rimettendosi in piedi.

Corro e gliela alzo. Lui schiaccia.

Abbiamo appena messo in atto la nostra arma segreta!

La palla sembra essere fuori. NO!

 

P.O.V Cronista
 

<< La palla sembra essere fuori. Riguardiamo dalle telecamere… No, è perfettamente in linea! Miles Tails Prower e Charmy Bee vincono per due set a uno! >>

 

P.O.V Charmy

 

COOOOOOSA?! Non ci posso credere! Abbiamo vinto!

Momentaneamente sono un pochino scioccato, ma il mio compagno mi scuote e mi risveglio.

<< Ma non sei felice? Abbiamo vinto! >> Mi strilla.

3… 2… 1…

<< EVVIVA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >> Urlo ai quattro venti, riprendendomi dallo stato di trance.

Tra il pubblico scorgo la mia Cream che mi saluta e Cosmo, che saluta Tails. Ricambiamo entrambi i saluti.
 

…………………………………………………………………………………

Ci chiamano per la premiazione.

Premiano ad una coppia di amici, di cui uno è un ornitorinco e l’altro un carlino, con il bronzo, poi i nostri rivali procioni, che prima ci hanno fatto i complimenti per la vittoria, anche se è stato piuttosto strano, con l’argento ed infine a noi due con la medaglia d’oro.

Arrivano i giornalisti che mi intervistano.

Praticamente ho partecipato alle Olimpiadi anche perché ci serviva un po’ di pubblicità nella nostra agenzia investigativa; stessa cosa per Espio e Vector.

<< Allora, signor Charmy Bee, che cosa si prova a vincere? >> Mi domanda uno di loro.

<< Bhe, è una gran bella sensazione! >> Rispondo, un po’ emozionato.

<< Deve a qualcuno la sua vittoria? >> Chiede.

Schiarisco la voce e rispondo.

<< Sì! >>

<< Potrebbe dirci chi è? >> Continua un altro, porgendomi il microfono.

<< È la persona che fino ad ora non ha smesso di credere in me e mi ha sempre tirato su nei momenti di difficoltà! Questa persona è il mio più fidato amico: Miles Tails Prower! >> E incito il mio amico a venire accanto a me.

Salutiamo insieme la telecamera.

<< Bene, ha qualcosa da rilasciare dopo questa breve intervista? >> Mi pone un altro giornalista.

<< Certo: semmai aveste perduto qualcosa o non riusciste più a ritrovare qualcuno >> incomincio la frase con atteggiamento e tono melodrammatico << sappiate che potrete sempre contare sull’agenzia investigativa del Team Chaotix! Grazie e arrivederci! >> e concludo sorridendo e facendo l’occhiolino.

Che giornata, gente!

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Io&Dow: Ciao a tutti!

Ecco qui il terzo capitolo!

Come potete constatare leggendo, Dowaze si è ripresa ed è ritornata.

Dow: ^.^

Io: Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento. Nell’eventualità che ci siano errori o ripetizioni o regole del gioco che non siano quelle, siete pregati di farmelo sapere e farò il possibile per correggere.

Volevo anche avvisarvi che non potrò più aggiornare fino ai primi di settembre, perché domani partirò e non avrò la possibilità di aggiornare. Al massimo solo quella di recensire altre storie con il cellulare, ma nient’altro (Il computer non posso portarmelo dietro).

Mi dispiace per chi si stava già appassionando in questa storia, ma non potrò rimanere in tema con le Olimpiadi per quanto riguarda i giorni, in quanto queste finiscono giorno 21 agosto.

Ma non disperatevi perché nella mia testolina ho già tutto pronto!

Dow: Sempre che tu non perda la memoria!

Io: Mi mancava questa tua ironia, sai?

Dow: Prego!

Io: Se vi può consolare, nel prossimo capitolo ci sarà il nuoto sincronizzato con Cream e Cosmo.

Non dico nient’altro, prima che spoileri tutto il quarto capitolo.

Alla prossima.

Ciao. Dio vi benedica.

Simo_Dowaze Bye ^.^

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Capitolo 4
*** - Nuoto sincronizzato ***


- Nuoto sincronizzato

 

 

P.O.V Cosmo

Mamma, che ansia! Percepisco un brivido percorrermi la spina dorsale. La tensione è altissima! Solo due turni e poi tocca a me e Cream. Scrollo le mie gambe, con le mani sui fianchi, mentre osservo attentamente la performance delle nostre rivali.

Cream, invece, sta provando i passi di danza classica iniziali, quelli che faremo sul podio prima di tuffarci. A seguire, prova anche quelli da effettuare in acqua, consapevole che in realtà è tutt’altra cosa.

Questo è il primo anno al quale partecipiamo alle Olimpiadi. Ambedue abbiamo sedici anni, anche se io sono qualche mese più grande della coniglietta.

Sbuffo, mentre mi giro un po’ verso la mia amica e un po’ verso le altre due nuotatrici.

Decido di fare la stessa cosa di Cream, dirigendomi verso di lei.

Mi fermo a circa un metro di distanza, sentendole ripetere continuamente i numeri fino a quattro, con gli occhi chiusi. È molto concentrata, perciò mi metto ad imitarla, senza disturbarla.

Improvvisamente si ferma di colpo sospirando, buttandosi di botto su una panchina lì vicino.

Il suo piccolo Chao le viene incontro, porgendole un asciugamano.

<< Oh, Cheese! È più di mezz’ora che provo e riprovo la coreografia, e ancora non mi sento sollevata! Ho paura!! >> Esclama, prendendo l’asciugamano dalle braccina del Chao.

Il piccoletto la rassicura nella propria lingua, abbracciandola.

Mi avvicino a loro, sedendomi anch’io sulla panchina. Le metto una mano sulla spalla e provo a rasserenarla parlandole.

<< Cream, va tutto bene? >> Le chiedo con dolcezza.

Lei si toglie le mani dal viso e mi guarda, con gli occhi leggermente arrossati. Probabilmente stava per mettersi a piangere, prima che io la raggiungessi.

<< No! Niente va affatto bene! Sono nel panico più totale e mi tremano le gambe senza volerlo! >> Mi risponde, puntandosi con l’indice le gambe tremanti.

<< Avanti, Cream! Ma di cosa mai avresti paura? >> Le domando ancora, mantenendo sempre un tono di voce basso e rassicurante.

<< Di non riuscire ad eseguire bene la coreografia, ecco cosa! >> Afferma con vocina flebile.

<< Ma se sono almeno cento volte che la provi e ti è riuscita benissimo! >> Faccio, forse alzando un po’ la voce, ma giusto un pochino.

La ragazzina abbassa le orecchie e anche lo sguardo.

<< Hey, ho detto forse qualcosa che non va? >> Continuo io, vedendola triste.

<< No. Non hai detto assolutamente niente di sbagliato, è solo che… c-che… >> Ma non termina la frase che scoppia a piangere, abbracciandomi.

Ricambio l’abbraccio, dandole dei colpetti sulla schiena con entrambe le mani, dicendole:

<< Suvvia, non piangere. >>

Ma sembra proprio non voler smettere, perciò la lascio sfogare quanto vuole. Appena finisce, ci sleghiamo dall’abbraccio. Le poggio le mani sulle guance, guardandola dritta negli occhi. Le sorrido, asciugando le sue ultime lacrime con i pollici.

<< Va meglio adesso? >> Le mormoro.

Lei annuisce semplicemente, singhiozzando un po’.

Mi accorgo che sgrana gli occhi di colpo, guardando dietro di me. La guardo straniata, aggrottando la fronte ma, incuriosita, mi giro nella sua stessa direzione. Quasi mi escono gli occhi dalle orbite: quelle due ragazze hanno appena fatto qualcosa di veramente sbalorditivo! In pratica una delle due è andata in apnea, mentre l’altra aspetta di essere sollevata per poi trascinarsi anche la compagna sott’acqua. Solo in poche riescono a fare quell’acrobazia e se non ricordo male, quelle poche che l’hanno provata hanno avuto seri problemi alle orecchie!

Ma loro, invece, sembrano non averne ora che sono uscite dall’acqua. Nel grande schermo hanno ottenuto: come impressione artistica 25.100 , mentre come difficoltà 19.400! Finora è il punteggio più alto. Fanno l’inchino e se ne vanno felicemente in panchina ad asciugarsi, sfoggiando un sorriso a trentadue denti.

Io e Cream siamo ancora sconcertate per quanto accaduto, ma Cheese ci riporta alla realtà, schioccando le dita davanti alle nostre facce da ebeti. Sbattiamo un paio di volte le palpebre e ci riprendiamo.
Ci guardiamo.

<< Ma come caspita hanno fatto?! >> Esclamiamo all’unisono.

<< Adesso sì che non ce la faremo mai, Cosmo! È praticamente impossibile riuscire a battere quel punteggio! Guardiamo in faccia la realtà: è inutile anche solo tentare! >> Eccola che si scoraggia un’altra volta! Certo che Cream è molto… pessimista (?)

La mia amichetta mette le mani sul viso, in modo da coprirsi la faccia, e incomincia a piangere. Era inevitabile che lo facesse, dopo quello che abbiamo visto, poi!

Voglio assolutamente rincuorarla, dirle di non abbattersi al primo ostacolo… ma come!

Vedo Cheese avvicinarsi a noi. Mi domanda cosa succede, o almeno è quello che ho capito, e gli spiego come stanno le cose.

<< Chao, cha cha cha chao cha chaooo! Chao chaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! >> (N.d.A: non ho la minima idea di cosa abbia scritto ^.^”)

Esclama la piccola creaturina volante, tra gesticolazioni e schiamazzi dovuti dalla sua vocina stridula.

Capisco, in parte, cosa ha detto e, raccogliendo tutto il mio coraggio, rispondo alla mia compagna con determinazione:

<< Cheese ha ragione! Non sarò un’eccellente traduttrice della sua lingua, come te e Tikal, ma qualcosa l’ho capita e so per certo che tu hai capito ancora più di me! >>

Ma lei non risponde; rimane immobile a guardarmi negli occhi, i suoi ancora lucidi.

Dopo un po’ inizio a parlare io.

<< Ti ha detto che non ti devi scoraggiare e abbattere alla prima difficoltà incontrata e… >>

<< … e che ce la posso fare se credo in me stessa! >> Continua la frase detta da Cheese, anche se sapevo perfettamente che l’avrebbe continuata comunque.

<< Esatto! Perciò… >> Affermo e nel contempo la incito a continuare.

<< Perciò devo dare il meglio di me, qualsiasi cosa accada e comunque vada a finire, sapendo di avercela messa tutta! >> Dice alla fine, rendendosi piano piano conto di ciò che ha appena detto.

Le faccio un sorrisino e sulla mia faccia compare una smorfia che sembra dire “Che ti avevo detto?”.

Lei mi dà un colpo sulla spalla con la sua e ci mettiamo a ridere.

<< Finalmente sono riuscita a farti essere di buon umore! >> Le dico dandomi, per finta, delle arie, un po’ stile Rouge.

<< Già! >> e continua a ridere.

Vediamo che l’altra coppia di nuotatrici ha finito. Io e Cream ci guardiamo ed io le domando:

<< Pronta? >>

<< Mai stata più pronta di così! >> Mi annuncia, stavolta con più sicurezza.

Mi prende la mano e me la stringe; decidiamo quindi di entrare mano nella mano.

Parte la musica: quella che abbiamo scelto è River Flowers In You. (N.d.A. Una delle mie colonne sonore preferite. Ascoltatela, se vi va! ^.^) Facciamo i primi passi di danza classica sul podio, ci fermiamo e poi ci tuffiamo.

Dopo pochi secondi riemergiamo in superficie.

Usciamo le nostre gambe destre, mettendole prima ad angolo acuto, poi retto e, per finire, ad angolo ottuso. Andiamo in apnea, lasciando solo i piedi fuori e mettendoli a punta per poi ruotare su noi stesse e scendere.

Riemergiamo e incrociamo le braccia a cerchio, a pochi centimetri dalle nostre teste. Usciamo le nostre gambe e, lasciandoci, facciamo la capriola all’indietro.

Lei riemerge ma io, invece, sto sotto.

 

 

P.O.V Cream

Sono riemersa, ma Cosmo non l’ha fatto! Cosa le passa per la testa?! Non so perché, ma sento che devo fidarmi di lei. Sono un po’ spaventata dall’idea che possa avere, lo ammetto, ma mi fido! Sì, mi fido della mia migliore amica! Siamo una squadra, no? E alla base ci deve essere la fiducia.

Da sott’acqua lei mi solleva per i piedi ed io, con grande stile, mi butto in acqua. Anche se non era in programma, ci è riuscita alla perfezione!

Ritorna sott’acqua ed io mi metto distesa in superficie, stile morto. Prendo un po’ d’acqua e la spruzzo a mo’ di fontana. Successivamente, Cosmo mi dà una bella spinta, io faccio la capriola in aria e mi tuffo a candela.

Continuiamo con la vera coreografia, poi ci teniamo per mano, facendo prima una capriola avanti e a seguire una capriola indietro. (N.d.A Ovviamente le capriole sott’acqua.)

Per finire, Cosmo alza il braccio destro e io il braccio sinistro: uniamo le mani, nuotiamo insieme girando; andiamo sotto, lasciando solo i piedi fuori; pieghiamo le punte e giriamo su noi stesse fino ad andare completamente in apnea.

Riemergiamo e salutiamo con la mano, sentendo il pubblico applaudire ed esultare. Usciamo e ci rechiamo in panchina per asciugarci.

 

 

P.O.V Cosmo

Ci asciughiamo. Il punteggio è ancora da stabilire. Spero con tutta me stessa di essere arrivata almeno per i primi tre posti con Cream, se non al primo. I giudici stanno ancora discutendo: ma non possono decidersi più in fretta?!

Con il mio braccio destro circondo le spalle della coniglietta, la quale fa lo stesso con il braccio sinistro, tenendosi stretto Cheese col braccio destro.

Finalmente il punteggio sul tabellone digitale; impressione artistica: 26.000, difficoltà 19.900! ABBIAMO VINTO!!!!

Io e Cream ci abbracciamo saltellando dalla gioia!

<< EVVIVA!!!! >> Grida lei.

……………………………………………………………………………………………………………………

Premiazione!

Saliamo sul podio, nel gradino più alto. Alla nostra sinistra abbiamo una coyote femmina dal pelo azzurro ed una lepre dal pelo giallo che vengono premiate con la medaglia di bronzo; le gemelle siamesi vengono premiate con l’argento, ed io e Cream con la medaglia d’oro!

Vedo i nostri fidanzati appoggiati alla ringhiera che ci salutano ed anche la mamma di Cream. Li indico alla mia amichetta che saluta con felicità!

Queste sono state le Olimpiadi migliori di sempre, anche se sono solo le prime a cui partecipiamo!

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice (che si pensava fosse morta!)

 

Io: * esce la testa da un angolino * Ehilà, gente!

Salve miei carissimi, simpaticissimi, affezionatissimi, stimatissimi, affettuosissimi, magnificissimi, adorabilissimi, cordialissimi, fantasticissimi…

Dow: Non credo proprio che li ammalierai con le tue lusinghe per farti perdonare.

Io: Sempre a rompere le uova nel paniere, eh?

Dow: È un dono!

Io: Comunque… scusatemi taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaantisssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssimoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo per lo spiacevole ritardo! Lo so, sono una frana!

Dow: E menomale che l’ammetti!

Io: La smetti di fare l’uccellaccio del malaugurio! O devo forse utilizzare…

Dow: Ti prego, NO!!!

Io: E allora: MUTA!

Dow: * si tappa la bocca con una cerniera immaginaria *

Io: Bene. Allora, lo sapete: qualsiasi errore, troppa punteggiatura in qualche punto, troppe ripetizioni ecc… siete pregati di farmelo sapere, grazie!

Detto ciò, vi saluto scusandomi ancora e dicendovi che non ho la minima idea di quando aggiornerò il prossimo capitolo perché il 12 mi inizia la scuola. Scusatemi anche per questo!

 

Alla prossima.

Dio vi benedica.

Simo_Dowaze Bye ^.^

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** - Tiro con l'arco ***


- Tiro con l’arco
 

 

P.O.V Espio
 

Concentrazione. L’unica parola che in questo momento posso avere tra i miei pensieri. Devo concentrarmi. Il vento non sembra essere dalla mia parte. Prendo una freccia dalla faretra, la posiziono nel filo e vi prendo solo la punta piumata con il pollice e l’indice. Indietreggio il braccio e tendo l’arco in modo da farlo restare fermo. Prendo bene la mira: non posso sbagliare!

Appena sento il fischio, scocco la freccia.

Punteggio: 9

 

Beh, buono, ma posso fare di meglio. Dopotutto ho ancora due frecce da scoccare.

Il mio rivale fa la stessa cosa. Quando sente il fischio lascia la freccia.

Punteggio: 8

 

Non male. Tocca nuovamente a me.

Prendo la seconda freccia, tendo l’arco e… via.

Un bellissimo centro.

Punteggio: 10

 

Stessa cosa per il giocatore seguente: anche per lui bersaglio centrato.

Punteggio: 10

 

Di nuovo io. Stessa identica procedura; seconda linea gialla.

Punteggio: 8

 

Il turno del mio avversario; terza linea gialla verso l’alto.

Punteggio: 9

 

Pari. Siamo perfettamente pari. Ora bisognerà capire se daranno un altro match oppure no.

Quindi si dovrà aspettare qualche ora o forse domani, tutto sta nel vedere a che conclusione si arriverà.

Ci rechiamo negli spogliatoi. Noi siamo gli ultimi finalisti, ma non ci aspettavamo un pareggio. Quindi non sappiamo proprio che fare! La giuria sta decidendo e anche i conduttori e momentaneamente non si sa niente. Speriamo facciano in fretta. Io non ne posso più di stare qui!

Ho un sacco di lavoro da sbrigare all’agenzia e devo controllare se sono arrivate e-mail da qualche disperato, bisognoso di ritrovare cose o persone scomparse. Ma ne dubito fortemente. In questi ultimi mesi abbiamo avuto seri problemi: nessuno viene a chiederci aiuto per scomparse e la polizia non ci calcola minimamente. Se continuiamo ad andare avanti così, saremo costretti a chiudere bottega, come si suol dire.

Ancora non riesco a capacitarmene del perché abbia deciso di fare parte della mia brigata.

A mal appena ricordo come vivevo senza di loro… senza di lei. Lei, la ragazza che mi ha cambiato la vita dal primo momento che l’ho vista! Lei è Nicole The Holo! Incontrarla è stata la cosa migliore che potesse capitarmi. C’è anche lei a fare il tifo per me e non posso mica deluderla!

Prima abitavo con i miei fratelli e sorelle in un luogo dove la quiete era l’unica sovrana: nelle caverne sotterranee.

La vocazione di ninja è d’obbligo nel mio clan. Il mio maestro, o meglio la mia maestra era una dei migliori ninja esistenti su Mobius ed è anche qualcuno a me molto caro: mia madre. È stata lei ad insegnarci ad essere dei veri ninja, ma questa cosa va’ di generazione in generazione.

Io sono stato l’unico ad uscire dalla tana, potrei dire.

Il perché? Perché in men che non si dica sono diventato il miglior ninja di Mobius, e di ciò ne vado più che fiero.
 

Come ho conosciuto i miei due colleghi? Per caso, un purissimo caso.

Tutto ebbe inizio quando me ne andai dalla mia dimora sotterranea e mi avventurai in quella che è tuttora la mia città. Passeggiavo tranquillo lungo i marciapiedi delle strade, quando una piccola apetta ronzante e goffa mi venne addosso. La pila di fogli che teneva nelle mani si sparpagliò per tutto il marciapiede, ma io non stetti mica lì a guardare, perciò l’aiutai. Si scusò e, stranamente, mi chiese se avevo perduto qualcosa o se qualche mio familiare si fosse perso e mi fece conoscere il nome della sua agenzia investigativa; io gli risposi “No!” e a quel punto si mise a frignare come un bambino di quattro anni. Gli chiesi gentilmente quale fosse il problema e lui mi spiegò che il Team Chaotix (l’agenzia) stava andando in frantumi a causa del poco lavoro che gli veniva affidato. Qualche minuto dopo fu reso pubblico che avevano rubato un oggetto di inestimabile valore da un museo molto famoso di Mobius.

Arrivati sulla scena del furto, intervenne anche un coccodrillo verde con delle cuffie ed una catenella d’oro al collo: Vector The Crocodile , ovvero il mio capo.

Insieme, dopo varie peripezie, riuscimmo a ritrovare l’oggetto scomparso e a far arrestare il rapitore. Dopo ciò, Vector e Charmy mi chiesero di poter diventare un membro del Team ed io accettai.

Per un certo periodo gli affari proseguirono egregiamente, ma adesso tutto sta andando a rilento.

Noi abbiamo chiesto alla stampa di intervistarci alle Olimpiadi nell’eventualità di poter vincere qualche premio e già l’ha fatto con Charmy. Manchiamo solo io e Vector. Speriamo vada bene!

Un rumore dal suono singolare mi ridesta dalla storia della mia vita: il suono della trombetta di inizio gara.

Mi alzo, prendo le mie cose ed esco dai camerini.

Il sole non picchia molto, anche se siamo nel primo pomeriggio. (16:15)

Il mio coach mi riferisce che ci hanno dato un altro match. Menomale!

Ci mettiamo nel campo. Il primo ad iniziare è il ragazzo di prima: è una tartaruga verde chiaro, con dei riflessi blu mare lungo tutto il suo corpo e, in particolare, sulla faccia, e una corazza marrone con macchie esagonali gialle.

Il rettile prende la freccia e tende l’arco. Appena sente il fischio, la scocca.

Punteggio: 9

 

Adesso io. Faccio la sua stessa cosa. Assottiglio lo sguardo, concentrandomi. Vento ce n’è poco, per fortuna! 3… 2… 1… VIA!

Punteggio: 8

 

Accidenti! Non basta!

Di nuovo lui. Stavolta fa un centro perfetto!

Punteggio: 10

 

Ora è il mio turno. Ce la posso fare! Sto sudando di quanta ansia ho dentro! Rilascio la freccia solo quando sento il “via” di quel suono stridulo ed acuto.

Punteggio: 9

 

Fiù, menomale! Ma non è sufficiente! Nel prossimo devo assolutamente fare un centro impeccabile!

La sua ultima volta. Il vento è ancora più forte di prima, ma staremo a vedere se riuscirà a contrastarlo.

* BIIIIIP * Eccola che va’!

Punteggio: 7

 

Ha totalizzato in tutto 26. Io, invece, ne ho totalizzati 17. Se faccio dieci, vinco.

Ma sarà piuttosto complicato ora che il vento si è alzato.

Avanti, Espio, fatti coraggio! Ce la puoi fare! Pensa che lo stai facendo per i tuoi amici e per Nicole! Sì, pensa solo a lei!

Esco la freccia e la metto in posizione nell’arco. Chiudo un occhio per prendere meglio la mira. Devo centrare il bersaglio assolutamente!

Chiudo le palpebre per qualche secondo: l’immagine di Nicole mi appare nel buio. Il suo sorriso, la sua risata il suo… tutto! D’un tratto sento qualcosa… una voce, la sua voce che mi dice: “Ce la puoi fare, tesoro! Io credo in te!”.

<< Nicole… >> Sussurro.

Parte il suono della trombetta, apro in un lampo gli occhi e scocco la mia ultima freccia. Richiudo gli occhi.

Cala un silenzio totale in tutto lo stadio.

“Ten!” grida la voce elettronica.

<< Cosa? >> Bisbiglio tra me e me, riaprendo ciò che avevo chiuso.

Sul tabellone compare il risultato.

Punteggio: 10

 

Ho vinto, finalmente! È stata la cosa più massacrante della mia vita! Peggio degli allenamenti che mi faceva fare mia madre!

Tutti gli spettatori sono alzati che acclamano di gioia. Li saluto semplicemente con un gesto di mano.

La tartaruga, che si chiama Jimmy, viene da me e mi fa le congratulazioni per la vittoria ottenuta.

Quando se ne va, sento qualcuno toccarmi la spalla con le dita. Mi giro subito e qui, proprio davanti a me, ho la mia Nicole.

<< Hey, campione! >> Mi saluta.

Io non faccio proprio niente, non so cosa dire!

<< Beh! >> continua lei << Non dici niente, nemmeno “ciao”? >>

<< C-ciao, N-Nicole! >> Mi degno di rispondere, dopo un secolo!

Lei ridacchia, dopodiché, con mio grande stupore, mi stampa un bacio sulla guancia. Credo di essere arrossito, visto che sentivo le gote andarmi a fuoco!

…………………………………………………………………………………………………………………..

Premiazione.

Salgo sul centro del podio. Alla mia sinistra c’è un gatto arancione che viene premiato con il bronzo, Jimmy, alla mia destra, viene premiato con l’argento ed io vengo premiato con l’oro.

Arrivano i giornalisti.

<< Salve, signor Espio, ci può dire perché ha deciso di partecipare alle Olimpiadi? >> Domanda uno.

<< Perché l’agenzia investigativa del Team Chaotix non dev’essere mai dimenticata! >> Rispondo, cercando di ricordare il più possibile la risposta che mi ero prefissato.

<< Molto bene, vuole rilasciare qualcosa dopo questa breve intervista, prima di andare? >> Mi pone lo stesso ragazzo, porgendomi il microfono.

<< Sì! Se avete perso un qualcosa di prezioso o fosse scomparsa una persona che vi sta a cuore, non esitate a contattare la nostra agenzia investigativa e noi vi aiuteremo subito, perché noi siamo sempre disponibili! Grazie e arrivederci! >> Concludo con voce pacata, ma allo stesso tempo calma e rassicurante.

I rappresentanti della stampa se ne vanno ed io rimango abbracciato con la mia ragazza.

Dopotutto, partecipare a queste Olimpiadi è servito a qualcosa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Si&Dow: Hello people!

Me: I hope that the chapter was to your liking and…

Dow: Smetti immediatamentissimamente di parlare in inglese!

Io: One: “immediatamentissimamente” I can tell JUST me!

Two: I love speaking English and you can’t force me to not do it! So, I’ll stop when I feel like it!

Ok, ok, I’m kidding! Enough.

Va bene, allora: spero che la maggior parte delle persone abbiano capito cosa abbia detto…

Dow: Simo, ti ricordo che esiste il traduttore!

Io: Le condizioni sono due, cara: o la smetti di interrompermi oppure stavolta una bellissima Rapunzellata in testa non te la leva nessuno!

Dow: NOOOO! NON PARLO PIÙ, PROMESSO!!!!

Io: E fai bene!

CAMBIAMENTO DI PROGRAMMA! La scuola mi inizia il 14 e non il 12, per questo ho potuto aggiornare!

Comunque: spero che il capitolo vi sia piaciuto, se avete eventuali consigli sono ben accettati e, come sempre: ripetizioni, parole sbagliate, punteggiatura fuori posto ecc, ecc… siete pregati di farmelo sapere. Grazie ancora per chi continua a seguire/recensire/leggere questa storia un po’ fuori tema e ci vediamo al prossimo capitolo!

 

Ciao.

Dio vi benedica.

Simo_Dowaze Bye ^.^

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** - Calcio ***


[( Piccola parentesi prima del capitolo: qui il protagonista è il Dr. Eggman. So che doveva essere messo prima di Espio, ma il suggerimento e l’ispirazione sono arrivati dopo aver pubblicato il 5° capitolo, grazie al caro Freez shad che mi ha dato davvero un’ottima idea! Quindi il capitolo è dedicato a lui! ^^ E a tutti coloro che sono fan di altri personaggi di questo capitolo!

Buona lettura!)]

 

- Calcio

 

P.O.V Eggman

E un, due, tre, passo. E un, due, tre, passo. Sto continuando a fare questo inutile esercizio dello stiramento delle gambe da almeno… 103,7 secondi! Dico, vogliamo scherzare?! Con un corpo già bello scolpito come il mio, questi me lo vogliono rovinare?! Ma per favore!

<< Che fai tu? Batti la fiacca?! Forza panzone, 20 flessioni, ADESSO! >> Mi urla il mio allenatore.

<< Ma come si permette a darmi ordini? Non lo sa che io sono il più brillante scienziato di tutti i tempi? L’illustrissimo e ineguagliabile genio del mondo intero: il Dr. Eggman? >> Gli ribadisco, vantandomi.

<< Certo, e io sono Sonic The Hedgehog! Poche chiacchiere e più movimento, FORZA!! >> Mi rinfaccia quel vecchio bacucco, per poi fischiarmi nelle orecchie il suo orribile ed insopportabile fischietto da quattro soldi – che lui ama e tratta come suo animale domestico – dal suono stridulo e mooolto assordante che quasi non sento più i timpani.

Faccio ciò che mi dice come un robot, o come se avesse schiacciato il tasto di accensione di una molla. Non arrivo neanche a due e mezzo che schiatto a terra, come se avessi fatto chissà quale grande fatica.
L’uomo rotea gli occhi e sbuffa seccato, rinunciandoci e andandosene.

Perché sono qui? Me lo sto chiedendo anch’io! Ma quando ci ripenso me lo ricordo subito. Mi sono iscritto alle Olimpiadi di calcio per tre ragioni:

1- perché i miei due robot, Orbot e Cubot, mi hanno obbligato ad iscrivermici. A proposito: chissà cosa staranno facendo in questo momento…?

 

Con Orbot e Cubot

I due poveri robot sentono così tanto la mancanza del caro scienziato, che hanno organizzato una festa per distrarsi un po’.
<< Oh, che bello! Galoppa cowboy! >> Esulta il robot giallo, seduto su una mucca meccanica.

<< Fate festa quanto volete, ragazzi! Il Dr. Eggman non tornerà prima di domani, perciò… DIVERTIAMOCI!! >> Grida di “gioia” Orbot – perché, come sapete tutti, i robot non provano emozioni o sentimenti -, mettendo lo stereo ad alto volume, mentre gli altri robot sparpagliano coriandoli e stelle filanti per la fortezza.

 

P.O.V Eggman

Ma comunque, andiamo avanti…
2- perché il calcio è l’unico sport per il quale provo un briciolo di interesse;
3- perché devo smaltire qualcosa prima che diventi obeso. In fondo, un po’ di attività fisica non ha mai fatto male a nessuno, no? Anche se io odio tremendamente fare ginnastica!
Ritorna quel mentecatto del mio coach che mi dice di continuare con il riscaldamento, perché tra poco entrerà la squadra avversaria.

Ed eccola qua.

Io la conosco molto bene: si chiama Team Evil ed è capitanata da Metal Sonic, il robot che ho costruito come nemesi per il puntaspilli blu. In squadra, oltre a lui, ci sono: Metal Shadow, Metal Silver, Metal Vector, Metal Charmy, Metal Espio, Tails Doll, Shard The Metal, E-102 Gamma, Metal Knuckles e Metal Tails.
In panchina, invece, abbiamo: Metal Blaze, Metal Amy, Metal Sally e Metal Rouge.
Sono solo delle riserve, ma non per questo devono essere sottovalutate. Ad esempio, la gatta di metallo fa delle rovesciate impressionanti e Metal Amy è un’eccellente portiere – certo, con un martello come il suo, poi! - e tutto questo grazie al sottoscritto! Alle volte mi sorprendo da solo!

I miei compagni di squadra, umani ovviamente, sono abbastanza cordiali e gentili … io ODIO chi è cordiale e gentile! Specialmente se per “gentile” intendiamo: “prego, dopo di voi.”; così fanno i giocatori del mio team! Quando hanno la palla e vedono che un avversario sta arrivando, gliela fanno prendere come degli allocchi! E per giunta quelli li ringraziano!
Mha, io non lo so! Io mi … io mi dissocio!
Però ora si sono dati una regolata, menomale!

Ci chiamano per venire a cantare il nostro inno di Mobius. Ci mettiamo a centro campo, con le braccia ciascuno attorno alle spalle dell’altro.
Dopo ciò, io mi posiziono nel cerchio assieme a Metal Sonic – sì, per quanto possa sembrare strano, sono io il capitano! - ed i miei compagni alle loro postazioni, chi in difesa e chi in attacco.
L’arbitro tiene la palla, raccomandandoci di stare attenti a non fare falli. Dopo di che, la posiziona nel piccolo cerchietto bianco del prato. Si distanzia di qualche metro e poi fischia l’inizio gara.

Metal è subito in possesso di palla e io incomincio a rincorrerlo.
In men che non si dica, lo raggiungono Metal Shadow e Metal Knuckles. Passa la palla a quest’ultimo che avanza verso la porta. Tira la palla che, però, viene deviata dal portiere con un pugno. La stoppa di petto un giocatore della mia squadra e comincia ad avanzare verso l’area avversaria.

Mi affianco a lui e mi faccio passare la palla. Arrivano Shard ed E-102 Gamma, provo una finta, che riesce, e la passo ad un compagno appena arrivato. Calcia la palla in direzione della porta; quella sottospecie di bambola volante, che stranamente oggi non ha perdite di sangue dagli occhi, a quanto pare quei paraocchi servono a qualcosa, si muove con agilità levitando in aria e manda la palla dalla parte opposta alla nostra.

Andiamo all’inseguimento del pallone che ora l’ha recuperato Metal Vector. Questi lo passa a Metal Espio che salta per prepararsi a fare una rovesciata in direzione della porta, ma intervengo subito io che la passo ad un altro dei miei con un colpo di testa. Purtroppo non riesco a togliermi in tempo e perciò ricevo un bellissimo calcio dritto dritto nella mia zucca pelata, che mi causa un meraviglioso bernoccolo. Cado a terra dolorante, massaggiandomi la parte lesa.
Per fortuna, l’arbitro ferma il gioco, consentendoci il calcio di rigore e dando un’ammonizione al camaleonte metallico.
Non esco, ma l’infermiere mi dà l’arnica per evitare che il bernoccolo si gonfi ancora di più.
A tirare la palla sono proprio io; l’arbitro segna il punto da dove devo calciare con una bomboletta spray bianca, a pochi metri di distanza dalla rete avversaria.

Mi metto in posizione. Io e Tails Doll.
Ci scambiamo degli sguardi d’intesa. Appena sento il fischio, prendo la rincorsa e tiro.
Il portiere prova a parare …
ma non ci riesce e la palla va’ dritta in porta!
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!

Tutti i miei compagni festeggiano di gioia e mi acclamano, ma non riescono a sollevarmi e a tirarmi in aria a causa della mia mole. Pazienza!

Il gioco riparte.

Dopo questo goal, siamo ancora più determinati a segnare ancora e ancora, fino a stracciarli.
Non è detto che i robot siano più bravi degli uomini, dopotutto siamo noi i loro creatori, no?

Corriamo in direzione della palla che per il momento è nostra.

Oltrepassiamo la metà-campo e uno del mio team si prepara a tirare, ma il suo tentativo viene annullato da una scivolata di Metal Tails, che recupera la palla e si dirige verso la nostra parte di campo, seguito da due giocatori della sua squadra: Metal Silver e Metal Charmy.

Tre dei miei corrono all’inseguimento, tentando delle scivolate che non vanno a buon fine. Il nostro giocatore migliore – dopo di me, si intende – riesce a recuperare il pallone con una scivolata, ma purtroppo va a finire fuori.

La rimessa la fa Shard che tira in direzione di Metal Shadow, il quale stoppa di petto e avanza verso la nostra porta.
Corro più veloce che posso e mi pongo davanti a lui. Tenta di superarmi ma inutilmente: non dimentichiamoci che sono stato io a progettare tutti questi robot + un peluche, quindi… chi meglio di me sa i loro punti deboli?
Vedo qualcosa illuminarsi nei suoi occhi … cosa?!
Il porcospino metallico nero passa la palla indietro a Metal Vector e lo segue.
Rimango un attimo spiazzato da quella mossa inaspettata, ma mi riprendo subito e mi rimetto a correre.

Il coccodrillo di metallo passa la palla all’echidna metallizzata; due dei miei uomini si precipitano verso di lui il quale, non sapendo cosa fare, tira il pallone a Metal Tails che, non aspettandoselo, riceve una forte pallonata in testa.
Con molta probabilità gli si è spostata qualche rotella. Quando finirà questa esaustiva di una partita, lo aggiusterò.

E in campo chi entra è: Metal Blaze! E te pareva! C’era da aspettarselo, visto che lei è una dei più bravi, grazie alle mie innate capacità di costruttore, modestamente!

Riparte il gioco.

La palla è mia, ma la gatta metallica me la soffia da sotto il naso. Accidenti, che velocità! In un nano-secondo si dirige verso la nostra porta e come se niente fosse segna subito un punto! Rimango a fissare la gatta robot come un ebete e con la bocca spalancata: chi l’avrebbe mai detto?! Devo ricordarmi di dare una bella controllatina alle mie creazioni.

Primo tempo finito.

Ci andiamo a riposare quindici minuti. Beviamo, ci asciughiamo dal sudore ed io incoraggio i miei compagni a dare il massimo ora più che mai! Ci hanno avvisato: niente tempi supplementari. Chi vince, vince e chi perde, perde. Quindi dobbiamo difenderci alla grande e dare il meglio di noi!

<< … Sarà dura, lo so, ma ce la faremo! Siete con me? >> domando ai miei uomini, ma come risposta ottengo solo dei grugniti e dei mugolii … grugniti e mugolii?! Guardo tutti attentamente e mi accorgo solo ora che stanno dormendo e ronfando come ghiri! Evidentemente, il mio discorso di quindici minuti era noioso.

<< IN PIEDI, FEMMINUCCE!!!!!!! >> e così dicendo, tutti si mettono sull’attenti.

<< Razza di scanza-fatiche, nulla-facenti, pigri ed… ineducati che non siete altro! Vi siete forse dimenticati per quali ideali state giocando?! Perché avete deciso di praticare questo tipo di sport?! Quale è stato il motivo della vostra decisione?! Sapete benissimo le risposte a queste domande, non c’è bisogno che le dica io! Pensate alle vostre povere mamme che in questo momento stanno facendo il tifo per voi e voi le ripagate in questa maniera! No, ragazzi! Ora basta! Vediamo di darci una svegliata e di smuovere quelle chiappe da quelle sedie! Se non lo facciamo per noi, almeno facciamolo per le nostr… vostre mamme! Fate che le vostre mamme siano fiere di voi! Viva la mamma? >>

<< VIVA LA MAMMA!!! >> affermano tutti all’unisono, alzando i pugni.

<< Allora torniamo in campo e diamoci dentro! >>

Come detto, ci rimettiamo alle nostre postazioni, pronti a dare il massimo. Mi spiace solo che … io non abbia degli ideali per cui lottare. Tutti i miei calciatori hanno una famiglia mentre io … io non ho nessuno …
Comunque, tralasciando questi fatti personali, il gioco ricomincia.

La palla è nostra. Due dei miei rimangono in difesa, mentre noi avanziamo verso la porta avversaria. Il ragazzo che ha l’oggetto sferico continua ad andare avanti, ma viene fermato da Metal Blaze e Metal Shadow. Decide quindi di passarla dietro, dove ci sono io: scelta giusta, amico! Recupero e con uno scatto supero i due robot e corro verso la mia meta.

Fortunatamente non mi ferma nessuno, ma mai cantare vittoria troppo presto. Per l’appunto, mi blocca Metal Sonic. Provo diverse finte, ma niente sfugge ai suoi occhi vigili. Sono letteralmente messo alle strette! L’unica mia soluzione sembra quella di fare fallo. Ma non posso mica farlo! Sarò anche vile e sleale con Sonic e compagnia bella, ma anche io so che quando è basta È BASTA!

Mi guardo un po’ intorno ed ecco che arriva uno dei miei calciatori. In una mossa fugace che né io né Metal ci aspettiamo, passo la palla a quest’ultimo che prosegue il percorso che avevo iniziato io: ovvero la rete avversaria.
Lo intravedo tirare la palla, ma purtroppo il suo intento viene mandato in fumo dalla parata di Tails Doll. Il pallone è sospeso in aria.
Riuscendo a smarcarmi da Metal Sonic, corro verso la palla e vi dò un bel colpo di testa. Incredibile a dirlo, ma faccio nuovamente goal!

Che fortuna, raga!

<< CONTINUI COSI’, DOTTORE! NOI FACCIAMO IL TIFO PER LEI!! >>

Cosa? Chi mi ha detto questo? Mi giro in direzione di quelle voci alquanto familiari …
ORBOT E CUBOT?! CHE CAVOLO CI FANNO QUI?! Che siano venuti a … AHI! Mentre sono distratto, non mi accorgo che qualcuno mi chiamato perché sono libero e quindi ho ricevuto nuovamente una pallonata nella nuca. Ma non è stata una mossa inutile, anzi, senza accorgermene passo la palla a un mio calciatore che avanza prontamente verso la porta. Però! Non tutti i mali vengono per nuocere! Mi massaggio per qualche attimo la parte colpita e riparto all’attacco.

Anche se non segniamo ancora, non ha importanza, basta che manteniamo il punteggio.

Il ragazzo che ha recuperato il pallone non riesce a segnare perché Tails Doll lo devia, passandolo a Metal Sonic. Prosegue finché non arriva quasi davanti la nostra rete, ma viene marcato da tre miei calciatori. Prova a smarcarsi, ma inutilmente. Arrivo per prendere la palla, ma accade qualcosa di strano: Metal si gira, guardandomi, e poi tira senza che nessuno dei presenti se l’aspetti con grande potenza. Con le poche energie che mi rimangono, provo una pazzia: cerco di recuperarla con un colpo di testa. Corro e, per l’appunto, la colpisco con la capoccia*passandola ad uno dei miei.

Situazioni simili si ripetono perpetuamente per tutta la partita, fino a quando il mio povero cranio non ce la fa più! Per tutto questo tempo ho preso il pallone con colpi di testa e adesso non riesco nemmeno ad annuire! Di tanto in tanto mi vengono dei capogiri, dovuti anche al caldo insopportabile di oggi.

Menomale che rimangono solo 10 minuti alla fine. Aspetta un attimo … 10 MINUTI?! PER TUTTI I ROBOT, MANCA POCHISSIMO E ABBIAMO FATTO SOLO 2 GOAL CONTRO 1?! Dobbiamo assolutamente fare almeno un altro punto!

In questo esatto momento, la palla ce l’ha Metal Charmy che la passa a E-102 Gamma. Quest’ultimo viene fermato da un mio calciatore che, con una scivolata, recupera l’oggetto sferico, avanzando verso la metà-campo avversaria. Purtroppo viene bloccato da Metal Silver, che riesce ad ottenere la palla grazie ad una finta inventata, a quanto pare, da lui (io non gliel’ho sicuramente insegnata). Arriva da noi, ma prontamente due miei ragazzi gli si parano davanti, costringendolo a fermarsi. Messo alle strette, prova a passarla, ma non sa con chi ha a che fare; il passaggio avviene, però non è certamente ciò che si aspettava Metal Silver, infatti sono io ora ad essere in possesso di palla. Vado dritto in direzione della porta avversaria per l’ultima volta. Manca meno di un minuto, ma voglio comunque provare a segnare. Sorpasso tutti gli avversari che mi vengono incontro, andando a zig-zag a volte. Sono a pochi metri dal mio obiettivo. Mi metto in posizione di fronte alla bambola fluttuante e tiro.

Silenzio totale. Il pubblico col fiato sospeso. Il pallone sembra vada a rallentatore. Tutti intenti a fissare l’oggetto. Tails Doll si tuffa per pararlo, ma non ce la fa perché, sfortunatamente, la palla colpisce il palo. NOOOO!!!

Ciononostante, nello stadio si eleva un grido di esultanza pazzesco! Davvero stanno gioendo per la vittoria della mia squadra?! Non ci credo!!!! Questo mi rende … felice? Sì, felice!

I miei compagni di squadra mi circondano buttandosi sopra di me e abbracciandomi.

E la partita è ufficialmente finita! FINALMENTE!

 

……………………………………………………………………………………………………………

Ci chiamano per ricevere la coppa che, euforicamente, prendiamo tra le mani! Salutiamo tutti i componenti del Team Evil e ci godiamo i festeggiamenti che ci offre il pubblico.

I due miei robot mi si avvicinano, facendomi i complimenti e persino abbracciandomi. Forse mi sono sbagliato: io ce l’ho già una famiglia, seppur inanimata, ma è pur sempre una famiglia. E poi, di animati ho i ragazzi della mia squadra e la Sonic e co. Sebbene io e il porcospino blu ci bisticciamo come cani e gatti, in fondo ci vogliamo bene, anche se nessuno dei due lo ammetterà mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

Capoccia *= testa
 

Angolo Autrice

Io&Dow: Hello!
Io: Dopo tre mesi mi sono degnata di aggiornare!!!! Sono un fiasco, lo so!
Dow: Infatti, vergognati!
Io: *piange*
Ok, BASTA! Mi dispiace mooooltiiiiissiiiiiiiiimooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo per avervi fatto aspettare così tanto il sesto capitolo! SCUSATEMI! PERDONATEMI! SORRY! FORGIVE ME! VERZEIHEN SIE MIR! PERDONAME!
Ok, può bastare. ^^”

Riepiloghiamo il capitolo: qui il Dr. Eggman è uno sportivo (chi l’avrebbe mai detto?!) ed è piuttosto atletico! Ma ha sempre la sua solita forma a uovo, non dimenticatelo! ^^

Ti ringrazio ancora, caro Freez, per avermi dato questa fantastica idea, perché il calcio avevo intenzione di non metterlo, dato che non sono molto informata su questo sport, anche se mi piace e, modestamente, sono un portiere abbastanza in gamba! ^^ Mi scuso anticipatamente se ho descritto male la partita e se ho omesso qualcosa di importante, ditemelo.

Nel caso ve lo stesse chiedendo, la squadra di Eggman si chiama solo “Mobius”. L’altra l’ho chiamata Team Evil perché non è esattamente una squadra di soggetti animati o la protagonista assoluta … non so se mi spiego! ^^”
Dow: No, non ti spieghi affatto! -.-
Io: Infatti non mi sono capita da sola! Eheh!
Il resto lo sapete: nel caso troviate errori, punteggiatura fuori posto o altro, fatemelo sapere.
Detto questo, ringrazio chi ha messo questa storia tra le seguite, le ricordate e le preferite! E ringrazio ancora voi che recensite e voi che leggete solamente!

Un’ultima cosa e poi me ne vado: secondo voi la dovrei continuare questa storia delle Olimpiadi oppure dovrei tenerla sospesa fino all’inizio dell’estate? O per i prossimi 4 anni? O.o (4 anni magari no XD)
Ditemi voi, io sono indecisa.

Alla prossima.

Ciao. Dio vi benedica.

 

Simo_Dowaze Bye ^.^

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