The Stars with You

di Teenager_Imagination
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Falling Stars ***
Capitolo 2: *** Drawings Spatial ***



Capitolo 1
*** Falling Stars ***


Sapete...penso che alle volte l'universo si diverta a prendersi gioco di alcune persone, mettendo al loro fianco delle creature dannatamente irritanti.
Quel genere di persona che ti assilla, ti tormenta e, non so...quel tipo di persona che vorresti pestare dalla mattina alla sera, però allo stesso tempo, non puoi più fare a meno di quella presenza. 
Perché se di punto in bianco si allontana, inizi a sentirne la mancanza.
Senti la mancanza della sua irritante voce che continua a chiamarti ininterrottamente, senti la mancanza del suo continuo punzecchiarti e tormentarti e senti la mancanza di quella persona al tuo fianco. 
Penso che l'universo non avesse più vittime da tormentare e abbia scelto me come creatura da sacrificare, perché tra tutte le persone in questo pianeta ha scelto proprio me, a cui affiancare l'essere più irritante e capriccioso di questo mondo. 
Il suo nome? Semplice...Tooru Oikawa.
E sapete qual è la cosa più ironica? No? Bene, ve la dico io. 
È il figlio della migliore amica di mia madre. 
In pratica lo conosco fin dall'infanzia, ce l'avevo sempre tra i piedi che piagnucolava; in pratica siamo cresciuti insieme.
Il ché non sarebbe un male, se non fosse che ormai anche solo la sua presenza m'irrita come non mai.
Sempre lì pronto a disturbarti anche per cose stupide: un cartone, un cappello, la pallavolo, il suo aspetto, ma la cosa su cui più ama tormentarmi sono gli alieni.
 
Ricordo perfettamente la prima volta che gli diedi retta su questo argomento.
Durante una calda notte estiva dei nostri sette anni, i nostri genitori avevano deciso di portarci in campeggio poco fuori città, vicino ad un fiume; e dopo aver passato tutta la giornata ad aiutare i miei alla ricerca di rametti per il falò, montare le tende e tutto il resto, finalmente potevo dedicarmi a qualcosa che mi divertisse.
Sono sempre stato alquanto affascinato dagli insetti, cosi col mio barattolo tutto contento ero andato a catturare delle lucciole, inoltrandomi un pó nel boschetto li vicino. 
- Iwa-chan! - sussultai. 
Non mi ero accorto che mi stava seguendo. 
- Non dovremo allontanarci dalle tende, e se ci perdiamo? Non voglio perdermi.
- Se hai paura torna pure indietro, io voglio prendere ancora un pò di lucciole. - gli consigliai di andarsene, ma quando mai mi dava ascolto.
Cosi mi ritrovai a vagare per il bosco alla ricerca d'insetti luminosi con un piagnucolante Oikawa attaccato alla mia felpa, finché di colpo non lo sentì trattenere il fiato e staccarsi da me, correndo spedito verso un punto buio.
- idioikawa! Dove vai? - 
ma lui non mi sentii, era già lontano.
Non potevo lasciarlo morire nel bosco, per quanto l'idea fosse bella, ma anche se gli ero subito corso dietro, non riuscivo a trovarlo. 
Gli alberi erano tutti uguali, mi sembrava di girare intorno. 
Poi una mano si posò sulla mia spalla, facendomi rabbrividire.
- Iwa-chan... - sussurrò prendendomi per mano, feci per allontanarmi di colpo e picchiarlo, ma lui strinse più forte; 
- Non dire nulla...vieni con me, devo farti vedere vedere una cosa bellissima.
Lo segui senza fiatare. 
Cosa mai avrà trovato di così bello, da essere sicuro che anche a me sarebbe piaciuto?
Lui continuava a voltarsi per guardarmi con quella sua faccia da schiaffi sorridente.
- Dove mi stai portando, stupido? -
Ci stavamo allontanando sempre di più dalle tende e il bosco si faceva più oscuro, però se mi voltavo, riuscivo ancora a vedere la luce del nostro falò.
- Un pò di pazienza.. ci siamo quasi. - ancora pochi passi e vidi finalmente ciò che voleva mostrarmi.
Aveva ragione, era bellissimo.
Un piccolo angolo del tutto illuminato solo dalla luce naturale delle stelle che si specchiava nella torrente davanti a noi.
La luna brillava in modo ipnotico grazie al contrasto che si creava con l'oscurità del cielo.
Le stelle sembravano tante piccole lucciole luminose.
Oikawa si sedette a terra facendomi cenno d'imitarlo.
 In quel momento parlare sarebbe stato superfluo, restammo semplicemente seduti uno vicino all'altro coi nasi all'insù, intenti a osservare quella bellezza naturale.
- Sai Iwa-chan, un giorno andrò lassù ad esplorare lo spazio, e forse incontrerò anche gli alieni, ma anche solo poter fluttuare tra le stelle mi basterebbe. - si voltò verso di me sorridendo, indicandomi il cielo.
- Quindi da grande vuoi essere un astronauta? - lui annuì rapidamente, portandosi le ginocchia al petto.
- Si, vorrei essere un astronauta, un campione della pallavolo e un'astronauta. - continuò con più enfasi.
- Beh...questo significa che anch'io dovrò diventare un astronauta. - mi guarda confuso
 - Beh si...hem...se tu vai lassù, avrai bisogno di qualcuno che ti protegga dagli alieni cattivi o ti corregga quando fai l'idiota...quindi, ci verrò io con te nello spazio, sempre se posso.
Imbarazzato cominciai a grattarmi la nuca, perché sapevo che dicendo quello, avrei fatto in modo che Oikawa si appiccicasse ancora di più a me, e infatti quando mi voltai per guardarlo aveva gli occhi lucidi e un enorme sorriso sul volto.
Era dannatamente luminoso.
Rapido si lanciò verso di me per abbracciarmi, singhiozzando vari "si" e mettendomi ancora di più in imbarazzo.
-Okay okay, ma adesso staccati, fa caldo. - si mette a ridere - 
Perché stai ridendo?! Vuoi che ti picchio?
- Sei tutto rosso, Iwa-chan! - 
Gli posai la mano in testa e gliela girai.
- Tsk.. torna a guardare le stelle, se non vuoi che ti picchio... e sta zitto. - 
ero arrossito come una ragazzina per un abbraccio. 
Era tutta colpa di quella sua faccia demente, sorridente e carina.
- Okay okay... -punta sorpreso il cielo - Guarda Iwa-chan!! Una stella cadente!
-Muoviti esprimi un desiderio, idiota. - 
Gli urlai, ma girato verso di lui com'ero, non mi ero accorto che non era una sola stella cadente, ne erano tantissime.
Lo sguardo di Oikawa si era fatto più grande e luminoso, mi bastava guardare quegli enormi occhi marroni per controllare la situazione del cielo, erano come uno specchio.
- Iwa-chan!!! Chiudiamo gli occhi insieme e desideriamo che il sogno di essere astronauti si realizzi. - mi chiese, già con gli occhi socchiusi e col tono implorante. 
Annuì chiudendo gli occhi e per la prima volta, ho desiderato davvero di fare qualcosa con quello stupido.
Il suo entusiasmo nel voler avverare quel sogno, mi aveva contagiato, tanto da far desiderare anche a me di essere con lui nello spazio quando si sarebbe avverato. 
Dopo di ché restammo lì, a guardare quello spettacolo celeste insieme, finché non finì, e rimasero le sole stelle fisse che avevamo già visto.
Da quel giorno, Oikawa non smise mai di ricordarmi del nostro desidero, che detto tra noi, quello era il suo sogno, io avevo solo detto che lo avrei accompagnato.
Ogni anno, i nostri genitori ci trascinavano in quel campeggio, dicendoci che era per ricordarsi dei bei tempi, per stare a contato con la natura, ma sapevamo tutti che ci andavamo perché quello scemo di Tooru voleva andare lì per vedere le stelle cadenti. 
Cosi ogni anno sempre più o meno alla stessa data Oikawa e io ci ritrovavamo a scappare in punta di piedi, dalle nostre tende, appena scendeva la notte per andare guardare le stelle e ad esprimere desideri.
Stranamente, in quei momenti la sua presenza non mi irritava come sempre, forse perché sotto sotto anch'io mi stavo affascinando alle stelle, o era perché lui ne parlava con talmente tanto entusiasmo da riuscire a contagiarti e farti credere che le stelle e lo spazio fossero una cosa meravigliosa.
Il ché era vero, ma il modo in cui lo faceva lui, beh..rendeva tutto decisamente speciale, forse perche diventava tutto luminoso, come se lui stesso fosse una stella, e parlava di come sarebbe stato bello guardare la terra dallo spazio, o di come sarebbe stato visitare un pianeta del tutto sconosciuto o anche solo fluttuare nella navicella.
Lui riusciva a farti credere che diventare un astronauta era anche il tuo sogno, e non solo il suo.
Ci sdraiavamo sull'erba, ancora leggermente umida in riva al fiume, e subito lui iniziava ad indicarmi tutte le stelle, costellazioni, e incredibile ma vero, lui già a quell'età sapeva quasi tutti i loro nomi.
- Iwa-chan, la vedi quella stella grande e luminosa? - annuì - Quella è la Stella Polare, è tipo la stella notturna più luminosa dopo la luna. - 
continuava a indicarla facendo dei cerchi nell'aria 
- Se mai ti dovessi perdere e non sai come orientarti, basta cercare lei, perché sta sempre a nord e come puoi vedere è anche super luminosa! -
 si voltò a guardarmi, per poi riguardare il cielo ed indicarmi un'altra stella e così via.
Io semplicemente stavo lì, in silenzio ad ascoltarlo e ad osservare tutte le stelle che m'indicava.
 
______________
 
Angolo dell'autore:
Heyla 
Questa è la prima FF che scrivo sul fandom di Haikyuu, e sinceramente è un po la mia priva del fuoco, anche perché sono abituato a scrivere FF non fluf.
Ammetto di aver un po' paura per questa storia, però mi è venuta l'ispirazione mentre ne parlavo con un amica, quindi mi sono detto, perché non scriverci una fanfiction. Ed eccola qui.
So.. 
Se lasciate una piccola recensione col vostro pensiero, mi rendete felice e mi fate capire se ciò che ho scritto vi è piaciuto.
E grazie a voi che leggerete la mia ff.
A presto.
Sempre con affetto, 
Greinski
 

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Capitolo 2
*** Drawings Spatial ***


Una volta in terza elementare Oikawa, alla fine di una delle tante lezioni di Arte, mi passo uno dei suoi disegni preferiti che aveva fatto durante l'anno scolastico. 
Io già a quei tempi, iniziavo ad ignorarlo, perché se gli davo sempre tutte le attenzioni che richiedeva diventava una palla al piede, e se non gliele davo iniziava a dire il mio nome a macchinetta fino a farmi esasperare, cosi avevo iniziato ad adoperare la tecnica ignora, ma allo stesso tempo dargli il minimo di attenzioni, cosi da non farmi avere un esaurimento nervoso in tenera età.
Quindi non avevo fatto molto caso al disegno, lo avevo semplicemente piegato e messo nello zaino, lo avrei guardato, forse, poi con calma a casa.
- Iwa-chan..Non guardi il disegno che ho fatto per te? - il problema del non fare le cose che vuole Oikawa, è che poi lui se la prende e tende a romperti le scatole il doppio del tempo, finché non soddisfi il suo desiderio.
- Devo guardarlo proprio ora? - Annuisce tutto sorridente - io volevo guardarlo poi a casa con calma.. In più si sta facendo tardi, e le nostre mamme ci stanno aspettando qui fuori. 
Lui mi fece il muso per tutto il tragitto verso casa, e quando tentavo di parlargli, m'ignorava voltandosi dall'altra parte; se non fosse che c'erano anche le nostre mamme, lo avrei picchiato.
Cosi appena arrivai a casa, presi il disegno dal mio zaino e corsi a casa sua cosi da poter guardare con lui.
Appena mi vide davanti a casa sua col disegno, ancora piegato in mano, mi sorrise.
Non fece uno dei suoi soliti sorrisi che rivolgeva a tutti per buona educazione, quando gli dicevano che era un bel bambino, o per i complimenti in qualcosa in cui sapeva di essere bravo, era uno di quei sorrisi che faceva solo in mia presenza, tanto che dopo qualche tempo, iniziai a registrarli come "sorrisi miei".
Erano speciali. Solo per me.
Non solo perché diventava tutto luminoso, le sue goti si arrossavano e mi rivolgeva un sorriso enorme, ma sopratutto perché potevo leggere la felicità dei mie gesti,per quanto piccoli e a volte insignificanti, nei suoi occhi.
Mi corse incontro e ci sedemmo sui gradini, uno affianco all'altro.
- Non l'hai ancora visto? - era imbarazzato, lo capivo dal fatto che si tormentava le mani.
Oikawa era cosi, ciò che non diceva a parole, io lo capivo dal suo corpo. Quando era nervoso tendeva a torturarsi le mani, quando era felice gli s'illuminavano gli occhi, quando era triste tendeva ad evitare il mio sguardo e quando era in imbarazzo si grattava sempre un braccio o la nuca.
- No.. visto come mi hai tenuto il muso fino a poco fa, beh, ho pensato che volessi vederlo con me - Lui continuo a sorridere arrossendo ancora di più se possibile.
- Si.. voglio vedere come reagirai vedendolo - ammise con difficoltà - sai che non sono molo bravo a disegnare, pero questo disegno è venuto davvero bene, e voglio che lo tieni tu. 
Annui e piano piano cominciai ad aprilo rivelando cosa c'era disegnato in quel semplice foglio bianco.
Sentivo Oikawa trattenere il fiato accanto a me. Ci teneva davvero tanto che questo disegno mi piacesse.
Era un disegno davvero carino, per quanto possa essere bello il disegno di un bambino di 9-10 anni.
Rappresentava due bambini, uno sorridente e uno serio, vicino ad un astronave; fluttuavano nello spazio e il bambino sorridente indicava un pianeta su cui c'era anche un alieno. 
Capii subito che eravamo noi due, e sapere che aveva disegnato quello che avevamo desiderato due anni indietro, mosse qualcosa dentro al mio petto, inondandolo di uno strano calore. 
- C-cosa ne pensi? - Era nervoso - se non ti piace dimmelo.. cioè non me la prendo davvero, solo dimmi cosa ne pensi. - continuava a tormentarsi le dita cominciando a tirare le pellicine con le unghie.
-Davvero vuoi che lo tengo io? - chiesi voltandomi verso di lui ancora titubante, ma il piccolo sorriso che mi regalo annuendo mi fece capire che era davvero importante per lui se lo tenevo io.
-Si, cosi non ti dimenticherai mai il desiderio e mi aiuterai a realizzarlo - si alzò puntandosi le mani sui fianchi ridendo, voltandosi poi verso di me facendomi il suo solito segno di vittoria, perché anche se da cosi piccoli, lui sapeva che avrei ceduto a certe richieste; e infatti quel disegno lo tengo ancora custodito con estrema attenzione nel mio cassetto.
-Ovviamente io sarò l'astronauta più forte e tu quello più stupido - tento di alleggerire l'atmosfera facendolo ridere.
-no, su questo ti sbagli Iwa-chan. - torna a sedersi al mio fianco, mostrandomi di nuovo i bambini del disegno - io sarò ovviamente l'astronauta più bello di tutta la stazione spaziale e tu il musone che stara con me e mi salverà dai bulli e dagli alieni cattivi. Perché tu sei il mio cavaliere dall'armatura splendente e mi proteggerai sempre - arrossisce abbassando il volto.
-nerdkawa, ti sei reso conto che mi hai appena dato del cavaliere e che hai insinuato che tu la principessina che devo proteggere vero? - lo sfotto un po, ammirando come il suo viso diventasse sempre più rosso.
-I-I-IO NON MI SONO DATO DELLA PRINCIPESSA!!! - inutilmente cerca di colpirmi - intendevo che tu sei il fedele cavaliere di un Re, e quel re ovviamente sono io. chiaro? - imbarazzato cerca di spiegarsi confondendo anche se stesso.
-Okay, okay - alzo le mani arrendendomi - Ho capito, Principessina - mi alzo svelto allontanandomi da lui.
-ecco.. bene.. cos- IWA-CHAN!!! - piagnucola cercando di rincorrermi - smettila!!! non sono una principessa. SONO UN RE. UN RE ASTRONAUTA. - si punta sulle scale di casa sua facendomi la linguaccia.
- Tooru Oikawa, il Grande Re.. Dei nerd spaziali. - rido ripiegando il disegno e mettendomelo in tasca, intanto che lui offeso mi stava rifacendo il muso - Sarà un onore per me stare al vostro fianco, vostra stupidità - cerco di inchinarmi nel modo meno imbarazzante, facendolo sorridere e battere le mani.
Lo saluto, voltando per tornare a casa, lui continua a rivolgermi quel sorriso con le gote leggermente rosse. Aspetto di vederlo chiudere la porta e poi finalmente vado a casa, riprendendo il disegno e riguardandolo con più attenzione.
Era davvero carino, poi il fatto che lo avesse fatto pensando anche a me, mi faceva sentire bene, ma non quel bene che si prova come quando sai che qualcuno ti vuole bene, è quel genere di bene che ti fa sentire importante e speciale.
Entro a casa con enorme sorriso da ebete, per quanto cerchi in tutti i modi di mascherarlo o di farlo svenire, a era l'effetto di quel piccolo atto da parte di quel'idiota del mio migliore amico.
Velocemente m'incammino verso la scrivania di mio padre,prendendo una bustina trasparente e mettendoci dentro il disegno ci che non si rovini; soddisfatto salgo in camera mia, e togliendo dal cassetto vicino al mio letto tolgo via varie cartine di caramelle e cioccolatini, facendo spazio cosi da metterlo li al fondo, in modo che solo io possa sapere dove si trova. Non volevo condividere con nessuno quel piccolo regalo, era una cosa solo mia e sua, quindi sarebbe rimasto nascosto e protetto.


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Angolo dell'autore:

Welcome back to my story!!
dopo un lungo tempo, in cui sono stato giù e disperso a causa del blocco dello scrittore, sono tornato con un nuovo piccolo aggiornamento, 
tanto per dirvi "HEi.. non sono mort giuro, semlicemente non ricordo più come siscrive bene una fanfic".
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, per piccolino, prometto di provare ad aggiornare con più frequenza, e come sempre 
se vi va, lasciate un commentino facendomi sapere cosa ne pensate della storia e se vi piace.
Grazie per aver letto la FF.
a presto ^^
Sempre con affetto,
Greinski 


Ps. Sicuramente la storia è piena di errori. 
vi chiedo scusa, ma molti sicuramente saranno di distrazione e i più, non è stat betata.. quindi Sob
Vi chiedo scusa per gli obrobri che avete trovato.

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