I martini non prendono il sole

di Danette91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Epifania ***
Capitolo 2: *** Aroma di caffè ***



Capitolo 1
*** Epifania ***


FF Dania Quale significato misterioso può celare un banale caffè preso insieme ad uno sconosciuto? Plascencia e Clooney in un incontro immaginario a una tavola calda inscenano un racconto allegorico sull'esistenza umana.


La tavola calda “Serpico” era stata sempre lì. Francisco Plascencia non ricordava nella sua vita di aver mai voltato l’angolo tra via De Amicis e Pellico senza che i suoi occhi si posassero sull’insegna rossa posta su un’asta perpendicolare al marciapiede.
In quel pomeriggio di novembre il vento, antipatico e freddo, si scagliava con gelida precisione contro il capo di Francisco che, fiutando aria di pioggia, decise che un bel caffè caldo corretto con qualche goccia di grappa, non gli avrebbe fatto male.
Stranamente quel giorno “Serpico” brulicava di avventori, non che ce ne volessero poi molti per occupare i sei tavolini graziosi ma un po’ appiccicosi che c’erano nel locale.
Il tavolino migliore era quello posto in fondo alla sala, quello meno esposto agli spifferi e alle correnti ogni volta che la porta veniva aperta. Solitamente era il primo su cui si appollaiava la gente in attesa del proprio panino o dolce, ma quel pomeriggio, stranamente, c’era solo un uomo ben vestito nascosto dal suo giornale. Sedeva rilassato con una tazza fumante di cioccolata calda di fronte a sé.
Non gli dispiacerà se mi siedo al suo tavolo, penso Francisco, dopotutto non sono un impertinente ficcanaso, voglio solo bermi il mio caffè corretto.
Convintosi, si diresse a passo deciso verso il tavolino e si sedette dicendo “Permette?” senza neanche aspettare una risposta.
L’uomo scostò il giornale dal volto per vedere chi si fosse seduto al suo tavolo.

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Capitolo 2
*** Aroma di caffè ***


capitolo 2 Dania

Ciao popolo di EFP!!

Eccovi il secondo capitolo della mia prima fanfiction!

Spero tanto vi piaccia! Fatemelo sapere: accetto anche critiche, suggerimenti e richieste!!

Tengo a ringraziare colei che mi ha aggiunta fra le autrici preferite!! Grazie mille Giselle Claire!!

Buona lettura!!!

Francisco sobbalzò lievemente. In un solo attimo venne travolto da un torrente di stupore e di seguito da una valanga di timore reverenziale. Doveva darsi un contegno. Certe cose non accadono tutti i giorni, anzi. David Byrne cantava "Once in a Lifetime" e Francisco era quel tipo di fan che non dimentica mai la propria canzone preferita. 

Trasse un bel respiro, ma non riuscì a trattenere un risolino nervoso che gli sfuggì dalle labbra come uno sgraziato girino.

Frittata fatta.

Nella sua mente Francisco visualizzò mille e più scenari di conversazione che avrebbe potuto e dovuto intavolare di fronte a niente meno che George Clooney.

Insomma, quante possibilità c'erano? I due non erano della stessa città. Chi è che lo diceva sempre? Che il mondo è un posto piccolo piccolo... Francisco scavò per qualche brevissimo istante, forse era un compagno delle elementari ormai sepolto tra i ricordi ad averglielo detto. Ma non aveva più importanza. C'era un uomo davanti a lui, un uomo importante che Francisco aveva stimato fin dalla più tenera età.

È così che funziona dopotutto: uno passa la vita aspettando un certo avvenimento o una certa occasione e poi scopre all'improvviso di averne una diversa davanti agli occhi. A quel punto bisogna avere anche un pizzico di cinica freddezza per non farsela scappare.

Francisco si impose di sorridere. Lui era un semplice colorista, George invece una vera star. Doveva essere lui a prendere l'iniziativa e rendere memorabile quel pomeriggio.

Un bel respiro profondo e si va in scena.

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